Speciale Salute e Benessere 2017

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AFA ESTIVA: CIBI ANTI CALDO Se i meteorologi avranno ragione, questa sarà un’estate torrida. Il grande caldo sta quindi per arrivare e l’aumento delle temperature ci impone di limitare gli alimenti molto grassi e di sostituirli con cibi leggeri e ricchi di acqua in modo da combattere la disidratazione e reintegrare i liquidi. La dieta Mediterranea resta la più sana: insalate, pasta fredda, carni magre, pesce e passati di legumi. Ma i due cibi che non possono mancare sulla nostra tavola sono soprattutto la frutta e la verdura di stagione, ricchi non solo di acqua ma anche di carotenoidi, sostanze importanti per la protezione della pelle dal sole. Frutta e verdura saranno gli alleati più validi per contrastare l’afa estiva ed allo stesso tempo mantenervi in linea. Prima di imparare a mangiare bene, bisogna iniziare a bere bene. L’acqua ed una buona idratazione sono prerogative indispensabili per mantenere il benessere del nostro corpo durante i mesi caldi. Bevete almeno 2 litri di acqua al giorno ed evitate il consumo di bibite gassate e zuccherate. Evitate di pranzare spesso con il gelato in quanto carente dal punto di vista del quantitativo di vitamine e carboidrati: meglio optare per un pasto leggero da concludere poi con una piccola porzione di gelato.

Ecco una breve lista di cibi “anti-afa”:

CETRIOLI. Contengono il 96 per cento di acqua ma anche vitamina C, aminoacidi e sali minerali importanti come potassio, calcio, fosforo e sodio. Sono un buon diuretico, rinfrescano ed hanno un’azione disintossicante.

ZUCCHINE. Si tratta di un ortaggio con un bassissimo valore calorico, composto per il 95 per cento da acqua. Ottima fonte di minerali (potassio, ferro, calcio e fosforo) e di vitamina A, vitamina C e carotenoidi, è in grado di favorire l’abbronzatura.

MELONE. E’ composto per il 90 per cento di acqua ed è un’ottima fonte di vitamina A e C, fosforo e calcio. L’alta percentuale di potassio presente nella sua polpa ha effetti benefici anche sulla circolazione e sulla pressione arteriosa.

MENTA. Perfetta sotto forma di tisana in caso di disturbi digestivi, la menta è una pianta che rinfresca e mantiene una sensazione di freschezza in tutto il corpo.

PESCHE. Composte per l’87 per cento di acqua, contengono potassio, ferro e sono ricche di vitamina C. Le pesche hanno proprietà rinfrescanti e disintossicanti. Grazie alla presenza di calcio e potassio, è anche mineralizzante, tonificante e ricostituente, ottima per rafforzare denti e ossa, oltre a proteggere la pelle e gli occhi grazie alla presenza di beta carotene. Utilizzatela per preparare un delizioso centrifugato o tanti gustosi e sani ghiaccioli fai da te.

ANGURIA. L’anguria, o cocomero, è il frutto estivo per eccellenza. La sua polpa di colore rosso è ricca di carotenoidi, sostanze antiossidanti fondamentali per contrastare i radicali liberi. È costituita per oltre il 90 per cento di acqua ma contiene anche una grande varietà di vitamine A, C, B e B6, e di sali minerali come potassio e magnesio, ottimi alleati per combattere il senso di spossatezza che ci assale in estate. Questa caratteristica, insieme all’elevato contenuto di acqua, rende l’anguria un alimento dissetante, disintossicante e diuretico.

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INDICE AFA ESTIVA: cibi anti-caldo P02 DEODORANTI NATURALI

P04

COME CURARE LE DISTORSIONI con rimedi naturali P06 PERCHÈ SCEGLIERE L’OSTETRICA?

P08

BAGNO TURCO: il trattamento di benessere dalle antiche origini P10 LA TISANA TOGLIFAME al tè rosso P11 IN EQUILIBRIO PERFETTO ecco perchè le nostre orecchie svolgono un ruolo importante P12 CONSIGLI E STRUZIONI su come proteggere i nostri cani dal “colpo di calore”

P14

WELLNESS...SEMPRE CON TE! P15 ALLENAMENTO E NUTRIZIONE: la formula vincente per il benessere di tutte le donne LA CELLULITE

P16

P18

RIMEDI NATURALI contro le punture degli insetti

P20

COME CONSERVARE I CIBI IN ESTATE P22

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DEODORANTI NATURALI Il sole e le temperature estive fanno aumentare notevolmente la nostra sudorazione. Tra le abitudini che hanno assunto ruolo di primaria importanza, troviamo quella di deodorarsi e profumarsi. Alcuni di noi però trovano fastidiosi o troppo aggressivi i deodoranti che si vendono nei negozi ma esistono ricette per preparare da soli il nostro personale deodorante antitraspirante, fatto in casa, naturale e molto economico. Nella formulazione dei deodoranti commerciali vengono utilizzate sostanze con effetto deodorante e sostanze che invece veicolano gli odori. Molti potrebbero rispondere che però è esattamente questa la funzione del prodotto. Il problema risiede nel fatto che spesso i deodoranti commerciali interrompono il naturale processo di regolazione della temperatura. In questo modo impediscono che il corpo lavori come dovrebbe, raffreddando le zone che, al contrario, dovrebbero avere una temperatura maggiore e rappresentando un problema per l’organismo. Inoltre, ci sono alcuni studi che dimostrano che l’uso frequente dei deodoranti possono provocare il cancro al seno, perché le sue sostanze penetrano nella pelle e si depositano in questa zona così vicina alle ascelle. Tra le sostanze che compongono molti deodoranti chimici possiamo riscontrare la presenza idrossicloruri di alluminio e di zirconio, i quali agiscono attraverso un’azione irritante. Per ovviare a tale problema possiamo fare un deodorante naturale in casa, che aiuta a prevenire la formazione di cattivi odori senza bloccare la sudorazione. Gli ingredienti che compongono questo deodorante agiscono contrastando i batteri responsabili della formazione dell’odore sgradevole, grazie alle loro proprietà antibatteriche e antifunginee come per esempio il bicarbonato. Potete rendervi conto che il deodorante non è così buono quando, smettendo di usarlo, emanate un odore peggiore. Questo succede perché le sostanze del prodotto rimangono “attaccate” alle ascelle, così come ai vestiti. Di conseguenza, avete due opzioni: iniziare a comprare i deodoranti che non contengono sali di alluminio oppure preparare il vostro personale deodorante in casa. Se scegliete la seconda opzione, potreste imparare a preparare un deodorante naturale seguendo le nostre indicazioni.

