Rassegna stampa 29 maggio 2014 def

Page 1

Rassegna Stampa



ECONOMIA E MERCATI SOLE 24 ORE

29 Maggio 2014

Bufera sul mercato dell'oro: il fixing è stato manipolato. Multa da 32 milioni di sterline a Barclays SOLE 24 ORE L'oro scivola sotto 1.260 dollari ed è ai minimi da 4 mesi INFORMAZIONI D’ORO Oro: rottura del triangolo LA NAZIONE Deloitte: un terzo del lusso mondiale è Made in Italy INFORMAZIONI D’ORO Gold Outlook 2014: “un anno tranquillo” GIOILLIS Endless Jewelry sfida Pandora SOLE 24 ORE Marzo/Alimentari, acquisti giù del 6,8% SOLE 24 ORE Oro ed energia frenano l'export extra Ue. Riparte l'import

COMPRO ORO LA REPUBBLICA Estorsione, arrestato il titolare di due negozi "Compro oro" LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Aquilino (Federpreziosi) chiede norme specifiche INFORMAZIONI D’ORO Compro Oro: il volto della crisi YOUNG Vendere al Compro Oro: 7 consigli da conoscere

SETTORE E MODA GIOILLIS INFORMAZIONI D’ORO L’ORAFO GIOILLIS DELUXE BLOG INFORMAZIONI D’ORO AREZZO NEWS

Questa collana è un guardiano Pepita d’oro da 1,5 milioni di dollari Pisa Orologeria trasforma una passione in un gioiello Anche VicenzaOro al Jck Show Gioielli, Tarì e LiuJo Luxury premiano le tesi di lusso Cannes 2014: i gioielli delle star Da New York ad Arezzo, Federorafi dà il via al “Piano USA”. Ciabatti: “Apriamoci ad altri mercati” CORRIERE DELLA SERA Il lusso va in vacanza PREZIOSA MAGAZINE Conflict diamonds, un’intesa per la gestione del Kimberley Process LA REPUBBLICA Bell&Ross celebra il mito di Guynemer CORRIERE DELLA SERA L’asciutto equilibrio tra classicità e innovazione PAMBIANCONEWS Pisa Orologeria lancia i propri gioielli DELUXE BLOG Gioielli a noleggio: dove, come e perché scegliere questa formula CONFCOMMERCIO Federpreziosi: riparte l'iter dei ddl per il settore orafo PREZIOSA MAGAZINE Disegni di legge per il settore orafo: riparte l’iter governativo

CRONACA IL GIORNALE DI VICENZA «Tenta il furto in oreficeria». Ora finisce in tribunale AREZZO NOTIZIE Aziende orafe nel mirino di pirati informatici: quando la truffa è nascosta nelle e mail CORRIERE DELLA SERA Ragioniera infedele, per 5 impiegati scatta il procedimento disciplinare Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati Bufera sul mercato dell'oro: il fixing è stato manipolato. Multa da 32 milioni di sterline a Barclays di Sissi Bellomo24/05/2014

È troppo presto per dire se si tratta di un caso isolato o della punta di un iceberg. Ma ormai è certo che almeno una volta nella sua storia centenaria il fixing dell'oro è stato manipolato. L'ha fatto un trader di Barclays, all'indomani del giorno in cui la banca britannica aveva ammesso le sue colpe nello scandalo dei tassi interbancari, pagando una supermulta da 290 milioni di sterline. Ad accertarlo è stata la Financial Conduct Authority (Fca), equivalente britannica della Consob, che stavolta ha comminato una sanzione molto più mite: 26 milioni di sterline (32,1 milioni di euro), che Barclays deve pagare perché colpevole di «non essere riuscita a gestire in modo adeguato i conflitti di interesse con i clienti» tra il 2004 e il 2013. Sfruttando la debolezza dei sistemi di controllo interni un dipendente, Daniel James Plunkett – anch'esso multato per 96.500 sterline e radiato dalla professione – è riuscito il 28 giugno 2012 a manovrare a proprio favore il fixing dell'oro, un riferimento di prezzo che esiste fin dal 1919 e di cui all'epoca dei fatti si occupavano cinque banche: oltre a Barclays, Hsbc, Scotiabank, Société Générale e Deutsche Bank (quest'ultima ha da poco abbandonato il campo senza trovare un erede). «Le azioni di Plunkett – ha sottolineato Tracey McDermott, responsabile della divisione crimini finanziari dell'Fca – si sono verificate proprio nel giorno in cui è stato pubblicato il nostro intervento contro Barclays in relazione a Libor ed Euribor. L'indagine e i suoi risultati implicano che l'azienda e lo stesso Plunkett erano chiaramente sull'avviso riguardo al potenziale insorgere di conflitti di interesse relativi ai benchmark». «La mancanza di controlli da parte di un istituto e il disprezzo di un trader per gli interessi di un cliente – è l'amara conclusione di McDermott – hanno permesso di infangare di nuovo la reputazione dell'industria dei servizi finanziari». Nel caso di Barclays, coinvolta anche nelle indagini sulla manipolazione dei mercati valutari, è l'ennesimo colpo alla reputazione. Il ceo Antony Jenkins – subentrato 18 mesi fa a Bob Diamonds, che si era dimesso per lo scandalo Libor – ha espresso «profondo dispiacere» per la vicenda. «Queste situazioni – ha aggiunto – rafforzano la nostra determinazione a migliorare». Era stata d'altra parte la stessa banca, allertata da un cliente, ad avvertire l'Fca e a collaborare nella ricostruzione dei fatti, guadagnandosi così uno sconto del 30% sulla sanzione. Plunkett non era uno qualunque all'interno di Barclays: dirigeva infatti il desk metalli preziosi ed era responsabile del pricing dei prodotti finanziari ad essi collegati. La sera del 27 giugno 2012 aveva informato via e-mail alcuni colleghi che il giorno dopo avrebbe cercato di fare «una mini-


schifezza per il fixing a 1.558 dollari». Se l'oro fosse stato fissato a un valore superiore a 1.558,96 $/oncia Barclays avrebbe dovuto versare 3,9 milioni a un cliente, titolare di un contratto derivato. Poiché il fixing è stato inferiore, la banca non ha versato nulla e Plunkett è riuscito a gonfiare il suo trading book di 1,8 milioni. Al fixing si arriva con una conference call durante la quale le banche incrociano ordini propri e dei clienti finché non riescono a determinare una sorta di prezzo di equilibrio dell'oro. Plunkett aveva inserito falsi ordini di vendita, per influenzare al ribasso il risultato finale. La vicenda accertata dalla Fca potrebbe anche restare isolata. Ma getta comunque benzina sul fuoco delle polemiche che ormai da tempo investono il fixing, giudicato un meccanismo obsoleto e rischioso. Negli Usa ci sono almeno una ventina di class action in cui le banche sono accusate di aver manipolato di concerto il benchmark dell'oro. Per il fixing dell'argento è invece già suonato il de profundis: dopo il ritiro di Deutsche Bank terminerà il 14 agosto.


>ΖŽƌŽ ƐĐŝǀŽůĂ ƐŽƚƚŽ ϭ͘ϮϲϬ ĚŽůůĂƌŝ ĞĚ ğ Ăŝ ŵŝŶŝŵŝ ĚĂ ϰ ŵĞƐŝ Ěŝ ^ŝƐƐŝ ĞůůŽŵŽ 28/05/2014 L'oro si è scosso da un torpore che durava da oltre un mese per riprendere la via del ribasso: dopo aver perso più del 2% martedì, la caduta giornaliera più forte quest'anno, le quotazioni ieri sono scese fino a 1.256 dollari per oncia sul mercato londinese, il minimo da 4 mesi. L'accelerazione della discesa ha molto a che vedere con l'analisi tecnica e in particolare con un importante supporto individuato da Ubs a 1.262,62 $: «Una chiusura sotto quella soglia – avvertiva la banca – si traduce immediatamente in un quadro ribassista, che suggerisce liquidazioni più intense nel lungo termine». Non è però univoca l'interpretazione su quale sia stata la miccia che ha innescato le vendite. Qualche analista evidenzia il rafforzamento del dollaro in seguito a dati favorevoli sull'economia Usa, altri il riaccendersi del rally in Borsa, che con l'S&P 500 e Dax al record ha riportato l'attenzione sui listini azionari. C'è pure chi elenca tra i fattori ribassisti un allentarsi delle tensioni geopolitiche in Ucraina, anche l'ipotesi non è facile da conciliare con le decine di morti sul terreno e l'imminente scadenza dell'ultimatum russo sul pagamento del gas. Al di là dei segnali tecnici o degli impulsi da altri mercati, senz'altro importanti per gli hedge funds, sull'oro pesano comunque anche fattori fondamentali: la domanda cinese in particolare, in forte frenata quest'anno (si veda Il Sole 24 Ore del 21 maggio), si sta dimostrando indifferente anche ai ribassi di prezzo di questi giorni. Sul mercato locale il premio sulle quotazioni internazionali è rimasto fermo intorno a 3 $, troppo basso per stimolare importazioni, dopo che queste in aprile hanno segnato il passo per il secondo mese consecutivo: al netto dell'export, da Hong Kong sono entrate 67 tonnellate, Ͳ21% da marzo e il minimo da 14 mesi. Ancora deboli sono anche i consumi indiani. Qualcosa potrà cambiare se, come molti si aspettano, il nuovo premier Narendra Modi ridurrà i dazi. Ma la concessione della settimana scorsa – quando la Reserve Bank of India ha ampliato il numero di banche autorizzate a importare oro (col vincolo di riesportare gioielli) – non sembra sufficiente a imprimere una svolta.


KƌŽ͗ ƌŽƚƚƵƌĂ ĚĞů ƚƌŝĂŶŐŽůŽ DĂƌƚĞĚŞ Ϯϳ DĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ WĞƌŝĐůĞ ĞŶĐŝ WƵƌƚƌŽƉƉŽ Ă ƌŝďĂƐƐŽ͘ ƌŽůůĂŶŽ ůĞ ƋƵŽƚĂnjŝŽŶŝ ĚĞůůΖŽƌŽ͘​͘​͘ ĂĚĞƐƐŽ ǀĞƌŝĨŝĐŚŝĂŵŽ ůΖŽďŝĞƚƚŝǀŽ ĐŚĞ ĚŽǀƌĞďďĞ ĞƐƐĞƌĞ ƚƌĂ ϭ͘ϭϴϬͬϭ͘ϮϬϬ ĚŽůůĂƌŝ͘


Deloitte: un terzo del lusso mondiale è Made in Italy >Ă ĐůĂƐƐŝĨŝĐĂ ŵŽŶĚŝĂůĞ ğ ŐƵŝĚĂƚĂ ĚĂůůĂ ĨƌĂŶĐĞƐĞ >ǀŵŚ͕ ĐŽŶ ŽůƚƌĞ Ϯϭ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ Ěŝ ĨĂƚƚƵƌĂƚŽ͕ ĚĂǀĂŶƚŝ Ă ZŝĐŚĞŵŽŶƚ ;ϭϮ͕ϰ ŵŝůŝĂƌĚŝͿ Ğ ƐƚğĞ >ĂƵĚĞƌ ;ϭϬ͕Ϯ ŵŝůŝĂƌĚŝͿ͘ YƵĂƌƚĂ ĂƐƐŽůƵƚĂ Ğ ƉƌŝŵĂ ĚĞůůĞ ŝƚĂůŝĂŶĞ ğ >ƵdžŽƚƚŝĐĂ͕ ĐŽŶ ϵ͕ϭ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ͘ ŝ ϳϱ ŐƌƵƉƉŝ Ăŝ ǀĞƌƚŝĐŝ ďĞŶ Ϯϯ ƐŽŶŽ ŝƚĂůŝĂŶŝ

>ƵdžŽƚƚŝĐĂ͗ ƌŝĐĂǀŝ ϮϬϭϯ ŽůƚƌĞ ϳ ŵŝůŝĂƌĚŝ

DŝůĂŶŽ͕ Ϯϳ ŵĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ Ͳ Un terzo del lusso mondiale è ‘made in Italy’͘ ^Ƶŝ ϳϱ ŐƌƵƉƉŝ Ăŝ ǀĞƌƚŝĐŝ Ͳ ĐŚĞ ĨĂƚƚƵƌĂŶŽ ŝŶ ƚŽƚĂůĞ ϭϳϮ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ Ͳ ben 23 sono italiani, ĐŽŵĞ ĞǀŝĚĞŶnjŝĂ ůĂ ƉƌŝŵĂ ĞĚŝnjŝŽŶĞ ĚĞůůŽ ƐƚƵĚŝŽ ‘Global Powers of Luxery Goods’ pubblicato da Deloitte. >Ă ĐůĂƐƐŝĨŝĐĂ ŵŽŶĚŝĂůĞ è guidata dalla francese Lvmh͕ ĐŽŶ ŽůƚƌĞ Ϯϭ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ Ěŝ ĨĂƚƚƵƌĂƚŽ͕ ĚĂǀĂŶƚŝ Ă ZŝĐŚĞŵŽŶƚ ;ϭϮ͕ϰ ŵŝůŝĂƌĚŝͿ Ğ ƐƚğĞ >ĂƵĚĞƌ ;ϭϬ͕Ϯ ŵŝůŝĂƌĚŝͿ͘ Quarta assoluta e prima delle italiane è Luxottica, ĐŽŶ ϵ͕ϭ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ ĐŚĞ ůĞ ƉĞƌŵĞƚƚŽŶŽ Ěŝ ƐƵƉĞƌĂƌĞ ^ǁĂƚĐŚ͕ <ĞƌŝŶŐ͕ >͛KƌĞĂů͕ ZĂůƉŚ >ĂƵƌĞŶ͕ ^ŚŝƐŚĞŝĚŽ Ğ ZŽůĞdž͘ >Ğ ǀĞŶĚŝƚĞ ĚĞů ƚŽƉͲϭϬ ƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂŶŽ ŝů ϱϱй ĚĞů ƚŽƚĂůĞ ĚĞŝ Ɖƌŝŵŝ ϳϱ ŐƌƵƉƉŝ͘ dƌĂ ŝ Ɖƌŝŵŝ ϭϬ͕ ŝŶŽůƚƌĞ͕ ϯ ŐƌƵƉƉŝ ŽƉĞƌĂŶŽ ŝŶ Ɖŝƶ ƐĞƚƚŽƌŝ͕ ƚƌĞ ŶĞůůĂ ĐŽƐŵĞƐŝ͕ Ϯ ŶĞůů͛ŽƌŽůŽŐĞƌŝĂ͕ ϭ ;>ƵdžŽƚƚŝĐĂͿ ŶĞŐůŝ ĂĐĐĞƐƐŽƌŝ Ğ ƐŽůŽ ƵŶŽ ŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽ ĨĂƐŚŝŽŶ͘ Tra i primi 20 del ranking vi sono anche Prada (14esima) e Giorgio Armani (20esimo). Seguono Only The Brave (23), Max Mara (26), Ermenegildo Zegna (27), Safilo (28), Ferragamo (29), Tod’s (32) e Dolce e Gabbana (33).


