2012 - 11 | La Piazza delle Province di RImini e Pesaro

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Monte Cerignone - Tel. 0541.978524 Fax 0541.978698

ANNO 16 N.11 Euro 1,50

Mensile di politica, economia, cultura, sport e costume della provincia di Rimini

REDAZIONE: VIA GARIBALDI, 30 - 47843 MISANO ADRIATICO (Rimini) - Tel. 0541.611070 E-mail: lapiazzarimini@libero.it

Zamagni: “L'economia dipende dalle istituzioni”

RICCIONE - 21

RIMINI - 6-7

IL PUNTO DI VISTA

Berlusconi, l'Italia e il disastro di Alessandro Roveri* - Conviene leggere attentamente il comunicato del 24 ottobre (probabilmente scritto dal suo scudiero Giuliano Ferrara) con il quale Berlusconi ha annunziato la sua rinuncia a Palazzo Chigi. Il Cavaliere comincia col dire che ama l’Italia. Obiezione: perché allora l’ha portata a un disastro tale che, se non interveniva Monti, il governo era costretto a non dare le tredicesime del 2011? Poi comunica che resterà «a fianco dei più giovani» che dovranno «fare gol». Obiezione: che cosa significa fare gol in politica? Non sarebbe meglio mandarli nel Milan? Poi suggerisce le primarie del Pdl per il 16 dicembre. Quando le chiedeva Alemanno, nessuno gli dava retta. Ora le propone il “duce”, e tutti ubbidiscono, aggiungendo che il suo è stato un atto di «generosità». Dichiara poi di avere dato all’Italia il sistema dell’alternanza. Ma lo ha fatto sapendo che, grazie alla tv e ai suoi soldi (dal 1994 ad oggi il suo guadagno è stato di 400.000 euro al giorno) avrebbe comandato lui. Peccato che un bel giorno Fini si sarebbe stancato di ubbidirgli, ed avrebbe mandato a gambe all’aria il Pdl, che da quando ha espulso

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Tariffa Roc: “Poste Italiane Spa - Sped. abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.° 46) art. 1 com. 1 - DCB Rimini”

Riccione 90° : cinque sindaci raccontano

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Rifiuti: “In primavera esteso il porta a porta”

NOVEMBRE 2012

Pru Ghigi, Garattoni replica a Battazza MORCIANO - 53

CATTOLICA - 31

“Salvare l'edilizia della provincia” I costruttori puntano il dito contro la politica (che non decide), le banche (che lesinano i finanziamenti) e la burocrazia (lenta). Ma dove erano quando si alimentava la bolla speculativa?

MADE IN ITALY - La madasa l'è ingarbuiéda

L'ALTRA PAGINA

Giovanni XXIII e Paolo VI, i papi del Concilio

Da sudditi a fratelli. Ma quando? di Felice Scalia*

di Francesco Toti

- Che la Chiesa sia “popolo di Dio” non è che piaccia a tutti i christifideles. Per diversi motivi non si è lieti di sapere che anche la base è inviata al mondo. Lo notiamo ogni giorno non solo nelle lotte e faide interne alla comunità e alle curie, ma anche nelle sacche di resistenza allo Spirito che ci sembra pericoloso

- Nel cuore senza futuro degli imprenditori del settore edile della provincia di Rimini, in ginocchio dopo vent'anni di vacche grasse (e tristi), è sceso un applauso fragoroso, il più tonante di una serata senza fronzoli, sulle argomentazioni dell'imprenditore Oscar Tamburini, presidente Cna di Rimini, che lo scorso anno ha chiuso due imprese. Ha tagliato Tamburini: “Scen-

Pagine 2-3-5-6-7

Breve massima di saggezza Bisogna ancora combattere l'ingiustizia sociale. Il mondo non migliorerà certo da solo

Eric Hobsbawm (storico 1883- 2012)

Cecco - M. C. Escher - 2012

MISANO ADRIATICO

Misano Brasile

Bagli, presidente IL TEMA

Condomini Le risposte ai lettori dell'esperto

VALCONCA San Clemente Lunardini, la cuoca di Sky Caro Migani, sbagli San Giovanni Quell'angolo del focolare Politica in convegno Coriano Sagra dell'Oliva e prodotti... Montefiore Mangiarsano, una sagretta Mondaino Quelli dell'Oro del Daino

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RISTORANTE LA COLLINA - SAN CLEMENTE


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INCHIESTA

Novembre 2012

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Gli immobili sono preziosi risparmi della comunità, ma se non servono, uccidono sviluppo e territorio

“Salvare le imprese delle costruzioni della provincia” ALLEGRO MA NON TROPPO

Quando la banca finanziava tutto

L'INCHIESTA segue dalla prima pagina diamo in strada con le ruspe e assediamo i palazzi della politica. A me non me ne importa un c.... dell'anello verde attorno a Rimini. Qui siamo alla fame”. L'incendiario intervento ha caratterizzato gli stati generali sull'edilizia tenutosi lo scorso 25 ottobre nella saletta congressi dell'Apt (Azienda di promozione turistica della Regione Emilia Romagna) di Rimini, in piazzale Fellini. E forse potrebbe sembrare il caso, o la metafora della decadenza, o dell'internazionalizzazione del Riminese, ma la sala che ospitava un centinaio di imprenditori è stata finanziata dall'Ikea (alle pareti tutt'e sei gli orologi con le ore delle capitali fermi). L'azienda svedese ha raccontato la sua munificenza con quattro mega pannelli. Ad organizzare l'assemblea: Ance Rimini, Cna, Confartigianato, Confcooperative e Legacooperative. Il lapidario titolo: “Salviamo le imprese delle costruzioni”. Insomma, si è abbattuto il terremoto del mercato. Ma perché nei 20 anni di boom nessuno ha pensato ai pilastri? Al futuro? Alla saccheggio del territorio e degli uomini? Roberto Brolli, presidente di Confcooperative della provincia di Rimini ha coordinato il pomeriggio (iniziato alle 17,30 con mezz'ora di ritardo), ha bacchettato i grandi assenti: “Peccato non avere la presenza dei sindaci invitati. Siamo nella fase dell'emergenza in cui bisogna mettere da parte sigle e campanili”. Il sipario vero lo ha aperto Ulisse Pesaresi, presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili di Confindustria) di Rimini: “Non siamo mossi dal consumo del territorio, ma dallo sviluppo sostenibile. Alle pubbliche amministrazioni chiediamo

Giornale d'informazione fondato nel 1997 Direttore responsabile Giovanni Cioria Edizioni la Piazza Via Garibaldi 30 - 47843 Misano Adriatico Redazione Via Garibaldi 30 - 47843 Misano Adriatico tel. 0541.611070 Abbonamenti e pubblicità - 0541.611070 Stampa La Pieve Poligrafica Editore srl Verucchio (Rimini) Pubblicità inferiore 45% Registrazione presso il Tribunale di Rimini N.° 13/'97 del 21 - 8 - 1997 Numero Roc: 10.364

Giornale in stampa il 6 novembre

Da sinistra: Massimo Gottifredi (Legacoop), Renato Ioli (Cna), Toberto Brolli (Concooperative), Ulisse Pesaresi (Ance) (Foto Roberto Bronzetti) cambiamento nel metodo (con tempi certi nel rilascio dei permessi e piani particolareggiati; alle banche liquidità alle imprese. In sostanza, chiediamo una boccata di ossigeno. Davanti a noi abbiamo delle opportunità con la rigenerazione urbana, il risparmio energetico e la messa in sicurezza sismica degli

mentre tutte le iniziative intraprese sembrano cucite sulla grossa impresa. Le pubbliche amministrazioni a livello locale non riescono a rimuovere neppure gli ostacoli burocratici. Hanno un'idea negativa del mattone e un rispetto del verde fine a se stesso. Che fare? Voglio fare un esempio: le aree produttive

del Villaggio Primo Maggio. Ci sono 67 imprese con investimenti per 50 milioni di euro ma ancora non è stata firmata la convenzione. La conseguenza: è tutto fermo. Altra idea. Poiché il regime immobiliare si basa sulla rendita fondiaria, gli investimenti andrebbero stimolati verso la riqualifica-

-0,6%

5.743

308

Materiali per costruzioni primo semestre: produzione (-0,6%), fatturato (+1,7%), occupazione (-1,3%)

Imprese settore edile nel 2011 (più 1,5% sul 2010). 4.050 le imprese individuali

Le imprese edili che hanno cessato l'attività nei primi sei mesi del 2012. Più 7,3%

FOCUS edifici. Per mettere in piedi quanto sopra per il rilancio, ci vorrebbe un Piano città. Inoltre, dovrebbero partire i lavori pubblici. Il Comune di Rimini ha in cantieri pochissimi interventi”. Il quaderno del lamento, Pesaresi lo ha passato a Renato Ioli, presidente della Cna della provincia di Rimini. Ioli ha picchiato duro nella sostanza: “Se non lavora il muratore, non lavora nessuno, si diceva una volta. Il settore è nelle difficoltà e si sente abbandonato;

Assente la politica - La politica doveva essere la grande protagonista per ribattere colpo su colpo le argomentazioni degli imprenditori, invece è stata la grande assente. C'erano solo due amministratori: Maggioli (vice-sindaco a Bellaria) e Juri Magrini (assessore della Provincia di Rimini). Entrambi hanno fatto begli interventi. Maggioli ha sottolineato i 5 milioni di opere pubbliche di Bellaria con bandi ad invito. Mentre Magrini ha detto di guardarsi negli occhi con franchezza: le colpe vanno condivise.

- Siamo a dieci anni fa. Roberto fa l'agente immobiliare. Acquista un lotto nel Comune di Coriano (zona Montauro). Può costruire cinque villette a schiera. Per un investimento di 1,2 milioni per lotto e costruzione. Va in banca e chiede la cifra. Non ha che l'auto e un motorino. Gli viene concesso il finanziamento. Poi Roberto vende il progetto per ragioni familiari. Se tutto fosse andato liscio avrebbe guadagnato circa 450 mila euro. Il trenta per cento. E sì nei momenti d'oro, attorno a dieci annio fa, gli impresari guadagnavato tra il 25 ed il 33 per cento. Oggi, se fa bene ci si attesta attorno al 12 per cento. Le banche, giustamente, non elargiscono più mutui facili. Fine della speculazione.

zione urbana. Poi c'è tutta la questione relativa all'abbattimento dei consumi energetici”. Massimo Gottifredi ha portato le ragioni di Legacoop: “Siamo ben dentro il quinto anno di crisi. Insieme, dobbiamo dare un segnale forte verso le pubbliche amministrazioni. Non siamo qua per piangerci addosso, ma fiduciosi nello stimolare la ripartenza. Per farlo però le pubbliche amministrazioni devono adottare una visione chiara dello sviluppo. Noi abbiamo idee chiare per riqualificare tutta la nostra macchina turistica, sulla riqualificazione di qualità, sul futuro urbano. Dobbiamo collaborare con il pubblico con un progetto pratico”. Chiuse le relazioni, si è dato

sfogo al dibattito. Ha rotto il ghiaccio Bellini, Cgil: “Non è più sostenibile il vecchio modello della cementificazione del territorio. In Emilia Romagna su 328 comuni, 326 sono a rischio sismico. Basterebbe indirizzarsi sulla messa in sicurezza per far ripartire la locomotiva edilizia. Settore alle prese col lavoro nero, professionalità medio-bassa”. A questo punto Tamburini, chi lo conosce afferma che è serio e preparato imprenditore del settore elettroimpianti, squarcia la serata: “Qual è il piano di battaglia contro l'immobilismo delle pubbliche amministrazioni, contro le banche che aprissero i mutui, potrebbero riattivare il comparto?”. Maggioli, vice-sindaco a Bellaria, uno dei due amministratori col coraggio di affrontare la platea: “Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Noi a Bellaria, negli ultimi due anni, abbiamo messo in piedi opere pubbliche per 5 milioni di euro. Propongo di riunirci come amministratori e vedere che cosa fare con gli enti superiori. La riqualificazione dei vecchi edifici non può prescindere dagli incentivi. Bloccare questo sarebbe un delitto. Va capito che cosa si intende per consumo del territorio [applausone, ndr].”. Juri Magrini, già assessore all'Urbanistica del Comune di Rimini, oggi assessore provinciale, ha preso di petto le argomentazioni degli imprenditori: “Dobbiamo avere un piano di battaglia chiaro, franco e onesto. Mi sembra che ci siano due binari: le cose che si dicono qui e quelle che si affermano nelle camere caritatis degli amministratori. Il Psc è quel punto di riferimento al quale anche voi avete contribuito. Se ci sono piani e programmi, oltre che da chi amministra, si va anche dalle banche. Dopo che non ci sono più alibi e scuse rispetto alle vostre proposte. Sento l'imbarazzo di due verità. Questa è una città che dovrebbe giocare su un unico tavolo ed a carte scoperte. C'è una parte della città che vuole l'edilizia come speculazione; ha senso continuare a costruire edifici che poi restano vuoti? Se è così si esce dai lavori pubblici e si entra nei servizi sociali. Non si entra nel Psc per falciare gli interessi di un'altra parte della città. Se imprese e lavoratori non remano nella stessa direzione la barca si ferma”. Boschetti, presidente di Cbr (uno dei gioielli provinciali non solo edilizie): “Noi abbiamo dato lavoro a tante famiglie. Oggi, se il timone è condotto solo dalle pubbliche amministrazioni non si va da nessuna parte. La trippa è finita; facciamoci sentire anche non facendoci trovare alle cene dei partiti. Spero che le pubbliche amministrazioni non facciano morire il nostro settore”.


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Novembre 2012

INCHIESTA

Marino Bonizzato prima ancora di essere è uno degli architetti più raffinati e colti del Riminese ha orizzonti altissimi

“Ci vorrebbe un'idea di città” Marino Bonizzzato

L'INTERVISTA

- Ci vorrebbero cento, mille architetti come Marino Bonizzato. Prima ancora che essere un raffinato progettista (sua la darsena di Rimini e il Galli che non si farà mai), ha orizzonti civili altissimi. Fatto concreto. Negli anni Settanta fa politica nel Psi (Partito socialista italiano). Il Comune di Misano Adriatico lo chiama per un progetto. Poco dopo diventa presidente del Circondario (l'ente che era l'attuale Provincia di Rimini). Per conflitto di interesse rimette l'incarico. “Questa crisi - argomenta Bonizzato - ci deve far riflettere su quello che abbiamo fatto. Ora, dovremmo indirizzarci alle tante cose da demolire e ricostruire. Soprattutto gli edifici che potrebbero crollare con un terremoto. Ci sono tante strutture

che non soddisfano più esigenze e bisogni delle persone. Dovremmo pensare di costruire un nuovo mondo. Non più i condomini, ma qualcosa a cui si parte-

cipi socialmente. C'è il discorso di quale città immaginare e quale edilizia fare. Chi pensa di ripercorrere quello fatto non ha capito niente”.

“Ci vogliono - continua Bonizzato - nuovi imput culturali e politici. In giro, c'è scarsità di idee, competenze, immaginazione. Col futuro che fa paura. Sono del parere che prima vanno affrontati i temi culturali e politici, poi quelli economici. Se non sarà così, si farà un flop mostruoso. Anche l'edilizia è impresa solo che non c'è più commercio. E' figlia dello stesso sistema che ha prodotto immagine ed apparenza. Per uscire dal sistema che ci ha mandato in crisi, bisogna investire in bellezza, qualità, amore. Tutti valori alternativi agli odierni. Insomma, ci vuole più socialità e meno individualità”. “Anche la politica - chiude Bonizzato -, a chiacchiere dice queste cose. Per concretizzare quanto detto, ci vogliono piani, esempi, interventi campione. Ci sarebbe davvero da rilanciare l'economia non solo edile; se aspettiamo il fato siamo cotti”.

Morciano - Via Ca' Fabbro 130 Tel. 0541.851411 Fax 0541.987453 IL PUNTO DI VISTA

Edilizia, finito il filone d'oro Non è tutto negativo? - Chi è causa del proprio mal, pianga se stesso. Bisogna scomodare un adagio figlio di migliaia d'anni di esperienza per raccontare questa crisi non irreversibile del sistema edilizio del Riminese. E non solo. Nell'assemblea degli stati generali tenutasi a Rimini e organizzata da cinque associazioni (Ance, Cna, Confartigianato, Legacoop e Confcooperative) tutti gli interventi hanno addossato le colpe alla politica e alle banche. Nessuna autocritica. Solo l'assessore provinciale Yuri Magrini ha sottolineato che i Piani regolatori e il Psc (Piano strutturale comunale) sono fatti con le associazioni di categoria e dei professionisti. Dei bisogni dei e di quello che è giusto per cittadini poco ci si cura. E' vero che la colpa è della po-

litica, perché sintetizza il potere dei poteri. Solo che la politica negli ultimi 20 anni ha assecondato i venti non degli imprenditori del mattone, ma dei palazzinari e speculatori del mattone. Ora bisognerebbe voltare pagina. Come dice Roberto imprenditore con un'idea sociale della comunità bisognerebbe fare l'esatto contrario di quanto fatto fino ad oggi. Invece, Gianni, impresario edile, ex politico, in un capannello davanti alla sala dell'Apt ha sentenziato: “Il filone d'oro del mattone si è esaurito. Potrebbero restare città spettrali come nel far west”. Che la politica con un'idea di comunità scenda in campo, altrimenti non c'è futuro”. Gli imprenditori dell'edile, non è una contraddizione, avrebbero tutto da guadaganer.



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IDEE

Costruzioni, idee per ricominciare - Gli stati generali delle costruzioni hanno portato idee per ricominciare. Eccole. Rigenerazione urbana Risparmio energetico e messa in sicurezza con l'anti-sismica). Housing sociale - fine di qualificare l’offerta di unità abitative in affitto e vendita da mettere a disposizione di quelle persone che non sono in grado di sostenere i costi del libero mercato. Burocrazia - Modalità e tempi certi per il rilascio di permessi di Costruire e per i Piani Particolareggiati. E’ necessaria una revisione dei tempi di ritiro dei permessi di costruzione. Infatti, l’attuale sistema (il permesso va ritirato entro 60 giorni dalla notifica con il relativo pagamento degli oneri) penalizza le imprese che in questo momento soffrono di mancanza di liquidità. Quindi si propone di portare almeno a 12 mesi il termine di cui sopra.

INCHIESTA

Novembre 2012

Oneri di costruzione La monetizzazione dei parcheggi e delle aree verdi dovuti al Comune di Rimini, sono fra i più alti d’Italia. Eliminare l’esoso balzello del 40% sui ritardi dei pagamenti degli oneri. Credito - Le categorie coinvolte continuano a ricevere dagli associati segnalazioni di una notevole restrizione del credito. Lavori pubblici - Pagare i crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Appalti e regole - Rimini rimane fra le province in Regione con il più basso numero di appalti pubblici di lavori edili. Offerte anomale - Per importi fino al milione di euro nelle gare di appalto al massimo ribasso, eliminazione automatica delle offerte anomale.

- Mutuo-affitto: che cosa sarà mai? Passando in via XX settembre, vicino alla Chiesa di San Pio V, a Cattolica, sulla vetrina dell’ex Kasbah, ho visto un cartello che mi ha incuriosito, Diceva più o meno così: “Se hai pochi soldi e cerchi un appartamento per andarci ad abitare subito vieni da noi che te lo diamo attraverso il nostro “Mutuo/affitto”. Di Mutuo/affitto non avevo mai sentito parlare. Ho telefonato al responsabile del Gruppo Fabbri – immobiliare – come diceva il cartello ed ho ottenuto la spiegazione dell’operazione.

CATTOLICA LA RIVOLUZIONE

Mutuo-affitto, non solo marketing MI è sembrata una idea buona realizzata attraverso un percorso corretto e, a mio modesto avviso, anche eticamente valido. Tradotto in pratica. Caso concreto: due persone vogliono sposarsi e, ovviamente, cercano casa. Lavorano entrambi e, fatti i dovuti calcoli, sono in grado di risparmiare non più di 950 euro al mese. Dilemma: andare in affitto o provare a comprare un appartamento? Andare in banca a chiedere un mutuo potendo pagare una rata

Partner ideale dei Tuoi Progetti

massima di 950 euro mensili è impensabile. Se il direttore è gentile ti ascolta poi, altrettanto gentilmente, ti dice “Non possiamo proprio fare niente”. Il Gruppo Fabbri, invece, attraverso il “Mutuo/affitto” propone ai nostri nubendi l’acquisto di un appartamento nuovo con il versamento di euro 950 al mese. Di questi 950 euro, 250 saranno versati a titolo di affitto per la disponibilità e l’uso immediato dell’appartamento e i restanti 700 accantonati, quale acconto mensi-

le per il pagamento dell’appartamento. Viene stipulato un accordo per la durata di anni 5 prorogabile per altri 3 anni. Allo scadere rispettivamente del 5 ^ o dell’8 ^ anno i contraenti avranno accantonata la somma di 42,000 oppure 67,200 euro. Ipotizzando che l’appartamento costi 180,000 euro la somma residua da versare per potere rogitare l’acquisto sarà di 138,000 oppure di 112.800, questa volta ottenibile attraverso una normale prestito

bancario. A me è sembrata una procedura buona e utile in quanto dà a molte coppie la possibilità di non gettare al vento i soldi dell’affitto e di cominciare da subito a vivere “nella propria casa” facendo solo un piccolo sforzo in più, rispetto ad un normale canone di affitto, che oggi può aggirarsi intorno ai 700 euro mensili. Se l’idea fosse copiata e applicata anche da altri costruttori edili non sarebbe male.

G. V.


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INCHIESTA

Novembre 2012

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Quando la finanza, il settore immobiliare e la burocrazia sono un danno per la società; assorbono il 33% del Pil

Il successo economico e sociale dipendono dalle istituzioni di un paese - A lezione di economia. Come si cambia e come si dovrebbe essere. Mai tornare indietro però. Il punto di vista è quello di Stefano Zamagni, economista docente all’Università di Bologna. Innanzi tutto una presa di coscienza dall’alto. Che è quello che ci si aspetta da tempo ma tarda parecchio ad arrivare: modificare le istituzioni economiche che “succhiano” ricchezza dal lavoro per una rendita che non è sviluppo. E poi il mercato del lavoro, fuori il “vecchio” assistenzialismo per una welfare society più equa. Professore, allora. Questo spread non fa più paura. “Ora che lo spread è sceso non possiamo illuderci che questa tempesta finita si siano risol-

L'INTERVISTA

di Matteo Marini ti tutti i problemi Oggi è ampiamente riconosciuto che il successo economico e sociale dei paesi dipende dalle istituzioni. Non più dalle risorse naturali o dal capitale umano, almeno non in maniera così decisiva. Ma dall’assetto delle istituzioni. Quelle politiche e quelle economiche. Tutti parlano delle istituzioni politiche, si parla troppo poco di quelle economiche, si trascurano. Sono le istituzioni economiche che regolano il gioco economico e le possiamo sud-

dividere in due tipi. Quelle estrattive e quelle inclusive. Le prime sono quelle che estraggono valore aggiunto da chi lo ha prodotto per creare una rendita. Sono quelle del campo finanziario, immobiliare e burocratico. Le seconde, quelle inclusive, comprendono tutti nel processo produttivo. Il problema è che c’è un eccesso del carattere inclusivo delle istituzioni che succhiano valore aggiunto e lo trasformano in rendita, per una

quota del 33 per cento del Pil. È la speculazione. Se non cambiamo le istituzioni economiche ecco che lo spread riprenderà ad aumentare. Ci vogliono le riforme da parte, prima di tutto, del Governo nazionale che è il primo attore ma anche degli enti locali, quindi le regioni”. Di chi stiamo parlando? “Banche, le governance e la burocrazia per esempio. Abbiamo un milione di dipendenti pubblici in più di quelli che servono, un surplus che moltiplicato per 50.000 euro all’anno di costo per ciascun dipendente fa una cifra enorme”. Si sta andando in questa direzione?

“In parte, ma troppo lentamente. Il passo è troppo corto ancora, vedi la legge anticorruzione. È necessario cambiare mentalità. La Tobin tax per esempio pone un limite alla speculazione. Invece leggo cose sui giornali, anche di esperti di economia, che se me le dicesse un mio studente lo boccerei”. C’è il rischio che un prossimo esecutivo possa rovinare quello fatto fin qui? “Il rischio è evidente, c’è. Che la prossima maggioranza

annulli tutto quello che è stato fatto e torni all’antico. Il richiamo della foresta. Io mi auguro che ci sia una coalizione politica che rimanga fedele al poco che è stato fatto. Certo, questo governo ha dovuto prima di tutto spegnere il fuoco e ora è arrivato quasi alla fine. Il prossimo esecutivo, se vuole essere serio, deve andare oltre prendendo atto del lavoro fatto. Altrimenti tornerebbe al vecchio sistema, un cancro che ci ha portato alla situazione in cui siamo oggi. Ma ho fiducia nella saggezza degli


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Novembre 2012

INCHIESTA

“Non più dalle risorse naturali e dal capitale umano” Parola di Stefano Zamagni, grande economista riminese

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L'INTERVISTA

Stefano Zamagni

Emanuele Barogi, ingegnere, fa parte del tavolo del Piano energetico del Comune di Rimini

“Abbiamo un milione di dipendenti pubblici in più di quelli che servono, un surplus che moltiplicato per 50.000 euro all’anno di costo per ciascun dipendente fa una cifra enorme”

italiani. I segnali sono sconfortanti di insoddisfazione. Ma queste cose bisogna spiegarle e finora non è stato fatto. L’economia ha bisogno di regole del gioco”.

‘welfare state’ ma di ‘welfare society’. La società del benessere, non più denaro gettato in un pozzo senza fondo. In passato queste leggi sono sì servite, ora favoriscono chi non è nel bisogno reale e non aiutano i giovani nelle loro capacità lavorative. Oggi i giovani non sono capaci di lavorare. È un modello vecchio”.

Ora però la situazione è complicata, lo Stato sociale viene molto ridimensionato. “Il welfare state ricade nello stesso discorso. Deve diventare anch’esso inclusivo, ora non garantisce i livelli essenziali di assistenza. È ingiusto e inefficiente. Infatti non parlo più di

È il famoso adagio, non ti do il pesce ma ti insegno come si pesca? “Anche questo è un discorso trito e ritrito che fanno tutti. Ti do una lenza invece del pane, però se nel fiume non ci sono i pesci...? Bisogna capire che la prima forma di welfare è l’in-

clusione nel mercato. Bisogna creare occasioni, far nascere tipologie nuove di impresa. Altrimenti se continuiamo con la politica assistenzialista troviamo occupazione al massimo l’80 per cento della forza lavoro”. Come vede la possibilità di Monti di nuovo premier? “La vedo in maniera positiva, è una possibilità. Ma non può più fare il presidente del Consiglio con le stesse modalità di adesso. Deve aderire a una piattaforma politica e, se acquista il consenso degli elettori, può dare la propria disponibilità a guidare un nuovo esecutivo. Non sarebbe più allora un governo tecnico. Ma deve fare una scelta di campo. Di una piattaforma e di un gruppo politico”.

Mettere mano alle vecchie costruzioni attraverso gli incentivi - I privati andrebbero stimolati ad investire sui vecchi immobili con degli incentivi: di cubatura o fiscali. Sarebbe il modo più efficace per aiutare la crisi delle costruzioni. L'ingegnere Emanuele Barogi per conto del suo ordine fa parte del tavolo del Piano energetico del Comune di Rimini istituito una mesata fa. Siedono una trentina di persone, in rappresentanza di ordini, collegi e associazioni di categoria. Racconta Barogi: “Stiamo lavorando alle linee guida con

degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici per il 20142016. Noi come ordine abbiamo già fatto delle proposte al Comune di Rimini partendo dalla direttiva dell'Unione europea del 2006. Per il 2020 sprona a ridurre del 20% l'emissione di anidride carbonica nell'aria, di aumentare del 20% l'efficienza energetica e aumentare del 20% la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Belle parole ma come fare a stimolare il privato a mettere mano ai vecchi edifici? Barogi: “Di certo, l'aumento volumetri-

co è una buona soluzione e si ottengono tre risultati: da una parte si mette a posto la propria casa; dall'altra si persegue il benessere sociale. Infine, si aiuta anche l'ambiente. Credo che sia un modo intelligente per aiutare il comparto in crisi. Crisi purtroppo figlia della speculazione avvenuta sulle nuove costruzioni che ha premiato la rendita fondiaria a discapito del lavoro”. “Ora - chiude Barogi - è ora di invertire la tendenza, partendo dai valori. Concetti da sottolineare nei convegni”.



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RIMINI - SAN MARINO FOCUS

Mondaino

paniere di 35 tra prodotti DOP e IGP, un infinito patrimonio di tradizioni culinarie e gastronomiche, un’articolata offerta enologica (21 DOC, la più antica DOCG bianca d’Italia e 9 IGT) e “outsider” internazionali del calibro di Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Reggio Emilia, Prosciutto di Parma, Mortadella Bologna, Piadina Romagnola e Lambrusco, solo per citarne alcuni. «L’enogastronomia tipica della nostra regione –sottolinea

Wine food festival, tipicità in tavola - Il Wine Food Festival 2012: ovvero tipicità, terra e territorio a tavola. Quarta edizione per gli eventi regionali dell’enogastronomia tipica. Tra settembre e dicembre una trentina di appuntamenti, tra sagre, mostre mercato, fiere e degustazioni, dedicati ai migliori prodotti DOP e IGP e alle eccellenze enologiche della regione, dal Prosciutto di Parma al Sangiovese, dalla Mortadella Bologna agli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e Reggio, passando per Piadina Romagnola, pesce azzurro, Coppa Piacentina, Fungo Porcino della Val di Taro IGP, Sale di Cervia, Lambrusco, Formaggi di Fossa di Sogliano e Talamello e tanto altro. Non c’è regione in Italia che si scopra di più seduti a tavola dell’Emilia Romagna, incontrastata leader del gusto con il suo

Andrea Babbi, amministratore delegato di Apt Servizi - è una vacanza dentro la vacanza e costituisce un’opportunità unica per il turista di vivere la nostra terra come un “locale” e non da estraneo, assaporandone lo spirito e l’atmosfera più veri ed autentici. Oggi l’enogastronomia è sempre più una motivazione di viaggio e il Wine Food Festival si rivolge agli oltre 5 milioni di turisti gourmet che ogni anno scelgono l’Italia come loro meta di vacanza». Tanti gli eventi assolutamente da non perdere per gli amanti della buona tavola e della tipicità. Quelli nei pressi di Rimini: le Fiere del Formaggio di Fossa di Sogliano al Rubicone (18-25 novembre, 2 dicembre) e Talamello (4, 11 e 18 novembre). Per maggiore informazione: www.winefoodfestival.it.

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Nell'anno del centenario, film di Francesca Magnoni e Diego Zicchetti

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L'ultima passeggiata con Pascoli Amore per la scrittura e per la politica

Giovanni Pascoli

CULTURA

- Un lavoro ben fatto! Non lo si può definire diversamente il film documentario che due delle anime di Icaro TV, la giornalista Francesca Magnoni ed il regista Diego Zicchetti, hanno presentato a Casa Pascoli il 7 settembre scorso alla presenza del sindaco di San Mauro Miro Gori, alla direttrice dell’ Istituto Rosita Boschetti di fronte ad un numeroso ed interessato pubblico. Il lavoro dal titolo “Giovanni Pascoli 1912-2012 - L’ultima passeggiata” riprende la raccolta di madrigali composti da “Zvanì” in onore dell’amico Severino Ferrari in occasione delle sue nozze ed accompagna lo spettatore in un viaggio nel tempo partendo dalla morte del poeta per tornare alle sue origini, e cioè a San Mauro.

La morte del poeta come inizio di un racconto che si snoda scandendo le tappe salienti della vita di Pascoli, attraverso i suoi illustri incontri, come quello con Giosuè Carducci e Alessandro Serpieri, e i suoi movimenti da Bologna a San Mauro, da Barga a Matera, da Rimini a Urbino e Ravenna. “L’ultima passeggiata ” rivela il carattere spiccatamente romagnolo di Giovanni Pascoli il suo grande amore per la politica, e la sua capacità di cogliere le suggestioni che ar-

rivano dal saper vedere e capire in profondità il mondo che lo circonda. Importante nel racconto è, naturalmente, la morte violenta del padre Ruggero che segna profondamente l’animo del poeta. Francesca e Diego, si sono affidati per la recitazione e la lettura alle capacità dell’attore Paolo Summaria, profondo conoscitore della poesia pascoliana. Alla fine il risultato è ottimo come sottolineato dalle recensioni di due “addetti ai lavori” particolarmente interes-

sati come i già citati: il sindaco di San Mauro Miro Gori e la responsabile del Museo Casa Pascoli Rosita Boschetti. I due autori completano con la presentazione, un lavoro lungo un anno interamente autoprodotto e autofinanziato che li ha costretti a sacrifici ed alle lunghe trasferte necessarie alla ricerca di immagini ed informazioni sui luoghi in cui Pascoli ha realmente vissuto. E proprio nell’anno del centenario della nascita del poeta i due giovani mettono a disposizione degli studiosi uno documento completo ed estremamente curato che non dovrebbe mancare nelle biblioteche di ogni scuola perlomeno in Romagna. Il film è in vendita ad una cifra quasi simbolica al Museo Casa Pascoli di San Mauro e tra breve … sarà Natale. Claudio Casadei



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- Un’analisi onesta e severa a cui a mio avviso non possiamo sottrarci se vogliamo fare un discorso serio – riguardante l’impegno politico dei cattolici negli ultimi vent’anni, almeno a partire dalla disgregazione della Dc nel 1992 e dall’affermarsi del bipolarismo “imperfetto”, fatto di due poli contrapposti con dentro tutto e di più, innestato troppo frettolosamente in un ordinamento fino a quel momento rigorosamente proporzionale. E’ indubbio che la componente cattolica all’interno dei due maggiori schieramenti non ha dato grande prova di sé, né a mio avvi-

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La visione politica dei cattolici (e non solo) nella riflessione di Astorre Mancini

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Astorre (Pepe) Mancini

“Una generazione di “politici” cattolici di scarso spessore, privi di autonomia e spesso incapaci di assumere su di sé la responsabilità delle scelte”

passare dal piano dei principi alle scelte concrete amministrative. ciò che è stato seminato: comunità ecclesiali stanche, in cui si è perso il gusto dell’impegno civile, del dibattito e del confronto, svuotate di fermento culturale e quindi prive di capacità e progettualità politica. Ho sostenuto che a mio mode-

‘Politica, analisi onesta e severa’

L'INTERVENTO di Astorre Mancini so ha svolto un ruolo di testimonianza autentica : chiusa tra opposti estremismi, spesso si è limitata a battaglie identitarie o di “interdizione”, in ogni caso poco visibili, ottenendo scarsa attenzione al pari di qualsiasi partitino delle rispettive coalizioni ed ingoiando taluni “rospi” che hanno reso discutibile il comportamento concreto dei cattolici agli occhi della pubblica opinione : penso da un lato ai provvedimenti in tema di morale e famiglia (nel campo del centrosinistra), e dall’altro lato alla legge sull’immigrazione (c.d. Bossi/Fini) ed alla vergognosa introduzione del reato di clande-

RIMINI

stinità (nel centrodestra), che fa a cazzotti con la concezione alta che il Vangelo riserva allo straniero. La cultura politica cattolica non ha permeato a sufficienza alcun programma di governo ed i cattolici sono stati “tollerati” in entrambi i poli, in realtà senza un vero riconoscimento della ricchezza e della sensibilità di cui avrebbero dovuto essere portatori. Se quanto affermo può essere condiviso, onestà intellettuale vorrebbe che ci interpellassimo su quanta parte abbia avuto su tale grigio protagonismo – e di riflesso sulla “latitanza” del laicato catto-

lico negli ultimi vent’anni - l’opzione “interventista” compiuta dalla Cei di Ruini sulla scena politica italiana, processo i cui prodromi si sono visti almeno a partire dal Convegno di Loreto del 1985. La mia personale convinzione è che la scelta della Chiesa italiana di interloquire direttamente con i governanti di turno abbia determinato da un lato l’appiattimento della dialettica interna allo stesso episcopato intorno alle parole d’ordine di volta in volta lanciate dal vertice, e dall’altro un oggettivo indebolimento della figura del laico all’interno della comunità ecclesiale, spesso ridotto a mero esecutore passivo di strategie non condivise, o almeno non partecipate, da cui è scaturita una generazione di “politici” cattolici di scarso spes-

sore, privi di autonomia e spesso incapaci di assumere su di sé la responsabilità delle scelte. In tal senso emblematico e paradossale, a titolo esemplificativo, è stato l’episodio dell’invito all’astensione al referendum del 2005 per l’abrogazione della legge n. 40 sulla “fecondazione assistita”, proveniente direttamente dalla Cei (!) senza alcun preventivo confronto nelle comunità ecclesiali (lo ricordo bene perché come presidente della sezione diocesana dell’Unitalsi venni sollecitato a firmare l’adesione al Comitato per l’Astensione, sorto in ogni diocesi su richiesta espressa della Cei: firma che non feci rivendicando il diritto ad un preventivo confronto in seno all’Associazione che presiedevo). Temo che oggi raccogliamo

sto avviso la cultura politica cattolica negli ultimi vent’anni ha perso molto in termini di freschezza, innovazione e progettualità, almeno questa è la mia opinione. Tale mancanza di protagonismo dei cattolici ritengo abbia ragioni profonde, con cui dobbiamo fare i conti altrimenti non se ne esce. Tali ragioni credo vadano ricercate in una oggettiva difficoltà del cattolicesimo a confrontarsi con le istanze sociali, economiche, relazionali, di una società divenuta troppo complessa e mutevole, che stentiamo sempre di più a leggere con i paradigmi offerti dalla nostra cultura, rispetto alla quale la stessa Dottrina Sociale della Chiesa si è rivelata uno strumento spesso insufficiente, incapace di fornire elementi utili per

E’ certamente vero che “come cattolici non ci mancano né certezze, né riferimenti, né verifiche storiche. Non è presunzione e neppure megalomania, sono dati di fatto”; tuttavia, non stiamo parlando di fede o di valori ma della nostra capacità di declinare i valori in cui crediamo sul terreno della politica, e quindi delle decisioni amministrative da compiere giorno per giorno, nella difficoltà delle situazioni date. Mi sento di dire che su tale terreno le “certezze” cedono sovente il passo alla fatica quotidiana della mediazione culturale, imposta da vicende umane talmente complesse da sfuggire ad ogni analisi. Il tema non è nuovo : si tratta alla fin fine - per usare formule già sentite - del rapporto tra cultura cattolica e modernità, su cui non mi addentro ma che rappresenta per noi cattolici, lo sappiamo, un nervo un po’ scoperto; oggi la modernità è divenuta post modernità, corre con una fretta impressionante e gode di buona salute, malgrado ciò che dicono tanti prelati e intellettuali cattolici; rispetto ad essa – è la mia opinione personale – come cattolici assumiamo spesso posizioni “difensive” che tradiscono una certa difficoltà di lettura del nostro tempo, posizioni che si sostanziano in un giudizio prevalentemente negativo di tutto ciò che è portato dalla cultura contemporanea.



