Bassano Monte Grappa 2015

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Dal 1930 la Bassano Monte Grappa ricalca le strade per arrivare alla cima dove ben 100 anni fa ebbe inizio la grande guerra. Quest’anno per la 73^ edizione della classicissima Bassano Monte Grappa, riservata alla categoria Elite e Under 23, il Veloce Club Bassano 1892 farà onore a questo avvenimento così importante per ricordare i giovani che hanno combattuto per l’Italia. Come nuovo presidente di questa gloriosa società che ha visto nei suoi 123 anni di storia passare campioni del calibro come Chemello, Sartori, Vidale sono fiero di organizzare questa manifestazione con arrivo ai 1775 di cima Grappa, unica nel suo

genere. Gino Bartali (giro e tour) Giordano Cottur e Isaia Vidale hanno percorso questa gara di 31 km su un percorso completamente sterrato. Nell’era moderna Fausto Bertoglio, Ivan Gotti, Gilberto Simoni e Damiano Cunego tutti campioni capaci poi di vincere anche il giro d’Italia. Certo che dopo il circuito cittadino di 10 giri a Bassano e l’arrivo a Cima Grappa saranno i numerosi appassionati di ciclismo a fare ancora più grande questa splendida manifestazione. Il ringraziamento va agli sponsor, alle autorità, ai volontari e a tutti coloro che sapranno fare grande questa manifestazione.

BASSANO BASSANO MONTE MONTE GRAPPA GRAPPA 2015 2015

Benvenuto Gli allievi

Michele Cavalera Presidente del Veloce Club Bassano 1892

Sommario SALUTI AUTORITÀ 05 SALUTI AUTORITÀ 07 SALUTI AUTORITÀ 09 REGOLAMENTO DI GARA 11 COMITATO ORGANIZZATORE E RINGRAZIAMENTI

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PERCORSO 15 TABELLA ORARIA E ALTIMETRIA

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DIRETTORI SPORTIVI: Fabio Rebesco, Mirco Fachinat

PREMI 19

PRESIDENTE: Michele Cavalera

STORIA DELLA CORSA 25

MEMORIAL 21 STORIA DEL MONTE GRAPPA 23 ALBO D’ORO 1930 - 1986

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FAUSTO BERTOGLIO - BERTOGLIO VINCE L’ULTIMA EDIZIONE DA 31 KM

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ATLETI: ALBO D’ORO 1987 - 2014 29 - UNGnesotto TRIONFO MEMORABILE ALL’EDIZIONE DEL 1934 31 Enrico Schirato - Edoardo Manfrè - Matteo GINO RizzoBARTALI - Luca - Mattia Faccio BARTALI - 5 VOLTE CAMPIONE-TRA ITALIA E FRANCIA 33 Andrea Giacometti - Angelo Cavalli - MarcoGINO Frigo - Kevin Bonaldo Davide Bordignon - Busellato Andrea FAUSTO BERTOGLIO - IL CAMPIONE CHE NON TI ASPETTI... 37 IVAN GOTTI - CONQUISTA L’EDIZIONE DEL 1990 CON UN’AZIONE DI FORZA

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IVAN GOTTI - DOPPIO SUCCESSO AL GIRO D’ITALIA... 41 GILBERTO SIMONI - VINCITORE DELL’EDIZIONE 1991 43 GILBERTO SIMONI - 2001 E 2003, DUE VITTORIE TRAVAGLIATE AL GIRO D’ITALIA

DAMIANO CUNEGO - LA VITTORIA DEL 2000 DOPO UN TESTA A TESTA CON BIANCHI

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DAMIANO CUNEGO - IL TRIONFO AL GIRO D’ITALIA DEL 2004 49 EMILIO CASALINI - LA VITTORIA A CIMA GRAPPA NEL ‘68 51 FABIO ARU - DA CIMA GRAPPA ALLE STELLE

I concorrenti alla partenza

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I GIOVANISSIMI

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GLI ESORDIENTI

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GLI ALLIEVI

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015


Da Gino Bartali a oggi sono passati decenni, ma il fascino della Bassano-Monte Grappa è rimasto lo stesso, arricchito dalla modernità, dalle affinate capacità organizzative, dalla storica passione per il ciclismo che continua a crescere e a permeare d’entusiasmo tutte le strade dove sono protagonisti la bicicletta, l’agonismo, il sudore degli atleti. Per la settantatreesima volta il nastro d’asfalto che porta a Cima Grappa, attraversando un pezzo della storia del nostro Veneto, scorrerà sotto i pedali di gente tosta, corridori importanti, capaci di offrire agli appassionati uno spettacolo ancora una volta straordinario. Sono sicuro che il Veneto che ama il ciclismo sarà tutto lungo quella salita, perché poche cose riescono a scaldare il cuore e l’animo come una manifestazione sportiva. Auguro a tutti, ma in proposito non ho dubbi, il miglior successo della manifestazione. Bravi organizzatori, bravi atleti e un pubblico entusiasta sono sicuramente il mix vincente. Luca Zaia Presidente della Giunta regionale del Veneto

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Saluto delle autorità

Non c’è solo la passione per il ciclismo nel Veloce Club Bassano 1892, ma c’è la responsabilità di gestire una società di prestigio e di mantenerne alto il nome, c’è il coraggio di avere ripreso un evento importante per il ciclismo nazionale ed internazionale, quale la Bassano Monte Grappa per farlo tornare ai fasti di un tempo, c’è il senso del dovere verso i giovanissimi per diffondere la pratica di questa disciplina unitamente ai valori più nobili dello sport. C’è soprattutto una squadra di Dirigenti che ci mette il cuore. Il ciclismo è certamente una realtà importante per la cultura veneta dello sport e lo é anche sotto l’aspetto economico e sociale, ma per il Veloce Club Bassano è soprattutto un impegno morale per i giovani e per la storia nazionale. Elena Donazzan Assessore Regionale all’Istruzione Formazione e Lavoro

I giovani ciclisti Under-23 lungo il tracciato che 100 anni fa esatti i loro coetanei percorsero combattendo. Mi piace pensare anche così questa competizione che da Bassano, città degli Alpini, arriva fino al Monte Grappa e a quella Cima sacra alla Patria. Una competizione che quest’anno giunge alla 73esima edizione e che nel tempo ha dato lustro a promesse come Aru, Bartali, Quintana, Simoni, Cunego, sempre sotto l’egida del Veloce Club Bassano. Straordinario il successo riscosso dall’evento, in una regione che vanta 17.000 atleti ciclisti in 500 società: è una vittoria non solo sportiva ma anche dell’intero territorio, della sua enogastronomia, delle sue eccellenze, del suo valore dal punto di vista dell’ospitalità. Per questo la Bassano-MonteGrappa è un’opportunità che va colta, in quanto espressione di sinergia, di gioco di squadra, di quel “fare assieme” indispensabile nello sport, che porta a risultati più che positivi. Da giovane e da amministratore, mi piace particolarmente che quest’anno, nel centenario dall’entrata in Guerra dell’Italia, il tracciato “della memoria” da Bassano al Grappa assuma anche un importante valore simbolico, perché non si dimentichi il sacrificio di migliaia di miei coetanei anche grazie a chi del sacrificio (pur sportivo) ha fatto la propria professione. Un ringraziamento per l’impegno, la passione e la competenza tecnica va al Veloce Club Bassano che, coordinando l’entusiasmo e la dedizione di moltissimi volontari, renderà ancora una volta realtà quei contenuti spettacolari che hanno determinato il successo di questa manifestazione. Nicola Finco Consigliere regionale Se il Giro d’Italia è stata una delle perle di una stagione sportiva comunque importante per il nostro territorio, gare come la Bassano Monte Grappa sono i diamanti che ogni anno impreziosiscono la passione e l’impegno di tanti appassionati e società sportive. Lungo i poco più di 100 chilometri di percorso, da piazza della Libertà a Cima Monte Grappa lo spettacolo sarà assicurato non solo dalla voglia di conquistare un alloro prestigioso da parte dei giovani atleti della Under 23 Elite ma anche dalla grande partecipazione popolare. Quest’anno, poi, come è noto, c’è anche un ulteriore momento di celebrazione, perché, come ricorda il monumento al generale Giardino, al termine di via delle Fosse, questo è il Centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra. Dunque, un’edizione ancora più speciale e sentita, nella quale agonismo e memoria, futuro e passato si incontrano in un presente di qualche ora appena eppure indimenticabile per tutti. Al tirar delle somme, la montagna che la statua fissa, una parte, quella di Asiago, dei nostri altopiani, è a poca distanza, con i suoi forti, i suoi luoghi, la sua epopea. Due dei quattro Sacrari che compongono il nostro stemma provinciale sono qui, a testimonianza che un secolo fa non fu solo combattuto un conflitto cruentissimo ma venne scritta la Storia del mondo. Anch’io, come i miei predecessori, voglio concludere questo breve saluto con un ringraziamento agli organizzatori, la cui passione è davvero a prova di crisi. Anche personale, perché corse come questa si organizzano a partire dal lunedì successivo al loro svolgimento. Gettare la spugna è una tentazione, ma guardare questi ciclisti in erba, con il loro carico di speranze, mente attaccano l’asfalto e i loro sogni è tra le più belle soddisfazioni che un amministratore possa provare. Vuol dire che il territorio è vivo e lotta più forte della rassegnazione. Non c’è silenzio in una competizione ciclistica, a garanzia di una partecipazione che ci appartiene. Achille Variati Presidente della Provincia di Vicenza

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015

l’esperienza italiana della doccia

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Monte Grappa tu sei la mia patria! Mai come quest’anno il verso che apre la canzone dedicata al nostro monte sacro rappresenterà l’ideale traguardo di una delle competizioni ciclistiche più amate e seguite di tutto il territorio. Il centenario della Grande Guerra ci ha reso tutti più attenti e concentrati nel rinnovare la memoria di quanto accadde un secolo fa e anche una competizione ciclistica può aiutarci a rinnovare soprattutto nei giovani il ricordo di quanti sul massiccio hanno perso la vita nei loro anni migliori. La Bassano - Monte Grappa, giunta ormai alla 73° edizione, ci testimonia con la sua longevità quanto impegno e quanta passione si vivano dietro le quinte di questa manifestazione, che annovera tra i suoi partecipanti autentici assi delle due ruote, come Gino Bartali e Damiano Cunego, e anno dopo anno assume molti significati oltre a quello strettamente agonistico/sportivo. Questa gara celebra infatti la sfida, l’agonismo, la fatica e il coraggio, valori validi nello sport come nella vita e ci insegna che lungo i tornanti del Grappa si può non solo riflettere e ricordare, ma anche aprire lo sguardo verso ampi orizzonti. In bocca al lupo a tutti e un sentito ringraziamento al Veloce Club Bassano 1892!

