BROCHURONA AHRCOS

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UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura



UNIVERSITĂ€ POLITECNICA DELLE MARCHE DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura

Tradizione del restauro, tecnologie innovative per la CONSERVAZIONE, il miglioramento, il CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE e architettonico del patrimonio edilizio e di quello storico-artistico-monumentale



INDICE 07 | Prefazione 09 | Restauro, consolidamento.....

o entrambi?

12 | Ricerca e sviluppo 14 | Arte del restauro, ingegneria del consolidamento 20 | Lettera del presidente 23 | PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO 28 | PRIMA DEL PROGETTO 36 | VALUTARE LA VULNERABILITA’ DI UN EDIFICIO STORICO 45 | MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA 81 | CUCIRE LA PIETRA CON LA PIETRA: IL SISTEMA TICORAPSIMO 90 | PORTFOLIO CLIENTI

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety



I

Prof. Enrico Quagliarini Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura

temi della conservazione e della messa in sicurezza del costruito storico e monumentale sono di grande rilevanza scientifica e di grande attualità (basti solo pensare ai recenti drammatici avvenimenti in Emilia e de L’Aquila). Una corretta declinazione di tali tematiche può passare solo attraverso una CONOSCENZA approfondita della tecnica e tecnologia costruttiva storica che però si INTEGRI con le più moderne conoscenze di tipo ingegneristico. Come spesso è avvenuto in passato, infatti, la scarsa conoscenza delle costruzioni storiche ha spesso portato ad intervenire in maniera non corretta, introducendo talvolta più vulnerabilità di quante colmate, tanto che si parla ormai comunemente e con sempre più forza di “restauro del restauro”. D’altro canto, esiste per queste fabbriche, oltre ad un problema di conservazione, un problema di sicurezza legato alla salvaguardia dell’incolumità pubblica. E questi due obiettivi, di conservazione da un lato e di sicurezza dall’altro, possono apparire contrapposti, se si affronta il problema della sicurezza senza comprendere a fondo il comportamento dei vari elementi. Quale può essere allora la strada per intervenire su queste fabbriche? Il testo che stringete tra le mani, fortemente voluto dal direttore tecnico di AhRCOS, Alessandro Battaglia, trae origine proprio da questa domanda e, alla luce delle ricerche messe in campo assieme al nostro Dipartimento, prova a fornire utili strumenti affinché ogni operatore del settore trovi una adeguata risposta. In particolare, esso è volto a definire una metodologia di lavoro per ricercare non un compromesso tra le due esigenze, della sicurezza e della conservazione, ma una sintesi ottimale, da ricercare caso per caso. Vi è, infatti, una tendenza diffusa a dare per scontati o a delegare alla pratica professionale i contenuti e i modi di quello che costituisce il passaggio fondamentale per l’efficacia degli interventi, ossia il progetto: utilizzando soluzioni tecniche precostituite e mutuate da una casistica spesso decontestualizzata. Appare di grande importanza, invece, formare strumenti di indirizzo e di riferimento della progettazione per meglio definire i contenuti e gli approfondimenti necessari. Una metodologia che soprattutto scaturisca da una reale conoscenza dell’oggetto su cui si andrà ad intervenire, partendo dalla necessità da parte del progettista di riappropriarsi degli aspetti costruttivi, vale a dire della cosiddetta “regola dell’arte”. Questo significa definire linee guida progettuali che abbiano, tra gli altri, l’obiettivo non solo della salvaguardia della materia del bene oggetto di intervento, ma anche la salvaguardia degli aspetti storico-culturali connessi alle soluzioni tecnologiche ed alle configurazioni statiche, affermando con forza il rapporto inscindibile tra architettura e struttura, tra soluzioni tecniche, forma e conservazione dell’istanza estetica. Conoscere infatti gli strumenti e le soluzioni tecniche del passato e gli scopi a cui esse erano preposte, si mostra sempre più rilevante per poter progettare un intervento di recupero e conservazione pienamente consapevole e rispettoso. Soprattutto per quel che riguarda la salvaguardia di quelle preziose informazioni giunte fino a noi, che possono ancora testimoniare quel lungo percorso di conoscenze che si sono sedimentate nel corso dei secoli e a cui dobbiamo, oggi, la nostra cultura costruttiva. Da qui l’indirizzo a incrementare e a valorizzare le prestazioni e le vocazioni strutturali proprie di ogni elemento costruttivo, sfruttandone sistematicamente le risorse di resistenza e accettandone senza rifiuti pregiudiziali il modo di essere strutturale in maniera tale che il nuovo riuso nasca dalle sue “potenzialità” intrinseche. Al calcolo numerico è affidato un ruolo di dimensionamento e di verifica della vulnerabilità introdotta o compensata. Il calcolo, quindi, dovrebbe partecipare insieme agli altri argomenti a sostenere e a indirizzare le scelte, ma non mirare a costituire la parte preponderante del progetto. Si ottiene così una metodologia di lavoro di riferimento per ricercare attraverso il progetto una connessione concettuale e operativa tra istanze della conservazione e della messa in sicurezza. Ovvero un lavorare tecnico riflessivo, attento a catturare i segnali che i vari elementi esistenti possono ancora testimoniare, facendone il punto di riferimento per l’intervento futuro. In questa impostazione, ne deriva che la conoscenza approfondita di questi ultimi deve entrare a far parte dell’input iniziale del progetto e costituirne uno specifico obiettivo. Grande attenzione è infine rivolta a case history, ovvero ad esempi di interventi, e alla cura dei dettagli costruttivi, che assumono un’importanza fondamentale non solo per l’efficacia dell’intervento di consolidamento, ma per la “sostenibilità” dello stesso dal punto di vista del restauro. Buona lettura.

Prof. Enrico Quagliarini Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura e.quagliarini@univpm.it - www.univpm.it/enrico.quagliarini - www.ahrte.it

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura



Prof. Ing. Stefano Lenci Ordinario in Scienza delle Costruzioni

La collaborazione tra l’Università e il mondo dell’Impresa rappresenta una opportunità sulla quale costruire il futuro del nostro paese, e dei giovani in particolare. Il contributo di entrambe le parti, nei rispettivi ruoli, costituisce una sinergia virtuosa che consente di affrontare i numerosi problemi con cui ci si confronta operando nell’attività quotidiana e programmando le linee di sviluppo future. L’Università contribuisce con le conoscenze tecnico-scientifiche, l’Impresa con la proposta di problematiche rilevanti, con l’esperienza operativa e con la verifica della fattibilità delle soluzioni individuate. Questo testo è anche il frutto di una di queste collaborazioni, particolarmente significativa e fruttuosa, nell’ambito del costruito storico e monumentale. La cooperazione dura da vari anni, e ha condotto a vari risultati significativi nel campo dell’edilizia e dell’ingegneria strutturale, che vengono ora trasferiti al mercato e alla collettività. E’ lecito supporre che questa iniziativa raccolga il successo che merita per il rigore metodologico e la serietà con cui è stata realizzata e proposta.

Prof. Ing. Stefano Lenci Ordinario in Scienza delle Costruzioni

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE

DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura

lenci@univpm.it

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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RESTAURO, CONSOLIDAMENTO... O ENTRAMBI ?

I

Ing. Francesco Monni Amministratore di A.h.R.T.E. Srl

l territorio del nostro paese ospita in maniera diffusa di edifici di valore architettonico, storico e culturale. Allo stesso tempo quello italiano è, notoriamente, un territorio fortemente soggetto all’azione del terremoto. Oltre alla recente crisi sismica emiliana non serve, purtroppo, sforzare molto la memoria per ricordare i danni generati dal sisma aquilano del 2009 o da quello umbro-marchigiano del 1997. La frequenza e l’intensità di questi eventi mette il patrimonio architettonico del paese in condizione di elevata vulnerabilità, condizione aggravata dal pessimo stato di salute di molti di questi edifici, spesso lasciati al degrado dovuto allo scorrere del tempo. Se si vuole donare longevità a questi “documenti” del passato, risulta quindi fondamentale fornirgli la possibilità di resistere al terremoto o quanto meno migliorare la loro risposta a questo evento. Pertanto in questo senso, appare come più che sensato integrare il progetto di restauro con il miglioramento sismico, superando una distinzione tra restauro e consolidamento, che troppo spesso considera i due interventi come alternativi e non come complementari. Chiaramente, nel rispetto dei principi e delle istanze del restauro, le operazioni di consolidamento dovranno rispettare criteri e modalità (di cui si parlerà in maniera più approfondita in seguito) che regolino l’impatto sulla fabbrica e, parallelamente, il progetto di restauro dovrà accogliere i concetti alla base delle opere di consolidamento, come finalizzati all’eliminazione di una vulnerabilità che potrebbe portare ad un degrado insostenibile. L’obiettivo del progettista deve essere quindi il mantenimento dell’equilibrio tra restauro e consolidamento, far in modo che entrambi occupino il giusto spazio all’interno del percorso progettuale, facendo ricorso a tutte le possibilità che la tecnologia oggi offre. Ma la sismicità del nostro territorio non mette a rischio solo i monumenti o i fabbricati di pregio: ci sono poi tutte le costruzioni che, pur non sono soggette a vincoli, perché percepite come di minor valore, rappresentano comunque una cospicua porzione del patrimonio edilizio. Anche in questo caso però, perseguire la salvaguardia della vita umana ed il mantenimento della funzionalità dell’edificio presuppongono la necessità di intervento in molti casi, specie quando non si abbia a che fare solo con edifici privati ma anche con strutture pubbliche con funzioni anche strategiche (scuole, ospedali, uffici, ecc.). Anche in questo caso il progettista che si trova a dover dare la giusta importanza alle esigenze della conservazione e quelle del consolidamento e miglioramento strutturale, darà totalmente risalto alle seconde, ma in questo caso l’obiettivo sarà ugualmente raggiunto. Nessuna regola ferrea quindi, ma sicuramente tanta attenzione e sensibilità a progettare, e quindi intervenire, in modo da ottenere la “ricetta” giusta per ogni edificio. Restauro e consolidamento possono convivere, anzi, devono.

Ing. Francesco Monni Amministratore di A.h.R.T.E. Srl Spin Off dell’Università delle Marche

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


RICERCA E SVILUPPO

L

Ing. Stefano De Vittorio Comparto Tecnico AhRCOS® s.r.l.

eggendo queste pagine avrete a disposizione un vero “case history” di un armonico lavoro di restauro e consolidamento, due parole che costantemente si avvicinano sempre di più. Il modo migliore per spiegare quello che facciamo è riportare i casi pratici che abbiamo affrontato. Questo ne è un perfetto e completo esempio. Durante ogni lavoro sin dalla fase di progettazione, susseguendosi ed amplificandosi nella fase di diagnostica e soprattutto di messa in opera dei meccanismi di consolidamento protraendosi sino al restauro architettonico ci si rende conto che l’’attenzione costante, l’impegno sempre maggiore e l’esperienza acquisita nei cantieri e nei laboratori devono porre l’impresa come punto di riferimento per il restauro conservativo ed il consolidamento.

AhRCOS s.r.l.® è in grado di fornire consulenza e diagnostica, in sinergia con varie Università è in grado di studiare le corrette procedure da adottare e grazie ai preparatissimi tecnici,ingegneri, restauratori e maestranze di cui è composta, grazie inoltre ad un bagaglio tecnico culturale costantemente aggiornato attraverso formazione sia teorica che pratica e non per ultimo visti i numerosi cantieri portati a termine, l’impresa ha raggiunto una perfetta autonomia e preparazione in tutte le operazioni fondamentali per l’esecuzione di interventi di consolidamento e restauro a regola d’arte, con la messa a punto di procedimenti che hanno permesso di coniugare un’alta qualità con minima invasività e certezza dei risultati. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla costante ricerca e sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento, ci consentono di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione del bene, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro, ed in accordo con la teoria del restauro, improntiamo la nostra attività ri-

cercando le cause del degrado, eliminandole e ripristinando le originali caratteristiche meccaniche della struttura sino ad incrementarle al fine di un miglioramento sismico secondo i parametri prefissati in fase di progettazione. Gli interventi che si operano sui beni culturali e sui manufatti dell’edilizia storica necessitano di una profonda conoscenza delle vicende, dei materiali e dello stato di conservazione di tali opere per potere eseguire interventi di restauro e di recupero adeguati e corretti. Lo sviluppo di nuove e specifiche metodologie di indagine e di intervento, ci consentono di ottenere informazioni fondamentali per l’esecuzione di restauri conservativi attenti alle necessità dell’opera e ad un alto livello qualitativo. La ricerca e lo sviluppo costante ci consentono ad oggi di adottare sistemi e tecnologie proprie, spesso brevettate, in grado di garantire il miglior intervento possibile su una struttura di pregio. Questo riveste per noi massima importanza essendo a conoscenza dell’impatto rilevante che la nostra attività ha sul contesto culturale delle comunità locali, nazionali ed internazionali. Risulta quindi indispensabile legittimare l’operato dell’azienda fondandolo sui principi di rispetto del bene oggetto di restauro e consolidamento, qualità che solo grazie a sperimentazione continua e grande cultura del passato possono portare AhRCOS s.r.l.® ad essere una delle più qualificate aziende italiane per il restauro conservativo su strutture storiche oltre al consolidamento e l’adeguamenti sismico. Si, queste due parole che sempre ripeto, come una fissazione, “restauro e consolidamento” sono oggi legate più che mai in quanto le recenti vicessitudini mondiali hanno dimostrato l’importanza di eseguire un restauro che tenga conto di quanto previsto dagli studi di vulnerabilità sismica degli edifici strategici e di pregio, valutando l’ adeguamento sismico con estrema sensibilità nel recepire la fondamentale importanza che ogni particolare può avere a fronte di evento eccezionale che porti l’edificio a dover contrastare forze di enorme entità che improvvisamente agiscono in direzione diversa da quella che era stata calcolata per i carichi verticali ma allo stesso tempo risulta fondamentale ricercare ed inserire sistemi di consolidamento sismico “intelligenti” sicuri, poco invasivi e rispettosi del bene storico in perfetto accordo con le linee guida del restauro conservativo di edifici di pregio, e quindi restauro e consolidamento vanno sempre più a braccetto

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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tando di far perdere quel fascino e quelle caratteristiche che ne contraddistinguono il valore

come nel caso specifico descritto da questo libro. AhRCOS s.r.l.® risulta essere ad oggi una delle più qualificate aziende italiane per il consolidamento ed il miglioramento sismico e normativo del costruito storico e monumentale in zone ad alto rischio. Da sempre volta alla ricerca dell’equilibrio tra conservazione e sicurezza sismica, AhRCOS s.r.l.® interviene mediante l’utilizzo di molteplici tecnologie per il restauro conservativo ed il consolidamento strutturale. L’azienda può vantare con orgoglio di aver operato con successo su strutture sensibili del patrimonio storico documentale italiano. L’impresa dispone oggi di un patrimonio netto e di un’organizzazione che le consente d’affrontare commesse di notevole entità su tutto il territorio nazionale ed estero. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla costante ricerca e sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento, ci consente di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione del bene, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro, ed in accordo con la teoria del restauro, improntiamo la nostra attività ricercando le cause del degrado, eliminandole e ripristinando le originali caratteristiche meccaniche della struttura o addirittura incrementandole se necessario. Progettazione e/o consulenza esecutiva dell’intervento, dimensionamento degli interventi mediante la modellazione agli elementi finiti con software di calcolo agli stati limite, analisi dei costi preventiva, lavorazioni altamente specializzate, prove di laboratorio per verificare l’efficacia degli interventi proposti, tutti gli interventi eseguiti da AhRCOS s.r.l.® si attengono alle direttive degli Eurocodici rispettando i criteri fondamentali che riguardano l’efficacia, la compatibilità, la durabilità e la reversibilità degli interventi eseguiti. La sensibilità e la passione verso il patrimonio artisticoculturale e la volontà di dovere preservare e mantenerne la tradizione e l’immutata bellezza ha spinto AhRCOS s.r.l.® a divenire un’azienda punto di riferimento per il restauro conservativo e il consolidamento delle strutture storiche. Ci prefiggiamo di tramandare, attraverso i nostri interventi, questo patrimonio di inestimabile valore alle generazioni future, evi-

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

AhRCOS s.r.l.® è azienda leader per il restauro conservativo ed il consolidamento di strutture edili e storiche mediante l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, operando con sistemi multipli e brevettati, riconoscendo tra i propri valori quello dell’arte dal sapore antico, che insieme alla conoscenza dei materiali e delle tecnologie di consolidamento sempre più evolute, fanno del restauro parte rilevante del proprio DNA professionale. AhRCOS s.r.l.® dispone di uno staff interno che si occupa di Ricerca e Sviluppo in collaborazione con varie Università Italiane. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla costante ricerca e sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento, ci consente di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione delle strutture, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro. AhRCOS s.r.l.® opera in perfetta sintonia con le varie Sovrintendenze di tutela dei beni e sempre in perfetto accordo con quanto previsto dagli studi di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, strategici e di culto e dalle linee guida per gli interventi di riparazione del danno e miglioramento sismico per gli edifici di culto e monumentali. In questo scenario in profonda evoluzione opera AhRCOS s.r.l.® Nata dalle migliori tecnologie e professionalità del restauro innovativo e tecnologico unite alle nuove sperimentazioni, ma con la solidità, la tradizione, l’amore, la passione e l’esperienza del restauro conservativo di beni sottoposti a tutela. AhRCOS s.r.l.® risulta Leader nel segmento e si appresta a cogliere le nuove sfide del futuro. AhRCOS s.r.l.®: Adeguamento sismico come estrema sensibilità nel recepire la fondamentale importanza che ogni particolare può avere a fronte di evento eccezionale che porti l’edificio a dover contrastare forze di enorme entità che improvvisamente agiscono in direzione diversa da quella che era stata calcolata per i carichi verticali. Buona Lettura.

Ing. Stefano De Vittorio

Comparto Tecnico – AhRCOS® s.r.l.


ARTE DEL RESTAURO…

INGEGNERIA DEL CONSOLIDAMENTO SISMICO Ing. Vassilios Kafetsis Comparto Tecnico AhRCOS® s.r.l.

P

per migliorare i propri processi pro-

possibilità di generare nuove idee,

duttivi e crearne di nuovi. La ricerca

nuovi processi, nuovi talenti.

ha un’importanza speciale e per noi

Ahrcos intende mantenere e rafforza-

si riferisce normalmente ad attività a

re ulteriormente la propria posizione

er un’azienda fortemen-

lungo termine, orientata al futuro, nel-

nel mercato in cui opera facendo della

te improntata al restau-

la scienza o tecnologia, al fine di poter

qualità e della tecnologia applicata

ro di opere del passato,

essere sempre certi di rispettare ogni

alla tutela e durabilità dei propri inter-

una cultura tecnologica in grado

“capolavoro” su cui interveniamo.

venti il suo punto forte. Intervenire in

progressivamente

Perché questo approccio si mantenga

cantiere in situazioni limite e delicate

l´orizzonte, è il fulcro delle pratiche di

centrale nelle politiche industriali, è

con la certezza di operare bene è pos-

ricerca e sviluppo.

necessario investire all´interno di un

sibile solo grazie alla costante ricerca

All’energia profusa nell´individuazione

quadro strategico ampio, ma definito

finalizzata al miglioramento continuo

del “nuovo”, nella ridefinizione ragio-

con precisione, in cui il passaggio dal-

dei processi con il consequenziale ri-

nata degli scenari del “passato” di

le tecnologie ai cantieri, abbia come

sultato di promozione dell’immagine

possibile applicazione, si affianca e

riferimento costante la necessità di

dell’azienda nei confronti del merca-

si intreccia senza soluzione di conti-

tenere sempre allineate strategia, or-

to.

nuità un’attività di governance tecno-

ganizzazione, processi, risorse e cul-

Così la costante ricerca e l’individua-

logica che coinvolge tutta l’azienda e

tura dell’ azienda e dei suoi partner

zione delle aspettative e delle esi-

prevede un allineamento capillare e

identificando le sinergie possibili con

genze, attuali e future, ha l’obiettivo

continuo delle competenze di cui si

realtà altamente formate in materia di

di tradurle in requisiti da rispettare

è in possesso con quelle individuate

restauro e tecnologie connesse.

e procedure da implementare per

come necessarie.

A questo soprattutto è orientata la

offrire un servizio estremamente su-

Ahrcos ha una sezione specifica del

volontà di Ahrcos, la volontà di con-

periore alle attese e soprattutto con

proprio staff dedicata allo studio di

nettere le persone in una rete fertile

la massima certezza di operare bene

innovazioni tecnologiche da utilizzare

di conoscenze volta a moltiplicare le

in un settore dove, a differenza di chi

di

accrescerne

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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opera sul nuovo costruito, uno sbaglio

conservazione del bene, consci del-

l’analisi stratigrafica, l’analisi dei ma-

non è permesso.

le responsabilità e dell’impegno del

teriali, la vibrometria laser, il rilievo

In un sistema così concepito è basi-

nostro lavoro, ed in accordo con la

avanzato dello stato di conservazione,

lare conservare e sviluppare il know-

teoria del restauro, improntiamo la

ulteriori tecniche implementate ed

how sulla qualità attraverso attività

nostra attività ricercando le cause del

altre in fase di studio, consentono di

di sperimentazione, addestramento

degrado, eliminandole e ripristinando

ottenere informazioni fondamentali

e sensibilizzazione di tutti coloro che,

le originali caratteristiche meccaniche

per la progettazione e l’esecuzione di

scendendo a cascata, fanno parte del-

della struttura o addirittura incremen-

restauri conservativi attenti alle ne-

la struttura gerarchica della Società.

tandole se necessario.

cessità dell’opera e ad un alto livello

Risulta pertanto essenziale promuo-

E’ prassi costante per gli operatori

vere a tutti i livelli il coinvolgimento

dell’area tecnica eseguire tutti gli ap-

delle risorse umane sull’importanza

profondimenti analitici e diagnostici

di ciascuna mansione per il raggiun-

necessari all’elaborazione del quadro

gimento degli obiettivi.

conoscitivo ed alla formulazione del

La ricerca e lo sviluppo costante ci

progetto nei suoi vari livelli: lo studio

consente ad oggi di adottare sistemi e

preliminare dell’opera, che compren-

tecnologie proprie in grado di garan-

de la ricerca storica sulle fonti biblio-

tire il miglior intervento possibile su

grafiche e d’archivio, il rilievo fotogra-

una struttura di pregio. Questo riveste

fico generale e particolareggiato, il

per noi massima importanza essendo

rilievo dell’opera, dei materiali e del

a conoscenza dell’impatto rilevante

degrado, la verifica della coerenza,

che la nostra attività ha sul contesto

unitamente alle Università e agli Enti

culturale delle comunità locali, nazio-

preposti alla tutela, della

nali ed internazionali. Risulta quindi

metodologia e delle soluzioni

indispensabile legittimare l’operato

operative. Le attività vengono

dell’azienda fondandolo sui principi di

svolte inattento controllo

rispetto del bene oggetto di restauro e

combinato con i Direttori

consolidamento, qualità che solo gra-

Tecnici, al fine di organizzare

zie a partnership importanti si posso-

un percorso progettuale equilibrato

no ottenere.

ed impostato su congrue basi

La ricerca e lo studio, oltre l’ esperien-

conoscitive. Gli interventi che si ope-

za diretta acquisita nell’ambito del re-

rano suibeni culturali e sui

stauro, ci hanno permesso di svilup-

manufatti dell’edilizia storica neces-

pare un quadro preciso e dettagliato

sitano di una profonda conoscenza

dei diversi tipi di degrado ai quali le

delle vicende, dei materiali e dello

strutture sono soggette. La conoscen-

stato di conservazione di tali opere

za di tecniche tradizionali, unitamen-

per potere eseguire interventi di re-

te alla costante ricerca e sperimenta-

stauro e di recupero adeguati e cor-

zione di più aggiornate modalità di

retti. Lo sviluppo di nuove e specifiche

intervento, ci consentono di lavorare

metodologie di indagine e di inter-

nel pieno rispetto della natura e della

vento quali il rilievo fotogrammetrico,

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

qualitativo.

Ing. Vassilios Kafetsis

Comparto Tecnico – AhRCOS® s.r.l.


CONSOLIDAMENTO

del patrimonio storico Andrea Alberghini Responsabile qualità AhRCOS ® s.r.l.

Giovanni Battaglia

Controllo Tecnico e Miglioramento continuo AhRCOS ® s.r.l.

orgoglio di aver operato con successo su strutture sensibili del patrimonio storico documentale italiano.

Andrea Battaglia

Sviluppo industriale e controllo cantieri AhRCOS ® s.r.l.

A

L’impresa dispone oggi di un patrimonio netto e di un’organizzazione che le consente d’affrontare commesse di notevole entità su tutto il territo-

hRCOS, risulta essere ad oggi

rio nazionale ed estero.

una delle più qualificate aziende

L’esperienza diretta acquisita nell’am-

italiane per il consolidamento ed

bito del restauro, ci ha permesso di

il miglioramento sismico e nor-

sviluppare un quadro preciso e det-

mativo del costruito storico e

tagliato dei diversi tipi di degrado ai

monumentale in zone ad alto rischio.

Danneggiamenti causati dall’inserimento di elementi di copertura pesanti (cordoli in cemento armato) su murature in pietra.

quali le strutture sono soggette.

incrementandole se necessario.

La conoscenza di tecniche tradizio-

Progettazione e/o consulenza ese-

Da sempre volta alla ricerca dell’equi-

nali, unitamente alla costante ricerca

cutiva dell’intervento,

librio tra conservazione e sicurezza,

e sperimentazione di più aggiornate

mento degli interventi mediante la

AhROCS interviene mediante l’utilizzo

modalità di intervento, ci consente di

modellazione agli elementi finiti con

di molteplici tecnologie per il restau-

lavorare nel pieno rispetto della na-

software di calcolo agli stati limite,

ro conservativo ed il consolidamento

tura e della conservazione del bene,

analisi dei costi preventiva, lavora-

strutturale. L’azienda può vantare con

consci

e

zioni altamente specializzate, prove

del

di laboratorio per verificare l’effica-

nostro lavoro, ed in

cia degli interventi proposti, tutti gli

accordo con la teo-

interventi eseguiti da AhROCS si at-

ria del restauro, im-

tengono alle direttive degli Eurocodici

prontiamo la nostra

rispettando i criteri fondamentali che

attività ricercando le

riguardano l’efficacia, la compatibili-

cause del degrado,

tà, la durabilità e la reversibilità degli

eliminandole e ripri-

interventi eseguiti.

stinando le originali

L’attenzione

caratteristiche

mec-

sempre maggiore e l’esperienza ac-

caniche della strut-

quisita ci pongono come punto di rife-

tura

rimento per il restauro conservativo.

delle

responsabilità dell’impegno

o

addirittura

costante,

dimensiona-

l’impegno

Danneggiamenti causati dall’inserimento di elementi di copertura pesanti (cordoli in cemento armato) su murature in pietra.

