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Introduzione

Geografia

Le principali vallate dell’Alto Adige sono la Valle dell’Adige, la Valle Isarco e la Val Pusteria, attraversate rispettivamente dai fiumi Adige, Isarco e Rienza. Due terzi del territorio altoatesino si trovano a quote superiori ai 1.500 metri, solo il 14% è al di sotto dei 1.000 metri. Ampie zone dell’Alto Adige sono alpeggi, con il picco rappresentato dai 57 chilometri quadrati dell’Alpe di Siusi. Le montagne altoatesine fanno parte di tredici gruppi montuosi delle Alpi Orientali (alcuni si trovano interamente in Alto Adige come le Alpi Sarentine), tra cui le Alpi Venoste di Levante, Breonie di Ponente e Aurine, il gruppo del Venediger, il gruppo Ortles-Cevedale e le Dolomiti. Una parte delle Dolomiti nel 2009 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. I laghi più importanti dell’Alto Adige sono quelli di Caldaro, Monticolo, Carezza e Braies, ai quali si aggiungono numerosi laghetti di montagna come i laghi di Sopranes. Lo specchio d’acqua più grande, destinato alla produzione di energia elettrica, è il bacino artificiale di Resia (5,23 km²). Autonomia

Il primo Statuto di autonomia del 1948 fu considerato insoddisfacente da molti sudtirolesi poiché veniva introdotta un’autonomia su base regionale e il gruppo di lingua tedesca si ritrovò a essere una minoranza in Regione rappresentando un terzo circa della popolazione complessiva. L’attuazione delle norme autonomistiche procedette a rilento finché nel 1972, dopo tanti anni di trattative, entrò in vigore il secondo Statuto di autonomia. Da allora e fino al 1992 la maggior parte delle funzioni legislative venne trasferita alle due Province autonome che da quel momento – a differenza delle altre quindici regioni italiane a statuto ordinario e delle quattro a statuto speciale – godono di una autonomia speciale. Tra le competenze che fanno capo allo Stato figurano le forze di polizia e la giustizia, la difesa e l’immigrazione. Le competenze primarie per le quali l’Alto Adige può legiferare riguardano, tra le altre, cultura, formazione professionale, ambito sociale, viabilità e trasporto pubblico, scuola materna, turismo, artigianato e industria, paesaggio ed edilizia abitativa. Tra le competenze secondarie, per le quali l’Alto Adige deve rispettare le leggi quadro statali ed emanare la disciplina di dettaglio, figurano scuola, sanità e sport. Anche se è vero che nuove competenze vengono costantemente trasferite alla Provincia, le competenze territoriali devono essere continuamente difese contro le rivendicazioni del Governo centrale, com’è prassi in un sistema federale.

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