Salute e Benesse 2015

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“La felicità è un affiorare interiore; è un risveglio delle tue energie; è un risveglio della tua anima”. Osho, guru indiano


indice PAGINA 04 ADDIO PELI A MAI PIÙ RIVEDERCI PAGINA 06 LE CICATRICI DELLE EMOZIONI PAGINA 07 IN FORMA CON IL PILATES PAGINA 10 L’ARIA PULITA ALLUNGA LA VITA PAGINA 12 LATTE E FORMAGGI DI CAPRA: CHE BONTÀ! PAGINA 16 L’INTESTINO LA FONTE DELLA FELICITÀ PAGINA 18 IL POTERE DELL’OSSIGENO PAGINA 20 PREPARIAMOCI ALL’ESTATE PAGINA 22 TIPI DI SAUNA E BENEFICI PAGINA 24 OCCHIO A QUEI DUE: ORTOCHERATOLOGIA E LENTI PROGRESSIVE PAGINA 26 I CENTRIFUGATI PAGINA 28 MEGLIO UN UOVO OGGI O UNA GALLINA DOMANI?

Care lettrici e cari lettori, tutti noi sappiamo quanto la salute, fisica e mentale, sia importante per la nostra felicità. Senza una buona salute è difficile, infatti, vivere serenamente e godersi a pieno la vita. Con i ritmi frenetici a cui siamo abituati, tuttavia, non sempre ci risulta facile trovare del tempo da dedicare a noi, alla salute del nostro corpo, al benessere della nostra mente. E così ci lasciamo andare, non rispettando i ritmi del nostro organismo e trascurando piccoli segnali che, con il passare del tempo, rischiano di trasformarsi in gravi problemi di salute. Perché, allora, non fermarsi per un attimo ed ascoltare il nostro corpo? Perché non ritagliare un piccolo spazio del nostro quotidiano e dedicarlo al nostro benessere? Che sia una passeggiata, che sia un trattamento di bellezza, tante sono le attenzioni che possiamo riservarci, per una vita migliore e più serena. Per questo noi de La Piazza abbiamo deciso di dedicare un nuovo speciale all’argomento “Salute e Benessere”: per darvi l’occasione di riflettere sull’importanza del “sentirsi bene”, per fornirvi consigli utili per il vostro benessere, per contribuire alla vostra felicità.



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addio peli a mai più rivederci Perché non pensare, allora, ad una soluzione definitiva, che ci liberi in modo più o meno permanente dal pensiero della peluria superflua? Oggi, sul mercato, sono disponibili diverse tecnologie dedicate all’epilazione permanente. La luce pulsata è una di queste.

CHE COS’È LA LUCE PULSATA?

La luce pulsata è un’apparecchiatura elettronica che sfrutta l’energia luminosa per l’epilazione definitiva dei peli superflui.

COME FUNZIONA?

La luce pulsata è un tipo di epilazione che agisce direttamente sul follicolo pilifero, a cui viene trasferita energia luminosa. La melanina presente nel pelo assorbe la luce e la trasmette al bulbo: questo calore denatura la struttura del bulbo pilifero e ne scoraggia la crescita. Per essere efficace, il trattamento a luce pulsata deve essere fatto in un momento particolare della crescita del pelo, detto fase anagen (fase di crescita): quando il pelo non è ancora spuntato, infatti, è più ricco di melanina, quindi più sensibile alla luce e in grado di

L’ESTATE È ORMAI ALLE PORTE E, COME OGNI ANNO, CI RITROVIAMO ALLE PRESE CON RASOI, CREME E CERETTE PER CERCARE DI DISFARCI, UNA VOLTA PER TUTTE, DI QUEI MALEDETTI PELI SUPERFLUI. MA, AHIMÈ, NONOSTANTE DEDICHIAMO ORE E ORE DEL NOSTRO PREZIOSO TEMPO ALLA DEPILAZIONE, NON C’È VERSO, QUEI PELI CONTINUANO A TORMENTARCI. trasmettere meglio l’energia al bulbo. Se i peli fossero già visibili o lunghi, il processo non sarebbe efficace, perché l’energia si disperderebbe nel percorrere tutto il pelo. Per lo stesso principio, una sola seduta con la luce pulsata non è sufficiente, ma bisogna ripetere il trattamento più volte.

E’ SICURA?

L’efficacia dei trattamenti a luce pulsata dipende dal tipo di pelo e dal colore della pelle, quindi non tutte ottengono gli stessi risultati da questo sistema epilatorio. In particolare, per chi ha i peli biondi o rossi, la luce pulsata non è una buona soluzione, perché la melanina nel pelo non è molto elevata; anche chi ha la pelle scura o abbronzata non dovrebbe pensare a questo tipo di trattamento, poiché la luce potrebbe non riconoscere i fantomatici peli; quelle donne che, invece, hanno la pelle chiara e i peli scuri si trovano nelle condizioni migliori per la luce pulsata.

Non ci sono particolari controindicazioni nell’uso della luce pulsata, se ci si affida a personale esperto e qualificato. La fotodepilazione, infatti, non danneggia i tessuti circostanti e non è dolorosa – si avverte al massimo un leggero pizzicore - anche se le pelli sensibili possono manifestare un temporaneo arrossamento, che scompare dopo qualche ora dal trattamento. Ovviamente, se si decide di sottoporsi ad un trattamento a luce pulsata, è utile prendere alcune precauzioni, come ad esempio evitare di esporre al sole la parta trattata 48 ore prima e dopo ogni seduta, utilizzando una crema solare protettiva con fattore di protezione totale, poichè, oltre al rischio della formazione di macchie cutanee, potrebbe diminuire anche l’efficacia del trattamento stesso. Anche se gli effetti collaterali sono pressoché nulli, in ogni caso è meglio rivolgersi ad un centro estetico specializzato, che sia dotato di un’ adeguata attrezzatura ed una preparazione professionale specifica.

Inoltre, ci sono altre precauzioni che determinati soggetti dovrebbero avere nei confronti della luce pulsata: per esempio, chi ha tatuaggi o ha l’epidermide ricoperta da nei, voglie o lentiggini dovrebbe stare alla larga da questo tipo di trattamento, così come le persone fotosensibili e le donne in gravidanza. E’ sconsigliata la luce pulsata anche a chi ha la pelle predisposta alla comparsa di cicatrici, vene varicose o capillari.

Nonostante l’aggettivo “definitiva”, l’epilazione a luce pulsata non garantisce la scomparsa permanente dei peli superflui. Anche se i peli non saranno rimossi per sempre, comunque di media si ha una riduzione del 70%-80% della ricrescita del pelo nel corso dei primi 6-10 trattamenti, che inizialmente vanno ripetuti ogni due o tre settimane. Per mantenere il risultato, è poi necessario ripetere il trattamento un paio di volte all’anno.

