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Era uno dei centri di grande distribuzione più importanti del Bassanese, ora non c’è più. L’Ipercoop...

Un terribile incidente provocato da un ‘auto il cui conducente guidava ad una velocità sostenuta ed era ubriaco...

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WHATSAPP PER SEGNALARE DISSESTI E CRITICITÀ NELLE STRADE continua a pagina XII

Etra mette in vendita 56 mezzi

Intervento da 600 mila euro per il parco...

Nell’ambito del programma di rinnovo della flotta aziendale, che conta più di 500 veicoli, alcuni a noleggio altri di proprietà...

VICENZA. Entro il mese di marzo partiranno i lavori di riqualificazione del Giardino della Vittoria, la storica area verde di Monte Berico...

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Editoriale

editoriale | indice

ALLEGATO GRATUITO A LA PIAZZA - IL QUINDICINALE DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI ANNO 3 - NUMERO 38 04 MARZO 2016 AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA N°7/94 DEL 7/10/94 LAPIAZZAWEB.COM

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Pop.Vicenza e Veneto Banca: “In fumo il 15% del Pil del Veneto” di Eros Maccioni

CASSOLA. “Ci vuole il kalashnikov” grida qualcuno dalla platea; “No, la ghigliottina” gli risponde un altro due file più indietro. Casi isolati: le vittime delle cattive azioni della Popolare di Vicenza sono per lo più silenziosi, disorientati, delusi. Brutto da dire, ma anche visibilmente rassegnati. L’istituto, come è successo con Veneto Banca ma anche di più, durante la volatilizzazione del 90% delle loro azioni è stato molto accorto rispetto alle possibili contromosse, rivedere quei soldi è praticamente un miraggio. La chiamata al popolo dei becchi e bastonati è arrivata dall’Unione Nazionale Consumatori al teatro Vivaldi di Cassola. Ovviamente zeppo di gente. Il vispo economista Eugenio Benetazzo è andato a nozze: “Quanti di voi hanno aperto un conto corrente da un’altra parte dopo quello che è successo?”. Non più del 10% dei presenti ha alzato la mano. “E allora, come direbbe Sgarbi, capre, capre, capre!”. Il presidente regionale dell’UNC, Antonio Tognoni, aveva accanto a sé le denunce di 212 risparmiatori. Solo in quei faldoni c’è (c’era…) un capitale azionario di 12 milioni di euro. “Truffa premeditata”, “Default” le parole che sono echeggiate più spesso. Molti gli interrogativi inquietanti: e se anche la Pop.Vi si mettesse a risarcire, dove troverebbe i soldi per compensare un gap fra i 62 euro iniziali e gli attuali 6,3? La ricapitalizzazione per entrare in borsa è stata alzata a 1.760.000.000: chi li tira fuori, sapendo che dopo la quotazione il titolo scenderà ancora? Quanti sanno che la banca ha segnalato molti azionisti alla Centrale Rischi come cattivi pagatori? Quanti sanno di avere sottoscritto il “test di appropriatezza” che solleva la banca da qualsiasi responsabilità nell’”induzione” all’acquisto delle azioni? E del bail in (prelievo forzoso per salvare banche a rischio) ne vogliamo parlare? E se nell’assemblea del 5 marzo non passa la trasformazione in Spa [nel Trevigiano gli azionisti associati hanno già detto ‘no’] a cosa si va incontro? A questa domanda ha risposto senza esitazione l’avvocato Piovan: la banca fallirà. A quantificare il danno economico e sociale prodotto dalle gestioni disinvolte di Pop.Vi e Veneto Banca ci ha pensato Benetazzo: è andato virtualmente in fumo il 15% del Pil del Veneto. L’UNC ha scelto la via penale e porterà le denunce per truffa ed estorsione sul tavolo del procuratore della Repubblica.

Indice IV

C’era una volta l’Ipercoop di Cassola

V

Riconversione ex caserma Monte Grappa: affidato l’incarico

VI

Il sindaco di Borgo: “pedaggio in Valsugana per chi sale da Bassano”

VII

Nell’incidente morirono madre e figlia: autista ubriaco, patteggia 17 mesi

VIII

Liceo Corradini 2° in Italia, i complimenti dell’assessore Donazzan

IX

Festival Città Impresa di Vicenza, 9 edizioni di dibattito internazionale

X

Etra mette in vendita 56 mezzi

XII

Whatsapp per segnalare dissesti e criticità nelle strade

XIV

Lavoratori in nero e clandestini: fermate 4 attività

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bassano | cronaca delle banche finite nell’occhio del ciclone – spiega a Lapiazzaweb.com l’avvocato Gianberto Zilli, portavoce dei soci -. E’ un dramma sociale che non riguarda solo un esercito di soci della cooperativa, ma anche tutti quei piccoli fornitori locali che rischiano di non vedere più il becco di un quattrino”.

