Rassegna stampa 17 maggio 2013 def

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17/05 ECONOMIA E MERCATI IL SOLE 24 ORE Vicenzo oro Spring testa di ponte del made in Italy SOLE 24 ORE Illy: «Milano diventi capitale del lusso» ITALIA OGGI Il lusso torna a stelle e strisce MF FASHION Richemont fa il pieno di utili e supera i 10 miliardi di ricavi IL GIORNALE DI VICENZALusso non conosce crisi: dopo +10% 2012, crescita 20 fino a 7% SOLE 24 ORE Moda 24 - VicenzaOro Spring contamina i gioielli con moda e design INFORMAZIONI D’ORO Oro in perdita PAMBIANCONEWS Richemont vola. E Rupert si prende anno sabbatico SOLE 24 ORE Wgc: domanda di oro ai minimi da tre anni. Investimenti dimezzati IL GIORNALE DEL LUSSOUn panda al VicenzaOro SOLE 24 ORE Future, oro, energia e Libor: offensiva mondiale delle Autorità AREZZOWEB Made in Italy: 7,3% vendite gioielli all'estero nel 2012 INFORMAZIONI D’ORO Oro sotto 1400 SOLE 24 ORE Proposta di Maurizio Bertoncello

COMPRO ORO AREZZOWEB

Cortona: truffe e furti, 4 persone denunciate

SETTORE E MODA SOLE 24 ORE «Da Chopard gioielli etici» DELUXE BLOG.IT Al Festival di Cannes 2013 le clutch di lusso delle più belle del reame IL GIORNALE DI VICENZADebutto in Fiera per Mantovani «L´oro ha futuro» IL GIORNALE DI VICENZAVetrina per eccellenze e nuovi trend SOLE 24 ORE Il futuro del Gioiello e le tendenze dello Stile SOLE 24 ORE Vhemier restaura 43 oggetti ebraici INFORMAZIONI D’ORO Corsa all'oro dall'hi tech INFORMAZIONI D’ORO Il re di tutti gli smeraldi MF FASHION La mostra MF FASHION Maggio è il palcoscenico dei nuovi talenti ANSA La nuova corsa all’oro LA REPUBBLICA Diamante da record: all'asta per 23 milioni di dollari

CRONACA IL GIORNALE DI VICENZATentano di acquistare gioielli con la carta di credito rubata LA REPUBBLICA Palermo - Soldi sporchi e lingotti gli insospettabili riciclatori Soldi sporchi e lingotti a Palermo la centrale del riciclaggio IL TEMPO Un’altra tentata rapina di Rolex AREZZO NOTIZIA Cercano di rubare un anello d'oro, ma il proprietario li scopre. Due denunciati LA REPUBBLICA Roma - Predatori di orologi ancora in azione ai Parioli colpo-bis in via Bertoloni: aggredito uno studente CORRIERE DELLA SERA Riciclaggio di valuta e traffico d'oro manette per magistrato del Tar del Lazio Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Sole 24 Ore Moda24 Dir. Resp.: Roberto Napoletano

17-MAG-2013 da pag. 18


Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Sole 24 Ore Moda24 Dir. Resp.: Roberto Napoletano

17-MAG-2013 da pag. 18



17-MAG-2013

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Dir. Resp.: Roberto Napoletano

da pag. 42


17-MAG-2013

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Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

da pag. 19


Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

MF Fashion Dir. Resp.: Giampietro Baudo

17-MAG-2013 da pag. 3


17/05/2013

>ƵƐƐŽ ŶŽŶ ĐŽŶŽƐĐĞ ĐƌŝƐŝ͗ ĚŽƉŽ нϭϬй ϮϬϭϮ͕ ĐƌĞƐĐŝƚĂ ϮϬϭϯ ĨŝŶŽ Ă ϳй Milano, (TMNews) Ͳ Non conosce crisi il settore del lusso. Dopo il +10% messo a segno nel 2012, con il fatturato globale che ha sfondato il muro dei 200 miliardi di euro, per l'anno in corso le stime indicano un aumento del giro d'affari del 4Ͳ5% che, secondo i vertici di Altagamma, potrebbe arrivare anche a un +7%. A patto che nel secondo semestre proseguirà il trend positivo emerso negli Stati Uniti e nel Sud Est asiatico, capace di compensare il calo dei consumi registrato in Cina. Certo un pò di rallentamento nel primo trimestre c'è ma di questo non c'è traccia nella redditività delle imprese con le stime di Ebitda che sono state riviste al rialzo da +7% a +9%. Un quadro quindi più che rassicurante come spiega il presidente di Altagamma, Andrea Illy.Fattore determinante per lo crescita del comparto sono le esportazioni, da difendere ad ogni costo. Ed ecco allora la proposta da sottoporre al governo di una partnership pubblico privata che prevede la riduzione delle tasse sugli investimenti fatti in Italia nella produzione e nella formazione al fine di sostenere l'export. Ma non è l'unica novità. Altagamma punta anche a creare una vetrina anzi, una galleria, dove mettere in mostra i propri marchi di punta e non solo. La location prescelta è la Galleria Vittorio Emanuele a Milano che il Comune da tempo cerca di dare in gestione.


VicenzaOro Spring contamina i gioielli con moda e design di Barbara Ganz

17 maggio 2013

Segnali positivi per le esportazioni italiane di gioielleria. Per il comparto, alle prese con la crisi del mercato interno – nel 2012 la domanda italiana di gioielleria in oro è diminuita del 15% arrivando a 23,5 tonnellate, il valore più basso degli ultimi 10 anni – gli indici di vitalità non mancano. A iniziare dai segnali di interesse e dai passaggi di mano di nomi storici dell'imprenditoria del settore, e dal crescente numero di contaminazioni – gioielli, moda, orologi, design – che mettono in moto nuove sinergie e allargano il ventaglio delle opportunità. CADONO LE BARRIERE Bulgari ceduta al numero uno al mondo nel lusso, la Lvmh, nel 2011, Pomellato da poco passata a Kering/Ppr, Gianmaria Buccellati al Fondo Clessidra. Cessioni e acquisizioni che hanno fatto rumore, «ma non si dica che la gioielleria italiana è in vendita – sottolinea Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi –. Questa è tutt'altro che una perdita di valore, di italianità; è piuttosto un segnale di riconoscimento per i nostri valori, le nostre competenze, e quel saper fare che ancora mantiene competitivo un comparto di 9mila imprese con 30mila addetti e 6 miliardi di fatturato, di cui 5,6 miliardi export». Che una trasformazione sia in atto è indubbio, «ma – ribadisce Ungarelli – la piccola dimensione delle nostre aziende, 3,3 addetti in media, è ormai un limite oggettivo nella competizione globale. Investire e assumersi crescenti rischi d'impresa non basta più: e, dove non arrivano le acquisizioni, sono altri generi di aggregazioni a poter fare la differenza. A volte proprio su richiesta di un grande committente, come avviene a Valenza: impensabile ormai per un'azienda avere a che fare con una miriade di fornitori che vanno in ordine sparso; meglio gestire questa complessità sotto regole univoche, precise, valide per tutti, e standard di produzione e qualità uniformi». Se poi un gruppo come Swatch investe in un brand del lusso come Harry Winston, «accade qualcosa che 20 anni fa non sarebbe stato neanche immaginabile, capace di dare la scossa all'intero settore», osserva Ungarelli. «Le barriere fra la moda, il design, la gioielleria non solo non ci sono più, ma proprio la loro caduta consente di immaginare nuove strategie – conferma Andrea Beretta Zanoni, docente di Strategia aziendale all'Università di Verona (sede di Vicenza) e responsabile del Gold industry report –. Perché oggi più che mai l'acquisto di un oggetto non è legato tanto al materiale di cui è fatto, quanto alla ricerca di valenze anche simboliche, al potere evocativo che ha. E in questo le aziende italiane sono le migliori e possono dire la loro, curando il proprio posizionamento prima ancora del prodotto che realizzano».


