Kaire 37

Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia www.chiesaischia.it

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LA VOCE DI PIETRO Messaggio del Vescovo per l’inizio del nuovo anno scolastico

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SOCIETĂ€ Registro delle unioni civili al comune di Ischia.

Le ragioni del NO

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VILLA STEFANIA Intervista all’’avv. Pantalone sulla decisione del Tar contro i provvedimenti Asl

L’EDITORIALE

SUONA LA CAMPANELLA Di Matilde Di Meglio Docente SMS Scotti - Ischia

Ci risiamo! Alla vigilia dell’inizio di un nuovo anno scolastico, le ansie, le attese, gli umori sono quelli di sempre, simili a quelli che precedono le gran

in particolare. Riusciremo ad essere in sintonia con i nostri

do i loro bisogni, ad essere

da motivarli e coinvolgerli in progetti ed attivitĂ , a trovare strategie “vincentiâ€? per il loro

attendevo con ansia il primo giorno di scuola: avrei trova

compagni, come sarebbero

perchÊ la scuola è un posto dove tocchi con mano il pas

lo piĂš emozionante, dall’etĂ

" #$

compagno di viaggio, essere uno che aiuta i ragazzi a tirare dallo “scrigno� la loro identi % & ma anche di paure nascoste, di traumi subiti, che non diresti a nessuno, ma a un pro

cui immagini di essere come '

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il male. Quante cose ho imparato stando dall’altro lato della cattedra! Come si cresce “in etĂ , sapienza e graziaâ€? quando l’insegnamento è capace di lasciare il segno, tanto da investire in una relazione reciproca tutta la persona, in un percorso circolare che va ben oltre i banchi di scuo " ) $ ( % scommessa per tutti, alunni, genitori, docenti e dirigenti. E allora che ben vengano le ri

*

e miracolose, purchĂŠ al centro rimanga la persona con il suo inestimabile patrimonio di dignitĂ . E allora che sia un buon anno, per TUTTI!

ANNO 1 | NUMERO 37

â‚Ź 1,00

13 SETTEMBRE 2014

Riparte

la scuola italiana

10 La scuola va amata perchĂŠ in essa non solo impariamo conoscenze e contenuti, ma anche abitudini e valori.

Papa Francesco

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PARROCCHIE Il coro del Cuotto compie dieci anni KAIRE ESTATE La storia del porto d’Ischia i festeggiamenti per i 160 anni KAIRE ESTATE Alla scoperta della baia di Sorgeto con la maschera di fango IL CASO L’acqua è un bene di tutti.

Ecco le attivitĂ del comitato contro la privatizzazione

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13 settembre 2014 www.chiesaischia.it

IN PRIMO PIANO

LA SCUOLA RIAPRE I BATTENTI! A A cura di Domenico Castagna Prof. di lettere SMS “G.Scotti�

Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS

gosto dovrebbe essere il mese delle vacanze, della completa spensieratezza, del distacco totale dal mondo della scuola, che tiene impegnati per almeno 10 mesi docenti, genitori e alunni. Da qualche anno, invece, agosto è il mese delle grandi manovre, delle piccole e grandi riforme. Sembra che ci si ricordi della scuola soprattutto, se non solo, in questo mese. Quest’anno, poi, agosto è stato un mese ancora piÚ frenetico, fra grandi attese, annunci roboanti, grandi speranze, paure piÚ o meno diffuse. Non c’è stato un giorno in cui le prime pagine dei quotidiani o delle tv non abbiano riportato una qualche notizia scolastica. Gli annunci della Riforma della Giannini e di Renzi hanno tenuto sospesi un po’ tutti: i docenti ne temevano i contenuti, fra minacce di tagli alle spese, cancellazione delle fasce delle graduatorie d’istituto per i supplenti, promesse piÚ o meno vaghe di assunzioni, introduzione di materie di studio, valutazione delle scuole e dei docenti in base ad un non ben chiarito concetto di merito; i genitori ne aspettavano le novità , nella speranza di un taglio delle spese su libri e materiale scolastico, nell’attesa di una risistemazione degli

curezza; gli alunni aspettavano la realizzazione delle promesse di un effettivo collegamento scuola-lavoro, ma temevano anche l’introduzione di test Invalsi alla maturitĂ o l’entrata a regime dell’insegnaVia delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014

mento di una materia interamente in lingua inglese; gli stessi presidi attendevano perplessi, fra reggenze da sostenere, dimensionamenti da attuare, merito da valutare. Insomma, si era in attesa del “parto della montagnaâ€?. E parto è stato, con la pubblicazione dell’opuscolo “La buona scuolaâ€?, anche se bisognerĂ attendere per dire se la montagna abbia partorito un topolino, almeno i due mesi di consultazione promessi da Renzi. Quel che è certo è che l’opinione pubblica giĂ si è divisa: c’è chi è entusiasta (pensiamo ai precari storici, ai quali dopo anni è stato promesso il ruolo), ma c’è chi è deluso (pensiamo ai docenti di terza fascia d’Istituto o ai docenti Pas e Tfa i quali, dopo prove d’idoneitĂ all’insegnamento ed anni di tirocinio, dovranno misurarsi ancora, magari a 40 anni, con un nuovo ed estenuante concorso). C’è chi è perplesso anche per le nuove assunzioni promesse, considerata la proverbiale assenza di fondi. Malumore anche in relazione alla valutazione del merito, soprattutto fra i docenti piĂš anziani: cosa ancora dimostrare, dopo anni e anni di carriera, per avere un aumento del giĂ misero stipendio.

E poi il discorso aperto dei pensionamenti, del blocco del contratto di lavoro, del caro-libri, dell’estensione delle nuove tecnologie nelle scuole, del registro elettronico, della riforma degli organi collegiali, dell’obbligatorietà della formazione dell’aggiornamento dei docenti.

Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo

Per fortuna a breve si ricomincia, fra vecchi e nuovi problemi ‌ si tornerà a vivere la scuola nella sua

" 2

% ci scolastici, le aule si animeranno di nuovo. I docenti avranno a che

alunni che studiano e alunni che non ne vogliono sapere; alcuni si arrenderanno, altri cercheranno in tutti i modi nuovi strategie per migliorarne l’apprendimento; molti si ritroveranno a che fare con casi piÚ

gle complicatissime Dsa, Bes, Pdp. Gli alunni torneranno a studiare, a fare nuove amicizie, a intrecciare relazioni, qualcuno tornerĂ a combinare marachelle piĂš o meno gravi, a cercare scuse ‘stravaganti’

% ze, gli impreparati, a progettare $

il cellulare durante una prova in classe. Ci sarà chi amerà la scuola, chi la odierà , con i suoi professori piÚ o meno simpatici; ci sarà chi si appassionerà a questa o quell’ attività , chi subirà invece tutto passivamente. I dirigenti si troveranno ad affrontare le solite problematiche, formazione classi, cattedre scoperte, normative da rispettare.

Ci saranno genitori propositivi e

* " Insomma ‌ la scuola tornerĂ ad essere quel micro mondo affascinante e intrigante che è sempre stato. Per le discussioni ci sarĂ

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prossimo agosto.

Redazione: Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia kaire@chiesaischia.it | @chiesaischia facebook.com/chiesaischia @lagnesepietro

Direttore UfďŹ cio Diocesano di Ischia per le Comunicazioni Sociali: TipograďŹ a: Centro Offset Meridionale Don Carlo Candido srl Via Nuova Poggioreale nr.7 - 80100 direttoreucs@chiesaischia.it Napoli (NA) Progettazione e impaginazione: Gaetano Patalano per Cooperativa Sociale Kairos Onlus

Per inserzioni promozionali e contributi: Tel. 0813334228 - Fax 081981342 oppure per e-mail: info@kairosonline.it

Il settimanale è stampato su carta riciclata utilizzando inchiostri vegetali non inquinanti presso uno stabilimento le cui attività prelevano una quantità di energia minore di quella prodotta dal proprio impianto fotovoltaico (a ridotta emissione CO2).

13 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it

LA VOCE DI PIETRO

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Messaggio del Vescovo Pietro per l’inizio del nuovo anno scolastico Carissimi studenti delle scuole di Ischia, il Signore vi dia pace!

All’inizio del nuovo anno scolastico giungano a voi, ai docenti, ai dirigenti e a tutte le altre persone che lavorano a servizio della comunità scolastica, i miei auguri di ogni bene. Con voi saluto anche le vostre famiglie e le vostre comunità parrocchiali.

Nel pensarvi alla ripresa delle attività scolastiche mi è venuto quasi spontaneo tornato indietro con la mente al bellissimo incontro con Papa Francesco che la Scuola italiana ha vissuto a Roma il 10 maggio scorso. In quella occasione, attraverso le parole del santo padre, abbiamo compreso con piÚ chiarezza, come sia importante la scuola e come occorra che essa sia da tutti noi sostenuta ed amata.

PerchÊ la scuola è importante e va amata?

Il papa dopo aver accennato alla sua esperienza personale, ha dato quattro risposte! La scuola va amata perchÊ essa è, dice il papa, sinonimo di apertura alla realtà .

Ricordando don Lorenzo Milani, dice il papa:

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La scuola va amata perchÊ è un luogo di incontro.

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La scuola va amata perchĂŠ ci educa al vero, al bene e al bello.

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+ - dice il papa -

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impariamo anche abitudini e valori. #

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Carissimi, mi auguro che la scuola vi aiuti a realizzare quanto indicatoci da Papa Francesco. Per questo è necessario che tutti crediamo in essa e che ci adoperiamo in suo favore ben consapevoli che essa nel campo della formazione della persona, dopo la famiglia e con la famiglia, gioca

' . Per questa opera lavoriamo insieme! Anche voi credete nella scuola e vivete da protagonisti il tempo che vi è dato, sapendo che "

% " " (*

" " ) Facciamo nostro il proverbio africano suggeritoci dal papa e, insieme, mettiamo mano al cantiere della vita!

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Vi abbraccio e vi benedico! !

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Ogni giorno un suo commento sul Vangelo per farti compagnia durante i tuoi impegni.

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13 settembre 2014 www.chiesaischia.it

LA VOCE DI PIETRO

Ci si corregge‌ PER AMORE! D

omenica 7 settembre il nostro Vescovo Pietro ha celebrato l’Eucarestia nella Chiesa Cattedrale, nella A cura di liturgia della XXIII domenica del Francesco Tempo Ordinario. Una S.Messa arSchiano ricchita dalla presenza di un folto gruppo di persone provenienti dalla Parrocchia di S.Maria dell’Agnena in Vitulazio, giunti ad Ischia per incontrare mons.

Lagnese e trascorrere una piacevole giornata sulla nostra isola.

Particolarmente intensa è stata la Parola di Dio che ha avuto come tema principale quello della correzione fraterna. Mons. Lagnese ha colto come sempre le sfumature piĂš belle di questa Parola per ridonarle e porle all’attenzione di tutti: “Quando il peccato entrò nel cuore dell’uomo, gli uomini incominciarono a non volersi piĂš bene tra loroâ€?

E’ sempre cosÏ: piÚ ci allontaniamo da Dio e piÚ ci allontaniamo tra noi.

GesÚ nel Vangelo sembra dirci proprio questo, quando afferma che chi lo segue è chiamato a

vivere il suo rapporto con gli altri come in una famiglia nella quale le cose si dicono, nella quale ci si aiuta, ci si corregge, si fanno vedere le cose, perchÊ non sempre coprire è cosa buona. Se io so che mio fratello sta sbagliando devo fare qualcosa: certo non andrò spiattellando i suoi peccati e le sue miserie, i suoi errori a destra e a manca ma mi preoccuperò.

E come si fa? Innanzitutto non dimenticando che l’altro è un tuo fratello, fosse anche il tuo peggior nemico! “Se il tuo fratello commette una colpa‌â€?: ogni membro della comunità è tuo fratello!

Nella ComunitĂ ci si sorregge a vicenda, ci si corregge e si sperimenta quell’Amore che è servizio all’altro, per cui io ti dico le cose ma te le dico con Amore, per Amore, nell’Amore! “Ammoniscilo tra te e lui soloâ€? come prima cosa, perchĂŠ l’obiettivo non è quello di offenderlo e di umiliarlo, ma di aiutarlo e incoraggiarlo e sostenerlo.

Infatti GesĂš dice: “se ti ascolterĂ avrai guadagnato tuo fratelloâ€?; l’obiettivo è di guadagnare il fratello e portarlo a Cristo; e tu che fai per lui?

Lo uccidi con la tua omertĂ , con la tua indifferenza? O con la tua ipocrisia semmai parlando alle spalle? Si chiacchiera e si parla sempre degli altri e quasi sempre quando sono assenti!

Come sarebbe bello se riuscissimo a vivere un po’ questo insegnamento di GesÚ, che ci dice come ad Ezechiele: io ti domanderò conto di mio fratello!

Questo vale per tutti ma tanto piĂš per chi ha un ruolo nella famiglia e nella Chiesa; un papĂ $

% non li vorrebbero bene.

E ancora nella Chiesa: immaginate se il Vescovo dicesse: volete fare cosÏ? Va bene. Volete fare in quest’altro modo? Va bene. Va sempre bene. PerchÊ cosÏ semmai tutti gli dicono bravo, tutti gli battono le mani, tutti gli dicono: ci fa piacere che stai qui! Se invece il Vescovo dicesse: questo non va bene, questo non si può fare, questa non è volontà di Dio, questo non piace a Dio, forse allora il Vescovo collezionerebbe tante antipatie, ma non importa! Forse si farebbe tanti nemici, ma non importa!

