Rassegna stampa 14 giugno 2013 def

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14/06 Comunicato Federpreziosi ECONOMIA E MERCATI

SOLE 24 ORE Il Leisure corre più degli orologi SOLE 24 ORE Cina, a 15 miliardi € i consumi domestici SOLE 24 ORE Il lusso chiede il taglio del cuneo del 10% SOLE 24 ORE L’industria del lusso strategica per il Paese CORRIERE DEL GIORNO “L’Italia che arretra”, giù il potere d’acquisto delle famiglie CORRIERE DELLA SERA La trincea dei negozi in crisi. Promozioni anche via sms LA STAMPA “Per tornare a crescere diciamo a Letta no all’aumento dell’Iva” IL GIORNALE Milano - L’allarme: «Milano chiude bottega» PAMBIANCONEWS Boselli, cinesi pronti a sul lusso IL TIRRENO «Come buttare benzina sul fuoco» INFORMAZIONI D’ORO India, tassa sull'import di oro PMI.IT L’Agenda di Confcommercio per salvare le PMI italiane LA REPUBBLICA Un’apertura ogni tre chiusure tra 10 anni Italia senza negozi LA REPUBBLICA In quattro mesi chiusi 1.200 negozi consumi ai livelli di vent’anni fa IL MEZZOGIORNO Confcommercio: crisi «al dettaglio» SOLE 24 ORE Oro ancora in discesa SOLE 24 ORE Accelerano le estrazioni in Perù IL GIORNALE DI VICENZA«La crisi ha fatto grande selezione. Si salva il meglio» ABOUT JEWELLERY Un mercato di sblocco per i gioielli italiani

FISCO

SOLE 24 ORE Iva: niente risorse, si va verso l’aumento CORRIERE DELLA SERA Nuovo riccometro, ci sono gli assegni familiari CORRIERE DELLA SERA Le aziende e il record della burocrazia. In cinque anni 288 nuove norme

COMPRO ORO

CORRIERE DELLA SERA Colpo al compro oro, la pista delle telecamere. Rilievi sulle impronte lasciate dai rapinatori AGI Sanremo: oro IL CIRIACO Rapina in villa ad Ariano: arrestato titolare di vari “compro oro”

SETTORE E MODA

DELUXE BLOG.IT DELUXE BLOG.IT L’ORAFO DELUXE BLOG.IT ABOUT JEWELLERY L’ORAFO ABOUT JEWELLERY INFORMAZIONI D’ORO DELUXE BLOG.IT ABOUT JEWELLERY ABOUT JEWELLERY ABOUT JEWELLERY ABOUT JEWELLERY

CRONACA

VAOL.IT LA REPUBBLICA ANSA PRIMA DA NOI.IT

Tones I gioielli Pandora, preziosi di carattere per l'estate 2013 Preziosa: la gioielleria contemporanea a Firenze F1 2013 Abu Dhabi, collezione gioielli dedicati a Yas Marina Sogni d’arte 3° Forum del Lusso Sostenibile: un tema sempre più caldo Pomellato 67 Orologio di lusso Concord Saratoga Lady White e Lady Blue Souvenir by Dodo Pomellato Rouge Passion

Ondata di furti nei Grigioni: rubarti gioielli per 150'000 franchi Gioielliere legato e rapinato e torna la polemica sicurezza Fallisce maxi furto in gioielleria Tentato furto in gioielleria: per ora un arresto Rassegna in collaborazione con


FEDERPREZIOSI INVITA IN CAMPO TUTTE LE FORZE DEL SETTORE ORAFO PER CONTRASTARE TENSIONI E INCERTEZZE L’11 Giugno si è tenuta a Roma l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci della Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere Orologiaie/Confcommercio Imprese per l’Italia - Problematiche e programmi illustrati dal presidente Giuseppe Aquilino a un anno dal cambiamento dell’assetto associativo

Roma, 14 Giugno 2013 – “In questi ultimi dodici mesi abbiamo dovuto affrontare partite molto difficili e altre ci attendono in un campionato ancora aperto e ancora tutto da giocare, ma mi sono reso conto che si è creata una squadra con forte spirito di collaborazione e ben determinata, di cui sono orgoglioso di far parte”. Con una metafora calcistica il Presidente Giuseppe Aquilino si è rivolto all’Assemblea dei soci riunita a Roma martedì 11 Giugno, la prima della rinnovata Federazione. Risale a poco meno di un anno fa - era il 20 Giugno 2012 - la sostanziale trasformazione della Federazione da Federdettaglianti (Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi Gioiellieri Argentieri Orologiai) a Federpreziosi (Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere Orologiaie/Confcommercio Imprese per l’Italia), che ha concretizzato un progetto di crescita e di sviluppo finalizzato ad aumentare il suo livello di rappresentatività non solo in ambito confederale, riunendo tutta la filiera del comparto orafo gioielliero ed argentiero, ma nei confronti di Istituzioni Governative, Autorità , Enti, Associazioni e Sindacati a livello nazionale e internazionale, attraverso un ampliamento della base associativa, in un contesto socio economico che oramai lascia ben poco spazio all’individualismo. Dalla relazione del presidente Aquilino emerge un quadro non certo esaltante della realtà che l’intero settore si trova ogni giorno ad affrontare: una situazione di vera e propria emergenza, innanzi tutto come conseguenza diretta di una crisi generalizzata dei consumi che – se nel primo semestre del 2012 aveva lasciato spazio per qualche tiepido ottimismo - non ha accennato e non accenna a invertire la tendenza, sia per le incertezze sui mercati sia per la spinta della speculazione finanziaria. Dalle rilevazioni condotte da Federpreziosi nell’ambito del dettaglio, per il solo terzo quadrimestre dello scorso anno si registra un calo generalizzato delle vendite per tutti i prodotti “preziosi” pari a -22%. E altrettanto negative si presentano le prospettive per il 2013. Pesano le difficoltà di accesso al credito, con moltissime aziende, dalla produzione alla distribuzione, che lamentano da ormai troppi anni il problema nel reperire finanziamenti e prestiti dal sistema bancario. Oltre che dalla stretta creditizia generalizzata - Bankitalia ha registrato, nel solo mese di aprile, una flessione del 3,7% con tassi di interesse in aumento - il comparto dei preziosi è pesantemente penalizzato dall’andamento della materia prima e dalla crisi del “prestito d’uso”. Le politiche restrittive adottate dagli Istituti di Credito ha determinato carenza di liquidità che molto spesso si è tradotta nel blocco della produzione e nella conseguente messa in mobilità del personale dipendente. Nell’ambito del “Tavolo istituzionale del Settore Orafo e dei Metalli Preziosi”, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico e di cui Federpreziosi è parte attiva, l’ABI-Associazione 1


