Tribuna magazine 2018 09

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ANNO 3 - N 7 - LUGLIO / AGOSTO 2018 | EURO 3,00

PH. APPIANI

Mensile di approfondimento di Treviglio e Gera d'Adda

R-ESTATE

nella BASSA

AMBIENTE Gli interventi

BITCOIN

Investimento o truffa?

PIAZZA XXV APRILE Il nuovo "salotto Hi-Tech"


Gamma BMW Serie 3 Touring: Consumi carburante ciclo misto (litri/100km) min 4,5 - max 7,6; emissioni CO2 (g/km) min 118 - max 176.


EDITORIALE Tempo di vacanze, quello dei mesi di luglio e agosto durante i quali vi accompagnerà il numero di Tribuna Magazine. Scuole chiuse, partenze per una meta agognata nel frenetico anno di lavoro, ritorni, valigie da riempire e da svuotare. L’estate è forse il periodo in cui più torna al centro dell’attenzione la persona: nei giorni che ci si è duramente ritagliati, ci si ferma, si respira e si trascorrono le ore con un’intensità diversa. Un orologio dalle lancette che scorrono più lente, forse accaldate o semplicemente in fase di ricarica, prima di ripartire allo stesso ritmo di sempre. C’è chi saluta prima di recarsi al mare, in montagna, chi rientra più abbronzato e con un sacco di fotografie che immortalano il relax sotto il sole, sul bagnasciuga, in vetta, oppure c’è quel selfie che viene postato sui social che sostituisce la cara e vecchia cartolina o il resoconto che era d’obbligo tra amici, una volta tornati a casa. Non è questa un’apologia contro l’era 2.0 o le reti virtuali, né un “si stava meglio prima”. Chi vi scrive ha avuto la fortuna di vivere entrambe le fasi, sentendosi a volte “retrò” nei pensieri che riportano all’età adolescenziale, a volte affascinata e al contempo intrappolata da quell’oggi che scivola via all’insegna del touch screen, dei messaggi vocali e dei like. Osservando le nuovissime generazioni, mi domando se uno degli scotti più alti che l’avanzare incessabile della tecnologia porta con sé non sia nella solitudine, in quella testa bassa e negli occhi sempre puntati sullo scher-

mo anziché sul volto degli altri. La corsa alla cassetta della posta per controllare l’arrivo di un pensiero da chi non si sarebbe sentito per settimane perché lontano con la famiglia, gli incontri in sella al motorino e gli interminabili racconti seduti su una panchina, gli appuntamenti non segnati in agenda, ma immancabili perché “sempre alla stessa ora e lì”, sono sostituibili da una collezione di “mi piace”, da una “storia” pubblicata e a scadenza? La socialità necessita di tornare al centro delle nostre giornate, specie nella stagione che ci offre il pretesto per farlo maggiormente, grazie al meteo e a coloro che organizzano iniziative per vivere dei momenti tutti insieme, nelle aree vestite a festa per l’occasione o in quelle appena riqualificate, come piazza Setti, ove abbiamo realizzato lo scatto in copertina, prima della delibera del Comune di Treviglio che regola le norme di comportamento da osservare. Già, perché c’è un “questo non è permesso”, il giusto limite civile e civico che consente che quell’entusiasmo di riappropriarsi degli spazi possa unirsi armoniosamente a quello degli altri, facendo di una piazza un’arena, di un muretto un ritrovo, di un tendone uno spettacolo. Luoghi quindi misurati in sguardi, risate, parole, abbracci e non più mere cornici per scatti che svaniscono senza scia nell’etere. Benvenuta estate! il direttore Daria Locatelli

EDITORE

Tribuna srl Viale del Partigiano, 14 - Treviglio (BG) www.tribunatv.tv - redazione@tribunatv.tv Tel 0363 1971553 Amm. Unico Angelo Bertolini

DIREZIONE

Direttore responsabile Daria Locatelli Caporedattore Ivan Scelsa

REDAZIONE

Gianluca Buono, Stefano Dati, Maurizio Lorenzi, Rosanna Scardi

HANNO COLLABORATO

Enrico Appiani, Tino Belloli, Gaia Bonomelli, Stefano Cerea, Luca Cesni, Stefano Dati, pixabay.com, pxhere.com, publicdomainpictures.net

DISEGNI

Bruno Manenti

COPERTINA

Davide Martoscia, ph. Appiani

UFFICIO MARKETING Roberta Mozzali Tel 0363 1971553 - cell 338 1377858 commerciale@tribunasrl.it

STAMPA

Gaia Bonomelli, Viola Galbiati, Fabrizio Orsini, Giancarlo Rossi

Laboratorio Grafico via dell’Artigianato, 48 - Pagazzano (BG) Tel 0363 814652

ART DIRECTOR

DISTRIBUZIONE

Davide Martoscia Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 6/16 del 19/04/2016 Anno 3° - N 7 - LUGLIO/AGOSTO 2018

FOTOGRAFIE

Giulio Ferri

GRAFICA PUBBLICITARIA Antonio Solivari

IL MAGAZINE DI TREVIGLIO E GERA D’ADDA

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PH. APPIANI

SOMMARIO 6

PIAZZA XXV APRILE / Aperto “salotto Hi-Tech"

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ARTE / L’ esposizione “Spatium”

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VIABILITÀ / Il nuovo Piano della sosta

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ARTE / Contemporaneo in mostra a Treviglio

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ECOLOGIA / Discariche a cielo aperto

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EVENTI / R-estate nella Bassa

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ECOLOGIA / Amianto, rischio scampato?

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CASIRATE / Ventennale della Gerundium Fest

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URBANISTICA / I lavori al Santuario

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CASSANO / Pochi appuntamenti estivi

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ECONOMIA / Bitcoin: investimento o truffa?

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MUSICA / Le note di Mr Alboh in onda su Rai1

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AMBIENTE / Convenzione BreBeMi-Parco Serio

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MUSICA / Il rock anni ‘70 degli Stone Garden

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IMPRESE / Da Testa il pane che fa bene

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T-MOTORI / Elettrico e sicurezza

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SOCIETÀ / Proteggere le fasce deboli

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INIZIATIVE / All inclusive sport

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TERRITORIO / Qui Lombardia

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SPORT / Gare di canoa e pattinaggio a Cassano

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ANIMALI / Scegliere l’adozione

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SPORT / Brevi news

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PERSONAGGI / Lo scenografo Giuseppe Chiara

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T-RADIO / Palinsesto e protagonisti

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BENEFICENZA / Una tavola per la solidarietĂ 

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BENESSERE / A “con-tatto” con la natura

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MANIFESTAZIONI / L’omaggio verde a Olmi

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DAI LETTORI, AI LETTORI / Il libro del mese

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CELEBRAZIONI / La festa per i 90 anni di Anc

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LETTERE ALLA REDAZIONE IL MAGAZINE DI TREVIGLIO E GERA D’ADDA

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PIAZZA XXV APRILE

INAUGURATO

IL “SALOTTINO HI-TECH” TREVIGLIESE L’ingresso al centro storico riapre all’insegna della tecnologia e della socialità

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DI GIANLUCA BUONO

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Dopo la presentazione del progetto a metà dicembre, e la messa a bando di gennaio, a giugno sono terminati, in anticipo rispetto alle tempistiche previste, i lavori per trasformare l’area tra via Matteotti e via XXV Aprile. Una nuova piazza arricchita da panchine smart con wifi integrato e prese usb, con la possibilità di ricaricare smartphone e dispositivi elettronici, grazie al lavoro delle aziende Tecnostrade e Flagstone, la messa a dimora di 7

nuovi tigli, una fontana a raso, simile a quella già presente in piazza Setti, delle nuove illuminazioni ed il rifacimento ex novo della pavimentazione, in granito e porfido. L’opera, voluta fortemente dall’Amministrazione, era stata inclusa nel progetto #centro25, premiato da Regione Lombardia con un contributo di circa 130mila euro, per la valorizzazione del commercio cittadino. Dopo la presentazione di martedì 12 giugno, dal giorno suc-


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ad un massimo di 500 euro), unendo agli sforzi privati la programmazione e le risorse pubbliche, in modo tale da raggiungere ottimi risultati. E la riqualificazione di piazza XXV Aprile è il coronamento delle iniziative pubbliche per questo progetto». Intanto, la cittadinanza ha risposto in maniera positiva in seguito all’apertura del nuovo “salottino hi-tech”, e sui social network si è fin da subito presentato un nuovo interrogativo: come chiamare la nuova piazza?

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cessivo la nuova piazzetta, che fa da ingresso al cuore storico trevigliese, è stata aperta al pubblico, in concomitanza con l’appuntamento serale dello “Shopping sotto le stelle”. Come sottolineato dall’assessore ai Lavori Pubblici Basilio Mangano: «La nuova piazza è un altro importante tassello della riqualificazione urbana del centro storico, avviata con la precedente Amministrazione, che va ad aumentare il prestigio della città». Nel breve periodo verranno aggiunti ai lati dei posteggi per le moto, dopo la rimozione dei 12 posti presenti in precedenza. Il nuovo spazio dedicato alla socialità è ancora una volta un’importante iniziativa di sostegno alla vita cittadina e alle sue attività: «Come Amministrazione – aveva dichiarato l’Assessore Beppe Pezzoni alla presentazione del progetto #centro25 – sosteniamo convintamente il commercio del vicinato, riducendo la tassazione locale (è stata approvata l’esenzione totale della Tosap per il 2017 e tutto il 2018) ed erogando contribuiti a fondo perduto (prevista una riduzione del 50% della Tari per le attività coinvolte nel progetto, fino

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VIABILITÀ

PRESENTATO IL NUOVO PIANO DELLA SOSTA Cosa cambia per chi parcheggia a Treviglio: ecco le modifiche su costi, permessi e abbonamenti per le soste in cittĂ 

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DI GIANLUCA BUONO

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Martedì 5 giugno, nella Sala Consiliare del Comune di Treviglio, è stato presentato il nuovo Piano della sosta. A partire da luglio avverrà un rincaro per i posti auto in città, seguito, però, dalla variazione dell’orario di gratuità. Novità in parte già anticipate dal parcheggio di piazza Setti, che, dopo 3 mesi, diventa ora a pagamento: sosta gratuita dopo le 18, nella pausa pranzo e durante tutti i giorni festivi

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(si pagherĂ , quindi, solo dalle 9 e alle 13, e dalle 14 e alle 18). Tutti gli stalli posizionati nel centro storico diventeranno a striscia blu, con la tariffa che passerĂ  dagli attuali 80 centesimi a 1,40 euro. Un incremento, quindi, del 75 per cento per i parcheggi in genere piĂš utilizzati, in via Matteotti e in viale Cesare Battisti, mentre nel resto della cittĂ  il costo sarĂ  pari a 1 euro, con le strisce bianche che spariranno anche da viale Filagno e da viale del Partigiano, lasciando la circonvallazione interna tutta tinta blu. SarĂ  possibile acquistare un abbonamento per i parcheggi a pagamento e permessi temporanei per la zona a traffico limitato. Il Piano prevede, inoltre, grandissimi cambiamenti entro il 2025: si partirĂ  nel 2019 con i lavori per la circonvallazione interna a senso unico, modello Grenoble, con una pista ciclabile che permetterĂ  a chi parcheggia fuori da essa e nelle grandi aree di sosta gra-

tuita di raggiungere agevolmente il centro città. «Durante questi anni Treviglio ha recuperato un ruolo da protagonista – ha dichiarato il Sindaco Juri Imeri – grazie agli investimenti e agli interventi dell’Amministrazione. È il momento di fare un ulteriore passo avanti, dopo la riqualificazione delle piazze, delle strade, delle aree verdi, delle piste ciclopedonali. È nata l’esigenza di dotarsi di un piano del traffico e della sosta strutturato, sostenibile e che guardi verso il futuro: revisione delle tariffe, nuove modalità di abbonamento, smart parking, un’analisi dettagliata dei flussi di traffico e di sosta, info mobility, revisione della ztl ed il progetto di una circonvallazione a senso unico, con un occhio di riguardo anche all’asse largo Lamarmora-viale Piave-ex Baslini. Sono tutti interventi programmati per rendere la nostra città sempre più attraente e vivibile».


ECOLOGIA

DISCARICHE A CIELO APERTO: PUNIRE O EDUCARE? DI IVAN SCELSA

L’abbandono di rifiuti rappresenta un costo ed un pericolo per la collettività: nonostante divieti e gratuità del servizio di smaltimento Il tempo in cui viviamo, si sa, presenta forti contraddizioni. Lo è dal punto di vista sociale quanto più intimamente morale ed intrinseco in ognuno di noi. Millenni di evoluzione della civiltà hanno dato all’Occidente democrazia, scolarizzazione e diritti. È un tema, questo, che trova sempre un punto di congiunzione con quello dei doveri e ripreso, tra l’altro, nella stessa Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Ma il senso di collettività, che sembra sempre più sgretolarsi sotto la spinta dei personalismi, lascia un interrogativo: chi se li ricorda ancora i doveri? La convivenza civile ed il rispetto del bene comune sembrano subire, giorno dopo giorno, sempre più duri colpi.

Lo dimostrano i continui danneggiamenti alle strutture pubbliche (troppo spesso percepite come “oggetti di nessuno”) e alla proprietà privata altrui, sempre più esposta ad una fede collettiva fragile e costantemente in discussione. E, in tal senso, a nulla sembrano servire i mirati interventi di sensibilizzazione promossi nelle scuole e nei dibattiti pubblici da sindaci ed esponenti delle forze di polizia. Se da un lato la costante sembra essere rappresentata dall’irruenza adolescenziale e dall’istituzione familiare ogni giorno più debole, dall’altro si deve necessariamente fare i conti con scarse conoscenze dei servizi pubblici (spesso gratuiti) e di quell’inguaribile voglia di evasione e riduzione dei costi che alcune attività artigianali sembrano proprio non voler abbandonare. E pensare che anche il ritiro dei rifiuti ingombranti viene gestito a domicilio. Ma tant’è: il fenomeno non accenna a diminuire, forse anche a causa di abbandoni provenienti da residenti ed attività ubicate su diversi Comuni dove, magari, il servizio non è gratuito. Come prevenire (ed eventualmente reprimere) gli autori? Al netto di quanto previsto dall’art. 256 del D.Lgs 152/06, bastano le sole norme del

Codice della Strada ed i regolamenti comunali ad arginare la problematica? Probabilmente no. Il legislatore, troppo spesso, procede sulla spinta dell’indignazione popolare senza una reale consapevolezza della dimensione e varietà del fenomeno. Occorre rivedere nella sua interezza la problematica ritrovando spunti di incisività che rispondano alle sempre mutevoli necessità sociali. È necessario dal punto di vista del decoro urbano, tanto quanto per la salute. Oltre alla flagranza o alla presenza di un testimone oculare della condotta di abbandono, infatti, per la verifica dell’illecito non rimane che la videosorveglianza o l’ispezione sul contenuto dei rifiuti. E proprio accertamento e contestazione sono, di fatto, la parte più complessa dell’attività degli organi controllori. Questo punto debole fa sì che nella maggior parte dei casi, la condotta illecita resti impunita e – qualora si arrivi all’identificazione – la possibilità di un ricorso porti all’archiviazione da parte dell’autorità amministrativa o che l’ordinanza di ingiunzione possa essere annullata dal giudice di merito. Ritorniamo a monte, quindi. Punire o educare?

