Rassegna stampa 19 marzo 2014 def

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Rassegna Stampa



ECONOMIA E MERCATI

19 Marzo 2014

THE BLAZONED PRESS Listini economici: oro ancora in calo in attesa delle decisioni della Federal SOLE 24 ORE Innovazione antidoto alla crisi SOLE 24 ORE Oro, Ubs avvia indagine interna su possibili manipolazioni dei prezzi SOLE 24 ORE L'oro torna un porto sicuro INFORMAZIONI D’ORO Oro, previsioni 17 21 marzo IL GIORNALE DI VICENZAMETALLI. Non abbiamo miniere aurifere, eppure l´Italia negli ultimi anni è diventata uno dei paesi esportatori d´oro più importanti al mondo.

FISCO

CORRIERE DI RIETI RESTO DEL CARLINO SOLE 24 ORE

Pos obbligatorio nelle attività commerciali L’obbligo di avere il Pos poco gradito ai commercianti Redditometro, lettere «mirate»

COMPRO ORO SOLE 24 ORE BLASTING. NEWS

La crisi del compro oro e le opportunità per i risparmiatori Quotazione Oro 2014: opinione analisti, trend, stime per il futuro e quotazione Compro Oro CORRIERE DELLA SERA Le rubano l’argenteria, accusata l’amica. Ma la ladra era la baby-sitter romena LA GAZZETTA DI BARI Ricettazione in un «compro oro»

SETTORE E MODA

INFORMAZIONI D’ORO INFORMAZIONI D’ORO PAMBIANCONEWS PAMBIANCONEWS AREZZO LA NAZIONE

IL GIORNALE DEL LUSSO CORRIERE DELLA SERA IL GIORNALE DEL LUSSO IL GIORNALE DEL LUSSO LA REPUBBLICA LA REPUBBLICA LA REPUBBLICA

Ricercatori trasformano il Nichel in Platino La collana di giadeite più preziosa del mondo Festina Italia torna all’utile nel 2013 Victorinox si allea con Eberhard Un miliardo di capitali aretini all'estero: verso il rientro 400 milioni? Tutte le cifre sul sommerso dell'economia Il galateo dei gioielli da uomo A Vicenza non solo oro. Un «satellite» con i designer Brillare con gli orecchini chandelier In aprile, tutti al TAG Heuer VelaFestival Al Tarì trionfo del Made in Italy con i bijoux di Via Roma 34 gioielli Al Tarì trionfo del Made in Italy con i bijoux di ViaRoma34gioielli Anello di fidanzamento: come scegliere il pegno d’amore

CRONACA

QUOTIDIANODIPUGLIA.ITTerrore in gioielleria a Guagnano. Immobilizzano la commessa e fuggono via col bottino: un arresto CORRIERE DELLA SERA falsi addetti rubano oro, collane e gioielli Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati

Listini economici: oro ancora in calo in attesa delle decisioni della Federal Autore: Davide Bagnoli – 19 marzo 2014Categoria Notizia: Roma, 19 marzo – Listini economici che aprono queste contrattazioni del mercoledì all’insegna dell’incertezza, sugli andamenti pesa infatti l’attesa per la risoluzione della situazione in Ucraina e per le prossime mosse della Federal Reserve. Petrolio che questa mattina apre le proprie contrattazioni al ribasso dopo i forti aumenti fatti registrare nella giornata di ieri. Il Greggio Wti viene ceduto per 99,46 dollari al barile (in calo di 36 centesimi), mentre il Brent passa di mano per 106,77 dollari al barile (in leggero calo di 2 centesimi). Continua a perdere il terreno guadagnato in precedenza l’oro che subisce le preoccupazioni degli investitori per la situazione in Crimea e per l’andamento dell’economia cinese. Questa mattina il lingotto viene scambiato per 1356,62 dollari l’oncia. Per quanto concerne i mercati monetari, l’euro apre questa mattina in leggero calo. Le contrattazioni sul dollaro portano il cambio a 1,3925 (1,3931 alla chiusura di ieri), mentre nei confronti della divisa nipponica l’euro resta molto forte a quota 141,40. Stabile lo spread tra Btp e Bund che si attesta su un ottimo valore di 179 punti base, ovvero sullo stesso livello della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano si esprime così al 3,36%.


del 18 Marzo 2014


KƌŽ͕ hďƐ ĂǀǀŝĂ ŝŶĚĂŐŝŶĞ ŝŶƚĞƌŶĂ ƐƵ ƉŽƐƐŝďŝůŝ ŵĂŶŝƉŽůĂnjŝŽŶŝ ĚĞŝ ƉƌĞnjnjŝ di Sissi Bellomo 17marco 2014

All'epoca dello scandalo Libor era stata la prima banca ad ammettere le proprie colpe. Adesso Ubs è la prima a rivelare di aver avviato un'indagine interna volta ad accertare possibili manipolazioni del mercato dell'oro. L'isituto elvetico afferma che la review è collegata a quella sulle operazioni nei mercati valutari, perché la relativa divisione "include il nostro business dei metalli preziosi", e assicura che "ha intrapreso e intraprenderà azioni appropriate nei confronti del personale" in caso di coinvolgimento. La notizia Ͳ seppellita nelle oltre 600 pagine della relazione annuale di bilancio della banca Ͳ ha fatto drizzare le antenne agli addetti ai lavori: Ubs non partecipa infatti all'elaborazione del fixing dell'oro, l'unica attività su cui finora sembrava focalizzata l'attenzione dei regolatori e su cui negli Stati Uniti sono già state depositate due diverse class action. Il principale benchmark dell'oro è definito da Barclays, Deutsche Bank, Bank of Nova Scotia, Hsbc e Société Générale, mentre lgli svizzeri fanno parte solo del gruppo più allargato dei market makers della London Bullion Market Association (Lbma). Insieme alle 5 banche del fixing, più Goldman Sachs e JpMorgan, si occupa inoltre del Gofo o Gold Forward Offer Rate: un tasso di interesse per i prestiti in oro. Forse è in quest'ultima area che le autorità di vigilanza cominciano a sentire puzza di bruciato. Anche se – è doveroso notarlo – qualche importante differenza con il tasso di interesse interbancario c'è. Le banche che "fissano" il Gofo sono poi obbligate a utilizzarlo anche per le proprie operazioni. Quanto al fixing, non è discrezionale quanto il Libor ma è frutto di transazioni reali che le banche compiono in proprio o per conto dei clienti.


>ΖŽƌŽ ƚŽƌŶĂ ƵŶ ƉŽƌƚŽ ƐŝĐƵƌŽ 17/03/2014

I Tbond Usa beneficiano dei flussi verso strumenti sicuri in momenti di turbolenza. E lo stesso vale anche per l'oro, bene rifugio per eccellenza. Il metallo giallo si trova ora sopra 1.380 dollari l'oncia, sui massimi da inizio anno, dopo aver invertito la tendenza al ribasso del 2013. Anche se gli analisti tendono a slegare il rimbalzo del primo scorcio dell'anno dagli effetti della crisi di Kiev, le tensioni hanno avuto l'effetto di consolidare il trend