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RIMINI

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Racconto teatrale su un uomo straordinario. Regia di Pasquale D'alessio

Don Oreste, con le scarpe sempre ai piedi Amava dire: “Se ciò che ha vissuto quella persona ti ha colpito, anche tu lo puoi vivere, anche tu puoi rispondere al motivo per cui Dio ti ha creato”

verrà fatta richiesta.

attraverso uno spettacolo teatrale. Lo fa mettendo insieme sul palco uno spicchio di umanità tanto cara al don: bambini, ospiti di strutture comunitarie, amici professionisti . Lo fa attraverso un racconto teatrale originale scritto e a più mani da Emanuela Frisoni ed altri membri della Comunità in collaborazione con la drammaturga Costanza Savini. Lo fa attraverso musiche create ad hoc da alcuni musicisti professionisti dell’ambito comunitario ed altri amici.

Un insieme di volti, storie che si intrecciano, parole per rendere viva la voce di Don Oreste. “Non mettete i santi nelle nicchie” capitava spesso di sentir dire a Don Benzi, ovvero “se ciò che ha vissuto quella persona ti ha colpito, anche tu lo puoi vivere, anche tu puoi rispondere al motivo per cui Dio ti ha creato”. “Lo spirito dello spettacolo” - dicono gli organizzatori- “é proprio quello di ripartire da dove don Oreste ci ha lasciati, non limitandoci, per quanto importante, a fare un operazione di sola memoria storica , ma tentando di rendere attuale e propositivo il messaggio che don Oreste ci ha testimoniato con la sua vita, consapevoli del fatto che , la sua Comunità e chiunque sia stato accarezzato da lui, oggi sia chiamato a portare avanti la sua eredità. Questa è una presenza”.

Si presenta in una sorta di working progress sotto la regia di Pasquale D’Alessio. Ha debuttato il 27 ottobre alle ore 21 al Teatro “Novelli” di Rimini, con replica nel pomeriggio del 28 ottobre, ore 16. Pronto poi per essere portato là dove ne

La testimonianza teatrale si presenta come un contenitore pieno di appunti vari, come varia e poliedrica è stata la sua vita, ma tutti legati da un filo invisibile: la tenerezza, lo sguardo benevolo sull’uomo, l’amore ai piccoli e a Dio.

L'UOMO - Un “cuore matto” quello di don Oreste Benzi! Prete di frontiera datosi senza riserve, a favore di un’umanità ferita che non esitava andare ad incontrare in angoli di mondo dimenticato. Don Oreste, il Don, sempre pronto ad accoglierti col sorriso e le braccia aperte. Il prete che non esitava esporsi a favore degli ultimi per i quali era pronto a sostenere battaglie,macinare chilometri, aprire realtà di accoglienza. Don Oreste Benzi il parroco, il padre di tanti, il fondatore di una comunità, l’innamorato di Dio. A cinque anni dalla sua morte la Comunità Papa Giovanni XXIII, oltre a dedicargli un convegno di levatura internazionale, sceglie di rendere presente la sua vita e le sue opere anche

Don Oreste Benzi



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Novembre 2012

l'OPINIONE

Il Cavaliere dice che ama l’Italia, perché allora l’ha portata a un disastro tale che, se non interveniva Monti, il governo era costretto a non dare le tredicesime del 2011?

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Berlusconi, l'Italia e il disastro

Fini si è sempre più indebolito. Poi parla di Monti, che non avrebbe «mai voluto partecipare alla caccia alle streghe» contro di lui. Dice di avergli voluto «affidare la guida provvisoria del paese», ma non ricorda che dovette farlo perché rimasto senza maggioranza alla Camera. Monti vuol dire Unione europea. Su questo punto Berlusconi parla di «velleità coloniali che alcuni circoli europei coltivano a proposito di una ristrutturazione dei poteri nazionali nell’Unione Europea». E qui casca l’asino: dire Europa, oggi, significa, come Monti ha dimostrato, proprio accettare la cessione all’Europa di certi «poteri nazionali». C’è, infine, l’accusa alla sinistra di «logiche di centralizzazione pianificatrice che hanno prodotto la montagna del debito pubblico» (menzogna totale, perché il contributo principale a quella montagna lo diede il suo amico Craxi presidente del Consiglio) e di simpatia per le «vecchie ideologie egualitarie, solidariste e collettiviste del Novecento». Cosa dovrebbe fare la sinistra, secondo Berlusconi: rinunciare alla sua missione storica tendente, come ricordava Bobbio, ad una riduzione delle distanze sociali attraverso l’azione dello Stato? Qui viene fuori la bieca anima sociale del berlusconismo, egoisticamente schierata in favore dei privilegi dei ricchi e dei potenti. Monti ha già dichiarato che l’arma fiscale

in Italia va usata in modo radicale, per far pagare le tasse a tutti e stroncare l’evasione. Tutto questo abbiamo scritto fino al 26 ottobre, quando si è pronunciato il Tribunale di Milano. Diciamo subito che noi crediamo a Edoardo D’Avossa e alle giudici Teresa Guadagnino e Irene Lupo (oltre che allo specialista giudiziario del Corriere della Sera Luigi Ferrarella), e non a quello che dice Silvio Berlusconi, di cui i giudici milanesi hanno sottolineato la «particolare capacità a delinquere dimostrata nell’esecuzione del disegno consistito nell’architettare un complesso meccanismo fraudolento ramificato in infiniti paradisi fiscali». Berlusconi ha reagito parlando, da una delle sue televisioni, di «sentenza politica» e di «barbarie», come se D’Avossa, Guadagnino e Lupo ce l’avessero con lui come capo del centrodestra italiano. Quando i magistrati condannano per reati comuni un politico, ecco che la stampa berlusconiana parla di «sentenza politica». Ma ha risposto subito, con sdegno, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati: «Respingiamo con fermezza le offese e gli attacchi: non si può assolutamente parlare di barbarie e di sentenza politica». E don Sciortino, direttore di Famiglia cristiana, ha scritto che «la giustizia ha fatto il suo corso». Famiglia cristiana, non la Repubblica. E’ ciò che pensiamo anche noi.

IL PUNTO DI VISTA

Le indagini di questo processo riguardano un’evasione cominciata nel 1985, e. sono cominciate nel 2001. Nel maggio 2003 il ministro della Giustizia Roberto Castelli blocca la richiesta di una rogatoria negli Stati Uniti: primo bastone tra le ruote del procedimento. Nell’ottobre 2005 secondo bastone: la richiesta di trasferimento del processo a Brescia (legge Cirami sul legittimo sospetto), richiesta che sarà respinta. Terzo bastone: nel luglio 2006 il Gup Paparella chiede il rinvio a giudizio per falso in bilancio, appropriazione indebita e frode fiscale? Prima della fine della legislatura 2001–2006 Berlusconi vara la legge sulla prescrizione breve e quella sulla depenalizzazione del falso in bilancio. Nel gennaio 2007 vengono dichiarati prescritti i reati fino al 1999; nel novembre 2007 scatta la prescrizione per il falso in bilancio. Quarto bastone: nel settembre 2008 il processo è sospeso per il Lodo Alfano, approvato nel luglio precedente ma che sarà abrogato con referendum nel giugno 2011. Quinto bastone: Berlusconi usa il «legittimo impedimento» nel novembre 2009 e nel gennaio 2010. Il 19 aprile 2010 i giudici chiedono alla Corte Co-

stituzionale di vagliare la costituzionalità del legittimo impedimento. Il 5 ottobre 2011 la Consulta giudica ammissibile il conflitto di attribuzione nei confronti del Tribunale. Perché tutta questa paura del processo? Ma per la semplice ragione che Berlusconi ha paura della verità! I reati non colposi per cui Berlusconi ha beneficiato della prescrizione sono stati sette: Lodo Mondadori (corruzione), All Iberian 1 (finanziamento illecito ai partiti), Consolidato Fininvest (falso in bilancio), Bilanci Fininvest 1988–1992 (falso in bilancio e appropriazione indebita), Lentini (falso in bilancio), Mills (corruzione). Quelli conclusi con amnistia, due: falsa testimonianza e acquisto dei terreni di Macherio). Quelli (due) in cui è stato assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato, in quanto Berlusconi si è fatto una legge sul falso in bilancio che di fatto lo depenalizzava: All Iberian 2 e SME–Ariosto. «Senza le sue leggi –ha scritto Bruno Tinti– sarebbe in prigione da un pezzo. Poi, il 27 ottobre, il Re Sole ha concesso una conferenza stampa. Il suo conflitto con Monti e sull’Europa è diventato più evidente: l’Europa è egemonizzata dal-

la Germania, ha detto; con il loro sorriso la Merkel e Sarkozy hanno compiuto un tentativo di assassinio della sua credibilità internazionale; la politica di Monti, da loro ordinata, ha precipitato l’Italia nella recessione; non è accettabile che il denaro contante possa essere utilizzato solo fino a mille euro; l’Agenzia delle Entrate di Monti ti va in casa, e se risulta dalle tue spese che guadagni molto di più di quello che denunci, sei pesantemente multato. C’è una estorsione fiscale che fa parte di un regime di polizia tributaria. Monti non ha fatto la promessa riforma della Costituzione, l’Italia è ingovernabile, il capo del governo non ha abbastanza potere, bisogna togliere ai magistrati il potere che hanno, cambiando la Corte Costituzionale; la nostra è una magistratocrazia. La democrazia è in pericolo: questa la conclusione. Occorre, a chi come lui ha davvero messo e vuole mettere in pericolo la democrazia, una bella dose di faccia tosta per affermare che la democrazia è in pericolo per colpa di magistrati che rispettano il principio dell’ uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. Il Pdl potrebbe anche staccare la spina al governo Monti, ha affermato il Re Sole. Alfano, nominato da Berlusconi segretario del Pdl, sperava che il candidato del Pdl

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Musumeci vincesse le elezioni siciliane del 28 ottobre, per ristrutturare il partito dopo i colpi infertigli dal fondatore sabato 27 ottobre. E invece ha perso: lontanissimi i giorni del 2001, quando Forza Italia vinse 61 a zero. Musumeci ha raccolto appena il 25 % dei voti, ed è stato sconfitto dal candidato, targato Pd, Crocetta, un omosessuale che ha ricevuto il 31 %, alla testa di un’ alleanza con l’Udc di Casini. Alfano ha subito parlato in una conferenza stampa del 29 pomeriggio, dopo essersi consultato con il padre–padrone. Ha affermato che si presenterà alle primarie del 16 dicembre volute da Berlusconi (sperando così di ottenere una legittimazione). Con quale programma? Non con il voto di sfiducia a Monti, ma con il pazzesco discorso del Berlusconi arrabbiato del 27 ottobre: lotta contro la magistratura, conflitto con l’ estorsione fiscale, scontro con l’ Europa egemonizzata dalla Germania. Anche questa volta tutti i dirigenti del Pdl ubbidiranno a Berlusconi come cagnolini scodinzolanti. Nulla è cambiato. Il secondo vincitore delle regionali siciliane è stato Grillo, che è arrivato al 18% dei voti. E’ la rivincita postuma di Enrico Berlinguer: la questione morale sarà decisiva anche nelle prossime elezioni politiche. Le vincerà lo schieramento messo meno peggio, sulla grande questione del rispetto della legge. *Libero docente all'Università di Roma



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ECONOMIA

L'ecomalta dagli utilizzi molteplici (dai pavimenti alle piscine, alle cucine) ha una formula “segreta”

Oltremateria, la Coca Cola marignanese - Crescita dei ricavi a doppia cifra. Fatto incetta di premi. La visita del prestigioso designer italo-giapponese Kita in azienda a San Giovanni in Marignano. E due nuovi prodotti in rampa di lancio l'anno prossimo. Così si va a chiudere l'annata 2012 di Oltremateria, la bottega dei fratelli Loris e Euro Casalboni. Racconta Loris, il creativo tra i fratelli (Euro è più organizzazione e commerciale): “Nella nostra azienda abbiamo cercato di mettere in atto gli insegnamenti del Dalai Lama: fare business con etica si può. Per noi il materiale è qualità da intrecciare con le persone che sono il valore. Per Oltremateria fare innovazione significa scoprire cose nuove, anche sbattendo il muso e sbagliando. E' l'unica strada per portare sul mercato un prodotto in grado di soddisfare aspettative e bisogni”. E questa cosa nuova di Oltremateria è una malta ecologica “magica” e con una formula “segreta”, come la Coca Cola. La “crea” un chimico del Nord'Italia. Loris: “Ci pastrocchio da una quindicina d'anni; ma è solo da quattro che l'abbiamo portata sul mercato”. Ha caratteristiche straordi-

- L’associazione Arcobaleno cerca volontari da impiegare nei comuni sud della provincia di Rimini per il supporto all’apprendimento della lingua italiana a cittadini stranieri. Non sono richieste competenze specifiche ma voglia di mettersi in gioco e un po’ di tempo a disposizione. In concreto l’attività consiste nel coinvolgimento dei nuovi operatori in corsi di lingua italiana rivolti ad adulti e minori stranieri che frequentano le scuole del territorio, con pomeriggi di aiuto allo studio e allo svolgimento dei compiti. L’associazione è attiva dal 1989 in tutto il territorio provinciale nel settore dell’immigrazione, con iniziative per favorire l’intercultura, il dialogo e la conoscenza tra popolazioni di origini diverse. Attività rivolta agli adulti Per l’anno scolastico 2012-2013, l’offerta formativa prevede corsi gratuiti di lingua e cultura

Da sinistra: Loris Casalboni (al centro) con due progettisti

Resistentissima, flessibile, in mille colori, personalizzabile, può essere un pavimento e una superficie. Quest'anno ricevuto quattro premi, un po' come fare il grande slam nel tennis. Dietro i fratelli Casalboni, Loris e Euro

Euro Casalboni. Lo stand alla Biennale

IL FATTO

naria. E' resistente, flessibile, leggera. E soprattutto personalizzabile. Ci si può fare un pavimento (la messa in opera avviene sul posto come per i veneziani). Abbandonando i 23 millimetri della pavimenatzione, con gli strati micron può ricoprire qualsiasi superficie sia piana, sia verticale, sia ondulata. Loris, con una battuta: “E c'è una cartella con 2.200 colori. Un modo per dire infiniti”. Per le sue caratteristiche sta mettendo a segno successi ovun-

que. Viene utilizzata dai marchi di fascia alta delle cucine. Un nome: Presotto. Sui mobili per bagni. Due nomi su tanti: Milldue e Antonio Lupi. Può foderare anche le piscine. L'hanno scelta personaggi, attori, cantanti. La stanno utilizzando in una villa degli anni

Trenta da perderci gli occhi e il cuore. I pionieri del materiale furono le avanguardie del made in Italy: boutique, bar e ristoranti. Al successo commerciale, quest'anno si affiancano una catena di riconoscimenti. Lo scorso aprile, a Bologna, è arrivato il primo Premio Legambiente economia verde settore industria. All'interno della fiera Ecomondo-Key Energy (a Rimini il 9 novembre) gli verrà assegnato il Premio 2012 per lo sviluppo sostenibile. In bacheca anche il premio Green Home Design per essere una delle

aziende più cliccate dai progettisti. Loris Casalboni: “Siamo onorati dei premi. Sono il riconoscimento del nostro lavoro. Cerchiamo di portare con orgoglio lo spirito della Romagna in giro per l'Italia. Nel segno della ricerca, della creatività e della cultura. Quando mi sento dire che la Romagna è innovazione pura e dinamismo insieme a mio fratello siamo felici come dei bambini”. Oltremateria è attenta anche ai mercati. Quest'anno ha portato le sue superfici del benessere a Milano Expò, al Macef sempre a Milano. A Parigi (Maicon des objects). Ed è stata invitata alla prestigiosa Biennale di Venezia. Casalboni, il creativo: “Se

non vai in questi posti come potrai mai cercare di vendere all'estero. Ora siamo presenti in cinque nazioni, Francia, Svizzera, Germania, Giappone, Austria, ma è nostra intenzione tentare di rafforzarci. Non è facile, naturalmente, tuttavia cerchiamo di farlo”. La grande locomotiva di Oltremateria sono proprio i progettisti. Sono costoro a proporla e consigliarla al cliente finale. Nel 2013, Oltremateria presenta due novità: l'effetto tatoo e le superfici tridimensionali. Con il tatoo si intende tarsferire qualsiasi immagine e colori sulle superfici. Nonni produttori di piastrelle di graniglia,Loris e Euro Casalboni riavvolgono il nastro lavorativo della famiglia col Centro della Ceramica di San Giovanni in Marignano. Il negozio si caratterizza per la ricerca dei materiali da proporre al cliente finale. Sono ancora agli inizi e sponsorizzano la visita del Dalai Lama a Rimini: fare business con l'etica.

Insegnare l'italiano agli stranieri “Arcobaleno” cerca volontari nei comuni sud della provincia italiana. I corsi, quando possibile, sono divisi per livelli di conoscenza, facendo riferimento alle indicazioni fornite dal Quadro Comune Europeo di Riferimento (Qcer) per la conoscenza delle lingue. Sono proposti corsi di livello A1 (di contatto) e A2 (di sopravvivenza) per consentire all’utenza di interagire in un contesto quotidiano di vita personale, familiare, sociale e lavorativa. L’obiettivo è favorire l’apprendimento al fine di superare l’esame per l’ottenimento dell’attestazione di livello A2, documento necessario per il rilascio del permesso di soggiorno

per lunghi periodi di permanenza nella Comunità Europea e per gli adempimenti del Contratto di Integrazione (relativo alle nuove leggi in materia d’immigrazione). Ecco il calendario delle lezioni: - Coriano (dall’8/11), sala comunale di via Piane: giovedì ore 14,30-16 - Riccione, sala Martinelli in via Martinelli 21: A1 lunedì ore 18,30-20; A2 martedì-gio-

vedì ore 15-16,30; A2/FEI lunedì-venerdì ore 16,30-18,30; B1 martedì-giovedì ore 16,3018 - Misano, sala Caritas via Adriatica 185: (dal 5/11): A1/ A2 lunedì ore 20-21,30, martedì ore 15-16,30 - Mondaino, Centro Giovani via Roma: A1/A2 lunedìvenerdì ore 20-22. Attività rivolta agli adulti Per quanto riguarda i minori (scuola primaria, secondaria di

I grado, biennio secondarie II grado), in obbligo scolastico, gruppi di volontari operano all’interno delle scuole dei comuni di Riccione, Misano Adriatico, Morciano, San Giovanni in Marignano, Coriano e Cattolica. In ogni istituto sono previste 2 ore di attività settimanali, in cui gli studenti sono aiutati nello svolgimento dei compiti e nel potenziamento del rendimento scolastico. Ecco il calendario delle attività - Riccione, Geo Cenci via Reggio Emilia: lunedì ore 14,30-

volontarimini@volontarimini.it

16,30; Fontanelle, via Capri (alunni secondaria di I grado): martedì ore 14,50-16,50, alunni primaria: mercoledì ore 14.50-16.50; Annika Brandi, via Finale Ligure: mercoledì ore 14,50-16,50 - Misano Adriatico, Istituto Comprensivo, via Don Milani: venerdì ore 14,3016,30 - San Giovanni in Marignano, Istituto Comprensivo, via Ferrara: sabato ore 1012 - Cattolica, Medie Filippini, via del Partigiano: martedì ore 15-17; Direzione Didattica, p.zza Repubblica: mercoledì ore 16-18 − Coriano e Morciano da concordare Per informazioni, Arcobaleno - Area Extrascuola, tel. 0541 50555 - 331 6316222extrascuola@arcobalenoweb.org


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RICCIONE

1922>2012 Novembre

2012

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90 anni Comune di Riccione

Stefano Gregoretti e Davide Ugolini 275 km fuori pista di corsa lungo il Grand Canyon: secondo e terzo

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ALLEGRO MA NON TROPPO

Spigolature

degli Scrondi

Pioggia - Leggiamo: "‘Il 30 per cento delle attività è destinato a uscire dal mercato, emergerà la professionalità’ - Parole dell'ex presidente del Silb, Sergio Pioggia". Come dire: piove sul bagnato... La valigia - Leggiamo: "Nella rotonda spunta una mega valigia - Sarà alta 6 metri all'uscita dell'autostrada". E' un'installazione controversa: i turisti che arrivano dall'autostrada potrebbero intenderla come invito a riprendere al più presto le proprie valige... Il cocomero - Leggiamo: "Palloni della Beach arena e chiosco del cocomero: maggioranza spaccata". Come un cocomero, appunto...

Sui sentieri dell'immenso

Passeggeri - Leggiamo: "Treno rotto, stazione bloccata - Tutti i passeggeri giù dall'Intercity". Per la prossima rottura si prepara uno shopping tour in viale Ceccarini...

LO SPORT

Mattoni d'oro - Leggiamo: "Mattoni nostrani a peso d'oro - Riccione prima in provincia con punte di 7.100 euro al metro quadro". Più che mattoni sono mattonate...

Candeline - Leggiamo: "Celebrato il compleanno: Riccione spegne 90 candeline". Il sindaco Pironi è rimasto senza fiato. Ma solo per poco...

Vigili urbani - Leggiamo: 11 ottobre "Sosta selvaggia, ma i vigili non si vedono" - 16 ottobre "Sosta selvaggia, multe a raffica - Vigili scatenati". Vigile urbano: il capro espiatorio della città... Ricordi - Leggiamo: "Compleanno di Riccione: un tuffo nei ricordi per sognare il futuro". Basta che non si prenda il periodo riccionese di Mussolini... Renziani sì, ma riccionesi - Leggiamo: "Con Renzi, ma non siamo rottamatori - Un terzo dei consiglieri comunali Pd pronto a schierarsi con il sindaco fiorentino". A Riccione i renziani si distinguono, si definiscono rott-amatori... Bombe - Leggiamo: "Intervento di bonifica - Caccia alle bombe, Trc a passo d'uomo". Brutto inizio...

Tagli di bilancio - Leggiamo: "L'assessore al Bilancio: Siamo in guerra, via ai tagli di bilancio". L'ufficio dell'assessore trasformato in un bunker...

- “La sensazione finale è da lacrime. In una settimana vedi tutte le maestosità del mondo mondo. Quello dentro di te. E' tutto immenso. Grande. Infinito. Con tramonti che sono delle vampe di fuoco e stelle grosse come noci”. Queste sono le sensazioni che si sono riportati a Riccione gli ironman (uomini di ferro) Stefano Gregoretti e Davide Ugolini dalla gara fuoristrada negli Stati Uniti denominata “Grand to grand ultra”. Settanta atleti (30 le donne), due soli italiani (i riccionesi), si è corsa dal 23 al 29 settembre. In tutto 160 miglia (275 chilometri) in paesaggi

dalla bellezza irracontabile. Dall'Arizona allo Utah: i deserti, il Grand Canyon, il Parco dello Zion. Fino ad arrivare al Grande National Stire Case. In questi luoghi, le foreste di abeti confinano col deserto. Tappe di circa 40-50 chilometri al giorno (col tappone di 76 km), andiamo a vedere la giornata tipo. Sveglia alle sei del mattino. Colazione con 30 grammi di polenta liofilizzata e 30 grammi di parmigiano reggiano (durante la gara si mangiano barrette e gel di carboidrati ogni 40 minuti). Partenza alle 8. E poi ognuno col proprio ritmo. Con la propria capacità

di sopportare stanchezza e dolore. Dicono Stefano e Davide: “La resistenza non è fisica ma mentale. Dopo un po' non si sente più la fatica”. All'arrivo, dopo 5-6 ore di corsa (12 e mezzo per il tappone), il meritato riposo. Alle 17,30, purèe e Parmigiano. Alla sera, nei sacchi a pelo, gli atleti si disponevano attorno al focolare per una mini-veglia. Allle venti, già si ronzava, aspettando la notte con i meno venti che faceva da contrappunto ai 35 gradi del giorno. La settimana era in autosufficienza. Ognuno è partito con un sacco in spalla di circa ottto chili, con il cibo preparato a casa. Questa la ragione della polenta lifilizzata; dagli organizzatori arrivava solo l'acqua. Ogni giorno, si mangiavano 750 grammi. La settimana si è portata via circa cinque chili di peso. Stefano e Davide: “Per recuperare, dopo le fatiche, abbiamo mangiato e bevuto tutte le schifezze del mondo americano: hot dog, patati-

ne, M&M a chili. Erano buonissime”. I partecipanti sono stati premiati con una pietra del deserto ed una fibbia da cowboy. I due sono due grandi atleti da lunghe distanze. Causa la scoliosi, Davide a 5 anni ha iniziato col nuoto. Ha giocato pallanuto nel Riccione per una decina d'anni. Poi è arrivata la corsa e la bicicletta. Il triathlon. Infine, le gare di Ironman, ma solo una l'anno. Le ha disputate in Corea, Francia, Austria, Nepal. Davide ha giocato a calcio fino a trent'anni: Torconca, Saludecio e Morciano. Un anno di podismo e poi il triathlon. Anche lui si è cimentato con le fatiche delle ironman: Francia, Spagna, Sud Africa. Per raggiungere simili prestazioni, Stefano si allena 13 volte la settimana; 8 uscite invece per Davide. Sogni nel cassetto: la circumnavigazione del Monte Bianco (166 chilometri per un dislivello di 9.600 metri). I due amanti della fatica della mente vestono i colori di Misano Podismo e Triathlon Team Riccione. Per la cronaca, in America Stefano è giunto secondo. Terzo Davide.


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RICCIONE

Una serata tipo in una delle discoteche più “in” e “discusse” della provincia di Rimini L'INTERVISTA

Quel variegato mondo che affolla il “Cocco”

Riccione non può tollerare una discoteca simile

COMUNITA'

- Lo scorso 14 settembre ci sono state 14 risse. E' fissa un'ambulanza dotata di medico ed infermiere. In tanti parcheggi nei suoi dintorni sparsi per terra ci sono vetri a raccontare atti vandalici e furti. Tutto questo e molto altro ancora accade all'ombra della piramide che domina Riccione. Si sta parlando del “Cocco” (“Coccoricò”), uno dei locali più “in” e “discussi” della provincia di Rimini. Il tempio dei giovani, della musica, del divertimento. Che spesso è in ecceso. E' sempre sugli altari della cronaca. Lo scorso anno, una studentessa di matematica marchigiana sale a trovare una cpmpagna di corso. Vanno al “Cocco”. Hanno la leggerezza di lasciare borse e giubbotti in macchina. Mandano in frantumo il lunottino laterale (che accortezza verso le ragazze),

aprono l'auto e la ripuliscono. Ma com'è una serata-nottata tipica lassù a due passi dal castello degli Agolanti? Ecco le istantanee nel racconto di uno dei della cinquantina di addetti del locale. Tutto inizia alla stazione alle 23, dalla quale una navetta fa avanti e indietro con ragazzotti che, giusto o sbagliato, già fanno casino e si pregustano la serata. Sul pulman c'è sempre la sicurezza. Il flusso c'è fino alle 2,30 del mattino. Alle 3 inizia il prcorso inverso: “Cocco”-stazione. Dentro è il classico ambiente dei giovani: si balla, c'è qualcuno che esagera nello svestirsi e qualcuno altro si impasticca. Tanti ragazzi, annota l'addetto al lavoro, si avvicinano alla stessa persona; probabilmente vanno a prendere qual-

Lele Montanari

La piramide del Cocco

Lo scorso 14 settembre ci sono state 14 risse. E' fissa un'ambulanza dotata di medico ed infermiere. In tanti parcheggi nei suoi dintorni sparsi per terra ci sono vetri a raccontare atti vandalici e furti. Tutto questo e molto altro ancora accade all'ombra della piramide che domina Riccione.

cosa. “Se la quantità è tanta, si chiamano i carabinieri”. E quando parte la parola “l'apemaia” significa che ci sono anche controlli dall'esterno. Alla chiusura, 6,30, tutti fuori. Il deflusso continua fino alle 8 del mattino. “Una volta usciti, tanti giovani vomitano. Chi vomita dentro, viene regolarmente accompagnato fuori.

Ho visto anche sbattare fuori uno che si fumava una canna. Ho visto tanti giovani coi coltellini e le pasticche. Ragazze che si propongono con molt naturalezza”. Insomma, il mondo “Cocco” è complesso ed intricato. E' diventato un fenomeno di costume per i giovani grazie alla fama dei dj e alla musica.

Attira ragazzi da tutt'Italia, ma anche comitive di adulti per passare una serata. Addirittura girano i timbrini falsi. Vengono smercati a 10 euro (contro i 35 dell'ingresso). Attira un mondo variegato il “Cocco”: chi va in cerca di una serata spensierata, chi della trasgressione, chi di attacar briga, chi di far affari (sembra che ci siano anche i tassisti abusivi), chi di rubare. A girarci attorno alle tre è uno “spettacolo” di varia umanità. Chiude il testimone di cui sopra: “Cercherò di non mandarci mai mia figlia”.

- “Riccione non può tollerare una discoteca simile”. Parola di Lele Montanari, consigliere comunale di opposizione. “Credo che sia ora continua Montanari - che la nostra amministrazione sia più severa con i gestori dei locali. Al Coccoricò, ci aggiungerei quelli del Marano. Continuano ad eludere ordinanze e norme sull'ordine pubblico. I cittadini sono stanchi. Sono anche del parere che non si prendono provvedimenti come andrebbero presi; storie che vanno avanti da decenni nel nome dell'economia e degli interessi. E' vero abbiamo i locali più belli, più alla moda della riviera, però con un po' di regole sarebbe meglio. A me sembra più un turismo dello sballo che turismo bello. Infine, pregherei gli amministratori di non farsi sponsorizzare cene dalle discoteche”.

AEstetica di Dori Un’oasi di benessere a Riccione Inaugurato solo il mese scorso, è già un riferimento per chi cerca nella cura di sé e del proprio corpo anche un luogo dove essere coccolati e trovare i prodotti di bellezza delle migliori marche. Parliamo del centro AEstetica di Dori, in via Tasso La titolare è Donatella Cavazzini, estetista e massaggiatrice da anni nel settore, dove vanta collaborazioni e consulenze con prestigiosi centri estetici, beauty farm e centri di dimagramento. Valore aggiunto di AEstetica di Dori, è di essere centro fiduciario Maria Galland. Per la titolare Cavazzini, ogni persona che varca quella soglia è un mondo a sé e in quanto tale deve essere accolto e consigliato. Insomma, un approccio che ricorda quello della medicina omeopatica, dove al centro è la persona e non il problema che presenta.

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RICCIONE

Incontro con: Ennio Della Rosa (1956-1960), Terzo Pierani (1975-1991), Massimo Masini (1991-1999) e Daniele Imola (1999-2009).

