IL SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA CHIESA DI ISCHIA
www.chiesaischia.it
ANNO 2 | NUMERO 6 | 7 FEBBRAIO 2015 | â‚Ź 1,00
“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Aut: 1025/ATSUD/NA�
LA VOCE DI PIETRO
SEMINARISTI
LAVORI SINODO
Udienza privata dal Papa: gesti di affetto e comprensione reciproca
Carlo Pietro Mazzella riceverà il ministero dell’accolitato dal vescovo Pietro
Don Silvio Longobardi al cinema Excelsior: â‚Ź 1,00 “il Sinodo, risorsa per la famigliaâ€?
EDITORIALE DEL DIRETTORE
Ischia Ponte abbandonata al suo mare
Fiumi di parole Ogni anno sempre la stessa storia. Ischia Ponte come Venezia. E intanto si pensa a ristrutturare Piazza degli Eroi‌
L
ettera aperta al Sindaco d’Ischia. Carissimo GioA cura di si, qualche giorLorenzo Russo no fa al Ponte abbiamo assistito ad una scena quasi tragica, dove un’auto stava rischiando di essere trascinata in mare. Il problema dell’acqua alta è ormai storico per il borgo di Celsa. In passato abbiamo sentito varie proposte risolutive. Ero ancora piccolo quando si pensava di realizzare un porticciolo turistico che potesse por
nomici ma anche strutturali per il Borgo. O l’idea di realizzare un muretto di pietre e cemento, alto, come quello sul ponte verso il castello. O ancora le famose scoglie cie, davanti la piazza o lontano 200 metri dalla costa. queste idee? PerchÊ solo di idee si può parlare visto che non c’è nessun progetto in corso. PerchÊ non avvii un referendum (va di moda) consultivo con i residenti e commercianti del centro storico proponendo varie soluzioni? Ma soprattutto perchÊ spendere 2 mln di euro per piazza degli Eroi, dove sono stati già effettuati dei lavori (lampioni, marciapiedi, rotonda) e non destinare questi soldi per il Ponte? In attesa ti auguro buon lavoro.
POLITICA ED ECONOMIA
Legge di stabilitĂ 2015: cosa cambia per i cittadini?
PASTORALE DEL TURISMO
VITA CONSACRATA
ASPETTANDO SANREMO
Al via il II anno del Corso di Formazione per Animatori del Turismo religioso.
Le celebrazioni in diocesi per la giornata mondiale della vita consacrata.
Carlo Conti ci svela la novitĂ sul palco di una famiglia extralarge.
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La voce di Pietro 7 febbraio 2015
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L’accolitato al nostro seminarista Carlo
L'
accolitato è il secondo dei ministeri istituiti (vale a dire A cura di dopo il lettorato) che Carlo Pietro Mazzella
! che esprimere nel modo piÚ pieno il mistero della carità . Proprio " # ne, ascolto e aiuto a chi è nel biso
$ conciliare Sacrosanctum Concilium %&
' * + nutriti dei “sacramenti pasquali�, a vivere “in perfetta unione�, domanda che “esprimano nella vita quanto hanno ricevuto con la / $ -
#
fedeli nella pressante caritĂ di Cri 3
3 3
ChiesaÂť. $
4
6 akolouthos, lat. sequens o
* 7 4
stolica e offre ai fratelli un servi 8
vuole dunque essere espressione di una Chiesa che è vicina al popolo cristiano, missionaria e desiderosa di di Cristo. Già da diversi mesi don Carlo Candido, il parroco della mia nuova
comunitĂ , in vista di questo ministero mi ha “donatoâ€? il compito di far visita, il sabato mattina, a coloro che per motivi di infermitĂ o di altro impedimento, non riescono a partecipare alla Messa # Comunione. Non potendo ordinariamente portare con me le sacre
9 ia e il fervore di questo apostolato. Ăˆ commovente sentirsi strumenti # #
# ; tanti volti desiderosi di GesĂš hanno su di me: sono dardi infuocati che mi uniscono sempre piĂš al mio # < # Nel mio piccolo ho colto quanto amore di Cristo posso donare, ini
quanto potrò fare da sacerdote per i fratelli.
Il nostro Vescovo conferirĂ il ministero dellâ&#x20AC;&#x2122;accolitato al seminarista Carlo Pietro Mazzella, domenica 8 febbraio alle ore 18.30 nella Parrocchia di S. Maria Assunta nel Santuario di S. Giovan Giuseppe della Croce â&#x20AC;&#x201C; Ischia Ponte
Udienza del vescovo Pietro da Papa Francesco
V
' =& nostro vescovo Mons. > $ A cura di Lorenzo
> 9 Russo sco. GiĂ altre volte Padre Pietro ha avuto la <
di Roma ma per la prima volta ha avuto la possibilitĂ di essere rice # Padre. $ =& 4 > > > @& @&%D 3 <
ComunitĂ Papa Giovanni XXIII H J
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Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS
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6@= @&%=7 â&#x20AC;&#x153;Un momento di incontro, di dialogo, di reciproca stima e - ci dice Padre Pietro - CosĂŹ come il sacerdote si incontra con il proprio vescovoâ&#x20AC;?! >
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don Emanuel Monte, si è intrattenuto con S. E. Mons. Georg Ganswein, > >
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territorio della nostra Ischia e al
Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014
3 re in visita alla nostra bella Isola. Con Mons. Ganswein, Padre Pietro ha parlato anche del Papa emerito Benedetto XVI, espri sita al piĂš presto. Ricordiamo che il vescovo di Ischia è stato eletto > K Q â&#x20AC;&#x153;Papa Francesco - ha riferito il vescovo - e lungo come quello ultimo in Asia, era molto sereno e riposatoâ&#x20AC;?. Il clima che 4
Q ! > 3 !
> > 3 facendo per il rinnovamento della
Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo Direttore UfďŹ cio Diocesano di Ischia per le Comunicazioni Sociali: Don Carlo Candido direttoreucs@chiesaischia.it Progettazione e impaginazione: Gaetano Patalano per Cooperativa Sociale Kairos Onlus
Chiesa universale e con lui ha par facendo la diocesi di Ischia in vista # <
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! # > > Come dono Padre Pietro ha offer ! *
! > fettuosamente. Prossimo incontro per il vescovo con il Papa a Napo @% 3 > verrĂ in visita nella comunitĂ partenopea.
Redazione: Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia kaire@chiesaischia.it | @chiesaischia facebook.com/chiesaischia @lagnesepietro TipograďŹ a: Centro Offset Meridionale srl Via Nuova Poggioreale nr.7 - 80100 Napoli (NA) Per inserzioni promozionali e contributi: Tel. 0813334228 Fax 081981342 oppure per e-mail: info@kairosonline.it
Il settimanale è stampato su carta riciclata utilizzando inchiostri vegetali non inquinanti presso uno stabilimento le cui attività prelevano una quantità di energia minore di quella prodotta dal proprio impianto fotovoltaico (a ridotta emissione CO2).
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In Primo Piano
7 febbraio 2015
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Si parte! Apertura dei lavori sinodali. Buon cammino a tutti i gruppi
CALENDARIO DIOCESANO DI TUTTI GLI INCONTRI FORMATIVI DATA
DESTINATARI
Mar. 10/2 oppure Gio. 12/2
Fedeli iscritti ai gruppi d’ascolto
Ven. 13/2
Equipe formative
Gio. 19/2 oppure Mar. 24/2
Fedeli iscritti ai gruppi d’ascolto
Mer. 25/2
Equipe formative
Gio. 26/2 oppure Mar. 3/3
Fedeli iscritti ai gruppi d’ascolto
Ven. 6/3
Equipe formative
Mar. 10/3 oppure Gio. 12/3
Fedeli iscritti ai gruppi d’ascolto
Lun. 16/3
Tutti + Fidanzati
CONTENUTI 2° incontro 2° incontro-bis Preparazione al 3° incontro: d. G. Del Neso II/nn. 21-28. Domande: nn. 17-22 3° incontro 3° incontro-bis Preparazione al 4° incontro: d. P. Trani III/ nn. 29-43. Domande: nn. 23-34 4° incontro 4° incontro-bis
ORARI - LUOGHI DI RADUNO 16.00: Seminario - Capricho 19.30: POA - Fiaiano - Vincenziani 16.00: Fiaiano - San Sebastiano (Forio) 19.30: Episcopio-Buon Pastore-Capricho-Betlemite 20.00: Episcopio 16.00: Fiaiano-San Sebastiano (Forio) 19.30: Episcopio-Buon Pastore-Capricho-Betlemite 16.00: Seminario - Capricho 19.30: POA – Fiaiano - Vincenziani 20.00: Episcopio 16.00: Fiaiano - San Sebastiano (Forio) 19.30: Episcopio-Buon Pastore-Capricho-Betlemite 16.00: Seminario - Capricho 19.30: POA – Fiaiano - Vincenziani
Preparazione al 5° incontro: d. P. Trani III/ nn. 44-61; conclusione (n. 62). Domande: nn. 35-46
20.00: Episcopio
5° incontro
16.00: Seminario - Capricho 19.30: POA – Fiaiano - Vincenziani
5° incontro-bis
16.00: Fiaiano - San Sebastiano (Forio) 19.30: Episcopio- Buon Pastore – Capricho - Betlemite Il solo gruppo che si tiene in episcopio il giovedì alle 19.30, stavolta si posticipa a ven. 13/3
CHIUSURA del percorso
19.30: CINEMA EXCELSIOR, Ischia
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In primo piano 7 febbraio 2015
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Sintesi dellâ&#x20AC;&#x2122;intervento di don Silvio Longobardi al cinema Excelsior il 26 gennaio.
G
razie al Vescovo Pietro con il quale abbiamo condiviso i tempi A cura di don Silvio del seminario e tutto Longobardi lâ&#x20AC;&#x2122;iter della preparazione teologica e anche possiamo dire le battaglie di quegli anni giovanili piene di entusiasmo. E se câ&#x20AC;&#x2122;è una cosa che mi piace sempre ripetere è che il passare degli anni non ha diminuito in niente quellâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo ma ha ampliato ancora di piĂš gli orizzonti per cui mi sento e ci sentiamo certamente ancora proiettati verso un futuro che il Signore non si stanca di costruire e di collaborare con Lui. Che cosa allora ho portato con me? Ho portato le reliquie dei beati, Luigi e Zelia Martin, i genitori di Santa Teresa di GesĂš Bambino. Queste reliquie io le ho ricevute dal rettore di Lisieux perchĂŠ siamo impegnati con la mia comunitĂ a diffondere nel modo piĂš ampio possibile la santitĂ coniugale e familiare vissuta da questi due sposi. Posso anche dirvi nellâ&#x20AC;&#x2122;attesa di 3 molto probabilmente questa coppia verrĂ canonizzata nel corso di questâ&#x20AC;&#x2122;anno perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;unica cosa che era necessaria essendo stati giĂ proclamati beati era il riconoscimento del miracolo, di un secondo miracolo. Riconoscimento che è stato approvato dalla commissione
teologi ora gli altri passaggi sono molto semplici, di carattere piĂš formale, ovviamente compresa la > 8
quelli che conoscono, che si av
sembra che questa canonizzazione possa avvenire proprio a conclusione del prossimo sinodo. Io ho vissuto il sinodo, da lontano, non solo perchÊ non stavo a Roma ma perchÊ in quei giorni mi trovavo in Burkina Faso, quindi stavo a cinquemila chilometri di distanza in Africa. LÏ abbiamo una missione però in quei giorni seguivo con molta attenzione le varie cronache e naturalmente come accennava Lucia, arrivava il sinodo mediatico. Quindi le cronache parziali e tuttavia la cosa per me piÚ importante era accompagnare con la preghiera, nel luogo dove io vivo, Angri in provincia di Salerno, a dieci chilometri da Pompei, abbiamo una cappella dedicata ai beati Martin. In quei giorni, essendo questa cappella un luogo per la famiglia, in tutti i quindici giorni del sinodo noi abbiamo pregato giorno e notte facendo la donazione eucaristica continua per quei quindici giorni perchÊ mai mancasse la preghiera ad accompagnare i padri sinodali 3
' Comincio col dire che il sinodo è una risorsa per la famiglia. PerchÊ?