Deodorante fatto in casa: RICETTA 1 Per questa prima opzione avrete bisogno dei seguenti ingredienti: • 1/3 tazza di amido di mais • 1/3 tazza di bicarbonato di sodio • 10 gocce di olio essenziale di lavanda o eucalipto • 10 gocce di olio essenziale di menta o di legno di sandalo, antimicotici (per le donne, nel caso degli uomini si consigliano 20 gocce) • 3 cucchiai di olio di cocco • 2 cucchiai di olio di vitamina E (opzionale) Mescolate tutti gli ingredienti in un recipiente fino a formare un composto compatto. Mettetelo in un classico contenitore da deodorante vuoto o similare e applicatelo tutti i giorni. Fate attenzione però a non abbondare con le dosi.

Deodorante fatto a casa: RICETTA 2 In questo caso, gli ingredienti di cui avrete bisogno sono: • 3 tazze di olio di cocco • 2 tazze di burro di karité • 3 tazze di bicarbonato di sodio • 2 tazze di amido di mais *facoltativo: oli essenziali Sciogliete a bagnomaria il burro di karité con l’olio di cocco, fino a quando non saranno sciolti quasi del tutto. Togliete dal fuoco e aggiungete il bicarbonato e l’amido. Mescolate bene e versate gli oli essenziali. Mettete in un recipiente di vetro e lasciate raffreddare.

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COME CURARE

le distorsioni con rimedi naturali E’ arrivata la bella stagione e tutti, chi più chi meno, si apprestano a fare sport all’aperto. Jogging, corse, passeggiate ma attenzione alle distorsioni, soprattutto per i meno allenati. La distorsione della caviglia è uno dei traumi più frequenti alle articolazioni: dal più giovane al più anziano, tutti ne possono essere vittima. Anzitutto è bene sottolineare come una distorsione alla caviglia non debba mai essere sottovalutata, poiché sono diversi i gradi di intensità con cui il trauma può occorrere. Per questo motivo è sempre consigliato richiedere un consiglio al proprio medico curante, nonché affidarsi a personale esperto. Per distorsione si intende normalmente un trauma all’apparato locomotore che coinvolge muscoli, tendini e ossa più sporgenti. Per quanto riguarda la caviglia, solitamente si verifica uno stiramento o una lacerazione dei legamenti laterali, dovuti a un movimento improvviso e innaturale. Per questo è molto frequente il verificarsi durante la corsa o, più semplicemente, scendendo le scale. Il punto d’appoggio del piede non è corretto, il peso del corpo viene trasferito in modo anomalo sulla caviglia, l’intera articolazione si piega di lato.

Normalmente, si identificano tre gradi di distorsioni:

Primo grado, trauma lieve: è la forma più comune, comporta uno stiramento blando dei legamenti e tende a risolversi spontaneamente;

“Per distorsione si intende normalmente un trauma all’apparato locomotore che coinvolge muscoli, tendini e ossa più sporgenti.” I sintomi comprendono gonfiore, edema esteso nell’area, dolore nei movimenti e difficoltà a poggiare il piede coinvolto a terra. Come già accennato, la distorsione della caviglia può capitare a chiunque. La gamba coinvolta dovrà essere mantenuta a riposo, elevandola possibilmente per favorire il flusso di sangue e quindi il conseguente riassorbimento dell’edema. È perciò indicato applicare del ghiaccio, per circa tre ripetizioni al giorno, per contenere il dolore e limitare il gonfiore. Non bisogna però esagerare poiché il ghiaccio potrebbe rallentare il normale riassorbimento dell’edema. Infine, è utile far ricorso a bendaggi e fasce elastiche per comprimere e fornire supporto all’articolazione. Superata l’emergenza delle prime 24 ore, sarà necessario iniziare un percorso di educazione e riabilitazione dell’arto. Il trattamento può includere della ginnastica passiva ma anche uno specifico piano di esercizi fisioterapici per abituare nuovamente il soggetto a poggiare il piede a terra, a mantenere l’equilibrio e a dosare in modo idoneo il carico di peso sull’articolazione. Sul fronte dei rimedi naturali, sempre da somministrare in accordo con lo specialista di fiducia, sono normalmente indicate quelle piante dall’effetto sfiammante e lenitivo. Soprattutto a uso topico, si ricorre normalmente all’argilla verde da applicare in impacchi ma anche alla crema di arnica e calendu-

Secondo grado, trauma medio: lo stiramento ai legamenti è importante, ma non tale da determinare la loro rottura. Causa dolore intenso, gonfiore e spesso le conseguenze possono protrarsi per diverse settimane;

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la. Qualora la caviglia fosse particolarmente arrossata o calda per via del trauma, anche l’aloe vera in gel può dare immediato sollievo. Per aiutare l’organismo nella guarigione, nonché per sfruttare un effetto antinfiammatorio in tutto l’organismo, potrebbero essere di deciso aiuto zenzero, curcuma e boswellia.

Terzo grado, trauma grave: si ha la rottura dei legamenti, con dolore molto intenso, gonfiore e la necessità dell’azione di un medico o di uno specialista. Può richiedere anche il sottoporsi a chirurgia.