C’ERA UNA VOLTA L’IPERCOOP DI CASSOLA

Coopca aveva anche un altro centro in provincia di Vicenza, alle Piramidi di Torri di Quartesolo. I costi di gestione erano troppo alti, la chiusura è definitiva.

Individuato dopo 9 anni l’autore di un furto in sala giochi CASSOLA. Era uno dei centri di grande distribuzione più importanti del Bassanese, ora non c’è più. L’Ipercoop di via Monte Pertica a San Giuseppe ha chiuso i battenti da qualche settimana a seguito della messa in liquidazione di CoopCa (Cooperativa della Carnia, fondata un secolo fa). I 42 supermercati dislocati in Friuli e in Veneto sono stati messi in vendita, circa la metà sono stati “piazzati”, ad iniziare naturalmente da quelli che fatturavano di più. Cassola non era uno di questi, un po’ per la forte concorrenza che si è creata negli ultimi anni, un po’, evidentemente, per una politica gestionale non abbastanza accorta. I prezzi dell’Ipercoop – è stato rilevato – erano mediamente più elevati della media degli altri supermercati bassanesi, e questo indubbiamente non ha giovato alla prosperità del centro di via Monte Pertica. Il personale è in cassa integrazione, ma solo fino al 19 aprile. Come detto, la sede di Cassola è fra quelle rimaste al palo. Si cerca disperatamente un acquirente. Despar e Alì inizialmente hanno detto di no, la negoziazione è stata riaperta e si spera in un “ripescaggio”. Prospettive concrete, però, al momento non ce ne sono. Per quanto riguarda CoopCa, la quota minima prevista dal concordato è complessivamente di 34 milioni di euro, ne mancano all’appello circa sette.

“La dinamica è in tutto e per tutto simile a quella

MOLVENA. Sono trascorsi nove lunghi anni, ma alla fine è stato individuato e denunciato il responsabile del furto in una sala giochi. Ora chissà quanto tempo dovrà ancora trascorrere per la sua cattura, dato che risulta irreperibile sul territorio nazionale. L’autore del furto è S.Z., quarantacinquenne serbo, che nel lontano 21 maggio 2007 si era introdotto nella sala giochi “Il Jackpot.it” in via Ponticello, di proprietà del cassolese Samuel Tafferini. Dopo la forzatura di un infisso per penetrare all’interno dell’esercizio commerciale, il malvivente aveva rubato un computer, un bersaglio per il gioco delle freccette e 3.500 euro in contanti trovati all’interno di 9 slot machine. L’attività di indagine per l’identificazione del responsabile è stata supportata dai Ris di Parma.

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bassano | cronaca

RICONVERSIONE EX CASERMA MONTE GRAPPA: AFFIDATO L’INCARICO

ha appunto quella all’edilizia residenziale pubblica – diamo il ‘la’ all’articolato intervento di riconversione del complesso demaniale, che continuerà ad essere presidio di sicurezza peri cittadini, e al tempo stesso acquisterà anche una nuova funzione residenziale’. L’incarico progettuale prevede, infatti, che i tecnici dell’Ater progettino e realizzino i lavori necessari per ospitare nell’ex caserma il Commissariato di Polizia e la sede della Polstrada, reperendo nel complesso immobiliare anche la possibilità di realizzarvi 48 alloggi di edilizia residenziale pubblica.

‘Abbiamo così creato i presupposti – conclude l’assessore Lanzarin – per portare a termine l’impegno assunto con i bassanesi di restituire a funzione pubblica dell’ex base addestrativa degli Alpini, dismessa ormai da un decennio’.

BASSANO. Sarà l’Ater di Vicenza a progettare e guidare i lavori di riconversione dell’ex caserma Monte Grappa di Bassano su incarico della Regione. L’assessore Manuela Lanzarin ha portato in giunta, di concerto con il collega alla sicurezza Cristiano Corazzari, la delibera che segna il primo passo operativo nel percorso disegnato dal protocollo d’intesa siglato a fine 2014 tra Agenzia del Demanio, ministero dell’Interno, Guardia di Finanza e Regione Veneto per trasformare il complesso militare in sede del commissariato di Polizia e della Polstrada bassanese.