Sinodo, per la fa > [
\ 3 sta realtĂ troppo spesso bistrattata, trascurata, spesso presentata solo nella sua dimensione di fragilitĂ , solo nella negativitĂ che purtroppo a volte emerge e raggiunge anche le pagine della cronaca nera. Il si
\ 3 famiglia per mostrare la vitalitĂ , la bellezza della comunitĂ domestica e dâ&#x20AC;&#x2122;altra parte la famiglia rappresenta una risorsa per la Chiesa. PerchĂŠ è la famiglia che può partecipare pienamente alla realizzazione della Chiesa. Ho letto con molto piacere il messaggio che il Papa ha pubblicato proprio qualche giorno fa in vista della giornata mondiale delle comunicazioni sociali e fra i tanti passaggi voglio richiamarne uno. Dice il Papa: guardiamo la famiglia nella sua realtĂ , guardiamola come una comunitĂ dove le persone si incontrano, comunicano, si sostengono. SĂŹ partiamo dalla realtĂ della famiglia, non da quello che si scrive sulla famiglia, dalla realtĂ che noi conosciamo. Che cosa è la famiglia, come potremmo cosĂŹ racchiuderla, direi cosĂŹ: la famiglia è il luogo dove lâ&#x20AC;&#x2122;uomo e la donna decidono di consegnarsi lâ&#x20AC;&#x2122;uno allâ&#x20AC;&#x2122;altra. A quel punto hanno tutto, ma a loro non resta niente. Ă&#x2C6; il luogo dove ognuno si consegna, consegna la sua libertĂ , consegna i sogni ed è pronta a vivere tutta la gioia e
tutto il dolore che quellâ&#x20AC;&#x2122;esperienza comporta. La famiglia è un microcosmo dove entrano tutte le ferite dellâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ . Dove ci sono tutte le fragilitĂ ma dove câ&#x20AC;&#x2122;è tutta una pienezza di vita che si esprime in quella corrente di amore che unisce gli sposi nel trasmettere la vita, nel prendersi cura della vita dei 3 4 una fede piĂš matura quella famiglia ha tutte le porte aperte perchĂŠ altri, altre persone, altre situazioni, possano trovare accoglienza. Il sinodo parla della famiglia, ma parla anche alla famiglia, ad ogni famiglia. Non parliamo soltanto di quelle famiglie chiamiamole cosĂŹ â&#x20AC;&#x2DC;straordinarieâ&#x20AC;&#x2122;, cioè di quelle famiglie che hanno ricevuto doni particolari, quelle che noi potremmo dire fortemente impegnate anche a livello ecclesiale, oltre che a livello sociale, io ne conosco tante condividiamo tante battaglie, combattiamo tante battaglie, ma non sono solo queste famiglie, la famiglia piĂš semplice, la famiglia dove câ&#x20AC;&#x2122;è una corrente dâ&#x20AC;&#x2122;amore e di vita: quella famiglia costituisce la Chiesa, i medici dicono che bisognerebbe cominciare dalla 4 sociale di una famiglia serena, semplice, sana che vive la sua vita, fa
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a quella maturitĂ . E se invece viene
In primo piano
5 7 febbraio 2015
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risorsa amiglia a mancare questa famiglia, se viene a mancare questo microcosmo, questa comunitĂ , allora vedremo e purtroppo giĂ vediamo i limiti sociali che questo comporta. Mi sono lasciato prendere perchĂŠ vedete ho la grazia di conoscere tante famiglie. In questi anni di ministero sacerdotale ho visto tanti sposi che sono partiti anche con entusiasmo e poi forse per paura si sono un poâ&#x20AC;&#x2122; rassegnati a vivere una sorta di mediocritĂ . Hanno avuto paura dellâ&#x20AC;&#x2122;amore. Sia nellâ&#x20AC;&#x2122;aprirsi con generositĂ alla vita, sia nellâ&#x20AC;&#x2122;aprirsi alla storia, nel buttarsi dentro la storia. Ma ho visto anche tanti altri sposi che con la grazia di Dio, sempre invocata e sempre accolta hanno fatto dei passi da gigante, poco alla volta si sono aperti e hanno fatto delle scelte straordinarie. Io di questi sposi santi ne conosco veramente tanti. Non so, forse non saranno iscritti al catalogo dei santi, ma vi posso assicurare che questi sposi a me insegnano molto, danno molto, mi confermano nel mio ministero, mi invitano a viverlo ancora meglio, a non lamentarmi quando certe cose non vanno e a non chiudermi nella fatica quando anche la stanchezza si fa sentire. Sono questi sposi che veramente sono per me una risorsa e sono convinto che lo sono anche
per la Chiesa. Noi dobbiamo insistere di piĂš sul valore della famiglia, sulla famiglia come risorsa. Io per primo conosco tante situazioni che non vanno. Ricordo una sposa che un giorno mi disse con le lacrime agli occhi â&#x20AC;&#x153;CosĂŹ deve andare il mio matrimonio? Non câ&#x20AC;&#x2122;è proprio possibilitĂ di cambiarloâ&#x20AC;? era una situazione coniugale veramente dif il peso, non riusciva a intrecciarsi con il marito, il marito a volte presentava anche dei tratti di violenza â&#x20AC;&#x153;cosĂŹ deve andare il mio matrimonioâ&#x20AC;?. Non sempre si hanno delle parole da dire però noi possiamo usare questo detto: â&#x20AC;&#x153;Non cercare delle scorciatoieâ&#x20AC;?, abbi la fedeltĂ , abbi la fede e insieme il Signore vi può aiutare, non so se hanno risolto tutti i problemi ma so che oggi li vedo che camminano insieme. Quindi conosco tante situazioni dove tante famiglie hanno smarrito lâ&#x20AC;&#x2122;amore. E bisogna non insistere soltanto sulla famiglia con i suoi problemi, e vederla fragile. Come chiesa abbiamo il dovere di comunicare la speranza. Dobbiamo far emergere tutto il bene che è intorno la famiglia. Dobbiamo insistere sulla santitĂ coniugale. Vedete i coniugi Beltrame-Quattrocchi, e ci sono giĂ altre
sante. E ci sono molti santi che
erano sposati. Vedi ad esempio Bartolo Longo. Mettiamo in evidenza questi santi e le testimonianze piĂš belle delle famiglie. Quando ho incominciato la pastorale familiare, mi sono reso conto che bisognava dare speranza agli sposi, far parlare loro, farli sentire protagonisti. Il corso prematrimoniale doveva servire per far accendere quella scintilla della fede. E ho notato che questi sposi riuscivano a
^ tornavano a casa molto felici. (â&#x20AC;Ś) Se la famiglia fosse un pacco, dovremmo scriverci sopra â&#x20AC;&#x153;molto fragileâ&#x20AC;?. Ma se câ&#x20AC;&#x2122;è la fede in Dio, allora sĂŹ che si rafforza. E qui entra in gioco la Chiesa, il suo ruolo, la sua vicinanza. Ma quanti sono i problemi che af\ _ domandarci come aiutare gli sposi a risolvere i loro problemi, a vivere una sessualitĂ libera da quellâ&#x20AC;&#x2122;ego
esigenze. Dobbiamo aiutarli a farli capire come si fa il genitore. Questo è il compito della Chiesa. E soprattutto dobbiamo come Chiesa stare vicini alle famiglie che hanno una disabilitĂ . Mai lasciarli soli. Câ&#x20AC;&#x2122;è grazie a Dio uno Stato che li aiuta, ma sul piano della fede chi li sostiene? Chi li accompagna? La disabilitĂ schiaccia, appesantisce. Mi verrebbe da chiedere alle par-
rocchie se hanno un censimento di chi vive una disabilitĂ e se si fa qualcosa per aiutarli. Allarghiamo lâ&#x20AC;&#x2122;orizzonte, i problemi sono tanti, ma tentiamoci. Non lasciamo che siano i media a dettare lâ&#x20AC;&#x2122;agenda della vita pastorale. Unâ&#x20AC;&#x2122;ultima cosa. Io invito a distinguere il matrimonio e la famiglia. Il primo è il patto che lega lâ&#x20AC;&#x2122;uomo e la donna, mentre la famiglia è tutto quello che scaturisce da questo patto. Quello che va in crisi è il matrimonio, non la famiglia. Câ&#x20AC;&#x2122;è ancora un desiderio di famiglia. Ma poi a conti fatti spesso non si riesce a realizzarla. Quindi dobbiamo distinguere la dimensione coniugale da quella familiare. La Chiesa accompagna gli sposi, li aiuta a diventare coppia. Ricordo un amico sposo da molti anni che mi disse: con mia moglie condividiamo tutto, ma lei ha il 51% delle azioni. (risata in sala). Molti sposi hanno lâ&#x20AC;&#x2122;idea di condividere tutto al 50%, ma non è cosĂŹ. Nella vita può capitare che uno dei due deve portare il 90%. Questo è lâ&#x20AC;&#x2122;amore coniugale. E i 4 cosa che si costruisce giorno per giorno ed è il migliore insegnamento che si possa ricevere. Partite dalla coniugalitĂ che è unâ&#x20AC;&#x2122;arte che si impara. Aiutate gli sposi. Lasciate la parola a loro.
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Seguiamo Francesco 7 febbraio 2015
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DOPO L'ANNUNCIO DELLA VISITA
Il cardinale Vinko Puljic: â&#x20AC;&#x153;Lâ&#x20AC;&#x2122;Unione europea deve tornare a sostenere la Bosnia ed Erzegovina, perchĂŠ rinasca e perchĂŠ la pace vera torni a ďŹ orireâ&#x20AC;?. Il presidente della Conferenza episcopale della Bosnia, monsignor Franjo Komarica: â&#x20AC;&#x153;Viene a rafforzare quello che ci unisce e a farci entrare laddove apparteniamo, nella famiglia dei popoli europei e dei Paesi civilizzatiâ&#x20AC;?
"P
apa Francesco era stato invitato dallo Stato di Bosnia ed Erzegovina e A cura di dalla nostra Chiesa ma Daniele Rocchi il suo annuncio di ieri è stato una bella sorpresa. Ora qui tutti lo aspettano con grande ansia e non solo i cattolici. Un viaggio che ha un grande signi / Con queste parole lâ&#x20AC;&#x2122;arcivescovo di Sarajevo, il cardinale Vinko Puljic, commenta la notizia del prossimo viaggio, il 6 giugno, di Papa Francesco a Sarajevo, la capitale della Bosnia ed Erzegovina. â&#x20AC;&#x153;Desidero annunciare che sabato 6 giugno, a Dio piacendo, mi recherò a Sarajevo, capitale della Bosnia ed Er / J fedeli presenti in piazza san Pietro per lâ&#x20AC;&#x2122;Angelus. }< [ 3 care popolazioni sia dâ&#x20AC;&#x2122;incoraggiamento per i fedeli cattolici, susciti fermenti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternitĂ e / }" il Comitato organizzatore del viag / spiega il cardinale. â&#x20AC;&#x153;Dobbiamo pregare molto - dichiara il nunzio apostolico in Bosnia, monsignor Luigi Pezzuto, a Radio Vaticana ~ [ tanti frutti sia per la Chiesa locale, la Chiesa cattolica, ma anche a livello di tutte le fasce di questa societĂ ; quindi a livello culturale, a livello religioso, in modo che veramente si possa andare verso un clima, una situazione di pace e di convivenza. Ă&#x2C6; giĂ cominciato questo processo, però deve maturare e deve essere
/ Per il presidente della Conferenza episcopale della Bosnia, monsignor Franjo Komarica, â&#x20AC;&#x153;il Papa viene a dare una spinta anche al nostro Paese rimasto per troppo tempo abbandonato in un vicolo cieco. Viene a spronare questa societĂ , la politica e il vivere comune dei cari popoli e comunitĂ religiose, a rafforzare quello che ci unisce e a farci entrare laddove apparteniamo,
SARAJEVO al centro dellâ&#x20AC;&#x2122;Europa
nella famiglia dei popoli europei e > / Eminenza, il Papa prosegue i suoi viaggi in Europa, il secondo dopo quello a Tirana in Albania, a partire da Paesi periferici, nei quali i cattolici sono una minoranza. La Bosnia è un Paese che porta ancora aperte su di sĂŠ le ferite della guerra di 20 anni fa, con tanti crimini di guerra indagati anche dai Tribunali internazionali. Che visita sarĂ questa del â&#x20AC;&#x153;Il Papa ha a cuore i poveri e i feriti di questa terra. Viene per comunicare loro speranza e coraggio, anche alla Chiesa cattolica. Lo scopo di questa visita è proprio quello dâ&#x20AC;&#x2122;incoraggiare il cammino di riconciliazione e di pace. Lui è un / Come pellegrino di pace il Papa si è recato a Gerusalemme, in Terra Santa, dilaniata da un lun legrino di pace si recherĂ a Sarajevo, la Gerusalemme dâ&#x20AC;&#x2122;Europa, crocevia non solo culturale, ma anche religioso. Cosa dirĂ , a â&#x20AC;&#x153;A proclamare Sarajevo Gerusalemme dâ&#x20AC;&#x2122;Europa fu san Giovanni Paolo II e ancora lo è! Purtroppo lâ&#x20AC;&#x2122;Europa lo sta dimenticando. Con questa visita Papa Francesco vuole riportare Sarajevo e la Bosnia ed Erzegovina al centro del Vecchio Continente. Al tempo stesso il Papa porterĂ lâ&#x20AC;&#x2122;Europa a Sarajevo. Lâ&#x20AC;&#x2122;Unione europea deve tornare a 3 > [ [ / Il viaggio si celebrerĂ a un mese dal ventennale della strage di Srebrenica (luglio 1995), quando le truppe serbo-bosniache uccisero circa 8.000 musulmani bosniaci, uomini e ragazzi, nel giro di pochi giorni. Una delle pagine piĂš tristi e vergognose della guerra dei Balcani... â&#x20AC;&#x153;Questa visita sarĂ lâ&#x20AC;&#x2122;occasione per ribadire la condanna di ogni guerra e il rispetto per tutte le vittime
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Seguiamo Francesco
7 7 febbraio 2015
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UDIENZA GENERALE
Il Papa: ÂŤcâ&#x20AC;&#x2122;è bisogno di padri presentiÂť Il padre di famiglia deve essere â&#x20AC;&#x153;presenteâ&#x20AC;? con i ďŹ gli, con â&#x20AC;&#x153;vicinanzaâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;dolcezzaâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153;fermezzaâ&#x20AC;?, deve â&#x20AC;&#x153;correggere senza avvilireâ&#x20AC;?, ma anche â&#x20AC;&#x153;attendere e perdonareâ&#x20AC;?. CosĂŹ Papa Francesco allâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale di mercoledĂŹ 4 febbraio.
