Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia
23 dicembre 2013
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LA VOCE DI PIETRO L’agenda dei prossimi appuntamenti del Vescovo
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SEGUIAMO FRANCESCO Il Papa è l’uomo dell’anno secondo la rivista americana Time
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LA STORIA DEI TEMPLI Le chiese di Fiaiano
EDITORIALE ANNO 0 | numero 0
E l’angelo disse: kaire! Quando la Chiesa parla del vescovo lo fa spesso attraverso delle immagini, ora prese dal mondo della famiglia, ora derivanti da altri contesti, con le quali cerca di descrivere i tanti aspetti della sua missione. Quella più comune e, forse, più completa possiamo coglierla dal mondo agricolo: è l’immagine del “pastore”. Il vescovo è un pastore; colui che, stando davanti al popolo di Dio - ma anche in mezzo e dietro - come in maniera appassionata ha ribadito più volte Francesco, il papa preso dalla fine del mondo, rende presente il pastore buono e bello che è Gesù, secondo quanto il Signore stesso dice nel vangelo di Giovanni. Il pastore conosce le sue pecore, le guida, le porta al pascolo, le conduce all’ovile, in una parola, se ne prende cura. Ma l’immagine del pastore non è la sola. Tornano spesso nei testi del Concilio e, più in generale, in quelli del magistero altri termini come sposo, servo, maestro, sacerdote, capo, amico, fratello, padre. Sono immagini tanto care, già in passato, ai padri della Chiesa, che sottolineano della missione del vescovo, ora l’uno, ora l’altro aspetto; espressioni per indicare i tanti compiti di un successore degli apostoli. C’è però un’altra immagine del vescovo, poco conosciuta rispetto alle altre, che m’intriga non poco; anzi, che mi piace molto, e che vorrei condividere con voi: è quella dell’angelo. Sì, il vescovo è un angelo! Tranquilli, non sono in preda ad una sorta di delirio di onnipotenza! Non miro ad adoperarmi perché mi spuntino le ali, né penso al vescovo quasi come ad un essere tutto celeste, una sorta di puro spirito, una creatura speciale che si muove sollevato da terra e che poco ha a che fare con le cose di quaggiù. No, ve l’assicuro, non coltivo questi pensieri quando, immaginando il vescovo, mi viene in mente, nonostante tutto, l’angelo. Se fosse così, quella dell’angelo sarebbe un’immagine, a dir poco, inopportuna e, direi anche, fuori luogo; anzi, diciamola tutta: addirittura fastidiosa. Il vescovo, lo sappiamo bene è come gli altri; uguale, per fragilità e miseria, ad ogni altro uomo: e chi scrive, forse, lo sa più di chi legge, non fosse altro che per esperienza diretta sul campo: il vescovo, è un peccatore! continua a pagina 3 >
Il numero 1 lo troverai, a partire da Sabato 4 Gennaio 2014, presso la tua parrocchia
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E L’ANGELO DISSE:
KAIRE! 11
INTORNO A NOI
Un bar senza slot. Anche ad Ischia qualcuno dice NO
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LA STORIA SIAMO NOI
Il ricordo del Natale di Ersilia e Melania da bambine
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ISOLA “VERDE”
I metodi per vivere “green”: il riciclo dei tappi di sughero
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QUEL CHE PASSA IL... La ricetta dei roccocò della signora Lillina