Capita sempre più spesso: i caprioli che scendono dai boschi della montagna per sfamarsi o abbeverarsi...
Tanti curiosi e turisti hanno affollato piazza Libertà per il primo giorno di riprese in città della fiction “Di padre in figlia”...
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GRANDINE: I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA COMUNALE Danni agli edifici pubblici per circa 700mila euro continua a pagina IV
Addio alla campionessa Valeria Cappellotto
Droga, sequestro record nel Trevigiano
Si è spenta la notte del 17 settembre, a soli 45 anni, Valeria Cappellotto, ciclista su strada e campionessa italiana in linea...
Importante operazione conclusa dai carabinieri delle compagnie di Montebelluna, Castelfranco e Feltre che hanno tratto in arresto sei persone...
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PPI 75
Editoriale
editoriale | indice
Il fantasma del museo di Eros Maccioni
ALLEGATO GRATUITO A LA PIAZZA - IL QUINDICINALE DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI ANNO 0 - NUMERO 32 02 OTTOBRE 2015 AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA N°7/94 DEL 7/10/94
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Cambiano le amministrazioni comunali, si avvicendano gli assessori alla cultura ma nessuno riesce ad allontanare il fantasma del museo di Bassano, quella misteriosa entità che tiene lontani i visitatori. Il dibattito è recente e si ripresenta ciclicamente. Il museo civico non decolla, tanti costi e pochi biglietti venduti: perché? Proviamo ad azzardare un’analisi partendo da un dato di fatto: pochissimi bassanesi hanno messo piede nel “loro” museo. Forse perché non lo sentono loro, forse perché il menu misto mare composto da un po’ di dipinti, un po’ di sculture e un po’ di reperti archeologici non è poi così allettante, con buona pace dei cultori di Canova e Da Ponte. Tolti i celebri musei delle grandi capitali, le esposizioni che funzionano sono quelle tematiche, siano esse estemporanee (dedicate a un grandissimo artista o a una corrente) o permanenti, in questo caso fortemente connaturate con il territorio che le ospita. In ogni caso vince la qualità. E qui si apre un altro bel quesito. Perché la città che porta nel nome il Monte Grappa, che è patria e simbolo dell’alpinità, non possiede un museo della prima guerra mondiale e magari pure della seconda? Certo, c’è il museo degli alpini, ma la pur pregevole raccolta allestita dalle penne nere sotto un bar vicino al ponte non può bastare. Per iniziativa privata è sorta una mostra stabile su Hemingway. Proposta di assoluto valore, che però per sua natura è limitata alla sfera di interesse relativa a un singolo personaggio. Ogni luogo che abbia portato addosso le ferite della grande guerra ha il suo museo. Giusto per citarne alcuni: sull’Altopiano ci sono Asiago, Canove, Sasso, Enego, sul Montello Crocetta e Nervesa, sul Grappa la caserma Bassano e le preziose raccolte private di alcuni ristoratori, e ancora Valli del Pasubio, Recoaro, Vittorio Veneto. Per non parlare di Trento e delle località dolomitiche. Bassano ha la medaglia d’oro al valor militare per la guerra di liberazione, ci sarebbe molto da dire e da dare anche sui fatti della Resistenza. Sul dove le soluzioni non dovrebbero mancare, visto che il comune sta cercando di vendere (senza riuscirci) svariati immobili, ex caserme comprese. Il primo treno, quello del centenario dello scoppio della Grande Guerra, è andato. Ma c’è un anniversario più importante: la fine del conflitto, che si celebrò vittoriosamente dall’Altopiano al Piave nel 1918. Due anni per lavorarci non sarebbero pochi, il materiale certo non manca. Perché non provarci?
IV V VI VII VIII X
Indice Grandine: i provvedimenti della giunta comunale La grandine spazza via le coltivazioni
Piccolo capriolo viene salvato dai pompieri
Incontro ravvicinato di un allevatore con un lupo
Bassano accoglie con entusiasmo il primo ciak della fiction Rai
Il Capitano Mario Rocco lascia Bassano
Il Veneto onora Maria Zanchetta
C’è “Qualcosaltro” di nuovo a Bassano
Cittadella più sicura: al via i controlli di vicinato
Sopralluogo alla ditta IsoPipes
Droga, sequestro record nel trevigiano
Retata antidroga alla “Baita al Lago” | Struprata in discoteca, insulti shock su facebook
XII
Addio alla campionessa Valeria Cappellotto
XIV
Banca popolare di Vicenza: sedi perquisite dalla finanza
Il jazz arriva a Thiene con “Free Sound”
Inaugurata l’altaVia dei Berici
PPII76
PPIII 77
bassano & dintorni | cronaca privati 10 mila euro per lo smaltimento di coperture in amianto per edifici con una superficie coperta inferiore a 60 metri quadrati.
