Monte Cerignone - Tel. 0541.978524 Fax 0541.978698
ANNO 19 N.3 Euro 1,50
Mensile di politica, economia, cultura, sport e costume della provincia di Rimini
REDAZIONE: PIAZZA GRAMSCI, 34 - 47843 MISANO ADRIATICO (Rimini) - Tel. 0541.611070 E-mail: lapiazzarimini@libero.it
IL PUNTO DI VISTA
Berlusconi, Salvini, Renzi e gli italiani di Alessandro Roveri* - Il lettore attento della Piazza avrà notato che per un lungo periodo abbiamo evitato di prendere posizione sulla questione Renzi, cioè sulla questione se davvero il premier avesse subito l’influenza di Berlusconi fino a concordare con lui il programma del suo governo (il patto del Nazareno). Questa è stata la tesi di un quotidiano «che non riceve alcun finanziamento pubblico», e di cui non perdiamo un numero: Il Fatto Quotidiano. Si tratta di una voce giornalistica cui sarebbe assurdo rinunciare, perché in più occasioni unica nel quadro di un panorama informativo più o meno influenzato dal carattere capitalistico della grande quantità di denaro necessaria alla vita di un giornale. Nonostante la grande stima per Marco Travaglio, che considero il migliore allievo di Montanelli, non ho condiviso il suo giudizio su Matteo Renzi, che mi è sempre sembrato rassegnato al peggio: tutte dettate da Berlusconi le scelte del suo governo, soprattutto in materia di giustizia. Ora, nel chiuso della Segue a pagina 12
Viabilità, sarà il referendum a decidere?
RICCIONE - 17
RIMINI - 6
www.lapiazzarimini.it
Tariffa Roc: “Poste Italiane Spa - Sped. abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.° 46) art. 1 com. 1 - DCB Rimini”
Pd, dal silenzioso congresso esce Parmeggiani
Marcello Tonini, un galantuomo a capo della sanità
Monte Cerignone - Tel. 0541.978524 Fax 0541.978698
MARZO 2015
Pro Loco: “Rifaremo la Sagra degli Spaghetti” MORCIANO - 51
CATTOLICA - 29
Economia, aziende a gonfie vele... Valpharma (95% export), Grabo (più 20%), Pascucci 468 coffee shop nel mondo (oltre 300 in Corea), Golfera (re del salame). Le aziende che ce la fanno
MORCIANO - TRADIZIONE
MADE IN ITALY Ro-magna ier, Ro-magna ogg, j'ha pluché anche li oss di razulén...
Inchieste, scandali, mafie... che cosa sta succedendo alla nostra Romagna?
di Teresio Spadoni Manifesto 2015
- Pascucci apre il 568 coffe shop a Milano il 7 marzo, 500 metri quadrati su due piani in piazza San Babila; è il più grande brand italiano dei locali davanti a corazzate come Lavazza, Illy, Segafredo. Vestono i colori circa 4mila dipendenti. Grabo, Coriano, settore palloncini, ha chiuso il 2014 con Pagine 2-3
Breve massima di saggezza Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il danaro
Piede di Corvo (capo indiano)
San Gregorio Fiera millenaria Cecco - Botero - 2015
MISANO ADRIATICO
VALCONCA
Chiesa dell'Agina Ritorna la Festa del Crocifisso
San Clemente Vescovelli, addio maggioranza Villa, iscriversi al concorso San Giovanni Spina: ‘Chiesa, un nostro dovere...’ Coriano Tutti a teatro Montefiore La Processione del Venerdì Mondaino Musei aperti e corsi Saludecio Vista da uno svizzero
FOCUS
Condomini Gli esperti rispondono alle domande dei lettori Pagina 21
Inserto nelle pagine interne 57-72
2
Marzo 2015
INCHIESTA
Tutti si divertono sul lavoro come dei ragazzini in vacanza. Tutti sono ottimisti
L'INCHIESTA segue dalla prima pagina
più 20 per cento, con l'export che vale l'80 per cento. Impiega 80 persone. Alvaro Zavaglia, 82 anni ben portati, gruppo Golfera, con il brand “il Golfetta”, da 18 anni cresce a doppia cifra. Esporta il 30 per cento. Sono settori diversi di aziende che ce la fanno. Appartiene a questo lotto anche un altro gioiellino. Anche qua dietro c'è un signore di 82, Roberto Valducci. Valpharma Group: colosso farmaceutico leader nel mondo per la produzione di capsule e compresse a rilascio ritardato; due stabilimenti, uno a San Marino di 10 mila metri quadri, l’altro a Ponte Messa di Pennabilli di 35 mila metri quadri ai quali se ne aggiungeranno tra un paio d’anni altri 10 mila e che richiederanno nuove assunzioni; a oggi dà lavoro a poco meno di 300 dipendenti che producono 1500 milioni tra capsule e compresse per un fatturato di circa 60 milioni l’anno; al mercato interno è destinato il 10 % dell’intera produzione, il rimanente 90% è venduto all’estero attraverso circa 450 società, per lo più multinazionali; non ha una rete di vendita, chi vuol acquistare il prodotto si rivolge direttamente in ditta e si impegna a comprarlo fino a quando resta in commercio; nel mondo ci sono solo altre due industrie che producono “farmaci retard” (cosiddetti perché il principio attivo entra in circolo lentamente coprendo un arco che va dalle 12 alle 24 ore); parola d’ordine del gruppo “Facta non verba” (fatti non parole). Roberto Valducci, “inventore” della Valpharma Group, nasce a Fenili di Gatteo il 13
Giornale d'informazione fondato nel 1997 Direttore responsabile Giovanni Cioria Edizioni la Piazza Piazza Gramsci 34 - 47843 Misano Adriatico Redazione Piazza Gramsci 34 - 47843 Misano Adriatico tel. 0541.611070 Abbonamenti e pubblicità - 0541.611070 Stampa La Pieve Poligrafica Editore srl Verucchio (Rimini) Pubblicità inferiore 45% Registrazione presso il Tribunale di Rimini N.° 13/'97 del 21 - 8 - 1997 Numero Roc: 10.364
Giornale in stampa il 4 marzo
Economia, aziende a gonfie vele... Sede a Pennabilli e Sa Marino, bandiere in 80 nazioni. Il farmaco di punta, la Teofillina, prodotto in 350 milioni. Ogni nuovo farmaco richiede un investimento tra l'1,5-2 milioni di euro
marzo 1933. Ancora piccolo si trasferisce a Savignano sul Rubicone, dove abita ancora oggi. Sposato (1976) con la dottoressa Piera Aniceti, ha una figlia, Alessia, che lo affianca in azienda, e due nipoti: Francesco e Nicola. Dopo il diploma di perito chimico, si trasferisce a Milano dove getta le basi della sua lunga carriera di manager e imprenditore. Tornato in Romagna, nel ‘77 fonda l’Euderma a Cerasolo che con 4 dipendenti iniziali arriverà a fatturare 50 milioni di lire. Vent’anni dopo emigra a San Marino dove nasce l’attuale Valpharma. Nel 1990 a New York ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in farmacia. Valducci è anche vice presidente del centro Pio Manzù e presidente della Rubiconda Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone. Appassionato di cultura e amante di opere d’arte, alla sua Savignano ha donato la statua di Giulio Cesare (copia dell’originale che si trova nella sala consigliare del Comune di Roma), che domina il ponte romano sul Rubicone. La sua lunga amicizia con Tonino Guerra e le frequentazioni nel mondo del cinema lo hanno portato a dar vita al San Marino Film Festival. Lo scorso maggio la città di Pennabilli gli ha conferito la Cittadinanza Onoraria. Al mattino, qual è il suo primo pensiero? “Quello che riguarda la mia sfera intima non glielo racconto; poi, lavorare, lavorare, lavorare.” A quanti dipendenti dà lavoro? “Quasi trecento; per essere precisi novanta a San Marino e
Pennabilli, lo stabilimento Valpharma
centottanta a Ponte Messa.” Quanto fattura? “Nel 2014 circa sessanta milioni.” E gli anni precedenti? “Non so, non me lo ricordo, ma posso dirle però, che nell’ultimo decennio abbiamo lavorato con una crescita media del 5-6 % l’anno.” Esporta molto? “L’ottantacinque per cento; il primo Paese come fatturato è il Giappone.” Per lei che esporta in tutto il mondo, quanto può essere importante l’appoggio di un Ministero del Commercio Estero? “No guardi, lasciamo stare; gli Enti statali sono dei baracconi.” Insomma lei è per il fai da te… “Chi fa da se fa per tre!” Ha investito molto negli ultimi tre anni? Quanto? “Le dico questo: per poter
andare avanti bisogna fare nuovi prodotti; creare un nuovo prodotto costa tra 1,5 e 2,5 milioni di Euro e richiede tra i tre e i quattro anni di lavoro. Quest’anno ne abbiamo tre in pista, quindi veda lei.” A, fanno cinque, sei milioni! “Eh! mi gioco la camicia… tutti i giorni! D’altronde se non si investe… ha visto, no? I palazzinari, quelli il cui obiettivo era far soldi speculando, sono spariti tutti. Chi fa impresa è costretto a investire se no muore; la FIAT non investiva più, non faceva più automobili… se non c’era Marchionne era già fallita. Io ormai investo con una certa sicurezza perché ho le spalle coperte da una moltitudine di aziende in tutto il mondo che bene o male mi mandano ordinativi. In ogni caso chiunque faccia impresa deve saper guardare avanti… almeno quattro o cinque anni.”
Giorgio Grassi (Grabo) e Mario Pascucci (caffè)
E come si fa a vedere quattro o cinque anni prima? “Ci vogliono sensibilità e cervello. Bisogna anticipare i corsi economici e avere un prodotto buono. Perché, vede, se lei fabbrica il Borsalino perché tutti lo vogliono, se la gente smette di portare il cappello lei chiude.” Sua figlia lavora con lei? Che ruolo ha? “Alessia è in azienda da vent’anni; ha preso la laurea in farmacia. Siamo leggermente diversi, ma ad ogni modo ci compensiamo. Vede tutti i giorni quello che faccio e mi segue… ha le sue idee, giustamente… è tendenzialmente conservatrice, ma collaboriamo bene.” Lei invece è il contrario? “Io mi butto; io quando la vedo una cosa… a capofitto! Ho una filosofia: non devi fare mai quello che fanno gli altri. Lo spirito dell’oca… intende? Sa cos’è? Uno investe sul mattone… e vai, tutti sul mattone! Devi fare qualcosa che non fanno gli altri; le dico questo: ho deciso, a dire il vero sono anche stato tirato un po’ per la giacchetta, ma ho deciso di comprare la vecchia caserma dei carabinieri di Pennabilli, un edificio dei primi del novecento…” Ha speso molto? “No, non ho speso molto: la spesa è venuta dopo… perché c’ho fatto un albergo…” Un albergo! A Pennabilli! “Si!... solo che adesso… cosa ci faccio con questo albergo che lavora un po’ giugno e luglio e per i restanti mesi è
chiuso? C’ho speso tre milioni… e adesso? Beh, sa cos’ho pensato?” Mi dica “Adesso ho pensato che ci faccio una scuola di latino.” Latino? Una scuola di latino… a Pennabilli… ma come le è venuto in mente? “Devi fare quello che non fanno gli altri… gliel’ho appena detto. Vede, il latino è nella storia del mondo; tutti lo conoscono: tedeschi, inglesi, francesi, russi. Solo in Italia, che ne è la culla, è stato bistrattato. Grazie a comunisti e socialisti che l’hanno voluto eliminare perché era la lingua dei preti, non è più una materia di insegnamento in tante scuole da troppi anni, ormai; e questo è male.” Un’idea straordinaria, complimenti… anche per il made in Italy… “Per il made in Italy, e in più l’albergo funzionerà, e guadagnerà.” Quali sono i suoi tre prodotti di punta? “Tre?… ne ho settantadue.” Settantadue? “Si, settantadue... La teofillina, che è una sostanza che viene estratta dalla foglia del tè ed è utilizzata nella terapia di numerose malattie respiratorie come l’asma bronchiale è un salvavita che facciamo per il Giappone; attualmente produciamo trecentocinquanta milioni di pillole l’anno.” Dove, qui o a Ponte Messa? “A Ponte Messa. A Ponte Messa facciamo sia produzio-
INCHIESTA Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Aziende che ce la fanno. Valpharma esporta il 90 per cento. Primo mercato il Giappone si.”
Roberto Valducci
ne che ricerca.” Ha legami con l’Università? “No.” Cioè, la ricerca la fa tutta lei in casa? Quanti ricercatori ha?
Marzo 2015
“Più di trenta.” Tutti impegnati sui prodotti ritardo? “Ritardo, noi facciamo solo prodotti ritardo.” Come si colloca in Italia nel suo settore? “Numero uno… numero uno nel mondo! Tenga presente che nel mondo siamo in tre a fare questo tipo di prodotti.” Numero uno nel mondo? Chi sono gli altri? “Ce ne uno in Francia e uno negli Stati Uniti.” Cosa l’ha spinta a impegnarsi nella produzione di farmaci ritardo? “Bisogna fare quello che non fanno gli altri; glielo già detto. In ogni modo lei pensi a un ospedale, le infermiere che devono dare il farmaco al paziente: lo fanno bene, lo fanno male… si dimenticano? Oppure pensi al malato cronico… con la pillola a rilascio ritardato ne prende una e per la giornata è a posto. Inoltre, quando lei prende un farmaco normale il rilascio del principio attivo ha un picco iniziale elevato, che può ingenerare effetti collaterali anche molto fastidio-
Com’è nata l’idea? “Ho cominciato quando ero a Milano, facevo il consulente per un’azienda farmaceutica. Il titolare mi dice un giorno: “Vieni a lavorare con me. Importo dei prodotti ritardo dagli Stati Uniti, ma bisogna fare le analisi in Italia”. Mi dà un foglietto in inglese che spiegava che cos’erano questi prodotti ritardo. Ho detto: “Dottore questo è il futuro! Io vengo a fare le analisi, però faccio anche questi prodotti.” - “Tu sei matto!” Tre mesi per convincerlo; poi mi ha dato una stanza di trentacinque metri dove mi sono messo a trafficare spendendo i miei soldi. Il primo prodotto, la vitamina C ritardo, è ancora in commercio in Italia col nome C-tard.” Le sue passioni quali sono? “La musica è la numero uno.” Suona o ascoltata? “Una volta suonavo, ma adesso non più. A me piace tutta l’arte, ma la musica è la numero uno perché la musica non prevede necessariamente il possesso di un bagaglio culturale; uno che guarda un quadro un po’ di cultura deve averla per capirlo. La musica, invece, no. La musica fa sorridere o
fa piangere un cinese, un giapponese… è universale, ti entra dentro. Non c’è bisogno di sapere l’inglese o il tedesco… la musica è universale, universale!” Quali sono i suoi autori preferiti? “Ma, quasi tutti… prima di tutto i classici… Beethoven, Mozart… poi ci sono le opere…” La sua preferita? “Tutte… la Traviata, la Boheme…” Mi potrebbe dire cosa lei ha dato a Rimini? “Adesso le racconto una barzelletta (si illumina e ride)… grossa! Lei mi chiede cosa ho dato? Quando ero presidente degli industriali di Rimini ho detto all’allora sindaco Chicchi, mio amico: “Senti Giuseppe qui c’è Tiberio che ha fatto il ponte, e l’Augusto che ha fatto l’arco… noi bisogna che ci ricordiamo di questi due.” “Cosa vuoi dire?” - “Faccio i due monumenti di Tiberio e di Augusto; li mettiamo vicino al ponte e vicino all’arco.” - “Bella la tua idea, mi piace.” Bene, ho fatto fare le due statue. Chicchi ha terminato il mandato ed arrivato Ravaioli…” E dove sono? “A sono ancora lì… da sei anni.” Lì dove? “Nello scantinato del Mu-
3 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
seo della città, sono… sdraiati! Ma sono ancora miei, però!” Incredibile! “Incredibile ma vero; vada a vedere.” In questa crisi economica italiana che, come dice il professor Zamagni più che economica è una crisi di coscienza, quali responsabilità dare agli industriali? “Mah! Domanda difficile… non so se dare una responsabilità…” E quale responsabilità dare alla classe politica? “No, no, ma questa qui è una crisi mondiale…” Lei come la legge questa crisi? “Questa è una crisi che per forza ci deve essere: non può andare sempre bene…” Perché per forza ci deve essere? “Perché così ogni tanto si spazza: i deboli spariscono e gli altri vengono su.” Dunque, è una legge naturale… “È una patacata lei dice, lo so…” No, non è una patacata; no assolutamente… Darwin ha scritto un libro bellissimo sull’evoluzione della specie… “Ma si, come si fa che tutto vada sempre liscio… ma magari! Sa qual è la tristezza? La tristezza è che, se io fallisco, faccio fallire altre tre, quattro,
cinque… aziende; perché quelli che devono avere i soldi… questo è triste!” Capisco cosa vuol dire… dipendenti che restano a casa… famiglie che perdono un reddito. Lei quante ore lavora al giorno? “Sette, otto, dieci… dipende dai giorni.” E quanto si diverte? “Molto; io lavoro perché mi diverto. Se no, guardi… se non mi divertissi sarei a Sharm el Sheik.” A ecco, è più divertente qui che andare a Sharm el Sheik? “Ma si! Oddio si sta bene anche là… comunque anche là un’ora o due al telefono …” A, quando lei va in vacanza un’ora o due al telefono al giorno la passa lo stesso? “Un’ora sicuro!” Parla lingue estere? “Inglese, francese, spagnolo.” Giapponese no? “Nooo!” Le toccherà impararlo! Non è riminese lei, vero? “Sono di Gatteo; nato a Gatteo; ma non a Gatteo Mare e neanche a Gatteo terra… in mezzo; c’era una fattoria… i Fenili: io sono nato lì. Mio padre ci faceva il fattore per il Marchese di Bagno di Savignano.”
RIMINI Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
5
Il senatore riminese Foschi è stato compagno di partito (Dc) e di corrente (sinistra)
EVENTI
San Marino, fine settimana con la grande magia - Florian, campione francese di magia. Russell, numero con le colombe. Shezan, campione europeo di magia. Gabriel, porta in scena la palla volante. Gilly, delizia con fiori, fazzzoletti, colombe e l'apparzione dei conigli. Belloni, terzo ai mondiali di magia. Alpha, francese domatore del fuoco. Hannah, quindicennne giapponese che fa volteggiare i bastoni. Sono gli otto grandi numeri dell'arte dell'illusione in scena a San Marino, al Teatro Nuovo Dogana, il 14 marzio, con inizio alle 21. A presentare e dare il ritmo: Raul Cremona La 18.ma edizione del Festival internazionale della magia quest'anno si tiene in un fine settimana lungo per cercare di portare gli appassionati a San Marino. Insomma, creare un evento per fare turismo. Il 13 marzo, alle 21, al Centro congressi Kursaal, si tiene il terzo Trofeo ArzilliCampionato internazionale di magia. Lo scorso anno a contendersi il premio 14 giovani. A presiedere la giuria Jordan,
Marzo 2015
Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
“Sergio Mattarella, una persona perbene ma non illudiamoci” FOCUS
Il mago Gabriel
presidente del Circolo lombardo arti magiche. Invece, domenica 15 marzo, dalle 15, sempre al Kursaal, spettacoli dedicati ai bambini e alle famiglie. La grande novità di quest'anno riguarda il Centro storico. Nei pomeriggi del 13 e 14 marzo, in tre punti (galleria piazzetta Titano, piazzetta Garibaldi e ingresso della funivia) si tengono spettacoli di strada che coinvolgono i passanti. Con il supporto della segreteria di Stato al Turismo, organizza Gabriele Merli (in arte Mago Gabriel).
- Il senatore Armando Foschi è stato amico di Sergio Mattarella, il nuovo presidente della Repubblica che sta portando un po' di serietà ad uno stato con una corte ed un fare troppo spesso cardinalizio. Era con lui nella Dc (Democrazia cristiana) e nella stessa corrente, la sinistra. Quella che aveva in Aldo Moro, Ciriaco De Mita, Antonio Bisaglia alcuni dei leader più prestigiosi. “Sergio Mattarella - attacca Foschi, parlamentare per 11 anni - è una persona squisita. Nella sua lunga esperienza politica è sempre stato coerente, con fermi princìpi morali. Ha un livello culturale che fa ben sperare. E' un uomo che vive di fatti. Insomma, ha un comportamento coerente con quello che afferma, anche se avrà una serie di lacci dovuti al sistema.
Armando Foschi Sergio Mattarella
Sono convinto che porterà serenità e speranza agli italiani”. “Nel 1998 - continua Foschi -, dopo la fine della Dc, venne a Rimini per un comizio
in piazza Cavour. Dicevo che è uomo di rigore. Vorrei portare questo episodio. Quando a cavallo degli anni Novanta venne approvata la legge Mammì sulle televisioni a favore di Berlusconi, norme volute dal Psi di Craxi e da Giulio Andreotti, Sergio Mattarella, segretario della Difesa, si dimise. Pensava che la legge andasse contro la Costituzione. Votarono no altri tre ministri della sinistra democristiana, Guido Bodrato, Mino Martinazzoli e Luigi Granelli. Quei cinque ministri si dimisero per non approvare la legge. Il primo ministro Andreotti li sostituì senza battere ciglio. Io conto poco, ma posso garantire chi è quest'uomo. Ha una formazione culturale e morale solida. E' determinato, ma non facciamoci illusioni. Prenderà con le uova la nuova legge elettorale di Renzi. In ogni caso, sarà il custode della Costituzione. Dovesse vedere cose storte da controfirmare, lo dirò con chiarezza.
6
RIMINI
Marzo 2015
UOMINI
Marcello Tonini
La coppia Franco Bastianelli e Giuliano Cardellini in mostra a Teramo
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
“Là dove tace il vento” ARTE
SanitàRomagna, un galantuomo alla sua testa - Marcello Tonini passa a pochi centimetri dalle zampe dei suoi cavalli. Appassionato e cultore dell'animale sa perfettamente che non ci si può fidare; un calcio e la vita ti cambia. Sa che la politica somiglia molto alle bizze degli amati quadrupedi. L'ha masticata fin da quando era un ragazzo (segretario della Fgci a Riccione, assessore alla Cultura a Misano). Dopo quasi un decennio alla testa dell'Ausl della provincia di Rimini, la politica lo aveva parcheggiato in un ufficio a combattere la noia. Poi, lo scorso settembre, lo aveva chiamato alla testa di Meldola, dove ha sede un eccellente centro di ricerca sui tumori. Stava facendosi sentire. Infine, lo scorso febbraio, i politici lo hanno chiamato a capo supremo della sanità della Romagna. Sposato, tre figli, misanese d'origine riccionese, medico diventato manager, è la persona giusta al posto giusto. L'uomo che va per erbe, è competente, onesto (non si porta a casa neppure uno spillo), sa gestire gli uomini ed è accorto nel far quadrare i bilanci. Come sanno bene a Rimini (conosceva la bontà dell'ultimo dei suoi collaboratori) e benissimo a Bologna. Se la Regione Emilia Romagna (la nomina spetta a tale ente) lo ha scelto si possono ipotizzare almeno due chiavi di lettura. La prima, un'indicazione saggia che fa onore alla buona politica. La seconda, la Romagna ha bisogno di una testa seria. Difetti di Tonini? In proporzione ai talenti. Buon lavoro, caro amico. g. c.
- “Là, dove tace il vento” è il titolo della mostra in cartellone a Campobasso, al Palazzo d'Ovidio, sede del Festival dell'Astronomia, A cura di Cecilia Casadei, si tiene dal 7 marzo al 1 Maggio. Inaugurazione alle 17 L’uno, Franco Bastianelli, scultore e pittore; l’altro, Giuliano Cardellini, poeta. Rappresentano la fusione di linguaggi diversi per una sola espressione artistica. Venti tavole di grandi dimensioni per una grande Installazione, il racconto di un viaggio nello spazio e la fascinazione di mondi “altri”, mondi lontani che divengono metafora dell’ignoto, emblema dell’umana avventura. Visioni elaborate in pittura materica che portano con sé frammenti, graniglie di vetro, tracce di colore per alimentarsi di parole. Pittura fra cromatiche astrazioni, ma anche tavole descrittive e pittura che si fa scultura, percorso intrecciato a poesia visiva per una dimensione che guarda alla genesi della vita, alla ricerca delle origini della materia, alla sete di conoscenza,
Giuliano Cardellini e Franco Bastianelli mentre sono all'opera
ma vuole essere anche emblema di ricerca interiore. Nell’ambito di un Festival che indaga il tema dell’Astronomia a diversi livelli si inserisce il linguaggio dell’Arte con la sua grande forza di mediare passioni e tensioni dell’esistenza. L’Arte che diviene aspetto imprescindibile della esperienza umana e testimonianza di un agire che ha sete di conoscenza, avventura ed esigenza di bellezza. Le ragioni di una mostra come evento nell’evento che si tiene in un anno particolarmente significativo per la ricerca spaziale, motivo ispiratore del lavoro dei due artisti: il viaggio
della sonda Rosetta che ha fotografato ed è atterrata su una cometa dal colore triste, ma anche il lungo viaggio nello spazio di Samantha Cristoforetti, la prima donna astronauta italiana a vivere nello spazio. Il viaggio di Bastianelli e Cardellini è quello della immaginazione che attinge al vero e dà origine ad opere come radici che rimandano al grande libro dell’Universo. Una base di lamiera con tracce di ruggine, o in parte divorate dalla ruggine, quasi una memoria di un incessante “panta rei” e le opere ci restituiscono ora, un satellite che nasce da una miriade di fram-
menti vetrosi ammantati d’azzurro e bagliori di luce gialla, ora una superficie che ospita una serie caotica di elementi ferrosi ad evocare le scorie che l’uomo lascia nello spazio ma anche una sorta di Big Bang da cui tutto ha avuto (?) origine. Una riflessione in versi e materia che conduce al mistero della creazione e al dialogo (im)possibile col divino. Il ritmo compositivo di un tutto con forme di corpi celesti e corpi meccanici, di cromie in polvere, di rilievi, e le parole, in smalto e metallo, daranno origine ad una sola poesia. Quando un “attonito silenzio”, o “scaglie di infinite aurore” ci trasportano in una materica dimensione, dove è possibile ascoltare l’Universo e lasciarsi cullare dall’ Infinito che è fuori e dentro di noi. Fra mistero e interrogativi, fra luce e buio, una enigmatica installazione conclude il percorso espositivo per indagare “l’odore dello spazio”.
RIMINI BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
- Dobbiamo risalire all’anno 1961/62. Era stato, quello, un periodo esaltante in Italia, quello della ricostruzione! Nuove iniziative dappertutto: le aziende innovavano, sparivano i vecchi marchi quelli che ci avevano accompagnato durante e appena dopo la guerra, tutte le imprese sentivano il desiderio di acculturarsi professionalmente; parole come marketing, management, direzione per obiettivi, product’s life cicle (ciclo di vita dei prodotti) stavano entrando nel linguaggio aziendale. Il merito fu da attribuire alle prime società di consulenza aziendale che iniziavano ad operare soprattutto nell’Italia settentrionale e marchi come Orga, Ipsoa, Pietro Gennaro, George S. May, McKinsey, Hay, Salmon, Cegos divennero familiari a tutte le imprese che desideravano innovare. La scelta non era legata ai costi della consulenza, ma alle scuole di pensiero che queste rappresentavano: italiane legate alle esperienze di Olivetti, americane, inglesi e francesi. Era un mondo affascinante, quello della consulenza, ed io abbandonai un lavoro certo, come venditore di apparecchiature scientifiche di un’industria farmaceutica notissima allora come la Carlo Erba, per lanciarmi in questo nuovo settore. Optai per una società francese perché ritenni che la loro cultura e il loro linguaggio aziendale fosse più
Marzo 2015
7
Un giovane Rodolfo Francesconi. Quando la Nutella era considerata cioccolato di serie B
“HoservitoMicheleFerrero” Michele Ferrero (26.4.1925 - 14.2.2015)
UOMINI di Rodolfo Francesconi affine al nostro, il “Centre europeenne de gestion et organisation scientiphique» (Cegos), ed occupai il ruolo di responsabile della Divisione per le consulenze di marketing della loro filiale italiana. Ero, ovviamente, alle mie prime esperienze in quel settore e uno dei miei primi incarichi fu proprio quello di collaborare allo studio della società Ferrero di Alba, nelle Langhe, che si era rivolta alla Cegos per un problema di immagine aziendale. Mi fu insegnato che, prima di iniziare qualsiasi attività di consulenza, era assolutamente necessario prepararsi per conoscere e studiare la storia dell’azienda cliente. Appresi allora che la Ferrero circa cinque anni prima (quindi del 1956 circa) aveva aperto uno stabilimento in Germania per produrre per quel mercato i Mon Chéri, un piccolo involucro di cioccolato con un cuore di ciliegia affogata nel liquore e, dopo il successo di questo prodotto aveva deciso di iniziare la
vendita (e forse la produzione) anche in Italia, ma voleva che noi gli consigliassimo se commercializzare questa leccornia con il marchio Ferrero o non convenisse cambiare il nome ed il logo. Il dubbio derivava dal fatto che questo marchio era noto in tutto il Piemonte per il Giandujot, una pasta di cioccolato e nocciole (le Langhe erano note, non solo per i tartufi, ma anche per la coltivazione di questi frutti) che la pasticceria Ferrero di Alba aveva creato già nel 1946, in un periodo in cui le imposte sull’importazione dei semi di cacao scoraggiavano la diffusione del cioccolato tradizionale. Ancora negli anni ’50 da Milano si preferiva andare a Lugano a comperare la cioccolata, stante
la scarsa disponibilità locale e il suo prezzo esorbitante. Non solo, ma la Pasta Giandujot veniva allora venduta in blocchi da taglio preferibilmente nelle drogherie e ti faccio presente che durante la famosa alluvione del Polesine del 1951, questo prodotto servì a sfamare un gran numero di alluvionati e sfollati. In quel periodo la Ferrero creò anche la Supercrema che era venduta in grandi barattoli preferibilmente sempre nelle drogherie. L’azienda, allora diretta da Michele Ferrero, figlio del fondatore Pietro, sull’onda del successo dei Mon Chèri, decise di affrontare il mercato dei dolciumi prestigiosi. In quel periodo l’azienda aveva una filiale a Torino, dalle parti di Via Ormea, ed io mi recai per mettere a punto un questionario da sottoporre ai negozi di dolciumi torinesi ed avente lo scopo di verificare quale immagine avesse la Ferrero e se fossero stati disposti a vendere i suoi nuovi prodotti. Va tenuto presente che Torino era ritenuto il regno della cioccolata; marchi come Peyrano,
Caffarel, Baratti, e molti altri erano considerati una garanzia; i Maitre Chocolattier piemontesi erano conosciuti come i migliori d’Europa perché, come mi disse uno di loro, di Castelmagno nel cuneese, il cioccolato l’avevano «inventato» loro in quanto, per primi nel nostro continente, avevano importato da Genova i semi di cacao mescolandoli poi con il latte dei loro alpeggi, tant’è che il signor Nestlè era vanuto proprio nel cuneese a imparare a fare il cioccolato. Visitai allora tutti i negozi di dolciumi e le pasticcerie torinesi ed i risultati furono disastrosi; nessuna di loro voleva saperne di prodotti Ferrero ed anzi, in alcune drogherie, mi dissero che quando si presentava un venditore di questa azienda, per timore che fosse riconosciuto dagli eventuali clienti presenti in negozio mentre illustrava i suoi prodotti, lo ricevevano nel retrobottega. I risultati furono decisamente negativi ed io non feci altro che tornare a Milano per illustrare i risultati della ricerca ai miei superiori della Cegos. Analoghi risultati si ebbero da altre interviste praticate dai miei colleghi in altre zone.Vi furono diverse riunioni e si formarono due partiti: chi era
favorevole alla modifica del marchio, e chi, invece, in minoranza puntava al suo rafforzamento. Va tenuto presente che, per la società di consulenza, la modifica del marchio sarebbe stata un affare e già ci si era attivati per cercarne un altro e per proporre una intensa campagna promozionale. Fummo convocati, noi intervistatori e i nostri dirigenti francesi, ad Alba presso la sede della società ed al Signor Ferrero vennero esposti i risultati dell’indagine e le conseguenze che se ne sarebbero dovute trarre. Il signor Ferrero, esaminò il tutto, ci fece parlare, ci ringraziò per l’impegno e poi disse chiaramente di non aver alcuna intenzione di cambiare marchio, ma addirittura si aspettava che noi gli suggerissimo come rafforzarlo, non badando né al tempo né al denaro, perché «è il nome della mia famiglia la garanzia che debbo e posso offrire». Naturalmente perdemmo il cliente, ma, in noi semplici intervistatori, l’immagine del signor Ferrero ne uscì estremamente positiva e rafforzata. Pochi anni dopo nacque Nutella (dalla parola iglese nut, nocciola) ed il successo che ebbe in tutta Europa non fece altro che rafforzare l’errore commesso dalla società di consulenza per la quale operavo e il rispetto per la scelta effettuata dal signor Ferrero. Questi i miei ricordi!
RIMINI -VALMARECCHIA Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
Tonino Bernabé, presidente di Romagna Acque, rassicura per la prossima estate
9 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
“Ridracoli, la diga sta tracimando” - La diga di Ridracoli sta tracimando. Si preannuncia un'estate tranquilla sul fronte dell'acqua. Due gli investimenti fondamentali in provincia: sistema idrico del Conca e la condotta San Giovanni-Morciano. La società resterà nelle mani pubbliche. Il riminese Tonino Bernabé è il presidente di Romagna Acque. In questa intervista traccia presente e futuro dell'acqua in Romagna. Com’è messa la diga di Ridracoli? Siamo tranquilli per la prossima estate? “Negli ultimi giorni di febbraio, a seguito delle molte precipitazioni del periodo invernale, la diga ha iniziato a tracimare. L’aver raggiunto il livello massimo di invaso a questo punto dell’anno è certamente un dato positivo, perché ci fa sperare in un serbatoio di risorsa sufficiente a scongiurare pericoli di siccità nel corso della prossima estate, anche se andrà comunque verificato il meteo dei prossimi mesi”. Quali investimenti nella provincia di Rimini nei prossimi tre anni? “Gli investimenti fondamentali sono due. Da un lato il completamento dello schema idrico
- Centomila famiglie coinvolte nel 35.mo campo lavoro missionario della diocesi di Rimini. E' una grande raccolta annuale di materiali usati rivolta a sostenere iniziative umanitarie nei paesi poveri del mondo e progetti di aiuto rivolti alle povertà locali. Sei i punti di raccolta: Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria, Santarcangelo, Villa Verucchio. Grazie all’impegno di centinaia di volontari, sgombrando cantine e soffitte, il Campo Lavoro ha finanziato nei suoi 35 anni decine di progetti, trasformando vecchi rottami destinati alla spazzatura in alimenti, case, ospedali, opportunità di lavoro in Africa, Asia, America latina, Europa dell’est. Ma ha anche destinato contributi a famiglie riminesi in grave difficoltà economica per far fronte ad affitti, bollette, spese sanitarie e scolastiche. Solo nel corso dell’ultima edizione, svoltasi nell’Aprile 2014, è stato realiz-
Investimenti per 80 milioni di euro. Aperte 35 casine dell'acqua; 13 nel Riminese L'INTERVISTA
del Conca, che chiude l’anello distributivo sul territorio; dall’altro, la condotta San Giovanni in Marignano-Morciano, che garantirà il collegamento diretto dall’Acquedotto della Romagna dei due Comuni, e in un secondo tempo anche dei restanti Comuni della media Valconca. Quali invece gli investimenti fatti? Negli ultimi anni abbiamo realizzato numerosi investimenti strutturali nel Riminese. Ricordo fra i principali: il nuovo serbatoio per acqua potabile sul colle di Covignano, per far fronte all’aumento dei consumi della zona sud di Rimini; il raddoppio del depuratore di Santa Giustina e la relativa dorsale nord, che ormai sono completate e saranno inaugurate in pri-
Nadia Rossi e Tonino Bernabè ad una inaugurazione a Rimini
mavera; e la nostra corposa collaborazione al piano di salvaguardia della balneazione. Sottolineo che nel territorio riminese, in termini di depurazione, Romagna Acque sta investendo circa 80 milioni di euro nell’arco di una decina d’anni”. L’acqua è il petrolio blu, che cosa fate per sensibilizzare la pubblica opinione? “Negli ultimi anni abbiamo operato in vari modi: realizzando campagne di sensibilizzazione diretta, rivolte sia ai residenti
sia ai turisti nel periodo estivo; sostenendo iniziative didattiche nelle scuole romagnole; partecipando costantemente a iniziative pubbliche, con il nostro materiale illustrativo o con l’autocisterna”. Le casine dell’acqua sono sempre più utilizzate. Quante ne avete nel Riminese? E nel resto della Romagna? E quante ne avete in progetto? “Ad oggi ne sono state realizzate 35, di cui 13 nel Riminese. Ci sono diverse richieste da
parte di vari Comuni: stiamo decidendo assieme ad Hera Spa e Adriatica Acque il piano delle future realizzazioni”. Romagna Acqua è società pubblica ma anche una società per azioni, quale sarà il suo futuro? “Romagna Acque è una società a totale capitale pubblico incedibile, che ha per soci gli enti locali romagnoli: incarna l’applicazione del principio di controllo pubblico sull’acqua, attraverso la proprietà e la ge-
Diocesi, 100mila famiglie in missione per il 35.mo campo Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini
COMUNITA' di Luca Bracci zato un utile di 179 mila euro che sono serviti per sostenere progetti educativi in Albania, strutture scolastiche in Uganda, attività socio sanitarie in Bangladesh, opportunità di formazione professionale in Etiopia, progetti di reinserimento sociale di giovani ex carcerati in Cameroun. E anche per aiutare famiglie immigrate con bambini seguite dalla Caritas diocesana (29 mila euro utilizzati in particolare per il pagamento di affitti, utenze domestiche, rette di mense scolastiche, materiali didattici).
