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News La rivista per i nostri clienti

Tecnologia ottimale per: - Produzione di combustibile alternativo CDR - Produzione Biogas - Produzione Biomassa

Edizione 1/2008


Vorwort

Indice

Grandi novita´ in casa Ladurner

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Trattamento di legno boschivo di scarto

Care lettrici, Cari lettori, la fiera Ecomondo è divenuta ormai per Ladurner un piacevole appuntamento nel quale offrire al pubblico degli addetti ai lavori una panoramica completa dei propri prodotti e dei propri punti di forza. Grazie a strategie organizzative vincenti e d alla capacità di intercettare e far crescere alcune fra le migliori competenze e professionalità del settore, Ladurner è oggi in grado di offrire in collaborazione con Komptech, fra le altre cose, sistemi ecologici completi ed integrati nel campo della produzione di combustibile alternativo CDR, della produzione di biogas e biomassa. Ladurner vive un periodo di sviluppo in termini di struttura aziendale e punta a mantenere saldo il binomio vincente con Komptech, con l’obbiettivo di consolidare ed ampliare la posizione di leadership nel contesto del trattamento rifiuti. Come sempre ci presentiamo, forti della nostra esperienza e di una sana dose di entusiasmo, per continuare ad essere il vostro miglior partner tecnico possibile. Crediamo molto in questo binomio fra Ladurner e Komptech e lo dimostriamo anche, puntando sulla collaborazione in termini di ricerca e sviluppo, ovvero sul continuo miglioramento e affinamento della nostra offerta tecnica e commerciale. Perché ricerca e sviluppo rappresentano oggi fattori fondamentali di crescita per restare sempre al passo con i tempi, contribuendo in questo modo a favorire gli operatori del settore nostri clienti ma anche l’ambiente nel suo complesso.

Per il lavoro duro

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TERMINATOR ad azionamento diretto 7 TERMINATOR – Tritarifiuti universale a scorrimento lento

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Tenuta sicura

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Combustibili alternativi

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La soluzione per i rifiuti

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VAGLI A TAMBURO mobili

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Cernita balistica

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Combustibili su misura L’impianto per combustibile alternativo di Bernburg

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Soluzioni di pretrattamento per la fermentazione

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Per dare ai rifiuti nuova forma e valore Un approccio globale ad una soluzione personalizzata 20

Vi auguriamo quindi una interessante lettura e vi aspettiamo per trovare una soluzione alle vostre esigenze! Un caro saluto Klotz Burkhard

Editore: Komptech GmbH; Redazione: Andreas Kunter, Josef Heissenberger, Joachim Hirtenfellner; Foto, layout & grafica: Alexandra Gaugl; Tipo di pubblicazione: in sequenza libera;

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GRANDI NOVITA’ IN CASA LADURNER

A partire dall’ inizio 2009 saremo operativi nella nuova sede a Bolzano (BZ), che ci consentirà di far fronte alle nostre nuove esigenze e di avere tutti gli spazi necessari per gli incrementi di unità lavorative e le necessità logistiche delle nostre attività. Il tutto in un nuovo e moderno edificio situato alla periferia di Bolzano su un´area di oltre 4.000 mq. Nella nuova sede di Bolzano troveranno posto tutti i collaboratori delle aziende Ladurner SpA, Ladurner Bonifiche Srl, Ladurner Acque Srl, Idecom Srl,

Ecoprogetto Milano Srl ed Enerfarm Srl, la cui sede di lavoro è sita attualmente nelle province di Bolzano e di Trento, in un nuovo e moderno edificio facente parte di un complesso direzionale dotato di tutte le strutture, in una zona di facile accessibilità per i mezzi privati e pubblici ed a ridosso del centro della città di Bolzano, che costituisce una posizione baricentrica rispetto alle esigenze delle attuali maestranze ed alle opportunità dell´Azienda di intercettare nuove professionalità.

Il futuro insomma prevede per Ladurner il proseguimento del cammino di crescita iniziato oramai da alcuni anni, con i nuovi soci e nuove forze, ma sempre con l‘obiettivo di fornire ai nostri clienti il meglio delle tecnologie presenti sul mercato con la migliore assistenza possibile.

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CRAMBO

Trituratore per legno a due alberi

Trattamento di legno boschivo di scarto I fatti sono ben noti: il legno è una fonte energetica neutra per quanto riguarda la CO2, e il bosco ricresce più velocemente di quanto ne viene consumato. Due premesse evidentemente ottimali per il suo utilizzo. Per questo le aspettative per la sua valorizzazione negli impianti di cogenerazione sono particolarmente elevate. Il combustibile proveniente dal bosco ha un ruolo importante. Ma bosco non è uguale combustibile. Per poter soddisfare la richiesta di biomassa legnosa pronosticata sono richiesti nuovi concetti e nuove soluzioni. Uno dei punti focali dello sviluppo Komptech riguarda il settore trattamento di biomassa legnosa per il recupero energetico, e in particolare la triturazione e il successivo confezionamento per ottenerne combustibile. Materiale di partenza: legno boschivo di scarto Accanto al legname in tronchi, anche il legname boschivo di scarto è adatto alla produzione di combustibile. Per frenare l’aumento dei prezzi e la concorrenza tra lo sfruttamento materiale e quello energetico è appropriato trovare un utilizzo anche per quest’ultimo. Il legname boschivo di scarto 4

comprende la frazione disomogenea di vette e rami e i rizomi derivanti dal dissodamento. Includendo i rizomi, questo tipo di legname rappresenta quasi un terzo della quantità complessiva di alberi (a seconda del tipo di albero) e, per quanto riguarda autorizzazioni e sovvenzioni, è considerato al pari del cippato boschivo. Gli scarti legnosi provenienti dai boschi però hanno un peso specifico basso. Per motivi economici quindi le vie di trasporto per il materiale non ancora triturato devono essere mantenute il più brevi possibile, e la triturazione deve avvenire nei pressi immediati della località del dissodamento. A causa delle impurità presenti, soprattutto sassi, possono essere presi in considerazione solo trituratori a scorrimento lento, che offrono inoltre anche chiari vantaggi per quanto riguarda la qualità del prodotto. La soluzione proposta dalla Komptech è semplice: il CRAMBO Forest. Grazie al sistema modulare, il CRAMBO dotato di appartato trituratore biologico può essere montato su semirimorchio, telaio a tre assi, carrello cingolato o camion a quattro assi, se necessario dotati di piattaforma girevole. L’alimentazione è affidata ad una gru con cabina.