Il Comune di Treviglio, tramite la società incaricata per la raccolta dei rifiuti, si fa carico del recupero e dello smaltimento dei rifiuti ingombranti secondo modalità chiare e di facile accesso. La Sabb effettua con cadenza settimanale e secondo un preciso calendario, il ritiro di mobili d’arredo, materassi, rifiuti vegetali, pericolosi, rottami metallici e plastici, pneumatici usati ed elettrodomestici dismessi, carta e cartone. Il calendario e le indicazioni per il ritiro sono facilmente consultabili sul sito istituzionale nella pagina dedicata alla raccolta dei rifiuti (www.comune.treviglio.bg.it).

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ECOLOGIA

AMIANTO: RISCHIO SCAMPATO?

L’incontro pubblico dopo la sentenza del Consiglio di Stato: ecco cosa accade DI IVAN SCELSA È stato uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi mesi. Se ne è parlato, se ne è scritto, ci si è confrontati ed amareggiati per quello che si sarebbe potuto fare e per ciò che non sarebbe stato realizzato. Si è pensato al bene dei figli e al futuro della città. Tutto questo, sembra solo un ricordo, quasi un pericolo scampato. La conferma viene dalla conferenza indetta lo scorso 14 giugno al Teatro Nuovo in cui sono intervenuti anche il Sindaco Juri Imeri, gli avvocati Paola Brambilla e Leonardo Salvemini, il geologo Antonio Galizzi, ed i rappresentanti del Comitato tutela ambiente di Treviglio Giovanna Galli e Carlo Mancino. Facendo un piccolo balzo temporale, il 21 maggio scorso il Consiglio di Stato

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ha emesso la sentenza con cui, per tutta una serie di criticitĂ , ha annullato la valutazione di impatto ambientale, autorizza-

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zione concessa nel 2012 da Regione Lombardia e che era alla base del progetto di installare una discarica di rifiuti contenenti amianto nell’ex cava Vailata di Treviglio. Il progetto, presentato dalla società Team spa avrebbe portato circa 380mila tonnellate di scarti a ridosso del centro abitato, in una zona dove, tra l’altro, sono presenti aziende a rischio di incidente rilevante ed un’importante falda acquifera. Ciò detto, è chiaro che il Tavolo dell’amianto abbia salutato con favore tale sentenza che, di fatto, ha ufficializzato molte delle perplessità sollevate sul piano dell’iter procedurale. Nel parlare di tutto questo, davanti ad una folta e partecipe platea, è stato dapprima sviscerato l’excursus storico – le cui radici risalgono all’ormai lontano 2003 –, per poi entrare nel vivo con l’intervento del pri-

mo cittadino che ha sottolineato l’importanza di aver distinto la bagarre politica dall’approccio di quella che era una battaglia comune, rappresentata da una questione il cui elemento fondamentale sarebbe la falda (con le analisi e gli studi avviati nel 2013 al tempo dell’allora giunta Pezzoni). Ferma restando l’attenzione degli investitori su quell’area, Imeri ha altresì evidenziato il coraggio di ricorrere contro la stessa Regione Lombardia (che aveva avallato il progetto), nonostante la guida politica delle due Amministrazioni fosse la medesima. Un fattore non da poco. All’intervento particolarmente sentito di Giovanna Galli, membro del Comitato promotore del ricorso, ha poi fatto seguito un’analisi tecnica del geologo Antonio Galizzi che, sviscerando le procedure di monitoraggio di parte (sia del Comitato che della società Team) ha palesato il rammarico per l’iter stesso di presentazione di questi progetti che, a suo dire, verrebbero valutati più amministrativamente che dal punto di vista tecnico ed ambientale.


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E se l’avvocato Brambilla, incaricato di parte, ha posto in luce come la sentenza del Consiglio di Stato rappresenti “una vittoria civica a tutti i livelli, sia per l’Amministrazione che per i cittadini”, l’accento più polemico dell’avvocato Salvemini si è fermato sul fatto che “trovarsi davanti ad un giudice per tutelare l’ambiente sia una sconfitta per la società”. C’è poi quell’idea che la discarica potesse essere “la gallina dalle uova d’oro per risollevare i conti di Sabb” – dice Carlo Mancino – che ha di fatto portato a scrivere la sceneggiatura di un film il cui finale è cambiato in corsa, perdendo di drammaticità. Ciò che resta è l’interrogativo sull’area, sul suo valore economico e sulla necessità di prepararsi adeguatamente all’eventuale nuova presentazione di un progetto alternativo a quello appena bocciato che, seppur in parte, possa ricalcarne le orme. Perché tutti noi abbiamo diritto a vivere in un ambiente salubre.

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URBANISTICA

SANTUARIO MADONNA DELLE LACRIME: L’AVANZAMENTO LAVORI

Il luogo di culto più amato a Treviglio riaprirà nel 2019 dopo il restauro. Prosegue la raccolta fondi DI DARIA LOCATELLI Norberto Donghi – è di terminare il restauro del Santuario della Madonna delle Lacrime entro novembre 2019, per celebrare al meglio l’anniversario dei 400 anni dalla sua costruzione, risalente al 1619, e la ricorrenza del Miracolo avvenuto il 28 febbraio

1522, cui è dedicato». L’edificazione, infatti, avvenne quasi 5 secoli fa per commemorare la lacrimazione del dipinto “Vergine col Bambino”, evento che fermò l’assalto e il saccheggio della città ad opera delle truppe francesi. «I fedeli sentono molto la

PH. T. BELLOLI

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Le porte della chiesa più significativa per i trevigliesi si sono chiuse lo scorso marzo, dando il via al cantiere che, nell’arco di 18 mesi, ha come obiettivo quello di riportarla allo splendore in vista di due importanti ricorrenze. «Il nostro scopo – spiega il parroco

mancanza del santuario – ammette il monsignore –, è un luogo assai caro. I lavori appena iniziati lo restituiranno loro in una veste meravigliosa». Quattro sono i lotti con cui si procederà al rifacimento di interni e facciate, per un costo complessivo stimato intorno ai 3 milioni di euro. Il primo step, attualmente in corso, riguarda il pavimento, con l’installazione di un impianto di riscaldamento al suolo: «Per procedere con il posizionamento dei pannelli radianti, che consentiranno maggiore confort, risparmio energetico e l’eliminazione della polvere derivante dall’odierno ad aria calda, causa di danni a stucchi ed affreschi, sono state, innanzitutto, rimosse le

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marmette di inizio ‘900. L’operazione è avvenuta con la massima cura e con l’ausilio di una ditta specializzata nel settore, grazie a cui non si è registrata alcuna rottura alle mattonelle che verranno poi riposizionate. Durante gli scavi di 30 centimetri, effettuati con l’assistenza della Soprintendenza archeologica, sono state scoperte due camere sepolcrali, forse appartenenti alle monache agostiniane del convento che sorgeva qui, e un pozzo medievale per il quale si sta studiando una possibile esposizione». Una fase

di intervento, quella in atto ora, che richiede una spesa di 750mila euro, coperti per 500mila da accantonamenti parrocchiali. La seconda parte delle opere, dal costo preventivato di 230mila euro, sarà invece focalizzata sul recupero della cripta, chiusa al pubblico da oltre 30 anni. Il programma prevede un terzo lotto, quello più delicato, sia dal punto di vista dell’og-

getto che dell’impegno finanziario: «È stato condotto uno studio specializzato, con strumentazione laser, di tutte le pareti, per la maggiore dipinte a secco e pertanto più difficili da restaurare – prosegue Donghi –, dei capitelli, degli affreschi, dei quadri, delle colonne annerite che necessitano di interventi di messa a nuovo. Un recupero che è stimato intorno a 1 milione e 600mila euro, cui seguirà, infine, il rifacimento della facciata esterna». La riapertura del santuario, fissata per l’Immacolata del prossimo anno – con una parentesi eccezionale a febbraio 2019 in occasione della Novena – sarà il traguardo, quindi, non solo di un notevole impegno in ter-

mini di tempo, ma anche economico: «Le raccolte fondi – conclude il parroco – stanno procedendo; la donazione di 10mila euro da parte di Rotari Treviglio e Comunità Basssa Bergamasca, o i testamenti a nostro favore di nonni senza eredi, testimoniano la generosità dei fedeli. Lo scorso 14 giugno è stata organizzata una serata con alcuni imprenditori, cui si intende dare seguito con altri incontri con fondazioni, aziende agricole, scuole, oltre che iniziative a carattere sportivo. La volontà è di replicare quanto avvenuto un secolo fa, quando si è provveduto all’allargamento del santuario grazie al contributo di tutti: il poco di molti fa tanto».

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BITCOIN: INVESTIMENTO O TRUFFA?

Quanto sappiamo di criptovalute? Sono davvero affidabili? DI IVAN SCELSA Sono stati presentati come una rivoluzione nel mondo della finanza, pubblica e privata. Ma, davvero, cosa sono i Bitcoin, Ripple ed Ethereum?

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Parliamo di criptovalute, un fenomeno socio-economico che dallo scorso anno sembra aver pervaso gli investitori, per lo meno alcuni. È una moda di cui si parla su larga scala, non solo tra i grossi investitori internazionali ma, piuttosto, tra la gente che definiremmo “comune”. Avviene anche per curiosità, magari parlandone al bar con gli amici. Siamo sicuri che sia un vero investimento? Per esprimerci sull’affidabilità dovremo necessariamente attendere del tempo, tuttavia una cosa, però, è certa: è destinata a cambiare radicalmente il mondo degli investimenti e, soprattutto, la percezione di tutti quei piccoli e medi risparmiatori da sempre attratti da nuove fonti di investimento. Andando per gradi, potremmo definire le criptomonete come dei numeri, delle informazioni elettroniche che vengono scambiate ed accumulate tramite rete internet. La loro caratteristica fondamentale è non essere modificabili, quindi non falsificabili: un requisito necessario per evitare frodi ed ottenuto tramite la crittografia (che non rende intelligibile a

testo cifrabile solo se in possesso di un’apposita chiave di lettura immodificabile. Altra caratteristica – non secondaria – è la pubblica distribuzione della block-chain, un registro digitale accessibile a tutti e distribuito su centinaia di migliaia di computer in tutto il mondo che, di fatto, la rende inviolabile. Questo perché un eventuale attacco hacker dovrebbe avvenire contemporaneamente su tutte le macchine in cui è custodito, scoprendo dove si trovino. Tutto questo previo possesso della chiave di lettura: praticamente impossibile. Sulla sicurezza, la garanzia di essere immodificabile, anonima e incancellabile. Già, incancellabile: la vera straordinarietà del sistema blockchain. E ancora: le transazioni avvengono in pochi secondi e sono economiche. Inevitabile, quindi, che le più grandi banche del pianeta si stiano adoperando tanto nello studio del fenomeno quanto delle tecnologie

persone non autorizzate la lettura di un determinato messaggio). È un po’ il meccanismo dei messaggi in codice utilizzati in ambito militare (non a caso definiti criptati) che rendono il

connesse, cercando l’attribuzione di un ruolo di cui essere interpreti.

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ECONOMIA

COME AVVICINARSI AL SISTEMA?

Ce lo spiega Alvise Biffi, trevigliese, Amm. Unico di Secure Network e Presidente della Piccola Industria di Confindustria Lombardia Parliamo di criptovalute. Se ne parla sempre più spesso anche tra i piccoli investitori. Hanno realmente cambiato il mondo dei piccoli investimenti? O è solo un fenomeno di macro speculazione? Le criptovalute sono un fenomeno speculativo per definizione, non essendo moneta “fiat” e quindi non essendo riconosciute per legge da nessuno Stato. Hanno un valore che dipende esclusivamente dall’interesse di mercato. Mi spiego meglio: le valute “fiat” sono riconosciute per legge da una nazione e quindi in quel Paese è obbligatorio per tutti accettarle. Euro, dollaro, rublo, eccetera, a prescindere da fluttuazioni di mercato che ne determinano il valore negli scambi, permettono comunque di comprare pane e salame perché panettiere e salumiere, in Italia, sono obbligati ad accettare l’euro, mentre con dollaro, rublo o Bitcoin possono decidere di farlo oppure no. La forza di queste valute è direttamente proporzionale a quella del loro Paese o area di riconoscimento. Euro e dollaro sono monete forti perché in Europa e negli Stati Uniti si è obbligati ad accettarle e più forte è l’economia (e quindi la possibilità di spesa ed investimento), più lo è la moneta. Di contro, le criptovalute non sono riconosciute in nessuno Stato, quindi nessuno è obbligato ad accettarle. Quale è il vero punto di forza dei Bitcoin? Perché vengono percepiti

come un’alternativa agli investimenti tradizionali? Il punto di forza del Bitcoin è la tecnologia che ne è alla base: la blockchain. Essa, infatti, è un modello matematico robusto che in modo pubblico consente di avere traccia del valore di ogni transazione fissandola in modo certo nel tempo. Le applicazioni sono molteplici; oltre alle valute l’applicazione più diffusa sono gli “Smart Contract”, dove è possibile definire a monte delle condizioni al cui concretizzarsi automaticamente la transazione viene perfezionata. Faccio un esempio: oggi per tenere traccia dei diversi passaggi di proprietà di un automobile ci si serve del registro Aci e di un certificatore terzo (notaio). Impostando gli step con block-chain, senza bisogno di intermediari, la catena di passaggi di proprietà sarebbe pubblica ed inalterabile. In questo modo non servono certificatori terzi “trusted” che ne certifichino la veridicità che è garantita dal processo matematico della block-chain. Anche sul nostro territorio sono in tanti ad essersi informati in merito? Cosa consiglierebbe loro? Di divertirsi con la speculazione e le fluttuazioni, ma con la consapevolezza che il rischio di investimento è altissimo. E i registri digitali di block-chain? Tutelano davvero gli investitori? Ad oggi il sistema matematico della

block-chain è sicuro, non ci sono evidenze di nessun tipo che ne mettano in discussione la robustezza. Parlando di criptovalute però, va tenuto conto che equivalgono al contante, con la differenza che sono file digitali e non carta o metallo. In sostanza, se rubassero il file o lo sottraessero all’exchange agency in cui viene lasciato in deposito è esattamente come se trafugassero un portafoglio, le criptovalute poi sarebbero disponibili al ladro e non recuperabili. Lo stesso avverrebbe se venisse perso l’hard disk o la chiavetta Usb in cui sono conservati i file: verrebbero persi tutti i “soldi”. In questo nuovo panorama, come si pongono i grossi gruppi bancari? Stanno tutti investendo molto nella block-chain per rivedere i propri processi interni per snellirli: semplicità e sicurezza fanno risparmiare molti soldi anche alle banche e consentono di offrire servizi più rapidi ed efficienti. I primi che arriveranno potranno prendere un vantaggio competitivo sugli altri. In Italia anche i notai stanno sviluppando una loro block-chain. Può essere utilizzata anche per la tracciabilità della filiera alimentare e in ambito finanziario sono già in uso anche le Ico, che sono uno strumento snello e rapido per la raccolta di equity attraverso contratti block chain in iniziative imprenditoriali. Il vero tema non è la criptovaluta, ma come applicare in modo efficace la tecnologia che ne sta alla base e, come in tutti i business, i primi che arriveranno con un’applicazione efficace prenderanno un vantaggio di mercato molto rilevante. Se volete davvero investire su questo tema, allora suggerisco di monitorate chi sta lavorando su block-chain e di investire in chi vi sembra possa utilizzare al meglio questa nuova tecnologia traendone un significativo vantaggio competitivo.