"O
ggi - ha detto Jorge Mario Bergoglio - vorrei svolgere la A cura della Redazione seconda parte della \ ra del padre nella famiglia. La volta scorsa ho parlato del pericolo dei padri assenti, / â&#x20AC;&#x153;Ogni famiglia ha bisogno del pa / > 9
> }Â&#x201A; ~
~ 3
3 * 3 3 3 > Â&#x201E; 3
3
3 3 Q Â&#x2026;
$ 3 4 3 * sente nella famiglia. Che sia vicino
gioie e dolori, fatiche e speranze.
* 3
3 3 3
Intenzioni di preghiera del Santo Padre per il mese di febbraio 2015 Generale PerchĂŠ i carcerati, in particolare i giovani, abbiano la possibilitĂ di ricostruire una vita dignitosa. Missionaria PerchĂŠ i coniugi che si sono separati trovino accoglienza e sostegno nella comunitĂ cristiana.
3 3 3 3 3 3 / }> sente, sempre. Dire presente - ha
~ 4
re, perchĂŠ i padri troppo controllatori ! < ~ ~ > ~ Â&#x2020; ^ Â&#x201E;
> Â&#x2021;
3 prodigo, o meglio del padre mise
< $ 8 3 3
Q ! ~
> ~ no essere pazienti, tante volte non
4
* pregare e aspettare, con dolcez-
Â&#x201A; re. Certo, sa anche correggere con * 4 !
4 lo stesso che sa proteggere senza Â&#x201A; ~ ~ *
* Q/ " >
} Â&#x201A; / } zione sta peggiorando e si aggrava
'/ ! > } /
} ^ 3 / } / ! > $ "
> Â&#x2C6;
no stalking e altre violenze, ha po > 9
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Politica & Economia 7 febbraio 2015
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LEGGE DI STABILITĂ&#x20AC; 2015 Le novitĂ per i cittadini Ora che il testo della manovra ďŹ nanziaria ha superato il rush ďŹ nale alla Camera, è utile fornire una panoramica dei punti principali per capire cosa cambierĂ per le famiglie (bonus bebĂŠ, ecobonus, fondo famiglia, tasse, canone Rai), per i lavoratori (Tfr e 80 euro in busta paga, pensioni) e per le aziende (Taglio Irap, sgravi)
D
opo un iter tormentato e non certo rapido, il testo della A cura di Massimiliano Casto 2015, di 32 miliardi di euro destinata ÂŤa far crescere il PaeseÂť, è legge. Ă&#x2C6; ^ le tasse mai operata, destinata ÂŤa stimolare crescita economica e la
Â&#x160; < diamo le principali novitĂ di questa FONDO FAMIGLIA
Il fondo è destinato a sostenere le ^ ! S&& stati ridotti a favore delle risorse da destinare al fondo per le non au # 6
a 400 milioni di euro) e a quello 6 Â&#x152; 7 %&& destinati allo sviluppo degli asili BONUS BEBĂ&#x2C6; E PANNOLINI
> ' @&%S S& 3 BONUS 80 EURO
Â&#x152;&
il d.l. 66/2014 per i lavoratori di
@Â&#x2019; euro. Il credito dâ&#x20AC;&#x2122;imposta, pari a 960 @D 4 @Â&#x2019; euro. TFR IN BUSTA PAGA
@&%S =& @&%Â&#x152; i lavoratori dipendenti del settore mesi con lo stesso datore, posso 3 Â&#x2021; Â&#x201E; PENSIONI
Tetto per le pensioni dâ&#x20AC;&#x2122;oro pari Â&#x152;& sugli assegni futuri per i lavorato 6
7 Â&#x2019;S
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4 Â&#x2018;Â&#x2019;& nato o adottato dal 1° gennaio @&%S =% @&%Â&#x201C; nato alle mamme con redditi Isee non superiori a 25mila euro. Lâ&#x20AC;&#x2122;importo raddoppia se lâ&#x20AC;&#x2122;indicatore ri Â&#x201C; " un migliaio di euro per le mamme
D Â&#x152; S&& 3 TAGLIO IRAP E SGRAVI PER ECOBONUS
AUTONOMI E IMPRESE SENZA DIPENDENTI
Proroga di un anno per il c.d. eco
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primo triennio delle nuove assun >
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WI-FI
NUOVO REGIME FORFETTARIO PER GLI AUTONOMI
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Confermato il credito di imposta Â&#x2022; ~ Â&#x2013; consentito in modo gratuito e con una velocitĂ di connessione pari ad %
In attesa del varo della c.d. â&#x20AC;&#x153;local taxâ&#x20AC;? è stato congelato il tetto masĂ&#x2C6; stata prevista una revisione so- @ S Â&#x2021; 6 7
tando, almeno per il 2015, il pericolo cioè per quei lavoratori autonomi 3 Â&#x2019; dotati di partita iva con fatturato per mille da parte dei Comuni. annuo al di sotto di determinate soglie. CANONE RAI Â&#x201A; ^ - K
per tutto il 2015 dovrĂ essere pagalegato allâ&#x20AC;&#x2122;etĂ massima del contri- to secondo il medesimo importo, ^ euro 113,50, mentre è stata rinviata di sotto dei 35 anni come previsto dallâ&#x20AC;&#x2122;attuale â&#x20AC;&#x153;regime per lâ&#x20AC;&#x2122;impren- prevede il suo inserimento nella /
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- 6 - RIDOTTA Lâ&#x20AC;&#x2122;IVA SUGLI E-BOOKÂ S 7 dal 22 al 4 per cento, come per i Dâ&#x20AC;&#x2122;altra parte lâ&#x20AC;&#x2122;aliquota unica for-
plicata, passando dallâ&#x20AC;&#x2122;attuale 5 per BOLLO AUTO STORICHE Da questâ&#x20AC;&#x2122;anno tutte le vetture di cento al previsto 15 per cento. La soglia massima di reddito da etĂ compresa tra i 20 e i 29 anni rispettare per accedere al nuovo 3 4 lo regolarmente. - Per essere storica una vettura o 6
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7 una moto deve aver compiuto il %S trentesimo anno di età , altrimen 6 ti è considerata dal punto di vista etc.) ai 40mila euro previsti per i
comprata oggi. commercianti. @&%S 4 SCUOLA Invariato il fondo per la â&#x20AC;&#x153;Buona } / 4 tenniâ&#x20AC;?: rimangono esentati dal
miliardo di euro, esteso, nel corso versare una cifra forfettaria in caso dellâ&#x20AC;&#x2122;esame della legge, non solo
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storico. dirigenti scolastici.
Politica & Economia
9 7 febbraio 2015
kaire@chiesaischia.it
I disagi dal maltempo SMART & START Nuovi incentivi alle start up innovative
I
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l maltempo di questi giorni ha mostrato tutti i limiti e le carenze A cura di del nostro territorio Amedeo Romano isolano, che si è mostrato impreparato a fronteggiare â&#x20AC;&#x201C; anche in questa occasione â&#x20AC;&#x201C; la forza della natura. Il forte vento ma soprattutto gli acquazzoni hanno provocato disagi in giro per lâ&#x20AC;&#x2122;isola, con i soliti allagamenti soprattutto lungo le strade: gli episodi piĂš evidenti, quelli che gli automobilisti incontrano lungo lâ&#x20AC;&#x2122;ex strada statale, da Ischia a Forio, che costringono a vere e proprie â&#x20AC;&#x153;gimcaneâ&#x20AC;? per schivare lâ&#x20AC;&#x2122;acqua, dove ci si riesce... Due esempi per tutti: il lago allâ&#x20AC;&#x2122;incrocio del Pio monte della misericordia a Casamicciola e quello che si incontra oltre lâ&#x20AC;&#x2122;ospedale, verso Lacco " "
anche i diversi lavori pubblici â&#x20AC;&#x201C; di piccola e grande entitĂ â&#x20AC;&#x201C; che stanno interessando in questi mesi invernali lâ&#x20AC;&#x2122;intero territorio, a partire da quelli per la metanizzazione, in corso nel tratto che va dal castiglione a S. Alessandro, direzione porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia. Le violente mareggiate poi mettono a nudo tutto il sistema di protezione delle nostre coste: è rimasto inascoltato il grido dâ&#x20AC;&#x2122;allarme lanciato da luciano venia sul social network facebook per lâ&#x20AC;&#x2122;acqua del mare che ha invaso K raggiungere via Roma. Ad Ischia ponte, il fenomeno del mare che invade il piazzale aragonese ormai non è piĂš una novitĂ : residenti e
vivere con questo spettacolo della natura che, ai piĂš, fa evocare quello che avviene a Venezia...anche qui, studi interminabili e disser anche sui possibili rimedi, ancora non hanno dato risultati tangibili
per arginare gli effetti comunque devastanti del fenomeno...Il problema delle protezioni a mare, è di lunga data: negli anni, le varie amministrazioni comunali che si sono succedute, hanno ipotizzato la realizzazione di scogliere a protezione dei vari punti della costa isolana, sottoposta agli effetti del mare. Il problema, secondo i piÚ, è stato sempre da addebitare alle autorità preposte, che sembra si siano piÚ volte dichiarati sfavorevoli agli interventi proposti dai tecnici. E cosÏ, mentre per le scogliere piÚ utili quelle soffolte o quelle
3 il mare continua a penetrare sulla terraferma, allagando e scavando, morfologia della costa... In queste settimane, i comuni isolani stanno zare un mega progetto di ripascimento, con un intervento su tutte le spiagge dellâ&#x20AC;&#x2122;isola, da nord a sud, dal Lido ai Maronti. Tecnici e studiosi sono allâ&#x20AC;&#x2122;opera, mentre i poli menti. Câ&#x20AC;&#x2122;è come sempre da augurarsi che, mentre il medico studia, lâ&#x20AC;&#x2122;ammalato non ci lasci le penne...
l decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24.09.2014, in unâ&#x20AC;&#x2122;ottica di riorganizzazione di alcuni incentivi, ha istituito un nuovo strumento per la diffusione A cura di Giovan di nuova imprenditorialitĂ , nonchĂŠ per sostenere il traGiuseppe sferimento tecnologico e la valorizzazione economica Lauro dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, Dottore con lâ&#x20AC;&#x2122;intento di sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto Commercia- il territorio nazionale, di start-up innovative. lista > ~ vative, costituite da non piĂš di 48 mesi cosĂŹ come previsto dal D.L. n. %Â&#x201C;Â&#x2018;Â&#x2122;@&%@
costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up. Previsto un investimento minimo di 100.000 euro e max di 1,5 milioni a dimostrazione che le start up devono possedere requisiti di macchinari e acquisizione di servizi tecnici nonchĂŠ costi di esercizio dei primi 24 mesi dalla stipula del contratto quali salari e compensi, $
& in max 8 anni in misura del 70% delle spese ammissibili (80% se giovani o ricercatori); per le aziende con sede nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del cratere sismico . Previsto, inoltre, il sostegno gratuito da parte di esperti per
~ $ Â&#x201E; mento del progetto nella misura minima del 20% dellâ&#x20AC;&#x2122;importo complessivo. La procedura di assegnazione delle risorse avviene con : è possibile presentare la domanda !" !#$ "$" !% considerando che il progetto deve essere innovativo secondo i termini stabiliti dal decreto e dalla Circolare 68032 del 10.12.2014. Il nuovo sistema di incentivo appare ben strutturato e concepito e anche le modalitĂ di erogazione sono accettabili per dare reale soste Â&#x203A;
4 realmente innovativa per una start-up dâ&#x20AC;&#x2122;impresa di minimo 100.000. " 4 ancora nelle prime fasi di ideazione del progetto. Per ulteriori informazioni: email gglauro@gmail.com
10
XXIII Giornata del malato 7 febbraio 2015
www.chiesaischia.it
Sapienza del cuore a fianco di chi soffre L'
esperienza della malattia e della sofferenza, sia A cura di
Marco 8 Doldi 4 4 porsi dinnanzi ad esse. Il moder
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Prendersi cura dei malati e dei poveri non è un optional o qualcosa che si possa facilmente delegare ad altri. Ă&#x2C6; frutto della fede, la quale è insieme veritĂ e caritĂ . Non si può dare lâ&#x20AC;&#x2122;una senza lâ&#x20AC;&#x2122;altra. Il tempo impiegato con il malato non è perso, seppure a volte sembra monotono e risulta pesante. Ă&#x2C6; opportunitĂ preziosa per vivere appieno
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Chiesa Italiana
11 7 febbraio 2015
kaire@chiesaischia.it
Consiglio permanente CEI
COMUNICATO FINALE "C
on rispetto e forte convinzione, consapevoli del nostro doA cura vere di Pastori, chiedella diamo ai responsabili Redazione della cosa pubblica di pensare al lavoro e allâ&#x20AC;&#x2122;occupazione prima di ogni altra cosaâ&#x20AC;?. Le parole della prolusione con cui il Card. Angelo Bagnasco ha aperto la sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente â&#x20AC;&#x201C; riunito a Roma da lunedĂŹ 26 a mercoledĂŹ 28 gennaio 2015 â&#x20AC;&#x201C; hanno trovato nei Vescovi pronta condivisione. Tra le â&#x20AC;&#x153;altre coseâ&#x20AC;?, che distolgono e distorcono dallâ&#x20AC;&#x2122;essenziale, hanno trovato un nome le forme di â&#x20AC;&#x153;colonizzazione ideologicaâ&#x20AC;? che â&#x20AC;&#x153;capovolgono lâ&#x20AC;&#x2122;alfabeto dellâ&#x20AC;&#x2122;uma / } della persona e della societĂ â&#x20AC;?. I mutamenti accelerati e profondi in atto disegnano una cultura che non solo non preserva la famiglia quale â&#x20AC;&#x153;baricentro esistenzialeâ&#x20AC;?, ma la snatura, equiparandola a qualunque nucleo affettivo a prescindere dal matrimonio e dai due generi. Ă&#x2C6; una cultura, inoltre, che non rico
lettivitĂ dalla presenza e dalle opere della Chiesa. Ă&#x2C6; una cultura, ancora, che mette in discussione il sistema dei rapporti istituzionali, tendendo a ricondurre il fenomeno religioso al diritto comune. Nella discussione tra i membri del Consiglio Permanente è emersa la volontĂ e lâ&#x20AC;&#x2122;urgenza, â&#x20AC;&#x153;senza pretese, ma anche senza timidezzeâ&#x20AC;?, di cercare gli strumenti e i linguaggi piĂš adeguati al dialogo per la scrittura di regole che siano utili al bene di tutti. Il Consiglio Permanente ha, quindi, concentrato i propri lavori sul tema principale dellâ&#x20AC;&#x2122;Assemblea Generale, prevista nel prossimo mese di maggio. Essa affronterĂ la tazione apostolica Evangelii gaudium, con lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione a sviluppare percorsi da proporre alle Chiese che sono in Italia. In particolare, i
Vescovi hanno rimarcato lâ&#x20AC;&#x2122;importanza di una metodologia che espliciti e valorizzi le connessioni tra le varie iniziative ecclesiali, a partire
dal Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze. Di questâ&#x20AC;&#x2122;ultimo, oltre a un aggiornamento complessivo del cammino di preparazione,
sono state presentate alcune proposte di sensibilizzazione a livello diocesano e regionale, nonchĂŠ tre laboratori a carattere nazionale. Nel confronto i Vescovi sono tornati piĂš volte sul tema della vita e della formazione permanente dei presbiteri, nella volontĂ di individuare percorsi virtuosi ed esercizi di comunione, che diano concretezza a quanto emerso dallâ&#x20AC;&#x2122;Assemblea Generale di Assisi dello scorso novembre. Il Consiglio Permanente ha approvato un Messaggio per la 19ÂŞ Giornata mondiale della vita consacrata (2 febbraio) e ha individuato la sede della prossima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, prevista nel 2017. Sono state fornite indicazioni per lâ&#x20AC;&#x2122;elaborazione delle relazioni quinquennali sullâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ delle Commissioni Episcopali e sul questionario predisposto per la prossima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Comunicazioni diverse hanno riguardato lâ&#x20AC;&#x2122;agire delle Caritas diocesane nei confronti dellâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza dei profughi e temi di carattere sociale ed etico. Il Consiglio Permanente ha dato parere favorevole al nuovo Regolamento applicativo delle Disposizioni concernenti la concessione di
! lâ&#x20AC;&#x2122;edilizia di culto e ne ha approvato ! veduto ad alcune nomine.
