Rassegna stampa 21 novembre 2013

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Rassegna Stampa



21/11/2013 ECONOMIA E MERCATI TEMPI Saliamo sul Ring IL SOLE 24 ORE Quotazioni dell’oro in frenata in attesa della Federal Reserve LA GAZZETTA DELL’ECONOMIA L’eCommerce a +18% Affare da 11,3 miliardi IL SOLE 24 ORE La guerra delle valute passa dal controllo sull'oro. E così che i Paesi (ri)emergenti vogliono fare le scarpe al dollaro INFORMAZIONI D’ORO Prima caduta annuale dell'oro in 10 anni L’ORAFO Negli Emirati e in Svizzera quasi metà dell’export orafo italiano L’ORAFO Vendite Gennaio Agosto 2013: continua il recupero

COMPRO ORO LA STAMPA

Cremeria Portici da affittare“Lì mai un Compro oro”

SETTORE E MODA MF LA REPUBBLICA PAMBIANCONEWS INFORMAZIONI D’ORO ROMACREANOTIZIE

Damiani, da roma via al 90° anniversario San Pietroburgo. Nasce il museo Fabergé Giorgio Armani dice sì alla Camera della Moda Due diamanti da cifre record Desideri Preziosi: l’artigianato orafo di Roma incontra Verdi all’Auditorium Parco della Musica L’ECO DI BERGAMO.IT Per l’anello su misura 7 mila incastri e un brevetto DELUXE BLOG Orologio Emporio Armani per gli italiani alle Olimpiadi Invernali di Sochi IL GIORNALE DEL LUSSORose Gold, non il solito iPad IL GIORNALE DI VICENZA Made in Italy, contaminazioni in via Montenapoleone INFORMAZIONI D’ORO Gioielli rari e preziosi da Christie's PAMBIANCONEWS I gioielli Rebecca sbarcano a Roma

CRONACA LA REPUBBLICA Famiglia di gioiellieri e due passanti rapinatori scatenati a Palermo SICILIANEWS24.IT Finti finanzieri tentano rapina a casa di gioielliere L’UNIONESARDA.IT India, trovano 24 lingotti d'oro mentre puliscono il wc dell'aereo INTERNO18 Macerata Campania. Colpo alla gioielleria"Momenti d'oro" QUOTIDIANO NAZIONALE Soldi falsi per gioielli veri Maxi-truffa da 250mila euro

Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

27-NOV-2013 da pag. 54


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del 21 Novembre 2013


20-NOV-2013

Lettori: n.d. Diffusione: 1.328

Dir. Resp.: Dionisio Ciccarese

da pag. 2


20-NOV-2013

Lettori: n.d. Diffusione: 1.328

Dir. Resp.: Dionisio Ciccarese

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La guerra delle valute passa dal controllo sull'oro. E così che i Paesi (ri)emergenti vogliono fare le scarpe al dollaro Occidente e Oriente hanno strategie diverse sul metallo giallo. Il primo lo vende, il secondo ne fa incetta. Per rilanciare una nuova valuta di ultima istanza e per arginare il potere del biglietto verde di Vito Lops

1. La guerra delle valute passa dal controllo sull'oro Nella notte di Ferragosto del 1971 l'allora presidente degli Usa Richard Nixon decise unilaterlamente la fine della convertibilità del dollaro in oro secondo quando stabilito nel 1944 a Bretton Woods per dare un nuovo ordine mondiale dopo la Seconda grande guerra. Da più di quarant'anni quindi il mondo si è sganciato dall'oro e la moneta ha assunto un valore fiduciario (100 dollari non convertibili in oro valgono 100 dollari solo in base alla fiducia intrinseca che viene data dal possessore al governo Usa piuttosto che a un valore intrinseco decisamente più basso, equivalente al pezzo di carta e ai costi di stampa). L'oro è stato messo da parte, quindi. Ma come si spiega allora quello che sta accadendo in Oriente dove i cosiddetti "Paesi Riemergenti", ovvero Cina e Russia, non hanno affatto mollato la presa sul metallo giallo? Nei giorni scorsi la Cina ha superato l'India nella classifica dei primi importatori mondiali di oro. Le evidenze indicano che - per il tramite del metallo giallo - si sta giocando una nuova guerra valutaria e geopolitica per determinare nuovi equilibri di potere nei prossimi anni.

2. L'Occidente snobba l'oro, l'Oriente ne fa incetta: chi avrà ragione? (Afp) "L'oro è l'unica moneta, tutto il resto è credito" diceva Jp Morgan. Aveva ragione? La pensano in modo diverso Occidente e Oriente che stanno sposando due strategie contrapposte sull'oro. Come dimostrano gli ultimi dati sulla domanda globale elaborati dal World Gold Council (Wgc). La domanda globale di oro nel terzo trimestre ha accusato


una contrazione del 21% tendenziale a 868,5 tonnellate a causa, soprattutto, delle massicce vendite effettuate dagli investitori occidentali che hanno sovrastato la pur robusta domanda arrivata per il metallo "fisico" dall'Asia. Quindi l'Occidente vende e l'Oriente (soprattutto la Cina) compra.Ma come mai? «Il dollaro come valuta di riserva sta vivendo giorni difficili sia per problemi interni (debito in crescita costante, politiche monetarie da anni "stupefacenti", differenze sociali in crescita che prima o poi dovranno essere affrontate seriamente) sia esterni (ruolo di poliziotto del mondo ormai messo in dubbio soprattutto dopoil mancato intervento in Siria rischiando di minare l'equilibrio Usa-Arabia Saudita e dei cosiddetti petrodollari, il caso datagage). Quindi possiamo capire perché alcuni vedono l'oro come l'antidollaro, che prima è stato indebolito ed infine destituito dal suo ruolo naturale attraverso le cosiddette "gold wars" (creazione della Fed 100 anni fa, passaggio al gold exchange standard ed infine interruzione dell'ultimo legame con Nixon che "sospende" la convertibilità del dollaro in oro nel 1971) ma che oggi i cosiddetti riemergenti capeggiati da Russia e Cina vogliono riportare sul legittimo "trono" con l'inevitabile caduta dell'impostore-dollaro», spiega Gabriele Roghi, strategist di Invest banca.