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...Saluto delle autorità

Riccardo Poletto Sindaco di Bassano del Grappa

Il 26 luglio assisteremo alla 73° edizione “Bassano-Monte Grappa”, importante appuntamento sportivo riservato ai ciclisti Under 23. E’ una competizione che riscuote sempre un grande successo grazie allo sforzo dei giovani atleti, degli organizzatori del Veloce Club Bassano 1892, delle Società Sportive impegnate e di tutti gli appassionati di questo sport molto amato nei nostri territori. A tutti loro dobbiamo un grazie per l’impegno messo in campo per la buona riuscita di questa manifestazione. Per me è molto importante ricordare che fulcro della gara è la salita del Monte Grappa, Monte sacro alla Patria, teatro cento anni fa di battaglie sanguinose e determinanti per le sorti della guerra, e dove, a distanza di pochi giorni, nella prima domenica di agosto, si svolgerà la solenne cerimonia commemorativa, che onora la memoria ed il sacrificio delle quasi 23.000 vittime di varie nazionalità che qui riposano affratellate nel bianco monumento a gradoni di Cima Grappa. Nella ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, ripercorrendo i luoghi oggi simbolo di pace e di incontro di popoli, auguro a tutti voi di vivere l’esperienza della “Bassano-Monte Grappa” con spirito di sana competizione e grande divertimento. Annalisa Rampin Sindaco di Crespano del Grappa

Sono tante, diverse e tutte molto amate e seguite le discipline sportive che può vantare la nostra città, tuttavia è innegabile che il ciclismo occupi un posto di favore nel cuore dei molti sportivi bassanesi, per tradizione, pratica e anche passione. Mi fa quindi molto piacere porgere il mio saluto in occasione della Bassano – Monte Grappa a tutti i ciclisti che si sfideranno lungo il percorso per niente facile verso la cima, e ringraziare di cuore l’associazione Veloce Club Bassano 1892, straordinario esempio di quali risultati può ottenere il volontariato quando è sostenuto da serietà, impegno e progetti importanti. Li ringrazio soprattutto per la grande e seria attenzione al mondo giovanile e per l’abilità nel coltivare i talenti, alcuni dei quali si sono fatti onore negli anni scorsi proprio in questa manifestazione, tutti gli altri l’avranno nella memoria per aver partecipato aduna grande impresa. Buona pedalata a tutti e arrivederci in vetta! Oscar Mazzochin L’Assessore allo Sport

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Bassano-Monte Grappa: il fascino della salita, la forza della tradizione, il sentimento della Storia. Sulle montagne il grande ciclismo ha scritto la sua epopea. Il Monte Grappa è stato palestra ed arena di scalatori eccelsi, di futuri campioni, vincitori del Giro d’Italia e del Tour de France. Qui il giovane Bartali ha rivelato il suo enorme talento, qui hanno spiccato il volo Cottur e Bertoglio, Simoni e Cunego. Su questi tornanti abbiamo assistito a sfide epiche. Da ultimo quella tra Quintana ed Aru in un’indimenticabile tappa della Corsa Rosa. Due principi della nuova generazione destinati ad occupare la scena per molti anni ancora. La tradizione, appunto, che continua e si rinnova. Bassano-Monte Grappa: anche un luogo della memoria che tocca e scuote le corde profonde della nostra italianità. Una colonna sonora di cori sommessi accompagna nella nostra mente la vicenda sportiva e ci induce a riflettere riverenti mentre lo sport declama il suo inno alla vita, alla convivenza pacifica, la sua ostinata fiducia nel futuro ed in un mondo migliore.

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...Saluto delle autorità

Renato Di Rocco Presidente F.C.I. E’ con grande gioia e piacere che il ciclismo veneto si appresta ad affrontare una delle gare più attese ed ambite della stagione riservata ai corridori delle categorie Elite ed Under 23: la 73^ e prestigiosa edizione della Bassano Monte Grappa. Un appuntamento straordinario che ha un grande fascino e ha un legame del tutto particolare con la storia del nostro Paese che quest’anno festeggia il Centenario della Grande Guerra. Una corsa d’altri tempi ed irrinunciabile per tutti quei corridori scalatori che desiderano mettersi alla prova in una delle competizioni più belle ed ambite del calendario a loro riservato e che mirano ad ottenere conferme e consensi e quindi al passaggio nella categoria maggiore. Proprio per la possibilità che viene data ai nostri ragazzi, che rappresentano il futuro per il nostro amato sport, sento il dovere di ringraziare il solerte gruppo organizzatore dell’ultracentenario Veloce Club Bassano 1892 guidato dagli irriducibili Michele Cavalera e da Felics Zanata ed i loro validissimi collaboratori. Loro nonostante il momento difficile che stiamo vivendo vanno avanti per la loro strada superando tutti gli ostacoli con la consapevolezza dell’importante ruolo svolto. La Bassano Monte Grappa, e non mi stancherò mai di ripeterlo, è un patrimonio importantissimo del nostro ciclismo che, nonostante tutte le difficoltà ed i problemi legati alla crisi economica che sta coinvolgendo la nostra nazione, è stata riproposta e preparata con passione e determinazione da persone che amano veramente il nostro sport. A loro rivolgo il più vivo e sentito ringraziamento da parte di tutto il movimento ciclistico e mio personale. Grazie di cuore e avanti con fiducia. Raffaele Carlesso Presidente del Comitato Veneto della Federciclismo Fatica, sudore, passione, amore per lo sport. Il ciclismo racchiude in se queste e mille altre emozioni che domenica 26 luglio gli atleti impegnati ad affrontare i duri tornanti che portano a Cima Grappa , vivranno e faranno vivere agli appassionati di questo meraviglioso sport. Le emozioni sportive si fonderanno in un tutt’uno con il senso di libertà e gloria Patria che il Sacro Monte trasuda in tutta la sua estensione. Luoghi dove giovani coetanei dei ciclisti dei giorni nostri hanno sacrificato la loro vita 100 anni fa per donarci oggi quella libertà e democrazia che troppo spesso diamo per scontate e di facile concessione. E’ per me un onore e un grandissimo piacere annoverare tra le “mie” Società il glorioso V.C. Bassano 1892, che con dedizione e perseveranza organizza magistralmente questa manifestazione. Al suo Presidente Michele Cavalera e a tutto il suo staff il mio personale e più sincero Grazie! Grandi nomi hanno alzato le braccia al cielo sulla fettuccia bianca posta all’arrivo dei 1775 metri di Cima Grappa e altri lo faranno ancora, ma l’augurio più grande che faccio a tutti gli atleti e alle società partecipanti è quello che sia un splendida giornata di sport e di festa, senza dimenticare la storia che rappresentano i luoghi che li vedranno transitare e lottare per l’ambito traguardo. Luigi Comacchio Presidente Della Federciclismo Provincia di Vicenza

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Articolo 1 – Organizzazione La Societa’ Veloce Club Bassano 1892 – codice Societa’ 03Y0010 – via Piave 27 – c/o Velodromo Rino Mercate 36061 Bassano del Grappa – telefono e fax 0424/383981 – amministrazione@veloceclubbassano.it organizza per il giorno 26/07/2015 una manifestazione nazionale denominata: “73^ Bassano – Monte Grappa” riservata alla categoria “Elite-Under23”, classe 1.12 per societa’ affiliate alla FCI e all’UCI Articolo 2 – Norme di partecipazione a) la gara e’ ad invito, l’iscrizione deve essere effettuata tramite bollettino di iscrizione che deve pervenire almeno 20 giorni prima della manifestazione ed e’ riservata a squadre composte da un minimo di 4 ad un massimo di 10 corridori (fatto salvo quanto disposto dalle norme attuative R.T.A.A. FCI); b) per l’eventuale indennita’ di partecipazione (vitto, alloggio, rimborso spese) valgono le norme riportate sul bollettino di iscrizione; c) il Direttore Sportivo e’ il responsabile degli atleti e dei componenti della squadra, comunicati ufficialmente all’organizzazione, al momento dell’accredito. Articolo 3 – Documentazione per approvazione La gara si disputa sul percorso illustrato nei seguenti documenti allegati: - piantina altimetrica; - planimetria; - tabella oraria/chilometrica di marcia; - altimetria, planimetria e descrizione degli ultimi tre chilometri; - indicazione zona deviazione vetture - dichiarazione del Direttore di Organizzazione e Vice; - comunicazione scritta: dislocazione degli ospedali o centri di pronto soccorso su tutto il percorso; - planimetria zona di arrivo e partenza con indicazione sede: giuria, controllo antidoping, segreteria, sala stampa, direzione organizzazione.

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Regolamento di Gara

Articolo 4 – Direzione di Gara Apertura Segreteria ore 07:00 Verifica Licenze: le operazioni di verifica licenze si svolgeranno il giorno 26 luglio 2015 dalle ore 07:00 alle ore 08:30 presso la Loggia del Municipio in Piazza Liberta’ a Bassano del Grappa. Articolo 5 – Riunione Tecnica La riunione tecnica con il Direttore di Organizzazione, il Collegio dei Commissari, i Direttori Sportivi ed il rappresentante della S.T.F. sara’ tenuta alle ore 08:45 presso la “Sala dell’Armamento” in Piazza Guadagnin a Bassano del Grappa. Articolo 6 – Ritrovo di partenza La firma del foglio di partenza e’ disponibile dalle ore 09:15 alle ore 09:45 in Piazza Liberta’ a Bassano del Grappa. Articolo 7 – Passaggi a livello Per eventuali passaggi a livello – che saranno segnalati sulla tabella di marcia, vale la normativa prevista dal Regolamento UCI. Articolo 8 – Controllo medico Il controllo medico, svolto in base alle vigenti normative UCI, sara’ effettuato presso i locali della Caserma Milano a Cima Grappa. Articolo 9 – Radio corsa Sara’ assicurato un servizio informazioni in corsa a partire dalla vettura del Presidente del Collegio dei Commissari, per cui tutti i veicoli al seguito dovranno essere obbligatoriamente equipaggiati con un apparato ricevente, debitamente omologato, che permetta loro di ricevere permanentemente le informazioni e le disposizioni che verranno irradiate. Il servizio e’ predisposto in lingua italiana. Articolo 10 – Assistenza tecnica Il servizio di assistenza meccanica ai concorrenti, sara’ effettuato da 3 vetture cambio ruota debitamente predisposte dall’organizzazione (munite anche di 3 biciclette). Il cambio ruota o bicicletta potra’ essere effettuato anche dalla vettura ufficiale della Societa’ al seguito o fra concorrenti della medesima squadra. Non e’ autorizzato il cambio ruota su moto. Articolo 11 – Premi Saranno corrisposti al temine della manifestazione in base alle tabelle nazionali per i primi 10 classificati. Eventuali premi extra-classifica saranno portati a conoscenza degli atleti con un comunicato durante la riunione tecnica. I premi saranno assoggettati alle disposizioni fiscali vigenti in Italia. Articolo 12 – Tempo massimo Il tempo massimo e’ stabilito nella misura del 8% del vincitore, considerate le caratteristiche del percorso. Articolo 13 – Rifornimento E’ consentito a partire dal 50’ chilometro (inizio VIII giro) e fino a 20 Km. dall’arrivo (localita’ Pragolin). Articolo 14 – Servizio sanitario Sara’ effettuato dalla “Croce Verde” di Bassano del Grappa. Il presidio ospedaliero piu’ vicino e’ l’Ospedale “San Bassiano” – via dei Lotti – telefono 0424 888111. Articolo 15 – Norme di rinvio Per quanto non contemplato, il Collegio dei Commissari applichera’ il regolameto della U.C.I. e della F.C.I. e le leggi dello Stato Italiano in quanto applicabili.

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azienda leader

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Comitato organizzazione Michele Cavalera; Felics Zanata; Federico Campagnolo; Michele Perin; Riccardo Costenaro; Luca Cremasco; Federico De Lorenzi; Mirko Fachinat; Fabio Rebesco; Andrea Dissegna; Angelo Vettorazzi; Massimo Fantin; Simone Moretto; Enrico Morello; Diego Pozza Collaboratori Francesco Zonta; Giuseppe Sartori; Giovanni Sartori; Genitori atleti del Veloce Club Bassano 1892; Adriano Tiberio; Cristiano Tosin; Maurizio Bertoncello; Massimo Rebellato Coordinamento Generale Michele Cavalera e Felics Zanata Responsabile Segreteria Riccardo Costenaro e Francesco Zonta Responsabile accrediti Marco Vianello Responsabile premiazioni Federico De Lorenzi Direttore di organizzazione Cipriano Chemello; Carlo Endrizzi Ispettori del percorso Michele Perin Collegio di Giuria Presidente: Vincenza Bianchi Commissario: Albino Bertazzon Giudice d’arrivo: Sabrina Zanella Comp. Moto: Luciano Nicoletti; Antonio Bisignan; Giorgia Marchesin Assistenza Sanitaria Croce Verde di Bassano del Grappa Servizi vari Speaker: Adriano Zambon ed Eros Maccioni Radio Corsa U.C.G.M.T Radio Sport a.s.d. Impianto sonorizzato: Sport Service

SI RINGRAZIA DELLA COLLABORAZIONE: Prefetto della provincia di Vicenza Prefetto della provincia di Treviso Questura di Vicenza Questura di Treviso Polizia stradale di Vicenza Polizia stradale di Treviso Gruppo Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa Gruppo Compagnia Carabinieri di Romano d’Ezzelino Gruppo Compagnia Carabinieri di Solagna Gruppo Compagnia Carabinieri di Crespano del Grappa Commissariato di Polizia di Bassano del Grappa Corpo Forestale dello Stato Polizia locale di Bassano del Grappa Polizia locale NordEst Vicenza Polizia locale di Romano d’Ezzelino Polizia locale Unione dei Comuni di Pove del Grappa, Solagna e Campolongo sul Brenta Polizia locale di Borso del Grappa Polizia locale di Crespano del Grappa Alpini di Bassano del Grappa Gruppo S. Eusebio U.S. Angarano Bassano del Grappa Polisportiva Campese Servizio Radio Club Scacco Matto Marostica

Assistenza meccanica: Auto ufficiali Team Lucchin

A.I.B. Protezione Civile Colline Bassanesi

Transenne: Sport Service e comune di Bassano del Grappa

Gruppo Comunale Volontari di protezione Civile Cassola

Motostaffetta: Moto Ufficiali Team Cappellotto Jarno

Direttore del sacrario Militare di Cima Grappa

Foto Finish: F.I.CR.di Vicenza Autovetture Organizzazione: Auto ufficiali Selle San Marco e Peugeot

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Comitato organizzatore

Col. La Bella e M.llo Smeragliuolo Simmaco Bicisport

CON IL PATROCINIO DI:

Regione Veneto

Provincia di Vicenza

Comune di Bassano del Grappa

Comune di Crespano del Grappa

Inoltre Massimo Baron, Graziano Bordignon, Carlo Camonico, Stefano Dissegna, Susanna Fabris, Mauro Ferronato, Mauro Galvan, Mirca Giacobbo, Celestino Grigoletto, Stefano Rigoni, Giorgio Scotton, Fabio Vialetto, Vittorio Visentin, Onorio Zilio, Cristiano Tosin, Eros Ferraro.