'ŽůĚ KƵƚůŽŽŬ ϮϬϭϰ͗ ͞ƵŶ ĂŶŶŽ ƚƌĂŶƋƵŝůůŽ͟ DĂƌƚĞĚŞ Ϯϳ DĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ 'ƌĞƚĂ DŝůŝĐŝ >͛ŽƌŽ ƐĞŵďƌĂ ĞƐƐĞƌĞ ůĂ ĐŽŵŵŽĚŝƚLJ ĐŽŶ ůĞ ƉĞŐŐŝŽƌŝ ƉƌŽƐƉĞƚƚŝǀĞ ĚĞŝ ƉƌŽƐƐŝŵŝ ϭϮ ŵĞƐŝ͘ ƋƵĂŶƚŽ ĞŵĞƌƐŽ ĚĂ ƵŶ ƐŽŶĚĂŐŐŝŽ ĐŽŶĚŽƚƚŽ ĚĂů 'ƌƵƉƉŽ ĨŝŶĂŶnjŝĂƌŝŽ ƌĞĚŝƚ ^ƵŝƐƐĞ͘ /ů ϳϬй ĚĞŐůŝ ŝŶƚĞƌǀŝƐƚĂƚŝ ƉƌĞǀĞĚĞ ƵŶ ĂŶĚĂŵĞŶƚŽ ŶĞŐĂƚŝǀŽ ƉĞƌ ůĂ ƋƵŽƚĂnjŝŽŶĞ ĚĞů ŵĞƚĂůůŽ ŐŝĂůůŽ͘ /Ŷ ŐĞŶĞƌĂůĞ ŐƌĂŶ ƉĂƌƚĞ ĚĞŐůŝ ŝŶǀĞƐƚŝƚŽƌŝ ƐƚŝŵĂ ĐŚĞ ŝů ƉƌĞnjnjŽ ĚĞůůĞ ŵĂƚĞƌŝĞ ƉƌŝŵĞ ƌŝŵĂƌƌă ĞŶƚƌŽ ŝů ϭϬй ĚĞŝ ůŝǀĞůůŝ ĂƚƚƵĂůŝ͘ DĂ Đ͛ğ ĂŶĐŚĞ ĐŚŝ ĚĞƐĐƌŝǀĞ ŝů ƚƌĞŶĚ ĚĞůů͛ŽƌŽ ĐŽŵĞ ͞ƌĞůĂƚŝǀĂŵĞŶƚĞ ƚƌĂŶƋƵŝůůŽ ŶĞŐůŝ Ƶůƚŝŵŝ ƚĞŵƉŝ͕͟ ŝŶ ďŝůŝĐŽ ƐƵŝ ϭ͘ϯϬϬ ĚŽůůĂƌŝ͕ ƵŶ ůŝǀĞůůŽ ĚĞĐŝƐĂŵĞŶƚĞ Ɖŝƶ ďĂƐƐŽ ĚĞůůŽ ƐĐŽƌƐŽ ĂŶŶŽ ŵĂ Ěŝ ĨƌŽŶƚĞ Ăů ƋƵĂůĞ ŶŽŶ Đŝ Ɛŝ ĚĞǀĞ ĂůůĂƌŵĂƌĞ͘ ^Ƶ ƋƵĞƐƚŽ ĨƌŽŶƚĞ Ɛŝ ĐŽůůŽĐĂ ůĂ ƐŽĐŝĞƚă Ěŝ ŝŶǀĞƐƚŝŵĞŶƚŽ ƐƚĂƚƵŶŝƚĞŶƐĞ 'ůŽďĂů /ŶǀĞƐƚŽƌƐ͕ ĐŚĞ ŚĂ ƌĞĂůŝnjnjĂƚŽ ƵŶ ŐƌĂĨŝĐŽ ŝŶƚĞƌĂƚƚŝǀŽ ĚĞů ƉƌĞnjnjŽ Ěŝ ĚŝǀĞƌƐĞ ŵĂƚĞƌŝĞ ƉƌŝŵĞ ŶĞŐůŝ Ƶůƚŝŵŝ ĚŝĞĐŝ ĂŶŶŝ͘

/ů ŐƌĂĨŝĐŽ ŵŽƐƚƌĂ ĐŚĞ͕ ŶŽŶŽƐƚĂŶƚĞ ŝů ϮϬϭϯ ĂďďŝĂ ƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂƚŽ ů͛ĂŶŶŽ ĚĞů ĐƌŽůůŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ ĐŽŶ ƵŶĂ ƉĞƌĚŝƚĂ ĚĞů Ϯϴй͕ ŐƵĂƌĚĂŶĚŽ Ă ƉĞƌŝŽĚŝ Ɖŝƶ ůƵŶŐŚŝ ŝů ŵĞƚĂůůŽ Ɛŝ ĐŽŶĨĞƌŵĂ ŝů ŵĞŶŽ ǀŽůĂƚŝůĞ Ěŝ ƚƵƚƚŝ͘ ^ƵůůĂ ďĂƐĞ ĚĞůůĞ ƚĞŶĚĞŶnjĞ ĂƚƚƵĂůŝ ŝů ϮϬϭϰ ƉŽƚƌĞďďĞ ĐŽŶƚŝŶƵĂƌĞ ĂĚ ĞƐƐĞƌĞ ͞ƵŶ ĂŶŶŽ ƚƌĂŶƋƵŝůůŽ͘͟


news — maggio 25, 2014 at 9:00 am

ŶĚůĞƐƐ :ĞǁĞůƌLJ ƐĨŝĚĂ WĂŶĚŽƌĂ

Bracciali singolo giro (18 – 21 cm) – doppio giro (36 – 42 cm) – triplo giro (54 – 63 cm) a partire da 49 euro Secondo gli esperti, ŶĚůĞƐƐ :ĞǁĞůƌLJ (nome che in italiano suona come gioielleria infinita) sarà la prossima azienda rivelazione nel settore dei gioielli. Di sicuro negli Stati Uniti, dove si prepara a una forte espansione per dominare la scena estiva con i suoi braccialetti in cuoio, in tantissime varietà di colore e con centinaia di charms ispirati alla natura, all’amore e all’amicizia, in argento e argento sterling placcato 18 carati giallo o rosa e pietre semi preziose. I prezzi sono aggressivi: partono da circa 29 euro. Vi sembra qualcosa di già visto? Beh, in effetti il suo fondatore :ĞƐƉĞƌ EŝĞůƐĞŶ, è stato dal 2003 il distributore di Pandora in cinque Paesi europei, ha creduto nel marchio e lo ha portato al successo, tanto da riuscire a vendere la sua azienda quattro anni dopo per 270 milioni di dollari. Non male, per uno che non sapeva nulla di gioielli. Ma dal suo libro, dal titolo /ŶƐŝĚĞ WĂŶĚŽƌĂ, si capisce come sia diventato un imprenditore innamorato di questo mondo e delle persone che ci lavorano. Così, mentre il colosso danese festeggia i risultati di crescita a doppia cifra del primo trimestre 2014 (+29,5% 348 milioni di Euro di ricavi), ecco che all’orizzonte spunta un (forse) temibile concorrente. Di certo, è temibilissimo per carisma e dinamismo: partito nel 2013, in soli dieci mesi è già presente in mille negozi in Germania, Inghilterra e, ora, Italia. Nel nostro Paese è arrivato un po’ ovunque. A Milano, per esempio, si trova da ƵƐŝ, uno dei negozi più conosciuti della città (corso Monforte 23). Senza contare la ventina di punti vendita in Lombardia. Il motto di Jesper è «tutto è possibile», mentre l’obiettivo inderogabile è la soddisfazione del cliente. Per promuovere i suoi gioielli, che secondo Nielsen rappresentano una svolta nel tradizionale mondo dei charms, ha pensato a un Kit Iniziale, battezzato proprio così, composto da un braccialetto doppio in pelle, una chiusura magnetica e un ciondolo. Prezzo: 69 euro. E sembra sia solo la punta dell’iceberg. Vi terremo informati delle prossime novità. DŽŶŝĐĂ ĂƚƚŝƐƚŽŶŝ


Marzo/Alimentari, acquisti giù del 6,8% Luca Orlando | 24 maggio 2014

MILANO - Il dato è brutto ma in parte fuorviante. Perché il calo del 3,5% registrato a marzo 2014 su base annua delle vendite al dettaglio, con una frenata che quasi raddoppia per il comparto alimentare (-6,8%), è fortemente influenzato dalla diversa collocazione della Pasqua: ad aprile quest'anno, a marzo nel 2013. Elemento, questo, che rende il confronto in parte disomogeneo, ed è chiaro che alle vendite di supermercati e ipermercati viene a mancare a marzo del 2014 un fine settimana "pesante". La rilevanza del calendario è evidente spostandosi sul comparto non alimentare, quello meno coinvolto dalla festività, in cui il calo tendenziale è limitato all'1,5% e un paio di settori, calzature e utensili, riescono anche a realizzare una crescita. La debolezza del comparto resta comunque lampante, con un calo delle vendite che si concretizza anche su base mensile destagionalizzata (-0,2%), mentre il bilancio del primo trimestre è in rosso per l'1,8 per cento. Confesercenti, del resto, stima che tra gennaio ed aprile il saldo tra nuove aperture e cessazioni di negozi al dettaglio in Italia sia stato negativo per quasi 11mila unità. Fenomeno su cui in realtà si sommano diversi fattori. Da un lato è evidente la crisi dei piccoli negozi rispetto a supermercati e ipermercati, dall'altro diventa sempre più rilevante la quota di acquisti degli italiani effettuati online, dunque al di fuori del canale monitorato dall'Istat. In passato soprattutto viaggi, dunque servizi, mentre oggi è in crescita a doppia cifra anche l'acquisto di beni come libri, dischi, abbigliamento, elettronica. Un mercato arrivato nel 2013 a superare i 12 miliardi di euro, cifra che inevitabilmente "sgonfia" mese dopo mese il business a disposizione dei dettaglianti amplificando il dato negativo rispetto alla caduta reale dei consumi. Le associazioni di categoria tendono però a sottolineare le difficoltà attuali delle famiglie: per Coldiretti la Pasqua non c'entra e gli acquisti alimentari sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981; per Confcommercio sono l'elevata pressione fiscale e l'incertezza sul carico tributario effettivo ad impedire alle famiglie di rivedere al rialzo i propri piani di spesa; per Federconsumatori il calo dell'alimentare è un vero e proprio grido d'allarme. A gettare qualche spiraglio di ottimismo sul quadro congiunturale, che ancora stenta a presentare convincenti segnali di ripresa, l'Istat segnala ad aprile un deciso recupero delle importazioni italiane dai paesi extra-Ue. Il dato globale dell'import (-3,4% su base annua), risente del tracollo di quasi 20 punti per l'energia ma restringendo l'analisi alla manifattura (+6,3%) ci sono crescite robuste ovunque, dai beni di consumo ai prodotti intermedi, con il picco del +8,6% dei beni strumentali, ennesimo segnale di un tentativo di recupero per gli investimenti interni. Sul fronte delle vendite il dato è negativo, un calo su base annua del nostro export pari all'1,7% che tuttavia ha due origini specifiche: da un lato l'export di prodotti energetici, crollato di 16 punti, dall'altro le vendite di oro verso la Svizzera, crollate nel 2014 sia nei quantitativi (praticamente dimezzati), che nei valori,


ridotti anche dalla discesa dei listini. Nel solo bimestre gennaio-febbraio la riduzione dell'export di oro verso Berna ha prodotto un gap di 600 milioni di euro, quasi certamente raddoppiato allargando l'analisi al primo quadrimestre. Escludendo energia e oro dal calcolo l'export extra-Ue non produce per la verità risultati esaltanti (+0,4%), ma almeno segnala un quadro meno depresso per la manifattura. Se guardiamo ai paesi di sbocco, i traini del made in Italy continuano ad essere Stati Uniti e Cina, positivi nel mese di oltre cinque punti con performance ancora migliori dall'inizio dell'anno. L'altra buona notizia è la stabilizzazione della Russia (+0,7%) dopo il crollo a doppia cifra di marzo legato a svalutazione del rublo e crisi Ucraina. Per Giappone, India e Turchia, paesi che in varia misura scontano rallentamenti della domanda interna e svalutazioni monetarie, si conferma ancora una volta il segno meno. Š RIPRODUZIONE RISERVATA


KƌŽ ĞĚ ĞŶĞƌŐŝĂ ĨƌĞŶĂŶŽ ůΖĞdžƉŽƌƚ ĞdžƚƌĂͲhĞ͘ ZŝƉĂƌƚĞ ůΖŝŵƉŽƌƚ Ěŝ >ƵĐĂ KƌůĂŶĚŽ

Ϯϯ ŵĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ ŶĞƌŐŝĂ Ğ ŽƌŽ ĂĨĨŽŶĚĂŶŽ ĂŶĐŽƌĂ ƵŶĂ ǀŽůƚĂ ůĞ ĞƐƉŽƌƚĂnjŝŽŶŝ ŝƚĂůŝĂŶĞ ŶĞŝ ƉĂĞƐŝ ĞdžƚƌĂͲhĞ͕ ƉŽƌƚĂŶĚŽ ŝů ĚĂƚŽ Ěŝ ĂƉƌŝůĞ ŝŶ ƌŽƐƐŽ ĚĞůůΖϭ͕ϳй Ă ĐƵŝ Ɛŝ ĂĨĨŝĂŶĐĂ ƵŶ ĐĂůŽ ŵĞŶƐŝůĞ ĚĞƐƚĂŐŝŽŶĂůŝnjnjĂƚŽ ĚĞůůŽ Ϭ͕Ϯй͘ WĞŐŐŝŽƌ ĚĂƚŽ͕ ĂŶĐŽƌĂ ƵŶĂ ǀŽůƚĂ͕ ğ ƋƵĞůůŽ ƌĞĂůŝnjnjĂƚŽ ĐŽŶ ůĂ ^ǀŝnjnjĞƌĂ ;Ͳ ϭϲ͕ϰйͿ Ă ĐĂƵƐĂ ĚĞůůĂ ƌŝĚƵnjŝŽŶĞ ƐƵ ďĂƐĞ ĂŶŶƵĂ ĚĞŝ ƋƵĂŶƚŝƚĂƚŝǀŝ ĞƐƉŽƌƚĂƚŝ Ğ ĚĞŝ ůŝƐƚŝŶŝ ĚĞůůΖŽƌŽ͕ ĐŽŶ ƵŶĂ ĐŽŶƐĞŐƵĞŶƚĞ ĐĂĚƵƚĂ ĚĞŝ ǀĂůŽƌŝ ĚĞůůΖĞdžƉŽƌƚ ǀĞƌƐŽ ĞƌŶĂ͘