Bancaria Italiana si sta concentrando in modo particolare sul Fondo di garanzia per il rilascio di “garanzie a prima richiesta” in favore delle PMI italiane, a fronte di ogni operazione utile all’attività d’impresa. Le misure adottate dal governo Monti per mettere in sicurezza i conti pubblici e rafforzare la fiducia nei confronti del nostro Paese hanno fatto pagare un conto salatissimo alle aziende con la voce principale rappresentata da un’impennata della pressione fiscale complessiva e dai pesanti effetti recessivi che ne sono derivati. “Effetti ulteriormente aggravati dall’introduzione di spesometro, redditometro, limitazioni nell’utilizzo dei contanti, che”, ha sottolineato il presidente Aquilino, “secondo il parere espresso dalla grande maggioranza degli associati, hanno avuto il solo merito di disorientare i nostri clienti, favorendo colleghi d’oltralpe che hanno vissuto una stagione commerciale, a loro dire, strepitosa”. Non da ultimo, risultano penalizzanti la mancanza di normative adeguate come nel caso dei “compro oro” o dall’applicazione di regole inadeguate come quella relativa al nichel a seguito dell’entrata in vigore della nuova metodologia di analisi EN 1811:2011. Risulta ulteriormente scoraggiante lavorare in questo contesto a fronte di reiterati attacchi all’onestà della categoria da parte della stampa, attacchi ripetutisi anche di recente con la pubblicazione dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi 2011. E’ ora di far chiarezza nei confronti di un settore che, con oltre 20.000 punti vendita, di cui la maggioranza a conduzione familiare, non ha nulla da nascondere versando regolarmente l’enorme mole di tributi (tra cui il 22,25% di imposte sui premi assicurativi), che hanno avuto una crescita elevatissima negli ultimi anni. Si tratta di un’ingiusta criminalizzazione dell’intera categoria che non tiene conto dei problemi legati alla sopravvivenza stessa delle imprese. A questo proposito, vale la pena di puntualizzare che i dati diffusi dal Ministero dell’Economia – come tutti i dati soggetti ad elaborazione – avrebbero bisogno di essere opportunamente spiegati per evitare che risultino fuorvianti. Nel caso specifico, i dati per i “gioiellieri” non si riferiscono alle S.P.A. o alle S.R.L. bensì ai redditi delle persone fisiche, di piccole o micro realtà, spesso a conduzione familiare, attività di artigianato o di commercio di vicinato, con una clientela che risente im modo particolare della situazione di crisi e che ha ben altre priorità che non l’acquisto di preziosi. Le risorse economiche di questi imprenditori vengono parametrate a quelle dei dipendenti, tra i quali funzionari del settore pubblico, senza considerare che il guadagno viene percepito da questi ultimi come importo netto mentre i primi non hanno né ammortizzatori sociali, né quattordicesima, né TFR, né malattia retribuita. Oltre alla tassazione relativa alla dichiarazione dei redditi c’è anche un bel fardello di tributi: IRAP, INPS, INAIL, IVA, addizionali regionali, diritti camerali, tasse sulla tenuta dei registri, concessioni governative, tassa sull’insegna ed altro ancora. E’ tutt’altro che strano che i piccoli imprenditori di gioielleria possano guadagnare talvolta meno dei propri dipendenti, preferendo garantire loro il compenso e mantenere in vita l’attività, riiducendo il proprio guadagno; guadagno che, comunque, si concretizza solo al momento dell’effettiva vendita della merce. Quadro che ci auguriamo emerga dagli studi di settore, attualmente in fase di revisione periodica. Su questo punto, Federpreziosi, in collaborazione con Confcommercio, si accinge a lavorare con la So.Se (Società per gli Studi di Settore), che ha avviato, anche per l'anno 2012, il programma di raccolta dei dati delle imprese, finalizzato ad elaborare i correttivi congiunturali da applicare, al fine di tenere conto dell'andamento della crisi economica. Federpreziosi si è fortemente impegnata per rafforzare le possibilità e le capacità del settore ad ogni livello, aprendo all’intervento di tutte le realtà che lo esprimono in ambito Confcommercio e ripensando il proprio ruolo per porsi come una “fabbrica di futuro”. 2


Nei mesi a venire si rafforzerà ulteriormente l’impegno verso un ancor più ampio e condiviso coinvolgimento per studiare e promuovere nuovi modelli di fare impresa individuando le soluzioni pratiche per gestire il cambiamento a livello di formazione e innovazione in ogni campo: dall’ecommerce, al rilancio culturale dei prodotti italiani, alla promozione. Un passo ritenuto essenziale è la realizzazione, in stretta collaborazione con le istituzioni, di uno studio completo sull’intera filiera orafa per conoscere la reale identità e area di competenza nonché la segmentazione del mercato e la sua evoluzione. Si potrà così disporre di un quadro informativo aggiornato ed articolato sulle problematiche di marketing settoriali indispensabile per mettere a fuoco le aree critiche che condizionano i rapporti fabbricazione-distribuzione, per studiare proposte operative di partnership nell’ambito delle relazioni tra produttori e distributori ed infine, per sviluppare iniziative di comunicazione del settore realmente condivise.

13 Giugno 2013

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Economia e Mercati del 14 Giugno 2013


del 14 Giugno 2013


del 14 Giugno 2013


del 14 Giugno 2013


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Lettori: 75.000 Diffusione: 15.000

Dir. Resp.: Luisa Campatelli

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La trincea dei negozi in crisi Promozioni anche via sms Gli operatori cercano di reagire al calo dei consumi, divisi sulle strategie MILANO Ͳ Messaggio invitante. «Gentile cliente, la informiamo che dal 15 giugno nella nostra boutique si terrà una vendita privata con uno sconto speciale sulle nostre collezioni. La aspettiamo!». Furbi (o disperati), i negozianti milanesi. Si guardano bene dall'usare il termine incriminato Ͳ e cioè «saldi» Ͳ ma di quello stanno parlando. Aggirano la legge che blocca le promozioni nel mese che precede le offerte e propongono sessioni di shopping per (dicono) pochi. L'anno scorso non erano necessari certi giochetti: in Lombardia il divieto era stato fermato in nome della deregulation . Da una settimana, riecco il vecchio regime. La crisi ha fatto il resto: via al saldo selvaggio. «Pirati» dell'offerta e rispettosi delle regole, negozianti strozzati dai debiti e surfisti delle promozioni.

