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Clima ed energia
Il punto sulla programmazione regionale Indicatori
Tramite il Piano energetico Fissati gli indicatori, ora diviene ne- della strategia regionale (PER) ed piano triennale di attuazione cessario capire quali saranno i settori economici su cui verterà questo regionale (PTA) la Regione Emilia Romagna cambiamento. Trasporti, elettrico e ha tracciato le linee di sviluppo termico, con le loro ricadute sull’insostenibile sulle quali verranno tero tessuto regionale, sono i tre anche orientati fondi e meccanismi ambiti sui quali si concentreranno incentivanti. Una sintesi dello stato gli interventi per raggiungere gli dell’arte dai documenti ufficiali obiettivi fissati dall’Unione europea Partiamo dalla basi: il PER, Piano e recepiti dal PER. 2020 energetico regionale, è un docu- L’allineamento agli obiettivi eumento approvato dalla Regione ropei è il punto cruciale, perché Emilia Romagna che fissa la strate- permette l’accesso a risorse ecogia e gli obiettivi regionali sul tema nomiche e fondi con una dotazione del clima e dell’energia per i prossi- particolarmente interessante. Nello mi 10 anni (fino al 2030) sui princi- specifico, per la realizzazione delle 20% pali aspetti legati all’ambiente: raf- nuove strategie energetiche messe forzamento dell’economia verde, di in campo dalla Regione, il Per è Riduzione risparmio ed efficienza energetica, stato affiancato dal Piano triennale delle emissioni di sviluppo di energie rinnovabili, di attuazione 2017-2019, finanzia- climalteranti di interventi su trasporti, ricerca, to con risorse pari a 248,7 milioni innovazione e formazione. Appro- di euro complessivi: 104,4 milioni vato con delibera dell'Assemblea legislativa nello scorso marzo 2017, l’attuale Piano fa propri gli obiettivi di euro dal Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, 27,4 milioni + 20% europei al 2020, 2030 e 2050 in di euro dal Programma di sviluppo Impiego di fonti materia di clima ed energia come rurale 2014-2020 e 116,9 milioni rinnovabili driver di sviluppo dell’economia di euro da ulteriori risorse della regionale. Regione. Vengono individuati quindi i tre indicatori principali sui quali verte la strategia regionale: innanzitutto la Per le piccole e medie imprese l’insieme di questi strumenti si + 20% riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990, l’incremento al 20% al 2020 e al 27% traduce in una interessante opportunità: da un lato la possibilità di presentare progetti tramite i quali accedere a misure di agevolaziol’incremento dell’efficienza energetica al 2030 della quota di copertura ne, dall’altro razionalizzare, da un dei consumi attraverso l’impiego di punto di vista energetico ma anche fonti rinnovabili e soprattutto l’in- organizzativo, logistico e aziendale cremento dell’efficienza energetica la propria attività. al 20% al 2020 e al 27% al 2030.
Fissati gli indicatori, ora diviene necessario capire quali saranno i settori economici su cui verterà questo cambiamento. Trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull’intero tessuto regionale, sono i tre ambiti sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea e recepiti dal PER. L’allineamento agli obiettivi europei è il punto cruciale, perché permette l’accesso a risorse economiche e fondi con una dotazione particolarmente interessante. Nello specifico, per la realizzazione delle nuove strategie energetiche messe in campo dalla Regione, il Per è stato affiancato dal Piano triennale di attuazione 2017-2019, finanziato con risorse pari a 248,7 milioni di euro complessivi: 104,4 milioni di euro dal Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, 27,4 milioni di euro dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e 116,9 milioni di euro da ulteriori risorse della Regione.
Per le piccole e medie imprese l’insieme di questi strumenti si traduce in una interessante opportunità: da un lato la possibilità di presentare progetti tramite i quali accedere a misure di agevolazione, dall’altro razionalizzare, da un punto di vista energetico ma anche organizzativo, logistico e aziendale la propria attività.