12 7 febbraio 2015
TERRITORIO
www.chiesaischia.it
ISCHIA IN 3P: PAESI, PAESAGGI & PERSONE
A
Rubrica di Ambiente e Agricoltura a cura dellâ&#x20AC;&#x2122;agronomo Francesco Mattera
LBERATURE STRADALI: GLI ERRORI SI PAGANO!
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sopprimere, ne si urterebbe la suscettibilitĂ , a volte ottusa, di presunti amanti e protettori della natura. ERRORI DEL PASSATO ED ERRORI RECENTI SULLE STRADE DELLâ&#x20AC;&#x2122;ISOLA
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13 kaire@chiesaischia.it
7 febbraio 2015
TERRITORIO
ERI
paesaggi
sollevato. Oggi si parla di sagoma stradale deformata , molto pericolosa per il transito veicolare e soprattutto per le due ruote ( motocicli, scooter, biciclette) ma anche per le stesse automobili che per schivare le montagnole rischiano di provocare incidenti e, se non lo fanno, di sottoporre le loro autovetture, e loro stessi, a continui e dannosi sobbalzi. Oggi il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, di dibatte nella ricerca di una soluzione. Vorrebbe eliminare i pini e sostituirli con specie piĂš adatte, ma trova una contrapposizione forte sia nella Soprintendenza di Napoli che in alcuni maitre a penser che oppongono la mozione ambientale, la conservazione di un paesaggio ormai consolidato e del quale non si riesce ad immaginare una modi
' Occorre innanzitutto ragionare: di errore si è trattato certamente nel piantare quegli alberi, e lâ&#x20AC;&#x2122;errore è stato replicato, sempre dalla provincia di Napoli anche sulla Panza-Succhivo, su via Antonio Sogliuzzo ad Ischia, e su parte della Testaccio Maronti . Ma agli errori, il piĂš delle volte, si può anche porre riparo, facendo salve le posizioni piĂš ragionevoli. Tra le due opzioni â&#x20AC;&#x201C; lasciare i pini laddove stanno e tenersi i danni, oppure togliere tutti i pini e provocare lâ&#x20AC;&#x2122;effetto vuoto sul paesaggio- si può trovare una
Strada Statale
Palme in Corso Luigi Manzi - Casamicciola Terme
Via Alfredo De Luca - Ischia
Marciapiedi sommersi dalla vegatazione in Via Borbonica - Forio
soluzione che accontenta tutte le parti. Si potrebbe ad esempio diradare lâ&#x20AC;&#x2122;alberata di pini lasciando coppie di alberi ( destra- sinistra) ad una distanza regolare di circa 30 metri, interponendo tra due coppie successive, alberi potenzialmente piĂš tranquilli ( che non creano gli stessi problemi dei pini) e paesaggisticamente compatibili. Questa soluzione oltre ad essere ragionevole da un punto di vista paesaggistico lo è anche dal punto di vista tecnico in quanto, integrata da altre azioni, mitigherebbe tutti gli effetti negativi legati alla presenza dei pini stessi, senza eliminarli completamente. indispensabile certamente sarebbe un rifacimento totale della massicciata stradale , per una profonditĂ di almeno mezzo metro con eliminazione di interposizione di un telo antiradice rinforzato prima della esecuzione della nuova massicciata. Gli alberi di pino non risentono piĂš di tanto di tali interventi, in quanto è provato dallâ&#x20AC;&#x2122;esperienza che il loro apparato radicale si diffonde molto piĂš in profonditĂ . Ovviamente si userebbe una maggiore prudenza in corrispondenza delle coppie di alberi da conservare. Questa metodologia comporterebbe i seguenti vantaggi: a) allungamento
delle radici ; b) eventuali recidive
di sollevamenti stradali solo in corrispondenza delle coppie di alberi, con possibilitĂ di porvi riparo in tempi brevi e con costi piĂš moderati; c) riduzione del costo per le potature dei pini ( numero ridotto di alberi) con possibilitĂ di eseguirle con un turno piĂš breve (ad anni alterni, ad esempio) abbinando ad esse anche la spignatura (raccolta delle pigne mature e di quelle vuote pericolose per pedoni ed autovetture ). Il complesso di queste operazioni porta come risultato ad una regolazione della parte aerea che può essere contenuta anche in altezza se le potature vengono eseguite in maniera intelligente, ovvero non stimolando lâ&#x20AC;&#x2122;albero a con interventi sbagliati. Ricordiamo a questo punto che uno dei problemi piĂš gravi dei pini e dato dal fatto che su di essi non sono possibili tagli di ritorno, ovvero di tagli che possono riportare lâ&#x20AC;&#x2122;altezza del tronco a dimensioni piĂš ridotte a quelle giĂ raggiunte, per la ragione che questi alberi non possiedono gemme dormienti e latenti sul legno vecchio. Sono quindi alberi che vanno inesorabilmente sempre verso lâ&#x20AC;&#x2122;alto. Sta allâ&#x20AC;&#x2122;uomo conoscere bene questa caratteristica e fare in modo da attenuarla, appunto con tagli intelligenti. Esistono in proposito numerose esperienze positive. Occorrerebbe, nel caso della
nostra isola, che di esse facessero tesoro soprattutto gli operatori locali del verde ( imprese del verde, 7 amministrazioni pubbliche proprietarie di pini che dovrebbero inserire nei capitolati norme e pre senso. Poi, ovviamente, farle rigorosamente osservare! Anche i privati dovrebbero e potrebbero fare altrettanto. Si pensi agli alberghi con parchi e viali abbelliti da pini comuni o da pini dâ&#x20AC;&#x2122;Aleppo. Degli altri errori piĂš o meno recenti conviene che faccia solo un semplice elenco : - Banchina del porto di Ischia tra la Capitaneria e la chiesa di Porto Salvo *
ravvicinati della specie FICUS australis, realizzata circa 15 anni orsono : ha giĂ vistosamente sollevato i basoli ed i cordoni del marciapiede. Eâ&#x20AC;&#x2122; albero che può raggiungere facilmente i 20 metri di altezza ed ha un apparato radicale con accentuata caratteristica scalzante, sollevante e dirompente. - Via Alfredo De Luca e Piazza Antica Reggia ad Ischia: alberi di carrubo (Ceratonia siliqua L.) anni novanta. Hanno una potenzialitĂ di sviluppo abnorme, tronco e ceppaia radicale di veloce e grande sviluppo a partire dal 5°-6° anno dallâ&#x20AC;&#x2122;impianto , da soggetti
Pastorale del Turismo
14 7 febbraio 2015
ad alberello di dimensioni vivaistiche medie ( h. 2,70-3,00 mt , circ. za tronco 15-18 cm. GiĂ stanno creando problemi ovunque sono stati piantati ed altri ancora piĂš cospicui e gravi ne creeranno nei prossimi anni . Analogo impianto fu realizzato a Forio, grosso modo nello stesso periodo, sul tratto di strada appena si lascia lâ&#x20AC;&#x2122;abitato di quel comune, allâ&#x20AC;&#x2122;altezza del bivio per Monterone. Errore grave è stata anche la distanza troppo ravvicinata tra gli alberi. Anche qui si incominciano a palesare danni agli ambiti stradali. - Via Delle Terme ad Ischia: Due Ficus magnolioides vennero messi a dimora in
3 cazione eseguiti dal Comune di Ischia alcuni anni orsono. Entrambi sullo stretto marciapiede
Pubblica Sicurezza e sullo stesso lato : Sono stati entrambi abbattuti , uno poco piĂš di 6 mesi orsono perchĂŠ con le sue radici, oltre a rendere impercorribile il marciapiede, si era introdotto con le radici nella sottostante fognatura minacciando di intasare le bocchette di adduzione. - Corso Luigi Manzi a Casamicciola Terme: Un impianto di pal-
me della specie Phoenix dactiifera, var. nigra con soggetti adulti, fu realizzato, mi sembra nei primi anni 2000, al colmo del muro di sostegno che divide il Corso dalla sottostante bretella a scorrimento veloce parallela alla banchina del porto. GiĂ si paventava il pericolo del punteruolo rosso, ciò nonostante si volle seguire ugualmente lâ&#x20AC;&#x2122;impianto con una specie suscettibile allâ&#x20AC;&#x2122;attacco dellâ&#x20AC;&#x2122;insetto dannoso. Su 15 soggetti, 9 si è stati costretti ad abbattere nel trascorso mese di ottobre perchĂŠ completamente invasi nel tronco dalle larve del micidiale coleottero. Erano divenuti instabili e pericolosi per la pubblica incolumitĂ , resa ancora piĂš evidente dal crollo sul corso di una di esse in occasione di un forte vento. Nel prossimo numero di Kaire chiuderò brevemente questo servizio ac dalla legge di Stato N°10/2013 in tema di verde pubblico per i comuni italiani con popolazione superiore a 15000 abitanti, quindi per la nostra isola per i comuni di Ischia e di Forio Francesco Mattera
www.chiesaischia.it
Sabato 31 gennaio, presso la Curia Vescovile di Ischia ha preso il via il secondo anno del Corso di Formazione per Animatori del Turismo Religioso e Culturale
Lâ&#x20AC;&#x2122;archeologia Cristiana ad Ischia
F
ortemente voluto dal nostro Vescovo Pietro ed organizzato da Don A cura di Giuseppe Emanuel Monte e dai Galano suoi preziosi collaboratori, è ripartito il corso di formazione per gli addetti al turismo. Dopo lâ&#x20AC;&#x2122; esperienza dello scorso anno che ha visto la partecipazione di tanti appassionati di storia ed arte è stato bello ritrovarsi per proseguire un cammino che sta dando numerosi frutti. In questo periodo tante persone hanno riscoperto i tesori di cui è particolarmente ricca la nostra isola. Allâ&#x20AC;&#x2122;evento è intervenuto il dott. Vincenzo Fiocchi Nicolai, Professore Ordinario di Archeologia cristiana e medioevale del Dipartimento di # ciali dei Beni Culturali dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ di Tor Vergata di Roma. Tema dellâ&#x20AC;&#x2122;incontro è stato lâ&#x20AC;&#x2122;Archeologia Cristiana ad Ischia. Il relatore piĂš volte, nel corso del suo intervento, compianto Don Pietro Monti, sacerdote che ha dedicato unâ&#x20AC;&#x2122;intera esistenza agli scavi archeologici ed alla catalogazione di reperti emersi nel sottosuolo della Basilica di Santa Restituta a Lacco Ameno. Egli, grazie alla sua straordinaria determinazione ha promosso lâ&#x20AC;&#x2122;apertura del Museo Archeologico di Santa Restituta che tanto interesse ha suscitato nel mondo accademico e negli specialisti della materia archeologica. Migliaia di visitatori ogni anno si recano nel â&#x20AC;&#x153;sottosuolo paleocristianoâ&#x20AC;?, dove lâ&#x20AC;&#x2122;ingegno, la passione, lâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo e lâ&#x20AC;&#x2122;amore per la terra isolana di un sacerdote â&#x20AC;&#x153;specialeâ&#x20AC;? hanno reso possibile
un autentico miracolo, che è stato quello di riportare alla luce un pezzo importantissimo di storia locale e non solo, sepolto sotto strati di terra li dove oggi sorge con tutto il suo splendore la Basilica Ponti # K ! "
come il complesso paleocristiano piÚ importante del Centro-Sud Italia. Don Pietro Monti, che tutti ricordano con immenso affetto e nostalgia, per oltre 50 anni, ha scavato nel sottosuolo della Basilica portando alla luce un tesoro immenso. Egli, quasi per caso, scoprÏ le meraviglie che erano sepolte al di sotto della Chiesa e da lÏ diventò ben presto archeologo, storico ed esploratore. Egli aveva scoperto che Greci e Romani avevano colonizzato la nostra isola, vero e proprio punto strategico nel Mediterraneo, lasciando tracce ben evidenti quali i numerosi prodotti ceramici riportati alla luce nel cor giche e vari altri prodotti manifatturieri. Nel corso degli anni sono state rinvenute sepolture che attestano proprio lo stazionamento in quel luogo di queste popolazioni. I primi ritrovamenti avvennero nel 1951, in occasione di alcuni lavori di ristrutturazione della Cappella di Santa Restituta, adiacente la Basilica. Sotto il pavimento emerse un altro pavimento che risaliva al Cinquecento. La scoperta incuriosÏ Don Pietro e lo spinse a scavare ul mento di epoca medioevale ed uno di età romana. I lavori, nel corso degli anni, hanno portato alla luce testimonianze che attestano con
certezza la presenza a Lacco Ameno di una ComunitĂ di Greci prima e di Romani poi. Lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione del ;
