Itaeventi n 4

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n.4

Foto Flavio & Frank

Damon Albarn, Ligabue, Rolling Stones, Lucca Summer Festival: al via l'estate musicale italiana

MARIELA GARRIGA

C’è il cinema nel mio futuro

UN AMORE COSÌ GRANDE

Il nuovo tour estivo dei Negramaro,a luglio nelle arene e negli stadi






Sommario

in questo numero 10

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10. Visioni teatrali 12. 1924-2014 un secolo di Charlot 14. Un viaggio nel design 16. Qui la moda è di scena 18. Voglia di leggerezza 20. Un fascino moderno 22. Bambini alla moda 24. Colori da mondiale

27 Arte

27. La realtà in bianco e nero/Torino 28. Memorie dallo spazio/Torr. di Martignacco (Ud) 29. Il genio italiano/Milano 30. L’attimo fuggente delle star/Roma 32. Appuntamenti

35 Musica

35. L’ex leader dei Blur in Italia 36. I nostri mondiali a suon di musica 40. Il blues e il soul di Stevie 42. Un pezzo di storia (rock) 43. Il ritorno di Ligabue allo stadio 44. Appuntamenti

49 Classica

49. 60 anni di melodie indimenticabili/Torre del Lago 50. Verona si mette all’opera/Verona 56. Ravenna Festival 25 anni/Ravenna 62. Appuntamenti

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Sommario

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Iscritta con l’autorizzazione del Tribunale di Milano al numero 335 del 25/10/2013 n.4 maggio/giugno

Direttore Responsabile Maurizio Costanzo

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65 Teatro 65. Ritornano gli acchiappafantasmi 66. Crazy Horse un mito da Parigi a Milano 68. Appuntamenti

71 Cinema 71. Quando un amore è diverso 72. La commedia degli amici ritrovati 74. 22 Jump Street / Jersey Boys 75. Carta Bianca / Tutte le storie di Piera

76 Volti nuovi 76. Da grande voglio fare l’attrice

78 Televisione

Caporedattore Cristiana Zappoli Art Director Laura Lebro Redazione Alberto Aitini, Biagio Costanzo, Iole Costanzo, Angelo Conte, Clara Dalledonne, Andrea Giuliani, Francesco Boari, Andrea Salerno, Valerio Rispoli Editore MediaAdv srl Via A. Panizzi, 6 - 20146 Milano Tel. +39 02 43986531 info@mediaadv.it www.mediaadv.it - www.itaeventi.it Pubblicità MediaAdv srl (concessionaria) Via A. Panizzi, 6 - 20146 Milano Tel. +39 02 43986531 info@mediaadv.it www.mediaadv.it - www.itaeventi.it Stampa Grafiche Baroncini - Via U. La Malfa, 48 40026 Imola (BO) finito di stampare in maggio 2014

78. Pronto a partire di nuovo

82 Viaggiare

82. Una vacanza sulle spiagge dei faraoni

88 Design

88. Design, riciclo e creatività

Via Antonio Panizzi, 6 - 20146 Milano Tel. 02.43986531 - 02.45506260 www.mediaadv.it

92. Non buttate quelle lire trovate nel cassetto

KOrE

92 Angolo dei consigli 94 Leggere

94. Avremmo dovuto diffidare di Cartesio

E D I Z I O N I

Via F. Argelati, 19 - 40138 Bologna Tel. 051.343060 - www.koreedizioni.it




C’è turismo e turismo

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anche quest’anno come tutti gli anni arriverà l’estate. Manca davvero poco. Sole, caldo, passeggiate, mare, montagna, mostre e concerti. E arriveranno anche i turisti? Speriamo, visto che gli studi del Touring sono alquanto negativi sui dati raccolti. Il turismo, infatti, a causa dei prezzi alti e della poca cultura dell’ospitalità, in Italia non è più lo stesso. E infatti siamo scivolati al quinto posto tra le mete mondiali. Andiamo giù nonostante il turismo sia l’industria del futuro e nonostante il Belpaese, per i suoi tesori, la cucina e i paesaggi, rimanga in cima ai sogni di tanti giovani stranieri che decidono di fare una vacanza. Forse il settore si avvale da anni di rendite di posizione, legate esclusivamente alla seduzione delle città d’arte e delle aree costiere. Ma questo ovviamente non basta più. Inoltre c’è da constatare, purtroppo, una grave assenza di strategie e pianificazione. Il perché? Non lo affronteremo certo su queste pagine. Quello che ci interessa, invece, è sapere che avremo più o meno lo stesso flusso dell’anno scorso. Eserciti di giapponesi, “crucchi”, biondine svedesi e marcantoni austriaci marceranno per le vie più conosciute di Roma, Napoli, Capri, Taormina, Venezia. Pronti a premere istantaneamente il grilletto della loro macchina fotografica davanti al Colosseo, ai Fori imperiali, a Villa Adriana, alla Reggia di Caserta o alle abbaglianti spiagge della Sardegna. Ce ne saranno di tutti i tipi. Riconosceremo il viso madido di sudore del turista-fai-da-te. Senza aver mai la certezza del percorso da seguire, questa categoria si affida quasi sempre al caso, agli ostelli, a un imprescindibile senso dell’istinto, alle informazioni prese per strada. Cammina per delle ore con i piedi ben fasciati in comode scarpe da tennis, decide giorno per giorno se andare a nord o a sud e tiene nella mano sinistra le quasi duecento pagine dell’orario completo dei treni regionali e interregionali. Più distinto, invece, il turista-esperto-di-enogastronomia. Letteralmente inebriato dal piacere della scoperta dei prodotti tipici, ostenta un’oculata conoscenza delle strade dei vini e dei sapori, legge anticipatamente su internet tutto ciò che riguarda le aree geografiche dove degusta-

Editoriale

re prelibatezze e dar sollievo alle frementi papille gustative. Quello dell’enogastronomia - diciamolo con orgoglio - è un settore che in Italia sì è incrementato molto negli ultimi anni. Incontreremo invece nei musei, nelle gallerie e nei teatri, gli appassionati del turismo culturale. Con la testa sempre china su una guida a cercare informazioni e date da memorizzare, il turista culturale emette a intervalli regolari sogghigni di incredulità, garbati sorrisi di gioia e recita un rosario di entusiasmanti complimenti davanti all’inestimabile bellezza di monumenti, quadri, sculture e scavi archeologici. E cosa dire del turismo-catastrofico? Nato da poco promette bene. Lo praticano tutti coloro che vanno alla ricerca di tragedie per iniettare un po’ di adrenalina nella loro monotona e depressiva vita. Pensate che alcune agenzie di viaggi sono molto preoccupate dall’eventuale rimozione del relitto della Costa Concordia, che priverebbe centinaia e centinaia di appassionati di uno scenario impagabile davanti al quale farsi fotografare. L’attrazione è tanta e il panorama - bisogna proprio dirlo - è davvero unico. O speriamo talmente raro da non ripetersi più. Un’altra grande risorsa per la nostra economia è il turista-en-plein-air. Questo modo di fare vacanza rappresenta il terzo mercato europeo dopo Germania e Francia. E allora vai di roulotte e autocaravan di nuova immatricolazione. Il camperismo, infatti, da fenomeno di nicchia è diventato un vero e proprio modus vivendi, capace di coinvolgere un gran numero di persone. Volete sapere in quanti si muovono con la casina dietro? Sono circa 3 milioni i turisti che viaggiano da un capo all’altro dell’Italia, in camper, caravan o tenda. Notevole... Alla fine non possiamo dimenticare il turista balneare. Famiglie felici, single, giovani, anziani che scorazzano su morbide spiagge tra un tuffo e una partitina a bocce. Importante è abbronzarsi e rinsecchire la pelle fino a non essere quasi più riconoscibili. E il meritato premio per resistere stoicamente a temperature quasi africane sarà un aperitivo post spiaggia condito con tanta musica latino americana. di Maurizio Costanzo

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VISIONI TEATRALI A Villa Mercede, a Roma, torna anche quest’anno l’appuntamento con il teatro indipendente. Più di un mese di spettacoli all’insegna della libertà di espressione artistica

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opo le 35mila presenze dello scorso anno, torna dal 7 giugno al 13 luglio 2014 il Roma Fringe Festival. La vetrina italiana del teatro e dello spettacolo indipendente ospiterà quasi 100 proposte artistiche nazionali e internazionali per un’estate di spettacolo rigorosamente dal vivo. Per questa terza edizione, 72 compagnie teatrali provenienti da Italia, Belgio, Inghilterra, Francia e Stati Uniti e decine

In alto: Dostoevskij Carnaval, (in scena il 30/06 e il 2,3/07). Sopra: Zitti Zitti, in scena 22, 24, 26/06. A destra: In punta di piedi sul filo dell’ironia - Secondo passo: Antonio Tabucchi, 15, 17, 21/06 10 ITA EVENTI

di “stand up comedians” si sono autoprodotte per dare vita a una kermesse unica, in grado di offrire al variegato pubblico affezionato un altrettanto variegato cartellone tra teatro canzone, commedia, dramma, teatro civile, danza all’insegna della libertà e dell’indipendenza artistica. Indipendenza, nuove visioni, festa, sostenibilità e libertà: sono ancora queste, a distanza di anni, le parole chiave di un festival che, nato come una sfida da parte di un gruppo di giovani produttori e autori teatrali, si è trasformato in un appuntamento unico nel suo genere. Si parte ogni giorno alle

19.30 con il mercato bio, eco, regionale e vintage per poi proseguire dalle 20.30 a mezzanotte con nove spettacoli a sera. Un’offerta ampia che trasforma il festival in svago per famiglie, studenti, appassionati e un pubblico più “alternativo”. Come sempre saranno ospiti anche i big “Fringe” italiani, che offriranno spettacoli gratuiti tutti i fine settimana. (Mattia Curcio) Roma Fringe Festival 2014 Villa Mercede, via Tiburtina 113 - 115 (zona San Lorenzo) Dal 7 fino al 13 luglio



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1924-2014 UN SECOLO DI CHARLOT Nel 2014 la Cineteca di Bologna festeggia il centenario del personaggio nato dal genio di Chaplin

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l 7 febbraio 1914 Charles Chaplin inventava quella che sarebbe diventata la più importante icona della storia del cinema, con la prima apparizione del Vagabondo nel cortometraggio Kid Auto Races at Venice. La Cineteca di Bologna da anni lavora al restauro dell’intera filmografia: il Progetto Chaplin muove i suoi primi passi nel 1998, quando la Cineteca decide di restaurare uno dei primi capolavori di Charlie Chaplin, Il monello (1921), riportandolo al suo splendore originale. Nel 2013 ha portato a termine il lavoro di catalogazione e digitalizzazione dell’intero archivio di Charles Chaplin, e da febbraio di quest’anno si occupa dei festeggiamenti ufficiali del Centenario

di Charlot, affidatigli dall’Association Chaplin. Il Centenario si è aperto con la distribuzione in sala su tutto il territorio nazionale del restauro di The Gold Rush -La febbre dell’oro, capolavoro realizzato nel 1925, abbinato per l’occasione proprio a Kid Auto Races at Venice, mentre il romanzo inedito di Charles Chaplin, Footlights, scritto nel 1948, emerge dal suo archivio privato e vede per la prima volta la luce grazie alla Cineteca di Bologna. A giugno si svolgerà l’evento clou dei festeggiamenti: un con12 ITA EVENTI


vegno dal 26 al 28 che confluirà nella XXVIII edizione del festival Il Cinema Ritrovato e che riunirà a Bologna i più importanti chaplinisti del panorama internazionale. Una grande serata in Piazza Maggiore mercoledì 25 giugno farà da preludio alla tre giorni tutta dedicata a Charlot: l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna accompagnerà il cine-concerto chapliniano, con i film e le musiche di Charles Chaplin. E in occasione del convegno dedicato a Charlot, due serate speciali al

Alcuni fotogrammi dei film di Charlie Chaplin. Fu una delle personalità più creative del cinema muto (c) Roy Export Company Est

Teatro Arena del Sole: giovedì 26 giugno saranno protagonisti Jos Houben (uno degli artisti teatrali più sofisticati sulla scena internazionale, nonché collaboratore storico di Peter Brook, che si esibirà in una performance sull’arte della risata) e Dan Kamin il mimo che insegnò a Robert Downey Jr come diventare Char-

lot); venerdì 27 giugno, il Premio Oscar Kevin Brownlow (del quale la Cineteca di Bologna ha pubblicato il documentario Chaplin Unknown) presenterà in anteprima il secondo capitolo del suo viaggio Alla ricerca di Charlie Chaplin. Ad arricchire il tutto, la mostra con i manifesti originali di Léo Kouper, il disegnatore francese collaboratore di Chaplin e autore di tutte le affiche per le riedizioni dei suoi film. Anche la nuova locandina di The Gold Rush, che ora la Cineteca di Bologna riporta restaurato nelle sale italiane, riproduce quella disegnata da Léo Kouper. PER INFORMAZIONI chaplin2014@cineteca.bologna.it Ufficio ospitalità - Biblioteca Renzo Renzi - Piazzetta Pier Paolo Pasolini 3b - (+39) 051 2194814

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UN VIAGGIO NEL DESIGN La Fiera del Mobile di Riardo accoglie i visitatori con un’offerta tra le più vaste d’Italia. Molto suggestiva la location. E ad accogliervi anche una chiesa. Progettata da Pininfarina

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Riardo, in provincia di Caserta, c’è uno showroom di 25mila mq incorniciato in una splendida tenuta di 520mila mq con colline verdeggianti, parco giochi per bambini, cavalli al pascolo, cappella architettonicamente unica e un ristorante esclusivo. È la Fiera del Mobile di Riardo, un’azienda tra le più importanti nel settore dell’arredamento, fondata da Raffaele Perrella e ancora guidata dalla famiglia. Forte di uno staff di 50 architetti, più 10 consulenti in giro per il mondo per leggere le novità e le tendenze, e con un sistema di offerta per i visitatori estremamente accogliente nella splendida location di Riardo, la Fiera del Mobile si conferma come un re-

ferente imprescindibile per arredare la propria casa con gusto e a prezzi competitivi. «La nostra predisposizione a favore del cliente arriva fino al prezzo - spiega Ciro Perrella - facendo noi trattative con i marchi che vendiamo possiamo dare al consumatore finale un solo e unico marchio di garanzia: Fiera del Mobile di Riardo». Fiore all’occhiello della tenuta è la cappella “Madonna della Stella”, inaugurata nel 2012. È uno degli ultimi progetti realizzati da Pininfarina, fortemente voluta da Raffaele Perrella. Aperta al pubblico, è una sorta di barca capovolta, circondata da un percorso d’acqua, con un’ampia finestratura disposta superiormente in modo da rice-

vere la luce direttamente dall’alto. Tutto è stato pensato con estrema cura: l’altare, formato da un blocco unico di travertino di Tivoli, così come la croce con tabernacolo, l’acquasantiera di ingresso e una fonte battesimale. È con grande passione che la famiglia Perrella riesce continuamente a rinnovarsi e a consolidare la propria posizione di leadership, imponendosi come riferimento unico nel settore degli arredi, con 40 anni di storia. Il team Perrella ha al suo attivo diversi progetti di arredamento eccellenti, come le ville di numerosi giocatori professionisti di calcio. Alla Fiera del Mobile di Riardo è possibile toccare con mano ogni ambientazione, in termini di allestimenti per casa e uffici, dal classico al moderno, dall’antico allo stravagante. I grandi marchi hanno qui vasti punti di esposizione, per poter dare la possibilità ai visitatori di avere già un’idea di cosa realizzare nelle proprie abitazioni. PER INFORMAZIONI Fiera del Mobile di Riardo via Madonna della Stella, Riardo (CE) Tel. 0823.981627, 981628, 981629 info@fieradelmobilediriardo.it info@thierryhouse.com

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QUI LA MODA È DI SCENA The Mall è un centro outlet di lusso ideato per offrire al visitatore prodotti di eccellenza a prezzi estremamente vantaggiosi. Una galleria dei designer più esclusivi al mondo

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e varie tappe della storia della moda e del design ci insegnano il valore e l’importanza dei punti di distribuzione commerciale. La visione generalista di un’estetica dettata dalla moda riconosce al prodotto finale connotati di seduzione a volte sopravvalutati. Oggi, rispetto al passato, è fondamentale riconoscere invece che il punto di incontro tra l’offerta e i consumatori sono proprio quei centri di eccellenze commerciali che grande fascino emanano sui propri visitatori. Accoglienti, eleganti, forniti di servizi esclusivi e comodi da raggiungere. Sono requisiti indispensabili e punti di forza per esaudire ogni richiesta.

architettonico elegante e raffinato, ospita con uno stile unico una selezione dei marchi più esclusivi della moda internazionale. I clienti possono passeggiare tra i negozi dedicati all’abbigliamento e agli accessori donna, uomo e bambino, oltre che alle fragranze, alle calzature e articoli per la casa. The Mall è un centro outlet di •lusso ideato per offrire al visitatore prodotti di eccellenza a prezzi vantaggiosi. Una galleria dei designer più esclusivi al mondo: Alexander McQueen, Burberry, Dior, Emilio Pucci, Ermenegildo Zegna, Fendi, Giorgio Armani, Gucci, Roberto Cavalli,, Valentino e Yves Saint Laurent.

quest’ambito si inserisce • All’interno di The Mall sono •TheInMall. Immerso nell’idilliaca disponibili servizi aggiuntivi per campagna toscana, in uno spazio

rendere la visita ancor più piace-

PER INFORMAZIONI via Europa 8, 50066, Leccio Reggello, Firenze Tel. 055 8657775 - info@themall.it - www.themall.it

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vole e confortevole. Questi servizi includono un centro informazioni su The Mall, e uno che offre informazioni turistiche per guidare i visitatori alle attrazioni dell’area circostante. Inoltre è dotato di un ufficio dedicato al recupero dell’iva per i cittadini residenti al di fuori dell’Unione Europea. Disponibili anche un servizio bancomat, telefoni pubblici, parcheggi gratuiti per auto e autobus e personale multilingue per accogliere i visitatori e fornire assistenza. Il servizio Meet and Greet è a disposizione dei gruppi in visita.

Inoltre The Mall è dotato di strutture di accesso per disabili. Fra i servizi vi è anche un elegante e moderno ristorante. I piatti sono realizzati usando prodotti locali e possono essere accompagnati da un’ampia selezione di vini. I visitatori potranno anche rilassarsi sul terrazzo e ammirare le bellezze naturali circostanti.



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VOGLIA DI LEGGEREZZA Colori accesi, stampe floreali, fantasie orientali o geometriche, tessuti leggeri: è ufficiale, è arrivata l’estate. E i più noti brand di moda propongono abiti per una donna vezzosa ma pratica Pyaar Kurta in cotone stampa geometrica, va indossata come una blusa magari sopra un paio di jeans. Pyaar è un marchio italiano prodotto in India, e questo capo ricorda fantasie e colori di quella terra.

Gritti La linea di scarpe Pas De Rouge, caratterizzata da charme e leggerezza, è un connubio della ventennale tradizione artigiana dell’azienda con un’esigenza di novità nel segmento dell’eccellenza qualitativa e stilistica. French Connection Un abito corto di cotone senza maniche tinta unita, semplice ma “stiloso”. La marca French Connection, diventata famosa grazie alla campagna pubblicitaria creata attorno all'acronimo fcuk che significa French Connection United Kingdom, nasce come linea di moda londinese dal design innovativo a prezzi accessibili. La forza del marchio è proprio quella di saper trovare il giusto equilibrio tra le idee originali e la qualità a prezzi convenienti, priorità assoluta fin dalla fondazione dell'azienda. Berwich Pantaloni fantasia floreale in cotone stretch, con tasche profilate a contrasto. Una collezione basata essenzialmente sui contenuti sartoriali, la freschezza e la raffinatezza dei tessuti, la cura per i dettagli, l’armonia dei colori. 18 ITA EVENTI

Emamò Il brand di pret à porter e beachwear di lusso, si ispira per la stagione estiva 2014 ai disegni e ai colpi di colore del pittore austriaco Gustav Klimt, creando una capsule collection che è una vera e propria opera d’arte.

100X200 Sciarpa in seta e cotone stampa etnica pachwork con nappine. Un marchio giovane e moderno: preziose sete, morbide lane, leggeri voile di cotone, moderni micromodali e impalpabili chiffon sono i materiali di grandi e avvolgenti sciarpe. Protagonista assoluto… il colore.



Notes 1. La collezione p/e 2014 di Massimo Rebecchi è un autentico lifestyle, per uomini eleganti e rilassati, eclettici amanti del bello e della contemporaneità. Un uomo sempre impeccabile e consapevolmente elegante.

2. Gli abiti Harmont & Blaine sono un mix di tinte solari, provocazioni ispirate e audacia creativa che ha rivoluzionato l'abbigliamento informale maschile, riscoprendo tessuti e nuance che la monocromia quotidiana aveva disperso. 3. Le stampe sono le vere protagoniste delle camicie Eton P/E: dal disegno vintage con piccoli robot, alla vivace stampa hawaiana fino al motivo più funny, con piccoli polipi scuri. Una proposta di modelli caratterizzati da una ricca gamma di colori. 4. Scarpe da uomo artigianali, ovviamente made in Italy, per Ferrante 1875. Il cliente ha l’opportunità di creare una scarpa completamente su misura, che diventi quindi parte della propria personalità.