NORME E BUROCRAZIA Quello che continua a mancare, accusa Ungarelli, «è un sistemaͲPaese capace di supportare questi sforzi, e di garantire una reciprocità di trattamento: non solo in termini di dazi, che di fatto limitano l'export italiano nei Paesi a maggiore crescita, ma anche di applicazione delle norme. Dal 1° aprile è in vigore la nuova direttiva europea sul nichel che, pur condivisibile nei contenuti, comporta inevitabili aumenti di complessità sui costi e sulla burocrazia. Non è accettabile che i nostri competitor ne siano esentati». Anche perché il nuovo standard è tutt'altro che chiaro: «C'è una sostanziale inaffidabilità dal punto di vista scientifico – rileva Stefano De Pascale, direttore Federorafi – e sono in ballo sanzioni che partono da 40mila euro con risvolti anche penali. Abbiamo chiesto chiarezza all'Europa: con noi si sono schierate anche Spagna, Francia, Portogallo e Inghilterra; speriamo di avere al nostro fianco i ministeri competenti, Salute e Sviluppo economico». Non è l'unica normativa nuova con la quale fare i conti: da inizio anno negli Usa è entrata in vigore una nuova disciplina per il controllo dell'origine dell'oro, mirata a limitare il rischio che alcuni minerali contenuti negli oggetti in commercio possano provenire da zone di conflitto come il Congo: «Riguarda le società quotate a Wall Street – sottolinea De Pascale – ma è chiaro che per i fornitori, anche in termini di immagine, un adeguamento è necessario ma complesso». VICENZA CAPITALE In questo quadro domani si inaugura VicenzaOro Spring: sono attese circa 1.400 aziende espositrici provenienti dai principali distretti orafi italiani e da 32 Paesi. Una rassegna che vuole essere anche un business hub, luogo di incontro tra produttori e buyer internazionali, quest'ultimi provenienti da 70 Paesi. «Il posizionamento di VicenzaOro è molto differente da quello di Baselworld – spiega Paolo Mantovani, presidente dell'ente fieristico – Siamo tra i primi player internazionali nel settore delle fiere specializzate nel gioiello e rivolte al trade, vetrina dell'eccellenza della gioielleria made in Italy e del segmento premium della gioielleria mondiale. Rappresentiamo tutto l'universo del gioiello e dell'oreficeria, che hanno in assoluto il peso preponderante in termini di espositori rispetto agli orologi». Nella città berica si danno appuntamento i principali marchi della gioielleria, ma anche l'unbranded di qualità, i fornitori di gemme e pietre preziose e semipreziose, di componenti e accessori, oltre naturalmente ai produttori di tecnologie innovative per la lavorazione e il trattamento dei metalli preziosi, con il Salone TͲGold. Notevole la proiezione internazionale, «che realizziamo – sottolinea Mantovani – attraverso una strategia di presidio dei principali mercati, in partnership con le più importanti organizzazioni fieristiche del mondo, come Reed Exhibitions negli Usa, Dubai world trade center negli Emirati Arabi, GjepcͲGems&Jewellery export promotion council in India e HktdcͲHong Kong trade development council in Cina». Accanto all'eccellenza della manifattura, la contaminazione con la moda e il design apre scenari di arricchimento culturale: le iniziative del Fuori Salone Off VicenzaOro, fuori dal quartiere fieristico, portano in città inedite esposizioni sul gioiello di design e Next jeneration jewellery talent contest, il concorso internazionale dedicato alla valorizzazione dei giovani talenti under 30, allievi delle più prestigiose scuole di design italiane e internazionali. Sempre domani, inaugurazione a Palazzo Bonin Longare della mostra «Il design italiano incontra il gioiello» (fino al 18 giugno) con pezzi progettati dagli industrial designer italiani.


Oro in perdita Venerdì 17 Maggio 2013 Scritto da Informazioni d'Oro

Dopo essere scesi mercoledì ai minimi delle ultime 4 settimane, i futures sull’oro giovedì hanno continuato a perdere terreno. Al Comex di New York i prezzi per giugno sono scesi infatti del 0,47% a 1.385,90 dollari. I dati economici pervenuti non sono stati incoraggianti né eccessivamente deludenti, eppure l’oro ha sofferto, a differenza delle azioni che invece si sono dimostrate più resistenti. Le notizie arrivate dagli Stati Uniti danno una produzione industriale in calo nel mese di aprile più del previsto, Ͳ0.5%, dopo una crescita stentata dello 0,3% di marzo. Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha comunicato un calo dell’indice dei prezzi alla produzione dello 0,7%, superando addirittura la previsione degli analisti di un calo dello 0,6%. Il mese scorso l’indice aveva subito un calo dello 0,6%. Anche i prezzi al consumo sono calati per il secondo mese consecutivo. Le richieste per sussidi di disoccupazione lo scorso mese sono cresciute di 32.000 unità invece che delle previste 2.000, toccando 360.000 unità. Le cattive notizie non arrivano solo dagli Stati Uniti. Il PIL della zona euro infatti ha subito una contrazione dello 0,2% nel primo trimestre, peggio dello 0,1% previsto. Il PIL della Germania, la maggiore economia della zona euro, è cresciuto nel primo trimestre solo dello 0,1%, al di sotto del previsto aumento dello 0,2%. Pessimi dati anche per gli ETF sull’oro, dove continua l’emorragia che ha provocato una calo delle riserve di circa il 16% da inizio 2013. Nel corso delle ultime sette settimane solo in tre giorni di negoziazioni si sono visti aumenti delle riserve degli ETF. Anche John Paulson, miliardario e manager di un hedge fund uscito malconcio dal ƐĞůů ŽĨĨ di oro di inizio aprile, ha deciso di ridurre le proprie partecipazioni nelle società di estrazione di oro, comprando azioni di società che dovrebbero trarre benefici da un’economia più forte. Lo scorso trimestre Paulson aveva ridotto le esposizioni verso alcune imprese minerarie, adesso ha deciso di vendere azioni della Barrick Gold Corp., il più grande produttore di oro al mondo, per un totale combinato di 124,7 milioni di dollari. Il miliardario ha poi acquistato partecipazioni nella Family Dollar Stores Inc., nella Hess Corp., e nella Citigroup Inc. per un totale combinato di 532,4 milioni di dollari. Eppure la sua fiducia nell’oro non è svanita del tutto, anzi: le partecipazioni nell’SPDR Gold Trust, il maggior ETF in oro, sono rimaste invariate, ed ha acquistato 163.000.000 di azioni della Sibanye Gold Ltd., per un totale di 9,22 milioni di dollari. «Crediamo che l’oro stia solo prendendosi una pausa in un’ottica di trend rialzista nel lungo termine. Anche se l’inflazione sta tardando a manifestarsi, la continua immissione di denaro sui mercati da parte delle banche centrali trascinerà la domanda di oro come alternativa alle valute cartacee».


