PAPA’ ALLA RISCOSSA Diventare padri eccezionali… con il minimo sforzo! di Save Daddy
Sommario Introduzione: la riscossa dei papà Avvertenze
1. NOVE mesi di shopping Il grande evento 2. CENNI INIZIALI SUI CUCCIOLI D’UOMO La battaglia del divano 3. CIUCCIARE CHE PASSIONE Fare il ruttino Fare le puzzette 4. OBIETTIVO DORMIRE (NOI E IL PARGOLO) La teoria delle finestre di sonno 5. OPERAZIONE CAMBIO PANNOLINO 6. BAGNETTO E ALTRE OPERAZIONI ODIOSE 7. A RIMORCHIARE I mezzi di trasporto bebè 8. Fare sinergia ovvero sfruttare al meglio amici e parenti 9. NEOMAMME: ISTRUZIONI PER L’USO Le paure delle mamme… … e le fobie dei papà 10. PAGINA PER LE (presunte) EMERGENZE In conclusione
Introduzione: la riscossa dei papà
Salve, colleghi neopapà! Sia che abbiate già affrontato l’invasione di un frugoletto, sia che la stiate aspettando con timore, vi do un caloroso benvenuto nell’universo dei Neopapà di Oggi. Dunque, siete pronti a cambiare pannolini in meno di quindici secondi netti? Non ancora?!? Bene! Questo manuale nasce proprio per dimostrare che si può essere neopapà in gamba senza dover cambiare pannolini. Ebbene sì, avete capito benissimo: SI PUÒ ESSERE DEI PADRI IN GAMBA SENZA CAMBIARE PANNOLINI. So benissimo che questa affermazione va contro l’opinione più diffusa: ormai “’l’operazione cacca” è diventata la prova del fuoco, il territorio dove i Veri Padri mostrano la loro autentica natura. Chi osa soltanto ammettere che non adora immergere le mani nella cacca del suo bimbo almeno cinque volte al giorno, è un padre senza cuore, che non ha abbandonato il figlio in un bidone della spazzatura solo per mandarlo a lavorare a sei anni. Ma perché proprio il cambio pannolino?! È una competenza davvero così importante per essere un papà perfetto? I Papà di Ieri non avevano questo problema: erano uomini baffuti, che lavoravano per mantenere la famiglia, e il contatto principale che avevano con i figli era il bacio della buonanotte. Nonostante oggi non sia più di moda, questa specie di padri non si è assolutamente estinta, ma si camuffa più o meno abilmente per non essere riconosciuta. Vennero poi i Papà di Transizione, altrimenti detti “Mammetti”: come indica il nome, sono quei padri che sono in grado di sostituire una mamma in tutto. Quando si incontrano al parco, dove portano i bimbi a passeggio, i Mammetti discutono con passione delle svariate marche di pannolini, e talvolta si divertono a organizzare gare di cambio. I Padri di Oggi, invece, fanno… già, che fanno i Padri di Oggi? Chi sono? Che fanno?! Sei mesi fa, quando nacque Mirtilla, la nostra dolcissima bambina, dovetti decidere da che parte stare. Ovviamente non volevo (e non potevo ahimè) essere un burbero Padre coi baffi, ma… dovevo trasformarmi in un Mammetto?? Possibile – mi chiedevo – che non esista un altro modo di essere padre, senza scimmiottare mia
moglie Linda, ma senza essere accusato di essere assente, superficiale, menefreghista, responsabile di tutte le future turbe psichiche della mia pargoletta? Affrontai il problema una volta per tutte in un giorno memorabile, durante l’ennesima discussione con mia moglie, sorta al momento dell’operazione pannolino: Mirtilla allora aveva tre settimane o poco più, aveva appena fatto la popò, e Linda mi aveva chiesto: “La cambi tu o lo faccio io?”. Dovete sapere che fino a quel giorno ero riuscito a evitare l’odioso compito con abili giustificazioni, del tipo: “Meglio se stavolta fai tu, ho un po’ di raffreddore e non vorrei attaccarglielo”, oppure “Vorrei guardarti ancora una volta in modo da imparare bene…”. Dopo tre settimane, però, le scuse erano sempre più vacillanti, e di fronte a quella domanda diretta, invece di continuare ad accampare bugie miserevoli, decisi di affrontare la questione da uomo: “Amore mio – dissi ad Linda (non a Mirtilla… lei se ne stava beata a dormire nella sua cacca senza mostrare il minimo interesse nella conversazione) – amore mio, io desidero con tutto il cuore essere un papà presente e affettuoso eccetera, ma PERCHE’ DEVO PER FORZA CAMBIARE I PANNOLINI? PERCHE’?? Posso fare tante altre cose, MA I PANNOLINI NO. Non chiedermelo più. Chiuso”. Ovviamente la mia ostinata mogliettina non aveva alcuna intenzione di chiudere lì la faccenda e mi chiese, con un lampo di sfida negli occhi: “Ah no?”. “No!”, risposi fieramente. “E allora come ritieni di poter essere un padre decente per Mirtilla?”. “Ehm…” esitai, mentre la mia sicurezza andava a farsi friggere e negli occhi di Linda brillava la luce della vittoria. “Allora?!” ribadì. “Dunque…” mugugnai. “Lasciami pensare. Posso… posso… insomma, ci sarà pur qualcosa che so fare, magari meglio di te!”. “Questo è tutto da dimostrare!” esplose lei. E qui cominciò la mia battaglia: dimostrare che potevo essere un vero, bravissimo, perfetto neopapà senza necessariamente cambiare pannolini.
