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Rassegna Stampa



ECONOMIA E MERCATI

13 Giugno 2014

INFORMAZIONI D’ORO SOLE 24 ORE PAMBIANCONEWS SOLE 24 ORE LA NAZIONE AREZZO

Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 13 Giugno 2014 Palladio, si avvicina la fine degli scioperi. Prezzi in forte ribasso Damiani, bene i ricavi (+4,8%) ma resta in rosso I fondi corteggiano i brand Export, Arezzo va in retromarcia (-19%) nel primo trimestre: ma sul dato sembra pesare ancora il calo dei viaggi in Svizzera dell'oro grezzo INFORMAZIONI D’ORO Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 11 Giugno 2014 PREZIOSA MAGAZINE India, il nuovo governo riduce le tasse sull’importazione di argento e oro SOLE 24 ORE Oreficeria, ceramica, vetro: nasce una collaborazione tra l'artigianato di Vicenza e il Perù INFORMAZIONI D’ORO EUR/USD Analisi Fondamentale per il 9 Giugno 2014, Previsioni INFORMAZIONI D’ORO Oro Analisi Fondamentale per il 9 Giugno 2014, Previsioni

FISCO SOLE 24 ORE

Pos, stop al contante, fattura elettronica. Il riepilogo delle risposte esatte

COMPRO ORO INFORMAZIONI D’ORO IL MESSAGGERO LA REPUBBLICA LA REPUBBLICA

Rubavano sottobanco e vendevano ai Compro Oro Dal Compro oro con la pistola: un anno e 6 mesi Verbania: titolare compro oro finge rapina e sequestro, scoperto patteggia Rubavano gioielli griffati per rivenderli a un compro oro: quattro arresti

SETTORE E MODA IL GIORNALE DEL LUSSO INFORMAZIONI D’ORO GIOILLIS GIOILLIS SOLE 24 ORE PAGINA INFORMAZIONI D’ORO PAMBIANCONEWS INFORMAZIONI D’ORO DELUXE BLOG IL MESSAGGERO PREZIOSA MAGAZINE

I brand italiani sempre più stranieri Bulgari: nuovi gioielli in stile tubogas Ora chiamatela Stroili d’Arabia L’anello d’oro che riceve e-mail Tiffany apre a Parigi sugli Champs Elysées Ascom, Pertica presidente degli orafi La miniera d'oro di Val d'Ayas Montenapoleone lancia l’e-commerce Moneta oro di Edoardo VIII da 874.700 dollari Orologi Breguet donna, le foto esclusive La scoperta dei trentenni Fulvio Pertica nuovo presidente degli orafi torinesi: “Riapriremo il dialogo con le scuole” GIOILLIS Aonie nel segno di Frida Kahlo IL GIORNALE DEL LUSSO Panerai e l’Orologio di Paolo Uccello LA REPUBBLICA Il santuario perduto di ori e argenti nella reggia medicea INFORMAZIONI D’ORO Nasce la linea Cenci Gioielli PAMBIANCONEWS Morellato e Les Copains, e-commerce con Triboo GIOILLIS Cartier a Washington GIOILLIS Cuore, stelle e trifogli per Montblanc


L’ORAFO LA REPUBBLICA DELUXE BLOG GIOILLIS GIOILLIS GIOILLIS GIOILLIS DELUXE BLOG

Jewellery & Watch London alla Saatchi Gallery Diffusione Orologi cresce a due cifre con “Opsobjects” I 5 orologi Rolex per indossare il lusso come i divi Fiori e corallo sul mare di Sicilia Con un fiore Morellato in hit parade In vendita i gioielli di Jackie All’asta la collana da 100 milioni Orologio Girard Perregaux Vintage 1945 xxL

CRONACA ANSA Rapina in gioielleria a Tortolì CORRIERE DELLA SERA Spaccano il vetro della gioielleria per rubare un orologio Panerai CORRIERE DEL VENETO Spaccata alla gioielleria Pianegonda Portate via collezioni da 20mila euro

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Economia e Mercati

Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 13 Giugno 2014 sĞŶĞƌĚŞ ϭϯ 'ŝƵŐŶŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ &y ŵƉŝƌĞ 'ŝŽǀĞĚŞ ŝů ŵĞƌĐĂƚŽ ĂƵƌŝĨĞƌŽ Ɛŝ ŵƵŽǀĞ Ăů ƌŝĂůnjŽ ƌŽŵƉĞŶĚŽ Ăů Ěŝ ƐŽƉƌĂ ĚĞůůĂ ƉĂƌƚĞ ƐƵƉĞƌŝŽƌĞ ĚĞůůĂ ƐƚĞůůĂ ĐĂĚĞŶƚĞ Ěŝ ŵĞƌĐŽůĞĚŞ͘ ĞƚƚŽ ƋƵĞƐƚŽ͕ Đŝ ƐĞŵďƌĂ ŽƉƉŽƌƚƵŶŽ ƌŝĐŽƌĚĂƌĞ ĐŽŵĞ ůĂ ŵĂŶŝŐůŝĂ ĚĞŝ ϭϮϴϬΨ ƉŽƐƐĂ ŽĨĨƌŝƌĞ ƵŶĂ ƐŝŐŶŝĨŝĐĂƚŝǀĂ ƌĞƐŝƐƚĞŶnjĂ ƉĞƌƚĂŶƚŽ ŶŽŶ ƐŝĂŵŽ ŝŶƚĞŶnjŝŽŶĂƚŝ ĂĚ ŝŶǀĞƐƚŝƌĞ ŶĞů ƉƌĞnjŝŽƐŽ͕ ŵĂ ƉƌĞŶĚĞƌĞŵŽ ŝŶ ĐŽŶƐŝĚĞƌĂnjŝŽŶĞ ůĂ ƉŽƐƐŝďŝůŝƚă Ěŝ ǀĞŶĚĞƌĞ ŝů ŵĞƚĂůůŽ ŐŝĂůůŽ ŶŽŶ ĂƉƉĞŶĂ ǀĞĚƌĞŵŽ ƐƚĂŵƉĂƚĂ ƵŶĂ ĐĂŶĚĞůĂ ƌĞƐŝƐƚŝǀĂ Ăŝ ůŝǀĞůůŝ ƐƵƉĞƌŝŽƌŝ͘ hŶĂ ƌŽƚƚƵƌĂ Ăů Ěŝ ƐŽƉƌĂ ĚĞŝ ϭϮϴϬΨ ĂƉƌŝƌĞďďĞ ůĞ ƉŽƌƚĞ ĂůůĂ ŵĂŶŝŐůŝĂ ĚĞŝ ϭϯϮϬΨ ŵŽƐƚƌĂŶĚŽ ĐŽƐŞ ƵŶĂ ĨŽƌƚĞ ĂƐĐĞƐĂ ĚĞů ŵĞƌĐĂƚŽ͕ ƚƵƚƚĂǀŝĂ͕ ƐĞ ĚŽǀĞƐƐŝŵŽ ĂƐƐŝƐƚĞƌĞ ĂĚ ƵŶĂ ŵŽƐƐĂ ƌŝďĂƐƐŝƐƚĂ ĚĞů ŵĞƚĂůůŽ ŐŝĂůůŽ ƉŽƚƌĞŵŵŽ ǀĞŶĚĞƌĞ ŝů ƉƌĞnjŝŽƐŽ ŝŶ ƉƌŽƐƐŝŵŝƚă ĚĞŝ ϭϮϰϬΨ͘


FINANZA E MERCATI 13 Giugno 2014Il Sole 24 Ore

Metalli preziosi. Le estrazioni sono ferme da cinque mesi

Palladio, si avvicina la fine degli scioperi Prezzi in forte ribasso In Sudafrica pre-accordo con i minatori Le trattative per porre fine allo sciopero dei record (dura da oltre 21 settimane) che in Sudafrica blocca le miniere di metalli del gruppo del platino sembrano aver avuto finalmente successo. Ieri i colossi minierari locali, Anglo American Platinum Limited (Amplats),Impala e Lonmin hanno annunciato di aver raggiunto un accordo di principio con la Amcu, l'associazione dei minatori, per soddisfare le richieste dei lavoratori soprattutto in materia salariale. La notizia è stata accolta con un sospiro di sollievo dai mercati, dove ieri il prezzo del palladio ha ingranato la retromarcia, allontanandosi dai massimi da oltre 13 anni toccati mercoledì. Ieri al 2° fixing di Londra il metallo prezioso è infatti atterrato a 831 dollari per tonnellata, contro gli 865 della seduta precedente. Ancora più ampi i ribassi accusati dai future a New York, dove il contratto per scadenza ravvicinata durante la seduta è arrivato a cedere oltre il 4,5 per cento. In frenata anche la quotazione del platino, che sempre al 2° fixing di Londra ha chiuso a 1.438 dollari per oncia, 45 dollari in meno del giorno prima. Immediata anche la reazione dei titoli dei big minerari in Borsa. A Johannesburg le azioni Lonmin hanno messo a segno rialzi fino all'8%, mentre quelle di Amplats e Impala sono leggermente arretrate (ma erano salite precedentemente sull'ipotesi dell'imminenza di un accordo con i lavoratori). La notizia è stata accolta positivamente anche dai consumatori. Il palladio viene utilizzato soprattutto nella fabbricazione di marmitte catalitiche destinate al settore auto, che in questo periodo è in forte ripresa soprattutto negli Usa e in Cina, i due maggiori mercati a livello mondiale. Prezzi a parte, qualche problema sul fronte degli approvvigionamenti cominciava infatti a manifestarsi, anche se i big sudafricani continuavano a soddisfare le richieste attingendo alle scorte. Da notare comunque che a surriscaldare il mercato però stavano contribuendo anche altri due elementi: i problemi produttivi in Russia (Mosca da sola copre il 50% della produzione mondiale e il Sudafrica oltre il 35%), e la crescente domanda dal settore investimenti. Basti pensare che in due mesi e mezzo circa i due nuovi Etf sul palladio (uno della Standard Bank e l'altro della Absa Capital) avevano complessivamente accumulato scorte per circa 800mila once di metallo. Il tutto, secondo le stime Johnson Matthey, rischiava di dare vita per quest'anno a un decitit di mercato pari a 1,61 milioni di once (sarebbe il più grave degli ultimi 34 anni). Ora la situazione – sempre che si risolvano le vertenze sindacali (Implats ha fatto sapere che prevede tempi molto brevi per la firma dell'accordo) – dovrebbe farsi gradualmente sempre meno difficile, anche se la normalità appare ancora lontana. Del resto cinque mesi di scioperi e blocchi produttivi in Sudafrica hanno privato il mercato di una grossa quota di offerta. Jonathan Butler, analista alla Mitsubidhi, stima che da gennaio a oggi in Sudafrica subito una perdita produttiva di 600mila once di palladio e di 1,1 milioni di once di platino. Il tutto si statava riflettendo pesantemente sui prezzi tanto che qualche analista prevedeva, per il palladio, prezzi in crescita anche fino a quota mille dollari. B.Ce. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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I fondi corteggiano i brand Monica D'Ascenzo