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CULTURA (IP)

AUTORI (BRAVI) A CHILOMETRO ZERO PER TREVIGLIOLIBRI A settembre, sotto i portici di via Matteotti, la sesta edizione della maratona dell’editoria indipendente

Sabato 8 e domenica 9 settembre torna TreviglioLibri, la manifestazione che promuove la bibliodiversità, ovvero il concetto della molteplicità applicato alle opere letterarie. Il festival si svolgerà sotto i portici di via Matteotti: qui saranno allestiti gli stand delle case editrici, provenienti da diverse regioni italiane, che a loro volta inviteranno i loro autori. Sono già confermate: A.Car edizioni da Lainate, specializzata in romanzi e testi per l’infanzia; il Ciliegio da Lurago d’Erba, nel Comasco; Arpeggio Libero da Lodi con tante proposte di narrativa; la milanese Babalibri che si dedica alle letture per i ragazzi; la bresciana Mannarino con l’offerta scolastica; la bolognese Picarona. Promotrice della manifestazione è Zephyro

Edizioni, con sede a Treviglio, in piazza Vallicella. Dopo l’inaugurazione, alle 17, alla presenza delle autorità, si terrà il dibattito su “Come è cambiata la comunicazione tra i giovani al tempo dei social e i problemi inerenti” con Enrico Coppola, presidente dell’Associazione genitori antidroga (Aga), che parlerà del tema, tra le speranze di aiuto e le difficoltà. «L’intento dell’iniziativa è far scoprire scrittori emergenti che altrimenti nessuno conosce – afferma Maria Luisa Mastrantoni, titolare di Zephyro Edizioni –. Un esempio è Riccardo Borleri, trevigliese, autore de “Il viale delle magnolie 31… citofonare Gritti”, libro metastorico, ambientato ai giorni nostri, ma con richiami etruschi, prossimo al secondo romanzo».

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AMBIENTE

SIGLATA LA CONVENZIONE BREBEMI - PARCO REGIONALE DEL SERIO

Un accordo che prevede interventi di compensazione per il territorio e lo sviluppo della sostenibilitĂ  DI GIANLUCA BUONO

Il 16 maggio nella Rocca di Romano di Lombardia, in presenza di Claudia Terzi – assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile –, è stata firmata una convenzione tra Francesco Bettoni e Dimitri Donati (rispettivamente presidenti di BreBeMi e del Parco regionale del Serio), che permetterà di finanziare tre importanti interventi di riqualificazione ambientale. 290mila euro che saranno destinati da BreBeMi al Parco, denaro risparmiato grazie a ribassi di gara dei vari progetti di compensazione ambientale già effettuati. Come ricordato anche da Bettoni, l’autostrada punta ad essere una delle infrastrutture più “green” d’Europa, in grado di dialogare

in maniera efficiente e propositiva con il territorio. La prima delle tre azioni sarà l’ampliamento del Centro Cicogne “Antico fosso bergamasco” a Romano: durante lo scorso maggio si sono schiuse due uova di piccoli di cicogna bianca,

dopo più di 100 anni in cui l’esemplare non deponeva nella zona. Il centro ha l’obiettivo di ricreare le condizioni favorevoli affinché nella zona ci siano nuove nidificazioni, costituendo anche un punto di attrazione per gli esemplari selvatici e favorendo il ripopolamento da parte delle cicogne che fanno da traino per numerosi visitatori. La seconda importante iniziativa consisterà nella manutenzione straordinaria delle piste ciclabili presenti che si collegano alla principale Romano-Fara Olivana, visto il forte riscontro da parte dei turisti e cittadini. La terza ed ultima (per ora) opera riguarderà la riqualificazione ed il rafforzamento dei sistemi anti-erosioni causate dalle piene

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IMPRESE

DA TESTA IL PANE CHE FA BENE ALLA SALUTE Il forno di via Zara usa farina intera, approvata dalla Fondazione Veronesi DI ROSANNA SCARDI

Non solo fragranti e profumati. Pane, pizze, focacce e grissini che escono dal forno trevigliese Testa di via Zara fanno anche bene. E presto arriveranno biscotti e pasta, disponibili nei vari formati. Per produrli si usa farina intera: la sua proprietà è il mantenere integre tutte le parti nobili del chicco. Il marchio Varvello 1888 è proprietario del brevetto, mentre Molino Colombo macina e distribuisce. Il lancio è avvenuto, attraverso degli stand informativi e gustosi assaggi, il 26 maggio. Sono entusiasta del risultato, i nuovi prodotti hanno incuriosito sia chi ha problemi di salute, sia chi sta bene, ora continuiamo a sfornarli tutta la settimana tanta è la richiesta, afferma il titolare, Matteo Testa. La farina intera recupera, infatti, le parti migliori del chicco dal germe alla fibra solubi-

le, eliminando quelle scure e legnose attraverso un processo naturale. Il risultato è un impatto glicemico abbattuto del 50 per cento rispetto a una farina bianca di buona qualità e una maggiore digeribilità. La farina segue le linee guida della Fondazione Veronesi ed è stata studiata dal dipartimento di medicina interna della Fondazione policlinico San Matteo presso l’Università degli studi di Pavia. Il costo per il pane è di 6,20 euro al chilo: essendo leggero, ciò si traduce in solo 5 centesimi in più a panino. L’attività è stata avviata nel 1954 dal signor Gianantonio insieme al fratello Giulio. I figli del primo, Matteo e Andrea, hanno raccolto il testimone con passione e sacrificio, mentre mamma Lucia da sempre è un aiuto prezioso in negozio. Fin dagli esordi

l’attenzione e ogni sforzo sono rivolti a migliorarsi, con un occhio particolare rivolto agli aspetti nutrizionali, producendo una linea biologica e utilizzando farine ricche di fibre. Testa, negli anni, ci ha stupito con una varietà di prodotti introvabili altrove, come il pane a quinoa e amaranto, delle Ande, arricchito da chia rossa, quello prodotto con farina burattata tipo 2 e l’integrale puro. Il trevigliese attinge a un mulino di Merano, in Trentino, adibito a farine scure, ad esempio segale, kamut in purezza e farina della Val Venosta, dove ogni macina lavora solo quel tipo di cereale. «Il nostro obiettivo è arrivare ben presto a uno switch, ovvero usare solamente farina intera al posto delle bianche convenzionali. Se vieni da noi devi abituarti a trovare solamente la qualità», conclude Testa.

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SOCIETÀ

PROTEGGIAMO LE NOSTRE FASCE DEBOLI

Durante le vacanze aumentano a dismisura i reati compiuti a discapito degli anziani, spesso soli DI MAURIZIO LORENZI Con l’arrivo della stagione estiva si moltiplicano i pericoli per i non più giovani che vivono soli e sopratutto per coloro che vengono lasciati a casa dai propri cari durante il periodo vacanziero. Ogni anno (e non solo d’estate) questa categoria di persone, appartenenti alle cosiddette “fasce deboli” della nostra società, viene letteralmente bersagliata da reati particolarmente odiosi come truffe, furti e rapine. È un fenomeno triste quello delle frodi agli anziani, compiute con subdole tecniche di raggiro che feriscono le vittime con estrema violenza mettendo in crisi la loro capacità critica,

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privandole nel contempo di quegli oggetti preziosi che rappresentano ricordi e sentimenti spesso di tutta una vita. Il campionario degli escamotage utilizzati è sterminato e riempie quotidianamente le cronache dei giornali e persino di alcuni libri specializzati: presunti operai in tuta da lavoro che suonano al campanello per controllare una possibile presenza di mercurio nelle tubature di casa e ci invitano a mettere con urgenza gli oggetti preziosi al riparo, perchÊ potrebbero venire danneggianti irrimediabilmente dal mercurio stesso; donne che si palesano alla porta di

intendono posizionare appositamente in camera da letto, dopo averci fatto sdraiare e chiudere gli occhi per darci una benevola benedizione; estranei che ci abbracciano calorosamente per strada e nel frattempo ci infilano le mani in borsa per asportare le chiavi di casa; falsi tecnici che si fanno aprire per consegnare i nuovi bidoni della raccolta differenziata che ci faranno risparmiare sulla bolletta e nel contempo si separano per prendere le misure degli alloggi; ladri che agiscono in coppia che inscenano veri e propri teatrini in cui uno fa la parte del tecnico “sospetto”,

casa d i

mentre l’altro travestito da finto carabiniere interviene per controllare

per donarci delle ampolle acqua benedetta che


che nessuno abbia asportato oggetti di valore o denaro che invece poi ci ruba lui! Sono alcuni esempi di storie vere che hanno in comune un finale triste: case rovistate, privacy violata e il furto di soldi e preziosi, con annessi traumi morali. Detto che questi crimini andrebbero sanzionati in maniera esemplare, perché chi si approfitta della debolezza altrui non è solo un criminale comune, ma un vero e proprio sciacallo, forse una delle misure di prevenzione più semplici ma efficaci è che siano i “più giovani” a vigilare e consigliare i propri cari “meno giovani”, proprio come fecero loro quando noi eravamo piccini.

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QUI LOMBARDIA: ECONOMIA E TERRITORIO A CURA DI IVAN SCELSA

FONDI AGRICOLTURA: 11,5 MILIONI AI GIOVANI

LOMBARDIA COME MODELLO PER IL PAESE La Lombardia motore del Paese non è solo uno slogan. L’agenzia statunitense Moody’s conferma il rating Baa1 per la nostra Regione, confermando il distacco del “sistema Italia” al più basso parametro Baa2. “Il merito – afferma il Presidente Attilio Fontana – è della precedente amministrazione Maroni, che ha saputo gestire bene il denaro pubblico, tagliando dov’era necessario. Un modello che dovrebbe essere preso ad esempio per tutta l’Italia”. Sono principalmente due i dati che hanno convinto Moody’s: il reddito pro capite dei lombardi (superiore al 33 per cento rispetto alla media nazionale) ed un tasso di disoccupazione che, nel 2016, era del 7,4 per cento contro un 11,5 nazionale. Un trend di contenimento di spese che, dal 2009, ha portato – tra il 2016 ed il 2017 – un risparmio di 615 milioni di euro. Un caso unico, in Italia, da studiare e prendere ad esempio.

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La Direzione generale Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Lombardia, con decreto n. 7363 del 22 maggio scorso, prosegue con le misure atte a fornire l’ingresso di giovani nelle campagne. Nell’ambito del Programma di Sviluppo rurale 2014-2020, infatti, la Regione ha pubblicato il bando volto ad incentivare la nascita di nuove imprese da parte di agricoltori tra i 18 e i 40 anni di età. L’obiettivo dell’iniziativa 6.1.01 è quello di favorire l’accesso di giovani qualificati nel settore e, nel contempo, un ricambio generazionale tramite la concessione di un premio per il primo insediamento in qualità di titolare o legale rappresentante di un’attività. Per la presentazione delle domande si ha tempo sino al 30 aprile 2019 in quattro periodi di riferimento diversi.


TERRITORIO

SUPERSTRADA TREVIGLIO-BERGAMO: SÌ O NO? Contrariamente a quanto dichiarato in primavera, l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Claudia Terzi ha riaperto alla possibilità di realizzazione della superstrada Bergamo-Treviglio. L’occasione è l’incontro che alcuni funzionari dipendenti avrebbero avuto con il Consiglio di amministrazione della società proponente il progetto, Autostrade bergamasche Spa. Sciolti alcuni nodi che avevano frenato il progetto, la Terzi avrebbe aperto alla “ipotesi superstrada” che, previa sostenibilità ambientale, sembrerebbe riprendere vigore tra gli obiettivi per il territorio.

Appena conclusi i lavori di riqualificazione del Parco del Maglio, in zona Nord. Il Comune, infatti, ha investito centomila euro per un’ulteriore valorizzazione di questa importante area di circa diciannovemila metri quadrati. Già in passato tale polmone verde aveva vissuto un cambiamento grazie alla realizzazione di una pista ciclopedonale ben illuminata e di un sentiero nella natura corredato anche di aree picnic. I lavori avevano interessato altresì parte della roggia dei Mulini con la posa di muretti di pietra posti a protezione degli argini, nonché la rimozione degli alberi malati e la consecutiva piantumazione di esemplari sani. I lavori hanno incluso, inoltre, il recupero del tratto di antica costruzione della spalla della roggia in mattoni e la realizzazione di un nuovo percorso pedonale in calcestre (con recupero della recinzione esistente) sul lato est dell’Istituto Rodari a cui si è affiancata, appunto, la messa a dimora di cento nuove piante.

PH. APPIANI

TREVIGLIO: I NUOVI PERCORSI NEL VERDE

Parco del Maglio

IL NUOVO COMITATO QUARTIERE OVEST

Francesca Assanelli, Pres. Com. Quartiere Ovest

A seguito delle elezioni dello scorso 13 maggio e dopo la rinuncia del presidente uscente Angelo Goisis, presso l’Oratorio San Francesco di via Milano di Treviglio, si è proceduto alla definizione delle cariche dei componenti del Comitato. All’unanimità è stata nominata alla guida Francesca Assanelli, mentre la vicepresidenza è stata assegnata a Saverio Ceravolo. E se le mansioni di segreteria sono state affidate a Sara De Padova, il Tesoriere incaricato sarà Dante Tedeschi. Oltre a Goisis (che mantiene la delega ai rapporti con le istituzioni), i consiglieri eletti per il mandato 2018-2021 sono: Giancarlo Ronchi, Daniela Oprandi, Matteo Rota, Giuseppe Perrota, Damiano Ronchi e Dario Barbeno. La neopresidente, in merito, ha sottolineato: “Sono sicura di avere con me una buona squadra, continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora”.