della nostra Santa Patrona Restituta dâ&#x20AC;&#x2122;Africa e sul culto della stessa che si tramanda da generazioni. Il culto della Santa prende origine dalla Restituta venerata a Cartagine; il suo nome è riportato nellâ&#x20AC;&#x2122;elenco del gruppo di Martiri abitini. Questi, durante la decima persecuzione dellâ&#x20AC;&#x2122;Imperatore Diocleziano, nel 304 d.C., scoperti a celebrare il â&#x20AC;&#x153;Dominucumâ&#x20AC;? o Messa Domenicale, nella casa di Ottavio Felice, furono condannati al martirio. La giovane Restituta fu sottoposta a tremende torture perchĂŠ non volle rinnegare la sua Fede in Cristo. Gli studiosi affermano che le Reliquie # subito dopo la sua morte a Cartagine furono trasportate in Campania durante le persecuzioni vandaliche. Nel periodo antecedente la persecuzione vandalica in Africa, il culto verso Santa Restituta esercitava un fascino devozionale singolare nella primitiva chiesa di Cartagine, luogo del suo martirio. Il suo culto trasmigrò poi rapidamente in lon
stiane, tra cui la nostra isola. Possiamo ritenere che lĂ dove sbarcò un nutrito gruppo di esuli cartaginesi si accese subito una particolare devozione alla Martire â&#x20AC;&#x153;venuta dal mareâ&#x20AC;?. Al termine di questa appassionante lezione vi è stato \ da parte dei presenti allâ&#x20AC;&#x2122;incontro, alcune delle quali di elevatissimo spessore. Foto di Daniele Calise
Vita Consacrata
15 7 febbraio 2015
kaire@chiesaischia.it
Far vedere il Signore Il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore al Tempio, si è vissuta anche a livello diocesano la giornata mondiale della vita consacrata che questâ&#x20AC;&#x2122;anno assume un signiďŹ cato tutto speciale perchĂŠ inserita allâ&#x20AC;&#x2122;interno dellâ&#x20AC;&#x2122;anno della vita consacrata fortemente voluto dal Santo Padre
A
lle 16.30 di lunedĂŹ scorso, si è tenuta nella Chiesa Cattedrale unâ&#x20AC;&#x2122;Adorazione Eucaristica aniA cura di Francesc mata dalle Suore della Diocesi di Schiano Ischia, mentre alle ore 18.00 ha avuto inizio il rito della candelora presieduto da mons. Vescovo nella Chiesa Parrocchiale dello Spirito Santo seguito dal
drale dove è stata celebrata lâ&#x20AC;&#x2122;Eucarestia nella festa della Presentazione del Signore. A concelebrare con mons. Vescovo oltre al parroco don Carlo Candido anche padre Nunzio Ammirati, francescano, e i PP. Vincenziani Scarpitta e Caruso; il coro della Parrocchia di S.Maria Assunta ha animato la Celebrazione. Mons. Lagnese ha â&#x20AC;&#x153;spezzatoâ&#x20AC;? il Pane della Parola del giorno ricordando a tutti e in modo particolare ai consacrati la loro vocazione primaria di essere strumenti che \ * }$ festa che celebriamo oggi fa spartiacque tra il tempo dei misteri della nascita del Signore e il Tempo dei misteri della sua Passione, morte e resurrezione. Eâ&#x20AC;&#x2122; bello quello che abbiamo ripetuto anche stasera secondo una tradizione che ha avuto sempre piĂš rilievo allâ&#x20AC;&#x2122;interno della Liturgia della Presentazione del Signore. Abbiamo camminato, seppur brevemente, dalla Chiesa dello Spirito Santo e siamo venuti qui in Cattedrale con i ceri accesi, volendo esprimere con questo cammino quello che è il destino di ognuno * siamo tutti in cammino verso lâ&#x20AC;&#x2122;incontro con il Signore. (â&#x20AC;Ś) Questa sera ridiranno nuovamente sĂŹ i consacrati e le consacrate in questa giornata mondiale della vita consacrata. Maria si è offerta di nuovo e cosĂŹ i nostri fratelli e sorelle consacrati e cosĂŹ anche noi consacrati nel battesimo siamo chiamati ad offrirci â&#x20AC;&#x153;per Cristo, con Cristo ed in Cristoâ&#x20AC;? al Padre ogni volta che partecipiamo allâ&#x20AC;&#x2122;Eucarestia. Ma câ&#x20AC;&#x2122;è unâ&#x20AC;&#x2122;altra parola che vorrei
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che il tuo servo vada in pace, perchĂŠ i miei occhi hanno visto la Salvezzaâ&#x20AC;?. Vorrei consegnarvi proprio il verbo VEDERE, perchĂŠ in fondo è questo quello che ci chiede il mondo anche se non lo sa, anche se questa richiesta non è chiara: fateci vedere GesĂš. Il mondo vuole vedere il Signore, vuole vedere la Salvezza attraverso la testimonianza dei cristiani. Ecco il ruolo e
* quello di far vedere il Signore. Dice Papa Francesco: â&#x20AC;&#x153;chi vede un consacrato vede e sperimenta la gioia!â&#x20AC;?. Eâ&#x20AC;&#x2122; vero questo? Eâ&#x20AC;&#x2122; proprio cosĂŹ? Dovrebbe essere cosĂŹ per ogni consacrato e ogni cristiano perchĂŠ davvero noi abbiamo questo compito di far vedere GesĂš vivendo pur con le nostre debolezze e miserie questo lievito del Vangelo. I religiosi e le religiose sono chiamati a evidenziare luoghi possibili dove < *
una casa religiosa, prima di vedere le tante cose bellissime che fanno dobbiamo poter vedere un Vangelo che si può vivere, nel modo in cui si vive la fraternitĂ , nel modo in cui si servono i fratelli e si è attenti ai bisogni dellâ&#x20AC;&#x2122;altro. Allora ringraziamo il Signore stasera per i nostri fratelli e sorelle consacrati e preghiamo per loro perchĂŠ sempre vadano incontro al Signore con gioia; lâ&#x20AC;&#x2122;augurio che faccio loro è che attraverso di loro tante persone possano sentire il desiderio e la voglia di seguire GesĂš e la Sua Parola non irrealizzabile ma possibile e concretaâ&#x20AC;?. Al termine il parroco don Carlo Candido ha fatto un dono a tutti i religiosi presenti, sulla scorta di quanto raccomandato loro dal Santo Padre nel messaggio per lâ&#x20AC;&#x2122;anno della vita
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pria testimonianza; ecco allora per tutte e per tutti il segno di una sveglia per ricordarsi di ridestare in tutti la vita nuova che Cristo è venuto a donarci. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
Per lâ&#x20AC;&#x2122;occasione mons. Lagnese ha composto una preghiera letta al termine della Celebrazione Santa Maria, tutta di Dio, ti contempliamo nel Tempio, che con Giuseppe, presenti GesĂš. Come chiede la Legge, porti il Bambino: lo offri al Signore e con Lui ti offri anche tu. Santa Maria, tutta di Dio, ciò che per altri è rito, per GesĂš è piena realtĂ , un segno che annuncia la sua veritĂ , epifania della Pasqua: lâ&#x20AC;&#x2122;Agnello immolato per noi! Santa Maria, tutta di Dio, che offri nel Tempio GesĂš e con Lui ti offri anche tu, nellâ&#x20AC;&#x2122;offrirlo porti nel mondo la Gioia! Lâ&#x20AC;&#x2122;attesa è ďŹ nita: lo Sposo è arrivato! Dio va incontro al suo popolo! Gli occhi di Simeone ed Anna, cercatori di Cielo, vedono la Luce e tu, Vergine Madre, sei Colei che la offre! Santa Maria, Donna fatta povertĂ , tu doni al mondo il Tesoro piĂš grande: faâ&#x20AC;&#x2122; che gustiamo il sapore della libertĂ ! Tu, Donna fatta castitĂ , hai un solo Sposo e, in Lui, tutti noi, ďŹ gli tuoi: facci mendicanti di Amore e troveremo la Vita! Tu, Donna fatta obbedienza, accogli la spada e, in silenzio, ridici il tuo â&#x20AC;&#x153;sĂŹâ&#x20AC;?: donaci di fare la Sua volontĂ e avremo la Pace! Santa Maria, Una con GesĂš, Donna feconda, solidale nellâ&#x20AC;&#x2122;amore e nel dolore, insegnaci a rimanere uniti a Lui per portare anche noi molto frutto. Santa Maria, Vergine offerente,che offri nel Tempio GesĂš e con Lui ti offri anche tu, insegnaci a fare della nostra vita un culto spirituale a Dio gradito; Tu, Donna eucaristica, faâ&#x20AC;&#x2122; che adoriamo Dio in Spirito e VeritĂ , per vivere anche noi, come Te, a lode e gloria della Santissima TrinitĂ . Santa Maria, tutta di Dio, aiutaci a far vedere GesĂš: con la vita e la Parola, col servizio e con la lode, insieme, tra la gente, facci testimoni del Regno che viene, ďŹ no a quando, arrivati alla Casa, dietro a Te, rivestiti di Luce, noi vedremo il Suo Volto! E sarĂ Festa per sempre e sarĂ Amore: le Nozze di Dio con noi! Amen! Alleluia! + Pietro Lagnese vescovo di Ischia
Televisione
16 7 febbraio 2015
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Conti: sul palco di Sanremo una famiglia extralarge
a Sanremo qualcosa oltre il semplice show? + # 4
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Â&#x160; Invece le star come Charlize Teron o Will Smith che faranno a Sanremo? +Â&#x2020; 3 4
Â&#x160; Da sempre non câ&#x20AC;&#x2122;è Sanremo senza provocazioni e polemiche. Era proprio necessario invitare la drag queen Conchita Wurst? +;
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Song Contest. Â&#x2021; 'Â&#x160; Da lei, re degli ascolti di Raiuno, viale Mazzini si aspetta molto. +! 3 4 8 Â&#x201E; 3 Â&#x201E; Â&#x201E; Â&#x2019; Si può fare, Tale e quale show. " # Â&#x160;
Televisione
17 7 febbraio 2015
kaire@chiesaischia.it
Ballando con JOVANOTTI Alessandro Sortino, ideatore dello spot di â&#x20AC;&#x153;Siamo Noiâ&#x20AC;? su Tv2000: seri, ma non seriosi
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o noâ&#x20AC;?. Il brano di Jovanotti, cantato e ballato, tra gli altri, da un medico, un meccanico, una suora e un preA cura di te, un salumiere, un edicolante, un Gigliola Alfaro barbiere, giovani e anziani, italiani e stranieri, con il suo voler dire no a quello che non va, ma anche con la volontĂ di costruire insieme unâ&#x20AC;&#x2122;alternativa, è lâ&#x20AC;&#x2122;ingrediente indovinato dello spot che promuove il programma del pomeriggio di Tv2000, â&#x20AC;&#x153;Siamo Noiâ&#x20AC;?. Il programma è iniziato a ottobre scorso, nella fascia oraria 15.30-17.30, dal lunedĂŹ al venerdĂŹ, con lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo di mettere la televisione al servizio di un progetto di interazione e di condivisione attraverso il quale raccontare e far emergere il valore e la vitalitĂ di unâ&#x20AC;&#x2122;Italia che non si limita a denunciare carenze e problemi, ma che si mette in gioco per trovare soluzioni, offrire creativitĂ e partecipazione, tessere reti di cittadinanza attiva. Lo spot, che intercetta un modo di comunicare giovanile, è in sintonia con la scelta â&#x20AC;&#x153;di presentare notizie con il linguaggio nuovo del tempo - spiega Alessandro Sortino, vice direttore di Tv2000 -, per parlare al cuore giovane di tuttiâ&#x20AC;?, anche attraverso argomenti impegnativi come lavoro, casa, welfare, scuola, criminalitĂ , sanitĂ , tanto per citarne alcuni. Anche se sono temi seri, prosegue Sortino, â&#x20AC;&#x153;non vogliamo essere seriosi. Se ci mettiamo allo stesso livello delle persone, con un linguaggio piĂš immediato, anche la denuncia o il racconto di una situazione complessa arrivano in modo piĂš facile ai telespettatoriâ&#x20AC;?. Lo spot, allegro e scanzonato, allora, â&#x20AC;&#x153;vuole essere una primizia di quello che la nostra televisione via via dovrĂ diventare: una tv che non considera il linguaggio ciò che caratterizza il contenuto, che rimane serio, sacro o santo, anche se il linguaggio è semplice, diretto e giocosoâ&#x20AC;?. A pochi mesi dal lancio di â&#x20AC;&#x153;Siamo Noiâ&#x20AC;?, è presto per fare un bilancio, ma le cose stanno andando bene: â&#x20AC;&#x153;Per ora - dice Sortino - gli ascolti della fascia oraria sono raddoppiatiâ&#x20AC;?. Piace lâ&#x20AC;&#x2122;idea, su cui si fonda il programma, che â&#x20AC;&#x153;il Paese regge perchĂŠ câ&#x20AC;&#x2122;è unâ&#x20AC;&#x2122;infrastruttura socialeâ&#x20AC;?. Dunque, non solo lo Stato, â&#x20AC;&#x153;ma una rete di persone e di associazioni, che trova anche soluzioni spesso innovative per i problemi, che non sono risolvibili esclusivamente allâ&#x20AC;&#x2122;interno della logica di
mercatoâ&#x20AC;?. Un obiettivo del programma, ricorda Sortino, â&#x20AC;&#x153;è far incontrare le persone che fanno 8 mo ogni giorno persone che si scambiano i numeri e le esperienzeâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Siamo Noiâ&#x20AC;? è diventato, cosĂŹ, un luogo dove le buone pratiche circolano. â&#x20AC;&#x153;Spero che prima o poi sbarcheremo in prima ~
~ $ 4 che a Tv2000 lo sguardo sulla realtĂ sia diverso dal consueto: la soluzione dei problemi non è sempre quella che ti aspetti dagli altri, ma è quello che il tuo stare con gli altri mette in circolo. Questa prospettiva diversa denuncia i problemi, ma non vede il cittadino sempre come la vittima, ma come la soluzioneâ&#x20AC;?. Si tratta di â&#x20AC;&#x153;una rivoluzione â&#x20AC;&#x2DC;politicaâ&#x20AC;&#x2122;, nel senso ampio del termine: occuparsi della cosa pubblica, ciascuno nel suo ruolo, non in maniera verticale, in un partito, ma orizzontale, costruendo la societĂ â&#x20AC;?. In Italia tutto ciò esiste, ma â&#x20AC;&#x153;Siamo Noiâ&#x20AC;?