‘Con l’incarico affidato oggi all’Ater vicentina, braccio operativo della Regione per l’edilizia – spiega l’assessore Lanzarin, che tra le sue deleghe

Lutto in città SI È SPENTO FLAVIO BAGGIO, PROTAGONISTA DELLA CULTURA BASSANESE BASSANO. Si è spento Flavio Baggio, personaggio molto noto in città. È successo all’improvviso, la morte l’ha colto nel sonno nell’abitazione di San Vito dove viveva con la moglie Antonia e il figlio Matteo. Aveva 73 anni. Baggio, fratello del giornalista Roberto Cristiano, per trent’anni è stato funzionario all’Unione del commercio, dedicandosi anche a molte attività culturali. Ricordiamo il suo fondamentale impegno per l’attribuzione del marchio Dop all’asparago di Bassano. Intenso il ruolo nel volontariato dedicandosi fino all’ultimo alla parrocchia di San Vito. È stato membro attivo delle Arti per Via e della Pro Bassano. Ha scritto poesie dialettali e recitato a teatro e si è dedicato alla riscoperta di ricette legate della tradizione.

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bassano | cronaca e sport nemmeno quella attuale. Non si è ragionato a suo tempo sulla mobilità alternativa, ora è troppo tardi. Io continuerò a battermi e spero di non essere il solo a farlo”

IL SINDACO DI BORGO: “PEDAGGIO IN VALSUGANA PER CHI SALE DA BASSANO”

Granfondo Fi’zi:k 2016 ECCO I PECORSI

VALSUGANA. Il sindaco di Borgo, Fabio Delle Donne, la butta là come provocazione, ma non ha l’aria di scherzare: hanno cancellato la Valdastico Nord, tutto il traffico della superstrada pedemontana si riverserà sulla Valsugana, allora chi viene da Bassano paghi un pedaggio.

“Lo useremo come indennizzo, ci servirà per migliorare le infrastrutture e tamponare l’impatto ambientale – afferma il sindaco -. La Valsugana continua ad essere una strada di serie B, saremo definitivamente sommersi dal traffico. Stiamo parlando di una strada che è fra le prime dieci in Italia per numero di incidenti, con grossi problemi di inquinamento dovuto ai veicoli. Ora il traffico aumenterà, perché la Superstrada Pedemontana, che comprende il nuovo tratto CastelfrancoBassano, moltiplicherà il flusso sul canale del Brenta. La verità è che la valle è stata presa ancora una volta a schiaffi». Delle Donne si riferisce alle decisioni prese in sede ministeriale, presenti le Regioni Trentino e Veneto. Il Trentino ha ottenuto la cancellazione della Valdastico Nord, sostituita da un molto meno agevole collegamento sotterraneo fra Lastebasse e Levico. Per quanto riguarda la Valsugana, si è deciso di migliorare la ferrovia e alcuni non meglio precisati “punti critici” (Carpanè?).

MAROSTICA. Svelati i percorsi della granfondo Fi’zi:k del 24 aprile. La granfondo si animerà lungo due tracciati: il primo di 100 chilometri e 1.670 metri di dislivello, il secondo di 154 chilometri e 2.970 metri di dislivello, con punto di partenza ed arrivo nella scenografica Piazza Castello, comunemente conosciuta come Piazza degli Scacchi. I concorrenti si porteranno da Marostica a Pianezze, da Molvena a Salcedo, prima di affrontare i saliscendi della Valdastico, risalire sino Pedescala e proiettarsi sull’Altopiano di Asiago. Il versante da “attaccare” sarà quello di Castelletto di Rotzo, e, dopo circa 80 chilometri in comune, il percorso si dividerà tra “corto” e “lungo”. Chi opterà per il primo potrà lasciarsi andare sfruttando la discesa di Crosara e raggiungere il traguardo di Marostica; chi invece si vorrà cimentare con il “lungo” dovrà risalire nuovamente sino a Salcedo, trovandosi innanzi il Monte Corno. Conquistata la vetta, si proseguirà per una decina di chilometri prima di affrontare il declivio di Crosara e tagliare il traguardo sito in Piazza Castello. Le iscrizioni: sino al 5 aprile saranno costituite da una quota di 37 euro per gli uomini e 29 euro per le donne. La competizione “ufficiale” sarà anticipata dalla “Krono fi’zi:k-La Rosina” del 12 marzo, una cronoscalata di 5 km da Piazza Castello sino alla salita de “La Rosina”.

