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S P I G O L A e s p l o s i o ni a g a l l a

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Ifronti freddi sono ormai andati, l’innalzamento d e l l a t e m p e r a t u r a è s i n o n i m o d e l l ’ a r r i v o d e l l a stagione tardo-primaverile Dopo il periodo di riproduzione, in cui le spigole più grandi tendono a spostarsi nei fondali più profondi, il tepore delle a c q u e l e s p i n g e a d a u m e n t a r e i l m e t a b o l i s m o . S p r o n a t i d a l l a f a m e e d a u n i n n a t o b i s o g n o d i caccia, questi pesci iniziano a perlustrare i bassi fondali alla ricerca di prede come cefali, aguglie e piccoli crostacei È qui che inseguimenti frenetici e attacchi a galla rendono la ricerca di questo pesce tra le più sopraffine che si possano affrontare Gli spot sono molteplici, come molteplici sono le condizioni che ne rendono proficua la pesca in quel determinato frangente. Condizioni di marea, abbassamenti di pressione, formazioni di correnti sono tutti ingredienti indispensabili per la buona riuscita di una sessione di pesca «Sono anni che ho smesso di cercare i pesci profondi, pescando lento a gomma radente gli scalini come la maggior parte dei pescatori ‘da sedia’: non ha prezzo trovare la condizione giusta in cui un pesce si spinge fino alla superficie dell’acqua per cacciare una preda Quella frazione di secondo tra l’esplosione a galla e la botta in canna, a parer mio, è l’apice della pesca al branzino» Queste le parole di un caro amico che anni fa mi ha trasmesso la passione sfrenata per la ricerca della spigola

L A C O N D I Z I O N E G I U S T A

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Quando l’acqua raggiunge la temperatura fra i 16 e i 18°, i muggini, una delle prede predilette della regina, per abitudine alimentare iniziano a grufolare in prossimità di erbai o ostricai, alla ricerca di piccoli organismi e di materiale organico in decadimento di cui nutrirsi, il che li rende prede distratte e appetibili Nei pressi di questo piccolo ecosistema, pochi metri al di sotto, si trovano i predatori: in agguato, attendono la condizione giusta per schiacciare il foraggio verso rivoli di forte corrente, dove hanno la meglio. Ed è proprio in questi frangenti che dovremo cercare la spigola dei sogni Trovato il foraggio, insomma, metà del lavoro è fatto L’altra metà, quella più importante, richiede costanza e interpretazione. Ogni zona presenta condizioni differenti di attività, dettate da maree, correnti e venti Il bordo di un ostricaio, la punta di una secca, gradini pronunciati possono essere ottimi spot di ricerca, dove il pesce sosta in attesa di cibo; sta al pescatore decifrare il momento giusto in cui l’attività inizia, in un ’equazione che può essere risolta solo tramite la perseveranza e i tentativi in differenti condizioni dello stesso spot.

Per cominciare, il mio consiglio è quello di pescare poco ma bene, prediligendo l’azione di pesca nei picchi di marea, che sia bassa o alta; cambiare spesso posto e tattica di approccio; osservare i cambiamenti dello spot, la formazione di nuove correnti e lo spostamento del foraggio. Bastano pochi lanci per capire se il pesce è attivo in quel momento o se è il caso di tornarci con condizioni differenti Non è raro, infatti, una volta che si riesce a trovare la quadra giusta, fare diversi pesci di grossa taglia nel giro di po-

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