La Piazza di Adria - 2012mrz n38

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di Adria

LA PIAZZA

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 38

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EDITORIALE

Sindaci eroi o parafulmini?

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

INAUGURATO IL CENTRO DIURNO PER DISABILI

Apre il nuovo centro diurno per disabili: la struttura di via Badini è stata inaugurata giovedì 29 marzo, alla presenza delle tante autorità e del vescovo, Monsignor Lucio Soravito, che ha portato la sua benedizione. Il centro completa così l’offerta di strutture per i disabili del Bassopolesine pag. 9

ISTITUTO GALILEI STUDENTI DA PRIMATO

Gli studenti del Galilei sono tra i più bravi del Nord Est: lo attesa l’Invalsi, le cui prove hanno dimostrato la bravura degli studenti adriesi, nei test superiori di italiano e matematica, attestandosi così ad un livello superiore rispetto ai coetanei veneti pag.

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di Mauro Gambin*

I

Le aliquote Imu diventano il casus De Bellis Lo scontro tra il consigliere di maggioranza e l’assessore Simoni

L

e amministrazioni comunali sono alle prese con l’Imu, la nuova imposta che sostituirà l’Ici sugli immobili. Il Governo Monti l’ha anticipata a quest’anno, nel decreto per il federalismo sarebbe dovuta andare a regime nel 2014, e ciò ha spiazzato non poco i municipi che ora sono alle prese con studi e simulazioni per stabilire la giusta aliquota che permetta di coprire lo stesso importo traferito in precedenza dallo Stato ma stando bene attenti a non tradurre i bisogni di cassa in un salasso per i cittadini.

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è possibile, visto lo stato di precarietà in cui vessa il bilancio comunale. “Purtroppo – è stata la giustificazione di Simoni - abbiamo avuto ingenti tagli ai trasferimenti da parte dello Stato e per fornire servizi ai cittadini non possiamo permetterci di azzerare le imposte come proposto. Non si può fare propaganda e deve essere chiaro che il bilancio da approvare non è il bilancio di Simoni, ma dell’amministrazione che con la sua azione si prende la responsabilità dovuta al suo ruolo. pagg. 4-5

Discussione difficile, che spesso vede la contrapposizione tra maggioranza e opposizione inasprirsi ma che ad Adria è arrivata a mettere l’uno contro l’altro anche gli esponenti della stesso partito. Dalle pagine dei giornali infatti, nelle scorse settimane, l’assessore al Bilancio, Federico Simoni, e il consigliere Pdl, Michele De Bellis, hanno avuto modo di confrontarsi per spiegare il loro punto di vista, divergente, sull’applicazione dell’imposta. De Bellis aveva chiesto una diminuzione dell’imposta, Simoni gli ha risposto che non

l prossimo 6 e 7 maggio saranno più di mille i comuni in tutta Italia che andranno alle votazioni per il rinnovo dei sindaci o per la riconferma di quelli che possono candidarsi per il secondo mandato. In Veneto saranno 86, con solo la città di Verona tra i capoluoghi di provincia con i cittadini alle urne. Il resto medi, piccoli e piccolissimi comuni. Per tutti sarà una sfida importante, a prescindere dalla durezza della campagna elettorale e dall’intensità dello scontro con le altre compagini in lizza, perché la vera sfida inizierà il giorno dopo dello scrutinio. Infatti, nella condizione in cui si trovano i bilanci degli enti locali, negli anni in cui la crisi impone di immaginare uno sviluppo diverso da come lo si è concepito finora e infine nella stagione dei tagli a 360 gradi, solo di sfida si può parlare perché non credo si possa trattare di opportunismo. Nella galassia delle nostre piccole e medie municipalità, stipendi e poltrone non attirano i professionisti della politica alla ricerca di stipendi comodi, anzi la riduzione degli onorari e del numero dei rappresentanti è iniziato proprio dai consigli comunali, dove già l’indennizzo per gli eletti era poco più che simbolico, nella maggior parte dei casi gettoni presenza. continua a pag. 3

Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto*

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ei periodi di crisi di qualunque tipo, emerge la tentazione all’interno delle società di attribuire la colpa della crisi a delle categorie specifiche di gruppi umani, insomma riparte la caccia di manzoniana memoria agli untori. O IOBELL OCCH mania, 1 ) Ger ello (RO Via Occhiob 45030 750481 tel. 0425 1662019 fax 0425

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EDITORIALE

segue da pag.

