n°13
SUCCIVO ANIELLO MARSILIO A.S.D. SPORTING ATELLANA
SANT’ARPINO ELPIDIO IORIO MANUELA CINQUEGRANA
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IL PUNTO rubrica a cura di VINCENZO PASTENA
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COMUNE DI SUCCIVO
INTERVISTANDO
DIETRO LE QUINTE
Intervista all’ex Responsabile del servizio Affari Generali: il Sig. Aniello Marsilio Mai come in quest’ultimo periodo ci sentiamo in dovere di dar voce a chi da qualche anno vieneattaccato di incompetenza, di poca dedizione al lavoro, di negligenza e tanto altro, parliamo dei funzionari comunali, figura professionale di rilievo che rappresenta il cuore pulsante della vita amministrativa del comune. Abbiamo intervistato l’ex responsabile del servizio affari generali e dell’Area Vigilanza, il sig. Aniello Marsilio che proverà a chiarire le idee su un argomento così scottante.
Per cominciare sig. Marsilio, quali sono i compiti di un funzionario comunale?
I compiti sono statuiti dalle norme vigenti (Testo unico enti locali 267/2000, Statuto Comunale, Regolamenti e contratti nazionali di lavoro) e dipendono dalle dimensioni dell’ente :in un ente piccolo la libertà di decisione e quindi le responsabilità sono maggiori, mentre in un ente grande, l’autonomia è minore a causa della verticalizzazione delle responsabilità.
È vero che un dipendente comunale con le sue azioni amministrative può compromette o bloccare la vita politica di una giunta?
Assolutamente no. Questa è una delle tante favole per sciocchi che si raccontano in giro.Il principio di distinzione delle funzioni di indirizzo politico dalle funzioni di gestione attribuite ai dirigenti è netto. Il principio di separazione delle funzioni evoca due mondi che non dovrebbero, però, rinunciare a comunicare e lavorare insieme. Molto spesso, tuttavia, i politici si chiudono nelle loro stanze rinunciando al lavoro di squadra, a creare sinergie, a fare sistema. Lo scopo della separazione delle funzioni era ed è naturalmente quello di risolvere i problemi di interferenze della politica nella gestione concreta della “cosa pubblica”. La classe politica spesso è priva delle necessarie competenze tecniche ed è ancora più spessa influenzata dalla necessità di assecondare l’elettorato al fine della rielezione. Il principio è riconosciuto nel d. lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, con il quale la distinzione delle funzioni è stata affermata in modo molto forte, realizzando quel superamento del princi-
pio gerarchico nei rapporti tra organi politici e dirigenza. Aggiungo che per ogni area e/o settoresono individuatiannualmente (o dovrebbero essere individuati)obiettiviche le Amministrazioni Comunali si impegnano aconseguire a breve e medio termine, sistemi di controllo sull’attività svolte dai funzionari e valutazioni sull’operato dei Responsabili. Vi è inoltre la possibilità per gli organi politici diriformulare le azioni di intervento in caso di scostamento dagli obiettivi prefissati. Ciò presuppone però un lavoro preciso e dettagliato da parte degli organi politici. A mia memoria, non rilevo programmazioni, verifiche e controllidi questo tipo da parte delle varie Amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni.
Quali sono le responsabilità per un funzionario e quali le sanzioni in caso di errori personali?
La giurisdizione in materia è attribuita alla Corte dei Conti che nella sua giurisprudenza ha delineato i confini delle responsabilità cui si attribuisce la natura contrattuale del funzionario o dall’impiegato all’interno del rapporto d’ufficio, obbligando il responsabile a risarcire il danno causato della sua condotta. Le leggi finanziarie hanno stabilito a priori la condotta illecita da cui scaturisce la responsabilità erariale, affidando in sostanza al giudice contabile esclusivamente il compito di verificare l’integrazione della fattispecie nel caso concreto del danno e l’individuazione dell’effettivo responsabile della violazione. Ovviamente l’operato del funzionario, come già detto, è sottoposto principalmente al controllo da parte degli organi politici che possono sanzionare e contestarne l’operato attraverso atti formali, motivati e specifici e non come avviene di solito perché il funzionario è “antipatico” a qualcuno.