GRANDINE: I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA COMUNALE
Per quanto riguarda gli edifici pubblici, è stato calcolato che la grandine ha causato danni per circa 700 mila euro, a cui vanno aggiunti gli oneri di sicurezza e l’Iva. I tetti degli edifici pubblici (scuole e palestre in primis), con lucernari sfondati e tegole frantumate, sono stati messi in sicurezza. Nei giorni scorsi si sono aperti i primi cantieri nelle scuole ed in municipio, dove si sta provvedendo al rifacimento della copertura. In parallelo, il sindaco si è attivato nel seguire l’iter per permettere il raggiungimento della dichiarazione di stato di calamità naturale.
La grandine spazza via le coltivazioni KO COLTIVAZIONI DI MAIS E BROCCOLI
DANNI AGLI EDIFICI PUBBLICI PER CIRCA 700MILA EURO ROSA’. A seguito della grandinata che lunedì 14 settembre ha interessato Rosà e soprattutto il suo centro, l’Amministrazione comunale ha adottato alcuni provvedimenti in favore di chi è stato maggiormente colpito. Oltre ai centri di raccolta aperti nei vari punti del paese per il materiale danneggiato, la Giunta ha deliberato, per quanti hanno necessità di allestire ponteggi sul suolo pubblico, lo sgravio della TOSAP, la tassa di occupazione del suolo pubblico ed il procedimento della stessa su carta semplice. Tutte le informazioni sulle procedure da attuare sono disponibili all’URP posto all’ingresso della sede municipale. Oltre a questo, sono stati messi a disposizione dei
BASSANO DEL GRAPPA. La violenta grandinata di lunedì 14 settembre non ha risparmiato naturalmente le coltivazioni: e ora si fa la conta dei danni anche nel Bassanese. Secondo quanto dichiarato al Giornale di Vicenza dal segretario della Coldiretti di Bassano, Carlo Grandesso, i raccolti del prossimo autunno, ma anche del 2016, sono già ora compromessi, con perdite per centinaia di migliaia di euro. In quanto a prodotti, a farne le spese sono in particolare mais e broccolo,
con una produzione in calo per l’80-90%.
Ma nemmeno l’asparago è salvo, visto che la grandine ha colpito con particolare violenza un’area di vasta produzione compresa tra Rosà e Bassano: qui il raccolto per la prossima primavera potrebbe risultare dimezzato.
PPIV 78
bassano & dintorni | cronaca non l’ha avuta il capriolo catturato ed ucciso da un cacciatore nella frazione marosticense di Pradipaldo.
PICCOLO CAPRIOLO VIENE SALVATO DAI POMPIERI
Il cacciatore, dopo aver catturato il povero animale, è finito nei guai per avere sparato al capriolo con il suo fucile nei pressi di alcune abitazioni. Gli spari hanno attirato l’attenzione di un abitante, che ha avvisato i Carabinieri: da qui è arrivata la segnalazione agli uomini della polizia che hanno individuato il cacciatore, anche lui residente in zona, e lo hanno multato per 200 euro, in quanto non ha rispettato la distanza minima di 100 metri dalle case che la legge impone di mantenere a coloro che sono autorizzati a utilizzare armi da fuoco. L’uomo è risultato in possesso di regolare licenza e autorizzazioni, ma quella violazione gli è costata, oltre alla cifra della sanzione, anche il sequestro della carcassa dell’animale.