Il Veloce Club Bassano 1892 con il contributo di “Panificio Beltrame, Formaggi Dalle Nogare, La Vela Dal Monte e Astoria, in prossimità del Caffè Italia, metterà a disposizione gratuitamente a tutti gli sportivi che interverranno alla manifestazione un fornito buffet.

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015


BASSANO MONTE GRAPPA 2015

Il Percorso

Piazza Libertà, Via Matteotti, Via Gamba, Via Ferracina, Via Campo Marzio, Via Verci, Piazzale Cadorna, Viale De Gasperi (trasferimento) Indi: Viale De Gasperi (Partenza Ufficiale), Via Del Cristo, Via Chini, Viale XI Febbraio, Via Cereria, Via Cà Dolfin, Via C. Colombo, Via Capitelvecchio, Via Cà Rezzonico, Via Parolini, Viale delle Fosse direzione nord (I° giro) Indi: Viale delle Fosse direzione sud, Via Remondini, Discesa Brocchi, Viale XI Febbraio, Via Cereria, Via Cà Dolfin, Via C. Colombo, Via Capitelvecchio, Via Cà Rezzonico, Via Parolini, Viale delle Fosse direzione nord da ripetersi altre 9 volte Indi: Viale Venezia, Viale Venezia (Comune di Cassola), Viale Montegrappa (Comune di Bassano), Via Europa, Località Cà Cornaro (Comune di Romano d’Ezzelino), Via Roma; S.P. 148 Cadorna Camposolagna; S.P. 148 Cadorna Ponte S. Lorenzo; S.P. 148 Cadorna bivio per Feltre - S.P. 149 Cima Grappa

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015 FIORPACK BOXES s.r.l. 36061 Bassano del Grappa (VI) Via S.Pellico, 1/3 Tel. 0424 220696 - Fax 0424 524253 www.fiorpack.com

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0,000 2,800 5,800 6,900 14,600 22,300 30,000 37,700 45,400 53,100 60,800 68,500 76,200 80,900

8,000 5,000 4,000 10,000 107,900

88,900 93,900 97,900 107,900

Media 42 Km/h Orario Passaggio 10:00 10:05 10:09 10:13 10:15 10:26 10:37 10:48 10:59 11:10 11:21 11:32 11:43 11:54 12:01 Media 24 Km/h 12:21 12:34 12:44 13:09

Media 44 Km/h Orario Passaggio 10:00 10:05 10:09 10:13 10:14 10:25 10:35 10:46 10:56 11:07 11:17 11:28 11:38 11:49 11:54 Media 26 Km/h 12:13 12:25 12:35 12:59

107,900

1 0 ,0 0 0

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88,900

1,500 2,800 3,000 1,100 7,700 7,700 7,700 7,700 7,700 7,700 7,700 7,700 7,700 4,700

1050 Ponte S.Lorenzo

1020 Camposolagna

800 Costalunga 80,900

14,600 76,200

6,900

0,000 Bassano del Grappa Piazza Libertà Trasferimento - Viale De Gasperi Via Cà Dolfin Viale Parolini Viale delle Fosse 2° giro 3° giro 4° giro 5° giro 6° giro 7° giro 8° giro 9° giro 10° giro Romano d'Ezzelino inizio tratto in salita Costalunga Camposolagna Ponte S.Lorenzo Cima Grappa Totale

Dist. Parziale Km Dist. Totale Km

4 ,0 0 0

5 ,0 0 0

8 ,0 0 0

4 ,7 0 0

7 ,7 0 0

6 ,9 0 0

Località

130 Romano d'Ezzelino / Via Roma

2°/10° giro

129 Bassano Del Grappa / Viale Delle Fosse

1° giro

129 Bassano Del Grappa / Viale Delle Fosse

129 Bassano Del Grappa / Viale De Gasperi

1775 Cima Grappa

BASSANO MONTE GRAPPA 2015

Orari e Altimetria

Media 46 Km/h Orario Passaggio 10:00 10:05 10:09 10:12 10:14 10:24 10:34 10:44 10:54 11:04 11:14 11:24 11:34 11:43 11:50 Media 28 Km/h 12:08 12:20 12:29 12:52

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015

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TRAGUARDI VOLANTI Passaggi su Viale delle Fosse al 2°- 4°- 6°- 8°- 10° giro a punti (5-3-1) Al 1° E 150,00 Al 2° E 75,00 Al 3° E 50,00 G.P.M. DEL CENTENARIO località Cibara Al 1° E 100,00 INDIVIDUALI DI TRAGUARDO COMPRENSIVO DI PREMI COME DA TABELLA FCI: 1° Arrivato E 400,00, Medaglia d’oro “Memorial Pasqualino Tellatin” + Trofeo 2° Arrivato E 300,00, + Trofeo 3° Arrivato E 200,00, + Trofeo 4° Arrivato E 170,00 5° Arrivato E 150,00 6° Arrivato E 130,00 7° Arrivato E 110,00 8° Arrivato E 80,00 9° Arrivato E 70,00 10° Arrivato E 60,00 11°-15° Arrivato E 30,00 16°-20° Arrivato E 20,00

5 N.B. Subito dopo la proclamazione da parte della giuria dei primi tre classificati, gli stessi obbligatoriamente, insieme alle autorità civili e militari dovranno presenziare alla cerimonia di deposizione della corona ai caduti presso il Sacrario di Cima Grappa.

BASSANO MONTE GRAPPA 2015

I Premi

Un’ampia sintesi della gara verrà trasmessa in differita nell’apposita trasmissione riservata al ciclismo dilettantistico (Radio Corsa) su RAI SPORT 2

1° Arrivato under 21 Medaglia d’oro “Memorial Luigi Zanata” + E 100,00

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PASQUALINO TELLATIN

Pasquale Tellatin laureato in ingegneria, era una persona che entrava in punta di piedi, schivo, riservato. Non amava le luci della ribalta; anche quando fu chiamato a prendere per mano il sodalizio, accettò senza protagonismo, con l’unico desiderio di ricostruire senza clamore le fortune della Società ciclistica, già guidata dal suo caro papà che in quegli anni era deceduto. Poteva dare a prima impressione la sensazione di essere timido; forse lo era davvero, ma aveva nel contempo carattere e forza. Sapeva realizzare ciò in cui credeva, così nella vita professionale che in quella sportiva. Quel suo viso che pareva a volte indisponibile al sorriso, si illuminava improvvisamente coinvolgendo tutti con gioia e serenità. La sua morte improvvisa dovuta ad un tragico incidente stradale, sembrò avere interrotto il legame Tellatin-Veloce Club, ma il fratello Paolo raccolse il testimone e con mentalità imprenditoriale, ricco degli insegnamenti paterni, si mise a capo della società di famiglia e riannodò la collaborazione con il Velcoce Club, subentrando al fratello nella Presidenza facendo vivere al Veloce Club un quadriennio tra i più splendidi della sua storia, culminati con le celebrazioni del centenario dalla fondazione del 1992.

BASSANO MONTE GRAPPA 2015

Memorial

LUIGI ZANATA

Per oltre 40 anni, colonna portante del Club di Via Piave, ove ha ricoperto molteplici cariche, (Direttore Tecnico, Segretario, Vice Presidente ecc). Il 25 settembre 2006, quando passò a vita migliore, il giornalista Eros Maccioni lo ricordò così: Immaginate una salita, una lunga salita. Un corridore esce di scena, si stacca dal gruppo, si allontana sempre più fino a scomparire. La corsa non si ferma. Mai. Ma quando a svanire nella nebbia è un protagonista, uno che ha lasciato il segno, per tutti gli altri è impossibile non voltarsi indietro, dare almeno un’occhiata. E poi pensare, ricordare, riflettere. E’ quanto stiamo facendo oggi per Gigi Zanata. Una metafora della vita come corsa di biciclette è quanto più si addice a lui, che a questo sport ha dedicato la sua esistenza. Una vita vissuta con due grandi amori: la famiglia e la bicicletta. Grazie alla sua inestinguibile passione per questo sport il ciclismo è entrato nella sua famiglia, ma soprattutto il ciclismo è diventato la sua grande famiglia. Conobbi Luigi Zanata quando avevo sette anni. Come tanti altri ragazzini vestivo la maglia giallorossa del Veloce Club Bassano 1892, lui ci insegnava a rispettarla come una bandiera. Lo ricordo come un uomo operoso e discreto; un naso “triste come una salita” – come direbbe il cantautore -, una voce ruvida da cui uscivano idee limpide come la lealtà e l’entusiasmo, quegli stessi valori che ha trasmesso a generazioni di atleti e ai suoi stessi collaboratori. E questo è il suo grande merito. Luigi Zanata ha amato il ciclismo in modo romantico e totale: l’ha praticato, insegnato, organizzato, difeso, raccontato. E ha fatto in modo che schiere di giovani se ne innamorassero. Molti uomini, anche nello sport, si affannano per una foto in più sul giornale, per la notorietà, per essere ricordati. Ma a pochi è riuscito di diventare un emblema. C’è riuscito lui Gigi Zanata, esempio di equilibrio e umiltà, che oggi possiamo considerare un simbolo del ciclismo a Bassano. In un articolo mi è piaciuto descriverlo come un “gregario infaticabile che non ha mai sgomitato per una volata”. Ma Gigi Zanata ha vinto ugualmente: se il ciclismo in questa terra ha espresso campioni e temprato uomini, se ha entusiasmato tante folle, Gigi Zanata ha vinto. E non esiste trofeo che possa valere un grazie per tutto questo.

