Lo studio efficace in 8 passi

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LO STUDIO EFFICACE IN 8 PASSI Il corretto metodo di studio dello studente

Marisa Saccon www.marisasaccon.it

Note legali

L’autore si riserva il diritto di aggiornare o modificarne il contenuto, in base a nuove condizioni.


Questo documento ha solo ed esclusivamente scopo informativo, e l’autore non si assume nessuna responsabilità dell’uso improprio di queste informazioni.

A proposito dell'autore Mi chiamo Marisa Saccon,ho 50 anni, ho due figlie e vivo nella pianura Padana ai piedi dei colli Euganei. Mi sono diplomata col massimo dei voti e sono entrata subito nel mondo del lavoro aprendo una agenzia di pratiche amministrative. Nel frattempo, ho continuato a studiare da autodidatta. Sono scrittrice e collaboro con riviste e settimanali. Scrivo da sempre e mi piace definirmi una “impiegata della penna”.


Dal 1991 collaboro con riviste di narrativa nazionale (Mondadori, Editrice Universo, Editrice Mimosa) Ho all'attivo finora piÚ di 150 pubblicazioni di racconti, romanzi e testimonianze di vita vera. Nel 2011 ho pubblicato con la Butterfly Edizioni il romanzo LE STREGHE DI DOMINIQUE che si è classificato nei primi tre posti del concorso internazionale di scrittura indetto dalla casa editrice. Nel 2013 ho partecipato al corso: Persuasive Copywriting & Landing Page e ho iniziato a interessarmi al web marketing, continuando a studiare. Nel 2013 ho collaborato con il settimanale DiTutto curando la rubrica IN CONFIDENZA. Nel 2013 ho collaborato con la rivista mensile Sweet Passion con una rubrica da me ideata e curata: Buster Saving . L'acchiapparisparmio. Nel gennaio 2014 ho pubblicato il romanzo in e-book: Il giorno in cui Facebook arrivò nel condominio Ariosto e nell'aprile 2014 ho pubblicato il romanzo in e-book: A cuore aperto. Sono stata per anni moderatrice in mailing list per genitori portando avanti iniziative sociali a favore dei bambini. Sono attiva socialmente nella scuola del mio Paese e questo mi ha permesso di comprendere le dinamiche scolastiche. Ho studiato per diverso tempo la materia che riguarda i metodi di studio confrontandomi con addetti del settore.


SOMMARIO Note legali A proposito dell'autore A CHI È RIVOLTO QUESTO REPORT? TROVA COSÌ IL TUO METODO DI STUDIO CAPITOLO 1 METODO DI STUDIO, A CIASCUNO IL SUO. CAPITOLO 2 LO STUDIO SENZA SENSO, È PANE SENZA SALE CAPITOLO 3 LE BUONE ABITUDINI PRIMA DI TUTTO. CAPITOLO 4 GRADINO 1: LO STUDIO INIZIA A SCUOLA CAPITOLO 5 GRADINO 2: LA PRELETTURA CAPITOLO 6 GRADINO 3: LA LETTURA ANALITCA DEL TESTO CAPITOLO 7 GRADINO 4 : RIFLESSIONE E RIELABORAZIONE LE MAPPE CONCETTUALI. CAPITOLO 8 GRADINO 5: LA RIPETIZIONE E LA MEMORIZZAZIONE CAPITOLO 9 GRADINO 6: IL RIPASSO CAPITOLO 10 I GENITORI E I COMPITI CAPITOLO 11 CHE STUDENTE SEI? TEST N. 1 TEST N. 2 TEST N. 3 TEST N. 4 TEST N. 5


QUESTIONARIO SUGLI STILI DI APPRENDIMENTO STILI DI PENSIERO Conclusione Approfondimenti


A CHI È RIVOLTO QUESTO REPORT? Per diverso tempo mi sono dedicata alla ricerca di un metodo di studio che aiutasse gli studenti ad affrontare la scuola in maniera più consapevole e meno frustrante, e aiutare i genitori a gestire e a supportare meglio e con più serenità i loro figli durante lo studio e i compiti a casa. Gli insuccessi a scuola non sono sempre dipesi da una scarsa attitudine dello studente alla materia di studio. Spesso manca l’approccio giusto alla scuola, manca la conoscenza e l’applicazione di tecniche di studio corrette che aiutino a studiare in maniera più veloce ed efficiente. Mancano alcuni ingredienti di cui parleremo in questo report.

TROVA COSÌ IL TUO METODO DI STUDIO

Rileggendo questo report, mi sono accorta che averci stipato dentro tantissime, forse troppe informazioni e nozioni, e questo potrebbe scoraggiarne l’approccio.


Non vorrei che per te la lettura diventasse troppo dispersiva. Ascolta, ti do un consiglio e le istruzioni per l’uso.