ZŝĐŚĞŵŽŶƚ ǀŽůĂ͘ ZƵƉĞƌƚ Ɛŝ ƉƌĞŶĚĞ ĂŶŶŽ ƐĂďďĂƚŝĐŽ giovedì, 16 maggio 2013

Johann Rupert – Presidente e CEO del Gruppo Richemont

Richemont conferma l’exploit dei risultati anticipato a fine aprile. E aggiunge informazioni sull’andamento delle vendite dell’attuale esercizio che alimentano l’ottimismo sul titolo, balzato di oltre il 5% nelle prime ore di negoziazione a Zurigo, nonostante il presidente e fondatore :ŽŚĂŶŶ ZƵƉĞƌƚ abbia annunciato che si prenderà un anno sabbatico a partire dal prossimo settembre. Il colosso elvetico di orologeria e gioielli – nel cui portafoglio ci sono marchi come ĂƌƚŝĞƌ͕ sĂĐŚĞƌŽŶ ŽŶƐƚĂŶƚŝŶ͕ :ĂĞŐĞƌͲ>Ğ ŽƵůƚƌĞ Ğ /ǁĐ – nell’esercizio chiuso il 31 marzo ha registrato vendite in aumento del 14% (+9% a cambi costanti) a 10,15 miliardi di euro. L’utile operativo è cresciuto del 18% a 2,42 miliardi di euro e i profitti sono balzati del 30% a 2 miliardi di euro. “Nonostante il rallentamento nella regione Asia Pacifico – ha commentato Rupert – e la continua incertezza nell’economia mondiale, le vendite nel mese di aprile sono aumentate del 13% rispetto allo stesso mese 2012”. “L’appeal consolidato delle nostre maison – ha aggiunto – e il loro potenziale di crescita ci consentono di guardare al futuro con un certo grado di ottimismo. Perciò i nostri investimenti continueranno a focalizzarsi sulla differenziazione dei nostri marchi, sull’espansione e sull’integrazione delle rispettive strutture manifatturiere, e sull’adattamento delle strategie di distribuzione al continuo cambiamento dei consumi nei mercati in fase di sviluppo e nelle destinazioni turistiche”.


del 17 Maggio 2013


Un panda al VicenzaOro Pubblicato il 16 maggio 2013 da redazione1 | Lusso e finanza Misis, brand orafo di Vicenza, si presenta all’evento con una collezione ispirata all’Oriente

Appuntamento sabato 18 maggio, per l’inaugurazione della fiera più sfavillante dell’anno: il VicenzaOro, fiera dell’oro che ogni anno riunisce le migliori creazioni italiane ed internazionali. Tra i marchi che parteciperanno, Misis presenterà una collezione interamente dedicata al panda, a conferma che i mercati orientali, Cina, Giappone e Russia in testa, rappresentano le mete principali per gli orafi italiani. E l’azienda vicentina non fa certo eccezione. Ciò che permette a Misis di distinguersi all’interno di un panorama così fitto ed esteso, è sicuramente un approccio giovane ed innovativo nei confronti di un’arte che si basa su tradizione ed artigianalità. Le forme e i pezzi presentati da questo marchio sono sempre particolari, originali ed unici, non solo grazie al design, ma anche a tecniche di lavorazione altamente all’avanguardia. Tutto ciò deriva da un management giovane, che vede la seconda generazione alle redini della maison, con i fratelli Alberto e Claudia Piaserico rispettivamente direttore generale e direttore creativo. Alberto Piaserico ha dichiarato: “Nel 2012 abbiamo consolidato i quattro milioni di euro del 2011. Un grande risultato per la nostra azienda considerando l’attuale contrazione economica e lo sforzo che stiamo facendo per farci strada in altri mercati. Non un dipendente in mobilità, nessuna esposizione verso banche. Quindici collaboratori interni e una capillare rete di fabbriche e laboratori artigiani distribuiti in tutto il vicentino che lavorano per noi per permetterci di continuare a garantire un prodotto tecnicamente eccellente e completamente Made in Italy”. Misis è pesente in Italia con tre negozi monomarca e 15 agenti, ma l’attività all’estero è ugualmente consistente, con altri 15 agenti in Europa e alcuni distributori in Asia, Est Europa e America. Tra i mercati stranieri particolarmente affezionati al brand ci sono, come precedentemente accennato, l’Ex


Unione Sovietica e la Cina, dove negli ultimi due anni è stato registrato un vero e proprio boom di vendite, grazie anche alla presenza di shop in shop in importanti department store. I risultati eccellenti conseguiti si sono riflettuti nelle percentuali del valori di crescita dei fatturati esteri: + 20% nel 2011, +30% nel 2012 con l’auspicio di raggiungere un +50% nel 2013 con l’ingresso di un altro importante nuovo mercato, quello giapponese. Ha commentato ancora Alberto Piaserico: “E’ grande l’interesse dei Paesi Asiatici verso il prodotto italiano. Dopo anni di grossolane riproduzioni di tutto ciò che proveniva da marche generalmente note, c’è oggi un sincero interesse per le nuove tecniche di manifattura e per un design innovativo, fresco, frutto di creatività vera. Il compratore asiatico cerca il prodotto italiano perché di qualità ed esteticamente bello”. sĞƌĂ DKZ dd/



DĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ͗ Ͳϳ͕ϯй ǀĞŶĚŝƚĞ ŐŝŽŝĞůůŝ ĂůůΖĞƐƚĞƌŽ ŶĞů ϮϬϭϮ Adnkronos Ͳ Pubblicata mercoledì 15 maggio 2013, 16.40 Vicenza, 15 mag. (Labitalia) Ͳ Le vendite all'estero di gioielli made in Italy, nel 2012, sono scese in quantità del 7,3%, ma contemporaneamente si è avuto un incremento del 10,9% del loro valore. E' quanto emerge dal Gold Industry report realizzato per 'Vicenzaoro Spring', in programma alla fiera di Vicenza dal 18 al 22 maggio. "Questo dato Ͳ si legge Ͳ può essere interpretato come risultato di un fenomeno di migrazione dell'offerta verso la fascia alta del mercato, quella in cui il design, l'eccellenza della manifattura, il gusto italiano si dimostrano vincenti sulla concorrenza internazionale"."Le principali destinazioni Ͳ spiega il report Ͳ delle esportazioni made in Italy di gioielleria (in valore) si confermano anche per il 2012 la Svizzera (21,8% del totale), gli Emirati Arabi (17,2%) e gli Stati Uniti (8,9%). Gli Emirati Arabi, nello specifico, sono la destinazione che ha fatto registrare il maggior incremento rispetto al 2011". "Di particolare rilievo Ͳ sottolinea Ͳ il continuo incremento delle esportazioni verso la Cina (+15,5%) che si conferma al quinto posto tra le destinazioni in valore, nonostante le esportazioni in quantità denotino andamento opposto. (Ͳ 25%). Positivo l'incremento dell'export verso il mercato russo (+12%), ancora più significativo se si considera che la variazione delle esportazioni a fine 2011 era negativa e pari a Ͳ4,1%". "India e Cina Ͳ fa notare il Gold Industry report Ͳ si confermano i primi due Paesi al mondo per domanda di gioielleria in oro e, insieme, rappresentano il 55,7% della domanda globale. Tra i Paesi che nel 2012 hanno registrato le migliori performance della domanda di oro per gioielleria c'è la Russia che con un incremento del 7% in quantità e del 12% in valore consolida il quarto posto nello scenario mondiale". "La Russia Ͳ si legge Ͳ si conferma mercato molto interessante con una domanda di gioielleria in costante aumento dal 2009 ad oggi, con previsioni di crescita ulteriormente positive per i prossimi mesi, in considerazione delle stime di crescita del pil pro capite e dell'aumento della capacità di spesa dell'alta classe media".


KƌŽ ƐŽƚƚŽ ϭϰϬϬ Mercoledì 15 Maggio 2013 Scritto da Greta Milici

Il ŵĞƚĂůůŽ ŐŝĂůůŽ torna ƐŽƚƚŽ ůĂ ƐŽŐůŝĂ ĚĞŝ ϭ͘ϰϬϬ ĚŽůůĂƌŝ ůΖŽŶĐŝĂ. I ĨƵƚƵƌĞƐ ĐŽŶ ƐĐĂĚĞŶnjĂ Ă ŐŝƵŐŶŽ quotati al Comex di New York sono ƐĐĞƐŝ ĨŝŶŽ Ă ϭ͘ϯϵϮ ĚŽůůĂƌŝ. A pesare sono la ĨŽƌnjĂ ĚĞů ĚŽůůĂƌŽ, sui massimi a nove mesi, e la ĚŝƐĐĞƐĂ ĚĞů ƉĞƚƌŽůŝŽ che toglie appeal all'oro quale strumento di protezione contro l'inflazione.


del 04 Maggio 2013

Proposta di Maurizio Bertoncello


Compro Oro

ŽƌƚŽŶĂ͗ ƚƌƵĨĨĞ Ğ ĨƵƌƚŝ͕ ϰ ƉĞƌƐŽŶĞ ĚĞŶƵŶĐŝĂƚĞ Pubblicata giovedì 16 maggio 2013, 14.29 I carabinieri della stazione di Camucia hanno denunciato in stato di libertà una 32 enne polacca, residente in Valdichiana, per tentata truffa aggravata, ricettazione e contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o prodotti industriali. Ieri mattina la donna si recava presso un negozio di compro oro della Valdichiana e tentava di vendere alcuni oggetti, apparentemente in oro e recanti il marchio "750" contraffatto, non riuscendovi perché' il titolare, effettuate alcune prove, appurava che gli oggetti erano invece in rame. la 32 enne quindi si allontanava, venendo rintracciata poco dopo dai militari dell'arma nei pressi dell'esercizio commerciale, ancora in possesso degli oggetti che aveva tentato di vendere, che venivano posti sotto sequestro. I carabinieri della stazione di Terontola hanno denunciato una 48 enne residente in provincia di Perugia per truffa e vendita di cose con impronte contraffatte di pubblica autenticazione o certificazione. Il 15 aprile scorso due donne avevano venduto presso un negozio di compro oro della Valdichiana una catenina, recante anche il marchio "oro 750", proponendolo come oggetto in oro massiccio, mentre era invece solo placcata, ricevendo in pagamento la somma di 800 euro. a parziale conclusione delle indagini i militari dell'arma identificavano una delle due truffatrici nella 48 enne di Perugia, che veniva deferita all’autorità giudiziaria. Ancora la stazione carabinieri di Terontola denunciava un 58 enne della provincia di prato e una 66 enne della provincia di Pisa per tentato furto aggravato in concorso. Il 9 maggio scorso ignoti avevano tentato di rubare un anello in oro del valore di oltre 300 euro presso una gioielleria della Valdichiana, non riuscendovi perché' il titolare si accorgeva delle loro intenzioni. a seguito delle attività di indagine i militari dell'arma identificavano gli autori del tentato furto nell'uomo e nella donna, che sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.


Settore e Moda 17-MAG-2013

Lettori: 1.034.000 Diffusione: 267.228

Dir. Resp.: Roberto Napoletano

da pag. 42


17-MAG-2013

Lettori: 1.034.000 Diffusione: 267.228

Dir. Resp.: Roberto Napoletano

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Al Festival di Cannes 2013 le clutch di lusso delle più belle del reame Scritto da: Miriam Leto Ͳ giovedì 16 maggio 2013 Continua il nostro viaggio tra lo sfarzo e il lusso sfrenato visto durante la prima serata del red carpet del Festival di Cannes 2013 con le clutch di lusso griffate ed esclusive sfoggiate dalle più belle del reame.

Le dive che hanno sfilato ieri sera sul primo red carpet del Festival di Cannes 2013, sono così tante e tutte adornate con i gioielli più preziosi e le clutch gioiello più eleganti e griffate, che non le riusciremo sicuramente a menzionare tutte, ci limitiamo quindi agli outfit più luxury ed esclusivi. Come quello ad esempio, della famosa attrice Fan Bing Bing, che si è presentata sul red carpet stringendo forte una meraviglia di minaudière in nuance oro e forma geometrica firmata Louis Vuitton. Di Louis Vuitton del resto era anche il long dress preziosissimo che indossava l’attrice, in satin rosa e dècors argento sul dècollète. I gioielli? Ancora una volta firmati Chopard, che finora è proprio il luxury brand di alta gioielleria più quotato dalle più belle del Reame per quest’edizione della kermesse cinematografica.

Zhang Ziyi, famosa interprete de >Ă dŝŐƌĞ Ğ ŝů ƌĂŐŽŶĞ e del film >Ă &ŽƌĞƐƚĂ ĚĞŝ WƵŐŶĂůŝ sŽůĂŶƚŝ, opta per una piccola clutch navy in satin lucido, lussuosa ed elegante ed una creazione di alta gioielleria di De Grigosono. Piccola borsetta a mano rosa candy firmata Miu Miu per la cantante dal look alternativo Florence Welch. Nessuna clutch di lusso per Freida Pinto, ma vi devo assolutamente segnalare i meravigliosi accessori opulenti e colorati in pieno stile Bollywood, ma raffinati e chic, e l’abito couture, il tutto firmato Gucci, un capolavoro.