Il Vescovo deve essere come una sentinella per il suo popolo8

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che vigilaâ&#x20AC;?. Allora anche voi siete Vescovi delle vostre famiglie, della vostra casa, dei vostri amici, delle persone vicine a voi.

Se noi vivremo cosĂŹ GesĂš ci promette che sperimenteremo la Sua presenza tra noi!

E con GesĂš tutto diventa meno faticoso e tu sperimenti che non sei mai solo!

13 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it

SEGUIAMO FRANCESCO

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ÂŤLa famiglia insegna a condividereÂť La madre Chiesa ci insegna a dare da mangiare e da bere a chi ha fame e sete, a vestire chi è nudo. E come lo fa? Lo fa con lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di tanti santi e sante che hanno fatto questo in modo esemplare; ma lo fa anche con lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di tantissimi papĂ e mamme, che insegnano ai loro ďŹ gli che ciò che avanza a noi è per chi manca del necessario.

A

llâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale in Piazza San Pietro di mercoledĂŹ 10 settembre, il Papa ha proseA cura della guito la sua catechesi sulla Redazione Chiesa che è madre. â&#x20AC;&#x153;La volta scorsa â&#x20AC;&#x201C; ha detto - abbiamo sottolineato come la Chiesa ci fa crescere e, con la luce e la forza della Parola di Dio, ci indica la strada della salvezza, e ci difende dal male. Oggi vorrei sottolineare un aspetto particolare di questa azione educativa della nostra madre Chiesa, cioè come essa ci insegna le opere di misericordiaâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Un buon educatore â&#x20AC;&#x201C; ha detto - punta allâ&#x20AC;&#x2122;essenziale. Non si perde nei dettagli, ma vuole trasmettere ciò che

$6 glio o lâ&#x20AC;&#x2122;allievo trovi il senso e la gioia di vivere. Eâ&#x20AC;&#x2122; la veritĂ . E lâ&#x20AC;&#x2122;essenziale, secondo il Vangelo, è la misericordia.

Lâ&#x20AC;&#x2122;essenziale del Vangelo è la misericordia. Dio ha inviato suo Figlio, Dio si è fatto uomo per salvarci, cioè per darci la sua misericordia. Lo dice chiaramente GesĂš, riassumendo il suo insegnamento per i discepoli: ÂŤSiate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordiosoÂť. Può esistere un cristiano che non sia misericordioso? No. Il cristiano necessariamente deve essere misericordioso, perchĂŠ questo è il centro del Vangelo.

E fedele a questo insegnamento, la Chiesa non

= $

% > @ te misericordiosiÂť, come lo è il Padre, e come lo è stato GesĂš. Misericordiaâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;E allora la Chiesa si comporta come GesĂš.

Non fa lezioni teoriche sullâ&#x20AC;&#x2122;amore, sulla miseri " H

una via di saggezzaâ&#x20AC;Ś. Certo, il Cristianesimo è anche tutto questo, ma per conseguenza, di J " K #$ W * % con lâ&#x20AC;&#x2122;esempio, e le parole servono ad illuminare %

% " K #$ insegna a dare da mangiare e da bere a chi ha fame e sete, a vestire chi è nudo. E come lo fa? Lo fa con lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di tanti santi e sante che hanno fatto questo in modo esemplare; ma lo fa anche con lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di tantissimi papĂ e $ %

% $ = $ avanza a noi è per chi manca del necessario. Eâ&#x20AC;&#x2122; importante sapere questo. Nelle famiglie cri-

stiane piĂš semplici è sempre stata sacra la regola dellâ&#x20AC;&#x2122;ospitalitĂ : non manca mai un piatto e un letto per chi ne ha bisognoâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Una volta una mamma mi raccontava, nellâ&#x20AC;&#x2122;altra diocesi, che voleva insegnare questo ai

%

giare a chi ha fame. Ne aveva tre. E un giorno a pranzo - il papĂ era fuori, al lavoro, era lei

%

Y Z [ *

- bussano alla porta e câ&#x20AC;&#x2122;era un signore che chiedeva da mangiare,

gnoâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;La madre Chiesa insegna a stare vicino a chi è malato. Quanti santi e sante hanno servito GesĂš in questo modo! E quanti semplici uomini e donne, ogni giorno, mettono in pratica questâ&#x20AC;&#x2122;opera di misericordia in una stanza di ospedale, o in una casa di riposo, o nella propria casa, assistendo una persona malata. La madre Chiesa insegna a stare vicino a chi è in carcereâ&#x20AC;?.

nisce in carcere. Lo ha detto Papa Francesco spiegando, nel corso dellâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale, il dettame evangelico di visitare i carcerati. â&#x20AC;&#x153;La madre Chiesa insegna a stare vicino a chi è in carcereâ&#x20AC;?, ha detto Jorge Mario Bergoglio, che ha dedicato la catechesi alla misericordia insegnata dalla Chiesa. â&#x20AC;&#x153;Ma padre, è gente pericoloso, è gente cattiva...â&#x20AC;?, è lâ&#x20AC;&#x2122;obiezione di un fedele immaginata dal Papa: â&#x20AC;&#x153;Ma ognuno di noi - ha proseguito

%

a questa obiezione - è capace di fare lo stesso che ha fatto quellâ&#x20AC;&#x2122;uomo o quella donna che sta in carcere! Tutti abbiamo la capacitĂ di peccare, di sbagliare: lui non è piĂš cattivo di te o di me. La misericordia di madre Chiee la mamma ha detto: â&#x20AC;&#x2DC;Ma, aspetta sa supera ogni muro, ogni barriera, e ti

" 5 $ % > \] porta a cercare sempre il volto dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo, delcâ&#x20AC;&#x2122;è un signore lĂŹ che chiede da mangiare, cosa la persona. Ed è la misericordia che cambia il facciamo?â&#x20AC;&#x2122;- â&#x20AC;&#x2DC;Gli diamo, mamma, gli diamo!â&#x20AC;&#x2122;. cuore e la vita, che può rigenerare una persona Ognuno aveva sul piatto una bistecca con le e permetterle di inserirsi in modo nuovo nella patate fritte: â&#x20AC;&#x2DC;Gli diamo, gli diamo!â&#x20AC;&#x2122; â&#x20AC;&#x201C; â&#x20AC;&#x2DC;Benis- societĂ â&#x20AC;?. simo, prendiamo la metĂ di ciascuno di voi, e â&#x20AC;&#x153;Stringere la mano a chi sta per lasciare gli diamo la metĂ della bistecca di ognuno di questo mondo. La Misericordia dĂ la pace a voiâ&#x20AC;&#x2122;- â&#x20AC;&#x2DC;Ah, no, mamma, cosĂŹ non va la cosa!â&#x20AC;&#x2122; â&#x20AC;&#x201C; â&#x20AC;&#x2DC;Eâ&#x20AC;&#x2122; chi parte e a chi restaâ&#x20AC;?. Ă&#x2C6; un suggerimento di cosĂŹ, tu devi dare dal tuoâ&#x20AC;&#x2122;. E cosĂŹ questa mam- Papa Francesco per â&#x20AC;&#x153;aiutare la gente a morire $ % % % bene, in paceâ&#x20AC;?. Ai fedeli presenti allâ&#x20AC;&#x2122;Udienza W _ $

dre Teresa che â&#x20AC;&#x153;raccoglieva per le strade perâ&#x20AC;&#x153;La Chiesa affronta lâ&#x20AC;&#x2122;odio con sone alle quali i topi cominciavano a mangiare il corpo e li portava a casa sua per assisterli e far lâ&#x20AC;&#x2122;amore, sconďŹ gge la violenza con il sĂŹ poi morissero puliti e sereni. E qualcuno le perdono, risponde alle armi con la diceva â&#x20AC;&#x2DC;Madre questo è perdere tempoâ&#x20AC;?.

La Chiesa - ha detto il Papa nel preghieraâ&#x20AC;? legrini di lingua araba - affronta lâ&#x20AC;&#x2122;odio con

%% &

proprio. Questo è un bellâ&#x20AC;&#x2122;esempio che mi ha risponde alle armi con la preghiera. Il Signore aiutato tanto. â&#x20AC;&#x2DC;Ma, non mi avanza nienteâ&#x20AC;&#x2122; â&#x20AC;&#x201C; â&#x20AC;&#x2DC;Ma, ricompensi la vostra fedeltĂ , vi infonda coragdaâ&#x20AC;&#x2122; del tuo!â&#x20AC;&#x2122;. CosĂŹ ci insegna la madre Chiesa. gio nella lotta contro le forze del maligno e apra E voi tante mamme che siete qui sapete cosa gli occhi a coloro che sono accecati dal male,

% % $6 $6

loro condividano le loro cose con chi ha biso- pentano degli errori commessiâ&#x20AC;?.

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16 agosto 2014 www.chiesaischia.it

SOCIETĂ&#x20AC;

Registro delle unioni civili al Comune di Ischia?

Ecco perchĂŠ diciamo: no, grazie! n questi giorni suscita forte preoccupazione, da cittadini e da cattolici, la decisione che il Comune di Ischia A cura di ha maturato, di inserire Don Carlo nellâ&#x20AC;&#x2122;ordine del giorno del Candido prossimo Consiglio Comunale, lâ&#x20AC;&#x2122;approvazione del regolamento comunale per lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione del registro delle unioni civili.

La proposta, avanzata da alcuni consiglieri di maggioranza, sulla carta, intenderebbe tutelare e sostenere le unioni civili, equiparandole alla famiglia fondata sul matrimonio per gli ambiti di competenza comunale.

Il Comune, tuttavia, con il pretesto di evitare ogni forma di discriminazione tra le famiglie fondate sul matrimonio e le unioni di fatto, con

* grande discriminazione, pensando di trattare in modo uguale situazioni differenti, come sono le unioni civili e il matrimonio.

Con lâ&#x20AC;&#x2122;eventuale varo della delibera, a essere discriminate saranno le famiglie. ' %

% _ `

tore del Cisf (Centro internazionale Studi famiglia) ha fatto presente che viene coinvolta ÂŤlâ&#x20AC;&#x2122;antropologia e lâ&#x20AC;&#x2122;ontologia stessa dellâ&#x20AC;&#x2122;essere umanoÂť, ricordando di non chiamarle ÂŤfamiglie di fatto, perchĂŠ quelle câ&#x20AC;&#x2122;erano giĂ : ora avremo coppie sposate (in comune o in chiesa), coppie di fatto (i conviventi) e coppie di registro, quelle che vogliono guidare lâ&#x20AC;&#x2122;auto ma non prendere la patente!Âť.

Essendoci 7

% 8, ha proseguito, 7

% " " !

vinto di no: maschio e femmina, un padre e una madre, sono categorie che non si buttano in un attimo, non

" " #

mentali dellâ&#x20AC;&#x2122;umanoÂť.

Anche tenendo in considerazione le coppie gay, ha ricordato che la famiglia non è solo il luogo degli affetti, ma si regge su un patto che garantisce davanti a

9 '

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nio è un istituto giuridico" 5 > occorre chiedersi

boli, prive di stabilitĂ e di tutele che invece il matrimo < "

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suno? Chi non vuole legami, basta che usufruisca delle leggi di diritto privato che giĂ ci sonoÂť. Il registro del-

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le unioni civili, invero, è uno strumento inutile e $

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tro, è stata evidenziata lo scorso anno (1° giugno 2013), anche da un quotidiano insospettabile come â&#x20AC;&#x153;La Repubblicaâ&#x20AC;?, che ha valutato un J

&

che hanno deciso di approvarlo, sia per lo scarso numero di iscrizioni e sia perchĂŠ, in molti casi, lâ&#x20AC;&#x2122;iscrizione in tali registri si è rivelata dannosa per la perdita di alcuni sussidi.

Su questa questione è intervenuta anche la psicologa Mariolina Ceriotti Migliarese, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, la quale ha affermato che le operazioni avanzate da alcuni comuni, per ultimo quello milanese, rientrano in >

% molto chiaro, in atto in modo sotterraneo, ovvero togliendo valore a quello che câ&#x20AC;&#x2122;è.

Sulla scena ci sono due culture, ÂŤuna cultura che vede il limite come un valore, e unâ&#x20AC;&#x2122;altra cultura opposta,

" "

%% che lâ&#x20AC;&#x2122;unione di un uomo e una donna è uguale a quella

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%%

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nella persona, lâ&#x20AC;&#x2122;aspetto davvero fondante del limite: chi

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â&#x20AC;&#x153;è maschio o femminaâ&#x20AC;?, perchĂŠ cosĂŹ ne conoscere lâ&#x20AC;&#x2122;identitĂ Âť. Secondo la neuropsichiatra, lâ&#x20AC;&#x2122;adozione di %

% w ÂŤprovocherĂ

" * " " bambino con due genitori maschi (o femmine)? Dipende: "

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8 Appare, dunque, alquanto discutibile e lontano da ogni minimo buon senso istituire un regi $ " Vogliamo ribadire con forza che il registro che il Consiglio comunale si appresterebbe even

> Ă&#x2C6; inutile: il registro delle unioni civili, invero,

$ % $6

rientra nellâ&#x20AC;&#x2122;autonomia regolamentare degli enti

&

to familiare. Tale registro, pertanto, come detto, ha unâ&#x20AC;&#x2122;esclusiva natura ideologica e simbolica. Ă&#x2C6;

$ #

za per creare un nuovo â&#x20AC;&#x153;statusâ&#x20AC;? personale dei loro cittadini, perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;art. 117 comma 2 lettera i) della Costituzione riserva esclusivamente alla %% < % x" 2 %

>

%% ai soggetti che lo compongono un nuovo status.