A CASSANO NOMINATI DUE CAVALIERI DELLA REPUBBLICA ITALIANA

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PH. S. DATI

Il senso del dovere professionale premia un Ispettore Superiore Polizia Stradale e un ferroviere. Cittadini cassanesi insigniti dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana durante la cerimonia che si è svolta il 30 maggio al teatro Verdi di Milano, alla presenza del Prefetto Luciana Lamorgese. Fabio Barzocchini, in servizio da 37 anni in Polizia dello Stato, oggi Ispettore Superiore Polizia Stradale Treviglio, residente a Cassano dal 1989, anno in cui dal Battaglione Motociclisti Sette Bagni Roma si è trasferito in Lombardia; fra le note di merito si evidenziano le sue capacità professionali con forte senso del dovere nei confronti dello Stato. Onorificenza anche per Emoli Perna, classe 1959, giunto a Cassano dalla provincia di Isernia nel 1986, dipendente da trentasette anni del Gruppo Ferrovie dello Stato. (s.d.)

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ANIMALI

UNA SCELTA D'AMORE

Adottare un cane: un sĂŹ consapevole che dura una vita intera DI MAURIZIO LORENZI

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Basta guardarli negli occhi per voler loro bene e cedere a un sorriso appena prima di una carezza. Asso, Cacao, Casper, Donnie, Flipper, Frodo, Martina, Pluto, Spritz, York e tanti altri. Sono solo alcuni degli ospiti pelosi (cosĂŹ li chiamano da queste parti) del canile di Calvenzano che accoglie in media

resto dei giorni dell’animale e non solo per una stagione della nostra vita. Bisogna inoltre precisare che una parte degli ospiti del canile – prosegue Sara – sono a carico del Comune di Calvenzano, mentre la nostra associazione si occupa della restante metà attraverso la raccolta fondi a scopo benefico

Fu una grande emozione». Adottare un cane non è dunque solo una scelta che migliorerà la vita di chi la intraprenderà, ma sopratutto quella del prescelto a quattro zampe che finalmente, dopo tanta solitudine, troverà una famiglia vera in cui vivere. Doveva pensarla così anche Victor Hugo che soleva dire: “Volgi

una cinquantina di cani pronti per essere adottati. Abbiamo fatto loro visita in una calda mattina d’estate grazie alla collaborazione della bravissima Antonella Intra (la responsabile operativa della struttura) e di Sara Resmini, la presidente dell’Associazione animali di Treviglio, nonché garante dei diritti animali per il medesimo Comune. «Adottare un cane è una scelta di grande responsabilità – sottolinea quest’ultima –, per cui quello che chiediamo a coloro che si avvicinano a questo mondo è massima serietà e piena consapevolezza della propria decisione, in ragione degli impegni che si dovranno assumere per il

basata sull’organizzazione di eventi e collette alimentari». Per fortuna le storie a lieto fine sono molte e c’è solo l’imbarazzo della scelta. «Una su tutte – ci confida – è quella di Ubi, un meticcio abbandonato con entrambe le zampe anteriori rotte. Aveva solo tre mesi e dopo una delicata operazione e una lunga degenza fu adottato da Valeria, una delle nostre volontarie sul territorio.

gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non abbia un’anima?”. E allora buona estate a tutti gli amanti degli animali e a tutti coloro che lo diventeranno!

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OLTRE 100MILA GLI ANIMALI ABBANDONATI NEL 2017 I dati legati al randagismo forniti dalla Lav (Lega anti-vivisezione) dicono che la presenza nei canili in Italia è diminuita nell’ultimo decennio del 26 per cento, mentre quello degli abbandoni del 2017 rimane stabile, ovvero circa 130mila animali, tra cani e gatti (50mila i cani e 80mila i gatti). Se è vero che durante il periodo estivo il fenomeno raggiunge tragicamente il picco, in realtà gli abbandoni si verificano durante tutto il corso dell’anno. Sono invece in forte aumento le rinunce alla proprietà dei cani che vengono portati dai privati direttamente alle associazioni animaliste, probabilmente a causa della crisi economica. Non tutti gli amici a quattro zampe presenti sul territorio nazionale, però, sono ad oggi dotati di microchip, accorgimento fondamentale che ridurrebbe drasticamente il randagismo, insieme a quello della sterilizzazione. (m.l.)

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PERSONAGGI

GIUSEPPE CHIARA ILLUMINA LA SCENA IN RAI

Da “Che tempo che fa” a “Cyano”: le ambientazioni progettate dallo scenografo di Caravaggio DI ROSANNA SCARDI

Non solo regia, conduzione e musica. Il successo di un programma tv è dato anche dalla scenografia. In Rai

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a illuminare le quinte è Giuseppe Chiara, classe 1977, caravaggino che da oltre un decennio vive a Calvenzano. Dopo il liceo artistico, si è diplomato all’Accademia di Brera: «Mi piaceva dipingere, ero interessato all’arte contemporanea», fa presente. A imprimere una svolta nel suo percorso sono stati i suoi maestri: prima è stato assistente in studio di Lucio Del Pezzo, esponente della pop art negli anni ’70, chiamato a creare allestimenti per eventi e mostre, poi per lo scenografo Dario Cavaletti. Nel 2004, Chiara è arrivato in Rai, dove si è occupato dell’aspetto scenico di “Miss Italia” e dei reality show “Music farm”, “L’isola dei famosi” condotta da Simona Ventura e “Bulldozer”. E ancora, come ideatore e progettista, è stato impegnato in “Rischiatutto”, “L’erba dei vicini”, “Glob” a fianco di Enrico Bertolino, “La grande storia”, “D-Day”, “Sostiene Bollani”, “Quanto manca”. «Occorre ideare ciò che si vede a casa attraverso la telecamera – dice spiegando il suo lavoro –. Se a teatro la scenografia ha delle regole ben precise e vive di un grande uni-

Il progetto deve essere condiviso da tutte le figure professionali, fondamentale la sintonia con il direttore della fotografia». Nel 2006 Giuseppe Chiara è entrato nella squadra del programma cult “Che tempo che fa”, condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, dove è rimasto fino alla stagione 2016-2017. «All’inizio facevo l’assistente – racconta –. Poi, sei anni

coordinato il “cantiere” dagli studi di via Mecenate, a Milano. Ma i successi continuano. Le sue ultime scenografie sono state per “Sarà Sanremo”, “Le parole della settimana” e “Cyrano, l’amore fa miracoli” di Massimo Gramellini e Ambra. «Per quest’ultimo mi sono ispirato a un’ambientazione circense dal sapore onirico e romantico, la stessa che usa le Cir-

co, sul piccolo schermo gli equilibri sono dettati da telecamere, luci, regia, non è solo un bel contenitore, ma un suggerimento: la “casa” dell’idea che sta alla base della trasmissione.

fa, è successo un colpo di scena che per me ha dell’eccezionale. Fazio ha voluto che il mio nome apparisse nei titoli di testa. Una bella prova di stima e fiducia reciproche». Giuseppe ha

que du soleil per i suoi show, interpretando l’amore e la passione come una continua sfida con l’equilibrio e la precarietà», conclude. Le prossime sfide in onda nei nuovi palinsesti Rai.

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(CINEMA) IP

“CINENOTTI AL CHIOSTRO” PER CHI RESTA IN CITTÀ Il nuovo cinema all'aperto di Treviglio, con più film e tante iniziative quattro film più importanti, vincitori degli ultimi Oscar: “La forma dell’acqua”, “Chiamami col tuo nome”, “L’ora più buia” e “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”. Da segnalare, la ripresa dei documentari artistici come “Loving Vincent”, “Caravaggio, l’anima e il sangue”, “Hitler contro Picasso e gli altri”, “Van Gogh, tra il grano e il cielo”. Serate, poi, dedicate a “Harry Potter”, con la proiezione dei primi quattro film della saga. Per gli appassionati dei Muse, è in arrivo sullo schermo il loro concerto. Da non perdere, una proiezione speciale che consente la visione ai disabili sensoriali (ciechi,

ipovedenti e sordi) aperta a tutti, oltre all’ immancabile omaggio a Ermanno Olmi e, in agosto, alle speciali anteprime. In programma due serate con dibattito, una sul bullismo e una contro la violenza sulle donne, e a fine estate la collaborazione con “Treviglio in gioco”.

PH. APPIANI

Film selezionatissimi e per tutti i gusti, con novità in termini di durata e qualità tecnica, all’arena estiva – promossa dalla società Tripla Immagine di Enrico Signorelli – allestita, fino a metà settembre (con il mercoledì come serata di riposo, dedicato allo shopping al chiaro di luna) presso la biblioteca comunale. In sintonia con l’atmosfera del Treviglio Vintage, si comincia riassaporando alcune tra le migliori pellicole degli anni ’50. In cartellone, tutti i successi della passata stagione: commedie italiane, film per la famiglia e d’essai. Si potrà assistere alla versione originale in inglese, sottotitolata, dei

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JURASSIC WORLD - IL REGNO DISTRUTTO

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DOGMAN

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L'INGANNO

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SAB04 sab 04 ago AGO

COCO

LUN27 lun 27ago AGO

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MAR28 mar 28ago AGO

CONTROMANO

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L'ISOLA DEI CANI

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VAN GOGH - TRA IL GRANO E IL CIELO LA GRANDE ARTE

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GIO 30 gio 30 ago AGO PRIMA VISIONE

TUTTI I SOLDI DEL MONDO ANT- MANAND ANT-MAN ANDTHE THEWASP WASP ANTEPRIMA

MAMMA MIA! CI RISIAMO

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IL SOLE A MEZZANOTTE

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BENEFICENZA

IN VIA SANGALLI SI APPARECCHIA

LA SOLIDARIETÀ

Successo per Cenarbeneficando: raccolti 3.500 euro a sostegno della cooperativa Kalica

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DI ROSANNA SCARDI

Successo per Cenarbeneficando, l’evento di solidarietà che si è svolto venerdì 8 giugno in via Sangalli. Una raffinata tavolata lunga 200 metri è stata apparecchiata da Longhi banqueting for events di San Paolo d’Argon per sostenere la cooperativa Kalica, presieduta da Emilia Ruggeri. L’obiettivo è l’acquisto di un immobile alla Geromina che possa ospitare disabili in età avanzata, destinati con il passare del tempo a perdere i genitori. L’adesione di 200 trevigliesi e il ricavato dalla sottoscrizione a premi, avviata un mese prima, hanno permesso di raccogliere 3.500 euro, al netto delle spese. «Ho

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voluto che si provasse l’emozione di socializzare insieme, cenando in strada, avvolti da un’atmosfera di armonia – afferma il pittore Battista Mombrini, ideatore della serata – e, allo stesso tempo, che si vedesse la via trasformata in un salotto elegante e accogliente». A dare un tocco artistico sono state le opere ultimate che gli scultori avevano realizzato in via sotto gli occhi dei passanti. Tra gli invitati, c’erano molti componenti dell’Amministrazione:


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il Sindaco Juri Imeri, l’assessore al Commercio Beppe Pezzoni, ai Servizi sociali Pinuccia Prandina, ai Lavori pubblici Basilio Mangano, il presidente del Consiglio comunale Andrea Cologno. Presenti anche il presidente della Cassa Rurale di Treviglio Giovanni Grazioli e dell’associazione Commercianti Gabriele Anghinoni. A sorpresa, anche ospiti dal mondo dello spettacolo: Marzia Bi, la cantante trevigliese, e il suo produttore,

il maestro Vince Tempera, famoso per essere stato per molti anni direttore d’orchestra al Festival di Sanremo e alla “Corrida”, oltre che per aver collaborato con Francesco Guccini e composto decine di colonne sonore. Cenarbeneficando è alla quarta edizione. La prima ha sostenuto la costruzione di una scuola in Africa, l’anno successivo i fondi sono serviti per il mantenimento di 200 bambini, mentre nel 2017 il ricavato è stato devoluto alla cooperativa Insieme.

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MANIFESTAZIONI

TREVIGLIO OMAGGIA ERMANNO OLMI A CERVIA

La partecipazione all’importante evento dedicato al verde è l’occasione per ricordare il Maestro e il suo amore per la nostra terra DI DARIA LOCATELLI

Un giardino a tema “L’albero degli zoccoli”, nell’eccezionale cornice della mostra d’arte floreale a cielo

fiancamento della disabilità al verde. Lo scorso anno, poi, il gruppo ha incluso anche l’Istituto Agrario Cantoni e, per la recente edizione di maggio, anche la Città di Treviglio. Una sinergia della comunità, quella del 2018, che è stata indirizzata a rendere omaggio al grande Olmi, in prima battuta in occasione del 40° anniversario della Palma d’Oro assegnata al film a noi così caro, e poi come nostro saluto al regista, venuto a mancare proprio il giorno prima della partenza per Cervia». L’installazione a firma trevigliese, che rimarrà esposta fino a ottobre in piazza dei Salinari, ripropone l’am-

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aperto più grande d’Europa, è stato il tributo che i trevigliesi hanno reso nella località romagnola al regista Olmi, recentemente scomparso. “Cervia Città Giardino - Maggio in Fiore”, manifestazione internazionale nata da un’idea di Germano Todoli verso la fine degli anni Sessanta e giunta alla sua 46ima edizione, ha accolto nel 2018 oltre 60 città ed enti partecipanti, diventando sempre più il punto di riferimento per architetti ed tecnici del verde del vecchio continente. Un concorso

che, tra fiori e installazioni, non ha vincitori, ma premi per tutti coloro che vi prendono parte, dalle grandi metropoli come Praga, Roma, Torino, Budapest, ai Comuni più piccoli, tra i quali quest’anno si annovera anche Treviglio. «A partire dal 2016 – illustra Stefano Cerea, responsabile della Manutenzione Città, nonché presidente dell’Associazione italiana Direttori e tecnici pubblici giardini dal 2010 fino allo scorso gennaio – abbiamo iniziato ad aderire all’iniziativa coinvolgendo le associazioni locali, come la cooperativa Insieme, Il Susino e il Centro diurno psichiatrico, sviluppando nei progetti l’af-

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biente delle scene de “L’albero degli zoccoli”, con richiami ai luoghi tanto amati dal Maestro: «Nel giardino che il gruppo di lavoro, che ringrazio di cuore, ha creato sono stati utilizzati numerosi elementi che provengono dalla nostra terra e che risalgono agli anni della pellicola, come i coppi dei vecchi cascinali della zona, una seminatrice manuale, una carriola. Nel cortile, inoltre, sono state inserite immagini di Treviglio, scene del film (grazie alla collaborazione di Enrico Leoni, aiuto regista di Olmi) e una scultura, realizzata appositamente da Bruno Manenti, che è stata donata al Comune di Cervia».

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CELEBRAZIONI

ANC, LA FESTA PER I 90 ANNI

Messa, uniformi storiche, cerimonia e fanfara per l’anniversario dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri

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dell’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Appuntato Scelto in congedo Pietro Mazzetta. A concludere, il concerto della fanfara ai Salesiani: i musicisti hanno stupito i presenti eseguendo un repertorio vario, da “Gonna fly now”, tratta dalla colonna sonora del film “Rocky”, a “Georgia on my mind” di Ray Charles, passando per “Soul bossa nova” e la fusion di “Birdland”, finendo poi con l’inno nazionale. L’Anc è la grande famiglia dell’Arma: costituita a Milano nel 1886 come associazione di mutuo soccorso tra congedati e pensionati, oggi vanta oltre 200mila soci in tutta Italia. Molte e importanti le funzioni svolte per la cittadinanza, a titolo di volontariato e fianco dei nuclei di protezione civile: in piazza durante le manifestazioni, all’ingresso di scuole e mercati, durante le calamità naturali e per la viabilità, come in occasione del recente servizio prestato per il ritorno a Bergamo e a Sotto il Monte della salma di Papa Giovanni XXIII.