KƌŽ͕ ƉƌĞǀŝƐŝŽŶŝ ϭϳͲϮϭ ŵĂƌnjŽ Lunedì 17 Marzo 2014 Scritto da Informazioni d'Oro

KƌŽ ŝŶ ƌŝĂůnjŽ Ěŝ ƋƵĂƐŝ ŝů ϯй la scorsa settimana, con un ŐƵĂĚĂŐŶŽ Ěŝ Ɖŝƶ Ěŝ ϰϬ ĚŽůůĂƌŝ ed un prezzo intorno ai ϭ͘ϯϴϬ, livello che non si vedeva dallo scorso settembre. Le ƚĞŶƐŝŽŶŝ tra ZƵƐƐŝĂ Ğ ůΖKĐĐŝĚĞŶƚĞ sono rimaste ĞůĞǀĂƚĞ ed il referendum di ieri in ƌŝŵĞĂ, il cui risultato è stata un ƉůĞďŝƐĐŝƚŽ ƉĞƌ ů͛ĂŶŶĞƐƐŝŽŶĞ ĂůůĂ ZƵƐƐŝĂ della regione ucraina, non farà altro che accentuare lo scontro. L’h ha già definito il ƌĞĨĞƌĞŶĚƵŵ ͞ŝůůĞŐĂůĞ͟, dopo aver annunciato sanzioni economiche e diplomatiche per la Russia. Oltre che della situazione politica, ů͛ŽƌŽ Ɛŝ ğ ĂǀǀĂŶƚĂŐŐŝĂƚŽ di una situazione economica non propriamente brillante, con la ĨŝĚƵĐŝĂ ĚĞŝ ĐŽŶƐƵŵĂƚŽƌŝ statunitensi ŝŶ ĐĂůŽ a 79,9 punti rispetto ai previsti 82 punti. DĞƌĐŽůĞĚŞ è prevista la ƌŝƵŶŝŽŶĞ ĚĞůůĂ &ĞĚ, in cui la banca centrale pubblicherà le sue ƉƌĞǀŝƐŝŽŶŝ ĞĐŽŶŽŵŝĐŚĞ e il presidente Janet Yellen terrà una conferenza stampa. Gli economisti si attendono un ƌĂůůĞŶƚĂŵĞŶƚŽ nel ritmo di ƌŝĚƵnjŝŽŶĞ ĚĞŐůŝ ƐƚŝŵŽůŝ. Altrove sul Comex, l’ĂƌŐĞŶƚŽ per maggio è ƐĂůŝƚŽ ĚĞů Ϯ͕Ϯϴй settimanale, attestandosi a Ϯϭ͕ϰϭ ĚŽůůĂƌŝ. Il ƌĂŵĞ per maggio, invece, è ƐĐĞƐŽ ĚĞů ϰ͕Ϯϴй settimanale, toccando quota Ϯ͕ϵϱϬ ĚŽůůĂƌŝ. Ancora ĐĂƚƚŝǀĞ ŶŽƚŝnjŝĞ ƉĞƌ ŝů ŵĞƚĂůůŽ ŝŶĚƵƐƚƌŝĂůĞ che ha toccato i ůŝǀĞůůŝ ĚĞů ϮϬϭϬ, prevalentemente a causa della salute dell’ĞĐŽŶŽŵŝĂ ĐŝŶĞƐĞ che ha sofferto il ƉƌŝŵŽ ĚĞĨĂƵůƚ ŝŶƚĞƌŶŽ dovuto al mancato pagamento di titoli di debito per la ĐƌŝƐŝ Ěŝ ƵŶĂ ƐŽĐŝĞƚă operante nel settore dei pannelli solari.


domenica 16 marzo 2014

METALLI. Non abbiamo miniere aurifere, eppure l´Italia negli ultimi anni è diventata uno dei paesi esportatori d´oro più importanti al mondo. METALLI. Non abbiamo miniere aurifere, eppure l´Italia negli ultimi anni è diventata uno dei paesi esportatori d´oro più importanti al mondo. Il giro d´affari è notevole, si calcola in 200 tonnellate di oro, pari a circa 8 miliardi di euro, la stima approssimativa del valore dell´oro da recupero che 17 milioni di italiani, in tempo di crisi, hanno consegnato ai negozi Compro Oro. Sono circa 12.000 le attività nel nostro Paese che si dedicano alla raccolta, con guadagni che arrivano al 100% rispetto al prezzo pagato al venditore e con un giro d´affari notevole che a volte nasconde casi di economia illegale. I dati sono stati forniti da Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, alla Commissione Industria del Senato. «La notevole offerta di metallo prezioso, proveniente dal 28% circa degli italiani Ͳ ha detto Dardanello Ͳ ha avuto la conseguenza di dare impulso al giro d´affari di questo settore, tanto da trasformare l´Italia in un paese esportatore». E.G.


Fisco 15-MAR-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Anna Mossuto

da pag. 8


Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Resto del Carlino Fermo Dir. Resp.: Giovanni Morandi

15-MAR-2014 da pag. 5


14-MAR-2014

Lettori: 907.000 Diffusione: 267.228

Dir. Resp.: Roberto Napoletano

da pag. 20


14-MAR-2014

Lettori: 907.000 Diffusione: 267.228

Dir. Resp.: Roberto Napoletano

da pag. 20


Compro Oro

>Ă ĐƌŝƐŝ ĚĞů ĐŽŵƉƌŽͲŽƌŽ Ğ ůĞ ŽƉƉŽƌƚƵŶŝƚă ƉĞƌ ŝ ƌŝƐƉĂƌŵŝĂƚŽƌŝ DĂƌĐŽ ůŽ ŽŶƚĞ ϭϵ ŵĂƌnjŽ ϮϬϭϰ

^ Z/ /KE ŽƉŽ ƵŶĂ ĨĂƐĞ Ěŝ ŐƌĂŶĚĞ ĐƌĞƐĐŝƚĂ ŝů ŶƵŵĞƌŽ Ěŝ ĞƐĞƌĐŝnjŝ ĐŽŵƉƌŽͲŽƌŽ Ɛŝ ƐƚĂ ƌŝĚƵĐĞŶĚŽ ŝŶ ŵŽĚŽ ǀŝƐƚŽƐŽ͕ ĐŽƐŞ ĐŽŵĞ ŝů ůŽƌŽ ĨĂƚƚƵƌĂƚŽ͘ DŽůƚŝ ŝƚĂůŝĂŶŝ ĐŽŶƚŝŶƵĂŶŽ Ă ĐĞĚĞƌĞ ŝ ƉƌŽƉƌŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ƉƌĞƐƐŽ ƵŶŽ Ěŝ ƋƵĞƐƚŝ ĞƐĞƌĐŝnjŝ ĐŽŵŵĞƌĐŝĂůŝ͘ YƵĂůŝ ĐĂƵƚĞůĞ ĚĞǀŽŶŽ ŵĂŶƚĞŶĞƌĞ ŝ ƌŝƐƉĂƌŵŝĂƚŽƌŝ ƋƵĂŶĚŽ ĚĞĐŝĚŽŶŽ Ěŝ ǀĞŶĚĞƌĞ ƵŶ ůŽƌŽ ďĞŶĞ͍ ĐŽŵĞ ĂŶĚƌă ŝů ŵĞƌĐĂƚŽ ĚĞůůΖŽƌŽ ŶĞů ƉƌŽƐƐŝŵŽ ĨƵƚƵƌŽ͍ DĂƌĐŽ ůŽ ŽŶƚĞ Đŝ ĂŝƵƚĂ Ă ĨĂƌĞ ĐŚŝĂƌĞnjnjĂ ƐƵůůĞ ƚƵƚĞůĞ ŶĞĐĞƐƐĂƌŝĞ ƉĞƌ ŝů ŵĞƌĐĂƚŽ Ğ ůĞ ƉƌŽƐƉĞƚƚŝǀĞ ĚĞů ŵĞƚĂůůŽ ŐŝĂůůŽ ŚƚƚƉ͗ͬ​ͬǀŝĚĞŽ͘ŝůƐŽůĞϮϰŽƌĞ͘ĐŽŵͬ^ŽůĞKŶ>ŝŶĞϱͬsŝĚĞŽͬEŽƚŝnjŝĞͬ/ƚĂůŝĂͬ^K> /ͲsK^dZ/ͬϮϬϭϰͬϬϯͬƐŽůĚŝͲǀŽƐƚƌŝͲϭϵͲŵĂƌnjŽͲůŽͲ ĐŽŶƚĞͬůŽͲ ŽŶƚĞͲĚĞůͲϭϵͲŵĂƌnjŽͲϮϬϭϰ͘ƉŚƉ