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A cura di: Farmacia del Grappa e Farmacia di Romano

PERCHÈ SCEGLIERE L’OSTETRICA? L’ostetrica libera professionista, come la figura della levatrice nel passato, accompagna la donna in tutte le fasi della sua vita: dalla prima mestruazione, durante la vita fertile, fino alla menopausa; occupandosi di fertilità, ciclicità, femminilità e contraccezione. E’ specializzata, inoltre, nell’assistere la donna durante i momenti più importanti, gioiosi e a volte difficili del suo percorso nel diventare mamma: gravidanza, travaglio, parto e puerperio (il periodo dopo la nascita del bambino). Non solo: gli occhi dell’ostetrica sono rivolti alla donna ma anche alla salute del neonato dentro e fuori il pancione, e al benessere della famiglia in generale. La gravidanza comprende un insieme di cambiamenti fisici, psichici ed emotivi che contraddistinguono la vita sessuale e sociale della donna. Questo “rito di passaggio” ha la sua massima espressione nell’evento parto, e si conclude con il puerperio. La visione che la nostra società ci dà della donna in stato di attesa è quella di una persona fragile, in costante pericolo e difficoltà. La gravidanza non è però sinonimo di malattia, tutt’altro: la gravidanza può creare salute. La gravidanza dà l’occasione alla donna di assumere comportamenti e abitudini di vita più sane per se stessa, grazie alla forte motivazione di fare il bene del figlio. La mamma è, infatti, l’ambiente del bambino: alimentazione, sonno, stato di rilassamento… Questo e molto altro influenzano lo sviluppo e la crescita del feto. Ecco che la donna può cogliere il tempo dell’attesa come un’occasione per smettere di fumare e bere alcolici, per alimentarsi in modo più sano e per dedicarsi al suo benessere psico-emotivo. Il benessere non corrisponde solo ad esami del sangue senza asterischi, e molte ecografie spesso non sono necessarie, dato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne indica solo tre come fondamentali! Un’altra importante scelta di salute è quella del professionista sanitario da cui farsi accompagnare in questo intenso momento della propria vita. Numerosi studi scientifici confermano che l’assistenza data da un’ostetrica, in caso di gravidanza fisiologica (ovvero senza particolari rischi e malattie) ha numerosi benefici: minore richiesta di analgesia epidurale, minor incidenza di episiotomia e parti strumentali (ventosa), minor rischio di parto pretermine; aumentano le possibilità di espletare un parto spontaneo e di allattare al seno.

“La visione che la nostra società ci dà della donna in stato di attesa è quella di una persona fragile, in costante pericolo e difficoltà. La gravidanza non è però sinonimo di malattia, tutt’altro: la gravidanza può creare salute.”

Questi effetti positivi sono possibili grazie alle peculiari caratteristiche dell’assistenza ostetrica: » Continuità: l’ostetrica è il professionista di riferimento e di fiducia, dal preconcepimento al puerperio (con possibilità di assistere a travaglio e parto sia in casa che in ospedale) » Orari: le visite hanno la durata di minimo un’ora » Coinvolgimento del papà: nei corsi e durante le visite, per creare fin da subito il nucleo familiare » Corsi: l’ostetrica conduce vari tipi di corsi (preparto, massaggio al neonato, perineo…) » Visione olistica: il mantenimento e il miglioramento della salute della donna è visto a 360°; quindi non solo sul piano fisico, ma anche su quello dei pensieri e delle emozioni » Strumenti efficaci e non invasivi: l’ostetrica mira ad indagare il benessere di mamma e bimbo con metodiche che non abbiano effetti avversi » Affiancamento: l’ostetrica individua i casi in cui gravidanza, travaglio, parto o puerperio si discostano dalla fisiologia ed è necessario che l’assistenza sia condotta assieme ad uno specialista (ginecologo, endocrinologo, pediatra…). Dove trovare le ostetriche libere professioniste? Nel territorio: negli studi ostetrici e in alcune farmacie!

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GLI APPUNTAMENTI DI GIUGNO in Farmacia del Grappa 1

Analisi della pelle con Visioface

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Analisi della pelle con Visioface

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Visita podologica gratuita

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Controllo dell’udito gratuito

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Elettrocardiogramma

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Controllo dell’udito gratuito Densitometria ossea

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Analisi dell capello

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Densitometria ossea

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Optometrista

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Analisi del capello

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Nutrizionista

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BAGNO TURCO

Il trattamento di benessere dalle antiche origini. Il bagno turco è un trattamento di benessere di origini antiche che prevede una sosta rilassante in un ambiente molto caldo e ricco di umidità al fine di purificare l’organismo attraverso la sudorazione ma agisce anche positivamente sul sistema nervoso, sulla pelle e sulla circolazione sanguigna e linfatica. Il bagno turco è un trattamento idroterapico che si effettua in un ambiente in cui la temperatura si aggira intorno ai 50° (all’altezza della testa, sui piedi è invece di circa 20°) mentre l’umidità può arrivare addirittura al 100°. La differenza con la sauna sta proprio in questo: il clima è più umido e perciò, anche se si percepisce comunque caldo, l’organismo generalmente accusa meno e può resistere più tempo al trattamento.