Il Campo Lavoro non vuole essere solo un’iniziativa a scopo benefico ma anche un’occasione per riflettere sui grandi temi della solidarietà, della sobrietà, del risparmio e del riuso delle risorse del Pianeta, nella
convinzione che il divario tra ricchi e poveri si possa colmare solo modificando gli stili di vita di ciascuno di noi. Da qui nasce la proposta educativa che il Campo ogni anno rivolge al mondo della scuola dove abitano i “cittadini di domani” e che coinvolge migliaia di alunni delle materne e elementari della provincia riminese. Dopo gli interventi di “Educazione alla mondialità” svolti in classe l’anno scorso, il tema di quest’anno sarà “Cibo per tutti”. La 35a edizione del Campo Lavoro si svolgerà il 18 e 19
aprile. Tra i progetti principali che si intendono sostenere figurano gli interventi educativi della missione diocesana in Albania, l’ospedale di Marilena Pesaresi in Zimbabwe, la scuola residenziale sostenuta dall’associazione Cattolica per la Tanzania, il progetto per l’inserimento lavorativo di giovani disabili in Zambia promosso dall’Associazione Papa Giovanni XXIII, la nuova scuola primaria nella missione di Padre Coccia in Etiopia, la scuola materna delle suore di Sant’Onofrio sempre in Etiopia. E prevedendo anche quest’anno un contributo alla Caritas diocesana da destinare alle povertà riminesi. Dal dicembre 2014 il Campo Lavoro missionario è uffi-
stione delle fonti di produzione potabile “all’ingrosso” dell’intero bacino romagnolo. Questa è la nostra mission, questo il nostro futuro”. Quali invece sono i vostri progetti sul lungo periodo? “Stiamo dando vita ad un piano degli investimenti assai impegnativo, da circa 300 milioni di euro. Ne è conferma primaria il nuovo impianto di potabilizzazione alle porte di Ravenna, che dovrebbe essere completato nella seconda metà del 2015”. Quanti sono i ricavi, gli utili e dipendenti di Romagna Acque? Nel 2013, il valore della produzione è stato di 54.661.000 euro; l’utile netto è di 9.974.557 euro. Il preconsuntivo del 2014 vede un risultato attivo, prima delle imposte, di 11 milioni 661 mila euro. I dipendenti sono 144, ma nei prossimi mesi sono previste 12 nuove assunzioni”. Domandina per il cittadino qualunque. Come fare a fargli innaffiare il giardino e il piccolo orto? “L’ideale è innaffiare il giardino con parsimonia e sempre verso sera: quando il sole è calato, l’acqua evapora più lentamente e non viene sprecata, ma assorbita dalla terra”.
cialmente un’associazione di volontariato e presto diventerà una Onlus. Hanno dato vita all’associazione 56 soci fondatori che hanno approvato lo statuto ed eletto le prime cariche sociali. Con la nascita dell’associazione, il Campo Lavoro si distacca formalmente dal Centro Comboni di Riccione da cui prese avvio 35 anni fa e diventa un’entità giuridica autonoma per far fronte ai nuovi e più impegnativi compiti che l’attendono. Basti ricordare che da piccola iniziativa locale oggi il Campo coinvolge l’intera provincia per tutto il corso dell’anno e che, accanto alla tradizionale attività di raccolta, si sono moltiplicate le iniziative di sensibilizzazione, in particolare rivolte al mondo della scuola. Si ricorda che possono iscriversi all’associazione “tutti coloro che ne condividono le finalità e si impegnano concretamente per realizzarle” (art. 6 dello Statuto). Le richieste di iscrizione vanno indirizzate a segreteria@campolavoro.it.
10
Marzo 2015
RIMINI
L'arte del comunicare Stefano Tonti è oggi, nella provincia riminese, il grafico che sta totalizzando obiettivi ragguardevoli e risultati che ne attestano la continua crescita professionale. Un curriculum internazionale ragguardevole
Stefano Tonti
SGUARDI D'ARTISTA di Annamaria Bernucci - Stefano Tonti è nato a Rimini nel 1964. Maturità artistica al P.L.Nervi-G.Severini, specializzazione in grafica al centro “Albe Steiner” di Ravenna, all’inizio cura l’immagine di diversi locali e iniziative underground della riviera romagnola. Nel 1992 si trasferisce a Milano, e dopo una parentesi come grafico della rivista Abitare, Italo Lupi lo chiama nel suo studio, dove segue lavori per Abitare, Prada, IBM, Palazzo Grassi, Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Confindustria e altri. Nel 1994 è a Barcellona, dove opera come freelance e dove rimarrà sino al suo rientro nel 1997 Italia; da allora si occupa prevalentemente di progettazione grafica per eventi e istituzioni artistiche e culturali, in particolare per l’ambito teatrale. L’immagine progettata per il teatro Novelli di Rimini e il Premio Ilaria Alpi 2008 di Riccione sono state selezionate per due edizioni del premio Compasso d’Oro, mentre il
catalogo realizzato per il SI Fest fotografia 2010 ha vinto il Best Catalogue Award del “Festival of Festivals”. Altri suoi lavori sono stati esposti alle biennali di Brno, Sofia e Teheran, al Dutch Poster Museum di Hoorn (Olanda), al Museo di arte contemporanea di Istanbul, al centro culturale Krasniy Oktober di Mosca e in diverse occasioni alla Triennale di Milano e al MACRO - Museo di arte contemporanea di Roma, oltre che pubblicati su numerosi libri e riviste specializzate italiane e internazionali. Un curriculum che si legge d’un fiato. Modi amabili, una buona dose di sorniona ironia, ferrea determinazione, Stefano Tonti è oggi, nella provincia riminese, il grafico che sta totalizzando obiettivi ragguardevoli e risultati che ne attestano la continua crescita professionale. Così gli abbiamo fatto qualche domanda. Stefano, cos’è per te comunicare?
“Al di là, naturalmente, di comunicare correttamente il messaggio, per me è riuscire a conferirgli un valore aggiunto di ordine e bellezza, a volte anche humour e poesia... il passaggio per una comunicazione di qualità rafforza e arricchisce il contenuto iniziale. Più tecnicamente, credo si tratti innanzi tutto di definire bene cosa va comunicato e a chi, perché chiaramente si useranno registri stilistici diversi a seconda del tipo di destinatario: ad esempio una fascia culturalmente più attrezzata potrà recepire meglio meccanismi visivi e semantici
innovativi, e anzi ne sarà attratta perché emergeranno dal “rumore visivo” di fondo nel quale siamo immersi. Ciò non toglie che qualsiasi tipo di comunicazione, anche quella apparentemente più umile e quotidiana, dovrebbe trasmettere un senso di cura e qualità, perché è proprio la miriade di piccole “comunicazioni” di ogni giorno che determina la qualità del rumore di fondo di cui sopra, sul quale si calibra la sensibilità grafica del cittadino medio. Per esempio, quando sono a Londra e vedo con quanta cura, coerenza e modernità sono rea-
Cento passi verso la legalità - Anche la provincia di Rimini fa 100 passi verso la legalità. Il 21 marzo si terrà, a Bologna la “XX Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” promossa da Libera e Avviso Pubblico e recentemente riconosciuta, dalla Regione Emilia Romagna, con la legge n.3/2011. La giornata coincide con l’inizio della primavera e rappresenta un momento importante affinché il ricordo e la commemorazione di tutte le vittime della criminalità organizzata siano un esempio e possano guidarci nel nostro quotidiano impegno civile. Anche se la sede della Giornata sarà unica e sarà la città di Bologna, l’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il Paese, un’opportunità per le istituzioni e per la società civile e responsabile per lanciare un segnale concreto di corresponsabilità nazionale contro le mafie. In attesa di questo importante evento ogni territorio si attiva organizzando proprie iniziative locali che rientrano in un cartellone comune che idealmente potremmo denominare “100 passi verso la legalità”, riprendendo l’iniziativa di Libera dei “100 passi verso il 21 marzo”.
Ricco calendario di iniziative in provincia di Rimini. Il 21 marzo tutti a Bologna COSTRUITORI DI LEGALITA' E SOLIDARIETA'
di Gaia Trunfio Un programma di appuntamenti volto a valorizzare la diffusione della cultura della legalità e che rappresenta un’opportunità di collaborazione tra le tante associazioni e realtà del nostro territorio, anche quelle non aderenti a Libera, l’associazione di Don Luigi Ciotti. Di seguito un elenco, non esaustivo, di alcune delle iniziative organizzate nella città di Rimini e in Provincia. Iniziative già svolte. 21 febbraio I cento passi della Giustizia verso il 21 marzo, promosso dal Tribunale di Rimini. 28 febbraio - Ibridazioni culinarie, cena di solidarietà, promosso da Gas Equo Sud in collaborazione con l’associazione VedoSentoParlo, aderente a Li-
bera. nella parrocchia del Crocifisso Rimini Matteo Marini ha presentato “Nuova Gestione”, il libro inchiesta sui rapporti tra mafia e piccoli imprenditori nella provincia di Rimini, presentato dal Coordinamento Antimafia Riminese. Poi il 6 Marzo Donne e Legalità, tra passato e presente, organizzato dall’Associazione Passi di Legalità aderente a Libera. Presso il Lavatoio di Morciano di Romagna sono ntervenute: Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-FITA, Giulia Di Girolamo, scrittrice studiosa del fenomeno mafioso, Gaia Trunfio, referente Libera Rimini. Ancora il 6 Marzo - Chi danneggia la cosa pubblica danneggia se stesso, Promosso dall’Istituto S. Savioli di Riccione presso l’Auditorium del Liceo VoltaFellini di Riccione. Il 7 marzo conCittadini – Le istituzioni incontrano gli studenti, promosso da Libera Rimini presso il liceo “Giulio Cesare Manara Valgimigli” con l'intervento della consigliera regionale Nadia Rossi e rappresentanti delle forze dell’ordine. 9 Marzo - Il Coraggio delle donne. Mafie, antimafia e impe-
lizzate le targhe stradali o la mappa della metropolitana, so già di essere in un ambito di qualità grafica diffusa, ancora prima di vedere le eventuali eccellenze. Certo, una comunicazione evoluta è il risultato di una società evoluta, ma credo che in qualche misura il meccanismo funzioni anche in senso inverso, e vedo quindi per il grafico una certa misura di responsabilità sociale nell’educare col suo lavoro a bellezza, creatività, razionalità”. Il lavoro del grafico è l’intuizione e la progettazione: puoi raccontare le fasi di questo processo? ”Questa domanda ben formulata mi permette di chiarire un equivoco piuttosto diffuso: il grafico non è un artista che crea dal nulla seguendo la sua ispirazione (ammesso poi che per gli artisti sia così), ma appunto un progettista che viene incaricato da terzi di organizzare e comunicare visualmente un contenuto preesistente, sia esso una rassegna teatrale, un sistema di segnaletica, un orario ferroviario, un’attività commerciale, un servizio pubblico, un’informazione, un prodotto... o qualsiasi altra cosa, perché nella nostra società complessa la grafica è praticamente ovunque. Il suo contenuto di intuizione e creatività, che indubbiamente
esiste e ne è la forza propulsiva, è quindi costantemente in dialogo ed equilibrio con una intrinseca tendenza a farsi sistema... probabilmente è questa tensione tra, per così dire, razionale e irrazionale che mi appassiona a questa disciplina. Vedo in questo equilibrio dinamico un parallelismo con la legge naturale dell’entropia, che prevede la necessità di una certa quantità di ‘disordine creativo’ in ogni sistema ordinato per permetterne l’evoluzione”. E la committenza? “La qualità della committenza, come in tutti i campi, è spesso direttamente proporzionale alla qualità del lavoro. Ho la fortuna di operare soprattutto in ambito culturale e artistico, dove una committenza in genere sensibile alle tematiche della comunicazione mi permette di esprimere una certa libertà creativa e sa apprezzarne i risultati. Le situazioni sono comunque le più diverse, e anche qui sta il fascino di questo lavoro. Un progetto grafico per qualsiasi settore, se approcciato con professionalità e inventiva, può dare un risultato interessante: penso ad esempio ai capolavori di Giovanni Pintori, Marcello Nizzoli e altri per la Olivetti, o quelli di Paul Rand per la IBM; macchine da scrivere e calcolatori sembrerebbero poco adatti a essere comunicati con creatività, eppure le opere di questi autori sono diventati paradigmi della grafica del ‘900”.
Anche la provincia di Rimini fa “100 passi verso la legalità”. Il 21 marzo si terrà, a Bologna la “XX Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” promossa da Libera e Avviso Pubblico. Un’opportunità per le istituzioni e per la società civile e responsabile per lanciare un segnale concreto di corresponsabilità nazionale contro le mafie
Don Luigi Ciotti
gno politico. Promosso dall’Associazione Rimbalzi Fuori Campo. Ore 21.00 Teatro della Regina, Cattolica. Sul palco Pierpaolo Romani, Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico, Don Luigi Cotti, Presidente di Libera, il Magistrato Piergiorgio Morosini e Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. 13 Marzo - Cena di autofinanziamento organizzato dal Gruppo Antimafia Pio La Torre. Ore 20,00 presso il CSA Grottarossa - via della Lontra 40, Rimini Ospite: Ignazio Cutrò -
Presidente Associazione Testimoni di Giustizia. 17 Marzo - Social Thinking Day – Mafie e legalità, promosso dall’APS Pensare Politico. Circa 3500 studenti degli istituti superiori riminesi parteciperanno a oltre 50 fra lezioni. Seminari, incontri, dibattiti, simulazioni assembleari - testimonianze, workshop - sulle tematiche di Cittadinanza, Costituzione ed Economia. Alle 9 al Cinema Tiberio parteciperanno all’iniziativa Libera Rimini e il Gruppo Antimafia Pio La Torre. 20 Marzo - Rimini e Libera accoglieranno i familiari delle vittime di mafia, in vista della XX Giornata della Memoria e dell’Impegno a Bologna. 20 Marzo – Mafia Liquida, promosso da Cinemovel Foundation, Comune di Rimini e patrocinato da Libera Informazione. Spettacolo fra cinema, fumetto e lavagna luminosa a con-
clusione del progetto Schermi in classe: percorsi di legalità. Ore 20,30 Sala del Giudizio, Museo di Rimini. 21 Marzo - XX giornata della memoria e dell’impegno: la verità illumina la giustizia. Promosso da Libera Rimini pullman in partenza da Rimini per la manifestazione di Bologna. Per prenotazioni Chiara Canini Arci Rimini cell. 3470838393. Per Rimini Sud: Salvatore Celentano di San Giovanni in M. cell. 327909503 I (dopo le 15). Rosella Giannini di Saludecio 05418501 15. 21 Marzo - “Sogni e stracci. Storie di ordinaria legalità”, promosso da Vedo Sento Parlo, aderente a Libera. Spettacolo Teatrale della Compagnia i Navig@ttori.Ore 20. Teatro Novelli. Conclusione e premiazione del Progetto il Giorno Giusto. Intervengono il magistrato Daniele Paci e la consigliera regionale Nadia Rossi.
RIMINI
Marzo 2015
11
E' un “must” della tipografia Pieve. Quest'anno con un gioco di apostrofi ricorda la vecchia moneta
- “L'Ira. Appunti di viaggio tra vintage e nostalgia”. Che si può leggere anche “Lira”. E' il tema 2015 del Pirelli in salsa riminese. E' il calendario artistico della tipografia Pieve di Villa Verucchio, fondata da quel romagnolo autentico di Silvano Pedrosi dopo essere uscito dalla scuola dei salesiani ed aver fatto bottega a Ravenna prima e Rimini poi. Un uomo che aveva nel lavoro, la campagna (orto, ulivi e limoni, le passioni) e la tavola giusta con gli amici, naturalmente, le passioni. Il cibo consumato da solo è meno gustoso, diceva. Da decenni la Pieve sforna un manufatto di livello assoluto. Lo realizza insieme al grafico Jader Bonfiglioli. Le pagine (15, più quella di supporto di cartone) strizzano l'occhio in ogni aspetto: dalle dimensioni (altezza cm 100 per base cm 30), alla grafica, senza dimenticare le pennellate dei testi. Il tandem PieveBonfiglioli rappresenta tra il meglio delle competenze di questa provincia: il fascino della sostanza, il mistero della poesia, senza dimenticare l'eleganza come bellezza. Ogni pagina reca una moneta, un'immagine e poche righe. Ad esempio, nella stampa di gennaio fa bella mostra di sé
“L'ira” (o Lira), il tema del Pirelli riminese E' una delle principali aziende del settore della provincia di Rimini. Fondata da Silvano Pedrosi, che aveva impaarato il mestiere dai salesiani, viene portata avanti dai figli Filippo e Giuseppe FOCUS un cappuccino con brioche, biscotti ed una manciata di chicchi di caffè. In basso, le duemila lire, con l'effige di Guglielmo Marconi. In alto, un pensiero gentile: “sin d'ora nel pensiero, mi diverto e ricordo: Un caffè e una brioche, per favore”. E così a seguire. Si chiude, a dicembre, con la fotografia di un panettone e...”. Il calendario della Pieve è un oggetto d'arredo da conservare anno dopo anno. Tra alcuni decenni, sarà uno spaccato
I Pedrosi. Silvano con i figli Giuseppe e Filippo
di come eravamo, senza l'ombra della nostalgia. Scomparso pochi anni fa prima del tempo, il timone di Silvano è stato assunto dai figli Filippo e Giuseppe. Hanno dato un nuovo impulso alla bottega di famiglia che è poi uno dei
fiori all'occhiello del settore produttivo di Villa Verucchio. I due giovani stanno facendo investimenti in tecnologia e persone. Si sono dotati di una macchina per stampare da 10 colori, l'unica tra le province di Rimini e Forlì. Hanno portato
Il volontariato che firma - Una petizione per mettere in evidenza l’importante ruolo del volontariato nella società e nella vita degli italiani. Un volontariato organizzato che grazie ai Centri di Servizio riesce a far fronte al vuoto dovuto ai tagli del welfare. Lo stesso Renzi parla di Terzo settore come Primo (Legge delega). Nel nostro territorio operano senza tanti clamori più di trecento Associazioni di Volontariato coinvolgendo cittadini che offrono servizi e sostegno a migliaia di persone. La Riforma del Terzo Settore però può mettere a repentaglio l’attuale sistema dei Centri di Servizio dell’Emilia-Romagna (oggi presenti in tutte le 9 province). Una realtà che potrebbe es-
sere stravolta dalla creazione di un Centro di Servizio a livello regionale di cui sin troppi rumors confermano questa scelta. Da queste premesse nasce un appello per ribadire a politici (nostri e non solo), amministratori, operatori del settore, cittadini, un’autonomia operativa, decisionale e gestionale del volontariato. Partendo proprio da quel radicamento territoriale che i Centri di Servizio per il Volontariato (Csv) hanno negli anni evidenziato come uno dei fattori di maggiore appeal del sistema. È la cosiddetta “territorialità” di un volontariato a tutto tondo che opera nel sociale dando supporto alle nuove povertà, offrendo servi-
zi informativi e sostegno ad anziani, a disabili e persone colpite da patologie rare o gravi. Un’opera che sostiene cittadini anziani e ammalati; famiglie in crisi; che si attiva con proposte per far fronte al disagio giovanile. Non solo, un volontariato attivo per promuovere e sollecitare i temi dell’ambiente (dalle fognature alle piste ciclabili sino alla denuncia del degrado di fiumi e mari,
monitorando zone di importanza storico ambientale) e tutela degli animali. Un volontariato formato, tempestivo ed efficace durante le emergenze (associazioni di protezione civile). Al volontariato si chiede di prendere atto dei segnali di qualche anticipazione che trapela a fatica dalla genesi della riforma che, come una reazione a catena, ha generato la condivisione delle preoccupazioni che hanno attivato l’iniziativa di ricerca firme. Un aiuto che si richiede al mondo solidale che quotidianamente contribuisce a iniziative benefiche ad ampio respiro nel territorio.
Il mese di febbraio
Basti pensare, in un altro contesto operativo meno diretto, alla raccolta fondi o alle donazioni di macchinari in reparti ospedalieri della provincia.
Firmare La petizione (scaricabile su www.volontarimini.it) si può anche firmare nella nuova sede di Volontarimini, via Covignano 238, Rimini (informazioni 0541 709888) e nella sede della Piazza, p.za Gramsci 34, Misano Adriatico (per informazioni giorni e orari 0541 611070).
volontarimini@volontarimini.it
in azienda giovani con competenze professionali alte. Quest'anno hanno innovato tutto il reparto della cosiddetta prestampa. Affermano Filippo e Giuseppe: “Pensiamo che il nostro futuro debba passare per l'innovazione, dalla qualità della stampa, dal servizio, senza dimenticare il fattore prezzo. Soltanto se portiamo avanti con accortezza tali ingredienti riusciremo a competere con i nostri colleghi”. Azienda che opera in un raggio interregionale, la Pieve è il partner ideale per le imprese che abbisognano di cataloghi professionali di qualità assoluta. Producono lavori in ogni settore: libri, riviste, fumetti, depliant. Filippo e Giuseppe hanno mantenuto il misterioso filo di seta che li univa al babbo Silvano. Ad accogliere gli “avventori”, sotto i portici dello stabilimento i bellissimi vasi di limoni, passione del babbo. A Natale, anche questo un classico di casa Pieve, regalano a clienti ed amici una bottiglia del loro olio extravergine di oliva. Viene impreziosito da una confezione così elegante che sembra contenere la pozione della vita. La bellezza come bontà d'animo.
A proposito, al pezzo mancano altri punti per firmare: Centro Renzi di Riccione: il pomeriggio (riferimento sig.ra Anna) dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 18). Per info 0541 600959. Avis comunale Rimini, presso ospedale Infermi, aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 12 (tel. 0541 389090). Ass. A o v a m “Ass.Oncologica Volontariato Alta Marecchia”, via C. Battisti 16, Novafeltria, tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 (0541 926307). Riferimento per Bellaria - Igea Marina, Cristian Corbelli (333 9090249).
12
Marzo 2015
l'OPINIONE
Patto Nazareno: “Renzi stava per ingannare Berlusconi?” Presidente della Repubblica, Rai
Inizia in prima pagina riunione dei gruppi parlamentari di Forza Italia, Berlusconi, in sostanziale accordo con il mio recente libro intitolato L’agguato. L’ex Cavaliere contro la Costituzione, si è assunto tutta la responsabilità del fallimento del patto del Nazareno (sede romana del Partito democratico), che secondo lui comprendeva anche la scelta comune del presidente della Repubblica. C’era, effettivamente, qualcosa di strano nella scelta di Renzi di tenere nascosto, fino all’ultimissimo giorno, il nome del candidato da lui scelto. Personalmente, ho sempre pensato che il patto del Nazareno stesse per scoppiare. Renzi stava per ingannare Berlusconi? Sulla problematica del Jobs Act di Renzi preferisco non pronunciarmi, anche perché c’è la reazione negativa dei sindacati, orientati verso un referendum, della sinistra del Pd e soprattutto di Landini, segretario della Fiom, il quale pensa che «il sindacato si deve porre il problema di una coalizione sociale più larga e aprirsi a una rappresentanza anche politica». Ma intanto è emersa anche l'op-
Berlusconi, Salvini, Renzi e gli italiani A Berlusconi non resta che andare con Salvini ma gli deve molto concedere. E' finito l'innamoramento tra gli italiani antifiscalisti e il leader di Forza Italia?
Il professor Alessandro Roveri
IL PUNTO DI VISTA
posizione di Renzi alla legge Gasparri sulla RAI. Gasparri ha annunciato la sua ferma opposizione, ma c’è poco da dire: la legge Gasparri sulla RAI è stata fatta su misura degli interessi televisivi di Berlusconi: lo sanno anche i gatti. Berlusconi si è presentato alla riunione dei suoi gruppi parlamentari con una relazione scritta - cosa che non fa mai - e ha detto: «Se c’è una re-
sponsabilità quella è solo la mia perché io ci avevo creduto e sperato fino in fondo. Ma adesso sarebbe ottuso e nefasto proseguire. L’alleato è Salvini, ma non gli daremo le chiavi del centrodestra, noi rimaniamo centrali». E’ la prima volta che Berlusconi ammette di aver commesso un errore. Renzi non solo non ha concordato con lui il candidato al Quirinale, ma si è sempre rifiutato di dirgli che
aveva pensato a Mattarella. Di qui la fine del patto del Nazareno e la crisi di Forza Italia, dove si è rafforzata la tesi di Fitto, che si era opposto al patto del Nazareno. Andare con Salvini? Berlusconi si rende conto che non sarà facile non dargli le chiavi del centrodestra, perché Salvini si è alleato con la destra francese, vuole uscire dall’euro, vuole abolire la riforma Fornero (otto migliardi all’anno fino al 2021!), intende la flat tax uguale per tutti (un’altra bella barca di miliardi!). Salvini alleato, sì, ma «noi rimaniamo centrali». Un bel pasticcio. A Salvini occorrerà concedere qualcosa. Qui vien fuori la sostanza stessa del berlusconismo: un progetto che, a parte i Melograni e i Colletti che pro-
fessavano il liberalismo al quale erano approdati, e a parte la potenza dell’impero televisivo berlusconiano, tutto usato per Berlusconi, corrispondeva a quel fondo al quale si rifacevano l’antistatalismo e l’ostilità contro il fiscalismo di grandi settori del popolo italiano. Come ha scritto Massimo Fini sul Fatto Quotidiano del 15 febbraio 2015, «considero Silvio Berlusconi deleterio nella storia del nostro Paese, perché, col supporto dei suoi ‘servi liberi’, ha contribuito a togliere agli italiani quel poco di senso della legalità, e oserei dire anche della dignità, che gli era restato». Sì, a Salvini molto dovrà essere concesso da Berlusconi. Il suo sistema, basato sull’uso spregiudicato della tv in favore dei suoi interessi privati, piacque molto all’antifiscalismo degli elettori italiani, che gli diedero nel 2008 il più grande successo
della sua vita. A loro piaceva molto il sistema berlusconiano, fondato su un impero televisivo che esaltava lo stile di vita del padrone, olgettine comprese (anche la Conferenza Episcopale Italiana, sotto il governo di Giovanni Paolo II, accettava di buon grado quel sistema). A quegli italiani non importava nulla dell’assalto berlusconiano, destinato a distruggere quanto restava dei meccanismi costituzionali di difesa dei diritti del cittadino. Oggi che cosa resta di quell’abbassamento televisivo dei costumi degli italiani, ridotti ad una tv fondata sugli urli e sulle scene indecenti dell’insulto? Sì, a Salvini, l’erede razzista di quella mentalità, molto dovrà essere concesso da Berlusconi. In fondo, agli elettori berlusconiani è sempre piaciuto il razzismo di Salvini. Sono uguali …
*Libero docente all'Università di Roma
POLITICA Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
- Dietro Matteo Salvini c’è Matteo Salvini. Il che è bella e brutta cosa al tempo stesso. Il leader della Lega (Nord) e di Noi con Salvini, direttamente, ed il leader indotto di Fratelli d’Italia e di Casa Pound-Sovranità, ha la forza di andare per la propria strada e di proporre all’Italia ed ai suoi cittadini un progetto. E’ stato, il felice, strumento di Umberto Bossi prima di lui. Avere un piano, non necessariamente invocato dalla popolazione e dai tempi, e perseguirlo. Nel caso del primo leader lumbard, si trattava di desclerotizzare il funzionamento delle cose politiche italiane, a partire dal grimaldello del federalismo. Da allievo degli autonomisti valdostani Bruno Salvadori e Bruno Favre. E’ il 1979, si tengono le prime elezioni del Parlamento Europeo e l’Union Valdôtaine decide di presentarsi in tutto il territorio della Repubblica Italiana e di diffondere in pianura (la Padania) il pensiero autonomista e federalista. Salvadori, all’Università di Pavia, mentre affigge un manifesto, incontra per caso uno studente di Medicina fuoricorso. E’ Bossi. Salvadori poi uscirà di scena, vittima, nel giugno 1980, di un
Marzo 2015
13
Matteo Salvini, il segretario nazionale della Lega nord, ha un piano?
Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Progetto e rischi di un uomo solo e male accompagnato 7. Chi è, chi non è, chi si crede di essere
Matteo Salvini, leader nazionale della Lega nord
FOCUS
di Gabriele Paci incidente stradale. L’Umberto proseguirà per la propria strada. Facendo di quelle suggestioni lo strumento di un progetto in gran parte differente. Dietro Bossi, c’è sempre, e davvero, stato solo Bossi. E’ stata qui la forza della nascente Lega. Un progetto in proprio. Ed ora il soggetto politico di Salvini segue le stesse modalità. Intercettando la vera necessità di sicurezza, in primo luogo economica, del Paese. E le praterie politiche lasciate aperte dal Partito (semi)unico del centro destra, quello personale di Silvio Berlusconi, che ha as-
sunto negli anni varie diciture, ma è sostanzialmente sempre stato ‘cosa sua’. Bollando addirittura come lesa maestà chi ha provato a metterne in discussione, anche tra gli alleati, la totale autorità. E da qui partiamo, e se vogliamo, qui finiamo. Cercando di aggiungere un tassello alle tante analisi originate dal successo, piaccia o meno, del romano Renzi a casa! del 28 Febbraio 2015. In realtà in tutto e per tutto Salvini Day, imprinting della sua leadership politica. Perché la sua forza è la stessa di Matteo Renzi. Avere un proprio
progetto, ribadiamo il termine, e lavorare per imporlo. E’ la stessa dinamica che hanno avuto, nel corso della storia d’Italia degli ultimi due secoli, i protagonisti che l’hanno segnata. Da Camillo Benso Conte di Cavour a Benito Mussolini, da Bettino Craxi a Berlusconi, ai due Matteo. E se Cavour ancora aveva il senso di una dimensione collettiva, di una costruzione comune, gli altri sono partiti da una propria autoreferenziale monadità. Il singolo che costruisce e forgia la storia. Da questo punto di vista Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, ed Aldo Moro con Enrico Berlinguer, ed il loro unico, vero successore quanto a volontà di immaginare un percorso comune condiviso, Romano Prodi, hanno invece provato a costruire un noi che
fosse realmente tale. Segnati, in maniera diversa, da quella formidabile esperienza collettiva che fu la ricostruzione del dopoguerra e l’Assemblea Costituente. Qui, ed ora, tocca ai singoli che hanno la capacità di ideare un percorso, perseguirlo, imporlo. Ai Salvini, ai Renzi, appunto. Molto più simili tra loro, ed ai loro ricordati predecessori, di quanto si ammetta, e di quanto essi stessi vogliano ammettere. Un fatto gioca a loro favore. Ed a favore di chiunque oggi abbia una visione. La situazione, nazionale ed internazionale, è di tale movimento che quello che sino ad ieri poteva parere impensabile, può essere pensato come possibile. Salvini l’ha capito, e gioca su questo registro. La spettacolare ascesa nell’aspettativa da parte della popolazione che ha portato dal faticoso, per quanto eccezionale, 6,2 per cento delle Elezioni Europee del maggio 2014, ad un, già ora, almeno 16 per cento unanimente indicato, lo dimostra. E questo rischia di essere
solo lo zoccolo duro di partenza. Quali traguardi elettorali possa raggiungere, tanto più in presenza dello sfaldamento di Forza Italia e dello sbandamento (quanto strutturale e quanto temporaneo si vedrà) del Movimento Cinque Stelle, pure si vedrà. L’incredibile affermazione elettorale di quest’ultimo, che a mani nude alle Politiche del Febbraio 2013 ha conquistato la maggioranza relativa con oltre il 25,6 per cento, e la speculare affermazione del quasi fu Partito Democratico di Renzi alle Europee del maggio 2014, con il 40,8, dimostrano che ci può essere spazio per rivoluzioni elettorali straordinarie. Con due annotazioni finali. La prima. Che quello che vale per i Giano (o Matteo) bifronte della politica italiana attuale, vale per chiunque abbia il coraggio, e la forza di fare altrettanto. Invertendo la massima manzoniana, a volte il coraggio chi non ce l’ha può darselo. La seconda. Grave ed inquietante. Per fare questo, i protagonisti stanno giocando con il fuoco. Delle aspettative popolari, Salvini. Delle aspettative popolari e del funzionamento delle Istituzioni, cioè del fondamento delle regole del gioco, Renzi. Le strade dell’Inferno sono lastricate di buone intenzioni, se poi non sono granché neanche le intenzioni… E, soprattutto, sono uomini volutamente soli nella propria dimensione ultima. E quando si è soli, in genere si è anche male accompagnati.
LA CULTURA
- “I maestri del tempo. Memoria dell’antico, memoria dell’eterno”. E' il ciclo di conferenze giunto alla V edizione; è a cura di Alessandro Giovanardi. Le lezioni si tengono a Palazzo Buondrata in corso d'Augusto a Rimini. Il cartelllone 13 marzo, ore 17.30. Carlo Falciani (storico dell’arte, Accademia delle Belle Arti di Firenze): “Pantormo e Bronzino tra pittura e scultura e un omaggio a Giorgio Vasari ‘riminese’” 27 marzo, ore 17.30 Rosita Copioli (saggista e poetessa): “L’artificio dell’eternità”; presentazione di John Lindsay Opie (storico dell’arte bizantina, Università di Roma Tre) “Nel mondo delle icone. Dall’India a Bisanzio”.
L'arte riminese inconferenza
Rosita Copioli (Foto Flavio Marchetti)
10 aprile, 17.30. Giovanni Carlo Federico Villa (storico dell’arte, Università di Bergamo): La magnifica illusione. Suggestioni per Paolo Veronese a Rimini”. 17 aprile, ore 17.30. Valerio Mosso (storico dell’arte, Sopraintendenza di Torino): “Raccontare Giovan
Francesco da Rimini, pittore sacro tra Gotico e Rinascimento”. 8 maggio, 17.30. Giovanni Gardini (storico dell’archeologia cristiana, ISSR di Rimini e Forlì): “Il cielo d’oro di Sant’Apollinare. Immagini e simboli della Romagna bizantina”. 15 maggio, ore 17.30. Pier Giorgio Pasini (storico dell’arte, Sigismondo d’oro 2001): “Matteo de’Pasti ‘soprintendente’ alle belle arti di Sigismondo Pandolfo Malatesta”. 22 maggio, ore 17.30. Margherita Pieracci Harwell (storica della letteratura, Univesrità di Chicago): “Radici e destino della bellezza. Cristina Campo tra l'Emilia Romagna e Firenze”. Khadim Kante
ECONOMIA
Marzo 2015
15
Renzi intende demolire un sistema che funziona da oltre 100 anni. A chi giova?
- Su “il Sole-24 Ore” dello scorso 20 gennaio viene riportata la seguente notizia. Parte il piano di riforma delle banche popolari. Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che di fatto trasforma le banche popolari in spa attraverso la cancellazione della norma sul voto capitario, che fin qui ha assegnato un voto a ogni socio a prescindere dalle quote detenute. Sul “Sole-24 Ore” in edicola il 21 gennaio tutti i dettagli dell’operazione che interesserà dieci banche popolari che avranno 18 mesi di tempo. La trasformazione, secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan «renderà le banche popolari più forti». Da quel giorno si sono succeduti diversi interventi pro o contro il decreto citato. Io desidero unirmi al coro di quelli che non sono d'accordo su questa riforma. Dice il ministro Padoan: “Renderà le banche più forti”. Con tutto il rispetto per la funzione e la competenza del ministro Padoan, mi sento di dire che questo è solo uno slogan senza alcun fondamento concreto. Che cosa significa più forti? Significa forse più grandi? Abbiamo già visto più volte, che più grande non è sinonimo di più sicu-
Banche Popolari e di Credito Cooperativo, la cattiva legge “Dissento col ministro Padoan quando dice che renderà le banche più forti. Oltre il 90 per cento delle crisi bancarie e finanziarie sono state create dai grandi gruppi”
Gianfranco Vanzini
LA RIFLESSIONE di Gianfranco Vanzini* rezza. Anzi. Oltre il 90% delle crisi bancarie e finanziarie dell’ultimo decennio sono state originate da grandi banche e dal loro trading speculativo (del tipo: scommesse sui derivati, cartolarizzazioni fasulle, ecc.). Diversi studi hanno dimostrato, infatti, che, oltre una certa soglia, un ulteriore aumento della dimensione può provocare più problemi che vantaggi. Va invece sottolineato che il rapporto della Organizzazione Mondiale del lavoro 2013, ricorda che le banche - una-perso-
na-un-voto - sono quelle che hanno prestato di più e si sono fatte meno sedurre dal trading speculativo. Dato confermato anche dalla Cgia di Mestre. Oltre a questi rilievi tecnici, mi preme, fare una osservazione di fondo che parte dalla Costituzione e dal concetto stesso
di democrazia e di libertà di associazione. La Costituzione Italiana sancisce e tutela la libertà per i suoi cittadini di associarsi per raggiungere i fini più disparati, purché leciti e nel rispetto delle leggi vigenti. Nel caso di associazione sotto forma di coope-
rativa con fini solidaristici, addirittura ne sollecita la formazione e lo sviluppo. Bene! Un gruppo di cittadini costituisce una Banca popolare o una Banca Cooperativa per svolgere attività finanziaria, rispettando tutte le disposizioni di legge. Questi soci fondatori, predispongono e approvano lo Statuto della società nel quale è previsto che, indipendentemente dalla quota di capitale posseduta, ad ogni socio spetta UN SOLO VOTO. Si instaura cioè il principio: UN SOCIO UN VOTO o voto capitario. Con queste premesse la banca inizia ad operare, si sviluppa e assolve positivamente la funzione per la quale è sorta. Quando qualcuno chiede di diventare socio sa che, indipendentemente dal valore della sua parte-
cipazione, il suo diritto di voto sarà: uno, come tutti gli altri. Lo sa nel momento in cui acquista la sua partecipazione. Gli va bene, …è d’accordo e diventa socio. L’attività della banca prosegue con gli alti e bassi di qualsiasi altra banca, operando sul mercato con finalità non speculative , ma di servizio ai soci e alla comunità circostante. Tutto questo con soddisfazione di tutti i soci che credono nella cooperazione e nella solidarietà. Se qualcuno ha acquistato le quote o le azioni con altri fini, ha sbagliato banca. Rivenda la sua partecipazione e stia sereno. In tutto questo lo Stato, o il Governo, che cosa hanno da obiettare? Perché tutto questo, che va bene da oltre 100 anni oggi non va più bene? Siamo ancora in democrazia o è successo qualcosa che mi è sfuggito? Mi piacerebbe una risposta da quelli che sono a favore. Su altre osservazioni tecniche potremo discutere una prossima volta. Questo decreto, se non verrà sostanzialmente modificato, mi sembra una INGIUSTIZIA e una mancanza di rispetto della volontà e della diritto di libera iniziativa popolare. *Già direttore generale Aefffe
www.avvocatomarziopecci.com avvocatomarziopecci.wordpress.com
16
Marzo 2015
RICCIONE
Quinto Piccari, la grandezza di un riccionese “sconosciuto” in una poesia
La mia vita, il mio lavoro, la mia storia
ALLEGRO MA NON TROPPO
Spigolature
www.avvocatomarziopecci.com avvocatomarziopecci.wordpress.com
degli Scrondi
APE-DAY - ARCHEOLOGIA - PD - TOSI-SUPER... Decadenza - Leggiamo: "La Perla Verde ospiterà il primo Ape-raduno nazionale". Finiti i fasti dei Ferrari-Day... Archeologia e Pd - Leggiamo: "Alberto Angela al Palaturismo per parlare di archeologia". Il libro presentato è ‘I tre giorni di Pompei’ o del Pd?...