Tutti contro tutti. La polemica si inserisce in una stagione drammatica per i commercianti lombardi: tra pioggia, basse temperature e crisi, a Milano e in molte città della regione le vetrine dell'abbigliamento hanno ridotto i ricavi anche di un quinto. Il confronto tra il primo quadrimestre del 2012 e quello del 2013: vendite crollate del nove per cento in Lombardia (contro l'11,45 nazionale), a Milano in aprile gli incassi sono scesi del 12 per cento. Ma il record è di marzo: meno 20. Nessuno ha comprato bermuda, gonnelline e costumi Ͳ anche perché, fino a qualche giorno fa, avrebbe rischiato la polmonite Ͳ e adesso che è arrivato il caldo è già ora di saldi. In teoria, si parte il 6 luglio e si va avanti per due mesi. In pratica, basta cercare. La crisi aguzza l'ingegno. Serve un passo indietro: dal 9 giugno 2012 all'8 giugno 2013 Regione Lombardia ha concesso una deroga al divieto di fare sconti, promozioni e offerte nei trenta giorni prima dell'avvio dei saldi. «Una decisione per venire incontro ai commercianti», aveva detto l'allora assessore Stefano Maullu. Litigiosi come sempre, gli imprenditori si divisero tra favorevoli e contrari. Giro di pareri, indagine Swg per Confesercenti, maggioranza di «no perché così siamo penalizzati», ed ecco la recente decisione della giunta lombarda (nel frattempo cambiata con la guida di Roberto Maroni): nessuna proroga. Il nuovo assessore, Alberto Cavalli commenta: «Fin dall'inizio è stato spiegato che la sperimentazione sarebbe terminata dopo un anno. È vero, le opinioni sono frammentate, molti commercianti sono a favore del ritorno al regime ordinario mentre la grande distribuzione chiede promozioni anche a ridosso dei saldi. Ho preso l'impegno di analizzare i dati e definire una soluzione il più possibile condivisa». Più facile a dirsi che a farsi. Basta sentire due colossi delle imprese per farsi un'idea. Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia, sospira: «La maggioranza dei nostri associati nelle province lombarde era contraria a continuare e così è stato deciso. Io, però, sarei favorevole alla liberalizzazione». Borghi indica due strade: promozioni sì, ma solo su alcuni capi, e saldi posticipati a fine luglio, «è da due giorni che fa caldo». Infine l'analisi: «La percentuale di imprese che la pensa come me è in crescita». Peccato che Giancarlo Morghen, direttore di Confesercenti Lombardia, replichi: «I commercianti che non vogliono la deregulation e nemmeno fare regali alla grande distribuzione sono in aumento. Il motivo? Non sono stupidi: hanno capito che i saldi, il 40 per cento del fatturato annuo, hanno ancora un grande potere evocativo. Se li contaminiamo con altre offerte, si perde tutta la loro forza». Altro parere, quello di Giovanni Cobolli Gigli, numero uno di Federdistribuzione: «La situazione è disastrosa, i magazzini sono pieni di merce. Avevamo bisogno di una spinta e cosa fanno? Bloccano le promozioni. Con il risultato che


aumentano i furbi a danno dei consumatori, divisi tra la serie A, informata da email e sms sulle offerte nascoste, e la serie B. Atteggiamento miope. E pasticcio lombardo. È arrivato il momento di rivedere le regole. In tutta Italia». Se sono divisi i rappresentanti di categoria, figuriamoci i dettaglianti. Carlo Massoletti possiede tre negozi di abbigliamento a Brescia. «Anche da noi Ͳ dice Ͳ è un susseguirsi di cartoline e inviti: il momento è talmente tragico che si provano tutte le strade. È la conseguenza di norme anacronistiche: su Internet fioriscono le offerte mentre alle boutique si impongono vincoli». Attacca Gabriel Meghnagi, rappresentante dei dettaglianti di corso Buenos Aires, grande arteria del commercio milanese: «Avevamo un'opportunità in più e ce l'hanno tolta sulla base di un sondaggio, quello di Federmoda, poco rappresentativo. Non si lamentino se poi i negozi chiudono. E se, nella migliore delle ipotesi, si scatena lo sconto selvaggio». Alberto Negrini, lecchese, ha 25 negozi di calzature e pelletteria: «Questo continuo sperimentare ci danneggia, gli sconti di fine stagione sono una cosa seria da applicare con criteri uguali per tutti». Negrini ricorda: «L'anno scorso molti imprenditori hanno organizzato liquidazioni camuffate, svendite illegali. Perché dobbiamo rinunciare al grande rito dei saldi? Come dice il sociologo Mauro Magatti, l'eccesso di offerta soffoca il desiderio». Ma anche i costi troppo alti. Annachiara Sacchi 14 giugno 2013 | 7:37


14-GIU-2013

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Dir. Resp.: Mario Calabresi

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13-GIU-2013

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Dir. Resp.: Gian Galeazzo Biazzi Vergani

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13-GIU-2013

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Dir. Resp.: Gian Galeazzo Biazzi Vergani

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ŽƐĞůůŝ͕ ĐŝŶĞƐŝ ƉƌŽŶƚŝ Ă ƐĨŝĚĂƌĐŝ ƐƵů ůƵƐƐŽ giovedì, 13 giugno 2013

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A chi ha gli occhi a mandorla non sfugge proprio nulla. È questo il dato che emerge con più evidenza in Cina secondo il presidente della Camera della Moda Italiana DĂƌŝŽ ŽƐĞůůŝ che ha parlato del Paese asiatico sia ieri sera, in occasione del convegno ͚&ĂƐŚŝŽŶ ϯ͘Ϭ഻ sulle prospettive digitali della moda, sia questa mattina ŝŶ ƵŶ ĐŽŶǀĞŐŶŽ Ă DŝůĂŶŽ. Facendo riferimento al suo recente viaggio di lavoro in Cina, Boselli ha spiegato che nei prossimi 5 anni ci saranno 400 milioni di nuovi consumatori cinesi che dalle campagne arriveranno nelle città, non solo nelle quattro capitali dello shopping, ma in altre 150 circa. Secondo il presidente della Cnmi, questi cominceranno a consumare prodotti cinesi, ”perché oramai hanno imparato a produrre molto bene anche grazie a noi e al nostro knowͲhow trasmesso in questi anni”, e poi ”arriveranno al top di gamma”. Ma mentre alla Cina continuerà a interessare la produzione delle grandi quantità, ”le piccole serie rimarranno appannaggio nostro” ha precisato Boselli. ”Anche se fino a due anni fa la crescita del mercato globale di questa area registrava numeri a due cifre e ora segna solo un 8% circa Ͳ ha precisato il presidente di Camera moda Ͳ questo non significa che stia rallentando il sistema moda”. Finora, infatti, la Cina “ha sempre fatto passi in avanti, ma in termini quantitativi Ͳ ha osservato Boselli Ͳ mentre negli ultimi 15 anni lo ha fatto anche dal punto di vista qualitativo, in maniera esponenziale”.


13-GIU-2013

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Dir. Resp.: Roberto Bernabò

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L’Agenda di Confcommercio per salvare le PMI italiane Assemblea Confcommercio 2013: i numeri della crisi e le richieste di Sangalli al Governo, a partire dall'aumento IVA e dai costi del lavoro e delle tasse per le imprese. Barbara Weisz Ͳ 12 giugno 2013

Non sono poche le proposte che Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio ha rivolto al Governo – chiedendo di «ĂŐŝƌĞ ĐŽŶ ƚĞŵƉĞƐƚŝǀŝƚă Ğ ĂŐŝƌĞ ŝŶ ƉƌŽĨŽŶĚŝƚă» – in occasione dell’assemblea generale dell’associazione di PMI, durante la quale sono stati forniti nuovi, impietosi numeri sulla crisi e le difficoltà delle imprese. Ecco le richieste:

L'assemblea 2013 di Confcommercio

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niente aumento IVA a luglio, meno tasse per le imprese e deducibilità IMU da reddito d’impresa ed IRAP, rilancio dell’occupazione e semplificazioni grazie alla Spending Review.

In tema di aumento IVA, sono state però deludenti le prime risposte: il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha infatti gelato la platea dichiarando: «Vorrei essere qua per dire che non aumenteremo l’IVA» ma «al momento non lo posso fare» .

