IL SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA CHIESA DI ISCHIA ANNO 2 | NUMERO 5 | 31 GENNAIO 2015 | â‚Ź 1,00
SANTI E BEATI
COMUNICAZIONI SOCIALI
Gli interventi dei coniugi Lucia Miglionico e Giuseppe Ciaravella all’Excelsior
Al via la causa di beatiďŹ cazione e canonizzazione di Chiara Lubich
Il vaticanista Mimmo â‚Ź 1,00 Muolo ad Ischia. Giornalismo sia una missione educativa
anta voglia di essere famiglia. Questo il A cura di leit-motiv della Francesco Schiano serata di lunedĂŹ 26 gennaio al Cinema Excelsior con il quale si è aperto il cammino diocesano di formazione in preparazione al Sinodo Ordinario dei Vescovi del prossimo ottobre incentrato tutto sul tema della famiglia, prima vera e propria cellula della societĂ e della comunitĂ cristiana. Un cammino fortemente voluto dal nostro Vescovo Pietro al quale l’intera chiesa isolana in tutte le sue componenti sembra aver risposto sin dalle prime battute davvero alla grande con una serata d’apertura che ha fatto registrare “il tutto esauritoâ€? per dirla in termini sportivi e che vedrĂ la partecipazione di ben 860 iscritti che si incontreranno settimanalmente per discutere di matrimonio e famiglia alla luce del questionario inviato dalla Santa Sede che sarĂ parte essenziale del Sinodo di ottobre 2015. Ma si sa, non sono certo i numeri a fare la Chiesa nĂŠ la temperatura della fede si può misurare col “termometroâ€? dell’adesione ad un dato momento di vita ecclesiale. Ecco perchĂŠ resta fondamentale andare alla profonditĂ di quello che si sta vivendo cogliendone Continua a pag. 2
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IN PRIMO PIANO
La famiglia è il cuore della chiesa
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Famiglia lavori in corso
Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
IN DIALOGO
La veglia ecumenica ad Ischia nella settimana per l’unità dei cristiani.
KAIRE TERRITORIO
KOSMOPOLIS
SPORT
Armeno: i pastori dell’artista ischitano Cutaneo.
Proposte concrete per l’area marina protetta Regno di Nettuno.
La Juve corre, la Roma annaspa e il Napoli tenta la rincorsa.
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In Primo Piano 31 gennaio 2015
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Continua da pag. 1 non solo la bellezza ma anche il messaggio che va concretizzato negli attimi della vita quotidiana. La serata di lunedĂŹ 26 è stato davvero un ottimo punto di partenza in tal senso verso un cammino che di certo andrĂ ad arricchire il cuore di tanti; giĂ la preghiera introduttiva ci parlava di amore sponsale (salmo 128) e di quell’invio missionario che è richiesto ad ogni cristiano sulla scorta del Battesimo ricevuto (Lc 10, 1-9), mentre le note di “Nazareth ci proiettavano in modo ancor piĂš pieno nel cuore del messaggio da accogliere e ridonare: essere famiglia ed essere Chiesa che sa volare alto puntando alla SantitĂ tramite i gesti di ogni giorno. C’è stato poi spazio per riascoltare le parole rivolte da Papa Francesco ai partecipanti alla Veglia di preghiera svoltasi all’imbrunire dello scorso 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi (il video lo potete rivedere su chiesaischia.it), vigilia dell’inizio del Sinodo straordinario dei Vescovi, in cui il Santo Padre ha evidenziato 3 parole chiave indispensabili per percorrere un cammino davvero autentico soprattutto nel rapporto tra Chiesa e famiglia: ASCOLTO di Dio CONFRONTO sincero, aperto e fraterno, SGUARDO di Cristo che si posa ed è in ogni essere umano, anche quello che sembra portarci qualcosa che per noi è inaccettabile e scandaloso. Don Pasquale Trani, coordinatore dello scorso Convegno Diocesano e delegato per la Pastorale Familiare diocesana e regionale, ha introdotto non solo la serata ma anche l’intero cammino che lunedĂŹ ha preso il via raccomandando di viverlo come momento di Grazia e di scambio
presenti spingendoli ad un ancor piĂš grande impegno nella vita familiare e cristiana. I coniugi dott.ssa Lucia Miglionico e Giuseppe Ciaravella ci hanno ! " straordinario dei Vescovi dello scorso mese di ottobre 2014 anch’esso imperniato sul tema della famiglia, al quale erano stati invitati come uditori; tante notizie sono arrivate alle nostre orecchie e in tanti hanno provato a raccontare la propria veritĂ distogliendo il nostro sguardo da quel # $ % & ' " come la famiglia e sulle problematiche che sempre piĂš la attanagliano. “Ci siamo chiesti come il Signore avesse scelto proprio noi – hanno ricordato i coniugi Ciaravella - forse la risposta stava nel fatto che venendo da S.Giovanni Rotondo paese che lo ha ospitato in vita e che ne custodisce ora le spoglie mortaliâ€?. La loro è stata davvero un’esperienza che segna la vita con la possibilitĂ di stare a tu per tu con il Santo Padre presentandogli, perchĂŠ no, anche ciò che gli stava a cuore come nel caso della dott.ssa Miglionico i suoi teneri pazienti della pediatria oncologica che in quei giorni hanno accompagnato con la preghiera il Sinodo dei Vescovi e tutte le famiglie del mondo. “Sentire il grido del popolo senza avere paura di dialogare con esso: noi spesso abbiamo paura di dialogare con il mondo quasi per timore di esserne inquinati mentre è importante ascoltare ciò che esso ha da dirci senza remore, con autenticitĂ ed uno sguardo sincero non andando appresso a quanto ci dicono i media ma senza perdere ! questo il messaggio centrale che dal Sinodo del Vescovi è giunto tramite i coniugi Ciaravella * #+ / ! e la scelte di ogni giorno, rimettere nelle Sue mani le fatiche e le gioie della vita familiare e personale; “abbiamo toccato con mano che la famiglia è il cuore della Chiesa e che i Padri Sinodali non erano lĂŹ a dire le proprie opinioni sulla Famiglia ma che tramite loro giungeva il grido di ogni famiglia del mondoâ€?.
Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS
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La famiglia
Chi invece ci ha raccontato un modo diverso ma non meno intenso di vivere il Sinodo dello scorso mese di ottobre insieme al suo grande impegno per la Famiglia è stato don Silvio Longobardi, che ha portato con sĂŠ le reliquie dei beati Luigi e Zelia Martin, genitori di Santa Teresa di GesĂš Bambino. Don Silvio è impegnato con la sua comunitĂ a diffondere la santitĂ coniugale di questi e di tanti altri coniugi che semmai ci risultano essere alquanto sconosciuti ma che nel silenzio e nella fatica, nella gioia e nell’impegno quotidiano del focolare domestico hanno saputo costruire la propria santitĂ come pienezza d’Amore vero. Durante i giorni del Sinodo don Silvio si trovava in Africa, in Burkina Faso, dove la ComunitĂ in cui vive ha una missione e mentre gli arrivavano gli echi del ! piĂš importante da fare era pregare per questo momento cosĂŹ grande per tutta la Chiesa e per le famiglie in modo particolare; anche ad Angri, sede della sua comunitĂ , nella cappella dedicata ai coniugi Martin si è vissuta l’esperienza dell’Adorazione Eucaristica permanente durante tutti i giorni del Sinodo. Don Silvio ha rimarcato l’importanza del Sinodo come risorsa per la Chiesa perchĂŠ va ad accendere i fari su una realtĂ come quella della famiglia troppo spesso isolata e bistrattata, spesso presentata solo nei suoi aspetti oscuri e nello stesso tempo è la famiglia ad essere una risorsa per la Chiesa: “la famiglia è il luogo dove un uomo e una donna si consegnano l’uno all’altro e in quel momento hanno tutto eppure a loro non resta niente, è il luogo in cui ognuno si consegna, consegna la propria libertĂ , consegna i sogni, ed è pronta a vivere tutte le gioie e tutti i dolori che quell’esperienza comporta, in essa entrano tutte le ferite e le fragilitĂ della natura umana ma anche una irrefrenabile pienezza di vita che si trasmette in quella corrente d’Amore che unisce gli sposiâ€?. Don Silvio ha voluto donarci tramite la sua esperienza diretta di vicinan-
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In Primo Piano
3 31 gennaio 2015
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è il cuore della Chiesa
! # ' ! !! 7 #< * â&#x20AC;&#x153;come Chiesa dobbiamo domandarci cosa facciamo per queste famiglie, non facciamoci dettare lâ&#x20AC;&#x2122;agenda della vita pastorale dai media e da quello che ci propinano! Impariamo la grammatica dellâ&#x20AC;&#x2122;Amore, abbiamo bisogno di questo, ci sono momenti della vita familiare in cui è impossibile dividersi lâ&#x20AC;&#x2122;impegno e lâ&#x20AC;&#x2122;Amore stesso al 50%, spesso vi toccherĂ fare il 90% ed è lĂŹ che sta lâ&#x20AC;&#x2122;Amore in quei momenti in cui lâ&#x20AC;&#x2122;altro non può dare che quel poco che haâ&#x20AC;?. Mons. Lagnese " * dobbiamo dire davvero Grazie al buon Dio e a Papa Francesco per questa straordinaria opportunitĂ di poter collaborare ai temi del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, è unâ&#x20AC;&#x2122;occasione che ci viene data per vivere unâ&#x20AC;&#x2122;esperienza di Chiesa in cui mettere la famiglia al centro e per coglierne tutta la bellezza. A questa esperienza è di certo collegata una Grazia che giĂ stiamo cogliendo in questa serata ricca di spunti e # $ & la preghiera sapendo che il protagonista di ogni azione della Chiesa è sempre e solo lo Spirito Santo.â&#x20AC;? ! ' = " > " ? + / @ Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
SCHEMA RIASSUNTIVO DELLE SALE SALA
GIORNO
ORA
ISCRITTI
Ischia/Palazzo Vescovile
MartedĂŹ
16:00
145
Ischia/ Sala Poa
MartedĂŹ
19:30
70
Casamicciola/Capricho
MartedĂŹ
16:00
86
Barano /Fiaiano
MartedĂŹ
19:30
101
Forio
MartedĂŹ
19:30
57
Barano/Fiaiano
GiovedĂŹ
16:00
59
Forio
GiovedĂŹ
16:00
69
Ischia/Buon Pastore
GiovedĂŹ
19:30
39
Ischia /Palazzo Vescovile
GiovedĂŹ
19:30
132
Casamicciola/Capricho
GiovedĂŹ
19:30
34
Forio
GiovedĂŹ
19:30
50
4
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Sintesi dellâ&#x20AC;&#x2122;intervento dei coniugi
Lucia Miglionico e Giuseppe Ciaravella Partecipanti al Sinodo sulla famiglia di ottobre 2014
G
iuseppe - CosĂŹ come Papa Francesco dice e A cura di ringrazia sempre, anche Lucia & noi vogliamo ringraziaGiuseppe re don Pasquale Trani, Ciaravella il Vescovo Pietro Lagnese e tutti voi per la presenza qui. Soprattutto le famiglie. Noi pensiamo che la chiamata a partecipare ai lavori del sinodo, si stia rivelando oggi una ulteriore chiamata missionaria. Scherzando con Lucia qualche volta ci siam detti che allâ&#x20AC;&#x2122;inizio eravamo padri sinodali, adesso siamo diventati pellegrini sinodali perchĂŠ stiamo girando lâ&#x20AC;&#x2122;Italia per portare il Sinodo in cammino. Per portare agli altri la voce dei padri sinodali. Non solo la bellezza del Vangelo della famiglia, ma lâ&#x20AC;&#x2122;urgenza di testimoniarlo con forza e instancabilmente. Allâ&#x20AC;&#x2122;inizio quando abbiamo ricevuto la chiamata come uditori, in noi câ&#x20AC;&#x2122;è stato un sentimento di gioia. Sinceramente non sappiamo perchĂŠ hanno chiamato proprio noi. Ma visto che veniamo da san Giovanni Rotondo, il paese che ha ospitato Padre Pio, colui che era innamorato della famiglia, forse lui ci ha messo la sua mano. Dopo la gioia è arrivata lâ&#x20AC;&#x2122;ansia dellâ&#x20AC;&#x2122;impegno e poi la paura di non essere allâ&#x20AC;&#x2122;altezza, di non riuscire ad esprimere quello che il Sinodo ci ha dato per portarlo a tutti voi. Man mano che passano i giorni maturiamo la consapevolezza di quanto abbiamo vissuto e soprattutto del mandato ricevuto. Lucia â&#x20AC;&#x201C; Nel condividere lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza del Sinodo vogliamo condividere con voi anche le emozioni in quelle due settimane intese, con la presenza vicina del Santo Padre. GiĂ il primo giorno durante il break ero andata a prendere il caffè e -
stita di bianco (il Papa) che chiedeva unâ&#x20AC;&#x2122;aranciata. Stavo svenendoâ&#x20AC;Ś ma poi ci siamo abituati ad avere il Papa in mezzo a noi, come un % @ / lavoro in pediatria oncologica e sto a contatto con la sofferenza innocente e con le famiglie che insieme a noi lottano per la vita giorno per giorno. In quei giorni i bambini della pediatria oncologica pregavano per i padri sinodali e sapevano che il Papa era con la loro dottoressa. E cosĂŹ nel break col Papa ho fatto una foto con lui per i bambini e lâ&#x20AC;&#x2122;ho mandata via wazzup. Il Papa però mi ha chiesto: â&#x20AC;&#x153;hai le mani sante?â&#x20AC;? e io â&#x20AC;&#x153;SantitĂ , ho le maniâ&#x20AC;Śâ&#x20AC;?, allora il Papa mi ha accarezzato le mani e le ha benedette e ha detto: â&#x20AC;&#x153;adesso accarezza con queste mani quei bambini e abbracciali da parte miaâ&#x20AC;?. Questo è Papa Francesco. (â&#x20AC;Ś) A volte abbiamo paura di confrontarci gli uni altri. E invece deve esserci quel confronto sincero, senza perdere lo sguardo a GesĂš. Io sono innamorata alla follia di Peppino, ma se non ci fosse GesĂš in mezzo a noi, non sarebbe la stessa cosa. Ogni volta che torniamo alla fonte si aprono strade nuove e possibilitĂ impensate. Tante volte vacilla il @ K ! divina provvidenza. Giuseppe â&#x20AC;&#x201C; Se ci sforziamo di capire bene lâ&#x20AC;&#x2122;evento trascorso non faticheremmo nel tradurre il lavoro sinodale in indicazioni e percorsi per la pastorale della persona e della famiglia. E soprattutto questo lâ&#x20AC;&#x2122;impegno che viene chiesto a noi tutti: passare dal sinodo sulla Famiglia al sinodo con la Famiglia. Fin dallâ&#x20AC;&#x2122;inizio il santo Padre ha pregato tutti i padri sinodali di parlare chiaro con parresia e ascoltare con
umiltĂ . Il Papa ha sottolineato: â&#x20AC;&#x153;voi padri sinodali portate qui la voce delle chiese locali. Eâ&#x20AC;&#x2122; una grande responsabilitĂ â&#x20AC;?. Lucia â&#x20AC;&#x201C; E cosĂŹ è iniziata lâ&#x20AC;&#x2122;assemblea sinodale. La famiglia nel cuore dei padri sinodali. Abbiamo toccato con mano che la famiglia è il cuore della Chiesa universale. Abbiamo avuto la possibilitĂ di sentire quanto è bello essere famiglia, in varie parti @ K famiglia deve affrontare, con quella fede che spesso non câ&#x20AC;&#x2122;è. Immaginate un pavimento sostenuto da una rete forte sulla quale sono poggiate tutte le piastrelle. Quella rete sono la famiglia unita. Le piastrelle sono le singole persone illuminate da due fari grossi: un faro della teologia e uno della morale. E sul quale pavimento abbiamo poggiato tanti ornamenti, come le tradizioni (processioni, quarantâ&#x20AC;&#x2122;ore etc etc), ma ora quello che è venuto meno è il pavimento, le relazioni. Sembra che adesso la Chiesa stia per crollare. E noi dobbiamo ri-animarla. Abbiamo ascoltato il problema della denatalitĂ . E la tristezza e il dolore che la povertĂ arreca alle famiglie. Famiglie non del terzo mondo, ma nelle nostre cittĂ . Le nostre caritas sono ormai al collasso. E abbiamo ascoltato i problemi delle famiglie nei paesi dove ci sono le guerre. E queste persone che scappano da quei posti per poter vivere. Ma poi muoiono in mare per raggiungere le nostre terre. Abbiamo ascoltato un padre sinodale che diceva: â&#x20AC;&#x153;ma chi separati?â&#x20AC;?.