Non è prioritario: Non vi è alcuna esigenza e % &

&

di tale registro. Le esigenze e i bisogni dei nostri cittadini â&#x20AC;&#x201C; che sono in ginocchio per una crisi generalizzata, acuita da unâ&#x20AC;&#x2122;apatica amministra&

{

* importanti di un registro, che non darebbe sollievo ad alcuno, perchĂŠ inutile. Eâ&#x20AC;&#x2122; solo il caso di rilevare, a tal proposito, che nei Comuni in cui il registro è stato istituito â&#x20AC;&#x201C; proprio perchĂŠ non $ % $

lenza simbolica e ideologica â&#x20AC;&#x201C; le adesioni sono state nulle, o scarse, tanto è vero che alcuni Comuni hanno estinto tale strumento.

Le coppie di fatto, nel nostro or % %

% %%

parte dei diritti riconosciuti alle coppie coniugate e non hanno bisogno di un registro che

to irrilevante giuridicamente. Le persone che compongono le â&#x20AC;&#x153;coppie di fattoâ&#x20AC;? non possono godere, allo stato attuale della nostra legislazione, di istituti riservati ai coniugi come la quota di successione ereditaria legittima, la pensione reversibile, le agevolazioni lavorative previste dalla legge. Tuttavia i componenti delle coppie

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di fatto non hanno, a differenza dei coniugi, reciproci obblighi di coabitazione, fedeltĂ , mantenimento ed assistenza morale e materiale: un registro comunale non ha la competenza per, nĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo di estendere questi diritti e questi doveri alle coppie di fatto. Quale sarebbe dunque lâ&#x20AC;&#x2122;utilitĂ della sua istituzione? In che modo il registro è in grado di tutelare il convivente debole? Se lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo del Comune è estendere i propri servizi ai conviventi, va sottolineato che giĂ oggi i conviventi fruiscono di tutti i servizi erogati dallâ&#x20AC;&#x2122; Ente e non è necessario istituire un registro, semmai sarĂ necessario fornire servizi aggiuntivi a favore delle famiglie, che sono allo stremo per la crisi economica che pervade ogni ambito della vita sociale. Ă&#x2C6; dannoso: Lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione di tali registri potrebbe risolversi, illegittimamente, in una sottrazione ingiusta di diritti e di risorse alle famiglie fondate sul matrimonio, che, invero, offrono una base certa e sicura di stabilitĂ e coesione

$ non intendono assumersi alcun impegno e dovere davanti alla societĂ e allo Stato e che hanno nella loro precarietĂ la loro caratteristica principale.

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&& dunque, sul piano dei rapporti interni ai conviventi è priva di reali effetti, mentre sul piano dei rapporti con la civica amministrazione è iniqua e discriminatoria, poichÊ crea una categoria di formazioni sociali i cui componenti

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% | senza indicare alcun dovere corrispondente, disattendendo non solo lâ&#x20AC;&#x2122;art. 3 ma anche lâ&#x20AC;&#x2122;art. 2 della Costituzione che, nel riconoscere i â&#x20AC;&#x153;diritti inviolabili dellâ&#x20AC;&#x2122;uomoâ&#x20AC;?, richiede lâ&#x20AC;&#x2122; â&#x20AC;&#x153;adempimento dei doveri di solidarietĂ politica economica e socialeâ&#x20AC;?. La formazione di una coppia di fatto è frutto di libera scelta privata delle due persone che la compongono e non espressione di una loro condizione originaria e costitutiva dâ&#x20AC;&#x2122;inferioritĂ personale che richieda un intervento pubblico correttivo: è offensivo e ghettizzante dare ad intendere, a chi abbia scelto di non sposarsi, che è bene, quanto meno, lasciarsi â&#x20AC;&#x153;censireâ&#x20AC;? in un registro. Ă&#x2C6; ingiusto: perchĂŠ, illegittimamente e impropriamente, il Comune farebbe concorrere, nellâ&#x20AC;&#x2122;elargizione di diritti, da una parte, chi non vuole assumersi, pubblicamente, alcun dovere e impegno e dallâ&#x20AC;&#x2122;altra, chi, invece, sceglie di fondare la propria unione sul matrimonio, assumendo, cosĂŹ, davanti alla societĂ e allo Stato,

SOCIETĂ&#x20AC;

quei doveri e obblighi previsti dalla legge. Per giustizia, dunque, nessun diritto merita chi decide di non assumere alcun dovere. Se lo scopo del registro è superare una discriminazione esso, piuttosto, pare determinarla. Dâ&#x20AC;&#x2122;altra parte, è ammissibile che i Comuni neghino ai convi $

% riconosciuti ai conviventi registrati? Se lo scopo è quello di non discriminare situazioni identiche nella sostanza, che differenza può porsi tra due conviventi iscritti al registro e due conviventi non iscritti? Le persone sono obbligate a registrarsi come coppia, se non sono sposate ma solo coabitanti, per godere dei servizi del Comune? Ă&#x2C6; mezzo per un uso maldestro: Qualora il Comune, istituendo tale registro, illegittima

coppie iscritte, il risultato sarebbe quello di favorire un uso maldestro e improprio di tale

$ tuirebbero delle unioni di comodo.

â&#x20AC;&#x153;Il registro delle unioni civili è stato un ďŹ&#x201A;op in quei comuni italiani che hanno deciso di approvarlo, sia per lo scarso numero di iscrizioni e sia perchĂŠ, in molti casi, lâ&#x20AC;&#x2122;iscrizione in tali registri si è rivelata dannosa per la perdita di alcuni sussidiâ&#x20AC;?.

La Repubblica 01/06/2013

Ă&#x2C6; pericoloso: Il registro delle coppie di fatto, tra lâ&#x20AC;&#x2122;altro, accentua la tendenza, sempre piĂš aggressiva, che rende ogni ora piĂš liquidi, inconsistenti, relativi e privi di un autentico senso di responsabilitĂ i rapporti sociali e interpersonali, cosĂŹ minando profondamente la coesione sociale del nostro popolo.

Quale coppia sceglierĂ ancora di contrarre matrimonio e cosĂŹ formare una famiglia, se basterĂ iscriversi al registro comunale, che non richiede lâ&#x20AC;&#x2122;assunzione di alcun dovere, per ottenere dal Comune i medesimi diritti e vantaggi riservati oggi alle coppie coniugate?

Questi sono solo alcuni dei motivi per dire NO al registro delle unioni civili.

Al riguardo la giurista Anna Denovi, avvocato del Foro di Milano, presidente del Centro per

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la Riforma del diritto di famiglia, componente }

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dellâ&#x20AC;&#x2122;Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia e docente universitaria ha spiegato da parte sua che ÂŤsu temi tanto sensibili la societĂ non si soffer E '' G !

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Lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione del Comune a favore dellâ&#x20AC;&#x2122;istituzione di tale registro, appare come un diversivo strategico, volto a sviare lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione dei cittadini dai problemi strutturali che incombono sullâ&#x20AC;&#x2122;Ente Comunale.

Molti sono i cittadini di Ischia che hanno a cuore la famiglia fondata sul matrimonio, cosĂŹ come riconosciuta dallâ&#x20AC;&#x2122;art. 29 della nostra Costituzione e ritengono, pertanto, che questa non debba essere snaturata da mezzi ideologici, pretestuosi ed inopportuni, come il registro delle unioni civili, che il Comune di Ischia intende istituire.

Questi stessi cittadini, per difendere la famiglia, cosĂŹ come prevista dalla Costituzione, monitoreranno, attentamente, lâ&#x20AC;&#x2122;azione del Consiglio comunale e quella dei singoli consiglieri, per trarre le debite conseguenze a suo tempo; sapranno valutare, evidenziandone anche pubblicamente, chi si sarĂ battuto a favore del bene della famiglia e chi, invece, avrĂ stabilito i presupposti per il suo inevitabile depotenziamento.

Vorrei concludere ricordando che il matrimonio ci si realizza nellâ&#x20AC;&#x2122;alteritĂ vera, cioè nellâ&#x20AC;&#x2122;altro come diverso da me.

Qualcuno sostiene la necessitĂ di un registro per le unioni di fatto come garanzia per le coppie che non intendono vincolarsi tra loro con un matrimonio, ma che ne esigono gli stessi diritti.

La questione da porre alla base di questa discussione è: i diritti si fondano sui desideri? Se la risposta è sĂŹ, tutto è diritto, anche in assenza di qualsivoglia dovere. Se però i diritti sono legati alla reale e concreta natura dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo, le cose vanno in maniera molto diversa.

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CRONACA

CASO VILLA ORIZZONTE

Il comitato di cittadinanza attiva I

ncontriamo lâ&#x20AC;&#x2122;avv.

Tony Pantalone, rappresentante leIntervista di gale del comitato di Filomena cittadinanza attiva, Sogliuzzo al quale vogliamo chiedere notizie su quanto avvenuto in seguito alla costituzione ed alle azioni del comitato e â&#x20AC;&#x153;renderne ragioneâ&#x20AC;? a quanti hanno condiviso e sostenuto i diritti degli â&#x20AC;&#x153;ospiti â&#x20AC;&#x153;di Villa Orizzonte.

Può illustrarci brevemente come è nato il comitato e perchÊ?

Il â&#x20AC;&#x153;Comitato Spontaneo di Cittadinanza Attiva per lâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischiaâ&#x20AC;? nasce in occasione delle vicende,

note ormai a tutti (riportate, oltre che dalla stampa locale, anche da quella nazionale), del trasferimento degli utenti della S.I.R. di Villa Orizzonte presso lâ&#x20AC;&#x2122;ex Albergo Villa Stefania in Casamicciola Terme.

Tale trasferimento veniva operato, nello scorso mese di luglio, in una politica di accorpamento dei servizi socio-sanitari dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia in un polo, quello di Villa Stefania, a nostro avviso inadeguato, specie per ospitare persone affette da patologie psichiatriche. Non sto qui a dilungarmi sulla inadeguatezza di tale struttura: il discorso sarebbe troppo lungo. Come dicevo, proprio questa occasione ha consentito che tanti cittadini dellâ&#x20AC;&#x2122;isola

dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, della piĂš svariata estrazione sia politica che sociale, credenti e non credenti, discutessero della possibilitĂ di occuparsi attivamente di temi â&#x20AC;&#x153;caldiâ&#x20AC;? per la nostra isola, temi, cioè, che riguardano la collettivitĂ . Ci si è chiesti, allora, perchĂŠ non dedicare un poâ&#x20AC;&#x2122; del proprio tempo per esercitare quella â&#x20AC;&#x153;cittadinanza attivaâ&#x20AC;? di cui tanto si parla (ma che poco si attua â&#x20AC;Ś); ecco perchĂŠ, nella serata dellâ&#x20AC;&#x2122;8 luglio scorso, è nato il â&#x20AC;&#x153;Comitatoâ&#x20AC;?, (lo leggo dal

Â&#x201A; @ perseguire la tutela del bene comune e dei soggetti svantaggiati nel territorio dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia e, co

nellâ&#x20AC;&#x2122;interesse dellâ&#x20AC;&#x2122;intera popolazio-

ne isolana ed allo scopo di affrontare con spirito di collaborazione e di confronto le problematiche giĂ emerse e future sia per il periodo estivo che invernale. Esso ha origine dalla riconosciuta necessitĂ di creare un soggetto di riferimento popolare di tutta la comunitĂ in grado di raccogliere e fornire input (idee, suggerimenti, segnalazioni, proposte, etcâ&#x20AC;Ś) ai tanti enti incaricati della gestione dellâ&#x20AC;&#x2122;isola e per dare voce alle tante problematiche riscontrate negli ultimi anni sia per gli aspetti riguardanti la salvaguardia e la tutela dellâ&#x20AC;&#x2122;isola sia, soprattutto, per la vita dei tanti isolani che la abitano e in essa vivono, o che in essa tornano a villeggiare

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CRONACA

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Avv. Tony Pantalone

e di chiunque tenga realmente al

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â&#x20AC;&#x153;Comitatoâ&#x20AC;? cercheremo di occu

guimento del â&#x20AC;&#x153;bene comuneâ&#x20AC;?.

Quali sono stati gli interlocutori mancati per cui si è giunti ad adire le vie legali?

Proprio la sera dellâ&#x20AC;&#x2122;8 luglio câ&#x20AC;&#x2122;è stata

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cuore (e lo ha dimostrato concretamente) la sorte di questi soggetti %% $ $ Â&#x2021;

purtroppo poi accaduta) di essere sradicati dal territorio nel quale si erano cosĂŹ bene inseriti da ormai oltre diciotto anni. In occasione di

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per discutere della problematica.

Il 10 settembre câ&#x20AC;&#x2122;è stata la prima udienza davanti al giudice amministrativo, quale è, per sommi capi, il testo del ricorso?