1

Sindaci eroi o parafulmini? Pro loco

“COME JERIMO ‘NA VOLTA” E stato distribuito lo scorso 4 aprile dalla Pro loco cittadina, l’opuscolo “Come jerimo ‘na volta”: una rassegna di foto storiche di vita cittadina. Ad ogni immagine protagonisti ed eventi a testimonianza del recente passato. Non manca lo scatto con Giuseppe Piva di Cà Emo, che trascrisse alcune canzoni che cantava in paese con gli amici e i compagni di lavoro o al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, e quella del Club degli Ignoranti presente anche nella nostra città nei primi anni del Novecento. Ed ancora un interessante documento della famiglia Bergantin che, sfollata a Firenze durante l’alluvione del 1951, incontrò il Cardinale Elia Dalla Costa, le vicissitudini della “Squadra del Trenile”, gli scatti di alcuni momenti del Primo Giro Podistico di Adria in notturna del 1952.

I veri stipendifici sono rimasti intatti e soprattutto altrove. Nei comuni invece sono rimasti i sindaci “parafulmine” a prendersi le scariche di improperi per le scuole con le pluriclassi, per le politiche della Sicurezza alquanto incerte, per le opere da gestire con i bilanci ingessati dal patto di stabilità, per i servizi sociali da affrontare quasi esclusivamente con il solo volontariato. E poi le emergenze. Siano esse il tracimare dei fiumi, della disoccupazione, dell’incertezza sociale. Nei primi cento giorni degli amministratori che verranno eletti ci sarà sicuramente l’Imu. Nessuno dei sindaci uscenti si è preso la briga di calcolare le aliquote da applicare alle prime case, alle seconde, ai capannoni, ai fienili, ai pollai. La spiegazione più plausibile è che nessuno abbia voluto associare, prima del voto, il proprio nome alla stangata che con ogni probabilità colpirà famiglie e imprese. Qualche primo cittadino si è limitato a protestare e a rigettare l’ingrato compito di fare da gabelliere allo Stato. Restando così la legge, infatti, il 40% dell’imposta sulla seconda casa andrà a Roma, che non si può neanche più definire “ladrona” vista la scoperta di sodali di Ali Babà anche negli uffici della Regione Lombardia e in via Bellerio sotto le mentite spoglie di chi si autodefiniva simil-teutonico e per questo irreprensibile. La politica è un deserto nel quale, al pari degli altri, dovrebbe regnare il silenzio. Ma per tornare ai futuri sindaci va detto anche che tra le cose rimaste da fare, c’è il bilancio previsionale, di solito approvato prima del 31 dicembre ma quest’anno è prorogato fino a alla fine di giugno. Cosa potranno prevedere quei sindaci freschi di mandato è difficile da spiegare ma una cosa, con una certa attendibilità, si può già anticipare: amministrare sarà più duro che in passato. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it

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Curiosità

FESTA DELLA DONNA CON IL BLUFF

Simpatica incursione a sorpresa all’ostaria “La Vidara” di Mazzorno Sinistro. Alla tradizionale cena per la “Festa della donna” sei componenti maschili del gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe, prenotandosi come appartenenti al gentil sesso, si sono uniti ad una decina di colleghe del medesimo gruppo. Già era successo anche lo scorso anno e nel 2008 e l’allegra preformance, visto il divertimento, si è ripetuta. Truccatissimi, con abiti provocanti, parrucche, tacchi ed immancabile “farfallina alla Belen”, si sono presentate Lulù Miss Pingi, Mery Pompins, Michelle Lofaben, Gessica Pompadur, Vadienca Sbatilova e Susy Figarin, facendo trascorrere a tutti i presenti un’autentica serata da cabaret con improvvisate gag.