Giuseppe W < X a cui la famiglia è sottoposta, prima della conclusione della prima settimana del sinodo, è stata data la possibilitĂ a noi 12 coppie venute da varie parti del mondo, di poter parlare, di testimoniare la nostra realtĂ . Quattro minuti a testa cosĂŹ come ai padri sinodali. I lavori poi sono proseguiti nei circoli minori dove venivano approfonditi tutti gli interventi della prima settimana di lavori. Al termine è stata realizzata la relazione che ha permesso di scrivere la relatio sinodi, che è stata approvata dallâ&#x20AC;&#x2122;Assemblea. Lucia â&#x20AC;&#x201C; Tante volte mi chiedo se ci rendiamo conto cosa vuol dire essere come coppia a totale immagine e somiglianza di Dio. E mi dico che il Signore è stato grande con noi perchĂŠ avrebbe potuto creare direttamente il Papa poi i cardinali i vescovi e cosĂŹ via. E invece ha creato prima di tutto una coppia, maschio e femmina, e li rese fecondi. In questa unione poi è entrato il peccato del mondo. E quando è venuto Cristo in terra, ha detto che la famiglia che lui aveva pensato non era proprio quella. (â&#x20AC;Ś) E oggi la famiglia la dobbiamo riportare alla bellezza vera. Y dallâ&#x20AC;&#x2122;inizio. E al Sinodo si è parlato di conversione pastorale per poter vedere la famiglia come soggetto pastorale. E quello che si chiede alla chiesa è di non fermarsi ad un annuncio teorico, ma che sia un compagno di viaggio per le giovani coppie, per le famiglie.
L'intervento di don Silvio Longobardi al cinema Excelsior lo pubblicheremo nel Kaire della prossima settimana.
Seguiamo Francesco
5 31 gennaio 2015
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UDIENZA GENERALE
Il Papa : la societĂ lascia i giovani orfani
I
l Papa, allâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale di mercoledĂŹ A cura della 28 gennaio tenuta Redazione nellâ&#x20AC;&#x2122;Aula Paolo VI in Vaticano, ha ripreso le sue catechesi sulla famiglia, lasciandosi guidare dalla parola padre. â&#x20AC;&#x153;Una parola â&#x20AC;&#x201C; ha detto - piĂš di ogni altra cara a noi cristiani, perchĂŠ è il nome con il quale GesĂš ci ha insegnato a chiamare Dio: Padre. Il senso di questo nome ha ricevuto una nuova profonditĂ proprio a partire dal modo in cui GesĂš lo usava per rivolgersi a Dio e manifestare il suo speciale rapporto con Lui. Il mistero benedetto dellâ&#x20AC;&#x2122;intimitĂ di Dio, Padre, Figlio e Spirito, rivelato da GesĂš, è il cuore della nostra fede cristianaâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Padre â&#x20AC;&#x201C; ha proseguito - è una parola nota a tutti, una parola universale. Essa indica una relazione fondamentale la cui realtà è antica quanto la storia dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo. Oggi, tuttavia, si è arrivati ad affermare che la nostra sarebbe una â&#x20AC;&#x2DC;societĂ senza padriâ&#x20AC;&#x2122;. In altri termini, in particolare nella cultura occi simbolicamente assente, svanita, rimossa. In un primo momento, la cosa è stata percepita come una liberazione: liberazione dal padre-padrone, dal padre come rappresentante della legge che si impone dallâ&#x20AC;&#x2122;esterno, dal padre come cen ! 7 allâ&#x20AC;&#x2122;emancipazione e allâ&#x20AC;&#x2122;autonomia dei giovaniâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Talvolta â&#x20AC;&#x201C; ha osservato - in alcune case regnava in passato lâ&#x20AC;&#x2122;autoritarismo, in certi casi addirittura la sopraffazione: genito non rispettando le esigenze personali della loro crescita; padri che non li aiutavano a intraprendere la loro strada con libertĂ - ma non è ! 7
eh! -; padri che non li aiutavano ad assumere le proprie responsabilitĂ per costruire il loro futuro e quello della societĂ . Questo, certamente, è un atteggiamento non buono; però, come spesso avviene, si passa da un estremo allâ&#x20AC;&#x2122;altro. Il problema dei nostri giorni non sembra essere piĂš tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza. I padri sono talora cosĂŹ concentrati su se stessi e sul proprio lavoro e alle volte sulle proprie realizzazioni individuali, da dimenticare anche la famiglia. E lasciano soli i piccoli e i giovani. GiĂ da vescovo di Buenos Aires avvertivo il senso di orfanezza che vivono oggi i ragazzi; e spesso domandavo ai papĂ se giocavano con e lâ&#x20AC;&#x2122;amore di perdere tempo con i @ < \ La maggioranza dei casi: â&#x20AC;&#x2DC;Ma non posso, perchĂŠ ho tanto lavoro â&#x20AC;Śâ&#x20AC;&#x2122; < " gliolo che cresceva. E non giocava con lui â&#x20AC;Śnon perdeva tempo con luiâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Ora â&#x20AC;&#x201C; ha aggiunto - in ques sulla famiglia, vorrei dire a tutte le comunitĂ cristiane che dobbiamo essere piĂš attenti: lâ&#x20AC;&#x2122;assenza della coli e dei giovani produce lacune e ferite che possono essere anche molto gravi. E in effetti le devianze dei bambini e degli adolescenti si possono in buona parte ricondurre a questa mancanza, alla carenza di esempi e di guide autorevoli nella loro vita di ogni giorno, alla carenza di vicinanza, alla carenza di amore da parte dei padri. Eâ&#x20AC;&#x2122; piĂš profondo di quel che pensiamo il senso di orfanezza che vivono tanti giovaniâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Sono orfani â&#x20AC;&#x201C; ha detto - ma in famiglia perchĂŠ i papĂ sono spesso
ma soprattutto perchĂŠ, quando ci sono, non si comportano da padri, non fanno un dialogo con i loro con il loro esempio accompagnato dalle parole, quei principi, quei valori, quelle regole di vita di cui hanno bisogno come del pane. La qualitĂ educativa della presenza paterna è tanto piĂš necessaria quanto piĂš il papà è costretto dal lavoro a stare lontano da casa. A volte sembra che i papĂ non sappiano bene quale posto occupare ! @ E allora, nel dubbio, si astengono, si ritirano e trascurano le loro responsabilitĂ , magari rifugiandosi in un improbabile rapporto â&#x20AC;&#x2DC;alla pariâ&#x20AC;&#x2122; @ K
senza dimenticare che tu sei il padre, eh! Ma se tu soltanto ti comporti come un compagno alla pari ! 7 @ â&#x20AC;&#x153;Ma anche questo lo vediamo nella comunitĂ civile. La comunitĂ civile con le sue istituzioni, ha una certa responsabilitĂ â&#x20AC;&#x201C; possiamo dire paterna - verso i giovani, una responsabilitĂ che a volte trascura o esercita male. Anchâ&#x20AC;&#x2122;essa spesso li lascia orfani e non propone loro
una veritĂ di prospettiva. I giovani rimangono, cosĂŹ, orfani di strade sicure da percorrere, orfani di mae ! che riscaldino il cuore, orfani di valori e di speranze che li sostengano quotidianamente. Vengono riempiti magari di idoli ma si ruba loro il cuore; sono spinti a sognare divertimenti e piaceri, ma non si dĂ loro il lavoro; vengono illusi col dio denaro, e negate loro le vere ricchezzeâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;E allora farĂ bene a tutti, ai padri
che GesĂš ha fatto ai suoi discepoli: ÂŤNon vi lascerò orfaniÂť (Gv 14,18). Eâ&#x20AC;&#x2122; Lui, infatti, la Via da percorrere, il Maestro da ascoltare, la Speranza che il mondo può cambiare, che lâ&#x20AC;&#x2122;amore vince lâ&#x20AC;&#x2122;odio, che può esserci un futuro di fraternitĂ e di pace per tutti. Qualcuno di voi potrĂ dirmi: â&#x20AC;&#x2DC;Ma Padre, oggi lei è stato troppo negativo. Ha parlato soltanto dellâ&#x20AC;&#x2122;assenza dei padri, cosa accade quando i padri non sono vi ^ _ tolineare questo, perchĂŠ mercoledĂŹ prossimo proseguirò questa catechesi, mettendo in luce la bellezza della paternitĂ . Per questo ho scelto di cominciare dal buio per arrivare alla luce. Che il Signore ci aiuti a capire bene queste coseâ&#x20AC;?.
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SocietĂ 31 gennaio 2015
Angeli a Villa Mercede
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entile Direttore, mia sorella Lina, storica maestra nel Comune di Casamicciola, A cura di Paolo Pizzo anziana molto ammalata e bisognosa di cure particolari e particolarmente impegnative, è stata ricoverata nella R.S.A. dellâ&#x20AC;&#x2122;ASL NA2 â&#x20AC;&#x153;Villa Mercedeâ&#x20AC;? di Serrara Fontana dal 31 `j `y{| in cui il Signore Iddio ha ritenuto fosse giunto il momento di interrompere le sue sofferenze chiamandola a sĂŠ. Scrivo allora questa lettera per ringraziare pubblicamente tutto lo staff di Villa Mercede. Tutti, uno per uno, hanno sempre mostrato ed operato con una dolcezza ed amorevolezza verso lâ&#x20AC;&#x2122;ammalata che io non avrei mai immaginato si potesse riservare ad una persona non di famiglia. Infatti essi ed il Dott. Di Spigno in prima persona davanti a tutti, pur essendo con # ! 7 # luttabilitĂ del caso, ormai disperato, non si sono MAI risparmiati in impegno e sforzi inauditi per alleviare la sorte di mia sorella Lina. Sono semplicemente angeli, non ho altre parole. Ringraziandola per lâ&#x20AC;&#x2122;ospitalitĂ invio cordiali saluti.
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Al Rizzoli salvo un bimbo di 4 anni Nonostante il giorno festivo particolare, lâ&#x20AC;&#x2122;equipe medica dellâ&#x20AC;&#x2122;ospedale Rizzoli di Lacco Ameno opera dâ&#x20AC;&#x2122;urgenza un bimbo per salvargli la vita.
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uando si parla di sanitĂ sui mass media, molto spesso non sono buone notizie. Forse perchĂŠ le notizie negative fanno A cura di Lorenzo piĂš scalpore agli animi dei cittadini. Ma Russo ogni giorno ci sono tante belle storie positive, quasi sempre silenziose, che nascono proprio dagli ambienti sanitari, dagli ospedali, pubblici e privati. Parliamo in questo caso del nostro ospedale, il Rizzoli di Lacco Ameno. Era la sera del 25 dicembre 2014. La festa della nascita di GesĂš. Una famiglia ischitana ha però avuto un contrattem * " +@ @ di un incidente domestico, si è rotto la milza. La corsa in ospedale, la paura di trovare carenza di personale a causa del giorno festivo, la speranza * mille pensieri dei genitori, scossi e impauriti in quegli attimi di tensione. Grazie a Dio la storia @ % tera che i genitori di questo bimbo hanno scritto per ringraziare lo staff dellâ&#x20AC;&#x2122;ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. â&#x20AC;&#x153;Nonostante fosse un giorno festivo- spiegano i genitori - il fatto è accaduto la sera del 25 dicembre, il bimbo di appena 4 anni è stato operato immediatamente presso il Rizzoli da un ĂŠquipe costituita appositamente per lâ&#x20AC;&#x2122;occasione, dato che era Natale e molti medici aveva-
no la reperibilitĂ . La gravitĂ del caso infatti ha reso impossibile il trasporto in terraferma. Al Rizzoli abbiamo avuto una grande accoglienza: sin dallâ&#x20AC;&#x2122;arrivo in ospedale il personale medico e paramedico si è subito attivato per gestire al meglio questa drammatica situazione che si è @ / graziare tutto il personale per la prontezza, le capacitĂ e soprattutto la grande umanitĂ che ci ha accolto allâ&#x20AC;&#x2122;arrivo in ospedale e che ci ha accompagnato durante i 6 giorni di ricovero. La nostra testimonianza â&#x20AC;&#x201C; concludono i genitori del bimbo operato alla milza - è in favore di una realtĂ sanitaria locale che, pur con tutte le sue pecche, rappresenta un punto cruciale della nostra isola in caso di necessitĂ di cure mediche necessarie e nel nostro caso â&#x20AC;&#x153;salvavitaâ&#x20AC;?. GRAZIE per aver salvato il nostro bambino. I genitoriâ&#x20AC;?
COMUNICATO STAMPA
Una Casa per Elena Risposta positiva dagli ischitani per aiutare i pazienti di Villa Orizzonte, trasferiti lo scorso anno nella struttura ex Villa Stefania. Risulta assente ad oggi la disponibilitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;Asl per intervenire in tal senso. Si richiede ai sindaci una fattiva collaborazione.
I
n merito alla delicata vicenda dei pazienti della Struttura Intermedia Residenziale dellâ&#x20AC;&#x2122;ASL NA2, attualmente alloggiati presso lâ&#x20AC;&#x2122;ex hotel Stefania, e dopo le note vicende A cura del Comitato che hanno portato al sequestro della struttura ed ordine di citta- di sgombero entro un termine assegnato â&#x20AC;&#x153;con il conseguente dinanza trasferimento dei pazienti ivi ospitati presso altre strutture idonee, attiva Isola presenti sullâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, individuate dalle competenti autoritĂ dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia ' ( ) assistenzialiâ&#x20AC;? (cosĂŹ si legge nel provvedimento della Magistratura penale), il Comitato di Cittadinanza Attiva nato a loro sostegno segnala allâ&#x20AC;&#x2122;opinione pubblica che lâ&#x20AC;&#x2122;indagine esplorativa â&#x20AC;&#x153;Una casa per Elenaâ&#x20AC;?, fortemente voluta dal Comitato, ha portato allâ&#x20AC;&#x2122;individuazione di varie strutture alternative, dislocate in diverse zone del territorio isolano. I titolari dei suddetti immobili hanno inoltrato alle autoritĂ preposte la propria dichiarazione di disponibilitĂ , tra cui una a titolo completamente gratuito - e ci teniamo a sottolinearlo. Tuttavia, ad oggi, non risulta arrivata dalla Asl alcuna indicazione. Riteniamo che lâ&#x20AC;&#x2122;attuale situazione di stallo possa essere superata attraverso la concreta collaborazione tra le istituzioni, per cui riteniamo doveroso invitare le amministrazioni dei sei Comuni dellâ&#x20AC;&#x2122;isola a farsi portavoce presso la dirigenza Asl di questa urgenza. I mesi passano, ma noi non dimentichiamo e non intendiamo fermarci.
