UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura
UNIVERSITĂ€ POLITECNICA DELLE MARCHE DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura
Tradizione del restauro, tecnologie innovative per la CONSERVAZIONE, il miglioramento, il CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE e architettonico del patrimonio edilizio e di quello storico-artistico-monumentale
INDICE 07 | Prefazione 09 | Restauro, consolidamento.....
o entrambi?
12 | Ricerca e sviluppo 14 | Arte del restauro, ingegneria del consolidamento 20 | Lettera del presidente 23 | PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO 28 | PRIMA DEL PROGETTO 36 | VALUTARE LA VULNERABILITA’ DI UN EDIFICIO STORICO 45 | MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA 81 | CUCIRE LA PIETRA CON LA PIETRA: IL SISTEMA TICORAPSIMO 90 | PORTFOLIO CLIENTI
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
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Prof. Enrico Quagliarini Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura
temi della conservazione e della messa in sicurezza del costruito storico e monumentale sono di grande rilevanza scientifica e di grande attualità (basti solo pensare ai recenti drammatici avvenimenti in Emilia e de L’Aquila). Una corretta declinazione di tali tematiche può passare solo attraverso una CONOSCENZA approfondita della tecnica e tecnologia costruttiva storica che però si INTEGRI con le più moderne conoscenze di tipo ingegneristico. Come spesso è avvenuto in passato, infatti, la scarsa conoscenza delle costruzioni storiche ha spesso portato ad intervenire in maniera non corretta, introducendo talvolta più vulnerabilità di quante colmate, tanto che si parla ormai comunemente e con sempre più forza di “restauro del restauro”. D’altro canto, esiste per queste fabbriche, oltre ad un problema di conservazione, un problema di sicurezza legato alla salvaguardia dell’incolumità pubblica. E questi due obiettivi, di conservazione da un lato e di sicurezza dall’altro, possono apparire contrapposti, se si affronta il problema della sicurezza senza comprendere a fondo il comportamento dei vari elementi. Quale può essere allora la strada per intervenire su queste fabbriche? Il testo che stringete tra le mani, fortemente voluto dal direttore tecnico di AhRCOS, Alessandro Battaglia, trae origine proprio da questa domanda e, alla luce delle ricerche messe in campo assieme al nostro Dipartimento, prova a fornire utili strumenti affinché ogni operatore del settore trovi una adeguata risposta. In particolare, esso è volto a definire una metodologia di lavoro per ricercare non un compromesso tra le due esigenze, della sicurezza e della conservazione, ma una sintesi ottimale, da ricercare caso per caso. Vi è, infatti, una tendenza diffusa a dare per scontati o a delegare alla pratica professionale i contenuti e i modi di quello che costituisce il passaggio fondamentale per l’efficacia degli interventi, ossia il progetto: utilizzando soluzioni tecniche precostituite e mutuate da una casistica spesso decontestualizzata. Appare di grande importanza, invece, formare strumenti di indirizzo e di riferimento della progettazione per meglio definire i contenuti e gli approfondimenti necessari. Una metodologia che soprattutto scaturisca da una reale conoscenza dell’oggetto su cui si andrà ad intervenire, partendo dalla necessità da parte del progettista di riappropriarsi degli aspetti costruttivi, vale a dire della cosiddetta “regola dell’arte”. Questo significa definire linee guida progettuali che abbiano, tra gli altri, l’obiettivo non solo della salvaguardia della materia del bene oggetto di intervento, ma anche la salvaguardia degli aspetti storico-culturali connessi alle soluzioni tecnologiche ed alle configurazioni statiche, affermando con forza il rapporto inscindibile tra architettura e struttura, tra soluzioni tecniche, forma e conservazione dell’istanza estetica. Conoscere infatti gli strumenti e le soluzioni tecniche del passato e gli scopi a cui esse erano preposte, si mostra sempre più rilevante per poter progettare un intervento di recupero e conservazione pienamente consapevole e rispettoso. Soprattutto per quel che riguarda la salvaguardia di quelle preziose informazioni giunte fino a noi, che possono ancora testimoniare quel lungo percorso di conoscenze che si sono sedimentate nel corso dei secoli e a cui dobbiamo, oggi, la nostra cultura costruttiva. Da qui l’indirizzo a incrementare e a valorizzare le prestazioni e le vocazioni strutturali proprie di ogni elemento costruttivo, sfruttandone sistematicamente le risorse di resistenza e accettandone senza rifiuti pregiudiziali il modo di essere strutturale in maniera tale che il nuovo riuso nasca dalle sue “potenzialità” intrinseche. Al calcolo numerico è affidato un ruolo di dimensionamento e di verifica della vulnerabilità introdotta o compensata. Il calcolo, quindi, dovrebbe partecipare insieme agli altri argomenti a sostenere e a indirizzare le scelte, ma non mirare a costituire la parte preponderante del progetto. Si ottiene così una metodologia di lavoro di riferimento per ricercare attraverso il progetto una connessione concettuale e operativa tra istanze della conservazione e della messa in sicurezza. Ovvero un lavorare tecnico riflessivo, attento a catturare i segnali che i vari elementi esistenti possono ancora testimoniare, facendone il punto di riferimento per l’intervento futuro. In questa impostazione, ne deriva che la conoscenza approfondita di questi ultimi deve entrare a far parte dell’input iniziale del progetto e costituirne uno specifico obiettivo. Grande attenzione è infine rivolta a case history, ovvero ad esempi di interventi, e alla cura dei dettagli costruttivi, che assumono un’importanza fondamentale non solo per l’efficacia dell’intervento di consolidamento, ma per la “sostenibilità” dello stesso dal punto di vista del restauro. Buona lettura.
Prof. Enrico Quagliarini Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura e.quagliarini@univpm.it - www.univpm.it/enrico.quagliarini - www.ahrte.it
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura
Prof. Ing. Stefano Lenci Ordinario in Scienza delle Costruzioni
La collaborazione tra l’Università e il mondo dell’Impresa rappresenta una opportunità sulla quale costruire il futuro del nostro paese, e dei giovani in particolare. Il contributo di entrambe le parti, nei rispettivi ruoli, costituisce una sinergia virtuosa che consente di affrontare i numerosi problemi con cui ci si confronta operando nell’attività quotidiana e programmando le linee di sviluppo future. L’Università contribuisce con le conoscenze tecnico-scientifiche, l’Impresa con la proposta di problematiche rilevanti, con l’esperienza operativa e con la verifica della fattibilità delle soluzioni individuate. Questo testo è anche il frutto di una di queste collaborazioni, particolarmente significativa e fruttuosa, nell’ambito del costruito storico e monumentale. La cooperazione dura da vari anni, e ha condotto a vari risultati significativi nel campo dell’edilizia e dell’ingegneria strutturale, che vengono ora trasferiti al mercato e alla collettività. E’ lecito supporre che questa iniziativa raccolga il successo che merita per il rigore metodologico e la serietà con cui è stata realizzata e proposta.
Prof. Ing. Stefano Lenci Ordinario in Scienza delle Costruzioni
UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE
DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura
lenci@univpm.it
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
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RESTAURO, CONSOLIDAMENTO... O ENTRAMBI ?
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Ing. Francesco Monni Amministratore di A.h.R.T.E. Srl
l territorio del nostro paese ospita in maniera diffusa di edifici di valore architettonico, storico e culturale. Allo stesso tempo quello italiano è, notoriamente, un territorio fortemente soggetto all’azione del terremoto. Oltre alla recente crisi sismica emiliana non serve, purtroppo, sforzare molto la memoria per ricordare i danni generati dal sisma aquilano del 2009 o da quello umbro-marchigiano del 1997. La frequenza e l’intensità di questi eventi mette il patrimonio architettonico del paese in condizione di elevata vulnerabilità, condizione aggravata dal pessimo stato di salute di molti di questi edifici, spesso lasciati al degrado dovuto allo scorrere del tempo. Se si vuole donare longevità a questi “documenti” del passato, risulta quindi fondamentale fornirgli la possibilità di resistere al terremoto o quanto meno migliorare la loro risposta a questo evento. Pertanto in questo senso, appare come più che sensato integrare il progetto di restauro con il miglioramento sismico, superando una distinzione tra restauro e consolidamento, che troppo spesso considera i due interventi come alternativi e non come complementari. Chiaramente, nel rispetto dei principi e delle istanze del restauro, le operazioni di consolidamento dovranno rispettare criteri e modalità (di cui si parlerà in maniera più approfondita in seguito) che regolino l’impatto sulla fabbrica e, parallelamente, il progetto di restauro dovrà accogliere i concetti alla base delle opere di consolidamento, come finalizzati all’eliminazione di una vulnerabilità che potrebbe portare ad un degrado insostenibile. L’obiettivo del progettista deve essere quindi il mantenimento dell’equilibrio tra restauro e consolidamento, far in modo che entrambi occupino il giusto spazio all’interno del percorso progettuale, facendo ricorso a tutte le possibilità che la tecnologia oggi offre. Ma la sismicità del nostro territorio non mette a rischio solo i monumenti o i fabbricati di pregio: ci sono poi tutte le costruzioni che, pur non sono soggette a vincoli, perché percepite come di minor valore, rappresentano comunque una cospicua porzione del patrimonio edilizio. Anche in questo caso però, perseguire la salvaguardia della vita umana ed il mantenimento della funzionalità dell’edificio presuppongono la necessità di intervento in molti casi, specie quando non si abbia a che fare solo con edifici privati ma anche con strutture pubbliche con funzioni anche strategiche (scuole, ospedali, uffici, ecc.). Anche in questo caso il progettista che si trova a dover dare la giusta importanza alle esigenze della conservazione e quelle del consolidamento e miglioramento strutturale, darà totalmente risalto alle seconde, ma in questo caso l’obiettivo sarà ugualmente raggiunto. Nessuna regola ferrea quindi, ma sicuramente tanta attenzione e sensibilità a progettare, e quindi intervenire, in modo da ottenere la “ricetta” giusta per ogni edificio. Restauro e consolidamento possono convivere, anzi, devono.
Ing. Francesco Monni Amministratore di A.h.R.T.E. Srl Spin Off dell’Università delle Marche
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
RICERCA E SVILUPPO
L
Ing. Stefano De Vittorio Comparto Tecnico AhRCOS® s.r.l.
eggendo queste pagine avrete a disposizione un vero “case history” di un armonico lavoro di restauro e consolidamento, due parole che costantemente si avvicinano sempre di più. Il modo migliore per spiegare quello che facciamo è riportare i casi pratici che abbiamo affrontato. Questo ne è un perfetto e completo esempio. Durante ogni lavoro sin dalla fase di progettazione, susseguendosi ed amplificandosi nella fase di diagnostica e soprattutto di messa in opera dei meccanismi di consolidamento protraendosi sino al restauro architettonico ci si rende conto che l’’attenzione costante, l’impegno sempre maggiore e l’esperienza acquisita nei cantieri e nei laboratori devono porre l’impresa come punto di riferimento per il restauro conservativo ed il consolidamento.
AhRCOS s.r.l.® è in grado di fornire consulenza e diagnostica, in sinergia con varie Università è in grado di studiare le corrette procedure da adottare e grazie ai preparatissimi tecnici,ingegneri, restauratori e maestranze di cui è composta, grazie inoltre ad un bagaglio tecnico culturale costantemente aggiornato attraverso formazione sia teorica che pratica e non per ultimo visti i numerosi cantieri portati a termine, l’impresa ha raggiunto una perfetta autonomia e preparazione in tutte le operazioni fondamentali per l’esecuzione di interventi di consolidamento e restauro a regola d’arte, con la messa a punto di procedimenti che hanno permesso di coniugare un’alta qualità con minima invasività e certezza dei risultati. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla costante ricerca e sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento, ci consentono di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione del bene, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro, ed in accordo con la teoria del restauro, improntiamo la nostra attività ri-
cercando le cause del degrado, eliminandole e ripristinando le originali caratteristiche meccaniche della struttura sino ad incrementarle al fine di un miglioramento sismico secondo i parametri prefissati in fase di progettazione. Gli interventi che si operano sui beni culturali e sui manufatti dell’edilizia storica necessitano di una profonda conoscenza delle vicende, dei materiali e dello stato di conservazione di tali opere per potere eseguire interventi di restauro e di recupero adeguati e corretti. Lo sviluppo di nuove e specifiche metodologie di indagine e di intervento, ci consentono di ottenere informazioni fondamentali per l’esecuzione di restauri conservativi attenti alle necessità dell’opera e ad un alto livello qualitativo. La ricerca e lo sviluppo costante ci consentono ad oggi di adottare sistemi e tecnologie proprie, spesso brevettate, in grado di garantire il miglior intervento possibile su una struttura di pregio. Questo riveste per noi massima importanza essendo a conoscenza dell’impatto rilevante che la nostra attività ha sul contesto culturale delle comunità locali, nazionali ed internazionali. Risulta quindi indispensabile legittimare l’operato dell’azienda fondandolo sui principi di rispetto del bene oggetto di restauro e consolidamento, qualità che solo grazie a sperimentazione continua e grande cultura del passato possono portare AhRCOS s.r.l.® ad essere una delle più qualificate aziende italiane per il restauro conservativo su strutture storiche oltre al consolidamento e l’adeguamenti sismico. Si, queste due parole che sempre ripeto, come una fissazione, “restauro e consolidamento” sono oggi legate più che mai in quanto le recenti vicessitudini mondiali hanno dimostrato l’importanza di eseguire un restauro che tenga conto di quanto previsto dagli studi di vulnerabilità sismica degli edifici strategici e di pregio, valutando l’ adeguamento sismico con estrema sensibilità nel recepire la fondamentale importanza che ogni particolare può avere a fronte di evento eccezionale che porti l’edificio a dover contrastare forze di enorme entità che improvvisamente agiscono in direzione diversa da quella che era stata calcolata per i carichi verticali ma allo stesso tempo risulta fondamentale ricercare ed inserire sistemi di consolidamento sismico “intelligenti” sicuri, poco invasivi e rispettosi del bene storico in perfetto accordo con le linee guida del restauro conservativo di edifici di pregio, e quindi restauro e consolidamento vanno sempre più a braccetto
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
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tando di far perdere quel fascino e quelle caratteristiche che ne contraddistinguono il valore
come nel caso specifico descritto da questo libro. AhRCOS s.r.l.® risulta essere ad oggi una delle più qualificate aziende italiane per il consolidamento ed il miglioramento sismico e normativo del costruito storico e monumentale in zone ad alto rischio. Da sempre volta alla ricerca dell’equilibrio tra conservazione e sicurezza sismica, AhRCOS s.r.l.® interviene mediante l’utilizzo di molteplici tecnologie per il restauro conservativo ed il consolidamento strutturale. L’azienda può vantare con orgoglio di aver operato con successo su strutture sensibili del patrimonio storico documentale italiano. L’impresa dispone oggi di un patrimonio netto e di un’organizzazione che le consente d’affrontare commesse di notevole entità su tutto il territorio nazionale ed estero. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla costante ricerca e sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento, ci consente di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione del bene, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro, ed in accordo con la teoria del restauro, improntiamo la nostra attività ricercando le cause del degrado, eliminandole e ripristinando le originali caratteristiche meccaniche della struttura o addirittura incrementandole se necessario. Progettazione e/o consulenza esecutiva dell’intervento, dimensionamento degli interventi mediante la modellazione agli elementi finiti con software di calcolo agli stati limite, analisi dei costi preventiva, lavorazioni altamente specializzate, prove di laboratorio per verificare l’efficacia degli interventi proposti, tutti gli interventi eseguiti da AhRCOS s.r.l.® si attengono alle direttive degli Eurocodici rispettando i criteri fondamentali che riguardano l’efficacia, la compatibilità, la durabilità e la reversibilità degli interventi eseguiti. La sensibilità e la passione verso il patrimonio artisticoculturale e la volontà di dovere preservare e mantenerne la tradizione e l’immutata bellezza ha spinto AhRCOS s.r.l.® a divenire un’azienda punto di riferimento per il restauro conservativo e il consolidamento delle strutture storiche. Ci prefiggiamo di tramandare, attraverso i nostri interventi, questo patrimonio di inestimabile valore alle generazioni future, evi-
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
AhRCOS s.r.l.® è azienda leader per il restauro conservativo ed il consolidamento di strutture edili e storiche mediante l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, operando con sistemi multipli e brevettati, riconoscendo tra i propri valori quello dell’arte dal sapore antico, che insieme alla conoscenza dei materiali e delle tecnologie di consolidamento sempre più evolute, fanno del restauro parte rilevante del proprio DNA professionale. AhRCOS s.r.l.® dispone di uno staff interno che si occupa di Ricerca e Sviluppo in collaborazione con varie Università Italiane. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla costante ricerca e sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento, ci consente di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione delle strutture, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro. AhRCOS s.r.l.® opera in perfetta sintonia con le varie Sovrintendenze di tutela dei beni e sempre in perfetto accordo con quanto previsto dagli studi di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, strategici e di culto e dalle linee guida per gli interventi di riparazione del danno e miglioramento sismico per gli edifici di culto e monumentali. In questo scenario in profonda evoluzione opera AhRCOS s.r.l.® Nata dalle migliori tecnologie e professionalità del restauro innovativo e tecnologico unite alle nuove sperimentazioni, ma con la solidità, la tradizione, l’amore, la passione e l’esperienza del restauro conservativo di beni sottoposti a tutela. AhRCOS s.r.l.® risulta Leader nel segmento e si appresta a cogliere le nuove sfide del futuro. AhRCOS s.r.l.®: Adeguamento sismico come estrema sensibilità nel recepire la fondamentale importanza che ogni particolare può avere a fronte di evento eccezionale che porti l’edificio a dover contrastare forze di enorme entità che improvvisamente agiscono in direzione diversa da quella che era stata calcolata per i carichi verticali. Buona Lettura.
Ing. Stefano De Vittorio
Comparto Tecnico – AhRCOS® s.r.l.
ARTE DEL RESTAURO…
INGEGNERIA DEL CONSOLIDAMENTO SISMICO Ing. Vassilios Kafetsis Comparto Tecnico AhRCOS® s.r.l.
P
per migliorare i propri processi pro-
possibilità di generare nuove idee,
duttivi e crearne di nuovi. La ricerca
nuovi processi, nuovi talenti.
ha un’importanza speciale e per noi
Ahrcos intende mantenere e rafforza-
si riferisce normalmente ad attività a
re ulteriormente la propria posizione
er un’azienda fortemen-
lungo termine, orientata al futuro, nel-
nel mercato in cui opera facendo della
te improntata al restau-
la scienza o tecnologia, al fine di poter
qualità e della tecnologia applicata
ro di opere del passato,
essere sempre certi di rispettare ogni
alla tutela e durabilità dei propri inter-
una cultura tecnologica in grado
“capolavoro” su cui interveniamo.
venti il suo punto forte. Intervenire in
progressivamente
Perché questo approccio si mantenga
cantiere in situazioni limite e delicate
l´orizzonte, è il fulcro delle pratiche di
centrale nelle politiche industriali, è
con la certezza di operare bene è pos-
ricerca e sviluppo.
necessario investire all´interno di un
sibile solo grazie alla costante ricerca
All’energia profusa nell´individuazione
quadro strategico ampio, ma definito
finalizzata al miglioramento continuo
del “nuovo”, nella ridefinizione ragio-
con precisione, in cui il passaggio dal-
dei processi con il consequenziale ri-
nata degli scenari del “passato” di
le tecnologie ai cantieri, abbia come
sultato di promozione dell’immagine
possibile applicazione, si affianca e
riferimento costante la necessità di
dell’azienda nei confronti del merca-
si intreccia senza soluzione di conti-
tenere sempre allineate strategia, or-
to.
nuità un’attività di governance tecno-
ganizzazione, processi, risorse e cul-
Così la costante ricerca e l’individua-
logica che coinvolge tutta l’azienda e
tura dell’ azienda e dei suoi partner
zione delle aspettative e delle esi-
prevede un allineamento capillare e
identificando le sinergie possibili con
genze, attuali e future, ha l’obiettivo
continuo delle competenze di cui si
realtà altamente formate in materia di
di tradurle in requisiti da rispettare
è in possesso con quelle individuate
restauro e tecnologie connesse.
e procedure da implementare per
come necessarie.
A questo soprattutto è orientata la
offrire un servizio estremamente su-
Ahrcos ha una sezione specifica del
volontà di Ahrcos, la volontà di con-
periore alle attese e soprattutto con
proprio staff dedicata allo studio di
nettere le persone in una rete fertile
la massima certezza di operare bene
innovazioni tecnologiche da utilizzare
di conoscenze volta a moltiplicare le
in un settore dove, a differenza di chi
di
accrescerne
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opera sul nuovo costruito, uno sbaglio
conservazione del bene, consci del-
l’analisi stratigrafica, l’analisi dei ma-
non è permesso.
le responsabilità e dell’impegno del
teriali, la vibrometria laser, il rilievo
In un sistema così concepito è basi-
nostro lavoro, ed in accordo con la
avanzato dello stato di conservazione,
lare conservare e sviluppare il know-
teoria del restauro, improntiamo la
ulteriori tecniche implementate ed
how sulla qualità attraverso attività
nostra attività ricercando le cause del
altre in fase di studio, consentono di
di sperimentazione, addestramento
degrado, eliminandole e ripristinando
ottenere informazioni fondamentali
e sensibilizzazione di tutti coloro che,
le originali caratteristiche meccaniche
per la progettazione e l’esecuzione di
scendendo a cascata, fanno parte del-
della struttura o addirittura incremen-
restauri conservativi attenti alle ne-
la struttura gerarchica della Società.
tandole se necessario.
cessità dell’opera e ad un alto livello
Risulta pertanto essenziale promuo-
E’ prassi costante per gli operatori
vere a tutti i livelli il coinvolgimento
dell’area tecnica eseguire tutti gli ap-
delle risorse umane sull’importanza
profondimenti analitici e diagnostici
di ciascuna mansione per il raggiun-
necessari all’elaborazione del quadro
gimento degli obiettivi.
conoscitivo ed alla formulazione del
La ricerca e lo sviluppo costante ci
progetto nei suoi vari livelli: lo studio
consente ad oggi di adottare sistemi e
preliminare dell’opera, che compren-
tecnologie proprie in grado di garan-
de la ricerca storica sulle fonti biblio-
tire il miglior intervento possibile su
grafiche e d’archivio, il rilievo fotogra-
una struttura di pregio. Questo riveste
fico generale e particolareggiato, il
per noi massima importanza essendo
rilievo dell’opera, dei materiali e del
a conoscenza dell’impatto rilevante
degrado, la verifica della coerenza,
che la nostra attività ha sul contesto
unitamente alle Università e agli Enti
culturale delle comunità locali, nazio-
preposti alla tutela, della
nali ed internazionali. Risulta quindi
metodologia e delle soluzioni
indispensabile legittimare l’operato
operative. Le attività vengono
dell’azienda fondandolo sui principi di
svolte inattento controllo
rispetto del bene oggetto di restauro e
combinato con i Direttori
consolidamento, qualità che solo gra-
Tecnici, al fine di organizzare
zie a partnership importanti si posso-
un percorso progettuale equilibrato
no ottenere.
ed impostato su congrue basi
La ricerca e lo studio, oltre l’ esperien-
conoscitive. Gli interventi che si ope-
za diretta acquisita nell’ambito del re-
rano suibeni culturali e sui
stauro, ci hanno permesso di svilup-
manufatti dell’edilizia storica neces-
pare un quadro preciso e dettagliato
sitano di una profonda conoscenza
dei diversi tipi di degrado ai quali le
delle vicende, dei materiali e dello
strutture sono soggette. La conoscen-
stato di conservazione di tali opere
za di tecniche tradizionali, unitamen-
per potere eseguire interventi di re-
te alla costante ricerca e sperimenta-
stauro e di recupero adeguati e cor-
zione di più aggiornate modalità di
retti. Lo sviluppo di nuove e specifiche
intervento, ci consentono di lavorare
metodologie di indagine e di inter-
nel pieno rispetto della natura e della
vento quali il rilievo fotogrammetrico,
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
qualitativo.
Ing. Vassilios Kafetsis
Comparto Tecnico – AhRCOS® s.r.l.
CONSOLIDAMENTO
del patrimonio storico Andrea Alberghini Responsabile qualità AhRCOS ® s.r.l.
Giovanni Battaglia
Controllo Tecnico e Miglioramento continuo AhRCOS ® s.r.l.
orgoglio di aver operato con successo su strutture sensibili del patrimonio storico documentale italiano.
Andrea Battaglia
Sviluppo industriale e controllo cantieri AhRCOS ® s.r.l.
A
L’impresa dispone oggi di un patrimonio netto e di un’organizzazione che le consente d’affrontare commesse di notevole entità su tutto il territo-
hRCOS, risulta essere ad oggi
rio nazionale ed estero.
una delle più qualificate aziende
L’esperienza diretta acquisita nell’am-
italiane per il consolidamento ed
bito del restauro, ci ha permesso di
il miglioramento sismico e nor-
sviluppare un quadro preciso e det-
mativo del costruito storico e
tagliato dei diversi tipi di degrado ai
monumentale in zone ad alto rischio.
Danneggiamenti causati dall’inserimento di elementi di copertura pesanti (cordoli in cemento armato) su murature in pietra.
quali le strutture sono soggette.
incrementandole se necessario.
La conoscenza di tecniche tradizio-
Progettazione e/o consulenza ese-
Da sempre volta alla ricerca dell’equi-
nali, unitamente alla costante ricerca
cutiva dell’intervento,
librio tra conservazione e sicurezza,
e sperimentazione di più aggiornate
mento degli interventi mediante la
AhROCS interviene mediante l’utilizzo
modalità di intervento, ci consente di
modellazione agli elementi finiti con
di molteplici tecnologie per il restau-
lavorare nel pieno rispetto della na-
software di calcolo agli stati limite,
ro conservativo ed il consolidamento
tura e della conservazione del bene,
analisi dei costi preventiva, lavora-
strutturale. L’azienda può vantare con
consci
e
zioni altamente specializzate, prove
del
di laboratorio per verificare l’effica-
nostro lavoro, ed in
cia degli interventi proposti, tutti gli
accordo con la teo-
interventi eseguiti da AhROCS si at-
ria del restauro, im-
tengono alle direttive degli Eurocodici
prontiamo la nostra
rispettando i criteri fondamentali che
attività ricercando le
riguardano l’efficacia, la compatibili-
cause del degrado,
tà, la durabilità e la reversibilità degli
eliminandole e ripri-
interventi eseguiti.
stinando le originali
L’attenzione
caratteristiche
mec-
sempre maggiore e l’esperienza ac-
caniche della strut-
quisita ci pongono come punto di rife-
tura
rimento per il restauro conservativo.
delle
responsabilità dell’impegno
o
addirittura
costante,
dimensiona-
l’impegno
Danneggiamenti causati dall’inserimento di elementi di copertura pesanti (cordoli in cemento armato) su murature in pietra.