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PARROCCHIE

Il coro del Cuotto compie 10 anni N A cura di Francesca Annunziata

el 2004 il parroco Don Pasquale Mattera chiese ad Annarita Trofa di organizzare un piccolo coro parrocchiale. Lei si adoperò e mise insieme un bel gruppo di bambine e ragazze di circa 10 anni o meno. Cominciarono a vedersi e incontrarsi per le prove di canto e poi di mese in mese nacque un vero rapporto di amicizia che =

* $ grazie alla collaborazione di altre % && * % Â&#x2C6; ] % Â&#x2C6; # ] tina Barbieri.

In questi dieci anni, oltre ai canti durante la Santa Messa, le ragazze hanno organizzato decine di concerti di Natale dedicati a Maria non solo al Cuotto ma anche in altre parrocchie. Inoltre nel tempo libero preparano piccolo lavoretti e gioiellini che vendono fuori la chiesa per comprare gli strumenti e per aiutare chi è meno fortunato.

Annarita dice:â&#x20AC;? La tenacia e la forza di volontĂ che ci hanno accompagnato in questo percorso erano fondamentali per far si che questo gruppo parrocchiale andasse avanti ma la cosa che non ci ha fatto mai arrendere è lâ&#x20AC;&#x2122;amore che abbiamo lâ&#x20AC;&#x2122;una per lâ&#x20AC;&#x2122;altra e

$ $ $ noi siamo ancora unite come 10 anni fa. Possiamo dire che ci piace mangiare insieme.. e ogni anno il giovedi santo e a settembre prima che inizi la scuola ci vediamo per trascorrere una giornata insieme. Certo ci vuole tanto impegno perchĂŠ abbiamo sempre punti di vista differenti ma lâ&#x20AC;&#x2122;importante è il risultato, lâ&#x20AC;&#x2122;amore tra noiâ&#x20AC;?.

Lâ&#x20AC;&#x2122;8 dicembre del 2011 è una data importante per il coro: sempre con la direzione di Annarita il

coro interpreta un musical dedicato a Maria che ha grande successo. Il musical descriveva lâ&#x20AC;&#x2122;annunciazione, la nascita, la vita

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arrivare sotto la croce e poi lâ&#x20AC;&#x2122;as & " ' protagonisti commentarono cosĂŹ: <5

gnativa, quella che ci siamo posti, di rappresentare la vita di Mariaâ&#x20AC;Ścâ&#x20AC;&#x2122;è voluto tanto impegno e tanta passione. Ma ognuno di voi si è messo in gioco, ha cercato di superare i suoi limiti, ha impiegato i suoi talentiâ&#x20AC;Ś Stavolta come non mai avete dato il massimo, dedicando ogni secondo libero alla perfetta riuscita di questo spettacolo..

Certo non è stato tutto facile, ci sono state incomprensioni e i momenti in cui avremmo voluto mollare tutto.. ma anche questi

velati una preziosa opportunitĂ per crescere insieme e consolida

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noi. Eâ&#x20AC;&#x2122; stato emozionante percorrere con voi la vita di Maria che ha amato, sofferto, vissuto come solo una donna sa fare, e nella sua storia ognuno di noi ha riscoperto un poâ&#x20AC;&#x2122; di sĂŠ.â&#x20AC;?

Un altro evento importante è sta

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vestiti da tutti i personaggi e le bambine dovevano risolvere gli indovinelli per arrivare alle varie tappe.

Nel 2012 per festeggiare i 18 anni di molte hanno organizzato di andare in crociera tutti insieme e anche questo momento è stato importante e a gennaio 2014 hanno festeggiato tutte insieme il decimo compleanno del coro!

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PARROCCHIE

SUCCHIVO festa alla NativitĂ di Maria SS.

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stato un lunedĂŹ dedicato alla Madonna quella dellâ&#x20AC;&#x2122;8 settemA cura di bre per la piccola Bianca Iacono frazione di Succhivo. La NativitĂ della Beata Vergine Maria è una festa liturgica della Chiesa cattolica che ricorda la nascita di Maria. Nella tradizione cattolica la festa è celebrata in tante localitĂ .

Nella tradizione agricola il ricordo della nascita di Maria coincide con il termine dellâ&#x20AC;&#x2122;estate e dei raccolti.

La Festa Patronale è tradizionalmente una festa sia religiosa che popolare ecco perchĂŠ è lâ&#x20AC;&#x2122;occasione per riunirsi al cospetto del Santo o della Santa che si festeggia, oltre ad essere momento per scendere in strada, socializzare, incontrare amici, fare nuove conoscenze, divertirsi e passeggiare in compagnia. Ed è con questo spirito che il comitato della piccola frazione di Succhivo si è impegnato alacremente, per preparare nei minimi particolari un rito che intreccia armoniosamente sacro e profano nel giorno della ricorrenza della nativitĂ di Maria Santissima. Dietro a questo avvenimento câ&#x20AC;&#x2122;è però un grande lavoro di organizzazione e impegno che ha coinvolto tutti: Pro Loco, Parrocchia, Comitato. Seppur si tratti di un piccolo borgo, i giovani e meno giovani del posto hanno dato vita ad una serie di eventi gradevoli che si sono susseguiti sia nei giorni precedenti allâ&#x20AC;&#x2122;8 settembre, sia nel giorno stesso. Le idee si sono trasformate in realtĂ e le proposte si sono concretizzate in momenti toccanti di profonda fede associati a momenti ludici, culturali, musicali, con

H della Beata Vergine Maria grazie allâ&#x20AC;&#x2122;impegno e allâ&#x20AC;&#x2122;unione di quanti si sono profusi nella realizzazione dellâ&#x20AC;&#x2122;evento. La Festa, questâ&#x20AC;&#x2122;anno, ha avuto un anteprima mercoledĂŹ 3

settembre con il concerto in chiesa, delle insegnanti M: Rosa Impagliazzo e M Bernardetta Esposito, giovedĂŹ 4 settembre la consueta

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% $ chivo dove è stata poi celebrata la S.Messa, annunziando la parola di Dio, Padre Luigi Rossi. Nei giorni a seguire si sono succeduti innumerevoli eventi, come lâ&#x20AC;&#x2122;inaugurazione

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bambini e, in chiusura del pre-festa, la sagra del fagotto per dare lâ&#x20AC;&#x2122;arri

giorno piĂš intenso il quale ha avuto un toccante momento di intensa devozione allorquando il Vescovo S.E. Pietro Lagnese insieme al Parroco Don Vincenzo Fiorentino, hanno celebrato la Messa nel piazzale antistante la chiesetta della Madonna. Grandi e piccini sono rimasti in religioso silenzio e accuratamente concentrati nellâ&#x20AC;&#x2122;ascoltare gli argomenti dellâ&#x20AC;&#x2122;omelia: il progetto che Dio ha per ognuno di noi e il motivo per cui Maria SS è stata la prescelta come Madre di Dio e di tutti gli uomini, il piĂš grande dono che Dio ha fatto allâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ . Al termine della S. Messa, il Vescovo ha simpaticamente offerto i dolcetti preparati dai fedeli del posto. Come di consueto, la sera si è svolta la processione per le strade del borgo

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cittĂ di Panzaâ&#x20AC;? e non è mancato lo spettacolo serale con il gruppo M. Barka Ben Taleb in Napoli Arabian Style, nonchĂŠ i fuochi pirotecnici a conclusione. Partecipazione, entusiasmo, ottimismo sono stati le credenziali per unâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione semplice ma straordinaria che ha di fatto rilanciato la convinzione in molti che non occorrono forse investimenti eccessivi o nomi altisonanti per far si che un programma risulti veramente gradito.

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160 ANNI del Porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia Dal 14 al 17 settembre le celebrazioni.

Un progetto che fa bene alla storia ed al turismo.

La festa del porto borbonico ogni dieci anni.

Richiamato il comitato organizzatore del 2004 con i suoi esponenti di punta Franco Napoleone, Anna Dâ&#x20AC;&#x2122;Amico e Giovannino Di Meglio lâ&#x20AC;&#x2122;impegno del sindaco dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia Giosi Ferrandino e dellâ&#x20AC;&#x2122;assessore alla cultura ed al turismo Isidoro Di Meglio

Foto del 150 anniversario del porto 17 settembre 2004 Archivio Lubrano - ischia mondo

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iĂ da subito, ossia dal 14 settembre la nuova a cura di programmazioAntonio Lubrano ne ricca ed articolata, prende il via per celebrare in continuitĂ i 160 anni che ci separano da quella storica data che vide trasformato lâ&#x20AC;&#x2122;antico lago di Villa Bagni ai piedi della Casina Reale, in porto per le future generazioni, perchĂŠ cosĂŹ credeva il Borbone. Ad organizzarla è stato chiamato il Comitato del 2004, Sono passati dieci anni dalle ultime celebrazioni relative al 150esimo anniversario del Porto di Ischia vissute in pompa magna con il coinvolgimento di tutti e sei i Comuni dellâ&#x20AC;&#x2122;isola e le rispettive popolazioni. Fu una festa grande quella del settembre del 2004, indimenticabile, assai piĂš grande di quella del primo centenario del 1954, che pure lasciò il segno con documenti scritti e dâ&#x20AC;&#x2122;immagine. Oggi, lâ&#x20AC;&#x2122;assessore alla Cultura del Comune dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia Isidoro Di Meglio, interpretando anche il pensiero favorevole del Sindaco Giosi Ferrandino, dellâ&#x20AC;&#x2122;amministrazione comunale tutta e di quanti altri lo stanno af

straordinario successo che riportò la manifestazione, ha pensato bene che essa potesse essere riproposta, in occasione del decennale, e per il futuro addirittura ogni dieci anni, per conferire allâ&#x20AC;&#x2122;evento una conti $ % zioni contemporanee, a tempi piĂš ravvicinati. Quindi, meglio le scadenze decennali piuttosto che quelle centenarie e cinquantenarie che potranno essere godute soltanto dai posteri, nella impercettibile lontananza dei tempi. 50 e 100 anni, sono troppi per rivivere la rievocazione di un evento storico come quello dellâ&#x20AC;&#x2122;inaugurazione dellâ&#x20AC;&#x2122;apertura dellâ&#x20AC;&#x2122;antico lago trasformato in ciò che divenne da subito il Porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia. Nei nuovi festeggiamenti, un ruolo determinante lâ&#x20AC;&#x2122;avranno le

Associazioni Pro San Alessandro e Villa Bagni che da Comitato organizzatore supporterĂ lâ&#x20AC;&#x2122;Ente ispiratore, il Comune dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, con propri

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zione storica della programmata Passeggiata del Re Ferdinando con la Corte per il corso principale di Ischia, accompagnati dai Fucilieri borbonici e dalla banda borbonica della Fanfara dei Vigili del Fuoco di Napoli. Un mandato di piena collaborazione piĂš che naturale e preziosa, quella degli organizzatori dellâ&#x20AC;&#x2122;importante parata storica in costume dâ&#x20AC;&#x2122;epoca di San Alessandro che si presenta con le forti credenziali dellâ&#x20AC;&#x2122;enorme successo riscosso Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2039;[" '

trasformazione dellâ&#x20AC;&#x2122;antico lago in moderno porto, fu unâ&#x20AC;&#x2122;opera mirabile e di grande intuizione commerciale e di sviluppo sociale voluta a quel tempo, da Re Ferdinando II di Borbone che si impegnò personalmente a che i lavori potessero iniziare con celeritĂ e portati a compimento nel piĂš breve tempo possibile. Infatti il 17 settembre di quel lontano 1854 il nuovo Porto di Ischia fu viva realtĂ . E con esso anche il monumentale Tempio annesso, lâ&#x20AC;&#x2122;attuale Chiesa di Portosalvo, che a distanza di soli otto giorni vide gettate le sue fondamenta per svettare poco dopo sulla riva del Porto quale straordinario esempio di benenevolenza reale del Borbone amico e benefattore della nostra isola. Le cronache del tempo cosĂŹ descrivono lo storico evento dellâ&#x20AC;&#x2122;apertura de Porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia: â&#x20AC;&#x153;Nel dĂŹ 17 settembre 1854, alle ore 5 pomeridiane, il porto veniva inaugurato alla presenza della Corte, isolata in una pagoda posta su di una collina a nord dellâ&#x20AC;&#x2122;entrata di esso.

Tutti i legni di qualunque fossero tonnellaggio furono obbligati di venire a prendere parte alla regata.

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giorno appresso 18 settembre 1854 num. 203, descriveva la cerimonia cosĂŹ â&#x20AC;&#x201C; â&#x20AC;&#x153;Circa dugento legni pavesati a festa fra il rimbombo di artiglierie ed i concerti di bande musicali

entravano nel porto novello, e vi facevano varie evoluzioni. Unâ&#x20AC;&#x2122;immensa calca di spettatori era radunata sulla riva del porto. Il Re colla sua real famiglia, che da vari mesi soggiornava in Ischia godevano di sĂŹ delizioso spettacolo, da un loggiato a bella posta costruito su dâ&#x20AC;&#x2122;una collina a ponente dellâ&#x20AC;&#x2122;entrata del porto. Precedea la Lancia del particolar servizio del Re, comandata dal capitano Criscuolo, che da marangone, sommozzatore di Santa Lucia, era divenuto capitano della Lancia particolare di Ferdinando II. Seguivano le altre lance di parti & 8

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lâ&#x20AC;&#x2122;Antelope, la Cristina; poi i legni della Marina Mercantile dellâ&#x20AC;&#x2122;isola, principiando dalle paranzelle, terminando ai minuti gozzi da pescaâ&#x20AC;?.