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LA PRIMA GUERRA MONDIALE SUL MONTE GRAPPA Nell’ottobre del 1917, dopo la drammatica disfatta di Caporetto, apparve chiaro che il destino della prima guerra mondiale in Italia si sarebbe deciso fra il fiume Piave e il Brenta. Se avessero sfondato anche quest’ultimo arroccamento italiano, che aveva nel Monte Grappa un passaggio chiave, gli austro-ungarici e i tedeschi sarebbero riusciti a dilagare nella Pianura Padana. Bisognava fermarli a tutti i costi. Le nostre truppe si riorganizzarono proprio sul massiccio del Grappa, strategico per la sua posizione intermedia fra la Valsugana e la vallata del Piave. Da Caporetto al Grappa: su questo massiccio il soldato italiano ritornò improvvisamente a combattere valorosamente difendendo con la vita ogni palmo di terra. Un conto era morire senza capirne la ragione per qualche dolina sul Carso, un altro era combattere per difendere le proprie case che ora si potevano vedere dagli orli dei Grappa.Le battaglie infuriarono in ogni settore. Dal 16 novembre vennero coinvolti il Monte Tomatico, il Monte Roncone e il Prasolan. Più volte il nemico partì all’attacco, sempre più numeroso, e subendo sempre perdite ingenti venne respinto. Il 26 novembre con un violento combattimento la brigata ‘Aosta’ vinse la prima battaglia difensiva. Riorganizzate le sue forze, il nemico tornò all’attacco l’11 dicembre. Nel vivo della lotta erano nuovamente Col della Beretta, Col dell’Orso, Monte Spinoncia, Col Caprile e Monte Asolone. Nonostante l’eroica resistenza, il Valderoa e l’Asolone furono conquistati e gli austro-ungarici si affacciarono sulla piana di Bassano. Ulteriori attacchi furono però rigettati e il 21 dicembre il nemico desistette da ogni tentativo. La battaglia d’arresto si era così conclusa. In pochi mesi venne scavata la galleria Vittorio Emanuele III, dotata di potenti postazioni difensive di artiglieria e di numerosi sbocchi per contrattacchi. La grande offensiva nemica, che prese il nome di ‘battaglia del Solstizio’, ebbe inizio la notte del 15 giugno 1918, non del tutto inaspettata dal nostro comando, che riuscì a predisporre un efficace sbarramento di artiglieria. Gli austriaci, protetti da una fitta nebbia, si spinsero fino a Ponte S.Lorenzo. Anche a Cima Grappa gli attacchi furono pesanti e il nemico occupò la linea Solarolo-Valderoa. Ma ne vennero ricacciati. Il 29 ottobre, in concomitanza con la grande battaglia offensiva sul Piave, la 4^ Armata irruppe sul territorio occupato travolgendo ogni difesa e arrivando fino alla linea nemica di Borgo Valsugana, Fiera di Primiero e Val Cismon. Era il preludio della vittoria italiana. Le pagine di eroismo scritte dai soldati di entrambi gli schieramenti sono innumerevoli. In memoria di tutti coloro che hanno perso la vita combattendo sul Grappa è stato costruito il grande Ossario, ancora oggi luogo di grande suggestione e solennità, meta costante di turisti italiani e stranieri in ogni periodo dell’anno.

BASSANO MONTE GRAPPA 2015

Storia del Monte Grappa

E.M.

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015

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San Zeno di Cassola VI Bassano del Grappa VI -

4 570197

Via Marangoni, 56 - Tel. 042

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Viale Venezia, 41 - Tel. 042

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Divisione


LE SFIDE DEI PIÙ GRANDI SCALATORI SUI LUOGHI DELLE EPICHE BATTAGLIE DEL ‘15-’18. Quando nacque l’idea di organizzare la prima Bassano-Monte Grappa la montagna cara ai bassanesi era già un luogo sacro alla patria. Il conflitto era terminato da poco più di un decennio, le valli e i costoni portavano ancora evidenti i segni delle battaglie che infuriarono nell’ultima e risolutiva fase della guerra. Era l’inverno del 1929. L’avvocato Ulderico Canilli rivolse una scommessa ai dirigenti del Veloce Club Bassano: raggiungere cima Grappa con una corsa ciclistica. A quel tempo in vetta alla montagna si stava costruendo il mausoleo-ossario a ricordo dei caduti della Grande Guerra e le strada Cadorna, la “camionabile” era completamente sterrata. Il guanto di sfida venne raccolto e si organizzò la prima gara italiana completamente in salita. L’edizione inaugurale, aperta a indipendenti e dilettanti, ebbe luogo il 3 agosto 1930. Nella prima domenica di agosto le genti venete e bassanesi in particolare si davano convegno sul Grappa per ricordare la visita dell’allora patriarca Sarto, poi divenuto Papa Pio X, alla Madonnina del Grappa. Il primo vincitore, accolto da una folla festante, fu l’indipendente Vittorio Bertolino, che compì 31 chilometri in un’ora e 39 primi alla media di 18,785. Nel 1932 la gara fu inclusa nel campionato italiano professionisti dalla F.C.I., ma il Veloce Club Bassano mantenne fede alle premesse, conservandola in futuro nel calendario dilettantistico. Nel 1934 la Bassano-Monte Grappa aveva già acquisito la fama che le spetta e ogni anno richiamava i migliori atleti italiani. Fra loro anche il fiorentino Gino Bartali, che non si fece sfuggire la vittoria dimostrandosi più forte degli avversari e delle forature. Nei due anni successivi la corsa fu appannaggio di un altro grande del ciclismo italiano: Giordano Cottur. Durante la seconda guerra mondiale la manifestazione fu fermata. Riprese nel 1950 con il successo del trentino Dino Parisi. Era l’epoca dei grandi trionfi di Isaia Vidale, che fece svettare i colori giallorossi a Cima Grappa per ben cinque volte. Ed era anche il periodo delle novità: nel 1958 la corsa si disputò a cronometro (scelta ripresa quasi mezzo secolo più tardi) e fu vinta dal veronese Bergamin. Negli anni ’60 il trentino Carpentari si aggiudicò tre edizioni di fila (1961-1962-1963). L’ultima volta che la Bassano-Monte Grappa apparve nella versione breve, cioè priva della parte preliminare di percorso pianeggiante, fu nel 1971. Quell’anno s’impose Fausto Bertoglio, lo stesso che quattro anni più tardi vinse il Giro d’Italia dopo avere duellato sullo Stelvio con lo spagnolo Galdos. I tifosi bassanesi sono tornati ad esultare nell’85 e nell’86 grazie alle due affermazioni del campesano Michele Moro. La prima volta di uno straniero risale al 1989, con il successo dell’argentino Daniel Castro. Fino ai nostri giorni la Bassano-Monte Grappa è rimasta terreno di contesa per corridori di sicuro avvenire. Come è accaduto con Zaina, Gotti, Simoni, Piepoli, Cunego e tanti altri. Negli ultimi anni si è raggiunto il numero record di partecipanti, con quasi 200 atleti che si sono dati battaglia prima su uno spettacolare circuito cittadino e poi, a ranghi ridotti, sui tornanti della salita. Nel 2007 e nel 2008 sul traguardo di Cima Grappa il veronese Luca Gasparini coglie una storica doppietta aggiudicandosi entrambe le edizioni in perfetta solitudine. Nel 2009, la solitaria cavalcata dal II° tornante a Cima Grappa del sardo Fabio Aru, è vanificata a 300m dall’arrivo dallo sprint del calabrese Raffaele Serafino che precede l’emiliano Alberto Contoli e appunto Fabio Aru. Nel 2010 è la volta del bergamasco Stefano Locatelli che precede sul traguardo il tricolore Stefano Agostini e nuovamente il sardo Fabio Aru, per un ordine d’arrivo colmo di campioni che in futuro faranno certamente parlare di se. Finalmente nel 2011, dopo 2 terzi posti consecutivi, Fabio Aru, astro nascente del ciclismo italiano, fa sua la classica in salita più ambita d’Italia. A pochi secondi giunge Enrico Battaglin. Nel 2012 vince Gianfranco Zilioli del Team Colpak, mentre nei due anni successivi si registra la doppietta di Simone Andreetta della Zalf, puntualmente reclutato dal professionismo. Per volontà degli organizzatori, tutti gli anni i primi tre dell’ordine d’arrivo depongono una corona d’alloro ai caduti del Grappa. Un cerimoniale che quest’anno, nel centenario dello scoppio della Grande Guerra, avrà un significato più solenne e profondo del solito. Le vicende storiche e il sentimento patriottico si intrecciano con i valori più elevati dello sport. Chi alzerà le braccia al cielo a Cima Grappa nel 2015 avrà ottenuto una vittoria speciale.

BASSANO MONTE GRAPPA 2015

Una corsa entrata nella storia

E.M.

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015


Data

Corridore 1° Classificato

Corridore 2° Classificato Corridore 3° Classificato

3 Agosto 1930

BERTOLINO VITTORIO (U.C. Trevigiani)

Verlicchi Gino (Velo Sport Reno BO)

Lorenzi Umberto (Viscosa Padova)

26 Luglio 1931

BELLANDI AGOSTINO (Mens Sana Siena)

Iori Antonio (V.C. Reggio Emilia)

Catalani B. (V.C. Reggio Emilia)

7 Agosto 1932

MACCHI LUIGI (Edera Masnago)

Carlotti Rino (Velo Sport Ferrara)

Sberze Attilio (V.C. Schio)

6 Agosto 1933

SBERZE ATTILIO (V.C. Schio)

Croci Ugo (S.C.Genova MI)

Vignoli Adriano (V.S.Remo BO)

19 Agosto 1934

BARTALI GINO (S.S. Aquila Figline Valdarno)

Bolis Enrico (U.S.Castellanza)

Gervasini Randolfo (S.C.Focesi MI)

11 Agosto 1935

COTTUR GIORDANO (Dop. Ferroviario Trieste)

Costantini Rodolfo (Dopolavoro Longarone)

Maggioni Franco (S.S. Audace Osnago VA)

9 Agosto 1936

COTTUR GIORDANO (Dop. Ferroviario Trieste)

Maggioni Franco (S.S.Audace Osnago VA)

Remondini Gino (A.C.Verona)

17 Agosto 1937

MAGGIONI FRANCO (S.S. Audace Osnago, VA)

Costantini Rodolfo (U.C. Trevigiani)

Cappellotto Battista (V.C.Schio)

7 Agosto 1938

DEGANO ANGELO (U.C. Sandanielese)

Sperandio (Dop. Ferroviario Venezia)

Albertini Attilio (Dop.Galatorossa)

BASSANO MONTE GRAPPA 2015

Albo d’Oro 1930 - 1986

Dal 1946 al 1949 non disputata per impraticabilità della strada 6 Agosto 1950

PARISI DINO (U.S. Aurora TN)

Sella Vittorio (V.C. Schio)

Peron Gino (G.S.Marghera)

12 Agosto 1951

TREVISAN UMBERTO (U.C. Trevigiani)

Sicurelli Gabriele (G.S. Lanerossi Schio)

Dal Bello Vittorio (V.C.Bassano 1892)

10 Agosto 1952

VIDALE ISAIA (V.C. Bassano 1892)

Sella Vittorio (V.C. Schio)

Riccò Ricci (V.C.Comense)

9 Agosto 1953

VIDALE ISAIA (V.C. Bassano 1892)

Cazzola Gianni (G.S. Marzotto Valdagno)

Bof Egidio (G.S.Tognana)

8 Agosto 1954

VIDALE ISAIA (V.C. Bassano1892)

Marenco Ettore (S.C. Savonese)

Bof Egidio (G.S.Tognana)

7 Agosto 1955

VIDALE ISAIA (V.C. Bassano 1892)

Ceroni Piergiorgio (Ciclistica Faentina)

Varago Achille (G.S.Lanerossi Schio)

Dal 1956 la salita è asfaltata fino a Camposolagna 5 Agosto 1956

NICOLLI GIUSEPPE (V.C. Bassano 1892)

Dal Bello Vittorio (U.C. Giorgione)

Tinazzi Giorgio (Pedale Scaligero)

11 Agosto 1957

VIDALE ISAIA (V.C. Bassano1892)

Varago Achille (U.S. Coin Mestre)

Riccò Gianantonio (V.C.Binda Varese)

15 Agosto 1958

BERGAMIN LUCIANO (U.C. Veronese)

Seganfredo Germano (U.S. Coin Mestre)

Pellicciari Nunzio (U.S.Ausonia Pescantina)

2 Agosto 1959

ZABEO GABRIELE (U.S. Coin Mestre)

De Rosso Guido (U.C.Conegliano)

Zanchetta Luigi (U.C.Padovani)

31 Luglio 1960

GANDIN GIUSEPPE (U.C. Vittorio Veneto)

Chiementin Tiziano (V.C.Schio)

Andriolo Luigi (Cral Marzotto Valdagno)

30 Luglio 1961

CARPENTARI GIANNI (S.S. Benacense)

Provato Giovanni (V.C. Vicenza)

Chiementin Tiziano (U.S.Coin Mestre)

26 Agosto 1962

CARPENTARI GIANNI (S.S. Benacense)

De Marchi Francesco (Gaiga Verona)

Parini Franco (U.S.Oltorno Firenze)

25 Agosto 1963

CARPENTARI GIANNI (S.S. Benacense)

Bolzan Giuseppe (U.C.Vittorio Veneto)

Novalesi Marino (Ciclisti Empolesi)

