Monte Cerignone - Tel. 0541.978524 Fax 0541.978698
ANNO 16 N.12 Euro 1,50
Mensile di politica, economia, cultura, sport e costume della provincia di Rimini
REDAZIONE: VIA GARIBALDI, 30 - 47843 MISANO ADRIATICO (Rimini) - Tel. 0541.611070 E-mail: lapiazzarimini@libero.it
RICCIONE - 22-23
RIMINI - 9
IL PUNTO DI VISTA
Cattolici che ci piacciono e che non ci piacciono di Alessandro Roveri*
- Mentre i partiti si preparano alle prossime elezioni regionali e alle elezioni politiche generali, la nostra attenzione è stata attirata da due notizie: la lettera del cattolico milanese Vincenzo Ortolina al quotidiano Europa e l’invenzione del ReddiTest messo a disposizione dei contribuenti da parte dell’Agenzia delle Entrate affinché il cittadino italiano metta a confronto ciò che spende e ciò che guadagna. Nel nostro animo abbiamo avvertito il nesso che costringe a pensare le due notizie una in rapporto all’altra. Il ReddiTest nasce dalla constatazione che quattro milioni e trecentomila italiani denunciano un reddito di gran lunga inferiore a ciò che spendono, e che un milione tra Segue a pagina 12
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DICEMBRE 2012
Tariffa Roc: “Poste Italiane Spa - Sped. abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.° 46) art. 1 com. 1 - DCB Rimini”
Turismo, più presenze ma meno fatturato (12,6%)
Addio a Chicchi, sulle orme di don Benzi
Monte Cerignone - Tel. 0541.978524 Fax 0541.978698
L'avanzo di bilancio finanzia la Scuola di via Irma Bandiera
Unione dei comuni, il naufragio della politica MORCIANO - 69
CATTOLICA - 41
Primarie Pd, nel segno della serietà? Questa la chiave di lettura di molti analsiti. L'attuale crisi economica dovrebbe aiutare a riflettere che una comunità ha bisogno dei valori come paletti. Basta parolai da gineceo. Povero il Paese che ha bisogno di eroi
MADE IN ITALY 2013 - L'è l'an dla spazadura
VALORI
Lago di Montecolombo, presepe in musical
Andare per presepi di Pier Francesco Gasperi
di Hossein Fayaz
- A Riccione c'è quello meccanico di Veterani. A Montefiore da decenni si fa quello vivente; considerato tra i maggiori in Italia. A Misano Mare, nelle vetrine di via Repubblica si possono ammirare decine di capolavori. Anche Gabicce Monte non scherza. C'è Valliano, Montescudo, Montecolombo e...
- Carla è una signora straordinaria: colta, elegante, ironica. I genitori erano di cultura cattolica; il babbo partigiano. Ha votato per Renzi. C'è anche il candidato di centrodestra alle ultime elezioni comunali di un comune del Riminese, che per non sapere che fare, è sceso nell'agone della politica e voPagine 2-3
Buone Feste
Cecco - Jasper Johns - 2012
MISANO ADRIATICO
VALCONCA
Addio eventi estivi?
San Clemente Primarie Pd, bocciato il vecchio? Casale Venturi, idee natalizie San Giovanni Politica e cittadini... che fare? Coriano Edificio, zero consumo energetico Montefiore Il sindaco che fa? Mondaino Mondainese da Sotheby's Saludecio Mese di spettacoli
Amare Misano, direttivo dimissionario
Pagina 2-3
IL TEMA
Condomini Le risposte ai lettori dell'esperto
Pagine interne
RISTORANTE LA COLLINA - SAN CLEMENTE
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INCHIESTA
Dicembre 2012
2
Nella provincia circa 20mila persone hanno espresso la propria opinione. Bersani 59,57%, Renzi 40,43
Primarie Pd (e politica), nel segno della serietà? Al ballottaggio nei 27 Comuni della provincia, in 19, tra questi Rimini, Riccione e Cattolica, ha vinto Bersani. In 7 Comuni, tra questi San Giovanni in Marignano, Morciano di Romagna e Montefiore Conca, ha vinto Renzi. A Mondaino i due candidati hanno pareggiato
L'INCHIESTA segue dalla prima pagina
tato Renzi. E' un voto nel segno della serietà; serietà che dovrebbe essere sottolineata da questo momento economico terribile; dopo 20 anni di faciloneria, sia sul palco, sia in platea. Insomma, basta con gli spettacoli da gineceo. Però come disse lo scrittore tedesco Brecht è povero quel Paese che ha bisogno di eroi. Un popolo con l'etica della responsabilità non demanda il futuro dei propri figli agli altri, ma inizia da se stesso. A meno che non ci sia un falso tornaconto. La carica dei 21.640 Nella provincia di Rimini 21.640 cittadini hanno partecipato al primo turno delle primarie di centro-sinistra. Questa cifra significa il 9,30% degli aventi il diritto di voto e circa il 15% degli elettori dell’ultimo appuntamento elettorale, le regionali del 2010. Bersani pur non raggiungendo il 50% dei consensi nel primo turno, ha ottenuto il primo posto con 10.367 (47,91%) dei voti. Renzi è stato il secondo con 8.491 (39,24%) dei voti. Vendola ha avuto 2.194 consensi ed ha raggiunto il terzo posto con il 10,14% dei voti. Laura Puppato l’unica candidata donna ha ottenuto 447 (2,07%) dei voti. Infine Bruno Tabacci ha avuto 136 voti e 0,63% dei consensi. Al ballottaggio del 2 dicembre, 19.724 cittadini sono tornati alle urne. 1.916 elettori del primo turno, non hanno partecipato al ballottaggio.
Giornale d'informazione fondato nel 1997 Direttore responsabile Giovanni Cioria Edizioni la Piazza Via Garibaldi 30 - 47843 Misano Adriatico Redazione Via Garibaldi 30 - 47843 Misano Adriatico tel. 0541.611070 Abbonamenti e pubblicità - 0541.611070 Stampa La Pieve Poligrafica Editore srl Verucchio (Rimini) Pubblicità inferiore 45% Registrazione presso il Tribunale di Rimini N.° 13/'97 del 21 - 8 - 1997 Numero Roc: 10.364
Giornale in stampa il 4 dicembre
11.749 (59,57%) delle preferenze sono andate a Bersani e 7.975 a Renzi (40,43%). Considerando che il 9,71% degli elettori del primo turno non sono tornati a votare, si potrebbe ipotizzare che i voti di Puppato e di Tabacci, sono stati in eguale misura divisi tra Bersani e Renzi e tutti gli elettori di Vendola che hanno partecipato al ballottaggio hanno scelto Bersani. Al ballottaggio nei 27 Comuni della provincia, in 19, tra questi Rimini, Riccione e Cattolica, ha vinto Bersani. In 7 Comuni, tra questi San Giovanni in Marignano, Morciano di Romagna e Montefiore Conca, ha vinto Renzi. A Mondaino i due candidati hanno pareggiato. Il caso Valconca Nel primo turno a Morciano hanno votato 309 elettori
(3.107.000 in Italia e all’estero). Nessuno, dei circa 800 stranieri regolarmente residenti a Morciano, circa l’11% della popolazione, pur avendo il diritto di voto, si è presentato. 152 voti sono andati a Renzi (48,87%), 128 a Bersani (41,42%), 28 a Vendola (9,06%), 1 a Puppato (0,32%) e 1 a Tabaci (0,32%). L’affluenza al seggio elettorale è stata quasi la metà rispetto alle ultime primarie del centro sinistra del 2005, ai tempi di Prodi, mentre a livello nazionale ha registrato il 25% in meno. Anche negli altri otto Comuni della Valconca e San Giovanni in Marignano ha vinto Matteo Renzi. È probabile che la scelta compatta degli elettori, possa essere un voto di protesta nei confronti delle amministrazioni comunali e di quelle provinciali pro Bersani.
Non abbiamo notato un particolare attivismo del Comitato pro Renzi a Morciano ed in Valconca, perciò è difficile ipotizzare che abbia giocato un ruolo importante in questa vittoria. In effetti i Comuni dell’entroterra dell’Unione Valconca, sono stati dimenticati dalla Provincia e dalla Regione. Non hanno accesso facile ai contributi provinciali e regionali alla pari dei Comuni rivieraschi. E non hanno alcun accesso a quelli comunitari. I cittadini dell’Unione Valconca vorrebbero che l’Unione sia poco burocratica, più trasparente, soprattutto più partecipativa e democratica. I partiti politici in generale sono assenti dalla vita politica di questa vasta area, salvo sotto le elezioni, periodo in cui fanno a gara per acchiappare i voti dei 27.300 abitanti della Valconca. Il Partito Democratico che è
l’unico ad avere delle sedi a Morciano ed in altri Comuni della vallata, è privo di una direzione. La segretaria dell’Unione Valconca da mesi è dimissionaria. Il Circolo di Morciano, il Comune più popoloso della Valconca, da tre anni e mezzo è privo di un segretario. Quello di San Clemente dopo un anno d’incarico (compresa la pausa estiva) ha annunciato le sue prossime dimissioni. Ballottaggio A Morciano sono tornati 290 cittadini a votare, di cui 287 del primo turno e 3 nuovi elettori ammessi dal Comitato provinciale delle primarie del Centro Sinistra (2 elettori non sono stati ammessi perché non si erano iscritti al sito ufficiale delle primarie). Matteo Renzo ha vinto con 145 preferenze (50,17%) e Bersani con 144 voti (49,83%). Considerando che il 6% degli elettori del primo turno non
sono tornati a votare si potrebbe ipotizzare che i 2 voti di Puppato e Tabacci siano andati a Renzi e che tutti gli elettori di Vendola al ballottaggio abbiano scelto Bersani. Al ballottaggio in Valconca, in sei Comuni più San Giovanni in Marignano ha vinto Renzi. A Mondaino ha pareggiato. Nei Comuni di San Clemente e Saludecio ha vinto Bersani. Nel confronto politico tra i candidati sono mancati alcuni importanti argomenti. Non si è parlato di come arginare i mali della democrazia rappresentativa italiana che ha partorito il mostro della “casta dei politici”, la palla al piede del sistema-Paese. Con l’introduzione di nuove norme in materia di referendum abrogativi, come l’estensione dei campi di competenza e l’abbassamento del quorum, si potrebbero modificare le leggi ingiuste che vengono approvate dal Parlamento. Con l’introduzione dei referendum propositivi, si potrebbero introdurre delle norme che i parlamentari non vorrebbero mai, come l’esclusione dei condannati da ogni competizione elettorale, riduzione del numero dei parlamentari, abbassamento dei loro appannaggi e privilegi. Con l’introduzione delle elezioni di revoca del mandato dell’eletto per la giusta causa, gli elettori potrebbero liberarsi in modo pacifico e democratico dal politico bugiardo che non rispetta il suo programma elettorale. Con la riforma della legge elettorale in senso democratico, diminuendo la durata del mandato da cinque a due o al massimo tre anni, divieto di rielezione per più di una volta allo stesso incarico, abolizione di ogni premio elettorale, introduzione delle primarie per legge, elezione del rappresentante con il sistema maggioritario e a doppio turno, si renderebbe difficile la formazione della casta e la divulgazione della corruzione. Inoltre, si è parlato poco, o punto, della lotta alle organizzazioni mafiose che sono paragonabili ad un cancro. Non si è parlato nemmeno di una reale integrazione della prima e della seconda generazione degli immigrati che stanno giocando un ruolo positivo e crescente nel sistema Italia e sono l’unica soluzione per arginare il crollo demografico di questo paese.
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3 Morciano - Via Ca' Fabbro 136 - 136A Tel. 0541.851411 Fax 0541.987453
- Scrivo queste mie righe oggi, Venerdì 30 Novembre, prima, quindi, di conoscere l’esito del ballottaggio delle primarie del Centrosinistra e, per evitare equivoci, dico subito che al primo turno ho votato Bersani e che voterò per lui anche al secondo. Questa premessa perché il dibattito su RAI 1, al quale ho assistito con vivo interesse, mi ha sollecitato alcune riflessioni che voglio condividere. Renzi, da quando è partito con la sua campagna elettorale, ha manifestando una critica, anche feroce a volte, sull’operato di chi l’ha preceduto; scansando ogni riflessione sul periodo storico nel quale si è trovata ad operare la classe dirigente del Centrosinistra (segnatamente quella del PD; ieri DS), si è “elevato” ed ha cominciato a rimproverare mancanze e lanciare accuse. Essendo cattolico tra i suoi valori di riferimento dovrebbero esserci umiltà e moderazione; il lessico e le locuzioni che usa, invece, rasentano spesso il dispregio e l’offesa. È certo che, col senno di poi, diventa facile per ogni erede criticare chi non è stato in grado di fare di più! Si è riempito la bocca di rispetto delle regole, ma quello che si guarda bene dal dire è che è stato lui il primo a forzarle, e continua a farlo. Pur sapendo che lo Statuto che gli è stato consegnato con l’iscrizione al PD glielo impediva, ha
Dicembre 2012
INCHIESTA
Lo Statuto non avrebbe permesso a Renzi la candidatura. Alle primarie di coalizione può partecipare un solo candidato del Pd
Morciano - Via Ca' Fabbro 136 - 136A Tel. 0541.851411 Fax 0541.987453
Pd, regole e primarie Pierluigi Bersani (a sinistra) e Matteo Renzi
FOCUS
di Teresio Spadoni
cominciato una sua campagna personale al di fuori del partito che lo ha portato a maturare quella base di consenso che ha poi usato per forzare quella regola che lo avrebbe fermato (il candidato del PD a primarie di coalizione è il Segretario del partito; art. 18, c. 8) ponendo la Dirigenza davanti ad un bivio; ha cominciato la campagna elettorale un mese prima dell’indizione delle primarie; ha criticato quella parte di regolamento che non rispondeva alle sue esigenze, redatto e votato all’unanimità dalla Commissione istituita ad hoc. Mentre durante il confronto di mercoledì sera ribadiva il concetto che le regole vanno
rispettate, il suo comitato elettorale era impegnato a contestare l’articolo che impedisce la riapertura delle iscrizioni al voto, spingendo migliaia di persone nelle sedi provinciali del partito, con l’aspettativa dell’iscrizione, pur sapendo che resteranno delusi (sarà accettata, infatti, solo quella di coloro che potranno dimostrare di essere stati impossibilitati ad iscriversi nei ventuno giorni che avevano disposizione: così dice il regolamento). All’indomani della sconfitta al primo turno, molto garbatamente ha affermato che il secondo turno sarebbe stata una partita nuova e che si sarebbe ricominciato tutto da capo ripartendo da zero a zero. No, non è così caro Renzi, il secondo
turno non è che il secondo tempo della stessa partita e le regole sono le stesse del primo tempo. Questo continuo forzare le regole rende manifesto l’unico vero motivo della sua discesa in campo: conquistare la premiership, a tutti i costi! E perciò conta sul fatto che, se a spingere saranno in tanti, la regola verrà cambiata; o, quanto meno, si sentirà autorizzato a dichiarare, se vincerà Bersani, che avrà vinto perché ha impedito alla gente di andare a votare. No, caro Renzi, tu rappresenterai anche i giovani, ma non certamente il nuovo, perché il nuovo sta proprio nello smetterla con quel modo relativistico di concepire le regole per adattarle al proprio tor-
naconto; deriva che politicamente il centrosinistra ha cercato di contrastare in questi anni. Da chi si propone come futuro candidato premier, io pretendo onestà intellettuale; per dare fiducia a chi si presenta come il nuovo, non mi basta l’immagine che offre, ma guardo con attenzione la base sulla quale poggia quello che chiama rinnovamento. E con onestà dico che ciò che vedo non mi piace. La prima cosa che mi interessa che sia affermata nel PD, e che pretendo, è la serietà. E questo lo dico anche a Bersani, che, a mio modo di vedere ha condotto molto male la vicenda primarie. Non sono d’accordo che in nome dell’apertura e dell’inclusione si stravolgano le regole date. Capiamoci: le regole le fanno gli uomini e non sono immutabili. Per cambiarle, però, devono essere seguiti i canali appositi, senza inventarsi scorciatoie. Le scorciatoie finiscono fatalmente per creare ca-
sini e deludono proprio chi nelle regole ci crede. Io, a suo tempo (non un tempo biblico, solo tre anni fa), ho offerto il mio tempo per sostenere la candidatura Bersani alle primarie che lo hanno eletto Segretario e contemporaneamente candidato unico del PD a primarie di coalizione. Per questo chiedo al Segretario e, tramite esso, alla Commissione per lo Statuto: “Vi rendete conto che il cambiamento che avete apportato ha vanificato sia il mio lavoro che, cosa ben più grave, il voto di quanti si recarono alle urne in quel 25 ottobre 2009?” Io ero, sono e resterò convitto che il PD se vuole svolgere il compito per il quale è stato pensato (così bene espresso nel suo Manifesto), deve proporsi come partito serio che, si badi bene, viene ancora prima della doverosa battaglia per la selezione di un gruppo dirigente e di amministratori onesti. Non è un bel messaggio quello che con il cambio continuo delle regole si dà alle nuove generazioni. Quello che le nuove generazioni chiedono (così come i mercati, del resto) non è solo il rispetto delle regole, ma la certezza delle stesse; vogliono sapere che le regole non gli vengono cambiate ad ogni stormir di fronda. È solo la certezza delle regole, oltre alla loro applicazione, ovviamente, che fanno di un Paese sconclusionato un Paese forte.
Buone Feste, secondo l'illustratore Michele Ghironzi
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RIMINI - SAN MARINO IL FATTO
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Reportage fotografico di Luigi Rusconi, grande cardiologo riminese
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Volti e storie coi valori dell'umanità Pieve, il calendario Pirelli in salsa riminese - “Maya quinto ciclo”. E' il tema del calendario artistico 2013 della Pieve Poligrafica, una delle tipografie storiche della provincia di Rimini. Viene presentato il 21 dicembre, ore 20,30, all'hotel Duomo di Rimini. Formato gigante (cm 30 per cm 90), diventato un cult per intelligenza e creatività, quest'anno ci si è ispirati al popolo Maya e alla fine del mondo. Per tanti appassionati, viene considerato il calendario Pirelli in salsa riminese. Anzi, non ha nulla da invidiare al blasonato prodotto che reca immagine e messaggi. Ad esempio, quest'anno, forse data la crisi economica che impone sobrietà, le pagine Pirelli sfoggiano le fanciulle, vestite però, del grande fotografo Steve McCurry. Lo scorso anno la Pieve presentò una serie di istantanee che avevamo come tema il burlesque. Andò a ruba. Roberto lo appese ad una colonna del soggiorno. Come un'opera d'arte.
La signora col volto deturpato da un tatuaggio ragnatela per non farla rapire dai signorotti locali. Quando la “vetriolarono” non aveva che 13 anni
Istantanee pubblicate nel libro “Sguardi e parole”. Il ricavato va ad un'associazione di volontariato CULTURA “L'unica razza che conosco è quella umana”. Così rispose il fisico Albert Einstein quando stava per entrare negli Stati Uniti a chi gli chiedeva a quale razza appartenesse. Luigi Rusconi, andando per nazioni, Kenya, India, Myanmar (Birmania), Tunisia, Bellaria, Repubblica Ceca, Tanzania, Venezia, sa intrecciare racconti che ti riconciliano con l'umanità e le sue culture. Usa due linguaggi: la fotografia (l'immediatezza della mente) e la scrittura (il travaglio del pensiero). Ha preso 24 istantanee ed altrettanti riflessioni a corredo che affrescano il senso della vita e ci ha costruito un libro dal titolo “Sguardi e parole” (Pazzini
Editore, pagine 60, euro 20). Una delle immagini più commoventi reca un'anziana donna che doveva essere uno splendore di fanciulla. A 13 anni le tautano una ragnatela sul volto per non farla rapire dalle incursioni dei signorotti; un po' come Lucia dei “Promessi sposi”. O quel bambino claudicante di Rimini nato dopo la Prima guerra mondiale che la madre non volle mai far operare per impedirgli di andare militare. Le era appena morto il marito al fronte.
Uno squarcio di Kenya, è il volto con occhioni di un bambino destinato alle sofferenze della miseria. Il racconto della pagina a fianco ha come titolo “Giustizia”. L'ultimo speciale comma dei valori della costituzione interiore di Rusconi è una sintesi di storia dell'uomo: “...fino a costruire oltre questa vita l'inganno di una giustizia che in questo mondo non c'è”. Il libro è impreziosito da tre saggi: Ennio Grassi, Enzo Pirroni e Vincenzo Sanchini.
Un passaggio di Grassi: “...gran viaggiatore e collezionista di sguardi sembra volerci suggerire l'idea di un cammino, di un percorso esistenziale ed estetico che non ha approdi, sicurezze, significati ultimi...”. Pirroni: “...Luigi Rusconi... nutre un rispetto illimitato per chiunque incontri e sottto questo aspettto, in qualche modo dà valore alla vita”. Sanchini: “Quello che ‘ferma’ non sono solo i volti, l'aria, la luce, ma quei rapporti tra le cose terrestri che si indovinano e rimandano a qualcosa'altro”. Riminese, già primario di cardiologia a Riccione, Rusconi si appassiona alla fotografia negli anni delle medie. La prima reflex arriva con i primi guadagni di medico. Ha fatto due personali: Sala degli Archi a Rimini e al Palazzo del Turismo di Cattolica. Il ricavato va ad un'associazione di volontariato.
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7 BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
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RIMINI - VALMARECCHIA
Presepi: Santarcangelo, Rimini, Bellaria
TRADIZIONI
di Pier Francesco Gasperi
- Marina Centro, spiaggia libera piazzale Boscovich. Torre Pedrera lungomare bagni 64/65. Dall’8 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013, le Natività di sabbia più spettacolari e suggestive che abbiate mai visto. Per un mese la spiaggia libera di Marina Centro e la spiaggia di Torre Pedrera ospiteranno un inedito percorso natalizio fra gruppi scultorei a grandezza naturale, illuminati anche di notte. Presepe Marina Centro: accanto ad Ice Village sarà possibile visitare uno dei più spettacolari presepi di sabbia che quest’anno avrà come tema Rimini dall’età Romana ai giorni nostri, a realizzarlo saranno artisti europei della sabbia. Durante tutto il periodo si alternano manifestazioni di carattere enogastronomico ed animazioni per bambini.Ingresso gratuito. orre Pedrera ospiterà una grande Natività di sabbia che proporrà il tema della Natività in un inedito percorso creato presso i bagni 64 e 65 grazie all’opera dello scultore della sabbia Leonardo Ugolini,
Presepi a Santarcangelo e Rimini
coadiuvato da artisti provenienti dalla Repubblica Ceca e dall’Olanda. Nel periodo delle festività scolastiche e nei pomeriggi dei weekend sono previsti intrattenimento e giochi per bambini. Qui sarà aperto anche un mercatino natalizio. Bellaria-Igea Bagni 78, Viale Ennio,dall’8 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013. L’appuntamento più atteso del Natale con figure di sabbia scolpite a grandezza naturale e paesaggi mozzafiato che stupiscono per la finezza dell’esecuzione e l’espres-
sività dei dettagli. Inaugurazione con animazione, musica, esposizioni, attività per bambini. Santarcangelo Pochi ancora sanno che a Santarcangelo esistono delle bellissime e suggestive grotte tufacee scavate dall’uomo. Alcune molto antiche, si dice di epoca pre-cristiana,e si pensa utilizzate in origine anche come luoghi di culto pagano, altre di epoca più recenti utilizzate come cantine per l’ottimo Sangiovese che nasce proprio qui a Santarcangelo con l’originario nome di “sangue di
Partner ideale dei Tuoi Progetti
Giove”. Il successo dello scorso anno ha convinto la Pro Loco a stingere nuovamente la collaborazione con l’Associazione degli Amici del Presepio interregionale Romagnola per l’allestimento del nuovo presepio che però quest’anno raddoppia: non più solo quello allestito nelle grotte pubbliche di proprietà comunale ma anche un secondo presepio allestito nelle grotte dell’interessantissimo “Museo del Bottone” unico in tutta Italia per la sua particolarità di raccogliere e mettere in mostra decine di
migliaia di bottoni provenienti da ogni dove. Per gli allestimenti di questi due grandi presepi animati (meccanici, cioè con statue che si animano come fossero persone) completamente diversi tra loro, tant’è che d’obbligo una visita ad entrambi, l’Associazione Amici del Presepio Interregionale Romagnola ha messo in campo l’estro e le capacità artistiche dei suoi più validi artisti e maestri presepisti. Il presepio più grande, allestito all’interno delle grotte pubbliche presenta un percorso sotterraneo di oltre 200 metri ed è stato classificato dagli “amici del presepio” come uno dei presepi meccanici più grandi e suggestivi d’Italia”, è stato infatti già esposto a Manila nelle Filippine
definito dai professionisti del settore come la “nona meraviglia del mondo”.Le 16 scene sono allestite in 16 nicchie - grotte scavate nell’arenaria e ci raccontano la storia dell’infanzia di Gesù bambino. Nel presepio delle grotte del “Museo del bottone” la nascita di Cristo viene invece vista dalla preoccupazione e dal turbamento della madre, Maria, designata da Dio ad essere la madre del Salvatore e la madre di tutte le genti. Le scene di questo nuovo e singolare presepio hanno infatti come personaggio “principale” la figura di Maria.Periodo: dall’8 dicembre al 15 gennaio Orario: feriale: 15 - 18. Festivo: 10.30 - 12.30 e 15 - 18
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9 Morciano - Via Ca' Fabbro 136 - 136A Tel. 0541.851411 Fax 0541.987453
Dicembre 2012
RIMINI
Formato sui sentieri di don Oreste Benzi. Già presidente della Fondazione Carim
Direttore esemplare - Un uomo davvero speciale Giuseppe Continolo (Longiano l’8 luglio 1931 - Savignano il 23 novembre 2012). Una persona dai grandi valori che portava avanti con tenacia. Instancabile lavoratore. Aveva un carattere aperto, gioviale e scherzoso che contagiava tutti. Fu fondatore e direttore di “Turismo all’aria aperta” e “Gli itinerari gustosi”. Due riviste per gli amanti dei camper, caravan e della natura. Fu tra i promotori di “Mondonatura”. Fondò una rivista all’avanguardia “Management e informatica” essendo stato esperto anche di marketing. Dietro al suo aspetto impeccabile dal punto di vista professionale, nascondeva un animo sensibile e sentimentale. Lavorare insieme a lui era come giocare. Riusciva a conciliare il dovere con il piacere insegnandoti a prendere tutti gli aspetti della vita con grande entusiasmo, trasmettendoti così una serenità impagabile. Riponeva grande fiducia nei suoi collaboratori lasciando spazio alle loro idee e permettendo loro anche di sbagliare. Uomo di grande cultura. Sorrideva spesso ed era dotato di grande ironia. Il suo spirito critico non sfociava mai nella polemica. Le sue erano sempre osservazioni molto costruttive. Attraverso il dialogo e il confronto diretto riusciva a risolvere le situazioni più difficili. Nonostante fosse una persona
Giuseppe Continolo
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Addio a Luciano Chicchi, uomo di potere con visione sociale Luciano Chicchi
ne.
molto preparata nel suo ruolo da direttore, non si sentiva mai la distanza perchè lui creava un clima di amicizia e di affetto che faceva sentire onorati tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Grande amante della tavola e della compagnia, non perdeva mai l’occasione di invitare colleghi e amici al ristorante per ridere con loro e discutere fatti di attualità. A lui piaceva unire l’utile al dilettevole in ogni circostanza. Era una persona che sapeva gustarsi la vita senza trascurare gli aspetti più nobili. Non ha mai smesso di credere nei suoi ideali che sosteneva anche nei periodi più avversi, impegnandosi oltre le sue forze fisiche. Uomo davvero generoso. Uomo dalla pazienza infinita. Uomo straordinario. Ottimista fino all’ultimo giorno del suo percorso con tutti noi... Silvia Sacchi sua stretta collaboratrice e grafica di redazio-
Ho avuto la fortuna di conoscere Giuseppe da oltre vent’anni, in ruoli diversi, prima come insegnante, divenuto subito amico, poi mi ha voluto Suo collaboratore alla rivista. E’ stato per me un grande maestro, un patrimonio di conoscenza e di cultura, ma soprattutto un vero amico, un vero fratello, leale, sempre disponibile e pronto a darmi utili consigli anche da buon padre. Ricordo con piacere i molti viaggi fatti insieme ove con lo spirito giusto riuscivamo sempre a divertirci lavorando. Poi i “pranzi in redazione”, le nostre degustazioni condite con tanta goliardia, momenti indimenticabili ed irripetibili. I momenti di intenso lavoro a testa bassa, ma sempre con grande rispetto, disponibilità e grande collaborazione. Poi i momenti delle nostre chiacchierate gioiose (le famose pataccate romagnole). Insomma ha sempre avuto la capacità di coinvolgere tutti a dare il massimo in modo “leggero” ed amichevole. Poi devo dire che il caro Giuseppe è sempre stato bravissimo nel ruolo di “attore” nei filmini goliardici degli amici riminesi fatti per beneficenza in occasione di ogni natale. E’ stato veramente “unico”. Pier Francesco Gasperi
- C’eravamo tutti (lo scorso 24 novembre) novembre in Duomo per l’ultimo saluto a Luciano Chicchi, che sognava di fare il sacrestano, ma era già arrivato alla porpora cardinalizia.
C’eravamo tutti in Duomo: i comunisti che mangiavano i bambini, i liberal-massoni che strozzavano i preti, i democristiani che odoravano d’incenso. Tutti assolti, tutti converti-
ti, tutti a rappresentare quella Rimini che vorremmo, per la quale aveva lavorato con sacrificio il Dottor Sottile, il Cardinal Felpato, il Presidente Illuminato Luciano Chicchi. C’eravamo tutti in Duomo: un po’ spelacchiati, la barba grigia, la schiena diritta e l’occhio lucido. Tutti quelli che a Canazei con Don Oreste e la nostra guida Luciano Chicchi andando verso la Marmolada cantavamo: “Madonna dei Pre-jù ascolta t’invochiam concedi un forte cuore a noi che ora partiam…”. Enrico Santini
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RIMINI
Oscar Tamburini racconta la crisi dell'edilizia dal punto di vista dell'indotto: impianti elettrici
“Eurotec, chiuso senza fallire però” L'azienda di Viserba aveva 35 dipendenti, oggi sono una ventina. “La crisi colpa della politica e delle banche”
Oscar Tamburini, presidente di Cna Rimini
L'UOMO
di Matteo Marini “Le ruspe davanti ai palazzi” quelle invocava Oscar Tamburini, incavolato nero, quando è intervenuto per dire la sua agli stati generali dell’Ance di Rimini, a ottobre. Tamburini è presidente della Cna del comune di Rimini e la sua visuale della crisi che colpisce gli imprenditori edili è quella dalla finestra dell’indotto. Cioè di tutte quelle piccole attività artigianali che lavorano proprio grazie all’attività edilizia, come falegnami, fabbri, idraulici o elettricisti. Era incavolato nero perché invece di una lamentela si aspettava “un piano di battaglia per svegliare i responsabili principali di questa crisi: le banche e la politica”. Anche lui l’ha toccata con mano questa crisi del mercato con la sua Eurotec, azienda che realizza impianti elettrici e di
domotica. Anche lui e i suoi dipendenti ne hanno patito le conseguenze, quindi sa di cosa parla: “Ogni giorno vedo la disperazione dentro la Cna perché l’economia in questo paese per 20 anni è stata sorretta dall’edilizia e dal suo indotto. E ora è crollato tutto, sia a livello locale che nazionale”. Torniamo indietro di qualche anno. Era il 2009, la Eurotec aveva allora 35 dipendenti e sette milioni di euro di fatturato: “Erano due società – spiega Tamburini – con lo stesso nome. Una era di servizi. In poche parole, per colpa della crisi edilizia, sono stato costretto a chiudere”. La crisi dell’edilizia era, qui in Italia, non ancora esplosa ai livelli di oggi. Eurotec partecipò alla costruzione del centro commerciale di Villa Verucchio realizzando l’impianto elettri-
co: “Prima fallì il centro commerciale, il committente. Poi la Cmr, la cooperativa di Filo di Argenta per la quale abbiamo svolto il lavoro non ci ha pagati. Un buco di un milione e 600.000 euro. E così sono stato costretto a chiudere, senza fallire però. Abbiamo fatto un concordato con i fornitori per rinegoziare i debiti”. E così la Eurotec si è ridimensionata. Dimezzata anzi: “La società era nata nel 1957, fondata da mio padre con un socio. Celli e Tamburini si chiamava. Ora abbiamo 20 dipendenti, con i quali mi consulto in merito alle decisioni da prende-
re in azienda perché siamo, noi davvero, sulla stessa barca”. Anche il fatturato si è dimezzato: “Ora siamo sui 3,5 milioni di euro”. La storia della Eurotec di Oscar Tamburini è simile a quella di molte altre aziende oggi. L’edilizia bloccata e tutto il suo indotto fermo come lei. La Cna del comune di Rimini rappresenta 2.200 piccole aziende: “Il 90 per cento, anche il 95, sono legate all’edilizia. Parliamo di fabbri, falegnami, idraulici, elettricisti, artigiani e fornitori di materiali. Sono l’ultimo anello della catena, ricevono i lavori in
subappalto e sono gli ultimi che riescono ad essere pagati”. Ed essendo piccoli sono anche i primi a trovarsi in difficoltà. “Quando abbiamo lanciato l’allarme la reazione della politica, dei politici, è stata quasi indispettita. Mentre noi parlavamo dei nostri problemi all’Ance ho letto che il sindaco era alla presentazione di un libro e Juri Magrini, l’unico politico intervenuto (assieme a Roberto Maggioli, vicesindaco di Bellaria ndr), ha ribadito che ‘siamo sulla stessa barca’. No, non siamo sulla stessa barca. Loro sono ancora sul Titanic a ballare mentre noi siamo già in acqua aggrappati a un pezzo di legno”. Insomma non se ne esce: “Chi ha creato la crisi ora deve risolverla, cioè le banche e la politica – continua Tamburini – sono loro che adesso devono trovare una soluzione. Le banche riaprendo l’accesso al credito innanzi tutto. Chi va a chiedere un mutuo per la prima casa riesce a ottenere il 50% nella migliore delle ipotesi. Non è possibile. E intanto gli affitti salgono. E la politica deve co-
stringere prima di tutto le banche a riaprire il credito. Ma non a tutti, a chi ha una solidità e dei progetti. E poi agire a livello nazionale per abbattere l’assurdo tetto di stabilità. Non è possibile che i comuni abbiano i soldi ma non possano spenderli. Il pubblico è il primo che deve pagare le aziende regolarmente”. E poi a livello locale, dove il mattone nuovo e le nuove edificazioni sono materia controversa: “Non si vuole edificare del nuovo? Bene, apriamo corsie preferenziali per chi vuole ristrutturare. Per esempio per gli hotel. Non posso aspettare un anno e mezzo per farmi approvare un progetto di ristrutturazione”. Nonostante le enormi difficoltà del passato, la Eurotec ora lavora a pieno regime, il fatturato è tornato a salire anche se le dimensioni si sono ridotte, sia del fatturato che del personale. Ma lo sguardo sul futuro è oltre frontiera: “Stiamo guardando alla Libia – conclude – dove tutto è da ricostruire. Bisogna fare un passi indietro e mettersi nell’ordine di idee che anche se la crisi finisce qui il mercato è saturo. E le piccole imprese come le nostre devono guardare fuori, aggregandosi per essere più forti, ma senza paura”.