Una casta politica scompare - Leggiamo: "La Riccione che scompare raccontati da Edmo Vandi". Pierani, Masini, Pironi, Ubaldi...
La Tosi in tour - Leggiamo: "La giunta in tour per i quartieri". Saranno solo promesse?... Smemorati - Leggiamo: "Parmeggiani (Pd): ‘Tassa di soggiorno, non ne parla più nessuno, se ne vergognano’". Ci scusi, ma non l'aveva applicata la giunta Pd?...
Tosi è verde - Leggiamo: "Il Comune stanzia 40mila euro per piantare nuovi alberi e ripristinare le aree verdi". E come ci dicevano che la Tosi non aveva una sensibilità ambientalista... M5S -Tosi, dall'amore all'odio - Leggiamo: "Opposizione sempre più dura del M5S di Cicchetti contro la Tosi". Dimenticano che sono stati decisivi, anche con i loro voti al ballottaggio, per la vittoria della Tosi?...
Pd, sinnovicchia - Leggiamo: "Direzione, il Pd rinnova ma non troppo". Si rinnovicchia... Scogliere - Leggiamo: "E' guerra con Misano sulle scogliere". Si stanno prendendo a sassate?... Unioni incivili? - Leggiamo: "Unioni civili, bagarre in Consiglio. La maggioranza dice no all'istituzione del registro". La Tosi & C. non gradiscono le coppie di fatto, ma neanche i loro diritti?... Finalmente! - Leggiamo: "I politici fanno pulizia in spiaggia. Ma soli quelli della maggioranza". Le competenze vanno sempre valorizzate...
- “Ho trovato recentemente in un cassetto dei fogli con poesie manoscritte che mi aveva lasciato un amico, misanese di nascita ma riccionese di adozione. Si tratta di Quinto Piccari, scomparso alcuni anni fà, conosciuto e apprezzato da tutti i riccionesi, una persona delle più pulite e oneste che mi sia stato dato incontrare nel lungo
percorso della mia vita. Ritengo valga la pena che vengano pubblicate sia per il loro valore descrittivo ma anche su di un periodico che ha la propria origine nella città che Quinto amava tanto. Edmo Vandi
La mi vita e mi lavòr la mi storia Ste Millenie è stà per fnì e per noun u s’avsèina l’ora da partì perchè dop dj’uttentan ogni dè e crèss i guaj e tent malànn. Perchè us dventa un po invurnìd sa poca vesta e poch udìd senza memoria e tent vilìd e molt strach e insimunìd. Perchè e vigòr dla gioventù una volta pass un torna più.
perchè at ste mond, perfett an sem nisoun.
La mi vita la è stè per e lavor, prima cuntadein e pù manuèl e pù muradòr che am so fatt anche tent onòr perchè ho lavurè una vita intera sna gren voja e tenta pasioun per fè sempra più bela sta nosta città e nost Arcioun e ai timp de “bum” de lavòr ho butt via de gren sudòr più d’nà machna a vapòr. Perchè me ho lavurè ‘na vita intera sota e sol l’acqua e la bufera, dal volte anche se mel m’adòss e ora pin d’artrite cervicale e tent mel t’agli’oss perchè tent volte am so dmànd cus’al vals ste gren lavor benchè tutt um è andè bein an so riuscì a mett da perta nè capitèl e nè quatrein. Pechè ho propria vest e cunstatè che se lavor dal brace e capitèl ta ne fè !. Ma me a ve degh sincerament anche sa poch capitèl e poch quatrein us po viv cuntint anche molt bein, perchè quel che conta at stè mond l’è l’onestà poch egoisme, voja ad lavurè, vlè bein ma tutt e la sincerità e mai giudichè qualcoun,
Ed ora me, che ormai a sò riv ma uttentadu ann e sper ad campè ancora qualch’ann, benchè sa tutt i mi mèl e i malann a vè degh sinceramìnt che me a viv tranquèl, felic e cuntint. Perchè tent, quand ognoun ad noun a sèm arvàt in cheva dla nosta vita, tent che tsìa stè bel, brutt, bon o catìv,purètt o s-gnòr malgrèd tutt bsogn rend i cunt e l’alma me nost Signòr. Ed e sarà Lù a guidès ma ognoun ad noun perchè quest l’è ‘na legge che esènt in sarà nisoun. Ma a tlà mi vita ho dè tutt e per tutt, prima di tutt ma la mi famija. Per e lavòr e per la società. Per la “Famija Arciunesa”, per la mi parrocchia e tutt la comunità ho fatt tutt quel che ‘na persouna generosa la po fè perchè per 5 ann am so dè da fè sempra sa tenta passioun e volontà. Per la mi Patria ho dè molt ma molt ad più cinquànn, i più bel dlà mi giuventù e an so pentìd per quel che per la mi Patria ho dè ma tent e tent ammaregièd per come i ci ha trattè! Quest l’è la mi vita quest l’è stè tutt e mi lavor quest l’è la mi semplice storia che a lass ma tutt quei ch’i resta per ricord e per memoria. E a fnèss at stà maniera ! Grazie ma tutt e bona
“Ho posato io le pietre della San Martino”
Quinto Piccari La chiesa di San Martino
- Nei miei trentanni di lavoro in edilizia, se volessi descrivere tutti i lavori che abbiamo fatto ci sarebbe da fare un lungo elenco, fra alberghi, pensioni, hotel, ville, condomini e tanti altri lavori, ma il più bel ricordo è stato per me la partecipazione ai lavori per la costruzione della nuova chiesa San Martino, in Viale Diaz a Riccione Paese. Come Capo Cantiere ho lavorato dall’inizio alla fine. Ricordo della posa in opera della prima pietra e di una pergamena nel getto di basamento con la presenza del Vescovo di allora. E vi voglio parlare di tutte quelle pie-
tre che ora si vedono incastrate nel cemento, tanto nelle pareti interne che esterne, che credo tanti di voi le abbiate anche viste. Pensate un pò, tutte quelle pietre sono state poste una per una a mio piacimento e simmetria, quindi sono passate tutte nelle mie mani. Dette pietre sono di tre colori: rosa, bianche e grigie. Ci tengo a precisare che è stato un lavoro non semplice e molto impegnativo, quindi di questo lavoro ne sono tanto orgoglioso e contento e ci tengo tanto, perché è un bel ricordo dei miei trent’anni di lavoro sempre con la stessa ditta.
Un altro bel ricordo. Benché da anni già in pensione, ho partecipato ai lavori di ristrutturazione e rinnovo della vecchia chiesa San Martino in Corso Fratelli Cervi in Riccione Paese e, in seguito, la posa in opera di un bellissimo pannello nella nuova chiesa all’altare Battesimale donato dalla Comunità Parrocchiale per il Cinquantesimo di Sacerdozio di Don Alfredo Montebelli, ex Parroco della San Martino. Quindi non più uno ma tre bei ricordi da non dimenticare perchè rimangono nel tempo. Quinto Piccari
RICCIONE
Marzo 2015
17
Quel ragazzotto che vuole cambiare l'Italia con il piglio del decisionista. Serve?
- C’era una volta in un Paese… diciamo nel Bel Paese, la necessità di cambiare la legge elettorale, perché quella che c’era non consentiva ai suoi cittadini di scegliere i propri rappresentanti al Parlamento: tanti i tentativi… tutti naufragati! Capitò un giorno che un Giovinastro di belle speranze, traboccante di baldanza, arrivò (il come è in un’altra favola) e disse: “Fuori tutti, adesso ci penso io!”. Si guardò intorno ma si accorse di non avere una maggioranza certa; allora cominciò a dire che per fare la legge elettorale, essendo una roba importantissima, ci voleva il contributo di tutti i partiti. “Mi consenta… io ci sto”, disse un anzianotto signore lombardo molto intraprendente, attualmente un po’ azzoppato per via di certi guai con la Giustizia. Solo che a quello la parte del topo non gli riesce proprio di farla; non è per lui! A lui riesce bene quella del gatto… e al Giovinastro propose di nuovo un sistema a liste bloccate; un po’ annacquato ma sempre lo stesso dove è il capobastone che decide chi
“Signori fuori tutti, ora ci penso io” S
Matteo Renzi, presidente del Consiglio
FOCUS di Teresio Spadoni sarà eletto. Riesumato il vecchio zainetto, quello mitico di quando era Boy Scout, e riempitolo fino all’inverosimile di decisionismo, partì a razzo e… e andò a sbattere contro il muro che la sinistra del suo partito, indignata, aveva alzato. La faccenda prese una brutta piega e la preoccupazione cominciò a pervaderlo; ma non la dava a vedere. Si vedeva benissimo, invece, perché proprio come il timido che per non dimostrarlo si fa sfacciato, lui si faceva ogni giorno più arrogante. Lo scontro aveva prodotto una lacerazione profonda, al limite della rottura. Doveva trovare il
modo per uscirne salvando la faccia. Come un qualsiasi nipote disperato, decide allora di andare dal Nonno a chiedere consiglio. E il Nonno, ovviamente… “… ormai sono vecchio… vecchio e stanco” - disse il Nonno - “è ora ch’io mi metta a riposo; però ti suggerisco, la persona da mettere al mio posto che sicuramente ti aiuterà a
risolvere il problema che ti sei creato. Ricorda che io te la dico la strada, ma tu la devi seguire passo, passo.” “Te lo prometto” disse il Giovinastro. “Dunque, qualche giorno fa parlando con quel tipo pelato, quello silurato un paio d’anni fa da quei centouno benpensanti… che mi sa che tu li conosci anche!, e con qualche altro di cui ci si può fidare - sai,
mica sei l’unico che viene a parlarmi dei suoi problemi! abbiamo pensato che la persona più giusta per sostituirmi sia uno che al momento sta alla Corte Costituzionale. Se ti ricordi, le liste bloccate furono bocciate dalla Corte; e ricorderai anche che la legge elettorale, che tanti guai ti sta procurando, è una legge ordinaria e dunque necessita della firma del Capo dello Stato. L’hai capito il giochetto? Io mi dimetto… e per sostituirmi tu proponi il Giudice. È uno che piace molto al pelato di Bettola… parlaci, sii franco con lui e vedrai che ti darà una bella mano. Insieme ce la farete di
sicuro, ma ricorda che è si, un tipo mansueto, un bonaccione, ma se lo fai arrabbiare… A quel punto, quando Gli manderai la legge da firmare, anche se gli hai fatto quel modifichino sull’ampiezza dei collegi che diciamocelo fa un po’ ridere, essendo rimasta a liste bloccate, Quello te la rimanderà indietro sicuro… e il gioco è fatto. A quel punto dovrai modificarla per forza e se ti guardi bene intorno troverai un sacco di brava gente disposta a sposare una legge diversa! Finirà così che tu avrai vinto un’altra battaglia, e avrai ricompattato il tuo partito. Beh!... d’accordo… quello là che usa gli alza tacchi per sembrare più alto rosicherà amaro… molto! Ti farà vedere i sorci verdi di sicuro, ma i nostri concittadini potranno finalmente liberarsi di quella porcata. Cosa ne dici? Ti piace l’idea?” “Sai nonnetto, ho fatto proprio bene a venire a parlare con te. E pensare che c’è mancato poco che ti mettessi nella lista di quelli da rottamare!”
LO SPORT
Kung fu, fucina di campioncini
I ragazzi vittoriosi
- Kung fu: settte medaglie per la scuola Shen Long (Dragone divino). Tornano vincenti i sei atleti riccionesi, accompagnati dal maestro Diego Rillo. Erano alla loro prima competzione nazionale; si è tenuta a Suisio (Bergamo) il primo febbraio. Esperienza che li ha visti fronteggiare al meglio l’ansia e le difficoltà della prima gara. I protagonisti: Alma Tontini (7
anni) che si è aggiudicato il primo posto nel combattimento tradizionale. Premiati in gara come l’atleta più giovane della competizione. Al secondo posto, combattimento maschile, David Padure (7 anni). Lorezno Fabbri, tra i grandi, è primo. Al terzo posto Cristina Olivieri Casadei nella categoria di forme a mani nude. Tre medaglie per le ragazze del Tai Chi stile Chen, che hanno conquistato il
podio con: Cristina Olivieri Casadei (prima), Stefania Sinicropi (seconda) e Daniela Pozzi (terza). Il Kung Fu e il Tai Chi sono aperti a tutti gli appassionati, senza limiti di età. La palestra in marzo si sposta nel complesso dove si trova la Coop e l’azienda Ausl (per maggiori informazioni: 643248). Ogggi, si trova presso la palestra Blue Line di Riccione.
RICCIONE
Malpassi Maurizio Impermeabilizzazioni Scantinati - Seminterrati - Cisterne Piscine - Giunti elastici - Umidità murali CATTOLICA (RN) Via Mozart 13 Tel. 0541 - 833295 - cell. 333.4814188
Marzo 2015
19
1944. Settantesimo dell'estate di guerra. Diario di Rodolfo Francesconi
Malpassi Maurizio Impermeabilizzazioni Scantinati - Seminterrati - Cisterne Piscine - Giunti elastici - Umidità murali CATTOLICA (RN) Via Mozart 13 Tel. 0541 - 833295 - cell.. 333.4814188
Dal primo bombardamento: 100 morti alla liberazione di Rimini Rodolfo Francesconi
Azioni belliche avvenute sulla fascia costiera Adriatica da Cattolica a Rimini durante la guerra 1939-1945
- Rodolfo Francesconi è nato nel 1928. Ingegnere chimico, per tutta la vita è stato dirigente d'azienda. Nel 1943, la famiglia da Riccione sfolla a Misano, dove i nonni erano i custodi della colonia Piacenza. Ragazzo sveglio e curioso, Rodolfo tenne il suo speciale quadernino di guerra. Dopo ogni bombardamento, inforcava la bicicletta e andava a vedere le conseguenze. Dallo socrso giugno, ogni mese, staimo pubblicando le sue speciali “memorie”. Iniziano nel novembre del 1944 col primo bombardamento di Rimini e terminano nel settembre del 1944. Poi ne faremo l'appendice nella ristampa del suo libro, “Quello che butta il mare”, sempre memorie dell'estate 1944. Buona lettura. La chiesa di San Lorenzo bombardata e la ricostruzione
LA STORIA - 2 -
di Rodolfo Francesconi OGGI 5/SETTEMBRE/1944 Verso le ore 9 le truppe canadesi dopo aver annientato la difesa della Villa Ceccarini con un ultimo poderoso attacco sono entrati alle ore 11 in Riccione fino al porto canale. Al di là del porto alcuni gruppi tedeschi resistono accannitamente sventando tentativi inglesi di passare il fiume. Le artiglierie tedesche appostate a Covignano battono continuamente la città. E’ continuata l’offensiva aerea intorno a RIMINI. Dodici navi e artiglierie di grosso calibro martellavano i fortini tedeschi lungo la linea del mare. OGGI 6/SETTEMBRE/1944 Aspri combattimenti sul T. Marano e sul porto di Riccione ove un gruppo isolato di alcune centinaia di tedeschi asseragliati in varie ville sventa tentativi inglesi di passare il fiune. Violenti scontri sono in corso nei pressi di S.Savino e di Gemmano ove i tedeschi resistono valorosamente appoggiati da alcuni carri “Tigre”. Causa la tempesta è stata ridotta al minimo l’offensiva aerea. Batterie da lunga portata inglesi hanno martellato per tutta la notte difese tedesche nella zona di RIMINI. Durante la notte aerei tedeschi hanno gettato bombe sulle batterie inglesi nei pressi del F. Conca. OGGI 7/SETTEMBRE/1944 Continuavano violentissimi i combattimenti nella zona di RIMINI ove i tedeschi stanno portando in linea rinforzi tolti da altri fronti. Gruppi isolati resistono ancora fra il porto di Riccione e il T. Marano in S.Lorenzo (asseragliati nella chiesa) e in Coriano. Otto navi e centinaia di caccia e di bombardieri martellavano le fortificazioni tedesche di RIMINI
ultimo caposaldo della “linea gotica”. OGGI 8/SETTEMBRE/1944 Le truppe anglocanadesi sono giunte sulla costa a 6 km. da RIMINI cozzando contro l’aspra resistenza germanica. Alcuni nuclei resistono ancora in Coriano e al di là del porto di Riccione. Formazioni di bombardieri e caccia durante tutta la giornata hanno bombardato senza posa le difese tedesche di RIMINI. Riccione è tuttora sotto il fuoco di cannoni tedeschi. OGGI 9/SETTEMBRE/1944 Le truppe alleate hanno guadagnato terreno intorno a Coriano. Sotto RIMINI reparti canadesi hanno incontrato un’irrigidita difesa tedesca. Nei pressi del porto di Riccione continua la resistenza del piccolo gruppo tedesco accerchiato. Squadriglie di bombardieri susseguentesi ogni 5 minuti hanno martellato le difese della “linea gotica”. Cinque navi e trecento cannoni hanno aperto il fuoco contro i tedeschi di giorno e di notte. Due bombardieri sino stati abbattuti dalla difesa nazista. OGGI 10/SETTEMBRE/ 1944 Nessun particolare degno di nota sulla costa adriatica. Sono continuati aspri i combattimenti a nord di Gemmano, S.Savino, Coriano dove i paracadutisti germanici mantengono un’accanita resistenza contro la pressione nemica. Di giorno e di notte le batterie di piccolo, medio e grosso calibro hanno battuto le fortificazioni tedesche. Artiglierie germaniche battono il fronte alleato. Nel pomeriggio 5 navi mettevano sotto il fuoco concentrato dei loro pezzi le batterie costiere
tedesche. Stormi di bimotori e caccia operavano in Riccione, Rimini e sulle montagne. Un aereo inglese colpito dall’antiaerea è precipitato in mare. OGGI 11/SETTEMBRE/ 1944 Sulla costa adriatica Coriano è stata conquistata dopo aspri combattimenti. Sulle colline antistanti la costa Gemmano è stata occupata definitivamente dalle truppe dell’8° Armata. Con l’occupazione di queste due città, che costituivano i due
maggior i capisaldi della linea Gemmano- Agelo - S. Savino Passano - Coriano contro la quale si sono infranti innumerevoli attacchi inglesi, è terminata la “seconda Cassino” la battaglia più formidabile dalla caduta di Roma in poi. Sono continuati i duelli di artiglieria e cannonneggiamenti da parte di 3 navi da guerra. Bombardieri e caccia hanno attaccato postazioni tedesche sulle montagne e dopo Riccione. OGGI 12/SETTEMBRE/
1944 sulle montagne antistanti a RIMINI i tedeschi sono stati ricacciati su nuove posizioni. La linea del fronte è situata lungo il T. Marano fino a nord di Coriano e a sud di Montescudo e Montecolombo. Il grosso delle truppe tedesche che era al di là del porto di Riccione si è ritirato oltre il Marano dopo aver lasciato ancora qualche pattuglia sulle riva opposta del fiume. Nel pomeriggio 4 navi cannonneggiavano le difese co-
stiere fra Riccione e RIMINI. Per tutte le ventiquattr’ore caccia e bimotori bombardavano la zona di battaglia e postazioni tedesche di artiglieria. Nella mattinata 28 “Liberetor” colpivano le difese campali e antisbarco di RIMINI. Nella notte aerei tedeschi gettavano bombe sulle postazioni inglesi di artiglieria nei pressi di Cattolica. OGGI 13/SETTEMBTE/ 1944 Nulla di notevole da segnalare su tutti i settori del fronte adriatico. Bombardieri e caccia attaccavano difese tedesche nella zona di RIMINI. Un bimotore colpito dalla difesa contraerea cadeva in mare davanti a Riccione. Attività di artiglieria da ambo le parti. OGGI 14/SETTEMBRE/ 1944 E' incominciato l’attacco per RIMINI. Dalla mattinata alle 6 fino alle 8 più di mille pezzi di artiglieria aprivano il fuoco contro i principali capisaldi tedeschi. Più di seicento bimotori decollati da basi in Corsica scortati da quasi duecento caccia in varie formazioni martellavano le difese tedesche a RIMINI, Covignano, Verrucchio, Corpolò, Ospedaletto, Montescudo e infinite altre alture fortificate ultimi capisaldi della “linea gotica”. Nel pomeriggio tre incrociatori scortati da cinque cacciatorpediniere e da vari dragamine cannonneggiavano le difese antisbarco lungo la costa. Nelle colline da Montecolombo conquistata il giorno prima reparti canadesi e polacchi avanzavano di più 6 km. verso il F. Marecchia. Sulla costa reparti canadesi e greci costringevano i tedeschi a ritirarsi su nuove posizioni. Reparti corazzati hanno attraversato il Rio Melo dopo aver infranto la eroica difesa tedesca e hanno liberato 4.000 civili rinchiusi da 15 giorni nei rifugi. Durante i combattimenti le truppe alleate catturavano più di 3.000 prigionieri. Forti le perdite da ambo le parti. (continua)
16 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
Nasce nel 2000 sulla spinta di tre amici. Nel 2014 campioni italiani di pesca alla trota
LO SPORT
Valeriano Pesaresi
Gran Fondo Città di Riccione, arrivo da Oltremare - Riccione si prepara ad ospitare un'edizione da non perdere. Un grande spettacolo di sport e divertimento la 16ª edizione della Gran Fondo “Città di Riccione” Acsi, in programma il 30 marzo (ciak alle ore 9) e valida come 2ª prova del Romagna Challenge (per ogni iscritto, verrà dunque devoluto un euro alla Fondazione per la Ricerca contro la fibrosi cistica di Matteo Marzotto). La rassegna si presenta con diverse novità. Si parte dal Palaterme e si arriva ad Oltremare; il parco tematico con le sue fattorie didattiche, il pianeta scienza e, soprattutto, lo show dei delfini ammaestrati. Altra novità è lo sponsor. Quest'anno il partner è il prestigioso marchio Nalini, leader nel settore dell'abbigliamento da ciclista professionistico e amatoriale. Confermato il tracciato (1700 metri di dislivello) che, come sempre, regalerà emozioni e spettacolo. I corridori, infatti, dopo 14 chilometri di pianura, lambiranno Gradara per inerpicarsi sulle località di Saludecio e Mondaino. A seguire,
RICCIONE
dopo circa 30 chilometri di relax, l’asfalto torna a salire a Macerata Feltria, proseguendo per il Bivio Serra Nanni. Dopo il Monte Cerignone, ecco il Monte Grimano, la guglia del percorso con i suoi 600 metri, prima della discesa di Faetano e l’ultimo strappetto a Mulazzano che immette poi nella frazione di Ospedaletto. Il percorso corto, invece, misura 87 chilometri e, deviando verso Morciano, presenta come unica asperità il monte Grimano. “Lo scorso anno - spiega l’organizzatore Valeriano Pesaresi complice anche il maltempo, le iscrizioni si sono fermate a quota 900. Quest’anno, se il meteo ci assiste, abbiamo fondate aspettative di oltrepassare la soglia dei mille iscritti. Riccione, del resto, è una località turistica aperta tutto l’anno e, per chi partecipa alla nostra corsa, il divertimento è garantito. L'edizione di quest'anno, inoltre, grazie alla partnership con la Fondazione di Matteo Marzotto, ha un'importante connotazione benefica. Una ragione in più per pedalare con noi”.
Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Pesca, i campioni della polizia municipale Quinti al campionato europeo nel 2013. Nel 2004, Bucci-Fantini mettono in cascina l'italiano in mare
LO SPORT di Daniela Ruggeri - Quando la passione è forte e prorompente; quando si abita in un posto di mare, il passo è corto: si diventa campioni. Del gruppo sportivo pesca della Polizia Municipale di Riccione, si parla di rado, ci si accorge che esiste e vince solo quando si entra dalla porta principale del Comando e si rimane abbagliati dal luccichio di coppe e medaglie. Formatosi nel 2000, dalla grande passione per la pesca che unisce i colleghi Claudio Bucci, Ezio Fantini e Erman Lepore, la squadra inizia subito l’attività agonistica e inizia a confrontarsi con le squadre delle varie forze di polizia italiane. Attrezzatura alla mano e tanto entusiasmo, portano il grup-
Al centro, da sinistra: Claudio Bucci e Ezio Fantini
po pesca all’estero per due anni di seguito, nel 2001 e nel 2002, rispettivamente In Francia ed in Belgio, dove si disputavano i Campionati Europei e lì, il gioco si fa duro, ma gli atleti non mollano. Nel 2004, il duo BucciFantini, vince il Campionato Italiano in mare, svoltosi a Rimini, replicando con una vittoria individuale di Bucci, dal natante. Le località sono diverse: Prato, Parma, Reggio Emilia, Roma, Firenze e così mare e fiumi si mischiano continuamente per diplomare campioni i nostri. Nel 2013 partecipano ai Campionati Europei in Germa-
nia classificandosi al 5 posto. Con 19 titoli italiani, fra partecipazioni a gare in mare e lago, la squadra pesca fino allo sfinimento e per Claudio Bucci il 2014 segna una data importante: 40 anni di attività agonistica. Tale impegno viene premiato, sempre nel 2014, a Carrara, durante i campionati nazionali ASPMI, Associazione Sportiva Polizie Municipali d’Italia, con un primo posto; continuando le partecipazioni alle competizioni sportive. Si passa a parlare del Campionato Italiano di Umbertide, dove a misurarsi erano varie forze di Polizia, Forze Armate e Vigili del Fuo-
co, dove Claudio Bucci e Ezio Fantini, fanno un 3 posto; a marzo dello stesso anno si svolge il Campionato Italiano di pesca alla trota in lago, per la precisione a Poggio Berni ai così detti laghetti ‘’Cave Marecchia’’, dove 60 partecipanti si contendono il titolo, che, però, va alla squadra riccionese. “E’ un’occasione per conoscere i colleghi italiani e non solo. E’ un momento di condivisione per un’attività che richiede pazienza e concentrazione. Ed è soprattutto un modo per scambiarsi informazioni professionali e ‘crescere’ insieme”, conclude Claudio Bucci.
CONDOMINI-EDILIZIA 21 SUCCESSIONI - AGEVOLAZIONI Marzo 2015
Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444 Domanda Vorrei procedere alla manutenzione straordinaria del bagno del mio appartamento nonché al rifacimento tubazioni e sostituzione dei sanitari. Posso usufruire della detrazione del 50%? Risposta Lei potrà usufruire delle agevolazioni fiscali previste dall’art. 16bis TUIR purchè sia in possesso delle fatture dei fornitori e dei relativi bonifici che dovranno essere redatti secondo le modalità previste dal decreto interministeriale n. 41 del 1998 e del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 02/11/ 2011 Non dimentichi, trattandosi di lavori di manutenzione straordinaria di inviare al Comune in cui è ubicato il suo appartamento, una comunicazione di inizio lavori cosiddetta Cil (comunicazione inizio lavori)”. Marco Secchi, geometra Domanda Vivo in un appartamento in affitto. Gli impianti non funzio-
Esperti rispondono
Ristrutturazioni, come usufruire delle detrazioni del 50 per cento Basta avere le fatture dei fornitori e dei relativi bonifici secondo le modalità FOCUS
nano, ho avvertito il proprietario da oltre un mese ma non è intervenuto per cui ho deciso di sospendere il pagamento del canone di locazione. Faccio bene? Risposta Premesso che non ho capito cosa intende per “gli impianti non funzionano“.
Le ipotesi possono essere due: 1) Se l’appartamento è totalmente inutilizzabile allora vi è un totale adempimento del proprietario e, in questa ipotesi, lei ha pieno diritto a non pagare perché non usufruisce di quanto concordato; 2) Se vi sono degli eventi esterni che riducono il godimento dell’appartamento in questo caso Lei non può ridurre o rifiutare il pagamento del canone di Sua iniziativa. Il danno subito dovrà essere fatto valere con un’azione di risoluzione del contratto e risarcimento del danno; La Cassazione Civile l’8 ottobre 2008 e da ultimo con sentenza n. 6850 del 2012 ha così statuito: “In tema di locazione al conduttore non è consentito di
astenersi di versare il canone, ovvero di ridurlo unilateralmente nel caso in cui si verifichi una riduzione o diminuzione del godimento del bene, e ciò anche quando si assume tale evento sia ricollegabile al fatto del locatore. La sospensione totale o parziale dell’adempimento dell’obbligazione del conduttore è, difatti, legittima soltanto qualora venga completamente a mancare la controprestazione da parte del locatore costituendo altrimenti una alterazione sinallagma contrattuale che determina uno squilibrio tra le prestazioni delle parti. Inoltre, secondo il principio di inadimplimenti non est adimplimentum, la sospensione della controprestazione è legittima solo se conforme a lealtà e buona fede.”.
AL SERVIZIO DEI LETTORI
Condominio - Certificazione energetica Successioni - Consulenza tecnica-legale Esperti rispondono - Avete problemi con i diritti e i doveri nella gestione del vostro condominio? Oppure semplicemente delle curiosità. La Piazza, gratuitamente, apre una rubrica sulle colonne del giornale; potete rivolgervi ai geometri Vincenzo Pupolizio, esperto di amministrazione condominiale e immobiliare, esperto di problemi tecnico-legali, già consulente del Tribunale di Rimini e a Marco Secchi. Siete pregati di inviare le vostre domande, brevi e chiare, ai seguenti numeri e indirizzi: 348-3621675. E-mail: lapiazzarimini@libero.it geom.pupolizio@libero.it secchi.marco92@gmail.com
Per quanto sopra esposto la esorto a non sospendere il pagamento del canone e le consiglio di rivolgersi, senza in-
dugio, ad un legale di sua fiducia. Vincenzo Pupolizio, geometra
22
Marzo 2015
MISANO
Organizza la famiglia Nicola Simoncini. A Riccione, chiesa di San Martino, il 21 marzo ALLEGRO MA NON TROPPO
Parole da e ‘Fnil’ (Il vecchio nome di Misano Mare)
VONGOLE - I vongolari de Fnil sono in crisi per una questione di centimetri. Cavoli, roba da non credere! Io li conosco, e sono veramente stupito. An mi saria mai aspite un problema de genere da questi omoni. L’ATLANTE - Il futuro turistico de Fnil è già urbanisticamente ben definito e delineato. Per essere geograficamente informati basta comprare l’Atlante aggiornato. E il PSC? L’ è già vec prima ad nas. RIO AGINA, IL PONTICELLO - La mareggiata non ha risparmiato neanche la passerella appena sistemata. Vita corta, o curte al vide? RIO AGINA, I VASI - Sono anni che non sono curati e danno una brutta immagine di sé e quindi della nostra città. Chi amministra dovrebbe fare uno sforzo per ovviare a certe situazioni. “Non ci sono soldi”, è la risposta più ricorrente. E’ vero, ma con un po’ di fantasia! A costo zero, ci sono piante grasse che crescono come l’edera nella sabbia. Non necessitano di nessuna cura particolare, gradiscono il sole e non soffrono d’inverno. Agevolmente e in breve tempo, coprono le imperfezioni dei vasi e producono anche bellissimi fiori. Per informazioni rivolgersi ai bagnini, che sono costretti a tagliarli. I vi da gratis. PROBLEMI - Su questa piccola rubrica ci occupiamo spesso, a volte ripetendoci, di piccole problematiche irrisolte. Delle due una, o la memoria m’inganna, oppure chi di dovere non ascolta o non condivide? Non è naturalmente obbligatorio e la Piazza non è il Vangelo, però la sordità... l’è na bròta roba. CLIMA - Le intemperie sono diventate una costante, alle quali temo dovremo abituarci. E’ diventato perciò estremamente importante la manutenzione e la pulizia del territorio. Quando penso al corretto deflusso delle acque piovane la mente corre ai chiusini, ai fossi, ai fiumi, ai vari consorzi di bonifica, ho detto bonifica... i bonifici quei j’ ariva sempre.
MISANO ADRIATICO Via Puccini 27/F Tel. 0541.601758 - Fax 0541.602058
‘Quelli che con Luca’, cena di beneficenza contro la leucemia - Valentina è guarita dalla leucemia; è stata curata all'ospedale San Gerardo di Monza. Ora la giovane misanese, studia lingue all'Università. Sta bene. Insieme al babbo Nicola Simoncini e alla mamma Tullia organizzano una cena di beneficenza a favore dell'associazione benefica “Quelli che con Luca”. A dare
loro una robusta mano nella serata, gli amici di Valentina e dei genitori. L'appuntamento con la generosità è il 21 marzo, ore 19,30, presso il tendone dietro la parrocchia di San Martino a Riccione in viale Diaz. Alla terza edizione, il motto è: “Combattiamo sempre, senza arrenderci mai”. Nei due anni precedenti la grande
CATTOLICA - Via Del Prete 6 TEL. 0541 - 960076 Fax 0541 963334 www.adriaexpress.it e-mail: adria@express.it
La cena dello scorso anno. Al centro Valentina
sala era sempre troppo piccola per accogliere gli “ospiti”. Questo perché i Simoncini sanno farsi voler bene. Perché per ricevere il bene, bisogna saperlo offrire con lo spirito disinteressato. Cuoco raffinato, Nicola è sempre pronto a portare la propria professionalità per cene delle associazioni e degli amici. Dovrebbero arri-
vare da Monza anche il personale medico, oramai diventato amico della famiglia Simoncini. Chi volesse contribuire ad aiutare coloro i quali sono colpiti dalla malattia possono telefonare per prenotare in anticipo a Nicola (339.7899544), Tullia (328.0318803), Valentina (331.4598186).
Corsi: cesti, erbe e funghi - Imparare ad intrecciare i cesti con canne e vimini. Conoscere le erbe di campagna ed i funghi. E' questo il programma culturale e scientifico del Gruppo ecologico micologico che fa di Misano un centro di orizzonte interprovinciale. In tanti, per imparare, giungono anche dal Pesarese, oltre che dalla provincia. Per gli appassionati, si è iniziato in febbraio con sette serate in cui si apprende l'arte di far cesti. Si chiude il 10 marzo. In marzo, dal 12, inizia
il corso sulle erbe di campagna. In tutto 8 “lezioni”. Si chiude il 17 aprile, con la classica cena a base di erbe. In aprile, sipario su il 21 ed il 23, due serate per conoscere il mondo dei funghi. Si consegue anche il tesserino per la regione Marche. Poi, il corso sui funghi, riprende in ottobre, con altri sei appuntamenti. Le serate sono organizzate in collaborazione con il Comune di Misano. E si tengono a Scacciano. Per maggiori informazioni: 347.4659768.
Uscita per funghi
Addio Dervina, ha fatto nascere mezza Misano - L'esuberante ostetrica Dervina Sarti se n'è andata in silenzio lo scorso 7 febbraio. Aveva 92 anni. Emiliana, Dervina era giunta a Misano alla fine degli anni '50 per svolgere il ruolo di ostetrica comunale, facendo nascere, in casa, come allora usava, migliaia di misanesi. Per questo era conosciuta a Misano come la “levatrice”. Nel corso del funerale il sindaco, Stefano Giannini, ha ricordato l’impegno di Dervina Sarti per la comunità misanese. Dopo aver svolto il compito di ostetrica era stata responsabile dell’Ufficio di igiene comunale e si era fortemente impegnata per la nascita dell’asilo nido e delle scuole materne. Il suo impegno per la comunità lo aveva poi continuato quale amministratore, svolgendo proprio le deleghe all’infanzia e al
Dervina Sarti
sociale, settori a cui aveva dedicato passione e impegno. Quando incontrava i ragazzi che aveva fatto nascere li intratteneva con affetto, ricordando loro con precisione quei magici momenti. Ai funerali era presente il parente più vicino, l’amato nipote Dodi Battaglia (compo-
nente dei Pooh), al quale Dervina, senza figli e rimasta vedova da tempo, riversava, contraccambiata, un particolare affetto.
MISANO RICCIONE - Via B. Buozzi 8 Tel. 0541 - 604409 Fax 0541 - 601556 www.adriaexpress.it e-mail: primosole@adriaexpress.it
Marzo 2015
23
Si celebra il Crocifisso il Lunedì dell'Angelo. Due messe il mattino, orchestrina il pomeriggio
Avis, grande Festa del Donatore La chiesolina di San Michele ed il Cristo dell'Agina, la tavola più antica della Scuola Riminese del Trecento fondata da Giotto
ra il nome dell'autore, ma le sue opere sono sparse nei maggiori musei del mondo: Londra, Strasburgo, Miami, Zurigo, Barcellona, Urbino, Perugia. Lo storico Piegiorgio Pasini lo ha chiamato Maestro della Beata Chiara, per il polittico da lui dipinto e smembrato in più musei. Dal 1994, dopo il restuaro, il Crocifisso si può ammirare
Festa dell'Agina, il ritorno - Dopo un anno di pausa, ritorna la Festa dell'Agina il Lunedì dell'Angelo, il prossimo 6 aprile. Una religiosità che va ben oltre i confini di Misano. Un tempo raccoglieva fedeli per un raggio di almeno dieci chilometri. L'appuntamento è rimasto uguale a se stesso con una piccola variante. Per ragioni organizzative non c'è più il pranzo del mezzogiorno sotto la tenso-struttura. Il bel programma. Due messe alle 8 e alle 11 del mattino. Dopo la seconda messa, si distribuisce l'uovo benedetto insieme ad un piccolo buffet. Offre Angelo (Gioli per gli amici) Torsani, sempre pronto a dir di sì in simili occasioni che fanno comunità. Il pomeriggio, inizio alle tre, si tiene la parte folcloristica: una piccola band, un comico. A disposizione anche la piadina. Si chiude, il lungo pomeriggio, at-
torno alle 20. Dietro la Festa c'è un gruppo di amici che da anni si organizza per rinnovare la tradizione. Via Crucis Lungo la stradina che porta all'elegante chiesa dell'Agina, partendo dalla Strada Nazionale, il Venerdì Santo, si celebra la Via Crucis. Appuntamento alle 21. Cristo dell'Agina La chiesa dell'Agina è uno dei monumenti più antichi, eleganti e sentiti di Misano. Si trova sul poggio dell'omonimo Rio a un centinaio di metri dalla strada nazionale, immerso in un silenzio avvolgente da chiostro, che racconta pensieri di profonda umanità. L'edificio religioso per secoli, fino a pochi anni fa, ha ospitato il Crocifisso dell'Agina, la più antica opera d'arte della scuola riminese del 1300, fondata da Giotto. Si igno-
sull'altare maggiore della chiesa di Misano Adriatico. Nella piccola chiesa si trova una fotografia. Forse proprio per il Crocifisso, il primo documento che ne parla è del 1578, per secoli si è celebrata una festa molto sentita, alla quale accorrevano anche da fuori territorio. Fondamenta forse su una costruzione romana, l'attuale chiesolina venne ricostruita grazie ai Cavalieri di Malta alla fine del '700, dopo il terremoto del 1786. Sulla parete che si rivolge sull'entroterra c'è una targa di pietra con la famosa croce del blasonato ordine. Di mattoni a vista, la facciata è impreziosita da un prezioso campanile a vela. La chiesa dipedendeva dagli Emeritani di Sant'Agostino, otttimi committenti degli artisti riminesi del tempo. La festa è anche l'occasione giusta per visitarla.