3. La strategia degli "anti-dollaristi": aumentare il peso delle proprie valute con le riserve d'oro (Corbis) «L'oro fisico è così detestato dai "dollaristi" perché non è manipolabile (anche se hanno provato a fare lingotti con dentro il tungsteno; goffa truffa che è stata subito scoperta e che ha fatto infuriare i cinesi a cui il pacco è stato recapitato) e soprattutto perché è l'unico mezzo che estingue definitivamente un debito. Infatti, se emetto un bond per ripagare un bond o emetto moneta per pagare interessi non estinguo ma ingigantisco il debito e faccio la felicità sia di chi ha il potere di regolare questo flusso virtualmente infinito di denaro». Del resto, alcuni recenti trend sembrerebbero andare nella direzione di chi sostiene che i nuovi emergenti vogliono limitare l'attuale potere del dollaro come valuta di riserva di ultima istanza attraverso la forza delle proprie valute sostenute da crescenti riserve in oro per ritagliarsi uno spazio adeguato nella governance globale. "La Cina sta lavorando da anni per scalzare il predominio del dollaro come valuta di riferimento nei commerci mondiali, cercando al contempo di rafforzare la posizione dello yuan. I recenti accordi commerciali intrapresi con alcuni Paesi sembrano andare proprio in questa direzione – spiega Vincenzo Longo, strategist di Ig -. Sono già diversi i trade in cui la Cina paga le importazioni in yuan e non più in dollari. Sembra quindi che l'attacco al biglietto verde possa avvenire più sul fronte yuan che non sull'oro".

4. Le mosse con cui yuan e rublo si stanno rafforzando «La Bce ha chiuso accordi con la Cina per transazioni nelle rispettive valute; a cui si aggiungono accordi commerciali della Cina con Giappone ed Australia per scambi nelle rispettive valute; accordi bilaterali di scambio tra i Brics per utilizzare le rispettive valute nel commercio; accordo tra Russia e Cina per fornitura di petrolio e merci in rubli / yuan - continua Roghi -. Inoltre la Cina sta promuovendo attivamente la Shanghai Cooperation


Organization (Sco), una organizzazione commerciale non legata al dollaro, in tutta l'Asia. Ci sono pochi dubbi: con queste azioni la Cina si sta preparando per la scomparsa del dollaro, almeno come valuta di riserva mondiale, per assicurare se stessa ed i suoi cittadini per mezzo dell'oro. La Cina ha investito molto nella produzione mineraria nazionale ed è oggi il più grande produttore con circa 440 tonnellate l'anno e sta cercando di acquistare miniere d'oro altrove. Poco o niente dell'oro estratto in ambito nazionale è messo sul mercato, quindi è un'ipotesi ragionevole ritenere che il governo stia silenziosamente accumulando tutta la propria produzione senza che diventi disponibile al pubblico».

5. I rischi per l'Occidente (Corbis) E l'Occidente? «Vendendo le sue riserve d'oro, è diventato la più grande scommessa strategica nella storia finanziaria. Ci stiamo affidando totalmente alle valute fiduciarie a corso forzoso che le nostre banche centrali stanno emettendo in quantità crescenti. Nel lungo periodo stiamo consegnando su un piatto d'argento il potere economico a Russia e Cina. La Russia non sfida apertamente il dominio del dollaro, mentre i cinesi cercano di affermare la loro come moneta per gli scambi internazionali (per ora solo bilaterali) con India, Indonesia e Giappone tra gli altri».

6. L'Oriente scalpita d'oro per l'ascesa dei super-ricchi (Afp) "La crescita dell'import di oro da parte della Cina negli ultimi anni sembra essere legata più a un maggiore domanda per consumi che arriva dai "nuovi ricchi". La crescita sproporzionata del gigante asiatico negli ultimi 15-20 anni ha portato di fatto alla costituzione di un nuovo ceto borghese che rappresenta la frontiera dei nuovi ricchi. È inevitabile quindi che questo maggior benessere diffuso si traduca con una maggior domanda", spiega Longo.

7. Perché la Germania rivuole l'oro depositato negli Usa? (Bloomberg) Allo scontro geopolitico tra Cina, Russia e Usa si aggiunge lo scontro economico ed ideologico tra la triade del quantitative easing (Usa, Uk e Giappone) da una parte e la Germania dall'altra, attorniata dai vari Paesi della UE, alcuni dei quali stanno dando segnali di esaurimento economico e politico. La richiesta da parte della Bundesbank di far tornare in patria i lingotti detenuti presso la Fed di New York ha innescato un certo panico in America. Molti sono convinti che tra cessioni in leasing, ipoteche e re-ipoteche, vendite allo scoperto, garanzie per Etf, in realtà l'oro che si presume sia detenuto nei depositi aurei americani in realtà sia molto meno di quello dichiarato: non a caso i tedeschi si sono dovuti accontentare di farsi


riconsegnare entro il 2019 le proprie tonnellate d'oro e da quel momento i sussulti nelle quotazioni in dollari dell'oro finanziario hanno cominciato ad essere molto forti. Del resto se devo riconsegnare un bene che non ho lo devo ricomprare; e, per ricomprarlo, debbo sperare o posso fare in modo di spingere il prezzo in basso così da non rovinarmi troppo.

