Rassegna stampa 8 ottobre 2013 def

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08/10/2013 ECONOMIA E MERCATI

PAMBIANCONEWS La Banca Mondiale congela il lusso in Cina CORRIERECONOMIA «L’Europa ha ripreso a crescere» ABOUT JEWELLERY Orologi: crescita negli acquisti in Italia da parte dei turisti Extra UE IL SOLE 24 ORE Oro, così le banche centrali hanno «bruciato» 545 miliardi di dollari LA REPUBBLICA Un Paese aggrappato all’export brindisi di fine anno grazie all’estero INFORMAZIONI D’ORO Oro: analisi e previsioni IL SOLE 24 ORE Il Summit consumer & retail IL SOLE 24 ORE L’industria svizzera «sbarca» a Hong Kong IL GIORNALE DI VICENZAA pagare saranno solo le imprese INFORMAZIONI D’ORO India: recuperare 1.500 tonnellate d'oro IL SOLE 24 ORE Produzione di platino frenata da scioperi e carenze idriche

FISCO

IL SOLE 24 ORE IL SOLE 24 ORE

COMPRO ORO

AREZZO NOTIZIE MESSAGGERO VENETO LA VERA CRONACA

Fisco a misura di contribuente: qualcosa si muove Più facile sanare gli errori fiscali Rifilano gioielli falsi al Compro Oro, denunciati per truffa Blitz al “Compro oro” di Gemona: denunciato Il vasto mercato dei Compro Oro in Italia

SETTORE E MODA

DELUXE BLOG La collana più costosa al mondo in vendita a 55 milioni di dollari ABOUT JEWELLERY Emotions By Fabergè LA REPUBBLICA Rolex a Portofino sull’onda del Lusso DELUXE BLOG Giorgio Armani firma dei gemelli in argento con logo inciso IL GIORNALE DEL LUSSORado HyperChrome UTC DELUXE BLOG Orologio per astronauti Romain Jerome Spacecraft DELUXE BLOG Rolex Daytona, 50 rari esemplari all'asta da Christie’s INFORMAZIONI D’ORO Rinvenuti due rari diamanti

CRONACA

IL GIORNALE IL MESSAGGERO INFORMAZIONI D’ORO LA REPUBBLICA LA REPUBBLICA

Falsi in Italaia un industria da 7.5 miliardi Spese folli in Via Condotti ma le carte erano rubate Pisa, un bagagliaio pieno di oro Gioielliere in centro con casa popolare: sfrattato Centocelle, gioielliere reagisce alla rapina mette in fuga i banditi ma viene ferito

Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati La Banca Mondiale congela il lusso in Cina martedì, 8 ottobre 2013

Il rallentamento cinese potrebbe essere più di una fase passeggera per il lusso globale. La Banca Mondiale ha abbassato le previsioni di crescita per il 2013 e per il 2014 per la Cina e per la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo dell’Asia orientale, a causa del rallentamento della crescita del gigante asiatico e della debolezza dei prezzi delle materie prime, che hanno un effetto negativo su esportazioni e investimenti. “L’Asia orientale cresce a un ritmo inferiore, mentre la Cina inizia a distaccarsi da un’economia orientata alle esportazioni e si concentra sulla domanda interna”, scrive la Banca Mondiale nel suo ultimo studio sulle prospettive economiche dell’area. ”La crescita in paesi come Indonesia, Malaysia e Thailandia sta inoltre rallentando alla luce dei minori investimenti, dei prezzi più bassi delle materie prime a livello globale e di una crescita delle esportazioni inferiore alle previsioni”, si legge ancora nel rapporto. La Banca Mondiale prevede quindi che l’Asia orientale cresca del 7,1% quest’anno e del 7,2% nel 2014, rispetto alle previsioni di aprile di una crescita del 7,8% per l’anno in corso e del 7,6% per il 2014. Per quanto riguarda la Cina, l’istituto stima che l’economia si espanda del 7,5% nel 2013, meno del +8,3% previsto ad aprile. Per l’anno prossimo prevede invece una crescita del 7,7%, lo 0,3% in meno rispetto alla previsione precedente. Le stime diffuse dalla Banca Mondiale confermano quello che i brand del lusso stanno sperimentando già da un po’. Ieri, in un’intervista al quotidiano finanziario francese >ĞƐ ĐŚŽƐ, il numero uno di Burberry Angela Ahrendts ha dichiarato: ”Dobbiamo entrare nell’ordine delle idee per cui la decelerazione potrebbe non rappresentare un accidente, ma una condizione normale”. Il marchio britannico aveva suonato il campanello d’allarme sul rallentamento in Cina ormai più di un anno fa. Nel frattempo, Burberry ha iniziato a gestire direttamente la distribuzione in terra cinese e ha chiuso la metà degli store. Segnali importanti per un Paese la cui crescita sembrava poter durare in eterno. “Ci sono altre aree di interesse e di crescita nel mondo”, ha concluso Ahrendts, citando l’America Latina e l’Indonesia, quest’ultima addirittura additata dalla manager come “la nuova Cina”.


07-OTT-2013

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

da pag. 16


OROLOGI: CRESCITA NEGLI ACQUISTI IN ITALIA DA PARTE DEI TURISTI EXTRA UE 8 Ottobre 2013

Secondo i dati elaborati da Global Blue per Assorologi, nei primi otto mesi dell’anno gli articoli di orologeria e gioielleria venduti dai negozi italiani a turisti extracomunitari sono cresciuti quasi del 6% rispetto al 2012. Il valore medio delle transazioni supera i 2.600 euro. Le vendite di orologi e gioielli superiori a 3 mila euro pesano per il 18% del totale, mentre sono il 79% delle vendite a valore generate nei negozi. Le prime tre città preferite sono nell’ordine Milano, Roma e Firenze. Fra le provenienze dei turisti, al primo posto troviamo i cinesi (31% del totale per quasi 5.000 euro di valore medio) che dal 2006 ad oggi hanno fatto registrare un incremento del 3.000% come clienti dei negozi italiani. Seguono russi (16%) e statunitensi (13%).


