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Panieri (Confartigianato): «Il Superbonus è un’occasione importante. Vedo più opportunità che aspetti critici»

Il direttore delle politiche economiche di Confartigianato risponde alle nostre domande sulla maxi agevolazione introdotta dal DL Rilancio

Mentre raggiungiamo il direttore delle politiche economiche della nostra organizzazione nazionale, Bruno Panieri, è in dirittura d’arrivo l’accordo siglato tra Intesa San Paolo e Confartigianato Imprese. La banca offrirà uno speciale supporto finanziario alle imprese che concederanno lo sconto in fattura, rendendosi al contempo disponibile ad acquistare i crediti di imposta con la formula delle cessione prosoluto (vedi box). Un risultato importante per l’associazione e le sue imprese. Ma la strada è ora tutta in discesa?

Dottor Panieri, nelle ultime settimane sulla stampa sono usciti vari articoli sulla complessità e sul numero dei documenti richiesti per accedere al cosiddetto “superbonus”. Qualcuno ha definito l’iter un labirinto. È così?

«Bè è innegabile e oggettivo che il processo sia molto complesso e che preveda tutta una serie di passaggi, per altro intimamente connessi uno con l’altro e che coinvolgono più figure professionali. Si tratta di un iter complesso dunque, ma non bisogna dimenticare che a monte c’è un’intensità di aiuta molto importante, costituita dal 110% di credito di imposta e quindi, non dico che è giustificato appesantire gli oneri, ma certamente è un elemento che potevamo ragionevolmente aspettarci. Dopodiché questo significa sapersi organizzare per poter gestire questa complessità senza avventurarsi in facili scorciatoie, perché è molto pericoloso esporre il committente ad una possibile azione di controllo e revoca dell’agevolazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, magari tra 4 o 5 anni».

Anche questo pericolo… insieme agli studi di fattibilità, all’Ape obbligatoria, ai vari aggiornamento dei libretti di impianto, alle verifiche sulla possibilità di cessione del credito con la propria banca. Non si rischia così di disincentivare i privati a intervenire?

«I privati hanno un’occasione storica di effettuare lavori complessi e impegnativi, sostanzialmente pagati dall’intervento pubblico e per quanto possa essere disincentivante l’onere delle verifiche pre-intervento, mi aspetto che dal fronte della domanda la reazione sarà importante».

Per accedere all’agevolazione bisogna prima svolgere uno studio di fattibilità. Alcune grosse imprese e i cosiddetti General contractors, eseguono questi studi “gratuitamente” a patto che, in caso di via libera ai lavori, questi siano affidati interamente a loro. Non si crea così un divario tra grandi e piccole imprese, condomìni e case singole?

«È un mercato che si sta formando in queste settimane, in cui le offerte si stanno strutturando strada facendo. Non è ancora chiaro come tutti gli operatori si posizioneranno sul mercato. Ognuno cerca di tirare il mercato dalla sua parte e, anche in questo caso, è quasi normale che dei professionisti si organizzino in “pool” di competenze - o General contractor - per offrire al committente un unico interlocutore ed essere il valore aggiunto della filiera. Resta però una componente molto importante da considerare. Alla fine ciò che conta è quello che fa i lavori e che risponde al committente. Chiunque curi la parte organizzativa, senza avere alle spalle chi esegue materialmente i lavori in modo da garantire il soggetto committente, ha poco fascino sul mercato».

Sul fronte della cessione del credito ritiene che le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nelle ultime circolari pubblicate, abbiano chiarito “definitivamente” la procedura da seguire?