1. Prima di tutto, CERCA DI CAPIRE CHE TIPO DI STUDENTE SEI (ci sono dei test in questo report. Prova a farli). 2. Individua i tuoi PUNTI DEBOLI aiutandoti proprio con i TEST e prova a trasformarli in punti di forza. 3. Cerca nell’indice di questo report, gli argomenti che più ti interessano. 4. SEGUI LE TRE REGOLE D’ORO DI APPROCCIO ALLO STUDIO:

a) MOTIVATI! Perché studi? Perché sennò tuo padre ti fa un mazzo così? Perché altrimenti non ti dà più la paghetta, ti toglie la benzina dallo scooter, non ti ricarica più il cellulare? Davvero non riesci a trovare altre motivazioni? Prova a vedere se questo report riesce a darti qualche spunto.

b) CERCA DI FARTI COINVOLGERE DA QUELLO CHE FAI. Non studiare con quella faccia che sembra che tu stia andando al funerale del tuo gatto. Ti aspetteranno interi pomeriggi sui libri, lo sai? Tanto vale rendere quelle ore più piacevoli. TI CHIEDERAI COME.


Alcuni simpatici metodi di studio, te li ho proposti in questo report. Ma tu vedi di trovare i tuoi. Nessuno sa meglio di te quello che più ti diverte.

c) TROVA IL TUO METODO. Lo slogan della Nike è “fallo e basta!”. Ed è questo è l’invito che ti rivolgo: trova il modo a te congeniale per “farlo e basta”.

QUANDO STUDIARE? Ti suggerirei di farlo di pomeriggio e di sera, il momento della giornata in cui memorizzi meglio le nozioni. Ma dovrai essere tu a scoprirlo in base alle tue esigenze e ai risultati.

QUANTO STUDIARE? Non troppo. Altrimenti significa che sei un pessimo studente. La quantità deve essere di qualità. Per cui dovresti studiare senza distrazioni. Senza tv. Senza cellulari, senza rumori. Quindi inventati qualcosa per non farti distrarre. Potresti usare una di quelle applicazioni che misurano il tempo e decidere quanto tempo dedicare allo studio. Fai partire il time e quindi dedicati allo studio senza distrazioni. Fallo e basta. Allo scadere del time, fai una pausa e poi ricomincia.


COME STUDIARE. La domanda è interessante. Ti faccio io una domanda: che tipo di memoria hai? Lo sai? Quando studi, di solito, abbini la memoria sonora a quella visiva? Ti ascolti mentre leggi o ripassi un argomento a voce alta? Osservi le foto, gli schemi, le mappe concettuali mentre studi un argomento? Questo si chiama abbinare le diverse memorie per ottimizzare il risultati. Ma andiamo avanti. Schematizzi gli argomenti? Lo sai, vero, che sintesi e schemi ti danno il quadro di un argomento nella sua interezza? Simuli le interrogazioni? Ti fai le domande e ti dai le risposte? Parli a voce alta? Hai mai fatto finta di parlare a una platea, a un grande pubblico? Riesci a raccontare gli argomenti che studi come se li spiegassi ad un bambino? Saresti in grado di tradurre in disegni e schemi quello che hai studiato? Ma, la cosa più importante che ti raccomando di considerare quando studi, è che devi cercare in tutti i modi di rendere piacevole questa attività. Ricordati, quando riuscirai a rendere piacevole lo studio, avrai trovato il tuo infallibile metodo di studio. Siamo geni. Siamo creativi. La nostra mente è una miniera d’oro. Possiamo trovare tutte le soluzioni dentro di noi se solo lo


vogliamo e le cerchiamo. Ma tieni sempre a mente una cosa: tutto ciò che provi a spiegare e a insegnare agli altri, lo ricorderai perché lo avrai appreso.Io, infatti, usavo sempre questo trucco per imparare “presto e bene” un argomento: fingevo di avere davanti a me una platea che pendeva dalle mie labbra e io illuminavo la sala con la mia conoscenza disquisendo a ruota libera sull’argomento che avevo appena studiato. La cosa mi divertiva pure. E io auguro anche a te la stessa cosa: che tu possa trovare il modo di imparare divertendoti.

CAPITOLO 1 METODO DI STUDIO, A CIASCUNO IL SUO. LA SCUOLA, UN LAVORO A TEMPO PIENO Quanto tempo passa un bambino o un adolescente sui libri di scuola? Di certo tutto il mattino e una parte del pomeriggio che viene dedicata ai compiti e allo studio.


Si va a scuola per imparare a leggere e a scrivere. Per imparare la matematica, la storia, la geografia. Si va a scuola anche per imparare un metodo di studio. Almeno così dovrebbe essere. Se ti assumono in una falegnameria, ti verrà sicuramente insegnato un metodo per lavorare il legno. Se ti assumono come barista, ti verrà insegnato un metodo per fare i caffè e servirli al cliente. Se ti assumono in un ufficio contabile, ti verrà certamente insegnato un metodo per tenere la contabilità. Perché a scuola non dovrebbero insegnare un metodo di studio?