KƌŽ͕ ĐŽƐŞ ůĞ ďĂŶĐŚĞ ĐĞŶƚƌĂůŝ ŚĂŶŶŽ ͨďƌƵĐŝĂƚŽͩ ϱϰϱ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ 7 ottobre 2013

Il prezzo dell'oro? «Nessuno lo capisce veramente. Io neppure». Lo aveva detto Ben S. Bernanke, il numero uno della Fed. Una ricerca di Bloomberg sembra dargli ragione: le banche centrali, secondo le stime pubblicate, avrebbero "bruciato" 545 miliardi di dollari in valore dal 2011 ad oggi . Il prezzo dell'oro, in crescita sui mercati fino allo scorso aprile, ha messo a segno a ottobre il «più grosso tracollo mai visto» dal 1981: giù del 21%, a 1.316,28 dollari. Il risultato peggiore tra le materie prime registrato quest'anno, secondo solo a frumento e argento. Che si «capiscano» i prezzi o meno, l'oro non è esattamente un capitolo secondario nei bilanci della Federal Reserve. E del mondo. Solo gli Stati Uniti ne possiedono qualcosa come 8mila tonnellate in lingotti, il 72% delle riserve su scala globale. Le banche centrali, a quanto stima il World Gold Council, nel 2013 aggiungeranno in cassaforte almeno 350 tonnellate, per un valore di circa 15 miliardi. Ne avevano comprati altri 535 nel 2012, l'acquisto maggiore dal 1964. Peccato che il valore, nel frattempo, sia crollato del 31%. Secondo la ricerca i banchieri centrali, Bernanke incluso, hanno sempre «sottostimato» le strategie per la compravendita di oro. Michael Strauss, che dirige la strategie di investimento per il Commonfund Group di Wilton, nel Connecticut, lo spiega così: «Tipicamente, hanno comprato quando dovevano vendere and vendere quando dovevano comprare. Il mercato sarà sempre più difficile e e qualche volta il prezzo dell'oro è determinato più dai sentimento che dagli indicatori fondamentali». Insomma, dice Strauss, «le Banche Centrali sono stati dei cattivi trader. Almeno per quanto riguarda l'oro». I numeri sembrano dargli conferma: mentre gli investitori perdevano fiducia nel metallo, facendo crollare del 43% le negoziazioni (giù di più di 60 miliardi) i «policy makers» hanno continuato a investire. C'è chi interpreta come una provocazione il commento di Bernanke. Ma anche non fosse, sarebbe in ottima compagnia: Warren Buffett, l'oracolo di Omaha, ha detto che l'oro «non ha utilità» perché troppo volatile. Il valore del lingotto era rimbalzato del 70% dal 2008 al 2011, con l'iniezione di 2 trilioni di dollari nel sistema finanziario promossa dalla stessa Fed.


Un Paese aggrappato all’export brindisi di fine anno grazie all’estero CONFINDUSTRIA PREVEDE UNA LEGGERA CRESCITA NELL’ULTIMA PARTE DEL 2013 DOPO CHE A LUGLIO LA BILANCIA COMMERCIALE HA REGISTRATO SALDO POSITIVO DI 18 MILIONI. I MILIONI SAREBBERO STATI 50 SE L’ITALIA NON DIPENDESSE DALL’APPROVIGIONAMENTO OLTRE CONFINE PER L’ENERGIA

DĂƌĐŽ &ƌŽũŽ

Milano Da sempre uno dei punti di forza dell’economia italiana, l’export è probabilmente rimasto l’unico vero punto di forza del sistema Italia da quando la crisi ha azzoppato i consumi interni. Le aziende votate all’esportazione godono generalmente di buona salute, anche se non possono più approfittare delle periodiche svalutazioni della lira. In alcuni settori (e in molte nicchie) l’Italia resta il Paese da battere sia per qualità del prodotto che per tradizione. Nei primi sei mesi di quest’anno la combinazione di consumi interni in calo e esportazioni in aumento ha portato la bilancia commerciale italiana a far segnare un saldo positivo di 12 miliardi, nonostante la bolletta energetica abbia pesato per ben 27 miliardi. A luglio l’avanzo è ulteriormente aumentato salendo a quota 18 miliardi, contro i +4,2 miliardi fatti segnare nello stesso periodo del 2012. Se l’Italia non fosse dipendente dall’estero per l’approvvigionamento energetico il surplus sarebbe stato addirittura di 50 miliardi di euro. Secondo i dati resi noti dall’Istat, nel mese di luglio sono cresciute in particolar modo le esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti (+12,5%), di articoli in pelle, escluso abbigliamento (+11,8%) e di articoli farmaceutici, chimicoͲmedicinali e botanici (+8,5%). A livello geografico i Paesi che hanno incrementato maggiormente l’acquisto di merci italiane sono stati Cina (23,4%), Belgio (+19,3%), Russia (+17,2%) e Giappone (+16,4%). I settori in cui l’Italia continua a essere uno dei maggiori player mondiali sono il tessile e l’abbigliamento, le calzature, l’agroalimentare, il vetro e le ceramiche, i mobili e l’arredo, la gioielleria. All’interno dell’agroalimentare, il settore di maggior successo con un valore complessivo dell’export di 34 miliardi di euro (7% nel 2013 secondo i calcoli di Coldiretti), spiccano i formaggi, il vino e la pasta. «Nel primo semestre del 2013, il 53,8% dei nostri prodotti manifatturieri ha raggiunto i mercati dell’Unione Europea e il restante 46,2% è stato venduto nel resto del mondo — ha detto di recente il segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli — I nostri dati confermano che l’Italia non è soltanto terra di conquista per gli altri Paesi. Le nostre imprese sanno conquistare i mercati esteri con l’alta qualità di prodotti made in Italy che nascono in larga parte nell’artigianato e nelle piccole aziende ben radicate nei territori italiani. E, anche grazie alle nuove tecnologie abilitanti, le piccole aziende riescono a superare limiti e vincoli, diventano sempre più imprese globali. Ma dobbiamo fare di più per preservare e valorizzare questo nostro modello produttivo». Il Centro studi di Confindustria stima che il Pil italiano possa tornare a crescere verso la fine dell’anno ma solo grazie all’export: «La ripresa è attesa nel quarto trimestre di quest’anno, quando inizierà un debole recupero che si consoliderà nel 2014 grazie soprattutto all’impulso dell’export», si legge in un report di viale dell’Astronomia. Sempre secondo l’associazione degli industriali, le esportazioni torneranno sopra i livelli preͲcrisi nel corso del 2014, anno durante il quale dovrebbero crescere di una altro 2,4%. Secondo il rapporto “I.T.A.L.I.A. — Geografie del nuovo made in Italy”, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, vi sono poi alcuni settori meno conosciuti ma altrettanto importanti per il successo dell’export italiano: «Tra i prodotti per i quali guadagniamo una medaglia per il saldo commerciale troviamo le tecnologie del caldo e del freddo, le macchine per lavorare il legno e le pietre ornamentali, oppure i fili isolati di rame e gli strumenti per la navigazione aerea e spaziale». Per il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello «la piccola impresa diffusa che realizza prodotti unici al mondo è una delle nostre maggiori ricchezze. In essa dobbiamo continuare a credere e investire, utilizzando anche la scure, se necessario, per ridurre il forte carico burocratico e fiscale che ne comprime le possibilità di sviluppo». A luglio sono in particolare cresciute le esportazioni di articoli sportivi, giochi, preziosi, strumenti musicali e medici (+12,5%) (07 ottobre 2013)