I numeri della crisi Tasse. Il 2013 vede il record assoluto di giorni lavorativi necessari per pagare tasse, imposte e contributi: 162 giorni contro i 130 della media europea (Ͳ24% rispetto all’Italia). Ogni azienda italiana dedica l’equivalente di 269 ore di lavoro l’anno ad adempimenti fiscali (85 in più della media Ue ed Efta). Per non parlare delle PMI, che hanno un onere annuo di 10 miliardi (50% in più della media Ue). Redditi. Il tutto, in un contesto generale che vede il reddito proͲcapite italiano sceso dell’11% rispetto a quello della Germania e del 5% rispetto alla Francia. La dinamica di redditi, Fisco, bassa produttività e inflazione ha comportato dal 2007 ad oggi una perdita di potere d’acquisto pari a 3mila400 euro a famiglia. Lavoro e Consumi. Il disagio occupazionale riguarda nove milioni di persone, nel solo primo trimestre 2013 hanno chiuso i battenti più di 40mila imprese e i consumi sono tornati ai livelli del 2000.

Interventi immediati x x x x x x x

Aumento IVA: evitarla perchè l’impatto «sarebbe benzina sul fuoco della recessione». Investimenti pubblici qualificati e privati: da rilanciare, ad esempio sbloccando il cofinanziamento di parte nazionale dei fondi strutturali europei, che consentirebbe di mettere in campo 30 miliardi di euro. Mezzogiorno, più risorse, anche puntando sul Turismo e sul Made in Italy. Debiti PA: dopo i 40 miliardi già sbloccati (ǀĂŝ ĂůůŽ ƐƉĞĐŝĂůĞ), serve ora saldare tutti gli arretrati. Credito: riduzione dei costi sulla moneta elettronica, potenziamento del ruolo del Fondo centrale di garanzia e del sistema dei consorzi fidi, facilitazioni per i bond delle PMI. Deducibilità IMU utilizzando i risparmi della Spending Review: non solo dal reddito d’impresa (ůĞŐŐŝ Ěŝ Ɖŝƶ), ma anche dall’IRAP. Lavoro: rivedere le restrizioni della Riforma Fornero sulla flessibilità in entrata, abbassare il costo del lavoro, soprattutto dell’apprendistato. C’è anche un passaggio sul rinnovo del contratto del Terziario, in scadenza a fine anno, che si rivolge in particolare ai sindacati, per una collaborazione intraprendente.


del 12 giugno 2013


del 12 giugno 2013


10-GIU-2013

Lettori: n.d. Diffusione: n.d. art

Dir. Resp.: Marco Demarco

da pag. 4


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del 12 Giugno 2013


del 12 Giugno 2013


mercoledì 12 giugno 2013 L´INTERVISTA. Il settore è ancora in difficoltà, vanno bene le griffe

ͨ>Ă ĐƌŝƐŝ ŚĂ ĨĂƚƚŽ ŐƌĂŶĚĞ ƐĞůĞnjŝŽŶĞ ^ŝ ƐĂůǀĂ ŝů ŵĞŐůŝŽͩ Maria Elena Bonacini Giuseppe Corrado: «Il fatturato 2012 ha chiuso in calo del 2% per la contrazione delle vendite interne. Dai giovani ci sono segnali incoraggianti» Giuseppe Corrado, presidente degli orafi di Confindustria Le nuove generazioni, competenti e appassionate, per affrontare il futuro. È questo il chiodo fisso di Giuseppe Corrado, presidente degli orafi di Confindustria Vicenza, che a fine mese concluderà il proprio mandato. Un settore, il suo, di grande peso in provincia, ma con moltissime sfide da affrontare. Lei è presidente di un settore strategico nel Vicentino, come sta l´oro? La situazione è drammatica. Dopo un recupero nel 2010Ͳ2011 il fatturato 2012 si chiude in calo del 2 per cento, a causa di una contrazione delle vendite interne del 12,4 per cento, livelli inferiori del 38 per cento rispetto al 2007. Pare che in Italia non facciano che creare problemi al nostro settore. Non ci vuole un economista per capire che mettere limiti al contante o introdurre il redditometro significa seppellire il mercato del lusso. Chi vuole comprare gioielli, ormai, o paga in nero o va all´estero, dove questi problemi non ci sono. Questo sul mercato interno. E l´estero? Per quanto riguarda l´estero, il valore è aumentato del 10,9 per cento, arrivando a 5,6 miliardi di euro, a fronte però di un aumento del prezzo della materia prima. Al netto di quest´ultimo anche le Una modella in Fiera. Secondo Corrado la Fiera di Vicenza è importante anche per fare esportazioni risultano in calo del 3,5 per cento. Rispetto al 2007, lobby a livello internazionale. sempre al netto dell´aumento del prezzo dell´oro, le esportazioni sono diminuite del 50 per cento. Pare che nell´ultimo periodo qualcosa si stia muovendo, soprattutto negli Usa più che in Europa, che non è messa male come noi, ma nemmeno tanto bene. C´è qualcuno che va bene? Sì, le grandi griffe. Speriamo che tornino a far fare i loro gioielli qui in Italia, se vogliono qualcosa di innovativo, e non in Birmania e Messico, dove adesso cominciano a chiedere quantità. Questa è l´unica ancora di salvezza. Guardi, un broker che una volta veniva a comprare a Vicenza e poi è dovuto andare in Thailandia e Birmania, mi ha detto che adesso è tornato a cercare i vecchi fornitori, per avere qualcosa di nuovo, ma che è preoccupato perché molti stanno chiudendo. Da molte parti si parla anche di vendere attraverso il web. Ci sono aziende che hanno cominciato a farlo, ma è un mercato che ha sue peculiarità. Si può vendere la bigiotteria, mentre dubito funzioni con anelli di fidanzamento da 3 o 4mila euro. In questo quadro, vede una speranza per il settore? I giovani. Abbiamo bravissimi ragazzi, che non sono più improvvisati, come eravamo noi all´inizio. Sono ingegneri, hanno frequentato corsi e stanno adoperando queste competenze per fare cose interessanti. E poi hanno passione e voglia di fare. A VicenzaOro alcune vetrine mostravano pezzi molto innovativi.


Non avremo più 1.300 aziende, saranno 200, ma saranno quelle che porteranno avanti il distretto. Questa crisi ha fatto pulizia tra le imprese, sono rimaste le migliori. Ha nominato la Fiera e i giovani. A maggio ha "debuttato" il giovane neopresidente Paolo Mantovani. Cosa gli chiede? Mantovani è in gamba, bisogna lasciargli il tempo di prendere le misure all´incarico. Gli chiedo davvero più pragmatismo, che guardi in faccia alla realtà. Oggi bisogna aiutare gli espositori, fare in modo che possano vivere, fare un´azione di lobby a livello internazionale. Come non è stato fatto riguardo alla normativa sul nichel? Precisamente. La normativa sul nichel è stata approvata perché non abbiamo mandato nessuno al tavolo, mentre il settore dell´occhialeria, che era presente, ha ottenuto che le montature non fossero incluse. Adesso, come comitato orafo di Unioncamere, siamo riusciti a mettere un legale e un tecnico nella commissione Iso e quest´ultimo sarà un nostro associato. Prima non c´erano i fondi necessari e la Fiera non ci ha mai aiutati. Lei è giunto a fine mandato, che bilancio traccia? Spero che il lavoro degli ultimi tempi porti un consiglio giovane, con un presidente giovane, più bravo di me, che dia più vitalità. Come dicevo, il nostro settore è in mano alle nuove generazioni, che è giusto che siano rappresentate da giovani. Io ho aperto il consiglio invitando tutti e facendo in modo che tutti potessero partecipare alla discussione».