Vahina Giocante, sfoggia una creazione di alta moda in nuance blu elettrico a cui abbina una piccola luxury clutch sur ton, il tutto firmato da Elie Saab. Solange Knowles sceglie una piccola e sottile clutch dell’apprezzatissima maison di Jimmy Choo, molto sobria e allo stesso tempo glamour e lussuosa. La conturbante bellezza spagnola Paz Vega, arriva sul prestigioso red carpet dell’opening ufficiale in una strepitosa e mozzafiato creazione Roberto Cavalli, a cui accosta una clutch box silver firmata da un altro grande nome della moda italiana, Salvatore Ferragamo; di Ferragamo sono anche le preziose dècollète peepͲtoe, ma delle scarpe d’autore viste sul tappeto rosso del Festival di Cannes 2013 parleremo molto presto.


venerdì 17 maggio 2013

L´INTERVISTA. Il neopresidente alla prima grande manifestazione

ĞďƵƚƚŽ ŝŶ &ŝĞƌĂ ƉĞƌ DĂŶƚŽǀĂŶŝ ͨ>DzŽƌŽ ŚĂ ĨƵƚƵƌŽͩ Marino Smiderle «Si vincerà la crisi portando Vicenza nel mondo Vanno cavalcati i mercati con nuovi approcci E noi giocheremo la partita con gli imprenditori» I padiglioni di via dell´Oreficeria saranno aperti per i buyers già da domani mattina| Espositori da 30 Paesi del mondo| Contesti e stand creativi per la fiera orafa di primavera Ha preso in mano il timone da pochi giorni e già si ritrova a dover guidare la Fiera al Gran Premio di VicenzaOro Spring. Il nuovo presidente, Paolo Mantovani, sta guardando fuori dalla finestra dell´ufficio di via dell´Oreficeria. Ci sono gli operai e i tecnici che stanno sistemando gli ultimi dettagli. Ormai è tutto pronto. «Tutto pronto si fa per dire Ͳ attacca il presidente Ͳ. Sono ancora qui che sfoglio le pagine del bilancio per capire come garantire la copertura dei nostri investimenti. No, dai, a parte gli scherzi, è chiaro che per me è un momento importante. Ma la macchina è ben oliata, grazie al direttore Corrado Facco. Io ho appena cominciato a studiare e per ora posso solo apprezzare i grandi numeri di questa edizione di VicenzaOro Spring». Il settore orafo è in crisi da diversi anni prima del crac Lehman e la crisi finanziaria mondiale ha peggiorato ulteriormente le cose. C´è un modo per invertire la tendenza? Io credo che tutti i settori, non solo quello dell´oro, siano stati colpiti dal cambiamento. I mercati lontani sono diventati più vicini ma si riesce a raggiungerli solo con prodotti particolari, dove la parte immateriale acquista più importanza. È qui che Fiera di Vicenza gioca la sua partita. Se fino all´inizio del terzo millennio ha portato qui il mondo, adesso bisogna anche portare Vicenza nel mondo. Senta, lei viene da una famiglia di orafi e ha avuto esperienza nel mondo della telecomunicazione. È vero che il cellulare ha ucciso il gioiello? Sono gli imprenditori che devono cavalcare i mercati. E i mercati si sono trasformati. Non ne farei una questione di singoli prodotti ma di approccio. Quanto ai riferimenti personali, ricordo benissimo quand´ero piccolo e i miei genitori mi portavano con loro nello stand in Fiera. Ora quegli stand sono fondamentali per il conto economico della società che presiede. Lei sa che sono stati fatti investimenti importanti: tra nuovo padiglione, che dovrebbe essere operativo a fine anno, e parking multipiano, abbiamo superato i 30 milioni di euro. È logico che, per mantenere


l´equilibrio finanziario, bisogna stare molto attenti. I soci di Fiera sono pubblici e non hanno il profitto come unico fine. Come si fa a mediare tra gli interessi pubblici e l´utile di esercizio? Ripeto, gli investimenti fatti fanno capire che non possiamo permetterci passi falsi. Noi dobbiamo garantire una certa redditività per ripagare gli sforzi fatti. E su questo il mandato del consiglio di amministrazione è stato chiaro. A proposito, la partenza è stata un tantino movimentata. Tutto deciso sulla divisione di poteri tra direttore e presidente? Ci sta che al cambio di testimone ci sia un momento di riflessione. Ma adesso è tutto a posto. Quanto ai poteri di direttore e presidente, è stato stabilito che al primo spetti la gestione ordinaria e al sottoscritto quella straordinaria. Come si trova a lavorare con Facco? Ho subito apprezzato la sua competenza nel settore e il fatto che sia rimasto è garanzia di continuità nella gestione. Senta, gli orafi vicentini si sono dimezzati nell´ultimo decennio. C´è un modo di interrompere questo trend negativo? Ci sono fior di imprenditori che sono ancora sul mercato e che hanno saputo imporsi. Il dna vicentino non mente. Certo, bisogna cambiare qualcosa a livello di mentalità, specie in relazione alla struttura finanziaria. L´oro ha futuro. Piccolo non è più bello. Lo si dice da tempo ma non sembra che sia cambiato molto. Come si fa a convincerli a unire le forze? Io ho lavorato in società che si occupavano di fusioni e acquisizioni ma credo che queste imprese vicentine possano aumentare la propria potenza anche senza fondersi. Le reti di impresa sono strumenti in grado di garantire sinergie interessanti, anche nel settore dell´oro. Ma qui c´è sempre stata la tendenza a non fare entrare nessuno nella propria azienda, a fare da sè, insomma. L´impresa di famiglia si è evoluta in questi anni. Ora sono molte le realtà produttive dotate di una struttura manageriale distinta dalla proprietà. Questa la strada da seguire.


venerdì 17 maggio 2013

LA CELEBRAZIONE. Stasera a palazzo Bonin la mostra sul design e il gioiello, poi in Basilica la premiazione di idee giovani con “Next Jeneration”