8. Il "tapering" potrebbe cambiare lo scenario nel breve periodo (Corbis) Infine, più in ottica di breve, molti Paesi emergenti nel corso degli ultimi mesi hanno un po' rallentato gli acquisti in oro per spostarsi sul biglietto verde. L'ottica è puramente strategica. Il vistoso deprezzamento delle valute emergenti avvenuto in estate sui timori del tapering ha messo in luce l'incapacità di molte Banche centrali ad arrestare questa debolezza con il solo innalzamento dei tassi di interesse. In vista dell'inizio del tapering pertanto le banche centrali potrebbero aumentare i dollari nei propri portafogli in modo tale da contrastare l'eventuale ondata di deprezzamento delle singole valute nazionali una volta. L'India stessa è un esempio. Il Paese ha ridotto gli acquisti di oro nel corso dell'anno, a causa della debolezza della rupia e di alcune restrizioni imposte dal governo per evitare forti squilibri della bilancia commerciale».


WƌŝŵĂ ĐĂĚƵƚĂ ĂŶŶƵĂůĞ ĚĞůůΖŽƌŽ ŝŶ ϭϬ ĂŶŶŝ Mercoledì 20 Novembre 2013 Scritto da Greta Milici

A meno che non si verifichi un grosso cambiamento nella quotazione, il ϮϬϭϯ si concluderà come il ƉƌŝŵŽ ĂŶŶŽ nell’arco di più di un decennio in cui il ƉƌĞnjnjŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ chiude l’anno con una ƋƵŽƚĂ ŝŶĨĞƌŝŽƌĞ a quella con cui aveva aperto. Quando alla “corsa del toro” ha subentrato la forte ĐƌŝƐŝ ĨŝŶĂŶnjŝĂƌŝĂ, l’importanza del ruolo dell’ŽƌŽ ĐŽŵĞ ďĞŶĞ ƌŝĨƵŐŝŽ è cresciuta, accompagnata dalla trasformazione delle banche centrali da venditori in acquirenti del metallo giallo, con scopo di aumentarne le riserve. La ďĂŶĐĂ ĨƌĂŶĐĞƐĞ EĂƚŝdžŝƐ individua uno dei motivi dell’ĂďďĂƐƐĂŵĞŶƚŽ ĚĞů ƉƌĞnjnjŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ nella ǀĂƌŝĂnjŝŽŶĞ ĚĞůůĂ ĚŽŵĂŶĚĂ ŝŶ /ŶĚŝĂ, ridottasi notevolmente nell’anno in corso, come conseguenza anche del ĚĞƉƌĞnjnjĂŵĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ǀĂůƵƚĂ ŝŶĚŝĂŶĂ di ben oltre il 40% dalla fine del 2010. Altri fattori legati all’andamento del metallo, e visti come “timori” dalla Natixis, sono la ĚŽŵĂŶĚĂ ĐŝŶĞƐĞ, per cui la banca francese non prevede una velocità di crescita tale a quella registrata dall’inizio della crisi finanziaria, e il miglioramento dell’ĞĐŽŶŽŵŝĂ ĂŵĞƌŝĐĂŶĂ che porterà alla ĨŝŶĞ ĚĞůůĂ ƉŽůŝƚŝĐĂ ŵŽŶĞƚĂƌŝĂ attuata dalla Federal Reserve. Bernard Dahdah, analista della Natixis, ha affermato di vedere la quotazione dell’oro a ďƌĞǀĞ ƚĞƌŵŝŶĞ sui ϭ͘ϮϬϬ ĚŽůůĂƌŝ ů͛ŽŶĐŝĂ, mentre quella di ůƵŶŐŽ ƉĞƌŝŽĚŽ a ϭ͘ϮϱϬ. Nello ƐĐĞŶĂƌŝŽ Ɖŝƶ ƉĞƐƐŝŵŝƐƚĂ prospettato dalla stessa banca, però, il metallo potrebbe arrivare a toccare livelli compresi ƚƌĂ ϴϱϬ Ğ ϭ͘ϬϬϬ ĚŽůůĂƌŝ ů͛ŽŶĐŝĂ. Bisogna guardare all’India e alla Cina, quindi, anche se a preoccupare maggiormente gli analisti della Natixis è il fronte americano.


EĞŐůŝ ŵŝƌĂƚŝ Ğ ŝŶ ^ǀŝnjnjĞƌĂ ƋƵĂƐŝ ŵĞƚă ĚĞůů͛ĞdžƉŽƌƚ ŽƌĂĨŽ ŝƚĂůŝĂŶŽ 20/11/2013 By orafoitaliano Nei primi otto mesi 2013 i dati Istat confermano l’accresciuto predominio dei paesi di “smistamento” (o di transito) nell’economia del settore orafo italiano. Com’è noto, si tratta di paesi che – in parte – importano provvisoriamente per poi riͲesportare con destinazioni finali quasi sempre ignote. Due di questi paesi sono al vertice della graduatoria dei principali paesi clienti di gioielleria italiana: gli Emirati Arabi con il 22,7% del totale e la Svizzera con il 21,2%. Insieme i due paesi accentrano quasi la metà del totale dell’export. Una quota troppo elevata per non suscitare preoccupazioni nel medio periodo con l’emergere di nuovi competitori. In più si aggiungono altri paesi del gruppo delle zone di smistamento: altri 20 paesi con quote diverse, ma che elevano la quota di ulteriori 5 punti percentuali. A cura di Franco Marchesini