Riccione: novant’anni di una città I sindaci (cinque) raccontano Ha organizzato l'associazione culturale “le Nuvole” presieduta da Teresio Spadoni lo scorso 10 ottobre per Riccione 90

UOMINI

- Grande soddisfazione per l’Associazione Le Nuvole di Riccione, che ha realizzato lo scorso 10 ottobre presso il Palazzo del Turismo un importante evento legato all’anniversario dei 90 anni di Riccione Comune autonomo: “Uomini e idee che hanno fatto Riccione - conversando con i sindaci”, è stato un evento che ha riunito, in una serata garbatamente condotta dallo scrittore ed intellettuale Rodolfo Francesconi, gli ex sindaci Ennio Della Rosa (19561960), Terzo Pierani (19751991), Massimo Masini (19911999) e Daniele Imola (19992009). Introdotti da una presentazione del presidente Teresio Spadoni e dopo il saluto dell’attuale sindaco Massimo Pironi, i quattro sindaci hanno raccontato, con leggerezza e grande serietà, gli ultimi sessant’anni di politica amministrativa di una città cresciuta per servizi, qualità della vita, attenzione alla partecipazione e alle persone. Una serata in cui si è parlato dei successi che hanno caratterizzato i vari mandati così come dei momenti più difficili. Una serata nella quale è emerso anche qualche rimpianto per ciò che si sarebbe potuto migliorare avvalorato da momenti di autocritica; dove non sono mancati spunti polemici sui temi d’at-

Da sinistra: Ennio Della Rosa, Massimo Masini, Terzo Pierani e Daniele Imola

RACCONTO DI ENNIO DELLA ROSA - Si era intorno alla metà degli anni ’50 e la disoccupazione era tanta. All’epoca non esisteva un Servizio sanitario nazionale che tutelava tutti, come oggi: se non lavoravi non potevi mettere in regola il famoso “Libretto della Mutua” e, medico e medicine te le dovevi pagare o contare sulla carità. In quel periodo il governo varò la legge sui “Cantieri di Lavoro” che finanziava parte dei costi della mano d’opera necessaria alla realizzazione delle opere che venivano approvate. Per mezzo di quella legge, a Riccione, vennero costruiti il tratto di lungomare

La quindicina se' Cumòun

Ennio Dellarosa, ex sindaco di Riccione (1956-1970)

dall’Hotel Promenade al viale San Martino, le vie XIX Ottobre e Catullo, il sottopassaggio della ferrovia, il ponte sul Rio Melo a monte della ferrovia e altre opere di primaria importanza per una città con vocazione turistica. Quello era lo scopo della legge e noi, facendoci carico dell’esigenza dei cittadini meno tutelati, sapendo che per fruire della “Mutua” per sei mesi bastava aver lavorato quarant’otto ore (un

RILASCIO BOLLINO BLU - PLAKETTE PER LA GERMANIA

settimana, allora si lavorava anche al sabato) escogitammo un sistema che, in accordo con i Sindacati e con l’Ufficio di Collocamento coi quali si organizzarono liste di operai con turni di una settimana/quindici giorni, consentiva a coloro che non avevano un lavoro fisso di usufruire della copertura sanitaria per loro stessi e per le loro famiglie. La famosa “quidicina se’ Cumóun”, per l’appunto. Fu una scelta politica che non so se, come si direbbe oggi, possa essere definita “una cosa di sinistra”, ma sicuramente rappresentò un modo per dare concretezza alla parola Solidariètà. (t. s)

tualità e dove c’è stato perfino chi è riuscito a togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Una serata, insomma, ricca di spunti di riflessione, alla quale hanno assistito circa 200 persone. È stata una serata dove non è mancato un doveroso riconoscimento a coloro che non hanno potuto esserci, ma dei quali si trova testimonianza in ciò che a Riccione hanno lasciato come il Parco della Resistenza, il depuratore, le fogne, tanto per citare alcuni progetti realizzati, anche se, come è stato sottolineato, dava poca visibilità inaugurare roba per la quale venivano spesi un sacco di soldi e che poi finiva sottoterra. Una serata nella quale è stato ribadito il concetto che, se i sindaci, in quanto espressione massima della rappresentanza della comunità, sono stati sicuramente gli artefici del successo di Riccione, hanno potuto ottenerlo anche grazie all’apporto critico e di idee di numerosi personaggi sia del mondo della politica che di quello dell’imprenditoria, ai quali, in riconoscenza del loro operato, i vari interventi hanno ascritto una grande parte del merito. Una serata, dunque, non semplicemente storico/celebrativa, ma nella quale gli argomenti si sono incanalati nel racconto dello spirito col quale quei personaggi hanno deciso di mettersi in gioco per contribuire allo sviluppo della loro città.


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Taglio del nastro lo scorso 11 ottobre. La benefattrice come metafora della riccionesità?

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BELCANTO

Pasolini, Wagner alla Fenice di Venezia Da sinistra: il sindaco Massimo Pironi premia Gian Luca Pasolini, tenore leggero. Lo scorso 18 ottobre è stato premiato da Famija Arciunesa come personaggio di prestigio

Gian Luca Pasolini (al centro)premiato dal sindaco Massimo Pironi

- Altro teatro di prestigio per Gian Luca Pasolini. Il giovane tenore riccionese è stato chiamato ad interpretare Wagner. Sarà uno dei personaggi dell'opera “Tristano e Isotta”. Non il ruolo principale perché è un tenore leggero. Wagner necessita di

una voce drammatica. La rappresentazione si tiene il 18 novembre, ore 15. Alle 20, radio 3 trasmetta l'opera in differita. Dirige il direttore d'orchestra sudcoreano Myung-Whun Chung. Gian Luca Pasolini è stato appena premiato da Famija Arciunesa del presi-

dente Giuseppe Lo Magro come riccionese di prestigio lo scorso 18 ottobre, in occasione del novantesimo compleanno della città. Allievo del grandissimo Robleto Merolla (a poco più di 40 anni si ritirò dai maggiori teatri del mondo per ragioni di vita), Pasolini è tra i maggiori tenori italiani. Nel suo speciale palmarès: quattro rappresentazioni alla Scala (tra cui una prima), la Fenice, San Pietroburgo, Seul, Manila, Sofia (diretta televisiva per il primo dell'anno). Pasolini, a Firenze, fu chiamato a cantare per festeggiare i 70 anni del maestro Zubin Metha.

Famija Arciunesa, un bronzo per Maria Ceccarini - Alla fine sono i valori a determinare i destini sociali ed economici di una comunità, prima ancora di qualche altro ingrediente come capacità tecniche eo organizzazione. L'americana Maria Boorman Ceccarini è stata una grande donna, che

COMUNITA' molto ha fatto per i riccionesi, donando buona parte delle sue sostanze per l'ospedale e non solo. Famija Arciunesa in collaborazione con il Comune di Riccione per la festa per il 90° com-

pleanno di Riccione (19 ottobre 1922 - 18 ottobre 2012) ha regalato alla città il bronzo che racconta la benefattrice. L'opera è dello scultore cesenate Leonardo Lucchi ed è stata inaugurata lo scorso giovedì 11 ottobre.

Corso per diventare barman Organizza la Fib. Coordina il maitre Massimo Roberto. Si tiene all'istituto Savioli

- Massimo Roberto ha vinto più volte il titolo di miglior maitre della Romagna. Fiduciario della Federazione italiana barman (Fib) per la regione Emilia Romagna, il “campione” è il coordinatore di un corso per diventare barman: di primo e secondo livello. Le lezioni iniziano il 26 novembre e si tengono all'istituto alberghiero Savioli. In tutto, 13 appuntamenti di tre ore ciascuna. Il programma intreccia la parte teorica con la pratica. Si chiude con un esame finale, con attestato. La Federazione italiana, sempre coordinato dal riccionese Roberto (ex atleta della Polisportiva), ha tenuto un corso a Rimini, al pub Barge. Iniziato il 15 ottobre, ha ventuno iscritti. Esame finale il 20 novembre. Per maggiori informazioni: 339.8026444.


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Malpassi Maurizio Impermeabilizzazioni

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RICCIONE

Malpassi Maurizio Impermeabilizzazioni

Quattro anni di tempo per il suo capolavoro. Uomo umile: ‘Chiunque lo potrebbe fare. Il lavoro vien da sé’

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ECONOMIA & ARTIGIANATO Lucia (a destra) e Barbara

Liquirizia e dolciumi made in Riccione - La ricetta è segreta, non la rivelerebbero nemmeno sotto tortura. Tanto che neppure i soci la conoscono. Parliamo nientemeno che del liquore di liquirizia, pura di Calabria. Prodotto in un piccolo laboratorio, 20 metri quadrati, nascosto sotto un “insospettabile” portico in via Fratelli Cervi, Riccione paese. Giorgio Graf viene da Acri, in provincia di Cosenza, abita in Romagna da 13 anni e la ricetta misteriosa è quella di nonna Rosina, tramandata da generazioni, come si usa dire. E come spesso succede le cose che hanno successo iniziano per caso e nasce l’Artigiano del gusto: “Era più o meno sette anni fa, si parlava di quanto era buono questo liquore e allora ho comprato 200 grammi di liquirizia e l’ho fatto. Solo che in casa non era possibile continuare per via dell’odore troppo forte”. Un primo laboratorio a Rimini e poi

Formia 30 settembre - Il cattolichino Davide Berti promosso 6° dan. L‘esame si è svolto presso la scuola del Coni di Formia durante il corso di aggiornamento maestri ed istruttori e la festa ai due medagliati di Londra 2012. Dopo 5 anni con il grado di 5° dan, Berti si è candidato davanti la commissione esaminatrice nazionale eseguendo tre poomsae (combattimenti codificati contro uno o più avversari immaginari) e mostrando l’ applicazione di 6 tecniche di difesa personale su altrettanti attacchi e 3 tecniche di rottura (su tavoletta di legno) aiutato da Marco Frisoni presidente della società cattolichina. Berti è il terzo grado più alto dell'Emilia Romagna riconosciuto dalla federazione italiana e da quella mondiale. Pesaro 7 ottobre - Campionato interregionale Marche: Ginevra Graf junior cinture nere 49 kg oro, Alessandro De La Rua cinture nere 59 kg argento. Ha perso la finale al golden point (round aggiuntivo eseguito in caso di parità dove il primo che mette a segno un punto valido

l’arrivo a Riccione, tre anni fa. Il negozio è piccolo ma grande quanto basta. La maggior parte dello spazio è riservato al laboratorio, proprio dietro, diviso da una parete a vetri perché non c’è nulla da nascondere (a parte la segretissima formula, naturalmente). La bottega dell’Artigiano del gusto ha cominciato camminando e ora corre. In quattro, ammettono, fanno fatica a stare dietro a tutto il lavoro che ci sarebbe da fare. Per non parlare delle richieste da parte di grandi catene, impossibili da soddisfare. Corrono Giorgio e Lucia, sua moglie e compagna in questa impresa, per le fiere di tutta Italia, 250 ogni anno. Mentre in sede resta Maurizio “al paiolo” (l’unico con il quale Giorgio abbia voluto condividere il segreto di nonna Rosina) e Barbara, unica riccionese del quartetto, al bancone del negozio. Dalla fucina di questi sapo-

ri escono ogni anno circa 10.000 bottiglie all’anno. Una quantità tutto sommato modesta ma che permette di mantenere alti standard di qualità, soprattutto senza una lavorazione industriale. “ Anche perché la materia prima, cresce solo con climi caldi. Noi la facciamo venire pura dalla Calabria che della liquirizia è la patria, non è facile da trovare in grosse quantità perché ogni sacchetto ha la sua certificazione”. Infatti ci spiegano che tutti gli ingredienti sono biologici: “Dalla liquirizia all’alcol, allo zucchero di barbabietola o di canna – continua Lucia – noi usiamo solo prodotti bio. Niente addensanti, coloranti o aromi. La liquiri-

zia, per intenderci, non è nera. Lo è solo quella colorata industrialmente. In realtà è marrone. E produciamo solo due tipi di liquore perché teniamo a curare quello che sappiamo fare bene”. I prodotti di punta imbottigliati sono il liquore di liquirizia e il Liquicioc, 70 per cento cioccolato e 30 di liquirizia. Anche il cioccolato naturalmente cento per cento bio come il latte. E poi i dolci: “Attendiamo a breve la certificazione per i celiaci – spiega Barbara – che forse arriverà già all’inizio del 2013. Abbiamo contattato l’agenzia che se ne occupa e potremo presto entrare nel prontuario per chi è intollerante al glutine”. L’attenzione alla salute è

contraddistinto anche dalle analisi che, periodicamente, vengono inviate all’Asl. Anche per quel tipo di prodotto “fuori mercato” su ricetta specifica commissionata da un cliente. Giorgio spiega come funziona: “Un cliente può portarci la sua ricetta per un liquore di suo gusto e noi la facciamo. Compriamo gli ingredienti e realizziamo quello che ci chiedono. C’è chi chiede il liquore senza zucchero oppure salato in Norvegia. Ogni partita anche privata però la mandiamo per i controlli perché sia certificato che è tutto a posto”. Il piccolo business è cresciuto nel tempo grazie a una soluzione che integra il vecchio e il nuovo. Attraverso l’in-

COMITATO PROVINCIALE FEDERAZIONE ITALIANA TAEKWONDO

vince). Rimini 27-28 ottobre - Presente la federazione italiana taekwondo allo sport days di Rimini con 2500 mq allestiti con grande cura, hanno accolto sabato il torneo kim e liu con 350 partecipanti provenienti dal centro-nord dedicato ai più piccoli (dai 12 anni in giù), mentre domenica è stata la

volta del campionato italiano senior (18-35 anni) cinture rosse, 240 gli iscritti. Presenti il presidente federale dott Park e il segretario generale Angelo Cito Parla, il cattolichino Davide Berti, presidente del comitato Emilia Romagna. Inoltre, sabato pomeriggio nell’arena centrale dell’ingresso 2000 persone hanno potuto ammirare le

acrobatiche evoluzioni della squadra specializzata nelle dimostrazioni arrivata dalla Korea. Successo anche per le società di Cattolica e Riccione: tra i giovanissimi oro per Martina Semprini (8 anni), Alex Semprini (11) e Bravi Lorenzo (12); argento per Alice Torsani (8)e Liam Pompili (8) e Kleris Luka; bronzo per Alessandro Scarano (11) e

Samuele Arduini (10). Bravi anche Loredana Bojan che non ha raggiunto il podio. Il riccionese Simone Salvatori (20 anni) si laurea per la seconda volta campione italiano nei 63 kg. Nella stessa categoria vice campione il cattolichino Dario Berrettini. Entrambi, prima di sfidarsi in finale finita 12 a 8 hanno vinto 4 incontri. Altro partecipante al campionato senior il riminese Christopher Mondaini nei 68 kg; dopo avere vinto due incontri si è arreso ai quarti contro Dan Arama della società Tricolore Reggio Emilia che ha poi vinto il titolo. Secondo posto per il titolo società per il Taekwondo olimpic Cattolica. Inizio corsi 2012-2013: tante novità. Per info sui corsi www.tkdteam.com Davide Berti 5° dan maestro federale e presidente comitato Emilia Romagna federazione italiana taekwondo cell. 329/2286086 istruttore federale e delegato provinciale al Coni; Luigi Livi 4° dan cell 328/ 9540393 e Luciano Martelli

contro vis a vis con gli amanti della liquirizia nelle fiere e nei mercatini di tutta Italia e poi, una volta scoccata la scintilla gli ordini arrivano: “Lavoriamo soprattutto via internet. Ogni volta finiamo tutte le bottiglie che ci sono sul bancone. E poi ci arrivano ordini da tutto il paese ma anche dall’estero, tramite il nostro sito internet. Spediamo anche in Norvegia. Per ora soprattutto a privati ma ce la ordina anche qualche ristorante con la sua etichetta personalizzata o magari il succo per le gelaterie”. Si è partiti dal succo, l’essenza. Si arriva poi a una serie di idee, perché con la liquirizia si possono fare tante cose. Ricoperta di cioccolato, pura da masticare, caramelle, in polvere. Anche salata dal Nord Eruopa, dove piace così. Regali per Natale, bomboniere, decorazioni. E un’infinita quantità di dolci.

all.fed. 3° dan federale cell. 3282848825; Mauro Merli all. fed. 2° dan 3358088916; Charles Cromwell 2° dan all. fed. e nazionale ghanese. SEDI Cattolica 1 - Via Del Porto 17 (zona comune) adulti lun mer h 20; bambini (4-7 anni) mar gio dalle h 16:15 alle 17:05 e dalle h 17 alle 18; (8-12 anni) sab dalle15 alle 18. Cattolica 2 - Via Comandini (scuola Repubblica) mer ven dalle 17:15 alle 18:15 (4-7anni) e dalle 18:15 alle 19:30 (8-12 anni). Taekwondo Riccione NUOVA SEDE segreteria cell. 3485687184 sopra palestra BEVERLY HILLS Via Cella Raibano, 43, zona industriale Riccione, mar-gio dalle 17:30 alle 18:30 (4-7 anni) dalle 18:30 alle 19:30 (8-12anni) e sabato dalle 16:30 bambini e dalle 17:30 adulti taekwondo music con Elisabetta (intensa attività aerobica a tempo di musica con tecniche di taekwondo) mar e gio dalle 13:15 alle 14, inoltre lezioni individuali, circuito funzionale di preparazione fisica cross fit. TRE LEZIONI DI PROVA GRATUITA PER I NUOVI ISCRITTI


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MISANO

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Il bell'edificio restaurato da tempo era abbandonato. Frequentato da un centinaio ragazzi ALLEGRO MA NON TROPPO

Parole da e ‘Fnil’

Il villino, residenza estiva di Giuseppe Delbianco, il proprietario terruiero che lasciò tutti i suoi bene (una decina di pdoeri) ai Comuni di Misano e San Clemente

(Il vecchio nome di Misano Mare)

GIOVANI

LA MULTA RADDOPPIA - Un anziano misanese va a pagare la multa direttamente dai vigili. Parcheggia l'automobile nei pressi della palazzina. Esce e si ritrova sotto il tergicristallo una nuova multa. ESTATE 2013 - Cancellata la Superbike al Simoncelli. Quando il Banco piange non c’è sentimento che tenga. INVESTIMENTI- Il Trc funzionerà quando i turisti saranno già qui sul posto. Il problema sono i trasporti per farli arrivare... i turisti. EVASIONE - Le tasse sarebbero giuste al 33%. Se qualcuno l’ha detto sarà bene rintracciarlo. LA RIVINCITA- Bellissime le piante autoctone “che appartengono al luogo” ancora in salvo... platani, tamarici, tigli, ippocastani, pitosforo, ecc... sopraviveranno ai prossimi tagli e alle mode? LA POLITICA- C’è chi gioca d’azzardo e chi sta a guardare. Molto peggio questi ultimi. LA PECULIARITA’- Dicono che le Piccole imprese si salveranno solo con gli accorpamenti. Mah! Meglio la famiglia, la nostra identità, e naturalmente l’innovazione. ASTENSIONISMO - Perché lasciare ad altri la discrezionalità di scegliere il nostro futuro? TEATRO - L’Udc ha ottenuto un grande spazio per la propria assemblea. Visti i risultati, persa una buona occasione per risparmiare. AUTOREFERENZIALITA' - La storica sezione Che Guevaara de Fnil non esiste più? Chissà, forse non serve più... discutere. PDL - Come spesso si dice “niente nuove, buone nuove”, però è da molto tempo che non si sente. Si vede che deve passare ancora tanta acqua sotto i ponti, almeno fino alle prossime... elezioni. INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE- Per saperne di più, per fortuna, ci sono i giornali locali e i vecchi tradizionali bar, al limite, per comodità, si potrebbe pensare alla Pizzata... anche la pancia ha i suoi diritti. ALBERGATORI ASSEMBLEA - Dopo la stentata stagione estiva 2012, utile dibattito, tra le mura amiche, sulla crisi del turismo. Peccato non si faccia uno straccio di verbale sugli interventi dei tanti presenti. Forse è meglio tacere? ALBERGATORI BASTA - Sempre in occasione dell’affollata assemblea degli albergatori si è parlato dei problemi del turismo, la crisi economica e di conseguenza il portafoglio sempre più misero del turista, dei servizi che non funzionano se non assenti, investimenti folli per progetti al momento prematuri, ambiente troppo cementificato, inquinamento, insomma, di tutto di più. Ad un certo punto si alza una giovane signora: “Ora basta, la politica non c’entra, qui parliamo d’altro. Mi è sorto un dubbio, forse ha ragione lei, in effetti la politica non ha lasciato ai giovani molte speranze. ALBERGATORI LA SAGGEZZA - Un anziano operatore: - Le regole vanno rispettate ma, anche noi piccoli operatori dobbiamo essere tutelati, quando queste sono bischerate o meglio, quando le stesse, non sono interpretate e valutate secondo equità. Si riferiva agli adeguamenti di tutte le strutture, indipendentemente dal grado di rischio che esse rappresentano per la sicurezza. (Brufa44@libero.it)

ni, accumunati dal desiderio di unione e condivisione di interessi e passioni. Come da tempo la biblioteca comunale è provvista di rete wireless gratuita per gli utenti registrati, anche presso il Centro Giovani è possibile navigare con una linea messa a disposizione gratuitamente dal Comune.

giovanili). Afferma Livia Signorini, assessore alle Politiche giovanili, Cultura, Pari opportunità : “In un momento difficile come questo, serve un messaggio positivo soprattutto per le nuove generazioni, quelle che rappresentano il futuro. Ritengo che averne cura e premura sia doveroso e serio da parte di un’istituzione pubblica; questo rappresenta un forte impegno soprattutto ora che i Comuni vengono lasciati soli a gestire territori, persone e molto spesso, com’è facile immaginare, malumori e insoddisfazioni, arrivando addirittura a

Centro giovani a villa Delbianco - L'abbandonata villa Del Bianco è la nuova sede del Centro giovani di Misano. Bella idea. Il 18 ottobre scorso è stata inaugurato ufficialmente. Grazie ad un accordo di convezione stipulato dal Comune, le attività sono curate dal-

l’Associazione culturale “Fuori Orario” (fondata da un gruppo di ragazzi misanesi) e dalla Cooperativa riminese Il Millepiedi. Ogni settimana, il Centro accoglie un centinaio di ragazzi, provenienti dalle diverse frazio-

La programmazone del servizio prevede che il Centro sia aperto nei pomeriggi di tutti i giorni lavorativi, dal lunedi al venerdi, con una apertura serale mensile, da ottobre 2012 a maggio 2013. (riferimenti su www.misano.org, politiche

creare, riscuotere e aumentare le imposte. Per il Comune di Misano restare vicino ai giovani e alle famiglie e scegliere di non fare tagli nei servizi, significa mantenere un impegno economico forte, doveroso e soprattutto necessario”.

Giovanni, 50 viaggi in 48 nazioni per madre Teresa - “Mi sembra ieri di aver iniziato con i miei viaggi umanitari”. Così attacca il suo racconto Giovanni Salvadori da Misano Monte. Lo scorso ottobre ha compiuto il suo 50° viaggio (è il 48° stato), nel nome di madre Teresa di Calcutta. Ex ufficiale dell'aeronautica, 71 anni, Giovanni inizia la sua speciale missione nel '97. La prima tappa fu a Calcutta. Lì incontra anche madre Teresa (sarebbe morta nello stesso anno). Ricorda Giovanni: “Mi disse tante cose. Di certo mi ha cambiato la vita. Avevo mia madre ammalata, la mia donna che fa le valigie, i parenti che mi abbandonano. La testa era in tilt e pensavo alla grande ombra della vita. Poi penso a mia madre e mi chiedo chi la possa accudire. Invece una sera mentre la imbocco, accendo la tv e trovo un servizio su madre Teresa. Le chiedono di riposare dopo la malattia. Lei risponde

che deve andare dai suoi poveri. Dai suoi bambini. In quel momento lì dico che devo fare un viaggio umanitario e andarla a

Giovanni a Kinshasa

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trovare. L'ultimo viaggio di Giovanni è stato in Congo, a Kinshasa. Passato 15 giorni nelle tre case di madre Teresa in Congo. Lì Giovanni, oltre a portare gli aiuti, fa il volontario. Cioè si rimbocca le mani e lavora. In media, a Kinshasa, nelle due case, le suore accudiscono circa 200 persone al giorno. E due volte la settimana vanno nelle carceri. I detenuti sono in condizioni spaventose: non c'è spazio (spesso non possono neppure sdraiarsi ma soltanto stare seduti), sono malnutriti. Giovanni è appena tornato dall'Africa e già sta orchestrando il prossimo viaggio: destinazione India. Nella città di Varanasi (Benares), la città santa degli indù.


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MISANO

Massima di Gandhi. E' la filosofia del neonato comitato cittadino di Misano Brasile

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‘Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere’ - “Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”. La breve massima di saggezza è del Mahatma Gandhi ed stampigliata sulla tessera del neonato comitato cittadino di Misano Brasile. Alla prima riunione erano presenti in un'ottantina. Sul cartiglio c'è anche un simpatico granchio, simbolo della frazione. Il meccanico, l’albergatore, la casalinga, il libero professionista, il bagnino, il pensionato, il muratore. Sono alcuni dei componenti del consiglio direttivo dell'associazione che vuole dare il proprio contributo nell'organizzare eventi, o più semplicemente aiutare il Comune nella manutenzione di giardini e arredo. E' stato voluto fortemente da Andrea Bagli e Ivan Semprini. L'idea nasce lo scorso febbraio durante l’organizzazione di una corsa podistica. Bagli-Semprini, due dirigenti di Misano Podismo, trovato nei comitati di Santamonica, Cella, Misano Monte e Scacciano un grande aiuto. I due sono coadiuvati da Nicola Schivardi, un bravo ragazzo bresciano da anni trapiantato a Misano Brasile per ragioni affettive (è il genero del mitico Rino Sgrilletti). Un'altra spinta l’ha data la partecipazione al Palio del Capitano a Misano Monte, alla fine dello scorso agosto agosto. Appena terminata la stagione estiva, si è organizzzato un incontro pubblico per vedere se c’erano i presupposti per la nascita del comitato. All'incontro era presente anche l’assessore Luigi Guagneli, nella qualità di responsabile e coordinatore dei comitati cittadini. L'amministratore è rimasto sorpreso della grande partecipazione dei “brasiliani”. Giù presidente del comitatod el Villaggio, Guagneli ha illustrato i diritti, i doveri e l’importanza di un comitato cittadino in una frazione. Successivamente si è svolto un secondo incontro nel quale si è iniziato il tesseramento e si è defi-

Nato lo scorso 14 ottobre. Lo presiede Andrea Bagli; vice: Nicola Schivardi e Nicola Semprini

ALLEGRO MA NON TROPPO

La magia degli onesti

COMUNITA' nito il donsiglio direttivo. L’8 ottobre infine, la nomina del presidente (Andrea Bagli), dei vicepresidenti (Nicola Schivardi e Nicola Semprini) e del segretario/ tesoriere (Maria Laura Dalla Noce). “Brava gente. Mi sembrano molto buoni”. Questa una delle frasi origliate da un amico mentre Bagli era al telefono e che dà l'idea di com'è l'uomo. Bagli è persona fuori dai canoni: educato, generoso e raffinato organizzatore. Insomma, affidabile. Portato a scorgere al lato positivo delle cose

I ragazzi del Brasile che hanno partecipato al Palio del Capitano. Da sinistra: Andrea Bagli (presidente), Nicola Schivardi (vice)

I BRASILIANI

Misano Brasile, frazione dinamica

- Il Brasile è una delle frazioni più dinamiche di Misano. Il neonato Comitato forse ancora di più. Già si presenta con un calendario di intrattenimento. Eccolo. Mercoledi 14 novembre - Al Bar Dolce Vita, torneo

di briscola a coppie. Mercoledi 21 novembre - Al Ristorante da Orfeo, cena con menu di cinghiale cacciato direttamente dal Gilberto Tonti. Sabato 22 dicembre Nel Parco di Misano Brasile, festa con Babbo Natale.

CURIOSITA'

Frazioni e comitati - Otto comitati. Insomma, a Misano quasi ogni frazione ha la sua associazione di cittadini; con Brasile e Santamonica gli ultimi ad essere nati. Un forte segnale di voglia di coesione sociale e di fare qualcosa insieme; poiché negli ultimi anni la popolazione misanese è cresciuta a livello esponenziale e non ci si conosce. Tra le frazioni misanesi rimane solo Misano Mare priva di un Comitato cittadino. A rapportarsi coi comitati l'assessore Luigi Guagneli, per anni presidente del Comitato del Villaggio Argentina.

Misano Monte, la facciata della vecchia sede comunale

- Un giorno un comune cittadino si trovò in mano la lampada di Aladino strofinandola trovò in un momento la possibilità di sicuro cambiamento ...vorrei che per magia tutti i privilegi a politici e burocrati fossero potati via vorrei o Aladino trasformarli tutti in Pinco Pallino così che possano popolarmente provare il Sitema venutosi a creare. Provar per credere, questa è la magia è il desiderio più onesto che ci sia. Bronz

piuttosto che il suo opposto, è stato uno dei fondatori di Misano Podismo. Oltre 100 iscritti, dal nulla è diventata già un'istituzione a livello provinciale. Bagli è molto impegnato sul fronte del volontariato. E lo fa in silenzio. La neonata associazione ha voluto chiarire fin dall’inizio il rapporto con il comitato turistico Brasile in Festa che organizza eventi e in passato è stato anche coinvolto dall’amministrazione comunale per iniziative e opinioni sulla frazione Brasile, pur non essendo nelle loro finalità. Dice Nicola Schivardi: “Il Comitato Cittadino Misano Brasile ha nella sua ragione morale il bene comune, la socializzazione tra le famiglie, la salvaguardia del nostro quartiere e se questo indirettamente porta benefici anche alle attività economiche avremo raggiunto un doppio risultato. In questo momento abbiamo bisogno solo di crescere e diventare una realtà importante per tutti i cittadini. L’inizio è stato sicuramente positivo e coinvolgente ora dobbiamo essere bravi a non disperdere l'energia che ci circonda”.

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Novembre 2012

MISANO

BACCHINI ADRIANO

Il 9 dicembre i bambini in piazza Repubblica per vendere ed acquistare giocattoli. Progetto Sofia e materiale didattico

- Un giocattolo per...tanti. Non solo per l’Africa perché di bisogno ce n’è anche qui, a due passi da casa. Si ripete anche quest’anno l’iniziativa organizzata dal progetto Sofia di Mauro Ciaroni: domenica 9 dicembre i bambini di Misano Adriatico sono invitati a piazza Repubblica per vendere i propri giocattoli o acquistarne di usati dalle bancarelle degli

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Mauro Ciaroni e uno degli orfanotrofi che aiuta (Foto Teo)

COMUNITA'

altri. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza per ricostruire la scuola materna del comune di Crevalcore, in Emilia, colpito dal sisma della scorsa primavera; una parte resterà invece qui a Misano, all’istituto comprensorio per l’acquisto di materiali didattici; infine come ogni anno l’aiuto andrà in Africa, attraverso Progetto Sofia che seleziona le azioni di aiuto ai bambini più meritevoli per contribuire a finanziarli. Per fare festa tutti insieme, il 9 dicembre all’evento, che in caso di pioggia sarà spostato dentro al Palasport di Misano

Un giocattolo... per tanti in via Rossini, ci saranno anche animazione per bambini con un Babbo natale e un rinfresco natalizio. Sempre il 9 dicembre partirà anche una nuova iniziativa, organizzata sempre da Progetto Sofia assieme al Comune, all'Avis, alle associazioni di Misano e tutti i comitati di frazione. Una sottoscrizione premi che ha l’obiettivo di racco-

gliere altri fondi e che durerà per tutto il periodo natalizio: l’estrazione è fissata per il 6 di gennaio. Dopo le feste una delegazione misanese partirà alla volta di Crevalcore con i soldi raccolti per una grigliata di pesce e la consegna dell’assegno destinato alla ricostruzione della scuola materna lesionata. Mentre in primavera

il restante denaro sarà consegnato all’orfanotrofio St. Jude di Gulu, città nel nord dell’Uganda, dove “fratello Elio”, comboniano, accoglie bambini abbandonati e malati di mente in una comunità gioiosa, nonostante tutto. Il prezzo del biglietto per aderire alla sottoscrizione è di 2.50 euro. Da sette anni Progetto Sofia raccoglie fondi da destinare ai paesi africani per la costruzione di scuole, pozzi e per sostenere Ong e progetti meritevoli, seguiti passo passo ogni anno da Mauro Ciaroni che ne monitora il successo. Grazie

alla Ong Avsi, parte dei fondi raccolti sono stati destinati alla cura di bambini cardiopatici, individuati dopo uno screening dell’esercito italiano nel 2010. Samuel, Daniel e Margaret, operati in Italia l’anno scorso, hanno potuto far ritorno a scuola. Come loro anche Brenda, operata a Kartoum nell’ospedale di Emergency e ora tornata tra i banchi assieme alle suore di Kitgum. Ha smesso di prendere medicine Mary, 15 anni, invece soffriva di diabete, una storia odiosa di maltrattamenti da parte del padre, la difficoltà di raggiungere la scuola lontana

20 chilometri. E ora può vivere una nuova giovinezza, in salute finalmente. Poco fuori da Kampala, la capitale dell’Uganda, un altro religioso si spende per aiutare bambini abbandonati a se stessi per strada. È il centro Calm di Brother Richard, sulle colline di Namugongo. Seguito da Marco Trevisan di Avsi, con il sostegno del Progetto Sofia. Accanto a questi altri progetti finanziati da Mauro Ciaroni fanno poco parlare di sé perché sono quelle belle notizie che non fanno notizia. Il microcredito attivato con padre Tarcisio Pazzaglia, comboniano di Pesaro. Un aiuto ben pensato di finanziamento a basso tasso di interesse per le donne di Kitgum che vogliono attivare una piccola realtà imprenditoriale. Partito coinvolgendo circa 800 donne, nel 2012 si è arrivati quasi al doppio. Un meccanismo virtuoso grazie al quale gli interessi delle prime vengono raccolti per finanziare il bacino di prestiti per nuove, piccole imprenditrici. I biglietti per la sottoscrizione saranno disponibili a tutte le manifestazioni organizzate dall'Avis, dalle associazioni di Misano e dai comitati di frazione. Per maggiori informazioni potete contattare Mauro Ciaroni: 3887644863

LA CULTURA

Grandi intellettuali raccontano l'attualità dei Dieci Comandamenti

L'assessore alla Cultura Livia Signorini, Vito Mancuso e il direttore della biblioteca Gustavo Cecchini 5 ottobre - Salvatore Natoli: “I Comandamenti” 12 ottobre - Vito Mancuso: “Io sono il Signore Dio Tuo”. 19 ottobre - Massimo Donà: “Ricordati di santificare le feste”. 26 ottobre - Roberto Escobar: “Non uccidere”. 2 novembre - Carlo Sini e Pierluigi Celli: “Non rubare”. 9 novembre - Vincenzo Vitiello: “Non dire falsa testimonianza”. 15 novembre - Andrea Tagliapietra e Marco Guzzi: “Non rubare la roba d’altri” e “Non rubare la donna d’altri”. 23 novembre - Arnaldo Colasanti: “Onora il padre e la madre”. 30 novembre - Umberto Curi e Khaled Fouad Allam: “Come ripensare i comandamenti al giorno d’oggi”. Gli incontri si terranno presso il Cinema-Tearo Astradi Misano Adriatico, via D’Annunzio 20, con inizio alle ore 21. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info: tel. e fax 0541.618424 – E-mail: biblioteca@comune.misanoadriatico.rn.it – Website: www.biblioteca.misano.org

- “In Italia di tecnica ce n'è anche troppa. Mancano i valori”. Lo afferma il prestigioso economista riminese Stefano Zamagni. A Misano dodici (un numero casuale?) intellettuali quest'anno dicono la propria su “ I Comandamenti. Parole di Dio, o parole dell'uomo?”. Per le nove serate, il direttore della biblioteca Gustavo Cecchini ha invitato alcuni dei maggiori pensatori italiani. Il male dell'Italia e dell'attuale crisi economica, che prim'ancora è crisi culturale, sempre nel parere di Zamagni, è il disatteso undicesimo comandamento, o regola aurea: “Non fare agli altri, ciò che non vuoi che venga fatto a te. Oppure, fa agli altri ciò che vuoi che venga fatto a te”.


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MISANO

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Fondatore del camping Misano. Sempre operato nel settore della vacanza AMMINISTRARE

Misano Mare

Imu, sparata al massimo - Imu (Imposta municipale unica) prima casa sparata al massimo in ottobre senza avvertire/coinvolgere i partiti di coalizione ed i misanesi. Nelle casse del Comune c'era un buco di 200mila euro. La giunta guidata dal sindaco Stefano Giannini è stata “costretta” ai ripari: aumentare le tasse certe. Senza soldi non si canta neppure messa dicevano qualche decennio fa in tempi di miseria, figurarsi in questa società delle merci e dei consumi, dove anche il respiro ha un costo e non c'è nulla di simile ad un pasto gratis. Quale riflessione fare? In periferia è diventata una litania dire che è tutta colpa di Roma e che non si taglino costi e sprechi. Ma forse ogni tanto bisognerebbe partire anche da se stessi. Soprattutto informare e coinvolgere i cittadini non solo nel semestre elettoralwe. Si è abbastanza adulti che se qualcosa urge, si fa. Compresa sparare l'Imu al massimo. P.S.: L'ultimo comma dell'articolo 81 della Costituzione dice che le spese devono indicare i mezzi per farvi fronte. Valgono anche i debiti?