sĞƚƌŝŶĂ ƉĞƌ ĞĐĐĞůůĞŶnjĞ Ğ ŶƵŽǀŝ ƚƌĞŶĚ Maria Elena Bonacini L´inaugurazione ufficiale domani coinciderà con la 2a edizione del premio “Andrea Palladio International Jewellery 2013” Sono 1.400 i brand ospitati nei padiglioni di viale dell´Oreficeria nei quali saranno i vetrina tutte le novità Cinque giorni all´insegna della bellezza, del design, dei nuovi trend e delle eccellenze mondiali. Partirà proprio da maestri e giovani promesse VicenzaOro Spring, la seconda manifestazione fieristica orafa organizzata da Fiera di Vicenza, che si aprirà questa sera con due appuntamenti dedicati all´arte: alle 19 a Palazzo Bonin Longare si svolgerà infatti la vernice della mostra “Il design italiano incontra il gioiello”, mentre alle 20 in Basilica Palladiana saranno premiati i vincitori del concorso “Next Jeneration Ͳ Jewellery Talent Contest 2013”, il concorso internazionale di idee per giovani talenti realizzato in collaborazione con la School of design del progetto Politecnico di Milano. E anche l´inaugurazione sarà dedicata al talento e alle eccellenze, visto che domani alle 19.30 all´interno della Sala James Hayon della Fondazione Bisazza, coinciderà con la celebrazione della seconda edizione del Premio “Andrea Palladio International Jewellery Awards 2013”, dedicato alle eccellenze del gioiello internazionale, vero e proprio Oscar del Gioiello. La fiera, però, aprirà già domattina, portando nei padiglioni di via dell´Oreficeria circa 1400 Brand, provenienti dai principali distretti orafi italiani e da oltre 30 paesi del mondo, che si presenteranno a buyer internazionali da 70 Paesi. Tema dell´edizione, sulla scia di quella di gennaio, sarà “The Future. Now. An Award and a Contest: the new global scene in Jewellery”. E proprio la scena globale è al centro dell´attività di Trendvision Jewellery + Forecasting Inspirations 2014, l´area trend che avrà come tema “Mutations”. In pratica una boutique visiva, situata nella pedana del Padiglione F, dove a farla da padroni saranno i prodotti di tendenza e dove vengono raccolti i materiali codificati in occasione delle declinazioni della stagione. Quest´area è stata ideata dall´Osservatorio indipendente e permanente di Fiera di Vicenza dedicato alla ricerca sui trend dello stile nei mondi del gioiello, orologio e accessori di moda, che per il prossimo anno ha identificato sei i macro trends, in un percorso impreziosito anche da video ispirazionali: “Experimental Nature”, “Mutations”, “Shadow Reality”, “EthnoͲPop”, “Mix´n Craft” e “Visionary Structures”. I trend saranno anche oggetto di due incontri di aggiornamento e approfondimento curati da Paola de Luca, creative director e forecaster di Trendvision. Domani alle 16 in Sala Trissino, si comincerà con il seminario dedicato ai buyer dal titolo “Jewellery panorama seasons 2013Ͳ2014”, mentre lunedì alle 15 è in programma il seminario rivolto ai designer dal titolo “Update seasons 2014+ and trends evolving into 2015+”, con uno sguardo che andrà oltre la prossima stagione. In occasione di VicenzaOro Spring è anche uscito il nuovo Yearbook 2013, the White Book of Jewellery. In occasione del quarto anno di pubblicazione, il Gold Yearbook, ridisegnato nella veste grafica e nel formato e arricchito nei contenuti è diventato “White Book”, con oltre 7mila nominativi di aziende nazionali e internazionali i cui indirizzi sono consultabili da tutti gli operatori del settore. Martedì alle 15, invece, l´Istituto gemmologico italiano illustrerà agli operatori del settore le ultime scoperte riguardo ai giacimenti di rubini e zaffiri. Ma l´edizione primaverile della fiera vedrà anche un debutto tutto artistico: domani alle 12, infatti, si svolgerà il primo annullo filatelico dei cinque francobolli emessi dedicati all´arte orafa, presentati a gennaio e ora in commercio.


del 17 Maggio 2013


del 16 Maggio 2013


ŽƌƐĂ ĂůůΖŽƌŽ ĚĂůůΖŚŝͲƚĞĐŚ Giovedì 16 Maggio 2013 Scritto da Edoardo Ebolito

I tempi del Klondike sono ormai lontani. Addio alle pepite, ůĂ ŶƵŽǀĂ ĐŽƌƐĂ Ăůů͛ŽƌŽ ƉĂƌƚĞ ĚĂŐůŝ ŽŐŐĞƚƚŝ ŚŝͲƚĞĐŚ. Proprio loro, i nostri ormai inseparabili compagni di vita, costituiscono una ĨŽŶƚĞ ƉƌĞnjŝŽƐĂ Ěŝ ŐƵĂĚĂŐŶŽ quando l’obsolescenza tecnica ne decreta la fine del ciclo di utilizzo. Tra materiali utilizzati per i processori, mouse, tastiere e quant’altro si calcola che ƐƵ ƵŶĂ ƚŽŶŶĞůůĂƚĂ di “carcasse” ƐŝĂ ƉŽƐƐŝďŝůĞ ƌŝĐĂǀĂƌĞ ĐŝƌĐĂ ϰϬϬ ŐƌĂŵŵŝ Ě͛ŽƌŽ. Una cifra rilevante, che sta spingendo molte aziende ad iniziare questo ciclo di recupero, stante il prezzo dell’oro grezzo che, negli ultimi anni, ha aumentato di ben quattro volte il suo valore. Questa nuova attività sta interessando ormai parecchie aziende, ma c’è un grande ƉƌŽďůĞŵĂ ad ostacolarne l’applicazione: l’ŝŶƋƵŝŶĂŵĞŶƚŽ ĂƚŵŽƐĨĞƌŝĐŽ. Gli attuali processi di recupero sono infatti caratterizzati dall’utilizzo di ƐĂůŝ Ěŝ ĐŝĂŶƵƌŽ ĂůƚĂŵĞŶƚĞ ƚŽƐƐŝĐŝ. Questi reagenti, immessi nella fusione ad alte temperature dei componenti elettronici, favoriscono la ƐĞƉĂƌĂnjŝŽŶĞ ĚĞůů͛ŽƌŽ ĚĂŐůŝ Ăůƚƌŝ ŵĞƚĂůůŝ, un procedimento al quale fino ad ora non si era trovata soluzione alternativa. La ƐǀŽůƚĂ potrebbe arrivare tramite l’utilizzo di una ƚĞĐŶŝĐĂ ŶĂƚƵƌĂůĞ ďĂƐĂƚĂ ƐƵůůΖĂŵŝĚŽ Ěŝ ŵĂŝƐ, che recupera l'oro dai materiali di scarto con costi minori e, soprattutto, salvaguardando il fattore ambientale. La scoperta di questo nuovo metodo è stata del tutto casuale: un ŐƌƵƉƉŽ Ěŝ ƌŝĐĞƌĐĂ coordinato dall'americano Fraser Stoddart, della Northwestern University (cui è inserito anche il chimico italiano Marco Frasconi), ha notato come questo reagente, completamente naturale e derivato dall’amido, sostituisse perfettamente le funzioni svolte dal cianuro, separando l’oro anche da altri metalli “simili” come platino e palladio. I ricercatori, in realtà, stavano cercando di ottenere una struttura cubica tridimensionale estesa, ma una volta iniziato l’esperimento hanno notato come la reazione chimica di questi elementi portasse alla formazione di cristalli a forma di aghi. L’ĂƉƉůŝĐĂnjŝŽŶĞ Ěŝ ƋƵĞƐƚŽ ŵĞƚŽĚŽ si è rivelata ƉĞƌĨĞƚƚĂ ƉĞƌ ůĂ ƐĞƉĂƌĂnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ŵĞƚĂůůŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ dagli altri componenti: l’esperimento, tuttavia, sta attraversando ancora la sua fase embrionale, visto che la reazione iniziale è stata provocata utilizzando le strutture saline dell’oro stesso. Bisognerà dunque trattare le parti interessate con un acido, per mantenerne inalterate le caratteristiche al momento dell’estrazione.