Oro: analisi e previsioni Lunedì 07 Ottobre 2013 Scritto da Informazioni d'Oro

La scorsa settimana l’oro ha chiuso a 1.309,90 dollari l’oncia, con un ribasso del 2,18%, mentre gli investitori hanno puntato i loro sguardi su Washington, in attesa di sviluppi sullo shutdown dell'America. L’oro dal canto suo ha dovuto lottare con un biglietto verde inspiegabilmente forte, nonostante la nazione americana sembri ancora essere più dentro che fuori la crisi economica. In realtà è accaduto che gli investitori hanno ritenuto il dollaro eccessivamente sovravenduto ed hanno approfittato del suo calo momentaneo per acquistare altra moneta, tralasciando invece l’oro. Anche l’argento, in ribasso dello 0,50% sulla settimana, sta seguendo le sorti dell’oro, mentre il rame, che ha perso l’1,45% settimanale, sembra essere influenzato maggiormente dal blocco avvenuto negli USA, che potrebbe pregiudicare la crescita economica nel quarto trimestre. Intanto John Boehner, leader repubblicano, ha dichiarato che la Camera non approverà l’aumento incondizionato del tetto sul debito, chiedendo in cambio dei tagli alla spesa. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha stimato infatti che il tetto attuale sarà raggiunto entro il 17 ottobre, ma non è ancora chiaro quali saranno le decisioni in merito. Moody’s ritiene che il mancato innalzamento del limite avrebbe sui mercati un impatto peggiore dello shutdown governativo. Anche Christine Lagarde, Direttore Operativo del Fondo Monetario Internazionale, ritiene che l’impasse sul debito USA potrebbe solo fare male all’economia statunitense e, di riflesso, a quella mondiale. La Lagarde auspica una veloce risoluzione al problema attraverso l’aumento del tetto, e d’altronde non potrebbe essere altrimenti, vista la posizione del FMI che ritiene di poter risolvere i problemi dei paesi aderenti attraverso la concessione dei propri prestiti usurai. In questo contesto i mercati azionari sembrano non tenere conto della crisi statunitense e continuano a salire: la connessione tra l’oro e le azioni sembra essere quindi ancora valida, visto che quando uno dei due mercati sale l’altro scende. Semmai il dubbio rimane su quale sia il vero andamento dei mercati e quale sia invece l’influenza degli speculatori, che sembrano aver del tutto abbandonato l’oro come rifugio sicuro contro la crisi economica ancora in atto, per imbarcarsi invece nei mercati azionari e cavalcare l’onda dei rialzi.


In tutto questo, poi, non è ancora chiaro come si muoverà la Fed, che qualche mese fa aveva fatto trapelare l’intenzione di ridurre le manovre espansive e che adesso si è trovata costretta a dichiarare, tramite il proprio presidente, che continuerà sulla sua strada a tempo indeterminato, finché non ci saranno segni di ripresa. La banca centrale ha previsto il prossimo incontro per il 29 e 30 Ottobre. Per allora la situazione potrebbe essere più chiara ed il destino dell’oro più definito.


del 7 Ottobre 2013


del 7 Ottobre 2013


sabato 05 ottobre 2013 IL CASO. Le aziende assorbiranno l´incremento dell´1% dell´aliquota Aumento dell´Iva

A pagare saranno solo le imprese Matteo Bernardini Commercianti e artigiani invitano i loro associati a non rialzare i prezzi di vendita al dettaglio «La priorità è evitare ulteriori danni al consumo» L´aumento dell´Iva per il momento sarà assorbito dalle imprese L´Iva sale, ma il prezzo non cambia. È questa la strategia applicata, almeno per il momento, da Ascom e Confartigianto Vicenza. I vertici delle due associazioni di categoria hanno infatti invitato i loro associati a non far gravare l´incremento dell´imposta sul valore aggiunto (deciso dal primo ottobre dal governoͲLetta) sui consumatori finali. Per questo motivo, quindi, i listini dei prezzi al dettaglio non verranno rialzati, mentre l´aggravio dei costi che comporta il passaggio dell´Iva dal 21 al 22% saranno assorbiti dalle attività di commercianti e artigiani (pasticceri, panettieri, arredatori, solo per fare qualche esempio) con vendita diretta al pubblico. «I negozianti non aumenteranno i prezzi Ͳ conferma Ernesto Boschiero, direttore di Ascom Vicenza Ͳ al momento preferiscono assorbire la maggiorazione dei costi dovuta all´aumento del punto percentuale di Iva». Insomma, allo stato attuale, l´imperativo è quello di cercare di tutelare i consumatori. Anche se la strategia, gioco forza, non potrà durare all´infinito. «I commercianti Ͳ riprende Boschiero Ͳ proveranno a mantenere la linea il più a lungo possibile, ma è chiaro che alla fine i nodi, purtroppo, verranno al pettine». Tradotto: se per ora i listini rimarranno invariati, è però altamente probabile che nei prossimi mesi, alla fine, un adeguamento (verso l´alto) delle tariffe ci sarà. «Quando i costi di trasporto, della logistica e di spedizione cominceranno a incidere in maniera pesante credo sarà molto difficile tenere il punto», aggiunge il direttore dell´Ascom berica. Che poi non manca di lanciare una stilettata alla classe politica: «Quello che sta accadendo a Roma ci preoccupa. Vengono seguiti ragionamenti, e prese scelte illogiche. Decisioni che allarmano i mercati, mettono paura alla gente e rallentano i cosumi: tutto quello di cui non abbiamo bisogno». E sulla linea dei commercianti sono anche gli artigiani. Perché l´aumentoͲIva sta penalizzando anche loro. Che però, proprio come i negozianti, si stanno muovendo nella logica di salvaguardare la clientela. «L´idea è quella di non provocare ulteriore danno al consumo Ͳ interviene Pietro De Lotto, direttore di Confartigianato Vicenza Ͳ anche perché dobbiamo già fronteggiare un calo della domanda sempre più depressa da quanto sta accadendo a livello politico e dalle misure prese dal governo». Da qui la decisione di rivolgersi direttamente agli associati per scongiurare un aumento dei prezzi al dettaglio. «Anche se l´aumento dell´1% può apparire un valore marginale Ͳ prosegue De Lotto Ͳ abbiamo dato indicazione ai nostri artigiani che si rivolgono direttamente al pubblico, di fare molta accortezza nel decidere di modificare i listini di vendita. Dobbiamo infatti fronteggiare una situazione ancora molto complicata a livello economico». Intanto Confartigianato Vicenza continuerà a monitorare la situazione in attesa di comprendere quanto, effettivamente, inciderà la manovrina sull´Iva varata dall´esecutivo delle rinnovate “larghe intese”. «Solo tra qualche mese sapremo quanto avrà pesato questo aggravio fiscale sulle nostre aziende Ͳ conclude il direttore dell´Associazione di via Fermi Ͳ Attualmente la nostra priorità è comunque quella di tutelare il nostro cliente. È questa la cosa più importante. Resta il fatto che se il governo non avesse aumentato l´Iva avrebbe fatto una cosa straordinariamente positiva per l´intero tessuto economico che invece ora si dovrà accollare nuovi costi»