DĂůĞ ĂŶĐŚĞ ŝů ĐŽŵƉĂƌƚŽ ĞŶĞƌŐĞƚŝĐŽ͕ Őŝƶ Ěŝ ƋƵĂƐŝ ϭϲ ƉƵŶƚŝ͕ ŵĞŶƚƌĞ ƉĞƌ ůĂ ŵĂŶŝĨĂƚƚƵƌĂ ŶĞů ĐŽŵƉůĞƐƐŽ ŝů ďŝůĂŶĐŝŽ ğ ŵĞŶŽ ŶĞŐĂƚŝǀŽ͕ ĐŽŶ ƵŶ ĐĂůŽ ůŝŵŝƚĂƚŽ ĂůůŽ Ϭ͕ϴй ĐŚĞ ƚƵƚƚĂǀŝĂ Ɛŝ ƚƌĂƐĨŽƌŵĂ ŝŶ ƵŶĂ ĐƌĞƐĐŝƚĂ ĚĞůůŽ Ϭ͕ϰй ĞůŝŵŝŶĂŶĚŽ ůΖŽƌŽ ĚĂů ĐĂůĐŽůŽ͘ dƌĂ ŝ ƐĞƚƚŽƌŝ͕ ŝŶ ĐƌĞƐĐŝƚĂ ďĞŶŝ Ěŝ ĐŽŶƐƵŵŽ ĚƵƌĞǀŽůŝ Ğ ŶŽŶ Ğ ďĞŶŝ ƐƚƌƵŵĞŶƚĂůŝ͕ ĐŽŶĨĞƌŵĂŶĚŽ ŝů ďƵŽŶ ŵŽŵĞŶƚŽ ĚĞŝ ŵĂĐĐŚŝŶĂƌŝ ŝŶ /ƚĂůŝĂ͕ ŵĞŶƚƌĞ ŝ ƉƌŽĚŽƚƚŝ ŝŶƚĞƌŵĞĚŝ ;ĚŽǀĞ ůΖ/ƐƚĂƚ ŝŶƐĞƌŝƐĐĞ ůΖŽƌŽͿ ĐĞĚŽŶŽ ƋƵĂƐŝ ŶŽǀĞ ƉƵŶƚŝ ƉĞƌĐĞŶƚƵĂůŝ͘ dƌĂ ůĞ ĂƌĞĞ ŐĞŽŐƌĂĨŝĐŚĞ ĚĂ ƐĞŐŶĂůĂƌĞ ůĂ ƌŝƉƌĞƐĂ ĚĞůůĂ ZƵƐƐŝĂ͕ ĐŽŶ ƵŶ ĚĂƚŽ ƋƵĂƐŝ ŝŶ ƉĂƌĞŐŐŝŽ ĚŽƉŽ ŝů ƚƌĂĐŽůůŽ Ă ĚŽƉƉŝĂ ĐŝĨƌĂ ĚĞů ŵĞƐĞ ƉƌĞĐĞĚĞŶƚĞ ůĞŐĂƚŽ ŝŶ ƉĂƌƚŝĐŽůĂƌĞ ĂůůĂ ĐƌŝƐŝ hĐƌĂŝŶĂ͘ /Ŷ ƚĞƌƌŝƚŽƌŝŽ ŶĞŐĂƚŝǀŽ ĐŽŶƚŝŶƵĂ Ă ƌĞƐƚĂƌĞ ůΖ/ŶĚŝĂ ŵĞŶƚƌĞ Ɛŝ ĐŽŶĨĞƌŵĂ ĚĞďŽůĞ ĂŶĐŚĞ ůĂ dƵƌĐŚŝĂ ;Ͳϭ͕ϵйͿ ĂůůĞ ƉƌĞƐĞ ĐŽŶ ƵŶĂ ƐǀĂůƵƚĂnjŝŽŶĞ ŝŶƚĞƌŶĂ ĐŚĞ ƌĞŶĚĞ Ɖŝƶ ĐĂƌŝ ŝ ƉƌŽĚŽƚƚŝ ůĞŐĂƚŝ ĂůůΖŝŵƉŽƌƚ͘ >Ğ ƐƚĂƌ ĚĞŝ ŵĞƌĐĂƚŝ ĞdžƚƌĂͲhĞ Ɛŝ ĐŽŶĨĞƌŵĂŶŽ ĐŽŵĞ ŶĞŝ ŵĞƐŝ ƐĐŽƌƐŝ ŝŶĂ ;нϱ͕ϮйͿ Ğ ^ƚĂƚŝ hŶŝƚŝ ;нϱ͕ϭйͿ͕ ĂŶĐŚĞ ƐĞ ŝŶ ĞŶƚƌĂŵďŝ ŝ ĐĂƐŝ Ɛŝ ƚƌĂƚƚĂ Ěŝ ƵŶ ƌĂůůĞŶƚĂŵĞŶƚŽ ĚĞůůĞ ƉĞƌĨŽƌŵĂŶĐĞ ƌŝƐƉĞƚƚŽ Ăŝ ƌŝƐƵůƚĂƚŝ ĚĞů ƉƌŝŵŽ ƚƌŝŵĞƐƚƌĞ͘ /ů ƐĞŐŶĂůĞ Ɖŝƶ ƉƌŽŵĞƚƚĞŶƚĞ ƉĞƌ ůĂ ŶŽƐƚƌĂ ĞĐŽŶŽŵŝĂ ğ ƚƵƚƚĂǀŝĂ ůĂ ƌŝƉƌĞƐĂ ŶĞƚƚĂ ĚĞůůĞ ŝŵƉŽƌƚĂnjŝŽŶŝ ŵĂŶŝĨĂƚƚƵƌŝĞƌĞ͕ ŝŶ ĐƌĞƐĐŝƚĂ ƐƵ ďĂƐĞ ĂŶŶƵĂ ĚĞů ϲ͕ϯй͘ >Ă ƌŝƉƌĞƐĂ ğ ĐŽƌĂůĞ͕ ĐŽŶ ƵŶ ďĂůnjŽ ĚĞůůΖϴ͕ϲй ƉĞƌ ŝ ďĞŶŝ ƐƚƌƵŵĞŶƚĂůŝ͕ Ă ĐŽŶĨĞƌŵĂ Ěŝ ƵŶĂ ƌŝƚƌŽǀĂƚĂ ĐĂƉĂĐŝƚă Ěŝ ŝŶǀĞƐƚŝŵĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ŶŽƐƚƌĂ ŵĂŶŝĨĂƚƚƵƌĂ͘ ^Ğ ŝů ĚĂƚŽ ŐůŽĂďĂůĞ ĚĞůůΖŝŵƉŽƌƚ ğ ŶĞŐĂƚŝǀŽ ůŽ Ɛŝ ĚĞǀĞ ĞƐĐůƵƐŝǀĂŵĞŶƚĞ ĂůůΖĞŶĞƌŐŝĂ ;Ͳϭϴ͕ϵйͿ͕ ĨƌĞŶĂƚĂ ĚĂŝ ƌŝĚŽƚƚŝ ĐŽŶƐƵŵŝ Ěŝ ŐĂƐ ĚĞů ŵĞƐĞ͘ WĞƌ ĞĨĨĞƚƚŽ ĚĞůůĂ ĚŝǀĞƌƐĂ ŝŶƚĞŶƐŝƚă ĚĞů ĐĂůŽ ƚƌĂ ĞdžƉŽƌƚ ĞdžƚƌĂ hĞ ;Ͳϭ͕ϳйͿ ĞĚ ŝŵƉŽƌƚ ;Ͳϯ͕ϰйͿ ŝů ƐĂůĚŽ ĐŽŵŵĞƌĐŝĂůĞ ŝƚĂůŝĂŶŽ ĂǀĂŶnjĂ Ă ϭ͕ϲ ŵŝůŝĂƌĚŝ͕ ϭϬϬ ŵŝůŝŽŶŝ ŝŶ Ɖŝƶ ƌŝƐƉĞƚƚŽ ĂůůŽ ƐƚĞƐƐŽ ŵĞƐĞ ĚĞů ϮϬϭϯ͘


Compro Oro

ƐƚŽƌƐŝŽŶĞ͕ ĂƌƌĞƐƚĂƚŽ ŝů ƚŝƚŽůĂƌĞ Ěŝ ĚƵĞ ŶĞŐŽnjŝ Η ŽŵƉƌŽ ŽƌŽΗ ŽƐƚƌŝŶŐĞǀĂ ŝ ĚŝƉĞŶĚĞŶƚŝ Ă ƌĞƐƚŝƚƵŝƌĞ ŵĞƚă ĚĞŝ ůŽƌŽ ƐƚŝƉĞŶĚŝ͘ dƌŽǀĂƚŽ Ğ ƐĞƋƵĞƐƚƌĂƚŽ ĂŶĐŚĞ ƵŶ ůŝŶŐŽƚƚŽ Ěŝ ϱ ĐŚŝůŝ ƉƌŝǀŽ Ěŝ ŵĂƌĐŚŝŽ Ğ ĚĞů ǀĂůŽƌĞ Ěŝ ϭϱϬ ŵŝůĂ ĞƵƌŽ /ů ůŝŶŐŽƚƚŽ ĚΖŽƌŽ Ěŝ ϱ ĐŚŝůŝ ƐĞƋƵĞƐƚƌĂƚŽ Ăů ƚŝƚŽůĂƌĞ ĂƌƌĞƐƚĂƚŽ /ů ƚŝƚŽůĂƌĞ Ěŝ ĚƵĞ ΗĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽΗ Ěŝ WĂůĞƌŵŽ͕ ZŽďĞƌŽ EŝŐƌĞůůŝ͕ ϰϬ Ă ůƵŐůŝŽ͕ ğ ƐƚĂƚŽ ĂƌƌĞƐƚĂƚŽ ĚĂůůĂ 'ƵĂƌĚŝĂ Ěŝ ĨŝŶĂŶnjĂ ƉĞƌ ĞƐƚŽƌƐŝŽŶĞ͘ EĞŝ ƐƵŽŝ ĐŽŶĨƌŽŶƚŝ ŝů ŐŝƉ ĚĞů dƌŝďƵŶĂůĞ Ěŝ WĂůĞƌŵŽ ŚĂ ĚŝƐƉŽƐƚŽ ůĂ ĐƵƐƚŽĚŝĂ ĚŽŵŝĐŝůŝĂƌĞ Ăů ƚĞƌŵŝŶĞ Ěŝ ƵŶΖŝŶĚĂŐŝŶĞ ĚĂ ĐƵŝ ğ ĞŵĞƌƐŽ ĐŚĞ ĂǀƌĞďďĞ ĐŽƐƚƌĞƚƚŽ ĂůĐƵŶŝ ĚĞŝ ƐƵŽŝ ĚŝƉĞŶĚĞŶƚŝ͕ ŵŝŶĂĐĐŝĂŶĚŽůŝ Ěŝ ůŝĐĞŶnjŝĂŵĞŶƚŽ͕ ĂĚ ĂĐĐĞƚƚĂƌĞ ĐŽŶĚŝnjŝŽŶŝ ůĂǀŽƌĂƚŝǀĞ ĐŽŶƚƌĂƌŝĞ ĂůůĞ ůĞŐŐŝ ĞĚ Ăŝ ĐŽŶƚƌĂƚƚŝ ĐŽůůĞƚƚŝǀŝ͘ >ΖƵŽŵŽ͕ ƚŝƚŽůĂƌĞ Ěŝ ĚƵĞ ŶĞŐŽnjŝ ŝŶ ǀŝĂ ^ĂůŝŶĂƐ Ğ Ă ƉŝĂnjnjĂ DĂƐƐŝŵŽ͕ Ɛŝ ƐĂƌĞďďĞ ĨĂƚƚŽ ƌĞƐƚŝƚƵŝƌĞ ƉĂƌƚĞ ĚĞůůĂ ƌĞƚƌŝďƵnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ůĂǀŽƌĂƚŽƌŝ͘ /Ŷ ĂůĐƵŶŝ ĐĂƐŝ͕ ŝ ĨŝŶĂŶnjŝĞƌŝ ŚĂŶŶŽ ƌŝůĞǀĂƚŽ ĐŚĞ ůĞ ƐŽŵŵĞ Ěŝ ĨĂƚƚŽ ƚƌĂƚƚĞŶƵƚĞ ĚĂů ĐŽŵŵĞƌĐŝĂŶƚĞ ƌĂŐŐŝƵŶŐĞǀĂŶŽ ůĂ ŵĞƚă ĚĞůůĂ ƉĂŐĂ͕ ŝŶ Ăůƚƌŝ ĐĂƐŝ ŝŶǀĞĐĞ ƌŝĐŚŝĞĚĞǀĂ ůĂ ƌĞƐƚŝƚƵnjŝŽŶĞ ĚĞůůĂ ƚƌĞĚŝĐĞƐŝŵĂ Ğ ĚĞůůĂ ƋƵĂƚƚŽƌĚŝĐĞƐŝŵĂ͘ ^ĞĐŽŶĚŽ ůĞ ŝŶĚĂŐŝŶŝ͕ ŝŶŽůƚƌĞ͕ ůΖƵŽŵŽ ĂǀƌĞďďĞ ĂĐƋƵŝƐƚĂƚŽ ŽŐŐĞƚƚŝ Ěŝ ĚƵďďŝĂ ƉƌŽǀĞŶŝĞŶnjĂ Ğ ŶĞ ĂǀƌĞďďĞ ŽƐƚĂĐŽůĂƚŽ ůĂ ƚƌĂĐĐŝĂďŝůŝƚă ĨŽŶĚĞŶĚŽ ůΖŽƌŽ ŝŶ ůĂƐƚƌĞ͘ EĞůůĂ ĐĂƐƐĂĨŽƌƚĞ Ěŝ ƵŶŽ ĚĞŝ ƐƵŽŝ ĚƵĞ ƉƵŶƚŝ ǀĞŶĚŝƚĂ ğ ƐƚĂƚĂ ƚƌŽǀĂƚĂ ƵŶĂ ǀĞƌŐĂ ĚΖŽƌŽ ŐƌĞnjnjŽ ĚĞů ƉĞƐŽ Ěŝ ĐŝƌĐĂ ϱ ĐŚŝůŝ ƉƌŝǀĂ Ěŝ ŵĂƌĐŚŝŽ ŝĚĞŶƚŝĨŝĐĂƚŝǀŽ Ğ ĚĞů ǀĂůŽƌĞ Ěŝ ŵĞƌĐĂƚŽ Ěŝ ŽůƚƌĞ ϭϱϬ ŵŝůĂ ĞƵƌŽ͘ >ΖŽƌŽ ğ ƐƚĂƚŽ ƐĞƋƵĞƐƚƌĂƚŽ ĚĂůůĂ WƌŽĐƵƌĂ͕ ĐŚĞ ŚĞ ŚĂ ĂĨĨŝĚĂƚŽ ůĂ ĐƵƐƚŽĚŝĂ ĂůůĂ ĂŶĐĂ ĚΖ/ƚĂůŝĂ͘ Ϯϴ ŵĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ


Domenica 25 maggio 2014

13

ECONOMIA&FINANZA

Una donna candidata per il dopo-Befera

MISTER FISCO Attilio Befera davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate di via Cristoforo Colombo, a Roma

