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La Regione Veneto si prepara a riformare la geografia sanitaria: una misura che coinvolge anche Bassano...

MAROSTICA. Alcuni resti di uno scheletro umano sono stati portati alla luce dagli scavi effettuati a Marsan...

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PONTE A RISCHIO CROLLO? Le verifiche da parte del Comune hanno fatto emergere un cedimento strutturale del ponte di ben 5 centimetri. continua a pagina IV

Con la figlioletta in bici va a drogarsi

Cadavere recuperato nelle rive del Brenta

VICENZA. Intervento provvidenziale, mercoledĂŹ 29 luglio, da parte di una volante della polizia in via Torino: gli agenti hanno fermato un 39enne vicentino...

FONTANIVA. Dopo che la moglie la sera del 24 luglio ne aveva denunciato la scomparsa, Erminio Scalco, un pensionato di 67 anni...

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Editoriale

editoriale | indice

Il ponte crolla, chiamate il vecio muraro di Eros Maccioni

ALLEGATO GRATUITO A LA PIAZZA - IL QUINDICINALE DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI ANNO 0 - NUMERO 30 07 AGOSTO 2015 AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA N°7/94 DEL 7/10/94

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Vogliamo un vecio muraro. Uno di quelli col cappello di giornale stile origami, le chiazze di malta sugli scarponi, il filo a piombo in una tasca, il matitone e il metro giallo pieghevole nell’altra. Lui la quadra la troverebbe in fretta, magari prima che il ponte si accartocci su se stesso. Fra una sorsata e l’altra del fiasco tenuto in fresca (il Brenta si presta bene), saprebbe cosa fare e da dove cominciare. Perché a forza di monitoraggi e contromonitoraggi, test e controtest, laser, rilievi e prelievi, scavi, misurazioni e quant’altro, il grande vecchio ci sta cascando addosso. Da anni si stanno svolgendo indagini meticolose e parecchio costose, e mentre luminari di questa e quella università si sfidano a colpi di tecniche di restauro il ponte che fa? In barba a tutte le autorevoli previsioni e in assenza di cause maggiori (l’ultima piena è passata da un pezzo), inizia a scricchiolare e a ingobbirsi. Tanto. Come non si era mai visto prima. In modo preoccupante. Non quattro millimetri all’anno, come avevano vaticinato le archistar, ma cinque in pochi mesi. Scatta l’allarme. Panico. Il ponte potrebbe essere a rischio di crollo? Va interdetto al transito, oltre che ai raduni? Il “bacin d’amor” della canzone potrebbe diventare “l’ultimo bacio”? No, il quadro clinico del celebre malato non sembra così tragico, ma di sicuro ora bisogna inventarsi qualcosa e cambiare marcia, perché la prossima stagione delle piogge non è lontanissima. Nota in esergo. Mentre il ponte si avvicina al Brenta s’accendono le polveri della diatriba politica. Infuria la ricerca delle colpe. Se ci sono, vanno certamente individuate. Speriamo solo che non si arrivi a speculare troppo sulla pelle del malato. Noi intanto attendiamo con ansia il vecio muraro. Così, per sapere come la vede. Due guizzi del suo occhio esperto sapranno intercettare le mute grida d’aiuto del ponte più di cento raggi laser. E le stelle (dell’architettura) staranno a guardare.

IV V VI VII VIII X

Indice Ponte a rischio crollo? Una fiction tutta bassanese | Ullss 3 addio

Continua l’incubo delle biglie d’acciaio Fa inversione in superstrada

Nel cantiere affiora uno scheletro Chiuso in chiesa mentre ruba le elemosine | Sotto il vestito niente

Renzo Rosso: “Il mio Bassano meritava il ripescaggio” 73^ Bassano-Monte Grappa: il migliore è Ciccone

Grave incendio divora una fattoria Frontale all’alba: un morto e due feriti | La gita al lago in moto finisce in tragedia

Girano per hotel e ristoranti: poi non pagano Un occhio elettronico sull’incrocio di via Monte Grappa

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Esce con la figlioletta in bici ma va a drogarsi

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Cadavere recuperato nelle rive del Brenta

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Maltempo: alberi spezzati... | Un pilota vicentino adocchiato dal team Red Bull... Ritrovata con la testa fracassata... | Claudio Cipolla è il nuovo Vescovo di Padova

Rimbalzato allo sportello bancario esibisce una pistola Pagati 12.500 euro per l’Audi in vendita: ma... | Rubati migliaia di testi scolastici

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UNA FICTION TUTTA BASSANESE

bassano & dintorni | attualità

PER LA PRIMA SERATA DI RAI UNO

PONTE A RISCHIO CROLLO?