Dal 1964 il percordo è completamente asfaltato Bolzan Giuseppe (U.C.Vittorio Veneto)

9 Agosto 1964

SANGUINETTI MARIO (S.C. Aurora Bergoglio SV) Knapp Giovanni (Enal Salvarani BL)

8 Agosto 1965

POLLASTRI FIORENZA (S.C. Agrillatti Firenze)

Bolzan Giuseppe (U.C.Vittorio Veneto)

Destro Giorgio (U.C.Padovani)

31 Luglio 1966

FASOLI GIOVANNI (U.S. Gaiga Verona)

Piccin Pietro (U.C.Vittorio Veneto)

Vidotto Wilmo (U.C.Trevigiani)

23 Luglio 1967

PICCIN PIETRO (U.C. Vitt. Veneto)

Santantonio Emilio (G.S.Scarpis Bannia)

Fiso Gianfranco (U.S.Albignasego PD)

11 Agosto 1968

ZAMAGNI OSCAR (S.C. Rinascita Cofar Ravenna) Santantonio Emilio (G.S.Casagrande)

3 Agosto 1969

MARTINAZZO RENATO (S.C. Triplex- Vercelli)

Piccin Pietro (S.C. Padovani)

Mazzer Pietro (U.C.Piccinato PN)

26 Luglio 1970

DALL’ANESE EFREM (U.C. Vitt. Veneto)

Lanzafame Mari (V.C.Varese Ganna)

Piccin Pietro (G.S.Casagrande)

25 Luglio 1971

BERTOGLIO FAUSTO (U.S. Pedale Bresciano)

Frison Gianfranco (G.S.Guerra Barbiero)

Vanzo Dorino (U.C.Riese)

30 Luglio 1972

DALL’ANESE EFREM (U.C. Vitt. Veneto)

Vanzo Dorino (U.C.Riese)

Polita Gianni (Juventina Bertesina)

22 Luglio 1973

ROSANI ROBERTO (C.C. Samoa-Borgo S. Lorenzo FI) Vedovello Maurizio (G.S. La Fauna)

14 Luglio 1974

SARTINI CESARE (G.S. Mobigori PI)

Cremasco Mario (V.C.Vicenza Campagnolo)

Cendron Oliviero (G.S.Leone)

27 Luglio 1975

SARTINI CESARE (G.S. Mobigori PI)

Sefton Clyde (Australia)

Andretta Tranquillo (U.C.Vittorio Veneto)

19 Giugno 1977

CRESPI ALVARO (S.C. Nuova Baggio S. Siro MI) Olivetto Luca (G.S. Juventina)

30 Luglio 1978

DE BIASI SILVANO (G.S. Juventina)

Masi Francesco (G.S.Amiantite)

Taddei Mario (U.C.Lucchese)

22 Luglio 1979

CLIVATI WALTER (G.S. Lema Mobili)

Paganessi Alessandro (G.S. Lema Mobili)

Astolin Giovanni (G.S.Bombana)

20 Luglio 1980

LANZONI GIUSEPPE ( G.S. Monsummanese)

Clivati Walter (S.C.Bustese Herdal)

Trombin Massimo (G.S.Opel VR)

19 Luglio 1981

BARTOLI MARCELLO (G.S. Tiglio Go Scarpa PI) Zanella Giacomo (G.S.Safi Duegi)

Salvador Ennio (G.S.Quarella VR)

18 Luglio 1982

CONDOLO MARIO (G.S. Tiesse Spinazzè)

Viotto Maurizio (G.S.Novartiplast)

Bonzi Mario (V.C.Kokin)

17 Luglio 1983

LONGO FEDERICO (G.S. Tiesse Spinazzè)

Pianegonda Moravio (G.S.Eddiy Marino)

Vitali Fabrizio (G.S.Mecair)

15 Luglio 1984

VANNUCCI FABRIZIO (G.S. Tiglio Go-Scarpa)

Cornelio Pierangelo (G.S.Vortice MI)

Zen Marco (G.S.Eddy Marino)

21 Luglio 1985

MORO MICHELE (G.S. Mantovani RO)

Bugno Gianni (G.S. Cicli De Lorenzo)

Godio Luciano (G.S.Autotrasporti Collazuol)

13 Luglio 1986

MORO MICHELE (G.S. Mantovani RO)

Pizzol Daniele (G.S.Arredo House)

Pianegonda Moravio (G.S.Egi Zanotto)

Fiso Gianfranco (S.C.Carraro PD)

Ferrari Giuliano (S.C. Borgo Valsugana)

Andretta Tranquillo (G.S.Serrande De Nardi)

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BASSANO MONTE GRAPPA 2015


Data

Corridore 1° Classificato

Corridore 2° Classificato Corridore 3° Classificato

26 Luglio 1987

TONETTI GIANLUCA (G.S. Mecair MI)

Pianegonda Moravio (G.S.Egi Zanotto)

Rossato Franco (G.S.Siapa BO)

31 luglio 1988

ZAINA ENRICO (G.S. Carrera BS)

Gotti Ivan (G.S. Remac)

Cortinovis Franco (G.S. Remac)

30 Luglio 1989

CASTRO DANIEL (Argentina)

Benigni Mario (G.S.Sup.Vivo Ped. Levicense) Galati Vincenzo (G.S.Caneva Record)

29 Luglio 1990

GOTTI IVAN (G.S. Diana)

Benigni Carlo (G.S. Latte Bassi)

Valentini Gabriele (S.C.Ballan)

28 Luglio 1991

SIMONI GILBERTO (Supermercati Car)

Lanfranchi paolo (Zalf Fior)

Luten Berger Peter (Austria)

26 Luglio 1992

GALATI VINCENZO (Domus Bergamo)

Piepoli Leonardo (Cassano)

Carlo Maya Lizcano (Venezuela)

25 Luglio 1993

DI SILVESTRO Lorenzo (G.S.Cosmos Salento)

Menegotto Roberto (G.S.Piovesana)

Della Bianca Luigi (Zalf Euromobil Fior)

24 Luglio 1994

PIEPOLI LEONARDO (Record Cucine Caneva)

Mosole Rudy (Doni GD Dorigo)

Mazzer Emilio (Ciclistico Veneto)

23 Luglio 1995

PIOVACCARI GIUSVAN Reda Godo)

Della Bianca Luigi (Zalf Euromobil Fior)

Calzavara Leonardo (Zalf Euromobil Fior)

21 Luglio 1996

VANDELLI MAURIZIO (MBM Rosa)

Piovaccari Giusvan (Reda Godo)

Finesso Stefano (Parolin Fis Zincherie Val.)

20 Luglio 1997

ROMANO DOMENICO (Reda Baggioni)

Brentino Paul (Bresciaplast)

Giannini Damiano (Groupe Audax 93)

19 Luglio 1998

TONETTI GIANLUCA (Brunero Bongioanni)

Cigana Massimo (Brescialat Resine)

Vandelli Maurizio (Pasta Montegrappa)

18 Luglio 1999

VANDELLI MAURIZIO (Pasta Montegrappa Utensilnord) Perez Julio Alberto (Centri Calzature)

16 Luglio 2000

CUNEGO DAMIANO (Zalf Euromobil Fior)

Bianchi Ramon (MG Boys Aqua)

Sella Emanuele (Zalf Euromobil Fior)

15 Luglio 2001

MASOLINO DANIELE (Filmop)

Sella Emanuele (Zalf Euromobil Fior)

Niemiec Przemyslaw (Miche)

02 Giugno 2002

MURAGLIA GIUSEPPE (Marchiol Hit Casinò)

Guerciotti Fabio (Grassi Mapei)

Demantiev Dmitri (Podenzano Italfine)

02 Giugno 2003

MAISTO MASSIMILIANO (Podenzano)

Starcik Vladmir (V.C.Bassano 1892)

Ginestri Giancarlo (Zalf Fior)

25 Settem.2004

BERTUOLA ALESSANDRO (Ima Moro Brugnotto) Peccolo Nicola (Marchiol Famila)

Crocetti Saverio (Promociclo)

15 Luglio 2007

GASPARINI LUCA (SG Pagnoncelli-NGC Perrel) Rizzi Bruno (Sc Pagnoncelli-NGC Perrel)

Cano Ardila Alex Norberto (G.S. Unidelta)

27 Luglio 2008

GASPARINI LUCA (SG Pagnoncelli-NGC Perrel) Gaia Michele (De Nardi Daigo Bergamasca)

Colombo Cristiano (Palazzago Elledent Rad)

26 Luglio 2009

SERAFINO RAFFAELE (Ciclistica Malmantile)

Contoli Alberto (Bottoli Ramonda)

Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad)

25 Luglio 2010

LOCATELLI STEFANO (De Nardi Colpack Bergamasca) Agostini Stefano (Zalf Desiree Fior)

Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad)

24 Luglio 2011

ARU FABIO (Palazzago Elledent)

Battaglin Enrico(Zalf Desiree Fior)

De Ieso Donato (Vejus Tmf)

29 Luglio 2012

GIANFRANCO ZILIOLI (Team Colpack)

Andrea Vaccher (Marchiol Emisfero Site)

Luciano Barindelli (Carmiooro NGC)

28 Luglio 2013

SIMONE ANDREETTA (Zalf Euromobil Désirée Fior) Giacomo Berlato (Zalf Euromobil Désirée Fior) Alessio Marchetti (FGM - MI Impianti - Cicli De Rosa)

27 Luglio 2014

SIMONE ANDREETTA (Zalf Euromobil Désirée Fior) Michele Gazzara (U.S.F. Coppi Gazzera Fidea) Antonio Nibali (Marchiol Emisfero)

BASSANO MONTE GRAPPA 2015

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UN TRIONFO MEMORABILE ALL’EDIZIONE DEL 1934 Fu un grande spettacolo quello proposto tra i tornanti del Grappa nel 1934 da un Gino Bartali in ottima forma: lo scalatore di Ponte a Ema infatti portò a casa il trionfo della Bassano-Monte Grappa di quell’anno, esibendosi in un’impresa davvero memorabile. Si trovava già in prima posizione quando dovette fare i conti con una gomma forata all’altezza di Camposologna, ma sostituendo il tubolare riuscì a proseguire. A Ponte San Lorenzo, solo qualche chilometro più avanti, si ritrovò nuovamente a piedi, riuscendo a rimontare in sella quando ormai gli altri lo avevano staccato. Bartali allora raccolse tutte le sue forze e partì all’inseguimento, riuscendo a raggiungerli e a piazzarsi nuovamente in prima posizione. Quando ormai era in vista del traguardo forò nuovamente, ma sfidando la forza di gravità, intrepido continuò a pedalare sul cerchione ed il cielo dell’edizione 1934 fu tutto suo. A soli vent’anni affrontò quei 31 chilometri di scalata tutti su strada sterrata, vincendo alla media di 19,372. Fiorentino di nascita (Ponte a Ema 18/07/1914), marito di Adriana e padre di Andrea, Luigi e Bianca, Bartali monta in sella all’età di soli dieci anni ed esordisce come dilettante nei primi anni trenta con la società “Aquila divertente”. Dal 1935 colleziona una cospicua serie di vittorie a conferma di doti superlative che culminano nel 1936 quando occupa il posto più alto nel podio del Giro d’Italia. Tuttavia è in quell’anno che perde il fratello minore Giulio, a causa di un incidente in una gara dilettantistica, così pochi giorni dopo pensa seriamente di abbandonare la carriera, ma l’anno si chiude comunque con la vittoria al Giro di Lombardia. Un uomo di gran cuore, schietto, di una semplicità disarmante, di una purezza estrema. Lo stesso uomo che ai funerali di Fausto Coppi, con lui nella squadra della Legnano dal 1940, lo ricorda con un’intensità davvero straordinaria. È impossibile dimenticare quella gara sulle Alpi in cui Gino, davanti di pochi metri ad un Fausto fortemente provato che sta per lasciare la corsa, torna indietro e lo fa risalire in bicicletta urlandogli: “Coppi sei un acquaiolo! Ricordatelo!”, perchè chi non si impegna fino allo spasimo non è un vero ciclista. Coppi alla fine vinse il Giro. L’inizio della Seconda Guerra Mondiale sancisce per cinque anni l’interruzione della sua carriera, che riprende nel 1945 con un Bartali già trentunenne. Nel 1953 vince all’età di trentanove anni il Giro della Toscana, ma ha un incidente stradale che rischia di fargli perdere la gamba destra. Dopo pochi mesi rientra in scena alla Milano-Sanremo non ottenendo un grande risultato, ma l’esultanza della folla è tutta per lui. Nel 1954 a Città di Castello corre l’ultima gara concludendo così la sua attività da professionista. Gino Bartali si spegne il 05 maggio del 2000.