Quotazione Oro 2014: opinione analisti, trend, stime per il futuro e quotazione Compro Oro 18Ͳ03Ͳ2014 Ͳ Massimo Calamuneri

Quotazione Oro 2014: l’opinione di analisti e banche e la quotazione al grammo dei Compro Oro. Premesso come la quotazione dell'Oro notoriamente risulti strettamente collegata all'andamento dei mercati azionari Ͳ il metallo prezioso viene infatti considerato il beneͲrifugio per eccellenza Ͳ va sottolineato come il prezzo dell'oro in questo inizio 2014 abbia fatto registrare un trend positivo che ha portato ad un rimbalzo del 5%, con ciò sconfessando quasi tutte le previsioni sulle quotazioni effettuate nel 2013, concordi nello stimare trend assolutamente negativi. La quotazione Oro per il 2014 stimata lo scorso anno risentiva anche dell’andamento altamente negativo del periodo, con il metallo giallo ad aver perso quasi un terzo del proprio valore rispetto ai picchi segnati ad inizio 2011. Quotazione Oro 2014: per gli analisti il prezzo tornerà a scendere, trend e stime per il futuro di banche e centri di analisi finanziaria La quotazione dell'oro all’oncia nel 2014 è dunque salita fino a toccare quota 1350 dollari all’oncia, ma stando a Goldman Sachs la quotazione dell'oro tornerà a scendere nei prossimi mesi del 2014 toccando quota mille dollari l'oncia; trattandosi di previsioni e stime il coro di voci non è certamente unanime, con Barclays a stimare cali e cadute sino a quota 1150 dollari l’oncia per il prossimo trimestre e gli analisti Commerzbank a prevedere, per converso, ulteriori rilanci sino a quota 1400 dollari l’oncia. Non è dunque chiarissimo se la quotazione dell’oro nel 2014 tornerà a scendere o viceversa a salire, anche se al momento il giudizio di analisti, banche e centri di analisi finanziaria pende verso la prima ipotesi. Più in dettaglio, Goldman Sachs prevede a fine anno un prezzo decisamente ridotto, 1050 dollari l'oncia, Bank of America Merril Lynch e Deutsche Bank optano per i 1150 dollari l'oncia, mentre Hsbc e Gfms puntano su un rimbalzo, con la quotazione Oro per il 2014 che secondo le loro valutazioni toccherà quota, rispettivamente, 1292 e 1350 dollari l’oncia. Quotazione Oro 2014: la valutazione al grammo nei Compro Oro Le ristrettezze economiche continuano a mettere a dura prova i bilanci di numerosi famiglie italiane, con una vera e propria corsa alla vendita dei gioielli di famiglia scatenatasi negli ultimi tempi; tutto ciò ha ovviamente consentito che il mercato dei Compro Oro guadagnasse terreno, con oltre 12.000 attività già avviate in Italia stando alle stime diffuse da Unioncamere. A pesare come un macigno, evidentemente, la progressiva erosione del potere d’acquisto delle famiglie, con un calo che la stessa Unioncamere ha stimato in un elevatissimo 2%. A riprova di un momento durissimo per le famiglie, il racconto di alcuni titolari di attività Compro Oro, che interrogati circa la quotazione Oro 2014 al grammo hanno riferito di come molti individui vendano beni e gioielli di famiglia accontentandosi della cifra utile a pagare bollette o cambiali spesso esibite agli stessi Compro Oro nel tentativo di ottenere di più e arrivare alla cifra indicata. Per quel che riguarda la quotazione Oro 2014 stimata al grammo presso i Compro Oro, possiamo citare le valutazioni di Compro Oro 123 Ͳ che propone 29,10 euro al grammo per oro 24kt, 20,50 euro per l'oro 18kt e 15,80 euro per l'oro 14kt Ͳ e Universo Oro, che per il momento propone 29,19 euro al grammo per oro 24kt.


VIVIMILANO

Pagina: Cronaca di Milano Data: 15 Marzo 2014


14-MAR-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Giuseppe De Tomaso

da pag. 6


Settore e Moda

Ricercatori trasformano il Nichel in Platino Mercoledì 19 Marzo 2014 Scritto da Edoardo Ebolito

Platino al posto del Nichel. Nessuna magia o stregoneria, semplicemente, la tecnica che avanza. Per centinaia di anni, gli alchimisti hanno cercato di trasformare i metalli vili in quelli preziosi. Anche le storie di fantascienza sono state a lungo ispirate dal sogno di poter convertire qualsiasi elemento in oro. Forse non arriveremo mai a questo livello, ma un primo passo verso l’utopia è appena stato compiuto. Gli scienziati hanno scoperto un modo per trasformare una nanoparticella ad alta concentrazione di nichel in un “nanoframe” di platino, una tecnica che potrebbe rivelarsi utilissima per plasmare lo sviluppo di alcune tecnologie elettrochimiche. Protagonisti dell’esperimento sono stati i ricercatori del Dipartimento dell’Argonne National Laboratory e del Lawrence Berkeley National Laboratory, basato su un nuovo approccio alla catalisi. Il platino è un agente catalizzatore molto attivo, decisamente appetibile per i ricercatori che sono alla ricerca di nuovi materiali per fabbricare combustibili e batterie metalloͲaria, tra le altre tecnologie. Un solo particolare frena il suo utilizzo: l’elevato costo di mercato. Proprio per questo i ricercatori hanno studiato un modo per creare una sorta di “platino artificiale”, componendo una struttura identica nella configurazione. Erodendo la particella all'interno mediante un processo chimico, gli scienziati sono stati in grado di creare un nanoframe che ha mantenuto i bordi relativamente ricchi di platino. In sostanza, mentre il poliedro originale era composto da tre atomi di nichel per ogni atomo di platino, le nuove strutture hanno, in media, le proporzioni inverse. La scelta di utilizzare nanoframes al posto dei poliedri ha conferito ai ricercatori un importante vantaggio supplementare. Invece di dover entrare in contatto con la superficie delle nanoparticelle, le molecole catalizzate aumentano lo spazio disponibile per scatenare le reazioni. In seguito, erodendo il materiale, gli scienziati Argonne e Berkeley hanno voluto assicurare la stabilità dell’elemento in un ambiente elettrochimico molto esigente, creando una sorta di “seconda pelle” da applicare sul nanoframe. I vantaggi dei fotogrammi nanocatalyst sono numerosi, visto che la loro struttura aperta si sposa alla perfezione con alcuni dei principali criteri riguardo la progettazione degli elettrocatalizzatori. La tecnica per costruire questi nanoframes è molto facile e promette un’ottima resa riguardo la redditività commerciale. Un documento sulla ricerca è già apparso nell'edizione del 27 febbraio di «Science Express» e verrà presto pubblicato in altri siti.