Leggenda narra che molti elementi della pianta organica del comune di Succivo siano riconducibili, politicamente parlando, ai vari schieramenti politici succivese, si sente di smentire tali dicerie? No. E come potrei smentire una cosa di questo tipo: purtroppo non ho elementi per farlo.
In virtù dei titoli che i vari funzionari hanno e in virtù dei compiti che sono chiamati ad assolvere, lei ritiene che la pianta amministrativa di Succivo sia carente di competenze? Si. In virtù delle riforme costituzionali i compiti dei Comuni si sono progressivamente ampliati. Tali compiti richiederebbero competenze di alto livello che nel Comune di Succivo scarseggiano.
Infine veniamo alla domanda che un po’ tutti si pongono, visto gli ultimi accadimenti, come sono i rapporti con questa amministrazione?
I rapporti sono quelli decisi dall’Amministrazione. Per un periodo, fino a qualche mese fa, mi hanno dato la responsabilità di più settori (perfino quello tecnico) per risolvere delle emergenze. E mai è stato contestato il mio operato. Anzi. Ora, invece, in ragione di una fantomatica riorganizzazione degli uffici e dei servizi non mi è statoassegnato alcun settore. Sono stato allontanato dall’ufficio e con compiti dal contenuto inferiore rispetto a quelle che ho sempre svolto in precedenza. Io, però, continuo a lavorare come sempre. Vivo ovviamente una condizione di profondo disagio lavorativo attenuata solamente dalla consapevolezza di aver svolto sempre con coscienza il mio dovere. Nel corso della mia attività lavorativa ho commesso certamente degli errori: chi non li commette quando lavora?Ma la mia buona fede e, soprattutto, la dedizione e l’impegno per il mio Comune sono indiscutibili. Capisco pure che molte Amministrazioni, per giustificare i loro fallimenti, hannol’interesse a trovare il capro espiatorio. Non ho mai capito, però, come un funzionario comunale possa bloccare l’attività di un Sindaco, di una Giunta o di un Consiglio Comunale. La cosa più ridicola che ho sentito in giro è che nasconderei i segreti del Comune nel mio computer: la verità è che molti il computer non lo sanno nemmeno accendere. E’ questo il vero problema.
In conclusione, come ritiene sia possibile avviare un processo di ammodernamento del comune di Succivo?
Attraverso lo studio, la preparazione, gli approfondimenti. Ho visto troppi amministratori impreparati e interessati solo al loro successo elettorale. L’ignoranza amministrativa aumenta i conflitti con i funzionari. Agire per accontentare i propri clienti danneggia irreparabilmente il Comune. La selezione di una vera classe dirigente, onesta e capace, dovrebbe essere l’obiettivo principale di tutte le forze politiche. Il dovere di noi cittadini, poi, dovrebbe essere quello di premiare i migliori e soprattutto controllarne l’operato. Solo in questo modo si possono mettere le basi per un reale cambiamento della macchina amministrativa. E se il Comune funziona funzionano anche i servizi per i cittadini.
COMUNE DI SUCCIVO
SPORT
A SUCCIVO RITORNA
IL GRANDE CALCIO
D
opo un estenuante lavoro burocratico per la sistemazione dei documenti cartacei riparte quest’anno la nuova scuola calcio A.S.D. Sporting Atellana Succivo, che non abbandona il progetto della vecchia polisportiva, ma rafforza e avvalora in maniera più vigorosa la storia calcistica del nostro paese. Un gruppo di amici (Antonio Di Santillo, Carmine Tessitore, Vincenzo Santoro) assieme al presidente Russo Salvatore, riparte con entusiasmo e tanta euforia su una struttura (Papa Graziano) completamente rinnovata e ammodernata, con un terreno si gioco in erba naturale da far invidia alle più prestigiose società professionistiche del territorio. Un progetto di grande importanza che cerca di superare rancori e ruggini legati a sterili campanilismi che negli anni hanno bloccato la crescita, la socializzazione e lo sport del nostro territorio. L’A.S.D. Sporting Atellana apre a tutti i ragazzi del comprensorio, in una fascia di età compresa tra i 5 e 14 anni. Un progetto ambizioso e di qualità, non a caso, la società ha affidato la guida della direzione tecnica ad un professionista del settore come il signor Salvatore Tessitore, e a tecnici altamente qualificati come: Lampitelli Maurizio, Rocco Anatriello, Bartolo Costanzo e Capasso Raffaele.