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Gino Bartali

LE VITTORIE PIÙ IMPORTANTI: Giro d’Italia (1936 / 1937 / 1946), Tour de France (1938 / 1948) Coppa Bernocchi (1935) Giro dei Paesi Baschi (1935) 4 maglie di Campione d’Italia (1935 / 1937 / 1940 / 1952) Giro della Lombardia (1936 / 1939 / 1940) Giro del Piemonte (1937 / 1939 / 1951) Tre Valli Varesine (1938) Giro della Toscana (1939 / 1940 / 1948 / 1950 / 1953) Milano-Sanremo (1939 / 1940 / 1947 / 1950) Giro della Campania (1940 / 1945) Campionati di Zurigo (1946 / 1948) Giro della Svizzera (1946 / 1947) Giro di Romandia (1949) Giro dell’Emilia (1952 / 1953)

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5 VOLTE CAMPIONE TRA ITALIA E FRANCIA

Giro d’Italia (1936 / 1937 / 1946), Tour de France (1938 / 1948) Fuoriclasse e protagonista assoluto del ciclismo italiano, iniziò la sua carriera nel 1931 quando prese il via la sua grande avventura sulla bici. Nel 1935 fu ingaggiato dalla società Fréjus, con la quale corse il suo primo Giro d’Italia finendo settimo ed aggiudicandosi una vittoria di tappa. Ma il vero e proprio trionfo ebbe inizio nel 1936 quando il passaggio ad una Legnano diretta da Eberardo Pavesi e capitanata da Learco Guerra, gli permise di vincere la ventiquattresima edizione della Corsa Rosa, aggiudicandosi tre vittorie di tappa. Nel 1937 vinse anche il suo secondo Giro d’Italia e fu scelto come capitano della Nazionale per tentare la conquista del Tour de France (vinto solo due volte da un italiano, Ottavio Bottecchia, nel 1924 e nel 1925). Mentre era in maglia gialla, una brutta caduta nel torrente Colau alla tappa Grenoble-Briançon gli provocò alcune ferite alle costole, e una grave bronchite che lo costrinsero al ritiro. Nel 1938, spinto anche dal regime fascita, si concentrò solamente sul nuovo Tour de France nel quale trionfò aggiudicandosi questa volta anche due vittorie di tappa. Nel 1946 su territorio Nazionale corse nuovamente il Giro d’Italia con il supporto di tutti gli italiani che “pedalarono” con lui e lo sostennero, aiutandolo ad intascarsi il Giro per la terza volta. Nell’estate del 1948 fu il protagonista di uno spettacolo sportivo: al di là delle Alpi era l’unico italiano in gara nel Tour de France con un ritardo di ventuno minuti su Louison Bobet. Ma il nostro Gino aspettò il colle dell’Izoard e staccò gli avversari vincendo la tappa Cannes-Briançon. E la sua scalata non ebbe fine. Giunse a Parigi venti minuti prima dei francesi. Dopo dieci anni dalla prima volta, Bartali vinse ancora il Tour. Tutto questo mentre in Italia il neofascista Antonio Pallante sparava a Togliatti, che stava uscendo da Montecitorio e il Bel Paese era in preda allo scompiglio. Bartali seppe così ammansire il clima teso di tutta Italia.

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Gino Bartali

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BERTOGLIO VINCE L’ULTIMA EDIZIONE DA 31 CHILOMETRI Fu un gruppo ristrettissimo di arrampicatori a prendere il via nel 1971 da viale Monte Grappa, per un’edizione che segnò la conclusione del tradizionale percorso di soli 31 chilometri, gli stessi che da Bassano servono per raggiungere Cima Grappa. Fausto Bergoglio, poco conosciuto a quel tempo, si trovava fra i pretendenti e quel giorno riuscì a portarsi a casa la vittoria tra lo stupore di tutti. La competizione si infuocò già dal primo tornante, quando Farisato, Carlin e Maffione si lanciarono all’attacco, raggiunti poco dopo da Frison, Bertoglio, Gasparotto e Vanzo, che passarono in testa. Carlin si fece subito sotto. I fantastici cinque rimasero a sgomitare fino a tre chilometri dal traguardo, quando Fausto Bertoglio con uno scatto lasciò il vuoto dietro a sé. Vani tutti i tentativi di Frison e Vanzo di cercare la rimonta, poiché Bertoglio passò la linea d’arrivo con ben 50 secondi su Frison.

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Fausto Bertoglio

Bresciano d’origine (San Vigilio di Concesio, 13 gennaio 1949), dal fare timido, schivo e da uomo per bene, fu professionista dal 1973 al 1980 e diede il meglio di sé nelle corse a tappe. S’impose al Giro d’Italia nel 1975 mentre si trovava al terzo anno tra i professionisti, dopo una lunga lotta con lo spagnolo Francisco Galdós. Si aggiudicò la corsa con 41 secondi sul rivale spagnolo. Sempre nel 1975 s’impose anche nella Volta Ciclista a Catalunya, piazzandosi al secondo posto alla Coppa Bernocchi: questi risultati gli valsero la convocazione ai campionati del mondo di Yvoir, che però abbandonò. L’anno successivo trionfò alla Coppa Placci e fu nuovamente convocato per i mondiali. Nel 1979 arrivò settimo al Giro d’Italia, uno dei suoi ultimi risultati di rilievo. Concluse la carriera nel 1980 dopo aver fatto per un anno il gregario di Francesco Moser alla Sanson-Campagnolo. Ora Bertoglio ha un negozio di articoli per il ciclismo a San Vigilio di Concesio (Brescia).

LE VITTORIE PIÙ IMPORTANTI: Giro d’Italia (1975) 4a tappa Settimana Ciclistica Bergamasca (1972) 7ª tappa, 2ª semitappa Volta a Catalunya (1975) Coppa Placci (1976) 7ª tappa, 1ª semitappa Volta a Catalunya (1976)

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IL CAMPIONE CHE NON TI ASPETTI: GIRO D’ITALIA (1975) Vittoria inaspettata quella di Fausto Bertoglio al Giro d’Italia del 1975. E’ fine maggio quando sul litorale versiliese la cronometro individuale viene vinta dal marosticense Battaglin della Jolly Ceramica, che soffia la maglia rosa allo spagnolo Francisco Galdos. Contrariamente a tutte le aspettative di addetti ai lavori e appassionati, l’indomani è Fausto Bertoglio ad aggiudicarsi la maglia rosa. Anch’egli della Jolly Ceramica, con pochi successi alle spalle ma con un grandissimo cuore, scrive quel giorno la pagina più importante della sua carriera: stravince la cronoscalata e balza in testa alla classifica generale, nonostante il Giro d’Italia conti ancora le tappe di Arenzano, Orta San Giulio, Pontoglio, Monte Maddalena, Baselga di Pinè, Pordenone e Alleghe. Ha così inizio la sua favola e, passando attraverso tutti questi traguardi, si arriva sullo Stelvio con i suoi 2757 metri. Fausto Bertoglio trova coraggio, passione e gambe e si mette alla prova con la tensione alle stelle, scalando il Pordoi, la Marmolada e Malga Ciapela per arrivare ai ripidissimi tornanti dello Stelvio, preso dal versante di Trafoi, il più impegnativo. A contendersi gli ultimi tratti sono in quattro: Bertoglio e Galdos, subito seguiti da Perletto e Panizza, che tuttavia a tre chilometri dal traguardo perdono terreno. Galdos prova a scattare per ben tre volte ma il bresciano risponde con tutta la sua forza e determinazione.

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Fausto Bertoglio

Gli striscioni appesi con su scritto FAUSTO, come ai tempi di Coppi, gli danno una carica incredibile. Lascia all’iberico la vittoria di tappa, ma la sua performance è storia. Gli applausi sono tutti per lui. Il patron del Giro, Vincenzo Torriani, gli consegna la maglia rosa di vincitore del 58° Giro d’Italia e lo premierà al terzo posto l’anno successivo. L’ultima tappa del Giro fu trasmessa in differita verso sera e registrò il record di audience, con 7 milioni di spettatori.

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CONQUISTA L’EDIZIONE DEL 1990 CON UN’AZIONE DI FORZA Dopo i primi due tentativi di portare a casa la prima posizione nell’88 e nell’89, quando trionfarono rispettivamente Enrico Zaina e Daniel Castro, l’eccezionale scalatore bergamasco Ivan Gotti si aggiudicò la perla del V.C. Bassano, confermandosi uno tra i più talentuosi del panorama ciclistico italiano, forte in salita e con una grande capacità di recupero. Era il 29 luglio del 1990. Quel giorno partirono da Piazza Libertà settanta concorrenti, pronti ad affrontare anche la grande novità inserita dagli organizzatori: ben undici giri in un anello che comprendeva l’erta delle Cave. Ma come vuole la Bassano-Monte Grappa la vera e propria sfida ebbe inizio a Romano d’Ezzelino, ovvero dal punto in cui si parte alla volta della grande scalata. Ivan Gotti iniziò ad attaccare poco prima di Camposolagna, proponendo in sequenza una serie interminabile di scatti e distanziando molti degli altri atleti in testa, che tuttavia lo ripresero nel falsopiano. Il suo tipico stile curiosamente barcollante non tardò a comparire dopo Ponte San Lorenzo, quando riguadagnò distanza rispetto al resto del gruppo. Nonostante la presenza del promettente trentino Gilberto Simoni, fu il veronese Sergio Girardi ad incollarsi alla sua ruota, pagando a caro prezzo lo sforzo. Verso la fine Carlo Benigni fu autore di un’apprezzabile rimonta e riuscì così ad aggiudicarsi con 20 secondi di distacco il secondo posto sul podio. Inutile dire che la linea del traguardo fu tagliata da un Gotti decisamente meritevole. Ivan Gotti (San Pellegrino Terme, 28 marzo 1969) fu professionista dal 1991 al 2002 e vinse ben due edizioni del Giro d’Italia (‘97 e ‘99). La sua carriera ebbe inizio a dodici anni con la decisione di abbandonare il calcio e dedicarsi al ciclismo, facendosi notare subito quale abile scalatore. Nel 1992 partì per il suo primo Giro d’Italia, che concluse al ventitreesimo posto, mentre nel 1994 con il Team Polti arrivò a fine corsa in sedicesima posizione. Nel 1995 passò alla Gewiss e a causa di alcuni problemi di salute si trovò costretto a saltare il Giro e puntare dritto al Tour de France. La prima vittoria da professionista arrivò nella 21^ tappa del Giro d’Italia del 1996, dove poi ottenne il quinto posto in classifica generale. Nel 1997 fu corridore della Saeco, squadra dove ebbe un ruolo da capitano per grandi corse a tappe. Fu lo stesso anno in cui si aggiudicò la 14^ tappa Racconigi-Breul a Cervinia, così come la maglia rosa che poi tenne stretta per il resto della Grande Corsa Rosa. Nel 1999 il ritorno alla Polti e l’assenza improvvisa per ematocrito alto di Marco Pantani, lo aiutarono a fregiarsi di una nuova vittoria al Giro. Dopo questo iniziò per Gotti un periodo difficile: non riuscì più a conquistare successi e si ritirò dal mondo del ciclismo nel 2002.