Le riprese inizieranno a fine settembre Bassano, le sue strade e la sua tradizione imprenditoriale faranno da sfondo ad una fiction che andrà in onda in prima serata su Rai Uno nel 2016. La città non sarà uno scenario anonimo per le vicende di“Di padre in figlia”, la produzione che vede il debutto della scrittrice e regista cinematografica Cristina Comencini e che vede alla regia Riccardo Milani. Le riprese inizieranno a fine settembre. Le quattro puntate da 100 minuti seguono una saga familiare che si sviluppa per quarant’anni, durante i quali il ruolo della donna si è trasformato radicalmente. In una famiglia patriarcale bassanese, con un genitore dispotico, le donne rimangono escluse dall’azienda di famiglia (un’industria di distillati, guarda il caso) e relegate al ruolo di segretarie. Il padre punta tutto sul figlio maschio, che però lo delude. Dopo tragiche vicende familiari sarà la primogenita ad ereditare l’azienda grazie alla sua caparbietà e bravura. Una storia che, nelle premesse, è profondamente legata alla cultura del territorio che racconta e che attinge anche all’emigrazione italiana dal Nord Italia al Brasile. Durante le riprese lavoreranno a Bassano 40 attori e 50 persone della troupe. In tutto sono previste 14 settimane di lavorazione, in città e non solo. Sul cast non sono state fatte anticipazioni.

ALLARME CEDIMENTO, ANTICIPATI I LAVORI DI RESTAURO BASSANO DEL GRAPPA. Continua la telenovela riguardante il Ponte degli Alpini: in meno di tre mesi (dal 20 aprile al 10 luglio) le verifiche da parte del Comune hanno fatto emergere un cedimento strutturale del ponte di ben 5 centimetri. Un dato allarmante se considerato che nello stesso lasso di tempo nel 2013 il cedimento era stato di 2,8 centimetri mentre nel 2014 si erano sfiorati i 4 centimetri. Per questo l’Amministrazione comunale, spalleggiata dal Genio Civile e dalla Soprintendenza delle Belle Arti, ha accelerato i tempi di realizzazione del restauro con un nuovo cronoprogramma: già a settembre dovrebbe concludersi il progetto esecutivo, prima che vengano aggiudicati i lavori che dovrebbero quindi svolgersi nei primi due mesi del 2016, quando la portata del fiume Brenta sarà inferiore rispetto al resto dell’anno.

ULSS 3 ADDIO

Bassano confluisce nell’azienda berica La Regione Veneto si prepara a riformare la geografia sanitaria: una misura che coinvolge anche Bassano del Grappa, che non avrà più la titolarità di un’azienda sanitaria ma farà riferimento a Vicenza attraverso l’Ulss 6 Berica. Questa nuova misura di spending review potrebbe ispirare alcune analogie con la storia del Tribunale, facendo preoccupare i cittadini per la possibile perdita di strutture e servizi in un territorio sempre più periferico. Ma almeno su questo, per il momento, il pericolo di una ricaduta diretta sui pazienti sembra scongiurato. Il progetti di legge che sono stati depositati in consiglio regionale direttamente dal governatore Luca Zaia al momento del suo insediamento, e discussi ieri in commissione, parlano di una riorganizzazione nelle gestioni tecnico-amministrative della sanità veneta per tagliare la burocrazia e non le prestazioni sul territorio, ottenendo così ulteriori risparmi da investire in nuovi servizi al cittadino. Niente più Ulss 3 di Bassano, allora, ma Ulss 6 Berica che comprenderà l’intera provincia incorporando anche le attuali Ulss 4 Alto Vicentino, Ulss 5 Ovest Vicentino e Ulss 6 Vicenza. Alla nuova azienda berica si affiancheranno l’Ulss 1 Dolomitica (Belluno), l’Ulss 2 Marca Trevigiana (Treviso), l’Ulss 3 Serenissima (Venezia), l’Ulss 4 Polesana (Rovigo), l’Ulss 5 Euganea (Padova) e l’Ulss 7 Scaligera (Verona). Soltanto sette unità, rispetto alle 22 esistenti oggi, oltre alle aziende ospedaliere indipendenti di Padova e di Verona, e all’Istituto Oncologico Veneto, che non saranno toccati dalla nuova riforma. Tutti queste amministrazioni distrettuali saranno poi unificate e centralizzate in capo ad un nuovo ente chiamato Azienda Zero, al quale spetteranno funzioni di programmazione, attuazione sanitaria, coordinamento e governance del servizio. E proprio questo nuovo soggetto fa discutere: qualcuno sostiene che sarà un efficace forma di accentramento, per altri non sarebbe altro che una forma di controllo politico, che alla fine non porterebbe a sostanziali risparmi.

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bassano & dintorni | cronaca

CONTINUA L’INCUBO DELLE BIGLIE D’ACCIAIO

L’ENNESIMO EPISODIO SI È VERIFICATO SEMPRE PRESSO LO SVINCOLO DEL MOTTON BASSANO DEL GRAPPA. Sembra non trovare tregua l’incubo degli automobilisti che ogni giorno percorrono la statale che attraversa la Valbrenta: lunedì 27 luglio, si è verificato l’ennesimo episodio del terribile “gioco” delle biglie d’acciaio scagliate contro il parabrezza delle auto in corsa. Non è il primo caso che si verifica in poco più di un mese: tra le vittime, il consigliere comunale Claudio Moro, un architetto 49enne e un imprenditore di Tezze. Questa volta, la sfortuna ha voluto che ad essere coinvolta in questa pratica scellerata fosse la 27enne Monica Mocellin, residente a San Nazario, che ogni giorno percorre la statale per recarsi a lavoro presso una casa di riposo di Bassano. Monica, che aveva già sentito parlare delle biglie lanciate proprio dal cavalcavia che congiunge Pove a Bassano, sperava che questa spiacevole avventura non capitasse anche a lei. Invece, è rimasta vittima della scelleratezza di quei delinquenti ignoti che, come se fosse un gioco, continuano a mettere a repentaglio la vita degli automobilisti. L’episodio si è verificato verso le 13, quando Monica stava per svoltare verso Bassano: improvvisamente, dalla sua destra, si è vista arrivare una biglia di acciaio, che è finita inevitabilmente contro il parabrezza. Il colpo è stato violento, il parabrezza si è