Nasce la nuovaA.S.D. Sporting Atellana
La nostra società sarà aperta alla collaborazione con tutte le realtà territoriali che hanno come scopo quello della promozione sportiva, culturale e sociale, visto che ancora una volta a Succivo si è dimostrato che il mondo delle associazioni rappresenta il cuore pulsante della vita sociale del nostro territorio e solo collaborando gli uni con gli alti sarà possibile raggiungere grandi traguardi e realizzare progetti di grande utilità per la collettività. Speriamo in un futuro calcistico roseo, per Succivo e per tutto il comprensorio, augurandoci di avere al più presto la possibilità di usufruire del nuovo impianto, affinché si possa allestire una squadra che renda gli onori calcistici che Succivo merita.
IL MIGLIORE DEI MONDI Era la promessa elettorale che ci è stata fatta dalla lista Primavera Succivese in tutti i comizi. La strumento Politico principale, ritenuto indispensabile dai Primaverini per mantenere la promessa, è stata la dichiarazione di Dissesto, adottata in Consiglio Comunale il 21/07/2012, dopo circa un anno di amministrazione inconcludente. Lasciando a margine ogni discorso tecnico sul dissesto Comunale cercherò di parlarne dal punto di vista dei risultati, come conseguenza diretta di una scelta Politica. Non ho certo la pretesa e la certezza, più volte mostrata dalla maggioranza, di spiegare il mondo ai concittadini in nome di fini indiscutibili e di promesse salvifiche, ma mostrerò gli effetti devastanti di una scelta amministrativa, intrapresa come la panacea di ogni male e poi gestita in modo paradossale.
(S)oggetti smarriti e Dissestati
Arte e Regia, definiva la Politica Platone, quando concluse che il politico è colui che si prende cura della propria città con grandi visioni senza essere prigioniero dei tempi brevi e senza decidere perché appiattito sull’immediato. Seguendo questo filo conduttore, indiscutibileed indiscusso criterio di valutazione, racconterò gli avvenimenti che condizioneranno la nostra vita nei prossimi anni, con una storia in cui vi sono tre protagonisti: Stato Centrale, SindacoComune di Succivo e Commissione Comune di Succivo. Il paradosso della storia è che tutti i protagonisti rappresentano gli interessi del comune di Succivo e, soprattutto, spendono i soldi dei Succivesi. Va innanzitutto chiarito, per semplicità ed esigenze di scrittura fluente, che il dissesto comporta, per Legge, la Nomina, da parte del Presidente della Repubblica, di una Commissione di Liquidazione, formata da Organi di Prefettura e cioè rappresentanti territoriali di Governo, che agisce in nome dello Stato Centrale, che partecipa economicamente al ripianamento dei debiti, e sostituisce il Sindaco-Comune di Succivo nella gestione dei crediti e debiti.