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5. Un look piuttosto tecnico per le scarpe sportive di O.X.S.: nylon, tessuti delavè, commistioni di reti e pelli laminate, colori a contrasto sia sulla tomaia che sulla suola.

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UN FASCINO MODERNO Che abbia uno stile casual o più formale, l’uomo quest’estate sarà comunque impeccabile, elegante e attento soprattutto ai dettagli. Non rinuncerà a fantasie audaci, a colori molto accesi e tessuti all’avanguardia

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BAMBINI ALLA MODA Anche per i più piccoli i migliori marchi di abbigliamento seguono le ultime tendenze. Righe, fiori, Swarovsky: sono abiti che valorizzano i dettagli ma resistenti e comodi, a prova di piccola peste

To be too Vestito in tessuto crêpe color corallo. Il brand propone total look dagli 0 ai 14 anni dall’impronta casual e sempre attento alle ultime proposte della moda contemporanea internazionale, rispecchiando le tendenze del mercato sempre in rapida evoluzione.

Mirtillo Vestito a righe con fiocchi applicati, dallo stile allegro e sbarazzino. Mirtillo è un marchio italiano di abbigliamento e calzature per bambini e neonati, attento ai dettagli e alla qualità, oltre che alla comodità e alla praticità. Ronnie Kay Blazer in cotone blu: un capo della linea Ronnie Kay, per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, che interpreta le nuove tendenze della moda metropolitana con l'utilizzo di tessuti selezionati. Una linea attuale e contemporanea per un pubblico smart.

T-shirt T-shops Maglietta con applicazioni in cristallo Swarovsky Elements che, oltre a evocare il mondo della fantasia, rendono il prodotto unico sul mercato, ricercato e glamour. Il brand si rivolge principalmente a bambine e ragazze dai 2 ai 16 anni. 22 ITA EVENTI

Gaialuna Salopette in cotone dal tema floreale. Una linea dedicata a una bambina romantica e sognatrice, delicata e ricercata. La bambina che indossa Gaialuna si trasforma in una vera principessa. La linea veste da 0 ai 14 anni.



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COLORI DA MONDIALE È l’appuntamento sportivo più atteso del 2014. I brand di abbigliamento e accessori non si sono fatti scappare l’occasione di festeggiare i Mondiali di calcio brasiliani con edizioni limitate e coloratissime capsule collection

Hugo Boss In occasione dei prossimi Mondiali di Calcio la casa di moda tedesca, già sponsor della propria nazionale per tutte le occasioni formali, presenta una linea di polo BOSS Green pensate per tutti gli appassionati di calcio con i colori di Argentina, Brasile, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Messico, Olanda e Spagna.

Marks&Angels Una special bag pensata per tifare Italia in occasione dell’appuntamento sportivo più atteso dell’anno. Nel più autentico Italian Style, la maison ha realizzato uno zaino in limited edition in omaggio alla nazionale italiana: uno zaino in morbido vitello spazzolato, corredato da borchie e frange tricolori, realizzato in azzurro “Italia”.

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Nomination Una special edition del Composable, il gioiello più famoso del brand, dedicata a celebrare a tempo di samba l’evento sportivo più atteso del 2014. Un vero e proprio bracciale da campione, da comporre giocando con i link in oro 18 kt, acciaio e smalto colorato in verde e giallo, i colori icona della nazione brasiliana.

Santoni Sneaker leggere, completamente sfoderate con fondo in caucciù naturale trasparente, di gusto vintage dalla spiccata vocazione sportiva nei colori che richiamano le bandiere dei team che partecipano ai mondiali di calcio in Brasile 2014.

Opposit Il brand di occhiali celebra i Mondiali di calcio 2014 con una capsule collection dedicata: il best seller Soul Kiss Sun rieditato in 3 nuovi abbinamenti colore, ognuno ispirato alle bandiere dei diversi paesi: Italia, nella versione bianca e blu, e Brasile. Ogni modello monta lenti specchiate in colori a contrasto con quello della montatura.




Arte Arte

N A DARE PER MOSTRE NEI MUSEI PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA

LEONARDO • WARHOL • LEWANDOWSKY • PIVI • BOTTA IN MOSTRA DAVID SEYMOUR, UNO DEI PRIMI FOTOREPORTER DI GUERRA

LA REALTÀ IN BIANCO E NERO Il percorso espositivo si compone di 127 fotografie in bianco e nero, suddivise in 9 sezioni (Francia, La Guerra Civile in Spagna, Germania, L’Europa dopo la Seconda guerra mondiale, I bambini della guerra, Israele, Egitto, Celebrità, Ritratti di Chim), che illustrano le tappe fondamentali dell’intensa carriera di David Seymour, che con Henri Cartier-Bresson e Robert Capa fondò nel 1947 l’agenzia Magnum Photos. Seymour fu uno dei primi fotoreporter di guerra: amava considerarsi un artigiano della fotografia, non un artista;

utilizzava una macchina fotografica all’avanguardia, una Leica 35mm, per riuscire a rendersi anonimo nel momento dello scatto e poter così immortalare persone e fatti nella maniera più autentica possibile. Venne ucciso a Suez nel 1956, mentre stava preparando un servizio sul conflitto arabo-israeliano, 4 giorni dopo la firma dell’armistizio: la macchina su cui viaggiava fu crivellata da una mitragliatrice.

◗ David Seymour. Retrospettiva Palazzo Reale, Torino - Fino al 14 settembre 2014

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Arte

MEMORIE DALLO SPAZIO Per la prima volta in Europa gli strumenti e le tecnologie del viaggio dell’uomo alla conquista della luna. Anche due esemplari di pietra lunare di Mercedes Vescio

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l quartiere fieristico di Udine sono arrivati ben 23 container, al cui interno erano custoditi i preziosissimi materiali provenienti dall’U.S. Space & Rocket Center della Nasa. La mostra Gateway to Space ha saputo totalizzare ben 204 mila spettatori a Baku in Azerbaigian a fine 2013 e a Udine è al suo debutto europeo. Le prenotazioni sono tantissime, provenienti per lo più da gruppi di appassionati della materia e da istituti scolastici. «L’obiettivo della mostra - spiega Jose Arajuio, direttore esecutivo di Gateway to Space - è di mettere alla portata di tutti un universo che mischia scienza, tecnologia, avventura e tanti punti interrogativi». Il pubblico può ammirare una collezione di oltre 100 elementi, composta da strumenti, manufatti, memorabilia spaziali, abbigliamento e accessori. Un’esperienza unica è la possibilità di visitare da vicino pezzi autentici di stazioni spaziali, space craft, razzi e moduli lunari, tra i quali spicca la navetta che compì quel grande sogno della storia dell’uomo. Anche la presenza di due reperti che rendono la mostra un evento nell’evento: due esemplari originali di pietra lunare, parte dei soli 382 kg di roccia recuperati nel corso delle sei Missioni Apollo.

Gateway to Space - Un’avventura memorabile Fiera di Udine, padiglione 6, Torreano di Martignacco (Ud) - Fino al 31 luglio 2014

Dall’alto: navicella spaziale MIR, russa, la prima ad andare nello Spazio; Saturn 5, razzo multistadio a combustibile usato dalla NASA nei programmi Apollo e Skylab; sonda spaziale Mariner

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Arte

IL GENIO ITALIANO L’esposizione di Milano consente di scoprire il vero Leonardo da Vinci artista e inventore, grazie a ricostruzioni inedite delle sue macchine e restauri dei suoi dipinti di Andrea Giuliani

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oncepita e organizzata dal Centro studi Leonardo3 (L3), la mostra presenta oltre 200 macchine interattive in 3D, oltre a ricostruzioni fisiche ricreate nel rigoroso rispetto del progetto originale che si ritrova nelle migliaia di pagine, appunti e disegni contenuti nei più importanti manoscritti arrivati fino ai nostri giorni: il Manoscritto B, il Codice del Volo e il Codice Atlantico. Punta di diamante dell’esposizione, il modello fisico gigante della Macchina Volante di Milano ricostruito in scala reale, in tutta la sua apertura alare di ben 8 metri. I visitatori possono sfogliare e comprendere i contenuti dei fogli di Leonardo, utilizzare le sue invenzioni come mai prima, vivendo esperienze interattive, alcune destinate espressamente ai più piccoli, come Il Laboratorio di Leonardo, che consente di assemblare macchine leonardiane. Per quel che riguarda l’arte, l’importante restauro digitale dell’Ultima Cena consente di scoprire i particolari e i colori ormai perduti del celebre dipinto murale.

In alto: la ricostruzione della Libellula Meccanica, progetto disegnato sul foglio 1051v del Codice Atlantico. Sopra: il restauro digitale dell’Ultima Cena. Sotto: la Macchina Volante di Milano, con 8 metri di apertura alare

Leonardo3 - Il Mondo di Leonardo. Le Sale del Re, Piazza della Scala, Milano. Fino al 31 ottobre 2015 ITA EVENTI 29


Arte

L’ATTIMO FUGGENTE DELLE STAR A Roma una mostra celebra Terry O’Neill, uno dei più grandi fotografi del nostro tempo. Ha colto espressioni autentiche e spontanee delle leggende del Novecento di Biagio Costanzo

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ualcuno ha scritto che la maledizione di un fotoreporter è quella di dover stare al posto giusto al momento giusto. Lo sanno bene i fotografi di guerra, “condannati” a rimanere al centro di un conflitto pur di documentarne l’evoluzione. Altra storia quella di Terry O’Neill, fotografo londinese, classe 1938, che fino al 28 settembre è in mostra con i suoi più celebri ritratti al Palazzo Cipolla, con una rassegna dal titolo Pop Icons. O’Neill, trasformando la suddetta maledizione in fortuna, ha saputo cogliere le caratteristiche delle personalità più variegate del cinema, dello sport e della politica. E dire che da giovane avrebbe voluto fare il batterista jazz. Ma doveva pur sbarcare il lunario. E così si ritrova tra le mani una macchina fotografica Agfa Select, con cui fotografare, per conto della British Airways, i passeggeri in attesa nelle apposite sale dell’aereoporto di Heathrow, dove per puro caso fotografa un uomo addormentato che si scoprì solo più tardi essere Rab Butler, all’epoca ministro degli Interni del Regno Unito. Un tabloid dell’epoca, The Daily Sketch, compra le sue foto, le pubblica e gli offre anche un posto come fotografo. Inizia così una carriera che della fortuna di quel primo scatto doveva esserne l’emblema. «Ho avuto fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni ‘60. Avevi l’impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario» ha dichiarato O’Neill a proposito della mostra di Roma. Passano pochi anni e nel 1963 approda agli studi di Abbey Road dove immortala degli imberbi Beatles che stanno registrando il loro primo album. Di lì a poco sarà la volta dei Rolling Stones. A distanza di anni il fotografo londinese ricorda ancora l’atmosfera di quei giorni: «Non dimenticherò mai la giornata che ho trascorso con gli Stones,

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1. Mick Jagger nei BBC Studios; 2. Audrey Hepburn sul set di Come rubare un milione di dollari e vivere felici; 3. I Rolling Stones in Hanover Square; 4. Robert Mitchum; 5. Twiggy “Il volto del ‘66”; 6. Amy Winehouse prima di salire sul palco per il concerto tributo ai 90 anni di Nelson Mandela; 7. Sean Connery sul set di Una cascata di diamanti; 8. I Beatles negli Abbey Road Studios mentre registrano il loro primo album Please Please Me; 9. Sean Connery e Jill St. John sul set di Una cascata di diamanti; 10. Bruce Springsteen passeggiando per Sunset Strip

correndo in giro per Londra. Ho fatto degli scatti memorabili semplicemente perché i ragazzi erano degli sconosciuti ed erano così rilassati. Era come se la “camera” non fosse lì». E forse è proprio questo il segreto di O’Neill, l’assenza stessa del fotografo, come se la macchina non ci fosse. L’assenza, questa era la chiave. L’uso, una svolta per l’epoca, di una più maneggevole 35mm, che fosse così discreta da non essere notata. Perfetto erede della sua epoca riflette nei suoi scatti quella spensieratezza mai fine a se stessa della “Swinging London”. Vivendo a stretto contatto con le star ne coglie gli aspetti più intimi, inaspettati, mai scontati o dettati da una convenzione sociale che stava troppo stretta a una Londra fine anni ’60. Sapeva muoversi nel “dietro le quinte” sia dei palcoscenici delle rock band che dei set cinematografici. Conoscere le persone giuste al posto giusto, fu un’altra delle sue abilità. Quando negli anni successivi si sposta negli Stati Uniti, la rutilante Hollywood fagocitata dal culto della personalità dello star system, tenta di inghiottirne il talento. Ma gli scatti di O’Neill rimangono sempre informali mai in posa. Nei successivi sessant’anni ha rubato immagini ai suoi artisti diventandone complice: dall’eleganza di Frank Sinatra al fascino di Elvis Presley, dalla bellezza di Elizabeth Taylor al rifiuto di ogni convenzione di Amy Winehouse. Il segreto del suo successo va ricercato nella sua capacità di congelare nel tempo attimi irripetibili, consegnando alla storia, una rassegna vera e propria di ritratti, dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport dagli anni ‘60 fino ai giorni nostri.

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Terry O’Neill. Pop Icons Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla, Roma. Fino al 28 settembre 2014 ITA EVENTI 31


Arte

NUOVA CLASSICITÀ I MAESTRI AMERICANI

Partendo dalla lista stilata nel 1978 da John Szarkowski, direttore del dipartimento di fotografia del MoMA di New York, la mostra offre un viaggio alla scoperta dei grandi maestri che hanno interpretato la fotografia come mezzo artistico in bilico fra sogno e realtà: un percorso nell’America degli anni ’70 e non solo. Tra i molti artisti: Jerry Uelsmann, Arthur Tress, Leslie Paci, Ralph Gibson, Judy Dater, Sandy Skoglund. Una raccolta che svela un nuovo modo di pensare la fotografia. America ’70. La fotografia tra sogno e realtà Paci Contemporary, Brescia. Fino al 30 settembre 2014

L’artista espone una serie di opere in marmo scolpite da modelli in gesso, realizzate in scala 1:1, con l’obiettivo di richiamare i modelli formali della classicità, all’interno dei quali convivono tipologie bizzarre e personali che si animano mostrando una potente vitalità spaziale, su cui l’autore interviene, mettendo a frutto i suoi studi sulla luce. Leonardo Pivi. Platonic Love Gluck 50, Milano - Fino al 26 luglio 2014

IL POTERE DI AUGUSTO

L’esposizione approfondisce le politiche culturali e di propaganda messe in atto da Augusto nel suo principato. Le 12 sezioni illustrano come gli imperatori, nel corso della storia, abbiano reinterpretato “l’arte del comando” di Augusto. L’arte del comando. L’eredità di Augusto. Museo dell’Ara Pacis, Roma Fino al 7 settembre 2014

IL LAVORO È LA VERA FORZA DEL MONDO

IL RESPIRO DI BOTTA La mostra raccoglie una ricca selezione della più recente produzione dell’artista attorno al tema dell’acqua, scandita nei suggestivi spazi delle Scuderie del Forte. L’esposizione è concepita come una serie di stazioni del respiro, in cui torna il tema della ciclicità, dell’acqua, del ritmo, dell’aria. Gregorio Botta. Apnea Forte di Bard, Bard (Aosta) Fino al 17 agosto 2014

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254 fotografie che documentano il rapporto tra industria e lavoratori. A partire dalla metà del XVIII secolo, l’avvento dell’industrializzazione in Europa e nel resto del mondo ha prodotto un mutamento così determinante nelle condizioni di vita delle persone da indurci a coniare il termine “rivoluzione industriale”. Questo fenomeno ha avuto forti ripercussioni sulla società e sul nostro modo di pensare. Attraverso le immagini delle persone nei luoghi di lavoro, la mostra punta l’attenzione sul ruolo che il capitale umano ha svolto nello sviluppo dell’economia. Capitale umano. MAST, Bologna - Fino al 30 agosto 2014


IL MAESTRO DELL’ARTE POP

In esposizione 150 opere di Andy Warhol, provenienti dalla The Brant Foundation. La mostra racconta tutto il percorso professionale di Warhol, presentandone i capolavori di ogni periodo artistico. Sono presenti in mostra: le Brillo Box e i primi Flowers, 1964; i Mao, del 1972; le Ladies and Gentlemen, la serie dedicata alle Drag Queens di New York, e un gran numero di Skulls, i teschi che dal 1976 in poi si moltiplicano nel suo lavoro. Warhol Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla, Roma Fino al 28 settembre 2014

LEWANDOWSKY E GOETHE

L’artista tedesco Via Lewandowsky lavora sullo spazio della Casa di Goethe e gli oggetti qui raccolti, che rimandano alla presenza del poeta. I suoi lavori ruotano attorno ai temi della non visibilità e della scomparsa, della costruzione tramite decostruzione, della simulazione attraverso l’inganno, dell’aura e del disincanto. Nella sua opera la produzione di autenticità diviene il presupposto di una realtà che non c’è. Rimandi e modelli diventano in tal modo elementi probanti e i reperti autentici si fanno commenti, note, osservazioni. Al centro del gioco con la veridicità si trova un’artificiosità che interroga il significato dell’essere autentico. Korrekturen - Correzioni Casa di Goethe, Roma Dal 12 giugno al 14 settembre 2014

VISIONI D’ARCHITETTURA

120 opere dal Portogallo raccontano l’architettura, quella progettata per la vita degli uomini e quella immaginata dagli artisti per dare forma a oreficerie, dipinti e sculture, feste e scenografie teatrali. Dipinti, sculture, manoscritti miniati, disegni e trattati, che illustrano in che modo i principi dell’architettura hanno accompagnato e influenzato l’ideazione degli oggetti, esaltandone i valori estetici e decorativi.