India: recuperare 1.500 tonnellate d'oro Sabato 05 Ottobre 2013 Scritto da Informazioni d'Oro

Un’associazione di gioiellerie leader in India ha dato vita ad un programma finalizzato al recupero di 1.000Ͳ1.500 tonnellate di oro conservato nelle case e nei templi, supportando quindi gli sforzi del governo per ridurre le importazioni di oro e frenare il disavanzo delle partite correnti. La All India Gems and Jewellery Federation (GJF) ha recentemente lanciato l’iniziativa denominata “Rashtriya Swarna Nivesh” in occasione della sua 8° assemblea generale annuale. Il progetto ha lo scopo di riportare in circolazione l’oro inutilizzato. Al riguardo Ashok Minawala, ex presidente di GJF, ha detto: «Il progetto Rashtriya Swarna può essere una iniziativa pionieristica per il raggiungimento degli obiettivi del governo indiano di ridurre le importazioni di oro e trovare fonti alternative. Alcuni gioiellieri selezionati fungeranno da agenti aiutando a raccogliere l’oro inutilizzato presso le famiglie ed i templi. In tre anni possiamo contribuire a rimettere in circolazione da 1.000 a 1.500 tonnellate di oro immobilizzato, liberando l’India dalle importazioni finalizzate al soddisfacimento del consumo interno. Le persone interessate potranno depositare l’oro inutilizzato, che verrà conservato in appositi conti dematerializzati, mentre loro percepiranno interessi sotto forma di oro o rupie». Non è noto come gli Indiani, storicamente molto attaccati all’oro fisico, dovrebbero essere convinti a depositarlo in conti dematerializzati, ma la All India Gems and Jewellery Federation sembra comunque molto fiduciosa di riuscirci. La GJF comprende 600.000 soggetti tra produttori, grossisti, dettaglianti, distributori, laboratori, gemmologi, progettisti e servizi correlati all’industria nazionale delle gemme e dei gioielli. La federazione ha anche lanciato il Trust Mark Model (TMM), un modello di eccellenza del business, per aiutare i membri ad allargare il proprio business e a diventare più efficienti. Il TMM è stato progettato da ISOQAR, leader mondiale nei servizi di certificazione, in esclusiva per GJF. Si tratta di un modello per il miglioramento aziendale attraverso l’implementazione di sistemi, processi e pratiche per la crescita e la gestione dei rischi.


del 5 Ottobre 2013


Fisco del 5 Ottobre 2013


del 5 Ottobre 2013


Compro Oro 07/10/2013

ZŝĨŝůĂŶŽ ŐŝŽŝĞůůŝ ĨĂůƐŝ Ăů ŽŵƉƌŽ KƌŽ͕ ĚĞŶƵŶĐŝĂƚŝ ƉĞƌ ƚƌƵĨĨĂ Alessio Metozzi

Vendono un paio di monili ‘patacca’ ad un Compro Oro spacciandoli per oggetti di valore, intascano i soldi ma ad alcuni giorni di distanza vengono scoperti dalle forze dell’ordine. E’ successo a Sansepolcro dove gli agenti del Commissariato di Polizia biturgense hanno denunciato per truffa due individui, P.D. di 38 anni residente a Montepulciano Siena e Z.F. di 33 cittadino del Marocco residente ad Arezzo. La segnalazione è giunta da un negozio di compravendita di oro usato a Sansepolcro. Il titolare dell’attività ha illustrato ai poliziotti come i due clienti, in due distinte occasioni, avessero ceduto in vendita due monili d’oro – risultati poi falsi – per la somma di 600 euro. In seguito alle dovute verifiche, gli agenti hanno accertato che in entrambe le circostanze i due uomini – fingendosi clienti – avevano tratto in inganno gli esercenti cedendo loro due collane di oro giallo con impressi timbri identificativi con il marchio di percentuale di metallo prezioso al “750 per mille”. Frutto di un’abile mossa di contraffazione, i preziosi hanno superato il primo test reagente e solo dopo una più accurata verifica sono risultati essere composti da una lega metallica totalmente priva di oro. Gli investigatori hanno quindi acquisito le fotocopie dei documenti esibiti al commesso del “Compro Oro”, verificando le firme apposte sulle dichiarazioni della compravendita. Da un confronto con la banca dati delle persone segnalate, con il riscontro dati dei documenti utilizzati, gli agenti sono riusciti ad individuare i due falsi clienti, già autori di analoghe truffe consumate ai danni di alcune gioiellerie della provincia di Siena. I fatti risalgono alla fine del mese scorso, venuti alla luce dopo una serrata attività di indagine da parte delle forze dell’ordine.


Blitz al “Compro oro” di Gemona: denunciato Deferito dai Carabinieri di Tolmezzo un cinquantenne di Buja dopo due episodi in un negozio della cittadina pedemontana

GEMONA. Il Norm di Tolmezzo, dopo complesse e articolate indagini che hanno fatto seguito alla denuncia da parte del responsabile di un “Compro oro” di Gemona, ha deferito in stato di libertà, per usurpazione di titolo, truffa aggravata, tentata estorsione e reato continuato, M.R., cinquantenne di Buja, conosciuto alle forze dell’ordine per due episodi, avvenuti il 17 giugno e il 26 settembre. Nel primo caso, simulando la propria appartenenza alla Guardia di finanza di Tarvisio, l’uomo avrebbe ottenuto un’illecita plusvalenza su un monile d’oro. Nel secondo episodio, reiterava la simulazione della sua appartenenza alla Gdf e richiedeva la supervalutazione dell’oro al negoziante che a quel punto chiedeva all’uomo di esibire il tesserino, ma in cambio otteneva minacce. L’usurpazione di titolo è contestata per la simulazione di far parte della Gdf e la truffa aggravata riguarda il primo episodio; la tentata estorsione il secondo a causa delle minacce. Dai Carabinieri di Tolmezzo è stato rivolto un invito a tutti, e in particolare ai negozianti, a segnalare situazioni analoghe di cui si fossero trovati a essere vittime.