Inizia la Commedia Commissione Prefettizia - Comune di Succivo 16 Luglio 2014 (delibera 102) Sindaco di Succivo Carissimo, sono due anni che ti chiedo documenti e spiegazioni, ma tu “ti limiti ad indicare gli importi variando l’ammontare in diverse comunicazioni” senza spiegare il perché o il percome, dammi almeno uno straccio di prova di quello che dici. Te l’ho detto io, il Ministero, ma chi altro vuoi che ti dica che l’acqua, fognature, depurazione e rifiuti li devi pagare tu, Sindaco-Comune di Succivo e non io Commissione Comune di Succivo? (La diatriba è bella perché tra lui e lei sempre io cittadino pago) Ti ho anche detto un sacco di volte: “gli organi dell’Ente hanno offerto una scarsa collaborazione” e poi perché tu SindacoComune di Succivo fai causa a me Commissione-Comune di Succivo? Mi costringi “ad individuare un legale al quale conferire l’incarico, sei stato inopportuno e pretestuoso!” (Tu paghi il tuo avvocato, io pago il mio avvocato ed i cittadini di Succivopagano il conto totale dei due.) Sei stato inappropriato anche quando hai nominato l’avvocato per dire a tutti che avevi dichiarato il dissesto, ma lo sapevamo già!!! Comunque, alla fine, ti dico che a me tocca pagare 402.335,19 Euro, il resto veditelo tu.Ciao. Sindaco-Comune di Succivo Ma guarda un po’ questa Commissione non è ancora contenta, ho fatto una fatica immensa, ho firmato il Decreto n. 52, 53,54 e 55 per nominare il mio unico e solo avvocato di fiducia, solo per affondarli con le cause al TAR, ma adesso gli impugno pure questa al TAR !!!!! (la commedia si trasforma in Tragedia, il Sindaco-Comune di Succivo bombarda la Commissione Comune di Succivo con cause al Tar) Commissione Prefettizia- Comune di Succivo 1 Agosto 2014 (delibera 103) Carissimo Sindaco, ti dico un’altra volta, paro-
la per parola quello che ti ho detto un mese fa, anzi aggiungo che, non solo c’è stata scarsa collaborazione da parte dei responsabili dell’Ente Comune di Succivo, anzi dico e ribadisco che sono stati posti in essere “vari tentativi di rallentamento dell’attività gestoria dell’OSL, posta i essere da alcuni responsabili, come il mancato rinvenimento di documenti diretti a noi ed i ritardi registrati nei recapiti delle delibere agli interessati” Tu continui a farmi cause, firmando tanti Decreti sindacali, che secondo me non potresti nemmeno fare, comunque tutte queste cause “sembrano avere come unico obiettivo quello di ostacolare il naturale dispiegarsi della attività di questo organo(prefettizio, rappresentante territoriale del Governo) intralciando e rallentando in vario modo l’attività che si avvia alla conclusione con il pagamento dei creditori” Con tutte queste cause, non solo nomini il tuo avvocato, ma mi costringi a nominare un avvocato per difendermi,(COMUNE CONTRO COMUNE: unici sconfitti i cittadini) “con conseguente sottrazione di risorse umane e finanziarie all’ordinaria gestione dell’Ente e con eventuali profili di responsabilità per danno erariale”. Alla fine dei conti, visto così, Caro Sindaco, ti denuncio e mando le carte a tutto il mondo, al Ministero degli Interni, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla Corte dei Conti, alla Procura della Corte dei Conti e pure alla Prefettura di Caserta. Ormai lo scontro tra il Sindaco Comune di Succivo e la Commissione Comune di Succivo è all’apice, infatti si susseguono a ritmo incessante le nomine degli avvocati, in verità sempre lo stesso per il Sindaco e così per la Commissione per un totale che supera euro 100.000,00 in tre anni. Sindaco-Comune di Succivo Ma guarda questi, fanno proprio sul serio, meglio che ci diamo da fare, cerchiamo di annebbiare i Succivesi con tanto fumo, facciamo le rotonde, sistemiamo le aiuole, mandiamo qual-
cuno in gita, organizziamo attività culturali, spendiamo un po’ di soldi, prima che questi ci levano tutto. Commissione Prefettizia- Comune di Succivo 10 Settembre 2014 (delibera 107) Caro Sindaco, ti avevo detto che dovevi prepararti a pagare, ti avevo consigliato di fare un prestito, ti avevo chiesto di trasferirmi i soldi in cassa, ti avevo avvertito che dovevi inserire i debiti tuoi nel bilancio, ti avevo chiesto uno straccio di prova dei soldi che avevi speso per me, ma tu, niente. Comunque io ho fatto i miei conti, mi devi dare 6.449.289,46, tutto compreso, anche quello che ti ha trasferito lo Stato e, come l’altra volta, mando le carte a tutto il mondo. Sindaco-Comune di Succivo Ma questi sono pazzi, mo gli faccio un’altra causa e per non sbagliare chiedo un prestito, tanto mica lo pago io, e con delibera n. 83 chiedo alla Cassa Depositi e Prestiti i soldi che mi servono per pagare l’acqua, fognature, depurazione e rifiuti, metti che questi hanno ragione……. Non voglio fare commenti a queste vicende, riportate in modo semplice, ma con richiami precisi alle parole scritte da alcuni dei personaggi coinvolti, se non ribadire il mio auspicio a che la Politica Succivese sappia ritrovare la Saggezza, il pudore ed il senso di Giustizia di cui parlava Platone. Quanto sino ad ora riportato è un vero paradosso poiché questo sfacelo istituzionale accade proprio mentre i Succivesi erano stati convinti che la politica Comunale poteva ritrovare, insieme alla sua Libertà, tutta la sua Bellezza e serve a ribadire che un’idea, una politica,non cammina da sola e che le passioni non possono, a lungo, fare a meno di argomentazioni e prove.