Santi & Beati
31 gennaio 2015
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OPERA DI MARIA
Aperta la causa di beatiďŹ cazione di Chiara Lubich Prima Sessione presieduta dal vescovo Raffaello Martinelli nella cattedrale di Frascati (Roma)
U
na cattedrale gremita e una diretta internet seguita da oltre 18.000 punti di ascolto A cura di nei cinque continenti. Questi Lorenzo Russo i contorni con cui si è aperta ' ' sieduta dal vescovo di Frascati Raffaello K @ " ! caro e centrale nel pensiero e nella mistica della fondatrice dei Focolari: ÂŤEcco la grande attrattiva del tempo moderno: penetrare nella piĂš alta contemplazione e rimanere mescolati fra tutti, uomo accanto a uomo}@ % & voluto farsi presente tramite un messaggio % % ~ @ > % Â&#x20AC;il luminoso esempio di vita della fondatrice del Movimento dei FocolariÂť a quanti ÂŤne conservano la preziosa ereditĂ spirituale}@ > Â&#x20AC;invoca abbondanti doni su quanti sono impegnati nella postulazione ed esorta a far conoscere al popolo di Dio la vita e le opere di colei che, accogliendo lâ&#x20AC;&#x2122;invito del Signore, ha acceso per la Chiesa una nuova luce sul cammino verso lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ }@ ~ ' + Vescovi. Numerosi gli esponenti di Movi + @ % ! @ / ~ 7 X &  % # @ {j $ + #> Diocesana. + pronunciate dal vescovo Raffaello Mar # tedrale come un ÂŤrendere gloria e lode a Dio * fa risplendere la sua gloria. Eâ&#x20AC;&#x2122; un servizio che vogliamo rendere alla Chiesa in modo da offrire, anche alla Chiesa, una testimonianza di fede, di speranza, di caritĂ attraverso la vita di una delle Âť. Rilevando quanto il compito non sia facile e debba essere svolto con criteri 7 7 @ K Â&#x20AC;possa splendere sempre di piĂš la gloria del Signore, di cui Lui ha volu-
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to rendere partecipe questa sua, nostra Serva di DioÂť. + parola è andata alla presidente dei Focolari K $ @ Â&#x201A; ' * ÂŤAccogliendo il carisma che Dio le dava, Chiara si è profusa perchĂŠ questa via di vita evangelica fosse percorsa da molti, in una determinazione sempre rinnovata ad aiutare quanti incontrava a mettere Dio al primo posto e a â&#x20AC;&#x153;farsi santi insiemeâ&#x20AC;?. Il suo sguardo e il suo cuore erano mossi da un amore universale, capace di abbracciare tutti gli uomini al di lĂ di ogni differenza, sempre proteso a realizzare il testamento di GesĂš: â&#x20AC;&#x153;Ut omnes unum sintâ&#x20AC;?Âť. Â&#x201E; gruppo delle prime e dei primi compagni Â&#x20AC; momento di testimoniare la bellezza e la possibilitĂ di percorrere insieme, in unitĂ , il cammino verso lâ&#x20AC;&#x2122;unica metaÂť, concludendo: ÂŤAttenderemo con umiltĂ il sapiente giudizio del Santo Padre e chiediamo a Dio, solo per la sua gloria e per il bene di molti, che, con lâ&#x20AC;&#x2122;eventuale riconoscimento dellâ&#x20AC;&#x2122;esemplaritĂ di Chiara, lâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ e la storia possano conoscere nuovi sviluppi di pace, di unitĂ e di fraternitĂ universaleÂť. K # ' ' @ " $ > & Â&#x2020; K " 7 #=! # & ' ! < + Â&#x2021;& Â&#x2C6;* Â&#x20AC;Lâ&#x20AC;&#x2122;Asia gio ) di Chiara Lubich. Eâ&#x20AC;&#x2122; un passo che darĂ grande spinta al dialogo interreligiosoÂť. ' # #> ' ' di serva di Dio # @ > ~ K @ + + " 7 @ < & Â&#x2030; Â&#x160;Â&#x2039; # @ % @ / inata dalla presidente dei Focolari è for @ K "
* +
Â&#x152; Â&#x2018; Â&#x201E; @ > ~ 7 K $ per il giorno 12 febbraio 2015.
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Comunicazioni sociali 31 gennaio 2015
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Giornalismo missione educativa in vista del bene comune
UNA NUOVA ALLEANZA B
ello e formativo lâ&#x20AC;&#x2122;incontro dei media locali, saA cura di bato 24 gennaio, con il Filomena vaticanista dott. MimSogliuzzo mo Muolo; esso arriva in un momento cruciale per lâ&#x20AC;&#x2122;informazione vista la bagarre sollevata dal fraintendimento o addirittura dal capovolgimento delle parole di Papa Francesco durante il suo viaggio a Manila. A tal proposito, dice Muolo â&#x20AC;&#x153;è necessario ! epistemologico della professione del giornalistaâ&#x20AC;?nella quale troppo spesso si dimentica la via della retta informazione per intraprendere quella della menzognaâ&#x20AC;?. Il Papa stesso, continua Muolo, in un discorso â&#x20AC;&#x153;a braccioâ&#x20AC;? agli operatori di
Tv2000, ci ha fornito una â&#x20AC;&#x153;legge quadroâ&#x20AC;? cui deve ispirarsi una retta informazione e cioè essa deve fuggire i peccati piĂš gravi e frequenti della stampa: la calunnia, la diffamazione e la disinformazione. Il piĂš grave dei tre peccati, dice il Papa, è la disinformazione, quel sottile gioco del dire a metĂ le notizie, rivelando quelle piĂš convenienti e surrettizie agli interessi in gioco, grave perchĂŠ allâ&#x20AC;&#x2122;uomo della strada non vengono forniti gli strumenti per formularsi un corretto giudizio sui fatti ed in tal modo egli viene manipolato. In un momento storico cosĂŹ grave come quello che stiamo attraversando, la categoria dei giornalisti è indispensabile, purchĂŠ resti nella veritĂ e non si metta
a servizio del â&#x20AC;&#x153;palazzoâ&#x20AC;?, cosĂŹ che possa contribuire alla crescita di un paese migliore. Saper comunicare è dunque un valore importante che si impara innanzitutto in famiglia dice Muolo, riprendendo il messaggio del Papa per la 49° giornata delle comunicazioni sociali e sottolinea come la famiglia sia il luogo primario per imparare a comunicare, perchè alveo che accoglie le diversitĂ per amarle, in cui nasce e si sviluppa la comunicazione solidale del â&#x20AC;&#x153;noi dove ci si allena al perdonoâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Se non si impara questo stile comunionale nella famiglia, si comunicherĂ solo e sempre il nostro individualismo, la nostra incapacitĂ di confronto dialogicoâ&#x20AC;?. Comunicare, dice Muolo, vuol dire â&#x20AC;&#x153;spezzare il paneâ&#x20AC;? della parola e donarlo a tutti; cosĂŹ come si spezza il pane eucaristico per quel grande corpo mistico che è la Chiesa, si spezzi questo pane di veritĂ anche per quel corpo sociale che è il Paese. Molto interessanti alcune domande fatte al vaticanista, dalle cui risposte è emersa, ancora una volta, una umano e spirituale. Un Papa Francesco uomo della â&#x20AC;&#x153;parresiaâ&#x20AC;? il cui parlare è â&#x20AC;&#x153;ex cordeâ&#x20AC;?, cioè egli dice esattamente ciò che pensa! La cui didattica è fatta per arrivare a tutti anche se, dice Muolo il suo andare dritto al cuore degli argomenti in maniera cosĂŹ semplice, non deve trarci in inganno. â&#x20AC;&#x153;Tradiremmo in maniera assoluta il Suo pensiero se ritenessimo che parlare in maniera popolare, sia pensare in maniera semplicistica.â&#x20AC;? Il Suo richiamo, ad esempio, alla â&#x20AC;&#x153;paternitĂ responsabileâ&#x20AC;? è la condanna del cosĂŹ comâ&#x20AC;&#x2122;è nel Malthusianesimo, che ritiene la povertĂ strettamente legata alla procreazione, ma ci avverte anche che per essere buoni ! ! come conigliâ&#x20AC;?. Allora non disin! !
diventare come gli â&#x20AC;&#x153;intellettuali organiciâ&#x20AC;?, cioè come coloro che hanno sposato unâ&#x20AC;&#x2122;ideologia che anche se contraddetta dalla realtĂ ,viene spacciata ad oltranza come veritĂ ; un esempio su tutti è la ormai nota â&#x20AC;&#x153;ideologia di genderâ&#x20AC;? che contraddice il dato di natura sul maschile e femminile. Viene fuori un Papa rivoluzionario e prudente che, tenendo conto # " virtĂš cardinale, ci diceâ&#x20AC;? chi offende mia madre si aspetta un pugnoâ&#x20AC;?che è lâ&#x20AC;&#x2122;invito al rispetto dellâ&#x20AC;&#x2122;altro nellâ&#x20AC;&#x2122;uso della libertĂ , inviolabile sĂŹ, ma che con lungimiranza e responsabilitĂ deve arretrare di fronte alla libertĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;altro. La domanda piĂš curiosa è venuta da don Carlo Candido a proposito di un articolo di Muolo: â&#x20AC;&#x153;perchĂŠ hai detto che questo Papa somiglia a Scipione lâ&#x20AC;&#x2122;Africano?â&#x20AC;? PerchĂŠ â&#x20AC;&#x153;come tutti ricorderete dopo essere arrivato in Italia, Scipione, con una decisione che sembra incomprensibile, decide di andare in Africa, costringendo Pirro Â&#x2019; ! @ Y sto Papa ha fatto la stessa cosa, ha cambiato il terreno di battaglia che non è piĂš lâ&#x20AC;&#x2122;etica ma, la misericordia! Lâ&#x20AC;&#x2122;amore di Dio per lâ&#x20AC;&#x2122;uomo! Amore che per amore si fa carne! Y Papa dellâ&#x20AC;&#x2122;incarnazione, incarnazione portata in tutti gli aspetti del quotidiano a testimonianza che lâ&#x20AC;&#x2122;etica deriva dallâ&#x20AC;&#x2122;amore
7@ K a conclusione, lâ&#x20AC;&#x2122;invito di Mons. Pietro Lagnese ai molti giornalisti presenti in sala â&#x20AC;&#x153;dobbiamo sforzarci di vincere la tentazione di scrivere per colpire, per fare effetto, non è deontologicamente corretto, anzi tradisce la missione educativa urgente e piĂš che mai necessaria della stampa. Vi chiedo, allora, unâ&#x20AC;&#x2122;alleanza che veda tutti coinvolti per la costruzione di un mondo di paceâ&#x20AC;? Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
Comunicazioni sociali
9 31 gennaio 2015
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GIORNATA MONDIALE di â&#x20AC;&#x153;limiti e comunicazioneâ&#x20AC;?, Fran ! segnati da una o piĂš disabilitĂ â&#x20AC;? che â&#x20AC;&#x153;hanno tanto da insegnarciâ&#x20AC;?. Nel mondo attuale, poi, â&#x20AC;&#x153;dove cosĂŹ spesso si maledice, si parla male, si semina zizzania, sâ&#x20AC;&#x2122;inquina con le chiacchiere il nostro ambiente umano, la famiglia può essere una scuola di comunicazione come benedizioneâ&#x20AC;? per â&#x20AC;&#x153;testimoniare che il bene è sempre possibileâ&#x20AC;?. Un altro nodo critico è rappresentato dai nuovi media - â&#x20AC;&#x153;irrinunciabili soprattutto per i piĂš giovaniâ&#x20AC;? - i quali â&#x20AC;&#x153;possono sia ostacolare che aiutare la comunicazione in famiglia e tra famiglieâ&#x20AC;?. Anche qui, ricorda il Papa, â&#x20AC;&#x153;i genitori sono i primi educatori. Ma non vanno lasciati soli; la comunitĂ cristiana è chiamata ad ! Â&#x201C; # te comunicativo secondo i criteri della dignitĂ della persona umana e del bene comuneâ&#x20AC;?. > % odierna consiste nel â&#x20AC;&#x153;reimparare a In un contesto di grande e â&#x20AC;&#x153;approfondita riflessione ecclesialeâ&#x20AC;? e di â&#x20AC;&#x153;un processo sinoda- raccontare, non semplicemente a leâ&#x20AC;? che culminerĂ nel prossimo ottobre con il Sinodo ordinario, Papa Francesco indica la produrre e consumare informazioneâ&#x20AC;?. Al riguardo, Papa Francesco famiglia come â&#x20AC;&#x153;punto di riferimentoâ&#x20AC;? anche per la 49ÂŞ Giornata mondiale delle comunicritica la rappresentazione della cazioni sociali (17 maggio 2015). I media? â&#x20AC;&#x153;Tendono a volte a presentare la famiglia come famiglia che molto spesso emerge se fosse un modello astratto da accettare o rifiutare, da difendere o attaccare, invece che dai media. Anzitutto, precisa, â&#x20AC;&#x153;la famiglia non è un oggetto sul quale una realtĂ concreta da vivereâ&#x20AC;? si comunicano delle opinioni o un terreno sul quale combattere bata famiglia al centroâ&#x20AC;Ś è il primo luogo dove impariamo In famiglia, inoltre, sâ&#x20AC;&#x2122;impara â&#x20AC;&#x153;la taglie ideologiche, ma un ambiente In un contesto di gran- a comunicare. Tornare a questo dimensione religiosa della comu- in cui si impara a comunicare nella de e â&#x20AC;&#x153;approfondita momento originario ci può aiutare nicazione, che nel cristianesimo è prossimitĂ e un soggetto che coA cura di Vincenzo sia a rendere la comunicazione piĂš tutta impregnata di amoreâ&#x20AC;?. An- municaâ&#x20AC;?. Corrado e di â&#x20AC;&#x153;un processo si- autentica e umana, sia a guardare cora: nella famiglia si capisce â&#x20AC;&#x153;che La famiglia â&#x20AC;&#x153;continua ad essere nodaleâ&#x20AC;? che culminerĂ la famiglia da un nuovo punto di cosa è veramente la comunicazio- una grande risorsa, e non solo un nel prossimo ottobre con il Sinodo vistaâ&#x20AC;?. ne come scoperta e costruzione problema o unâ&#x20AC;&#x2122;istituzione in crisiâ&#x20AC;?. ordinario, Papa Francesco indica la - di prossimitĂ â&#x20AC;?. Sia allâ&#x20AC;&#x2122;interno, sia Invece, â&#x20AC;&#x153;i media tendono a volte a famiglia come â&#x20AC;&#x153;punto di riferimen- A fare da sfondo, come nel allâ&#x20AC;&#x2122;esterno dei rapporti familiari. presentare la famiglia come se fosse toâ&#x20AC;? anche per la 49ÂŞ Giornata mon- 2014, è unâ&#x20AC;&#x2122;icona evangelica: la vi- Il verbo â&#x20AC;&#x153;visitareâ&#x20AC;? dellâ&#x20AC;&#x2122;icona evan- un modello astratto da accettare o diale delle comunicazioni sociali sita di Maria a Elisabetta. â&#x20AC;&#x153;Questo gelica, infatti, â&#x20AC;&#x153;comporta aprire le ! (17 maggio 2015). Non è la prima episodio - afferma Francesco - ci porteâ&#x20AC;?: â&#x20AC;&#x153;Anche la famiglia è viva piĂš che â&#x20AC;&#x153;una realtĂ concreta da vivolta che il tema della Giornata mostra la comunicazione come se respira aprendosi oltre se stes- vere; o come se fosse unâ&#x20AC;&#x2122;ideologia viene dedicato alla famiglia: era giĂ un dialogo che sâ&#x20AC;&#x2122;intreccia con il sa, e le famiglie che fanno questo di qualcuno contro qualcun altro, avvenuto nel 1969 con Paolo VI linguaggio del corpoâ&#x20AC;?. Al saluto possono dare conforto e speranza invece che il luogo dove tutti ime per ben quattro volte con Gio- di Maria, infatti, il bambino sus- alle famiglie piĂš ferite e far cresce- vanni Paolo II (1979, 1980, 1994 sulta nel grembo di Elisabetta. â&#x20AC;&#x153;Il re la Chiesaâ&#x20AC;?. care nellâ&#x20AC;&#x2122;amore ricevuto e donatoâ&#x20AC;?. e 2004). La decisione di Bergoglio grembo che ci ospita - sottolinea Nel messaggio il Ecco, allora, che â&#x20AC;&#x153;raccontare signirichiama, per certi versi, quella di % Â&#x160; Â&#x2DC; # % - Wojtyla nel 1980: anche allora il comunicazioneâ&#x20AC;?. tiâ&#x20AC;?. Non câ&#x20AC;&#x2122;è â&#x20AC;&#x153;la famiglia perfetta sono intrecciate in una trama uniPapa dedicò il messaggio alla fami- E â&#x20AC;&#x153;anche dopo essere venuti al - ammette -, ma non bisogna ave- taria, che le voci sono molteplici e glia in vista del Sinodo. A distan- mondo restiamo in un certo sen- re paura dellâ&#x20AC;&#x2122;imperfezione, della ciascuna è insostituibileâ&#x20AC;?. za di 35 anni la scelta si rinnova, Â&#x2DC; # ! - ! 7 La famiglia al centro, dunqueâ&#x20AC;Ś ma con una prospettiva nuova che glia. Un grembo fatto di persone bisogna imparare ad affrontarli in Con la consapevolezza che â&#x20AC;&#x153;la faemerge giĂ dal tema: â&#x20AC;&#x153;Comunicare diverse, in relazioneâ&#x20AC;?. Ă&#x2C6; qui che maniera costruttiva. Per questo la miglia piĂš bella, protagonista e non la famiglia: ambiente privilegiato si comprende quel â&#x20AC;&#x153;circuito vir- famiglia in cui, con i propri limiti problema, è quella che sa comunidellâ&#x20AC;&#x2122;incontro nella gratuitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;a- Â&#x160; Â&#x201C; e peccati, ci si vuole bene, diven- care, partendo dalla testimonianza, moreâ&#x20AC;?. Un approccio, quindi, de- abbiamo ricevutoâ&#x20AC;? - che â&#x20AC;&#x153;sta al ta una scuola di perdonoâ&#x20AC;?. Anche la bellezza e la ricchezza del rapcisamente antropologico. Del re- cuore della capacitĂ della famiglia questo, aggiunge, â&#x20AC;&#x153;è una dinamica porto tra uomo e donna, e di quel % ! di comunicarsi e di comunicareâ&#x20AC;?. di comunicazioneâ&#x20AC;?. A proposito @
La famiglia, scuola (imperfetta) della comunicazione
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In dialogo 31 gennaio 2015
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La settimana per lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ dei cristiani ad Ischia ÂŤD
ammi un poâ&#x20AC;&#x2122; dâ&#x20AC;&#x2122;acqua da bereÂť: è questo il passo A cura della del Vangelo di Commissione (4,7), Ecumenica Giovanni Diocesana scelto dal Consiglio Ecumenico delle ' % ' per lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ dei cristiani, insieme, come avviene da decenni, per questa settimana di preghiera per lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ , su come vivere e come costruire lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ visibile della Chiesa, partendo dalla lettura della Parola di Dio. In comunione con i cristiani del mondo, anche ad Ischia si è vissuta la tradizionale preghiera giovedĂŹ 22 gennaio, nella Basilica di S. Maria di Loreto a Forio accolti dal parroco d. Pasquale Mattera e dalla sua comunitĂ parrocchiale, dopo che la commissione per lâ&#x20AC;&#x2122;Ecumenismo e il Dialogo della Diocesi si è piĂš volta incontrata con i ministri e gli amici di altre tradizioni cristiane che abitano sullâ&#x20AC;&#x2122;iso " comprendere i passi che ciascuno, nel proprio quotidiano, può compiere. La preghiera, scandita dalle letture bibliche, i salmi, e da altri riti, ha visto il coinvolgimento di tante realtĂ ecclesiali della nostra Â&#x2021;' =! co, Consulta delle aggregazioni laicali), in un lavoro di preparazione nella direzione di quella pastorale integrata, che è piĂš volte risuonata nel corso dellâ&#x20AC;&#x2122;VIII Convegno ecclesiale diocesano, e che ci è stata consegnata come stile di lavoro dal nostro vescovo Pietro. Ciò si è tradotto in una serie di incontri di preparazione in cui ciascuno ha dato il proprio contributo in termini di idee ed anche concretamente.