Dati tecnici CRAMBO Forest Motore (motore diesel) Tipo: Numero cilindri: Potenza:

Caterpillar® C18 6 429 kW/584 PS

Altezze di carico e scarico Altezza di alimentazione: 4000 mm Altezza di scarico: fino a 5000 mm Altezza di scarico granulometria fine: fino a 2600 mm Misure di trasporto Lungh. X largh. X alt.:

9100 x 2470 x 4000 mm

(senza motrice)

Peso (senza motrice)

~ 32 t

Utensili trituratori Numero coclee: Lunghezza: Diametro: Regime: Elementi taglienti: Foratura vaglio (mm):

2 2820 mm 610 mm max. 40 min -1 134 80, 100, 125, 150, 180, (250, 300)

Optional Separazione materiale fine:

fascia di vaglio a stella 0/15...30 mm

Gru Coppia resistente media: Area di rotazione: Raggio di azione max.: Peso proprio:

Epsilon E165Z95 153 kNm 425° 9,5 m 3165 kg

Potenza produttiva

(dipendente dal materiale)

fino a 75 t/h


Il lavoro col CRAMBO Forest Le località tipiche di impiego sono soprattutto punti di stoccaggio e trattamento in prossimità dei boschi. Basta estrarre i supporti, ribaltare i nastri di trasporto, e la macchina è pronta. La combinazione della gru con un raggio di azione di nove metri e mezzo con la macchina girevole produce un’alta flessibilità nell’alimentazione e nello scarico del materiale triturato. Dalla gru si controlla tutto, dal rizoma pesante tonnellate a tutte le funzioni della macchina. Che si tratti di rizomi, tronchi d’albero o rami, tutto ciò che entra nella vasta camera di triturazione (2800 x 2000 mm) viene triturato. Due alberi funzionanti nei due sensi opposti dotati di utensili robusti afferrano il materiale e, tagliandolo e spaccandolo, lo premono contro un lardone tagliente e sui vagli sottostanti. Con lo scorrimento lento (regimi fino a 40 giri al minuto) si ottiene una triturazione in zolle. Il materiale lascia la camera di triturazione solo quando la sua granulometria corrisponde alla foratura del vaglio utilizzato. Ciò significa che la maggior parte del materiale triturato presenta la granulometria desiderata. Non vi è alcuna produzione superflua di materiale fine e la pezzatura grossolana è ridotta a un minimo. Due ulteriori vantaggi di questa tecnica di triturazione: l’alta resistenza degli utensili contro danneggiamenti dovuti a impurità e la bassa emissione di rumori e polvere.

Optional: Separatore materiale fine Il separatore di materiale fine è una scelta utile ad esempio nella triturazione di rizomi, legname boschivo di scarto e ramaglia. Infatti l’alta aliquota di terra, aghi, foglie ecc. riduce la qualità della frazione triturata utile per il riciclaggio, mentre allo stesso tempo aumenta le spese di trasporto. Con questo optional basta una singola fase di lavorazione per ridurre efficacemente l’aliquota di materiale fine nell’output. Il separatore, integrato nella versione CRAMBO Forest e disponibile come optional nelle versioni trailer (su telaio a tre assi) e track (su carrello cingolato), si riconosce dall’esterno solo per un sistema di espulsione addizionale ruotabile sulla parte posteriore della macchina. La separazione è effettuata da una fascia di vaglio a stella integrata nel canale di espulsione con sistema di pulitura CLEANSTAR e granulometria regolabile. Raggiunge risultati sorprendenti: nella triturazione di rizomi fino al 40% del peso < 15 mm (relativi all’input) è espulso come materiale fine.

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TERMINATOR – Tritarifiuti universale a un albero

Per il lavoro duro I calcinacci misti derivanti da lavori di costruzione in verità sono una miscela di rifiuti vari come legname da recupero, rifiuti ingombranti, imballaggi, contaminati da metalli, plastiche, carta e rifiuti organici. La quota di calcinacci solitamente dipende dal tipo di lavoro di costruzione. Per derivare da questa miscela una frazione utilizzabile da un lato e deponibile dall’altro, è necessario un trattamento. Una fase fondamentale è rappresentata dalla triturazione, che spesso avviene anche allo scopo di ridurne il volume. Triturazione con il TERMINATOR Il tritarifiuti a un albero TERMINATOR è imbattibile anche nel duro ambiente dell’edilizia e del riciclaggio. Grazie alla sua robusta unità di triturazione universale, la miscela disomogenea di materiali con varie impurità non

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rappresenta alcun problema. Il sistema idraulico con protezione antisovraccarico protegge gli utensili dalla rottura quando si presentano materiali non triturabili. La situazione viene riconosciuta dal sistema elettronico, il tamburo si ferma e l’impurità viene estratta semplicemente aprendo la cresta contrapposta. La regolazione della distanza tra tamburo e cresta contrapposta consente di determinare il grado di triturazione. Basta quindi premere un bottone per selezionare la granulometria per la vagliatura e la separazione che seguono. Per l’utilizzo su terreni difficili la soluzione ideale è il robusto carrello cingolato radiocomandato. Inoltre il TERMINATOR può essere montato su una piattaforma in versione scarrabile o su un telaio a tre assi. Per gli impianti di trattamento si consiglia la variante stazionaria ad azionamento elettrico.

