Rassegna stampa 27 giugno 2014 def

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Rassegna Stampa



ECONOMIA E MERCA SOLE 24 ORE SOLE 24 ORE INFORMAZIONI D’ORO INFORMAZIONI D’ORO INFORMAZIONI D’ORO

27 Giugno 2014

Cina, scoperte frodi su crediti garantiti da lingotti d'oro Oro, l'Asia sfida Londra e cerca un suo fixing Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 24 Giugno 2014 Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 23 Giugno 2014 Oro Analisi Fondamentale per il 23 Giugno 2014, Previsioni

FISCO IL VENRDÌ MF

Pagamenti con il pos in tutti i negozi. Ma l’obbligo è a metà Lotta all’evasione con la moneta elettronica

COMPRO ORO LA NAZIONE NUOVA PERIFERIA LA NAZIONE

Tenta di rapinare un "Compro Oro", ma viene arrestato Badante infedele: ruba l'oro ad un'anziana donna e lo vende ad un compro oro. Recuperata e restituita la refurtiva Boom in città dei compro oro e sale giochi «Segnali evidenti che rivelano la crisi»

SETTORE E MODA DELUXE BLOG CONFCOMMERCIO GIOILLIS L’ORAFO PREZIOSA MAGAZINE

Denti in oro e diamanti per il sorriso più costoso al mondo Federpreziosi fa il bilancio sull'impegno di un anno Pianegonda multicolor Katharina Flohr lascia Fabergé Vendite in calo ma anche dialogo aperto con il Governo: il bilancio annuale di Federpreziosi IL GIORNALE DEL LUSSO Hamilton Pan Europ GIOILLIS In viaggio con Morellato GIOILLIS Che grandi affari gli anelli dei reali IL GIORNALE DEL LUSSO Un orologio, due fusi orari L’ORAFO Un cronografo Eberhard nel film sulla Grande Guerra LA REPUBBLICA Officina Panerai restaura a Firenze l’ora del Duomo LA REPUBBLICA Patek Philippe la tradizione alla conquista dei giovani DELUXE BLOG Orologio Ulysse Nardin Lady Diver 2014 nel segno del mare GIOILLIS Veronica Caffarelli, italiana d’Asia GIOILLIS Il magico mondo di Lucilla DELUXE BLOG Orologio Rolex di Eric Clapton all'asta sul web DELUXE BLOG Orologio L.Leroy Marine 2014: cronografo da ponte a carica automatica GIOILLIS Volete diventare designer di gioielli? GIOILLIS Splende ancora l’anello di Marlene SOLE 24 ORE Roberto Martone (Itf ):«Con Pomellato 67 profumi accessibili» Il lusso? Abita nel Golfo Persico L’ORAFO CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Antichi mestieri dell’arte: un percorso alla Mostra

CRONACA LA NAZIONE LA REPUBBLICA

Rappresentante di gioielli rapinato a Sesto: bottino da centomila euro I rapinatori di Bruno & Pisano fuggiti sotto via Chiaia


CORRIERE DELLA SERA La «dark lady« che svaligiava le gioiellerie: arrestata banda LA REPUBBLICA Banda delbuco in via Calabritto rapinata gioielleria Bruno & Pisano

Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati Cina, scoperte frodi su crediti garantiti da lingotti d'oro di Sissi Bellomo27 giugno 2014 Le autorità cinesi hanno tolto un altro mattone dalla costruzione, sempre più pericolante, del commodity trading. Dopo le indagini per frode nel porto di Qingdao, dove si sospetta che alluminio e rame siano stati reipotecati più volte, altri illeciti sono emersi in relazione all'impiego di oro. Il National Audit Office of China (Naoc), organismo statale con compiti simili a quelli della nostra Corte dei conti, ha scoperto attraverso controlli a campione che 25 società cinesi hanno ottenuto in prestito 94,4 miliardi di yuan, pari a 15,2 miliardi di dollari, a fronte di transazioni «improprie» che riguardavano il metallo prezioso. È stato lo stesso Naoc a riferire l'accaduto in una relazione al Parlamento che ha poi pubblicato in Internet. I dettagli sono davvero scarsi: delle aziende coinvolte si sa soltanto che operano nella lavorazione dell'oro e che hanno tratto profitti illeciti per 900 milioni di yuan dall'operazione, che non viene descritta, anche se il Naoc specifica che i finanziamenti sono stati utilizzati per lucrare sul differenziale tra i tassi di interesse locali ed esteri. Non si citano nemmeno le banche creditrici (che potrebbero anche essere straniere) e la stessa collocazione temporale degli eventi è piuttosto vaga: si dice soltanto che sono avvenuti dal 2012. È proprio in quel periodo, comunque, che le importazioni di oro della Cina crescevano a ritmo esponenziale: un flusso di lingotti che si era ingrossato al punto da non essere più giustificabile con l'appetito, pure robustissimo, dei consumatori locali. Un paio di mesi fa il World Gold Council (Wgc) ha dato una sua spiegazione all'arcano, suggerendo che negli ultimi tre anni addirittura mille tonnellate di oro, per un valore di oltre 40 miliardi di $, potrebbero aver varcato i confini cinesi solo per diventare collaterale a garanzia di crediti (si veda Il Sole 24 Ore del 16 aprile). Alcuni analisti locali affermano che le banche, forse avvertite dei controlli, già da qualche mese hanno alzato la guardia sui prestiti garantiti da oro. «Da quest'anno – assicura Hu Yanyan, di Everbright Future – le banche hanno cominciato a limitare la concessione di lettere di credito ai trasformatori di oro». Se la prudenza dovesse aumentare ulteriormente, avverte Liu Xu, di Capital Futures, «potrebbe esserci una riduzione delle importazioni cinesi di oro nel breve termine e qualche società potrebbe dover vendere lingotti per ripagare i creditori». Le statistiche diffuse proprio ieri dalle autorità doganali di Hong Kong indicano che in maggio c'è stata in effetti una forte riduzione dell'import cinese di oro: al netto delle esportazioni, sono entrate in Cina solo 52,3 tonnellate, il 20% in meno rispetto ad aprile e meno della metà rispetto alle 106 tonnellate di maggio 2013. Il fenomeno potrebbe comunque spiegarsi semplicemente con il recupero delle quotazioni aurifere e il contemporaneo apprezzamento dello yuan, che ha invertito la tendenza dopo essersi svalutato del 3,4% rispetto al dollaro tra gennaio e aprile. Il World Gold Council ritiene che le irregolarità riscontrate dal Naoc non comprometteranno la domanda cinese, che dovrebbe mantenersi su livelli simili a quelli da record dell'anno scorso (1.176,4 tonnellate, per la prima volta più dell'India) per poi salire a 1.350 tonnellate entro il 2017.La relazione del Naoc solleva qualche allarme anche su altre materie prime, accumulate nelle riserve strategiche di Pechino. A giugno 2013 2,4 milioni di tonnellate di scorte di cotone (il 27% del totale) erano custodite in modo inadeguato, in spazi all'aperto, il 70% del mais importato da Sinograin conteneva impurità superiori al 3% prescritto e le scorte di emergenza di carbone, da un indagine su 12 siti, sono risultate inferiori agli obiettivi del 30% nel 2011 e del 18% nel 2012.