RITRATTI NEWYORKESI

La mostra presenta una selezione di ritratti fotografici di artisti realizzati a New York negli anni Ottanta, in parte già presenti nella pubblicazione Scene di Jeannette Montgomery Barron. Percorrendo la mostra il visitatore si trova faccia a faccia con ritratti a dimensione naturale la cui sequenza propone un complesso sistema di relazioni tra questi soggetti. Jeannette Montgomery Barron. Scene Collezione Maramotti, Reggio Emilia - Fino al 31 luglio 2014

Tesori dal Portogallo. Palazzo Madama, Torino - Fino al 28 settembre 2014 ITA EVENTI 33



Musica Musica

RP INCIPALI CONCERTI DI MUSICA POP ROCK JAZZ IN ITALIA

LIGABUE • ROLLING STONES • BATTIATO • EMMA • CAPOSSELA Sperimentazioni Damon Albarn, 46 anni, ha composto brani musicali che vanno dallo sperimentalismo al classico pop

DAMON ALBARN IN TOUR DOPO L’USCITA DI EVERYDAY ROBOTS

L’EX LEADER DEI BLUR IN ITALIA Registrato lo scorso anno nel suo studio londinese, lo “studio 13”, Everyday Robots è il primo album da solista di Damon Albarn, uscito martedì 29 aprile e in pochissimi giorni arrivato ai vertici della classifica di iTunes di tutta Europa. È prodotto da Richard Russell della XL Recordings, con il quale Albarn aveva realizzato The Bravest Man In The Universe di Bobby Womack, e contiene collaborazioni con Brian Eno e Natasha Khan (Bat For Lashes). L’album si apre con la title track Everyday Robots che, insieme alle successive 11 canzoni, invita l’ascoltatore nel mondo di Albarn per un vero e proprio faccia a faccia. Sono probabilmente i brani più intimi e auto-

biografici da quando è cominciato il suo viaggio musicale: una carriera iniziata con i Blur che si è estesa successivamente con i Gorillaz, i The Good, The Bad & The Queen, con la musica del Mali, con le opere teatrali Monkey: Journey To The West e Dr. Dee e il progetto Africa Express. Molti sono i temi trattati: le trappole della nostra esistenza moderna, i giochi per computer e il rapporto tra natura e tecnologia. Damon Albarn sarà headliner al Latitude Festival (Suffolk, UK) il 19 luglio 2014 e il suo tour estivo arriverà anche in Italia. CONCERTI ◗ 14/07 Vittoriale, Gardone Riviera (Bs)

◗ 15/07 Cavea Auditorium Parco della Musica, Roma

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Musica

Negramaro: sopra i sei componenti del gruppo: Danilo Tasco (batteria), Andrea De Rocco (campionatore), Ermanno Carlà (basso), Giuliano Sangiorgi (voce, chitarra, piano), Andrea Mariano (piano, tastiera e sintetizzatore), Emanuele Spedicato (chitarra). Il nome viene da Negroamaro, un vitigno della terra d’origine della band, nella zona del Salento

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I NOSTRI MONDIALI A SUON DI MUSICA senza alcun dubbio la band italiana del momento. Lo dicono i numeri: il tour del 2013 Una storia semplice ha registrato un sold out dopo l’altro, l’album è in classifica da 81 settimane ed è disco multiplatino, sui social network i fan li adorano, la loro pagina facebook ufficiale ha superato il milione e 400mila like. Non è un caso, quindi, se sono stati scelti proprio i Negramaro per rappresentare la musica italiana in occasione dei Mondiali brasiliani. Un Amore Così Grande 2014, riscrittura originale del brano simbolo della musica italiana, nella rilettura inedita dei Negramaro, farà da colonna sonora alla Nazionale italiana di calcio nei prossimi impegni internazionali, tra cui la Coppa del Mondo FIFA 2014. «Un Amore Così Grande - spiega Giuliano Sangiorgi, la voce del gruppo - è una canzone che appartiene ormai alla tradizione musicale italiana. Quale modo migliore, quindi, per omaggiare la nostra nazionale e, più in generale, il nostro Paese nel mondo? Abbiamo pensato che non ci sarebbe stato miglior augurio di questo, soprattutto oggi: un pensiero positivo con i piedi ben radicati nel passato e il cuore e lo sguardo fiduciosamente rivolti verso il futuro. Un amore, poi, davvero così grande, da riuscire a legare insieme sport, musica e umanità. I proventi del brano saranno infatti interamente devoluti in favore della ricerca contro

Abbiamo incontrato Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro. La band è reduce dal successo di Un Amore Così Grande, singolo dedicato agli azzurri impegnati in Brasile ed è pronta per il nuovo tour che la impegnerà tutto il mese di luglio di Cristiana Zappoli la Sla e la Sclerosi Multipla». Sull’onda di questo singolo i Negramaro andranno in giro con un tour estivo che si concluderà allo stadio di Lecce, con una grandissima festa nella loro città. Saranno inoltre i protagonisti assoluti dell’Hard Rock Live in Rome, il festival organizzato da Hard Rock International in partnership con Roma Capitale, che si terrà il prossimo 12 luglio in Piazza del Popolo a Roma. Giuliano Sangiorgi, come ci si sente a rappresentare, in qualche modo, l’Italia? «Un’emozione del tutto incredibile e unica. È come se fossimo tutti e sei in campo insieme a loro, almeno con la voce e il nostro suono». Lei segue il calcio? «Sono tifoso ogni quattro anni, in perfetta sincronia con i mondiali di calcio. Porto la squadra del Lecce nel cuore per un forte senso di appartenenza alla città in cui siamo nati e cresciuti. Per il resto, vivo i mondiali come uno dei migliori pretesti per godermi la buona compagnia di amici e parenti. I mondiali uniscono chiunque e in qualsiasi parte del mondo». Dove ha visto la finale di Coppa del Mondo del 2006? «Nella nostra casa comune, Casa 69. Un vecchio casolare nelle campagne di Parma in cui abbiamo vissuto insieme per ben otto anni, suonando e condividendo ogni momento di vita. Un’esperienza fantastica, che continua ancora oggi, come fosse un unico grande sogno. Ora quella casa ha messo ITA EVENTI 37


Musica

In alto: Giuliano Sangiorgi, Mario Balotelli, Andrea Pirlo, Stephan El Shaarawy, Andrea Mariano ed Emanuele Spedicato, Sopra: la copertina di Un Amore Così Grande, singolo dei Negramaro, dedicato alla nazionale

le ruote: ovunque siamo, dall’America all’altro lato del mondo, quel posto, se siamo insieme, diventa magicamente Casa 69». Dalle cantine ai grandi palcoscenici in pochissimo tempo. Qual è stato il segreto di questa scalata? «Il segreto della bellezza non lo conosco, ma so per certo che ci siamo avvicinati di molto a un senso di armonia profonda, vivendo un sogno infinito. Non smettiamo mai di farlo. Sognare aiuta soprattutto a non vedere gli ostacoli o almeno a non percepirli come tali. Se hai un paio d’ali non ti poni il problema del volo: ti tuffi nel vuoto e inizi a planare sul mondo, ovunque tu sia». Qual è stata l’emozione più grande che ha provato nella sua carriera? «Il primo concerto in cui migliaia di persone cantavano a squarciagola ogni canzone del nostro album. In quell’istante ho sentito un brivido lungo tutta la schiena, difficile da ripetersi. Le canzoni, dalla nostra stanzetta alle bocche di tutti».

UN INCONTRO COSÌ GRANDE

I Negramaro hanno incontrato Cesare Prandelli e i giocatori della nazionale italiana a Coverciano, in occasione della presentazione di Un Amore Così Grande, la canzone dedicata agli azzurri per i mondiali 2014. La canzone è anche accompagnata da un videoclip realizzato dal regista Giovanni Veronesi. Il ricavato dell’acquisto del brano sarà interamente devoluto ad AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica e AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

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Ha rifiutato di diventare uno dei giudici di The Voice. È contrario ai talent show? «Non sono contrario a chi porta in prima serata tv il mondo della musica. Come ai tempi di Carosello, per intenderci. Un talent corrisponde, però, a un mondo molto diverso da quello in cui noi siamo nati e cresciuti musicalmente. Per questo continuiamo a sostenere quella che è stata la nostra strada, il nostro inizio. Sarebbe bello che la nostra piccola cantina, di 4 metri per 3, in un piccolo paese del Salento, potesse essere ancora oggi un esempio per molti». Che rapporto ha con i fan? «Di sincera e profonda gratitudine, perché ci dimostrano continuamente un affetto immenso. Se oggi sognamo ancora a occhi aperti è solo perché guardiamo in fondo ai loro occhi, che sono per me fonte inesauribile di energia e di nuova magia».


Lei scrive canzoni per gli altri ma non canta canzoni degli altri. «Canto per dar voce ai miei pensieri in musica. Scrivo quel che vivo e vivo quel che scrivo. Non potrei far diversamente. A volte capita di avvicinarmi ai grandi classici per riuscire a provare quell’emozione iniziale che li ha generati». Roberto Vecchioni l’ha definita “il più grande autore di canzoni italiane” attualmente in circolazione. Secondo lei chi è il migliore (o la migliore) autore italiano? «Troppo buono, Roberto… Lui, a mio parere, ha scritto dei veri e propri capolavori. Musiche indimenticabili, per testi dallo spessore letterario. Per questo, quando mi ha chiesto di scrivere per lui, ho sentito un’emozione incredibile, una gioia davvero indescrivibile. In questo momento mi piacciono autori italiani come Vasco Brondi o Diego Mancino». Cosa prova nel sentire Mina che canta le sue canzoni? «Ha presente come ci si sente quando si ascolta il suono infinito dell’universo? Ecco, quando canta Mina, succede proprio questo. E ti dimentichi di tutto, anche del fatto che le musiche e le parole sia stato magari tu a scriverle…». Quando ha pensato per la prima volta “ce l’ho fatta”?

«Quando ho incontrato Ermanno, Lele, Data, Andro e Pupillo. Una cantina a forma di cubo, un furgone tutto scassato, degli strumenti sgangherati e un sogno in comune. Non serviva altro. Stava succedendo tutto». Dove arriveranno i Negramaro? «A un passo dalla bellezza. E ogni volta, ne cercheranno un’altra più grande. Per avere sempre gli stessi stimoli degli inizi». Chi l’ha influenzata più di tutti? «Tutta la musica che mi ha attraversato negli anni, da Luigi Tenco a Lucio Dalla, da Battisti a De Andrè. Non so se mi abbiano ispirato, ma certo hanno reso la mia vita migliore». Cosa dobbiamo aspettarci dal tour estivo dei Negramaro? «Tutto il nostro meglio, che si rinnova ogni volta, semplicemente ritornando in sala prove e portando poi il sogno in giro per tutta l’Italia». È vero che è un cuoco provetto? Il suo cavallo di battaglia in cucina? «Cucinare mi rilassa tantissimo e non ho dei veri e propri piatti dello chef. Mi piace creare, sperimentando, fondendo… A dirla tutta, non so se cucino per sentire la migliore musica mentre “spignatto” ai fornelli o se ascolto musica per cucinare meglio. Il risultato, ad ogni modo, è sempre sulle bocche degli altri. E fino a oggi, sotto forma di un gran sorriso».

◗ 5/07 Arena della Regina, Cattolica (Rn) ◗ 6/07 Hydrogen Festival, Piazzola sul Brenta (Pd) ◗ 8/07 Arena del Mare, Genova ◗ 10/07 Pistoia Blues Festival, Pistoia ◗ 13/07 Arena, Verona ◗ 15/07 Onde Mediterranee Palmanova (Ud) ◗ 17/07 Moon and Stars, Locarno (Svizzera) ◗ 19/07 Giffoni Film Festival, Salerno ◗ 22-23/07 Teatro Antico, Taormina (Me) ◗ 26/07 Stadio Via del Mare, Lecce CONCERTI


Musica

IL BLUES E IL SOUL DI STEVIE A Lucca l’esclusiva unica data Italiana di Stevie Wonder. Il leggendario polistrumentista, produttore e cantante americano, vincitore di 25 Grammy Awards, un Golden Globe e un Oscar di Mercedes Vescio

gennaio, in occasione dei Grammy Awards 2014, Stevie Wonder è stato il protagonista di una performance strepitosa allo Staples Center di Los Angeles, dove ha cantato insieme a Pharrel Williams e i Daft Punk un medley di Get Lucky, Harder, better, faster, stronger, Lose yourself to dance, Le freak e Another star. La performance ha avuto un tale successo che sono stati pubblicati anche i filmati delle prove, dove si intravedono parecchi big della musica, tra cui Paul McCartney, seguire i musicisti sul palco. Il cantante americano è una delle figure-cardine della pop music ed è fra i musicisti più influenti e premiati della musica contemporanea. Adesso è in tour e arriverà anche in Italia per un’unica data, partecipando al Lucca Summer Festival. Per Billboard è tra i primi cinque artisti di maggior successo di tutti i tempi. Oltre 100 milioni di album venduti nel mondo, 25 Grammy Awards, un Golden Globe, un Oscar nel 1984 per la 40 ITA EVENTI

canzone I just Called To Say I Love You per il film The Woman In Red. Inoltre un’impressionante lista di riconoscimenti di alto profilo fra cui il “Library of Congress Gershwin Prize”, nel 2009, insignito dall’ Ordine Nazionale delle Arti e delle Lettere in Francia nel 2010. A Lucca presenterà uno spettacolo che comprenderà una selezione dei brani più famosi facenti parte del repertorio della storica voce soul. Per il festival toscano questa è un’edizione molto particolare: nell’anno che segna un ritorno importante come quello degli Eagles che proprio al Lucca Summer Festival, nel 2001, tennero la loro prima esibizione in Italia, arriva

anche Stevie Wonder, un sogno lungamente inseguito dagli organizzatori. Anche quest’anno il palco del festival toscano vedrà alternarsi grandi artisti provenienti da diverse generazioni come Chic e The National e di generi diversissimi come The Prodigy e Backstreet Boys. Così come anche quest’anno non mancherà la musica italiana rappresentata da Elisa ed Emma. La notte delle chitarre ci farà apprezzare i virtuosismi di Jeff Beck, Robben Ford, mentre Enzo Avitabile ci regalerà una grande serata di World Music accompagnato da Daby Tourè. CONCERTO

◗ 20/07 Piazza Napoleone, Lucca



Musica

UN PEZZO DI STORIA (ROCK) Mick Jagger e compagni tornano a suonare in Italia, in una location d’eccezione, in occasione del tour mondiale con cui stanno festeggiando i 50 anni della band di Clara Dalledonne I 4 menestrelli Da sinistra, la formazione storica dei Rolling Stones: Charlie Watts, Keith Richards, Mick Jagger, Ronnie Wood

◗ 22/06 Circo Massimo, Roma CONCERTO

’evento è di quelli che faranno dire “io c’ero”, per parecchi decenni successivi. I Rolling Stones in concerto al Circo Massimo. Come dire: la storia del rock che incontra la storia e basta. Per l’unica data in Italia del tour mondiale 14 on Fire, la città di Roma apre il luogo più prestigioso e suggestivo. Il concerto si preannuncia irripetibile e rimanda all’evento dello scorso anno, all’Hyde Park di Londra, con oltre 120mila persone. Gli Stones hanno debuttato con il nuovo tour, che festeggia i 50 anni della band, a febbraio, esibendosi, per la prima volta in carriera, in Medio Oriente, e poi in Asia. Il tour sarebbe dovuto proseguire in Australia e Nuova Zelanda, per poi approdare, infine, in Europa, ma tutte le date in Oceania sono state rimandate all’autunno a causa della morte improvvisa della compagna di Mick Jagger, L’Wren Scott, avvenuta il 17 marzo.

Negli ultimi mesi i Rolling Stones hanno emozionato i loro fan con la pubblicazione di un innovativo documentario intitolato Crossfire Hurricane, un greatest hits GRRR, un’esibizione indimenticabile a Glastonbury e appunto, i due concerti ad Hyde Park, raccontati nel nuovo film concerto Sweet Summer Sun - Hyde. I concerti di 14 on Fire comprendono brani indimenticabili, scegliendo dal proprio repertorio classici come Gimme Shelter, Paint It Black, Jumping Jack Flash, Tumbling Dice, It’s Only Rock ‘N’ Roll. In Italia c’è grande attesa per vedere i quattro musicisti nel cuore della Roma antica, in un concerto che, tra l’altro, sarà aperto dal cantautore statunitense John Mayer, che ha all’attivo 7 Grammy Awards e oltre 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo e ha pubblicato lo scorso agosto “Paradise Valley”, il suo settimo album.


IL RITORNO DI LIGABUE ALLO STADIO Il rocker emiliano sarà in tournée tutta l’estate con il suo Mondovisione Tour Stadi 2014. Il pubblico lo aspettava da tempo: alcune date hanno già fatto registrare il tutto esaurito di Clara Dalledonne

CONCERTI

◗ 12/07 Stadio Euganeo, Padova ◗ 16/07 Stadio Artemio Franchi, Firenze ◗ 19/07 Stadio Adriatico, Pescara ◗ 23/07 Stadio Arechi, Salerno ◗ 6/09 Stadio Nereo Rocco, Trieste ◗ 9/09 Stadio Olimpico, Torino ◗ 13/09 Stadio Dall'Ara, Bologna ◗ 20/09 Arena Della Vittoria, Bari

Foto Jarno Iotti

primi quattro concerti, due a Roma e due a Milano, sono stati un successo, di pubblico e di critica. Luciano Ligabue è tornato a suonare negli stadi dopo quattro anni di assenza e dopo il successo del Mondovisione tour - Piccole città. È tornato negli stadi con un rock show che assomiglia più a una festa che a un concerto e che questa volta chiede aiuto alla tecnologia. Sul palco, pensato a 180 gradi, aperto sui lati e con un tetto sospeso e a sbalzi, per migliorare la visibilità, c’è un enorme schermo ricurvo che proietta, grazie alle 12 telecamere puntate sul palco, le immagini della band alternate a proiezioni di visual art. Di fronte alla band dal palco parte una lunga passerella che arriva al centro del prato terminando in un’enorme sfera luminosa che ricorda quelle delle discoteche. Sul palco con Ligabue la sua band: Federico “Fede” Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Luciano Luisi (tastiere e programmazioni), Michael Urbano (batteria) e Davide Pezzin (basso). Questa nuova carrellata di concerti, secondo Claudio Maioli, storico manager del Liga, potrebbe avere sviluppi futuri. «Stiamo cominciando a pensare - ha spiegato Maioli - che sarebbe bello portare la musica di Luciano anche un po' in giro per il mondo, anche se non puntiamo a un vero e proprio world tour”.


Musica

Vasco Rossi

Emma

È ANCORA RECORD Ha annunciato a ottobre il Live Kom 014, ed è stato subito record, come sempre quando si tratta di Vasco Rossi. Inizialmente le date previste erano quattro, in un attimo sono diventate sei, 3 a Roma e 3 a San Siro. Ma anche questo non è bastato. I concerti di Milano sono diventati quattro: un record assoluto, nessun altro artista nella storia è mai salito sul palco del tempio della musica rock milanese per quattro concerti consecutivi. A ottobre è uscito anche il nuovo singolo Cambia-menti, anticipato, come ormai abitudine del cantante emiliano, su facebook: il singolo sarà contenuto nell’album che dovrebbe uscire entro l’anno. Ecco la nuova band che lo accompagnerà: Will Hunt alla batteria, Claudio Golinelli al basso, Stef Burns alla chitarra, Vince Pastano alla chitarra ritmica, Alberto Rocchetti al pianoforte e le tastiere. CONCERTI ◗ 25, 26 e 30/06 Stadio Olimpico, Roma

◗ 4, 5 e 9,10/07 Stadio San Siro, Milano

UN’EDIZIONE LIMITATA Dopo il successo dell’ultimo tour nei palasport, Emma torna live quest’estate con i sei concerti speciali Emma limited edition. L’11 luglio, per la tappa al Lucca Summer Festival, Emma avrà un ospite d’eccezione sul palco: il songwriter newyorkese Rufus Wainwright. Emma sarà a sua volta l’ospite d’onore del concerto di Wainwright all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 3 luglio. Tra i due artisti, incontratisi per la prima volta a Venezia in occasione dei Cavalchina Awards, è nato un rapporto di stima reciproca, che si tramuta adesso in una collaborazione live. A 45 settimane dalla sua uscita, l’ultimo album di Emma, Schiena (Universal Music), prodotto da Brando, era ancora nella top ten degli album più venduti.

CONCERTI ◗ 7/07 Arena, Verona ◗ 11/07 Summer Festival, Lucca ◗ 19/07 Hydrogen Festival, Piazzola sul Brenta (Pd) ◗ 22/07 Area Portuale, Gallipoli (Le) ◗ 26/07 Teatro Antico, Taormina (Me) ◗ 28/07 Arena Flegrea, Napoli

DUE SPETTACOLI PER CAPOSSELA

Tante date per Vinicio Capossela, in tour con due spettacoli diversi: Vinicio Capossela e la Banda della Posta e Il Carnevale degli Animali e altre bestie d’amore. Il primo unisce alle canzoni dell’autore i ballabili del gruppo postale. Il secondo comprende l’esecuzione del Carnevale degli animali di Saint-Saens e una serie di canzoni di Capossela. ◗ 18/06 Pineta di San Giovanni, (Ra) ◗ 21/06 Teatro Romano, (Ve) ◗ 26/06 Villa Arconati, Bollate (Mi) ◗ 27/06 Buca del Palio, Fucecchio (Fi) ◗ 29/06 Palazzo San Giacomo, Russi (Ra) ◗ 30/06 Villa Manin, Codroipo (Ud) ◗ 01/07 Rocca dei Tempesta, Noale (Ve) ◗ 03/07 Cave di Fantiano, Grottaglie (Ta)

CONCERTI


SIA CLASSICA CHE ELETTRONICA

Franco Battiato torna a suonare dal vivo con due differenti tour. I primi 4 concerti di luglio lo vedranno esibirsi con l’accompagnamento dell’Orchestra Arturo Toscanini. Lo scenario cambia per gli altri 4 concerti, che Battiato affronterà con il progetto Joe Patti. A farla da padrone sarà la musica elettronica, da sempre uno dei grandi amori di Battiato. CONCERTI

◗ 11/07 Piazza degli Scacchi, Marostica (VI) ◗ 14/07 Centrale Live, Roma ◗ 15 /07, Piazza Duomo, Siena ◗ 17/07 Ippodromo, Milano ◗ 24/07 Arena Derthona, Tortona (Al) ◗ 26/07 La Versiliana, Marina di Pietrasanta (Lu) ◗ 27/07 Foro Boario, Ostuni (Br) ◗ 28/07 Piazza della Cattedrale, Trani (Bt)

Aerosmith

UN EVENTO UNICO L'ultima volta che gli Aerosmith hanno suonato su un palco italiano risale all’edizione 2010 di Heineken Jammin' Festival. Dopo 4 anni di assenza la band di Steven Tyler, che vanta più di 40 anni di carriera alle spalle e 15 dischi in studio all’attivo, tornerà per un’unica data italiana all’Arena Fiera Rho di Milano. La band si esibirà in un grande show e ripercorrerà i momenti migliori della sua discografia, oltre ai brani dell’ultimo album Music From Another Dimension. Si tratta di un vero e proprio evento musicale, che verrà aperto dalla band The Treatmen. Prima degli Aerosmith si esibiranno Walking Papers, un progetto musicale fra il rock, il blues e l’acido sonoro che vede in line up fra gli altri Duff McKagan, la band di Gary Cherone e Nuno Bettencourt, famosa per il pezzo "More Than Words", e Alter Bridge, la band guidata da Myles Kennedy.

OLTRE LA MUSICA POP

Unrepentant Geraldines, uscito in primavera, è il quattordicesimo lavoro discografico di Tori Amos. Dopo la pubblicazione dell’album la cantante è partita per un lungo tour mondiale iniziato a Dublino il 7 maggio 2014 e che farà tappa nelle principali città europee. Tori Amos ha venduto oltre 12 milioni di album, si è esibita in oltre mille concerti e ha vinto numerosi premi. Unrepentant Geraldines rappresenta un passo avanti nella rivoluzione artistica di una delle artiste di maggior successo degli ultimi anni e un ritorno alla musica stimolante e personale per cui è conosciuta nel mondo.