E’ ADATTA AD OGNI TIPO DI PELLE?

E’ VERAMENTE DEFINITIVA?



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le cicatrici delle emozioni

Lo spunto per queste righe mi è stato fornito da una paziente che raccontava di vari incidenti subiti nell’arco della vita, come quotidianamente accade durante una valutazione. Mi colpì molto l’insistenza con cui questa giovane persona descriveva un incidente motociclistico di piccola entità avuto anni prima, nel quale veniva disarcionata dal mezzo: più che dall’incidente in sé, la ragazza era stata spaventata dal rumore della moto che strisciava a terra. Dopo un approfondito screening osteopatico di tutti i distretti, mi accorsi che le parti che andavano liberate per prime dovevano essere le ossa temporali del cranio, le ossa in cui risiedono proprio gli organi dell’udito. La percezione della situazione di allarme (simpaticotonia) , infatti, era stata veicolata maggiormente da queste strutture, tanto da scioccarle. Non ci furono danni particolari all’udito, ma qualche vertigine attribuita alle conseguenze dello schianto, che purtroppo, dopo aver risolto lo spavento, continuò. Questa persona, infatti, tuttora prova un senso di irrequietezza quando percepisce rumori simili a quello strisciare della moto sull’asfalto. Un caso simile viene riferito anche da un collega che raccontò di aver subito, da giovane, un trauma per aver rischiato di annegare e che, guarda caso, anni dopo, sviluppò una forma di sofferenza vocale e ripetute faringiti molto acute ed invalidanti, tanto da non regredire con nessuna terapia. Il mio sospetto sull’importanza delle cicatrici emozionali si è poi rafforzato quando un’altra mia paziente ha accusato una violenta crisi respiratoria durante un trattamento in cui le chiedevo di facilitare lo sblocco diaframmatico mediante una respirazione più profonda: immediatamente la gola le si è chiusa ed è sopraggiunto un attacco di panico, poi risolto in studio, perché sono emersi i ricordi delle fasi di intubazione subite durante un intervento d’urgenza per salvarle la vita a seguito di un incidente automobilistico. Nonostante la persona fosse sedata, purtroppo rimasero comunque le percezioni dei momenti tragici del primo soccorso.

Tutti questi casi mi hanno fatto riflette su come il nostro sistema percettivo possa essere il primo elemento da considerare nel cercare di ricostruire i meccanismi che disturbano a lunga distanza anche tessuti relativamente in ordine. La memoria di questi eventi, che vengono talvolta anche associati ad elementi concreti del vissuto, può azionare risposte involontarie di difesa anche in soggetti che apparentemente hanno superato gli stress psicologici di un trauma. Eventi perciò che sono emozionalmente attivi e che si sommano a cicatrici vere e proprie. Una cicatrice “emozionale” perciò ha un’azione deturpante tanto quanto una mastectomia, una sutura per una ferita esposta o il risanamento di una frattura. Esistono, inoltre, cicatrici emozionali non legate ad eventi particolarmente concreti: si tratta di vere e proprie sovrastrutture o blocchi emozionali dovuti a lutti, abbandoni, svalutazioni e conflitti che una persona può vivere nel corso della vita. Mentre una cicatrice cutanea è visibile, una cicatrice tissutale è percepibile, la cicatrice emozionale, se pur percepibile da mani allenate a farlo, ha bisogno di un lavoro di riarmonizzazione con la mente per risultare consapevole.

Luca Mazzarolo D.O.M.R.O.I. Studio Di Osteopatia Tel. 334.6707332 Email: lucamazzarolo@alice.it


con il pilates

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in forma

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Cos’hanno in comune Julia Roberts, Sharon Stone, Uma Thurman, Gwyneth Paltrow, Gisele Bundchen e Madonna? Oltre a un talento straordinario, dei corpi da urlo, con addominali scolpiti, glutei alti e sodi, gambe toniche ed affusolate. Il segreto? Il pilates!

• Centramento: il lavoro è concentrato sull’allineamento tra la spina dorsale e il bacino, da cui tutti i movimenti si sviluppano, fino a raggiungere la periferia del corpo;

IL PILATES: TRA YOGA, DANZA E GINNASTICA

• Fluidità: trattandosi di una ginnastica armonica e delicata, è importante che si eseguano gli esercizi lentamente, non con scatti o per mezzo di movimenti bruschi. Le posizioni non sono mantenute così a lungo come nello yoga, ma sono più collegate tra loro, avvicinando questo tipo di ginnastica al ritmo di una danza continua;

Il Pilates è una disciplina sportiva nata in Germania dagli studi di Joseph H. Pilates, il quale, sempre cagionevole sin da bambino, si ispirò alle filosofie orientali e alla ginnastica dolce per ideare un nuovo metodo d’allenamento, pensato per favorire l’elasticità delle articolazioni, la fluidità dei movimenti e l’allungamento dei muscoli. Nacque così il Pilates, una disciplina che coniuga perfettamente la resistenza dello yoga, la fluidità della danza e la dolcezza della ginnastica, con il vantaggio di essere adatta a tutti, poiché permette di adeguare il livello di difficoltà ed intensità degli esercizi al livello di preparazione di chi di li pratica. Il metodo Pilates, infatti, si basa su movimenti regolari, facili da imparare e senza inconvenienti per chi li esegue. L’obiettivo principale del Pilates è quello di rafforzare il centro del corpo, chiamato anche Power House: secondo questo metodo, infatti, la sede della nostra forza risiede proprio nel centro ed è composta da muscoli addominali, glutei, muscoli interni delle cosce e muscoli lombari. Il Pilates sollecita il lavoro di tutto il corpo, allenando tutta la muscolatura in modo uniforme con esercizi che coinvolgono anche il cervello e la respirazione, per una rinnovata consapevolezza ed un controllo maggiore del proprio corpo.

I SEI PRINCIPI DEL PILATES

Il Pilates si basa su sei principi cardine: centramento, controllo, flusso, respiro, precisione e concentrazione.

• Respiro: il ritmo naturale del respiro aumenta la fluidità del movimento e stabilisce il ritmo dell’esercizio. La respirazione, dunque, deve essere regolare per poter permettere il rilassamento muscolare, una maggiore ampiezza dei movimenti e una migliore capacità di allungamento; • Precisione: tutti i movimenti devono essere controllati nello spazio, precisi e regolari. Lavorare con la precisione aiuta a rieducare schemi errati di movimento, permettendo un corretto allineamento e aiutando a prevenire infortuni; • Concentrazione: la nostra mente controlla il nostro corpo, quindi, per eseguire correttamente tutti i movimenti, è necessario concentrarsi attentamente.