UN MERCATO DI SBOCCO PER I GIOIELLI ITALIANI 10 Giugno 2013

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) sono il secondo mercato in valore per la gioielleria italiana: le esportazioni ammontano a circa il 13% del totale dell’export italiano di gioielleria e oreficeria. Nella graduatoria delle esportazioni italiane negli Emirati Arabi Uniti, il primo posto è stato ricoperto dalle macchine per impieghi speciali in oreficeria, gioielli e articoli di oreficeria. La presenza imprenditoriale italiana negli Emirati Arabi Uniti è altamente qualificata ed è rappresentata da oltre 300 società con la propria filiale e da molte altre che operano tramite agenti locali. Il potenziale per le produzioni e i servizi italiani sul mercato potrà nel medio termine beneficiare della presenza nel Paese di un elevato reddito proͲcapite e di una ricchezza petrolivera che durerà almeno per i prossimi 100 anni.


Fisco del 14 Giugno 2013


Nuovo riccometro, ci sono gli assegni familiari Le misure: dal conto in banca ai figli, stretta sui trucchi per aggirare le regole ROMA Ͳ Ci sono novità che faranno discutere: per misurare la ricchezza di una famiglia non si terrà conto solo del reddito dichiarato nel 730 ma di tutte le entrate, compresi gli assegni per i figli, le pensioni di invalidità o le borse di studio. E altre che chiudono un buco imperdonabile, nel quale finora si sono infilati in parecchi: per tirare via dal calcolo i risparmi non basterà dire di non avere un conto in banca, come fa oggi l'80% degli italiani con punte del 96% al Sud (no, non è un refuso). Le autocertificazioni andranno incrociate con la banca dati del Fisco e chi dichiara il falso ne pagherà le conseguenze.

Il governo riscrive l'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, più semplicemente il riccometro. Serve a misurare la ricchezza, mettere le famiglie in fila in quelle graduatorie che i funzionari del Comune scorrono dal basso verso l'alto, dai poveri ai ricchi. E quindi a decidere chi ha diritto ad alcuni servizi sociali, dagli asili nido alle borse di studio, oppure quanto li deve pagare, come per le mense scolastiche. Dopo 15 anni di servizio non troppo onorato il vecchio Isee aveva mostrato ormai tutti i suoi difetti. E la nuova versione era stata varata già dal governo Monti. Mancava però il via libera delle Regioni, arrivato ieri in cambio della licenza di aggiungere qualche piccola variazione sul tema. Per farlo entrare in vigore adesso serve il parere delle commissioni parlamentari, che il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio si augura «arrivi il prima possibile». Una fretta che si spiega non solo con la volontà di complicare la vita ai «ladri di welfare». Ma anche con l'idea di usare il riccometro per calibrare la nuova Imu. Se la tassa sulla prima casa peserà davvero più sui ricchi, come vorrebbe il Pd, allora non sarà legata al reddito puro e semplice, con tutti i rischi che comporta l'evasione fiscale. Ma proprio all'Isee, che scatta una fotografia più fedele della solidità economica di una famiglia. Il nuovo riccometro, ad esempio, terrà conto di tutte le azioni e i titoli che si hanno in portafoglio, di tutti gli immobili, anche all'estero. Sui risparmi in banca, in realtà, un buco ancora c'è. Resta utilizzabile il vecchio trucco di togliere tutti i soldi dal conto, firmare l'Isee dichiarando di non avere risparmi, e poi versare di nuovo tutti i soldi sullo stesso conto. Un gioco delle tre carte contro il quale il nuovo Isee dice, in teoria, che saranno possibili controlli successivi, a campione e per sorteggio, sulla reale consistenza dei depositi di chi aveva dichiarato zero. Ma al momento la soluzione non è tecnicamente possibile e quindi il punto interrogativo resta. «Abbiamo eliminato il maggior numero di storture del passato» spiega il viceministro del Lavoro Maria Cecilia Guerra, che ha seguito il provvedimento passo passo. E gli esempi possibili sono tanti. Quello classico riguarda gli asili nido, dove oggi funziona così: i genitori non sono sposati e hanno due residenze diverse. Lui lavora e guadagna bene, lei sta a casa. Se il bambino è a carico della madre risulta figlio di nullatenente, ed entra al nido scavalcando pure chi è in cassa integrazione. Con il nuovo Isee almeno questo trucco sarà impossibile visto che si terrà comunque conto del reddito del padre. Altra cosa che ha fatto discutere sono le detrazioni per i figli: rispetto al passato fino al secondo non cambia nulla, mentre gli sgravi diventano più generosi dal terzo in poi. Una specie di quoziente familiare che però aiuterà solo le famiglie davvero grandi. Cambiano le regole anche per i disabili, sulle quali in questi mesi le associazioni hanno protestato. Lo sgravio ci sarà in ogni caso ma se oggi è uguale per tutti diventerà crescente su tre livelli: disabilità grave, media e non autosufficienza. Deducibile anche l'affitto, fino a 7 mila euro l'anno, stessa somma tagliata in automatico per chi vive nella casa di proprietà. Cifra


fissa in tutta Italia, anche se forse bassa nelle grandi città e alta nei piccoli centri, ma fare diversamente sarebbe stato troppo complicato. Novità importante, e purtroppo significativa, la possibilità di aggiornare l'indicatore in corso d'opera. Chi perde il lavoro oggi rimane ancorato per un anno al vecchio Isee e magari non ha diritto ai servizi perché sulla carta risulta ancora ricco. Adesso sarà possibile chiedere il cosiddetto Isee corrente, cioè calcolato in tempo reale, per non aggiungere al danno del licenziamento anche la beffa di essere considerati ricchi. «Purtroppo in questi mesi Ͳ dice il viceministro Guerra Ͳ abbiamo visto diversi casi del genere. E questo è sicuramente un ottimo motivo per andare avanti con urgenza». Lorenzo Salvia 14 giugno 2013 | 8:43


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Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

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Compro Oro Piazza Piemonte Due i banditi armati di pistola

Colpo al comproͲoro, la pista delle telecamere. Rilievi sulle impronte lasciate dai rapinatori Gli investigatori ascolteranno il gioielliere, cardiopatico, ricoverato in ospedale per lo choc I finti clienti che spianano le pistole. Il cuore traballante che si mette a pulsare all'impazzata, la testa che gira, il respiro che si fa affannoso. I banditi che lo legano mani e piedi. Ha dovuto essere portato in ospedale Angelo A., gioielliere cardiopatico sessantanovenne, che ieri mattina è rimasto legato dopo un drammatico colpo nel suo negozio. L'uomo, fortunatamente, si è ripreso e i medici non temono per la sua vita. A scoprirlo immobilizzato e ansimante a terra è stata la socia Sabrina, 48 anni. Era uscita poco prima e al ritorno ha lanciato l'allarme.