I vantaggi • triturazione dei materiali più difficili • grande resistenza contro le impurità grazie all’azionamento idraulico con protezione antisovraccarico • granulometria variabile con la regolazione del gioco tra i taglienti • durata utile prolungata e scarse spese di usura grazie ai denti di usura utilizzabili ripetutamente


TERMINATOR ad azionamento diretto

o t n

Economico

L’azionamento elettro-meccanico diretto comporta una chiara riduzione delle spese di esercizio specifiche (spese per tonnellata di materiale triturato). Test approfonditi eseguiti durante l’esercizio pratico, nel caso analizzato hanno dimostrato un potenziale di risparmio che raggiunge il 40%. Tale riduzione dei costi deriva dai seguenti fattori: Riduzione dei costi energetici Il risparmio principale consiste soprattutto nella riduzione dei costi energetici specifici, che deriva dalla maggiore efficacia del sistema meccanico. Meno materiali di esercizio, meno manutenzione L’assenza di un sistema idraulico a prestazioni elevate limita la quantità dei materiali di esercizio e le attività di manutenzione ai lubrificanti per le trasmissioni e all’idraulica sussidiaria.

Risparmio in %

Spese di investimento minori Il sistema di azionamento strutturato in modo più semplice rispetto a un sistema idraulico si ripercuote positivamente anche sull’investimento. Un vantaggio ulteriore è rappresentato da un’integrazione semplice nell’impianto esistente.

e m a to n o t i e z A dir

Con il TERMINATOR si può scegliere: dove si trattano materiali difficili da triturare e che cambiano spesso, la soluzione migliore è una macchina ad azionamento idraulico. Dove invece è richiesta una prestazione costante e la composizione dei rifiuti in linea di massima è uguale, la risposta è: TERMINATOR ad azionamento diretto meccanici, grazie all’utilizzo di frizioni a Nell’aspra realtà di un impianto di lamelle in bagno d’olio a raffreddamento trattamento di rifiuti sopravvivono solo i interno. sistemi più robusti. Accanto ai requisiti Il sistema di azionamento è integrato nella meccanici necessari per una lunga durata macchina in modo compatto, di modo in servizio della macchina, va considerata che le misure della macchina superano soprattutto l’emissione di polveri. Lo quelle della camera di triturazione spazio è sempre limitato, e le macchine solo di poco. L’apertura del portellone che richiedono poca manutenzione o la laterale apre l’accesso a tutto, le attività cui manutenzione è semplice solitamente di manutenzione si limita solo agli oli per sono curate più delle altre. le trasmissioni e ai filtri. Con questo nella versione base si dispone di un sistema a prova di guasti e resistente alle polveri. Un sistema a cinghie PowerBand Come optional sono disponibili la trasmette la forza di un comune motore regolazione continua della potenza asincrono a un cambio a inversione e un convertitore di frequenza per la con due marce diverse e con giunti di compensazione della corrente reattiva. accoppiamento ad alta prestazione Tipo Indicazione kW Potenzialità creati appositamente, e poi alla produttiva trasmissione del tamburo.

Sistema robusto

Nel caso di un blocco dovuto a impurità parte un ciclo di inversione come avviene nell’azionamento idraulico. Il tamburo cambia direzione, si libera, per poi tornare a girare nella direzione di triturazione. Anche un alto numero di blocchi in breve tempo non causa danni né termici né

500

1 x 37 kW

fino a 6 t/h

2200

1 x 132 kW

fino a 20 t/h

3400

1 x 160 kW

fino a 30 t/h

3400S

2 x 75 kW

fino a 35 t/h

5000S

2 x 110 kW

fino a 50 t/h

6000S

2 x 160 kW

fino a 75 t/h

65% 42% 16% Materiali di esercizio

Costi energetici

Investimento

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TERMINATOR – Tritarifiuti universale a scorrimento lento

U

Unità trituratrice universale Sul tamburo sono disposte, a spirale, due file di denti triangolari. I denti della cresta contrapposta corrispondono esattamente alla forma di quelli del tamburo. Il supporto del dente e il dente stesso sono collegati da una vite centrale. • caricamento aggressivo del materiale • denti sul tamburo utilizzabili nei tre sensi • alta resistenza alle impurità • gioco tra i taglienti regolabile 5 – 80 mm

tamburo robusto per la pretriturazione grossolana per rifiuti ingombranti, terraglia, legname da recupero, traversine, macerie da demolizione

Grossolano (principalmente >250 mm) U UF

UF

Unità trituratrice Universale Fine L’unità trituratrice UF è composta da un tamburo con 30 denti corazzati; la suddivisione dei denti è ottimizzata e prevede la massima distanza tra il dente in azione e quello seguente. In questo modo la forza a disposizione si concentra sul dente in azione. • massima potenzialità produttiva con materiali difficili • denti sul tamburo utilizzabili nei tre sensi • grado di triturazione maggiore rispetto all’unità U • resistente alle impurità • gioco tra i taglienti regolabile 5 – 80 mm impiego universale, per i compiti più difficili per RSU, rifiuti ingombranti, rifiuti industriali, pneumatici, utilizzi particolari