IN COMUNE

PALAZZO CELIO

La maggioranza è stata tacciata di razzismo pag.

TRIBUNALE

6

Una mozione per salvare il palazzo di Giustizia

CULTURA

Provincia

pag.

Alla Mia’s Library donati 600 testi di lettura pag.

11

21

SPAZI APERTI

Le associazioni degli agricoltori dicono no agli Ogm pag.

CULTURA

25

Regione

Sinestesie, ultimo appuntamento con Alberto Mario pag. 29

Allarme agricoltura e scarseggia anche l’acqua potabile pagg. 30-31

SOCIALE

I dati Inps: pensionati sempre più tartassati pag.

32

Museo Correr, tanti auguri a Gustav Klimt pag.

34

CULTURA

L’Arpav, agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale, ha già dato le pagelle alle spiagge del Veneto e quelle polesane è toccato un voto piuttosto stiracchiato. L’acqua di Rosolina e delle due località di Porto Tolle sono risultate essere di qualità “buona” e non “eccellente” come gli altri 162 punti analizzati sul territorio regionale. L’agenzia ha compito indagini sulle acque di balneazione di 167 stazioni del Veneto, prelevando 1.078 campioni

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Pubblicati i redditi di consiglieri e assessori pag. 24

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Il prossimo 18 maggio nella sala Europa di piazza Aldo Moro, Mauro Corona presenterà il suo libro “Come sasso nella corrente”. L’incontro fa parte della VII edizione della rassegna “Incontri con l’autore” organizzata dalla Provincia di Rovigo – Assessorato alla Cultura, dal Sistema Bibliotecario Provinciale in collaborazione con Fondazione Aida. La serata avrà inizio alle ore 21.00. Ambiente e folklore

PARCO IN BICI

Il prossimi appuntamento che verranno realizzato dalla Pro loco di Porto Tolle saranno la Festa di Primavera e Parco in Bici il 20 e 21 aprile. La doppia manifestazione, giunta ormai alla quattordicesima edizione, quest’anno si svolgerà a Ca’ Venier: come da tradizione ricco programma fatto di escursioni a piedi, in bici e in barca oltre al ghiotto stand gastronomico e ad altri piccoli eventi collaterali.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl

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Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

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Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese IMPOSTE Lo scontro tra il consigliere di maggioranza e l’assessore Federico Simoni ha tenuto banco in Consiglio comunale. Del Bellis ha chiesto l’azzeramento dell’imposta sugli immobili, Simoni lo ha accusato di fare solo proclami che illudono i cittadini

L’Imu è diventata

n palestra con solo 25€ di Fortunato Marinata - Martina Celegato na in palestraPreoccupati Gratis e amministrazioni comunali sono alle prese con l’Imu,

Iscrizione!!!soprattutto gli operatori del primario. Si profila la stangata

Le associazioni agricole hanno chiesto ai sindaci di abbassare l’imposta

L

la nuova imposta che sostituirà l’Ici sugli immobili. Il Governo Monti l’ha anticipata a quest’anno, nel decreto per il federalismo sarebbe dovuta andare a regime nel 2014, e ciò ha spiazzato non poco i municipi che ora sono alle prese con studi e simulazioni per stabilire la giusta aliquota che permetta di coprire lo stesso importo traferito in precedenza dallo Stato ma stando bene attenti a non tradurre i bisogni di cassa in un salasso per i cittadini. Discussione difficile, che spesso vede la contrapposizione tra maggioranza e opposizione inasprirsi ma che ad Adria è arrivata a mettere l’uno contro l’altro anche gli esponenti della stesso partito. Dalle pagine dei giornali infatti, nelle scorse settimane, l’assessore al Bilancio, Federico Simoni, e il consigliere Pdl, Michele De Bellis, hanno avuto modo di confrontarsi per spiegare il loro punto di vista, divergente, sull’applicazione dell’imposta. De Bellis aveva chiesto una diminuzione dell’imposta, Simoni gli ha risposto che non è possibile, visto lo stato di precarietà in cui vessa il bilancio comunale.