>Ă ĐŽůůĂŶĂ Ěŝ ŐŝĂĚĞŝƚĞ Ɖŝƶ ƉƌĞnjŝŽƐĂ ĚĞů ŵŽŶĚŽ Mercoledì 19 Marzo 2014 Scritto da Alda Cannizzo

Sotheby’s presenterà il 7 aprile ad Hong Kong la ĐŽůůĂŶĂ ,ƵƚƚŽŶͲDĚŝǀĂŶŝ, il più prezioso ŐŝŽŝĞůůŽ ŝŶ ŐŝĂĚĞŝƚĞ al mondo che realizzerà circa ϭϮ͕ϴ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ. La preziosa collana sarà protagonista dell’asta Magnificent Jewels and Jadeite Spring Sale, mostrandosi in tutta la sua bellezza. L’opera ƉƌĞŶĚĞ ŝů ŶŽŵĞ ĚĂůůĂ ĨĂŵŽƐĂ ĞƌĞĚŝƚŝĞƌĂ ƐƚĂƚƵŶŝƚĞŶƐĞ ĂƌďĂƌĂ ,ƵƚƚŽŶ (1912 – 1979), che possedeva una ricca collezione di gioielli composta da pezzi unici commissionati alle più celebri maison e gioielli reali appartenuti a Maria Antonietta, regina di Francia. La preziosa creazione fu presentata come ƌĞŐĂůŽ Ěŝ ŶŽnjnjĞ a Barbara da parte del padre, in occasione dell’unione con il Principe Mdivani; essa rimase alla famiglia Mdivani per oltre cinque decenni sino alla ǀĞŶĚŝƚĂ Ăůů͛ĂƐƚĂ ŶĞů ϭϵϴϴ ƉĞƌ Ϯ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ, quando passò dalle collezioni dell’aristocrazia occidentale alla corte imperiale cinese. La collana HuttonͲMdivani è costituita da Ϯϳ ƐĨĞƌĞ Ěŝ ŐŝĂĚĞŝƚĞ ǀĞƌĚŝ, dall’eccellente tonalità e traslucenza, dalla struttura estremamente fine e dalle maestose proporzioni, con diametri che vanno da 15,40 millimetri a 19,20 millimetri. Lo splendido gioiello monta un’ŝŶŶŽǀĂƚŝǀĂ ĐŚŝƵƐƵƌĂ ĨŝƌŵĂƚĂ ĂƌƚŝĞƌ͕ costituita da ĚŝĂŵĂŶƚŝ Ğ ƌƵďŝŶŝ; il colore rosso, accostato al verde, è di buon auspicio nella Cultura cinese oltre ad essere un ottimo esempio di estrema eleganza e originalità risalente agli anni Venti e quindi al periodo Art Deco. QUEK Chin Yeow, Direttore del Dipartimento Gioielli di Sotheby’s Asia, commenta: «È un grande onore per Sotheby’s poter presentare in occasione della prossima asta di Magnificent Jewels and Jadeite la collana HuttonͲMdivani, la più importante collana di giadeite al mondo. La sua eccezionale qualità e le magnifiche proporzioni fanno di questa collana, di illustre provenienza, il ƐŝŵďŽůŽ ƉĞƌĨĞƚƚŽ ĚĞůůĂ ďĞůůĞnjnjĂ ŵŝƐƚĞƌŝŽƐĂ ĚĞůůĂ ŐŝĂĚĞŝƚĞ, la più “venerata” tra le pietre orientali. Questo magnifico pezzo, in grado di evocare il fascino di illustri icone di stile della Cina e dell'Occidente della fine del secolo scorso, attirerà sicuramente l’interesse dei connoisseurs di gioielli di tutto il mondo».


&ĞƐƚŝŶĂ /ƚĂůŝĂ ƚŽƌŶĂ Ăůů͛ƵƚŝůĞ ŶĞů ϮϬϭϯ mercoledì, 19 marzo 2014

/ŐŶĂnjŝŽ Ğ >ƵĐŝĂ

&ĞƐƚŝŶĂ /ƚĂůŝĂ ha chiuso il 2013 con un calo delle vendite del 3,5% e un ritorno all’utile per la prima volta dal 2007. Nel 2012 i ricavi della filiale italiana del gruppo spagnolo, cui fanno capo i marchi di orologi ĂůLJƉƐŽ͕ >ŽƚƵƐ͕ &ĞƐƚŝŶĂ͕ :ĂŐƵĂƌ Ğ ĂŶĚŝŶŽ e quelli di gioielli >ŽƚƵƐ ^ƚLJůĞ Ğ ^ŝůǀĞƌ, erano calati del 10 per cento. L’Ebitda nel 2013 è incrementato del 7% rispetto all’esercizio precedente. “Questo importante risultato – si legge nella nota dell’azienda – si è tradotto in un dato di profitto che non si verificava dal 2007 che porta la filiale italiana alla completa autonomia finanziaria rispetto alla casa madre con sede a Barcellona”. “Abbiamo ottenuto risultati così soddisfacenti – dichiara /ŐŶĂnjŝŽ Ğ >ƵĐŝĂ, direttore commerciale di Festina Italia – grazie ad una strategia mirata all’aumento della produttività, a parità di personale, attraverso un contenimento dei costi e un aumento del margine. Il 2013 ha confermato la tendenza positiva dei due anni precedenti e i primi mesi del 2014 continuano a confortarci rispetto alle nostre scelte”.


