RISPARMIO ENERGETICO: TECNOLOGIA O BUON SENSO ? Rudimenti di architettura bioclimatica
Arch. Irene Ausiello
Arch. Francesco Fabbrovich
Basta un collettore solare, un pannello fotovoltaico o una pala eolica sul tetto per rendere un edificio energeticamente sostenibile ed efficiente?
Si, perchÊ ogni edificio è, in un certo senso, proprio una macchina in grado di produrre effetti sensibili sul nostro comfort abitativo.
In fondo, il concetto stesso di abitare nasce proprio da qui!
Allora perchĂŠ ogni inverno spendiamo una barca di soldi per il riscaldamento?
E ogni estate soffriamo talmente il caldo da pensare di ricorrere ad uno di quegli strani macchinari che tolgono qualche grado di temperatura dalle nostre case, per reimmetterlo appena fuori dalla nostra finestra?
Forse perchÊ queste macchine straordinarie che chiamiamo case non sono proprio dei bolidi da competizione quanto a efficienza energetica‌!
Bhe, ci sarà pure qualcosa da fare per rimediare al problema‌!
Certo, in primo luogo in sede di progettazione e realizzazione dei nuovi edifici, ma pure in sede di risanamento e di ottimizzazione energetica di edifici esistenti non proprio efficienti.
Ma soprattutto, per RISPARMIARE energia, combustibili e bollette occorre innalzare la nostra soglia di consapevolezza dell’abitare, la nostra capacità di comprensione del funzionamento elementare della nostra amata casa, dei suoi difetti e delle sue potenzialità, della sua capacità di funzionare in armonia con l’ambiente che la circonda.
Bene, allora proviamo a fare insieme questo viaggio nella consapevolezza partendo dalla domanda fondamentale, amletica, esistenziale‌ di ogni vero abitante consapevole:
Dove è il nord?
IL NORD!!! DOVE E’ IL NORD?!
Insomma, dove sorge il sole, dove tramonta? Sapete orientarvi con esattezza? E conoscete l’orientamento della vostra casa?
Cosa c’entra??! C’entra, c’entra…! Anzi, il nocciolo della questione è proprio questo! Eh, si, perché una casa energeticamente intelligente usa quanto più possibile le fonti PASSIVE, GRATUITE(!) e RINNOVABILI(!!) per funzionare:
il sole d’inverno, per scaldarsi…
l’ombreggiamento e la ventilazione d’estate per raffrescarsi.
Il sole funziona pressappoco così:
l’ESTATE è molto alto, sorge poco a nord dell’est e tramonta poco a nord dell’ovest.
l’INVERNO rimane molto basso, sorge poco più a sud dell’est e tramonta poco più a sud dell’ovest.
Questo significa che, di tutte le superfici dell’involucro di un edificio: quelle ORIZZONTALI, di copertura, sono soggette a forte surriscaldamento in estate, mentre in inverno hanno più attitudine a disperdere il calore che non ad accumularlo.
Le pareti verticali a NORD non prendono MAI un raggio di sole e sono il buco nero, insieme alla copertura, della dispersione di calore invernale.
Le pareti a EST e a OVEST, durante l’inverno, disperdono più calore di quanto riescano ad accumularne, mentre in estate danno un contributo significativo al surriscaldamento dell’edificio.
Le pareti a SUD sono in grado di accumulare grandi quantità di calore durante l’inverno, ma sono pure soggette a forte surriscaldamento in estate.
Perciò, d’inverno, le sole superfici che sono esposte significativamente alla radiazione solare sono quelle a SUD.
E solo su queste possiamo puntare per avere un guadagno energetico dal sole invernale.
E l’unico modo per ottenerlo è che tali superfici siano quanto più VETRATE possibile,
Le altre pareti devono avere finestrature limitate e isolamento termico molto efficiente.
In particolare il tetto deve essere isolato molto bene perchÊ il calore tende a salire‌
In estate il raffrescamento si ottiene essenzialmente ombreggiando le pareti EST e OVEST con schermature verticali
e la parete SUD con una modesta sporgenza sufficiente a riparare dal sole alto di mezzodĂŹ.
Il sistema più economico ed efficace per evitare il surriscaldamento della copertura è il tetto ventilato, che crea un’intercapedine di ventilazione tra solaio e tegole.
L’aria si riscalda, tende a salire e innesca una circolazione fortemente raffrescante.
Insomma, ecco qui la nostra casa ideale, naturalmente fresca d’estate e calda d’inverno, ancora prima di aver acceso condizionatori, stufe o caldaie.
Ed ecco alcune variazioni possibili sul tema, che però non funzionano altrettanto bene… Qualsiasi orientamento diverso da quello est-ovest comporta più pareti a nord che non prendono sole e neanche una a sud pienamente soleggiata.
Un perimetro troppo articolato aumenta la superficie che disperde calore.
Una facciata a sud poco vetrata non è in grado di accumulare calore in inverno.
Le grandi vetrate a nord rappresentano solo dispersioni nel bilancio energetico dell’edificio.
Una palazzina in un centro urbano funziona esattamente allo stesso modo, ma con le differenze derivanti dall’aggregazione…
di più unità abitative in un unico edificio
In sede di pianificazione, GLI STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI dovrebbero prescrivere una disposizione degli edifici sui lotti che privilegi il SOLEGGIAMENTO INVERNALE delle facciate a SUD.
In sede di progettazione, la disposizione degli appartamenti all’interno di un fabbricato dovrebbe garantire a tutti la stessa ESPOSIZIONE A SUD e, in generale, lo stesso bilancio termico.
Gli stessi‌sani principi si possono applicare per migliorare i consumi di combustibile e di energia elettrica in situazioni esistenti, siano esse case isolate o condomini. Ecco qualche idea‌
Per il guadagno termico invernale, la parola d’ordine è: PARETE SUD VETRATA con una piccola schermatura orizzontale per l’ombreggiamento estivo…
Ad esempio, la chiusura di logge e balconi con VERANDE VETRATE, se orientate correttamente a SUD, è in grado di fornire un guadagno termico enorme, quantificabile con i calcoli e quindi dimostrabile.
La legislazione nazionale e le normative locali stanno ormai riconoscendo, sempre più diffusamente, le SERRE SOLARI come dispositivi efficienti, premiandone la realizzazione con L’ESCLUSIONE DAL CALCOLO DELLA CUBATURA.
Il RAFFRESCAMENTO PASSIVO, in estate, si ottiene in maniera efficace ed economica con DISPOSITIVI OMBREGGIANTI
ORIZZONTALI in copertura e sulle pareti SUD
VERTICALI sulle pareti EST e OVEST.
Tali dispositivi raffrescanti, al contrario dell’aria condizionata: Non hanno costi di esercizio. Non consumano energia. Non reimmettono calore nell’ambiente. Provocano l’abbassamento della temperatura interna degli edifici, favorendo, allo stesso tempo, l’abbassamento della temperatura esterna, impedendo alle superfici murarie di accumulare il calore della radiazione solare e di reimmetterlo nell’ambiente per irraggiamento.
In sostanza, abbassano la temperatura generale dell’aria
Solo adesso, se riusciamo a pensare al funzionamento della nostra casa passata, presente o futura, CON UN PIZZICO DI CONSAPEVOLEZZA IN PIÙ… allora mettiamo pure i collettori solari,
i pannelli fotovoltaici,
i generatori eolici,
le caldaie a condensazione…
E spegnamo pure le lampadine… quando non ci servono più!
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Ideazione e progetto Arch. Irene Ausiello
Arch. Francesco Fabbrovich
Testi e disegni Arch. Francesco Fabbrovich
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