Questa preziosa descrizione dâ&#x20AC;&#x2122;epoca offre lâ&#x20AC;&#x2122;idea di come il popolo isclano di metĂ ottocento visse lâ&#x20AC;&#x2122;avvenimento, anche se lâ&#x20AC;&#x2122;autoritĂ amministrativa locale (Sindaco e Giunta) disertò per protesta la cerimonia, perchĂŠ riteneva (a torto) che lâ&#x20AC;&#x2122;apertura del vecchio lago trasformato in porto arrecasse grave danno alla comunitĂ e ai pescatori che vi pescavano. Dieci anni fa le celebrazioni per il 150esimo anniversario dellâ&#x20AC;&#x2122;apertura del porto borbonico, mobilitarono un paese. Oggi, chi ha superato la qua Â&#x2021; per dire) altri 50 anni per rivivere lâ&#x20AC;&#x2122;evento piĂš importante degli ultimi due secoli della storia dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, anche perchĂŠ gli ischitani fortunati ad essere presenti e godersi la festa sarebbe soltanto iâ&#x20AC;Ś neonati di oggi. Ecco perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;idea dellâ&#x20AC;&#x2122;assessore Isidoro di Meglio, esternata nella scorsa primavera è stata subito accettata e sostenuta. Festeggiare ogni dieci anni una ricorrenza di cosĂŹ grande valenza storica e sociale oltre che turistica e culturale, rivaluta lâ&#x20AC;&#x2122;alto grado di civiltĂ di un popolo, quello isclano che fa della storia e delle tradizioni della sua terra, lâ&#x20AC;&#x2122;arma vincente di tutte le sue battaglie.

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Gli ischitani devono ringraziare la regina

â&#x20AC;&#x153;Tetellaâ&#x20AC;? li storici hanno dato poca importanza allâ&#x20AC;&#x2122;aneddotica che si nasconde dietro alla manifesta volontĂ di Re FerdinanD FXUD GL do di Borbone di valorizzare la sua Michele Lubrano isola preferita con opere pubbliche epocali. Di episodi curiosi ve ne sono stati tanti, peraltro riportati anche dalle cronache del tempo.

Quello relativo al porto, è uno dei piÚ % $6 ( %

pera pubblica che ha fatto le fortune dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia. Ci riferiamo al porto. Infatti, 160 anni fa, Re Ferdinando II di Borbone per raggiungere piĂš agevolmente la su Casina Reale (lâ&#x20AC;&#x2122;attuale Palazzo Reale) pensò che quel lago che sottostava alla sua dimora potesse essere in pratica trasformato in porto. La qual cosa sarebbe stata utile anche per la sua consorte, la Regina â&#x20AC;&#x153;Tetellaâ&#x20AC;? che non sopportava lâ&#x20AC;&#x2122;avventuroso sbarco ad Ischia Ponte ed il conseguente scomodo viaggio in car && 9 ` % " Ma Ferdinando con questa sua interessante intuizione pensò anche allâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia ed alla sua gente che con un porto in dotazione si sarebbe inevitabilmente sviluppata.

CosĂŹ senza pensarci su due volte ne parla con la regina, la quale accoglie lâ&#x20AC;&#x2122;idea con enorme sollievo e gli mostra molta gratitudine.

Re Ferdinando avvia subito i lavori, però, contro il parere dellâ&#x20AC;&#x2122;Amministrazione Comunale locale che diserterĂ anche la solenne cerimonia dâ&#x20AC;&#x2122;apertura del porto avvenu Y Z[ $6 $ iniziativa reale, non solo privava i pescatori del luogo di usufruire del lago come era sempre stato, ma che lo stesso, trasformato in porto, non avrebbe prodotto nessun

" Un errore di valutazione enorme, che la storia futura dellâ&#x20AC;&#x2122;isola ha poi ampiamente dimostrato. Infatti oggi, fra il passato ed il presente câ&#x20AC;&#x2122;è un abisso. Ă&#x2C6; tanta la differenza che ci si perde nella valutazione degli eventi. Lâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia deve tutto al Porto, voluto da Re Ferdinando, anche se mosso dalla volontĂ di compiacere la Regina Tetella che non ne poteva piĂš di raggiun% # Â&#x2C6; 9 ` % K %

quella via impervia e disagevole da Ischia Ponte (Borgo # Â&#x201A; 9 ` % " 2

Â&#x2013; % ( e si è sviluppata la vita degli ischitani, trasformati nel volgere di pochi decenni, da semplici pescatori e contadini, in professionisti di valore ed industriali di successo.

Tutto ciò che tappezza lâ&#x20AC;&#x2122;isola, dal Castello a S. Angelo, fra alberghi, ville, parchi termali, rete stradale e quantâ&#x20AC;&#x2122;altro esiste per dare la percezione di un disteso territorio sviluppato e popolato, lo dobbiamo al porto borbonico, quel porto che oggi affollato di mega-traghetti, moderni w $ Â&#x2013;

%

sullâ&#x20AC;&#x2122;isola, milioni di turisti che alla partenza, portano con sè il ricordo di un soggiorno indimenticabile.

G

Programma delle Celebrazioni dei 160 anni del porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia dal 14 al 17 settembre - PORTO Dâ&#x20AC;&#x2122;ISCHIA DOMENICA 14 SETTEMBRE PALAZZO REALE Ore 18.00 ĂŽ $SHUWXUD PRVWUD PXOWLPHGLDOH â&#x20AC;&#x153;Da Lago deâ&#x20AC;&#x2122; Bagni a Porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischiaâ&#x20AC;?

H PRVWUD â&#x20AC;&#x153;La Marineria tra il XVIII e il XIX secoloâ&#x20AC;? GRFXPHQWL GHOOç$UFKLYLR 6WRULFR GL 1DSROL D FXUD GHO prof. ing.

Aldo Aveta prof. arch. Alessandro Castagnaro arch. Aldo Imer ing.

Marcello Mosca prof. dott.ssa Gina Ascione dott.ssa Imma Ascione ĂŽ $SHUWXUD PRVWUD â&#x20AC;&#x153;Il Porto Borbonico nei Pittori isolaniâ&#x20AC;? D FXUD GL Massimo Ielasi ĂŽ 9HUQLVVDJH H FRQYHJQR FRQ LQWHUYHQWR DXWRULW¢ FXUDWRUL GHOOH PRVWUH H SUHVLGHQWH Associazione Nazionale Neoborbonnici ĂŽ (VLEL]LRQH HVSRVLWLYD PXVLFDOH FDQRUD GHO PDHVWUR Nick Pantalone â&#x20AC;&#x153;Storia e aneddoti della canzone Napoletana dellâ&#x20AC;&#x2122;epocaâ&#x20AC;?

PIAZZA RE FERDINANDO (ex Antica Reggia) Ore 21.30 ĂŽ &RQFHUWR OLULFR â&#x20AC;&#x153;Il Porto Inâ&#x20AC;Ścantoâ&#x20AC;?

Tenore Francesco Malapena soprano Anna Caso DO SLDQRIRUWH m° Antonello Cascone DO YLROLQR H DO PDQGROLQR Matteo Masullo DO FRQWUDEEDVVR Gaetano Diodato.

LUNEDĂ&#x152; 15 SETTEMBRE SPAZIO APERTO â&#x20AC;&#x153;LE COQUILLEâ&#x20AC;?, Ore 17.30 ĂŽ &RQYHJQR VWXGL VXL %RUERQH â&#x20AC;&#x153;I Primati e le industrie nel Regno delle Due Sicilieâ&#x20AC;? D FXUD GHOOçAssociazione Nazionale Neoborbonici ANTICHE TERME COMUNALI Ore 19.30 ĂŽ $SHUWXUD PRVWUD â&#x20AC;&#x153;Il porto dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia negli artisti contemporaneiâ&#x20AC;? D FXUD GHJOL Amici dellâ&#x20AC;&#x2122;Arte Ischia RIVA DESTRA, PIAZZETTA CANTIERE Ore 20.30 ĂŽ 3LÂŞFH WHDWUDOH LQWHUSUHWDWD GD /HRQDUGR %LODUGL â&#x20AC;&#x153;Ferdinando II incontra Ischiaâ&#x20AC;?

Ore 21.00 ĂŽ 6SHWWDFROR GL 'DQ]D â&#x20AC;&#x153;Di mare e di luceâ&#x20AC;? D FXUD GHOOD Compagnia della Danza GL %DUEDUD &DVWDJOLXROR MARTEDĂ&#x152; 16 SETTEMBRE PALAZZO REALE Ore 9.45 ĂŽ &RQYHJQR GL VWXGL â&#x20AC;&#x153;160 anni: liâ&#x20AC;Ś

Porto bene?â&#x20AC;? FRQYHJQR VHPLQDULR GL ULÄ&#x2020; HVVLRQH VWRULFD HFRQRPLFD H WHFQLFD VXO 3RUWR Gç,VFKLD 1XRYH SURVSHWWLYH $ FXUD GHOOçOSIS ĂŽ $SHUWXUD FRQ LQWHUYHQWR DXWRULW¢ Ore 19.30 ĂŽ &RQFHUWR GHOOD Corale Buon Pastore â&#x20AC;&#x153;Note di Mare e di Cuoreâ&#x20AC;? D FXUD GHO maestro Manfra RIVA DESTRA PIAZZETTA CANTIERE Ore 21.00 ĂŽ 5DSSUHVHQWD]LRQH WHDWUDOH â&#x20AC;&#x153;Portoâ&#x20AC;Ś una Storiaâ&#x20AC;?, D FXUD GHOOçAssociazione Amici del Teatro Ischia.

MERCOLEDĂ&#x152; 17 SETTEMBRE PIAZZA RE FERDINANDO Ore 9.30 ĂŽ 5DGXQR FRQ $O]DEDQGLHUD Associazione Marinai dâ&#x20AC;&#x2122;Italia Gruppo Attilio Messina CHIESA DI SANTA MARIA DI PORTOSALVO Ore 11.00 ĂŽ 6DQWD 0HVVD FHOHEUDWD GDO Vescovo dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia Ore 12.00 ĂŽ &RQFHUWR â&#x20AC;&#x153;Geometrie Sacre di Luce Radenteâ&#x20AC;? D FXUD GHOOD Ischia In Itinere Cultura e Turismo Foundation BANCHINA OLIMPICA Ore 18.00 ĂŽ $UULYR GHO 5H )HUGLQDQGR LQ YDVFHOOR VSDUL GL FDQQRQH D VDOYH DFFRJOLHQ]D GHL VLQGDFL GHOOçLVROD SURVHJXLPHQWR LQ FDUUR]]D Ä&#x2026; QR D 3DOD]]R 5HDOH DA PALAZZO REALE A PIAZZETTA SAN GIROLAMO Ore 19.30 ĂŽ 5LHYRFD]LRQH VWRULFD GHOOD 3DVVHJJLDWD GHO 5H )HUGLQDQGR FRQ OD FRUWH SHU LO FRUVR SULQFLSDOH D FXUD GHOOçAssociazione ProSantâ&#x20AC;&#x2122;Alessandro H GHOOçAssociazione Villa Bagni DFFRPSDJQDWL GDL Fucilieri borbonici H GDOOD banda borbonica della Fanfara dei Vigili del Fuoco di Napoli PIAZZA RE FERDINANDO Ore 21.00 ĂŽ /D VWRULFD VSDJKHWWDWD RIIHUWD GD 5H )HUGLQDQGR GHJXVWD]LRQH GL SURGRWWL WLSLFL ORFDOL PORTO Dâ&#x20AC;&#x2122;ISCHIA Ore 23.00 ĂŽ 6SHWWDFROR GL IXRFKL SLURWHFQLFL QHO SRUWR FRQ VRWWRIRQGR PXVLFDOH

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ISCHIA IN 3P PAESI, PAESAGGI & PERSONE

PAESI & PAESAGGI:

Ischia il Cavone della Panzese oggi Via delle Vigne SECONDA PARTE arliamo adesso di alcune % te ad attivitĂ Rubrica di particolaAmbiente e Agricoltura a ri proprio cura dellâ&#x20AC;&#x2122;agronomo nel Cavone Francesco Mattera che, possiamo dire, in quellâ&#x20AC;&#x2122;epoca era la VIA DEL LATTE! Infatti câ&#x20AC;&#x2122;erano ben tre stalle: una di mucche da latte di Aniell(o) u vaccar(o), uomo alto e forte, con in testa sempre un berretto stile marinaro, dedito insieme alla sua famiglia allâ&#x20AC;&#x2122;allevamento di alcune mucche ed alla distribuzione del latte fresco a domicilio alle famiglie del Vuagn(o) (leggi: villa dei

P

Francesco Lauro il mitico pastore di capre di Ischia

Bagni, in pratica lâ&#x20AC;&#x2122;abitato di Ischia).