07 ottobre 2013


/ů ǀĂƐƚŽ ŵĞƌĐĂƚŽ ĚĞŝ ŽŵƉƌŽ KƌŽ ŝŶ /ƚĂůŝĂ Lunedì 07 Ottobre 2013 10:56 Negli ultimi anni, con l'avanzare della crisi, in Italia sono stati aperti numerosi negozi Compro Oro che ritirano oggetti di valore in cambio di denaro; questi esercizi come facilmente intuibile sono diventati la meta di numerosi italiani che decidono di vendere i propri beni e ricordi magari anche tramandati dalla famiglia, che si tratti di un orologio da taschino, una spilla o una collana. La scelta di disfarsi dei propri averi non è mai piacevole ma permette di ricevere un quantitativo di euro tale da poter far quadrare il bilancio familiare, consentendo magari di acquistare beni di prima necessità come cibo, o di pagare le bollette. In Italia vi sono oltre ϯϬ ŵŝůĂ ŶĞŐŽnjŝ ŽŵƉƌŽ KƌŽ sparsi sul territorio, un incremento di oltre il 50% rispetto all’anno precedente; un giro di affari che supera i 9 miliardi di euro l’anno (il fatturato medio stimato di ogni singolo esercizio Compro Oro si aggira intorno ai 300 mila euro l'anno) e che coinvolge direttamente circa 16 milioni di italiani che, nell’ ultimo anno (2012), sono entrati in uno di questi esercizi per vendere qualcosa, che si tratti di oro, collane, orologi o preziosi in generale. Un mondo vario ed eterogeneo, che mette in moto un enorme quantitativo di soldi; e dietro al quale, quindi, si possono sovente nascondere truffe. Come la difficoltà nello stabilire un ƉƌĞnjnjŽ ĂĚĞŐƵĂƚŽ ƉĞƌ ů͛ŽƌŽ dato che questo varia in continuazione (sospinto da diversi fattori come anche le guerre internazionali, che possono far crollare o balzare in alto il valore dell’oro) e varia naturalmente anche in funzione del grado di purezza dell’oro stesso. Tuttavia non sono così rari i casi di clienti truffati a causa della bilancia che risulta truccata in modo tale da misurare un quantitativo di oro inferiore rispetto a quello effettivo. Risultato, il cliente che porta l’oro a vendere incassa meno soldi di quanto dovrebbe dal Compro Oro; e la truffa può a volte estendersi anche allo Stato perché, talvolta, a seguito di questa operazione di compra / vendita di oro non viene rilasciata alcuna ricevuta (1). Si perché dietro agli esercizi vi è talvolta un ŐŝƌŽ Ěŝ Ăƚƚŝǀŝƚă ŝůůĞĐŝƚĞ dovute alla mancanza di leggi e norme adeguate in materia di Compro Oro che fa si che intorno a queste attività si possano creare facilmente ricettazione, riciclaggio, truffa, legami con la criminalità e quant'altro. Dati riportati dalla Guardia di Finanza, che da tempo monitora il settore dei Compro Oro, confermano che dall'inizio del 2013 sono state arrestate oltre 50 persone con l’accusa di traffico illegale di metalli preziosi. Esemplificativo di ciò è il fatto che, attualmente, solo l’1% dei negozi Compro Oro presenti in Italia viene accuratamente registrato all'interno ĚĞůůΖĞůĞŶĐŽ Ěŝ ĂŶŬŝƚĂůŝĂ; ricordiamo infatti che, ai fini della legge, la Banca d’Italia tiene un pubblico registro degli operatori professionali in oro e che secondo la stessa Banca di Italia "E’ operatore professionale in oro il soggetto che esercita in via professionale, per conto proprio o di terzi, il commercio dell’oro come definito dall’articolo 1, comma 1, della Legge 17 gennaio 2000, n. 7 EƵŽǀĂ ĚŝƐĐŝƉůŝŶĂ ĚĞů ŵĞƌĐĂƚŽ ĚĞůůΖŽƌŽ". Andando a passare in rassegna altre forme di illegalità e criticità relative all’attività dei Compro Oro, vi è la questione delle agevolazioni fiscali riservate a chi rottama l’oro; in base a questa normativa, il cosiddetto "rottame d'oro", ovvero tutti gli oggetti inservibili e non vendibili destinati esclusivamente alla fusione, non paga l'Iva. Risultato di questo è che, spesso e volentieri, si tenta di far passare come rottame qualsiasi oggetto prezioso ritirato; il tutto agevolato dal fatto che non tutti i Compro Oro ƌĞŐŝƐƚƌĂŶŽ ĂĚĞŐƵĂƚĂŵĞŶƚĞ ƉƌŽǀĞŶŝĞŶnjĂ e successiva vendita di oggetti preziosi andando così ad assottigliare la possibilità di arrivare ai


probabili ricettatori. Una recente indagine della Polizia di Milano ha dimostrato che, al momento delle ispezioni eseguite in alcuni esercizi Compro Oro, raramente figurano le vendite di oggetti preziosi, oppure i nomi annotati risultano appartenere a persone decedute o mai esistite. Da segnalare come, negli ultimi anni, sempre più spesso l’oro acquistato ‘sottobanco’ prenda la via internazionale, soprattutto ǀĞƌƐŽ ůĂ ^ǀŝnjnjĞƌĂ; paese dove chiunque può vendere ed acquistare oro con la garanzia dell’anonimato. Un po’ come succede per i conti bancari. L’esplosione dei Compro Oro ha negli ultimi contribuito a questa nuova deriva e l’Italia è diventato il ƉƌŝŵŽ ƉĂĞƐĞ Ě͛ ƵƌŽƉĂ ƉĞƌ ĞƐƉŽƌƚĂnjŝŽŶĞ di oro con circa 300 tonnellate di materiale prezioso che ogni anno varcano il confine (1). In sostanza oggi l’oro viene reclutato dai Compro Oro in quantità industriale, causa crisi e sempre più italiano costretti a vendere i propri preziosi; l’oro viene quindi fuso e portato oltre confine, soprattutto in Svizzera. Dove venderlo è un ottimo affare. Gianpaolo Battaglia


Settore e Moda

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EMOTIONS BY FABERGE' ϳ KƚƚŽďƌĞ ϮϬϭϯ

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del 7 Ottobre 2013


Giorgio Armani firma dei gemelli in argento con logo inciso ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ͗ ZŽƐĂƌŝŽ ^ĐĞůƐŝ Ͳ ůƵŶĞĚŞ ϳ ŽƚƚŽďƌĞ ϮϬϭϯ Se è vero, come è vero, che i dettagli fanno la differenza, i gemelli in argento di Giorgio Armani mettono sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo.