/ů ƌĞ Ěŝ ƚƵƚƚŝ Őůŝ ƐŵĞƌĂůĚŝ Giovedì 16 Maggio 2013 Scritto da Greta Milici

«hŶĂ ĚĞůůĞ ŐĞŵŵĞ Ɖŝƶ ƉƌĞnjŝŽƐĞ ŵĂŝ ĞƐŝƐƚŝƚĞ», così è stata definita dalla società ĂLJĐŽ :ĞǁĞůƐ che ha svelato la pietra preziosa in occasione del ĂƐĞůǁŽƌůĚ ϮϬϭϯ. Uno ƐŵĞƌĂůĚŽ Ěŝ ϮϬϲ͕Ϭϵ ĐĂƌĂƚŝ la cui suddetta definizione è validata dalla collocazione nel 'Ğŵ WŽƌƚƌĂŝƚ, un libro rilegato in pelle contenente solo le ŐĞŵŵĞ ƌŝƚĞŶƵƚĞ ͞ĞĐĐĞůůĞŶƚŝ͟ dagli esperti gemmologi del Gübelin Gem Laboratory. Non di soli gioielli ed orologi dunque si è colorato il sempre atteso appuntamento di Basilea, vedendo anche l’importante debutto di questo ƐŵĞƌĂůĚŽ ĐŽůŽŵďŝĂŶŽ di colore e chiarezza eccezionali, che Bayco ha acquistato all’inizio dell’anno da un collezionista privato. Ribattezzato “dŚĞ /ŵƉĞƌŝĂů ŵĞƌĂůĚ”, il pezzo costituisce in effetti ŝů Ɖŝƶ ŐƌĂŶĚĞ ƐŵĞƌĂůĚŽ Ăů ŵŽŶĚŽ di siffatta qualità in termini di ĐŚŝĂƌĞnjnjĂ͕ ĐŽůŽƌĞ͕ ďƌŝůůĂŶƚĞnjnjĂ Ğ ƚĂŐůŝŽ. Inoltre, si tratta di una pietra non trattata. Portato alla luce ĚĂůůĞ ŵŝŶŝĞƌĞ Ěŝ DƵnjŽ, in Colombia, e appartenuto per tantissimi anni ad un ƉƌŝǀĂƚŽ ĐŽůůĞnjŝŽŶŝƐƚĂ ĞƵƌŽƉĞŽ, lo smeraldo è stato a lungo “corteggiato” da Moris e Giacomo Hadjibay, coͲ proprietari della maison newyorkese ĂLJĐŽ che solo di recente ha finalmente potuto ĂĐƋƵŝƐƚĂƌůŽ, anche se non è dato sapere a quale cifra. Esaminata e giudicata di ƐƚƌĂŽƌĚŝŶĂƌŝĂ ƌĂƌĞnjnjĂ Ğ ďĞůůĞnjnjĂ da diversi laboratori (American Gem Laboratories, Gemological Institute of America e Gübelin), la gemma è stata mostrata al mondo grazie alla vetrina del Baselworld 2013.


16-MAG-2013

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

da pag. 24


16-MAG-2013

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Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

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Canale Scienza&Tecnica La nuova corsa all’oro Il metallo prezioso recuperato dai materiali di scarto, grazie all’amido di mais 15 maggio, 09:14 La nuova corsa all’oro potrebbe nascere da un metodo più semplice ed economico per estrarre l'oro dai materiali di scarto elettronici (fonte: Aleksandr Bosoy) Apre la strada ad una nuova corsa all'oro ottenuto dai materiali di scarto: è la tecnica ‘verde’ basata sull'amido di mais, che recupera l'oro dai materiali di scarto, come quelli elettronici, con meno costi e meno rischi di contaminazione ambientale rispetto ai metodi in uso attualmente. Descritto sulla rivista Nature Communications, il metodo è stato messo a punto da un gruppo di ricerca coordinato dall'americano Fraser Stoddart, della Northwestern University, del cui gruppo fa parte anche il chimico italiano Marco Frasconi. Nato a Narni (in provincia di Terni), dopo la laurea in chimica e il dottorato all'università Sapienza di Roma, Frasconi si è trasferito negli Usa due anni e mezzo fa da 2 anni e mezzo fa. Il prezzo dell'oro è aumentato di quattro volte negli ultimi dieci anni, per cui vi è un chiaro incentivo al recupero di questo metallo prezioso dai rifiuti che lo contengono, soprattutto materiali elettronici. I processi attuali per recuperare l'oro da questi materiali si basano su sali di cianuro altamente tossici e inquinanti. "L'eliminazione del cianuro per estrarre l’oro dai materiali di scarto è della massima importanza per l'ambiente", ha detto Stoddart. "Abbiamo sostituito questo reagente - ha aggiunto - con un materiale a basso costo e biologicamente compatibile derivato dall’amido". Il metodo – ha spiegato Frasconi – riesce a isolare l'oro da altri materiali in maniera selettiva anche quando è miscelato con altri metalli preziosi, come il platino e il palladio''. Il processo è stato scoperto per caso mentre i ricercatori stavano cercando di ottenere una struttura cubica tridimensionale estesa, da utilizzare per immagazzinare gas e piccole molecole. Inaspettatamente, invece, hanno ottenuto cristalli a forma di aghi, che si sono formati rapidamente non appena i ricercatori hanno miscelato due soluzioni composte da un sale (potassio di bromuro d'oro) e da uno zucchero, l'amido di mais chiamato alfaciclodestrina. ''La natura ha deciso diversamente'' ha detto Stoddart. ''Gli aghi, simili a fasci di fili di paglia – ha aggiunto - sono emersi dalle soluzioni miste in meno di un minuto''. I cristalli si assemblano spontaneamente e in ogni filamento lo ione d'oro è inserito in modo alternato nella struttura ad anelli dello zucchero. Il fatto che la tecnica riesca ad estrarre l'oro dal sale in maniera selettiva anche in presenza di altri metalli preziosi dipende dal fatto, ha spiegato Frasconi, che 'gli ioni ulteriore reazione con sostanze chiamate riducenti, come il sodio metabisolfito. E' un esperimento di chimica di base che ancora non ha applicazioni e che ha utilizzato direttamente il sale dell'oro ma, ha concluso Frasconi, per estrarre l'oro dagli scarti elettronici sarebbe necessario prima trasformarlo in sale, trattando con un acido i materiali che lo contengono. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA


Diamante da record: all'asta per 23 milioni di dollari

E' stato battuto all'asta da Christie's a Ginevra al prezzo record di 23,5 milioni di dollari un diamante, puro e incolore, tagliato a forma di pera. La pietra ha 101,73 carati ed è la piÚ grande della sua categoria. Ad acquistarlo è stato il celebre gioielliere americano Harry Winston, appena entrato, con le sue 24 gioiellerie in tutto il mondo, nel gruppo Swatch