CONCERTI ◗ 2/06 Auditorium Parco della Musica, Roma ◗ 3/06 Teatro Nazionale, Milano ◗ 4/06 Gran Teatro Geox, Padova

◗ 25/06, Arena Fiera Rho, Milano

Foto Victor de Mello

CONCERTO


Jazz

HANCOCK + SHORTER Due leggende della scena jazz come Herbie Hancock (nella foto a sinistra) e Wayne Shorter si esibiranno insieme sul palco dell’Umbria Jazz Festival. I due sono stati colleghi ai tempi del favoloso quintetto di Miles Davis degli anni ‘60. Divideranno la serata con il pianista jamaicano Monty Alexander e il suo Harlem Kingston Express e il programma spazierà dai classici del jazz a Bob Marley. Umbria Jazz è oramai un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della musica e dei festival musicali. Allo stesso tempo è unanimemente riconosciuto come il festival musicale di

maggior qualità in Italia, e tra i più apprezzati a livello internazionale. Oltre a Herbie Hancock e Wayne Shorter, tra le all star ospiti al festival la pianista paulista Eliane Elias, Stefano Bollani, il maestro cubano del pianoforte Gonzalo Rubalcaba, Natalie Cole, Fiorella Mannoia, Fabrizio Bosso e Danilo Rea, Mario Biondi, Michel Camilo, Hiromi. Quest’anno è previsto anche un vero e proprio festival nel festival con la serata dal titolo Techno-logical dance music Festival, con il meglio della musica dance e il concerto in esclusiva italiana dei Roots. CONCERTO ◗ 16/07, Arena Santa Giulia (Pg)

UN NUOVO GRUPPO PER METHENY Il nuovo progetto musicale di Pat Metheny, l’Unity Group, con Chris Potter, Antonio Sanchez, Ben Williams e Giulio Carmassi, aprirà il Musica Poll/Vivere Jazz che fa parte della 67a Estate Fiesolana. «Questo progetto - ha detto Metheny - è stato per me uno di quelli che ti cambiano la vita. Ho guidato molti gruppi di musicisti di talento ma il livello di ispirazione raggiunto durante il nostro tour della scorsa estate è stato davvero senza precedenti». CONCERTO ◗ 16/06 Teatro Romano, Fiesole (Fi)

JAZZ MADE IN USA

Anche quest’anno il Ravello Festival 2014 è riuscito a mettere insieme una serie di star straordinarie del mondo jazz: tra di loro, lo statunitense Burt Bacharach, uno degli autori più celebri e rispettati del panorama musicale mondiale, che ha all’attivo una sterminata carriera come compositore, arrangiatore, cantante e pianista. Le sue sofisticate produzioni toccano i più svariati generi, dal cool jazz, al soul, alla bossa-nova brasiliana fino al pop tradizionale. Bacharach è autore di un totale di 70 brani che hanno stazionato nella Top 40 statunitense e di 52 successi nella Top 40 del Regno Unito. Tra i suoi successi, quasi tutti scritti in collaborazione con il paroliere Hal David e molti dei quali cantati da Dionne Warwick, figurano canzoni indimenticabili come Walk On By, Do You Know the Way to San Josè, I Say a Little Prayer e The look of love. Oltre a Bacharach saranno a Ravello Chick Corea & Stanley Clarke Duet, Regina Carter, Michel Camilo, Jean Luc Ponty & his band, Sergio Cammariere Quintet. CONCERTO ◗ 16/07 Belvedere di Villa Rufolo, Ravello (Sa)




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RG ANDI INTERPRETI: MUSICA DA CAMERA, CLASSICA, OPERA

DANIEL OREN • BARENBOIM • BAGLINI • DESSÌ • ALBRECHT RITORNA QUEST’ANNO IL FESTIVAL PUCCINI DI TORRE DEL LAGO

60 ANNI DI MELODIE INDIMENTICABILI Nato nel 1930 e giunto quest’anno alla sua sessantesima edizione, con il passare degli anni il Festival Puccini è diventato un appuntamento sempre più prestigioso e richiama migliaia di spettatori provenienti da tutto il mondo. Qui possono ascoltare le più grandi stelle della lirica, sotto la direzione di importanti direttori d’orchestra, e ammirare straordinari allestimenti curati dai più famosi registi dei capolavori pucciniani. Le opere vanno in scena in un grande teatro all’aperto di 3400 posti, in riva al lago, circondato dal verde proprio davanti alla Casa Museo del maestro Puccini. La Fondazione Festival Pucciniano quest’anno presenta un cartellone in cui è l’amore il fil rouge delle19 magiche serate d’opera. Madama Butterfly (25 luglio - 1,8,16,24

agosto), La Bohème (26 luglio - 2, 10, 15, 22 agosto), Turandot (9, 14, 17, 23, 29 agosto), Il Trittico (3, 7, 21, 30 agosto), quattro nuovi allestimenti per i capolavori pucciniani tra i più amati dal pubblico di tutto il mondo. Ettore Scola firma la regia di un nuovo allestimento di La Bohème. Saranno presenti grandi stelle della lirica: Daniela Dessì, Giovanna Casolla, Lise Lindstrom, Amarilli Nizza, Rolando Panerai, Fabio Armiliato, Daniel Oren. Il Gran Teatro all’aperto è lo scenario naturale degli allestimenti delle opere, per un festival che è uno degli eventi più attesi della ricca vita culturale della Toscana. L’unico al mondo dedicato a Giacomo Puccini che si svolge ogni estate nei luoghi che ispirarono al maestro le sue immortali e celebri melodie.

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SI METTE ALL’OPERA Verdi e Puccini rappresentano ancora una volta l’apice del cartellone della stagione lirica dell’Arena di Verona. Si parte il 20 giugno con i più grandi interpreti di fama internazionale e l’ormai storica presenza di Franco Zeffirelli, alla regia di Turandot, Carmen e Madama Butterfly di Nicola Turrini

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l cartellone dell’Arena si sa è il cartellone per antonomasia, quello insomma che ogni melomane incallito vorrebbe ritrovare alla presentazione di ogni nuova stagione lirica, per quell’invidiabile equilibrio tra consuetudine (leggi tradizione) e sostanza artistica. Un esempio che di rado viene seguito dagli enti lirici nazionali nella programmazione della consueta attività teatrale. Certo si obietterà che i teatri stabili assolvono l’obbligo (spesso loro malgrado) di diffondere la cultura musicale tout-court e non solo quella arcinota, così che il ricercare in quell’interminabile fondaco o corpus di titoli poco o nulla conosciuti diviene quasi un imperativo. E che l’affezione incondi-

zionata di quella parte del pubblico visceralmente attaccato ai soliti titoli dell’opera non è affar loro. Sottoscriviamo, ma è con innegabile piacere che lo sguardo scorre il palinsesto di questa nuova edizione dell’Opera Festival 2014 dell’Arena che ritrova e riscopre titoli e volti tra i più amati e accreditati tra i melomani, con buona pace del musicologo di turno che davanti a cotanta “ovvietà” storcerà di sicuro la bocca. L’aver pescato da sempre nella più genuina tradizione del melodramma costituisce peraltro l’elemento di continuità della Fondazione che nelle successive edizioni ha di fatto privilegiato, pur nelle diverse occasioni d’ascolto, un repertorio, e di questi la lettura, autenticamente

Sotto, una suggestiva immagine dell’Arena di Verona vista dal palcoscenico. Una cornice storica che ogni anno attira migliaia di melomani da tutto il mondo

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Sopra una scena del 2010 di Madama Butterfly di Giacomo Puccini

Il programma 2014

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popolare. Apri gli occhi e ascolta è il titolo apposto alla rassegna lirica che si inaugura il 20 giugno alle ore 21 con il nuovo allestimento de Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi. La pièce, che manca dal cartellone areniano dal 1998, è proposta per la regia del M° Pier Luigi Pizzi; per le 7 recite previste torna a dirigere l’Orchestra dell’Arena il maestro veronese Andrea Battistoni. La pièce verdiana contraddistintasi per l’alterna fortuna, dagli entusiastici esordi fino all’oblio del Novecento, accoglie alcuni stilemi tipicamente verdiani rielaborandoli però con scrittura calibrata e precisa nella caratterizzazione dei personaggi. Impreziosita secondo taluno o appesantita secondo altri da un eccesso di riferimenti all’opéra francese con abbondanza di movimenti di danza, canzoni e inni, dagli anni Venti l’opera è stata tra quelle che meno ha giovato della cosiddetta Verdi Reinassance per poi essere finalmente collocata tra i capolavori verdiani. Prescindendo comunque dall’apprezzamento di tali elementi di novità riproposti con collaudate tecniche drammaturgiche, Un Ballo

in maschera resta un esempio godibilissimo di teatro musicale con alcuni pregevoli momenti lirici che sono riusciti a imprimersi nella memoria collettiva. Dal 21 giugno alle 21.00 va in scena Carmen di Georges Bizet, che nel 2014 compie cent’anni dalla sua prima rappresentazione all’Arena di Verona. È proposta per regia e scene di Franco Zeffirelli e costumi di Anna Anni. Sul podio delle 11 recite vedremo alternarsi il direttore ungherese Henrik Nánási al suo debutto nell’anfiteatro scaligero, con Julian Kovatchev. L’opera che forse più di ogni altra rappresenta l’emblema dell’amore appassionato e distruttivo insieme ritorna sulle tavole del palcoscenico scaligero. La vicenda è brutalmente focosa e la musica si incarica di trascinarci nel gorgo di amore e sangue che travolge i protagonisti: la sigaraia Carmen e lo spocchioso ufficiale dei dragoni Don Josè. Aida di Giuseppe Verdi, titolo areniano per eccellenza, viene riproposto per il 2014 in due diversi allestimenti: dal 28 giugno per 10 serate nella futuristica messa in scena ideata per il Centenario areniano dal team catalano La Fura dels Baus, e dal 10 agosto per 7

PLACIDO DOMINGO Il celebre tenore e direttore d’orchestra spagnolo il 17 luglio sarà il protagonista di una serata d’eccezione. Insieme ad alcuni grandi nomi del Festival areniano 2014, interpreterà i più celebri pezzi, arie, duetti e quartetti tratti da opere verdiane. In palcoscenico l’Orchestra dell’Arena diretta da Daniel Oren. ROBERTO BOLLE Per l’appuntamento del 22 luglio 2014 Roberto Bolle, Étoile della Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet di NY acclamato in tutto il mondo, danzerà sul palco dell’Arena accanto ad alcune delle più splendenti star dell’ABT, tra cui i celeberrimi Principal Julie Kent e Daniil Simkin.

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Classica

LANA KOS Interpreterà, il 23 agosto, Juliette in Roméo et Juliette di Charles Gounod. Lana Kos debutta nel 2002 a Zagabria in Die Zauberflöte di Mozart. A partire dal 2008, interpreta più volte Violetta nella Traviata in diversi teatri europei. Nel 2010 affronta la Lucia di Lammermoor di Donizetti a Rijeka. Prende parte al gala della lirica 2013 all’Arena di Verona condotto da Antonella Clerici e trasmesso in televisione.

appuntamenti nell’immancabile edizione ispirata alla messa in scena del 1913 per la regia di Gianfranco de Bosio. Luogo per eccellenza dell’immaginifico, l’Arena ha sviluppato in quasi un secolo un rapporto d’elezione con l’Aida verdiana, che risulta l’opera più eseguita in Arena dal 1913. Commissionata a Giuseppe Ver-

di dal Khedivé del Cairo per celebrare il taglio dell’istmo di Suez (avvenuto nel 1869) Aida fu concepita tenendo in conto la tradizione del grand-opéra. Così lo sfondo di templi e faraoni si prestò da subito e all’intento celebrativo e al bisogno del drammaturgo che in tale ambientazione individuò un irresistibile richiamo. L’allestimento collaudato è quello curato da Franco Zeffirelli per i costumi di Anna Anni, mentre sul podio ci sarà Daniel Oren, direttore amatissimo dal pubblico areniano. Il 5 luglio debutta Turandot di Giacomo Puccini per l’apprezzata regia e le sfarzose scene di Franco Zeffirelli, con i costumi del premio Oscar Emi Wada e la direzione di Daniel Oren. Come è noto la scomparsa del

compositore avvenuta nel 1924 lasciò l’opera interrotta e per l’arduo compito di ultimare Turandot la casa Ricordi (che deteneva i diritti) scelse Franco Alfano, che compose o meglio orchestrò il duetto e la scena finale del terzo atto. La vicenda celeberrima ci conduce in un Oriente favolistico (fu l’omonima favola di Carlo Gozzi ad alimentare l’ispirazione dei librettisti Adami e Simoni) e precisamente in quel di Pechino. Il 17 luglio serata d’eccezione con protagonista Plácido Domingo diretto da Daniel Oren, impegnato a interpretare i più celebri pezzi del repertorio verdiano. Il 22 luglio attesissimo appuntamento dedicato alla danza: torna in Arena il balletto con lo spettacolo Roberto Bolle and Friends, che vede protagonista l’étoile Roberto Bolle insieme alle stelle internazionali della danza. Dirige l’Orchestra dell’Arena di Verona la bacchetta di Julian Kovatchev. Il 9 agosto, invece, la serata è dedicata ai Carmina Burana di Carl Orff, diretti da Andrea Battistoni. Composti nel 1937, sono tratti da alcune poesie del XIII secolo, scritte da giovani studenti di un monastero tedesco. I Carmina inneggiano al vino, all’amore erotico, al buon cibo e sono legati dal leitmotiv del tempo che passa inesorabilmente. Il 15 agosto un nuovo debutto operistico con la pucciniana Madama Butterfly, proposta per 6 sere nel fortunato allestimento di Franco Zeffirelli e la direzione

VITTORIO GRIGOLO Sarà Romeo in Roméo et Juliette di Charles Gounod. Nato ad Arezzo, e cresciuto a Roma, debutta nel ruolo del pastore nella Tosca a 13 anni, e a 23 è il più giovane tenore a esibirsi alla Scala di Milano. Nel giro di pochi anni Grigolo canta in tutto il mondo sotto la direzione di Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Antonio Pappano. Essendo uno dei tenori più importanti della sua generazione, si esibisce sui palcoscenici più prestigiosi del mondo.

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d’orchestra del maestro Marco Armiliato. Il tempo, si sa, sovente è galantuomo, così che dopo un secolo di onorato servizio, la Butterfly pucciniana, che ricordiamo sortì esiti disastrosi alla “prima” al Teatro alla Scala nel 1904, ha guadagnato piena riabilitazione presso pubblico e addetti ai lavori. D’obbligo perciò una riflessione sull’intemperanza che accompagnò il battesimo di quest’opera e sull’insipienza di certi critici che la bollarono con un marchio indelebile di inadeguatezza. Il pubblico, peraltro, la Butterfly l’ha sempre compresa e ben venga dunque questo nuovo allestimento dell’Arena di Verona a rinnovare i fasti di uno tra i titoli più amati di tutto il melodramma. Proprio l’esotismo che taluni non apprezzarono costituì il collante drammaturgico dell’opera, con un’unica e indiscussa eroina, Cio Cio San (Madama Butterfly) che di pari passo con un’orchestrazione calibratissima, subisce la sua maturazione da innamorata geisha a madre abbandonata e afA destra, una spettacolare scena dell’Aida di Giuseppe Verdi del 2013. Sotto, l’Arena vista dall’alto

franta. Si riconosce insomma una coerenza e una corrispondenza tra lo sviluppo psicologico della protagonista e la tessitura coloristica della partitura. Con un’orchestrazione mai così sapientemente descrittiva, con buona pace di quanti ne rifiutarono il tratto cosiddetto pittoresco, che assurge a un ruolo inusitato mai raggiunto in precedenza nell’arte pucciniana, quello cioè di definizione del climax superando spesso in efficacia i pezzi delle voci, se si eccettua l’apporto di Cio Cio San, decisivo nell’economia dello spettacolo. E proprio a Madama Butterfly (nomignolo affibbiato a Cio Cio San, non senza una punta di derisione, dall’amante Pinkerton) è consegnata l’aria, Un bel dì vedremo, che

più di ogni altra, ha fatto palpitare i cuori di intere generazioni, e che traduce con inarrivabile precisione la nostalgia della protagonista e il suo destino tragico. Dal 23 agosto conclude il cartellone il tradizionale Roméo et Juliette di Charles Gounod per la messa in scena giunta ormai alla sua quarta stagione di Francesco Micheli, con la scenografia di Edoardo Sanchi, i costumi di Silvia Aymonino, la coreografia di Nikos Lagousakos. Sul podio per le 3 recite debutta il Maestro Carlo Montanaro. INFORMAZIONI

◗ Biglietteria, via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 (Vr) - tel. 045 800.515 email: biglietteria@arenadiverona.it Call center 045 800.51.51 www.arena.it


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RAVENNA FESTIVAL È la Grande Guerra la protagonista degli appuntamenti di questa estate. Declinata in musica e non solo. Grandi direttori d’orchestra, musicisti, ballerini e attori animano le location più belle con la loro arte di Giovanna Salerno

Teatro Alighieri

a rassegna ravennate di musica, danza e teatro raggiunge l’importante traguardo del quarto di secolo e lo fa in un anno molto particolare per la città che ha presentato la sua candidatura a Capitale europea della cultura 2019. Il primo turno è stato superato e ora Ravenna è in pole position tra le sei città finaliste (su 21 città iniziali). Un risultato al quale il festival sicuramente ha contribuito. Dai teatri “storici”, dalla Rocca e dal grande Pala Mauro De André appena inaugurato, il festival ha nel corso degli anni progressivamente invaso la città entrando nelle basiliche e valorizzando gli altri luoghi di alto interesse artistico, a volte addirittura restituendo a un uso continuativo spazi dimenticati. Il tema che fa da filo conduttore al festival di quest’anno è “1914, l’anno che ha cambiato il mondo”. Fra il 1914 e il 1918 la Grande Guerra produsse mutamenti di vastissima portata sul piano politico, economico, sociale, culturale, come pure, e inevitabilVALERY GERGIEV

Il 14 giugno dirigerà la Czech Philharmonic Orchestra, in un programma dedicato a Cˇajkovskij, Rachmaninov, Musorgskij. Gergiev dirige nei più prestigiosi teatri d’opera del mondo e collabora con le maggiori orchestre. Vincitore di numerosi premi, è stato decorato con le massime onorificenze artistiche della Russia 56 ITA EVENTI


KENT NAGANO

Direttore statunitense, dal 2006 è direttore dell’Orchestra sinfonica di Montréal e della Staatsoper di Monaco di Baviera. A Ravenna dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, con musiche di Johannes Brahms

YURI TERMIKANOV

Considerato uno dei più grandi direttori russi viventi, guiderà, il 7 giugno, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo. Al suo fianco Vadim Repin, che eseguirà il Concerto per violino n.2 di Prokof’ev


Classica

mente, sul piano intimo e profondo delle coscienze individuali. Il tema “Grande Guerra” verrà declinato in alcune delle sue molteplici sfaccettature con un percorso che dopo diverse tappe si concluderà nel grande e solenne concerto commemorativo ospitato nel Sacrario di Redipuglia che si inscrive nelle Commemorazioni nazionali della Pri-

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RICCARDO MUTI

Pluri-insignito direttore d’orchestra il 30 giugno interpreterà musiche di Beethoven e Cˇajkovskij, accompagnato dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini da lui fondata e composta da giovanissimi musicisti selezionati GIOVANNI SOLLIMA

Virtuoso del violoncello e compositore fuori dagli schemi, torna a Ravenna con un omaggio a Gesualdo di Venosa, il principe dei madrigalisti, a 400 anni dalla morte

ma Guerra Mondiale. Riccardo Muti, sul podio dell’Orchestra Cherubini assieme all’European Spirit of Youth Orchestra e al Coro del Friuli Venezia Giulia, dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Il tema “bellico” sarà anche sviluppato in un percorso tematico - musica e guerra - il cui arco temporale di riferimento va dal Rinascimento sino


Dall’alto verso il basso i luoghi che ospitano il Ravenna Festival: Palazzo San Giacomo, Teatro Alighieri, Rocca Brancaleone, Pala de André

ai giorni nostri e i cui appuntamenti saranno ospitati in un luogo che verrà tra poco restituito in tutto il suo aristocratico e austero splendore alla città, dopo un sistematico ed esemplare restauro che l’ha sottratto all’oblìo in cui versava: Palazzo Rasponi dalle Teste, la cui costruzione terminò all’inizio del ’700 e il cui architetto rimane a tutt’oggi sconosciuto. Particolarmente corposa la sezione del festival dedicata alla musica sinfonica che vede come protagonisti alcuni tra i maggiori direttori del nostro tempo, come Yuri Temirkanov, sul podio dell’Orchestra Sinfonica di San Pietroburgo e con il violinista - anch’egli russo, così come russi sono gli autori eseguiti: da Ciajkovskij a Stravinskij – Vadim Repin come solista. L’americano Kent Nagano assieme ai giovani dell’Orchestra Cherubini e al pianista viennese Till Fellner; Valerij Gergiev con la blasonata Orchestra Filarmonica Ceca, solista la giovane pianista coreana Yeol Eum Son, anche in questo caso con un programma integralmente inscritto nella grande tradizione russa. Riccardo Muti dirigerà l’Orchestra Cherubini anche in un concerto che vede come solista il pianista David Fray, in programma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Beethoven e la Sinfonia n. 5 di Ciajkovskij. A questo concerto Riccardo Muti intende conferire un significato molto particolare con un gesto di simbolica reciprocità: se nell’ottobre del 2008 Claudio Abbado invitò la Cherubini a unirsi all’Orchestra Mozart, da lui stesso voluta e creata, per l’esecuzione del Te Deum di Berlioz, ora Riccardo Muti invita la Mozart ad unirsi alla Cherubini in un omaggio al grande direttore recentemente venuto a mancare, da Muti definito come «un compagno di viaggio in quel meraviglioso e sconfinato paese che è la musica».