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l'OPINIONE
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L’onestà fiscale dovrebbe essere importante, alla luce dell’insegnamento evangelico, perché è la virtù che rende allo Stato possibile provvedere ai bisogni delle fasce sociali che vivono in miseria
Inizia in prima pagina
loro non dichiara nessun reddito. Da gennaio 2013 l’Agenzia delle Entrate, dopo apposito decreto ministeriale, disporrà di un suo ReddiTest, chiamato Redditometro, che le permetterà di farci i conti in tasca. In sostanza, gli evasori fiscali sono milioni, e vivono accanto a noi. Vanno in vacanza all’estero, possiedono automobili di lusso, dispongono di residenze di alto livello e, ad onta di ciò, evadono il fisco. Di qui il nostro pensiero è corso al mondo dei cattolici. Chissà quanti, tra i cattolici italiani, che si contano a milioni, appartengono alla categoria dell’evasione fiscale. Nel sacramento della confessione il sacerdote chiede loro se sono contribuenti onesti? O si limita
Cattolici che ci piacciono e che non ci piacciono L
ad un puntuale esame della loro vita sessuale? Mistero. L’onestà fiscale dovrebbe essere importante, alla luce dell’insegnamento evangelico, perché è la virtù che rende allo Stato, alle Regioni e ai Comuni, possibile provvedere ai bisogni delle fasce sociali che vivono in miseria. La disonestà fiscale sottrae alle autorità preposte di provvedere al riguardo. Sotto questo profilo c’è da attendersi dal governo Monti un rapido varo del decreto ministeriale
Il significato è chiarissimo: i Padri costituenti volevano dire: cattolici, ebrei, protestanti, musulmani possono aprire tutte le scuole che vogliono, ma devono pagarsele. E noi diciamo: possibile che milioni di cattolici italiani non siano in grado di offrire alla loro confessione religiosa i mezzi necessari al loro funzionamento? IL PUNTO DI VISTA
relativo al Redditometro. Speriamo che ciò accada, ma al riguardo ci sembra lecito nutrire qualche dubbio. Lo autorizza ciò che il governo italiano sta facendo in materia di scuole private, in gran parte cattoliche. Monti sembra tanto sensibile alle richieste delle gerar-
chie da voler lasciare intatta la violazione dell’articolo 33 della Costituzione. Esso recita, tra l’altro: «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Enti e privati hanno diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato» (la
sottolineatura, ovviamente, è nostra). Il significato è chiarissimo: i Padri costituenti volevano dire: cattolici, ebrei, protestanti, musulmani possono aprire tutte le scuole che vogliono, ma devono pagarsele. E noi diciamo: possibile che milioni di cattolici italiani non siano in grado di offrire alla loro confessione religiosa i mezzi necessari al loro funzionamento? Evidentemente è possibile, come dichiara il cattolico milanese Vincenzo Ortolina, dal quale
abbiamo preso le mosse. Egli scrive infatti: «Nelle chiese di rito ambrosiano, durante la messa è stata letta fra le preghiere “dei fedeli” (così si usava dire una volta), la seguente: “Per tutti i genitori che in questo periodo devono scegliere la scuola per i propri figli: siano tolti gli ostacoli economici e sociali per una scelta libera e consapevole”. Ho partecipato a moltissime messe e non mi ricordo di avere mai ascoltato e recitato una prece di tale tenore». E conclude, l’Ortolina, scrivendo: «Mi auguro che nelle prossime preghiere universali ne sia compresa una che reciti: “Per la scuola pubblica, perché sia messa nella condizione di svolgere al meglio la sua funzione, amen”». Vincenzo Ortolina appartiene alla schiera dei cattolici che ci piacciono. *Libero docente all'Università di Roma
Aziende informano
Montelicciano, Villa Serenety
Nel Montefeltro, sei case protette eccellenti che accolgono circa 300 persone. Atena impiega 200 addetti. Dietro c'è l'idea di Ferruccio Giovanetti, ex presidente dell'Usl 41 (Rimini Sud)
Mulino Giovanetti
Abbracciare il disagio sociale Ferruccio Giovanetti (a destra) con l'amico Giuliano
Montelicciano Serenity House
- “Grazie per quello che fa per mia figlia. Per quello che fa per questi ragazzi”. Con queste parole una signora dal bell'accento toscano si rivolge a Ferruccio Giovanetti quando lo incontra casualmente sul pianerottolo delle scale della casa protetta, Montecerignone. E' una delle sue cinque strutture: Oasi a San Marino, Villa Serenity a Montelicciano, l'albergo a Montegrimano, il Mulino Giovanetti e il Mulino del Rio a pochi chilometri a monte di Mercatino Conca. A chi scrive un giorno Giovanetti chiede: “Devi assolutamente venire a vedere le strutture. Solo così capirai di che cosa si tratta. Solo così ti farai un'idea”. Incuriosito, lo scriba passa una mezza giornata, dalle 11 del mattino fino alle 17. Tutto quello che si immaginava, era solo immaginazione rispetto a quello che incontra.
Montegrimano. “La Salute”, l'hotel- ristorante gestito dai sui ragazzi
Montecerignone, Atena
Luce. Fiori. Pulizia. Abbracci. La bellezza come uno degli ingredienti per accogliere e alleviare il disagio sociale di chi è stato meno fortunato. Questo in estrema sintesi quello incontrato nelle cinque ore. Con i ragazzi che vanno incontro a Giovanetti; lo abbracciano e lo baciano. Baci e abbracci ricambiati. Forse la struttura che più ti colpisce per la sua storia è il Mulino Giovanetti (era l'opifi-
cio del nonno). Ristrutturato e arredato, risale al XVII secolo. Potrebbe essere un sobrio ed elegante luogo d'accoglienza turistica di livello altissimo. I bagni delle camere sono piastrellati con ceramica di Vietri. C'è un piano colore. Ci sono begli arredi. Semplicemente dà ospitalità a persone disagiate. Racconta Ferruccio Giovanetti: “Non siamo un'opera pia, ma facciamo questo lavoro con passione, dedizione e
affetto. Forse quando sono partito con una casa per anziani una ventina di anni fa si pensava più come lavoro. Ma strada facendo, incontrando questo mondo e le loro famiglie, intrecci pensieri e valori che forse non trovano parole per raccontarli”. A cavallo tra gli anni '80 e '90, ferruccio Giovanetti è stato il presidente dell'Usl 41 (13 comuni incastonati sull'ideale triangolo Riccione-Cattolica-Montegridolfo). Fuori dal ruolo tecni-
co-politico, inizia con una casa per anziani sul mare. Poi si sposta nel Montefeltro: San Marino, Montelicciano, Montegrimano, Montecerignone. Insomma, la quiete delle colline di Piero della Francesca. Atena, il nome che sovrintende le strutture, significa 200 dipendenti e circa 300 ospiti. Offre molti servizi socio-sanitari: - Residenza protetta per di-
sabili; - Comunità alloggio per persone con disturbi mentali; - Alloggio sociale per adulti in difficoltà; - Centro diurno e riabilitativo. I servizi sono offerti da una équipe professionale, attenta ad ogni esigenza del singolo, da una parte; dall'altra un elevato livello di innovazione strutturale e tecnologico per il comfort. Oltre ad essere accuditi, gli ospiti fanno attività di laboratorio, attività che ti mettono a contatto con la natura: come l'orto, ad esempio. Per gli utenti che sono al termine del proprio percorso riabilitativo e/o hanno una maggiore funzionalità ci sono il Mulino Conca e l'Hotel la Salute. L’Hotel la Salute rappresenta un Progetto di Riabilitazione psico-sociale intrapreso in Nord Europa, Stati Uniti e, in Italia a Trieste. L’elemento certamente innovativo, non vuole eludere l’efficacia di intervento. L’attività alberghiera e di ristorazione permette una perfetta integrazione tra mondo del lavoro, ed adeguamento alle regole di buona convivenza sociale. Si ha la possibilità di fare esperienza diretta delle competenze da far crescere durante il percorso riabilitativo.
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ECONOMIA
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Leader nei banchi bar e vetrine gelato. La filosofia: la qualità più alta al prezzo più basso FOCUS
Due chilometri di paradiso - Attingere dal territorio, come l'acqua dalla fonte. E restituire alla comunità. Questa è la dottrina sociale Ifi, in sintesi. L'esempio più forte è senza dubbio gli oltre due chilometri di pista ciclo-pedonale lungo il Foglia, dal fascino del Ponte Vecchio fino all'Adriatic Arena. Inaugurata lo scorso 22 maggio alla presenza del sindaco e presidente della Provincia di Pesaro, Luca Ceriscioli e Matteo Ricci, l'opera è stata finanziata dalle Industrie Ifi per festeggiare i cento anni di Umberto Cardinali e la sua passione: la bicicletta, che poi vuol dire bel rapporto con la natura: la grande madre. La pista porta il nome dell'artefice del succcesso dell'Ifi. L'azienda interviene in altri ambiti del sociale: l'arte, lo sport, l'Università. Un altro bell'esempio di impegno è questo. Da anni, assume per le vacanze estive i figli dei propri dipendenti. Nel grande libro del cinquantennio si legge: “L’immagine, per essere onesta e credibile, deve proiettare verso il mondo esterno una realtà effettivamente esistente nella vita interna dell’azienda”. E' l'idea di fare impresa di Adriano Olivetti.
Ifi Industrie, mezzo secolo di storie insieme al genius loci - Umberto Cardinali nasce nel cuore di Pesaro, in via Morselli. I genitori gestiscono un'osteria. Il piccolo Umberto è molto legato alla madre; inizia presto a dare una mano ai genitori. La grande passione è la bicicletta, compagna di avventure e passeggiate fino a pochi mesi prima della morte. Inizia a correre, vince. Partecipa a due giri d'Italia nel '30 e nel '31, come isolato, cioè non fa parte di nessuna squadra. Corre da solo. Mente scintillante e rigorosa, si guarda allo specchio della ragione e capisce che non sarà mai un campione. Appende le pedivelle al chiodo e apre, con l'amata mamma contraria, a Pesaro una botteguccia dove ripara le biciclette. Quei giri lo aiutano a farsi la clientela. A darglio
FOCUS
prestigio e credito. Nel dopoguerra, i muri dell'officina diventano di proprietà. E inizia a produrre i mezzi con il suo marchio: “Cicli Adriatica”. “Un nome pieno di vento, di mare e di libertà”. Grazie alla filosofia Cardinali, il miglior rapporto qualità-prezzo-serietà, gli affari vanno di bene in meglio. Nel 1965, ha 57 anni. Un'azienda che va e una caterva di amici con i quali si confeziona, agli amici stessi, scherzi crudeli ed esilaranti. A quell'età, si
guarda più alla pensione che a possibili avventure imprenditoriali. Gli prospettano un affare: acquistare l'Industria frigoriferi italiana (la Ifi). Il passo è tutto fuorché un affare. Un professore universitario gli dice: “Lei non ha fiducia nell'azienda, ma ha fiducia in se stesso”. Si rimbocca le maniche e inizia la sua speciale cura: lavoro, lavoro e lavoro. Innovazione e nuovi mercati. I suoi ingredienti fondamentali per far andare bene le cose: la correttezza, l'onestà, il rigore,
l'impegno”. Nel '71, si costruisce il grande stabilimento di Tavullia; prende a modello quello della Salvarani (Parma), allora azienda leader in Italia per la produzione di cucine componibili. Mano mano che cresce, Ifi entra anche in settori complementari: sedute per la ristorazione, tecnologia del freddo. Leader nei banchi bar, vetrine gelato, tecnologia dedl freddo, oggi il gruppo è presente sui mercati con cinque marchi: Ifi, Dsl, Metalmobil, Rossi Dimension, Coletti.
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17 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
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Sede a Tavullia, venne rilevata da Umberto Cardinali, imprenditore vicino alla pensione, per puro caso
Gianfranco Tonti, cattolichino, presidente di Industrie Ifi Umberto Cardinali (4.12.1908 - 2.6.2009)
+18% Per il cattolichino Gianfranco Tonti, presidente di Industrie Ifi, il futuro è chiaro. Per sopravvivere le sue aziende devono raggiungere circa il 60 per cento del fatturato all'estero; altrimenti il futuro è a rischio. Ora vale attorno al 40. Quest'anno, le vendite all'estero sono cresciute del 18%. Risultato che non compensa la stagnazione della domanda italiana.
ECONOMIA
50 anni Per festeggiare i 50 anni, l'Ifi ha dato l'appuntamento alla comunità il 9 dicembre al teatro Sperimentale di Pesaro. Presenta un volume che ne percorre gli sviluppi industriali e sociali. “Cinquant'anni con il nostro territorio”, un titolo che racchiude una fondamentale chiave di lettura: l'Ifi senza il genius loci di Pesaro (e un po' del Riminese) forse non ci sarebbe, o sarebbe altro. E che territorio e imprese sono un po' madre ed un po' figlia. Rappresentano la risultante della cultura di quei luoghi. Recano, le pagine, un contributo di Ilvo Diamanti, professore univeristario in Urbino, collaboratore di Repubblica, tra i maggiori intellettuali italiani. Un
Festa allo Sperimentale di Pesaro il 9 dicembre. Viene presentato il libro che ne racconta la storia “Cinquat'anni col territorio”. Prefazione di quel gigante di Ilvo Diamanati passaggio: “Per questo investire ancora sul territorio, sulle relazioni fra società, impresa e ambiente, non è solo importante, per costruire un futuro migliore. Ma è anche ‘realista’. Perché aiuta a non subire il ricatto delle visioni globaliste e finanziarie, che generano impotenza, perché mascherano e oscurano il valore del mondo locale. Della realtà sociale che ci circonda”. Gianfranco Tonti da anni è il direttore generale di Industrie Ifi. Cattolichino con un forte senso della comunità afferma: “L'azienda che va a produrre fuori, è un'azienda che muore per quel territorio. Noi vogliamo rimanesre a produrre a Tavullia, a Rimini, a Pesaro
Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444 FOCUS La Tonda, vetrina gelato progettata dall'italo-giapponese Makio Hasuike. Risparmio energetico del 15%
lunga serie di premi: Confindustria Awards for excellence, segnalazione Compasso d'oro, collezione Farnesina Design (insieme a 20 oggetti rappresenta in made in Italy in giro per il mondo), presenza a Casa Italia alle Olimpiadi invernali di Vancouver (2010), Olimpiadi di Londra (2012), Mondiali di calcio (2010), Istanbul capitale della cultura).
Innovazione, funzionalità, design, nuovi mercati - Innovazione e nuovi mercati per cercare di restare sulla cresta dell'onda. La scorsa primavera Industrie Ifi è stata in Cina per una fiera. E' uno dei tentativi per raggiungere il 60 per cento del fatturato all'estero, una percentuale forse di sicurezza per sopravvivere (l'attuale 40, dato che il mercato italiano zoppica, significa nuotare in una zona di pericolo col rischio di essere infiocinati dalla mercato). Nuovi mercati e innova-
zione, la forza del gruppo creato da Umberto Cardinali. Forse uno degli oggetti che più incarna la filosofia Ifi è la vetrina gelato “Tonda”. Un insieme di tecnologia, design, intelligenze e risparmio energetico (-15%). L'ha progettata l'italogiapponese Makio Hasuike, designer vincitore del Compasso d'oro (il Nobel del design). Gli ha dato le ali della comunicazione un altro grande, Michele Provinciali. Nel suo speciale carnet: due Compassi d'oro. La Tonda ha infilato una
Lo scorso gennaio, Ifi ha presentato sul mercato un banco bar rivoluzionario. Si chiama Start Up e si rivolge ai giovani; costa pochissimo (meno di 6mila euro). Uno scrigno di eccellenze tecniche con materiali meno costosi ma non meno nobili, o meno resistenti. Ad esempio, l'acciaio inox è stato sostituito dai laminati, che possono anche essere personalizzati con ghirigori artistici. Finora venduti oltre 200 unità. La perenne innovazione Ifi.
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ECONOMIA
Falegnami ai cantieri Ferretti di San Giovanni, Samuele e Mauro fanno chitarre sul porto di Riccione
Dove la musica prende forma
I due amici che perdono il lavoro e si mettono in proprio
ECONOMIA & ARTIGIANATO di Matteo Marini - “Ogni pezzo di legno ha qualcosa da dire”. L’arte sta nel farlo parlare ma, prima, nel saperlo ascoltare. Parola di Samuele e Mauro. Rispettivamente 40 e 32 anni. Artigiani del legno che, dopo una nemmeno troppo lunga riflessione, hanno deciso di lasciare il posto fisso per dare corpo e forma al loro sogno: progettare e creare chitarre. Sono diventati liutai, prima solo per passione, ora anche a tempo pieno, in una botteguccia non lontano dal porto canale di Riccione, in via Galli. Samuele Fabbri e Mauro Gaudenzi si sono conosciuti nei cantieri navali Ferretti di San Giovanni. Lavoravano come artigiani agli interni di legno delle barche. Entrambi con la passione della musica, chitarristi. Classico, jazz e bossa nova il primo, rock elettrico e acustico il secondo. Tra una chiacchiera e due accordi hanno scoperto l’assonanza (per rimanere in tema musicale) che li legava. Così hanno deciso di provarci: “All’inizio era come un hobby – raccontano – che ci divertiva. Lo facevamo dopo il lavoro nel garage di casa. Lavoravamo fino a notte fonda a volte”. Hanno ini-
- Anche quest’anno torna Equamente la manifestazione culturale e sociale che coinvolge le associazioni del territorio impegnate in un ricco programma di incontri, proiezioni, mostre fotografiche, workshop ed eventi. All’insegna di “coltiviamo un’altra economia”, la fitta rete di associazioni di volontariato ed enti del Terzo settore, insieme alle istituzioni, si sono riuniti per riaffermare e promuovere un’alternativa solidale ed etica di intendere un altro commercio. Un approccio nella gestione delle relazioni finanziarie equo e solidale che parte quindi dall’uomo, per la difesa degli interessi dell’intera comunità e non di pochi. Nel nutrito calendario di eventi, promossi all’interno del progetto “Conoscere è cambiare” realizzato con il sostegno del Csv - Volontarimini, c’è così chi cerca di far sapere che anche dietro l’acquisto di un detersivo, di un pacco di caffè o di cioccolata si può nascondere un gesto di solidarietà verso popolazioni che vivono una situazione di disagio ed emarginazione. Mentre altri organizzano attività di aggregazione, informazione e raccolta fondi, a sostegno dei tanti
ziato con piccoli lavoretti per amici e per loro stessi. Aggiustando chitarre o modificandole su richiesta. Poi hanno pensato più in grande: “Entrambi lavoravamo con il legno, è per così dire l’altra nostra passione. E volevamo creare qualcosa di nostro”. L’occasione, sembra quasi assurdo dirlo, è nata proprio grazie alla crisi: “Abbiamo approfittato degli incentivi al licenziamento, un anno e mezzo fa. Grazie all’assegno dell’azienda, al tfr e all’anno di mobilità garantito grazie agli ammortizzatori sociali, abbiamo potuto organizzarci e mettere su la nostra liuteria”. Il liutaio non è un mestiere molto diffuso. Gli artigiani di questo settore si occupano soprattutto di archi (violini, viole, violoncelli e così via). La loro è una delle poche liuterie di chitarre nell’intera regione: “Ce n’è una a S. Ermete qui in zona. Vicino a Rimini, però solo chitarre elettriche”. Forti dell’eccezione hanno provato a dare vita a un’eccellenza. Partendo da dove? Proprio dal legno di Ferretti: “Le prime sono state fatte con le tavole che abbiamo preso dal cantiere. Il ciliegio
degli interni per la tavola armonica e il fondo. Il tek della coperta per la tastiera e l’afromosia per le rifiniture”. Anche i materiali di scarto di yacht lussuosi funzionavano a meraviglia. La prima “Telecaster” l’hanno tirata fuori dal mogano di Ferretti. Ora però si punta ad altro: “Non siamo interessati a fare delle repliche. Cioè se ce le chiedono cerchiamo di accontentare tutti ma quello che vogliamo è creare una linea nostra”. La produzione si concentra soprattutto su chitarre elettriche “solid body”, classiche, acustiche folk e manouche, il gipsy gaz tzigano. I risultati si sono visti subito. All’inizio hanno preso in affitto un capanno sulle colline di Scacciano, il primo cliente è stato il maestro di chitarra Marco Di Meo per una riparazione. Ed è rimasto soddisfatto. Tanto da inviargli
anche qualche buon cliente. Ma a Di Meo piacciono anche le chitarre fatte dal duo Gf, utilizzerà una delle loro creazioni per l’incisione di un nuovo disco. E ne ha parlato anche con i suoi allievi: “I ragazzi sentono parlare di questo posto e vengono a bussare, chiedendo di dare un’occhiata. Ci dicono che è un paradiso”. E infatti mentre piano piano la voce si sparge il lavoro cresce: “Diciamo che la sagoma è sempre occupata e poi continuiamo a lavorare con le riparazioni, le modifiche e il restauro di strumenti anche molto datati”. In effetti qui si respira l’odore del legno, della segatura e un afflato armonico è la nota costante. Il laboratorio è dietro il piccolo negozio, dove una teca espone i primi e anche gli ultimi pezzi prodotti. Il tavolo con le sagome dove vengono create le forme, il banco
per i filetti e poi oltre, nella fabbrica vera e propria, dove riposano i pezzi di legno pronti per essere plasmati e lì prende vita l’armonia: “Il legno non è tutto uguale. Ognuno ha qualcosa da dire – spiega Samuele – ma non è così semplice come sembra”. Samuele è un esperto, tratta il legno come fosse la sua pelle, ognuna delle “sei corde” che creano è un figlio. Ascoltarli parlare si ha il senso vero dell’artigianato, diverso dalla produzione industriale: “Le chitarre prodotte in serie vogliono dalle due alle 15 ore di lavoro per i cosiddetti top di gamma. Noi ne impieghiamo almeno 150. Questo fa la differenza perché nella produzione in serie i macchinari lavorano per spessori predefiniti, standard numerici”. La tavola armonica e il fondo invece vanno “coccolati”, levigati, ascoltati appunto: “La tecnica si chiama ‘tap tuning’. Consiste nel battere con un dito la tavola e ascoltare, levigare gli spessori nei punti giusti fino a quando il suono non raggiunge la profondità e la pienezza che vogliamo”. Ci vuole orecchio, oltre agli strumenti tecnologici del mestiere. I materiali sono importanti e vanno scelti con cura. Anche in base alle esigenze del cliente: afromosia, Vengher, paduk, palissandri. Da ordinare negli Usa oppure qui vicino, in Val di Fiemme. E poi la forma che prende corpo dalle loro idee: “Le parole d’ordine sono: design, gusto e in-
novazione. Non ci accontentiamo di riprodurre, le nostre chitarre hanno un loro disegno. Anche negli incastri a coda di rondine del tacco del manico per esempio, per le acustiche. Cosa che da produrre in serie è impossibile, senza viti. Oppure la nuova linea di chitarre elettriche che sarà presentata il 19 novembre a Milano al Lucky Music, nientemeno che da Martin Kent chitarrista del gruppo rock degli Skunk Anansie”. Quello di Samuele e Mauro è un progetto innovativo, mirato a ottenere un suono nuovo: “Oltre al disegno, creato da noi, la chitarra elettrica ha una placca sul corpo e la truss rod, che sostiene il manico, fatte di alluminio. È un tentativo di innovare in un settore che dalla sua nascita ha conosciuto uno sviluppo molto lento. Pensiamo a come sono cambiate e come cambiano le automobili di anno in anno. Il suono delle chitarre invece è molto lento a progredire. Per motivi legati per esempio all’emulazione di artisti di riferimento. Per far arrivare in mano a Santana quella che poi sarebbe stata la sua chitarra per decenni, una Prs, Paul Reed Smith dovette provarci in tutti i modi. Fu sempre respinto. Ma non si demoralizzò e alla fine ha aperto la sua fabbrica. Noi non aspiriamo a diventare così grandi però proviamo a giocarci le nostre carte. Partendo da Milano il 19 novembre, all’evento in cui Ace presenterà queste tre chitarre che abbiamo realizzato in collaborazione con Andrea Alusonic, che costruisce bassi”. Un approccio subito internazionale. Le loro prime tre “figlie” però hanno nomi tutti nostrani: Santamonica, Miramare e Riviera.
Feste vissute... equamente Ritiornano dal 6 dicembre al 6 gennaio 2013, a Rimini e Riccione, una serie di incontri mostre ed eventi progetti avviati in Africa, Asia e America Latina. In programma una moltitudine di iniziative che promuovono una comunità sempre più ampia impegnata a diffondere uno stile di vita confortevole e responsabile. La manifestazione, che comprende una nutrita serie di appuntamenti anche a Riccione, si terrà al primo piano del Palazzo del Podestà a Rimini, in piazza Cavour, dal 6 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 e sarà aperta al pubblico gratuita-
Presepe animato (dal 15 dicembre al 6 gennaio) 500 personaggi mobili, antichi mestieri ed effetti luminosi (a cura di Famija Arciunesa). Orari di visita: 10,30-12,30 / 15,30-19,30 Eventi per scuole e bambini Venerdì 7, 14 e 21 dicembre, alle 16, lo Spazio Pacha Mama ospita “Letture dal mondo”, fiabe per bambini dai 4 anni in su. A seguire laboratori creativi. Partecipazione gratuita (a cura dell’ass. Pacha Mama). Domenica 16 dicembre, dalle 16 alle 18, nello Spazio Planetario G. Galilei, si tiene “Il mondo non mente tutti i giorni. Quest’anno i luoghi della manifestazione si moltiplicano con eventi, laboratori e workshop che verranno realizzati presso lo Spazio Duomo, in corso Giovanni XXIII, 8 a Rimini e presso l’Arboreto Cicchetti in piazza G. La Masa 8, a Riccione. Questo il programma nella
Perla verde. Mostre permanenti (dal 6 dicembre al 6 gennaio) Mostra mercato del Commercio equo e solidale (a cura della coop. Sociale Pacha Mama). Mostra mercato e laboratorio di produzione stampe romagnole su tela (a cura della coop. sociale Artigianate).
finisce – Il calendario Maya”. Proiezione a tema, racconto e attività manuale. Per bimbi sino a 6 anni ingresso gratuito. Per gli altri il biglietto d’ingresso è di 4 euro. Per informazioni www.arboretocicchetti.it/ planetario.asp Venerdì 21 dicembre, alle 18, nel ristorante Sicomoro dell’Arboreto Cicchetti, la nuova gestione della coop. La Ratatuia organizza “Aperitivo con tapas” (cucina biologica). Per informazioni e prenotazioni: tel. 346 3280660 www.laratatuia.it Domenica 23 dicembre, dalle 16 alle 18, nello Spazio Planetario G. Galilei, si tiene “Babbo Natale nello spazio”. Proiezione a tema, racconto e attività manuale. Per bimbi sino a 6 anni ingresso gratuito. Per gli altri il biglietto d’ingresso è di 4 euro. Per informazioni www.arboretocicchetti.it/ planetario.asp
Il programma completo della manifestazione è consultabile su www.volontarimini.it volontarimini@volontarimini.it
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RICCIONE
Nel libro “In cucina contro la crisi (dalla Romagna piatti semplici, economici e ricchi di soddisfazione)” di Cinzia Bauzone
Meno di 5 euro per quattro TRADIZIONE
Cinzia Bauzone - Spendere meno di cinque euro per un pranzo o una cena per quattro persone, senza lasciarsi andare al pessimismo, né rinunciando alla qualità e ai piacere del palato. È questo il messaggio che Cinzia Bauzone in qualche modo vuole trasmettere attraverso il suo nuovo libro “In cucina contro la crisi (dalla Romagna piatti semplici, economici e ricchi di soddisfazione)” pubblicato da Raffaelli Editore e che, con la collaborazione dell’Associazione Le Nuvole, sarà presentato il 19 dicembre, ore 21 al Palazzo del Turismo. Ricette di cucina a basso costo, io libro da un lato raccoglie la sapienza tradizionale delle nonne abituate soprattutto nel dopoguerra a utilizzare al meglio gli scarsi e poveri alimenti disponibili; dall’altro fa luce sui nuovi modelli di consumo delle nuove generazioni, sempre più attente e orientate verso stili di vita di risparmio e responsabilità. L’autrice, divisa tra le passioni
della scrittura e quelle culinarie, ha affrontato a suo modo l’argomento della crisi economica che sta investendo il paese. “È proprio nei momenti di crisi - riflette Cinzia Bauzone - che si scoprono nuove risorse che magari prima non si erano valutate. Il continuo aumento del costo della vita,
i problemi legati al mondo del lavoro, fanno sentire sempre di più il loro peso. La spesa alimentare rappresenta una delle voci più rilevanti dei consumi famigliari e la spirale di aumenti sui prodotti è di fatto, sempre meno sostenibile, inoltre il consumismo eccessivo al quale siamo stati indirizzati negli ultimi anni ci ha portati veramente a ‘consumare’ oltre le nostre esigenze. Riconsiderare alcune abitudini, come fare la spesa in modo ragionato, riducendo gli sprechi, riutilizzando gli avanzi, dedicando magari qualche mi-
nuto in più a pentole e fornelli credo possa essere d’aiuto ai bilanci delle famiglie ma anche all’ambiente”. “Spesso - continua Cinzia - la grande ricchezza non consiste solo in ciò che avremmo potuto guadagnare, ma anche in ciò che avremmo potuto evitare di spendere”. Le ricette, che l’autrice ha voluto condividere con i lettori, sono state realizzate da alcune persone della città e presentano tutte le informazioni per una perfetta esecuzione in un servizio fotografico di Daniele Marzocchi e sono inoltre arricchite da Anna Maria Cesarini dietista, che ne ha curato l’aspetto nutrizionale. Il libro, stuzzicante e originale vuole anche rivalutare la sacralità del cibo, l’importanza di sedersi a tavola in compagnia davanti a piatti gustosi in un’atmosfera serena e senza tensioni. “Perché il cibo è un elemento che rallegra, unisce e appassiona, parla di noi in tanti modi e si intreccia alla nostra storia e alla nostra cultura”. In Cucina contro la crisi è in uscita tra pochi giorni al costo di 12 euro.
COMUNITA'
Con le Nuvole cena e libri - Con l'associazione culturale “Le Nuvole” dua appuntamenti: a tavola e in cucina. Il primo, il 14 dicembre al Centro Sociale Nautilus di Riccione la cena. E' un piacevole momento conviviale fra associati e amici “vecchi” e “nuovi”, per salutarsi e scambiarsi gli auguri. Il menù, ideato da Maria Giovanna De Cristano specialista nei servizi alimentari per collettività (attestato conseguito nella regione Lombardia), è composto da ricette originali che difficilmente trovano realizzazione nella cucina di tutti i giorni e che rispettano l’assunzione di nutrienti equilibrati e a basso costo. Una cena ideata per stare insieme, per incontrare e scambiare due chiacchiere tra amici che durante il giorno si incontrano solo fugacemente; una cena per raccontare l’Associazione attraverso la proiezione di diapositive dei momenti più significativi degli incontri che ha organizzato in questi anni e per illustrare le iniziative che ha in programma di realizzare nel futuro prossimo. Una cena per gli auguri per il prossimo Natale e per un buon 2013 nell’incrollabile speranza che sia migliore di quello che va concludendosi (senza offesa, poveretto,
per il 2012... in questo periodo di “rottamazione”!!!). (Per prenotare: Teresio Spadoni, 327-0152048) Il libro di Bauzone Il 19 dicembre alle ore 21, al Palazzo del Turismo di Riccione, viene presentato il libro “In cucina contro la crisi” di Cinzia Bauzone. È anche con questa iniziativa che l’associazione intende dare un segno del proprio impegno culturale, infatti, ciò che ha portato Le Nuvole ad inserire nella propria programmazione la presentazione di un libro di cucina è il risvolto socioeconomico del contenuto che lo fa diventare un supporto molto utile in questo periodo di difficoltà a cui molte famiglie sono chiamate a far fronte; è da ricordare che, in una famiglia, la spesa alimentare è la seconda per importanza dopo quella per l’abitazione. Le Nuvole è un’Associazione che per sua natura ha l’obbiettivo di offrire momenti di riflessione e lo fa anche quando, senza tirare in ballo i cosiddetti “massimi sistemi”, si propone di affrontare argomenti di economia e di indirizzo valoriale parlando di un libro di ricette.
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Gli indicatori della passata stagione sono tutti positivi: una grande “bugia” statistica
ALLEGRO MA NON TROPPO
Spigolature
degli Scrondi
Abusi edilizi - Leggiamo: "Abusi edilizi, scattano le demolizioni. Adesso chi sbaglia paga". E i cocci sono i suoi... Vandali - Leggiamo: "Il ‘ratto’ della lumaca rosa. L'opera spostata dai vandali" - "Nuovo raid a colpi di bombolette spray alla ‘Walk Of Fame’". Il vandalismo è l'espressione meno artistica dell'idiozia...
Italia dei livori - Leggiamo: "Idv in subbuglio: Di Pietro dimettiti. I riccionesi pronti a restituire le tessere". E' diventata l'Italia dei livori... X-Factor - Leggiamo: primo tempo "X-Factor, botto di Capodanno da 350mila euro" - Secondo tempo "Pironi getta la spugna: addio X-Factor". Tra il dire e il fare c'è di mezzo un sacco di soldi...
La Costituzione - Leggiamo: "Rito di passaggio, Pironi dona una copia della Costituzione a oltre 300 nuovi maggiorenni". Bravo Pironi! Bella idea... Massimo Pironi, sindaco di Riccione
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Riccione, è ancora città turistica? - Crollo del fatturato (meno 12,6%). Tengono gli arrivi (più 0,30). Resistono le presenze (più 0,40%). Il futuro: per il 64 per cento degli albergatori riccionese è in calo; per il 34 è sullo stabile, per il 2 per cento è in crescita. Questi sono i numeri e gli umori 2012 del turismo riccionese. Gli umori viene dato dai 102 questionari sottoposti agli operatori ed elaborati dall'osservatorio turistico Luigino Montanari. C'è un altro dato che
FOCUS deve far riflette e porre la domanda: Riccione è ancora una cittadina che punta il proprio futuro sul turismo, oppure è iniziata una lenta e inarrestabile decadenza? Si tratta delle strutture in affitto: sono il 50 per cento (gli alberghi sono). L'affitto, in media, è una debolezza. Il proprietario è demotivato ad investire sull'innovazione; l'af-
fittuario ancora di più. Ci sono anche casi, troppo pochi purtroppo, in cui proprietà ed inquilino, insieme, costruiscono un piano di ammodernamento, funzionalità e bellezza. L'analisi di Bianchini, presidente degli albergatori: “Il calo del fatturato si va a sommare agli aumenti dei costi fissi: l'Imu è raddoppiata, mentre gas e energia elettrica sono schizzate, ri-
Presepe, 500 personaggi su 40 metri quadrati RELIGIOSITA'
Omertà addio - Leggiamo: "Abusi edilizi, scatta il tutti contro tutti. Aumento delle segnalazioni: chi è stato colpito da ordinanza di demolizione punta il dito contro il vicino". Così si spezza l'omertà. E applicare lo stesso metodo con l'evasione fiscale?...
Sosta gratis - Leggiamo: "Per Natale sosta gratis. Riguarda i weekend del 22-23 e 29-30". Risparmiare qualche euro per spenderne molti di più nello shopping?... Grandi eventi - Leggiamo: "Un super consorzio per gestire gli eventi". Hollywood ci farà un baffo... Parrucchieri cinesi - Leggiamo: "Arrivano i cinesi, i parrucchieri tremano. Prezzi più che dimezzati". Noi pallucchieli tagliale balba e capelli a plezzi lidotti...
Dichiarazione redditi - Leggiamo: "Bossoli resta il Paperone con 80mila euro. Resi noti i redditi dei componenti del Consiglio comunale. Poi Castellani con 54.588 euro. Pironi 41mila". Dall'elenco risulta anche qualche Paperino...
- Il Presepe di Maurizio Veterani: unico ed inimitabile. Da neonato (’89), col suo metro quadro scarso, rallegrava le feste natalizie in un angolo di casa di chi l’aveva creato. Poi è cresciuto, si è messo in mostra in locali dell’Abissinia e del Porto, sino ad approdare (’95) “imberbe” ragazzino, alla Famija Arciunesa. Ora è situato nell’Arboreto Cicchetti, in uno spazio tutto suo, e si è sviluppato armoniosamente e “l’adolescente” è divenuto un bel “ragazzo” di 40 metri quadrati! I suoi interpreti, da quelli essenziali del primo vagito (Bambin Gesù, Ma-
Maurizio Veterani da giovane
Presepe di Maurizio Veterani (particolare)
donna, Giuseppe, bue, asinello, Re Magi e relativi cammelli) hanno raggiunto le 500 unità, tra uomini e animali, animati da migliaia di movimenti. L’avrete ormai capito, stiamo descrivendo il presepe di Maurizio Veterani, un
vero capolavoro, senza rivali! Visitarlo sarà una gioia per mille motivi; dalla tradizione da rispettare (ormai ne sono rimaste così poche!), alle meraviglie che susciterà: dal trascorrere del tempo, dall’alba al tramonto sino a not-
te fonda; dal mutare delle condizioni meteorologiche con tuoni, fulmini e soffici nevicate, il tutto ravvivato da effetti sonori e luminosi. Si trova nell'arboreto Cicchetti in via Bufalini (a 100 metri dall'ospedale Ceccarini). E’ comunque sempre in funzione la segreteria telefonica (0541-643884, oppure al 338.4304667). Pier Francesco Gasperi
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Oltre il 50 per cento delle strutture sono in affitto. L'inizio di una lenta e inarrestabile decadenza? L'INTERVISTA
-12,6% Il calo del fatturato medio degli albergatori di Riccione su un attendibile campione di 102.
