Ninna Nanna Lullabies by Mozart Schubert Brahms Chaminade Puccini De Falla Milhaud Letizia Calandra
Ninna Nanna Lullabies by Mozart, Schubert, Brahms, Chaminade, Puccini, De Falla, Milhaud
1 Il sonno bimba mia Vincenzo Davico Ninna nanne popolaresche 2’10
6 Guten abend gut nacht Johannes Brahms Wiegenlieder Op.49 No.4 1868 1’53
11 Schlafe, schlafe Franz Schubert Wiegenlied Op.98 No.2 1816 2’47
16 Vieni o sonno Vincenzo Davico Ninna nanne popolaresche 1’23
2 Fai la nanna mio tesoro Vincenzo Davico Ninna nanne popolaresche 2’57
7 Hor ch’è tempo di dormire Tarquinio Merula Canzonetta sopra la nanna 1639 8’09
12 Maria sitzt am Rosenhag Max Reger Wiegenlied Op.76 No.52 1912 1’44
17 Nonna nonna core mio Rino Alfieri Versi di Salvatore Palomba 2009 3’56
3 Duèrmete, nino, duerme Manuel De Falla Canciones populares 1914 2’03
8 Viens prè de moi Cecile Chaminade Berceuse 1899 2’17
13 Ninna nanna mio figliuolo Francesco Paolo Tosti Versi di G. D’ Annunzio 1912 3’26
Letizia Calandra soprano
4 Dors, dors, dors Darius Milhaud Chants populaires hébraïques 1925
9 E l’uccellino Giacomo Puccini Versi di R. Fucini 1899 1’40
14 Ninna nanna di guerra Anna Filippone del Bono Versi di R. Sorbelli 1916 4’29
1’30
5 Dormi mio dolce tesor Wolfgang Amadeus Mozart Wiegenlieder k 350 1780 1’38
10 Ninna nanna del grillo Anna Filippone del Bono Versi di R. Sorbelli 1934 6’21
15 Ninna nanna, ninna nanna A. Cartoni Versi di G. Pascoli
1’45
Pianoforte Mirella del Bono (brani 1, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 14) Emanuele Lippi (brani 12, 13, 15) Rino Alfieri (brani 3, 17) Cecilia Andreis (brani 2, 4, 7, 16) harp
Recording: 15-16-17 December 2008, Casale la Pizzichina Todi, Italy Sound engineer: Graziano Monzeglio (Audio 4, Lugano) Cover: photo © Letizia Calandra p & © 2018 Brilliant Classics
There are plenty of compositions that go under the name of lullaby, but this collection of 17 songs constitutes a particularly charming selection. Each is a noteworthy miniature that portrays the way the different composers have invested melody with sweetness, with feelings that emerge to embrace the listener. Three of the pieces included in the album feature the linear delicacy achieved by the Monaco-born composer Vincenzo Davico, a musical miniaturist with a lovely light touch. At the other end of the spectrum are the fanciful arabesques of the lullaby by Manuel De Falla, originally written as part of the Siete canciones populares. Darius Milhaud’s Dors dors comes from the six Chants populaires hébraiques that were also arranged for orchestra, whereas Mozart’s Wiegenleid is closer to the Lied tradition, in total contrast to Brahms’s take on the lullaby, arguably the best-known of them all. Apart from the examples of lullabies written during the 1800s and early 1900s, there is also an interesting piece that dates back much earlier: the almost obsessively cadenced Hor ch’è tempo composed by Tarquinio Merula and included in the “Capricij” vaghi e laggiadri arranged in different versions for solo voice for his Curtio precipitato of 1638: a collection of songs revolving around the legendary Roman knight Curzio, dedicated to a master-at-arms of the composer’s own time. Cécile-Louise-Stéphanie Chaminade lived in Paris from the late 1800s through to the end of the Second World War, making a particular name for herself with vocal chamber works such as the berceuse Viens prè de moi, a piece permeated with maternal love. Entirely different is Puccini’s descriptive, onomatopoeic piece E l’uccellino, dedicated to Memmo Lippi. Born in the Abruzzo regione of central Italy, Anna Filippone Del Bono features in this collection with two different lullabies. The first was written for the birth of her grandson Lello, while the second, the Ninna nanna di guerra, is a more lyrical piece in which the instrumental part and vocal line are deliberately separate, with a text full of echoes of the First World War and a sense of ineluctable sadness.
