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Dinamica di fatturato dell’anno 2020 nel settore del benessere

Come il Covid ha pesato sul settore

A metà dello scorso anno abbiamo fatto una prima analisi della situazione dopo le prime settimane di riapertura. A giugno l’incertezza regnava sovrana, la situazione era ancora in evoluzione e per gli operatori del settore era complicato capire se la strada intrapresa fosse quella giusta. Il timore principale era legato all’andamento dei dati epidemiologici e alla reazione della clientela. A distanza di un anno cosa possiamo dire? Purtroppo l’incertezza è ancora molto forte, la situazione sembra essere quasi peggiore di un anno fa e la prospettiva a breve termine non infonde molta speranza. I protocolli firmati la primavera scorsa, a cui le imprese del benessere si sono adeguate con tanta scrupolosità, oggi non sono sufficienti per garantire l'apertura delle attività in zona rossa. Questo suona come un tradimento. Come spiega bene il Presidente della categoria, l’acconciatore Giancarlo Santunione: “Si tratta di un provvedimento ingiustificato nei confronti delle imprese che in questi mesi hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo, intensificando le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario, e si sono riorganizzate per garantire la massima tutela della salute degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti”. La sospensione decisa dal Governo di tali attività, al contrario, ha finito per innescare l’inevitabile impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori abusivi che rappresentano il vero pericolo per la salute dei cittadini, e danneggiano ulteriormente sul piano economico le aziende in regola. Vediamo quindi come sono andate le cose nel 2020 per le imprese del settore, grazie all’analisi elaborata dal nostro Ufficio Studi. I dati raccolti riguardano 246 imprese la cui attività principale riguarda i Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici, come manicure, pedicure e istituti di bellezza a cui la nostra associazione ha fornito servizi di contabilità nel biennio 2019-2020.

Durante il 2020 in media un’impresa del benessere ha perso 9.880 euro di fatturato, pari ad un calo del -17,9%. L’80% del fatturato perso nell’anno si è concentrato nei mesi di marzo e aprile 2020, durante il primo lockdown totale. Tut- tavia anche le misure di restrizione introdotte nei mesi di novembre e dicembre 2020 hanno contribuito per un ulteriore 13,7% alla perdita complessiva.

Questi dati rappresentano una media delle singole situazioni: infatti oltre la metà delle imprese del campione registra cali di fatturato che oscillano tra l’11 e il 30%, ma non manca un 9,5% delle imprese che ha registrato, invece, un incremento del fatturato nel 2020 rispetto al 2019, mentre all'opposto l’8,1% di questo campione ha subito cali superiori al 50% del fatturato. Complessivamente però 1 impresa su 5 risulta aver subito perdite per oltre il 30% del fatturato.

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