Oro, l'Asia sfida Londra e cerca un suo fixing di Sissi Bellomo

26/06/2014

Con il fixing londinese ormai nella bufera, l'Asia accelera nel tentativo di rafforzare il suo ruolo sul mercato dell'oro, candidandosi a guidare oltre alla domanda anche i meccanismi per la formazione dei prezzi. È da Singapore e Shanghai che arriva la sfida più concreta alla City, anche se battere la concorrenza – sia pure in difficoltà – sarà un'impresa titanica. Mentre l'Occidente discute di come riformare il principale benchmark di prezzo, messo in crisi dalle accuse di manipolazione, le Borse delle due città asiatiche si preparano a varare entro fine anno nuovi contratti sull'oro: un primo passo per realizzare l'ambizione di diventare in un prossimo futuro un hub alternativo per gli scambi del metallo prezioso. I piani, in parte già noti, sono stati annunciati durante una conferenza organizzata per la prima volta a Singapore proprio dalla London Bullion Market Association (Lbma). Il progetto più avanzato – e con maggiori probabilità di successo, quanto meno nel breve periodo – è proprio quello della città Stato, che dal 2012 persegue con determinazione l'obiettivo di diventare un hub dei metalli preziosi: a questo scopo ha cancellato le tasse sugli investimenti, incoraggiato la realizzazione di caveaux capaci di custodire 1.500 tonnellate di lingotti e la costruzione di un impianto di raffinazione, che verrà inaugurato proprio oggi dalla svizzera Metalor. La Singapore Exchange (Sgx) quoterà già a settembre un future da 25 "kilobar", le barre da un chilo, comunemente utilizzate come investimento nei mercati asiatici. Per il contratto, che prevede la consegna fisica, sono stati reclutati come market maker JpMorgan, Standard Chartered, Standard Bank e Scotiabank (quest'ultima impegnata anche nel fixing di Londra.) Più faticosa la sfida lanciata dalla Cina, il cui sistema finanziario non è ancora abbastanza aperto per attirare liquidità. Il presidente della Shanghai Gold Exchange (Sge), Xu Luode, ha tuttavia confermato l'ambizione ad attirare banche straniere sul nuovo listino nella Free Trade Zone, dove conta di quotare entro fine anno i primi contratti spot sull'oro, cui farà presto seguito un future (si veda Il Sole 24 Ore del 29 maggio). «Dovremmo avere un nostro fixing, un prezzo dell'oro fatto in Cina», ha auspicato Xu. Dall'Lbma è arrivato una sorta di via libera: «Avere un prezzo locale per i mercati locali – ha detto il ceo Ruth Crowell – assicura maggiore efficienza e un prezzo che riflette più accuratamente l'andamento del commercio a livello locale».


Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 24 Giugno 2014 Martedì 24 Giugno 2014 Scritto da FX Empire Lunedì il mercato aurifero rimane sostanzialmente invariato in prossimità dei precedenti livelli, pertanto riteniamo che il prezioso stia semplicemente riprendendo fiato dopo l’importante rottura al di sopra dei 1300$, regione di significativa resistenza. A fronte di ciò, considereremo ogni pullback a breve termine che mostri segni di supporto come un’ottima opportunità di acquisto, poiché riteniamo che il metallo giallo sia intenzionato a muoversi ulteriormente al rialzo puntando alla maniglia dei 1.400$, tuttavia ci sembra opportuno segnalare come la mossa possa richiedere del tempo.


Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 23 Giugno 2014 Lunedì 23 Giugno 2014 Scritto da FX Empire Venerdì il mercato aurifero si muove al ribasso ad inizio sessione, ma nel corso della giornata inverte la sua rotta stampando un martello. La mossa suggerisce la presenza di un cospicuo numero di acquirenti, pertanto, riteniamo che il prezioso finirà col muoversi ulteriormente al rialzo. A fronte di ciò, acquisteremo il metallo giallo su una rottura al di sopra dei 1.325$, poiché la mossa aprirebbe le porte alla maniglia dei 1.400$. Detto questo, considereremo ogni pullback come un’ottima opportunità di acquisto.


Oro Analisi Fondamentale per il 23 Giugno 2014, Previsioni Sabato 21 Giugno 2014 Scritto da FX Empire Oggi l'oro ha restituito parte di quanto guadagnato ieri, perdendo 3,80$ per attestarsi a 1310,30; intanto i trader, dopo i rialzi costanti dei giorni passati, effettuano le prese di beneficio. Giovedì l’oro ha registrato il più alto incremento giornaliero dal settembre dello scorso anno; oltre agli scontri in Iraq, a spingere il prezzo del metallo è stato l’esito dell’ultimo incontro della Fed. Mercoledì il Presidente del FOMC Janet Yellen ha in qualche modo sminuito l’importanza dei recenti aumenti dell’inflazione, respingendo le critiche per la mancata adozione di misure. Inoltre, la rettifica al ribasso da parte della Fed delle previsioni di lungo periodo dei tassi di interesse ha pesato sul dollaro e ha spinto al rialzo i Titoli di Stato di lungo termine e il prezzo dell’oro. Intanto, il premium sul mercato fisico a Mumbai è sceso al minimo degli ultimi quattro mesi, mentre la banca centrale dell’India a fine mese ha permesso ad alcune società private di riprendere le importazioni di oro; l’anno scorso le importazioni sono state frenate dai problemi di deficit delle partite correnti. Secondo un operatore di una delle società sopra menzionate, probabilmente le limitazioni alle importazioni di oro saranno ridotte ulteriormente. Qualora entrassero in vigore i nuovi regolamenti, nella seconda metà dell’anno si verificherebbe un aumento della domanda di oro dall’India. La Federal Reserve ha tagliato le previsioni di crescita per quest’anno dal 2,9 al 2,1Ͳ2,3%, ma ha dichiarato di avere fiducia nella ripresa economica e ha reso noto che i tassi di interesse rimarranno bassi per del tempo ancora. Quanto detto ha avuto un effetto ribassista sull’Indice del Dollaro, che ha registrato il più forte calo settimanale da due mesi a questa parte. Nelle sessioni recenti l’oro ha trovato un sostegno nella domanda di beni rifugio legata al conflitto in Iraq; il metallo prezioso ha recuperato il terreno perso grazie l’avanzata del gruppo terroristico ISIS a spese delle forze nazionali irachene.


Fisco 27-GIU-2014

Lettori: 2.028.000 Diffusione: 494.173

Dir. Resp.: Attilio Giordano

da pag. 57

art

SETTORI

17


25-GIU-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

da pag. 22


Compro Oro

Tenta di rapinare un "Compro Oro", ma viene arrestato L'uomo, 46 anni, messo in fuga dall'allarme e incastrato dalle telecamere Ͳ Ěŝ ƌŝƐƚŝŶĂ ZƵĨŝŶŝ

Il rapinatore, col volto travisato da una calza, ripreso dalle telecamere di sicurezza al bancone mentre minaccia la commessa con un taglierino Grosseto, 21 giugno 2014 Ͳ MESSO in fuga dall’allarme e tradito dal sistema di videosorveglianza di due negozi: quello preso di mira e, ancora prima, dalle telecamere di un esercizio commerciale poco distante. Da qui sono partite le indagini degli agenti della squadra mobile per risalire al grossetano di 46 anni, E.M., che è stato arrestato mercoledì scorso, poche ore dopo avere cercato di mettere a segno una rapina al Comproro di via De Sanctis. Erano le 16.30 quando l’uomo, cappellino rosso e il volto travisato da una calza nera da donna, è entrato nel negozio e, dopo essersi avvicinato al bancone, ha mostrato il taglierino alla commessa. «DAMMI i soldi», ha detto. A quel punto, però, si è attivato il sistema di allarme e il quarantaseienne ha battuto in ritirata. Si è voltato e si è diretto verso la porta. Poi, sempre a piedi, è tornato nella sua abitazione, poco distante da dove si trova il negozio. Nel frattempo sono arrivati in via De Sanctis alcuni agenti che hanno raccolto il primo racconto di quanto accaduto e la descrizione della commessa. Peraltro, nel corso delle indagini, è stato ricostruito che l’uomo si era recato in quello stesso negozio il giorno precedente per vendere sei grammi di argento, ricavandone un euro. Probabilmente si trattava di un sopralluogo. Mercoledì ha deciso di raggranellare qualcosa in più. I poliziotti hanno ricostruito tutti i movimenti del grossetano: da quando è passato davanti a un negozio vicino al Comproro, senza avere ancora il volto travisato, a quando è entrato con la calza sul volto. Peraltro, dopo avere visionato anche i video del sistema di sorveglianza interno del negozio, la Mobile è venuta in possesso dei datai anagrafici, considerando che quando il giorno procedente aveva ceduto l’argento, la commessa, come da normativa, ha compilato la scheda di identificazione. Il quarantaseienne è quindi stato trovato e arrestato nella sua abitazione, dove vive con alcuni familiari. DISOCCUPATO da tempo, aveva avuto qualche problema con le forze dell’ordine, ma molti anni fa. Ieri il grossetano è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari. Il giudice, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari.