YƵĞƐƚŝ ĂĐĐĞƐƐŽƌŝ͕ ĐŽŶ ůŽŐŽ ŝŶĐŝƐŽ͕ ƉŽƌƚĂŶŽ ŝŶ ĚŽƚĞ ůĂ ƌĂĨĨŝŶĂƚĂ ĞůĞŐĂŶnjĂ ĚĞůůĞ ƉƌŽƉŽƐƚĞ ĚĞů ŵŝƚŝĐŽ ŵĂĞƐƚƌŽ ŝƚĂůŝĂŶŽ ĚĞůůĂ ŵŽĚĂ͕ ĐŽŶŽƐĐŝƵƚŽ ĞĚ ŽƐĂŶŶĂƚŽ ŝŶ ŽŐŶŝ ĂŶŐŽůŽ ĚĞů ƉŝĂŶĞƚĂ͕ ŶŽƚŽ Ž ƐƉĞƌĚƵƚŽ͘ ^Ğ ůŽ ƐƚŝůĞ ğ ƋƵĞůůŽ ŶŽďŝůĞ ĚĞůůĞ ŽƉĞƌĞ ƚƌŝĐŽůŽƌŝ͕ ĂŶĐŚĞ ůĂ ƋƵĂůŝƚă ĐŽƐƚƌƵƚƚŝǀĂ ğ ĚĞůůĂ ƐƚĞƐƐĂ ƐƉĞĐŝĞ͘ hŶ ǀĂůŽƌĞ ĂŐŐŝƵŶƚŽ ğ ƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂƚŽ ĚĂůůĂ ŵĂƚƌŝĐĞ DĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ ĚĞů ƉƌŽĐĞƐƐŽ ƉƌŽĚƵƚƚŝǀŽ͕ ĐŚĞ ƌĞŐĂůĂ ƵŶĂ ŵĂƌĐŝĂ ŝŶ Ɖŝƶ ŝŶ ƚĞƌŵŝŶŝ Ěŝ ĂƉƉĞĂů͘ /ů ĨĂƐĐŝŶŽ ĞƐƚĞƚŝĐŽ ĚĞƌŝǀĂ ĚĂůů͛ĞƐƚƌĞŵĂ ƉƵůŝnjŝĂ ĨŽƌŵĂůĞ͕ ĐŽŶŝƵŐĂƚĂ Ă ƵŶĂ ƉĞƌƐŽŶĂůŝƚă ĨŽƌƚĞ͕ ĐŚĞ ĂŝƵƚĂ Ă ĐĂƉŝƌĞ ŝŵŵĞĚŝĂƚĂŵĞŶƚĞ ůĂ ŶŽďŝůĞ ƉƌŽǀĞŶŝĞŶnjĂ͘ ZŽďĂ Ěŝ ĨĂƐĐŝĂ ĂůƚĂ͕ ƉĞƌ ĚŝƌůĂ ŝŶ ďƌĞǀĞ͘ /ů ƉƌĞnjnjŽ ğ ĚĞŐŶŽ ĚĞŝ ĐŽŶƚĞŶƵƚŝ͕ ƚŽĐĐĂŶĚŽ ƋƵŽƚĂ ϯϰϬ ĞƵƌŽ͘ /Ŷ ĐĂŵďŝŽ ĚĞůůĂ ƐƉĞƐĂ͕ ƉĞƌž͕ Ɛŝ ŽƚƚŝĞŶĞ ƵŶĂ ǀĞƌĂ ĚŝƐƚŝŶnjŝŽŶĞ͘


ZĂĚŽ ,LJƉĞƌ ŚƌŽŵĞ hd Pubblicato il 7 ottobre 2013 da redazione1 | Alta orologeria Un orologio unico nel suo genere, ad un passo dalla perfezione

L’ultima novità in casa Rado è l’appena sfornato ZĂĚŽ ,LJƉĞƌ ŚƌŽŵĞ hd ͕ un orologio unico nel suo genere. La ceramica hiͲtech al plasma crea una suggestiva lucentezza metallica, ottenuta senza l’utilizzo di alcun tipo di metallo. Il processo di carbocementazione del plasma è brevettato e costituisce un’esclusiva di Rado, che lo ha perfezionato fino a dar vita a una moderna forma di alchimia. I gas attivati a 20.000 ȗC sono in grado di modificare la composizione chimica della ceramica hiͲtech senza alterarne le caratteristiche essenziali.


Orologio per astronauti Romain Jerome Spacecraft Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ domenica 6 ottobre 2013 Fondato nel 2004 a Ginevra, in Svizzera, RJ –Romain Jerome è rapidamente diventato famoso per la sua visione assolutamente unica nel mondo delle lancette: “DNA of famous legends”.

Gli orologi di RJ sono Swiss Made e combinano artigianalità e knowͲhow con un’eccezionale competenza tecnologica. La Maison orologiera attinge la forza dal mare, dall’aria e dalla terra. Che sia attraverso il recupero di acciaio dal Titanic o dalla navetta spaziale Apollo 11, o scolpiti nella lava di un vulcano, RJ afferma il suo spirito iconoclasta celebrando leggende contemporanee. La magia della Luna, il potere della terra ed i misteri subacquei sono le poetiche forze trainanti alla base di questa esplosione creativa. ARIA / MOON – DNA Moon – DNA è una collezione esclusiva ed originale ispirata alla più affascinante esperienza umana di tutte: la conquista dello spazio. E’ un omaggio alla luna stessa, alle innovazioni tecnologiche e agli uomini che sono dietro queste avventure. Tante nazioni hanno lottato per poter essere le prime ad arrivare lì; intere generazioni sono state affascinate da essa. Attraverso l’uso di elementi autentici e certificati come polvere di Luna, frammenti di Apollo 11 o fibre di una tuta spaziale, questa collezione celebra la Luna ed i meriti di tutti coloro che hanno intrapreso questo viaggio. TERRA / LIBERTYͲDNA & EYJAFJALLAJÖKULL Ͳ DNA Nel 2011 è ricorso il 125° anniversario della Statua della Libertà e Romain Jerome le ha reso omaggio con la collezione Liberty Ͳ DNA. Fedele all’estetica del monumento, la lunetta in bronzo è ornata con 12 punte che ricordano la famosa corona della Statua. Nel tempo, si acquisirà una piacevole patina, adottando in tal modo il colore dell’originale, il cui prezioso DNA è anche all’interno dell’orologio. Infatti, particelle di Miss Liberty sono state incorporate nel quadrante verdeͲrame. Con la collezione in edizione limitata EyjafjallajökullͲDNA, invece, Romain Jerome ha scolpito la lava di vulcano. L’orologio