crepato all’istante, ma fortunatamente Monica è riuscita a mantenere il sangue freddo e a non perdere il controllo della sua Golf, anche grazie alla velocità non troppo elevata. Subito dopo il colpo, l’infermiera valligiana è riuscita a portare la macchina al sicuro, fuori dalla statale, dopo di che ha avvisato le forze dell’ordine. Ora, giustamente, pretende che sia fatta giustizia e che i responsabili di questo “gioco” folle paghino per la loro scelleratezza. Per quanto riguarda la dinamica dell’incidente, diversamente dai due episodi precedenti, in cui l’oggetto di metallo è stato lanciato dal cavalcavia, questa volta la biglia di acciaio sembra sia stata scagliata lateralmente, plausibilmente dalla scarpata che costeggia la statale. Intanto, continua a crescere la paura tra gli automobilisti che quotidianamente percorrono la SS 47.

FA INVERSIONE IN SUPERSTRADA, INEVITABILE LO SCHIANTO

E’ accaduto davanti al centro commerciale Statale 47. CASSOLA. E’ di due feriti il bilancio dell’incidente avvenuto alle 9 di mercoledì 29 luglio lungo la superstrada, in corrispondenza del centro commerciale Statale 47. Un rumeno di 44 anni alla guida di un furgone ha cercato di fare inversione di marcia nel tratto in cui s’interrompe il guard rail divisorio, mentre alle sue spalle sopraggiungeva una Fiat Punto guidata da un ragazzo di 22 anni di Pove. L’automobilista non ha potuto evitare la collisione con l’altro mezzo, nel quale si trovava anche un secondo rumeno, di 38 anni. A seguito dell’impatto l’auto è stata sbalzata nell’altra corsia e solo per un puro caso non è finita contro altri veicoli. Il 22 enne e il 44 enne sono stati trasportati al San Bassiano. Più serie le condizioni del povese, che ha riportato un trauma al torace. L’incidente ha provocato notevoli disagi al traffico, che ha ripreso a scorrere normalmente dopo un’ora.

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bassano & dintorni | cronaca

NEL CANTIERE DELLA CICLOPISTA AFFIORA UNO SCHELETRO

CHIUSO IN CHIESA MENTRE RUBA LE ELEMOSINE

SI IPOTIZZA CHE I RESTI APPARTENGANO AD UN SOLDATO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE MAROSTICA. Alcuni resti di uno scheletro umano sono stati portati alla luce dagli scavi effettuati a Marsan per la realizzazione della nuova pista ciclabile fra Bassano e Marostica. Al momento non si sa molto di queste spoglie, ora affidate alla Sovrintendenza regionale, ma ad occhio e croce riposavano in quel luogo da almeno un secolo. Si è ipotizzato che siano i resti di un soldato della Prima Guerra Mondiale, tanto più che, nell’area del ritrovamento, durante il conflitto esisteva un deposito dell’esercito italiano. Il fronte era ben lontano da qui, ma il militare potrebbe essere rimasto vittima di un bombardamento. E’ solo una delle congetture, forse la più suggestiva, anche perché lontano dalla prima linea i soldati non venivano tumulati nel primo posto che capitava, e qui non risulta ci fossero cimiteri. Dubbi, supposizioni e quesiti non fanno altro che alimentare l’alone di mistero sorto attorno a queste ossa senza un nome e una data. Ritrovamenti di questo tipo non sono poi così rari, e le imprese di escavazione lo sanno bene. Molto spesso passano sotto silenzio, i cantieri procedono più spediti e i misteri restano tali.

“Mi sono addormentato su una panca” la sua scusa CRESPANO DEL GRAPPA. Il parroco del santuario del Covolo non poteva certo sapere che, quando ha serrato a chiave i battenti del portone, all’interno della chiesa si trovava il ladro delle elemosine. Con sua grande sorpresa, al momento di riaprire il santuario nel primo pomeriggio, si è trovato di fronte un giovane che non aveva l’aria di uno che consuma il rosario. “Cosa ci fai qui?” – “Mi sono addormentato su una panca” è stata la risposta del tizio che, una volta riguadagnata la libertà, s’è dileguato in un baleno. Prete e sacrestano hanno mangiato la foglia: le cassette delle offerte dei fedeli erano state ripulite, per un ammanco di circa 200 euro. I carabinieri di Crespano sono stati avvertiti immediatamente. In base ai dati forniti dai testimoni, in breve tempo si sono messi sulle tracce di un 31enne di Mussolente, pregiudicato. Da una perquisizione è saltato fuori anche il filo di ferro con il biadesivo utilizzato per “pescare” il denaro attraverso le fessure delle cassette. Il colpevole è stato denunciato a piede libero.