PER QUALI PATOLOGIE O PROBLEMATICHE E’ INDICATO IL BAGNO TURCO:

A beneficiare degli effetti del bagno turco è anzitutto la circolazione: il calore, infatti, determina una dilazione dei vasi sanguigni che favorisce appunto la circolazione. Ma i benefici maggiori di questo trattamento probabilmente riguardano l’epidermide che subisce una purificazione profonda. Il calore, a sua volta, determina l’apertura dei pori facendo sì che al contempo aumenti la sudorazione, attraverso la quale la pelle espelle le sostanze nocive assorbite nella vita di tutti i giorni. A livello estetico i benefici del bagno turco sono immediatamente visibili: già dopo una seduta la pelle appare subito più luminosa e liscia, quasi ringiovanita, e piano piano, soprattutto se il trattamento viene ripetuto a cadenza mensile o settimanale, recupera la sua naturale elasticità e la morbidezza che le apparteneva in gioventù. Ma i vantaggi del bagno turco si estendono anche alla psiche. Questa pratica, infatti, induce

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uno stato di rilassamento che riduce lo stress. Quando si esce ci si immerge per una trentina di secondi in una vasca d’acqua fredda, oppure ci si fa una doccia, sempre fredda. La seduta può anche essere ripetuta un paio di volte consecutive ed i benefici psicologici e fisici vengono aumentati quando alla fine si associa un massaggio. Il bagno turco non presenta particolari controindicazioni: fa bene a tutti, ma è consigliabile astenersi allorquando si soffre di patologie legate alla circolazione e problemi cardiaci.


LA TISANA TOGLIFAME AL TÈ ROSSO

La bevanda del momento è il tè rosso. Coltivato nell’Africa del Sud è conosciuto anche come “il tè di Nelson Mandela” e sta avendo una capillare diffusione anche in Europa grazie alle sue buone e particolari proprietà. Non è un vero e proprio tè. Il tè Rooibos (o scientificamente Aspalathus Linearis) è un cespuglio locale che appartiene alla famiglia dei legumi. Le foglie, essiccate, tritate e fatte fermentare danno un infuso dal colore rosso, ambrato, con un gusto che ricorda la malva. Ha proprietà antiossidanti e drenanti, è considerato un ottimo depurativo ed è ricco di Magnesio, Calcio, Fosforo, Ferro e Vitamina C. Associando al tè rosso lo Zenzero, digestivo, antifermentativo e antigonfiore, l’Eleu-

terococco, corrobante, tonico, adattogeno e una base di ottimo tè di frutta per rendere il tutto assolutamente piacevole, abbiamo creato la “Tisana Toglifame”. Si prepara come tutti gli infusi, un cucchiaio per tazza su un pentolino di acqua bollente, si lascia in infusione, si filtra e si beve, senza bisogno di aggiungere zucchero. La tisana si può bere anche fredda, durante la giornata, al posto di bibite o per togliere la sete. L’effetto del tè rosso resta invariato e l’aggiunta delle altre essenze assicura un apporto di tono, di energia, considerevole. Depurarsi e drenarsi senza senso di spossatezza. In più non c’è

traccia alcuna di caffeina o teina, quindi non c’è nessuna controindicazione, la possono assumere tutti, anche i più giovani. L’importante è ricordarsi che le tisane o gli integratori alimentari non devono essere intesi come sostituti di una dieta sana ed equilibrata. La natura ci viene incontro con tanti aiuti, ma il lavoro grosso, lo dobbiamo fare noi.

La Momordica funziona! La pianta di Momordica Charantia, da molti secoli viene utilizzata dalla medicina tradizionale indiana, cinese ed africana per controllare e curare il diabete, l’ipertensione, la costipazione, la febbre, l’epilessia, la malaria, l’obesità, la bronchite e le infezioni microbiche. La “momordicina” è il principio essenziale che ha effetti ipoglicemizzanti, molto simili a quelli dell’insulina ed è per questo in grado di diminuire il livello di glucosio nel sangue, rivelandosi in tal modo un ottimo aiuto per chi soffre di diabete. Chi la assume, già dopo un mese potrà notare gli effetti benefici: abbassamento del livello di glucosio, aumentata lucidità, meno spossatezza e un netto miglioramento delle proprie funzioni metaboliche.

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A cura di: Dott. David Bergamin - Dott.ssa Sara Vecchini

IN EQUILIBRIO PERFETTO Ecco perchè le nostre orecchie svolgono un ruolo importante

L’ EQUILIBRIO: UNA COSA SERIA Il più delle volte diamo per scontato di avere l’equilibrio necessario per svolgere tutte le attività quotidiane. Eppure il sistema interno che regola il nostro equilibrio è complesso e delicato. Molti sono i fattori che possono portare ad una mancanza di equilibrio o ad avvertire la sensazione di vertigine e capogiro, tra questi i problemi dell’orecchio interno. Sebbene questo genere di problemi possa verificarsi a qualunque età, è bene sapere che le cadute dovute proprio alla perdita di equilibrio sono responsabili per oltre la metà delle morti accidentali di persone con età superiore ai 65 anni e di oltre 300.000 fratture femorali all’anno. Ecco perché, nel caso si abbiano problemi di equilibrio, bisogna consultare subito il medico di famiglia: è importante diagnosticare immediatamente la causa della difficoltà, in modo da iniziare quanto prima la terapia più adatta. EQUILIBRIO E ORGANI VESTIBOLARI Sono i sensibili e delicati organi sensoriali situati nell’orecchio interno, vicino alla coclea, ad essere deputati al mantenimento del nostro equilibrio. Essi racchiudono un fluido chiamato endolinfa che si sposta quando muoviamo la testa, esercitando la sua pressione sulle cellule ciliate presenti nell’ orecchio interno. Insieme alle informazioni che provengono dagli occhi, dai nervi e dai muscoli, le cellule ciliate inviano al cervello i messaggi che riguardano il cambiamento di posizione del nostro corpo. Il cervello, a sua volta, colleziona tutte queste informazioni e coordina la risposta del corpo, in modo da mantenerlo nel giusto equilibrio. ECCO PERCHÉ PUÒ MANCARE L’EQUILIBRIO I problemi di staticità e di equilibrio insorgono quando qualcosa va ad interrompere questo processo di coordinazione, cosa di cui spesso sono responsabili proprio gli organi vestibolari. Lo stesso invecchiamento provoca una perdita naturale del fluido endolinfatico ed una minore sensibilità delle cellule ciliate interne. Non solo. Alcune malattie, le infezioni o i traumi a livello cranico possono causare disturbi dell’equilibrio o vertigini.