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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La sensibilità e la passione verso il patrimonio artistico-culturale e la volontà di dovere preservare e mantenerne la tradizione e l’immutata bellezza ha spinto Ahrcos a divenire un’azienda punto di riferimento per il restauro conservativo e il consolidamento delle strutture storiche. Ci prefiggiamo di tramandare, attraverso i nostri interventi, questo patrimonio Siamo in grado di fornire consulenza

risultati, sicurezza dell’ intervento;

ni future, evitando di far perdere quel

e diagnostica a 360 gradi, assistenza per la progettazione degli inter-

Ahrcos:

fascino e quelle caratteristiche che ne

venti e per il dimensionamento di

Adeguamento sismico come estrema

contraddistinguono il valore.

rinforzi, in sinergia con i progettisti.

sensibilità nel recepire la fondamen-

indichiamo le corrette procedure da

tale importanza che ogni particolare

Ahrcos inoltre dispone di uno staff

adottare e siamo in grado di operare

può avere a fronte di evento eccezio-

interno che si occupa di “Ricerca e

per la fornitura di interventi di studio

nale che porti l’edificio a dover con-

Sviluppo” e che grazie alla collabora-

preliminari comprendenti documen-

trastare forze di enorme entità che

zione con primarie Università Italiane

tazione storica, documentazione gra-

improvvisamente agiscono in direzio-

si occupa di:

fica, rilievo, rilevamento dello stato di

ne diversa da quella che era stata cal-

conservazione, degli interventi prece-

colata per i carichi verticali.

dio finalizzate all’implemento di

denti e della tecnica di esecuzione,

Ahrcos è azienda leader per il con-

tecniche ingegneristiche volte alla

documentazione fotografica, indagini

solidamento e il miglioramento o

conservazione e al consolidamen-

conoscitive e diagnostiche, saggi per

adeguamento sismico e normativo di

to del patrimonio storico-artistico-

la messa a punto dell’intervento, ecc.

strutture storiche mediante l’utilizzo

monumentale con metodi rever-

I tecnici, i restauratori, gli applicato-

delle tecnologie

sibili, non invasivi e ad elevata

ri e le maestranze di cui è composta

rando con sistemi multipli e brevetta-

Ahrcos possiedono qualifiche pro-

ti (c-frp, srcm, sgr, iniezioni solfatore-

- Studiare, testare, certificare ed

fessionali adeguate ed un bagaglio

sistenti, sistemi a tenditura, sistema

implementare nuovi sistemi per il

culturale costantemente aggiornato

ticorapsimo , sistema basaltis , mes-

restauro conservativo e l’adegua-

attraverso formazione sia teorica che

sa in opera di catene e tiranti, scuci e

mento sismico delle strutture sto-

pratica.

cuci) ed interventi di restauro di tutti

riche, di pregio e per gli edifici di

I numerosi cantieri portati a termine,

gli elementi degli apparecchi murari,

|

®

più avanzate, ope-

®

- attivare prestigiose Borse di Stu-

compatibilità.

culto.

ci hanno permesso di raggiungere

delle strutture verticali, degli orizzon-

- Attivare convenzioni come ad

una perfetta autonomia in tutte le

tamenti fino alle superfici, ai decori,

esempio quella con l’Università

operazioni fondamentali per l’esecu-

alle statue e a tutti quegli elementi

Politecnica delle Marche deno-

zione del restauro a regola d’arte, con

composti da diverse tipologie materi-

minata “Metodi ingegneristici

la messa a punto di procedimenti che

che che compongono la reale essenza

innovativi per la conservazione

hanno permesso di coniugare un’alta

della struttura.

dei beni culturali” o quella con

qualità, tempi contenuti, certezza dei

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di inestimabile valore alle generazio-

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

l’Università di Bologna denomi-


nata “Misurazione mediante in-

gli FRP, coerenti con la letteratura ed

rienza del restauro conservativo di

terferometria elettromagnetica

i Codici più moderni.

beni sottoposti a tutela Ahrcos risulta

di strutture rinforzate”, ecc. - Implementare brevetti interni (Ti-

Leader nel segmento e si appresta Ahrcos è in possesso di certificazione

a cogliere le nuove sfide del futuro.

Basaltis,

di qualità ISO 9001: 2008 rilasciata

Tradizione del restauro, tecnologie in-

FLK, ecc), per il consolidamento

da Bureau Veritas con accreditamenti

novative per la conservazione, il recu-

strutturale.

Sincert e Ukas ed è in possesso di At-

pero, il rinforzo, il miglioramento ed

- Mantenere rapporti di collaborazione

testazione SOA e tutte le lavorazioni

il consolidamento strutturale e archi-

stabile per consulenze continuative

eseguite da Ahrcos in seguito ad una

tettonico del patrimonio edilizio e di

con varie Università quali l’Universi-

convenzi ne stilata con un’importan-

quello storico-artistico-monumentale.

tà di Firenze, l’Università Politecnica

te compagnia assicurativa nazionale

delle Marche, l’Università di Ferrara,

godono di assicurazione postuma de-

il Politecnico di Milano, l’Università di

cennale gratuita a primo rischio asso-

Bologna, l’Università La Sapienza di

luto compreso danni consequenziali.

corapsimo , ®

Cordfix,

Roma, ecc. Ahrcos opera in perfetta sintonia con

In questo scenario in profonda evolu-

le Sovrintendenze di tutela dei beni e

zione opera Ahrcos.

sempre in perfetto accordo con quan-

Nata dalle migliori tecnologie e pro-

to previsto dagli studi di vulnerabilità

fessionalità del restauro innovativo

sismica degli edifici pubblici, strate-

e tecnologico unite alle nuove speri-

gici e di culto e dalle linee guida per

mentazioni, ma con la solidità, la tra-

gli interventi di riparazione del danno

dizione, l’amore, la passione e l’espe-

Andrea Alberghini

Responsabile qualità – AhRCOS® s.r.l.

Giovanni Battaglia

Controllo Tecnico e Miglioramento Continuo– AhRCOS® s.r.l.

Andrea Battaglia

Sviluppo Industriale e controllo Cantieri – AhRCOS® s.r.l.

e miglioramento sismico per gli edifici di culto e monumentali coordinato e redatto dal C.N.R. Dipartimento Attività

Scientifiche e Tecnologiche

U.O.I.G. e con la collaborazionee la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici B.A.P. – P.S.A.D. del Molise, del D.I.S.E.G. dell’Università di Genova, dalla Regione Molise e dalla Regione Marche. Ahrcos opera in perfetta sintonia con le istruzioni del CNR-DT 200/2004 dove sono puntualmente descritti metodi e regole pratiche da seguire per l’istallazione di rinforzi di FRP, per il loro monitoraggio ed il relativo controllo e successivi CNRDT 201/2005, CNR-DT 202/2005 e CNR-DT 203/2006 per l’impiego de-

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

|

18



LETTERA DELL’AMMINISTRATORE Alessandro Battaglia

C

Direttore Tecnico e Amministratore AhRCOS® s.r.l.

obiettivo generale. Lo spirito è quello, sempre e comunque costruttivo, di chi vuole affrontare le grandi sfide; l’obiettivo generale è quello d’accrescere la consi-

on l’avvento del terzo millen-

stenza di tale valore anche oltre i soliti

nio si apre una nuova era nel

indicatori economici.

panorama immobiliare inter-

In un contesto caratterizzato dall’affer-

protetto l’impresa dalle

nazionale.

mazione di un modello d’impresa sem-

mutevoli sorti del mercato

Le frontiere si abbattono, le distanze

pre più virtuale, la volontà della Ahrcos

che, al contrario, ci ha visto crescere in

diminuiscono, la New Economy cambia

è sempre stata quella di sviluppare l’im-

termini di struttura e fatturato.

il nostro modo di vivere, i mercati esteri

presa reale.

L’impresa, infatti, dispone oggi di un

diventano più accessibili e così anche

E’ una posizione quasi solitaria, che ri-

patrimonio netto e di un’organizzazione

quello nazionale. Si avverte un muta-

fugge dall’adottare l’outsourcing quale

che le consente d’affrontare commesse

mento profondo anche nel modo di “fare

unica soluzione possibile alle proble-

specialistiche di notevole entità su tutto

impresa”: oggi numerose aziende e so-

matiche imposte da un mercato iper-

il territorio nazionale ed estero.

cietà operano esclusivamente dal punto

concorrenziale.

di vista dirigenziale, senza minimamen-

Al contrario, l’azienda investe nella

L’Impresa Ahrcos ha come obiettivo

te disporre di risorse interne, quali per-

ricerca e nello sviluppo di capacità e

della sua garanzia professionale “la

sonale ed attrezzature, assoggettandosi

conoscenze, organizzative e produtti-

qualità”, intesa come capacità di ide-

in questo modo completamente agli

ve, in quanto nel settore del restauro la

are, concepire, realizzare e conservare

sbalzi e agli umori dell’ offerta ed of-

passione, la dedizione, la volontà e la

un progetto in modo innovativo, che

frendo al cliente solo ciò che quotidia-

progettualità rivestono un ruolo deter-

nasce dalla scelta dei materiali, dalla

namente ci si riesce ad accaparrare al

minante.

coordinazione ed aggiornamento di

mercato.

Coerentemente con questo spirito e

personale specializzato, dallo studio di

Lo specifico nostro modo d’intendere

questi obiettivi, l’azienda ha da sempre

architetture, particolari di progetto, per

l’impresa ha da sempre caratterizzato

investito in risorse umane e tecnolo-

arrivare alla realizzazione di opere di

le scelte della ns. società: essa è infat-

giche, in ricerca e in sviluppo.

ingegneria civile ed architettonica sem-

ti considerata come un valore piuttosto

I fatti, fino ad oggi, ci hanno dato ragio-

pre più complesse.

che come strumento, come un contesto

ne di tali scelte: il valore delle risorse e

nel quale condividere uno spirito ed un

la dinamicità dell’organizzazione hanno

La qualità del prodotto e del servizio

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

|

20


offerto alla Committenza è un preciso

A qualsiasi livello della gerarchia azien-

tecnologico unite alle nuove sperimen-

obiettivo imprenditoriale; anche per

dale le risorse umane, frequentano pe-

tazioni, ma con la solidità, la tradizione,

questo l’Impresa negli anni si è sempre

riodicamente corsi di formazione ed

l’amore, la passione e l’esperienza del

maggiormente specializzata sul restau-

aggiornamento professionale, anche

restauro conservativo di beni sottoposti

ro conservativo di beni immobili sotto-

nel rispetto della normativa cogente in

a tutela Ahrcos si propone di divenire

posti a tutela.

materia di sicurezza sui luoghi di lavoro

Leader nel segmento e si appresta a co-

e sui cantieri.

gliere le nuove sfide del futuro.

viene coordinato il lavoro nell’ambito

In quest’ottica sono coerentemente

Tradizione del restauro, tecnologie

del team e sono gestiti tutti i rapporti

incrementati quei principi genera-

innovative per la conservazione, il

azienda-stakeholders. Le unità tecniche

li volti a migliorare costantemente,

recupero, il rinforzo, il miglioramen-

di Bologna (BO), Cento (FE), L’Aquila

attraverso la crescita culturale degli

to ed il consolidamento strutturale e

(AQ) e Praha (Czech Republic), i cui or-

operatori ed idonee norme compor-

architettonico del patrimonio edili-

ganici sono costituiti da specializzati in

tamentali, lo sviluppo e l’efficienza

zio e di quello storico-artistico-mo-

Restauro Conservativo e Consolidamen-

dell’impresa nel suo complesso.

numentale.

la pianificazione degli interventi, per la

La società, pur essendo costituita al

In questo scenario in profonda evoluzio-

quale l’azienda è attestata SOA e certifi-

100% da risorse interne risulta dinami-

ne opera Ahrcos.

cata ISO 9001:2008.

ca e con forte orientamento alla custo-

Presso gli uffici della sede di Bologna

to Strutturale, curano la progettazione e

mer satisfaction, Ahrcos è in grado di È prassi costante per gli operatori

offrire alla committenza Pubblica e pri-

dell’area tecnica eseguire tutti gli ap-

vata un know-how di sicuro affidamento,

profondimenti analitici e diagnostici

un gruppo di lavoro competente ed ag-

necessari all’elaborazione del quadro

giornato sulle nuove tecnologie ed una

conoscitivo ed alla formulazione del pro-

serie di misure di controllo permanente

getto nei suoi vari livelli: lo studio preli-

atte a garantire la qualità delle risposte

minare dell’opera, che comprende la ri-

progettuali e delle opere realizzate.

cerca storica sulle fonti bibliografiche e d’archivio, il rilievo fotografico generale

L’esperienza sul campo ci permette di

e particolareggiato, il rilievo dell’opera,

perseguire questi scopi e di conquistare

dei materiali e del degrado, la verifica

sempre più spazi e nuove competenze,

della coerenza, unitamente agli Enti

rimanendo comunque nel settore speci-

preposti alla tutela, della metodologia e delle soluzioni operative. Le attività vengono svolte in attento controllo combinato con i Direttori Tecnici, al fine di

Chi si rivolge a noi trova SEMPRE la soluzione migliore

organizzare un percorso progettuale

21

|

equilibrato ed impostato su congrue

fico delle tecnologie avanzate applicate

basi conoscitive e con il costante con-

all’ edilizia.

fronto con i laboratori delle principali

Nata dalle migliori tecnologie e pro-

università Italiane.

fessionalità del restauro innovativo e

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

AhRCOS® S.r.l. Azienda certificata per restauro di beni immobili sottoposti a tutela e Consolidamento sismico del patrimonioedilizio e storico monumentale Certificazioni: ISO 9001:2008 Italiana ed Inglese Attestazione SOA Cat. OG01 – OG02 – OS21 – OS07 – OG03 Sedi: Bologna, Ferrara, L’Aquila, Pesaro, Praha (Czech Rep.)



1.

PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO

P

23

|

rogettare interventi di restauro e con-

hanno prodotto in-

solidamento nel nostro Paese non

terventi che nell’in-

può prescindere dallo sforzo di dare

tento di “curare”

uguale dignità sia al miglioramento

certe patologie ne

strutturale che a quello di tutela e

hanno

conservazione dell’opera originale. E

delle altre. I sismi

sebbene questo sia stato più o meno

degli

da sempre chiaro per gli edifici con

(per ultimo quello

un evidente pregio architettonico e

emiliano del 2012,

monumentale, oggi fortunatamente

lo stesso si può

è diventato altrattanto chiaro anche

dire per quello di

per quei tipi edilizi che sono testimo-

L’Aquila del 2009 e

nianza di usi e costumi del passato.

per quello umbro-

Si pensi ad esempio ai centri storici

marchigiano

medioevali o all’edilizia tradizionale

fine degli anni ’90)

delle nostre campagne. Purtroppo

hanno evidenziato

però nel recente passato questo bi-

quanto un intervento di consolida-

nomio (conservazione e consolida-

mento su una fabbrica storica, se

mento) non sempre è stato così “im-

mal concepito, non solo non assolve

prescindibile”. Un insieme di fattori

alla sua principale ma può addirittu-

come l’eccessivo e poco consapevole

ra risultare dannoso1. A tal proposito

uso di materiali moderni (si pensi al

nel recente passato alcune normati-

calcestruzzo armato, ritenuto eterno

ve (come il D.M. del 1996) iniziano a

e invece vulnerabile allo scorrere del

parlare di interventi di “miglioramen-

tempo e agli attacchi chimici, oltre ad

to” intendendo con questo termine

avere un comportamento meccanico

quegli interventi mirati a garantire un

poco compatibile con la muratura),

indice di sicurezza migliore di quello

unito alla graduale e progressiva per-

che presenta il manufatto allo sta-

dita della conoscenza delle tecniche

to di fatto, senza però portarlo agli

nuovo edificio e senza quindi dover

del costruire del passato

standard di sicurezza propri di un

apportare drastiche trasformazioni.

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

introdotte utlimi

anni

della

Danneggiamenti causati dall’inserimento di elementi di copertura pesanti (cordoli in cemento armato) su murature in pietra.


PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO

Anche la normativa tecnica attuale promuove questa impostazione e la suddivisione delle tre note categorie di intervento (adeguamento, miglioramento e riparazioni locali) consente al tecnico la possibilità di “misurare” l’apporto e l’entità delle nuove opere sull’esistente per evitare di snaturare la costruzione originaria. Consolidare nel rispetto della conservazione, quindi, seguendo quei criteri, quei paradigmi, che ormai sono presi ad esempio nella pratica del restauro e che possono essere così sintetizzati: • TENDENZA AL MINIMO INTERVENTO L’intervento, che deve essere il meno invasivo possibile, deve essere strettamente mirato ad una certa carenza, quindi motivato. Un buon accorgimento in questo senso risiede nell’attribuire a una stessa opera, di nuova realizzazione, più di una funzione. • RICERCA DELLA COMPATIBILITÀ La compatibilità va ricercata sotto diversi aspetti. Dal punto di vista meccanico-strutturale, l’intervento non deve mutare la concezione strutturale, ma la deve integrare limitatamente alle azioni rispetto

e quelli originali della fabbrica.

che che consentano la rimozione

alle quali l’edificio è vulnerabile.

Si dovrebbe cercare di mantene-

senza danni eccessivi per l’opera

Dal punto di vista fisico-chimico,

re le tecniche costruttive di par-

dell’intervento effettuato, nel caso

si deve verificare che non si inne-

tenza utilizzando anche gli stessi

per varie ragioni esso dovesse di-

schino interazioni negative tra ma-

materiali da costruzione (in una

mostrarsi inefficiente o, addirit-

teriali di apporto e materiali già

capriata ad esempio si dovrebbe

tura, dannoso. Inoltre, qualora si

presenti nella fabbrica, a garanzia

poter mantenere lo stesso tipo di

tema per l’insorgere di forme di

anche della durabilità dell’inter-

aggancio).

incompatibilità (meccanica, fisico-

vento, ossia al permanere dei requisiti richiesti. Dal punto di vista

chimica) tra elemento inserito e •

REVERSIBILITÀ

struttura preesistente, o le proba-

costruttivo, va ricercata la maggio-

La ricerca della reversibilità si

bilità del verificarsi di una limita-

re affinità tra materiali di apporto

concretizza con l’utilizzo di tecni-

ta durabilità del nuovo elemento,

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

|

24


PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO

tonica e chi alla materia costitutiva. In ogni caso prudenzialmente si attua limitando al massimo le sostituzioni di materia e di superficie stratificata.

• CONSERVAZIONE DELLA MATERIA L’identità e la testimonianza del passato che l’opera rappresenta sono in larga parte contenute nella materia originale con cui essa è costituita, pertanto va fatto tutto il possibile per evitarne la perdita o la sostituzione. Inoltre il suo mantenimento, consentirà anche in futuro di osservare i segni del trascorrere del tempo con fenomeni di danno, degrado, ecc. permettendo di ripetere il processo interpretativo-diagnostico che ha preceduto l’intervento.

Conser-

vare la materia è quindi anche un modo per perseguire e verificare nel tempo l’efficacia dell’opera di miglioramento.

• CONTROLLO DELL’IMPATTO VISIVO Vanno limitate al minimo le modifiche visibili conseguenti agli interventi, specie quando queste maggiore deve essere l’attenzione

possano alterare la percezione

a consentire la amovibilità futura,

dell’opera.

ricercando un affiancamento non invasivo e ancoraggi puntuali.

• RICONOSCIBILITÀ DELL’INTERVENTO È necessario che risultino come distinguibili dal manufatto originario

• RISPETTO DELL’AUTENTICITÀ

sto si può operare con l’utilizzo di

legato al significato che si attri-

un linguaggio figurativo autonomo

buisce al termine “autenticità” in

rispetto all’esistente, oppure l’uti-

funzione delle differenti scuole di

lizzo di materiali differenti o con

pensiero. C’è chi riferisce l’auten-

evidenti discontinuità cromatiche.

ticità alla configurazione architet-

25

|

tutti gli apporti. Per arrivare a que-

Questo è un requisito che viene

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO

LA CONCEZIONE STRUTTURALE DELL’EDIFICIO IN MURATURA E LA REGOLA D’ARTE Quella degli edifici in muratura è una

detto: ogni paramento murario, infat-

È da sottolineare il fatto che la resi-

concezione strutturale che era ben

ti, interagisce con quelli limitrofi (ad

stenza delle murature soggette a forze

chiara nelle menti dei costruttori del

esempio quelli disposti in direzione

agenti nel loro piano è molto maggiore

passato e che invece è andata perden-

ortogonale) limitatamente alla por-

rispetto a quella riferita alle murature

dosi con lo scorrere del tempo e con

zione immediatamente prossima con

soggette a forze agenti ortogonalmen-

l’introduzione nel modo dell’edilizia

questo e con efficacia dipendente da

te al loro piano: le pareti murarie sog-

di materiali più moderni come l’ac-

quanto la muratura sia stata reallizza-

gette a forze ortogonali al loro piano

ciaio o il cemento armato. Se da una

ta bene (ossia a regola d’arte). Anche

rischiano fortemente di perdere di

parte troviamo, infatti, una struttura

il collegamento con le strutture oriz-

stabilità. In definitiva a seconda della

portante realizzata elementi resisten-

zontali (solai e coperture) spesso non

direzione del sisma, sono in grado di

ti bidimensionali (i cosiddetti “muri

è così forte da rendere collaboranti le

opporvisi efficacemente solo alcune

portanti”, dall’altra abbiamo a che

parti o da coinvolgere altri pannelli

fare con elementi resistenti monodi-

portanti. Inoltre, più l’edificio ritrova

mensionali (le “travi”, con sviluppo

la sua creazione nel passato e più vi

orizzontale, ed i “pilastri” con svilppo

sono possibilità che nel corso degli

verticale), connessi insieme a formare

anni abbia subito modifiche: amplia-

quello che si definisce il “telaio por-

menti, sopraelevazioni, annessioni di

tante” dell’edificio. La maggiore diffe-

corpi esterni, rimaneggiamenti nella

renza tra queste due concezioni è che

forma e nella posizione di aperture

mentre da una parte si possono avere

possono accentuare questa “parzializ-

strutture portanti che non collaborano

zazione” delle strutture portanti, spe-

tra loro (o lo fanno solo parzialmente

cie se le “nuove” murature non sono

o per l’interposta azione di un terzo

connesse (ammorsate) alle “vecchie”.

elemento) dall’altra si ha la certezza

Tutto questo spiega per le costruzioni

che solo una perfetta connessione tra

storiche in muratura la naturale ten-

travi e pilastri possa garantire la sta-

denza a danneggiarsi localmente, con

bilità della struttura. Nel caso delle

collassi parziali a carico delle zone più

costruzioni storiche in muratura suc-

deboli che sembrano “accuratamen-

delle pareti (quelle disposte parallela-

cede infatti proprio quanto appena

te selezionate” dall’azione del sisma.

mente a essa in quanto sollecitate nel piano), mentre altre non offrono resistenza in quanto sollecitate fuori dal loro piano. In una costruzione in muratura è perciò possibile identificare molteplici strutture resistenti a seconda della condizione di carico considerata. È chiaro quindi che la stabilità alle azioni orizzontali richiede pannelli murari disposti secondo almeno due direzioni ortogonali. L’edificio in muratura “funziona bene” quando tutti

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|

26


PROGETTARE L’INTERVENTO SECONDO I PARADIGMI DEL RESTAURO

gli elementi - pannelli verticali ed orizzontamenti di vario genere - resistono ai carichi applicati collaborando tra loro ossia, come si usa comunemente dire, quando esso offre un comportamento “scatolare”. Comportamento che viene raggiunto ovviamente solo

zioni esistenti in muratura: le “Nuove

opportuni presidi per scongiurarne

se i pannelli murari ortogonali tra loro

norme tecniche per le costruzioni” di

l’attivazione.

devono sono efficacemente connessi

cui al D.M. 14 gennaio 2008 - NTC 08

lungo le intersezioni verticali, ma è

- con le relative “Istruzioni per l’appli-

anche necessario che vi sia un effica-

cazione delle Norme Tecniche per le

ce collegamento tra muri e solai, che

Costruzioni” del febbraio 2009 e le

devono essere sufficientemente rigidi

“Linee Guida per la valutazione e ri-

e resistenti allo scopo di ripartire le

duzione del rischio sismico del patri-

azioni orizzontali tra i vari paramenti

monio culturale con riferimento alle

resistenti. È chiaro quindi come, in

norme tecniche per le costruzioni”

caso di sisma gli edifici storici in mu-

emanate dal Ministero per i Beni e le

ratura molto spesso non manifestano

Attività Culturali nel 2007 e allineate

un comportamento strutturale globa-

alle nuove norme tecniche per le co-

le, molto più realistica è una analisi

struzioni nel 2010 con la “Circolare

per “macroelementi” ossia porzioni di

n.26” del Dicembre 2010. La risposta

muratura che per forma e dimensioni

al sisma dell’edificio storico in mura-

reagiscono autonomamente al terre-

tura è quindi quella offerta dai suoi

moto, riconoscibili e catalogabili sulla

macroelementi: il loro moto durante

base delle esperienze del passato.

l’azione sismica definisce i cosiddetti

Questo approccio, proposto da vari

“cinematismi di collasso attivabili” dei

autori1,2 risulta ormai consolidato an-

quali è possibile verificare la sicurez-

che all’interno del quadro normativo

za rispetto all’azione sismica attesa

che regola gli interventi sulle costru-

e, quindi, progettare e dimensionare

1 2

27

|

A. Giuffrè. Letture sulla meccanica delle murature storiche, edizioni Kappa, Roma, 1991. F. Doglioni, A. Moretti, V. Petrini. Le chiese ed il terremoto, edizioni LINT, Trieste, 1994.

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2.

PRIMA DEL PROGETTO

L

LA CONOSCENZA DELL’EDIFICIO COME PRESUPPOSTO IMPRESCINDIBILE PER IL PROGETTO e norme che attualmente regolano gli

per migliorarne il comportamento e

interventi su costruzioni esistenti di

la sicurezza. Nell’approccio propo-

carattere storico e monumentale (Le

sto, la conoscenza viene “quantifica-

“Nuove norme tecniche per le costru-

ta” secondo modelli interpretativi che

zioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008

arrivano a definirne il livello raggiunto

- NTC 08 - con le relative “Istruzioni

– “Livello di Conoscenza”, appunto –

per l’applicazione delle Norme Tecni-

e, secondo il meccanismo dei “Fattori

che per le Costruzioni” del febbraio

di confidenza” si va a premiare la mo-

2009 e le “Linee Guida per la valuta-

dellazione che può far conto su una

zione e riduzione del rischio sismico

padronanza più accurata dell’edificio

del patrimonio culturale con riferi-

e a penalizzare quella che invece di-

mento alle norme tecniche per le co-

spone solo di informazioni super-

struzioni” emanate dal Ministero per

ficiali su di esso. Questo “Percorso

i Beni e le Attività Culturali nel 2007

della conoscenza”, come definito al

e allineate alle nuove norme tecniche

Capitolo 4.1 delle “Linee Guida per

per le costruzioni nel 2010 con la

la valutazione e riduzione del rischio

“Circolare n.26” del Dicembre 2010)

sismico del patrimonio culturale con ri-

fanno fortemente emergere il ruolo

ferimento alle norme tecniche per le co-

fondamentale che assume la cono-

struzioni” si snoda attraverso alcune

scenza della costruzione, come pre-

attività fondamentali come il rilievo

supposto per la corretta interpreta-

geometrico-architettonico,

zione del comportamento strutturale

storica degli eventi e degli interventi

dell’edificio prima e, successivamen-

subiti, il rilievo del quadro fessurativo

te, della valutazione della vulnerabili-

e deformativo e l’analisi materica e

tà e la scelta di efficaci accorgimenti

tecnologico-costruttiva.1 2

l’analisi

L’analisi del tessuto urbano e della sua evoluzione, verificata attraverso il confronto tra mappe e planimetrie di epoche diverse , può indicare possibili modifiche di rapporto con edifici contigui o trasformazioni di cui si è poi persa traccia, fattori che possono potenzialmente modificare l’esposizione (e quindi la risposta) agli effetti del sisma .