EyjafjallajökullͲDNA è dedicato alla spettacolare eruzione del vulcano islandese del 2012, ed è infatti realizzato con la roccia e la cenere autentiche dell’Eyjafjallajökull: dall’intera fetta di lava che forma il quadrante, fino alla robusta parte della lunetta, tutto è fatto di cenere vulcanica proveniente dalla famosa eruzione. MARE / TITANICͲDNA Titanic – DNA è una collezione esclusiva ed originale ispirata al leggendario transatlantico. Ogni orologio Titanic Ͳ DNA presenta una lunetta in acciaio ossidato, frutto di una straordinaria miscela dell’acciaio autentico recuperato dal relitto, e l’acciaio fornito dal cantiere navale che lo forgiò. Questa collezione prevede l’utilizzo di materiali non nobili, come l’acciaio arrugginito: un unicum, per di più dissacrante, nel settore degli orologi di lusso. Sul quadrante è stata applicata polvere di carbone per garantire una tonalità molto scura, inoltre alcuni elementi sono ispirati ai pistoni dei motori a vapore. RJ Ͳ CAPSULES La Maison orologiera integra una filosofia contemporanea nei suoi orologi attraverso riferimenti generazionali come videogiochi, musica, tatuaggi, automobili, arte di strada e arte contemporanea. Che sia utilizzando acciaio spazzolato per gli orologi della DeLoreanͲDNA di “Ritorno al Futuro”, o i pixel dei quadranti dei Game–DNA (Space Invaders e Pac Man), RJ progetta orologi che affermino il suo spirito iconoclasta e rendano la tradizione entusiasmante.


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ZŝŶǀĞŶƵƚŝ ĚƵĞ ƌĂƌŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ Sabato 05 Ottobre 2013 Scritto da Alda Cannizzo

La 'Ğŵ ŝĂŵŽŶĚƐ >ƚĚ, azienda leader nella produzione di diamanti con sede a Londra, è lieta di annunciare il ƌĞĐƵƉĞƌŽ Ěŝ ĚƵĞ ĚŝĂŵĂŶƚŝ ŐƌĞnjnjŝ Ěŝ ƐƚƌĂŽƌĚŝŶĂƌŝĂ ƌĂƌŝƚă͕ ďĞůůĞnjnjĂ Ğ ƋƵĂůŝƚă. Si tratta di ƵŶ ĚŝĂŵĂŶƚĞ ďůƵ Ěŝ ϭϮ͕ϰϳ ĐĂƌĂƚŝ Ğ ƵŶ ĚŝĂŵĂŶƚĞ ďŝĂŶĐŽ Ěŝ ϴϯ͕ϴ ĐĂƌĂƚŝ, entrambi rinvenuti ŶĞůůĂ ŵŝŶŝĞƌĂ >ĞƚƓĞŶŐ nel Regno del Lesotho in Africa del Sud. In tale miniera sono state estratte grandi quantità di diamanti bianchi negli ultimi tempi, la maggior parte dei quali di intatti; occasionalmente vengono ritrovate, inoltre, discrete quantità di diamanti blu e rosa, tra i più rari. Il diamante blu in questione, in particolare, è stato recuperato nel condotto principale di kimberlite a differenza del diamante bianco ritrovato in un condotto satellite della miniera. >Ă 'Ğŵ ŝĂŵŽŶĚƐ ƉŽƐƐŝĞĚĞ ĂƚƚƵĂůŵĞŶƚĞ ŝů ϳϬй ĚĞůůĞ ŵŝŶŝĞƌĞ Ěŝ >ĞƚƓĞŶŐ, mentre il restante 30% è sotto il controllo del governo. La compagnia mineraria ğ ĂůƚƌĞƐŞ ƉƌŽƉƌŝĞƚĂƌŝĂ ĚĞůůĂ ŵŝŶŝĞƌĂ 'ŚĂŐŚŽŽ, attualmente in fase di sviluppo in Botswana. La società punta all’ŽƚƚŝŵŝnjnjĂnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ƌŝĐĂǀŝ ĚĂůůĂ ƉƌŽĚƵnjŝŽŶĞ͕ Ăů ƚĂŐůŝŽ Ğ ŝŶĨŝŶĞ ĂůůĂ ǀĞŶĚŝƚĂ. Tale modello di operatività consente di generare Ăůƚŝ ƌĞŶĚŝŵĞŶƚŝ ŶĞŐůŝ ĂŶŶŝ, sia per gli azionisti che per le altre aziende con le quali la società contrae rapporti.


Cronaca 08-OTT-2013

Lettori: 621.000 Diffusione: 150.760

Dir. Resp.: Alessandro Sallusti

da pag. 21


07-OTT-2013

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Virman Cusenza

da pag. 52


WŝƐĂ͕ ƵŶ ďĂŐĂŐůŝĂŝŽ ƉŝĞŶŽ Ěŝ ŽƌŽ Lunedì 07 Ottobre 2013 Scritto da Greta Milici

Oggi i tesori si trovano nei bagagliai delle automobili. C’erano ŽƌŽůŽŐŝ͕ ďƌĂĐĐŝĂůŝ Ğ ĐĂƚĞŶŝŶĞ ŝŶ ŽƌŽ, ma anche ƐŵĂƌƚƉŚŽŶĞ ĞĚ Ăůƚƌŝ ƉƌŽĚŽƚƚŝ Ěŝ ĞůĞƚƚƌŽŶŝĐĂ nella vettura di ĚƵĞ ŐŝŽǀĂŶŝ ĚĞůů͛ Ɛƚ fermati qualche giorno fa dai carabinieri di ^ĂŶ DŝŶŝĂƚŽ ;WŝƐĂͿ. I due, un 25enne georgiano ed una 30enne ceca, viaggiavano sulla strada provinciale di Fila nel comune di Terricciola quando sono stati ĨĞƌŵĂƚŝ ĚĂ ƵŶĂ ƉĂƚƚƵŐůŝĂ di carabinieri. Non riuscendo a nascondere l’agitazione, gli stranieri hanno fatto immediatamente insospettire l’Arma, che ha proceduto al controllo completo dell’automobile. Dalla perquisizione sono venuti fuori anche ŽŐŐĞƚƚŝ ƵƐĂƚŝ ƉĞƌ ůŽ ƐĐĂƐƐŽ ĚĞůůĞ ƐĞƌƌĂƚƵƌĞ. Il viaggio programmato dai due giovani ladri non è quindi andato come da loro previsto, concludendosi con l’ĂƌƌĞƐƚŽ e la ƌĞƐƚŝƚƵnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ Ăů ůĞŐŝƚƚŝŵŽ ƉƌŽƉƌŝĞƚĂƌŝŽ, individuato grazie ad alcune iscrizioni sul materiale in oro.


