Le 100 notizie verdi più importanti del 2011

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Le

più importanti del 2011

Desideri da cantantessa di Carmen Consoli

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lbert Einstein diceva: “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”. Io aggiungo che l’uomo sembra intenzionato a fare di tutto per annientarla. Sono parole scontate, dette e ridette, sentite e ripetute fino alla noia, eppure sembrano lievitare ancora nell’atmosfera leggere, impercettibili, quasi prive di gravità. Non bastano i terremoti, i disastri nucleari, gli tsunami ad arrestare la nostra potenza auidentikit todistruttrice. Non sono sufficienti i bilanci, Carmen Consoli, “la cantantessa”, sempre più allarmanti, che mostrano l’increè cresciuta a San Giovanni La Punta (Ct) mento della mortalità dovuta ai tumori a farci fra dischi blues e musica folk. Il successo chiedere perché o a farci dire basta. arriva con “Amore di plastica”, in concorso al Festival di Sanremo del ‘95.

Quello che succede intorno a noi, purtropÈ amata dal pubblico ma anche po, sembra essere sempre troppo distante per dalla critica, tanto da vincere essere percepito come un pericolo imminente o nel 2010, con “Elettra”, come un problema in cerca di soluzione immela targa Tenco per il miglior diata. La mia intenzione non è certo quella di album. È praticante della fare polemica: lungi da me l’essere disfattista. Soka Gakkai, movimento Amo vedere il bicchiere mezzo pieno ma non religioso di matrice capisco perché non lo si riesca mai a riempire buddhista. del tutto (nonostante vi sia la potenzialità per farlo). A volte, subendo il traffico delle nostre città, mi chiedo se l’aria che riempie i nostri polmoni potrebbe essere più pulita e salutare. È con questo senso di insoddisfazione che cammino per le strade, e guardando impotente l’immondizia che abita i marciapiedi mi chiedo se siamo soltanto noi italiani le pecore nere dell’ecologia. In questi ultimi mesi dedico molto tempo alla lettura di riviste specializzate, focalizzando il mio interesse soprattutto sullo sviluppo delle energie rinnovabili e delle iniziative ecosolidali. Scelgo accuratamente il cibo che mangio, prendo l’acqua alla sorgente sull’Etna oppure, quando non ho tempo, cerco di purificare quella del rubinetto. Evito il più possibile di acquistare prodotti confezionati con plastica. Differenzio i rifiuti, portandoli direttamente nelle isole ecologiche (visto che qui in Sicilia ancora non esiste una cultura vera e propria di raccolta differenziata). Utilizzo il meno possibile aria condizionata e termosifoni. Con parsimonia, accuratamente diluiti e scelti, detersivi e saponi vari. Mi muovo a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici… certo, mi piacerebbe che i centri delle nostre città fossero trafficati unicamente da autovetture elettriche. “Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita”, diceva Charles F. Kettering. Mi soffermo a volte a immaginare un mondo diverso, in cui si presti sempre più attenzione alla natura, in cui ci sia più rispetto per quello che ci circonda, che si tratti di esseri umani o di animali, di piante o di ambiente in generale. E con queste parole non voglio dire che il mondo in cui viviamo oggi sia da buttare 56

La nuova ecologia / dicembre 2011


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