1

F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di). Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico. Integrazione alla luce delle esperienze nella Regione Marche, Regione Marche P.F. “Beni Culturali e Programmi di Recupero”, Ancona, 2007.

2

S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

|

28


di degrado e sui fattori che possono ridurre l’efficienza strutturale dell’edificio. In esso va raccolto e rappresentato l’insieme delle varie forme di degrado strutturale che l’edificio ha subito nel tempo, sia gli effetti di dissesti statici, esauriti o in atto, sia i danni connessi a dissesti di origine dinamica causati da terremoti avvenuti in passato. Impostato con lo scopo di raccogliere e disporre tutte le informazioni che possono consentire e facilitare la diagnosi il “Rilievo del quadro fessurativo e deformativo” prende in considerazione sia lesioni fisiche legate al degrado strutturale, sia modificazioni della • Il rilievo geometrico-architettonico

zandole anche dal punto di vista

Questo rilievo va riferito sia alla ge-

ingegneristico e non solo della pura

ometria complessiva dell’organismo

“cronaca” storica, va ricostruito il

che a quella degli elementi costrut-

processo di realizzazio ne dell’edificio

Il rilievo materico costruttivo non

tivi, comprendendo i rapporti con le

in tutte le sue fasi e le successive

solo serve per individuare completa-

eventuali strutture in aderenza. Nel

modificazioni subite nel tempo dal

mente l’organismo resistente della

rilievo dovranno essere rappresentate

manufatto, nonché gli eventi trau-

fabbrica, ma anche la tipologia, la

le modificazioni intervenute nel tem-

matici che lo hanno interessato.

tessitura e la qualità delle murature,

po, come desunte dall’analisi storico-

Questo consentirà di avere maggio-

la tipologia e la qualità delle parti-

critica. Il rilievo deve individuare l’or-

re consapevolezza non solo della

zioni orizzontali (solai e volte) e dei

ganismo resistente della costruzione,

morfologia e dell’organizzazione del

dettagli costruttivi come ammor-

tenendo anche presente la qualità e

sistema

ma

samenti murari, l’appoggio degli

lo stato di conservazione dei materia-

anche

delle possibili discontinu-

orizzontamenti, i dispositivi di con-

li e degli elementi costitutivi. Dovran-

ità e disomogeneità dello stesso.

tenimento delle spinte. Va eseguito

resistente,

atto o stabilizzati, ponendo particolare attenzione all’individuazione dei

• Il rilievo del quadro fessurativo e deformativo

possibile

dei

saggi

(compatibil-

mente con le esigenze di tutela del

L’esecuzione di un accurato rilievo

bene). Oltre ad accertare le diverse

geometrico-architettonico, oltre a

tipologie costruttive presenti, la loro

restituire fedelmente la geometria

localizzazione e ripetitività, con par-

strutturale del manufatto e fornire

ticolare attenzione a tutti gli aspetti

quindi i dati necessari a mettere a

che possono influenzare l’innesco di

Utilizzando tutte le fonti utili (pubbli-

punto un modello di calcolo accu-

meccanismi di collasso locale, ha il

cazioni, documentazione d’archivio,

rato dello stesso, diventa un passo

compito di fornire anche un quadro

immagini fotografiche, planimetrie

fondamentale per l’acquisizione di

d’insieme sulle condizioni di degra-

catastali, ecc.) e soprattutto analiz-

importanti indicazioni sui fenomeni

do dei materiali.

quadri fessurativi e dei meccanismi di danno.

• L’analisi storica degli eventi e degli interventi subiti

|

• L’analisi materica e tecnologico costruttiva

visivamente ed effettuando dove

no altresì essere rilevati i dissesti, in

29

geometria originaria.

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


PRIMA DEL PROGETTO

LE PROVE DIAGNOSTICHE INTRODUZIONE La diagnostica riveste un ruolo fon-

tuenti le strutture della fabbrica. Gli

costruttiva, ecc. AhRCOS s.r.l. ha da

damentale per un corretto intervento

strumenti in possesso dei tecnici per

sempre investito sulla diagnostica e

di recupero o di restauro. Come det-

poter affrontare un esame accurato

sull’analisi dei materiali e sull’impor-

to, il “percorso della conoscenza” da

consistono in varie prove, di cui alcu-

tanza che riveste. Negli anni abbiamo

intraprendere nei confronti dell’edifi-

ne invasive (distruttive) e altre meno

acquisito mezzi tecnici e formato

cio su cui intervenire si compone di

(non distruttive), ma tutte allo stesso

personale specializzato accumulando

diversi passi e diverse attività. Una

modo importanti. Spetta alla bravura

un’esperienza tale da renderci tra le

fondamentale tra queste è quella

e all’esperienza del tecnico decidere

aziende più preparate e affidabili del

che riguarda la determinazione del-

quali prove eseguire basandosi sul-

settore.

le caratteristiche dei materiali costi-

lo stato del degrado, sulla tipologia

• INDAGINI VISIVE DELLE DELLA TECNOLOGIA DELLA MURATURA E DELLE CONNESSIONI Si tratta di un esame visivo della superficie muraria, condotto dopo la rimozione di una zona di intonaco di circa 1m x 1m. E’ da eseguirsi, preferibilmente, in corrispondenza delle connessioni tra strutture murarie principali, al fine di verificare tecnologie costruttive tessiture e tipologie di materiali, dettagli costruttivi, informazioni qualitative sullo stato di conservazione e sulla presenza di difetti costruttivi. Sono fondamentali se si vuole limitare al massimo gli interventi distruttivi o semidistruttivi o raggiungere i livelli di conoscenza minimi richiesti.

Saggi visivi eseguiti attraverso l’asportazione di una porzione limitata di intonaco che consentono di rilevare la presenza di aperture, nicchie o altri elementi di rilievo per l’analisi strutturale e per la diagnosi dei dissesti dell’edificio

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30


PRIMA DEL PROGETTO

• INDAGINI ENDOSCOPICHE L’indagine

endoscopica

consente

gano in un secondo mo-

l’ispezione visiva diretta di cavità, o

mento, in seguito a visione

parti altrimenti inaccessibili della

delle immagini salvate du-

muratura, all’interno dello spessore

rante l’indagine. L’impresa

murario. Mediante l’inserimento di

ritiene questa una delle

una piccola sonda endoscopica in fori

prove fondamentali da ese-

di almeno 20 mm di diametro si può studiare la superficie del foro per cercare di ricostruire la stratigrafia muraria, inclusa la tipologia di materiali

grandi richiedono fonti di

presenti e la presenza di larghi vuoti.

illuminazione più poten-

I risultati del controllo visivo possono

ti per dare immagini con

essere registrati mediante un sistema

buona risoluzione e visibi-

di ripresa video, su file immagine o

lità). Anche il campo di vi-

video.

sione della sonda, rispetto

L’esecuzione prevede l’utilizzo di ap-

alla visione diretta in avan-

parecchiature flessibili o rigide, arti-

ti, può essere variabile.

colate o non, con illuminazione a luce

Durante l’esecuzione delle indagini

guire prima di qualsiasi intervento,

calda o a fibre ottiche. A seconda del

endoscopiche, è utile adottare dei

infatti tale indagine si pone alla base

tipo di apparecchiatura può cambiare

riferimenti metrici che indichino la

di qualsiasi intervento ben riuscito.

la profondità massima di ispezione, il

posizione lungo la profondità del foro,

diametro minimo del foro d’ispezione

sia per le annotazioni effettuate in

(a seconda dello spessore della son-

corso di esecuzione della prova, sia

da) e il diametro massimo (fori più

per eventuali osservazioni che avven-

• PROVE CON MARTINETTI PIATTI

31

|

La prova con martinetto piatto singo-

punta di un trapano. II rilascio delle

lo è una prova debolmente distruttiva

tensioni che si manifesta provoca una

che permette di stimare lo stato di

parziale chiusura del taglio, che viene

tensione locale presente nelle struttu-

rilevata tramite misure di variazio-

re murarie. La tecnica di prova si basa

ne di distanza relativa fra coppie di

sulla variazione dello stato tensionale

punti posti in posizione simmetrica

in un punto della struttura provoca-

rispetto al taglio stesso. Viene quindi

to da un taglio piano eseguito in di-

inserito all’interno del taglio un mar-

rezione normale alla superficie della

tinetto piatto, realizzato mediante

muratura. Il taglio viene generalmen-

sottili lamiere di acciaio saldate, che

te realizzato mediante sega idrauli-

viene collegato al circuito idraulico

ca con lama circolare o mediante la

di una pompa. La pressione interna

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Esecuzione di un’indagine endoscopica in cantiere


PRIMA DEL PROGETTO

viene gradualmente aumentata fino ad annullare la deformazione misurata successivamente all’esecuzione del taglio. In queste condizioni la pressione all’interno del martinetto è uguale in prima approssimazione alla sollecitazione preesistente nella muratura in direzione normale al piano del martinetto, a meno di una costante sperimentale che tiene conto del rapporto tra l’area del martinetto e

sente di delimitare un campione di

l’area del taglio (kA), e a meno di una

muratura rappresentativo per dimen-

costante che tiene conto della rigidez-

sioni del comportamento meccanico

za intrinseca di ogni martinetto (kM).

della stessa. I due martinetti paralleli

La prova con martinetto piatto doppio

- opportunamente messi in pressione

consente di determinare le caratteri-

- applicano al campione interposto

stiche di deformabilità della muratu-

uno stato di sollecitazione monoas-

ra, nonché di fornire un’indicazione

siale, e le deformazioni risultanti nel-

sul valore di resistenza della stessa.

la porzione muraria vengono misurate

La prova consiste nell’effettuare un

da un numero adeguato di sensori di

secondo taglio, parallelo al primo a

spostamento in direzione ortogona-

una distanza variabile (che dipende

le e parallela ai piani di inserimento

dagli elementi resistenti della mura-

dei martinetti, al fine di determinare

tura investigata e dalla larghezza del

il diagramma tensione deformazione

martinetto utilizzato), entro cui viene

della muratura indagata.

inserito un altro martinetto. Ciò con-

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32


PRIMA DEL PROGETTO

• PROVA DI COMPRESSIONE DIAGONALE SU PANNELLO IN MURATURA La prova a compressione diagonale è una prova (distruttiva) che può essere eseguita su una muratura al fine di determinarne la caratteristiche della risposta nei confronti delle azioni di taglio. La norma comunemente utilizzata come riferimento per l’esecuzione di tale prova è la ASTM E 519 “Standard Test Method for Diagonal Tension (Shear) in Masonry Assemblages”, che specifica procedura di prova e di espressione dei risultati. Per le prove in situ si procede solitamente “estendendo” la ASTM E 519 (codificata per prove in laboratorio) e prevedendo quindi l’isolamento di un pannello quadrato (le dimensioni ottimali sarebbero 120 x 120 cm e spessore variabile tra 25 e 70 cm) dalla parete circostante mediante quattro tagli (realizzabili con diverse modalità: filo diamantato, sega circolare,

33

|

elettrosega, etc.) ma sempre in modo

lico (martinetto/i) che agisce tra due

consentono di determinare le carat-

da disturbare il meno possibile il pan-

elementi metallici di cui uno, quello

teristiche meccaniche di resistenza a

nello murario da sottoporre a prova.

interno, è appoggiato allo spigolo del

taglio della muratura.

Per garantire la stabilità del pannello

pannello e quello esterno collegato

è necessario mantenere ammorsato

tramite barre in acciaio all’elemento

il pannello alla muratura limitando il

metallico posizionato sullo spigolo

taglio inferiore del quadrato di prova:

opposto al primo. Mediante tale si-

tale circostanza differenzia la prova in

stema chiuso il carico si trasmette al

situ dalla prova di laboratorio, tuttavia

pannello lungo una diagonale. Le de-

analisi teoriche e numeriche hanno di-

formazioni sotto carico nel piano del

mostrato che tale ammorsatura, alme-

pannello murario vengono misurate

no in fase elastica, influenza il risultati

a mezzo di due coppie di trasduttori,

in modo trascurabile. Per applicare

una per faccia, disposti lungo le diago-

il carico va creato un sistema costi-

nali. Durante lo svolgimento della pro-

tuito da opportuni elementi metallici

va vengono misurate le variazioni di

disposti ai due spigoli della diagona-

lunghezza delle basi di misura, al fine

le libera del pannello murario (una

di risalire al valore di deformazione.

estremità dell’altra risulta ammorsa-

Il legame tra “carico” e “deformazio-

ta ancora alla muratura) e collegati

ne” ricavato dalla prova, assieme alle

tra loro. In uno dei due spigoli viene

dimensioni geometriche effettive del

posizionato il sistema di spinta idrau-

pannello murario sottoposto a prova,

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• PROVE DI VIBRAZIONE SULLE CATENE In fase di restauro o di valutazione

accelerazione di tipo capacitivo a ele-

ta al computer portatile. Un software

della stato di sicurezza e funzionalità

vata sensibilità posizionati su tutta la

di acquisizione sviluppato ad hoc per

di edifici storici quali chiese, conven-

sua lunghezza e percuotendo sia in

l’indagine dinamica di catene per-

ti o più in generale edifici con archi

direzione orizzontale che in direzio-

mette di registrare i segnali rilevati

tirantati, il progettista deve sapere

ne verticale tramite un martello non

dai sensori. Per ogni prova effettuata

quale sia il tasso di lavoro cui le cate-

strumentato. Tali trasduttori, svilup-

viene compilata una apposita scheda

ne sono sottoposte. Tale parametro è

pati presso il laboratorio ELSA (Eu-

contente tutte le caratteristiche sa-

infatti fondamentale per capire quan-

ropean Laboratory for Structural As-

lienti. I dati vengono memorizzati in

to un arco sia caricato e per decidere

sessment - Laboratorio Europeo per

una base di dati strutturata in modo

se e come intervenire sull’edificio. Tra

le Verifiche Strutturali) del Centro Co-

analogo alle basi dati dei grossi labo-

le possibili tecniche di indagine stu-

mune di Ricerca della Commissione

ratori di ricerca (per esempio l’ELSA).

diate in questi anni, le tecniche ba-

Europea a Ispra (VA), presentano un

Tali dati vengono poi analizzati me-

sate sull’analisi dinamica sono le più

bassissimo consumo di energia e una

diante procedure di calcolo dedicate

promettenti sia per la rapidità con

elevata sensibilità. L’apparato spe-

e i risultati salvati in documenti in

la quale posso essere effettuate, sia

rimentale consiste in diversi sensori

formato PDF. Tramite tali elaborazioni

soprattutto per la loro completa non

accelerometrici bidirezionali, solita-

è possibile poi risalire alle frequenze

invasività. Grazie allo sviluppo delle

mente 5, collegati a una scatola di in-

proprie della catena e da queste risa-

tecnologie informatiche ed elettroni-

terconnessione e alimentazione. Tale

lire ad una stima della tensione di tiro

che, tali tecniche possono oggigiorno

scatola è alimentata da un apposito

in essa presenti.

essere applicate a costi nettamente

alimentatore stabilizzato collegato

inferiori che in passato. Le prove di

alla rete elettrica. Dalla scatola fuori-

vibrazione sono condotte strumen-

esce un cavo piatto che si interfaccia

tando la catena con trasduttori di

con la scheda di acquisizione collega-

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34


PRIMA DEL PROGETTO

• INDAGINI TERMOGRAFICHE

L’indagine

termografica,

basata

sull’acquisizione dei dati termici con attrezzature sensibili ai raggi infrarossi, e sull’analisi, la valutazione e l’interpretazione dei risultati eseguita da personale specializzato, permette di trovare le cause di numerose tipologie di problemi con un notevole risparmio di tempo e denaro. È un tipo di indagine non distruttiva. La Restauri Innovativi Tecnologici s.r.l. effettua prove termografiche con operatore specializzato per valutazioni dello stato conservativo dei materiali utilizzati soprattutto nel campo dell’edilizia. Attraverso prove e inda-

di sollecitazioni termiche. Tale carat-

d’acqua anche se internamente a

gine termica - tecnica non intrusiva

teristica è sfruttata dalla termografia

strutture murarie.

né distruttiva - siamo infatti in grado,

per visualizzare, con appositi sistemi,

• L’individuazione di filtrazioni ancora

con gli strumenti in nostra dotazione,

i differenti comportamenti termici

non visibili, fornendo dati sulla pro-

di diagnosticare e definire patologie

dei materiali. Le indagini termografi-

venienza e sulla propagazione.

e livello di degrado strutturale di im-

che vengono utilizzate con successo

pianti, opere architettoniche e strut-

sia per le strutture in c.c.a. che per

ture edilizie. Il principio dell’indagine

quelle in muratura, comprese volte,

termografica all’infrarosso effettuata

archi, ecc.

con l’utilizzo di termocamere, si basa

qua calda e fredda all’interno di muri, nei solai e sotto terra.

I principali campi di applicazione della

temperature superficiali di un deter-

termografia nell’edilizia sono:

di non poter dare significative in-

minato corpo sottoposto a sollecita-

• Certificazione Energetica degli edifi-

formazioni per pareti molto spesse,

ci.

va dunque le temperature del corpo

• Verifica dello stato delle strutture,

analizzato attraverso la misurazione

della trama muraria, delle imper-

dell’intensità di radiazione infrarossa

meabilizzazioni e delle coibentazio-

emessa dal corpo in esame. Per effet-

ni.

to dei differenti valori di questi para-

• Verifica dello stato di intonaci, rive-

metri, specifici per ciascun materiale,

stimenti ed elementi architettonici

i diversi componenti di un manufatto,

delle facciate e del loro possibile

quale una muratura, assumeranno

distacco.

differenti temperature sotto l’azione

|

rature e la sua provenienza. • L’individuazione di tubazioni di ac-

sulla misura della distribuzione delle

zione termica. La termocamera rile-

35

• Il rilevamento dell’umidità nelle mu-

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• La precisa individuazione di perdite

• La limitazione di queste indagini è

rimanendo molto attendibile per lo strato superficiale.


3.

VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO

Per vulnerabilità si intende “la predisposizione di un manufatto ad essere danneggiato in caso di sisma. La vulnerabilità è perciò una condizione attuale di potenziale degrado futuro, che si manifesterà quando l’edificio sarà colpito da terremoto1”

P

LA DIAGNOSI DEL DISSESTO: VULNERABILITÀ TIPICHE E SPECIFICHE ur nella consapevolezza che ogni edi-

In questo senso definiamo come vul-

realmente verificatisi sugli edifici nel-

ficio è diverso dall’altro, è possibile

nerabilità tipica la vulnerabilità asso-

le esperienze del passato: in questa

individuare dei tratti comuni nelle

ciata a specifiche parti dei manufatti

maniera viene schematizzato il pro-

modalità di danneggiamento di edi-

storici in determinate condizioni. In

blema, semplificandone lo studio.

fici appartenenti alla stessa tipologia

letteratura sono stati elaborati abachi

(ad esempio le chiese) ai quali poter

di forme di vulnerabilità tipica per de-

La vulnerabilità specifica è invece

fare riferimento sia durante la fase

terminate classi di edifici, finalizzati

connessa a condizioni di debolezza

di analisi dei danni avvenuti che in

a cogliere e mettere in evidenza i trat-

locali che possono però innescare

quella di previsione dei danni futuri.

ti comuni esistenti tra i diversi danni

meccanismi connessi alle vulnerabi-

La muratura costituita da due o più paramenti è una tipologia muraria molto frequente in alcune regioni italiane (tra cui anche il territorio aquilano). Se i vari strati non sono muniti di reciproco collegamento, sotto le sollecitazioni indotte dal sisma è frequente che il paramento esterno si distacchi tutto da quello interno, ribaltando fuori dal suo piano. Anche in questo caso si ha a che fare con una vulnerabilità specifica dovuta alle modalità costruttive iniziali.i.

3

F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di). Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico. Integrazione alla luce delle esperienze nella Regione Marche, Regione Marche P.F. “Beni Culturali e Programmi di Recupero”, Ancona, 2007.

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Vulnerabilità specifiche dovute alle modalità costruttive iniziali: cornicioni realizzati con elementi pesanti o con mattoni disposti in foglio, coperture spingenti e travi di colmo che possono “martellare” e sfondare le pareti in caso di sisma

37

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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO

lità tipiche. Esse sono intrinseche al

• Degrado strutturale e debito manu-

singolo manufatto e possono essere

tentivo: il degrado strutturale (pro-

generalmente suddivise per aree te-

prio dei materiali e degli elementi

matiche come ad esempio:

costitutivi) è causa della diminuzione dell’efficienza e della resistenza

• Modalità costruttive iniziali: cono-

della struttura e contribuisce, insie-

scere le modalità con cui un edifi-

me a una mancata o inappropriata

cio storico è stato realizzato per-

manutenzione dei componenti del-

mette conoscere le qualità della

la fabbrica, all’attivazione dei mec-

costruzione, quindi delle caratteristiche dei leganti, della muratura, della

configurazione

canismi di danno. • Dissesti pregressi non sufficiente-

strutturale

mente riparati: di natura statica o

(ad esempio coperture spingenti,

sismica costituiscono vie preferen-

appoggi non adeguatamente vincolati).

ziali per il danno. • Interventi strutturali recenti: utili

• Processi di trasformazione edilizia:

per capire il comportamento degli

la fabbrica nel tempo può aver subi-

edifici al sisma a fronte di tali inter-

to interventi che hanno modificato

venti eseguiti nel tempo.

la forma e a volte anche lo schema statico, determinandone la perdita di omogeneità e continuità iniziale. • Carenze di connessioni strutturali e il ruolo degli elementi di presidio esistenti nella fabbrica: connessioni strutturali muro-muro, murosolaio, muro-copertura;

L’edificio dell’immagine, sotto l’azione sismica, ha evidenziato un distacco orizzontale tra le murature realizzate in epoche differenti. La ripresa muraria, infatti, ha efficacia quando esistono delle zone di sovrapposizione che permettono alle due murature adiacenti di poter collaborare in caso di sollecitazioni. Quando invece la ripresa è effettuata in modo non opportuno o addirittura risulta assente, il tentativo di unire due murature risulta essere inutile, generando risposte differenziate delle parti semplicemente accostate in relazione alle caratteristiche dei materiali. Questa è vulnerabilità specifica legata a processi di trasformazione edilizia.

Paramenti murari snelli, ossia di elevato sviluppo in altezza e ridotto spessore (come le facciate delle chiese) sono fortemente soggetti a ribaltamento fuori dal piano. In particolare nelle chiese questo fenomeno si evidenzia nella porzione sommitale della facciata - il timpano - che molto frequentemente risulta svettare al di sopra della quota della copertura della navata retrostante. Si parla in questo caso di una vulnerabilità tipica.

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38


VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO

LA MODELLAZIONE PER MACROELEMENTI E IL METODO DELL’ANALISI CINEMATICA LINEARE Il metodo di analisi comunemente

va, occorre poi:

sistema: si determina quindi il

utilizzato per lo studio dei meccani-

• individuare i macroelementi in cui

moltiplicatore orizzontale dei cari-

smi attivabili sui macroelementi indi-

è possibile scomporre l’edificio in

chi verticali (solitamente indicato

viduati, è quello dell’analisi cinemati-

esame, operazione che avviene at-

con “α”) che attiva il meccanismo

ca lineare . Si tratta di effettuare una

traverso non solo un esame geome-

di collasso, da cui si può risalire

verifica dell’equilibrio per un sistema

trico, ma anche su una lettura del-

all’accelerazione del terreno che

labile. Ogni possibile meccanismo lo-

le fasi storiche ed eventualmente

attiva il meccanismo. Per determi-

cale che potrebbe attivarsi (ossia una

osservando e interpretando i danni

nare il moltiplicatore orizzontale

porzione dell’edificio scomponibile in

prodotti dai passati eventi sismici,

dei carichi verticali ci si avvale del

un insieme di corpi rigidi una volta la-

anche riscontrati su edifici simili,

Principio dei Lavori Virtuali egua-

bili che danno luogo a una catena ci-

per tipologia e tecniche costruttive,

gliando il lavoro delle forze esterne

nematica) e che si ritiene significativo

a quello su cui si vuole intervenire.

con quello svolto dalle forze interne

per la sicurezza dell’edificio va verifi-

• modellare in maniera attendibile

(che si assume pari a zero perché

cato. Le ipotesi alla base dell’analisi

ogni macroelemento e per ognuno

si trascurano gli effetti dell’attrito

cinematica lineare sono:

di essi individuare i meccanismi di

e delle varie coazioni interne della

• considerare blocchi rigidi;

danno che possono instaurarsi, in

muratura).