Victorinox si allea con Eberhard ŵĞƌĐŽůĞĚŞ͕ ϭϵ ŵĂƌnjŽ ϮϬϭϰ

Victorinox Swiss Army – Dive Master 500 versione cronografo

Victorinox Swiss Army͕ ĚŝǀŝƐŝŽŶĞ ŽƌŽůŽŐŝĞƌĂ ĚĞů ĐĞůĞďƌĞ ƉƌŽĚƵƚƚŽƌĞ ƐǀŝnjnjĞƌŽ Ěŝ ĐŽůƚĞůůŝŶŝ ŵƵůƚŝƵƐŽ͕ ŚĂ ƐŝŐůĂƚŽ ƵŶĂ ƉĂƌƚŶĞƌƐŚŝƉ ĐŽŶ Eberhard Italia ƉĞƌ ůĂ ĐŽŵŵĞƌĐŝĂůŝnjnjĂnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ƉƌŽƉƌŝ ŽƌŽůŽŐŝ ƐƵů ŵĞƌĐĂƚŽ ŝƚĂůŝĂŶŽ Ă ƉĂƌƚŝƌĞ ĚĂ ŵĂƌnjŽ ϮϬϭϰ͘ /Ŷ ƵŶ ĐŽŵƵŶŝĐĂƚŽ ĐŽŶŐŝƵŶƚŽ͕ ůĞ ĚƵĞ ƐƚŽƌŝĐŚĞ ĂnjŝĞŶĚĞ ŝŶĚŝƉĞŶĚĞŶƚŝ ĞůǀĞƚŝĐŚĞ ŚĂŶŶŽ ƉĂƌůĂƚŽ Ěŝ ͞ƵŶĂ ƐŝŶĞƌŐŝĂ Ěŝ ĐŽůůĂďŽƌĂnjŝŽŶĞ ĐŚĞ ůĞ ĐŽŵƉůĞƚĂ ƐĞŶnjĂ ƐŽǀƌĂƉƉŽƐŝnjŝŽŶŝ Ěŝ ƉƌĞnjnjŽ͕͟ ŝŶ ƵŶ ƉĞƌŝŽĚŽ ͞Ěŝ ĂůƚĂ ĐŽŶĐĞŶƚƌĂnjŝŽŶĞ Ěŝ ŵĂƌĐŚŝ ŽƌŽůŽŐŝĞƌŝ͘͟ / ƐĞŐŶĂƚĞŵƉŽ sŝĐƚŽƌŝŶŽdž͕ ^ǁŝƐƐ ŵĂĚĞ͕ ŚĂŶŶŽ ƵŶ ƉŽƐŝnjŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ŵĞĚŝŽͲĂůƚŽ ;ŝů ƌĂŶŐĞ Ěŝ ƉƌĞnjnjŽ ǀĂ ĚĂ ϯϬϬ ĨŝŶŽ Ă ϯϬϬϬ ĞƵƌŽ ĐŝƌĐĂͿ͕ ŵĞŶƚƌĞ ůĂ ŵĂŶŝĨĂƚƚƵƌĂ Ěŝ >Ă ŚĂƵdž ĚĞ &ŽŶĚƐ ƉƌŽĚƵĐĞ ŽƌŽůŽŐŝ Ěŝ ůƵƐƐŽ͘ ͞^ŝĂŵŽ ĨŝĚƵĐŝŽƐŝ Ğ ĐĞƌƚŝ ʹ ĚŝĐŚŝĂƌĂ ŶĞůůĂ ŶŽƚĂ Alexander Bennouna, CEO di Victorinox Swiss Army ʹ ĐŚĞ ůĂ ůŽƌŽ ĐŽŵƉƌŽǀĂƚĂ ĐĂƉĂĐŝƚă Ğ ĂƚƚĞŶnjŝŽŶĞ ŶĞůůĞ ƐĐĞůƚĞ ĐŚĞ Đŝ ƌŝŐƵĂƌĚĂŶŽ ĐŽŶƚƌŝďƵŝƌĂŶŶŽ ĐŽŶ ƐƵĐĐĞƐƐŽ Ăůů͛ĂŵƉůŝĂŵĞŶƚŽ Ğ Ăů ŵŝŐůŝŽƌ ƉŽƐŝnjŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ĚĞŝ ŶŽƐƚƌŝ ŽƌŽůŽŐŝ ŝŶ /ƚĂůŝĂ͘͟ ͞^ŝĂŵŽ ĞŶƚƵƐŝĂƐƚŝ ĚĞůůĞ ůŽƌŽ ĐŽůůĞnjŝŽŶŝ ʹ ĂŐŐŝƵŶŐĞ Mario Peserico, AD di Eberhard Italia Ͳ Ěŝ ŐƌĂŶĚĞ ƋƵĂůŝƚă ĞĚ ĂĨĨŝĚĂďŝůŝƚă͘ ^ŝĂŵŽ ůŝĞƚŝ Ěŝ ƉŽƚĞƌ ĐŽŶƚƌŝďƵŝƌĞ Ă ĨĂƌ ĂƉƉƌĞnjnjĂƌĞ Ğ ĂƵŵĞŶƚĂƌĞ ůĂ ĚŝĨĨƵƐŝŽŶĞ ĚĞŝ ůŽƌŽ ƉƌŽĚŽƚƚŝ ƐƵů ŶŽƐƚƌŽ ŵĞƌĐĂƚŽ͘ ^ŽŶŽ ƐĞŐŶĂƚĞŵƉŽ ĐŚĞ ŶŽŶ Ɛŝ ƐŽǀƌĂƉƉŽŶŐŽŶŽ ŵĂ ĐŽŵƉůĞƚĂŶŽ ůĂ ŐĂŵŵĂ ĚĞůůĞ ŶŽƐƚƌĞ ƉƌŽƉŽƐƚĞ͘͟


hŶ ŵŝůŝĂƌĚŽ Ěŝ ĐĂƉŝƚĂůŝ ĂƌĞƚŝŶŝ ĂůůΖĞƐƚĞƌŽ͗ ǀĞƌƐŽ ŝů ƌŝĞŶƚƌŽ ϰϬϬ ŵŝůŝŽŶŝ͍ dƵƚƚĞ ůĞ ĐŝĨƌĞ ƐƵů ƐŽŵŵĞƌƐŽ ĚĞůůΖĞĐŽŶŽŵŝĂ I numeri emergono a margine di un convegno di Banca Etruria: l'80 per cento delle somme nascoste potrebbe trovarsi in Svizzera. Le stime sul nero: due miliardi di Pil, di cui 800 nel solo settore orafo Arezzo, 18 marzo 2014 Ͳ NON C’È PIÙ il nero di una volta, sparito come le mezze stagioni. Ormai degli anni ruggenti rimangono soprattutto i nostalgici, quelli che ricordano i tempi in cui il settore orafo era una specie di FarͲWest sconosciuto al fisco, una mappa nella quale le aziende di gioielli erano contrassegnate sotto l’antica insegna: hic sunt leones. E di più non valeva la pena di chiedere. Perchè poteva capitare di trovarsi di fronte a un imprenditore del tipo di quello che, secondo la leggenda, dinanzi all’ennesima /ů ĐŽŶǀĞŐŶŽ Ěŝ ĂŶĐĂ ƚƌƵƌŝĂ ispezione fiscale, sarebbe sbottato dinanzi ai finanzieri: lo vedete questo muro? E’ fatto di lingotti e non di mattoni. Chiudo l’azienda e mi godo la vita. Solo di storielle di quelle che si raccontano fra amici? Può essere. Fatto sta che una fetta di nero, di sommerso se preferite, ancora resiste. Vedi i capitali aretini esportati all’estero. Perchè se la previsione è che con il nuovo scudo fiscale rientrino fra i 300 e i 400 milioni, l’ammontare totale, solo per questa provincia, è probabilmente molto più alto, intorno al miliardo di euro. Che sono pur sempre duemila miliardi delle vecchie lire. Come a dire roba parecchio tosta. Cifre che emergono a margine del convegno organizzato da Banca Etruria alla Borsa Merci ieri pomeriggio e al quale partecipa lo stato maggiore dell'istituto di credito con alcuni big dell'economia. Come il presidente della Camera di commercio Andrea Sereni, secondo il quale l'80 per cento dei capitali aretini all'estero è nascosto nelle banche svizzere. Parlano anche il direttore generale di Banca Etruria Luca Bronchi e il direttore centrale commerciale Federico Baiocchi Di Silvestri. Ma COME si arriva alle stime sopra ricordate, che, a parte le stime sul rientro legato alla Voluntary disclosure, sono frutto di un'autonoma elaborazione de La Nazione? Per via puramente statistica. Bankitalia stima che i capitali italiani fuori confine si aggirino intorno ai 180Ͳ200 miliardi. Arezzo vale come popolazione un duecentesimo di quella nazionale. Fate la divisione e arriverete al famoso miliardo. Che oltretutto è una stima prudenziale. Perchè gli aretini sono più ricchi della media nazionale e perchè l’attività economica prevalente, quella orafa, è particolarmente esposta alla tentazione del gruzzoletto in Svizzera o in qualche altro paradiso fiscale. Quanti saranno questi Paperoni nascosti cui adesso si offre la possibilità di ripararsi dietro lo scudo della legge? La classica domanda da un milione di dollari, anzi da un miliardo di euro per restare in tema. Fossero mille, saremmo a una media di un milione di euro a testa nascosto oltre confine, se li riduciamo a qualche centinaio il conto cifrato di ciascuno cresce. Bene, stimano gli esperti che i più incalliti fra gli esportatori di capitali siano proprio gli orafi che oltretutto, lavorando molto con l’export, hanno più occasioni di scovare le vie traverse. Ma anche nel settore dei gioielli i tempi sono cambiati e il nero è più difficile. Se dunque all’epoca d’oro si arrivava a percentuali di sommerso che erano intorno al 50 del fatturato (era il periodo in cui Arezzo era una delle città d’Italia in cui