12 giugno 2014

Monica D'Ascenzo «Stiamo guardando diversi dossier in comparti differenti. Abbiamo una pipeline di investimenti molto ricca con target di fatturato da 100 a 600 milioni e un enterprise value tra i 150 milioni e un miliardo». Francesco Trapani, nella sua nuova veste di investitore come vicepresidente esecutivo di Clessidra, dove è entrato come azionista, operating partner e componente del consiglio di amministrazione, è molto positivo sui prossimi sviluppi della sua avventura e nel mirino ha già azienda «dell'abbigliamento e degli accessori per prodotti di lusso». Primo fra tutti Harmont & Blaine: «Stiamo continuando l'attività di due diligence e la negoziazione con l'azionista Ͳ ha spiegato Trapani, a margine del 6° Luxury Summit organizzato dal Sole 24 Ore Ͳ. Il progetto è concreto e, se va in porto, dovrebbe concludersi probabilmente entro l'estate. Clessidra condivide il business plan dell'azienda, anche se andrà implementato e definito nei dettagli» L'azienda va certamente nella direzione di un'espansione internazionale, evidenzia Trapani, secondo cui la quotazione di Harmont & Blaine «è possibile» e l'orizzonte temporale è di «due o tre anni è realistico». Clessidra, invece, non è fra i corteggiatori di Cavalli: «Sappiamo che girano dossier, ma al momento non li stiamo guardando» e sul nulla di fatto con Versace il manager precisa: «Per realizzare un investimento devono esserci le condizioni e l'operazione Versace non era per nulla adatta a Clessidra perché saremmo stati azionisti di minoranza senza possibilità di incidere sulla governance aziendale». Tornando, invece, a parlare più in generale di lusso, la sua vocazione naturale dopo 30 anni alla guida di Bulgari fino alla cessione al gruppo Lvmh nel 2011, Trapani ha osservato che i multipli delle operazioni, oltre 14 volte il margine operativo lordo (Ebitda) in media, sono dettati dagli andamenti di Borsa del comparto e riflettono le prospettive stabili delle aziende, come nel caso di Bulgari, cui è stato riconosciuto un multiplo di 28,2 volte il margine operativo lordo: «Bulgari è stata acquistata a un prezzo molto caro, ma bisogna considerare l'operazione in prospettiva: oggi, a distanza di tre anni, ha profitti doppi rispetto al momento della vendita» osserva Trapani, che per il contratto firmato con Lvmh ha una clausola di non concorrenza nel comparto gioielleria e per un paio di aziende di soft luxury estere. Mano libera, quindi, sul resto e «in Italia esistono diverse opportunità interessanti» anche se sempre più spesso i private equity si troveranno ad affrontare la concorrenza di nuovi investitori: «Dall'Asia e dal Medio Oriente arrivano operatori che hanno disponibilità di capitali. La concorrenza, quindi, non è solo più anglosassone». La buona notizia, comunque, è il ritorno di investimenti in Italia: «L'ordine di scuderia sembra essere quello di tornare ad investire nel Sud Europa e in Italia si ha la percezione, dopo le elezioni europee, che ci sia una maggiore stabilità politica».


Export, Arezzo va in retromarcia (Ͳ19%) nel primo trimestre: ma sul dato sembra pesare ancora il calo dei viaggi in Svizzera dell'oro grezzo.

Export, Arezzo va in retromarcia (Ͳ19%) nel primo trimestre: ma sul dato sembra pesare ancora il calo dei viaggi in Svizzera dell'oro grezzo Il report è dell'Istat. Arezzo è con Milano tra le città che frenano i dati. E come sempre in questi casi la provincia "traina" anche la Toscana, che perde quasi il 5%

Arezzo, 11 giugno 2014 Ͳ Riprende l'altalena delle statistiche nazionali legate alle esportazioni e all0oro. Stavolta in campo gli ultimi dati dell'Istat. Nel primo trimestre del 2014, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri risultano stazionarie per l’Italia nordͲoccidentale, in aumento per le regioni nordͲorientali (+0,9%) e centrali (+1,9%), mentre l’area meridionale e insulare registra una rilevante diminuzione (Ͳ3,5%). Nel primo trimestre 2014, le province che contribuiscono in misura più significativa a sostenere le vendite sui mercati esteri sono Torino, Taranto, Bergamo, Massa Carrara e Brescia. E invece Arezzo è nel gruppetto di chi contribuisce alla contrazione dell'export: in buona compagnia, essendo con Milano, Cagliari, Siracusa e La Spezia. E come sempre quando Arezzca cala, cala anche il dato dell'Italia centrale e quello della Toscana. Se a livello nazione c'è una contenuta espansione dell'1,5%, al centro c'è infatti un calo dello Ͳ0,9%. E il dato della Toscana è un rimbalzo all'indietro del 4,6%. Insomma Arezzo nel bene o nel male è sempre determinante per le esportazioni toscane. Tra le province che presentano una rilevante diminuzione delle vendite all’estero, associata a un importante impatto negativo sulla dinamica dell’export nazionale, Milano segna un Ͳ4,8% e Arezzo addirittura un Ͳ19,3%. E su Arezzo la voce che sposta il mondo è l'oro. Il trimestre indica la contrazione delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Toscana, Piemonte e Veneto. Che succede? Gli spiragli di ripresa stanno rientrando? No, la cosa più probabile è di essere di fronte a un calo che va spiegato con altre variabili. Una su tutte. Il forte rallentamento dell'oro come beneͲrifugio: e che negli ultimi anni ha visto calare le esportazioni di lingotti in particolare verso la Svizzera. Controprova? Dal quadro proprio le esportazioni verso il paese elvetico segnano cali dalla Toscana intorno al 20%


Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 11 Giugno 2014 Mercoledì 11 Giugno 2014 Scritto da FX Empire

Martedì il mercato aurifero si muove al rialzo rompendo al di sopra dei 1260$. A fronte di ciò, riteniamo che il prezioso sia intenzionato a muoversi ulteriormente al rialzo puntando alla maniglia dei 1280$, prossimo livello di significativa resistenza. Detto questo, se dovessimo assistere ad una simile mossa prenderemo in considerazione la possibilità di vendere il mercato non appena vedremo stampata una candela resistiva in prossimità del suddetto livello. Una rottura al di sotto dei 1240$ aprirebbe le porte alla maniglia dei 1200$, tuttavia, ci sembra opportuno segnalare come una rottura al di sopra dei 1280$ possa condurre il metallo giallo a livelli nettamente superiori, placando così il massiccio sell off.


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Il knowͲhow artigianale è il punto di contatto di quest'intesa tra un'area, quella veneta, con una specializzazione artigianale di grande valore e quella peruviana, altrettanto foriera di saperi artigianali: Vicenza è la terza provincia italiana per capacità di export, dopo Torino e Milano. L'idea è quella di uno scambio: giovani peruviani potrebbero formarsi in Italia e i maestri artigiani italiani potrebbero andare in Perù, Paese nel quale operano 250mila artigiani. Ed è uno dei principali Paesi in cui l'industria dell'oro riveste una notevole importanza. Ecco perché su questa basi si possono costituire nuove imprese artigiane o trovare spazi di mercato a esportatori italiani. " L'accordo con Confartigianato Vicenza – ha dichiarato il ministro Magali Silva – sarà una grande opportunità per proseguire in un'alleanza strategica per lo scambio di tecnologia e conoscenze professionali. Il Perù riceve, attraverso i prodotti delle imprese vicentine, un importante contributo nel trasferimento tecnologico, in particolare per macchinari e attrezzature: crediamo che anche settori come il tessile, l'alimentare, il turismo culturale possano costituire un'ulteriore area di sviluppo" . Il Perù, secondo un report di Confartigianato Vicenza, è una realtà territoriale di particolare interesse anche perché, con il Trattato di Libero commercio sottoscritto con l'Unione europea nel 2013, di fatto ha cancellato i dazi doganali, aumentando la capacità dell'interscambio commerciale. Già nel 2013 Vicenza risultava la seconda provincia italiana (dietro a Milano) per le esportazioni manifatturiere verso il Perù, per un valore complessivo di 35milioni di euro. Il Perù, va ricordato, è una delle economie più dinamiche dell'America Latina. Il Pil, dal 2003 a oggi, è cresciuto dell'89%, ben superiore alla media dei Paesi latinoamericani, cresciuti del 49,9 per cento.


EUR/USD Analisi Fondamentale per il 9 Giugno 2014, Previsioni Sabato 07 Giugno 2014 Scritto da FX Empire

Sulla scia dei dati positivi provenienti dalla Germania, la coppia EUR/USD riesce a controbilanciare l’effetto dello stimolo da parte della BCE, guadagnando un punto e attestandosi a 1,3663. Nel mese di maggio sono stati creati 217.000 nuovi posti di lavoro, e questi dati spingono l’Indice delle Buste Paga negli Usa oltre il picco preͲrecessione, mentre il tasso di disoccupazione si mantiene vicino al valore minimo degli ultimi sei anni, traendo vantaggio dal ritrovato slancio del sistema economico. I dati provenienti dal Dipartimento per l’Occupazione di Washington, dopo un incremento di 282.000 posti nel mese di aprile, oggi mostrano dei miglioramenti di ampia portata. La media delle previsioni degli economisti intervistati da Bloomberg per il suo sondaggio preannunciava un incremento di 215.000 posti; nel mese di maggio la disoccupazione è rimasta invariata a 6,3%. Il migliorato clima di fiducia fra le imprese grazie all’aumento delle vendite e alla ripresa dell’economia a seguito della peggiore performance nei tre anni probabilmente significherà che i dati continueranno a salire. L’aumento dell’occupazione rappresenta per le autorità della Federal Reserve una ragione ulteriore per mantenere i tagli allo stimolo monetario.

La Banca Centrale Europea ha annunciato che il Tasso Ufficiale di Riferimento sarà portato allo 0,15% o forse meno, il tasso di deposito è stato portato a valori negativi. Il Consiglio Direttivo della BCE, guidato dal presidente Mario Draghi, ha anche annunciato che il tasso marginale sarebbe stato tagliato più del previsto, dallo 0,75% allo 0,4%. La debolezza dell’euro è stata inasprita dalla dichiarazione di apertura di Mario Draghi, quando ha evitato di parlare della necessità di un alleggerimento quantitativo per consolidare la fragile ripresa nell’eurozona. Il Consiglio Direttivo è stato unanime nella sua decisione di tagliare i tassi aggressivamente e ha indicato che i costi sui prestiti rimarranno ai livelli attuali per un periodo prolungato. L’euro è scivolato al nuovo minimo degli ultimi 18 mesi, e viene attualmente scambiato nella zona del minimo degli ultimi quattro mesi, attorno a 1,3540 sul dollaro. La reazione del mercato è stata un’iniziale


collasso dell’euro seguito da un ritracciamento che secondo molti seguiva una logica del tipo “compra in base alle indiscrezioni e vendi in base ai fatti”. Dati economici del 6 giugno 2014, dati reali vs. previsioni

Valuta

Evento

Previsto

Precedente

EUR

Produzione (mensile)

Germania 0.2%

0.4%

Ͳ0.6%

EUR

Bilancia commerciale Germania

17.7B

15.2B

15.0B

GBP

Bilancia commerciale

Ͳ8.92B

Ͳ8.65B

Ͳ8.29B

CAD

Variazione occupazione

25.8K

25.0K

Ͳ28.9K

CAD

Produttività del lavoro (trimestrale)