Domani ultimo giorno alla guida dell’Agenzia delle Entrate l Domani sarà l’ultimo giorno di lavoro di Attilio Befera alla guida dell’Agenzia delle Entrate e alla presidenza di Equitalia. Prima di lasciare il palazzo di via Cristoforo Colombo, venerdì ha salutato i 40.000 dipendenti con una lettera diffusa su Intranet. Un breve bilancio dei suoi sei anni di mandato. "Sono stati anni intensi e impegnativi – scrive Befera – durante i quali abbiamo raggiunto risultati importanti, pur fra tante difficoltà". Non manca un accenno alla "delicatezza e complessità del nostro compito, necessario alla collettività, anche quando è ingrato". Poche parole che riportano ai giorni, davvero ingrati, della primavera del 2012 quando, dopo diversi episodi di aggressione e intimidazione nei confronti dei lavoratori e degli uffici dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia, l’allora premier Mario Monti dovette recarsi in via Cristoforo Colombo per sottolineare la vicinanza del Governo al suo ente esattore. Erano i mesi più neri della crisi economica e le sedi dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia stavano diventando i capri espiatori di un malessere crescente. "Abbiamo appreso, nei momenti più difficili – continua Befera nella sua lettera – che se vogliamo sinceramente migliorare dobbiamo continuare ad imparare dai nostri errori, per correggerli" in vista di quello che resta "il progetto più grande e ambizioso: contribuire efficacemente alla costruzione del rapporto di fiducia fra Stato e cittadini". A suggello della sua lettera, una citazione del poeta, scrittore e monaco trappista Thomas Merton; "Il tempo corre, la vita sfugge tra le mani. Ma può sfuggire come sabbia oppure come seme". "Davanti a ciò che dicono queste parole – osserva Befera – nessuno, tanto meno io per le responsabilità fin qui ricoperte, può sentirsi tranquillo". Durante la gestione Befera l’Agenzia delle Entrate ha portato a 13,1 miliardi le somme annuali recuperate dall’evasione nel 2013, una cifra quasi doppia rispetto ai 6,9 miliardi recuperati nell’anno 2008. Sempre nello stesso periodo la redditività dell’Agenzia (cioè il rapporto fra gli incassi da recupero dell’evasione e

Aquilino (Federpreziosi) chiede norme specifiche Gli orafi: «Non confondeteci con i Compro oro» Riparte tra le polemiche l'iter dei ddl per il settore orafo nella X Commissione del Senato. All’esame, i disegni di legge su compravendita di oro e di oggetti preziosi usati, titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi e regolamentazione dei materiali gemmologici. Ma si rischia il braccio di ferro con le associazioni di categoria, prima fra tutte le Federpreziosi di Confcommercio. La questione principale, sul quale non c’è accordo riguarda proprio la compravendita di oro e di oggetti preziosi usati. Un argomento non di poco conto visto il proliferare dei cosiddetti Comprooro. In materia, nel corso dell’audizione al Senato il 30 gennaio scorso Confcommercio Federpreziosi insieme alla Consulta Orafa avevano espresso perplessità circa la previsione di estendere a chiunque eserciti l’attività di compravendita di oro e di oggetti preziosi usati le stringenti previsioni normative previste dalla legge 17 gennaio 2000, n. 7, così come invece preso in esame dall’atto 237, di cui è prima firmataria la sen. Donella Mattesini. Il presidente di Confcommercio Federpreziosi Giuseppe Aquilino ribadisce invece «la necessità di differenziare tra chi esercita esclusivamente l’attività di Comprooro, per cui il ddl prevede una Srl con capitale di almeno 40mila euro, e i piccoli dettaglianti e gli artigiani che magari per venire incontro alle esigenze dei clienti, in tempi di crisi, non acquistano oro usato, ma propongono per esempio piccole permute. Stiamo parlando dell’ 88,44% delle attività costituite da società di persone o da persone fisiche. Siamo disposti ovviamente anche a ragionare sulle percentuali da adottare per distinguere “attività preminenti” o “occasionali”, ma chiedere ai nostri colleghi dettaglianti questo ulteriore sforzo mi sembra del tutto fuori luogo». «Da rilevare, inoltre - dichiara il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli - che l’attività di permuta rientra, da sempre, tra i servizi offerti alla clientela dalle attività al dettaglio».

il costo sostenuto) è aumentata costantemente passando da 1,93 a 3,82 euro recuperati dall’evasione per ogni euro speso. Al suo attivo anche lo spazio ai servizi online, i minori costi di gestione, la sensibilizzazione verso l’interno, la riduzione del contenzioso con la mediazione tributaria, le semplificazioni degli adempimenti e del linguaggio, i premi ai dipendenti meritevoli, lo sviluppo dei nuovi media e la partecipazione alla Nave della Legalità. Come da Spoil System lunedì, al novantesimo giorno dalla fiducia al nuovo Governo, Befera lascerà la poltrona di Mister Fisco. Non sembra verosimile che già per lunedì si avrà il suo successore, che deve essere proposto dal

LA VERTENZA LORUSSO (FIM CISL) CHIEDE GARANZIE PER IL RILANCIO

«Alla Saem di Bari serve la cassa integrazione per tornare sul mercato» l BARI. Continua la mobilitazione dei lavoratori della Saem Energie Alternative di Bari. Nei giorni scorsi, dopo la sigla del verbale di consultazione sindacale nella sede della Provincia di Bari, è stata inoltrata al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali la richiesta per attivare la cassa integrazione straordinaria. «La Regione Puglia – sottolinea Nicola Lorusso, segretario della Fim (federazione italiana metalmeccanici) Cisl di Bari – si è impegnata ad attivare un tavolo al fine di individuare interventi finalizzati alla salvaguardia dei posti di lavoro. Un passaggio decisivo è legato alla decisione del Tribunale di Bari sul ricorso alla sentenza di fallimento presentato dalla Saem. Se venisse concesso il concordato preventivo in continuità l’azienda potrebbe sanare il pregresso e operare sul suo rilancio: i requisiti ci sono tutti. La concessione della

cassa integrazione è utile a traguardare il presente, permettere all’azienda di risollevarsi e restare sul mercato, mantenendo così il pieno livello ccupazionale. Siamo fiduciosi – prosegue Lorusso - che il fallimento dichiarato il primo aprile scorso possa essere cancellato: la nostra speranza è anche quella dei lavoratori, che vogliono uscire da questa fase di incertezza e guardare al futuro». Giuseppe Chiaromonte, rappresentante dei lavoratori Saem, sottolinea che «l'azienda è più che mai viva e vitale: negli ultimi undici mesi ha fatturato oltre tre milioni di euro, ha prodotto utili per 200mila euro e sono in corso trattative per l'acquisizione di nuove commesse. Bisogna aggiungere un particolare significativo: molte aziende subappaltatrici che offrono servizi di manutenzione degli impianti e sorveglianza continuano comunque a darci fiducia e a lavorare con noi».

Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. In questo caso l’attività ordinaria sarà gestita dai suoi vice: Marco Di Capua per l’attività delle Entrate e da Gabriella Alemanno responsabile dell’area Territorio. Sul "toto" nomine sembra tramontato il nome dell’ex procuratore di Milano Francesco Greco, dopo che Matteo Renzi ha escluso "un magistrato" alla guida dell’Agenzia delle Entrate. Restano ancora sul piatto i nomi di Marco Di Capua, dato come il favorito nel segno della continuità. Ma si è parlato anche di Rossella Orlandi, attualmente direttore della sede piemontese dell’agenzia. Meno probabilità avrebbe Gabriella Alemanno.

IL CASO IL LEGALE DELL’EX PRESIDENTE: «CHIARIRÀ TUTTO»

Inchiesta Carige, Berneschi pronto a parlare con i pm l Promette di parlare e di chiarire tutto, Giovanni Berneschi. L’ex presidente della Banca Carige arrestato giovedì mattina con l’accusa di essere il "dominus" di un sodalizio dedito alla truffa, al riciclaggio e alla sottrazione di beni dopo 48 ore di silenzio ha rotto gli indugi. Lo ha fatto tramite il suo difensore Maurizio Anglesio al quale ha dato mandato di annunciare che nell’interrogatorio di convalida davanti al gip che si terrà tra martedì e giovedì prossimo non solo risponderà alle domande del giudice "ma chiarirà la sua posizione". È un Berneschi "provato per l'inchiesta ma molto combattivo" quello che racconta il suo avvocato. Che passa il tempo a studiare le carte e "non legge giornali o guarda televisione". Il banchiere che fino a qualche mese fa comandava l’economia genovese non ne vuole sapere di arrendersi e "davanti al giudice spiegherà tutto quanto", ribadisce Anglesio. E mentre Berneschi fa sapere che parlerà e spiegherà, si sono svolti i primi interrogatori. Il gip Adriana Petri e il procuratore aggiunto Nicola Piacente hanno visto tre degli arrestati che si trovano in carcere a Marassi (il quarto Francesca Amisano, nuora di Berneschi, sarà interrogata domani a Pontedecimo). Due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, uno ha parlato. È stato il faccendiere svizzero Davide Enderlin Junior, il primo a rispondere alle domande del giudice. Enderlin, 42 anni, consigliere comunale di Lugano ha negato di aver mai riciclato il denaro o di fare parte di qualche organizzazione: "Non ho mai fatto nulla di illecito – ha detto il presidente del Lugano Pallavolo – ho solo eseguito quelle che erano le direttive che mi venivano impartite dai miei clienti. È vero ho curato la pratica per l’acquisto dell’ Holiday Inn di Lugano... ma l’ho fatto nella più assoluta trasparenza e correttezza". Enderlin, difeso dagli avvocati Balossi e Bernardini, ha giurato di "non aver mai saputo della provenienza del denaro" e ha spiegato di essere pronto a dimostrarlo: "Non appena avrò l’occasione – ha detto il manager - produrrò tutti i documenti bancari”.

Sigillo d’Oro ad Attilio Mastromauro ha 101 anni il creatore della pasta Granoro Il riconoscimento sarà consegnato giovedì dal rettore dell’Università di Bari, Uricchio l Ai giornalisti accorsi in massa in occasione della conferenza stampa in onore dei suoi 100 anni l’imprenditore Attilio Mastromauro aveva dato appuntamento ai 110 anni per nuovi festeggiamenti. Intanto quest’anno, per i suoi 101 anni appena compiuti una occasione prestigiosa per festeggiare egregiamente il suo compleanno e al quale hanno avuto accesso solo grandi uomini del mondo delle ricerca, della politica, della cultura, Attilio Mastromauro l’avrà: giovedì 29 maggio (alle 10.30) nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo di Bari il Rettore dell’Università di Bari, prof. Antonio Uricchio, conferirà all’industriale che ha dedicato e dedica ancora una vita di amore e passione per la sua pasta, il Sigillo D’Oro. Attilio Mastromauro nel 1967 dopo un lungo e brillante percorso imprenditoriale con i suoi fratelli si lanciò con sua moglie Chiara nell’impresa di aprire un nuovo pastificio (Granoro), contribuendo con la sua opera ad ac-

crescere l’immagine e il prestigio della “sua” Puglia in Italia e nel mondo. E’ uno dei pionieri dell’industria della pasta in Italia. Emigrato ancora bambino nella New York degli anni Venti, al ritorno nella natia Corato entra nell’azienda paterna; è un’epoca in cui i pastifici sono ancora attività artigianali, non esiste automazione. Con la guida di Attilio la fabbrica cresce fino a diventare una nuova impresa, Granoro, realizzata e condotta con l’aiuto delle figlie e di una “famiglia allargata” di fidatissimi collaboratori. Ad inaugurare il suo Pastificio (Il 21 gennaio 1967) fu l’onorevole Aldo Moro, a cui oggi è intitolata l’Università barese . Oggi, sotto la direzione di Marina e Daniela Mastromauro, Granoro è una realtà consolidata che ha portato la pasta pugliese sulle tavole del Canada, del Sud America, dell’Australia, fino alla Cina e al Giappone e che vanta, tra dipendenti e indotto, circa 250 lavoratori.


ŽŵƉƌŽ KƌŽ͗ ŝů ǀŽůƚŽ ĚĞůůĂ ĐƌŝƐŝ >ƵŶĞĚŞ Ϯϲ DĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ 'ƌĞƚĂ DŝůŝĐŝ

^ƚŽƌŝĞ Ěŝ ƵŶ ŽƌĚŝŶĂƌŝŽ ΗŵĂůǀŝǀĞƌĞΗ͕ ƐƚŽƌŝĞ Ěŝ ƵŶ ƋƵŽƚŝĚŝĂŶŽ ΗŶŽŶ ĂƌƌŝǀĂƌĞ Ă ĨŝŶĞ ŵĞƐĞΗ͘ ^ŽŶŽ ƋƵĞƐƚĞ ůĞ ƐƚŽƌŝĞ ĐŚĞ ƌŝŐƵĂƌĚĂŶŽ ŐƌĂŶ ƉĂƌƚĞ Ěŝ ĐŽůŽƌŽ ĐŚĞ Ɛŝ ƌŝǀŽůŐŽŶŽ Ăŝ ŶĞŐŽnjŝ ŽŵƉƌŽ KƌŽ͕ ƐƉĞĐĐŚŝŽ ĚƌĂŵŵĂƚŝĐŽ Ěŝ ƵŶĂ ĐƌŝƐŝ ĐŚĞ ŚĂ ŵĞƐƐŽ ŝŶ ŐŝŶŽĐĐŚŝŽ ůΖ/ƚĂůŝĂ Ğ ĐŚĞ ŶŽŶ ůĞ ƉĞƌŵĞƚƚĞ ĂŶĐŽƌĂ Ěŝ ƌŝƐŽůůĞǀĂƌƐŝ͘


sĞŶĚĞƌĞ Ăů ŽŵƉƌŽ KƌŽ͗ ϳ ĐŽŶƐŝŐůŝ ĚĂ ĐŽŶŽƐĐĞƌĞ di Simona Vitale

Pubblicato il 26 maggio 2014

La ĐƌŝƐŝ ĞĐŽŶŽŵŝĐĂ continua a farsi sentire e pertanto la necessità di attingere alle proprie risorse si fa sempre più spiccata. Non solo risparmi in denaro che possono stiparsi in conti bancari o sotto la più famosa mattonella. Una valida risorsa per tentare di porre rimedio a dei problemi economici imminenti o, semplicemente, per affrontare spese previste e impreviste, può essere costituita dall’oro. Chi di noi non ha in casa anelli, bracciali, collane d’oro che magari non indossa più da una vita? Ebbene, forse è giunto il momento di vendere il proprio oro usato per trarne in cambio moneta liquida. Tuttavia, per poter procedere alla vendita dell’oro in maniera sicura e ai ŵŝŐůŝŽƌŝ ƉƌĞnjnjŝ ŽĨĨĞƌƚŝ ĚĂů ŵĞƌĐĂƚŽ, è opportuno seguire delle piccole ed importanti regole onde evitare di incorrere in problemi e sanzioni: ǀĞŶĚĞƌĞ Ăů ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ sotto casa tua senza informarti non è una mossa saggia.