più si pagava in contanti, che notoriamente non lasciano tracce), adesso evadere le tasse è molto più complesso. Lo dicono i rappresentanti della categorie e lo riconosce anche la Finanza. Dire che il fatturato del comparto orafo (gioielli e lingotti) è più alto che mai: circa 4 miliardi e mezzo. Valessero le stime degli economisti nazionali, che stimano il sommerso intorno al 15Ͳ20 per cento del totale, saremmo ancora di fronte a 600Ͳ800 milioni sotto traccia. SE POI gli stessi calcoli andiamo a farli per il complesso dell’economia aretina, si arriva a cifre ancor più cospicue. Dinanzi a un Pil provinciale di 8Ͳ9 miliardi, il sommerso potrebbe rappresentare fra il miliardo e mezzo e i due miliardi. Conto all’ingrosso, ma confermato da una sorta di prova del nove. Il sommerso stimato del paese è di 333 miliardi, diviso per duecento, secondo il solito coefficiente, si arriva a un miliardo e 650 milioni. Da ritoccare al rialzo per le ragioni sopra dette. Del resto, che una zona grigia fra legale e illegale esista lo dicono anche altre ricerche. Come quelle sui redditi dichiarati dagli aretini. Ebbene, siamo a una media, di circa 21 mila euro, la più bassa della regiione, fatta eccezione per Grosseto. Persino a Massa Carrara sono teoricamente più ricchi di noi. Possibile, specie nel momento in cui il governatore Enrico Rossi viene qui in visita a complimentarsi per il reddito raggiunto, fra i più alti, dice lui, della Toscana? Per la cronaca, il Pil proͲcapite regionale è di 26 mila euro. Ecco, in quella forbice fra i 21 mila euro dichiarati e 26 mila delle statistiche, si annida il solito nero. Ma non domandate a quanto ammonti. Toccherebbe rispondere con Montale: «Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo». Federico D'Ascoli Salvatore Mannino


/ů ŐĂůĂƚĞŽ ĚĞŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ĚĂ ƵŽŵŽ Pubblicato il 17 marzo 2014 da redazione2 | Speciali

Gemelli, bottoniera e fermacravatte. Ecco come evitare l’effetto cafonal o rapper

͞EŽŶ ĞƐĐŽ ĐŽŶ ƵŽŵŝŶŝ ĐŚĞ ŝŶĚŽƐƐĂŶŽ ŐŝŽŝĞůůŝ Ɖŝƶ ďĞůůŝ ĚĞŝ ŵŝĞŝ͟ sentenzia Samantha di ^Ğdž ĂŶĚ ƚŚĞ ĐŝƚLJ di fronte ad uno dei suoi infiniti amanti. E per invidia nei confronti degli uomini è nata la dispendiosa passione femminile per pietre e metalli preziosi, su tutti i loro migliori amici: i diamanti. Nelle civiltà antiche, infatti, ŐŝŽŝĞůůŝ sono nati per suggellare e manifestare l’autorità maschile e le virtù militari, status symbol ante litteram. Fino al XVIII secolo sono stati un accessorio ornamentale unisex: uomini e donne indossavano indistintamente i medesimi gioielli, Re Sole ad esempio ne fu ancora più appassionato della pur spendacciona Maria Antonietta. Poi la rivoluzione industriale con la nascita del modello e della “seria” moda borghese, che non ammetteva colori e orpelli definiti inutili e frivoli, cambiò tutto. Eccezione all’orologio da taschino erano le spille e gli anelli dei dandy di fine Ottocento. Oggi: le case di gioielleria più importanti al mondo, da Damiani e Tiffany & Co., investono moltissimo nelle collezioni di gioielli per uomo; ŽůĐĞΘ'ĂďďĂŶĂ mettono in testa al loro principe normanno una corona (è accaduto sulla passerella dell’autunno inverno 2014 2015); le icone di stile provenienti dal mondo rap, come Kanye West e JayͲZ, hanno riportato di moda oro e diamanti; le vie più eleganti delle grandi capitali della moda sono invase da russi che splendono più delle vetrine; le donne esprimono ragionevoli dubbi sull’opportunità di regalare gioielli, e soprattutto quali, ai loro uomini. Esiste un galateo dei gioielli da uomo valido per il nuovo millennio? Basta coniugare le regole della tradizione ad un po’ di buon senso. Dimenticate l’anello di famiglia al mignolo, il cui fascino sopravvive solo negli scatti pubblicitari di ZĂůƉŚ >ĂƵƌĞŶ che incorniciano volti wasp sotto portici di perfette case di inizio ’900, e sembrano invece cafonal. Limitatevi alla fede, se siete sposati. Le passerelle suggeriscono invece un ritorno al sartorialità che equivale al ritorno di alcuni preziosi accessori. I ŐĞŵĞůůŝ su tutti: gli immancabili bottoni in madreperla rotonda sono ad esempio un regalo per il diciottesimo compleanno perfetto, mentre per una ricorrenza si può optare per l’incisione della data. Dandy del nuovo millennio come Luca Rubinacci hanno dichiarato di amare anche la più impegnativa ďŽƚƚŽŶŝĞƌĂ, che ci sentiamo di consigliare più agli sposi. Per ĂŶĂůŝ non c’è dubbio: la ƉƌŝŵĂǀĞƌĂ ĞƐƚĂƚĞ ϮϬϭϰ vedrà il ritorno del ĨĞƌŵĂĐƌĂǀĂƚƚĂ preferibilmente più corto (a meno che non sia un gioiello ereditato e quindi con un particolare significato), mai indossato al di sopra del terzo bottone, dal design semplice e pulito. Andrea VIGNERI


VIVIMILANO

Pagina: Moda Data: 15 Marzo 2014


ƌŝůůĂƌĞ ĐŽŶ Őůŝ ŽƌĞĐĐŚŝŶŝ ĐŚĂŶĚĞůŝĞƌ Pubblicato il 17 marzo 2014 da Redazione | Moda e... In tempi di austerity, comprare gioielli da milioni di euro diventa difficile. Ci accontentiamo allora dei bijou griffati

Viviamo un’epoca difficile. La crisi economica e lavorativa che stiamo attraversando ormai da qualche tempo, ci spinge a vivere, quanto più possibile, in austerity e spendere cifre elevate per comprare ŐŝŽŝĞůůŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ ci sembra quasi un’eresia. Eppure le donne fanno fatica a resistere a tutto quello che luccica e si sentono attratte da orecchini e collane scintillanti. Un po’ come le gazze ladre dalle cose che brillano. La moda, consapevole di questo debole, porta ogni anno in passerella ďŝũŽƵdž ůƵŵŝŶŽƐŝƐƐŝŵŝ che danno splendore e risalto all’incarnato delle modelle. Guardando le passerelle ci accorgiamo che gli stilisti hanno scelto di privilegiare gli ŽƌĞĐĐŚŝŶŝ ĐŚĂŶĚĞůŝĞƌ: cristalli, swarovski, pietre dure e colorate, non necessariamente preziosi, oscillano sensualmente assecondando il passo cadenzato delle modelle che sfilano in processione. Le grandi maison della moda italiana e internazionale, quindi, cercano di appagare la fame di luce e la voglia di risplendere realizzando ŵĂdžŝ ŽƌĞĐĐŚŝŶŝ, piccoli capolavori di bigiotteria, di ogni foggia e colore, che sembrano usciti dalle mani del più abile degli orafi, ma che costano decisamente meno. Benché alcune di noi li indosserebbero anche appena sveglie con ancora addosso il pigiama, è opportuno precisare che orecchini importanti e vistosi come gli chandelier, vanno tendenzialmente ƵƐĂƚŝ Ăů ĐĂůĂƌ ĚĞů ƐŽůĞ. Perfetti con abiti rigorosi e tailleur, per alleggerirne il tono serioso, in occasione di una cena di lavoro, con vestiti dalle linee essenziali e dai colori severi, ma anche con semplicissime TͲshirt monocromatiche o con mini pullover in lana. Assolutamente indicati con abiti da sera décolleté, magari messi ancora più in evidenza dai capelli raccolti in morbidi chignon. Gli occhi saranno tutti per voi. WŝŶĞůůĂ W dZKE/K