Ͳ0.1%

0.7%

1.0%

CAD

Tasso di disoccupazione

7.0%

6.9%

6.9%

USD

Buste paga nonͲagricole

217K

218K

282K

USD

Buste paga nonͲagricole private

216K

210K

270K

USD

Tasso di disoccupazione

6.3%

6.4%

6.3%

Reale industriale


Oro Analisi Fondamentale per il 9 Giugno 2014, Previsioni Sabato 07 Giugno 2014 Scritto da FX Empire

L’oro si muove su terreno positivo, e viene scambiato a 1255,90, in rialzo di 2,60$. I dati sull’occupazione negli Usa sono in linea con le aspettative; l’Indice delle Buste Paga per il Settore NonͲAgricolo ha registrato un incremento di 217.000 unità; il tasso di disoccupazione è stabile al 6,3%; la retribuzione media oraria è cresciuta dello 0,9%, e su base annua ha fatto segnare un +2,1% (+2% per la media degli ultimi 24 mesi). La settimana lavorativa rimane invariata a 34,5 ore e le famiglie, dopo aver perso 73.000 posti di lavoro nel mese di aprile, hanno visto un incremento di 145.000 posti. I prezzi dell’oro rimangono invariati, segnando un lieve rialzo in risposta al rapporto sull’occupazione negli Usa, che ha indicato un aumento dell’occupazione nel settore non agricolo maggiore del previsto. Apparentemente i trader e gli investitori in oro hanno considerato eccessivo il ribasso dovuto alle recenti vendite, e hanno valutato che il mercato meritasse almeno un breve rimbalzo. L’aggressivo pacchetto di stimolo di politica monetaria annunciato giovedì dalla Banca Centrale Europea, e le relative dichiarazioni accomodanti da parte del Presidente della BCE Mario Draghi, avranno un effetto rialzista sul mercato azionario e sul mercato obbligazionario europeo. I timori di una stagnazione economica nella UE e di possibili pressioni deflazionistiche sui prezzi hanno forzato la mano alla Banca Centrale. Le scelte della BCE confermano la convinzione di alcuni operatori di mercato secondo i quali la Federal Reserve degli Stati Uniti potrebbe essere costretta a interrompere il suo programma di tagli all’alleggerimento quantitativo. Dati economici del 6 giugno 2014, dati reali vs. previsioni

Valuta

Evento

Previsto

Precedente

EUR

Produzione (mensile)

Germania 0.2%

0.4%

Ͳ0.6%

EUR

Bilancia commerciale Germania

17.7B

15.2B

15.0B

GBP

Bilancia commerciale

Ͳ8.92B

Ͳ8.65B

Ͳ8.29B

CAD

Variazione occupazione

25.8K

25.0K

Ͳ28.9K

CAD

Produttività del lavoro (trimestrale)

Ͳ0.1%

0.7%

1.0%

CAD

Tasso di disoccupazione

7.0%

6.9%

6.9%

USD

Buste paga nonͲagricole

217K

218K

282K

USD

Buste paga nonͲagricole private

216K

210K

270K

USD

Tasso di disoccupazione

6.3%

6.4%

6.3%

Reale industriale


Fisco

ϭϬͬϬϲͬϮϬϭϰ

Pos, stop al contante, fattura elettronica. Il riepilogo delle risposte esatte 1. Dal 30 giugno scattano le novità sui pagamenti tracciabili, che prevedono: ĐͿ ůΖŽďďůŝŐŽ ƉĞƌ ĐŽŵŵĞƌĐŝĂŶƚŝ͕ ĂƌƚŝŐŝĂŶŝ Ğ ƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶŝƐƚŝ Ěŝ ĂĐĐĞƚƚĂƌĞ ŝ ƉĂŐĂŵĞŶƚŝ ĐŽŶ ďĂŶĐŽŵĂƚ Ž ĐĂƌƚĂ Ěŝ ĐƌĞĚŝƚŽ ƉĞƌ ŝŵƉŽƌƚŝ ŽůƚƌĞ ŝ ϯϬ ĞƵƌŽ 2. Quali sono le sanzioni previste per i commercianti, gli artigiani e i professionisti che non si dotano del Pos, necessario per i pagamenti elettronici? ĂͿ ůĂ ůĞŐŐĞ ŶŽŶ ƉƌĞǀĞĚĞ ƐĂŶnjŝŽŶŝ 3. L'affitto può essere pagato in contanti o va sempre pagato con bonifico o altri strumenti tracciabili? ďͿ ^ŝ ƉƵž ƉĂŐĂƌĞ ŝŶ ĐŽŶƚĂŶƚŝ ĨŝŶŽ Ă ϵϵϵ͕ϵϵ ĞƵƌŽ ĨĂĐĞŶĚŽƐŝ ƌŝůĂƐĐŝĂƌĞ ƵŶĂ ƌŝĐĞǀƵƚĂ 4. Si possono tenere 20mila euro in contanti a casa? ĂͿ ^Ş͕ ƉĞƌĐŚĠ ĐŚŝƵŶƋƵĞ ƉƵž ĚĞƚĞŶĞƌĞ ƋƵĂůƐŝĂƐŝ ƐŽŵŵĂ ƉĞƌ ƉƌŽƉƌŝ ŝŶƚĞƌĞƐƐŝ 5. Le novità entrate in vigore il 6 giugno sulla fattura elettronica prevedono: ĂͿ ůΖŽďďůŝŐŽ ƉĞƌ ŝ ĨŽƌŶŝƚŽƌŝ ĚĞůůĞ ƉƵďďůŝĐŚĞ ĂŵŵŝŶŝƐƚƌĂnjŝŽŶŝ Ěŝ ŝŶǀŝĂƌĞ ĨĂƚƚƵƌĞ ĞƐĐůƵƐŝǀĂŵĞŶƚĞ ŝŶ ŵŽĚĂůŝƚă ĞůĞƚƚƌŽŶŝĐĂ 6. L'obbligo della fattura elettronica riguarda già tutte le amministrazioni? ďͿ EŽ͕ ƉĞƌ ƵŶĂ ƐĞƌŝĞ Ěŝ ĂŵŵŝŶŝƐƚƌĂnjŝŽŶŝ ĐŽŵĞ͕ ƚƌĂ Őůŝ Ăůƚƌŝ͕ Őůŝ ĞŶƚŝ ůŽĐĂůŝ ĚŝǀĞŶƚĞƌă ŽƉĞƌĂƚŝǀĂ ĚĂů ϯϭ ŵĂƌnjŽ ϮϬϭϱ 7. Che cosa succede se la fattura non viene rilasciata in formato elettronico nei casi in cui è già obbligatoria? ĐͿ >Ă WĂ ŶŽŶ ƉƵž ƉƌŽĐĞĚĞƌĞ Ăů ƉĂŐĂŵĞŶƚŽ ŶĞŵŵĞŶŽ ƉĂƌnjŝĂůĞ 8. In caso di vendita di preziosi a un negozio di comproͲoro, è possibile ricevere la somma in contanti se è superiore a 999,99 euro? ĐͿ EŽ͕ ƉĞƌĐŚĠ ǀĂůĞ ĂŶĐŚĞ ŝŶ ƋƵĞƐƚŽ ĐĂƐŽ ůĂ ƐŽŐůŝĂ Ěŝ ƵƚŝůŝnjnjŽ ĚĞů ĐŽŶƚĂŶƚĞ 9. Chi acquista mobili ed elettrodomestici in contanti può aver diritto alla detrazione del 50%? ĐͿ EŽ͕ Ɛŝ ĚĞǀĞ ƉĂŐĂƌĞ ĐŽŶ ƐƚƌƵŵĞŶƚŝ ƚƌĂĐĐŝĂďŝůŝ͗ ǀĂůŐŽŶŽ ƐŝĂ ŝů ďŽŶŝĨŝĐŽ ĐŚĞ ůĂ ŵŽŶĞƚĂ ĞůĞƚƚƌŽŶŝĐĂ 10. Per chi paga mobili ed elettrodomestici con carta di credito o bancomat, come si individua la data di pagamento per accedere poi al bonus del 50%? ĂͿ ƋƵĞůůĂ ĐŚĞ ƌŝƐƵůƚĂ ŶĞůůĂ ƌŝĐĞǀƵƚĂ ƚĞůĞŵĂƚŝĐĂ Ěŝ ĂǀǀĞŶƵƚĂ ƚƌĂŶƐĂnjŝŽŶĞ 11. Un'attività commerciale vuole acquistare degli spazi pubblicitari online può ancora pagare in contanti? ĐͿ EŽ͕ ĚĂů ϭΣ ŐĞŶŶĂŝŽ ϮϬϭϰ ůĂ ƉƵďďůŝĐŝƚă ŽŶůŝŶĞ ƉƵž ĞƐƐĞƌĞ ĂĐƋƵŝƐƚĂƚĂ ƐŽůŽ ĐŽŶ ŵĞnjnjŝ Ěŝ ƉĂŐĂŵĞŶƚŽ ƚƌĂĐĐŝĂďŝůŝ 12. I limiti ai pagamenti in contanti valgono anche per i pagamenti di imposte presso gli uffici di tesoreria comunali o del bollo auto presso un'agenzia Aci? ĂͿ ^Ş͕ ĂŶĐŚĞ ŝŶ ƋƵĞƐƚŽ ĐĂƐŽ ǀĂůĞ ůĂ ƌĞŐŽůĂ ƉĞƌ ĐƵŝ ŶŽŶ Ɛŝ ƉƵž ƉĂŐĂƌĞ ŝŶ ĐŽŶƚĂŶƚĞ ĚĂ ŵŝůůĞ ĞƵƌŽ ŝŶ ƐƵ͘


Compro Oro Rubavano sottobanco e vendevano ai Compro Oro LUNEDÌ 09 GIUGNO 2014 07:00 SCRITTO DA GRETA MILICI172 VISITE

Accade

in

due

negozi

di Torino ed Alessandria:

i

dipendenti

rubavano

oro

e

pietre

preziose sottobanco nei negozi in cui lavoravano, per consegnarli ai Compro Oro. Il furto di gioielli griffati, i quali avevano come destinazione Bulgari e Cartier, durava da un anno e aveva sollevato un giro di decine di migliaia di euro. Il gioco è stato smascherato dalla polizia giudiziaria e dalla polizia amministrativa di Torino ed ha condotto a quattro arresti: il gestore di una catena di Compro Cro ed i suoi due dipendenti, il primo accusato di ricettazione e riciclaggio, i secondi di furto aggravato, ed il gestore di un’altra catena con accusa di ricettazione di materiale rubato.