• resistenza nulla a trazione alle

funzione alla conoscenza dell’edifi-

4

estremità dei blocchi;

cio, al suo quadro fessurativo e alle

Per quanto riguarda i meccanismi di

• resistenza infinita a compressione;

condizioni di vincolo che caratteriz-

danno, si distinguono generalmente

• assenza di scorrimento tra i blocchi.

zano i singoli macroelementi.

due modalità di collasso: quella di

• infine, noti i carichi verticali si in-

primo e quella di secondo modo. Nel

Per modellare in maniera attendibile

dividuano le forze orizzontali come

seguito saranno descritte queste due

un edificio per poter svolgere l’analisi

aliquota dei carichi verticali, che

differenti modalità.

cinematica, oltre alla fase conosciti-

portano al limite di equilibrio il

MECCANISMI DI PRIMO MODO I meccanismi di primo modo sono

“condizioni al contorno”, come ad

guato vincolo in sommità o quando il

quelli che prevedono il ribaltamento

esempio l’ammorsatura tra le pareti,

collegamento tra le pareti ortogonali

del paramento murario fuori dal pro-

la presenza di elementi spingenti (co-

risulta poco efficace o in alcuni casi

prio piano come conseguenza alla

perture, volte), vulnerabilità tipiche e

assente. Possono essere considerate

componente dell’azione sismica or-

specifiche, ecc.

come “sintomatiche” dell’attivazione

togonale alla parete. Tra le tipologie

Ribaltamento semplice

di tale meccanismo situazioni come

più vanno evidenziati :

L’azione sismica può causare il cine-

5

• ribaltamento semplice;

matismo di ribaltamento semplice di

• ribaltamento composto;

pareti esterne degli edifici. Questo

• flessione verticale;

cinematismo, che rappresenta una si-

• flessione orizzontale.

tuazione di danno tra le più frequenti

L’attivazione

meccanismo

e pericolose, si genera essenzialmen-

piuttosto che un altro, dipende da

di

un

te quando non è presente un ade-

4

S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014

5

AA.VV., Repertorio dei meccanismi di danno, delle tecniche di intervento e dei relativi costi negli edifici in muratura, Tipografia Grafiche Scarponi srl, Osimo, 2007, pagg.135-182

39

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

Schema grafico da: S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014”


VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO Piccolo edificio di culto investito dal sisma emiliano del 2012: si notano tutti i caratteri tipici dell’attivazione del meccanismo del ribaltamento semplice della parete di facciata.

non essendo garantito un

nessione con le murature ortogonali.

comportamento

Questo tipo di meccanismo è ricono-

monoli-

tico nello spessore per la

scibile attraverso

mancanza di elementi di

la presenza di lesioni inclinate sulle

collegamento trasversale,

pareti di controvento, di fuori piombo

il meccanismo di ribalta-

della parete ribaltante e di sfilamen-

mento può interessare la

to delle travi degli orizzontamenti.

sola cortina esterna con

La geometria del cuneo di distacco,

presumibile riduzione del

quindi l’ampiezza dell’angolo del cu-

moltiplicatore di collasso,

neo, in ogni caso, dipende dalla pre-

che deve essere quindi op-

senza o meno di aperture nelle pareti

portunamente valutato.

di controvento in prossimità dell’an-

la presenza di lesioni verticali in corri-

golata e dalla tipologia e qualità mu-

spondenza delle intersezioni murarie,

raria: maggiore è la qualità muraria,

fuori piombo della parete ribaltante,

maggiore è l’angolo di inclinazione

lo sfilamento delle travi degli orizzon-

Ribaltamento composto

del cuneo di muratura coinvolto nel

tamenti che si innestano su tale pare-

Per

meccanismo di ribaltamento.

te. Il ribaltamento semplice può inte-

composto si intende il ribaltamento

ressare l’intera facciata di un edificio

della parete ortogonale all’azione si-

o parte di essa, in relazione alla mo-

smica, con il coinvolgimento di por-

dalità di connessione tra i solai e le

zioni delle pareti disposte in direzio-

murature ai vari livelli della struttura.

ne parallela all’azione sismica.

Inoltre in presenza di strutture mura-

Si manifesta quando manca un vinco-

rie costituite da due cortine separate

lo in sommità ma vi è un’efficace con-

cinematismo

di

ribaltamento

(le cosiddette “murature a sacco”),

Meccanismo di ribaltamento composto che coinvolge il livello superiore della facciata dell’edificio. Come evidenziato dal quadro fessurativo una notevole porzione a forma di cuneo delle pareti ortogonali alla facciata viene coinvolta nel meccanismo. Schema grafico da: S. Vallucci, E. Quagliarini, S. Lenci. Costruzioni storiche in muratura, Wolters Kluwer Italia, Milano, 2014

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40


VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO

Flessione verticale Il cinematismo di flessione verticale

di interpiano (questo è il caso degli

presenza localizzatadi spinte in co-

si manifesta con la formazione di una

edifici nei quali sono stati realizzati

pertura. È influenzata dalla presen-

cerniera cilindrica orizzontale che di-

cordoli in breccia).

za di elementi che indeboliscono la

vide la parete in due blocchi, i quali

sezione muraria, come ad esempio

ruotano attorno a tale asse a causa di

Flessione orizzontale

le canne fumarie, oppure aperture

azioni fuori piano. Questo può acca-

Può verificarsi nel caso di pareti vin-

disposte in modo da favorire il cine-

dere se la parete investita dall’azione

colate efficacemente alle pareti orto-

matismo. Inoltre può verificarsi anche

sismica risulta efficacemente vincola-

gonali ma che non dispongano di di-

in pareti a doppia cortina nelle quali

ta solo in sommità (ad esempio con

spositivi di confinamento in sommità.

a collassare può essere la sola cor-

cordoli o tiranti) e libera nelle zone in-

Per effetto dell’azione sismica si in-

tina esterna senza coinvolgere quella

termedie. Il meccanismo è comunque

staura un fenomeno di instabilità lo-

interna.

favorito dalla presenza localizzata di

cale con la formazione di tre cerniere,

spinte orizzontali, dovute ad archi o

due alle estremità in corrispondenza

volte, o per la presenza di solai sfal-

degli incroci murari e una centrale.

sati che per effetto dell’oscillazione

Il cinematismo di flessione orizzon-

orizzontale dovuta al sisma, vanno a

tale si manifesta con l’espulsione di

punzonare la muratura. In un edificio

materiale dalla zona

colpito dal sisma, la flessione verti-

sommitale

cale viene riconosciuta attraverso la

parete e col distacco

presenza di “spanciamenti” della

di corpi cuneiformi.

parete, di lesioni orizzontali in corri-

È favorito da pareti

spondenza della cerniera cilindrica

trattenute da tiranti

tra i due blocchi e di sfilamento delle

disposti in prossi-

travi degli orizzontamenti. Anche in

mità delle pareti di

questo caso come nei precedenti casi

controvento e dalla

della

di ribaltamento semplice e composto, il cinematismo può interessare uno o più livelli dell’edificio e può essere influenzato dalla presenza di aperture. Nel caso di pareti a doppia cortina, il meccanismo tende solo

a sulla

verificarsi cortina

esterna quando solo quella interna risulta vincolata dal solaio

Pareti in muratura di edifici dell’aquilano che presentano chiari segni di attivazione del meccanismo di flessione verticale. Ad essere espulsa può essere solo la cortina esterna quando l’apparecchio murario non segue la “regola dell’arte” e con l’arrivo del sisma si suddivide in due strati che si muovono in maniera indipendente tra loro. 41

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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO

I MECCANISMI DI SECONDO MODO I meccanismi di secondo modo sono quelli che portano alla rottura della muratura nel proprio piano (per pressoflessione, scorrimento o fessurazione diagonale), dovuta alle azioni complanari al piano del paramento. È opportuno precisare che i meccanismi di collasso visti finora possono attivarsi anche in presenza di sforzi notevolmente inferiori alle massime risorse di resistenza delle murature (la rottura del materiale avviene infatti in maniera localizzata e il collasso dipende dall’equilibrio delle parti interessate). Se, invece, la struttura ha un comportamento “scatolare” e sono quindi limitati i meccanismi di collasso delle pareti fuori dal loro piano, la resistenza della struttura dipende dal comportamento delle pareti nel loro piano. Questi meccanismi, che dipendono direttamente dalla re-

responsabili del collasso completo

da un moltiplicatore di collasso (α)

sistenza a taglio della muratura, sep-

dell’edificio. I meccanismi di secondo

maggiore rispetto ai meccanismi di

pur molto frequenti, sono raramente

modo sono usualmente caratterizzati

primo modo. Tali meccanismi si verificano se al pannello sono impedite le rotazioni di corpo rigido ossia se le fasce murarie sono in grado di trasmettere una coppia di azioni assiali che equilibra il momento ribaltante dovuto alla forza orizzontale che arriva sul pannello.

Tipiche lesioni “a croce di Sant’Andrea” riportate da un edificio in muratura del modenese a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia nel maggio 2012.

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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO

L’ANALISI GLOBALE DI UN EDIFICIO IN MURATURA Quando nell’edificio vi sono opportuni collegamenti tra le pareti e tra le pareti e i solai, ci si può aspettare che esso assuma un comportamento “scatolare” e, quindi, siano analizzabili le sue prestazioni in chiave sismica anche in questo senso. I collegamenti tra le pareti sono fondamentali per far in modo che le azioni che seguano una direzione “fuori dal piano” per alcune pareti (che, come già detto rivestirebbero una notevole pericolosità per esse) possano essere “riportate” nel piano di quelle ortogonali, trovando così un sistema

nali ed è realizzabile esclusivamente

resistente con maggiore capacità. I

con programmi di calcolo automati-

collegamenti tra pareti e solai sono

co. Inoltre un altro aspetto che può

un

verse pareti murarie (in sostituzione

risultare un inconveniente di questo

“trasferimento” delle azioni sismi-

dell’effettiva rigidezza del sistema co-

tipo di analisi è la necessità di impo-

che dai solai alle pareti verticali. A

stituito dalla combinazione tra solaio

stare parametri legati alle caratteri-

livello globale l’analisi dell’edificio in

e fascia). Ciò equivale a utilizzare un

stiche meccaniche del materiale mu-

muratura ha conosciuto, nel tempo e

modello di calcolo in cui gli elementi

rario (assunto nella maggior parte dei

secondo l’approccio seguito, diverse

murari verticali sono da considerarsi

casi come un “continuo” ossia viene

modalità di esecuzione. Ad esempio,

a rotazioni impedite all’estremità e

operata una “omogenizzazione” dei

uno tra i più noti è il cosiddetto me-

che generalmente sovrastima la rigi-

suoi materiali costituenti) ottenibile

todo POR, sviluppato negli anni 80.

dezza della struttura, sottostimando

attraverso accurate analisi sperimen-

Con una minore disponibilità di stru-

invece la sua duttilità. Un edificio in

tali. Un approccio molto utilizzato è

menti di calcolo automatico, si cerca-

muratura può anche essere analizza-

quello di ricondurre la struttura in

va di procedere quanto più spedita-

to discretizzando le pareti mediante

muratura, ad una struttura a telaio

mente possibile anche con modalità

elementi finiti, (metodo FEM). Ovvia-

(modellazione a “telaio equivalente”)

manuali. Viene infatti schematizzata

mente, l’analisi diventa tanto più ac-

considerando come “pilatri” i maschi

la struttura in modo molto semplifi-

curata e attendibile quanto maggiore

murari portanti, come “travi” le co-

cato, tenendo conto del contributo

è il grado di dettaglio della dimensio-

siddette fasce di piano (le porzioni di

resistente dei soli elementi murari

ne e distribuzione degli elementi finiti

muratura collocate tra gli architravi di

disposti verticalmente, trascurando

(la cosiddetta “mesh”), ed è quindi

un livello ed i davanzali delle aperture

la rigidezza reale delle fasce orizzon-

fortemente condizionata dalle opera-

del livello superiore) e come “nodi” le

tali di muratura. Si considera sempre

zioni di definizione del modello. Que-

parti di muratura all’intersezione tra

il solaio con rigidezza infinita, come

sto tipo di analisi risulta decisamente

i primi due. Va detto che tale model-

sistema di collegamento tra le di-

più onerosa in termini computazio-

lazione deve essere usata con cura

indispensabili

43

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perché

avvenga

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VALUTARE LA VULNERABILITÀ DI UN EDIFICIO STORICO

dal progettista per le sostanziali differenze che sussistono tra strutture in muratura e strutture a telaio vere e proprie, tuttavi, in molti casi (in particolare quelli in cui l’edficio è dotato da una certa regolarità nella distribuzione ed allineamento delle aperture oltre ad un regolare sviluppo in pianta ed in altezza) può risultare un agevole compromesso per l’analisi di strutture in muraturio.

FOCUS Quella della regolarità dell’edificio, è una caratteristica che, ancor prima di impostare un’analisi strutturale, fornisce una prima classificazione tra quegli edifici che potenzialmente si comporteranno “bene” di fronte al sisma (quelli regolari, appunto) e quelli che invece si comporteranno “male”. Si distingue una regolarità “in pianta” e una “in elevazione”. Si può parlare di un edificio “regolare in pianta” quando nelle due direzioni principali in cui si sviluppa la sagoma della pianta le aree resistenti non differiscono significativamente tra loro, ce­ntro di massa e di rigidezza sono all’incirca coincidenti (con riduzione dell’incidenza dei fenomeni torsionali), non vi è la presenza di solai di tipologia e rigidezza differente sullo stesso piano (dovuta per esempio a interventi di consolidamento su solai esistenti) tale da determinare un allontanamento del baricentro delle masse da quello delle rigidezze e quindi un incremento delle azioni torcenti. Un edificio si dice invece “regolare in elevazione” quando non vi sono significative variazioni di resistenza dovute alla variazione degli spessori dei muri o alla variazione della posizione e della dimensione delle aperture, non vi è la presenza di murature portanti appoggiate in falso sui solai, non vi è incremento significativo di peso (dovuto a tutti i carichi portati oltre a quelli portanti) nel passaggio da un piano al successivo.

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4.

MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

I

ndividuate le vulnerabilità della struttura e valutati i meccanismi attivabili, diventa fondamentale la scelta degli interventi per migliorare le prestazioni della struttura di fronte al sisma. Ovviamente, tali considerazioni hanno senso solo se si è certi di avere a che fare con murature sufficientemente vicine nelle modalità realizzative ai dettami della “regola dell’arte” ed in grado quindi di garantire un comportamento monolitico, di corpo rigido. L’obiettivo generale di tutti gli interventi è quello di migliorare la connessione tra le parti, tra murature e orizzontamenti e tra murature e copertura. Il tutto per ottenere un comportamento “scatolare” ossia che porti a collaborare le varie porzioni portanti tra loro in caso di sollecitazioni dinamiche dovute al sisma.

LA QUALITÀ DELLA MURATURA La “monoliticità” è una delle caratteristiche più importanti perché la muratura reagisca efficacemente di fronte al sisma. Come meglio si dirà nel seguito, la verifica complessiva della risposta sismica di un manufatto non deve richiedere necessariamente il ricorso a un modello globale della costruzione, ma può essere condotta attraverso la scomposizione della struttura “in parti” ed effettuata mediante un insieme di verifiche locali estese all’intera struttura. Questo approccio appare, infatti, particolarmente idoneo quando si valuta la risposta sismica di un manufatto che in occasione di un evento sismico non manifesta un chiaro comportamento di insieme,

L’apparecchio murario tradizionale aquilano non risulta costruito secondo i dettami della regola dell’arte: pietre tondeggianti sono allettate con malta di scarse caratteristiche e sistemate senza l’accortezza di predisporne con regolarità alcune passanti nello spessore. Le sollecitazioni indotte dal sisma hanno provocato il disgregarsi di questa muratura senza che in molti casi si riuscisse a leggere una vera e propria attivazione di meccanismi di collasso. 45

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

ma piuttosto tende a reagire come un

grado di vincolare adeguatamente tra

che si realizzi un cinematismo di cor-

insieme di sottoinsiemi detti “macro-

loro le pareti che non risultino mutua-

pi rigidi, collassa per disgregazione

elementi”, ossia porzioni di muratura

mente connesse che di conseguenza

delle porzioni di muratura sogget-

che per forma e dimensioni reagi-

possono muoversi autonomamente,

te agli sforzi tensionali più gravosi.

scono autonomamente al terremoto,

rendendo lecito il ricorso a model-

Un’ipotesi imprescindibile che sta

riconoscibili e catalogabili sulla base

li locali. Analogamente nel caso dei

alla base della teoria della discretiz-

delle esperienze del passato. In ogni

centri storici, caratterizzati da aggre-

zazione dell’edificio in macroelemen-

caso, ai sensi delle NTC 08, la verifica

gati edilizi complessi che sono il ri-

ti è quella di poter considerare queste

dei meccanismi locali è obbligatoria

sultato di fenomeni di accrescimento

parti di edificio come monolitiche e,

al fine di valutare la sicurezza sismica

protrattisi per secoli, con sopraele-

quindi, che la muratura che li compo-

dei manufatti esistenti, in quanto la

vazioni, intasamenti, superfetazioni,

ne sia di “buona qualità”.

verifica globale è sempre affiancata

rifusioni, ecc., il concetto di macroe-

Il livello di “qualità” dell’opera mura-

al soddisfacimento della verifica di

lemento può essere utilizzato a livello

ria storica si può ricondurre a quan-

sicurezza nei confronti dei cinema-

di ogni singola cella, in relazione alla

to questa riporti nella sua fattura le

tismi locali che si possono attivare.

sua posizione nell’aggregato (cella

prescrizioni della cosiddetta “regola

In alcune tipologie strutturali, come

d’angolo, di testata e interclusa) . In-

dell’arte” (ovvero un insieme di re-

ad esempio le chiese , il comporta-

fine è da ribadire il fatto che i mecca-

gole ben note alle maestranze del

mento per parti è ben riconoscibile e

nismi di danno che si presentano in

passato e che governavano l’esecu-

risulta piuttosto intuitivo il processo

occasione di un evento sismico non

zione dell’opera) ossia: la presenza

di scomposizione per macroelemen-

dipendono solo dalla geometria e dal-

di diatoni (cioè di elementi passanti

ti. Tale operazione potrebbe appari-

la tipologia del macroelemento, cioè

da parte a parte della parete), di filari

re meno scontata e immediata per

dalla qualità dei collegamenti struttu-

orizzontali, di giunti verticali sfalsa-

altre tipologie di manufatti storici

rali come ad esempio la presenza di

ti, l’utilizzo di elementi squadrati, di

dove compaiono più orizzontamenti,

catene metalliche e cerchiature, colle-

dimensioni adeguate ricavate da ma-

un’articolazione interna di muri di

gamenti degli tra murature e orizzon-

teriali resistenti, legati con malta di

spina e viene spesso a mancare la

tamenti e coperture, ammorsamenti

buona qualità. Quando mancano que-

simmetria, aspetti assenti nelle chie-

murari nei cantonali e nei martelli,

ste caratteristiche nell’apparecchio

se e che spesso possono indurre a

ma spesso, sono direttamente legati

murario si rende necessario interve-

pensare come più verosimile un’ana-

alla scarsa qualità della muratura,

nire per conferire ai pannelli murari

lisi globale dell’edificio. In realtà nelle

dovuta alle tecniche costruttive im-

portanti la monoliticità mancante.

costruzioni storiche i solai sono quasi

piegate e al degrado dei materiali co-

Molteplici sono le tecniche utilizza-

esclusivamente realizzati con struttu-

stituenti. Se la muratura è di scarsa

bili per raggiungere questo obiettivo,

ra lignea, quindi deformabili, e non in

qualità, il manufatto, prima ancora

alcune tra le più importanti, verrano

1

2

presentate di seguito.

1

F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di). Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico. Integrazione alla luce delle esperienze nella Regione Marche, Regione Marche P.F. “Beni Culturali e Programmi di Recupero”, Ancona, 2007.

2

G. Cangi. Manuale del recupero strutturale ed antisismico, Dei, Roma, 2005.

Distacco di paramenti esterni su murature costituite da più paramenti privi dei necessari collegamenti nello spessore

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

INSERIMENTO DIATONI ARTIFICIALI Questa tecnica di intervento consiste

diatoni veri e propri. La realizzazione

re, spirali o piccoli tralicci di armatu-

nella realizzazione di elementi arti-

di diatoni artificiali prevede l’esecu-

ra. L’intervento è sicuramente invasi-

ficiali alloggiati nello spessore della

zione di fori nella muratura (diame-

vo ed irreversibile, oltre a prevedere

muratura, in grado di assolvere alle

tro di 10-15 cm) e successivamente

un’inevitabile asportazione della ma-

funzioni di ammorsamento e colle-

il riempimento degli stessi con mal-

teria originaria, tuttavia su murature

gamento tra i paramenti che in un

ta fluida a ritiro nullo o leggermente

intonacate risulta invisibile e quindi

apparecchio murario sono svolte dai

espansive, previo inserimento di bar-

tollerabile.

SCUCI E CUCI consiste nel rimuovere gli elementi costituenti la muratura (siano essi naturali, come le pietre che artificiali, come i mattoni) che risultino slegati dal resto dell’apparecchio murario perché degradati o danneggiati e parallelamente realizzare una nuova tessitura muraria con elementi sani al fine di ripristinare zone limitate di murature lesionate o degradate. Gli elementi di nuovo impiego devono essere quanto più simili a quelli originali sia per geometria (forma e dimensione) che per caratteristiche meccaniche. È necessario l’utilizzo di malte a ritiro nullo o leggermente espansive. È una tecnica applicabile solo per porzioni di muratura circoscritte ed utilizzabile sia su pareti murarie che in corrispondenza di zone di connessione. Ovviamente si configura come poco reversibile, invasivo e non consente il mantenimento della materia originaria della costruzione.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

LE PRESTAZIONI DEI MASCHI MURARI INIEZIONI DI MISCELE Consiste nel far penetrare una miscela legante nei vuoti presenti nella muratura in modo da ripristinarne o migliorarne le caratteristiche meccaniche e il livello di monoliticità. Il paramento murario viene preparato per l’iniezione rimuovendo gli strati di finitura superficiale e stuccando le fessure e le lesioni in modo da evitare la fuoriuscita della miscela durante le operazioni di iniezione. Successivamente si eseguono perforazioni orizzontali nei giunti di malta dove vengono alloggiati degli iniettori che consentono l’ingresso della miscela legante nel paramento murario per pressione o per gravità. Le miscele utilizzate devono essere antiritiro (a ritiro compensato) e vanno scelte in modo da garantire una compatibilità chimico-fisico-meccanica con gli elementi esistenti (malta e inerti). L’iniezione di miscele è inefficace nel caso di murature che per loro natura sono scarsamente iniettabili, ossia che non presentino vuoti o comunque presentino caratteristiche tali da limitare la capacità di diffusione della miscela. L’intervento risulta irreversibile oltre che invasivo e tale da modificare sensibilmente la composizione della muratura originale.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

RISTILATURA DEI GIUNTI Consiste nella scarnitura profonda dei giunti e nel successivo riempimento di questi con malta di migliori caratteristiche. L’intervento, se effettuato in profondità su entrambi i lati, può migliorare le caratteristiche meccaniche della muratura, in particolare nel caso di murature di spessore non elevato. Se eseguito su murature di medio o grosso spessore, con paramenti non idoneamente collegati tra loro o incoerenti tale intervento può non essere sufficiente a garantire un incremento consistente di resistenza, ed è consigliabile effettuarlo in combinazione con altri. Particolare cura dovrà essere rivolta alla scelta della malta da utilizzare. Se prima

del riempimento dei giunti scarniti si inserisce all’interno di questi un materiale di rinforzo (tipicamente barre o piattine in FRP, che risultano esenti da problemi di ossidazione) si parla di “ristilatura armata”. Si tratta di un intervento mediamente invasivo e comunque irreversibile, rispettoso però del principio del “minimo intervento” e, in alcuni casi, applicabile anche su murature “faccia a vista”.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

INTONACO ARMATO Consiste nel realizzare in aderenza alla superficie muraria da rinforzare due nuove paretine (una per faccia) in conglomerato cementizio armate con rete metallica e rese solidali alla muratura

attraverso

collegamenti

passanti in acciaio. Questa tecnica risulta particolarmente indicata per murature fortemente lesionate, in presenza di quadri fessurativi complessi ed estesi o nei casi in cui sia necessario un notevole incremento di resistenza. L’intervento è ovviamente irreversibile e fortemente invasivo, oltre a una totale modifica della struttura originaria si ha una modifica dell’aspetto del fabbricato e delle prestazioni termo-igrometriche della muratura. Una variante oggi molto utilizzata consiste nel sostituire la rete elettrosaldata in acciaio con una analoga ma realizzata con cfibra di vetro preimpregnata e solitamente più fitta. In questo caso il collegamento tra le facce e con il supporto murario è garantito da connettori in fibra impregrati con resina ed opportunamente aperti (“sfioccati”) sulla rete con installazione “fresco su fresco”.

Esecuzione di intonaco armato: posizionamento di rete metallica elettrosaldata e di connettori passanti nello spessore della muratura.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Fasciature con materiali compositi L’evoluzione tecnologica e lo sviluppo di tecniche di produzione, ha portato il mondo delle costruzioni a poter fare affidamento su un repertorio di materiali da costruzione con valenza strutturale ben lontano da quello conosciuto fino a qualche anno fa. In particolare dall’inizio degli anni novanta hanno trovato spazio nell’edilizia i cosiddetti materiali compositi, materiali che precedentemente venivano utilizzati solo in quei settori dove era richiesta una elevata resistenza o rigidezza specifica e dove il costo del materiale non costituiva un problema rilevante (applicazioni aeronautiche, navali, industria sportiva, ecc.). Grazie alla loro estrema versatilità e alle grandi prestazioni offerte, sono diventati un punto di riferimento nella pratica del recupero e del risanamento delle strutture degradate, e l’attenzione delle case produttrici sembra oggi spostata sempre di più verso la commercializzazione di prodotti formulati appositamente per interventi sul costruito storico, compatibili cioè con un supporto lapideo o in laterizio. Tuttavia la casistica degli interventi effettuati non sembra aver ancora individuato modalità e tecniche di intervento univoche, specie su strutture di valore storico e monumentale, inoltre si concentrano in un arco di tempo relativamente breve e quindi non si dispone ancora di una quantità di dati tale da chiarire i dubbi in fatto di durabilità, aspetto questo che non sembra venir considerato in maniera sufficientemente esaustiva nemmeno dai riferimenti normativi vigenti oggi. Cos’è un composito? Un materiale composito è un materiale costituito dall’abbinamento di due o più materiali diversi (denominati fasi) che viene creato perché l’unione dei costituenti offre prestazioni migliori di quelle che si possono ottenere dai singoli materiali. Generalmente i materiali compositi sono costituiti da una fase continua, detta matrice, in cui è dispersa una fase discontinua, il rinforzo. I compositi si possono classificare in: compositi rinforzati con particelle (detti “particellari”); compositi rinforzati con fibre (fibrorinforzati), compositi strutturali (ad esempio i cosiddetti pannelli “sandwich”). In particolare nell’edilizia i compositi che trovano più spazio sono i fibrorinforzati, creati dall’unione di fibre (ottenute da materiali la cui conformazione microscopica consente qualità superiori rispetto agli estessi si impiegati a livello macroscopico) annegate in una matrice che solitamente è una resina (ma non solo). Le fibre conferiscono resistenza e rigidezza mentre la matrice assolve al compito di legare tra loro le fibre e trasferire i carichi tra le fibre e tra il supporto e il rinforzo. Le fibre impiegate in edilizia sono principalmente di quattro tipi: fibre di carbonio, di vetro, aramidiche e, ultime per avvento sul mercato, quelle di acciaio. Le matrici si distinguono principalmente in due gruppi: le resine polimeriche termoindurenti (il cui impiego ha determinato l’origine del noto acronimo “FRP”, dall’inglese “Fiber Reinforced Polymers” che etichetta i compositi di questo tipo) o le matrici cementizie (da cui “FRCM” che sta per “Fiber Reinforced Cementitiuos Matrix”).