05-OTT-2013

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Ezio Mauro

da pag. 5


ĞŶƚŽĐĞůůĞ͕ ŐŝŽŝĞůůŝĞƌĞ ƌĞĂŐŝƐĐĞ ĂůůĂ ƌĂƉŝŶĂ ŵĞƚƚĞ ŝŶ ĨƵŐĂ ŝ ďĂŶĚŝƚŝ ŵĂ ǀŝĞŶĞ ĨĞƌŝƚŽ /Ŷ ƚƌĞ ŚĂŶŶŽ ƚĞŶƚĂƚŽ ŝů ĐŽůƉŽ ŶĞů ŶĞŐŽnjŝŽ ŝŶ ǀŝĂ ĚĞŝ ĂƐƚĂŶŝ͘ >ΖŽƌĂĨŽ͕ ĐŽŶ ůΖĂƌŵĂ ƉƵŶƚĂƚĂ ĐŽŶƚƌŽ͕ Ɛŝ ğ ƐĐĂƌĂǀĞŶƚĂƚŽ ĂĚĚŽƐƐŽ Ăů ŵĂůǀŝǀĞŶƚĞ ŵĂ ğ ƐƚĂƚŽ ĐŽůƉŝƚŽ ĂůůĂ ƚĞƐƚĂ ĐŽŶ ŝů ĐĂůĐŝŽ ĚĞůůĂ ƉŝƐƚŽůĂ di EMILIO ORLANDO

'ŝŽŝĞůůŝĞƌĞ ƌĞĂŐŝƐĐĞ Ă ƚĞŶƚĂƚŝǀŽ Ěŝ ƌĂƉŝŶĂ Ğ ŵĞƚƚĞ ŝŶ ĨƵŐĂ ŝ ƌĂƉŝŶĂƚŽƌŝ ĂƌŵĂƚŝ͘ EĞůůĂ ĐŽůůƵƚƚĂnjŝŽŶĞ͕ ƉĞƌž ǀŝĞŶĞ ĨĞƌŝƚŽ ĚĂ ƵŶŽ ĚĞŝ ƚƌĞ ŵĂůǀŝǀĞŶƚŝ͕ ĐŚĞ ĐŽů ĐĂůĐŝŽ ĚĞůůĂ ƉŝƐƚŽůĂ ůŽ ĐŽůƉŝƐĐĞ ĂůůĂ ƚĞƐƚĂ͘ Ζ ĂĐĐĂĚƵƚŽ ƉŽĐŽ ĚŽƉŽ ůĞ ϭϬ͘ϯϬ Ă ĞŶƚŽĐĞůůĞ ŝŶ ǀŝĂ Ğŝ ĂƐƚĂŶŝ ĚĞŶƚƌŽ ƵŶΖŽƌĞĨŝĐĞƌŝĂ͘ DĞŶƚƌĞ ĚƵĞ ĐŽŵƉůŝĐŝ ĂƚƚĞŶĚĞǀĂŶŽ ĨƵŽƌŝ͕ ƵŶŽ ğ ĞŶƚƌĂƚŽ ŶĞů ŶĞŐŽnjŝŽ ĨĂĐĞŶĚŽƐŝ ŵŽƐƚƌĂƌĞ ĂůĐƵŶŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ĚĂů ƚŝƚŽůĂƌĞ͕ ^ĞƌŐŝŽ ^ĂĐĐŽĐĐŝŽ Ěŝ ϰϴ ĂŶŶŝ͘ ŽƉŽ ƉŽĐŽ ŚĂ ĞƐƚƌĂƚƚŽ ůΖĂƌŵĂ Ğ ůΖŚĂ ƉƵŶƚĂƚĂ ĂůůΖŽƌĂĨŽ ĐŚĞ͕ ƉĞƌ ŶƵůůĂ ŝŶƚŝŵŽƌŝƚŽ͕ ŚĂ ĂĨĨƌŽŶƚĂƚŽ ŝů ƌĂƉŝŶĂƚŽƌĞ ƉƌĞŶĚĞŶĚŽůŽ Ă ĐĂůĐŝ ŵĂ ğ ƌŝŵĂƐƚŽ ĨĞƌŝƚŽ ĂůůĂ ƚĞƐƚĂ͘ dƌĂƐƉŽƌƚĂƚŽ ĂůůΖŽƐƉĞĚĂůĞ ^ĂŶĚƌŽ WĞƌƚŝŶŝ ŝŶ ĐŽĚŝĐĞ ŐŝĂůůŽ ĚĂů ϭϭϴ ŝ ŵĞĚŝĐŝ ůŽ ŚĂŶŶŽ ƚƌĂƚƚĞŶƵƚŽ ŝŶ ŽƐƐĞƌǀĂnjŝŽŶĞ ŵĂ ůĞ ƐƵĞ ĐŽŶĚŝnjŝŽŶŝ ŶŽŶ ƐŽŶŽ ŐƌĂǀŝ͘ / ŵĂůǀŝǀĞŶƚŝ ƐŽŶŽ ĨƵŐŐŝƚŝ Ă ƉŝĞĚŝ ůƵŶŐŽ ǀŝĂ ĚĞŐůŝ hůŝǀŝ͘ >Ğ ŝŶĚĂŐŝŶŝ ƐŽŶŽ ĂĨĨŝĚĂƚĞ Ăŝ ĐĂƌĂďŝŶŝĞƌŝ ĚĞůůĂ ĐŽŵƉĂŐŶŝĂ ĂƐŝůŝŶĂ͘ ;Ϭϰ ŽƚƚŽďƌĞ ϮϬϭϯͿ



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