Insomma, qualche spatolata di stucco qua e là.

“Non credo nella ferrovia – tuona il sindaco di Borgo -, se non fosse per Cecco Beppe non avremmo

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thiene e schio | cronaca consentito.

NELL’INCIDENTE MORIRONO MADRE E FIGLIA: AUTISTA ERA UBRIACO, PATTEGGIA 17 MESI

La patente gli è stata revocata e la pena detentiva è sospesa. La disgrazia risale ad un anno e mezzo fa. Era il 23 novembre del 2014, Andrea Palazzetti viaggiava con la moglie e i figli lungo un tratto della provinciale Pasubio nel comune di Costabissara, in località Motta. Spinge l’acceleratore fino ai 95 km orari ma in quel tratto il limite è di 50. La famiglia sta tornado da un pranzo, e secondo la ricostruzione del pm, all’improvviso, Palazzetti sbanda e invade la corsia opposta centrando in pieno la Suzuki guidata dalla trevigiana Maria Rosaria Grisolia, 49 anni. Al fianco c’è la madre Ada Buccino, di 76. Le due donne non hanno scampo, ma prima di quel terribile impatto sono riuscite a proteggere con i loro corpi il nipotino che sedeva sul sedile posteriore salvandogli la vita. Palazzetti, che è libero, ha un precedente per guida in stato d’ebbrezza che risale al 2002. La perizia ordinata dal tribunale ha stabilito che l’invasione di corsia c’è stata, ma che l’auto di Palazzetti non stava superando un’altro mezzo come invece riportarono due testimoni.

ISOLA. Un terribile incidente provocato da un ‘auto il cui conducente guidava ad una velocità sostenuta ed era ubriaco, condotta che è costata la vita a madre e figlia sulla Pasubio, a Motta il nel novembre 2014. La tragica vicenda si è conclusa con un patteggiamento.

La famiglia delle vittime dovrà ora affrontare una battaglia legale per il risarcimento.

In tribunale a Vicenza è arrivato il verdetto per Andrea Palazzetti, 44 anni, residente a Isola che ha patteggiato 17 mesi di reclusione per l’omicidio colposo plurimo di Ada Buccino e Maria Grisolia. Inoltre, il gup gli ha inflitto altri 20 giorni di arresto e 600 euro di multa per avere guidato in stato di ebbrezza, un tasso alcolemico doppio rispetto al

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thiene e schio | cronaca

LICEO CORRADINI SECONDO IN ITALIA, I COMPLIMENTI DELL’ASSESSORE DONAZZAN

Arrestato (col padre) uno dei ladri a cui sparò Ermes Mattielli VALDAGNO. Ci si perdoni la retorica, ma viene proprio da dire che il sacrificio di Ermes Mattielli è stato del tutto inutile. Cris Caris, 31 anni, uno dei due ladri a cui il rigattiere di Arsiero sparò, venendo condannato a cinque anni e quattro mesi, oltre ad un risarcimento da 135 mila euro, ha continuato imperterrito a rubare finché ieri è stato arrestato dai carabinieri per furto. Stava compiendo una delle numerose razzie che si sono registrate di recente nelle case di montagna. Con lui è finito in manette Enzo Caris, 56 anni suo padre. Entrambi sono pregiudicati e nullafacenti e hanno come base il campo nomadi di Santorso. La baita che stavano ripulendo quando i carabinieri li hanno immobilizzati si trova a Nogarole. I colpi d questo tipo messi a segno negli ulti mesi sono più di due dozzine. Dalle abitazioni di montagna facevano sparire qualsiasi oggetti di qualche valore commerciale, in particolare attrezzi da lavoro. Dopo avere girovagato nella Valdastico, si sono diretti verso malga Pela a Nogarole. I militari, che li stavano pedinando, li hanno sorpresi mentre stavano portando via una motofalciatrice dopo avere tagliato la rete della recinzione e sfondato il portone d’ingresso. Nella loro auto hanno trovato arnesi da scasso, torce elettriche e guanti di gomma.

