Quadrimestrale di ďŹ losoďŹ a pratica - www.lachiavedisophia.com
N.13 Anno V | Ott 2020 - Gen 2021
INTERVISTA A JUDITH BUTLER
Sapersi alleare
dossier
IL SENSO DEL TEMPO La questione relativa alla natura del tempo attraversa trasversalmente la storia umana e ancora oggi chiama incausa la scienza assieme alla filosofia, senza dimenticare ilruolo ricoperto dalla percezione del singolo individuo.
TRA SCIENZA E FILOSOFIA
Telmo Pievani, Piero Benvenuti Fabio Fracas, Maurizio Casiraghi LA PERCEZIONE DEL TEMPO
Gianluca Ligi, MarcoBiraghi, Barbara Cannelli, Cristina Cattaneo Beretta
N. 13 Anno V | Ott 2020 - Gen 2021 Autorizzazione del Tribunale di Treviso N. 244/17 Reg. Stampa ISSN 2531-954X Prezzo: 8,00 € PROPRIETARIO La Chiave di Sophia DIRETTORE RESPONSABILE Elisa Giraud DIRETTORE EDITORIALE Elena Casagrande CAPOREDATTORE Giorgia Favero REDAZIONE Massimiliano Mattiuzzo Giacomo Mininni Luca Mauceri Francesca Plesnizer Anna Tieppo Alessandro Tonon
EDITORE Nodo Edizioni S.r.l. Vicolo Beato Padre Pio, 47 31010, Mareno di Piave (TV) editore@nodoedizioni.it STAMPA PressUp Via Catone 6 00192 Roma Printed in Italy CONTATTI www.lachiavedisophia.com info@lachiavedisophia.com
PROGETTO GRAFICO Elena Casagrande
ABBONAMENTI Nodo Edizioni S.r.l. ordini@nodoedizioni.it
COPERTINA di Davide Mazzuchin
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Ott 2020 - Gen 2021 - N. 13
SPECIALE Sapersi alleare Generi, parentele, prossimità in gioco per immaginare il nostro futuro. Intervista a Judith Butler
Editoriale di Elisa Giraud
3
Il possesso nuoce gravemente all’amore
4
L’esperienza erotica come libera e responsabile realizzazione di sé di Erica Pradal
6
Il mondo tra socialità e caos Perché l’uomo non può vivere senza l’altro e senza la distruzione di sé stesso di Simone Pederzolli
8
Nell’epoca in cui le tecnologie prendono il sopravvento, l’uomo riuscirà a mantenere il suo ruolo nel cosmo? di Francesca Peluso
RUBRICHE 68
La valigia nella scuola delle competenze di La valigia del filosofo
Intervista Sapersi alleare
70
Generi, parentele, prossimità in gioco per immaginare il nostro futuro. Intervista a Judith Butler di Martina Vivarelli e Elena Casagrande
75
Moderne tecnologie per governare le passioni e conturbanti aspetti etici di Pamela Boldrin
Philovintage Il quadrifarmaco epicureo e la cura al dolore oggi
78
La Lettera a Meneceo offre una risposta ancora valevole? di Riccardo Coppola
Filosofia a fumetti
Scheler: l’uomo come essere spirituale
Filosofia per bambini Scoperte e invenzioni
Bioeticamente Le pozioni d’amore diventano realtà
SOMMARIO
70
80
Eraclito e l’incessante divenire delle cose di Edoardo Ciarpaglini, Roberto Laudato e
Tommaso Lanza
Selezionati per voi Libri di Sonia Cominassi Film di Laura Casagrande Libri Junior di Il Treno di Bogotà
6
82
SOMMARIO
12
L’evoluzione del concetto di tempo tra filosofia, fisica e cosmologia di Piero Benvenuti
Il tempo: che crampo mentale!