Ăů ŽŵƉƌŽ ŽƌŽ ĐŽŶ ůĂ ƉŝƐƚŽůĂ͗ ƵŶ ĂŶŶŽ Ğ ϲ ŵĞƐŝ Condannato un udinese di 22 anni che fece irruzione con il volto coperto al negozio di viale Tricesimo

UDINE. «Aprimi, aprimi, guarda che sparo». Era il 3 dicembre del 2010 e oltre la porta del negozio “Gold 2000 viror spa”, un compro oro in viale Tricesimo, c’era un ragazzo con il volto coperto che impugnava una pistola. Per quella tentata rapina, finita con una fuga e un nulla di fatto, Miguel Levacovich, 22 anni di Udine, è stato condannato a 1 anno e sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena e 600 euro di multa. Si è svolta ieri l’udienza al tribunale di Udine davanti ai giudici, riuniti in composizione collegiale presieduti da Angelica Di Silvestre, a latere Roberto Pecile e Mariarosa Persico. Secondo le prove raccolte dall’accusa, ieri rappresentata in aula dal sostituto procuratore Maria Caterina Pace, quella mattina, il ragazzo si è presentato davanti al negozio di viale Tricesimo in sella al suo scooter rosso. Il giovane aveva suonato il campanello come un qualsiasi altro cliente intorno alle 10 di mattina, ma, una volta entrato nell’edificio, aveva estratto la pistola intimando alla dipendente di aprirgli la seconda porta in metallo, quella che dà accesso al magazzino, dove solitamente vengono custoditi gli oggetti in oro. Non è bastata quella minaccia fatta da chi impugnava una pistola giocattolo a spaventare la donna che, a sua volta chiusa al di là della porta, anzichè obbedire a quell’ordine aveva deciso di dare l’allarme quindi aveva premuto il pulsante “antirapina” collegato con la centrale dell’Italpol. Il ragazzo, alto e mingherlino, aveva cercato di abbattere la porta con una serie di spallate, ma dopo qualche tentativo andato a vuoto aveva desistito ed era fuggito. Basandosi sulla descrizione fornita dalla dipendente e sulle sue testimonianze, gli agenti della squadra mobile avevano poi portato gli investigatori sulle tracce di Levacovich. A inchiodarlo il fatto che avesse uno scooter rosso, un bomber nero e una pistola finta. È bastato al giudice per le udienze preliminari Roberto Venditti per dispone il rinvio a giudizio accogliendo le richieste che erano state avanzate dal pubblico ministero Annunziata Puglia. Da qui si è arrivati alle fasi del dibattimento, quindi all’udienza di ieri. La pubblica accusa, rappresentata dal pm Maria Caterina Pace ha ritenuto che le prove documentate durante il dibattimento fossero sufficienti a evidenziare la responsabilità di Levacovich, per questo ha chiesto che venisse condannato a un anno e sei mesi di reclusione. Per l’avvocato difensore Pieraurelio Cicuttini, l’intero castello probatorio sarebbe stato minato da alcuni fondamentali dubbi, legati alla stessa identificazione dell’imputato da parte dei testimoni. Troppo vaghe le descrizioni, ha sostenuto Cicuttini evidenziando come il Levacovich abbia una fisicità particolare e una voce non comune, difficile da confondere. «Nessuno lo ha riconosciuto Ͳ ha sostenuto l’avvocato Ͳ. Il fatto che sia alto e magro come la persona descritta dai testi non basta a costituire una prova, inoltre il mio assistito ha intrapreso un percorso di riabilitazione e sta anche per sposarsi» ha sostenuto il difensore puntando all’assoluzione. Non è bastato a convincere i giudici che hanno condannato il ragazzo e 1 anno e 6 mesi e 600 euro di multa.


sĞƌďĂŶŝĂ͗ ƚŝƚŽůĂƌĞ ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ ĨŝŶŐĞ ƌĂƉŝŶĂ Ğ ƐĞƋƵĞƐƚƌŽ͕ ƐĐŽƉĞƌƚŽ ƉĂƚƚĞŐŐŝĂ Torino, 7 giu. (Adnkronos) Ͳ Ha finto di essere stato rapinato e sequestrato. Scoperto dai carabinieri, il proprietario di alcuni compro oro nella provincia di Verbania ha patteggiato una condanna a sei mesi con una multa di 45mila euro per simulazione di reato. Aveva raccontato ai militari che il 12 agosto scorso era stato assalito da quattro malviventi mentre usciva dalla sua casa di Omegna spiegando che i ladri gli avevano immobilizzato i polsi con delle fascette di plastica e legato al tronco di un albero nel bosco vicino prima di fuggire con diversi gioielli che l'imprenditore aveva con sè. Un racconto che però non aveva convinto i carabinieri del Nucleo investigativo di Verbania che indagando hanno scoperto che la rapina era una messa in scena dell'uomo. (07 giugno 2014 ore 16.48)


ZƵďĂǀĂŶŽ ŐŝŽŝĞůůŝ ŐƌŝĨĨĂƚŝ ƉĞƌ ƌŝǀĞŶĚĞƌůŝ Ă ƵŶ ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ͗ ƋƵĂƚƚƌŽ ĂƌƌĞƐƚŝ Nei guai i dipendenti infedeli di due negozi di Torino e Alessandria che sottraevano la merce destinata a Bulgari e Cartier. Un giro da decine di migliaia di euro che durava da oltre un anno di CARLOTTA ROCCI 06 giugno 2014 L'oro e le pietre preziose che finivano sul bancone di una catena di compro oro torinese erano in realtà il materiale di lavorazione di gioielli che avrebbero dovuto portare la griffe di Bulgari e Cartier. Due dipendenti infedeli di un negozio di Torino e uno di Alessandria rubavano il materiale sottobanco nelle loro botteghe e lo consegnavano al compro oro. Il loro gioco è stato smascherato dalla polizia giudiziaria e dalla polizia amministrativa di Torino che hanno arrestato quattro persone. Edoardo Facchin, 61 anni, gestore della catena di compro oro Eldorado, e i due dipendenti infedeli Gabriele Sandri, 27 anni, e Simone Satti, 40 anni, sono finiti agli arresti domiciliari. Il primo è accusato di ricettazione e riciclaggio, i secondi di furto aggravato. Anche il gestore della catena Agenzia D'affari Subalpina, Antonio Lo Giudice, 57 anni, è in carcere con l'accusa di aver ricettato materiale rubato. Il loro era un giro d'affari da diverse decine di migliaia di euro che durava da oltre un anno, almeno da quando sono iniziate le indagini della polizia nei primi mesi del 2013. A dare il via ai controlli erano state alcune irregolarità riscontrate nei registri che i compro oro sono obbligati a compilare per legge. Sui libretti, la polizia amministrativa aveva trovato imprecisioni e mancanze che non erano riconducibili a semplici disattenzioni. Scavando più a fondo, infatti, è emerso un giro d'affari ben più complesso. Accanto ai gioielli che normali clienti avevano consegnato nei negozi gestiti da Facchin ce n'erano molti altri che non avevano una provenienza certa. I nomi dei due dipendenti delle atelier orafe di Torino e Alessandria non comparivano nei registri ma, pedinamenti e intercettazioni hanno permesso di ricostruire i loro spostamenti. I due portavano il materiale sottratto direttamente al compro oro fingendosi normali clienti oppure fissavano appuntamenti in posti insospettabili. I loro datori di lavoro non si sono mai accorti del materiale mancante in atelier. La polizia ha ricostruito tutti i canali attraverso cui le due catene si rifornivano di oro rubato, materiale che poi rifondevano per renderlo irriconoscibile.


Settore e Moda

/ ďƌĂŶĚ ŝƚĂůŝĂŶŝ ƐĞŵƉƌĞ Ɖŝƶ ƐƚƌĂŶŝĞƌŝ Pubblicato il 13 giugno 2014 da redazione3 | Made in Italy Ultimo in ordine di tempo è Garofalo

La crisi sta spazzando via i marchi più rappresentativi del nostro DĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ, e non solo nel settore moda. Dall’inizio di questa situazione di difficoltà, infatti, è arrivato a 10 miliardi il valore dei marchi storici dell’agroalimentare italiano che sono passati in mani straniere. Ultimo della lista è pasta 'ĂƌŽĨĂůŽ, venduto agli spagnoli. L’antico WĂƐƚŝĨŝĐŝŽ >ƵĐŝŽ 'ĂƌŽĨĂůŽ, infatti, ha siglato un accordo preliminare per l’ingresso nella propria compagine azionaria, con il 52% del capitale sociale, di Ebro Foods, gruppo multinazionale che opera nei settori del riso, della pasta e dei condimenti, quotato alla ŽƌƐĂ Ěŝ DĂĚƌŝĚ. Ma, come detto anche dal presidente della Coldiretti ZŽďĞƌƚŽ DŽŶĐĂůǀŽ, si tratta di uno dei tanti, preceduto in ordine di tempo da Bertolli, acquisito dal fondo statunitense s ĂƉŝƚĂů WĂƌƚŶĞƌƐ, dopo che lo storico marchio era già stato venduto all’Unilever per poi essere acquisita dal gruppo spagnolo ^K^. Tra le cessioni che avevano più sollevato polemiche e polveroni, c’era stata anche quella della storica WĂƐƚŝĐĐĞƌŝĂ ŽŶĨĞƚƚĞƌŝĂ ŽǀĂ al colosso francese >sD, e soprattutto dell’azienda vinicola ĂƐĂŶŽǀĂ >Ă ZŝƉŝŶƚƵƌĂ di Greve in Chianti, passata in mani cinesi. Ma l’elenco è purtroppo ben più lungo, e comprende anche marchi leggendari per il nostro Made in Italy, come Riso Scotti, diventato per il 25% di proprietà dello spagnolo ďƌŽ &ŽŽĚƐ, ma anche 'ĂŶĐŝĂ, casa storica per la produzione di spumante, che è per il 70% dell’oligarca ZƵƐƚĂŵ dĂƌŝŬŽ, proprietario della banca e della vokda ZƵƐƐŬŝ ^ƚĂŶĚĂƌĚ. A questo proposito, Roberto Moncalvo ha dichiarato: “/ ŐƌĂŶĚŝ ŐƌƵƉƉŝ ŵƵůƚŝŶĂnjŝŽŶĂůŝ ĐŚĞ ĨƵŐŐŽŶŽ ĚĂůů͛/ƚĂůŝĂ ĚĞůůĂ ĐŚŝŵŝĐĂ Ğ ĚĞůůĂ ŵĞĐĐĂŶŝĐĂ ŝŶǀĞƐƚŽŶŽ ŝŶǀĞĐĞ ŶĞůů͛ĂŐƌŽĂůŝŵĞŶƚĂƌĞ ŶĂnjŝŽŶĂůĞ ƉĞƌĐŚĠ͕ ŶŽŶŽƐƚĂŶƚĞ ŝů ĐƌŽůůŽ ƐƚŽƌŝĐŽ ĚĞŝ ĐŽŶƐƵŵŝ ŝŶƚĞƌŶŝ͕ ĨĂ ƐĞŐŶĂƌĞ ŝů ƌĞĐŽƌĚ ŶĞůůĞ ĞƐƉŽƌƚĂnjŝŽŶŝ ŐƌĂnjŝĞ Ăůů͛ŝŵŵĂŐŝŶĞ ĐŽŶƋƵŝƐƚĂƚĂ ĐŽŶ ŝ ƉƌŝŵĂƚŝ ŶĞůůĂ ƐŝĐƵƌĞnjnjĂ͕ ŶĞůůĂ ƚŝƉŝĐŝƚă Ğ ŶĞůůĂ ƋƵĂůŝƚă͘ ^ŝ ğ ŝŶŝnjŝĂƚŽ ĐŽŶ ů͛ŝŵƉŽƌƚĂƌĞ ŵĂƚĞƌŝĞ ƉƌŝŵĞ ĚĂůů͛ĞƐƚĞƌŽ ƉĞƌ ƉƌŽĚƵƌƌĞ ƉƌŽĚŽƚƚŝ ƚƌŝĐŽůŽƌŝ͘ WŽŝ Ɛŝ ğ ƉĂƐƐĂƚŝ ĂĚ ĂĐƋƵŝƐŝƌĞ ĚŝƌĞƚƚĂŵĞŶƚĞ ŵĂƌĐŚŝ ƐƚŽƌŝĐŝ Ğ ŝů ƉƌŽƐƐŝŵŽ ƉĂƐƐŽ ğ ůĂ ĐŚŝƵƐƵƌĂ ĚĞŐůŝ ƐƚĂďŝůŝŵĞŶƚŝ ŝƚĂůŝĂŶŝ ƉĞƌ ƚƌĂƐĨĞƌŝƌůŝ Ăůů͛ĞƐƚĞƌŽ͘ hŶ ƉƌŽĐĞƐƐŽ Ěŝ ĨƌŽŶƚĞ Ăů ƋƵĂůĞ ŽĐĐŽƌƌĞ ĂĐĐĞůĞƌĂƌĞ ŶĞůůĂ ĐŽƐƚƌƵnjŝŽŶĞ Ěŝ ƵŶĂ ĨŝůŝĞƌĂ ĂŐƌŝĐŽůĂ ƚƵƚƚĂ ŝƚĂůŝĂŶĂ ĐŚĞ ǀĞĚĂ ĚŝƌĞƚƚĂŵĞŶƚĞ ƉƌŽƚĂŐŽŶŝƐƚŝ Őůŝ ĂŐƌŝĐŽůƚŽƌŝ ƉĞƌ ŐĂƌĂŶƚŝƌĞ ƋƵĞů ůĞŐĂŵĞ ĐŽŶ ŝů ƚĞƌƌŝƚŽƌŝŽ ĐŚĞ ŚĂ ĐŽŶƐĞŶƚŝƚŽ Ăŝ ŐƌĂŶĚŝ ŵĂƌĐŚŝ Ěŝ ƌĂŐŐŝƵŶŐĞƌĞ ƚƌĂŐƵĂƌĚŝ ƉƌĞƐƚŝŐŝŽƐŝ”. sĞƌĂ DKZ dd/