Interventi con FRP per il consolidamento di strutture in calcestruzzo. Gli interventi sono finalizzati al miglioramento delle prestazioni delle varie parti costituenti della struttura (pilastri, travi, nodi) nei confronti delle sollecitazioni di taglio e flessione indotti dai carichi agenti non solo in termini di resistenza ma anche di duttilità. 51

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Le caratteristiche principali di un composito fibrorinforzato sono: • elevata tensione di rottura; • elevata resistenza alla corrosione; • leggerezza (che determina un trascurabile aumento delle masse in gioco); • versatilità e velocità di applicazione; • non invasività e parziale reversibilità dell’intervento; che sommate tra loro rendono questi materiali fortemente idonei per il restauro statico delle strutture degradate. Altre peculiarità dei fibrorinforzati sono l’eterogeneità (cioè l’impossibilità di non trovare in ogni punto del composito lo stesso materiale), ma poiché la scala delle applicazioni nel campo delle costruzioni è molto più grande rispetto a quella della microstruttura del composito, possiamo schematizzare il materiale come omogeneo (con caratteristiche che dipendono dal rapporto in volume tra le fibre e la matrice) e l’anisotropia, cioè il non avere lo stesso comportamento in tutte le direzioni, condizione superabile sovrapponendo strati successivi di composito ognuno con fibre orientate diversamente. In particolare risulta chiaro che al composito vanno affidati solo sforzi di trazione nella direzione delle fibre. La modalità applicativa prevede la preparazione del supporto (e quindi la rimozione degli strati superficiali e il livellamento delle superfici), la stesura del primer (preparato consolidante che favorisce l’adesione della resina e l’efficacia dell’intervento), la stesura del primo strato della matrice, la stesura delle fibre sulla matrice ancora fresca, la stesura del secondo strato di matrice (impregnante), l’impiego di eventuali finiture superficiali (ad esempio sabbiatura con sabbia al quarzo). Nel corso degli ultimi anni si è assistito auna progressiva limitazione dell’impiego delle resine a causa di diversi fattori. Infatti il range di temperatura del loro utilizzo è caratterizzato da un limite superiore, quello dato dalla cosiddetta temperatura di transizione vetrosa spesso molto vicina alle condizioni operative del rinforzo, inoltre c’è la necessità di una perfetta planarità delle superfici delle strutture da rinforzare, della totale assenza di umidità nel substrato e dell’utilizzo di mano d’opera specializzata. Se a questo si aggiunge il degrado pressoché totale degli attrezzi da lavoro si spiega il crescente utilizzo nell’edilizia delle matrici cementizie. Le principali applicazioni dei compositi fibrorinforzati riguardano il rinforzo e il recupero di strutture in calcestruzzo armato e in muratura ma sono in crescente aumento anche gli interventi e le sperimentazioni per il rinforzo ed il recupero di strutture in pietra e in legno. La progettazione con FRP non è espressamente normata nelle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008, ma al cap.12 delle stesse si sottolinea come, in mancanza di specifiche indicazioni, a integrazione delle stesse norme e per quanto con esse non in contrasto, possono essere utilizzati altri documenti che costituiscono riferimenti di comprovata validità. Di fatto, le norme di riferimento per la progettazione di rinforzi con materiali compositi sono le istruzioni e documenti tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.). L’O.P.C.M. 3274 del 20 Marzo 2003 ha normato, per la prima volta in Italia, l’impiego dei materiali compositi fibrorinforzati nella mitigazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti di c.a. (vedi § 11.3.4.3). L’O.P.C.M. 3431 del 03 Maggio 2005 fa riferimento alle Istruzioni CNR DT 200/2004 sui criteri da adottare per la progettazione, l’esecuzione

Interventi con FRP per il consolidamento di strutture in muratura. L’applicazione di FRP sulle strutture in muratura può trovare efficacia sia per rinforzi locali o per rinforzi mirati a particolari elementi architettonici (i.e. archi e volte), sia per conferire un miglioramento delle prestazioni globali della struttura, intervenendo sui maschi murari.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

e il controllo di interventi di consolidamento statico con FRP. Le “Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni” emanate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2007 e allineate alle nuove norme tecniche per le costruzioni nel 2010 con la “Circolare n.26” del Dicembre 2010,

riconoscono come operazione

tecnica consentita quella effettuata con i materiali compositi. I criteri per la scelta degli interventi seguono la logica dei principi della conservazione. La valutazione della sicurezza e una chiara comprensione della struttura vengono posti alla base delle decisioni e delle scelte degli interventi. L’intervento non deve essere finalizzato solo al raggiungimento di un appropriato livello di sicurezza della costruzione, ma deve garantire anche compatibilità e durabilità, integrazione ma non trasformazione della struttura, il rispetto di concezione e tecniche originarie della costruzione, non-invasività, reversibilità, minimizzazione dell’intervento. Le istruzioni CNR-DT 200/2004 (oggi aggiornate) forniscono un quadro normativo organico per il progetto di elementi e di strutture, sia di c.a. che di muratura, rinforzate con FRP, seguendo un approccio alla sicurezza congruente con l’assetto normativo degli Eurocodici. Le istruzioni rispondono all’esigenza nazionale di conoscenza e di standardizzazione dei produttori degli utilizzatori, dei progettisti dei costruttori degli esponenti del mondo universitario e quelli delle professioni. Il funzionamento ottimale di un rinforzo strutturale di materiale composito è subordinato a diversi fattori. Tra questi occupano un ruolo fondamentale la preparazione del substrato su cui il rinforzo è applicato e la sua messa in opera. In particolare, nella preparazione del substrato è necessario eseguire la caratterizzazione del materiale costituente, la rimozione delle parti deteriorate, il blocco dei processi degenerativi, ripristino delle parti ammalorate il livellamento delle superfici, la sabbiatura, lo smusso degli spigoli. Nella messa in opera bisogna sempre accertarsi delle condizioni di umidità e temperatura dell’ambiente e del substrato (assenza di umidità e range di temperatura ambiente e del substrato adeguato, ossia compreso tra i 10 ed i 35 °C), curare molto la realizzazione di particolari costruttivi come gli ancoraggi (lunghezza minima di 300 mm) e prevedere la presenza di “testimoni” dell’esecuzione del rinforzo per successivi saggi e prove.

Prove di adesione per verificare la buona riuscita di un intervento realizzato con FRP. Un passo fondamentale per certificare la qualità del consolidamento con FRP è quello di effettuare prove di adesione “a strappo” su “testimoni” messi in opera contemporaneamente e realizzati con gli stessi materiali usati nel rinforzo. I testimoni, ovviamente a perdere, sono muniti di un connettore opportunamente sagomato per essere agevolmente “tirato” dal dispositivo di prova. Prima di iniziare il test, mediante l’utilizzo di una fresa, si isola una porzione di area “standard” intorno al connettore recidendo il tessuto e la resina. I risultati che si ottengono sono così riferibili a un’area di adesione pre-derminata e risultano anche immediatamente confrontabili con valori di riferimento. 53

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CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEI RINFORZI IN FIBRA DI CARBONIO: - elevatissime capacità meccaniche di resistenza; - grande adattabilità di forma; - rapidità di esecuzione; - leggerezza del rinforzo applicato; - rinforzo assolutamente non invasivo (circa 2 mm. di spessore, che scompaiono nei successivi strati di finitura); - il rinforzo non teme processi di ossidazione come l’acciaio; - elevata durabilità dell’opera nel tempo ; - aumento della resistenza fisica originaria del supporto stesso. Vantaggi: - rapidità di intervento; - assenza di puntellature e carpenterie; - assenza di polveri nelle lavorazioni; - verifica degli incollaggi tramite prove ultrasoniche; - basso peso specifico; - grande adattabilità di forme; - ideale per cemento armato, murature, strutture lignee, acciaio e metalli; - grandissima resistenza alla corrosione(ideale in ambienti aggressivi); - elevatissime capacità meccaniche di resistenza; - elevata durabilità dell’opera nel tempo; - aumento della resistenza fisica originaria del supporto stesso. Campi d’applicazione: - rinforzo e ripristino di strutture in cemento armato (travi, pilastri, ecc.); - recupero di volte, condotti e gallerie; - restauro murature d’ogni tipo; - rinforzo a flessione e taglio ; - collegamento tra elementi disconnessi (volte, cupole) o tra pannelli murari ortogonali; - rinforzo e collegamento di solai; - limitazione delle fessurazioni; - confinamento di colonne;. - restauro di archi e portici, colonne; - costruzione di strutture in composito; - cambio di destinazione d’uso; - aumento delle portate di carico originali; - reintegro di armature corrose nel c.a.; - ripristino di ponti impattati; - rinforzo in seguito a incendi; - miglioramento sismico; - adeguamento normativo di strutture; - consolidamento e rinforzo di edifici.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Il comportamento scatolare INSERIMENTO DI TIRANTI METALLICI O “CATENE”: L’inserimento di tiran-

tensioni di presso-flessione (con con-

ti metallici (o catene)

seguente attivazione di meccanismi

è una delle tecniche

di flessione verticale) può contrastare

più

ma

l’innesco di fenomeni di instabilità se

allo stesso tempo effi-

l’inflessione si estende per più di un

cace, semplice ed eco-

piano. Per svolgere efficacemente la

nomica per conferire

sua funzione il tirante necessita di un

tradizionali

all’edificio un compor-

elemento di contrasto cui affidare il

tamento scatolare e

suo tiro, funzione che solitamente si

supplire alla carenza

ritrova in un setto portante disposto

di connessione tra i

in direzione ortogonale a quello che

vari paramenti murari.

deve essere presidiato (il tirante si

Il tirante ha, infatti, un

può disporre su un lato o su entram-

peso molto contenuto,

bi, accoppiandone due, o si può anco-

Individuate le vulnerabilità della strut-

può essere realizzato e installato con

rare a questo longitudinalmente) ma

tura e valutati i meccanismi attivabili,

una spesa contenuta e - aspetto da

che può essere ricoperta anche dal

diventa fondamentale la scelta degli

sottolineare - rispetta i principi teorici

solaio (se sufficientemente rigido).

interventi per migliorare le prestazio-

del restauro: reversibilità, compatibi-

Sono infine efficaci per contrastare la

ni della struttura di fronte al sisma.

lità, distinguibilità, durabilità e nella

spinta esercitata da elementi “spin-

Ovviamente, tali considerazioni han-

maggioranza dei casi costituisce il

genti” (ad esempio le strutture vol-

no senso solo se si è certi di avere

minimo intervento. In particolare l’in-

tate o puntoni lignei in copertura). I

a che fare con murature sufficiente-

serimento di questi presidi non inter-

tiranti sono realizzati solitamente con

mente vicine nelle modalità realizza-

ferisce sostanzialmente con il com-

barre metalliche a sezione circolare o

tive ai dettami della “regola dell’arte”

portamento globale della struttura in

rettangolare (esistono anche esempi

ed in grado quindi di garantire un

caso di sisma, ma consente di scon-

di tiranti realizzati con altri materiali,

comportamento monolitico, di cor-

giurare l’attivazione di meccanismi di

come legno o compositi) e vengono

po rigido. L’obiettivo generale di tutti

ribaltamento fuori del piano (i mecca-

posti in opera con un leggero stato

gli interventi è quello di migliorare la

nismi più pericolosi), e in presenza di

di trazione, ed ancorati con elementi

(Fig.1)

connessione tra le parti, tra murature e orizzontamenti e tra murature e copertura. Il tutto per ottenere un comportamento “scatolare” ossia che porti a collaborare le varie porzioni portanti tra loro in caso di sollecitazioni dinamiche dovute al sisma.

Fasi esecutive dell’inserimento di catene per il contrasto delle spinte esercitate da strutture ad arco su edifici di culto: (Fig.1) foratura passante con micro-carotatrice; (Fig.2) inserimento tirante in acciaio; (Fig.3) messa in opera di capochiave a piastra nervata.

(Fig.2) AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

di contrasto (capochiave) alle pareti

a “piastra nervata”. Mentre il tirante

sottovalutati per garantire l’efficacia

cosi da esercitare un’azione di conte-

vero e proprio si dimensiona in base

del presidio e un adeguato inserimen-

nimento localizzata su di queste. Af-

allo sforzo di trazione che è chiamato

to di questi nuovi elementi nel conte-

finché il tiro possa essere controllato

a sostenere, il capochiave va dimen-

sto architettonico dell’edificio. Infine

ed eventualmente ripreso nel tempo,

sionato e progettato tenendo in con-

va sempre eseguita una verifica a

è buona norma munire il tirante di di-

siderazione gli sforzi flessionali che si

punzonamento della muratura, situa-

spositivi di tesatura (come, ad esem-

instaurano su di questo quando chia-

zione di collasso spesso trascurata

pio, tenditori intermedi o estremità

mato a lavorare. La progettazione,

ma che può rivelarsi come fortemen-

filettate munite di dado). I capochia-

il dimensionamento e la verifica del

te limitativa sull’efficacia del tirante,

ve possono avere varie forme, le più

capochiave e, in ultimo, il suo posizio-

specie nel casi di murature dalle non

frequenti sono quelle a “paletto” e

namento, sono aspetti che non vanno

elevate caratteristiche meccaniche.

(Fig.3) 57

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Fissaggio del tirante

Risarcitura della lesione nella muratura.

Fasi esecutive dell’inserimento di catene ancorate nelle strutture murarie per il contrasto delle spinte esercitate da strutture ad arco su edifici di culto: L’operazione termina con il completo recupero pittorico della parte interessata dall’intervento.

Capochiave a paletto

Capochiave a piastra nervata (piastra metallica di forma circolare irrigidita con nervature disposte in direzione radiale).

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Sigillatura della lesione nella muratura.

Tenditore inserito all’interno dello sviluppo longitudinale del tirante.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

INSERIMENTO DI CORDOLI il cordolo è un elemento che viene in-

armata quando si interviene in coper-

ratura (in laterizio e/o pietra). È op-

serito lungo il perimetro dell’edificio

tura. Il cordolo in muratura armata

portuno eseguire un consolidamento

a livello di copertura o di piano con

prevede il rifacimento della porzione

della muratura nella parte sottostan-

lo scopo di

sommitale di parete, all’interno del-

te a quella che ospiterà il cordolo e

ripartire

i

la nuova realizzazione è alloggiata

incrementare l’aderenza tra “vecchia”

carichi

ver-

un’armatura metallica resa aderente

e “nuova” muratura con indentature

ticali

per

alla muratura del cordolo tramite con-

della superficie di appoggio e/o con

la

glomerato o malta cementizia. Si di-

collegamenti tra cordolo e muratura

collaborazio-

stingue da quello in cemento armato

mediante perfori armati. Il cordolo in

ne reciproca

nel principio costruttivo e quindi nel

acciaio può avere felice applicazione

delle

strut-

funzionamento statico: contiene le ar-

anche come cordolo di piano: un pro-

ture portanti

mature, ma viene realizzato a strati e

filo metallico (che può essere realiz-

vengono

non attraverso un getto di calcestruz-

zato a “L” o costituito da un sempli-

sollecitate dal sisma. Se collegato

zo. Il cordolo in muratura armata ga-

ce piatto) dispsto lungo il perimetro

efficacemente alle murature sotto-

rantisce un’alta conservazione delle

delle maglie di solaio in adiacenza

stanti può rappresentare un efficace

caratteristiche murarie esistenti e si

alle pareti, rappresenta un’ottima

contrasto al ribaltamento fuori del

adatta bene a varie tipologie di mu-

connessione tra murature e orizzon-

garantire

verticali

quando

queste

piano di queste e se dimensionato correttamente consente anche di contrastare le spinte dovute a coperture spingenti. Solitamente veniva concepito in calcestruzzo armato, ma i danneggiamenti riportati dagli edifici muniti di questo presidio nei passati eventi sismici, hanno mostrato la non opportunità dell’utilizzo di questo materiale né in copertura (il cordolo in c.a. ha infatti un notevole peso che contribuisce ad amplificare gli effetti del sisma oltre ad avere una rigidezza incompatibile con quella muratura su cui è appoggiato) né a livello di piano (specie se realizzati “in breccia” con il risultato di ridurre la sezione resistente della muratura su cui si innesta e diventare punto di innesco di fenomeni di “martellamento” locale). Meglio operare con cordoli in acciaio (tralicci o profili efficacemente connessi alle murature) o in muratura

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

tamenti. Il collegamento del profilo metallico ai muri esterni viene realizzato mediante barre inghisate nella muratura (o ancorate con piastrine esterne e bulloni): questo permette di svolgere la funzione di contenimento dei meccanismi fuori piano di pareti o angolate, funzione solitamente svolta dai tiranti tradizionali. Il pregio di questo intervento sta nel fatto che il collegamento dei cordoli avviene con un consistente numero di connessioni disposte lungo tutto lo sviluppo delle pareti ottenendo una distribuzione delle sollecitazioni sull’intera struttura cui il cordolo si affianca. Il cordolo in acciaio rappresenta un intervento che si distingue per leggerezza e limitata invasività. Va detto che in presenza di muratura di scarsa qualità occorre eseguire un consolidamento della fascia di muratura interessata. Infine anche l’utilizzo del legno per la realizzazione di cordolature sommitali, specie quando le forze in gioco sono contenute, risulta una tecnica utilizzabile con efficacia.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

RIDUZIONE DELLE CARENZE DEI COLLEGAMENTI TRA PARETI Come è stato già detto in precedenza è molto importante portare l’edificio ad assumere un comportamento “scatolare” ossia poter contare sulla collaborazione delle varie porzioni portanti tra loro in caso di sisma. Per ottenere questo è fondamentale che proprio dal punto di vista costruttivo le pareti tra loro ortogonali siano dotate di un elevato grado di connessione, dovuto proprio dalla accurata disposizione degli elementi costituenti (pietre o mattoni che siano). Quando ciò non si ritrova nella fabbrica originaria, possono concorrere ad aumentare il livello di connessione le catene (di cui si è già detto) o si può intervenire in maniera mirata con uno “scuci-cuci” teso alla solidarizzazione di angolate e martelli murari attraverso la ricostruzione di porzioni localizzate o, infine, con l’esecuzione di cuciture armata (perfori in cui si alloggiano barre di armatura annegate in resina o malta da restauro) in corrispondenza di angolate e martelli murari. Vista l’invasività e l’irreversibilità di tale ultima soluzione, questa deve avere un impiego limitato ai casi in cui non siano percorribili altre soluzioni e avere sempre l’accortezza di garantire la durabilità degli elementi inseriti (acciaio inox, materiali compositi o altro) e la compatibilità delle malte/resine utilizzate.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

RIDUZIONE DELLE CARENZE DEI COLLEGAMENTI TRA PARETI E SOLAI Già nel passato era una soluzione costruttiva molto utilizzata quella che attribuiva alle travi lignee degli impalcati la funzione di catene. In pratica, collegando alle pareti laterali delle travi mediante chiodatura delle staffe metalliche e ancorando queste ultime esternamente alla parete con l’introduzione di un capochiave, la trave diventa a tutti gli effetti una “catena”. Questo genere di intervento può trovare efficacia analoga all’inserimento di cordoli perimetrali in acciaio (realizzati con piatti o profili sui due paramenti, collegati tra loro tramite barre passanti), ad esempio. Concorre a evitare lo sfilamento delle travi (con conseguente crollo del solaio) e permette ai solai di svolgere l’azione di distribuzione delle forze orizzontali e di contenimento delle pareti.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

IRRIGIDIMENTO DEGLI IMPALCATI Rendere un impalcato rigido nel pro-

quota e la controindica-

prio piano significa contenere le de-

zione all’uso di mate-

formazioni degli elementi portanti

riali compositi (a causa

che lo perimetrano e, ponendo parti-

del

colare attenzione ai collegamenti con

che potrebbe affliggere

gli stessi, questo fornisce anche un

la matrice in resina per

efficace vincolo al loro ribaltamento.

via

Operativamente

temperature

l’irrigidimento

del

possibile

delle

degrado

significative raggiungi-

solaio può essere realizzato in diversi

bili a causa dell’irrag-

modi. Se sopra l’orditura portante vi

giamento solare) è fre-

è un impalcato ligneo, una tecnica ef-

quente l’intervento con

ficace è quella di fissare un secondo

doppio tavolato o con sistemi di

anche all’integrazione dell’orditura

tavolato su quello esistente disposto

controventamento

di

presente con altri elementi utili alla

con andamento ortogonale o incli-

S.Andrea con tiranti in acciaio in

realizzazione di “traliccio” di falda

nato. Un’altra è quella di sistemare

regime di sforzi assiali. I tiranti

resistente. Tale configurazione con-

rinforzi con piatti metallici o nastri

possono venire collegati tra le ca-

sente di impedire lo spostamento

di materiali compositi, fissate al ta-

priate (o tra le travi), tra capriate e

fuori piano delle capriate e può es-

volato con andamento che segue le

timpano e sul bordo laterale al cor-

sere utile per realizzare un vincolo al

diagonali della campitura di solaio

dolo in muratura. Si può pensare

ribaltamento dei timpani di testata.

con

croci

(a “croce di S. Andrea”). Infine, il metodo più “tradizionale” è quello che consiste nella realizzazione di un getto in conglomerato cementizio anche di modesto spessore in cui vi si anneghi una rete metallica elettrosaldata. Ovviamente il tutto va completato con opportuni sistemi di collegamento alle pareti perimetrali (ad esempio barre trasversali inghisate nelle murature) e alla struttura lignea sottostante. Per questo scopo trovano applicazione i cosiddetti “connettori

Solaio ligneo messo a nudo degli strati di finitura e pronto per l’intervento di irrigidimento con caldana collaborante: sono infatti visibili le barre metalliche inghisate nelle murature, la rete elettrosaldata e i connettori a collegamento con gli strati sottostanti.

a piolo” che altro non sono che perni muniti di punta auto perforante che una volta infissi nell’orditura del solaio rimangono in rilievo e vengono inglobati nel getto armato. Non solo gli impalcati di piano ma anche le falde di copertura, trovano beneficio dalle operazioni di irrigidimento. Per le falde, vista la necessità di contenere al minimo l’incremento di massa in

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Sistema di tirantature e controventi per la limitazione della deformabilità di falde di copertura di un edificio di culto


MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Recupero e consolidamento di travi e strutture in legno L’intervento su costruzioni esistenti a

trova. Solitamente si rende necessa-

marcescenza e che non possono as-

struttura muraria si deve confrontare

rio consolidare elementi lignei inflessi

solvere più alla loro funzione portante

molto spesso con la presenza di sot-

con eccessive deformazioni: singole

con efficacia.

tostrutture in legno: solai e coperture

travi, travetti, ca-

sono infatti realizzati, nella maggior

priate e telai. Il rin-

parte degli edifici storici (monumen-

forzo può essere

tali o dell’edilizia diffusa), con ele-

costituito da lami-

menti portanti in legno. Spesso, in

ne o fogli in com-

caso di degrado degli stessi si opera,

posito, profili me-

mostrando scarsa sensibilità al valore

tallici, aumenti di

della materia originale e storica, con

sezione. Frequenti

la sostituzione degli stessi. Il corretto

sono i casi in cui

e consapevole uso di materiali e tecni-

si deve provvede-

che innovative, unite alla conoscenza

re al rinforzo delle

approfondita delle modalità costrutti-

connessioni fra gli

ve tradizionali consente invece il man-

elementi

tenimento

originale,

problema risolvibi-

con ripristinata (o accresciuta la sua

le solitamente con

capacità portante). In particolare si

placcaggi metallici

interviene sempre più di frequente sul

ma anche, nuova-

legno, con l’utilizzo di materiali com-

mente con i com-

positi (leggeri, economici, resistenti,

positi che invece,

versatili) con l’obiettivo di conferire

di fatto, diventano

maggiore resistenza e rigidezza agli

l’unica possibilità

elementi strutturali in legno massic-

quando si è obbli-

cio o lamellare, rispetto alle presta-

gati a ricostruire un’intera porzione

zioni che il materiale ligneo da solo

di membratura. E’ il caso questo, ad

è in grado di offrire o rispetto alla

esempio, delle estremità (“teste”)

condizione deficitaria in cui esso si

delle travi che si trovano in stato di

dell’elemento

lignei,

Immagini che riportano le varie fasi esecutive per provvedere all’aumento della sezione portante di una trave lignea (mediante l’accoppiamento di ulteriore materiale), per assolvere con efficacia a un mutamento delle condizioni di carico originarie.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Ricostruzione di porzioni di capriata ormai completamente distrutte con protesi in resina e “armature” di rinforzo

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Archi e strutture voltate Come è noto, una struttura ad arco

risultante globale delle forze raggiun-

menti pesanti ed incoerenti e sosti-

tende a esercitare due spinte uguali

ge il terreno all’interno della base di

tuendoli con rinfianchi cellulari (fre-

e simmetriche sulle due basi laterali

appoggio e la muratura verticale non

nelli e tavelloni) o rinfianchi coerenti

(piedritti). Se tali spinte non risultano

si ribalta più, contrastando di conse-

in calcestruzzo alleggerito. La tecnica

contrastate

sull’ar-

guenza la spinta orizzontale dell’ar-

della creazione di cappe in conglo-

co vanno a formarsi, solitamente,

co. La messa in opera di un tirante

merato cementizio, sebbene abbia

tre fessure: una in mezzeria dell’ar-

è una soluzione sicuramente meno

da sempre trovato ampia diffusione,

co sul lato dell’intradosso e le altre

invasiva. Il tirante può essere attivo

risulta sconsigliabile per invasività e

due a circa 30° verso gli appoggi sul

(se sottoposto a tesatura, ad esempio

per la modifica inevitabile di masse

efficacemente,

lato dell’estradosso. La struttura da iperstatica diventa isostatica, formandosi l’equivalente di un “arco a tre cerniere” non allineate. Questo rapresenta l’ultima condizione “sicura” della struttura: se il movimento, che ha prodotto l’apertura delle fessure (le “cerniere”) prosegue senza fermarsi vi è rischio che la struttura collassi. Quindi è bene che le strutture ad arco che presentano lesioni vengano, in primo luogo, monitorate e, senza dubbio, sottoposte a un intervento che ne contenga l’evoluzione dell’apertura. Ciò indipendentemente dagli ulteriori interventi che verranno poi eventualmente eseguiti sull’arco

tramite tenditore o mediante riscal-

per ridare consistenza allo stesso. In-

damento dello stesso e conseguente

fatti, se non si contrasta con altra tec-

dilatazione all’atto dell’installazione)

nica l’eccesso di spinta orizzontale, le

o passivo (senza tesatura). La scelta

fessure si riformeranno nuovamente

dell’installazione di un tirante attivo

in breve tempo, vanificando gli inter-

piuttosto che passivo dipende sostan-

venti eseguiti. Per contrastare la spin-

zialmente dall’obiettivo che si vuole

ta orizzontale possono essere adotta-

raggiungere, se si vuole un presidio

te molteplici tecniche. Una tra le più

per prevenire certi dissesti o si rende

“classiche” (ed oggi in disuso per la

necessario anche tentare di “recupe-

sua invasività e l’inevitabile modifica

rare” uno stato della struttura pree-

dell’aspetto originale dell’edificio) è

sistente. Un’altra modalità operativa,

quella che consiste nella formazio-

se compatibile con l’uso dell’edificio,

ne sui piedritti di contrafforti mura-

è quella di ridurre i carichi agenti

ri, ossia si genera un allargamento

sulla volta (specialmente in ambito

della base di appoggio, così che la

sismico) con la rimozione di riempi-

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sono collegate da un reticolo di elementi fortemente resistenti a trazione. Rispetto alla cappa collaborante questa modalità operativa appare meno invasiva, oltre a non alterare la permeabilità al vapore della volta. Va posta attenzione particolare alla pulizia e regolarizzazione della superficie di adesione del materiale composito, oltre che alla disposizione dello stesso. Infatti non è indifferente disporlo all’intradosso o all’estradosso della struttura muraria, in quanto lo stato di danneggiamento e di apertura delle fessure determina la necessità di una o dell’altra dislocazione. In particolare, l’uso di compositi all’intradosso di strutture curve va sempre accompagnata all’inserimento di connettori, per scongiurare eventuali e rigidezze che crea nella struttura.

spinte a vuoto.