giovedì 5 giugno - ore 21.30 Palazzo Mauro de André

SVETLANA ZAKHAROVA & VADIM REPIN

Étoiles del Teatro Bolshoi di Mosca Orchestra Giovanile Luigi Cherubini direttore e solista Vadim Repin venerdì 6, sabato 7 giugno - ore 21 Basilica di Sant’Apollinare Nuovo A TE COME TE

di Giovanni Testori regia Marco Martinelli voce Ermanna Montanari canto Michela Marangoni e Laura Redaelli

il programma

sabato 7 giugno - ore 21 Palazzo Mauro de André ORCHESTRA FILARMONICA DI S. PIETROBURGO direttore Yuri Temirkanov violino Vadim Repin domenica 8 giugno - ore 11.30 Basilica di Sant’Agata Maggiore MESSA DEGLI ALPINI Canti della tradizione trentina Gli Armonici Cantori Solandri

domenica 8 giugno - ore 21 Basilica di San Vitale TENEBRÆ, IL PRINCIPE DEI MUSICI un progetto musicale di Giovanni Sollima

lunedì 9, martedì 10, mercoledì 11 giugno - ore 21 Teatro Alighieri CHÉRI concepito, diretto e coreografato da Marta Clarke pianoforte Sarah Rothenberg martedì 10 giugno - ore 21 Teatro Rasi PUPILLA (1983/2014) con Valeria Magli e DanceHaus Company

mercoledì 11 giugno - ore 21 Palazzo Mauro de André ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI direttore Kent Nagano giovedì 12 giugno - ore 21 Teatro Rasi TERRAMARA (1991/2013) Compagnia Abbondanza/Bertoni

dom. 15, lunedì 16, martedì 17 giugno - ore 20.30 L’Osteria del Mariani DONIZETTI’S L’ELISIR D’AMORE Operaupclose direttore e pianoforte David Gostick domenica 15 giugno - ore 21.30 Chiostri Biblioteca Classense LA GUERRA DI PIERO Corou de Berra

lunedì 16 giugno - ore 18 Sala Nullo Baldini INCONTRO CON ANNETTE BECKER

lunedì 16 giugno - ore 21 Teatro Alighieri DOPPIO FRONTE di e con Lucilla Galeazzi e Moni Ovadia

martedì 17 giugno - ore 18 Sala Muratori Biblioteca Classense INCONTRO CON ALBERTO MELLONI martedì 17 giugno - ore 21.30 Chiostri Biblioteca Classense COLLOQUI CON LA CATTIVA DEA di e con Elena Bucci

mercoledì 18 giugno - ore 21 Pineta di San Giovanni (presso Micoperi) IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI E ALTRE BESTIE D’AMORE Vinicio Capossela e il suo ensemble

giovedì 19, venerdì 20, sabato 21 giugno - ore 20.30 L’Osteria del Mariani PUCCINI’S LA BOHÈME Operaupclose direttore e pianoforte Elspeth Wilkes giovedì 19 giugno - ore 21 Palazzo Mauro de André UTE LEMPER Canzoni dal secolo breve (1914-1991) Orchestra Giovanile Luigi Cherubini direttore Tonino Battista

venerdì 20 giugno - ore 21 Palazzo Rasponi dalle Teste VIOLONCELLO BAROCCO E MISTERIOSI CARTEGGI violoncello Mauro Valli

venerdì 13, sabato 14 giugno - dalle 19 alle 23 Palazzo Rasponi dalle Teste 1914. STRETTAMENTE CONFIDENZIALE Gruppo Nanou

venerdì 20 giugno - ore 21.30 Rocca Brancaleone ANNA CALVI

domenica 15 giugno - ore 11.15 Basilica di San Francesco MESSA DELLE ALPI MARITTIME Canti della tradizione piemontese e della Contea di Nizza, Corou de Berra

sabato 21 giugno - ore 21.30 Palazzo Mauro de André BALLET DU GRAND THÉÂTRE DE GENÈVE direttore generale Tobias Richter direttore del Ballet Philippe Cohen

sabato 14 giugno - ore 21 Palazzo Mauro de André CZECH PHILHARMONIC ORCHESTRA direttore Valery Gergiev

sabato 21 giugno - ore 21 Basilica di San Vitale PAX DE CAELO DESCENDIT La Grande Chapelle direttore Albert Recasens


domenica 22 giugno - ore 10.30 Basilica di San Vitale MESSA NELLA SIVIGLIA DEL XVI SEC. domenica 22 giugno - ore 21 Teatro Alighieri LE MAÎTRE ET LA VILLE Micha van Hoecke

lunedì 23 giugno - ore 21 Basilica di Sant’Apollinare Nuovo PENNSYLVANIA GIRLCHOIR direttore Vincent Metallo lunedì 23 giugno - ore 21 Artificerie Almagià OPERA LAMB Takku Ligey Théâtre

VIAGGIO MUSICALE DAL RISORGIMENTO ALLA RESISTENZA

ore 22.00 IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA

mercoledì 25, giovedì 26, venerdì 27 giugno - ore 21 Teatro Alighieri FATHER AND SON di Michele Serra, con Claudio Bisio regia Giorgio Gallione giovedì 26 giugno MUSICA E GUERRA: NOVECENTO FERITO ore 19.00 - Piazza del Popolo CONCERTO DELLA FANFARA DEI CARABINIERI ore 20.30 - Teatro Rasi PAGINE DI GUERRA ore 22.30 - Basilica di Sant’Apollinare Nuovo PACE SULLA TERRA La Stagione Armonica

venerdì 27 giugno Palazzo Rasponi dalle Teste MUSICA E GUERRA: ECHI DI BATTAGLIE ore 19.00 SGANAPINO IN TRINCEA, EROE SUO MALGRADO ore 20.30 MUSICHE RINASCIMENTALI D’AMORE E DI BATTAGLIA ore 22.00 CAVALLERESCHE GESTA FRA HÄNDEL E TEATRO DEI PUPI venerdì 27 giugno - ore 21.30 Palazzo Mauro de André SOULS Compagnie Olivier Dubois

sabato 28 giugno - ore 21 Sala Arcangelo Corelli Teatro Alighieri FIGLI DEL MONTE ARARAT recital del soprano Liana Ghazaryan sabato 28 giugno - ore 21.30 Palazzo San Giacomo (Russi) ORCHESTRA POPOLARE

domenica 29 giugno - ore 10.30 Basilica di San Vitale MESSA A SAN MARCO NEL XVII SEC. direttore Claudio Cavina

domenica 29 giugno - ore 21.30 Palazzo San Giacomo (Russi) VINICIO CAPOSSELA E LA BANDA DELLA POSTA lunedì 30 giugno - ore 21 Palazzo Mauro de André ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI ORCHESTRA MOZART, RICCARDO MUTI pianoforte David Fray

martedì 1 luglio - ore 21 Pineta di San Giovanni (presso Micoperi) LE TRINCEE DEL CUORE con l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma con Peppe Servillo mercoledì 2 luglio Giardini pubblici, ore 18 Darsena di Città, ore 21 IL FRONTE DEI PORTI Bike Trekking con dance performances

giovedì 3 luglio - ore 21.30 Palazzo Mauro de André TRISHA BROWN DANCE COMPANY venerdì 4 luglio - ore 21.30 Rocca Brancaleone FOLEYMANDALA DJing analogico Claudio Coccoluto sabato 5 luglio - ore 21 Ravenna, Palazzo Mauro de André MESSA DA REQUIEM Giuseppe Verdi direttore Riccardo Muti

domenica 6 luglio - ore 21 Fogliano di Redipuglia, Sacrario Militare REQUIEM PER LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE Giuseppe Verdi - Messa da Requiem direttore Riccardo Muti lunedì 7 luglio - ore 21.30 Rocca Brancaleone CHARLOT HA CENTO ANNI! Musica & Cinema: Omaggio a Charlie Chaplin Orchestra del Teatro Comunale di Bologna giovedì 10 luglio - ore 21.30 Rocca Brancaleone CONCERTO PER FILM E ORCHESTRA Musica & Cinema: Omaggio a Luis Buñuel venerdì 11 luglio - ore 21 Teatro Rasi NIGHT COMMUTERS Bambini che non dormono mai regia Manfredi Rutelli

RAVENNA FESTIVAL

martedì 24 giugno Palazzo Rasponi dalle Teste MUSICA E GUERRA: PER AMORE E LIBERTÀ ore 19.00 SGANAPINO IN TRINCEA, EROE SUO MALGRADO ore 20.30

LA NOTTE DELLA TARANTA maestro concertatore Giovanni Sollima


Classica

ALBRECHT A NAPOLI Interessante viaggio nella migliore musica tedesca. È quello che ci propone Marc Albrecht (foto a destra). Brahms, Beethoven e Schoenberg, tre compositori che si dedicarono al progressivo sviluppo di un nuovo linguaggio musicale. Il grande amore per la musica contemporanea e per le opere di Wagner e Strauss accompagna la fama di Marc Albrecht. Dopo gli esordi come assistente di Claudio Abbado, ha diretto le più prestigiose formazioni orchestrali, tra cui i Berliner Philharmoniker, la Symphony Orchestra Tokyo e la Staatskapelle Dresden ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DI SAN CARLO MARC ALBRECHT (direttore) ALEXEI VOLODIN (pianoforte)

◗ 28, 29 giugno, Teatro di San Carlo, Napoli J. Brahms: Schicksallied; Beethoven: Fantasia corale per soli, coro, pianoforte e orchestra; Brahms/Schoenberg: Piano Quartet n.1 in sol minore op. 25

AIUTARE DISABILI E ANZIANI

Daniel Barenboim torna al Teatro alla Scala

NATURALMENTE MUSICA

Arrivano in Italia i BBC Earth Concerts, un’esperienza unica e coinvolgente, che si sviluppa attraverso tre spettacoli: Planet Earth, The Blue Planet e The Frozen Planet. Saranno presentati all’Auditorium di Milano in 9 serate tra luglio, agosto e settembre. Le immagini dei migliori documentari naturalistici della BBC, proiettate su grande schermo, saranno accompagnate da musiche inedite eseguite dal vivo dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta da Danilo Grassi. (foto sopra) THE BBC EARTH CONCERTS Auditorium di Milano

◗ Planet Earth 2, 14 luglio, 28 agosto ◗ The Blue Planet 10, 16 luglio, 31 agosto ◗ The Frozen Planet 12, 24 luglio, 2 settembre 62 ITA EVENTI

per guidare la Filarmonica in un concerto a favore della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus. La serata si aprirà sulle note dell’ultimo Concerto per pianoforte e orchestra di Mozart, iniziato nel 1788, abbandonato e completato nel 1791 per poi essere eseguito a Vienna il 4 marzo dello stesso anno. A seguire la Quinta sinfonia, scritta da Čajkovskij nell’estate del 1888, anno della prima esecuzione sotto la direzione del compositore russo. Il Concerto sarà l’occasione per sostenere la Fondazione Don Gnocchi, attiva in Italia e nel mondo accanto a disabili, anziani, pazienti di ogni età che necessitano di trattamenti riabilitativi, malati terminali e persone in stato vegetativo.

FILARMONICA DELLA SCALA DANIEL BARENBOIM (direttore e pianoforte)

◗ 26 giugno, Teatro alla Scala, Milano W. A. Mozart: Concerto per pianoforte e orchestra n. 27; P. I. Čajkovskij: Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64


MELODIE VIENNESI E PATHOS AMERICANO Daniele Giorgi, primo violino

dell’Orchestra Regionale Toscana, salirà sul podio, conducendo i professori d’orchestra nel famoso Adagio di Samuel Barber (dal Quartetto op.11 dello stesso statunitense) arrangiato per orchestra d’archi, secondo consiglio di Arturo Toscanini. Dal ‘900 americano fino al classicismo viennese, con la Sinfonia n.8 di Ludwing van Beethoven, passando dal Concerto per violoncello e orchestra di Saint-Saëns, interpretato per l’occasione da Luca Provenzani (foto a sinistra), altra prima parte della formazione toscana. ORCHESTRA REGIONALE TOSCANA DANIELE GIORGI (direttore) LUCA PROVENZANI (violoncello)

◗ 20 giugno, Chiesa di Sant’Agostino, Massa Marittima ◗ 21 giugno, Propositura, San Marcello Pistoiese Barber, Adagio, per archi op.11; Saint-Saëns, Concerto n.1 per violoncello e orchestra op.33; Beethoven, Sinfonia n.8 in fa maggiore op.93

LAKE COMO FESTIVAL

Un giovanissimo duo, Silvia Chiesa e Maurizio Baglini, che ci propone un viaggio nella migliore letteratura musicale per pianoforte e violoncello. Costituitosi nel 2005 il duo stabile è stato applaudito sui più prestigiosi palcoscenici internazionali, tra cui la Salle Gaveau di Parigi, l’Oriental Art Center di Shanghai, la Sala Cecília Meireles di Rio de Janeiro. Ha registrato un cd con musiche di Chopin, Debussy e Corghi per l’etichetta Concerto, l’integrale di Saint Saëns per un cd allegato alla rivista “Amadeus”. SILVIA CHIESA (violoncello) MAURIZIO BAGLINI (piano)

◗ 20 giugno, Villa Vigoni, Loveno di Menaggio (Como) F. Mendelssohn: Sonata n° 2 per violoncello e pianoforte; J. S. Bach: Suite per violoncello solo in Do maggiore J. S. Bach: - F. Busoni: Ciaccona in re minore E. Grieg: Sonata op. 36 per violoncello e pianoforte

DA VERDI A PUCCINI

“L’Opera è donna” è il titolo della stagione 2014 del Macerata Opera Festival: non solo sul podio dei tre titoli in cartellone saliranno tre donne, ma l’intero festival si trasformerà in un momento di riflessione sul protagonismo femminile in scena e fuori con la partecipazione di musiciste, scrittrici, giornaliste, scienziate e blogger. All’Arena Sferisterio, la stagione si aprirà il 18 luglio con Aida, protagonista Fiorenza Cedolins. Segna il debutto come regista a Macerata di Francesco Micheli, alla sua terza stagione come direttore artistico, e della direttrice d’orchestra britannica Julia Jones. La seconda nuova produzione è Tosca, con Susanna Branchini. Il capolavoro di Puccini torna in un nuovo allestimento firmato da Franco Ripa di Meana, sul podio la giovane coreana Eun Sun Kim. Infine torna sul palcoscenico dello Sferisterio la Traviata degli specchi di Henning Brockhaus e Josef Svoboda, seconda tappa della “trilogia popolare” inaugurata da Il trovatore nel bicentenario e destinata a concludersi con Rigoletto nel 2015. Dirige Speranza Scappucci, che dopo anni di esperienza come maestro collaboratore ha intrapreso da due anni con successo la carriera di direttore d’orchestra. MACERATA OPERA FESTIVAL

Arena Sferisterio ◗ 18, 27 luglio, 2, 10 agosto

Giuseppe Verdi, Aida (direttore: Julia Jones) ◗ 19, 25 luglio, 3, 8 agosto Giacomo Puccini, Tosca (direttore: Eun Sun Kim) ◗ 26 luglio, 1, 9 agosto Giuseppe Verdi, La traviata (direttore: Speranza Scappucci)

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Teatro Teatro

C ABARET COMMEDIE TRAGEDIE SUI PALCOSCENICI ITALIANI

BRIGNANO • CIRILLI • CROZZA • PANARIELLO • CATANIA I protagonisti Lorenzo Fusoni (Peter Venkman), Diego Razionale (Ray Stantz), Diego Sala (Egon Spengler), Dario Di Stano (Winston Zeddemore/Slimer)

UN MUSICAL FA RIVIVERE IL FILM CHE EBBE SUCCESSO NEGLI ANNI 80

RITORNANO GLI ACCHIAPPAFANTASMI In occasione del trentesimo anniversario dall’uscita nelle sale americane del film originale, Live Theatre presenta il musical inedito GHOSTBUSTERS Live - The Eighties Rock Musical, uno spettacolo recitato, cantato e suonato interamente dal vivo. Un cast di ventisette elementi tra attori, musicisti e ballerini, armati di zaini protonici, trappole e rilevatori di energia psicocinetica, vi riporterà nella New York infestata da presenze ectoplasmatiche, per raccontare la storia degli acchiappafantasmi. Espulsi dalla Columbia University per scarsa serietà, Peter Venkman, Ray Stantz ed Egon Spengler, tre giovani dottori di ricerca in parapsicologia, fondano una ditta acchiappafantasmi per la disinfestazione ectoplasmatica e la cattura degli spiriti. Lo score dello spettacolo si

avvale, oltre che della colonna sonora originale, di brani tratti dal repertorio rock-pop anni ’80: dai Journey, agli ELO, agli Smiths fino a Meat Loaf e Alice Cooper. Gli appassionati ritroveranno sul palco una fedele riproduzione della centrale degli acchiappafantasmi e rivivranno gli altri ambienti resi celebri dal film come l’hotel e la casa di Dana Barrett. E poi… incontreranno Slimer, Zuul, Vinz Clortho e Marshmallow Man, creature realizzate dal Laboratorio VirtualStudiosFX di Stefano Pizzolitto. Ai nostalgici sarà riservata l’occasione di apprezzare lo styling anni ’80 e il fascino glam di Gozer, grazie ai costumi di Nadia Baiardi.