«Credo che ci siano tutti gli ingredienti per costruire buoni prodotti. Tant’è che oltre ai principali soggetti bancari adesso cominciamo a veder entrare nel mercato della cessione del credito anche le assicurazioni, e questo testimonia come i “fondamentali” siano stati messi ben in fila. Poi certo, bisogna verificare i dettagli. C’è tutta una contrattualistica da scrivere sulla quale non abbiamo precedenti. Quindi sicuramente in corso d’opera, come succede in queste circostanze, nasceranno delle problematiche che andranno affrontate volta per volta. Mi sembra però definitivamente superato quello che costituiva il maggiore timore per i potenziali cessionari, ovvero la responsabilità di chi si compra il credito. In questo caso le norme sono scritte in modo abbastanza chiaro e anche tutti i processi a seguire e le norme di attuazione mi sembra che definiscano in maniera molto chiara qual è la filiera delle responsabilità. Per cui tolto questo elemento particolarmente critico, con un mercato in evoluzione, soprattutto se l’agevolazione verrà prorogata sino al 2023, gli strumenti che verranno concessi dai vari cessionari si perfezioneranno giorno dopo giorno. Da questo punto di vista assisteremo ad una profonda innovazione dei prodotti L’accordo siglato tra banca Intesa e Confartigianato garantisce un supporto finanziario e gestionale alle imprese associate. Sotto il profilo finanziario verranno concessi finanziamenti nella forma di anticipo contratti, anche con il sostegno del Fondo centrale di garanzia. Verranno poi definiti acquisti dei crediti di imposta con la formula della cessione pro-soluto al 90,91% del valore nominale per i crediti in compensazione in 5 quote annuali (100 euro ogni 110 euro di credito di imposta) e all' 80% nel caso di compensazione in 10 quote annuali (80 euro ogni 100). Banca Intesa si renderà disponibile «ad acquifinanziari».

A suo avviso l’offerta proposta sin qui degli istituti bancari risponde quindi alle aspettative create dal governo?

«Sicuramente ha comportato una grossa vivacità da parte degli operatori. Ormai quasi tutte le grandi banche stanno immettendo sul mercato i propri prodotti, poi c’è qualcuno che è già operativo e qualcun altro che deve ancora arrivarci, però la risposta è importante. Non solo da parte del mondo bancario, Generali ha appena annunciato un proprio prodotto nell’ambito della cessione del credito. Mettiamola così. Il mercato che si sta creando, e credo sia questo l’interesse maggiore per gli operatori, è un mercato parallelo alla circolazione di liquidità».

Ovvero?

«Questo è un modo per generare liquidità nel sistema con uno strumento finanziario derivato dalle agevolazioni pubbliche. Sicurasire i crediti fiscali che le verranno ceduti nell'ambito di attività disciplinate dal protocollo alle seguenti condizioni inalterate per tutta la durata effettiva dei lavori e valide per tutto il 2020 e il 2021». Dal punto di vista gestionale, invece, Intesa metterà a disposizione degli associati i servizi derivanti dalla stipula di un accordo siglato con Deloitte secondo il quale le società del network Deloitte offriranno gratuitamente un servizio facoltativo di consulenza per tutte le fasi dell'intervento. In questo modo saranno supportati i potenziali beneficiari per passaggi amministrativi e certificazioni necessarie. mente è un terreno interessante sul quale penso si cimenteranno tutti quanti per non rimanere indietro o comunque esclusi».

A proposito di esclusi. Come giudica quella di alcune categorie catastali dall’agevolazione? Non sono anche queste opportunità di lavoro per le imprese del settore?

«Assolutamente sì. La nostra aspirazione più grossa è che tutti gli interventi possano rientrare nell’agevolazione. Anzi noi ci aspettiamo che con l’arrivo delle risorse europee del Recovery Found si possa cogliere l’occasione non solo per prorogare gli interventi almeno al 2023, ma anche per renderli spendibili su tutte le tipologie di edificio, comprese quelle adibite

Confartigianato e Intesa, insieme sul Superbonus

ad attività produttive». Un'altra parte dell'accordo riguarda poi le iniziative di supporto agli investimenti in beni strumentali, con l'offerta di finanziamenti per investimenti con durata fino a 72 mesi e preammortamento di 36 me-si, prodotti di leasing e di reverse factoring o confirming per il sostegno ai fornitori, misure che potranno essere abbinate a quanto previsto dal decreto Liquidità per il sostegno finanziario alle imprese.

Maggiori informazioni su:

www.superbonus110lapam.it

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