ƵůŐĂƌŝ͗ ŶƵŽǀŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ŝŶ ƐƚŝůĞ ƚƵďŽŐĂƐ sĞŶĞƌĚŞ ϭϯ 'ŝƵŐŶŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ 'ƌĞƚĂ DŝůŝĐŝ

>Ă ŶƵŽǀĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ĚĞů ůƵdžƵƌLJ ďƌĂŶĚ ƵůŐĂƌŝ ğ ƵŶĂ ŵŝƐĐĞůĂ ŝŶƚƌŝŐĂŶƚĞ Ěŝ ĚƵĞ ĚĞŝ ƐƵŽŝ ƐŝŵďŽůŝ ĐůĂƐƐŝĐŝ͗ ŝů ƐĞƌƉĞŶƚĞ ƐŝŶƵŽƐŽ Ğ ǀĞƌƐĂƚŝůĞ Ğ ůŽ ƐƚŝůĞ ĐŽŶƚĞŵƉŽƌĂŶĞŽ ĚĞŝ ƚƵďŽŐĂƐ͘ / ƚƵďŽŐĂƐ ƐŽŶŽ ĨůĞƐƐŝďŝůŝ ŵĂŐůŝĞ ƌĞĂůŝnjnjĂƚĞ ƐĞŶnjĂ ƐĂůĚĂƚƵƌĞ͕ ĐŚĞ ĚŝǀĞŶŶĞƌŽ ĐĞůĞďƌŝ ƉƌŽƉƌŝŽ ŐƌĂnjŝĞ ĂůůĂ ŵĂŝƐŽŶ ƵůŐĂƌŝ ůĂ ƋƵĂůĞ ǀŝ ŝĚĞž ƵŶ͛ŝŶƚĞƌĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůŝ͕ ĐŽŶ ĂŶĞůůŝ͕ ŽƌĞĐĐŚŝŶŝ͕ ďƌĂĐĐŝĂůŝ͕ ĐŽůůĂŶĞ ĞĚ ŽƌŽůŽŐŝ͕ ĨĂĐĞŶĚŽ ĐŽŶŽƐĐĞƌĞ ŝů ƚƵďŽŐĂƐ Ăů ŵŽŶĚŽ ŝŶƚĞƌŽ͘ / ŶƵŽǀŝ ƉĞnjnjŝ ĚĞůůĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ƐŽŶŽ ďƌĂĐĐŝĂůŝ͕ ĂŶĞůůŝ ĞĚ ƵŶĂ ĐŽůůĂŶĂ͕ ƐĞŵƉƌĞ ĂĐĐĂƚƚŝǀĂŶƚŝ Ğ ƐĞŵƉƌĞ ĞůĞŐĂŶƚŝ ŝŶ ƉĞƌĨĞƚƚŽ ƐƚŝůĞ ƵůŐĂƌŝ͘

/ŵƉŝĞŐĂŶĚŽ ĚŝǀĞƌƐŝ ƚŝƉŝ Ěŝ ŵĂƚĞƌŝĂůŝ Ğ Ěŝ ĐŽůŽƌŝ ƐŽŶŽ ƐƚĂƚŝ ƌĞĂůŝnjnjĂƚŝ ĚĞŐůŝ ƐƉůĞŶĚŝĚŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ĐŚĞ͕ ĂƚƚƌĂǀĞƌƐŽ ů͛ŝŵƉƌŽďĂďŝůĞ ŵĂ ƉĞƌĨĞƚƚĂ ĨƵƐŝŽŶĞ Ěŝ ŽƌŽ ƌŽƐĂ ĞĚ ĂĐĐŝĂŝŽ͕ ĐŽƐƚŝƚƵŝƐĐŽŶŽ ƵŶ ŵŝdž ĚĂů ƌŝƐƵůƚĂƚŽ ĚĞůŝĐĂƚŽ Ğ ĨŽƌƚĞ͕ ƌĞƐŽ ͞ůƵĐĐŝĐĂŶƚĞ͟ ĚĂůů͛ĂŐŐŝƵŶƚĂ Ěŝ ƉŝĐĐŽůŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ͘ >Ă ŶƵŽǀĂ ^ĞƌƉĞŶƚŝ ŽůůĞĐƚŝŽŶ ğ Őŝă ĚŝƐƉŽŶŝďŝůĞ ŶĞŐůŝ ƐƚŽƌĞ ƵůŐĂƌŝ Ěŝ ƚƵƚƚŽ ŝů ŵŽŶĚŽ͘


money — giugno 12, 2014

Ora chiamatela Stroili d’Arabia Stroili punta sull’Oriente. Come aveva anticipato a Gioiellis Maurizio Merenda, amministratore delegato di Stroili Oro Group, il brand vuole uscire di più dai confini italiani. Stroili ha infatti inaugurato due nuove boutique negli Emirati Arabi, che si aggiungono alle tre già esistenti. Le boutique Stroili, di 40 e 35 metri quadri, si trovano ad Abu Dhabi, nel Mushriff Mall, e a Sharjah, nel Saharjah City Centre, e secondo l’azienda «rileggono in chiave luxury il concept dei negozi Stroili». L’interior design punta finiture in oro e riflessi che esaltano la luce dei gioielli in esposizione, con un gusto decisamente esotico. «Le nostre collezioni, nate dalla perfetta sintesi tra design e ricerca, sono diventate simbolo di autentico Made in Italy nel mondo capaci di promuovere eccellenza, creatività e artigianalità, permettendoci una crescita costante a livello internazionale», è il commento di Maurizio Merenda, amministratore delegato dell’azienda. Stroili Oro Group è il primo retailer della gioielleria made in Italy, con una catena di 366 boutique monomarca, distribuzione in oltre 100 gioiellerie e una presenza in 24 Paesi esteri. Stroili Oro ha chiuso il 2013 con un fatturato in crescita del 5% rispetto all’esercizio precedente, a quota di 210 milioni di euro. Federico Graglia

La boutique Stroili negli Emirati Arabi

Boutique Stroili in Medio Oriente


news — giugno 12, 2014

>͛ĂŶĞůůŽ Ě͛ŽƌŽ ĐŚĞ ƌŝĐĞǀĞ ĞͲŵĂŝů Vi proponiamo spesso il matrimonio tra gioielli e tecnologia. Ecco un nuovo esempio: l’anello ZŝŶŐůLJ. Si collega ad iPhone e smartphone Android, ed è in grado di segnalare chiamate, messaggi, eͲmail o notifiche, grazie a una vibrazione. Il vantaggio: se il telefono è annegato nella borsa e non si sente la suoneria, l’anello avverte che una chiamata o un messaggio sono in arrivo. Un’applicazione consentirà di personalizzare il colore di un piccolo Led presente su uno dei due lati. Non solo: saranno programmabili diversi tipi di vibrazioni collegate a differenti notifiche, in modo da capire dall’anello chi chiama o ha inviato un messaggio. La batteria integrata nell’anello potrà durare anche tre giorni con una sola ricarica. Ma non è solo un oggetto tecnologico: Ringly è in oro 18 carati e utilizza pietre come onice nero, smeraldo, zaffiro rosa e pietra di luna arcobaleno. Secondo ŚƌŝƐƚŝŶĂ DĞƌĐĂŶĚŽ, fondatore di Ringly, l’idea della società è proporre un gioiello tecnologico allo stesso tempo elegante e utile, che piaccia alle donne che lo indossano. Ringly può già essere preordinato sul ƐŝƚŽ ƵĨĨŝĐŝĂůĞ. Prezzo (online): 145 dollari. &ĞĚĞƌŝĐŽ 'ƌĂŐůŝĂ

Anello Ringly. Prezzo: 145 dollari


Ǧ ± 12 giugno 2014 Prosegue l'espansione retail nelle top location del mondo per Tiffany, secondo marchio di gioielli al mondo. Martedì a Parigi è stata inaugurata la nuova boutique sugli ChampsͲElysées e dopo l'opening ufficiale si è svolto un gala sul roof dell'Arc de Triomphe, con una vista spettacolare sulla città e l'obelisco di Place del la Concorde si è illuminato di azzurro Tiffany per l'occasione. Frederic Cumenal, presidente dal settembre del 2013, ha accolto i circa 300 ospiti che hanno partecipato al gala e tra i quali spiccavano Jessica Biel, Hilary Swank e Caterina Murino. Dopo il taglio del nastro. "Il nuovo negozio 62 degli ChampsͲElysées è il massimo simbolo di Tiffany quale brand di lusso a livello mondiale Ͳ ha detto Frederic Cumenal Ͳ. Occupa una posizione preminente che pone saldamente sulla scena internazionale, nel cuore di una città che accoglie turisti da tutto il mondo, che vengono per visitarla ma anche per fare acquisti". Per l'inaugurazione del flagship è arrivato da New York il famoso "Diamante Tiffany", che resterà esposto per un periodo di tempo limitato. Tagliato a Parigi dai maestri artigiani di Tiffany nel 1878, questa pietra da 128,54 carati è il diamante giallo più famoso al mondo. È un momento d'oro per Tiffany: il 21 maggio il colosso americano, quotato a Wall Street, ha annunciato che l'utile netto del primo trimestre fiscale, terminato lo scorso 30 aprile, è cresciuto del 50% a 125,6 milioni di dollari, pari a 0,97 dollari per azione. Il consensus era di 0,78 per azione. I ricavi sono cresciuti del 13% a 1 miliardo di dollari, battendo le stile degli analisti, che avevano previsto 956 milioni. Le importanti vendite nei centri aperti da almeno un anno sono salite a tassi di cambio costanti dell'11%. Alla luce di questi risultati, Tiffany ha alzato le previsioni sull'utile nel corrente esercizio da $4,05 Ͳ $4,15 a $4,15 Ͳ $4,25 per azione.