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Unità trituratrice

F

Unità trituratrice Fine

Sul tamburo è posizionata una spirale con denti taglianti verso destra e sinistra alternati. I denti sul tamburo sono inseriti su supporti e fissati con una sicura. Il gioco assiale fisso tra il dente del tamburo e quello contrapposto risulta in un taglio definito. I denti contrapposti sono infilati nella cresta e bloccati sul retro. • impiego universale • denti alti per un caricamento attivo del materiale • denti del tamburo utilizzabili nei due sensi • sostituzione dei denti senza utensili • gioco tra i taglienti regolabile 0 – 50 mm ampio spettro di utilizzo, ideale per macchine mobili per RSU, rifiuti ingombranti, rifiuti industriali, legname da recupero

Fine (principalmente < 100 mm)

F XF

XF

Unità trituratrice eXtraFine La versione XF sul tamburo prevede 32 denti rettangolari disposti a spirale. I denti sono infilati direttamente in cavità posizionate nel corpo del tamburo e fissati con una vite. Il supporto vero e proprio del dente è ben protetto all’interno del rullo del tamburo, per cui è impossibile che rimanga danneggiato. • alto grado di triturazione • lunghezze eccessive (>400 mm) praticamente assenti • fissaggio dei denti estremamente sicuro • danneggiamento del supporto del dente impossibili • gioco tra i taglienti regolabile 0 – 50 mm per il massimo grado di triturazione in particolare per rifiuti industriali inoltre per rifiuti ingombranti, legname da recupero, materassi

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TERMINATOR XF

Tenuta sicura Abbiamo ragionato a lungo sul fissaggio ottimale dei denti per l’unità di triturazione XF. Alla fine abbiamo trovato la soluzione in natura. Infatti i denti che mordono con forza sono sempre fissati in modo ben protetto e ben ancorati nella mandibola. Quando un dente si rompe, al supporto non succede niente, spesso c’è perfino un dente nuovo che ricresce. In questo il TERMINATOR XF ancora non riesce, ma abbiamo trovato il supporto ottimale. Sulla superficie del tamburo vi sono cavità in cui i denti trituratori vengono inseriti ad accoppiamento di forma. I supporti dei denti veri e propri sono ben protetti all’interno del tamburo. Così anche se un dente di usura viene utilizzato più a lungo del periodo previsto, il danneggiamento del supporto rimane escluso. Il dente è fissato al supporto con una vite. La sostituzione si esegue con attrezzi semplici. Il dente consumato viene estratto e se ne inserisce uno nuovo senza compromettere il supporto, riportando la macchina così nelle sue condizioni originali. In questo modo i periodi di ferma dovuti all’usura 10

sono minimi. Il dente smontato viene riparato in officina. Una soluzione estremamente economica è quella di utilizzare le punte saldabili originali Komptech: basta tagliare la parte consumata con l’apposito meccanismo e saldare al suo posto la punta nuova, e il dente può essere utilizzato nuovamente!

Utilizzo per rifiuti commerciali L’unità di triturazione XF consente di ottenere un alto grado di scomposizione del materiale inserito. La quota >100 mm è notevolmente ridotta e la quota >400 mm quasi completamente esclusa. Questa qualità è data da una riduzione della distanza tra dente e controdente. Gli anelli di usura rialzati tra le spirali dei denti evitano che il materiali passi senza essere stato triturato. La sagoma speciale del dente del tamburo con una punta di circa 20 mm di lunghezza facilita l’entrata nel materiale da triturare e migliora il convogliamento.


Tecnologia

Pre-triturazione

Rifiuti commerciali

Fe/NE

Materiali riciclabili

Fe Sistemi di classificazione

Post-triturazione Cernita balistica

Fe

Frazione pesante per TMB

Fe

Frazione per letto fluido

Fe

Combustibile alternativo altamente calorico

Combustibili alternativi Komptech oggi come ieri “si infiamma” per l’argomento combustibili alternativi. Ora a disposizione c’è una linea per il trattamento di rifiuti commerciali in cui ogni fase del processo è svolta da prodotti Komptech. Attraverso un trattamento mirato le componenti ricche di potere calorifico sono estratte dai rifiuti commerciali e industriali per realizzare così un prodotto commercializzabile. Il mercato di sbocco in questo caso è rappresentato da impianti atti al riciclaggio per le frazioni a potere calorifico medio e alto (cementifici, centrali elettriche) e da impianti di smaltimento per le frazioni a basso potere calorifico, biologiche e inerti (inceneritori, impianti per la separazione meccanica, discariche). Il grafico in alto dimostra un processo esemplare. Componenti chiave Una componente integrante di un impianto simile è il TERMINATOR, che, come pre-trituratore porta il materiale alla granulometria desiderata in modo affidabile. L’utilizzo dell’unità di triturazione XF garantisce il massimo grado di scomposizione, mentre quando è richiesta una granulometria più grossolana va adoperata l’unità UF. Dopo la separazione dei Fe (optional NE) il flusso di materiale viene separato in quattro frazioni da un separatore balistico

BRINI: una frazione piatta, una rotolante e due frazioni di vaglio (ad esempio con forature da 0-30 e da 30-80 mm). La frazione di vaglio più fine solitamente viene stabilizzata biologicamente in un impianto di TMB. La frazione di vaglio più grossolana possiede un potere calorifico di 12 -18 MJ/kg e, come frazione a medio potere calorifico, eventualmente dopo una post-triturazione in inceneritori a letto fluido comporta un risparmio di energia fossile. Con l’ausilio di sistemi di cernita induttivi e ottici, dalla frazione rotolante possono essere separate quote riciclabili o ricche di potere calorifico per la posttriturazione. La frazione rimanente viene ricondotta al trituratore. Per tutte le frazioni è utile applicare una separazione di Fe. La frazione piatta si compone soprattutto di pellicole e frammenti di imballaggi, e rappresenta il materiale di ingresso per l’ultima fase del trattamento: la post-triturazione con il RASOR, con cui si possono ottenere sia una frazione combustibile iniettabile (<35 mm) che la granulometria nota come frazione per inceneritori a letto fluido. Tutte le componenti indicate sono disponibili in classi di rendimento differenziate e consentono così l’adeguamento alla potenzialità dell’intero impianto.