Vincenzo Leardini, a capo di un gruppo da 150 dipendenti d'estate, che diventano 25 d'inverno
Bruno Bianchini, presidente degli albergatori di Riccione Gli eventi hanno dato una robusta mano alle presenze
spettivamente, del 22,5 e del 25 per cento. I due fattori hanno ristretto ancor più la forbice della redditività. Vista tale situazione, l'imposta di soggiorno la troviamo deleteria. Come associazione siamo contrari alla sua applicazione”. Bruno Bianchini alza l'orizzonte su un Paese che senza buon senso è privo di un ministero del Turismo e di una politica industriale di un settore che vale almeno il 20 per cento del Pil (Prodotto interno lordo). E che Pil: pulito, rinnovabile e infinito. Attacca Bianchini: “Ci vorrebbe una politica industria-
le del turismo a livello nazionale sia per essere competitivi, sia per agevolare i passaggi di proprietà, sia per la sburocratizzazione”. Sui numeri dei 102 questionari, ad affondare la lente su una valutazione sommaria si stagliano impressioni desolanti: quasi un terzo (per l'esattezza il 29%) archivia l'estate 2012 come negativa e molto negativa, il 32 buona, il 31 discreta e soltanto l'8% buona. La risultante diventa impietosa se solo confrontata con l'estate del 2009: molto negativa 0 per cento, negativa 4, sufficiente 16, discreta il 37 e
buona il 43. Clientela: famiglie A guardare la tipologia di clientela si ha che la famiglia la fa da padrona col 58,3% (era il 61,2 nel 2011); seguono le coppie senza figli col 14,5 (10,9), gli anziani al 10,6 (9), i giovani 10 (13,5), gli sportivi 5,6 (contro il 3,2). Gli eventi sportivi hanno dato una robusta mano a reggere le sorti di un anno in affanno. Arrivi In totale sono stati 531.125; gli italiani (458.481) hanno segnato un meno 0,70; compensati dagli stranieri: più 7,4%. Le presenze (2,5 milioni le totali) hanno seguito l'andamento degli arrivi: italiani meno 1,5; stranieri più 10,5. L'estero sta anno dopo anno rimpicciolendosi.
Riccione e più in generale l'Italia non hanno più fascino. E su questo versante ci sarebbe da lavorare. Da rimboccarsi le maniche, con almeno due attori: l'associazione di categoria e la politica. Quanto ai soldi, finora ce ne sono stati anche troppi. La Francia spende quattro volte meno in comunicazione, solo che avviene a livello centrale, ottenendo risultati di gran lunga migliori. Invece, in Italia, la comunicazione è demandata oltre che all'Enit (che pagato gli stipendi non riesce a fare altro) alle regioni. Le venti entità separate diventano venti piccolo forze inascoltate. Roberto userebbe questa metafora. Per trainare un grosso aratro ci vorrebbe un grosso trattore; venti piccoli singoli trattori non lo spostano di un millimetro.
Vincenzo Leardini: “Rottamiamo gli alberghi marginali” - Rottamiamo gli alberghi piccoli. Oggi per fare turismo ci vogliono almeno 70-80 camere. Lo auspica Vincenzo Leardini, titolare dell'hotel “Lungomare” e di altre strutture. D'estate impiega 150 addetti, che scendono a 25 d'inverno. Tra i migliori imprenditori del turismo del Riminese, proviene da una famiglia di proprietari terrieri. A chi gli chiede qual è la chiave di lettura del fatto che almeno il 50 per cento degli alberghi sono in affitto, argomenta: “Chi li prende in affitto pensa di trovare a Rimini e Riccione l'eldorado. Non è così. Perché in moltissimi casi non riescono a sostenere i canoni; non pagano la Tarsu (nettezza urbana, ndr). Rappresentano una congiuntura economica sfavorevole che contempla anche l'affitto; spero che non sia la decadenza turistica di Riccione. Queste, in gran parte, sono strutture degli anni Sessanta che richiederebbero interventi di riqualificazione. Con tale prodotto è difficile incontrare la domanda che vuole camere più grandi e servizi belli. Gli affitti non contribuiscono alla riqualificazione. Dunque, ha ragione il ministro quando parla di rottamazione degli alberghi. Bisognerebbe iniziare a parlare di cambio di destinazione d'uso sotto le 40 camere. Oggi, un albergo per reggere deve essere grande, 70-80 camere, pur con una gestione padronale. Il discorso fiscale e gli aumenti dei costi di gestione li portano ancora più fuori dal mercato”. “Sul futuro - chiude Leardini - non sono ottimista. Dopo una stagione come la scorsa mi sarei aspettato un'accesa discussione con forum e convegni, prima di agire. Invece, c'è il nulla”.
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- Brescia. 4 novembre Ginevra Graf -49 kg junior l’unica iscritta al campionato interregionale per il taekwondo Olimpic Cattolica vince la medaglia d’oro. Nel primo incontro l’ avversaria di Ginevra getta la spugna sul 19 a 0 al termine del primo round; in semifinale vince per 23-8 al secondo round per manifesta superiorità mentre in finale incontra l’amica avversaria di Reggio Emilia Letizia Di Blasio vincendo per 14 A 4 . Per il taekwondo San Marino Michele Caccaroni -67 kg senior bronzo, per Davide Borgagni -80 kg senior oro con tre incontri vinti San Marino. 22 novembre allenamento con il maestro Park Young Ghil 9° dan inviato dalla nazionale sammarinese per la preparazione ai giochi del Mediterraneo. Celano (Aquila). 24-25 novembre, Campionato interregionale del comitato regionale Abruzzo della federazione italiana taekwondo
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- Modellare e plasmare dando forma all’informe, partendo da un “blob” quelli ottenuti da materie prime naturali che gli artisti lavorano da sempre come terracotta bronzo o ceramica, ma anche nuovi prodotti come il polistirolo, e osservarli prendere forma sotto le proprie mani è arte antica. Un lavoro artigiano che l’utilizzo della tecnologia e dell’informatica hanno piano piano ridotto a una pratica costosa e poco conveniente, almeno su larga scala. Le botteghe quindi sono sempre meno, soprattutto quelle d’arte. E i capelli bianchi sono sempre più soli. Apprendisti con la passione per il mestiere se ne contano pochi. Il laboratorio di Anselmo Giardini, scultore riccionese, sta nascosto dietro un capannone nella zona industriale di Riccione. A pochi passi dal casello della A14. Ci si entra passando da un sentiero di erba, cresciuta rigogliosa nonostante il cemento tutto attorno. Giardini saluta con il grembiule verde incrostato da coriandoli, fili di macchie informi e densi grumi di colore. Sul camice la sua firma, i suoi materiali: lavora l’argilla ma anche polistirolo e bronzo, ceramica e pittura su pannelli di legno: “La mia lavorazione è quella tradizionale, faccio quasi tutto da solo a parte il bronzo, che è un lavoro da fonderia ma che ancora vine realizzato attraverso l’antica tecnica della cera persa. E anche qualche collaboratore esterno, però il grosso del lavoro lo svolgo qui”. Nella bottega ingombra di cavalletti, telai, polvere di ges-
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E' tra i massimi artisti della provincia di Rimini: pittore, scultore, ceramista. Allievo di Greco e Barrivera
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Anselmo Giardini in bottega
di Matteo Marini
ARTE
Giardini: “L'arte si fa in bottega” so e disegni domina il forno per cuocere la terracotta, un colosso grigio scuro dal quale sono uscite anche le sculture che popolano la piccola “esposizione” della bottega. Un affollamento di sculture surrealiste o astratte, le cui forme lasciano spazio la libertà all’immaginazione in chi guarda. Curiosità che Giardini non soddisfa, non toglie il velo, come lo strato di polvere che negli anni ci si è posato sopra. Anselmo Giardini, classe 1952, ha studiato all’Istituto d’Arte di Pesaro: “Allora era ancora una scuola professionale”. Insomma dove si impara il mestiere. Poi all’Accademia delle Belle arti di Roma. Allievo di due giganti della nostra arte: lo scultore Emilio Greco e l’incisore Lino Bianchi Barrivera. È stato cartellonista pubblicitario al-
l’inizio della sua carriera, designer, prima che scultore, disegnatore modellista di gioielli per vent’anni per alcune delle più grandi aziende orafe del paese, tra gli anni ’80 e il 2000. Lo chiama artigianato artistico, nonostante in alcuni casi sia arte raffinata, frutto di sapienza e tecnica. Il talento di conoscere e saper come lavorare la materia, dandole un senso compiuto: “Ho sempre praticato la scultura – racconta – ma la praticavo più come hobby. Poi è diventato anche un mestiere, in tempi recenti”. Sculture e lavori di Anselmo Giardini impreziosiscono diversi luoghi a Riccione: “La mia statua a Punta de l’Est è stata la prima in bronzo a Riccione. L’ho realizzata io su un’idea dell’architetto Gianni Morri”. Quella statua, ora
mutilata da alcune teste vuote, è dinamica e suggestiva nel movimento: una figura femminile che emerge da un pozzo e si distende plasticamente, disegnando un arco verso il sorgere del sole. Nella mano una stella, che ora non c’è più. Ma presto verrà restaurata. La maestria di Anselmo si divide tra opere commissionate da enti, istituzioni o associazioni, che abbelliscono diversi luoghi a Riccione ma non solo. Suo è l’omaggio in terracotta a Igino Righetti, un altorilievo collocato vicino alla casa di quello che fu assistente del cardinal Montini, futuro papa Paolo VI. Un altorilievo morbido e sfumato. Molto più nette sono invece le linee dei suoi lavori “a casa”, plastici e spigolosi al tempo stesso , puliti ed enigmatici, surreali.
Tradiscono una grande espressività anche se lui li definisce, un po’ schermendosi, un po’ a causa della sua profonda riservatezza, “lavori per tenermi in esercizio”. La sua è una mano che non plasma solamente, ma opera con sapienza anche con la pittura. Su pannelli di legno, come i tromp l’oeil da parete, o su ceramica e maioliche. Poco distante dalla ninfa della punta del l’Est, su un’altra rotatoria, ci sono le cartoline di Riccione, sue riproduzioni a mano libera di stampe del primo ‘900. Nel 2008 insieme a Gabriele Geminiani, ha vinto il concorso per realizzare il monumento dedicato ai Caduti di Montepulito, ora collocato a Faetano, nella Repubblica di San Marino. Due mani che si intrecciano, con un
COMITATO PROVINCIALE FEDERAZIONE ITALIANA TAEKWONDO Ottima prestazione del team Cattolica e Riccione : categoria cadetti b (11-12 anni) Semprini Alex oro, Batazza Giulia argento, Scarano Alessandro bronzo, Berardi Matteo, bronzo. Categoria cadetti A (13-14 anni ) Pastor Roul bronzo. Categoria junior (15-17 anni) Graf Ginevra oro. Per info sui corsi www.tkdteam.com Davide Berti 5° dan maestro federale e presidente comitato Emilia Romagna federazione italiana taekwondo cell. 329/2286086 istruttore federale e delegato provinciale al Coni; Luigi Livi 4° dan cell 328/ 9540393 e Luciano Martelli all.fed. 3° dan federale cell. 3282848825; Mauro Merli all. fed. 2° dan 3358088916; Charles Cromwell 2° dan all. fed. e nazionale ghanese. SEDI Cattolica 1 - Via Del Porto 17 (zona comune) adulti lun mer h
dettaglio e una caratterizzazione di grande potenza espressiva. Le mostre e i riconoscimenti appartengono un po’ al passato, il lavoro è lavoro ed è difficile campare d’arte. Lui ce la fa grazie alle commissioni di piccole produzioni in serie, per esempio: “E’ difficile, anche se il lavoro c’è. Sono committenze private e di enti soprattutto, ma anche per esempio di locali: ho eseguito sculture di polistirolo per abbellire i gli arredi come i banconi. Un materiale abbastanza recente, rivestito di resina e ma che permette di realizzare cose molto belle e durare abbastanza a lungo. Allo stesso modo realizzerò un’enorme tacco, una scarpa, per una rotatoria di San Mauro”. Il modello è alto appena 15 centimetri. La scultura finita che prenderà posto in un’altra rotatoria, sarà alta un paio di metri. Il prossimo importante lavoro lo porta ad Osimo per la realizzazione della teca che ospiterà le spoglie di San Giuseppe da Copertino. La lavorazione è ancora in fase d’opera, si tratta di un reliquiario di bronzo e l’effigie con i tratti del volto del santo. Sorpassata per certi aspetti dalla produzione in serie, che utilizza stampanti, pantografi 3D, laser e scanner ad alta definizione, la sua arte sopravvive ancora di pezzi unici e per questo rari. Quello che è più difficile semmai è insegnarlo il mestiere, come succede dall’inizio della storia: “E’ difficile per me che sono solo assumere un apprendista. Sono opportunità che gli enti e le istituzioni dovrebbero dare come finanziamenti e borse di studio per salvare l’artigianato che sta morendo”.
20; bambini (4-7 anni) mar gio dalle h 16:15 alle 17:05 e dalle h 17 alle 18; (8-12 anni) sab dalle15 alle 18. Cattolica 2 - Via Comandini (scuola Repubblica) mer ven dalle 17:15 alle 18:15 (4-7anni) e dalle 18:15 alle 19:30 (8-12 anni). Taekwondo Riccione NUOVA SEDE segreteria cell. 3485687184 sopra palestra BEVERLY HILLS Via Cella Raibano, 43, zona industriale Riccione, mar-gio dalle 17:30 alle 18:30 (4-7 anni) dalle 18:30 alle 19:30 (8-12anni) e sabato dalle 16:30 bambini e dalle 17:30 adulti taekwondo music con Elisabetta (intensa attività aerobica a tempo di musica con tecniche di taekwondo) mar e gio dalle 13:15 alle 14, inoltre lezioni individuali, circuito funzionale di preparazione fisica cross fit. TRE LEZIONI DI PROVA GRATUITA PER I NUOVI ISCRITTI
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Roberto Matteoni, appassionato di storia, ha messo insieme migliaia di notizie che scivolano veloci
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Roma Antica è servita - Venticinque pagine di bibliografia servite per cucinare il volume “Roma. Impariamo a conoscere Roma antica” (486 pagine, Munari Edizioni, euro 19). C'è da restare ammirati per il diletto con cui Roberto Matteoni ha compiuto il suo personale colosseo in decenni di certosina applicazione. Sessantasette anni, segretario d'albergo, impiegato nell'amministrazione, si appassiona alla storia di Roma fin da ragazzino. Tra le tante cose che fa, due su tutte: la pittura e la lavorazione del vetro in stile Tiffany. Ma vediamo com'è nato questo volume che ha l'ambizione di racchiudere uno degli imperi più potenti costruiti da un villaggio di pastori e pescatori. Racconta Matteoni: “Si tratta di una monografia sulla storia di Roma Antica, dalle sue origini fino alla caduta dell’impero, raggruppata per voci ed argomenti. Sono trattate le origini delle genti, le popolazioni abitanti il suolo d’Italia, la nascita della città, la costituzione della monarchia e della repubblica. Il testo è suddiviso in due parti: la prima illustra l’arrivo di popolazioni straniere nel territorio italico e il loro insediamento, fino alla fondazione della città. L’avvento della monarchia ed in seguito della re-
Roberto Matteoni
pubblica hanno gettato le basi per una costituzione fondata sul principio di libertà con il governo della cosa pubblica in mani aristocratiche (l’uomo romano era un «cittadino» non un «suddito»). La seconda parte riporta le opere murarie, le costruzioni e le infrastrutture”. Ecco come sboccia l'idea: “L’interesse nasce dai primi studi scolastici, quando personaggi resi famosi da gesti eroici o stoici hanno segnato lo sviluppo di questa civiltà. L’ideale di una città, guida dei popoli, innalzata agli onori di divinità (dea Roma) ha forgiato il carattere del cittadino e del politico romano al punto di mettere il bene dello stato sopra ogni interesse personale. Inoltre, la vita quotidiana
con usi che si rifanno al passato, le opere murali coi loro resti che ci accompagnano nelle città e nelle campagne, le strade, gli acquedotti e tanto altro ancora, mi hanno spinto ad interessarmi a questa parte della storia. Non solo. Nelle mie numerose visite a Roma mi sono soffermato spesso sui monumenti rimasti che tanto mi hanno affascinato. La grandezza di una civiltà non si misura solo nelle opere che ha saputo costruire; emerge soprattutto nello spirito, nel pensiero e nelle azioni di quelle genti che hanno saputo realizzarle”. Le ragioni del libro. “Direi che è una conseguenza naturale della raccolta di appunti che avevo preso nel tempo: una ricerca a scopo per-
sonale arricchita di informazioni e di note che ho pensato di raggruppare in una sorta di compendio in cui le voci dello stesso argomento sono trattate per capitoli. Queste voci sono autonome descrizioni recepite da fonti storiche, testi di scrittori, enciclopedie, pubblicazioni editoriali e filmati televisivi”. Il tempo. “Il tempo impiegato non è quantificabile. Basti pensare all’elenco dei testi riportati nella parte bibliografica, che in larga parte ho letto, e di cui mi sono avvalso per la consultazione. La ricerca effettuata amplia la conoscenza scolastica fino al conseguimento di un’esaudente cultura. Ne può beneficiare lo studente soprattutto per ciò che è riportato nella prima parte; può interessare l’appassionato di opere storiche nella descrizione dei monumenti; e perché no! anche il turista per le opere descritte nella seconda parte quanto a edifici pubblici, privati e a infrastrutture”. Il volume si trova nell'edicola di corso Fratelli Cervi ed in quella di Riccione viale Ceccarini lato monte.
Andrea Speziali
Speziali, un riccionese in mostra a Rimini - Andrea Speziali porta a Rimini i suoi studi sul Liberty. Sabato 15 e domenica 16 dicembre presso il palazzo dei congressi a Rimini per la fiera natalizia della Banca Malatestina, tiene una piccola mostra nell’ambito del grande progetto ‘’Italia liberty’’(www.italialiliberty.it). Riguarda una parte del Liberty in Romagna e a La Spezia. In esposizione non mancherà la villa Cacciaguerra a Rimini in viale Vespucci (si stanno ultimando i lavori di restauro). La villa fu di proprietà del sicario che uccise il padre di Giovanni Pascoli. Speziali insieme all’associazione ‘’Rimini Sparita’’, sta realizzando video delle dimore storiche che l’associazione porta a visitare. Si possono trovare i video sulla cappella Petrangolini e villa Lega Baldini, entrambe a Rimini.
Ristrutturare - Costruire - Idee Gli artigiani della casa L'azienda marignanese leader nella lavorazione di pietre e marmi per l'arredo su misura, edilizia di pregio, funeraria
Parte dello staff di Artistica Marmi. Francesco Ballarini, il titolare, secondo da destra La Città ideale (particolare) attribuita al Laurana. Si trova ad Urbino, Palazzo Ducale
Artistica Marmi, la pietra che diventa arte - Un giorno arriva un signore da Cattolica. Chiede del titolare, Francesco. Gli domanda: “Senta il mio marmista mi dice che quello che a me piacerebbe realizzare non si può fare. E’ davvero così? Non ne faccio una questione di prezzo”. Francesco, titolare dell’Artistica Marmi, con sede in San Santa Maria in Pietrafitta (fatidica la denominazione della Madonna?) scende a Cattolica, prende la misura di una scala interna. Sagoma i ripiani con la precisione di un chirurgo, cesellando un alloggio nella pietra gialla che deve accogliere una pedana di legno dello spessore di due centimetri. Difficile? Risponde Francesco: “Difficile certo, ma non impossibile e anche per quello ci stiamo attrezzando!”. Un’altra volta arriva un cliente da Misano Adriatico, deve rivestire con il marmo una scala a chiocciola tutta storta che è uno spasso: ogni gradino è una vela l’una diversa dall’altra. Si può fare. Il giorno dopo il montaggio, il committente è in azienda. Appena lo si scorge, si ha paura che il lavoro non sia stato eseguito secondo la cosiddetta regola d’arte. Invece, era lì per i complimenti e per saldare il conto. Sono solo due aneddoti che raccontano la storia, la sapienza e lo spirito con cui Artistica Marmi, leader nelle province di Rimini e Pesaro per la lavorazione delle pietre e dei marmi, affronta quotidianamente le sfide che si presentano. Collabora infatti, Artistica Marmi, con le maggiori aziende del mobile e dell’arredamento (per abitazioni e locali pubblici) della nostra zona. Partner di una prestigiosa falegnameria, hanno appena consegnato una villa a un magnate di Mosca. Così come, in collaborazione con ditte specializzate, si rende protagonista dell’arredo di locali pubblici in Italia e all’estero. Francesco comunque è pronto, con i suoi collaboratori, ad eseguire particolari lavori nel mondo dell’edilizia, come illustrano i due
aneddoti succitati, ma anche in quel delicatissimo campo che è la funeraria, con la realizzazione di rivestimenti per tombe di famiglia e/o di incisioni e bassorilievi per “semplici” loculi. Francesco Ballarini diventa marmista per puro caso. Era un adolescente di una quindicina d’anni quando il babbo gli dice: “Ti ho trovato lavoro da un amico, qui vicino a casa: Bianchini di Cattolica. Fa il marmista”. La risposta del giovane Francesco con una punta di ironia: “E che cosa fa il marmista?”. Ricorda: “Appena messo piede nel laboratorio rimasi impres-
sionato (e non in modo positivo) dalla polvere, dal rumore, dai pesi”. Altre condizioni allora. Forse è per questa ragione che ora, da imprenditore, ha dotato il suo stabilimento delle più recenti e migliori tecnologie che consentono a lui e ai suoi collaboratori di lavorare al meglio e di realizzare, in un bell’ambiente e con macchine all’avanguardia, ogni richiesta che il cliente possa esprimere nell’ambito della lavorazione della pietra, dei marmi e dei graniti. Infatti negli ultimi anni, grazie alla sensibilità degli architetti, i prodotti naturali vivono una sorta di
riscoperta. Ma Francesco, sensibile ad ogni richiesta del mercato, ha fatto si che la sua ditta sia all’avanguardia anche nella lavorazione di prodotti tecnici come il quarzo resina delle migliori marche e ultimamente Laminam e composti ceramici, praticamente l’ unica sua frontiera è l’immaginazione. Lo stabilimento di Santa Maria in Pietrafitta è pronto ad accoglierti, fino allo stupore, con una quantità di giganteschi fogli di lastre di pietre che si perdono nel mare dell’orizzonte e che si possono trasformare in, quasi, qualunque cosa tu voglia! Bellissimo.
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Dicembre 2012
MISANO
BACCHINI ADRIANO
La Conad Rio Agina e Boschetto regala il libro che ne racconta le “imprese”. Scritto da Emilio Cavalli
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Checco della lira, il vagabondo amatissimo Checco Andreini (Foto Polverelli)
- Conad Rio Agina a Misano e Conad Boschetto a Riccione ai clienti regalano un libro bellissimo per Natale. Scritto da Emilio Cavalli, si intitola “Checco, pane, vino e mortadella”. E' la biografia di un uomo di Montecolombo che scelse di vivere in una capanna e con gli aiuti della comunità. Oggi, sarebbe un senza tetto. Era amatissimo in tutta la provincia di Rimini; sapeva dove essere ospitato 365 giorni l'anno. Ogni giorno una famiglia diversa, ogni giorno un piatto caldo. Riportiamo la presentazione di Piergiorgio Terenzi, un gigante della cultura.
troviamo in mano “quello che Checco era”. “Beati i poveri... beati i miti... beati i piccoli... e via dicendo. E' evidente a tutti che in questa occasione Gesù sviluppa un discorso paradossale, cioè poco comprensibile per il nostro modo ordinario di ragionare. Come può essere beato uno che piange? Eppure questo è il metodo giusto per comprendere più a fondo il nostro personaggio. Possiamo dire che è una rivoluzione che va bene per gli altri, ma va poco bene per noi. Così possiamo concludere che Checco per un verso è facile da capire e per l'altro è molto difficile da accettare. Sono di Montefiore, glorioso paese della Valconca, ed ho avuto la gioia di conoscere bene
COMUNITA' - Mi è più facile stendere un elenco di ciò che Checco “non era” piuttosto che uno di ciò che Checco era. Eppure il primo elenco più lungo e per molti versi più complesso. Per discrezione... e misericordia per voi... non lo scriverò tutto .E' sufficiente evidenziare alcuni capisaldi della sua vita che ce lo renderanno comprensibile. Era un nomade, cioè non aveva fisse dimore... tutta la Valconca era il suo paese.
Era un accattone, cioè viveva di carità e non aveva soldi in banca. Era analfabeta, anche se possedeva una sua cultura. Non era un duro, ma aveva una sua sensibilità nel comprendere e rapportarsi con le persone. Mi scuso per la deformazione professionale con la quale introduco il secondo punto. Se leggiamo quanto detto nel primo con la chiave di lettura del famoso discorso della Montagna di Gesù, miracolosamente ci
Checco. Anche tu, se avrai la pazienza di leggere con passione le pagine che hai fra mano, potrai conoscerlo... e anche bene. Conosco anche l’amico Emilio Cavalli, appassionato ricercatore e poetico estensore di queste righe. L’impresa è possibile, ma per te sarà un pò più brigoso poterlo incontrare. Intanto lo ringrazio personalmente per questa opera e ti garantisco che vale la pena conoscerlo. Quanto dirò non starebbe a me farlo... potrei facilmente indurre a pensieri distorti. Nessuno mi ha pagato per scrivere queste ultime righe... per me doverose. Mi permetto di apprezzare e di ringraziare quanti hanno scelto di offrire questo piccolo volume come strenna di Natale. “Pane vino e mortadella” non ti servirà per far soldi. Dopo averlo letto non ti potrai ritenere un uomo di cultura. Non ti servirà neppure a fare carriera politica... Di questi tempi ne vale la pena? Checco ti aiuterà a capire la vita ed a viverla meglio! Forse ti sembra poco? Auguri da un amico. Dico così perché gli amici di Checco sono anche miei amici.
LO SPORT
L'elegante Devis Cinni
di moto Bradley Smith portato dal misanese Denis Pazzaglini), la Cinque Terre, la Medio fondo di Pordenone. Questo signor atleta, non meno che discreto (in quanti a Misano sanno dei suoi exploit?) si chiama Devis Cinni. Racconta con tranquillità: “Mi diverto molto; devo dire che non tengo conto dei piazzamenti di categoria: sono sempre sol podio. Punto più sul risultato assoluto. Per raggiungere tali prestazioni, Devis si allena due ore tutti i giorni; mentre una volta alla settimana le ore diventato 4-5. Da ragazzo ha gio-
Devis, campione silenzioso - Ha vinto il campionato italiano di categoria lo scorso anno (e terzo assoluto). Ha bissato quest'anno (secondo assoluto). Undicesimo assoluto all'ultima Nove Colli (primo, na-
turalmente della sua categoria), nel percorso medio fondo. Nella sua speciale bacheca dei trofei, quest'anno c'è la Gran Fondo di Sardegna, la Gran Fondo Roberto Conti (tra i big anche il campione
cato a calcio nel Cattolica, Morciano e Viserba ed a calcetto in serie D. Prima delle competizioni in bicicletta, dal 2007 al 2008, si è cimentato con il triathlon; ha fatto anche il mondiale.
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Dicembre 2012
MISANO
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L'ex parroco di Misano Cella dice messa ogni domenica alle 10 fino a quando è caldo
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ALLEGRO MA NON TROPPO
Parole da e ‘Fnil’ (Il vecchio nome di Misano Mare)
LETTO PER VOI - Sulle pagine di cronaca locale, Misano é spesso presente per gli innumerevoli eventi. Non mi stupisco, ultimamente ci sono molto più furti negli appartamenti e non solo. CONFERENZE DELLA BIBLIOTECA - Il cinema teatro Astra è sempre affollatissimo di appassionati provenienti da ogni dove, sparuta invece la presenza misanese. E’ proprio vero che l’erba del vicino è sempre più verde. ASTENSIONISMO - Sempre più accentuato, forse perché sono finiti i tempi del protagonismo popolare, sostituito ormai da beceri personalismi. IMU - A Misano si é decisa l’aliquota massima? Mah! non si sa, però è quanto riferiscono i giornali. Sarà bene informarsi al Com...mercialista. I TAGLI - C’è chi dice lì, altri là, a destra, no! a sinistra, chissà, forse sotto che ci sia uno che uno, vigliacco, che voglia tagliare in alto: CITTA’ SOSTENIBILE - Con gli eventi atmosferici tutto crolla. Il territorio va gestito e ripensato. Qualcuno pensa, sarà il caso di ricominciare con qualche pilastro? Un'idea fissa. UNA VOLTA AL MESE - Non ci stancheremo di ripetere e chiedere, come cittadini, quando vedrà la luce il nuovo Psc (Piano strutturale comunale)? E’ vero che dobbiamo risparmiare, ma fino a quando ?
Primo soccorso per genitori e sport bambini - Oltre trecento persone, fra bambini e adulti, hanno partecipato domenica 25 novembre all’iniziativa “Tutti in Gioco” organizzata dall’associazione sportiva Misano Pirates con il patrocinio del Comune di Misano e in collaborazione con la Croce Rossa, Comitato Provinciale di Rimini e Comitato Locale di Cesenatico. L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, ha previsto un momento formativo rivolto agli adulti di primo soccorso sui bambini dal tema “manovre di disostruzione pediatriche”, ossia semplici ma efficaci azioni che possono salvare i piccoli in caso di soffocamento, causa purtroppo nei minori di numerosi decessi in Italia. In concomitanza con la lezione, ai bambini è stato dedicato un pomeriggio ludico-ricreativo organizzato dai coach Giorgio Vagnini e Walter Magnifico che, insieme a tutto lo staff dei Misano Pirates, hanno coinvolto i ragazzi in giochi, percorsi ludico-motori e mini tornei di basket al Palazzetto dello Sport. Alla manifestazione hanno partecipato anche squadre di Pesaro e Fano.
Foto Laura Cocchi Attraverso l’iniziativa “Tutti in Gioco” i Pirates, che si dedicano quotidianamente alla crescita psico-motoria e sociale dei bambini attraverso lo sport, hanno voluto farsi portavoce del progetto promosso da Croce Rossa Italiana per la formazione e sensibilizzazione alla cultura del primo soccorso fra la popolazione. “Piccoli gesti eseguiti consapevolmente possono salvare una vita” è lo slogan di questo progetto che ha al centro i bambini. L’obiettivo di questa iniziativa, con cui i Misano Pirates hanno “chiamato in gioco” sia bambini che adulti, è quello di riuscire a sensibilizzare i grandi verso queste importanti tematiche sociali che posso rendere ogni ambiente e situazione frequentata dai bambini luoghi più sicuri per divertirsi e crescere.
Con don Serafino a messa al convento - Per la Cella don Serafino è stato un mito. Quando negli anni '90 venne trasferito a Cattolica, parrocchia San Benedetto, ci fu una mezza sollevazione. Sapeva parlare ai giovani e dialogare con le persone mature. Professore di matematica alle superiori, dava lezioni gratuite ai giovani parrocchiani forzati a recuperare. Era un barzellettiere raffinato. Ora è in pensione ed abita a Coriano, il suo paese. Tutte le domeniche, alle 10, viene a dire messa al convento fino a quando il clima lo permetterà; nei mesi freddi verranno sospese le funzioni religiose. In questa foto dei
primi anni Sessanta con i giovani della Cella. Accosciati, da sinistra: Nello Valentini, Antonio (Tonino) Sensoli, Sanchi, Leo Bellettini, Franco Leardini, Osvaldo, Luciano Fabbri, Cesare Arcangeli, Bruno Sacanna. In piedi, da sinistra: don Serafino Pasquini, Maioli, (?), Nevio Mancini, (?), Mauro Arcangeli, fidanzata di Otello Muccini, Luciano Bellettini, Roberto Bartoli, Pelliccioni, Otello Muccini, Carlo Zaccarelli, Mario Bellettini, Libero Giovanetti (Archivio Mauro Arcangeli).
“Dialoghi tra servizi, educatrici e famiglie”. Titolo del libro nato sul campo. Scritto da quattro educatori: Biagio Belmonte, Barbara Bernardi, Francesco Caggio e Ester Sabetta
Capire i propri figli con la forza dei no - Si dice che il mestiere più difficile del mondo sia fare i genitori. Ognuno vorrebbe tirare su figli che siano intelligenti, che sappiano elaborare concetti e che sappiano badare a se stessi. Forse non ci sono risposte che siano il sale del mondo, ma “Dialoghi tra servizi, educatrici e famiglie” (Pacini Editore, 192 pagine, 16 euro) potrebbe sostare per alcuni mesi sul comodino ed essere scrutato magari anche non una pagina dietro l'altra ma scorrendo l'indice e gli argomenti che più interessano in quel dato momento. In quell'età del proprio pargolo. Sotto le file delle domande dei genitori e le relative risposte dei pedagogisti il periodo in questione va dagli 0 ai sei anni. Uno dei bivi dei genitori è l'ostinazione dei pargoli. Si legge: “...oggi si avverte una certa difficoltà a dire dei no; i no ci fanno sentire in colpa e così motiviamo tutto anche quando non è necessario. Alcune volte bisognerebbe dire che è così e basta, spiegare sì ma negoziare non sempre”. E' una delle risposte che gli esperti danno alla domanda dei genitori: “E' giusto spiegare le cose ai bam-
bini anche piccoli?”. E come affrontare l'alzare la voce, la sculacciata? Le risposte: “Davanti a situazioni di pericolo alzare la voce è utile, perché l'urlo del genitore blocca, immobilizza il bambino, In altri casi è una forma di debolezza del genitore, può succedere non esistono genitori inossidabili”. Le sculacciate “possono scappare ma non è la strategia
La copertina del libro
giusta, perché predichiamo di non essere violenti... bisognerebbe scusarsi col bambino dicendo: ‘scusa ero arrabbiato, ho perso la pazienza’... Diverso è il caso del contenimento
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fisico di fronte ad un comportamento inaccettabile... di fronte a questo è necessario bloccare il bambino, ma senza essere violenti. Il bambino deve sentire la nostra sicurezza e il fatto che siamo più forti di lui”. Le avvincenti pagine aiutano a comportamenti intelligenti. Non solo con se stessi, i propri figli, ma anche con gli adulti. E sul lavoro. La pubblicazione è stata curata da quattro pedagogisti Biagio Belmonte (responsabile della Pubblica istruzione del Comune di Misano), Barbara Bernardi (coordinatrice pedagogica nel Comune di Riccione), Francesco Caggio (già dirigente dei Servizi educativi del Comune di Milano), Ester Sabetta (già dirigente dei Servizi educativi del Comune di Riccione). L'ambizione dei quattro autori è offrire ai genitori le possibili ragioni per sentirsi “sufficientemente devoti e adeguati”.
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Dicembre 2012
MISANO
Il direttivo di “Amare Misano” si è dimesso per protestare con le istituzioni e i colleghi
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Saltano gli eventi estivi? Nasce 6 anni fa per organizzare gli eventi. Saltano? Emorragia dei soci: da 54 a 35 L'INTERVENTO
Funghi da record - Daniele Guazzini ha trovato un porcino di un chilo e mezzo alle Balze, lo scorso novembre. Un peso eccezionale, dato il periodo, ma grazie alla pioggia e al caldo inusuali. Guazzini quel giorno era in ottima compagnia. L'amico di uscite Maurizio Nardini ne ha trovati tre di oltre un chilo. Insomma, una giornata da primato. Le guardie forestali della zona li hanno fotografati come delle prime donne, i funghi. Ma non è finita qui per gli associati del Gem (Gruppo ecologico micologico) Del Bianco. Anna, una delle mitiche sorelle Tacchi (instancabili e con una infinità di interessi), una delle animatrici dell'associazione che va per erbe e funghi, ha trovato a Montefiore Conca, nel querceto che conosce come le propria casa, un po' più in basso di uno dei castagneti di Montefiore, dei galletti giganteschi: oltre un etto e mezzo. Anna va per funghi da quando aveva 5 anni; la passione e le conoscenze gliele trasmise il babbo Severino, misanese originario di Levola.