Vendite GennaioͲAgosto 2013: continua il recupero 18/11/2013 By orafoitaliano E’ continuata la fase di accelerazione del recupero (ma ancora parziale) delle vendite di gioielleria. Nei primi otto mesi 2013 (rispetto al corrispondente periodo 2012) le esportazioni hanno guadagnato un +7,8%. Anche la domanda interna segna un recupero, sia pure lieve (+1,6%). Il recente rapporto del World Gold Council conferma per il terzo trimestre 2013 un aumento della domanda di oro da parte della gioielleria mondiale: +5% in quantità anno su anno. In flessione il dato della domanda in valore (dollari) per effetto del calo dei corsi dell’oro, stimato dal WGC nel Ͳ20% nello stesso periodo.Per contro, negativo è il raffronto quando il WGC si focalizza sul consumo di oro da parte della gioielleria italiana: Ͳ7% in quantità (Ͳ 25% in valore). Ma le consistenze dei consumi italiani di oro riportate nel rapporto non tengono conto degli effetti perturbatori dei raffronti esercitati dai consistenti flussi commerciali di lingotti d’oro dell’Italia con l’estero. A cura di Franco Marchesini


Compro Oro ϮϭͬϭϭͬϮϬϭϯ

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Settore e Moda 21-NOV-2013

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Giampietro Baudo

da pag. 2


San Pietroburgo. Nasce il museo Fabergé L'oligarca russo Viktor Vekselberg crea un museo con la sua personale collezione di uova preziose create dal gioielliere per gli zar. Lo si potrà visitare da dicembre

Un museo dedicato alle Uova Fabergé, i preziosi manufatti che il gioielliere di corte degli ultimi zar confezionava in occasione della Pasqua. Lo ha creato il miliardario russo Viktor Vekselberg a San Pietroburgo, la città imperiale nonché luogo di nascita del grandissimo artista-artigiano, seppur di origini tedesco-danesi. Si trova nel Palazzo Shuvalov. retaurato per l'occasione e sarà visitabile a partire da dicembre. Vekselberg, il quarto "oligarca" russo più ricco al mondo, con un patrimonio stimato di 15 miliardi di dollari (circa 11 miliardi di euro) ha comprato la sua collezione - si è appropriato della sua collezione di uova acquistandola, nel 2004, dagli eredi di Malcolm Forbes, il magnate dell'editoria scomparso alcuni anni prima. a collezione consta di nove uova (su 50 prodotte in totale), oltreché di altri oggetti d'arte come icone e scatole portasigari. E' considerata una delle più complete e pregiate al mondo. Ad oggi si stima valga 850 milioni di dollari, mentre il valore dell'assegno staccato dal suo attuale proprietario non è mai stato reso noto. Nelle scorse ore, il museo è stato svelato per la prima volta, con ampio spiegamento di forze dell'ordine a presidiare i capolavori. "Abbiamo avviato il progetto dieci anni fa - ha spiegato Vekselberg -. Ora siamo felici si potervelo svelare". Le uova sono impreziosite con vernice a smalto, gioielli e dipinti in miniatura. Uno di questi, regalato dall'ultimo zar, Nicola II, alla madre, riproduce la stessa Maria Fyodorovna e l'erede al trono Alexei. Un altro, creato per celebrare il primo anniversario dell'incoronazione di Nicola II, contiene, come sorpresa, una miniatura di vecchia carrozza, in oro. Altre contengono piccoli oggetti d'oro come la miniatura di un bocciolo di rosa o di una gallina. La villa che ospita il nuovo museo è un edificio settecentesco che apparteneva a Ivan Shuvalov, fiduciario di Elisabetta Petrovna, la zarina figlia di Pietro il Grande. Durante l'era sovietica era adibito a ospitare le delegazioni diplomatiche straniere. Emerge da un lungo restauro, ma, come ha sottolineato più volte il ministro della Cultura russo, Vladimir Medinsky, che ha parlato di "un grande evento per tutta la Russia", durante l'anteprima, "il tutto è stato interamente pagato con fondi privati, nessun copeco è stato attinto dal budget finanziario pubblico". Peter Carl Fabergé creò una cinquantina di uova nella sua lunga "carriera". La tradizione fu inaugurata nel 1885, quando Alessandro III donò alla moglie (Maria Fyodorovna) un uovo di pasqua-gioiello. Nato nel 1846, figlio d'arte, Fabergé fu gioielliere di corte dai primi anni Ottanta dell'Ottocento fino alla caduta dell'impero. Nei mesi successivi alla Rivoluzione d'Ottobre, riuscì a riparare in Europa Occidentale, ma mai recuperò dallo schock e morì nel 1920 in Svizzera. (21 novembre 2013)


Giorgio Armani dice sì alla Camera della Moda giovedì, 21 novembre 2013

Giorgio Armani ritratto nella campagna Made to Measure Ph. by Courtesy Photo Giorgio Armani ha deciso di iscriversi alla Camera Nazionale della Moda Italiana. Lo stilista milanese accoglie così i pressanti inviti che tutto il mondo della moda gli rivolge oramai da tempo, soprattutto nel corso di quest’anno, durante il quale sono entrate nella squadra della Cnmi personalità come Diego Della Valle, Angela Missoni e Patrizio Bertelli, ed è stato nominato un amministratore delegato, Jane Reeve. Ora anche Re Giorgio ha deciso di mettersi in gioco per superare le divergenze e dare forza alla fashion week di Milano. Di fronte alle sollecitazioni dei nuovi vertici, finora Armani aveva risposto che si aspettava innanzitutto che altri marchi italiani che fanno parte della Camera, come Miu Miu, Valentino e Costume National, abbandonassero Parigi e venissero a sfilare a Milano: solo a questa condizione avrebbe cambiato idea e si sarebbe iscritto anche lui. Soltanto la griffe disegnata da Ennio Capasa finora ha fatto questo passo, ma lo stilista ha comunque preso la sua decisione, che dà nuova forza unitaria all’immagine della Cnmi, anche se manca ancora l’iscrizione di Dolce & Gabbana. “Pur rimanendo dell’idea – ha dichiarato Armani Ͳ che sia necessario che tutti i brand italiani tornino a sfilare in Italia per dare il giusto lustro al nostro Paese, comprendo da imprenditore che alcune situazioni costruite negli anni abbiano bisogno di tempo per rientrare. Ho apprezzato il gesto fatto da Ennio Capasa, un primo importante passo in questa direzione. Auspicando che altre aziende italiane seguano lo stesso esempio, mi sembra giusto, oltre che necessario, dare nel frattempo anche da parte mia un ulteriore forte segnale di impegno per la massima ripresa della vitalità della moda italiana e contemporaneamente un segnale di fiducia verso l’azione che gli altri brand aderenti alla Camera della Moda si sono impegnati a intraprendere”.