Da sinistra: Giuliano Cesaroni (vice-presidente), Antonio Ceccaroli (130 donazioni, nonché vice-presidente), Paola Piccioni (direttore sanitario dell'Avis), Claudio Baschetti (presidente provinciale Avis), Maria Elena Malpassi (assesore ai Servizi sociali), Samuele Savoretti (presidente Avis Misano) (Foto Tonti) - Bella giornata la XXXIII Festa del Donatore di Misano Adriatico. Iniziata con la santa messa, officiata da don Marzio, è coincisa con la presenza dei ragazzi della provincia di Rimini che festeggiavano la giornata comunitaria dell'associzione Papa Giovanni XXIII. Erano presenti tutti i rappresentanti delle delegazioni della provincia di Rimini e tre della provincia di Pesaro-Urbino (Gradara, Sassocorvaro e Macerata Feltria), l'assessore ai Servizi sociali, Maria Elena Malpassi, il direttore sanitario Paola Piccioni, il comandante dei carabinieri Nicola Travaglino, il presidente provinciale Claudio Baschetti e il presidinte comunale, Samuele Savoretti. Dopo le belle parole di don Marzio verso l'associazione, la “fedele” donatrice Chiara Giannini ha letto la Preghiera del Donatore al termine della messa. La festa è proseguita con il pranzo presso il ristorante “il Mulino” ed allietata dallo scrittore poeta dialettale, Emilio Melchiorri. Durante il pranzo sono stati premiati più di 30 donatori per numero e militanza. Un premio speciale è stato consegnato dalla
dottoressa Piccioni ad un donatore super, che ha al suo attivo ben 130 donazioni. Si sta parlando di Antonio Ceccaroli, che ha ricevuto un quadretto che reca la casina sede dell'Avis di Misano. Il pomeriggio è proseguito con la Lotteria del Donatore; grazie alla quale sono stati distribuiti numerosi premi, tra cui un bellissimo tv color offerto dall'Avis. Infine, è stato consegnato un simpatico
omaggio alle delegazioni Avis ospiti. Il pranzo è terminato con la torta gigante. Afferma Giuliano Cesaroni, il vice-presidente: “Ringraziamo tutte le associazioni, le ditte, i negozi, che in diversi modi hanno contibuito alla XXXIII Festa: il Comune di Misano Adriatico, Conad Superstore, Ferramenta Ranieri, Edicola Gattei Marina, Elettrodomestici Guidi Silvano, Iat Misano, Ivana Abbigliamento, Misano Frutta, Frutta di Morri Luisa, Officina Fabbri Giovanni, Oreficeria Arcangeli, Ottica Sperandio, Parrocchia Immacolata Concezione, Ristorante il Mulino, Fotografo Tonti Giancarlo, Torsani Macelleria, Ugolini Macelleria.
GIOVANI
Le sorelle Chiara e Giorgia Pronti
Chiara Pronti, alloro in Economia e commercio UFFICIO Tel. 0541.610055 GIOVANNI Cell. 335. 20.88.13 ESMERALDA Cell. 335. 60.70.990
sito internet www.immobiliarepiccioni.com e-m@il info@immobiliarepiccioni.com
Via Romagna, 25 - 47843 MISANO ADRIATICO (Rn)
- Chiara Pronti si è laureata lo scorso febbraio 26 febbraio con una tesi su “Il nuovo contratto a termine”. Raggiunge la sorella Giorgia che aveva cinto l'alloro in Scienze infermieristiche il 30 novembre del 2013. “Sempre studiato sui libri di economia”, come ama dire, la passione della Chiara è il relax tra le mura di casa; che contempla anche svolgere le faccende domestiche. Bravissima Chiara (e Giorgia); sono le figlie che ogni genitore vorrebbe avere: brave a scuola e, in parallelo, sempre fatto la stagione durante le vacanze estive. Da quando avevano 14 anni. Chiara è stata festeggiata la sera del 26 a Misano Monte, al Caffè Novecento. Un buffet da mille stelle. Felice Chiara per il traguardo che non è altro che un inizio; ancora più felice il babbo Tore. E da lassù la mamma Anna. Buona strada.
MISANO Via Romagna, 25 - Tel. 0541.610055 47843 MISANO ADRIATICO (Rn)
Marzo 2015
25
Una dozzina di amici si ritrovano nello storico ristorante ‘Turismo’ di Armando in via Repubblica
BACCHINI ADRIANO Impianti elettrici Civili - industriali Illuminotecnica - Materiale elettrico MISANO - Via Cairoli 2 - Tel. e Fax 0541 - 614002 Riccione - Abit. Via Tito Speri 56 - Tel. 0541.600602
Teatro Astra pieno per le conferenze misanesi
Quelli della briscola e del tressette - Ogni età ha particolari esigenze e luoghi d’interesse. Inizialmente, da piccolissimi, un rapporto privilegiato con la casa e la famiglia, poi gli amici, gli insegnanti all’asilo, nella scuola, con i compagni di giochi, nello sport, nelle professioni e cosi via. Mano a mano che il tempo passa e l’età cresce, questi interessi ed esigenze si moltiplicano e spaziano in ogni dove. La voglia di vivere e socializzare con gli altri rimane sempre importante ed imprescindibile. Arriva però, un momento nel quale, questi interessi, devono essere necessariamente, se non inesorabilmente, limitati. Arriva il tempo delle
LA CULTURA scelte e le priorità. Fare insomma solo quelle cose, senza costrizioni, che ti fanno piacere e ti regalano semplicemente allegria. Affetti? Politica? Cultura? Sport? Arte? Viaggi? Si! Tutto questo racchiuso in una rappresentazione tra le quali, Udite! Udite! La briscola e il tressette. Cosa c’entra la briscola? C’entra! La tradizionale partita, dopo il pranzo con gli amici di una età “certa” è importante, eccome! In fondo Misano, cosi frazionato in piccoli quartieri, è rimasto, nei mesi freddi, il paese di sempre, che non vuol dire minore ma invidiabile ed
originale. Comunque! Veniamo alla partita. Due tavoli, sempre gli stessi attori, siano essi, come in questo caso, Gigi, Rossini, Pioz, Eluz, Siro, Fantini, Dano, Arcangeli, Nello, Carlo Barogi ed il medesimo pubblico, o meglio i panchinari, quelli che di volta in volta sostituiscono gli assenti occasionali, gli “infortunati” o altri. Poco importa. Appuntamento alle 13,30, il tempo di bere un caffè, un amaro, un bicchiere di vino e poi via... Chi perde paga. Questo però, non è il solo momento importante, a fronte della sim-
patica recita giornaliera. Sfottò, recriminazioni, parole colorite che non oso scrivere, ma che, nun rumagnul, conosciamo bene. Ironia, amicizia, rispetto, divertimento puro, mai cattivi. Un bel amarcord che racconta, tutto sommato nella sua semplicità di felliniana memoria, la grandezza della gente di Romagna. Saper stare insieme per ricordarci com’eravamo, o forse, come dovremmo ancora essere. Anche questa è cultura, “e un gnè propia gnint da rid se uso questa parolona, anzi, l’è na storia semplice cl’ as ripet, tut i dè e, prighema cl’a dura. brufa44@libero.it
Sei prestigiosi intellettuali alle prese con 6 mostri del pensiero - Sei prestigiosi intellettuali raccontano cinque mostri del pensiero occidentale: Vito Mancuso si cimenta con Marco Aurelio, Sini con Stoker, Curi con Sofocle, Fabbri con Barthes, Fusaro con Marcuse e chiude Sini con Nietsche. Con la regia del direttore della biblioteca Gustavo Cecchini, il sipario dell'ottava edizione di “Ritratti d'autore” si alza venerdì 6 marzo. Vito Mancuso che rilegge “i Pensieri” di Marco Aurelio. Il venerdì successivo, 13 marzo, è di scena Quirino Principe con “Dracula” di Bram Stoker. Venerdì 20 marzo salirà sul palco dell’Astra il filosofo Umberto Curi con “Edipo re”
di Sofocle. Sarà il semiologo riminese Paolo Fabbri a introdurre, venerdì 27 marzo, “Frammenti dio un discorso amoroso” di Roland Barthes. Il giovane filosofo Diego Fusaro, venerdì 3 Aprile, si concentrerà su “Eros e civiltà”, uno dei libri piú noti di Herbert Marcuse. Chiude il sipario, venerdì 10 Aprile Carlo Sini con “Umano troppo umano” di Friedrich Nietzsche. Gli incontri si tengono presso il Cinema - Teatro Astra con inizio alle ore 21. Ingresso libero sino esaurimento posti. Info. 0541-618484 www.misano.org
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Gli itinerari della buona tavola La Piadina ha il suo marchio. Adesso vogliamo quello della piada Piadine
di Edmo Vandi
- Finalmente la Piadina ha ottenuto il suo Marchio IGP di Origine Controllata. Ma la Piadina è un prodotto che non riguarda il Sud-Riminese comprendente per intenderci: Riccione,Misano, Cattolica, dove la PIADA si chiama PIADA ed è diversa dalla Piadina sia nella forma che nella sostanza. La Piadina di avvale di ingredienti (bicarbonato, latte, lievito) che nella PIADA non troviamo. Infatti la Piadina, come la “Crescia” marchigiana, ha uno spessore e una rigidità che non permettono gli “avvolgimenti morbidi” che la PIADA offre per diventare
farcita. Il primo Vigile Urbano del neo-costituito Comune di Riccione, assunto all’inizio dell’anno 1923, veniva da San Martino dei Mulini, si chiamava Salvatore Mondaini ma il soprannome di famiglia era “Piadòina” a significare che da quelle parti la Piadina c’era già. Ma i miei nonni, nati a metà del
1800, i miei genitori, i miei parenti anziani, li ho sempre sentiti nominare la PIADA e solo la PIADA senza mai ricorrere al diminutivo.. Bene, ora che la Piadina ha ottenuto il giusto riconoscimento, perchè non iniziare una procedura che distingua la PIADA dell’estremo Sud della Romagna (Rimini Sud,Riccione,Misano,
Cattolica, Coriano, Morciano e gli altri paesi limitrofi) da altri prodotti consimili che provengono perfino dalla Repubblica di San Marino? La PIADA con questo nome ha una ricetta ben precisa che affonda nel tempo, vale a dire: farina tipo 0, sale, acqua calda, una traccia di strutto o di olio extravergine di oliva (possibilmente di Coriano) e nient’altro. Il titolo potrebbe essere “PIADA ARTIGIANALE ROMAGNOLA” o qualcosa di simile. Avremo mai la soddisfazione di non sentire più chiamare la nostra PIADA “Piadina”? evandi@libero.it
MISANO BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
- Giorgio Lauteri è andato in pensione. Ha appeso al fatidico chiodo i galloni della divisa di comandante della Polizia urbana di Misano Adriatico lo scorso gennaio. Un ruolo di prestigio da una parte; dall'altra molto più che impegnativo perché Giorgio è un misanese quasi doc. Quasi, perché la famiglia è di origine umbra, di Spoleto. Il babbo giunse a Misano come ferroviere negli anni Cinquanta, nel 1957 per la precisione. Così Giorgio ha condiviso l'età della spensieratezza con una combriccola di amici di Misano Mare. Allora c'erano pochi alberghi e ancora meno case. I compagni d'avventura, e non è un'esagerazione ad ascoltare le loro storie che sembrano inverosimili non meno che affascinanti, furono: Agostino Tiraferri, Claudio Baschetti, Eraldo Andreani, Daniele Marcheggiani, Giuliano Arcangeli, Sandro Pizzagalli, Luciano Giorgi, Florindo Delbianco, Lanfranco Amadori. Costoro, sono una parte dei misanesi che animarono le fantasie dell'Engines Club, un ambiente di ritrovo che nell'immaginario di quella generazione è salito nel monte del mito. Si trovava dove oggi c'è il “Piccolo Bar” di Sanzio Maroncelli.
Marzo 2015
27
Il comandante della Polizia municipale di Misano è andato in pensione. Profeta in patria
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Lauteri, una vita in divisa Persona perbene, nel lungo servizio ha pagato anche una mezza dozzina di multe agli “amici”. Viaggiare e camminare le passioni
Giorgio Lauteri
UOMINI
Sessantacinque anni, sposato con la signora Luciana, due figlie (Elisa e Erica), Giorgio ha tre piccole grandi passioni: le scarpinate (soprattutto in spiaggia), la bicicletta e i viaggi. Per il misanese Giorgio non deve essere stato facile fare il comandante Lauteri nel suo paese. Conosce tutti ed è conosciuto e riconosciuto da tutti. Un aneddoto forse racconta meglio di ogni altro non il comandante ma l'uomo. Un giorno arriva nel suo ufficio misanese
un “amico”; sempre che si possa definire tale. Meglio, un conoscente. Impreca che i suoi ragazzi, di Giorgio, gli hanno appioppato ‘ingiustamente’ una multa, infrazione al Codice della strada. Giorgio lo lascia sfogare, poi con quella calma da
avvolgente paesaggio umbro, gli dice: “Dalla a me, ci penso io”. Quel ci penso io sta a significare che fu lui a pagarla. Di questi “ci penso io”, Lauteri ne ha profferiti 4-5 nella sua lunga carriera. Tutto inizia quasi per caso
dopo la maturità. Invece, di cimentarsi con la classica stagione, fa, a Riccione, un corso da vigile ausiliario nel 1970. Inizia l'avventura. Nel 1973, torna a Misano. Nel 1977 diventa vicecomandante; ruolo che ricoprirà fino al 1987. Anno in cui viene chiamato a guidare il corpo della Polizia di Coriano. Resta dieci anni; nel 1997 fa ritorno a casa, come comandante. Profeta in patria. Poi è storia di oggi. A chi gli chiede come sta, risponde: “Benissimo. L'ho presa bene. Diciamo che mi sono tracciato l'uscita dal lavoro. Potevo andare in pensione qualche anno fa. Nell'ultimo anno, per prepararmi, stavo a casa qualche giorno durante la settimana. Non ho quei vuoti d'abbandono”. “Del mio lavoro - continua Giorgio - mi porto con me, a stragrande maggioranza, ricordi positivi. Ho cercato di essere al servizio dei miei collaboratori, dei cittadini e delle ammini-
strazioni comunali. Ricordo con particolare affetto un genitore misanese. Venne da me e mi fece i complimenti per aver sequestrato il motorino al figlio. Disse che lo avrebbe aiutato a maturare. Questo è avvenuto una quindicina di anni fa. Da allora il cittadino è diventato più incazzoso. Rappresenta anche un cambio generazionale. Se il figlio sbagliava, un tempo, il primo a tirargli le orecchie era il genitore”. “Ho affrontato il mio impegno - riflette Giorgio - con quel pizzico di buon senso che è il sale della vita. Oltre che applicare la legge ed i regolamenti, ho sempre cercato di dare il giusto peso a quello che mi capitava in servizio, senza accentuare o provocare inutili tensioni. Sempre però nel rispetto della legge. Posso capire il cittadino quando una norma non è giusta e si sente vessato. Soprattutto quando appare pesante e sproporzionata rispetto all'infrazione. Ma la soluzione attiene al legislatore, al magistrato, non ai tecnici come noi. Se l'interpretazione la fa chi la deve applicare, siamo nel paese dei campanelli. E' chiaro però che come cittadino fai le tue valutazioni”.
CARTOLERIA EDICOLA
Carla e Franca ARTICOLI DA REGALO Cattolica - Piazza Mercato 11 Tel. 0541 - 967792 Gentile direttore, nel numero di Gennaio de “la Piazza” ho letto un articolo che mi riguarda a firma Cecco, titolato “Sindaco – imprenditore, ma de che?”. Visto il tono del ‘pezzo’ con la presente vengo a chiederLe gentilmente uno spazio identico a quello occupato dal summenzionato articolo, per poter esercitare correttamente il mio diritto di replica. Non intendo minimamente entrare nel merito riguardante il giudizio che il signor Enzo Cecchini (alias Cecco) ha della mia persona in qualità di imprenditore o di sindaco. Ci mancherebbe altro, la libertà di giudizio di ciascun individuo è sacra, ma è altresì sacro il rispetto del diritto di una corretta informazione nei confronti dei cittadini e pertanto intendo prendere posizione in ordine a numerose asserzioni che riportano una erronea descrizione dei fatti. Signor Enzo Cecchini (firma ‘Cecco’ per “la Piazza”), avendo avuto occasione di leggere il suo personale articolo a me indirizzato e comparso nel numero di gennaio, non ho potuto fare a meno di notare la sua totale avversità nei miei confronti e verso l’amministrazione che rappresento. Poiché la libertà di giudizio individuale è sacra, non intendo minimamente entrare nel merito dei suoi apprezzamenti circa la mia persona in qualità di imprenditore o di sindaco pro tempore della nostra città. Ho sempre pensato, invece, che “chi usa la penna per informare” (quindi un giornalista), la dovrebbe usare per spiegare la realtà dei fatti dopo averla ricercata, al fine di consentire anche al lettore di esprimere il suo libero giudizio. Ma a onor del vero occorre specificare che Lei non è un “comune” giornalista (qualora Lei fosse giornalista), ma è piuttosto un ideologo e fondatore del movimento Arcobaleno di Cattolica ora all’opposizione in consiglio comunale. E, per trasparenza nei confronti della gran parte dei lettori che non la conoscono, sarebbe ancor più “trasparente” che, poiché “la Piazza” Le riserva mensilmente la “Sua Pagina”, Lei non si nascondesse dietro uno pseudonimo ma si dichiarasse apertamente e accanto a “Cecco” palesasse an-
28
Marzo 2015
CATTOLICA
Il sindaco di Cattolica replica all'articolo della Piazza uscito lo scorso febbraio
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Cecchini: “Perché vendere le farmacie” “Utili veramente esigui da quella di via del Prete. Il problema del personale a carico del Comune”
Piero Cecchini, sindaco di Cattolica
LA LETTERA
che il suo ruolo di avversario politico. Fatta questa doverosa premessa, visto che Lei non è stato in grado di farlo, vorrei spigare bene ai lettori il tema farmacia/farmacie. Ma prima di scendere nei dettagli devo necessariamente sconfessare le sue affermazioni relative ad un peggiorato stato dei servizi pubblici erogati dal Comune di Cattolica e il suo riferimento ad una cattiva gestione del patrimonio anch’esso pubblico. Vede signor Enzo Cecchini, se Lei ora non fosse di parte avversa “a prescindere”, avrebbe dovuto invece fornire alcuni eloquenti dati, quali quelli relativi al corposo abbattimento del debito pubblico della nostra città da inizio legislatura al 2015 che ammonta a quasi 8 milioni di euro ( ammonterà a quasi 10 milioni nel 2016), risultato, questo, conseguito senza accensione di nuovi mutui e con conseguenti investimenti comunque realizzati a favore della città. Il tutto accompagnato da un mantenimento dell’integrità dei servizi comunali da inizio legislatura i quali, nella loro offerta complessiva, sono addirittura aumentati. Per citare alcuni importanti interventi realizzati nel “sociale” va detto che il bilancio di previsione 2015, approvato lo scorso 22 Dicembre, ha previsto cifre importanti a tutela dei cittadini che si trovano in
situazioni di emergenza abitativa oppure della realizzazione già dal 2013 del progetto “Lavoro per Cattolica” a beneficio di molti disoccupati, senza dimenticare il potenziamento dei servizi di mobilità gratuita rivolto ad anziani e diversamente abili. Per quanto riguarda, invece, proprio la questione “Farmacie Comunali” va specificato che già dal 2006 gli allora amministratori ne avevano valutato l’alienazione ma, all’epoca, vi furono opposizioni di tipo politico ed ideologico che portarono alla promozione di un referendum cittadino per evitarne la vendita, referendum che, tra l’altro, non raggiunse neppure il quorum. Da allora le amministrazioni avrebbero potuto procedere alla loro alienazione ricavandone una consistente entrata che avrebbe potuto essere destinata agli investimenti necessari per la comunità. Ciò non fu fatto. Questa ammini-
strazione, entrata in carica a metà dell’anno 2011, ha rimesso in osservazione la produttività delle farmacie comunali e da attenta analisi fornita dai dirigenti e da consulenti esperti del settore, sono state riportate le seguenti valutazioni: 1) drastico ridimensionamento della funzione sociale in una situazione di livellamento dei prodotti generalizzati, vendita diretta dei farmaci da parte di USL, introduzione dei farmaci generici, apertura libera di parafarmacie, gli stessi supermercati vendono prodotti, ecc. ; 2) Il rapporto Cottarelli dell’agosto 2014 indica un forte piano di dismissione delle società partecipate degli Enti, come segnale chiaro di un abuso di tale modalità di gestione dei servizi pubblici; 3) l’orientamento nazionale è quello di lasciare sempre meno funzioni all’interno dei comuni, il disegno di Legge sulla Stabilità prevede che le alienazioni che verranno fatte per Società partecipate dall’Ente siano esenti dal patto di Stabilità; se noi alieneremo dei beni comunali i relativi introiti saranno esenti dal Patto di Stabilità consentendo investimenti per iniziative veramente utili per i cittadini e veramente di pubblico interesse; nel nostro caso specifico il Comune di Cattolica ha attualmente “in pancia” le farmacie comunali con numeri finanziari sempre più ristretti. Nel bilancio del Comune la farmacia n. 1 (via Del Prete) apporta un utile veramente esiguo 4) per quanto riguarda il personale farmacista a tempo determinato ora in scadenza va ricordato che quest’ultimo (4 unità), se non si procede ad alienazione, dovrebbe poi passare a tempo indeterminato e non potrà essere utilizzato in nessun altro settore dell’amministrazione bloccando così per anni ogni possibile inserimento futuro di assunzioni per servizi ritenuti di fondamentale necessità per i citta-
dini. Amministrare aziende private o amministrare il bene pubblico non sono azioni poi così diverse tra loro: nel primo caso si deve lavorare per individuare le migliori scelte dell’azienda nell’interesse degli azionisti e nel secondo caso si deve pensare ad individuare le migliori scelte per il bene comune dei cittadini. Proprio i cittadini chiedono giustamente – ed io sono uno di loro – che si intervenga sistemando al più presto la città e garantendo almeno tutti i servizi attuali. Ma nel fare questo allo stesso tempo non vogliamo aumentare le tassazioni, anzi vorremmo poterle ridurre, non dobbiamo accendere nuovi mutui perché prima si deve ridurre l’indebitamento (e lo stiamo facendo ampiamente), senza considerare che le entrate date dagli oneri di urbanizzazione sono oggi minime. L’alienazione della licenza di farmacia di via Del Prete, l’immobile non è del comune che paga un affitto, non toglierà alcun servizio al cittadino (a nessuno interessa se le prestazioni sono fornite da un dipendente privato o da un dipendente pubblico); non eliminerà posti di lavoro (sempre farmacisti ci saranno). Se l’alienazione dovesse “andare in porto”, con parte degli introiti diventerà possibile fare investimenti produttivi per tutti noi cittadini: 1) sistemazione nuova sede Guardia di Finanza con entrate economiche importanti ricavabili dagli affitti annui (molto più dell’eseguo surplus della farmacia di via Del Prete) e con una maggiore protezione per la sicurezza del nostro territorio e di noi cittadini considerato che così sarà possibile ottenere aumenti di uomini e mezzi; 2) rifacimento di strade/marciapiedi/alberature/arredo urbano (fondamentali per la qualità della vita di tutti noi e per l’economia cittadina); 3) sistemazione finale del progetto GITZ dalla foce al ponte del Conca fermo da anni per il quale la Regione ha stanziato fondi che altrimenti dovremmo restituire; Se poi, in alternativa all’alienazione, ci fossero soggetti in gra-
do di prendere in gestione le farmacie garantendoci le risorse che interessano alla nostra città, il mio invito è che questi soggetti si facciano avanti il prima possibile: saremo ben lieti di accogliere tutte le proposte migliorative nell’interesse dei cittadini. Egregio Signor Enzo Cecchini detto “Cecco”, condivido la sua affermazione quando dice che qualche nota positiva della mia gestione ha altri padri e altri meriti, le note positive sono infatti il merito di un lavoro quotidiano non solo mio ma di un collettivo che comprende tutti gli assessori in carica, i consiglieri comunali e tutto il personale comunale di buona volontà. Penso che lo stesso valga anche per quelle che Lei ritiene essere note negative. Tengo a ricordarLe che tutte le decisioni prese dall’amministrazione che presiedo sono sempre state prese nel massimo rispetto dei ruoli istituzionali e democratici. Ogni scelta viene sempre fatta con il consenso dei membri di giunta, dei gruppi consiliari di maggioranza e delle forze che la sostengono. Si affrontano i temi, li si discutono, si decidono le scelte, si dà mandato e l’amministrazione procede assumendosi le responsabilità. Quindi, come Lei ben sa, il sindaco conta per un voto e nulla potrebbe decidere se le scelte di giunta e quelle di competenza del consiglio comunale non fossero avvallate dalla maggioranza dei suoi assessori e dalla maggioranza dei consiglieri comunali (i veri eletti).Le consiglio di non frequentare troppo taluni personaggi da bar che si esprimono nel modo scurrile e qualunquista da lei citati nel suo articolo, nel quale non mi riconosco: senza accorgersene potrebbe diventare ben presto come loro. Ovviamente chi è in minoranza nel governo della città deve rispettare le scelte della maggioranza. Probabilmente Lei non condivide questo metodo, ma questa è democrazia. Signor Enzo Cecchini (alias Cecco), La saluto cordialmente e resto sempre disponibile per un civile confronto sui vari temi di interesse per noi cittadini di Cattolica. Piero Cecchini Sindaco di Cattolica
CATTOLICA
Copisteria - Plottaggio Timbri - Rilegature Tesi CATTOLICA - Via Dottor Ferri 23 Tel. 0541 - 953300 Fax 953742
PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
29
Cartolibreria Binda Cattolica
Viabilità: sarà referendum contro l'arroganza? Palazzate
CATTOLICA - Via XXIV Maggio 7 Tel. 0541 - 967829 Fax 962386 e-mail: cartolibreriabinda@libero.it
I rappresentanti del Comitato referendum. Da sinistra: Paolo Pazzaglini (presidente) Simona Gaudenzi, Franco Tura, Fabrizio Colombari
Tante firme raccolte dal Comitato promotore. Lo scontro ormai va al di là del problema viabilità, catalizzando l'ampio malcontento nei confronti del sindaco Cecchini & C. Il Pd e la maggioranza giocano a nascondino. Non potendo-volendo mandare a casa il sindaco anzitempo, sperano di arrivare alle prossime elezioni comunali con meno ammaccature possibili. Ma andrà veramente così? che il sindaco si fa forte per sfidare il Comitato promotore. Ma come direbbe il grande sociologo Zygmunt Bauman “la società è diventata liquida” e le persone sempre meno seguono ciecamente le direttive di partito. Già qualche risolino di assessore e consigliere di maggioranza che affiorava quando bisognava raccogliere tutte quelle firme, si è smorzato in bocca. Credevano che quello sparuto gruppetto di dilettanti mai sarebbe riuscito nell'impresa. 2) Il Comitato deve preparare una campagna elettorale sull'informazione, uscire da qualche ambiguità che vorrebbe inchiodarli ad un interesse di “bottega”, e aggredire il progetto della giunta con proposte alternative che si facciano carico di quelle esigenze che necessita una città turistica moderna: isole pedonali, viabilità sostenibile e sicura, parcheggi diffusi e di testata, uso delle navette turistiche, piste ciclabili. Non basta il Comitato, ci vuole la collaborazione di tanti. 3) Cattolica è una “città doppia”: irrigidire una viabilità senza tenere conto di quattro mesi estivi e di otto invernali è stupidi-
S. Giovanni M.
Soluzioni per l'Ufficio - Libri tecnici Regalistica - Penne di prestigio
di Cecco (alias Enzo Cecchini) - Si parte con il referendum cittadino sulla viabilità. E' un'altra data storica dopo quello contro la vendita delle farmacie comunali dell'ottobre 2006. Questa volta la raccolta delle firme per lo svolgimento del referendum (il 10% del corpo elettorale a partire dai sedicenni, ovvero circa 1.500 firme) è stata ancora più facile. In 20 giorni il quorum è stato ampiamente raggiunto: 1.600 firme! Che diventeranno alla fine oltre 2mila... E questa volta non c'era la forza di organizzazioni politiche, ma solo alcuni cittadini, articoli di stampa, un volantino, un manifesto e il passaparola. Si deduce che, al di là dell'interesse e contrarietà verso una viabilità, prima sperimentale (e qui ci può stare...), poi imposta per oltre due anni (e qui non ci siamo più!) perché a parere del sindaco “i cittadini dovevano abituarsi”, c'è altra brace che cova sotto la cenere. I cittadini non si sono abituati e si sono spesso incazzati. Girare in largo e in lungo per la città per fare pochi metri, perché via del Prete deve essere a senso unico anche per gli otto mesi invernali, proprio non lo si è capito. Ma questo non basta per giustificare una raccolta di firme così cospicua in poco tempo. E' opinione di tanti che l'iniziativa abbia catalizzato un ampio dissenso diffuso in città contro il sindaco e la sua giunta su diverse questioni, in particolar modo contro quella percezione di arroganza che, anche nel caso viabilità, accompagnano Cecchini & C. Il quesito del referendum (che dovrà essere indetto entro metà maggio, sarà questo: “Volete voi ripristinare il doppio senso di marcia sulla via Del Prete e lungomare Rasi-Spinelli?”. Se prevale il “sì” si torna come prima? Forse no, perché dal Palazzo diranno che il referendum è solo “consultivo”. Si aprono però diversi problemi. 1) Il referendum deve raggiungere la metà più uno degli aventi diritto al voto (circa 7.500 cittadini). Sono tanti! E' su questo
Marzo 2015
tà. C'è il rischio, reale, di sprecare soldi, perché la prossima amministrazione, forse, dovrà aprire in inverno via Del Prete nel doppio senso di marcia. Allora giù a rifare una nuova segnaletica e quant'altro. E io pago! diceva Totò. 4) Il lungomare ha altre esigenze, una visione più aperta anche di chi ha firmato per il referendum, dovrebbe prevedere anche per l'inverno il senso unico con percorso ciclabile. Occhio perché qui si gioca con gli equivoci: il tanto sbandierato progetto del Sindaco & C. non prevede piste ciclabili (che hanno bisogno di maggiori costi per una vera sicurezza), ma percorsi ciclabili. Cos'è? Una striscia di vernice gialla lungo tutto via Del Prete, poi più niente da via Fiume fino all'inizio del Lungomare e da qui ripartire con un cordolo imbullonato sull'asfalto. Il bello viene poi alla fine, non si fa la salita di via Verdi e poi scendere in via Costa per arrivare al Porto, no... tutti sulla passeggiata sopraelevata dove un'altra striscia di vernice gialla divide il pedone dal ciclista. Allora uno si chiede? Ma 300mila euro della
Regione più 300mila euro che sborsa il Comune fanno 600mila euro (una bella spesa!) dove vengono spesi? Più naturale e logico sarebbe una pista ciclabile che arrivando da Misano, passa in via Francia (laterale all'Acquario), entra in via Carducci, prosegue per il lungomare e arriva al Porto. Via Carducci sarebbe più sicura per il ciclista: non s'intralcia via Fiume e sul lato mare non ha le 12 strade traversali che invece ha via Del Prete. Insomma, più sicurezza. 5) Il Comitato ha più volte teso la mano al sindaco & C. per avviare un tavolo di confronto, evitare le spese del referendum, riaprire il doppio senso di marcia (segnale che il sindaco avrebbe dovuto dare di maggiore sensibilità). Lo chiedono le categorie economiche che hanno firmato un manifesto di protesta-proposta. Lo ha chiesto anche il gruppo di maggioranza (Pd) con un o.d.g. chiedendo (timidamente) al sindaco di riaprire le due vie almeno fino all'inizio dei lavori. Ma la proposta è stata talmente timida e inapplicata che è sembrata una presa in giro: prima verso se stessi, poi verso il Consiglio comunale e alla città. Ma il sindaco non ci sente: “non si torna indietro!”. Anzi, i lavori partiranno tra la fine di marzo e aprile. Uno schiaffo, perché magari saremo in campagna referendaria. Che bello chiamare i cittadini a votare su una cosa mentre la si sta realizzando... E se il referendum raggiungesse il quorum e vincessero i sì? (cosa ovvia). Cosa faranno Cecchini & C.? Diranno che era solo consultivo e che loro tireranno avanti? E chi paga se si dovesse modificare la viabilità? In questa storia, come in altre, i costi politici alla fine li dovrà pagare il Pd. E ben gli sta!
AVVISO PUBBLICO Il libro su Radio Talpa (15 euro) è in vendita in tutte le edicole e librerie di Cattolica e Gabicce Mare. Sono a disposizione anche le felpe col cappuccio col nuovo logo della radio (colori: blu notte, rosso bordeaux, grigio graphite. Taglie: S-ML-XL-XXL. Per bambino solo colore blu). Per informazioni e prenotazioni: tel. 0541-611070 m a i l : lapiazzarimini@libero.it
di Cecco
Soldi al vento - Leggiamo: “Farmacie di nuovo in vendita - Il Comune incarica uno studio di Bologna per le valutazioni Costo quasi 9mila euro”. Vanno aggiunti 3mila della perizia precedente. Chi sold sarìa spendie per ferglie funzionè mej! Caz!... Il treno - Leggiamo: “Sindaco Cecchini: ‘Sul piano del traffico nessuna retromarcia - Avanti col referendum”. Stal séndaca al va cume un treno... a vapor. Ciuf-ciuf-ciuuff... Chi pataca! - Leggiamo: “Il referendum non ferma i lavori. Cibelli: ‘Nei prossimi giorni partiranno i lavori per la pista ciclabile sul lungomare’”. Isé! Dai ti dént ma chi pataca che j'ha firmé! Partecipazion al fa rima sa quajon? Dambat!... Fermatelo! - Leggiamo: “Leo Cibelli: ‘Abbiamo dichiarato guerra a nubifragi e allagamenti - Investiremo 700mila euro”. Leo, va pianén, sno tal més d'febrèr t'è già anuncé lavor per quasi du milion. Va arvé ma dicembre... Os-cia!... Sponsor - Leggiamo: “Rivoluzione Pd per la zona Acquario: ‘Hotel di lusso per attirare turisti’”. L'è vintan che sora chi terén i vu fè 'na bèla culadéna ad cimént. Adès al Pd uj fa anche l'areclam? Roba da splìs sota tèra... Arriva l'autunno! - Leggiamo: “Al Teatro della Regina una triste ‘Sinfonia d'autunno’ di Bergman”. Sindaco e giunta seduti in prima fila colti con visi molto preoccupati... La beffa - Leggiamo: “I ladri rubano durante il vertice sui furti - Svaligiato deposito comunale mentre sono riuniti prefetto e sindaci sull'allarme sicurezza”. Sti sfacèd!... Bagnini - Leggiamo: “Leo Cibelli: ‘I bagnini tengano in ordine il lungomare e il Comune gli abbasserà le tasse”. E sbassei 'na muliga la crèsta mai? J'è catìv arabìt...
Chi l'ha visto? - Leggiamo: “Marco Tamanti: ‘Non tornerò mai in politica fino a quando sarò indagato per Aeradria’”. Marco, sta tranquél! In t'cérca nisun... Stai sereno! - Leggiamo: “Il Comune invita Matteo Renzi all'inaugurazione del nuovo asilo”. Sindaco stai sereno! Piero c'ust fè? Tat toch?... Miracolandia - Leggiamo: “Cecchini e Cibelli: ‘Faremo riemergere le scogliere affondate - Ci servono 350mila euro’”. Miracoli annunciati da poveri cristi. Madunéna sènta!... Antipatie e libertà di opinione - Il sindaco dice che ce l'abbiamo con lui. E se invece al fusa lu che u l'ha sa nun perché al critichén? Os-cia!...
SEGNALETICA STRADALE
Via V. Del Prete SENSO UNICO
Nu fè i pataca! An vléva miga intènd quèst...
PIERO GO HOME !
Cecco2015
CATTOLICA AGENZIA VIAGGI CATTOLICA Via Del Prete 6 www.adriaexpress.it TEL. 0541 - 960076 Fax 0541 - 963334 e-mail: adria@express.it
Amarcord
Marzo 2015
di Dorigo Vanzolini
31 - Copisteria - Plottaggio - Timbri - Rilegature Tesi CATTOLICA - Via Dottor Ferri 23 Tel. 0541 - 953300 Fax 953742
CENTRO SOCIALE GIOVANNINI - VICI - via Umbria, 23
Il programma di marzo
- Domenica 8 ore 15: Giornata della Donna - Un pomeriggio musicale con gli allievi dell'Accademia A. Toscanini. Offerta libera. - Sabato 14 ore 20,30: Ballo e non solo con Paolo Lanci. Contributo 7 euro. - Domenica 22 ore 12,30: Pranzo a base di pesce. Contributo 17 euro. - Sabato 28 ore 20,30: Ballo con Glauco Group. Contributo 7 euro. - Sabato 28: Gara di briscola. Informazioni e prenotazioni Centro sociale: 349-7406380 347-9752583 339-4995417
Asmara, 1937. Da sinistra: Giuseppe Paolucci “Usaf”, ?, Mario Cecchini, Giuseppe Simoncelli. (Foto Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)
Sound Project, concerto da non perdere
TEATRO DELLA REGINA
Programma di marzo I Sound Project al Regina di Cattolica per Radio Talpa il 25-10-2014 - Sound Project, una “Pink Floyd Tribute Band” che si è affermata ormai tra le migliori in circolazione in Italia. Questo gruppo di ragazzi e ragazze (non più giovanissimi) del riminese ha raggiunto livelli professionali molto alti. Suonano per passione, hanno altre attività nella vita e spesso parte dei loro stipendi vengono utilizzati per l'acquisto delle strumentazioni. Il concerto del 27 marzo al Teatro Nuovo di Dogana (R.S.M.) rappresenta un momento fondamentale della loro carriera: la presenza della corista Durga McBroon dei Pink Floyd (quelli veri...) è l'attestazione e il riconoscimento più tangibile del loro impegno nella divulgazione della mitica musica dei Pink. Ricordiamo in tanti (oltre 600 persone con un “sold out” già tre giorni prima del 25 ottobre scorso) il grande concerto che i Sound Project tennero al Teatro Regina di Cattolica in occasione del 30.mo della (anche qui mitica) storia di Radio Talpa. Due ore di entusiasmo e di emozioni, anche per quelli che, magari con qualche puzzetta sotto il naso verso le cover band, hanno assistito al concerto.