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I BENEFICI DEL PILATES

Con il metodo Pilates, anzitutto, si ottiene un corpo più longilineo e tonificato, con gambe snelle e addominali piatti, grazie agli esercizi che aumentano la forza, senza creare tuttavia un eccesso di massa muscolare. Il punto cardine del metodo è proprio la tonificazione e il rinforzo del Power House, cioè tutti i muscoli connessi al tronco: l’addome, i glutei, gli adduttori e la zona lombare. Con il Pilates, poi, si impara a respirare in maniera corretta e si ottiene una maggiore capacità di coordinamento fisico e mentale. Oltre a questi importanti benefici a livello fisico, il Pilates rappresenta un ottimo modo per agire sulla serenità interiore, in quanto con la distensione muscolare contribuisce a diminuire la tensione e la stanchezza, intervenendo sui problemi legati allo stress.

GLI ATTREZZI DEL PILATES

Il Pilates è una disciplina che può essere accompagnata dall’utilizzo di vari attrezzi, che spaziano da semplici pesi a macchinari più complessi, a seconda del tipo di esercizio eseguito. In particolare, per il Mat Pilates, ovvero il Pilates che si basa su esercizi eseguiti a terra (su un materassino), si possono utilizzare piccoli attrezzi, come cerchi, elastici,

cavigliere, palle gonfiabili e molto altro, in modo da dare una forma di supporto ed aumentare la difficoltà. Gli esercizi di Mat Pilates sono particolarmente efficaci per tonificare addominali. Il Pilates con attrezzi, invece, sfrutta macchinari complessi per l’esecuzione degli esercizi, ovvero il Reformer, il Cadillac, il Barrel e la Chair. Il Reformer è una specie di carrello che, con un sistema di cinghie e molle azionate dalle nostre braccia o dalle nostre gambe, in base all’esercizio, scorre su delle guide, garantendo diverse intensità di lavoro; il Cadillac, invece, è un macchinario dall’originale struttura a “baldacchino”, che permette di effettuare un intenso lavoro in statica, coinvolgendo tutti i gruppi muscolari in modo segmentario; così chiamato per il semplice fatto di essere costituito da una sorte di barile sormontato da una scala, il Ladder Barrel consente di eseguire sia un allenamento intenso per il rafforzamento muscolare, sia esercizi di stretching; infine, la Wunda Chair è una sedia particolare, molto versatile, utilizzata per esercizi di diversa natura. Gli esercizi eseguiti con tali strumentazioni forniscono un supporto per rinforzare addominali e muscoli della schiena ,senza rischio di stressare tali zone e causare infortuni. Il lavoro con attrezzi permette un maggior lavoro sulle braccia, spalle, gambe e muscoli del bacino, più di quanto possa fare il lavoro su Mat.


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l'aria pulita allunga la vita

Gas di scarico, fumi industriali, condizioni climatiche sfavorevoli: sono tutti fattori che determinano uno dei più gravi problemi che l’umanità si trova a dover affrontare al giorno d’oggi, ovvero l’inquinamento atmosferico. Tra le sostanze tossiche che quotidianamente respiriamo e che lentamente stanno contribuendo a deteriorare il pianeta, le più comuni sono sicuramente le polveri fini, costituite da goccioline liquide e particelle solide volatili, che si sprigionano dalle industrie, dagli scarichi dei veicoli, dall’usura dell’asfalto, dei freni, delle frizioni e degli pneumatici; anche il monossido di carbonio, che deriva principalmente dai veicoli a benzina, è una sostanza altamente inquinante, così come lo sono l’ossido d’azoto e l’ossido di zolfo, derivanti entrambi da processi di combustione industriali e domestici (riscaldamento). L’inquinamento atmosferico è un grave problema, che sta affliggendo gran parte della popolazione mondiale, soprattutto quella infantile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, calcola che il rischio di mortalità nei bambini per cause respiratorie legate all’inquinamento è cresciuto dell’1%. Tra le tipologie di patologie legate all’inquinamento dell’atmosfera, tosse e bronchiti sono quelle più frequenti e note nei bambini, mentre è ancora da stabilire con certezza l’associazione tra asma ed inquinamento atmosferico (è possibile che l’asma sia innescata da inquinanti specifici e che altre patologie respiratorie siano invece correlate all’inquinamento in generale). Un’ altra fonte di inquinamento, a cui i bambini sono cronicamente esposti durante le diverse fasi della loro crescita, è il riscaldamento domestico: uno studio condotto su 728 bambini di età minore ai 12 anni e con asma, infatti, ha dimostrato che i pazienti provenienti da famiglie meno abbienti e che vivevano in case con stufe a gas presentavano maggior rischio di “respiro sibilante”, difficoltà respiratoria e senso di costrizione toracica.

COSA FARE ALLORA PER EVITARE CHE I NOSTRI FIGLI SVILUPPINO MALATTIE LEGATE ALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO? Anzitutto - può sembrare un’ovvietà, ma in molti casi non lo è - non bisogna fumare in presenza dei bambini e/o negli ambienti chiusi (anche se poi arieggiati), anche in assenza dei minori. Il fumo di sigaretta, infatti, risulta essere dannoso per la salute del bambino in tutte le sue forme: fumo attivo, passivo e di “terza mano” (fumo in assenza di minori). POI, SAREBBE BENE SEGUIRE ALCUNE NORME ISPIRATE AL BUON SENSO: • evitare di portare i bambini nelle zone di traffico più intenso e nelle ore di punta, non utilizzando il passeggino per evitare che i bambini siano a livello dei gas di scarico dei motori (meglio in braccio o nel marsupio); • non farli giocare negli spazi circondati da strade ad alta concentrazione di traffico, ma abituarli fin da piccoli a godere degli spazi aperti e non inquinati; • insegnare loro a respirare con il naso, ad apprezzare l’aria pulita, a prediligere le vacanze nelle zone salubri; • in mezzo al traffico, tenere i finestrini chiusi, cambiando però i filtri della macchina ogni sei mesi; • munirsi di un depuratore o rigeneratore d’aria, in grado di purificare l’aria degli ambienti in cui viviamo.


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latte e formaggi

di capra: che bontà!