SOTTO IL VESTITO NIENTE… E ARRIVA LA POLIZIA

Durante la festa Back To Africa una 35enne ha dato il meglio di sè ROMANO. Il caldo dà alla testa, l’alcol pure. Se poi la testa è già calda di suo il gioco è fatto. Se ne sono accorti organizzatori e visitatori della festa Back To Africa, che ha come sfondo villa Cornaro e gli edifici gestiti da una confraternita religiosa. G.L., una 35enne di Valrovina, già nota per varie intemperanze spesso sconfinate oltre il lecito, si è resa protagonista di un siparietto tutt’altro che edificante. Palesemente ubriaca, ha iniziato a disturbare i presenti con comportamenti molesti e, per non farsi mancare nulla, di tanto in tanto si alzava il vestito mettendo in mostra i genitali, senza curarsi (o accorgersi, visto com’era conciata) che alla festa fossero presenti anche numerosi minori. Qualcuno del servizio di sicurezza l’ha allontanata, allora la donna ha chiamato la polizia, alla quale è bastato poco per rendersi conto di come stessero le cose. S’è beccata una contravvenzione per ubriachezza molesta, che va ad aggiungersi ai suoi precedenti per guida in stato di ebbrezza e furto.

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bassano & dintorni | sport Perché non vengono fatte delle leggi chiare per fare pulizia delle società che non possono permettersi finanziariamente di iscriversi ai campionati?

RENZO ROSSO: “IL MIO BASSANO MERITAVA IL RIPESCAGGIO”

La risposta è chiara: in certe posizioni si ricevono determinati contributi che poi verranno spartiti, evidentemente non investendo in attività sportive. Sono anni che dico a Macalli che il campionato di Lega Pro è corrotto e pilotato e ho chiesto in tutti i modi che si intervenga. Per fortuna ultimamente qualche giudice serio sta facendo un buon lavoro. Oggi il Bassano, la squadra che ho rilevato 20 anni fa, una società modello dal punto di vista manageriale e finanziario, e il cui settore giovanile è un esempio per tutti, dovrebbe essere ripescata per andare in B (visto che è arrivata prima in campionato e seconda ai play-off) ma il regolamento, il sistema (o come dico io, giochi politici e di potere) non lo permetteranno, e legittimeranno invece la promozione di altre squadre che non hanno né i mezzi, né i meriti sportivi per farlo. Come ad esempio è probabile che l’Ascoli venga ripescato per la serie B pur essendo stato eliminato all’inizio dei play-off ed essendo arrivato secondo in campionato. L’Italia è stanca di questa ingiustizia e del malaffare. Il Paese è sempre più scontento, come ho potuto testimoniare anche personalmente in occasione della recente visita da noi in azienda del Primo Ministro. Bisogna intervenire, ripulire, risanare, prima che il Paese diventi ingovernabile, e prima che imprenditori seri, puliti, come il sottoscritto decidano di non voler più appartenere a questo mondo e preferiscano investire in società estere dove ritengono siano maggiormente tutelati meriti e regole.

LA LETTERA AL VELENO DI RENZO ROSSO ALLA GAZZETTA DELLO SPORT

Mi creda, Direttore, non ce l’ho con nessuna società in particolare ma amo troppo questo sport e voglio provare fino a fondo a dare il mio contributo per renderlo più pulito e migliore.

BASSANO. Duro sfogo da parte di Renzo Rosso che in una lunga lettera inviata e pubblicata alla Gazzetta dello Sport esprime tutta la sua rabbia contro il mondo del calcio. Nel mirino del patron della Diesel il mancato ripescaggio in serie B del suo Bassano Virtus: “Sistema corrotto. Meritavamo d’essere ripescati“.

Buona domenica, Renzo Rosso

Ecco il testo pubblicato domenica 25 luglio sulla Gazzetta:

Gentile Direttore,

73^ BASSANO-MONTE GRAPPA:

Colgo l’occasione di scriverle questa lettera in seguito alla notifica della nuova penalizzazione inflitta al Novara che, non avendo pagato contributi ed IRPEF nel campionato appena finito, inizierà il prossimo campionato (di serie B) con due punti di penalizzazione.

IL MIGLIORE È CICCONE

Con tutto il rispetto che ho per la parte sportiva del Novara, non posso che constatare nuovamente come la nostra legge sportiva rifletta in tutto e per tutto la situazione generale del nostro paese, dove la corruzione, i giochi di potere e le manipolazioni legislative strumentalizzano i fatti e sono ormai all’ordine del giorno. Mi chiedo per quanto tempo ancora possiamo continuare cosi. Come sia possibile che società senza morale e/o senza soldi possano fare i propri interessi approfittando del sistema. Un esempio per tutti è il Parma, una società fallita che ha potuto comunque giocare il campionato, falsandolo, per poi uscire dai giochi.

Ha trionfato sui 173 atleti in gara CIMA GRAPPA. La Bassano-Monte Grappa conserva immutato il suo fascino. La 73^ edizione ha visto la partecipazione di 173 atleti di 24 formazioni. Grande spettacolo agonistico sia nel circuito cittadino, animato da numerosi attacchi, sia nei 27 chilometri di salita da Romano a Cima Grappa. Ha vinto l’abruzzese Giulio Ciccone del Team Colpack, in vantaggio di 36 secondi sul siciliano Michele Gazzara e di quasi un minuto sul lucano Antonio Santoro, entrambi della MG KVis Vega Norda. Presenti a Cima Grappa anche il consigliere regionale Nicola Finco e l’assessore comunale di Bassano Oscar Mazzocchin. Scommessa pienamente riuscita per Michele Cavalera e per i suoi collaboratori del Veloce Club Bassano, che possono mettere in archivio un’altra riuscitissima edizione di questa grande classica.