Alla base della richiesta del consigliere ci sono le preoccupazioni legate all’applicazione dell’Imu, infatti se l’imposta andrà pagata con le stesse modalità con cui fino a tre anni fa’ veniva pagata l’Ici, ossia attraverso un acconto da pagare entro giugno e un saldo entro il dicembre dello stesso anno attraverso il modello F24, i beni assoggettati non si limiteranno esclusivamente all’abitazione ma l’Imu riguarderà anche i terreni ad essi correlati e comunque di proprietà andando quindi a configurarsi come un prelievo molto più esteso e importante da punto di vista monetario. L’imposta spaventa soprattutto il mondo agricolo, in quanto se un tempo terreni, stalle, fienili e annessi rustici venivano considerati un corpo unico aziendale oggi invece potrebbero essere considerati individualmente come beni sui quali applicare l’Imu. La batosta sarebbe micidiale. L’ipotesi ha spaventato le associazioni di categoria (Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri) che subito sono salite sulle barricate invitando i sindaci ad applicare una riduzione dell’aliquota. Di una proposta simile si è fatto portatore il consigliere De Bellis, scontrandosi però con l’assessore. “Purtroppo – è

stata la giustificazione di Simoni - abbiamo avuto ingenti tagli ai trasferimenti da parte dello Stato e per fornire servizi ai cittadini non possiamo permetterci di azzerare le imposte come proposto. Non si può fare propaganda e deve essere chiaro che il bilancio da approvare non è il bilancio di Simoni che come cittadino di Adria paga l’Imu, ma dell’amministrazione che con la sua azione si prende la responsabilità dovuta al suo ruolo. Come Assessore non posso promettere ai cittadini azioni che non posso fare, posso solo muovermi con responsabilità all’interno del mio ruolo e delle mie competenze, cercando di non danneggiare la cittadinanza e allo stesso tempo fornire i servizi necessari. Abbiamo incontrato le associazioni di categoria e riusciremo ad andare incontro alle loro esigenze affinchè la nuova tassa sia più equa e sostenibile possibile”. Concludendo l’Assessore ha inoltre affermato come: “Certi proclami non aiutino né l’amministrazione nello svolgimento delle sue funzioni né i cittadini che si trovano davanti ad una situazione confusionaria e non rassicurante”.

LA SIMULAZIONE

Quanto si pagherà di Imu?

C orsebbene si dsiai molto Nuo toall’Ici, /Aparte qudaag Mat tino ...la ri’Imu, simile unaym sostanziale differenza ossia valutazione delle rendite immobili. rendita, pu oi aver e catastali 8 indegli gres si Tale Nuo toaumentata Libedelro60% rispetto all’Ici, deve essere poi moltiplicata per 0,50 e il risultato deve essere a sua volta fino ea14.0 moltiplicato per particolari coeffi cienti cheall vanno classificare0le varie tipologie di immobili

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e che vanno da 160 (del gruppo catastale A) fino a 55 (per il gruppo catastale C1). La novità più importante è senza dubbio però relativa alla tassazione dei terreni agricoli il cui valore di base si calcola moltiplicando il reddito dominicale prima per 0,25 e poi per un moltiplicatore pari a 130. Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola il moltiplicatore è pari a 110. Agli importi ottenuti con i calcoli indicati sia per gli immobili che per i terreni si applica l’aliquota dello 0,76 per cento, salvo l’abitazione principale. I comuni, con deliberazione del Consiglio adottata entro il termine di approvazione del bilancio di previsione, possono modificare, in aumento o in diminuzione, l’aliquota di base sino a 0,3 punti percentuali. Un esempio plausibile potrebbe essere quello relativo a un contribuente coniugato con due figli, di età inferiore ai 26 anni, che possiede un’abitazione principale (utilizzata come residenza da tutta la famiglia) con rendita catastale rivalutata di 800 euro e una pertinenza con rendita di 150 euro. Con aliquota massima pari allo 0,40% l’imposta dovuta per la prima abitazione al netto della detrazione sarà pari a 212 euro mentre l’imposta per la pertinenza sarà pari a 96 euro per un totale di 308. Se a questa imposta aggiungiamo un ulteriore immobile di proprietà con aliquota massima allo 0,76% e rendita catastale di 900 euro l’imposta dovuta arriva 1094 euro. Ma.Ce. € a135,00