' candele ad ogni singolo simbolo, è stato condiviso ed ha arricchito la celebrazione. Un esempio: i circa 250 pozzetti, preparati da alcuni amici del Cammino neocatecumenale, e distribuiti al temine della ve ! per tutti, sono stati il segno che il percorso costruito in questo mese aveva dato i suoi frutti! E potremmo dire che la gioia del ritrovarsi insieme è stata il timbro della serata. Come è bello, come dĂ gioia che i fratelli stiano insieme, cosĂŹ ha esordito il vescovo Pietro, riprendendo le parole del salmo 133. â&#x20AC;&#x153;Ă&#x2C6; un segno importante che questa sera siamo in tanti, è un segno importante che vogliamo dare al mondo, segno di unitĂ che vogliamo accogliere come dono di Dio e che insieme vogliamo costruireâ&#x20AC;?. Il vescovo ha poi auspicato che â&#x20AC;&#x153;questi momenti diventino sempre piĂš importanti per le nostre chiese, momenti centrali della vita delle nostre chiese perchĂŠ si realizzi la preghiera di GesĂš â&#x20AC;&#x153;Padre, che tutti siano una cosa sola (Gv 17, 21)â&#x20AC;?. La celebrazione, animata dal tradizionale coro costituito perlopiĂš da membri di cammini e movimenti, ha avuto il suo inizio attorno ad un pozzo posto davanti allâ&#x20AC;&#x2122;altare, dove i celebranti: il vescovo di Ischia, Pietro Lagnese, e la pastora dellâ&#x20AC;&#x2122;Esercito della Salvezza, capitano Maria Catalanotto, con i rappresentanti degli evangelici e degli ortodossi hanno versato dellâ&#x20AC;&#x2122;acqua, ad indicare che per i cristiani GesĂš è il pozzo da cui attingere lâ&#x20AC;&#x2122;acqua della salvezza e del perdono. â&#x20AC;&#x153;GesĂš è il nostro punto dâ&#x20AC;&#x2122;incontro, di conversazione, di dialogo, dove tutti dobbiamo andare. Lui è lâ&#x20AC;&#x2122;elemento fondamentale di vita e di rigenerazioneâ&#x20AC;?,
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In dialogo
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ci ha ricordato il capitano Maria, ed il vescovo Pietro le ha fatto eco ricordando â&#x20AC;&#x153;come nella Bibbia il pozzo è ) )) $ 3 4 ( 6 )) 4 8 . â&#x20AC;&#x153;Ho seteâ&#x20AC;?, Dammi da bereâ&#x20AC;?, è la richiesta ancora attuale 3 ; )) $ 3 ($ ; )) ( <
* $ ) $ = 4 ( 4 ; $ (
; )) (Padre, che tutti siano una cosa sola >? @> Â&#x2C6; @ sione profonda e pacata della pastora Maria ha offerto vari spunti. â&#x20AC;&#x153;H ) (
-
( J 4 $ ( 8 4
( $ J ( $ ( $â&#x20AC;? Ed è proprio sulla diversitĂ di questo straordinario incontro che si è soffermato il gruppo che ha preparato la preghiera e che ha avvertito quanto questo passo del Vangelo apra i cuori contro ogni chiusura ed esclusione verso chi è diverso, verso i tanti â&#x20AC;&#x2DC;assetati del nostro tempo, nel corpo e nello spiritoâ&#x20AC;&#x2122;, le cui grida e richieste di aiuto sembrano essere soffocate dalle armi dei seminatori di morte, in nome di una cultura del sospetto, del fanatismo religioso, dellâ&#x20AC;&#x2122;intolleranza, in nome di un Dio che non câ&#x20AC;&#x2122;entra. Per questo, la Preghiera ha avuto un timbro â&#x20AC;&#x2DC;ecumenicoâ&#x20AC;&#x2122; anche nel segno della vicinanza ai fratelli cristiani, e non, perseguitati nel
I NOSTRI APPUNTAMENTI Un momento di preghiera, il 17 gennaio, ha aperto la settimana del 18-25, con il culto della comunitĂ evangelico - luterana guidata dalla pastora Kirsten Thiele, presso Villa Joseph a Casamicciola. Unâ&#x20AC;&#x2122;occasione per andare in profonditĂ , che ha aiutato ciascuno ad impegnarsi in maniera nuova a riďŹ&#x201A;ettere e a vivere su questa parola di GesĂš, e sulle numerose opportunitĂ che ciascuno ha nella propria giornata di poter dare â&#x20AC;&#x2DC;acquaâ&#x20AC;&#x2122; a chi ne ha bisogno, ma anche di ricevere lâ&#x20AC;&#x2122;acqua viva che è GesĂš stesso. Altro appuntamento di conoscenza e scambio reciproco sarĂ domenica 1° febbraio presso la comunitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;Esercito della Salvezza di Casa Maio in Forio, cui la commissione ecumenica diocesana parteciperĂ in occasione del culto domenicale, seguito da unâ&#x20AC;&#x2122;agape fraterna. Piccoli semi, segni del regno di Dio che vogliamo provare a costruire ad Ischia.
mondo ed in particolare nel Medio Oriente. â&#x20AC;&#x153;8 ) < aâ&#x20AC;?, ci ha ricordato papa Francesco. Come nella Chiesa antica il sangue dei martiri divenne seme di nuovi cristiani, (cfr. Tertulliano), cosĂŹ ai nostri giorni il sangue di molti cristiani è diventato seme dellâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ . Lâ&#x20AC;&#x2122;ecumenismo della sofferenza e del martirio è un potente richiamo a camminare lungo la strada della riconciliazione ' # ne dello Spirito Santo. â&#x20AC;&#x153;4 â&#x20AC;&#x201C; ha ricordato papa Francesco â&#x20AC;&#x201C; ( ) ) * â&#x20AC;?. La loro disumana e dolorosa condizione ha costituito la seconda parte della preghiera, in un video preparato appositamente, contenente lâ&#x20AC;&#x2122;appello congiunto di papa Francesco e del patriarca Bartolomeo perchĂŠ sia rispettata la dignitĂ di tutti i cristiani e delle minoranze
religiose che vivono in quelle terre. Per questi nostri fratelli sono state devolute le generose offerte raccol Â&#x2122;yy nel progetto Caritas italiana per lâ&#x20AC;&#x2122;Iraq. Nel congedarsi con lo scambio della pace sui volti di tanti era visibile la gioia e la gratitudine a Dio che ci fa compiere il cammino verso lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ anche sulla nostra isola @ ' ! 7 non sono mancate, prima fra tutte lâ&#x20AC;&#x2122;impossibilitĂ a partecipare dei pastori che vengono da Napoli, per i numerosi e concomitanti impegni ecumenici che in questa settimana li vedono presenti in varie parti della Campania, alla pioggia insistente e al freddo, ma con i cuori riscaldati dallâ&#x20AC;&#x2122;invito ad uscire fuori del vescovo Lagnese, a portare la â&#x20AC;&#x153; ( ( *
(Che tutti siano una cosa sola) ( Kâ&#x20AC;? N O O
Preghiera in ricordo della Veglia Ecumenica â&#x20AC;&#x153;Dammi da bereâ&#x20AC;?: il Figlio di Dio, Colui che i cieli dei cieli non possono contenere, Colui per mezzo del quale sono state create tutte le cose, chiede da bere alla donna di Samaria, a me, a te, a ciascuno di noi! E lâ&#x20AC;&#x2122;acqua che GesĂš chiede a noi è lâ&#x20AC;&#x2122;acqua della nostra ďŹ ducia. O Signore, aiutaci a capire la sete del nostro tempo, a desiderare il dono di Dio, e a farlo insieme, come discepoli che riconoscono la diversitĂ e la ricchezza delle tradizioni di ciascuno, ma che sperimentano la forza dellâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ .
12 31 gennaio 2015
TERRITORIO
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ISCHIA IN 3P: PAESI, PAESAGGI & PERSONE
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corridoi biologi vengono progettati Rubrica di dai tecnici paeAmbiente e Agricoltura saggisti (architetti, a cura agronomi, biolodellâ&#x20AC;&#x2122;agronomo gi, geologi, ecc.) Francesco che si occupano Mattera di paesaggi o porzioni importanti di interi territori degradati (vecchie cave, discariche abbandonate, aree dismesse dallâ&#x20AC;&#x2122;industria o dai servizi, poli ferroviari, aree militari, ecc.), proprio in vista di realizzare un collegamento con
? di consentire il progressivo e stabile insediamento di specie viventi in quei luoghi da recuperare. In
!! ciale è mutuato, nella sua funzione, struttura e composizione, da tutto quanto è dato osservare in quelli naturali di cui vi ho giĂ parlato. Si tratta di un bellâ&#x20AC;&#x2122;esempio di imitazione della natura per il perseguimento di un obbiettivo di effettivo miglioramento dellâ&#x20AC;&#x2122;ambiente. Lâ&#x20AC;&#x2122;uomo copia la natura, o meglio lâ&#x20AC;&#x2122;asseconda, e nel contempo le ren * sullâ&#x20AC;&#x2122;uomo, sulla collettivitĂ , quantunque non siano economicamente " bili in quanto senza dubbio alcuno umano anche in termini monetari Â&#x2021; " lettori : un paesaggio piĂš naturale e vivibile produce meno stress, riduce le malattie nervose e le sindromi psicosomatiche, aumenta il benessere della popolazione, riduce la spesa sanitaria in generale, riduce i in ultimo si traduce in una maggiore ricchezza, anche economica, per la popolazione !) GLI ALBERI ISOLATI, SINGOLI O IN PICCOLI GRUPPI, quando sono abbastanza distanziati tra di loro e non minacciati dallâ&#x20AC;&#x2122;uomo, inseriti ad esempio nel contesto di un paesaggio agricolo con unâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di coltivazione assidua ed anche piuttosto intensiva, svolgono un ruolo simile a quello dei corridoi biologici, anche se di portata piĂš limitata. In questo caso potremmo parlare di ponti o di stazioni di rilancio da cui la natura può ripartire per rinaturalizzare quel paesaggio, quel pezzo di territorio, ad esempio a seguito di arretramento o completo abbandono dellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ agricola.
Pensate, miei cari amici, che nelle campagne di Ischia (di tutta lâ&#x20AC;&#x2122;isola!) spesso compaiono, un tempo molto di piĂš di oggi, alberi isolati di pino o di pioppo nero, o di quercia, o ancora di olmo campestre, annosi e svettanti nel paesaggio agricolo fatto soprattutto da vigneti o da seminativi! Era lo stesso contadino o proprietario terriero ad averli piantati o addirittura ad averli seminati! Le ragioni erano ben precise, anche se non sempre uguali. A volte servivano a marcare un tratto di con produzione di ghiande per i maiali e di fronde per conigli e capre domestiche, o anche legna da ardere. Per gli altissimi pioppi una buona motivazione era anche quella di attrarre uccelli di passo (tordi o marvizzi, tortore,merli, frosoni, gialloni, ecc.) per poi dargli di schioppo (fucile). Un caso particolare voglio raccontarvelo: riguarda un maestoso albero di pino che si trovava nella zona collinare a monte di via Morgioni, in proprietĂ Ferrandino (a Sprocchi(a)) proprietĂ del fu cavaliere G.B. Di Meglio, ed al limite con un sentiero che si inoltrava in alto nei vigneti. Quellâ&#x20AC;&#x2122;albero, sopravvissuto " era visibile da una vasta area circostante, per la sua notevole altezza. I contadini del luogo, i braccianti soprattutto, si davano appuntamento nelle sue prossimitĂ quando allâ&#x20AC;&#x2122;alba dovevano portarsi nei campi. I cacciatori vi sostavano allâ&#x20AC;&#x2122;ombra seduti su una parracina e chiacchieravano tra loro aspettando che qualche preda giungesse loro a tiro. E la cosa non era infrequente specialmente nei mesi primaverili. La parola dâ&#x20AC;&#x2122;ordine ricorrente era : < C(e) verimm(e) sott(o) a pign(a )â&#x20AC;Ś>. Dunque luogo conosciuto e familiare nella zona per la presenza notevole di quel pino. Ebbene, si narrava dagli anziani del luogo che quellâ&#x20AC;&#x2122;albero fosse stato piantato dai genitori del canonico Onofrio Buonocore, nelle cui fasce, alla sua nascita, fu deposto un pinolo e li per poi essere seminato( o trapiantato) nel luogo ove poi è cresciuto " cause naturali è seccato ed è stato tagliato. Quindi gli alberi isolati, ma non solo, in alcuni casi marcano la vita degli uomini e ne seguono parallelamente il decorso, la storia personale, la memoria.