GHOSTBUSTERS The Eighties Rock Musical ◗ Dal 16 al 18/06 Teatro Nuovo, Milano

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Teatro

UN MITO DA PARIGI A MILANO Alcune foto dello spettacolo Forever Crazy. Le coreografie sono di Philippe Decouflé, Alain Bernardin, Patricia Folly e Cyrille Vergnes

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uando nel 1951 Alain Bernardin, artista d’avanguardia e insaziabile ammiratore di donne, ha fondato a Parigi il Crazy Horse non si immaginava che sarebbe diventato un luogo di culto, famoso in tutto il mondo. Ispirato da un viaggio negli Stati Uniti, la sua idea è stata quella di creare uno spettacolo di cabaret in cui la donna fosse il centro dello spettacolo. Nel corso degli anni Bernardin sviluppa un linguaggio artistico che si avvale di danzatrici classiche, dai corpi perfetti, vestite principalmente da proiezioni. Ogni numero è concepito come un quadro

Ballerine bravissime, donne bellissime, coreografie passionali, scenografie d’impatto. Lo spettacolo che arriverà a luglio in Italia catapulterà gli spettatori nel famoso locale francese: il divertimento è assicurato di Giovanna Salerno moderno e impertinente, progettato intorno al linguaggio coreografico e scenografico. Questa è la firma Crazy, ormai riconosciuta ovunque. Il Crazy Horse ha da sempre ispirato grandi artisti: Christian Lauboutin, Swizz Beatz, David Lynch, Bob Sinclair, Roberto Cavalli, Ellen von Unwerth, Paco Rabane, Karl Lagerfeld, Emanuele Ungaro, Cesar, Kylie Minogue, Azzedine Alaia, Christina Aguilera, Decouflé, Ali Mahdavi e molti altri ancora. Per la prima volta in Italia arriva il Crazy Horse di Parigi con Forever Crazy, diretto da Andrèe Deissenberg: uno spettacolo elegante, so-


fisticato, cosmopolita. Corpi perfetti vestiti solamente da artistiche videoproiezioni. Lo spettacolo consiste in una selezione dei numeri più famosi del cabaret più pazzo di Parigi. Le performance sono esaltate da eleganti costumi (Poupie Cadolle e Fifi Chachnil), musiche originali ed effetti spettacolari ad alta definizione. La musica firmata da diversi compositori tra cui Mirwais, produttore degli ultimi album di Madonna, è un best of del leggendario repertorio, tra cui anche il classico God save our Bereskin, numero coreografato da un tenente dell’esercito britannico, che apre dal 1989 tutte le serate del locale parigino. In programma anche nuove creazioni firmate dal coreografo Philippe Decouflé tra cui anche Crisis? What Crisis! creato nel 2009. Le ballerine sono dieci, bellissime e dai nomi chimerici come Loulou de Paris, Mina Velours, Lila Magnetic… Bellezza e seduzione, arte e divertimento, ecco in poche parole cosa sarà lo spettacolo. Il tutto ospitato al Teatro Nuovo di Milano, che per l’occasione si traveste da club esclusivo con quattrocento posti a tavola per brindare con un calice di champagne a questo esclusivo evento. FOREVER CRAZY ◗ 2-12/07 Teatro Nuovo, Milano


Teatro

ITALIA DELLE MERAVIGLIE

Di nuovo in tour. Uno dei volti televisivi più amati torna a esibirsi dal vivo. Maurizio Crozza porterà nei palazzetti nella nostra penisola una versione teatrale del suo programma televisivo Crozza nel Paese delle Meraviglie in onda su La7. Considerato uno tra i migliori talenti comici degli ultimi tempi, torna sui palcoscenici con nuovi esilaranti personaggi e con tutti i suoi cavalli di battaglia. Dopo essere stato comico e trasformista di punta nelle trasmissioni Quelli che... il calcio e la Grande notte del lunedì sera, si guadagna lo stesso ruolo a Sanremo. Nel 2005 ritorna al teatro con il monologo Ognuno è libero e l’anno successivo esordisce con Crozza Italia. Da quel momento i suoi show diventano dei veri e propri cult. ◗ 5/06 Modigliani Forum, Livorno / ◗ 6/06 Mandela Forum, Firenze / ◗ 11/06 Adriatic Arena, Pesaro ◗ 12/06 Unipol Arena, Bologna / ◗ 13/06 Palalottomatica, Roma / ◗ 18/06 Palabam, Mantova ◗ 19/06 Palaonda, Bolzano / ◗ 20/06 Palatrieste, Trieste / ◗ 25/06 Palaolimpico, Torino ◗ 26/06 105 Stadium, Genova CROZZA DELLE MERAVIGLIE

UN LIVE DA RIDERE Live è il nuovo one-man-show di Gabriele Cirilli, uno dei comici di punta del panorama televisivo ma da sempre innamorato della magia del teatro. È un viaggio attraverso gag irresistibili, nuovi monologhi, racconti di vita vissuta che toccano le corde del cuore e dell’anima, canzoni, nuovi personaggi: insomma uno scatenato Gabriele Cirilli. Il pubblico vi troverà le battute che lo hanno reso popolare a Zelig, i personaggi più amati ma anche molto, molto altro. Live è una prova d’attore completa e sfaccettata, espressione della maturità artistica di un mattatore della risata che ha ormai conquistato il grande pubblico. Cirilli è diventato popolare grazie alla partecipazione a varie edizioni di Zelig, all’inizio vestendo i panni della borgatara romana Kruska, l’amica di Tatiana. Lo show Live è adatto a ogni tipo di pubblico e si presenta come il vero antidoto rinfrescante per l’estate. ◗ 13-14/06 Zelig Cabaret, Milano GABRIELE CIRILLI LIVE

IL GENIO DI OSCAR WILDE

Questo testo, a cura di Masolino D’Amico, non è semplicemente un monologo su Oscar Wilde. D’Amico ha formato un patchwork drammaturgico di grande effetto creando un puzzle, destrutturando la materia e dandole una forma moderna di esposizione. Nella fantasia di un uomo di teatro come Massimo Popolizio, tutto questo è diventato un vero one man show (con Gianluca Guidi come protagonista), estremamente moderno e di grande fruibilità. Lo spirito e lo humour di Oscar Wilde vengono consegnati agli spettatori quasi come fosse una commedia moderna senza rinnegarne l’eleganza e il genio. OSCAR

◗ Dal 26 al 28/07 Festival di Borgio Verezzi (SV)


IL TEATRO DI BRIGNANO Dopo il grande successo di Rugantino a Roma, Milano e Firenze con oltre 150mila spettatori, e il debutto di giugno a Broadway presso il New York City Center Theatre, Enrico Brignano è pronto per il nuovo spettacolo in tournée a luglio e agosto. Brignano raggiunge il successo grazie alla serie televisiva Un medico in famiglia: la tv gli offre una maggiore visibilità e soprattutto un riconoscimento da parte del pubblico che lo segue anche dal vivo. Nel 2001 Vanzina lo sceglie per il ruolo di Francesco nel film South Kensinghton. Interrompe la carriera cinematografica per dedicarsi alla sua vera passione, il teatro, e così scrive e interpreta diversi spettacoli. Tra il 2010 e il 2011 colleziona oltre 200mila spettatori in tutta Italia con Sono romano, ma non è colpa mia. Il testo teatrale nella versione romanzata è stato pubblicato da Rizzoli e ha venduto oltre 100.000 copie in libreria. ◗ 22/07 Arena Alberto Neri, Catona (Rc) ◗ 17/08 La Versiliana, Marina di Pietrasanta (Lu) ◗ 22/08 Arena Gigli, Porto Recanati (Mc) ◗ 23/08 Teatro D’Annunzio, (Pe) ◗ 24/08 Palasport, Roccaraso (Aq) ◗ 28/08 Teatro Antico, Taormina (Me) ◗ 05/08 Prato Giardino, Viterbo ◗ 06/08 Arena del Mare, Salerno ENRICO BRIGNANO

PANARIELLO IL VALORE DEI SOLDI

Dopo il successo di Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa che ha fatto registrare il tutto esaurito per due stagioni consecutive, Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti danno vita a un duo esplosivo in un susseguirsi di risate. Ci fanno sorridere ma anche riflettere sul valore che diamo ai soldi e agli esseri umani in un momento difficile come questo. Partendo da una situazione abituale e molto frequente in questo periodo, un uomo che cerca, in maniera onesta, di ottenere da una filiale bancaria un piccolo prestito necessario per andare avanti. ◗ Dal 31/07 al 2/08 Festival di Borgio Verezzi (SV) IL PRESTITO

2.0

Attore e autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello in Panariello e basta 2.0 torna a raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità saranno protagoniste dei suoi monologhi, ritratti brillanti del nostro tempo. Nato a Firenze ma versiliese di adozione, Panariello inizia la sua carriera nelle tv private a fianco di Carlo Conti. I riconoscimenti al suo talento, al trasformismo, non tardano ad arrivare, permettendogli una carriera fatta di teatro, cinema, televisione, libri e pubblicità. La scorsa estate, reduce dal successo di critica e pubblico delle oltre cinquanta repliche dello spettacolo teatrale Inmezz@voi!, con cui è stato protagonista dell’inverno 2012, aveva organizzato un tour estivo Panariello e basta. Questa estate potremo goderci la versione 2.0. ◗ 15/07 Villa Vitali, Fermo ◗ 17/07 Piazzale Maestri Campionesi, Campione d’Italia ◗ 18/07 Lucca Summer Festival, Lucca ◗ 30/07 Piazza Duomo, San Gimignano (SI) PANARIELLO E BASTA 2.0

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Cinema Cinema

I FILM CHE PRESTO ARRIVERANNO SUL GRANDE SCHERMO

CLINT EASTWOOD • PIERA DEGLI ESPOSTI • MALCOLM LEE

QUANDO UN AMORE È DIVERSO La protagonista del film canadese Gabrielle, un amore fuori dal coro è una giovane

donna affetta dalla sindrome di Williams, dotata di una contagiosa gioia di vivere e di una propensione spiccata per la musica. La giovane si innamora di Martin, un ragazzo conosciuto nel centro ricreativo dove fa parte di un coro. Da quel momento diventano inseparabili. Le loro famiglie, però, vista la loro disabilità, non permettono loro di vivere il proprio amore come vorrebbero. Mentre il coro si sta preparando in vista della partecipazione a un importante festival musicale, Gabrielle fa di tutto per dimostrare la propria autonomia e per guadagnare la tanto agognata indipendenza. Con grande determinazione, la giovane dovrà affrontare i pregiudizi e i propri limiti per sperare di poter vivere con Martin

una storia d’amore che non ha nulla di ordinario. «Tutto è partito – spiega la regista - dal desiderio di parlare della felicità delle persone considerate ai margini della società, degli “invisibili” per così dire, e della forza che l’arte e la musica, in particolare il canto corale, possono infondere a queste persone. Desideravamo rappresentare una storia d’amore tra due giovani affetti da ritardo mentale, il modo in cui vivono l’amore e la sessualità, e come questo risveglio amoroso susciti un bisogno d’indipendenza e un desiderio di autonomia». ◗ Produzione micro_scope - Regia Louise Archambault - Sceneggiatura Louise Archambault Cast Gabrielle Marion-Rivard, Alexandre Landry, Mélissa Désormeaux-Poulin, Vincent-Guillaume Otis, Benoit Gouin - Uscita nelle sale 12 giugno 2014

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Cinema

LA COMMEDIA DEGLI AMICI RITROVATI

Alcuni fotogrammi tratti dal film The Best Man Holiday. Passioni e rivalità si riaccendono tra vecchi amici che mettono alla prova i loro rapporti interpersonali

Amore, famiglia, amicizia sono le parole chiave di The Best Man Holiday, il sequel di una commedia di successo uscita nel 1999. Un gruppo di amici del college, gli stessi di allora, si ritrovano per trascorrere insieme le vacanze di Natale di Alberto Aitini Quasi 15 anni dopo, stesso cast, stesso regista: una reunion in piena regola. Era il 1999 quando usciva nelle sale The Best Man, diretto da un allora esordiente Malcolm D. Lee e interpretato da attori anch’essi all’inizio della carriera. La storia era quella di Harper Steward (Taye Diggs), uno scrittore afroamericano che aveva raggiunto il successo grazie a un libro in cui rivelava i segreti più intimi dei suoi migliori amici: Jordan (Nia Long), una giornalista presa dalla carriera, Quentin (Terrence Howard), un playboy disilluso e Julian (Harold Perrineau), un ragazzo timido incapace di ribellarsi alla propria fidanzata. Il matrimonio tra Lance (Morris Chestnut) e Mia (Monica Calhoun) fu l’occasione per far emergere ricordi e verità imbarazzanti riguardanti il gruppo di amici. Nelle scene finali di The Best Man, Lance (Chestnut) e Mia (Calhoun) si erano appena sposati e Harper (Diggs) aveva appena chiesto a una sorpresa Robyn di sposarlo (Lathan). Murch (Perrineau) aveva anche trovato il coraggio di lasciare Shelby (De Sousa) per frequentarsi con Candy (Hall), la ragazza dei suoi sogni destinata a diventare l’amore della vita, mentre l’intraprendente Shelby si era ripresa finendo sotto le lenzuola con l’irresistibile seduttore Quentin (Ho72 ITA EVENTI

ward). E malgrado Jordan (Long) avesse un gran successo come produttrice televisiva, il suo destino sembrava di dover rimanere sola e sfortunata in amore. Quest’anno arriva al cinema il seguito di quella commedia, The Best Man Holiday, a raccontarci come, da quel giorno, tutto sia cambiato. Nel corso degli anni ci sono stati matrimoni, figli e divorzi - per non parlare di tutto l’amore e dei patimenti che accompagnano una vita ben vissuta – e gli amici non sono riusciti a organizzare una vera riunione dal giorno del matrimonio di Lance e Mia. Ma a tutto c’è un rimedio. Quando gli amici del college si ritroveranno insieme durante le vacanze natalizie, scopriranno come, con facilità, possano accendersi di nuovo rivalità ormai dimenticate e appassionate storie d’amore. Il regista spiega: «Nel primo film si trattava di un gruppo di amici del college che si riunivano per un matrimonio. In questo film si tratta di un’occasione per le feste, ma alla fine scopriranno che è qualcosa di più. Sono stati riuniti per un fine più grande, non solo per una normale riunione. In fin dei conti il film ha a che fare con un gruppo di amici che, ritrovandosi per le feste natalizie, scoprono non solo quanto sentano la mancanza l’uno dell’altro, ma anche quale sia il vero significa-

to del Natale. È un viaggio con molte emozioni, con risate e dramma; e ci saranno anche un bel po’ di lacrime». Sean Daniel, che affianca Lee (produttore del film per Blackmaled Productions) nella produzione, considera The Best Man Holiday molto più di un sequel: «è una storia a parte, - dice - riunisce tutti i personaggi, ma diversi anni più tardi.


Tutti hanno avuto delle vite impegnate e hanno raggiunto delle cose. Tutti hanno avuto delle difficoltà, ma i personaggi che gli spettatori amavano continuano a essere potenti, divertenti, passionali e presuntuosi proprio come tutti ricordano». Oltre a tutti i “vecchi” protagonisti, il cast si arricchisce di due new entry, John Michael Higgins e Eddie Cibrian,

il primo nella parte di Stan, l’agente letterario di Harper, e il secondo nella parte di Brian, il ragazzo di Jordan. «Questo è un gruppo di attori - spiega Lee - di grande talento che negli anni sono cresciuti come artisti e come protagonisti. Sapevo che sarebbero stati capaci di interpretare le loro parti. Per loro dovevo scrivere delle parti che fossero alla loro altezza e che li met-

tessero anche alla prova. Hanno ben interpretato i loro ruoli e le emozioni necessarie per esprimere dramma e comicità». ◗ Produzione Blackmaled / Sean Daniel Company - Regia Malcolm D. Lee Sceneggiatura Malcolm D. Lee Cast Morris Chestnut, Tyde Diggs, Regina Hall, Terrence Howard, Sanaa Lathan, Nia Long, Harold Perrineau Uscita nelle sale 3 luglio 2014 ITA EVENTI 73


Cinema

22 JUMP STREET NELLE SALE DAL 23 LUGLIO 2014

Dopo aver finito a modo loro le superiori, sono in serbo dei grandi cambiamenti per gli agenti Schmidt (Jonah Hill) e Jenko (Channing Tatum). I due si trovano sotto copertura in un college locale, ma quando Jenko incontra uno spirito affine nella squadra di football e Schmidt si infiltra nella scena artistica bohémien, i due cominciano a mettere in discussione la loro partnership. Ora non si tratta più soltanto di risolvere il caso, devono scoprire se sono in grado di avere una relazione più matura, se questi due adolescenti troppo cresciuti possono trasformarsi da matricole in veri uomini. Il college potrebbe rivelarsi l’occasione migliore che

gli sia mai capitata. Il film è il seguito di 21 Jump Street, una commedia del 2012 che negli Stati Uniti ha incassato 138 milioni di dollari e nel mondo 200 milioni. Il film era ispirato dall’omonima serie tv anni Ottanta con un giovanissimo Johnny Depp come protagonista. 22 Jump Street è diretto dalla più che

rodata coppia Phil Lord e Chris Miller, che hanno già lavorato insieme non solo in occasione del primo film, ma anche in Piovono Polpette e The Lego Movie.

to questo stesso ruolo a teatro, veste i panni di Frankie Valli, il leggendario cantante dei The Four Seasons. Erich Bergen interpreta Bob Gaudio, autore e co-autore di tutti i più grandi successi del gruppo. Michael Lomenda e Vincent Piazza interpretano rispettivamente Nick Massi e Tommy DeVito, gli altri due membri del gruppo. Il premio Oscar, Christopher Walken interpreta il mafioso Gyp DeCarlo. Clint

Eastwood ha diretto Jersey Boys da una sceneggiatura del musical di Marshall Brickman & Rick Elice, musica di Bob Gaudio e testi di Bob Crewe. Il team creativo dietro la macchina da presa è stato guidato dal direttore della fotografia Tom Stern.

◗ Produzione Columbia Pictures Regia Phil Lord, Christopher Miller Sceneggiatura Michael Bacall, Oren Uziel - Cast Jonah Hill, Channing Tatum, Ice Cube, Wyatt Russel

JERSEY BOYS NELLE SALE DAL 18 GIUGNO 2014

Diretto da Clint Eastwood, il film racconta la coinvolgente storia di quattro ragazzi che provengono dalla parte sbagliata del New Jersey e che si uniranno per formare il gruppo rock icona degli anni ’60, The Four Seasons. I loro trionfi e le difficoltà sono accompagnati da canzoni che hanno influenzato una generazione, tra le tante Sherry, Big Girls Don’t Cry, Walk Like a Man, Dawn, Rag Doll. Grazie all’omonimo spettacolo, andato in scena a Broadway per oltre otto anni, nuovi fan e giovani amanti del genere hanno potuto apprezzare questi grandi classici, confermandone il successo. John Lloyd Young, già vincitore del Tony Award per aver interpreta74 ITA EVENTI

◗ Produzione GK Films, Warner Bros Regia Clint Eastwood - Sceneggiatura Rick Elice, John Logan - Cast J. Lloyd Young, Erich Bergen, Michael Lomenda, Vincent Piazza, Christopher Walken


Cinema

CARTA BIANCA NELLE SALE DAL 26 GIUGNO 2014

Roma. È la vigilia di San Valentino. Tre personaggi (due stranieri e un’italiana) si incontrano e si scontrano: ancora non lo sanno, ma ognuno di loro sta per cambiare la vita dell’altro. Kamal è un giovane e atipico pusher marocchino, amante dei libri e nemico di ogni fondamentalismo; sogna di diventare italiano e intanto spaccia droga nella biblioteca di quartiere. Vania, bella badante moldava, è perseguitata dalle allucinazioni del suo passato. E poi c’è Lucrezia, grintosa imprenditrice italiana innamorata del suo cane e della propria azienda, che è finita nelle grinfie di un usuraio. Un film dal forte impatto sociale ispirato a un fatto di crona-

ca: la storia del giovane immigrato Sahid Belamel, morto a Ferrara nel 2010 per ipotermia, sul ciglio di una strada e nell’indifferenza generale. «Anch’io sono un immigrato - racconta il regista Andrés Arce Maldonado - e, prima ancora, un essere umano. Mi sono chiesto: come è possibile che accadano episodi così tragici?

Cosa avrei pensato pochi secondi prima di morire se fossi stato al posto di Sahid? Per rispondere a queste domande ho deciso di realizzare Carta Bianca».

na, al laboratorio di sartoria frequentato dopo la scuola, fino a raccogliere tra i frammenti delle sue “memorie fluttuanti” i ricordi dei suoi primi amori e del teatro bolognese, dove già sognava di vestire i panni di Cleopatra, della signorina Giulia e delle protagoniste di Joyce. «I ricordi di Piera - spiega il regista Peter Marcias - così ricchi di spiritualità (tema che Piera affronta per la prima volta), insieme a quelli

dei grandi registi intervistati, mettono in luce la sua personalità, i suoi sogni ma anche un passato denso di emozioni, unico e irripetibile. Come lei».

◗ Produzione produzione partecipata Regia Andrés Arce Maldonado Sceneggiatura Andrea Zauli Cast Mohamed Zouaoui, Tania Angelosanto, Patrizia Bernardini

TUTTE LE STORIE DI PIERA NELLE SALE DAL 26 GIUGNO 2014

Un documentario su Piera degli Esposti che nasce dalla volontà di raccontare, in modo inedito, la vita e il percorso di una delle attrici più amate e anticonvenzionali che sia il cinema che il teatro italiano abbiano mai conosciuto. Un viaggio all’interno della sua vita segreta, cercando di far comprendere la difficoltà, gli scandali, gli affetti, le gioie e le malinconie di un’attrice che fin da bambina ha dovuto vivere e affrontare situazioni drammatiche ma anche dense di passioni, che hanno contribuito a formare la sua complessa personalità. I ricordi di Piera spaziano dalla casa colonica nella campagna emilia-

◗ Produzione Madeleine - Regia Peter Marcias - Sceneggiatura Peter Marcias, Manuela Tempesta Cast Piera degli Esposti, Marco Bellocchio, Laura Delli Colli, Dacia Maraini, Riccardo Milani, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, Paolo e Vittorio Taviani, Giuseppe Tornatore, Lina Wertmüller ITA EVENTI 75


Volti nuovi

Mariela Garriga 25 anni, modella e attrice. A Cuba, prima di trasferirsi in Italia, si è laureata in Scienze dell’Alimentazione


DA GRANDE VOGLIO FARE L’ATTRICE

B

ella e impossibile. Sul fatto che sia bella non ci sono dubbi, basta avere gli occhi per guardarla. E sembrerebbe anche impossibile, visto che è fidanzatissima con un italiano di cui non si sa niente tranne che, a detta della fidanzata, è bello come Jude Law… difficile competere. Mariela Garriga, cubana, 25 anni, è una delle top model più richieste del momento, e non solo in Italia, dove vive dal 2009, quando un talent scout di un’agenzia milanese l’ha notata proponendole di trasferirsi a Milano. Ha calcato le passerelle di moda più importanti in tutto il mondo ed è stata protagonista di diversi spot televisivi, uno su tutti, nel 2011, lo spot della Lancia diretto da Gabriele Muccino. A Cuba ha studiato danza arrivando a ballare sia in teatro che in televisione, ma è in Italia che scopre la grande passione per la recitazione che la porta a frequentare una scuola di teatro diretta da Michael Rodgers prima, e a studiare alla New York Film Academy poi. Quest’anno si è confrontata con il suo primo ruolo importate sul grande schermo: ha interpretato Laura, un personaggio chiave del film Amici come noi, diretto da Enrico Lando e uscito nelle sale a marzo. Mariela Garriga, recitare sul grande schermo che esperienza è stata? «Mi sono divertita molto, non avevo mai lavorato per una produzione cinematografica così a lungo. Ho conosciuto persone meravigliose che mi hanno insegnato tanto. Non ho avuto molto tempo per prepararmi, abbiamo improvvisato moltissimo. La parte più delicata è stata lavorare con un bambino piccolo: non lo avevo mai fatto e l’idea mi rendeva un po’ nervosa. Ma lui

L’abbiamo vista al cinema nel film Amici come noi. Come modella ha calcato le passerelle di tutto il mondo. La cubana Mariela Garriga parla della sua passione per la recitazione e delle aspettative per il futuro di Cristiana Zappoli

è stato bravissimo, siamo entrati subito in sintonia e questo ha facilitato tantissimo il mio lavoro. Mi sono goduta veramente ogni singolo istante. D’altronde fare quello che amo ed essere pure pagata per farlo non può che rendermi la persona più felice al mondo!». Il tuo futuro è il cinema? «È quello che spero. Ho ancora tanti piani e tanti sogni da realizzare anche al di fuori di questo mondo ma spero che il cinema mi accompagni fino a che non sarò più in grado di memorizzare un copione». Hai cominciato a fare la modella a 13 anni, non eri troppo giovane? «Sì, ero molto giovane. Ho potuto farlo perché vedevo che non influenzava il mio andamento scolastico. Una volta terminati gli studi mi sono dedicata completamente al lavoro di modella e ballerina». Un aspetto positivo e uno negativo di essere una top model. «L’aspetto positivo è la possibilità di viaggiare per il mondo, conoscere persone diverse e imparare cose nuove. Per me viaggiare è una grande scuola di vita. D’altra parte essere sempre in viaggio mi impedisce di dedicare il tempo che vorrei alle persone che amo e alla mia vita privata». Se pensi al tuo futuro dove ti vedi? In Italia, a Cuba o in qualche altra parte del mondo? «Non saprei, per ora vedo un grande punto di domanda». Ti manca Cuba? «Tantissimo. Penso prorpio che la nostalgia per il mio paese non passerà mai». Che tipo di donna sei? «Guerriera, imprenditrice, solare».