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Argomento del mese 5 La parola alla minoranza Da sinistra Stefania Tescaroli e Rosa Barzan

a il casus De Bellis Le ragioni del consigliere Il contrasto con l’assessore

De Bellis: “Vengono prima i cittadini delle casse comunali” di Martina Celegato

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’Imu è stata motivo di forte scontro tra i banchi del Consiglio Comunale della città etrusca tanto che anche i consiglieri della maggioranza si sono sentiti in dovere di intervenire. Il consigliere Michele De Bellis, infatti, ha presentato una mozione attraverso la quale ha chiesto vengano tenute al minimo le aliquote ponendo l’attenzione sulle effettive necessità della cittadinanza che si trova ad affrontare un duro momento di crisi. “In sostanza l’Imu colpisce non solo il bene essenziale rappresentato dalla prima casa, ma anche le botteghe e magazzini di artigiani, commercianti e tutte le attività produttive, senza parlare, poi, del gravissimo danno che rischia di subire l’agricoltura, colonna portante dell’economia polesana. Inoltre, perchè tassare beni per i quali siano già state pagate imposte all’atto d’acquisto della proprietà? Comprendo lo stato di crisi dell’economia, ma ritengo assolutamente iniquo cercare di porvi rimedio mettendo le mani nelle tasche di cittadini e delle attività produttive”. A riguardo della polemica nata mezzo stampa con l’Assessore Simoni, De Bellis afferma “Il Consiglio comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Comune e, come componente di tale consiglio, queste funzioni spettano a me, come agli altri consiglieri. Nel caso di specie, la determinazione dell’aliquota Imu da applicarsi, nel rispetto delle funzioni attribuite ai consiglieri, mi sono fatto portavoce delle istanze dei cittadini di Adria, come singoli e come appartenenti alle diverse categorie produttive. Ho dato voce ai cittadini adriesi che si vedono ogni giorno più vessati ed ho dato dei precisi indirizzi politico-amministrativi. La stessa Bce con lettera dell’agosto scorso ha fornito delle indicazioni ben precise al governo italiano, ma senza menzionare tributi novelli e neppure “maggiori entrate”. In definitiva, per quanto di competenza di questa amministrazione, mi sono limitato a chiedere che se proprio si devono mettere le mani nelle tasche dei cittadini adriesi, ebbene, che lo si faccia nella misura minima consentita”.