THIENE. “Il Corradini è un liceo d’eccellenza e il fatto che venga riconosciuto come tale da una prestigiosa ricerca nazionale è motivo d’orgoglio per il nostro territorio”. A sostenerlo è l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan che commenta con soddisfazione i risultati della ricerca annuale della Fondazione Agnelli sulle migliori scuole superiori italiane, che mette al secondo posto della classifica nazionale dei licei classici il Corradini di Thiene.

Ladri abituali al supermercato: “Di solito ci lasciano andare…”

La ricerca misura il rendimento universitario dei diplomati delle singole scuole inteso come indice di una solida preparazione scolastica. Quindi vengono prese in considerazione le scuole che preparano all’università e attraverso le banche dati del Ministero dell’Istruzione si misurano voti e crediti ottenuti dagli ex allievi nel primo anno di università. Nella classifica dei migliori liceo classici d’Italia il Corradini si posiziona sul podio al secondo posto, insieme al liceo bergamasco Sarpi, alle spalle del Manzoni di Lecco. Il voto medio alla maturità dei suoi studenti è 82,9. Media voti universitari degli ex allievi: 29,15. “Rivolgo il mio plauso alla dirigente scolastica – riprende Donazzan – la professoressa Alessandra Zuffellato. Il suo ruolo è fondamentale nell’ottica della sempre maggiore autonomia affidata ai dirigenti scolastici, prevista dalla riforma del 2015”. “Se una scuola funziona vuol dire che è ben gestita e che offre agli studenti stimoli e strumenti adeguati per crescere e formarsi e, come dimostra la ricerca della Fondazione Agnelli, fare poi la differenza anche in ambito universitario”, conclude.

THIENE. Due addetti alla vigilanza interna del Centro Commerciale Carrefour hanno constatato movimenti sospetti da parte di una coppia di giovani che avevano prelevato generi alimentari e di abbigliamento dagli scaffali infilandoli nei giubbotti. La polizia locale nordest vicentino ha identificato gli autori del furto, un ragazzo 27enne thienese e una ragazza 22enne tarantina, entrambi senza fissa dimora. I ragazzi hanno estratto dai giubbotti ciambelle, patate arrosto, filoni di pane, involtini di melanzana, focaccia alla cipolla, croissant al burro, salame piccante, banane, bibite, scarpe, reggiseno, guanti, calzini e una felpa. Gli addetti alla sicurezza precisavano di avere visto asportare anche una sottoveste, poi trovata occultato sotto gli indumenti indossati dalla ragazza. Il valore della merce asportata ammonta a 121,67 euro. A causa dei notevoli danni provocati dalla continua opera di taccheggio da parte di sbandati e non, la direzione del Centro Commerciale ha sporto denuncia-querela nei confronti dei due giovani che, essendo incensurati, sono stati denunciati in stato di libertà. Cosa che li ha sorpresi e non poco. “E’ la prima volta che ci denunciano. Di solito ci lasciano andare”, hanno dichiarato.

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vicenza | attualità

FESTIVAL CITTÀ IMPRESA DI VICENZA, NOVE EDIZIONI DI DIBATTITO INTERNAZIONALE VICENZA. Torna per la 9° edizione il Festival Città Impresa di Vicenza, che si terrà dal 1 al 3 aprile 2016, dal 2008 luogo di dibattito internazionale sulle questioni chiave dello sviluppo delle imprese e dei territori. Un’occasione di incontro, scambio e formazione per studenti dei corsi di laurea triennale, specialistica, master e dottorato. Scadenza delle domande: 28 febbraio. Per tre giorni dunque, Vicenza sarà protagonista del dibattito sui temi dell’economia, della politica e della cultura della megalopoli delle Venezie. La città diventerà centro di aggregazione per leader, opinion-maker, imprenditori e attori della società civile, aprendo un’arena per la discussione delle nuove direzioni di sviluppo per la rinascita dell’economia, della cultura e del territorio. Tra gli ospiti già confermati della manifestazione, i ministri Pier Carlo Padoan, Graziano Delrio, Maurizio Martina, Marianna Madia e Giuliano Poletti; Patrizia Grieco, presidente Enel; Oscar Farinetti, fondatore Eataly; Carlo Messina, amministratore delegato Intesa Sanpaolo; Pietro Ichino, giurista, giornalista e politico; Oscar Giannino, giornalista e politico; Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo. E ancora Luigi Zingales, economista, docente University of Chicago Booth School of Business; Ilvo Diamanti, sociologo, politologo, saggista; Mariacristina Gribaudi, presidente Musei Civici di Venezia, Guido Guerzoni, docente di Economia e Management della Cultura Università Bocconi di Milano, Sandro Trento, docente di Economia e Gestione delle Imprese

Università di Trento, oltre ai più importanti imprenditori del Nordest.