INTERVISTANDO
COMUNE DI SANT'ARPINO
IL CONSIGLIERE
ELPIDIO IORIO
L’impegno per il proprio paese passa per una vita politica attiva e all’insegna del bene comune. Impegnarsi in politica significa dedicare parte di sé ad essa, con la semplice speranza di provare a cambiare le cose. Facciamo una chiacchierata con chi in politica s’impegna da tempo, il consigliere di minoranza Elpidio Iorio. Sant’Arpino vive, dal punto di vista politico, un momento particolare, secondo lei qual è la strada da intraprendere per il rilancio del paese?
Effettivamente Sant’Arpino vive un momento molto particolare sia sotto il profilo politico che sociale. L’anno che volge al termine passerà alla storia come uno dei più grigi perché inevitabilmente certe vicende alla fine pesano sull’immagine e sulla dinamicità del nostro millenario paese. Ad ogni modo per il rilancio di Sant’Arpino occorre ritrovare umiltà e voglia di confronto. Occorre urgentemente siglare un nuovo “patto per Sant’Arpino” tra forze politiche, sociali, economiche e produttive. Certi veleni liberati dallo scontro rovente, spesso degenerato in personalismi estremi, tra le parti politiche rischiano di incancrenire a tal punto il confronto da provocarne la morte. E invece no. Bisogna avere la maturità di deporre le “armi” e di stabilire valori e obiettivi condivisi su quali far convergere l’entusiasmo dei cittadini e dei diversi attori sociali. Certo ognuno può esprimere le proprie criticità ma il tutto deve avvenire in un quadro di valori condiviso altrimenti per Sant’Arpino è iniziata una lunga deriva su cui le vicende di quest’anno hanno un’incidenza tutt’altro che secondaria.
Come reputa questo primo scorcio di consiliatura della maggioranza?
Assolutamente negativo. Tanti annunci e niente fatti. La vicenda giudiziaria del sindaco ha ulteriormente paralizzato l’inesistente attività amministrativa, la prospettiva della decadenza non consente una lavoro di prospettiva ma solo quotidianità farcita di clientelismo e improvvisazione. I tanti problemi che giacciono sul tappeto vengono solo tamponati ma mai affrontati in maniera radicale e risolutiva. In più c’è una spesa pubblica ancora troppo allegra e il rimedio diventa sempre lo stesso: aumentare le tasse. Come se non bastasse la confusione incredibile creata dalla IAP con le sue cartelle errate che obbligano a lunghe e snervanti code i cittadini
pur di affermare la loro verità. Ma la lista dei problemi è così lunga che purtroppo la brevità di spazio non ci consente di raccontare.
Lei è stato candidato nelle liste del consigliere di opposizione Francesco Capone, esiste un progetto pronto a presentarsi come alternativa a questa maggioranza? Un progetto di alternativa definito ancora non c’è ma ci sono tanti fermenti in atto. Credo che
nei prossimi mesi si arriverà ad un rimescolamento dell’attuale quadro politico santarpinese, i primi sintomi già si avvertono. Si sono, infatti, aperte delle strane corsie di confronto tra soggetti politici che fino a ieri erano agli antipodi politicamente parlando. Staremo a vedere. Ma il dato allarmante è che ancora una volta ognuno cerca un posizionamento di natura personale piuttosto che politico. Il che continuerà a procurare i guasti degli ultimi tempi: le coalizioni si formeranno piuttosto che su diverse opzioni politiche su accordi tra singoli soggetti. Il che produrrà quadri politici fragili con visioni politiche frastagliate che non sempre agevoleranno la risoluzione di problemi soprattutto quelli che possono determinare un rilancio concreto e di lunga prospettiva per Sant’Arpino.