ƵĞ ĚŝĂŵĂŶƚŝ ĚĂ ĐŝĨƌĞ ƌĞĐŽƌĚ Giovedì 21 Novembre 2013

Scritto da Alda Cannizzo

Lusso vuol dire elevati consumi, alta qualità e sicuramente elevati costi. Tra tutti i ďĞŶŝ Ěŝ ůƵƐƐŽ esistenti i ĚŝĂŵĂŶƚŝ rappresentano un prezioso "avere" spesso accompagnato da una moltitudine di zeri e le aste più importanti al mondo ne sono testimoni. Oggi vogliamo ricordare ĚƵĞ ĚŝĂŵĂŶƚŝ ĚĂ ƌĞĐŽƌĚ, che hanno largamente fatto parlare di sé per le ƌĂƌĞ ƋƵĂůŝƚă e per il ǀĂůŽƌĞ ad essi attribuito. La prima gemma preziosa da ricordare è dŚĞ WŝŶŬ ^ƚĂƌ, estratto in Botswana da Ğ ĞĞƌƐ e lavorato meticolosamente da Steinmetz Diamonds. Il diamante ha incantato gli esperti del settore il 13 novembre 2013 a Ginevra, durante una sessione dedicata ai DĂŐŶŝĨŝĐĞŶƚ :ĞǁĞůƐ. Tale meraviglia ĚĂ ŐƌĞnjnjŽ ĂǀĞǀĂ ƵŶ ƉĞƐŽ Ěŝ ϭϯϮ͕ϱ ĐĂƌĂƚŝ per poi passare a ϱϵ͘ϲϬ ĐĂƌĂƚŝ Ă ůĂǀŽƌŽ ƵůƚŝŵĂƚŽ. Ha un ƚĂŐůŝŽ ŽǀĂůĞ ed è di ƚŝƉŽ //Ă, privo, dunque, di impurità. Per le sue eccellenti qualità è stato definito “ŝů Ɖŝƶ ŐƌĂŶĚĞ Ğ ƐŽƌƉƌĞŶĚĞŶƚĞ ĚŝĂŵĂŶƚĞ ƌŽƐĂ ŵĂŝ ĐůĂƐƐŝĨŝĐĂƚŽ”, proprio dal Gemological Institute of America (GIA). Nonostante il nome del ƌŝĐĐŽ ĂĐƋƵŝƌĞŶƚĞ rimanga ignoto, è certo che egli abbia speso ben ϴϯ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ per aggiudicarsi cotanta magnificenza, una cifra di gran lunga superiore a quella attribuita precedentemente al Graff Pink, il diamante rosa di ben 25,78 carati. Il secondo diamante da record è dŚĞ KƌĂŶŐĞ, sensazionale pietra preziosa che riprende i vivaci colori di un tramonto. Si tratta di un diamante con un peso di ϭϰ͕ϴϮ ĐĂƌĂƚŝ, di ƚŝƉŽ //Ă e con grado di ƉƵƌĞnjnjĂ s^ϭ, con piccole inclusioni. Si tratta del "Ɖŝƶ ŐƌĂŶĚĞ ĚŝĂŵĂŶƚĞ ĂƌĂŶĐŝŽŶĞ ŵĂŝ ďĂƚƚƵƚŽ Ăůů͛ĂƐƚĂ" e proprio il 12 novembre di quest’anno, a Ginevra, ha debuttato fruttando circa ϰϬ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ, una cifra da capogiro. Ginevra ha assistito ad una battaglia senza precedenti, a suon di rarità, purezza e vivaci colori, ed a vincere sono stati i fortunati acquirenti e chi, partecipando all’asta, ha avuto il piacere di assaporare per pochi istanti inestimabili meraviglie.


Desideri Preziosi: l’artigianato orafo di Roma incontra Verdi all’Auditorium Parco della Musica XXI mostra dedicata al bicentenario della nascita del più celebre compositore italiano di tutti i tempi. Ingresso libero Dal 23 novembre al 1 dicembre 2013 si svolgerà la XXI edizione della mostra Desideri Preziosi, rassegna di artigianato artistico nel settore dell’oreficeria e argenteria di Roma e provincia, organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con la CNA, che quest’anno si terrà all’AuditoriumExpo, presso l’Auditorium Parco della Musica (Viale Pietro De Coubertin). Orafi e argentieri sono chiamati a elaborare i propri gioielli ispirandosi a una delle opere composte da Giuseppe Verdi, rendendo così omaggio al Maestro che è stato definito “il più grande compositore italiano di tutti i tempi”, nella ricorrenza dei duecento anni dalla sua nascita. Un’occasione unica per i visitatori di poter ammirare le creazioni dei maestri orafi e argentieri romani, nelle quali la sapienza di antiche tradizioni, tramandate di generazione in generazione, si fonde con le tecniche d’avanguardia e i design più innovativi. Orari: x x x x x