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Tescaroli – Barzan

“Meno prelievi più tagli alle spese inutili” L

a minoranza consiliare ha fatto sentire la sua voce a riguardo dell’Imu, dando anche uno sguardo generale a riguardo dell’andamento dell’amministrazione e delle linee programmatiche. Molto critica sulle ragioni di cassa dell’assessore Simoni si è detta la consigliera del Terzo Polo, Stefania Tescaroli. “In questo momento di particolare difficoltà economica – ha spiegato - il Consiglio comunale ha il dovere di cercare di attenuare la pressione fiscale sui propri concittadini, soprattutto sulla prima casa. Le famiglie erano già state messe a dura prova dalla crisi e ora sono state chiamate a grossi sacrifici anche dalle nuove riforme attuate dagli ultimi due governi. Quindi riteniamo inopportuna ed iniqua una ulteriore tassa e chiediamo che nel caso in cui non vi siano modifiche al Decreto detto “Salva Italia” del dicembre 2011, che venga eliminata o ridotta al minimo consentito l’aliquota per il calcolo dell’Imu sulla prima casa, portandola così allo 0,2 per cento chiedendo inoltre di salvaguardare le famiglie in difficoltà esonerandole dal pagamento”. Più pacata ma comunque molto sicura delle sue affermazioni è stata Rosa Barzan. “Dopo avere conosciuto le linee programmatiche e aver letto sulla stampa i propositi dell’Assessore Simoni riguardo alla tassazione siamo in grado di dire che, come al solito, a farla da padrona è la volontà di incontrare i favori della gente sottolineando continuamente che, in questo momento di crisi, non si possono fare miracoli con il poco denaro a disposizione, ma che comunque si sta lavorando alacremente per non creare buchi di bilancio che andrebbero poi a sfavore delle persone più bisognose”. A suo tempo l’Idv tra le proposte inoltrate alla maggioranza per la definizione del bilancio aveva chiesto di contenere il prelievo sui cittadini e di far quadrare i conti tagliando le spese inutili che a parere della Barzan sono ancora preponderanti. “Ho idea – continua il consigliere – che l’Imu sarà un nuovo salasso per le tasche dei contribuenti. A suo tempo avevamo anche chiesto di tenere il più basso possibile l’aliquota dell’addizionale Irpef ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. A nostro avviso qualche economia potrebbe essere praticata contenendo il capitolo delle spese sul quale gravano uscite che possono essere compresse come quelle inerenti agli incarichi esterni. In questo momento di grande incertezza il primo cittadino dovrebbe chiedersi se sia giusto tenere in piedi progetti inutili e costosi, come la pista ciclabile parallela al Traversagno, coperta da pannelli fotovoltaici”. La consigliera dell’Idv ha messo poi in evidenza un altro aspetto delle scelte di cui in queste settimane si è resa protagonista l’amministrazione. “ Se la maggioranza - ha concluso la Barzan – ha rinunciato a sottoscrivere la convenzione con l’Agenzia delle Entrate per attuare una seria lotta all’evasione, come farà a determinare chi è un contribuente onesto, meritevole di sgravi e incentivi da parte del Comune? Come si pensa di raggiungere l’equità fiscale, se non si hanno né le competenze e nemmeno i mezzi per farlo?”. L’esponete dell’Idv si è soffermata anche sulla trasparenza, auspicando che vengano messi online i redditi degli amministratori. “E’ necessario – ha concluso – perché consentirà di partecipare appieno a quel processo di responsabilità indispensabile per passare dai facili proclami a concrete soluzioni eque per tutti”. Ma.Ce.


6 Adria - in Municipio Amministrazione Scontro sul capitolo della sicurezza urbana

La maggioranza accusata di razzismo Barbujani: “Io sono contro la criminalità ma non contro la diversità” di Roberta Giacomella

NEWS Casa di riposo

SI FARÀ IL NUOVO STABILE

I

l Sindaco ha illustrato le linee program- se un copia incolla fatto da un documento matiche della sua amministrazione per il del 2008 di una fondazione privata della periodo 2011-2016 e sul capitolo sulla Lega Nord. La Giunta e i suoi sostenitori, dalla loro, sicurezza urbana, il consiglio comunale si è subito acceso. Ma andiamo per ordine, hanno fortemente rifiutato le accuse di xeesponendo i fatti. La Giunta ha prestato nofobia, ammettendo che alcuni passaggi particolare attenzione ai problemi della andranno sicuramente rivisti e smussati in sicurezza e dell’immigrazione proponendo quanto fanno apparire le linee di azione misure quali: vigili urbani armati, salubrità troppo dure e con un impatto troppo forte. “Sia ben chiaro, - ha degli alloggi come affermato Massimo presupposto dell’iscri- Le misure sono Barbujani - che la nozione anagrafica degli state inserite nel stra non è una giunta immigrati, divieto di Piano copiandole costruzione di campi da un documento razzista, io sono contro la criminalità ma nomadi anche non della Lega non contro la diversità, abusivi e di moschee, controllo del trattamento delle donne nella infatti ho già stilato un documento che farà comunità degli immigrati e altro ancora. Le chiarezza e conierà il mio slogan: “Contro repliche con le quali le forze di minoranza la criminalità e non contro la diversità”, hanno commentato le misure contenute nel perchè noi non ce l’abbiano né con gli expiano dell’amministrazione si sono divise tracomunitari né con gli zingari. E’ logico, tra chi le ha ritenute razziste e chi le ha conclude Bobo, che chi viene nel nostro commentate come figlie di politica superfi- territorio dovrà rispettare le regole e noi ciale, sostenendo che la serie di precetti fos- dovremo agire di conseguenza, tutto qua”.