Addio a Isidoro, protagonista del turismo misanese Uomo generoso, con un bel rapporto col personale. Lascia la moglie, Teresa Moroncelli (delle Casacce) e due figli, Diego e Simone. Nel suo campeggio uno dei maggiori industriali svedesi e il cuoco della casa reale svedese

Isidoro Maioli (4.3.1932 8.10.2012)

LE PERSONE - Isidoro Maioli è morto lo scorso 8 ottobre, dopo una lunga malattia. Aveva 80 anni. Lascia la moglie Teresa Moroncelli (originaria delle Casacce) e due figli, Diego e Simone. Era il proprietario del camping Misano, una delle strutture turistiche che ha fatto la storia della città. Aveva molti interessi anche a Riccione, sempre nel turismo e nel settore immobiliare. I fatti dicono che Isidoro aveva il senso degli affari; ma ancora di più aveva un bel rapporto con i suoi dipendenti e con gli ospiti del suo camping. Molti sono rimasti decenni a lavorare presso

di lui. Oppure, si iniziava da studenti e fino a quando non ci si immetteva nel lavoro degli adulti si andava lì per l'impegno estivo. Non ci sono dubbi che a fare la stagione da lui si guadagnasse più che altrove. Però dovevano avere la sua fiducia. Su questo era intransigente. Una volta, un suo dipendente (anche se in modo indiretto) lascia il bar-ristorante di fronte al camping per la gelateria “Nuovo Fiore” di Riccione. Isidoro gli propone: “Vieni a lavorare direttamente con me al campeggio; ti pago di più”. “Mi piacerebbe, solo che da lei faccio

due mesi, mentre a Riccione sono quasi il doppio”. Un'altra volta incontra un suo ex dipendente in viale Ceccarini. Isidoro andava in banca. Si fermano per un saluto. Isidoro ha però l'appuntamento nell'istituto di credito. Per continuare la chiacchierata invita il suo ragazzzo a seguirlo e gli fa anche ascoltare il suo piccolo problema. Nel suo camping sono passati personaggi di livello mondiale; ma lo sapevano in pochi. Tra loro il cuoco della casa reale svedese, ed uno degli uomini più ricchi della Svezia, Wember. I due era-

no diventati amici di famiglia. Spesso erano suoi ospiti. Era anche diventato amico di un potente medico ungherese che riusciva a frequentare il suo campeggio nonostante la cortina di ferro. Grazie all'amicizia, Isidoro era suo ospite di caccia (la grande passione) nelle esclusive riserve. Oltre ad imbracciare il fucile, amava la buona tavola e viaggiare. All'amico di vacanza degli ultimi anni, Gianfranco, soleva dire: “I soldi non sono un problema”. “Per te che li hai”. Isidoro di contanti ne ha sempre avuti pochi. I suoi utili li ha sempre investiti e saputo farli fruttare. Una volta a corto di liquidi, una banca gli chiede di rientrare. In silenzio, saluta, e chiude il conto. Famiglia (soprannome Bandilèn) delle Fontanelle, Isidoro, col fratello Silvio (scomparso lo scorso inverno), inizia come lattaio su un mitico sidecar. Nei primi anni '50, a vent'anni, insieme a Silvio e all'amico Domenico Antonioli (poi titolare del camping Alberello, Riccione), riescono ad ottenere in affitto la terra da Ceschina e aprono il camping “Misano”; laggiù non arrivava ancora la strada, che venne costruita appositamente. Qualche anno dopo, Isidoro liquida i soci iniziali. ‘Che la terra gli sia lieve”.


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CONDOMINI

Novembre 2012

Esperti rispondono Ripartizioni delle spese tra proprietario ed inquilino (2). In ottobre la risposta 1 L'ESPERTO RISPONDE

pubblico per passo carrabile C (conduttore, l'inquilino) Tassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali (Locatore, il proprietario). Signor Pupolizio, lo scorso mese di aprile le chiesi come vanno ripartite le spese condominiali dei condomini proprietari di posti auto situati in autorimesse ed anche la ripartizione fra locatore e conduttore per appartamenti civili abitazioni. Ancora non ho avuto risposta, come mai? Marco-Rimini

Risposta Egregio signor Marco, Le sue due richieste inviate per posta elettronica mi erano completamente sfuggite. Mi auguro che vorrà perdonarmi per l’eccessivo ritardo ed accettare le mie scuse. Soddisfo subito quanto sollecitato. LEGENDA L: locatore C: conduttore AMMINISTRAZIONE Tassa occupazione suolo

ASCENSORE Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni (C) Installazione e manutenzione staordinaria degli impianti (L). Adeguamento alle nuove disposizioni di legge (L). Consumi energia elettrica per forza motrice e illuminazione (C). Tasse annuali per rinnovo licenza d’esercizio (L). Ispezioni e collaudi (C). AUTOCLAVE Installazione e sostituzione integrale dell’impianto o di componenti primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.) (L). Manutenzione ordinaria (C). Imposte e tasse di impianto (L). Forza motrice (C). Ricarico pressione del serbatoio (C). Ispezioni, collaudi e lettura

Condomini, diritti e doveri - Vincenzo Pupolizio, esperto di amministrazione condominiale e immobiliare, esperto di problemi tecnico-legali, consulente del Tribunale di Rimini, mediatore della conciliazione, risponde alle domande dei lettori.

I M P I A N T O ANTINCENDIO Installazione e sostituzione dell’impianto (L). Acquisti degli estintori (L). Manutenzione ordinaria (C). Ricarica degli estintori, ispezioni e collaudi (C). IMPIANTO TELEVISIVO

contatori (C). IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO E SPECIALI Installazione e sostituzione dell’impianto comune di illuminazione (L). Manutenzione ordinaria dell’impianto comune di illuminazione (C). Installazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarme (L). Manutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarme (C) Installazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoni (L). Manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni (C). Installazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili (L).

Installazione, sostituzione o potenziamento dell’impianto televisivo centralizzato (L). Manutenzione ordinaria dell’impianto televisivo centralizzato (C). (Continua in dicembre la tabella con la ripartizione delle spese) Geom. Vincenzo Pupolizio, amministratore condominiale

Manutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e simili (C). IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA, ADDOLCIMENTO ACQUA Installazione e sostituzione degli impianti (L). Adeguamento degli impianti a leggi e regolamenti (L). Manutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattario (C). Pulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionale (C). Lettura dei contatori (C). Acquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua (C).

SERVIZIO

Condominio: diritti-doveri. Pool di esperti risponde - Avete problemi con i diritti e i doveri nella gestione del vostro condominio? Oppure semplicemente delle curiosità. La Piazza, gratuitamente, apre una rubrica sulle colonne del giornale; potete rivolgervi ad un pool di esperti. Li coordina il geometra Vincenzo Pupolizio, esperto di amministrazione condominiale e immobiliare, esperto di problemi tecnicolegali, consulente del Tribunale di Rimini, mediatore della conciliazione, risponde alle domande dei lettori. Siete pregati di inviare le vostre domande, brevi e chiare, ai seguenti numeri e indirizzi: - 348-3621675. E-mail: la piazzarimini@libero.it. geom.pupolizio@libero.it


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Il ciclista cattolichino al debutto nei Juniores ha ottenuto 5 vittorie

Bartolini, annata straordinaria LO SPORT - Straordinario 2012 del cattolichino Francesco Bartolini portacolori del G.S. Sidermec F.lli Vitali di Sant’Angelo di Gatteo, diretto da Gianluca Maffi suo d.s. anche nella categoria Allievi. Al debutto nella categoria Juniores, età che comprende i nati negli anni 1994-95, ottiene ben cinque vittorie e diversi piazzamenti tra i primi dieci. Bartolini si è subito messo in luce già dalla seconda gara a Cassanigo (RA) il 18-3-12 con un 2° posto. Il 14-4-12 a Senigallia debutta in una gara a cronometro classificandosi al 6° posto, specialità che si rivelerà congeniale a Bartolini, infatti al 2° posto ottenuto il 19-05-12 a Sant’Angelo di Gatteo a soli 3” dalla vittoria, il 26-12 a Villa Fontana (BO) si laurea Campione Regionale percorrendo i 19,400 alla media di 46,913 rifilando 11” al secondo e ben 28” al terzo. Ma dopo diversi piazzamenti nei primi dieci la prima vittoria arriva il 20-5-12 a Bovara di Trevi (PG) dove con un allungo negli ultimi km arriva a braccia alzate e mette in fila i suoi avversari tutti più grandi di lui di un anno. La seconda vittoria come abbiamo detto è stato il Campionato Regionale a cronometro mentre la terza arrivava l’8-7-12 a Sala Monferrato (TO), gara in linea disputata al mattino mentre al pomeriggio si disputava una cronometro di 22 km, arrivan-

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Francesco Bartolini primo al traguardo

do secondo a soli 4” dal vincitore. La quarta vittoria la otteneva il 128-12 a Piancavallo (PN) battendo in volata in un arrivo a due l’azzurro Velasco Simone della Work Service Brenta. Da segnalare che Velasco si piazzò secondo a inizio stagione a San Giovanni Marignano alla 12^ edizione dei Colli Marignanesi, gara organizzata dal Velo Club Cattolica. Infine la quinta vittoria la ottiene a Fighille (PG) dove anche qui nei primi dieci si sono piazzati tutti atleti di 2° anno compreso il campione italiano di categoria Umberto Orsini, piazzatosi quinto, nipote dell’ex professionista Andrea Tafi. Oltre alle cinque vittorie Bartolini ottiene anche tre secondi posti, due quarti, due quinti, quattro sesti, un settimo, due ottavi e due noni posti. Il ciclista cattolichino è risultato anche il miglior Junior dell’Emilia Romagna, ottenendo nell’arco della stagione 43 punti, distanziando di due lunghezze Andrea Marchi e di 19 Alfonso Gualtieri (Campione regionale su strada ) entrambi della Cycling Team Nial Strabici di Reggio Emilia. Inoltre figura al settimo posto nella classifica nazionale per Junior di 1° anno e 27° assoluto nella classifica sempre nazionale su più di quattrocento atleti. Francesco Bartolini spera che anche il 2013 sia così prolifico anche se è un grosso sacrificio conciliare gli studi e gli allenamenti, spesso superiori ai cento km, anche perché c’è da considerare che la domenica le gare superano quasi sempre i centoventi km. (E.B.)

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LO SPORT

Juve dei miracoli? - Juventus, una compagine sportiva considerata (a torto) l'immagine della perfezione e dai risvolti poliedrici al di sopra della norma. A mio avviso la Juve somiglia un po' a quelle canzoni interpretate dallo stesso cantautore, cioè sul motivo meglio riuscito estrapola un refrain a piccole dosi all'inizio e alla fine, creando un'atmosfera piuttosto godibile. Così “30 leitmotiv” diventano un sostanzioso ed unico prodotto musicale. Si dà il caso che la decantata imbattibilità di Antonio Conte sia dovuta a un modello ben preciso di impostazione: primo tempo con tanta cautela, secondo tempo più dinamico. E' ovvio che con gli atleti che fanno parte della sua rosa, bastano un paio di cambi indovinati e il risultato può riuscire con facilità. In sostanza vedo nella Juve un astrattismo tendente a confondere l'avversario, a discapito di una vera deontologia calcistica di primo piano. Bene, amici sportivi, avrete di sicuro capito che il simbolo che mi fa aumentare la pressione è la dolce e cara Zebra. E Antonio Conte? Per ora niente di che esaltarsi, a meno che una volta inseritosi piena-

Antonio Conte, allenatore della Juventus

mente nel team, riesca a far rendere al top un po' tutti, anche quelli che attualmente si dimostrano meno virtuosi. Se le cose andassero così bene alla Juve, il picco di popolarità per Conte salirebbe alla grande, diventando uno sei grandi allenatori europei. Perché no? Potrebbe starci anche il Salentino, potremmo accostarlo (con un po' di fantasia) al Matt Busby di casa nostra. Chiudo con una riflessione: per quello che si è visto fino a oggi il bicchiere va considerato mezzo pieno. Signori sportivi, in serie A, e non solo, le scelte sono due: il calcio per la bandiera, oppure il calcio per arricchirsi (detto anche for the business). A voi la scelta che più vi stimola. (Rambo)


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CATTOLICA

Cattolica

“Si partirà in primavera. In attesa dei preventivi di costo da mettere a bilancio”

Rifiuti, il porta a porta cresce L'INTERVISTA

di Enzo Cecchini

- I rapporti con Hera e le pressioni dell’Amministrazione comunale hanno portato ad un evidente miglioramento del servizio? “Ritengo di sì. Innanzi tutto questa Amministrazione ha da subito cercato un rapporto con Hera che andasse al di là della normale erogazione del servizio. Oltre alle normali riunioni che la società di gestione fa annualmente con gli operatori economici, sono stati previsti incontri periodici con l’Amministrazione, fatti anche prima dell’inizio della stagione balneare, per mettere a punto tutta una serie di aspetti relativi alla pulizia della città e alla raccolta dei rifiuti nel periodo estivo. Lo scorso anno, prima del superamento dell’ATO (Assemblee dei Sindaci di ambito provinciale) è stata pianificata e approvata una integrazione dei servizi (quelli mancanti come le nuove lottizzazioni, o quelli considerati insufficienti, come la pulizia degli arredi ad es. il portico in piazza della Repubblica). Oltre a integrare sono stati razionalizzati i servizi esistenti, in modo tale da non aumentare i costi. Inoltre, il rapporto di Hera con l’Ufficio Ambiente comunale è pressoché quotidiano, e si sostanzia di segnalazioni dei cittadini su problematiche varie che comportano spesso anche sopralluoghi per le verifiche sul posto”. Qual è il ruolo della Commissione di controllo sul servizio? “Non è una vera è propria commissione di controllo. Si chiama “Commissione per la qualità dei servizi di Hera” e si riferisce a tutti i servizi di Hera, l’Igiene urbana (Rifiuti) e l’Idrico integrato. La Commissione istituita con Decreto Sindacale n. 3/2012, è composta da alcuni rappresentanti delle istituzioni (Consiglieri di maggioranza e opposizione e funzionari pubblici) e da un rappresentante di tutte le Categorie (albergatori, commercianti, artigiani, bagnini). Il suo ruolo è quello di essere un ‘tavolo di confronto’ orientato al miglioramento continuo del servizio, prendendo in esame di volta in volta vari aspetti e approfondendo la conoscenza. E’ in previsione anche una visita agli impianti di smaltimento e selezione dei rifiuti presenti nella nostra provincia, al fine di avere un quadro conoscitivo preciso di tutta la filiera del rifiuto”. Quando verrà esteso il porta a porta? “In primavera. Siamo in attesa dei preventivi di spesa da parte di Hera per poter prevedere il maggior costo del servizio sul bilancio 2013. Il servizio ‘porta a porta’ interessa in tutti i Comuni della Provincia di Rimini, la fascia costiera, ovvero quella più turistico balneare dove è più difficile collocare i cassonetti. Da noi ha come limite la via del Prete, la via Matteotti e parte di via del Porto. Si creano dei problemi in quelle

Leo Cibelli, assessore all'Ambiente del Comune di Cattolica zone, ancora servite a cassonetto, cosiddette ‘di confine’. Pertanto, per rendere le zone più omogenee si è pensato di integrare il servizio ‘porta a porta’ e estenderlo, a nord di Cattolica fino al limite della ferrovia e in centro, fino a via del Porto, confine con il sistema a calotta. Sì è previsto inoltre di estendere tale servizio anche alla via Donizetti ed alla via Gobetti, per eliminare le notevoli problematiche attualmente esistenti. Questo dovrebbe permettere di ridurre la presenza di cassonetti stradali, a favore dei bidoncini individuali o condominiali, e permettere un maggior controllo da

alla differenziazione dei rifiuti? “E’ prevista una campagna informativa di Hera dedicata a tutte le utenze dove verrà esteso il porta a porta. Inoltre ogni anno Hera consegna ad albergatori, bagnini e negozianti, tutto il materiale informativo relativo alla raccolta ‘porta a porta’ dedicata agli operatori. E’ stato distribuito il Kit per la raccolta differenziata a tutti i cittadini che abitano nelle zone a monte della ferrovia (Macanno-Ventena), alla Conca e nella zona PortoViolina, dove c’è la chiavetta. Tutt’ora, l’Ufficio Ambiente del Comune distribuisce tutto il materiale e dà le necessarie infor-

Il Consiglio comunale ha votato contro la fusione di Hera-Acegas. Un segnale forte ad Hera per richiamarla ad un maggiore impegno sul nostro territorio. “Prevista una visita agli impianti di Hera per avere un quadro conoscitivo di tutta la filiera del rifiuto” parte dei cittadini nella selezione del rifiuto. Ci appelliamo alla collaborazione dei cittadini sia per la corretta selezione che per la gestione dei bidoni che vanno tenuti dentro le proprietà ed esposti solo quando devono essere svuotati. Il rischio è che il nuovo piano non venga approvato in questa fase di ‘regime di prorogazio’ di Hera, in assenza della gara e del nuovo gestore, perché secondo alcuni non dovrebbero essere modificati i servizi attuali. Ovviamente noi faremo di tutto invece affinché ciò avvenga nei tempi prestabiliti”. E’ prevista da Hera (o dal Comune) una campagna di sensibilizzazione per migliorare la conoscenza dei cittadini in merito

mazioni, ai nuovi residenti che richiedono la chiavetta”. La famosa ordinanza sul ‘decoro urbano’ trova un seguito nei controlli e nelle sanzioni? “Premetto che la competenza sulla verifica delle Ordinanze comunali, di qualsiasi genere, fa capo alla Polizia Municipale, con la quale l’Ufficio Ambiente si interfaccia per quelle di competenza. Per quanto riguarda i rifiuti stiamo facendo applicare l’ordinanza sull’E-Gate, cioè sul corretto smaltimento del rifiuto indifferenziato, che non può essere abbandonato fuori dal cassonetto, cosa che, purtroppo, avviene continuamente”. A proposito, oltre ad Hera

Ancora troppo pochi, ma già “Fatti oltre 50 verbali. La speranza è stimolare il senso civico di tutti gli abitanti, sensibilizzando sul corretto smaltimento dei rifiuti . E che ciò avvenga non per paura delle sanzioni, ma per una vera presa di coscienza per la salvaguardia dell’ambiente e dell'immagine della città” diventa essenziale il ruolo della Polizia municipale... “I controlli relativi all’abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti, in particolare da quando c’è la calotta (E-Gate) che si apre con la chiavetta, sono partiti, anche per precisa volontà di questa Amministrazione, a distanza di due anni dalla emissione dell’ordinanza sindacale n. 214 del 21.12.2009, per far abituare i cittadini al nuovo sistema cercando anche il loro coinvolgimento. I controlli vengono fatti da dipendenti Hera alla presenza degli agenti di Polizia Municipale, che hanno la funzione di verbalizzare qualora nei rifiuti abbandonati si trovino dei riferimenti che permettono di ricondurre all’autore dell’abbandono del rifiuto, e del suo errato smaltimento. Al momento sono state rilevate circa 50 sanzioni; tuttavia in molte zone c’è una scarsa attenzione da parte dei cittadini che continuano a lasciare fuori i rifiuti e a non fare la differenziata a dovere. Proseguiremo con campagne di controllo mirate sulle postazioni più critiche. Riteniamo possa essere un utile deterrente, anche se andrebbe integrato da maggiori accertamenti incrociati sulla Tarsu, per verificare chi ancora sfugge alla consegna della chiavetta. A volte abbiamo notato che si tratta di anche di cittadini stranieri”. Si procede contro il malcostume delle deiezioni canine? “Anche qui la competenza dei controlli e sanzioni ricade sulla Polizia Municipale. Tuttavia, per quanto riguarda il nostro servizio (Ambiente) abbiamo fatto mettere dei contenitori per i sacchetti per le deiezioni dei cani in diverse aree verdi di Cattolica ( Via Viole, Parco Pace, Via F. da Rimini). Abbiamo chiesto anche ad alcuni rappresentanti dei Comitati di quartiere di sostituire i sacchetti quando finiscono (pacchi da 50 sacchettini che vengono inseriti con chiavetta universale). La cosa funziona. I Comitati se ne prendono cura. (In un caso, vicino a casa della dottoressa Prioli, dell’ufficio Ambiente ci pensa lei direttamente). La speranza e di stimolare il senso civico di tutti gli abitanti di Cattolica, sensibilizzandoli sul corretto smaltimento dei rifiuti . L’augurio è che ciò avvenga non per paura delle sanzioni, ma per una vera presa di coscienza per la salvaguardia dell’ambiente da parte dei cittadini”.

S. Giovanni M.

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Palazzate

di Cecco

Class action - Leggiamo: “Allagamenti, al via la class action. Commercianti e residenti hanno consegnato il dossier a Federconsumatori”. Qualcuno dice che Hera stia pensando ad un risarcimento: un pacco di stracci per pavimenti e un set di spugne. Dambat!... Hera - Leggiamo: “Il Consiglio comunale vota contro la fusione Hera-Acegas. Lanciato segnale politico a Hera”. Come dì: ardusìv fin che la strèda l'è suta. Avì ciap trop gambòn... Il corpone - Leggiamo: “Strategie di risparmio: quattro comuni e un'unica polizia municipale - Sono Cattolica, San Giovanni, Misano e Riccione”. Un corpone di polizia. Basta che j'arciunés in voja fè i sburòn come ad solite... Terremoto - Leggiamo: “Lieve scossa senza danni. Terremoto in Adriatico davanti a Riccione”. J'arciunés i farìa ogni co' per andè sal giurnèl... Cene - Leggiamo: “Le cene di quartiere che radunano centinaia di persone salvano la città dalla crisi - Danno lavoro a fornai, pasticceri, macellai, pescatori”. E po' u j'è chi s'laménta dal magna-magna... Acqualagna - Leggiamo: “Stand promozionale ad Acqualagna - La Regina si dovrà accontentare del tartufo”. L'è un bèl acuntentès. Ma aténti ma cal dét: ‘I vén da l'Acqualagna, Crist uj fà e po u j'acumpagna’... Luminarie - Leggiamo: “Luminarie di Natale: il Comune organizza e i negozianti pagano - Supporto tecnico e promozionale, ma niente fondi pubblici”. Un gnè un sold da fè lum ma un ciégh... PromoCattolica - Leggiamo: “PromoCattolica, il Comune: ‘Privati fatevi avanti’ - Per legge dal 1° gennaio i comuni con meno di 30mila abitanti non potranno più avere società miste”. Verrà accolto l'invito? Va avènti té che ma mé um scapa da rid... 117 - Leggiamo: “Guardia di finanza, il doppio delle segnalazioni al 117 - Non solo mancati scontrini, i cittadini chiedono verifiche sul lavoro nero e spesa pubblica”. E gli evasori presi? J'ha fat la cudga rossa, ma j'è stè i lé sal su cul... Pd - Leggiamo: “Il Pd resta senza segretario - Un gruppo di garanti poi le primarie a marzo”. L'è mèi ciapè un po' ad témp e irvì la fnèstra. Adès j'è trop carbon acés chi fà fumarècia e caligh... Crisi - Leggiamo: “Ottanta attività chiuse dopo l'estate e nessuna prospettiva di riaprire - Il grido di allarme di commercianti e associazioni”. Più che un grid l'è un anunc murtuèrie... Imposta soggiorno - Leggiamo: “Per evitare l'imposta di soggiorno per il 2013 servono 700mila euro, le associazioni nicchiano”. I tirarà al cul indré?... Gara - Leggiamo: “Realizzazione della scuola materna: la gara attira 158 imprese da tutta Italia”. La crisi l'ha fat pasè la buchina stréta. Adès i tira anche mi spéple... Naviganti - Leggiamo: “Il Comune ha un sito ‘non navigabile’”. Avviso ai naviganti: sito forza 9. E chi ha al mèl d'mèr l'è mèj cal stia dalongh...

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Gli itinerari della buona tavola Se i nostri ristoratori Novembre e albergatori, la produzione provinciale andrebbe esaurita in po- Grandi olive, grande olio extravergine chi mesi, assicurando tipicità - Una lunga e preziosa collaborazione è stata coronata, lo il 6 ottobre del 2011, dalla nascita del C.O.Rim – Consorzio Oleicolo Riminese. Fortemente voluto dall’Oleificio Pasquinoni e dalla Cooperativa Olivicoltori dei Colli Riminesi che, con i suoi oltre 200 associati, rappresenta una delle realtà cooperative più interessanti e dinamiche della nostra regione. Una fusione perfetta e un obiettivo comune: permettere a tutti i consumatori di scoprire e apprezzare la qualità e la tipicità del nostro olio extra vergine d’oliva locale che, in meno di 48 ore, passa dal campo alla tavola dei palati più raffinati. L’olio extra vergine di oliva nasce in campo dalle cure degli olivicoltori e diventa adulto in frantoio dove, nelle sapienti mani della famiglia Pasquinoni, viene estratto a freddo e in modo naturale e conservato alle giuste temperature, in attesa del confezionamento. Un olio simile è un vero e proprio NUTRACEUTICO: nutre e al tempo stesso protegge il nostro organismo. Solo grazie alla presenza della cultivar “correggiolo”, tra le migliori a livello mondiale e molto diffusa sulle nostre colline, è possibile ottenere un olio dal gusto e dai profumi davvero eccellenti: bassa acidità, aromi delicati, fragranze morbide ed equilibrate. Il consumatore può, inoltre, gustare l’olio della provincia di Rimini a un prezzo

equo, solo 7/8 euro al litro, che premia gli sforzi fatti dagli olivicoltori e dall’oleificio per garantire la massima qualità e salubrità di questa preziosa produzione agricola locale. Da oltre 40 anni l’Oleificio Pasquinoni di Coriano è sinonimo di qualità e serietà ed i titolari Silvano e Renzo portano avanti la gestione dell’azienda con la passione e l’interesse per i frutti della nostra terra che hanno ereditato dai loro padri. Oggi il frantoio impiega una ventina di addetti; la preziosa collaborazione con i soci della cooperativa ha permesso di far conoscere e apprezzare l’olio locale anche al di fuori dei confini riminesi. Tutti sanno che l’unione fa la forza e così, negli ultimi 10 anni, la produzione è raddoppiata e la distribuzione anche fuori provincia ha visto crescere notevolmente il numero e il target dei consumatori. I ristoratori più sensibili e attenti hanno già proposto l’olio riminese “Arimolio” alla loro clientela, consapevoli che l’olio di qualità, con i dovuti abbinamenti, può esaltare oltremodo ogni loro pietanza. Solo l’olio extra vergine d’oliva ottenuto con le necessarie attenzioni, in campo e in frantoio, può costituire un valido alleato per il benessere dell’organismo. E’ quindi importante far conoscere al consumatore le particolari virtù nutrizionali dell’olio di qualità, affinché possa farne un consumo più consapevole.


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CATTOLICA

Creato da due giovani albergatori Massimo Cavalieri e Fabrizio Ferretti per difendersi dai bucanieri delle recensioni

LO SPORT

A Del Bianco/Della Rosa il Memorial Tonino Cerri

Da sinistra: Marco Verni, Luca Sapucci, Franco Ubalducci (arbitro), Giuseppe Del Bianco, Daniele Della Rosa - Dopo una dura battaglia e una bella partita ha prevalso la coppia Del Bianco-Della Rosa per 7-5, 64. Sono i vincitori del torneo di doppio intitolato a Tonino Cerri (storico maestro di tennis e gestore del circolo insieme al fratello Pierangelo, attuale presidente del Circolo tennis Cerri). Torneo all´italiana, si è giocato per tutta l´estate con la partecipazione di otto coppie. In finale hanno dato spettacolo la coppia Marco Verni - Luca Sapucci e Giuseppe Del BiancoDaniele Della Rosa; arbitro della partita Franco Ubalducci. Attorno una folta cornice di pubblico. Dopo una dura battaglia e una bella partita, ha prevalso la coppia Del Bianco-Della Rosa per 7-5, 64. Nel primo set Verni-Sapucci erano in vantaggio 5-3 e 30-0, ma

hanno subìto la reazione degli amici che si sono imposti per 7-5. Il primo gioco del primo set è durato 20 minuti, tanto l´equilibrio e l´agonismo in campo. Nel secondo set micidiale equilibrio fino al 3 pari; poi Del BiancoDella Rosa si sono portati sul 5-4 per chiudere la partita sul 6-4. Nelle semifinali Del Bianco-Della Rosa avevano sconfitto Romano Del Bianco-Mirco Raimondi: 6-1, 60; mentre Verni - Sapucci avevano sconfitto Vittorio BrunaccioniAmedeo Ferri, 6-1, 6-1. Continua l´attività del Circolo tennis Cerri con i tornei “Strabazariot“, classico autunnale con singolare maschile e femminile, doppio maschile e femminile e doppio misto, più doppio misto giallo. (G. D. B.)

Pirt Advisor contro Trip Advisor Servizio gratuito. C'è anche un commercio di recensioni positive con un costo tra i 3-5mila euro. “Togliere l'anonimato di chi verga giudizi” Massimo Cavalieri

IL FATTO Fabrizio Ferretti

- Ai primi di ottobre telefona da Bisceglie un noto ristoratore. Si lamenta che su Trip Advisor, il portale dove i clienti si divertono ad appiccicare giudizi su alberghi e ristoranti, hanno commentato piatti che non sono nel menù. Che cosa fare per sbugiardare la linguaccia? A Cattolica, e non solo, la scorsa estate c'era il commerciante che proponeva le ciabattine-gadget agli alberghi, insieme alle quali si contemplava un pacchetto di cinque recensioni favorevoli in quattro lingue su Trip Advisor. Per cercare di difendersi da

quello che è diventata la chiesa di chi parte in vacanza, due giovani albergatori di Cattolica, lo scorso settembre, hanno fondato Pirt (palindromo di Trip) Advisor, il controportale del blasonato Trip. Si chiamano Massimo Cavalieri e Fabrizio Ferretti. I due amici coetanei sono i titolari, rispettivamente dell'albergo Tiffany e del Mayor e Ferretti Beach (quest'ultimo a Rimini). Commenta Massimo Cavalieri: “Non contesto la bella idea di Trip Advisor. Anzi. Io prima di partire per le Maldive per sapere dove mi troverò dove

ho prenotato sono andato a leggere i giudizi di Trip. Detto questo, va anche sottolineato che quel portale ha una serie di buchi dove chiunque si può infilare e sparare commenti a vanvera”. “Noi albergatori - continua Cavalieri -, sostenuti anche da Federalberghi, spingiamo affinché Trip tolga almeno l'anonimato di chi affetta giudizi. Dietro il segreto qualche volta si celano persone feroci; sia nel bene, sia nel male. C'è anche gente che si presenta negli alberghi e che ti garantisce la prima pagina di commenti po-

sitivi dietro un compenso tra i 3-5mila euro. E' anche avvenuto che alcuni ospiti al momento di saldare il conto hanno chiesto uno sconto, altrimenti avrebbero scritto una recensione negativa su Trip”. “Ma come fare a controbilanciare una recensione cialtrona? Cavalieri: “Poiché non è possibile tagliare gli ingiusti giudizi, l'unica difesa è immettere una serie di fatti positivi affinché i falsi possano scivolare nella seconda pagina e successive, che sono molto meno lette. Ma spesso le frittate sono fatte ed è quasi impossibile rimediare”. Nato attorno al 20 dello scorso settembre, Pirt Advisor nei primi giorni ha accolto quasi 5mila visitatori. Oggi, le visite giornaliere si attestano attorno alle 2mila. Insomma, il neonato portale è utile. Il servizio di Pirt Advisor è gratuito. A Rimini, da un triennio, c'è anche Sos Albergatori. Conta 1600 soci da tutt'Italia. Anche costoro si “contrappongono” ai bucanieri di Trip Advisor.





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Novembre 2012

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Cattolica, Circuito di Pasqua, 1951 - Foto ricordo prima della partenza di una gara di moto. Da sinistra: il meccanico Ettore Morelli, Enrico Molari (al centro su moto Guzzi), Giuseppe Gerboni. (Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)

LA POESIA

IL MIO MELOGRANO di Lorenza Morosini Generoso il mio melograno che ha rubato a uno stanco tramonto il vermiglio dei suoi fiori. Ora il frutto afferrato dal suo tempo, sé incide per sorridermi fino a lacerarsi. Lacrime di semi cadono sulla terra. Sorrisi e lacrime: la vita!

CENTRO SOCIALE GIOVANNINI - VICI

Il programma di novembre - Domenica 11 ore 15: Festa di San Martino - Ballo e musica con Paolo Casadei - Intermezzo con le barzellette di Bartolino e le zirudele di Puccio. Castagne arrosto, cagnina e dolci per tutti. Contributo 6 euro. - 24-25: Gita a Roma. - Iniziative di beneficenza. Tutte le domeniche pomeriggio di novembre e dicembre in piazza Nettuno e viale Bovio vendita di castagne arrosto e vin brulè. Il ricavato sarà devoluto a favore di: A.I.S.M., Cattolica città solidale e A.G.E.O.P. Informazioni e prenotazioni: 347-9752583 339-4995417

FORMAZIONE

- “Il turismo reagisce alla crisi” - Formazione ed aggiornamento per i manager del settore. Cattolica 11 gennaio-12 aprile 2013. A seguito del successo della prima edizione del Corso di Formazione in management Turistico Alberghiero, che ha evidenziato la propensione degli operatori turistici a scegliere la strada della formazione per reagire alla crisi del settore, la Scuola Superiore dei Lions Clubs “Maurizio Panti”, operativa dal 2004 a Cattolica, propone la seconda edizione del Corso aggiornata con la collaborazione della Scuola Superiore di Scienze Turisti-

Organizza il Lions Club. “Il turismo reagisce alla crisi” - Formazione ed aggiornamento per i manager del settore. Park Hotel di Cattolica 11 gennaio-12 aprile 2013.

Turismo, come reagire alla crisi Michele Mongiello, presidente Lions club di Cattolica

che - Rimini, Università di Bologna. La proposta formativa si rivolge a operatori, professionisti e imprenditori del settore turistico, giovani laureati, laureandi e diplomati. Gli obiettivi sono: lo sviluppo delle capacità manageriali degli operatori, attraverso il trasferimento di tecniche e metodologie strumentali della gestione strategica, organizzativa e amministrativa delle attività turistiche e alberghiere, con attenzione anche alle

problematiche connesse al passaggio generazionale. Per quanto concerne i giovani non ancora inseriti nel mondo del lavoro, il Corso risponde all’esigenza di forma-

zione manageriale di chi desidera sviluppare il proprio profilo con l’obiettivo di ricoprire funzioni inerenti la gestione d’impresa, assumere posizioni di responsabilità in azienda, avviare una propria esperienza imprenditoriale nel settore del turismo. Il Corso è strutturato in 10 moduli, per un totale di 13 incontri settimanali di 4 ore, per complessive 50 ore di formazione e si svolgerà al Park Hotel di Cattolica, dall’11 gennaio al 12 aprile 2013.