Quella che oggi si può definire come la tecnica che meglio sintetizza le varie istanze dell’intervento su strutture voltate esistenti, è quella della maglia incrociata di tessuti compositi. Il principio di funzionamento di tale tecnica è simile a quello della cappa collaborante: le diverse parti

Fasi esecutive dell’applicazione di tessuti fibrorinforzati su volte in muratura (estradosso)

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Le aperture nelle strutture in muratura Nelle strutture in muratura tutto è “portante”: a differenza di quanto avviene per le costruzioni in acciaio o in cemento armato, ogni elemento fornisce il suo contributo all’equilibrio di tutta la struttura muraria. Per questo la localizzazione e l’estensione delle parti “vuote” e il loro rapporto con le parti “piene” si rivela fondamentale per un buon comportamento globale della struttura. È immediato che la modalità esecutiva e la posizione delle aperture (o delle chiusura di queste), specie se risultato di continue trasformazioni eseguite nel corso del tempo senza troppa attenzione alle possibili implicazioni sulla sicurezza dell’edificio, può portare ad un notevole calo delle prestazioni della struttura in caso di sisma. È necessario, ogni qual volta ci si trova nella necessità di realizzare nuove aperture nei pannelli murari, curare il ripristino di rigidezza che viene sottratta (solitamente si interviene con l’esecuzione di cerchiature in acciaio o calcestruzzo) così come non si deve sottovalutare l’aspetto dell’ammorsamento e della connessione quando si procede con la chiusura di bucature. Sorge il problema infatti di far interagire spesso materiali e tecniche differenti rispetto a quelli preesistenti.

Cerchiature metalliche che accompagnano l’esecuzione di nuove aperture e chiusure parziali o totali di bucature esistenti.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Sottostrutture di pregio Negli edifici storici è frequente im-

con decorazioni pittoriche e in rilievo)

vano non di rado affreschi pregevoli,

battersi in “sottostrutture” (poiché

che gli estradossi (pavimenti lignei

messi a serio rischio di conservazio-

non facenti parte della struttura por-

finemente e variamente decorati e in-

ne dalla vulnerabilità del supporto

tante in senso stretto, ma comunque

tarsiati). Un altro caso sono le scale,

al passare degli anni. L’approccio in

caratterizzate da una struttura por-

che oltre alla grande attenzione che

questi casi, oltre all’aspetto del con-

tante propria) che rivestono un note-

ricevevano in fase decorativa, sono

solidamento finalizzato al raggiun-

vole pregio, per motivi differenti. Ad

spesso anche testimonianza di una

gimento di condizioni di sicurezza

esempio, rientrano in questo insieme

sapienza costruttiva ammirevole. In-

di tali elementi dovrà essere anche

i solai, con motivi decorativi parti-

fine si pensi alle “false volte” in ca-

fortemente rivolto alla conservazio-

colarmente interessanti che spesso

morcanna (tecnica che prevedeva del

ne dell’originalità dell’”opera”, che

andavano ad arricchire sia gli intra-

gesso steso sopra una stuoia di can-

a volte può mostrare anche caratteri

dossi (si pensi ad esempio ai soffitti

ne a sua volta fissata su una struttura

di unicità, aspetto che può assume-

a “cassettoni”, in cui l’orditura prin-

lignea sagomata), installate con una

re anche importanza fondamentale

cipale e secondaria venivano lasciate

funzione pari a quella che oggi avreb-

perché fortemente distintiva dell’in-

a vista ma letteralmente “imbottite”

be un semplice controsoffitto, ospita-

tero edificio.

Fasi del recupero e valorizzazione di un pavimento ligneo installato su edificio storico di pregio.

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Fasi di consolidamento di una scala con struttura costituita da una volta di mattoni disposti “in foglio”. Consolidamento dell’intradosso con FRP, inserimento di connettori per solidarizzare il rinforzo intradossale con quello estradossale, rinforzo estradossale con cappa di calcestruzzo alleggerito. Lintervento è terminato con la prova di carico per garantire la sicurezza e la buona riuscita dell’operazione.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

PRIMA

DOPO

La differenza tra il “prima” (foto “t_14_15_16”) ed il “dopo” (foto “t_17_18_19”) testimonia l’efficacia dell’intervento.

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Interventi sulle fondazioni Inserimento di micropali Allargamento delle fondazioni Il cedimento delle fondazioni può generare uno spostamento “globale” dell’edificio oppure, come più frequentemente accade, un cedimento “relativo” di alcune parti di esso, che viene è denunciato da fessurazioni di un certo rilievo. In questo caso può essere utile, prima di intervenire, un’attività di monitoraggio relativa all’evoluzione di dette fessurazoni: infatti, quando la loro ampiezza è “costante” nel tempo, non necessariamente si deve optare per un intervento invasivo, poichè l’edificio potrebbe aver raggiunto una nuova

gare la base fondale, distribuendo il

sione. Molto spesso si procede con

condizione di equilibrio, ormai sta-

carico su una superficie più ampia e

una combinazione delle due tecniche:

bile. Se invece le lesioni risultano in

riducendo quindi la pressione di con-

ossia vengono eseguiti micropali in

evoluzione o comunque sono di en-

tatto suolo- struttura. Solitamente,

prossimità del muro, questi vengono

tità tale da destare preoccupazione,

dopo lo scavo ai lati del muro pro-

collegati in testa da cordoli costruiti

la causa del danno deve essere indi-

tratto fino ad una profondità tale da

in aderenza allo stesso e collegati tra

viduata e corretta prima che la situ-

scoprire il piano I posa dello stesso

loro.

zione si aggravi. Gli interventi di con-

o della fondazione, si procede con la

solidamento in fondazione possono

creazione delle “tasche” nella mura-

essere diversi. La scelta di quale uti-

tura. Poi dopo il getto di un magrone,

lizzare è legata alla tipologia dell’ap-

si posano le armature e si gettano i

parato fondale esistente, che occorre

cordoli in cemento armato.

indagare adeguatamente, alla tipologia delle strutture di elevazione e alla

Inserimento di micropali

natura dei terreni. Si espongono di

È una delle tecniche oggi più utilizza-

seguito alcune dei principali interven-

te perchè consente di lavorare in spa-

ti maggiormente utilizzati.

zi limitati e di incrementare la capacità portante delle fondazioni esistenti.

Cordoli in calcestruzzo armato

I micropali lavorano essenzialmente

L’intervento consiste nel realizza-

per aderenza laterale, e possono

re cordoli in calcestruzzo armato in

quindi registrare lievi cedimenti di

aderenza alla fondazione originaria

assestamento. Dopo la perforazione

(o alla base del muro quando questa

(eseguita a rotazione) si procede con

manchi) e muniti di collegamenti in

introduzione dell’armatura tubolare,

c.a. che attraversino lo spessore della

l’estrazione graduale del tubo di tri-

fondazione esistente (o del muro). Lo

vellazione e immissione contempora-

scopo dell’intervento è quello di allar-

nea del getto di calcestruzzo a pres-

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Interventi volti alla riduzione del degrado Deumidificazioni Le murature di mattoni o pietra interessate

da

umidità

ascendente

subiscono vari fenomeni di degrado, fatiscenza e instabilità, preceduti da macchiature, muffe e distacchi di intonaci e finiture. I trattamenti eseguiti da AhRCOS® non si limitano al solo lato estetico del problema ma vanno all’origine dello stesso, riuscendo non solo a ripararne gli effetti ma ad eliminarne la causa. L’umidità di risalita per capillarità dal suolo nelle murature – nota anche come “umidità ascendente” – e l’umidità di controspinta per mura-

L’umidità ascendente, eventualmente

ture controterra, rappresentano sta-

abbinata ad altre forme di umidità,

tisticamente il fenomeno più diffuso

produce, inoltre, ambienti malsani

attraverso il quale l’umidità penetra

e condizioni sfavorevoli nei confronti

nei manufatti edilizi in calcestruzzo

del benessere igrotermico dell’uten-

e/o muratura e costituiscono una

za. Favorisce, infatti, la diffusione di

delle cause più frequenti del degrado

muffe e di fenomeni di condensa su-

delle finiture negli edifici.Il fenome-

perficiale e provoca rilevanti variazio-

no ha origine dalle forze di adesione

ni nelle caratteristiche di isolamento

(tensione superficiale) che si stabili-

termico delle murature: la resistenza

scono all’interno del capillare tra il

termica della parete, infatti, può ri-

liquido in esso contenuto e le pareti

dursi, in presenza di murature impre-

del capillare stesso, comportando

gnate d’acqua, anche del 50%, con

la risalita nel vaso tanto più quanto

evidenti ricadute a carattere igienico

più piccola è la sua sezione (legge di

ed economico.

Jourin-Borelli).

75

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In presenza di murature costruite con

Gli effetti dannosi:

materiali molto igroscopici, capaci

In generale, l’umidità ascendente dà

distacchi degli intonaci dalla mura-

quindi di assorbire anche il vapore ac-

avvio ad un processo irreversibile di

tura per la presenza di sali veicolati

queo presente nell’atmosfera - come

disfacimento degli elementi laterizi

dall’acqua e provenienti dal terreno o

generalmente sono le malte e i lateri-

o lapidei, degli intonaci e delle mal-

dai materiali da costruzione che co-

zi - il contenuto d’acqua dovuta alla

te che costituiscono la muratura, che

stituiscono la muratura;

risalita per capillarità dal suolo può

può provocare i seguenti tipi di danni:

riduzione dell’isolamento termico de-

raggiungere fin oltre il 30% del volu-

presenza diffusa di macchie e di efflo-

gli edifici;

me, corrispondente a 300 litri di ac-

rescenze saline;

degrado dovuto a incompatibilità chi-

qua per ogni metro cubo di muratura!

degrado dei materiali per effetto del

mica dei materiali costituenti la mu-

fenomeno del gelo;

ratura.

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


Quando i sali veicolati dall’acqua presentano caratteristiche di elevata igroscopicità, sono in grado di assorbire umidità dall’atmosfera con effetti di incremento dei fenomeni di degrado connessi alla presenza di umidità: nei casi più gravi si può assistere nella zona umida alla vera e propria disgregazione degli intonaci causata dalla formazione di solfati e dalla loro successiva asportazione a causa dell’aumento di volume che si accompagna alla cristallizzazione dei sali solubili. METODI D’INTERVENTO Tra le varie forme di umidità che possono colpire le murature, quella dovuta alla risalita capillare rappresenta storicamente la più difficile da contrastare e debellare. L’attuale stato dell’arte nel difficile campo della deumidificazione muraria contempla svariate tecniche, basate su diversi principi fisici e chimici: A fronte di questa realtà, il sistema IDRO STOP SYSTEM della AhRCOS® Restauri innovativi Tecnologici

per

la Deumidificazione e il Controllo dell’umidità nelle murature, basato sulla “Tecnologia dello sbarramento verticale e orizzontale”, rappresenta una soluzione certificata e sicura, che non si limita al solo lato estetico del problema ma va all’origine dello stesso, riuscendo non a ripararne gli effetti ma ad eliminarne la causa.

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

Restauri cromatici e pittorici: affreschi, stucchi, elementi lapidei Il restauro è un’attività legata alla

fine del processo, i colori risultano

manutenzione, al recupero, al ripri-

inglobati

stino e alla conservazione dei manu-

stesso. Un affresco, nella maggior

fatti storici. Molto spesso tali manu-

parte dei casi, è eseguito su un’am-

fatti contengono al loro interno delle

pia superficie (ad esempio una parete

vere e proprie opere d’arte: affreschi,

o un soffitto) con effetti estetici di ri-

stucchi e sculture in gesso o lapidee.

levante effetto sia per i soggetti dipin-

A volte il valore artistico non emerge

ti ma anche dai colori utilizzati, che

come preponderante rispetto a quello

riescono a mantenere un’incredibile

storico e culturale, ma in entrambi i

brillantezza dopo anni, o addirittura

casi il restauro dell’edificio non può

secoli, dalla loro esecuzione. Micror-

prescindere dall’intervento anche su

ganismi come le muffe, polvere, umi-

questi elementi che, seppur privi di

dità e infiltrazioni di acqua possono

importanza dal punto di vista strut-

compremettere l’aspetto dell’opera.

turale rappresentano un bene da sal-

Ovviamente tali danneggiamenti ri-

vaguardare.

sultano tanto più frequenti od estesi

Quella dell’affresco è un’antica tec-

quanto più è antico l’affresco e pos-

nica pittorica che vede l’utilizzo dei

sono essere a carico del solo colore

pigmenti direttamente su un intonaco

o addirittura provocare il distacco

di calce fresca (composto di calce e

dell’intonaco. Il restauro degli affre-

rena lavata), con il risultato che, alla

schi è un’operazione estremamen-

all’interno

dell’intonaco

te delicata, che deve essere sempre preceduta da un’accurata fase di studio e conoscenza che consenta di individuare la tecnica precisa con cui è stato eseguito oltre alle cause ed entità del suo degrado. A questo scopo si svolgono ricerche storiche, dettagliati rilievi grafici e fotografici in alta definizione, analisi chimiche di laboratorio e mappatura del degrado. La prima e più importante fase di un processo di restauro di un affresco è comunque sempre quella della pulitura, ossia l’eliminazione di macchie di umidità e depositi di sporco. Le tecniche da utilizzare sono di varia natura

ma sintetizzabili in metodi di tre tipi: fisici, meccanici e chimici.

Questi

metodi vengono preferiti o accoppiati in funzione sia dei materiali da rimuovere che dei materiali costitutivi dell’opera. Se è abbastanza intuitivo come i metodi meccanici vadano utilizzati con molta attenzione, perché potrebbero danneggiare il substrato è utile ricordare che anche l’acqua può essere usata solo in casi particolari. Successivamente, se necessario si provvede con il ripristino dell’intonaco e con operazioni di reintegrazione pittorica, avendo cura di non compromettere la visione d’insieme del soggetto dipinto, con delle integrazioni di colore selettive sottotono che vadano a integrare abrasioni e lacune. Il restauro di stucchi a base calce o gesso, policromi e/o dorati, passa attraverso le fasi di consolidamento, pulitura, eliminazione dei sali idrosolubili con impacchi idonei, descialbo, ricostruzione strutturale, fissaggio e coloritura. Nel caso in cui si renda necessaria la ricostruzione integrale o di porzioni di elementi ornamentali in aggetto, si utilizzano strumenti come

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MIGLIORARE LA SICUREZZA SISMICA

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dime, raffetti e spatole, o in casi più

derazione i materiali costitutivi origi-

complessi

in

nali. Le principali fasi di lavorazione

gomma siliconica poi posti in opera.

calchi

dall’originale

prevedono la pulitura, (ad esempio

Il restauro delle eventuali dorature

con impacchi di polpa di cellulosa o

in oro zecchino e simil oro prevede

seppiolite e carbonato di ammonio in

le fasi di pulitura, integrazione dei

soluzione), e/o idrosabbiatura, e/o

supporti e stesura del bolo, in tinta,

idrolavaggio, consolidamenti preven-

come da originale, della foglia oro e

tivi, stuccatura parziale, ricostruzione

la protezione finale

delle lacune con polveri lapidee poli-

Il restauro delle superfici decorate

crome idonee e protezione finale.

a secco, a tempera o acrilico, che

In tutti i casi, va sempre tenuto in

riguarda soffitti o pareti, viene gene-

grande considerazione il principio

ralmente trattato tramite consolida-

fondamentale

menti preventivi, risanamento delle

dell’autenticità dell’opera. Occorre

aree colpite da infiltrazioni che cau-

considerare che, il segno del trascor-

sano muffe, esfoliazioni e decoesioni

rere del tempo è un valore storico ed

del film pittorico, ripristino parziale

estetico di straordinaria efficacia.

dei fondi, ripresa cromatica mimeti-

Come l’intervento di restauro delle

ca, (con tecniche e pigmenti uguali

strutture murarie anche in questo

all’originale), fissaggi e protezioni fi-

caso si deve tendere all’utilizzo di

nali idonee.

tecniche in grado di garantire la ri-

Il restauro lapideo, che riguarda mar-

conoscibilità e la reversibilità degli

mi antichi, ardesie o più in generale

interventi oltre che la compatibilità

tutte le pietre costituenti le opere vie-

meccanica, chimica e fisica e la dura-

ne sempre eseguito tenendo in consi-

bilità degli stessi.

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

della

conservazione


AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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5. CUCIRE LA PIETRA CON LA PIETRA:

IL SISTEMA TICORAPSIMO

Il sistema TICORAPSIMO è un meto-

teristiche meccaniche della muratu-

do innovativo brevettato, economico

ra e nel collegare trasversalmente i

e di facile esecuzione, per il rinforzo

paramenti della muratura fornendo

di murature storiche, regolari e irre-

così monoliticità al pannello mura-

golari, sia a livello locale che globale,

rio, come testato con sperimenta-

con particolare, ma non esclusivo, ri-

zioni condotte in sito, in laboratorio

ferimento al loro comportamento in

e con successive simulazioni nume-

presenza di sisma. Esso trae origine

riche

dalla constatazione che una delle vul-

• utilizzabile anche per ripristina-

nerabilità più pericolose per una mu-

re la continuità della muratura in

ratura è la mancanza di monoliticità.

presenza di lesioni o carenza di

Da qui l’idea di conferire monoliticità

ammorsamento e per migliorare le

attraverso un sapiente gioco di trama

connessioni strutturali fra impalcati

e ordito in cui elementi flessibili (tra-

e murature

ma) in pietra (basalto) tengono assieme i vari conci (ordito).

• incrementa in maniera del tutto trascurabile i pesi sulle murature • si presta ad essere utilizzato anche

• particolarmente appropriato per il rinforzo di murature “faccia a vista” e di edifici vincolati, di interesse storico e architettonico • integra (senza trasformare) la strut-

a “secco” senza l’uso di prodotti

MASSIMA VERSATILITÀ: il rinforzo può essere progettato e dimensionato su misura per ogni singolo apparecchio murario.

tossici e di difficile smaltimento • può essere utilizzato anche per una eventuale messa in sicurezza in casi di emergenza

tura, non è invasivo, è reversibile, rispettoso del principio del “minimo intervento”, compatibile con la conservazione materica del manufatto, durevole e con elevata resistenza al fuoco • efficace nell’incrementare le carat-

*provini rinforzati con TICORAPSIMO disposto a reticolo

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IL SISTEMA TICORAPSIMO®

Le simulazioni numeriche dimostrano la capacità di fornire monoliticità e attestano come le tensioni agenti sulle corde si mantengano inferiori ai valori di resistenza del materiale.

Le simulazioni numeriche dimostrano la capacità di fornire monoliticità e attestano come le tensioni agenti sulle corde si mantengano inferiori ai valori di resistenza del materiale.

La notevole riduzione delle deformazioni trasversali sotto sforzi di compressione dei provini rinforzati rispetto a quelli non rinforzati, dimostra l’efficacia nel conferire monoliticità ed eliminare la tendenza delle murature multiparamento a collassare per fenomeni di instabilità delle cortine esterne. TICORAPSIMO porta così la muratura a sfruttare pienamente le resistenze dei materiali che la costituiscono.

In linea con il principio del MINIMO INTERVENTO può essere utilizzato in maniera completamente invisibile su murature “FACCIA A VISTA”

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IL SISTEMA TICORAPSIMO®

EFFICACIA TESTATA IN SITU SU MURATURE IRREGOLARI IN PIETRA Incrementa la resistenza della muratura e ne riduce la fessurazione

Murature contigue o pannelli portanti ortogonali mancanti di ammorsamento,

aperture

Confronto tra pannello rinforzato con TICORAPSIMO e pannello non rinforzato sottoposti a prova di compressione diagonale confinata secondo le condizioni in situ.

tamponate

senza connessioni con la muratura circostante sono il risultato di fasi edificatorie che si sono succedute nella storia dell’edificio e rappresentano criticità da sanare. TICORAPSIMO può essere utilizzato anche per questo scopo: connettere e conferire continuità per migliorare il comportamento strutturale. INCREMENTO DI RESISTENZA PARAGONABILE A QUELLO CHE SI OTTIENE DAL RINFORZO CON INIEZIONI E MIGLIORE RISPETTO A QUELLO CHE SI OTTIENE CON TECNICHE PIU’ COMUNEMENTE UTILIZZATE.

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


La nuova sede AhRCOS Srl inaugurata nel Novembre 2013

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


RESTAURO e CONSOLIDAMENTO

certificato di assicurazione La società UNIPOL ASSICURAZIONI S.p.a. in forza della polizza n° 48950295/60 emessa in data 13 dicembre 2008 e successivi rinnovi a favore della società Ahrcos Srl assicura e garantisce il rifacimento parziale o totale degli interventi con il risarcimento delle spese necessarie e tutti gli eventuali danni consequenziali di ogni tipo derivanti a persone o cose, cagionati in conseguenza a difetti delle opere eseguite o per l’esistenza di vizi delle stesse; L’ assicurazione si rilascia per la durata di anni 10 a decorrere dalla data di compimento delle opere accertabile dalla fattura accettata dalle parti, fino alla concorrenza di:

3.000.000,00 Il certificato è riferito all’ immobile sott’indicato: UBICAZIONE IMMOBILE : COMMITTENTE : BENEFICIARIO : FATTUR A N° :

DEL :

La garanzia ha durata di anni 10 e comprende: - il rifacimento parziale o totale degli interventi; - il risarcimento delle spese necessarie per la preparazione ed il rifacimento delle opere e degli interventi - i danni consequenziali di ogni tipo derivanti a persone o cose

Limitazione a

per le sole opere di

Il presente certificato risulta emesso nei modi previsti dalla polizza e dai relativi allegati e non supera e non integra la stessa

RESTAURO e CONSOLIDAMENTO

Ahrcos srl Via Secci, 5-7 Bologna (BO) 40132 Tel. +39.051.72.57.63 Fax. +39.051.31.67.983 www.ahrcos.it - info@ahrcos.it


Ahrcos®: Adeguamento sismico come estrema sensibilità nel recepire la fondamentale importanza che ogni particolare può avere a fronte di evento eccezionale che porti l’edificio a dover contrastare forze di enorme entità che improvvisamente agiscono in direzione diversa da quella che era stata calcolata per i carichi verticali. La conoscenza di tecniche tradizionali, unitamente alla sperimentazione di più aggiornate modalità di intervento e alla costante ricerca eseguita presso i laboratori di prestigiose università italiane, ci consente di lavorare nel pieno rispetto della natura e della conservazione del bene, consci delle responsabilità e dell’impegno del nostro lavoro.

“Assistenza gratuita alla progettazione” Siamo in grado di fornire consulenza e diagnostica, prove sperimentali, assistenza per la progettazione, rilevamento dello stato di conservazione, ed esecuzione di interventi di consolidamento sismico e restauro di altissima qualità. Tradizione del restauro, tecnologie innovative per la conservazione, il recupero, il rinforzo, il miglioramento ed il consolidamento strutturale e architettonico del patrimonio edilizio e di quello storico-artistico-monumentale.




PRINCIPALI CLIENTI: Presidenza del Consiglio dei Ministri

Baldassini Tognozzi Pontello s.p.a.

G.I.D.A. gestione impianti depurazione PRATO

Comune di Castel San Pietro Terme(BO)

Fini Compressors s.p.a.

Comune di Molinella (BO)

Resto del Carlino

Comune di Ferrara (FE)

Telecom Italia s.p.a.

Comune di Argelato (BO)

Istituti Ortopedici Rizzoli Bologna

Comune di Quistello (MN)

Ospedale Maggiore Bologna

Comune di Casalgrande (RE)

Prestige Cosmetics s.p.a.

Comune di Cento (FE)

Partecipanza Agraria di Sant’Agata Bolognese (BO)

Comune di Soliera (MO)

Curia di Carpi (MO)

Comune di Modena (MO)

Parrocchia di Santa Maria in Strada - Anzola Emilia (BO)

Comune di Minerbio (BO)

Parrocchia di San Michele Arcangelo – Castiglione Messer Marino (CH)

Comune di Forlì (FC)

Chiesa della conversione di S. Paolo Apostolo Budrione di Carpi (MO)

Comune di Pistoia (PT)

Chiesa di Santa Giulia Vergine Martire Migliarina di Carpi (MO)

Comune di Ravarino (MO)

Chiesa di San Martino in Casola – Monte San Pietro (BO)

Comune di Ascoli (AP)

Chiesa di San Giacomo Apostolo – Forlì (FC)

Comune di Castello di Serravalle (BO)

Chiesa di San Martino in Pedriolo

Comune di Castrocaro Terme e Terre del Sole (FC)

Chiesa di Osta

Comune di Galliera (BO)

Chiesa di S.Stefano a Bazzano (BO)

Settore Ambiente e Territorio Modena

Chiesa di S. Michele Arcangelo a Longara (BO)

Nuovo Grattacielo di Ravenna

Chiesa della Pieve di S. Andrea

Provincia di Rimini

Curia di Sant’Agata Bolognese

Provincia di Bologna

Curia di Anzola Emilia

Provincia di Modena

Curia di Chieti

JOINT s.p.a.

Chiesa di San Giacomo in Imola

Stadio comunale di Ferrara

Diocesi di Imola

Comando Carabinieri Mirandola

Pia unione dei Sacerdoti Filippini

Erg Petroli

Chiesa di S.Arcangelo a Macerata Feltria (PU)

Piscine comunali Olimpiche Carmen Longo – Stadio di Bologna

Fondazione Falciola – Villaggio del Fanciullo

TAV – Linea Alta Velocità Milano-Napoli

Bo-Moll Italia

Musei di San Domenico (FC)

Fortitudo Pallacanestro

Acquedotto Monumentale di Ferrara (FE)

Consorzio di Bonifica Reno-Palata

Fontana dei Putti

Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo

Palazzo Comunale di Ferrara

Consorzio di Bonifica di Burana

Motovelodromo Fausto Coppi centro medicina Sportivo

Consorzio di Bonifica Val Tidone

Palazzina Vigarani del Giardino Ducale Estense – Comune di Modena (MO)

Consorzio della Bonifica Renana

Camera di Commercio di Rovigo

Ponte Canale Agro Mantovano-Reggiano

Biblioteca Calcagnini a Ferrara

CER Canale Emiliano Romagnolo

Musei di San Domenico a Forlì

Diga del Molato

Opera Pia “Davia Bargellinio”

Grafica Editoriale

Comune di Galliera (BO)

Paladozza Bologna

Comune di Mondaino (RN)

Casa di cura Villaverde, Bologna

Er.Go. Azienda per il diritto allo studio

Casa di cura Villa Altea, San Lazzaro di Savena (BO)

Chiesa dei Musei di San Domenico a Forlì

SIT Tecnospazzole s.p.a.

Azienda Autonoma di Stato di Produzione (RSM)

LAR s.p.a.