Cronaca venerdì 17 maggio 2013 LADRI IN AZIONE. L´allarme della commessa di “Marotto” a S. Felice

dĞŶƚĂŶŽ Ěŝ ĂĐƋƵŝƐƚĂƌĞ ŐŝŽŝĞůůŝ ĐŽŶ ůĂ ĐĂƌƚĂ Ěŝ ĐƌĞĚŝƚŽ ƌƵďĂƚĂ Una coppia di giovani fermati alla cassa mentre in questura era in corso una denuncia per furto Si presentano alla cassa con una carta di credito rubata, capiscono di essere stati beccati e scappano. I Bonnie e Clyde della situazione sono due giovani che l´altro giorno hanno tentato il colpo alla gioielleria Marotto di corso San Felice con l´aiuto di una cagnolina. Un venticinquenne infatti è entrato nel negozio al civico 79 per fare un acquisto da 1.500 euro in gioielli. Una volta alla cassa però, la carta di credito accettava solo un importo di 500 euro. A quel punto la commessa ha chiesto un documento ma il ragazzo ha saputo solo esibire una carta d´identità di un signore più anziano: «È mio nonno che ora è in ospedaleͲ si è difeso il giovane Ͳ può accettare questo documento». E invece la negoziante non si è fidata e ha chiamato la polizia. Intanto un signore si presentava all´ufficio denunce della questura per sporgere denuncia di smarrimento dei documenti. Inoltre, un sms della sua banca lo avvisava che era stato fatto un prelievo di 500 euro. Le volanti si sono subito dirette verso il negozio a caccia dei truffatori che però erano scappati. Compresa la cagnetta che era rimasta fuori insieme alla ragazza per fare il palo. E ora si controlleranno le immagini delle telecamere della zona. E.MAR.


17-MAG-2013

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17-MAG-2013

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15 Mag 2013

ĞƌĐĂŶŽ Ěŝ ƌƵďĂƌĞ ƵŶ ĂŶĞůůŽ ĚΖŽƌŽ͕ ŵĂ ŝů ƉƌŽƉƌŝĞƚĂƌŝŽ ůŝ ƐĐŽƉƌĞ͘ ƵĞ ĚĞŶƵŶĐŝĂƚŝ Intensa attività dei Carabinieri di Terontola che negli ultimi giorni hanno denunciato tre persone, uno per truffa e gli altri per tentato furto. Nel primo caso i militari dell'Arma hanno denunciato una 48enne, residente in provincia di Perugia, per truffa e vendita di cose con impronte contraffatte di pubblica autenticazione o certificazione. La donna, insieme ad una complice, lo scorso 15 aprile aveva venduto ad un Compro Oro della Valdichiana una collana con il marchio "oro 750", ricevendo un pagamento di 800 euro. In realtà però non si trattava di oro massiccio ma era semplicemente placcata. Dopo accurate indagini i carabinieri sono risaliti all'identità di una delle due ed è scattata la denuncia. Sempre i carabinieri di Ternontola hanno denunciato per tentato frutto aggravato un 58 enne di Prato e una 66 enne di Pisa per tentato furto aggravato in concorso. I due, secondo quanto appurato dai militari dell'Arma, lo scorso 9 maggio avevano tentato di rubare un anello in oro del valore di oltre 300 euro, presso una gioielleria della Valdichiana. Il titolare però si accorse delle loro intenzioni e le due se ne andarono. In seguito alle indagini, i militari dell'Arma hanno identificato gli autori del tentato furto, che sono stati deferiti all'autorità giudiziaria.


15-MAG-2013

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Dir. Resp.: Ezio Mauro

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Riciclaggio di valuta e traffico d'oro manette per magistrato del Tar del Lazio Arrestato Franco Angelo Debernardi: «capo e organizzatore dell'associazione». Tra i 34 arrestati anche 2 carabinieri L'ingresso del Tar del Lazio in via Flaminio a Roma (Proto) ROMA - Franco Angelo Maria Debernardi, 63 anni, magistrato del Tar del Lazio, è stato arrestato giovedì mattina nell'ambito di una maxi inchiesta sul riciclaggio avviata dalla Procura di Palermo. Il magistrato è accusato di essere a capo dell'associazione per delinquere con il tributarista al soldo di don Vito Ciancimino, Gianni Lapis già condannato per il riciclaggio del tesoro del boss mafioso. Nel suo ufficio del Tribunale amministrativo del Lazio, Franco Angelo Debernardi avrebbe ospitato incontri tra diversi personaggi coinvolti nell'associazione per delinquere smantellata dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Palermo. IL «TRANELLO» - Debernardi sarebbe caduto in pieno nel tranello teso dall'agente provocatore e avrebbe accreditato il sedicente Luca Di Mauro (questo il nome utilizzato dal finanziere infiltrato), che si sarebbe presentato come rappresentante di un gruppo criminale interessato all'acquisto di divise estere da Gabrio Vazza, un altro dei coinvolti, che avrebbe dovuto procedere al riciclaggio del denaro. Debernardi, scrivono gli inquirenti, avrebbe ricoperto il ruolo di «capo e organizzatore dell'associazione». Nell'abitazione del giudice e nel suo ufficio a Roma è in corso una perquisizione, da parte dei militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, coordinati dal pm di Palermo Dario Scaletta. CARABINIERI ARRESTATI - Ci sono anche due carabinieri coinvolti nell'indagine della procura di Palermo, entrambi in servizio al Comando di viale Tor di Quinto, a Roma: Antonio Toparelli è finito in carcere, Michele Ranocchia è andato ai domiciliari. Per Toparelli le accuse sono più gravi, vanno dall'associazione per delinquere al riciclaggio al commercio e al traffico di oro; avrebbe fatto da garante della sicurezza delle operazioni illecite. L'INCHIESTA - L'inchiesta, che riguarda un vasto traffico di oro, valuta straniera e armi, è della Procura di Palermo, ad avviarla era stato l'ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia, e giovedì mattina all'alba sono scattati 34 arresti, con 22 persone che sono finite in carcere e 12 ai domiciliari. In tutto le persone indagate sono 38 e 80 le perquisizioni che vengono svolte in tutta Italia. I provvedimenti sono stati firmati dal gip di Palermo Guglielmo Nicastro. Tra gli arrestati anche Vittore Pascucci, già coinvolto in passato in altre inchieste giudiziarie. Gli inquirenti e gli investigatori sono convinti di aver individuato un vasto giro di riciclaggio e di attività finanziarie abusive. Il gip ha trasferito per competenza parte degli atti alla Procura di Roma. I REATI - Numerosi i reati ipotizzati a carico dei responsabili: non solo associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, finalizzata al riciclaggio di ingenti quantitativi di denaro in divisa estera e al commercio dell'oro, attraverso l'esercizio abusivo della professione di intermediario finanziario con modalità tali da eludere il sistema della tracciabilità delle operazioni (aggirando il circuito bancario e consentendo di fatto l'immissione nei mercati di denaro contante),. Ma anche falsificazione, spendita e introduzione nello stato di monete falsificate, detenzione illegale di armi e munizionamento, truffa e violazioni alla disciplina del mercato dell'oro. Fondamentale per la ricostruzione dei fatti e l'addebito delle singole responsabilità è stato l'impiego del finanziere «sotto copertura» che, infiltrato nelle diverse organizzazioni, ha partecipato alle trattative necessarie per concludere le operazioni di cambio, acquisendo così precisi elementi di prova. Redazione Roma Online16 maggio 2013 | 12:06



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