/ ĐŽŶƐŝŐůŝ ƉĞƌ ǀĞŶĚĞƌĞ Ăů ŽŵƉƌŽ KƌŽ ϭ͘ WĞƐĂƌĞ ů͛ŽƌŽ ƵƐĂƚŽ͘

Prima di recarsi in un negozio compro oro (ce ne sono svariati presenti in tutte le città d’Italia) il consiglio è quello di pesare l’oro a casa propria, magari servendoci di una bilancia da cucina digitale. Bisogna ricordare che pietre e altri dettagli metallici che possono arricchire il nostro oro, non andranno ad influire su quello che è il peso finale dell’oro che ci apprestiamo a vendere. Una volta fatta la pesatura a casa, giunti nel punto comproͲoro scelto accertiamoci innanzitutto che la pesatura venga fatta dinanzi ai nostri occhi e, subordinatamente, effettuare, qualora lo si ritenga opportuno, anche dei confronti di peso nei diversi comproͲoro della nostra città. 2. ZŝǀŽůŐĞƌƐŝ Ă ŶĞŐŽnjŝ ĐŚĞ ƐŝĂŶŽ ŝƐĐƌŝƚƚŝ ĂůůĂ ĂŶĐĂ Ě͛/ƚĂůŝĂ


Iscritti all’Albo degli Operatori professionali in Oro e preziosi della Banca d’Italia sono solo 400 negozi, a fronte dei migliaia dislocati su tutto il territorio nazionale. Per verificare se il negozio comproͲoro che ci interessa sia effettivamente iscritto all’albo, possiamo collegarci qui. Se il negozio non compare, vendere al compro oro che avevi individuato potrebbe non essere sicuro. ϯ͘ sĞƌŝĨŝĐĂƌĞ ƋƵĂŶƚŽ ǀĂůĞ ů͛ŽƌŽ ŶĞŝ ŶĞŐŽnjŝ ĚĞůůĂ ŶŽƐƚƌĂ njŽŶĂ

Prima di recarsi ed affidarsi ad un preciso negozio, il consiglio è quello di visitare il sito internet di ognuno dei negozi presenti nella nostra zona, in modo da verificare qual è la quotazione dell’oro proposta e far sì che, al momento della visita diretta, si possa poi andare a fare immediatamente il calcolo e controllare che il negoziante ci dia il valore effettivamente proposto. Il consiglio è quello di fare ƵŶĂ ǀĂůƵƚĂnjŝŽŶĞ ŵĞĚŝĂ ĚĞů ƉƌĞnjnjŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ ŶĞů ŐŝŽƌŶŽ ŝŶ ĐƵŝ Ɛŝ ǀƵŽůĞ ĂŶĚĂƌĞ Ă ǀĞŶĚĞƌůŽ͘ YƵĞƐƚŽ ƉĞƌĐŚĠ ŝů ƉƌĞnjnjŽ Ěŝ ĂĐƋƵŝƐƚŽ Ğ Ěŝ ǀĞŶĚŝƚĂ ĚĞůů͛ŽƌŽ ƵƐĂƚŽ ŽƐĐŝůůĂ ƉƌĂƚŝĐĂŵĞŶƚĞ ƐĞŵƉƌĞ͕ ĂŶĐŚĞ Ěŝ ƉŽĐŚŝ ĐĞŶƚĞƐŝŵŝ͘ La valutazione dell’oro si distingue poi anche per la quantità effettiva di oro presente nel gioiello che ci apprestiamo a vendere. Ϯϰ ĐĂƌĂƚŝ è l’oro puro rappresentato dai lingotti da investimento dove ůĂ ůĞŐĂ ğ ĐŽŵƉŽƐƚĂ ĚĂ ϵϵϵ ƉĂƌƚŝ Ěŝ ŽƌŽ ƐƵ ϭϬϬϬ, mentre quello ϭϴ ĐĂƌĂƚŝ è l’oro da gioielleria più comune e si compone di 750 parti di oro su 100. La quotazione dell’oro 750 è più bassa di quello dell’oro 24 carati di circa il 25%. ϰ͘ ŚŝĞĚĞƌĞ ƐĞŵƉƌĞ ůĂ ĐŽƉŝĂ ĚĞůů͛ĂƚƚŽ Ěŝ ǀĞŶĚŝƚĂͬĂĐƋƵŝƐƚŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ ƵƐĂƚŽ

Il venditore è sempre obbligato a fornire la copia dell’atto di vendita/acquisto che certifica i dettagli dell’operazione occorsa. Sulla documentazione deve essere sempre indicata quella che è la quantità di oro venduta, i dati di chi compra, di chi vende e il controvalore espresso in euro. La documentazione è fondamentale anche ai fini di eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.


ϱ͘ / ĚŽĐƵŵĞŶƚŝ ǀĂŶŶŽ ƐĞŵƉƌĞ ĐŚŝĞƐƚŝ

Il venditore deve sempre richiedervi carta d’identità o codice fiscale per l’identificazione e la registrazione dell’operazione avvenuta. Non bisogna credere o fidarsi di chi non chiede i documenti necessari ai fini dell’operazione. ϲ͘ ŽŶƚƌŽůůĂƌĞ ůĞ ƐƉĞƐĞ ƐƵůůĞ ŽƉĞƌĂnjŝŽŶŝ Ěŝ ǀĞŶĚŝƚĂ

Ogni transazione andrebbe registrata con una marca da bollo da 2 euro in modo da essere effettivamente regolare. Per cui se il tuo oro viene valutato 412 euro, tu percepirai 410 euro per aver pagato tale marca da bollo. ϳ͘ ǀŝƚĂƌĞ ĐŚŝ ƉĂŐĂ Ɖŝƶ Ěŝ ϭϬϬϬ ĞƵƌŽ ŝŶ ĐŽŶƚĂŶƚŝ

Ciò a causa della normativa antiͲriciclaggio: “L’articolo 49 del decreto legislativo 231/2007, e successive modiche e integrazioni sino a giungere all’art. 12 del decreto legge 201/2011, convertito con modiche dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011 VIETA il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento è complessivamente pari o superiore a 1.000 euro”. Bisogna dire che in questo caso le sanzioni sono pesanti. Parliamo infatti di multe ǀĂŶŶŽ ĚĂůů͛ϭй Ăů ϰϬй ĚĞůůĂ ƐŽŵŵĂ ƌŝĐĞǀƵƚĂ͕ ĨŝŶŽ ĂĚ ƵŶ ŵĂƐƐŝŵŽ Ěŝ ϯ͘ϬϬϬ ĞƵƌŽ͘


Settore e Moda

news — maggio 29, 2014 at 8:53 am

Questa collana è un guardiano Progettata dall’agenzia pubblicitaria JWT di Singapore per conto di Aware (Association of Women for Action and Research), Guardian Angel è una collana pensata per aiutare le donne a sentirsi meno vulnerabili. Infatti, basta una leggera pressione sul pulsante nascosto per attivare automaticamente una chiamata al proprio cellulare: dover rispondere al telefono è una comoda scusa per sottrarsi a una conversazione noiosa o evitare approcci indesiderati al bar o una fermata dell’autobus. Se la situazione da fastidiosa diventa pericolosa, la pressione prolungata comporta l’invio di una richiesta di aiuto con le coordinate Gps. Certo, il dispositivo non impedisce un’aggressione se il familiare o l’amico a cui si è collegati non vede il messaggio, quindi avrebbe più senso collegarlo alla polizia. Ma a differenza dello spray al peperoncino, è sempre a portata di mano ed è più facile da usare. Il ciondolo, realizzato in argento sterling, costa 120 dollari e include una catena sempre in argento e può essere portato anche come braccialetto. M.d.B.

Ciondolo della collana Guardian Angel con dettaglio pulsante

Collana Guardian Angel


WĞƉŝƚĂ Ě͛ŽƌŽ ĚĂ ϭ͕ϱ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ 'ŝŽǀĞĚŞ Ϯϵ DĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ 'ƌĞƚĂ DŝůŝĐŝ

/ů ĐƌŝƐƚĂůůŽ Ěŝ ŽƌŽ Ɖŝƶ ŐƌĂŶĚĞ ĚĞů ŵŽŶĚŽ ǀĂůĞ ϭ͕ϱ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ͘ ^ŝ ƚƌĂƚƚĂ Ěŝ ƵŶĂ ƉĞƉŝƚĂ ƌŝŶǀĞŶƵƚĂ ĚĞĐĞŶŶŝ ĨĂ ŝŶ ƵŶ ĨŝƵŵĞ ĚĞů sĞŶĞnjƵĞůĂ͘ /ů ƉƌŽƉƌŝĞƚĂƌŝŽ͕ ƵŶ ĐŽůůĞnjŝŽŶŝƐƚĂ ƉƌŝǀĂƚŽ ĂŶŽŶŝŵŽ ĐŚĞ ǀŝǀĞ ŶĞŐůŝ ^ƚĂƚŝ hŶŝƚŝ͕ ŚĂ ĨŽƌŶŝƚŽ ƋƵĂƚƚƌŽ ĐĂŵƉŝŽŶŝ Ăů ŐĞŽůŽŐŽ :ŽŚŶ ZĂŬŽǀĂŶ ƉĞƌ ůĂ ǀĂůƵƚĂnjŝŽŶĞ͘ EĞů ĐŽƌƐŽ Ěŝ ƵŶ ƚĞƐƚ ƚƌĞ ĚĞůůĞ ƋƵĂƚƚƌŽ ƉĞƉŝƚĞ ƐŽŶŽ ƌŝƐƵůƚĂƚĞ ǀĞƌĞ͕ Ğ ƵŶĂ Ěŝ ĞƐƐĞ ğ ƵŶ ƉĞnjnjŽ Ěŝ Ϯϭϳ͕ϳϴ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ŽƌŽ ŝů ĐƵŝ ǀĂůŽƌĞ ğ ƐƚĂƚŽ ƐƚŝŵĂƚŽ ŝŶ ϭ ŵŝůŝŽŶĞ Ğ ŵĞnjnjŽ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ͘


WŝƐĂ KƌŽůŽŐĞƌŝĂ ƚƌĂƐĨŽƌŵĂ ƵŶĂ ƉĂƐƐŝŽŶĞ ŝŶ ƵŶ ŐŝŽŝĞůůŽ ϮϴͬϬϱͬϮϬϭϰ

LJ ŽƌĂĨŽŝƚĂůŝĂŶŽ WŝƐĂ KƌŽůŽŐĞƌŝĂ ŚĂ ƌĞĐĞŶƚĞŵĞŶƚĞ ƉƌĞƐĞŶƚĂƚŽ ƵŶĂ ŶŽǀŝƚă ĂƐƐŽůƵƚĂ͗ ůĂ ƉƌŝŵĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ ĚĞĚŝĐĂƚĂ Ăů ŵŽŶĚŽ ĚĞůů͛ŽƌŽůŽŐŝŽ͘ >Ă ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ͞>ĂŶĐĞƚƚĞ͟ Ɛŝ ůĞŐĂ Ăů ĐŽŶĐĞƚƚŽ ĚĞů ƚĞŵƉŽ͕ ŐƌĂŶĚĞ ƉĂƐƐŝŽŶĞ ĚĞůůĂ &ĂŵŝŐůŝĂ WŝƐĂ͕ ŝů ƚĞŵƉŽ ĐŚĞ͕ ĐŽŵĞ ŚĂ ĚĞƚƚŽ DĂƌŝƐƚĞůůĂ WŝƐĂ͕ ƐĞŐŶĂ ŝ ŵŽŵĞŶƚŝ ŝŵƉŽƌƚĂŶƚŝ ĚĞůůĂ ǀŝƚĂ͕ ͞ĚĞůůĂ ŐŝŽŝĂ͕ ĚĞů ƉŝĂĐĞƌĞ Ğ Ă ǀŽůƚĞ ĚĞůůĂ ŶŽŝĂ͘͟ >Ă ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ͞>ĂŶĐĞƚƚĞ͟ ğ ĐŽŵƉŽƐƚĂ ĚĂ ƉĞŶĚĞŶƚŝ͕ ŽƌĞĐĐŚŝŶŝ͕ ĂŶĞůůŝ Ğ ďƌĂĐĐŝĂůŝ ʹ ŝŶ ŽƌŽ ďŝĂŶĐŽ Ž ƌŽƐĂ Ğ ĚŝĂŵĂŶƚŝ ʹ ĚĞĐůŝŶĂƚŝ ŝŶ ĨŽƌŵĞ Ɖŝƶ ŵŽƌďŝĚĞ ƉĞƌ ůĞ ĚŽŶŶĞ ƌŽŵĂŶƚŝĐŚĞ Ğ ŝŶ ĨŽƌŵĞ Ɖŝƶ ĂƉƉƵŶƚŝƚĞ ƉĞƌ ůĞ ĚŽŶŶĞ Ɖŝƶ ĚĞĐŝƐĞ͘ ͞>ĂŶĐĞƚƚĞ͟ ğ ƐƚĂƚĂ ƉĞŶƐĂƚĂ ĂŶĐŚĞ ƉĞƌ ů͛ƵŽŵŽ͕ ŶĞůůĂ ǀĞƌƐŝŽŶĞ ŝŶ ŽƌŽ ďŝĂŶĐŽ ďƌƵŶŝƚŽ ĂĐĐŽŵƉĂŐŶĂƚŽ ĚĂ ƌƵďŝŶŝ Ğ ĚĂ njĂĨĨŝƌŝ͘ WŝƐĂ KƌŽůŽŐĞƌŝĂ ğ ƵŶĂ ǀĞƌĂ Ğ ƉƌŽƉƌŝĂ ŝƐƚŝƚƵnjŝŽŶĞ ŶĞů ŵŽŶĚŽ ĚĞŐůŝ ŽƌŽůŽŐŝ͗ ŶĂƚĂ ŶĞŝ Ɖƌŝŵŝ ĂŶŶŝ ĚĞů EŽǀĞĐĞŶƚŽ͕ ĚĂ ďŽƚƚĞŐĂ ĂƌƚŝŐŝĂŶĂ ğ ĚŝǀĞŶƚĂƚĂ ƵŶ͛ŝŵƉŽƌƚĂŶƚĞ ĂnjŝĞŶĚĂ ĨĂŵŝůŝĂƌĞ ĐŽŶŽƐĐŝƵƚĂ ƉĞƌ ƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶĂůŝƚă Ğ ŽĨĨĞƌƚĂ͘ KŐŐŝ WŝƐĂ KƌŽůŽŐĞƌŝĂ͕ ĐŚĞ ƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂ ŽůƚƌĞ ϰϬ ŵĂƌĐŚŝ Ěŝ ŽƌŽůŽŐĞƌŝĂ ƚƌĂ ŝ Ɖŝƶ ƉƌĞƐƚŝŐŝŽƐŝ Ăů ŵŽŶĚŽ Ğ ƉŝĐĐŽůŝ ŵĂƌĐŚŝ Ě͛ĞĐĐĞůůĞŶnjĂ͕ ŐĞƐƚŝƐĐĞ ŝů ƉƌŝŵŽ ŵŽŶŽŵĂƌĐĂ ZŽůĞdž ŝŶ ƵƌŽƉĂ Ğ ů͛ƵŶŝĐĂ ďŽƵƚŝƋƵĞ ŝƚĂůŝĂŶĂ WĂƚĞŬ WŚŝůŝƉƉĞ͘ EĞůůĂ ĨŽƚŽ͕ ůĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ͞>ĂŶĐĞƚƚĞ͘͟