L'ESCA DELLA COLLANINA Ͳ Tutto ha avuto inizio attorno alle 11.40 quando due «clienti» sono entrati nella gioielleria «Tentazioni» che è in via Cuneo, praticamente all'angolo con piazza Piemonte. I clienti si sono guardati attorno e poi, siccome il negozio è anche un comproͲoro, hanno mostrato una collanina e hanno chiesto: «Ce la può pesare e dire quanto vale»? Il gioielliere non ha fatto in tempo a guardare il piccolo monile che si è trovato puntato addosso una pistola. L'atteggiamento dei due sconosciuti si è fatto aggressivo e mentre uno dei due teneva a bada il negoziante, il complice ha preso quanti più gioielli poteva (compreso un chilo d'oro). Infine i rapinatori hanno trascinato il negoziate al piano di sotto, steso a terra e lo hanno immobilizzato mani e piedi con scotch per pacchi. Poi hanno aperto la porta e sono spariti. SOCCORSO DALLA SOCIA Ͳ Un colpo durato pochi minuti, ma che ha mandato in fibrillazione il cuore del sessantanovenne gioielliere che è cardiopatico. A salvare una situazione che avrebbe potuto degenerare ci ha pensato la socia, che, attorno a mezzogiorno, è arrivata in negozio. La donna si è accorta dall'esterno dei cassetti aperti e della merce per terra e ha chiesto aiuto a un negoziante vicino. I due hanno soccorso il gioielliere, lo hanno slegato e chiamato i soccorsi. In via Cuneo, oltre alla volante, è arrivata anche un'ambulanza. Il gioielliere è stato curato sul posto e poi trasportato al centro clinico Monzino, specializzato nei problemi cardiaci. I medici hanno preso in cura il rapinato sotto choc per poi spiegare agli agenti che si riprenderà. LE INDAGINI Ͳ In piazza Piemonte sono arrivati gli specialisti della scientifica e gli uomini della squadra mobile ai quali sono state affidate le indagini. I primi hanno eseguito i rilievi in cerca di eventuali impronte lasciate dai malviventi. I detective della mobile sono invece in cerca di immagini di telecamere attigue alla gioielleria per vedere se ce n'è qualcuna che possa agevolare le indagini, far capire se i banditi si sono allontanati a piedi oppure con qualche mezzo. Quando il cuore del gioielliere sarà più tranquillo i poliziotti vogliono anche interrogarlo per sentire i dettagli della movimentata rapina e per comprendere con esattezza l'ammontare del bottino. Alberto Berticelli12 giugno 2013


^ĂŶƌĞŵŽ͗ ĨŝŶƚŽ ƉŽůŝnjŝŽƚƚŽ ƌƵďĂ ŐŝŽŝĞůůŝ ŝŶ ŶĞŐŽnjŝŽ ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ 11 Giugno 2013 (AGI) Ͳ Sanremo, 11 giu. Ͳ Un colpo da alcune migliaia di euro e' stato messo a segno, intorno alle 18.30, alla filiale "Compro Oro", di piazza Cesare Battisti, di fronte alla vecchia stazione di Sanremo. Un uomo, a detta del titolare, fintosi poliziotto, dopo aver mostrato al negoziante una sorta di tesserino, avrebbe chiesto a quest'ultimo di mettere in visione tutti i gioielli ritirati in giornata; quindi avrebbe domandato della documentazione e, a quel punto, approfittando di una distrazione del negoziante, ha arraffato i preziosi ed e' scappato. Sul posto sono intervenuti gli agenti del locale commissariato di polizia e gli uomini della Scientifica, che hanno a lungo interrogato il titolare. Accertamenti sono in corso anche con le telecamere cittadine, per trovare traccia del malvivente. (AGI) .



Settore e Moda

Il plettro più costoso al mondo porta la firma di Timber Tones Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ venerdì 14 giugno 2013 Molti oggetti, anche banali, guadagnano l’attenzione mediatica e del mercato con alcune trasformazioni opulente. Anche un plettro può diventare prezioso, non solo per le armonie di cui si fa fonte pizzicando le corde di uno strumento musicale come la chitarra.

La combinazione degli ingredienti può renderlo infatti esclusivo e di alta gamma, come un orologio di lusso o un accessorio da collezione. E’ il caso del modello proposto da Timber Tones, in una vasta gamma di declinazioni. L’azienda britannica, specializzata nella produzione di questi strumenti, offre un ventaglio di interpretazioni inserite nella linea Treasure Tones. Della collana fanno parte dei plettri in argento, oro, palladio e platino. Quest’ultimo diventa il più costoso al mondo, in virtù del prezzo di 5.000 sterline. Anche gli altri, però, hanno in dote l’arte creativa di uno dei più grandi gioiellieri del Regno Unito. I prezzi scendono per il resto della linea, con cifre variabili da 100 a 3.700 sterline. In tutti i casi, l’impegno economico può lievitare qualora si scelga di fare ricorso alle infinite opzioni di personalizzazione. Un suggerimento arriva dal foro di 2.5 millimetri piazzato sul corpo, dove si può incastonare un bel diamante, conto in banca permettendo.


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WƌĞnjŝŽƐĂ͗ ůĂ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ ĐŽŶƚĞŵƉŽƌĂŶĞĂ Ă &ŝƌĞŶnjĞ 14/06/2013 By orafoitaliano

Il prossimo 20 Giugno, presso il Museo Marino Marini di Firenze, sarà inaugurata la mostra “Un certain regard”, nell’ambito della settima edizione di Preziosa, mostra che intende promuove e diffondere la cultura del gioiello contemporaneo. Organizzata da LAO – Le Arti Orafe Jewellery School, Preziosa ospiterà le opere di Karin Seufert, Philip Sajet (nella foto), Suska Mackert, David Bielander, Sophie Hanagarth, Sigurt Bronger.യIntegreranno la mostra principale, Preziosa Young, coi lavori di otto artisti emergenti, selezionati da Maria Cristina Bergesio, e 12 foto di Eva Sauer, con alcuni dei gioielli esposti indossati in luoghi storici di Firenze. La mostra resterà aperta fino al 20 Luglio.


F1 2013 Abu Dhabi, collezione gioielli dedicati a Yas Marina Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ giovedì 13 giugno 2013 Il circuito di Yas Marina, che il 3 novembre ospiterà il Gran Premio di Abu Dhabi di F1 2013, ha ispirato l’opera dell'orafo valenzano Gianfranco Quartaroli, che dedica un'altra collezione di gioielli unica e preziosa al mondo del motorsport.

Lo fa celebrando una delle piste più affascinanti e moderne del calendario iridato. Questo impianto degli Emirati Arabi Uniti è adiacente allo straordinario parco tematico della Ferrari. Sorge sulla Yas Island e porta la firma dell’architetto tedesco Hermann Tilke, progettista delle piste più recenti del Circus. Si tratta di un complesso faraonico, come solo in Oriente possono nascere nel momento attuale. A questo progetto architettonico Quartaroli dedica le sue nuove fatiche creative, dopo quelle offerte alla celebrazione di altri circuiti, come Monza e Montecarlo, solo per citarne un paio. Il gioielliere degli sportivi ha ideato il bracciale e il ciondolo in oro bianco 750 e diamanti con la forma del circuito di Yas Marina, un capolavoro dell’alta gioielleria Made in Italy. Queste opere, firmate Circuiti, trovano la loro vetrina ideale in un ambiente emozionante per i cultori del bello e del lusso estremo: il mondo dorato dei Gran Premi. La raccolta è completata da un portachiavi e un fermasoldi in oro giallo 750. La collezione di gioielli Circuiti è disponibile sul sito internet www.circuitigioielli.com. Il prezzo del bracciale “Pole Position” Abu Dhabi è di 49 mila euro.