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schio & dintorni | cronaca

FRONTALE ALL’ALBA: UN MORTO E DUE FERITI

GRAVE INCENDIO DIVORA UNA FATTORIA

IL PROPRIETARIO È RIMASTO USTIONATO NEL TENTATIVO DI PORTARE IN SALVO I PROPRI ANIMALI SCHIO. Duro lavoro per i vigili del fuoco intervenuti poco dopo le 18 di martedì 21 luglio in zona Ca’ Trenta, dove un devastante rogo ha investito le stalle del fattore Roberto Massignani. Un enorme nube di fumo nero si è levata dalla stalle site in via Santa Giustina, risultando visibile a chilometri di distanza. Ancora non chiare le cause all’origine del devastante incendio: parte del bestiame custodito nella stalla (nel complesso una quarantina di capi) è rimasto intrappolato e sono almeno 3 le mucche morte per le ustioni o l’intossicazione da fumo, oltre ad alcuni maiali. Gravemente ferito anche il proprietario dello stabile che, nel tentativo di portare in salvo i propri animali, è stato investito dal fuoco riportando ustioni di terzo grado. Sul posto sono intervenuti ben sei mezzi dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Schio, Valdagno e Vicenza. I pompieri hanno lavorato incessantemente fino alla mezzanotte per domare le fiamme. Un danno enorme per il titolare della fattoria (attualmente ricoverato in ospedale a Padova nel reparto grandi ustionati): l’uomo, oltre ad aver perduto molti dei suoi capi di bestiame, dovrà rinunciare alla stalla dichiarata non agibile dai vigili del fuoco.

La conducente di una delle due auto coinvolte ora è indagata per omicidio colposo FARA VICENTINO. Un drammatico frontale ha coinvolto due auto alle 5.30 di domenica 26 luglio, in via Astico: il bilancio è di un morto e due feriti. Secondo le prime ricostruzioni, una coppia di Sarcedo, 73 anni lui e 67 lei, stava viaggiando a bordo di un Suzuky Ignis 4×4 in direzione Zugliano, quando dal senso di marcia opposto è sopraggiunta una Mini Cooper guidata da una ragazza di 22 anni di Breganze, C.G. le iniziali, che avrebbe invaso la corsia opposta. Lo schianto, avvenuto lungo un rettilineo, è stato tremendo: dopo l’allarme lanciato dai passanti sono intervenuti i vigili del fuoco di Schio per estrarre i corpi dalle lamiere accartocciate della vettura, e i Carabinieri di Sandrigo per effettuare i primi rilievi. L’uomo, Guerrino Pavan, è deceduto durante il trasporto in ambulanza al San Bortolo, mentre la moglie è stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Santorso. Ferita anche la ragazza, che ora è indagata per indagata per omicidio colposo: dagli esami del sangue effettuati la sera del sinistro presso l’ospedale di Santorso, dov’era anch’essa stata trasportata in seguito alle numerose ferite riportate, hanno infatti rivelato che la ragazza aveva un tasso alcolico di 1,07 grammi per litro, più del doppio del consentito. Una scoperta che aggrava la posizione della 22enne, dato che i carabinieri intervenuti sul luogo dello schianto avevano già raccolto la testimonianza di un’automobilista che aveva assistito all’impatto: l’uomo aveva confermato che la Mini Cooper della giovane aveva improvvisamente invaso la corsia opposta travolgendo la Suzuki del malcapitato Pavan senza nemmeno accennare un tentativo di frenata. Si suppone, dunque, che C.G viaggiasse ad una velocità ben superiore ai 50 chilometri l’ora consentiti. Ora la ragazza rischia davvero grosso: il pubblico ministero ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e se la dinamica del sinistro verrà confermata la pena per la 22enne sarà davvero molto severa.

LA GITA AL LAGO IN MOTO FINISCE IN TRAGEDIA

Morto un giovane centauro scledense SCHIO. Ennesimo incidente stradale con vittima un motociclista: il 29enne Nicola Gasparin è deceduto e per le gravi ferite riportate dopo uno schianto frontale nei pressi del lago di Caldonazzo. Il sinistro è avvenuto poco dopo le ore 12 in località Vattaro: Gasparin si trovava in testa ad un gruppo di centauri in sella ad una potente Yamaha R1 e, all’altezza di una curva a gomito, è stato travolto da un’auto. Il violentissimo schianto ha sbalzato il giovane per quasi 15 metri: le sue condizioni sono apparse immediatamente gravissime e, dopo un primo soccorso da parte dei paramedici del Suem 118, il motociclista è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Trento. Gasparin ha lottato tra la vita e la morte per quasi 8 ore ma alle 21.00 i medici ne hanno annunciato il decesso.