CRESCENTINO

adante infedele: ruba lΖoro ad unΖanziana donna e lo vende ad un compro oro. Zecuperata e restituita la refurtiva

I Carabinieri di Crescentino ricevono la denuncia per furto di alcuni monili d'oro dall'abitazione di un'anziana donna. Ad accorgersi del furto la nipote dell'anziana donna che doveva indossare un ciondolo d'oro per una particolare ricorrenza. Iniziano le indagini presso i compro oro della zona, scoprono che la badante, una donna italiana di 42 anni, aveva venduto pochi giorni prima diversi gioielli in oro ricavando una cifra di poco inferiore ai mille euro. L'anziana donna ha ricosciuto i preziosi che le sono stati riconsegnati mentre per la badante è scattata l'accusa per furto. Pubblicato il: 20 Giugno 2014


20-GIU-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Marcello Mancini

da pag. 4


20-GIU-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Marcello Mancini

da pag. 4


Settore e Moda

Denti in oro e diamanti per il sorriso più costoso al mondo Scritto da: Rosario Scelsi - venerdì 27 giugno 2014

In un mondo con tanti ricchi è possibile che qualcuno decida di concedersi una protesi dentaria preziosa, venduta a prezzo record. Denti in oro e diamanti da 153 mila dollari per guadagnare il sorriso più costoso al mondo, ma non il più bello. Un modo diverso di esibire i preziosi, in un contesto sociale dove si cerca di guadagnare la scena con le proposte più insolite. Nel nostro blog abbiamo visto tanti gioielli da sogno di stampo convenzionale, frutto di un processo dove l’arte e la qualità si uniscono all’artigianato, per un miscela di grande fascino, destinata a lasciare il segno, guadagnando una meritata ammirazione per il senso del gusto portato in dote. Non mi sembra che quest’ultima caratteristica sia presente nella protesi odierna, dove la propensione all’esibizionismo guadagna centralità rispetto al tema estetico e della bellezza, ma è un parere strettamente personale, quindi degno di non essere condiviso. Il prodotto dentario che vi presentiamo oggi è stato disegnato da Dubai Liberty Dental Clinic. Il capo della struttura sanitaria, dottor Majd Naji, conferma di aver ricevuto un certificato di autenticità della materia prima impiegata. L’oro 24 carati è abbinato a 2.5 carati di diamanti, per una composizione sfarzosa da tenere in bocca, per esibire un sorriso sfavillante e costoso, ma non per questo gradevole (anzi, forse, antipatico). La protesi non richiede alcuna perforazione è può essere pronta per il montaggio dopo due sessioni. Il prezzo tocca quota 153 mila dollari. Questa cifra ne fa il prodotto del genere più caro al mondo.


Federpreziosi fa il bilancio sull'impegno di un anno Si è tenuta a Roma l'Assemblea generale dell'Associazione: il comparto è in forte sofferenza non solo per la contrazione delle vendite, ma soprattutto per la mole di adempimenti di carattere fiscale. "Abbiamo di fronte temi e problemi di diverso ordine e grado. Dobbiamo operare con giudizi di priorità, sapendo che le questioni legate alla programmazione delle iniziative da intraprendere, l'analisi della situazione del mercato, sono preminenti; per affrontarle e risolverle occorre un pensiero strategico che le orienti e le guidi in un momento in cui le difficoltà, anche per quanto riguarda le vendite, si sono particolarmente acuite". E' con queste parole che Giuseppe Aquilino ha aperto i lavori dell'Assemblea annuale di Federpreziosi, svoltasi presso l'Università e Nobil Collegio degli Orefici a Roma. Il presidente della Federazione ha sottolineato che il comparto è in forte sofferenza non solo per la contrazione delle vendite, ma anche Ͳ e soprattutto Ͳ per la mole di adempimenti di carattere fiscale che, di fatto, stanno impedendo un'inversione della tendenza negativa. Aquilino ha imputato a tracciabilità e limitazione dell'uso dei contanti il calo delle vendite drammatico e senza precedenti, sottolineando, nel contempo, l'estrema positività delle nuove e confortanti prospettive di dialogo apertesi con l'attuale Governo. Dello stesso avviso il vicepresidente di Confcommercio, Renato Borghi, che ha preso la parola durante l'Assemblea complimentandosi per l'operato di Federpreziosi e dando la disponibilità della Confederazione nazionale a intervenire prontamente affinché vengano rivisti non solo i limiti ora in vigore Ͳ anche in previsione dell'imminente direttiva europea che, a livello comunitario, abbasserà la soglia da 15.000 a 7.500 euro Ͳ ma anche i vincoli in termini di tracciabilità legati allo spesometro. A questo proposito il presidente Aquilino ha sottolineato come nei Paesi europei il 70% dei pagamenti ĨĂĐĞ ƚŽ ĨĂĐĞ venga effettuato in contanti, pur con importanti differenze. In Italia, l'uso di strumenti elettronici, quali le carte di pagamento, è contenuto, a fronte di una diffusione del contante superiore alla media europea e pari all' 80% dei pagamenti. Federpreziosi continua poi a prestare attenzione all'analisi dei disegni di legge settoriali all'esame della X Commissione del Senato, convinta che una maggiore trasparenza del mercato e del ruolo degli operatori sia una delle leve indispensabili per il rilancio del comparto e debba passare necessariamente anche attraverso un processo di condivisione con le altre rappresentanze imprenditoriali di settore con le quali la Federazione si è costantemente confrontata negli ultimi mesi, nella convinzione che l'unità di intenti sia l'unica strada da perseguire per ottenere risultati degni di nota. 25 giugno 2014


vetrina — giugno 25, 2014 at 5:21 pm

Pianegonda multicolor

Anello Brightness con quarzo idrotermale, argento rosé. Prezzo: 165 euro

Anello Brightness con quarzo idrotermale, argento rosé. Prezzo: 145 euro

Anello Brightness con quarzo idrotermale, argento rosé. Prezzo: 145 euro Nuova collezione firmata Pianegonda, il brand vicentino che giusto un anno fa è passato sotto le insegne del gruppo Morellato. Per l’estate Pianegonda presenta la collezione Brightness che, in effetti, è luminosa. In primo piano c’è il colore, con il quarzo idrotermale che si declina in otto diversi colori. Il quarzo idrotermale è un sistema inventato oltre un secolo fa. In un contenitore ermetico sono introdotte materiali chiamati chiamati ossidi, acqua e composti. Il risultato è un quarzo a uso sia industriale che come gemma.


Nel caso della collezione Brighteness, le pietre sono montate su argento rodiato o con finitura vermeil rosé. Altra precisazione: il vermeil è una varietà di argento dorato. La base di argento sterling è rivestita da una placcatura in oro da almeno 10 carati e dello spessore di almeno 1 micron e mezzo. Prezzi: 145 (le pietre quadrate), 165 e 175 per gli anelli vermeil rosé. Matilde de ounvilles

Anello Brightness con quarzo idrotermale, argento rosé. Prezzo: 175 euro

Anello Brightness con quarzo idrotermale, argento rosé. Prezzo: 145 euro

Collana Brightness con quarzo idrotermale, argento rosé. Prezzo: 195 euro

Anello Brightness con quarzo idrotermale, argento rosé. Prezzo: 145 euro


<atharina Flohr lascia FabergĠ 25ͬ06ͬ2014 BLJ orafoitaliano

Dopo aver rilanciato il lusso di Fabergé come direttore creativo dal 2008 e poi anche managing director dal 2010, <atharina Flohr lascia l’azienda dal prossimo luglio. Sotto la sua guida la maison, che oggi appartiene al gruppo minerario Gemfields (uno dei maggior produttori al mondo di pietre di colore), ha lanciato 11 collezioni di gioielleria e orologi che hanno riacceso l’attenzione internazionale sul brand e ne hanno reso attuale lo stile. ͨPiuttosto che riprodurre i pezzi storici ʹ ha spiegato <atharina Flohr ʹ ho immaginato cosa avrebbe creato Peter Carl Fabergé per i clienti di oggiͩ. E indubbiamente ci è riuscita, vista la notorietà raggiunta non solo dalle collezioni di pendenti iconici a forma di uova grandi e piccole, ma anche dalle spille tempestate di gemme e dagli straordinari collier, tutti concepiti rispettando sia l’allure del marchio sia il gusto contemporaneo. I vertici aziendali non hanno ancora reso noto chi sarà il nuovo direttore creativo.