/n aprile, tutti al TAG Heuer VelaFestival Pubblicato il 16 marzo 2014 da redazione3 | Bien Vivre La città ligure ospiterà l’evento dal 10 al 13 aprile

Appuntamento dal 10 al 13 aprile a Genova per l’edizione 2014 del TAG Heuer VelaFestival che, anche questa volta, attirerà sia gli appassionati di vela sia i maggiori espositori del settore. La passione del mare rappresenta il leit motiv di quanti accorreranno presso il porticciolo Marina Fiera nella città della Lanterna, che da sempre viene considerata l’epicentro dell’universo nautico. In quell’occasione sarà possibile ammirare le barche che hanno fatto la storia della vela, a cominciare da Wianno Senior, Vento di Sardegna, e la goletta Pandora, fino al brigantino di 60 metri Nave Italia e America, la barca che ha dato il nome al trofeo velico più famoso al mondo. Saranno presenti anche i grandi velisti, come Andrea Mura, gli italiani di Oracle, Mauro Pelaschier, la Famiglia Malingri. La giornata di venerdì 11 aprile, inoltre, sarà dedicata all’assegnazione di cinque premi speciali: x

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Premio Velista dell’anno TAG Heuer: prestigioso riconoscimento assegnato lo scorso anno allo skipper di Luna Rossa Max Sirena, che premia il velista che nel 2013 ha saputo più di tutti emozionare il popolo della vela. Premio TAG Heuer Passion: dedicato al più folle amante dell’Oceano e quindi per chi si è distinto per la passione per la vela e per il mare, realizzando un’impresa o una navigazione degna di nota. Premio TAG Heuer High Performance: la ricerca della migliore prestazione per superare i propri limiti. Per chi ha dimostrato dedizione alla regata in sé, vincendo una competizione ad elevato contenuto tecnico. Premio TAG Heuer Innovation: avanguardia pura. Premia il velista, progettista o armatore che mira sempre a sviluppare nuove strategie, soluzioni innovative nel campo della progettazione o dell’attrezzatura. Premio speciale Gran Premio TAG Heuer VelaFestival: sarà consegnato ad una vera e propria dinastia del mare, ovvero la Famiglia Malingri.

Premio per tutti i vincitori sarà un modello della collezione che attesta il legame ormai indissolubile tra TAG Heuer e la Vela, ovvero il prestigioso TAG Heuer Aquaracer 500M Calibre, il cronografo che è il simbolo del TAG Heuer VelaFestival.


Questo orologio, infatti, rappresenta un must have per tutti gli appassionati degli sport acquatici, poiché è impermeabile fino a 500 metri, e quindi in grado di accompagnare qualsiasi impresa. Il cronografo è inoltre dotato di lunetta in ceramica capace di resistere anche all’azione corrosiva del sale, ma, nonostante queste dotazioni tecniche, è un oggetto bello da guardare. Il TAG Heuer Aquaracer si presenta con quadrante nero con righe orizzontali, datario a ore 3, valvola di decompressione per il rilascio automatico dell’elio a ore 10. La cassa è un 43mm in acciaio e il bracciale ha una doppia chiusura di sicurezza che serve a prevenire aperture accidentali,. sĞƌĂ DKZ dd/


16-MAR-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Giustino Fabrizio

da pag. 8


Sez. NAPOLI Al Tarì trionfo del Made in Italy con i bijoux di ViaRoma34gioielli CREDERE NELLA PROPRIA TERRA E NELLE PROPRIE CAPACITÀ IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI UN’AZIENDA NAPOLETANA Grandissimo successo di pubblico per il Tarì Bijoux, in corso dal 15 marzo, e che si concluderà domani. Un evento esclusivo, rivolto ai professionisti del settore, dettaglianti di gioielleria, bigiotteria, profumi ed accessori moda. Tre giorni tutti dedicati ad una vera e propria full immersion nel mondo glamour del Bijoux con tante agevolazioni dedicate a chi produce e a chi vende questi articoli sia in Italia che all’estero. Considerato il più giovane appuntamento fieristico targato Tarì, questo evento è legato alle tendenze e alle novità nel settore del fashion: la moda viene vista, disegnata e proposta attraverso il gioiello, e quest’anno più che mai si è dato moltissimo spazio alla fantasia e all’estro di designer italiani e stranieri. Colori, modelli, idee nuove per concepire il bijoux come accessorio di tendenza, indispensabile complemento dell’outfit quotidiano di ogni donna, pensato come protagonista moda in qualsiasi occasione. Tra le tantissime aziende emergenti, spicca sicuramente la creatività di ViaRoma34gioielli che incontra il gusto di tutte le donne, grazie ad accessoriͲgioiello di grandissimo impatto. Le collezioni ViaRoma34gioielli sono tutte esclusive: oggetti che rappresentano la tradizione, ma anche i tempi in cui viviamo. E, a tal proposito, sono tante le proposte per donare un prodotto artigianale, completamente made in Italy. Quando l’eleganza e la passione per la tradizione incontrano l’innovazione nascono i gioielli dell’azienda ViaRoma34gioielli. E il riscontro positivo ad un evento così importante come il Tarì Bijoux la dice lunga su questo marchio. « I nostri prodotti non sono semplicemente made in Italy: essi sono creati nel nostro laboratorio, in provincia di Napoli, pezzo per pezzo, assemblati, dopo essere stati disegnati da mani esperte, sotto la nostra guida.» Così esordisce uno dei soci titolari dell’azienda ViaRoma34gioielli, Raffaele D’Errico, che continua entusiasta: « Tutti i materiali utilizzati sono di prima scelta: i nostri fornitori sono bergamaschi, le galvaniche sono tutte fiorentine ed abbiamo eccellenti tornitori a Napoli. Insomma, un prodotto tutto italiano, tutto artigiano. Lavoriamo affinché le nostre clienti possano trovare prodotti accattivanti e soprattutto indossare ' L'Originale Italiano'. Ecco perché ci hanno definito i primi in eccellenza artigiana. Poi, la creatività non ci manca: io sono nato tra i gioielli, il mio socio è nel campo dell’abbigliamento e seguiamo costantemente la moda e le ultime tendenze affinché il gioiello diventi strumento ideale per valorizzare anche l'abito più semplice. Inoltre, è possibile personalizzare i gioielli direttamente presso il nostro laboratorio. Insomma, la nostra missione è quella di contribuire alla felicità e al sorriso di una donna. » Un’azienda tutta made in Italy, dunque. «Dall’idea, dal progetto, fino alla costruzione del bijoux: tutto è fatto qui, nel nostro Bel Paese. E infatti, da poco tempo, la MMDISTRIBUZIONE di Napoli del dott. Massimo Maugeri ci cura la parte della distribuzione. Un’azienda napoletana che crede nel nostro marchio e che ha voluto impegnarsi insieme a noi in questa fantastica avventura.» Credere nella propria terra e nelle proprie capacità: il signor D’Errico difende a spada tratta il “fatto in Italia”.