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schio & dintorni | attualità ma emerge soltanto alla fine del soggiorno o della cena di turno a cui la coppia non rinuncia nonostante le risorse contate di cui può disporre. I due hanno lasciato da pagare di recente 590 euro all’albergo Dalla Costa al Tretto per un soggiorno di cinque giorni, e in precedenza 1.000 euro all’hotel Noris di Schio, 550 euro all’albergo ristorante Quadrifoglio di Marano Vicentino, 800 euro per il pranzo della comunione della figlia al ristorante pizzeria Doremi di Santorso, 700 euro all’albergo Duca d’Este e altre migliaia di euro per il loro stesso matrimonio in un altro ristorante della zona.

GIRANO PER HOTEL E RISTORANTI: POI NON PAGANO

UN OCCHIO ELETTRONICO SULL’INCROCIO DI VIA MONTE GRAPPA

Consentirà di verificare l’infrazione con un filmato in continua

LA COPPIA ASSICURA: “PAGHEREMO QUANTO DOVUTO”

THIENE. Scatta da via da lunedì 20 luglio 2015 la videosorveglianza dell’incrocio semaforico tra via Monte Grappa e le vie Monte Ortigara e Granezza. Si sono infatti conclusi i lavori di posa e messa in servizio dell’impianto di videosorveglianza che permette di registrare il transito dei veicoli che impegnano l’incrocio a semaforo rosso già attivo e che quindi compiono una grave infrazione del codice della strada. L’impianto permette al comando di Polizia Locale di verificare l’infrazione con un filmato in continua, non singoli fotogrammi, limitando quindi le possibilità di contestazione o di dubbi interpretativi sull’infrazione commessa. “E’ stato un investimento sulla sicurezza stradale – dichiara Andrea Zorzan, assessore ai Lavori Pubblici e alla Viabilità – ed un deterrente per chi pensando di fare il furbetto mette a repentaglio la sua sicurezza e quella di altri utenti della strada. Purtroppo in questi giorni di test dell’impianto, abbiamo rilevato numerosissime infrazioni a carico degli automobilisti che transitano nell’incrocio. Lancio quindi un forte appello agli automobilisti che transitano in quell’intersezione per richiedere senso di responsabilità alla guida e per evitare d’ora in poi di “inciampare” in una sanzione pesante, sia in termini economici che di punti della patente. Questa informativa pubblica dimostra che per l’Amministrazione non si tratta di un intervento per “far cassa”, ma per limitare un atteggiamento sbagliato che nel recente passato ha anche provocato un incidente mortale. Sono certo che questo aumento della sicurezza sarà apprezzato da tutti”.

SANTORSO. Su di loro nessuno può rivalersi in ambito giudiziario perché risultano nullatenenti. Ma adesso i ristoratori della zona cercano di fare quadrato intorno a una coppia di Santorso, che consuma cene in ristoranti e notti in hotel per tutta la famiglia senza pagare il conto. I coniugi in questione sono M.B., il marito, e la moglie S.F., diventati ormai conosciuti nelle strutture ricettive di tutto l’Alto Vicentino per aver lasciato in sospeso tanti pagamenti. Non si tratta di vere e proprie fughe, o furti, perché quando vengono interpellati rispondono sempre, assicurando che è loro intenzione versare ad ognuno quanto dovuto: starebbero solo aspettando liquidità in entrata nei prossimi giorni. Peccato solo che questo non viene precisato nel momento delle prenotazioni,

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vicenza & dintorni | cronaca e sport

MALTEMPO: ALBERI SPEZZATI, DANNI ALLE CASE E PERICOLI IN STRADA

ESCE CON LA FIGLIOLETTA IN BICI MA VA A DROGARSI

HA ESTRATTO DALLE TASCHE DUE SIRINGHE CON DEL LIQUIDO MARRONE VICENZA. Intervento provvidenziale, mercoledì 29 luglio, da parte di una volante della polizia in via Torino: gli agenti hanno fermato un 39enne vicentino che, in presenza della figlioletta di appena tre anni, aveva appena terminato di consumare stupefacenti. Gli agenti avevano notato l’individuo, in sella ad una bici, mentre fuoriusciva dall’area dell’ex Domenichelli, notoriamente luogo di ritrovo per spacciatori e tossicodipendenti. Ad attirare l’attenzione dei tutori dell’ordine il fatto che l’uomo trasportasse una bimba scalza nel seggiolino della bici: l’uomo è stato bloccato per un controllo dagli agenti ma, prima che lo perquisissero, ha estratto dalle tasche due siringhe svuotandole rapidamente del loro contenuto di colore marrone (molto probabilmente eroina, ndr). A quel punto i poliziotti no n hanno potuto far altro che prendere in consegna la bimba, trasportandola in questura. La bimba è stata quindi riconsegnata alla madre, incensurata: la donna nel vedere marito non ha potuto trattenersi e, di fronte agli agenti, lo ha preso a schiaffi. Al momento non è stata formalizzata alcuna denuncia anche se è possibile che l’uomo, che vantava nella fedina penale diversi precedenti per droga, possa essere denunciato per abbandono di minore.