TORINO Ͳ 11/06/2014

Ascom, Pertica presidente degli orafi Fulvio Pertica, 67 anni, è il nuovo presidente dell’Associazione Orafa Torinese aderente all’Ascom. Subentra a Giampiero Monticone, che fa parte del direttivo insieme a Lorenzo Tiano, Paolo Ricci, Pierangelo Conzano, Dante Di Lilla, Mauro Morosini, Paolo Rollé e Pasquale Lombardi. Vicepresidenti sono Enrica Vinesia e Alessandro Baewert Buosi. Pertica ha iniziato a lavorare in fabbrica ancora adolescente e procedendo passo passo nella carriera èdiventato imprenditore. Il neo presidente è anche nel consiglio nazionale di Federpreziosi. “Per il raggiungimento delnostro obiettivo di dar vita a un’associazione attiva – dichiara il presidente Pertica Ͳ è imprescindibile l’affiancamento e l’impegno di tutti gli organi direttivi con la loro competenza e di tutti i soci con la loro capacità e volontà di partecipazione. L’associazione va vissuta come una comunità che può raggiungere risultati soltanto se tutti intervengono con reale spirito collaborativo, liberi da ogni tipo di pregiudizio, collegialità nelle decisioni, massimo coinvolgimento per affrontare, con decisione e risolutezza, i non pochi problemi che si sono fatti sempre più evidenti e pressanti”.


La miniera d'oro di Val d'Ayas SABATO 07 GIUGNO 2014 07:00 SCRITTO DA GRETA MILICI112 VISITE

Una miniera d’oro a disposizione di appassionati e ricercatori, ai piedi del Monte Rosa. Entro l’estate del 2015, infatti, una delle miniere aurifere della Val d'Ayas sarà aperta al pubblico che vorrà visitarla ed approfondirne la conoscenza. Già noto alla popolazione di origine celtica dei Salassi, il giacimento minerario sarà oggetto di un percorso studiato ad arte per consentire ai visitatori di immergersi nell’atmosfera dei minatori di inizio ‘900. Tra scenografie, postazioni multimediali ed un suggestivo impianto di illuminazione creati ad hoc il visitatore verrà condotto in una galleria di 125 metri per rivivere la vita mineraria di un tempo, potendone osservare le tecniche di estrazione, il minerale e la vita del minatore. La coltivazione di questo territorio risale al ‘400, ma soltanto dalla fine dell’800 si ebbe l’inizio del suo sfruttamento, ad opera delle compagnie Societé des Mines de l'EvanCon e The EvanCon Gold Mining Company Limited, le quali giunsero a sviluppare l'attività su sette livelli con un avanzamento delle gallerie di 1.570 metri. Il progetto di recupero della miniera d’oro prevede anche l’allestimento di un centro di documentazione nella località di Brusson, in cui sarà possibile reperire notizie ed acquistare gadget di vario tipo.

Photo Credit: Ansa


Montenapoleone lancia l’eͲcommerce giovedì, 12 giugno 2014

ǀŝĂ DŽŶƚĞŶĂƉŽůĞŽŶĞ

Dopo la Montenapoleone Card, l’iniziativa lanciata nel 2011 che permette ai turisti extra Ue di godere di un maggiore rimborso dell’Iva sugli acquisti nella via del lusso, l’Associazione Montenapoleone torna alla carica con un nuovo progetto per invogliare lo shopping degli stranieri. Questa volta attraverso il web. In occasione del Luxury Summit organizzato da /ů ^ŽůĞ Ϯϰ KƌĞ, Guglielmo Miani, amministratore delegato di Larusmiani e presidente dell’Associazione Montenapoleone, ha anticipato che, in occasione di Expo 2015, sarà lanciato insieme ad Accenture un sito di eͲcommerce per “fidelizzare il cliente che viene a Milano”. Più che uno store online con i prodotti top dei brand presenti nella via dello shopping, si tratterebbe quindi una vetrina o una sorta di brochure di nuova generazione che stimoli il ritorno dei turisti a Milano e inviti allo shopping nei negozi fisici del Quadrilatero che fanno parte dell’Associazione presieduta da Miani.


DŽŶĞƚĂ ŽƌŽ Ěŝ ĚŽĂƌĚŽ s/// ĚĂ ϴϳϰ͘ϳϬϬ ĚŽůůĂƌŝ Giovedì 12 Giugno 2014 Scritto da Greta Milici

Un ƌĞĐŽƌĚ ƐƚŽƌŝĐŽ è stato raggiunto con la vendita di una ŵŽŶĞƚĂ Ě͛ŽƌŽ datata ϭϵϯϳ e raffigurante ZĞ ĚŽĂƌĚŽ s///. La moneta è stata acquistata da un acquirente anonimo per ϴϳϰ͘ϳϬϬ ĚŽůůĂƌŝ, un prezzo molto alto raro per una moneta coniata in Inghilterra. Si tratta di un ĞƐĞŵƉůĂƌĞ ƵŶŝĐŽ agli occhi dei collezionisti di tutto il mondo, ŵĂŝ ƵƚŝůŝnjnjĂƚŽ ƉĞƌ ůĂ ĐŝƌĐŽůĂnjŝŽŶĞ ŵŽŶĞƚĂƌŝĂ da quando Edoardo VIII abdicò al trono britannico. A causa di tale abdicazione la circolazione della moneta fu infatti espressamente vietata dal successore Re Giorgio V.


KƌŽůŽŐŝ ƌĞŐƵĞƚ ĚŽŶŶĂ͕ ůĞ ĨŽƚŽ ĞƐĐůƵƐŝǀĞ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ martedì 10 giugno 2014

/ů ĐĂƚĂůŽŐŽ ƌĞŐƵĞƚ ğ ƌŝĐĐŽ Ěŝ ŽƌŽůŽŐŝ Ğ ŐŝŽŝĞůůŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ͕ ĐŚĞ ĨĂƌĞďďĞƌŽ ůĂ ŐŝŽŝĂ Ěŝ ŽŐŶŝ ĚŽŶŶĂ ŝŶ ĐĞƌĐĂ Ěŝ ĞĐĐĞůůĞŶnjĂ͘

Gli ŽƌŽůŽŐŝ ƌĞŐƵĞƚ della collezione ĚŽŶŶĂ sono autentiche perle, destinate a chiama la tecnica e la bellezza, nella forma più alta. Ve li mostriamo con ĨŽƚŽ ĞƐĐůƵƐŝǀĞ. Fin dalle origini del suo cammino, che ha preso le mosse nel 1775, la maison elvetica si è dedicata alla missione di trasferire il meglio dell’orologeria in creazioni eccezionali. Oggi come in passato il nome Breguet è sinonimo di innovazione, di eleganza, di classe, di ricerca ostinata della perfezione sia estetica che tecnica. I modelli del marchio sono dei veri capolavori, anche nelle declinazioni al femminile, che potete ammirare nei molti scatti a corredo di questo articolo. Breguet ha impresso il suo nome nella storia dell’orologeria grazie a invenzioni come il cosiddetto paracadute, la spirale con curva terminale rialzata, chiamata a giusto titolo spirale Breguet, e soprattutto il tourbillon, considerato una delle più belle «complicazioni» esistenti, che tutto il mondo dell’orologeria ammira e adotta su scala sempre più larga. I magnifici segnatempo dell’azienda elvetica, fra le più antiche e prestigiose del settore, sono autentici gioielli da portare al polso. Breguet opera ininterrottamente nel campo dell’alta orologeria dal momento della sua fondazione. Doveroso sottolineare che la prima sede, fondata da AbrahamͲLouis Breguet, si trovava a Parigi. Poi avvenne il trasloco in Svizzera. Nei modelli del catalogo, classe e sofisticazione si uniscono in modo mirabile, per risultati di sublime fascino artistico. Di generazione in generazione gli artigiani di Breguet hanno rifiutato e rifiutano di cedere alle lusinghe della facilità, mantenendo l’incrollabile determinazione di spostare sempre di più i confini della scienza che misura lo scorrere del tempo, con invenzioni straordinarie come la spirale e lo scappamento in silicio o il perno magnetico.





Fulvio Pertica nuovo presidente degli orafi torinesi: “Riapriremo il dialogo con le scuole” Gioielli / trade Pubblicato da Chiara Di Martino La lunga esperienza del neo vertice è completata da una squadra di giovani. A breve l’ideazione di un gioiello che distinguerà gli associati “Uno dei primi obiettivi sarà quello di riallacciare il dialogo interrotto con le scuole”. Così comincia il primo mandato da presidente dell’Associazione Orafa Torinese Fulvio Pertica, dopo quattro da Vice presidente al fianco del presidente pro-tempore Gianpiero Monticone. Ma negli obiettivi della squadra – composta da Alessandro Buosi Baewart e Enrica Vinesia (vicepresidenti), e dai consiglieri Pierangelo Conzano, Dante Di Lilla, Pasquale Lombardi, Gianpiero Monticone, Mauro Morosini, Paolo Ricci, Paolo Rollé e Lorenzo Tiano – ci sono anche l’Expo e un nuovo spirito con cui vivere l’associazione. “Vogliamo indossare degli occhiali rosa per cominciare a guardare al futuro con più positività - spiega Pertica, 67 anni, che oltre alla lunga esperienza in campo associativo, ne conta una altrettanto significativa in campo imprenditoriale – e anche per questo è stata scelta una squadra composta da molti giovani. Contiamo molto sul loro entusiasmo e sulla loro verve”. Pertica inizia a lavorare in fabbrica ancora adolescente fino a diventare imprenditore, rilevando l’azienda nel 1981. Molti anche gli incarichi nella formazione, come l’impegno nell’ambito della Scuola Professionale Orafa E.G. Ghirardi di Torino di cui è stato anche Preside. E allora è naturale chiedergli qual è il rapporto dell’Associazione con la formazione. “Vogliamo recuperare il terreno perduto – spiega il neopresidente – perché il dialogo con le scuole si è interrotto per troppo tempo. A Torino ne abbiamo due: una di orologeria, l’altra per orafi. Insieme a loro vogliamo creare qualcosa di buono per i giovani che vogliono specializzarsi in questo ambito che, malgrado le difficoltà congiunturali, è ancora bellissimo”. Gli obiettivi a lungo termine? “Di quelli ne abbiamo ancora di più – racconta Pertica -: primo fra tutti Torino Capitale dello Sport 2015, un’opportunità incredibile per la città e le attività economiche che vi operano. E poi, certamente, l’Expo: abbiamo la fortuna della vicinanza geografica con Milano e vorremmo sfruttarla per lanciare il messaggio: ‘Torino esiste’. Svilupperemo il progetto su diverse direttrici, a partire da iniziative relative alle nostre vetrine”. Un carattere determinato, quello di Fulvio Pertica. Che a Preziosa magazine anticipa: “Stiamo per formalizzare un’iniziativa particolare: creare un oggetto, un gioiello, che identifichi gli associati. Lo progetteremo insieme a un istituto di design e, una volta realizzato, lo metteremo in esposizione e in vendita nei negozi appartenenti all’Associazione. Un prezioso indomabile ed esclusivo, che darà idea dello spessore di chi compone la nostra compagine”. L’Associazione provinciale orafi è parte di Federpreziosi Confcommercio. Quali i rapporti? “La Federazione nazionale sta portando avanti un intenso lavoro per creare una vera unità di filiera che consenta di dare al settore sempre maggiore vigore e autorevolezza in ambito nazionale e internazionale – spiega Pertica -. L’Orafa Torinese avrà come priorità un affiancamento deciso e attento alle sue attività nel creare una reale condivisione delle varie tematiche: il comparto orafo ha indubbiamente esigenze differenti a seconda del tipo di attività e delle realtà territoriali in cui si trovano ad operare ma l’obiettivo è comune a tutti”.