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TERMINATOR 5000 UF

La soluzione per i rifiuti L’unità trituratrice UF trasforma il TERMINATOR in un tritarifiuti perfetto. Inserendo l’unità in un TERMINATOR 5000 si ottiene una macchina insuperabile per quanto riguarda la redditività. UF significa Universale-Fine. La macchina consente di triturare quasi ogni tipo di rifiuto comunale o industriale, dai rifiuti domestici a pneumatici speciali con cavi d’acciaio inseriti. Ciò è reso possibile dalla combinazione tra la forma del tamburo e l’azionamento idraulico. Quando un oggetto oppone resistenza, l’impianto idraulico risponde con un aumento del

regime, mentre grazie alla distribuzione dei denti tutta la potenza viene concentrata sul dente in azione. A questo quasi nulla può resistere. Se succede, la protezione idraulica antisovraccarico evita un danneggiamento degli utensili o dell’azionamento. La forma del tamburo e della cresta contrapposta combaciano perfettamente per fornire un risultato di triturazione soddisfacente per quasi ogni fase di trattamento seguente. I denti massicci sono fissati con una vite centrale affinché non possano staccarsi. Il dente del tamburo può essere utilizzato tre volte, la

durata tra due affilature è aumentata da una corazzatura, e il corpo del tamburo è protetto da anelli di usura facilmente sostituibili: tutti fattori che tengono basse le spese dovute all’usura. Il TM 5000 ha una produttività elevata: i 328 kW della macchina mobile e i 200 kW della variante elettrica sono sufficienti per una potenzialità produttiva di fino a 60 t/h. Calcolando le spese complessive per tonnellata e considerando tutto ciò che si può fare con questa macchina, resta solo da decidere se su ruota, su cingolato, in versione scarrabile o stazionaria!

Nella fase di corsa in direzione inversa la piastra raschiante pulisce il rotore da materiale fibroso-filamentoso attorcigliatosi. I vantaggi del TM 5000 UF • ampio spettro di utilizzo per i rifiuti

Denti rotore a triplice uso

Denti contropettine rinforzati

Anelli di antifrizione saldati ed intercambiabili minimizzano l’usura del rotore tra i denti Apertura del contropettine regolabile idraulicamente

• grande forza di triturazione • grado di triturazione variabile grazie alla regolazione del gioco tra i taglienti • unità di triturazione resistente alle impurità • alta redditività • pacchetto complessivo a costi ottimizzati

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VAGLI A TAMBURO mobili Robusti

Nel trattamento di calcinacci, nella vagliatura di terra da riporto, ghiaia, sabbia e altri materiali pesanti la robustezza è di un’importanza fondamentale. I vagli a tamburo della Komptech vantano questo attributo a ragione. Infatti i modelli MAXX e MUSTANG sono la soluzione ideale per portata, produttività e redditività. Dalla tramoggia al tamburo l’intera macchina è concepita per essere sottoposta ai massimi carichi. La tramoggia resiste anche a colpi violenti dati dalle pale meccaniche. Le pareti laterali sono rafforzate da profili speciali, il piano di carico è formato da un tubo a pareti spesse. In caso di avvicinamenti troppo rapidi la protezione antitamponamento su entrambi i lati protegge il vano motore da danneggiamenti. Anche i materiali più pesanti raggiungono il tamburo direttamente. Un comando idraulico automatico impedisce l’uscita laterale del nastro della tramoggia mantenendolo permanentemente diritto. Nel vaglio a tamburo il sistema brevettato „DRUMGRIP“ garantisce una trasmissione di forza accoppiata dinamicamente, ammortizzata, silenziosa e a bassa usura sul tamburo del vaglio. Con uno spessore delle pareti che raggiunge i 10 mm il tamburo è concepito per una lunga durata in servizio.

• griglia materiale grossolano

• griglia vibrante

Optional

Con gli optional adeguati la macchina di serie diventa una macchina speciale. Un separatore di materiale grossolano formato da una griglia massiccia a ribaltamento idraulico posizionata al di sopra della tramoggia impedisce il passaggio di impurità grossolane. Nella vagliatura di terra si consiglia l’utilizzo di una griglia vibrante che separa le zolle più grandi e fa cadere i grumi più grossi per una vagliatura più efficace e sicura. Per avanzare in sicurezza anche sui terreni più disagiati va considerato l’optional del carrello cingolato.

• carrello cingolato

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Tecnica di separazione BRINI

Cernita balistica Campi di utilizzo • rifiuti domestici, RSU, compost • rifiuti ingombranti, rifiuti commerciali • miscele di materiali riciclabili (ad esempio imballaggi) • rifiuti di carta e cartone

I separatori BRINI separano le frazioni utilizzabili da miscele di rifiuti o materiali riciclabili. Il separatore lavora secondo il principio balistico e suddivide il materiale introdotto in base alle sue caratteristiche fisiche. Provenendo da un distributore di materiali opzionale, la miscela di materiale cade nella zona di alimentazione e su elementi di vaglio dislocati per il lungo, rigidi e ascendenti. Le estremità degli elementi sono montate su un albero. La rotazione muove gli elementi l’uno verso l’altro in modo circolare. La frazione bidimensionale si compone di pezzi morbidi, piatti, sottili, che vengono puliti dalle impurità, scossi e girati mentre passano sopra gli elementi di vaglio che li trasportano verso l’alto. La frazione tridimensionale si compone di pezzi rigidi, duri o pesanti, cubici, che non sono separati dalla perforazione selezionata. Il movimento porta questa frazione a rotolare e fuoriuscire da sotto.