ALBE
Nel cuore dei p (SECONDA PARTE)
secolari piantati nel Rio CorboRiallacciandoci alla storia del pino re (Arenella) dopo lâ&#x20AC;&#x2122;alluvione del del canonico Buonocore, possia- 1910, e tanti altri ancora. Era un mo introdurre il concetto di albero albero monumentale il tristemenmonumentale: Sono da considerare te famoso Leccio di Casalauro. tali tutti gli alberi secolari o plurise- Un caso particolare è quello di un colari presenti su un dato territorio, Eucaliptus di specie rara, unico sia in ambito pubblico che privato. esemplare dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia che si Ma lâ&#x20AC;&#x2122;etĂ non è un fattore esclusivo eleva sulla collina del Soronzano, " appena piĂš in alto delle chiesa dello tale un albero. Vale anche la sua Spirito Santo, nel giardino di prosingolaritĂ biologica, quindi anche prietĂ Borsari (?). Lo si nota in piela specie botanica specialmente se rara, la sua conformazione, il luo- tura rosso fuoco che si dilunga per go ove è cresciuto e prosperato, la storia o le vicende umane che in Mandra. Eâ&#x20AC;&#x2122; una presenza casuale, qualche modo lo hanno visto testi- di cui non si conosce bene la storia, ovvero chi lâ&#x20AC;&#x2122;ha piantato e quando, mone, ecc. Volendoci riferire al comune di se si conoscevano le sue caratteriIschia sono monumentali tutti gli stiche o meno, ecc. Ma potrò inforalberi di pino secolari delle pinete marmi in merito, miei cari lettori, pubbliche e non, i due platani po- e darvene notizia in un prossimo sti allâ&#x20AC;&#x2122;ingresso del civico cimitero, numero di KAIRE. Citiamo anche lo stesso platano che si erge al cen- la quercia di Candiano (Buonotro della strada vicino alla chiesa pane, nel comune di Barano) ed i di Portosalvo, le palme da dattero, platani che cingono lateralmente lâ&#x20AC;&#x2122;albero di canfora e di altre spe- via Paradisiello(?) a Casamicciola cie presenti nel parco del Palazzo Terme. Ma in tutta lâ&#x20AC;&#x2122;isola vi sono Reale, lâ&#x20AC;&#x2122;Araucaria bydwilli che si alberi degni di essere considerati erge vicino allâ&#x20AC;&#x2122;albergo Villa Maria. monumenti vegetali, basta scoprirli Ma sono da considerare monu- ! E vediamo cosa dice la legge in mentali anche alcuni buncazzoni proposito: A mente della legge N° (Ailanthus glandulosa) che ancora 10 del 2013, tutti i comuni italiani sopravvivono lungo il primo tratto con popolazione uguale o superiodi Corso Vittoria Colonna, il car- re a 15.000 abitanti sono tenuti a rubo posto al centro della ex villa censire gli alberi monumentali preDe Biase, i superstiti dei pioppi senti sul loro territorio ( in ambito GLI ALBERI MONUMENTALI
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31 gennaio 2015
TERRITORIO
ERI
paesaggi
La chioma del Leccio di Casalauro ad Ischia Ponte
Platano Lamartine ad Ischia Porto in una cartolina del passato
La Quercia a Candiano zona Buonopane
# sciando come traccia un forellino di uscita dellâ&#x20AC;&#x2122;insetto â&#x20AC;&#x153;buonoâ&#x20AC;? che, raggiunto lo stadio perfetto (adulto), si diffonde nellâ&#x20AC;&#x2122;ambiente andando alla ricerca di nuove prede, magari su un albero di pesco LE ALBERATURE STRADALI Fanno parte integrante del paesag- # @ gio urbano, quindi del piĂš classico Delle alberature stradali distinguiadei paesaggi umani. La loro funzio- mo le cittadine, proprie dei centri ne non è semplicemente estetica ed urbani , dalle alberate periferiche ornamentale, quindi di attenuazio- ed extra urbane, realizzate sulle # gradi vie di comunicazione e sulle delle infrastrutture primarie. strade che collegano uno piĂš cenSvolgono invece un importante tri urbani. La situazione ad Ischia ruolo nella produzione di ossigeno, è davvero particolarissima e sotto nellâ&#x20AC;&#x2122;assorbimento (meglio capta- diversi aspetti anche paradossale. \Â&#x2C6; # - Mi viene, miei cari e sparuti lettori, de carbonica prodotta dalle attivitĂ di raccontarvi un aneddoto che riumane e non solo, di trattenimento sale a qualche anno orsono. Da una delle polveri e di altri inquinanti, cittĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;Emilia viene in vacanza ad dellâ&#x20AC;&#x2122;attenuazione dei rumori, del- Ischia un mio giovane collega, un la produzione di zone dâ&#x20AC;&#x2122;ombra in agronomo. contesti molto soleggiati, ma anche Dopo qualche giorno chiede in di stabilizzazione del suolo laddove giro se ad Ischia câ&#x20AC;&#x2122; è un posto o questo presenta caratteristiche di una persona a cui poter chiedere fragilitĂ , di assorbimento dellâ&#x20AC;&#x2122;ac- informazioni sullâ&#x20AC;&#x2122;agricoltura isolaqua, nel fornire rifugio a volatili ed @ = altri insetti, tra cui spesso insetti gli fa il mio nome e gli da le dritutili anche alle coltivazioni circo- te giuste per potermi rintracciare. stanti, se ce ne fossero. Mi contatta al telefono. Ci inconUn caso notevole in tal senso sono \ K gli oleandri : in estate vengono arrivare in mountain bike, tutto ! ! @ K " mente trovato. Iniziamo una bella parassitizzati da piccoli imenotteri conversazione, con scambi di idee, endofagi le cui larve distruggono informazioni reciproche, curiositĂ , pubblico e privato ) ed a sottoporli ad uno speciale regime di tutela e salvaguardia. Ma di questo ed altro ci occuperemo piĂš dettagliatamente in altra occasione.
Platano Lamartine ad Ischia Porto
ecc. Mi informa che lui si occupa di verde pubblico presso un comune della sua regione, lâ&#x20AC;&#x2122;Emilia. Gli chiedo che cosa ne pensa di Ischia e lui si spertica in complimenti per il clima, i paesaggi, il mare, le terme, la cucina e tutto quanto nei pochi giorni di permanenza aveva subito captato. Lo incalzo sul suo terreno * > \ alberature stradali. < Ahhâ&#x20AC;Ś -esclama con prontezza- una meraviglia di colori, belle, bellisssimeâ&#x20AC;Ś > \ % come a voler rimarcare una caratteristica importante che gli era sfuggita, mettendo una mano avanti per stoppare una mia probabile replica, mi fa : <Ma soprattutto è bellissimo il disordine delle vostre alberature, tante specie e varietĂ che si alternano senza ordine alcuno, alberi alti con altri bassi, alcuni dritti, altri curvati a destra e sinistra, una meraviglia â&#x20AC;Ś, per me una scoperta continua ! > . A questo punto incomincio a manifestargli col volto il mio disappunto e gli dico con una visibile decisione : <Giovanotto, ma per caso vuoi pigliarmi in giro , vuoi sfottermi ? E lui di rimando : < No, no!, vi assicuro che faccio sul serio, mi piace molto questo modo di fare e tenere le alberature ad Ischia. Dalle parti mie, invece, che noia, chilometri e chilometri di alberi tutti uguali, lâ&#x20AC;&#x2122;uno la fotocopia degli altri! Sembrano tanti soldatini tutti sugli attenti, tutti con la stessa divisa, sembrano usciti da uno stampo. No, no, sono
noiosi, noiosissimi! Da voi invece che bello, non câ&#x20AC;&#x2122;è possibilitĂ di annoiarsi!> Ancora nutro qualche dubbio sulla sua sinceritĂ , ma presto ogni ombra mi viene fugata, quando , fattosi ora serio serio, aggiunge : < â&#x20AC;Ś LĂŹ mi darebbero del pazzo se proponessi di fare un impianto come il vostro, però che tristezza ! Ma forse mi verrĂ di proporlo a qualcuno di mentalitĂ piĂš aperta e chissĂ che â&#x20AC;Ś.! > Dopo quel primo incontro ne seguirono altri tre, compresa una pizza che volle offrirmi in compagnia di alcuni suoi amici. % to, ancora qualche scambio tele! perdita dei contatti, come è anche naturale che possa avvenire. Da quellâ&#x20AC;&#x2122;esperienza mi venne di amare in qualche modo le nostre bizzarre alberature stradali, ma poi, col passare degli anni , è ritornata la coscienza dei problemi che i nostri alberi cittadini, oggi piĂš di ieri e non per loro colpa, hanno loro stessi in primo luogo, e creano alla cittadinanza in seconda battuta. Ma questa volta le responsabilitĂ sono bene ed esattamente individuabili. Ritornate a leggere KAIRE la prossima settimana, care ed affezionate lettrici e lettori, e vi racconterò altre cose sulle alberature cittadine di > ^ \ Francesco Mattera matterafr.agrischia@libero.it
14 31 gennaio 2015
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l rilancio sullâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia dellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ presepiale sostenuta e porA cura di Antonio tata avanti da un buon Lubrano numero di appassionati ed esperti presepisti, in famiglia ed in luoghi pubblici, coincide, giĂ da due anni con la nascita di una bottega dâ&#x20AC;&#x2122;arte aperta nel centro di Barano da Antonio Cutaneo artista dal multiforme ingegno sin dai tempi dei calzoni corti. Portato ad esprimersi in quasi tutte le forme di arte a lui congeniali, Cutaneo ha rispolverato la vecchia passione per la terracotta assimilata alla scuola dellâ&#x20AC;&#x2122;artista Egidio Taglialatela nel 1965. Eâ&#x20AC;&#x2122; la materia prima per sperimentarsi nella creazione dei pastori da presepe di varie dimensioni, con pezzi singoli, in coppia e composizioni rappresentative di scena come il pecoraio col suo gregge, il falegname, lâ&#x20AC;&#x2122;arrotino, il fruttivendolo, il mercato, lâ&#x20AC;&#x2122;acquaiuolo, il banco del pane con i classici tortanelli di san Biagio, il castagnaro, il ramista ed altri soggetti in tema, usciti dalla fertile fantasia del maestro, riconosciuto tale da una critica favorevole dovutagli per le numerose dimostrazioni di talento inconfutabili offerte da quando riesce ad esprimersi al meglio. I pastori in terracotta sono oggi al centro dellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ artistica della sua bottega dâ&#x20AC;&#x2122;arte nata dâ&#x20AC;&#x2122;apprincipio con modelli di decorazione, forma di restauro varie, dipinti e collage in stoffa colorata del personale repertorio artistico di tutta una carriera che continua per lâ&#x20AC;&#x2122;appunto con lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza da qualche mese dellâ&#x20AC;&#x2122;uso della terracotta in un campo di stretta attualitĂ , quale è quello dei pastori da presepe. Lâ&#x20AC;&#x2122;in + la mecca dei pastori napoletani di medio ed alto pregio, lo tenta e lo incuriosisce, ma non lo prostra, perchè Cutaneo sa costruirsi da sĂŠ, specie in questo campo dove lâ&#x20AC;&#x2122;orgoglio di non sentirsi da meno dei " tuplica le forze e risorse creative, e con lâ&#x20AC;&#x2122;umiltĂ e la discrezione che lo contraddistinguono, si mantiene sul mercato con questo genere di prodotto che da questâ&#x20AC;&#x2122;anno sullâ&#x20AC;&#x2122;i @ tanti nel periodo natalizio passato ad aver visitato la bottega dâ&#x20AC;&#x2122;arte di + ' % Roco nel centro di Barano, specie durante le settimane che hanno preceduto il Natale, allorquando
TERRITORIO
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LA SFIDA A SAN GREG
I pastori dellâ&#x20AC;&#x2122;artista Cutane
lâ&#x20AC;&#x2122;ischitano Antonio Cutaneo riprende la vecchia passione della terracotta e si mette a costruire pastori per il presepe con risultati sorprendenti â&#x20AC;&#x201C; Ora lo fa a tempo pieno con la collaborazione di due delle sue ďŹ glie, Angela ed Elisabetta, impegnate per lo piĂš nella la creazione dei vestiti per quei pastori di migliore fattura e di maggiore pregio â&#x20AC;&#x201C; La tradizionale attivitĂ nella Bottega dâ&#x20AC;&#x2122;arte che Cutaneo tiene al centro di Barano dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia - si lavora in famiglia e si guarda al futuro con grande ďŹ ducia - Lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo è quello anche di ricevere ordini per lâ&#x20AC;&#x2122;esportazione delle proprie creazioni in Italia e allâ&#x20AC;&#x2122;estero si preparavano i presepi. Cutaneo sulle scaffalature della sua bottega aveva giĂ posto in bella mostra diversi pezzi della sua recentissima produzione, qualcuno realizzato poche ore prima, con la coloratura @ + sono di alta scuola artistica dei vari & / lo e rappresentano un importante punto di riferimento per tutti coloro che amano allestire un presepe degno di questo nome con materiale di qualitĂ . Cutaneo questo lo sa e ! opere di bellezza pari a quelle in mostra nelle botteghe della famosa strada napoletana. Nel suo lavoro ! Angela ed Elisabetta che oltre alla preparazione e lâ&#x20AC;&#x2122;uso dei vari colori per la decorazione delle statuine, sono impegnate principalmente nella realizzazione degli abiti che indossano i pastori appena costruiti. Antonio Cutaneo modella i volti ! ! sce lâ&#x20AC;&#x2122;espressione, per quanto gli è possibile, corrispondente al ruolo e al tipo di mestiere per cui sono stati costruiti. Il volto marcato del fabbro, quello luminoso della por-
tatrice di frutta e verdura, il volto speranzoso del pescatore, lâ&#x20AC;&#x2122;aspetto radioso della nativitĂ , il portamento regale dei Re Magi sono il risultato di un lavoro immaginato e reso palpabile dalle mani esperte e dallâ&#x20AC;&#x2122;occhio vivo del suo inventore. Insomma sono i personaggi di una famiglia di pastori che a mano a ! si dire produzione completa dalle ampie possibilitĂ di scelta. In questi ultimi mesi Antonio Cutaneo e + < betta hanno approntato la prima produzione con la realizzazione pimento di una limitata gamma di soggetti ciascuno esclusivo dellâ&#x20AC;&#x2122;altro, unici nella catalogazione. In pratica Cutaneo non ha lavorato in serie, ha prodotto esemplari di ottima fattura che una volta venduti non se ne trova uno uguale. Per questo il loro valore diventa teresse da parte di presepisti non solo ischitani, ma anche italiani e straieri che intendono arricchire la propria collezione di pezzi inediti. Quindi da questâ&#x20AC;&#x2122;anno anche gli
Antonio Cutaneo entrano a fa parte di diritto del paradiso promozionale e commerciale del Made in Ischia con tutte le carte in regola, essendo il loro disegnatore e costruttore insieme agli altri artisti locali, valido interprete della diffusione dellâ&#x20AC;&#x2122;immagine di Ischia ne mondo in ogni sua forma espressiva. & # ? cativo sta nel fatto che lâ&#x20AC;&#x2122;artista iscbitano Antonio Cutaneo, sia lâ&#x20AC;&#x2122;unico sullâ&#x20AC;&#x2122;isola a costruire pastori e ad allestire presepi sia pur per ora in ! ! !