Riviera Karting, pienone d'inverno
- Il Comitato turistico di Misano Mare “Amare Misano” chiude i battenti. Si è dimesso tutto il direttivo, per protestare con le istituzioni lo scorso 14 novembre. Ecco le motivazioni. L’indifferenza delle Istituzioni e la sempre più esigua adesione al progetto degli albergatori e commercianti, hanno costretto l’ Assemblea a riflettere sul futuro del nostro Comitato e a prendere la sofferta decisione di interrompere per sempre la programmazione estiva di accoglienza turistica. Il Comitato era nato 6 anni fa con lo scopo di diffondere l’animazione e l’ intrattenimento per i turisti sul territorio di Misano Adriati-
co con un calendario costante e sistematico. Un gruppo di operatori turistici fondendo i preesistenti e più piccoli comitati, avevavo lanciato la sfida di uscire dalle tradizionali, e a volte tristi, feste in albergo per programmare eventi più importanti e aperti a tutti negli spazi comuni della città. Il progetto accolto all’ inizio
con molto entusiasmo, aveva coinvolto la maggior parte degli imprenditori turistici di Misano Centro dando il via ad un intenso calendario di manifestazioni estive con più di 40 appuntamenti (aquilonate, serate danzanti, orchestre, scuole di ballo, rassegne di cinema etc) dislocate su tutta Misano Adriatico dal Lungomare a Piazza Roma a Piazza della Repubblica a Viale d’Annunzio.
LE PASSIONI
Riviera Karting, come ti animo Misano d'inverno - Il rombo come un crescendo rossiniano. Accelerazioni al fum di cotone. Derapate spettacolari su due ruote. Uno spettacolo gli Apecar da competizione (da 1000cc) sulla pista di Riviera Karting lo scorso 25 novembre. Una moda scoppiata 2-3 anni fa. Hanno animato un angolo di Misano normalmente spento. Dal mattino al tramonto si sono sfidati per il campionato sociale di un Ape Club della Valfoglia (Casinina, Mercatale...). Attirati dalla festa hanno assiepato l'impianto centinaia di persone. L'evento ha fatto lavorare ristoranti, bar e anche negozi; molto probabilmente gli appassionati insieme alle famiglie avranno fatto un giro in centro: forse più Cattolica e Riccione che Misano. Va bene, comunque.
Piazza della Repubblica. Metafora del direttivo che se ne va per stufo? “L’unione fa la forza” e “ l’animazione diffusa sul territorio” sembravano aver battuto un certo individualismo fino a quel momento imperante. La programmazione in sei anni è stata talmente intensa che considerando tutti i nostri appuntamenti, quelli di Misano Brasile e del Comune era stato possibile coniare lo slogan “a Misano in estate ogni sera un evento”. Ma poi, forse perché spesso diamo per scontate le cose che abbiamo, sono iniziate le defezioni degli alberghi; una lenta emorragia che ha portato il numero dei soci da 54 a 35, facendo pesare solo su questi ultimi l’onere economico e organizzativo della politica di accoglienza turistica. A lungo ci siamo interrogati sui motivi di queste defezioni: - motivi economici? Con la quota associativa dovuta al Comitato e che garantisce feste per tutta la stagione se ne pagano a malapena due di feste in albergo. - gli operatori turistici non si riconoscevano più nel Consiglio Direttivo? Quest’ultimo si è sempre messo in discussione. Fatto sta che gli alberghi erano rimasti in 35 ma continuavano a pagare e organizzare feste che intrattenevano i turisti di tutta la città con evidenti e comprensibili problemi di disponibilità economica. Questa palese incongruenza si è andata a unire alle promesse, continuamente disattese, delle Autorità Comunali sulla giusta collocazione degli eventi e sulle necessarie infrastrutture. Proprio di questa passata stagione la mancata realizzazione di un palco in Piazza Roma, palco che a un giorno di distanza dal primo appuntamento musicale da palco si e’ trasformato in semplice pedana di cemento provocando il rifiuto degli artisti di esibirsi. Tutta la programmazione del sabato sera in fretta e furia spostata su Piazza della Repubblica con conseguenti e prevedibili enormi disagi (...).
BACCHINI ADRIANO
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MISANO
Danilo, Davide, Fabio, Mariluz e Stefano hanno raccontato avventure per sabbie e deserti UMANITA'
Viaggio in se stessi con la corsa LE PERSONE
Giovanni Salvadori con le suore
Salvadori, bella noia - Le 51 belle noie di Giovanni Salvadori: dal '97 ad oggi. Il solito viaggio verso un'oasi di speranza delle suore di Madre Teresa di Calcutta (incontrata nel primo viaggio). La solita consegna dei soldi (finora circa 350mila euro). I vestiti. I medicinali. La solita foto di rito con le suorine in bianco e blu. La solita istantanea con i bambini. Per puro caso si è ripetuto anche lo scorso novembre, dal 18 al 19 (un paio di mesi era rientrato dal Congo). L'amico medico riccionese Antonio Manzo andava in viaggio umanitario in Kosovo. A visitare bambini, insieme alla moglie Jerry e le amiche Cinzia e Giovanna. I due si vedono per caso. ”“Che cosa fai?”. “Vado in Kosovo”. “Vengo anch'io”. Ha portato un po' di soldi, vestiti, cancelleria, panettoni e cioccolata alle suore Basiliane di Bec, alle suore di Madre Teresa di Bec e Pec. Centociquanta euro li ha raccolti sul pullman che andava al santuario di Medjugorie. Già medico del Ceccarini, Manzo ha visitato instancabilmente una trentina di bambini. La spedizione misano-riccionese ha incontrato anche un signore umbro, Massimo Mazzali. Insieme alla moglie, da anni, hanno costruito una casa famiglia che accoglie 25 bambini, più i quattro naturali.
Dall'alto, da sinistra: gli appassionati, Fabio Pasini, Davide Ugolini, Fabio Pasini, Stefano Gregoretti e Mariluz Mahrer (Foto Marzio Bondi)
- Sono cinque persone dalle menti straordinarie. Stefano Gregoretti, che pure è un campione che gareggia per la classifica, invidia coloro i quali ancora non sono giunti al traguardo perché possono vivere i sentimenti che lui ha archiviato nello speciale giardino della mente. Davide Ugolini dopo il massacrante arrivo di una settimana lunghissima (percorsi 275 chilometri) piange per la gioia. Fabio Pasini per prepararsi alla maratona del deserto si è portato il tapis roulant nella sauna e via a correre tre ore al giorno. Mariluz Mahrer corre per la gioia di farlo e si proietta nuovi traguardi dentro se stessa. Danilo Biagiotti fa podismo per conoscere terre, popoli, cibi. In gara si ferma e scatta fotografie. Sono alcune delle belle storie che i cinque hanno raccontato ad una cinquantina di appassionati lo scorso 19 novembre nella sala Agina di Misano, concessa gratuitamente dalla Conad Rio Agina a Misano Podismo, gli organizzatori della serata, che hanno coinvolto atleti e dirigenti dell'Atletica 75 di Cattolica.
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Buone Feste Misano Adriatico
Da via Repubblica: la strada dei presepi (migliaia nelle vetrine di negozi e alberghi), a quello di Ferdinando Righetti (20 metri quadrati nel giardino di casa), a Scacciano, passando ai personaggi altezza uomo di Belvedere
Via Romagna, 25 - Tel. 0541.610055 47843 MISANO ADRIATICO (Rn)
- Fuggire dallo standard, evitare il conformismo. Se un regalo di Natale è un pezzo unico, allora anche il regalo sarà unico. Perché no? Lo pensano anche le ragazze che dal primo dicembre fino al 6 gennaio, ogni weekend, apriranno i banchi per il mercatino del fai-da-te. Tutti oggetti di piccolo artigianato, realizzati da hobbiste (così si definiscono) e rigorosamente fatti a mano. L’idea è buona per essere originali, infatti “Un’idea per Mi-
Un'idea per Misano, in piazza il mercatino fai-da-te
Buone Feste
sano” è il loro motto e il nome dell’iniziativa. Molte sono mamme, casalinghe. Fanno altro nella vita poi, a tempo perso, danno sfogo alla propria creatività per lavorare la materia e creare qualcosa di proprio. “Non c’è nulla di comprato – spiega Simona Marchetti, organizzatrice del mercatino assieme a Janis Bassetto – tutto quanto è prodotto a mano anche con materiali di riciclo e ognuna ha
una specialità diversa. Lavori di bigiotteria, col feltro, pizzi. E poi anche idee per gli addobbi di Natale e per i regali”. In tutto saranno 16 banchi, per una valanga di proposte, presenti dal primo dicembre al 6 gennaio, ogni sabato alle 15 fino a sera e la domenica dalla mattina alle 10. Dedicato ai bambini: il 23 dicembre ci saranno anche
Babbo Natale per posare con i bambini nella classica foto, assieme al laboratorio di pittura con gessetto, che si ripeterà anche il 30. Non può mancare la Befana in piazza il 6 gennaio e palloncini gratis per tutti i bambini. Un’iniziativa nata grazie alla disponibilità del Comune di Misano Adriatico che ha messo a disposizione gli spazi pubblici e la corrente elettrica per l’illuminazione.
Insieme per un San Silvestro e primo dell'anno secondo il tuo cuore
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Buone Feste Misano Adriatico
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Belvedere, presepe (Foto Roberto Bronzetti)
Presepi, grand tour misanese
Con conchiglie e sabbia
Il presepe di Scacciano - Tour per presepi a Misano Adriatico: ce ne sono tanti e bellissimi, in quasi tutte le frazioni. Misano Mare Centinaia di presepi nella centralissima via Repubblica, che forse dovrebbe anche cambiare nome: via dei Presepi. Dalla stazione al mare, ogni vetrina che si affaccia nel salotto misanese propone i presepi: piccoli, grandi, piccolissimi. Di tutte le fogge, di tutte le latitudini e dei materiali più impensabili: dalle uova (galline, struzzi, fagiani, quaglia, oche, ecc.) alle cortecce degli alberi. Altra tappa a Misano Mare da non perdere e da portarci figli e amici è a monte della ferrovia. In via Boito 7, nel giardino di casa, di fronte al polo scolastico, si trova uno dei presepi più belli del Riminese. E' un piccolo capolavoro. Sotto il gazebo estivo è stato allestito un'opera di una ventina di metri quadrati su due livelli. La miniatura porta la firma di Ferdinando Righetti. Lo allestisce da una decina d'anni: sempre più grande, sempre più curato, sempre più emozionante. Le sta-
Anna Tacchi. Il presepe con le uova. Sulla Capanna 120 uova di quaglia
FERRAMENTA
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AFFILATURA COLTELLI DUPLICAZIONI CHIAVI UTENSILERIA - HOBBY GIARDINO - CASALINGHI
Via della Repubblica 122 Misano Adriatico - Tel. e Fax 0541.614425
tue sono alte 30 centimetri; una ventina quelle in movimento. Curatissimo il paesaggio, il gioco d'acqua e le magie delle luci, con tanto di giorno e notte. Si può visitare fino al 20 gennaio. Professione artigiano, il signor Righetti ha iniziato coi presepi fin da bambino aiutato dai genitori. Una decina di anni fa, dice alla moglie, Anna, che gli dà una mano nel montaggio: “Perché lo dobbiamo vedere solo noi?”. Porta fuori un piccolo quadrilatero: cm 70 per cm 100; poi diventati 14 metri quadrati. Infine, venti... Per
essere pronto il primo dicembre, hanno iniziato a lavorare attorno al 20 di ottobre. Dice Ferdinando: “La mia più grande soddisfazione è vedere i visitatori”. Belvedere Speciale presepio nel giardino di piazza Guido Reni. Una trentina di statue ad altezza uomo, con i vestiti cuciti dalle signore della frazione. Una forte mano nell’allestimento è opera del Comitato cittadino. Come sempre la vigilia di Natale, inizio alle 21.30, don Marzio, celebra la messa denominata “Festa della Natività”: anche
in caso di acqua, neve, sotto le stelle o la luna, oppure un cielo di nero piombo. Dopo il rito religioso, il Comitato offre ciambella, vin brulè e bibite con cioccolatini per i più piccoli, ai quali Babbo Natale distribuirà anche doni. Scacciano Caratteristico e continuamente rinnovato il presepe meccanico animato realizzato a Scacciano. Lavoro estremamente accurato e certosino, su un ampia superficie coperta, con effetti scenici e sonori davvero speciali. Un invito a scoprire luoghi e mestieri del tempo di Gesù sperimentando cose oggi ormai sconosciute e scomparse. Dalla domenica prima di Natale al 6 gennaio si potrà visitare il Presepe in Movimento situato nella ex Scuola Elementare Materna della Parrocchia: quaranta metri quadrati da non perdere. Giorni festivi. Orari: 10 – 12,30 e 15 – 19. Giorni feriali. Orari: 15 – 19,30.
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CONDOMINI Esperti rispondono
Morciano - Via Ca' Fabbro 130 Tel. 0541.851411 Fax 0541.987453
Ripartizioni delle spese tra proprietario ed inquilino (3). In ottobre la risposta 1, novembre2 L'ESPERTO RISPONDE
- Questa è la terza “puntata” sulle ripartizioni delle spese tra proprietario e affittuario. Le altre due sono ucite in ottobre e novembe. Signor Pupolizio, lo scorso mese di aprile le chiesi come vanno ripartite le spese condominiali dei condomini proprietari di posti auto situati in autorimesse ed anche la ripartizione fra locatore e conduttore per appartamenti civili abitazioni. Ancora non ho avuto risposta, come mai? Marco-Rimini Risposta Egregio signor Marco, Le sue due richieste inviate per posta elettronica mi erano completamente sfuggite. Mi auguro che vorrà perdonarmi per l’eccessivo ritardo ed accettare le mie scuse. Soddisfo subito quanto sollecitato:
PARTI COMUNI Sostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scarico L Manutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scarico (C). Manutenzione straordina-
ria di tetti e lastrici solari (L). Manutenzione ordinaria di tetti e dei lastrici solari (C). Manutenzione straordinaria della rete di fognatura (L). Manutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disotturazione dei condotti e pozzetti (C). Sostituzione di marmi, corrimano, ringhiere (L) Manutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuni, consumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuni (C). Installazione e sostituzione di serrature (L). Manutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzati (C). Installazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo (L). Manutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredo (C). PARTI INTERNE ALL’APPARTAMENTO LOCATO
Condomini, diritti e doveri - Vincenzo Pupolizio, esperto di amministrazione condominiale e immobiliare, esperto di problemi tecnico-legali, consulente del Tribunale di Rimini, mediatore della conciliazione, risponde alle domande dei lettori. Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti (L). Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti (C). Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento e sanitario (C). Rifacimento di chiavi e serrature (C). Tinteggiatura di pareti (C). Sostituzione di vetri (C). Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricità e del cavo e dell’impianto citofonico e videocitofonico (C). Verniciatura di opere in legno e metallo (C). Manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento (L). PORTIERATO Trattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, fe-
rie e indennità varie, anche locali, come da c.c.n.l. (L 10%) (C 90%) Materiale per le pulizie (C). Eventuale alloggio del portiere (pari all’indennità sostitutiva prevista nel c.c.n.l.) (L 10%) (C 90%). Manutenzione ordinaria della guardiola (L 10%) (C 90%). Manutenzione straordinaria della guardiola (L). PULIZIA Spese per l’assunzione dell’addetto (L). Trattamento ecomonico dell’addetto, compresi contributi previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e indennità varie, anche locali, come da c.c.n.l. (C). Spese per il conferimento dell’appalto a ditta (L). Spese per le pulizie appaltate a ditta (C).
Materiale per le pulizie C Acquisto e sostituzione macchinari per la pulizia (L). Manutenzione ordinaria dei macchinari per la pulizia (C). Derattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizie (C). Disinfestazione di bidoni e contenitori di rifiuti (C).
Tassa rifiuti o tariffa sostitutiva (C). Acquisto dei bidoni, trespoli e contenitori (L). Sacchi per la preraccolta dei rifiuti (C). LEGENDA L=locatore C=conduttore
Geom. Vincenzo Pupolizio, amministratore condominiale
SERVIZIO
Condominio: diritti-doveri. Pool di esperti risponde - Avete problemi con i diritti e i doveri nella gestione del vostro condominio? Oppure semplicemente delle curiosità. La Piazza, gratuitamente, apre una rubrica sulle colonne del giornale; potete rivolgervi ad un pool di esperti. Li coordina il geometra Vincenzo Pupolizio, esperto di amministrazione condominiale e immobiliare, esperto di problemi tecnicolegali, consulente del Tribunale di Rimini, mediatore della conciliazione, risponde alle domande dei lettori. Siete pregati di inviare le vostre domande, brevi e chiare, ai seguenti numeri e indirizzi: - 348-3621675. E-mail: la piazzarimini@libero.it. geom.pupolizio@libero.it
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Cartolibreria Binda
CATTOLICA
Cattolica
Car Boot Sale inserito nella ‘Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti’ Morciano - Via Ca' Fabbro 130 Tel. 0541.851411 Fax 0541.987453
Messaggio contro i rifiuti
S. Giovanni M.
Soluzioni per l'Ufficio - Libri tecnici Regalistica - Penne di prestigio CATTOLICA - Via XXIV Maggio 7 Tel. 0541 - 967829 Fax 962386 e-mail: cartolibreriabinda@libero.it
Organizzato dal Comitato Macanno. I bagagliai si sono aperti a mostrare oggetti salvati dal consumistico ‘usa e getta’ intrecciando decine di scambi. Il vintage non solo moda ma una buona abitudine che fa bene all'ambiente
Alcuni momenti dell'iniziativa che si è svolta domenica 18 novembre davanti al Comune (Foto Giuseppe Badioli)
AMBIENTE
- Dal 17 al 25 novembre 2012 si è svolta la quarta edizione della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti” (European Week for Waste Reduction – EWWR), un’iniziativa nata all’interno del Programma Life+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le istituzioni, gli stakeholder e i consumatori sulle strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati Membri devono perseguire. In particolare, attraverso le iniziative svolte su tutto il territorio nazionale, intende promuovere, tra i cittadini, una maggiore consapevolezza sul-
di Alessandro Fiocca
le eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. Quest’anno anche Cattolica ha fatto la sua parte, grazie al Comitato Macanno e al suo Car Boot Sale “in edizione ecologica”. Infatti il mercatino in stile inglese degli oggetti usati e riciclati, che nel 2012 ha registrato già tre diversi appuntamenti, è sembrato prestarsi ottimamente come iniziativa che potesse rappresentare le finalità della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”. Per sottolineare ancora di
più la peculiarità dell’occasione, il mercatino si è spostato dal quartiere Macanno alla zona del centro, proprio di fronte al Palazzo del Municipio. Così, il 18 novembre scorso, a partire dalle 10:00 del mattino fino alle 19:00, oltre venti bagagliai si sono aperti a mostrare i propri oggetti e sono stati decine gli scambi che hanno permesso di dare una nuova vita a libri, oggetti, giocattoli, vestiti, piccoli mobili e tanto altro ancora. La novità non è passata inosservata ai tanti cattolichini usciti per la passeggiata domenicale, che si sono divertiti a curiosare tra le auto e i banchetti allestiti. L’idea degli organizzatori
è stata quella di trasmettere il messaggio che il vintage non è solo una moda, ma una buona abitudine che fa bene all’ambiente. Per rendere ancora più forte il messaggio ecologico, a corollario dell’evento, è stata allestita nell’atrio di Palazzo Mancini, in collaborazione con Hera, una mostra sui progetti in tema del riuso attivati dall’azienda e dalla provincia di Rimini. Gli eventi organizzati su tutto il territorio nazionale in occasione della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, parteciperanno ad un concorso che vedrà la cerimonia di premiazione il 12 dicembre. In palio alcune opere d’arte realizzate con materiale riciclato. Anche Cattolica, con l’edizione ecologia del Car Boot Sale, è nella rosa dei candidati, anche se l’essere riusciti ad aderire ad un progetto così importante è già un ottimo risultato per il Comitato Macanno e la città.
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CARTOLERIA EDICOLA
CATTOLICA
Carla e Franca ARTICOLI DA REGALO Cattolica - Piazza Mercato 11 Tel. 0541 - 967792
Fa graffitismo, street art, arte concettuale, calligrafia, il tutto si mescola cercando di comunicare con stile.
Loreprod, opere dal forte impatto
Dicembre 2012
40 Copisteria - Plottaggio Timbri - Rilegature Tesi CATTOLICA - Via Dottor Ferri 23 Tel. 0541 - 953300 Fax 953742
LO SPORT
Lorenzo Anzini
L'ARTE di Veronica Lisotti
Si definisce “comunicatore”. Ha 28 anni ed è cattolichino importato in Friuli, pittore, grafico e tatuatore di professione, lui è Lorenzo Anzini, conosciuto ai più come Loreprod. A Morciano il 10 novembre è stato presentato il Loreprod Show, presso Spazio Marconi, la sua mostra-spettacolo, in collaborazione con smART®-zone. Un appuntamento con l’arte che ha offerto lo spunto per riflettere su tematiche importanti come la violenza, la droga, il disagio, la fame del mondo. Colori forti e violenti, integrati da scritte, si gioca molto sulla demenza e sulla concettualità delle
parole, creando paradossi, opere che appaiono ovvie ma non lo sono. Pensieri ed emozione riportati su tela senza filtri, senza accademismi, l’obbiettivo è colpire. Loreprod è graffitismo, street art, arte concettuale, calligrafia, il tutto si mescola cercando di comunicare con stile. Quando hai iniziato a disegnare? “L’intenzione di dipin-
gere nacque a 12 anni, era un modo per esprimermi con le matite in mano. Passione che poi ho avuto modo di coltivare, in questo devo ringraziare mia madre che mi ha sempre dato carta bianca. Con le idee chiare sin da piccolo, quando mi si chiedeva cosa volessi fare da grande rispondevo il pittore. A 16 anni mi rintanavo nella mia cantina e dipingevo tutta la notte”.
Quali sono i materiali che utilizzi? “Utilizzo tutto ciò che sporca - spiega Loreprod -. Ogni cosa che è in grado di esprimere energia. Carta adesiva, smalti, acrilici, scotch, tutto ciò che ha un colore può diventare ingrediente dei miei quadri, ma anche legno e ferro, perché spesso raccontano più i materiali che le forme”. A chi ti ispiri? “Ammiro molto il genio di Jean Michel Basquiat, poi mi informo e leggo cercando di tradurre su tela e con obbiettività ciò che mi circonda. Per me non è importante dipingere bene, ma produrre, in chi osserva le mie opere, un forte impatto emotivo”.
I finalisti dello “Strabazariot”. Da sinistra: i Marcantoni (figlio e babbo, Giancarlo Mazzi e Gino Bruscaglia
Cerri, ai marignanesi (babbo e figlio) lo Strabazariot - Una favola quella dei marignanesi Marcantoni, babbo e figlio. Claudio e Alessandro in coppia hanno vinto un prestigioso torneo del Circolo Cerri: “Lo Strabazariot” lo scorso 25 novembre. In una bella e rigida mattinata di sole, hanno messo in cascina il prestigioso campionato con un perentorio 6-3, 6-3. Dall'altra parte c'era la coppia Gino Bruscaglia e Giancarlo Mazzi.
Al nastro di partenza dello “Strabazariot” si allineavano una decina di coppie. Per issarsi alla finale ci sono voluti cinque turni. A tradire Giancarlo il compagno Gino. Ha smarrito i colpi, Gino. Troppo fallosi sia il dritto, sia il rovescio. Anche Gino ha una bella storia. All'amico che più di 20 anni fa lo introdusse nella magia della racchetta lo scorso anno si affrancò con un secco 6-0.
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CATTOLICA
Cattolica
S. Giovanni M.
600mila euro alla scuola per l'infanzia di via Irma Bandiera
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L'avanzo finanzia la scuola
CATTOLICA - Via XXIV Maggio 7 Tel. 0541 - 967829 Fax 962386 e-mail: cartolibreriabinda@libero.it
Verità e trasparenza nei conti del Comune. Il peso insostenibile degli Swap, già accantonati 1.700.000 euro per interessi passivi. Un esempio di cattiva politica che in passato ha preferito gravare sulle generazioni future i costi della sua bulimia mediatica
L'INTERVENTO
di Alessandro Bondi*
- Con riguardo alla gestione economico-finanziaria del Comune di Cattolica, il Consiglio comunale del 30 novembre scorso ha approvato l’assestamento finale del bilancio di previsione 2012 e del bilancio pluriennale 2012/2014. Inoltre, ha autorizzato la riduzione del capitale sociale di PromoCattolica e condiviso l’adesione del Comune all’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata per la diffusione di una cultura della legalità. Assestamento di bilancio L’assestamento di bilancio è l’ultimo atto previsto dalla legge per registrare variazioni in aumento o diminuzione delle poste previste. Avendo il Consiglio comunale verificato gli equilibri di bilancio solo due mesi prima, sarebbe stato auspicabile individuare variazioni a fatti sopravvenuti e non prevedibili. Su questo punto, i servizi comunali possono migliorare, se si vuole consentire una distribuzione economico-finanziaria equilibrata e sostenibile delle risorse chieste ai cittadini per garantire servizi e investimenti nella città. Esigenza tanto più forte se è di qualche interesse rientrare nel patto di stabilità. Il peso degli Swap Una variabile importante del bilancio è costituita dal peso dei c.d. Swap, contratti di finanza derivata che, nel caso di Cattolica, producono perdite insostenibili. L’amministrazione ha agito in autotutela, congelato i contratti, ricorso alle vie giudiziarie, e affidato a uno dei massimi esperti di analisi economico-finanziaria l’analisi di questi strumenti finanziari. Ma una norma di prudenza obbliga ad accantonare le somme in potenziale perdita. Per quest’anno, ammontano a 656.000 • di interessi passivi che l’amministrazione ha allocato in un fondo pluriennale vincolato di parte corrente. Il totale delle somme accantonate sfiora così il 1.700.000 •. Insomma, oggi si deve porre rimedio a quella politica degli anni passati che ha preferito gravare sulle generazioni future i costi della
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Alessandro Bondi sua bulimia mediatica. Residui attivi e passivi Punto centrale dell’assestamento è stata la gestione del risultato contabile di amministrazione, vale a dire, del risultato ottenuto dal fondo di cassa aumentato dei residui attivi diminuito di quelli passivi. I residui attivi sono entrate accertate, ma non riscosse oppure non ancora versate; i residui passivi sono spese impegnate, ma non ancora ordinate o pagate, in pratica, i crediti e i debiti dell’azienda statale verso terzi. Come utilizzato l'avanzo di amministrazione
la spesa pubblica Per limitare la crescita della spesa pubblica, i paesi dell’Unione europea si sono infatti impegnati a mantenere il rapporto tra deficit/ PIL al di sotto del 3%. Il governo italiano ha ripartito questo impegno anche agli enti minori. In breve, tra patto di stabilità, spending review, salva Italia e similari, si è chiesto a Comuni, Provincie, Regioni di contribuire per il 60% circa delle riduzioni di spesa pur rappresentando, compresa la sanità pubblica gestita dalle regioni, solo il 30% della spesa totale. Questi tagli si traducono in minori trasferimen-
Oltre l'assestamento del bilancio, il Consiglio comunale ha condiviso l'adesione del Comune all'Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata per la diffusione di una cultura della legalità Cattolica registra un avanzo destinato a spese per investimenti pari a 896.233 •. Il Consiglio ha destinato 600.000 • di questo avanzo per finanziare la realizzazione della scuola per l’infanzia di via Irma Bandiera; 22.000 • per l’acquisto di attrezzature per servizi culturali; 51.000 • per opere di valorizzazione e qualificazione di imprese minori della rete distributiva. È corretto precisare che, seppur si tratta di somme positive, l’avanzo non è una sorta di utile, perché un ente pubblico non è un impresa privata. Il Comune deve chiudere in pareggio, perché non deve chiedere ai cittadini più risorse di quelle necessarie. Ma in questo periodo storico, l’avanzo è foraggiato dalle scelte di Governo. I provvedimenti per limitare
ti dello Stato, per il pagamento di servizi, e nella fiscalizzazione dei trasferimenti stessi, ossia nella possibilità di finanziare con imposte, tipo l’IMU (ex ICI), funzioni comunali che sono molto più limitate di quanto si creda. Ad esempio, scuole, mense, sostegno a lavoratori, imprese, attività non rientrano nelle funzioni di un Comune: devono essere finanziate con risorse aggiuntive dei cittadini. Consumo del territorio Il consumo del territorio è stato finora lo strumento perverso con cui si è alimentata questa politica. Ma il territorio di Cattolica è il più urbanizzato della regione. Il carico urbanistico è dieci volte quello che potrebbe sopportare. Gli oneri di urbanizzazione, fortemente ridotti, avranno ancora qualche episodico
colpo di coda. Nel medio termine, potranno derivare da opere di ristrutturazione e, in pratica, non saranno più utilizzabili per pagare la spesa corrente. Se si vuole investire nel futuro della città, sono parole impopolari che vanno dette e, ancor prima di dirle, occorre fare molto per preparare la città a una nuova idea di progresso. Incontri con i cittadini, parti sociali, categorie Ecco perché il lavoro di verifica, la piena disponibilità offerta alle commissioni consiliari e alle autorità di controllo, nonché la frequenza degli incontri con i cittadini, le parti sociali, le categorie economiche è stata preferita ai roboanti comunicati stampa. Incontri che finora hanno riguardato bilancio, spese per servizi, tassazione. Ma l’auspicio è per molto altro. Il grande lavoro dei consiglieri e il bilancio partecipato Accogliendo l’invito rivolto alla cittadinanza durante l’illustrazione pubblica del bilancio di previsione 2012, un gruppo di cittadini e consiglieri ha lavorato in questi mesi per la redazione di un regolamento sul bilancio partecipato e partecipativo, dove i cittadini possano prima scegliere poi decidere quali spese o investimenti fare. Il budget di 50.000 • è un piccolo ma concreto segnale e il regolamento verrà presentato nelle prossime settimane. Non meno significativa è la commissione consiliare che ha autonomamente gestito una serie di incontri per individuare, insieme ai servizi comunali, le spese su cui intervenire: un bell’esempio del lavoro dei consiglieri. *Vicesindaco con delega al Bilancio
Palazzate
di Cecco
Imu - Leggiamo: “Evitare l'Imposta di soggiorno: senza contributo delle categorie economiche aliquota Imu massima per i proprietari di aziende e esercizi commerciali”. O da réf a da raf stavolta uj toca paghè ma tutt... Maleducazione - Leggiamo: “Contro la maleducazione al cassonetto 50 cittadini ‘beccati’ e multati”. Se il Comune multasse almeno il 50% dei maleducati che rendono indecorosa la città, potrebbe diminuire un punto di Imu su tutte le aliquote. E u s farìa spazadura pèra... Prendere le misure - Leggiamo: “Si rinnova la macchina comunale: dipendenti a ‘misura di cittadini’”. Altrimenti si rischia che siano i cittadini a ‘prendere le misure’ ai dipendenti comunali. Sarìa 'na roba da mus-ce mal nès... Nonni - Leggiamo: “I nonni in pressing sul Comune: ‘Una nuova sede vicina al centro’”. Non si accontentano della denominazione ‘Centro’ sociale. I s'è arzulì so che... Favola - Leggiamo: “La favola si fa musical. Biancaneve sceglie il palco della Regina”. Perplessi i sette nani. Ormai j'è dvént anche lor di giovne antigh... Eventi natalizi - Leggiamo: “Spunta un ‘tesoretto’ per il Natale: concerto, eventi e mercatini con 40mila euro”. Alé, arturnèn a fè giuvaca?...
Strisce blu - Leggiamo: “Piazza De Curtis, congelate le strisce blu. Parcheggi gratis fino al 25 aprile”. Poi finisce la ‘liberazione’. Os-cia!...
Volti nuovi - Leggiamo: “Volti nuovi per la Confcommercio: ‘Abbiamo voglia di fare’”. Bene! Ma ardusiv fin che la strèda l'è suta... Cassazione - Leggiamo: “Incompatibilità: il sindaco Cecchini assolto anche il appello. La maggioranza pretende le scuse, ma i 4 ricorrenti annunciano battaglia fino in Cassazione”. I bala sora la schina dal buratèl... Miracoli - Leggiamo: “Effetto Guardia di Finanza sui dati del turismo: ‘miracoloso’ aumento degli arrivi”. Finanzieri più incisivi dei tour-operator. Caz!...
Dossi - Leggiamo: “Il Comune cambia strada: cancellati i dossi”. Carrozzieri auto in agitazione. I s'era inluvì...
Mensa scolastica - Leggiamo: “Buoni mensa scolastica: dal Comune arrivano 14mila euro per aiutare le famiglie in difficoltà”. La solidarietà l'è un sentimént cl'ha bsogn ad quatrén... Black out - Leggiamo: “Si ripetono i black out nel centro cittadino”. Centralina Enel va in tilt quando piove. Il Comune intanto accende le luminarie natalizie. Dop l'arvènza sno al lum dla candéla..
Cattolica - Via Risorgimento 17 - Tel. 0541 - 833253
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di Dorigo Vanzolini
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Casteldimezzo 1955. Da sinistra: Michele Morosini, Federico Rifelli, Lucio Ferretti, Colombo Gabellini, Guerrino Terenzi, Anna Cervesi, Bruno Del Bianco, Lucio Cerri. (Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)
IL PERSONAGGIO
di Guido Calbi
- Redattore abituale di epitaffi in ricordo di cari e noti scomparsi, tributo per una volta omaggio ad un vivo speciale. Persona carissima a me, per antica e salda amicizia, ma BENEMERITA per la città. Colonna al secolo Lino Bertozzi oppure Lino Bertozzi alias Colonna! Lettori non sottilizzate, ignorando l’espressione giusta, faccio il Totò: ma sì abbondiamo! Confesso di non sapere l’origine dello pseudonimo. Credo però, si riferisca al pallone. Lino amante del calcio era proprio negato a giocarlo. “Se non sai fare una cosa insegnala agli altri” diceva Montanelli. E’ così che: spirito di rivalsa e carattere forte, nasce il dirigente! Coetaneo di quasi tutti noi giocatori, fonda la Folgore, la squèdra di frè. Ne è anima e factotum: rimedia divisa, scarpe e palloni (..qualcuno lo frega alle squadre avversarie). Va alle riunioni del Centro sportivo, porta a lavare le maglie... insomma fa di tutto. Fa tutto Lui. Per reperire fondi,
Lino Bertozzi detto Colonna. Spirito eclettico e dinamico si è lanciato in decine di iniziative. Fonda la squadra di calcio Folgore, un torneo nazionale di scacchi. Apre diversi ristoranti. Gira l'Italia e l'Europa per lavoro. Oggi si divide tra Cuba, Germania e Italia
Colonna, un uomo solo al comando La squadra della Folgore 1955-56. In piedi da sinistra: Lino Bertozzi (Colonna), Gianni Gattoni, Ragnetti, Zancolò, Elio Monticelli, Guido Calbi, Giancarlo Fabbri, Tiziano Terenzi, Guerrino Signorini (tecnico). Accosciati da sinistra: Michele Bacchini, Paolo Masi, Giorgio Ticchi, Palmieri, Fabio Cerri Lino Bertozzi a Cuba
in barba al Moto Club, che se ne arroga l’esclusiva, organizza addirittura gincane! Incurante della nostra ironia, si lascia chiamare presidente, anzi ne gode. E, antesignano Berlusca, mette becco nella formazione. Spero non mi si bolli di conflitto di interessi se esprimo a Colonna pubblica gratitudine. Eh sì, perché se lo stadio della città è intitolato a mio babbo Giorgio, parte del merito va a Lui che lo impose presidente,
quando Folgore e Superga diedero vita, fondendosi, al nuovo Football Club Cattolica. Colonna, però, non è tipo da dividere torte. L’era del calcio finisce, inizia quella del ristoratore. Anche se, vistosi i baffoni e lungo il grembiule, dà più l’idea dell’oste. Ma forse tale vuole apparire ai tedeschi di Monaco che, al Passatore prima ed al Cagliostro poi, numerosi, vanno a gustare i piatti tipici della
Romagna. “Sehr gut herr Lino!”. L’elogio di un italiano all’estero è cosa rara. La guida Michelin capta ed inserisce il Passatore nei suoi elenchi! Più tardi toccano al Cagliostro gli onori della cronaca. Ne parlano a Dossier storie, esperti del calibro di Carnacina e Veronelli. Immagino che a tanto cospetto, qualche “tartagliata” sia uscita da sotto i baffi al buon Lino. Non sembri quindi esagerato il precedente “benemerita”!