Sicuramente, nei nostri comuni, è sempre difficile avvicinare i giovani alla politica, quale potrebbe essere secondo lei un progetto per formare nuove leve?
E’ vero avvicinare da noi i giovani alla politica è più difficile che altrove. Un processo aggravato dal qualunquismo diffuso sulla negatività della politica. Peraltro ad alimentare questo concetto contribuiscono non poco i cattivi esempi dei politici e purtroppo dalle nostre parti davvero ce ne sono tanti. Però con i giovani non ci si deve arrendere. Bisogna andare sul loro terreno, capire i loro bisogni, renderli protagonisti, responsabilizzarli su scelte che riguardano loro stessi. Oggi i giovani sono più propensi a vivere le piazze virtuali che non quelle reali. Ecco a mio avviso bisogna arrivare al cuore dei giovani attraverso i nuovi mezzi di comunicazione (soprattutto i social network) e poi avere la capacità di portarli nel “reale” invitandoli ad essere i protagonisti del loro progetto di cambiamento.
La forte crisi economica che ha colpito l’Europa e l’Italia si ripercuote soprattutto sui comuni, che faticano non poco per tirare a campare, come se la passa Sant’Arpino?
Sant’Arpino fa fatica quanto gli altri a tirare avanti. La crisi ha bloccato l’intero sistema. Da un lato ci sono i tagli dello Stato dall’altro i cittadini non pagano i tributi perché giustamente soffocati dalla mancanza di lavoro. Al centro c’è la politica che deve necessariamente assumersi le sue responsabilità nella gestione dei bilanci pubblici: basta spese allegre e sprechi altrimenti la strada più semplice diventa sempre quella dell’aumento del prelievo fiscale. Ma le famiglie sono disperate e davvero si rischia un’esplosione. Purtroppo a Sant’Arpino questo non è stato compreso in tempo e gli esempi di sprechi si sprecano!
Un problema serio, per la Terra di Lavoro, è sicuramente la questione Rifiuti Tossici, secondo lei quali sono le prime
mosse da fare per arginare il problema?
Questo è un problema serissimo. Si è tanto discusso ma a volte ho la sensazione che si muove davvero poco. Dobbiamo essere grato ad un eroe del nostro tempo, don Maurizio Patriciello, se il livello di guardia resta ancora alto. Intanto si continua a morire di cancro e la paura prende sempre più il sopravvento sul nostro futuro incerto. Si è parlato di bonifiche, monitoraggi, screening sanitario, registro tumori, ecc ecc. Tutto è valido ma iniziamo a cambiare i comportamenti dalla nostra strada. Occorre dunque sensibilizzare ma tanto sensibilizzare, con l’aiuto della scuola, della Chiesa, dell’associazionismo, i giovani e le famiglie su queste delicatissime tematiche perché il dramma vero è che nonostante il gran parlare, nelle nostre strade e nelle nostre campagne ci sono ancora tante persone che sversano e bruciano i rifiuti. E’ chiaro che non si può pensare solo di reprimere perché occorrerebbe un carabiniere dietro ciascun individuo. Occorre invece cambiare radicalmente le nostre abitudini, dobbiamo ciascuno di noi essere interprete di una nuova cultura che si traduca in buone pratiche rispettose del creato e della salubrità del nostro ambiente.
Per terminare, quali saranno i suoi progetti politici futuri?
Non ho per l’immediato progetti politici nel senso che penso sia giunto il momento di fermarmi, di fare una sosta rigenerante. Sono oltre 20 anni che sto in politica; avevo 20 anni quando fui eletto consigliere comunale, da allora ininterrottamente sono stato presente con diversi ruoli nella vita politica e istituzionale santarpinese. E’ giusto fermarsi e dare spazio a chi è più giovane di me e sicuramente più motivato di me. Io mi dedicherò con sempre maggiore forze ai due miei grandi amori: la Rassegna Nazionale di Teatro Scuola “PULCINELLAMENTE” di cui sono direttore, e la Pro Loco di Sant’Arpino di cui in passato sono stato Presidente.