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La sensibilità e la passione verso il patrimonio artistico-culturale e la volontà di dovere preservare e mantenerne la tradizione e l’immutata bellezza ha spinto Ahrcos a divenire un’azienda punto di riferimento per il restauro conservativo e il consolidamento delle strutture storiche. Ci prefiggiamo di tramandare, attraverso i nostri interventi, questo patrimonio Siamo in grado di fornire consulenza
risultati, sicurezza dell’ intervento;
ni future, evitando di far perdere quel
e diagnostica a 360 gradi, assistenza per la progettazione degli inter-
Ahrcos:
fascino e quelle caratteristiche che ne
venti e per il dimensionamento di
Adeguamento sismico come estrema
contraddistinguono il valore.
rinforzi, in sinergia con i progettisti.
sensibilità nel recepire la fondamen-
indichiamo le corrette procedure da
tale importanza che ogni particolare
Ahrcos inoltre dispone di uno staff
adottare e siamo in grado di operare
può avere a fronte di evento eccezio-
interno che si occupa di “Ricerca e
per la fornitura di interventi di studio
nale che porti l’edificio a dover con-
Sviluppo” e che grazie alla collabora-
preliminari comprendenti documen-
trastare forze di enorme entità che
zione con primarie Università Italiane
tazione storica, documentazione gra-
improvvisamente agiscono in direzio-
si occupa di:
fica, rilievo, rilevamento dello stato di
ne diversa da quella che era stata cal-
conservazione, degli interventi prece-
colata per i carichi verticali.
dio finalizzate all’implemento di
denti e della tecnica di esecuzione,
Ahrcos è azienda leader per il con-
tecniche ingegneristiche volte alla
documentazione fotografica, indagini
solidamento e il miglioramento o
conservazione e al consolidamen-
conoscitive e diagnostiche, saggi per
adeguamento sismico e normativo di
to del patrimonio storico-artistico-
la messa a punto dell’intervento, ecc.
strutture storiche mediante l’utilizzo
monumentale con metodi rever-
I tecnici, i restauratori, gli applicato-
delle tecnologie
sibili, non invasivi e ad elevata
ri e le maestranze di cui è composta
rando con sistemi multipli e brevetta-
Ahrcos possiedono qualifiche pro-
ti (c-frp, srcm, sgr, iniezioni solfatore-
- Studiare, testare, certificare ed
fessionali adeguate ed un bagaglio
sistenti, sistemi a tenditura, sistema
implementare nuovi sistemi per il
culturale costantemente aggiornato
ticorapsimo , sistema basaltis , mes-
restauro conservativo e l’adegua-
attraverso formazione sia teorica che
sa in opera di catene e tiranti, scuci e
mento sismico delle strutture sto-
pratica.
cuci) ed interventi di restauro di tutti
riche, di pregio e per gli edifici di
I numerosi cantieri portati a termine,
gli elementi degli apparecchi murari,
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®
più avanzate, ope-
®
- attivare prestigiose Borse di Stu-
compatibilità.
culto.
ci hanno permesso di raggiungere
delle strutture verticali, degli orizzon-
- Attivare convenzioni come ad
una perfetta autonomia in tutte le
tamenti fino alle superfici, ai decori,
esempio quella con l’Università
operazioni fondamentali per l’esecu-
alle statue e a tutti quegli elementi
Politecnica delle Marche deno-
zione del restauro a regola d’arte, con
composti da diverse tipologie materi-
minata “Metodi ingegneristici
la messa a punto di procedimenti che
che che compongono la reale essenza
innovativi per la conservazione
hanno permesso di coniugare un’alta
della struttura.
dei beni culturali” o quella con
qualità, tempi contenuti, certezza dei
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di inestimabile valore alle generazio-
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
l’Università di Bologna denomi-
nata “Misurazione mediante in-
gli FRP, coerenti con la letteratura ed
rienza del restauro conservativo di
terferometria elettromagnetica
i Codici più moderni.
beni sottoposti a tutela Ahrcos risulta
di strutture rinforzate”, ecc. - Implementare brevetti interni (Ti-
Leader nel segmento e si appresta Ahrcos è in possesso di certificazione
a cogliere le nuove sfide del futuro.
Basaltis,
di qualità ISO 9001: 2008 rilasciata
Tradizione del restauro, tecnologie in-
FLK, ecc), per il consolidamento
da Bureau Veritas con accreditamenti
novative per la conservazione, il recu-
strutturale.
Sincert e Ukas ed è in possesso di At-
pero, il rinforzo, il miglioramento ed
- Mantenere rapporti di collaborazione
testazione SOA e tutte le lavorazioni
il consolidamento strutturale e archi-
stabile per consulenze continuative
eseguite da Ahrcos in seguito ad una
tettonico del patrimonio edilizio e di
con varie Università quali l’Universi-
convenzi ne stilata con un’importan-
quello storico-artistico-monumentale.
tà di Firenze, l’Università Politecnica
te compagnia assicurativa nazionale
delle Marche, l’Università di Ferrara,
godono di assicurazione postuma de-
il Politecnico di Milano, l’Università di
cennale gratuita a primo rischio asso-
Bologna, l’Università La Sapienza di
luto compreso danni consequenziali.
corapsimo , ®
Cordfix,
Roma, ecc. Ahrcos opera in perfetta sintonia con
In questo scenario in profonda evolu-
le Sovrintendenze di tutela dei beni e
zione opera Ahrcos.
sempre in perfetto accordo con quan-
Nata dalle migliori tecnologie e pro-
to previsto dagli studi di vulnerabilità
fessionalità del restauro innovativo
sismica degli edifici pubblici, strate-
e tecnologico unite alle nuove speri-
gici e di culto e dalle linee guida per
mentazioni, ma con la solidità, la tra-
gli interventi di riparazione del danno
dizione, l’amore, la passione e l’espe-
Andrea Alberghini
Responsabile qualità – AhRCOS® s.r.l.
Giovanni Battaglia
Controllo Tecnico e Miglioramento Continuo– AhRCOS® s.r.l.
Andrea Battaglia
Sviluppo Industriale e controllo Cantieri – AhRCOS® s.r.l.
e miglioramento sismico per gli edifici di culto e monumentali coordinato e redatto dal C.N.R. Dipartimento Attività
Scientifiche e Tecnologiche
U.O.I.G. e con la collaborazionee la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici B.A.P. – P.S.A.D. del Molise, del D.I.S.E.G. dell’Università di Genova, dalla Regione Molise e dalla Regione Marche. Ahrcos opera in perfetta sintonia con le istruzioni del CNR-DT 200/2004 dove sono puntualmente descritti metodi e regole pratiche da seguire per l’istallazione di rinforzi di FRP, per il loro monitoraggio ed il relativo controllo e successivi CNRDT 201/2005, CNR-DT 202/2005 e CNR-DT 203/2006 per l’impiego de-
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
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18
LETTERA DELL’AMMINISTRATORE Alessandro Battaglia
C
Direttore Tecnico e Amministratore AhRCOS® s.r.l.
obiettivo generale. Lo spirito è quello, sempre e comunque costruttivo, di chi vuole affrontare le grandi sfide; l’obiettivo generale è quello d’accrescere la consi-
on l’avvento del terzo millen-
stenza di tale valore anche oltre i soliti
nio si apre una nuova era nel
indicatori economici.
panorama immobiliare inter-
In un contesto caratterizzato dall’affer-
protetto l’impresa dalle
nazionale.
mazione di un modello d’impresa sem-
mutevoli sorti del mercato
Le frontiere si abbattono, le distanze
pre più virtuale, la volontà della Ahrcos
che, al contrario, ci ha visto crescere in
diminuiscono, la New Economy cambia
è sempre stata quella di sviluppare l’im-
termini di struttura e fatturato.
il nostro modo di vivere, i mercati esteri
presa reale.
L’impresa, infatti, dispone oggi di un
diventano più accessibili e così anche
E’ una posizione quasi solitaria, che ri-
patrimonio netto e di un’organizzazione
quello nazionale. Si avverte un muta-
fugge dall’adottare l’outsourcing quale
che le consente d’affrontare commesse
mento profondo anche nel modo di “fare
unica soluzione possibile alle proble-
specialistiche di notevole entità su tutto
impresa”: oggi numerose aziende e so-
matiche imposte da un mercato iper-
il territorio nazionale ed estero.
cietà operano esclusivamente dal punto
concorrenziale.
di vista dirigenziale, senza minimamen-
Al contrario, l’azienda investe nella
L’Impresa Ahrcos ha come obiettivo
te disporre di risorse interne, quali per-
ricerca e nello sviluppo di capacità e
della sua garanzia professionale “la
sonale ed attrezzature, assoggettandosi
conoscenze, organizzative e produtti-
qualità”, intesa come capacità di ide-
in questo modo completamente agli
ve, in quanto nel settore del restauro la
are, concepire, realizzare e conservare
sbalzi e agli umori dell’ offerta ed of-
passione, la dedizione, la volontà e la
un progetto in modo innovativo, che
frendo al cliente solo ciò che quotidia-
progettualità rivestono un ruolo deter-
nasce dalla scelta dei materiali, dalla
namente ci si riesce ad accaparrare al
minante.
coordinazione ed aggiornamento di
mercato.
Coerentemente con questo spirito e
personale specializzato, dallo studio di
Lo specifico nostro modo d’intendere
questi obiettivi, l’azienda ha da sempre
architetture, particolari di progetto, per
l’impresa ha da sempre caratterizzato
investito in risorse umane e tecnolo-
arrivare alla realizzazione di opere di
le scelte della ns. società: essa è infat-
giche, in ricerca e in sviluppo.
ingegneria civile ed architettonica sem-
ti considerata come un valore piuttosto
I fatti, fino ad oggi, ci hanno dato ragio-
pre più complesse.
che come strumento, come un contesto
ne di tali scelte: il valore delle risorse e
nel quale condividere uno spirito ed un
la dinamicità dell’organizzazione hanno
La qualità del prodotto e del servizio
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
|
20
offerto alla Committenza è un preciso
A qualsiasi livello della gerarchia azien-
tecnologico unite alle nuove sperimen-
obiettivo imprenditoriale; anche per
dale le risorse umane, frequentano pe-
tazioni, ma con la solidità, la tradizione,
questo l’Impresa negli anni si è sempre
riodicamente corsi di formazione ed
l’amore, la passione e l’esperienza del
maggiormente specializzata sul restau-
aggiornamento professionale, anche
restauro conservativo di beni sottoposti
ro conservativo di beni immobili sotto-
nel rispetto della normativa cogente in
a tutela Ahrcos si propone di divenire
posti a tutela.
materia di sicurezza sui luoghi di lavoro
Leader nel segmento e si appresta a co-
e sui cantieri.
gliere le nuove sfide del futuro.
viene coordinato il lavoro nell’ambito
In quest’ottica sono coerentemente
Tradizione del restauro, tecnologie
del team e sono gestiti tutti i rapporti
incrementati quei principi genera-
innovative per la conservazione, il
azienda-stakeholders. Le unità tecniche
li volti a migliorare costantemente,
recupero, il rinforzo, il miglioramen-
di Bologna (BO), Cento (FE), L’Aquila
attraverso la crescita culturale degli
to ed il consolidamento strutturale e
(AQ) e Praha (Czech Republic), i cui or-
operatori ed idonee norme compor-
architettonico del patrimonio edili-
ganici sono costituiti da specializzati in
tamentali, lo sviluppo e l’efficienza
zio e di quello storico-artistico-mo-
Restauro Conservativo e Consolidamen-
dell’impresa nel suo complesso.
numentale.
la pianificazione degli interventi, per la
La società, pur essendo costituita al
In questo scenario in profonda evoluzio-
quale l’azienda è attestata SOA e certifi-
100% da risorse interne risulta dinami-
ne opera Ahrcos.
cata ISO 9001:2008.
ca e con forte orientamento alla custo-
Presso gli uffici della sede di Bologna
to Strutturale, curano la progettazione e
mer satisfaction, Ahrcos è in grado di È prassi costante per gli operatori
offrire alla committenza Pubblica e pri-
dell’area tecnica eseguire tutti gli ap-
vata un know-how di sicuro affidamento,
profondimenti analitici e diagnostici
un gruppo di lavoro competente ed ag-
necessari all’elaborazione del quadro
giornato sulle nuove tecnologie ed una
conoscitivo ed alla formulazione del pro-
serie di misure di controllo permanente
getto nei suoi vari livelli: lo studio preli-
atte a garantire la qualità delle risposte
minare dell’opera, che comprende la ri-
progettuali e delle opere realizzate.
cerca storica sulle fonti bibliografiche e d’archivio, il rilievo fotografico generale
L’esperienza sul campo ci permette di
e particolareggiato, il rilievo dell’opera,
perseguire questi scopi e di conquistare
dei materiali e del degrado, la verifica
sempre più spazi e nuove competenze,
della coerenza, unitamente agli Enti
rimanendo comunque nel settore speci-
preposti alla tutela, della metodologia e delle soluzioni operative. Le attività vengono svolte in attento controllo combinato con i Direttori Tecnici, al fine di
Chi si rivolge a noi trova SEMPRE la soluzione migliore
organizzare un percorso progettuale
21
|
equilibrato ed impostato su congrue
fico delle tecnologie avanzate applicate
basi conoscitive e con il costante con-
all’ edilizia.
fronto con i laboratori delle principali
Nata dalle migliori tecnologie e pro-
università Italiane.
fessionalità del restauro innovativo e
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
AhRCOS® S.r.l. Azienda certificata per restauro di beni immobili sottoposti a tutela e Consolidamento sismico del patrimonioedilizio e storico monumentale Certificazioni: ISO 9001:2008 Italiana ed Inglese Attestazione SOA Cat. OG01 – OG02 – OS21 – OS07 – OG03 Sedi: Bologna, Ferrara, L’Aquila, Pesaro, Praha (Czech Rep.)
1.
PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO
P
23
|
rogettare interventi di restauro e con-
hanno prodotto in-
solidamento nel nostro Paese non
terventi che nell’in-
può prescindere dallo sforzo di dare
tento di “curare”
uguale dignità sia al miglioramento
certe patologie ne
strutturale che a quello di tutela e
hanno
conservazione dell’opera originale. E
delle altre. I sismi
sebbene questo sia stato più o meno
degli
da sempre chiaro per gli edifici con
(per ultimo quello
un evidente pregio architettonico e
emiliano del 2012,
monumentale, oggi fortunatamente
lo stesso si può
è diventato altrattanto chiaro anche
dire per quello di
per quei tipi edilizi che sono testimo-
L’Aquila del 2009 e
nianza di usi e costumi del passato.
per quello umbro-
Si pensi ad esempio ai centri storici
marchigiano
medioevali o all’edilizia tradizionale
fine degli anni ’90)
delle nostre campagne. Purtroppo
hanno evidenziato
però nel recente passato questo bi-
quanto un intervento di consolida-
nomio (conservazione e consolida-
mento su una fabbrica storica, se
mento) non sempre è stato così “im-
mal concepito, non solo non assolve
prescindibile”. Un insieme di fattori
alla sua principale ma può addirittu-
come l’eccessivo e poco consapevole
ra risultare dannoso1. A tal proposito
uso di materiali moderni (si pensi al
nel recente passato alcune normati-
calcestruzzo armato, ritenuto eterno
ve (come il D.M. del 1996) iniziano a
e invece vulnerabile allo scorrere del
parlare di interventi di “miglioramen-
tempo e agli attacchi chimici, oltre ad
to” intendendo con questo termine
avere un comportamento meccanico
quegli interventi mirati a garantire un
poco compatibile con la muratura),
indice di sicurezza migliore di quello
unito alla graduale e progressiva per-
che presenta il manufatto allo sta-
dita della conoscenza delle tecniche
to di fatto, senza però portarlo agli
nuovo edificio e senza quindi dover
del costruire del passato
standard di sicurezza propri di un
apportare drastiche trasformazioni.
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
introdotte utlimi
anni
della
Danneggiamenti causati dall’inserimento di elementi di copertura pesanti (cordoli in cemento armato) su murature in pietra.
PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO
Anche la normativa tecnica attuale promuove questa impostazione e la suddivisione delle tre note categorie di intervento (adeguamento, miglioramento e riparazioni locali) consente al tecnico la possibilità di “misurare” l’apporto e l’entità delle nuove opere sull’esistente per evitare di snaturare la costruzione originaria. Consolidare nel rispetto della conservazione, quindi, seguendo quei criteri, quei paradigmi, che ormai sono presi ad esempio nella pratica del restauro e che possono essere così sintetizzati: • TENDENZA AL MINIMO INTERVENTO L’intervento, che deve essere il meno invasivo possibile, deve essere strettamente mirato ad una certa carenza, quindi motivato. Un buon accorgimento in questo senso risiede nell’attribuire a una stessa opera, di nuova realizzazione, più di una funzione. • RICERCA DELLA COMPATIBILITÀ La compatibilità va ricercata sotto diversi aspetti. Dal punto di vista meccanico-strutturale, l’intervento non deve mutare la concezione strutturale, ma la deve integrare limitatamente alle azioni rispetto
e quelli originali della fabbrica.
che che consentano la rimozione
alle quali l’edificio è vulnerabile.
Si dovrebbe cercare di mantene-
senza danni eccessivi per l’opera
Dal punto di vista fisico-chimico,
re le tecniche costruttive di par-
dell’intervento effettuato, nel caso
si deve verificare che non si inne-
tenza utilizzando anche gli stessi
per varie ragioni esso dovesse di-
schino interazioni negative tra ma-
materiali da costruzione (in una
mostrarsi inefficiente o, addirit-
teriali di apporto e materiali già
capriata ad esempio si dovrebbe
tura, dannoso. Inoltre, qualora si
presenti nella fabbrica, a garanzia
poter mantenere lo stesso tipo di
tema per l’insorgere di forme di
anche della durabilità dell’inter-
aggancio).
incompatibilità (meccanica, fisico-
vento, ossia al permanere dei requisiti richiesti. Dal punto di vista
chimica) tra elemento inserito e •
REVERSIBILITÀ
struttura preesistente, o le proba-
costruttivo, va ricercata la maggio-
La ricerca della reversibilità si
bilità del verificarsi di una limita-
re affinità tra materiali di apporto
concretizza con l’utilizzo di tecni-
ta durabilità del nuovo elemento,
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
|
24
PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO
tonica e chi alla materia costitutiva. In ogni caso prudenzialmente si attua limitando al massimo le sostituzioni di materia e di superficie stratificata.
• CONSERVAZIONE DELLA MATERIA L’identità e la testimonianza del passato che l’opera rappresenta sono in larga parte contenute nella materia originale con cui essa è costituita, pertanto va fatto tutto il possibile per evitarne la perdita o la sostituzione. Inoltre il suo mantenimento, consentirà anche in futuro di osservare i segni del trascorrere del tempo con fenomeni di danno, degrado, ecc. permettendo di ripetere il processo interpretativo-diagnostico che ha preceduto l’intervento.
Conser-
vare la materia è quindi anche un modo per perseguire e verificare nel tempo l’efficacia dell’opera di miglioramento.
• CONTROLLO DELL’IMPATTO VISIVO Vanno limitate al minimo le modifiche visibili conseguenti agli interventi, specie quando queste maggiore deve essere l’attenzione
possano alterare la percezione
a consentire la amovibilità futura,
dell’opera.
ricercando un affiancamento non invasivo e ancoraggi puntuali.
• RICONOSCIBILITÀ DELL’INTERVENTO È necessario che risultino come distinguibili dal manufatto originario
• RISPETTO DELL’AUTENTICITÀ
sto si può operare con l’utilizzo di
legato al significato che si attri-
un linguaggio figurativo autonomo
buisce al termine “autenticità” in
rispetto all’esistente, oppure l’uti-
funzione delle differenti scuole di
lizzo di materiali differenti o con
pensiero. C’è chi riferisce l’auten-
evidenti discontinuità cromatiche.
ticità alla configurazione architet-
25
|
tutti gli apporti. Per arrivare a que-
Questo è un requisito che viene
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO
LA CONCEZIONE STRUTTURALE DELL’EDIFICIO IN MURATURA E LA REGOLA D’ARTE Quella degli edifici in muratura è una
detto: ogni paramento murario, infat-
È da sottolineare il fatto che la resi-
concezione strutturale che era ben
ti, interagisce con quelli limitrofi (ad
stenza delle murature soggette a forze
chiara nelle menti dei costruttori del
esempio quelli disposti in direzione
agenti nel loro piano è molto maggiore
passato e che invece è andata perden-
ortogonale) limitatamente alla por-
rispetto a quella riferita alle murature
dosi con lo scorrere del tempo e con
zione immediatamente prossima con
soggette a forze agenti ortogonalmen-
l’introduzione nel modo dell’edilizia
questo e con efficacia dipendente da
te al loro piano: le pareti murarie sog-
di materiali più moderni come l’ac-
quanto la muratura sia stata reallizza-
gette a forze ortogonali al loro piano
ciaio o il cemento armato. Se da una
ta bene (ossia a regola d’arte). Anche
rischiano fortemente di perdere di
parte troviamo, infatti, una struttura
il collegamento con le strutture oriz-
stabilità. In definitiva a seconda della
portante realizzata elementi resisten-
zontali (solai e coperture) spesso non
direzione del sisma, sono in grado di
ti bidimensionali (i cosiddetti “muri
è così forte da rendere collaboranti le
opporvisi efficacemente solo alcune
portanti”, dall’altra abbiamo a che
parti o da coinvolgere altri pannelli
fare con elementi resistenti monodi-
portanti. Inoltre, più l’edificio ritrova
mensionali (le “travi”, con sviluppo
la sua creazione nel passato e più vi
orizzontale, ed i “pilastri” con svilppo
sono possibilità che nel corso degli
verticale), connessi insieme a formare
anni abbia subito modifiche: amplia-
quello che si definisce il “telaio por-
menti, sopraelevazioni, annessioni di
tante” dell’edificio. La maggiore diffe-
corpi esterni, rimaneggiamenti nella
renza tra queste due concezioni è che
forma e nella posizione di aperture
mentre da una parte si possono avere
possono accentuare questa “parzializ-
strutture portanti che non collaborano
zazione” delle strutture portanti, spe-
tra loro (o lo fanno solo parzialmente
cie se le “nuove” murature non sono
o per l’interposta azione di un terzo
connesse (ammorsate) alle “vecchie”.
elemento) dall’altra si ha la certezza
Tutto questo spiega per le costruzioni
che solo una perfetta connessione tra
storiche in muratura la naturale ten-
travi e pilastri possa garantire la sta-
denza a danneggiarsi localmente, con
bilità della struttura. Nel caso delle
collassi parziali a carico delle zone più
costruzioni storiche in muratura suc-
deboli che sembrano “accuratamen-
delle pareti (quelle disposte parallela-
cede infatti proprio quanto appena
te selezionate” dall’azione del sisma.
mente a essa in quanto sollecitate nel piano), mentre altre non offrono resistenza in quanto sollecitate fuori dal loro piano. In una costruzione in muratura è perciò possibile identificare molteplici strutture resistenti a seconda della condizione di carico considerata. È chiaro quindi che la stabilità alle azioni orizzontali richiede pannelli murari disposti secondo almeno due direzioni ortogonali. L’edificio in muratura “funziona bene” quando tutti
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
|
26
PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO
gli elementi - pannelli verticali ed orizzontamenti di vario genere - resistono ai carichi applicati collaborando tra loro ossia, come si usa comunemente dire, quando esso offre un comportamento “scatolare”. Comportamento che viene raggiunto ovviamente solo
zioni esistenti in muratura: le “Nuove
opportuni presidi per scongiurarne
se i pannelli murari ortogonali tra loro
norme tecniche per le costruzioni” di
l’attivazione.
devono sono efficacemente connessi
cui al D.M. 14 gennaio 2008 - NTC 08
lungo le intersezioni verticali, ma è
- con le relative “Istruzioni per l’appli-
anche necessario che vi sia un effica-
cazione delle Norme Tecniche per le
ce collegamento tra muri e solai, che
Costruzioni” del febbraio 2009 e le
devono essere sufficientemente rigidi
“Linee Guida per la valutazione e ri-
e resistenti allo scopo di ripartire le
duzione del rischio sismico del patri-
azioni orizzontali tra i vari paramenti
monio culturale con riferimento alle
resistenti. È chiaro quindi come, in
norme tecniche per le costruzioni”
caso di sisma gli edifici storici in mu-
emanate dal Ministero per i Beni e le
ratura molto spesso non manifestano
Attività Culturali nel 2007 e allineate
un comportamento strutturale globa-
alle nuove norme tecniche per le co-
le, molto più realistica è una analisi
struzioni nel 2010 con la “Circolare
per “macroelementi” ossia porzioni di
n.26” del Dicembre 2010. La risposta
muratura che per forma e dimensioni
al sisma dell’edificio storico in mura-
reagiscono autonomamente al terre-
tura è quindi quella offerta dai suoi
moto, riconoscibili e catalogabili sulla
macroelementi: il loro moto durante
base delle esperienze del passato.
l’azione sismica definisce i cosiddetti
Questo approccio, proposto da vari
“cinematismi di collasso attivabili” dei
autori1,2 risulta ormai consolidato an-
quali è possibile verificare la sicurez-
che all’interno del quadro normativo
za rispetto all’azione sismica attesa
che regola gli interventi sulle costru-
e, quindi, progettare e dimensionare
1 2
27
|
A. Giuffrè. Letture sulla meccanica delle murature storiche, edizioni Kappa, Roma, 1991. F. Doglioni, A. Moretti, V. Petrini. Le chiese ed il terremoto, edizioni LINT, Trieste, 1994.
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
2.
PRIMA DEL PROGETTO
L
LA CONOSCENZA DELL’EDIFICIO COME PRESUPPOSTO IMPRESCINDIBILE PER IL PROGETTO e norme che attualmente regolano gli
per migliorarne il comportamento e
interventi su costruzioni esistenti di
la sicurezza. Nell’approccio propo-
carattere storico e monumentale (Le
sto, la conoscenza viene “quantifica-
“Nuove norme tecniche per le costru-
ta” secondo modelli interpretativi che
zioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008
arrivano a definirne il livello raggiunto
- NTC 08 - con le relative “Istruzioni
– “Livello di Conoscenza”, appunto –
per l’applicazione delle Norme Tecni-
e, secondo il meccanismo dei “Fattori
che per le Costruzioni” del febbraio
di confidenza” si va a premiare la mo-
2009 e le “Linee Guida per la valuta-
dellazione che può far conto su una
zione e riduzione del rischio sismico
padronanza più accurata dell’edificio
del patrimonio culturale con riferi-
e a penalizzare quella che invece di-
mento alle norme tecniche per le co-
spone solo di informazioni super-
struzioni” emanate dal Ministero per
ficiali su di esso. Questo “Percorso
i Beni e le Attività Culturali nel 2007
della conoscenza”, come definito al
e allineate alle nuove norme tecniche
Capitolo 4.1 delle “Linee Guida per
per le costruzioni nel 2010 con la
la valutazione e riduzione del rischio
“Circolare n.26” del Dicembre 2010)
sismico del patrimonio culturale con ri-
fanno fortemente emergere il ruolo
ferimento alle norme tecniche per le co-
fondamentale che assume la cono-
struzioni” si snoda attraverso alcune
scenza della costruzione, come pre-
attività fondamentali come il rilievo
supposto per la corretta interpreta-
geometrico-architettonico,
zione del comportamento strutturale
storica degli eventi e degli interventi
dell’edificio prima e, successivamen-
subiti, il rilievo del quadro fessurativo
te, della valutazione della vulnerabili-
e deformativo e l’analisi materica e
tà e la scelta di efficaci accorgimenti
tecnologico-costruttiva.1 2
l’analisi
L’analisi del tessuto urbano e della sua evoluzione, verificata attraverso il confronto tra mappe e planimetrie di epoche diverse , può indicare possibili modifiche di rapporto con edifici contigui o trasformazioni di cui si è poi persa traccia, fattori che possono potenzialmente modificare l’esposizione (e quindi la risposta) agli effetti del sisma .