Ma il nostro (ah! Fornero) non è tipo da posto fisso. E nemmeno da stabile luogo. Chiude bottega... ed eccolo a Cuba! A Colonna, liberale quant’altri mai, ma compagno estremo (vallo a capire ‘sto matto) piace Fidel. Ne condivide barbone incolto... e idee. Ma ancor più, si maligna, il costo della vita che, bassissimo, il “maximo” consente. Il buen retiro caraibico però non appaga! Allora il nostro insofferente, superattivo eroe vola
di continuo “dall’uno all’altro mar”. In Germania invece, seconda patria ormai, ci va con l’autostop. Record di spesa 500 lire! O magari con la inseparabile bici da corsa. Passionaccia che gli deriva, alla maniera di Coppi, (lui Bartaliano maledetto) dall’esser stato fattorino del fornaio Tunén. E’ la che conosce un certo Doctor Munch presidente della FDS bavarese. Scocca l’ennesima scintilla. Colonna che non distingue un pedone da una regina, organizza un torneo di scacchi. E che torneo! Il trofeo Nettuno è il primo OPEN (da Karpov in giù tutti possono giocare) che si disputa in Italia. Adolivio Capece massima autorità in materia, lo cita ed elogia nella sua prestigiosa rivista (...ero braccio destro di Lino all’epoca). Dalla prima timida edizione nella sala della Domus nostra, alle imponenti ultime presso le Navi, il torneo diventa famoso. Ne parlano i giornali specializzati di tutta Europa, da dove vengono a giocare in più di 200, di cui una cinquantina di Grandi Maestri. Ma il Comune, in disaccordo col Lino factotum, non afferra l’importanza mediatica dell’avvenimento e perde la buona occasione. Già, UN UOMO SOLO AL COMANDO!
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L'albero era ottenuto da un unico tronco di pino o di larice
MARINERIA
L'alberatura di bordo Lancione “Rex” (costruito a Gabicce Mare nel 1939 per la famiglia Michelini “Muròt).
di Sebastiano Mascilongo
- L’albero era ottenuto da un unico tronco di pino o di larice. Le imbarcazioni più grandi, come i trabaccoli, i barchetti, i bragozzi, i lancioni e certi tipi di battane, avevano un albero di maestra a poppa e uno di trinchetto a prua. Quelli dei trabaccoli da trasporto erano prolungati con un alberetto e avevano all’incirca la stessa lunghezza, che era più o meno quella dello scafo. Il piede era alloggiato nella scassa dell’albero, fissata sul paramezzale, mentre a livello della coperta l’albero passava nella maestra, l’apertura circolare appositamente ricavata nella corsia, dove veniva bloccato con zeppe di legno. Prima che venisse infilato l’albero, vigeva l’uso di depositare una moneta nella cassa, secondo
Modellino di Sebastiano Mascilongo
Le imbarcazioni più grandi come i trabaccoli, i bragozzi, i lancioni e certi tipi di battane, avevano un albero di maestra a poppa e uno di trinchetto a prua
una consuetudine che risale all’antichità. Da prua veniva spinto fuori lo spigone, detto anche “spuntòr” (albero che serviva per armare la vela triangolare di prua, cioè il fiocco o
“pulidròun”. Sulla sommità dell’albero di maestra si trovava il mostravento o “pnèll” che serviva, come indica la parola stessa, per segnare la direzione del vento. Veniva montato su un’asticella di ferro, su cui era libero di ruotare. In certi casi era una vera e propria scultura, realizzata con più tavolette di legno lavorate ad intaglio e traforo, unite tra loro, arricchite con una banderuola di stoffa
sul margine posteriore. I mostravento più ornati e sfarzosi erano quelli delle barche chioggiotte; in Romagna era spesso utilizzata una semplice asta con sopra la sagoma di un galletto. Gli alberi erano trattenuti lateralmente dalle sartie, che sono manovre dormienti, cioè dei cavi che, nelle loro funzioni, restano fissi. In basso le sartie erano collegate alla banda dello scafo per mezzo di bigotte e “corridoni”. Le bigotte sono degli elementi di legno pieno, di forma circolare e con tre fori, collegati all’estremità inferiore di ciascuna sartia e all’estremità superiore di ciascuna landa, cioè di quelle barre di ferro saldamente fissate sul fianco dello scafo e destinate all’ancoraggio delle sartie. All’interno dei fori delle bigotte correvano dei cavetti, i “corridori”, che servivano per tendere le sartie.
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CATTOLICA
Aperto ‘Sportello antiviolenza’ a Cattolica presso il Centro per le famiglie (Piazza Repubblica)
Fermare la violenza sulle donne Orari: il giovedì (ore 16-17) e venerdì (ore 9-11)
Da sinistra: Veronica Magnani (associazione Rompi il Silenzio), Capitano Antonio De Lise (Comandante della Compagnia Carabinieri di Riccione), Piero Cecchini (sindaco di Cattolica), Barbara Ticchi (Centro per le Famiglie), Giovanna Ubalducci (assessore alle politiche di genere e della famiglia del comune di Cattolica), Leonina Grossi (consigliera delegata delle pari opportunità e politiche di genere della provincia di Rimini)
PARI OPPORTUNITA'
di Alessandro Fiocca
- Lo scorso 25 novembre si è celebrata, anche a Cattolica, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza che pone l’accento su un fenomeno che ha volti diversi ed è difficile da individuare, dato che si consuma spesso tra le mura famigliari. La sensibilizzazione diventa perciò fondamentale affinché la violenza non venga scoperta solo quando sfocia in fatti di sangue raccontati dagli articoli di cronaca e mostrati dai telegiornali. Oltre a sensibilizzare, però, occorre anche dare alle donne degli strumenti che possano consentire loro di uscire dalle diffi-
coltà di un ambiente famigliare o di una relazione (ma la casistica è purtroppo molto ampia), dai quali è difficile staccarsi. Nella provincia di Rimini, grazie al lavoro di Leonina Grossi delegata delle pari opportunità e politiche di genere della Provincia di Rimini e dell’associazione “Rompi il Silenzio”, da diversi anni si è creata una “rete antiviolenza” che con
l’aiuto di forze dell’ordine, Ausl, comuni ed altri attori sociali, può aiutare concretamente le donne che vi si rivolgono, a liberarsi dalle catene della violenza. Da dicembre anche Cattolica farà la sua parte, grazie all’inaugurazione, lo scorso 25 novembre dello “Sportello Antiviolenza” della Regina presso il Centro per le Famiglie
di Cattolica. Un servizio che, in rete con le altre realtà presenti nel territorio, fornirà un primo supporto, mettendo a disposizione una psicoterapeuta, tutti i giovedì dalle 16:00 alle 17:00 e un avvocato tutti i venerdì dalle 09:00 alle 11:00. Nel corso dell’inaugurazione si è svolta una tavola rotonda che ha cercato di delineare le forme più frequenti di violenza
che caratterizzano il fenomeno. Veronica Magnani, avvocato e volontaria di Rompi il Silenzio e il Capitano Antonio De Lise, Comandante della Compagnia Carabinieri di Riccione, hanno raccontato alcuni casi locali, affrontati efficacemente grazie alla rete costituita in Provincia. Hanno inoltre posto l’attenzione sul numero gratuito 1522, della “Rete Nazionale
Antiviolenza” che può rivelarsi un primo e discreto interlocutore. Il Capitano De Lise ha sottolineato come l’Arma dei Carabinieri abbia iniziato un’attività di informazione e sensibilizzazione, in particolare, sul fenomeno dello stalking e di come, nella zona sud, dall’inizio dell’anno, si siano già verificati 15 casi. Il parere unanime emerso dal dibattito, è che l’attenzione sul fenomeno deve rimanere alta ed ogni azione può essere un tassello che può concorrere a combatterlo efficacemente.
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CATTOLICA
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Via Verdi 22 - Tel. 0541.960772 Via Dante 79 - Tel. 0541.968163 SOLIDARIETA'
Prodotti infanzia meno 30% - Nelle farmacie comunali di Cattolica (vie del Prete e Cabral) si possono acquistare prodotti per la prima infanzia con una riduzione dei prezzi del 30% fino al 31 dicembre. Ma è molto probabile che l'iniziativa prosegui nel tempo. L'iniziativa nasce dal pro-
Nelle farmacie comunali. Iniziativa di valore sociale tocollo d'intesa siglato tra il Ministero per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, Federsanità e, soprattutto, Anci (associazione nazionale comuni italiani) e Assofarm-Farmacie comunali. Vuole essere un contributo alla risposta da dare alla crisi economica che sta condizionando pesantemente tante famiglie. L'iniziativa di
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CATTOLICA Il Teatro della Regina stracolmo di persone, di bambini, di emozioni, di umanità, di solidarietà
Via Verdi 22 - Tel. 0541.960772 Via Dante 79 - Tel. 0541.968163
Tutti siamo ‘Liberi di sognare’ SOLIDARIETA'
La ballerina Simona Atzori (in primo piano)
di Alessandro Fiocca
Il logo dell'iniziativa
grande valore sociale, propone un riallineamento dei prezzi ai livelli europei sui prodotti destinati all'infanzia. Queste iniziative rafforzano una delle finalità delle farmacie pubbliche: quello della calmierazione dei prezzi. Le farmacie comunali rimangono un presidio sanitario essenziale al servizio dei cittadini.
- In un Teatro della Regina gremito e rallegrato dalla presenza di tanti bambini, si è svolto il 23 novembre scorso l’evento Liberi di Sognare – Giornata della diversabilità, organizzata dal Circolo Tennis Cerri e dall’Associazione Sportiva Puravida. Nel corso della serata sono stati assegnati i premi del concorso “Banca di Credito Cooperativo di Gradara” rivolto alle classi 4° e 5° elementare dei comuni di Cattolica, Gabicce Mare, Gradara, Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano che hanno realizzato progetti sul tema della diversabilità. Alla 4° B di San Giovanni
in Marignano e alla 5° A del plesso Torconca sono andati i primi premi, consistenti in buoni da 500 euro da utilizzare per l’acquisto di materiale didattico. Molto toccanti sono state le testimonianze che hanno reso particolarmente ricca e significativa la serata. Come quella del giovane calciatore Francesco Messori che non lasciandosi scoraggiare dall’essere nato senza la gamba destra, ha portato avanti il suo sogno sportivo e aiutandosi con l’uso delle stampelle, ora gioca in una squadra di normodotati e sta
promuovendo la formazione di una squadra con altri ragazzi diversamente abili. Si è raccontato anche Gianfranco Onorato, considerato un vero e proprio pioniere dello sport con disabilità e atleta paralimpico più volte campione del mondo, che è diventato un esempio per molti giovani atleti, come lo stesso Meme Pagnini. Il momento più emozionante è stato però quello che ha visto l’esibizione della ballerina Simona Atzori. I tenui colori delle scenografie e la forza della musica hanno mirabil-
mente accompagnato questa bella e brava artista. Il nascere senza braccia non le impedisce di danzare, dipingere, scrivere. La sensazione di come arrivasse ai presenti, ad ogni passo sulla pedana, la forza e il coraggio della Atzori, si è infine manifestata nel fragoroso ed incontenibile applauso, montato dal pubblico al termine dello spettacolo. Le emozioni e l’apprezzamento che da più parti sono venuto per questo evento, hanno fatto affermare agli organizzatori, la volontà di riproporlo anche nel 2013.
SPORT
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- Erano gli anni Quaranta, quando sul fiume Conca i carrettieri là dove oggi c’è il “Vecchio Mulino”, avevano la concessione di togliere la ghiaia dal fiume, mentre a lato mare sulla sponda di Levante c’era il tiro allo storno. Io appassionato di caccia qualche volta assistevo a quell’evento; la zona era chiamata “al Cazàc” o Moroncelli. Avevo quindici anni e per tanti anni ho assistito alle gare delle Mille miglia, prima e dopo il ponte, in quelle due curve a gomito, ho visto Nuvolari che faceva la differenza, girava la macchina a colpi di sterzo e freni. Sono trascorsi oltre settant’anni e oggi mi trovo su quel fiume dove avevo molti amici a curare l’orto.
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La piccola comunità di anziani che coltivano gli orti
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L'uomo, l'orto e i ricordi
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Il fiume Conca e i carrettieri che toglievano la ghiaia. Vicino c'era il tiro allo storno. Le Mille miglia e Nuvolari alle prese con la curva a gomito del ponte sul Conca. Gli orti, le chiacchiere con gli amici, i ricordi...
Da sinistra: Antonio Acquaviva, Elena Mussini, Benito Melangola, Pietro Picinini, Valerio Cecchini, Franco Cappellacci, Mario Aureli, Savio Bianchini.
AMARCORD di Savio Bianchini
E’ novembre vado a veder quegli orticelli, è tempo di piantar aglio, fave e piselli. Ero bambino e mi ricordo un giorno, che lì sul fiume Conca c’era il tiro allo storno; era sul fiume, fra erbacce e ghiaia, dove oggi si espande la vecchiaia. Era una gara e tanto si sparava, fra loro qualcuno raramente si salvava: in mezzo a quell’abbaiar dei cani ai migliori tiratori battevano le mani. Oggi lì in quel posto gli anziani vanno a vangar l’orto ma se uno vien e l’altro no vuol dire che uno è morto. Io sono sopra gli ottant’anni, i miei muscoli son molli e passo il tempo ad allevar piccioni e polli. Mi sono sistemato sul torrente Ventena su un terreno dei Leardini, ma dopo otto anni ho saputo che metà di quell’appezzamento apparteneva al comune (palazzo Mancini); allarmato ho parlato con più di un assessore, anzi con tre, uno di ogni colore che poi mi hanno spiegato che se questa è verità e non è bugia al massimo, mi potranno mandare via. Per paura di finir male sono passato all’assistenza sociale e
così mi ha detto più o meno parlando con l’assessore Salvatore Epiceno: “Stai tranquillo, non hai nessun torto, anzi, se fai domanda presso di noi presto tu avrai l’orto”. Scherzando risposi: “Oggi no, forse domani perché l’orto è fatto per i vecchi e per gli anziani, Lei non sa che io sono nato contadino e la terra ne ho mossa tanta da bambino che poi una volta che Lei mi ha dato l’orto, fra pochi giorni c’è l’altro, che viene a veder se io son morto”. Dissi così perché nella mia mente avevo ancor quei lontani giorni dove in quel posto avevo visto la strage degli storni. Con i miei anni non c’è tanto da sperar per il mio avvenire, però ancora non me la sento di morire, quando verrà vorrei una cosa in fretta perché mia moglie è tanto tempo che mi aspetta. Torno all’orto dove Antonio mi raccontò che a primavera andò dal dentista per aggiustarsi la dentiera. Era un sabato, erano seduti lì a mangiare quando alla moglie chiese: “Stasera andiamo sì o no a ballare?”. Ma lei subito lo
sconsola, perché risponde: “Stasera a ballare vado da sola”. Le donne in queste occasioni cercano di sfruttare tutto, e gli rispose: “Toni guardati allo specchio e vedrai che sei sdentato e brutto”. Ma tra noi non ne facciamo nessun meraviglia, tante cose succedono nella nostra vecchia famiglia. Ci sono anche di quelli che ballando fan tanta esibizione ma poi finiscono lì seduti tirando un gran fiatone. Leggendo sui giornali e
guardando la televisione ci si fa un’idea di quanto sia brutta questa generazione. Sembra che sia grandinato sulla religione, ci sono dei bambini che scelgono un programma e vogliono vedere sempre quello, tante famiglie sono entrate in quella casa del Grande Fratello. Poi i giornali dove sta scritto che vescovi e cardinali più tanti preti a dei bambini tesero quelle reti. Noi che abbiamo una certa età dalla rabbia facciam scintille pensando che
CENTRO SOCIALE GIOVANNINI - VICI
Il programma di dicembre - Sabato 15 ore 15: conferenza su “La crisi finanziariaeconomica in Italia e Europa, le sue conseguenze e prospettive”. Relatore Lucio Conti. Moderatore Luca Pizzagalli del Resto del Carlino. Seguirà un piccolo rinfresco. - Dal 19 al 27 (escluso Natale e S. Stefano): tombola natalizia. Premi buoni acquisto da consumarsi presso la Coop. Torconca. - 31 ore 20: Cenone di fine anno. Contributo 25 euro. - Iniziative di beneficenza. Tutte le domeniche pomeriggio di dicembre in piazza Nettuno e viale Bovio vendita di castagne arrosto e vin brulè. Il ricavato sarà devoluto a favore di: A.I.S.M., Cattolica città solidale e A.G.E.O.P. Informazioni e prenotazioni: 347-9752583 339-4995417
quella chiesa l’abbiamo aiutata donando l’otto per mille, e anche il Papa dovrà decidere di saltar quel fosso basta col cartello giallo ci vuole quello rosso! E anche altre cose scritte su quel povero uomo maturo e innocente che ha un avvocato in prigione e un altro sempre presente. Voglio ricordare che in mezzo a noi dell’orto è come in politica, c’è sempre quello che ragiona storto. Qualcuno dice quei preti adesso se la cavano con una confessione oppure con qualche anno di prigione. Io non posso stare più zitto, voglio dire la mia opinione e dico basta con la carota, ora proviamo col bastone. Nell’orto ci sono anche quelli che sanno dialogare fra loro, ma tante volte non parlano solo di lavoro, parlano anche del gioco delle carte, ci sono quei sei o sette che gli piace giocare a scala, a briscola a tresette, c’è quello che non concima, vuol mangiare verdura pura e tanti che vanno a ballare solo per fare bella figura. Altri maligni che mormo-
rano e dicono “sarebbe meglio restassero a casa, tanto non han più l’attrezzatura”, ma presto uno di loro si rivolgerà all’altro e gli chiederà: “Ricordi tu quel giorno che qui venne e rifiutò l’orto per quella faccenda dello storno?”. Io che sono uno di loro ne avrò piacere se parleranno di me, non mi faran nessun torto, anche se penso che non tarderanno a dire che anche Savio è morto. Alla sera prima di addormentarmi penso al mio passato e sulla mia coscienza pesano, anche se mi sono confessato, tutti quegli uccelli che ho catturato. Poi il mio pensiero va a tutte quelle piante che ho potato, ai miei due figli e alle mie quattro nipoti, a tutto quel vino con quell’ape consegnato. Agli amici dell’Esedra che è stato il locale da me più frequentato, ed anche a cose brutte che mi hanno remato contro. Però tirando le somme vorrei arrivare a novant’anni perché vorrei vedere altri eventi. Di morire non mi sento ancora pronto, che fatica faccio ad addormentarmi, a prendere sonno, ho anche quel pensiero: diventerò bisnonno?
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Buone Feste Cattolica
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Torconca
Torconca, il quartiere dei presepi Gli autori. Da sinistra: Giancarlo Vampa, Bruno Ceccolini, Gemino Vampa
- Torconca è il quartiere dei presepi di Cattolica-San Giovanni. Se ne possono ammirare molte decine. Il più bello porta la firma dei fratelli Vampa Giancarlo e Gemino e Bruno cecchini. I primi due sono considerati raffinati muratori. Il
terzo non è da meno: raffinato tornitore in pensione. Fino a quattro anni fa, andavano a visitare presepi in tutta la provincia di Rimini. Poi si dicono: “Proviamo a farne uno noi?”. Lo allestiscono nel giardino di casa di Giancarlo, via Savio 8. Provenienti dalle Casacce, è la prima strada di Torconca, a destra. Quando inaugurano, ai primi di dicembre, fanno una festicciola a base di vin brulè e altro ancora. Resta aperto agli appassionati fino dopo la Befana, dalle 16 alle 24. Anno dopo anno, hanno migliorato e movimentato la loro opera; iniziano a lavorare da ottobre. Grande attenzione ai particolari: il muschio del Conca, il ghiaino, la sabbia, il ponticello, le case. I gioielli sono le statuine in movimento meccanico (niente elettronica): l'oste, il taglialegna, lo scultore, il vasaio, la fontanella (un omaggio a quella delle Sirene di Cattolica), il mulino (con tanto di macina che gira fatta al tornio), l'incantatore di serpenti, il gregge di pecore, il pescatore. Chi ha la sensibilità di osservare uno per uno le statue viaggia con la fantasia e pensa a quanta intelligenza, costanza e lavoro ci sia dietro. L'artefice dei movimenti è Bruno. I tre amici hanno acquistato le statuine alte 12 centimetri, le hanno sezionate e vi hanno costruito il movimento, che gira grazie ai motorini vecchi dei computer, un regalo di Mario Andreatini, della “Stamu” di Misano Adriatico.
Gli eventi - Dal 6 dicembre al 6 gennaio: Villaggio di Babbo Natale in piazza Primo Maggio con le bancarelle dei mercatini di Natale, Cinema 5D in piazza Nettuno per vedere film tridimensionali 7 dicembre - “Notti d’Atmosfera”, la Notte Bianca di Cattolica con negozi aperti fino alle 24 ed il centro illuminato solo dalla luce di centinaia di candele e tanti concerti a cielo aperto, da palazzo Mancini fino a piazza Primo Maggio. 9 dicembre - I “Roller Latin Group” accompagnati da una band musicale gireranno per le vie del centro facendo ballare la Città al ritmo di musica latina e salsa.
16 dicembre - La “Carica dei 12”, musiche swing e blues per tutta la sera per creare un’atmosfera magica in tutta la Città a pochi giorni dal Natale. Festa di Capodanno - Un concerto dei “Moka Club”, in collaborazione con Radio Bruno, nella notte di San Silvestro davanti a palazzo Municipio per rendere ancora più speciali le Feste di Natale. 6 gennaio - Grande chiusura del Natale con lo show dei “Banana Split cartoon cover band” in piazza Mercato accompagnati dalle Befane sui trampoli che distribuiranno dolciumi e caramelle ai più piccoli. E non solo…
Il miacetto star della rete Il miacetto
- Il miacetto, tipico dolce natalizio cattolichino, dopo aversi visto dedicare un sito internet www.miacetto.it, che ne ripercorre la storia e dove vengono riportate alcune ricette con “variazioni”, ora ha un proprio spazio anche nei social network. Gli utenti di Facebook possono infatti raggiungere la pagina dedicata a questo caratteristico dolce fatto di noci, uva sultanina, mandorle, pinoli, miele, zucchero, rumgiulen, limoni, arance, olio extra vergine di oliva, acqua, un pizzico di sale e un pizzico di cannella, digitando l’indirizzo http://www.facebook.com/ pages/Miacetto (Ales. Fioc.)
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Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Presepi sott'acqua
- “Presepi sott’acqua” è la rassegna artistica che l’Acquario di Cattolica inaugura per il 6° anno consecutivo, e propone al pubblico durante le festività natalizie a partire dall’ 8 dicembre fino al 6 gennaio 2013. Una rassegna nazionale che ogni anno si arricchisce di originali Natività in terracotta, vetro soffiato, ceramica, immerse all’interno delle vasche più suggestive e nei percorsi. Un evento dedicato all’arte condivisa, alla creatività e al valore del luogo e dei sentimenti nella tradizione del Natale. Tutte le opere immerse sono realizzate in materiali non tossici e non invasivi
a tutela della salute dei pesci. L’insolita cornice delle vasche del Mar Mediterraneo, dell’Oceano Indiano e del Pacifico, diventano piccole gallerie d’arte sottomarine ma anche cornici per preziose sculture naturali perfettamente integrate nelle profondità. La visita all’Acquario più grande dell’Adriatico, questo periodo dell’anno diventa un appuntamento da non perdere, soprattutto per ammirare in un caloroso e colorato clima natalizio, oltre 3.000 esemplari marini e terrestri, tra i quali spiccano tra i protagonisti, i simpatici pinguini di Humboldt, gli squali più grandi
Buone Feste Cattolica d’Europa, le buffe lontre orientali pronte a far divertire i bambini con i loro giochi acquatici e capriole, o i caimani nani, ultima novità di questa stagione. La rinomata rassegna “Presepi sott’acqua” che coinvolge 12 artisti e artigiani italiani, tra i quali citiamo l’artista della Ceramica di Faenza: Maria Cristina Sintoni e Laura Silvagni;la più giovane artista della rassegna, Annalisa Benvenuti, un attenta ricercatrice della simbiosi che spazia tra l’illustrazione della scuola del Libro di Urbino dove si è diplomata e l’antica tecnica del graffito imparata nella bottega di nonno Franchetti a Montefiore Conca; Daniele Foschi di Gradara (PU) e di Geo Casadei di Santa Maria del Piano (RN). Per la gioia dei bambini, gli addobbi di cioccolata e di zucchero filato sono le particolari creazioni artistiche di Paolo Staccoli dell’antica cioccolateria Staccoli di Cattolica. Anche ogni bambino può essere l’artista del Natale 2012, può creare la sua decorazione e portarla all’ Acquario perché a Natale tutti i bambini (fino a 12 anni) che portano una pallina, o un addobbo natalizio creato da loro, possono appenderlo sul “Grande Albero di Benvenuto”, e così avere l’entrata gratuita. La Natività più suggestiva resta comunque quella immersa nella grande vasca degli squali più grandi d’Europa, circondata da 700.000 litri di acqua marina, custodita da 11 grandi Squali toro e Nutrice e vegliata da una miriade di Carangidi argentatati e Pesci Balestra che curiosamente nuotano attorno ad un opera inedita in terracotta naturale creata appositamente nei laboratori Arte Ceramica di Faenza da Maria Cristina Sintoni. (Pierfrancesco Gasperi)
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Macanno, via Curiel
- E’ Natale e in zona Macanno, se capitate in via Curiel, troverete una casa ove il Natale ha da tanto tempo un sapore speciale. Un soffio sotto il ciglio della strada potrete ammirare un presepe fatto mischiando ingredienti come passione, lavoro, condivisione e di atmosfera. Il presepe, in parte meccanico, è prima di tutto e come sempre il frutto della collaborazione di tutte le generazioni di parenti e del lavoro di amici. E’ un presepe il cui principale ingrediente è la passione e collaborazione, di ricerca e di voglia di stupire e di stupirsi. Un presepe in cui ognuno ha messo qualcosa: chi conosce l’elettricità lo ha illuminato, chi sa di
Rito e motivo di incontro meccanica lo ha movimentato, chi sa governare l’acqua ha costruito ruscelli e cascate. Chi sa dipingere, ha creato la Palestina, chi conosce la lana e fili di ferro ha creato pecore cammelli e personaggi e il cacciatore si è impegnato a cercare l’ormai introvabile muschio vero. Ogni anno poi il presepe cresce, cambia la sua fisionomia e diventa più interessante. Quest’anno sono cresciute le case delle lontana Betlemme, si sono aggiunte casette illuminate con l’esterno in legno, sono aumen-
tate le figure in movimento. Ogni anno aumenta l’ impegno e ci si sforza a pensare qualche miglioria. I risultati sono lusinghieri, tanto che la voce si è sparsa e nel Macanno, col coordinamento della parrocchia il prossimo anno ci sarà un evento speciale a natale: Il Macanno sarà la via dei Presepi. Ecco, da un piccola passione un sano contagio, per ricordare Dio all’ uomo e rammentargli che lo spirito natalizio fa bene anche qundo le feste saranno. Un risultato insperato per le famiglie che realizzano il presepe, un regalo in più che loro stessi potranno godere ogni prossimo Natale! Claudio Casadei
I quadriten in brod sal purace - L'Italia è un paese baciato dal mare. Perciò le ricette a base di pesce giocano un ruolo fondamentale nella cucina di tradizione marinara. Un esempio lampante ce lo
CULTURA offre un'antica ricetta cattolichina, sicuramente creata dalla moglie di un pescatore. In dialetto, la ricetta in questione
si chiama: “I quadriten in brod sal purace”. I quadrettini all'uovo in brodo con le vongole sono una squisitezza romagnola facile da preparare. Ingredienti e dosi per quattro persone: 500 grammi di vongole con guscio; aglio, prezzemolo, pepe nero, olio d'oliva; un dado (niente sale); tre cucchiai di vino bianco; togliere le vongole dal guscio, aggiungere di acqua, portare ad ebollizione; aggiungere 150 grammi di quadrettini all'uovo (l'aggiunta del brodo di vongole è consigliabile). Freschezza semplicità sono i principi base della cucina povera italiana. Non bisogna però lasciarsi influenzare dalla parola “povera”. Il bravo cuoco, o cuoca, è colui che riesce con poco ad ottenere molto. Per gli amanti dei piatti leggeri di pesce, per lo più poco costosi, questa semplice ricetta di casa nostra sarà un piacere per il vostro palato e un caldo ristoro per il corpo. Emilio Cavalli
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Riflessioni 55 bibliche “Non possiamo non definirci cristiani”, Benedetto Croce LA RIFLESSIONE
di Nicoletta Dentico* - Una violenza endemica, nel mondo, nei rapporti fra uomini e donne. Una violenza incisa profondamente nelle strutture archetipiche dell’immaginazione e della cultura a cui apparteniamo, e per questo in qualche modo accettata. Chiamiamola con il suo nome: guerra. Una guerra sistemica, come quella che le leggi del profitto senza limite agitano contro i diritti umani sul pianeta. Una guerra combattuta con sequenze di crudeltà inaudita, perlopiù al riparo delle mura domestiche. Nella quasi totalità delle storie conosce una sola direzione: da lui a lei. Una bestialità che si manifesta con ossessiva scansione di delitti annunciati, talvolta sotto forma di esecuzioni pubbliche, non di rado davanti ai figli o agli altri familiari. La mano che si arma contro una donna è quella di un mari-
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IMPEGNO CIVILE
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Una violenza incisa nel rapporto tra uomo e donna. E' una guerra assurda
Femminicidio, male endemico to, di un amante, di un padre, di un fratello. Le cause: una separazione, aspettative disattese, equilibri familiari che si vanno modificando, affermazione di ruoli e poteri che si credono minacciati. Nel 70% dei casi – ci raccontano le statistiche – se una donna viene assassinata, il suo aguzzino era un convivente e, nel suo delirante fraintendimento, non di rado riteneva di essere pazzo di lei. Forse proprio per questo la violenza contro le donne è stata a lungo considerata un fenomeno trascurabile, legato alla sfera personale e alla patologia del singolo. Un fenomeno da relegare all’intreccio inspiegabile, perché ancora poco indagato, tra
sentimenti d’amore ed esplosioni di odio incontrollato. È così nei Paesi in cui stantie concezioni culturali e forme di diritto ispirate al fondamentalismo religioso relegano la donna a entità da possesso, umanità da sottomettere. È così nella più laica Europa, dove le battaglie per l’emancipazione femminile non impediscono che la violenza rappresenti ancora la prima causa di morte delle donne nella fascia di età tra i 16 e i 50 anni. Così, in particolare, nel nostro rancoroso Paese, dove ogni due o tre giorni viene uccisa una donna. Da tre anni a questa parte i femminicidi – così si è scelto di chiamare questi delit-
Riflessioni bibliche “Il cristianesimo ha tradito Gesù?”, Giorgio Jossa
Eva nella Cappella Sistina
ti, in analogia con il genocidio, per decifrare la natura sessuata di questa violenza e soprattutto per marcarne la potenza distruttiva – sono aumentati in Italia di circa il 10% all’anno: un incremento maggiore rispetto a tutti gli altri Paesi europei. L’ennesima vergogna di un Paese slabbrato che ha attirato l’attenzione delle Nazioni Unite. Il primo rapporto della inviata speciale dell’Onu sulla Violenza contro le Donne, la sudafricana Rashida Manjoo, pubblicato lo scorso giugno, non fa sconti a nessuno, neppure alle donne, per il modo in
cui l’Italia sottovaluta, nasconde, racconta, legittima gli assassini. Se le donne non fossero la metà del genere umano, la metà cui spetta il governo sulla riproduzione della vita, se venissero piuttosto considerate per un momento come un’etnia, o un gruppo religioso, o una preferenza sessuale, non se ne potrebbe spiegare l’inerzia di fronte alla persecuzione. La rinuncia a un’autodifesa militante. Questo ragionamento varrebbe fin dal genocidio delle bambine prima e dopo la nascita in tanta parte del mon-
do (India e Cina capofila di questo scempio), che è sì altra cosa ma strettissimamente legata alla questione del femminicidio. Facciamo fatica a togliere dalla cronaca nera la contabilità di queste morti e vederle per quello che sono. Non un raptus passionale, ma un’umiliazione che oltrepassa il corpo e la storia personale della persona uccisa per espandersi e dare senso alle altre donne, a tutte noi. Facciamo fatica nella narrazione e nella prospettiva ma qualcosa si muove, grazie alle donne, per dare spessore vero a questa grande ferita nella nostra convivenza. Che è innanzitutto un problema degli uomini. Che va assunta dalla politica e dalle istituzioni come una priorità assoluta. *Giornalista, impegnata nella cooperazione internazionale. Fa parte di “Se non ora quando” (Fonte Adista)
FOCUS
La banca faccia la banca e non... qualcosa d'altro di Alfonso Scarano* - Un convegno sul sistema bancario presso la sede storica della Banca Commerciale Italiana, richiama alla memoria la figura di Raffaele Mattioli e della sua opera di banchiere abile, illuminato e letterato. Raffaele Mattioli scriveva: "...guardiamo ai fatti, a quel che è successo e come è successo, e constatiamo che nelle buone come nelle avverse fortune della Storia Italiana contemporanea la nostra banca si è mantenuta indefettibilmente al servizio di tutta l'economia nazionale, del suo sviluppo e del suo sostegno, in tutti i rami, in tutte le regioni, ed ha tratto nuove energie dal rafforzamento delle capacità produttive e commerciali del Paese. Non si può pensare di scrivere la storia economica di questi tre quarti di secolo senza riconoscere, ad ogni piè sospinto, la presenza lo stimolo e l'impulsione della Comit. Nella lunga prospettiva di questo periodo, anche gli sbagli, gli scacchi, i sommovimenti, le mutilazioni, trovano una loro collocazione e, se non sempre una giustificazione, un costante crisma di razionalità. Il braccio economico dello Stato, l'Iri, è nato
come la proiezione felicemente realizzata di una politica che ebbe nella Comit l'iniziatrice e la protagonista. Tutti quelli che hanno dato il meglio di sé alla Comit possono perciò, senza nessun ossequio alla mistica dell'azienda, senza nessuna idealizzazione di quello che dopotutto non è che un "affare", inteso dunque al profitto e servo di Mammona, essere fieri del risultato dei loro sforzi, ed insieme umili alla vigile coscienza di non essere stati delle anonime rotelle di un grosso congegno". E dopo alcune parole di ossequio a Otto Joel e Giuseppe Toeplitz, fondatori della Comit, Mattioli ricordava il loro testamento spirituale che.... "raccomandava di mantenersi fedeli al principio che la Banca attingesse forza e prosperità nel dar forza e prosperità al Paese". Ecco, rispetto a queste parole, i dibattito che si è espresso durante il convegno appare assai distante rispetto la necessaria attenzione all´economia reale. La distanza che corre tra il parlar di brioche bancarie rispetto il ragionar di pane economico e dei mulini e delle forni che lo possono produrre. Il pensiero che si è espresso nel convegno appare baricentrato
Raffaele Mattioli
Mattioli: “fedeli al principio che la Banca attingesse forza e prosperità nel dar forza e prosperità al Paese” su una visione, come dire, introflessa o autoreferenziale bancaria che si esprime con prospetti e strategie di "ritorno delle banche alle marginalità", con discorsi di autoristrutturazione ed efficientamento ma sostanzialmente staccate da un concreto pensiero di ritorno alla sanità della crescita economica e delle imprese. Solo l´intervento di Gregorio
de Felice ha dato qualche miglior segno di lettura più attenta della tremenda crisi e della ovvia relazione che esiste tra i numeri bancari e quelli dell´economia. D´altro canto l´auspicio alla "internazionalizzazione" delle imprese italiane appare solo auspicio perché lontano nei numeri ma soprattutto nelle reali competenze e capacità delle banche di incidere sufficientemente nella internazionalizzazione avendo nel passato anche mimetizzato questa insufficienza di risorse culturali interne con la sola e semplice stipula di accordi con banche estere o la delega a fondi terzi ad hoc predisposti ma che rischiano di risultare assai poco integrati con la struttura bancaria che li ha generati. E la constatazione dello sbilanciamento finanziario delle imprese sul debito bancario aggravato dalla sua breve scadenza, appare lapalissiano risultato di una azione bancaria che nel tempo si è sempre cibata di un meglio remunerato finanziamento alle imprese rispetto alle
alternative che un mercato efficiente dei capitali avrebbe potuto sviluppare. Il fallimento del mercato MAC - mercato alternativo dei capitali - destinato al finanziamento delle PMI ha subito incespicato nei contrapposti interessi delle banche che ne sono state fondatrici. La londinizzazione di Borsa Italiana neppure è stata citata come nuovo grande handicap alla capitalizzazione delle imprese italiane e come deperimento della industria finanziaria milanese che intorno alla Borsa viveva prima del suo annegamento in Borsa di Londra. Solo nell´intervento di Salvatore Brigantini si può cogliere il guizzo solitario del ragionare circa la funzione pubblica che deve svolgere il sistema bancario per un paese. Un guizzo ramingo e lasciato solo che attinge tuttavia alle sane radici della cultura bancaria classica italiana che pare respirarsi ancora quando si entra nel bel palazzo di piazza Belgioioso, il palazzo che ospitava l´incontro. Ma tale sensibilità rispetto le radici della tradizione e cultura bancaria milanese pare in via di estinzione rispetto il più disinibito fare affari bancari nella cultura anglofoba e neoliberista Anglosassone.