ERA RIMASTO INCASTRATO IN UN CANCELLO BASSANO. Capita sempre più spesso: i caprioli che scendono dai boschi della montagna per sfamarsi o abbeverarsi vengono avvistati a pochi metri dalle case e dalle strade. Nel pomeriggio di sabato 19, ad esempio, un piccolo capriolo è rimasto incastrato in una cancellata che si trova nella zona della SS Trinità a Bassano, poco lontano dalla chiesa. I vigili del fuoco di Bassano lo hanno liberato dall’inferriata, facendo molta attenzione a non ferirlo, e lo hanno trasportato in una zona boschiva di Valrovina, per farlo tornare nel suo habitat naturale. Bambi ha avuto qualche attimo di esitazione, poi si è allontanato fra gli arbusti. La stessa fortuna, invece,
Incontro ravvicinato di un allevatore con un lupo PASSEGGIAVA TRANQUILLO IN MEZZO AL BESTIAME ALTOPIANO. Un lupo selvatico ma innocuo è stato avvistato in mezzo ai capi di bestiame in località Valmaron, nei pressi della piana di Marcesina, in territorio comunale di Enego. A raccontare l’epidosio, in un’intervista rilasciata al Giornale di Vicenza, è stato l’allevatore Walter Dalla Palma, gestore della malga Terzo Lotto. L’uomo era partito intorno all’alba con la sua moto per raccogliere le mucche addormentate sui prati, quando si è trovato a pochi metri di distanza un esemplare di lupo adulto, che passeggiava tranquillo in mezzo agli altri animali che non manifestavano alcun timore. Per nulla intimorito, ma incantato e ammirato, è stato invece lo stesso Dalla Palma, che si è goduto lo spettacolo di questo esemplare meraviglioso per pochi minuti, in solitudine e senza preoccuparsi di scattare foto. Il tempo quindi di un breve incontro e un rapido sguardo: poi l’animale selvatico ha ripreso la sua strada.
PPV79
bassano & dintorni | attualità Da qui alle prossime sei settimane sarà invece interessata dalle riprese la zona del centro storico bassanese, all’interno della quale alcune vie saranno temporaneamente chiuse o solo parzialmente percorribili, secondo una programmazione che sarà comunicata di volta in volta attraverso avvisi che saranno affissi lungo le vie interessate nei giorni precedenti le riprese.
BASSANO ACCOGLIE CON ENTUSIASMO IL PRIMO CIAK DELLA FICTION RAI
Il capitano Mario Rocco lascia Bassano VERRÀ SOSTITUITO DAL CAPITANO ADRIANO FABIO CASTELLARI
MOLTISSIMI I CURIOSI ACCORSI AD ASSISTERE ALLE PRIME RIPRESE BASSANO DEL GRAPPA. Tanti curiosi e turisti hanno affollato piazza Libertà per il primo giorno di riprese in città della fiction “Di padre in figlia”, una serie di quattro episodi che andrà in onda in prima serata su Rai 1. Il soggetto, scritto da Cristina Comencini per la regia di Riccardo Milani, narra le vicende di una famiglia di imprenditori nel settore della grappa dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta. Le primissime scene sono state registrate domenica 20 settembre in un’azienda vinicola di San Giorgio di Perlena, frazione di Fara Vicentino, alla presenza degli attori Alessio Boni, Cristiana Capotondi e Stefania Rocca.
BASSANO. I carabinieri di Bassano, da ottobre, avranno un nuovo comandante: si tratta del 31enne di Forlì Adriano Fabio Castellari, comandante di plotone alla scuola allievi di Campobasso, che prenderà il posto del capitano Mario Rocco. Dopo tre anni di servizio, Rocco infatti lascerà Bassano per ritornare alla sua città di origine, Napoli, per dedicarsi alla lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo. Ad attenderlo a Napoli per questo compito impegnativo, ci saranno i colleghi del Ros, il raggruppamento operativo speciale dell’Arma. Arrivato in territorio bassanese nel 2012, Rocco ha preso il comando della compagnia dei carabinieri di Bassano al posto del maggiore Danilo Lacerenza (che è passato al Nucleo investigativo di Padova), dimostrandosi da subito un comandante capace di arginare i fenomeni di delinquenza con operazioni brillanti e di garantire la sicurezza dei cittadini. Nella giornata di martedì 22 settembre, nel giardino della caserma, si è tenuta la cerimonia di commiato. A dare un ultimo saluto al capitano Rocco, erano presenti i comandanti di stazione, i vertici della compagnia dell’Arma di Bassano e delle altre forze di polizia, i dirigenti dell’Ulss 3, i rappresentanti dell’ANC e numerosi sindaci e amministratori del territorio bassanese.
PPVI 80
bassano & dintorni | cronaca per le vicende internazionali e in particolare per un paese come la Germania, con il quale la nostra terra intrattiene innumerevoli rapporti di natura economica e culturale. Credo che nella propensione a scoprire e a confrontarti con altre realtà ci sia molto di veneto e che proprio l’identità veneta sia il miglior biglietto da visita in questo tuo ambizioso percorso di formazione e di vita”.