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La sezione trevigliese “Vittoriano Cimarrusti” dell’Associazione Nazionale Carabinieri lo scorso 27 maggio ha spento 90 candeline, festeggiando con una grande manifestazione. Molti, infatti, i momenti ricchi di emozioni per tutti i cittadini. La giornata si è aperta con l’accoglienza al centro salesiani Don Bosco e la possibilità di ammirare le uniformi storiche, poi la chiesa dell’istituto ha ospitato la Messa officiata da padre Fabio Locatelli, cappellano militare: durante la celebrazione, il Luogotenente Vincenzo D’Angelo, in un momento di forte raccoglimento, ha letto la “preghiera del carabiniere”. A seguire, le vie del centro città sono state la cornice della sfilata della fanfara del terzo Reggimento Carabinieri Lombardia, diretta dal Maresciallo ordinario Andrea Bagnolo, con l’accompagnamento della pattuglia ippomontata (la cui sede è all’interno del parco di Monza). La cerimonia è proseguita, quindi, in piazza Mentana, ove è stata deposta una corona al monumento del Carabiniere. Numerosi i partecipanti all’evento, tra i quali: il generale Nazareno Giovannelli, ispettore generale dell’Anc per la Lombardia, il comandante della Compagnia di Treviglio, Capitano Davide Onofrio Papasodaro, il Luogotenente Salvatore Carrozza, comandante della locale Stazione e il presidente della Sezione trevigliese

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DI ROSANNA SCARDI


MARINA DAGA SCALI, IL SOPRANO CHE INCANTA ALLA VIRGO FIDELIS

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Nel cuore dell’Arma c’è Marina Daga Scali, soprano lirico, di origini sarde che però vive a Treviglio, membro onorario dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Da qualche anno l’artista emoziona cantando le sue “Ave Marie” in occasione della cerimonia per la patrona, la Virgo Fidelis, che ricorre il 21 novembre. Il 27 maggio, al pranzo con i componenti dell’Anc al ristorante Michelangelo di Caravaggio, ha rallegrato l’atmosfera intonando “Tu che m’hai preso il cuor”. Nata come soprano lirico di coloritura, Marina Daga Scali raggiunge vette astrali fino al “fa” sopracuto. Al suo attivo ha oltre cento recital e altrettante rappresentazioni operistiche che l’hanno vista in ruoli principali al fianco di personaggi di grande fama, come Giuseppe Di Stefano, che accompagnava la “Divina” Maria Callas, o un grande protagonista del mondo della canzone italiana come Mino Reitano. Spesso, però, la cantante fa notare che il miglior acuto della sua vita è sua figlia Valentina. (r.s.)

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“SPATIUM”:

QUANDO L’ARTE DIALOGA CON LO SPAZIO

Un’esposizione aperta al pubblico fino 15 luglio che coinvolge sei Comuni della Bassa DI GAIA BONOMELLI

Una sfera di cristallo che riflette gli affreschi di Palazzo Visconti a Brignano Gera d’Adda accoglie chi visita una parte di “Spatium”, una mostra che accosta luoghi antichi ad opere d’arte contemporanea. Dopo il successo dello scorso anno di “Chronos”, quest’anno il ciclo di esposizioni annuali “Le Stanze del Contemporaneo”, ideato da Antonio Marchetti e curato da Angela Madesani, coinvolge diversi paesi della Pia-

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nura bergamasca: Cortenuova, Covo, Morengo, Pagazzano, Brignano e Torre Pallavicina. Trentacinque sono gli artisti, sia italiani che stranieri, che hanno partecipato al progetto e che fin da subito hanno collaborato allo sviluppo dello stesso nel rispetto dei luoghi prescelti. Quest’ultimi sono tutti edifici storici, come racconta il Sindaco brignanese, Beatrice Bolandrini: «Tra di essi e le opere si è creato un dialogo che unisce antico e contemporaneo in modo armonioso, frutto anche di un confronto instauratosi tra gli artisti, la curatrice Angela Madesani e gli Amministratori». Le creazioni si trovano sia all’interno delle strutture che all’esterno e sono per lo più sculture, scelta pensata per non rovinare le pareti dei luoghi che le ospitano. «Non è sempre necessario andare lontano da casa per ammirare bei posti. Questi sei Comuni possiedono degli spazi stupendi che si sono rivelati perfetti ad ospitare le opere degli artisti» racconta la Madesani all’inaugurazione di Brignano, soffermandosi particolarmente, poi, a ricordare i lavori dei

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compianti Hidetoshi Nagasawa e Riccardo Camoni. Le realizzazioni sono molto varie: si passa dalla pittura tridimensionale di Camoni, ai teli per ombrelloni di Termini, a lavori basati sul suono, come le campane tibetane di Botta, fino ad arrivare a quelli di Nagasawa, Coletta e Hirose che pongono in dialogo la cultura orientale e quella occidentale. Per chi fosse interessato, le visite sono disponibili il sabato e la domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.00, al costo di 6 euro a biglietto. Apertura straordinaria, invece, quella del 13 luglio con orario serale dalle 20.00 alle 23.00. Nelle diverse sedi, inoltre, ci sarĂ  la possibilitĂ  di trovare il catalogo, edito da Scalpendi, contenente il testo critico di Angela Madesani e le immagini di tutte le opere installate.

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ARTE

IL CONTEMPORANEO IN MOSTRA A TREVIGLIO

Lovere condivide parte della propria collezione, esposta in Sala Crociera fino al 29 luglio DI ROSANNA SCARDI

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Alcune delle opere dell’Accademia Tadini di Lovere sono sbarcate nella mostra trevigliese promossa dal museo civico diretto da Elisabetta Ciciliot. Nella Sala Crociera, in vicolo Bicetti de Buttinoni, sono ammirabili quindici realizzazioni di dodici artisti, dai differenti stili e tecniche, tutte acquisizioni avvenute in occasione delle diverse edizioni del premio EuropArs. «L’esposizione è da vivere come un’esperienza, senza intermediari, non occorrono lauree o conoscenze specifiche, è comunicazione pura, un’occasione di crescita per tutti – afferma la curatrice, Beatrice Resmini –. Spesso cambiando contesto le opere sembrano nuove o più belle: avevano bisogno di un ampio spazio e da noi hanno trovato la collocazione ideale». Ogni artista è un unicum, un mondo a parte e rappresenta a

modo suo una delle tante sfaccettature dell’arte contemporanea. Quasi fosse un viaggio nei loro paesi d’appartenenza, si potrà ammirare “Waldorf Astoria”, la ballerina stilizzata, simile a una locandina, dello spagnolo Eduardo Arroyo, le coloratissime serigrafie su tela “Le monde des fables” e “Féerie brasilienne” del pittore, scultore e stampatore belga Guillaume Corneille, primitive e infantili allo stesso tempo. E ancora: “The rite of spring” su carta foderata e “The mask of Dionysos”, multiplo in ceramica, entrambi dell’inglese Joe Tilson, esponente della pop art, mentre il tedesco Peter Klasen, precursore del graffitismo, firma “Reve. Femme de lettre”, collage e gouaches su tavola. In esposizione anche “Marco”, tempera su carta di Lindsay Kemp, coreografo, attore e ballerino inglese. Per permettere al visitatore di goderne appieno, l’allestimento è

stato corredato dalle originalissime sedie che hanno vinto il concorso di scultura indetto nel 2000 dal museo civico, opere d’arte, ma utilizzabili. «Sono opere che ci aiutano a capire il mondo, ci stimolano a non fermarci, questa operazione di migrazione artistica le porta a un pubblico nuovo e diverso – afferma Giuseppe Pezzoni, assessore alla Cultura –. La mostra nasce, infatti, da un desiderio di condivisione: tra Lovere e Treviglio c’è un dialogo che può certamente proseguire, stimolando incontri, contatti e momenti di relazione che ci aiutino a far vivere e diffondere il bello che ospitiamo nelle nostre città». Apertura fino al 29 luglio, da martedì a venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30. L’ingresso è gratuito.

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RESTATE

NELLA BASSA Il cartellone di tutti gli eventi per chi rimane in zona nella bella stagione DI GIANLUCA BUONO

L’estate è cominciata e nella Pianura bergamasca prende il via una serie di iniziative ed eventi per non annoiarvi. Cominciamo da Treviglio: dopo la tre giorni all’insegna del Vintage, dal 6 luglio al 3 agosto, la splendida cornice di piazza Setti sarà animata dalle serate d’intrattenimento “Settimania”. Si parte venerdì 6 luglio con il “Bangherang Fest”; a seguire, sabato 7, il “Teatro di Strada”. Venerdì 13 luglio sarà la volta dello spettacolo di burattini “Areste Paganòs e i giganti” per la rassegna Gioppino e Co (che continuerà il 3 agosto con lo spettacolo “E vissero felici e contenti”) e, prima della chiusura di agosto, il 20 luglio la Festa di Sant’Anna. Continuano, inoltre, gli appuntamenti in città con lo “Shopping al chiaro di Luna” e la 12esima edizione del “Treviglio Rock Show” all’Accademia Musicale, oltre che le visite guidate al Museo Verticale. Spostandoci negli altri Comuni della Bassa, ad Arcene imperdibile per tutti gli appassionati di musica il “Rockin Park 2018”, dal 5 all’8 luglio. A Brignano invece, nel cortile interno di Palazzo Visconti, una serata dal sapore jazz, con il concerto del Jazz club Berga-

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mo All Jazz sextet: il programma prevede l’esecuzione di brani storici indimenticabili, commenti e proiezioni dedicati ai grandi musicisti del firmamento internazionale del jazz anni ‘60. A Malpaga, il 7-8, 21-22 e 2526 luglio, “Una notte al Castello”, tre date per lasciarsi alle spalle le noiose abitudini del XXI secolo ed immergersi in un contesto storico oramai estraneo. E a proposito di storia, dal 5 al 15 luglio, torna la grande festa della Rocca di Urgnano, una delle più longeve manifestazioni storiche,

dove il Medioevo ritorna protagonista attraverso appuntamenti a tema immancabili per gli amanti dell’epoca. A Pagazzano, da non perdere la festa irlandese “Irish Night” del 6 e 7 luglio, all’interno del castello visconteo. Oltre al buon cibo tradizionale, si terranno un concerto e visite guidate al museo fotografico. Inoltre, durante i mesi estivi ogni terza domenica sarà ancora presente la possibilità di visitare le stanze del castello cittadino. Torna “Vediamoci sul Serio..”: musica, stelle e teatro


EVENTI

messe in campo per valorizzare uno degli ambienti più belli e meno conosciuti del territorio di Romano di Lombardia, nelle serate di venerdì 3, 10 e 17 luglio. Per gli amanti delle due ruote invece, altra edizione del “Festival Bikers” di Cologno al Serio,

dal 22 al 26 agosto: da segnalare la possibilità di vincere una Harley Davidson 883 attraverso una sottoscrizione a premi. Da non perdere, poi, le sagre dei vari paesi e le notti bianche, iniziate a giugno e che proseguiranno fino alla fine dell’estate.

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CASIRATE

LA GERUNDIUM FEST FA RISUONARE I SUOI VENT’ANNI Anniversario celebrato con artisti di caratura nazionale: Giuliano Palma, Paolo Ruffini, Cristina d’Avena, Jerry Calà e Platinette DI VIOLA GALBIATI Un’edizione 2018 che si appresta ad essere la celebrazione di un ventennio di intrattenimento che dal 1999, nel periodo estivo e per un mese consecutivo, raduna oltre 100mila persone tra musica, buon cibo e spettacoli, all’interno dell’area attrezzata di circa 11.000 mq (recintata, pavimentata e coperta per 4.500 metri quadri con 4.000 posti a sedere) nella zona industriale di Casirate d’Adda. È un programma, quello che si estenderà all’8 agosto all’8 settembre, che ha il sapore di un regalo che gli organizzatori hanno ideato per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a far crescere l’evento, rendendolo un evento immancabile: «Ci siamo chiesti cosa potessimo fare per celebrare al meglio questo importante anniversario – illustra Leonardo Remonti, neo presidente dell’associazione –. Aumentare la capienza del Pala Gerundium? Fatto! Renderlo ancora più fruibile e funzionale? Fatto! Riempirlo tutte le sere fino al massimo della sua capienza? Sarebbe bello! Ma come si può fare? Aumentando il livello dell'intrattenimento! E così ci siamo messi alla ricerca di artisti di livello nazionale che potessero attirare l’interesse di un pubblico sempre più numeroso e aiutarci a fare crescere di popolarità

la manifestazione». Da questo intento nasce il palinsesto 2018, caratterizzato da concerti dal vivo, ad ingresso libero, che si susseguono ogni sera per il divertimento di tutti quanti: cover band a 360° che fanno ballare al ritmo dei più grandi successi degli anni ’70, ’80 e ’90, tribute band dei più famosi cantanti e gruppi sia italiani che stranieri con il contributo di celebri chitarristi. «Per celebrare la ventesima edizione della Gerundium Fest – prosegue Remonti – abbiamo pensato di offrire ai nostri affezionati clienti alcune grandi novità: per prima il concerto gratuito di Giuliano Palma detto “The king”, perché è il re delle cover rispolverate in chiave ska, reggae e rocksteady, previsto per l’8 agosto, e le serate di Paolo Ruffini (30 agosto), Cristina d’Avena (2 settembre), Jerry Calà (5 settembre) e Platinette (8 settembre)». Artisti di caratura nazionale e non solo, quindi, che con i loro spettacoli faranno risuonare la celebrazione di un evento cresciuto anno dopo anno «grazie alla dedizione e l’impegno profuso, insieme a me, dal mio predecessore Giovanni Salvatori, da Alberto Pescali e Lorenzo Cassani, oltre che da tutti i nostri collaboratori, dipendenti, clienti e fornitori» conclude il presidente.

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CASSANO

CITTÀ VOTATA AL TURISMO, MA CON POCHI EVENTI NEL CARTELLONE ESTIVO

Notte bianca, unico evento della movida estiva cassanese DI STEFANO DATI

giugno la consegna del San Giovanni d’Oro, quest’anno assegnato alla società di calcio Pierino Ghezzi, una cerimonia, voluta dalla Pro Loco, che conta 18 edizioni, ma da sempre organizzata a porte chiuse senza grandi annunci alla cittadinanza. Rimane, infine, la notte bianca del primo sabato di luglio. Sono in tanti a sostenere che la “Cassano d’Adda paese” di qualche anno fa era di gran lunga più viva in fatto di eventi della “Cassano d’Adda città”, aprendo così il dibattito su chi dovrebbe adope-

rarsi maggiormente per invogliare i turisti a fare “un salto” in loco. L’Amministrazione, dal canto suo, sostiene di mettere a disposizione spazi e strumenti per aprire le porte alla collaborazione con le associazioni, commercianti e cittadini in generale; un difficile dialogo che porta spesso ad uno stallo sulle cose da fare. Dalle ultime notizie comunali, si apprende della costituzione del Comitato delle Feste che si occuperà, però, di gestire le iniziative per il solo periodo della festa patronale.