1
F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di). Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico. Integrazione alla luce delle esperienze nella Regione Marche, Regione Marche P.F. “Beni Culturali e Programmi di Recupero”, Ancona, 2007.
2
S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
|
28
di degrado e sui fattori che possono ridurre l’efficienza strutturale dell’edificio. In esso va raccolto e rappresentato l’insieme delle varie forme di degrado strutturale che l’edificio ha subito nel tempo, sia gli effetti di dissesti statici, esauriti o in atto, sia i danni connessi a dissesti di origine dinamica causati da terremoti avvenuti in passato. Impostato con lo scopo di raccogliere e disporre tutte le informazioni che possono consentire e facilitare la diagnosi il “Rilievo del quadro fessurativo e deformativo” prende in considerazione sia lesioni fisiche legate al degrado strutturale, sia modificazioni della • Il rilievo geometrico-architettonico
zandole anche dal punto di vista
Questo rilievo va riferito sia alla ge-
ingegneristico e non solo della pura
ometria complessiva dell’organismo
“cronaca” storica, va ricostruito il
che a quella degli elementi costrut-
processo di realizzazio ne dell’edificio
Il rilievo materico costruttivo non
tivi, comprendendo i rapporti con le
in tutte le sue fasi e le successive
solo serve per individuare completa-
eventuali strutture in aderenza. Nel
modificazioni subite nel tempo dal
mente l’organismo resistente della
rilievo dovranno essere rappresentate
manufatto, nonché gli eventi trau-
fabbrica, ma anche la tipologia, la
le modificazioni intervenute nel tem-
matici che lo hanno interessato.
tessitura e la qualità delle murature,
po, come desunte dall’analisi storico-
Questo consentirà di avere maggio-
la tipologia e la qualità delle parti-
critica. Il rilievo deve individuare l’or-
re consapevolezza non solo della
zioni orizzontali (solai e volte) e dei
ganismo resistente della costruzione,
morfologia e dell’organizzazione del
dettagli costruttivi come ammor-
tenendo anche presente la qualità e
sistema
ma
samenti murari, l’appoggio degli
lo stato di conservazione dei materia-
anche
delle possibili discontinu-
orizzontamenti, i dispositivi di con-
li e degli elementi costitutivi. Dovran-
ità e disomogeneità dello stesso.
tenimento delle spinte. Va eseguito
resistente,
atto o stabilizzati, ponendo particolare attenzione all’individuazione dei
• Il rilievo del quadro fessurativo e deformativo
possibile
dei
saggi
(compatibil-
mente con le esigenze di tutela del
L’esecuzione di un accurato rilievo
bene). Oltre ad accertare le diverse
geometrico-architettonico, oltre a
tipologie costruttive presenti, la loro
restituire fedelmente la geometria
localizzazione e ripetitività, con par-
strutturale del manufatto e fornire
ticolare attenzione a tutti gli aspetti
quindi i dati necessari a mettere a
che possono influenzare l’innesco di
Utilizzando tutte le fonti utili (pubbli-
punto un modello di calcolo accu-
meccanismi di collasso locale, ha il
cazioni, documentazione d’archivio,
rato dello stesso, diventa un passo
compito di fornire anche un quadro
immagini fotografiche, planimetrie
fondamentale per l’acquisizione di
d’insieme sulle condizioni di degra-
catastali, ecc.) e soprattutto analiz-
importanti indicazioni sui fenomeni
do dei materiali.
quadri fessurativi e dei meccanismi di danno.
• L’analisi storica degli eventi e degli interventi subiti
|
• L’analisi materica e tecnologico costruttiva
visivamente ed effettuando dove
no altresì essere rilevati i dissesti, in
29
geometria originaria.
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
PRIMA DEL PROGETTO
LE PROVE DIAGNOSTICHE INTRODUZIONE La diagnostica riveste un ruolo fon-
tuenti le strutture della fabbrica. Gli
costruttiva, ecc. AhRCOS s.r.l. ha da
damentale per un corretto intervento
strumenti in possesso dei tecnici per
sempre investito sulla diagnostica e
di recupero o di restauro. Come det-
poter affrontare un esame accurato
sull’analisi dei materiali e sull’impor-
to, il “percorso della conoscenza” da
consistono in varie prove, di cui alcu-
tanza che riveste. Negli anni abbiamo
intraprendere nei confronti dell’edifi-
ne invasive (distruttive) e altre meno
acquisito mezzi tecnici e formato
cio su cui intervenire si compone di
(non distruttive), ma tutte allo stesso
personale specializzato accumulando
diversi passi e diverse attività. Una
modo importanti. Spetta alla bravura
un’esperienza tale da renderci tra le
fondamentale tra queste è quella
e all’esperienza del tecnico decidere
aziende più preparate e affidabili del
che riguarda la determinazione del-
quali prove eseguire basandosi sul-
settore.
le caratteristiche dei materiali costi-
lo stato del degrado, sulla tipologia
• INDAGINI VISIVE DELLE DELLA TECNOLOGIA DELLA MURATURA E DELLE CONNESSIONI Si tratta di un esame visivo della superficie muraria, condotto dopo la rimozione di una zona di intonaco di circa 1m x 1m. E’ da eseguirsi, preferibilmente, in corrispondenza delle connessioni tra strutture murarie principali, al fine di verificare tecnologie costruttive tessiture e tipologie di materiali, dettagli costruttivi, informazioni qualitative sullo stato di conservazione e sulla presenza di difetti costruttivi. Sono fondamentali se si vuole limitare al massimo gli interventi distruttivi o semidistruttivi o raggiungere i livelli di conoscenza minimi richiesti.
Saggi visivi eseguiti attraverso l’asportazione di una porzione limitata di intonaco che consentono di rilevare la presenza di aperture, nicchie o altri elementi di rilievo per l’analisi strutturale e per la diagnosi dei dissesti dell’edificio
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PRIMA DEL PROGETTO
• INDAGINI ENDOSCOPICHE L’indagine
endoscopica
consente
gano in un secondo mo-
l’ispezione visiva diretta di cavità, o
mento, in seguito a visione
parti altrimenti inaccessibili della
delle immagini salvate du-
muratura, all’interno dello spessore
rante l’indagine. L’impresa
murario. Mediante l’inserimento di
ritiene questa una delle
una piccola sonda endoscopica in fori
prove fondamentali da ese-
di almeno 20 mm di diametro si può studiare la superficie del foro per cercare di ricostruire la stratigrafia muraria, inclusa la tipologia di materiali
grandi richiedono fonti di
presenti e la presenza di larghi vuoti.
illuminazione più poten-
I risultati del controllo visivo possono
ti per dare immagini con
essere registrati mediante un sistema
buona risoluzione e visibi-
di ripresa video, su file immagine o
lità). Anche il campo di vi-
video.
sione della sonda, rispetto
L’esecuzione prevede l’utilizzo di ap-
alla visione diretta in avan-
parecchiature flessibili o rigide, arti-
ti, può essere variabile.
colate o non, con illuminazione a luce
Durante l’esecuzione delle indagini
guire prima di qualsiasi intervento,
calda o a fibre ottiche. A seconda del
endoscopiche, è utile adottare dei
infatti tale indagine si pone alla base
tipo di apparecchiatura può cambiare
riferimenti metrici che indichino la
di qualsiasi intervento ben riuscito.
la profondità massima di ispezione, il
posizione lungo la profondità del foro,
diametro minimo del foro d’ispezione
sia per le annotazioni effettuate in
(a seconda dello spessore della son-
corso di esecuzione della prova, sia
da) e il diametro massimo (fori più
per eventuali osservazioni che avven-
• PROVE CON MARTINETTI PIATTI
31
|
La prova con martinetto piatto singo-
punta di un trapano. II rilascio delle
lo è una prova debolmente distruttiva
tensioni che si manifesta provoca una
che permette di stimare lo stato di
parziale chiusura del taglio, che viene
tensione locale presente nelle struttu-
rilevata tramite misure di variazio-
re murarie. La tecnica di prova si basa
ne di distanza relativa fra coppie di
sulla variazione dello stato tensionale
punti posti in posizione simmetrica
in un punto della struttura provoca-
rispetto al taglio stesso. Viene quindi
to da un taglio piano eseguito in di-
inserito all’interno del taglio un mar-
rezione normale alla superficie della
tinetto piatto, realizzato mediante
muratura. Il taglio viene generalmen-
sottili lamiere di acciaio saldate, che
te realizzato mediante sega idrauli-
viene collegato al circuito idraulico
ca con lama circolare o mediante la
di una pompa. La pressione interna
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Esecuzione di un’indagine endoscopica in cantiere
PRIMA DEL PROGETTO
viene gradualmente aumentata fino ad annullare la deformazione misurata successivamente all’esecuzione del taglio. In queste condizioni la pressione all’interno del martinetto è uguale in prima approssimazione alla sollecitazione preesistente nella muratura in direzione normale al piano del martinetto, a meno di una costante sperimentale che tiene conto del rapporto tra l’area del martinetto e
sente di delimitare un campione di
l’area del taglio (kA), e a meno di una
muratura rappresentativo per dimen-
costante che tiene conto della rigidez-
sioni del comportamento meccanico
za intrinseca di ogni martinetto (kM).
della stessa. I due martinetti paralleli
La prova con martinetto piatto doppio
- opportunamente messi in pressione
consente di determinare le caratteri-
- applicano al campione interposto
stiche di deformabilità della muratu-
uno stato di sollecitazione monoas-
ra, nonché di fornire un’indicazione
siale, e le deformazioni risultanti nel-
sul valore di resistenza della stessa.
la porzione muraria vengono misurate
La prova consiste nell’effettuare un
da un numero adeguato di sensori di
secondo taglio, parallelo al primo a
spostamento in direzione ortogona-
una distanza variabile (che dipende
le e parallela ai piani di inserimento
dagli elementi resistenti della mura-
dei martinetti, al fine di determinare
tura investigata e dalla larghezza del
il diagramma tensione deformazione
martinetto utilizzato), entro cui viene
della muratura indagata.
inserito un altro martinetto. Ciò con-
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32
PRIMA DEL PROGETTO
• PROVA DI COMPRESSIONE DIAGONALE SU PANNELLO IN MURATURA La prova a compressione diagonale è una prova (distruttiva) che può essere eseguita su una muratura al fine di determinarne la caratteristiche della risposta nei confronti delle azioni di taglio. La norma comunemente utilizzata come riferimento per l’esecuzione di tale prova è la ASTM E 519 “Standard Test Method for Diagonal Tension (Shear) in Masonry Assemblages”, che specifica procedura di prova e di espressione dei risultati. Per le prove in situ si procede solitamente “estendendo” la ASTM E 519 (codificata per prove in laboratorio) e prevedendo quindi l’isolamento di un pannello quadrato (le dimensioni ottimali sarebbero 120 x 120 cm e spessore variabile tra 25 e 70 cm) dalla parete circostante mediante quattro tagli (realizzabili con diverse modalità: filo diamantato, sega circolare,
33
|
elettrosega, etc.) ma sempre in modo
lico (martinetto/i) che agisce tra due
consentono di determinare le carat-
da disturbare il meno possibile il pan-
elementi metallici di cui uno, quello
teristiche meccaniche di resistenza a
nello murario da sottoporre a prova.
interno, è appoggiato allo spigolo del
taglio della muratura.
Per garantire la stabilità del pannello
pannello e quello esterno collegato
è necessario mantenere ammorsato
tramite barre in acciaio all’elemento
il pannello alla muratura limitando il
metallico posizionato sullo spigolo
taglio inferiore del quadrato di prova:
opposto al primo. Mediante tale si-
tale circostanza differenzia la prova in
stema chiuso il carico si trasmette al
situ dalla prova di laboratorio, tuttavia
pannello lungo una diagonale. Le de-
analisi teoriche e numeriche hanno di-
formazioni sotto carico nel piano del
mostrato che tale ammorsatura, alme-
pannello murario vengono misurate
no in fase elastica, influenza il risultati
a mezzo di due coppie di trasduttori,
in modo trascurabile. Per applicare
una per faccia, disposti lungo le diago-
il carico va creato un sistema costi-
nali. Durante lo svolgimento della pro-
tuito da opportuni elementi metallici
va vengono misurate le variazioni di
disposti ai due spigoli della diagona-
lunghezza delle basi di misura, al fine
le libera del pannello murario (una
di risalire al valore di deformazione.
estremità dell’altra risulta ammorsa-
Il legame tra “carico” e “deformazio-
ta ancora alla muratura) e collegati
ne” ricavato dalla prova, assieme alle
tra loro. In uno dei due spigoli viene
dimensioni geometriche effettive del
posizionato il sistema di spinta idrau-
pannello murario sottoposto a prova,
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• PROVE DI VIBRAZIONE SULLE CATENE In fase di restauro o di valutazione
accelerazione di tipo capacitivo a ele-
ta al computer portatile. Un software
della stato di sicurezza e funzionalità
vata sensibilità posizionati su tutta la
di acquisizione sviluppato ad hoc per
di edifici storici quali chiese, conven-
sua lunghezza e percuotendo sia in
l’indagine dinamica di catene per-
ti o più in generale edifici con archi
direzione orizzontale che in direzio-
mette di registrare i segnali rilevati
tirantati, il progettista deve sapere
ne verticale tramite un martello non
dai sensori. Per ogni prova effettuata
quale sia il tasso di lavoro cui le cate-
strumentato. Tali trasduttori, svilup-
viene compilata una apposita scheda
ne sono sottoposte. Tale parametro è
pati presso il laboratorio ELSA (Eu-
contente tutte le caratteristiche sa-
infatti fondamentale per capire quan-
ropean Laboratory for Structural As-
lienti. I dati vengono memorizzati in
to un arco sia caricato e per decidere
sessment - Laboratorio Europeo per
una base di dati strutturata in modo
se e come intervenire sull’edificio. Tra
le Verifiche Strutturali) del Centro Co-
analogo alle basi dati dei grossi labo-
le possibili tecniche di indagine stu-
mune di Ricerca della Commissione
ratori di ricerca (per esempio l’ELSA).
diate in questi anni, le tecniche ba-
Europea a Ispra (VA), presentano un
Tali dati vengono poi analizzati me-
sate sull’analisi dinamica sono le più
bassissimo consumo di energia e una
diante procedure di calcolo dedicate
promettenti sia per la rapidità con
elevata sensibilità. L’apparato spe-
e i risultati salvati in documenti in
la quale posso essere effettuate, sia
rimentale consiste in diversi sensori
formato PDF. Tramite tali elaborazioni
soprattutto per la loro completa non
accelerometrici bidirezionali, solita-
è possibile poi risalire alle frequenze
invasività. Grazie allo sviluppo delle
mente 5, collegati a una scatola di in-
proprie della catena e da queste risa-
tecnologie informatiche ed elettroni-
terconnessione e alimentazione. Tale
lire ad una stima della tensione di tiro
che, tali tecniche possono oggigiorno
scatola è alimentata da un apposito
in essa presenti.
essere applicate a costi nettamente
alimentatore stabilizzato collegato
inferiori che in passato. Le prove di
alla rete elettrica. Dalla scatola fuori-
vibrazione sono condotte strumen-
esce un cavo piatto che si interfaccia
tando la catena con trasduttori di
con la scheda di acquisizione collega-
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34
PRIMA DEL PROGETTO
• INDAGINI TERMOGRAFICHE
L’indagine
termografica,
basata
sull’acquisizione dei dati termici con attrezzature sensibili ai raggi infrarossi, e sull’analisi, la valutazione e l’interpretazione dei risultati eseguita da personale specializzato, permette di trovare le cause di numerose tipologie di problemi con un notevole risparmio di tempo e denaro. È un tipo di indagine non distruttiva. La Restauri Innovativi Tecnologici s.r.l. effettua prove termografiche con operatore specializzato per valutazioni dello stato conservativo dei materiali utilizzati soprattutto nel campo dell’edilizia. Attraverso prove e inda-
di sollecitazioni termiche. Tale carat-
d’acqua anche se internamente a
gine termica - tecnica non intrusiva
teristica è sfruttata dalla termografia
strutture murarie.
né distruttiva - siamo infatti in grado,
per visualizzare, con appositi sistemi,
• L’individuazione di filtrazioni ancora
con gli strumenti in nostra dotazione,
i differenti comportamenti termici
non visibili, fornendo dati sulla pro-
di diagnosticare e definire patologie
dei materiali. Le indagini termografi-
venienza e sulla propagazione.
e livello di degrado strutturale di im-
che vengono utilizzate con successo
pianti, opere architettoniche e strut-
sia per le strutture in c.c.a. che per
ture edilizie. Il principio dell’indagine
quelle in muratura, comprese volte,
termografica all’infrarosso effettuata
archi, ecc.
con l’utilizzo di termocamere, si basa
qua calda e fredda all’interno di muri, nei solai e sotto terra.
I principali campi di applicazione della
temperature superficiali di un deter-
termografia nell’edilizia sono:
di non poter dare significative in-
minato corpo sottoposto a sollecita-
• Certificazione Energetica degli edifi-
formazioni per pareti molto spesse,
ci.
va dunque le temperature del corpo
• Verifica dello stato delle strutture,
analizzato attraverso la misurazione
della trama muraria, delle imper-
dell’intensità di radiazione infrarossa
meabilizzazioni e delle coibentazio-
emessa dal corpo in esame. Per effet-
ni.
to dei differenti valori di questi para-
• Verifica dello stato di intonaci, rive-
metri, specifici per ciascun materiale,
stimenti ed elementi architettonici
i diversi componenti di un manufatto,
delle facciate e del loro possibile
quale una muratura, assumeranno
distacco.
differenti temperature sotto l’azione
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rature e la sua provenienza. • L’individuazione di tubazioni di ac-
sulla misura della distribuzione delle
zione termica. La termocamera rile-
35
• Il rilevamento dell’umidità nelle mu-
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• La precisa individuazione di perdite
• La limitazione di queste indagini è
rimanendo molto attendibile per lo strato superficiale.
3.
VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO
Per vulnerabilità si intende “la predisposizione di un manufatto ad essere danneggiato in caso di sisma. La vulnerabilità è perciò una condizione attuale di potenziale degrado futuro, che si manifesterà quando l’edificio sarà colpito da terremoto1”
P
LA DIAGNOSI DEL DISSESTO: VULNERABILITÀ TIPICHE E SPECIFICHE ur nella consapevolezza che ogni edi-
In questo senso definiamo come vul-
realmente verificatisi sugli edifici nel-
ficio è diverso dall’altro, è possibile
nerabilità tipica la vulnerabilità asso-
le esperienze del passato: in questa
individuare dei tratti comuni nelle
ciata a specifiche parti dei manufatti
maniera viene schematizzato il pro-
modalità di danneggiamento di edi-
storici in determinate condizioni. In
blema, semplificandone lo studio.
fici appartenenti alla stessa tipologia
letteratura sono stati elaborati abachi
(ad esempio le chiese) ai quali poter
di forme di vulnerabilità tipica per de-
La vulnerabilità specifica è invece
fare riferimento sia durante la fase
terminate classi di edifici, finalizzati
connessa a condizioni di debolezza
di analisi dei danni avvenuti che in
a cogliere e mettere in evidenza i trat-
locali che possono però innescare
quella di previsione dei danni futuri.
ti comuni esistenti tra i diversi danni
meccanismi connessi alle vulnerabi-
La muratura costituita da due o più paramenti è una tipologia muraria molto frequente in alcune regioni italiane (tra cui anche il territorio aquilano). Se i vari strati non sono muniti di reciproco collegamento, sotto le sollecitazioni indotte dal sisma è frequente che il paramento esterno si distacchi tutto da quello interno, ribaltando fuori dal suo piano. Anche in questo caso si ha a che fare con una vulnerabilità specifica dovuta alle modalità costruttive iniziali.i.
3
F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di). Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico. Integrazione alla luce delle esperienze nella Regione Marche, Regione Marche P.F. “Beni Culturali e Programmi di Recupero”, Ancona, 2007.
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Vulnerabilità specifiche dovute alle modalità costruttive iniziali: cornicioni realizzati con elementi pesanti o con mattoni disposti in foglio, coperture spingenti e travi di colmo che possono “martellare” e sfondare le pareti in caso di sisma
37
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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO
lità tipiche. Esse sono intrinseche al
• Degrado strutturale e debito manu-
singolo manufatto e possono essere
tentivo: il degrado strutturale (pro-
generalmente suddivise per aree te-
prio dei materiali e degli elementi
matiche come ad esempio:
costitutivi) è causa della diminuzione dell’efficienza e della resistenza
• Modalità costruttive iniziali: cono-
della struttura e contribuisce, insie-
scere le modalità con cui un edifi-
me a una mancata o inappropriata
cio storico è stato realizzato per-
manutenzione dei componenti del-
mette conoscere le qualità della
la fabbrica, all’attivazione dei mec-
costruzione, quindi delle caratteristiche dei leganti, della muratura, della
configurazione
canismi di danno. • Dissesti pregressi non sufficiente-
strutturale
mente riparati: di natura statica o
(ad esempio coperture spingenti,
sismica costituiscono vie preferen-
appoggi non adeguatamente vincolati).
ziali per il danno. • Interventi strutturali recenti: utili
• Processi di trasformazione edilizia:
per capire il comportamento degli
la fabbrica nel tempo può aver subi-
edifici al sisma a fronte di tali inter-
to interventi che hanno modificato
venti eseguiti nel tempo.
la forma e a volte anche lo schema statico, determinandone la perdita di omogeneità e continuità iniziale. • Carenze di connessioni strutturali e il ruolo degli elementi di presidio esistenti nella fabbrica: connessioni strutturali muro-muro, murosolaio, muro-copertura;
L’edificio dell’immagine, sotto l’azione sismica, ha evidenziato un distacco orizzontale tra le murature realizzate in epoche differenti. La ripresa muraria, infatti, ha efficacia quando esistono delle zone di sovrapposizione che permettono alle due murature adiacenti di poter collaborare in caso di sollecitazioni. Quando invece la ripresa è effettuata in modo non opportuno o addirittura risulta assente, il tentativo di unire due murature risulta essere inutile, generando risposte differenziate delle parti semplicemente accostate in relazione alle caratteristiche dei materiali. Questa è vulnerabilità specifica legata a processi di trasformazione edilizia.
Paramenti murari snelli, ossia di elevato sviluppo in altezza e ridotto spessore (come le facciate delle chiese) sono fortemente soggetti a ribaltamento fuori dal piano. In particolare nelle chiese questo fenomeno si evidenzia nella porzione sommitale della facciata - il timpano - che molto frequentemente risulta svettare al di sopra della quota della copertura della navata retrostante. Si parla in questo caso di una vulnerabilità tipica.
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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO
LA MODELLAZIONE PER MACROELEMENTI E IL METODO DELL’ANALISI CINEMATICA LINEARE Il metodo di analisi comunemente
va, occorre poi:
sistema: si determina quindi il
utilizzato per lo studio dei meccani-
• individuare i macroelementi in cui
moltiplicatore orizzontale dei cari-
smi attivabili sui macroelementi indi-
è possibile scomporre l’edificio in
chi verticali (solitamente indicato
viduati, è quello dell’analisi cinemati-
esame, operazione che avviene at-
con “α”) che attiva il meccanismo
ca lineare . Si tratta di effettuare una
traverso non solo un esame geome-
di collasso, da cui si può risalire
verifica dell’equilibrio per un sistema
trico, ma anche su una lettura del-
all’accelerazione del terreno che
labile. Ogni possibile meccanismo lo-
le fasi storiche ed eventualmente
attiva il meccanismo. Per determi-
cale che potrebbe attivarsi (ossia una
osservando e interpretando i danni
nare il moltiplicatore orizzontale
porzione dell’edificio scomponibile in
prodotti dai passati eventi sismici,
dei carichi verticali ci si avvale del
un insieme di corpi rigidi una volta la-
anche riscontrati su edifici simili,
Principio dei Lavori Virtuali egua-
bili che danno luogo a una catena ci-
per tipologia e tecniche costruttive,
gliando il lavoro delle forze esterne
nematica) e che si ritiene significativo
a quello su cui si vuole intervenire.
con quello svolto dalle forze interne
per la sicurezza dell’edificio va verifi-
• modellare in maniera attendibile
(che si assume pari a zero perché
cato. Le ipotesi alla base dell’analisi
ogni macroelemento e per ognuno
si trascurano gli effetti dell’attrito
cinematica lineare sono:
di essi individuare i meccanismi di
e delle varie coazioni interne della
• considerare blocchi rigidi;
danno che possono instaurarsi, in
muratura).