SOGNI D'ARTE 13 Giugno 2013

Un nuovo nome si affaccia nel panorama del gioiello con fiori, piume, pizzi e pietre dure. Il colore è la parola d'ordine. Stiamo parlando di Adalgisa De Angelis e dei suoi "Sogni d'Arte". Gioielli che sfruttano la straordinaria leggerezza della resina stampata o della pasta polimaterica per esagerare nei volumi. Seguitela su Facebook!


ϯΣ &ŽƌƵŵ ĚĞů >ƵƐƐŽ ^ŽƐƚĞŶŝďŝůĞ͗ ƵŶ ƚĞŵĂ ƐĞŵƉƌĞ Ɖŝƶ ĐĂůĚŽ 13/06/2013 By orafoitaliano

Si terrà a Ginevra, il 18 e il 19 Giugno, il 3° Sustainable Luxury Forum (Forum del Lusso Sostenibile), organizzato da Christopher H. Corday, direttore e fondatore del Forum e amministratore delegato di Futuratinow. La sostenibilità è un argomento di grande importanza, protagonista di temi e convegni internazionali: se infatti la Resp0nsabilità Sociale d’Impresa era, fino a pochi anni fa, un optional per le aziende del settore luxury, oggi non è più così: la richiesta di trasparenza e di rispetto per l’ambiente arriva dal basso, da parte dei consumatori, sempre più e meglio informati di quanto succede nel mondo, e dei danni che vengono causati dall’estrazione e dalla lavorazione di materie prime, dallo sfruttamento del lavoro minorile, dal finanziamento di guerre e guerriglie. I marchi più blasonati del mondo del lusso (da Cartier a De Beers, da Audemars Piguet a Gucci ed LVMH) insieme con alcune organizzazioni no profit e le Università di Londra e di Ginevra, si danno appuntamento a Ginevra per discutere di come equilibrare le opportunità di business con l’impatto e il cambiamento sociale. Per informazioni: www.etouches.com x


POMELLATO 67 ϭϯ 'ŝƵŐŶŽ ϮϬϭϯ

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Tiffany, un remake d’eccezione Giovedì 13 Giugno 2013 Scritto da Alda Cannizzo

La celebre maison Tiffany & Co. stupisce ancora una volta con un remake d’eccezione. È stata di recente presentata la New Atlas Jewellery Collection che riprende il sensuale magnetismo della linea evolvendosi e reinterpretando l’iconico disegno in chiave moderna. I classici numeri romani offrono uno stile imperiale da abbinare ad un look contemporaneo, casual o elegante, ma pur sempre raffinato e di classe. I contorni si adattano facilmente alle linee del corpo femminile impreziosendolo con l’intramontabile garbo firmato Tiffany & Co. La collezione prende nome dallo storico orologio Atlas che sormonta e governa l’ingresso della gioielleria di Tiffany &Co. a New York sin dal 1850.

La serie di gioielli si compone di preziosi monili ove i numeri sono realizzati in oro giallo, bianco 18 carati o in argento, alcuni illuminati in modo sofisticato da piccoli diamanti. Sono stati creati anelli a fascia, bracciali rigidi o con larghe placche con numeri accompagnati da catene sottili, lunghe collane impreziosite da grandi medaglioni in argento e splendidi orecchini a cerchio. La storica collezione, reinventata ad opera d’arte, è disponibile presso le boutique Tiffany & Co. in tutto il mondo.


KƌŽůŽŐŝŽ Ěŝ ůƵƐƐŽ ŽŶĐŽƌĚ ^ĂƌĂƚŽŐĂ >ĂĚLJ tŚŝƚĞ Ğ >ĂĚLJ ůƵĞ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ mercoledì 12 giugno 2013 >ΖŽƌŽůŽŐŝŽ Ěŝ ůƵƐƐŽ ŽŶĐŽƌĚ ^ĂƌĂƚŽŐĂ >ĂĚLJ tŚŝƚĞ Ğ >ĂĚLJ ůƵĞ ĚŽŶĂ ŝů ƚŽĐĐŽ ŝĚĞĂůĞ ƉĞƌ ƵŶĂ ƐƉůĞŶĚŝĚĂ ĨƵŐĂ ĞƐƚŝǀĂ ĚĂůůĂ Đŝƚƚă͘

Meravigliose vacanze al mare, momenti di gioia spensierata e di ricordi da conservare per sempre, mirabilmente accompagnati da una versione estiva di un segnatempo che potrebbe anche diventare un amico fedele per ogni stagione.

Il modello è disponibile nelle edizioni bianco perla e azzurro cristallino, che evocano distese di sabbia infinite e acque scintillanti. Sei diamanti scintillanti incastonati con maestria nel quadrante di madreperla bianca o grigioͲblu richiamano il bagliore del sole che luccica sul mare al mattino. A protezione del movimento al quarzo ETA con una durata della batteria di ben 54 mesi, la cassa in acciaio inox reca l’esclusivo fondello Saratoga contraddistinto dall’eterno motivo a sbalzo dei cavalli dell’emblematico ippodromo. Dotati di datario a ore 3, lancette delle ore e dei minuti stile Dauphine placcate rodio e lancetta dei secondi a filo placcata rodio, protetti dal vetro zaffiro trattato antiriflesso, i Saratoga Lady White e Lady Blue sono impermeabili fino a 30 metri. Contraddistinto da una lunetta con 32 diamanti splendenti incastonati, ciascun modello è abbinato a un cinturino in alligatore bianco o azzurro pastello perlato, per aggiungere uno spensierato tocco finale a questo capolavoro di eleganza casual. ^ĂƌĂƚŽŐĂ >ĂĚLJ͕ ĂĐĐŝĂŝŽ ŝŶŽdž͕ ϯϭ ŵŵ ĂƌĂƚƚĞƌŝƐƚŝĐŚĞ ƚĞĐŶŝĐŚĞ SKU 0320214 Movimento Calibro quarzo ETA 8 3/4” 956.412 Funzioni Ore, minuti, secondi, finestrella della data a ore 3


Cassa Cassa in acciaio inox 31 mm diametro Vetro zaffiro trattato antiriflesso Corona in acciaio inox Fondello in acciaio inox con disegno a sbalzo dei cavalli di Saratoga Impermeabile fino a 30 metri 32 diamanti (32 x 1,50) Ͳ Incastonati tra le decorazioni Qualità VS Peso complessivo in carati: 0,416 Quadrante Madreperla bianca con 6 diamanti VS 1,10 (peso complessivo in carati = 0,0342) a ore 1Ͳ3Ͳ5Ͳ7Ͳ9Ͳ11 Cinturino Cinturino in alligatore bianco perla Fibbia déployante in acciaio inox con pulsanti ^ĂƌĂƚŽŐĂ >ĂĚLJ͕ ĂĐĐŝĂŝŽ ŝŶŽdž͕ ϯϭ ŵŵ ĂƌĂƚƚĞƌŝƐƚŝĐŚĞ ƚĞĐŶŝĐŚĞ SKU 0320215 Movimento Calibro quarzo ETA 8 3/4” 956.412 Funzioni Ore, minuti, secondi, finestrella della data a ore 3 Cassa Cassa in acciaio inox 31 mm Vetro zaffiro trattato antiriflesso Corona in acciaio inox Fondello in acciaio inox con cavalli Saratoga a sbalzo Impermeabile fino a 30 metri 32 diamanti (32 x 1,50) Ͳ Incastonati tra le decorazioni Qualità VS Peso complessivo in carati: 0,416 Quadrante Madreperla grigioͲblu con 6 diamanti VS 1,10 (peso complessivo in carati = 0,0342) a ore 1Ͳ3Ͳ5Ͳ7Ͳ9Ͳ11 Cinturino Cinturino in alligatore azzurro pastello perlato Fibbia déployante in acciaio inox con pulsanti