25 giu

Vendite in calo ma anche dialogo aperto con il Governo: il bilancio annuale di Federpreziosi Gioielli / trade Pubblicato da Chiara Di Martino /

A Roma l’Assemblea della Federazione aderente a Confcommercio: problematiche fiscali, disegni di legge non ancora approvati e il limite all’uso dei contanti tra i temi discussi

Da sinistra, Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi, e il direttore della Federazione Steven Tranquilli durante l'Assemblea Annuale Calo delle vendite, eccesso di adempimenti fiscali, limitazioni all’uso dei contanti ma anche un fronte aperto di dialogo con il governo sui disegni di legge settoriali, attualmente in discussione in Parlamento: su questi temi cruciali si è svolta l’Assemblea annuale di Federpreziosi. Problemi, ma anche prospettive e novità positive nell’analisi condotta nella sede dell’Università e Nobil Collegio degli Orefici a Roma. “Abbiamo di fronte temi e problemi di diverso ordine e grado – così ha aperto i lavori il presidente della Federazione aderente a Confcommercio, Giuseppe Aquilino (in foto a sinistra)Ͳ. Dobbiamo operare con giudizi di priorità, sapendo che le questioni legate alla programmazione delle iniziative da intraprendere, l’analisi della situazione del mercato, sono preminenti; per affrontarle e risolverle occorre un pensiero strategico che le orienti e le guidi in un momento in cui le difficoltà, anche per quanto riguarda le vendite, si sono particolarmente acuite”. Mette tutti d’accordo la necessità di operare scelte determinate e puntuali che possano catalizzare l’attenzione sulle problematiche che ostacolano la ripresa del comparto che, ha ribadito Aquilino, è in forte sofferenza non solo per la contrazione delle vendite, ma anche per la mole di adempimenti di carattere fiscale. Con estrema chiarezza Giuseppe Aquilino imputa a tracciabilità e limitazione dell’uso dei contanti


il calo delle vendite drammatico e senza precedenti, sottolineando, nel contempo, l’estrema positività delle nuove e confortanti prospettive di dialogo che su questa problematica si sono aperte con l’attuale Governo. Considerazioni simili sono state avanzate dal Vice Presidente di Confcommercio, Renato Borghi, che ha preso la parola durante l’Assemblea, riconoscendo valore all’operato di Federpreziosi e dando la disponibilità della Confederazione Nazionale a intervenire affinché vengano rivisti non solo i limiti ora in vigore – anche in previsione dell’imminente direttiva europea che, a livello comunitario, abbasserà la soglia da 15.000 a 7.500 Euro – ma anche i vincoli in termini di tracciabilità legati allo spesometro. “Nei Paesi europei il 70% dei pagamenti face to face viene effettuato in contanti – ha ricordato Aquilino Ͳ, pur con importanti differenze. In Italia, l’uso di strumenti elettronici, quali le carte di pagamento, è contenuto, a fronte di una diffusione del contante superiore alla media europea e pari all’ 80% dei pagamenti”. Intanto, rispetto ai disegni di legge settoriali all’esame della decima Commissione del Senato, Federpreziosi continua a essere vigile e presente. Dall’Assemblea è emersa la generale convinzione che una maggiore trasparenza del mercato e del ruolo degli operatori sia una delle leve indispensabili per il rilancio del comparto e debba passare necessariamente anche attraverso un processo di condivisione con le altre rappresentanze imprenditoriali di settore. Proprio la collaborazione con le altre Federazioni del comparto e con le Associazioni e i Gruppi che fanno parte di Federpreziosi è ritenuta la novità positiva degli ultimi anni: la condivisione delle linee comuni di intervento si è concretizzata in una serie di incontri e di attività. Attività globale che si completa con l’attiva partecipazione di Federpreziosi ai lavori degli annuali Congressi di Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, del cui consiglio di amministrazione Federpreziosi fa parte nella persona del presidente Aquilino: ultima, dopo il 2013 a Tel Aviv, quella dello scorso maggio a Mosca. In conclusione, soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Aquilino in merito al bilancio sugli ultimi dodici mesi di attività associativa, sollecitando un sempre maggiore e responsabile impegno di tutti per perseguire interessi comuni che hanno ricaduta sull’intero settore.


Hamilton Pan Europ Pubblicato il 24 giugno 2014 da Redazione | Alta orologeria La maison ripropone un suo modello icona degli Anni ‘70

Gli Anni ’70 sono stati un’epoca d’oro per l’alta orologeria. Molti dei modelli diventati icone sono nati proprio in quel periodo, prima che arrivasse il quarzo a far strage nel cuore degli appassionati di ruote, bariletti e pignoni. A quell’epoca, ora, molte maison orologiere si ispirano per lanciare i loro nuovi modelli. Qualche tempo fa vi abbiamo parlato dell’Omega Bullhead, oggi tocca a Hamilton: il brand del Gruppo Swatch presenta il nuovo Hamilton Pan Europ. Riedizione di un modello lanciato nel 1971, l’Hamilton Pan Europ (disponibile in Italia da luglio 2014) racchiude in sé il nuovissimo movimento automatico HͲ30, con le 80 ore di riserva di carica. Il quadrante circolare fluisce verso le anse angolari facendo da cornice alla lunetta girevole dotata di anello di alluminio. Il réhaut bianco sul quadrante e le lancette rivestite di Superluminova fanno risaltare ore e minuti. ll rosso fuoco caratterizza gli indici da ore 12 a ore 3 e la sottile lancetta dei secondi, oltre ad apparire sotto forma di striscia sui cinturini in tessuto e sulla superficie dei fori rotondi di quelli in pelle nera. Hamilton Pan Europ sarà lanciato e venduto nella versione con cinturino in pelle in una confezione speciale in cui è incluso anche il cinturino canvas. L’agevole sostituzione del cinturino potrà avvenire tramite uno strumento incluso nella confezione. Il tutto per 895 euro. Un motivo in più per averne uno nel cassetto e al polso…


vetrina — giugno 24, 2014

In viaggio con Morellato

Morellato_viaggio La moto c’è e ha un sellino rosso fuoco in smalto, il casco da centauro con fiamme gialle anche, e persino gli occhiali sono da viaggio: è il tour di Morellato Drops per l’estate 2014. Dieci nuovi ciondoli in acciaio, smalto e cristalli bianchi, dal coloratissimo bicchiere con fetta di limone e ombrellino che fa tanto vacanza, all’àncora, per andare in alto mare e incontrare un turchese e festoso delfino. Da aggiungere al bracciale regolabile con un nuovo sistema di fissaggio e chiusura a moschettone. Allora pronti per partire? Prezzi drop a partire da 13 euro. G.N.