IL VENETO ONORA MARIA ZANCHETTA
C’è “Qualcosaltro” di nuovo a Bassano UN PROGETTO EDITORIALE INNOVATIVO E CURIOSO
LA RAGAZZINA PRODIGIO NUTRE UNA GRANDE CASSOLA. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha accolto a palazzo Balbi e premiato Maria Zanchetta, la 16enne studentessa modello, vicentina di San Zeno di Cassola, assurta agli onori delle cronache per la sua straordinaria vivacità intellettuale, per essere stata nominata nel 2012 dall’allora Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, Alfiere della Repubblica e per il suo rapporto epistolare con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Accompagnata da mamma Elena Visentin, Maria ha illustrato all’assessore i suoi numerosi interessi e suoi studi preferiti (la biologia e le lingue straniere: al tedesco, inglese, francese e spagnolo che già parla, sta per aggiungere il russo), le sue passioni (le mummie e in particolare Ötzi, la Germania e la Merkel e chissà, forse la politica, dopo che si è iscritta alla CSU, l’Unione cristiano-sociale bavarese) e i suoi progetti (iscrizione alla facoltà di lingue a Padova, pubblicazione del suo quarto libro entro l’autunno). “I tuoi genitori non possono che essere orgogliosi di te – ha affermato Corazzari – e tu devi essere grata a loro per averti consentito di coltivare i tuoi interessi e passioni. Mi complimento per il tuo brillante curriculum: pur così giovane, hai già raggiunto una serie di traguardi di grande prestigio, che ti sei conquistata con grande caparbietà e dedizione. Questo ti fa onore ed è un fantastico viatico per i tuoi obiettivi futuri”. “Anche il Veneto non può che essere fiero dei tuoi successi – ha sottolineato l’assessore, offrendole il sostegno della Regione – e io personalmente accolgo con grande piacere questa tua attenzione
BASSANO DEL GRAPPA. A Bassano è nato “Qualcosaltro”, una nuova pubblicazione editoriale a cadenza trimestrale, frutto dell’originale iniziativa di un gruppo di 12 ragazzi del Bassanese, che un giorno hanno deciso di iniziare a mandarsi un sms ciascuno prima di andare a dormire, un sms contenente qualcosa di nuovo da insegnare ai destinatari. La curiosa iniziativa è andata via via crescendo nel numero di aderenti, tanto da rendere necessaria l’apertura della pagina facebook “Insegnamoci qualcosa” per dare spazio a tutti i ragazzi che volessero intervenire per lasciare una curiosità agli altri. Il risultato è che ad oggi la pagina ha raccolto più di 10.000 seguaci. Ma il successo di “Insegnamoci Qualcosa” non si è limitato al web: il 20 settembre è stato lanciato “Qualcosaltro”, il nuovo progetto su carta del team dei curiosi studenti bassanesi. “Qualcosaltro” uscirà ogni tre mesi e tratterà ogni volta un tema diverso. Il primo volume, intitolato Carne, è stato presentato al pubblico ai giardini Mariposa, durante una serata arricchita dall’esposizione delle emozionanti tele di Veronica Merlo e dall’esibizione musicale dei Duvalier. “Non è una rivista, non è un libro, non è un oggetto da collezione, è semplicemente Qualcosaltro – spiegano i promotori, tra i quali figura anche Sammy Basso, un bassanese che non ha bisogno di presentazioni – un cofanetto con all’interno cinque pieghevoli in cui abbiamo messo tutte le nostre curiosità e molto altro ancora. Abbiamo anche dato spazio anche ad artisti e a persone che hanno voluto dare un contributo scrivendo articoli inerenti al tema. Insomma, questo prodotto è un sincretismo di passioni e talenti diversi, di età compresa tra i 19 e 20 anni, che collaborano a creare un delizioso mix tra pillole di conoscenza e buongusto grafico, il tutto accompagnato da un costante impegno profuso in rete per la pubblicità e la raccolta fondi”. PPVII 81
cittadella & dintorni | attualità quartiere, come tornei sportivi, incontri, cene e molto altro. Le zone interessate dal controllo reciproco saranno quelle di Borgo Bassano e Borgo Padova: in particolare, per Borgo Bassano, il quadrante entro Borgo Bassano, via Trieste, via Zucca e strada regionale 53 Postumia; per Borgo Padova, invece, l’area residenziale a sud di via Cà Nave.