Intervento da 600 mila euro per il parco di Monte Berico VICENZA. Entro il mese di marzo partiranno i lavori di riqualificazione del Giardino della Vittoria, la storica area verde di Monte Berico, di fonte al Santuario e affacciata su piazzale della Vittoria. Nato negli anni ’20 come giardino di pertinenza della villa al Belvedere, l’area è di proprietà comunale e accessibile liberamente anche se purtroppo da diversi anni non risulta facilmente fruibile. L’intervento ha il valore complessivo di 604.170 euro finanziati dalla Regione Veneto con 422.919 euro attraverso uno specifico bando dedicato alla conservazione e promozione dei beni culturali in particolare legati alla Grande Guerra. L’assessore alla cura urbana Cristina Balbi ha presentato la nuova configurazione del giardino insieme alla progettista, architetto Annabianca Compostella dello Studio Architetti Veneti di Bassano del Grappa. La novità sarà l’inserimento di specie floreali di colore bianco, di vario genere e con fioriture distribuite nei vari periodi dell’anno. I lavori prenderanno avvio verso al fine di marzo e si protrarranno fino all’autunno. Il progetto prevede la sistemazione del giardino di Monte Berico, che manterrà il suo impianto storico di tipo paesaggistico, a composizione libera, con andamento in pendenza e dai percorsi sinuosi. Si cercherà di recuperare l’esistente ma rendendolo fruibile. Verranno ripristinati i sentieri per renderli più sicuri con la valorizzazione dell’asse centrale che conduce alla villa Belvedere e al contempo i due assi visuali verso la città e verso la Basilica verranno liberati. I percorsi in maggior pendenza verranno trasformati con gradoni erbosi concepiti più con la funzione di sedute che per il passaggio; i gradini del percorso centrale saranno rifiniti in trachite, recuperata all’interno del giardino, mentre nei percorsi minori i gradini saranno segnati con lame di ferro. Sia il monumento alla Mamma che quello alle Otto Aquile verranno valorizzati e ripuliti. Il progetto, condiviso con le varie associazioni del territorio, sarà completato da un impianto di irrigazione e da una adeguata illuminazione a terra che sarà mascherata e integrata con elementi di arredo o vegetali. Negli anni scorsi il giardino della Vittoria ha subito alcuni interventi grazie ad un investimento del Comune di 130 mila: tra il 2011 e il 2012 è stata effettuata la manutenzione delle murature di sostegno retrostanti il monumento alla Vittoria e sono stati restaurati gli elementi lapidei storici.

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cittadella | attualità / cronaca

ETRA METTE IN VENDITA 56 MEZZI

Guerra tra alpini: azzerata la sezione di Cittadella

CITTADELLA. Gli alpini tornano in guerra, ma stavolta lo fanno al loro interno. La sezione di Cittadella, infatti, dopo aver votato a maggioranza il distacco dal raggruppamento provinciale di Padova per unirsi a quello di Bassano, è stata commissariata dal capoluogo.

CITTADELLA. Nell’ambito del programma di rinnovo della flotta aziendale, che conta più di 500 veicoli, alcuni a noleggio altri di proprietà, Etra mette in vendita 56 mezzi divisi in cinque lotti. La gara è stata aperta alle persone giuridiche o le persone fisiche con Partita Iva. Sono in vendita auto, furgoni, mezzi pesanti e mezzi speciali per l’Ambiente. Tra questi anche Fiat Punto, Fiat Doblò, Iveco Daily, Fiat Ducato, Iveco Eurotech e Fiat Eurocargo. Nel primo lotto sono stati inseriti 31 veicoli di varie tipologie. Nel secondo lotto 3 veicoli per servizi ambientali. Nel terzo lotto 11 furgoni chiusi, nel quarto 7 autovetture e nel quinto lotto 4 veicoli per servizi ambientali, funzionanti ma privi del certificato di conformità CE. La vendita avverrà mediante procedura telematica. Si tratta di una procedura aperta, mediante il criterio del massimo rialzo sul prezzo posto a base di gara, per ogni singolo lotto, attraverso offerta segreta, da inviare nella sola modalità telematica. Il capitolato e tutte le informazioni sui mezzi in vendita, che possono essere visionati su appuntamento, sono consultabili sul sito: www.etraspa.bravosolution.com

Il siluramento delle penne nere cittadellesi ha fatto scalpore soprattutto perchè arrivato non in un giorno qualsiasi, ma sabato scorso, alla vigilia di un’importante evento come la commemorazione della battaglia Nikolayewka, che ogni anno richiama a Cittadella migliaia di alpini da tutta Italia. Dopo la rimozione del capogruppo Ivan Pontarollo e di tutti i 24 consiglieri sezionali che a maggio 2015 avevano deliberato la seccessione da Padova, la sezione della città murata era rappresentata ieri da un commissario.