I Docenti sono Professori della Scuola Superiore di Scienze Turistiche, professionisti ed esperti del settore. Gli argomenti in programma sono: valutazione delle potenzialità e della competitività italiana nel settore turistico, la gestione economica e finanziaria dell’impresa, la comunicazione, il marketing, anche online e social marketing, la gestione del personale, la qualità, il turismo culturale e gli itinerari turistici per lo sviluppo sostenibile dei territori, turismo e benessere, l’organizzazione e la gestione degli eventi. Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione scade il 7 dicembre 2012. La proposta formativa, completa del programma e del modulo di domanda, è reperibile nel sito internet www.masterlions.org.

LA LETTERA

Grazie al reparto di Medicina del dottor Durante - Desideriamo esprimere la nostra infinita gratitudine all'esimio dott. Vittorio Durante dirigente medico, alla dott.ssa Daniela Tirotta e a tutta la sua équipe di Medicina dell'Ospedale Cervesi di Cattolica per la grande professionalità, gentilezza e solerzia, con cui mi hanno assistito. Ancora grazie. Sergio Maestri e famiglia



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39 Morciano - Via Ca' Fabbro 130 Tel. 0541.851411 Fax 0541.987453 TEATRO

Snaporaz, cartellone teatrale “Nessun dorma! E' il titolo della rassegna di teatro contemporaneo che si tiene alla Snaporaz. - 6 novembre: SEMBRA MA NON SOFFRO. - 13 novembre: MA IL MIO AMORE È PACO 20 novembre: GERUNDIA FELIX. - 4 dicembre: ABRAM E ISAC sacra rappresentazione in cartoon. 11 dicembre: DETECTOR - 18 dicembre: L’UOMO È UN ANIMALE FEROCE varietà radiofonico. E' un progetto dell'associazione Culturale Celesterosa realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio Cinema – Teatro dell’assessorato alla Cultura del Comune di Cattolica. La direzione artistica è di Silvio Castiglioni, le illustrazioni di Georgia Galanti. Ore 21 – Ingresso: • 5. A seguire incontri con gli artisti nel ridotto del teatro. Info e prenotazioni: Ufficio Cinema – Teatro 0541 966778.

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Cartolibreria Binda

CATTOLICA

Cattolica

Il paesaggio portuale era dominato dalla presenza degli squeri e dei cantieri

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Ben documentato il cantiere degli Ubalducci, attivi per quattro generazioni a partire dalla seconda metà del 1800. Gli altri principali cantieri furono quello di Roberto Franchi, attivo dalla fine dello stesso secolo, mentre nel corso del ‘900 divennero rinomati quello dei Della Santina e a Gabicce quelli dei Cola e dei Rondolini

Modellino di cantiere navale di Enzo Gaudeni

Cantieri navali, grande storia I Cantieri Navali Il paesaggio portuale era dominato dalla presenza degli squeri e dei cantieri, in misura e in modo molto diversi rispetto a quanto si può riscontrare oggi. La costruzione delle barche avveniva all’aperto, sulle sponde del canale portuale e nei terreni immediatamente adiacenti, nella zona in prossimità della spiaggia e lungo un breve tratto a monte di questa. Dei piccoli cantieri, destinati generalmente alla costruzione di scafi non molto grandi,

MARINERIA di Sebastiano Mascilongo

come nel caso delle lance, potevano essere allestiti anche presso l’abitazione del costruttore, per esempio nel giardino o nell’orto. Data l’assenza di capannoni e altri ripari, il grosso del lavoro si svolgeva durante la buona stagione. Il cantiere non era definito dalla presenza di particolari strut-

ture, ad eccezione di un capanno per ricoverare gli attrezzi, ma da un’area a cielo aperto dove veniva ammassato il legname a stagionare, dove si concentravano gli attrezzi per tagliare i tronchi, per lavorare e per montare i diversi pezzi; un’area che gravitava interamente intorno allo scafo in costruzione. Scafo e cantiere

S. Giovanni M.

costituivano un solo elemento, che si sviluppava col progredire del lavoro. Tutte le operazioni si svolgevano con l’ausilio di un gran numero di puntelli e di cavalletti; i puntelli erano indispensabili per tenere in equilibrio lo scafo, per puntarne temporaneamente alcuni elementi, mentre i cavalletti servivano come piano d’appoggio universale, tanto per il taglio dei tronchi quanto per realizzare passerelle e impalcature, come

quelle che servivano per lavorare nelle parti alte dello scafo, e per molti altri usi ancora. Come si può riscontrare per molti altri aspetti legati alla costruzione delle imbarcazioni, alla navigazione e alla vita delle genti di mare, anche il caratteristico paesaggio dipinto dai cantieri tradizionali fino alla prima metà del secolo scorso non doveva essere molto diverso da quello dei cantieri di epoca medievale e antica. Il numero degli uomini impiegati nel cantiere variava secondo il tipo di imbarcazione che si doveva costruire e secondo i tempi di consegna pattuiti col committente; in ambito locale, sotto la direzione del maestro d’ascia potevano lavorare da un minimo di due o tre operai, nei cantieri minori, ad un massimo di dieci o quindici, in quelli maggiori. L’attività di maestro d’ascia era spesso tramandata dai padri ai figli e ai nipoti, divenendo caratteristica di determinati cantieri e, dunque, di determinate famiglie. A Cattolica è ben documentato il caso degli Ubalducci, attivi per quattro generazioni a partire dalla seconda metà del 1800. Gli altri principali cantieri furono quello di Roberto Franchi, attivo dalla fine dello stesso secolo, mentre nel corso del ‘900 divennero rinomati quello dei Della Santina e a Gabicce quelli dei Cola e dei Rondolini.



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CATTOLICA

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Novembre 2012

CATTOLICA

Stroncato da una lunga malattia. Da dipendente a socio della Comeca

LO SPORT

Fabio-Danilo-Alessandro, operazione deserto - Danilo Biagiotti, Alessandro Galeazzi e Fabio Pasini: due cattolichini e un gabiccese nel deserto del Sahara per la prima e unica manifestazione di 100km no stop. Classificata in autosufficenza, i partecipanti hanno predisposto riserve alimentari personali per un totale di 1500 calorie all’atto delle verifiche. Materiale obbligatorio 1500 calorie, un litro d’acqua, telo sopravvivenza, accendino, fischietto, luce chimica, torcia, capo pesante e capo antivento. La temperatura diurna dai 38/ 40 gradi contrapposta alla forte escursione termica notturna, i 100km no stop significa al via del tempo non vi sarà nessuna neutralizzazione per periodi di riposo. La partenza alle ore 17 di venerdi ed il tempo massimo è di 22 ore. Il punto di ristoro ogni 20 km solamente con acqua e caffè; inoltre, bisogna avere almeno 5 ore di scorta negli ultimi 80km. Il percorso è stato caratterizzato da due difficoltà: all’inizio e alla fine della 100km: salita della mulattiera che da CHenini porta

CATTOLICA

sull’altopiano che ha poi accompagnato i corridori lungo piste dure verso l’oasi di arrivo di Kasr Ghilane e catena di dune di sabbia lungo i 20 chilometri finali. Pasini è sttao inoltre testimonial di beneficenza per la onlus Cattolica per la Tanzania... Una gara ritenuta massacrante per la lunghezza del percorso, ma per ogni ultramaratoneta se non c’è sofferenza, non c’e’ il sapore della gara... e ancora una volta oltre alla preparazione fisica la parte più importante è la preparazione mentale, il grado di sopportazione al dolore fisico e il superare lo sconforto delle immense distese di sabbia e del freddo della notte...ma tutta questa sofferenza dara’ la forza per arrivare al traguardo!!!! Daniela Ruggeri

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Addio a Pasqualini, la tenacia E' stato tra i protagonisti della crescita dell'azienda cattolichina-morcianese. Tennis e viaggiare le sue passioni. Uno dei Fondatori del circolo tennis

Mario Pasqualini (4.10.1943 - 2.9.2012)

PERSONE

- Mario Pasqualini era un gigante di un metro e 95. Ricciolo biondo e fisico da atleta, se n'è andato lo scorso due settembre dopo una malattia scoperta nel 2006. Lascia la moglie Mariella e tre figli, Sabrina, Barbara e Marco. Nel novembre del 2007, viene sottoposto al trapianto del fegato. I medici gli concedono 4-5 anni. Dopo il ricovero scrive una rifles-

sione sulla sua vita dal titolo “L'essenza della vita”. Recita: “La poesia vuole essere un messaggio di reazione per tutti coloro che si trovano nelle avversità della vita. Io nasco /vado a scuola /faccio sport / vinco e perdo. / Io lavoro / faccio carriera /. Mi realizzo /. Io mi innamoro / mi sposo. / Procreo e divento nonno. / Io mi ammalo / e finisco sotto i ferri. / Io sono ottimista. / Io reagisco. / Io rinasco. / Io non mollo mai. / Io prego. /Io ringrazio Dio perché io vivo”.

L'ha letto in chiesa l'amico e compagno di sfide a tennis Diego Olivieri il giorno del funerale. I Pasqualini sono originari di Ancona. Nel '51 giunse a Cattolica il babbo Altero come operaio delle ferrovie. Mario aveva un fratello, Franco. Che lo ricorda così: “Prima ancora di essere mio fratello, era l'amico. Aveva solo due anni più di me, ma era un mito. Una persona grandissima. Sento più la sua mancanza che quella dei genitori. Era un uomo duro e malleabi-

le allo stesso tempo; non è un caso che fosse amato anche dai suoi dipendenti. Quando si metteva in testa un obiettivo, bene o male lo raggiungeva. Lo dimostra il fatto che entra in Comeca come impiegato amministrativo e diventa socio. Per me, Mario appartiene alla categoria dei geni”. Oltre al lavoro, il corazziere Pasqualini ha altre tre grandi passioni: lo sport (è un ottimo tennista), la tavola insieme agli amici e il viaggiare. Lo scorso agosto aveva prenotato una vacanza in Egitto per ottobre; segno che lottava a viso aperto con la grande ombra. Nella sua memoria, in Egitto, ci è andato il figlio con la morosa. Il tennis è stato il suo sport. Nel '69 fu tra i promotori della costituzione del Circolo tennis dei fratelli Cerri. Oltre 20 anni fa, in un torneo incrocia le racchette con un avversario di una ventina d'anni di meno. Il giovinastro pensa che la freschezza sia un'arma in più. Pasqualini gli dà una lezione di tennis; e di vita. Robusta stretta di mano finale. Dopo la scoperta della malattia, ha viaggiato con più intensità di prima. Non ha più smarrito un minuto. “Che la terra gli sia lieve”.

SPORT


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CATTOLICA

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Il club nasce nel 2008. Un appassionato gruppo di ragazzi si incontra per il gioco da tavolo più famoso

Subbuteo, il calcio in punta di dito

LO SPORT

LO SPORT

di Veronica Lisotti - O.S.C (Old Subbuteo Club Cattolica): per chi ama il calcio… in miniatura. E' formato da un gruppo di ragazzi appassionati che dal 2008 si incontra per cimentarsi in compagnia al gioco da tavolo più famoso del mondo. Fra loro: Massimiliano Zaccagni, Luca Ercoles, Filippo Signorini e Marco Belemmi. Grazie al passaparola, dimostrazioni e tornei, il club si sta ampliando ed è aperto a nuovi membri, neofiti e non. Due tempi da 10 o 15 minuti, due reti, un panno verde che riproduce in scala il campo da calcio, 22 omini divisi in due squadre e via in “punta di dito”, si gioca al gioco del calcio in miniatura, secondo le regole. Il Subbuteo nasce in Gran Bretagna nel 1947, ad opera di un ornitologo, tale Peter Adolph (il termine Subbuteo deriva dal nome di un falco, falco subbuteo). Pitturati a

La coppia Simone Cellarosi e Melissa Masini

Simone-Melissa, è mondiale mano dalle casalinghe del Kent, gli omini, appartenenti alle varie squadre, catalogate in ref (references), giungono in Italia negli anni ’60 grazie ad Edilio Parodi, un giocattolaio genovese. La penetrazione nella penisola si scontra con i grossi

costi di produzione, e anche a causa della nascita dei videogiochi. Il subbuteo conosce la popolarità solo negli anni ’80. Oggi, gli appassionati delle piccole miniature, possono divertirsi a customizzare i propri giocatori: cultori, collezionisti, curiosi possono riscopri-

re lo stile vintage, creando la propria squadra. Un salto nel passato dunque, per rivivere vecchie emozioni in compagnia. Pagine FB: Subbuteo Club Cattolica Sito: http:// www.oldsubbuteo.it

- Titolo mondiale in Nuova Zelanda ai primi di ottobre per Simone Cellarosi e Melissa Masini. E' il sigillo di un'annata straordinaria. La coppia nel 2012 ha messo nella speciale cascina degli allori un autentico e speciale grande slam del pattinaggio su rotelle: il regionale, l'italiano e l'europeo. Il 25 novembre, a Roma, verrà consegnata loro la medaglia d'oro per meriti sportivi. Simone quest'anno si è iscritto all'Universirtà di Urbino, matricola di Scienze motorie.


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Novembre 2012

CATTOLICA

Iniziativa organizzata dal Circolo tennis Cerri e Associazione sportiva Puravida

Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444

SCUOLA - SOLIDARIETA' Locandina dell'iniziativa. Nella foto Meme Pagnini e sua figlia Claudia

Il 23 novembre al Teatro della Regina. Al mattino con i ragazzi delle scuole elementari, alla sera premiazione degli elaborati. Coinvolte le classi 4^ e 5^ delle scuole elementari di Cattolica, Gabicce, Gradara, Misano, San Giovanni

diversabilità abbia un’accezione positiva perché pone l’accento sulle diverse abilità che un soggetto può avere rispetto ai normodotati. Saranno coinvolti i bambini delle classi 4^ e 5^ elementare dei comuni di Cattolica, Gabicce, Gradara, Misano e San Giovanni, per un totale di 718 bambini. E’ stato dato un tema su cui lavorare: Liberi di sognare. Le scuole hanno già iniziato a realizzare i progetti, che dovranno poi essere consegnati entro il 10 novembre. Ogni classe ha realizzato un progetto, quindi si tratta complessivamente di valutare 35 opere che hanno potuto uti-

di Alessandro Fiocca

- Si chiama Liberi di sognare – Giornata della diversabilità il nuovo evento organizzato dal Circolo Tennis Cerri e dall’Associazione Sportiva Puravida. Un evento di ampio respiro, che saprà coinvolgere ed emozionare protagonisti e spettatori di un’avventura che prende lo spunto dalla vita e dall’esperienza di chi ha saputo tornare a sognare. “Già nel 2011 – racconta Angelo Furiassi, consigliere del Circolo Tennis Cerri – avevamo pensato ad una serata sulla diversabilità. Quest’anno, anche grazie al prezioso contributo della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, siamo riusciti ad organizzare qualcosa che va addirittura oltre il nostro iniziale intendimento, riuscendo a coinvolgere anche le scuole ”. Nel 2011 la casa editrice Minerva Edizioni aveva dato alle stampe il libro fotografico Liberi di sognare che ha coinvolto undici atleti paralimpici di diverse discipline, tra cui Meme Pagnini. A quella pubblicazione sono seguiti una se-

brevetto per insegnare ai ragazzi disabili. L’obiettivo dei lavori non è quello di eccellere nella tecnica ma di far emergere un concetto, di essere in grado di trasmettere qualcosa ai ragazzi. Il 23 novembre, presso il Teatro della Regina, si svolgerà la giornata di chiusura di questa iniziativa. Alle 10:00 saranno presenti tutti i ragazzi delle scuole elementari. Sul palco invece avremo Meme, Gianfranco Onorato, l’atleta paralimpico più volte campione del mondo Daniele Cassioli. Verranno inoltre mostrati filmati e relatori racconteranno esperienze diverse, caratterizzate dagli sport che praticano. Poi spazio ai ragazzi, che potranno rivolgere gli atleti le loro domande. Nella tarda mattinata i bam-

Diversabilità, ‘Liberi di sognare’ rie di incontri con gli alunni di alcune scuole elementari bolognesi. “E’ stato emozionante incontrare quei bambini – racconta Meme Pagnini – un’emozione credo ricambiata. Ricordo che dopo esserci presentati e dopo aver visto le foto del libro, si è instaurato un dialogo, grazie alle loro domande. I maschi erano particolarmente interessati agli aspetti sportivi, mentre le femmine mi hanno rivolto alcune tra le domande più difficili e personali, perché mi interrogavano su come fosse la mia vita da seduto. Devo ammettere – ricorda Meme – di essere rimasto sorpreso dalla profondità di alcune delle domande, che difficilmente ti aspetti da un bambino, che

spesso non ha alcuna esperienza della disabilità. Ho capito – conclude – che i bambini erano realmente interessati a quello che ascoltavano e vedevano. Ho vissuto realmente un’esperienza piacevole”. Da quella esperienza, dalla voglia di fare qualcosa di importante e da alcune chiacchierate tra amici, è nata poi l’iniziativa Liberi di sognare – Giornata della diversabilità, che del libro non prende solo il titolo, ma anche una delle fotografie che più lo caratterizzano e che ha assunto un significato e un messaggio speciale. E’ racchiuso nello sguardo di complicità tra Meme e Claudia, tra Padre e figlia. In quella foto c’è la possibilità per un ragazzo di realizzare i propri

sogni, la possibilità di avere una famiglia, di poter condividere del tempo con i propri figli, di poter avere una vita, diversamente normale. “Ricordo che un giorno, per caso, mi sono incontrato con l’ing. Terenzio Bernardi e con Angelo Furiassi – ricorda Pagnini – il giorno precedente avevo incontrato i bambini di una scuola elementare e ho voluto raccontare quello che avevo vissuto. Da lì, è nato tutto”. Quando l’idea di coinvolgere le scuole si è fatto più definito, è iniziato, nella primavera di quest’anno, un dialogo con direttori didattici e sindaci della località coinvolte. Uno dei messaggi che si è tentato di trasmettere è come la

lizzare le tecniche espressive più disparate. I lavori concorreranno per aggiudicarsi il premio “Banca di Credito Cooperativo di Gradara” con un montepremi totale di 1.600 euro, da utilizzare per l’acquisto di materiale didattico, che potranno aggiudicarsi le prime tre classi qualificate sia di 4^ che di 5^. La giuria che esaminerà le opere è composta da 5 persone che hanno esperienze dirette nel mondo della disabilità, della scuola o dello sport. Si tratta del Dott. Porcellini, di Meme Pagnini, di Melissa Milani consigliere nazionale del Comitato Paralimpico, Adriana Macaluso insegnante di Cattolica e Alessandro Fuzzi insegnante di nuoto che ha un

bini torneranno a scuola e le porte del Teatro si riapriranno alle 20:30, con la fase serale dell’iniziativa. Meme e Gianfranco Onorato racconteranno l’esperienza della mattinata. Si svolgerà la premiazione delle opere delle classi, con la visione e/o la lettura dei lavori realizzati. Parteciperanno poi altri ospiti come Francesco Messori, che nonostante l’amputazione di una gamba, gioca a calcio in una squadra di normodotati. Ci sarà anche un momento di grande spettacolo, con la ballerina Simona Atzori, che nel 2012 ha ballato a San Remo e nel 2006 è stata ospite d’onore alla cerimonia d’apertura delle paralimpiadi di Torino.



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Riflessioni 45 bibliche “Non possiamo non definirci cristiani”, Benedetto Croce LA RIFLESSIONE Continua dalla prima di Felice Scalia* ascoltare. Nella prospettiva conciliare la Chiesa, in effetti, è una realtà scomoda. È il luogo della nostra fede nel Dio del Regno che sente le urla dei suoi figli e porta salvezza; ma non è il fine ultimo della nostra consegna a Dio. In essa testimoniamo la nostra fede cristiana nel Risorto, purché nella comunità credente tutta intera, chi presiede e le membra, si sia testimoni che un mondo “altro” è possibile, una vita “altra”; che l’ultima parola è la risurrezione e non la putrefazione della morte di ogni anelito umano. In essa nessun individuo solitario (fosse anche il papa) è Chiesa, ma tutto il popolo di Dio lo è nella valorizzazione dei carismi dati per l’edificazione di tutti.

Novembre 2012

IMPEGNO CIVILE

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La chiesa quest'anno celebra il cinquantesimo del Concilio. Anche chi non l'ha digerito

Riflessioni bibliche “Il cristianesimo ha tradito Gesù?”, Giorgio Jossa

Popolo di Dio: da sudditi a fratelli. Ma quando? Carlo Maria Martini (1927 2012), tra i massimi assertori del Concilio Vaticano II

prio il battesimo rende sensata non solo la missione laicale di laiciprotagonisti nella Chiesa e nel mondo, ma anche la consacrazione presbiterale, la professione religiosa, la consacrazione-nuziale. Questi non sono che modi, strade, viae quaedam, sentieri possibili dell’unica via che è il Cristo. Alla ecclesiologia dell’ubbidienza assoluta, unica garante di affidabilità, si contrappone una ecclesiologia di comunione in cui tutti cercano il volto di Dio, tutti si

esprimono da fratelli con parresia, tutti sanno che Dio è più grande dei nostri pensieri e di qualsiasi elaborazione teologica, tutti sono in ascolto della Parola, tutti sono legati in unità misteriosa e reale dall’unico Spirito. Questo modello di “Chiesacomunione” e di “Chiesa-popolodi-Dio” può essere marchiato di “relativismo” anarcoide. In questo caso la teologia e la “retta dottrina” diventano paravento di sete di potere. La storia ci dirà se questo non è già avvenuto presso i lefebvriani ed i vari movimenti autoritari che sono sorti nella Chiesa in questi ultimi decenni: dall’Opus Dei a Comunione e Liberazione, agli Araldi del Vangelo ai Legionari di Cristo.

Se questo è vero non dovrem-

LA TEOLOGIA DEL RAGIONIERE

La Chiesa nel mondo, non la Chiesa e il mondo; la chiesa cioè non vive come un’isola a parte contrapponendosi a un mondo che vive nell’errore e nel peccato, ma si riconosce come un pezzo di mondo soggetto essa stessa all’errore e al peccato mo poi tanto scandalizzarci se oggi viviamo gomito a gomito con chi di potere-servizio non vuole sentir parlare, mentre il “potere-dominio” se lo vuole riprendere ufficialmente. Anche perché, in effetti, una parte numericamente poco consistente ma di grande prestigio, ha lottato, dentro l’aula conciliare e dopo, per non abbandonarlo affatto. Dalle titubanze di Paolo VI ad oggi, la storia della Chiesa ha scritto pagine problematiche e grigie di questo tentativo di riappropriazione e restaurazione di un potere assoluto e piramidale. C’è da auspicare che i laici smettano di avere paura della responsabilità-libertà, e che i chierici non portino avanti una lotta di “liberazione” per acquisire più potere. Sarebbe una gran magra vittoria ed il “popolo di Dio” risulterebbe di nuovo scippato della sua dignità. Sul tappeto c’è ben altro che mire di caporali in carriera. C’è un maggiore accostamento alla Chiesa così come l’ha voluta il suo Fondatore e non come l’abbiamo manipolata noi. E c’è la preminenza, su tutto, di questo mistero di immersione nell’Amore che è il battesimo (LG 10). Del resto pro-

Credere in libertà e non solo... di Gianfranco Vanzini - Continuiamo nella nostra panoramica di frasi celebri e facciamo un passo avanti alla ricerca della verità, riportando due affermazioni riguardanti l’esistenza di Dio. Jacques B. Bossuet (1) dice: “Credere in Dio comporta delle oscurità. Ma non credervi comporta delle assurdità”. E a sua volta Etienne Gilson (2) aggiunge: “Sarebbe la non esistenza di Dio, non la sua esistenza, a dare dei problemi irresolubili di logica e di ragione”. San Massimiliano Kolbe (3) spiega perché molti non vogliono credere. E lo sintetizza così: “Alcuni non cercano la verità perché hanno paura di trovarla”. Proviamo a passare ora, dall’esistenza di un Dio generico, al Dio del Cristianesimo. Dobbiamo per forza di cose ricorrere alla Rivelazione cioè: Gesù Cristo. Che cosa dice e che cosa fa Gesù? Essenzialmente due cose, annuncia la buona novella: siamo tutti figli di un Dio buono e giusto che ci ama, e firma queste sue affermazioni da Figlio di Dio compiendo miracoli. Ecco, forse una maggiore attenzione alla straordinarietà dei miracoli potrebbe servire. Gilbert K Chesterton (4) su questo punto afferma: “Chi crede ai miracoli lo fa perché ha delle prove a loro favore. Chi li nega, è perché ha una teoria contraria ad essi”. E, a proposito di prove e di teorie, vale la pena riportare quello che, a suo tempo, disse Alexis

Jacques Maritain

Carrel (5) medico, premio Nobel per la medicina: “Non dimenticherò mai l’esperienza sconvolgente di quando vidi come una grossa formazione cancerogena, sulla mano di un lavoratore, si riduceva davanti ai miei occhi a una piccola cicatrice. Nnon posso capirlo, ma non posso dubitare di ciò che ho visto con i miei occhi.” E’ il caso di dire: vedere per credere; ma, dopo avere visto, essere disposto a credere.

Impresa difficile ma affascinante. Educare come il far venir fuori delle cose belle dentro “Il pensiero cristiano non è un muro contro il quale l’intelligenza si infrange, ma un mare dove l’intelligenza si espande” (Gustave Thibon ). (6) Da parte sua Blaise Pascal (7) invita a fare attenzione a non cadere in nessuno di questi due eccessi, entrambi pericolosi : “Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione”. A proposito del Cattolicesimo, invece, sempre Chesterton afferma: “La difficoltà nello spiegare perché sono cattolico, consiste nel fatto che vi sono diecimila ragioni, tutte riconducibili ad una unica ragione: che il cattolicesimo è vero” e aggiunge: ” Lo scettico è un signore che rifiuta racconti soprannaturali che hanno un fondamento storico, raccontandoci storie naturali che spesso non hanno alcun fondamento logico”. Julien Green (8) a sua volta

osserva: “Voi cattolici, mi obiettano gli amici “liberi pensatori”, siete chiusi nella gabbia del cattolicesimo. E io rispondo che è vero, il cattolico è prigioniero della sua Chiesa come l’uccello è prigioniero del cielo”. Salvatore Natoli, (9) aprendo la Rassegna filosofica organizzata dalla Biblioteca comunale di Misano Adriarico, a proposito di libertà e legge ci ha spiegato, molto bene, come fare per diventare ed essere liberi: semplicemente seguendo la legge morale che è in ciascuno di noi. Legge morale sintetizzata nel Decalogo che è: “Un dono di salvezza, sono le ‘istruzioni’ per camminare sulla via della vita. Istruzioni che devono essere liberamente e coscientemente accettate e messe a frutto... La libertà è un atto della volontà che comporta il dovere di scegliere. Non è “faccio quello che mi pare” è sapere padroneggiare il desiderio, sapere scegliere quello che è bene e meglio per noi”. L’uomo infatti nasce libero di pensare, di ragionare, di decidere se accettare di essere creatura, con-

scia del proprio stato e dei propri condizionamenti, oppure preda e vittima dei suoi desideri e delle sue pretese, che spesso lo portano a comportarsi da “stupido”. Ha ragione dunque Jaques Maritain (10) quando afferma: “Per il cristiano, l’uomo non nasce libero. Nasce libero di diventare libero”. L’invito del Figlio di Dio, Gesù, che si è fatto uomo perché ci ama e vuole “insegnarci l’arte di essere uomini” (Benedetto XVI) è proprio quello di non avere paura di guardare in faccia alla verità su se stessi, sulla vita, sulla morte e sul nostro destino ultimo: “Non abbiate paura… Io ho vinto la morte…Io sono la verità, io sono la Via, io sono la Vita”. Note (1) Jaques Bossuet -1627/1704 – Vescovo, scrittore, teologo. (2) Etienne Gilson - 1884/ 1978 - Storico, filosofo. (3) Massimiliano Kolbe – 1894/ 1941 – Frate francescano, morto ad Auschwitz, Santo dal 1982. (4) Gilbert K. Chesterton – 1874/1936 - Giornalista, scrittore. (5) Alexis Carrel - 1873/1944 – Medico, biologo, premio Nobel per la medicina. (6) Gustave Thibon – 1903/ 2001 – Filosofo, scrittore. (7) Blaise Pascal - 1623/1662 – Matematico, fisico, filosofo. (8) Julien Green - 1900/1998 – Scrittore, drammaturgo. (9) Salvatore Natoli – 1942 – Filosofo. (10) Jacques Maritain – 1882/ 1873 – Filisofo.

In poche parole, il problema tanto agitato al Concilio della preminenza della “Chiesa-popolo” sulla “Chiesa-gerarchia”, aveva come oggetto reale il ridimensionamento del potere degli ecclesiastici, così come si era configurato almeno da un millennio. Mentre noi benediciamo questo passaggio alla “Chiesa-comunione”, per altri esso è l’inizio della caduta dello splendore, della ricchezza, della sicurezza, della scalata sociale. Siamo convinti che non servono a nulla le prediche sulla “sporcizia nella Chiesa”, a nulla le sofferenze del papa, di tanti vescovi, di tantissimi laici smarriti per quanto accade di losco e di vergognoso. Per uscirne la via c’è. Accettiamo di essere senza potere/dominio nella Chiesa, accettiamo di non essere padroni della fede di nessuno, che l’unico potere che abbiamo dal Cristo è quello di “servire”, e di colpo scomparirà ogni sgambetto per nomine di prestigio, ogni scandalo, ogni velleità di percorrere fino al massimo grado il cursus honorumecclesiastico. E scopriremo d’un colpo che non c’è nessun massimo grado nella Chiesa, perché non esistono piramidi, ma un Dio che si è fatto carne, ha camminato per le nostre strade, ci ha detto di non chiamare nessuno padrone, padre e maestro, perché «nos autem fratres sumus», «nos autem non sic». Dopo la luce di

Si pensi anche all’impostazione della “Lumen Gentium” dove si riconosce come soggetto primario della Chiesa il popolo dei battezzati e non più la gerarchia, la quale viene dopo essendo a servizio del primo. Un principio che è tuttora ben lungi dall’essere recepito Galilea noi non possiamo conformarci alla mentalità di questo mondo, non possiamo vivere alla maniera di esseri umani-padroni che, credendosi quasi dei, vengono sempre per farsi servire e mai per servire. (2 fine) Felice Scalia, gesuita dal 1947, teologo dell’Istituto Ignatianum di Messina, ha insegnato alla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale e all’Istituto superiore di Scienze umane e religiose di Messina. Attualmente svolge attività di animazione di gruppi, di comunità e di accompagnamento spirituale di sacerdoti e persone consacrate. È impegnato nell’associazione “Nuovi orizzonti” e animatore del Movimento eucaristico giovanile. Collabora con varie riviste. *Gesuita dal 1947, teologo dell’Istituto Ignatianum di Messina

(Fonte Adista n.32/2012)


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Aziende informano

Pubblica un libro “introvabile” di Montani, rinvenuto su una bancarella 12 anni fa. Teatro Sperimentale di Pesaro assiepato

Da 100 anni sul territorio DIREZIONE GENERALE Gradara - Via Mancini 21 - Tel. 0541.823511

BCC Gradara, regala le radici alla provincia di Pesaro - La Banca di Credito Cooperativo di Gradara regala le radici culturali della provincia di Pesaro alla comunità. Lo ha fatto atttraverso la pubblicazione delle “Memorie istoriche ecclesiastiche e civili della città di Pesaro e suo territorio” (si parla diffusamente anche di Gradara, Granarola, Colombarone, Gabicce Mare, Tavullia) di Carlo Emanuele Montani (prozio di Leopardi). A curare il volume Gabriele Stroppa Nobili, un appassionato della storia di Pesaro. A Pesaro, in un Teatro Sperimentale da grandi occasioni, il lavoro è stato presentato lo scorso 20 ottobre, con inizio alle ore 17.30. Il presidente

Caldari: “La Banca di Gradara ha permesso a questo ‘sogno’, che ormai ha più di duecento anni, di diventare realtà”

Pesaro, Teatro Sperimentale, presentazione del libro Fausto Caldari, presidente della BCC di Gradara

BCCG - SOCI dell'istituto di credito gradarese Fausto Caldari ha raccontato le ragioni del forte impegno della sua banca nella cultura: “Accanto alla tradizionale e consueta attività bancaria, svolge una intensa attività di carattere extra-bancario, sostenendo iniziative, volte a promuovere il territorio e la sua comunità, in

BCCG - CULTURA CATTOLICA

diversi settori. Ha promosso con piacere la pubblicazione di questo volume per regalare alla città di Pesaro e dintorni, un documento storico e culturale importante; riscoprire l’opera del Montani significa promuovere

e valorizzare la nostra storia e costituisce un po’ il sunto delle peculiarità della Banca di Gradara che ha permesso a questo ‘sogno’, che ormai ha più di duecento anni, di diventare realtà, invece di ‘morire’ in una

BCCG - CULTURA

biblioteca della quale in pochi potrebbero godere”. “La Banca di Credito Cooperativo di Gradara - ha sottolineato il presidente Caldari con piacere ha accettato di supportare e fare propria questa iniziativa, perché attraverso il lavoro di Gabriele Stroppa Nobili, regala un documento importante per il valore storico e culturale di tutti noi”. Il tomo II di Montani ha una storia curiosa ed affasci-

nante. Era andato perduto nei passaggi di successione e non solo. Nella biblioteca Oliveriana di Pesaro è conservato soltanto il manoscrittotomo I. Quello pubblicato dalla BCC di Gradara è stato rinvenuto per puro caso su una bancarella 12 anni fa da Gabriele Stroppa Nobili, uno studioso della storia di Pesaro e non solo (è stato anche tra i fondatori del Museo Paleantologico di Mondaino). Al momento dell'acquisizione, Stroppa Nobili non si rende conto del valore che ha nelle mani. Inizia a “tradurre” il difficile manoscritto, che dopo 10 anni di lavoro diventa un libro grazie alla sensibilità della BCC di Gradara.

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“I ragazzi di viale Bovio”: bei monelli

A Milano per una mostra su Picasso

Borse di studio “Guido Paolucci”: grande uomo

- ”Avessi letto prima questo libro forse non avrei sposato Vincenzo”. Mara lo afferma con un affettuoso sorriso. Vincenzo Cecchini è stato uno de “I ragazzi di viale Bovio”, memorie messe nere su bianco da Paolo Pagnini e presentate dalla BCC di Gradara nella collana “Memorie”. Il libro è stato accolto con un grande abbraccio il 13 ottobre allo Snaporaz. il volume è andato a ruba. Introvabile.

- La Banca di Credito Cooperativo di Gradara, nell’ambito del progetto “Conosci il territorio”, organizza, per sabato 17 novembre - in esclusiva per la sua clientela una gita culturale a Milano, a Palazzo Reale, per visitare la mostra: “Picasso. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi”. Partenza con pullman dal Piazzale Aldo Moro di Gabicce Mare alle ore 7.

- In Guido Paolucci c'era l'uomo: educato, primo della classe nel suo mestiere, onesto. Il cattolichino è stato tra i massimi oncologi pediatri italiani del secolo scorso. Scomparve prima del tempo nell'estate del 2006. Era amico della BCC di Gradara. Per ricordarlo, il presidente Fausto Caldari e il consiglio di amministrazione gli hanno dedicato la Borsa di studio, giunta allla settima edizione. Vengono premiati i migliori ragazzi di terza media e di

La presentazione

Le pagine raccontano le storie di chi era bambino negli anni Quaranta, dove il loro mondo era viale Bovio. Chi abitava lungo via Fiume era lontano anni luce. Il volume si legge tutto d'un fiato!

Una delle opere in mostra

quinta superiore delle scuole dove opera la banca. Alle borse nel nome di Paolucci, è stato affiancato “Giovani Talenti”; sesta edizione di un premio riservato agli univerisitari e ai ricercatori. La cerimonia si tiene al Teatro della Regina il 10 novembre, con inizio alle ore 16.