Aniello specialmente in primavera ed in estate si dedicava alla raccolta

di erbe spontanee ed a residui delle coltivazioni di carciofo ed altre piante buone per le mucche, dagli agricoltori della zona. Poi due stalle di capre, una condotta da Rafele

Â&#x2021; % Â&#x201A; con una mandria piĂš numerosa di Francisc(o) e Belardin(o). Il primo portava di primo pomeriggio le capre al pascolo sulla Fasolara, la Riserva Mazzella (ora parco delle Ginestre), lâ&#x20AC;&#x2122;attuale Bosco Dâ&#x20AC;&#x2122;argento, ecc. per ritornare al Cavone allâ&#x20AC;&#x2122;imbrunire. Qui giunto trovava una lunga mangiatoia allestita proprio al centro della strada da Belardino (Bernardino), con un pastone fumante di farinaccio con pezzi di

appetite dalle bestie. Spesso dal ritorno da pascolo, Francesco, sempre con animo gioioso e viso sorridente, portava dei caprettini in spalla nati durante il pascolo, con mamma capra che seguiva da tergo il suo pastore e padrone. La strada era sempre pulitissima perchĂŠ terminata la pastura e ricoverato il gregge nella stalla, Belardino ritirava la mangiatoia e ramazzava ben bene tutto il posto. Era, quel tratto, il piĂš pulito dellâ&#x20AC;&#x2122;intero Cavone!

La via del latte era frequentata in primavera da un volatile crepuscolare detto Ciatazzo , in italiano

Succiacapre, che si aggirava sul posto proprio perchÊ attirato dagli armenti e dal loro latte di cui la specie è ghiotta. Spesso, di ritorno dai campi, sul far della sera, incrociavo questo strano uccello intento a percorrere a volo basso il Cavone nei pressi delle tre stalle, procurandomi anche qualche spavento.

VITICOLTORI Dâ&#x20AC;&#x2122;ALTRI TEMPI VITICOLTORI Dâ&#x20AC;&#x2122;ARTE, I FRATELLI MAZZELLA Loro erano Vincenzo e Pietro Mazzella che abitavano nella prima casa che si incontrava a circa 250 metri dallâ&#x20AC;&#x2122;ingresso del Cavone, sul lato destro in salita. Avevano altri fratelli, ne ricordo due: â&#x20AC;&#x2DC;Ntunin(o) (Antonio) e Pascal(e) ( Pasquale ) che ho conosciuto direttamente, di altri eventuali non ho personalmente mai avuto conoscenza. I nostri due, celibi, vivevano insieme ad una loro sorella nubile, Maria, appena al di sopra delle stalle di cui ho riferito sopra. La nostra schiappa coltivata a vigneto (di proprietĂ della famiglia del rev. don Franceschino Albano di Ischia) era contigua alla loro e divisa da un sentiero a rittochino con una scaletta in pietra in corrispondenza di ogni terrazza. Erano grandi amici di mio padre. Io, ragazzino, non potevo che fare il confronto tra la nostra

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terra, ed ancor più quelle di altri, e quella di Vincenzo e Pietro. E ne rimanevo stupefatto ed ammirato!

Erano due coltivatori instancabili e appassionati, ma soprattutto erano, già all’epoca, viticoltori d’altri tempi, tranquilli e contenti della loro condizione. Il loro vigneto era bellissimo e perfetto: spalliere robuste e regolari armate di tutto punto con pali e traverse di castagno sapientemente combinati nel verticale e nell’orizzontale, senza sbavature, tanto da far esclamare a tante persone : ma questi usano piombo e livella! Le parracine erano un modello ineguagliato di perfezione: non una pietra fuori posto, ne spanciamenti, ne tratti crollati che non venissero riparati $

d’erba o una parietaria che non venisse sradicata appena visibile. Ed il suolo? Zappato a mano in autunno a taglia profonda , poi due - tre scorse ( sarchiature e zappettature leggere ) tra la primavera e l’estate . Ed il risultato era sempre lo stesso: un mare di terra lapillosa che sembrava una coperta stesa su un letto pronto ad accogliere le membra stanche di un esercito di persone. La perfezione si misurava sulle maren(e)), ovvero le capezzagne al colmo delle parracine: la terra sembrava stesa a mano, dritta, con pendenza regolare e senza tracimazioni . In quella perfezione si poteva notare un uccello, ma che dico, una lucertola o una biscia anche a cento metri di distanza, e così veder cadere una foglia per terra. La stessa cosa accadeva per la vigna: ceppi quasi del tutto eguali per sviluppo e conformazione. Potature equilibratissime, carichi d’uva sempre regolari negli anni. A luglio, dopo l’ultima scorsa del terreno, piantavano fuori alle maren(e) tanti corti pioli di canna a sostenere i tralci più bassi con pesanti grappoli di biancolella per evitare che toccassero terra. Tutti allineati e coperti, erano, perfezione nella perfezione, come un piccolo esercito di soldatini.

Due ricordi particolari mi legano a loro : a dodici anni, in vendemmia, volevo imitare i braccianti che trasportavano l’uva in cantina, insofferente a stare con donne ed anziani a tagliare l’uva. Mi era concesso, ma con un canestro di circa 5 kg. di uva in spalla. Volevo essere più veloce degli altri e giungere per primo in cantina. Mi permisero, i due fratelli, di tagliare per la loro proprietà e di vincere la mia scom-

messa con i braccianti. Il secondo: inizio di aprile del 1970, mio padre a letto con la bronchite non può portare a compimento la legatura del vigneto, già potato, sulla schiappa degli Albano. Vado, un giorno, per dare erba nel fosso dei conigli, e con mia grande sorpresa trovo tutto il vigneto sistemato e ben legato. Insieme ad altri volenterosi i due fratelli erano andati e fatto quello che mio padre non poteva fare. Una solidarietà ope-

Fratelli Mazzella

Vincenzo Mazzella

Pietro Mazzella

Fratelli Mazzella

rosa e spontanea che apparteneva al mondo contadino di un tempo, che sapeva intervenire laddove c’era necessità, senza che nulla fosse chiesto in cambio se non una stretta di mano e un grazie dato occhi negli occhi. Questi uomini buoni e generosi mi hanno insegnato il valore autentico dell’amicizia. Il mio pensiero grato e riconoscente va a loro ed a tutti quelli come loro che ho avuto la grande fortuna di incontrare nella mia vita.

Ci scusiamo con i lettori per aver inserito alcune foto non inerenti la prima parte dell’articolo dell’agronomo Francesco Mattera nel Kaire della settimana scorsa.

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A Sorgeto con la maschera di fango Se si conosce bene lâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia e si cercano itinerari alternativi, si può provare con le baie meno commerciali. i può optare per un itinerario diverso quale SorA cura del prog. geto che può esFrancesca sere raggiunto con Annunziata

Panza, localitĂ nel comune di Forio che dista dal porto circa quindici chilometri. Molti si meravigliano di questo nome â&#x20AC;&#x153;Panzaâ&#x20AC;? e si chiedono quale possibile motivazione abbia spinto gli isolani a denominare cosĂŹ questo posto. Ebbene tutto ha origine dalla famosa leggenda del gigante Tifeo che aveva la sua pancia allâ&#x20AC;&#x2122;altezza di questo paesino. Tornando a noi, Sorgeto è molto vicino a Panza ma per chi non è amante delle lunghe passeggiate si consiglia nuovamente il microtaxi. La strada che porta a Sorgeto è impervia ma vale la pena di percorrerla perchĂŠ ci si ritrova in

S

una bellissima baia racchiusa fra due promontori, uno dei quali è attualmente molto noto per alcuni scavi archeologici. Eâ&#x20AC;&#x2122; sorprendente che in questo luogo cosĂŹ selvaggio che sembra â&#x20AC;&#x153;vergineâ&#x20AC;?, ci siano le tracce di civiltĂ antiche: cosĂŹ miracolosamente la storia e la cultura si fondono in un unicum con lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente, lo spettacolare panorama, la variegata J

" ' sulla baia, il viaggio non è terminato perchĂŠ ci si trova a 250 scalini dal livello del mare: anche qui, bisogna superare lâ&#x20AC;&#x2122;ostacolo per poter giungere a destinazione. Sembra che la natura voglia proteggere questi luoghi, collocandoli lĂŹ dove lâ&#x20AC;&#x2122;uomo

>

= proprio per questo sono vergini, si sono auto-protetti e sembrano cosi incontaminati, puri. Dopo aver solcato i 250 scalini, ci si può accomo-

dare sulle rocce o noleggiare una

>

%

può fare il bagno nelle acque calde che sono gratuite e a disposizione di tutti. Eâ&#x20AC;&#x2122; proprio cosĂŹ, a Sorgeto, ci sono tante vasche con gradazioni diverse, delimitate da rocce, che liberamente e gratuitamente possono && Â&#x2018; ' &

= alla prima vasca sulla riva perchĂŠ la sua acqua è talmente bollente che ci si può ustionare. Lâ&#x20AC;&#x2122;ultima vasca, invece, è la piĂš vicina al freddo mare e capita che mentre sei immerso in queste acque calde, arrivano ondate fredde piacevolissime. Unâ&#x20AC;&#x2122;altra particolarissima esperienza è la maschera di fango al viso e ad altre parti del corpo se si desidera, per chiunque, anche il turista piĂš inesperto può realizzare da sĂŠ sfregando piĂš pietre adatte al fango, aiutandosi con lâ&#x20AC;&#x2122;acqua del mare. La maschera

cosĂŹ realizzata è piĂš naturale perchĂŠ composta da elementi sottratti alla natura e allo â&#x20AC;Ś. tempo utilizzati senza disperderne una proprietĂ " ) $ $ &

=

piccoli problemi di allergie cutanee. ' $ %

* de alcuni isolani e turisti continuano a bagnarsi nelle calde acque di Sorgeto. Sorgeto diventa cosĂŹ unâ&#x20AC;&#x2122;altra beauty-farm creata dalla natura stessa e presta ad accogliere qualsiasi cliente anche senza prenotazione! '

racchiude la baia di Sorgeto, ci sono anche insenature come la â&#x20AC;&#x153;Pelaraâ&#x20AC;? < x" ' $ casi, la natura ha voluto proteggersi: si pensa che per raggiungere la â&#x20AC;&#x153;Scannellaâ&#x20AC;? si devono scendere e poi risalire quasi il doppio degli scalini di Sorgeto.

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SACERDOTI

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Guadagnarsi il fratello 7 settembre 2004 â&#x20AC;&#x201C; 7 settembre 2014: la comunitĂ parrocchiale di S. Maria La Porta in festa per i 10 anni dellâ&#x20AC;&#x2122;ordinazione sacerdotale di don Luigi Trani.

D

omenica 7 settembre la comunitĂ parrocchiale A cura di di Piedimonte ha Vincenzo Agnese festeggiato il suo parroco don Luigi Trani. Infatti lo stesso giorno, ma di dieci anni fa, don Luigi veniva ordinato sacerdote dallâ&#x20AC;&#x2122;allora vescovo Mons. Filippo Strofaldi. E proprio il vescovo Filippo, insieme al papĂ di don Luigi, Michele e la sorella Mena, avranno sicuramente partecipato dal Cielo alla gioia dei familiari di don Luigi e di tutti i presenti che ha accompagnato la celebrazione (presieduta dallâ&#x20AC;&#x2122;attuale vescovo Mons. Pietro Lagnese) e al poi successivo momento di festa. Tutto per ringraziare Dio del dono fatto alla Chiesa, alla Diocesi e alla comunitĂ di Piedimonte: don Luigi. Il vescovo nellâ&#x20AC;&#x2122;omelia

ha spiegato come, anche in una pagina del Vangelo di Matteo che

sacerdoti, si possa prendere spunto da questa parola del Signore per comprendere uno dei tanti compiti di un prete. â&#x20AC;&#x153;Guadagnarsi il fratelloâ&#x20AC;?, a questo sono chiamati tra lâ&#x20AC;&#x2122;altro i presbiteri e quindi anche don Luigi, che in questi dieci anni ha sicuramente sperimentato que

che la vita terrena, come sempre,

" ] $ resta è lâ&#x20AC;&#x2122;amore, quello che ha potuto sperimentare anche lo stesso vescovo Pietro nelle varie occasioni che ha avuto incontrando la comunitĂ : Amore generato dalla presenza di GesĂš. Il 07 settembre 2004, don Luigi ha scelto di diventare una â&#x20AC;&#x153;sentinella di Dioâ&#x20AC;? seguendo lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di Maria e ispirandosi al

carisma di Chiara Lubich. A distanza di dieci anni da quel momento cosĂŹ emozionante, importante e pieno della gioia di aver detto â&#x20AC;&#x153;siâ&#x20AC;? alla chiamata del Signore, restano tra i ricordi tutte le esperienze belle e meno belle vissute a partire da quel giorno e in particolare da quel 18 settembre nel quale arrivò per la prima volta a Piedimonte, a pochi giorni dalla sua ordinazione.

Ora non resta che continuare a vivere lâ&#x20AC;&#x2122;attimo presente e augurare a don Luigi e a ciascuno di noi di continuare a vivere la Parola ogni giorno e soprattutto di riuscire quanto piĂš possibile a â&#x20AC;&#x153;guadagnare e custodire il nostro fratelloâ&#x20AC;?.

Come detto, dopo la Santa Messa, è seguito un momento di festa nella sala parrocchiale, dove tra le varie prelibatezze preparate dalla comunità , attraverso video e foto

si sono potuti rivivere momenti storici ed importanti, non solo della vita personale di d. Luigi ma anche e soprattutto dei bei ricordi vissuti insieme a tutta la comunitĂ .