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Televisione

PRONTO A PARTIRE DI NUOVO

I

l tam tam sui probabili concorrenti della terza edizione di Pechino Express, in onda su Rai2 il prossimo autunno, si rincorre da mesi sui blog e sui social network. La rete sembra aver decretato, per esempio, che Alessandra Celentano, una delle insegnanti di Amici di Maria de Filippi, parteciperà quasi sicuramente, forse in coppia con sua cugina Rosita o forse in coppia con un suo collega. I rumors sono insistenti ma non sono niente di più perché la produzione non conferma né smentisce. E di ufficiale sul nuovo cast non trapela niente. Ma Costantino della Gherardesca, riconfermato alla conduzione del programma, qualcosa si è fatto scappare: «Posso solo anticiparvi che normalmente c’è bisogno di una sola persona per accompagnare il cast nel paese dove inizia la gara. Quest’anno i concorrenti sono talmente indisciplinati che si dovrà aggiungere alla carovana un’eroica segretaria di produzione per tenerli sotto controllo. Sarà veramente la corsa più pazza del mondo. Oltretutto avremo una versione femminile di Dick Dastardly ancora più cattiva dell’originale». Potrebbe essere proprio la Celentano ma, per ora, non c’è dato sapere. La riconferma del conduttore non è stata certo una sorpresa: l’anno scorso il reality (o meglio, docu-reality) ha collezionato una media tra il 7 e l’8% di share, e soprattutto un notevole successo da parte della critica e degli utenti dei social network, in particolare Twitter. Ottimi risultati quindi, che in buona parte dipendono dall’em-

In autunno ricomincia l’avventura. Costantino della Gherardesca sarà ancora al timone del docu-reality di Rai2. Per bissare, o perché no, migliorare i risultati dell’anno scorso di Cristiana Zappoli

patia che Costantino della Gherardesca ha saputo creare con i concorrenti e il feeling che ha avuto con il pubblico. Feeling confermato anche dal successo di Boss in incognito, trasmissione che ha debuttato a febbraio e la cui voce narrante era proprio quella di Costantino della Gherardesca, e anche in questo caso la trasmissione è stata molto seguita in tv e commentata sui social. Presentatore, speaker radiofonico, scrittore per riviste e web, Costantino della Gherardesca ha cominciato la sua carriera televisiva nei programmi di Piero Chiambretti. Forse per la sua laurea in filosofia conseguita al prestigioso King’s College di Londra, oppure per le sue origini aristocratiche, discende infatti da una nobile famiglia toscana, ha da subito diviso il pubblico tra amore e odio: chi lo odiava per la sua aria troppo snob, e chi lo amava per il suo spiccato sarcasmo. Difficile trovare una via di mezzo. Dopo l’ultima stagione di Pechino Express però, la maggioranza degli spettatori televisivi sembra decisamente essersi orientata verso l’amore. Costantino della Gherardesca è in partenza per la nuova stagione di Pechino Express. Cosa si aspetta da questa nuova avventura? «Nella nuova stagione di Pechino Express visiteremo dei luoghi spettacolari ma attraverseremo un percorso decisamente più difficile, per i viaggiatori, rispetto all’edizione precedente. L’anno scorso ho avuto degli infortuni più gravi io, da conduttore, che i viag-

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Televisione giatori durante la gara. Quest’anno le coppie dovranno faticare molto di più, ma le stiamo scegliendo particolarmente agguerrite. Per il pubblico sarà molto divertente, per la produzione meno». Ci dica due nomi di personaggi conosciuti che secondo lei sarebbero perfetti per Pechino Express ma che non parteciperanno. «A me farebbe ridere veder gareggiare Daria Bignardi e Luca Sofri». Secondo lei da cosa dipende il successo di Pechino Express? «Io ho una regola in cui credo moltissimo e che suggerisco a tutti i miei collaboratori: non bisogna mai sottovalutare il pubblico. Bisogna rispettarlo e fare della televisione informata, anche quando si tratta di intrattenimento. In Pechino Express le coppie gareggiano attraverso paesi meravigliosi e devono cavarsela con solo un euro al giorno. L’avventura è reale e il pubblico apprezza un programma lontano in tutti sensi dalla convenzionale televisione autocelebrativa». Qual è stato il personaggio rivelazione della scorsa edizione? «Il simpaticissimo legionario Alessio Sakara, lottatore di Mixed Martial Arts. E la Marchesa Daniela Del Secco D’Aragona, un’adorabile farabutta che sembra uscita da un film di Peter Sellers». Chi era la sua coppia preferita? «Tendo ad affezionarmi alle ragazze giovani, forse perché nel mio sub-

LA CARRIERA ➜ 2001

lavora nel programma Chiambretti c’è ➜ 2002 inizia l’attività di giornalista collaborando all’Indipendente. Dallo stesso anno è nel cast di Prontochiambretti e poi di Markette ➜ 2008 al 2010 lavora come autore per il programma radiofonico di Radio2 Dispenser, di cui assume la co-conduzione a fianco di Federico Bernocchi ➜ dal gennaio 2009 è ancora collaboratore in video di Piero Chiambretti per Chiambretti Night

conscio vorrei avere una figlia. Quindi ero molto premuroso con la coppia delle modelle, Francesca Fioretti e Ariadna Romero». Lei ha partecipato alla prima edizione come concorrente. Che esperienza è stata? «È stata un’esperienza sconvolgente. In India quell’anno non erano arrivati i monsoni, quindi abbiamo vissuto le settimane più calde negli ultimi cento anni di storia indiana. Non scherzo: facevano 50 gradi. Quando fa così caldo non pensi più a nulla, solo a riuscire a fare quel minimo per sopravvivere». Se potesse scegliere qualunque programma da condurre, quale sceglierebbe? «Che bella domanda! Sono sempre felice quando riesco a vedere Ulisse - Il Piacere della Scoperta, mi sembra un programma dignitoso e pulito, mi rasserena vederlo e mi piace Alberto Angela. Detto questo non mi faranno mai condurre un programma di divulgazione scientifica, giustamente. Vorrei fare altri programmi di viaggi, quello sì». È appena diventato testimonial per l’Unicef della campagna 100% vacciniamoli tutti. «Quando ho incontrato i ragazzi dell’Unicef e mi hanno raccontato di questa iniziativa, di portare vaccini a bambini svantaggiati in giro per il mondo che altrimenti si ammalerebbero e magari non sopravviverebbero, mi è sembrato quasi dove-

➜ autunno 2011 apre In gran forma, un sito di satira sul fitness ➜ autunno 2012 partecipa al nuovo adventure reality di Raidue Pechino Express ➜ 2013 partecipa alla seconda edizione di Pechino Express in veste di conduttore ➜ 2014 debutta, sempre su Raidue, con il nuovo programma Boss in incognito ➜ maggio 2014 è testimonial per l’Unicef della campagna 100% vacciniamoli tutti


roso dare una mano. Spesso ci si dimentica dell’importanza dei vaccini. Per l’Unicef la cosa più importante è salvare le vite di questi bambini che non hanno accesso a strutture sanitarie adeguate. Ho molta fiducia nella scienza». Da quando ha condotto la scorsa edizione di Pechino Express è diventato un personaggio amatissimo dal pubblico e anche dalla critica. Quale spiegazione si è dato? «Credo che la maggior parte dell’affetto del pubblico venga dal fatto che sono maldestro e vittima di continui incidenti di percorso. Anche quand’ero piccolo le persone intorno a me ridevano perché mi facevo sempre male, sbattevo contro i tavolini, cadevo e non la passavo liscia quando rubavo le merendine». Lei scrive molto, sia sui giornali che sui blog. Che rapporto ha con la scrittura?

«Terribile: sono un analfabeta. Sono di un’ignoranza abissale per quanto riguarda la letteratura. Conosco solo la televisione, la musica e faccio del mio meglio con i ristoranti. Detto questo scrivo tanto su Twitter e Facebook per sfogarmi, per esorcizzare le mie invidie verso tutti gli uomini più belli e ricchi di me». Qual è stata la critica più feroce che ha sentito su di lei e quale il complimento più bello? «Io ascolto sempre le critiche, le vedo come un focus group gratuito. Quando ironizzavo su temi scomodi in tv, più che critiche ricevevo insulti ferocissimi, sempre molto personali… sulla grassezza, l’omosessualità… A dir la verità mi sono spesso divertito a rispondere. Il complimento più bello me lo ha fatto recentemente una mia collega in Magnolia: ha detto che sono la persona più empatica che conosce».

LA SFIDA DI PECHINO EXPRESS È una gara tra dieci coppie di conoscenti, famosi e non, che si sfidano lungo un percorso di diecimila chilometri per raggiungere una determinata meta. Ogni concorrente ha a disposizione una dotazione minima contenuta in uno zaino e solo un euro al giorno in valuta locale.


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UNA VACANZA SULLE SPIAGGE DEI FARAONI

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Snorkeling e diving, natura incontaminata, coralli e pesci multicolori, spiagge affascinanti e un mare limpidissimo. Il Mar Rosso è tutto questo e tanto altro di Alberto Aitini


gni tanto bisogna staccare la spina. Ma staccarla sul serio. E partire alla ricerca della propria fetta di paradiso. Non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per trovarla, l’Italia ce l’ha dietro l’angolo, è il Mar Rosso: un golfo stretto e lungo dell’Oceano Indiano, compreso fra l’Africa e la Penisola Arabica. Sul lato occidentale del Mar Rosso si affacciano Egitto, Sudan ed Eritrea. A nord il mare bagna un piccolo lembo di Israele e la giordana Aqaba. Le coste orientali appartengono all’Arabia Saudita e allo Yemen. Deve il suo nome a un’alga di colore rosso presente sulle coste dell’Eritrea. Nell'Antico Egitto era conosciuto con il nome di “Verdissimo”. Il Mar Rosso è realmente una meta paradisiaca, ideale per chi ama immergersi nella natura più incontaminata: barriere di coralli, pesci colorati, ripide pareti che si tuffano nel blu, e poi alle spalle il deserto, pieno di fascino e storie da raccontare. La sua vastissima offerta turistica è in

grado di accontentare i turisti di tutto il mondo in cerca di vacanze di qualità all’insegna del mare, del divertimento, dello sport e del relax. Alcune località, come Taba, hanno insediamenti di beduini nel vicino entroterra, dove si vive ancora secondo modalità che hanno il sapore dell’antico nomadismo. Grazie all'apertura dell'aeroporto internazionale, a 45 km di distanza, è oggi una destinazione privilegiata degli israeliani, ma anche dei turisti del mondo intero. La zona di Taba è sul crocevia della storia e delle culture umane, è un posto ricco di luoghi di interesse naturale e testimonianze storiche da visitare. Da non perdere la crociera alla piccola Isola del Faraone, chiamata anche Isola di Corallo o Geziret Faroun, 8 km a sud di Taba e a 250 metri dalla costa. Fenici, crociati, Ottomani e molti altri si sono avvicendati per il possesso dell’isola. Furono i crociati a costruire nel XII secolo la caratteristica fortezza, successivamente conquistata dal sultano Sa-

Shaab Sataya, chiamata anche Dolphin Reef, si trova sulla punta sud-orientale dell'area per immersioni Fury Shoal: è una laguna a ferro di cavallo e prende il nome dai simpatici delfini che possono essere avvistati frequentemente nella zona

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lah El Din (Saladino). Essa è stata interamente restaurata nel suo carattere medievale, con torri, passaggi ad arco, camerate, bagni e cucine. Dal torrione, con un colpo d'occhio mozzafiato, lo sguardo abbraccia le coste dell'Arabia, della Giordania e di Israele. Le scogliere intorno all’isola, ora abitata solo dai suoi guardiani, costituiscono uno dei punti più belli della costa per lo snorkeling, tra coralli e pesci multicolori. In tutte le stagioni dell’anno i visitatori affollano i sei chilometri del lungomare di Sharm El-Sheikh, senza dubbio la località turistica più famosa del Mar Rosso, che ormai forma un tutt’uno con le vicine località di Naama Bay e Shark Bay. La cittadina è stata edificata sul promontorio che separa il Mar Rosso in due golfi più piccoli, quello di Suez e quello di Aqaba, sulla punta meridionale del Sinai, a soli 20 km dal famoso Parco di Ras Mohamed. Importante meta turistica è anche Hurghada, che è stata la prima località balneare dell'Egitto. All’inizio degli anni '90 era un piccolo villaggio di pescatori. Oggi è un fiorente centro turistico, con un centinaio di alberghi e complessi turistici, per lo più

strutture all-inclusive per famiglie. Si estende per 35 km lungo la costa ed è famosa per i centri di immersione che organizzano gite di snorkeling per ammirare l’incredibile vita sottomarina del Mar Rosso. Vi sono circa dieci reef a una distanza raggiungibile in giornata, che offrono riparo a una fantastica varietà di creature marine, tantissimi piccoli pesci multicolori, murene e anche squali. Una delle destinazioni più richieste sono le isole Giftun. Le isole sono protette, i rifiuti e le acque di scarico vengono raccolti da navi appositamente attrezzate e il loro accesso è limitato. Le belle spiagge a sud sono perfette anche per praticare wind e kitesurf. Mentre il centro città, il quartiere di ed-Dahar, ha mantenuto un'atmosfera tradizionale, con un piccolo suk e alberghi a buon mercato. Situata 270 chilometri a sud di Hurghada, lungo la costa del Mar Rosso, si trova Marsa Alam che in origine era un piccolo paese di pescatori e allevatori. A partire dal 2000, una lungimirante operazione urbanistica e l'apertura dell'aeroporto internazionale hanno trasformato questo villaggio in uno dei centri turistici più co-

Sopra: la spiaggetta Wadi Lahmy, a Marsa Alam. Nella pagina a fianco, sopra: la spiaggia di Sharm El Luli ancora a Marsa Alam; sotto: piante di mangrovie

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MAR ROSSO A ZERO EMISSIONI A EL GOUNA

Nel gennaio di quest’anno è stato sottoscritto a El Gouna, 25 km a nord di Hurghada, un accordo tra il Ministero Egiziano per gli Affari Ambientali, il Ministero dell'Ambiente italiano e la città al fine di realizzare un piano integrato per farla diventare a 0 emissioni di anidride carbonica. Ciò renderà la città di El Gouna la prima del suo genere in Egitto e in Africa e una delle principali città con queste caratteristiche nel mondo. Il progetto stimolerà l'industria del turismo in Egitto catturando una maggiore attenzione internazionale, oltre a rafforzare gli sforzi del governo egiziano tesi a migliorare l'ambiente e a sviluppare il turismo. Ne conseguiranno inoltre notevoli vantaggi nel campo della protezione dell'ambiente e nella promozione del turismo a livello locale, regionale e internazionale, integrando il progetto nella fase di transizione verso le energie rinnovabili. El Gouna è ben posizionata per essere in prima linea nell’attuazione di questa strategia e ha tutti i requisiti per diventare la prima città a 0 emissioni di anidride carbonica del mondo.

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nosciuti e apprezzati del Mar Rosso. La barriera corallina di Marsa Alam è molto rinomata tra i subacquei per via dei numerosi siti d'immersione ancora incontaminati, in cui si possono incontrare facilmente delfini, dugongo e squali martello. Nell’estremo Sud, quasi al confine con il Sudan, c’è Berenice, antica città egizia e poi romana, che porta il nome della moglie di Tolomeo II, regina d’Egitto nel 250 a. C. Vi si visitano i resti del tempio di Semiramis, voluto dall’imperatore Traiano. Berenice sorge accanto al Parco di Wadi el Gemal, area protetta segnalata all’Unesco per essere annoverata tra i siti Patrimonio dell’Umanità, che copre circa 100 km di coste tuttora intatte e ricche di palmeti, lagune, piccole baie e mangrovie. All’interno la savana annuncia il grande deserto del Sahara. Berenice ha pochi alberghi e conserva intatto un suo fascino misterioso. Le sue spiagge piacciono ai surfisti, che la sera organizzano feste sulla sabbia.


offerte viaggi

Le inconfondibili spiagge del Mar Rosso e gli affascinanti panorami della Sardegna. Vacanze all’insegna della natura incontaminata. Ne parliamo con Stefano Colombo, direttore Uvetgo Una tartaruga come simbolo della vostra proposta di vacanza in Mar Rosso? «Sì, la tartaruga è un simbolo positivo, affidabile e rappresenta longevità. E poi perché a Marsa Alam, nella meravigliosa baia del Clubviaggi Resort Abu Dabbab, abbiamo la fortuna della presenza di sette tartarughe marine stanziali». Cosa offrite in particolare nel vostro Resort egiziano di Marsa Alam? «Offriamo una vacanza adatta a chiunque. In sole 4 ore di volo da numerosi aeroporti italiani si raggiunge Marsa Alam, nota località del Mar Rosso. Il Resort dista 25 minuti dall’aeroporto, ed è ubicato sulla spiaggia più bella della zona. Adatto a famiglie con bambini, a coppie in cerca di tranquillità e per chi vuole ammirare la barriera corallina. A chi desidera visitare alcuni tra i luoghi più emozionanti

dell’Egitto classico proponiamo escursioni a Luxor e Assuan». Ci sono servizi particolari per i bambini? «In spiaggia vengono svolte lezioni di biologia marina dal centro immersioni. Inoltre il personale del miniclub organizza tornei sportivi per i più piccini». È vero che si può nuotare con i delfini in mare? «A solo un’ora dal Resort si trova una delle tre più importanti Dolphin House del mondo, dove si può nuotare in compagnia dei delfini». Quanto costa una settimana a giugno? «Per una settimana nel mese di giugno la quota promozionale in camera doppia è di euro 560 per persona con formula tutto incluso. Inoltre per i viaggiatori di Italo è utilizzabile lo sconto speciale di euro 100 a coppia per partenze fino al 31 ottobre».

Oltre al Mar Rosso offrite anche la Sardegna e in particolare il Villaggio Santo Stefano. «In Sardegna offriamo numerose alternative di vacanza da nord a sud. Alberghi e villaggi da 3 a 5 stelle, ubicati in zone di grande fascino. Il vero gioiello è il Clubviaggi Resort Santo Stefano nell’isola di Santo Stefano. È garantito un servizio di alto livello in un contesto unico ed esclusivo». Per chi è adatto il villaggio nell’isola di Santo Stefano? «Per famiglie, gruppi di amici, singoli e coppie». Prezzo? «Per il solo soggiorno in pensione completa il prezzo promozionale da giugno in camera doppia è di euro 790 per persona». Per prenotare? «Sul sito www.uvetgo.com è possibile consultare prezzi e informazioni. Si può prenotare nelle agenzie di viaggi».