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ZIEGFELD BY TIFFANY & CO. ϭϮ 'ŝƵŐŶŽ ϮϬϭϯ

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POMELLATO ROUGE PASSION ϭϭ 'ŝƵŐŶŽ ϮϬϭϯ

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IL NUOVO LUSSO: PROFILO DEL CONSUMATORE 11 Giugno 2013

Ci troviamo di fronte a un nuovo consumatore eclettico, volubile, incostante, che non segue più un modello di consumo lineare condizionato da variabili come il reddito o la classe sociale. Al contempo il profilo lo delinea come curioso, disincantato, attivo, sofisticato, competente, esigente e selettivo. Secondo quanto riscontrato da Brandforum, l’Osservatorio Culturale sul Branding, il consumatore del nuovo lusso non cerca una marca solo per segnalare la propria ricchezza secondo la logica dello status symbol, ma vuole segnalare la sua capacità di apprezzare alcune specifiche caratteristiche del bene. Ricerca infatti brand coerenti con i propri valori e il suo stile personale, non semplicemente perché noti. Più che di status symbol ora si parla di style symbol.


Cronaca 13.06.2013

Ondata di furti nei Grigioni: rubarti gioielli per 150'000 franchi Otto furti con scasso sono stati perpetrati la scorsa notte nei Grigioni. I Comuni presi di mira dai ladri sono stati St. Moritz, Splügen, Tschierv, Zuoz e Farden. A Poschiavo e a Mesocco sono state rubate due autovetture. I ladri hanno fatto uso della forza per accedere agli immobili. Sono stati presi di mira un albergo, un’officina meccanica, alcune abitazioni private e una gioielleria. A Tschierv i ladri hanno asportato la cassaforte di un albergo. A Splügen invece, gli autori hanno forzato la cassaforte di un’officina meccanica e si sono impossessati del contenuto. Una Ford Focus di colore nero con targhe ticinesi è stata rubata a Mesocco. Mentre, l’auto sottratta a Poschiavo, è stata abbandonata in zona La Motta, probabilmente a causa della mancanza di carburante. In tutti questi casi la Polizia cantonale dei grigioni ha aperto un’inchiesta. Sottratti gioielli per un valore pari a circa CHF 150'000 Il caso più grave è avvenuto a St. Moritz. Dopo aver infranto la porta d’ingresso in vetro di una gioielleria, gli autori hanno asportato orologi e gioielli per un valore approssimativo di CHF 150'000. Un vicino, svegliato dal rumore, ha visto tre uomini vestiti di scuro mentre stavano uscendo dalla gioielleria. Il terzetto si è allontanato a passo di corsa, riuscendo a far perdere le sue tracce.


del 12 giugno 2013


&ĂůůŝƐĐĞ ŵĂdžŝ ĨƵƌƚŽ ŝŶ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ ZƵŵŽƌĞ ƐǀĞŐůŝĂ ƌĞƐŝĚĞŶƚŝ ĐŚĞ ĐŚŝĂŵĂŶŽ ϭϭϯ͕ ϯ ĂƌƌĞƐƚŝ Ă ĂŐůŝĂƌŝ 11 giugno, (ANSA) Ͳ CAGLIARI, 11 GIU Ͳ Hanno tentato di derubare una gioielleria in centro, sfondando la vetrina, ma a causa del troppo rumore sono stati scoperti dai residenti che hanno chiamato il 113. Gli agenti della Squadra volante della Questura hanno arrestato per tentato furto aggravato Michael Giudice, di 27, che già si trovava ai domiciliari, il fratello Mirko Giudice, di 20, e Alessio Pireddu, di 31. Durante la notte i tre avrebbero cercato di scassinare la vetrina della gioielleria Matta in via Manno a Cagliari.


dĞŶƚĂƚŽ ĨƵƌƚŽ ŝŶ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ͗ ƉĞƌ ŽƌĂ ƵŶ ĂƌƌĞƐƚŽ / ĐĂƌĂďŝŶŝĞƌŝ ƐŽŶŽ ƐƵůůĞ ƚƌĂĐĐĞ ĚĞŝ ĐŽŵƉůŝĐŝ

PESCARA. Con la complicità di altre persone avrebbe provato a mettere a segno un furto nella gioielleria Troiano di Montesilvano situata in via Marinelli. Per questo un albanese, Mullaj Mariglen, 30 anni, in Italia senza fissa dimora, irregolare, domiciliato a Cerignola e già noto alle forze dell'ordine per reati legati alla droga, e' stato arrestato dai carabinieri di Montesilvano con l'accusa di tentato furto aggravato. L'uomo e' stato intercettato e bloccato dai militari dell'Arma successivamente all'assalto al negozio ma gli elementi raccolti dagli investigatori fanno ritenere che abbia responsabilità dirette nel tentativo di furto. I ladri, due o tre in tutto, sono stati scoperti da un vicino mentre erano in azione. Verso le 3 l'uomo ha sentito il rumore di un martello, con cui i malviventi stavano cercando di rompere il muro per entrare in gioielleria dopo essersi introdotti in uno sgabuzzino, e ha allertato il 112. Arrivando sul posto i carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, sono stati notati da un 'palo' che ha messo in fuga il complice, o i complici, per cui i ladri sono riusciti ad allontanarsi rapidamente e a far perdere le tracce lasciando sul posto tutti gli arnesi da scasso ma ai militari non e' sfuggita una Alfa Romeo 147 nera con targa tedesca parcheggiata vicino al negozio, che era chiusa e senza persone a bordo. Successivamente, dopo meno di un'ora, la stessa auto è stata intercettata e fermata dai carabinieri. Era condotta dall'albanese che aveva con se' arnesi da scasso e un nastro adesivo identico a quello trovato in gioielleria ma lo straniero non è stato in grado di giustificare la sua presenza in zona ne' il possesso del mezzo. L'auto risulta intestata a un pregiudicato di Cerignola. La 147, peraltro, era stata notata già un paio di giorni fa dai cittadini della zona, come se il conducente fosse interessato a qualcosa nella zona. Qualche notte fa i carabinieri hanno inseguito, sempre a Montesilvano e sempre in via Marinelli, un'auto ritenuta sospetta, una Mercedes con targa tedesca. Il conducente, spegnendo i fari, è riuscito a dileguarsi. Le indagini proseguono. 10/06/2013


Comunichiamo a tutti gli associati che è finalmente possibile aderire al rinnovato sito internet www.outletprezioso.it

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