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GABICCE MARE - GRADARA -TAVULLIA LA MUSICA

Lirica, Perez & C. chiudono col pieno in chiesa Antonio Perez

- Chiesa di Gabicce Mare da grande occasione per il concerto lirico che come un piccolo classico chiude la stagione 2012 del tenore Antonio Perez, del soprano Raffaella De Ponte; ad accompagnarli il pianista Andrea Ruscelli. La stagione lirica gabiccese ha raggiunto la decima edizione; per il compleanno è intervenuto anche l'ex sindaco Domenico Pritelli. Perez & C, oltre alle serate gabiccesi, hanno portato il belcanto anche a Pesaro, Pergola. Propongono un repertorio classico, veloce, piacevole: lirico, operetta e melodie tipo “O sole mio”. Col ritmo incalzante, per tenere lontana la noia. Dice Perez: “Ringrazio coloro i quali ci seguono da anni e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Corrado Curti”. Naturalmente, si replicherà anche nel 2013.

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Drogheria Marina. Appena aperta. Tutto nasce a Morciano. “Ecco cosa voglio fare nella vita”

Benvenuti nei profumi e colori della nonna di Matteo Marini - Il profumo, ecco il benvenuto dentro a una bottega gravida di sapori e sensazioni. Un denso miscuglio di spezie orientali e odori sapidi di insaccato. Tè dagli aromi più diversi di cantucci lontani del mondo e biscotti artigianali sfornati qualche crinale più a est nel Montefeltro. Marina Mulazzani, 48 anni, e Guido Cecchini, 53 (già meccanico del moto-mondiale), hanno da poco dato vita a una nuova avventura, con coraggio e un pizzico di incoscienza meritevole. Drogheria Marina è una bottega d’altri tempi a Gabicce in via Garibaldi: “Volevamo ricostruire qui quello che erano le drogherie di una volta – racconta Marina – con gli stessi sapori e la stessa atmosfera. Era un’idea che avevo in testa già da un paio di anni. Per oltre dieci ho gestito un hotel a Gabicce. Un po’ di tempo fa però sono uscita da una drogheria di Morciano e mi sono detta: ‘ecco quello che voglio fare nella vita’”. In fondo al piccolo locale ci sono un divanetto e un paio di poltrone. Un “angolo da tè” perché vuole anche essere un luogo di incontro e si fanno chiacchiere. Gli scaffali sono pieni di cose buone, sentori raffinati e antichi, ricercati: “Abbiamo voluto da una parte puntare sulla qualità – spiega ancora Marina – ma allo stesso tempo proporre prodotti con un prezzo accessibile un po’ a tutti. Cercando di selezionare soprattutto aziende della nostra zona e su sapori delle nostre due regioni, Romagna e Marche”. Accanto a questi anche merce che viene da lontano, spezie e aromi d’oltreoceano. Ma procediamo con ordine. Vino, olio e pasta. Mediterra-

Marina Mulazzani col marito Guido Cecchini

neo al cento per cento. Le scansie di legno ne sono piene: “Sappiamo che non possiamo tenere tutto. Una volta la drogheria era una specie di piccolo supermercato ora invece ti devi specializzare perché le grandi catene ti battono sulla concorrenza. Noi invece abbiamo selezionato la qualità delle nostre colline senza esagerare. Pasta e olio per esempio sono di Guerrieri, un piccolo pastificio di Fano. E Mancini di Fermo. Sono aziende che producono solamente con le materie prime che coltivano. Grano italiano al cento per cento”. Una scelta consapevole fatta di persona: “Le abbiamo girate un po’ tutte. I Guerrieri per esempio, che sono artigiani da cinque generazioni, ti fanno entrare nei loro laboratori e ti spiegano tutto, con passione. Sono stati molto disponibili. Un’altra azienda molto interessante delle nostre parti è L’Oro del daino, a Mondaino. Ra-

gazzi giovani che portano avanti un’azienda di famiglia, da cui prendiamo il miele e il nocciolino”. “Poco ma buono” è la filosofia che sta dietro alla loro piccola attività. Che sembra essere banale ma mai scontata. Infatti non si trova tutto in tutti i periodi dell’anno. Ma più che essere una pecca sembra essere una garanzia. Quello dei salumi è l’esempio che calza di più: “Ci riforniamo da una ditta di San Giovanni che ha l’ingrosso dei salumi da tutta Italia – spiega Marina – come per esempio il suino nero dalla Sicilia dai monti Nebrodi. Il Nero delle Madonie. Se il salume non è pronto, stagionato al punto giusto, non mandano nulla. Anche la coppa da Reggio Emilia, di un’altra azienda molto interessante, ‘Il Grifo’, che mi andava a ruba. In molti la chiedono ma non è ancora pronta perché la stagionatura dura 30 mesi”.

Amarcord Gabicce di Dorigo Vanzolini

Quantità trascurabili per le grandi aziende, ma importanti per piccole realtà che invece non lavorano a livello industriale: “Al ‘Grifo’ fanno tutto bio, anche la macellazione hanno scelto di farla in casa. Lo stesso per due prodotti come il vino di visciole di Urbania e l’olio di Muzighin, prodotti praticamente dalle piante del loro giardino. Anche qui ci siamo stati e ci siamo fatti accompagnare tra gli alberi”. Tra i sapori siciliani anche una chicca quasi esotica. La manna, pietanza millenaria di cui si parla anche nella Bibbia. In questi barattoli è una confettura ottenuta dalla linfa del frassino delle Madonie, presidio Slow food prodotto da un’azienda ligure dalla tradizione secolare, la Pietro Romanengo fu Stefano: “Esiste dal 1780 – racconta Marina – e tra i loro ‘clienti’ c’erano anche lo zar di Russia, i

compositori Verdi e Rossini. La manna per esempio era un rimedio antico contro la tosse, un blando lassativo e un dolcificante”. E mentre piano piano la bottega si riempie di cioccolata e dolciumi per le feste di Natale (spicca il cioccolato al sale dolce di Cervia dei fratelli Gardini di Forlì, che hanno vinto una causa per il prodotto contro il colosso Lindt) in attesa del miele delle api nomadi, delle marmellate e del torrone siciliano ai pistacchi, sul banco in bella mostra ci sono già i biscotti artigianali di un’altra bella realtà delle nostre zone: Le ricette di Anna e Gabri. “Due ragazze che fanno tutto da sole e sono giovanissime, meno di 40 anni. Hanno un piccolo laboratorio a Monte Cerignone. Le abbiamo conosciute grazie al passaparola. Lavorano pasta frolla con ingredienti selezionatissimi e viaggiano tantissimo per fiere. Pensi che ci incontriamo a metà strada per ricevere gli ordini”. Tra i prodotti esteri soprattutto il Tè, tante varietà che piano piano aumenteranno insieme all’interesse per la materia da studiare. Colori ed essenze esuberanti anche da dietro il bancone che si fondono insieme. Decine di barattoli di spezie da tutto il mondo: “Ne abbiamo per ora una sessantina. Dal Sumach turco, harissa dalla Tunisia, churresco e jalapeno messicano. Oppure il pepe della Cayenna, piccantissimo. Tante varietà di pepe anche dalla Cina e dalla Indocina. Sichuan e Borneo”.

GRADARA - SOLIDARIETA'

Il 25 novembre cena a base di pesce presso l'Arci

Corsi e cena AUSER - L'AUSER Gradara, associazione no profit per la solidarietà ed i servizi, per l’agevolazione dei rapporti intergenerazionali e per l’invecchiamento attivo, avvia i seguenti corsi: - ginnastica dolce, palestra (presso le scuole elementari), 12 lezioni tutti i martedì dalle (14:30) 15:00 alle 16:00; - inglese 1° e 2° livello (a raggiungimento 30 iscritti per i 2 corsi); - tedesco (minimo 7 iscritti); - italiano per stranieri (minimo 10 iscritti); - computer di base (minimo 15 iscritti).

Costi corsi 60 • + 12 • tessera, tranne il corso di italiano per stranieri (20 • complessive) cui contribuirà l’AUSER Gradara per le spese vive. Si informa che si stanno raccogliendo le prenotazioni per il pranzo AUSER a base di pesce che si terrà presso l'ARCI Fanano - Gradara il 25 novembre (18 • iscritti di Gradara 25 non iscritti, 10 • bambini fino a 12 anni). Menù: antipasto, primo, grigliate, insalata, dolcetti, vino, acqua, pane. Per informazioni: Patrizia tel. 0541-967203 tutti i lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.

Porto canale anni 50 - Vongolari gabiccesi a bordo del Motopeschereccio “Elvina”. Si riconoscono Novario Giunta, Oreste Coli e Derno Ciacci. (Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)


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GABICCE MARE - GRADARA -TAVULLIA EVENTI LEGGI

Novembre dalle sorelle Scola - Il Bar Sorelle Scola, viale della Vittoria 21, è un luogo di incontri culturali e scambi di vita. Da anni presenta serate a tema. Il cartellone di novembre. 11, domenica (ore 17) - “Teatime”, tè e tisane della casa francese Damman abbinate a torte della casa. 16, venerdì (19,30) - Aperitivi un po’ speciali “tapas e paella” serata spagnola 18, domenica (17) - Yemen. Report di viaggio di Giovanna Mulazzani. 20, martedì (21) - Social: viaggio nel mondo dei network a cura di Giovanni Ronci. 23, venerdì (16,30) - Racconti

IL FATTO - Il rilancio di Gabicce deve germogliare da idee, tante, nuove. L’importante è avere fantasia e voglia. Una energia che, è naturale, appartiene soprattutto ai giovani. Come Matteo Mancini, 34 anni, che di idee per Gabicce ne ha e, piano piano, le sta mettendo in pratica. Prima la ricostituzione del

hanno saputo dialogare bene, tra loro e con l’Amministrazione”. Il momento peggiore? “Dalla seconda metà di luglio fino all’inizio di agosto. La ‘cura’ pensata dagli albergatori in quel periodo grazie a una campagna marketing su giornali e sul web però ha dato i suoi frutti. Limitando i dan-

per bambini: un laboratorio interattivo a cura di Marcello Franca . 23, venerdì (19,30) - Aperitivi un po’ speciali “trentine degustazioni” Traminer, Teroldego, Marzemino: vini della provincia trentina in abbinamento ai giusti cibi. 24, sabato (18) - “I LEGNI” di Franco Barbieri vernissage 30, venerdì (20) - Cena di degustazione con i vini di Cantina Marotti Campi.

Il dialogo è l'anima del commercio Comitato dei commercianti del centro, con un nome e un logo tutto loro: “La conchiglia d’oro”. E poi una serie di progetti che prenderanno il via già da dicembre con gli addobbi e una tombola. Si parte dal piccolo per arrivare a più larga scala nell’intento di promuovere non solo “l’orticello” ma un territorio intero, per fare sistema. Ma cominciamo dalla stagione appena passata. Una riflessione dal punto di vista del commerciante. “Una stagione molto fiacca. Il terremoto dell’Emilia ha influito parecchio perché qui lavoriamo molto con i turisti da quelle zone. Diciamo che chi parla di un calo attorno al 20 o 30 per cento secondo me dice il vero. Ma c’è un problema in più che riguarda proprio il nostro comune. Non si fa una promozione adeguata anche delle manifestazioni interessanti che abbiamo. Per esempio ‘Gusto polis’, il Cinema sotto il monte o i mondiali under 19, dove è mancata l’informazione e la coordinazione. Non si dà il giusto rilievo ma in parte è anche colpa del fatto fino ad ora le categorie non

Matteo Mancini, presidente del Comitato commercianti del centro di Gabicce. “Iniziata collaboarzione con gli albergatori”

Matteo Mancini

di Matteo Marini ni”. E ora? “Ora abbiamo ricostituito il comitato dei commercianti del centro, nato a maggio. Abbiamo ripreso i contatti soprattutto con l’Associazione degli albergatori con la quale abbiamo avviato una buona collaborazione per quello che stiamo sviluppando. L’obiettivo è rilanciare Gabicce, ma non da sola. Perché non si può solo guardare al proprio orto. Assieme a loro potremo accedere alle fiere turistiche per esempio. E speriamo che anche l’Amministrazione comunale venga a far parte di questo progetto di rilancio del territorio”. Che cosa avete in preparazione? “Due cose in particolare.

La prima è una ‘Gold shopping card’, una tessera che sarà distribuita agli ospiti degli hotel i Gabicce. Dà diritto a sconti presso i negozi degli associati al Comitato. Ma non solo: ci sono sconti anche per l’ingresso nei castelli e in occasione dei mercatini e feste nei comuni attorno. Gradara, Saludecio, Mondaino, San Giovanni e Montefiore hanno già aderito. Così comincia una collaborazione che andrà oltre e che ha come fine la promozione di tutto il territorio. Perché non possiamo più pensare a un’offerta che prevede solo il mare. Questi comuni hanno accetta-

to anche di organizzare delle serate a tema per promuovere le loro feste e i loro eventi qui a Gabicce. A costo zero, quindi senza che l’Amministrazione debba sborsare un solo euro”. Eventi di che tipo? “Sfilate a tema per esempio, i temi sono la Notte delle streghe, 800 Festival o del Palio che permettono ai comuni di promuovere i loro eventi più importanti e a Gabicce di portare nuova offerta ai turisti. Facciamo conoscere il territorio e anche loro danno una mano a noi. Tutto a costo zero”. Quali altre iniziative?

“Stiamo realizzando una brochure in tre lingue, italiano, francese e tedesco, dedicata sempre ai turisti. È una ‘guida ai servizi’ con informazioni su quello che c’è da vedere. Non solo a Gabicce. Con pagine che raccontano anche gli altri comuni, mappe con le informazioni, gli esercizi dei nostri commercianti dove si può comprare con lo sconto della Golden shopping card. E poi sponsor locali scelti non a caso, ma come una lista di numeri utili per chi abbia bisogno, faccio un esempio, di un gommista o un idraulico o un elettricista”. Come coprirete le spese? “Con gli sponsor di cui parlavo. Siamo già a buon punto. Ci saranno anche alcune aziende emiliane (pochi perché cerchiamo di mettere soprattutto realtà locali). Una è lo sponsor della shopping card, due invece saranno sulla brochure”.

In tutto questo aspettate anche un segnale dall’Amministrazione? “Sì, l’intento, come dicevo, è quello di collaborare. Dove non riescono loro magari possiamo noi. Per esempio con le luci di Natale. Quest’anno ci hanno informati che non ci saranno luminarie. Quelle le procureremo noi, addobbando tutti i lampioni su permesso del Comune. Metà saranno decorati con un addobbo che abbiamo pensato e stiamo facendo realizzare noi. Naturalmente con i nostri fondi. Che non sono tanti, noi del Comitato siamo appena una settantina, però speriamo di coprire le spese anche con gli eventi futuri che stiamo organizzando”. Un passo alla volta quindi. “Sì, gli addobbi ci saranno già dalla fine di novembre mentre la prima iniziativa ci sarà a dicembre con la tombola all’hotel Lux. Anche qui l’abbiamo pensata, perché non ci saranno solamente panettoni, elettronica e generi alimentari come premi, ma anche buoni sconto per i negozi del centro. Siamo partiti in tromba ma di idee ne abbiamo ancora tante altre...”.


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SAN GIOVANNI

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Si trova tra il Conca e il borgo di San Giovanni. Costretti ad ammirarlo per i lavori sulla strada di Montalbano EVENTI Il Massari

24 novembre, ore 21 - “Voci nel deserto. Frammenti di libertà di pensiero - La Raccolta differenziata della Memoria “Giornata mondiale contro la violenza alle donne”. Una serata particolare in cui le Voci nel Deserto si leveranno in occasione delle manifestazioni per il 25 novembre:

Teatro Massari, il cartellone - Cinema, teatro, eventi, letteratura, danza contemporanea, teatro dialettale, stage. Questa è la stagione 2012-2013 del teatro Massari, sotto la dierzione artistico della compagnia Cinque Quattrini. 16 novembre, ore 21 Umberto Piersanti (Università di Urbino): “Cupo tempo gentile” – aperitivo letteraio & performance - con la complicità del Teatro dei Cinquequattrini”. Umberto Piersanti è nato ad Urbino nel 1941 e nella Università della sua città insegna Sociologia della Letteratura. Con il romanzo “Cupo tempo gentile” Umberto Piersanti racconta gli anni della contestazione con lo sguardo limpido di chi li ha vissuti facendosi delle domande.

giornata contro la violenza sulle donne (serata ad ingresso gratuito). 29 novembre, ore 21 - Cinema. Proeizione a cura di Carlo Masini e del circolo “La missione del cineclub Toby Dammit” di Cattolica. Marina Abramovic: “The artist is present” di Matthew Akers USA/2012/106'. Documentario biografico, film d’arte. 30 novembre, ore 21 - Danza. C_A_P 05: “deviAZIONI”, a cura del collettivo c_a_p. 7 dicembre, ore 21 - Cabaret. Giulia Ricciardi: “Bella e d'annata”, 80 minuti di battute a raffica e coinvolgimento del pubblico nella miglior tradizione del cabaret d’Autore. Ma questa volta – e finalmente! – cabaret al femminile.

Paesaggio marignanese con panca inglese: quando si raggiunge l'armonia - La San Giovanni in Marignano dei nonni. Degli avi. Del focolare. Rimasta quasi intatta come un secolo fa, secoli fa, è distesa tra il borgo ed il Conca. La “scoperta” è stata possibile grazie ai lavori sulla strada Montalbano-San Giovanni. Gli automobilisti sono costretti a deviare per non tornare indietro. Ai loro occhi: i quasi scomparsi filari di viti con gelsi e aceri negundi (gli oppi) come pali di sostegno, ulivi, siepi di rovi, tunnel sotto querce centenarie, siepi di robinie (il marugone) la pianta infestante arrivata dalle Americhe, siepi di cipressi argentati (anche questi giun-

- “Avevo visitato il mondo delle cose che avrebbero potuto essere, e non riuscivo a togliermelo dalla mente. E avevo conosciuto la bellezza prigioniera nel cuore di quel mondo, la bellezza perduta per me e per tutti noi, e me ne ero innamorato.” Italo Calvino, Le cosmicomiche. ti dalle Americhe). C'è anche una lunga siepe di noccioli. Uno si chiede: chi li avrà mai piantati questi frutti da mezza montagna? Chissà quali storie dietro; magari arriva dalla montagna e per ricordo... E poi c'è la perfezione delle case coloniche (le pussion), girata attorno al sole. Ovvero, la zona giorno che accoglie la grande energia naturale; perché se oggi il riscaldamento

costa, pochi decenni fa quasi non esisteva. E anche la legna era un lusso. In questo angolo degli antenati del focolare, ci sono anche pennellate moderne: è tagliata dai 36 metri dei piloni dell'alta tensione. Accanto alle perfette proporzioni dei casolari, capannoni prefabbricati come capanni che fanno a pugni con l'anima. Le nuove abitazioni

non seguono l'arco del sole; con le zone giorno che si affacciano sulla strada (dunque da una parte della strada sul lato a nord, così non sanno più che cosa sia la bellezza della luce). In mezzo a tale armonia, c'è l'isola delle 18 buche del campo da golf. Nei pressi dei green, sono state piazzate le classiche panche inglesi: un intreccio di doghe di legno. Insomma, la lunga strada con tre nomi, Vallette, Massaro e Cupa (dalla quale a pettine ne partono altre verso il fiume), grazie ai lavori, merita più di una visita. In questi luoghi nacque e crebbe don Dino Gabellini, genio della musica.


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51 Via Montalbano, 1173 S. GIOVANNI IN MARIGNANO TEL. 0541 - 955505 FAX 955444

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SAN GIOVANNI

Marco Nuzzo, classe '83, per un master riservato a 16 studenti. Parla sette lingue

Da San Giovanni a Bruxelles prio agio tra le bolle di schiuma, nel ribollire delle lingue più diverse: “Ne parlo in tutto sette, oltre all’italiano: tedesco e spagnolo fluenti, l’inglese naturalmente. Poi il croato e il francese. Infine sto studiando il fiammingo, per ora lo conosco solamente scritto, che è simile all’olandese”. La passione delle lingue nasce dal liceo. Marco ha frequentato il Classico-linguistico al Terenzio Mamiani di Pesaro, è stato durante questo periodo che la sua vita è, diciamo così, cambiata: “Alla fine del terzo anno il nostro insegnante ci propose uno scambio culturale in Germania. Così me ne andai a Francoforte da luglio a fine settembre ospite di una famiglia. Lì la scuola cominciava già ad agosto così ho potuto frequentarla un po’ da esterno, come uditore. Ho imparato bene il tedesco, mi è venuto facile e ho scoperto un modello di scuola molto diverso dal nostro. Senza classi fisse, con molta più autonomia degli studenti sulle materie da studiare”. Dopo la

Morciano - Piazza Boccioni - tel. 0541.988279 fax 0541.857511 www.mofa.it - tessutimofa@libero.it

Marco Nuzzo

GIOVANI - Ormai è un “cittadino europeo” come lui stesso si definisce. Marco Nuzzo, classe 1983 ha seguito un percorso lungo che ancora deve terminare. Prima al liceo poi all’università, via per il mondo dove la passione lo conduce. Ma non rientra certo tra quei “choosy”, espressione anglosassone che il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha usato per invitare i giovani italiani a essere meno “selettivi” (o “schizzinosi” a seconda delle interpretazioni) nella ricerca di un lavoro. Lontano dal giardino di casa che, comunque, lo attende ogni volta che torna è partito da San Giovanni in Marignano, ora sta a Bruxelles per un master esclusivo dopo una selezione molto severa. Appena 16 posti erano riservati a laureati italiani, lui è uno di quelli. E poi chissà. Marco è nato a Cattolica, è vissuto fino alla fine del liceo a San Giovanni. Poi è partito, per non tornare, se non ogni tanto per trovare la madre Lucia e il fratello Alberto, che ora vive a Bologna. Una scelta di andare lontano perché si sente a pro-

BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO

prima le altre lingue sono venute più facilmente, una volta capito “come funziona”. Dopo il liceo l’università a Trieste, la Scuola Superiore di Lingue Moderne per interpreti e traduttori. Uno degli istituti più prestigiosi in Italia. Marco ha vissuto a Trieste fino a pochi mesi fa, dopo la specializzazione in cooperazione allo sviluppo. Poi è giunto il momento di partirsene anche da lì perché anche se “a Trieste si vive bene” bisogna uscire e affrontare nuove sfide. Viaggiare è la passione di molti, la sua lo ha portato finora

un po’ dappertutto, utilizzando soprattutto le opportunità fornite dalle borse di studio: “Ci sono molte possibilità per i giovani di frequentare corsi di formazione all’estero – spiega – e io le ho colte. Mi sono sempre mosso grazie a delle borse di studio. Quando ero all’università ho fatto l’Erasmus a Granada, in Spagna. Poi sono stato a Vienna con una borsa di mobilità internazionale. Il governo croato metteva a disposizione dei finanziamenti così ho potuto frequentare anche quattro mesi di corso intensivo a Zagabria dove ho imparato la lingua. E poi quest’ultimo master, anche questo è finanziato dal Fondo sociale europeo. Mi danno anche un assegno mensile per mantener-

mi qui”. Il consiglio quindi è semplice: informarsi e avere voglia di cercare perché “i fondi non sono quasi mai pubblicizzati molto bene, quindi magari uno non sa nemmeno che esiste questa possibilità”. I luoghi del cuore sono però quelli che meno hanno a che fare col turismo ma ugualmente affascinanti: “Se dovessi nominarne uno direi Mostar, in Bosnia, dove si vedono ancora le ferite della guerra e dove c’è un ponte che divide cristiani e musulmani”. Marco sarà a Bruxelles per tre mesi, impegnato nell’International master in European Studies. Di cosa si tratta è lui stesso a spiegarlo: “Un master post lauream che riguarda le istituzioni europee, e il project financing. In pratica come realizzare, presentare e reperire fondi con dei progetti. Facciamo lezione anche nei palazzi del Consiglio europeo”. Anche se sul futuro le idee sono ancora vaghe: “Bella domanda – risponde sorridendo dalla webcam – ma ancora non so di preciso. Una volta mi sarebbe piaciuto fare l’interprete simultaneo o il traduttore. Diciamo che ora vorrei diventare consulente per progetti europei. In una istituzione europea o magari con una Ong nell’ambito della cooperazione allo sviluppo per esempio, che ho studiato all’Università. È un campo che mi interessa moltissimo”. A volte è la necessità che ti

porta però a doverti rimboccare le maniche, e lì non bisogna essere appunto troppo “choosy”: “Sì per un periodo mi sono dovuto fermare e ho lavorato nella reception di un hotel e ho dato ripetizioni di lingue. Ho avuto anche qualche commessa importante per le traduzioni, ma niente che desse soddisfazione. Quello che voglio fare è altro”. Beccarlo in chat o per una videochiamata su skype non è semplice. Tra le lezioni del master e quelle di fiammingo il tempo è poco. Ci sono gli amici da incontrare, non solo italiani, anzi: “I tedeschi sembrano freddi, all’inizio. Invece una volta che hai rotto il ghiaccio scopri che sono davvero degli ottimi amici”. Internet è l’unico modo per arrivare a fare due chiacchiere con lui e magari fargli un saluto in webcam. E così a casa ci torna di rado: “Diciamo una volta ogni due mesi. L’essere partito da una realtà così piccola e aver trascorso un’infanzia felice in un posto tranquillo – ammette – ti dà la possibilità di apprezzare tutto il resto e viceversa. Diciamo però che non ritornerei mai indietro, ora mi sento cittadino europeo. Un posto dove vivrei? In Germania si sta bene, a Monaco e Francoforte in particolare. Londra invece no, non mi è piaciuta”. E se ha nostalgia di casa? Anche per quello un piccolo rimedio c’è: “Ci sono due ragazze che hanno un furgone qui a Bruxelles, fanno un’ottima piadina e dei cascioni buonissimi”.

La politica (anti) incontra i cittadini La locandina dell'incontro - Antonio Gramsci diceva: “Odio gli indifferenti”. Parole di quasi un secolo fa, sulle quali la polvere non si è mai posata. Ora più che mai attuali, di una straordinaria modernità. Perché la politica a volte dorme, inciampa, sbaglia. Oppure a volte, dolosamente, mangia, ruba, fotte (sì, fotte, usiamo le parole forti quando sono necessarie). In tutti questi casi l’opinione pubblica non ha alibi per non rivoltarsi contro chi governa. Soprattutto ora che può, ha gli strumenti, non solo per informarsi e chiedere conto ma anche per agire, organizzarsi e proporre qualcosa di nuovo. Parlare della politica oggi e della politica di oggi mette rabbia o costringe alla rassegnazione. I sentimenti più comuni sono questi qui. Ma la rassegnazione e la violenza, dei gesti e del linguaggio, così come l’indifferenza, non hanno alibi. Così come non ha alibi il politico per difendere la “res publica” gestita male per colpa o in maniera truffaldina, per dolo. Giovedì 15 novembre un sassolino lanciato in uno stagno per ragionare e vedere quali increspature riesce a generare. Un

incontro dei cittadini con i politici, organizzato dal gruppo marignanese Mentelocale, si terrà nella sala consigliare di San Giovanni in Marignano, dalle 20,45. Sul palco porteranno il loro pensiero e la loro esperienza alcuni esponenti delle amministrazioni e dei consigli comunali locali. Ci saranno l’assessore provinciale ai Servizi sociali Mario Galasso, Sara Visintin, assessore all’Ambiente del Comune di Rimini. I sindaco di Gradara Franca Foronchi e la neoeletta primo cittadino di Coriano, Domenica Spinelli. Infine il consigliere comunale di Rimini del Movimento 5 stelle Luigi Camporesi e Da-

niela Montanari, del gruppo D25 di Verucchio. Sul palco ci saranno loro, per parlare della buona politica e per riflettere assieme ai cittadini sui percorsi alternativi, su un modo nuovo di fare le cose, che possa restituire la credibilità perduta e la fiducia su chi ci amministra. Non solo un ascolto, ma un confronto e un dialogo (impossibile durante le assemblee e i consigli comunali) con chi sta dall’altra parte e negli ultimi anni ha assistito, più o meno impotente, ai cortocircuiti nelle stanze dei bottoni. Molto vero per le istituzioni che ci governano da Roma, commissariate da una squadra di tecnici per evitare l’inabissamento, ma vero anche per quelle locali. L’economia di scala in questo non ha prodotto risultati molto diversi. “In ascolto della politica” è il titolo dell’evento che presuppone una risposta, da parte di tutti noi. Perché abbandonarsi all’antipolitica equivale alla rassegnazione, senza alibi. La stessa che ci ha condotto fino a qui.



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Novembre 2012

MORCIANO

In fila indiana a zonzo per Morciano e fermata dagli sponsor. Buona strada

Basket, bel porta a porta - A zonzo per Morciano e fermata dagli sponsor. Il 29 settembre, il Morciano Basket ha condotto i suoi piccoli rappresentanti nel cuore del paese. Fieri ed orgogliosi, sono partiti puntualissimi dalla palestra Palapedriali alle 17:30. L’evento centrale ha riguardato la presentazione Ufficiale delle squadre categorie: Under 14 e Under 15 (Gironi Provinciali), che andranno a difendere i colori sociali nella prossima stagione cestistica. Sotto la guida del coach Alessandro “Tigre” Polverelli, la supervisione degl’assistenti, Augusto “Ago” Ciotti, Danilo Tonti, Massimo Calesini e la presenza dello storico dirigente Walter “Squibb” Villa, la colonna di ragazzi, annate 1998 e 1999, si è snodata per le vie del centro e della periferia, mettendo in bella mostra i prestigiosi colori bianconeri. La formazione U14 risponde ai nomi di: Barbieri “Barbi” Matteo, Bernabè Matteo, Bilancioni Cristian, Bonetti Manuel, Calesini

- Spettabile redazione su “la Piazza” di ottobre il sindaco Battazza nell’articolo “Sulla Ghigi è troppo chiedere un po’ di serietà?” Dopo critiche anche nei miei riguardi si domanda: “Dove raccattano tante palesi inesattezze? Perché non leggono i documenti prima di sparare inesattezze così clamorose”. Gli rispondo che i documenti li procuro in Comune. Presumo che il passo: “ci fanno o ci sono” sia riferito a se stesso roso dal dubbio amletico “mi dimetto o non mi dimetto” dopo la constatazione che con il nuovo progetto sul Pru Ghigi si è infilato in un vicolo cieco. Fatto che sta già provocando conseguenze politio-finanziarie. Oltre a questo, tutti gli altri nodi della sua amministrazione che stanno venendo al pettine: il DIII M19 di via Abbazia; il padiglione fieristico; il bilancio; le ex scuole medie; renderanno difficilissimo il poter mangiare la colomba da sindaco, a rischio pure il panettone.

Time out alla pasticceria Ghigi

Federico, Caroli Alex, Casali Christian, Dionigi Marco, Marulli Lorenzo, Mendola Andrea, Palmerini “Palmer” Lorenzo, Rastelli Nicolò, Ricciardone Michele, Tonti Alex. Nella formazione U15: Abouzziane “JJ” Yunes, Andreini Alberto, Antonetti “Teto” Stefano, Coletta Luca, Hassler Raffaele, Marcaccini Kevin, Masi Matteo, Pierpaolini “Pier” Marco, Rinaldi Gabriele e infine Comanducci Marco (del 1996).

Attraversando piazza Risorgimento, hanno raggiunto una graditissima new-entry per quanto concerne l’elenco degli sponsor, ovvero la – “Pasticceria Ghigi” -, dei fratelli Gianni e Carlo, dov’è stato offerto un lauto rinfresco a base di tipiche specialità dolci e salate. Durante la marcia hanno fatto tappa dai loro principali sostenitori, che qui ringraziano una volta di più per aver offerto un degno contributo: Magnani Bruno distribuzione bevande, Gelateria “Sette-

cento ‘700”, Matrix Computer, Calzature Gambini, Ristorante Pizzeria “Risorgimento”, Ristorante Pizzeria “Il Borgo”, Calzature Elda, “Acqua e Grano” - Bio, Oreficeria Baffoni Gianluca, “Il Caffè dell’Angolo”, Ristorante “Di Paoli”, Superconad Valconca, Banca Popolare Valconca, S.c.perA., la Bulloneria Pesaro e Modulsistem. L’epilogo è avvenuto in tarda serata, dopo aver promesso l’assoluto impegno negli allenamenti e la massima determinazione verso la vittoria nelle varie partite che saranno chiamati a disputare. Inoltre, un caloroso saluto va al Comune di Morciano e all'assessore allo Sport Filippo Ghigi, che si sta sempre più avvicinando alla società; a tale proposito ricordiamo il grande successo raccolto dal “SuperGruppo”, tenuto l’estate appena trascorsa (maggio-luglio) con le annate: 2004, 2003, 2002, 2001, 2000 e 1999.