Alimento importantissimo nell’antichità, soppiantato poi dal latte vaccino, oggi il latte di capra, con tutti i suoi derivati, sta riconquistando il prestigio perduto. L’interesse verso il latte di capra e i prodotti caseari da esso derivati nasce dalle straordinarie proprietà nutrizionali di questo alimento: rispetto al latte di vacca, il latte caprino è magro e facilmente digeribile, poiché più simile nella composizione al latte materno e quindi più “naturale”; è ricco di ferro, calcio, vitamina A e acidi grassi; inoltre, il latte e i formaggi di capra possono tranquillamente essere consumati anche da coloro che sono intolleranti alle proteine del latte vaccino (anche se non possono essere assunti dalle persone intolleranti al lattosio); e, per finire, non bisogna dimenticare che il latte di capra è anche più eco-friendly, visto che l’allevamento delle capre è meno intensivo rispetto a quello dei bovini. Nonostante le evidenti proprietà benefiche, molte persone restano ancora un po’ diffidenti nei confronti del latte ricavato dagli ovini, perchè ha un sapore più forte e deciso rispetto al latte che quotidianamente siamo abituati a bere. In realtà, è proprio questo gusto ricco ed intenso a caratterizzare questo alimento, per cui le sfumature di sapori uniche ed inconfondibili del latte di capra dovrebbero costituire un valore aggiunto ed essere apprezzate. Tuttavia, chi non desidera esaltare ulteriormente il sapore del latte caprino dovrebbe consumarlo crudo e non scaldarlo troppo: più viene riscaldato, infatti, più il gusto del latte sarà intenso. La stessa regola vale per i formaggi: quelli freschi sono delicati, quelli stagionati acquistano un sapore più deciso. Fresco o stagionato che sia, comunque ciascun tipo di formaggio di capra può essere impiegato in tutte le preparazioni come sostituto di un prodotto caseario vaccino. Ecco

qui alcune idee per ricette veloci e gustose con i formaggi di capra:

• INVOLTINI CREMOSI

Grigliare le zucchine precedentemente tagliate per lungo a fettine sottili. In una ciotola, mescolare del formaggio caprino fresco e dalla consistenza spalmabile con un trito di erbe aromatiche. Adagiare una fetta di zucchina su una fetta di bresaola e spalmare il composto all’interno delle fette. Infine, avvolgere e sigillare l’involtino con un filo di erba cipollina.

• INSALATA

Riempite una terrina con 200 gr di insalata (un mix di valeriana e rucola), 200 gr di fragole tagliate a fettine e 50 gr di formaggio di capra sbriciolato. Condire il tutto con un’emulsione di olio d’oliva, aceto balsamico, sale e pepe e con una manciata di mandorle a lamelle.

• CROSTINI CON MOUSSE DI CAPRINO ED ERBE AROMATICHE

Per prima cosa versare in una terrina la ricotta, unirvi il caprino e, con l’ausilio di una frusta, lavorare i formaggi insieme. Su di un tagliere tritare con un coltello la cipolla, quindi unirla ai formaggi, insieme ad uno spicchio di aglio tritato, uno di salsa Worcester, un rametto di aneto spezzettato e 4 foglie di basilico. Snocciolare le olive, ridurle in piccoli pezzi e incorporarle, poi aggiustare di sale e spolverizzare con il pepe. Spalmare la mousse su crostini di pane precedentemente abbrustoliti.



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l'intestino, la fonte della felicità

A lungo l’intestino è stato considerato una struttura periferica, deputata a svolgere funzioni marginali. In realtà, la chiave di stress, ansia e tensione è proprio nella pancia. L’intestino, infatti, è un organo molto importante, un vero e proprio secondo cervello, con importanti funzioni che si riflettono sull’intero organismo e che regolano le emozioni, i ricordi e il piacere. A dimostrarlo sono numerosi studi scientifici, tra cui quelli condotti da Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University e autore del best seller “Il Secondo Cervello”. “Sappiamo che, per quanto il concetto possa apparire inadeguato, il sistema gastroenterico è dotato di un cervello. Lo sgradevole intestino è più intellettuale del cuore e potrebbe avere una capacità “emozionale” superiore. È il solo organo a contenere un sistema nervoso intrinseco in grado di mediare i riflessi in completa assenza di input dal cervello o dal midollo spinale” - afferma l’esperto americano. “Basti pensare che l’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore. Insomma, l’intestino è la sede di un secondo cervello vero e proprio. E non a caso le cellule dell’intestino – specifica producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere.”

mire, problemi a defecare, accentuare l’ansia e contribuire a stati depressivi. La serotonina interviene nel controllo dell’appetito e del comportamento alimentare, determinando una precoce comparsa del senso di sazietà, una minore assunzione di carboidrati a favore delle proteine e una riduzione, in genere, della quantità di cibo ingerita. Non a caso, molte persone che lamentano un calo dell’umore (ad esempio una depressione pre-mestruale) avvertono un bisogno importante di dolci (ricchi di carboidrati semplici) e cioccolato (che contiene e favorisce la produzione di serotonina, perché ricco di zuccheri semplici, oltre che di sostanze psicoattive). L’intestino rilascia serotonina in seguito a stimoli esterni, come immissione di cibo, suoni o colori, e a input interni, come emozioni e abitudini.

LA SEROTONINA E L’INTESTINO

La serotonina è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall’amminoacido essenziale triptofano. Viene coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche: ciclo sonno-veglia, desiderio sessuale, senso di fame/sazietà, umore e peristalsi. Avere un livello di serotonina bassa può comportare disturbi dell’umore, problemi di natura sessuale, problemi a dor-

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L’INTESTINO “PENSA”

E’ facile comprendere, dunque, come esista una forte relazione tra intestino e benessere. Una relazione che, secondo Gershon, prevale su quella razionale. La quantità di messaggi che il cervello addominale invia a quello centrale, infatti, è pari al 90% dello scambio totale, sostiene il ricercatore. Per la maggior parte si tratta di messaggi inconsci, che percepiamo solo quando diventano segnali di allarme e scatenano reazioni di malessere. “Quanti – dice – hanno sperimentato la sensazione delle “farfalle nello stomaco” durante una conversazione stressante o un esame?. E’ solo un esempio delle emozioni della pancia, come nausea, paura, ma anche dolore e angoscia. Il sistema nervoso enterico comunica con quello centrale. E quando l’intestino soffre, ad esempio per la sindrome del colon irritabile, la persona ne risente anche a livello psichico.” I bambini che soffrono di colon irritabile da piccoli, per esempio, hanno la quasi certezza di soffrire anche da grandi di ansia e/o depressione. Il cervello addominale, quindi, non è solo legato alle reazioni al cibo ingerito, ma può pensare, prendere decisioni, provare sensazioni autonomamente, come insegna la neurogastroenterologia.