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INTERVISTANDO
COMUNE DI SANT’ARPINO
Intervista all’Assessore Ambiente E POLITICHE SOCIALI
MANUELA CINQUEGRANA
I
l divario tra la politica e i giovani si fa sempre più marcato, ma per fortuna c’è ancora qualcuno che crede nella possibilità di riconquistare il proprio futuro, ed è il caso dell’Assessore all’ambiente e alle politiche sociali, Manuela Cinquegrana, con cui facciamo una piacevole chiacchierata.
Sicuramente lei è tra i politici più giovani dell’agra atellano, se non la più giovane, cosa l’ha spinta a dedicarsi alla politica? La voglia di mettermi in discussio-
ne e soprattutto la voglia di poter fare qualcosa per il mio paese, per i miei concittadini ed in particolare per i giovani. Ritengo che l’impegno politico anche per i giovani rivesta un carattere prioritario alla luce del fatto che bisogna fare tanto e rimboccarsi le maniche affinché le cose cambino.
Al di là delle sue specifiche mansioni all’interno della maggioranza Di Santo, come reputa fino a questo punto il percorso di questo gruppo politico? I punti
del programma presentato ai cittadini sono indice del nostro impegno politico-amministrativo, impegno per noi prioritario e che ha portato alla risoluzione di alcune questioni delicate come: il rientro nel patto di stabilità, la razionalizzazione delle aree dirigenziali comunali; la stabilizzazione dei Vigili Urbani e degli Lsu dal 70% al 90%; l’inizio dei lavori dell’asilo Comunale, opera finanziata per 700mila euro dalla regione Campania e unica nell’agro aversano; il perfezionamento e l’ottenimento del finanziamento della Regione Campania dell’Auditorium per 2milioni e 500mila euro; Il risanamento della rete fognaria con finaziamento della regiona Campania di ben 2milioni 700mila euro.
I rami dei suoi assessorati rappresentano settori nevralgici per la qualità della vita dei cittadini, iniziamo con l’ambiante, quali sono le iniziative in cantiere?
Da un recente sondaggio ottenuto dal bilancio partecipato è emerso che i cittadini sono soddisfatti del servizio raccolta dei rifiuti, ma questo non basta perchè il mio obiettivo primario sarà quello di migliorare la raccolta differenziata e arrivare ad una percentuale superiore a quella del 60%.
Le condizioni economiche della maggior parte dei comuni italiani, fanno si che i fondi destinati alle politiche sociali siano sempre più ristretti, quali sono i piani di questa amministrazione in tale ambito? L’amminstrazione comunale in particolare la giunta ha rinunciato alla propria indennità di carica devolvendola ad azioni per il miglioramento del tessuto sociale nello specifico per migliorare le condizioni delle persone maggiormente svantaggiate; in particolare, quelli devoluti dal mio assessorato hanno permesso di migliorare l’assistentato dei disabili a scuola e lo stesso trasporto dei disabili verso i centri specializzati, nonchè il rimborso per le spese benzina. Il tutto al di fuori del piano della 328 che esclude alcuni interventi specifici.
Cosa si sente di dire ai tanti giovani, che hanno quasi completamente perso il senso di cittadinanza attiva, nauseati da un modo obsoleto di fare politica? Se-
condo il mio parere i giovani non devono sentirsi esclusi dall’agone politico solo perchè ritengono che la politica sia una cosa ‘’sporca’’, ma devono scendere in campo attivamente per cercare di cambiare le cose o quanto meno di migliorarle dall’interno del sistema, perchè molto spesso con le sole lamentele, si rischia di esprimere un disagio solo a parole senza reali azioni rivolte al cambiamento.
Per concludere, quali saranno i suoi progetti politici futuri, visto la sua giovane età? Il mio impegno come ho ribadito già diverse volte in questa intervista è quello di partecipare attivamente all’ attività amministrativa; ritengo che per la mia giovane età ho ancora il tempo di capire e di osservare e allo stesso tempo di agire per il cambiamento di Sant’Arpino.