Quella discussione mi aprì gli occhi: c’era un territorio vergine da esplorare, c’erano compiti che spettavano a me di diritto: Mirtilla aveva bisogno del suo papà! E così è iniziato il mio cammino verso la paternità e soprattutto ho trovato una risposta efficace a chi mi chiede: “Ma tu li cambi i pannolini?”. Agli impiccioni che mi fanno questa domanda posso rispondere, con il sorriso sereno del Padre di Oggi: “No, ma faccio un mucchio di altre cose che Mirtilla ama moltissimo”.
Avvertenze
Dal momento che i cuccioli d’uomo possono variare molto l’uno dall’altro, il comportamento del pargolo che vi è toccato in sorte può essere del tutto diverso da ciò che troverete in questo manuale. Se il vostro bebè si addormenta allo scoccare delle nove di sera e si sveglia felice alle nove di mattina, mangia cinque volte al giorno e chiede educatamente scusa dopo aver fatto il ruttino… godetevi la magia del momento e regalate questo libro a un amico più bisognoso di voi. Se il vostro cucciolo è una piccola furia con polmoni da King Kong… bè, mi spiace per voi, ma non so che cosa consigliarvi se non di scrivere voi stessi un libro per genitori nella vostra situazione! Scherzi a parte, qui troverete alcuni consigli che nascono dalla mia esperienza di papà, raccolti insieme a mia moglie Linda e alla nostra bellissima Mirtilla. Ricordate però che ogni esperienza è unica, e ogni consiglio vale solo per quello che può
aiutarvi, non di più. L’unica regola alla quale attenersi strettamente è questa: non fidatevi mai di nessun manuale, compreso questo! Quando si ha a che fare con i cuccioli d’uomo, non c’è nulla di normale… e al tempo stesso, tutto è normale.
1. NOVE MESI DI SHOPPING
Fino a quando la clonazione non diventerà una prassi consolidata e i bambini non verranno coltivati in provetta, noi neopapà dovremo sorbirci quei nove interminabili mesi chiamati ironicamente “dolce attesa”. Mi sembra quindi utile fornirvi un paio di consigli per alleviare questa lunga fase. Ah, alcune donne dichiarano di non essersi mai sentite così bene come quando erano incinte: se siete così schifosamente fortunati, saltate pure al prossimo capitolo. Se invece la vostra compagna è una comune mortale, proseguite la lettura, e consolatevi pensando che appartenete all’universo dei futuri papà che: “…Magari il prossimo lo adottiamo”. Tornando a noi, vi conviene entrare da subito nell’ottica giusta: cercate di vedere la gravidanza come un periodo di allenamento, nel quale dovrete sviluppare al massimo la vostra capacità di Sopportazione Silenziosa: sapete benissimo di cosa parlo, no? Per i primi tre mesi, ma probabilmente anche per i secondi tre, e senz’ombra di dubbio negli ultimi tre, la vostra compagna sarà esausta e crollerà a letto alle nove di sera. A turno, o contemporaneamente, soffrirà di: nausea, mal di schiena, formicolii, piedi gonfi, e in men che non si dica maturerà un pancione da far invidia a un cocomero. E a voi toccherà cucinare, lavare piatti, rifare il letto (o dormire nel letto sfatto), mangiare zucchine lesse per due settimane di fila e tonno in scatola per le due successive: ma tutte queste fatiche non sono che uno scherzo di fronte a ciò che dovrete sopportare dopo la nascita del cucciolo.