news — giugno 23, 2014

Che grandi affari gli anelli dei reali

L’anello con zaffiro e diamanti di Kate Middleton Quello indossato da Kate Middleton, e prima di lei da Diana Spencer, è probabilmente l’anello di fidanzamento più riconoscibile di reali nella storia e ora ha un prezzo adeguato alla sua fama. Lo zaffiro Ceylon da 12 carati circondato da 14 diamanti indossato dalla Duchessa di Cambridge è stato valutato a 300 mila sterline (circa 360mila euro), dieci volte rispetto a quanto pagato 34 anni fa. L’anello, che originariamente apparteneva alla madre del principe Williams, principessa del Galles, è stato acquistato dal principe Carlo d’Inghilterra nel 1981 per 28 mila sterline. Anche quello che appartiene alla Regina Elisabetta, un diamante solitario di 3 carati montato su platino e attorniato da ogni lato da cinque piccoli diamanti, si è rivalutato: è stato acquistato per 28 mila sterline nel 1947 e ora è valutato 100 mila (circa120 mila euro). Dalla Regina madre alla duchessa di Cornovaglia: si rivaluta anche l’anello di Camilla ricevuto da Carlo nel 2004. È un esemplare Art Deco del 1930, costituito da un grande diamante taglio smeraldo affiancato da tre diamanti taglio baguette su entrambi i lati. Era stato valutato 100 mila sterline nel 2004, 250 mila (300mila euro) oggi. Forse Camilla non diventerà mai regina, ma tra le tre è quella che ha la gemma più preziosa. Lavinia Andorno


Un orologio, due fusi orari Pubblicato il 23 giugno 2014 da redazione3 | Design@Home Ecco Long Distance Watch di Kitmen Keung

Se la persona amata si trova distante, addirittura ad un fuso orario diverso da noi, cosa c’è di più romantico, e di pratico, ammettiamolo, di avere sott’occhio non solo il nostro, ma anche l’orario del luogo dove lui o lei si trova? Chissà se a questo ha pensato Kitmen Keung, giovane ed estroso designer di Hong Kong, quando ha realizzato il suo originalissimo Long Distance Watch. Il nome, infatti, rimanda proprio alla lunga distanza che divide due persone legate da un rapporto profondo, che vogliono, nonostante la lontananza, condividere tutto, minuto per minuto. E allora, ecco un orologio che, seppur minimale, si presenta con due quadranti, con due diverse ore, sempre a portata di mano, per non fare errori di calcolo. Long Distance Watch ospita all’interno un meccanismo giapponese ed è disponibile in due finiture: acciaio satinato e oro satinato. Anche le lancette sono in due colorazioni diverse. L’ora principale è nera, mentre la seconda è grigio chiara, tanto da ricordare un’ombra proiettata. Il tutto è protetto da un vetro, anch’esso semplicissimo. Gli inguaribili romantici che sanno già di non poterne fare a meno, possono trovare questo segna tempo presso Unconventional UK. sĞƌĂ DKZ dd/


Un cronografo Eberhard nel film sulla Grande Guerra 23/06/2014 By orafoitaliano Testimone coi suoi segnatempo degli avvenimenti e della storia dell’uomo fin dal lontano 1887, Eberhard & Co. è stato scelto come brand rappresentativo dell’epoca per il film di Leonardo Tiberi “Fango e Gloria – La Grande Guerra”, in distribuzione a partire dal prossimo Autunno. Infatti è proprio un cronografo da polso Eberhard, uno dei primi realizzati dalla maison e selezionato per l’occasione nel Museo Storico Eberhard & Co., a essere donato al protagonista del film (l’attore Eugenio Franceschini) dalla fidanzata (l’attrice Valentina Corti: nella foto di scena). Nell’esprimere grande soddisfazione per questo riconoscimento, Mario Peserico, AD di Eberhard Italia, ha spiegato: “La nostra azienda, fondata nel 1887 e rimasta fra le poche indipendenti, è stata una fra le prime a produrre cronografi da polso. Allora possedere un orologio era un lusso che in pochi potevano permettersi e donarlo rappresentava un gesto d’amore e la nascita di un legame significativo fra chi lo regalava e chi lo riceveva”. Il film è prodotto da Maurizio Tedesco per Baires Produzioni in collaborazione con Istituto LuceͲCinecittà, col sostegno della Regione Veneto, il contributo di Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Fondazione FS e Eberhard & CO e ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Difesa e l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. “Fango e Gloria – La Grande Guerra” prevede un intreccio di riprese dal vero e immagini di repertorio, tratte dall’Archivio Storico Luce: quest’anno tra l’altro ricorre, oltre al centenario della Prima Guerra Mondiale, anche il 90mo dalla fondazione dell’Istituto.


Pagina: Moda&Design Data: 23 Giugno 2014


Pagina: Moda&Design Data: 23 Giugno 2014


Orologio UlLJsse Nardin LadLJ Diver Ϯ0ϭϰ nel segno del mare Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ lunedì 23 giugno 2014 Continua in modo fertile l’attività di UlLJsse Nardin, che propone un nuovo segnatempo ispirato alla marina.

UlLJsse Nardin svela una nuova declinazione dell’orologio LadLJ Diver, presente in listino dal 2001 ma ora proposto con un design ispirato alla marina per il 2014. Il risultato dell’impegno è un segnatempo distintivo, che emana forza e sensualità. Questo modello, le cui note stilistiche celebrano la storia marittima, si presenta allo sguardo con note di freschezza, quasi ad anticipare la sua vocazione per le avventure negli oceani. Perfettamente intonati allo scopo sono il quadrante, la lunetta e il cinturino, con motivo ad onda. Sul quadrante madre perla iridescente, le onde paiono brillare alla luce del sole, messe in evidenza da 24 diamanti circolari sul quadrante e sulla lunetta che indicano le ore, con più di 30 di queste pietre preziose collocate tra le anse. Il Lady Diver è un orologio di elegante gioielleria e uno strumento affidabile per la missione cui è preposto. Questo misuratore a carica automatica dispone di calibro UNͲ815 che guida le ore, i minuti e i secondi, così come la data posizionata alle ore 6. Ha una riserva di 42 ore ed è impermeabile fino a 100 metri. Viene offerto nelle versioni in acciaio inossidabile in bianco ghiaccio e nero fumo, con cinturino in caucciù. Seguirà un modello in oro 18 carati.

Dati Tecnici


Movimento Calibro UNͲ815 Riserva di Carica Approssimativamente 42 ore Carica Automatica Funzioni Ore, minuti, secondi Data posizionata alle ore 6 Cassa Acciaio inossidabile Diametro 40 mm Lunetta girevole unidirezionale Corona a vite Diamanti 54 diam, 0.685 ct Impermeabilità 100 m Vetro zaffiro anti riflesso Bracciale Esclusivo cinturino in caucciù e fibbia deployante o acciaio


vetrina — giugno 21, 2014

Veronica Caffarelli, italiana d’Asia

VERONICAͲCAFFARELLI–ANELLOͲLACCA Abilità artigiana made in Italy, fantasia globale: Veronica Caffarelli è una designer che utilizza colori, tecniche e materiali nati in Europa, America Latina e Asia. In particolare, è diventata esperta nell’utilizzo della lacca, un tipico materiale utilizzato in Cina e Giappone. Il risultato sono gioielli di design europeo, ma con una sfumatura esotica allo stesso tempo. Veronica ha iniziato il suo percorso all’Accademia internazionale di moda e del costume Koefia di Roma. Ha lavorato per un brand dell’alta moda italiana, grazie al quale ha viaggiato molto. Nel mondo dei gioielli entra nel 2009, quando si trasferisce in Argentina. A Buenos Aires si diploma alla scuola di gioielleria contemporanea di Maria De Medici e frequenta lo studio orafo del maestro Jorje Castanon e della disegnatrice Fabiana Gadano. Sempre nella capitale argentina frequenta il seminario di lacca giapponese 1 e 2 con la Prof. Francine Schloeth. Rientrata in Italia, crea il marchio Veronica Caffarelli Gioielli. Ecco il suo lavoro, immagini e prezzi. Giulia Netrese