+ Â&#x201A; @ % scoprirne un altro , bisogna invece portarsi molto indietro nel tempo e fermarsi agli anni â&#x20AC;&#x2122;40. A quel tempo a costruire piccoli pastori di terracotta e casette per il presepe a livello assolutamente artigianale, era un signore pensionato dai modi gentili che per arrotondarle
! ! @ / % " ed abitava in via Luigi Mazzella ad Ischia Ponte. Ma questa è unâ&#x20AC;&#x2122;altra storia. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
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31 gennaio 2015
TERRITORIO
GORIO ARMENO
eo nel made in Ischia
RESTAURO, SCENOGRAFIA, RECITAZIONE, PITTURA
Antonio Cutaneo una vita dâ&#x20AC;&#x2122;artista
A
ntonio Cutaneo la passione per il presepe ed i pastori la dimostra quando nel dicembre del 1972 partecipa e vince il primo premio al concorso A cura di Michele dei presepi indetto dalla Parrocchia di PortosalLubrano vo a Porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, e nel 1975 quando si iscrive alla prima edizione del â&#x20AC;&#x153;PiĂš Bel Presepe in Famigliaâ&#x20AC;? organizzato dal Giornale Ischia Mondo, assicurandosi nuovamente il primo premio su una novantina di concorrenti di tutta lâ&#x20AC;&#x2122;isola. Quella esaltante esperienza della sua storia personale, gli accresce lâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo di continuare ad amare questo settore, pur dedicandosi maggiormente a varie altre forme dâ&#x20AC;&#x2122;arte che sapeva di avere nel suo DNA. Nello stesso anno conosce il pittore e collagista Vincenzo Funiciello e ne diviene suo migliore discepolo, tanto che da allievo superò il maestro. In alcune sue opere si poteva cogliere il magico tocco del maestro, ossia IL Funiciello, ma anche la prodigiosa mano, quella sua, di chi stava tentando nuove strade nel campo dellâ&#x20AC;&#x2122;arte, ricercando motivi, strutture, prospettive, colorazioni innovative. Cutaneo le coglie tutte e passa anche ad altro. Diventa corniciaio per amore dei quadri, della pittura in genere. Gli piace il teatro e si dedica alle scene. Le compagnie teatrali isolane lo cercano, ed egli da bravo scenografo non si nega a nessuno. Sa essere anche un bravo falegname ed ebanista, tanto da attirare lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione dei Mattera che lo chiamano sul Castello per importanti lavori che egli esegue alla perfezione. Ma soprattutto lo stimola la decorazione su legno e lo fa da par suo decorando porte e bauletti, ante da separè e sedie rinascimentali. Come se non bastasse si dedica agli affreschi e restauri, intervenendo con la sua mano dâ&#x20AC;&#x2122;artista ormai completo nella chiesa di San Ciro al Ciglio, in Cattedrale, nella chiesa del Buon Pastore, nella chiesa di Santâ&#x20AC;&#x2122;Anna Lacco Ameno. Sa fare anche lâ&#x20AC;&#x2122;attore e non si sottrae alla @ ! # @ K + ' per la sua strada, dâ&#x20AC;&#x2122;artista, naturalmente. Apre una sua bottega ed in essa concentra tutte le attivitĂ dâ&#x20AC;&#x2122;artista a lui congeniali: decorazione, restauro, cornici, pittura, recitazione e presepe che lo porta a pensare nel dettaglio. Ed il dettaglio per Antonio, sono proprio i pastori da creare, costruire, decorare in proprio, come fanno i maestri nelle botteghe di San Gregorio Armeno. E lui, Antonio Cutaneo, che e un maestro dâ&#x20AC;&#x2122;arte con tutte le @ ' stori che al confronto con quelli di San Gregorio Armeno, ! @ + ' bottega dâ&#x20AC;&#x2122;Arte al centro di Barano si sente in piena forma e prepara le novitĂ .
16 31 gennaio 2015
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TERRITORIO SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA â&#x20AC;&#x201C; DIOCESI DI ISCHIA
A
bbiamo notato che da voi câ&#x20AC;&#x2122;è una particolare vivacitĂ creativa e non poco coraggio nellâ&#x20AC;&#x2122;intraprendere A cura di tanti nuovi progetti, alcuni, proAgostino Mazzella babilmente, molto legati alla ri (siete il 10% della nostra popolazione isolana), ma tanti altri non legati ai fattori di $ mente esportabile nella nostra dimensione isolana? Lâ&#x20AC;&#x2122;approccio ai nuovi progetti rappresenta una delle principali azioni propositive che lâ&#x20AC;&#x2122;Ente sostiene, è infatti grazie alle nuove iniziative che si concretizzano alcune tra le maggiori strategie di gestione del territorio. Gran parte delle attivitĂ viene preliminarmente proposta come progetto 7 ! # la strategia viene integrata e replicata, anche su scala maggiore. Diversi progetti possono essere replicati in altre AMP, ovviamente con le dovute riserve e i prevedibili adattamenti, a titolo esem * - Progetto MARLINDO: nei campi ormeggio e nelle aree di maggior presenza diportistica un Â&#x153; sentire una piĂš agevole gestione del problema # zioni sono invitate a gettare la propria immondizia direttamente in mare subito dopo averla prodotta. - Progetto DISSUASORI ANTISTRASCICO: una serie di blocchi in cemento armato (con opportuna composizione compatibile alla colonizzazione bentonica) dotati di uncini per lâ&#x20AC;&#x2122;imprigionamento delle reti a strascico, possono essere posizionati a barriera contrastando il fenomeno della pesca a strascico abusiva nelle AMP. - Progetto SEA WATCHING: percorso di educazione ambientale realizzato con attivitĂ di av # " ed alla fauna marina destinati ad adulti e bambini che vengono accompagnati in escursioni in mare (con maschera e pinne) per apprezzare la vita in mare. - Progetto PERCORSI NATATORI: sono vere e proprie corsie che delimitano aree particolarmente suggestive e frequentate da bagnanti, si promuove una fruizione sostenibile delle aree costiere , garantendo contemporaneamente sicurezza ai bagnanti e supporto informativo allâ&#x20AC;&#x2122;AMP mediante cartellonistica e materiale divulgativo. - Progetto PERCORSO SUBACQUEO DISABILI: con lo scopo di rendere accessibile a tutti lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente marino condividendone le bellezze, in sinergia con le associazioni non vedenti ed i diving del territorio allâ&#x20AC;&#x2122;interno dellâ&#x20AC;&#x2122;AMP è stato posizionato un itinerario subacqueo (segnalato e guidato da un cavo sottomarino) destinato ad una facile fruizione del fondale anche da sub disabili. Inoltre lâ&#x20AC;&#x2122;AMP ha promosso un corso destinato alle guide subacquee impiegate nellâ&#x20AC;&#x2122;accompagnamento dei disabili tenuto dallâ&#x20AC;&#x2122;Associazione Nazionale Disabili Visivi. Questi sono solo alcuni dei progetti che potrebbero essere replicati ed interessare anche unâ&#x20AC;&#x2122;area
Kosmopolis incontra le 5 Terre Lezione del dr. Claudio Valerani coordinatore dellâ&#x20AC;&#x2122;AMP â&#x20AC;&#x201C; Parco Nazionale delle Cinque Terre. Sabato 17 gennaio 2015 presso la Biblioteca Antoniana
(SECONDA PARTE DELLâ&#x20AC;&#x2122;INTERVISTA) cosĂŹ bella e particolare come lâ&#x20AC;&#x2122;Isola di Ischia. Entrambe le nostre realtĂ turistiche sono caratterizzate da un tasso di presenza molto elevato, lei parlava di 500.000 presenze
massima ricezione ambientale sostenibile, Secondo lei cosa si può fare per convertire
una sensibilitĂ turistica responsabile? Il tema della fruizione responsabile dellâ&#x20AC;&#x2122;AMP è quanto mai attuale e di rilievo per la gestione del territorio, le problematiche connesse ad una elevata pressione antropica, generata da una incontrollata fruizione turistica, può costituire un serio problema, basti pensare alle esigenze di sicurezza, ai dimensionamenti delle infrastrutture, agli impatti ambientali ai quali viene costretto un territorio fragile e circoscritto, e non ultimo, alla qualitĂ della vita e della fruizione nella stessa area protetta. La promozione turistica, opportunamente coordinata , potrebbe contribuire alla destagionalizzaione delle presenze, consen ! @ > questo senso il ruolo dellâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza turistica e delle infrastrutture ricettive (durante le prenotazioni delle camere) può costituire un importante strumento di informazione per il turista, nel tentativo di indurre ad una prenotazione â&#x20AC;&#x153;intelligenteâ&#x20AC;? privilegiando i periodi di media e bassa stagione evitando cosĂŹ la congestione turistica nei mesi piĂš visitati. PiĂš volte nella sua relazione ricorreva la parola â&#x20AC;&#x153;concertazioneâ&#x20AC;?, con i portatori di interesse, con le diverse categorie, nella collaborazione tra i comuni e lâ&#x20AC;&#x2122;Ente Parco â&#x20AC;Ś -
stro â&#x20AC;&#x153;metodo di lavoroâ&#x20AC;?? > Enti pubblici consente lo sviluppo di strategie comuni, di obiettivi condivisi e di politiche di ritoriali . Gli sforzi dellâ&#x20AC;&#x2122;amministrazione sono orientati alla partecipazione ed alla trasparenza: sono promosse le forme di associazionismo, i consorzi e, nelle assemblee pubbliche la partecipazione collettiva rappresenta una importante opportunitĂ di confronto. Lâ&#x20AC;&#x2122;approccio di lavoro, in sinergia con le amministrazioni e in trasparenza con la cittadinanza, consente lo sviluppo di percorsi condivisi che vengono compresi, e @ > particolare cenno va alla Rete dei Parchi Marini Liguri, costituita da parte degli Enti Gestori delle AMP e ATM Liguri, con lâ&#x20AC;&#x2122;intento di creare 7 muni a tutti i Parchi Marini, per favorire e sostenere scambi di esperienze e conoscenze di tipo gestionale, per promuovere studi sullâ&#x20AC;&#x2122;ambiente marino per la tutela degli habitat e la loro gestione in termini di ecocompatibilitĂ e sostenibilitĂ . Anche da voi â&#x20AC;&#x201C; come in tutte le realtĂ anguste â&#x20AC;&#x201C; câ&#x20AC;&#x2122;è il rischio che una visione troppo per essere un forte ostacolo nellâ&#x20AC;&#x2122;importante cammino verso il riconoscimento di unâ&#x20AC;&#x2122;unica identitĂ comune tra tutti gli abitanti delle " #
$
mino lungo e talvolta aspro. Mi ha colpito la testimonianza che ci ha reso parlando dello spirito di fraternitĂ vissuto tra le vostre diverse comunitĂ in occasione dellâ&#x20AC;&#x2122;alluvione del 2011, a conferma -ancora una volta -che i momenti di dolore piĂš duri, se vissuti nella condivisione, costituiscono il carburante
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Prof. Claudio Valerani
TERRITORIO
Durante l'incontro Kosmopolis
31 gennaio 2015
più prezioso per la rinascita di un popolo. Cosa ne pensa? L’esperienza dell’alluvione del 2011 ha segnato profondamente tutte le persone che sono state coinvolte da questa calamità naturale (residenti, volontari, operatori, ecc.).Tutti noi abbiamo immediatamente dovuto reagire a un evento che ha purtroppo devastato abitazioni, paesi e numerose famiglie, svelando improvvisamente la fragilità del territorio e di tutta la comunità residente. Personalmente credo che davanti a tali fenomeni naturali la nostra intera collettività, costituita da diversi borghi a volte contraddistinti da visioni campanilistiche, sia stata investita da un’inaspettata responsabilità: siamo stati costretti ad un ridimensionamento dei singoli ruoli e della necessità di collaborazione (fraternità) fondamentale nella rinascita e della ricostruzione sociale, urbana, ed emotiva. La solidarietà tra i diversi borghi, l’ospitalità alle famiglie più colpite, l’aiuto concreto alla ricostruzione ha contribuito ad alimentare la consapevolezza di appartenenza ad una unica realtà, il riconoscimento di un sistema così bello ma altrettanto fragile ha scosso nell’intimo le nostre anime svelando la nostra vera dimensione con tutte le fragilità a cui è esposta. Nelle scuole, negli spazi pubblici e sui siti internet le immagini dell’alluvione restano tristemente esposte, sono immagini sempre attuali, che rinnovano ogni giorno la coscienza della nostra unica e comune identità.