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MEDICINA

Conferenze sulla salute - Ciclo di conferenze di divulgazione sanitaria coordinate dal dottor Graziano Piccinini, direttore di medicina della Casa di cura Montanari. Dal 9 al 30 novembre, tutti i venerdì, al Lavatoio, dalle ore 21, si susseguiranno le relazioni dei dottori Geo Agostini, Graziano Piccinini, Claudio Linari, Francesco Garofalo. Affrontano temi quali il cancro del colon retto, l’anesteisa, la prostata… Date ancora da definire, completa il calendario altri tre appuntamenti con i dottori Marina Gambetti, Vittorio Gemellaro e Alberto Pedriali. “Sono particolarmen-

Caro Battazza, i documenti li prendo in Comune LA LETTERA La Ghigi Sulla serietà in merito al progetto Pru Ghigi vediamo le carte. Il 14/9/2011 il consiglio comunale approva il nuovo accordo che prevede: tutta l’area da via Roma a via Marconi coperta da una piastra, ad uso commerciale. Sono circa 10.000mq di superficie; due fabbricati di 42-44 metri di altezza con 72 appartamenti (32-40) e un ristorante; un auditorium. Si riscontra: la previsione di un intervento sull’edificio ex scuole elementari di via Pascoli e sua area di corte; la destinazione come parcheggi connessi al Pru dell’area scoperta delle ex scuole medie di via Roma; pochi parcheggi ed assenza di verde. Questo è quello che ha visto ed

approvato il consiglio comunale che non ha tenuto conto della caterva di leggi disattese. Il 14/3/2012 viene depositato il progetto sul Pru Ghigi e dalla documentazione e cartografie scopriamo che: 1) gli appartamenti da 72 sono diventati 144; 2) la previsione di 45 uffici; 3) la previsione di un albergo; 4) la previsione di pedonalizzare parte di via Pascoli; 5) la conferma dell’utilizzo di parte dell’area ex scuole di via Pascoli come luogo di carico/scarico del supermercato e per corpi tecnici. 6) la conferma che l’area sco-

perta delle ex scuole medie di via Roma sarà un parcheggio pertinenziale commerciale al servizio del Pru Ghigi. Si riscontra che gli standard previsti sono circa un quarto del dovuto. Quanto scritto risulta nelle tavole cartografiche. Sovrintendenza di Ravenna Gli incubi amministrativi di Battazza sono sicuramente originati da due suoi documenti mai resi noti al consiglio comunale e di cui diamo stralci: - 21 maggio 2012 prot.n.8430 al responsabile del procedimento arch. Carlo Palmerini servizio urbanistica edilizia privata del comu-

ne di Morciano di Romagna “Oggetto: Morciano di Romagna (RN) ex scuole elementare, sita in via Pascoli”. “Si sottolinea come l’immobile in oggetto è tutelato “ipso jure” ai sensi dell’art.10C.I. e dell’art.12 c.i. del dlgs 42/2004”. “Pertanto, questa sopraintendenza è del parere che l’istanza debba essere assoggettata a procedura V.A.S (Valutazione ambientale strategica)”. Nota il parere della sopraintendenza è vincolante e la procedura V.A.S. comporta un nuovo iter amministrativo. - Il 23 agosto 2012 prot.n.14393 la sopraintendenza invia all’ufficio V.A.S., al comune di Morciano, all’arch. Palmerini responsabile del procedimento questo documento di cui riportiamo i passi più signifi-

Graziano Piccinini

te grato - dice Graziano Piccinini - all’amministrazione del Comune di Morciano per la straordinaria sensibilità dimostrata al mio progetto di divulgazione sanitaria collettiva, indirizzata sia ai sanitari che alla popolazione. Tale ciclo è alla base dell’educazione sanitaria necessaria alla prevenzione medica che nell’insieme mira alla tutela della salute”. cativi: “Questa sopraintendenza ritiene che il programma di riqualificazione urbana “PRU-Ghigi” dovrà tenere conto di quanto segue: A) E’ opportuno che il progetto di restauro e rifunzionalizzazione della biblioteca comunale ora collocata nella “ex scuola elementare”, sia distinto dal progetto complessivo del PRU Ghigi e che esso, nel rispetto dell’autenticità dell’edificio originario, preveda una complessiva valorizzazione del contesto in cui sorge”. B) Il comune di Morciano di Romagna si dovrà fare garante degli standard previsti con parcheggi in via Serrata e altre zone”. C) Nel rispetto della visuale di collegamento “cerniera verde” collinafiume, è preferibile che le torri di progetto abbiano altezze sensibilmente diverse tra loro e che la progettazione esterna le definisca come immobili autonomi”. D) L’apertura di via Colombari dovrà essere realizzata nel rispetto di quanto connotato e caratteristico di una pubblica strada ovvero priva di quegli elementi che potrebbero identificarla invece come una galleria”. E) Resta salvo quanto già indicato con la nota del 21/5/2012 n.8430”. Note integrative per una migliore comprensione delle prescrizioni e osservazioni: 60mila o 140mila metri cubi? P.S.: Su le “inesattezza clamorose” faccio presente che per il sindaco (vedi bollettino comunale) la volumetria complessiva del progetto sarebbe di 60.000 metri cubi, per me circa 140.000 mc. La sola piastra 10.000mq x 7 metri di altezza = 70.000 mc a cui vanno aggiunte le due torri che dalle previsioni contengono circa 190 residenze ed uffici, un albergo, un ristorante, un bar pizzeria ed altre attività, l’auditorium. Mario Garattoni, consigliere comunale Lega Nord



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MORCIANO

Undici appuntamenti al padiglione. Organizza Blu Nautilus AMARCORD

Dino Quadrio Muratori (23.5.192523.9.2012) (Foto Mario Polverelli)

Caro Dinetto, ci mancherai - Caro Dinetto, sei andato via così, senza dire nulla, senza preavviso, senza lasciare un messaggio, tu che eri sempre preparato a tutto... La morte sorprende sempre, è sempre troppo improvvisa per tutti. Si dice che la vita non muore e che in questo mondo siamo solo di passaggio, questo ci consola e ci dà speranza . Sono molti i momenti significativi che tu hai dato ai Morcianesi, ne cito uno per tutti , il “Trenino di natale”. Sei stato tu l'ideatore (oggi lo fanno in tutti i paesi del circondario). Per non parlare della tua “Ape del Conca”. I tuoi amici hanno sempre apprezzato le tue qualità, la determinazione, il coraggio, l'intelligenza, ma soprattutto i sentimenti. Quelli veri, che hai saputo mettere in ogni cosa che hai fatto. Ci mancherai Dinetto, ci mancherà la tua presenza. Giordano Leardini

Fiere, da ottobre a aprile Morciano in fiera

EVENTI - Fiere da ottobre ad aprile 2013 nel padiglione. In tutto 11 appuntamenti. Il ‘cartellone’ si è aperto il 20 e 21 ottobre con la seconda edizione di Colori d’Autunno. Il 28 ottobre la sesta edizione di Affari Privati. Sabato 3 e domenica 4 novembre (ore 9/18) Expo Elettronica, la mostra mercato delle tecnologie elettroniche low cost. 10 e 11 novembre Auto, Moto Bici d’Epoca, sabato 10 e domenica 11 novembre (ore 9/18). La mostra mercato scambio è aperta a commercianti e collezionisti privati che proporranno motori, automobili, motociclette restaurate o da sistemare, ma anche accessori, pezzi di ricambio, modellini, caschi, abbigliamento, editoria e collezionismo e tutto quanto gira attorno a volanti, forcelle e manubri old fashion. 17-18 novembre Il 17 e 18 novembre (sab. ore 14/21 – dom. ore 10/19) è dedicato al passato, ma un passato che fa più

che mai tendenza, come quello proposto da Vint&Glam, la fortunata rassegna, nata lo scorso novembre proprio a Morciano Fiere, dedicata al Vintage Lifestile. Oltre allo shopping, l’evento proporrà mostre a tema, dj set, aperitivi, sfilate di moda e Salotto Fotografico “Ooh la la Vintage Francaise” con Roxy Rose, una tra le più importanti performer del burlesque italiano, esperta consulente d’immagine specializzata nello stile anni ’20 ’30 ’40 e ’50, si prenderà cura del look di chi vorrà

farsi fotografare nei panni di una pin-up parigina romantica e ironica mentre Sara Paglioni, fotografa riccionese, si occuperà del photo shooting e dell’elaborazione delle immagini. 25 novembre La prima parte del calendario termina menica 25 novembre (ore 9/18) con la settima edizione di Affari Privati. 27 gennaio 2013 L’attività di Blu Nautilus a Morciano Fiere riprende domenica

27 gennaio 2013, sempre con Affari Privati, (ore 9/18) con le impedibili occasioni che si possono trovare fra i regali di Natale sgraditi o doppi o semplicemente ‘inutili’ per chi li ha ricevuti ma che possono tornare utili a qualcun altro. 2-3 febbraio Sabato 2 e domenica 3 febbraio appuntamento con la mostra mercato scambio di Auto, Moto, Bici d’Epoca (ore 9/18). 16 e 17 febbraio Sabato 16 e domenica 17 febbraio, in pieno Carnevale, ritorna la grande kermesse del gusto della Valconca, ovvero La Fiera dei Golosi (ore 10/22) che quest’anno giunge alla V edizione. La mostra mercato di prodotti alimentari tipici è una vera e propria oasi di aromi e sapori a cui prendono parte cinquanta aziende con prodotti provenienti da tutte le regioni d’Italia, selezionate in base a qualità, tipicità ed originalità dei prodotti offerti. Gli eventi sono a cura di Blu Nautilus, agenzia leader nell’organizzazione di fiere e mostre mercato nel segmento consumer.

Il riso e “l'arte del saper spendere” - E' molto più facile spendere male che acquistare bene. Il famoso spot televisivo di una rinomata azienda italiana ben recitato ad un altrettanto ultra conosciuto attore italo-americano, tale Robert De Niro, recitava: “Ogni euro risparmiato, è un euro guadagnato”. Non è più vero di questo efficace illuminante slogan beghelliano. La Cina anche se in maniera poco ortodossa è riuscita a mettere quasi in ginocchio diverse nazioni. Tra queste c'è anche il nostro Paese. L'Italia rispetto ad altre nazioni è molto

ALLEGRO MA NON TROPPO

di Emilio Cavalli* più avvantaggiata perché ha avuto molto a che fare con la saggia Cina. Sin dai tempi di Marco polo e di Matteo Ricci dopo. Queste due importanti figure italiane hanno lasciato su questa terra lontana ora vi-cina impronte indelebili. Al tempo stesso grazie a Marco Polo abbiamo imparato a conoscere nel cam-

po dell'alimentazione, gli spaghetti, la pasta, i cachi, il riso. Già il riso. Mi vien proprio da ridere, perché oltre alla pasta sarà ed è già la nostra salvezza. Questa antica e nobile pianta ha senza ombra di dubbio qualcosa di particolarmente speciale che l'ha resa in brevissimo tempo l'alimento basi di metà della popolazione mondiale. Nel magico linguaggio degli orientali si usa dire: “Il riso accompagna piacevolmente gli altri alimenti nello stomaco. Cosa aspettiamo ancora? Visto e considerato che lo sappiamo coltivare anche di pregio. Dobbiamo prestare maggiore attenzione al riso. E' ormai noto infatti che i piccoli chicchi contengano molte sostanze importanti: minerali, vitamine, carboidrati, oligoalimenti, fibre e albumina ad altissimo valore nutritivo facilmente digeribile. Nel mondo esistono ottomila differenti varietà di riso che vengono classificate in base alla forma dei chicchi: lunghi, medi, tondi. I chicchi di grano e di riso sono doni del creatore che simboleggiano il ciclo della vita. Mora-lina: imitare il made in Cina può essere una buona medicina. Oppure: il riso allarga gli occhi, forse anche il signor sorriso. *Autore di otto libri sulla Valconca



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Novembre 2012

MORCIANO

Giuliano Cardellini replica all'assessore Filippo Ghigi. La festa è stata un fallimento

ALLEGRO MA NON TROPPO

Foro Boario Quelli della vitamina C - Voci di paese affermano che ci sono quattro amici morcianesi tra i 70 ed 80 anni che dimostrano almeno dieci anni di meno. Portati da dio. Da anni fanno uso giornaliero della vitamica C. E d'inverno anche della B. Chi sarammo mai costoro? E' partita la caccia agli identikit.

Borse di studio... - Cinque borse di studio per gli studenti universitari meritevoli di 600 euro l'uno, alla terza edizione. Nel bando, scaduto il 31 ottobre, non si tiene conto del reddito familiare. Giusto o sbagliato? Ha senso dare un contributo ai benestanti? Alla prima edizione venne premiata una geniale ragazza che tutti vorrebbero avere come figlia appartenente ad una delle famiglie più blasonate di Morciano. Forse in Comune hanno pensato che il nero impera, dunque... si contribuisce alle ingiustizie: come disse Lui non è roba di questa terra). Sarebbe meglio iniziare in terra a rendere il mondo un po' più giusto perché di là potrebbe non esserci nulla. Aveva qualche dubbio anche papa Giovanni Paolo II.

Palazzo comunale

LA LETTERA - In riferimento all’articolo dello scorso ottobre a firma dell’Assessore alla Cultura del Comune di Morciano, Filippo Ghigi, in replica a mio articolo di settembre, riguardante FUMO 2012, desidero effettuare una breve premessa. In dieci anni della precedente Amministrazione Ciotti nulla è stato fatto in riferimento al Museo Boccioni e pressoché nulla in riferimento al Futurismo. Il sottoscritto e molti cittadini morcianesi hanno accolto con plauso l'istituzione della Festa Futurista, la cui ideazione e realizzazione è merito della attuale Amministrazione. Nella prima edizione del 2010 vi sono stati entusiasmo ed idee con la partecipazione di cittadini e commercianti, ma è apparsa evidente la prima seria anomalia: la netta prevalenza dell’aspetto commerciale rispetto a quello culturale. Nell'edizione 2011 già l’entusiasmo era calato e le idee sono state scarse ed è stata palese la incapacità di gestione. Nel 2012 il fallimento: noia, scarsissima partecipazione di pubblico, disinteresse dei morcianesi. Confermo tutto quanto det-

Hera, stipendi esagerati. Meno di Obama Italia “la casta” non si annida e non prospera soltanto nella politica, al contrario di quanto vogliono far credere certe “campagne moralizzatrici” condotte da gente strapagata che spesso osa additare al pubblico disprezzo, come se fossero la stessa cosa, le ruberie alla Fiorito, certi “privilegi romani” e le modeste indennità di amministratori pubblici chiamati a svolgere il loro servizio alla collettività in periferia. C’è invece una casta a cui noi cittadini garantiamo stipendi scandalosi non direttamente con le tasse, ma “giù di lì”: attraverso le bollette che paghiamo, le televisioni che guardiamo, le telefonate che facciamo, i giornali che compriamo. Seconda contro-obiezione: non si può dimenticare che Hera è un’azienda creata per la gestione ottimale – vale a dire al minor costo e con la massima resa – di servizi dei quali erano e rimangono tutt’ora titolari i Comuni che l’hanno fatta nascere, a cominciare dalla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e dal cosiddetto ciclo dell’acqua. Il “gigantismo” raggiunto da Hera (destinato a crescere con la fusione Hera-Acegas, a cui anche Morciano è contraria) ha determinato invece un forte annacquamento della

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Fumo: ‘Scarse idee e poca passione’

LA LETTERA

- Il Comune di Morciano, mio tramite, ha aderito fin dal primo momento all’iniziativa che ormai molti conoscono con il titolo“Devono prendere meno di Obama”. Assieme ad altri colleghi Sindaci del nostro territorio, infatti, ho sostenuto e continuo a sostenere con piena convinzione la “battaglia” intrapresa dal Presidente della Provincia, Stefano Vitali, contro le esorbitanti retribuzioni percepite da amministratori e manager di Hera, che – sembra incredibile – vengono appunto pagati più di Obama. Conosco bene l’obiezione: i 467mila euro annui del Presidente e i 469mila del Direttore di Hera, risultano del tutto in linea con gli stipendi percepiti dai loro colleghi di analoghe società quotate in borsa, molti dei quali sono anzi pagati di più. Per cui, a pagarli meno, si incorrerebbe nell’ipotetico rischio di non poter competere con la concorrenza nel dotarsi di manager di prim’ordine. A parte il fatto che esisterebbero fior di dirigenti, nel privato come nel pubblico, ben felici di ricevere da Hera stipendi anche molto più bassi, quell’obiezione ne reclama altre due di rimando. La prima: questo dimostra che in

Assistenza autorizzata Fiat NOLEGGIO AUTO

“vocazione territoriale” che costituiva la priorità per la quale quella “multi-servizi” era nata; ed ha via via lasciato il passo a esigenze tipiche delle grandi aziende, dando la prevalenza a logiche improntate alle ragioni del mercato e alle esasperazioni dell’alta finanza; col risultato che gli Enti Pubblici, da “soggetti proprietari” che ne avrebbero dovuto determinare gli indirizzi e le linee di programmazione, si sono invece ridotti a semplici azionisti. Quella contro gli stipendi esagerati dei manager di Hera non è dunque una battaglia improntata a demagogia qualunquista, né uno dei tanti stupidi esercizi di antipolitica oggi così di moda. È un modo per ricordare che il ricavato di quanto i cittadini pagano per ricevere servizi essenziali “sono soldi pubblici”, ancorché gestiti da un soggetto che ha natura giuridica privata. Rivendicando pertanto, anche dalla nostra Morciano, il diritto a chiedere che, tanto più in epoca di tagli e sacrifici, quei “soldi pubblici” vengano utilizzati con parsimonia e senso di equità, oltre che reimpiegati con il massimo di utilità sociale. Claudio Battazza, sindaco di Mortciano

Da sinistra: Filippo Ghigi e Giuliano Cardellini

Nel 2010: entusiamo. Nel 2011: calato l'entusiasmo. Nel 2012: noia, scarsissima partaciapzione di pubblico e e disniteresse dei morcianesi to nel mio precedente articolo. Alcune precisazioni. (a) Nel 2010 non ho percepito alcun compenso per Poetttando. Nel 2011 ho percepito un modesto compenso per Poecanta, ma nulla per Ripoetttando11, spettacolo teatrale con ideazione, direzione e partecipazione del sottoscritto e con Antonio Maria Magro (voce recitante), Caterina Colombaroni (voce), Caterina Tonini (pianista), Massimo Terenzi (tecnico audio), che si allega. Tre serate del tutto gratuite per il Comune, la cui direzione artistica, violando un preciso accordo scritto di iniziare lo spettacolo alle 22.30, ha imposto, il sabato, di iniziare alle 24.30. Quindi lo spettacolo è terminato alle 1.40. Ma lo sapete la sagace direzione artistica, a fronte di continue discussioni per tutte e tre le serate, a chi ha dato precedenza? A due ragazzi che eseguiva-

no tecno music con il computer (23.30 - 24.30) con 3 spettatori e nel disinteresse generale (costo • 600 per una serata). Rammento che le tre serate di Ripoetttando11 sono state gratuite per il Comune. Nonostante gli orari impossibili c’è stato un pubblico attento che ha molto apprezzato. Lo sapevate che Boccioni ha scritto alcuni testi teatrali ed alcune poesie futuriste? Grazie alle mie ricerche ho riportato al pubblico alcuni di questi testi, con musica e canto originali futuriste oltre ad aver dedicato a Boccioni una mia poesia inedita, ma il Comune di Morciano e la direzione artistica hanno ritenuto ben più importante e di spessore culturale ed artistico la tecno music!!! (b) Si può definire Programma quello di FUMO 2012, che si allega, quando nel 2010 e 2011 vi era un programma di ben 6 pagine? (c) Non ho chiesto di partecipare al Comune di Morciano

nel “programma” ufficiale, confermo e ribadisco questa mia scelta. Per effettuare uno spettacolo non avrei dovuto chiedere nessuna autorizzazione, perché, come effettuato nel 2011, mi sarei potuto aggregare ad una attività ed in sinergia con la stessa effettuare lo spettacolo, l’unico limite era l’accordo con la direzione artistica per gli orari. (d) Il diritto di critica è un diritto sacrosanto di ogni cittadino (che dovremmo utilizzare più spesso) e nel precedente mio articolo ho formulato ben 5 proposte concrete, che forse il Comune non ha letto. (e) Non ritengo degne di alcun commento altre asserzioni gratuite inserite nell'articolo. Comunque poiché né il sottoscritto né tanto meno il Comune di Morciano detengono la verità assoluta, propongo che siano i morcianesi ad esprimere la loro opinione indirizzando le loro risposte alla Piazza. Propongo 5 domande: 1) Ritenete che sia utile per la sviluppo culturale, economico e turistico di Morciano istituire il Museo Boccioni? 2) Ritenete che FUMO 2012 sia stato divertente o noioso? 3) Ritenete che per FUMO 2012 via sia stata una buona partecipazione di cittadini e commercianti oppure che la partecipazione sia stata scarsa? 4) Ritenete che la Festa sia stata significativa per far conoscere Boccioni ed il Futurismo oppure è apparsa una qualsiasi Festa di paese? 5) Cosa proponete per rendere più divertente ed interessante la Festa Futurista? A noi Morcianesi l’arduo giudizio. Giuliano Cardellini


Ristrutturare - Costruire - Idee Gli artigiani della casa Opere in rame per l'edilizia e non solo più complessi. Inoltre siamo specializzati nel montaggio delle linee vita. Che sono i cavi di acciaio ai quali ci si aggancia con un moschettone, per prevenire le cadute. Tra poco saranno obbligatorie per i lavori sui tetti, in tutta Italia. Noi siamo specialisti nel montaggio e lo eseguiamo anche per altre imprese”. Una vasta gamma di possibili-

I Fratelli Antonelli con un figlio, Mattia La Città ideale (particolare) attribuita al Laurana. Si trova ad Urbino, Palazzo Ducale

Antonelli, grondaie e tetti ad arte - Cos’hanno in comune un alambicco, una grondaia e con il rivestimento in rame della facciata di un palazzo? A un primo esame forse nulla. La risposta cambia se si osservano i materiali e le forme. Un esempio semplice per spiegare come la ditta Antonelli sia diventata leader, nella provincia di Rimini, della lattoneria e dei rivestimenti per edifici, fino ai comignoli e anche forme più ardite. Claudio e Nario Antonelli (50 e 53 anni) riccionesi, hanno mosso i primi passi come idraulici all’inizio degli anni ’80. La specializzazione è arrivata poi. “Una volta gli idraulici montavano anche le grondaie – ricorda Nario – poi abbiamo deciso di puntare su questo settore”. A Nario e Claudio si sono poi aggiunti anche gli altri fratelli Daniele e Orazio, e infine anche il giovane Mattia 28 anni, figlio di Nario. La Antonelli snc ora è una squadra di 18 persone e si occupa di tutto quello che riguarda il rivestimento esterno di tetti, comignoli e facciate di edifici e palazzi, grondaie e scossaline. Anche la posa in opera delle tegole di un tetto è affar loro. Ma quello che più ne contraddistingue il lavoro è la capacità di sagomare e modellare rame, alluminio e lamiera preverniciata. Tutto fatto su misura grazie ai potenti macchinari e all’abilità artigiana che permettono di plasmare anche i profili e le forme più complesse. Come quella di un alambicco appunto: “Tanti anni fa a un contadino serviva un alambicco di rame per il distillato – ricorda Claudio sorridendo – e si è rivolto a noi perché non ne trovava di abbastanza grandi. Anche se era una richiesta un po’ strana gliel’abbiamo fatto. Ci ha portato anche una bottiglia di grappa”. L’azienda fattura circa un milione di euro all’anno e tra Rimini e Pesaro non ha rivali proprio perché riesce a far fronte a qualsiasi

esigenza e ha anche modo di inventare soluzioni nuove: “Recentemente abbiamo sviluppato una nuova tecnica di posa in opera del colmo del tetto – spiega Nario – il dorso superiore nel punto più alto. L’abbiamo chiamato “Archivent” ed evita infiltrazioni d’acqua nello spazio tra le tegole e l’intercapedine”. Dalle richieste più usuali, che possono essere la sostituzione di una grondaia o delle tegole di un tetto, a quelle più originali, come rivestimenti in rame di facciate per edifici, la Anotnelli snc può

far fronte grazie alle sue cinque squadre di operai specializzati, ai quali si aggiungono anche un geometra che valuta i progetti, fa rilievi su posto e redige i preventivi di spesa. I fratelli Antonelli quindi coprono, con i loro mezzi, tutta la filiera: dal preventivo alla lavorazione dei semilavorati alla messa in opera dei materiali. Impalcature comprese. “Siamo molto attenti alla sicurezza – spiega ancora Nario – abbiamo attrezzature nostre come le impalcature e anche la piattaforma sospesa per i lavori

tà: finiture pregiate in rame, che è un materiale duraturo (un elemento di rame può “vivere” anche 300 o 400 anni) che ben figura ovunque. Oppure di alluminio o lamiera preverniciata, meno longevi ma con la possibilità di scegliere il colore e un oggettivo vantaggio in termini di spesa. Un’organizzazione e un’esperienza che pagano. Anche come prestigio. La Antonelli ha partecipato al restauro del castello degli Agolanti di Riccione oppure a Modena, per i lavori all’Accademia militare o al palazzo ducale di Sassuolo.


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59 Via Cà Bacchino 2 San Clemente

- Ho stima per la persona di Dradi e la sua professionalità. Non mi sento né offeso né amareggiato e neanche confuso, solo sono preoccupato per la situazione economica causata dall’aumento vertiginoso delle tasse, in cui vivono molti cittadini e i miei coetanei pensionati. Sono maggiormente preoccupato, al contrario delle vostre premesse preelettorali, per la vostra politica urbanistica (cementificazioni) che è in atto. Dai primi anni del liceo ad oggi, indipendentemente da dove mi sono trovato, sempre mi sono interessato della democrazia diretta, della difesa dell’ambiente e della giustizia sociale. Alle domande rivoltami polemicamente, sul numero di ottobre di questo giornale, dal sindaco Claudio Battazza, al riguardo dell’importante e vitale questione dell’ex Pastificio Ghigi per Morciano, negli ultimi numeri di questo periodico, credo di aver ampiamente risposto. Comunque, non mancherà occasione di ritornarci sopra. Pur nella polemica, apprezzo l’intervento dell’assessore Dradi, perché finalmente qualche membro della giunta comunale, si sforza di rispondere ad alcune mie vecchie domande. E ora, vediamo il contenuto della replica. Imu A Morciano l’IMU sulla prima casa è stata aumentata dal 2 per mille (il minimo) al 5,5 per mille (il Comune poteva aumentarla fino al 6 per mille). All’IMU delle seconde abitazioni sono state applicate a Morciano l’aliquota del 10 per mille, men-

Novembre 2012

MORCIANO

Il vice-sindaco Stefano Dradi replica a quanto scritto su questo giornale in agosto

“Imu, caro Dradi nessuna bufala” Da sinistra: Stefano Dradi (vicesindaco) e Hossein Fayaz

LA RISPOSTA - Hossein Fayaz risponde alla replica del vice-sindaco Stefano Dradi pubblicata lo scorso ottobre. tre la percentuale massima consentita dalla legge era 10,06 per mille. Non è il massimo, ma manca 0,06 per mille per raggiungerlo. In molti Comuni alle seconde case cedute ai figli e ai genitori in comodato d’uso gratuito, sono state applicate l’aliquota della prima casa, a Morciano no. Ecco perché ritengo che la mia considerazione non è una “bufala”. È vero come ricorda Dradi, l’Imu è una legge dello Stato e per questa ragione io l’ho pagata (anticipo di giugno), ma ho il diritto di dubitare della sua costituzionalità. Addizionale Irpef L’addizionale Irpef è stata raddoppiata a Morciano ed è aumentata per i redditi superiori a 12.500 euro, dallo 0,3 allo 0,6%. In un periodo di crisi economica, quest’aumento mi sembra del tutto inopportuno. Questa notizia è un fatto e non è una “bufala”, pubblicarla e criticarla è un diritto. Esaminando la relativa delibera, non ho

trovato il fatto rilevato dall’assessore nella sua replica “è modulata sulle varie fasce di reddito con progressiva diminuzione ed esclusione per quelle più basse”. Premi e aumenti di stipendio a due dirigenti comunali, non indispensabili Ho molto rispetto e stima per tutto il personale e i dirigenti del Comune, però nella voce del costo del personale, ci sono delle cose che non comprendo. 1 – Segreteria generale. Nel 2011, le spese di quest’ufficio sono aumentate di 25.133,91 euro, rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 146.743,60 euro. Il servizio era il medesimo del 2010, con la differenza che in seguito ad un nuovo accordo, l’orario lavorativo e lo stipendio del segretario comunale anziché essere divisa al 47% per Saludecio e al 53% per Morciano, cambiavano in 33% per San Clemente e 67% per Morcia-

no. Come cittadino contribuente di Morciano, considero che quest’aggravio dei costi non fosse indispensabile, anche se è dovuta all’aumento delle retribuzioni del segretario perché San Clemente ha più abitanti di Saludecio. 2 – Istruttore direttivo tecnico proveniente dal Comune di San Giovanni in Marignano al 16,67% delle sue retribuzioni. Nel 2011, il suo stipendio annuale è aumentato del 15,66% raggiungendo 7.643,54 euro. Lo stesso tecnico, con una sua determinazione, per aver redatto la variante alle Norme Tecniche Attuative del Prg approvata dal Consiglio comunale dell’11 agosto 2011 (quella di monetizzazione dei parcheggi pubblici, appartamenti da 28 mq nei lotti B/2, abbassamento della superfice dell’unità abitativa da 58 a 50 mq, diminuzione della distanza da 7,5 a 5 metri nelle zone panoramiche, etc. di circa 24 pagine dattiloscritte), ha percepito 20.025 euro. Il sindaco Battazza

sostiene che di questa somma, al momento ne sono stati pagati 15.000 euro. Inoltre, se non vado errato, il Consiglio comunale ha approvato a suo favore 7.000 euro di premio. Capisco il giusto incentivo per il tecnico, ma ritengo che l’incentivo potesse essere più contenuto. Finanziamenti diretti e indiretti alle associazioni Anche io ho molto rispetto e stima per i dirigenti, allenatori e tutti quelli che organizzano e partecipano alle attività sportive. Riconosco il diritto degli alunni e degli studenti a disporre gratuitamente degli impianti sportivi comunali. Bisogna considerare che circa il 20% della popolazione morcianese sono dei pensionati che percepiscono in media una pensione di circa 500-600 euro al mese. Sono in continuo aumento la cassa integrati e i disoccupati. Ora, la nostra comunità, a mio modesto parere, non può sostenere 149.275 euro di spesa per gli impianti sportivi (di cui circa 35.000 euro sono la rata annuale del mutuo del campo di calcio), nel 2011 per un incasso di 1.248 euro che è solo lo 0,84% dei costi. Ritengo che sia giusto che i singoli o gruppi di cittadini che ad

esempio usano gli impianti sportivi, paghino le tariffe stabilite nei regolamenti comunali. Il diritto allo sport è innegabile, con il volontariato bisogna abbassare i costi. Il Padiglione Fieristico è stato già avviato, non possiamo spendere all’anno 71.626 euro (compresa gli ammortamenti) per ricavarne solo 10.970 euro (gestione 2011). Corte dei conti Anche la Corte dei Conti regionale con la sua Deliberazione N. 227/2012 ha sollevato il problema della bassa capacità di realizzazione delle entrate straordinarie dell’amministrazione Battazza. Rifiuti Nel 2011, per la raccolta e lo smaltimento di 3,527,039 kg/a di rifiuti, il Comune di Morciano con un aumento di 36.400 euro, ha sostenuto una spesa di 841.400 euro. La spesa complessiva (consultiva) del servizio è stata di 985.354 euro, mentre le entrate sono state di 984.471 euro. Lo smaltimento di ogni chilogrammo di rifiuti è costato in media 28 centesimi alla cassa comunale. La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani in molti Paesi europei e Comuni virtuosi italiani è divenuta una fonte di ricchezza. Perché da noi in Emilia Romagna è un costo cosi pesante, ed è in continuo aggravio per i cittadini? Non è ora che le amministrazioni comunali discutano seriamente di quest’argomento con il gestore Hera?

I dati sono stati tratti dalla “Relazione illustrativa della Giunta al Rendiconto”, esercizio 2011 di Morciano

LA MUSICA

Stagione concertistica al Lavatoio - “Itinerari musicali”. E' il titolo della rassegna concertistica morcianese. Cinque gli appuntamenti di novembre/dicembre in programma nella sala del Lavatoio. Il calendario. 11 novembre, ore 16,30 - Mirò Saxophone Quartet: “Il suonar... danzando”. Gli interpreti: Daniele Mancini (sax soprano), Filippo Dionigi (sax contralto), Angelo Antonioli (sax tenore), Andrea Fanesi (sax baritono). Musiche di: Albeniz, Iturralde, Khachaturian e Piazzolla, 18 novembre, ore 16,30 - Duo Benedetti-Montoya: “Italia-Argentina-Spagna: tra cultura e foklore”. Musiche di: Castelnuovo-Tedesco, De Falla, Gienez e Piazzolla. 25 novembre, ore 16,30

Gli insegnanti della scuola di musica di Morciano, i cui allievi hanno reso possibile i concerti. Da sinistra: Zulma Jaime (supplente di flauto), Patrizia Venturini (insegnante di piano), Filippo Dionigi (insegnante di sax), Caterina Benedetti (insegnante di chitarra)

- Trio la Volta: “Tra Rinascimento e Barocco”. Interpreti: Elisabetta Del Ferro (viola da gamba), Laura Valentini (cembalo), Vincenzo Marinucci (percussioni). Musiche di: Ortiz, Valente, Rognoni, Marais. La rassegna si chiude il di-

cembre, ore 16,30, con il concerto degli alunni della scuola di musica della Valle del Conca. Con la partecipazione del coro “Una canzone per crescere” diretto da Fabio Pecci. Organizza il Comune di Morciano.


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S. CLEMENTE - GEMMANO - MONTEFIORE

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60 F.LLI DEL MAGNO

Sanclementese la cuoca di Sky - Cristina Lunardini è una riminese che dal 2009 ha scelto di vivere a San Clemente. La cucina è la sua vocazione e la sua professione con i dolci e la Romagna argomenti preferiti ed in entrambi i campi risultati che (letteralmente) fanno venire l’acquolina. “La mia passione per la cucina - racconta - penso sia nata con me. Nei miei sogni da bambina, alla classica domanda cosa farai da grande, rispondevo: la sub o la pasticcera. All’epoca guardavo i documenti di Jack Cousteau, e ne ero rimasta cosi affascinata che pensavo di farne la mia vita, ma poi ha vinto la passione per la cucina in tutte le sue sfumature. Comunque non ho abbandonato il sogno di fare la sub, adesso lo pratico come sport, quando riesco a fare un viaggio. Però sin da piccola ho incominciato a mettere le mani in pasta, il mio primo mattarello, formato mignon, me l’ha regalato mio padre a 5 anni, abbinato ad uno sgabellino, visto che non arrivavo alla spianatoia. Amo il cibo in tutte le sue forme, per i suoi profumi, per le sue consistenze, per i suoi sapori. E il cibo, per me è tutto questo; in quello che preparo vivo ricordi, affetti e sentimenti”. E gli affetti e il sentimento affiorano nelle sue parole: “Il primo ricordo del cibo è quello di mia nonna che la domenica mattina si alzava presto per cucinare per tutta la famiglia, perché la domenica si pranzava tutti insieme. Prima, sen-

Cristina Lunardini, una passione nata da bambina. Scrive libri e insegna. La Romagna in cucina è: pasta, piada e maiale GASTRONOMIA di Claudio Casadei tivo il coltello che lavorava veloce sul tagliere, e poi l’odore del soffritto per il ragù e poi quello dell’arrosto di coniglio e delle patatine al forno”. Un'immagine evocativa di ogni casa italiana forse, ma sicuramente di quelle di una Romagna sana che si sta perdendo travolta dalle abitudini moderne. Le abitudini di un tempo però sopravvivono impresse nel suo tenero ricordo di bambina: “Un buon boccone mi fa pensare alle coccole materne, ed ecco perché ancora oggi mi ritrovo a preferire la crostata con la marmellata di albicocche rispetto a tanti altri dolci! Mi ricorda quando mia madre cucinava qualcosa di speciale per onorare il clima di festa. Le lasagne, il pollo ripieno e infine la crostata, rigorosamente con

confettura di albicocche fatta in casa. Un sapore che, come i bei momenti, non scorderò mai”. Per Cristina il cibo è anche un aiuto psicologico: “Anche quando sono arrabbiata o depressa trovo conforto nell’impastare, e trovo soddisfazione nel farlo a mano, sentire la farina che cambia consistenza e aspetto sotto le mie mani e dopo un po’ vedere che quella pasta si trasforma, e durante la cottura sprigiona profumi che mi riportano alla mente ricordi”. Questa grande passione la conduce giovanissima ad essere una allieva dell’Istituto alberghiero Savioli di Riccione, dove Cristina si diploma nel 1985. Poi diventa docente ITP di cucina, ruolo che svolge tuttora. Nei primi anni della carriera cerca di imparare il più possibile, frequenta stage, corsi, incontri e seminari: “Per apprendere tecniche nuove, per avere una risposta a tutti i dubbi che avevo. Ancora oggi, quando riesco, frequento un corso, anche solo per confrontarmi con gli altri colleghi, per avere idee nuove, ma soprattutto perché non si finisce mai di imparare”. E’ durante questi studi che Cristina ha il suo primo contatto indiretto con San Clemente. Afferma: “Lo chef che mi ha insegnato tanto è Gino Angelini (guarda caso, anche lui di San Clemente) e non solo di cucina; mi ha fatto capire come vivere il lavoro, quanto è importante la squadra che si deve muovere

MORCIANO - Piazza Boccioni - Tel. 0541.988104 Orario continuato tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 Aperto la domenica dalle 8.30 alle 12.30

RICETTE

Torta al doppio cioccolato

Cristina Lunardini dietro ai fornelli per ottenere dei risultati. Che questo lavoro è uno stile di vita”. La grande chef ci stupisce quando le chiediamo quali siano i suoi piatti preferiti: “Gelato e pizza... me ne potrei mangiare in quantità infinite…”. E cosa ama preparare. “Tutte quelle dove si mettono le mani in pasta, con una predilezione per le paste lievitate e i dolci, ma anche lavorare il cioccolato mi affascina”. Curiosi, chiediamo quali siano per lei i piatti che rappresentano maggiormente la Romagna. Risponde: “Secondo me si può identificare la Romagna in alcuni prodotti fondamentali per la nostra cucina: la pasta, la piada e il maiale. E potremmo dire che il mattarello e la griglia sono il simbolo degli attrezzi della cucina romagnola”. Tra un impegno e l’altro ci scappa anche di scrivere qualche

libro? “L’anno scorso è stato pubblicato ‘Romagna mia’, dietro spunto del programma televisivo che ho fatto con Luce Caponegro (Selen) per il canale Alice di Sky. Sono rimasta contenta, ma se lo dovessi fare oggi aggiungerei tante altre notizie; ora sto lavorando ad un testo dove le paste fresche e il mattarello sono i principali interpreti. In passato ho fatto una pubblicazione per la scuola, e tutti i mesi scrivo un articolo con ricette per il mensile Alice cucina. Nel giugno 1998, ho pubblicato ‘Tecnica e pratica di cucina. Corso di laboratorio dei servizi di ristorazione, un testo per la scuola’”. Sul piccolo schermo avevo visto quella persona che mi sembrava di conoscere e la Tv è un po’ una seconda casa per Cristina: “Ho partecipato in passato alla ‘Prova del cuoco’ sia come chef in gara, poi come maestra di cucina. Sono stata ospite in diverse trasmissioni dove

- Cristina ci regala una delle sue ricette: la Torta al Doppio Cioccolato! Ingredienti 250 g. di cioccolato fondente al 60, 125 g. di burro, 100 g. di zucchero a velo, 4 uova, 25 g. di fecola, 25 g. di farina, liquore Strega o altro a piacere, 50 g. pistacchi, 80 g gocce di cioccolato bianco, 1 pizzico di sale Procedimento Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato al 60 con il burro; a parte lavorare i tuorli con metà dose dello zucchero, montare gli albumi a neve con l’altra parte di zucchero e il pizzico di sale. Unire le due farine ai tuorli e aggiungere delicatamente al cioccolato, come ultimo ingrediente versare le gocce di cioccolato il liquore e gli albumi. Imburrare e infarinare una tortiera versare il composto cospargere con le mandorle, infornare a 180° per 20 minuti circa. Una volta pronta dovrà risultare al cuore cremosa, ottima servita tiepida con del gelato e delle fragole o frutti di bosco.

il soggetto principale era la cucina. In questo momento sto lavorando per il canale di Alice di Sky, con il programma ‘Le mani in pasta’; ci sono progetti futuri, vedremo se si realizzeranno”. Buttiamo li: ce lo inventa un piatto da dedicare a San Clemente? E lei risponde: “Certo che lo posso inventare, farei un dolce di fine estate con i fichi e ricotta, o dai sapori autunnali, con le castagne e una salsa di vino, cosi diamo risalto alle castagne dei nostri vicini di Montefiore, e ai vini prodotti nelle cantine che abbiamo qui attorno.”