Sabato 23: ore 11 – 22 Domenica 24: ore 10 – 20 Da lunedì 25 a venerdì 29: ore 14 – 21 Sabato 30: ore 10 – 22 Domenica 1° dicembre: ore 10 – 20


Per l’anello su misura 7 mila incastri e un brevetto 20 novembre 2013

Non era ancora in commercio - era in fase di test - ma a Martin Edwards, presidente onorario del Manchester United, l’anello-bracciale è piaciuto subito e se l’è «portato via». Anche il cantante inglese Craig David ha scelto l’anello-bracciale e insieme a lui altre star nostrane e non. Anelli-bracciale, anelli multimisura, pendenti e orecchini dalla forma variabile in oro (bianco o rosa) e diamanti, rappresentano il debutto sul mercato con prodotti a marchio proprio per la Serafino Consoli di Grumello del Monte, gioielleria-orologeria che porta il nome del suo fondatore (oggi presidente), che ha dato vita all’azienda nel 1959. Nel suo piccolo la società oggi guidata dal figlio Ivan (ad affiancarlo le sorelle Nadia e Raffaella) ha compiuto una rivoluzione: applicando l’ingegneria ai preziosi (stiamo parlando di anelli con 7.700 punti di saldatura e fino a 198 componenti), in ogni singolo oggetto si può trovare una collezione. Uno stesso anello, infatti, si può adattare al dito di una bambina di tre anni come a quello di una cinquantenne. E ancora: l’anello si può trasformare in bracciale e pendenti e orecchini si possono ingrandire e restringere a seconda delle esigenze. La tecnologia è brevettata ed è sviluppata dalla That’s Wow Jewels («perché a vedere le nostre creazioni, tutti dicono “Wow”, declinando quest’esclamazione in modo diverso a seconda dei dialetti»), società nata ad aprile di quest’anno e controllata al 60% dalla Serafino Consoli.


Orologio Emporio Armani per gli italiani alle Olimpiadi Invernali di Sochi Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ mercoledì 20 novembre 2013 Si avvicina l’appuntamento con le Olimpiadi Invernali di Sochi 2014, che il team italiano affronterà con il supporto degli sportivi tricolori, cui l’Emporio Armani rende omaggio con un orologio speciale.

Giorgio Armani celebra lo sport e la passione italiana con un orologio nato per celebrare gli atleti del nostro paese che prenderanno parte alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014. Questo segnatempo ha le note giuste per entrare nel cuore degli sportivi di casa nostra, pronti a far sentire il loro affetto agli atleti chiamati a difendere i nostri colori nazionali in Russia. Si tratta di un cronografo con cassa in acciaio di 42.5 millimetri di diametro, di colore blu navy, sul quale è presente il logo EA7, mentre i tre contatori riprendono i colori della bandiera italiana. Il risultato del lavoro stilistico è un prodotto di grande pulizia formale, che esprime la sua vocazione sportiva, in linea con la missione di cui si fa carico. Impermeabile fino a 5ATM, ha il cinturino in pelle anch’esso color blu navy, che completa al meglio il suo carattere genetico. Per l’acquisto bisognerà aspettare il mese di dicembre, quando farà il suo sbarco ufficiale sul mercato. Solo allora se ne conoscerà il prezzo. Ricordiamo che l’anno prossimo a Sochi si svolgerà anche il primo Gran Premio di Russia di Formula 1, su un circuito progettato dall’architetto tedesco Hermann Tilke, amico fraterno di Bernie Ecclestone, boss incontrastato del Circus. Per la città russa sulla costa sud occidentale del Mar Nero, vicino al confine georgiano, si profila quindi un 2014 davvero unico.


ZŽƐĞ 'ŽůĚ͕ ŶŽŶ ŝů ƐŽůŝƚŽ ŝWĂĚ Pubblicato il 20 novembre 2013 da redazione1 | Lusso hiͲtech

La versione dorata dell’iPad mini a 16 GB realizzata dalla Goldgenie

Oro, platino o rosa: 'ŽůĚŐĞŶŝĞ renderà ancora più preziosi il vostro iPad Air e il Mini con display Retina. Ormai tutti i migliori modelli di smartphone e tablet di fascia alta, possono essere ricoperti di oro, platino e/o cristalli Swarovski, regalando un aspetto decisamente più lussuoso al vostro prodotto. La gamma di dispositivi che possono essere impreziositi è davvero ampia, dove oltre ad iPad Air, iPhone 5/5S ed iPad mini, troviamo anche altre celebri marche di smartphone come HTC e BlackBerry. ZŽƐĞ 'ŽůĚ è il nome della versione dorata dell’iPad mini a 16 GB, e avrà un prezzo di listino di 1860 dollari (1392 €) mentre l’iPad Air costerà 1871 dollari (1400 €). Perchè accontentarsi di un semplice iPad quando si può, attraverso il tocco miracoloso da Re Mida della Goldgenie, coccolare tra le proprie braccia un modello completamente placcato d’oro? Jacopo MARCHESANO


DĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ͕ ĐŽŶƚĂŵŝŶĂnjŝŽŶŝ ŝŶ ǀŝĂ DŽŶƚĞŶĂƉŽůĞŽŶĞ 20/11/2013 DŝůĂŶŽ ;dDEĞǁƐͿ Ͳ Contaminazione e sperimentazione: sono le parole d'ordine della moda e del lusso, un settore che registra tassi di crescita sempre elevati e conserva quella solidità che permette alle grandi griffe di esplorare nuovi territori. Non fa eccezione a questa tendenza via Montenapoleone a Milano. Le vie del lusso sono in pieno fermento espansivo: aprono nuovi negozi di marchi d'altagamma e si sperimentano queste contaminazioni, come spiega Guglielmo Miani, presidente dell'associazione Via Montenapoleone." Montenapoleone ha eccellenze del Made in Italy, come la moda e la gioielleria, ma non solo. Tanti marchi stranieri continuano a investire e entrare in via Montenapoleone. La cosa importante è però seguire i valori di questi brand e associarli ad altri mondi. Un esempio è stato la vendemmia. Abbiamo voluto creare un format più articolato che va a condividere valori tipicamente italiani come il vino e il savoir fair con la moda e il lusso. questo per regalare un'esperienza unica, sempre più particolare ai nostri visitatori" Pmz/Vbd/oPmz/Atm