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La perforazione degli elementi di vaglio separa ulteriormente il materiale in salita in sottovaglio e sopravvaglio. I cinque dimensionamenti completati optional utili garantiscono un adeguamento ottimale del separatore BRINI al suo utilizzo.

Vantaggi • vasto campo di utilizzo • alta selettività con possibilità di regolazione del limite di separazione • struttura dell’azionamento provata ed efficiente con bassi requisiti di alimentazione • costruzione robusta con alta durata in servizio e basse spese di esercizio


Caratteristiche del prodotto Selettività Gli elementi di vaglio posizionati per il lungo e rigidi garantiscono una buona funzione rivoltante del materiale e di conseguenza un alto grado di separazione. Il limite di separazione tra la frazione leggera e quella pesante può essere adeguata al materiale in loco. Costruzione robusta Anche i materiali acuminati e pesanti possono essere trattati senza problemi grazie alla struttura degli elementi di vaglio in acciaio con protezione antiusura o con piastre di usura. La robustezza dell’azionamento è dovuta al motore elettrico, la scatola ruotismi e gli alberi resistenti e di facile manutenzione. Portelli e sportelli per tutti gli ambiti della macchina garantiscono un facile accesso e un’assistenza e manutenzione semplificate. Basse spese di esercizio I costi energetici sono bassi grazie ai bassi requisiti di alimentazione dovuti alla meccanica semplice ma efficiente, il consumo energetico è pari a 3 - 7 kWh. Anche le spese per l’usura e la manutenzione sono scarse grazie alla tecnologia sperimentata, a rafforzamenti nei settori più sollecitati e alle poche parti mobili.

frazione rotolante

frazione piatta frazione di vagliatura frazione grossolana di vagliatura fine 15


I nostri clienti

Combustibili su misura L’impianto per combustibile alternativo di Bernburg La Kreiswerke Delitzsch GmbH (in Sassonia, Germania) ha riconosciuto presto l’importanza dei combustibili alternativi. È stata infatti una delle prime aziende a produrre un combustibile alternativo a qualità garantita, e oggi i suoi gestori sanno con precisione quali devono essere le caratteristiche di un impianto per la produzione di combustibile alternativo. Nel 2008 a Bernburg è stato messo in funzione un nuovo impianto attrezzato con macchine Komptech. L’impianto di Bernburg è in grado di produrre 60.000 tonnellate di combustibile alternativo di alta qualità all’anno. Il suo motto è: fornire esattamente quel combustibile che desidera il cliente. “Qui produciamo combustibili adeguati esattamente alle esigenze dei nostri clienti”, così il responsabile del programma Frank Dietzel illustra la concezione dell’impianto in occasione di una visita da parte della Komptech. Poi svela il segreto del successo dell’impianto: “Il potere calorifico, la granulometria, i parametri chimici e fisici sono tutti adeguati esattamente allo scopo di utilizzo. Ovviamente questo non è fattibile se si pensa di prendere qualsiasi tipo di rifiuto e buttarlo nell’impianto. Ci vogliono gli ingredienti giusti e tanta tanta esperienza. L’esperienza ce la siamo fatta nel nostro impianto a Delitzsch, funzionante dal 2000. Gli “ingredienti” sono selezionati dal reparto Gestione dei flussi di materiali, che da un lato procura le materie prime sul mercato, dall’altro commercializza i prodotti. Carbolight®, questo il nome del prodotto, è ben noto nel suo campo.” La visita dell’impianto chiarisce come funziona il tutto: Già nella zona di consegna si effettua una cernita preliminare. Vengono lavorati cascame 16

di produzione derivante dall’industria tessile e plastica, residui da selezione e frazioni ad alto potere calorifico derivanti da impianti di TMB. Il primo passo è la triturazione, e a decidere cosa va messo tra i denti del TERMINATOR XF sono un escavatore e una pala meccanica. Osservando il tutto più da vicino e con molta fantasia, sembra di essere in cucina: i due conducenti sanno cosa prevede il menu; la pala meccanica va a prendere gli “ingredienti” necessari tra i materiali in ingresso, e l’escavatore li inserisce nell’ordine corretto o nel TERMINATOR, oppure, se già pretriturati, nella tramoggia di dosatura. “Con il tamburo XF riusciamo ad ottenere esattamente la granulometria che vogliamo. Certo, a volte la macchina deve sforzarsi un bel po’, soprattutto quando deve triturare tappeti in rotolo o zerbini di tessuto”: il TERMINATOR merita la lode.

Cernita balistica

Passando per una separazione magnetica su un nastro a catena il materiale raggiunge la fase seguente, la cernita balistica. Il separatore balistico BRINI divide il flusso di materiale in quattro frazioni. Tutto ciò che è pesante, tondo e duro, è considerato frazione pesante e va a finire in un bunker, per