Franz Schubert’s characteristic clarity of melody is evident in Schlafe, schlafe, holder süsser Knabe (Sleep, sleep, sweet beloved child), and even the highly prolific Bavarian composer, Max Reger, briefly sets his usual focus on extreme chromatism and modulations aside in order to pen a short berceuse in which soft hues and gentle lines prevail. The CD ends with the lullaby by Francesco Paolo Tosti, in line with the romanza of the period, with the concentrated intensity of the Cartoni’s piece, and the song in dialect by Rino Alfieri with its bewitching, typically southern twirling melody. The delight of this recording owes much to the art of soprano Letizia Calandra, who interprets the individual songs with great intelligence and sensitivity, delicately differentiating between the mood and intent of the various composers. Her piano accompanists are the highly accomplished Mirella Del Bono, granddaughter of the composer Anna, Emanuele Lippi and Rino Alfieri, while the deeply expressive harp parts are played by Cecilia Andreis. Lionello Cammarota Translation by Kate Singleton
Una scelta felice di 17 canti, quasi inimmaginabile per la quantità di composizioni esistenti sul soggetto “ninnananna”. E’ una galleria di tanti piccoli quadri aforistici di notevole pregio, per la tenerezza con la quale ogni autore – se pur ciascuno a suo modo – ha reso pregna la melodia, tenerezza che emerge e ti avvolge, naturale, spontanea. Si ripete in più brani la lineare dolcezza del monegasco Vincenzo Davico, miniaturista capace di espressioni sfumate ed evanescenti, in contrasto con gli arabeschi di marca spagnola di Manuel De Falla, la cui “nana” spicca tra le sue Siete canciones populares. Dai sei Chants populaires hébraiques trascritti anche per orchestra viene il reiterante motivo del dors dors di Darius Milhaud. Mentre, più incline alla concezione liederistica piuttosto che con la finalità della nenia cullante è il Wiegenlied di Mozart, esattamente al contrario di come lo volle intendere Brahms nel suo celeberrimo, il più diffuso e noto di tale genere. Fra i tanti dell’Ottocento e del Novecento sorprende la presenza di un nome del Seicento, quello di Tarquinio Merula, così come sorprende l’attualità del cadenzare insistente, ossessivo, della sua canzonetta Hor ch’è tempo, ripescata fra i “Capricij” vaghi e leggiadri da lui composti in diversi modi a voce sola per il Curtio precipitato del 1638: una raccolta di canti intitolata al leggendario cavaliere romano Curzio, e dedicata a un maestro d’armi della milizia del suo tempo. La parigina Cécile-Louise-Stéphanie Chaminade, longeva concertista del secondo Ottocento vissuta fino alla conclusione della seconda guerra mondiale, emerse soprattutto nella lirica da camera, di cui è un esempio la “berceuse” Viens prè de moi permeata da affetti materni. Vi si distacca chiaramente E l’uccellino del sommo musicista lucchese dedicato a Memmo Lippi, ch’è trasposizione onomatopeica a carattere descrittivo di inconfondibile stile pucciniano. Originaria della terra di Abruzzo è Anna Filippone Del Bono, presente dapprima con un’ampia nenia fortemente espressiva ideata per la nascita del nipotino Lello. Quindi con una pagina più ricca di lirismo, la Ninna nanna di guerra, dove sullo
strumentale autonomo, nettamente separato dalla parte vocale, s’innesta un testo drammatico suggerito dal conflitto del ‘15-’18, da cui un dipinto pervaso di toccante tristezza. Il panorama continua: dal viennese Franz Schubert che in Schlafe, schlafe, holder süsser Knabe (dormi, dormi, dolce fanciullo amato) riafferma con prepotenza la unicità del suo limpido, melodioso incedere, al bavarese Max Reger che in una sterminata produzione concepita all’insegna di sapienti modulazioni e di cromatismi esasperati riesce a incidere questa breve berceuse a tinte tenui e tratti morbidi. La ninna nanna di Francesco Paolo Tosti, in linea con i caratteri della romanza del tempo, quella breve ma particolarmente intensa del Cartoni, e l’ultima in dialetto di Rino Alfieri fatta di curve melodiche avvolgenti, tipicamente meridionali, completano la raccolta. Alla realizzazione ha prestato la sua arte il soprano Letizia Calandra, con la delicatezza richiesta dalla particolarità del testo, interprete intelligente e sensibile, che con soavità di modi ben diversifica il carattere distinto di ciascun autore. L’hanno sostenuta al pianoforte la solida esperienza di Mirella Del Bono, nipote di quell’Anna compositrice sopra citata, assieme a Emanuele Lippi e Rino Alfieri, nonché all’arpa con la sua spiccata carica espressiva Cecilia Andreis. Lionello Cammarota
Letizia Calandra is widely acclaimed for the beauty of her voice, her musical sensitivity and the originality of her approach. With a background in classic song and early music, she is considered one of the foremost interpreters of the Neapolitan classical repertoire. She obtained a diploma in singing at the Santa Cecilia Conservatoire in Rome, then attended various master classes, coming first in the Teatro Lirico Sperimentale competition in Spoleto and making her debut in 2000 in Pergolesi’s La serva padrona. Her opera career continued with performances at the Teatro dell’Opera in Rome, the Arena in Verona, the Teatro San Carlo in Naples, the Teatro del Verme in Milan, the Auditorium Santa Cecilia in Rome, the Toscanini Foundation Festival in Parma, the Rossini Opera Festival in Wildbad (Germany), Incheon World Opera Festival (Korea), and in other opera houses in Canada and Australia, in a repertoire ranging from Mozart to Donizetti, Gluck to Cherubini, and including Verdi, Puccini and Wolf-Ferrari. Later she also began to focus on baroque music, singing with I Barocchisti conducted by Diego Fasolis, La Venexiana conducted by Claudio Cavina and the Cappella della Pietà dei Turchini under Antonio Florio in a repertoire comprising L’incoronazione di Poppea by Monteverdi, Dido and Aeneas by Purcell, L’Ercole amante by Cavalli, as well as 17th century Italian cantatas and motets. With harpsichordist Francesco Cera and the ensemble Arte Musica she has sung Luzzasco Luzzaschi’s madrigals, Giovanni Battista Martini’s Cantata sulla Passione, and Domenico Belli’s Orfeo dolente, taking part in the festivals of Maguelone, Saint Michel en Thiérache, Valloire, Sagra Musical Malatestiana, etc. She has made various recordings, including Scarlatti and the Neapolitan Song, Erotica Antiqua. Neapolitan Villanellas, Gaetano Donizetti Nuit d’été à Pausilippe (Brilliant Classics). She particularly loves Neapolitan songs, performing this repertoire
in numerous concerts and recording the CDs Classico Napolitano vol 1 and vol 2 released by Lucky Planets, which met with huge critical acclaim worldwide. Within this sphere she has worked with artistes such as Fausto Cigliano, Riccardo Minasi, Marcos Madrigal and Francesco Cera, as well as with composers Pietro Pirellli and Roberto Cacciapaglia.