“Molti sono i fattori che possono portare ad una mancanza di equilibrio o ad avvertire la sensazione di vertigine e capogiro, tra questi i problemi dell’orecchio interno.”

I DISTURBI PIÙ COMUNI DELL’EQUILIBRIO Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) Questo è il disturbo più comune del sistema vestibolare dell’orecchio interno. La VPPB provoca episodi brevi, ma intensi, di vertigini provocati da cambiamenti di posizione della testa (per esempio, quando ci si alza dal letto). Le cause di questa forma di vertigini sono molte: emicrania, virus, reazione ai farmaci (ototossicità), ma fortunatamente si tratta di disturbi per lo più curabili con diverse manovre. SINDROME DI MENIÈRE E’ un disturbo cronico, curabile, causato a livello vestibolare dall’accumulo anormale di fluido endolinfatico all’interno dell’orecchio. In genere si verifica tra i 40 e i 60 anni di età e può portare a una diminuzione di udito accompagnata da acufeni e vertigini.

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CONSIGLI E ISTRUZIONI su come proteggere i nostri cani dal “colpo di calore” Il cane soffre molto il caldo, che fare? Con l’arrivo dell’afa uno dei pericoli ai quali può andare incontro il nostro amico a quattro zampe è il cosiddetto “colpo di calore”. Questo disturbo è dovuto ad un’eccessiva esposizione dell’animale ad alte temperature ma anche all’umidità, che sopra una determinata soglia può rendere molto difficoltosa la respirazione degli animali. Un cane che soffre il caldo lo soffre di più se appartiene alle razze dette brachicefale. In pratica sono quelle caratterizzate da muso corto e testa larga, per intenderci il boxer, il bulldog, il carlino e il pechinese che hanno difficoltà respiratorie croniche per la particolare conformazione dei loro apparati. Al di là delle razze, particolarmente da tenere sott’occhio è la categoria dei cani che non godono di buona salute perché anziani, oppure a causa di patologie e problematiche che anche solo momentaneamente fanno sì che non siano proprio in forma. Ci vuole maggior cautela e più attenzione alle temperature sia con loro che con i cuccioli. Prima di agire è necessario imparare a percepire i segnali appena si presentano, così da poter risolvere la situazione senza che si aggravi. I sintomi con i quali si manifesta il “colpo di calore” sono: respirazione molto accelerata o difficoltosa, vomito, elevata temperatura corporea, difficoltà a camminare, mucose arrossate, fino a giungere alle crisi convulsive ed al collasso. La prima cosa da fare in queste circostanze è quella di bagnare il cane con l’acqua (immergendolo nella vasca) o avvolgerlo in un telo fresco e bagnato. Fate attenzione però perché non deve verificarsi un raffreddamento troppo rapido, per evitare spiacevoli effetti collaterali. Per tale motivo, controllare la temperatura corporea e smettere di raffreddare l’animale quando questa raggiunge i 39,5-40° C. Al di là di questi primi interventi, l’animale deve essere portato il prima possibile in un centro veterinario attrezzato per poter essere sottoposto ad una terapia mirata. Non va infatti dimenticato che il “colpo di calore”

può avere anche conseguenze letali per l’animale se non si interviene tempestivamente ed in modo opportuno. Anche per i nostri amici a quattro zampe vale la regola d’ora: prevenire è meglio che curare. Motivo per cui è doveroso prestare sempre la massima attenzione alla salute di “Fido” ed evitare comportamenti che possano nuocergli in questi mesi di inevitabile calura. Ad esempio, durante i mesi più caldi, evitare di lasciare il cane all’interno della macchina anche se lasciate i finestrini parzialmente aperti e l’auto posteggiata all’ombra. Questo perchè la temperatura interna può salire di molto e avere quindi esiti drammatici sull’animale. Limitate l’esercizio fisico (corse, lunghe passeggiate) soprattutto nelle ore più calde della giornata e fategli fare possibilmente i giri la mattina presto o la sera sul tardi. Diversamente da noi, che siamo completamente rivestiti di ghiandole sudoripare, il cane per raffreddarsi e disperdere calore ansima a bocca aperta e può contare solo su zone molto limitate in cui avviene la traspirazione, come le mucose della bocca e i polpastrelli delle zampe. Un’altra buona abitudine è quella di assicurarsi che il cane abbia sempre a disposizione una ciotola contenente acqua fresca e pulita per poter bere. Non sforzateli a mangiare e proteggeteli dal sole. Un’eccessiva esposizione ai raggi solari oltre il colpo di calore può creare danni anche alla cute del cane, soprattutto se lo si lascia troppo a lungo senza un’adeguata protezione. I raggi Uvb comportano il rischio di scottature, eritemi, dermatiti solari (a livello di naso, dorso ed estremità), ma anche danni agli occhi e tumori cutanei.

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WELLNESS... SEMPRE CON TE!

Abitudini quotidiane sbagliate?! La tecnologia arriva in tuo soccorso per agevolare il rapporto tra medico e pazienze con sistemi per il controllo della salute.