essere triturato nuovamente in un secondo tempo. Le due forature diverse negli elementi di vaglio danno origine a due frazioni: una frazione fine di 0-10mm, che per l’alta quota di minerali può essere messa a discarica e una frazione di 10-30mm, che già rappresenta un combustibile di per sé. La quarta frazione è una frazione leggera: parti piatte, ad alto potere calorifico, che escono dal separatore all’estremità più in alto e che vengono trasportate al punto di post-triturazione. “Ammetto che nella fase di progettazione avevamo i nostri dubbi riguardo al separatore balistico. Nel frattempo tutto lo scetticismo è svanito, anzi, la macchina ci ha proprio convinti. Un criterio fondamentale nella qualità del prodotto è l’eliminazione dei minerali. Infatti nei combustibili iniettati a pressione i minerali possono causare danni dovuti agli effetti dell’abrasione. Nel separatore i minerali aderenti all’input sono eliminati efficacemente grazie al forte movimento. Nel complesso la macchina lavora in modo molto efficiente e necessita di poco spazio. Tutte le impurità pericolose per il post-trituratore finiscono nella frazione pesante. Inoltre non è necessaria una costosa conduzione d’aria, come ad esempio nei separatori ad aria, il che ovviamente ha ripercussioni positive sulle spese di esercizio”, questo il parere sulla tecnica di cernita BRINI. La triturazione della frazione fine è eseguita da due post-trituratori Lindner del tipo Komet. “Eravamo interessati al RASOR della Kompetch, ma al tempo non era ancora disponibile così come serviva a noi. In fondo siamo fornitori ‘just in time’ ”, afferma Dietzel indicando la fase finale, il caricamento del combustibile pronto nei container. Per garantire che la granulometria sia quella giusta, tra il post-trituratore e il punto di caricamento è posizionato un vaglio a stella MULTISTAR, che riconduce il sopravvaglio nel post-trituratore.

Combustibili con un futuro

Nel punto di caricamento dei container, completamente automatizzato, quattro container sono pronti per essere riempiti. Non appena uno è colmo, viene tirato sul camion già in attesa per partire subito verso la sede del consumatore. Il viaggio è breve, si arriva solo dall’altra parte della strada, dove un grande cementificio già aspetta il combustibile. “La programmazione strategica naturalmente è fondamentale per lavorare con successo”, afferma Dietzel sorridendo, “e avere la sede qui per noi è ottimo.” Infatti recentemente una grande industria chimica ha progettato la propria centrale elettrica a combustibile alternativo a breve distanza. Dietzel è ottimista sul futuro dei combustibili alternativi. I prezzi energetici in salita ovviamente incentivano il mercato, soprattutto l’industria cementizia e le centrali a combustibile alternativo create appositamente per essa sono gli acquirenti principali. Non è sicuro che tutti i progetti relativi ai combustibili alternativi in Germania verranno realizzati. Più aumenta la richiesta, più diminuiscono i contributi per gli acquirenti. “In fondo facciamo grossi sforzi per produrre un prodotto di qualità garantita in grado di sostituire l’energia primaria – deve avere un valore”, questa la convinzione di Dietzel, che aggiunge “e la tecnologia adatta ce l’abbiamo già”. 17


Soluzioni di pretrattamento per la fermentazione Tutta una serie di rifiuti organici sono potenzialmente idonei, grazie alla loro composizione, ad essere trattati in un impianto di fermentazione. Ma la presenza di imballaggi, materiali estranei o inerti di vario tipo impediscono il conferimento diretto nel processo di fermentazione. Perciò solo dopo idonee fasi di pretrattamento è possibile ottenere dal materiale di partenza un substrato fermentabile senza problemi. Per i gestori di impianti di fermentazione di rifiuti è un vantaggio poter utilizzare la più ampia gamma di rifiuti organici in ingresso. La possibilità di disporre di molte tipologie nell’approvvigionamento dei rifiuti connessa con un alto grado di sfruttamento degli impianti e con la possibilità di produrre substrati ad

elevato contenuto energetico e con elevata potenzialità di produzione di gas sono tutti elementi che permettono di aumentare la redditività di un impianto. Con una tecnologia adeguata possono essere riciclati oltre a rifiuti biologici e resti alimentari, anche rifiuti di mercati molto contaminati e alimenti scaduti entro confezioni con diverso stato di conservazione (vedi tabella alla pagina seguente). Per questo tipo di problemi la KOMPTECH ha a disposizione due processi diversi, quello con MACERATORE e quello cosiddetto BSFC. Innanzitutto triturazione Entrambi i processi hanno in comune un primo stadio di triturazione. Con il trituratore a coclea CRAMBO si effettua una triturazione primaria

grossolana, con rottura degli imballaggi. Per la seconda fase di separazione – quella del substrato di fermentazione – è previsto l’impiego di un MACERATORE o di un MASHSEPARATOR nel processo BSFC (Biorifiuto-SeparazioneFermentazione-Compostaggio). MACERATORE/PULPER Se nel rifiuto in ingresso vi è un’elevata presenza di impurità o di imballaggi, la soluzione più idonea è quella dell’impiego del processo con MACERATORE. Il rifiuto triturato viene trasportato a cariche in un serbatoio circolare chiuso dove viene diluito con acqua di processo e fortemente rimescolato con un apposito apparato agitatore. Le elevate forze di taglio che si determinano comportano una separazione delle diverse fasi.

Pretrattamento con processo di macerazione: igienizzazione, trituratore CRAMBO, separazione sabbia con idrociclone, maceratore con vaglio a umido (nella figura da sinistra verso destra)

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I materiali pesanti decantano e vengono estratti attraverso una saracinesca. La fase liquida con le sostanze organiche sospese e con un contenuto di secco del 10-14 % viene estratta mediante pompaggio ed inviata in un idrociclone per separare la sabbia. I materiali di granulometria superiore ad un certo valore, le fibre, i resti di imballi, ecc. vengono separati mediante un filtro a umido, vengono lavati e quindi pressati. Questa frazione, che rappresenta circa il 20-40 % in peso a seconda della qualità del materiale in ingresso, va poi eliminata o avviata al compostaggio. MASHSEPARATOR (SEPARATORE A SCHIACCIAMENTO) Nel processo BSFC il materiale in ingresso viene separato in una frazione solida destinata al compostaggio ed in una fase liquida destinata alla fermentazione. Il processo è particolarmente idoneo per il trattamento di rifiuti biologici umidi. Nel MASHSEPARATOR si ha un’omogeneizzazione con successiva separazione mediante pressa a coclea. In caso di necessità va prevista a monte una vagliatura, possibilmente con un vaglio a stella. A seconda del materiale in ingresso, il 30 - 40 % in peso è costituito da un liquido di pressatura, con un contenuto di sostanza secca del 16-18 %, destinato alla fermentazione, mentre il resto viene compostato. Igienizzazione Dal serbatoio di mandata, che da un lato svolge la funzione di polmone di