GLI AMICI DELL’INTESTINO

Diversamente dai neuroni contenuti nella scatola cranica, quelli sparsi in tutto il resto del corpo possono essere “massaggiati”, sia con il vero massaggio, che stimola i corpuscoli tattili e i recettori fibro-muscolari e tendinei, sia con il movimento e la respirazione, come insegnano tutte le discipline orientali. Per un buon funzionamento dell’intestino, quindi, è necessario anzitutto tenersi sempre in movimento, anche con esercizi semplici e non troppo impegnativi: basta, infatti, approfittare di ogni occasione per fare del moto, per esempio salendo le scale, passeggiando per mezz’oretta, spostandosi in bicicletta invece che in auto, e tenendo allenati i muscoli addominali. Molto importante per il benessere intestinale, ovviamente, è anche l’alimentazione. Bisogna sicuramente seguire un’alimentazione sana, prediligendo cibi ricchi di fibre, come frutta, verdura e legumi, ed evitando l’abuso di latticini e di proteine animali. Fondamentale, poi, è combinare in maniera corretta gli alimenti, seguendo una dieta bilanciata. Fonte: GERSHON M.D. (2006), Il secondo cervello, Utet Torino

Se stai bene tu, le persone che ami stanno bene. PRENDITI CURA DI TE STESSA/O! Per farlo, é semplice! Ritagliati del tempo per un trattamento di riequilibrio bio energetico con un massaggio. TE LO MERITI... I movimenti lenti e profondi del massaggio, lavorano sulle fascie, sui muscoli, sulle articolazioni, sulla postura e indirettamente sugli organi. Troverai nuovo respiro perchè il tuo corpo sará più elastico e leggero. Il massaggio con l’olio caldo di mandorle dolci bio e i profumi d’essenze naturali...ti porteranno a un profondo rilassamento. Uscirai dal mio studio con un’energia nuova...un energia “pulita e fluida”. Vieni a riequilibrare “corpo, mente, anima”...


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il potere dell'ossigeno Si chiama ossigenoterapia ed è l’ultima tendenza tra le star di Hollywood in fatto di cura della pelle. Meglio conosciuto come “the Hollywood secret”, questo trattamento consiste nel ringiovanimento della pelle tramite ossigeno puro “sparato”, assieme a molecole di sieri idratanti, in profondità nel derma, per un viso immediatamente più fresco e luminoso. L’ossigeno, infatti, è un elemento che gioca un ruolo importantissimo nel mantenere la pelle tonica, compatta ed elastica. Purtroppo, con il passare del tempo, l’apporto di ossigeno alle cellule del derma si riduce e la pelle diventa più opaca, perdendo tono ed elasticità. Così, dall’esigenza di restituire nuovamente ossigeno alla pelle stanca nasce l’ossigenoterapia. Originariamente, tale tecnologia è stata sviluppata in Australia, dove è stato messo a punto un siero di bellezza –con acido ialuronico, vitamine A, C ed E, tè verde giapponese e aloe vera – da utilizzare in associazione con l’ossigeno che, oltre a riattivare la microcircolazione e favorire il metabolismo cutaneo, veicola l’assorbimento osmotico del siero, migliorando così l’idratazione della pelle.

COME FUNZIONA, IN PRATICA, L’OSSIGENOTERAPIA?

Con un detergente in gel o eseguendo un leggero peeling, vengono rimosse le impurità e il sebo in eccesso, preparando così la pelle del viso ad ottenere il massimo dei benefici. Grazie ad un’ap-

parecchiatura costituita da un generatore di aria (composta per il 21% da ossigeno e per il 79% da azoto), l’ossigeno puro viene iperbarizzato, ossia portato ad una pressione superiore rispetto a quella atmosferica di 1 barr. Attraverso un manipolo a impugnatura collegato all’apparecchio, l’ossigeno iperbarico viene diffuso nella pelle insieme ad importanti principi attivi, nutrienti e idratanti, quali l’acido ialuronico, le vitamine o le cellule staminali, che verranno poi assorbiti dalla pelle, stimolando la produzione di collagene ed elastina e neutralizzando i radicali liberi. L’intero trattamento è assolutamente indolore, non ha controindicazioni particolari ed è un’ alternativa dolce ed efficace alle iniezioni di botox. Una seduta di ossigenoterapia, infatti, oltre ad essere estremamente rilassante, garantisce risultati visibili immediati, per un viso più giovane e disteso.

RISULTATI E DURATA DEI TRATTAMENTI ALL’OSSIGENO I risultati dell’ossigenoterapia sono visibili subito dopo ogni seduta. Appena terminato il trattamento si potrà notare un notevole miglioramento nell’aspetto della pelle, che risulterà più tonica e con una significativa attenuazione delle rughe. Per ottenere buoni risultati, è necessario eseguire una seduta a settimana per almeno sei settimane consecutive, poi si può procedere con un trattamento di mantenimento ogni 30/50 giorni.

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prepariamoci all'estate

IL SOLE PUÒ ESSERE UN NOSTRO ALLEATO?

Sì, basta prendere le giuste precauzioni ed il sole non sarà più un nemico della pelle, ma un prezioso alleato. La luce solare è essenziale nella quotidianità di tutte le forme di vita: nel corpo umano, in particolare, ha effetti benefici sia nel fisico, che nella mente. Sintetizza la vitamina D per aiutare il sistema immunitario e il calcio a fissarsi nelle ossa e aumenta la forza muscolare e la resistenza alle infezioni; fa diminuire i valori di colesterolo nel sangue, riducendo la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca; ha un’azione benefica verso alcune malattie della pelle e rende il colorito più sano e luminoso. È un anti-depressivo naturale, ci aiuta a tollerare lo stress.

FOTOTIPO 1

Al contrario, però, se preso in maniera scorretta, il sole potrebbe creare dei danni alla nostra pelle ed essere responsabile di eritemi, scottature, orticarie e fotoaging, cioè l’invecchiamento precoce della pelle che si esprime sotto forma di rughe, perdita di tono ed elasticità. Per evitare i problemi provocati dal sole, basta seguire delle semplici regole: talvolta, infatti, sono proprio i piccoli accorgimenti a salvarci da scottature ed eritemi. Oltre alle precauzioni da sempre raccomandate (evitare di esporsi al sole nelle ore più calde e per un tempo prolungato), è necessario prendere la buona abitudine di spalmare sulla pelle, almeno mezz’ora prima di esporsi al sole, un prodotto di protezione solare adatto al proprio fototipo:

FOTOTIPO 2

FOTOTIPO 3

FOTOTIPO 4-5

ASPETTO FISICO

Pelle bianca lattiginosa, capelli rossi Pelle chiara, capelli biondi, occhi chiari Pelle rosa, capelli scuri, occhi o biondissimi, lentiggini, occhi chiari marroni o chiari

Pelle carnagione olivastra o scura, capelli bruni o neri, occhi scuri

ERITEMA E SCOTTATURA

Quasi sempre

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ABBRONZATURA

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PROTEZIONE

Massima, con filtri molto elevati

Filtri solari altissimi nella prima settimana, alta nei giorni seguenti

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tipi di sauna

e benefici

Sebbene la parola “sauna” abbia origini finlandesi, il trattamento basato su bagni di calore è una pratica antica, utilizzata da svariate popolazioni: anche se con differenti modalità, infatti, Russi, Giapponesi e persino gli Indiani d’America hanno beneficiato, nel corso dei secoli, dei vantaggi che si possono trarre dalla corretta applicazione di questo metodo, legato alla medicina naturale. D’altronde, i benefici che la sauna porta la rendono un trattamento di bellezza e salute ancor oggi molto apprezzato in tutte le parti del mondo. La sauna, da un lato, ci aiuta ad eliminare le tossine dall’organismo tramite la sudorazione, ritemprando l’organismo e rendendo la pelle più liscia, pulita e luminosa; dall’altro, grazie all’effetto decontratturante sulla muscolatura, ci aiuta a rilassarci ed a eliminare stress, ansia e tensioni. Esistono vari tipi di sauna, ognuno adatto a specifiche esigenze. Ecco le tre più diffuse ed apprezzate:

• SAUNA FINLANDESE

Detta anche sauna secca, è la sauna originale, che si pratica solitamente all’interno di un box di legno, dove alcune resistenze o bruciatori portano la temperatura tra gli 80 ed i 90°C. Oltre ad essere molto calda, l’aria contenuta all’interno del box è anche secca, poiché contiene una percentuale di umidità molto bassa (non supera il 20%). All’acqua vengono talvolta aggiunti oli essenziali a effetto balsamico come, ad esempio, essenze di pino o di eucalipto. Benefici: rilassa e concilia il sonno, in quanto rilascia endorfine, gli or-

moni del benessere; purifica la pelle in profondità, grazie alla sudorazione; favorisce la circolazione, dilatando i vasi sanguigni ed aumentando le pulsazioni cardiache.

• BIOSAUNA

La biosauna è una tipologia intermedia fra la sauna finlandese e il bagno turco: nella biosauna, infatti, l’ambiente è meno caldo e più umido rispetto alla sauna finlandese, con una temperatura massima di circa 50/60°C ed una percentuale d’umidità nell’ordine del 40/60%. I tempi di permanenza nella biosauna sono generalmente più lunghi, in modo da compensare la traspirazione meno intensa. Talvolta in questo tipo di sauna viene diffuso vapore generato da erbe essiccate inumidite, cercando di riprodurre le condizioni del bagno di fieno. Benefici: purifica la pelle; rilassa e aumenta il metabolismo; favorisce la circolazione; aumenta le difese immunitarie.

• BAGNO TURCO

Ad una temperatura di 45° C e un’umidità dell’aria del 100% circa, il bagno turco è un tipo di bagno di calore che sfrutta il vapore per favorire la traspirazione. Nella tradizione araba, l’hammam è formato da tre sale: una sala è molto calda (harara), una tiepida e l’ultima fresca. Solitamente termina con una doccia fresca ed un gommage con guanto di crine, per eliminare le cellule morte e stimolarne il rinnovamento. Benefici: grazie agli oli essenziali vaporizzati, previene i problemi alle vie respiratorie; rende la pelle liscia e luminosa, ma è controindicata in caso di herpes, psoriasi o varici.

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occhio a quei due:

ortocheratologia e lenti progressive Tra queste nuove tecnologie, sono sicuramente da annoverare l’ortocheratologia e le lenti progressive.

ORTOCHERATOLOGIA: LENTI A CONTATTO DA PORTARE MENTRE SI DORME

L’ortocheratologia è una tecnica non chirurgica che consente di correggere un difetto visivo attraverso l’applicazione notturna di lenti a contatto rigide gas permeabili. Durante la notte, queste speciali lenti a contatto modellano in modo non doloroso la superficie della cornea, la parte trasparente e più esterna del nostro occhio, correggendo in questo modo la miopia o l’astigmatismo presenti. Quando al mattino la lente viene rimossa, la cornea mantiene la sua forma

modificata e si vede bene per tutto il giorno, senza il bisogno di occhiali o lenti a contatto! I vantaggi di questo trattamento sono innumerevoli. Se quello più immediato è l’eliminazione degli occhiali durante il giorno, infatti, il secondo è sicuramente il fatto che queste lenti sono indicate anche a chi non riesce a tollerare o prova fastidio con le normali lenti a contatto diurne. Le lenti per ortocheratologia, infatti, poiché vengono indossate durante il sonno, riducono di molto i fastidi tipici delle lenti convenzionali. Non vi sono limiti di età per l’ortocheratolgia: anche bambini e adolescenti possono utilizzarla, purché non presentino controindicazioni alle lenti a contatto e comunque sempre previa autorizzazione del medico oculista. L’ortocheratologia è la soluzione ideale per tutti i tipi di sport (calcio, sci,

“L’INNOVAZIONE È GUARDARE AVANTI, MA ANCHE IN TUTTE LE ALTRE DIREZIONI”. E, VISTO CHE DI ‘GUARDARE’ SI PARLA, QUESTO VALE SOPRATTUTTO NELL’AMBITO DELL’OTTICA. LE SOLUZIONI OTTICHE DI NUOVA GENERAZIONE METTONO A SERVIZIO DI CHI SOFFRE DI PATOLOGIE OCULARI DISPOSITIVI E MATERIALI SEMPRE PIÙ INNOVATIVI, CHE PERMETTONO DI RIDURRE NOTEVOLMENTE I DISAGI LEGATI AL NON VEDERE BENE. nuoto, attività subacquea, moto, ciclismo...) e per tutte le attività lavorative (agenti delle forze dell’ordine, militari, vigili del fuoco, impiegati, agenti di commercio, falegnami...) poiché di giorno lascia completamente liberi dall’ingombro degli occhiali. Inoltre, è molto importante sottolineare che recenti studi scientifici controllati hanno dimostrato come il trattamento ortocheratologico possa rallentare l’aumento della miopia, perciò è particolarmente indicato in caso di progressione miopica importante. Indicativamente i risultati ottimali si raggiungono con miopie tra 0,50 e 6 diottrie e astigmatismo fino a 2 diottrie. I tempi ed i risultati sono comunque soggettivi quindi le valutazioni vengono fatte caso per caso.

LENTI PROGRESSIVE, FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA!

Le lenti progressive, dette anche multifocali, sono delle lenti da vista che permettono di correggere tutti i difetti visivi da lontano e da vicino con un unico paio di occhiali. Esistono tantissimi tipi di lenti progressive e questa offerta così ampia a volte può creare un po’ di confusione nel consumatore finale. I prezzi, ad esempio, possono essere completamente diversi tra loro, anche all’interno della stessa azienda. Quello che cambia tra una lente progressiva più costosa ed una più economica è la tipologia di progressione e l’ampiezza del campo visivo. Nelle lenti progressive di ultima generazione i campi visivi sono molto più ampi e hanno molte meno distorsioni laterali, in quelle più economiche il canale di progressione è molto più stretto. Nelle lenti più nuove, inoltre, oltre all’altezza ed alla distanza interpupillare, vengono presi ulteriori parametri con un centratore specifico chiamato Visioffice che permettono di progettare una lente su misura, completamente personalizzata come un abito di alta sartoria.