ŶĞǁƐ Ͷ ŵĂŐŐŝŽ Ϯϴ͕ ϮϬϭϰ Ăƚ ϭϬ͗ϮϬ Ăŵ

Anche VicenzaOro al Jck Show

͛ğ ĂŶĐŚĞ VicenzaOro Ăů Jck Show di Las Vegas ;ŽůƚƌĞ ϮϯŵŝůĂ ŝ ǀŝƐŝƚĂƚŽƌŝ ĂƚƚĞƐŝ ĚƵƌĂŶƚĞ ŝ ƋƵĂƚƚƌŽ ŐŝŽƌŶŝ Ěŝ ŵĂŶŝĨĞƐƚĂnjŝŽŶĞͿ͕ ůĂ ĨŝĞƌĂ ƉƌŝŶĐŝƉĂůĞ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ĂƐƐŝĞŵĞ Ă ĂƐĞůtŽƌůĚ͘ /Ŷ hƐĂ͕ ŝŶĨĂƚƚŝ͕ sŝĐĞŶnjĂKƌŽ /ƚĂůŝĂŶ ůƵď ƉƌŽƉŽƌƌă ŝů ĨŽƌŵĂƚ ŝƚŝŶĞƌĂŶƚĞ ŝĚĞĂƚŽ Ğ ŽƌŐĂŶŝnjnjĂƚŽ ĚĂ &ŝĞƌĂ Ěŝ sŝĐĞŶnjĂ͗ ϭϯϬ ĞƐƉŽƐŝƚŽƌŝ ƉƌŽǀĞŶŝĞŶƚŝ ĚĂŝ ŵĂŐŐŝŽƌŝ ƉŽůŝ ƉƌŽĚƵƚƚŝǀŝ ŝƚĂůŝĂŶŝ͕ ƵŶĂ ƐƵƉĞƌĨŝĐŝĞ ĞƐƉŽƐŝƚŝǀĂ Ěŝ ϭ͘ϱϬϬ ŵĞƚƌŝ ƋƵĂĚƌŝ͘ >͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ Ɛŝ ƉƌŽƉŽŶĞ Ěŝ ƉƌŽŵƵŽǀĞƌĞ Ă ůŝǀĞůůŽ ŝŶƚĞƌŶĂnjŝŽŶĂůĞ ůĞ ƉƌŽĚƵnjŝŽŶŝ ŽƌĂĨŽͲŐŝŽŝĞůůŝĞƌĞ ĐŚĞ ĞƐƉƌŝŵŽŶŽ ŝ ǀĂůŽƌŝ ĚĞů ŵĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ͘ ^Ăƌă ƉƌĞƐĞŶƚĞ ĂŶĐŚĞ ů͛ĂƌĞĂ 'ůĂŵƌŽŽŵ͕ ŝŶ ĐƵŝ ĂnjŝĞŶĚĞ ƐĞůĞnjŝŽŶĂƚĞ ƉŽƚƌĂŶŶŽ ĚĂƌĞ ůŝďĞƌĂ ĞƐƉƌĞƐƐŝŽŶĞ ĂůůĂ ůŽƌŽ ĐƌĞĂƚŝǀŝƚă͕ Ğ ŝŶ ĐƵŝ ŝ ďƵLJĞƌ ƉŽƚƌĂŶŶŽ ƚƌŽǀĂƌĞ ŐŝŽŝĞůůŝ Ěŝ ĚĞƐŝŐŶ ĐŚĞ Ɛŝ ĐĂƌĂƚƚĞƌŝnjnjĂŶŽ ƉĞƌ ůĂ ůŽƌŽ ƵŶŝĐŝƚă͘ /Ŷ ƉƌŽŐƌĂŵŵĂ Đŝ ƐŽŶŽ͕ ŝŶŽůƚƌĞ͕ ĞǀĞŶƚŝ ĐŽůůĂƚĞƌĂůŝ ĐŽŵĞ ŝů sŝĐĞŶnjĂKƌŽ &ĂƐŚŝŽŶ ^ŚŽǁ Ğ ů͛ĂƌĞĂ ĚĞĚŝĐĂƚĂ Ă dƌĞŶĚǀŝƐŝŽŶ :ĞǁĞůůĞƌLJ н &ŽƌĞĐĂƐƚŝŶŐ͕ ů͛KƐƐĞƌǀĂƚŽƌŝŽ ŝŶĚŝƉĞŶĚĞŶƚĞ Ěŝ &ŝĞƌĂ Ěŝ sŝĐĞŶnjĂ ĐŚĞ ŽĨĨƌŝƌă ƵŶĂ ƉĂŶŽƌĂŵŝĐĂ ĚĞůůĞ ƚĞŶĚĞŶnjĞ ŝŶƚĞƌŶĂnjŝŽŶĂůŝ ĚĞů ƐĞƚƚŽƌĞ͕ ĐŽŶ ƵŶ ĨŽĐƵƐ ƐƵů ŵĞƌĐĂƚŽ ĂŵĞƌŝĐĂŶŽ͘ F.G.


Gioielli, Tarì e LiuJo Luxury premiano le tesi di lusso Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ mercoledì 28 maggio 2014 Il mondo dei gioielli torna ad incontrarsi con l'Università, per l'assegnazione di alcune borse di studio, destinate agli studenti del lusso.

Il Comitato Leonardo ha elaborato dei bandi per i premi di laurea offerti sul tema dei gioielli dal Centro Orafo Il Tarì e da LiuJo Luxury, brand del Gruppo Nardelli Luxury, per le tesi di lusso. Le due realtà italiane nel settore dell’oreficeria metteranno a disposizione due borse di studio del valore di 3.000 euro ciascuna nell’ambito dei Premi di Laurea promossi dal Comitato Leonardo. L’iniziativa, rivolta a studenti e laureati, premia le migliori tesi di laurea su fashion e luxury Made in Italy. Si tratta di un'idea brillante, che valorizza i talenti italiani con una visione limpida nella tela del lusso. Scopriamo nel dettaglio i due bandi.

Premio di laurea concesso dal centro orafo Il Tarì S.C.P.A. "Il gioiello italiano e la sfida dei mercati internazionali: un piano di marketing per il sistema Tarì" Un Premio di Laurea per l’importo di Euro 3.000 con scadenza il 31 ottobre 2014 COMITATO PROMOTORE: È costituito dai membri del Consiglio Direttivo del Comitato Leonardo e dalla Direzione Centro Orafo Il Tarì S.C.P.A.. FINALITÀ: Premiare ricerche di giovani studiosi o addetti al settore che attraverso un’analisi della percezione del Made in Italy nel mondo evidenzino le prospettive per il gioiello italiano. CRITERI DI VALUTAZIONE: ͻ analisi della percezione del Made in Italy nel mondo; ͻ valutazione dei punti di forza del settore orafo italiano e prospettive future; ͻ analisi del valore aggiunto fornito dal Tarì. REQUISITI: Tesi di laurea specialistica con titolo conseguito successivamente al 01/01/2008. Non sono ammesse tesi o elaborati presentati da candidati già vincitori nelle precedenti edizioni.


SCADENZA: Il modulo di partecipazione al concorso compilato e firmato, accompagnato dalla tesi in formato elettronico (CD Rom) e da una breve sintesi del lavoro (max 6 pagine), dovranno pervenire alla Segreteria Generale del Comitato Leonardo (c/o ICE, Via Liszt 21, 00144 Roma, tel. 06 59927990Ͳ7991 fax 06 5923806) entro e non oltre il 31 ottobre 2014. Questo bando è pubblicato sul sito www.comitatoleonardo.it e www.tari.it PREMIAZIONE: Il giudizio insindacabile sarà emesso dal Comitato Promotore su indicazione del Centro Orafo il Tarì S.C.P.A.. La premiazione avrà luogo in Quirinale nel corso della cerimonia di assegnazione dei Premi Leonardo, alla presenza del Presidente della Repubblica.

Premio di laurea concesso dalla Nardelli Luxury S.P.A. "Quali sono gli stili di consumo ed i bisogni del cliente del fast fashion? Come le aziende possono soddisfare la domanda dei consumatori nel mondo del gioiello e dell'orologio?" Un Premio di Laurea per l’importo di Euro 3.000 con scadenza il 31 ottobre 2014 COMITATO PROMOTORE: È costituito dai membri del Consiglio Direttivo del Comitato Leonardo e dalla direzione della Nardelli Luxury S.p.A. FINALITÀ: Premiare ricerche di giovani studiosi o addetti del settore che, tenendo conto del cambiamento del mercato della moda, analizzino quasi sono gli stili di consumo ed i bisogni del cliente del fast fashion e come le aziende possono soddisfare la domanda dei consumatori nel mondo del gioiello e dell’orologio. Lo studio dovrà anche analizzare le leve comunicazionali e di MKTG che permettono alle aziende di essere competitive sul mercato e proporre sempre prodotti nuovi in linea con i bisogni dei consumatori. CRITERI DI VALUTAZIONE: Lo studio dovrà analizzare: Ͳ Le best practice adottate dalle aziende della moda Ͳ Gli studi sul consumatore Elemento importante di valutazione sarà l’aver affrontato una ricerca non meramente didattica ma sul campo con studi reali e spunti di riflessione applicabili alla realtà REQUISITI: Studenti laureandi e laureati con titolo conseguito successivamente al 31/12/2012. SCADENZA: Il modulo di partecipazione al concorso compilato e firmato, accompagnato dalla tesi in formato elettronico (CD Rom) e da una breve sintesi del lavoro (max 6 pagine), dovranno pervenire alla Segreteria Generale del Comitato Leonardo (c/o ICE, Via Liszt 21, 00144 Roma, tel. 06 59927990Ͳ7991 fax 06 5923806) entro e non oltre il 31 ottobre 2014. Questo bando è pubblicato sul sito www.comitatoleonardo.it e www.nardelliluxury.it PREMIAZIONE: Il giudizio insindacabile sarà emesso dal Comitato Promotore su indicazione della Nardelli Luxury S.p.A..La premiazione avrà luogo in Quirinale nel corso della cerimonia di assegnazione dei Premi Leonardo alla presenza del Presidente della Repubblica.


Cannes 2014: i gioielli delle star DĞƌĐŽůĞĚŞ Ϯϴ DĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ 'ƌĞƚĂ DŝůŝĐŝ

/ů lusso ğ ƐĞƌǀŝƚŽ ƐƵů ƌĞĚ ĐĂƌƉĞƚ ĚĞů Festival di Cannes 2014 ĚĂůůĞ ĐĞůĞďƌŝ star del cinema͘ >Ă ϲϳǐ ĞĚŝnjŝŽŶĞ ĚĞůůĂ ŵĂŶŝĨĞƐƚĂnjŝŽŶĞ ŝŶƚĞƌŶĂnjŝŽŶĂůĞ ǀĞĚĞ ƐĨŽŐŐŝĂƌĞ ƐƵů ĨĂŵŽƐŽ Ğ ƐƵŐŐĞƐƚŝǀŽ ƚĂƉƉĞƚŽ ƌŽƐƐŽ numerose celebrità ĐŽŶ ĂĚĚŽƐƐŽ gioielli lussuosi͘ Harry Winston͕ Bulgari͕ Chaumet͕ Chopard͕ Van Cleef & Arpels͗ ƋƵĞƐƚŝ Ğ ƚĂŶƚŝ Ăůƚƌŝ ŝ ůƵdžƵƌLJ ďƌĂŶĚ ĐŚĞ ĐŽŵƉůĞƚĂŶŽ ůĂ ďĞůůĞnjnjĂ ĚĞůůĞ ĂƚƚƌŝĐŝ͕ ĂĐĐĞŶƚƵĂŶĚŽŶĞ ůΖĞůĞŐĂŶnjĂ͘ 'ƵƐƚĂƚĞǀŝ ůĂ ŐĂůůĞƌŝĂ ĨŽƚŽŐƌĂĨŝĐĂ͊



Da New York ad Arezzo, Federorafi dà il via al “Piano USA”. Ciabatti: “Apriamoci ad altri mercati” Ufficio stampa Confindustria Arezzo E’ all’interno della sede aretina di Confindustria che questo pomeriggio si è svolto il seminario “Gioielleria e Oreficeria – Progetto Speciale Stati Uniti”. Un momento di confronto e di dibattito al quale hanno partecipato anche Confindustria Federorafi, e ICE.

L’iniziativa fa parte del programma “Piano USA” promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico con ICEͲ Agenzia, ed al quale Confindustria collabora a livello nazionale quale progetto prioritario e strategico per le imprese.


La prima fase del “Piano USA” prevede la realizzazione di programmi di formazione per imprese, gratuiti e con un taglio tecnico e commerciale, ed incontri individuali con gli esperti sui temi doganali, legali e di marketing. Il Piano Usa comprende inoltre, tra l’altro, visite di operatori americani in Italia che potranno approfondire la conoscenza delle eccellenze produttive del nostro Paese. Il seminario di formazione sulle opportunità di business e gli aspetti tecnicoͲoperativi riferiti agli Stati Uniti che si è svolto ad Arezzo, si è articolato in una videoconferenza con gli Stati Uniti dagli uffici ICE di New York, con le testimonianze di esperti, oltre ad interventi in sala ad Arezzo e a seguire gli incontri B2B tra aziende ed esperti presenti. Ad introdurre i lavori Ivana Ciabatti, Presidente della Sezione Orafi e Argentieri di Confindustria Arezzo, Dario Bonauguri vice Presidente di Confindustria Arezzo con delega all’Internazionalizzazione e Consigliere Federorafi e Daniela Cosentini, in rappresentanza di ICE. In videoconferenza con gli uffici ICE di New York si sono svolte le relazioni di apertura: gli interventi sono stati quelli di Pierpaolo Celeste, Direttore ICE – New York, che presenterà il Programma Speciale Stati Uniti, Alberto Milani e Luigi Girotto, esperti di marketing del settore, che spiegheranno come approcciare il mercato americano e Dennis Ulrich, CEO di Richline Group. Poi è stato il momento delle relazioni di esperti del settore: Antonio Olivieri (esperto marketing), Andrea Primerano (Senior Manager, Costums Broker, Emaia Tax Centre – Global Trade), edell’Avv. Riccardo Gentili, Consulente Legale con Studio a Roma e New York.