E la comunitĂ di Piedimonte, non ha potuto far altro che ringraziare don Luigi e soprattutto augurargli di poter continuare a svolgere con

%

ad oggi, quel ruolo fondamentale che è delle sentinelle di Dio, guidando il gregge e provando a costruire il regno di Dio già quaggiÚ: a Piedimonte, ad Ischia e in tutto il mondo.

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16 agosto 2014 www.chiesaischia.it

IL CASO

Lâ&#x20AC;&#x2122;acqua è un bene di tutti

N A cura del Comitato Acqua Pubblica Napoli e Coordinamento Campano Gestione Pubblica Acqua

egli ultimi 15 anni in Italia è cresciuto un movimento, molto ampio e composito, nato dalla necessitĂ di salvaguardare lâ&#x20AC;&#x2122;acqua, bene essenziale per la vita minacciato sia dai cambiamenti climatici in atto, sia dalle conseguenti politiche di sfruttamento commerciale.

Il percorso del movimento italiano per lâ&#x20AC;&#x2122;acqua è stato estremamente articolato, poichĂŠ ha dovuto rispondere alle diverse condizioni

nelle quali la gestione delle risorse idriche viene declinata in tutta & $

cietĂ per azioni, consorzi, aziende speciali. Vi sono state campagne nazionali e campagne locali raccordate da un percorso unitario di scambio e di reciproco sostegno che vede coinvolti a diverso titolo e in diverse forme tutti i comitati, per lo piĂš spontanei ed autoconvocati, distribuiti sul territorio italiano. Uno strumento estremamente valido è stata la creazione del Forum Italiano dei Movimenti per lâ&#x20AC;&#x2122;Acqua, che ha risposto alla necessitĂ di affrontare unitariamente a livello nazionale ed internazionale vertenze che a prima vista potrebbero sembrare strettamente locali.

Nel luglio 2007 venne presentata una Proposta di Legge di iniziativa Popolare dal titolo â&#x20AC;&#x153;Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del Servizio Idricoâ&#x20AC;?. Nonostante il grande successo, la legge fu sottoscritta da piĂš di 400.000 cittadini, la risposta delle Istituzioni preposte fu un assordante silenzio.

Nel 2010 vennero quindi presentati due quesiti referendari che chiedevano lâ&#x20AC;&#x2122;abrogazione delle moda %

servizi pubblici locali di rilevanza economica e la parziale abrogazione della norma circa la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base allâ&#x20AC;&#x2122;adeguata remunerazione del capitale investito. Il 13 giugno 2011 i movimenti per lâ&#x20AC;&#x2122;acqua conseguirono una insperata vittoria di grande valore, riuscendo a raggiungere il quorum necessario alla validitĂ dei referendum con oltre il 54% dei votanti.

Anche in questo caso si è assistito però ad un sostanziale disconoscimento della volontà popolare

espressa da oltre 25 milioni di cittadini. Gli enti gestori hanno continuato ad applicare la remunerazione del capitale investito soppressa dal secondo quesito referendari, ed i movimenti per lâ&#x20AC;&#x2122;acqua hanno lanciato una campagna di Obbedienza Civile tuttora in essere.

Nel 2014 è stata anche presentata allâ&#x20AC;&#x2122;Unione Europea, per la prima volta nella storia, una Proposta di Legge Popolare Europea (ICE) che chiede un provvedimento legislativo volto ad escludere lâ&#x20AC;&#x2122;acqua e i servizi igienici dalle â&#x20AC;&#x153;norme del mercato internoâ&#x20AC;? e dalla liberaliz& & "Â&#x2122;

cittadini di sette paesi appartenenti alla UE. I comitati campani, oltre ad essere presenti nellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ nazionale

le vertenze internazionali, in particolar modo quelle sudamericane grazie soprattutto al dialogo con monsignor Luis Infanti de la Mora, hanno poi portato avanti un proprio percorso. Eâ&#x20AC;&#x2122; stato padre Alex Zanotelli ad animare la campagna per il ritiro della delibera di privatizzazione dellâ&#x20AC;&#x2122;acqua approvata dalla Regione Campania nel 2004. Nel 2006 si è giunti alla prima grande vittoria dei cittadini, cui è seguita nel 2013 la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato del Comune di Napoli grazie alla creazione dellâ&#x20AC;&#x2122;azienda speciale Acqua Bene Comune. Anche in questo caso si tratta di un evento unico in Italia, la dimostrazione che è possibile cambiare scelte che sembrano non solo giĂ prese, ma anche inamovibili perchĂŠ sostenute da poteri economici e politici lontanissimi dagli interessi reali dei cittadini e della difesa dellâ&#x20AC;&#x2122;ambiente.

16 agosto 2014 www.chiesaischia.it

ECCLESIA

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Il matrimonio sacramento di unione nella potenza dello Spirito Santo

LA NOSTRA MADRE CHIESA

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urante la catechesi del 3 settembre 2014 Papa Francesco ci ha a cura di parlato della Chiesa Ordine che è madre, nostra Francescano madre, in quanto ci ha Secolare di Forio partorito con il Battesimo e ci fa crescere indicandoci il cammino da seguire per la nostra salvezza.

La Chiesa, come buona madre, non solo

% % $ la propria funzione materna si estende a tutta la vita del cristiano con caratteristiche che mutano nel corso del tempo, senza mai interrompersi, come accade ai buoni padri e alle buone madri sulla terra. Afferma un Padre della Chiesa del XII secolo (Isaac della Stella): ÂŤMaria e la Chiesa sono entrambe Vergini e Madri.

Entrambe concepiscono di Spirito Santo, senza concupiscenza, e senza macchia

% _ " K $ generato senza peccato la Testa per il Corpo; lâ&#x20AC;&#x2122;altra genera il Corpo per la Testa mediante la remissione dei peccati. Entrambe sono Madre di Cristo, ma lâ&#x20AC;&#x2122;una non dĂ senza lâ&#x20AC;&#x2122;altra il Cristo totaleÂť.Ecco perchĂŠ, egli conclude, possiamo applicare alla Chiesa tutto quello che la Scrittura afferma per Maria, e viceversa. La prima considerazione che dobbiamo fare è quella che riguarda noi stessi: la Chiesa è mia -nostra Madre, ci ha generati e continua a custodirci. Ad essa, in quanto espressione della cura paterna - materna di Dio, va tutta la nostra gratitudine.

Solo cosĂŹ, vivendo questa grata riconoscenza, sapremo a nostra volta diventare strumento della feconda maternitĂ della Chiesa. Solo riconoscendo di essere sta % % & %

dallâ&#x20AC;&#x2122;azione dello Spirito Santo, sapremo tutti diventare cooperatori della vita nuova con lâ&#x20AC;&#x2122;annuncio del Vangelo e la vita di caritĂ . Come Maria anche noi possiamo generare Cristo nel mondo; diceva S. Ambrogio:ÂŤfate la volontĂ del Padre

per diventare madri di Cristo... Colui che genera il Verbo, fa nascere Cristo al mondoÂť . Eâ&#x20AC;&#x2122; molto familiare a S. Francesco ed a S. Chiara insieme la Chiesa come ÂŤ la Sposa di Colui châ&#x20AC;&#x2122;ad alte grida disposò lei col sangue benedetto Âť ( Dante, Par 11,32-33:2105 ), ed in conseguenza di questo sposalizio come la Madre santa di % " @ '

la nostra Madre, la Santa Chiesa Romana Âť ( 3 Com 46 : 1455 ), disse S. Francesco, quando il numero dei compagni arrivò a dodici, e vide che Dio voleva aumentare la comunitĂ . Vedendo moltiplicarsi i frati, si riconobbe in un sogno come la piccola gallinella nera incapace di raccogliere e proteggere tutti i pulcini sotto le sue ali. ÂŤ Andrò dunque â&#x20AC;&#x201C; disse â&#x20AC;&#x201C; e li raccomanderò alla santa Chiesa romana: in tale modo i malevoli saranno colpiti dalla %

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ovunque, godranno di piena libertĂ â&#x20AC;Ś

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re premure della Madre e ne seguiranno, con particolare devozione, le orme venerande Âť (2 Cel 24,:611). Sotto la cura materna della Chiesa dovevano i frati diventare fratelli uterini , secondo lâ&#x20AC;&#x2122;intenzione di S. Francesco, ÂŤ Voglio â&#x20AC;&#x201C; diceva â&#x20AC;&#x201C; che

% sa madre Âť ( 2 Cel 180: 766 ). ÂŤ Fu suo desiderio costante e vigile premura man %

Â&#x2021; " Ef 4,3 ), in modo che vivessero concordi nel grembo di una sola madre quelli che erano stati attratti dallo stesso spirito e generati dallo stesso Padre Âť ( Cel 191 : 777). ÂŤ In un certo senso la maternitĂ della Chiesa è un elemento costitutivo della sua â&#x20AC;&#x153; fraternitas â&#x20AC;&#x153; cioè della comunione dei frati Âť.La comunione della Chiesa realizza veri legami di consanguineitĂ , onde nasce la famiglia di Dio attorno a Cristo W *" 2 % @ % del Padre celeste, di cui fanno le opere, e sono sposi, fratelli e madri del Signore nostro GesĂš Cristo Âť ( 2 Lf 49 â&#x20AC;&#x201C; 50:200 ).

C

reati dallâ&#x20AC;&#x2122;Amore di Dio, gli sposi sono chiamati, per mezzo del Sacramento del Matrimonio a partecipare a cura di allâ&#x20AC;&#x2122;Amore che unisce Cristo alla sua Antonio Magaldi Chiesa. â&#x20AC;?Lo Spirito, che il Signore effonDiscepoli e apostoli de, dona il cuore nuovo e rende lâ&#x20AC;&#x2122;uomo e la dello Spirito Santo donna capaci di amarsi, come Cristo ci ha amatiâ&#x20AC;? (Familiaris consortio, N. 13) Solamente con lâ&#x20AC;&#x2122;azione dello Spirito di Dio, i limiti umani vengono superati. La relazione dei coniugi

mo quellâ&#x20AC;&#x2122;unione che fa degli sposi una sola carne. â&#x20AC;&#x153;Per questo lâ&#x20AC;&#x2122;uomo abbandonerĂ suo padre e sua madre e si unirĂ a sua moglie e i due saranno una sola carneâ&#x20AC;? (Gn. 2,24), ciò in virtĂš del Sacramento del Matrimonio, segno e riproduzione di quel legame di profondo amore che unisce GesĂš alla carne umana da Lui assunta, e il Cristo alla Chiesa Suo Corpo, nella Potenza dello Spirito Santo. Dio ha creato tutti gli uomini e le donne capaci di raggiungere la pienezza della Grazia. Tutto quello che Dio fa nei nostri riguardi, è semplicissimo: vuole divinizzare la nostra persona perchĂŠ noi possiamo arrivare a stare con lui in una comunione di vita, di gioia, di pace, di

&& " La Grazia Sacramentale delle nozze viene data alla â&#x20AC;&#x153;relazioneâ&#x20AC;? che unisce le persone, non al â&#x20AC;&#x153;singoloâ&#x20AC;?.

La Grazia del Matrimonio non è per mettere gli sposi in comunione con GesÚ, questo avviene con il Battesimo, ma per attualizzare la loro relazione, il rapporto di amore che unisce Cristo GesÚ alla Chiesa. Nel Sacramento del Matrimonio gli sposi vengono abitati nel

$ trasforma in â&#x20AC;&#x153;chiamatiâ&#x20AC;? ad esprimere nel loro vissuto lâ&#x20AC;&#x2122;unione di Cristo con la Chiesa. â&#x20AC;&#x153;â&#x20AC;Ślâ&#x20AC;&#x2122;amore sempre fedele di Dio si pone come esemplare delle relazioni dâ&#x20AC;&#x2122;amore fedele che devono esistere tra gli sposiâ&#x20AC;? (FC 12) Papa Benedetto XVI, attribuisce una importanza decisiva alla famiglia â&#x20AC;&#x153;oggi il matrimonio e la famiglia hanno bisogno di essere meglio compresi nel loro intrinseco valore e nelle loro autentiche motivazioni, e a "

della Chiesaâ&#x20AC;? (Discorso del 11/01/2007) La parola a Papa Francesco: (U

W Eâ&#x20AC;&#x2122; una vera propria vocazione, come lo sono il sacerdozio e la vita religiosa. Due cristiani che si sposano hanno riconosciuto nella loro storia di amore la chiamata del Signore, la vocazione a formare di due, maschio e femmina, una sola carne, una sola vita. E il Sacramento del Matrimonio, avvolge questâ&#x20AC;&#x2122;amore con la Grazia di Dio, lo radica in Dio stesso. Con questo dono, con la certezza di questa chiamata, si può partire sicuri, non si ha paura di nulla, si può affrontare tutto, insieme!â&#x20AC;?.

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13 settembre 2014 www.chiesaischia.it

ARTE E LITURGIA

IL SANTO DELLA SETTIMANA

Commento al vangelo Domenica 14 settembre 2014

19 SETTEMBRE

San Gennaro Vescovo e martire (Patrono della Regione Campania)

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ennaro era nato a Napoli, nella seconda metĂ del III secolo, e fua eletto cura divescovo Benevento, dove Galano e svolse il A cura di di Giuseppe suo apostolato, amato dalla Flora Dâ&#x20AC;&#x2122; A ndrea Francesco Schiano comunitĂ cristiana e rispettato anche dai pagani. Nel contesto delle persecuzioni di Diocleziano si inserisce la storia del suo martirio. Egli conosceva il diacono Sosso (o Sossio) che guidava la comunitĂ cristiana di Miseno e che fu incarcerato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. Gennaro saputo dellâ&#x20AC;&#x2122;arresto di Sosso, volle recarsi insieme a due compagni, Festo e Desiderio a portargli il suo conforto in carcere.