Questo permette di ampliare il campo visivo e di ridurre le aberrazioni laterali, diminuendo notevolmente i tempi di adattamento. Vi è mai capitato di sentire un vostro parente, un conoscente, una vostra vicina di casa dire: “Ho acquistato un paio di occhiali progressivi, ma non sono riuscita ad abituarmi”? O, peggio ancora, è capitato a voi di acquistare delle lenti progressive che non riuscite a portare? Le domande che bisogna porsi in questi casi sono: “Che tipologia di progressione ho acquistato? Che qualità ha la mia lente progressiva?” Le lenti progressive richiedono un investimento in termini economici, ma mai come in questo caso vale il detto “chi più spende, meno spende”, perché una buona lente progressiva vi permette di adattarvi più facilmente e più velocemente. In ogni caso, le aziende che producono lenti di qualità medio/alta danno una garanzia di adattamento che va da 30 giorni ad 1 anno: ovvero sono talmente sicuri della qualità delle loro lenti progressive che vi permettono di restituirle dopo un periodo di prova, ricevendo in sostituzione, ad esempio, due lenti da lontano e due lenti da vicino.



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i centrifugati

Ci sono momenti dell’anno, come la primavera e l’estate, in cui il nostro organismo si risveglia e necessita di vitamine e sostanze nutrienti che lo mantengano forte ed idratato. Cosa c’è, allora, di meglio di un sano centrifugato di frutta e verdura per rigenerare il nostro corpo?

I centrifugati sono bevande rinfrescanti e rigeneranti che vengono preparate con l’ausilio di un macchinario - ad esempio, la classica centrifuga o l’innovativo estrattore - che separa il succo dalla polpa e dalla buccia di frutta e verdura. Ricchi di vitamine, sali minerali e acqua, sono un vero toccasana per la salute e il benessere dell’organismo: i centrifugati di frutta e verdura, infatti, sono un alleato prezioso per chi desidera perdere peso o, più semplicemente, depurare il proprio corpo dalle tossine in eccesso; oltre a contenere alte quantità di antiossidanti (il betacarotene, la vitamina C, lo zinco, il selenio, il manganese e il magnesio) e a prevenire così l’invecchiamento cellulare, i centrifugati verdi sono anche facilmente digeribili ed assimilabili, in quanto, avendo rimosso la fibra, l´assorbimento intestinale avviene molto più rapidamente. Ecco alcune ricette per centrifugati di frutta e verdura freschi e disintossicanti, da preparare a casa con centrifuga o, ancora meglio, con estrattore:

1. CENTRIFUGATO DI POMPELMO, CETRIOLO E MENTA INGREDIENTI: mezzo pompelmo, un cetriolo, 5 foglie di menta PROPRIETÀ: Grazie al sapore della menta, questo centrifugato è estremamente rinfrescante, mentre il potere drenante e bruciagrassi del pompelmo e del cetriolo aiuta l’organismo a disintossicarsi e a combattere la cellulite!

2. CENTRIFUGATO DI LIME E CAROTA INGREDIENTI: 8 grandi carote pulite, un lime intero sbucciato, una manciata di menta

fresca, un pizzico di zucchero di canna PROPRIETÀ: Le carote possiedono un elevato contenuto di vitamina A, carotene e provitamina A, molto utili per rinforzare le ossa ed i denti e per migliorare la vista. Le carote sono inoltre ricche di sali minerali e di sostanze aromatiche digestive. Più dolce del limone, il lime ha un alto contenuto di potassio, ideale per contrastare i bruschi cali di tono. Contiene molta vitamina C e sali minerali, ha proprietà antidiarroiche, rinfrescanti, diuretiche, battericide e antisettiche.

3. CENTRIFUGATO DI PESCA, ALBICOCCA E MANGO INGREDIENTI: 3 pesche, 3 albicocche, 1 mango sbucciato PROPRIETÀ: Questa vellutata di frutta liquida dona una carica di energia con un gusto delizioso. Ricche per natura di fruttosio, fonte istantanea di energia, le pesche e le albicocche creano un succo denso e ricco di sostanze nutrienti, tra le quali il fosforo e la vitamina B5. Il mango, invece, è una preziosa fonte di beta carotene e ferro.

4. CENTRIFUGATO DI VERDURE VERDI INGREDIENTI: un ciuffo di prezzemolo, mezza lattuga, 3 zucchine PROPRIETÀ: Le zucchine contengono folati, che aiutano a creare una sensazione di calma. Insieme al prezzemolo, inoltre le zucchine sono un’ottima fonte di vitamina B1, che favorisce il rilassamento del sistema nervoso e tiene bassi i livelli di stress. La lattuga contiene lattoni, un oppiaceo naturale calmante. La varietà dalle foglie scure, in particolare, è un’ottima fonte di clorofilla che aiuta a mantenere il sangue pulito riducendo il rischio di attacchi cardiaci.



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meglio un uovo oggi

o una gallina domani?

Se volessi elencare le ricerche scientifiche che provano che lo sport porta dei vantaggi a livello di salute fisica e psicologica, sia diretti che indiretti, rischierei di annoiare chi di voi già svolge regolarmente attività fisica, perché i benefici li conosce e li sperimenta, annoierei anche chi di voi, invece, preferisce la propria sedentarieta’ e, nonostante questo, sta leggendo queste righe per continuare a giocare con quella parte di se’ che da tempo gli suggerisce di iniziare a ‘muoversi’, ma e’ resa poi silente dal continuo rimandare a domani. Beh e’ proprio con questa parte di voi che vorrei intrattenermi! Siamo stanchi di esperti che consigliano cosa fare e

cosa non fare per preservare la salute ( concetto così paradossale che compare nei nostri discorsi solo quando… viene a mancare! Fino a quel momento gli unici a parlarne sono gli esperti ). Voglio quindi esplorare quali sono i guadagni che ricaviamo dal non mettere in discussione il nostro stile di vita ‘sedentario’. Mi perdoneranno coloro i quali si sentiranno in colpa perché per più volte la settimana sostengono l’impegno dell’attività fisica, ma dalla vostra parte avete già tutta una schiera di medici e specialisti che vi dicono quante fate bene!

CHE COSA CI PIACE DELLA NOSTRA SEDENTARIETA’?

QUANTE VOLTE CI HANNO DETTO CHE LO SPORT PREVIENE LE MALATTIE? ORMAI MOLTI DI NOI CONOSCONO I BENEFICI CHE SI RICAVANO FACENDO UN PO DI MOVIMENTO, MA QUALI SONO I VANTAGGI A NON PRATICARE NESSUNA ATTIVITÀ FISICA? NONOSTANTE LA MOLE DI NOTIZIE A FAVORE, I DATI DELL’ ISTAT DEL 2013 CI DICONO CHE SOLO UNA PERSONA SU TRE SVOLGE QUALCHE TIPO DI SPORT NEL TEMPO LIBERO. SI HO DETTO BENE, NON COSA NON CI PIACE, COSA CI PIACE?