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â&#x20AC;&#x153;per renderla visibile, con un linguaggio che la sappia rendere anche divertente, curiosa, interessanteâ&#x20AC;?. Insomma, avverte Sortino, â&#x20AC;&#x153;bisogna anche saper raccontare il bene, per evitare il rischio di non coinvolgere. Per esempio, passando dallâ&#x20AC;&#x2122;indignazione, pur legittima, alla capacitĂ di immaginare un futuro diversoâ&#x20AC;?. Uno spaccato di unâ&#x20AC;&#x2122;Italia che, ogni giorno, fa i conti con la realtĂ senza rinunciare alla speranza.
â&#x20AC;&#x153;La Classeâ&#x20AC;?, talk show contro la dispersione, presentato da Marco Presta su Tv2000
Il ritorno tra i banchi D
ieci ragazzi, sei uomini e quattro donne tra i 18 e i 22 anni che hanno abbandonato la scuola in etĂ A cura di adolescenziale, sono stati scelti per Riccardo Benotti frequentare una classe speciale per cercare di fare rinascere in loro il desiderio di tornare fra i banchi. Ă&#x2C6; lâ&#x20AC;&#x2122;idea che sta dietro a â&#x20AC;&#x153;La Classeâ&#x20AC;?, nuovo programma sulla dispersione scolastica che andrĂ in onda su Tv2000 a partire dal 23 febbraio in prima serata il lunedĂŹ, e dal martedĂŹ al venerdĂŹ alle 13.55 (replica alle 19.30). I ragazzi ogni giorno hanno seguito lezioni e laboratori che hanno stimolato il loro desiderio di imparare, ma soprattutto di riprogettare il futuro. Le lezioni sono tenute sia da professori di materie scolastiche (italiano, matematica, lingue e regia) sia da personaggi del mondo della cultura e dello spettaco
esperienze e passioni. Oltre alle lezioni che andranno in onda in day time, il programma prevede sei puntate serali. Si tratta di un talk show presentato da Marco Presta in cui i ragazzi, i loro parenti e amici, i professori e gli ospiti in studio discuteranno delle rispettive esperienze tra i banchi di scuola. Al tema dellâ&#x20AC;&#x2122;educazione Tv2000 dedica anche una Â&#x2021; gli altri, â&#x20AC;&#x153;Don Milani. Il priore di Barbianaâ&#x20AC;? di Andrea e Antonio Frazzi con Sergio Castellitto (prima parte il 2 febbraio, seconda parte il 9) che ripercorre la vita di don Lorenzo Milani a partire dal 1954 e dal suo arrivo nel piccolo paese nel cuore del Mugello, dove ^ [ un giorno potessero aiutare i genitori senza lavorare la terra. E ancora â&#x20AC;&#x153;Lâ&#x20AC;&#x2122;uomo dellâ&#x20AC;&#x2122;argine. La storia di don Primo Mazzolariâ&#x20AC;? (prima parte il 6 febbraio, seconda parte il 13) sulle vicende del parroco di Bozzolo, una delle voci piĂš autorevoli del cattolicesimo italiano del Novecento.
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Parrocchie 7 febbraio 2015
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PARROCCHIA DI SAN CIRO MARTIRE â&#x20AC;&#x201C; DECANATO DI ISCHIA
San Ciro, testimone che invita a testimoniare S
an Ciro è senzâ&#x20AC;&#x2122;ombra di dubbio uno tra i Santi piĂš vicini al cuore del A cura di Francesco nostro popolo, se non Schiano altro per il suo essere stato nel corso della sua vita, medico delle anime e dei corpi. I Santi chiedono però non tanto di essere venerati quanto di essere imitati, ed è a questo che ci ha invitati il nostro Vescovo Pietro celebrando lâ&#x20AC;&#x2122;Eucarestia nella Chiesa Parrocchiale di San Ciro martire ad Ischia nel giorno della SolennitĂ del Santo; a concelebrare con lui i parroci della zona di Ischia porto. Ad accogliere mons. Lagnese il Parroco don Emilio Basile: â&#x20AC;&#x153;Diamo il benvenuto al Vescovo nella sua casa. Il Vescovo è titolare della Diocesi, ogni Chiesa ha motivo di esistere come prolungamento della presenza del Vescovo, che è segno sacramentale di GesĂš Buon Pastore, quindi non è venuto a farci visita: è con noi oggi in questa Messa per la festa Patronale parrocchiale. San Ciro medico, eremita e martire, ha curato anime e corpi, ha avuto il coraggio di lasciare tutto per stare piĂš in intimitĂ con GesĂš, ha dato la sua testimonianza di Amore e < ne del Sangue. Quindi il Vescovo è venuto oggi proprio per ricordarci queste cose. San Ciro sta in Paradiso, ma tra San Ciro in Paradiso e noi qui in terra non possiamo dimenticare che câ&#x20AC;&#x2122;è un altro â&#x20AC;&#x153;santarielloâ&#x20AC;? che voi amate, che è don Luigi, e quindi ora sotto la benedizione di San Ciro e della Madonna e nel ricordo di don Luigi viviamo questa Celebrazione Eucaristicaâ&#x20AC;?. Molto intensa lâ&#x20AC;&#x2122;omelia di mons. Vescovo che ha donato allâ&#x20AC;&#x2122;intera ComunitĂ 3 parole da vivere sulla scia della testimonianza di San Ciro e della Parola di lĂŹ a poco proclamata: â&#x20AC;&#x153;La festa di un martire qual è appunto San Ciro, che voi come ComunitĂ Parrocchiale, in maniera solenne oggi celebrate, è sempre per ognuno di noi come cristiano unâ&#x20AC;&#x2122;occasione per domandarci qual
è la TESTIMONIANZA di GesÚ che io do? Che cristiano sono? Come vivo la mia fede? Testimonio veramente il Signore? PerchÊ i martiri hanno fatto questo. Sape > appunto Testimone: una persona
# alla morte. Allora stiamo davvero seguendo il Signore? In questa ComunitĂ ci sono persone che stanno seguendo il Signore o la nostra è la fede dei tiepidi, di coloro che non sono nĂŠ caldo nĂŠ freddo, la fede di chi è battezzato e che va anche a Messa la domenica, sempre se non ha altro da fare!, ma poi essa non incide sulla vita e non la trasforma. Eâ&#x20AC;&#x2122; la fede dei tiepidi, la fede ' * certo punto, di chi vuol seguire + / moda lâ&#x20AC;&#x2122;esistenza, la fede di chi assume dei comportamenti cristia 3
una vita uguale a quella degli altri. A che punto sta la nostra fede? Eâ&#x20AC;&#x2122; questa la domanda che la Parola di Dio ci chiama a porci e la fa in particolar modo a questa Comuni-
tĂ che ha in San Ciro il suo patrono, il suo modello, il suo protettore e testimone. Guardando bene la Passione di San Ciro per quello che ci è stato trasmesso, mi ha colpito che egli è andato al martirio per aver incoraggiato delle donne che rischiavano di venir meno a causa delle persecuzioni. Ecco allora la Parola che vorrei consegnarvi stamattina oltre alla Testimonianza è INCORAGGIARSI a vicenda; facciamoci coraggio a vicenda perchĂŠ in fondo la ComunitĂ Parrocchiale ci è data di viverla proprio per questo, perchĂŠ possiamo essere incoraggiati a vicenda. La terza Parola che vorrei consegnarvi è la parola CURA. San Ciro è stato lâ&#x20AC;&#x2122;uomo della cura, si è donato per gli uomini e donne del suo tempo e li ha curati non solo come medico ma anche spiritualmente. Câ&#x20AC;&#x2122;è bisogno che ci prendiamo cura gli uni degli altri, câ&#x20AC;&#x2122;è bisogno che viviamo ' a cuore i nostri fratelli, soprattutto le giovani generazioni che crescono, i ragazzi che hanno bisogno di esempi, di persone
che li incoraggiano, che stiano con loro. Impariamo da San Ciro ad avere cura gli uni degli altri: cu date, gli ammalati e le persone fragili in particolare, perchĂŠ non esistono solo le malattie del corpo ma siamo tutti un poâ&#x20AC;&#x2122; ammalati, tutti abbiamo bisogno che qualcuno si prenda cura di noi. Queste paro [ \
ricordare oggi la cura e lâ&#x20AC;&#x2122;incoraggiamento e la testimonianza di don Luigi che è stata offerta a tutta lâ&#x20AC;&#x2122;isola ma in modo particolare a voi, fratelli e sorelle di questa ComunitĂ , e quanto è importante allora che questa Parrocchia cresca, che non si fermi ma progredisca con lâ&#x20AC;&#x2122;aiuto di chi oggi è il successore di don Luigi e che è pastore di questa ComunitĂ , don Emilio, coadiuvato dal vicario parrocchiale, don Marco. Su tutti scenda la benedizione del Signore per intercessione della Madonna nostra madre dolcissima e di San Ciro, perchĂŠ questa ComunitĂ diventi sempre piĂš bella come il Signore la sogna e la vuoleâ&#x20AC;?. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
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Parrocchie
7 febbraio 2015
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PARROCCHIA DI SAN SEBASTIANO MARTIRE â&#x20AC;&#x201C; DECANATO DI BARANO
SOLIDALI PER LA VITA
L
a bella ed accogliente comunitĂ parrocchiale di san Sebastiano MarA cura di Giuseppe tire in Barano, guidata Galano dal dinamico parroco Don Pasquale Trani, ha organizzato in occasione della 37a Giornata per La Vita un evento bellissimo e ricco di emozioni. Domenica sera ci si è ritrovati nellâ&#x20AC;&#x2122;Auditorium della Scuola Media â&#x20AC;&#x153;A. De Curtisâ&#x20AC;? per una â&#x20AC;&#x153;Festa di SolidarietĂ â&#x20AC;? con lo scopo si sensibilizzare alla cultura dellâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza, della diversitĂ e della tutela della vita. Questo evento è stato ulteriore testimonianza di quanto questa comunitĂ parrocchiale sia sempre attenta e schierata in prima linea per quanto riguarda il sociale, una comunitĂ che fa della cura e dellâ&#x20AC;&#x2122;attenzione al prossimo, soprattutto
strumento di evangelizzazione. Presente in sala il nostro Vescovo Pietro ed il Sindaco del Comune di Barano, dott. Paolino Buono. Ospite della serata la scrittrice Caterina Amodio, autrice del libro testimonianza â&#x20AC;&#x153;Stronzo Neroâ&#x20AC;?, che ha presentato le vicissitudini che
hanno portato in Italia Mor Amar, un giovane rifugiato politico della Mauritania e protagonista del libro, anchâ&#x20AC;&#x2122; egli presente in sala, insieme ad altri ospiti che hanno aiutato il ragazzo ad integrarsi perfettamente nel nostro paese e ad affermarsi con successo nel campo lavorativo. La storia di Mor Amar ha davvero dellâ&#x20AC;&#x2122;incredibile. Lâ&#x20AC;&#x2122;introduzione al libro, letto dalla voce emozionata della scrittrice, ha toccato i cuori di quanti erano presenti allâ&#x20AC;&#x2122;evento ed ha portato tutti alla dura realtĂ che vivono quotidianamente migliaia di profughi costretti a scappare dai loro paesi per salvare la vita. Mor Amar ha studiato Lettere allâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ del suo Paese, conseguendo anche un diploma in Informatica. Conduceva una vita tranquilla, si era costruito una famiglia. Nel 2007 cambia il governo del Paese. Finalmente le prime elezioni democratiche. Vengono coinvolti per il Governo della Mauritania professionisti e personalitĂ varie tra cui il padre di Mor Amar che entra a far parte del Consiglio Presidenziale. Nel 2011 un tremendo colpo di stato sconvolge la Nazio-