Gioielli rari e preziosi da Christie's Martedì 19 Novembre 2013

Scritto da Sara Parisi Avrà luogo il 27 novembre a King Street, Londra, la nuova imponente asta messa in piedi da Christie’s. La famosissima casa d’aste londinese ha infatti deciso di organizzare una imperdibile vendita di gioielli ascrivibili ad un periodo compreso tra l’età vittoriana e i primi decenni del XX secolo. A fare sfoggio della propria bellezza ci penseranno gioielli di diamanti e pietre preziose, con prezzi oscillanti tra le 7.000 e le 250.000 sterline. La protagonista indiscussa dell’evento sarà, per la sua bellezza, la tiara di diamanti del XIX secolo, utilizzabile anche come collana e stimata tra le 180.000 e le 250.000 sterline.

Dato che Christie’s ha dichiarato che la domanda di perle naturali di ottima qualità è in continua crescita, la sezione dedicata a queste pietre attirerà l’attenzione del pubblico, poiché prevede una selezione di diciassette collane, tra le quali si distinguono quella a sei fili stimata tra le 300.000 e le 400.000 sterline e quella ad un filo solo ma realizzata con perle colorate e per questo stimata tra le 380.000 e le 550.000 sterline. L’asta, però, non finisce certo qui e, tra le numerose altre sezioni da citare sono sicuramente quella dedicata ai gioielli Art Nouveau di René Lalique e quella riservata agli zaffiri, che comprende anche un ciondolo di 54 carati con taglio a cuscino e altre pietre provenienti dal Kashmir, dalla Birmania e dallo Sri Lanka. L’asta organizzata da Christie’s proporrà, inoltre, un paio di orecchini in stile georgiano e gioielli realizzati, tra gli altri, da Cartier, Van Cleef & Arpels, Bulgari ed Hermès, nati in un periodo che va dal XVII secolo ad oggi.


I gioielli Rebecca sbarcano a Roma lunedì, 18 novembre 2013

Rebecca – Roma

Inaugura sabato 16 novembre in via Frattina 58 la nuova boutique romana di Rebecca, marchio toscano di gioielli fondato nel 1998 da Alessandro Testi e tra i primi in Italia a usare materiali alternativi all’oro, come acciaio e bronzo, pur mantenendo tecniche di lavorazione proprie dell’arte orafa e una produzione made in Italy. L’opening nella Capitale, così come quelli di Venezia, Napoli, Salerno e Shenyang (Cina), si inserisce in un programma di sviluppo retail in Italia e all’estero le cui prossime tappe saranno Milano e Parigi. Rebecca ha chiuso il 2012 con un fatturato di 22 milioni di euro e prevede di arrivare nel 2013 a 26 milioni.



Cronaca

&ĂŵŝŐůŝĂ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůŝĞƌŝ Ğ ĚƵĞ ƉĂƐƐĂŶƚŝ ƌĂƉŝŶĂƚŽƌŝ ƐĐĂƚĞŶĂƚŝ Ă WĂůĞƌŵŽ Cinque rapinatori hanno assaltato l'abitazione di una famiglia, attigua alla gioielleria, ma non sono riusciti a entrare nel negozio. Due passanti rapinati a Palermo, uno abbandonato in una strada di campagna. Cinque banditi travestiti, quattro da finanzieri ed uno da carabiniere, hanno tentato di rapinare in casa di una famiglia proprietaria di una gioielleria a Partinico. Coinvolti nella vicenda il giornalista Nunzio Quatrosi, la moglie Maria Grazia Cucchiara e i suoi genitori, Francesco Cucchiara e Calogera Cannavò. I cinque si sono presentati in casa delle vittime, in via Zito e hanno mostrato un falso provvedimento della magistratura poi hanno minacciato i componenti della famiglia con le pistole. Pensavano di potere entrare nella gioielleria che è attigua all'abitazione. Ma all'interno dell'appartamento non c'è nessuna porta che comunica con l'esercizio commerciale. Alla fine dopo avere legato e picchiato le vittime sono fuggiti. Francesco Cucchiara dopo essersi liberato ha preso la pistola detenuta regolarmente e ha sparato dal balcone 4 colpi contro i rapinatori. Non è stato accertato se abbia ferito qualcuno. Due le rapine a danno di passanti a Palermo città. Una, con sequestro di persona, ha coinvolto un 58enne: l'uomo, ieri sera, intorno alle 20.30, e' stato bloccato da due persone incappucciate che, dopo averlo costretto a salire a bordo di un'auto, lo hanno rapinato dei soldi che aveva in tasca e poi lo hanno portato in giro per la citta'. Poco dopo lo hanno abbandonato in un vicolo di campagna, nei pressi di via Aloi. Un 23enne e' stato rapinato mentre si trovava a bordo di un'auto in sosta in piazza Vincenzo Tumminello, a Palermo. Il giovane sarebbe stato avvicinato da due extracomunitari, che dopo avergli sottratto il cellulare e 20 euro si sono allontanati facendo perdere le tracce. Su entrambi i colpi indaga la polizia.