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Ivan Gotti

LE VITTORIE PIÙ IMPORTANTI: Giro d’Italia (1997 - 1999) Classifica generale Giro della Valle d’Aosta (1989) Giro del Belvedere di Villa di Cordignano (1990) Classifica generale Giro della Valle d’Aosta (1990) Gran Premio Nobili Rubinetterie (1999) Memorial Turi D’Agostino (2000) 6ª tappa Volta Ciclista a Catalunya (2001)

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DOPPIO SUCCESSO AL GIRO D’ITALIA: IL 1997 E IL 1999 SONO TUTTI SUOI Giro d’Italia (1997 - 1999)

Fu il passaggio alla Saeco nel 1997 che sancì per Ivan Gotti la vera e propria affermazione come unico leader di una formazione piena di ambizioni, così per lui fu subito Giro. Il trio delll’ammiraglia del team Saeco Corti-Salutini-Chioccioli preparò infatti una squadra ad hoc con lo scopo di dominare la Corsa Rosacon un grande sprinter e un grande scalatore: Cipollini e Gotti. La grande soddisfazione arrivò durante la 14esima tappa, da Racconigi-Breul a Cervinia, dove si corse un totale di 154 chilometri. Ivan qui andò in fuga a quattro chilometri dalla vetta. Il suo ritmo fu insostenibile per chiunque, tanto che egli si aggiudicò sia la tappa che quella maglia rosa che si tenne addosso per il resto del Giro d’Italia. E nemmeno la tappa storica verso Falzes, che lo vide duellare con Tonkov, cambiò il padrone della maglia. Il 1998 è invece un’annata da dimenticare a causa di un’infezione da parassiti, forse da intossicazione alimentare. Ivan pensò ad un cambiamento di squadra che gli consentisse di ritrovare la giusta serenità. Eccolo allora nel 1999 fare ritorno al team Polti e ritrovarsi in un Giro con Marco Pantani già protagonista. Lottò dunque deciso a conquistare il secondo posto. Apparve stremato all’arrivo sul Gran Sasso per avere tentato di resistere alla prova di forza del Pirata, ma poi recuperò bene e fu ancora regolare nella crono di Ancona. Nella frazione che da Bra porta a Borgo San Dalmazzo Ivan si lamentò di un tentativo di danneggiamento da parte di Pantani in finale di tappa, ma la sfida proseguì sulla Fauniera dove Gotti concluse con solo 1’ di ritardo dal Pirata. A Oropa fu ancora Marco il migliore nonostante un incidente meccanico ad 8 chilometri dal traguardo, con Gotti che appena davanti fece fair play non forzando. Il Pirata lo superò e vinse. A Madonna di Campiglio Gotti fu 3° a più di 6’ di distacco. L’assenza improvvisa per ematocrito alto di Marco Pantanicambiò le sue prospettive: il 5 giugno il Giro partì senza il suo leader massimo. Sul Mortirolo Gotti conquistò la Maglia Rosa e poi vinse quel Giro che non ebbe mai lo stesso sapore della vittoria del 1997, tra i fischi di chi non capì che nell’esclusione di Pantani egli non aveva alcuna responsabilità.

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Ivan Gotti

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VINCITORE DELL’EDIZIONE 1991 Il Monte Grappa e la sua mitica salita sono da sempre lo scenario ideale per una gara a colpi di pedale: era il 1991, 51esima edizione. A trionfare nella Bassano-Monte Grappa fu Gilberto Simoni. Il trentino conosceva bene quella scalata, perché la sua squadra (Car - Prodet) teneva i suoi corridori nel ritiro di Romano d’Ezzelino, proprio ai piedi della montagna. La statale Cadorna era diventata una palestra privilegiata per Simoni, che da junior si era distinto come miglior scalatore italiano e da dilettante stava confermando questa sua fama. La Bassano-Monte Grappa del 1991 andò a impreziosire il suo già ricco palmarès. Ai suoi scatti non seppero resistere il bergamasco Paolo Lanfranchi, né l’austriaco Peter Luttenberger, che si accomodarono al suo fianco sul podio. Tutti e tre qualche anno dopo si sarebbero ritrovati a cimentarsi nel professionismo, peraltro con buoni risultati. Il trentino Gilberto Simoni (Giovo, 25 agosto 1971) è ex ciclista su strada e biker con due vittorie al Giro d’Italia (2001 e 2003). Sale in sella a 14 anni e a 23, dopo molte vittorie da dilettante, diventa professionista con la Jolly Componibili-Cage, ma conquista il primo successo solo nel 1997 quando vince la tappa di Arco al Giro del Trentino. Nel 1999 è alla Ballan-Alessio e arriva terzo al Giro d’Italia e al Giro di Svizzera, tanto da trovare gli stimoli giusti per la stagione 2000, quando si trasferisce alla Lampre-Daikin e raggiunge il primo successo di tappa alla Corsa Rosa nella frazione di Bormio e il terzo posto in graduatoria generale. C’è ancora tempo per vincere alla Vuelta a España sul terribile Angliru, con una salita dalle pendenze superiori al 24%. Nel 2001 vince il Giro d’Italia e replica il successo nel 2003. Nel 2004 il trasferimento alla Lampre-Caffita, dove si trova anche Damiano Cunego, ma il difficile rapporto tra i due leader lo porta alla fine del 2005 a firmare per la Saunier Duval-Prodir, per la quale si aggiudica una tappa alla Parigi-Nizza, il Giro dell’Appennino e il Giro dell’Emilia. Nel 2008 passa alla Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli e al Giro d’Italia arriva decimo in classifica generale a 11’03” dal vincitore Alberto Contador. La sua carriera si conclude nel 2010, quando al Giro d’Italia corso con la Lampre-Farnese Vini ottiene un secondo posto nel passaggio montano sulla Cima Coppi del Passo Gavia, la vetta più alta. Al termine della cronometro di Verona sfoggia sotto alla maglia tecnica un completo elegante in segno di addio alle corse e chiude il Giro in 69ª posizione.

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Gilberto Simoni

LE VITTORIE PIÙ IMPORTANTI: Giro d’Italia (2001 - 2003) Campionati italiani, Gara in linea Dilettanti (1993) Giro dell’Emilia (2000) Giro dell’Appennino (2003) Giro del Veneto (2004) Giro dell’Appennino (2005) Memorial Marco Pantani (2005) Giro dell’Emilia (2005)

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2001 E 2003, DUE VITTORIE TRAVAGLIATE AL GIRO D’ITALIA Giro d’Italia (2001 - 2003) Il 2001 fu l’edizione della Corsa Rosa che si caratterizzò per lo scandalo doping: la sera prima della 18esima tappa, in quel di Sanremo, gli agenti del NAS effettuarono un blitz notturno nell’albergo dov’erano ospitati i ciclisti, rinvenendo sostanze dopanti nella stanza di Dario Frigo, il principale avversario di Gilberto Simoni. Il corridore saronnese, che aveva vestito la maglia rosa per ben nove giorni, venne inizialmente escluso e poi squalificato. La tappa con arrivo al Santuario di Sant’Anna di Vinadio venne inoltre annullata in seguito allo sciopero dei corridori. Simoni dopo aver attaccato prima nella tappa di Montebelluna e poi al Passo Pordoi, si difese nella cronometro di Salò e vinse nella penultima tappa ad Arona, entrando di rosa vestito a Milano con un vantaggio di 7’31” sul secondo, Abraham Olano. In seguito al trionfo al Giro, Gilberto Simoni fu il capitano indiscusso della Saeco. Nell’edizione del Giro d’Italia 2002 fu invitato dal suo stesso team a ritirarsi dalla corsa dopo che un controllo a sorpresa effettuato dalla WADA lo trovò irregolare. La vicenda si risolse in Tribunale dove le accuse a suo carico caddero e fu successivamente reintegrato in squadra. Lasciato alle spalle questo spiacevole episodio, affrontò il Giro d’Italia del 2003. Dopo aver conquistato la maglia rosa nella decima tappa, Simoni vinse sul temutissimo Zoncolan, sull’Alpe di Pampeago e a Cascata del Toce. A Milano giunse ancora dominatore avendo accumulato oltre 7 minuti di vantaggio sul secondo in classifica, Stefano Garzelli.

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Gilberto Simoni

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LA VITTORIA DEL 2000 DOPO UN TESTA A TESTA CON BIANCHI Tra gli Under 23 vestì la maglia della Zalf-Euromobil-Fior e si aggiudicò nel 2000 la classica Bassano-Monte Grappa. Nei mesi precedenti non aveva potuto prepararsi pienamente per la corsa, essendo preso dagli studi e dalla maturità, ma il giovane asso di Cerro Veronese era comunque il favorito. Dopo i primi chilometri di salita si trovava al comando con il compagno di squadra Sella, Bianchi, Bertagnolli e Masolino. Il duello però si fece a due dopo Ponte San Lorenzo, quando Cunego e Bianchi iniziarono il loro testa a testa. In vista della linea d’arrivo Cunego si giocò tutto in volata con uno scatto ai 200 metri e Bianchi, stretto nella morsa della Zalf, non seppe opporre resistenza. Damiano Cunego (Verona, 19 settembre 1981) corre oggi per la Nippo-Vini Fantini. Diviene professionista nel 2002 per la Saeco portando a casa due successi al Giro d’Oro e al Giro del Medio Brenta. Dimostra grandi doti di scalatore vincendo una tappa e la classifica finale della corsa cinese Tour of Qinghai Lake e nel 2004, il suo anno di grazia, porta a casa il Giro d’Italia, il Giro del Trentino, il Giro dell’Appennino, il Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano. Dopo il successo di Milano vinse il Gran Premio Fred Mengoni battendo gli azzurri di Franco Ballerini e partecipò insieme alla Saeco alla Vuelta a España. La stagione si concluse con la vittoria al Giro di Lombardia e diventò il primo ciclista dal 1972 a vincere Giro d’Italia e Lombardia nello stesso anno. Venne nominato dall’Istituto ciclistico internazionale miglior ciclista dell’anno solare 2004. Nel 2005 con la Lampre-Caffita al Tour de Romandie vinse una tappa e vestì la maglia di leader per due giorni. Nel 2006 vinse la Settimana Internazionale di Coppi e Bartali ed il Giro del Trentino. Nel 2007 conquistò la classifica finale al Giro del Trentino. Nel 2008 vinse una grande classica come l’Amstel Gold Race e si piazzò sul terzo gradino del podio alla Freccia Vallone. Venne inserito nella lista dei convocati per il campionato mondiale di Varese, nel quale conquistò la medaglia d’argento dietro a Ballan. Il 18 ottobre vinse il Giro di Lombardia per la terza volta. Nel 2009 alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali conquistò la vittoria finale. Nel 2010 non ottenne alcuna vittoria, ma solo dei piazzamenti nelle tappe dei Grandi Giri: un secondo posto nella frazione di Montalcino al Giro d’Italia, vinta dal campione del mondo Cadel Evans, poi un terzo e un quarto posto di tappa al Tour de France. Nel 2011 vinse il 72º Giro dell’Appennino e si aggiudicò anche la seconda tappa del Tour de Romandie con arrivo a Romont. Nel 2012 al Giro d’Italia corse in supporto del compagno di squadra Michele Scarponi, arrivando secondo nello Stelvio e concludendo sesto in graduatoria finale. Negli ultimi anni Damiano Cunego non è riuscito a confermare il livello al quale si era espresso nella prima parte della sua carriera.

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Damiano Cunego

LE VITTORIE PIÙ IMPORTANTI: Giro d’Italia (2004) Tour of Qinghai Lake (2003) Giro del Trentino (2004 / 2006 / 2007) Giro dell’Appennino (2004) GP Nobili (2004 / 2005) Giro di Lombardia (2004 / 2008 / 2007) Trofeo Melinda (2005) Japan Cup (2005) Settimana Internazionale Coppi e Bartali (2006 / 2009) GP Industria e Artigianato Larciano (2006) Vuelta al Pais Vasco (2008) Amstel Gold Race (2008) Japan Cup (2008)

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IL TRIONFO AL GIRO D’ITALIA DEL 2004 L’ottantasettesima edizione del Giro d’Italia si svolse dall’8 al 30 maggio 2004 su un percorso di 3.423,9 chilometri, ripartiti in un cronoprologo e venti tappe. Fu la corsa della consacrazione del ventiduenne Damiano Cunego. L’edizione di quell’anno partì con il ricordo dalle tragica scomparsa di Marco Pantani. Al via i favoriti erano Garzelli, Simoni e Popovyč. Dopo la vittoria a Genova di McGee, nella seconda tappa a Pontremoli si impose Cunego. Il compagno Gilberto Simoni conquistò la maglia rosa durante la terza tappa, ma Cunego con la vittoria a Montevergine di Mercogliano balzò al comando della classifica generale. Popovyč indossò la maglia rosa soltanto momentaneamente a seguito della cronometro nella tredicesima tappa di Trieste e la mantenne anche nelle due tappe in Croazia, ma Cunego sferrò un attacco poderoso al traguardo alpino di Falzes e si riappropriò del primato. Successivamente batté Simoni a Bormio e nella penultima tappa controllò a distanza l’attacco di Simoni e Garzelli sul Mortirolo. Gilberto Simoni, staccato di 2’39”, dovette cedere i gradi di capitano al suo giovane gregario. A Fondo/Sarnonico la graduatoria rimase immutata, a Bormio 2000, nella frazione con il Tonale e il Gavia Cunego fu abile a rispondere agli attacchi dei rivali, staccandoli sulle ultime rampe per portarsi a casa il quarto successo di tappa. Nella frazione con il Mortirolo, il Vivione e l’ascesa sulla Presolana, Garzelli batté in volata Simoni mentre Cunego controllò a distanza e chiuse a meno di un minuto portandosi a 2’02” di vantaggio sul secondo, Hončar. Sulla passerella finale di Milano Damiano Cunego festeggiò a sorpresa la vittoria al Giro d’Italia.