• resistenza nulla a trazione alle
funzione alla conoscenza dell’edifi-
4
estremità dei blocchi;
cio, al suo quadro fessurativo e alle
Per quanto riguarda i meccanismi di
• resistenza infinita a compressione;
condizioni di vincolo che caratteriz-
danno, si distinguono generalmente
• assenza di scorrimento tra i blocchi.
zano i singoli macroelementi.
due modalità di collasso: quella di
• infine, noti i carichi verticali si in-
primo e quella di secondo modo. Nel
Per modellare in maniera attendibile
dividuano le forze orizzontali come
seguito saranno descritte queste due
un edificio per poter svolgere l’analisi
aliquota dei carichi verticali, che
differenti modalità.
cinematica, oltre alla fase conosciti-
portano al limite di equilibrio il
MECCANISMI DI PRIMO MODO I meccanismi di primo modo sono
“condizioni al contorno”, come ad
guato vincolo in sommità o quando il
quelli che prevedono il ribaltamento
esempio l’ammorsatura tra le pareti,
collegamento tra le pareti ortogonali
del paramento murario fuori dal pro-
la presenza di elementi spingenti (co-
risulta poco efficace o in alcuni casi
prio piano come conseguenza alla
perture, volte), vulnerabilità tipiche e
assente. Possono essere considerate
componente dell’azione sismica or-
specifiche, ecc.
come “sintomatiche” dell’attivazione
togonale alla parete. Tra le tipologie
Ribaltamento semplice
di tale meccanismo situazioni come
più vanno evidenziati :
L’azione sismica può causare il cine-
5
• ribaltamento semplice;
matismo di ribaltamento semplice di
• ribaltamento composto;
pareti esterne degli edifici. Questo
• flessione verticale;
cinematismo, che rappresenta una si-
• flessione orizzontale.
tuazione di danno tra le più frequenti
L’attivazione
meccanismo
e pericolose, si genera essenzialmen-
piuttosto che un altro, dipende da
di
un
te quando non è presente un ade-
4
S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014
5
AA.VV., Repertorio dei meccanismi di danno, delle tecniche di intervento e dei relativi costi negli edifici in muratura, Tipografia Grafiche Scarponi srl, Osimo, 2007, pagg.135-182
39
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
Schema grafico da: S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014”
VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO Piccolo edificio di culto investito dal sisma emiliano del 2012: si notano tutti i caratteri tipici dell’attivazione del meccanismo del ribaltamento semplice della parete di facciata.
non essendo garantito un
nessione con le murature ortogonali.
comportamento
Questo tipo di meccanismo è ricono-
monoli-
tico nello spessore per la
scibile attraverso
mancanza di elementi di
la presenza di lesioni inclinate sulle
collegamento trasversale,
pareti di controvento, di fuori piombo
il meccanismo di ribalta-
della parete ribaltante e di sfilamen-
mento può interessare la
to delle travi degli orizzontamenti.
sola cortina esterna con
La geometria del cuneo di distacco,
presumibile riduzione del
quindi l’ampiezza dell’angolo del cu-
moltiplicatore di collasso,
neo, in ogni caso, dipende dalla pre-
che deve essere quindi op-
senza o meno di aperture nelle pareti
portunamente valutato.
di controvento in prossimità dell’an-
la presenza di lesioni verticali in corri-
golata e dalla tipologia e qualità mu-
spondenza delle intersezioni murarie,
raria: maggiore è la qualità muraria,
fuori piombo della parete ribaltante,
maggiore è l’angolo di inclinazione
lo sfilamento delle travi degli orizzon-
Ribaltamento composto
del cuneo di muratura coinvolto nel
tamenti che si innestano su tale pare-
Per
meccanismo di ribaltamento.
te. Il ribaltamento semplice può inte-
composto si intende il ribaltamento
ressare l’intera facciata di un edificio
della parete ortogonale all’azione si-
o parte di essa, in relazione alla mo-
smica, con il coinvolgimento di por-
dalità di connessione tra i solai e le
zioni delle pareti disposte in direzio-
murature ai vari livelli della struttura.
ne parallela all’azione sismica.
Inoltre in presenza di strutture mura-
Si manifesta quando manca un vinco-
rie costituite da due cortine separate
lo in sommità ma vi è un’efficace con-
cinematismo
di
ribaltamento
(le cosiddette “murature a sacco”),
Meccanismo di ribaltamento composto che coinvolge il livello superiore della facciata dell’edificio. Come evidenziato dal quadro fessurativo una notevole porzione a forma di cuneo delle pareti ortogonali alla facciata viene coinvolta nel meccanismo. Schema grafico da: S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014
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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO
Flessione verticale Il cinematismo di flessione verticale
di interpiano (questo è il caso degli
presenza localizzatadi spinte in co-
si manifesta con la formazione di una
edifici nei quali sono stati realizzati
pertura. È influenzata dalla presen-
cerniera cilindrica orizzontale che di-
cordoli in breccia).
za di elementi che indeboliscono la
vide la parete in due blocchi, i quali
sezione muraria, come ad esempio
ruotano attorno a tale asse a causa di
Flessione orizzontale
le canne fumarie, oppure aperture
azioni fuori piano. Questo può acca-
Può verificarsi nel caso di pareti vin-
disposte in modo da favorire il cine-
dere se la parete investita dall’azione
colate efficacemente alle pareti orto-
matismo. Inoltre può verificarsi anche
sismica risulta efficacemente vincola-
gonali ma che non dispongano di di-
in pareti a doppia cortina nelle quali
ta solo in sommità (ad esempio con
spositivi di confinamento in sommità.
a collassare può essere la sola cor-
cordoli o tiranti) e libera nelle zone in-
Per effetto dell’azione sismica si in-
tina esterna senza coinvolgere quella
termedie. Il meccanismo è comunque
staura un fenomeno di instabilità lo-
interna.
favorito dalla presenza localizzata di
cale con la formazione di tre cerniere,
spinte orizzontali, dovute ad archi o
due alle estremità in corrispondenza
volte, o per la presenza di solai sfal-
degli incroci murari e una centrale.
sati che per effetto dell’oscillazione
Il cinematismo di flessione orizzon-
orizzontale dovuta al sisma, vanno a
tale si manifesta con l’espulsione di
punzonare la muratura. In un edificio
materiale dalla zona
colpito dal sisma, la flessione verti-
sommitale
cale viene riconosciuta attraverso la
parete e col distacco
presenza di “spanciamenti” della
di corpi cuneiformi.
parete, di lesioni orizzontali in corri-
È favorito da pareti
spondenza della cerniera cilindrica
trattenute da tiranti
tra i due blocchi e di sfilamento delle
disposti in prossi-
travi degli orizzontamenti. Anche in
mità delle pareti di
questo caso come nei precedenti casi
controvento e dalla
della
di ribaltamento semplice e composto, il cinematismo può interessare uno o più livelli dell’edificio e può essere influenzato dalla presenza di aperture. Nel caso di pareti a doppia cortina, il meccanismo tende solo
a sulla
verificarsi cortina
esterna quando solo quella interna risulta vincolata dal solaio
Pareti in muratura di edifici dell’aquilano che presentano chiari segni di attivazione del meccanismo di flessione verticale. Ad essere espulsa può essere solo la cortina esterna quando l’apparecchio murario non segue la “regola dell’arte” e con l’arrivo del sisma si suddivide in due strati che si muovono in maniera indipendente tra loro. 41
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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO
I MECCANISMI DI SECONDO MODO I meccanismi di secondo modo sono quelli che portano alla rottura della muratura nel proprio piano (per pressoflessione, scorrimento o fessurazione diagonale), dovuta alle azioni complanari al piano del paramento. È opportuno precisare che i meccanismi di collasso visti finora possono attivarsi anche in presenza di sforzi notevolmente inferiori alle massime risorse di resistenza delle murature (la rottura del materiale avviene infatti in maniera localizzata e il collasso dipende dall’equilibrio delle parti interessate). Se, invece, la struttura ha un comportamento “scatolare” e sono quindi limitati i meccanismi di collasso delle pareti fuori dal loro piano, la resistenza della struttura dipende dal comportamento delle pareti nel loro piano. Questi meccanismi, che dipendono direttamente dalla re-
responsabili del collasso completo
da un moltiplicatore di collasso (α)
sistenza a taglio della muratura, sep-
dell’edificio. I meccanismi di secondo
maggiore rispetto ai meccanismi di
pur molto frequenti, sono raramente
modo sono usualmente caratterizzati
primo modo. Tali meccanismi si verificano se al pannello sono impedite le rotazioni di corpo rigido ossia se le fasce murarie sono in grado di trasmettere una coppia di azioni assiali che equilibra il momento ribaltante dovuto alla forza orizzontale che arriva sul pannello.
Tipiche lesioni “a croce di Sant’Andrea” riportate da un edificio in muratura del modenese a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia nel maggio 2012.
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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO
L’ANALISI GLOBALE DI UN EDIFICIO IN MURATURA Quando nell’edificio vi sono opportuni collegamenti tra le pareti e tra le pareti e i solai, ci si può aspettare che esso assuma un comportamento “scatolare” e, quindi, siano analizzabili le sue prestazioni in chiave sismica anche in questo senso. I collegamenti tra le pareti sono fondamentali per far in modo che le azioni che seguano una direzione “fuori dal piano” per alcune pareti (che, come già detto rivestirebbero una notevole pericolosità per esse) possano essere “riportate” nel piano di quelle ortogonali, trovando così un sistema
nali ed è realizzabile esclusivamente
resistente con maggiore capacità. I
con programmi di calcolo automati-
collegamenti tra pareti e solai sono
co. Inoltre un altro aspetto che può
un
verse pareti murarie (in sostituzione
risultare un inconveniente di questo
“trasferimento” delle azioni sismi-
dell’effettiva rigidezza del sistema co-
tipo di analisi è la necessità di impo-
che dai solai alle pareti verticali. A
stituito dalla combinazione tra solaio
stare parametri legati alle caratteri-
livello globale l’analisi dell’edificio in
e fascia). Ciò equivale a utilizzare un
stiche meccaniche del materiale mu-
muratura ha conosciuto, nel tempo e
modello di calcolo in cui gli elementi
rario (assunto nella maggior parte dei
secondo l’approccio seguito, diverse
murari verticali sono da considerarsi
casi come un “continuo” ossia viene
modalità di esecuzione. Ad esempio,
a rotazioni impedite all’estremità e
operata una “omogenizzazione” dei
uno tra i più noti è il cosiddetto me-
che generalmente sovrastima la rigi-
suoi materiali costituenti) ottenibile
todo POR, sviluppato negli anni 80.
dezza della struttura, sottostimando
attraverso accurate analisi sperimen-
Con una minore disponibilità di stru-
invece la sua duttilità. Un edificio in
tali. Un approccio molto utilizzato è
menti di calcolo automatico, si cerca-
muratura può anche essere analizza-
quello di ricondurre la struttura in
va di procedere quanto più spedita-
to discretizzando le pareti mediante
muratura, ad una struttura a telaio
mente possibile anche con modalità
elementi finiti, (metodo FEM). Ovvia-
(modellazione a “telaio equivalente”)
manuali. Viene infatti schematizzata
mente, l’analisi diventa tanto più ac-
considerando come “pilatri” i maschi
la struttura in modo molto semplifi-
curata e attendibile quanto maggiore
murari portanti, come “travi” le co-
cato, tenendo conto del contributo
è il grado di dettaglio della dimensio-
siddette fasce di piano (le porzioni di
resistente dei soli elementi murari
ne e distribuzione degli elementi finiti
muratura collocate tra gli architravi di
disposti verticalmente, trascurando
(la cosiddetta “mesh”), ed è quindi
un livello ed i davanzali delle aperture
la rigidezza reale delle fasce orizzon-
fortemente condizionata dalle opera-
del livello superiore) e come “nodi” le
tali di muratura. Si considera sempre
zioni di definizione del modello. Que-
parti di muratura all’intersezione tra
il solaio con rigidezza infinita, come
sto tipo di analisi risulta decisamente
i primi due. Va detto che tale model-
sistema di collegamento tra le di-
più onerosa in termini computazio-
lazione deve essere usata con cura
indispensabili
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perché
avvenga
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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO
dal progettista per le sostanziali differenze che sussistono tra strutture in muratura e strutture a telaio vere e proprie, tuttavi, in molti casi (in particolare quelli in cui l’edficio è dotato da una certa regolarità nella distribuzione ed allineamento delle aperture oltre ad un regolare sviluppo in pianta ed in altezza) può risultare un agevole compromesso per l’analisi di strutture in muraturio.
FOCUS Quella della regolarità dell’edificio, è una caratteristica che, ancor prima di impostare un’analisi strutturale, fornisce una prima classificazione tra quegli edifici che potenzialmente si comporteranno “bene” di fronte al sisma (quelli regolari, appunto) e quelli che invece si comporteranno “male”. Si distingue una regolarità “in pianta” e una “in elevazione”. Si può parlare di un edificio “regolare in pianta” quando nelle due direzioni principali in cui si sviluppa la sagoma della pianta le aree resistenti non differiscono significativamente tra loro, centro di massa e di rigidezza sono all’incirca coincidenti (con riduzione dell’incidenza dei fenomeni torsionali), non vi è la presenza di solai di tipologia e rigidezza differente sullo stesso piano (dovuta per esempio a interventi di consolidamento su solai esistenti) tale da determinare un allontanamento del baricentro delle masse da quello delle rigidezze e quindi un incremento delle azioni torcenti. Un edificio si dice invece “regolare in elevazione” quando non vi sono significative variazioni di resistenza dovute alla variazione degli spessori dei muri o alla variazione della posizione e della dimensione delle aperture, non vi è la presenza di murature portanti appoggiate in falso sui solai, non vi è incremento significativo di peso (dovuto a tutti i carichi portati oltre a quelli portanti) nel passaggio da un piano al successivo.
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4.
MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
I
ndividuate le vulnerabilità della struttura e valutati i meccanismi attivabili, diventa fondamentale la scelta degli interventi per migliorare le prestazioni della struttura di fronte al sisma. Ovviamente, tali considerazioni hanno senso solo se si è certi di avere a che fare con murature sufficientemente vicine nelle modalità realizzative ai dettami della “regola dell’arte” ed in grado quindi di garantire un comportamento monolitico, di corpo rigido. L’obiettivo generale di tutti gli interventi è quello di migliorare la connessione tra le parti, tra murature e orizzontamenti e tra murature e copertura. Il tutto per ottenere un comportamento “scatolare” ossia che porti a collaborare le varie porzioni portanti tra loro in caso di sollecitazioni dinamiche dovute al sisma.
LA QUALITÀ DELLA MURATURA La “monoliticità” è una delle caratteristiche più importanti perché la muratura reagisca efficacemente di fronte al sisma. Come meglio si dirà nel seguito, la verifica complessiva della risposta sismica di un manufatto non deve richiedere necessariamente il ricorso a un modello globale della costruzione, ma può essere condotta attraverso la scomposizione della struttura “in parti” ed effettuata mediante un insieme di verifiche locali estese all’intera struttura. Questo approccio appare, infatti, particolarmente idoneo quando si valuta la risposta sismica di un manufatto che in occasione di un evento sismico non manifesta un chiaro comportamento di insieme,
L’apparecchio murario tradizionale aquilano non risulta costruito secondo i dettami della regola dell’arte: pietre tondeggianti sono allettate con malta di scarse caratteristiche e sistemate senza l’accortezza di predisporne con regolarità alcune passanti nello spessore. Le sollecitazioni indotte dal sisma hanno provocato il disgregarsi di questa muratura senza che in molti casi si riuscisse a leggere una vera e propria attivazione di meccanismi di collasso. 45
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
ma piuttosto tende a reagire come un
grado di vincolare adeguatamente tra
che si realizzi un cinematismo di cor-
insieme di sottoinsiemi detti “macro-
loro le pareti che non risultino mutua-
pi rigidi, collassa per disgregazione
elementi”, ossia porzioni di muratura
mente connesse che di conseguenza
delle porzioni di muratura sogget-
che per forma e dimensioni reagi-
possono muoversi autonomamente,
te agli sforzi tensionali più gravosi.
scono autonomamente al terremoto,
rendendo lecito il ricorso a model-
Un’ipotesi imprescindibile che sta
riconoscibili e catalogabili sulla base
li locali. Analogamente nel caso dei
alla base della teoria della discretiz-
delle esperienze del passato. In ogni
centri storici, caratterizzati da aggre-
zazione dell’edificio in macroelemen-
caso, ai sensi delle NTC 08, la verifica
gati edilizi complessi che sono il ri-
ti è quella di poter considerare queste
dei meccanismi locali è obbligatoria
sultato di fenomeni di accrescimento
parti di edificio come monolitiche e,
al fine di valutare la sicurezza sismica
protrattisi per secoli, con sopraele-
quindi, che la muratura che li compo-
dei manufatti esistenti, in quanto la
vazioni, intasamenti, superfetazioni,
ne sia di “buona qualità”.
verifica globale è sempre affiancata
rifusioni, ecc., il concetto di macroe-
Il livello di “qualità” dell’opera mura-
al soddisfacimento della verifica di
lemento può essere utilizzato a livello
ria storica si può ricondurre a quan-
sicurezza nei confronti dei cinema-
di ogni singola cella, in relazione alla
to questa riporti nella sua fattura le
tismi locali che si possono attivare.
sua posizione nell’aggregato (cella
prescrizioni della cosiddetta “regola
In alcune tipologie strutturali, come
d’angolo, di testata e interclusa) . In-
dell’arte” (ovvero un insieme di re-
ad esempio le chiese , il comporta-
fine è da ribadire il fatto che i mecca-
gole ben note alle maestranze del
mento per parti è ben riconoscibile e
nismi di danno che si presentano in
passato e che governavano l’esecu-
risulta piuttosto intuitivo il processo
occasione di un evento sismico non
zione dell’opera) ossia: la presenza
di scomposizione per macroelemen-
dipendono solo dalla geometria e dal-
di diatoni (cioè di elementi passanti
ti. Tale operazione potrebbe appari-
la tipologia del macroelemento, cioè
da parte a parte della parete), di filari
re meno scontata e immediata per
dalla qualità dei collegamenti struttu-
orizzontali, di giunti verticali sfalsa-
altre tipologie di manufatti storici
rali come ad esempio la presenza di
ti, l’utilizzo di elementi squadrati, di
dove compaiono più orizzontamenti,
catene metalliche e cerchiature, colle-
dimensioni adeguate ricavate da ma-
un’articolazione interna di muri di
gamenti degli tra murature e orizzon-
teriali resistenti, legati con malta di
spina e viene spesso a mancare la
tamenti e coperture, ammorsamenti
buona qualità. Quando mancano que-
simmetria, aspetti assenti nelle chie-
murari nei cantonali e nei martelli,
ste caratteristiche nell’apparecchio
se e che spesso possono indurre a
ma spesso, sono direttamente legati
murario si rende necessario interve-
pensare come più verosimile un’ana-
alla scarsa qualità della muratura,
nire per conferire ai pannelli murari
lisi globale dell’edificio. In realtà nelle
dovuta alle tecniche costruttive im-
portanti la monoliticità mancante.
costruzioni storiche i solai sono quasi
piegate e al degrado dei materiali co-
Molteplici sono le tecniche utilizza-
esclusivamente realizzati con struttu-
stituenti. Se la muratura è di scarsa
bili per raggiungere questo obiettivo,
ra lignea, quindi deformabili, e non in
qualità, il manufatto, prima ancora
alcune tra le più importanti, verrano
1
2
presentate di seguito.
1
F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di). Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico. Integrazione alla luce delle esperienze nella Regione Marche, Regione Marche P.F. “Beni Culturali e Programmi di Recupero”, Ancona, 2007.
2
G. Cangi. Manuale del recupero strutturale ed antisismico, Dei, Roma, 2005.
Distacco di paramenti esterni su murature costituite da più paramenti privi dei necessari collegamenti nello spessore
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
INSERIMENTO DIATONI ARTIFICIALI Questa tecnica di intervento consiste
diatoni veri e propri. La realizzazione
re, spirali o piccoli tralicci di armatu-
nella realizzazione di elementi arti-
di diatoni artificiali prevede l’esecu-
ra. L’intervento è sicuramente invasi-
ficiali alloggiati nello spessore della
zione di fori nella muratura (diame-
vo ed irreversibile, oltre a prevedere
muratura, in grado di assolvere alle
tro di 10-15 cm) e successivamente
un’inevitabile asportazione della ma-
funzioni di ammorsamento e colle-
il riempimento degli stessi con mal-
teria originaria, tuttavia su murature
gamento tra i paramenti che in un
ta fluida a ritiro nullo o leggermente
intonacate risulta invisibile e quindi
apparecchio murario sono svolte dai
espansive, previo inserimento di bar-
tollerabile.
SCUCI E CUCI consiste nel rimuovere gli elementi costituenti la muratura (siano essi naturali, come le pietre che artificiali, come i mattoni) che risultino slegati dal resto dell’apparecchio murario perché degradati o danneggiati e parallelamente realizzare una nuova tessitura muraria con elementi sani al fine di ripristinare zone limitate di murature lesionate o degradate. Gli elementi di nuovo impiego devono essere quanto più simili a quelli originali sia per geometria (forma e dimensione) che per caratteristiche meccaniche. È necessario l’utilizzo di malte a ritiro nullo o leggermente espansive. È una tecnica applicabile solo per porzioni di muratura circoscritte ed utilizzabile sia su pareti murarie che in corrispondenza di zone di connessione. Ovviamente si configura come poco reversibile, invasivo e non consente il mantenimento della materia originaria della costruzione.
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
LE PRESTAZIONI DEI MASCHI MURARI INIEZIONI DI MISCELE Consiste nel far penetrare una miscela legante nei vuoti presenti nella muratura in modo da ripristinarne o migliorarne le caratteristiche meccaniche e il livello di monoliticità. Il paramento murario viene preparato per l’iniezione rimuovendo gli strati di finitura superficiale e stuccando le fessure e le lesioni in modo da evitare la fuoriuscita della miscela durante le operazioni di iniezione. Successivamente si eseguono perforazioni orizzontali nei giunti di malta dove vengono alloggiati degli iniettori che consentono l’ingresso della miscela legante nel paramento murario per pressione o per gravità. Le miscele utilizzate devono essere antiritiro (a ritiro compensato) e vanno scelte in modo da garantire una compatibilità chimico-fisico-meccanica con gli elementi esistenti (malta e inerti). L’iniezione di miscele è inefficace nel caso di murature che per loro natura sono scarsamente iniettabili, ossia che non presentino vuoti o comunque presentino caratteristiche tali da limitare la capacità di diffusione della miscela. L’intervento risulta irreversibile oltre che invasivo e tale da modificare sensibilmente la composizione della muratura originale.
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
RISTILATURA DEI GIUNTI Consiste nella scarnitura profonda dei giunti e nel successivo riempimento di questi con malta di migliori caratteristiche. L’intervento, se effettuato in profondità su entrambi i lati, può migliorare le caratteristiche meccaniche della muratura, in particolare nel caso di murature di spessore non elevato. Se eseguito su murature di medio o grosso spessore, con paramenti non idoneamente collegati tra loro o incoerenti tale intervento può non essere sufficiente a garantire un incremento consistente di resistenza, ed è consigliabile effettuarlo in combinazione con altri. Particolare cura dovrà essere rivolta alla scelta della malta da utilizzare. Se prima
del riempimento dei giunti scarniti si inserisce all’interno di questi un materiale di rinforzo (tipicamente barre o piattine in FRP, che risultano esenti da problemi di ossidazione) si parla di “ristilatura armata”. Si tratta di un intervento mediamente invasivo e comunque irreversibile, rispettoso però del principio del “minimo intervento” e, in alcuni casi, applicabile anche su murature “faccia a vista”.
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
INTONACO ARMATO Consiste nel realizzare in aderenza alla superficie muraria da rinforzare due nuove paretine (una per faccia) in conglomerato cementizio armate con rete metallica e rese solidali alla muratura
attraverso
collegamenti
passanti in acciaio. Questa tecnica risulta particolarmente indicata per murature fortemente lesionate, in presenza di quadri fessurativi complessi ed estesi o nei casi in cui sia necessario un notevole incremento di resistenza. L’intervento è ovviamente irreversibile e fortemente invasivo, oltre a una totale modifica della struttura originaria si ha una modifica dell’aspetto del fabbricato e delle prestazioni termo-igrometriche della muratura. Una variante oggi molto utilizzata consiste nel sostituire la rete elettrosaldata in acciaio con una analoga ma realizzata con cfibra di vetro preimpregnata e solitamente più fitta. In questo caso il collegamento tra le facce e con il supporto murario è garantito da connettori in fibra impregrati con resina ed opportunamente aperti (“sfioccati”) sulla rete con installazione “fresco su fresco”.
Esecuzione di intonaco armato: posizionamento di rete metallica elettrosaldata e di connettori passanti nello spessore della muratura.
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Fasciature con materiali compositi L’evoluzione tecnologica e lo sviluppo di tecniche di produzione, ha portato il mondo delle costruzioni a poter fare affidamento su un repertorio di materiali da costruzione con valenza strutturale ben lontano da quello conosciuto fino a qualche anno fa. In particolare dall’inizio degli anni novanta hanno trovato spazio nell’edilizia i cosiddetti materiali compositi, materiali che precedentemente venivano utilizzati solo in quei settori dove era richiesta una elevata resistenza o rigidezza specifica e dove il costo del materiale non costituiva un problema rilevante (applicazioni aeronautiche, navali, industria sportiva, ecc.). Grazie alla loro estrema versatilità e alle grandi prestazioni offerte, sono diventati un punto di riferimento nella pratica del recupero e del risanamento delle strutture degradate, e l’attenzione delle case produttrici sembra oggi spostata sempre di più verso la commercializzazione di prodotti formulati appositamente per interventi sul costruito storico, compatibili cioè con un supporto lapideo o in laterizio. Tuttavia la casistica degli interventi effettuati non sembra aver ancora individuato modalità e tecniche di intervento univoche, specie su strutture di valore storico e monumentale, inoltre si concentrano in un arco di tempo relativamente breve e quindi non si dispone ancora di una quantità di dati tale da chiarire i dubbi in fatto di durabilità, aspetto questo che non sembra venir considerato in maniera sufficientemente esaustiva nemmeno dai riferimenti normativi vigenti oggi. Cos’è un composito? Un materiale composito è un materiale costituito dall’abbinamento di due o più materiali diversi (denominati fasi) che viene creato perché l’unione dei costituenti offre prestazioni migliori di quelle che si possono ottenere dai singoli materiali. Generalmente i materiali compositi sono costituiti da una fase continua, detta matrice, in cui è dispersa una fase discontinua, il rinforzo. I compositi si possono classificare in: compositi rinforzati con particelle (detti “particellari”); compositi rinforzati con fibre (fibrorinforzati), compositi strutturali (ad esempio i cosiddetti pannelli “sandwich”). In particolare nell’edilizia i compositi che trovano più spazio sono i fibrorinforzati, creati dall’unione di fibre (ottenute da materiali la cui conformazione microscopica consente qualità superiori rispetto agli estessi si impiegati a livello macroscopico) annegate in una matrice che solitamente è una resina (ma non solo). Le fibre conferiscono resistenza e rigidezza mentre la matrice assolve al compito di legare tra loro le fibre e trasferire i carichi tra le fibre e tra il supporto e il rinforzo. Le fibre impiegate in edilizia sono principalmente di quattro tipi: fibre di carbonio, di vetro, aramidiche e, ultime per avvento sul mercato, quelle di acciaio. Le matrici si distinguono principalmente in due gruppi: le resine polimeriche termoindurenti (il cui impiego ha determinato l’origine del noto acronimo “FRP”, dall’inglese “Fiber Reinforced Polymers” che etichetta i compositi di questo tipo) o le matrici cementizie (da cui “FRCM” che sta per “Fiber Reinforced Cementitiuos Matrix”).