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Parrocchie 31 gennaio 2015
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PARROCCHIA DI SAN SEBASTIANO MARTIRE â&#x20AC;&#x201C; DECANATO DI BARANO
Una settimana per riscoprirsi comunitĂ
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na settimana tutta dedicata al tema della Parrocchia intesa A cura di Francesco come famiglia di famiSchiano glie quella vissuta dalla ComunitĂ Parrocchiale di San Sebastiano a Forio che dal 17 al 25 gennaio scorsi, oltre ad unirsi alla preghiera per lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ dei Cristiani ha dunque avuto modo # 7 ! parrocchiale vivendo nel corso di questi 9 giorni la festa di S. Antonio Abate e la SolennitĂ di San Sebastiano martire. A suggellare questo intenso cammino di fede, domenica 25, la presenza di mons. Vescovo che ha confermato nella fede 11 giovani e lâ&#x20AC;&#x2122;intera ComunitĂ Par-
rocchiale, accolto dal Parroco don Pasquale Mattera: â&#x20AC;&#x153;diamo il benvenuto a Sua Eccellenza. Questa settimana lâ&#x20AC;&#x2122;abbiamo dedicata tutta alla Parrocchia attraverso le feste di S.Antonio Abate e S.Sebastiano, proprio per soffermarci su questo valore, su questa ricchezza: avere una comunitĂ parrocchiale; abbiamo tante Chiese ma talvolta perdiamo di vista la realtĂ del nostro essere Parrocchia, comunitĂ , famiglia. E oggi il Vescovo non viene a presiedere un evento in Basilica ma viene proprio a casa nostra, viene in famiglia. Ci sono dei ragazzi che oggi riceveranno la Cresima e saranno confermati nella fede, e attraverso loro vogliamo tutti noi chiedere al Signore di confermare ! ! le dove câ&#x20AC;&#x2122;è tanto bisogno di testimonianza cristianaâ&#x20AC;?. Molto intensa lâ&#x20AC;&#x2122;omelia di mons. Lagnese che attraverso la Parola della III Domenica del Tempo Ordinario ha avuto modo di porre al centro della sua ne e della testimonianza che non solo i cresimandi ma lâ&#x20AC;&#x2122;intera ComunitĂ sono chiamati a dare. â&#x20AC;&#x153;Eâ&#x20AC;&#x2122; proprio vero quello che diceva don Pasquale: qui si respira un clima di famiglia, davvero qui forse la ComunitĂ Parrocchiale coglie meglio la propria identitĂ di famiglia formata da varie realtĂ , famiglie di famiglie. Questa è la Parrocchia dove câ&#x20AC;&#x2122;è un Sacerdote che è punto di riferimento chiamato ad annunciare la Parola e celebrare i Sacramenti, in modo particolare lâ&#x20AC;&#x2122;Eucarestia. Abbiamo ascoltato nel Vangelo i primi passi della predicazione di GesĂš, dopo i 40 giorni passati nel deserto e â&#x20AC;&#x153;dopo che Giovanni fu arrestatoâ&#x20AC;?; una predicazione che Lui porta avanti con parole e gesti. I gesti rendono visibile la Parola
e la Parola dona senso ai gesti. Il Vangelo dice che GesĂš camminando e visitando dice quattro cose fondamentali, e le ripete sempre: â&#x20AC;&#x153;Il tempo è compiuto, il Regno di Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangeloâ&#x20AC;?. Qual è la Parola centrale tra queste? Forse la seconda: il Regno di Dio è vicino, cioè Dio ti vuole salvare, Dio è venuto per liberarti, per strapparti da chi ti rende schiavo, Dio ti dĂ la possibilitĂ di fare bella la tua vita. Ho la sensazione che noi abbiamo ricoperto di tanti drappi e sovrastrutture il messaggio del Vangelo e rischiamo di perdere di vista il motivo per cui credere, che cioè GesĂš è lâ&#x20AC;&#x2122;unico che può rendere bella la nostra vita! I sacramenti, le celebrazioni sono spesso diventate stanche presenze davanti alle quali noi stiamo passivamente come se stessimo assistendo ad uno spettacolo, ad una cerimonia: câ&#x20AC;&#x2122;è qualcuno che recita e noi assistiamo, ricordate come si diceva o come si dice tuttora: â&#x20AC;&#x153;chi la DICE la Messa?â&#x20AC;?, come se GesĂš avesse bisogno di misurare audience o share per sapere quanti verranno a questa o quella Messa, quanti lo voteranno come se fosse un politico, quanti lo sosterrannoâ&#x20AC;Śa GesĂš invece interessa piuttosto la tua vita e la frase: â&#x20AC;&#x153;Il Regno di Dio " * câ&#x20AC;&#x2122;è una possibilitĂ che la tua vita possa cambiare, possa diventare bella e perchĂŠ ciò avvenga câ&#x20AC;&#x2122;è biso @ tua vita non ti è piaciuta, se ti aspettavi qualcosa di piĂš guarda a Lui, e fa come Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, dici SĂŹ alla Sua proposta dâ&#x20AC;&#x2122;Amore. Prima che noi ci decidiamo a guardare Dio è Lui che sta guardando noi e ci sta chiamandoâ&#x20AC;?. Foto di Roberto Pulicati
Parrocchie
31 gennaio 2015
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PARROCCHIA DI SAN CIRO MARTIRE DECANATO DI ISCHIA
La festa di San Ciro ad Ischia di qualche anno fa
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n questo periodo, comâ&#x20AC;&#x2122;è oramai di consueto, nella Chiesa di San Ciro ad Ischia Porto, in via delle Terme, è iniziata la festa di San Ciro (Medico-Eremita-Martire); festa che è iniziata il 22 A cura di Davide
# 7 Costa al 1°Febbraio. Nonostante lâ&#x20AC;&#x2122;assenza dellâ&#x20AC;&#x2122;amato parroco, Don Luigi Trofa, i â&#x20AC;&#x153;Sanciresiâ&#x20AC;? continuano a trovare quello spirito di gioia, di amore e di fraternitĂ che lâ&#x20AC;&#x2122;amato parroco ha trasmesso loro in 54 anni di sacerdozio. Mi ricordo quando ero piĂš piccolo la gioia e il sorriso di Don Luigi, il sorriso dei bambini, dei fedeli nel partecipare alla festa in onore del Santo. Di seguito il ricordo della festa vissuta da alcuni fedeli negli anni scorsi. â&#x20AC;&#x153;Ricordo gli anni che ho lavorato allâ&#x20AC;&#x2122;asilo, - afferma Angela Cutaneo - che i giorni della novena andavamo la mattina in chiesa a pregare e don Luigi o il predicatore vi spiegava qualcosa; poi don Luigi passava in classe, e cantavamo lâ&#x20AC;&#x2122;inno a san Ciro tutti insieme!â&#x20AC;? Maria di Costanzo: â&#x20AC;&#x153;Dopo Natale giĂ si sentiva lâ&#x20AC;&#x2122;odore della festa di S Ciro, mi ricordo le luci, tante bancarelle. Una settimana prima della festa Don Luigi preparava delle grandi messe solenni con il predicatore; dopo arrivava il fatidico giorno della processione. Noi bambini facevamo le corse per andare a prendere i famosi medaglioni in sacrestia dove câ&#x20AC;&#x2122;erano le Suore ad attenderci, poi câ&#x20AC;&#x2122;erano anche bambini che avevano ricevuto la prima comunione e facevano la processione con noi. Don Luigi era felicissimo di vedere questa grande famiglia in processione, per testimoniare lâ&#x20AC;&#x2122;amore per Dio e per il nostro Santo. Câ&#x20AC;&#x2122;era tantissima gente durante la processione e durante il cammino câ&#x20AC;&#x2122;erano varie tappe dove si fermavano le statue e Don Luigi benediva tutte le persone della zona. Si rientrava in chiesa nel pomeriggio e si chiudeva la festa con ringraziamenti dallo stes / @ > la festa con vari brani di musica e poi i fuochi!â&#x20AC;? Carmen Messina: â&#x20AC;&#x153;Dopo Natale giĂ si pensava a San Ciro. Infatti io ho sempre detto che per noi con lâ&#x20AC;&#x2122;Epifania non si chiudono le feste, anzi... ricordo che don Luigi diceva che â&#x20AC;&#x2DC;la festa di San Ciro segnava il passaggio tra inverno e estateâ&#x20AC;&#x2122;; mi ricordo anche di suor Giuseppina che dallâ&#x20AC;&#x2122; alto del coro dirigeva le posizioni delle statueâ&#x20AC;? Aggiunge Isidoro di Meglio, fondatore del gruppo Facebook â&#x20AC;&#x2DC;Quelli e San Cir e Dintornâ&#x20AC;&#x2122;: â&#x20AC;&#x153;Per noi ragazzi era la festa per eccellenza, la festa dei ragazzini contro le ragazzine!â&#x20AC;? Anna Messina: â&#x20AC;&#x153;Ricordo la cosa principale che diceva mia madre ovvero che domani non si andava a scuola perchĂŠ era San Ciro!â&#x20AC;? < % " > * > " #> cio. Quando giocava al campo Vincenzo Rispoli e passava la processione, lâ&#x20AC;&#x2122;Ischia vinceva quasi sempreâ&#x20AC;?.
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PARROCCHIA DI MARIA S.S. DI MONTEVERGINE NEL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO - FORIO
I tredici venerdĂŹ
A
nche questâ&#x20AC;&#x2122;anno il primo venerdĂŹ di gennaio è iniziata per la comunitĂ della parrocchia di Maria S.S. di Montevergine (nel Santuario di San Francesco) la celebrazione A cura di Michele dei tredici venerdĂŹ. Lâ&#x20AC;&#x2122;anno vecchio si era chiuso con la Magnanimo ricollocazione delle sacre immagini di Maria S.S. e di San Francesco nelle nicchie completamente rimesse a nuovo (vedi foto). Il percorso dei tredici venerdĂŹ come dice il nostro parroco don Beato Scotti, è un itinerario che si perpetua da piĂš di cento anni in questa parrocchia per ricordare i miracoli del Santo ma soprattutto per dare lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di come seguire Cristo attraverso esempio di San 7@ ?* 7 / ' @ @ S.S. Vergine, ubbidienza, castitĂ , povertĂ , mansuetudine, pazienza e % " @ # ogni venerdĂŹ per le S. Messe alle ore 7.00 e alle ore 18.00.
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Ecclesia 31 gennaio 2015
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Il poverello dâ&#x20AC;&#x2122;Assisi e il dio denaro
IL SANTO DELLA SETTIMANA
5 FEBBRAIO Sant'Agata
vergine e martire
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A cura di Francesco Schiano
Nacque nei primi decenni del III secolo a Catania e verso i 15 anni volle consacrarsi a Dio. Il vescovo di Catania accolse la sua richiesta. Il proconsole di Catania Quinziano, ebbe lâ&#x20AC;&#x2122;occasione di vederla, se ne invaghĂŹ, e in forza dellâ&#x20AC;&#x2122;editto di persecuzione dellâ&#x20AC;&#x2122;imperatore Decio, lâ&#x20AC;&#x2122;accusò di vilipendio della religione di Stato, quindi ordinò che la portassero al Palazzo pretorio. I tentativi di seduzione da parte del proconsole non ebbero alcun risultato. Furioso, lâ&#x20AC;&#x2122;uomo imbastĂŹ un processo contro di lei. Interrogata e torturata Agata ! * Y Â&#x160; ziano al colmo del furore le fece anche strappare o tagliare i seni con enormi tenaglie. Ma la giovane, dopo una visione, fu guarita. Fu ordinato allora che venisse bruciata, ma un forte terremoto evitò lâ&#x20AC;&#x2122;esecuzione. Il proconsole fece togliere Agata dalla brace e la fece riportare agonizzante in cella, dove morĂŹ qualche ora @ < `Â?{@
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opo il viaggio apostolico in Sri Lanka e Filippine Papa Francesco ha parlato nellâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale del 21 gennaio A cura dellâ&#x20AC;&#x2122;importanza della famiglia sana nella dell' Ordine Francescano vita sociale. Il Papa ha sostenuto che la Secolare nascita di molti bambini non è causa di di Forio povertĂ , che invece è dovuta a un sistema economico ingiusto che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro. â&#x20AC;Ś Escludere i bambini, gli anziani, i giovani, i senza lavoro crea la cultura dello scarto. San Francesco dâ&#x20AC;&#x2122;Assisi prima della sua conversione non dava il giusto valore al denaro e alle persone piĂš emarginate, ma quando capĂŹ che la vita gli riservava tesori piĂš preziosi, come lâ&#x20AC;&#x2122;Amore di Dio e per Dio e per le sue creature, desiderò liberarsi dai lacci del nemico che lo tenevano legato. Incominciò con distribuire il denaro del padre ai poveri, suscitando la sua ira che gli causò senza rammarico la spogliazione di tutti i suoi beni davanti al vescovo Guido II. Il santo X diversi episodi sulle Fonti raccontano la sua avversio * = # / con il compagno nella terra di Puglia. Vicino a Bari trovarono sulla strada una grande borsa. Il compa-
! ' Â&#x201C; Â&#x160; colga e si prenda il denaro, per distribuirlo ai poveri.  # / !! " un trucco del diavolo e che il frate lo vuole spingere a fare unâ&#x20AC;&#x2122;azione niente affatto meritoria, ma peccaminosa, cioè a dare in elemosina il denaro altrui, dopo averlo sottratto di nascosto. Il frate, ingannato dalle sue fantasticherie di caritĂ , non è ancora tranquillo, non desiste dal molestare lâ&#x20AC;&#x2122;uomo di Dio, accusandolo 7 @ Â&#x201C; santo accondiscende a ritornare sul posto, non per fare quello che voleva il frate, ma per svelare lâ&#x20AC;&#x2122;inganno del diavolo. Raccomanda al frate di raccogliere la @ > ! Â&#x201C; 7 presente il prodigio diabolico. Tuttavia scaccia lâ&#x20AC;&#x2122;esitazione, facendosi forte col comando della santa obbedienza, e stende la mano verso la borsa. < * ! scompare insieme con la borsa. CosĂŹ fu svelato lâ&#x20AC;&#x2122;inganno del demonio e scoperta lâ&#x20AC;&#x2122;astuzia fraudolenta del nemico. ÂŤIl denaro- disse allora il santo al suo compagno- per i servi di Dio, non è altro o fratello, che demonio e serpente velenosoÂťâ&#x20AC;? (FF 1124).
La vera vita è la grazia S
olo con lâ&#x20AC;&#x2122;aiuto dello Spirito Santo e della Vergine Maria la Grazia (ricevuta nel Santo Battesimo), può essere conservata, unitaA cura di mente ad un esercizio forte della volontĂ , Antonio Magaldi che molti nemici acerrimi attaccano la nostra anima, assieme al demonio, le nostre passioni e la complicitĂ del mondo. Lâ&#x20AC;&#x2122;aiuto di Dio, si ottiene, con lâ&#x20AC;&#x2122;assidua preghiera, ! 7 @ <# importante distaccarsi dal mondo e dalle sue offerte apparentemente brillanti ma avvelenate e schiavizzanti. Ă&#x2C6; indispensabile uno stile di vita lontano dalla comoditĂ e dalla ricerca di soddisfare i falsi piaceri; è necessario amare il silenzio ed evitare le parole a vuoto e la curiositĂ sfuggente. Il raccoglimento è importantissimo, in quanto consente alla mente e al cuore di vivere alla presenza di Dio in noi. Quando siamo in comunione con Dio, le tentazioni quanto, siamo decisi a difenderci opportunamente, per non perdere questo grande dono che è la Grazia Spirito Santo, la stessa vita Divina, e divenire strumenti di Dio. Occorre amare molto la Vergine Maria,
la Sua presenza difende la Grazia, riscalda lâ&#x20AC;&#x2122;anima. Ă&#x2C6; importantissimo accostarsi con fede ai Sacramenti del % #< * frutto ma è â&#x20AC;&#x153;dono dello Spirito Santoâ&#x20AC;? una infusione di vita divina che ha la sua sorgente nella Triade Augustissima, inondando non solo la persona, ma spargendosi nel Corpo Mistico della Chiesa, che sono le anime giĂ in Grazia. PiĂš ci accostiamo ai Sacramenti, piĂš la Grazia cresce in noi. Nei Sacramenti, la persona è toccata da
? Â&#x160; trazione dello Spirito Santo, che rende piĂš viva e soprannaturale tutta la persona. Con la Grazia la persona è posseduta sempre piĂš dalla Potenza di Dio, diventa Sua abitazione. Occorre prendere coscienza di quello che lo Spirito Santo compie in unâ&#x20AC;&#x2122;anima che ascolta e vive le Sue ispirazioni e del prezzo che GesĂš ha versato â&#x20AC;&#x153;il Suo ' ! Â&#x201C; lode a Dio. % & * â&#x20AC;&#x153;Le opere di amore al prossimo sono la manifestazione esterna piĂš perfetta della grazia interiore dello Spirito: <<Lâ&#x20AC;&#x2122;elemento principale della nuova legge è la Grazia dello Spirito Santo, che si manifesta nella fede che agisce per mezzo dellâ&#x20AC;&#x2122;amore>>â&#x20AC;? Â&#x2021;< Gaudium n 37)
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Arte & Liturgia
31 gennaio 2015
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FESTA LITURGICA DI LUNEDĂ&#x152; 2 FEBBRAIO
La presentazione di GesĂš al tempio dipinta dal di Spigna
Commento al Vangelo
Domenica 1 febbraio 2015 IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)Â - VANGELO:Â MC 1,21-28
Insegnava come uno che ha autoritĂ
D
Alfonso Di Spigna, Presentazione al tempio, basilica di Santa Maria di Loreto, Forio
N
ella maestosa basilica di Santa Maria di Loreto è custodita, tra le + ! / ! la Presentazione di GesĂš al tempio. Questa opera insieme ad altre A cura di Ernesta ! Mazzella Storie della Vergine, create dal Di Spigna (nato a Lacco nel 1697 da Dionisio e Lucia Castaldo, è morto nella sua cittĂ natale il 1 novembre 1785 a ottantotto anni) nella seconda metĂ del XVIII secolo. < nel 1883 il terremoto ha distrutto il tetto causando la distruzione di quattro tele. Nel dipinto sono rappresentati al centro il sacerdote, come narra il vangelo è il vecchio Simeone che riconosce nel bambino il messia e ringrazia Dio dâ&#x20AC;&#x2122;averglielo fatto vedere prima di morire, porge il Bambino alla Madonna inginocchiata davanti a lui, a sinistra in piedi vi è san Giuseppe, a destra lâ&#x20AC;&#x2122;anziana profetessa Anna, in alto domina la scena un gruppo di puttini che fanno da corona alla bianca colomba, simbolo dello Spirito Santo. Lâ&#x20AC;&#x2122;opera # & # magine della Madonna, ma lâ&#x20AC;&#x2122;insieme si riconduce allâ&#x20AC;&#x2122;Epifania di Sebastiano ' '  allineate in diagonale da sinistra a destra per focalizzare lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione sulla Madonna. Questa invece nella tela del Di Spigna è al centro dellâ&#x20AC;&#x2122;intera composizione in quel ritmo circolare che è un elemento sempre costante nella sua pittura. Ricorrono in questo dipinto personaggi a noi ormai noti giĂ visti in diverse opere, il san Giuseppe, il giovane ritratto con il berretto da pescatore che riprende il noto modello del Tobiolo, che si ammirano nelle opere custodite una nel Museo Diocesano in Ischia e lâ&#x20AC;&#x2122;altra nella chiesa parrocchiale di San Sebastiano in Barano. Il complesso di Santa Maria di Loreto in & ! # # #+ dellâ&#x20AC;&#x2122;ex ospedale, che nel 2012 è stato aperto un interessante museo di arte sacra. Unâ&#x20AC;&#x2122;antica tradizione popolare colloca le origini dellâ&#x20AC;&#x2122;odierna Basilica di Santa Maria di Loreto nel XIV secolo. Lâ&#x20AC;&#x2122;antica chiesa giĂ dalla seconda metĂ del secolo XVI viene ricostruita e ingrandita, lâ&#x20AC;&#x2122;opera di abbellimento continua nel corso del secolo XVII, nelâ&#x20AC;&#x2122;700 vi è un totale restauro il quale dĂ oggi lâ&#x20AC;&#x2122;aspetto attuale. Sono numerose e preziose le opere dâ&#x20AC;&#x2122;arte custodite in Basilica, appena si entra lo sguardo è catturato dai pregevoli marmi opera del maestro Gaspare Lamberti, Giacomo Massotta, Gaetano Sacco; dai bellissimi stucchi di Domenico Santullo, Cesare Starace, Domenico Savino; i dipinti di Antonio Sarnelli, Cesare Calise, Aniello de Laudello; il maestoso altare maggiore con lâ&#x20AC;&#x2122;icona della Madonna di Loreto datata 1560 ed attribuita al pittore manierista Decio Tramontano; il ricco arredo di statue tra le quali la bella Immacolata opera di Nicola de Mari; il pulpito marmoreo opera di Raimondo Belli datato 1823; la tribuna con il grandioso organo del 1710 opera di Antonio Menna. La ricchezza e la bellezza di queste opere ! & $ @ Ed attraverso questa testimonianza ed immerso in tanta bellezza che lâ&#x20AC;&#x2122;uomo odierno, rapito dalla folle corsa giornaliera, può trovare e ritrovare Dio.