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Damiano Cunego

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LA VITTORIA A CIMA GRAPPA NEL ‘68 Emilio Casalini a quel Giro non doveva neppure esserci. Era stato Vittorio Adorni, parmense come lui, a pretendere che fosse inserito al posto di Mino Denti nella selezione della Faema, che era anche la squadra di Merckx. Casalini, classe ’41, non era un vincente, era un gregario umile e generoso, una risorsa preziosa per i capitani. Quel 30 maggio del 1968 accadde l’imponderabile: la grande montagna partorì un topolino. Si correva la decima tappa, da Trento a Cima Grappa, 136 chilometri con Passo di Sommo, Folgaria e la Valdastico nel mezzo. Dancelli aveva la maglia rosa e Merckx smaniava di portargliela via. Il gruppo si avvicinava senza affanno alla salita finale. A una decina di chilometri da Romano tre corridori scattarono per un traguardo volante con il beneplacito degli sceriffi. Erano Emilio Casalini (Faema), Pietro Campagnari (Molteni) e Damiano Capodivento (Gbc). Sullo slancio della volata continuarono la loro azione e si presentarono con meno di un minuto ai piedi del gigante, che aveva conosciuto tante battaglie ma mai prima di allora quelle del Giro.

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Casalini un gregario nell’Olimpo

“Eravamo certi che gli scalatori ci avrebbero presi con un balzo – ricorda Casalini -, invece il gruppo temporeggiò. A un certo punto fummo affiancati da Adriano De Zan, il grande telecronista della Rai, che stava salendo in moto. Ci incoraggiò a tenere duro perché di lì a poco saremmo stati in eurovisione. Gli altri due mollarono, io invece passai a De Zan la pompa e il tubolare per essere più leggero, allungai e percorsi a testa bassa il falsopiano fino a Ponte San Lorenzo. Quando la strada riprese a salire proseguii del mio passo. Merckx mordeva il freno perché avrebbe voluto prendere la maglia rosa e non poteva muoversi, dato che io ero della sua squadra. Scattò all’ultimo chilometro, quando ormai avevo la vittoria al sicuro. Merckx era arrabbiatissimo, fosse stato per lui non avrei fatto molta strada – rammenta Casalini -. Adorni lo tranquillizzava dicendogli si sarebbe rifatto sulle Tre Cime. E fu così”. Quella tappa dall’esito imprevedibile è l’unica perla nella carriera da onesto comprimario di Emilio Casalini. Nel ’98, trent’anni dopo l’impresa, ci è tornato in bici con un gruppo di amici. “E’ stata dura, tanto che a cinque chilometri dalla cima sono andato in crisi, ma è stato bello. Mi rendo conto che nel ’68 ho rovinato una tappa che meritava un vincitore importante – scherza Casalini – ma me la tengo stretta e me la godo tuttora.

E.M.

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DA CIMA GRAPPA ALLE STELLE Fabio Aru è l’ultima grande star del ciclismo lanciata in orbita dalla Bassano-Monte Grappa. La sua affermazione nella regina delle classiche in salita è datata 2011. Aveva mancato per un soffio il successo nel 2009, quando fu ripreso e superato a qualche centinaio di metri dal traguardo da Serafino e Contoli. Non si fece scoraggiare e continuò a corteggiare quella scalata per ben due anni. L’ordine d’arrivo del 2011 recita: primo Aru per distacco, secondo Battaglin (15”) e terzo De Ieso. La corsa di quell’anno fu resa complicata soprattutto da fattori climatici, a causa di temperature sotto la media e pioggia in pianura e in salita. Il freddo costrinse alcuni corridori a ritirarsi prima del previsto. Fu a cinque chilometri dall’arrivo che il sardo ventunenne Fabio Aru si stancò di viaggiare in compagnia e cambiò marcia rendendosi inarrivabile. Aru (San Gavino Monreale, 3 luglio 1990) oggi corre per il team Astana. Professionista dal 2012, mostra doti evidenti come scalatore. In carriera ha vinto tre tappe al Giro d’Italia, salendo sul podio finale della Corsa Rosa nel 2014 (3°) e nel 2015 (2°). Due i successi di giornata alla Vuelta a España. A maggio di quest’anno Ha preso il via al Giro d’Italia come capitano dell’Astana, tra i favoriti per il successo finale. Ha iniziato il Giro con un terzo posto nella cronosquadre d’apertura, per poi classificarsi terzo sull’Abetone nella 5ª tappa e quarto a Campitello Matese nell’ottava. E’ andato in difficoltà nell’undicesima e nella dodicesima frazione, ma, dopo una caduta ha visto coinvolta la maglia rosa Alberto Contador nella tappa di Jesolo, Aru ha indossato per la prima volta il simbolo del primato: è il primo ciclista sardo della storia ad aver indossato la maglia rosa al Giro d’Italia. Ha ceduto la maglia allo spagnolo il giorno seguente, dopo la cronometro da Treviso a Valdobbiadene. Il 29 maggio Aru ha vinto la sua seconda tappa al Giro, nella 19ª frazione da Gravellona Toce a Cervinia, riconquistando il secondo posto della classifica generale perso tre giorni prima nella tappa di Aprica. Il giorno a seguire ha vinto la penultima frazione con l’arrivo in quota a Sestriere, staccando la maglia rosa Contador di 2’25” e fissando il secondo posto finale nella generale a 1’53” dallo spagnolo.

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Fabio Aru

LE VITTORIE PIÙ IMPORTANTI: 11ª tappa Vuelta a España (2014) 18ª tappa Vuelta a España (2014) 19ª tappa Giro d’Italia (2015) 20ª tappa Giro d’Italia (2015) Classifica giovani Giro d’Italia (2015) Classifica generale Giro della Valle d’Aosta (2011-2012)

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a Bassano in L.go Parolini (zona stazione dei treni) e a Fontanelle di Conco sulla Statale Bassano - Asiago

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I Giovanissimi G1 Davide Bellin

G1Filippo Leonardo Cappellari G1 Cecchin

G1 Michele Davide Bellin G1 Favero

G1 Giovanni Leonardo Cappellari Filippo Cecchin G3 Cremasco

G1 G1 Davide MicheleBellin Favero

G1 Leonardo Cappellari G1 Cecchin G3 Filippo Giovanni Cremasco

G1 Davide Bellin G1 Favero G4 Michele Matteo Perin

G1 Filippo Cecchin G3 G4 Giovanni Giacomo Cremasc Lazzaro

ellin Favero erin

G1 Leonardo Cappellari G1 Cecchin G3 Filippo Giovanni Cremasco G4 Giacomo Lazzarotto

G1 Davide Bellin G1 Michele Favero G4Renato Matteo Favero Perin G4

G1 Filippo Cecchin G3 Giovanni Cremasco G4Veronica GiacomoGrisotto Lazzarotto G4

G1 Michele Favero Matteo Perin Renato Favero G4 Irene Cavalli

G3 Giovanni Cremasco G4 Giacomo Lazzarotto Veronica Grisotto

G4 Matteo Perin G4 Favero G4Renato Irene Cavalli

G4 Giacomo Lazzarotto G4 G4 Veronica Edoardo Grisotto Sartore

G4 Renato Favero G4 Cavalli G4 Irene Andrea Benacchio

Lazzarotto Grisotto Sartore

G4 Renato Matteo Perin G4 Favero Irene Cavalli G4 Andrea Benacchio

G4 Giacomo Lazzarotto G4 Veronica G4Luca Edoardo Sartore G5 NardiGrisotto

G4 Renato Favero G4 Irene Cavalli G4Erik Andrea Benacchio G5 Zanon

G4 Veronica Grisotto G4 Edoardo Sartore G5 Andrea Luca Nardi G5 Settin

G4 Irene Cavalli G4 Benacchio G5 Andrea Erik Zanon

G4 Edoardo Sartore G5 Nardi G5 Luca Andrea Settin

G4 Andrea Benacchio G6 Erik Mattia De Polli G5 Zanon

G5 Luca Nardi G6 Andrea Mirco Del Miglio G5 Settin

G4 Edoardo Sartore G5 Nardi G6 Luca Mirco Del Miglio Andrea Settin

G4 Andrea Benacchio G5 Erik Zanon G6 Cavalli G6Stefano Mattia De Polli

G5 G6Luca MircoNardi Del Miglio G5 Andrea Settin G6 Beatrice Trento

G5 Zanon G6 Erik Stefano Cavalli Mattia De Polli G6 Andrea Toaldo

G5 Settin G6 Andrea Mirco Del Miglio Beatrice Trento

G6 Mattia De Polli G6 Cavalli G6 Stefano Andrea Toaldo

G6 Mirco Del Miglio G6 G6 Beatrice MariannaTrento Grisotto

G6 Stefano Cavalli G6 Andrea Toaldo Giulio Alberton

o Cappellari

Benacchio on e Polli

l Grisotto Miglio aTrento

berton l Miglio

Sono passati 8 anni da quando il Veloce Club Bassano 1892 ha deciso di puntare ancora sulle categorie giovanili. Sono stati 8 anni di continua crescita, arrivando quest’ anno a 25 inscritti seguiti dagli allenatori Luca Cremasco e Andrea Dissegna, e le aiutanti Jessica Cremasco e Anna Piccolotto. G6 Mattia De Polli G6 Giulio Stefano Cavalli AndreaAlberton Toaldo G6

G6 Mirco DelTrento Miglio G6 Beatrice G6Gioele Marianna Grisotto G6 Cecchin

G6 Stefano Cavalli G6 Andrea Toaldo G6 Fabio GiulioDel Alberton G6 Miglio

G6 Beatrice Trento Marianna Grisotto GioeleCalsamiglia Cecchin G6 Clara

G6 Andrea Toaldo G6 G6 Giulio Fabio Alberton Del Miglio

G6 Marianna Grisotto G6 Cecchin G6Gioele Clara Calsamiglia

G6 Giulio Alberton G6 Fabio Del Miglio

G6 Gioele Cecchin G6 Clara Calsamiglia

Lo scopo che ci siamo fissati è di fare amare questo sport ai ragazzi spiegando loro che non è fatto di sola fatica, ma sopratutto di lealtà-amicizia, ma anche di sofferenza e tenacia doti che serviranno un domani nella vita di tutti i giorni.

G6 Gioele Marianna Grisotto G6 Cecchin Clara Calsamiglia

G6 G6 Giulio Fabio Alberton Del Miglio

G6 Cecchin G6 Gioele Clara Calsamiglia

G6 Fabio Del Miglio

G6 Clara Calsamiglia

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Gli Esordienti

DIRETTORI SPORTIVI: Riccardo Turcato, Dell’Olio Nicola ATLETI: Simone Turcato - Gabriele Tasinazzo - Riccardo Santinon - Alessandro Favero

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Gli allievi

DIRETTORI SPORTIVI: Fabio Rebesco, Mirco Fachinat PRESIDENTE: Michele Cavalera ATLETI: Enrico Schirato - Edoardo Manfrè - Matteo Rizzo - Luca Gnesotto - Mattia Faccio Andrea Giacometti - Angelo Cavalli - Marco Frigo - Kevin Bonaldo - Davide Bordignon - Busellato Andrea

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