vetrina — giugno 10, 2014 at 4:04 pm

Aonie nel segno di Frida Kahlo Chissà se la mostra a Roma dedicata a Frida Kahlo è stata motivo di ispirazione? Fatto sta che Aonie, brand milanese guidato da due sorelle, Paola e Consuelo Coti, lancia un capsule collection legata all’artista messicana del Novecento, Frida Kahlo. I gioielli di questa collezione riportano, insomma, alcuni motivi del grande Stato centroamericano e segni grafici che si ritrovano nei ritratti della pittrice. Orecchini placcati oro, laccati, i pendenti e le collane, arricchite da pietre dure, conservano l’idea delle ghirlande di fiori, petali e foglie che compaiono negli autoritratti di Frida. Aonie utilizza materiali semipreziosi come argento, onice, perle e coralli. La lavorazione dei materiali è artigianale. G.N.


Panerai e l’Orologio di Paolo Uccello Pubblicato il 10 giugno 2014 da Redazione | Alta orologeria La maison fiorentina contribuisce al restauro dell’orologio del Duomo di Firenze

Grazie al contributo di Officine Panerai, sarà restaurato il meccanismo del grande orologio del Duomo di Firenze, conosciuto come “Orologio di Paolo Uccello”, dal nome dell’artista rinascimentale che ne decorò il quadrante nel 1433. Un’iniziativa che fa il paio con la notizia di pochi giorni fa del contributo dato da Breguet al restauro di alcune sale del Louvre, a testimonianza del fatto che i fondi privati sono sempre più essenziali per garantire la conservazione delle grandi opere d’arte mondiali. Posizionato nella controfacciata del Duomo di Firenze, sopra la porta centrale, in un’intercapedine nascosta alla vista, l’orologio è uno dei pochissimi al mondo che segna il tempo con il sistema della cosiddetta “Ora Italica”: all’opposto dei quadranti moderni, l’Ora Italica Ͳ o tempo “dell’Ave Maria” o “all’Italiana” – fa avanzare l’unica lancetta sul quadrante in senso antiorario e la 24esima ora non è la mezzanotte ma quella del tramonto del sole, da cui inizia il conteggio delle ore. L’orologio viene regolato nell’arco dell’anno in modo che l’ultima ora del giorno sia sempre quella del tramonto. L’intervento di restauro è stato affidato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, in accordo con Officine Panerai, a due dei massimi esperti del settore, i professori Andrea Palmieri e Ugo Pancani, del Centro Studi per il Restauro di Orologi dell’I.S.I.S. Leonardo da Vinci di Firenze. Come riporta lo storico Giorgio Vasari, fu il pittore fiorentino Paolo Uccello (1397 – 1475), ad affrescare nel 1433 il quadrante dell’orologio, che misura quasi sette metri di diametro. Nel quadrante il grande artista rappresentò, in ordine crescente, ma antiorario, le 24 ore in numeri romani. Ai lati dipinse quattro misteriose teste di uomini con aureola, che sembrano guardare verso il centro e il basso: secondo alcuni si tratta di Profeti mentre per altri dei Quattro Evangelisti. Il meccanismo originario dell’orologio fu realizzato sempre nel 1433 dall’orologiaio fiorentino Angelo di Niccolò e del suo funzionamento non si hanno notizie certe: con ogni probabilità era costituito da un sistema di pesi e contrappesi, alcuni dei quali sono stati ritrovati in un vano del Duomo. Dopo pochi decenni dalla


costruzione, il congegno ebbe bisogno di riparazioni e se ne occuparono i Della Volpaia, una famiglia di orologiai e scienziati. Nei secoli seguirono diversi interventi fino al 1688, quando l’Opera di Santa Maria del Fiore, a seguito degli studi di Galileo e Huygens, decise di sostituire il vecchio meccanismo con un nuovo dotato di pendolo. Quest’ultimo rimase in funzione fino al 1761, anno in cui l’orologiaio fiorentino Giuseppe Borgiacchi cambiò nuovamente la macchina con una nuova che è tuttora in funzione. In quell’occasione il quadrante di Paolo Uccello fu modificato da 24 a 12 ore e la lancetta originale fu sostituita. L’orologio fu restituito alle sue caratteristiche originali solo quaranta anni fa, grazie ad un restauro che ha portato alla luce il bellissimo quadrante e ripristinato l’antico funzionamento del meccanismo. Negli ultimi anni si è reso nuovamente indispensabile un intervento di restauro che risolvesse le proͲ blematiche del meccanismo, le quali compromettevano il funzionamento dell’orologio: presenza sui vari componenti di sostanze nocive (agglomerati di ossido di ferro, sporco di deposito), deformazione, deterioramento e forte usura dei perni degli alberi, dei fori di rotazione, delle leve dell’ancora e dei pignoni. Il restauro è iniziato con lo smontaggio del meccanismo dell’orologio e con un primo intervento di tamponatura per eliminare le sostanze di alterazione. Proseguirà con la rettifica di tutti i singoli componenti e infine con l’assemblaggio del movimento e con la messa a punto dello stesso.


/ů ƐĂŶƚƵĂƌŝŽ ƉĞƌĚƵƚŽ Ěŝ Žƌŝ Ğ ĂƌŐĞŶƚŝ ŶĞůůĂ ƌĞŐŐŝĂ ŵĞĚŝĐĞĂ GAIA RAU AL PIANO nobile della reggia medicea, accanto agli appartamenti delle granduchesse di Toscana, la Cappella delle Reliquie di Palazzo Pitti fu per oltre 130 anni lo scrigno di una delle più ricche collezioni di reliquiari e oggetti devozionali d'Europa, paragonabile per fasto a quella dei re di Spagna all'Escorial, ma andata gradualmente dispersa dal 1785 in poi. Ricostruirne la magnificenza è l'obiettivo della mostra "Sacri Splendori", al Museo degli Argenti da oggi al 2 novembre. Oltre cento gli oggetti riuniti per la prima volta dopo più di due secoli, per lo più opere di altissima oreficeria rinvenute grazie all'aiuto dell'Arcidiocesi fiorentina nelle sagrestie delle parrocchie del territorio, e restaurate per l'occasione. La mostra è curata da Maria Sframeli e Riccardo Gennaioli; possibilità di visite guidate alla cappella il venerdì e il sabato (055/294883). Palazzo Pitti, Museo degli Argenti Fino al 2/11; ore 8.15Ͳ18.50 (chiuso I e ultimo lun.), €10 10 giugno 2014


EĂƐĐĞ ůĂ ůŝŶĞĂ ĞŶĐŝ 'ŝŽŝĞůůŝ Martedì 10 Giugno 2014 Scritto da Informazioni d'Oro

Dall’idea al prodotto, dalla partecipazione al Concorso con un bozzetto alla ƌĞĂůŝnjnjĂnjŝŽŶĞ Ěŝ ƵŶ ǀĞƌŽ ŐŝŽŝĞůůŽ, passando per una meritocratica vittoria. Questo è il sentiero che hanno percorso Maja Fantini, Caterina Passalacqua, Sara Passalacqua, Angela Pezzino, Lucrezia Gradi, Sara Esposito, Giovanni Aglialoro e Marica Fecchio partecipando con le loro preziose creazioni al ŽŶĐŽƌƐŽ EĂnjŝŽŶĂůĞ 'ŝŽŝĞůůŝ Ě͛/ƚĂůŝĂ che li ha visti vincitori. Oggi i loro bozzetti ed i loro disegni si possono toccare con mano grazie alla nascita della ůŝŶĞĂ ĞŶĐŝ 'ŝŽŝĞůůŝ, risultato dell’accurato lavoro di mani artigiane, dettato dall’ĂŵŽƌĞ ƉĞƌ ů͛ŽƌĞĨŝĐĞƌŝĂ e le pietre preziose. Quale nuovo ramo aziendale della KƌŽ /ƚĂůŝĂ /ŶǀĞƐƚŝŵĞŶƚŝ nato per dar vita a gioielli d’eccezione e di qualità ƐƋƵŝƐŝƚĂŵĞŶƚĞ DĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ, la Cenci Gioielli è dunque lieta di presentare i ƉƌŽĚŽƚƚŝ ƌĞĂůŝnjnjĂƚŝ con i bozzetti vincitori del Concorso, e di annunciare che la collezione parteciperà alla fiera &/E/^, : t >> Zz ad ,ŽŶŐ <ŽŶŐ dal 17 al 21 settembre.



DŽƌĞůůĂƚŽ Ğ >ĞƐ ŽƉĂŝŶƐ͕ ĞͲĐŽŵŵĞƌĐĞ ĐŽŶ dƌŝ martedì, 10 giugno 2014

>͛ŚŽŵĞƉĂŐĞ Ěŝ >ĞƐ ŽƉĂŝŶƐ

dƌŝ punta all’esportazione dello stile italiano in tutto il mondo. L’azienda bolognese, fondata nel 2011 da 'ŝƵůŝŽ ŽƌŶŽ e gestita dall’amministratore delegato DĂƌĐŽ ZĞĂůĨŽŶnjŽ͕ realizzerà, infatti, le piattaforme eͲcommerce di DŽƌĞůůĂƚŽ e del marchio >ĞƐ ŽƉĂŝŶƐ͘ L’attenzione nei confronti del commercio elettronico si fa più concreta visti i trend di crescita del settore che, “in Europa, sono nell’ordine del 20% nei prossimi anni”, sostiene Realfonzo. Il gruppo di gioielleria e orologeria ha affidato a Triboo Digitale la realizzazione e la gestione dei nuovi store online dei suoi principali brand, in particolare, ha creato ex novo quello di WŝĂŶĞŐŽŶĚĂ e ristrutturato quelli di Morellato, Sector No Limits, Philip Watch e Bluespirit. Tutti i negozi opereranno verso l’area Schengen e sono già predisposti per poter essere attivati anche in altri Paesi. Per Morellato Group, che da due anni opera in Greater China con il colosso asiatico Alibaba, l’obiettivo nell’ambito delle vendite online è quello di “passare da un 2% di ricavi a un 4% nel prossimo biennio – ha spiegato il presidente DĂƐƐŝŵŽ ĂƌƌĂƌŽ Ͳ e poi a un 6Ͳ8% nell’arco di altri due anni”. Anche Les Copains avrà il suo nuovo spazio digital, con tutte le novità, le campagne pubblicitarie, i video delle sfilate e dei backstage e la prima vetrina eͲcommerce delle linee Les Copains, Blue Les Copains e dell’uomo, verso oltre 20 Paesi. Triboo gestirà anche le transazioni, la logistica e i customer care in lingua locale.