vetrina — giugno 21, 2014

Il magico mondo di Lucilla

arabesqueͲbassa La collezione di anelli firmati Lucilla Rosso di San Secondo, artista e designer, viaggia sulla lunghezza d’onda del mito, della magia e, soprattutto, della fantasia. Antichi egizi, credenze indiane, pietre dai poteri soprannaturali: un mix di new age nel mondo dei gioielli. Fatto sta che la nobile designer ha preparato una nuova collezione, che utilizza il diamante non tanto per la sua capacità di rifrazione, quanto perché secondo la cristalloterapia purifica, protegge e rafforza il sistema nervoso. La sua caratteristica, spiega la portavoce di Lucilla, è quella di amplificare le energie delle pietre a cui viene accostato. Buono a sapersi. Utilizzate anche l’ametista (simbolo del potere spirituale) e favorisce l’intuizione, l’introspezione e i sogni rivelatori. Inoltre combatte l’insonnia , gli incubi e il mal di testa. Meglio della melatonina, ma non inghiottitela, please. La pietra di luna, sempre secondo la designer, ha invece la capacità di stimolare la medianicità e la preveggenza, predisponendo la mente all’ispirazione e all’intuizione. È però una pietra difficile da portare perché eccita la parte emotiva. Se poi una è lunatica di umore, meglio evitare. I gioielli utilizzano, inoltre, l’opale, che spinge gli individui a dare valore alle emozioni, portando ottimismo e voglia di vivere, e il rubino (pare la pietra preferita di Lucilla), che accende la passione e la gioia di vivere tanto da venire considerato emblema di felicità. Portare gioielli con rubini stimola la parte sensuale, agisce sulla circolazione e sulle ghiandole surrenali. Attente a non indossarla nelle occasioni sbagliate. Infine, lo smeraldo, pietra della saggezza, dell’amore cosmico e della conoscenza segreta, nemico potente di incantesimi e sortilegi. Fate voi. Magari i gioielli si possono indossare anche senza contare su effetti paralleli, no? Lavinia Andorno


Orologio Roledž di Eric Clapton all'asta sul web Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ venerdì 20 giugno 2014 Si avvicina un appuntamento imperdibile per gli amanti degli orologi di fascia alta. Fra pochi giorni andranno all’asta alcuni esemplari preziosi appartenuti a personalità di spicco.

L’orologio Roledž di Eric Clapton andrà all’asta nella sessione di vendita online gestita da Auctionata di Berlino, in programma per il 27 e 28 giugno. Il modello del celebre artista inglese è un OLJster Chronograph (RIF. 6034) del 1950, proveniente dalla sua collezione privata. Per l’esemplare, il prezzo di partenza è di 50 mila euro, quello stimato tocca quota 100 mila euro. Nel catalogo dell’asta, battezzata “Chrono 24: Orologi di Lusso delle migliori marche”, ci sono diversi modelli, anche più costosi, che si preparano a stuzzicare la tentazione dei potenziali acquirenti. Quello del musicista britannico, vera leggenda del rock, è il pezzo di maggior fascino, per il nome cui si lega. Gli orologi provenienti dalla sua raccolta sono stati battuti all’asta, negli ultimi anni, a prezzi stratosferici. Fra i lotti di maggior rilievo della sessione all’orizzonte si segnala un rarissimo Patek Philippe Rattrapante Chronograph (RIF. 1436) in oro giallo prodotto attorno al 1939, con prezzo di partenza di 120 mila dollari e valore stimato di 240 mila dollari. In catalogo anche altri modelli dei due prestigiosi produttori di orologi svizzeri, ma la gamma comprende esemplari di firme diverse, come un elegantissimo Jaeger LeCoultre Master Grand Tourbillon (RIF. 149.2.34.S), un Vacheron Constantin Platin Grande Complication (RIF. 47211) e un A. Lange & Söhne Zeitwerk (RIF. 140.029). Tentazioni per tutti i gusti, quindi, ma non per tutte le tasche.


Orologio L.LeroLJ Marine Ϯ0ϭϰ: cronografo da ponte a carica automatica Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ venerdì 20 giugno 2014 Un modello distintivo da portare al polso: questo è il cronometro da ponte Marine firmato L.LeroLJ, che punta a soddisfare un pubblico appassionato e competente.

Un orologio della collezione Marine di L.LeroLJ può essere una buona opzione per concedersi un regalo di qualità, nel segno dello stile. La maison cui si deve la nascita di questi segnatempo è stata fornitrice di alcune delle più prestigiose flotte della marina europea, civile e militare, fino alla fine del 1980. E’ dunque naturale che proponga oggi una linea di orologi contemporanei destinati a perpetuare la tradizione dell’alta cronometria. Per definizione, un cronometro da marina deve offrire informazioni estremamente leggibili e garantire una precisione di funzionamento che sia stabile e perfetta anche in condizioni d’uso difficili e spesso anche per lunghi periodi. L’indicazione precisa dell’ora, dei minuti e dei secondi, conservata dal punto di partenza rilevato è fondamentale, perché da sola permette a navigatori esperti (con l’aiuto di alcune osservazioni astronomiche) di determinare la posizione longitudinale con una precisione molto elevata. In sintesi, l'affidabilità e la leggibilità delle informazioni sono gli elementi essenziali del cronometro di bordo (un’assoluta sicurezza per la vita dei marinai) che L.Leroy realizza, consapevole che l’errore di un solo secondo nella misurazione, può causare una differenza di posizione di quasi 500 metri.

Certificato cronometro, grandi secondi e riserva di carica


Caratteristiche tecniche del movimento ;Cal. L55ϭϭͿ Ͳ Diametro : 26.20 mm (11.5"') Ͳ Spessore totale: 6.00 mm Ͳ Frequenza : 28.800 a/h (4 Hz) Ͳ 36 Rubini Ͳ Riserva di carica: superiore a 42 ore Ͳ Bilanciere a inerzia variabile con quattro viti di regolazione in oro Ͳ Ruota di scappamento in silicio con taglio StruTech Ͳ Asse della ruota di scappamento mantenuta da una placca con contro perni in acciaio lucidato a specchio effetto color nero Ͳ Decoro dei ponti esclusivo “grainéͲchamplevé”, anglage fatto a mano, con iscrizioni in rilievo lucidate Ͳ Massa oscillante centrale in oro 22 carati con segmenti guilloché Ͳ Certificato ufficialmente cronometro dall’Osservatorio di Besançon Ͳ Punzone “Testa di Vipera” Caratteristiche di cassa e quadrante Ͳ Diametro cassa: 43 mm Ͳ Spessore totale : 12.30 mm Ͳ Impermeabilità garantita fino a 100 metri (10atm) Ͳ Vetro zaffiro antigraffio su quadrante e fondello Ͳ Corona di sicurezza avvitata Ͳ Disponibile in oro rosa 4N18 e in oro bianco non rodiato (150PD) Ͳ Quadrante guilloché fatto a mano Ͳ Lancette in acciaio, azzurrate termicamente o dorate Ͳ Cinturino in vero alligatore (parte esterna e fodera interna) cucito a mano Ͳ Fibbia ad ardiglione in oro 18 carati o déployant (in opzione) Numerazione Ͳ Tutti i cronometri da ponte MARINE sono numerati individualmente (stesso numero sul fianco della cassa e sul quadrante) Ͳ Tutti i cronometri da ponte MARINE vengono consegnati con il certificato ufficiale di controllo cronometrico effettuato dall’Osservatorio Nazionale di Besançon


news — giugno 20, 2014

Volete diventare designer di gioielli͍ Un concorso internazionale per designer che vogliono crescere professionalmente. Come premio 10 mila euro messi in palio con l’Evolvea jewelrLJ contest, promosso da un gruppo di imprenditori che cerca talenti capaci di rispondere attraverso le loro creazioni di gioielli e accessori alle esigenze clienti sempre più sofisticati e influenzati da diverse culture. L’obiettivo è dare vita a un nuovo marchio di gioielli da lanciare un po’ in tutto il mondo, dall’Europa dell’Est alla Russia alla Cina. Insomma, ovunque ci sia spazio. Il progetto è sicuramente ambizioso, ma sulla carta le potenzialità ci sono tutte: capofila è 3C società specializzata nella progettazione e gestione di siti di commercio online, poi c’è l’associazione Giovani Gioiellieri d’Italia, operatori del settore come D’amato Gems, venditore e distributore di pietre per brand italiani ed esteri e Opera, produttore di gioielleria di fascia alta, una indispensabile holding, la svizzera Duke SA e infine chi ci già vende on line gioielli e orologi, ossia la piattaforma di eͲcommerce Lux Made In. Insieme hanno competenze tecnologiche, conoscenza dei mercati esteri e rappresentano la tradizione orafa. Per partecipare alla competizione è necessario iscriversi online (www.evolveajewellerycompetition.com) e mandare i disegni, anche più d’uno ma con moduli separati, entro luglio 2014. Attenzione, nessun pezzo può essere stato esposto precedentemente, né visto o venduto da terzi durante il concorso. Che fine faranno quelli scartati dalla giuria? Gli organizzatori hanno precisato via mail alla redazione di Gioiellis che 3C , si impegna a rispettare i diritti di proprietà intellettuale di terzi. M.d.B.