Ulss 15: nominati quattro nuovi primari CITTADELLA. Nuove nomine per i presidi ospedalieri di Camposampiero e Cittadella dell’Ulss 15. Dall’Igiene degli alimenti all’Ostetricia, da Oncologia a Radiologia nuove professionalità guideranno alcune delle più importanti Unità operative dei due ospedali dell’Alta padovana. “Mi auguro che i nuovi direttori sappiano dare un nuovo impulso alle rispettive aree di competenza e che trovino nella nostra azienda sociosanitaria le condizioni ideali per svolgere la loro professione al meglio – commenta il direttore generale, commissario all’Ulss 15 – Claudio Dario – Oggi la valutazione di un buon professionista va al di là della sfera sanitaria, essendo determinante anche l’approccio umano con pazienti e collaboratori”. I nuovi nuovi primari sono: Roberto Farina Busetto, direttore Servizio Igiene degli Alimenti di origine animale e loro derivati, Luca Cancian, direttore U.O. Radiologia P.O. Cittadella, Claudio Dario, Commissario Ulss 15, Roberto Rulli, direttore Ostetricia e Ginecologia P.O. Cittadella e Teodoro Sava, direttore U.O. Oncologia del Day Hospital di Camposampiero e Cittadella.

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cittadella | attualità / cronaca

WHATSAPP PER SEGNALARE DISSESTI E CRITICITÀ NELLE STRADE

Anziano scappa a piedi con il catetere, fermato dopo 25 chilometri FONTANIVA. 25 chilometri a piedi con un catetere inserito. Una maratona tutt’altro che facile per un anziano scappato dalla zona di Breganze nel vicentino, e ritrovato a Fontaniva in piena notte da un passante. Si è conclusa migliore dei modi una storia che poteva avere ben altra fine. L’anziano è stato e soccorso nella notte da una persona che stava andando al lavoro. Il passante, 48 anni, fontanivese, ha notato un signore anziano vestito con abiti scuri e con il bastone. Fatto insolito alle 3, 30 di notte. Appena avvicinato si è accorto che aveva la sacca per le urine e ha dedotto potesse avere un catetere. L’anziano era visibilmente smarrito, non sapeva nemmeno dove si trovava, ma si ricordava di essere partito da Breganze, distante da Fontaniva circa 25 chilometri. L’uomo lo ha fatto accomodare nella sua auto e ha chiamato il 112. Una pattuglia dei carabinieri lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella dov’è stato visitato e rifocillato. Non è chiaro se l’anziano si sia allontanato dalla sua abitazione, o da una casa di riposo. L’unica cosa certa è che ha percorso tanta strada e al al buio, da solo.

CITTADELLA. Arriva nella città murata il nuovo servizio whatsapp “Manutenzioni Cittadella”, finalizzato alle segnalazioni di criticità inerenti a strade, marciapiedi, dissesti del manto stradale, punti luce spenti, impinati semaforici non attivi o mal funzionanti e, più in generale, a tutto ciò che attiene prettamente al settore dei servizi territoriali e di manutenzione. Il numero preposto è 348 0090062. Qualsiasi cittadino può, in tempo reale, inoltrare un messaggio whatsapp segnalando, in questo modo, la problematica riscontrata allegando eventualmente anche una foto o un video della stessa. La segnalazione per essere accolta dovrà obbligatoriamente essere accompagnata dalle generalità del richiedente. I messaggi anonimi verranno rifiutati. Il servizio sarà attivo 24 ore su 24. Le richieste verranno prese in carico dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. Il settore manutenzioni del Comune organizzerà gli interventi segnalati in base al tipo di richiesta e alla gravità della stessa e non secondo l’ordine cronologico di arrivo. Non verranno invece accolte le segnalazioni inappropriate.