news — giugno 9, 2014 at 6:19 pm

ĂƌƚŝĞƌ Ă tĂƐŚŝŶŐƚŽŶ È una delle più famose collezioni private di gioielli Cartier ed è in mostra a Washington nell’ex dimora di colei che l’ha raccolta: DĂƌũŽƌŝĞ DĞƌƌŝǁĞĂƚŚĞƌ WŽƐƚ (1887Ͳ1973). Considerata a lungo una delle donne più ricche del mondo grazie a un patrimonio di 250 milioni di dollari, realizzato con l’ampliamento della Postum Cereal Company ereditata dal padre, dal 1920 al 1960 ha acquistato dal gioielliere parigino pezzi di grande valore, alcuni dei quali rappresentano la produzione più importante di Cartier. La maggior parte sono gioielli di grandi di dimensioni e audaci sotto il profilo artistico e artigianale: ai modelli Art Deco, tipici della maison, si alternano altri oggetti d’ispirazione più esotica. Come la spilla da spalla del 1928 composta da sette smeraldi indiani intagliati, uno dei quali si ritiene sia databile al 17esimo secolo dell’Impero Moghul. E ancora la collana in stile Art Deco indianizzato con 24 smeraldi colombiani tagliati a goccia, ciascuno sormontato da un altro smeraldo a forma di perla, da tanti acclamata come la creazione più bella dell’orafo francese, e l’anello con lo smeraldo Massimiliano, chiamata così perché la pietra è stata indossata dall’imperatore asburgico del Messico, ucciso dai rivoluzionari. Entrambi sono di proprietà dello Smithsonian Institute, che li ha prestati anche in occasione dell’anniversario della Fondazione Cartier celebrato con una mostra a Parigi. Ma questa è la prima volta che i gioielli Post, tra cui la collana di diamanti e zaffiri Art Deco dalla forme geometriche rigorose e i tre fili di perle naturali Caro Yamaoka con un grande fermaglio di platino e una cascata di diamanti, sono riuniti tutti insieme e per di più contestualizzati in ritratti, foto e vestiti. Se passate da Washington non perdetela. DĂƚŝůĚĞ ĚĞ ŽƵŶǀŝůůĞƐ


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Jewellery & Watch London alla Saatchi Gallery 09/06/2014 By orafoitaliano Due giorni tra arte e gioielleria in una delle più iconiche gallerie di Londra: il 18 e 19 giugno le sale della Saatchi Gallery (Duke of York’s HQ Building, King’s Road) saranno animate non solo dalle opere di arte contemporanea che hanno reso famosa l’istituzione, ma anche da una esposizione di gioielleria e orologi in esclusiva per il Regno Unito. Solo in questa occasione, infatti, il pubblico inglese potrà vedere le collezioni di brand internazionali come Bering, Kirsten Goss, Heinz Mayer e Lalique oltre a diversi italiani tra i quali Chimento, Luca Carati, The Fifth Season by Roberto Coin, Bizzotto Gioielli, Rosato, Amore & Baci e altri. “Il fatto che così tanti marchi italiani abbiano scelto il nostro show come unica piattaforma per mostrare le loro collezioni nel Regno”, commenta Julie Driscoll, direttore dell’evento, “dimostra l’impatto e il successo dell’esposizione. Questi brand sono consapevoli dello standing elevato dell’evento e fieri di trovarsi in una location iconica, in grado di attirare i migliori buyers e manager del settore”. La due giorni sarà anche la cornice del meeting nazionale della Association of Goldsmiths e ospiterà l’annuncio della Bering Buyers Power List, una selezione delle aziende più influenti del settore da vari punti di vista. Per maggiori informazioni ǁǁǁ͘ũĞǁĞůůĞƌLJĂŶĚǁĂƚĐŚůŽŶĚŽŶ͘ĐŽŵ


Pagina: Moda&Design Data: 09 Giugno 2014


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news — giugno 7, 2014 at 8:00 am

In vendita i gioielli di Jackie

Volete acquistare i gioielli di un mito? Per esempio le famose perle finte, di vetro dipinte a mano, di Jackie Kennedy Onassis? Certo, si tratta di una riproduzione, come gli altri oggetti in vendita nello SmithsonianStore.com, tutti ispirati alle collezioni del Museo di Storia Americana di Washington. Una di queste collezioni si è trasformata anche in una mostra, battezzata dŚĞ &ŝƌƐƚ >ĂĚŝĞƐ, e la sezione dedicata a Jackie è quella più visitata. Nulla di strano, visto che è passata alla storia come icona di eleganza classica dallo stile sofisticato. Anche nell’indossare e abbinare i gioielli che online sono dei best sellers. Come il bracciale di fidanzamento che John F. Kennedy le regalò per aver accettato la sua proposta di matrimonio. O gli orecchini di Tiffany tempestati di diamanti con perle nere di Tahiti ricevuti per il primo anniversario di nozze. L’ultimo dono è stato un braccialetto a maglia con un pavé di 50 brillanti, in ringraziamento per l’aiuto nell’organizzare la campagna elettorale. Zaffiri, diamanti e platino per la parure di orecchini e bracciale di Cartier dono di Aristotele Onassis, che amava per sorprenderla con regali stravaganti. E anche mozzafiato: il bracciale Royal Egg è stato realizzato da Tiffanny per la Pasqua del 1969, un tripudio di diamanti, rubini, ametiste e zaffiri, che rappresentavano i colori delle famiglie reali europee. I prezzi delle riproduzioni, acquistabili in rete (http://www.smithsonianstore.com/jewelry/jacquelineͲkennedy/)? Dai 55 ai 165 dollari. Matilde de Bounvilles


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All’asta la collana da 100 milioni

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KƌŽůŽŐŝŽ 'ŝƌĂƌĚͲWĞƌƌĞŐĂƵdž sŝŶƚĂŐĞ ϭϵϰϱ dždž> Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ venerdì 6 giugno 2014

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Ogni ŽƌŽůŽŐŝŽ della collezione sŝŶƚĂŐĞ ϭϵϰϱ dždž> di 'ŝƌĂƌĚͲWĞƌƌĞŐĂƵdž unisce un’affascinante cassa rettangolare ad elementi che riflettono il più autentico stile di orologeria Art Déco. Il nuovo Vintage 1945 xxL Piccoli secondi presenta per la prima volta un quadrante blu con riflessi iridescenti. Come la cassa, anche il quadrante ha un profilo curvo, accentuato da un motivo verticale. Questo crea un contrasto con la finitura satinata dell’indicatore dei piccoli secondi, che presenta la cifra “60” in rosso, unico tocco di colore dell’insieme. Sul quadrante del segnatempo lo “chemin de fer” bianco è circondato da cifre “Breguet” lucide. Le lancette delle ore e dei minuti, di forma Dauphine, sono sfaccettate e leggermente curvate a mano per seguire la curvatura del quadrante, creando così un gioco di riflessi luminosi. L’imponente cassa in acciaio lucido di 36,20 mm x 35,25 mm, presenta due godron verticali, ad ore 12 e ad ore 6. Dotato di un movimento meccanico a carica automatica GP03300Ͳ0051, il Vintage 1945 xxL Piccoli Secondi, indica le ore, i minuti ed i piccoli secondi. Il modello è disponibile in due diverse versioni: una con il cinturino in coccodrillo di colore blu scuro, l’altra con il bracciale in acciaio.

^ƉĞĐŝĨŝĐŚĞ ƚĞĐŶŝĐŚĞ Cassa: acciaio Dimensioni: 36,20 x 35,25 mm Vetro: zaffiro antiͲriflesso Fondello: vetro zaffiro, chiuso con quattro viti impermeabilità: 30 metri (3 AtM) Movimento GirardͲPerregaux GP03300Ͳ0051 Movimento meccanico, a carica automatica Diametro: 25,60 mm (11 ½’’’) Frequenza: 28,800 alternanze/ora Ͳ (4 hz) riserva di carica: min. 46 ore rubini: 32 Funzioni: ore, minuti, piccoli secondi Cinturino in coccodrillo blu Fibbia pieghevole in acciaio riferimento: 25880Ͳ11Ͳ421ͲBB4A Bracciale in acciaio Fibbia a farfalla con chiusura di sicurezza riferimento: 25880Ͳ11Ͳ421Ͳ11A


Cronaca Rapina in gioielleria a TortolĂŹ Proprietaria reagisce con bastone e mette in fuga malviventi

(ANSA) - NUORO, 11 GIU - Rapina questo pomeriggio in una gioielleria di Corso Umberto a TortolÏ. Un malvivente, armato e con il viso coperto, ha fatto irruzione nel negozio, ma la proprietaria ha reagito con un bastone. Il ladro, che forse non si aspettava la reazione della donna, è scappato, riuscendo a portar via solo qualche gioiello. Non si esclude la presenza di un complice. La donna, passato lo spavento, ha chiamato i Carabinieri, che ora stanno dando la caccia ai malviventi.


VIVIMILANO

Pagina: Cronaca di Milano Data: 09 Giugno 2014


PADOVA

Spaccata alla gioielleria Pianegonda Portate via collezioni da 20mila euro Nuovo colpo in via San Fermo. Con un tondino d'acciaio è andato in frantumi il vetro antisfondamento. Il negozio aveva un allarme collegato ai carabinieri. Non c'erano videocamere PADOVA Ͳ Spaccata nella notte alla gioielleria Pianegonda in via San Fermo 6 a Padova. Ignoti hanno sfondato la vetrina e rubato i gioielli esposti per un valore di 20 mila euro. Alle ore 6 i carabinieri hanno svegliato il titolare Franco Pianegonda che stava dormendo nella sua abitazione a Vicenza. Il negozio ha un allarme che è collegato con la caserma dei carabinieri di Padova, che sono intervenuti subito piantonando il negozio e aspettando l'arrivo del titolare. I banditi hanno utilizzato un tondino d'acciaio e l'hanno utilizzato a lungo per rompere il vetro «antisfondamento» di cui il negozio era dotato. Quando la vetrina ha ceduto, hanno portato via tutti i gioielli in oro delle ultime collezioni che erano esposte sulla vetrina che dà su via San Fermo. «Questo è il primo furto che subiamo», ha detto con amarezza Franco Pianegonda. «La questione sicurezza? Penso che vada di pari passo alla situazione sociale di questo difficile momento. Ma alle forze di polizia non mi sento di dire niente. Sono stati tempestivi, professionali e gentili e ci hanno aspettato tenendo il negozio in sicurezza dopo che la vetrata aveva ceduto». Il negozio aveva un impianto d'allarme collegato ai carabinieri ma era sprovvisto di telecamere di sorveglianza. La zona ha una buona copertura di «occhi elettronici». Non è escluso che i carabinieri abbiano già fatto acquisire le immagini. 07 giugno 2014 Redazione online



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