people — giugno 20, 2014

Splende ancora l’anello di Marlene

L’anello di TRiffany con acquamarina appartenuto a Marlene Dietrich Marlene Dietrich: un mito che sopravvive alla morte dell’attrice tedesca, avvenuta nel 1992 a New zork. La prova è la valutazione dell’anello appartenuto alla protagonista dell’Angelo Azzurro, il film che le ha conferito una fama mondiale. Una grande acquamarina con taglio ovale montata da TiffanLJ su oro a 18 carati è stata venduta all’asta recentemente per 15.625 dollari. La casa d’aste, l’americana Nate D.Sanders, specializzata in memorabilia di Hollywood, ha accettato la prima offerta, di oltre 3mila dollari superiore al prezzo base. Segno che dopo tanti anni Marlene ha ancora affezionati fans. Matilde de Bounvilles

Marlene Dietrich: amava i gioielli

Marlene Dietrich, diva degli anni Trenta


Roberto Martone ;ItfͿ:«Con Pomellato ϲ7 profumi accessibili» di Marika Gervasio 20/06/2014 Pomellato strizza l'occhio al pubblico maschile con il nuovo profumo Pomellato 67 Artemisia, pianta considerata magica nell'antichità, dalla tonalità verde e argentea, mediterranea e fresca, con un flacone dalle linee pulite e tondeggianti con tappo argenteo che riprende la forma di uno degli iconici anelli della casa gioielliera. «Questo profumo nasce come seconda fragranza dopo Pomellato Nudo – spiega Roberto Martone, amministratore delegato di Itf e presidente di Icr, società di produzione e logistica per tutti i marchi gestiti in licenza mondiale per il settore profumi da Itf (tra cui Pomellato, Blugirl, Blumarine, Dsquared2 e Trussardi) e per altri brand (Bulgari Parfums, Ferragamo Parfums, Emanuel Ungaro Parfums e Custo Barcelona) – ed è legato al marchio Pomellato 67 di gioielleria in argento, più accessibile rispetto alle altre collezioni della maison. La linea di gioielli sta andando molto bene, quindi abbiamo creato una fragranza con la stessa filosofia e l'obiettivo di avvicinare anche il consumatore maschile. Il tema dell'accessibilità è molto interessante anche in considerazione del grande numero di marchi e lanci presenti sul mercato. Solitamente si parte con le linee principali, poi si fanno restyling o estensioni di gamma con prezzi più ridotti. Questa è la strategia che seguiamo anche per gli altri brand con cui lavoriamo». Ciò non toglie, comunque, l'importanza di prodotti esclusivi e top di gamma. «Il marchio Pomellato Parfums – continua Martone – è stato ben accettato sia nelle profumerie in Italia sia all'estero e il primo profumo Nudo raccoglie ampi consensi anche per il forte valore della linea omonima di gioielli. La distribuzione del profumo è molto selettiva e quindi volutamente manteniamo il numero delle porte limitato. Oggi contiamo su circa 2.200 negozi di cui 600 in Italia e a livello distributivo globale siamo presenti in 21 nazioni. Pomellato 67 seguirà la stessa strada». Anche perché le vendite all'estero ricoprono un ruolo fondamentale nella crescita di Itf con una quota dell'88% sul fatturato totale wholesale di 115 milioni di euro l'anno scorso, in crescita del 5% rispetto al 2012 (mentre per Icr il fatturato è stato di 112 milioni di euro). «I mercati più importanti per noi – continua Martone – sono Spagna, Portogallo, Germania e Austria, dove operiamo direttamente con le filiali. I Paesi dove riscuotiamo grande successo con i nostri prodotti sono Russia, l'area sicuramente più promettente con un'altissima propensione all'acquisto di profumi, Far East, come Cina e Corea, e Medio Oriente». E il mercato italiano? «È in diminuzione sia in termini di valore che di pezzi venduti – conclude il presidente –. La profumeria selettiva purtroppo non vive, da circa tre anni, momenti positivi. Per quanto ci riguarda le nostre strategie di sviluppo per il 2014 puntano a consolidare i nostri brand strategici Blumarine, Dsquared2, Trussardi e ovviamente Pomellato con importanti lanci tra i quali Blumarine Anna in primavera, Trussardi A Way questo mese e Pomellato 67 Artemisia che debutta i primi di luglio, oltre alla nuova fragranza maschile Dsquared2 che uscirà in ottobre».


Il lusso? Abita nel Golfo Persico 20/06/2014 By orafoitaliano

Ancora una volta i mediorientali si confermano i clienti più preziosi. Lo afferma uno studio del gruppo Chalhoub, top retailer di Dubai con una rete di 550 negozi gestiti direttamente in 14 Paesi, presentato a Milano in collaborazione con la Fondazione Altagamma. Sono infatti 2400 i dollari che ciascun abitante della regione del Golfo spende ogni mese per gratificarsi, una cifra che in totale vale il 3% del lusso mondiale, ciòè quasi 7 miliardi di euro su una previsione 2014. A questi dati si aggiungono le previsioni di Altagamma, che parla di un +8% di acquisti di lusso nel corso del prossimo anno, e un mercato interno in cui cresce il potére d’acquisto della classe media e delle donne. Chi ha sviluppato il retail nella zona del Golfo può ritenersi quindi rassicurato da questa ricerca, chi non l’ha ancora fatto invece dovrebbe forse cominciare a pensarci (EĞůůĂ ĨŽƚŽ͕ ƵŶ ŐŝŽŝĞůůŽ Ěŝ ŽƵĐŚĞƌŽŶ͕ ƵŶŽ ĚĞŝ ďƌĂŶĚ ƉƌĞĨĞƌŝƚŝ ĚĞŝ ĐůŝĞŶƚŝ ŵĞĚŝŽƌŝĞŶƚĂůŝ).


19-GIU-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Antonio Polito

da pag. 16


Cronaca

Rappresentante di gioielli rapinato a Sesto: bottino da centomila euro E' successo in via del Ponte a Giogoli. I malviventi, dopo essersi avvicinati, si sarebbero impossessati dei preziosi ingaggiando una colluttazione con il rappresentante, un uomo di 57 anni, italiano, che però ha rifiutato le cure mediche

Una volante della polizia

Firenze, 25 giugno 2014 Ͳ Assalto ai danni di un rappresentante di gioielli che, nel tardo pomeriggio, è stato rapinato in via del Ponte a Giogoli, a Sesto Fiorentino (Firenze), vicino alla sede della sua ditta. Due uomini lo hanno aggredito in strada portandogli via due valigette dove erano custoditi preziosi. Il valore del bottino, secondo una prima stima, è di circa 100.000 euro. Sull'episodio indaga la squadra mobile. Secondo una prima ricostruzione, i rapinatori, descritti come due uomini di carnagione scura, dall'accento straniero, non avrebbero usato armi. Dopo essersi avvicinati, si sarebbero impossessati dei preziosi ingaggiando una colluttazione con il rappresentante, un uomo di 57 anni, italiano, che peraltro ha rifiutato le cure mediche. Secondo quanto riferito, comunque non avrebbe riportato lesioni.