C

Il primo cittadino Massimo Barbujani ha difeso la sua maggioranza dalle accuse

asa di riposo: ristrutturazione o realizzazione di un nuovo stabile? Da tempo le decisione di dare un futuro migliore alla casa di riposo cittadina era divisa su queste due eventualità. Gli stessi amministratori di turno sono passati dalla prima ipotesi alla seconda e viceversa a seconda delle disponibilità economiche a disposizione. L’intervento, infatti, richiederebbe un’urgenza che la ristrutturazione permetterebbe di soddisfare ma è chiaro che una costruzione ex novo darebbe risposte definitive. Il balletto è finito, l’Amministrazione ha deciso per quest’ultima ipotesi e per questo si è messo mano ad una variante urbanistica che permetterà di trasformare un’area di circa 10 mila metri quadrati da agricola a edificabile. Il lotto in questione si trova ad est della città, nei pressi del complesso residenziale di Ca’ Cima a ridosso della linea ferroviaria per Chioggia. La scelta non è stata condivisa dal Pd locale che all’argomento ha dedicato un incontro nel quale il consigliere regionale Graziano Azzalin è intervenuto. “Non siamo certo contro la realizzazione di una nuova struttura ma Regione e Comune dovrebbero fare chiarezza su come intenderanno procedere visto che della nuova casa di riposo non c’è ancora alcun progetto e soprattutto mancano le risorse per realizzarla. Palazzo Balbi, infatti, per il progetto sul Csa si limita a prestare 5 milioni di euro attraverso il fondo di rotazione e che, proprio con il bilancio approvato in queste settimane, ha tagliato drasticamente i fondi per il sociale. E se anche si reperissero fondi privati attraverso un project financing, che la stessa Regione sta abbandonando perché troppo squilibrati verso il privato e onerosi per il pubblico, come si garantirebbe il funzionamento del Csa negli anni necessari a realizzare la nuova struttura? Quali sarebbero i rincari delle rette? E quali i disagi per ospiti e lavoratori? Tutte domande ancora senza risposta, nonostante Mainardi avesse annunciato in pompa magna in una conferenza stampa insieme all’assessore Sernagiotto che entro fine 2011 sarebbe stata posata la prima pietra della nuova casa di riposo che sarebbe stata inaugurata entro il 2013. Ma.Fo.

UN MONUMENTO AI CAVALIERI D’ITALIA

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a città ha una nuova scultura, che svetta in piazza Castello: si tratta di una statua equestre in ferro, dell’altezza di quasi tre metri, poggiante su basamento e realizzata dal maestro fabbro Lino Giacain della provincia di Padova. La scultura è stata ufficialmente collocata sul basamento giovedì 29 marzo, accompagnata dai 12 rintocchi delle campane della cattedrale, mentre sabato 31 è avvenuto lo svelamento della statua e l’inaugurazione, alla presenza delle autorità tra cui direttamente da Roma Ilva Sapora, consigliere della Presidenza dei Ministri, il sindaco Barbujani e i soci dell’Arma di Cavalleria, provenienti dalle diverse province del Veneto. Infatti il monumento è dedicato proprio ai Cavalieri d’Italia. Abbinati all’inaugurazione lo speciale annullo filatelico e la musica del quintetto fiati del Conservatorio Buzzolla, composto da Spinello, Bergatin, Giacon, Bernardi, Rango, con musiche tratte da colonne sonore di film noti. La collocazione è stata decisa dal sindaco Barbujani, proprio per abbellirne uno dei luoghi più suggestivi della