Per essere così affezionati ad uno stile di vita “malsano”, che ci allontana dalla salute, qualcosa ci piacerà pure! Aspetta ma possiamo permetterci di dirlo ad alta voce? Possiamo permetterci il lusso di dire che ci piace non fare niente, quando tutto il resto del mondo dice che e’ cosa buona e giusta ‘fare’? Beh per questa volta, visto che l’esperto sono io, il lusso ve lo do! Ed io con voi mi schiero dalla parte del ‘dolce ozio’. D’altronde lo dice anche la frase “il lavoro duro paga nel lungo periodo, ma la pigrizia paga subito!” Iniziare a praticare un’attività fisica significa inserire un cambiamento all’interno del proprio stile di vita. Ma cosa può interessarci dell’essere diversi da come siamo? La complessa rete di persone e situazioni in cui viviamo, ci chiede di essere fisicamente e mentalmente uguali oggi a ieri ed oggi a domani. Nel ripetersi della routine quotidiana troviamo le nostre certezze. Anche se significa essere spesso indicati dagli altri come degli scansafatiche, accettiamo volentieri questa etichetta in cambio di evitare il rischio di dover cambiare qualcosa. Un’attività fisica continuativa invece, innesca dei cambiamenti a catena sul nostro corpo, che andrebbero sicuramente a modificarne la forma, le dimensioni ed anche il funzionamento di tutti i suoi organi, cervello compreso. Se facessimo attività fisica diventeremmo diversi e questo non e’ detto che ci piaccia!

E POI DIVERSI COME?

Cominciare un’ attività fisica che modifica il corpo assottigliandolo, toni-

ficandolo e costringendoci magari a cambiare il guardaroba; fare le scale con le casse d’acqua senza il fiatone, sentire diversamente il caldo ed il freddo: sudare meno d’estate e sentire meno freddo d’inverno; sentirsi più energici per effetto della regolazione degli zuccheri nel sangue; ammalarsi meno perché aumenta l’immunità cellulare; avere meno sbalzi d’umore perché i cicli ormonali si regolarizzano;… tutte queste cose che poi chissa’ se sono veramente correlate con la prevenzione di malattie. E poi, se non ci ammaliamo più come prima, possiamo ancora dire di essere normali come gli altri? Per non parlare poi delle alterazioni a livello cognitivo, come potremmo diventare se anche il nostro cervello e quindi i nostri pensieri e comportamenti si modificassero? Immaginiamo se lo sviluppo di endorfine ( Le endorfine sono dei neurotrasmettitori prodotti dal cervello con effetti analgesici ed eccitanti. Durante lo sforzo prolungato si attivano e contrastano i segnali fisiologici della fatica e della stanchezza, generando buon umore e serenità - ad esempio la cosiddetta beatitudine del maratoneta-. Durante l’attività muscolare intensa sembra che altre due sostanze neuroattive contribuiscano alla sensazione di benessere. Una di queste sostanze, l’anandamide (ananda=stato di grazia) si lega ai recettori dei cannabinoidi mimandone gli effetti, l’altra sostanza agisce in modo indiretto, si tratta della somatomedina l’IGF-1, un ormone anabolico detto della giovinezza, dai molti effetti trofici) ci facesse diventare immediatamente più sorridenti e sentire meno la fatica e ci facesse passare il dolore alla schiena che ci perseguita da tempo, che ne sarebbe della nostra tanto conosciuta e comoda abitudine a lamentarci?

...continua a pagina 30


Specializzato in odontoiatria, implantologia convenzionale, avanzata e a carico immediato, chirurgia maxillofacciale, medicina estetica, fisiopatologia dell’apparato stomatognatico e dell’ATM, laserterapia. Trattamento pazienti odontofobici in sedazione cosciente. Riabilitazioni ortognatiche mediante ElettromioKinesiografia, G-Walk e plantari con scanner 3D. Diagnosi strumentale per le cervicalgie del rachide da colpi di frusta.

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E chi saremmo senza il nostro stress che ci fa sentire i nervi e i muscoli tesi ( perché il rischio e’ con l’attività fisica un adattamento fisiologico dell’asse ipotalamo - ipofisi - surrene porti ad innalzare la soglia di stimolazione necessaria per avvertirsi come stressati, insomma correremmo il rischio di sentirci… meno stressati! ) No, e’ troppo! Poi senza lo stress chi lavora più? Finiremmo per rilassarci troppo (!?) Troppa fatica! E poi, se un aumento del senso di padronanza di se’ e delle proprie azioni avesse degli effetti sulla percezione e sul valore che diamo a noi stessi e interferisse sul nostro tono dell’umore? Il rischio e’ che percepiremmo di potercela fare in situazioni che prima ci risultavano molto difficili e che quindi non ci costringevamo ad affrontare, l’aumento di autostima crescente ci spingerebbe a fare altre cose, a sentirci più adeguati e capaci.

CHI SAPREBBE SOPPORTARE LO SHOCK DI ESSERE QUALCUNO CHE NON CONOSCE? Ci sono molte fonti accreditate che ci danno continuamente un sacco di buoni motivi per spingerci a fare sport, ma sembra che tutti gli studi che vengono fatti servano solo ai ricercatori ed agli amanti dello sport, per spingerli a continuare a fare cio’ che già fanno! Difficilmente spingono i sedentari a cambiare stile di vita. Impegnarsi in una nuova attivita’ ( sportiva, lavorativa, ludica…. ) e’ per molti di noi qualcosa di difficile, sopratutto quando funzioniamo meglio all’interno delle nostre certezze, dove possiamo prevedere come agire. Accorgersi che anche quando scegliamo di non partecipare in realtà stiamo giocando, ci permette di parare gli autogol. Molte delle persone che non fanno attività fisica sono spesso assiduamente impegnate in un attività : quella di evitarsi ogni attività’! E qualsiasi motivazione e’ arruolata alla difesa di questo fine! Praticando e professando quotidianamente il valore incommensurabilmente benefico dell’attività sportiva su tutte le parti che ci compongono, ho tentato di “spegnere il fuoco aggiungendo altra legna” provando ad offrire uno sguardo diverso alla questione sp ort e salute. Ritengo che la sedentarieta’ non sia un’ irresponsabilità da abbattere con mille buone ragioni medico-scientifiche, ma un intenzionalità che va considerata e compresa in tutti i suoi aspetti. Concludendo, alla domanda posta nel titolo, lo sport risponde che praticandolo con una certa regolarità, godiamo di vantaggi a livello psicofisiologico ed estetico immediati ed otteniamo altresì un investimento per il futuro in termini di salute ed invecchiamento. Abbiamo quindi l’uovo oggi e la gallina domani! “La radice di ogni salute e’ nel cervello. Il suo tronco e’ nell’emozione. I rami e le foglie sono il corpo. Il fiore della salute fiorisce quando tutte le parti lavorano insieme”. ( proverbio curdo ) Dott.ssa Elisa Forlin Psicologa + 340/3306613 - forlinelisa@gmail.com


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