«Fin troppo spesso si sente parlare della perdita di valore dell’artigianalità locale: infatti, bisogna essere consapevoli che non sempre acquistare Made in Italy significa acquistare italiano, dato che molte aziende si servono di ditte extraͲeuropee per ultimare la lavorazione di un prodotto. ViaRoma34gioielli invece vuole rivendicare il bello del fatto a mano, del fatto in Italia. È vero, i costi di lavorazione e dei servizi sono leggermente più alti: ma è il prezzo da pagare per avere un bijoux prestigioso, assemblato da mani esperte, e fatto con materiali di alta qualità. Il nostro obiettivo principale è quello di preservare il made in Italy, nel nome di un connubio che si rispecchia nell’artigianalità e nella moda. Una sinergia possibile, anche con il consumatore finale, che siamo certi che apprezzerebbe ancora di più il prodotto fatto artigianalmente. » 16 marzo 2014 sez. Napoli


Sez. BOLOGNA

Anello di fidanzamento: come scegliere il pegno d’amore UN CERCHIO D’ORO E UNA PIETRA PREZIOSA PER PROMETTERSI AMORE ETERNO LE ORIGINI ANTICHE DEL SOLITARIO INDISSOLUBILITÀ PUREZZA E DEVOZIONE PER TUTTA LA VITA _ Il diamante è considerato una delle gemme dal valore più elevato ed è il più resistente minerale fin’ora conosciuto. La parola diamante deriva dall’antico termine greco “adamas” che significa corretto, inalterabile, indistruttibile e selvaggio. L’indistruttibilità del diamante rappresenta l’indistruttibilità dell’amore tra i due partner, la trasparenza e la brillantezza del diamante rappresentano, invece, la purezza eterna e la devozione che la coppia si promette per tutta la vita. a scelta dell’anello di fidanzamento deve essere fatta con molta attenzione dal futuro sposo, perchè è il pegno più importante e impegnativo verso la nuova vita a due. Chi ama la tradizione – e ha la possibilità di farlo – può optare per un gioiello di famiglia: l’anello della nonna, che è passato alla mamma, sarà perfetto anche per la futura sposina. L’anello di famiglia non è un semplice anello, esso esprime anche un valore affettivo di grande rilievo. Per chi, invece, non ha questa possibilità, la primissima cosa da fare è quella di fissare un budget. L’industria dei brillanti ha creato come regola quella di spendere una cifra equivalente a circa due mensilità del vostro stipendio, quindi attenzione a non lasciarsi persuadere a compiere scelte non in linea con le proprie reali capacità. Generalmente i gioiellieri presentano anelli già montati: il consiglio è invece quello di scegliere e acquistare la pietra separatamente, senza la montatura. In questo modo si avrà un risparmio considerevole e la possibilità di apprezzare la pietra in tutta la sua naturale bellezza, attraverso gli strumenti di precisione del laboratorio orafo al quale vi rivolgerete. Una volta scelta la pietra, si passa alla montatura. Si può optare per un semplice solitario, aggiungere una lavorazione filigranata o delle pietre a contorno della gemma principale. La pietra può essere montata su oro giallo, bianco, rosso, platino o anche titanio. La cosa più importante è il certificato di autenticità dell’anello di fidanzamento che si va ad acquistare, soprattutto per il diamante. La certificamuovetevi _ Il diamante solitario è sicuramente il più classico e apprezzato anello di fidanzamento: il diamante è associato al pegno d’amore, poiché rappresenta la continuità, la durata, l’indistruttibilità. L’usanza di regalare un anello di fidanzamento ha radici antiche: già i faraoni usavano portare un anello per simboleggiare l’eternità, mentre gli antichi Romani portavano l’anello matrimoniale all’anulare sinistro, perchè sarebbe attraversato dalla vena amoris, congiunta direttamente al cuore. È grazie a Papa Innocenzo III, nel 1215, che viene stabilita solennemente la tradizione di regalare un anello di fidanzamento, che simboleggiava un periodo di attesa precedente al matrimonio e rappresentava al mondo l’intenzione di sposarsi. Ma è nel Rinascimento che il solitario orna le dita delle future spose. con il giusto anticipo. Infine, per chi vuole andare sul sicuro, considerando l’investimento economico che si sta per compiere, la cosa migliore è quella di portare la fidanzata con sé in gioielleria. L’effetto sorpresa verrà a mancare, è


vero, ma per chi ha una lei molto esigente, meglio non rischiare di scontentarla e scegliere insieme il pegno d’amore, che sarà sicuramente apprezzatissimo. zione dovrà comprendere la valutazione dei parametri relativi alla grandezza della pietra, espressa in carati, del suo colore (dalla D alla Z) e della sua purezza. Nel caso poi in cui scegliate la pietra separatamente per poi farla montare in base a una vostra idea o disegno, considerate dei tempi di lavorazione piÚ lunghi. Quindi, se state pianificando di fare la vostra promessa di matrimonio in una data ben precisa, 15 marzo 2014 sez. Bologna


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hͲ ŽĂƚ ŚŝŵĞƌĂ ^ŝĚĞǀŝĞǁ Pubblicato il 14 marzo 2014 da Redazione | Alta orologeria

Un orologio senza segreti

/ƚĂůŽ &ŽŶƚĂŶĂ presenta la gamma hͲ ŽĂƚ ŚŝŵĞƌĂ ͞^ŝĚĞǀŝĞǁ͟: due modelli, uno in ĂĐĐŝĂŝŽ, di soli 300 pezzi, e uno in ŽƌŽ 18K di soli 88 esemplari, entrambi caratterizzati da un vetro zaffiro curvo non solo sulla parte superiore e sul fondello dell’orologio, ma anche con una finestra laterale, con un vetro zaffiro fumé che permette la visibilità movimenti . In aggiunta a questi, ci sarà un’edizione limitata di 88 pezzi di ŚŝŵĞƌĂ ^ŝĚĞǀŝĞǁ con i ĚŝĂŵĂŶƚŝ che caratterizzeranno la lunetta e le anse: 309 diamanti neri fissati a mano, uno per uno. La serie ŚŝŵĞƌĂ Ěŝ hͲ ŽĂƚ era cominciata con un’edizione limitata di 99 pezzi con movimento cronografico rattrapante. La cassa di 51 millimetri era in acciaio con le anse del cinturino nascoste: un design che ha mantenuto la classica dimensione hͲ ŽĂƚ con il segno distintivo della protezione della corona. L’anno scorso la linea è stata ampliata con il nuovo ŚŝŵĞƌĂ ϰϴ ĂƌďŽŶŝŽ 'Dd con cassa in fibra di carbonio, oltre a una gamma di Chimera dimensioni più piccole con cassa da 43 millimetri.


Cronaca 70enne vende braccialetti latta per oro Denunciata dai Cc. Esito positivo reagenti su alcuni campioni 18 marzo, 14:31

(ANSA) - BOLOGNA, 18 MAR - In due mesi avrebbe piazzato braccialetti di latta a diverse gioiellerie, facendo credere che fossero oggetti in oro. La truffatrice, denunciata dai Cc di Porretta Terme, è una 70enne di Viareggio finora incensurata. L'ultimo nella trappola è stato un negoziante di Porretta, che ha ricevuto una proposta di vendita di bracciali in oro. Visto l'esito positivo delle prove reagenti su alcuni campioni, ha comprato merce per 690 euro. Il trucco è stato poi scoperto in un altro negozio a Pistoia.


del 18 Marzo 2014



www.federpreziosi.it


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