CITTADELLA PIÙ SICURA: AL VIA I CONTROLLI DI VICINATO UN’INIZIATIVA UTILE ANCHE PER RAFFORZARE I RAPPORTI DI VICINATO CITTADELLA. Anche a Cittadella si sperimenterà il controllo reciproco di vicinato: in poche parole, gli stessi residenti si metteranno a disposizione per effettuare dei controlli tra le vie dei quartieri, così da lanciare l’allarme nel caso in cui ci sia qualche problema o qualcosa di anomalo rispetto a ciò che solitamente accade. L’idea, promossa da Fabio Streliotto e Giovanni Albanese, nasce dalla necessità comune, condivisa soprattutto dalle persone anziane, di sentirsi maggiormente al sicuro. Un’esigenza che, più che da un reale incremento dei crimini, sembra essere causata dalle notizie di cronaca che i media nazionali pubblicano ogni giorno riguardo alle realtà locali, e che, secondo i promotori dell’iniziativa, può essere soddisfatta proprio grazie all’impegno degli stessi residenti. Come dimostrano i risultati positivi ottenuti negli USA (dove è nato questo tipo di iniziativa) e in Gran Bretagna, infatti, la microcriminalità tende a diminuire nei paesi o nei quartieri dov’è presente una rete sociale forte e coesa. Ovviamente, si tratta di un esperimento che, anche se non riuscirà a risolvere il problema della criminalità in modo definitivo, comunque contribuirà a diminuire lo stato di paura ed insicurezza nei cittadini. E, inoltre, sarà l’occasione per rafforzare le relazioni tra i residenti del vicinato e promuovere nuove ed interessanti iniziative di
Sopralluogo alla ditta IsoPipes ORA SI DOVRÀ DECIDERE SUL FUTURO UTILIZZO DEL SITO CITTADELLA. Il 3 settembre è stato effettuato un sopralluogo presso il cantiere della ditta IsoPipes di Cittadella, in presenza del Direttore dei lavori e del Dirigente dell’Ufficio Ambiente, Dott. Cav. Ballotto. Dal controllo è emerso che le condizioni dell’edificio, colpito da un grosso incendio nello scorso aprile, sono nettamente migliorate: anzitutto, i lavori per la messa in sicurezza statica ed ambientale del sito e dell’edificio possono considerarsi conclusi, con la rimozione totale dell’amianto; le travi di copertura del fabbricato che risultavano visibilmente danneggiate e che rischiavano di crollare sono state demolite, mentre quelle rimanenti saranno sottoposte a prove dinamiche e di carico per verificare la convenienza o meno del loro riutilizzo da un punto di vista sia economico che statico. Anche per quanto riguarda l’ambiente circostante, le notizie sono positive. Durante tutte le fasi di lavorazione per la messa in sicurezza, la ditta esecutrice ha eseguito due volte al giorno le analisi MOCF dell’ambiente, ottenendo sempre esiti negativi. Inoltre, l’Ulss 15 ha effettuato a distanza di tempo i rilievi di legge su acqua ed alimenti in relazione alla presenza di diossina e furani, esaminando vari campioni di alimenti quali acqua, latte e insalata, i cui valori sono risultati conformi alla normativa vigente. Di fronte a questi risultati, l’assessore all’Ambiente Pio Luigino Campagnolo ha dichiarato che “come Amministrazione, ci riteniamo soddisfatti per essere riusciti a gestire, arginare e risolvere un problema di tale portata dal punto di vista ambientale e di farne tesoro per il futuro, nella speranza ovviamente che fatti simili non si verifichino più.”
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Comunicazione rivolta agli associati
castelfranco & dintorni | cronaca
DROGA, SEQUESTRO RECORD NEL TREVIGIANO
NASCONDEVANO LA DROGA IN UN CASOLARE A CAERANO MONTEBELLUNA. Importante operazione conclusa dai carabinieri delle compagnie di Montebelluna, Castelfranco e Feltre che hanno tratto in arresto sei persone e sequestrato un ingente quantitativo di hashish occultato in un appezzamento agricolo al confine dei comuni di Caerano e Maser. L’indagine, cominciata nel 2014, mirava a stroncare il traffico di stupefacenti nell’area nord-occidentale della provincia trevigiana. Secondo gli inquirenti parte della droga era destinata anche alle piazze di Belluno, Bassano e Cittadella. I militari dell’arma hanno a lungo seguito due fratelli marocchini che, con la collaborazione di altri connazionali, si occupavano di acquistare grosse quantità di droga in Lombardia e Liguria per poi trasportarla in Veneto: un business di grosse dimensione dato che i due nordafricani non effettuavano vendite “al dettaglio” inferiori ai 100 grammi. Una volta appurato il meccanismo di approvvigionamento i carabinieri sono intervenuti con un blitz in quello che era ritenuto il covo della banda di spacciatori, un casolare nei pressi di Caerano: occultati tra gli arbusti i militari hanno rinvenuto oltre 10 chilogrammi di hashish oltre a 21 mila euro in contanti. Una volta effettuato il sequestro è scattata una raffica di arresti: il giudice per le indagini preliminari ha emesso un mandato di cattura per un totale di nove persone, sei delle quali sono già state arrestate. In manette anche due italiani che operavano come pusher. I tre latitanti sono attualmente ricercati dalle forze dell’ordine su tutto il suolo Veneto.