DOC24

E’ un vero e proprio servizio di assistenza mobile con specialisti a disposizione 24 ore su 24. Un bracciale hitech misura pressione del sangue, battito cardiaco e glicemia: i valori vengono scaricati tramite questa App e monitorati a distanza dai medici con i quali si può adirittura parlare in videoconferenza. La prima misurazione viene eseguita sotto la guida e con l’aiuto di un operatore ed in caso di emergenza arriva il medico a casa. Info: www.doc24.it

HELPCODELIFE

La tua cartella clinica tutta in un bracciale: tutti i dati sono visualizzabili attraverso la scansione di un Qr Code stampato all’interno e sono aggiornabili in base al proprio stato di salute. Ed in caso di emergenza è possibile anche inserire i riferimenti di chi contattare se non si è co-

scienti. All’acquisto del braccialetto si ricevono un codice di attivazione del proprio Qr Code e le indicazioni per scaricare l’App utile alla lettura del codice. Info: www.helpcodelife.com

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Soffri di allergie alimentari?! Basta scaricarla, indicare quali sono i cibi che non si tollerano e utilizzarla come un vero e proprio lettore di codici a barre: ti sarà così rapidamente svelato se ciò che stai acquistando contenga ingredienti a te proibiti! E se il prodotto di cui vuoi avere riscontro non è presente, puoi sempre mandare una foto a Genius food per aiutare gli sviluppatori nell’aggiornamento degli elenchi. Info: www.geniusfoods.com

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Tutta dedicata all’universo femminile! Inserisci i

Si basa su un semplice e rapido prelievo capillare, inviato al laboratorio, in cui vengono misurati i livelli di due sostanze infiammatorie (citochine), che sono più presenti nel sangue tanto quanto maggiore è l’infiammazione. Il loro valore aumenta infatti anche quando alcuni alimenti vengono assunti in eccesso o non tollerati dall’organismo. Oltre a questo, vengono analizzati i livelli delle immunoglobuline G (IgG) verso i diversi cibi, raggruppati in Grandi Gruppi Alimentari. Un team di specialisti valuta e interpreta i risultati di laboratorio e definisce il profilo alimentare personale, con le necessarie indicazioni per tornare ad avere un rapporto di tolleranza con il cibo e seguire un’alimentazione varia, sana e gustosa.

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dati relativi al ciclo, al contraccettivo oppure a farmaci che stai assumendo tenendo così sotto controllo il calendario mestruale e persino i giorni fertili. Due sezioni speciali sono inoltre dedicate a prevenzione e gravidanza. Ogni giorno uno squillo ricorderà di assumere il medicinale oppure quanto manca alla data presunta del parto Info: www.igyno.it


ALLENAMENTO E NUTRIZIONE:

la formula vincente per il benessere di tutte le donne Esiste una formula che permette di raggiungere i propri obiettivi di benessere in maniera sana e senza eccessive rinunce… ed è più semplice di quanto si possa pensare. Le regole base sono sempre le stesse ma vanno rispettate: depurarsi, mangiare sano e fare attività fisica. Bere due litri di acqua al giorno è un ottimo punto di partenza per rimettersi in forma. L’acqua favorisce il velocizzarsi del metabolismo ed aiuta anche a sentirsi più sazi. In alternativa all’acqua si può bere il tè verde freddo che, con le sue proprietà diuretiche, è un’ottima soluzione per affrontare le calde giornate estive. Un’altra mossa vincente è quella di dare più spazio alla verdura, preferibilmente fresca di stagione. Mangiarla però non basta per dimagrire ed allora ecco un consiglio che in pochi conoscono. Lo sapevate che aumentare progressivamente la distanza tra un pasto e l’altro aiuta a perdere peso? Molti sostengono che mangiare con frequenza aiuti a mantenere più attivo il metabolismo ma in questo modo si finisce per bruciare prevalentemente gli zuccheri anziché i grassi. Quando introduciamo del cibo nel nostro organismo, l’insulina entra in azione per contrastare il picco glicemico e permettere l’assorbimento degli zuccheri. Così facendo, blocca l’utilizzo di proteine e grassi come fonte energetica e favorisce indirettamente l’accumulo di queste sostanze. Se proprio non si riesce a fare a meno di uno spuntino, la soluzione migliore, come detto, è quella di sgranocchiare un po’ di verdura cruda e senza condimento.

Fare esercizio, allenarsi, si traduce in tonificazione dei muscoli e, di conseguenza, in un considerevole aumento del numero di mitocondri nelle fibre muscolari. Maggiore è il numero di mitocondri, maggiore sarà la nostra capacità di bruciare i grassi. Oltretutto i mitocondri continuano a bruciare grassi anche dopo l’allenamento, diventando dei veri e propri “alleati per il dimagrimento”. Più toniche, più allenate e più snelle significa anche avere più energia per la vita di tutti i giorni. Le donne che vogliono rimettersi in forma possono attenersi ad una combinazione fra esercizi di resistenza, da effettuarsi in sessioni di soli trenta minuti due o tre volte alla settimana. Il tutto corredato dall’immancabile set di consigli alimentari che consentono di aumentare l’efficacia dell’allenamento e di raggiungere più rapidamente il proprio equilibrio ed il proprio benessere.

“Più toniche, più allenate e più snelle significa anche avere più energia per la vita di tutti i giorni.”

Questi consigli sono ancora più efficaci se abbinati alla giusta dose di esercizio fisico che può anche essere leggera ma è importante che sia regolare. I muscoli sono infatti gli unici organi in grado di bruciare i grassi e di trasformarli in energia.

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LA CELLULITE La “panniculopatia edemato fibrosclerotica”, che tutti noi conosciamo semplicemente come “cellulite”, è un inestetismo cutaneo diffuso e di non facile soluzione. La cellulite insorge prevalentemente dal periodo della pubertà fino ai 40 anni, localizzandosi in un’ampia area del corpo: cosce, braccia, glutei, spalle, collo e addome. La pelle si presenta inizialmente più opaca, con tonalità spesso cianotica a testimonianza di una diminuzione della temperatura della cute che, al tatto, mostra il classico aspetto a “buccia d’arancia”. Successivamente il tessuto si arricchisce di nodulini fibrosi profondi e teleangectasie che possono comportare fastidio e dolore nel momento della compressione. L’avanzare del processo porta alla comparsa di vere e proprie ondulazioni che, nel gergo comune, sono conosciute come “avvallamenti a materasso”. Esistono tre tipi di cellulite. Quella definita “dura” è una forma giovane, di insorgenza recente, in cui la cute è ancora elastica e non ha perso tono, tanto che non varia di aspetto indipendentemente dal fatto di trovarsi in posizione eretta oppure distesa. Questo tipo di cellulite non mostra zone flaccide, né avvallamenti ma facendo pressione compare la caratteristica granulosità a “buccia d’arancia”. Il secondo tipo di cellulite è denominata “molle” ed è una forma di insorgenza datata. Presenta una vistosa perdita del tono cutaneo con la pelle caratterizzata da avvallamenti o buchi. Mentre in posizione eretta gli inestetismi sono ben visibili, stando distesi scompaiono quasi del tutto. La terza tipologia di cellulite è quella “mista” che viene considerata una tipologia intermedia fra le due. Abbiamo visto “in che modo” si presenta ma è utile capire anzitutto “come” si forma la cellulite. Il processo di formazione inizia per una sofferenza del microcircolo. Tutti i vasi