È forte la tentazione di scappare a questo punto, ma sappiate che è troppo tardi: ormai basta un banalissimo test del DNA per inchiodarci alle nostre responsabilità. Oltre a Sopportare Silenziosamente tutto ciò, dovrete sfruttare questo periodo per preparare la casa all’invasione del piccolo alieno che per ora ha colonizzato il corpo della vostra compagna. Si tratta di fare il nido, né più né meno come fanno le rondini, gli struzzi, i pinguini e altri amabili pennuti (i pinguini fanno il nido nella neve? A forma di igloo..?!? Boh!). Innanzitutto, non mostratevi esterrefatti per la quantità di cose necessarie per un frugoletto: in fondo anche noi abbiamo bisogno di camicie, mutande, spazzolino, dopobarba e magari anche automobile, canna da pesca, telefonino etc etc. State attenti però a non farvi invischiare nei bisogni indotti dalla pubblicità e dalle graziose commesse dei negozi per bambini. Non parliamo poi delle riviste per mamme! Provate a sfogliarle: in ogni pagina troverete almeno due strani oggetti che a quanto pare sono assolutamente essenziali per crescere un bambino. A questo proposito, lasciatemi dire che trovo decisamente immorali le rubriche dei consigli per gli acquisti: c’è forse bisogno di incoraggiare lo shopping femminile?! Io piuttosto ci infilerei qualche articolo davvero utile, del tipo: “Costruire un fasciatolo fai-da-te”, “Alla ricerca di oggetti in prestito”, “Rimodernare un vecchio passeggino”. Ebbene, alcuni acquisti saranno effettivamente necessari. Ma la telecamera a raggi infrarossi con monitor a cristalli liquidi per controllare il bebè a distanza… bè, forse non rientra nell’essenziale, checché ne dica la commessa, se vivete in un bilocale e il cucciolo dorme nella vostra stessa stanza. In questo caso vi serviranno piuttosto dei buoni tappi per le orecchie. Idem per quanto riguarda lettino da campeggio, fasciatoio da usare in aereo, sacco a pelo collaudato per venti gradi sotto zero. L’industria degli accessori per bambini gira attorno alle paure, del tutto naturali, dei futuri genitori. Ovviamente il trenino elettrico è un accessorio assolutamente essenziale per sviluppare le capacità cognitivo-motorie del vostro cucciolo… soprattutto se VOI lo desiderate da sempre! Per non cadere preda della tipica smania di acquisti prémaman, vi regalo questo prezioso consiglio che ho ricevuto dal mio meccanico di fiducia: mai cedere alla tentazione di fare liste della spesa. Fate piuttosto liste dei “bisogni da soddisfare”.
Ecco un esempio di lista da NON fare:
COMPRARE Lettino Fasciatoio Carrozzina Vaschetta per bagnetto
Mentre una buona lista di CHE COSA FARE potrebbe essere la seguente:
CUCCIOLO HA BISOGNO DI: dormire essere lavato andare a spasso
Un bimbo dorme saporitamente sia in una cesta che in una cassetta di frutta, e non gli interessa se gli fate il bagno in una tinozza da bucato o una piscinetta gonfiabile, né tanto meno se lo cambiate sul fasciatoio preriscaldato o sul piano della lavatrice… Scoprirete ben presto qual è l’unico grande bisogno di un bambino: la mamma! O più precisamente, le tette della mamma…
Rientra nel campo dei preparativi anche il corso di preparazione al parto. Sarà la vostra compagna a scegliere se e dove frequentare un corso del genere. In caso venisse richiesto il vostro parere, informatevi se ci sono corsi che si tengono il
lunedì mattina, o in un altro orario nel quale siete sicuramente impegnati nel lavoro, e dategli decisamente la vostra preferenza, sia che vogliate parteciparvi (e saltare qualche ora di lavoro) sia che non vogliate in modo più assoluto (come si può mancare da lavoro proprio il lunedì?!). Linda aveva trovato un corso che si teneva, orrore orrore, il sabato alle 11,00, appositamente “per agevolarmi”, e io dovetti partecipare a tutte le lezioni. In un paio di occasioni fui addirittura l’unico papà presente… Quindi fate tesoro della mia esperienza, ragazzi!
Fine dell'estratto Kindle. Ti è piaciuto?
Scarica la versione completa di questo libri