INTERVISTANDO
COMUNE DI ORTA DI ATELLA
AZIENDE VICINE AL CLIENTE E AL NOSTRO TERRITORIO
I
ntervistiamo i Direttori Commerciali della UNIONGAS Metano & Energy, azienda campana che da 10 anni si muove nel libero mercato con grande chiarezza verso i clienti proponendo risparmi reali sul prezzo, sempre pronta a dare delucidazioni senza fare proposte illusorie. “Il mercato libero non ha fatto altro che rendere il consumatore ancora più spaesato e per questo facilmente ingannabile. Pubblicità continue, tecniche spinte di “porta a porta”, tariffe bloccate ma esose oppure scaglioni improbabili con esuberi carissimi, hanno contribuito al portafoglio di aziende note o meno note ma non certo ad agevolare il consumatore. Le famiglie non ne possono più! Anche per noi è inaccettabile che, per attutire i rigori del freddo invernale, gli italiani debbano pagare il 37% di imposte per ogni metro cubo di metano – dichiara Gaetano Accurso Direttore Commerciale area consumatori UNIONGAS Metano & Energy – Imposte che raggiungono questa entità anche perché l’Iva viene calcolata sulle accise territoriali oltre che sul gas. È necessario, quindi, che almeno per il consumo medio di 1400 metri cubi l’Iva venga ridotta all’aliquota agevolata del 10%. Per quanto riguarda l’elettricità, invece, il sostengo delle fonti rinnovabili, che ha un’incidenza notevole sulle bollette (circa il 12%), deve essere pagato attraverso la fiscalità generale. È assurdo, infatti, che le famiglie siano chiamate a pagare per finanziare un miglioramento ambientale, che è di interesse generale, ad esempio in base al numero dei figli e non in base al proprio reddito, come sarebbe più equo”. “Abbiamo avuto un Boom di richieste di rateizzaresoprattutto perle aziende – con-
tinua Giuseppe Esposito Direttore Commerciale Area Bussiness UNIONGAS Metano & Energy - cerchiamo di venire sempre incontro
al cittadino ma per chi come noi investe in continuazione sul servizio clienti e soprattutto sul risparmio effettivo con sconti reali sui consumi, non è facile reggere il costo del cre-
dito per non parlare poi degli insoluti. Noi per primi ce l’abbiamo con le false pubblicità e con lo Stato che continua ad aumentare le imposte al consumatore finale, ma le assicuro non è facile far capire al consumatore che la nostra serietà merita fiducia. Tuttavia siamo molto contenti del nostro andamento, andiamo a piccoli passi, poca pubblicità ma piuttosto sponsorizzazioni con realtà del territorio che condividono i nostri valori e soprattutto nell’ambito sportivo ed artistico culturale. Siamo vicino a qualsiasi iniziativa sociale e rappresentiamo il nostro territorio con grande professionalità, non a caso investiamo nella formazione continua di noi in primis e nei nostri collaboratori, non abbiamo agenti ma consulenti energetici. Puntiamo al risparmio ma soprattutto ad un servizio eccellente. Coerenti e chiari come siamo sempre stati, viviamo dell’orgoglio di vedere soddisfatti i nostri clienti e di esser leader sul nostro territorio, difficilmente i nostri clienti ci lasciano, una ragione ci sarà…”. La Union Gas Metano & Energy (UGM) è una Società di Vendita di Gas Metano ed Energia Elettrica, e nasce dall’impegno di un gruppo di imprenditori già fortemente presenti sul nostro territorio con aziende impegnate nella distribuzione e vendita di GPL. Inoltre, avendo scelto la metafora dello sport, sponsorizza diverse realtà sportive della nostra zona, per dimostrare il loro percorso basato su obiettivi, regole, rispetto per l’ambiente e lealtà verso il cliente la cui soddisfazione resta il nostro risultato, la vera vincita della nostra partita. Con onore la UGM affiancail proprio nome a moltissime realtà sportive dalle più importanti alle minore. Lo sport, come questa azienda, si basa su principi di correttezza. La soddisfazione dei clienti si basa sulla fiducia e sulla garanzia di risposte affidabili, imparzialità e trasparenza dei dati inviati ai propri clienti e sulla disponibilità degli operatori, altamente formati professionalmente, per offrire un’ottima consulenza energetica. Anche la cultura trova l’affiancamento di UGM: teatri, concerti, manifestazioni ed eventi vedono la costante presenza di questa azienda sul territorio, perché anche i cittadini possano essere orgogliosi delle proprie realtà territoriali, ed i suoi clienti possano sentirsi partecipi a sostenerle con essa.
di Giordano Emiddio
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