sanguigni più sottili della zona interessata subiscono un’alterazione nella loro funzione abituale. Questo tipo di sofferenza porta una modificazione nel metabolismo del tessuto connettivo ed una conseguente compromissione della permeabilità vasale. A questo punto passiamo a scoprire “perché” si forma la cellulite. Le cause che determinano la comparsa di questo inestetismo cutaneo si possono riassumere in tre fattori consequenziali. Il primo dipende direttamente dalla nostra genetica. La cellulite si instaura sempre in un terreno predisposto. Chi sviluppa la cellulite generalmente ha sempre una predisposizione legata a fattori razziali o familiari. Il secondo riguarda fattori ormonali e neurovegetativi. A tal proposito il ruolo più importante spetta agli estrogeni: un eccesso di produzione, anche temporaneo, facilita la ritenzione idrica ed aumenta l’ingresso di trigliceridi nell’adipocita. Alla predisposizione genetica ed all’assetto ormonale possiamo aggiungere il terzo fattore che in realtà comprende una serie di casistiche le quali favoriscono la formazione della cellulite. In questo gruppo rientrano le abitudini di vita scorrette e la troppa sedentarietà, l’abbigliamento troppo stretto e comprimente, un’alimentazione ricca di grassi e sostanze tossiche, i vizi di postura, la stipsi, la gravidanza e l’uso eccessivo di farmaci. Per poter curare efficacemente la cellulite, è importante differenziare la cellulite dall’edema. L’edema consiste in un ristagno di liquidi interstiziali causato da vari disturbi fisici come cardiopatie, insufficienze renali e ritenzione idrica. Si manifesta con un’inibizione dei tessuti che assumono un aspetto gonfio e spugnoso. Contrariamente alla cellulite, l’edema colpisce le zone più declivi come i piedi e le gambe. Comprimendo con

un dito per 10 secondi la tibia, resta una fossetta che non scompare subito e che svela l’inibizione del tessuto edematosico. Nella scelta dei trattamenti adeguati per la cellulite, la prima opzione è senza dubbio il massaggio. In base alla tecnica praticata, può essere linfodrenante, plastico, circolatorio, antistress, depurativo o connettivale. Il massaggio favorisce la penetrazione dei principi attivi in sinergia con altre metodiche (uso della temperatura, maschere esfolianti, vapori ecc…).

Le sostanze più usate nel massaggio ad azione anticellulitica possono essere raggruppate in sostanze vasotoniche (per aumentare il tono vasale), lipolitiche (per favorire il metabolismo del tessuto adiposo), restitutive/tonificanti (per rigenerare la pelle) ed infine sostanze iperemizzanti (per riattivare la circolazione cutanea in profondità). Oltre ai massaggi è importante, per curare la cellulite, seguire una dieta ipocalorica e mantenere un sano stile di vita. Il che prevede una regolare attività fisica può deve essere leggera ma deve essere frequente.

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RIMEDI NATURALI CONTRO LE PUNTURE DEGLI INSETTI Sole, mare e (si spera) temperature sopportabili: l’estate è alle porte. La stagione preferita dagli italiani riserva però anche dei lati negativi, uno dei quali è rappresentato dalle punture di insetti, in primis le zanzare. Le zone più colpite sono testa, braccia e gambe, che manifestano la presenza di uno o più ponfi. Il ponfo è un rigonfiamento circoscritto della pelle, di forma irregolare e tondeggiante, liscio, di colorito rossastro, circondato da un alone arrossato, di solito pruriginoso, e ha la caratteristica di formarsi nel giro di pochi secondi e di scomparire più o meno rapidamente. Nel corso degli anni le zanzare, e come loro anche molti altri insetti, si sono evoluti tantissimo rendendo la maggior parte degli insetticidi e dei prodotti antizanzare quasi del tutto inutili. Le industrie si sono dovute adattare, creando soluzioni sempre più potenti, sempre più tossiche ed inquinanti. Proprio per evitare di spendere soldi in creme che l’anno prossimo molto probabilmente non faranno più effetto, recando al tempo stesso tanti danni all’ambiente, è bene sapere che esistono delle alternative ai prodotti chimici. I rimedi naturali contro le punture di insetti sono principalmente di due tipi: preventivi e lenitivi. I primi proteggono la pelle, grazie alla presenza di sostanze che li allontanano, mentre i secondi si applicano a puntura avvenuta, per calmare la sensazione di bruciore e prurito. Dato che il più delle volte gli insetti sono attratti da stimoli olfattivi è con un’alterazione del profumo cutaneo che da sempre l’uomo cerca di tenerli lontani. I rimedi naturali per le punture degli insetti sono principalmente lozioni, stick e creme a base di olio essenziale di citronella, basilico, aloe e geranio.

Gli oli essenziali sono i più potenti repellenti per insetti forniti dalla natura, perché permettono di mantenere gli insetti a distanza in modo atossico, creando una barriera di odori che li infastidiscono e tenendoli lontani.