(20 novembre 2013)


Finti finanzieri tentano rapina a casa di gioielliere

20 novembre 2013 Palermo, 20 nov. – Momenti di paura questa mattina per una famiglia di Partinico, proprietaria di una gioielleria. All’alba quattro malviventi fingendosi finanzieri hanno bussato alla porta gridando: ‘Guardia di finanza, aprite’ a Calogera Cannavo’, suocera del giornalista Nunzio Quatrosi. L’anziana donna ha aperto la porta e si ‘ vista circondata dai quattro malviventi. In casa c’erano oltre all’anziano marito la figlia e il genero. I finti finanzieri hanno quindi legato alle mani il giornalista Quatrosi usando delle fascette di plastica e lo hanno bloccato ai piedi del letto. Poi hanno colpito con un pugno la suocera e hanno trascinato l’anziana per le scale dell’appartamento. A quel punto il marito dell’anziana ha sparato quattro colpi di pistola in aria con un’arma regolarmente denunciata. Sull’episodio indagano i carabinieri


India, trovano 24 lingotti d'oro mentre puliscono il wc dell'aereo La scoperta di due inservienti su un volo in sosta all'aeroporto di Calcutta. Il "tesoro", del valore di 1,5 milioni di dollari, era nascosto in due borse sotto il lavabo. Forse apparteneva a un contrabbandiere che temeva di essere scoperto. Incredibile ritrovamento nel bagno di un aereo indiano: un tesoro di ben 24 lingotti d'oro nascosti in due borse posizionate sotto il lavabo. A scoprirle, a bordo di un velivolo della Jet Airways, due inservienti, che erano saliti a bordo per le consuete pulizie durante una sosta all'aeroporto di Calcutta. dove il volo era atterrato dopo essere partito da Bangkok e aver fatto scalo nella capitale New Delhi. I due addetti, trovandosi di fronte ai due borsoni, si sono insospetti e hanno pensato si potesse trattare di qualcosa di potenzialmente pericoloso, tipo ordigni oppure droga. Per questo hanno subito allertato le autorità doganali. Che hanno prelevato le sacche e, dopo averle portate in un luogo sicuro, le hanno aperte. Trovandosi di fronte i luccicanti mattoncini, del valore complessivo di quasi un milione e mezzo di dollari. Le autorità ipotizzano che l'oro sia stato abbandonato da un sospetto contrabbandiere che probabilmente temeva di essere scoperto. Finora, però, non è stato arrestato nessun sospetto. Mercoledì 20 novembre 2013 16:16


Macerata Campania. Colpo alla gioielleria "Momenti d'oro" La rapina è avvenuta intorno alle 18:00 in pieno centro cittadino Roberta Gravina Mer, 20/11/2013 - 19:40

Macerata Campania - Nel pomeriggio di oggi, intorno alle 18:00, quattro persone, di cui due armati di pistola e a volto scoperto hanno fatto irruzione nella gioielleria "Momenti d'oro" di corso Umberto I a Macerata Campania, dandosi poi alla fuga. Tra i rapitanori ci sarebbe anche una donna. Sul luogo, situato nella principale arteria del centro storico cittadino, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Macerata, i quali stanno ora accertando e quantificando il valore della merce sottratta e la dinamica di quanto accaduto nell'esercizio di proprietĂ di Silvana Di Matteo.


Soldi falsi per gioielli veri Maxi-truffa da 250mila euro Vittime due commercianti tedeschi di gioielli raggirati in piazza Oberdan da un arabo, che dopo aver abbrancato la valigia piena di gioielli ha lasciato una borsa con le banconote false

Gioielli Milano, 20 novembre 2013 - Un vero "pacco" consegnato nelle mani di due commercianti, è costato a una coppia di tedeschi il furto di 250mila euro in gioielli in piazza Oberdan. Ora è ricercato un uomo dalle sembianze arabe per truffa con furto, che è scappato con una borsa di preziosi, veri, mollando ai due malcapitati una valigia piena di soldi, giusti come ammontare pattuito ma falsi. L'episodio è avvenuto attorno alle 16 all'angolo con viale Piave, dove le due vittime si erano accordate per scambiare soldi e denaro e concludere una compravendita iniziata su internet alcune settimane fa. L'acquirente, a quanto riferito dalla moglie, di 49 anni, era un arabo e avrebbe dovuto acquistare 250mila euro di gioielli, gli stessi che la coppia vende oltre che on line anche in due negozi, uno a Vienna e uno a Monaco di Baviera. Al momento di effettuare lo scambio, il presunto acquirente ha strappato dalle mani di tedeschi la borsa con i gioielli e ha lasciato loro in fretta e furia una borsa con i soldi, giusti, ma tutti in banconote false. L'uomo, dalle sembianze arabe, è poi fuggito a bordo di un'auto guidata da un complice verso piazza V giornate, la coppia di commercianti non ha riportato ferite.


Comunichiamo a tutti gli associati che è finalmente possibile aderire al rinnovato sito internet www.outletprezioso.it

La risposta moderna ed efficace alla riduzione delle vecchie giacenze di magazzino. Invitiamo tutti a visitare il sito, e se interessati a ricevere il materiale informativo utile all’adesione, ad inviare la richiesta compilando il form di contatto all’indirizzo: http://www.outletprezioso.it/?q=adesione Questo servizio, coordinato da Federpreziosi e già collaudato da anni di attività dai soci di Genova, punta ad agevolare la dismissione degli articoli obsoleti in giacenza nel punto vendita, utilizzando uno strumento moderno ed elegante. Il portale, gestito della società genovese Tech Srl attiva da anni nel settore dei preziosi, è usufruibile da tutti gli associati in regola con il pagamento della quota www.federpreziosi.it



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