ne. Viene deposto il Governo Presidenziale eletto dal popolo e viene ammazzata tutta la classe politica. Dopo essere letteralmente scampato alla morte il ragazzo scappa, insieme alla moglie, in Senegal prima ed in Francia poi. Nel gennaio 2011 approda a Roma, alla Stazione Termini e trova accoglienza in un Centro di Assistenza. Mosso da enorme coraggio e tanta forza di volontĂ inizia a rifarsi una vita. Egli, nel frattempo diventato rifugiato politico, quasi per caso incontra Marco Ruopoli, un giovane molto attivo nel sociale, e per lui ha inizio una vera e propria svolta. Tra i due nasce una forte amicizia che si tramuta in importanti opportunitĂ di lavoro. Insieme a Caterina, autrice del libro, e ad un altro ragazzo danno vita ad una cooperativa di lavoro e produzione, Sophia. Questa cooperativa negli anni cresce a dismisura grazie al forte impegno di ragazzi motivati e desiderosi di mettersi in gioco. Al termine di questo appassionante racconto Don Pasquale invita tutti ad una maggiore cultura della solidarietĂ e dellâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza. Il par-
roco esorta ad una fraternitĂ universale, vero e proprio cuore del Vangelo. Il senso di questa serata è stato anche quello di esprimere affetto e vicinanza ad un altro fronte di sofferenza. Il Vescovo Pietro ha voluto fortemente che la nostra isola sostenesse i Cristiani perseguitati in Iraq. A causa della loro fede religiosa sono costretti a scappare se vogliono salvare la loro esistenza. Mons. Lagnese ha desiderato ringraziare gli ospiti per la bella testimonianza che hanno reso ai presenti. Egli ha invitato tutti a mettersi insieme nel segno della fraternitĂ , a fare rete e lavorare per un mondo piĂš solidale al di lĂ della fede o dellâ&#x20AC;&#x2122;appartenenza politica. Il suo grazie affettuoso va alla comunitĂ parrocchiale di Barano che ha accolto questo invito. â&#x20AC;&#x153;Mettersi insieme è importante per cercare di cambiare il mondo e la nostra isola, bella per le meraviglie che il Signore ha voluto donarci, sarĂ ancora piĂš bella se tutti noi saremo capaci di piĂš solidarietĂ â&#x20AC;?. La serata è stata allietata da i â&#x20AC;&#x153;Lazzari Feliciâ&#x20AC;? i quali si sono esibiti in repertori della tradizione napoletana. Hanno fatto seguito sketch teatrali di altissimo livello. La serata è proseguita con la degustazione di prelibatezze culinarie preparate dai preziosi collaboratori parrocchiali, il tutto in un clima di vera famiglia. Foto di Raffaella Mattera
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Ecclesia 7 febbraio 2015
IL SANTO DELLA SETTIMANA
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Pietro Bernardone padre di S. Francesco dâ&#x20AC;&#x2122;Assisi
10 FEBBRAIO Santa Scolastica
A cura di Francesco Schiano
Il nome di Scolastica, sorella di Benedetto da Norcia, richiama al femminile gli inizi del monachesimo occidentale, fondato sulla stabilitĂ della vita in comune. La Chiesa ricorda Scolastica come santa, ma di lei sappiamo ben poco. Lâ&#x20AC;&#x2122;unico testo quasi contemporaneo che ne parla è il secondo libro dei Dialoghi di papa Gregorio Magno (590-604). Ma Gregorio parla di lei solo in riferimento a Benedetto, solo allâ&#x20AC;&#x2122;ombra del grande fratello, padre del monachesimo occidentale. Ecco la pagina in cui li troviamo insieme. Tra loro è stato convenuto di incontrarsi solo una volta allâ&#x20AC;&#x2122;anno. E Gregorio ce li mostra appunto nella Quaresima (forse) del 542, fuori dai rispettivi monasteri, in una casetta sotto Montecassi Â&#x201A;
3 piĂš, su tante cose del cielo e anche della terra. Viene lâ&#x20AC;&#x2122;ora di separarsi. Scolastica vorrebbe prolungare
3 J * Regola non sâ&#x20AC;&#x2122;infrange, ciascuno torni a casa sua. Allora Scolastica si raccoglie intensamente in preghiera, ed ecco scoppiare un temporale violentissimo che blocca tutti nella casetta. CosĂŹ il colloquio può continuare
! sorella con i loro accompagnatori e accompagnatrici si separano; e questo sarĂ il loro ultimo incontro. Tre giorni dopo, leggiamo nei Dialoghi, Benedetto apprende la morte della sorella vedendo la sua anima salire verso lâ&#x20AC;&#x2122;alto in forma di colomba. I monaci scendono allora a prendere il suo corpo, dandogli sepoltura nella tomba che Benedetto ha fatto preparare per sĂŠ a Montecassino; e dove sarĂ deposto anche lui, morto in piedi sorretto dai suoi monaci, intorno allâ&#x20AC;&#x2122;anno 547
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urante le Udienze Generali del 24 gennaio e del 4 febbraio Papa Francesco
A cura dell' Ordine * 3 Francescano la del padre. Nel suo discorso il Papa Secolare ha sottolineato che si è passati da un di Forio * padre assente e latitante. Anche il padre di San Francesco dâ&#x20AC;&#x2122; Assisi Pietro Bernardone, era un padre padrone e lo dimostrò in tantissime occasioni. Un giorno San Francesco infuocato di entusiasmo e acceso di amore divino si incamminò verso Assisi ma la gente che lo incontra
ad insultarlo gettandogli addosso fango delle piazze e sassi. Venuto a conoscenza di questo fatto il padre corse subito a prenderlo, non per Â&#x2020; avventò contro mettendogli le mani $ Â&#x201E; lo rinchiuse in una piccola stanza, al buio, per piĂš giorni, facendo di tutto con parole e botte per farlo ritornare alla vita di sempre. Visto che non riuscĂŹ con le minacce a farlo rinsavire, quel padre carnale
3 grazia, ormai spogliato del denaro, a presentarsi davanti al vescovo della cittĂ , per fargli rinunciare, nelle mani di lui, allâ&#x20AC;&#x2122;ereditĂ paterna e restituire tutto ciò che aveva. Il vero amatore della povertĂ accettò prontamente questa proposta. Giunto alla presenza del vescovo, non sopporta indugi o esitazioni; non aspetta nĂŠ fa parole; ma, immediatamente, depone tutti i vestiti e li restituisce al padre. Si scoprĂŹ allora che lâ&#x20AC;&#x2122;uomo di Dio, sotto le vesti delicate, portava sulle carni un cilicio. Poi, inebriato da un ammirevole fervore di spirito, depose anche le
mutande e si denudò totalmente davanti a tutti di * +9 Â&#x203A;
* Padre nostro, che sei nei cieli, perchĂŠ in lui ho riposto ogni
speranza. Il vescovo, vedendo ciò e ammirando lâ&#x20AC;&#x2122;uomo di Dio nel suo fervore senza limiti, subito si alzò, lo prese piangendo fra le sue braccia e, pietoso e buono comâ&#x20AC;&#x2122;era, lo ricoprĂŹ con il suo stesso pallio. Comandò poi ai suoi di dare qualcosa al giovane per ricoprirsi. (FF 1043)
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Arte & Liturgia
7 febbraio 2015
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Il Sarcofago di Bethesda nel Museo Diocesano di Ischia
Commento al Vangelo
Domenica 8 febbraio 2015 V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)Â - VANGELO:Â MC 1, 29-39
Le guarigioni di GesĂš
Fronte di sarcofago IV-V sec. d.c.
I
l vangelo di Marco, proclamato domenica 8 febbraio, ci porta a meditare riguardo i numeroA cura di Ernesta si miracoli compiuti da GesĂš. Mazzella â&#x20AC;&#x153;Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la cittĂ era riunita davanti alla porta. GuarĂŹ molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòniâ&#x20AC;Śâ&#x20AC;?. Nella collezione lapidea del Museo Diocesano di Ischia è custodita una pregevole ope una sequenza di miracoli. Lâ&#x20AC;&#x2122;opera è una fronte di sarcofago risalen !< <
J K gura cinque scene evangeliche: GesĂš che guarisce i due ciechi; GesĂš che guarisce una donna che soffriva di emorragie; la guarigione del paralitico a Gerusalemme presso la piscina di Betzata, GesĂš, accompagnato da due apostoli, si rivolge oltre la colonna al paralitico, il quale è disteso sotto la piscina stilizzata; sopra di essa è la scena del miracolo, segue lâ&#x20AC;&#x2122;incontro Â&#x2020; ^
¤
lâ&#x20AC;&#x2122;ingresso di GesĂš in Gerusalemme. In passato diversi studiosi si sono interessati dellâ&#x20AC;&#x2122;opera, ma in modo piuttosto sommario, il primo studioso che ha presentato uno studio approfondito è stato Domenico Mallardo, il quale nel 1954 pubblica " < ! " studio del Sarcofago isclano di Betzata. Sebbene sia ancora aperta la discussione fra gli studiosi se lâ&#x20AC;&#x2122;opera sia stata realizzata in loco o sia dâ&#x20AC;&#x2122;importazione, tuttavia costituisce uno dei monumenti piĂš importanti dellâ&#x20AC;&#x2122;arte Paleocristiana presente in Ischia. Questa opera fa parte di una serie di sarcofagi nota con il nome di Betzata, di questa serie, che conservano ancora integralmente le scene evangeliche, si custodiscono solo pochi esemplari in < > Â&#x203A;
Pretestato in Roma; uno reimpiegato nel
Â&#x2021; !
! tempo. Narra la storia della comunitĂ cristiana attraverso ciò che testimoniano le diverse ritualizzazioni, le molteplici forme di pietĂ , le variegate congiunture sociali, le > la bellezza di quanto è stato creato per il culto e per la catechesi, per la cultura e per la caritĂ . Il Museo Diocesano serve a scoprire e rivivere le testimonianze di fede delle passate generazioni attraverso i reperti sensibili, documenta le fragilitĂ dei materiali, le calamitĂ naturali, le avverse o fortunate condizioni storiche, il mutare della sensibilitĂ culturale, delle forme liturgiche. Lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione museale assolve pertanto ad una funzione magistrale e didattica, fornendo una prospettiva storica e un godimento estetico, evidenziando la forza creativa dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo congiunta alla fede dei credenti. Le collezioni si compongono di reperti archeologici e di beni storico-artistici che, da strumenti di culto,
nitĂ cristiana, divengono patrimoni in forza del loro contenuto culturale ed estetico, sottratti a rischi di custodia, alienazione o degrado delle strutture di appartenenza. Lâ&#x20AC;&#x2122;idea del Museo Diocesano è stata fortemente vagheggiata dal vescovo Dino Â&#x2021; 6%Â&#x2018;Â&#x2019;@~%Â&#x2018;Â&#x201C;&7 Â&#x201E; esce a realizzarla, pur essendo animato dal desiderio di conservare la numerosa suppellettile liturgica non piĂš utilizzata, la quale rischiava di essere dispersa. BisognerĂ attendere il 5 marzo 1995 quando
" > 6%Â&#x2018;Â&#x152;D~%Â&#x2018;Â&#x2018;Â&#x201C;7 con suo decreto fonda lâ&#x20AC;&#x2122;ente Museo Diocesano dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia destinando alcune sale del Palazzo, dopo averle sottoposte a radicali lavori di restauro. Ă&#x2C6; stato inaugurato dal
9 # @&&& del grande Giubileo.