Emerge dunque dal dibattito una rappresentazione consueta, e per certi versi rattristante, rispetto la crudezza di un mondo economico in gravissima sofferenza. Alle banche basta ristrutturare se stesse, pensare al loro efficientamento, rispettare una autolesionistica normativa di Basilea 3, rimanere comunque fedeli e succubi di un modello di banca universale che è - in realtà - la probabile principale origine di molti ed irrisolti mali dell´economia e della finanza di oggi. Basti pensare al conflitto di interessi tra l´anima bianca della banca vera e l´anima nera dell´impresa di speculazione finanziaria. Usciti dal convegno si ha la non vaga sensazione di aver sentito discutere principalmente di brioches bancarie, rispetto il necessario ragionare in merito a coraggiose autocritiche per lo scorso ventennale sviluppo di un sistema bancario che sta diventando insensibile oltre che inadeguato alla scarsità di pane che esiste nell´economia reale. *Analista finanziario indipendente. Milanese con casa a San Clemente, Scarano per anni è stato residente in Valconca. Lo scorso 2 dicembre è stato ospite di Report, la trasmissione di Milena Gabanelli.
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BCCG - COMUNITA'
Befana con la BCC a teatro
Un momento dello spettacolo
- La Banca di Credito Cooperativo di Gradara regala ai bambini di Cattolica e città vicine una speciale calza per la Befana. Si tratta di uno spettacolo al Teatro della Regina che inizia alle 15,30. La rappresentazione “Oh Cenerentola!” è messa in scena dalla compagnia “Il Carro dei Comici”. Ai bambini presenti verrà consegnato un regalo, fino ad esaurimento.
Dicembre 2012
Aziende informano
Di Maria Lucia De Nicolò. Viene presentato il 15 dicembre, ore 16, al Teatro della Regina. In regalo ai presenti
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BCC Gradara, “Cattolica” il libro strenna - A Cattolica, nel Cinquecento tra via Marx, fino a giungere in piazza Mercato, c'era una possente fortificazione della quale non è rimasta traccia. In un raffinato e rigoroso filmato tridimensionale i cattolichini potranno riviverla e rivederla. La ricostruzione multimediale è avvenuta grazie a vecchi documenti e alla certosina ricostruzione di quel cantiere da parte dello storico Maria Lucia De Nicolò. In un filmato di 25 minuti si ricostruiscono le tappe forti della storia di Cattolica: dall'antichità fino al '900. Il dvd viene presentato il prossimo 15 dicembre, ore 16, al Teatro della Regina, insieme ad un libro monumentale. Si intitola “Cattolica” (518 pagine di grande formato) e rappresenta il summa della storia della città. E' anche la parola fine al quarantennale lavoro della studiosa. Questo è il sontuoso libro
Un percorso che parte dall'antichità ed arriva fino al '900. Volume impreziosito da bellissime immagini, come nello stile della De Nicolò. Lavoro piramidale. “Finalmente ce l'abbiamo fatta”, commenta Fausto Caldari, presidente della BCC di Gradara
Fausto Caldari, presidente della BCCG La copertina del volume
BCCG - COMUNITA'
strenna 2012 della Banca di Credito Cooperativo di Gradara; la prima monografia di un progetto editoriale chiamato “storie per luoghi” che vedranno la luce negli anni a venire. Uno si chiede, ma per quali ragioni, un istituto di credito investe nella cultura? I motivi sono economici e sociali e li argomenta Fausto Caldari, pre-
BCCG - GIOVANI
“Il futuro si costruice coi giovani”
sidente della BCC di Gradara: “Noi contiamo già numerose iniziative volte alla salvaguardia delle tradizioni, del patrimonio monumentale ed artistico, e al recupero della storia locale. In me, e nel consiglio di amministrazione, c'è la consapevolezza che la scoperta delle identità locali possa fornire importanti opportunità non solo per una più sapiente tutela e valorizzazione dei beni culturali, ma anche per la progettazione di nuove forme di turismo, di nuove forme di economia sulle solide ed uniche radici del passato. Il libro è anche il monu-
mento assoluto di Maria Lucia De Nicolò. Sempre con una punta di ironia, commenta: “Per fortuna che ho messo fine al lavoro, che è l'ultimo atto da parte mia verso la città. Nelle 518 pagine ho rivisitato un lavoro di 40 anni. Quello che è stato pubblicato è stato aggiornato tenendo conto delle nuove acquisizioni”. Da studiosa vera, a chi le chiede quale parte più le sta a cuore, risponde: “Non me ne piace nessuna, ma tutte sono importanti”. La parte innovativa, il dvd, lo ha firmato Carlo Cestra, un regista che ha lavorato per Pie-
ro ed Alberto Angela. Racconta la De Nicolò: “Questa ricostruzione multimediale dei fatti cattolichini è avvenuta sulle basi di rigorosi contenuti scientifici. Nel passaggio sull'800, si riescono ad individuare i monumenti arrivati fino ad oggi. E tutto quello che viene proposto nel filmato è oggettivato dalle fonti”. Chiude il presidente Caldari: “L’eredità della storia, ed il legame con la cultura, rappresenta un capitale su cui investire per lo sviluppo e diventa il tramite per la valorizzazione di un territorio, e l’attivazione di nuovi processi”. Il libro viene regalato a tutti coloro che interverranno alla presentazione.
BCCG - SOCI
Omaggio a Verdi. Uscita alla Fenice per l'Otello
Foto di gruppo con i premiati. Al centro Fausto Caldari, presidente della BCC di Gradara - “Abbiamo l'obbligo di lasciare un mondo migliore di come lo abbiamo trovato. E questo migliore passa attraverso i giovani. E' con tale spirito che nascono le Borse di studio intitolate al compianto Guido Paolucci e il Premio Talenti”. Così Fausto Caldari, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara racconta la 7^ edizione tenutasi al Teatro della Regina lo scorso novembre. L'appuntamento, rivolto ai giovani più meritevoli delle province di Pesaro–Urbino e di Rimini, ha riempito il teatro. I premiati della scuola secondaria di I grado: Nicolò Rovelli, Francesca Bedetti, Manuel Montebelli, Alessandro Marcantoni, Andrea Sciamarelli, Alice Bruni, Elisa
Ottaviani, Alessandra Masini, Francesco Evola, Lisa Pagnini, Luca Righetti, Omar Tamagnini, Federico Garoia, Ilenia Berardi, Nicola Severi, Alessandro Ubalducci, Giacomo Pritelli, Rachele Spadoni, Alessia Sabatini, Giulia De Simoni, Martina De Simoni, Dario Dorazi, Eugenio Bernardi, Federica Paglioli, Andrea Righi, Matilde Aguzzi, Valentina Mattioli, Eleonora Rossini, Matteo Bartolani, Giulio Morri, Jacopo Pesaresi, Giulia Tonelli, Monica PAtrignani, Eugenio Manprin, Martina, Michelotti. I vincitori della scuola di II grado: Paolo Lizio, Antonio Guarino, Sara Zorqany, Giulia Giacomucci, Roberta Rastaldi, eleonora Tonnarelli, Camilla
Ugolini, Valentina Gentilucci, Davide Rovinelli, Cecilia Bianchini, Laura Acquaviva, Chiara Bonali, Marco Giacomini, Alessandra Migliozzi, Elisa Del Prete, Luca Baroni, Sara Cevoli, Valentina Paci, Angelica Santi, Edoardo Benati, Giada Bartolini, Valeria Gabrielli, Ivan Cipro, Virginia Bezzi, Belinda Lamidi, Karin Gobbi, Giorgia Spina, Ilenia Podeschi, Mattia Borrillo, Stefano Patrignani, Chiara Ceccarini, Selene Tamagnini, Samuele Tamagnini, Sara De Marchi. Mentre i vincitori dei “Giovani Talenti”, sesta edizione, rivolto ai migliori laureati: Viola Venturini, Federico Guerra e Diego Amadei.
- Lo scorso 30 novembre, la Banca di Credito Cooperativo di Gradara ha organizzato una gita breve a Venezia per assistere all'Otello di Verdi alla Fenice, considerato il teatro più bello del mondo. Ha riempito un pullman con 62 appassionati.“Se la Banca di Credito Cooperativo di Gradara non avesse avuto l'idea di organizzare un'uscita simile, ne sono certo, non ci sarei mai andato. Invece, passiamo ore splendide: per la compagnia, per il modo e anche il fine”. E' quanto afferma Loris, uno dei più assidui partecepianti alle gite.
Gli itinerari della buona tavola
Buone Feste
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GABICCE MARE - GRADARA -TAVULLIA EVENTI LEGGI
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Neon Studio. Insegne di ogni tipo, anche al led. Illustrazioni sui muri e Moto Gp
In 25 anni, dall'artigianato al software I tre amici soci
STORIE
Gabicce Monte, presepe vivente con vista mozzafiato - Presepe vivente con vista mozzafiato nel borgo che custodisce le radici di Gabicce Mare: a Gabicce Monte per il secondo consecutivio. Due le serate quest'anno. Il primo appuntamento è il 24 dicembre, vigilia di Natale, dalle 21 alle 23. Si replica il pomeriggio dell'Epifania, dallel 15 alle 19. Prima edizione nel 2005, nasce su iniziativa delle signore Meri e Rosi e di Angelo Cucchiarini. Il presepe viene organizzato dai quartieri di Gabicce Mare. Il comitato organizzatore cerca figuranti; chi fosse interessato può rivolgersi al Comune di Gabicce Mare, o all'ufficio del turismo. PRECISAZIONE LEGGI
Lirica, errata corrige - Dieci anni fa nacque la canzone “Gabicce, Gabicce, Gabicce”, musica e parole di Antonio Perez. Sul nostro giornale di novembre invece abbiamo scritto che si trattava del decennale della sua stagione estiva, che è alla 12^ edizione. La scorsa estate ai concerti è intervenuto anche Domenico Pritelli, nel 2002 sindaco di Gabicce Mare. Ce ne scusiamo con Perez ed i lettori.
- Giusto per far capire che, passato un quarto di secolo, la voglia di pensare a cose nuove, quella non passa mai. Il Neon studio spegne 25 candeline e accende i led con una serie di nuove proposte rivolte al pubblico, per l’arredo di camere o salotti ma anche, perché no, di locali pubblici. Tre serie di “Quadrotti” coloratissime opere luminose da appendere alla parete, con un’ampia scelta di temi o personalizzabili con un’immagine a scelta. Celebri loghi, fiori, dipinti o soggetti floreali. La presentazione delle nuove creazioni sarà in piazza del mercato a Cattolica con inaugurazione il 9 dicembre. Per un mese, l’esposizione e vendita sarà all’interno di un “temporary shop” accanto alla farmacia. Anche questo un modo nuovo per presentare prodotti e business emergenti. Ma questo è solo l’ultimo passo di un percorso lungo che ha portato il Neon Studio a illuminare di luce e colore le facciate di locali, hotel e cinema di mezza Italia. Anno di nascita 1987, Matteo Magi, Annamaria Giulietti e Giancarlo Ubalducci hanno dato vita 25 anni fa alla loro impresa di cartellonistica e insegne pubblici-
tarie. L’elettronica e il digitale erano ancora “all’età del bronzo” e le riproduzioni in grande scala erano ancora fatte a mano partendo da un disegno proiettato con un ingranditore su una parete. Poi colorati a mano con pennello. Ora bit e l’elaborazione di potenti software hanno sostituito i proiettori e il pennello, i clienti portano le grafiche da stampare su una chiavetta Usb e tutto avviene grazie a giganteschi plotter. Ma tutta la fatica di quando non c’era ancora il segnare digitale ad alleggerire i carichi di lavoro ha fatto la differenza. I ragazzi del Neon studio lavorano in otto per realizzare insegne di tutti i tipi, al neon ma anche con la nuova tecnologia led, grafiche pubblicitarie per cartello-
ni, aerografie per automezzi (camion per autotrasporti anche sportivi per esempio per il Motomondiale) ed edifici. La maggior parte dei lavori sono svolti “in casa”, perché lo studio è dotato di tutti i mezzi necessari. Sono loro, per esempio, ad aver realizzato i motivi marini che decorano i 500 metri quadrati di parete dei cantieri Ferretti di Cattolica. Ma la maestria artigiana acquisita con l’esperienza pluridecennale nella lavorazione del neon li porta a creare ancora come all’inizio le insegne per negozi e locali, a cassonetto o con lettere “scatolate” singolarmente. In Neon studio ha realizzato diverse opere nella nostra zona, dalle insegne per piccoli ristoranti e
locali a grandi edifici come il Cruiser hotel di Pesaro, la discoteca Eden Rock di Gabicce Monte, la catena di American Graffiti o i multiplex Giometti in tutto il centro Italia. E poi lavori prestigiosi come l’hotel Bentley di Genova o il Golden Palace di Torino. Grazie al web però il loro business ha fatto anche un ulteriore salto in avanti, arrivano così commesse da tutta Italia che sono pronti a eseguire e spedire oppure installare in loco. Se le insegne sono però il biglietto da visita di un locale pubblico, i nuovi Quadrotti sono invece come piccole opere d’arte da sistemare sulle pareti di un pub o un bar ma anche di casa per dare nuovo colore a una stanza. Neon studio entra così anche nel mondo dell’arredamento domestico. Tratto 25 è la nuova divisione dello Studio che si occupa della commercializzazione dei Quadrotti. Pezzi realizzati in maniera artigianale suddivisi in tre collezioni: tutte utilizzano la tecnologia led che assicura anche un notevole risparmio energetico. Glass e Mode, originali e colorati, molto sottili, fino a poco più di un centimetro. E poi il Giotto, un tocco artistico di classe diverso e molto più luminoso delle “solite tele”.
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GABICCE MARE - GRADARA -TAVULLIA EVENTI LEGGI
Organizzano Grabicce-Gradara Calcio e Team 80 Volley
“Tomboliamo per lo sport” IL FATTO
- “Tomboliamo per lo sport”. Per i giovani. Organizzano due associazioni sportive: il GabicceGradara Calcio e il Team 80 Gabicce Volley. Quattro gli appuntamenti con le atmosfere natalizie: il 22, 23 e 24 dicembre, dalle 20,30. Il 26 dicembre Santo Stefano, invece, nella gran tombolata per i ragazzi si inizia alle 16,30. Si tengono nella palestra nella palestra di Gabicce Mare. Alla prima edizione, tutte le sere, supertombola con ricchissimi premi. Le due società danno l'opportunità ai giovani di impiegare il tempo con intelligenza. Mens sana in corpore sano, diceva Giovenale. Prosit.
Dicembre dalle sorelle Scola - Il Bar Sorelle Scola, viale della Vittoria 21, è un luogo di incontri culturali. Da anni presenta serate a tema. Dicembre. 21 dicembre, ore 20 - Concerto di Natale: B&B live. Come vuole la tradizione ogni Natale ha il suo concerto. E come da tradizione le note blues di B&B saranno il nostro regalo di Natale insieme a un buffet speciale per una cena-aperitivo. 9 dicembre, ore 17 - Per report di viaggio: “India” di Vale-
ria e Loretta. 14 dicembre, ore 20 - Per cena degustazione vini: Cantina Lucesole. 15 dicembre, ore 18 - Per mostra ceramiche raku di Franco Terenzi. 16 dicembre, ore 17 - Tea time: presentazione di tè e tisane abbinate a dessert.
Gravi minacce sul colle - Alcuni mesi fa, coun manifesto intitolato “Altro cemento su Gabicce”, il Comitato Vallugola Terranostra denunciò alla pubblica opinione tutti i rischi incombenti sul nostro colle, a causa delle scellerate politiche urbanistiche della Giunta Curti e delle precedenti amministrazioni, errori non sufficientemente valutati e contrastati dall’Ente Parco e dalla Regione Marche. Dopo i devastanti interventi sull’ex dancing Marechiaro, ben visibili dalla spiaggia ed anche da Cattolica, altre ferite stanno per aprirsi sulla fiancata a mare del colle di Gabicce, potenzialmente in grado di snaturare in maniera definitiva l’immagine simbolo del nostro turismo. Ci riferiamo in particolare ad interventi previsti presso la Baia Imperiale, che prevedono sbancamenti e rilevanti movimenti
LA LETTERA di terra, costruzioni in cemento armato e muratura su aree fondamentali per la conservazione del Parco, di ampiezza tale da compromettere definitivamente l’attuale paesaggio. Si comincia con la ristrutturazione ed ampliamento di un chiosco esistente, “La tribù”, che diventerà un vero e proprio ristorante grazie alle previsioni del Piano del parco e all’applicazione del Piano casa che l’amministrazione gabiccese ha esteso anche a quest’area del Parco anziché tutelarla. Si proseguirà con la realizzazione di un parcheggio a terrazzamenti che andrà a coprire una superficie di 4000 mq con al suo interno il “solito ed ennesimo” chiosco di circa 400 mc circa che diventerà un bel ristorante anch’esso con vista mare. E dove tutto questo? Dove
Amarcord Gabicce di Dorigo Vanzolini
oggi inizia la percezione concreta di quel Paesaggio e di quell’Ambiente che rendono unici quei luoghi, fino a farne il vanto della nostra offerta turistica, da tutti apprezzati e ammirati, e soprattutto dove oggi esiste un sentiero che dovrebbe far parte della mappa dei sentieri del Parco. Verremo a trovarci così con tanto verde in meno e con 3 barristoranti, di cui uno di proprietà comunale praticamente chiuso nella’area tennis, nello spazio di poche decine di metri. Ancora altro cemento e lamiere di auto che interrompono pesantemente il lieve e dolce declivio del colle. E per usare la saggezza di Calvino un cimitero di macchine assordanti che offende il silenzio interrotto solo dalle fronde dei numerosi alberi.
Ma serve tanto rumore!? Noi siamo assolutamente certi che a nulla porti questo uso speculativo dei nostri luoghi e che la collettività non lo voglia. Così come per il porto di Vallugola agiremo affinché l’intera città sappia che la giunta Curti ha favorito la devastazione di un territorio che andrebbe viceversa seriamente tutelato. Lo ha fatto con il Piano strutturale della città, si pensi solo ai due mega condomini mistificati come “porte della città” che andrebbero ad oscurare quell’anfiteatro naturale che è la collina sopra il Piazzale del turismo. Lo ha fatto di concerto con l’Ente parco e la Regione quando ha approntato il Piano del parco che più che strumento di garanzia per uno sviluppo sostenibile è strumento urbanistico per legittimare la collocazione di nuovi volumi edilizi. Vallugola Terra Nostra
LA LETTERA - GRADARA
“Con le nostre indennità di carica regalata telecamera alla scuola” - I cittadini di Gradara quando si incontrano, nei pochi luoghi di aggregazione esistenti in paese, si domandano”cosa fanno tutte quelle persone che occupano le poltrone del consiglio comunale?”. A volte pensano che solo pochi sanno quali incarichi istituzionali gli sono stati affidati e quali sono le effettive mansioni che devono svolgere: A queste domande gli si potrebbe suggerire che il successo a volte gioca brutti scherzi e non lascia spazio quasi mai alla verità e gli si può consigliare di fare un “giretto” in Municipio durante gli orari di apertura per constatare di persona quali e quanti producono e che presenza effettiva hanno. Noi di “Il Futuro per Gradara” siamo all’opposizione ma cerchiamo di fare della proposizione concreta fatta di poche parole. Proprio come ci hanno chiesto i nostri elettori. Cerchiamo di fare4 i fatti perché ci piace appartenere al nuovo modo di far politica, con nuove
ANEDDOTI RACCONTATI DA PESCATORI
Al pès sli radìs di Enzo Gaudenzi
- Fra marinai e contadini era consuetudine fare il baratto cioè uno scambio di prodotti, generalmente i marinai portavano del pesce ed in cambio ricevevano uova, polli, cavoli, insalata, frutta, ecc. Un giorno di maggio la moglie di un pescatore porta a uno di queste famiglie di agricoltori delle seppie, la signora che le riceve essendo la prima volta che le vede, le guarda attentamente la testa e poi dice: “Tal se, a n'avria mai pens che anche al pès l’ha li radis”.
idee volte al miglioramento dei servizi per aiutare i cittadini e non seguiamo il vecchio metodo politico fatto di un profluvio di parole senza risultati. Vogliamo dimostrare quanto detto con un piccolo esempio che dovrebbe far riflettere i cittadini di Gradara. Abbiamo presentato al consiglio comunale una mozione per chiedere “una riduzione dei costi dei consiglieri e degli assessori, di almeno il 50% per l’anno 2012, vista la crisi incombente”. La quota risparmiata sarebbe dovuta essere versata in un fondo da destinare a iniziative sociali o ad associazioni di volontariato che operano nel sociale. Ma, udite, udite: la risposta del consiglio è stata ovviamente negativa e non poteva essere differente, diciamo. Noi della minoranza al contrario ci siamo distinti decidendo, senza alcuna demagogia e all’unanimità, di devolvere tutto il nostro compenso, e non solo per il 50%, diventando di conseguenza gli amministratori di un piccolo bilancio pubblico, perché sempre di soldi pubblici si tratta. Abbiamo acquistato, con la somma dovutaci dal comune per i primi sei mesi di attività consiliare, una telecamera attrezzata di tutto punto indicataci come strumento mancante alla scuola primaria di Gradara. In questi giorni è già stato ufficializzato il regalo, non è molto ciò che abbiamo realizzato, lo sappiamo e ci rendiamo conto che dovremo fare molto di più, però abbiamo dimostrato di essere una opposizione propositiva e concreta! Non essendo l’ultima nostra azione amministrativa abbiamo deciso di pubblicare il nostro bilancio pubblico su h t t p : / / ilfuturopergradara.blogspot.it/ dove chi vuole può intervenire per confrontarsi sulla nostra politica. Il Futuro per Gradara
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Santa Lucia, il culto risale ai primi del 1000
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Restaurato quadro di Santa Lucia
Dall'11 al 13 dicembre. Organizza il Comune insieme a tutte le associazioni marignanesi. Piazza Silvagni diventa una bottega all’aperto. Castagne e vin brulè a volontà. E' anche l'occasione per visitare uno dei borghi più affascinanti del Riminese - Culto antichissimo e molto sentito, quello di Santa Lucia. I fedeli durante la celebrazione della festa accendono migliaia di candele in segno di devozione. L'altra tradizione è acquistare il torrone; un tempo si portava alla fidanzata. La chiesa: un bel barocco riportato agli antichi splendori, anche nei colori. Di proprietà del Comune, fondamenta su un vecchio edificio del 1500, fu completamente ricostruita nel 1786 grazie alle
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Santa Lucia (Foto Roberto Bronzetti)
La chiesa di Santa Lucia
- Il quadro di Santa Lucia è ritornato agli antichi splendori grazie alla Sis. Restauratrice Adele Pompili, è un olio su tela (cm 71X cm 91), del 1883. Il culto di Santa Lucia fu portato a San Giovanni in Marignano dai vescovi ravennati nel XII secolo, che avevano proprietà sia a San Giovanni, sia in Sicilia (Siracusa è la città originaria della santa).
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Piazza Silvagni per Santa Lucia e Natale
Santa Lucia, il culto Piazza Silvagni risale ai primi del 1000 atmosfere natalizie volontà testamentarie di Giulio Antonio Silvagni, un agiato marignanese, al quale poi venne dedicata la piazza principale di San Giovanni, proprio di fronte alla “sua” chiesa. Lascia scritto Silvagni: “...qual chiesa intendo, e debba farsi di lunghezza di luce trenta piedi comuni, con sua larghezza, per formare una chiesa di valore di scudi 3.000...” Il progetto è attribuito ad un certo architetto Luigi Moretti, un riminese detto “Smodino”. Ma in quel peri-
Nella tradizione popolare oltre ad accendere le candele votive alla santa, si comprava il torrone e si stabilava il prezzo dei capponi per Natale odo non c’è nessun architetto a Rimini con quel nome. I dati anagrafici corrispondono invece a quello di un capomastro che realizza opere di pregio a Rimini insieme allo scultore Antonio Trentanove. Oltre all’impianto architettonico che richiama la prima forma antica, quella della croce greca (bracci della stes-
sa lunghezza), al suo interno si possono ammirare pregevoli dipinti, tra i quali una Madonna con Bambino e Santi del pittore riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni. La chiesa conserva un organo settecentesco con circa 600 canne di stagno e legno, di recente restaurato. Altra data importante della costruzione è il 1911, quando su progetto del geometra misanese Tonti venne aggiunta la loggetta. Dai primi anni '90 viene sottoposta ad una serie di lavori.
- La FantaLotteria dura fino al 6 gennaio; chi fa acquisti nei negozi iscritti all’Associazione ‘Il Granaio dei Malatesta’ partecipa all’estrazione di 10 premi hi-tec e sportivi Puntuale come ogni anno torna a San Giovanni in Marignano la FantaLotteria, il concorso a premi organizzato dall’Associazione commerciale il Granaio dei Malatesta che mette in palio 10 premi hi-tec e sportivi tra cui un I-Pad Apple, un Tv color, un’asciugatrice, una bici elettrica e due city bike! Per partecipare basta fare
acquisti nei negozi dell’Associazione fino al 5 gennaio 2013, compilare quante più delle 30.000 cartoline a disposizione e imbucarle in un’apposita cassetta. Le cartoline saranno consegnate secondo un criterio di spesa che varierà a seconda che si tratti di pubblici esercizi, attività alimentari o extra alimentari. L’estrazione dei premi avverrà il giorno della Befana, 6 gennaio 2013, in Piazza Silvagni a San Giovanni in Marignano alla presenza di un Responsabile della Tutela del Consumatore e della Fede
Pubblica individuato dalla Camera di Commercio di Rimini. A seguire, per festeggiare i vincitori, sarà allestito l’amato Merendone organizzato dall’Associazione commerciale marignanese. I premi in palio: Bici elettrica mod. Litio Verona col.grigio fumo/ biancO, Apple iPhone 5; Mountain Bike; Asciugatrice Indesit 7,5 Kg classe A; Tv Smart Samsung 40 pollici; Apple iPad; Vaporella Power System Polti con asse riscaldante; Tv Led Samsung 32 pollici; City Bike uomo; City Bikedonna.
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Dicembre 2012
SAN GIOVANNI
Serata organizzata da Mente Locale. Sala piena. Presenti 5 amministratori
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Cittadini e politica, come ricominciare?
La sala del consiglio
LA POLITICA - La prima decisione da prendere è stata: dove ci sediamo? Ancora la sala era vuota, il dubbio era dove sistemare relatori e moderatore. I posti dei consiglieri comunali e della Giunta? No, troppo lontani, è dispersivo. Qui davanti sul gradino del podio? Meglio giù, spostiamo le sedie, al livello del pubblico. Bisogna avvicinare la politica ai cittadini no? Partiamo da questo. L’incontro “In ascolto della politica” aveva un obiettivo: mettere i nostri amministratori ed eletti locali di fronte ai cittadini. Per guardarsi negli occhi e capirsi un po’ meglio. Cosa fanno gli uni, cosa chiedono gli altri. La platea era numerosa, i posti a sedere terminati, qualcuno è rimasto in piedi appoggiato ai muri o allo stipite della porta. Anche “settore ospiti” era affollato. I politici intervenuti non erano di San Giovanni ma hanno accettato con entusiasmo di partecipare a questa iniziativa organizzata da MenteLocale. Erano cinque (l’assessore del comune di Rimini Sara Visintin non è riuscita ad essere presente per impegni in Giunta), due sindaci: Franca Foronchi, sindaco di Gradara e Domenica Spinelli, eletta a mag-
gio a Coriano. Poi c’erano Mario Galasso, assessore provinciale ai Servizi sociali, Luigi Camporesi, consigliere al comune di Rimini del Movimenti 5 stelle e Daniela Montanari, eletta al consiglio comunale di Verucchio nel centrosinistra con la lista D25, assessore dimissionaria e ora fuori dalla maggioranza. I nastri di partenza erano sulla linea dell’antipolitica. Un sentimento dilagante e un’acredine diffusa per una categoria che definire “casta” ahinoi, appiattisce tutto senza la speranza di una soluzione. Tutti i relatori si erano candidati con liste civiche. A partire da Franca Foronchi, nonostante l’area Pd. Un comune denominatore che significa tanto oggi. Non solo a livello locale, come dimostrano le elezioni siciliane e dimostreranno molto probabilmente, le prossime politiche. Niente simboli di partito. Domenica Spinelli, tessera Pdl in tasca che rivendica con orgoglio, ma che vuole evitare un’etichetta di “centrodestra”. La condivisione delle esperienze è partita proprio da qui, da un sindaco riconfermato, Foronchi a Gradara, e dal suo rapporto con i cittadini: “Come sindaco in questi anni ho
Franca Foronchi e Domenica Spinelli, sindaci di Gradara e Coriano, Mario Galasso, assessore provinciale ai Servizi sociali, Luigi Camporesi, consigliere al comune di Rimini del Movimenti 5 stelle e Daniela Montanari, eletta a Verucchio
accolto e ascoltato chi veniva nel mio studio. Io non noto questa distanza e nemmeno una mancanza di trasparenza da parte delle amministrazioni”. Se può essere vero per Gradara lo è stato certamente meno per Coriano fino alla scorsa legislatura, quando sono emersi quattro milioni di debito fuori bilancio. Dopo i tagli del commissario straordinario ora Do-
menica Spinelli guida la Giunta: “Non è una giunta di centrodestra – ci ha tenuto a precisare – ma un governo dei cittadini”. Le pratiche messe in campo dalla prima cittadina hanno significato un’apertura inedita: “Facciamo preconsigli nelle frazioni per spiegare cosa andremo a votare”. La gestione della cosa pubblica, trasparente, però, non deve essere assoggettata agli umori del cittadino: “Noi ascoltiamo quello che ci chiedono e cerchiamo di andare incontro e risolvere i problemi che ci sono – ha ribadito la Foronchi – però una
volta che abbiamo ricevuto un mandato elettorale è giusto che prendiamo noi le decisioni”. Sulla condivisione delle decisioni, per esempio sul bilancio partecipato, sono emerse anche idee differenti. Per esempio da Daniela Montanari le cui buone intenzioni a Verucchio hanno cozzato contro un sistema, ha spiegato come per un cittadino sia impossibile comprendere il burocratese di delibere e provvedimenti, senza una traduzione: “Anche che sono nuova a queste cose all’inizio ho fatto fatica. L’idea invece di condividere con trasparenza anche le decisioni di bilancio dovrebbe essere alla base”. Ma quale strumento potrebbe essere il più efficace? Incontrare i cittadini è uno di quelli. Ora però informazione, condivisione e anche attivismo hanno autostrade digitali su cui viaggiare. Il Movimento 5 stelle ne ha fatta la sua
infrastruttura principale: “Le proposte di delibera del M5S sono messe ai voti su Internet prima di ogni consiglio – ha spiegato il consigliere riminese Luigi Camporesi – e ne discutiamo prima”. Diverse proposte e una visione in certi casi molto differente che però non deve aver mai avere ombre per un cittadino: “Un politico non può avere un prezzo” come ha giustamente affermato nel suo intervento Mario Galasso. Tanti i temi in discussione e tanti i punti caldi che ancora accendono la Niente scintille, tanta voglia di riavvicinare il politico e la politica ai cittadini. Che, infine, hanno preso la parola. Molti interventi, sia di altri politici intervenuti ad ascoltare che hanno denunciato il sistema sporco delle logiche di partito e una politica che, a detta loro, anche a livello locale difetta in trasparenza e resta su un suo piedistallo. E poi. Finalmente, di cittadini che hanno chiesto risposte, individuato il nocciolo dei problemi: essere ascoltati. Sui temi più diversi ma che toccano il vivere quotidiano. Dalla scuola all’urbanistica, che è di gran lunga la più scottante. Attorno alla quale ruota tanto denaro. Tanti i temi e tantissimi gli spunti. Il prossimo, auspicabile, incontro sarebbe bello trattasse di quello che la politica ha da chiedere ai propri amministrati e rappresentati. Non basta criticare, è necessario diventare parte attiva del cambiamento di un sistema. “Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi ma cosa potete fare voi per il vostro paese”. Matteo Marini
Oltremateria, Guercino e l'Emilia del terremoto - L'azienda marignanese Oltremateria è uno degli sponsor della mostra itinerante del Guercino (1591 - 1666) volta a raccogliere fondi per l'Emilia. La prima tappa di un tour mondiale è a Bolzano dal 5 dicembre e fino al 27 gennaio 2013. In mostra dieci opere del famoso pittore emiliano e della sua bottega. Ospitata a Palazzo Mercantile, ha lo scopo di porre l´accento sul dramma del terremoto ancora troppo recente per la popolazione emiliana e di raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione della Pinacoteca di Cento, da cui provengono i dipinti. In occasione del famoso Mercatino di Natale si potrà dunque visitare la mostra contribuendo così ad aiutare il Comune di Cento. Per chissà quale gioco della
Una delle opere in esposizione a Bolzano
vita, va ricordato che il Guercino operò con intensità anche in provincia di Rimini. Nel Museo della città di Rimini sono custoditi alcuni suoi capolavori. Leader italiana per
le bio-malte, Oltremateria da sempre è sensibile all'arte e al sociale. Quando ancora era una piccola bottega fu tra gli sponsor della venuta del Dalai Lama a Rimini.
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Dicembre 2012
SAN GIOVANNI Ma qualcosa si sta muovendo nella chiesa in stato di abbandono da anni
EVENTI
Dicembre 2011
di Matteo Marini
Il Massari
Massari, il cartellone 14 dicembre - Teatro agricolo -Livorno Pellegrina Pellegrino. Di e con Giovanni Balzaretti. Viene distribuito al pubblico un “Menu del pellegrino”, una lista di pezzi dai quali il pubblico può scegliere gli argomenti preferiti: dopo un breve prologo Giovanni prende le ordinazioni, e recita su richiesta i testi scelti dal pubblico. Gli spettatori diventano protagonisti. 21 dicembre - “Quelle della Tv” speciale serale “La Fine del Mondo!”. Con: Marci Marcela, Jianina star e Laila. In collaborazione. A grande richiesta del pubblico tornano Quelle della TV in occasione della fine del mondo prevista dai Maya esattamente il 21 dicembre dell'anno 2012.