Interventi con FRP per il consolidamento di strutture in calcestruzzo. Gli interventi sono finalizzati al miglioramento delle prestazioni delle varie parti costituenti della struttura (pilastri, travi, nodi) nei confronti delle sollecitazioni di taglio e flessione indotti dai carichi agenti non solo in termini di resistenza ma anche di duttilità. 51
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Le caratteristiche principali di un composito fibrorinforzato sono: • elevata tensione di rottura; • elevata resistenza alla corrosione; • leggerezza (che determina un trascurabile aumento delle masse in gioco); • versatilità e velocità di applicazione; • non invasività e parziale reversibilità dell’intervento; che sommate tra loro rendono questi materiali fortemente idonei per il restauro statico delle strutture degradate. Altre peculiarità dei fibrorinforzati sono l’eterogeneità (cioè l’impossibilità di non trovare in ogni punto del composito lo stesso materiale), ma poiché la scala delle applicazioni nel campo delle costruzioni è molto più grande rispetto a quella della microstruttura del composito, possiamo schematizzare il materiale come omogeneo (con caratteristiche che dipendono dal rapporto in volume tra le fibre e la matrice) e l’anisotropia, cioè il non avere lo stesso comportamento in tutte le direzioni, condizione superabile sovrapponendo strati successivi di composito ognuno con fibre orientate diversamente. In particolare risulta chiaro che al composito vanno affidati solo sforzi di trazione nella direzione delle fibre. La modalità applicativa prevede la preparazione del supporto (e quindi la rimozione degli strati superficiali e il livellamento delle superfici), la stesura del primer (preparato consolidante che favorisce l’adesione della resina e l’efficacia dell’intervento), la stesura del primo strato della matrice, la stesura delle fibre sulla matrice ancora fresca, la stesura del secondo strato di matrice (impregnante), l’impiego di eventuali finiture superficiali (ad esempio sabbiatura con sabbia al quarzo). Nel corso degli ultimi anni si è assistito auna progressiva limitazione dell’impiego delle resine a causa di diversi fattori. Infatti il range di temperatura del loro utilizzo è caratterizzato da un limite superiore, quello dato dalla cosiddetta temperatura di transizione vetrosa spesso molto vicina alle condizioni operative del rinforzo, inoltre c’è la necessità di una perfetta planarità delle superfici delle strutture da rinforzare, della totale assenza di umidità nel substrato e dell’utilizzo di mano d’opera specializzata. Se a questo si aggiunge il degrado pressoché totale degli attrezzi da lavoro si spiega il crescente utilizzo nell’edilizia delle matrici cementizie. Le principali applicazioni dei compositi fibrorinforzati riguardano il rinforzo e il recupero di strutture in calcestruzzo armato e in muratura ma sono in crescente aumento anche gli interventi e le sperimentazioni per il rinforzo ed il recupero di strutture in pietra e in legno. La progettazione con FRP non è espressamente normata nelle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, ma al cap.12 delle stesse si sottolinea come, in mancanza di specifiche indicazioni, a integrazione delle stesse norme e per quanto con esse non in contrasto, possono essere utilizzati altri documenti che costituiscono riferimenti di comprovata validità. Di fatto, le norme di riferimento per la progettazione di rinforzi con materiali compositi sono le istruzioni e documenti tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.). L’O.P.C.M. 3274 del 20 Marzo 2003 ha normato, per la prima volta in Italia, l’impiego dei materiali compositi fibrorinforzati nella mitigazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti di c.a. (vedi § 11.3.4.3). L’O.P.C.M. 3431 del 03 Maggio 2005 fa riferimento alle Istruzioni CNR DT 200/2004 sui criteri da adottare per la progettazione, l’esecuzione
Interventi con FRP per il consolidamento di strutture in muratura. L’applicazione di FRP sulle strutture in muratura può trovare efficacia sia per rinforzi locali o per rinforzi mirati a particolari elementi architettonici (i.e. archi e volte), sia per conferire un miglioramento delle prestazioni globali della struttura, intervenendo sui maschi murari.
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
e il controllo di interventi di consolidamento statico con FRP. Le “Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni” emanate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2007 e allineate alle nuove norme tecniche per le costruzioni nel 2010 con la “Circolare n.26” del Dicembre 2010,
riconoscono come operazione
tecnica consentita quella effettuata con i materiali compositi. I criteri per la scelta degli interventi seguono la logica dei principi della conservazione. La valutazione della sicurezza e una chiara comprensione della struttura vengono posti alla base delle decisioni e delle scelte degli interventi. L’intervento non deve essere finalizzato solo al raggiungimento di un appropriato livello di sicurezza della costruzione, ma deve garantire anche compatibilità e durabilità, integrazione ma non trasformazione della struttura, il rispetto di concezione e tecniche originarie della costruzione, non-invasività, reversibilità, minimizzazione dell’intervento. Le istruzioni CNR-DT 200/2004 (oggi aggiornate) forniscono un quadro normativo organico per il progetto di elementi e di strutture, sia di c.a. che di muratura, rinforzate con FRP, seguendo un approccio alla sicurezza congruente con l’assetto normativo degli Eurocodici. Le istruzioni rispondono all’esigenza nazionale di conoscenza e di standardizzazione dei produttori degli utilizzatori, dei progettisti dei costruttori degli esponenti del mondo universitario e quelli delle professioni. Il funzionamento ottimale di un rinforzo strutturale di materiale composito è subordinato a diversi fattori. Tra questi occupano un ruolo fondamentale la preparazione del substrato su cui il rinforzo è applicato e la sua messa in opera. In particolare, nella preparazione del substrato è necessario eseguire la caratterizzazione del materiale costituente, la rimozione delle parti deteriorate, il blocco dei processi degenerativi, ripristino delle parti ammalorate il livellamento delle superfici, la sabbiatura, lo smusso degli spigoli. Nella messa in opera bisogna sempre accertarsi delle condizioni di umidità e temperatura dell’ambiente e del substrato (assenza di umidità e range di temperatura ambiente e del substrato adeguato, ossia compreso tra i 10 ed i 35 °C), curare molto la realizzazione di particolari costruttivi come gli ancoraggi (lunghezza minima di 300 mm) e prevedere la presenza di “testimoni” dell’esecuzione del rinforzo per successivi saggi e prove.
Prove di adesione per verificare la buona riuscita di un intervento realizzato con FRP. Un passo fondamentale per certificare la qualità del consolidamento con FRP è quello di effettuare prove di adesione “a strappo” su “testimoni” messi in opera contemporaneamente e realizzati con gli stessi materiali usati nel rinforzo. I testimoni, ovviamente a perdere, sono muniti di un connettore opportunamente sagomato per essere agevolmente “tirato” dal dispositivo di prova. Prima di iniziare il test, mediante l’utilizzo di una fresa, si isola una porzione di area “standard” intorno al connettore recidendo il tessuto e la resina. I risultati che si ottengono sono così riferibili a un’area di adesione pre-derminata e risultano anche immediatamente confrontabili con valori di riferimento. 53
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CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEI RINFORZI IN FIBRA DI CARBONIO: - elevatissime capacità meccaniche di resistenza; - grande adattabilità di forma; - rapidità di esecuzione; - leggerezza del rinforzo applicato; - rinforzo assolutamente non invasivo (circa 2 mm. di spessore, che scompaiono nei successivi strati di finitura); - il rinforzo non teme processi di ossidazione come l’acciaio; - elevata durabilità dell’opera nel tempo ; - aumento della resistenza fisica originaria del supporto stesso. Vantaggi: - rapidità di intervento; - assenza di puntellature e carpenterie; - assenza di polveri nelle lavorazioni; - verifica degli incollaggi tramite prove ultrasoniche; - basso peso specifico; - grande adattabilità di forme; - ideale per cemento armato, murature, strutture lignee, acciaio e metalli; - grandissima resistenza alla corrosione(ideale in ambienti aggressivi); - elevatissime capacità meccaniche di resistenza; - elevata durabilità dell’opera nel tempo; - aumento della resistenza fisica originaria del supporto stesso. Campi d’applicazione: - rinforzo e ripristino di strutture in cemento armato (travi, pilastri, ecc.); - recupero di volte, condotti e gallerie; - restauro murature d’ogni tipo; - rinforzo a flessione e taglio ; - collegamento tra elementi disconnessi (volte, cupole) o tra pannelli murari ortogonali; - rinforzo e collegamento di solai; - limitazione delle fessurazioni; - confinamento di colonne;. - restauro di archi e portici, colonne; - costruzione di strutture in composito; - cambio di destinazione d’uso; - aumento delle portate di carico originali; - reintegro di armature corrose nel c.a.; - ripristino di ponti impattati; - rinforzo in seguito a incendi; - miglioramento sismico; - adeguamento normativo di strutture; - consolidamento e rinforzo di edifici.
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Il comportamento scatolare INSERIMENTO DI TIRANTI METALLICI O “CATENE”: L’inserimento di tiran-
tensioni di presso-flessione (con con-
ti metallici (o catene)
seguente attivazione di meccanismi
è una delle tecniche
di flessione verticale) può contrastare
più
ma
l’innesco di fenomeni di instabilità se
allo stesso tempo effi-
l’inflessione si estende per più di un
cace, semplice ed eco-
piano. Per svolgere efficacemente la
nomica per conferire
sua funzione il tirante necessita di un
tradizionali
all’edificio un compor-
elemento di contrasto cui affidare il
tamento scatolare e
suo tiro, funzione che solitamente si
supplire alla carenza
ritrova in un setto portante disposto
di connessione tra i
in direzione ortogonale a quello che
vari paramenti murari.
deve essere presidiato (il tirante si
Il tirante ha, infatti, un
può disporre su un lato o su entram-
peso molto contenuto,
bi, accoppiandone due, o si può anco-
Individuate le vulnerabilità della strut-
può essere realizzato e installato con
rare a questo longitudinalmente) ma
tura e valutati i meccanismi attivabili,
una spesa contenuta e - aspetto da
che può essere ricoperta anche dal
diventa fondamentale la scelta degli
sottolineare - rispetta i principi teorici
solaio (se sufficientemente rigido).
interventi per migliorare le prestazio-
del restauro: reversibilità, compatibi-
Sono infine efficaci per contrastare la
ni della struttura di fronte al sisma.
lità, distinguibilità, durabilità e nella
spinta esercitata da elementi “spin-
Ovviamente, tali considerazioni han-
maggioranza dei casi costituisce il
genti” (ad esempio le strutture vol-
no senso solo se si è certi di avere
minimo intervento. In particolare l’in-
tate o puntoni lignei in copertura). I
a che fare con murature sufficiente-
serimento di questi presidi non inter-
tiranti sono realizzati solitamente con
mente vicine nelle modalità realizza-
ferisce sostanzialmente con il com-
barre metalliche a sezione circolare o
tive ai dettami della “regola dell’arte”
portamento globale della struttura in
rettangolare (esistono anche esempi
ed in grado quindi di garantire un
caso di sisma, ma consente di scon-
di tiranti realizzati con altri materiali,
comportamento monolitico, di cor-
giurare l’attivazione di meccanismi di
come legno o compositi) e vengono
po rigido. L’obiettivo generale di tutti
ribaltamento fuori del piano (i mecca-
posti in opera con un leggero stato
gli interventi è quello di migliorare la
nismi più pericolosi), e in presenza di
di trazione, ed ancorati con elementi
(Fig.1)
connessione tra le parti, tra murature e orizzontamenti e tra murature e copertura. Il tutto per ottenere un comportamento “scatolare” ossia che porti a collaborare le varie porzioni portanti tra loro in caso di sollecitazioni dinamiche dovute al sisma.
Fasi esecutive dell’inserimento di catene per il contrasto delle spinte esercitate da strutture ad arco su edifici di culto: (Fig.1) foratura passante con micro-carotatrice; (Fig.2) inserimento tirante in acciaio; (Fig.3) messa in opera di capochiave a piastra nervata.
(Fig.2) AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
di contrasto (capochiave) alle pareti
a “piastra nervata”. Mentre il tirante
sottovalutati per garantire l’efficacia
cosi da esercitare un’azione di conte-
vero e proprio si dimensiona in base
del presidio e un adeguato inserimen-
nimento localizzata su di queste. Af-
allo sforzo di trazione che è chiamato
to di questi nuovi elementi nel conte-
finché il tiro possa essere controllato
a sostenere, il capochiave va dimen-
sto architettonico dell’edificio. Infine
ed eventualmente ripreso nel tempo,
sionato e progettato tenendo in con-
va sempre eseguita una verifica a
è buona norma munire il tirante di di-
siderazione gli sforzi flessionali che si
punzonamento della muratura, situa-
spositivi di tesatura (come, ad esem-
instaurano su di questo quando chia-
zione di collasso spesso trascurata
pio, tenditori intermedi o estremità
mato a lavorare. La progettazione,
ma che può rivelarsi come fortemen-
filettate munite di dado). I capochia-
il dimensionamento e la verifica del
te limitativa sull’efficacia del tirante,
ve possono avere varie forme, le più
capochiave e, in ultimo, il suo posizio-
specie nel casi di murature dalle non
frequenti sono quelle a “paletto” e
namento, sono aspetti che non vanno
elevate caratteristiche meccaniche.
(Fig.3) 57
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Fissaggio del tirante
Risarcitura della lesione nella muratura.
Fasi esecutive dell’inserimento di catene ancorate nelle strutture murarie per il contrasto delle spinte esercitate da strutture ad arco su edifici di culto: L’operazione termina con il completo recupero pittorico della parte interessata dall’intervento.
Capochiave a paletto
Capochiave a piastra nervata (piastra metallica di forma circolare irrigidita con nervature disposte in direzione radiale).
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Sigillatura della lesione nella muratura.
Tenditore inserito all’interno dello sviluppo longitudinale del tirante.
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INSERIMENTO DI CORDOLI il cordolo è un elemento che viene in-
armata quando si interviene in coper-
ratura (in laterizio e/o pietra). È op-
serito lungo il perimetro dell’edificio
tura. Il cordolo in muratura armata
portuno eseguire un consolidamento
a livello di copertura o di piano con
prevede il rifacimento della porzione
della muratura nella parte sottostan-
lo scopo di
sommitale di parete, all’interno del-
te a quella che ospiterà il cordolo e
ripartire
i
la nuova realizzazione è alloggiata
incrementare l’aderenza tra “vecchia”
carichi
ver-
un’armatura metallica resa aderente
e “nuova” muratura con indentature
ticali
per
alla muratura del cordolo tramite con-
della superficie di appoggio e/o con
la
glomerato o malta cementizia. Si di-
collegamenti tra cordolo e muratura
collaborazio-
stingue da quello in cemento armato
mediante perfori armati. Il cordolo in
ne reciproca
nel principio costruttivo e quindi nel
acciaio può avere felice applicazione
delle
strut-
funzionamento statico: contiene le ar-
anche come cordolo di piano: un pro-
ture portanti
mature, ma viene realizzato a strati e
filo metallico (che può essere realiz-
vengono
non attraverso un getto di calcestruz-
zato a “L” o costituito da un sempli-
sollecitate dal sisma. Se collegato
zo. Il cordolo in muratura armata ga-
ce piatto) dispsto lungo il perimetro
efficacemente alle murature sotto-
rantisce un’alta conservazione delle
delle maglie di solaio in adiacenza
stanti può rappresentare un efficace
caratteristiche murarie esistenti e si
alle pareti, rappresenta un’ottima
contrasto al ribaltamento fuori del
adatta bene a varie tipologie di mu-
connessione tra murature e orizzon-
garantire
verticali
quando
queste
piano di queste e se dimensionato correttamente consente anche di contrastare le spinte dovute a coperture spingenti. Solitamente veniva concepito in calcestruzzo armato, ma i danneggiamenti riportati dagli edifici muniti di questo presidio nei passati eventi sismici, hanno mostrato la non opportunità dell’utilizzo di questo materiale né in copertura (il cordolo in c.a. ha infatti un notevole peso che contribuisce ad amplificare gli effetti del sisma oltre ad avere una rigidezza incompatibile con quella muratura su cui è appoggiato) né a livello di piano (specie se realizzati “in breccia” con il risultato di ridurre la sezione resistente della muratura su cui si innesta e diventare punto di innesco di fenomeni di “martellamento” locale). Meglio operare con cordoli in acciaio (tralicci o profili efficacemente connessi alle murature) o in muratura
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tamenti. Il collegamento del profilo metallico ai muri esterni viene realizzato mediante barre inghisate nella muratura (o ancorate con piastrine esterne e bulloni): questo permette di svolgere la funzione di contenimento dei meccanismi fuori piano di pareti o angolate, funzione solitamente svolta dai tiranti tradizionali. Il pregio di questo intervento sta nel fatto che il collegamento dei cordoli avviene con un consistente numero di connessioni disposte lungo tutto lo sviluppo delle pareti ottenendo una distribuzione delle sollecitazioni sull’intera struttura cui il cordolo si affianca. Il cordolo in acciaio rappresenta un intervento che si distingue per leggerezza e limitata invasività. Va detto che in presenza di muratura di scarsa qualità occorre eseguire un consolidamento della fascia di muratura interessata. Infine anche l’utilizzo del legno per la realizzazione di cordolature sommitali, specie quando le forze in gioco sono contenute, risulta una tecnica utilizzabile con efficacia.
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RIDUZIONE DELLE CARENZE DEI COLLEGAMENTI TRA PARETI Come è stato già detto in precedenza è molto importante portare l’edificio ad assumere un comportamento “scatolare” ossia poter contare sulla collaborazione delle varie porzioni portanti tra loro in caso di sisma. Per ottenere questo è fondamentale che proprio dal punto di vista costruttivo le pareti tra loro ortogonali siano dotate di un elevato grado di connessione, dovuto proprio dalla accurata disposizione degli elementi costituenti (pietre o mattoni che siano). Quando ciò non si ritrova nella fabbrica originaria, possono concorrere ad aumentare il livello di connessione le catene (di cui si è già detto) o si può intervenire in maniera mirata con uno “scuci-cuci” teso alla solidarizzazione di angolate e martelli murari attraverso la ricostruzione di porzioni localizzate o, infine, con l’esecuzione di cuciture armata (perfori in cui si alloggiano barre di armatura annegate in resina o malta da restauro) in corrispondenza di angolate e martelli murari. Vista l’invasività e l’irreversibilità di tale ultima soluzione, questa deve avere un impiego limitato ai casi in cui non siano percorribili altre soluzioni e avere sempre l’accortezza di garantire la durabilità degli elementi inseriti (acciaio inox, materiali compositi o altro) e la compatibilità delle malte/resine utilizzate.
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RIDUZIONE DELLE CARENZE DEI COLLEGAMENTI TRA PARETI E SOLAI Già nel passato era una soluzione costruttiva molto utilizzata quella che attribuiva alle travi lignee degli impalcati la funzione di catene. In pratica, collegando alle pareti laterali delle travi mediante chiodatura delle staffe metalliche e ancorando queste ultime esternamente alla parete con l’introduzione di un capochiave, la trave diventa a tutti gli effetti una “catena”. Questo genere di intervento può trovare efficacia analoga all’inserimento di cordoli perimetrali in acciaio (realizzati con piatti o profili sui due paramenti, collegati tra loro tramite barre passanti), ad esempio. Concorre a evitare lo sfilamento delle travi (con conseguente crollo del solaio) e permette ai solai di svolgere l’azione di distribuzione delle forze orizzontali e di contenimento delle pareti.
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IRRIGIDIMENTO DEGLI IMPALCATI Rendere un impalcato rigido nel pro-
quota e la controindica-
prio piano significa contenere le de-
zione all’uso di mate-
formazioni degli elementi portanti
riali compositi (a causa
che lo perimetrano e, ponendo parti-
del
colare attenzione ai collegamenti con
che potrebbe affliggere
gli stessi, questo fornisce anche un
la matrice in resina per
efficace vincolo al loro ribaltamento.
via
Operativamente
temperature
l’irrigidimento
del
possibile
delle
degrado
significative raggiungi-
solaio può essere realizzato in diversi
bili a causa dell’irrag-
modi. Se sopra l’orditura portante vi
giamento solare) è fre-
è un impalcato ligneo, una tecnica ef-
quente l’intervento con
ficace è quella di fissare un secondo
doppio tavolato o con sistemi di
anche all’integrazione dell’orditura
tavolato su quello esistente disposto
controventamento
di
presente con altri elementi utili alla
con andamento ortogonale o incli-
S.Andrea con tiranti in acciaio in
realizzazione di “traliccio” di falda
nato. Un’altra è quella di sistemare
regime di sforzi assiali. I tiranti
resistente. Tale configurazione con-
rinforzi con piatti metallici o nastri
possono venire collegati tra le ca-
sente di impedire lo spostamento
di materiali compositi, fissate al ta-
priate (o tra le travi), tra capriate e
fuori piano delle capriate e può es-
volato con andamento che segue le
timpano e sul bordo laterale al cor-
sere utile per realizzare un vincolo al
diagonali della campitura di solaio
dolo in muratura. Si può pensare
ribaltamento dei timpani di testata.
con
croci
(a “croce di S. Andrea”). Infine, il metodo più “tradizionale” è quello che consiste nella realizzazione di un getto in conglomerato cementizio anche di modesto spessore in cui vi si anneghi una rete metallica elettrosaldata. Ovviamente il tutto va completato con opportuni sistemi di collegamento alle pareti perimetrali (ad esempio barre trasversali inghisate nelle murature) e alla struttura lignea sottostante. Per questo scopo trovano applicazione i cosiddetti “connettori
Solaio ligneo messo a nudo degli strati di finitura e pronto per l’intervento di irrigidimento con caldana collaborante: sono infatti visibili le barre metalliche inghisate nelle murature, la rete elettrosaldata e i connettori a collegamento con gli strati sottostanti.
a piolo” che altro non sono che perni muniti di punta auto perforante che una volta infissi nell’orditura del solaio rimangono in rilievo e vengono inglobati nel getto armato. Non solo gli impalcati di piano ma anche le falde di copertura, trovano beneficio dalle operazioni di irrigidimento. Per le falde, vista la necessità di contenere al minimo l’incremento di massa in
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Sistema di tirantature e controventi per la limitazione della deformabilità di falde di copertura di un edificio di culto
MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Recupero e consolidamento di travi e strutture in legno L’intervento su costruzioni esistenti a
trova. Solitamente si rende necessa-
marcescenza e che non possono as-
struttura muraria si deve confrontare
rio consolidare elementi lignei inflessi
solvere più alla loro funzione portante
molto spesso con la presenza di sot-
con eccessive deformazioni: singole
con efficacia.
tostrutture in legno: solai e coperture
travi, travetti, ca-
sono infatti realizzati, nella maggior
priate e telai. Il rin-
parte degli edifici storici (monumen-
forzo può essere
tali o dell’edilizia diffusa), con ele-
costituito da lami-
menti portanti in legno. Spesso, in
ne o fogli in com-
caso di degrado degli stessi si opera,
posito, profili me-
mostrando scarsa sensibilità al valore
tallici, aumenti di
della materia originale e storica, con
sezione. Frequenti
la sostituzione degli stessi. Il corretto
sono i casi in cui
e consapevole uso di materiali e tecni-
si deve provvede-
che innovative, unite alla conoscenza
re al rinforzo delle
approfondita delle modalità costrutti-
connessioni fra gli
ve tradizionali consente invece il man-
elementi
tenimento
originale,
problema risolvibi-
con ripristinata (o accresciuta la sua
le solitamente con
capacità portante). In particolare si
placcaggi metallici
interviene sempre più di frequente sul
ma anche, nuova-
legno, con l’utilizzo di materiali com-
mente con i com-
positi (leggeri, economici, resistenti,
positi che invece,
versatili) con l’obiettivo di conferire
di fatto, diventano
maggiore resistenza e rigidezza agli
l’unica possibilità
elementi strutturali in legno massic-
quando si è obbli-
cio o lamellare, rispetto alle presta-
gati a ricostruire un’intera porzione
zioni che il materiale ligneo da solo
di membratura. E’ il caso questo, ad
è in grado di offrire o rispetto alla
esempio, delle estremità (“teste”)
condizione deficitaria in cui esso si
delle travi che si trovano in stato di
dell’elemento
lignei,
Immagini che riportano le varie fasi esecutive per provvedere all’aumento della sezione portante di una trave lignea (mediante l’accoppiamento di ulteriore materiale), per assolvere con efficacia a un mutamento delle condizioni di carico originarie.
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Ricostruzione di porzioni di capriata ormai completamente distrutte con protesi in resina e “armature” di rinforzo
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Archi e strutture voltate Come è noto, una struttura ad arco
risultante globale delle forze raggiun-
menti pesanti ed incoerenti e sosti-
tende a esercitare due spinte uguali
ge il terreno all’interno della base di
tuendoli con rinfianchi cellulari (fre-
e simmetriche sulle due basi laterali
appoggio e la muratura verticale non
nelli e tavelloni) o rinfianchi coerenti
(piedritti). Se tali spinte non risultano
si ribalta più, contrastando di conse-
in calcestruzzo alleggerito. La tecnica
contrastate
sull’ar-
guenza la spinta orizzontale dell’ar-
della creazione di cappe in conglo-
co vanno a formarsi, solitamente,
co. La messa in opera di un tirante
merato cementizio, sebbene abbia
tre fessure: una in mezzeria dell’ar-
è una soluzione sicuramente meno
da sempre trovato ampia diffusione,
co sul lato dell’intradosso e le altre
invasiva. Il tirante può essere attivo
risulta sconsigliabile per invasività e
due a circa 30° verso gli appoggi sul
(se sottoposto a tesatura, ad esempio
per la modifica inevitabile di masse
efficacemente,
lato dell’estradosso. La struttura da iperstatica diventa isostatica, formandosi l’equivalente di un “arco a tre cerniere” non allineate. Questo rapresenta l’ultima condizione “sicura” della struttura: se il movimento, che ha prodotto l’apertura delle fessure (le “cerniere”) prosegue senza fermarsi vi è rischio che la struttura collassi. Quindi è bene che le strutture ad arco che presentano lesioni vengano, in primo luogo, monitorate e, senza dubbio, sottoposte a un intervento che ne contenga l’evoluzione dell’apertura. Ciò indipendentemente dagli ulteriori interventi che verranno poi eventualmente eseguiti sull’arco
tramite tenditore o mediante riscal-
per ridare consistenza allo stesso. In-
damento dello stesso e conseguente
fatti, se non si contrasta con altra tec-
dilatazione all’atto dell’installazione)
nica l’eccesso di spinta orizzontale, le
o passivo (senza tesatura). La scelta
fessure si riformeranno nuovamente
dell’installazione di un tirante attivo
in breve tempo, vanificando gli inter-
piuttosto che passivo dipende sostan-
venti eseguiti. Per contrastare la spin-
zialmente dall’obiettivo che si vuole
ta orizzontale possono essere adotta-
raggiungere, se si vuole un presidio
te molteplici tecniche. Una tra le più
per prevenire certi dissesti o si rende
“classiche” (ed oggi in disuso per la
necessario anche tentare di “recupe-
sua invasività e l’inevitabile modifica
rare” uno stato della struttura pree-
dell’aspetto originale dell’edificio) è
sistente. Un’altra modalità operativa,
quella che consiste nella formazio-
se compatibile con l’uso dell’edificio,
ne sui piedritti di contrafforti mura-
è quella di ridurre i carichi agenti
ri, ossia si genera un allargamento
sulla volta (specialmente in ambito
della base di appoggio, così che la
sismico) con la rimozione di riempi-
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sono collegate da un reticolo di elementi fortemente resistenti a trazione. Rispetto alla cappa collaborante questa modalità operativa appare meno invasiva, oltre a non alterare la permeabilità al vapore della volta. Va posta attenzione particolare alla pulizia e regolarizzazione della superficie di adesione del materiale composito, oltre che alla disposizione dello stesso. Infatti non è indifferente disporlo all’intradosso o all’estradosso della struttura muraria, in quanto lo stato di danneggiamento e di apertura delle fessure determina la necessità di una o dell’altra dislocazione. In particolare, l’uso di compositi all’intradosso di strutture curve va sempre accompagnata all’inserimento di connettori, per scongiurare eventuali e rigidezze che crea nella struttura.
spinte a vuoto.