- 7: “Assassinio sul Nilo”, di Agatha Christie. Regia di Stefano Messina (prosa). - 14: SALONE SNAPORAZ: “Un divano per tre” (dialettale). - 17: SALONE SNAPORAZ: “Antigone - Una storia africana” (rassegna di teatro contemporaneo ‘Nessun dorma’). - 1 marzo: “Dervish” (danza). - 22: “Comix” (danza). - 29: “L'importante è non cadere dal palco” di e con Paolo Rossi (comico). Spettacolo unico, ore 21,15 - Informazioni: tel. 0541-966778.
Paolo Rossi
No Gravity Dance Company
BANCAPOPOLARE VALCONCA AZIENDE INFORMANO - “Non solo mamme Immagini di donne ieri e oggi”. E' il nuovo libro di Giuliana Tomassoli Cermaria. Viene presentato domenica 8 marzo, alle ore 21, presso il Teatro della Regina. Il lavoro è stato sostenuto dalla Banca Popolare Valconca, in collaborazione con il Comune di Cattolica, assessorato alle Pari Opportunità, as-
COMUNITA'
A Cattolica, l'8 marzo, ore 21, Teatro della Regina, presentazione del nuovo libro di Giuliana Tomassoli. La storia di Cattolica attraverso il gentilsesso
Presentato un volumetto che racconta la storia dell'edificio, uno dei più belli della provincia. La Banca Popolare Valconca partner del Comune per il centenario
Un collage di donne sessorato alla Cultura e archivio fotografico del Centro Culturale Polivalente. Il volume racconta l’evoluzione sociale della donna negli ultimi cent’anni e, nell’opinione del sindaco Piero Cecchini “aggiunge un tassello significativo alla storia della città”, celebrata anche recentemente con diversi eventi dedicati alla ricorrenza del centenario del Palazzo Comunale, sempre in collaborazione con la Banca Popolare Valconca. Nel volume “Non solo mamme” sono rappresentate più di mille donne, le cui esistenze suggeriscono una riflessione sulla complessa realtà femminile. Nelle sue 384 pagine a colori impreziosite da centinaia di fotografie, da testi ed esaurienti didascalie, il libro mostra i volti e i percorsi di tante protagoniste di ieri e di oggi, donne che hanno raggiunto con tenacia i loro obiettivi, sia nel mondo del lavoro sia nella famiglia, in una molteplicità di ruoli tipica del vissuto femminile. Come nota il presidente della Banca Popolare Valconca Massimo Lazzarini: “Vi sono alcuni temi ricorrenti. Ad esempio il tema del lavoro attraversa tutto il libro per cui si passa dalla fabbrica del pesce in scatola alla macchina da cucire, dall’atelier da parrucchiera fino al negozio sartoriale e all’industria di moda. Intrigante anche il tema dei mezzi di trasporto usati dalle donne: dalla bicicletta ai primi motoscooter, agli aeroplani fino alla motocicletta di grossa cilindrata dell’ultima strepitosa fotografia. Sono trasformazioni culturali che riguardano non solo Cattolica ma l’Italia tutta”. Scrive Giovanna Ubalducci nella sua presentazione: “Giuliana Tomassoli regala alla città di Cattolica un’opera interessante che si compone di tanti tasselli fotografici e selezionate storie di donne, di ieri e contemporanee, ove le protagoniste, “ Non solo mamme”appunto, si raccontano, con pacatezza e sincerità, oppure sono raccontate dall’au-
Donne, non solo mamme Raccontano l'ultimo secolo trice, attenta a sottolineare, attraverso i racconti, l’evoluzione delle loro vite, nell’alternarsi di successi e rinunce”. Nella presentazione di Anna Maria Sanchi leggiamo: “Una storia delle donne, sposate o ‘single’, raffigurate attraverso i vari decenni, un racconto che costruisce raccordi preziosi tra
il passato e il presente, costituendo per le donne che si ritroveranno nel libro, o che lo avranno tra le mani, una possibilità di identificazione ed assunzione di valore che può far dire c’ero anch’io ed anche oggi ci sono”. La Banca Popolare Valconca ha scelto di pubblicare questo volume riconoscendo-
ne la validità sia dal punto di vista della ricostruzione storica sia per la sua concezione innovativa che unisce memoria storica ed attualità, e la sua pubblicazione è la prova della positiva considerazione che la Banca ha verso la realtà femminile, con particolare riferimento al nostro territorio. In-
fatti, sempre, nel corso degli anni, la Banca Popolare Valconca ha saputo apprezzare e sostenere con opportuni interventi lo spirito imprenditoriale femminile, e si avvale al suo interno delle capacità professionali di donne attive e motivate.
Bpv, consegnate le borse di studio ai ragazzi del conservatorio Rossini I ragazzi premiati durante la cerimonia. Da sinistra: il Direttore della Banca d’Italia filiale di Pesaro, la clavicembalista Laura Valentini, il direttore del Conservatorio Rossini Ludovico Bramanti, la chitarrista Irene Placci Califano, Giacomo Costantini, vincitore della borse di studio, il presidente della Banca Popolare Valconca, avvocato Massimo Lazzarini, il direttore generale della Banca Popolare Valconca, dottor Luigi Sartoni
- Linguaggio universale quello della musica. Con il quale puoi comunicare con l'umanità e trovare punti di incontro con il cinese, il russo e l'africano. L'Italia ne è una delle culle. A Pesaro, a casa nostra, c'è uno dei con-
servatori più blasonati del mondo, lascito di Gioacchino Rossini, che grazie al successo della sua musica, nell'Ottocento divenne ricchissimo tipo Michael Jackson, per dare il senso. All'interno del Conservatorio, c'è l'auditorium
Pedrotti, una delle sale più belle del mondo. In questa cornice lo scorso febbraio, alle 19, sono state consegnate le Borse di Studio della Banca Popolare Valconca. Dopo il saluto di Massimo Lazzarini (presidente della Banca Popolare Val-
conca) ed i Maurizio Gennari (presidente del Conservatorio) si sono esibiti i tre premiati. In ordine di salita sul palco impreziosito da un artistico organo a canne: Irene Placci Califano (chitarra), Laura Valentini (clavicembalo) e Giacomo Costantini (musica elettronica). Dopo il saggio la premiazione. Le borse di studio sono alla quinta edizione. Altro sipario l'anno prossimo.
In conclusione citiamo ancora le parole del presidente della Banca Popolare Valconca Massimo Lazzarini: “Un’avventura e una sfida: mi sembrano i tratti distintivi di questo volume scritto da una donna e che racconta solo di donne… Il libro di Giuliana Tomassoli è scintillante e brioso. Con sapienza ed arguzia l’autrice alterna brani tratti da manuali di buone maniere a fotografie di donne cattolichine, a storie tratte dalla vita di tutti i giorni, a ritagli di giornale. E’ un libro pieno di sorrisi, di donne che camminano a testa alta e che lavorano a testa bassa… Il libro è scintillante e brioso ma non è affatto un libro leggero, anzi è, al fondo, estremamente serio e pensoso. Ma non vi sono recriminazioni. Tutto quello che viene narrato nasconde un anelito di bene e di positività. Di fronte alle difficoltà della vita non ci si ferma, non ci si abbatte. Tutto diventa occasione per una maggiore consapevolezza di sé, tutto diventa una sfida da affrontare... Questo bellissimo libro è scritto da una donna e racconta solo di donne ma indica la ricerca di un significato della vita, ricerca che è di tutti”. L’invito all’evento è esteso a tutta la cittadinanza, l’ingresso è libero. Al termine della serata la Banca Popolare Valconca omaggia di una copia gli intervenuti, fino ad esaurimento. Nei giorni seguenti la presentazione, il volume “Non solo mamme Immagini di donne ieri e oggi” sarà disponibile per quanti ne faranno richiesta presso le filiali della Banca Popolare Valconca di Cattolica e Gabicce Mare. La serata vede la partecipazione del gruppo Paolo Giaro Tango Nuevo Latin Jazz di cui fanno parte, oltre a Paolo Giaro, compositore e chitarrista: Valeria Visconti voce, Giacomo Dominici contrabbasso, Raffaele Damen fisarmonica.
CATTOLICA
Marzo 2015
33
Christus Im Kriegswagen. 1961, il commento tedesco del monumento ai caduti
Cristo sul carro di guerra - Estate 1961: la Associated Press - Agenzia di Francoforte - diffonde questa immagine del monumento ai Caduti inaugurato l’anno prima su iniziativa dell’Associazione Combattenti e Reduci di Cattolica, realizzato dall’artista Raffaele Mondini di Imola. Ad essa è allegato un comunicato stampa in lingua tedesca (tradotto in collaborazione con Rösli Schneider Marcaccini):
1944-2014 LA RESISTENZA RACCONTA di Maurizio Castelvetro*
“CRISTO SUL CARRO DI GUERRA. Molta sensazione tra gli abitanti ed i turisti provoca un monumento della guerra nella località balneare italiana di Cattolica sull’Adriatico. Mentre in Germania generalmente viene preso un
soldato con elmetto ferito come motivo per un monumento ai Caduti, gli assessori e il sindaco di Cattolica hanno appeso tra la parte anteriore e quella posteriore di un carro armato schiacciato e stilizzato la statua del Redentore sofferente e hanno posto questo impressionante monumento di pietra grezza per ricordo dei morti in guerra”. *Presidente ANPI Cattolica-Valconca
Il monumento ai Caduti di Cattolica (Archivio A.C.R. - Sezione di Cattolica)
GRAN GIALLO
Opere da presentare entro il 25 maggio. Dal 25 giugno gli eventi in città
Giallisti di tutto il mondo unitevi! di Gaia Trunfio
XLII PREMIO “GRAN GIALLO CITTÀ DI CATTOLICA” Torna puntuale e atteso anche quest’anno il concorso organizzato dal Comune di Cattolica Assessorato alla Cultura- Ufficio Cinema-Teatro in collaborazione con Il Giallo Mondadori dedicato al mondo del mistero e del noir. Forte di una tradizione decennale che lo ha reso negli anni punto di riferimento indiscusso nel panorama del giallo italiano ed internazionale, il Premio cattolichino continua a crescere: nel 2014 Il Giallo Mondadori ha deciso di premiare l’alta qualità dei lavori pervenuti con ben 4 pubblicazioni nella storica collana dedicata al genere, valorizzando il Premio come autentica fucina di talenti. Per la prima volta infatti oltre alla vincitrice “La bambina pagana” di Ilaria Tuti, sono stati dati alle stampe anche “L’uomo dei cani” di Diego Di Dio, “L’impiccata” di Diego Lama e “Il male liquido” di Miller Gorini. Non solo un concorso quindi, ma una vera e propria vetrina per appassionati del giallo e della scrittura, un trampolino di lancio per quanti sognano di scrivere il loro nome accanto ai grandi vincitori del passato che hanno segnato la storia
1961. Il Monumento ai Caduti di Cattolica. Oggi, è malconcio. Opera di Raffaele Mondini
Enzo Tortora della narrativa italiana del settore a cominciare da Secondo Signoroni e Loriano Macchiavelli, solo per citarne un paio. Innovazione, ma anche tradizione per il premio nato nel 1973 dall’estro creativo di Enzo Tortora con Alberto Tedeschi e Oreste del Buono. Confermata anche per questa edizione la giuria d’eccezione formata da: Cristiana Astori, Annamaria Fassio, Franco Forte, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Marinella Manicardi, Andrea G. Pinketts e Simonetta Salvetti. Le opere dovranno essere presentate in formato cartaceo ed elettronico entro e non oltre il 25 Maggio 2015 rispettando
i criteri riportati nel bando allegato e consultabili sul sito www.mystfest.com. A partire dal 25 giugno un lungo weekend di approfondimento e intrattenimento, rigorosamente in giallo, con proiezioni, retrospettive, corsi di crime writing e presentazioni di libri farà da cornice alla premiazione del Concorso prevista per il 27 giugno. Il programma dettagliato però, come da miglior tradizione, è ancora un mistero, da svelare insieme sotto il sole Giallo di Cattolica. Per informazioni: Simonetta Salvetti, Ufficio Cinema-Teatro, Comune di Cattolica 0541-966778 teatro@cattolica.net www.cattolica.net
CATTOLICA
Marzo 2015
35
A fine anno toccato quota 42mila. Le modalità per fare la domanda
- L’”anno zero” del Microcredito si è chiuso con un bilancio più che positivo: dai 32 mila euro di partenza, il fondo disponibile ha toccato a fine anno quota 42 mila euro, riuscendo così ad ampliare il suo bacino d’utenza. Comune di Cattolica, Banca di Credito Cooperativo di Gradara e Caritas cittadina lo scorso anno avevano sottoscritto una convenzione con cui veniva reso operativo il progetto a sostegno di situazioni di povertà presenti in città. La novità del Microcredito 2015 è l’ingresso nella convenzione del Comune di San Giovanni in Marignano che, grazie al contributo di 5 mila euro, consentirà di riavviare il progetto, partendo da una cifra complessiva disponibile di 17 mila euro, rendendo il servizio disponibile anche per coloro che risiedono in quel territorio comunale. Grazie all’impegno di tutti i partner pubblici, compresa la riconferma da parte di Caritas e della BCC di Gradara, istituto di credito sensibile nei confronti dei temi sociali che interessano il suo territorio di competenza, verrà riproposto questo strumento a sostegno dello sviluppo economico che “pun-
Microcredito: nel 2014 elargiti 30 mila euro Partner: Banca di Credito Cooperativo di Gradara, Caritas, Comuni di Cattolica e San Giovanni
L'assessore Giampiero Galvani
SOCIALE
ta a superare le logiche dell’assistenzialismo puro – ci tiene a specificare l’assessore alle Politiche sociali Giampiero Galvani – ma che anzi crea un circolo virtuoso che permette ai soggetti beneficiari di valorizzare la loro autonomia e capacità di autodeterminazione”. I soggetti beneficiari, individuati da un’apposita commissione che ha il compito di vagliare le richieste d’aiuto pervenute, avranno la possibilità
di restituire il denaro entro un arco temporale che va dai 12 ai 60 mesi. Nel 2014 la somma disponibile, ad inizio progetto, era di 32 mila euro totali, di cui 20 mila erogati dalla BCC Gradara, 10 mila dal Comune di Cattolica e 2 mila dalla Caritas. Grazie a 10 mila euro di contributi da privati sono stati raggiunti 42 mila euro, utilizzati per pagare affitti, spese mediche e scolastiche.
“Come amministrazione comunale – afferma l’assessore Galvani - non possiamo non ringraziare la BCC di Gradara per il sostegno offerto anche in questa occasione, a testimonianza della sua vicinanza al territorio. Al contempo vorrei ringraziare anche la Caritas e tutte le organizzazioni che hanno realizzato eventi collaterali finalizzati alla raccolta di fondi per il Microcre-
dito; invito, pertanto, tutti i cittadini a sostenere questo progetto anche perchè ogni donazione sarà completamente detraibile, ai sensi del c.d. Decreto Onlus. L’adesione del Comune di San Giovanni è un valore aggiunto e dimostra la volontà di lavorare in maniera collaborativa tra amministrazioni comunali. La sua adesione permetterà di realizzare un maggior numero di iniziative collaterali, funzionali al reperimento di un crescente numero di fondi a disposizione. “Come banca sempre sensibile alle dinamiche ed esigenze del territorio – afferma il presidente Fausto Caldari –
non potevamo non aderire a questa iniziativa sociale. Siamo consapevoli che con questa iniziativa non risolveremo il problema, ma è nostro intento quello di attenuarlo. Noi raddoppiamo tutto quello che viene raccolto dalle istituzioni, fino ad un massimo di 50 mila euro, a carico della banca di Gradara”. Chi desiderasse beneficiare del Microcredito dovrà rivolgersi alla Cooperativa “Il seme” di Cattolica in Via Cavour 5 , telefono 0541.963947: gli operatori provvederanno a fissare un appuntamento per un colloquio finalizzato alla presentazione della domanda.
Venerdì 13 marzo, ore 20,30 al Centro culturale polivalente
‘La parola è donna’ Recital di poesie e monologhi. “Un esplicito canto d'amore verso la donna”. Partecipazione della poetessa Annalisa Teodorani. Presenta Alice Agudi. Ingresso libero - Raffaele Bersani si appresta ad affrontare questo impegno artistico con grande professionalità e passione. “Questo mio recital - dice - che propongo con il titolo ‘LA PAROLA E' DONNA’, in un venerdì 13 marzo, non è un ritardato ripensamento all'Otto Marzo. No! Vuol essere un esplicito canto d'amore verso la donna. Un canto di vera stima, di vero affetto, per quello che rappresenta ed è: sorella, moglie, madre, figlia, compagna, amante. Proprio per questa sua grandezza ho scelto di dire di lei attraverso voci variegate poiché considero la donna non uno dei due generi in cui si viene iscritti dalla nascita, né un insieme di caratteristiche estetiche o comportamentali, ma una polifonia, un caleidoscopio di prospettive in cui vie-
Raffaele Bersani ne vista e si vede essa stessa. Il recital di poesie e monologhi è ripartito in tre temi: Il dialogo con la compagna di vita; Il canto passionale dell'amore; L'ascolto oltre i ruoli del femminile”. Raffaele Bersani è musicista diplomato in flauto al Conservatorio Rossini di Pesaro, è musicologo e musicoterapeuta. Insegnante di educazione musicale fino al 1977, con particolare attenzione alla comuni-
cazione attraverso esperienze di sonorizzazione e rumoristica con lo scopo di condurre gli alunni a riconoscere decodificare e riprodurre qualsiasi episodio della vita con il linguaggio della comunicazione sonora. Ha svolto anche attività di docenza per formazione insegnanti di educazione musicale. Ha avuto significative esperienze cinematografiche e teatrali. Regista e attore in diversi recital.
36
Marzo 2015
AGENZIA VIAGGI CATTOLICA Via Del Prete 6 www.adriaexpress.it TEL. 0541 - 960076 Fax 0541 - 963334 e-mail: adria@express.it
CATTOLICA L'artista cattolichino con l'opera “Cammino sistema-TO”
AGENZIA VIAGGI CATTOLICA Via Del Prete 6 www.adriaexpress.it TEL. 0541 - 960076 Fax 0541 - 963334 e-mail: adria@express.it
Quando lo scrittore diventa detective Carlo Lucarelli
Dal 7 al 28 marzo presso il Centro culturale polivalente il sabato ore 18
Il logo dell'iniziativa
Tommaso Scattolari e la sua opera
CULTURA - Quando lo scrittore diventa detective. L’ottava edizione di Aperitivo letterario è interamente dedicata al romanzo di inchiesta. Negli anni dell’informazione “gcopincolla”, della diffusione totale e incontrollata di notizie attraverso il web e le piattaforme social come è cambiato il lavoro del cronista? E come si inserisce in questo scenario la narrativa di inchiesta? Antesignano del genere in Italia è stato Leonardo Sciascia che con i suoi romanzi ha raccontato la mafia in Sicilia prima ancora che la criminalità organizzata venisse ufficialmente riconosciuta dal
nostro codice penale. In tempi più vicini a noi la narrativa di inchiesta va sempre più di frequente a colmare un vuoto di informazione e la letteratura diventa un modo per far passare informazioni altrimenti sconosciute. La macchina televisiva racconta delitti spettacolari, come la strage di Erba o il delitto di Brembate ma dimentica di mo-
strare, ad esempio, come l’evoluzione della criminalità organizzata incida sulle trasformazioni del tessuto sociale del nostro paese. Così scrittori e giornalisti sempre più spesso trasportano nella narrativa quello che non viene più raccontato in cronaca. Intervistati da Emiliano Visconti: Angelo Ferracuti (“Il costo della vita” - 7 marzo); Luca Poldemengo (“Nel posto sbagliato” - 14 marzo); Leonardo Colombati (“1960” - 21 marzo); Carlo Lucarelli (“Vecchi e nuovi misteri d’Italia” 28 marzo). Info: 0541 -966603
violati dei più deboli) che camminano su strade inquinate (Madre Terra). L'installazione, insieme ad altre opere, compie un giro di mostre: Pesaro (Musei Civici), Porto Sant'Elpidio, Aquino, Roma. Mèta finale Milano, l'Expo. La mostra pesarese vie-
Scattolari, tappa finale l'Expo - Tommaso Scattolari è un'artista artigiano di talento; nel solco del Rinascimento. Sollecitato dall'amica Francesca Guidi, dopo un silenzio di 15 anni, si è messo al lavoro ed ha
realizzato una scultura che parte per un tour di cinque tappe, con arrivo finale all'Expo di Milano. Reca, la scultura, anonime mani dall'alto (il sistema) che trafiggono scarpe femminili (i diritti
ne inaugurata il 18 marzo e resterà aperta un mese. “Il mio lavoro - racconta Scattolari - è un racconto contro la violenza, con squarci di luci sulla consapevolezza e la rinascita”.
Dal 25 marzo al 26 aprile presso la Biblioteca comunale di Cattolica
Corso di fotografia “La Riviera Adriatica e la Repubblica di San Marino”
I partecipanti del corso anno 2013
Partner ideale dei Tuoi Progetti
-L'originale progetto culturale dedicato alla fotografia è organizzato dall’Associazione culturale Centrale Fotografia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e il Centro Culturale Polivalente del Comune di Cattolica, con il Patrocinio e la collaborazione della Segreteria di Stato della Repubblica di San Marino. Durante i cinque incontri teorici del corso, oltre ad affrontare il linguaggio fotografico e le nozioni tecniche, si analizzeranno fotografi che hanno immortalato la Riviera Adriatica dalle Marche alla Romagna. Gli incontri saranno valorizzati dagli interventi di
CULTURA
La cartolina dell'iniziativa ospiti di rilievo nazionale: il geografo Peris Persi, il geologo Francesco Bocchino, i fotografi Stefano Mariani e Silvio Canini, l’artista Nico Macina e il fotoreporter e giornalista Uliano Lucas. Durante i cinque incontri
pratici, i tutor di Centrale Fotografia, esperti fotografi, accompagneranno i corsisti nell’esplorazione della Riviera Adriatica e della Repubblica di San Marino, aiutando i principianti a prendere dimestichezza con la tecnica fotografica e consigliando allo stesso tempo i più esperti. Alla fine del corso le fotografie saranno consegnate e analizzate collettivamente, per poi essere esposte presso la Galleria Comunale Santa Croce di Cattolica e nella Repubblica di San Marino. Informazioni ed iscrizioni: info@centralefotografia.com / tel. 347-2974406
CATTOLICA
CATTOLICA
Marzo 2015
37
Nei Sonderbauten Lagerbordell, bordelli nei campi di concentramento o edifici speciali dal 1942 al 1945. Furono ideati da Himmler Via Verdi 2 - Tel. 0541.960772
Sonderbauten Lagerbordell, bordelli nei campi di concentramento o edifici speciali. La doppia violenza sulle donne nei campi di concentramento. I bordelli vennero istituiti dal 1942 al 1945 nei lager di Mauthausen, Gusen, Flossenbürg, Buchenwald, Neuengamme, Auschwitz, Birkenau, Monowitz, Neuengamme, Dachau, Sachsenhausen, MittelbauDora. Furono ideati da Himmler in seguito ad una visita nel campo di Mauthausen (classificato come campo di punizione e di annientamento attraverso il lavoro), vista la scarsa produttività dei deportati nella cava di granito, pensò che questa avrebbe potuto essere incrementata offrendo loro la possibilità di visitare l’”edificio speciale”. Le donne reclutate come prostitute per lo più venivano da Ravensbrück e Auschwitz. Per il 70% erano tedesche, classificate come “asociali”, malate psichiatriche, prigioniere politiche, prostitute; le altre erano ucraine, polacche, bielorusse, slave e rom. Erano escluse le ebree perché potevano contaminare con il loro sangue il personale di guardia al campo e gli internati criminali comuni, due categorie
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO San Giovanni - Via dei Castagni 47 - Tel. 0541. 956654 Rimini - Via Marecchiese 2/A - Tel. 0541.791969
La doppia violenza sulle donne LA MEMORIA di Patrizia Mascarucci che potevano accedere ai bordelli. Le donne prescelte erano tutte sotto i 25 anni di età e obbligate a prostituirsi dopo un periodo di violenze e stupri, con la promessa, mai mantenuta, della concessione della libertà dopo sei mesi di “lavoro”. Lavoravano di sera durante la settimana, la domenica tutto il giorno (oppure la domenica pomeriggio fino alle 22). Le prestazioni venivano sospese solo in occasione dei discorsi del Führer trasmessi per radio o in altre occasioni speciali. Ricevevano razioni di cibo più sostanziose, vestiti, dormivano nei bordelli ed usufruivano di acqua calda e sapone, il tutto aumentava la possibilità di sopravvivere. Tra le prostitute non c’era sorellanza né solidarietà. Evidentemente era un dramma vissuto nella totale vergogna di sé e non permetteva di guardarsi negli occhi! Dai bordelli erano esclusi gli ebrei e i prigionieri di guerra
Il lager di Auschwitz russi. Erano frequentati soprattutto da Funktionshäftlinge, prigionieri-funzionari: il governo del campo in sottordine a quello tedesco era affidato ai decani che rispondevano della sorveglianza degli internati davanti alle SS ed erano coadiuvati dai kapò. Godevano di diritti speciali, indossavano un vestito di tipo militare, venivano loro assegnate sigarette, potevano ricevere e spedire lettere, fare acquisti per la mensa. L’istituzione dei bordelli venne propagandata con la giustificazione morale che in questo modo si evitava il più possibile la “degenerata” omosessualità tra i prigionieri e non solo tra
loro. Per ottenere il bonus occorreva seguire una rigida procedura burocratica: dopo aver fatto regolare domanda bisognava attendere il proprio turno ed essere stati visitati da un medico. La prestazione costava due Reichsmark per non più di un quarto d’ora, senza preservativo e in una sola posizione, quella del missionario. Il tutto avveniva sotto la sorveglianza di una SS attraverso lo spioncino della stanza adibita all’uso. Le SS tenutarie erano vestite in modo elegante e si profumavano con Chanel n° 5. Le giovani “prescelte” venivano sterilizzate senza aneste-
sia fin dal loro arrivo nel lager ma la sterilizzazione non funzionava per tutte e in caso di gravidanza si ricorreva all’aborto anch’esso senza anestesia. Venivano visitate spesso ed erano obbligate a lavarsi dopo ogni rapporto. Se si ammalavano venivano mandate nelle infermerie e sottosposte agli esperimenti “scientifici” dei medici nazisti. Dopo la fine della guerra, le stesse vittime si ritenevano colpevoli di essere sfuggite alla sorte delle altre deportate ma nascosero la loro condizione soprattutto per la vergogna e per l’incapacità di rivendicare alcunché data la loro devastazione fisica e mentale. Oltre le violenze subite nei lager, le donne subirono un altro tipo di violenza, per discriminazione di genere - per usare un termine di
triste attualità - un ulteriore articolato sfregio alla loro umanità martoriata venne dalla politica. Si tentò di nascondere questo aspetto della violenza nazista: anche la Germania orientale antinazista non ritenne di dover rivelare lo sfruttamento sessuale nei lager in quanto ne usufruirono soprattutto i prigionieri incaricati di sorvegliare gli internati. Prigionieri sorveglianti (vittime dei lager) e aguzzini nazisti (persecutori) si sarebbero trovati sullo stesso piano. Pertanto, dopo la liberazione, le prostitute vennero spacciate per consenzienti, come a dire “asociali” secondo la definizione nazista! Infine le due Germanie nascosero la condizione delle vittime impedendo di fatto il diritto a qualsiasi forma di riabilitazione morale e civile ed ogni tipo di sostegno alle donne dei Sonderbauten, miseri relitti umani nel corpo e nello spirito. Solo dopo gli anni novanta la realtà dei Lagerbordell, attraverso la scoperta di ricercatori negli archivi dei maniaci burocrati tedeschi e qualche rara testimonianza venne rivelata al grande pubblico questa ulteriore forma di violenza della tragedia nazista in Germania.
Riflessioni bibliche “Non possiamo non definirci cristiani”, Benedetto Croce
IMPEGNO CIVILE Papa Bergoglio
di Francesco Comina*
Com’era possibile la carneficina della Grande guerra e subito dopo il nazismo? E Auschwitz? E l’orrore di Hirsohima e Nagasaky? di sacralità metafisica che troppi guai stava causando nella storia del mondo di cui il giovane Merton era un “colpevole testimone”. Com’era possibile la carneficina della Grande guerra e subito dopo il nazismo? E Auschwitz? E l’orrore di Hirsohima e Nagasaky? E i gulag russi con i terribili anni della enzòvscina, il terrore dell’apparato staliniano di cui la grande poetessa Achmatova aveva cantato il Requiem per il figlio imprigionato a Leningrado? Com’era possibile il silenzio di così tanti credenti mentre si compivano tali malvagità e dove singoli cristiani maturi, come l’obiettore al nazismo Franz Jägerstätter – di cui Merton fu uno dei primi a citare l’esempio nel libro Fede e violenza – venivano ghigliottinati o impiccati per il semplice fatto di tener saldi i valori profondi della propria coscienza? «Il monaco maturo – scrisse ne Il viaggio della verità – è una persona estremamente capace e poliedrica, che conduce una vita di libertà e gioia sotto lo sguardo dello Spirito Santo piuttosto che della paura servile. In realtà il servilismo è l’esatto opposto dello spirito monastico e cristiano». Silenzio e musica, santità e
39
Thomas Merton (1915 - 2015). Ha succhiato fino in fondo il midollo della vita
LA RIFLESSIONE
- A cent’anni dalla nascita di Thomas Merton (31 gennaio 1915) ho ripreso in mano La montagna dalle sette balze, nella prima edizione della Garzanti del 1970. Mi sono immerso nella lettura e mi ha improvvisamente afferrato alla gola un doppio sentimento di vertigine e nostalgia. Da una parte la vertigine di una scrittura travolgente, che sembra come gettarti addosso le contraddizioni insanabili dell’uomo: la violenza, l’egoismo, la dannazione, il male che incombe come uno spuntone di roccia. Dall’altra la nostalgia di un secolo, il Novecento, dov’era ancora possibile l’utopia, ossia la ricerca spasmodica di un senso della storia che potesse tenere insieme l’asse verticale dell’ascolto di Dio con le attese orizzontali degli uomini. Merton ha succhiato fino in fondo il midollo della vita, per dirla con le famose parole di Thoreau. E ha sentito il richiamo di Dio salire dal fusto di un sax. Perché questa è stata la grande lezione del monaco che ha deciso di entrare nella solitaria trappa del Kentucky: rovesciare il tavolo della fede, trascinarla in basso seguendo l’itinerario di Gesù, farla vivere del godimento estatico di un dipinto, di una danza, di una serata jazz in qualche pub di New York, toglierla da quell’alone
Marzo 2015
e scheletri imputriditi che negli anni ‘60 il monaco oramai famoso assunse su di sé la responsabilità di porsi come punto di riferimento della pace e della nonviolenza in opposizione alla guerra del Vietnam. Non è un mistero che la morte di Merton a Bangkok in quell’angosciante e incredibile anno 1968 (dopo gli omicidi di Bob Kennedy e Martin Luther King)
Riflessioni bibliche “Il cristianesimo ha tradito Gesù?”, Giorgio Jossa
nel maggio del 1968 erano stati condannati a sei anni di carcere per aver bruciato molti contenitori degli archivi per la chiamata alla leva militare a Cantonville (Maryland). Merton era, con la vecchia amica Doroty Day, il padre spirituale di tutti i giovani cattolici obiettori, renitenti alla leva, disertori, pacifisti cristiani, non solo americani ma anche europei». Eppure oggi, a distanza di cent’anni dalla nascita e a 47 dalla morte, rileggendo i libri di Merton emerge la figura di un uomo asso-
Il monaco che amava il jazz e la giustizia dannazione, bellezza e malvagità, schiavitù e liberazione, amore della carne e passione dello spirito. Tutto si tiene nel flusso vitale verso la sorgente. Perché la vita è un dono che abbatte ogni natura malvagia, cresce e si dilata fra le ombre oscure della società. Proprio così venne al mondo il piccolo Tommy: «L’ultimo giorno di gennaio del 1915 – questo l’incipit del capolavoro autobiografico del 1948 – in un anno di grande guerra, al confine con la Spagna, nell’ombra dei monti francesi, io venni al mondo. Fatto a
immagine di Dio, quindi libero per natura, tuttavia schiavo della violenza e dell’egoismo, ad immagine del mondo in cui ero nato. Quel mondo era il quadro dell’inferno, pieno di uomini come me, i quali amavano Dio eppure lo odiavano e, nati per amarlo, vivevano nel timore e nella disperazione di contrastanti appetiti». Molto vicino ai vagiti di Tommy, la guerra copriva di fango le vite di giovani mandati al macello nell’inutile strage. Forse è da quel disgusto per il fracasso di ossa
sollevò il sospetto che dietro la banalità dell’incidente provocato dal ventilatore difettoso che lo fulminò al termine della conferenza dal titolo “Marxismo e prospettive monastiche”, si agitasse la mano repressiva della Cia. Paolo Giuntella, nel suo libro Il fiore rosso, ricorda l’attivismo militante di Merton e come egli si fosse esposto pubblicamente e con coraggio: «Per mesi e mesi aveva coltivato l’idea di trasferirsi come ostaggio per la pace in Vietnam. I suoi amici, i due fratelli gesuiti Dan e Phil Barrigan,
lutamente incatalogabile. Un uomo totalmente libero e allo stesso tempo radicalmente soggiogato da Dio. Un uomo che ha preso la vita a morsi camminando sul filo di un equilibro instabile, messo a dura prova dall’uso di droghe e da tendenze, che avrebbero potuto farlo precipitare se non avesse seguito quella voce del deserto che lo ha trascinato lontano da tutto immergendolo nel silenzio del monastero cistercense del Gethsemani. Un uomo che ha lottato tenacemente per la pace, i diritti umani e civili, la
di Gianfranco Vanzini
I dieci Comandamenti o il Decalogo Il Comandamento dell’amore, insegnato da Gesù, sintesi e perfezione del Decalogo «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13, 34-35) Le Beatitudini Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli Beati i miti, perché possederanno la terra Beati coloro che piangono, perché saranno consolati Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno consolati Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia Beati i puri di cuore,
Giancarlo Frisoni
Verità e indicazioni cristiane perché vedranno Dio Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio Beati i perseguitati a causa della Giustizia, perché di essi è il regno dei cieli I sette sacramenti Battesimo, Cresima, Eucarestia, Penitenza, Unzione dei malati, Ordine, Matrimonio
I sette doni dello Spirito Santo Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timor di Dio Le tre Virtù teologali Fede, Speranza, Carità Le quattro virtù cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza
Le sette opere di misericordia corporale Dare da mangiare agli affamati. Dare da bere agli assetati. Vestire gli ignudi. Alloggiare i pellegrini. Visitare gli infermi. Visitare i carcerati. Seppellire i morti. I sette vizi capitali Superbia, Avarizia, Lussuria, Ira, Gola, Invidia, Accidia
giustizia e la libertà, attraversando l’ideologia marxista ma liberandosene nel momento in cui quel sistema rivelò la deriva insita in ogni agglomerato dal potere totalizzante. Un monaco che vedeva nella musica di Joan Baez come il completamento della vita monastica e che un giorno riuscì perfino a turbare i pensieri del filosofo francese Jacques Maritain facendogli ascoltare il disco di Bob Dylan Highway 61. Un uomo di parola e di scrittura, forse una delle penne più intense e irrequiete del Novecento, un artista talentuoso, figlio di pittori professionisti, ma che al cospetto di Dio sapeva soltanto dire il nulla di sé e del mondo: «Oh mio Dio, non mi importa di nulla; tutto quello che so è che voglio amare te. Voglio che la mia volontà scompaia nella tua volontà. Voglio essere un solo spirito con te». Thomas Merton aveva anticipato di gran lunga il Concilio. Aveva colpito al cuore la sacralizzazione di una fede barricata nelle certezze dogmatiche che aveva inchiodato perfino il Cristo alla croce del ser-
E i gulag russi con i terribili anni della enzòvscina, il terrore dell’apparato staliniano di cui la grande poetessa Achmatova aveva cantato il Requiem per il figlio imprigionato a Leningrado? vilismo e dell’obbedienza acritica (sappiamo da una corrispondenza con Erich Fromm che Merton conosceva il lavoro di don Milani e ne era entusiasta). Ecco perché la rivoluzione primaverile di papa Giovanni risvegliò in lui un incredibile entusiasmo, soprattutto lungo la linea dell’impegno per la pace su cui Merton si trattenne a lungo nel suo Semi di distruzione: «Il messaggio di libertà di papa Giovanni invita anzitutto l’uomo a uscire dall’atmosfera di confusione e di disperazione in cui si trova a causa della sua acquiescenza passiva a un determinismo senza anima». Era quella la Chiesa che Merton amava. Fece in tempo a sentirla vicina, anche negli atteggiamenti più rigorosi di Paolo VI. Se fosse ancora con noi oggi canterebbe la speranza di papa Francesco con parole vibranti, perché finalmente un papa scende dagli scranni e cammina, senza corazze, sulle strade del mondo ricordandoci che siamo divini proprio perché siamo umani: «Accettare l’amore nella nostra coscienza significa accettare la coscienza della lotta per il cambiamento» (Canto all’amore). Nessuno come Merton ha saputo conciliare il cielo e la terra, il silenzio della preghiera e la musica graffiante del blues o del jazz che amava. Nessuno come lui ha saputo amare senza limitazione bruciando ai tizzoni ardenti della profezia, ma raccogliendo dalla sabbia della storia la provocazione dell’umano fatto a immagine di Dio. *Giornalista e scrittore Fonte Adista n. 37 2014
Aziende informano Da più di 100 anni sul territorio DIREZIONE GENERALE Gradara - Via Mancini 21 - Tel. 0541.823511
- Consegnati lo scorso febbraio ai 95 studenti delle classi prime della scuola secondaria di primo grado di Gradara e Gabicce Mare i tablet che saranno utilizzati nel progetto didattico digitale ARGG! Si tratta di un progetto innovativo, ideato dal Comune di Gradara e dall’Istituto Scolastico Comprensivo G. Lanfranco in collaborazione con il Comune di Gabicce Mare, l’Università di Urbino e la Polizia Postale,
I ragazzi li affiancheranno ai libri. Il progetto fa delle due scuole un modello in Italia
PROGRAMMA Sabato 21marzo Mattino - Ore 9,30 PALCO
41 Da più di 100 anni sul territorio DIREZIONE GENERALE Gradara - Via Mancini 21 - Tel. 0541.823511
BCCG Giovani, 95 tablet per le prime medie di Gabicce Mare e Gradara dipartimento delle telecomunicazioni, reso possibile grazie al fondamentale contributo della Banca di Credito Cooperativo di Gradara. I ragazzi, durante il triennio scolastico, utilizzeranno i tablet
affiancandoli agli abituali libri di testo, sperimentando innovativi approcci didattici predisposti dagli insegnanti con il supporto dell’Università degli Studi di Urbino. Le Amministrazioni Comu-
nali di Gradara e di Gabicce afferma il Sindaco di Gradara Franca Foronchi - la Direzione Scolastica e la BCC di Gradrara rinnovano l’impegno iniziato 3 anni fa con la nascita di ARGG e la volontà di portare
avanti un progetto che ha reso le scuole di Gradara e Gabicce Mare un punto di riferimento a livello nazionale per la sperimentazione di innovative tecniche didattiche”. “Le iniziative legate alla cul-
tura e al mondo giovanile sono quelle alle quali la banca presta maggiore attenzione – afferma il presidente Fausto Caldari – poiché quando si parla di giovani si parla del nostro futuro. La BCC di Gradara crede fortemente nella cultura, poiché sappiamo che un cittadino che si coltiva culturalmente, che sta bene in salute e trova intorno a sé le strutture adatte, lavora e produce di più e dunque crea ricchezza”.