Dicembre 2012
- La chiesa della Madonna del Monte passerà un altro inverno così com’è. Nuda e diroccata. Un cappuccio sul tetto e in parte sul portico crollato, per evitare che magari qualche metro di neve riempia anche la navata dove è custodita l’immagine della Madonna col bambino (se dovesse arrivare un inferno bianco come quello di inizio 2012) e poi se ne riparlerà a primavera. Sempre se la chiesa, monumento storico di proprietà privata ma patrimonio di una comunità, ci sia ancora. Perché non è detto.
Madonna del Monte, il crollo continua La famiglia Spina ha infatti presentato un progetto di ristrutturazione: “I tempi però sono lunghi – ammette Daniele Morelli, assessore all’Edilizia – perché prima di tutto bisogna vedere se il progetto è idoneo agli interventi previsti in Prg. Poi deve passare al vaglio della Soprintendenza e tornare ai nostri uffici”. Insomma campa
cavallo tra le maglie della burocrazia e lei continua a sbriciolarsi. Una breve ricognizione, senza avventurarsi sotto gli architravi precari e le travi sospese, basta per capire come la situazione si stia aggravando. Ci sono stati altri crolli, è evidente da un confronto con le immagini di qualche mese fa.
Un’altra trave pende dal tetto del portico (un anno fa stava ancora su) altre tegole a terra mentre sulle macerie di due anni e mezzo fa sono cresciuti rigogliosi erba e arbusti. Diversi metri quadrati di copertura continuano a cedere, staccandosi dal corpo di fabbrica centrale, rivolti verso terra come una lingua in affanno.
Il Comune ha giocato in questi due anni la carta perequazione (l’unico sistema che sembra poter scavare un solco nell’interesse abulico dei padroni è quello edilizio) tentare di “comprare” la chiesa dando in cambio un morso di Psc: il mattone, sempre quello che smuove gli animi. Ma sembra ci si debba ancora mettere
d’accordo. Intanto i mattoni, quelli antichi, piangono l’incuria di chi li ha lasciati in decomposizione. D’inverno l’acqua si infiltra, gela e spacca. Speranza vana è quella di ritrovarla messa non peggio di come sta ora. Speriamo piuttosto che arrivi a primavera, se la Madonna del monte fa il miracolo.
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Dicembre 2012
MORCIANO
Nata nel '96 su buona idea di Battazza non è mai stata concretizzata.. Al vento milioni di euro
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Unione Valconca, il rilancio che non c'è L'Ufficio di Piano, la nuova competenza riuscirà a rilanciare l'ente. Uscite Saludecio e Montecolombo. Forse, grazie alla scarsità delle risorse pubbliche, questa è la volta buona
LA POLITICA
Formata da sette comuni - L'Unione della Valconca è formata da 7 comuni: Morciano, Montegridolfo, Mondaino, Montefiore, Gemmano, San Clemente e Montescudo. Doveva essere a nove, ma negli anni c'è sempre stata qualche defezione. Saludecio e Montecolombo, le ultime ad uscire.
VALCONCA - POLITICA - L'Unione della Valconca è stata la più bella idea politica di Claudio Battazza, allora sindaco di Montefiore. Per il “taglio del nastro” scese anche Pierluigi Bersani, allora presidente della Regione Emilia Romagna. Il motto fu: meno spese e più servizi. Eempio: il segretario comunale di Montefiore costa 145mila euro l'anno (circa il 10% per cento del bilancio). Un lusso per le comunità piccole. Solo che in questi 15 anni, l'Unione è stata solo un ente in più. Un carrozzone pubblico in più.
Nonostante i numerosissimi tentativi di portare l´Unione Valconca verso una svolta, i consigli comunali dei sette comuni “reduci” dell´alleanza amministrativa nata nel 1996, hanno ancora una volta deciso di iniettare le ultime stille del nuovo farmaco per evitare la morte dell´ente con la creazione di una nuova competenza: l´Ufficio di Piano. In ciò che prende sempre più i contorni di un “accanimento terapeutico politico-amministrativo”, i comuni dei sette co-
muni della Valconca hanno deciso di inventare anche questa nuova funzione condivisa, una funzione che, nella sostanza, cambierà poco e nulla nella gestione dei fondi destinati al sociale dai singoli comuni. Il risultato dell´operazione sarà l´aver scongiurato la scomparsa dell´Unione a causa del mancato allineamento con i parametri previsti dalla Regione. L´importanza della quarta attribuzione, una competenza di carattere spiccatamente formale e burocratico, ha così scon-
giurato la chiusura anticipata dell´ente. Cosa possa poi apportare nella sostanza l´Ufficio di Piano al quotidiano degli oltre 22.000 cittadini della Valconca (numero ridotto per l´uscita di Montecolombo e Saludecio) resterà cosa assolutamente misteriosa. Quale sia stata l´importanza politica di questa nuova attribuzione è stata subito rimarcata dal sindaco di San Clemente Christian D´Andrea, il primo cittadino che aveva addirittura autorizzato la convocazione del
Consiglio comunale con questo punto all´ordine del giorno senza la presenza dell´opposizione, celando l´importanza del voto. “Mi preme invece sottolineare un nuovo e rinnovato disagio che segue ad una fase di vero entusiasmo iniziale in cui non è mai mancato il mio impegno - ha reso noto D´Andrea, strenuo sostenitore delle idee del suo mentore Claudio Battazza, diramando sul sito del comune una nota -. Per quanto importante sia il trasferimento di questa ulteriore funzione all´Unione Valconca, non posso nascondere che si tratta di una grandissima occasione persa. Ovviamente non per quello che si sta facendo ma, e credo che abbia ben maggiore risalto, per tutto quello che non riusciamo a fare all´interno di questa importante forma associativa”. Nella nota di D´Andrea, da sempre vicino alle linee politiche del sindaco di Morciano (qualcuno lo chiama Battazzino), viene rimarcato come all´interno di quell´esecutivo dell´Unione che è l´Ufficio di presidenza il campanilismo regna ancora sovra-
no. Per quanto è trapelato, i veri problemi all´ente sovracomunale sarebbero generati dai piccoli comuni. Naufragata l´idea lanciata dallo stesso Battazza di insediare la sede dell´Unione alle scuole medie di Morciano, con un investimento collettivo di tutti i comuni, il nuovo leitmotiv per tenere salde le sorti dell´Unione sembra essere contraddistinto dalla gestione centralizzata del personale dei sette comuni e il trasferimento delle funzioni relative alla pianificazione territoriale e alla gestione dell´Erp (Edilizia residenziale pubblica). Proprio in questi giorni la sede dell´Unione - a rimarcare il suo spirito “Battazzacentrico” ha spostato la propria sede all´interno del comune di Morciano, proprio vicino agli uffici del padre costituente dell´Ente. Se la memoria non inganna, proprio dal comune capoluogo della Valconca partirono nel 2005 i primi moti di indipendenza dall´ente tenuto a battesimo da Claudio Battazza. Successivamente, dopo il 1999, l'allora sindaco Giorgio
Ciotti fu il primo a mettere in seria difficoltà la compagine a nove comuni dell´Unione, ripristinando la competenza alla polizia municipale all´interno del comune di Morciano. Sempre Giorgio Ciotti, mise alla prova la tenuta dell´ente, creando scompiglio nell´unità politica ma mantenendo immutato il proprio potere di controllo. Da allora “la creatura amministrativa a nove zampe” ha continuato a soffrire di intensi e continui mal di pancia, mali che hanno finito per far impantanare l´ente nella morta gora. Da allora, quasi come una maledizione, le sventure sono state numerosissime. La scarsità di fondi sembrerebbe costringere i comuni della Valconca ad intraprendere forzatamente la strada dell’associazionismo. La cruda realtà sembra però aver dimostrato una terribile verità: i nove comuni della Valconca non hanno mai saputo gestire servizi in forma associata. L’ultima fuga di Saludecio e Montecolombo sembrano confermare questo triste teorema. Si è parlato più volte di portare allo scioglimento l’Unione, nessuno dei comuni aderenti sembra però aver il coraggio di staccare il respiratore artificiale. Il continuare a richiamare il “rilancio dell´Ente” per poi finire ad attribuire unicamente nuove competenze formali, più che una manovra per rianimare il corpo ormai esanime dell´Unione, sembra il tentativo di avviare un ulteriore processo: quello di mummificazione.
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71 Via Cà Bacchino 2 San Clemente
Quasi 200 istantanee che ti portano per città e campagne delle nostre terre che come dice il professor Pasini sono culturalmente un tutt'uno. Fanno rivivere la signoria dei Malatesta
Dicembre 2012
MORCIANO
“Volando tra Romagna e Marche”, la strenna 2012 della Bpv. Autore Luciano Liuzzi
Due regioni, un'unica terra: la malatestiana
A Morciano dopo l'Epifania - A Rimini prima di Natale (al Grand Hotel lo scorso 30 novembre), a Morciano dopo l'Epifania. Queste sono le due presentazioni del libro strenna della Banca Popolare Valconca, che quest'anno raggiunge le 21 edizioni. Sempre di storia locale. A Morciano, sala conferenze della Banca Popolare Valconca di via Bucci il, alle 21.
PERSONE - “Le fotografie di Luciano Liuzzi sono un'occasione che ci viene offerta, un aiuto ad evocare un orizzonte più ampio per imparare uno sguardo più umano”. Con queste parole Massimo Lazzarini, presidente della Banca Popolare Valconca, legge il messaggio del libro strenna 2012 dell'istituto di credito che guida. Molto probabilmente per uscire da questa crisi economica che sta togliendo le speranze del futuro e la spinta della tensione psichica ci vorrebbe uno sguardo più umano. Ci vorrebbe l'undicesimo comandamento, la regola aurea. E' quello non scritto che si trova in tutte le civiltà sulla terra: “Fare agli altri ciò che vuoi che venga fatto a te”. Titolo “Volando fra Roma-
DATE
Una delle fotografie del libro strenna Bpv ”Volando fra Romagna e Marche” Luciano Liuzzi (a sinistra) l'autore del libro con l'elicotterista e compagno di avventure Mauro Gilli
gna e Marche”, il volume (160 pagine) è opera del fotografo riminese per hobby Luciano Liuzzi. Sono circa 180 istantanee bellissime che raccontano il territorio dove lavora e opera la banca morcianese. E' un divertente tour. Pagina dopo pagina, ci si può cimentare con il riconoscere i luoghi. I propri posti. Le bellezze. Le tristezze (eufemismo per brutture). Insomma, il territorio visto
dall'alto a colpo d'occhio racchiude centinaia d'anni di intelligenze certosine e vetriolo culturale. Durante la presentazione avvenuta lo scorso 23 novembre, a Rimini, il curatore della collana editoriale della Bpv, Piergiogio Pasini, con garbata ironia, ha detto: “Questa volta saranno contenti i bambini: non è un libro da leggere. Però costringe ad un esercizio mentale. Si vedono cose molto belle, e altre meno. Siamo ancora fortunati perché tra qualche anno con tutti i pannelli fotovoltaici che
saranno sparsi sarà peggio”. “Il volume - ha continuato Pasini - è una passeggiata tra Cesenatico-Senigallia-Valmarecchia-Valconca, spostandosi a Carpegna, Sassocorvaro e Urbino. E' un'unica terra, con le stesse usanze, lo stesso dialetto (solo a Rimini ce ne sono quattro), la stessa tipologia costruttiva ma diviso tra due regioni. Tutto il territorio, o quasi, era governato dai Malatesta di Rimini”. Liuzzi Già dirigente d'azienda, Luciano Liuzzi è un raffinato dilettante (colui che lo fa con diletto) della fotografia. Si definisce un “artigiano dell'immagine” (per artigiano si intende chi ha un'idea e la sa anche fare). Ha alle spalle numerose pubblicazioni sia sulle nostre terre, sia dai viaggi all'estero. “Volare in elicottero - racconta Liuzzi - è passeggiare nell'aria. Si fotografa appesi nel vuoto. E da lassù si
vedono cose che da terra non si scorgono. La prima volta tutto da lassù, che pur sotto ben conoscevo, mi appariva un altro mondo, ma le emozioni non erano meno forti. Voglio ricordare che non è la macchina a fotografare ma il cuore. Spero di essere riuscito a trasferire le sensazioni che provavo io mentre scattavo”. Liuzzi c'è riuscito appieno. Le sue 180 fotografie sono un racconto avvincente. Oltre ad Urbino, il luogo che più è rimasto nel cuore di Liuzzi è Sassocorvaro e la sottostante diga di Mercatale. Come dice il pesarese Franco Bertini i libri non si raccontano, si leggono. Nella presentazione Lazzarini cita papa Ratzinger: “La nostra vita somiglia agli edifici di cemento armato senza finestre, in cui ci diamo il clima e la luce da soli (...). Bisogna tornare a spalancare le finestre, dobbiamo vedere di nuovo la vastità del mondo, il cielo e la terra ed imparare ad usare tutto questo in modo”. Il lavoro sarà regalato ai soci e ai clienti della Banca Popolare Valconca.
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73 Assistenza autorizzata Fiat NOLEGGIO AUTO MORCIANO DI ROMAGNA Officina - Via Leopardi Tel. 0541.989166 (ELETTRONICA - GOMMISTA - ASSETTO RUOTE)
Dicembre 2012
MORCIANO
Marco ha ereditato la passione dal babbo Salvatore, 2° nell'endurance 750
ALLEGRO MA NON TROPPO
Foro Boario
Assistenza autorizzata Fiat NOLEGGIO AUTO MORCIANO DI ROMAGNA Officina - Via Leopardi Tel. 0541.989166 (ELETTRONICA - GOMMISTA - ASSETTO RUOTE)
La moto nel dna dei Leardini IL ROMBO Marco Leardini, classe '83
Ragazzi svelti - La piazza davanti all'ex pastificio Ghigi è presa d'assalto dagli adolescenti con gli skat board, grazie al fatto che la pavimentazione con molte probabilità non tiene conto delle norme anti-scivolo. Quelle piastrelle lisce ben si prestano alle acrobazie degli adolescenti. Un ragazzino sveglio e dall'ironia pronta ha avanzato una proposta: “Chiudiamo la piazza e facciamone una pista da skate capace di attirare appassionati da ovunque. Faremmo commercio e divertimento”.
Borse di studio... - Cinque borse di studio per gli studenti universitari meritevoli di 600 euro l'uno, alla terza edizione. Nel bando, scaduto il 31 ottobre, non si tiene conto del reddito familiare. Giusto o sbagliato? Ha senso dare un contributo ai benestanti? Alla prima edizione venne premiata una geniale ragazza che tutti vorrebbero avere come figlia appartenente ad una delle famiglie più blasonate di Morciano. Forse in Comune hanno pensato che il nero impera, dunque... si contribuisce alle ingiustizie: come disse Lui non è roba di questa terra). Sarebbe meglio iniziare in terra a rendere il mondo un po' più giusto perché di là potrebbe non esserci nulla. Aveva qualche dubbio anche papa Giovanni Paolo II.
- Marco Leardini: la moto è nel mio dna. Un morcianese figlio d’arte con la passione per le corse. Si sa, la Romagna è terra di grandi talenti, soprattutto in ambito motociclistico, tra loro un giovane talentuoso di Morciano, Marco Leardini. Classe’83, è il figlio del noto motociclistica Salvatore. Da bambino Marco si affaccia al mondo del calcio, ma è la moto la sua vera e grande passione. Seguendo le orme paterne (“il Riccio”, corse fino al 1987, giungendo secondo nel campionato italiano 750 Endurance), Marco inizia con le prime prove in strada, per poi giungere a Magione all’età di 17 anni. Con la sua prima Honda nsr 125 inizia a provare nel circuito di Misano e, visti i buoni risultati, l’anno successivo acquista una Honda 125 rs da Gran Premio. Sotto le insegne del Leardini Racing, Marco inizia la sua gavetta prendendo parte al campionato
“Correre in moto per me è una sensazione unica”. Quando sono sulla moto provo tanta adrenalina, carica, emozione” Honda gp Trophy, che prima di lui ha visto piloti come Melandri, Simoncelli, Corsi, Zanetti. Da lì ad oggi il portacolori del Moto Club Misano, si è piazzato in terza posizione in gara uno e in seconda in garadue, all’Europeo per il Trofeo Uem e al primo posto ad Adria nell’ultima gara. Tra infortuni e successi, oggi Mar-
co vuole continuare a correre con la sua Honda 650 4 cilindri n. 944. “Correre in moto per me è una sensazione unica racconta Marco Leardini -. Quando sono sulla moto provo tanta adrenalina, carica, emozione. Nessun'altra cosa mi trasmette così tanto, la tensione sulla linea di partenza è un qualcosa cosa di inimitabile”.
E che cosa pensano i genitori per uno sport così pericoloso? “Quando dissi a mio padre che avrei iniziato a correre in moto era felicissimo, mia madre era un po’ preoccupata. Devo dire che sono fantastici, mi seguono in ogni gara, mio babbo specialmente mi aiuta tantissimo. Se non avessi loro non so come farei. So che di loro mi posso fidare, anche prima della gara averli vicino mi dà una grande forza”. E quando lo rivedremo sulle due ruote? “Al momento continuo ad allenarmi, le prossime gare importanti le avrò a marzo nel Trofeo Fmi Vintage. La passione è tanta, anche se è un grande impegno, specialmente per i costi di preparazione della moto e per gli spostamenti. Devo dire grazie a mio padre che mi è sempre vicino, spero che questo sogno possa portarmi lontano”. Veronica Lisotti
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Dicembre 2012
MORCIANO
Persona schiva e perbene. Revisore dei conti della Bpv, allo sportello come uno qualunque AMARCORD
Aldo (Dino) Amadei (23.5.192123.9.2012)
Dino Amadei, quel mondiale buttato per generosità - Aldo (Dino) Amadei se n'è andato in silenzio, come aveva sempre vissuto. Accompagnato dalla riservatezza del rito civile. Era uno degli alfieri del G. S. Ottica Biondi. Corridore fin da giovane, da anziano era stato un campione. Tanti podi mondiali, ma nessuna vittoria. Il suo forte erano le salite, che le affrontava alla garibaldina. Tattica che gli fa perdere forze e velocità per le volate per il titolo. Era un uomo sempre serio. Sempre d’assalto. Sempre in prima linea. E sempre con l’impeto inferiore soltanto alla scanzonatura. Aveva fatto la Seconda guerra mondiale e ha mietuto “allori”. E’ stato staffetta partigiana, portando sempre a destinazione i messaggi. Nel dopoguerra, 10 anni in Svizzera, è stato un apprezzato falegname, lavorando al servizio di alcune imprese morcianesi, dove c’era un vero e proprio distretto di falegnameria.
Addio a Carlo Palazzi - Era lo scorso agosto, filiale della Banca Popolare Valconca di Misano Adriatico. Allo sportello c'è uno stagionale. Carlo Palazzi deve fare un'operazione; il giovane è diligente e preciso. Chiede a chi gli sta davanti le dovute rassicurazioni. Gli vengono date con civiltà ed il sorriso. Terminato, una persona in fila che conosce Palazzi come uno dei revisori dei conti della stessa Banca Popolare Valconca, gli dice: “Complimenti per il comportamento; ammirevole”. “Se si vuole cambiare il Paese, bisogna partire dall'educazione”. I due poi si fermano fuori a continuare la chiacchierata sull'arretratezza dei comportamenti degli italiani: sempre in cerca di privilegi. Sempre lancia in resta nel: “Lei non sa chi sono io”. Peccati che per i valori di Carlo Palazzi erano insopportabili. L'episodio racconta molto
IL RACCONTO
Pugilistica Valconca, come l'araba fenice
- E’ come l’Araba Fenice l’Accademia di Rico. Risorge, risorge sempre. La sua travagliata storia continuerà a Morciano in uno spazio presso la palestra Andrea Pedriali, in via Spallicci 10. Grazie all’impegno profuso dall’assessore allo Sport Filippo Ghigi, la Pugilistica Valconca ha deciso di riprendere la sua attività, rinunciando per il momento alla parte agonistica, obbiettivo che sarà comunque fissato e raggiunto nel brevissimo futuro. L’Accademia Pugilistica Valconca si è data un consiglio direttivo presieduto dal morcianese Alberto Tasini, da Fabrizio Sulpizi di Montescudo, da Enrico Rogazzo di Coriano, da Ivan Falcinelli di Gem-
Carlo Palazzi (8.9.1952 7.11.2012)
AMARCORD
del suo carattare. Palazzi se n'è andato lo scorso 7 novembre, dopo una veloce malattia. Aveva 60 anni; lascia la moglie e due figli, Marco e Apparteneva ad una delle famiglie di commercianti più note, antiche ed anche mitiche di Morciano. Nelle mitiche c'è senz'altro da inserire la Prudenza, un personaggio. Quando gestiva la pompa di benzina davanti casa in piazza del Popolo
mano e dal sanclementese Giuseppe Volpe. Per il momento l’attività sarà rivolta a amatori ed agonisti con lo spirito del “centro educativo” che ha sempre caratterizzato la scuola del maestro Rico. Gli amatori di tutte le età, saranno guidati dal tecnico “Gim Boxe” Davide Ceccaroni, storico vincitore del titolo italiano di Kick Boxing. Saranno inoltre tenuti corsi di Thay Boxe,Kick Boxing,e Foul Contact. Si terranno corsi di
difesa personale affidati a Massimo Ceccaroli e la nascente parte agonistica sarà affidata al maestro di pugilato e insegnante di arti marziali da combattimento, Rico Maestri. La Pugilistica è tornata: è già un bel regalo di Natale! E se tutto va bene , in data 26 dicembre 2012 dalle ore 16, come da tradizione, l’accademia organizzerà il suo tradizionale Santo Stefano pugilistico. Claudio Casadei
regalava rosari e invitava alla prudenza. Nella centralissima via Fratti, sotto casa, i Palazzi hanno il magazzino dei Monopoli di Stato. Lo aprì il babbo nel dopoguerra. Laurea in tasca, aveva continuato il lavoro del genitore con passione. Da molti anni era anche uno dei componenti del collegio dei revisori della Banca Popolare Valconca. Persona riservata, quando in-
terveniva nella discussione lo faceva con profondità, fermezza ed il senso del rispetto. Dice di lui, Ezio Angelini, marito della Marina, la cugina buona: “Riservato? Un po' di più, anzi, molto di più, direi. Ma amabile”. Tra le sue tante passioni, due su tutte: gli scout (era stato un capo) e la pesca in mare. Carlo Pari è stato uno degli amici da bambino. Lo ricorda così: “Facevamo le medie, io lui e Roberto Rastelli, nella sua casa vecchia di fronte alle suore di don Masi, allestimmo una camera oscura e iniziammo a pastrocchiare con la fotografia. Quando si dice che se ne vanno i migliori, nel suo caso ì davvero così. Era tutto casa, chiesa, lavoro. Un uomo senza vizi. Negli ultimi tempi era una delle persone dio riferimento di un'associazione onlus per l'adozione a distanza dei bambini. Si voleva essere uno come lui”. Che la terra gli sia lieve.
Borse di studio, sia merito sia reddito LA REPLICA - Polemiche sui criteri di assegnazione delle cinque borse di studio per universitari: vanno anche a benestanti. Ivan Tagliferri, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Morciano porta le ragioni. Da tre anni il Comune di Morciano ha istituto delle borse di studio. Come vi si può accedere? “Abbiamo pensato che in un periodo di crisi lo studio rimane una delle poche possibilità per uscire dal ‘pantano’. Pensiamo anche che le pubbliche Amministrazioni debbano incentivare i loro giovani migliori a proseguire negli studi. Sia chiaro che non c’è nessun ob-
Quelli della Pugilistica Valconca
-
Ivan Tagliaferri, assessore alle Politiche giovanili
bligo da parte degli Enti a istituire questo tipo di contributi e, a onor del vero, non è nemmeno consuetudine farlo. Per accedere alle nostre borse di studio basta essere cittadini morcianesi ed essere iscritti in corso ad una qualsiasi facoltà universitaria”. Non si tratta quindi di reddito, ma di merito. Come mai una scelta di questo tipo in un momento così delicato dal punto di vista economico? “In realtà non è proprio così. Le nostre borse di studio tengono conto del merito ma anche del reddito, così come di altri fattori quali il fatto di sostenere spese di affitto nella città di studio. Non è quindi corretto affermare, come alcuni hanno fatto, che le nostre borse di studio tengono conto solo del merito. Abbiamo voluto inserire anche il merito innanzitutto perché crediamo che sia giusto premiare i ragazzi migliori, ma anche perché esistono già borse di studio regionali che premiano esclusivamente il reddito”. In questa terza edizione quante domande sono arrivate e quando si sapranno i nomi dei vincitori? “Sono state inviate venti richieste. Purtroppo potremo liquidarne soltanto cinque. I risultati saranno resi pubblici nella prima metà di dicembre”.
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MORCIANO Via Pascoli, 48 - 47833 Morciano (RN) Tel. e Fax 0541.857836
- Su un campus (pettinato da sempre da Athos Berardi) che non ha nulla da invidiare ai più belli sparsi in giro per il mondo, si affaccia l'Isiss “Gobetti-De Gasperi”: una scuola, due indirizzi (tecnico e professionale). Sette le specializzazioni. Tanti progetti per l’anno scolastico 2012/13. Sabato 15 dicembre, 12, 19 e 26 gennaio dalle 15 alle 18 sarà Open Day. Tutti i ragazzi avranno l’opportunità di visitare l’Istituto, dalle 15 alle 18, per conoscere da vicino gli indirizzi, parlare con i docenti e valutare la possibilità di iscriversi per l’anno scolastico 2013/14. Tanti progetti in cascina. Il 17 novembre alcune classi del triennio dell’ITC hanno partecipato alla “Giornata Europea della Giustizia 2012”; compren-
Dicembre 2012
Viaggio in una delle istituzioni culturali della provincia di Rimini
I GIOVANI
deva anche il tradizionale ‘Viaggio in Tribunale’ aperto agli studenti. Nel febbraio 2013, da non perdere, presso l’Aula Magna, i rappresentanti degli “Incontri del Mediterraneo”. Prevede la partecipazione delle classi 4B, 4C, 3D, 2A, 4A, 5A dell’Istituto tecnico commerciale che proseguono il percorso di Educazione Interculturale iniziato da alcuni anni. Il tema di quest’anno: “La lezione greca”. Sarà l’occasione per conoscere ed approfondire la complessità della crisi in Grecia, ascoltando giornalisti, scrittori ed artisti greci. Importanti e numerosi an-
che i progetti sulla salute: progetto di lotta al tabagismo per una “Scuola libera dal fumo”; “L'educazione alla sessualità” e “Prevenzione andrologica - uno sguardo al maschile”; “Avviso ai naviganti” (pericoli e i danni connessi al fumo, all’alcool e all’uso di sostanze stupefacenti); “La donazione di sangue tra i banchi di scuola”, “Salviamo una vita” (apprendere il funzionamento del defibrillatore); “Primo soccorso”. Ancora, conferenza di prevenzione e salute sui pericoli rappresentati dalle malattie sessualmente trasmissibili (organizzata il Leo Club Valle del Conca). Infine, “Accoglienza alunni stranieri”: lezioni di lingua italiana tenute da docenti specializzati e rivolte a studenti stranieri.
76 Via Pascoli, 48 - 47833 Morciano (RN) Tel. e Fax 0541.857836
Gobetti-De Gasperi, un campus due indirizzi
77 BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Dicembre 2012
MORCIANO
Cena sociale da mandare a memoria lo scorso 30 novembre. Mario Fraternali in coast to coast
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Il presidente Ugo Gaia premia le ragazze Foto: Sergio Cecchini (Cecco per gli amici)
serie. L'ottantenne Piscaglia scende da San Marino; particolare che ben racconta lo spirito speciale del G. S. Ottica Biondi. Al tavolo degli ospiti anche Aviero Casalboni (consigliere nazionale Acsi), Valeriano Pesaresi (presidente provinciale Acsi), Stefano Dradi (vice-sindaco, nonché iscritto al gruppo) Filippo Ghigi (assessore allo Sport).
5mila chilometri tra montagne, deserte e pianure infinite. Con lui nell'avventura che è una sfida a se stessi anche uno staff di dieci amici morcianesi. Sarà l'unico italiano in gara. Tempo a disposizione 12 giorni e 21 ore. Al suo tavolo due romagnoli che hanno già compiuto l'impresa americana negli anni addietro, Sabrina Bianchi, Alfiero Tassinari e Mauro Farabegoli (que-
Valconca-Ottica Biondi, emozioni in bici - “Sono onorata di essere lo sponsor di un gruppo di persone come voi. Col vostro spirito. Col vostro modo di stare insieme. Vedo gli uomini fare cose [servire ai tavoli e sparecchiare, ndr] che forse casa non farebbero mai”. Queste parole di Vera Biondi potrebbero raccontare la cena sociale del G. S. Valconca-Ottica Biondi; il gruppo sportivo che da decenni porta sulle maglie il marchio del prestigioso negozio di occhiali di Morciano.
La cena si è tenuta lo scorso 30 novembre nell'elegante sala polivalente del Centro parrocchiale. A tavola quasi 130 persone, tra iscritti ed ospiti. Il presidente Ugo Gaia è stato il grande cerimoniere. Ha orchestrato la serata al ritmo teatrale, dettando i tempi giusti per tenere lontana la noia. Tra gli ospiti Angelo Piscaglia, ciclista professionista cinque anni a cavallo tra gli anni '50 e '60. Per tre anni vestì i colori della Ghigi, allora bella squadra nella massima
Lo sponsor Vera Biondi figlia del compianto Luigi, premiata da Ugo Gaia, il presidente
Momento emozionante quando è stata presentata la prossima impresa di Mario Fraternali. Sessantenne in forma smagliante, il prossimo giugno parteciperà ad una non stop massacrante non meno che da raccontare ai nipotini: la Raam (Race across America, Gara attraverso l'America). Dal Pacifico all'Atlantico, per circa
st'ultimo come responsabile del suo team). Nella bellezza della serata, premiati i corridori che si sono distinti la scorsa stagione. Come sempre, cena da leccarsi i baffi. Ai fornelli cuochi da mille ed una stella. Tre cappelli bianchi che rappresentano anche il vertice dell'Associazione professionisti cuochi italiani: Mimmo Salvatori (presidente), Gioacchino D'Amico (segretario) e il morcianese Luca Sarnicola (vice-presidente).
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Buone Feste Morciano
Shopping natalizio nelle atmosfere del centro commerciale all'aperto
CittĂ -commercio con piĂš di 150 negozi. Anticipato gli outlet stile finto borgo. In un raggio di 200 metri offerte per ogni gusto: dalla
boutique esclusiva, al magazzino all'ingrosso, all'artigianato vero, al negozio caratteristico, fino a quelli di servizio. Le magie dei bar
F.LLI DEL MAGNO MORCIANO - Piazza Boccioni - Tel. 0541.988104 Orario continuato tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 Aperto la domenica dalle 8.30 alle 12.30
Buone Feste Morciano
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ABBIGLIAMENTO
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Un mese di eventi Natale a Morciano: eventi dal 2 dicembre al 6 gennaio. Animazione, spettacoli e shopping per tutta la Famiglia! Organizza l’associazione ‘Morciano Trade’ e l’amministrazione comunale (assessore alle Attività economiche Evi Giannei, coadiuvata dalla consigliera Stefania Gostoli). Sabato 15 ‘Festa degli auguri’ e consegna delle ‘Chiavi della Città’ a Mario Polverelli Via dell'enogastronomia Grande novità 2012. La via dell’enogastronomia è realizzata in collaborazione con aziende del territorio e agriturismi. L’8, 9, 16 e 23 dicembre sarà possibile degustare prodotti tipici locali. E per non scontentare i più golosi: la via dei dolciumi! E ancora truccabimbi, musicisti e stornellatori, spettacoli di
danza: dal tango alla classica fino all’elettronica; castagne e vin brulè! Sabato 15 Nella sala del Consiglio comunale si ripete l'iniziativa in collaborazione con l’Unicef: ‘Una pigotta adottata è una vita salvata’. Il sindaco Battazza e la giunta donano ai neonati morcianesi del 2012 la bambola che contribuisce a salvare la vita di un bambino. In serata, al Morciano Fiere, si svolge la festa degli auguri scandita dalle note del Coro Città di Morciano e da un evento speciale: la consegna delle ‘chiavi della città’ a Mario Polverelli. Con i suoi scatti ha documentato quasi un secolo di vita morcianese. Laboratorio Babbo Natale L’1, 7, 15 e 22 dicembre la biblioteca comunale ‘G. Mariotti’ ospiterà i ‘Labora-
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Buone Feste Morciano
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Uno spettacolo di luminarie PERSONE
Chiavi della città a Mario Polverelli
Istantanee di Mario Polverelli
Mario Polverelli
tori di Babbo Natale’ dedicati ai bambini che amano cimentarsi in piccole creazioni artigianali (prenotazione obbligatoria). Tombolissima La Tombolissima, dall’8 dicembre al 6 gennaio, tutte le sere al Morciano Fiere. 24 dicembre Il 24 il trenino di Babbo Natale consegnerà i regali ai bambini morcianesi. 6 gennaio Si festeggia l’arrivo della Befana.
- Sabato 15 dicembre, serata da non perdere a Morciano Fiere per almeno due ragioni. Durante la festa degli auguri dell'amministrazione comunale, ci sono le note del Coro Città di Morciano diretto da Oreste Pecci. Per celebrare l'apparecchio fotografico appeso al fatidico chiodo pochi mesi fa a Mario Polverelli vengono consegnate le ‘chiavi della città’. In più di mezzo secolo con i suoi scatti ha documentato la vita morcianese. Inoltre, ha raccolto ogni fotografia possibile dalla fine dell'Ottocento fino ai giorni nostri. Nel suo speciale curriculum professionale anche tre libri che raccolgono le storie della sua comunità. Ha collaborato con tutte le testate della provincia di Rimini. Un giorno lontanissimo, non ci sono dubbi, gli sarà dedicata una strada. Buona strada, caro Mario, direbbero gli scout.
- Al timone di comando della Banca Popolare Valconca si sono succeduti 60 uomini. Eccoli nei due ruoli: consiglieri d'amministrazione e direttori generali.