PH. S. DATI

La città affida alle bellezze paesaggistiche il compito di richiamare l’attenzione di chi vuole giungere a Cassano d’Adda per vivere il Comune nel periodo estivo. Poche le iniziative organizzate sul territorio per invogliare turisti e appassionati delle gite fuori porta a raggiungere la cittadina con tanta storia nel suo curriculum. Nei primi giorni di giugno un accenno di festa estiva è stata registrata dalla tre giorni dello street food con serate dedicate ai giovani con la silent disco. Ha fatto, poi, seguito domenica 10

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MUSICA

CONTINUA IL VIAGGIO DELLE NOTE

DI MR ALBOH

Le composizioni melodiche dell’artista come trama narrativa della fiction Rai1 “Tutto può succedere” DI DARIA LOCATELLI È in una giornata di sosta tra una tappa e l’altra del suo tour europeo che incontro Alberto Mussi, al microfono Mr Alboh, il cantautore trevigliese che con note e parole ha conquistato i plausi del pubblico italiano e non solo. Durante la nostra ultima chiacchierata, un anno fa, l’artista aveva ripercorso con Tribuna Magazine il cammino che lo aveva portato dalla scrivania di una banca alle tante strade che ha deciso di solcare imbracciando la sua chitarra e raccontando, con le melodie, le emozioni vissute in prima persona e quelle traspirate da coloro che ha incontrato lungo i tragitti. In un volo travagliato e turbolento, Alberto si era domandato quale sarebbe stato il suo più grande rimpianto se non ce l’avesse fatta e la risposta ha cambiato il corso della sua esistenza: la musica non sarebbe più

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rimasta solo un hobby. Da quel giorno è iniziata la nuova storia di “Mr Alboh”, che è partito da Treviglio con la sua sei corde, tanta determinazione e una valigia che, via via, si è riempita di conferme che la scelta compiuta era davvero quella giusta. L’elenco dei palchi solcati nei club e festival in Italia, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Svizzera, Croazia si è infittito ulteriormente negli ultimi mesi, così come quello dei premi e dei riconoscimenti che il cantautore continua a collezionare. Le sue composizioni sono state suggellate in 3 album autoprodotti (“Handmade”, “Before the Moon Touches the Ground” e “Black and White”) ed hanno valicato i confini del palcoscenico musicale, raggiungendo anche quello televisivo e cinematografico. I brani del trevigliese, infatti, sono stati scelti come colonna sonora di un importante film tedesco e per “Tutto può succedere 2”, la fiction di Rai1 record d’ascolti nel 2017. La nuova esperienza a stretto contatto con la pellicola è proseguita anche nella terza stagione, andata in onda a giugno: «La mia collaborazione per questa edizione è incrementata notevolmente rispetto alla precedente, per la quale avevo composto quattro canzoni e partecipato con un cameo – afferma Alberto –. Per il 2018 ho avuto un


pezzi che gli autori della fiction mi hanno chiesto in due giorni. Per non disturbare il vicinato, ho costruito il mio “box”, dove sono nate le storie che potrete presto ascoltare».

ruolo importante a livello autoriale e di produzione artistica. Il mio brano “Ti aspetterò” è la trama narrativa che accompagna lungo tutta la serie il personaggio Ambra, interpretato dall’attrice Matilde de Angelis, con la quale ho lavorato a stretto contatto come consulente musicale». Il filo conduttore melodico a firma Mr Alboh è frutto del riadattamento in italiano di “Hold on”, brano che

fa parte del suo nuovo album in lavorazione: «Si intitolerà “The Box” – mi anticipa il cantautore –. Innanzitutto mi piaceva l’idea di una scatola in cui sono “cadute” tutte le canzoni che ho composto ultimamente. Il rimando, poi, è anche allo studio di registrazione che ho costruito in pochissimo tempo a casa, a mano e in legno, per poter scrivere e registrare i

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MUSICA

INFIAMMA IL ROCK ANNI ’70 DEGLI STONE GARDEN

“Brand new day” è il nuovo potente album del gruppo bergamasco che si ispira ai Led Zeppelin DI ROSANNA SCARDI

Note lunghe e acute, l’impeto della batteria, i riff energici di basso e chitarre. Il loro è quel rock che difficilmente si può ascoltare oggi, se non rispolverando un vinile degli anni '70. Angloamericani in tutto, nella capacità di infiammare il palco, nelle sonorità e nel look, gli Stone Garden nascono, in realtà, in terra bergamasca. Il nome unisce la passione dei suoi componenti per i Rolling Stones e i Soundgarden. Sono il cantante Klod Brolis, originario di Dalmine, dalla permanenza decennale nei The presence, gruppo che omaggia i Led Zeppelin (trionfatore del contest televisivo “Tribute band show” in onda su La3), i chitarristi Marco Mazzucotelli di Ponte San Pietro, insieme a Brolis nei No quarter, e Carlo Lancini, di Stezzano, dei

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Mojo Filter, stesso gruppo del bassista Daniele Togni, pure lui di Ponte. Completa la formazione il batterista trevigliese Francesco Bertini, già nei Mr Feedback. Proprio l’esperienza dei musicisti in oltre duemila concerti rende il loro progetto una garanzia di successo. Il nuovo lavoro è uscito in aprile, dopo un demo autoprodotto e l’album “Theater sesssion, sept 3rd 2016” registrato dal vivo al teatro Fratellanza di Casnigo. Si chiama “Brand new day”, un giorno nuovo di zecca. «Indica il nostro anno zero, la vera rinascita, rappresentata dall’ingresso di Daniele nella band, con lui l’ensemble è perfetta. L’ispirazione resta però il passato, dischi come “No quarter” e la ballad “Rain song”, firmati da Robert Plant e Jimmy Page, sono opere indimen-

ticabili, da lì è nato il rock mondiale», afferma Francesco, che all’interno della fede ha fatto incidere la scritta “Whole lotta love”, dal titolo di un’altra pietra miliare del gruppo britannico. A ispirarlo è un mostro sacro della batteria, John Bonham. Il disco degli Stone Garden è composto da sette inediti e una cover di facile presa, eseguita in modo impeccabile, “We are american band” dei Grand funk railroad. La title track è un pezzo potente e orecchiabile, mentre le ballate sono “You” e “Come around”. Ma è dal vivo che il gruppo dà il meglio, come ha dimostrato l’anno scorso, aprendo il concerto dei Bad Daisies al Druso. Il 5 luglio saranno all’Easy rider rock di Grignano, frazione di Brembate, l’8 al Rockinpark di Arcene.


MATITA LIBERA

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ELETTRICO E SICUREZZA:

UNA NECESSITÀ SOCIALE DI IVAN SCELSA

A fine Ottocento sembrava impensabile e a dir poco avveniristico ipotizzare che l’uomo avrebbe abbandonato i cavalli a favore di carrozze a motore. Lo stesso pensavamo sul finire degli anni Novanta delle vetture elettriche, convinti che i veicoli diesel fossero la soluzione per la mobilità di massa del nuovo millennio. Sbagliavamo. Oggi la ricerca di una risposta alla richieste di ecosostenibilità e sicurezza sono al centro di conferenze e dibattiti che investono sia enti pubblici che aziende di settore. Per approfondire l’argomento, abbiamo partecipato alla conferenza Con-

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tiTruckDay sulla pista Aci-Csai di Arese. Gli studi commissionati da una nota casa di pneumatici ed innovazione tecnologica, infatti, sono proprio orientati allo sviluppo di vetture sempre meno inquinanti e sicure. L’analisi dei dati riporta un 2030 in cui il 20 per cento delle vetture vendute saranno elettriche e prevede per il 2040 (solo 10 anni dopo…) che tale percentuale potrebbe salire al 50, per poi raggiungere l’impressionante dato del 90 per l’anno 2050. Lo studio, quindi, non sembra lasciare dubbio alcuno, tinteggiando un futuro “elettrico” per il mondo dell’automobile. Ancora più importanti sono i dati forniti sulla sicurez-


2018-06 bozza 1 dimens. 2018-05 za: 12 milioni di morti all’anno per incidenti stradali ed altri 50 milioni i feriti. Sono numeri su cui riflettere anche per un’impellente necessità e richiesta del mercato di ausili ed assistenza alla guida dovuti, oltre che alla sempre maggior distrazione dei conducenti, anche all’invecchiamento della popolazione: tra pochi anni, infatti, si calcola che ci saranno circa 1,2 miliardi di automobilisti con almeno sessant’anni di età. Altro dato importante è quello dell’urbanizzazione. Sempre prendendo come parametro l’anno 2050, si calcola che due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città; questo richiederà necessariamente soluzioni di mobilità alternative, pure in virtù di una crescente richiesta di multimedialità data dalla crescente prospettiva di 50 bilioni di connessioni (con notizie su traffico, meteo, informazione e shopping a farla da padrone) che verranno raggiunte tra soli due anni. E proprio la connessione tra l’auto e il suo driver sarà la mission per le case costruttrici e quelle dell’indotto, tanto quanto lo sviluppo di prodotti sempre più sicuri e performanti che aiutino a contenere i consumi attraverso lo sviluppo di pneumatici realizzati con gomme alternative come la TaraxaGum. Perciò, in questo labirinto di statistiche ed ultimatum imposti dalle autorità, ad essere in dubbio non è il “se avverrà”, ma il “quando”: una presa di coscienza che si fa sempre più urgente.

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INIZIATIVE

“ALL INCLUSIVE SPORT”

Presentato in Auditorium Bcc il report del progetto sviluppato da Comune, associazioni e cooperative trevigliesi a favore delle fasce piĂš deboli

PH. CESNI

DI FABRIZIO ORSINI

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Si è concluso lo scorso 30 maggio il percorso di formazione e di raccoglimento delle esperienze relative

fasce sociali fragili che avessero abbandonato lo sport per vari motivi. L’Amministrazione, a ben ragione,

persone con disabilitĂ  mentali mediante il trekking organizzato da La Bussola e il bask-in della Coopera-

ad “All inclusive sport”, iniziativa condotta dal Comune di Treviglio e altre 4 associazioni locali. Il progetto, iniziato un anno fa, era mirato a ottenere fondi dalla Regione Lombardia, con l’obiettivo di contrastare il drop-out sportivo di persone maggiorenni e appartenenti a

ha lanciato la proposta sul territorio e la risposta è stata che ben quattro soggetti hanno aderito, ovvero: l’associazione Il girasole, la Cooperativa sociale Fili Intrecciati-Fa, La Bussola Asd e la Compagnia della Scherma Lombarda Asd. Un’iniziativa corale, che ha visto muovere

tiva Fili Intrecciati-Fa; il Girasole, invece, ha lavorato, come già fa da anni, con i pazienti psichiatrici, attraverso il calcio, con il campionato denominato ironicamente “Pazzi per il calcio”. Diversamente, la scherma ha portato avanti quattro progetti sociali, corrispondenti

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ABC Service di Andrea Barbieri Carioni

Riparazione elettrodomestici multimarca a domicilio alla “scherma per i master”, cioè gli over 25, la “scherma in carrozzina”, la “scherma per non vedenti” e, infine, quella per le donne operate al seno. Il tutto è stato scandito dal lavoro assiduo del Drum circle, che usa l’attività musicale con strumenti a percussione a scopo educativo. Un anno di lavoro che ha visto protagonisti molti partecipanti e che, fin da subito, ha fatto intuire quanto fosse un’idea da una forte componente genetica destinata a continuare e ad avere successo. La lunga attività doveva poi sfociare, come previsto, in una giornata formativa, che si è svolta il 30 maggio a Treviglio presso l’Auditorium della Bcc. Alla presenza delle autorità civiche e di un discreto pubblico, l’incontro è stato condotto dal noto pedagogista Igor Salomone, che ha mostrato con approfondito interesse il lavoro svolto dalle associazioni, le quali hanno raccontato, ognuna con strumenti propri, tutto l’impegno che, non si può nascondere, è stato molto grande. Il seminario si è poi sviluppato nel pomeriggio con una sessione di lavoro in gruppi con vari temi (“l’inclusione della fragilità può snaturare lo sport?”, “lo sport inclusivo quali vantaggi offre a tutti”, “fragilità e competizione sono compatibili?”, “come la pratica sportiva traccia reti di sostegno extra-familiari”), per concludersi con un riassunto finale, facendo presagire che il progetto continuerà a dare i suoi frutti sul territorio.

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ESTATE 2018

ALL’INSEGNA DELLO SPORT A CASSANO

Gare regionali di canoa e campionati italiani di pattinaggio: la cittĂ  scenario di due importanti kermesse DI STEFANO DATI

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Due appuntamenti estivi sportivi mettono al centro dell’attenzione regionale e nazionale il Comune cassanese: campionati regionali di canoa e quelli italiani su strada di pattinaggio. La kermesse sportiva di canoa si è svolta domenica 3 giugno scorso sulle acque del naviglio Martesana a Groppello ed è stata oraganizzata dal Canoa kayak club

Cassano d’Adda con il supporto del centro culturale Rudun e il patrocinio della città. Settanta gli atleti in gara di dodici società giunte da diverse località della Lombardia

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e non solo. Fra i nomi dei vincitori alla competizione regionale figura anche quello di Stefano Mapelli,

primo classificato categoria allievi, fratello minore del campione del mondo Tommaso, che nella sua divisione si è dovuto accontentare del secondo posto. Dalle pagaiate degli atleti di canoa si passa a quelli del pattinaggio rotelle, cambia la disciplina sportiva ma non lo scenario delle gare, che resta quello della città di Cassano d’Adda. Dopo quattro anni la Federazione italiana sport rotellistici ha voluto assegnare nuovamente l’organizzazione dell’importante manifestazione sportiva nazionale allo Skating club locale: dal 19 al 21 luglio sulla pista del pattinodromo intitolato a Dino Galliazzo si svolgeranno i campionati italiani su strada di pattinaggio a rotelle. «È un grande onore per noi ospitare i campionati italiani, faremo


SPORT

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del nostro meglio per garantire la buona riuscita delle competizione e l’ospitalità dei numerosi arrivi degli appassionati di questo sport, come del resto abbiamo dimostrato nelle precedenti assegnazioni», ha così sintetizzato la propria soddisfazione Roberto Villa, presidente dello Skating club. La cerimonia d’apertura della kermesse sportiva è prevista per mercoledì 18 luglio alle 20.30 con l’alzabandiera e lo spettacolo di freestyle sui pattini a rotelle. Da giovedì 19 a domenica 21 luglio il via alle gare sulla pista del pattinodromo

cassanese, fatta eccezione per i 100 metri che si svolgeranno, invece, in via Cassano, una scelta di cambio location dovuta all’assenza sul circuito Dino Galliazzo di un rettilineo idoneo a questa specifica competizione sportiva. Punta di diamante fra gli atleti della società cassanese Davide Tagliente: su di lui le speranze di un posto sul podio della categoria ragazzi.