G
esĂš compie molte guarigioni di malattie. In Marco la prima è il risanamento della suocera di Pietro colpita dalla febbre. Un A cura di segno compiuto in un focolare domestico, Angelo Sceppacerca nellâ&#x20AC;&#x2122;intimitĂ della famiglia: il contatto con GesĂš porta la guarigione e la salute, preannuncio della Risurrezione. Lâ&#x20AC;&#x2122;affetto e la riconoscenza, poi, si mostrano nel servizio al Signore. A poca distanza dalla Sinagoga di Cafarnao, dove GesĂš ha liberato dal male un indemoniato, si trova la
# 6 J 7 8 della comunitĂ locale. Mentre la Sinagoga è il luogo del rapporto con Dio, la casa è il luogo delle nostre relazioni quotidiane. Gli animali hanno le tane; gli uomini hanno le case ricche di relazioni, ma a volte anche di malattie e ferite. GesĂš che si china sulla suocera di Pietro e sgrida la febbre, sembra una mamma; ma richiama anche il gesto che fa negli esorcismi e nella tempesta. Lâ&#x20AC;&#x2122;ammalata si 64 7 gno che è guarita. Ognuno che si mette a servizio mostra di essere una persona in piedi, sana, guarita dalla sclerosi dellâ&#x20AC;&#x2122;egoismo. E ogni miracolo è un passaggio dalla morte alla vita perchĂŠ ci mette al servizio gli uni degli altri. 3 * + /$ Dopo che di giorno aveva liberato un ossesso e guarita unâ&#x20AC;&#x2122;ammalata, anche la sera, al tramonto del sole, si trova davanti casa una marea 6 7
moltitudine di malati e indemoniati.
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Sport 7 febbraio 2015
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FUGA PER LA VITTORIA
Juve e Roma, scambi di favori. E il Napoli ne approfitta
Ă&#x2C6;
terminata cosĂŹ, tra sorprese, unâ&#x20AC;&#x2122;altra giornata piena di verdetti e sta per cominciarne unâ&#x20AC;&#x2122;altra, che A cura di magari ce li smentirĂ uno ad uno. Alberto Arcamone Eh giĂ ! PiĂš di un risultato clamoroso, o comunque rilevante, ci ha proposto lo scorso week-end, a cominciare da sabato sera. La Roma incappa infatti nel quar
sotto. Allâ&#x20AC;&#x2122;Olimpico, dove la vittoria manca da novembre, i giallorossi si trovano di fronte un Empoli ben messo e autore di un calcio ancora una volta gradevole. Garcia è Mister X e non gode di un momento fortunato: ai tanti infortunati si aggiunge Iturbe, out 6 settimane, prontamente rimpiazzato dai neo-acquisti Doumbia e Ibarbo. Resta il rimpianto per la vittoria sfumata, col senno di poi. La Juventus infatti pareggia ad Udine e non si porta a +9. Niente â&#x20AC;&#x153;strapponeâ&#x20AC;? dunque per la capolista che perde lâ&#x20AC;&#x2122;occasione di fuggire davvero, in modo da concentrarsi solo sullâ&#x20AC;&#x2122;Europa, anche se un punto al Friuli non va disprezzato con questa Udinese molto disciplinata e piĂš volte pericolosa. Nellâ&#x20AC;&#x2122;anticipo serale i bianconeri affronteranno il Milan mentre nel pomeriggio domenicale la Roma andrĂ a Cagliari. Due match dunque insidiosi per le aspiranti al titolo: allungo,avvicinamento, immobilitĂ . Tutto appare plausibile. In tutto questo se la gode il Napoli che adesso seriamente crede al 2° posto, a soli 4 punti. Gli azzurri sbancano J
ta grazie al primo centro di Gabbiadini. I napoletani sognano di fronte alla terza vittoria consecutiva,cosa mai riuscita sinora e domenica potrebbero inanellare la quarta affrontando proprio Stramaccioni privato però di Di Natale.
La vittoria di Verona ha anche generato un vuoto col quarto posto. Lazio e Sampdoria infatti con i loro passi falsi sono lontani 5 punti dalla Champions. I biancocelesti perdono inaspettatamente a Cesena in quella che Candreva ha de ^ dove la Lazio ha fallito il salto di qualitĂ . Nel Monday Night Pioli e banda tenteranno il ri
Â&#x2020; ~ ta allâ&#x20AC;&#x2122;Europa. Batosta sonora per la Samp che perde male a Torino incassando ben cinque reti. Mihajlovic è una furia e ha annullato ogni riposo, rimpiazzandolo con doppi allenamenti. E lunedĂŹ scorso il neo-acquisto Etoâ&#x20AC;&#x2122;o non si è presentato alla sessione pomeridiana aizzando i primi diverbi con il tecnico. In questa settimana di fuoco i doriani si sono
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tro il Sassuolo in programma domenica. Al sesto posto siede la Fiorentina che esce indenne dalla trasferta delicata di Genoa, partita in cui però Gasperini (ora nono) si vede per la quarta $ partita è stata spettacolare con continui capovolgimenti di fronte. Insomma, due squadre che hanno cercato di vincere, fatto non scontato vista la noia che spesso alcuni match di Serie A ci propongono. I viola, che hanno ceduto Cuadrado, adesso affronteranno lâ&#x20AC;&#x2122;Atalanta nella Â&#x2021; Â&#x2020; troviamo, staccate un punto, prima il Palermo, poi il Milan. I rosanero vincono contro il Verona trascinati ancora una volta da Dybala, con Belotti che sigla il gol vittoria. Adesso per Iachini câ&#x20AC;&#x2122;è la trasferta contro lâ&#x20AC;&#x2122;Inter nel posticipo. Prima vittoria del 2015 per Inzaghi che fatica anche contro un Parma in crisi. Menez trascina con una doppietta il Milan, che si è rinforzato
con gli acquisti di Cerci, Suso, Bocchetti, Palet " $
§ ormai alle porte ci dirĂ quanto effettivamente i rossoneri siano migliorati. Ma intanto Pippo respira. Decimo posto per il Torino che asfalta la Samp e consegue la terza vittoria consecutiva. Ben 16 punti nelle ultime 8 gare: salvezza ormai in cassaforte ed E. League ad un passo. Quagliarella festeggia il compleanno di sabato scorso con una bella tripletta e spera di trascinare i granata anche sabato, alle 18, contro il Verona. Segue il Sassuolo che piega lâ&#x20AC;&#x2122;Inter con unâ&#x20AC;&#x2122;altra bella prova. Lâ&#x20AC;&#x2122;Europa non appare piĂš un so
la Samp potrebbe intralciare il cammino. Dodicesimo posto per lâ&#x20AC;&#x2122;Udinese che blocca la Juve; e se altri lo hanno fatto difendendosi, Strama ci è riuscito senza rintanarsi nellâ&#x20AC;&#x2122;area di rigore, anzi. Lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo salvezza è prossimo. Disastro in casa Inter: la crisi continua, e di risultati e di nervi, come conferma la lite feroce di Icardi e Guarin contro i tifosi. Prestazione ancora 6 7 possesso palla (70%) sterile. Rare le occasioni ghiotte. La vittoria serve e al piĂš presto per calmare lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente. $
> 3 svolta. Seguono il Verona e poi lâ&#x20AC;&#x2122;Atalanta che vince lo scontro salvezza contro il Cagliari grazie ad un gol magistrale di Pinilla allo scadere. La lotta salvezza si accende. Lâ&#x20AC;&#x2122;Empoli sale a quota 20, il Cagliari resta a 19, il Chievo a 18 e il Cesena, ora a 15 punti, ci crede. In triste solitudine, laggiĂš, il Parma, ormai condannato alla B. Domenica ci sono due scontri diretti: lâ&#x20AC;&#x2122;Empoli affronterĂ il Cesena mentre il Chievo il Parma. Due match che potrebbero rivoltare la coda J Q
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Libri
7 febbraio 2015
kaire@chiesaischia.it
UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
Come difendere la fede (senza alzare la voce)
ÂŤT
u sei cattolico, vero?Âť è la domanda che sempre piĂš spesso molti si sentono rivolgere nel corso di A cura della Roberto una normale conversazione non Pulicati appena questa si arena su un tema ÂŤsensibileÂť (lâ&#x20AC;&#x2122;aborto, lâ&#x20AC;&#x2122;eutanasia, lâ&#x20AC;&#x2122;omosessualitĂ , lâ&#x20AC;&#x2122;Aids, la contraccezione, la procreazione assistita, gli abusi sessuali del clero, il matrimonio, il sacerdozio femminile, i politici cattolici) e il credente del gruppo diventa seduta stante â&#x20AC;&#x201C; e suo malgrado â&#x20AC;&#x201C; il ÂŤportavoce Â&#x160;
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della sua scelta. In queste circostanze, saper argomentare in maniera convincente, rapida, chiara e pacata, senza aggressività nÊ vittimismi, è essenziale per riuscire a smontare i pregiudizi, smorzare la
\ quindi dialogare con tutti sui temi che toccano lâ&#x20AC;&#x2122;intera societĂ , ed è ciò che questo libro
insegna: alla base vi è lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza di Catholic Voices, un progetto di comunicazione che aiuta i cattolici a spiegare al meglio i valori e la po non in nome dellâ&#x20AC;&#x2122;impegno per il bene comune. Nato nel 2010 in Inghilterra, in occasione della storica visita di papa Benedetto XVI e rapidamente diffusosi in tutto il mondo, Catholic Voices è approdato anche nel nostro Paese, con lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo di trasformare tanti cattolici italiani timorosi e un poâ&#x20AC;&#x2122; indecisi in capaci comunicatori della propria fede. Questo libro offre consigli generali sulla comunicazione, sintetizza i punti
suggerisce gli elementi chiave da mettere in evidenza e insegna il metodo del reframing, che partendo dallâ&#x20AC;&#x2122;intenzione positiva dellâ&#x20AC;&#x2122;interlocutore consente di affrontare serenamente le critiche e di riformulare gli argomenti. Insomma, se non proprio un consigliere in carne e ossa, rappre
scire a spiegarsi senza scontrarsi, difendere senza diffamare, riavviare il dialogo con umanitĂ e buon senso: in ultima analisi per aprire i cuori e ispirare le menti.
ABBONAMENTO POSTALE Lâ&#x20AC;&#x2122;abbonamento annuale ordinario al nostro settimanale costa â&#x201A;Ź 45,00 e consente di ricevere con spedizione postale a casa propria (sul territorio italiano) i 52 numeri del giornale stampati nel corso di un anno solare piĂš eventuali â&#x20AC;&#x153;Kaire specialiâ&#x20AC;?. Per chi vive allâ&#x20AC;&#x2122;estero, è possibile abbonarsi on line al settimanale in modo da poterlo leggere in formato Pdf a partire dalle ore 7,00 del mattino (ora italiana) nel giorno di uscita (verrĂ inviato via mail) e poterlo archiviare comodamente. Il settimanale online è esattamente uguale - per contenuto e impaginazione - a quello stampato su carta. L'abbonamento online costa â&#x201A;Ź 45,00. LE ALTRE TARIFFE ANNUALI: Abbonamento amico â&#x201A;Ź.100,00 Abbonamento sostenitore â&#x201A;Ź.200,00 Benemerito a partire da â&#x201A;Ź.300,00 COME PAGARE Lâ&#x20AC;&#x2122;ABBONAMENTO Per il pagamento in contanti contattate la segreteria di â&#x20AC;&#x153;Kaireâ&#x20AC;? ai seguenti numeri di telefono 081981342 â&#x20AC;&#x201C; 0813334228 oppure il pagamento può essere effettuato mezzo boniďŹ co bancario intestato COOP. SOCIALE KAIROS ONLUS indicando quale causale ABBONAMENTO KAIRE sul seguente codice IBAN IT 06 J 03359 01600 1000 0000 8660 Banca Prossima SpA. Dopo aver effettuato il pagamento inviate una mail a kaire@kairosonline.it oppure inviando un fax al 0813334228 con i seguenti dati per la spedizione: Cognome e nome: ... | indirizzo (via/cap/comune/ provincia): ... |codice ďŹ scale: ... | telefono: ... | mail: ... nel caso lâ&#x20AC;&#x2122;abbonamento sia da attivare a favore di altra persona, indicare anche: Cognome e nome del beneďŹ ciario dellâ&#x20AC;&#x2122;abbonamento: ... Indirizzo (via/cap/comune/provincia): ...
EDICOLE DOVE POTER ACQUISTARE Lâ&#x20AC;&#x2122;AUTORE Austen Ivereigh è uno scrittore, giornalista e opinionista inglese. Nel 2010
~ < ces, che ha ricevuto ampi consensi sia tra i vescovi che tra gli operatori della comunicazione. Oltre che di numerosi articoli per la stampa cattolica e genera 4 Francesco, The Great Reformer (2014). Quando non viaggia, vive vicino ad Oxford con sua moglie e i loro due cani. Martina Pastorelli, triestina, moglie e mamma di tre bambini, è una ex giornalista televisiva. Per anni ha lavorato nella comunicazione aziendale, in ! ! Â&#x201A; # Â&#x2026; co-fondatrice di Catholic Voices Italia. Come difendere la fede (senza alzare la voce) di Austen Ivereigh (a cura di Martina Pastorelli) Edizioni Lindau Pagine: 256 Prezzo: euro 18,50
Comune di Ischia Edicola di Piazza degli Eroi; Edicola di Ischia Ponte; Edicola al Bar La Violetta; Edicola di San Michele da Odilia; Edicola di Portosalvo Comune di Lacco Ameno Edicola al Bar Triangolo Comune di Casamicicola T. Edicola di Piazza Bagni; Edicola di Piazza Marina; Comune di Forio Edicola del Porto; Edicola di Monterone