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Appalti pubblici: proseguono le misure di sostegno con il Decreto Milleproroghe

Le novità previste dal provvedimento

Pubblicato in Gazzetta (GU Serie Generale n.323 del 31-12-2020) il testo del Decreto Milleproroghe, che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 23 dicembre. Nel provvedimento, tra le altre, sono state inserite anche diverse proroghe per il comparto dell’edilizia e per gli appalti pubblici. Prevista l’estensione, fino al 31 dicembre 2021, della norma introdotta dal Decreto Rilancio in materia di liquidità delle imprese appaltatrici, che prevede l’aumento dell’anticipazione al 30% - rispetto al 20% disposto dal Codice dei Contratti - calcolato sul valore del contratto di appalto, a favore delle imprese contraenti. L’anticipazione potrà essere concessa «nei limiti e compatibilmente con le risorse annuali stanziate per ogni singolo intervento a disposizione della stazione appaltante». Anche la possibilità di ricorrere all’appalto integrato è stata estesa a tutto il 2021, con la proroga del comma 6 dell’articolo 1 del Decreto Sblocca Cantieri in base al quale, per gli anni 2019 e 2020, i contratti di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria potevano essere affidati, nel rispetto delle procedure di scelta del contraente previste dal Codice, sulla base del progetto definitivo e l’esecuzione dei predetti lavori può prescindere dall’avvenuta redazione e approvazione del progetto esecutivo. Estesa - sempre fino al 31/12/2021 - la sospensione, anch’essa introdotta dal Decreto Sblocca Cantieri, dell’obbligo di indicare in sede di gara la “terna” dei subappaltatori, in deroga all’articolo 105 comma 6 del Codice. Prorogato fino al 30 giugno 2021 il limite per il ricorso al subappalto innalzato al 40% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture, rispetto alla quota del 30% indicata dall‘articolo 105, comma 2, del D. Lgs. n. 50/2016; intervento del Legislatore resosi necessario anche in seguito alla lettera di costituzione in mora del 24 gennaio 2019 della Commissione Europea, che ha aperto la procedura di infrazione n. 2018/2273 nella quale si contestava all’Italia l’incompatibilità con il diritto UE di alcune disposizioni del Codice cui il limite al subappalto del 30%.

ANAC: riattivato il contributo di gara dal 1° gennaio 2021

L’Autorità Nazionale Anticorruzione, in una recente nota, ha ricordato che a decorrere dal 1° gennaio 2021 tutti gli operatori economici e le stazioni appaltanti sono nuovamente tenuti al versamento dei contributi per le procedure di gara, secondo le modalità previste dalla delibera n.1197 del 18/12/2019, di autofinanziamento dell’Autorità, attualmente in vigore. Sono scaduti infatti il 31/12/2020 i termini di sospensione previsti dall’art. 65 del cd. Dl Rilancio, che aveva disposto l’esonero temporaneo del pagamento dei contributi dovuti da parte dei soggetti pubblici e privati, per la partecipazione alle procedure di gara avviate dalla data di entrata in vigore del citato decreto legge, il 19/05/2020.

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