Colpita soprattutto la zona tra l’Ovest e il Basso Vicentino VICENZA. La tempesta è arrivata puntuale dopo il caldo, senza risparmiare danni alle abitazioni e alle piante. La zona più colpita dal temporale di mercoledì 29 luglio è stata quella compresa tra l’Ovest e il Basso Vicentino, dove ai vigili del fuoco sono arrivate diverse richieste di intervento. Ad Arzignano, Chiampo e Lonigo i pompieri hanno effettuato ben quindici interventi con sette squadre per rimuovere alberi e rami pericolanti, o altri ostacoli che avrebbero potuto mettere a rischio l’incolumità di persone, anche se alla fine non ci sono stati feriti. A Chiampo è stato tagliato un platano pericolante di 20 metri lungo la strada provinciale che porta verso Arzignano, e a poca distanza è stato rimosso un cedro di 10 metri spezzato dalle violente raffiche di vento: nessuna persona però è stata colpita. Una vittima del maltempo è stato anche l’assessore ai Lavori Pubblici di Chiampo, Paolo Valdegamberi, che si è trovato con il tetto della casa in parte scoperchiato. A causa del guasto di un cavo dell’energia elettrica, le abitazioni di alcune aree sono rimaste senza corrente. Episodi simili si sono verificati quindi a Lonigo, soprattutto per il cedimento di un platano nella statale 500, anche se i vigili del fuoco erano già impegnati in altre zone della provincia e i Carabinieri sono intervenuti per tenere sotto controllo la situazione durante l’attesa. Questo non ha tuttavia evitato l’impatto, seppur non violento, di un’auto contro l’arbusto finito in mezzo alla strada, e l’interruzione della circolazione.

UN PILOTA VICENTINO ADOCCHIATO DAL TEAM RED BULL DI FORMULA 1

Il giovane pilota vicentino sarà valutato con tre giorni di test ARZIGNANO. Giovani fenomeni sportivi crescono: è il caso del pilota berico Luca Ghiotto che, dopo la sorprendente vittoria nella ultima gara di Formula 3 disputatasi in Ungheria, sembra essere entrato nei radar della scuderia Red Bull. Ghiotto comanda la classifica della GP3 con 23 punti di vantaggio sul diretto inseguitore, il tedesco Kirchhofer. Il giovane pilota della Trident Racing (classe 1995) si è imposto sul circuito di Budapest, bissando il successo ottenuto in giugno sulla pista di Spielberg, in Austria. Prestazioni sufficienti a far posare su di lui gli occhi della scuderia Red Bull che nell’ultima decade ha forgiato alcuni dei piloti più importanti dell’attuale Formula 1, tra i quali il ferrarista Vettel. A Ghiotto è stata offerta la possibilità di poter utilizzare il simulatore della squadra di Formula Uno, a Milton Kynes, ed il ventenne veneto ha preso la palla al balzo partendo subito per l’Inghilterra. Il vicentino sarà valutato con tre giorni di test: se verrà valutato positivamente potrà essere il quarto italiano nella prestigiosa academy dopo Tonio Liuzzi (oggi in Formula 1), Edoardo Piscopo e Mirko Bortolotti.

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cittadella & dintorni | cronaca e attualità

RITROVATA CON LA TESTA FRACASSATA SULLA PIAZZA DEL PAESE

CADAVERE RECUPERATO NELLE RIVE DEL BRENTA

Si è tolta la vita gettandosi dal campanile SAN GIORGIO IN BOSCO. Una scena terribile, che sulle prime aveva fatto pensare ad un omicidio, e che invece sarebbe il gesto disperato di una persona stanca di vivere. Alle 18 di mercoledì 22 luglio, il cadavere di una donna, con la testa fracassata, è stato trovato in piazza a Sant’Anna Morosina, vicino al campanile. Un passante ha notato il cadavere nel sangue e ha chiamato i carabinieri. La zona è stata transennata. Un’ora più tardi il cadavere è stato identificato. Si tratta di Annamaria Miotti, una 33enne residente in paese, non sposata, che da poco aveva saputo di essere affetta da una malattia degenerativa che l’avrebbe portata alla cecità e, proprio per questo, avrebbe deciso di farla finita. La donna era in possesso delle chiavi del campanile perché i suoi genitori da anni danno una mano in parrocchia e hanno accesso anche alla torre campanaria.

PROBABILMENTE, ALLA CAUSA DEL DECESSO, UN MALORE FONTANIVA. Dopo che la moglie la sera del 24 luglio ne aveva denunciato la scomparsa, Erminio Scalco, un pensionato di 67 anni, è stato trovato la mattina successiva senza vita intorno dell’alba lungo il Brenta a Fontaniva. L’uomo, che abitava nello stesso paese dell’alta Padovana, era stato visto per l’ultima volta nel pomeriggio, quando era partito da casa con la sua bicicletta, forse per raggiungere un luogo in cui trovare tregua da un caldo asfissiante, che potrebbe essere stato la causa di un malore fatale. Motivo per cui non è più tornato a casa. Dopo l’allarme lanciato dalla moglie ai carabinieri della stazione di Cittadella, nel tardo pomeriggio sono iniziate le ricerche da parte dei vigili del fuoco, proseguite fino a tarda sera e riprese alle 5 del mattino successivo. Fino al drammatico ritrovamento sulle rive del fiume. Secondo quanto raccontato dalla coniuge, Maria Giovanna Peruzzo, 58 anni, originaria di Carmignano di Brenta, l’uomo soffriva di diabete, e alle 18 di ieri avrebbe dovuto prendere una dose di insulina.