Retata antidroga alla “Baita al Lago” DUE ARRESTI E SEI DENUNCE CASTELFRANCO. Importante operazione antidroga da parte dei carabinieri della compagnia di Castelfranco, che sabato 19 settembre hanno presidiato il noto locale ‘Baita al Lago’, in via Pagnana, dove era in programma l’esibizione del Dj di fama internazionale Jamie Jones. Quasi sessanta i militari dell’arma, coadiuvati dal nucleo cinofilo, impegnati nell’imponente retata: fermati un 22enne veneziano, trovato in possesso di ben 52 dosi di ketamina, ed un 22enne residente nella castellana pizzicato con dosi di ketamina ed ecstasy. La loro posizione è attualmente al vaglio del PM di Treviso Gabrielle Cama: potrebbero essere denunciati a piede libero o sottoposti ad una misura restrittiva in attesa di processo. All’ingresso delle forze dell’ordine del locale, intorno alle ore due, molti dei presenti sono riusciti a gettare a terra le proprie sostanze stupefacenti; oltre ai due fermati, altre sei persone sono state segnalate alla procura per droga, tre per detenzione e tre come assuntori. Anche il locale, già recentemente entrato nella cronaca per un presunto episodio di violenza sessuale, ora rischia pesanti sanzioni: già nei prossimi giorni i carabinieri potrebbero richiederne la chiusura.
Stuprata in discoteca, insulti shock su Facebook LA 15ENNE È FINITA ALLA GOGNA SUI SOCIAL LOREGGIA. Commenti razzisti, insulti pesanti, frasi intrise d’odio che istigano alla violenza: troppo spesso Facebook si trasforma in un luogo in cui le persone si rifugiano per dare sfogo alla loro rabbia e frustrazione. Senza alcun ritegno, senza alcun rispetto, senza alcuna censura, si trasformano in paladini della giustizia, sostenendo fermamente le loro opinioni, spesso oltrepassando il limite del buonsenso, solo per guadagnarsi una manciata di “mi piace” in più. Tanto, è facile nascondersi dietro ad una tastiera. E così, in questa folle caccia al “like”, simbolo virtuale d’approvazione e accettazione, le offese volano leggere, così come se niente fosse. Ne sono l’esempio i commenti negativi apparsi su Facebook in seguito alla notizia degli arresti domiciliari e braccialetto elettronico disposti dal Gip Umberto Donà per F. R., il 20enne Pr di Loreggia accusato di aver violentato una 15enne all’interno della discoteca della Baita Al Lago di Castelfranco. Il giovane, sin dall’inizio, ha difeso con forza la sua posizione, dichiarandosi innocente. Prima di essere arrestato, aveva pubblicato sul suo profilo un post per discolparsi, in cui chiedeva fosse fatta giustizia. Un pensiero condiviso da numerosi amici e conoscenti, che da subito hanno cercato di appoggiare il ragazzo. Alcuni si sono limitati a cliccare “mi piace” al post, altri hanno detto semplicemente la loro, altri invece si sono fatti prendere la mano ed hanno esagerato, pubblicando sulle loro pagine o su quelle degli amici commenti offensivi nei confronti della 15enne. Una valanga di insulti gratuiti, che accusano la ragazza di aver dichiarato il falso e che le augurano di essere stuprata veramente, “così sai che cosa vuol dire”. Ma, quel che è peggio, è vedere come queste offese abbiano ricevuto centinaia e centinaia di “mi piace”, anche da parte di ragazze e donne mature.