opo la chiamata dei quatto pescatori, Marco racconta una giornata di GesĂš a Cafarnao, vicino al lago di Genezaret. Il primo episodio è la liberazione di un A cura di indemoniato, in giorno di sabato, nella Sinagoga. Angelo Sceppacerca Un miracolo in una Sinagoga. La fede e lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza religiosa degli ebrei conosceva il mistero del male, la sua prepotenza nel tenere prigioniera una vita umana, eppure nella consapevolezza che Dio può liberare da questa schiavitĂš, umanamente invincibile, che lega il potere della morte al mistero del male. Israele ha conosciuto Dio come liberatore e salvatore, cosĂŹ come conosce lâ&#x20AC;&#x2122;opposizione tra il bene e il male, ma ora, con GesĂš, si completa la rivelazione che il Signore è capace di liberare lâ&#x20AC;&#x2122;uomo dal male. La liberazione dellâ&#x20AC;&#x2122;indemoniato la salvezza è prima di tutto per Israele e la sua tragedia di popolo
/ @ Il â&#x20AC;&#x153;demoneâ&#x20AC;? che si è impossessato di quellâ&#x20AC;&#x2122;uomo è chiamato piĂš volte â&#x20AC;&#x153;impuroâ&#x20AC;?, per indicare lâ&#x20AC;&#x2122;opposto della santitĂ di Dio. La sua cacciata diventa cosĂŹ il segno del riavvicinamento di tutti i â&#x20AC;&#x153;lontaniâ&#x20AC;? da Dio. E infatti attorno a GesĂš si radunano folle in cui si mescola gente di ogni fede e provenienza. Prima dâ&#x20AC;&#x2122;incontrarsi con lâ&#x20AC;&#x2122;indemoniato, GesĂš mostra dâ&#x20AC;&#x2122;insegnare con autoritĂ e potenza. Lâ&#x20AC;&#x2122;autoritĂ si esprime nellâ&#x20AC;&#x2122;insegnamento e nella capacitĂ di liberare dal male. Ă&#x2C6; questo che lo distingue dagli scribi: la sua Parola compie quello che dice. Come agli scribi non basta conoscere la Legge e la Scrittura, cosĂŹ allâ&#x20AC;&#x2122;indemoniato non basta sapere chi è GesĂš. Lâ&#x20AC;&#x2122;azione di GesĂš è perentoria: â&#x20AC;&#x153;Taci! Esci da lui!â&#x20AC;?; prima mette in silenzio, poi manda via. Dopo il gesto, lâ&#x20AC;&#x2122;effetto: la sua parola â&#x20AC;&#x153;corseâ&#x20AC;? ovunque. La gente è meravigliata per questa dottrina â&#x20AC;&#x153;nuovaâ&#x20AC;? che è lâ&#x20AC;&#x2122;annuncio che il Regno di Dio sta per venire, anzi si sta facendo.
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Saperi & Sapori 31 gennaio 2015
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â&#x20AC;&#x153;Persino i cipressi gioiscono per te (Israele) e anche i cedri del Libano: da quando tu (re di Babilonia) sei prostrato e non sale piĂš nessun tagliaboschi (babilonese) a tagliarciâ&#x20AC;? (Isaia 14,16) â&#x20AC;&#x153;Sono sazi di acqua gli alberi del Signore i cedri del Libano da lui piantatiâ&#x20AC;? (Salmo 104,16)
IL CEDRO Citazioni nella bibbia, e origini nel mediterraneo e nellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia
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l cedro del Libano (Citrus Libani) Il cedro del Libano A cura di don Vincenzo è un albero maeAvallone stoso, di 20-25 m di altezza, e tronco di 5-8 mt. di larghezza. Ă&#x2C6; una pianta conifera appartenente alla famiglia delle Pinaceae. Ă&#x2C6; molto longeva: si parla di esemplari che contano 2500 anni. Nella Bibbia è citata 70 volte, subito dopo lâ&#x20AC;&#x2122;incenso che è il piĂš citato. La sua fama è legata al re Salomone che ÂŤparlò di piante,
dal cedro del Libano allâ&#x20AC;&#x2122;issopo che sbuca dal muroÂť (1Re 5,6) e chiese il legno del Libano al re di Tiro, per costruire il tempio di Gerusalemme. Il cedro (Citrus medica) Ma in questo articolo vogliamo focalizzare la nostra attenzione sulla omonima pianta biblica, il CITRUS Medica che appartiene non alle Conifere, ma alle Rutacee. ÂŤAndate sulle colline e procuratevi rami di pino, di ulivo, di mirto, di palme e di altre piante ombrose (di cedro), per co-
struire le capanne, secondo le prescrizioni della LeggeÂť (Neemia 8,15; Numeri 20,40; 2Maccabei 10,6) Nota bene: Le capanne o tabernacoli erano fatte di frasche varie fra le quali anche le foglie larghe del cedro per ricordare gli anni passati nel deserto dagli Israeliti. In occasione della Festa dei Tabernacoli gli Ebrei portavano fronde di palma, rami di mirto e di salici e anche di cedri, pensando che questi erano da intendere come frutti dellâ&#x20AC;&#x2122;albero ombroso e bellissimo. Â pensa che esso simboleggi lâ&#x20AC;&#x2122;albero della conoscenza. Notizie botaniche sul citrus medica, il CEDRO, detto volgarmente u citrangolo Ă&#x2C6; un alberello sempre verde, di portamento cespuglioso, con fo Â&#x160; e frutti di circa un chilogrammo, verde-gialli a maturazione; la spessa scorza del cedro viene consumata direttamente o candita; se ne ricava un olio utilizzato in profumeria; la polpa dĂ un succo utilizzato per bibite e conserve zuccherine: questo succo contiene vitamine (B1 e C)
Â&#x2021; Â&#x2C6;@ + za del cedro poi vengono attribuite proprietĂ stimolanti, digestive e carminative e disinfettanti. Da dove proviene il Cedro e dove viene coltivato oggi? Ă&#x2C6; originario della Cina e dellâ&#x20AC;&#x2122;India meridionale ed è stato introdotto nellâ&#x20AC;&#x2122;area mediterranea molto prima dellâ&#x20AC;&#x2122;era cristiana. Era coltivato nella Giudea, oltre che in Egitto e Babilonia, dove la pianta era apprezzata per la sua bellezza e i suoi frutti. Ă&#x2C6; stato il primo agrume ad essere coltivato in Israele; attualmente è coltivato in Grecia, Corsica e Italia (Calabria e Sicilia). Un paese famoso in Italia per la coltivazione del Cedro è Dia-
mante, graziosa cittadina della Calabria in provincia di Cosenza, da cui proviene la quasi totalitĂ della produzione dei cedri e delle limette #> @ + un albero delle Rutacee (citrus aurantifolia): è una sorta di limone, ! frutti rotondi giallo-verdognoli, dalla buccia dei quali si estrae un olio essenziale (olio di limetta) usa ! @ Il cedro nellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia a metĂ del 1800 Copio le notizie dal libro di Giovanni Gussone â&#x20AC;&#x153;Le piante vascolari spontanee o coltivate nellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Inarimeâ&#x20AC;?, Napoli 1854. '>~ Â&#x; $Â&#x; + < Â&#x2021;citrus vulgaris), volgo cetrangolo amaro. Si coltiva in > W @ '>~ Â&#x; += +Â&#x201A;Â&#x2019;>Â&#x; Â&#x2021;citrus aurantium), volgo portogallo. Si coltiva in > W @ '>~ Â&#x; K</>'+ Â&#x2021;citrus medica), volgo cedro@ > W @ CITRO LIMONE (citrus limon), volgo portogallo. Fiorisce in aprile W @ > seguenti varietĂ : napoletano (volgo limone) e calabro (volgo limoncello). Il cedro e le limette nellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia oggi Non lo avrei mai creduto, ma eccomi davanti cinque o sei cedri, belli, grossi piĂš di mezzo chilo lâ&#x20AC;&#x2122;uno, portatimi da amici miei di Panza. Ne apro uno e ne mangio parecchia polpa, la trovo gustosa. Ă&#x2C6; il premio di questa mia ricerca! Quanto alla limetta (u limm), sicuramente ne troverei qualche frutto, ma non lâ&#x20AC;&#x2122;ho cercato. LA CONCLUSIONE? Lâ&#x20AC;&#x2122;importante è che ci sia gente che si permette il lusso di riservare gelosamente un angolino della sua terra, magari sotto ad una meria, a queste antiche e preziose piante.
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Sport
31 gennaio 2015
kaire@chiesaischia.it
FUGA PER LA VITTORIA
La Juve corre, la Roma annaspa e il Napoli tenta la rincorsa I
primi saranno ultimi e gli ultimi primi. Oggi ci piace partire dalla A cura di lotta salvezza e scalare Alberto Arcamone " la vetta. Nel derby di coda il Cesena la spunta battendo di misura il Parma e ironia della sorte torna alla vittoria dopo un girone,147 interminabili giorni: solo due vittorie per i bianconeri, entrambe contro Donadoni, e lâ&#x20AC;&#x2122;ultima tiene in vita " meno 7 punti dalla salvezza. Im " sibile invece per i parmigiani che perdono anche Cassano. Il Cesena dovrĂ far punti domenica contro la Lazio sfruttando il fattore campo,mentre il Parma andrĂ a Milano po. Il Chievo scivola al terzâ&#x20AC;&#x2122;ultimo  ventus, scavalcato dal Cagliari, ora un punto piĂš su. Domenica i gialloverdi, da sempre bestia nera del Napoli, ospiteranno i partenopei mentre Zola affronterĂ a Bergamo lâ&#x20AC;&#x2122;Atalanta. I rossoblu tirano fuori lâ&#x20AC;&#x2122;anima e riescono a battere un Sassuolo un poâ&#x20AC;&#x2122; troppo nervoso. " ! ra-Zola che ottiene 7 punti su 12 " Â&#x2019; @ Lâ&#x20AC;&#x2122;Atalanta invece, dopo lâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmante vittoria a S.Siro, inciampa a Verona facendosi scavalcare proprio dai gialloblĂš che ritrovano la " 7 il Palermo dopo le 10 reti subite  ' tuono che non può dormire sogni " ` punti dal Chievo. Un punto sotto # #< casalinga con lâ&#x20AC;&#x2122;Udinese, nono mai riuscito ad accumulare punti
# ! @ < 7 si troverĂ dopo lâ&#x20AC;&#x2122;anticipo serale contro la Roma! Al 13esimo posto incontriamo il Torino che fa il colpaccio al Meazza battendo lâ&#x20AC;&#x2122;Inter allo scadere. Ă&#x2C6; il settimo risultato @ < ! tabĂš: i granata non trionfavano sui nerazzurri infatti dal 1994 e non sbancavano Milano dal 1988. Subi # a Cagliari e che adesso si troverĂ di fronte proprio Mancini e banda nella gara delle 12.30. AltolĂ : 3..2..1 e sorpresa!!! Siamo appena al 10imo e 11esimo posto che ci ritroviamo giĂ le due milanesi, appaiate a 26 punti. La settimana scorsa la loro situazione era drammatica, e cosa poter dire stavolta? I rossoneri infatti perdono male contro la Lazio non proponendo alcun gioco, tirando una volta e facendo trasparire nervosismo come testimo K Â&#x2020; " | @ + # ? % trebbe ridare ossigeno allâ&#x20AC;&#x2122;ambiente. Meno peggiore ma altrettanto ! #> che non impensierisce mai il portiere avversario: segnali troppo ti K @ " male nĂŠ dimostra ferocia durante la gara: basti vedere lâ&#x20AC;&#x2122;atteggiamento assunto sul corner al 94â&#x20AC;&#x2122;, come se la partita fosse stata giĂ pareggiata. Al danno si aggiunge la beffa: altri due infortuni, di Andreolli e Dâ&#x20AC;&#x2122;Ambrosio, e la trasferta con " X @ A 27 punti troviamo Udinese e Palermo. Di Natale e compagnia < " stando tre punti fondamentali in  mentre i rosanero fermano a Genoa la Samp e una svista clamoro-
sa dellâ&#x20AC;&#x2122;addizionale non gli concede il gol del 2-1. Se la passa male an
Napoli piena di recriminazioni: il Gasp perde ancora punti per stra " < ÂĄ & @ < {Â&#x2122; # lo scontro fra i rossoblu e i viola. K " ! 7 ca scorsa avrebbe meritato di piĂš contro la Roma vista la superioritĂ mostrata nel primo tempo e a tratti nel secondo. I viola sono in corsa su tre fronti e rinforzano il reparto dâ&#x20AC;&#x2122;attacco con Gilardino e Diaman @ + " ÂĄ| troviamo Lazio e Samp che continuano la rincorsa sul Napoli, soprattutto i biancocelesti, autori di un gioco tra i piĂš belli al momento. Mihajlovic invece affronterĂ il Sassuolo con lo scopo di allungare sulle inseguitrici. Al terzo posto, saldo, il Napoli, che offre al pro-
prio pubblico una bella prestazione contro il Genoa e ancora una vol Â&#x201E; @ dĂ il via alla rincorsa sulla Roma, a â&#x20AC;&#x153;soliâ&#x20AC;? 6 punti, per accedere direttamente alla Champions evitando Â&#x2021;" ! Â&#x2C6;@ Proprio i giallorossi invece otten ? Â ora ben 7 lunghezze avanti. Dome " punto vista la trasferta delicata dei bianconeriâ&#x20AC;Śma con un Pogba X@@@ % " cato il muro del Chievo. I bianconeri proveranno a mantenere largo il vantaggio in vista degli impegni europei, per potersi concedere " ! @ K {Â&#x2122; partite e dichiarare il campionato chiuso appare affrettato: tra non molto ci sarĂ lo scontro diretto e il tempo per improvvise rivoluzioni # @ < \
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