Quella che oggi si può definire come la tecnica che meglio sintetizza le varie istanze dell’intervento su strutture voltate esistenti, è quella della maglia incrociata di tessuti compositi. Il principio di funzionamento di tale tecnica è simile a quello della cappa collaborante: le diverse parti
Fasi esecutive dell’applicazione di tessuti fibrorinforzati su volte in muratura (estradosso)
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Le aperture nelle strutture in muratura Nelle strutture in muratura tutto è “portante”: a differenza di quanto avviene per le costruzioni in acciaio o in cemento armato, ogni elemento fornisce il suo contributo all’equilibrio di tutta la struttura muraria. Per questo la localizzazione e l’estensione delle parti “vuote” e il loro rapporto con le parti “piene” si rivela fondamentale per un buon comportamento globale della struttura. È immediato che la modalità esecutiva e la posizione delle aperture (o delle chiusura di queste), specie se risultato di continue trasformazioni eseguite nel corso del tempo senza troppa attenzione alle possibili implicazioni sulla sicurezza dell’edificio, può portare ad un notevole calo delle prestazioni della struttura in caso di sisma. È necessario, ogni qual volta ci si trova nella necessità di realizzare nuove aperture nei pannelli murari, curare il ripristino di rigidezza che viene sottratta (solitamente si interviene con l’esecuzione di cerchiature in acciaio o calcestruzzo) così come non si deve sottovalutare l’aspetto dell’ammorsamento e della connessione quando si procede con la chiusura di bucature. Sorge il problema infatti di far interagire spesso materiali e tecniche differenti rispetto a quelli preesistenti.
Cerchiature metalliche che accompagnano l’esecuzione di nuove aperture e chiusure parziali o totali di bucature esistenti.
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Sottostrutture di pregio Negli edifici storici è frequente im-
con decorazioni pittoriche e in rilievo)
vano non di rado affreschi pregevoli,
battersi in “sottostrutture” (poiché
che gli estradossi (pavimenti lignei
messi a serio rischio di conservazio-
non facenti parte della struttura por-
finemente e variamente decorati e in-
ne dalla vulnerabilità del supporto
tante in senso stretto, ma comunque
tarsiati). Un altro caso sono le scale,
al passare degli anni. L’approccio in
caratterizzate da una struttura por-
che oltre alla grande attenzione che
questi casi, oltre all’aspetto del con-
tante propria) che rivestono un note-
ricevevano in fase decorativa, sono
solidamento finalizzato al raggiun-
vole pregio, per motivi differenti. Ad
spesso anche testimonianza di una
gimento di condizioni di sicurezza
esempio, rientrano in questo insieme
sapienza costruttiva ammirevole. In-
di tali elementi dovrà essere anche
i solai, con motivi decorativi parti-
fine si pensi alle “false volte” in ca-
fortemente rivolto alla conservazio-
colarmente interessanti che spesso
morcanna (tecnica che prevedeva del
ne dell’originalità dell’”opera”, che
andavano ad arricchire sia gli intra-
gesso steso sopra una stuoia di can-
a volte può mostrare anche caratteri
dossi (si pensi ad esempio ai soffitti
ne a sua volta fissata su una struttura
di unicità, aspetto che può assume-
a “cassettoni”, in cui l’orditura prin-
lignea sagomata), installate con una
re anche importanza fondamentale
cipale e secondaria venivano lasciate
funzione pari a quella che oggi avreb-
perché fortemente distintiva dell’in-
a vista ma letteralmente “imbottite”
be un semplice controsoffitto, ospita-
tero edificio.
Fasi del recupero e valorizzazione di un pavimento ligneo installato su edificio storico di pregio.
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Fasi di consolidamento di una scala con struttura costituita da una volta di mattoni disposti “in foglio”. Consolidamento dell’intradosso con FRP, inserimento di connettori per solidarizzare il rinforzo intradossale con quello estradossale, rinforzo estradossale con cappa di calcestruzzo alleggerito. Lintervento è terminato con la prova di carico per garantire la sicurezza e la buona riuscita dell’operazione.
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PRIMA
DOPO
La differenza tra il “prima” (foto “t_14_15_16”) ed il “dopo” (foto “t_17_18_19”) testimonia l’efficacia dell’intervento.
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Interventi sulle fondazioni Inserimento di micropali Allargamento delle fondazioni Il cedimento delle fondazioni può generare uno spostamento “globale” dell’edificio oppure, come più frequentemente accade, un cedimento “relativo” di alcune parti di esso, che viene è denunciato da fessurazioni di un certo rilievo. In questo caso può essere utile, prima di intervenire, un’attività di monitoraggio relativa all’evoluzione di dette fessurazoni: infatti, quando la loro ampiezza è “costante” nel tempo, non necessariamente si deve optare per un intervento invasivo, poichè l’edificio potrebbe aver raggiunto una nuova
gare la base fondale, distribuendo il
sione. Molto spesso si procede con
condizione di equilibrio, ormai sta-
carico su una superficie più ampia e
una combinazione delle due tecniche:
bile. Se invece le lesioni risultano in
riducendo quindi la pressione di con-
ossia vengono eseguiti micropali in
evoluzione o comunque sono di en-
tatto suolo- struttura. Solitamente,
prossimità del muro, questi vengono
tità tale da destare preoccupazione,
dopo lo scavo ai lati del muro pro-
collegati in testa da cordoli costruiti
la causa del danno deve essere indi-
tratto fino ad una profondità tale da
in aderenza allo stesso e collegati tra
viduata e corretta prima che la situ-
scoprire il piano I posa dello stesso
loro.
zione si aggravi. Gli interventi di con-
o della fondazione, si procede con la
solidamento in fondazione possono
creazione delle “tasche” nella mura-
essere diversi. La scelta di quale uti-
tura. Poi dopo il getto di un magrone,
lizzare è legata alla tipologia dell’ap-
si posano le armature e si gettano i
parato fondale esistente, che occorre
cordoli in cemento armato.
indagare adeguatamente, alla tipologia delle strutture di elevazione e alla
Inserimento di micropali
natura dei terreni. Si espongono di
È una delle tecniche oggi più utilizza-
seguito alcune dei principali interven-
te perchè consente di lavorare in spa-
ti maggiormente utilizzati.
zi limitati e di incrementare la capacità portante delle fondazioni esistenti.
Cordoli in calcestruzzo armato
I micropali lavorano essenzialmente
L’intervento consiste nel realizza-
per aderenza laterale, e possono
re cordoli in calcestruzzo armato in
quindi registrare lievi cedimenti di
aderenza alla fondazione originaria
assestamento. Dopo la perforazione
(o alla base del muro quando questa
(eseguita a rotazione) si procede con
manchi) e muniti di collegamenti in
introduzione dell’armatura tubolare,
c.a. che attraversino lo spessore della
l’estrazione graduale del tubo di tri-
fondazione esistente (o del muro). Lo
vellazione e immissione contempora-
scopo dell’intervento è quello di allar-
nea del getto di calcestruzzo a pres-
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Interventi volti alla riduzione del degrado Deumidificazioni Le murature di mattoni o pietra interessate
da
umidità
ascendente
subiscono vari fenomeni di degrado, fatiscenza e instabilità, preceduti da macchiature, muffe e distacchi di intonaci e finiture. I trattamenti eseguiti da AhRCOS® non si limitano al solo lato estetico del problema ma vanno all’origine dello stesso, riuscendo non solo a ripararne gli effetti ma ad eliminarne la causa. L’umidità di risalita per capillarità dal suolo nelle murature – nota anche come “umidità ascendente” – e l’umidità di controspinta per mura-
L’umidità ascendente, eventualmente
ture controterra, rappresentano sta-
abbinata ad altre forme di umidità,
tisticamente il fenomeno più diffuso
produce, inoltre, ambienti malsani
attraverso il quale l’umidità penetra
e condizioni sfavorevoli nei confronti
nei manufatti edilizi in calcestruzzo
del benessere igrotermico dell’uten-
e/o muratura e costituiscono una
za. Favorisce, infatti, la diffusione di
delle cause più frequenti del degrado
muffe e di fenomeni di condensa su-
delle finiture negli edifici.Il fenome-
perficiale e provoca rilevanti variazio-
no ha origine dalle forze di adesione
ni nelle caratteristiche di isolamento
(tensione superficiale) che si stabili-
termico delle murature: la resistenza
scono all’interno del capillare tra il
termica della parete, infatti, può ri-
liquido in esso contenuto e le pareti
dursi, in presenza di murature impre-
del capillare stesso, comportando
gnate d’acqua, anche del 50%, con
la risalita nel vaso tanto più quanto
evidenti ricadute a carattere igienico
più piccola è la sua sezione (legge di
ed economico.
Jourin-Borelli).
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In presenza di murature costruite con
Gli effetti dannosi:
materiali molto igroscopici, capaci
In generale, l’umidità ascendente dà
distacchi degli intonaci dalla mura-
quindi di assorbire anche il vapore ac-
avvio ad un processo irreversibile di
tura per la presenza di sali veicolati
queo presente nell’atmosfera - come
disfacimento degli elementi laterizi
dall’acqua e provenienti dal terreno o
generalmente sono le malte e i lateri-
o lapidei, degli intonaci e delle mal-
dai materiali da costruzione che co-
zi - il contenuto d’acqua dovuta alla
te che costituiscono la muratura, che
stituiscono la muratura;
risalita per capillarità dal suolo può
può provocare i seguenti tipi di danni:
riduzione dell’isolamento termico de-
raggiungere fin oltre il 30% del volu-
presenza diffusa di macchie e di efflo-
gli edifici;
me, corrispondente a 300 litri di ac-
rescenze saline;
degrado dovuto a incompatibilità chi-
qua per ogni metro cubo di muratura!
degrado dei materiali per effetto del
mica dei materiali costituenti la mu-
fenomeno del gelo;
ratura.
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
Quando i sali veicolati dall’acqua presentano caratteristiche di elevata igroscopicità, sono in grado di assorbire umidità dall’atmosfera con effetti di incremento dei fenomeni di degrado connessi alla presenza di umidità: nei casi più gravi si può assistere nella zona umida alla vera e propria disgregazione degli intonaci causata dalla formazione di solfati e dalla loro successiva asportazione a causa dell’aumento di volume che si accompagna alla cristallizzazione dei sali solubili. METODI D’INTERVENTO Tra le varie forme di umidità che possono colpire le murature, quella dovuta alla risalita capillare rappresenta storicamente la più difficile da contrastare e debellare. L’attuale stato dell’arte nel difficile campo della deumidificazione muraria contempla svariate tecniche, basate su diversi principi fisici e chimici: A fronte di questa realtà, il sistema IDRO STOP SYSTEM della AhRCOS® Restauri innovativi Tecnologici
per
la Deumidificazione e il Controllo dell’umidità nelle murature, basato sulla “Tecnologia dello sbarramento verticale e orizzontale”, rappresenta una soluzione certificata e sicura, che non si limita al solo lato estetico del problema ma va all’origine dello stesso, riuscendo non a ripararne gli effetti ma ad eliminarne la causa.
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
Restauri cromatici e pittorici: affreschi, stucchi, elementi lapidei Il restauro è un’attività legata alla
fine del processo, i colori risultano
manutenzione, al recupero, al ripri-
inglobati
stino e alla conservazione dei manu-
stesso. Un affresco, nella maggior
fatti storici. Molto spesso tali manu-
parte dei casi, è eseguito su un’am-
fatti contengono al loro interno delle
pia superficie (ad esempio una parete
vere e proprie opere d’arte: affreschi,
o un soffitto) con effetti estetici di ri-
stucchi e sculture in gesso o lapidee.
levante effetto sia per i soggetti dipin-
A volte il valore artistico non emerge
ti ma anche dai colori utilizzati, che
come preponderante rispetto a quello
riescono a mantenere un’incredibile
storico e culturale, ma in entrambi i
brillantezza dopo anni, o addirittura
casi il restauro dell’edificio non può
secoli, dalla loro esecuzione. Micror-
prescindere dall’intervento anche su
ganismi come le muffe, polvere, umi-
questi elementi che, seppur privi di
dità e infiltrazioni di acqua possono
importanza dal punto di vista strut-
compremettere l’aspetto dell’opera.
turale rappresentano un bene da sal-
Ovviamente tali danneggiamenti ri-
vaguardare.
sultano tanto più frequenti od estesi
Quella dell’affresco è un’antica tec-
quanto più è antico l’affresco e pos-
nica pittorica che vede l’utilizzo dei
sono essere a carico del solo colore
pigmenti direttamente su un intonaco
o addirittura provocare il distacco
di calce fresca (composto di calce e
dell’intonaco. Il restauro degli affre-
rena lavata), con il risultato che, alla
schi è un’operazione estremamen-
all’interno
dell’intonaco
te delicata, che deve essere sempre preceduta da un’accurata fase di studio e conoscenza che consenta di individuare la tecnica precisa con cui è stato eseguito oltre alle cause ed entità del suo degrado. A questo scopo si svolgono ricerche storiche, dettagliati rilievi grafici e fotografici in alta definizione, analisi chimiche di laboratorio e mappatura del degrado. La prima e più importante fase di un processo di restauro di un affresco è comunque sempre quella della pulitura, ossia l’eliminazione di macchie di umidità e depositi di sporco. Le tecniche da utilizzare sono di varia natura
ma sintetizzabili in metodi di tre tipi: fisici, meccanici e chimici.
Questi
metodi vengono preferiti o accoppiati in funzione sia dei materiali da rimuovere che dei materiali costitutivi dell’opera. Se è abbastanza intuitivo come i metodi meccanici vadano utilizzati con molta attenzione, perché potrebbero danneggiare il substrato è utile ricordare che anche l’acqua può essere usata solo in casi particolari. Successivamente, se necessario si provvede con il ripristino dell’intonaco e con operazioni di reintegrazione pittorica, avendo cura di non compromettere la visione d’insieme del soggetto dipinto, con delle integrazioni di colore selettive sottotono che vadano a integrare abrasioni e lacune. Il restauro di stucchi a base calce o gesso, policromi e/o dorati, passa attraverso le fasi di consolidamento, pulitura, eliminazione dei sali idrosolubili con impacchi idonei, descialbo, ricostruzione strutturale, fissaggio e coloritura. Nel caso in cui si renda necessaria la ricostruzione integrale o di porzioni di elementi ornamentali in aggetto, si utilizzano strumenti come
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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA
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dime, raffetti e spatole, o in casi più
derazione i materiali costitutivi origi-
complessi
in
nali. Le principali fasi di lavorazione
gomma siliconica poi posti in opera.
calchi
dall’originale
prevedono la pulitura, (ad esempio
Il restauro delle eventuali dorature
con impacchi di polpa di cellulosa o
in oro zecchino e simil oro prevede
seppiolite e carbonato di ammonio in
le fasi di pulitura, integrazione dei
soluzione), e/o idrosabbiatura, e/o
supporti e stesura del bolo, in tinta,
idrolavaggio, consolidamenti preven-
come da originale, della foglia oro e
tivi, stuccatura parziale, ricostruzione
la protezione finale
delle lacune con polveri lapidee poli-
Il restauro delle superfici decorate
crome idonee e protezione finale.
a secco, a tempera o acrilico, che
In tutti i casi, va sempre tenuto in
riguarda soffitti o pareti, viene gene-
grande considerazione il principio
ralmente trattato tramite consolida-
fondamentale
menti preventivi, risanamento delle
dell’autenticità dell’opera. Occorre
aree colpite da infiltrazioni che cau-
considerare che, il segno del trascor-
sano muffe, esfoliazioni e decoesioni
rere del tempo è un valore storico ed
del film pittorico, ripristino parziale
estetico di straordinaria efficacia.
dei fondi, ripresa cromatica mimeti-
Come l’intervento di restauro delle
ca, (con tecniche e pigmenti uguali
strutture murarie anche in questo
all’originale), fissaggi e protezioni fi-
caso si deve tendere all’utilizzo di
nali idonee.
tecniche in grado di garantire la ri-
Il restauro lapideo, che riguarda mar-
conoscibilità e la reversibilità degli
mi antichi, ardesie o più in generale
interventi oltre che la compatibilità
tutte le pietre costituenti le opere vie-
meccanica, chimica e fisica e la dura-
ne sempre eseguito tenendo in consi-
bilità degli stessi.
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della
conservazione
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5. CUCIRE LA PIETRA CON LA PIETRA:
IL SISTEMA TICORAPSIMO
Il sistema TICORAPSIMO è un meto-
teristiche meccaniche della muratu-
do innovativo brevettato, economico
ra e nel collegare trasversalmente i
e di facile esecuzione, per il rinforzo
paramenti della muratura fornendo
di murature storiche, regolari e irre-
così monoliticità al pannello mura-
golari, sia a livello locale che globale,
rio, come testato con sperimenta-
con particolare, ma non esclusivo, ri-
zioni condotte in sito, in laboratorio
ferimento al loro comportamento in
e con successive simulazioni nume-
presenza di sisma. Esso trae origine
riche
dalla constatazione che una delle vul-
• utilizzabile anche per ripristina-
nerabilità più pericolose per una mu-
re la continuità della muratura in
ratura è la mancanza di monoliticità.
presenza di lesioni o carenza di
Da qui l’idea di conferire monoliticità
ammorsamento e per migliorare le
attraverso un sapiente gioco di trama
connessioni strutturali fra impalcati
e ordito in cui elementi flessibili (tra-
e murature
ma) in pietra (basalto) tengono assieme i vari conci (ordito).
• incrementa in maniera del tutto trascurabile i pesi sulle murature • si presta ad essere utilizzato anche
• particolarmente appropriato per il rinforzo di murature “faccia a vista” e di edifici vincolati, di interesse storico e architettonico • integra (senza trasformare) la strut-
a “secco” senza l’uso di prodotti
MASSIMA VERSATILITÀ: il rinforzo può essere progettato e dimensionato su misura per ogni singolo apparecchio murario.
tossici e di difficile smaltimento • può essere utilizzato anche per una eventuale messa in sicurezza in casi di emergenza
tura, non è invasivo, è reversibile, rispettoso del principio del “minimo intervento”, compatibile con la conservazione materica del manufatto, durevole e con elevata resistenza al fuoco • efficace nell’incrementare le carat-
*provini rinforzati con TICORAPSIMO disposto a reticolo
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IL SISTEMA TICORAPSIMO®
Le simulazioni numeriche dimostrano la capacità di fornire monoliticità e attestano come le tensioni agenti sulle corde si mantengano inferiori ai valori di resistenza del materiale.
Le simulazioni numeriche dimostrano la capacità di fornire monoliticità e attestano come le tensioni agenti sulle corde si mantengano inferiori ai valori di resistenza del materiale.
La notevole riduzione delle deformazioni trasversali sotto sforzi di compressione dei provini rinforzati rispetto a quelli non rinforzati, dimostra l’efficacia nel conferire monoliticità ed eliminare la tendenza delle murature multiparamento a collassare per fenomeni di instabilità delle cortine esterne. TICORAPSIMO porta così la muratura a sfruttare pienamente le resistenze dei materiali che la costituiscono.
In linea con il principio del MINIMO INTERVENTO può essere utilizzato in maniera completamente invisibile su murature “FACCIA A VISTA”
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IL SISTEMA TICORAPSIMO®
EFFICACIA TESTATA IN SITU SU MURATURE IRREGOLARI IN PIETRA Incrementa la resistenza della muratura e ne riduce la fessurazione
Murature contigue o pannelli portanti ortogonali mancanti di ammorsamento,
aperture
Confronto tra pannello rinforzato con TICORAPSIMO e pannello non rinforzato sottoposti a prova di compressione diagonale confinata secondo le condizioni in situ.
tamponate
senza connessioni con la muratura circostante sono il risultato di fasi edificatorie che si sono succedute nella storia dell’edificio e rappresentano criticità da sanare. TICORAPSIMO può essere utilizzato anche per questo scopo: connettere e conferire continuità per migliorare il comportamento strutturale. INCREMENTO DI RESISTENZA PARAGONABILE A QUELLO CHE SI OTTIENE DAL RINFORZO CON INIEZIONI E MIGLIORE RISPETTO A QUELLO CHE SI OTTIENE CON TECNICHE PIU’ COMUNEMENTE UTILIZZATE.
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
La nuova sede AhRCOS Srl inaugurata nel Novembre 2013
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RESTAURO e CONSOLIDAMENTO
certificato di assicurazione La società UNIPOL ASSICURAZIONI S.p.a. in forza della polizza n° 48950295/60 emessa in data 13 dicembre 2008 e successivi rinnovi a favore della società Ahrcos Srl assicura e garantisce il rifacimento parziale o totale degli interventi con il risarcimento delle spese necessarie e tutti gli eventuali danni consequenziali di ogni tipo derivanti a persone o cose, cagionati in conseguenza a difetti delle opere eseguite o per l’esistenza di vizi delle stesse; L’ assicurazione si rilascia per la durata di anni 10 a decorrere dalla data di compimento delle opere accertabile dalla fattura accettata dalle parti, fino alla concorrenza di:
3.000.000,00 Il certificato è riferito all’ immobile sott’indicato: UBICAZIONE IMMOBILE : COMMITTENTE : BENEFICIARIO : FATTUR A N° :
DEL :
La garanzia ha durata di anni 10 e comprende: - il rifacimento parziale o totale degli interventi; - il risarcimento delle spese necessarie per la preparazione ed il rifacimento delle opere e degli interventi - i danni consequenziali di ogni tipo derivanti a persone o cose
Limitazione a
per le sole opere di
Il presente certificato risulta emesso nei modi previsti dalla polizza e dai relativi allegati e non supera e non integra la stessa
RESTAURO e CONSOLIDAMENTO
Ahrcos srl Via Secci, 5-7 Bologna (BO) 40132 Tel. +39.051.72.57.63 Fax. +39.051.31.67.983 www.ahrcos.it - info@ahrcos.it
Ahrcos®: Adeguamento sismico come estrema sensibilità nel recepire la fondamentale importanza che ogni particolare può avere a fronte di evento eccezionale che porti l’edificio a dover contrastare forze di enorme entità che improvvisamente agiscono in direzione diversa da quella che era stata calcolata per i carichi verticali. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento e alla costante ricerca eseguita presso i laboratori di prestigiose università italiane, ci consente di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione del bene, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro.
“Assistenza gratuita alla progettazione” Siamo in grado di fornire consulenza e diagnostica, prove sperimentali, assistenza per la progettazione, rilevamento dello stato di conservazione, ed esecuzione di interventi di consolidamento sismico e restauro di altissima qualità. Tradizione del restauro, tecnologie innovative per la conservazione, il recupero, il rinforzo, il miglioramento ed il consolidamento strutturale e architettonico del patrimonio edilizio e di quello storico-artistico-monumentale.
PRINCIPALI CLIENTI: Presidenza del Consiglio dei Ministri
Baldassini Tognozzi Pontello s.p.a.
G.I.D.A. gestione impianti depurazione PRATO
Comune di Castel San Pietro Terme(BO)
Fini Compressors s.p.a.
Comune di Molinella (BO)
Resto del Carlino
Comune di Ferrara (FE)
Telecom Italia s.p.a.
Comune di Argelato (BO)
Istituti Ortopedici Rizzoli Bologna
Comune di Quistello (MN)
Ospedale Maggiore Bologna
Comune di Casalgrande (RE)
Prestige Cosmetics s.p.a.
Comune di Cento (FE)
Partecipanza Agraria di Sant’Agata Bolognese (BO)
Comune di Soliera (MO)
Curia di Carpi (MO)
Comune di Modena (MO)
Parrocchia di Santa Maria in Strada - Anzola Emilia (BO)
Comune di Minerbio (BO)
Parrocchia di San Michele Arcangelo – Castiglione Messer Marino (CH)
Comune di Forlì (FC)
Chiesa della conversione di S. Paolo Apostolo Budrione di Carpi (MO)
Comune di Pistoia (PT)
Chiesa di Santa Giulia Vergine Martire Migliarina di Carpi (MO)
Comune di Ravarino (MO)
Chiesa di San Martino in Casola – Monte San Pietro (BO)
Comune di Ascoli (AP)
Chiesa di San Giacomo Apostolo – Forlì (FC)
Comune di Castello di Serravalle (BO)
Chiesa di San Martino in Pedriolo
Comune di Castrocaro Terme e Terre del Sole (FC)
Chiesa di Osta
Comune di Galliera (BO)
Chiesa di S.Stefano a Bazzano (BO)
Settore Ambiente e Territorio Modena
Chiesa di S. Michele Arcangelo a Longara (BO)
Nuovo Grattacielo di Ravenna
Chiesa della Pieve di S. Andrea
Provincia di Rimini
Curia di Sant’Agata Bolognese
Provincia di Bologna
Curia di Anzola Emilia
Provincia di Modena
Curia di Chieti
JOINT s.p.a.
Chiesa di San Giacomo in Imola
Stadio comunale di Ferrara
Diocesi di Imola
Comando Carabinieri Mirandola
Pia unione dei Sacerdoti Filippini
Erg Petroli
Chiesa di S.Arcangelo a Macerata Feltria (PU)
Piscine comunali Olimpiche Carmen Longo – Stadio di Bologna
Fondazione Falciola – Villaggio del Fanciullo
TAV – Linea Alta Velocità Milano-Napoli
Bo-Moll Italia
Musei di San Domenico (FC)
Fortitudo Pallacanestro
Acquedotto Monumentale di Ferrara (FE)
Consorzio di Bonifica Reno-Palata
Fontana dei Putti
Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo
Palazzo Comunale di Ferrara
Consorzio di Bonifica di Burana
Motovelodromo Fausto Coppi centro medicina Sportivo
Consorzio di Bonifica Val Tidone
Palazzina Vigarani del Giardino Ducale Estense – Comune di Modena (MO)
Consorzio della Bonifica Renana
Camera di Commercio di Rovigo
Ponte Canale Agro Mantovano-Reggiano
Biblioteca Calcagnini a Ferrara
CER Canale Emiliano Romagnolo
Musei di San Domenico a Forlì
Diga del Molato
Opera Pia “Davia Bargellinio”
Grafica Editoriale
Comune di Galliera (BO)
Paladozza Bologna
Comune di Mondaino (RN)
Casa di cura Villaverde, Bologna
Er.Go. Azienda per il diritto allo studio
Casa di cura Villa Altea, San Lazzaro di Savena (BO)
Chiesa dei Musei di San Domenico a Forlì
SIT Tecnospazzole s.p.a.