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thiene & schip | cronaca e attualità
ADDIO ALLA CAMPIONESSA VALERIA CAPPELLOTTO
Il jazz a Thiene con “Free Sound” L’IMPROVVISAZIONE E IL RITMO, FRA JAZZ, POESIA E MUSICOTERAPIA THIENE. Si chiama “Free Sound in Thiene - Un libero suono in improvvisa mente” ed è la nuova iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Musica Moderna, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Thiene, che inaugura una nuova stagione di attività musicali nella Città di Thiene. Un calendario di incontri, stage e workshop che consacra Thiene come uno dei sette “luoghi del Jazz” in Italia, al pari di altri centri che nel nostro Paese godono già di una consolidata tradizione jazzistica. Il primo blocco di appuntamenti propone una serata davvero di grande valore nazionale: la performance all’Auditorium Fonato, in programma per sabato 10 ottobre alle 21.00, del poeta statunitense Jack Hirschman, assieme alla moglie Agneta Falk, poetessa anche lei, e al pianista Umberto Petrin, grande interprete alla tastiera.
SI È SPENTA A SOLI 45 ANNI MARANO VICENTINO. Si è spenta la notte del 17 settembre, a soli 45 anni, Valeria Cappellotto, ciclista su strada e campionessa italiana in linea, oltre che sorella della campionessa mondiale Alessandra Cappellotto. L’atleta di Marano è arrivata alla ribalta nazionale nel 1992 con la partecipazione alla prova in linea su strada dei Giochi olimpici di Barcellona, dove ha chiuso al 17mo posto. Nel 2000, a Sydney, ha concluso invece 31esima. Ha rappresentato più volte l’Italia anche ai campionati del mondo su strada: il miglior piazzamento per lei è stato il quinto posto in linea a Verona nel 1999. Sempre nello stesso anno ha trionfato a livello nazionale nella prova in linea dei campionati italiani su strada: nella medesima specialità è giunta inoltre due volte seconda (nel 1990 e 1991) e due volte terza (1992 e 1997). Altre vittorie sono state conseguite nel 1998 al Giro della Toscana Femminile-Memorial Michela Fanini, nel 1995 e 1996 al Trofeo Alfredo Binda-Comune di Cittiglio. Sue anche una tappa al Giro Donne (che ha chiuso al quarto posto nel 1999) e due al Tour cycliste féminin. Dopo una lunga malattia, Valeria si è spenta nella sua casa di Marano. Lascia nel dolore il marito e tre figli, intorno ai quali si stringono tutti gli appassionati di ciclismo femminile che l’hanno applaudita negli anni Novanta.
Presenterà la serata il poeta marchigiano Marco Fazzini, che tratteggerà la figura di questo gigante della letteratura americana contemporanea, uno dei vati – da oltre cinquant’anni – della poesia di impegno civile. Il giorno dopo, domenica 11 ottobre, a partire dalle 9.00, all’Istituto Musicale, Umberto Petrin terrà una lunga lezione aperta nell’ambito dei corsi di musicoterapia, mentre nel pomeriggio, alle ore 16.30, all’Urban Center di piazzetta Rossi giungerà Marcello Piras, uno dei massimi musicologi mondiali, da anni di stanza a Puebla in Messico, che parlerà dell’arrivo del jazz in Italia prima e durante la Grande Guerra. Sabato 31 ottobre alle 21.00, invece, l’Istituto Musicale aprirà il dibattito sullo stato dell’arte del jazz nella nostra regione, affrontandone i temi peculiari assieme all’associazione nazionale dei musicisti di jazz, il MidJ, in occasione di una lezione-concerto di un giovane gruppo segnalatosi tra i vincitori del contest “We Insist” promosso dal MidJ stesso: stiamo parlando del “MOF”, tra i cui componenti c’è anche un musicista docente a Thiene, il batterista Diego Pozzan. Fra il 7 e l’8 novembre “Free Sound” si concentrerà sui temi del ritmo, come elemento primordiale e pulsante della musica e, con gli artisti individuati in accordo con i corsi di musicoterapia, verranno proposti due giorni interi di incontri e stage, con performance aperta in forma di “Drum Circle” sabato 7 novembre, ore 21, nella Sala 111 dell’Istituto Musicale, tenuta dai percussionisti Giorgio Borghini, Massimo Tuzza e Luca Nardon. Infine, fra il 19 e il 22 novembre, l’orchestra in residence, ovvero la Lydian Sound di Riccardo Brazzale, aprirà al pubblico dell’Istituto Musicale le sue sessioni di prove in vista delle nuove registrazioni musicali per AlmaRecords e soprattutto del nuovo progetto musicale che la coinvolgerà nel 2016 e che, prendendo spunto dallo storico “We Insist: Freedom Now” di Max Roach del 1960, si proporrà sotto l’insegna di “We Resist: Sounds, Rhythms & Freedom”.