40
La freccia del tempo in biologia
15
Fugit irreparabile tempus di Anna Tieppo
18
20
Quando l’arte affrontò il tempo di Luca Sperandio
46
Storia nell’arte di Francesco Pozzato e Mara Vicino
48
Il furto del tempo
52
Gli intellettuali africani alla riconquista del tempo storico di Barbara Cannelli
Il tempo liquido di Trinh Thi Minh Ha di Alessandra Chiricosta
Molteplici forme di tempo
Il tempo e noi
L’architettura nella sua dimensione temporale di Marco Biraghi
22
Annotazioni di antropologia del tempo di Gianluca Ligi
Il tempo, anche quello di Planck
Il tempo è la mia durata
25
Un dialogo tra fisica e filosofia di Fabio Fracas e Elena Casagrande
Ontologia temporale
28
Il dibattito sull’esistenza del non-presente di Ernesto Graziani
Il tempo di Homo sapiens
30
Tempo spaziale o spazio temporale? di Beatrice Magoga
Capire l’essere umano di oggi attraverso l’evoluzione. Intervista a Telmo Pievani di Pamela Boldrin
34
54
57
Analisi dello scorrere temporale a partire dall’interiorità bergsoniana di Francesca Plesnizer
La via dei mutamenti di Matteo Astolfi
Il luogo del non tempo di Jessica Genova
43
La complessità nella storia della vita sulla Terra di Maurizio Casiraghi
È tempo di essere «l’eterno sì» a tutte le cose? di Massimiliano Mattiuzzo
The Fourth Dimension
37
Basta chiedersi che cos’è il tempo per comprenderlo? di Gaia Ferrari
IL SENSO DEL TEMPO Tempo cosmico
Il senso del tempo di Edoardo Ciarpaglini
60
62
Azione, innamoramento, sedimentazione 64 Dialogo sui tempi della vita e dell’amore di Cristina Cattaneo Beretta e Giorgia Favero
DALLA NOTTE DEI TEMPI di Elisa Giraud
EDITORIALE
Tempo è «l’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro, vista volta a volta come fattore che trascina ineluttabilmente l’evoluzione delle cose o come scansione ciclica e periodica dell’eternità, a seconda che vengano enfatizzate l’irreversibilità e caducità delle vicende umane, o l’eterna ricorrenza degli eventi astronomici; tale intuizione fondamentale è peraltro condizionata da fattori ambientali e psicologici, e diversificata storicamente da cultura a cultura». Questa è la definizione che il dizionario riporta della parola tempo, un vocabolo di origine indoeuropea che il latino ha portato a noi. Il termine tempus, “intervallo di tempo”, è probabilmente forma coincidente con tempus, “tempia”, in quanto entrambi possono risalire alla radice verbale indoeuropea (s)temb-, “percuotere”, con riferimento al battito delle pulsazioni sanguigne. Abbiamo insomma chiamato tempo la nozione per scandire e misurare il ritmo della nostra vita. Definire, misurare, comprimere, dilatare, ma soprattutto manipolare, è un po’ il chiodo fisso degli esseri umani. Nel pensiero filosofico e scientifico tale nozione ha costituito un problema costante e basilare della riflessione fin dalle trattazioni mitologiche. Ma a riflettere sul tempo si sono soffermati anche la psicologia, l’antropologia e la letteratura, e non si può escludere l’ambito religioso e spirituale. Insomma, il tempo è materia di indagine che attrae l’Uomo dalla notte dei tempi, appunto. Il tempo esiste realmente o è un’illusione fittizia creata dall’uomo? È qualcosa di assoluto o di soggettivo? Esisterebbe anche a prescindere dalla vita umana? Cercare di trovare un senso al tempo che risponda ai grandi quesiti umani e, al contempo, sia a misura di individuo è l’obiettivo di questo numero de La Chiave di Sophia. Dalla varietà di spunti la presente ricerca intende muoversi su due questioni fondamentali. La prima è di riflettere sul motivo per cui sorgano interpretazioni e proposte così variegate, sul perché il tempo costituisca una ricerca così importante per l’uomo. In secondo luogo, obiettivo del presente dossier non è tanto sviluppare una ricerca su cosa sia il tempo, sul trovare una sua definizione e tentare di circoscriverlo, quanto piuttosto interrogarsi su come noi ci rapportiamo con il tempo, su quale sia il nostro atteggiamento nei suoi confronti, quale sia la nostra percezione, il nostro approccio. In una parola sul senso del tempo per il singolo e per l’essere umano in generale, che si misura e percepisce in una molteplicità di modi. Un po’ come ci ricorda Leopardi nella sua poesia più famosa: «E mi sovvien l’eterno, / E le morte stagioni, e la presente / E viva, e il suon di lei. Così tra questa / Immensità s’annega il pensier mio: / E il naufragar m’è dolce in questo mare».
4 LA CHIAVE DI SOPHIA | ERICA PRADAL
IL POSSESSO NUOCE GRAVEMENTE ALL’AMORE L’esperienza erotica come libera e responsabile realizzazione di sé
di Erica Pradal
T
rascorrere qualche ora in una storica biblioteca, dove i muri stipati di libri custodiscono le emozioni, le teorie, i pensieri di scrittori che hanno lasciato un segno, regala ogni volta un’emozione. Si viene colti da quella benefica sensazione di intima grandezza tipica dei templi sacri. Eppure, nel momento in cui decidiamo di impossessarci di uno di quei libri, arriva dritta la consapevolezza che non sia quello giusto. Allora ne prendiamo un altro e un altro ancora. Nelle nostre mani, tolto dal luogo dove riluceva, ogni libro perde gran parte della sua bellezza. Ecco. Quando amiamo, viviamo un’esperienza simile. Colti da profonda emozione, cerchiamo disperatamente l’oggetto del nostro desiderio, ma non è il possesso a soddisfarlo, bensì il movimento che esso provoca, la spinta che ci fa alzare e percorrere le impervie ma sempre seduttive vie dell’Amore.