Repubblica di San Marino (RSM)

Hotel Touring Bologna

Banca di San Marino Credito Faentano (RSM)

Hotel Corona d’ Oro Bologna

Palazzo Sersanti – Imola (BO)

Palazzo Baldini Rimini

Palazzo Gaddi Pepoli - Bologna (BO)

RAS assicurazioni

Palazzina Vigarani Giardino Ducale Estense – Modena (MO)

RAS Bank

Teatro dei Filarmonici di Ascoli (AP)

Dari Compressori

Teatro Ebe Stignani di Imola (BO)

Banca Antonveneta s.p.a.

Università di Bologna

Fondazione Cassa di Risparmio Pirita – Imola (Bo)

Università Politecnico delle Marche

Interbanca s.p.a.

Palazzo Ottani Gardi Bologna

HERA s.p.a.

Villa Giacobazzi a Sassuolo

HERA Modena s.r.l.

Impianto Trattamenti Rifiuti Industriali Hera spa

GAL.A. s.p.a.

Chiesa di San Giacomo in Imola

Hera Comm. S.r.l.

Lottizzazione via Dante Alighieri L’Aquila (AQ)

Gruppo ILCEV prefabbricati

Condomini “Tomè” e “Vittorini 3°” – L’Aquila (AQ)

Rizzani De Eccher s.p.a.

Condominio “Vittorini” – L’Aquila (AQ)

Cogei Costruzioni s.p.a.

Lottizzazioni di via Cacchi – L’Aquila (AQ)

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Lottizzazioni a Civita di Bagno (AQ)

Elettrostamperie Poppi

Teatro “Dei Filarmonici “ Ascoli Piceno

Poppi Euroforge

Condominio “Lobima” Cesena (FC)

Palazzo Malvezzi

Lottizzazione Strada Statale 17 bis a Paganica - L’Aquila (AQ)

Provincia di Bologna (BO)

Nuovo Polo Chirurgico e delle Emergenze, presso l’Azienda Ospedaliera

Rocca Possente di Stellata (FE)

S.Orsola - Malpighi, Via Albertoni (BO)

Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’ Emilia

Condominio Sallustio a L’Aquila (AQ)

Romagna

Lottizzazione Località Cisternola a L’Aquila (AQ)

Direzione Regionale S.B.A.P.

Chiesa di Santa Maria in Strada ad Anzola Emilia (BO)

Comune di Bologna

Condomini di Via Cesare Fabrizi a L’Aquila (AQ)

Consorzio Palazzo Micheletti

Banca Monte dei Paschi di Siena

Liceo IIS Montessori Da Vinci a Porretta Terme (BO)

Palazzina Majani, Via Indipendenza, Bologna (BO)

Oratorio della Beata Vergine di San Luca a Mirabello (FE)

Cimitero monumentale di Castel San Pietro Terme (BO)

Asilo del Penzale a Cento (FE)

Residenza Sanitaria Assistita di Rimini (RN)

Tecopress S.p.a.

Scuole materne “Walt Disney” a Sassuolo (MO)

Palazzo Sochora – Praha – Rep. Ceca.

Scuole primarie “Don Carlo Gnocchi” a Sassuolo (MO)

Chiesa di Santa Caterina da Carpi

Scuole materne “Sant’Agostino” a Sassuolo (MO)

Condominio XXV aprile a Pieve di Cento (BO)

Banca di San Marino - Villa Manzoni a San Marino – RSM

Condominio Liberty a San Felice sul Panaro (MO)

Palazzo Via Cacchi 10 L’Aquila (AQ)

Condominio Fiocchi a Cento (FE)

Palazzo Via Cacchi 16 L’Aquila (AQ)

Condominio Piazza Guercino 38 a Cento (FE)

Palazzo “Vittorini 3° lotto” Via Aldo Moro 29 L’Aquila (AQ)

Villa Lanzoni a Corporeno (FE)

Palazzo “Residence Tomè” Via Aldo Moro 31 L’Aquila (AQ)

Brembo s.p.a. – Curno (BG)

Palazzo Via Dante Alighieri, 7 L’Aquila (AQ)

Brembo s.p.a. – fonderie di Mapello (BG)

Palazzo loc. Cisternola, L’Aquila (AQ)

Palazzo Preslova – Praga - Czech Republic

Palazzo Via della Comunità Europea, L’Aquila (AQ)

Palazzo Kubelicova – Praha – Czech Republic

Palazzo “Vittorini” Via Angelo Pellegrini, 18, L’Aquila (AQ)

Diocesi di Carpi – Palazzo Vescovile di Carpi (MO)

Condominio “Tomei” – Civita di Bagno L’Aquila (AQ)

Diocesi di Carpi –Duomo di Carpi (MO)

Condomini Madonna di Pettino (AQ)

Diocesi di Ferrara – San Giovanni Battista a Dosso (FE)

Fontana Hercolani - Strada Maggiore Bologna (BO)

Azienda AUSL Bologna

Condominio “Carlo Pellegrini” Corso Principe Umberto, 5 – Loc.tà Poggio

Bondioli e Pavesi Suzzara (MN)

di Roio L’Aquila (AQ)

Chiesa di S. Stefano, Via Contessa Matilde a Bazzano (BO)

Condominio “Cimati ”, Via Aldo Moro, 4 a Scoppito (AQ)

Baccolini Roberto, Via Fusicchio a Grizzana Morandi (BO)

Asilo prima infanzia di Bondeno (FE).

Chiesa di Santa Caterina a Concordia sulla Secchia (MO)

Asilo prima infanzia di via Pacinotti a Cento (FE).

Chiesa delle Catene a Bondeno (FE)

Campanile della Chiesa di San Giovanni a Bondeno (FE).

Condominio di Via XXV Aprile n.26 a Pieve di Cento

Campanile della Chiesa di San Paolo Apostolo a Stellata di Bondeno (FE).

Oddolini Enrico, Via di Mezzo a Cavezzo (MO)

Chiesa della Natività di Stellata di Bondeno (FE).

Bema Immobiliare, Via Ca’ Venturoli a Castel San Pietro Terme

Campanile della Chiesa di San Lorenzo a Cento (FE).

(BO)

Chiesa di San Giacomo a Bevilacqua (BO).

Villa Plattis, Via Gennari a Cento

Chiesa di Santa Maria Maddalena a Cento (FE).

Brembo Spa, Mapello

Chiesa di San Giorgio Martire a Corporeno (FE).

Chiesa di San Michele Arcangelo a Novi di Modena

Chiesa di San Sebastiano a Renazzo (FE).

Torre dei Losetti a Beura Cardeza

Chiesa di San Paolo Apostolo a Concordia (MO).

Villa Lanzoni, Via Statale a Cento

Duomo di Mirandola (MO).

Scuola Primaria “Mario Garagnani” a San Giovanni in Persi-

Chiesa di San Giacomo al Vaticano (Stato Pontificio)

ceto

Chiesa di San Giovanni Battista a San Giovanni in Persiceto (BO)

Casa Michelini , Corso del Guercino a Cento

Chiesa di San Niccolò di Calcara (BO)

Villa Borgatti, Via Pedagna a Corporeno

Chiesa di Santa Maria Maddalena a Cento (FE)

Condominio Liberty, Via Mazzini a San Felice sul Panaro

Chiesa di San Giovanni ad Insulmann ad Isola del Gran Sasso (TE)

Palestra Atletica a San Marino

Chiesa di San Giuseppe ad Isola del Gran Sasso (TE)

Palestra Keyness a San Pietro in Casale

CNA Cento (FE)

Casa Fiocchi – Via Matteotti a Cento

Cogefrin s.p.a. Castelmaggiore (BO)

Villa Balboni, Via Lenzi a Renazzo

Condominio Viale Falzoni Gallerani 37 a Cento (FE)

Condominio Aurora

Condominio Italia Viale Statale a Cento (FE)

Scuola elementare a Ponte Ronca

Ospedale Maggiore “C.A. Pizzardi” Bologna (BO)

Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, a Stuffione di Ravarino

Oratorio Ghislieri a San Carlo (FE) IIS Keyness scuole Castelmaggiore (BO Azienda Agricola Oddolini a Cavezzo (MO) Oratorio di San Donato in Via Zamboni a Bologna (BO) Redi s.p.a. Bologna Piscine Spiraglio a Bologna (BO)

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


Forlì

CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)

Restauro conservativo delle facciate

Carpi, Mo

CHIESA DI SANTA GIULIA VERGINE E MARTIRE IN MIGLIARINO Restauro conservativo e mitigazione sismica

TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Restauro del Capanno Garibaldi 150° anniversario unità d’Italia

Restoration of “Capanno Garibaldi 150° anniversario unità d’Italia”

L’AQUILA

LOTTIZZAZIONE VIA DANTE ALIGHIERI Adeguamento sismico di telaio in c.a. e fasciatura con C-FRP dei nodi, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

Seismic retrofit of a reinforced concrete frame and seismic strengthening

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


Ferrara

ACQUEDOTTO MONUMENTALE Restauro conservativo, consolidamento a silicato di etile

Conservative restoration, consolidation in ethyl silicate

ROVIGO

PALAZZO RETROBORSA (Camera di Commercio)

Restauro conservativo delle facciate

Conservative restoration of the facades

TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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L’AQUILA

CONDOMINI DI VIA CESARE FABRIZI Intervento di riparazione dei danni subiti dal sisma del 06 aprile 2009 Riferimento pratica n° AQ BCE-4745 del 09/11/2009

Repair of damages caused by the earthquake of April 6th, 2009. Reference No. AQ ECB-4745 of 09/11/2009

MESSER MARINO, Ch

CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO IN CASTIGLIONE Consolidamento strutturale, miglioramento sismico, restauro pittorico degli interni

Structural rehabilitation, seismic strengthening, painting restoration of the interior

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


FORLÌ

CHIESA DI SAN GIACOMO APOSTOLO Restauro e ripristino delle condizioni di staticità dell’Arco Trionfale

Restoration and recovery of the static conditions of the “Triumphal Arch”

Budrione di Carpi, MO

CHIESA DELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO Mitigazione sismica, restauro e consolidamento

Seismic mitigation, restoration and consolidation

TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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Roma

CHIESA DI SAN GIACOMO ALLA LUNGARA E DEL CONVENTO DELLA PROVINCIA ROMANA DEI FRATI MINORI CONVENTUALI IN LUNGOTEVERE DELLA FARNESINA Restauro conservativo, consolidamento e miglioramento sismico della chiesa e del campanile romanico

Restoration, consolidation and seismic improvement of a Romanesque church and bell tower

Mondaino (RN)

CONVENTO DI SAN BERNARDINO E SANTA CHIARA Restauro conservativo delle facciate e delle coperture e mitigazione sismica della torre campanaria

Restoration of facades and roofing and seismic mitigation of the bell tower

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


Val Sellustra (BO)

CHIESA DELLA PIEVE DI SAN ANDREA Consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro conservativo

Structural consolidation, restoration and seismic strengthening

L’Aquila

PALAZZO VIA CACCHI 10 Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

Structural consolidation with C-FRP, seismic improvement following the earthquake of 6 April 2009

TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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Isola del Gran Sasso (TE)

AGGREGATO STRUTTURALE HENRICI DE ANGELIS Miglioramento sismico di complesso aggregato murario in centro storico, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic improvement of a complex masonry block in the old town following the earthquake of 6 April 2009

Isola del Gran Sasso (TE)

AGGREGATO STRUTTURALE SANTEDICOLA-DE PLATO Miglioramento sismico di complesso aggregato murario in centro storico, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009;

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


Isola del Gran Sasso (TE)

AGGREGATO STRUTTURALE ANGELINI-SILVESTRI Miglioramento sismico di complesso aggregato murario in centro storico, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic improvement of a complex masonry block in the old town following the earthquake of 6 April 2009

L’Aquila

AGGREGATO BARTOLUCCI - CARDELLI-TORELLI-GIULIANI Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009. Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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L’Aquila

VILLA GIANNANGELI Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009.

Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.

L’Aquila

CONDOMINIO AQUILA 73 Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009

Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.

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Pizzoli, Aq

VILLA CICCHETTI Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009

Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.

Scoppito, Aq

VILLA TAVIANI-ODORISIO Miglioramento sismico, restauro, consolidamento e riparazione del danno in seguito al sisma del 6 aprile 2009;

Seismic improvement, restoration, repair and reinforcement of the damage following the earthquake of 6 April 2009.

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Imola, Bo

CHIESA DI SAN GIACOMO Mitigazione sismica, restauro delle superfici interne ed esterne Seismic mitigation, restoration...

Corporeno, Fe

CHIESA DI SAN GIORGIO Deumidificazioni, consolidamenti, restauro conservativo degli intonaci, delle facciate e del campanile

Dehumidification, consolidation, restoration of the plaster, and the facades of the bell tower

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Casola, Bo

CHIESA DI SAN MARTINO Mitigazione sismica ed opere di restauro conservativo

Seismic mitigation,...

Forlì

CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)

Restauro conservativo di strutture e superfici varie Chiesa, consolidamento antisismico di campanile, stuccatura, sagramatura e pulizia di tutte le facciate, microsabbiature a carbonato di calcio, consolidamento a silicato di etile, consolidamenti generalizzati in frp, cuci scuci e restauri murari, cuciture armate, iniezioni a base di calce NHL

Restoration of structures and various surfaces of the Church, seismic strengthening of the bell tower, grouting, “sagramatura” and cleaning of all facades, micro-sandblasting with calcium carbonate, ethyl silicate consolidation, generalized consolidation with FRP, unstitch and sewing and masonry restoration, stitching armed, injections of lime NHL

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Praga, Czech Republic

PALAZZO SOCHORA Opere di deumidificazione e consolidamento

Dehumidification and consolidation works

Venezia

SAN MARCO 2061/A Restauro conservativo di unitĂ immobiliari sottoposte a tutela

Restoration of real estate units under protection of the Superintendent

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Praga, Czech Republic

PALAZZO KUBELIKOVA Opere di deumidificazione e consolidamento

Dehumidification and consolidation works

Imola, Bo

CONVENTO “SANTA TERESA DEL BAMBINO GESÙ” Restauri e deumidificazioni

Restoration and dehumidification

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Forlì

CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)

Ricostruzione di protesi sulle capriate dell’abside

Reconstruction of prosthesis on the trusses of the apse

Anzola Emilia, Bo

CHIESA DI SANTA MARIA IN STRADA Lavori di restauro conservativo e deumidificazione delle facciate, con revisione cromatica e sistemazione delle coperture Restoration and dehumidification works of the facades, with color review and accommodation of the shell

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Bazzano, Bo

CHIESA DI SANTO STEFANO Consolidamento delle volte e restauro pittorico analisi di vulnerabilitĂ sismica, diagnostica Consolidation and painting restoration of the vaults

Modena

PALAZZINA VIGARANI DEL GIARDINO DUCALE ESTENSE Restauro e consolidamento delle facciate, rasature a tonachino di calce, tinteggiature a calcediagnostica.

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Ferrara

RESIDENZA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FERRARA Facciate storiche Cortevecchia

Pulizia, sagramature, stuccature e velature a calce

Imola, Bo

TEATRO “EBE STIGNANI” Consolidamento dei solai in voltini di laterizio con certificazione di resistenza a 600 Kg. e certificazione R90 di resistenza al fuoco; rinforzi in fibra di acciaio e carbonio Consolidation of brick vaulted ceilings with certification of resistance to 600 kg and certification R90 for fire resistance

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Ascoli Piceno

TEATRO “DEI FILARMONICI” Consolidamento e risollevamento della volta in camorcanna su centine e tambocci

Brisighella, Ra

TEATRO “SPADA” ALL’APERTO Restauro conservativo ed opere decorative

Restoration and decoration works

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Sassuolo, Mo

SCUOLE “CENTRO STORICO” Consolidamenti strutturali in carbonio, adeguamento sismico delle strutture

Structural consolidation with carbon fiber, seismic strengthening of structures

Senigallia

SCUOLE ELEMENTARI DI MONTEMARCIANO Miglioramento sismico con applicazione di rinforzi in carbonio e catene in acciaio

Structural consolidation with carbon fiber, seismic strengthening of structures

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Ferrara

GIARDINI DELLA DUCHESSA Pulizia, sagramature, stuccature e velature a calce

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Castrocaro

ROCCA DI CASTROCARO Restauro delle murature, delle cannoniere, pulizia, fugatura faccia vista sagramature, stuccature, consolidamenti

-

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Modena

RESIDENZA UNIVERSITARIA COLTELLINI Opere di indagine e monitoraggio preliminari alla progettazione

Preliminary investigation and monitoring

Bologna

FONTANA HERCOLANI Restauro ed impermeabilizzazione Restoration and waterproofing

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Forlì

PALAZZO COMUNALE Monitoraggio sismico della struttura

Seismic monitoring of the structure

San Bartolomeo in Bosco, Fe

VILLA GUILINELLI FILANGERI Consolidamento e restauro conservativo; Rocca di Dozza - pulizia delle strutture in mattone e delle pavimentazioni, micropulizia a carbonato di calcio e garnet di superfici varie;

Consolidation and restoration; “Rocca di Dozza” - cleaning of masonry structures and flooring, a micro-purity calcium carbonate and garnet of various surfaces;

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Monteveglio, Bo

“VILLA BEGHELLI” Adeguamento sismico, restauro conservativo delle facciate, spritz beton

Seismic strengthening, conservative restoration of facades, “spritz beton”

Repubblica di San Marino

BANCA DI SAN MARINO - VILLA MANZONI Lavori di consolidamento e restauro conservativo di voltine in cannucciato di pregio affrescate Consolidation and restoration of prestigious frescoed vaults of “cannucciato”

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Ascoli Piceno

TEATRO “DEI FILARMONICI” Restauro pittorico dei palchetti

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Bologna

NUOVO POLO CHIRURGICO E DELLE EMERGENZE c/o l’Azienda Ospedaliera S.Orsola - Malpighi Lavori di miglioramento strutturale

Structural strengthening works

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L’Aquila

CONDOMINIO IN VIA VIA PALIZZI Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009 Seismic retrofit and repair of damages caused by the earthquake of April 6th, 2009.

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PIELLEFFE S.P.A. Consolidamento e riattivazione dopo incendio della sede industriale Bianchi Biciclette Consolidation and reactivation after fire of the “Bianchi Bicycles” industrial site

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Galliera, Bo

PONTE IN MURATURA Restauro conservativo e consolidamento di ponte in muratura

Conservative restoration and strengthening of a masonry bridge

-

CONSORZIO DELLA BONIFICA RENANA Restauro conservativo e consolidamento di ponti in muratura

Conservative restoration and strengthening of a masonry bridge

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MODENA

COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE Realizzazione di opera d’Arte Istituto Venturi nel Parco dei Fiori Recisi -

SCANNO, Aq

PALAZZO DI RIENZO Lavori di consolidamento e restauro conservativo di voltine in cannucciato di pregio affrescate. Consolidation and restoration of prestigious frescoed vaults of “cannucciato”

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VAL TIDONE

CONSORZIO DI BONIFICA VAL TIDONE Restauro della Diga del Molato

Restoration of “Molato” dam

BOLOGNA

COMUNE DI BOLOGNA SETTORE SPORT Lavori di manutenzione straordinaria, consolidamento statico e ripristino delle strutture di sostegno in cemento armato delle vasche delle piscine “Carmen Longo” presso lo Stadio Comunale Dall’Ara (piscina più grande d’Europa).

Extraordinary maintenance work, static strengthening and rehabilitation of reinforced concrete support of pools “Carmen Longo” at the Municipal Stadium Dall’Ara (largest pool of Europe)

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FERRARA

MOTOVELODROMO FAUSTO COPPI Centro medicina Sportivo Restauro cemento armato, consolidamento in carbonio delle strutture, impermeabilizzazione delle tribune

Restoration of reinforced concrete, reinforcement with carbon fiber, waterproofing of the stands

IMOLA, Bo

PALAZZO SERSANTI Fondazione Cassa Risparmio Imola Consolidamento e restauro di scala e facciate. Strengthening and restoration of stair and facades

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BOLOGNA

PALAZZO OTTANI GARDI Nuova sede Walt Disney

Opere di restauro e consolidamento propedeutiche alla realizzazione del nuovo store Works of restoration and consolidation in preparation for the construction of a new store

BOLOGNA

PALAZZO “AUDINOT” Restauro e Consolidamento delle facciate storiche

Consolidation and restoration of historic facades

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CENTO, Fe

PINACOTECA CIVICA Restauro conservativo delle facciate storiche

Restoration of historic facades

CENTO, Fe

LICEO CEVOLANI Deumidificazione e consolidamento delle strutture

Dehumidification and strengthening of reinforced concrete

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LEGNAGO, Vr

EX ZUCCHERIFICIO Restauro e consolidamento di cemento armato, trattamenti protettivi

Restoration and strengthening of reinforced concrete, protective treatments

BOLOGNA

TRENO ALTA VELOCITĂ€ T.A.V. 43 Ripristino opere in c.a. e opere di spritz beton

-

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ROVIGO

PALAZZO DELLA BORSA Camera di Commercio di Rovigo

Restauro conservativo delle pavimentazioni lignee

Restoration of wooden flooring

FERRARA

STADIO COMUNALE “P. MAZZA” Restauro e consolidamento delle strutture in c.a., verniciature e trattamenti protettivi Restoration and strengthening of reinforced concrete structures, painting and protective treatments

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CHIOGGIA

VILLAGGIO TURISTICO ISAMAR Impermeabilizzazione e trattamento delle nuove piscine olimpioniche e dei serbatoi di acqua potabile

Waterproofing and processing of the new Olympic swimming pools and reservoirs of drinking water

SASSUOLO, Mo

VILLA GIACOBAZZI Restauro e consolidamento delle murature storiche

Restoration and strengthening

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IMPIANTO TRATTAMENTI RIFIUTI INDUSTRIALI HERA SPA Trattamento ed impermeabilizzazione delle vasche RSU

Treatment and waterproofing of tanks RSU

BOLOGNA

PALAZZINA MAJANI Opere puntuali di ripristino e manutenzione Works for recovery and maintenance

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BOLOGNA

CONDOMINIO DI VIA SAVIOLI Consolidamento strutturale con rinforzi in composito C-FRP e SRG pretensionati;

Structural strengthening with C-FRP and SRG (Steel Reinforced Grout);

BOLOGNA

MPS BANCA ANTONVENETA Sistemazione di lattonerie, coperture e facciate

Accommodation of sheet metal, roofing and facades

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FERRARA

MPS BANCA ANTONVENETA Ripristini in seguito a furto

Reversals due to theft

BAZZANO, Bo

MPS BANCA ANTONVENETA

Restauro e consolidamenti dei solai e delle superfici Restoration and consolidation of floors and surfaces

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PIETRABBONDANTE, Is

CASA CLIMA Realizzazione di Casa Clima in Classe A++ Construction of “Casa Clima in classe A++” (House Climate Class A++)

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MILANO

GALLERIA DEL CORSO Restauro e miglioramento strutturale in carbonio

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CASTELLO D’ARGILE, Bo

CHIESOLINO Deumidificazioni Dehumidification

BOLOGNA

CIVILE ABITAZIONE Cordolatura di muratura con tetto spingente

Construction of a reinforced concrete curb for pushing roof

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BOLOGNA

CIVILE ABITAZIONE Consolidamento e modifica di aperture con CFRP

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BOLOGNA

CIVILE ABITAZIONE Deumidificazione cantine Dehumidification of cellars

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FERRARA

MONTE DEI PASCHI DI SIENA Restauro conservativo delle facciate

PALATA PEPOLI, Bo

CONSORZIO DI BONIFICA RENO Impianto idrovoro di Bagnetto Consolidamento e restauro Restoration and consolidation

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BOLOGNA

DIGA SBOCCO ZENA Restauro e consolidamento Restoration and consolidation

ARGENTA, Fe

EX CHIESA DI SAN GUGLIELMO Sistemazione di capriate coperture e opere di indagine Accommodation of trusses

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PRATO

GESTIONE IMPIANTI DEPURAZIONE ACQUE Restauro c.c.a. e trattamento impermeabilizzante per liquidi alimentari Restoration of reinforced concrete and waterproofing treatment for liquid food

MODENA

HERA

Manutenzione binario ad anello del depuratore

Maintenance of the track loop of the purifier

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MODENA

HERA

Manutenzione inceneritore

Maintenance of the incinerator

FERRARA

MARFISA D’ESTE Restauro del camino e delle pavimentazione Restoration of the fireplace and the flooring

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CASTEL SAN PIETRO TERME, Bo

MUNICIPIO Consolidamenti strutturali della scalinata storica Structural consolidation of the historic staircase

FORLÌ

CHIESA DEI MUSEI DI SAN DOMENICO (San Giacomo Apostolo)

Restauro intradossale e consolidamento estradossale in C-FRP delle volte principali e sull’abside

Restoration of the intrados and consolidation with C-FRP of the extrados of the main vaults and the apse

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QUISTELLO, Mn

MUSEO GORNI Consolidamento strutture di copertura

FERRARA

PALAZZINA NENO ABBIGLIAMENTO Restauro conservativo e consolidamelo della facciata -

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BOLOGNA

PALAZZINA Via CASTIGLIONE Lavoro sperimentale di rinforzo trave in legno con tecniche innovative Experimental work of consolidation of a wooden beam with innovative techniques

BOLOGNA, via INDIPENDENZA

PALAZZO BNA BANCA ANTONVENETA Restauro conservativo delle facciate e delle pavimentazioni del portico

Restoration of the facades and flooring of the porch

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BOLOGNA

PALAZZO DELLO SPORT GIUSEPPE DOZZA Adeguamento normativo delle strutture delle tribune

Legislative adaptation for stand structure

BOLOGNA

PALAZZO GUGLIELMINI Consolidamento di volte in FRP

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BOLOGNA

PALAZZO STORICO DEL ‘900 Pulizia facciate, riprese di intonaco, ristrutturazioni e consolidamenti.

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CASALECCHIO DI RENO, Bo

PALAZZO TOTI Lavori di restauro facciate, deumidificazione e impermeabilizzazione varie.

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BOLOGNA

PALAZZO VIA ANDREA COSTA Consolidamento dei rampanti della scalinata storica con FRP

Consolidation of the rampant historic staircase with FRP

PISTOIA

PONTE DELL’ARCA Restauro, consolidamento in carbonio ed adeguamento normativo del ponte

Restoration, consolidation with carbon fiber and regulatory compliance of the bridge

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ANZOLA EMILIA, Bo

PRESTIGE COSMETICS Rifacimento Lay-out uffici

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QUARRATA, Pt

PIAZZA GIOVANNI XXIII Consolidamento della statua Consolidation of the statue

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TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Impermeabilizzazioni Lotto IN 23.

TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Lotto Monolite Attraversamento Autostrada/Tangenziale

Consolidation of the statue

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FERRARA

SCALA MUNICIPALE Restauro conservativo Restoration

SANTA MARIA DI SALA

STABILIMENTI APRILIA Consolidamento di strutture modificate

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IMOLA, Bo

STABILIMENTI IRCE SPA Consolidamento di pilastri in c.c.a. con CFRP Consolidation of reinforced concrete columns with FRP

BOLOGNA

STABILIMENTI RESTO DEL CARLINO Manutenzione strutture in copertura

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SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo

TORRE BARBAROSSA Restauro della storica residenza Restoration of an historic residence

RAVENNA

TRAVERSA MOBILE SUL FIUME RENO Restauro e trattamento protettivo delle strutture

Restoration and protection treatment of structures

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CENTO, Fe

VILLA TURA Restauro c.c.a. facciate e copertura

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MODENA, settore ambiente

ISTITUTO VENTURI NEL PARCO DEI FIORI RECISI Riqualificazione parco Redevelopment of a park

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MODENA, settore ambiente

ISTITUTO VENTURI NEL PARCO DEI FIORI RECISI

Opere di completamento del sottopasso

FORLÌ

PALAZZO DEL COMUNE Prove diagnostiche per la mitigazione della vulnerabilità sismica Diagnostic tests for the mitigation of seismic vulnerability

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CASALECCHIO DI RENO, Bo

CONDOMINIO LUPPI Apertura vano in parete di c.c.a. e rinforzo strutturale

Creation o fan opening in a reinforced concrete wall and structural strengthening

BOLOGNA

CAAB

Mercato Ortofrutticolo di Bologna Consolidamento delle pavimentazioni

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MODENA

ROTONDA 4 Installazione monumento e sistemazione rotatoria

Installation of a monument and accommodation of the roundabout

SIENA

PALAZZO PEPI Deumidificazioni

Deumidifications

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TARANTO

RESIDENZE Opere di deumidificazione Deumidifications

TELGATE, Bg

BIANCHI BICICLETTE – PIELLEFFE Opere di consolidamento strutturale e ripstino dopo incendio Structural consolidation and recovery after fire

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L’AQUILA

CONDOMINI “ELIO TENNINA” Adeguamento sismico di telaio in c.a. e fasciatura con C-FRP dei nodi, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009;

GALLIERA, Bo

PONTE RIDOLFINA Consolidamenti e restauro del ponte Ridolfina

Consolidation and restoration of the “Ridolfina” bridge

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GALLIERA, Bo

PONTE RIOLO Consolidamenti e restauro del ponte Riolo

Consolidation and restoration of the “Riolo” bridge

SAN LAZZARO DI SAVENA, Bo

CROARA Consolidamento di edifici in muratura Consolidation of masonry structures

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EMILIA ROMAGNA

STAZIONI AGIP Rivestimento idrocarburi

Coating hydrocarbons

BOLOGNA

CONDOMINIO VIA M.E. LEPIDO Ripristino post incendio di solai con riottenimento delle caratteristiche strutturali

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MONDAINO, RN

ASILO E SCUOLA ELEMENTARE Realizzazione della struttura e miglioramento delle strutture scolastiche limitrofe Realization of the structure and improvement of adjacent school facilities

FINALE EMILIA, Mo

TORNERIA BCR Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e adeguamento normativo strutturale Post-earthquake restoration (May 2012, 20 and 29) and regulatory structural adjustment

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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DOSSO, Fe

FIRA Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e adeguamento normativo strutturale Post-earthquake restoration (May 2012, 20 and 29) and regulatory structural adjustment

CENTO, Fe

CHIESA DI SAN LORENZO Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012 Seismic strengthening with damage repairing and architectural restoration after the earthquake 20 e 29 May 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CENTO, Fe

CAMPANILE DEI GESUITI NELLA CHIESA DI SAN LORENZO Messa in sicurezza della cella campanaria e della lanterna a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying of the belfry and lantern after the earthquake 20 e 29 May 2012

CENTO, Fe

CAMPANILE DEI GESUITI NELLA CHIESA DI SAN LORENZO Decostruzione numerata e fedele ricostruzione con miglioramento sismico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia Numbered deconstruction and faithful reconstruction with seismic improvement following the earthquake 20 and 29 May 2012 in Emilia Romagna region

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BERGAMO

BREMBO S.p.A. Miglioramento sismico dei siti produttivi di Bergamo

STELLATA, Fe

CHIESA DELLA NATIVITĂ€ Messa in sicurezza della cella campanaria a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012

Belaying of the belfry after the earthquake 20 e 29 May 2012

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CASUMARO, Fe

CHIESA DI SAN LORENZO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

STELLATA, Fe

CHIESA DI SAN FRANCESCO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

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MIRANDOLA, Mo

DUOMO

Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

CONCORDIA, Mo

CAMPANILE DI SAN PAOLO APOSTOLO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CONCORDIA SUL SECCHIA, Mo

ORATORIO E CHIESA DI SAN PAOLO APOSTOLO Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

CASTROCARO TERME E TERRE DEL SOLEO, Fc

PALAZZO PRETORIO Consolidamento del porticato Consolidation of the porch

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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CENTO, Fe

VILLA CHIARELLI Prove sperimentali e progetto di miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012 Experimental testing and seismic strengthening design with architectural restoration and repair of the damage following the earthquake of 20 e 29 May 2012

CORPORENO DI CENTO, Fe

CHIESA DI SAN GIORGIO MARTIRE Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’Emilia del 20 e 29 maggio 2012 Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


RENAZZO, Fe

CHIESA DI SAN SEBASTIANO Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012

Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

SAN GIOVANNI IN PERSICETO, Bo

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012

Belaying after the earthquake 20 e 29 May 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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CALCARA, Bo

CHIESA DI SAN NICCOLÒ Restauro architettonico e miglioramento strutturale della Chiesa e del Campanile Architectural restoration and structural strengthening of the Church and the bell tower

ISOLA DEL GRAN SASSO, Te

CHIESA DI SAN GIOVANNI AD INSULMANN Messa in sicurezza e progetto di miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma del 06 Aprile 2009 de L’Aquila Belaying and seismic strengthening design and architectural restoration with repairing of the damage following the earthquake of 6 April 2009 L’Aquila

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


BOLOGNA

OSPEDALE MAGGIORE “C.A. PIZZARDI” Consolidamento delle sale operatorie del corpo D Consolidation of the operating theaters of the body D

BOLOGNA

OSPEDALE MAGGIORE “C.A. PIZZARDI” Restauro e consolidamento strutturale dell’ala lunga e delle rampe di pronto soccorso Structural restoration and consolidation of the wing and the emergency ramps at the hospital

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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MONTEVEGLIO, Bo

ABITAZIONE CIVILE Miglioramento strutturale con rinforzi in carbonio di edificio ad uso abitazione

RENAZZO, Fe

ABITAZIONE CIVILE Cerchiature di messa in sicurezza di edifici rurali

Wrapping of rural buildings

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SAN CARLO, Fe

ORATORIO GHISLIERI Messa in sicurezza dell’altare maggiore post sisma del 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia

BOLOGNA

ORATORIO DI SAN DONATO Restauro architettonico e decorativo, opere di miglioramento strutturale

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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STELLATA, Fe

ROCCA POSSENTE Messa in sicurezza post sisma del 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia e analisi del danno Belaying, seismic strengthening with architectural restoration and repair of the damage following the earthquake 20 e 29 May 2012

BOLOGNA

COLONNATO DEL PORTICO DI SAN LUCA Miglioramento strutturale delle colonne e restauro architettonico.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


MIRABELLO, Fe

ORATORIO DELLA BEATA VERGINE DI SAN LUCA Ricostruzione scientifica post sisma del 20 e 29 maggio 2012 dell’Emilia

CENTO, Fe

CASA MICHELINI Messa in sicurezza, miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012

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CENTO, Fe

CASA TASSINARI Messa in sicurezza, miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012

DOSSO, Fe

TECOPRESS S.p.A. Messa in sicurezza, miglioramento sismico e ricostruzione completa in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CANTON TICINO

TORRE DEI LOSETTI Intervento di consolidamento scientifico con metodo sperimentale

RIMINI

SCUOLA ALBERGHIERA IPSSAR MALATESTA Lavori di miglioramento sismico e strutturale.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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BOLOGNA

VILLAGGIO DEL FANCIULLO Consolidamento sismico delle strutture in c.c.a.

BOLOGNA

OPERA PIA “DAVIA BARGELLINI” Consolidamento strutturale Palazzo Bargellini a Bologna

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


L’AQUILA

PALAZZO VIA CACCHI 16 Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

Loc.tà POGGIO DI ROIO - L’AQUILA

CONDOMINIO “CARLO PELLEGRINI” CORSO PRINCIPE UMBERTO, 5

Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009;

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

84


SCOPPITO, Aq

CONDOMINIO “CIMATI ” VIA ALDO MORO, 4

Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

L’AQUILA

PALAZZO “RESIDENCE TOMÈ” VIA ALDO MORO 31

Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

85

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


L’AQUILA

PALAZZO “VITTORINI” VIA ANGELO PELLEGRINI, 18 Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

Civita di Bagno L’Aquila

Condominio “Tomei” Via La Costa, 29

Consolidamento strutturale con C-FRP, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

86


BOLOGNA

CHIESA DI LOVOLETO Ricostruzione della facciata e della volta distrutta da impatto

IMOLA, Bo

SANTUARIO DI OSTA CASTEL DEL RIO Consolidamento delle volte, iniezioni solfatoresistenti, rinforzi in carbonio e vetro

87

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


PEDRIOLO, Bo

CHIESA DĂŒ SAN MARTINO Consolidamento delle volte, iniezioni solfato resistenti, rinforzi in carbonio e vetro

MISANO ADRIATICO, Rn

ISTITUTO SAN PELLEGRINO Consolidamento strutturale speciale di torre in c.c.a.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

88


REPUBBLICA SAN MARINO

SOTTOPASSO FUNIVIA BORGOMAGGIORE Consolidamento strutturale in C-FRP e adeguamento normativo.

VENEZIA

SAN MARCO 2065 Restauro conservativo di edifici abitativi;

89

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


BOLOGNA

ROCCA DI DOZZA Pulizia delle strutture in mattone e delle pavimentazioni, micropulizia a carbonato di calcio e garnet di superfici varie

IMOLA, Bo

CHIESA DI SAN GIACOMO Restauro conservativo della facciata anteriore e dei decori

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

90


LONGARA, Bo

CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO Consolidamento di volte il laterizio

FORLÌ

MUSEI DI SAN DOMENICO Consolidamento delle travi lignee della sala sospesa

91

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


SASSUOLO, Mo

SCUOLE MATERNE “WALT DISNEY” Lavori di miglioramento sismico e strutturale

SASSUOLO, Mo

SCUOLE PRIMARIE “DON CARLO GNOCCHI” Lavori di miglioramento sismico e strutturale, con opere di riqualificazione

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

92


SASSUOLO, Mo

SCUOLE MATERNE “SANT’AGOSTINO” Lavori di miglioramento sismico e strutturale

REPUBBLICA DI SAN MARINO

VILLA MANZONI Lavori di miglioramento sismico e strutturale, con opere di riqualificazione

93

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


SASSUOLO, Mo

SCUOLE LICEO BAGGI Lavori di miglioramento sismico e strutturale

FERRARA

PALAZZI GIARDINI DELLA DUCHESSA Restauro conservativo di volte e soffitti lignei e superfici

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

94


L’AQUILA

CONDOMINIO VIA MADONNA DI PETTINO Consolidamento strutturale con C-FRP

BOLOGNA

PALAZZO BORGONUOVO Consolidamento e restauro di superfici lapidee, solai e soffitti a cassettoni lignei con affreschi del 1500

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


FERRARA

“PALAZZO MUZZARELLI” Deumidificazioni, restauro e trattamento consolidante del colonnato in pietra

Argelato, Bo

CENTRO SOCIALE “VILLA BEATRICE” Restauro conservativo

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

96


FERRARA

BIBLIOTECA “CALCAGNINI” Deumidificazione e consolidamenti

RIMINI

OSPEDALE CIVILE Miglioramento strutturale dell’ ospedale civile di Rimini con rinforzi in C-FRP

97

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


Cesena, Fv

CONDOMINIO “LOBIMA” Consolidamento di importanti cedimenti strutturali;

Paganica - L’Aquila (AQ)

Lottizzazione Strada Statale 17 bis Lavori di confinamento nodi trave pilastro con rinforzi in carbonio, miglioramento sismico in seguito al sisma del 6 aprile 2009

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

98


L’Aquila (AQ)

Condominio Sallustio Via della Comunità Europea 26/D Lavori di confinamento nodi trave-pilastro e rinforzo di travi con rinforzi in carbonio;

L’Aquila (AQ)

Lottizzazione Località Cisternola Lavori di confinamento nodi trave-pilastro con rinforzi in carbonio

99

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


L’AQUILA

Condominio in via Via Arischia Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009

BOLOGNA

Hera spa Miglioramento delle caratteristiche strutturali di portata in seguito a cambio di destinazione d’uso del tunnel di ispezione della discarica Rifiuti Solidi Urbani di Galliera (BO)

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

100


BUDRIO, Bo

STATUA DI QUIRICO FILOPANTI Restauro della statua

BOLOGNA

PALAZZO GADDI PEPOLI Consolidamento delle volte, iniezioni solfatoresistenti;

101

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


MODENA

PALESTRA COMUNALE DI SOLIERA “G. LOSCHI” Restauro e consolidamento di cemento armato, trattamenti protettivi

FERRARA

FONTANA DEI PUTTI Pulizie e consolidamenti delle statue

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

102


BONIFICA RENANA Consolidamenti e restauro del ponte Calcarata

Calderara di Reno (BO)

CIMITERO MONUMENTALE Consolidamenti, restauro conservativo degli intonaci, delle facciate, rinforzo in carbonio di tutte le volte e degli archi

103

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


PONTE DEL CIMITERO Consolidamento strutturale del ponte del Cimitero a Cremona

Castel San Pietro Terme (BO)

CIMITERO MONUMENTALE Opere di consolidamento delle voltine

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

104


Villanova (BO)

CIMITERO DI POROTTO Restauri architettonici e consolidamento del c.c.a.

BOLOGNA

Palazzo “Euroalfa” 113. Via del Rondone Restauro conservativo delle facciate e delle strutture di copertura

105

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


MANTOVA

Ponte Canale Sabbioncello Restauro e consolidamento di cemento armato, trattamenti protettivi;

SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo

PARROCCHIA DI S. AGATA BOLOGNESE Consolidamento e restauro di edifico sottoposto a tutela

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

106


SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo

ASILO Trattamento ignifugo di strutture portanti e coperture in legno

BOLOGNA

PALAZZO HYDRA Restauro e consolidamento

107

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


HERA COMM S.R.L. Trattamento e restauro di serbatoi liquidi scarico industriali;

Multiservizi Marche s.p.a Trattamento e restauro di serbatoi acque potabili;

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

108


RIMINI

Residenza Sanitaria Assistita Lavori di consolidamento Archi e colonne in muratura

FERRARA

MPS BANCA ANTONVENETA AG. 4 Sistemazione dei lay-out

109

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CASTELMAGGIORE, Bo

MPS BANCA ANTONVENETA Intervento di riattivazione in seguito a furto

FAENZA, Ra

MPS BANCA ANTONVENETA Impermeabilizzazione coperture

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

110


FERRARA

MPS BANCA ANTONVENETA “Le Mura” Riattivazione dopo furto.

MIGLIARINO, Fe

MPS BANCA ANTONVENETA Consolidamento in FRP dei pilastri.

111

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


RASTIGNANO, Bo

MPS BANCA ANTONVENETA Rifacimento dei lay-out

BOLOGNA

MPS BANCA ANTONVENETA Adeguamento normativo degli impianti.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

112


FERRARA

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA Realizzazione del nuovo Private a Ferrara

BOLOGNA

CAMERETTA DI ESPANSIONE FOGNATURA COMUNALE Opere di spritz beton e consolidamento terreni

113

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CREMONA

CAVALCAVIA DEL CIMITERO Restauro e miglioramento strutturale in carbonio

SAN LAZZARO DI SAVENA, Bo

CIVILE ABITAZIONE Consolidamento di lesioni con FRP

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

114


SAN LAZZARO DI SAVENA, Bo

CIVILE ABITAZIONE VIA BORGONUOVO Deumidificazione cantine

ZOLA PREDOSA, Bo

CIVILE ABITAZIONE Consolidamento strutture interrate

115

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


BOLOGNA

COLONNATO DI SAN LUIGI Consolidamento del colonnato con creazione di fondazione

CENTO, Fe

CONDOMINIO D. NOCE Deumidificazioni e chiusura di venute d’acqua

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

116


BOLOGNA

CONDOMINIO VIA ARIENTI Restauro e consolidamento strutturale

POLESINE, Fe

CONVENTO DI SAN ANTONIO Restauro e consolidamento di strutture varie

117

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


BOLOGNA

DATALOGIC SPA Manutenzioni varie

PAVIA

-

Consolidamento con lamine di carbonio di solaio incendiato a Pavia

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

118


.

ERG spa Manutenzione impianti per trattamento idrocarburi.

BOLOGNA

HERA SPA CISTERNE DELLA CROARA Consolidamento e trattamento impermeabile idoneo al contenimento liquidi alimentari.

119

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CASTELFRANCO EMILIA (MO)

‘Ex Arcibaldo’’ Restauro delle facciate di un edificio in centro storico.

GALLIERA, Bo

HERA SPA DISCARICA RSLT Consolidamento del tunnel di ispezione interrato sotto il rifiuto.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

120


PESARO

IFT SPA MASERATI-FERRARI Consolidamento con fibre di carbonio in seguito ad incendio

CENTO, Fe

IMPIANTO IDROVORO Restauro c.c.a. e trattamenti di superfici.

121

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


MODENA

LICEO TASSONI Rifacimento facciate esterne tutelate con isolamento termo-acustico.

SANT’AGATA BOLOGNESE, Bo

MOLLIFICIO BO-MOLL Deumidificazioni e restauro sale posteriori.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

122


BOLOGNA

NUOVA LAB Deumidificazione uffici interrati

RAVENNA

NUOVO GRATTACIELO Deumidificazione e consolidamenti interrati

123

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


BAZZANO, Bo

MASI ASSICURAZIONI PIAZZA G. GARIBALDI 23 Restauro delle facciate, pulizia e recupero rivestimento esterno lapideo

BOLOGNA

PALAZZO ALBINI Consolidamento con fibre in carbonio

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

124


BOLOGNA

PALAZZO VIA MEZZOFANTI Consolidamento delle strutture dell’interrato.

TAV Linea Alta Velocità Consolidamento piloni ZA 24

125

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Restauro c.c.a. Lotto GA01

TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Trattamenti e restauri pile VB1

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

126


TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Trattamenti Protettivi Lotto TRQ1.

TAV LINEA ALTA VELOCITÀ Spritz Beton Lotto GA05.

127

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


SASSUOLO, Mo

SCUOLE ANDERSEN Mitigazione sismica con FRP

FERRARA

COMUNE FERRARA SOTTOPASSO VIA CAMMELLO Consolidamento di lesioni

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

128


ARGELATO, Bo

TRIBUNE STADIO DI ARGELATO Restauro c.c.a. ed impermeabilizzazione

BOLOGNA

VIA IV NOVEMBRE Deumidificazioni

129

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


MODENA

VIA POLETTI Consolidamento di volte con compositi a matrice inorganica

SASSO MARCONI, Bo

VILLA BELLICARDI Consolidamenti in FRP, restauro

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

130


IMOLA, BO

VICOLO STAGNI IMOLA Consolidamento in FRP di volte dissestate

LUCCA

ACQUEDOTTO DEL FIORA Trattamento di vasche in c.c.a.

131

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


FERRARA

DELIZIA DI BENVIGNATE Consolidamento e restauro delle mura

CESENATICO

CONDOMINIO Opere di consolidamento e mitigazione del rischio sismico mediante applicazione di fibre in carbonio

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

132


COPPARO, Fe

CONDOMINIO COPPARO Opere di consolidamento e mitigazione del rischio sismico mediante applicazione di fibre in carbonio.

L’AQUILA

CONDOMINIO CANSATESSA Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009 de L’Aquila

133

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


Q8 Opere di impermeabilizzazione delle cisterne di contenimento idrocarburi.

BOLOGNA

RESIDENZA VIA SAN VITALE Consolidamento di strutture pericolanti.

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

134


-

DATASENSOR S.P.A. Ripristino volumetrico del muro perimetrale esterno..

L’AQUILA

CONDOMINIO CIALFI Adeguamento sismico e riparazione dei danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009.

135

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


MESTRE

GENERALI ASSICURAZIONI Modifica Layout interni

PESARO

IFT PESARO – MASERATI Consolidamento strutturale dopo incendio

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

136


FERRARA

MUSEO DELLE SCIENZE Opere di consolidamento e deumidificazione

BAZZANO

ASILO PARROCCHIALE Opere di restauro e deumidificazione

137

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CASTEL SAN PIETRO TERME, Bo

OSTERIA “DA CESARE” Consolidamento strutturale di solaio

OLGIATE COMASCO, Bo

CAPANNONE BOSELLI Miglioramento strutturale di parti di edificio industriale

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

138


IMOLA, Bo

ISTITUTO DELLE PICCOLE SUORE SANTA TERESA Opere di deumidificazione

RENAZZO, Fe

Mulini Pivetti Consolidamenti strutturali

139

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


RAVENNA

CIVILE ABITAZIONE Consolidamenti di solai lignei

RIMINI

Scuola Alberghiera “IPSSAR Malatesta” Miglioramento sismico strutturale ed opere accessorie

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

140


PESARO

VILLA PRIVATA Opere di restauro conservativo, consolidamento strutturale e deumidificazione

MISANO ADRIATICO

CAPANNONE COMMERCIALE Rinforzo strutturale di solaio in laterocemento

141

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


AREZZO

CIVILE ABITAZIONE Ripristino e consolidamento strutturale dopo incendio

BONDENO

ASILO COMUNALE Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e miglioramento strutturale

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

142


CENTO, Fe

ASILO PACINOTTI Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e miglioramento strutturale

AUTOSTRADE MILANO SERRAVALLE Miglioramento strutturale di ponti ed impalcati autostradali

143

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


HP Idraulic Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 e adeguamento normativo strutturale

Ancona

CONDOMINIO VIA TIZIANO Rinforzo a taglio e flessione di solai il laterocemento con applicazione di rinforzi in carbonio

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

144


Finale Emilia (MO)

TORNERIE MECCANICHE BCR Ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012 dell’ Emilia con raddrizzamento controllato di travi e pilastri e successivo adeguamento sismico delle strutture

BOLOGNA

OSPEDALE BELLARIA “C.A.PIZZARDI” Indagini diagnostiche e prove in sito

145

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


L’AQUILA

Aggregato di via Cimino Indagini diagnostiche e prove in sito

BONDENO, Fe

CHIESA DI SAN GIOVANNI Messa in sicurezza a seguito del sisma 20 e 29 maggio 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

146


CENTO, Fe

CENTRO COMMERCIALE 102 Interventi di ripristino post sisma 20 e 29 maggio 2012

Savigno (BO)

281 Cerchiature di messa in sicurezza di edifici rurali

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| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


SAN GIOVANNI IN PERSICETO, Bo

CHIESA DEL CROCEFISSO Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’Emilia del 20 e 29 maggio 2012

San giovanni in persiceto, Bo

Chiesa della Cintura Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

148


BAZZANO, Bo

CHIESA DI SANTO STEFANO Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico

SCANNO, Aq

CHIESA DI SAN’ANTONIO A SCANNO Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico

149

| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


MACERATA FELTRIA, Pu

Chiesa di Macerata Feltria Messa in sicurezza, indagini diagnostiche e progetto di mitigazione della vulnerabilità sismica e restauro architettonico

RENAZZO, Fe

ORATORIO DI SAN SEBASTIANO Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’ Emilia del 20 e 29 maggio 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

150


STATO PONTIFICIO

CHIESA DI SAN GIACOMO AL VATICANO Restauro architettonico delle facciate

CENTO, Fe

CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA Messa in sicurezza a seguito del sisma dell’Emilia del 20 e 29 maggio 2012

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| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CENTO, Fe

CONDOMINIO

Viale Falzoni Gallerani 37 Miglioramento sismico con riparazionem dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012

CENTO, Fe

CONDOMINIO ITALIA VIALE STATALE Adeguamento sismico con riparazione dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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CASTELMAGGIORE, Bo

IIS KEYNESS Miglioramento sismico delle strutture di fondazione e di elevazione

CAVEZZO, Mo

AZIENDA AGRICOLA ODDOLINI Adeguamento sismico di immobile produttivo con riparazione dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012

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| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


BOLOGNA

REDI S.P.A. Miglioramento strutturale

BOLOGNA

PISCINE SPIRAGLIO Opere di riparazione

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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DOSSO, Fe

ELETTROSTAMPERIE POPPI UGO Adeguamento sismico strutturale di immobile produttivo con riparazioneb dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012

CASTELLO D’ARGILE, Bo

POPPI EUROFORGE Riparazione dei danni causati dal sisma 20 e 29 maggio 2012

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BOLOGNA

PALAZZO MALVEZZI SEDE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012

L’AQUILA

PALAZZO MICHELETTI Miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma del 06 Aprile 2009 de L’Aquila

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TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE

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PORRETTA TERME, Bo

PROVINCIA DI BOLOGNA Liceo IIS Montessori Da Vinci

Consolidamento strutturale di travi in lamellare e sostituzione delle coperture.

CENTO, Fe

ASILO DEL PENZALE Consolidamenti strutturali

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| TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE TITOLO BROCHURE


CENTO, Fe

CASA MICHELINI C.so GUERCINO A CENTO (FE)

Messa in sicurezza, miglioramento sismico con riparazione dei danni e restauro architettonico in seguito al sisma 20 e 29 maggio 2012

CORPORENO, Fe

CIRCOLO CULTURALE DI CORPORENO Ripristino post incendio di solai con riottenimento delle caratteristiche strutturali

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Finito di stampare Novembre 2014

AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety

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AhRCOS - Architectural Heritage Restoration and COnsolidation for Structural safety


AhRCOS® S.r.l. Tel. 051 / 72 .57. 63 C.F. e P.iva 01907030389 Capitale sociale: € 50.000 i.v. Iscr. Reg Imprese Ferrara n° 01907030389 info@restauroeconsolidamento.it - info@ahrcos.it Sede Legale: Via Statale, 88/1 - 44042 - CENTO (FE) Sede operativa e magazzini: Via Secci, 5 - 40132 - BOLOGNA (BO) Sede operativa e laboratorio specialistico ricerca e sviluppo: Via Secci, 7 - 40132 - BOLOGNA (BO) Sede operativa: Dienzenhoferovy sady, 2 - 150 00 - PRAHA 5 (CZECH REPUBLIC) Sede operativa: Via L. Da Vinci, s.c. - 67100 - L’AQUILA (AQ) Deposito e centro raccolta materiali: Via Argentina, s.c. - 44042 - CENTO (FE) Sede operativa: Via Castelfidardo, 6 - 61121 - PESARO (PU) Deposito: Preslova, 652/19 - 150 00 - PRAHA 5 (CZECH REPUBLIC) Sede operativa e punto assistenza: Křižovnícká, 86/6 - 110 00 - PRAHA 1 (CZECH REPUBLIC)

Attestazione SOA: OG01 CL. IV-BIS - OG02 CL. IV-BIS – OS21 CL. III-BIS – OG05 CL. I – OS7 CL. I – OS8 CL. I Certificazione di qualità ISO 9001:2008 Certificazione secondo Linee Guida Inail per il sistema della gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SGSL).

UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE

DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura

Via Brecce Bianche - 60130 - Ancona Tel. +39 071 2204248 - Fax: +39 071 2204378


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