Data: 27 Maggio 2014



26 mag

Conflict diamonds, un’intesa per la gestione del Kimberley Process Gioielli / pietre preziose / trade Pubblicato da Chiara Di Martino

Il World Diamond Council finanzierà e gestirà l’Administrative Support Mechanism con servizi come supporto logistico, comunicazione e un archivio elettronico

Un protocollo di intesa tra il World Diamond Council e il Kimberley Process: i rispettivi presidenti, Edward Asscher e il vice Ministro Wei Chuanzhong, hanno formalizzato presso l’Antwerp World Diamond Center un accordo tra le rispettive organizzazioni valido per il 2014. Il WDC finanzierà e gestirà l’Administrative Support Mechanism (ASM) per conto del processo di Kimberley. Tanti i servizi di supporto garantiti dall’intesa, come l’archivio elettronico on line, la comunicazione e il supporto logistico per le attività del KP. L’ASM non è un organo decisionale che è invece la prerogativa della plenaria del processo di Kimberley: lanciato nel 2013, l’organismo amministrativo sarà gestito dai quattro membri del World Diamond Council: l’Antwerp World Diamond Center, l’Israel Diamond Institute Group of Companies, il Gem and Jewellery Export Promotion Council dell’India e la Diamond House del Governo del Ghana. ͞>Ă ĨŝƌŵĂ Ěŝ ƋƵĞƐƚŽ ĚŽĐƵŵĞŶƚŽ ƐŽƚƚŽůŝŶĞĂ ů͛ŝŵƉĞŐŶŽ ĂƐƐŽůƵƚŽ ĐŚĞ ůĞ ŝŶĚƵƐƚƌŝĞ Ěŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ Ğ ŐŝŽŝĞůůŝ ŽĨĨƌŽŶŽ Ăů ƐŝƐƚĞŵĂ Ěŝ ĐĞƌƚŝĨŝĐĂnjŝŽŶĞ ĚĞů WƌŽĐĞƐƐŽ Ěŝ <ŝŵďĞƌůĞLJ – ha detto Edward Asscher (nella foto a sinistra) – Ğ ŝů ƉƌŝŶĐŝƉŝŽ ĐŚĞ ŶĞƐƐƵŶ ĚŝĂŵĂŶƚĞ ĚŽǀƌĞďďĞ ĞƐƐĞƌĞ ĂƐƐŽĐŝĂƚŽ ĐŽŶ ĐŽŶĨůŝƚƚŝ Ž ǀŝŽůĞŶnjĞ͘ /ů <W ğ Ăů ƐĞƌǀŝnjŝŽ ĚĞůůĂ ŶŽƐƚƌĂ ŝŶĚƵƐƚƌŝĂ Ğ ŝŶ ĐĂŵďŝŽ ƐŝĂŵŽ ƉƌŽŶƚŝ Ă ĨĂƌĞ ůŽ ƐƚĞƐƐŽ͕ ĂƐƐŝƐƚĞŶĚŽ ŝů ƐƵŽ ƉƌĞƐŝĚĞŶƚĞ Ğ ŝ ǀĂƌŝ ĐŽŵŝƚĂƚŝ ĐŚĞ ŶĞ ĨĂŶŶŽ ƉĂƌƚĞ͘ ZŝŶŐƌĂnjŝŽ ŝ ǀĞƌƚŝĐŝ ĚĞů <W ƉĞƌ ůĂ ĨŝĚƵĐŝĂ ŵŽƐƚƌĂƚĂ ŶĞůůĂ ŶŽƐƚƌĂ ĐĂƉĂĐŝƚă Ěŝ ƐǀŽůŐĞƌĞ ŝ ŶŽƐƚƌŝ ĚŽǀĞƌŝ ĨĞĚĞůŵĞŶƚĞ Ğ ŝŶ ŵŽĚŽ ĞĨĨŝĐŝĞŶƚĞ Ğ ŶĞů ĨĂƚƚŽ ĐŚĞ ĐŽŶƚŝŶƵĞƌĞŵŽ Ă ĨĂƌůŽ ƉĞƌ Őůŝ ĂŶŶŝ Ă ǀĞŶŝƌĞ͘ ŶŽƐƚƌŽ ĚŽǀĞƌĞ ŐĂƌĂŶƚŝƌĞ ů͛ŝŶƚĞŐƌŝƚă ĚĞů ŶŽƐƚƌŽ ƉƌŽĚŽƚƚŽ Ğ ŵĂŶƚĞŶĞƌĞ ůĂ ĨŝĚƵĐŝĂ ĐŚĞ ŝ ĐŽŶƐƵŵĂƚŽƌŝ ŚĂŶŶŽ ŶĞŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ͘͟


Pagina: Moda&Design Data: 26 Maggio 2014


VIVIMILANO

Pagina: Economia Data: 26 Maggio 2014


WŝƐĂ KƌŽůŽŐĞƌŝĂ ůĂŶĐŝĂ ŝ ƉƌŽƉƌŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ůƵŶĞĚŞ͕ Ϯϲ ŵĂŐŐŝŽ ϮϬϭϰ

hŶ ĐŝŽŶĚŽůŽ ŝŶ ŽƌŽ ďŝĂŶĐŽ Ğ ĚŝĂŵĂŶƚŝ Ğ ŝů ƉĂĐŬĂŐŝŶŐ ͚>ĂŶĐĞƚƚĞ͛

WŝƐĂ KƌŽůŽŐĞƌŝĂ͕ ƵŶĂ ĚĞůůĞ ƉƌŝŶĐŝƉĂůŝ ƌĞĂůƚă ĚĞůůĂ ĚŝƐƚƌŝďƵnjŝŽŶĞ Ěŝ ĂůƚĂ ŽƌŽůŽŐĞƌŝĂ ŝŶ /ƚĂůŝĂ͕ ŚĂ ƉƌĞƐĞŶƚĂƚŽ ŶĞů ŶĞŐŽnjŝŽ Ěŝ ǀŝĂ sĞƌƌŝ ůĂ ƐƵĂ ƉƌŝŵĂ ůŝŶĞĂ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůŝ͘ >Ă ƐƚŽƌŝĐĂ ŽƌŽůŽŐĞƌŝĂ ŵŝůĂŶĞƐĞ͕ ŶĂƚĂ ŶĞů ƉƌŝŵŽ EŽǀĞĐĞŶƚŽ͕ Őŝă ĚĂ ƋƵĂůĐŚĞ ƚĞŵƉŽ ĂĐĐĂŶƚŽ Ăŝ ƐĞŐŶĂƚĞŵƉŽ ĚĞŝ Ɖŝƶ ŶŽƚŝ ŵĂƌĐŚŝ ŝŶƚĞƌŶĂnjŝŽŶĂůŝ ĚŝƐƚƌŝďƵŝǀĂ ĂŶĐŚĞ ƋƵĂůĐŚĞ ƉĞnjnjŽ Ěŝ ĨŝŶĞ ũĞǁĞůƌLJ͕ ƉƌŽĚŽƚƚŽ ƉĞƌž ĚĂ ĂůƚƌĞ ĂnjŝĞŶĚĞ͘ >Ă ŶƵŽǀĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ğ ůĂ ƉƌŝŵĂ Ă ŵĂƌĐŚŝŽ WŝƐĂ͕ ĞĚ ğ ƵŶ ƉƌŽŐĞƚƚŽ ŶĂƚŽ ŝŶƚĞƌŶĂŵĞŶƚĞ Ă ŽƉĞƌĂ Ěŝ DĂƌŝƐƚĞůůĂ Ğ ŚŝĂƌĂ WŝƐĂ͕ ƌŝƐƉĞƚƚŝǀĂŵĞŶƚĞ ƐĞĐŽŶĚĂ Ğ ƚĞƌnjĂ ŐĞŶĞƌĂnjŝŽŶĞ ĚĞůůĂ ĨĂŵŝŐůŝĂ ƚŝƚŽůĂƌĞ ĚĞůů͛ĂnjŝĞŶĚĂ͘ ŚŝĂŵĂƚĂ ͚>ĂŶĐĞƚƚĞ͕͛ ůĂ ůŝŶĞĂ ğ ĐŽŵƉŽƐƚĂ ƉƌŝŶĐŝƉĂůŵĞŶƚĞ ĚĂ ĐŝŽŶĚŽůŝ ƉĞƌ ĚŽŶŶĂ Ğ ƵŽŵŽ Ă ĨŽƌŵĂ ĂƉƉƵŶƚŽ Ěŝ ĚŝǀĞƌƐŝ ƚŝƉŝ Ěŝ ůĂŶĐĞƚƚĞ͕ ĐƵŝ Ɛŝ ĂĨĨŝĂŶĐĂŶŽ ŽƌĞĐĐŚŝŶŝ͕ ƐĂƵƚŽŝƌ͕ ĂŶĞůůŝ Ğ ďƌĂĐĐŝĂůŝ ŝŶ ŽƌŽ ďŝĂŶĐŽ Ž ƌŽƐĂ ĐŽŶ ĚŝĂŵĂŶƚŝ͕ njĂĨĨŝƌŝ Ğ ƌƵďŝŶŝ͘ >Ă ĐƌĞĂƚŝǀŝƚă ğ ƐǀŝůƵƉƉĂƚĂ ŝŶ ŚŽƵƐĞ ĚĂůůĂ ĨĂŵŝŐůŝĂ WŝƐĂ͕ ŵĞŶƚƌĞ ůĂ ƉƌŽĚƵnjŝŽŶĞ ĂǀǀŝĞŶĞ ĂƚƚƌĂǀĞƌƐŽ ƵŶ ůĂďŽƌĂƚŽƌŝŽ Ă DŝůĂŶŽ͘ / ƉƌĞnjnjŝ ĚĞŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ǀĂŶŶŽ ĚĂŝ Ϯ͘ϯϬϬ Ăŝ ϯ͘ϱϬϬ ĞƵƌŽ͘ ͞>Ă ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ >ĂŶĐĞƚƚĞ Ͳ ŚĂ ĐŽŵŵĞŶƚĂƚŽ ŚŝĂƌĂ WŝƐĂ ʹ ŶĂƐĐĞ ĚĂůůĂ ƉĂƐƐŝŽŶĞ ƉĞƌ ů͛ŽƌŽůŽŐĞƌŝĂ͕ ů͛ƵŶŝĐŽ ŵŽŶĚŽ ĐŚĞ WŝƐĂ KƌŽůŽŐĞƌŝĂ ĚĂ ƐĞŵƉƌĞ ƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂ͘ >͛ŽƌŽůŽŐŝŽ ğ Ğ ƌŝŵĂŶĞ ƉƌŽƚĂŐŽŶŝƐƚĂ ĚĞů ƚĞŵƉŽ Ğ ůĞ >ĂŶĐĞƚƚĞ ƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂŶŽ ƵŶ ĞůĞŐĂŶƚĞ ĂĐĐĞƐƐŽƌŝŽ ĐŚĞ ƉƵž ĂĐĐŽŵƉĂŐŶĂƌůŽ͘͟ >͛ŽďŝĞƚƚŝǀŽ ĨƵƚƵƌŽ͕ ŚĂ ĨĂƚƚŽ ƐĂƉĞƌĞ Ă WĂŵďŝĂŶĐŽŶĞǁƐ ů͛ĂnjŝĞŶĚĂ ŵŝůĂŶĞƐĞ͕ ğ Ěŝ ĂŵƉůŝĂƌĞ ůĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ Ğ ĂƚƚŝǀĂƌĞ ĐŽůůĂďŽƌĂnjŝŽŶŝ ĐŽŶ ƉĂƌƚŶĞƌ ĚŝƐƚƌŝďƵƚŝǀŝ ĞƐƚĞƌŝ͘ >Ă ƉĂƌƚĞĐŝƉĂnjŝŽŶĞ ĐŽŵĞ ĞƐƉŽƐŝƚŽƌŝ Ă ĨŝĞƌĞ Ěŝ ƐĞƚƚŽƌĞ͕ ĂůŵĞŶŽ ƉĞƌ ŝů ŵŽŵĞŶƚŽ͕ ŶŽŶ ğ ƉƌĞǀŝƐƚĂ͘


'ŝŽŝĞůůŝ Ă ŶŽůĞŐŐŝŽ͗ ĚŽǀĞ͕ ĐŽŵĞ Ğ ƉĞƌĐŚĠ ƐĐĞŐůŝĞƌĞ ƋƵĞƐƚĂ ĨŽƌŵƵůĂ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ domenica 25 maggio 2014 ŝ Ɛŝ ŝŶƚĞƌƌŽŐĂ ƐƵů ƉĞƌĐŚĠ ƉƌĞŶĚĞƌĞ ŝŶ ĂĨĨŝƚƚŽ ƵŶ ŽŐŐĞƚƚŽ ƉƌĞnjŝŽƐŽ͕ ŵĂ ůĂ ƐƚĞƐƐĂ ĚŽŵĂŶĚĂ ƉŽƚƌĞďďĞ ĂǀĞƌĞ ůŽ ƐƚĞƐƐŽ ƐŝŐŶŝĨŝĐĂƚŽ ƐĞ ƉŽƐƚĂ ŝŶ ŽƌĚŝŶĞ Ăůů͛ĂĐƋƵŝƐƚŽ͘ ŝƉĞŶĚĞ ĚĂůůĞ ŵŽƚŝǀĂnjŝŽŶŝ͘

Il noleggio dei ŐŝŽŝĞůůŝ online punta a diventare la formula di fruizione dei preziosi del futuro. Jewmia è stata la prima azienda a crederci in Europa, con risultati sempre più interessanti nel tempo. Non sappiamo se questo basterà a mandare in archivio il modello dell’acquisto, magari consegnandolo alla memoria del passato, ma il potenziale della nuova impostazione c’è. Io credo che nei prossimi anni le due cose conviveranno, in una miscela dove l’affitto avrà un peso specifico sempre più importante.

Dove non entrano in gioco fattori sentimentali, infatti, la prospettiva di non immobilizzare il capitale e di variare il campionario con una certa frequenza, giovandosi di proposte sempre nuove e appetibili, può rappresentare una forte tentazione per gli utenti finali dei gioielli. I fattori prima enunciati sono le principali ragioni di scelta della formula del possesso, in alternativa a quella dell’acquisto. Anche in altri comparti merceologici sarà così, ma nell’ambito degli accessori la cosa sembra destinata a prendere piede più che altrove. Come dicevamo, il primo ed unico operatore in Europa che offre al momento questo servizio sul web porta una firma italiana: quella di Jewmia. L'idea imprenditoriale è il frutto del fiuto dell’eclettico Marco Matranga. Nasce dalla constatazione dell'esistenza di un diffuso desiderio di utilizzare gioielli di qualità, senza farsi carico dell'onere dell'acquisto, e punta a colonizzare l'intero mercato continentale. In un periodo come quello attuale, caratterizzato da un ciclo economico difficile, che solitamente conduce ad una naturale contrazione del consumo di prodotti considerati non essenziali come i gioielli, il noleggio sembra più che una via di fuga. Matranga, amministratore unico di Jewmia, vuole portare in Europa quello che in USA è una felice realtà. Nessun competitor è in grado di fronteggiare l'azienda italiana nel Vecchio Continente, solo in UK qualcuno inizia a sbilanciarsi verso questa nuova forma di consumo del gioiello. Ancora una volta il nostro paese diventa leader, ancora una volta i nostri imprenditori diventano pionieri. Oltre all'oggettiva novità del modo di proporre la fruizione del gioiello, Jewmia, spostando il focus dal bene materiale (il gioiello) al bisogno da soddisfare (desiderio di personalizzare il proprio look con accessori alla moda), conduce ad un processo in grado di rendere il settore di riferimento meno sensibile al ciclo economico.