Ecco i rimedi naturali più efficaci contro le punture di insetti. • GHIACCIO Il ghiaccio rappresenta uno dei rimedi più diffusi ed efficaci. Applicare un cubetto di ghiaccio su una puntura di insetto eviterà che questa si gonfi. Ricordate di avvolgere il ghiaccio in un panno di cotone. Inoltre il ghiaccio, grazie all’azione vaso costrittiva, anestetizza la parte lesa.

non avete dell’olio essenziale di menta potete utilizzare delle valide alternative, come il Vicks o anche del dentifricio. • MIELE Nell’antichità il miele veniva utilizzato come disinfettante naturale. Meno di un cucchiaino di miele sulla puntura può alleviare bruciore e prurito. • SUCCO DI LIMONE Un batuffolo di cotone bagnato nel succo di limone può lenire il bruciore delle punture di insetti grazie alla sua azione disinfettante, tuttavia è importante se si adopera questo rimedio, evitare di esporsi durante le ore successive al sole.

• ALOE L’aloe ha proprietà antisettiche e antibatteriche. Se avete in casa una pianta di aloe di almeno due anni vi basterà tagliare la punta di una foglia e spalmare il succo secreto sulla puntura. La pelle si rinfresca e l’azione dell’aloe favorirà la rigenerazione cutanea.

• CIPOLLA Anche la cipolla è ricca di proprietà antisettiche utili per eliminare le conseguenze delle punture d’insetto (gonfiore e prurito). Vi basterà strofinare mezza cipolla sulla puntura e risciacquare con acqua e sapone.

• MENTOLO Il mentolo svolge un’azione rinfrescante e lenitiva contro le punture di zanzare. Versare qualche goccia di olio essenziale alla menta in una crema idratante e applicate la crema sulla parte lesa. Se

• LAVANDA La lavanda grazie alle sue proprietà calmanti e lenitive può essere utilissima contro le punture di insetto. Poche gocce di olio essenziale di lavanda sulla puntura e prurito e fastidi legati alle punture di insetti svaniranno!

PERCHÈ LE ZANZARE PUNGONO PROPRIO TE? Secondo vari studio condotti ci sono almeno 10 motivi per cui le zanzare prediligoro pungere alcune persone rispetto ad altre...alcuni di questi motivi possono essere: • il gruppo sanguigno: le zanzare preferisocno il gruppo di tipo “0” • il respiro: sono attratte dall’anidride carbonica (riescono a fiutarla a più di 160 metri di distanza) • fare attività fisica: dopo un allenamento nei muscoli si forma acido lattico e le zanzare ne riescono a percepire l’odore • i batteri della pelle: nelle zone dei piedi e delle caviglie vi sono colonie di batteri che attraggono l’insetto • gli alcolici: può dipendere dall’etanolo o dal fatto che l’alcol aumenta la temperatura corporea

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COME CONSERVARE I CIBI IN ESTATE Con l’estate arriva la voglia di comprare frutta e verdura fresca e di stagione. Ma se non potete fare la spesa tutti i giorni e non volete ritrovarvi alla fine della settimana con pomodori ammuffiti e verdure appassite, esistono un bel pò di “trucchetti” per conservare la freschezza dei cibi. Scopriamone insieme qualcuno…

“La temperatura uccide le muffe e riesce a conservare la freschezza più a lungo.”

POMODORI. che peccato vedere quei bei pomodori succosi finire nei nostri bidoncini dell’umido ormai marci e pieni di muffa... In questo caso però, sfatando i falsi miti, il frigorifero non ci viene in aiuto. Strano ma vero: con le fredde temperature i nostri saporiti pomodori perdono aroma, sapore e molti enzimi senza i quali sviluppano più facilmente muffe interne. Meglio riporli in una busta di carta o farli respirare a temperatura ambiente. Infine è sempre meglio toccarli il meno possibile per non correre il rischio di ammaccarli.

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FRUTTI DI BOSCO E FRAGOLE. Un bel bagno caldo per conservare i frutti di bosco? Ebbene sì, buffo a dirsi ma la termoterapia giova anche alle nostre fragole o more o lamponi. Il processo consiste semplicemente nell’immergere la frutta nel suo cestino di plastica in una pentola con dell’acqua calda. La temperatura uccide le muffe e riesce a conservare la freschezza più a lungo. Bastano solo 30 secondi a 125 gradi e i vostri mirtilli sembreranno appena raccolti!


INSALATA E VERDURE A FOGLIA VERDE. Come prolungare la vita della lattuga o della cicoria? Per conservare bene tutte le verdure a foglia verde è sufficiente avvolgerle in un tovagliolo di carta in modo da assorbirne l’umidità. E se cominciano un po’ ad appassire, una volta riposti in frigo, risvegliatele con un bagno ghiacciato! Vale anche per le piante aromatiche. Prima di lavarle eliminate sempre le prime foglie che di solito tendono più facilmente a decomporsi.

BANANE. Le banane in frigorifero si conservano più a lungo. La causa della loro maturazione deriva dalla produzione di un gas: l’etilene. Se volete accelerarne la maturazione potete conservarla vicino una banana più matura o ad una mela. Ma quando vedete la buccia fina e piena di macchioline marroni è giunta proprio l’ora di mangiarla o di usarla per una bella macedonia. Con questi semplici consigli potrete seguire correttamente una buona conservazione domestica degli alimenti e, non meno importan-

te, vi aiuteranno anche a beneficiare di tutti i vantaggi di una sana dieta mediterranea! VERDURE COLORATE E FUNGHI. Peperoni, fagiolini, broccoli, cavoli, sedano, cetrioli, cipolle, melanzane e funghi si possono congelare facilmente e riutilizzarli per l’occasione senza troppi problemi. Unico accorgimento: sbollentarli prima, raffreddarli e poi concederli alle temperature sotto lo zero.

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