Amare significa saper stare al mondo, rispettare l’altro e darsi la giusta importanza.
«L’Amor che move il sole e l’altre stelle» scrisse Dante al termine del suo viaggio ultraterreno, riferendosi alla fugace visione di Dio. È questo uno dei significati più profondi, direi metafisici dell’Amore. La matrice aristotelica è
Ma qual è la vera natura dell’uomo? Chi ce la può indicare? «Conosci te stesso» esorta Socrate citando la massima iscritta sul tempio di Apollo, e innamòrati – aggiungerei – della parte che più ti differenzia da tutti gli altri enti e
evidente: il dio di Aristotele è il motore dell’universo, la causa prima che, per non dipendere a sua volta dall’interminabile catena di causa-effetto del movimento fisico, è immobile. Ma come fa a muovere se è immobile? «Esso muove come ciò che è amato, mentre le altre cose muovono essendo in moto esse stesse»¹ spiega il filosofo. Il dio aristotelico agisce come causa finale, nello stesso modo in cui una persona amata attrae l’amante e determina le sue azioni, ponendosi come l’oggetto d’amore verso cui tendere. L’Amore, attraendo verso di sé, conduce ogni cosa alla piena realizzazione del proprio fine, l’entelechìa; prendere una direzione diversa, uscire dai binari, significherebbe entrare in contraddizione con noi stessi, in un certo senso tradirci.
LA CHIAVE DI SOPHIA | OTT 2020 - GEN 2021 5
che ti rende davvero uomo. Socrate, ma anche Aristotele, la identifica con la virtù, con l’agire secondo ragione. Amare significa allora saper stare al mondo, rispettare l’altro e darsi la giusta importanza. Quando l’uomo si allontana dalla propria natura, le conseguenze sono devastanti: la storia è testimone di come l’egoismo, la sete di gloria, il denaro o un’ideologia possano sfociare in eccidi e distruzione. Nessuna guerra ha mai risolto i problemi dell’uomo, spesso anzi li ha amplificati. I cambiamenti significativi sono avvenuti grazie alla tenace opera di personalità disposte al dialogo e amanti della giustizia: Nelson Mandela, Gandhi, Aung San Suu Kyi (solo per citarne alcune) hanno saputo ricucire con i potenti fili dell’Amore e del perdono ferite aperte da atteggiamenti di totale disumanità. Anche l’esperienza erotica, l’Amore passionale che spesso ha origine dalla visione di un bel corpo, può diventare ricerca di bellezza e di armonia. Eros, così come ce lo descrive la sacerdotessa Diotima nel Simposio di Platone, non è un dio, non incarna la perfezione, quanto piuttosto la sete di perfezione; è la mancanza, il desiderio di appagamento a spingerci in avanti. Figlio di Penìa (la povertà) e Pòros (l’espediente), l’Amore erotico è potente, a volte disorienta la nostra ragione, ci rende folli proprio al fine
di smuoverci. D’altra parte, «i beni più importanti ci provengono mediante una mania che ci viene data per concessione divina»² afferma Platone, ma non bisogna fermarsi alla mera soddisfazione fisica. «La giusta maniera di procedere da sé o di essere condotti da un altro alle cose d’amore è questa:» chiarisce «prendendo le mosse dalle cose belle di quaggiù, al fine di raggiungere il Bello, salire sempre di più, come procedendo per gradini».³ Dunque, la stessa insoddisfazione che proviamo prendendo un libro da un’immensa biblioteca, la dobbiamo provare possedendo l’oggetto amato. Volerlo trattenere significa fermare la spinta creatrice dell’Amore, la sua natura che consiste invece nel condurci verso la continua, feconda e mai piena realizzazione di noi stessi, amandoci e amando ciò che è altro da noi. Riponiamo il libro al suo posto, dunque, ma non stanchiamoci di desiderarne la bellezza. Aristotele, Metafisica libro XII, Il Melangolo, Genova 1995, p. 41. ² Platone, Fedro, in G. Reale (a cura di), Tutti gli scritti, Bompiani, Milano 2000, p. 553. ³ Platone, Simposio, in G. Reale (a cura di), op.cit, p. 518.
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Obiettivo di questo numero de La Chiave di Sophia è quello di cercare di trovare un senso al tempo che risponda ai grandi quesiti umani e, alcontempo, sia a misura di individuo, indagandone cosÏ la percezione che abbiamo di esso. Elena Casagrande
Direttrice Editoriale La Chiave di Sophia
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