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SPORT NEWS

A CURA DI GIANLUCA BUONO

ULTIMO SALUTO A GIUSEPPE PINO BUSSI Si è spento a Treviglio all’età di 96 anni Giuseppe Pino Bussi, uno dei grandi personaggi dello sport cittadino, ex ala destra trevigliese e storico osservatore dell’Inter di Angelo Moratti, che scoprì, tra gli altri, Beppe Bergomi e Riccardo Ferri. Nato ad Arzago d’Adda il 21

giugno 1921, dopo una stagione nella Trevigliese, entra a far parte nella rosa dell’Atalanta nella stagione 1940-1941, militando negli anni successivi tra serie A e B, prima di chiudere la carriera da calciatore nella squadra di Treviglio. Appesi gli scarpini al

chiodo, si dedica nella ricerca di giovani talenti, all’Inter, sotto la guida dei presidenti Angelo Moratti e Ivanoe Fraizzoli. Moltissimi i presenti ai funerali tenutisi nel pomeriggio di martedì 12 giugno nella Chiesa Parrocchiale di San Zeno di Treviglio.

SPORT E INTEGRAZIONE Grande successo per il torneo di calcio “Gioco Anch’io” al centro sportivo di Fornovo San Giovanni, organizzato dall’Associazione tifosi atalantini di Caravaggio, con la partecipazione delle seguenti 6 cooperative sociali: Il Susino (Caravaggio), Cdd La Gabbianella (Caravaggio), Abf (Treviglio), Gs Videoton-Asd Over Limitis (Crema), Asd Oratorio di Martinengo-Cooperativa Itaca (Martinengo). Un grande momento di sport a favore dell’integrazione. L’evento, patrocinato dai comuni di Caravaggio e di Fornovo, è stato preceduto da un quadrangolare esordienti 2006, con la partecipazione di Atalanta femminile, Associazione tifosi atalantini, i giovani del Fornovo San Giovanni e All Stars Misano-Vailate.

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CAMBIAMENTI SOTTO IL CANESTRO Perde uno dei suoi simboli la Blu Basket Treviglio, dopo la chiusura del rapporto di sponsorizzazione con la Remer: Tommaso Marino, uno dei simboli del PalaFacchetti, ha dato il suo ultimo saluto alla squadra, prima di partire in direzione Siena, per giocare nel team in cui ha percorso tutte le trafile giovanili. «Ringraziamo tantissimo Tommaso – ha affermato il presidente Gianfranco Testa – perché in questi anni è stato, insieme a Rossi e a Vertemati, il simbolo della Blu Basket, l’idolo del Palazzetto, e un testimonial di solidarietà fuori dal campo, grazie al suo progetto Slums Dunk». Sul piede di partenza anche il mister Adriano Vertemati: probabile un suo trasferimento al Legnano.

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I MAGNIFICI 10 DI T-RADIO DI GIANCARLO ROSSI

NADIA BORNAGHI rice in onda con Speaker e intervistat A CH IACC HI ER ATA due programmi: “L in tti i giorni alle 17 e DI TR IB UN A TV ”, tu D” EN EK FF ET TO WE replica alle 20, ed “E dalle 10 alle 12. ica en il sabato e la dom

GIANCARLO ROSSI ora direttore Speaker dagli anni ’70, uce artistico di T-radio, cond SH OW ”, SIC MU I SS “G IAN CA RLO RO 12 alle lle da a in onda ogni domenic gi con og ad 14. Musica dagli Settanta alt e molto ro. tante notizie musicali

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ALESSANDRO BENERICETTI - CICETTI Intrattenitore, spea ker, cantante. Da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 sulle frequenze di TRadio con “3XT E”, un’ora di m usica italiana, solo la più bella.


MASSIMO L’INGLESE

DANIEL DE CUBA rattenitore in Ballerino, speaker e int TIN A”, la musica onda con “E VASIONE LA mercoledì dalle e il vero ritmo latino, il sabato e la 18 alle 19 e in replica il 22. domenica dalle 21 alle

ker in onda con Intrattenitore e spea musica e notizie, “PUZ ZLE”, un mix di 19 alle 21. ogni mercoledì dalle

LAURA Eclettica speaker in onda sab ato e domenica dalle 14 alle 16 con “40 CHARTS”, per riproporre i 40 brani più ascoltati su T-Radio.

SIMONE GIOIELLA Il sabato dalle 14 alle 16 con duce in diretta “PEOP LE OF TH E NIG HT”, con tutta la musica dance, i dj e i produttori più famosi.

BILLY Speaker presentatore e intrattenitore ai microfoni di T-Radio il giovedì dalle 19 con “T PER TAL ENT ”, dedicato alle nuove e giovani promesse della musica.

EMILIANO ZERO E IL VAVA farvi impazDue intrattenitori pronti a ”, in onda zire dal ridere con “TA ND EM la domenica dalle 14 alle 16.

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BENESSERE

A “CON-TATTO” CON LA NATURA PER RISCOPRIRE SE STESSI

All’oasi nel Parco del Roccolo allestito il “parco giochi filosomatico” per liberare il corpo e la mente DI ROSANNA SCARDI

ci fanno dimenticare la bellezza del guardare negli occhi o abbracciare i nostri amici, manca lo scambio emotivoÂť. Nel verde, al riparo dai rumori della cittĂ , con una musica

ne di sé. Tutte qualità che aiutano a manifestare l’aspetto più naturale, spontaneo, istintivo e sano della persona. «L’effetto è sempre di un profondo rilassamento psicofisico,

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dopo essersi riconnessi con il proprio respiro, sgombrando la mente da ansie e blocchi, ci si riappropria del corpo, si rimettono insieme la nostra parte esteriore con quella interiore – conclude Laura Crespi –. Grazie all’incontro con l’ambiente che ci circonda, stimolante e nutriente, abbiamo sperimentato l’evento più meraviglioso che ci potesse accadere, quello con noi stessi, intesi come unità inseparabile, un tutt’uno con la madre terra».

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soffusa a fare da sottofondo, senza scarpe, scordandosi i telefonini, il rilassamento è stato totale. Il merito è del “parco giochi filosomatico”, dove il corpo e le sue risorse sono stati risvegliati grazie a quattro tipi di massaggio: a terra sul futon, sdraiati sul lettino, su una speciale sedia ergonomica e sulle coloratissime amalene, una via di mezzo tra un’altalena e un’amaca, che somigliano a un utero in tessuto, un bozzolo dove rintanarsi e raccogliersi. Attraverso questo tipo di “con-tatto”, i fortunati che l’hanno ricevuto, qualsiasi fosse la loro età o condizione fisica, hanno provato sensazioni corporee di serenità, sicurezza, connessione, appartenenza, intimità e accettazio-

PH. APPIANI

Il corpo parla, la parola ascolta. Appena fuori da Treviglio, tra le braccia della natura, all’oasi nel Parco del Roccolo, sabato 9 giugno, si è sperimentato “Con-tatto”, una vera festa dedicata ai massaggi della Scuola filosomatica. La disciplina, dal nome greco che significa “amore per il corpo”, si avvale di tecniche meditative di ascolto. In evidenza c’era un grande cartellone, dove il titolo del pomeriggio era collegato con le freccette a tante altre espressioni: tocco, rispetto, ascolto, con-sento, sentire insieme, comunico, mi permetto di sentire piacere. «Abbiamo voluto che fosse protagonista il sapere, senza usare la mente e la razionalità, ma ascoltando il proprio corpo e le necessità che ci trasmette – spiega l’organizzatrice, Laura Crespi, operatrice olistica, che si è appena diplomata in filosomatica –. Noi siamo abituati a vivere in una società caratterizzata da rapporti virtuali, che avvengono on line, sui social, al cellulare. Ci facilitano nella quotidianità, però,


DAI LETTORI, AI LETTORI

IL LIBRO DEL MESE DI MAURIZIO LORENZI

SQUADRA SPECIALE MINESTRINA IN BRODO: OPERAZIONE SALE E PEPE LA TRAMA La Squadra Speciale minestrina in brodo, composta da Maalox, Semolino e Kukident giunge alla sua terza avventura. “L’operazione sale e pepe” fa riferimento al colore dei capelli di una misteriosa truffatrice specializzata in raggiri di donne anziane. I tre pensionati della squadra continuano imperterriti ad aiutare l’incapace Lugaro, il dirigente della Squadra Mobile di Genova che denota poca attitudine al comando. Il via all’indagine lo dà il ritrovamento del cadavere di un’anziana signora, amica di vecchia data di Maalox, che si suicida dopo essere stata derubata di tutti i suoi risparmi da parte dell’inafferrabile truffatrice. Il caso diventa per Maalox e i suoi amici un fatto personale: devono trovare la colpevole e consegnarla alla giustizia, addentrandosi in un mondo parallelo composto da furtarelli perpetrati da ragazzine addestrate e truffe ad anziani soli e fragili.

GIUDIZIO L’autore, in un crescendo letterario, ha il merito di narrare con leggerezza e ironia una storia fatta di di ordinaria normalità che potrebbe essere riferibile alle nostre singole esistenze. Lo stile ricercato mescola la cronaca e la vita di uomini che sono stati poliziotti che soffrono aggrappati alla loro quotidianità, figure realistiche e lontane dagli stereotipi infallibili delle serie televisive americane. Il romanzo ha perciò il sapore del verosimile e l’abito del noir che stimola discese nel mondo dell’interiorità dei protagonisti e, di riflesso, in quello dei lettori.

VALUTAZIONE Libro molto consigliato, da leggere sotto (ma non solo) l’ombrellone.

TITOLO: Squadra speciale minestrina in brodo: Operazione Sale e Pepe AUTORE: Roberto Centazzo EDITORE: Tea ANNO EDIZIONE: 2018 PAGINE: 304

DEFINIZIONE Noir raffinato, commedia che sa far riflettere.

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Spettabile redazione, l’articolo “Il mercato va ripensato o ci piace così?” (pubblicato sul numero di Tribuna Magazine di maggio 2018, ndr) mi spinge a inviare al Vostro giornale qualche riflessione. La prima è: “Quando non si è capaci di fare qualcosa sarebbe almeno opportuno copiare dagli altri, ovviamente quelli capaci”. Il tema Mercato (coperto o meno che sia) e parcheggi è stato analizzato diverse volte da illustri Architetti in diverse città. Basta sfogliare delle riviste d’architettura e se ne hanno esempi di gran pregio. Ricordo a Orsini (autore dell’articolo, ndr) che quello che abbiamo noi in Piazza Cameroni è il frutto di un concorso (e come non potrebbe esserlo?), ma vuoi le baruffe in commissione, vuoi la mancanza di coraggio delle amministrazioni (i finanziamenti 58

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quando si vuole non sono mai stati un problema), vuoi la burocrazia, le cose poi vanno come vanno. Passa qualche anno e ci si chiede se l’oggetto partorito con tanta alchimia e fatica non vada “ripensato”. Certo si potrebbe riaprire un altro concorso, con il pericolo di disattenderlo, abborracciare un progetto alternativo per realizzare un’architettura che non entrerà mai nella storia dell’architettura, finanziarlo con un mutuo che scade nel 2100 ecc... O magari chi lo sa? Potrebbe uscirne una soluzione urbanistica funzionale, un comodo parcheggio interrato e un bel progetto di mercato coperto che entri nella storia dell’architettura, ad onore di quando Treviglio veniva chiamata “La grassa” per i suoi mercati (da qui il porcellino nello stemma). Per far questo basterebbe copiare, visto che non ne siamo capaci. Altra cosa che potremmo copiare è come afferrare un’opportunità. Per questo non occorre andare lontano, basta Bergamo. Il successo di Bergamo Scienza è stato tale da scalzare l’Urban Center dalla nuova e bella struttura in piazza dell’Alpino, per farne una sede stabile che ospita conferenze e molto altro. Probabilmente Orsini non conosce le attività del nostro Explorazione perché non l’avrebbe relegato a “sala giochi scientifici”, ma non spetta a me spiegarglielo. Sarebbe invece opportuno cogliere l’opportunità nell’interesse scienti-

fico di un sempre maggior numero di persone, per ampliare e magari dividere il museo dei reperti storici scientifici da quello dei laboratori interattivi. Sarebbe invece opportuno operare delle manutenzioni straordinarie, finanziare dei progetti innovativi e sperimentali di risparmio energetico per la climatizzazione da portare come esempio all’edilizia sostenibile. Sarebbe opportuno farlo diventare un fiore all’occhiello della città approfittando del lavoro di molti volenterosi e bravi piccoli scienziati nostrani. Sarebbe. Pare invece che non sia una priorità, pare che debba in sostanza autofinanziarsi con tessere, contributi, lezioni agli studenti delle scuole anche lontane e volontariato. Pare invece che gli amministratori si tengano a opportuna distanza dalla comunità scientifica nel timore che gli sia chiesto qualcosa sulla teoria della relatività. Per la verità mi sembra strano visto che padroneggiano questo concetto con estrema abilità. “Il mercato va ripensato o ci piace così?” Il problema non è ripensare, il problema è cadere dalla padella alla brace. Arch. Edoardo Conte Caro Edoardo, ho letto la tua lettera con piacere e non posso non condividere le tue osservazioni, specie quelle legate alla politica e alla burocrazia, allo strabismo amministrativo che spesso sembra non accorgersi delle reali problematiche del territorio e a volte dimentica di cercarle. I concorsi purtroppo in Italia sono più una piaga, che una risorsa, in quanto si sa come partecipare, ma non come realizzarli e, peggio ancora, quando. Meglio non ricordare questo triste capitolo italiano. Però lasciami dire che per quanto riguarda il “copiare quando non si sa fare una cosa”, lo trovo del tutto inappropriato, perché se si è costretti a copiare, allora, qualcosa non funziona. Invito i copioni a cambiare mestiere o a farsi aiutare da quelli bravi, sarà per loro una valida scuola. Parlavi di “Bergamo scienza”. È