Se un compito sembra troppo difficile, forse lo stai affrontando nel modo sbagliato. Troppi studenti disperdono tempo ed energie sui libri con scarso risultato. Spesso non si sanno organizzare perché non hanno imparato un metodo di studio, perché manca la motivazione o un obiettivo, perché ci si distrae e quella che dovrebbe essere un’ora di studio, si trasforma in un pomeriggio di agonia. Libri aperti, noia e frustrazione con sottofondo le strilla dei genitori che minacciano di sequestrare il video giochi o promettono altre punizioni serali se il figlio non si decide a studiare.


CHE COS’É UN METODO DI STUDIO? Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente il testo (o ascoltare una lezione) al fine di comprendere e memorizzare le informazioni utili per eseguire una prova (Anderson, 1979).

Metodo, dal greco, signfica: insieme dei procedimentimessi in atto per ottenere uno scopo o determinati risultati. Studiare invece significa: applicarsi metodicamenteall'apprendimento di qualcosa. Quindi un metodo di studio è l’insieme delle azioni che lo studente mette in atto per imparare e apprendere nel modo migliore ciò che gli viene insegnato a scuola.

PERCHÉ MOLTI STUDENTI NON HANNO UN BUON RAPPORTO CON LO STUDIO Imparare è un piacere raro, mentre studiare è spesso fonte di

oppressione, inquietudini e malattie. Si direbbe che lo studio abbia come scopo di creare negli esseri umani una repulsione definitiva per ogni forma di sapere. Silvano Agosti, Lettere dalla Kirghisia, 2004


Molti studenti fanno fatica, studiano senza ottenere i risultati sperati, si scoraggiano, si annoiano sui libri, sprecano energie e tempo, lavorano in modo disordinato e disorganizzato e, pur avendo ottime potenzialitĂ , raggiungono invece risultati mediocri.

SONO STUDENTI INESPERTI E DISORGANIZZATI perchĂŠ: -non sanno pianificare il calendario scolastico. -non sanno organizzare il lavoro a casa. -non sono motivati. -non riescono a concentrarsi. -non si danno obiettivi possibili. -non stanno attenti alle lezioni in classe. -non prendono appunti a scuola oppure non li sanno usare a casa. -non sono in grado di selezionare i concetti chiave e gli argomenti da studiare. -non conoscono i tempi necessari di memorizzazione. -non hanno autostima e si scoraggiano.


NON ESISTE UN SOLO METODO DI STUDIO E GLI STUDENTI NON SONO TUTTI UGUALI C’è lo studente ansioso, quello annoiato, quello che si distrae continuamente, quello che si stanca facilmente, quello che non riesce a memorizzare, quello competitivo che studia solo per il voto e quello che studia solo per far contenta la mamma, quello che studia tutto a memoria e ripete come un pappagallo, quello non sta attento a scuola, quello che si addormenta sui libri, quello che si sente un idiota, quello che pensa di sapere già tutto, quello che si sente preso di mira dagli insegnanti, quello che si trastulla sopra ai libri fino a sera, quello che dimentica di scrivere i compiti sul diario. Potremmo andare avanti con questa lista all’infinito. Tu che studente sei? Per saperlo vai alla fine di questo report e prova a fare i test che ti propongo. Scoprirai quali sono i tuoi punti deboli, le tue potenzialità, come e dove intervenire sul metodo di studio che stai adottando. A questo punto la domanda sorge spontanea. Se ogni studente ha il suo stile di apprendimento, significa forse che non esistono regole e step da seguire validi per tutti perché ognuno deve trovare le sue personali strategie da applicare su se stesso affinchè funzionino? Anche se questo in parte è vero, il metodo di studio prevede per tutti gli studenti gli stessi passi da fare. Nei prossimi capitoli vi spiegherò i vari step da seguire per studiare in manieria veloce e efficiente senza disperdere energie e ottimizzando i tempi. Gli step, i passaggi che io chiamerò “gradini”, sono uguali per tutti. Ci sono però gradini che qualcuno farà di corsa e altri sui quali dovrà fare


attenzione. Ci sono strategie diverse per fare questi gradini e ognuno sceglierà le tecniche che gli sono più congeniali. La differenza sta tutta qui. Nel modo in cui ogni studente salirà il gradino. Vi spiegherò quali sono le azioni da fare. E come procedere.

Vi spiegherò QUALI SONO I 6 GRADINI DELLA SCALA e LE TECNICHE PER SALIRLI. Ma prima vi parlerò di altri due passaggi che sono fondamentali nell'approcciare la scuola e lo studio e che possiamo così sintetizzare: 1. Ludendo docere 2. Le buone abitudini Seguitemi.

CAPITOLO 2 LO STUDIO SENZA SENSO, È PANE SENZA SALE

“LUDENDO DOCERE”.


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