&ĞĚĞƌƉƌĞnjŝŽƐŝ͗ ƌŝƉĂƌƚĞ ůΖŝƚĞƌ ĚĞŝ ĚĚů ƉĞƌ ŝů ƐĞƚƚŽƌĞ ŽƌĂĨŽ WƌŽƐĞŐƵŽŶŽ ŝ ůĂǀŽƌŝ ĚĞůůĂ y ŽŵŵŝƐƐŝŽŶĞ ĚĞů ^ĞŶĂƚŽ ƉĞƌ ůΖĞƐĂŵĞ ĚĞŝ ĚŝƐĞŐŶŝ Ěŝ ůĞŐŐĞ ƐƵ ĐŽŵƉƌĂǀĞŶĚŝƚĂ Ěŝ ŽƌŽ Ğ Ěŝ ŽŐŐĞƚƚŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ ƵƐĂƚŝ͕ ƚŝƚŽůŝ Ğ ŵĂƌĐŚŝ Ěŝ ŝĚĞŶƚŝĨŝĐĂnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ŵĞƚĂůůŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ Ğ ƌĞŐŽůĂŵĞŶƚĂnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ŵĂƚĞƌŝĂůŝ ŐĞŵŵŽůŽŐŝĐŝ͘ In pieno fermento i lavori della X Commissione Senato per l'esame dei disegni di legge settoriali riguardanti la compravendita di oro e di oggetti preziosi usati, i titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi e la regolamentazione dei materiali gemmologici. Dopo essere state conglobate in un'unica proposta con l'obiettivo dichiarato di agevolarne e velocizzarne l'iter, a metà maggio la X Commissione Senato ha deliberato di disgiungerle identificando i testi base su cui intervenire attraverso proposte emendative. In materia di compravendita e di tracciabilità di oggetti preziosi usati viene preso in esame l'AS237, di cui è prima firmataria la Sen. Donella Mattesini, in merito al quale nel corso dell'audizione al Senato il 30 Gennaio scorso Confcommercio Federpreziosi insieme alla Cunsulta Orafa aveva espresso perplessità circa la previsione di estendere a chiunque intende esercitare l'attività di compravendita di oggetti preziosi usati in oro le stringenti previsioni normative previste dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7. Il presidente di Confcommercio Federpreziosi Giuseppe Aquilino ribadisce con forza del come le categorie avessero in linea di principio ritenuto di "convenire sulla previsione del possesso di requisiti quali la forma giuridica di società di capitale o di società cooperativa, l'oggetto sociale che comporti il commercio dell'oro ed un capitale sociale non inferiore a quello previsto per le S.p.A. pari a 120.000 euro, oltre al possesso dei requisiti di onorabilità di cui al Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia." Ma, al tempo stesso, era stato sottolineato come non condivisibile che la medesima previsione fosse da "applicare anche a quanti svolgono l'attività di compravendita di oggetti preziosi usati in maniera occasionale o marginale all'attività prevalente, seppur con opportuni correttivi. "Come sottolineato in sede di audizione Ͳ ha dichiarato il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli Ͳ è importante che venga applicata una netta distinzione tra chi esercita come prevalente l'attività di compro oro e chi la svolge a margine dell'attività di commercio al dettaglio di oggetti preziosi nuovi. Anche perché spesso l'acquisto di oggetti usati è un opportunità in un momento di grave recessione economica, specie per attività a conduzione prettamente familiare (il 75 % delle attività al dettaglio orafo presenti sul territorio nazionale) che a fronte di una mutata richiesta del mercato accettano, anche in permuta di oggetti nuovi, monili obsoleti o comunque fuori mercato la cui unica destinazione può essere la successiva fusione o la trasformazione presso aziende produttrici, favorendo anche in questo caso la rivitalizzazione del mercato. Non va dimenticato, inoltre, che l'attività di permuta rientra, da sempre, tra i servizi offerti alla clientela dalle attività al dettaglio". A parere di Federpreziosi Confcommercio "è auspicabile la distinzione delle attività di compravendita di oggetti preziosi usati sulla base della prevalenza e della marginalità da ricercarsi sull'ammontare complessivo dei ricavi (da definire in percentuale al ricavo dei proventi derivanti dall'attività principale in questione), limitando di fatto l'operatività alle operazioni concernenti oggetti preziosi usati tralasciando quando compreso nella dizione "oro da investimento" di cui alla legge 17 gennaio 2000 n.7 ai soli operatori esercenti attività prevalente". 23 maggio 2014


23 Maggio 2014

ŝƐĞŐŶŝ Ěŝ ůĞŐŐĞ ƉĞƌ ŝů ƐĞƚƚŽƌĞ ŽƌĂĨŽ͗ ƌŝƉĂƌƚĞ ů͛ŝƚĞƌ ŐŽǀĞƌŶĂƚŝǀŽ Economia / trade Pubblicato da preziosa ^ƚĞǀĞŶ dƌĂŶƋƵŝůůŝ͗͟ ŝŵƉŽƌƚĂŶƚĞ ĐŚĞ ǀĞŶŐĂ ĂƉƉůŝĐĂƚĂ ƵŶĂ ŐŝƵƐƚĂ ĚŝƐƚŝŶnjŝŽŶĞ ƚƌĂ ĐŚŝ ĞƐĞƌĐŝƚĂ ƉƌĞǀĂůĞŶƚĞŵĞŶƚĞ ů͛Ăƚƚŝǀŝƚă Ěŝ ĐŽŵƉƌŽƌŽ Ğ ĐŚŝ͕ ŝŶǀĞĐĞ͕ Ă ŵĂƌŐŝŶĞ ĚĞůů͛Ăƚƚŝǀŝƚă Ěŝ ĐŽŵŵĞƌĐŝŽ͟

In pieno fermento i lavori della X Commissione Senato per l’esame dei disegni di legge settoriali riguardanti la compravendita di oro e di oggetti preziosi usati, i titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi e la regolamentazione dei materiali gemmologici. Dopo essere state conglobate in un’unica proposta con l’obiettivo dichiarato di agevolarne e velocizzarne l’iter, alla metà di Maggio la X Commissione Senato ha deliberato di disgiungerle identificando i testi base su cui intervenire attraverso proposte emendative. In materia di compravendita e di tracciabilità di oggetti preziosi usati viene preso in esame l’AS237, di cui è prima firmataria la Sen. Donella Mattesini, in merito al quale nel corso dell’audizione al Senato il 30 Gennaio scorso Confcommercio Federpreziosi insieme alla Consulta Orafa aveva espresso perplessità circa la previsione di estendere a chiunque intende esercitare l’attività di compravendita di oggetti preziosi usati in oro le stringenti previsioni normative previste dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.


Il presidente di Confcommercio Federpreziosi Giuseppe Aquilino ribadisce con forza del come le categorie avessero in linea di principio ritenuto di “convenire sulla previsione del possesso di requisiti quali la forma giuridica di società di capitale o di società cooperativa, l’oggetto sociale che comporti il commercio dell’oro ed un capitale sociale non inferiore a quello previsto per le S.p.A. pari a 120.000 euro, oltre al possesso dei requisiti di onorabilità di cui al Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.” Ma, al tempo stesso, era stato sottolineato come non condivisibile che la medesima previsione fosse da “applicare anche a quanti svolgono l’attività di compravendita di oggetti preziosi usati in maniera occasionale o marginale all’attività prevalente, seppur con la previsione della riduzione del capitale sociale a 40.000 euro escludendo di fatto le operazioni relative al fino, ad uso industriale e semilavorati di esclusiva pertinenza degli operatori a pieno titolo”. “Come sottolineato in sede di audizione” dichiara il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli “è importante che venga applicata una netta distinzione tra chi esercita come prevalente l’attività di compro oro e chi non la svolge in maniera prevalente ma a margine dell’attività di commercio al dettaglio di oggetti preziosi nuovi. Anche perché spesso l’acquisto di oggetti usati è un opportunità in un momento di grave recessione economica, specie per attività a conduzione prettamente familiare (il 75 % delle attività al dettaglio orafo presenti sul territorio nazionale) che a fronte di una mutata richiesta del mercato accettano, anche in permuta di oggetti nuovi, monili obsoleti o comunque fuori mercato la cui unica destinazione può essere la successiva fusione o la trasformazione presso aziende produttrici, favorendo anche in questo caso la rivitalizzazione del mercato. Non va dimenticato, inoltre, che l’attività di permuta rientra, da sempre, tra i servizi offerti alla clientela dalle attività al dettaglio”. “Non va dimenticato” sottolinea il Presidente Aquilino “che su una platea di esercizi che svolgono l’attività al dettaglio di gioielleria e argenteria con riferimento ai dati rilevati dall’Agenzia delle Entrate nel novembre 2013, su 16.620 contribuenti oggetto dell’analisi sugli studi di settore per il periodo d’imposta 2011, solo 1.922 sono le imprese strutturate con la forma giuridica propria delle società di capitale, mentre la parte delle restanti attività, vale a dire l’88,44%, è costituita da società di persone (26,8%) o da persone fisiche (61,56); pertanto l’adozione dei criteri previsti dalla proposta relativamente ai requisiti per le cosiddette attività secondarie, troverebbero difficile applicazione per il conseguente onere finanziario a carico delle imprese costrette a mutare, per il necessario adeguamento normativo, la propria forma giuridica. E in momento di congiuntura economica come l’attuale, in cui le vendite di preziosi sono al palo, richiedere ai nostri colleghi operatori al dettaglio un ulteriore sforzo mi sembra del tutto fuori luogo! “ A parere di Federpreziosi Confcommercio è auspicabile la distinzione delle attività di compravendita di oggetti preziosi usati sulla base della prevalenza e della marginalità da ricercarsi sull’ammontare complessivo dei ricavi (da definire in percentuale al ricavo dei proventi derivanti dall’attività principale in questione), limitando di fatto l’operatività alle operazioni concernenti oggetti preziosi usati tralasciando quando compreso nella dizione “oro da investimento” di cui alla legge 17 gennaio 2000 n.7 ai soli operatori esercenti attività prevalente.


Cronaca

giovedì 29 maggio 2014 CREAZZO

ͨdĞŶƚĂ ŝů ĨƵƌƚŽ ŝŶ ŽƌĞĨŝĐĞƌŝĂͩ KƌĂ ĨŝŶŝƐĐĞ ŝŶ ƚƌŝďƵŶĂůĞ Era stato scoperto durante il colpo e quindi identificato e denunciato. La procura lo ha citato a giudizio ed ora si trova in aula. È iniziato, davanti al giudice Pachera, il processo a carico di Anzor Megrelishvili, 72 anni, cittadino georgiano residente in Israele: l´imputato, difeso dall´avv. Silvia Balboni, deve difendersi dall’accusa di tentato furto aggravato. I fatti ricostruiti dal magistrato risalgono al 22 luglio del 2010 ed avvennero a Olmo di Creazzo. In base a quanto è emerso, l´immigrato, un pensionato dai modi piuttosto distinti, entrò nel laboratorio di oreficeria “Fair Line”, presentandosi come un cliente interessato alle produzioni aziendali e alla merce in vendita. Con una manovra molto rapida, secondo l´accusa, avrebbe sottratto con destrezza una catena d´oro ed alcuni orecchini che erano in vendita e che erano sistemati su un bancone; ma Vania De Antoni, che lavorava come commessa, se n´era accorta tanto da redarguire l´immigrato e da pretendere l´immediata restituzione della merce. Erano state informate le forze dell´ordine che in secondo momento avevano identificato il georgiano, denunciandolo in procura. Ora il pensionato avrà modo di difendersi in aula.


28/05/2014

Aziende orafe nel mirino di pirati informatici: quando la truffa è nascosta nelle eͲmail Redazione Arezzo Notizie E’ la nuova frontiera delle truffe online. Con hacker senza scrupoli che si intrufolano nei server delle aziende orafe aretine, intercettano i pagamenti e poi si sostituiscono alle aziende stesse scrivendo email ai clienti, nelle quali chiedono di pagare le somme dovute in un altro conto corrente. Ovvero quello dei truffatori. Negli ultimi tempi ci sono state numerose denunce alla Polizia Postale, che sta indagando anche su questo fronte. Truffe per fortuna sventate nella maggior parte dei casi, grazie allo scrupolo con cui i clienti prima di effettuare i pagamenti verso istituti bancari diversi, hanno contattato le aziende aretine. Ma questo non significa che gli imprenditori possono tirare un sospiro di sollievo. Anzi. L’attenzione verso la cura e la salvaguardia dei dati aziendali non deve mai essere abbassata.


ZĂŐŝŽŶŝĞƌĂ ŝŶĨĞĚĞůĞ͕ ƉĞƌ ϱ ŝŵƉŝĞŐĂƚŝ ƐĐĂƚƚĂ ŝů ƉƌŽĐĞĚŝŵĞŶƚŽ ĚŝƐĐŝƉůŝŶĂƌĞ >Ă ƉƌŽĐƵƌĂ ĂĐƋƵŝƐŝƐĐĞ Őůŝ Ăƚƚŝ ŶĞů ŵƵŶŝĐŝƉŝŽ ĚŽƉŽ Őůŝ ŝŶƚĞƌƌŽŐĂƚŽƌŝ Ěŝ 'ŝƵůŝĂŶĂ hďďŝĂůŝ

La ragioniera filmata mentre fa shopping in oreficeria con i soldi del Comune di Stezzano

EĞŝ ǀĞƌďĂůŝ Ğ ŶĞůůĞ ŝŶƚĞƌĐĞƚƚĂnjŝŽŶŝ Đŝ ƐŽŶŽ ĚĞůůĞ ĨƌĂƐŝ ĐŚĞ ŝů ŽŵƵŶĞ Ěŝ ^ƚĞnjnjĂŶŽ ŚĂ ůĞƚƚŽ ĐŽŵĞ ĐŽŵƉŽƌƚĂŵĞŶƚŝ ĐŚĞ ŶŽŶ ĐŽƌƌŝƐƉŽŶĚŽŶŽ Ăů ƉĞƌĨĞƚƚŽ ĚŝƉĞŶĚĞŶƚĞ ƉƵďďůŝĐŽ͕ ĨĞĚĞůĞ Ğ ƚƌĂƐƉĂƌĞŶƚĞ. Così per quattro persone che lavoravano a contatto con Loredana Zenca, 56 anni, l’ex ragioniera agli arresti domiciliari per peculato (gioielli e mobili acquistati con i soldi del comune), sono partiti i procedimenti disciplinari. Un quinto è Kenrich Kavanagh, l’ex capo della polizia locale, coindagato per peculato (gli altri non lo sono). E ieri la procura ha acquisito i documenti in municipio. Il giorno prima aveva sentito diversi dipendenti. Sono contestazioni dettagliate, con tanto di prospettazione delle possibili sanzioni, mosse dall’ufficio procedimenti disciplinari composto ad hoc dal segretario comunale, Fabrizio Brambilla, più due dirigenti. Si tratta di diversi profili di presunte irregolarità lavorative tracciati per frasi del tipo «sapevo ma non ho detto», schede telefoniche fornite a dipendenti e amministratori, mandati di pagamento eseguiti e relative fatture che non tornano. /ů ŽŵƵŶĞ͕ ƉĂƌƚĞ ŽĨĨĞƐĂ͕ ŚĂ ƉŽƚƵƚŽ ǀĞĚĞƌĞ Őůŝ Ăƚƚŝ ƋƵĂŶĚŽ͕ Ă ĨŝŶĞ ŵĂƌnjŽ͕ ŝů ƉƵďďůŝĐŽ ŵŝŶŝƐƚĞƌŽ 'ŝĂŶĐĂƌůŽ DĂŶĐƵƐŝ ŚĂ ĐŚŝĞƐƚŽ ŝů ŐŝƵĚŝnjŝŽ ŝŵŵĞĚŝĂƚŽ ƉĞƌ ůĂ ƌĂŐŝŽŶŝĞƌĂƉĞƌ ƵŶĂ ƚƌĂŶĐŚĞ Ěŝ ĂĐĐƵƐĞ. Poi, i procedimenti sono partiti a inizio aprile e dalla consegna i dipendenti hanno 120 giorni di tempo per difendersi. Intanto vanno precisati tre punti. Il primo. Delle cinque persone, quattro (escluso Kavanagh) hanno una posizione gerarchica inferiore a Loredana Zenca, che era la responsabile dei servizi amministrativi. È lecito pensare che facessero quello che lei indicava e firmava, senza grandi poteri di verifica. Il secondo. Una di queste aveva detto che qualcosa non andava. Era andata dalla Guardia di finanza e le sue parole, spunto di indagine, sono rimaste una segnalazione. Significa che, a sua tutela, non sono finite negli atti. È logico ritenere che il Comune abbia sollevato la questione del «non detto» perché non lo sapeva. Altrimenti si lamenterebbe del non detto a chi? Il terzo. La Finanza ha svolto le verifiche sui dipendenti ora bacchettati ma, ad accezione di Kavanagh, sono risultati estranei alle ruberie. Allora viene da chiedersi perché alla procura interessino i procedimenti disciplinari, anche alla luce del fatto che si basano su atti già in possesso



www.federpreziosi.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.