Dragonio informato della sua presenza e intromissione, fece arrestare anche loro tre, provocando le proteste di Procolo, diacono di Pozzuoli e di due fedeli cristiani della stessa cittĂ , Eutiche ed Acuzio. Anche questi tre furono arrestati e condannati insieme agli altri a morire nellâ&#x20AC;&#x2122;anďŹ teatro, ancora oggi esistente, per essere sbranati dagli orsi. Ma durante i preparativi il proconsole Dragonio, si accorse che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri e quindi prevedendo disordini durante i cosiddetti giochi, cambiò decisione e il 19 settembre del 305 fece decapitare i prigionieri.

XXIV Domenica del Tempo Ordinario - Anno A

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Lâ&#x20AC;&#x2122;

ignominia della croce, lâ&#x20AC;&#x2122;esservi inchiodati, era riservato agli schiavi e ai condannati per le A cura della peggiori malefatte. Da sempre Redazione lâ&#x20AC;&#x2122;uomo in quel segno ha visto la morte peggiore e non solo per il tipo di tortura che comportava,

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e alla peggiore umiliazione. Oggi noi cristiani

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vittoria. Lâ&#x20AC;&#x2122;uomo-Dio sĂŹ, è stato anchâ&#x20AC;&#x2122;Egli le%

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schiavitĂš e della morte. ÂŤGesĂš ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e lâ&#x20AC;&#x2122;immortalitĂ Âť, dice San Paolo. Lo stesso GesĂš aveva prean > @) = &

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nostra festa, per questo noi guardiamo la croce sĂŹ, per ricordare lâ&#x20AC;&#x2122;amore che è stato profuso per

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verso una vita nuova.

Il dolore senza motivo genera solo disperazione o al piĂš passiva rassegnazione. Da quando # $

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tata nel cuore e nella vita di ognuno di noi, ma

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festa oggi e di segnarci ogni giorno con il segno della croce per ricordare la tragedia del peccato e il trionfo dellâ&#x20AC;&#x2122;amore.

Dovremmo ripetere il gesto devoto di gratitudine che compiamo il VenerdĂŹ Santo quando

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essa lâ&#x20AC;&#x2122;impronta del nostro amore.

VANGELO VISSUTO

IL VANGELO IN DIRETTA n ex carcerato desiderava incontrarmi, ma nello stesso tempo avevo da portare

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A cura della Â&#x161; $

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% Â&#x201E;" ' Redazione sentire come Dio è vicino e vede tutto, ascolta tutto, ho preso un colpo. Ă&#x2C6; proprio

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re il mio amico conosciuto in carcere, mentre lâ&#x20AC;&#x2122; â&#x20AC;&#x153;angeloâ&#x20AC;? è andato a portare i pacchi a sette famiglie. # & 9 % Â&#x201E;" '" "H" { 2

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13 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it

ARTE E LITURGIA

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Bisogna che sia innalzato il ďŹ glio dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo Instrumentum pacis, Museo di Santa Maria di Loreto, Forio

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ome nella luce abbagliante di agosto la Chiesa esortava, con unâ&#x20AC;&#x2122;apposita festa, a meditare il senso della % &

A cura di J

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13 settembre 2014 www.chiesaischia.it

TEMPO LIBERO

Peâ&#x20AC;&#x2122; terre assaje luntane Lâ&#x20AC;&#x2122;emigrazione ischitana verso le Americhe - XI edizione.

Nati due volte: lâ&#x20AC;&#x2122;emigrazione dei bambini verso Nuovi Mondi artono da soli o in %

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con il Circolo Georges Sadoul di Ischia, Istituto Italiano per gli " VenerdĂŹ 12 settembre alle ore Â&#x2030; "Â&#x2039;Â&#x2039; & <K %

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Le parole per crescere tuo ďŹ glio Alessio Roberti, Macroedizioni, Cesena â&#x20AC;&#x201C; febbraio 2014 eggendo questo interessante libro mi sono ricordato $

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A cura di Don Vincenzo %

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Costa 12,90 euro

13 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it

TACCUINO

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Numeri Utili

Settembre

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dal 13 al 20 VII EDIZIONE DI ANDAR PER CANTINE Escursioni e visite guidate alle cantine piÚ belle della nostra isola con partenza da Piazza S.Leonardo. Per partecipare è indispensabile la prenotazione ai seguenti numeri: 081 908436 e 349 6125250 Panza Domenica 14 settembre ore 10.00 - 13.30 e 15.00 - 18.30 INTERNAZIONALE DEI MADONNARI Workshop per ragazzi di 4a e 5a elementare e scuole medie. Per info 3398456879 (Luigi) oppure 3496553976 (Alessia) Ischia Via Champault / Piazzetta Rittmann Domenica 14 settembre ore 18.00 VII EDIZIONE DI ANDAR PER CANTINE Escursioni e visite guidate alle cantine piÚ belle della nostra isola con partenza da Piazza S.Leonardo. Per partecipare è indispensabile la prenotazione ai seguenti numeri: 081 908436 e 349 6125250 Panza LunedÏ 15 settembre ore 10.00 - 13.30 e 15.00 - 18.30 VII EDIZIONE DI ANDAR PER CANTINE Escursioni e visite guidate alle cantine piÚ belle della nostra isola con partenza da Piazza S.Leonardo. Per partecipare è indispensabile la prenotazione ai seguenti numeri: 081 908436 e 349 6125250 Panza MartedÏ 16 settembre ore 10.00 - 13.30 e 15.00 - 18.30

TAXI Ischia Porto ¡ Via De Luca Alfredo - tel. 081992493 ¡ Piazza degli Eroi - tel. 081992550 ¡ Via Mirabella - tel. 081991067 ¡ Piazzetta San Girolamo - tel. 081993720 Forio ¡ Via C. Colombo - tel. 081997367 ¡ Piazza Medaglia dâ&#x20AC;&#x2122;Oro - tel. 081997085 ¡ C.so Umberto I - tel. 081997482 a cura di 081997450 ¡ Piazza G. Mattera - tel. ¡ Via San Leonardo Panza Giuseppe Galano e - tel. 081907251 Lacco Ameno Flora Dâ&#x20AC;&#x2122;Andrea ¡ Piazza Girardi - tel. 081995183 ¡ Piazza Pontile - tel. 081994310 Serrara Fontana ¡ Piazzetta Santâ&#x20AC;&#x2122;Angelo - tel. 081999899 Casamicciola ¡ Arrivo Porto Turistico - tel. 081900369 ¡ Piazza Marina - tel. 081994800 ¡ Piazza Bagni - tel. 081900881

VII EDIZIONE DI ANDAR PER CANTINE Escursioni e visite guidate alle cantine piĂš belle della nostra isola con partenza da Piazza S.Leonardo. Per partecipare è indispensabile la prenotazione ai seguenti numeri: 081 908436 e 349 6125250 Panza ore 10.00 - 13.30 e 15.00 - 18.30 Gran concerto ai Giardini Arimei (ingresso a pagamento) Panza, Giardini Arimei ore 21.00 MercoledĂŹ 17 settembre VII EDIZIONE DI ANDAR PER CANTINE Escursioni e visite guidate alle cantine piĂš belle della nostra isola con partenza da Piazza S.Leonardo. Per partecipare è indispensabile la prenotazione ai seguenti numeri: 081 908436 e 349 6125250 Panza ore 10.00 - 13.30 e 15.00 - 18.30 Spettacolo folkloristico Panza - Piazza S.Leonardo ore 21.00 GiovedĂŹ 18 settembre INCONTRI MUSICALI GIARDINI LA MORTELLA Duo C. Sebastianutto - S. Di Bin - Violino e pianoforte. Musiche di Prokofiev, Paganini, Liszt. Direzione Artistica â&#x20AC;&#x201C; Lina Tufano. tel: 081/986220 www.lamortella.org Forio - Giardini la Mortella Sabato 20 settembre ore 17.00

Da Napoli una lettera A cura di Ernesto Olivero

Un invito per te, per te che sei giovane o giovane dentro, per te che sei di Napoli o di ogni angolo della terra, per te che sei stanco di un mondo che non dĂ spazio ai giovani, di un mondo ancora dilaniato da guerre e persecuzioni; stanco del potere che vive per se stesso o per gli amici degli amici, di un sistema sociale che lascia 100.000 persone allâ&#x20AC;&#x2122;anno morire di droga, e altre 100.000 persone al giorno morire di fame; per i tanti, i troppi che non avranno mai lavoro. Una societĂ cosĂŹ non la vogliamo! Per te che, nonostante tutto, credi che niente è impossibile, che il poco, il

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$ % rivoluzione violenta aggrava e non risolve il problema. Questo invito è per te, giovane di buona volontĂ . Ti invito a Napoli in piazza del Plebiscito il giorno 4 ottobre 2014 festa di san Francesco alle ore 16. Saremo tanti da riempire la piazza in silenzio, pieni di fede, i volti sereni. Con calma diremo le nostre ragioni, ci faremo ascoltare dai grandi che â&#x20AC;&#x201C; speriamo â&#x20AC;&#x201C; parteciperanno. Cercheremo di far vedere loro il mondo con i nostri occhi, attraverso i nostri sogni; diremo il nostro SIâ&#x20AC;&#x2122;

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" Info: www.mondialedeigiovani.it

GUARDIA MEDICA ¡ Barano â&#x20AC;&#x201C; Ischia â&#x20AC;&#x201C; Serrara tel. 081983292 ¡ Casamicciola â&#x20AC;&#x201C; Forio â&#x20AC;&#x201C; Lacco Ameno tel. 081998655 / 081998855 GUARDIA MEDICA ASSISTENZA ANZIANI ¡ Via prov. Panza, 68 - tel. 0813332013 UFFICIO INVALIDI CIVILI ¡ Via prov. Panza, 68 - tel. 081997730 FARMACIE Ischia ¡ Santâ&#x20AC;&#x2122;Anna - Via M. Mazzella - tel. 081991624 / 081985089 ¡ Internazionale - Corso Vittoria Colonna, 179 tel. 0813331275 / 0813334147 ¡ Dr.ssa Tiziana Costabile - Via Acquedotto, 83 - tel. 081902634 Casamicciola ¡ De Luise - Piazza Marina, 1 - tel. 081994060 Lacco Ameno ¡ Cantone - Corso Angelo Rizzoli, 77 - tel. 081900224 Forio ¡ Migliaccio - Corso Regine, 61 - tel. 081989355 - 081997031 ¡ Monterone - Via Castellaccio, 53 - tel. 0815071489 / 0815071577 ¡ San Leonardo - Via prov. Panza, 1 - tel. 081907064 Serrara Fontana ¡ Della Fonte - Piazza P.P. Iacono, 8 - tel. 081999320 ¡ Santâ&#x20AC;&#x2122;Angelo - Via Chiaia delle Rose, 10 - tel. 081999973 Barano ¡ Garofano - Piazza San Rocco, 15 - tel. 081990012 ¡ Isola Verde - Via Di Meglio, 8 - tel. 081906516 cell. 3476535608 ISOLA Dâ&#x20AC;&#x2122;ISCHIA ¡ Soccoro stradale - Tel. 081 984038 ¡ Eliporto - tel. 081 980157 ¡ EAV bus - tel. 800 053939 ISCHIA ¡ Municipio - tel. 081 3333111 ¡ Protezio Civile - tel. 3333254 ¡ Carabinieri - 081 991065 ¡ Polizia di stato - tel. 081 5074711 ¡ Vigili del fuoco - tel. 081 991507 ¡ Guardia di Finanza - tel. 081 991109 ¡ Capitaneria di porto - tel. 081 5072811 ¡ A.S.L. - Via De Luca Antonio, 20 - tel. 800284270 ¡ UfďŹ cio Termalismo (giorni dispari) - tel. 0815070650 ¡ Villa Romana C.U.P. Anagrafe - tel. 0815070215/217 ¡ MaternitĂ infantile - tel. 0815080010 ¡ A.S.L. veterinaria - tel. 0815070229 CASAMICCIOLA ¡ Municipio - tel. 081 5072511 ¡ Carabinieri - tel. 081 994480 ¡ A.S.L. - Via De Gasperi, 23 - tel. 0815080010 LACCO AMENO ¡ Municipio - tel. 081 3330811 ¡ Ospedale A.Rizzoli - tel. 081 5079111 ¡ Laboratorio Analisi Primario - tel. 081980439 FORIO ¡ Municipio - tel. 081 3332911 ¡ Medicina Legale - Via prov. Panza, 68 - tel. 081998989 SERRARA FONTANA ¡ Municipio - tel. 081 9048811 BARANO ¡ Municipio - tel. 081 906711 ¡ Carabinieri - tel. 081 906463 ¡ Dist. 57 Ass. Psichiatrica - tel. 081906392 CINEMA EXCELSIOR ¡ Tel. 081 3331098 CINEMA TEATRO DELLE VITTORIE ¡ Tel. 081 997487