I rapinatori di Bruno Θ Pisano fuggiti sotto via Chiaia IRENE DE ARCANGELIS AVREBBERO potuto raggiungere il mare lungo il collettore di via Calabritto e scappare in barca, si sono invece allontanati dal luogo della rapina risalendo, sottoterra, lungo via Chiaia. È questo il primo punto fermo nelle indagini dei carabinieri sul colpo da un milione di euro messo a segno lunedì pomeriggio nella gioielleria Bruno & Pisano lungo la strada dello shopping più elegante di Chiaia. Rapina da professionisti, banda del buco che stavolta ha agito in un negozio e non, come solitamente accade, in una banca. Un cambio di bersaglio che avrebbe una sua ragione. Perché proprio le tante rapine messe a segno nel tempo dal sottosuolo ha spinto molti istituti di credito — ad esempio lungo corso Umberto — a blindare istituti e caveau con sotterranee in cemento armato. In questo modo i rapinatori delle fogne non riescono più a sfondare il diaframma tra il cunicolo e il pavimento che porta in superficie. Lavori costosi, che le banche però possono permettersi. E d'altra parte non ci sono alternative quanto a sicurezza, in una città dove i cunicoli delle condotte fognarie — vere e proprie gallerie — consentono gli spostamenti e gli scavi perché fatte di materiali morbidi. «Gallerie che non vanno rifatte — spiega il geologo Lucio Amato, in molte occasioni consulente del Comune e delle forze dell'ordine — ma che andrebbero sorvegliaͲ te». Come? Con telecamere e sensori? «Impossibile — spiega Amato — perché quando piove le condotte vanno in pressione e spazzano via tutto». Dunque resta la messa in sicurezza del privato, e i controlli settimanali della polizia nell'ambito del progetto Aracne diretto dal vice questore Michele Spina per scoprire eventuali scavi vicini a obiettivi sensibili. Ultimo scoperto (e rapina sventata) al Monte dei Paschi di via Cervantes. Periodicamente le forze dell'ordine effettuano verifiche nel sottosuolo per individuare eventuali lavori di scavo in prossimità di banche e gioiellerie 25 giugno 2014


La «darŬ ladLJ« che svaligiava le gioiellerie: arrestata banda I colpi sono avvenuti il ϯ e ϵ maggio scorso in due gioiellerie in largo Settimio Severo, nella zona di corso Vercelli, e in corso Genova di Redazione Milano online

Rapinatori entrano in gioielleria

La squadra mobile di Milano, eseguendo un ordine di custodia cautelare firmato dal gip Simone Luerti, ha arrestato una banda di rapinatori responsabili di due rapine in centro a Milano. I colpi sono avvenuti il 3 e 9 maggio scorso in due gioiellerie in largo Settimio Severo, nella zona di corso Vercelli, e in corso Genova. La banda, durante il primo colpo, aveva sottratto gioielli per 264mila euro mentre il bottino della seconda rapina era stato di 63mila euro. In entrambi i casi, le rapine erano state precedute dall’ingresso in gioielleria di una coppia che si fingeva interessata ad acquistare un regalo. La donna, sempre vestita di scuro, come mostrano le telecamere di sorveglianza dei negozi, nel primo caso aveva aperto la cassaforte e nel secondo caso aveva svuotato gli espositori mentre il complice, minacciando con una pistola il gestore e il personale del negozio, li aveva malmenati e immobilizzati. La donna era stata soprannominata dagli investigatori «dark lady», e questa definizione ha poi dato il nome all’indagine.

Nel primo colpo, i due avevano anche aperto le porte della gioielleria ad un terzo complice. Un quarto uomo, infine, faceva il palo li attendeva fuori dal negozio. Le indagini, coordinate dal pm Giancarla Serafini, hanno portato all’arresto di Carmine Saggese, 45 anni, con precedenti specifici, Luigi Porciello, 47 anni, anche lui pregiudicato. In manette sono finiti anche Giuseppe Manto, 47 anni, incensurato e dipendente della Coin di corso Vercelli e la 36enne milanese Jessica Petralia, convivente di Porciello. 24 giugno 2014


Banda del buco in via Calabritto rapinata gioielleria Bruno Θ Pisano IRENE DE ARCANGELIS UNO dei dipendenti ha appena aperto la cassaforte quando il pavimento si frantuma all'interno del negozio, accanto a una delle tre vetrine. Il tempo di girarsi richiamati dal rumore e loro escono agilmente, con un balzo, uno dietro l'altro dal mondo degli inferi. Sono tutti neri, qualcuno ha il passamontagna, qualcun altro cappello e occhiali scuri. E le pistole nelle cinture. Non le impugnano, ma basta ritrovarseli di fronte per rimanere paralizzati dalla paura. È un colpo da centinaia di migliaia di euro, la cassaforte piena di gioielli e orologi di marche del calibro di Cartier e Montblanc viene svuotata in pochi minuti. Brutto colpo alla città del lusso. La banda del buco agisce in via Calabritto, da Bruno & Pisano, porta via il novanta per cento della merce, lascia i pochi oggetti che non si trovavano nella cassaforte. Poi sparisce, di nuovo inghiottita dalle fogne. Rapina da professionisti di primo livello filmata dalle telecamere a circuito chiuso dell'esercizio commerciale la cui merce era tutta assicurata. Ora lavorano i carabinieri del tenente Andrea Centrella, pensano a una talpa e studiano i filmati a caccia del dettaglio chiave per risalire alla banda del buco. Colpo studiato a fondo, quanto a orario e percorso da seguire. Ore 16 di ieri, lunedì, dopo la mattinata di chiusura settimanale. A quell'ora i tre dipendenti sono già all'interno per sistemare le ultime cose e aprire. È invece ancora fuori del negozio uno dei titolari. I banditi hanno probabilmente lavorato durante la domenica, quando su via Calabritto semi deserta nessuno poteva sentire i colpi di piccone provenire dal sottosuolo. Seguono la condotta fognaria principale che scende lungo via Calabritto per poi deviare sulla secondaria del palazzo di Bruno & Pisano. Scavano, bucano e alle quattro del pomeriggio rompono il diaframma, aprono il passaggio largo un metro, abbastanza per fare un balzo e ritrovarsi nella gioielleria proprio al di là della prima vetrina, lato piazza dei Martiri. All'interno i tre dipendenti non credono ai loro occhi. Ma uno dei tre, leggermente più lontano degli altri, fa in tempo a premere il pulsante dell'allarme che è collegato ai telefonini dei proprietari. In tempo reale, la titolare che è ancora all'esterno del negozio riceve il messaggio sullo smartphone e chiama immediatamente i carabinieri. Trascorrono all'incirca tre minuti. In quell'intervallo di tempo brevissimo i cinque della banda del buco svuotano la cassaforte dividendo il bottino in diversi borsoni. Prendono tutto o quasi: gioielli e orologi d'oro di grandi marche. Quindi, con un altro balzo, tornano nel buco da cui sono arrivati e spariscono nel nulla quando i carabinieri sono già all'esterno. Ma il colpo è riuscito, i cinque spariscono nei cunicoli delle fogne, lungo quelle condotte possono agevolmente raggiungere anche la zona dei Ponti Rossi. Poco dopo, nel sottosuolo, vengono ritrovati gli attrezzi usati per lo scavo, nel negozio viene preso il filmato della rapina. Comincia l'inventario della merce rubata, che potrebbe aggirarsi intorno agli 800 mila euro. Al momento del raid presenti 3 dipendenti che si sono trovati davanti i banditi con le pistole 24 giugno 2014


Comunichiamo a tutti gli associati che è finalmente possibile aderire al rinnovato sito internet www.outletprezioso.it

La risposta moderna ed efficace alla riduzione delle vecchie giacenze di magazzino. Invitiamo tutti a visitare il sito, e se interessati a ricevere il materiale informativo utile all’adesione, ad inviare la richiesta compilando il form di contatto all’indirizzo: http://www.outletprezioso.it/?q=adesione Questo servizio, coordinato da Federpreziosi e già collaudato da anni di attività dai soci di Genova, punta ad agevolare la dismissione degli articoli obsoleti in giacenza nel punto vendita, utilizzando uno strumento moderno ed elegante. Il portale, gestito della società genovese Tech Srl attiva da anni nel settore dei preziosi, è usufruibile da tutti gli associati in regola con il pagamento della quota www.federpreziosi.it



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