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Design

DESIGN, RICICLO E CREATIVITÀ Sauro Marchesini è un artista e designer bolognese. Lavora con tecniche e materiali diversi ed è sempre aperto a nuove sperimentazioni. La sua ispirazione è soprattutto pop di Alberto Aitini

S

tefano Micelli, docente di Economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, sostiene che “Il futuro è l’artigianato: il lavoro non si cerca, si crea”. Micelli ha scritto un libro, Futuro Artigiano, in cui sostiene che il filo rosso che attraversa il made in Italy di successo è ancora oggi il lavoro artigiano, a cui nel nostro paese tendiamo a dare troppa poca importanza. Moda, design, arte: quello che conta, quello che fa la differenza, è il saper fare. Insieme alla creatività. E sembra che in Italia ce ne sia in abbondanza, di entrambe le cose. Sauro Marchesini è l’esempio di uno che, dopo aver fatto il bancario per una vita, si è “creato” un altro lavoro, assecondando la propria passione per l’arte e per il design. È l’esempio di uno che in quanto a saper fare e a creatività ne sa parecchio. «Come tutti i creativi ho un’esigenza vitale che in me è sfociata irrefrenabile dopo il congedo dal lavoro», racconta Marchesini. «Una piccola brace che ho sempre alimentato sotto la cenere per tanti anni, nella speranza di usarla poi per creare un grande incendio e realizzare un sogno. Nasce tutto da una passione, una fame irrazionale di idee, mai sazia e soddisfatta e sempre alla ricerca di nuovi sapori». Sauro Marchesini, bolognese, è un po’ designer, un po’ artista, un po’ artigiano: nel suo studio, un’antica chiesetta sconsacrata a Castenaso, in provincia di Bologna e all’ombra di una quercia centenaria, crea lampade, tavoli, specchiere, crostoni, quadri e anche gioielli. «La chie-

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setta per me non è solo uno studio, - prosegue Marchesini - è un vero e proprio “pensatoio”, dove immagino, progetto e realizzo le mie creazioni. È un po’ studio e un po’ deposito di materiali. È un luogo dove si respira creatività, pieno di prototipi in continua evoluzione, che si affaccia su un mondo ricco di sollecitazioni, caotico ma vitale». Ha cominciato a interessarsi di design all’inizio degli anni Ottanta, raccogliendo oggetti di vario tipo, e nel frattempo frequentava un corso per il restauro di mobili. «A volte questa mia, allora piccola ma crescente, passione - continua Marchesini - suscitava un po’ di ironia nel mondo degli amanti dell'antiquariato. Subendo certamente una Sotto: il designer bolognese Sauro Marchesini. A sinistra, lampada tubo in plexiglass da terra, il suo fascino risiede nella forma insolita, un oggetto particolare fatto di un materiale leggero ed evanescente


sollecitazione, dovuta ai colori, ai materiali diversi, alla plastica di cui erano fatti gli oggetti che trovavo, mi sono addentrato in questo campo, allora poco frequentato, strano, ironico, un po’ kitsch, ma certamente divertente. Frequentando rigattieri di ogni genere scoprivo e riportavo in vita una quantità di piccoli “tesori” altrimenti destinati alla distruzione. Mi sono avvicinato così sempre di più a un mondo che senza alcun dubbio consideravo già molto creativo e, senz'altro, germoglio di una mia futura e personale creatività, scoprendo anche, attraverso le pubblicazioni sempre più specializzate e preziose, gli architetti». Marchesini è abituato a usare materiali differenti: vetro, carta, cartone, plexiglass, lavorati con diverse tecniche, realizzando oggetti totalmente al di fuori del concetto di produzione di massa: «Ho cominciato molti anni fa con la cellulosa di carta e ho creato dei pannelli materici molto grandi, che ho affettuosamente e ironicamente chiamato crostoni. Poi, con il vetro rotto o inciso (sabbiato), ho realizzato lampade, sempre con vetri recuperati in discariche varie, materiale altrimenti destinato alla distruzione. Sono passato alle lampade in plexiglass, sempre con materiale resusci-

Sopra: tavolino modello Andy, ispirato ai "Fiori" di Andy Warhol. Sotto: lampada in plexiglass da tavolo, combinazione geometrica di pezzetti imbullonati e stratificati

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Design tato. È un materiale meraviglioso, più affascinante, moderno e malleabile del vetro che stavo allora lavorando. Pezzetti di plex, scarto industriale, banali, di varia grandezza: imbullonati tra loro creano una forma geometrica, anche di grandi dimensioni. Opacizzati filtrano una luce molto morbida e seduttiva. Ultimamente, con la realizzazione di tavolini, specchiere e soprattutto gioielli in acciaio, che amo molto, la mia ricerca si è spostata letteralmente dal campo artigianale a quello industriale. Con la realizzazione di oggetti, pensati e disegnati al computer, i miei materiali di risulta sembrano ormai al tramonto, anche se non del tutto abbandonati. Il discorso attuale è più aderente alla filosofia del design come deve essere. Ora la ricerca del materiale è molto più contenuta e standard. Mi esprimo nella forma e nel colore, cercando ancora di evidenziare sempre una piccola provocazione “pop” e un senso di gioco che mi permette di divertirmi. Il materiale di recupero ha un passato e una storia. L'imperfezione lo rende interessante, unico, vivo, sempre pronto a un nuovo futuro. Il materiale nuovo, invece, manca di storia e vive solo il presente. Senza dubbio è

meno poetico. Personalmente amo i materiali vecchi, trovati per caso, raccolti e depositati, in attesa di essere creativamente liberati». Il suo sito internet si chiama con il suo nome seguito da “sfd”, ovvero “senza fissa dimora”, che sta a significare, spiega, «essere il più possibile libero di usare qualsiasi cosa mi piaccia, sia come materiale che come stile». La sua passione è sempre stata l’arte «Partendo dai classici, un continuo e inarrestabile crescendo di passione mi ha portato a conoscere, dopo anni, l’infinito e irrazionale universo dell’arte moderna. Ho scoperto così la libertà, l’ironia, la gioia della provocazione della Pop Art. Anziché essere attratto dall’action painting, più istintiva e digeribile, ero affascinato dalla pop, forse più vicino a un concetto di design. Pop art e design erano le mie passioni in parallelo. In questo momento mi sento all’inizio di un tragitto che dovrò percorrere di corsa visto la mia età». Più che un artista, si definisce un designer con una cultura artistica, come si nota dai suoi lavori intessuti di citazioni. «Provo a dare un tocco di chiara influenza artistica negli oggetti d’uso, in cui l'irrazionalità dell’arte si coniuga con la razionalità del design».


A sinistra: lampada in plexiglass assemblata con strisce orizzontali imbullonate che creano un effetto serranda flessuosa. Sotto da sinistra: elementi di arredo realizzati con tessuto e gesso; tavolino Brillo; centrotavola in acciaio verniciato; specchiera caratterizzata da un richiamo informale di lamiera posata e distanziata su uno specchio Per informazioni: www.sauromarchesinisfd.it


Angolo dei consigli

Convertire le lire in euro non è più possibile dal dicembre 2011. Ma la Corte Costituzionale potrebbe dare una nuova possibilità a chi è rimasto con un pugno di lire in mano di Alessandro Piu

NON BUTTATE QUELLE LIRE TROVATE NEL CASSETTO Nella concitazione delle settimane a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre 2011, quando il governo Berlusconi fu costretto alle dimissioni e l’Italia rischiò di essere travolta dallo spread, il governo Monti appena insediato approvò il decreto 201/2011 il cosiddetto “Salva Italia”. All’articolo 26 del provvedimento veniva sancita la prescrizione e il trasferimento all’Erario delle “banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione… con decorrenza immediata”. Da un giorno all’altro le lire, che secondo la legge 289 del 2002 avrebbero potuto essere convertite in euro presso le sedi della Banca d’Italia fino al 28 febbraio 2012, sarebbero rimaste per sempre lire. Tuttavia un giudizio di Costituzionalità sollevato dal Tribunale di Milano e attualmente pendente presso la più alta Corte potrebbe rimettere in gioco, nei prossimi mesi, le vecchie banconote. “Al momento dell’adozione del decreto – spiega a F Marcello Pistilli avvocato specializzato in diritto bancario, consulente di Altroconsumo, e responsabile per la Lombardia dell’Istituto nazionale antiusura, antiracket e tutela dei consumatori – risultavano ancora in circolazione, secondo il bilancio di Bankitalia, quasi 3mila miliardi di lire (1,5 miliardi di euro) tenendo conto solo della

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carta-moneta”. Non proprio bruscolini quindi e soprattutto, riprende Pistilli “questa posta di bilancio non venne girata all’erario: in tal modo ne avrebbero potuto beneficiare tutti i cittadini, ma venne trasferita al fondo di ammortamento dei titoli di Stato, in maniera da migliorare la solvibilità della nazione messa in forte dubbio”. Un beneficio per i soli possessori di titoli di Stato – in gran parte istituti di credito e Stati esteri - a danno di chi aveva fatto legittimo affidamento nel periodo di conversione stabilito nel 2002. L’articolo 26 del decreto Salva Italia avrebbe quindi violato proprio il principio di affidamento e certezza del diritto tutelato dagli articoli 3 e 97 della Costituzione. Il giudizio della Corte arriverà non prima del nuovo anno. Se il provvedimento venisse dichiarato incostituzionale e ne venisse ordinata la disapplicazione chi ancora possiede somme di denaro in lire potrebbe chiederne la conversione alla Banca d’Italia. Ad essere favoriti sarebbero coloro che abbiano prova di aver tentato di cambiare le lire presso le sedi di Bankitalia, entro il termine inizialmente previsto del 28 febbraio 2012. “Diversi gruppi di cittadini si rivolsero a me all’indomani dell’approvazione del provvedimento, spiega Pistilli. "Il mio consiglio fu di pre-

sentarsi presso una sede della Banca d’Italia con una raccomandata a mano e un testimone per chiedere il cambio del denaro. La presenza del testimone unitamente all’accettazione per ricevuta consegna della raccomandata sono la prova su cui abbiamo fondato la causa a Bankitalia. Quest’ultima ha poi chiamato in garanzia il ministero dell’Economia e delle Finanze. In seguito, nel corso del processo, abbiamo chiesto al Tribunale di Milano di sollevare la questione di costituzionalità”. Qualche possibilità di recupero o almeno di aver ripagato il danno subito esiste tuttavia anche per chi non abbia la prova di aver tentato di convertire le sue lire. “In questo caso si potrebbe dichiarare che non si è tentato di cambiare il denaro in quanto consapevoli dell’esistenza di una legge che lo impediva, affidandosi pertanto al dettato del legislatore. L’incostituzionalità della legge avrebbe provocato un danno del quale richiedere il risarcimento allo Stato italiano”. È una strada che ha meno certezze della prima e che, secondo l’opinione di Pistilli, varrebbe la pena di seguire solo per cifre rilevanti: “Se avessi delle lire non mi muoverei, per esempio, per meno di qualche milione”. (Tratto dal numero di giugno di F Risparmio & Investimenti)


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Leggere

AVREMMO DOVUTO DIFFIDARE DI CARTESIO a copertina è di quelle che colpiscono: colori accesi, infradito in primo piano (e soprattutto in estate questo aiuta), carattere del titolo accattivante. «Qualcuno dice che la copertina sia la cosa più bella», specifica Zap Mangusta, l’autore del libro Le infradito di Buddha. «Ed è l’unica cosa che non ho scelto io: ho deciso il titolo del libro, il sottotitolo, il numero e i titoli dei capitoli e pure gli incipit. La copertina no però». Dopo aver indossato le “mutande di Kant” e i “calzini di Hegel”, altri due suoi libri, Zap Mangusta ci chiede di metterci comodi nelle infradito di Buddha, un esercizio che potrebbe risultare più difficile di quel che sembra per noi “figli della ragione e di Kant”, come ci definisce Mangusta. «Pretendiamo di dar retta solo al mondo che cade sotto la nostra esperienza e che il nostro Intelletto può affrontare, siamo spesso vittime di insicurezze e di paure oscure a cui la ragione non sempre riesce a rispondere. E facciamo la fortuna di fattucchiere, “consulenti” dell’anima e farmacisti vari. Lo stesso Kant, in proposito, stava scrivendo un libro che non portò mai a termine. Chissà, forse anche lui avrebbe detto che può aiutarci a cercare di cogliere il significato più alto dell’esistenza e non limitarci a “intuire” che c’è, ma che purtroppo non è accessibile dal nostro Intelletto. Forse non è l’Intelletto che può comprenderle, ma qualcos’altro». L’autore, in questa “guida orientale per disorientati”, come recita il sottotitolo, prende per mano il lettore e lo accompagna sull’Himalaya, alla scoperta di una spiritualità e di una cultura agli antipodi della nostra. Lo fa con semplicità, ironia e con estrema sincerità. È un libro rivolto a chiunque, senza distinzioni, purché sia capace di dare fiducia alla propria mente. Zap Mangusta, a chi potrebbe piacere questo libro?

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Un’introduzione ironica ma completa alla spiritualità indiana. Le infradito di Buddha racconta di un viaggio sull’Himalaya e di come, a volte, è necessario mettere da parte le certezze e aprire la propria mente a “qualcosa d’altro” di Cristiana Zappoli

«Agli appassionati di viaggi, religioni, filosofia e fantascienza. Agli entomologi, agli esploratori, ai giovani, agli anziani e alle casalinghe. A tutti coloro che non hanno paura di ciò che non conoscono e pensano che al mondo ci sia sempre qualcosa da imparare». Secondo lei, quante delle persone che cominceranno il libro non arriveranno alla fine e perché? «Premesso che ritengo che un libro non sia uno yogurt e che dunque non abbia data di scadenza (io ad esempio i libri li compro e poi li leggo quando “mi chiamano”), mi auguro che chi lo acquista arrivi poi sino alla fine. Anche perché il significato del mio libro lo si comprende solo se si legge l’ultimo capitolo. Ma il senso dell’ultimo capitolo lo si comprende solo se si è letto il penultimo. E via dicendo. Così se non hai intenzione di arrivare alla fine, il mio libro non lo si dovrebbe nemmeno comprare. Oppure si può regalare». Sembra che l’Occidente subisca sempre più il fascino dell’Oriente, da diversi punti di vista. Un esempio su tutto, lo yoga: è una moda oppure cominciamo a pensare un po’ di più alla nostra anima, a farci delle domande e cercare delle risposte?


«Non so perché una persona scelga di fare yoga o meditazione, penso che sia per tanti motivi, ed è probabile che alcuni di questi siano sbagliati o legati alle mode. Quello che so è che senz’altro preferisco una persona così a una che sceglie di passare il suo tempo nelle agenzie di scommesse, davanti al computer o a “giocare” in borsa. Gran parte dei nostri pensieri e delle nostre azioni sono motivate dal denaro e dalla voglia di incontrare qualcuno. Tuttavia io credo che prima di incontrare gli altri, dovremo cercare di “incontrare” noi stessi per capire chi siamo. E successivamente donarci a loro. In quanto al denaro, ovvio che sia importante ma quando alle tre di mattina ti svegli di soprassalto in preda agli incubi, beh, il denaro non può far molto». Qual è la cosa più importante che il modello orientale può insegnarci? «Sono tante. Dovremmo imparare ad accettare la provvisorietà della vita, a vivere il presente, a capire che non esiste il bene assoluto o il male assoluto, perché ogni cosa contiene dentro di sé il suo esatto contrario. Dovremmo infine comprendere le leggi del karma: “you get what you give...”, “si riceve quello che si dà”. Noi italiani siamo generosi ma siamo anche astuti e confidiamo un po’ troppo nel perdono. Il karma invece è impersonale e non accetta sconti: se nella vita ti comporti bene, allora ti ritorna gioia e amore, altrimenti preparati a soffrire. Non è un concetto per tutti. Noi vogliamo sempre un “aiutino”. E quando ci comportiamo come iene, gazze ladre o animali predatori, diciamo che la colpa è della natura o della situazione». E c’è qualcosa che l’Occidente può insegnare all’Oriente o siamo un caso disperato? «Non siamo un caso disperato… siamo una grande cultura e dobbiamo essere fieri della nostra civiltà. Abbiamo fatto passi da gigante nella scienza, nella tecnologia, nella medicina, purtroppo però recentemente abbiamo perso i contatti con la nostra profondità. Nessuna delle tre infatti può dare risposte precise in merito a una conoscenza vera

e autentica. Questo è il disagio e il disorientamento in cui è caduta la filosofia occidentale del Novecento. E in cui successivamente siamo caduti noi. Faccio un esempio: se una persona si iscrive a una palestra viene guardata con ammirazione, perché si prende cura di sé dunque tiene al proprio benessere. Ma se prega, va spesso dall’analista o in biblioteca, allora viene considerata un po’ “bizzarra”. Perché noi occidentali abbiamo scisso il corpo dalla mente. E abbiamo dato la precedenza al primo. Questo è un errore. Entrambi vanno di pari passo. La colpa è di Cartesio che li separò all’origine, ma non va dimenticato che il pensatore del “cogito” è stato uno che ha combattuto “la guerra dei 30 anni” prima da una parte e poi dall’altra. Di lui, dunque, avremmo dovuto fidarci di meno». Riesce a riassumere con tre parole il cuore della spiritualità indiana? «Solo tre parole? Del tipo: sole, pizza e amore? Mi verrebbe da dire: brahman, dharma e karma. Ma per saperne di più bisogna leggere il libro». Il linguaggio semplice e l’approccio ironico del testo sono funzionali allo scopo del libro, oppure sono caratteristiche del suo stile? «Come credo ormai si sia intuito, l’approccio ironico fa parte del mio stile di vita. E in quanto al linguaggio, ambisco a farmi comprendere da chi mi legge. Strano no? Non sono come uno di quegli autori ostici ma “celebrati" che utilizzano i termini come un’arma per minacciare il lettore e segnalargli che sono intelligenti e che “potrebbero distruggerlo in ogni momento”. A me, invece, il lettore è simpatico. Questo non vuol dire che ami la scrittura sciatta e decerebrata dei tanti miti letterari che spopolano qui da noi. Tutt’altro. Ma anche editor e “ghost writers” devono campare…». Arrivato alla fine del suo libro il lettore avrà più risposte o si farà più domande? «Spero che arrivato alla fine del mio libro il lettore mi consideri un amico. Che si è liberato di tanti orpelli e si è infilato un paio di infradito. Poco impegnative. Ma che aiutano a rilassarsi e ad andare in giro insieme, per vedere le cose con maggiore ponderazione. E, perché no, maggiore profondità».

ZAP MANGUSTA Al secolo Diego Roberto Pesaola, è attore e regista teatrale, autore di programmi televisivi di successo (Barracuda e Scherzi a parte per esempio), primo inviato de Le Iene, Oscar della radiofonia con Radio Zanzibar, ha scritto Le mutande di Kant, I calzini di Hegel, Il flipper di Popper e Platone e la legge del pallone. Da tutte queste attività trae origine il suo ultimo progetto filosofico, in onda per tre stagioni su Radio2, Così parlò Zap Mangusta, che superando il milione di ascoltatori è stata una delle trasmissioni più seguite e scaricate d’Italia.

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Leggere

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in libreria 1. Beauvoir in love, Irène Frain, Mondadori

1947, Chicago: un incontro improbabile. C’è Simone de Beauvoir, l’icona femminile dell’esistenzialismo, la compagna di Jean-Paul Sartre. Poi c’è Nelson Algren, semplicemente lo scrittore dannato d’America. Il primo scambio di battute tra i due è uno shock. Il secondo, l’attrazione. Poi verranno i tormenti. Tra i due la passione è ingovernabile e divorante, rompe ogni difesa. 2. Il vestito rosa, Nicole Mary Kelby, Frassinelli

È la storia di una donna, la giovane sarta irlandese Kate Quinn, che riesce ad accedere al glamour e alla moda in un'America sull'orlo della trasformazione. È il commosso racconto di un’illusione, che qualcuno ha chiamato Sogno Americano, e della sua tragica fine. Ed è l’omaggio profondamente umano a Jackie Kennedy, scomparsa proprio vent’anni fa, e al suo fascino indimenticabile. 3. Identikit di un ribelle, Piero Pelù, Rizzoli

In queste pagine Pelù si racconta a ruota libera, esorcizzando le sue paure e confidando i suoi timori. Primo fra tutti l’incubo delle droghe pesanti, che sono un grande 96 ITA EVENTI

mezzo di potere delle mafie, che ciclicamente minacciano l’esistenza delle generazioni più a rischio e che hanno coinvolto persone a lui care.

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4. La presentatrice morta, Peppi Nocera, Longanesi

È la sera della grandiosa festa del cinquantottesimo compleanno di Eda Dolci, star televisiva che ha fatto la storia del piccolo schermo, bella, famosa, e spietata. Gli ospiti l’attendono per celebrarla come merita, ma Eda Dolci non taglierà mai quella torta, perché qualcuno l’ha uccisa e in tanti lo avrebbero fatto volentieri. Questa è la storia della famosa presentatrice televisiva Eda Dolci. Della sua morte improvvisa all’apice del successo. E di come fregò quasi tutti. 5. L’inganno del passato, Magnus Montelius, Marsilio

È l’autunno del 1990 e la cortina di ferro si sta sbriciolando. A Stoccolma, ai piedi della terrazza di Ersta, viene trovato il corpo di un uomo che porta con sé un passaporto albanese, ma le autorità del suo paese sostengono che non esiste nessuno con quel nome. Il caso viene rapidamente archiviato come suicidio, una soluzione affrettata che sollecita la curiosità di un giornalista a caccia di inchieste.

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