Economia, cultura, sport, eventi, pranzo sociale
Alla Fiera di Pesaro il 21 e 22 marzo, InsiemeSì secondo Expo di primavera: 260 stand, cultura, sport, grandi ospiti (Cevoli, Gervaso, Angelucci), eventi, sociale. Ingresso libero - Sono 260 gli stand messi a disposizione gratuitamente ai soci ed ai clienti imprenditori della Banca di Credito Cooperativo di Gradara. Ma la seconda edizione di InsiemeSì, Fiera di Pesaro, 21 e 22 marzo, oltre ad essere l’occasione unica e privilegiata per entrare in contatto con una moltitudine di visitatori attenti e interessati è anche il luogo di incontri culturali, sportivi e sociali. Inoltre, si tiene il pranzo socio; a seguire le battute del famoso comico riccionese Paolo Cevoli.
Marzo 2015
CENTRALE - Tavola rotonda sullo stato della congiuntura economica con esponenti della Camera di Commercio e delle Associazioni di categoria di Pesaro-Urbino. Modera Luca Fabbri, giornalista
Fausto Caldari, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara
CENTRALE - Presentazione della manifestazione - Ore 10,30 SPAZIO STAND EXPO - Inaugurazione alla presenza delle Autorità. Esibizione della Banda musicale di Gradara - Ore 11 SPAZIO ESPOSIZIONI - Apertura delle mostre: “Le moto del Maestro” e “Rombi da Cinecittà” a cura di Sidecar Museum di Cin-
goli. Esposizione di Ferrari d’epoca a cura del Ferrari Club di Pesaro. Esposizione di moto da corsa storiche. “Paesaggi tra Marche e Romagna” – mostra pittorica a cura di Marino Rossini. “Spazio d’arte” di Erika Calesini - Ore 11,30 PALCO
Pomeriggio - Ore 15 / 18,30 SPAZIO DELLO SPORT 2°Torneo di mini basket “Insieme a canestro” a cura di ASD Misano Pirates - Catgoria Aquilotti - Ore 15 / 19 SPAZIO CATERING Torneo di Burraco. - Ore 16 / 17 PALCO CENTRALE - Presentazione del libro “ Storia della Villa Cattani a Trebbiantico di Pesaro e delle nobili famiglie che l’hanno abitata” a cura di Silvio Picozzi. Introduce Riccardo Paolo Uguccioni, presidente dell’Ente Olivieri di Pesaro - Ore 17,45 PALCO
CENTRALE - Roberto Gervaso presenta il libro: “Ho ucciso il cane nero” a cura dell’Associazione culturale Rimbalzi Fuori Campo d Cattolica Domenica 22 marzo 2015: Mattino - Ore 9 / 12,30 SPAZIO DELLO SPORT. 2° Torneo di mini basket “Insieme a canestro” a cura di ASD Misano Pirates - Categoria Scoiattoli - Ore 10 / 11 PALCO CENTRALE - Presentazione del progetto ARGG (apprendere in rete a Gradara e Gabicce) a cura dell’I.C. “Lanfranco” di Gabicce Mare e Gradara
- Ore 11,30 / 13 PALCO CENTRALE - Proiezione del film “I vitelloni” di Federico Fellini a cura dell’associazione Toby Dammit di Cattolica Introduce Gianfranco Angelucci, docente e scrittore - Ore 13 / 15 SPAZIO CATERING - Pranzo sociale riservato ai Soci della BCC di Gradara Pomeriggio - Ore 14 / 16 PALCO CENTRALE - Intrattenimento musicale con gli Haight Ashbury – musica rock anni ’60 e ‘70 - Ore 16 PALCO CENTRALE E PARTERRE Spettacolo del comico PAOLO CEVOLI - Ore 17,45 PALCO CENTRALE - Presentazione del libro “Pesaro a memoria” a cura di Gianfranco Angelucci. In collaborazione con l’Archivio Stroppa Nobili di Pesaro
GABICCE MARE - GRADARA -TAVULLIA
Marzo 2015
43
Inaugurato il Centro. Si trova presso LA POLITICA Amarcord il vecchio acquedotto. Attività e ascolto “Unione, meglio farla Gabicce con Gradara e Cattolica”
Una “casa” per le famiglie
di Dorigo
L'inaugurazione
IL PUNTO
di Gian Franco Traina - Una “casa” per le famiglie gabiccesi. Domenica 8 febbraio si è svolta l’inaugurazione della nuova sede del Centro Famiglie presso l’ex acquedotto sito in via del Porto. L’iniziativa è stata voluta soprattutto dall’assessore ai Servizi sociali Sabrina Bastianelli, promotrice del progetto con la collaborazione dell’associazione “Una voce al Silenzio”, della cooperativa “Labirinto e dell’Associazione Genitori “Dammi una Mano”. La finalità del Centro è un punto di accoglienza e ascolto dedicato alle famiglie del territorio dove si propongono diversi momenti di incontro, come la fi-
nalità il benessere della comunità, per favorire anche la nascita di reti di relazione e collaborazione. “E’ un traguardo importante dice Sabrina Bastianelli, l’assessore ai Servizi sociali -. Siamo riusciti nel nostro intento grazie all’aiuto dell’Ambito Territoriale
Amarcord Gabicce
Sociale Numero 1, alla volontà e tenacia dell’amministrazione comunale e alla collaborazione delle associazioni locali. Il Centro offrirà, durante tutto l’anno, servizi gratuiti e iniziative alle famiglie ed alle coppie che cercano consigli per i loro figli e per la loro
di Dorigo Vanzolini
crescita ma offrirà anche servizi alle famiglie monoparentali, ai genitori adottivi ed a tutte le persone coinvolte nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza”. I servizi gratuiti che il Centro Famiglie offrirà, saranno degli incontri pomeridiani denominati “Insieme al Centro” dove una esperta della primissima infanzia, insieme ad una pedagogista, aiuterà i bambini ad esplorare nuovi spazi e nuovi materiali. Ci sarà la “Ludoteca” con l’officina gioco dove i bambini potranno costruire, inventare e esprimersi con materiali da riciclo. Ci saranno i Laboratori di Attività di Gioco e quelli di “Interculturalità” che sarà una attività di sensibilizzazione ai temi dell'integrazione. Inoltre, sarà istituito anche uno sportello di ascolto e sostegno psicologico per gli adulti, per le coppie, per la mediazione familiare con una psicoterapia di coppia e per il sostegno alla genitorialità. Presenti all’inaugurazione molti componenti della giunta comunale, il vice sindaco Cristian Lisotti, il coordinatore dell’Ambito territoriale sociale numero 1 Roberto Drago ed il maresciallo della Capitaneria di porto di Gabicce, Luigi Masiello.
- “Noi l'Unione la vediamo più con Gradara e cattolica che con la grande Pesaro o la lontana Mombaroccio”. Lo afferma Giuseppe Cucchiarini, consigliere comunale di opposizione nella litsa “Gabicce del popolo”. “L’Unione dei Comuni afferma Cucchiarini - è un ente di secondo grado, una nuova sovrastruttura con un proprio presidente e consiglio. Per poter esercitare congiuntamente alcuni servizi, i Comuni trasferiranno questi ultimi al Nuovo Ente, perdendone inevitabilmente la sovranità. In altre parole, ci verrà sottratta la possibilità di scegliere il servizio che meglio si adatta alle peculiarità della nostra piccola realtà territoriale, forzandoci a far convergere le nostre esigenze con quelle di un comune grande come Pesaro o distante come Mombaroccio. Consapevoli che sia importante ricercare la collaborazione con altri Comuni per far fronte ai tagli di bilancio, non sarebbe più utile e naturale rivolgerci alle nostre ‘Vicine di casa’ Gradara e Cattolica (quest’ultima in particolare per il servizio ospedaliero)?”. “1 cittadini - continua Cucchiarini - hanno votato un sindaco il quale, in futuro, per pater premiere decisioni per il sua paese, dovrà prima discuterne con il consiglio dell’Unione, la cui maggioranza è affidata a consiglieri di Pesaro (sempre se il sistema sarà proporzionale) che i cittadini non hanno mai eletto.
Giuseppe Cucchiarini, Gabicce del popolo (Fatevi un’idea di che peso avrà Gabicce). Rispamiieremo e Conteremo di più in Regione? Siamo sicuri che saranno i cittadini a beneficiare dei risparmi e non qualche grossa cooperativa amica e/o azienda privata, che saranno debitrici nei confronti dei politici di riferimento. Crediamo che fare un ragionamento che aggrega i servizi non sulla base di territori vicini e omogenei, ma solo sulle maggiori dimensioni, serva solo all’ambizione di chi vuole regnare su un territorio sempre più grande per le proprie mire di potere”. “Noi siamo convinti, e lo siamo sempre stati - chiude Cucchiarini - che l’unico vero strumento di democrazia, in questo caso, sia il referendum, ovvero dare la possibilità al cittadino di scegliere o almeno di poter esprimere la propria opinione: se voglia fare parte o meno di questa Unione dei Comuni. Si informi per tempo la cittadinanza - non solo a cose fatte”.
Storia e segreti di una tazza di tè Lipton, Twining
Croazia, 1943 Motopeschereccio “Risveglio” requisito dalle Forze Armate Italiane. Da sinistra: Angelo Ortolani “Baron”, Luciano Vincenzetti “Sabatén”, Umberto Galeazzi, Sebastiano Palazzi “Palén”, due mitraglieri di bordo, al centro due Ufficiali. (Foto Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)
- Chi di noi non ha mai bevuto una tazza di tè Lipton? Con la sua carta gialla ci ha accompagnato sin da bambini quando, bollente e dolcissimo, alleviava con dei biscotti la convalescenza di qualsiasi nostra malattia. Oppure una tazza di tè Twining che accomuna le nostre pause pomeridiane con quelle della casa reale di cui da anni ne è il fornitore ufficiale? Ma chi c’è dietro questi brand così famosi? È proprio ciò che racconteremo questa volta. Thomas Twining, anzi Sir Thomas Twining, fu colui che rese il tè “democratico” quando nel 1717 decise di allargare la sua attività acquistando il palazzo accanto alla sua Tom’s Coffee House, nello Strand, una zona commerciale vicino al porto, fuori dalla City. Qui aprì il Golden Lion, un locale dove si vendevano tè e caffé sfusi, aperto a tutti, donne comprese. Qualche tempo dopo fu qui che si diede il via alla moda di incontrarsi il pomeriggio per il tè da degustare in tazza accompagnato da dolcetti o sandwiches. Quello che già era chia-
L'arte del tè
mato Tea Time e che fino a quel momento deliziava esclusivamente reali ed aristocratici, ora è diventato un rito che affascina tutte le classi sociali. Grazie anche a Sir Twining. Una curiosità: mentre l’Inghilterra diffondeva l’oppio in Cina per comprare tè, in patria la “Confraternita per la protezione della temperanza” organizzava benefici Tea Party per contrastare il “diabolico” abuso di alcol. Qui si potevano incontrare ubriaconi pentiti sulla via della salvezza, con nobili signore che bevevano il tè pagato con l’oppio. Finito l’oppio e con gli ubriaconi ancora ubriaconi, l’Inghilterra si mise coltivare il tè in India e già nel 1880 quasi tutto il prodotto importato in Europa proveniva da queste piantagioni. E Lipton? Thomas Lipton, anche lui insignito del titolo di baronetto, quindi Sir Thomas Lipton, nasce a Glasgow nel 1848 e per scrollarsi di dosso quell’odore di fuliggine e povertà che si respira-
va in quel periodo in Scozia, s’imbarca quindicenne per l’America da cui farà ritorno qualche anno più tardi con pochi soldi, ma con tante e innovative tecniche commerciali che mette subito in atto, quando decide di avviare nel 1871 una piccola attività nel settore delle spezie. In poco tempo tutta Glasgow parla del suo negozio e nel giro di una ventina di anni ne possiede più di 200 sparsi per tutta l’Inghilterra. Il suo punto di forza fu aver eliminato gli intermediari così da essere molto competitivo a livello di prezzi, aver capito l’importanza di un brand riconoscibile ovunque per cui i suoi camion di colore giallo con il proprio marchio sopra giravano su tutto il territorio inglese, aver puntato sulla pubblicità tanto da inventare gli uomini “sandwich”. Quando poi decise di acquistare dei terreni a Ceylon e coltivare direttamente il proprio tè, il suo motto divenne “direct from the tea-garden to the tea-pot”(direttamente dalla piantagione alla teiera). Che dire... un grande pubblicitario ante litteram. La prossima volta cominciamo a viaggiare per il mondo alla scoperta de... la cerimonia del tè. Mulazzani Marina (Drogheria Marina, Gabiccce Mare)
Pesaro - VITERIA - BULLONERIA - UNIFICATA E A DISEGNO - FASTENERS - ARTICOLI TECNICI
La sede: esterno e particolari del magazzeno
La Bulloneria è azienda leader nel commercio di viti, bulloni e minuteria metallica. La sua vasta gamma, sempre disponibile in magazzino, ne fa un partner industriale affidabile e sicuro: per chi se ne serve da anni e per coloro che vorranno iniziare
Sede Via dei Trasporti Tel. 0721.482278 - 481382 Fax 0721.482211 61020 CHIUSA DI GINESTRETO (PU) www.bulloneriaps.it - info@bulloneriaps.it
Filiale Via Ponte Felice, 3/a Tel. 071.948815 - Fax 071.7496740 60037 Monte San Vito (AN)
Filiale Via Tortona, 140 Tel. 0547.415760 - Fax 0547.415761 47020 Pievesestina di Cesena (FO)
GABICCE MARE - GRADARA -TAVULLIA - In un libro di di tanto tempo fa e ancora di una attualità illuminante, Aldo Rossi scrive che “per architettura della città si possono intendere due aspetti diversi; nel primo caso è possibile assimilare la città a un grande manufatto, un’opera di ingegneria e di architettura, più o meno grande più o meno complessa, che cresce nel tempo;…” Dare valore etico alla storia della città e alle sue architetture significa quindi attribuire un significato di persistenza ai manufatti attraverso il tempo: ai monumenti, alle piazze, agli edifici in cui viviamo e che diventano la scena fissa delle nostre vicende umane; e ancora significa valutare le architetture di un passato come elementi che sperimentiamo ancora e non esaurite nel loro “valore storico artistico”. Il progetto del recupero del grande patrimonio dell’architettura moderna si pone questo obiettivo; le sperimentazioni sono in corso e su questo argomento vengono organizzati convegni, dibattiti e pubblicazioni di sintesi sullo stato dell’arte. Abbiamo già parlato su queste pagine, di quello che si è tenuto a Gabicce Mare nel giugno del 2013, nella bellissima cornice di Castel Paradiso, architettura progettata per l’editore Gianni Mazzocchi nel 1968 dallo studio B.B.P.R. (il progetto depositato nell’archivio comunale è firmato dall’architetto Ludovico Barbiano di Belgiojoso). Qualche mese fa è uscita per Maggioli la pubblicazione degli atti arricchita da alcuni saggi: uno sul restauro della Torre Velasca dell’architetto Alberico Belgiojoso, e il secondo sulle architetture di Adalberto Libera scritto dall’attuale direttore di Domus, Nicola Di
Marzo 2015
45
A Gabicce Mare, a picco sul mare, progettato negli anni '60 dallo studio BBPR. Committente Gianni Mazzocchi, proprietario di Domus
Castelparadiso, capolavoro moderno In un libro edito da Maggioli il suo “valore storico ed artistico”
Il complesso di Castelparadiso
FOCUS di Giovanna Mulazzani* Battista. Una interessante e intima introduzione di Giovanna Mazzocchi, presidente editoriale Domus, ci riporta alla storia del luogo e alla genesi del progetto e poi a seguire la riproposizione di tutti gli interventi presentati in quella interessante giornata dal significativo titolo “ Progettare nel già progettato. Continuità del moderno”. Tutti gli scritti della pubblicazione ripropongono il significato della “ permanenza” come architettura da vivere e sperimentare ancora nonostante l’individuazione di cosa mantenere, cosa riscoprire dei caratteri originari e cosa è superfluo o indifferente per un progetto di riconversione, non sia un processo progettuale semplice. Infatti, a differenza dell’appa-
rato normativo proprio della cultura del restauro, il recupero guarda direttamente al riuso e alla possibilità di dare nuova esistenza a manufatti che nel tempo hanno perso qualsiasi realtà con il contorno. Uno sguardo retrospettivo sui tre decenni trascorsi ci consente di rilevare due conseguenze positive del restauro del moderno. La prima: il restauro del moderno ha innescato una svolta nella storia dell’architettura italiana del Novecento. L’esigenza di conservare alcuni capolavori quali la casa del fa-
scio di Como di Terragni, la casa delle armi di Moretti al Foro Italico i palazzi delle poste di Libera e di Ridolfi a Roma, ha avviato un processo di riappropriazione di un patrimonio rimasto a lungo estraneo nel Paese. La seconda: il restauro del moderno ha indicato il superamento della distinzione tra restauro filologico (intervento analitico radicalmente conservativo) e recupero all’uso (progetto con possibilità di trasformazione). Scrive il professor Poretti nella sua relazione che “nel moderno
l’alternativa tra restauro e progetto non può più sussistere. Da una parte, la conservazione filologica integrale non può essere dedotta dalle dottrine del restauro tradizionale, ma richiede comunque un progetto vero e proprio (sebbene si auspichi che sia un progetto dall’esito il più invisibile possibile). Dall’altra, il progetto di riuso non può rispondere all’intento dell’architetto di lasciare la propria impronta, ma deve comunque interagire strettamente con i caratteri originari dell’opera. In un caso e nell’altro, dunque, è necessario un progetto; e questo, in un caso e nell’altro, deve avere la stessa, particolare natura: deve essere saldamente fondato sulla conoscenza storica dell’opera stessa. Una conoscenza operativa, in cui l’interpretazione critica, oltre che attraverso la collocazione nel contesto più generale, sia anche alimentata direttamente da una indagine circostanziata sulla progettazione iniziale, sulla costruzione, sulla vita funzionale dell’edificio”. La politica ha sempre legato le scelte urbanistiche agli interessi delle lobby del mattone attuando una gestione del territorio rivolta allo spreco, consentendo la realiz-
zazione di grandi lottizzazioni, di enormi centri commerciali, sfruttando le coste ed in generale tutto il paesaggio come banca di grandi profitti economici, invece di educare i cittadini a vivere le nostre città come bene comune e a comprendere che la salvaguardia dei luoghi è strettamente collegata all’importanza che la nostra società riesce ad attribuire alla memoria storica dei luoghi. E così quanti elementi dell’architettura “colta” dell’arch. Vaccaro, dell’arch. Bega nonché di altri esempi minori ma rappresentativi di una architettura di qualità, sono caduti sotto i colpi delle ruspe soprattutto nei nostri territori costieri! Respirando la nuova onda che arriva dal mondo dell’arte, del design e da un nuovo pensiero filosofico che considera la contemporaneità come sintesi culturale della storia del novecento, la tendenza nelle scelte delle politiche urbanistiche sta cambiando. Oggi, che il moderno è diventato eredità culturale grazie anche al superamento del conflitto tra valore di novità e valore dell’antico, il paesaggio dell’architettura italiana potrebbe liberarsi delle icone autocelebrative e delle ideologie intrise di pragmatico funzionalismo, per ricreare quell’identità culturale di cui l’Italia può essere ancora portatrice, nonostante sia martoriata da un travaglio sociale e da una crisi economica che ne ha sgretolato il comune senso dell’etica. *Architetto in Gabicce Mare
SAN GIOVANNI
Marzo 2015
47
La Madonna del Monte da anni in abbandono. Risale al 1600 - “Non stiamo restaurando la chiesa su sollecitazione dell'amministrazione comunale, lo stiamo facendo noi semplicemente perché è giusto”. Lo afferma Piero Spina, uno degli eredi del famoso nobile casato marignanese. Insieme a cinque cugini ed una zia, l'avvocato è l'erede della chiesa della Madonna del Monte. Da anni in stato di abbandono, causa punti di vista familiari differenti, in parte era caduto il tetto e la struttura dell'elegante edificio religioso del 1600 cedeva in alcuni punti, soprattutto verso il mare. Da qualche mese è stata transennata ed è stato aperto il cantiere. Continua l'avvocato Spina: “Lo stiamo facendo per ragioni di famiglia; certo che l'amministrazione comunale è contenta. Noi siamo legati alla chiesa e assolutamente non volevamo che cadesse. La chiesa è sottoposta ai vincoli della Sovrintendenza alle Belli arti di Ravenna e di Bologna. I due enti sono meticolosi. Ad esempio, dobbiamo mettere dei micropali del diametro di 12 centimetri lato mare e deve essere presente con un suo incaricato anche la Sovrintendenza di Bologna. Dovessimo trovare un osso durante i lavori
Piero Spina: “La chiesa la restauriamo perché è giusto” Non tutti i cugini del blasonato casato sono disposti al suo recupero urbanistico
L'elegante edificio religioso
dire messa, magari soltanto nel mese Mariano, maggio. La famiglia Spina forse è il casato più blasonato di San Giovanni. Radici nel 1100 con Falcone, dalla Sicilia giunsero a San Giovanni nel lontano 1600. Da decenni si sono trasferiti a Rimini, ma a San Giovanni hanno ancora dei possedimenti. A Rimini vivono a Palazzo Spina, un isolato con facciata in corso d'Augusto, tra piazza Cavour e ponte di Tiberio. Della famiglia era anche Palazzo Massani, di fronte al Tempio Malatestiano; oggi si trova la Prefettura. Venne donato dalla nonna dell'avvocato Piero alla Curia in cambio di preghiere per l'eternità.
FOCUS
verrebbe bloccato ogni cosa per almeno tre anni”. Le traversie della chiesa sono legate agli eredi Spina. Uno non era affatto d'accordo per il restauro. Così cinque cugini ed una zia hanno acquistato la quota del familiare. Hanno delegato a seguire le pratiche ed i lavori all'avvocato Piero Spina, convinto della bontà dell'intervento. Racconta con sana ironia: “Penso proprio che gli eredi Spina abbiano la possibilità economica di
far fronte all'impegno. Forse a qualcuno manca la volontà. Ma chi non dovesse tener fede al
patto sarà chiamato a farlo attraverso un decreto ingiuntivo”. La comunità marignanese
spera che in un arco di pochi mesi si possa mettere il fine lavori e che si possa tornare a
Piogge, si stava per abbattere lo storico ponte sul Ventena - Poche ore di pioggia ancora e il ponte sul Ventena rischiava di essere abbattuto per non far allagare il borgo di San Giovanni. A questo era giunta l'amministrazione comunale di San Giovanni lo scorso 6 febbraio. Tutti a scrutare con preoccupazione il livello del torrente che si alzava. Il primo passo sarebbe stato di “smontare” le eleganti spallette in mattoni. Poi la buona sorte, almeno questa volta, ha dato una mano. La pioggia si è alleggerita, il mare si è ritirato, le acque hanno ripreso a defluire e lo storico ponte ha tirato il suo sospiro di sollievo.
- Tra i 600 e i 700 euro netti. Questo è l'emolumento di Daniele Morelli, sindaco di San Giovanni. Pubblichiamo sopra il cedolino di gennaio per chiarire da una parte (troppe le voci sulla “paga” ), dall'altra informare i marignanesi.
SAN GIOVANNI
Marzo 2015
49
Col Centro Studi Naturalistici Valconca. Scoperti più di 20 specie di nuovi insetti MUSICA E TEATRO
Massari, il cartellone Teatro Massari
- “Intermittenze”. E' il titolo della rassegna teatrale marignanese 2014-2015. Prosa, musica, comicità, varietà, teatro ragazzi, cinema e attività formative è il ricco programma curato della Compagnia Teatro dei Cinquequattrini MARZO Sabato 8 / domenica 9 ore 21,15 - Giornata Internazionale della Donna. Spettacolo finale del Laboratorio permanente “PANE E ROSE”. Regia Teatro dei Cinquequattrini Domenica 15, ore 17 Teatro ragazzi (6-11 anni). HANSEL E GRETEL. Il
Baule Volante di Roberto Anglisani e Liliana Letterese, una produzione Accademia Perduta/ Romagna Teatri Domenica 29, ore 17 Teatro Ragazzi (5-10 anni). IL SEGRETO DI LENA. Il Teatro dei Cinquequattrini , Lettura Scenica animata con pupazzi. APRILE Venerdì 3/sabato 4 - repliche dalle ore 20,30 alle ore 23 non stop. SEDUZIONI. Spettacolo itinerante con degustazione presso Tenuta del Tempio Antico, via Tempio Antico, 875, San Giovanni in Marignano, in collaborazione con Teatro dei Cinquequattrini. Domenica 5, ore 21. LA LUCINA dal romanzo di Antonio Moresco. Teatro Agricolo, narratore Giovanni Balzaretti, musiche dal vivo Filippo Conti. Spettacolo con degustazione presso Tenuta del Tempio Antico, via Tempio Antico.
Insetti, San Giovanni capitale mondiale Dietro c'è la passione di Fabio Talamelli
Fabio Talamelli ed una delle sue scoperte
Ecco come si presenta l'edificio
FOCUS
- San Giovanni centro mondiale degli insetti con il Centro Studi Naturalistici Valconca e la passione di Fabio Talamelli. Negli ultimi 20 anni sono stati scoperti più di 20 specie di nuovi insetti. L'associazione ha sede in via Macello 2b, dove gestisce un museo di storia naturale. Negli ultimi anni attraverso il lavoro degli esperti, con la collaborazione di vari musei nazionali ed internazionali. ha scoperto circa una ventina di nuove specie di insetti di varie parte del mondo. Attualmente nel museo vengono conservate varie collezione di artropodi, di cui una totale presenza di specie italiane di
bombi gentilmente donata dal signor Francesco Intoppa, maggior esperto italiano di apoidea. Una quasi totale rappresentanza di farfalle notturne e diurne reperite dagli studiosi del centro e la collezione di Curculionoidea di Fabio Talamelli, con molti reperti della quasi totalità fauna italiana e della fauna mondiale e molti altri reperti di varie famiglie di insetti. E' anche conservata una ric-
ca collezione di conchiglie, di minerali ed un acquario con le specie ittiche locali. All’esterno sono state allestite delle aree dimostrative: un orto, una rappresentazione di piante aromatiche e di frutti dimenticati. Questo fa sì che il centro abbia una notevole rilevanza scientifica per la presenza di olotipi e paratipi di varie famiglie e ed spesso visita di esperti. Le collezioni sono rigorosamente conservate in cassette poste in armadi chiusi mentre è visibile una mostra entomologica con un itinerario dove vengono illustrate le varie forme, colori e vita degli Artropodi attraverso il
mimetismo, la lotta per la sopravivenza, l’impiego in medicina e le credenze popolari. Il centro è sempre aperto, tranne l’indisponibilità del conservatore, tutti i giorni nelle ore pomeridiane ed a richiesta per visite guidate anche nelle ore del mattino. Dispone anche di laboratori dove con l’ausilio di insegnanti vengono svolte attività didattiche. Vi mostriamo una foto di due recenti scoperte di Fabio Talamelli. Una, la Sublarinus grestae, è stata dedicata all’amico Angelo Gresta, per sua collaborazione nel mantenimento del centro; la seconda Eurycleonus talamelli, di cui ne è lo scopritore, descritta dal dottor Meregalli del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino. Per maggiori informazioni: 338.4150775
MORCIANO Via Pascoli, 48 - 47833 Morciano (RN) Tel. e Fax 0541.857836
51
E' uno degli obiettivi della Pro Loco del neo-presidente da Fabio Avanzolini
LA RIFLESSIONE
PoniamochetusiaDio - Poniamo che tu sia Dio. Cosa hai fatto in tutto questo tempo? L’Universo è vuoto al 99%. C’è solo lo spazio e nient’altro, in quel 99%. Nel restante 15 ci sono 100 miliardi di miliardi di stelle e relativi sistemi stellari. Per quanto ne sappiamo, non c’è vita sensibile al di fuori della Terra. Però non siamo sicuri: potrebbe esserci altrove, in presenza delle giuste condizioni. Finora non l’abbiamo trovata, ma non è che abbiamo esplorato tutto. Facciamoci due conti. Con molta generosità possiamo ammettere che vi siano non una, e nemmeno mille o centomila, ma un miliardo di stelle attorno alle quali ruoti almeno un pianeta abitato da esseri viventi. Fa 1 su 100 x 100 miliardi, ossia 1 (uno) su 10.000 miliardi del totale. E’ un calcolo a spanna, ma è per rendere l’idea. Tu, che sei onnipotente e non devi rendere conto a nessuno, per far partecipe qualcuno della tua gloria e
Marzo 2015
diffondere su di lui il tuo amore, ti accontenti di far sorgere la vita in una porzione di universo pari a 1 (uno) su 10.000 miliardi. Tanto per dire che non te ne sei stato con le mani in mano dalla notte dei tempi fino ad oggi. Potevi riempire lo spazio di Ippopotami Rosa e farfalle grandi come il sole, invece hai lasciato tutto vuoto tranne un Atomo di bruscolino. Il Paradiso terrestre, la cacciata di Adamo ed Eva, gli angeli decaduti, Satana, l’Inferno, il mondo con gli uomini che cantano le tue lodi e il Male nel mondo, le guerre, la fame, le carestie, i cataclismi; tutto questo putiferio in quell’Atomo di bruscolini. Perché? Ha senso tutto ciò? E’ lecito supporre che tu sia un’invenzione di qualcuno che vive in quell’Atomo di bruscolino? Comunque se ci sei non te la prendere , si fa per scherzare. Cuccumeo
Via Pascoli, 48 - 47833 Morciano (RN) Tel. e Fax 0541.857836
Per Carnevale primo evento col botto. “Far conoscere tutta la vallata. Fare un consorzio ndi Pro Loco”
UOMINI
Consiglio, fatto da 11 - Il consiglio della Pro Loco è composto da 11 persone. Il presidente Fabio Avanzolini è affiancato da: Simona Benedetti, Mirco Ripa, Patrizia De Masi, Massimo Muccioli, Luigi Vella, Matteo Gobbi, William Saponi (vice-presidente), Massimo Roselli, Selene Grechi. Sindaci revisori: Romano Gobbi e Simone Del Prete.
FOCUS Fabio Avanzolini
‘Riproporremo la Festa degli Spaghetti’ -
- “Riproporremo la Festa degli Spaghetti il prossimo agosto, senza accavallarci con le feste di Gemmano e Mondaino”. La Pro Loco di Morciano va a ricominciare con Fabio Avanzolini; babbo cattolichino, la madre è la morcianese doc Rosa Maria Quadrelli. Sposato, cinque figli (da dargli una medaglia), i gialli e l'informatica come passioni, vive a Morciano dal 2008. “Partiamo piano perché non abbiamo ancora una struttura ben definita; più che sui nuovi
eventi, cercheremo di collaborare con quelli che già ci sono a Morciano. Insomma, siamo a disposizione sia del Comune, sia della Morciano Trade. Siamo partiti bene con la nostra prima proposta: festeggiare il Carnevale al padiglione fieristico. C'è stata una partecipazione che ci fa ben sperare”. “Come Pro Loco - continua il presidente - non cercheremo solo di organizzare eventi per i morcianesi e che possano richiamare anche gente da fuori, ma vorremmo proporre
anche momenti di cultura. Ad esempio, ci potremmo inventare delle conferenze sui 100 anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale da legare al Futurismo, dato che Umberto Boccioni aveva i genitori morcianesi. Vedremo. Una chicca la possa anticipare. E' nostra intenzione rispolverare la Festa degli Spaghetti sotto nuove forme, coinvolgendo naturalmente il pastificio Ghigi. Più aperta a Morciano e alla Valconca. Per far conoscere la nostra cittadina, ma in un con-
testo più ampio allargandola alla vallata, vorremmo fare promozione ai turisti sulla riviera”. “Un altro dei nostri obiettivi - chiude Avanzolini - è lavorare per il consorzio delle Pro Lodo della vallata. So che non è facile, ma è soltanto insieme che si ottengono i risultati. Vorremmo esaltare le eccellenze tutte. Dalla nostra, a Morciano, abbiamo un gruppo motivato e unito. Ci sono anche le idee; latitano i soldi, ma li troveremo”.
aziende informano
I cinque soci. Maurizio (maschile e femmnile), Stefano (maschile e femminile), Mirca Balzi (acconciature spose), Manuela Balzi (colorista), Orazio (maschile)
E' il più grande salone di bellezza della provincia di Rimini
Avangardlook Morciano, centro di stile e cura del corpo - Avangardlook Morciano significa un altro primato per la capitale della Valconca: è il più grande salone di bellezza della provincia di Rimini con i suoi 500 metri quadrati di luce e sobria bellezza ed i 21 professionisti. Il più giovane ha 21 anni, mentre i fondatori, i gemelli Maurizio e Orazio, sono i più “vecchi”. Afferma Maurizio, con umiltà: “Con l'ingresso dei giovani anche noi innoviamo e cambiamo continuamente”. Il centro morcianese è un'eccellenza assoluta. Ad
esempio, lo scorso anno Maurizio e Stefano (il terzo socio, in tutto cinque) sono stati i direttori artistici in Italia di “Soglan” (Gruppo Wella). Cioè hanno girato l'Italia per fare formazione ai loro colleghi stilisti e parrucchieri. Hanno portato in Italia il sistema del francese Cristophe Nicolas Biot. Maurizio: “E' un nuovo sistema di taglio. Si lavora con il capello asciutto che ti dà un aspetto più immediato al look”. A chi gli chiede chi è il bravo parrucchiere rispondono in coro i cinque soci: “Sicu-
ramente ci vuole una profonda abilità tecnica, una predisposizione artistica e una certa sensibilità per il look, da una parte. Dall'altra parte, come per altri settori, buisogna sempre documentarsi. Nel nostro caso seguire la moda pret a porter. E tutto quello che può darti ispirazione: stilisti di moda, film, pittori, artisti. Di-
pende molto anche da quali sono i tuoi obiettivi e sviluppi. Per fare tutto questo devi avere passione per quello che fai”. Il centro morcianese ha clienti da tutta la provincia di Rimini, San Marino ed una parte del Pesarese. Hanno fondato la “bottega” Maurizio e Orazio. Mentre muovevano i primi passi da
Gino Migani (Morciano, piazza Risorgimento) frequentavano la scuola-accademia a Rimini. Sucessivamente si sono specializzati in Gran Bretagna. Avangardlook propone sia lo stile inglese (più deciso e marcato) che quello spagnolofrancese (elastico, morbido e di veloce esecuzione). Hanno aperto il pimo centro in via
Forlani nel 1981. Successivamente traslocarono in via Fratti. Da sei anni hanno fatto ruitorno in via Forlani, in questo ambiente accogliente senza fronzoli. Eseguono: taglio, piega, permanente, stiraggi, schiarite e piccola estetica, come trucco, manicure, pedicure e pulizia viso. Hanno attrezzato una sala riservata per gli sposi. Prima del giorno fatidico si fanno 2-3 prove per un perfetto abbinamento con l'abito ed il trucco. “Nel nostro salone - riflettono i cinque soci - cerchiamo di rimarcare il carattere delle persone. Non ci sentiamo arrivati. Raggiunto l'obiettivo si riparte per il prossimo.
52 Via Cà Bacchino 2 San Clemente
Marzo 2015
Nato su impulso dell'Unione dei comuni. Lo preside Lorenzo Grilli, sindaco di Montegridolfo
L'ANGOLO DELLA POESIA
La Valle del Conca - Volete avere il piacere di vedere pubblicata una vostra poesia? E' sufficiente inviarcela, via mail o via posta, al nostro giornale.