CLAUDIO CIPOLLA È IL NUOVO VESCOVO DI PADOVA

E’ stato scelto come successore di Antonio Mattiazzo PADOVA. Cambio al vertice della Diocesi di Padova, con Papa Francesco che ha scelto un po’ a sorpresa monsignor Claudio Cipolla come successore di Antonio Mattiazzo. La notizia è arrivata venerdì 17 luglio, dopo che il Pontefice ha portato avanti questa scelta in maniera convinta, nonostante in Vaticano l’ipotesi più accreditata sembrava quella di mandare nella città del Santo l’alto prelato goriziano Carlo Redaelli. Cipolla è ad oggi Vicario per il settore pastorale della Diocesi di Mantova, e svolge il suo ministero nella parrocchia di Porto Mantovano, dedicata proprio a Sant’Antonio da Padova, nell’omonimo comune lombardo di 16 mila abitanti. Dopo che avrebbe manifestato qualche preoccupazione con i suoi più stretti collaboratori sull’ipotesi di assumere questa alta carica, Cipolla ha avuto così la conferma di essere stato ordinato vescovo. Un grande salto, dopo essere stato un semplice parroco e impegnato nella Caritas per quasi vent’anni. In attesa che il Vaticano pubblichi il suo nome nel Bollettino della Santa Sede, già la settimana prossima è prevista una visita a Padova del nuovo vescovo, al quale fanno riferimento anche 78 parrocchie della provincia di Vicenza tra le quali Cassola, Rossano Veneto, Fellette, Pove del Grappa, ma anche tutte quelle dell’Altopiano, della Valbrenta e del massiccio del Grappa.

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castelfranco & dintorni | cronaca

PAGATI 12.500 EURO PER L’AUDI IN VENDITA: MA ERA UNA TRUFFA

RIMBALZATO ALLO SPORTELLO BANCARIO ESIBISCE UNA PISTOLA

SOTTO LA MAGLIETTA, NELLA CINTA DEI PANTALONI, AVEVA UNA PISTOLA

Aveva trovato l’auto online, in un noto sito di annunci CASTELFRANCO VENETO. Una coppia di padovani già tenuti sotto controllo dalle forze dell’ordine ha messo a segno una nuova truffa nei confronti di un giovane di Castelfranco, che ha acquistato online per 12.500 euro un’auto che in realtà non era in vendita. Dopo la segnalazione ai Carabinieri della stazione castellana, è scattata così l’accusa di truffa nei confronti di S.H., 25 anni, e della moglie 20enne. I due hanno messo in vendita un’Audi A4 di loro proprietà attraverso un annuncio pubblicato nel sito Subito.it. Il ragazzo, appena l’ha vista, non si è voluto lasciare scappare l’occasione e ha fissato un appuntamento a Cadoneghe con i due finti venditori, al quale si è recato in compagnia del padre. Al termine delle trattative il ragazzo, soddisfatto della vettura, ha lasciato 100 euro in contanti di caparra, prima di andare in banca e ordinare un bonifico per il saldo. L’auto però non è più arrivata, come promesso, e la coppia non si faceva più trovare al telefono. Non è però fuggita alle ricerche dei militari del capitano Salvatore Gibilisco, diretti dal luogotenente Antonio Currò, che dopo aver incrociato alcuni dati hanno smascherato una loro vecchia conoscenza.

LORIA. Scena da film, nel pomeriggio di martedì 28 luglio, presso la filiale della Banca Popolare di Vicenza sita in via Dante Alighieri: un uomo di 43 anni ha richiesto l’effettuazione di un bonifico allo sportello ma se l’è visto negare per insufficienza di credito, perdendo letteralmente le staffe. Il cliente, rimbalzato dall’operatore in servizio allo sportello, è andato su tutte le furie e dopo qualche parola stizzita ha alzato la propria maglietta esibendo una pistola. L’arma si trovava ancorata alla cinta di pantaloni. A quel punto il cassiere, impaurito, non ha potuto far altro che effettuare il bonifico per evitare la situazione degenerasse. Una volta conclusa l’operazione “forzosa” il cliente s’è allontanato come se nulla fosse ma, una volta uscito dalla banca, è stato raggiunto da una gazzella dei carabinieri prontamente allertata dal vicedirettore dell’istituto di credito. I militari dell’arma hanno bloccato il 43enne: si tratta di Vigilio Cecchetti, titolare di un bar residente in città che, da qualche tempo, vive una situazione di grave difficoltà economica. Si era recato in banca per pagare le tasse, prossime alla scadenza. L’uomo è stato denunciato e posto agli arresti domiciliari: dovrà rispondere alle accuse di porto abusivo d’armi e minacce.

RUBATI MIGLIAIA DI TESTI SCOLASTICI

Denunciato un giovane residente in città CASTELFRANCO. Dopo una breve indagine i carabinieri hanno identificato e denunciato un giovane trovato in possesso di oltre 1500 testi scolastici recentemente trafugati dal magazzino di una libreria del centro storico. Il ragazzo, un 23enne residente in città, conservava la refurtiva in casa ed è stato denunciato per ricettazione. I militari dell’arma stanno tentando di capire se il giovane abbia agito da solo o con l’ausilio di altri complici. Possibile che l’idea dei ladri fosse quella di rivendere i manuali tramite internet. I libri scolastici sono stati posti sotto sequestro e riconsegnati al legittimo proprietario.

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