Azienda Autonoma di Stato di Produzione (RSM)
LAR s.p.a.
Repubblica di San Marino (RSM)
Hotel Touring Bologna
Banca di San Marino Credito Faentano (RSM)
Hotel Corona d’ Oro Bologna
Palazzo Sersanti – Imola (BO)
Palazzo Baldini Rimini
Palazzo Gaddi Pepoli - Bologna (BO)
RAS assicurazioni
Palazzina Vigarani Giardino Ducale Estense – Modena (MO)
RAS Bank
Teatro dei Filarmonici di Ascoli (AP)
Dari Compressori
Teatro Ebe Stignani di Imola (BO)
Banca Antonveneta s.p.a.
Università di Bologna
Fondazione Cassa di Risparmio Pirita – Imola (Bo)
Università Politecnico delle Marche
Interbanca s.p.a.
Palazzo Ottani Gardi Bologna
HERA s.p.a.
Villa Giacobazzi a Sassuolo
HERA Modena s.r.l.
Impianto Trattamenti Rifiuti Industriali Hera spa
GAL.A. s.p.a.
Chiesa di San Giacomo in Imola
Hera Comm. S.r.l.
Lottizzazione via Dante Alighieri L’Aquila (AQ)
Gruppo ILCEV prefabbricati
Condomini “Tomè” e “Vittorini 3°” – L’Aquila (AQ)
Rizzani De Eccher s.p.a.
Condominio “Vittorini” – L’Aquila (AQ)
Cogei Costruzioni s.p.a.
Lottizzazioni di via Cacchi – L’Aquila (AQ)
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Lottizzazioni a Civita di Bagno (AQ)
Elettrostamperie Poppi
Teatro “Dei Filarmonici “ Ascoli Piceno
Poppi Euroforge
Condominio “Lobima” Cesena (FC)
Palazzo Malvezzi
Lottizzazione Strada Statale 17 bis a Paganica - L’Aquila (AQ)
Provincia di Bologna (BO)
Nuovo Polo Chirurgico e delle Emergenze, presso l’Azienda Ospedaliera
Rocca Possente di Stellata (FE)
S.Orsola - Malpighi, Via Albertoni (BO)
Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’ Emilia
Condominio Sallustio a L’Aquila (AQ)
Romagna
Lottizzazione Località Cisternola a L’Aquila (AQ)
Direzione Regionale S.B.A.P.
Chiesa di Santa Maria in Strada ad Anzola Emilia (BO)
Comune di Bologna
Condomini di Via Cesare Fabrizi a L’Aquila (AQ)
Consorzio Palazzo Micheletti
Banca Monte dei Paschi di Siena
Liceo IIS Montessori Da Vinci a Porretta Terme (BO)
Palazzina Majani, Via Indipendenza, Bologna (BO)
Oratorio della Beata Vergine di San Luca a Mirabello (FE)
Cimitero monumentale di Castel San Pietro Terme (BO)
Asilo del Penzale a Cento (FE)
Residenza Sanitaria Assistita di Rimini (RN)
Tecopress S.p.a.
Scuole materne “Walt Disney” a Sassuolo (MO)
Palazzo Sochora – Praha – Rep. Ceca.
Scuole primarie “Don Carlo Gnocchi” a Sassuolo (MO)
Chiesa di Santa Caterina da Carpi
Scuole materne “Sant’Agostino” a Sassuolo (MO)
Condominio XXV aprile a Pieve di Cento (BO)
Banca di San Marino - Villa Manzoni a San Marino – RSM
Condominio Liberty a San Felice sul Panaro (MO)
Palazzo Via Cacchi 10 L’Aquila (AQ)
Condominio Fiocchi a Cento (FE)
Palazzo Via Cacchi 16 L’Aquila (AQ)
Condominio Piazza Guercino 38 a Cento (FE)
Palazzo “Vittorini 3° lotto” Via Aldo Moro 29 L’Aquila (AQ)
Villa Lanzoni a Corporeno (FE)
Palazzo “Residence Tomè” Via Aldo Moro 31 L’Aquila (AQ)
Brembo s.p.a. – Curno (BG)
Palazzo Via Dante Alighieri, 7 L’Aquila (AQ)
Brembo s.p.a. – fonderie di Mapello (BG)
Palazzo loc. Cisternola, L’Aquila (AQ)
Palazzo Preslova – Praga - Czech Republic
Palazzo Via della Comunità Europea, L’Aquila (AQ)
Palazzo Kubelicova – Praha – Czech Republic
Palazzo “Vittorini” Via Angelo Pellegrini, 18, L’Aquila (AQ)
Diocesi di Carpi – Palazzo Vescovile di Carpi (MO)
Condominio “Tomei” – Civita di Bagno L’Aquila (AQ)
Diocesi di Carpi –Duomo di Carpi (MO)
Condomini Madonna di Pettino (AQ)
Diocesi di Ferrara – San Giovanni Battista a Dosso (FE)
Fontana Hercolani - Strada Maggiore Bologna (BO)
Azienda AUSL Bologna
Condominio “Carlo Pellegrini” Corso Principe Umberto, 5 – Loc.tà Poggio
Bondioli e Pavesi Suzzara (MN)
di Roio L’Aquila (AQ)
Chiesa di S. Stefano, Via Contessa Matilde a Bazzano (BO)
Condominio “Cimati ”, Via Aldo Moro, 4 a Scoppito (AQ)
Baccolini Roberto, Via Fusicchio a Grizzana Morandi (BO)
Asilo prima infanzia di Bondeno (FE).
Chiesa di Santa Caterina a Concordia sulla Secchia (MO)
Asilo prima infanzia di via Pacinotti a Cento (FE).
Chiesa delle Catene a Bondeno (FE)
Campanile della Chiesa di San Giovanni a Bondeno (FE).
Condominio di Via XXV Aprile n.26 a Pieve di Cento
Campanile della Chiesa di San Paolo Apostolo a Stellata di Bondeno (FE).
Oddolini Enrico, Via di Mezzo a Cavezzo (MO)
Chiesa della Natività di Stellata di Bondeno (FE).
Bema Immobiliare, Via Ca’ Venturoli a Castel San Pietro Terme
Campanile della Chiesa di San Lorenzo a Cento (FE).
(BO)
Chiesa di San Giacomo a Bevilacqua (BO).
Villa Plattis, Via Gennari a Cento
Chiesa di Santa Maria Maddalena a Cento (FE).
Brembo Spa, Mapello
Chiesa di San Giorgio Martire a Corporeno (FE).
Chiesa di San Michele Arcangelo a Novi di Modena
Chiesa di San Sebastiano a Renazzo (FE).
Torre dei Losetti a Beura Cardeza
Chiesa di San Paolo Apostolo a Concordia (MO).
Villa Lanzoni, Via Statale a Cento
Duomo di Mirandola (MO).
Scuola Primaria “Mario Garagnani” a San Giovanni in Persi-
Chiesa di San Giacomo al Vaticano (Stato Pontificio)
ceto
Chiesa di San Giovanni Battista a San Giovanni in Persiceto (BO)
Casa Michelini , Corso del Guercino a Cento
Chiesa di San Niccolò di Calcara (BO)
Villa Borgatti, Via Pedagna a Corporeno
Chiesa di Santa Maria Maddalena a Cento (FE)
Condominio Liberty, Via Mazzini a San Felice sul Panaro
Chiesa di San Giovanni ad Insulmann ad Isola del Gran Sasso (TE)
Palestra Atletica a San Marino
Chiesa di San Giuseppe ad Isola del Gran Sasso (TE)
Palestra Keyness a San Pietro in Casale
CNA Cento (FE)
Casa Fiocchi – Via Matteotti a Cento
Cogefrin s.p.a. Castelmaggiore (BO)
Villa Balboni, Via Lenzi a Renazzo
Condominio Viale Falzoni Gallerani 37 a Cento (FE)
Condominio Aurora
Condominio Italia Viale Statale a Cento (FE)
Scuola elementare a Ponte Ronca
Ospedale Maggiore “C.A. Pizzardi” Bologna (BO)
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, a Stuffione di Ravarino
Oratorio Ghislieri a San Carlo (FE) IIS Keyness scuole Castelmaggiore (BO Azienda Agricola Oddolini a Cavezzo (MO) Oratorio di San Donato in Via Zamboni a Bologna (BO) Redi s.p.a. Bologna Piscine Spiraglio a Bologna (BO)
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Forlì
CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)
Restauro conservativo delle facciate
Carpi, Mo
CHIESA DI SANTA GIULIA VERGINE E MARTIRE IN MIGLIARINO Restauro conservativo e mitigazione sismica
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
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2
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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Restauro del Capanno Garibaldi 150° anniversario unità d’Italia
Restoration of “Capanno Garibaldi 150° anniversario unità d’Italia”
L’AQUILA
LOTTIZZAZIONE VIA DANTE ALIGHIERI Adeguamento sismico di telaio in c.a. e fasciatura con C-FRP dei nodi, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
Seismic retrofit of a reinforced concrete frame and seismic strengthening
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Ferrara
ACQUEDOTTO MONUMENTALE Restauro conservativo, consolidamento a silicato di etile
Conservative restoration, consolidation in ethyl silicate
ROVIGO
PALAZZO RETROBORSA (Camera di Commercio)
Restauro conservativo delle facciate
Conservative restoration of the facades
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
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4
L’AQUILA
CONDOMINI DI VIA CESARE FABRIZI Intervento di riparazione dei danni subiti dal sisma del 06 aprile 2009 Riferimento pratica n° AQ BCE-4745 del 09/11/2009
Repair of damages caused by the earthquake of April 6th, 2009. Reference No. AQ ECB-4745 of 09/11/2009
MESSER MARINO, Ch
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO IN CASTIGLIONE Consolidamento strutturale, miglioramento sismico, restauro pittorico degli interni
Structural rehabilitation, seismic strengthening, painting restoration of the interior
5
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
FORLÌ
CHIESA DI SAN GIACOMO APOSTOLO Restauro e ripristino delle condizioni di staticità dell’Arco Trionfale
Restoration and recovery of the static conditions of the “Triumphal Arch”
Budrione di Carpi, MO
CHIESA DELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO Mitigazione sismica, restauro e consolidamento
Seismic mitigation, restoration and consolidation
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
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6
Roma
CHIESA DI SAN GIACOMO ALLA LUNGARA E DEL CONVENTO DELLA PROVINCIA ROMANA DEI FRATI MINORI CONVENTUALI IN LUNGOTEVERE DELLA FARNESINA Restauro conservativo, consolidamento e miglioramento sismico della chiesa e del campanile romanico
Restoration, consolidation and seismic improvement of a Romanesque church and bell tower
Mondaino (RN)
CONVENTO DI SAN BERNARDINO E SANTA CHIARA Restauro conservativo delle facciate e delle coperture e mitigazione sismica della torre campanaria
Restoration of facades and roofing and seismic mitigation of the bell tower
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Val Sellustra (BO)
CHIESA DELLA PIEVE DI SAN ANDREA Consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro conservativo
Structural consolidation, restoration and seismic strengthening
L’Aquila
PALAZZO VIA CACCHI 10 Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
Structural consolidation with C-FRP, seismic improvement following the earthquake of 6 April 2009
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
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Isola del Gran Sasso (TE)
AGGREGATO STRUTTURALE HENRICI DE ANGELIS Miglioramento sismico di complesso aggregato murario in centro storico, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic improvement of a complex masonry block in the old town following the earthquake of 6 April 2009
Isola del Gran Sasso (TE)
AGGREGATO STRUTTURALE SANTEDICOLA-DE PLATO Miglioramento sismico di complesso aggregato murario in centro storico, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009;
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Isola del Gran Sasso (TE)
AGGREGATO STRUTTURALE ANGELINI-SILVESTRI Miglioramento sismico di complesso aggregato murario in centro storico, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic improvement of a complex masonry block in the old town following the earthquake of 6 April 2009
L’Aquila
AGGREGATO BARTOLUCCI - CARDELLI-TORELLI-GIULIANI Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009. Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
10
L’Aquila
VILLA GIANNANGELI Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009.
Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.
L’Aquila
CONDOMINIO AQUILA 73 Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009
Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.
11
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Pizzoli, Aq
VILLA CICCHETTI Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009
Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.
Scoppito, Aq
VILLA TAVIANI-ODORISIO Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009;
Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
12
Imola, Bo
CHIESA DI SAN GIACOMO Mitigazione sismica, restauro delle superfici interne ed esterne Seismic mitigation, restoration...
Corporeno, Fe
CHIESA DI SAN GIORGIO Deumidificazioni, consolidamenti, restauro conservativo degli intonaci, delle facciate e del campanile
Dehumidification, consolidation, restoration of the plaster, and the facades of the bell tower
13
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Casola, Bo
CHIESA DI SAN MARTINO Mitigazione sismica ed opere di restauro conservativo
Seismic mitigation,...
Forlì
CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)
Restauro conservativo di strutture e superfici varie Chiesa, consolidamento antisismico di campanile, stuccatura, sagramatura e pulizia di tutte le facciate, microsabbiature a carbonato di calcio, consolidamento a silicato di etile, consolidamenti generalizzati in frp, cuci scuci e restauri murari, cuciture armate, iniezioni a base di calce NHL
Restoration of structures and various surfaces of the Church, seismic strengthening of the bell tower, grouting, “sagramatura” and cleaning of all facades, micro-sandblasting with calcium carbonate, ethyl silicate consolidation, generalized consolidation with FRP, unstitch and sewing and masonry restoration, stitching armed, injections of lime NHL
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
14
Praga, Czech Republic
PALAZZO SOCHORA Opere di deumidificazione e consolidamento
Dehumidification and consolidation works
Venezia
SAN MARCO 2061/A Restauro conservativo di unitĂ immobiliari sottoposte a tutela
Restoration of real estate units under protection of the Superintendent
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Praga, Czech Republic
PALAZZO KUBELIKOVA Opere di deumidificazione e consolidamento
Dehumidification and consolidation works
Imola, Bo
CONVENTO “SANTA TERESA DEL BAMBINO GESÙ” Restauri e deumidificazioni
Restoration and dehumidification
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
16
Forlì
CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)
Ricostruzione di protesi sulle capriate dell’abside
Reconstruction of prosthesis on the trusses of the apse
Anzola Emilia, Bo
CHIESA DI SANTA MARIA IN STRADA Lavori di restauro conservativo e deumidificazione delle facciate, con revisione cromatica e sistemazione delle coperture Restoration and dehumidification works of the facades, with color review and accommodation of the shell
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Bazzano, Bo
CHIESA DI SANTO STEFANO Consolidamento delle volte e restauro pittorico analisi di vulnerabilitĂ sismica, diagnostica Consolidation and painting restoration of the vaults
Modena
PALAZZINA VIGARANI DEL GIARDINO DUCALE ESTENSE Restauro e consolidamento delle facciate, rasature a tonachino di calce, tinteggiature a calcediagnostica.
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
18
Ferrara
RESIDENZA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FERRARA Facciate storiche Cortevecchia
Pulizia, sagramature, stuccature e velature a calce
Imola, Bo
TEATRO “EBE STIGNANI” Consolidamento dei solai in voltini di laterizio con certificazione di resistenza a 600 Kg. e certificazione R90 di resistenza al fuoco; rinforzi in fibra di acciaio e carbonio Consolidation of brick vaulted ceilings with certification of resistance to 600 kg and certification R90 for fire resistance
19
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Ascoli Piceno
TEATRO “DEI FILARMONICI” Consolidamento e risollevamento della volta in camorcanna su centine e tambocci
Brisighella, Ra
TEATRO “SPADA” ALL’APERTO Restauro conservativo ed opere decorative
Restoration and decoration works
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
20
Sassuolo, Mo
SCUOLE “CENTRO STORICO” Consolidamenti strutturali in carbonio, adeguamento sismico delle strutture
Structural consolidation with carbon fiber, seismic strengthening of structures
Senigallia
SCUOLE ELEMENTARI DI MONTEMARCIANO Miglioramento sismico con applicazione di rinforzi in carbonio e catene in acciaio
Structural consolidation with carbon fiber, seismic strengthening of structures
21
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Ferrara
GIARDINI DELLA DUCHESSA Pulizia, sagramature, stuccature e velature a calce
-
Castrocaro
ROCCA DI CASTROCARO Restauro delle murature, delle cannoniere, pulizia, fugatura faccia vista sagramature, stuccature, consolidamenti
-
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
22
Modena
RESIDENZA UNIVERSITARIA COLTELLINI Opere di indagine e monitoraggio preliminari alla progettazione
Preliminary investigation and monitoring
Bologna
FONTANA HERCOLANI Restauro ed impermeabilizzazione Restoration and waterproofing
23
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Forlì
PALAZZO COMUNALE Monitoraggio sismico della struttura
Seismic monitoring of the structure
San Bartolomeo in Bosco, Fe
VILLA GUILINELLI FILANGERI Consolidamento e restauro conservativo; Rocca di Dozza - pulizia delle strutture in mattone e delle pavimentazioni, micropulizia a carbonato di calcio e garnet di superfici varie;
Consolidation and restoration; “Rocca di Dozza” - cleaning of masonry structures and flooring, a micro-purity calcium carbonate and garnet of various surfaces;
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
24
Monteveglio, Bo
“VILLA BEGHELLI” Adeguamento sismico, restauro conservativo delle facciate, spritz beton
Seismic strengthening, conservative restoration of facades, “spritz beton”
Repubblica di San Marino
BANCA DI SAN MARINO - VILLA MANZONI Lavori di consolidamento e restauro conservativo di voltine in cannucciato di pregio affrescate Consolidation and restoration of prestigious frescoed vaults of “cannucciato”
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Ascoli Piceno
TEATRO “DEI FILARMONICI” Restauro pittorico dei palchetti
-
Bologna
NUOVO POLO CHIRURGICO E DELLE EMERGENZE c/o l’Azienda Ospedaliera S.Orsola - Malpighi Lavori di miglioramento strutturale
Structural strengthening works
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
26
L’Aquila
CONDOMINIO IN VIA VIA PALIZZI Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic retrofit and repair of damages caused by the earthquake of April 6th, 2009.
-
PIELLEFFE S.P.A. Consolidamento e riattivazione dopo incendio della sede industriale Bianchi Biciclette Consolidation and reactivation after fire of the “Bianchi Bicycles” industrial site
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Galliera, Bo
PONTE IN MURATURA Restauro conservativo e consolidamento di ponte in muratura
Conservative restoration and strengthening of a masonry bridge
-
CONSORZIO DELLA BONIFICA RENANA Restauro conservativo e consolidamento di ponti in muratura
Conservative restoration and strengthening of a masonry bridge
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
28
MODENA
COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE Realizzazione di opera d’Arte Istituto Venturi nel Parco dei Fiori Recisi -
SCANNO, Aq
PALAZZO DI RIENZO Lavori di consolidamento e restauro conservativo di voltine in cannucciato di pregio affrescate. Consolidation and restoration of prestigious frescoed vaults of “cannucciato”
29
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
VAL TIDONE
CONSORZIO DI BONIFICA VAL TIDONE Restauro della Diga del Molato
Restoration of “Molato” dam
BOLOGNA
COMUNE DI BOLOGNA SETTORE SPORT Lavori di manutenzione straordinaria, consolidamento statico e ripristino delle strutture di sostegno in cemento armato delle vasche delle piscine “Carmen Longo” presso lo Stadio Comunale Dall’Ara (piscina più grande d’Europa).
Extraordinary maintenance work, static strengthening and rehabilitation of reinforced concrete support of pools “Carmen Longo” at the Municipal Stadium Dall’Ara (largest pool of Europe)
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
30
FERRARA
MOTOVELODROMO FAUSTO COPPI Centro medicina Sportivo Restauro cemento armato, consolidamento in carbonio delle strutture, impermeabilizzazione delle tribune
Restoration of reinforced concrete, reinforcement with carbon fiber, waterproofing of the stands
IMOLA, Bo
PALAZZO SERSANTI Fondazione Cassa Risparmio Imola Consolidamento e restauro di scala e facciate. Strengthening and restoration of stair and facades
31
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
PALAZZO OTTANI GARDI Nuova sede Walt Disney
Opere di restauro e consolidamento propedeutiche alla realizzazione del nuovo store Works of restoration and consolidation in preparation for the construction of a new store
BOLOGNA
PALAZZO “AUDINOT” Restauro e Consolidamento delle facciate storiche
Consolidation and restoration of historic facades
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
32
CENTO, Fe
PINACOTECA CIVICA Restauro conservativo delle facciate storiche
Restoration of historic facades
CENTO, Fe
LICEO CEVOLANI Deumidificazione e consolidamento delle strutture
Dehumidification and strengthening of reinforced concrete
33
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
LEGNAGO, Vr
EX ZUCCHERIFICIO Restauro e consolidamento di cemento armato, trattamenti protettivi
Restoration and strengthening of reinforced concrete, protective treatments
BOLOGNA
TRENO ALTA VELOCITĂ€ T.A.V. 43 Ripristino opere in c.a. e opere di spritz beton
-
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
34
ROVIGO
PALAZZO DELLA BORSA Camera di Commercio di Rovigo
Restauro conservativo delle pavimentazioni lignee
Restoration of wooden flooring
FERRARA
STADIO COMUNALE “P. MAZZA” Restauro e consolidamento delle strutture in c.a., verniciature e trattamenti protettivi Restoration and strengthening of reinforced concrete structures, painting and protective treatments
35
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CHIOGGIA
VILLAGGIO TURISTICO ISAMAR Impermeabilizzazione e trattamento delle nuove piscine olimpioniche e dei serbatoi di acqua potabile
Waterproofing and processing of the new Olympic swimming pools and reservoirs of drinking water
SASSUOLO, Mo
VILLA GIACOBAZZI Restauro e consolidamento delle murature storiche
Restoration and strengthening
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
36
-
IMPIANTO TRATTAMENTI RIFIUTI INDUSTRIALI HERA SPA Trattamento ed impermeabilizzazione delle vasche RSU
Treatment and waterproofing of tanks RSU
BOLOGNA
PALAZZINA MAJANI Opere puntuali di ripristino e manutenzione Works for recovery and maintenance
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
CONDOMINIO DI VIA SAVIOLI Consolidamento strutturale con rinforzi in composito C-FRP e SRG pretensionati;
Structural strengthening with C-FRP and SRG (Steel Reinforced Grout);
BOLOGNA
MPS BANCA ANTONVENETA Sistemazione di lattonerie, coperture e facciate
Accommodation of sheet metal, roofing and facades
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
38
FERRARA
MPS BANCA ANTONVENETA Ripristini in seguito a furto
Reversals due to theft
BAZZANO, Bo
MPS BANCA ANTONVENETA
Restauro e consolidamenti dei solai e delle superfici Restoration and consolidation of floors and surfaces
39
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
PIETRABBONDANTE, Is
CASA CLIMA Realizzazione di Casa Clima in Classe A++ Construction of “Casa Clima in classe A++” (House Climate Class A++)
-
MILANO
GALLERIA DEL CORSO Restauro e miglioramento strutturale in carbonio
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
40
CASTELLO D’ARGILE, Bo
CHIESOLINO Deumidificazioni Dehumidification
BOLOGNA
CIVILE ABITAZIONE Cordolatura di muratura con tetto spingente
Construction of a reinforced concrete curb for pushing roof
41
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
CIVILE ABITAZIONE Consolidamento e modifica di aperture con CFRP
-
BOLOGNA
CIVILE ABITAZIONE Deumidificazione cantine Dehumidification of cellars
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
42
FERRARA
MONTE DEI PASCHI DI SIENA Restauro conservativo delle facciate
PALATA PEPOLI, Bo
CONSORZIO DI BONIFICA RENO Impianto idrovoro di Bagnetto Consolidamento e restauro Restoration and consolidation
43
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
DIGA SBOCCO ZENA Restauro e consolidamento Restoration and consolidation
ARGENTA, Fe
EX CHIESA DI SAN GUGLIELMO Sistemazione di capriate coperture e opere di indagine Accommodation of trusses
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
44
PRATO
GESTIONE IMPIANTI DEPURAZIONE ACQUE Restauro c.c.a. e trattamento impermeabilizzante per liquidi alimentari Restoration of reinforced concrete and waterproofing treatment for liquid food
MODENA
HERA
Manutenzione binario ad anello del depuratore
Maintenance of the track loop of the purifier
45
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MODENA
HERA
Manutenzione inceneritore
Maintenance of the incinerator
FERRARA
MARFISA D’ESTE Restauro del camino e delle pavimentazione Restoration of the fireplace and the flooring
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
46
CASTEL SAN PIETRO TERME, Bo
MUNICIPIO Consolidamenti strutturali della scalinata storica Structural consolidation of the historic staircase
FORLÌ
CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)
Restauro intradossale e consolidamento estradossale in C-FRP delle volte principali e sull’abside
Restoration of the intrados and consolidation with C-FRP of the extrados of the main vaults and the apse
47
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
QUISTELLO, Mn
MUSEO GORNI Consolidamento strutture di copertura
FERRARA
PALAZZINA NENO ABBIGLIAMENTO Restauro conservativo e consolidamelo della facciata -
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
48
BOLOGNA
PALAZZINA Via CASTIGLIONE Lavoro sperimentale di rinforzo trave in legno con tecniche innovative Experimental work of consolidation of a wooden beam with innovative techniques
BOLOGNA, via INDIPENDENZA
PALAZZO BNA BANCA ANTONVENETA Restauro conservativo delle facciate e delle pavimentazioni del portico
Restoration of the facades and flooring of the porch
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
PALAZZO DELLO SPORT GIUSEPPE DOZZA Adeguamento normativo delle strutture delle tribune
Legislative adaptation for stand structure
BOLOGNA
PALAZZO GUGLIELMINI Consolidamento di volte in FRP
-
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
50
BOLOGNA
PALAZZO STORICO DEL ‘900 Pulizia facciate, riprese di intonaco, ristrutturazioni e consolidamenti.
-
CASALECCHIO DI RENO, Bo
PALAZZO TOTI Lavori di restauro facciate, deumidificazione e impermeabilizzazione varie.
-
51
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
PALAZZO VIA ANDREA COSTA Consolidamento dei rampanti della scalinata storica con FRP
Consolidation of the rampant historic staircase with FRP
PISTOIA
PONTE DELL’ARCA Restauro, consolidamento in carbonio ed adeguamento normativo del ponte
Restoration, consolidation with carbon fiber and regulatory compliance of the bridge
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
52
ANZOLA EMILIA, Bo
PRESTIGE COSMETICS Rifacimento Lay-out uffici
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QUARRATA, Pt
PIAZZA GIOVANNI XXIII Consolidamento della statua Consolidation of the statue
53
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Impermeabilizzazioni Lotto IN 23.
TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Lotto Monolite Attraversamento Autostrada/Tangenziale
Consolidation of the statue
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
54
FERRARA
SCALA MUNICIPALE Restauro conservativo Restoration
SANTA MARIA DI SALA
STABILIMENTI APRILIA Consolidamento di strutture modificate
55
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
IMOLA, Bo
STABILIMENTI IRCE SPA Consolidamento di pilastri in c.c.a. con CFRP Consolidation of reinforced concrete columns with FRP
BOLOGNA
STABILIMENTI RESTO DEL CARLINO Manutenzione strutture in copertura
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
56
SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo
TORRE BARBAROSSA Restauro della storica residenza Restoration of an historic residence
RAVENNA
TRAVERSA MOBILE SUL FIUME RENO Restauro e trattamento protettivo delle strutture
Restoration and protection treatment of structures
57
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CENTO, Fe
VILLA TURA Restauro c.c.a. facciate e copertura
-
MODENA, settore ambiente
ISTITUTO VENTURI NEL PARCO DEI FIORI RECISI Riqualificazione parco Redevelopment of a park
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
58
MODENA, settore ambiente
ISTITUTO VENTURI NEL PARCO DEI FIORI RECISI
Opere di completamento del sottopasso
FORLÌ
PALAZZO DEL COMUNE Prove diagnostiche per la mitigazione della vulnerabilità sismica Diagnostic tests for the mitigation of seismic vulnerability
59
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CASALECCHIO DI RENO, Bo
CONDOMINIO LUPPI Apertura vano in parete di c.c.a. e rinforzo strutturale
Creation o fan opening in a reinforced concrete wall and structural strengthening
BOLOGNA
CAAB
Mercato Ortofrutticolo di Bologna Consolidamento delle pavimentazioni
-
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
60
MODENA
ROTONDA 4 Installazione monumento e sistemazione rotatoria
Installation of a monument and accommodation of the roundabout
SIENA
PALAZZO PEPI Deumidificazioni
Deumidifications
61
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
TARANTO
RESIDENZE Opere di deumidificazione Deumidifications
TELGATE, Bg
BIANCHI BICICLETTE – PIELLEFFE Opere di consolidamento strutturale e ripstino dopo incendio Structural consolidation and recovery after fire
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
62
L’AQUILA
CONDOMINI “ELIO TENNINA” Adeguamento sismico di telaio in c.a. e fasciatura con C-FRP dei nodi, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009;
GALLIERA, Bo
PONTE RIDOLFINA Consolidamenti e restauro del ponte Ridolfina
Consolidation and restoration of the “Ridolfina” bridge
63
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
GALLIERA, Bo
PONTE RIOLO Consolidamenti e restauro del ponte Riolo
Consolidation and restoration of the “Riolo” bridge
SAN LAZZARO DI SAVENA, Bo
CROARA Consolidamento di edifici in muratura Consolidation of masonry structures
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
64
EMILIA ROMAGNA
STAZIONI AGIP Rivestimento idrocarburi
Coating hydrocarbons
BOLOGNA
CONDOMINIO VIA M.E. LEPIDO Ripristino post incendio di solai con riottenimento delle caratteristiche strutturali
65
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MONDAINO, RN
ASILO E SCUOLA ELEMENTARE Realizzazione della struttura e miglioramento delle strutture scolastiche limitrofe Realization of the structure and improvement of adjacent school facilities
FINALE EMILIA, Mo
TORNERIA BCR Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e adeguamento normativo strutturale Post-earthquake restoration (May 2012, 20 and 29) and regulatory structural adjustment
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
66
DOSSO, Fe
FIRA Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e adeguamento normativo strutturale Post-earthquake restoration (May 2012, 20 and 29) and regulatory structural adjustment
CENTO, Fe
CHIESA DI SAN LORENZO Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012 Seismic strengthening with damage repairing and architectural restoration after the earthquake 20 e 29 May 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CENTO, Fe
CAMPANILE DEI GESUITI NELLA CHIESA DI SAN LORENZO Messa in sicurezza della cella campanaria e della lanterna a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying of the belfry and lantern after the earthquake 20 e 29 May 2012
CENTO, Fe
CAMPANILE DEI GESUITI NELLA CHIESA DI SAN LORENZO Decostruzione numerata e fedele ricostruzione con miglioramento sismico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia Numbered deconstruction and faithful reconstruction with seismic improvement following the earthquake 20 and 29 May 2012 in Emilia Romagna region
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
68
BERGAMO
BREMBO S.p.A. Miglioramento sismico dei siti produttivi di Bergamo
STELLATA, Fe
CHIESA DELLA NATIVITĂ€ Messa in sicurezza della cella campanaria a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012
Belaying of the belfry after the earthquake 20 e 29 May 2012
69
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CASUMARO, Fe
CHIESA DI SAN LORENZO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
STELLATA, Fe
CHIESA DI SAN FRANCESCO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
70
MIRANDOLA, Mo
DUOMO
Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
CONCORDIA, Mo
CAMPANILE DI SAN PAOLO APOSTOLO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
71
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CONCORDIA SUL SECCHIA, Mo
ORATORIO E CHIESA DI SAN PAOLO APOSTOLO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
CASTROCARO TERME E TERRE DEL SOLEO, Fc
PALAZZO PRETORIO Consolidamento del porticato Consolidation of the porch
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
72
CENTO, Fe
VILLA CHIARELLI Prove sperimentali e progetto di miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012 Experimental testing and seismic strengthening design with architectural restoration and repair of the damage following the earthquake of 20 e 29 May 2012
CORPORENO DI CENTO, Fe
CHIESA DI SAN GIORGIO MARTIRE Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’Emilia del 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
73
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
RENAZZO, Fe
CHIESA DI SAN SEBASTIANO Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012
Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
SAN GIOVANNI IN PERSICETO, Bo
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012
Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
74
CALCARA, Bo
CHIESA DI SAN NICCOLÒ Restauro architettonico e miglioramento strutturale della Chiesa e del Campanile Architectural restoration and structural strengthening of the Church and the bell tower
ISOLA DEL GRAN SASSO, Te
CHIESA DI SAN GIOVANNI AD INSULMANN Messa in sicurezza e progetto di miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma del 06 Aprile 2009 de L’Aquila Belaying and seismic strengthening design and architectural restoration with repairing of the damage following the earthquake of 6 April 2009 L’Aquila
75
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
OSPEDALE MAGGIORE “C.A. PIZZARDI” Consolidamento delle sale operatorie del corpo D Consolidation of the operating theaters of the body D
BOLOGNA
OSPEDALE MAGGIORE “C.A. PIZZARDI” Restauro e consolidamento strutturale dell’ala lunga e delle rampe di pronto soccorso Structural restoration and consolidation of the wing and the emergency ramps at the hospital
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
76
MONTEVEGLIO, Bo
ABITAZIONE CIVILE Miglioramento strutturale con rinforzi in carbonio di edificio ad uso abitazione
RENAZZO, Fe
ABITAZIONE CIVILE Cerchiature di messa in sicurezza di edifici rurali
Wrapping of rural buildings
77
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
SAN CARLO, Fe
ORATORIO GHISLIERI Messa in sicurezza dell’altare maggiore post sisma del 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia
BOLOGNA
ORATORIO DI SAN DONATO Restauro architettonico e decorativo, opere di miglioramento strutturale
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
78
STELLATA, Fe
ROCCA POSSENTE Messa in sicurezza post sisma del 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia e analisi del danno Belaying, seismic strengthening with architectural restoration and repair of the damage following the earthquake 20 e 29 May 2012
BOLOGNA
COLONNATO DEL PORTICO DI SAN LUCA Miglioramento strutturale delle colonne e restauro architettonico.
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79
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MIRABELLO, Fe
ORATORIO DELLA BEATA VERGINE DI SAN LUCA Ricostruzione scientifica post sisma del 20 e 29 maggio 2012 dell’Emilia
CENTO, Fe
CASA MICHELINI Messa in sicurezza, miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
80
CENTO, Fe
CASA TASSINARI Messa in sicurezza, miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012
DOSSO, Fe
TECOPRESS S.p.A. Messa in sicurezza, miglioramento sismico e ricostruzione completa in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CANTON TICINO
TORRE DEI LOSETTI Intervento di consolidamento scientifico con metodo sperimentale
RIMINI
SCUOLA ALBERGHIERA IPSSAR MALATESTA Lavori di miglioramento sismico e strutturale.
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
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BOLOGNA
VILLAGGIO DEL FANCIULLO Consolidamento sismico delle strutture in c.c.a.
BOLOGNA
OPERA PIA “DAVIA BARGELLINI” Consolidamento strutturale Palazzo Bargellini a Bologna
83
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
L’AQUILA
PALAZZO VIA CACCHI 16 Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
Loc.tà POGGIO DI ROIO - L’AQUILA
CONDOMINIO “CARLO PELLEGRINI” CORSO PRINCIPE UMBERTO, 5
Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009;
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
84
SCOPPITO, Aq
CONDOMINIO “CIMATI ” VIA ALDO MORO, 4
Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
L’AQUILA
PALAZZO “RESIDENCE TOMÈ” VIA ALDO MORO 31
Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
85
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
L’AQUILA
PALAZZO “VITTORINI” VIA ANGELO PELLEGRINI, 18 Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
Civita di Bagno L’Aquila
Condominio “Tomei” Via La Costa, 29
Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
86
BOLOGNA
CHIESA DI LOVOLETO Ricostruzione della facciata e della volta distrutta da impatto
IMOLA, Bo
SANTUARIO DI OSTA CASTEL DEL RIO Consolidamento delle volte, iniezioni solfatoresistenti, rinforzi in carbonio e vetro
87
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
PEDRIOLO, Bo
CHIESA DĂŒ SAN MARTINO Consolidamento delle volte, iniezioni solfato resistenti, rinforzi in carbonio e vetro
MISANO ADRIATICO, Rn
ISTITUTO SAN PELLEGRINO Consolidamento strutturale speciale di torre in c.c.a.
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
88
REPUBBLICA SAN MARINO
SOTTOPASSO FUNIVIA BORGOMAGGIORE Consolidamento strutturale in C-FRP e adeguamento normativo.
VENEZIA
SAN MARCO 2065 Restauro conservativo di edifici abitativi;
89
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
ROCCA DI DOZZA Pulizia delle strutture in mattone e delle pavimentazioni, micropulizia a carbonato di calcio e garnet di superfici varie
IMOLA, Bo
CHIESA DI SAN GIACOMO Restauro conservativo della facciata anteriore e dei decori
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
90
LONGARA, Bo
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO Consolidamento di volte il laterizio
FORLÌ
MUSEI DI SAN DOMENICO Consolidamento delle travi lignee della sala sospesa
91
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
SASSUOLO, Mo
SCUOLE MATERNE “WALT DISNEY” Lavori di miglioramento sismico e strutturale
SASSUOLO, Mo
SCUOLE PRIMARIE “DON CARLO GNOCCHI” Lavori di miglioramento sismico e strutturale, con opere di riqualificazione
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
92
SASSUOLO, Mo
SCUOLE MATERNE “SANT’AGOSTINO” Lavori di miglioramento sismico e strutturale
REPUBBLICA DI SAN MARINO
VILLA MANZONI Lavori di miglioramento sismico e strutturale, con opere di riqualificazione
93
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
SASSUOLO, Mo
SCUOLE LICEO BAGGI Lavori di miglioramento sismico e strutturale
FERRARA
PALAZZI GIARDINI DELLA DUCHESSA Restauro conservativo di volte e soffitti lignei e superfici
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
94
L’AQUILA
CONDOMINIO VIA MADONNA DI PETTINO Consolidamento strutturale con C-FRP
BOLOGNA
PALAZZO BORGONUOVO Consolidamento e restauro di superfici lapidee, solai e soffitti a cassettoni lignei con affreschi del 1500
95
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
FERRARA
“PALAZZO MUZZARELLI” Deumidificazioni, restauro e trattamento consolidante del colonnato in pietra
Argelato, Bo
CENTRO SOCIALE “VILLA BEATRICE” Restauro conservativo
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
96
FERRARA
BIBLIOTECA “CALCAGNINI” Deumidificazione e consolidamenti
RIMINI
OSPEDALE CIVILE Miglioramento strutturale dell’ ospedale civile di Rimini con rinforzi in C-FRP
97
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Cesena, Fv
CONDOMINIO “LOBIMA” Consolidamento di importanti cedimenti strutturali;
Paganica - L’Aquila (AQ)
Lottizzazione Strada Statale 17 bis Lavori di confinamento nodi trave pilastro con rinforzi in carbonio, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
98
L’Aquila (AQ)
Condominio Sallustio Via della Comunità Europea 26/D Lavori di confinamento nodi trave-pilastro e rinforzo di travi con rinforzi in carbonio;
L’Aquila (AQ)
Lottizzazione Località Cisternola Lavori di confinamento nodi trave-pilastro con rinforzi in carbonio
99
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
L’AQUILA
Condominio in via Via Arischia Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009
BOLOGNA
Hera spa Miglioramento delle caratteristiche strutturali di portata in seguito a cambio di destinazione d’uso del tunnel di ispezione della discarica Rifiuti Solidi Urbani di Galliera (BO)
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
100
BUDRIO, Bo
STATUA DI QUIRICO FILOPANTI Restauro della statua
BOLOGNA
PALAZZO GADDI PEPOLI Consolidamento delle volte, iniezioni solfatoresistenti;
101
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MODENA
PALESTRA COMUNALE DI SOLIERA “G. LOSCHI” Restauro e consolidamento di cemento armato, trattamenti protettivi
FERRARA
FONTANA DEI PUTTI Pulizie e consolidamenti delle statue
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
102
BONIFICA RENANA Consolidamenti e restauro del ponte Calcarata
Calderara di Reno (BO)
CIMITERO MONUMENTALE Consolidamenti, restauro conservativo degli intonaci, delle facciate, rinforzo in carbonio di tutte le volte e degli archi
103
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
PONTE DEL CIMITERO Consolidamento strutturale del ponte del Cimitero a Cremona
Castel San Pietro Terme (BO)
CIMITERO MONUMENTALE Opere di consolidamento delle voltine
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
104
Villanova (BO)
CIMITERO DI POROTTO Restauri architettonici e consolidamento del c.c.a.
BOLOGNA
Palazzo “Euroalfa” 113. Via del Rondone Restauro conservativo delle facciate e delle strutture di copertura
105
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MANTOVA
Ponte Canale Sabbioncello Restauro e consolidamento di cemento armato, trattamenti protettivi;
SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo
PARROCCHIA DI S. AGATA BOLOGNESE Consolidamento e restauro di edifico sottoposto a tutela
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
106
SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo
ASILO Trattamento ignifugo di strutture portanti e coperture in legno
BOLOGNA
PALAZZO HYDRA Restauro e consolidamento
107
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
HERA COMM S.R.L. Trattamento e restauro di serbatoi liquidi scarico industriali;
Multiservizi Marche s.p.a Trattamento e restauro di serbatoi acque potabili;
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
108
RIMINI
Residenza Sanitaria Assistita Lavori di consolidamento Archi e colonne in muratura
FERRARA
MPS BANCA ANTONVENETA AG. 4 Sistemazione dei lay-out
109
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CASTELMAGGIORE, Bo
MPS BANCA ANTONVENETA Intervento di riattivazione in seguito a furto
FAENZA, Ra
MPS BANCA ANTONVENETA Impermeabilizzazione coperture
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
110
FERRARA
MPS BANCA ANTONVENETA “Le Mura” Riattivazione dopo furto.
MIGLIARINO, Fe
MPS BANCA ANTONVENETA Consolidamento in FRP dei pilastri.
111
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
RASTIGNANO, Bo
MPS BANCA ANTONVENETA Rifacimento dei lay-out
BOLOGNA
MPS BANCA ANTONVENETA Adeguamento normativo degli impianti.
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
112
FERRARA
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA Realizzazione del nuovo Private a Ferrara
BOLOGNA
CAMERETTA DI ESPANSIONE FOGNATURA COMUNALE Opere di spritz beton e consolidamento terreni
113
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CREMONA
CAVALCAVIA DEL CIMITERO Restauro e miglioramento strutturale in carbonio
SAN LAZZARO DI SAVENA, Bo
CIVILE ABITAZIONE Consolidamento di lesioni con FRP
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
114
SAN LAZZARO DI SAVENA, Bo
CIVILE ABITAZIONE VIA BORGONUOVO Deumidificazione cantine
ZOLA PREDOSA, Bo
CIVILE ABITAZIONE Consolidamento strutture interrate
115
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
COLONNATO DI SAN LUIGI Consolidamento del colonnato con creazione di fondazione
CENTO, Fe
CONDOMINIO D. NOCE Deumidificazioni e chiusura di venute d’acqua
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
116
BOLOGNA
CONDOMINIO VIA ARIENTI Restauro e consolidamento strutturale
POLESINE, Fe
CONVENTO DI SAN ANTONIO Restauro e consolidamento di strutture varie
117
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
DATALOGIC SPA Manutenzioni varie
PAVIA
-
Consolidamento con lamine di carbonio di solaio incendiato a Pavia
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
118
.
ERG spa Manutenzione impianti per trattamento idrocarburi.
BOLOGNA
HERA SPA CISTERNE DELLA CROARA Consolidamento e trattamento impermeabile idoneo al contenimento liquidi alimentari.
119
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
‘Ex Arcibaldo’’ Restauro delle facciate di un edificio in centro storico.
GALLIERA, Bo
HERA SPA DISCARICA RSLT Consolidamento del tunnel di ispezione interrato sotto il rifiuto.
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
120
PESARO
IFT SPA MASERATI-FERRARI Consolidamento con fibre di carbonio in seguito ad incendio
CENTO, Fe
IMPIANTO IDROVORO Restauro c.c.a. e trattamenti di superfici.
121
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MODENA
LICEO TASSONI Rifacimento facciate esterne tutelate con isolamento termo-acustico.
SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo
MOLLIFICIO BO-MOLL Deumidificazioni e restauro sale posteriori.
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
122
BOLOGNA
NUOVA LAB Deumidificazione uffici interrati
RAVENNA
NUOVO GRATTACIELO Deumidificazione e consolidamenti interrati
123
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BAZZANO, Bo
MASI ASSICURAZIONI PIAZZA G. GARIBALDI 23 Restauro delle facciate, pulizia e recupero rivestimento esterno lapideo
BOLOGNA
PALAZZO ALBINI Consolidamento con fibre in carbonio
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
124
BOLOGNA
PALAZZO VIA MEZZOFANTI Consolidamento delle strutture dell’interrato.
TAV Linea Alta Velocità Consolidamento piloni ZA 24
125
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Restauro c.c.a. Lotto GA01
TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Trattamenti e restauri pile VB1
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
126
TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Trattamenti Protettivi Lotto TRQ1.
TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Spritz Beton Lotto GA05.
127
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
SASSUOLO, Mo
SCUOLE ANDERSEN Mitigazione sismica con FRP
FERRARA
COMUNE FERRARA SOTTOPASSO VIA CAMMELLO Consolidamento di lesioni
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
128
ARGELATO, Bo
TRIBUNE STADIO DI ARGELATO Restauro c.c.a. ed impermeabilizzazione
BOLOGNA
VIA IV NOVEMBRE Deumidificazioni
129
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MODENA
VIA POLETTI Consolidamento di volte con compositi a matrice inorganica
SASSO MARCONI, Bo
VILLA BELLICARDI Consolidamenti in FRP, restauro
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
130
IMOLA, BO
VICOLO STAGNI IMOLA Consolidamento in FRP di volte dissestate
LUCCA
ACQUEDOTTO DEL FIORA Trattamento di vasche in c.c.a.
131
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
FERRARA
DELIZIA DI BENVIGNATE Consolidamento e restauro delle mura
CESENATICO
CONDOMINIO Opere di consolidamento e mitigazione del rischio sismico mediante applicazione di fibre in carbonio
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
132
COPPARO, Fe
CONDOMINIO COPPARO Opere di consolidamento e mitigazione del rischio sismico mediante applicazione di fibre in carbonio.
L’AQUILA
CONDOMINIO CANSATESSA Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009 de L’Aquila
133
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
Q8 Opere di impermeabilizzazione delle cisterne di contenimento idrocarburi.
BOLOGNA
RESIDENZA VIA SAN VITALE Consolidamento di strutture pericolanti.
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
134
-
DATASENSOR S.P.A. Ripristino volumetrico del muro perimetrale esterno..
L’AQUILA
CONDOMINIO CIALFI Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009.
135
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MESTRE
GENERALI ASSICURAZIONI Modifica Layout interni
PESARO
IFT PESARO – MASERATI Consolidamento strutturale dopo incendio
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
136
FERRARA
MUSEO DELLE SCIENZE Opere di consolidamento e deumidificazione
BAZZANO
ASILO PARROCCHIALE Opere di restauro e deumidificazione
137
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CASTEL SAN PIETRO TERME, Bo
OSTERIA “DA CESARE” Consolidamento strutturale di solaio
OLGIATE COMASCO, Bo
CAPANNONE BOSELLI Miglioramento strutturale di parti di edificio industriale
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
138
IMOLA, Bo
ISTITUTO DELLE PICCOLE SUORE SANTA TERESA Opere di deumidificazione
RENAZZO, Fe
Mulini Pivetti Consolidamenti strutturali
139
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
RAVENNA
CIVILE ABITAZIONE Consolidamenti di solai lignei
RIMINI
Scuola Alberghiera “IPSSAR Malatesta” Miglioramento sismico strutturale ed opere accessorie
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
140
PESARO
VILLA PRIVATA Opere di restauro conservativo, consolidamento strutturale e deumidificazione
MISANO ADRIATICO
CAPANNONE COMMERCIALE Rinforzo strutturale di solaio in laterocemento
141
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
AREZZO
CIVILE ABITAZIONE Ripristino e consolidamento strutturale dopo incendio
BONDENO
ASILO COMUNALE Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e miglioramento strutturale
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
142
CENTO, Fe
ASILO PACINOTTI Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e miglioramento strutturale
AUTOSTRADE MILANO SERRAVALLE Miglioramento strutturale di ponti ed impalcati autostradali
143
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
HP Idraulic Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e adeguamento normativo strutturale
Ancona
CONDOMINIO VIA TIZIANO Rinforzo a taglio e flessione di solai il laterocemento con applicazione di rinforzi in carbonio
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
144
Finale Emilia (MO)
TORNERIE MECCANICHE BCR Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia con raddrizzamento controllato di travi e pilastri e successivo adeguamento sismico delle strutture
BOLOGNA
OSPEDALE BELLARIA “C.A.PIZZARDI” Indagini diagnostiche e prove in sito
145
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
L’AQUILA
Aggregato di via Cimino Indagini diagnostiche e prove in sito
BONDENO, Fe
CHIESA DI SAN GIOVANNI Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012
|
TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
146
CENTO, Fe
CENTRO COMMERCIALE 102 Interventi di ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012
Savigno (BO)
281 Cerchiature di messa in sicurezza di edifici rurali
147
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
SAN GIOVANNI IN PERSICETO, Bo
CHIESA DEL CROCEFISSO Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’Emilia del 20 e 29 maggio 2012
San giovanni in persiceto, Bo
Chiesa della Cintura Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
148
BAZZANO, Bo
CHIESA DI SANTO STEFANO Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico
SCANNO, Aq
CHIESA DI SAN’ANTONIO A SCANNO Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico
149
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
MACERATA FELTRIA, Pu
Chiesa di Macerata Feltria Messa in sicurezza, indagini diagnostiche e progetto di mitigazione della vulnerabilità sismica e restauro architettonico
RENAZZO, Fe
ORATORIO DI SAN SEBASTIANO Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
150
STATO PONTIFICIO
CHIESA DI SAN GIACOMO AL VATICANO Restauro architettonico delle facciate
CENTO, Fe
CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’Emilia del 20 e 29 maggio 2012
151
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CENTO, Fe
CONDOMINIO
Viale Falzoni Gallerani 37 Miglioramento sismico con riparazionem dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012
CENTO, Fe
CONDOMINIO ITALIA VIALE STATALE Adeguamento sismico con riparazione dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
152
CASTELMAGGIORE, Bo
IIS KEYNESS Miglioramento sismico delle strutture di fondazione e di elevazione
CAVEZZO, Mo
AZIENDA AGRICOLA ODDOLINI Adeguamento sismico di immobile produttivo con riparazione dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012
153
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
REDI S.P.A. Miglioramento strutturale
BOLOGNA
PISCINE SPIRAGLIO Opere di riparazione
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
154
DOSSO, Fe
ELETTROSTAMPERIE POPPI UGO Adeguamento sismico strutturale di immobile produttivo con riparazioneb dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012
CASTELLO D’ARGILE, Bo
POPPI EUROFORGE Riparazione dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012
155
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
BOLOGNA
PALAZZO MALVEZZI SEDE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012
L’AQUILA
PALAZZO MICHELETTI Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma del 06 Aprile 2009 de L’Aquila
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
156
PORRETTA TERME, Bo
PROVINCIA DI BOLOGNA Liceo IIS Montessori Da Vinci
Consolidamento strutturale di travi in lamellare e sostituzione delle coperture.
CENTO, Fe
ASILO DEL PENZALE Consolidamenti strutturali
157
| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
CENTO, Fe
CASA MICHELINI C.so GUERCINO A CENTO (FE)
Messa in sicurezza, miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012
CORPORENO, Fe
CIRCOLO CULTURALE DI CORPORENO Ripristino post incendio di solai con riottenimento delle caratteristiche strutturali
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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE
158
Finito di stampare Novembre 2014
AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
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94
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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety
AhRCOS® S.r.l. Tel. 051 / 72 .57. 63 C.F. e P.iva 01907030389 Capitale sociale: € 50.000 i.v. Iscr. Reg Imprese Ferrara n° 01907030389 info@restauroeconsolidamento.it - info@ahrcos.it Sede Legale: Via Statale, 88/1 - 44042 - CENTO (FE) Sede operativa e magazzini: Via Secci, 5 - 40132 - BOLOGNA (BO) Sede operativa e laboratorio specialistico ricerca e sviluppo: Via Secci, 7 - 40132 - BOLOGNA (BO) Sede operativa: Dienzenhoferovy sady, 2 - 150 00 - PRAHA 5 (CZECH REPUBLIC) Sede operativa: Via L. Da Vinci, s.c. - 67100 - L’AQUILA (AQ) Deposito e centro raccolta materiali: Via Argentina, s.c. - 44042 - CENTO (FE) Sede operativa: Via Castelfidardo, 6 - 61121 - PESARO (PU) Deposito: Preslova, 652/19 - 150 00 - PRAHA 5 (CZECH REPUBLIC) Sede operativa e punto assistenza: Křižovnícká, 86/6 - 110 00 - PRAHA 1 (CZECH REPUBLIC)
Attestazione SOA: OG01 CL. IV-BIS - OG02 CL. IV-BIS – OS21 CL. III-BIS – OG05 CL. I – OS7 CL. I – OS8 CL. I Certificazione di qualità ISO 9001:2008 Certificazione secondo Linee Guida Inail per il sistema della gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SGSL).
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE
DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura
Via Brecce Bianche - 60130 - Ancona Tel. +39 071 2204248 - Fax: +39 071 2204378