SAN CLEMENTE - TEMPO LIBERO

Quelli che con le bocccette ci sanno fare - A Sant’Andrea in Casale, via Croce, al Circolo Acli “Sanzio Casadei” c’è gente che sul tappeto verde riesce a fare girare le… bilie nel modo giusto. Si parla di biliardo, specialità boccette. La squadra ha ottenuta nella passata stagione importanti successi che rende orgogliosi. Tra palle avversarie in buca, geometrie perfette, bocciate assennate ed ometti abbattuti Roberto Angelini, Amedeo Bartolucci, Silvano Conti, Giorgo Fabbri, Massimo Giorgi, Federico Metalli, Mariano Guiducci, Stefano Tognoni, Marco Ubaldi e Sandro Ubaldi si sono aggiudicati la Coppa Adriatica e hanno vinto il campionato interregionale serie B 2011/2012. Per la prossima stagione, con qualche innesto, si spera di ripetere gli exploit dall’anno passato. I fan si augurano che non resti solo una speranza. (Claudio Casadei)


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S. CLEMENTE - GEMMANO - MONTEFIORE

MORCIANO - Piazza Boccioni - Tel. 0541.988104 Orario continuato tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 Aperto la domenica dalle 8.30 alle 12.30

LA LETTERA

Caro Migani, mai smentito l'impianto di biomassa. Sant'Andrea Servizi è costosa - Siamo rimasti un poco attoniti da alcune affermazioni dell’amministratore delegato di S.Andrea Servizi, Costante Migani, che sanno più di politica che di tecnico-amministrativo e in parte devianti nei contenuti. In particolare. a) Definire “chi parla di biomassa parla a sproposito” è quantomeno fuorviante. In merito a questo un nostro Consigliere potrebbe far scuola al Migani ed ai soci (Sindaco e Consiglieri). Ricordiamo che l’Amministrazione Comunale e la Provincia (con D’Erasmo e Sabba) non hanno mai smentito di un’impianto a biomasse a S.Andrea; inoltre, alla luce dei fatti, riteniamo di aver contribuito alla non realizzazione del Biomassa così come prospettato inizialmente. Migani, se voleva, poteva benissimo smentire da subito l’assessore D’Erasmo, così si evitava di parlare a sproposito! b) Dapprima afferma che il capitale dei soci (versato in questi anni per centinaia di migliaia di euro) per oltre il 90% del Comune non è sufficiente, poi dice che dal 2010 non costa niente! Allora spieghi perché si è venduto un lotto (a 200 euro al metro quadrato non urbanizzato creando un serio precedente!!!) ad oltre 600.000 euro per ripianare i debiti pregressi e basteranno solo per altri due anni. Solo il compenso dell’amministratore delegato è di circa 25mila euro annuali. E fortuna che non

costa niente al Comune; ma se il Comune detiene oltre il 90% di chi sono quei soldi secondo voi?! c) Accorgimenti per le varie forme di inquinamento centralina di monitoraggio, telecontrollo, impianto di cogenerazione, vasche laminazione, ed un impianto di depurazione che scaricherà nel fiume stesso, dal quale attingiamo le acque potabili a valle dello stesso. d) I vantaggi, se ci saranno, di questo passo li vedranno “i figli dei nostri figli”; ricordiamo che sono già dieci anni che si è dietro a questa zona produttiva! Basta vedere la telenovela del Nuovo Ponte e della nuova Provinciale; senza dimenticarsi che per accordi sottoscritti in seno all’Unione della Valconca il 50% degli introiti andranno girati all’Unione stessa come fondo di compensazione trai i comuni partecipanti all’unione stessa. e) Infine,”la totale sintonia con i soci”. Sembra che siano tanti ma praticamente è il solo Sindaco. Ne approfittiamo per rimarcare che fra i “soci” vi sarebbero anche le minoranze ma il Migani stesso più volte si è dimostrato diffidente verso le medesime. Quanto sopra per chiarire alcuni argomenti da chi dovrebbe eseguire un mandato e non entrare in aspetti politici istituzionali. Obiettivo S. Clemente Oggi

di Claudio Casadei - L’anche sanclementese Nicolò Bulega, ha vinto in sella alla sua RMU PGP 125cc il primo titolo italiano PreGP nella storia delle competizioni nazionali. Un verdetto giunto dopo che i Commissari della Federmoto hanno riscontrato l’irregolarità tecnica delle moto di Mario Tocca (Honda), che aveva vinto la gara del Mugello e il titolo italiano. Una decisione che ha permesso a Nicolò

Nicolò Bulega

SAN CLEMENTE

Bulega, di risalire al settimo posto della classifica della gara, conquistare i punti che gli regalano il titolo di campione italiano. Una soddisfazione enorme per il team RMU Racing, che ha trionfato in questo torneo prestigioso, dove si sono confrontati 25 piloti scelti tra i migliori del panorama nazionale in sella a moto di Case internazionali. Nicolò Bulega che partiva dalla 12esima posizione in griglia, ha disputato una grande corsa cercando di recuperare posizioni, senza però incorrere in errori che sarebbero stati irreparabili in una gara thriller. Girando in 2’08” col passo del vincitore è riuscito a risalire sino alla settima posizione, sufficiente a laurearlo primo campione Italiano della ottavo di

Nicolò Bulega c'è Tricolore 125 PreGp al Mugello. E' il suo terzo alloro litro PreGP. Alessandro Ruozi, imprenditore di Reggiana Macchine Utensili, team manager e fondatore di RMU Moto, ha così commentato il titolo: «E’ un risultato eccellente, che ieri sera ci ha fatti sobbalzare e gioire… Nicolò Bulega si è confermato un talento vero del mo-

tociclismo italiano, non solo perché ha vinto il suo terzo titolo con noi, ma soprattutto perché ha saputo soffrire e riprendersi. Dopo aver dominato le prime tre gare, è arrivato lo stop tecnico di Varano de Melegari che lo aveva minato nel morale, ma la sua reazione qui al Mugello è stata da vero pilota di razza». Nicolò intanto è raggiante: «Sono contentissimo di questo risultato… Un’altra cosa che mi fa piacere - scherza - è che adesso in famiglia sono io davanti a mio padre Davide (ex campione europeo 250cc e ita-

liano, ndr), lui ha 2 titoli, io 3: l’italiano e l’europeo della 50cc e questo fantastico tricolore PreGP”. E poi i desideri di una ragazzo. “Cosa mi piacerebbe avere adesso? Un bel Apecar e un IPhone”. Per quanto riguarda la moto invece per il prossimo anno sempre la RMU potrebbe affidargli una PreMoto 3 250cc. “Una moto molto potente che dà gusto e che penso di poter guidare bene», dice Nicolò col sorriso dei suoi anni sognando altri traguardi da tagliare per primo.

Mangiarsano 2012, come siamo caduti in basso - Dal 2001 a Montefiore Conca si tiene “Mangiarsano” tra le poche iniziative enogastronomiche con un “taglio” diverso dalle solite sagre paesane. Mangiarsano è nato dall’idea dell’allora assessore alla cultura Pietro Cipriani che voleva parlare di alimentazione e prodotti biologici legati al territorio. Il progetto negli anni si è sviluppato sull’agroalimentare di qualità con convegni a cui hanno partecipato illustri ospiti come l’enologo Luigi Veronelli, il compianto Gino Girolomoni pioniere del Biologico, il prof. Morando Soffritti dell’istituto Oncologico Ramazzini, il prof. Giovanni Panatta nutrizionista dell’università di Ferrara. L’idea principale si sviluppava su un alimento ( pasta, carne, legumi, ecc.) che veniva analizzato per dare ai partecipanti l’informazione corretta sul suo utilizzo nella dieta quotidiana. Questo diventava l’elemento portante

LA LETTERA

della degustazione guidata, dove le portate venivano illustrate da esperti e relatori. Il progetto di Mangiarsano 2012 doveva essere incentrato sul suino di Mora Romagnola, ma essendo un argomento delicato dal punto di vista nutrizionale, il menù avrebbe dovuto tener conto, di questo, inserendo frutta, ortaggi, pasta e legumi in abbinamento. Immaginate il mio stupore quando ho letto il menù del 2012. Era l’apoteosi del “Colesterolo”. La Mora Romagnola era sparita, i prodotti bio assenti, gli abbinamenti non tenevano in conto l’aspetto nutrizionale. La degustazione guidata si era trasformata in una “mangiata”, senza una logica educativa o un percorso gastronomico preciso a parte quella di fare cassa e

riscuotere consenso. E che dire della gestione a “Buffet” che non consente di spiegare le portate? Del resto che cosa c’era da spiegare, bastava mangiare. Addio quindi anche all’educazione alimentare. Già nei due anni precedenti per motivi economici erano state tagliati spazi culturali (gli antichi mestieri, spettacoli di marionette nel teatro ecc.) svuotando progressivamente l’evento. Quest’anno si è finita l’opera, snaturando il cuore della manifestazione che era il pranzo-degustazione. Cari amministratori, se non si hanno i fondi per fare una manifestazione seria è bene non farla. Oltretutto il progetto presentato in Provincia, per avere un contributo pubblico, non è stato rispettato. Siamo proprio caduti in basso. Se volete continuate su questa linea, almeno cambiate il nome alla manifestazione. Lucio Faragona, Agronomo


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SALUDECIO - MONDAINO - MONTEGRIDOLFO Parla Marco Gili, successore del ‘Mito’ alla guida della società.

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MONDAINO servito in menù tematici, nelle osterie appositamente adibite, nei ristoranti e negli agriturismi. Il formaggio di fossa. Anche questo tesoro si estrae dal sottosuolo. Il “fossa” si ottiene infatti dalla fermentazione naturale del pecorino estivo all'interno di apposite fosse di sta-

Al centro i dirigenti. Da sinistra: Milena Simoncelli, Marco Gili (neo-presidente), Edo Mattioli (l'allenatore), Italino Mulazzani (ex presidente) e Fabio Maffei (vicepresidente)

MONTEGRIDOLFO

“Non dobbiamo disperdere il patrimonio di Italino Mulazzani” - “Prima di tutto mi preme ringraziare Italino Mulazzani per tutto quello che ha fatto per questa società. Dopo le sue irrevocabili, la nuova dirigenza non poteva disperdere il patrimonio costruito in più di 10 anni dalla sua presidenza. Che non è solo prima squadra, ma un movimento ed un palazzetto di prim'ordine”. Marco Gili è il nuovo presidente del Montegridolfo Bocce, da un decennio ai vertici di questo popolare sport in Italia. Negli ultimi

tre anni, ha sempre messo in bacheca almeno un trofeo, tra cui lo scudetto nel 2010. La stagione è iniziata bene in casa lo scorso 20 ottobre: vittoria con largo punteggio. Dello squadrone sono rimasti in tre: Marco Moretti, Davide Paolucci (il capitano) e Salvatore Farragina. I nuovi acquisti, tutti della provincia di Rimini e Pesaro-Urbino, sono: Giorgio Alegi, Denis Sabatini, Lorenzo Zanni. “Il nostro obiettivo primo

- sottolinea il presidente, 59 anni, dirigente dell'Icot (telecomunicazioni) - è restare in serie A. Poi strada facendo vedremo. La formazione come tutti sanno non ha stelle, ma ottimi giocatori. E il nostro intento è proprio quello di valorizzare il valore del gruppo. Se si sa far squadra, si possono centrare obiettivi apparentemente lontani”. “Il nuovo gruppo dirigente - chiude Gili - si è buttato in quest'avventura anche grazie

all'incoraggiamento degli sponsor. Oltre a Mulazzani Costruzioni, quest'anno sulle maglie avremo anche l'Utensil Technica. Altri sponsor di peso: Staccoli Ferdinando, Cvm, Oliviero e Mass”. Sposato, due figli (il maschio Luca ha frequentato la Normale, l'Università più prestigiosa d'Italia), Gili ha la passione fin da ragazzo. Ricorda: “Nel mio paese c'era un campettino dove si giocava d'estate dopo cena”.

Fiera d'autunno: fossa, tartufo e Cerere - Mondaino: terra di formaggi, tartufi e magia. La fiera d'autunno è nel segno del formaggio di fossa, del tubero caro agli dei e della dea del focolare. Due appuntamenti in uno dei borghi dai colori più intriganti del Riminese: domenica 18 e 25 novembre. Agli appassionati del chilometro zero e delle tipicità, una serie di ghiotte sorprese che possono essere degustate e acquistate, durante la manifestazione, direttamente dai produttori locali. Il tartufo bianco pregiato. Due le qualità di tartufo che costituiscono il vanto delle colline riminesi e del territorio mondainese in particolare: il bianco pregiato e il nero. Gli amanti lo potranno apprezzare,

gionatura. Le fosse sono ambienti sotteranei scavati nell'arenaria che da “sempre” nel castello di Mondaino vengono adibite alla conservazione e alla stagionatura dei prodotti agricoli. I doni di Cerere e Bacco: la dea della crescita dei frutti naturali e veniva celebrata in coppia con Bacco, dio della fecondazione e delle vigne. Le feste della semina a loro dedicate, erano occasione di banchetti e libagioni di vino. Nelle fiere d'autunno Mondaino riscopre l'anima godereccia e rurale, portando in piazza, anche altri pregiati frutti di stagione: lo splendido olio extra vergine d'oliva, i saporiti formaggi pecorini, i dolci mieli, i vini sinceri...


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SALUDECIO - MONDAINO - MONTEGRIDOLFO Biologica al cento per cento, l'azienda agricola l'Oro del Daino: farro, lenticchie, ceci, cicerchie, miele, farine

MONDAINO

Maghi, Gabriel e Giliana Merli stupiscono in Francia

- Tipicità. Tradizione. Terra. E internazionalizzazione. Questa è l'azienda biologica al cento per cento “L'Oro del Daino”. Trenta ettari a Montespino, con un punto vendita a mezz'altezza di via Roma, nel cuore del borgo di Mondaino. Si coltivano: farro, ceci, cicerchie, grano tenero, foraggi. E si allevano le api per il miele; in tutto 240 arnie (ognuna ospita circa 60mila api, calano a 30mila d'inverno). Per restare con le api, che come disse Einstein

MONDAINO

Giliana Merli col premio speciale

- Tutti conoscono il mago Gabriel (al secolo Gabriele Merli). Fa il prestigiatore con successo, grazie a Topolino. Inoltre, da alcuni anni organizza un evento a San Marino di livello europeo. Insieme alla figlia Giliana sono stati invitati in qualità di ospiti al 46° congresso francese dell'illusione tenutosi lo scorso 11-12-13 ottobre ad Aix en Provence. E' uno dei più importanti al mondo; vi accorrono un migliaio di illusionisti. Durante la manifestazione si svolge il campionato francese di magia nel quale viene decretato il campione nazionale. Io ero presente come invitato d’onore e membro della giuria. Giliana, ora sedicenne, è stata invitata a presentare il suo numero magico in vesti cinesi ma fuori concorso. Un successo il suo spettacolo: applausi e complimenti a non finire al punto che la giuria ha pensato di premiarla con un premio speciale per la bellezza e originalità della sua “magia”. Prossimo appuntamento per Giliana il 10 novembre a Bolzano.

Semi, sole, acqua, letame e nient'altro In alto, al centro, Mirco e Cristina Delbianco, con due turistelavoratrici (cubana-spagnola e tedesca) durante il Palio del Daino

quando spariranno loro, sparirà l'uomo, la grande novità dell'azienda agricola nel 2013 sarà la produzione di pappa reale: davvero nettare non per gli dei ma per gli uomini. Il primo passo dei Delbianco nel biologico arriva alla fine degli anni Ottanta. La signora Isabella, moglie di Ercole, madre di Mirco, viene colpita da un tumore all'intestino. I medici ipotizzano le possibili cause nei cibi prodotti con concimi e fertilizzanti. Il signor Ercole abbandona diserbanti e pesticidi e

Trenta ettari a Montespino. Due giovani agricoltori Mirco e Cristina Delbianco. Il biologico lo inizia il signor Ercole (Carlòn); la moglie viene colpita da un tumore all'intestino. Mirco gira l'Europa per lavoro; dopo un Londra-Mondaino in bicicletta, decide inizia a coltivare con sole, acqua, letame. E niental'altro. Ma senza certificazioni. La svolta arriva nel luglio del '98. Perito turistico, Mirco ha 25 anni. Lavora a Londra. decide di tornare a casa. Lo fa in bicicletta (ce l'ha ancora, seppur smontata). Non compie il tragitto più breve, ma cala in Francia, prima verso l'Atlantico e poi sulla Costa Azzurra. A Ventimiglia, col babbo che lo richiama all'ordine, prende il treno. La pedalata dura un mesetto. Saranno i suoi giorni sabbatici. Ricorda: “E' stato bellissimo. Mi sono guardato dentro. I francesi poi sono eccezionali quando vedono uno in bicicletta... Dopo essere stato per lavoro in Germania, Spagna, Inghilterra, arrivo a Montespino capisco che non posso più stare lontano da casa. Niente mi ha più emozionato di quel ritorno col grano giallo: l'oro della natura”. Mirco riflette che se si continuano a passare i prodotti agricoli ai commercianti, non è pos-

sibile vivere con l'agricoltura. Nelle sue parole: “Capisco che devo vendere direttamente. Parto da terreni con una resa inferiore e non mi capacito che prodotti biologici siano venduti allo stesso prezzo di quella che è diventata l'agricoltura tradizionale. Il mio punto di forza: le terre lontane da fonti di inquinamento. Un valore che va raccontato a persone sempre più sensibili. Il mio obiettivo è di vendere direttamente. Ad oggi, il nostro percorso è ancora lontano. Cerchiamo di lavorare bene, di lavorare sempre meglio. Coltiviamo col rispetto della terra, col rispetto degli animali. Per lasciare una situazione migliore a chi verrà dopo. Credo che dobbiamo comportarci con lo spirito della formichina: dare costanza e continuità al lavoro”. Oltre ad essere una filosofia di vita, fare coltivazione biologica racchiude molteplici conoscenze. La fondamentale: le rotazioni e che la natura si auto-

cura. Ad esempio, piantare foraggi (erba medica) significa arricchire la terra di azoto; dopo quattro anni di foraggio, si coltivano varietà che hanno sempre meno bisogno di azoto: grano, farro, kamut. L'anno della svolta dell'Oro del Daino è il 2005. Si iniziano ad etichettare i prodotti e ad allevare api. Il primo locale della riviera ad utlizzarli fu il “Kioskino” di Riccione. Tra gli ultimi la Drogheria Marina a Gabicce Mare. Nel settembre del 2010, viene aperto lo spaccio a Mondaino. Mirco e Cristina sono fuori dai canoni. Mirco: “A me piace lo scambio dei prodotti. Ad esempio con un gruppo di amici c'è un bellissimo baratto: con il Buon Pastore i formaggi, con Geo le terrecotte, con Zavoli la carne, con il Podere Vecciano il vino. Tipicità ma anche internazionalizzazione. Mirco e Cristina fanno parte di un'associazione mondiale che si chiama Wwoof (World wade opportunities on organic farms), ovvero vacanza-lavoro nelle fattorie bio di tutto il mondo. Arrivano una decina di persone l'anno. Nel 2012: il giovane avvocato australiano, l'americanina di 22 anni, la cubana-spagnola, la tedeschina che vuole fare l'attrice, il sessantacinquenne apicoltore tedesco. Stanno da una settimana ad un mese. L'ultimo giorno, l'ospite cucina e verga una ricetta ed un pensiero sul quaderno. Nei trenta ettari dell'Oro del Daino vengono lasciate anche le erbe infestanti. Per la biodiversità.



CORIANO Via Trado 11 47832 San Clemente (RN) Tel. 0541.987991 Cell. 339.8093912

Nelle domeniche del 18 e 25 novembre. La XXVI edizione. Organizzano Pro Loco e Comune

- Tradizionale Fiera dell'Oliva e dei prodotti autunnali. Si svolge domenica 18 e 25 novembre a Coriano la tradizionale “Fiera dell’Oliva e dei Prodotti autunnali” che, giunta alla 26^ edizione, festeggia uno dei prodotti locali

Fiera dell'Oliva e prodotti autunnali: profumi e colori della terra più pregiati: l’oliva. Il territorio di Coriano è infatti uno dei più importanti produttori di olive e di olio extravergine di prima qualità della zona e conta ben quattro frantoi, di cui alcuni di antiche origini. La fiera, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune, propone ai visitatori numerose occasioni per assaggiare e godere dei sapori tipici dell’autunno. Oltre al rinomato olio d’oliva, negli stand gastronomici e nei mercatini si potranno infatti trovare prodotti selezioni di qualità come il tar-

tufo, il vino, il miele, il formaggio di fossa, i prodotti naturali e macrobiotici, frutta, piante e fiori accanto ai prodotti dell’artigianato locale, dal ferro battuto al vimini e al legno, dalla terra cotta al rame. Numerosi anche gli eventi collaterali che animeranno le due giornate: le mostre fotografiche sulla civiltà contadina romagnola, la mostra dei vini doc, l’esposizione di attrezzature agricole, la rievocazione degli antichi mestieri, i dibattiti e le degustazioni dell’olio extravergine d’oliva. Da non perdere

Si ripropongono nuove ed antiche ricette culinarie, molte a base di oliva. Opportunità per degustare i tipici vini romagnoli: il sangiovese, il trebbiano, l’albana, il pagadebit e la cagnina, gli ultimi due rari

Oltre alle olive e le delizie dell'olio extravergine, è anche tartufo, funghi, vino (nuovo e non solo), miele, formaggi di fossa, prodotti naturali macrobiotici, frutta, piante e fiori

F.lli BALACCHI RECINZIONE POSA IN OPERA DI RECINZIONI DI OGNI TIPO E MISURA PALETTI IN FERRO O CEMENTO VIBRATO Preventivi gratuiti su richiesta

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la possibilità di scoprire i segreti della spremitura dell’oliva presso i frantoi della zona che per l’occasione saranno visitabili. Gli stand gastronomici, gestiti dalla Pro Loco, propongono i sapori delle antiche ricette a base d’olio d’oliva accompagnati dai nostri

vini tipici, il trebbiano, l’albana, il pagadebit e la cagnina. Musica dal vivo e spettacoli per bambini allieteranno la festa. Per maggiori informazioni contattare lo IAT di Coriano 0541/656255 o visitare il sito www.prolococoriano.it.


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CORIANO - MONTE COLOMBO - MONTESCUDO

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Vi resterà un anno. Amico di Cavour (sarà suo ministro), nel 1862 viene nominato capo del governo

Farini, grande patriota: medico a Montescudo - Duecento anni fa nasceva uno delle menti più alte del Risorgimento italiano e dell'unità d'Italia: Luigi Carlo Farini, medico condotto a Montescudo nel 1834. Luigi Carlo Farini (Russi 22 ottobre 1812 - Quarto 1 agosto 1866) è uno dei padri del Risorgimento Italiano, ministro fedelissimo di Cavour, medico in cui l’interesse per la ricerca e la passione politica si sono intrecciate indissolubilmente. A soli 16 anni entra nell’Ateneo bolognese per frequentare la facoltà di medicina e chirurgia dove si distingue non solo per il profitto, ma per la vivacità politica che gli procura una denuncia da parte delle autorità accademiche e l’ordine di allontanarsi da Bologna. Riammesso, la sua partecipazione ai moti del 1831 non ha conseguenze di rilievo se nei primi mesi del 1833 consegue la laurea in medicina a soli venti anni. Dopo una prima e breve esperienza a

MONTESCUDO

di Pier Francesco Gasperi Russi, il 16 aprile 1834 il Priore della Comunità di Montescudo, gli comunica l’assegnazione della condotta medica, per la quale aveva fatto richiesta, indicando che la retribuzione annua era di 180 scudi, oltre ad una abitazione concessa gratuitamente. Intraprende il suo incarico il 25 maggio e presto conquista le simpatie e la stima degli abitanti di Montescudo. Nell’estate dello stesso anno nasce a Montescudo il primo figlio a cui viene dato il nome di Domenico, come segno di affetto verso lo zio Domenico Antonio (patriota, esule, scrittore ed insegnante, magistrato e direttore di polizia). A Montescudo trascorse un

periodo sereno e felice della propria vita, sia per le gioie familiari che per le soddisfazioni che gli derivarono dalle esperienze del suo lavoro, dalle manifestazioni di riconoscenza dei suoi assistiti e dalle ricerche che continua a sviluppare. Studioso, ricercatore e scrittore, a Montescudo ha terminato il suo libro, “Le Febbri Intermittenti”, in cui espone le sue puntuali osservazioni sulle febbri malariche e suggerisce le possibili cure. Vuole dedicare, questo lavoro di ricerca, allo zio Domenico e il 22 agosto gli scrive da Montescudo una lettera, che pensa possa essere anche una giusta premessa al libro. Il Farini, nel contempo, presentava al Pro-Commissario delle Legazioni Pontificie la richiesta per la nomina a medico effettivo di Montescudo. La risposta fù un netto rifiuto motivato dal fatto che era ritenuto “un settaro e molto pregiudicato” (a causa della sua fama liberale) e che non si è guadagnato

Luigi Carlo Farini

le simpatie del governo. Eppure aveva presentato attestati che definivano ottimo il suo modo di agire, rilasciati sia dalle Comunità (i Comuni) presso le quali aveva prestato la sua opera che dagli arcipreti di Montescudo e delle frazioni di Monte Colombo e di Albereto. Il Farini comprende che deve prepararsi a lasciare Montescudo perché i sospetti delle autorità ecclesiastiche, nei confronti delle sue idee politiche, sono troppo tenaci. Il 1835 si apre con una notizia drammatica che giunge a Montescudo, l’assassinio dell’amato zio Domenico, avvenuto a Russi la notte di Capodanno, ad opera di nemici politici. Per Luigi Carlo è un colpo durissimo che lo segnerà per tutta la vita. Il 5 maggio del 1835 il Farini comunica alle autorità la rinuncia alla condotta di Montescudo e indica nel dott. Antonio Filippini la persona che può sostituirlo. Alla fine di giugno del 1835 il Farini insieme alla giovane moglie

ed il figlioletto a bordo di un calesse va verso Russi, per prendere poi servizio a Ravenna nel luglio dello stesso anno. Nel 1836, mentre il colera si espandeva nei territori dello Stato Pontificio, si offre volontario nelle Marche a dirigere l’ospedale dei colerosi e studiare la natura dell’epidemia. Nel 1839 pubblica lo studio “Sulla pellagra. Osservazioni teorico-pratiche”, frutto dell’osservazione attenta delle malattie dominanti della zona ravennate e, nello stesso anno, ottiene la condotta medica di Russi. Compromesso nei moti romagnoli del 1843, il cardinale Legato di Ravenna lo invita a lasciare il paese e Farini, accompagnato da Lovatelli e da Rasponi si reca prima in Toscana e poi in Francia. Nel 1844 rientra in Italia, ansioso di rivedere la famiglia, ma anche nella speranza, inutile, di poter riprendere la professione. Al 1845 risale il “Manifesto delle popolazioni dello Stato romano”. Fra il ’47 e il ’48 intreccia una fitta corrispondenza con esponenti del patriottismo liberale piemontese, toscano e romagnolo, sostenendo la necessità di un riformismo graduale e riconoscendosi nel “Programma per l’opinione nazionale italiana” di Massimo d’Azeglio. Dopo la liberalizzazione della stampa nello Stato Pontificio appoggia il giornale bolognese “Il Romagnolo”, collabora con “Il

Piceno” di Ancona e con il giornale romano “La speranza d’Italia”. Nel 1848 viene eletto deputato nel collegio di Faenza e Russi, impegni che gli valgono la nomina di segretario generale al ministero dell’Interno con il compito specifico di laicizzare la burocrazia pontificia. In novembre viene nominato Direttore Generale della Sanità e delle Carceri. Non aderisce alla Repubblica Romana e, in seguito alla formazione del triumvirato Mazzini, Armellini, Saffi, viene destituito. Si rifugia a Firenze poi a Torino, dov’era anche il figlio Domenico. Dopo aver diretto il giornale di appoggio al ministero d’Azeglio, La Frusta, accetta la direzione de “Il Risorgimento” prendendo il posto di Camillo Benso di Cavour, divenuto ministro dell’Agricoltura. In seguito dirigerà prima “Il Parlamento” poi “Il Piemonte”, mentre continua a svolgere politica filogovernativa dalla doppia tribuna del Parlamento e della stampa. Stretto da profonda amicizia con Cavour coopera alla creazione della nuova Italia. Dittatore, per volontà del popolo, delle province modenesi e parmensi, accetta anche il Governo delle Romagne. Il 30 novembre 1859 fa pubblicare il decreto di unificazione di questi territori al Piemonte, scelte confermate dal Plebiscito del marzo 1860. Nello stesso anno controfirma ad Ancona il proclama giudicato un monumento della sua politica letteraria. Capo del Governo nel 1862, ormai profondamente malato, viene sostituito, nel 1863, da Marco Minghetti. Muore Quarto di Genova il 1 agosto 1866.

PERSONE - CORIANO

Pier Francesco Gasperi al centro col premio

Monumento al Sic, i 58 Boys all'opera anche di notte - Nella piazza di Coriano che accoglierà il monumento dedicato a Marco Simoncelli si lavora anche di notte per portare avanti i lavori. Nel cantiere si danno appuntamento i tifosi-artigiani che con passione e lena si danno il cambio. In queste ore si costruisce anche la cosiddetta coesione sociale. L'orgoglio di appartenere ad una comunità. Insomma, insieme si riescono a smuovere le montagne come ha scritto qualcuno. (Foto Marzio Bondi)


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Novembre 2012

CORIANO - MONTE COLOMBO - MONTESCUDO

Direzione artistica affidata ai Fratelli di Taglia

PERSONE

CorTe, inizia la stagione teatrale CULTURA - In fondo anche questo è un passo avanti nella condivisione dei servizi. Aspettando la razionalizzazione di polizia municipale e servizi comunali, intanto si pensa alla cultura, a Coriano soprattutto per esigenze pressanti di “spendig review”. Dopo la soppressione della struttura legata alla fondazione Corte, la gestione del teatro e la direzione artistica del CorTe sono stati affidati alla compagnia dei Fratelli di Taglia, che già gestiscono il Teatro del Mare di Riccione. Dopo un inizio scoppiettante con lo spettacolo del regista, attore e trasformista Arturo Brachetti, il 27 ottobre, il cartellone prosegue fino alla primavera: dal comico alla prosa, dai concerti al dialettale. Alcuni appuntamenti importanti come la prima nazionale del nuovo disco dei Quintorigo, il 23

Viterbo premia Pier Francesco Gasperi

novembre. Ecco i prossimi spettacoli in programma. Venerdì 23 novembre 2012 ore 21:15 CORTE IN CONCERT QUINTORIGO Quintorigo Experience Presentazione del nuovo disco PRIMA NAZIONALE Intero • 17, ridotto • 15

Sabato 1 dicembre 2012 ore 21:15 TEATRO COMICO GABRIELLA GERMANI Basta con le solite facce! di Fabio Testini, Claudio Fois e Gabriella Germani Al pianoforte Alessandro Gwis Intero • 17, ridotto • 15

Venerdì 7 dicembre 2012 ore 21:15 TEATRO COMICO MICHELE CAFAGGI L’Omino della Pioggia una notte tra acqua, bolle e sapone musiche originali Davide Baldi Associazione Culturale Fresche Frasche Intero • 10, ridotto • 8.

- Viterbo premia Pier Francesco Gasperi. Gli è stato assegnato il Premio giornalistico nazionale “Tuscia. Una terra da amare” lo scorso 6 ottobre a Bolsena. La consegna del riconoscimento si è tenuta all'interno della VI edizione di VisiTuscia, la Borsa del Turismo della Provincia di Viterbo che ha posto una particolare sensibilità alle trasformazioni del mercato e alle esigenze della piccola e media impresa turistica locale. La cerimonia si è chiusa con una cena di gala e la premiazione dei vari vincitori. Professione architetto, Gasperi da anni collabora con “Turismo all’Aria Aperta”, una rivista riservata ai camperisti ed appassionati della natura. Con una serie di articoli, corredati da bellissime istantanee, ha

messo in evidenza l’aspetto culturale e gastronomico del Viterbese. Invece, nel numero di settembre di “Turismo all'aria aperta”, ha raccontato Morciano e la Valconca. La rivista a Morciano è andata a ruba. Da anni, Gasperi collabora al nostro giornale. Un figlio già grande, ha una serie infinita di passioni: la terra (produce un ottimo olio extravergine di oliva), la fotografia, la storia locale (ha una biblioteca unica e fornitissima). Se uno ha bisogno di cercare qualcosa legato alla provincia di Rimini è facile che sia in casa Gasperi e non nelle biblioteche. Conserva anche tutte le testate locali comparse negli ultimi decenni. L'uomo sa vivere con leggerezza e generosità.



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