Immersa in un grande giardino Sul fondo di una campagna C’è una valle adornata dalla montagna. Ha la terra grassa opulenta;ben coltivata Nel silenzio della bell’estate Sembra addormentata. C’è un paese che sta sulla collina e Dalle vigne di Sangiovese è inghirlandato Profuma l’aria intorno, c’è un odore pieno Sale dai campi di grano e di fieno. La geometria della valle si distende E si confonde tra l’azzurro del cielo e il mare Splende l’atmosfera in questa immagine solare. Solitario su un ‘altura appare un castello antico dimenticato, all’ombra del sole che tramonta Sembra incantato. Calmo è il paesaggio colmo di pace e in questo silenzio ogni pensiero Diventa fugace R. G. (Morciano)
MORCIANO
Giv, la protezione civile della Valconca è operativa Corso base effettuato da una trentina di persone, più altrettante come supporto
Umberto Giovannini
VOLONTARIATO
- La Protezione civile della Valconca è operativa. Si chiama Giv (Gruppo Intercomunale Volontari). E' nata dopo un'attività di informazione svolta sul territorio, sulle funzioni di Protezione Civile e sul nuovo Piano intercomunale di emergenza approvato dall’Unione, l'ente che associa i Comuni della Valle del Conca. L’attività di informazione e il coinvolgimento della popolazione si sono sviluppati dalla prima metà del 2014, e
Foto di gruppo con il presidente Lorenzo Grilli
ad ha fatto seguito tutta la fase aggregativa e costitutiva del Gruppo di volontari, fino all’acquisizione dell’abilitazione, frutto dal corso base per 30 volontari oltre a 28 volontari di supporto. Successivamente il Giv si è scritto al Registro regionale del Volontaria di Protezione Civile ed ha fatto ingresso nel
Coordinamento provinciale dei Volontari. Oggi il gruppo è nella fase dell'operatività; condivide la sede del Centro Operativo Intercomunale di Morciano di Romagna (via Santa Maria Maddalena) e, dopo la dotazione di vestiario, sta completando la dotazione di materiali e mezzi per la completa integrazione opera-
tiva. Il presidente del Giv è l’assessore alla Protezione civile dell’Unione dei comuni, il sindaco di Montegridolfo Lorenzo Grilli, e conta sui coordinatori: Antonio Matera (tecnico operativo volontari), Roberto Bernardi (telecomunicazioni), Elena Castiello (amministrativo, vestiario).
MORCIANO
Marzo 2015
53
Evento di livello nazionale. Presieduto da Pari, il Circolo è pronto per corsi e “avventure”
Morciano, grande concorso
ANGOLO DEL DIALETTO - EMILIO CAVALLI
PASSIONI -Sempre intensa l'attività del Circolo fotografico di Morciano presieduto da Giancarlo Pari. Sono appena terminati i corsi di fotografia e photoshop; è stata allestita una mostra nazionale presso il parco Oltremare e una presso l’acquario di Cattolica ed è già tempo di preparare le serate di proiezioni audiovisivi che si terranno presso la sala del Lavatoio di Morciano alle ore 21,30. Il calendario. 10 aprile – Il maestro dell’audiovisivo Romano Cicognani presenterà: “Ossessione, Cina dove vai 1-2-3, Le cascate”. 17 aprile – Fabio Imola e Roberta Corsi: “Amazing Slovenia, Ali e colori, altro a sorpresa”. 24 aprile – Albano Sgarbi (membro onorario del CDA Federazione internazionale): “Sotto gli occhi di Buddha (Myanmar), Colori di Burano (Venezia)”. 8 maggio – Conrad Mularoni (artista della federazione Internazionale): “Uzbekistan (sulle
Da sinistra: Filippo Ghigi (Comune), Giuseppe Bonali (un premiato), Giancarlo Pari (il presidente), Lucia Alarico (Leo Valle del Conca)
orme di Tamerlano)”. 15 maggio – Eccezionale serata di autori locali. Roberto Ballarini, Bruno Baffoni, Leandro Stanzani, Raffaele Tiraferri, Giancarlo Pari. Il Circolo morcianese è pronto per ventesima edizione del Concorso Fotografico “ Città Morciano di Romagna”. In questi vent’anni ha raggiunto l’eccellenza; già da alcuni anni è col-
locato al primo posto a livello nazionale per partecipazione e numero di foto arrivate. In media arrivano dalle 4.500 a oltre 6.000 foto e partecipano dai 400 a oltre 500 fotoamatori, provenienti da tutte le regioni. Nell’ambiente fotografico, Morciano è conosciuto in tutt'Italia, come una volta era conosciuta la pasta Ghigi. Quando si parla di Morciano solitamente viene indicato come il paese del con-
corso che ha superato Milano, Roma, Firenze, Verona, storicamente ai vertici con 50 anni di attività. Questi risultati sono dovuti alla grande collaborazione degli iscritti e soprattutto al sostegno e patrocinio dell’amministrazione comunale, sempre sensibile. Inoltre, è di primaria importanza il sostegno del Lions e Leo Valle del Conca, interlocutore infaticabile e anche membro della giuria assieme ad altri 4 giurati internazionali il dottor Ezio Angelini. Afferma Pari: “Si ringraziare, per la preziosa collaborazione, la Banca Popolare Valconca, Fotolab Moderna di Riccione, la Dolciaria Rovelli di Montefiore, La Debar di San Giovanni, Le Dune Beach di Riccione , Costa Parchi e Itermar di Salvadori”. Per chi partecipa al concorso Costa parchi offre un ingresso omaggio per Oltremare Riccione, o Acquario di Cattolica a scelta se accompagnati da un pagante. Per ricevere il regolamento del concorso si può richiedere a giancarlopari50@gmail.com oppure si può scaricare sul sito www.circolofotograficomorciano.it
La via dla Misericordia Chi s’arcorda “la via nova” Che per via d’una discordia La e dventa: via dla Misericordia At cla via la giughè tut I burdel ad murcèn Og però i fiulen u ni fa più nessun E cla via la è quasi morta Mo quest ma poca genta ui’amporta Sla pudessa zcor cla pora via Ancora og las lamenterai Dop diversie generation Le riv e mument ad dei rason Per cal pochie sudisfazion cai avem dè La s’avria adiritura d’arvultè Perché nessun un la a mai raconta Fors l’è questa la prima volta Travarsela tent’an dop Tal nost golie us forma un grop Ad qui che per mandè giù e spud D’una legrima ui vo l’aiut Quant scunfettie e quant vittorie La a sazie al nost pori glorie Al nost primie emozion Agl’avem provie tuttie: tla via nova tla conca e te campon l’é per quest che og a pudem di che la via nova l’é l’ussadura ad murcen e dla su cultura.
MORCIANO
Marzo 2015
55
Scomparsa lo scorso 15 febbraio. Era la fornaia generosa e esuberante che contagiava
MORCIANO DI ROMAGNA
Via Forlani 20 - Tel. 0541.989605 Via Bucci 65/A - Tel. 0541.989910 (estetica)
Addio Lena ad Pianventena Foro Boario ALLEGRO MA NON TROPPO
San Gregorio spazzare - Spazzare le strade dopo il giovedì di mercato prima del montaggio delle bancarelle di San Gregorio. La fretta degli scorsi anni portava alcune storture. Non appena gli ambulanti settimanali liberavano gli spazi loro assegnati, i nuovi colleghi cercavano di allestire i banchi prima possibile. Il risultato era che le strade restavano sporche in molti punti; gli addetti riuscivano soltanto a pulire a pezzi.
VOLONTARIATO
Lena Gasperini
AMARCORD - La Lena ad Pianventena. Il 15 febbraio 2015, è venuta a mancare: Elena Gasperini di anni 86 in arte detta (Lena de forne). Lena è stata una donna energica e spiritosa, che aveva sempre la battuta pronta nei confronti di tutti. È stata anche una persona molto generosa. Chi ha lavorato nel pastificio Ghigi, avrà avuto sicuramente modo di conoscere la sua spiccata ed unica personalità. Lena non temeva nessuno soprattutto quegli uomini che assumevano atteggiamenti troppo baldanzosi nei confronti del gentil sesso che lei difendeva non solo per
se stessa, ma anche per le sue compagne di lavoro. Se fosse vissuta qualche secolo prima sarebbe sicuramente diventata una figura eroica oppure più tardi una sindacalista di spicco. Nel 1957 suo marito aprì un forno in quel di Pianventena che a quei tempi contava pochi abitanti. Qualche anno dopo Lena aprì in via Roma a Morciano una rivendita di pane, spianata, e dolci caserecci; che ebbe
da subito una nutrita clientela. Tutto questo accadeva all’inizio dei famosi anni 60 quando l’economia iniziò a fare passi da gigante. Al punto che l’energica signora Elena decise di licenziarsi dal pastificio Ghigi per dedicarsi totalmente all’attività del marito. Lena aveva un cuore grande e un forte senso di umanità caritatevole che manifestava giornalmente con un semplice, ma grandioso gesto di altruismo nei confronti della sua clientela. Senza che il cliente di turno se ne accorgesse, con una velocità fulminea, infilava nel sacchetto del pane, quasi sempre, un tocco di spianata, un “culetto” di ciambella,
oppure uno spicco di crostata. E sottovoce diceva: A to mes anche un piztden ad crusteda per chi burdel (ti ho messo un pezzetto di crostata per i tuoi bambini). Lena ha terminato i suoi ultimi giorni della sua esistenza terrena nell’ospedale di Morciano di R. proprio di fronte ai suoi tre negozi situati tutti in via Roma che lei ha tanto amato. Se le sue forze glielo avessero concesso si sarebbe sicuramente alzata dal suo letto di morte per andare a compiere la sua ultima magia notturna quando, sicura che nessuno l’avrebbe vista, a cospargere i suoi dolci con un’abbondante ultima pioggia di dolce zucchero a velo. Che la Terra gli sia lieve. Emilio Cavalli.
COMUNITA'
Studio Immagine regala al Gobetti-De Gasperi foto di Morciano - Venticinque fotografie che raccontano con eleganza Morciano: il centro storico, il pastificio Ghigi, il paese visto dal greto Conca, il palazzo comunale, la statua del Mercurio, FuMo, San Gregorio. Scatti dei fotografi di Studio Immagine, sono state anche le protagoniste di una mostra per la Fiera di San Gregorio. Lo scorso 23 febbraio, Roberto, Luca, Renato e Cristiano hanno regalato il lungo racconto all'Isiss Gobetti-De Gasperi. Sono in mostra lungo i corridoi dell'istituto della palazzina centrale.
Secondo D'Andrea, presidente dell'Avis Morciano-Valconca
D'Andrea: “E' stata una buona annata” - “E' stata una buona annata”. Il presidente Secondo D'Andrea archivia con queste parole l'attività dell'Avis Morciano-Valconca nel 2014. Afferma: “Abbiamo incrementato il numero dei soci e il numero dei donatori. Inoltre, abbiamo fatto sensibilizzazione per avvicinare il cittadino alla nostra realtà. Sia per quanto può donare agli
altri, ma anche quanto può ricevere in termini di relazioni e in salute. Chi dona è sottoposto a maggiori controlli. Mi preme ringraziare i soci ed i collaboratori (medici ed infermieri)”. La segreteria è aperta ogni sabato dalle 8 alle 12 presso la clinica “Montanari” di Morciano. Per informazioni: 0541.987730 - 335.7301928.
Morciano di Romagna Via Roma 73 - Tel. 0541 - 988137
Il momento della consegna alla preside Sabina Fortunati.
Morciano Vecchia, la rinascita
Aziende informano
- Situato di fronte alla prima storica fabbrica di paste alimentari di Nicola Ghigi, in via Ronci al civico 43, è stato inaugurato il 29 novembre 2014 il circolo della compagnia, affiliato A.R.C.I.. gestito dalla signora Mistri Maura finalmente dopo 32 anni in via Ronci è in atto una piccola rinascita anche grazie all’apertura di un locale che farà tornare alla mente le amicizie di tutte quelle persone che hanno trascorso gli anni più belli della loro gioventù nella Morciano vecchia degli anni 40, 50, 60, 70. È bello sapere che l’amministrazione comunale di Morciano di Romagna a sua volta si accinga a rivalutare l’importanza che ha avuto quella parte di paese nel prima e nel dopo- guerra
quando una caterva di attività commerciali erano situate nel cuore del centro storico. Ne citiamo alcune. due forni: Osvaldo Ghigi detto Svaldo, Luigi Ghigi detto Luisen; due orefici: Mancini e Bartorelli. Quest’ultimo arrivava solo il giovedì giorno di mercato; due falegnamerie: Gugnali Guerrino e Rossi detto Giandon. Quest’ultimo era il falegname delle famiglie più abbienti e di conseguenza usava legno massello. Gugnali serviva più la clientela dell’entroterra e costruiva mobili tamburati fatti più con compensato che legno. Tre fruttivendoli: Stofne, Valen e Rumanen. Nominarli tutti in questo mese ricco di avvenimenti, per mancanza di spazio al momento è impossibile.
L'esterno del bar
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
San Gregorio Millenaria Fiera
Dal 7 al 15 marzo Morciano capitale delle province di Rimini e Pesaro InauguraBonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna
La Fiera di primavera Preannuncia la primavera. Una tra le piÚ sentite in Romagna ed Alte Marche. Attese almeno 150-200 mila persone. Nacque come scambio di bestiame attorno all'abbazia nel Medio Evo; oggi è la vetrina delle aziende artigianali della Valconca e non solo. E ancora: piante, fiori, attrezzi agricoli. Spettacoli, concerti. Eventi sportivi
San Grigorie
Quel che resta dell'abbazia di San Gregorio dal versante sul Conca
Illustrazione di Angelo Andreini
San Grigorie l’é cla festa Che ma Murcen lai fa alzè la cresta Dla valconca l’è la fiera Cla fa invidia anche ma la riviera L’é una segra rinumeda Non soltent per la valeda Dulch giostrie e animel L’é anche la festa di burdel Novità pientie e tratur Us ni ved ad tut i culur Ma l’articul più richiest e antigh L’é da sempre e solit figh Ormai l’é dvent una tradizion Chi u ni magna l’é un quaion Chi un i compra e u ni rigala Un’arvenza tent temp a gala I cummercient de nost paes Ma sta fiera in gni da un gran pes Perché tut qui chi ven da fora Ja la precedenza dla prim’ora Maruchin cinees e indien Tut je in cerca d’un pez ad pen E chi neguzient chi pega al tasie tut l’an I subes un gran bel dan Per do stmenie i cummercient I ne sno arabied je anche un po’ avilid Perché per lor (lebere) L’arvenza snò i marciapid Per risolv ste grand problema Che sarmeia m’un teorema Ui saria bsogn d’un rinnovament Quel dla Ghigi certament Che da sempre l’é e più putent. Emilio Cavalli
San Gregorio - L'abbazia di San Gregorio di Morciano controllava un vastissimo territorio. Nel XII secolo, nel suo massimo splendore, i possedimenti andavano da Urbania a San Marino (Faetano, Fiorentino, Chiesanuova), fino a Pesaro e Rimini, senza trala-
LA STORIA
sciare terre e chiese della zona di San Leo. La forza la si può leggere anche da quello che resta dell'antico impianto architettonico: un immenso chiostro sul quale si affacciavano tutti gli ambienti monastici; tra cui una chiesa a tre navate che dominava il fiume Conca e che forse non fu mai ultimata. Ed è molto probabile che attorno all'abbazia si svolgesse San Gregorio, la fiera di primavera dove i contadini si trovavano per vendere ed acquistare bestiame, mercanzia varia e fare affari. Potente e nobile nelle origini San Gregorio. Dietro ci
sono San Pier Damiani, frate benedettino di Fonte Avellana (bellissimo eremo alle pendici del Monte Catria), che predicava contro i facili costumi della chiesa di allora e Pietro Bennone e la moglie, ricchissima famiglia riminese senza eredi che lasciarono tutto, in più donazioni (1061, 1064 e 1069), al prestigioso frate. Scrive Emiliano Bianchi nel libro “Il monastero di San Gregorio in Conca”: “Ma la prima testimonianza dell'esistenza del monastero di San Gregorio in Conca risale all'anno 1061... Considerando che non esiste altro documento in grado di fare
chiarezza al riguardo, è possibile congetturare che la fondazione del cenobio sia avvenuta nel 1061, o forse nel 1069, poiché in quel periodo Pier Damiani era in Romagna in veste di promotore e divulgatore dell'opera di rinnovamento monastico e di sviluppo della Congregazione di Fonte Avellana”. Così in contemporanea con la fondazione del monastero, la madre di Pietro, Ermengarda, fece la prima donazione: terre (almeno di 400 ettari e due chiese) nell'Urbinate. Tre anni dopo, il 25 maggio del 1064, la gentildonna, effettuò un altro lascito. I beni si trovavano nei dintorni di Rimini; non si hanno notizie sull'estensione. Invece, sulla terza e più
Bar - Pasticceria - Gelateria Morciano - Via Roma, 73 - Tel. 0541 - 988137
Vista dal Conca. Cosa resta della monumentale chiesa dell'abbazia
L'inizio fu l'abbazia benedettina
Via Pascoli, 48 - 47833 Morciano (RN) - Tel. e Fax 0541.857836
Controllava un vastissimo territorio: Pesaro, Rimini, Verucchio, Corpolò, Faetano, San Vito, Bordonchio, Misano Monte, San Savino, Mondaino, Montecchio, Fiorentino, Chiesanuova importante donazione, quella del 17 giugno del 1069, fornisce al monastero morcianese beni immensi: terre ed immobili a Pesaro, Rimini, Verucchio, Corpolò, Faetano, San Vito, Bordonchio, Misano Monte, San Savino, Mondaino, Montecchio, Fiorentino, Chiesanuova. Forse per la protezione degli averi, Pier Damiani li sottopose al vescovo di Rimini. Tali atti giuridici crearono degli atriti tra il vescovo ed i benedettini di San Gregorio. In parte dissolti,
quando l'alto prelato riminese restituì i beni in enfiteusi, proprietà perpetua. Nel secolo seguente, il convento, grazie a donazioni, acquisti ed enfiteusi continuò ad ampliarsi. Tra i maggiori fu il possedimento di Saludecio che giungeva fino al fiume Foglia. Dopo lo splendore, inizia una lenta decadenza. Scrive il professor Pier Giorgio Pasini nel libro “Arte in Valconca: “All’inizio del XV secolo l’abbazia di San Gregorio - che doveva essere in piena decadenza come tutte le altre fondazioni mona-
stiche - fu unita a quella riminese di San Paolo eremita e poi a quella degli Olivetani di Scolca, di cui seguì le vicende fino alle soppressioni napoleoniche, conservando solo una piccola parte del suo patrimonio, ma mantenendo il possesso della chiesa di San Michele Arcangelo di Morciano. Nel XIX secolo fra i ruderi dell’abbazia venne costruita una chiesuola che sulla fronte del suo piccolo altare conserva ancora uno stemma cinquecentesco degli Olivetani, ormai l’unica memoria superstite degli antichi ‘monaci bianchi’. Nel 1798 “fu per disposizione governativa trasportata in Morciano la fiera che si teneva al convento nel giorno del Santo titolare: e così Morciano, come ebbe il principio della sua vita commerciale da questa Abbazia, ne raccolse pure la eredità, perché la fiera di San Gregorio è la piü frequentata e celebre di tutte le sue fiere”.
ORTOFRUTTA MONTANARI
Piazza del Popolo - Tel. 0541.988110 MORCIANO DI ROMAGNA
TECNOACQUE Impianti depurazione acque Civili Industriali - Deposito sale Consulenza - Assistenza tecnica PISCINE - PRODOTTI CHIMICI
AGENTE CASTAGNETTI Centro assistenza autorizzato
SALE PER ADDOLCITORI
MISANO ADRIATICO - Via Larga 36 Tel. e Fax 0541.613276 - tecnoacque_snc@libero.it
Speciale San Gregorio
Marzo 2015
61
Il 12 marzo, mostra nazionale bovini (razza romagnola). Cavalli e ovini il 9 e il 12
La nobile razza romagnola in mostra
Il Campone. Fiera d'altri tempi In basso, l'allevatore vincitore con il sindaco Claudio Battazza (Archivio Mario Polverelli)
LA STORIA
- Un animale da lavoro, oggi considerato una delle carni migliori in assoluto. Fino a pochi decenni fa era il trattore degli agricoltori. Dotato di grande resistenza, docile, in coppia (si chiamavano Ro e Bunì, il primo a sinistra, il secondo a destra) aravano i campi. Aveva una grande capacità di adattarsi a terreni difficili. Ottimo animale da pascolo allo stato brado. La moderna opera di selezione ha migliorato l'attitudine alla produzione della carne tanto in termini di resa al macello che di qualità del prodotto. La razza romagnola vanta origini antichissime; come ormai sembra accertato, deriva
dal Bos Taurus Macrocerus (Uro dalle grandi corna), un bovino originario dalle grandi steppe dell'Europa CentroOrientale da cui sarebbero derivate diverse razze simili per costituzione, tipo, mantello,
forma della testa e degli arti. L'arrivo in Italia degli antenati della romagnola è databile intorno al IV secolo dopo Cristo, con l'invasione dei Longobardi guidati da Agilulfo. Lo stabilirsi nelle regioni della Romagna delle popolazioni al seguito dell'esercito e l'adattamento all'ambiente italico dei bovini portati dai Longobardi, ha portato fino alla selezione che conosciamo oggi. In crisi con l'arrivo della forza motrice dei trattori, nell'ultimo decennio la Provincia di Rimini si è prodigata per riportare la razza romagnola nelle stalle. Per la Fiera di San Gregorio, i bovini di razza romagnola sono delle autentiche star. Con il contributo
della Banca Popolare Valconca è stato istituito un concorso che premia gli animali più belli. Il suo allevamento è diffuso nelle province di Bologna, Forli-Cesena, Rimini, Ravenna, Pesaro e Firenze. Ricono-
scibile dal mantello grigiochiaro tendente al bianco, particolarmente nelle femmine, con sfumature grigie in diverse regioni del corpo, il bovino Romagnolo può vantare un notevole sviluppo muscolare, un'ottima conformazione del
bacino e una spiccata robustezza degli arti. Le razze cugine della romagnola sono la chianina e la marchigiana. In pratica tale bovino si trova su tutta la dorsale appenninica italiana, seppure con nomi diversi.
PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI INTERNI PER LOCALI PUBBLICI Via Volta 1 (Zona industriale Valconca) 47833 San Clemente (Rimini) Tel. e Fax 0541.989755 www.azfurniture.it e-mail: az@azfurniture.it
62 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
Speciale San Gregorio
Il 7 marzo a Morciano Fiere. Presiede la giuria Mara Maionchi
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Musica, concorso in ricordo di Silvano Soprani Silvano Soprani
Silvano Soprani
Sabato 7 marzo
Ore 21 – Morciano Fiere – Area spettacoli In...canto a Morciano 2015 – concorso nazionale per voci soliste e gruppi vocali. V edi-
zione – Premio canoro Silvano Soprani. Organizzato dall’associazione On Broadway in collaborazione con il Comune di Morciano di Romagna. Sul palco di
Morciano Fiere, accompagnati da una grande orchestra dal vivo, cantanti e cantautori finalisti del concorso, saranno impegnati nelle due categorie editi e nuove proposte. Ospite della serata Mara Maionchi, presidente di una giuria di esperti nel campo musicale e discografico. Presenta Stefano Vogogna, direttamente da Colorado Cafè. Direttore Musicale: Daniele Rossi. Direttore artistico: Symon Soprani. Alla quinta edizione, ricorda la figura di Silvano Soprani, una persona stimata scomparsa prima del tempo. Commerciante, era anche stato assessore con la giunta Giorgio Ciotti.
Andare per piante, alberi da frutto e fiori - Tra le grandi attrazioni della Fiera di San Gregorio ci sono le piante, i fiori, gli alberi da frutto. Da anni i vivaisti costruiscono dei “giardini” in alcune strade del paese. C'è
anche qualcuno che vende un albero da frutto per un altro, ma poco importa. C'è la sorpresa. L'importante è mettere a dimora qualcosa. Soprattutto se nobile, magari a foglia caduca.
Speciale San Gregorio Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
Tre serate (11-12-14 marzo) alla Pasticceria “Garden”. La poesia, la saggistica, il romanzo
Libri, pomeriggi con l'autore - San Gregorio è anche libri. Vengono presentati alla pasticceria Garden. Sono tutti autori locali. Alla sesta edizione, la rassegna si chiama “Partecipa con l'autore”. Organizzano: l'associazione Katartis, ed i comitati Per la difesa del cittadino. Curatore: Hossein Fayaz. Direzione artistica: Giuliano Cardellini. Direzione tecnica: Massimo Terenzi. In ogni incontro Giuliano Cardellini leggerà poesie di Rabindranath Tagoree.
Silvio Di Giovanni “Breve saggio su Lucrezio e il De rerum natura” (Edizioni la Piazza)
Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444 DIALETTO
Commedia “Giovne antigh... ad chesa”
Da sinistra: Hossein Fayaz, Silvio Di Giovanni e Alberto Cibelli
Martedi 10 Marzo - Ore 18. Hossein Fayaz “Le ragazze afgane” (Fayaz Editore) Enzo Cecchini “…ma libera veramente “ – RADIO TALPA ’77-‘84 (Edizioni la Piazza)
63
Foto di gruppo della compagnia
Giuliano Cardellini, Enzo Cecchini, Lella De Marchi
Giovedi 12 Marzo - Ore 18 Alberto Cibelli “ALI” (Edizioni la Piazza) Con intervento del gruppo “Voci di poesia”
Lella De Marchi “Stati di amnesia” Con interevento del chitarrista Alessandro Buccioletti Martine Jolie
“Con affetto... la tua amante” (Pegasus Edizioni) Giuliano Cardellini “nel godere dell’amore” (Raffaelli Editore)
- La commedia si intitola “Giovne Antigh… ad chesa”, lavoro dialettale a cura dell’Associazione Culturale “Noi ci proviamo”. Scritta da Giordano, due atti comici, che raccontano i bamboccioni in salsa romagnola La commedia è in cartellone l'8 marzo, ore 21, presso Morciano Fiere.
Trent'anni di esperienza al vostro servizio
TENDAGGI DI OGNI GENERE RICOPERTURA SALOTTI MORCIANO DI ROMAGNA CENTRO STORICO Via Ronci 37 Tel. 0541.989117
Rivenditore autorizzato
San Gregorio
Marzo 2015
65
Negli anni d'oro se ne vendevano attorno ai 300 quintali. Oggi, poche decine CURIOSITA'
Il 12 marzo non è San Gregorio San Magno
Gregorio
- Non è San Gregorio Magno (Roma 540 - Roma 6004) il 12 marzo. E non è uno scherzo di Carnevale, o da pesce d'aprile. Sul calendario cristiano si legge: San Massimiliano. Non sarà prestigioso come Gregorio che è anche uno dei dottori ma sempre un santo è. San Gregorio si festeggia il 3 settembre.
Fichi, il classico regalo della fiera - Il fico secco è (soprattutto era) una delle caratteristiche di SanGregorio, detta anche Fiera dei Fichi. Un tempo tutti i visitatori li acquistavano; oggi la stragrande maggioranza degli avventori ne mangia almeno uno ed una confezione la porta a casa. Negli anni d'oro se ne vendevano circa 300 quintali. Una cifra che potrebbe sembrare alta, ma si era arrivati anche a oltre 500 quintali. Oggi, probabilmente se ne vendono alcune decine di quintali. Originario dell'Asia MinoLa famiglia Riceci (Archivio Mario Polverelli)
re, Persia, il fico fu introdotto in Italia in tempi remoti; è ampiamente coltivato ma cresce anche spontaneamente sulle rupi e sui muri nelle zone calde.
Il lattice ha azione vermifuga e purgativa molto violenta e pericolosa. Esternamente invece è adoperato per far sparire le verruche e i porri.
Le foglie di forma ovale cuoriforme hanno un lungo picciolo e sono divise in lobi con il margine dentato. Ottimo lassativo e digestivo.
Circa trecento espositori - La fiera si è sviluppata su una superficie di circa 160.000 metri quadrati a cui si aggiungono i 20.000 del Foro Boario. Una cinquantina gli espositori che hanno occupato i circa 80 stand allestiti all’interno di Morciano Fiere, mente sono circa 250 gli ambulanti presenti, insieme alle aziende esposto mezzi agricoli, autovetture e veicoli commerciali, vivaisti e tanti altri.
66 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
Speciale San Gregorio
Idea e finanziamento del Lions Club Valle del Conca. Al sesto anno
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Manifesto 2015, opera dei ragazzi Fellini di Riccione - Il manifesto 2015 della Fiera di San Gregorio è opera dei dell'istituto Fellini di Riccione. Finanziato dal Lions Club Valle del Conca, è da sei anni che c'è questo rapporto tra scuola ed istituzioni. Presentati decine bozzetti.
Speciale San Gregorio Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
67
San Gregorio è anche un grande contenitore di attività varie per famiglie e ragazzi
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Ago, filo.. e matterello e giochi di strada Dal 7 al 15 marzo AGO, FILO… E MATTERELLO Laboratori e incontri dedicati agli appassionati del fai da te, di arte e di cucina Magia del Colore - ore 16 Morciano Fiere Sabato 7 – Lavoriamo con il vetro Domenica 8 – Pannello la mia cameretta Giovedì 12 – Bambolina Bomboniera Domenica 15 – Cornice romantica Il costo ammonterà al solo rimborso spese per i materiali. Prenotazioni presso Magia Del Colore Via Roma 29/a Morciano – tel 0541857603 “La fiera di… Gregorio” ore 16 – 18 Laboratori per bambini a cura dell’Associazione “Il Giardino delle Idee” Lunedì 9 – “Mucca Lola” Martedì 10 – “Uno, due,tri…s…talla” Mercoledì 11 – “Bhu!! Lo spa-
ventapasseri” Venerdì 13 – “Caro Papà” Gratuito. Info e prenotazioni: mercoledì dalle 8,30 alle 10,00 presso la sede in Via Colombari 59 a Morciano. Cell: 3342799557, facebook “Il Giardino delle Idee” Scuola in... cucina – dalle ore 16,30 alle ore 19,30 – Area incontri a cura di IPSSAR Severo Savioli di Riccione. Per gli amanti della cucina, grandi e piccoli, le attività e i laboratori proposti dalla scuola alberghiera di Riccione, coordinati dal Prof. Massimo Corvino Domenica 8 – Corso di pasticceria per la prima colazione Lunedì 9 – La gara dei tortelli tra alunni del primo anno di scuola alberghiera Martedì 10 – Impariamo a fare i primi piatti - corso per tutti con degustazione Giovedì 12 – la gara degli strozzapreti per ragazzi di prima media Sabato 14 – La torta del mio compleanno la faccio io – corso per tutti
Umberto Corsucci scultore: mostra-mercato Da 7 al 15 marzo Morciano ha il piacere di ospitare la mostramercato del rinomato maestro romagnolo Umberto Corsucci. Lo scultore, fondatore dell’Associazione ‘Montemaggiore Arte’ terrà una mostra in pianta stabile presso la scuderia della “Residenza La Madonnina”, un edifico del 1746, tra i più antichi del territorio, che ancora conserva le caratteristiche architettoniche dell’epoca. Antica Residenza La Madonnina, via Borgo Mazzini 23, Morciano. Aperto tutti i giorni. Ingresso gratuito Degustazioni guidate I ristoranti della Valconca e le Cantine del territorio propongono una rassegna di degustazioni gastronomiche guidate accompagnate da una selezione di vinipropongono una rassegna di degustazioni gastronomiche guidate accompagnate da una selezione di vini
Le vecchie giostre quando c'erano ancora i filari delle viti
Radio Sabbia Live – Area Morciano Fiere Un vero e proprio studio radiofonico, allestito da Radio Sabbia, per vivere e raccontare in diretta le emozioni dell’antica Fiera di San Gregorio Tutti in giostra Un vero e proprio paese dei balocchi per divertimento di grandi e piccini, con nuove ed emozionanti attrazioni
Gruppo Educativo Territoriale Il Gruppo Educativo Territoriale di Morciano di Romagna della Coop. Soc. “Il Millepiedi” organizza giochi di strada per bambini con piccoli premi a offerta libera. Lunedì 9, Mercoledì 11 e Venerdì 13 dalle ore 15,00 alle ore 17,00 in Via Bucci, nei pressi dell’Ottica Biondi Il Villaggio Fantasia
Una varietà infinita di oggetti creati dalle abili mani delle creatrici d’opera morcianesi e di tutta la Valconca, è protagonista di un ampio spazio riservato a chi si dedica con passione all’arte del découpage, dello stencil, dell’uncinetto, del fare a maglia, della pittura, della ceramica. 7,8,12,14,15 dalle 9,00 alle 20,00- Parcheggio di fronte al padiglione fieristico, Piazza Ghigi e Portici del Comune
Speciale San Gregorio
Via Pascoli, 48 - 47833 Morciano (RN) Tel. e Fax 0541.857836
69
Questa pagina ricorda Tullio Becci scomparso prima del tempo nel dicembre 2004 in un banale incidente
‘Nella natura le fiabe della terra’ - Tullio Becci è morto il 24 dicembre del 2004 per le conseguenze di un banale incidente stradale; venne urtato da uno specchietto a bassa velocità. Aveva 80 anni. Originario di Sestino (Arezzo), giunse a Morciano come operaio alla Ghigi. Per diletto cantava (faceva parte del Coro Città di Morciano), scriveva (pubblicato due libri). Persona buona, per molti anni per la Fiera di San Gregorio era solito regalare ai lettori della Piazza una delle sue poesie che raccontano la natura con i colori del cuore: semplici, avvolgenti e dirompenti pennellate. Capisci che le devi stare dentro: madre terra è la culla. Per ricordarne la figura, dalla scomparsa, pubblichiamo una delle sue poesie per San Gregorio. L’articolo con il quale Carla Chiara presentava il libro di Becci appena uscito nel febbraio 2004.
di Carla Chiara
sono particolari che sfuggono, o sembrano irrilevanti, e invece valgono la pena di essere sottolineati. Pagina novantasei: "Le mani" - Pietra su pietra i versi "ri-costruiscono" le sette meraviglie del mondo antico come conforto e testimonianza dell'incessante lavorare dell'uomo. Pagina ventotto: "Lo scricciolo" Malizioso e curioso nel suo coraggio di "vo-
Via Pascoli, 48 - 47833 Morciano (RN) Tel. e Fax 0541.857836
LA POESIA - SCELTA DA KADIM
Tullio Becci
IN RICORDO
- I colori sono pastello, il tratto gentile. Un'attenzione genuina e rispettosa alla vita con parole per le storie, i sentimenti, le cose. Due “dee”: flora e fauna. Il ritmo interiore è offerto con semplicità affettuosa. Come a dire:- Non ho nulla da insegnare se non la bellezza dell'“accorgersi”. L'invito è generoso: a non distrarsi, a rileggere quel che succede, perché ci
Marzo 2014
lare alto", più alto dell'aquila: in vedetta, acquattato sulla schiena dell'ardito rapace. Pagina ventidue: il martello pneumatico e il Picchio! Una identica ostinazione sonora. Nella simile reciproca fatica sta l'orgoglio di iniziare tutto dalle fondamenta.Così, è abbastanza chiaro, che non avrà mai le ali chi dimentica le radici.
Le radici, per Tullio Becci, sono nella Madre Terra - violentata, prosciugata, certamente, ma che sa esprimere ancora tutta la sua solennità religiosa Il passato porta al futuro: siamo in un laboratorio dove le generazioni, come i mesi dell'anno, possono e devono impegnarsi ad offrire autentici frutti di stagione. L'occhio, che sa vedere il quotidiano, avrà sempre l'orizzonte più vasto, nel quale, anziché perdersi, cercherà l'infinito del piccolo. Il libro ha il profumo d'inchiostro del quaderno di "bella copia" e in calligrafia...
Illustrazione di Angelo Leoni
Aprile Io sono aprile: è dolce il mio tepore, essendo il meglio della primavera. Con la Resurrezione del Signore germoglia lieta la natura intera. Risplendono i giardini tutti in fiore con l’usignol che canta a tarda sera; quando ti sveglierai da un buon riposo tutto sarà per te meraviglioso.
“Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi, è come se fermasse l'orologio per risparmiare tempo”
Ristrutturare - Costruire - Idee Gli artigiani della casa Disco, fonografo, altoparlante, tubo catodico
Henry Ford
per poter essere pienamente utilizzato. Fino a quel momento si use ranno gli altoparlanti a tromba.
La di autore ignoto, vieneSiattribuita Piero della Francesca, La Città Città ideale ideale (particolare), (particolare) attribuita al Laurana. trova ad aUrbino, Palazzo Ducale Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Leon Batista Alberti... Si trova ad Urbino, Palazzo Ducale
Le scoperte che hanno fatto ‘crescere’ l'uomo 1877. DISCO La nascita della riproduzione sonora è segnata da questo giorno, in cui l’inventore, me dico, poeta e attore francese Charles Cros (1842-1888) presenta all’Accademia delle Scienze di Parigi un plico che contiene il principio del disco fonografico: un disco metallico inciso da una puntina collegata a un diaframma che vibra con la voce e poi letto da un analogo sistema. Cros non realizzerà mai il disco fonografico. Il primo sistema di riproduzione del suono viene realizzato pochi mesi dopo da Edison, mentre il disco vero e proprio sarà sviluppato da Berliner nel 1887 1877. FONOGRAFO Il grande inventore americano Thomas edison (18471931), mentre sta cer cando un sistema per memorizzare i messaggi per il telegrafo Morse scopre che facendo ruotare velocemente un disco con incisi punti e linee e poggiandovi sopra una sbarretta a molla si può ascoltare una nota musicale. Il 22 agosto chiama il suo assistente John Kreusi e gli ordina di costruire, per 18 dollari (gli assistenti di Edison erano pagati a cottimo) uno strumento basato su questo principio, ma che al posto del disco ha un cilindro rotante ricoperto da carta stagnola e sul quale poggia una puntina collegata a un diaframma. Il 6 dicembre Kreusi ha costruito l’apparecchio e Edison lo pro va incidendo la «storica» frase
«Mary had a little lamb» (titolo di una popolare filastrocca in fantile). Edison lo chiama «fonografo» e per molto tempo pensa a esso come un sistema per registrare messaggi; non lo sfiora nemmeno l’idea che vi si possa incidere musica. Lo bre vetta il 19 febbraio 1878.
1877. ALTOPARLANTE Invenzioni a raffica nel 1877 per la riproduzione del suono. Il tecnico tedesco Ernst Wermer brevetta il principio dell’altoparlante a bobina, che però dovrà aspettare cinquantanni, con l’avvento degli amplificatori a valvole
1879. CATODICI II fisico e chimico inglese William Crookes (1832-1919) sperimenta il vuoto sempre più spinto per giungere a una determinazione pre cisa del peso atomico degli elementi. Scopre che ponendo due elettrodi in un tubo a vuoto, sottoposti a un forte potenziale elettrico, si sviluppa dall’elettrodo negati vo (catodo) un flusso di parti celle (elettroni) che verranno chiamati raggi catodici. Il tubo e la scoperta di Crookes sono destinati a rivoluzionare le scienze: renderanno possibile la scoperta della radiografia (Roentgen), della valvola termoìonica (Fleming), dell’e lettrone (Thomson), e aiute ranno a realizzare lampadine sotto vuoto spinto (Edison).