Resti alimentari cibi scaduti

rifiuti di mercati rifiuti biologici

Materiali estranei pietre, ceramica, metalli

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materie plastiche

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sabbia

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Tecnologia trituratore

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B.S.F.C (MASHSEPARATOR)

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maceratore e vaglio a umido

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dissabbiatore

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igienizzazione

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accumulo per permettere di alimentare in modo uniforme i reattori di fermentazione e dall’altro lato consente di introdurre materiale liquido di input, il substrato passa all’igienizzazione. La necessità di uno stadio di igienizzazione prima dell’ingresso nel reattore di fermentazione dipende dal tipo di materiale e da prescrizioni locali. L’igienizzazione (70°C, 1h) si svolge in due stadi; per ridurre il consumo di energia è prevista la possibilità di recupero del calore. Processo di fermentazione La degradazione anaerobica si svolge con un processo di fermentazione a umido in reattori (fermenter) verticali. Il necessario rimescolamento è assicurato mediante idonei apparati agitatori. Dopo un tempo di permanenza di 15 giorni il substrato ampiamente fermentato.

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Caratteristiche MACERATORE/PULPER - di impiego universale - per materiali imballati, ricchi di sostanze estranee - eliminazione automatica dei materiali estranei - elevato grado di automatizzazione - economicità di impianto per capacità > 15.000 Mg/a BSFC / MASHSEPARATOR - per rifiuti biologici umidi - impianti di pretrattamento di fermentazione compatti - economicità di impianto per capacità > 8.000 Mg/a - combinazione ottimale di fermentazione e compostaggio

Pretrattamento con processo BSFC: vagliatura con vaglio a stella MULTISTAR, MASHSEPARATOR con pressa a coclea

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Ladurner

Per dare ai rifiuti nuova forma e valore L’ area rifiuti solidi nasce dall’ esigenza di Ladurner di affiancare ai propri impianti per il trattamento dei rifiuti una gamma selezionata di macchinari per offrire una soluzione completa su tutto il processo. Nasce cosi una realtà altamente preparata che gestisce e risolve le più svariate problematiche legate alla trasformazione dei rifiuti grazie all’utilizzo di macchine tecnicamente e qualitativamente all’avanguardia, in grado di trattare i materiali più diversi ottenendo i massimi risultati e la massima resa. L’area rifiuti solidi può contare su uno staff collaudato composto da tecnici commerciali e meccanici esperti in grado di offrire anche un servizio post-vendita puntuale, competente e completo. Chiarezza e rapidità nelle operazioni di assistenza sono alla base del servizio offerto dalla divisione, che punta a garantire il cliente anche e soprattutto a vendita avvenuta. A partire dalla macinazione di rifiuti solidi ingombranti, passando per la triturazione di legno da raccolta differenziata, fino ad arrivare alla cippatura di tronchi e vagliatura di qualsiasi tipo di materiale, Ladurner è in grado di garantire la soluzione ideale ad ogni esigenza. L’ area rifiuti solidi è in grado di individuare e fornire tutte le tecnologie necessarie ad un impianto di compostaggio, nel pretrattamento con un rompisacchi per quanto concerne la parte organica e un biotrituratore per la parte organica e un biotrituratore per la triturazione del materiale strutturante, nella fase di maturazione con rivoltacomuli semoventi o trainate, e nel finissaggio con vagli a tamburo rotante per la finitura del compost. Oltre che per impianti di compostaggio vengono fornite macchine per discariche, impianti di selezione e lavorazioni speciale. Ogni macchina commercializzata è realizzata con tecniche e materiale di altissima qualità al fine di garantire una perfetta lavorazione del materiale trattato. 20

Un approccio globale ad una soluzione personalizzata

Forte dell’ esperienza acquisita in oltre dieci anni di attività LADURNER ha conquistato un ruolo di protagonista nel settore ambientale, realizzando importanti iniziative nel intero comparto dell’ ecologia. Grazie a strategie organizzative vincenti, Ladurner è in grado di fornire sistemi ecologici completi ed integrati nel pieno rispetto delle più severe norme qualitative. Il sistema Ladurner prevede inoltre un efficace servizio di assistenza postvendita, con diversi centri autorizzati

Komptech GmbH Kühau 37 A-8130 Frohnleiten [t] +43 3126 505 - 0 [f] +43 3126 505 - 505 [e] info@komptech.com www.komptech.com

in tutta Italia e la possibilità di offrire la gestione completa degli impianti realizzati. Le strategie aziendali adottate dalla Ladurner l’hanno accompagnata lungo una costante crescita nell’ ambito degli impianti ecologici, permettendole di raggiungere altissimi livelli di qualità e tecnologia. La forte volontà di crescita ha trasformato Ladurner in un’azienda leader del settore, capace di fornire una gamma completa di prodotti, tecnologie e prestazione e di operare con competenza in totale sicurezza e massima qualità.

Zona Industriale 11 Industriezone I-39011 LANA (BZ) [t] +39 0473 567 800 [f] +39 0473 567 805 [e] info@ladurner.it www.ladurner.it


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