Allerta truffe informatiche: ammanchi nel conto di tre ricevitorie del Cittadellese CITTADELLA. Professionisti delle truffe informatiche in azione nelle ricevitorie di Cittadella. Pochi minuti è quella “prescelta” si trova ripulita di migliaia di euro. Il raggiro avviene telefonicamente da parte di falsi tecnici. È massima allerta in tutte le ricevitorie Sisal della zona del Cittadellese. I casi sono già tre e sono stati compiuti con grande abilità e professionalità: praticamente l’operatore se ne accorge ad ammanco avvenuto. Il bottino ammonta complessivamente a decine di migliaia di euro. Ben 4.800 quelli prelevati dal conto di una ricevitoria di Cittadella la scorsa settimana. Il modus operandi è simile a quello telefonate di operatori di banca che con la scusa di una verifica riescono ad impossessarsi dei codici di accesso al conto del cliente e quindi a prelevare il contante. Nel caso delle ricevitorie, l’azione è molto ben studiata e messa in atto da persone “preparate”. Probabilmente ad agire è un team collaudato. Le ricevitorie vengono contattate telefonicamente, chiamate di alcune decine di minuti con la richiesta di verificare alcune funzioni dell’apparecchio delle giocate, degli insospettabili tecnici. Ma una volta riagganciato, i titolari si trovano degli ammanchi nel conto. In sostanza le operazioni che chiedono di fare al gestore permettono poi di impossessarsi del denaro. Ovviamente la società Sisal è stata subito contattata e si sta muovendo per capite il sistema.

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castelfranco | cronaca

LAVORATORI IN NERO E CLANDESTINI: FERMATE 4 ATTIVITÀ

Tre autovelox lungo la regionale 245: arriva il via libera

CASTELLO DI GODEGO. Dopo il via libera della Prefettura di Treviso ormai è tutto pronto per l’installazione di rilevatori di velocità lungo la strada regionale bassanese 245. E’ ora prevista l’installazione di tre autovelox lungo la strada principale che attraversa il paese: due in corrispondenza delle intersezioni con via Cacciatora e via Martiri della Liberta, nel lungo rettilineo compreso tra Castione di Loria e il passaggio a livello, e il terzo in prossimità del centro cittadino, all’altezza di Villa Caprera. La richiesta di collocare dei nuovi dispositivi è arrivata dal Comune, con il sindaco Pierantonio Nicoletti che dopo momenti di scarsa fiducia sul riscontro degli organi competenti può tirare un sospiro di sollievo.

VEDELAGO/CRESPANO. Arrivavano da Verona in pulmino e raccoglievano radicchio per un’azienda agricola di Fanzolo di Vedelago, gestita da un marocchino che li pagava in nero: quattro lavoratori magrebini, tutti clandestini, sono però stati fermati per diverse irregolarità emerse nel loro impiego, e l’attività è stata sospesa.

Il sindaco distribuisce dossier anti-vaccini: scoppia la polemica

Stessa sorte è capitata a un laboratorio di confezioni gestito da una cinese a Crespano del Grappa, trovato in condizioni fatiscenti e posto sotto sequestro per violazioni in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro. Anche in questo caso sono stati trovati tre lavoratori in nero, tutti cinesi, e due dei quali clandestini. Le ispezioni in queste due aziende dell’area castellana rientrano in un controllo generale da parte del Nucleo ispettorato del lavoro di Treviso ed il Nucleo operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano, in collaborazione con le compagnie di Castelfranco, Treviso e Conegliano. Sono state verificate aziende gestite da cinesi e magrebini, con il risultato di 13 lavoratori in nero, 6 clandestini, 4 sospensioni di attività, 12 persone denunciate e 79 mila euro di sanzioni.

RESANA. Scoppia la polemica dopo l’iniziativa del sindaco Loris Mazzorato di distribuire un dossier sul pericolo dei vaccini per i bambini appena nati ai neogenitori di Resana. L’idea ha fatto insorgere in particolare i pediatri, che chiedono l’intervento della Regione Veneto. Il dossier anti-vaccini di 23 pagine viene lasciato a tutti i genitori che si recano all’ufficio anagrafe per registrare la nascita del figlio. Il primo cittadino difende la sua scelta, che sostiene di essere mirata ad una decisione consapevole dei genitori attraverso una corretta informazione anche sulle controindicazioni dei vaccini, oltre che sugli effetti positivi. PPXIV 88


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