Speciale San Gregorio Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
71
Boccioni, Pomodoro, il russo Tsereteli Bardeggia, Corsucci, il Mercurio copia del Giambologna
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Monumenti di valore assoluto Piazza Boccioni. Il Colpo d'ala di Arnaldo Pomodoro
- Scoprire le bellezze di Morciano per San Gregorio: non andare solo per giostre e bancarelle ma alzare gli occhi ed osservare. Questo tour storico-artistico non può che partire dall’abbazia di San Gregorio (informazioni a pagina 3 di questo inserto), all’ingresso del paese, da Cattolica verso Monte. Dentro il paese, dopo la pasticceria “Garden” si trova un gruppo di case del ‘700: eleganti, belle. Borgo Mazzini: una testimonianza di valore. Qualche metro dopo, sempre sulla destra, si trova l’oratorio del Sacro Cuore delle suore di don Masi. Di svettante bellezza il campanile fu costruito nel 1928. E’ solo, la chiesa, per mancanza di fondi, non venne mai costruita. Qualche metro dopo l’oratorio, sulla sinistra si apre piazza del Popolo. Da ammirare: la statua del Mercurio,
Boccioni è nato a Reggio Calabria da genitori morcianesi Pomodoro è nato nella Morciano Vecchia
NUMERI copia del Gianbologna. Davanti alla quale stanno il palazzo comunale: linee classiche. Accanto si trova quella che fu la casa del fascio. Costruita durante il ventennio, forme metafisiche, la facciata è impreziosita da un balcone il cui parapetto è un altorilievo di valore che racconta la civiltà contadina. Dalla piazza si entra nella Morciano vecchia. Oggi, le abitazioni sono state ristrutturate quasi tutte. Il gioco dei colori e l’elegante semplicità fanno bene all’anima. L’edificio privato più importante è l’ex pastificio Ghigi, sui muri porta ancora le scritte aziendali. Qui, da visitare: la parrocchiale di San Michele (ul-
timo ampliamento del 1840), la torre civica, l’oratorio della Beata Vergine delle Grazie, detta chiesina di don Ferrante (XVII secolo). Si lascia la Morciano vecchia attraverso un grande arco con sopra le abitazioni,
dove è posta una targa a ricordo del passaggio morcianese di Garibaldi. Fuori c’è la Morciano dalle strade larghe, simmetriche, di pianta romana. Sono nate dagli orizzonti alti di Diomede Forlani (vissuto a cavallo tra l’800 ed il
‘900), un geometra morcianese che prestò servizio a Torino, prima di ritornare a casa. E furono proprio le arterie torinesi, che si rifacevano a Parigi, ad essere catapultate a Morciano. Sullo scacchiere
forlaniano c’è Morciano: con tante abitazioni a due piani di notevole fattura, interrotte qua e là da un po’ di vetriolo negli anni Settanta ed Ottanta. L’edificio principe è la facciata ad angolo della filiale della Banca Popolare Valconca. In via Diomede Forlani, si apre piazza Boccioni. Dove si trova un monumento di bronzo di Arnaldo Pomodoro. Davanti alle Poste il monumento di Umberto Boccioni (colata da Umberto Corsucci). Altra tappa potrebbe essere il parco pubblico della Panoramica. Qui è collocata una statua di bronzo di padre Pio. Opera a cera persa di Umberto Corsucci. Infine, si potrebbe chiudere il tour davanti alla Ghigi, dove lo scorso anno è stato collocato il bronzo del russo Zurab Tsereteli.
72 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444
Marzo 2015
Speciale San Gregorio
Cartellone Eventi
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Domenica 8 marzo Ore 10 – Piazza del Popolo. Inaugurazione Fiera di San Gregorio Il corteo delle autorità politiche, civili e militari, accompagnato dal corpo bandistico Amarcord Concert band di Morciano, percorrerà le vie della città per presenziare al taglio del nastro che darà il via ufficiale all’antica Fiera di San Gregorio. Sarà presente il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Ore 9,30 – Parco del Conca Via Stadio ‘La Valconca: i suoi santi e i suoi fiumi’ Omaggio al neo-canonizzato San Amato Ronconi. Un cammino alla scoperta del ‘miracolo del mantello’ sul fiume Conca. A cura dellì’Associazione “A Passo d’uomo” INFO-ISCRIZIONI info@apassoduomo.org 3474240186 Ore 21 – Morciano Fiere – Area Spettacoli Giovne Antigh… ad chesa Commedia dialettale a cura dell’Associazione Culturale “Noi ci proviamo”. Scritta da Giordano Leardini.
Anni '50. Il compianto Gianni Romani mascherato per attirare i clienti alle bancarelle di fichi
Ore 21 – Morciano Fiere – Area Spettacoli Un Colp ad folmin. Commedia brillante dialettale della compagnia “Quei dla Veggia”
Venerdì 13 marzo Dalle 14,45 alle 17,30 – Morciano Fiere. L’Ovicoltura in Emilia Romagna. Convegno sul tema dell’olio organizzato dall’ISISS “Gobetti – De Gasperi” di Morciano di Romagna Ore 20,45 – Morciano Fiere. 6° Rassegna Corale Nazionale “San Gregorio”
Lunedì 9 marzo Dalle ore 10 alle ore 12,00 giostre gratis per i disabili Ore 16,30 – Morciano Fiere – area spettacoli I giorni della meraviglia – Le giostre alla Fiera di San Gregorio Presentazione del terzo volume della collana “I quaderni di San Gregorio” edita dal Comune di Morciano di Romagna e curata da Paolo Arcangeli. A tutti gli intervenuti sarà fatto dono di una copia del libro Ore 21 – Morciano Fiere – Area spettacoli La scuola: annessi, sconnessi e riammessi Spettacolo teatral-musicale a cura degli studenti dell’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado di Morciano “Broccoli” e delle classi quinte della scuola primaria “Lunedei” di Morciano.
Martedì 10 marzo Ore 20,30 – Sala Convegni della BPV – via Colombari 4 Un paese, una valle, una storia. Confronto di studi, ricerche, idee sull’identità storica di Morciano e della sua valle. Ore 21 – Morciano Fiere – area spettacoli Il Mago di Oz. Saggio-spettacolo di danza degli allievi e allieve del Centro Danza La Plume di Morciano
Mercoledì 11 marzo Dalle 14,45 alle 17,30 – Morciano Fiere Per Bacco che vino. Convegno sul tema del vino organizzato dall’ISISS
Sabato 14 marzo
“Gobetti – De Gasperi” di Morciano di Romagna Ore 21 – Morciano Fiere Cabashow. Spettacolo di comici
Dalle ore 10 – Stand “ISISS Gobetti – De Gasperi” Laboratorio Simulimopresa e Marketing Laboratorio della birra: come viene prodotta Ore 16. Morciano Fiere Mille bolle mille giochi. Animazione per bambini a cura del Centro per le Famiglie Distrettuale, cona la collaborazione di Stefania Togni Ore 16,30 – 18. Sala Lavatoio Croce Rossa Italiana – Comitato locale Cattolica/Morciano organizza una lezione interattiva rivolta alla popolazione, con particolare riguardo agli insegnanti delle diverse scuole del comprensorio della Valconca. Ore 21 – Morciano Fiere Orchestra “I Maestri del Liscio”
Giovedì 12 marzo
Domenica 15 marzo
Dalle 9 alle 17,30 – Foro Boario XIII Mostra provinciale bovini di Razza Romagnola iscritti L.G. XXIII Mostra Mercato del Cavallo e Mostra Ovini Dalle ore 16 alle 19 – Morciano Fiere – stand Comune di Morciano Annullo Postale da collezione
Dalle ore 9 alle ore 17,30 – Foro Boario XXIII Mostra Mercato del Cavallo e Mostra Ovini Dalle ore 9 – Parco Conca Dimostrazione di raccolta del tartufo con cani addestrati Dalle 9 alle 18 – Palasport Pedriali. Sesto Memorial Conteduca
Ore 18 – Chiesa Parrocchiale Santa Messa. Celebrazione con i sacerdoti della zona pastorale
Ore 20,30 Morciano Fiere La Notte del Ring – Memorial Pandolfini
74
Marzo 2015
S. CLEMENTE - GEMMANO - MONTEFIORE
I Cipriani, i Ghironzi (con un vestito confezionato un centinaio d'anni fa), i Piccari, i Forlani...
Venerdì Santo, da secoli di padre in figlio... MONTEFIORE – Michele Ghironzi, un quarantenne, da alcuni anni ha preso il posto del babbo Sergio, che aveva preso il posto del babbo Mario, che a sua volta aveva preso il ruolo del babbo Giuseppe... Carlo Forlani, causa due figlie femmine, passerà il testimone al genero... Il “funerale di Cristo” di Montefiore: un rituale che, pur con qualche difficoltà, i cittadini montefioresi, con nobile orgoglio, continuano a riproporre da quasi quattrocento anni. Arriva il consueto bagno di folla per la suggestiva rievocazione della discesa dalla cima del Golgota, identificato sulla collina della chiesa dei cappuccini, della salma di Cristo verso il Santo Sepolcro, ricostruito all’interno della chiesetta dell’Ospitale. La cerimonia della Passione, le cui confraternite richiamano i rituali andalusi della Semana Santa, è mantenuta viva
Un momento della rappresentazione (Foto Mario Polverelli)
grazie all’attiva partecipazione di famiglie montefioresi che si passano il testimone da generazioni. Un rituale nel rituale quello di trasmettere i panni delle confraternite della Buona Morte, che veste le cappe nere, e della Santissima, in cappa bianca, che vede passare le antiche vesti di padre in figlio. Di indubbia suggestione la partecipazione di un componen-
te della famiglia Cipriani, colui che mette i panni del Cireneo, il portatore della pesante croce di legno e che procede scalzo lungo la via in acciottolato. Roberto Cipriani, da quasi quindici anni è subentrato al padre nell’indossare la tunica rossa della figura più drammatica della Via Crucis. Significativa anche la presenza del capo della Confraternita della buona morte, affidato
ad un giovane componente della famiglia Ghironzi che, anche quest’anno, prende parte alla cerimonia con l’antica cintura con un teschio dipinto confezionata da circa cento anni. Sempre nella Confraternita dei nero incappucciati è presente, ormai sin da quando era ragazzo, il vice presidente della Banca Popolare Valconca, Simeone Piccari Ricci. La manifestazione religiosa di Montefiore, il cui significato “popolare” e “legato ai riti della tradizione” veniva sottolineato anche da quella mente raffinatissima di don Giorgio Terenzi,. Una rappresentaazione dal fascino antico che vede ricompensati i partecipanti con un gesto assolutamente arcaico: un tozzo di pane.
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
MONTEFIORE
Lirica, dal Giappone per cantare a Montefiore col tenore Pasolini
Tomoe Suzuki e Gian Luca Pasolini
- La giapponese Tomoe Suzuki è docente di lirica presso l'Università Showa di Kawasaki in Giappone. Amica del tenore riccionese Gian Luca Pasolini, oltre venti recite alla Scala, gli ha chiesto di organizzare un concerto in un teatro classico all'italiana. E' stato scelto il Malatesta di Montefiore. Una tre giorni di lirica che fanno del borgo medievale una piccola capitale. 7 marzo, ore 15. Master di canto aperta al pubblico tenuta dalla stessa Tomoe Suzuki. La sera, alle 21, Ritratti al femminile (si celebra la donna), concerto degli allievi della scuola di canto Lirico dell'Accademia dell’Arcangelo di Riccione--Santarcangelo. 8 marzo, ore 17. E' il momento topico con il concerto-evento dedicato alla “musica da Camera”, con il soprano Suzuki e il tenore Pasolini. Organizza: l’Accademia dell’Arcangelo di Riccione-Santarcangelo che rigrazia l’amministrazione del comune di Montefiore Conca e l’associazione Ad Musicam. Entrata Libera.
Umberto Corsucci
- Archiata la personale riccionese a Villa Mussolini, Umberto Corsucci aspetta gli appassionati a Montemaggiore, un colle di Montefiore con una delle viste più belle dell'Adriatico: si spazia finoa Ravenna. Riccione è stata una occasione per ammirare le opere di uno scultore che ha scelto la Valconca per nido e da lì si è fatto conoscere in tutta Italia e nel mondo. “Umberto Corsucci. Scultore” si è chiamata semplicemente la mostra in cui erano esposte una quarantina di opere che dimostrano la poliedricità di un artista che in
naio” sul molo del porto di Rimini, la fontana “Omaggio a Boccioni” a Morciano di Romagna, il monumento a Giustiniano Villa a San Clemente e le opere de “La pietra e il mare” a Riccione con cui più di vent’anni fa tentò di iniettare il virus della scultura nella nascente città votata al divertimento e al disimpegno. Segni di quella meritevole manifestazione si possono incontrare ancora nelle sedi istituzionali e nei giardini della città. Il sindaco
Umberto Corsucci, personale di successo a Riccione oltre 40 anni di attività e studio ha imparato a modellare ogni genere di materiale: bronzo, marmo, pietra, ceramica, terracotta, legno, acciaio e spugna. Vero maestro nella realizzazione di opere in bronzo con particolare attenzione alla tecnica a cera persa, sulla quale ha scritto uno dei pochi manuali pubblicati in Italia, ha messo in mostra a Riccione alcune delle tante opere realizzate in questo materiale nella fonderia della sua dimora/studio sul Montemaggiore di Montefiore dove ha creato il suo atelier e ha fondato l’associazione culturale Montemaggiore Arte al fine di promuovere la scultura contemporanea.
A questo scopo vengono tenuti corsi aperti al mondo ed è stato fondato il museo internazionale di sculture all’aperto “Misam” con opere realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo che sono esposte in un percorso che mischia la bellezza dell’arte allo splendido panorama della Romagna di confine. Quella di Corsucci è una vita spesa per l’Arte. Diplomatosi all’Accademia di Brera a Milano, ha esposto e lavorato in molte città d’Italia e, in giro per il mondo: Parigi, l’Aia, Madrid, Tokyo, Miami, New York, Vancouver e Il Cairo. Sue opere sono presenti anche in provincia di Rimini e dintorni, come la “Sposa del mari-
Tosi e la nuova amministrazione hanno voluto mantenere ed esaltare ilDna di Riccione regalando a ospiti e residenti un Natale contrassegnato da divertimento e cultura e il fiore all’occhiello di quest’ultima è di certo stata la personale di Corsucci allestita a Villa Mussolini. Contento per l’afflusso Corsucci sta contando le mille firme raccolte nel classico book; valuta un’affluenza di tremila appassionati con visitatori provenienti da Emilia Romagna, Marche e Toscana. Un vero successo in questi periodi di cultura presa a calci. Grazie a lui vince l’arte e Riccione. Claudio Casadei
S. CLEMENTE - GEMMANO - MONTEFIORE BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Marzo 2015
75
Rottura avvenuta il 10 febbraio col sindaco. Secondo il politico il Pd non sapeva niente
Vescovelli abbandona la maggioranza - Marco Vescovelli torna all'opposizione; ruolo che aveva caratterizzato gli ultimi anni della sua vita politica. Scrive Vescovelli: “Dopo l’incontro tenutosi presso la residenza municipale con la presenza del sindaco in data 10 febbraio, si è sancita la fine dell’accordo elettorale che ha portato alla nascita della lista civica Noi per San Clemente. Infatti il sindaco su nostra espressa richiesta ha dichiarato che per lei l’accordo sottoscritto tra il Pd ed Obiettivo San Clemente Oggi, è diventato carta straccia, in quanto la coalizione non è stata approvata dai cittadini (veramente la lista ha ottenuto la maggioranza dei voti ndr). Pertanto da oggi, non avendo avute altre indicazioni dal sindaco, espressione della lista civica Noi per San Clemente, riteniamo chiusa questa esperienza elettorale (come da lei stesso asserito) e pertanto verificheremo l’operato dell’amministrazione comunale e cercheremo di ripartire dall’ascolto dei cittadini e dalle esigenze del nostro comune, come liberi cittadini che hanno a cuore il nostro paese”.
Mirna Cecchini e Marco Vescovelli
“Il sindaco Mirna Cecchini straccia l'accordo sottoscritto tra noi e il Pd” MONTEFIORE
Continua Vescovelli: “E’ stato informato anche il segretario del Pd locale, il quale non aveva avuto nessun aggiornamento da parte del sindaco stesso; abbiamo inoltrato la stessa e-mail anche all’ex sindaco D’Andrea uno dei sostenitori di questo accordo, ma anche da lui non abbiamo avuto interessamento”. La richiesta di Vescovelli al sindaco: “Caro sindaco, con la presente sono a scrivere io, visto che in questi ultimi 8 mesi, non ho avuto più tue notizie. Sicuramente molto impegnata, nel proseguio dei lavori dell’amministrazione comunale, ma sinceramente un po meno impe-
gnata nel mantenimento della coalizione. Ti ricordo che ‘Noi per san clemente ‘ nasce dalla collaborazione tra il Pd, comunisti italiani ed obiettivo san clemente oggi, e di questa coalizione non ho avuto più alcun aggiornamento, nonostante un accordo sottoscritto e promesse ‘politiche’? Di non chiederti di scrivere dei numeri su quell’accordo, beh considerando che sono ancora in attesa di una tua chiamata, perché ‘le persone valide devono essere sempre
essere tenute in considerazione’ ...non mi meraviglierei i se quell’accordo sia stato disatteso. Una coalizione dovrebbe poter continuare a lavorare anche dopo le elezioni, perché il programma elettorale è stato scritto e votato, e come tale anch’esso è stato votato ed eletto dai cittadini che si aspettano l’attuazione di quel programma e vedere lavorare quelle persone che sono nella coalizione ognuna per il proprio bagaglio culturale, ma credo che i colle-
Premio di poesia dialettale Villa, XXIII edizione
ghi che sono in amministrazione facciano già tutto vero? Questa mia e-mail, per sapere cosa è successo e se devo ritenere l’accordo sottoscritto carta straccia? Perché se così fosse, credo che anche la relativa coalizione di governo deve avere lo stesso trattamento, perché se non riusciamo a rispettare gli accordi Pre elettorali, difficilmente riusciremo a rispettare il mandato dei nostri elettori. Sono già passati 8 mesi, ma un cambio di rotta verso una
attuazione del programma elettorale, sinceramente non l’ho vista: una incentivazione seria della raccolta differenziata, una riorganizzazione della strumentazione urbanistica che consenta di poter sfruttare quelle ‘poche’ma ancora presenti persone ed attività che vogliono-possono investire nel territorio, unA indicazione, che non sia imposta su cosa vuole fare’da grande’l’unione valconca’e cosa si vuole fare per la gestione dei nostri più grandi patrimoni i minori, gli anziani ed il territorio. Resto ulteriormente in attesa di azioni/reazioni, perché il nostro comune non deve solo sopravvivere, ma vivere!! E dobbiamo essere noi a dare gli strumenti affinché questo possa succedere. In assenza di una risposta nei prossimi 10 giorni, dovrò ritenere carta straccia il nostro accordo Pre elettorale e la relativa coalizione che è l’attuazione di quel accordo”.
SAN CLEMENTE - TEATRO
Villa, il cartellone
Giustiniano Villa, il poeta ciabattino
Aperte le iscrizioni
Il teatro
SAN CLEMENTE LA CULTURA
- Marzo, per gli affezionati partecipanti al premio di poesia dialettale e zirudela romagnola che San Clemente organizza ogni anno è il periodo giusto per riscaldare le penne e i cuori. Già, perché senza cuore le penne sono solo aridi strumenti e di cuore, tutti i poeti del concorso, hanno già dimostrato che ne anno da vendere. Quella di quest’anno sarà un edizione importante, un traguardo straordinario raggiunto solo grazie alla passione di tutti gli attori che partecipano a vario titolo alla manifestazione: sarà la XXIII edizione di un premio ormai adulto che ha saputo sopravvivere ai tempi ed alle presunzioni. Per l’occasione si prospet-
tano iniziative speciali che legheranno ulteriormente il Premio al territorio che lo ha visto nascere e che, soprattutto, ha visto nascere nell’ormai lontano 1842 Giustiniano Villa, poeta ciabattino che con le sue zirudele in quei tempi animava i mercati e le piazze di questa bassa Romagna. Per capire quanto addentro alla popolazione fosse arrivato Villa basta pensare che fino agli anni ’70, quando i bar erano anche luoghi di socializzazione e non solo distributori di colazioni, i più anziani recitavano a memoria le sue zirudele. E in tanti rimanevamo lì ad
ascoltare la musica di quelle rime che sapevano ancora rapire attimi di vita di ragazzini che non ne conoscevano i contesti ma ne apprezzavano il messaggio. E' giusto sottolinearlo, le varie amministrazioni comunali hanno sempre appoggiato questo premio, snobbato da Provincia e Regione anche quando la possibilità di finanziarlo c’era, snobbato dai super intellettuali e presunti tali che spingevano per una selezione drastica dei partecipanti ed un legame più rigido ai tecnicismi della scrittura. Ma il premio vuole essere
uno spazio democratico in cui anche chi per scrivere ha solo le emozioni e non la tecnica e non ha spazio in altri luoghi: sono sicuro che Villa approverebbe! Come sempre due sezioni: una per la zirudela e una per la poesia dialettale. I vincitori come ogni anno avranno un premio in danaro e una piccola scultura del maestro Umberto Corsucci. Che siate ragazzini o nonni e amiate la vostra terra quindi, non avete che da prendere la penna e partecipare: vince uno solo, ma tutti saranno pubblicati in un libro che sarà distribuito nella serata delle premiazioni. In bocca al lupo.
- Ecco il cartellone del Teatro Villa di Sant'Andrea in Casale che ha nella compagnia di Città Teatro la direzione artistica. Venerdì 13 marzo e venerdì 27 marzo, ore 21. GANG BAND contaminazioni musicali a km 0. Live session in collaborazione con K-Army. Domenica 10 maggio, ore 16. Teatro della Memoria con gli allievi dei laboratori del Teatro Villa e gli attori di Città Teatro. Sabato 23 maggio, ore 16. PICNIC DEL LIBRILLO. Per famiglie di tutte le età. A cura di Alessia Canducci, con
la complicità dei lettori volontari del progetto nazionale Nati per Leggere. Teatro Giustiniano Villa via Tavoleto, frazione Sant’Andrea in Casale, San Clemente. Per le prenotazioni: tel 329.8147271 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18). www.cittateatro.it. Il progetto è realizzato da Città Teatro con il contributo di Comune di San Clemente, Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna, e il sostegno di Banca di Rimini, Ristorante Bar Corrado, La Stanza ornamenti design luci.
76
Marzo 2015
SALUDECIO - MONDAINO - MONTEGRIDOLFO
MuseInVita, la rassegna primaverile. Laboratori e visite culturali ai quali iscriversi, per adulti e bambini
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Mondaino Musei, proposte domenicali - I Musei di Mondaino con le loro proposte domenicali si rivolgono al Pubblico di grandi e piccoli che vogliono trascorrere un pomeriggio speciale, dedicato soprattutto alla conoscenza del nostro territorio e alla Storia più antica, fecendolo attraverso cose “serie e facete”, con la consapevolezza che un pomeriggio trascorso in allegria, aiuti a conservare la memoria di un enorme patrimonio locale. Felici di accogliervi nello splendido scenario del paese di Mondaino e dei suoi Musei, sarà una domenica davvero piacevole, da trascorrere con specialisti del mestiere che vi accompagneranno attraverso il passato e i diversi momenti della Storia. Proprio per questo la nostra rassegna primaverile “MuseInVita” presenta la sua
Mondaino
ca. Lunedì 6 aprile, ore 15. Un uovo di Pasqua con un po’ di formaggio! Attività di laboratorio decoupage con realizzazione di uova pasquali. Visita guidata al paese, ai Musei ed al Mulino del Formaggio di Fossa con piccola degustazione. A cura di Monica Barogi e Mirco Righi. Destinatari: bambini dai 6 anni e loro accompagnatori. Durata: 2 ore e 30 circa.
CULTURA
seconda edizione e, come sempre, vuole essere dedicata a loro, cioè alle Muse, che da sempre accompagnano la bellezza, l’armonia e la conoscenza nell’interesse dell’Umanità. Firmato: Associazione culturale “Tredici Torrioni”. Domenica 22 marzo ore 15.30 Pignole, pigne e pignatte dei nostri nonni Realizzazione in laboratorio di terrecotte con tecnica del colombino. Visita guidata all’esposizione di ceramiche popolari del territorio, utilizzate in ambito domestico. A cura di Alberto Giorgi e Anna Rita Baldarelli. Destinatari: bambini dai 6 anni e loro accompagnatori. Durata: 2 ore circa.
MONTEGRIDOLFO
Via Crucis dalla chiesa di San Rocco al borgo - Montegridolfo, il Venerdì Santo, 3 aprile, alle 21, aspetta i fedeli per la Via Crucis. Le vie, illuminate dalle torce, sono animate da un centinaio di figuranti che mettono in scena la Passione del Cristo sofferente che porta la Croce sino al Calvario. La processione, guidata dal parroco, prende
il via dalla Chiesa di San Rocco, appena fuori dalla cinta muraria dell’abitato, per terminare nelle vie del centro. La celebrazione di Montegridolfo si rifà ad una tradizione del XVI secolo. La ricorrenza è anche l’occasione per visitare la chiesa di San Rocco. Situata davanti
alla porta del borgo, risale al XIV secolo e conserva opere d’arte di grande valore artistico. Tra cui una tela giovanile del santarcangiolese Guido Cagnacci, tra i massimi pittori della storia. In origine, la chiesa di San Rocco si chiamava di Santa Maria, o dell’Ospedale per via del lazzaretto vicino.
Domenica 29 marzo ore 15.30. Luci e lanterne Attività di laboratorio che prevede la realizzazione di una lanterna da un foglio di rame. Visita guidata all’interno della Torre Portaia, dove è allestito un corpo di guardia del 1400. A cura di Elisa Marzi e Veronica Galli. Destinatari: bambini dai 6 anni e loro accompagnatori. Durata: 2 ore cir-
Domenica 12 aprile, ore 15.30. Un’antica bottega di vasaio: piccoli vasai per un giorno! Attività di laboratorio per imparare a modellare l’argilla secondo antiche tecniche di lavorazione. Visita guidata nell’antica bottega di un vasaio medievale. A cura di Elisa Marzi e Luciana Tirincanti. Destinatari: bambini dai 6 anni e loro accompagnatori. Durata: 2ore circa.
SALUDECIO - MONDAINO - MONTEGRIDOLFO BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Marzo 2015
77
I fedeli che salgono a Saludecio dopo la santificazione possono ammirare una delle raccolte artistiche più importanti della Romagna
Sant'Amato, una chiesa scrigno di opere d'arte - La santificazione di beato Amato attira più fedeli da ogni dove. E' anche l'occasione per visitare i tesori artistici della capitale della Valconca fino ad un secolo fa. Opere che raccontano della forza economica della cittadina. Ecco un breve tour. Il santarcangioese Guido Cagnacci è considerato uno tra i maggiori pittori del '600. Il dipinto più importante della Kunsthistorische di Vienna è suo. Saludecio, chiesa di San Biagio, conserva ben due dipinti giovanili. Uno reca “San Sisto” e si trova sull'altar maggiore. L'altro è la “Processione del santissimo Sacramento” e si trova nella stessa chiesa. Ma Saludecio è molto altro ancora, come
SPIRITUALITA' racconta la bellezza del borgo e il Museo di Saludecio e del Beato Amato. A forma di fuso sul crinale della collina, racchiuso tra due porte-torri, Marina e Montanara, l’impianto urbanistico del borgo si sviluppa attorno alla centrale via Roma. E' rinascimentale con vive tracce medievali. Da via Roma partono una serie di vicoli e stradine che arrivano fino alla cinta muraria. Dal mare verso monte, su via Roma, si trovano i gioielli d’arte della cittadina. Oltre Porta Marina, la chiesa di San Biagio (santuario del Beato Amato Ronconi). L’interno, stuccato da
Antonio Trentanove, conserva dipinti di valore assoluto, oltre i due Cagnacci: “Madonna della Misericordia”, “Martirio di San Giovanni Battista” di Claudio Ridolfi, “Il martirio di San Biagio” di Atanasio Favini, “I Santi Antonio abati e Antonio da Padova in adorazione del Bambino Gesù” del Centino. Proseguendo per via Roma: si incontrano una dozzina di palazzi nobiliari. Al numero civico 41, Palazzo Albini con un raffinato cortile interno. Davanti la Torre Comunale. Poco oltre la chiesa di San Girolamo del 1600. Appena prima, sulla sinistra, il bellissimo Palazzo Magi, restaurato dalla nuova proprietà”.
Uno dei due dipinti di Guido Cagnacci, uno dei massimi pittori della storia (particolare)
LA LETTERA
EVENTI
Che strano dire Sant'Amato Beato Amato mi è più familiare - Sant’Amato Ronconi. Chissà perché viene più facile chiamarlo Beato Amato, un po come per Padre Pio piuttosto che San Pio. Non ne discuto la santità anzi. Ma quel San toglie familiarità. E’ come incontrare un amico con il quale avevi confidenza. Questi adesso ha fatto carriera e non sai più se dargli del tu o del Lei. Non ho avuto la fortuna di bere alla fonte che il santo di Saludecio fece sgorgare a Morciano. Però mi è affiarato alla mente un lontano ricordo. Da bambini andavamo a giocare al campone (il vecchi campo sportivo). Dopo una partita avevamo preso il pallone di cuoio per portarlo da un ciabattino li vicino, in quanto cominciava a scucirsi. Il ciabattino e sua moglie
Siamo presenti alla Fiera di San Gregorio in via Bucci A
TREBBIO DI MONTEGRIDOLFO - Via Botteghino 61 - Tel. e Fax 0541/855134
Il Beato Amato
non erano tanto alti e non avevano figli. Il loro sguardo era sereno. Siccome era estate e noi eravamo accaldati la moglie ci propose di bere acqua dal pozzo. Io non volevo disturbare, ma lei insistette. Calò il secchio nel pozzo e lo trasse su. L’acqua era fresca e frizzante. Incredibile, una meraviglia. Sarà stato il caldo, la sete, il lontano ricordo ma non ho mai più ritrovato quel sapore ne in montagna, ne nelle acque minerali. Faccio ppresente che il luogo dove abiva la famiglia del ciabattino non era lontano dalla sorgente trovata da Sant’Amato Ronconi. Roberto Ghigi
Saludecio
Saludecio viaggio - Domenica 8 marzo/Biblioteca Comunale, ore 17. Ritornare se stessi: il viaggio eroico di guarigione e autorealizzazione. Loretta Illuminati psicoterapeuta e Fabrizio d’Altilia counselor. E' l'appuntamento che chiude la Rassegna dedicata al “Viaggio”, partito 13 febbraio. Si è articolato in concerti, cineforum e incontri. L’evento è stato promosso dal Comune di Saludecio, in particolare dall’assessorato alla Cultura, che ne cura l’organizzazione insieme all’associazione culturale saludecese L’Armonda. Info: Comune di Saludecio - Ufficio Cultura Tel. 0541.869721/869719 www.comunesaludecio.it - www.visitaresaludecio.it
78
Marzo 2015
CORIANO - MONTE COLOMBO - MONTESCUDO MONTESCUDO TEATRO
Teatro, inizia la stagione del dialetto Montescudo, Teatro Rosaspina
- Ventidue anni di commedia dialettale. Un record. La commedia dialettale resta elemento trainante dei sabato sera al Rosaspina, offre anche quest’anno, un cartellone all’insegna del divertimento per gli appassionati del genere, con le migliori compagnie locali. E’ la più vecchia e importante rassegna dialettale della provincia di Rimini. Il teatro. “E’ datato genericamente dagli storici all’inizio del 1800, ma già alla fine del 1700, precisamente nel 1780, nelle lettere inviate dal cardinale legato al governatore di Montescudo, si parla di uno spazio utilizzato per le rappresentazioni teatrali. Ha la tipica struttura dei teatri all’italiana dell’epoca, con forma a ferro di cavallo, platea, un ordine di palchetti e il loggione.
Il cartellone 7 marzo, ore 21. Commedia dialettale. “Un còlp ad Fòlmin”. La compagnia “Quei
dla Veggia”. 8 marzo, ore 18. Festa della Donna. Riccardo Guelfi: “La notte vola!!!”. 9 marzo, ore 21. Cabaret. Buon compleanno Manu (a ricordo del piccolo Manuel “Signore e signori e4cco a voi I chi mat”. 14 marzo, ore 21. Commedia dialettale. La compagnia “Solo per una volta” presenta “Andem da l'Ada”. 15 marzo, ore 18. Teatro. Angela Malfitano “La Regina degli elfi”. Festival Focus Jelinek. 21 marzo, ore 21. Recital. “Tra le note vibra la passione”. Viaggio attraverso la msuica di ieri, di oggi e di domani. 28 marzo, ore 21. Musica. Tributo a Ligabue. 29 marzo, ore 18. Teatro. “Polvere”. Scena verticale. Dialogo tra uomo e donna
Chiesto al montescudese un ricordo del prestigioso liutaio
BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it
Pelagalli: “Bisignani, artista dal comportamento signorile” “Fin da subito notai una squisita ospitalità e generosità da parte sua. Mi suggerì dei nomi...”
Rossano Aquilanti Pelagalli
LA MUSICA - Rossano AquilantiPelagalli, il montescudese senza fissa dimora come ama definirsi. Da tempo abita a Carpegna, è uno tra i massimi esperti di strumenti musicali ad arco. Hanno appena pubblicato un libro dal titolo “Amarcord... il Maestro Liutaio Otello Bignami”. Tanti esperti ed appasionati di musica a raccontare il maestro scomparso. Tra costoro anche Pelagalli. Riportiamo il suo ricordo.
“Del maestro liutaio Otello Bignami di Bologna, ricordo con simpatia i nostri incontri agli inizi degli anni ‘8o quando mi recavo nel suo laboratorio per questioni attinenti la liuteria. Un artista dal comportamento signorile! Conobbi il maestro in occasione di alcune visite presso
l’orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Andai a mostrare ai musicisti degli archi che mi furono dati dal maestro Floriano Nofri (archettaioliutaio) di Macerata da far visionare. Un professore d’orchestra mi disse di andare anche dal maestro Bignami che aveva il laboratorio non molto
lontano dal Teatro. Così feci... Molto cortesemente, il maestro, mi ricevette. Fin da subito notai una squisita ospitalità e generosità da parte sua. Mi suggerì dei nomi ai quali rivolgermi dopo di lui. Tramite il maestro Otello Bignami arrivai a conoscere alcuni liutai suoi allievi, come il maestro Pietro Trimboli, il maestro Roberto Regazzi e altri. La particolarità che distingueva il maestro Bignami, a mio avviso, era la sua assenza di gelosia e invidia nei confronti di altri colleghi. Amava molto i suoi allievi e si prodigava per aiutarli in varie maniere”.
Teatro CorTe, si ricomincia con i Fratelli di Taglia
I Fratelli di Taglia
SPETTACOLI - La direzione artistica del teatro CorTe di Coriano è stata affidata alla compagnia Fratelli di Taglia, sfrattati dal Teatro del Mare di Riccione dall'amministrazione targata Renata Tosi. Presentano un ricco cartellone. Ecco i prossimi appuntamenti.
Collettivo Beatrici. Domenica 8 marzo – ore 16,30. Favole. Compagnia La Contrada: “La Bella e la Bestia” in collaborazione con Arcipelago Ragazzi.
Sabato 7 marzo – ore 21,15. Prosa. Collettivo Beatrici. Le Beatrici di Stefano Benni con Valentina Chico, Elisa Benedetta Marinoni, Valentina Virando, Gisella Szaniszlò, Beatrice Pedata. Regia di Stefano Benni &
Domenica 15 marzo – ore 16,30. Favola. Compagnia Fratelli di Taglia: “Cappuccetto Rosso” in collaborazione con Arcipelago Ragazzi. Venerdì 20 marzo – ore 21,15. Prosa. Alessandro Benvenuti: “Un comico fatto di
sangue”. Giovedì 26 marzo – ore 22. JAZZ INC. TRIO feat JOYCE YUILLE. Joyce Yuille - voce, Massimiliano Rocchetta - pianoforte, Mauro Mussoni - contrabbasso, Fabio Nobile - batteria. Dalle 20,30 apericena Km Zero by La Cantinetta della CorTe. Sabato 28 marzo – ore 21. Dialetto. Compagnia Teatrale Del Gallo: “Un divano per tre”. Giovedì 9 aprile – ore 21,15. Compagnia Centro 21: “Gustosa! Un varietà tutto da gustare”.
CORIANO - MONTE COLOMBO - MONTESCUDO
Marzo 2015
79
Raccolte più di 150 firme. Si può aderire alla petizione andando a Montescudo nel negozio “da Arcangeli, non solo calzature”
IL PUNTO
- Montescudo-Montecolombo. Questo dovrebbe essere il nome del Comune che nasce dall'unificazione delle due cittadine. Il nome che gira è Monteconca e lo ha coniato lo storico Maurizio Casadei. La proposta, MontescudoMontecolombo, è di Gilberto Arcangeli, un appassionato della storia, della tradizione, delle radici di Montescudo, della provincia di Rimini e del mondo. Arcangeli potrebbe appartenere di diritto a quella schiatta di persone che sanno parlare al mondo, raccontando il proprio borgo, come amava dire il prestigioso scrittore russo, Leone Tolstoj. E' già iniziata la raccolta delle firme. Finora sono già più di 150; si può firmare a Montescudo presso il negozio “da Arcangeli non solo calzature”. Racconta Arcangeli: “Con il doppio nome si salvaguardano 5-600 anni di storia sia di Montescudo, sia di Montecolombo. Vorrei ricordare che Sigismondo Malatesta costruì la rocca a Montescudo come
“Montescudo-Montecolombo, questo il nome del nuovo Comune” Da sinistra: Montecolombo, Montescudo e Gilberto Arcangeli
Idea lanciata da Gilberto Arcangeli, profondo appasionato della storia di Montescudo, della provincia di Rimini e del mondo. “Si conserverebbero 5-600 anni di storia”
baluardo di Rimini; da qui l'origine del nostro comune”. Sul nome nuovo, Monteconca, sono decisi come dei pompieri gli amministratori di Montecolombo. Divisi invece quelli di Montescudo. I cittadini con le firme stanno facendo sapere il proprio pensiero. Di fatto Montescudo e Montecolombo sono già una sola comunità. Ad esempio, scendendo verso Montecolombo. Superata la scuola, superate le due ville, si incontra una nuova lottizzazione. E' la prosecuzione di Montescudo, ma il territorio comunale è quello di Montecolombo. Ancora pochi metri e si incontra il borgo di Montecolombo.