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Lo stemma della Provincia di Bolzano

(Castel Greifenstein sopra Terlano) e, nel 1427, si arrendono anche altre potenti famiglie aristocratiche. Durante queste lotte Oswald von Wolkenstein e suo fratello Michael si schierano al fianco degli oppositori del principe e ricoprono un importante ruolo di collegamento con l’imperatore Sigismondo che almeno moralmente sostiene la nobiltà ribelle.

1420 circa

Per ragioni legate all’amministrazione e ai traffici commerciali, intorno al 1420 la capitale del Tirolo e la residenza vengono spostate da Merano a Innsbruck.

1446

I “Landstände” (rappresentanti della regione), che dal XV secolo comprendono anche i contadini, avevano conquistato già nel secolo precedente alcuni importanti diritti e nel corso del 1400 reclamano un ruolo ancora maggiore. Nel 1446 costringono re Federico III a rinunciare alla tutela su Sigismondo, figlio di Federico IV. Questo atteggiamento determinato e coraggioso rafforza ulteriormente la posizione degli “Stände” nei confronti del re.

1453-1464

La controversia tra il vescovo di Bressanone, cardinale Cusano, e il duca Sigismondo, scatenata dal rifiuto delle riforme da parte delle suore del convento pusterese di Sonnenburg a San Lorenzo di Sebato, diviene sempre più una questione di sovranità territoriale. Alla fine a spuntarla sarà il reggente del Tirolo.

1477

Nel 1477 l’arciduca Sigismondo trasferisce la zecca da Merano a Hall in Tirol che da questo momento – grazie anche ai cospicui guadagni derivati dall’estrazione e dalla vendita del sale – diventa uno dei più importanti centri commerciali dell’arco alpino.

1490

Nel 1490 l’arciduca Sigismondo, che non ha figli, cede la contea del Tirolo e le regioni pedemontane al suo parente più prossimo, quel Massimiliano che al pari di suo padre Federico III diventerà imperatore di Germania. Sotto la sua reggenza, il Tirolo, e in particolare la capitale Innsbruck, diventa il centro della politica europea grazie anche ai frequenti soggiorni dell’imperatore nella Regione tirolese.

1500

Massimiliano espande notevolmente il Tirolo. Nel 1500 eredita dagli estinti conti di Gorizia la Val Pusteria dalla chiusa di Rio Pusteria fino al confine orientale di Lienz. Nel 1504 acquisisce a nord-est le importanti giurisdizioni di Rattenberg, Kitzbühel e Kufstein, a sud al termine della guerra con Venezia (1509-1516) ottiene Ampezzo, Rovereto, Ala, Avio e Brentonico.

Il decreto del 1511 (“Landlibell”) regola l’arruolamento in caso di guerra e definisce la ripartizione dei relativi costi (imposte). Questa legge stabilisce fra l’altro che, in caso di una guerra che riguardi il territorio tirolese, il principe debba ottenere il consenso dei rappresentanti regionali e che le truppe regionali vengano impiegate solamente per la difesa della loro regione. Questo documento rappresenta la base di tutte le successive disposizioni in materia di difesa territoriale.

1525

Dopo la morte dell’imperatore Massimiliano (1519), la situazione in Tirolo peggiora a causa di un susseguirsi di incisivi eventi: le prediche di Martin Lutero e dei suoi seguaci con le conseguenti insicurezze religiose, i disordini e le incertezze della giustizia in Germania, le trasformazioni sociali ed economiche, i cattivi raccolti e le calamità naturali. Tutto questo provoca frequenti malumori e piccole ribellioni. Tra i rivoltosi si fa notare Peter Passler che si ribella alle autorità di Bressanone per poi finire incarcerato in Val Pusteria. La sua liberazione, il 9 maggio 1525, scatena un’insurrezione con saccheggio di conventi e occupazione di castelli. Le trattative per la cessazione delle ostilità culminano in giugno con l’assemblea regionale di Innsbruck, nella quale i sessantaquattro articoli già approvati a maggio a Merano vengono portati a novantasei e costituiranno – in forma assai attenuata – la base per il primo ordinamento regionale del Tirolo stampato nel 1526.

Michael Gaismair proviene da una famiglia benestante originaria di Ceves presso Vipiteno. La sua intensa attività presso le amministrazioni pubbliche gli permette di acquisire importanti conoscenze e così, allo scoppiare della sommossa, viene chiamato alla guida dei rivoltosi. Nel suo ordinamento regionale promuove la nascita di uno Stato contadino del Tirolo, senza privilegi per la nobiltà e il clero e senza città fortificate. Il documento prevede un’unica zona artigianale a Trento, il divieto di commercio – in particolare ai mercanti stranieri – e la statalizzazione delle miniere. Durante il suo esilio in Svizzera conosce Ulrich Zwingli e poi, facen-

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