2018-07 bozza 1

giusto che il lettore sappia che è un progetto che si svolge ad alti livelli e con altri numeri urbanistici e demografici, pertanto la copiatura che ne potremmo fare qui da noi sarebbe talmente puerile che preferisco di gran lunga il micromuseo giocattolo, molto più proporzionato alla popolazione e ai piccoli scienziati nostrani che sicuramente abbiamo. Sulla scia di questo concedimi di fantasticare un “museo della scienza giocattolo a dimensione urbana”, in cui gli esperimenti scientifici rinchiusi nella stanza del mercato potrebbero diventare dei “giochi urbanistici”, che ne pensi? Potrebbe essere un’idea da percorrere? Diventerebbe un museo a cielo aperto e uno stimolo alla comprensione dei “misteri” della scienza e quegli esperimenti divertenti che vediamo rintanati nel mercato sarebbero accessibili a tutti. Dopotutto il lampadario di Galileo che talvolta si muove nel Duomo di Pisa dove ho vissuto e studiato per anni, è lì da secoli ed è ancora oggi fonte di ispirazione. Lo spirito con cui mi rivolgo al lettore, spero tu l’avrai capito, è di dare una spintarella verso altri orizzonti per fargli aspirare dei naturali cambiamenti che io credo di vedere e sono certo che li vedi anche tu e se devo proprio prendere la matita in mano, il micromuseo lo vedrei meglio nel complesso della biblioteca civica, che andrebbe pesantemente ripensata, perché così com’è, proprio non ci siamo. E sottolineo “ripensata” perché le ristrutturazioni come le abbiamo studiate noi all’università, oggi, nel 2018 sono impensabili, e mi riferisco al restauro critico conservativo che è limitato più alla devozione degli edifici, che al loro recupero funzionale. Perché “ripensare” vuol dire per prima cosa affrontare onestamente il tema delle necessità urbane e civiche con il fine di trovare delle soluzioni adeguate, dimenticando il vecchiume del quale non abbiamo nessuna necessità. Fabrizio Orsini

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(IP) I CONSIGLI DEL DENTISTA

CURA DELLA BOCCA E PREVENZIONE I tumori del cavo orale non sono rari: rappresentano il 6-10 per cento di tutte le neoplasie e sono la terza causa più frequente di morte per cancro. Parliamo di una patologia che colpisce ogni anno 8.000 persone e che provoca oltre 3.000 decessi. Se un tumore della bocca viene diagnosticato al suo stadio iniziale il paziente può avere fino al 90 per cento di possibilità di essere in vita dopo cinque anni; se invece la scoperta avviene quando è la fase è già avanzata, le probabilità di sopravvivenza, sempre a cinque anni, si riducono al 5-20 per cento. L’identificazione di un tumore della bocca non è difficile perché il cavo orale è facilmente accessibile, basta non sottovalutare certi segnali. Esso si può presentare con un’ulcera, un nodulo o un’escrescenza. Di fronte a una di queste lesioni, se non si osserva una guarigione spontanea nel giro di una quindicina di giorni (cosa che per esempio avviene nel caso di una comune afta o di una morsicatura

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accidentale), bisogna insospettirsi e rivolgersi al dentista per un esame più approfondito. Sono noti ormai i principali fattori di rischio per questo tipo di tumori. Al primo posto si colloca il tabagismo, infatti i fumatori hanno una probabilità di sviluppare questa patologia cinque volte maggiore rispetto a chi non fuma; dopo il fumo ci sono le bevande contenenti alcol, soprattutto i superalcolici. Questi due fattori poi, se associati, si potenziano a vicenda. Oggi si ritiene che alcuni tumori della bocca possano essere causati dal papillomavirus (già riconosciuto come responsabile di tumore della testa e del collo) e che anche una dieta povera di frutta e verdura possa favorirne l’insorgenza. Come per molte altre patologie quindi, uno stile di vita sano è alla base della prevenzione e la diagnosi precoce, possibile attraverso visite regolari al cavo orale (il dentista non deve controllare solo carie e gengiviti!) migliora sensibilmente le prospettive di guarigione.

CHIACCHIERE

Gli italiani lo sanno. È un’estate strana, anomala, in cui è come se ci sentissimo orfani. Già, orfani della nostra nazionale di calcio, incredibilmente incapace di qualificarsi per i campionati mondiali di Russia 2018 e così crudele verso i suoi tifosi da lasciarli senza un valido motivo per mettersi davanti alla televisione e guardare la manifestazione sportiva da sempre più appassionante (e forse importante) del pianeta. Risultato dell’equazione: da una parte una nazionale scarsa bocciata da avverarsi all’apparenza ancora più scarsi, dall’altra un popolo tramortito e col morale sotto i tacchi. Perché l’estate senza la nazionale è come una birra calda, un ghiacciolo sciolto prima del tempo, una coca cola sgasata. Insomma, qualcosa che non si può nemmeno concepire sopratutto per l’italica gente da sempre tutta Panem et circenses, che vive di calcio e che lo considera molto più importante del suo governo e probabilmente persino della propria salute. Il polso della tragedia sportiva che stiamo vivendo è rappresentato dai tassisti in cui mi imbatto fuori dai confini nazionali. A Tunisi per esempio, nessuno si spiega come la Tunisia sia nel lotto delle finaliste qualificate e l’Italia no. Lo stesso accade nelle strade de Il Cairo, dove ancora si festeggia la qualificazione dell’Egitto ai mondiali (e si conti-


L’ARTE DEL MANGIARE SANO (IP)

E DISTINTIVO

nuerà farlo chissà sino a quando) e le persone mi chiedono se davvero la nostra nazionale non ce l’ha fatta, perché è incredibile, poiché i nostri giocatori sono tra i più forti del mondo! Evidentemente l’immagine che abbiamo trasmesso di noi nel mondo è assolutamente migliore di quella che vediamo riflessa nello specchio, ingrigita dal nostro catastrofismo che ci trascina dal paradiso alle stalle in un batter d’occhio, costringendoci a rialzarci dalle nostre ceneri come un’araba fenice e apprestarci all’ennesima ripartenza. E allora sarà un’estate di accese discussioni da bar, di fronte a patatine e bottiglie di birra ghiacciate, sbirciando timidamente gli schermi delle televisioni riempite da maglie variopinte in cui non scorgeremo quelle azzurre, così tanto amate e tifate a squarciagola, da grandi e piccini, mogli (già) e mariti. Maglie azzurre che si trasformano in quel collante sociale in grado storicamente di ricreare quello spirito unitario che spesso latitata nelle nostre strade, ma che riappare all’improvviso allo scattare di una partita di calcio in cui ci sentiamo, finalmente, tutti fratelli. Orgogliosi di esserlo. Sarà un’estate anomala, che ci ricorderemo senza entusiasmo, speranzosi che sia l’ultima senza la nostra nazionale dentro un mondiale. Panem et circenses, siamo italiani. In fondo non c’è nulla di male. MaLo

COME NON INGRASSARE IN VACANZA Salvare la linea in vacanza non è una missione impossibile. Serve un po’ di volontà e qualche accorgimento “brucia calorie”: • Scegli una vacanza attiva, che preveda attività sportive come escursioni, camminate, gite in bicicletta, giochi di spiaggia o altri sport organizzati. • Pianifica in anticipo cosa, dove e quando mangiare. Per mantenere “vivo” il metabolismo è necessario fare 5 pasti al giorno, 3 principali e 2 spuntini, preferibilmente con la frutta. Porta in spiaggia la frutta di stagione, ricca di vitamina C (ciliegie, fragole, kiwi, melone, anguria, pesche...) che stimola il sistema immunitario e riduce il rischio di infezioni. • Nel caso in cui a colazione volessi mangiare tutti i dolci fai una scelta e assaggia una cosa diversa ogni mattina, così sarai gratificato senza sensi di colpa. • Bevi molta acqua. • Se mangi al buffet, serviti una sola volta ed evita i dolci; opta per un sorbetto al limone, una pallina di gelato o della macedonia. • Se ceni al ristorante, chiedi al

cameriere porzioni piccole e senza condimenti aggiunti: condisci tu i tuoi piatti e non aggiungere sale, già presente con abbondanza nei piatti cucinati. • Se sei al mare privilegia il pesce fresco, soprattutto azzurro (alici, sardine, sgombri): è ricco di omega 3 (che abbassa il colesterolo), previene l’alerosclerosi e riduce il rischio di trombosi, ictus e malattie cardiovascolari. • Se mangi la pizza, ordinane una semplice (per esempio, allo scoglio, con i pomodorini, con la rucola, verdure). • Mangia 2 porzioni di verdure, preferendo quelle crude perché mantengono meglio le proprietà benefiche contro i radicali liberi. Condisci con un cucchiaio di olio extravergine di oliva per favorire l’assorbimento delle vitamine liposolubili. • Limita l’uso di drink e superalcolici, che contengono molte calorie. E infine goditi la vacanza, rilassati, guarda meno l’orologio e impara a distinguere la vera fame dalle voglie o dalla “fame per noia”.

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Ingre d ienti

Per 4 persone 320 g di fusilli 500 g di patate 200 g di tonno in scatola 200 g di pomod ori ciliegino 70 g di pesto al basilico olio extravergine un cucchiaio sale e pepe

PASTA FREDDA AL PEST O, TONNO E PATATE

Mettete l’acqua sul fuo co, in una pentola cap iente, salate e portate tempo pelate le patate a ebollizione. Nel frat, lavatele e tagliatele a cubetti di circa 1 cm di bolle, versate sia le pat lato. Quando l’acqua ate che la pasta e fate cuocere per circa 10-12 cottura, scolate la pas minuti. Ultimata la ta insieme alle patate e mettetele in un’insala olio, una grattata di pep tier a, unite un filo di e, mescolate delicatam ente e lasciate intiepidi e patate saranno quasi re. Quando pasta fredde, unite il pesto al basilico, i pomodorini tonno e mescolate il tut tagliati a spicchi, il to, aggiustando di sale e di pepe se necessario.

Ingre d ienti per 4 persone 600 g di gamberi e 200 g di maiones ai hi cc cu 2 p ketchu cchiaino cu 1 e lc do senape menta 1 foglia

TA LSA ROSA EtestMa,EN GAMBERETToIl'acINquaSA a, cod la la te corrente, elimina

Lavate i gamberi sott uovete andelle pinze da cucina, rim il carapace e, aiutandovi con i in acond sec 30 per li sate Les interno). che l'intestino (il filo nero In una co. li raffreddare; tenete in fres qua bollente, scolateli e fate tritata. nta me la e ese, il ketchup, senape ciotola mescolate la maion salsa. e ant ond abb con eli ciotola, ricoprit Sistemate i gamberi in una al fino ero pepe fresco. Tenete in frigorif Completate con pochissimo momento di servire.

Con semplici in gredienti repe rib tutti servendo una bevanda sa ili durante la bella stagione potremo stupi na rinfrescante re e molto profum ata.

LIMONATA ALLO ZENZERO

FRESCO

Mettete l’acqua in un pentolino e portatela a bollore, aggiungete la radice dello zenzero senza buccia a pezzettini, lasciatelo bollire per 4/5 minuti. Spegnete il fuoco e coprite il pentolino con un coperchio e fatelo raffreddare. Una volta a temperatura ambiente, versate l’acqua con lo zenzero, il succo di limone e lo zucchero in una caraffa, mescolate il tutto fino allo scoglimento completo dello zucchero. Mettete la caraffa in frigo per almeno un’ora.

LIMONATA ALLA MENTA

Nel frullatore, ben asciutt o, versate lo zucchero e pol verizzatelo (7 secondi a velocità massim a). Aggiungete i limone tag liati in 4, il ghiaccio e le foglie di me nta, date 3 colpi a impuls i di velocità turbo. Dal foro del coperc hio versate l’acqua a filo e miscelate per 40 secondi a velocità media. Filtrate la bevand a e versatela in una caraffa.

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TRIBUNA MAGAZINE

Ingre d ienti

500 ml di acqua 40 g di radice di zenzero 120 g di succo di limone 70 g di zucchero

Ingre d ienti rali 3 limoni natu ro che c zu i d 100 gr ghiaccio i d i tt e 10 cub qua frizzante 800 ML di ac enta fresca 5 Foglie di m


T-Roc. T-Roc. ent. Born Born Confident. Confident.

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attoIl primo IlVolkswagen. primo crossover crossover compatto Volkswagen. compatto Volkswagen. Front Adaptive Assist Front with Assist with Lane Active Info Adaptive Lane Pedestrian CruisePedestrian Control Monitoring Monitoring Assist DisplayCruise Control Assist

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/km. I valori Valori indicativi Valori massimi: massimi: consumi relativi di carburante al consumi consumo ciclo comb. di carburante di 5,5carburante l/100 km - COciclo 2 135 ed g/km. comb. alle I valori emissioni 5,5 indicativi l/100 relativi dikm CO al consumo -2 sono CO2 di135 rilevati carburante g/km. ed inalle Ibase valori emissioni al indicativi Regolamento di CO2 sono rilevati relativi in CE basealn. al consumo Regolamento 692/2008 CEdin.ed carburante 692/2008 al ed al ed alle emiss I valori Valori indicativi Valori massimi: consumi relativi di carburante consumi consumo ciclo comb. di carburante di 5,5 l/100 km - COciclo ed g/km. comb. 5,5 indicativi l/100 relativi dikm CO al consumo - con sono CO di 135 rilevati carburante g/km. in alle Ibase valori emissioni al indicativi Regolamento di CO siano sonoaggiuntivi rilevati relativi CE baseal n. al consumo Regolamento 692/2008 CE ed carburante 692/2008 al WLTP. ed al ed alle emiss o/km. in cui le vetture Regolamento Regolamento siano UEmassimi: 2017/1151, omologate UE eal seguenti 2017/1151, con modifiche il metodo edecarburante integrazioni, seguenti WLTP. nel135 modifiche caso Eventuali inalle cuiI valori leemissioni vetture equipaggiamenti edsiano integrazioni, omologate nel il metodo aggiuntivi caso WLTP. ined Eventuali cui possono le equipaggiamenti vetture modificare omologate i inpredetti possono modificare valori. con ili predetti metodo Èdin.disponibile valori. È disponibile Eventuali eq o in cui le vetture Regolamento siano UE 2017/1151, UE e seguenti 2017/1151, con modifiche metodo edeintegrazioni, seguenti nel modifiche caso Eventuali in cui le vetture edsiano integrazioni, omologate con nel il metodo caso inEventuali cui possono le equipaggiamenti vetture siano omologate i predetti valori. con ili predetti metodo disponibile valori.WLTP. È disponibile Eventuali eq carburanteRegolamento gratuitamente e alle alle gratuitamente emissioni pressoomologate ogni concessionaria concessionaria di presso CO ogni unailriporta guida concessionaria relativa alWLTP. risparmio diuna una carburante guida eequipaggiamenti alle relativa emissioni dial alCO COrisparmio risparmio diWLTP. carburante e modificare alle emissioni dipuramente COmodificare 2, che riporta dati inerenti aguida tutti nuovi modelli 2, che riporta diaggiuntivi veicoli. dati inerenti La vettura tutti nuovi raffigurata modelli diaggiuntivi veicoli. Lapossono èvettura vettura puramente raffigurata 2, che riporta èÈ indicativa. puramente dati indicativa. inerenti aa tutti carburante gratuitamente e gratuitamente emissioni presso ogni di presso CO , che ogni una guida concessionaria relativa ii dati al risparmio inerenti di carburante a tutti e alle relativa ii nuovi emissioni modelli di , che riporta di veicoli. ii dati di carburante inerenti La aavettura tutti ii nuovi e alle raffigurata modelli emissioni di veicoli. La è di CO raffigurata , che riporta è indicativa. puramente ii dati indicativa. inerenti tutti ii 2

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