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vicenza & dintorni | cronaca e attualità Centinaia le richieste di risarcimento pervenute da parte di correntisti ed associazioni di consumatori, come confermato all’Ansa dal presidente del Codacons Rienzi: “Abbiamo deciso di entrare nel procedimento aperto dalla procura in rappresentanza della collettività e dei clienti della banca - spiega - e se dalle indagini emergeranno illeciti e violazioni delle norme, avvieremo una class action da parte di azionisti e correntisti dell’istituto di credito volta ad ottenere il risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti, anche nei confronti delle autorità di vigilanza per l’omesso controllo”.
BANCA POPOLARE DI VICENZA: SEDI PERQUISITE DALLA FINANZA
Inaugurata l’AltaVia dei Berici 130 KM DI SENTIERI AD ANELLO SUI COLLI BERICI
CENTINAIA LE RICHIESTE DI RISARCIMENTO VICENZA. Nuove ombre sulla Banca Popolare di Vicenza: la procura di Vicenza ha disposto un blitz nelle maggiori sedi dell’istituto di credito a seguito di numerosi esposti presentati da correntisti. Nell’elenco degli indagati figurano l’ex vicepresidente Zonin, noto imprenditore vinicolo berico, e l’ex direttore generale Samuele Sorato. Per i due l’ipotesi di reato è quella di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Gli uomini delle fiamme gialle impegnati nell’operazione, circa una settantina, sono giunti negli uffici prima dell’apertura, alle sette del mattino. In totale sarebbero otto gli indagati per i reati sopracitati. Perquisite anche le abitazioni di Zonin e Sorato, cui è stato notificato un avviso di garanzia. Oltre alla sede di Vicenza, sono stati passati al setaccio gli uffici direzionali di Roma, Milano e Palermo. Come scrive La Repubblica,
la Banca, negli ultimi mesi, ha affrontato un periodo non semplice, complice la necessità di trasformarsi in Spa dopo il decreto sulle popolari varato dal governo Renzi, il taglio del valore delle azioni da 62,5 a 48 euro, che ha fatto infuriare molti azionisti, il rosso da oltre 1 miliardo di euro registrato nel primo semestre del 2015 e la necessità, dopo un’ispezione della Bce, di iscrivere a riserva indisponibile 611,6 milioni di euro perchè erano stati erogati ai soci finanziamenti per 974,9 milioni per acquistare o sottoscrivere azioni.”
ZOVENCEDO. 130 km di sentieri ad anello per riscoprire i luoghi più belli sui Colli Berici: è stato inaugurato il nuovo progetto di turismo sostenibile dell’AltaVia dei Berici, che andrà ad ampliare l’offerta turistica della zona a livello nazionale ed internazionale. La realizzazione dell’itinerario escursionistico, che si svilupperà su strade comunali o vicinali di 17 Comuni dell’area dei Colli Berici (Arcugnano, Altavilla Vicentina, Brendola, Grancona, Sarego, Lonigo, Alonte, Orgiano, San Germano dei Berici, Zovencedo, Sossano, Villaga, Barbarano Vic, Mossano, Nanto, Castegnero, Longare), è stata finanziata dalla Regione Veneto e coordinata dall’IPA Area Berica, con presidente il Sindaco di Villaga, Eugenio Gonzato. Ad inaugurare il nuovo percorso sono stati gli staffettisti di MTB della Scuola Berica e igruppi ciclistici di Sant’Agostino e della Via dei Berici, che a partire dal mattino di domenica 13 settembre hanno percorso il nuovo itinerario escursionistico, per poi riconsegnare la bandiera dell’AltaVia dei Berici alle autorità convenute nel pomeriggio presso la cava “Priara de Cice”. Qui, nell’unico complesso museale naturale veneto dedicato all’estrazione della pietra, il nuovo progetto di turismo sostenibile è stato inaugurato ufficialmente, con tanto di taglio del nastro, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti, del Presidente della Cassa Rurale di Brendola Gianfranco Sasso, del Presidente del Consorzio delle Pro Loco Colli Berici Lucio Penzo, di tutti i Sindaci (o loro delegati) dei comuni interessati e delle associazioni di categoria locali. Nei prossimi sei mesi, verrà migliorata la segnaletica già esistente e implementato il coordinamento della manutenzione.
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