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S. CLEMENTE - GEMMANO - MONTEFIORE
A Montefiore. Due appuntamenti il 26 e 30 (17-19)
Presepe vivente con 150 figuranti
F.LLI DEL MAGNO
A Sant'Andrea in Casale lo Shop Home Decor. L'originalità e tanti oggetti olandesi
MORCIANO - Piazza Boccioni - Tel. 0541.988104 Orario continuato tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 Aperto la domenica dalle 8.30 alle 12.30
Antico Casale Venturi, idee regalo per il Natale Riposte le luci di natale proseguirà con arredamento vintage. Fa anche bed & breakfast TRADIZIONI
- Anche quest’anno come ormai da lunga tradizione torna uno dei più suggestivi presepi viventi del circondario riminese: quello di Montefiore Conca, borgo tra i più belli d’Italia. .Il presepe vivente allestito nella rocca si potrà visitare il 26 ed il 30 dicembre, dalle ore 17 alle 19. Saranno oltre 150 i figuranti in costume che prenderanno parte alla rievocazione della nascita di Gesù, attraversando le vie del centro storico e poi fino al castello. Tutto il centro storico diventerà teatro naturale della rappresentazione della Natività. Questo splendido Presepe che in molti giudicano fra i migliori d’Italia, è diventato l’ap-
puntamento più atteso. Sono circa una trentina gli episodi rappresentati che si snodano lungo il percorso: il villaggio dei pescatori; dei pastori; degli arabi; gli antichi mestieri: fabbro, falegname, ciabattino, mugnaio, fornaio, ecc., il tutto allietato dalla musica delle zampogne. Culminando con la Natività nell’arena del castello. Come da tradizione, tre coppie di Montefiore e i loro bimbi, scelti tra gli ultimi nati della comunità, si alterneranno nell’interpretazione della Sacra Famiglia assieme. Per maggiori informazioni: 0541 980035 al mattino. Pierfrancesco Gasperi
- -Quando arrivò qui nel lontano 1987 Tino Venturi trasformò la vecchia casa colonica in disuso di via Cerro in una splendida casa: portò la bellezza. Poi portò in quella casa Tino portò la sua splendida famiglia ed anche in quel caso portò la bellezza. Poi lui, che da emigrante era diventato il restauratore della famiglia reale olandese iniziò la sua attività in quella casa ed erano bellissime le cose che restaurava e commerciava. Poi il tempo è passato e le attività sono cambiate, ma Tino Venturi non ha per niente perso il vizio della bellezza. La nuova attività della moglie Marion, il Bed & Breakfast che riscuote successo, un an-
Il Casale Venturi
golo di splendida cultura nordica nella frazione di Sant’Andrea in Casale. Ed anche questo è molto bello. Ora l’amore per le cose belle passa nelle mani di Silvyie, la figlia di Tino che ha pensato bene di importare dal nord gli splendidi oggetti che rendono magici addobbi di quei luoghi. E così vicino alla bella casa di Tino è
nato Shop Home Decor che fino al 6 gennaio in un'atmosfera fiabesca consentirà di comprare oggetti di arredamento e addobbi natalizi originali nel mercatino natalizio dove si potranno comprare addobbi, alberi di natale e curiosità nordiche per rendere più vero il Natale. Una bella idea. Un’idea che, riposte le luci di natale
proseguirà con arredamento vintage, Home Decor e altre gradevoli oggetti per rendere più bella la casa. Ecco la bellezza che torna protagonista nell’antico Casale Venturi, e l’unico modo per capirla è recarsi sul posto e goderne coi propri occhi. Claudio Casadei
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S. CLEMENTE - GEMMANO - MONTEFIORE
C'è Natale nell'aria Mio caro sannita riguardando sto la storia di ‘sta politica arrogante che è dal popolo è distante! Sono un vecchio impertinente, ma io amo San Clemente e non penso sia sensato adeguarci a questo stato! I politici nostrani, smemorati, vacui e strani, “democrazia” urlano spesso ma noi popolo fan fesso! Ed allora, per Natale, un regalo niente male chiederemo al Bambinello per ridarci un mondo bello! Di mandare a casa presto Chi ha mentito, gli amici e il resto! Basta volti troppo usati che non dieder risultati. Dal Bambino, su dal cielo vogliam scenda pietoso velo su chi in nome del “legale” calpestò ciò ch’è morale! Basta gente non eletta regalataci senza fretta con promesse roboanti e risultati sconcertanti! Che il Bambino spazzi via chi con scusa “burocrazia” consapevole o fregato ai suoi amici ha regalato! Che chi ebbe concessione sia gestore e non padrone e se non può più gestire al Comun restituire!
di Fausto Nottiberti Come van le “associazioni”? Quali son le loro azioni? Quanto costano alla gente? E allo sport? Non si da niente? A Natale noi chiediamo che le tasse che paghiamo spese sian oculatamente ed i conti spiegati alla gente! Noi, chi guida 'sto paese lo vogliamo più cortese, non vogliamo sorrisini ma informazioni sui problemi. E vogliamo che ci sia detto come cambia quel progetto che ci hanno raccontato quando il voto han domandato!
Siamo stanchi di sentire che in comun si ha da venire col cappello nelle mani a saper del tuo domani! E Gesù alla minoranza porta fegato in abbondanza che si vada fino in fondo dopo quell’attimo di finimondo! Che si fa per il lavoro? Che si fa per il decoro? Come si aiuta il lavoratore? Cosa si fa in suo favore? Un regalo molto ardito noi speriam da ogni partito: anche qui, per la mia gente le primarie di S. Clemente! Poi, un dono ai cittadini, troppo spesso assai supini, voglia di partecipare di sentirsi, di contare! Che assieme al Bambinello si rigeneri ‘sto paesello, dove cresce senza senso sol cemento senza un verso. Io lo so che son illuso che il miracolo non è d’uso Ma io amo San Clemente e lo auguro alla mia gente! A chi resta o è di passaggio d’esser partecipe è il messaggio Un abbraccio e per quel che vale Il mio forte Buon Natale! Poi a lei caro sannita direttore auguro davvero con tutto il cuore Buon Natale e Felice Anno e che il foglio non abbia danno!
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L'Asd Junior San Clemente
MORCIANO - Piazza Boccioni - Tel. 0541.988104 Orario continuato tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 Aperto la domenica dalle 8.30 alle 12.30
Il calcio con poca spesa e molta resa - Quando si parla di calcio, anche ai livelli più modesti, si è abituati a pensare al denaro, ai costi esorbitanti a spese folli anche per giocatori di bassissima qualità. Non per nulla sono state tante le società che questa crisi bastarda ha limitato, ridimensionato, stritolato. A San Clemente un gruppo di giovani intraprendenti sembra avere trovato l’antidoto anche alla prepotenza del dio denaro: la pura passione. Con questo catalizzatore appassionati locali dal 2004 amalgamano persone e mandano avanti l’Asd Junior San Clemente iscritta al campionato di seconda categoria, girone T. Molta passione e poco denaro rimediato dall’impegno dei numerosi dirigenti e dalla generosità di troppo pochi imprenditori locali che condividono la passione per lo sport più popolare. Insomma, sacrifici e pas-
di Claudio Casadei sione condivisi da tutti, dai dirigenti e dai giocatori che, udite udite, accettano come paga solo qualche cena di gruppo (nemmeno al ristorante, ma a casa di un dirigente ) e qualche sfottò consci che Maradona probabilmente era altra cosa, e che gli euro non ci sono più nemmeno per chi suda in fabbrica. Ma loro sanno che il calcio è un gioco bello, duro e a volte generoso, che il loro mister, Loris Neri, ci sa fare e che se l’unico condizione è essere squadra, possono togliersi anche qualche importante soddisfazione. Infatti, seguiti da una cospicua pattuglia di aficionados, questo bel gruppo alla fine del girone d’andata è al secondo posto in classifica, con alle spalle squadre ambiziose di località più importanti e meglio seguite da enti
locali più ricchi del povero Comune di San Clemente. L’Asd Junior è un bell’esempio di amore per lo sport, un goal fatto a chi pensa che nel calcio non ci sia nulla oltre all’interesse. Citando Gianni Brera, uno che di calcio capiva qualcosa, auguriamo a tutti questi seguaci di Eupalla il migliore dei risultati possibili, da raggiungere consci che nel cuore dei loro tifosi in fondo hanno già vinto. Calciatori: Amato Nunzio, Balducci Francesco, Ballarini Giacomo, Cevoli Luca, Ciuffoli Mattia, Leardini Lorenzo, Magnani Alex, Masini Mattia, Morri Matteo, Natali Eros, Pasini Gabriele, Pecci Filippo, Piva Filippo, Ricci Michael, Ringucci Alan, Sarti Alessandro, Tamagnini Denis, RTamagnini Mirko, Tamagnini Roberto, Ubaldi Diego, Vandi Lorenzo, Vescini Andrea e Zanca Matteo.
LA LETTERA - Se un tempo “Un Borgo Un Sogno” era lo slogan di Montefiore ora quello più appropriato potrebbe essere “Un Borgo un Rantolo” a descrivere lo stato comatoso e di continua regressione del nostro paese. Un tempo il borgo era animato da importanti iniziative culturali con.Zichicchi, Meluzzi, Crepet, ecc.., da molti definito “laboratorio delle idee” tanto che nella guida dei “Borghi più Belli d´Italia”del 2003 si enfatizzavano le politiche culturali che con eventi di grande respiro in pochi anni avevano fatto di questo piccolo paese di “confine” un luogo di incontro di culture e genti diverse. Si pensi alle ricerche fotografiche di “Archivio della Memoria”, che documentano ambienti e personaggi di paese, alle mostre in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Urbino, Bologna, Ravenna, Barcellona, Lubiana, alla presenza di Sgarbi; alla mostra-installazione su Pound e Sigismondo inaugurata da Gillo Dorfles, o al coinvolgimento dei bambini della Scuola Elementare nella ridefinizione dell´identità del paese attraverso la fotografia, tanto da contribuire alla realizzazione della Casa della Cultura e del
Montefiore: un borgo, un rantolo giardino dietro la Scuola Elementare, ottenendo anche il premio del Presidente della Repubblica Ciampi. Si pensi all´Aprile Dantesco, grazie al quale si ottennero i finanziamenti per il restauro completo della Chiesa dell´Ospedale, o a Mangiar Sano, che nel corso degli anni era diventata una iniziativa di pregio tesa all´educazione alimentare ed alla valorizzazione ambientale, dei prodotti tipici e biologici del territorio. E tutto questo rientrava in una visione strategica dove il nostro paese manteneva una forte identità (...). Ed ora cosa c´è al posto di tutto questo? “Panettoni a Natale e saraghina per Ferragosto.”.....e così pensano di imbonirsi il popolo!!!!!!!!!!!! In tre anni è stato distrutto il lavoro costruttivo di decenni. Prima la soppressione dell´Aprile Dantesco, poi tutte le mostre nella Rocca, poi Mangiar Sano è stato
gradatamente svuotato dei suoi contenuti e trasformato quest´anno in una “abbuffata all´aperto di maiale”, ed infine la soppressione della rassegna teatrale Ammazziamo la Domenica, che per anni aveva contribuito ad animare il paese nel periodo invernale e così pure i laboratori teatrali nella Scuola Elementare ed i Centri Estivi al mare. Degna di nota anche la mancata partecipazione al progetto “A passo d´uomo”, che ha coinvolto tutti i comuni della Valconca con l´obiettivo di valorizzare i sentieri che collegano i nostri borghi, premiato anche dall´associazione dei Comuni Italiani. Purtroppo Montefiore è sempre più spento e agonizzante, le attività boccheggiano e chiudono. Basta visitarlo in un qualsiasi giorno e si rimarrà colpiti nel vedere l´unico bar semivuoto, i locali chiusi e poche persone che si aggirano furtive per le vie. Gli attuali amministratori cosa hanno fatto e stanno facendo per dare impulso alla vita del paese? Cosa avranno in programma per il prossimo futuro? Sezione Pri Valconca
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S. CLEMENTE - GEMMANO - MONTEFIORE Grande partecipazione. La vittoria di Renzi al primo turno, allineata tutta la Valconca
Pd, con Renzi la voglia di rivoluzione? - Prove tecniche di dinastia influenzate dall´inaspettato risultato dal primo voto delle primarie. Anche San Clemente, come del resto la Valconca tutta, ha registrato nel corso delle operazioni di voto del primo turno un dato forse inatteso: i tanti votanti accorsi alla sezione elettorale posta all´interno della sala consigliare hanno espresso clamorosamente il maggior consenso per il candidato Matteo Renzi, il “rottamatore”. Il dato di Renzi non deve però essere fuorviante. Il vero risultato generato dalla scelta tra i cinque candidati alle primarie è stata la grande partecipazione e aver scelto il candidato di maggior rottura con il consolidato apparato di partito. Pur se il dato di San Clemente è risultato assolutamente allineato con la tendenza della Valconca, il segnale destinato al centro-sinistra sanclementese è stato pressoché inconfutabile: c´è qualcosa che deve essere assolutamente rivisto nel comportamento del centrosinistra Sanclementese e
Uno dei monumenti più belli di San Clemente (Foto Giuseppe Bucci)
Primarie di centrosinistra per designare il candidato a sindaco di San Clemente?
SAN CLEMENTE
del PD in particolare e va fatto anche in assoluta fretta. Pur se i componenti storici del partito sanclementese hanno fatto grande sfoggio di sé attorno all´urna elettorale, mal celando per altro una chiara fede bersaniana, i risultati elettorali non sembrano aver premiato il loro lavoro di uomini di partito intenti ad organizzare gli scrutini. Per quanto segnalato, sembrano essere stati moltissimi i neo-residenti che, nonostante l’infelice posizionamento della sezione elettorale solo a San Clemente paese e non anche nella frazione più popolata di
Sant´Andrea, hanno deciso di compiere il loro percorso per esprimere con serenità il voto partecipato ( nonostante fosse appesantito anche dal discutibile balzello richiesto di due euro). Più che il sostegno a Renzi, nel corso di questa iniziativa, che ha visto sfiorato il traguardo dei 300 voti, sembra che il compatto elettorato di centro-sinistra di San Clemente abbia espresso anche una
nuova esigenza: quella di un serio rinnovamento del gruppo dirigente e magari di provare a lanciare le Primarie anche in altri ambiti della vita politica di San Clemente.Tra gli addetti ai lavori del Pd quello delle Primarie sembra essere vissuto come un vero e proprio incubo, una variabile impazzita difficile da gestire perché stravolgerebbe le consuete logiche. Sembra invece che il
consolidato gruppo( da molto tempo alla guida del piccolo paese ) voglia riproporre o un ex sindaco o un membro della Giunta con almeno dieci anni di onorato servizio. Il risultato partecipato delle ultime Primarie sembra aver sparigliato un po´le carte. Come evidenziato nei giorni scorsi dalla stampa locale, sembra essere ormai maturo il percorso che porterà, anche per moti-
vi legati agli impegni professionali, al cambio della guardia alla guida della Segreteria del Pd di San Clemente. Ardes Cinelli ( che continua a smentire ) , bersanino di ferro, sembra ormai pronto ad abbandonare la guida del Pd dopo poco più di un anno e mezzo. Nonostante i tentativi del gruppo degli “ortodossi” di promuovere l´avvicendamento di un volto noto della politica sanclementese, la variabile Primarie sembra aver introdotto la possibilità di replicare l’esperimento nazionale anche per la scelta del prossimo candidato sindaco. I mesi utili per le primarie di centrosinistra per designare il candidato sindaco potrebbero essere quelli di novembre e dicembre 2013.Il processo che porterà alla maturazione di questa possibilità di espressione di voto popolare e partecipato sarà però molto lunga. E certamente interessantissima. Alcuni iscritti e simpatizzanti Pd
Racconto, premiata Maggie MONTEFIORE - Maggie Van der Toorn è un'arzdora olandese che sa fare la piadina, le tagliatelle col mattarello e tanto altro ancora. Sposata con Giancarlo, una figlia, parla il dialetto e scrive benissimo in italiano. Con un racconto, “Creatura del buio”, ha partecipato ad un premio letterario, “Una immagine con una storia” e vinto. Riportiamo la sua storia. - Come sarà sentire il sole sulla pelle, godere del suo calore, socchiudere gli occhi accecati dai suoi raggi? Mi facevo questa domanda, vivendo in un posto avvolto dalle tenebre, dove il sole si vedeva poco e niente, costretta a vivere in una caverna umida e difficile. C’era un solo punto che faceva intravedere una timida presenza. Qualche volta mi recavo proprio li, attirata da quella lama impalpabile, impaurita ma curiosa. A volte spiavo la luce di nascosto, come se potesse farmi del male. Eppure, la mia anima mi incoraggiava ad esplorare, a scoprire, a capire. Un giorno quella luce si fece più forte, squarciando il buio nella caverna. Allungai la mano, che si illuminò. Mi spaven-
Maggie Van der Toorn
di Maggie Van der Toorn tai del calore che avvertivo. Era una sensazione che non avevo mai provato prima. Mi piaceva, ma mi impauriva allo stesso momento. Mi spostavo per evitarla ma mi seguiva, forte e travolgente. Col passare del tempo, la luce si infiltrava sempre di più e mi abituai a vederla, finchè un giorno sfidai la paura e uscii. Un mondo completamente diverso, luminoso, caldo, così accogliente che quando rientravo nella mia caverna sentivo il freddo. Mi chiedevo come avevo potuto vivere cosi a lungo in un posto come questo. I miei occhi, grazie a questa luce, apprezzavano i colori, e cercavo sempre di più quell’energia
positiva che mi faceva stare bene e che mi portava fuori da quella misera esistenza. Era diventato un bisogno, e vedevo che più ne avevo, più ne volevo. Questo sole che mi scaldava dentro non durava sempre, appariva, scompariva e mi lasciava li, in attesa del suo ritorno. Capii che non potevo dipendere solo dalla luce e capii che dovevo avere il sole anche se non c’era. Cercavo la mia strada e scoprii presto che la luce era entrata dentro di me, e quella lama illuminava i miei passi e con essa capii cosa ero e chi ero. Imparai a fare il fuoco nella mia caverna, a creare la MIA luce. Cosi anche se il sole non c’era potevo averne uno tutto per me. Alla fine capì una cosa importante, profonda. La luce mi aveva cercata, si era infiltrata nella mia caverna ma anche nella mia anima, illuminando il percorso della mia conoscenza. Avevo imparato a gioire del sole, ma anche a rendere più chiara la notte, creando l’armonia che mi dava forza e sicurezza ad ogni passo. Ho lasciato la caverna, il buio, l’ignoranza ed ora che la mia anima è apolide, e il mio spirito vola alto, ricordo quel piccolo miracolo di una lama di luce, ricordo che ancora oggi mi scalda le mani ed il cuore.
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SALUDECIO - MONDAINO - MONTEGRIDOLFO
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Un mondainese da Sotheby's PERSONE
ARTE
- Un altro tesoro mondainese in giro per il mondo a portare in alto il prestigio della comunità. La notizia è di quelle che fanno clamore: la celebre casa d’aste Sotheby’s di New York ha venduto per la considerevole cifra di 158.500 dollari un favoloso refettorio in legno massiccio realizzato nel 1567 dall’ebanista Tommaso Branchia di Mondaino. Il mobile, ora acquistato da Museo Bellini di Firenze, è stato messo all’asta addirittura dal Metropolitan Museum of Art di New York, che ne era venuto in possesso dopo vari passaggi: nel 1930 lo aveva acquistato il famoso antiquario Adolfo Loewi a Venezia, che poi lo aveva venduto al collezionista svizzero Werner Abegg. Il prezzo di partenza era di 50.000 dollari, ma l’attesa dei collezionisti specializzati è stata tanta che il valore finale è stato addirittura triplicato. L’opera, firmata dall’artista a grandi lettere scolpite nel legno di una credenza, è bellis-
Il pregevole mobile
sima e veramente grandiosa, quasi mozzafiato: disposta su tre lati per un totale di 82 metri (sic!!) ed un’altezza di circa 2 metri e trenta, comprende due lunghissimi schienali con seduta, due tavoli ad uso refettorio e due monumentali armadicredenza tipo sacrestia. Secondo quanto informa il Metropolitan Museum, il sontuoso arredo proviene dal Monastero dei Padri Agostiniani di Recanat, i quali lungo gli schienali ed i pannelli degli armadi fecero incidere interessanti massime tratte dalle opere teologiche si Sant’Agostino, uno dei massimi pensatori cristiani ad avere successo nel Medioevo e durante il Rinasci-
mento (anche Dante Alighieri, nella “Divina Commedia”, lo pone in Paradiso fra i Santi più importanti in compagnia di S.Francesco d’Assisi e S. Domenico di Guzman). Di Tommaso Branchia non conosciamo quasi nulla, anche se possiamo pensare che sia appartenuto alla scuola degli abili ebanisti di Mondaino, rimasta celebre fino ai nostri tempi: non dimentichiamo che nel 1918 il parroco mondainese don Giuseppe Pedretti segnalò l’esistenza di quello splendido mobile malatestiano che va sotto il nome di “Cassetta dotale di Isotta degli Atti” (amante e poi terza moglie del grande Sigismondo de’ Malatesti di
Rimini) poi regolarmente venduta al Museo Nazionale di Ravenna ed oggi esposta all’ammirazione generale nel Musei Civici di Rimini ! Dunque, sull’onda dell’entusiasmo, ci sentiamo di avanzare un’ipotesi ora diventata plausibile: che sia del Branchia anche lo splendido coro ligneo, con tanto di inginocchiatoi, tavoli e schienali che da oltre 40 anni (sic !) giace colpevolmente abbandonato all’azione di tarli, polvere, luce solare, vento, pioggia, crolli dei soffitti ed... alla mano abile dei ladri nell’ex convento francescano di S.Bernardino e Santa Chiara a Mondaino?
La solidarietà il 22 dicembre
Ca' Santino, mercatino natalizio - Danzare coi ragazzi di Ca' Santino. La scusa è il mercatino natalizio. Olio extravergine di oliva. Marmellate. Ceramica dei laboratori artigianali, idee regalo. E tanto altro ancora. Sono i prodotti realizzati dai ragazzi ospiti della struttura sociale. La casa che accoglie giovani con difficoltà si trova a Montefiore (più in basso della chiesa di Levola) in un angolo di paradiso. Per il piccolo passo di danza, si possono fare acquisti nel loro Mercatino di Natale. Si tiene il 22 dicembre, dalle 14 in poi. Fanno sapere da Ca' Santino: “Il mercatino è solo una scusa per incontrare amici, genitori, volontari”. La grande e confortevole casa piena di luce, e le terre attorno, sono un abbraccio vero che aiutano i ragazzi alla bellezza della vita. Sono aiutati da persone con sentimenti non meno belli. Ca'Santino è meta graditissima delle scolaresche che svolgono attività didattiche insieme agli ospiti del centro. Insomma, fanno capire agli amici di fuori che il solo correre significa gioia; quando si dà tutto per scontato, o banale. Ca' Santino nasce sotto l'impulso (e le sostanze) dei cattolichini Meris e Luciano Marchini negli anni '90 per aiutare il figlio Roberto, scomparso lo scorso febbraio. “...l'amore è come la luce delle stelle, non si spegne mai...”. Firmato: le ragazze e i ragazzi di Ca' Santino. Chi volesse partecipare: 0541.985905.
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SALUDECIO - MONDAINO - MONTEGRIDOLFO Concorso a Montegridolfo per esaltare una delle eccellenze agricole della provincia di Rimini che ha nella Valconca il suo centro. Trionfo dei riminesi nel fruttato leggero; fuori l'intenso
Montegridolfo, paesaggio con ulivi
Olio, grande bontà a piccolo prezzo Piera Maria Para vincitrice tra i fruttati leggeri
Pietro Allevi, secondo. Walter Fonti, terzo
Claudio Grilli Fraternali, vincitore de “L'Oro della Valconca”
- Fruttati leggeri: 1° Piera Maria Para (Verucchio), 2° Pietro Allevi (Monte Colombo), 3° Walter Fonti (Rimini). Fruttato medio/intenso: 1° Antonella Buratti (Roncofreddo), 2° Matteo Bolognesi (Faenza), 3° Giorgio Celli (Verucchio). Sono i vincitori del 18° concorso regionale “L’Olio novello in tavola. L’estratto più gustoso della Storia”. Si è tenuto a Montegridolfo lo scorso 2 dicembre. Come si vede la provincia di Rimini l'ha fatta da padrona nei leggeri; mentre nei medi ed intensi si è dovuta accontentare dell'ultimo gradino del podio. Il risultato è figlio, come dice Stefano Cerni, uno tra i massimo esperti di olii extravergini della provincia di Rimini e non solo,
AGRICOLTURA
causa l'ambiente, il clima, il terreno, le varietà e anche la cultura. Ecco, per il futuro bisogna puntare sulla cultura. Afferma Cerni, uno dei coordinatori del premio: “Ci vuole una forte opera di educazione alimentare. L'olio extravergine di qualità è importante per la salute perché combatte le malattie cardio-vascolari. Solo che sulle nostre tavole si consumano olii da supermercati. La prova è data da questo speciale concorso chiamato ‘Olio di casa’, riservato alle scuole di Cattolica e di Montegridolfo. Nella maggioranza delle case si mette in tavola l'olio da supermer-
cato. E questo nonostante la cultura che c'è nella nostra provincia”. “Capisco - continua Cerni che quello del supermercato è molto più a buon mercato; per l'olio extravergine di oliva di qualità costa pochissimo rispetto al valore intrinseco. Il concorso di Montegridoflo ha anche un premio speciale, “L'Oro della Valconca”, si dà il riconoscimento al migliore di questa terra di ulivi da secoli. Se lo è aggiudicato Claudio Grilli Fraternali. Poiché l'azienda si trova nel comune di Montegridolfo, riceve anche il premio speciale offerto dall’Enohobby
Club dei Colli Malatestiani di Gradara riservato al primo classificato del Comune di Montegridolfo. Nelle province di Rimini e Forlì ci sono oltre 300.000 piante di ulivi; per una produzione di circa 7000 quintali.d’olio con ottime caratteristiche organolettiche e di bassa acidità. Cerni: “Dall'inizio del concorso la qualità del prodotto è migliorata moltissimo, grazie alla sensibilità degli olivocoltori e dei frantoiani” Gli assaggiatori: Barbieri Sara, Bendini Alessandra, Bevitori Maddalena, Bonoli Matteo, Casadei Gigliola, Di Lecce Giuseppe, Fulgori Valentina, Mengarelli Giuseppe, Nicolini Lina, Piaia Marco, Valli Enrico.
Saludecio, aria di festa: da Concato al dialetto Saludecio, il borgo - Aria di festa. E' il titolod el cartellone degli eventui di Saludecio da dicembre a marzo: in tutto 19 appuntamenti. 8 Dicembre, ore 15 (ingresso gratuito). Il teatrod ei Cinquequattrini presenta “Il segreto di Lena” con Elena Bacelli e Silvia PolselliRivolto a bambini e famiglie, è liberamente tratta da : “A scuola di magia e altre storie” di M. Ende. La lettura-spettacolo ,pur rispettando il testo, vive di una interazione continua tra la lettrice e l’interprete che divengono loro stesse personaggi della favola. Musiche, rumori e voci registrate accompagnano la parola letta. Dalle ore 15 alle 19, sotto i portici del Palazzo Municipale, si svolge il mercatino scambio organizzato dalla Pro Loco di Saludecio. 14 Dicembre - (ingresso 27 euro). Fabio Concato: Tutto qua Tour 2012”. Fabio Concato, uno dei pochi cantanti italiani in stretta vicinanza con il jazz, per la sua caratteristica armonia musicale, si esibirà in un concerto improntato sulla musica e sulla parola, tra il serio ed il faceto, dal 1977 (anno del suo esordio) ai giorni nostri. Sarà l’occasione per ascoltare non solo i grandi “successi”, ma anche brani meno famosi del suo repertorio che ha 35 anni ma non li dimostra affatto! Da quelle “Storie di
Sempre” (1977, appunto) il pubblico ha subito compreso di avere a che fare con un autore elegante, capace di grande autoironia, sempre attento alle tematiche ambientali, sociali e civili: le sue canzoni sono entrate nella storia della musica italiana e ci hanno accompagnato sin qui, senza mostrare i segni del tempo, anzi cristallizzando emozioni e versi entrati nell’immaginario collettivo. 15 Dicembre - La compagnia dialettale “Gli amici della corte” presenta “La fiola ad Gasparòn” di Massimo Renzi e Terzo Maffei. Una divertente commedia dialettale presentata dalla nuova Compagnia di Montegridolfo. 23 Dicembre, ore 15 (ingresso gratuito) - Korekanè presenta “Le penne dell’orco”. Regia: Alberto Guiducci con Alberto Guiducci e Tiziano Paganelli. Collaborazione: Chiara Cicognani/ Assistente: Stefania Tamburini.
Tratto da “L’Orco con le penne”, favola garfagnana estense inserita ne “Fiabe italiane”, raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti” di Italo Calvino, lo spettacolo si rivolge soprattutto ai bambini, ma è godibilissimo anche da un pubblico adulto. In scena un attore e un musicista che, a causa di un malaugurato accidente, si trovano soli senza il resto della compagnia; senza costumi, scenografie, attori e tecnici, chiederanno ai bambini presenti di immaginare uno spettacolo che non sono in grado di rappresentare. Dovranno essere così abili da suggerire al loro piccolo pubblico azioni rocambolesche e personaggi di fantasia, stimolando così la creatività dei presenti. Dalle 15 alle 19, sotto i Portici del Palazzo Municipale, si svolge il Mercatino scambio organizzato dalla Pro Loco. Lunedì 24 Dicembre Auguri sotto l’Albero. Panettone e Vin brulè per il tradizionale scambio di auguri. Organizza la Pro Loco. 29 Dicembre - Il coro polifonico “Maria Immacolata” di Gallo di Petriano presenta Magic Christmas. Direttore: Luca Sperandio. Concerto di Canti natalizi.
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CORIANO - MONTE COLOMBO - MONTESCUDO
Dicembre 2012
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Tappe con faamiliari e amici a: Valliano, Montescudo, Montecolombo e Lago di Montecolombo
Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Grandi presepi in piccoli paesi Valliano Dal 23 dicembre a 2 febbraio si potrà visitare il nuovo allestimento del presepe di Valliano, con statuine interamente animate, veramente suggestivo e singolare. Si trova all’interno della Chiesa. Particolare l’ambientazione che ripropone la vallata di Valliano verso Trarivi, Monte Colombo e Montescudo, ove nasce il rio Melo che caratterizza la valle rimasta integra nel tempo. Un vero e proprio tuffo nel passato e soprattutto in un territorio integro caratterizzato da oliveti e vigneti. Il presepe è opera del locale comitato parrocchiale che ogni anno apporta novità. Il presepe infatti viene smontato e completamente ricostruito ad ogni edizione. Molta la cura e l’attenzione alla ri-
MONTESCUDO MONTECOLOMBO
Teatro Amici
zione è molto curata ed il contesto vi farà sentire veramente immersi nel passato.
di Pier Francesco Gasperi produzione dell’ambiente e di tutti i personaggi. La visita a questa importante realizzazione è un occasione per ammirare una delle chiese più importanti della provincia di Rimini. L’edificio esisteva già nel 1200. Ampliato tra il 1465-’74, quando venne modificata l’originaria pianta a croce greca (tutti e quattro i bracci uguali), è stato duramente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale. Subito dopo il conflitto il Genio civile ricostruì la copertura, nel ‘99 venne iniziato il restauro,
Valliano Montescudo
terminato nell’estate 2003 con il campanile. La canonica, dal novembre 2003, ospita il museo della civiltà contadina. Il santuario di Valliano è un capolavoro: l’interno conserva gli affreschi di uno degli allievi prediletti da Raffaello: Pellegrino da Modena, che aiutò il grande artista urbinate nel decorare le Logge Vaticane. Il 6 gennaio alle ore 16 si terrà il tradizionale concerto di natale e capodanno con il Coro Città di Morciano. Montecolombo Si svolge il 30 dicembre dalle 16 alle 19 all’interno delle mura malatestiane. Oltre 150 figuranti in costumi d’epoca fa-
ranno rivivere la nascita del “Salvatore” in un’atmosfera speciale. Il presepe vivente di Monte Colombo si differenzia da tutti gli altri per il coinvolgimento degli abitanti di tutte le frazioni, grandi e piccini, la partecipazione di tutti i consiglieri comunali e di chi vorrà prendervi parte. E’ un vero e proprio presepio interattivo e vivo. Moltissimi i personaggi in movimento, compreso Giuseppe e Maria che con un asinello circolano per tutto il paese in cerca di una stanza. In tutto il centro storico numerosi i falò accesi che oltre a riscaldare l’ambiente creano un’atmosfera magica e natalizia. Durante la serata, cosa veramente unica, tutti i partecipanti potranno assaggiare ottime zuppe di legumi, polenta, bruschette e varie pietanze tutte fatte al momento e quindi caldissime, ottimi i dolci con il vin brulè. Il tutto ad offerta libera. All’interno della chiesa parrocchiale si terrà un concerto di canti natalizi che continuerà ad interpretare brani del Natale attorno al Bambin Gesù con Giuseppe e Maria. Tutta la realizza-
Teatro Amici Al Teatro Leo Amici - Piccolo paese del lago (Monte Colombo) da non perdere il presepe vivente in musical di Carlo Tedeschi: emozioni pure. Dall'8 dicembre fino al 6 gennaio, viene proiettato nel Teatro Amici “Greccio, Notte di Natale 1223”, quando Francesco ideò il primo presepe. Nel periodo natalizio al Piccolo Paese del Lago in festa, in un grande giaardino da ammirare anche il presepe napoletano (tra le statue come un pastore in un percorso fino alla capanna). In teatro, sempre dall'8 dicembre al 6 gennaio, i pomeriggi, la Corale con gli allievi d'arte del Lago diretta da Sabrina Braschi. Fuori: bancarelle, Babbo Natale e emozioni. Montescudo La rappresentazione si tiene il 16 dicembre dalle 17, nella piazza del Municipio e Torrione dio di Montescudo dalle ore 17 alle 19. Il grazioso centro storico vede 150 figuranti, tra abitanti del paese e delle zone circostanti, rappresentare alcuni dei più sigificativi personaggi del presepe accompagnati dalle melodie degli zampognari. A partire dalla Piazza del Municipio, la rappresentazione si sposta poi lungo le principali vie cittadine, accompagnati dagli zampognari, assieme ad altri artigiani, dal fabbro al falegname, osterie, lavandaie, pastori con greggi ed altri personaggi tipici, realizzeranno l’ambientazione del presepe tradizionale, valorizzando la creatività popolare e coinvolgendo insieme bambini e adulti. A partire dall’Annunciazione saranno rappresentati tutti gli eventi legati alla nascita di Gesù, dal Censimento fino all’arrivo dei Magi ed alla Strage dei Santi Innocenti, con l’incendio del paese, fino alla suggestiva realizzazione della natività, con l’angelo che apparirà nel cielo per annunciare la buona notizia. Montecolombo
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Fondazione Simoncelli, un anno di impegno
CORIANO - MONTE COLOMBO - MONTESCUDO Cerasolo, edificio a consumo energetico zero L'edificio è quello della Japancar CORIANO
- A Cerasolo uno stabile a consumo energetcio zero, con due colonnine con allaccio gratis per coloro i quali hanno mezzi elettrici. Lo fa sapere il comitato “Amici di Cerasolo”.
- Fondata un anno fa la Fondazione Marco Simoncelli, grazie al sostegno di tanti, ha già messo in campo 235 mila euro a favore dei soggetti più deboli e svantaggiati. Oltre un milione di euro il prossimo obiettivo per un centro d'accoglienza diurno per i disabili del Riminese. All'interno della struttura progettati anche una piscina, un parco giochi attrezzato e una palestra. La gestione sarà affidata alla Cooperativa L'arcobaleno di Rimini. Realizzata anche la “SIC Card”; sono già convenzionati al circuito circa 600 negozi legati al mondo “auto/moto/ accessori” e, con la Fondazione, ci si è dati l’obiettivo per portarne molti altri”.
“Non possiamo esimerci dall’informare l’amministrazione ed in particolar modo il nostro sindaco Domenica Spinelli che già in campagna elettorale manifestava grande interesse ai temi riguardanti il rispetto dell’ambiente. Appena dalla scorsa settimana, dopo anni di lavoro ed investimenti sono entrate in funzione due colonnine di ricarica per veicoli elettrici (auto, moto e biciclette) presso la Japancar di Cerasolo in Via Ausa 40 a disposizione gratuitamente del pubblico. Avendo potuto sentire di persona il titolare Massimo Gori, che ha creduto anche al nostro progetto www.cerasoloausa.net sostenendo anche a livello economico con la propria quota annuale gli “Amici di Cerasolo”, posso citarlo come segue: “…Con una
Cerasolo
punta di orgoglio sottolineo che l'intero progetto dello stabile è stato pensato per essere completamente ecosostenibile. Non un grammo di CO2 viene prodotto per il riscaldamento o la climatizzazione (che sono a funzionamento elettrico con pompe di calore ad alta efficienza), l'intera esigenza elettrica annua verrà prodotta da un sistema fotovoltaico pertanto possiamo dire che l'intero immobile è a bilancio energetico zero anche grazie all'isolamento termico dell'edificio e degli infissi e a tutti gli impianti che sono a basso consumo.
Anche tutti i sottoprodotti di scarto (sia dell'officina che del magazzino e del reparto vendite) vengono avviati al riciclo ed allo smaltimento in modo da non produrre nessun rifiuto non riciclabile o smaltibile. Sono certo che questa dovrebbe essere la strada da percorrere per lasciare un pianeta vivibile alle prossime generazioni…” Per meglio evincere dove è lo stabile ci permettiamo di inserire il link per accedere direttamente allo spazio dedicato alla Japan Car all’interno del nostro portale:
Visto e considerato che anche altre attività stanno prendendo questa strada nel rispetto dell’ambiente e nella massima professionalità ognuno nel proprio settore, sarebbe bellissimo poter organizzare, compatibilmente con gli impegni dell’amministrazione tutta e del sindaco, una visita programmata a quelle attività che si stanno distinguendo nell’ambito dell’investimento sull’area sempre nel rispetto dell’ambiente (visti gli impegni e la chiusura imminente dell’anno in corso potrebbe essere bello nei primi mesi dall’anno a venire).