città, di fronte alla rotonda principale del centro storico e a due passi dalla sede del Conservatorio Buzzolla. La scultura è inoltre dedicata al figlio scomparso del fabbro, Enrico, e ha dunque una forte valenza emotiva per lo scultore, scolpita in una targa. Per l’occasione è inoltre stato realizzato un libro storico in abbinamento. Il principale committente della scultura, ossia colui che ne ha maggiormente permesso l’effettiva realizzazione, è il grande ufficiale Francesco Lanzafame. La scultura è stata dapprima data in dono a Mincuzzi, Arcioni, Garbin, i quali l’hanno a loro volta donata ai Cavalieri d’Italia. Tra gli enti patrocinanti il Parco del Delta del Po, la Croce Verde, mentre l’ingegnere Baruffaldi che ha realizzato gratuitamente i calcoli del basamento. “E’ stato un lavoro che mi ha dato tanta energia e soddisfazione-ha dichiarato commosso il maestro di Pozzonovo, che ha impiegato molte giornate per lavorare con la forza della determinazione un materiale difficile da lavorare e che è stato immortalato in questa figura equestre, Me.Ru. possente e forte.


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8 Adria - Servizi Sanità Il Piano sociosanitario prevede il declassamento di sette strutture

L’ospedale di Adria non è ancora fuori pericolo Sul territorio verrebbe comunque garantito il trattamento delle emergenze

La struttura ospedaliera della città

di Fortunato Marinata

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’ipotesi di un accorpamento tra le Ulss di Adria e Rovigo non è tramontato del tutto. Dell’argomento ne avevamo già parlato qualche numero fa ma poi tra conferme e smentite pareva che il mantenimento dello “status quo” fosse l’ipotesi più accreditabile. Invece, nella lista delle dismissioni contenuto nelle schede tecniche abbinate al Piano socio sanitario, anche se non ancora approvato, il nome di Adria continua a campeggiare, in alternativa a quello

di Porto Viro, insieme a quello di Dolo, Piove di Sacco, Noventa Vicentina, Valdagno, Bussolengo e Borgo Roma a Verona. In totale sono sette, scelti con tre criteri diversi: la prossimità ad altri ospedali con le stesse caratteristiche, nel quale ricade anche la scelta di privilegiare Rovigo, la mancanza di rapide vie di accesso e la presenza di uno nuovo funzionale e rinnovato come nel caso di Sant’Orso appena inaugurato o di Villafranca fresco di restauro. L’esigenza della

Regione è sempre quella di contenere la spesa, malgrado l’opera di risanamento di bilancio intrapresa nel 2010 abbia già permesso di chiudere i conti con qualche risorsa all’attivo. L’introduzione dei costi standard però, che andrà a regime nel 2013, comporterà un taglio dei trasferimenti da parte dello stato che nel caso veneto sono quantificabile in 5-600 milioni di euro l’anno. Da qui l’esigenza di un’altra cura da cavallo che partirà, a quanto pare, già prima dell’estate

dalle strutture ritenute non essenziali per il territorio di competenza. Le proteste contro la chiusura del nosocomio adriese hanno sempre insistito sul fatto che in questo modo una larga fetta di territorio, nella fattispecie il Delta, rimarrebbe alquanto isolata ma a quanto pare il taglio verrebbe mitigato da una sanità “orizzontale” composta da presidi organizzati ed efficienti per offrire i servizi più urgenti, come: hospice per le visite, esami e brevi

ricoveri, un servizio di ambulanza e medici di base reperibili sulle 24 e reperibili per le visite a domicilio sette giorni alla settimana. Le gestione delle emergenze, dunque, verrebbe garantita ma resta da capire se l’ospedale di Rovigo diventerà uno di qui cinque “hub” (super specializzati), previsti dalla Regione ogni milione di abitanti, visto che la provincia rodigina ne può contare neanche trecentomila.

TRE OPINIONI SUL FUTURO SANITARIO CITTADINO Massimo Barbujani

BARBUJANI: “VEDREI DI BUON OCCHIO UNA FUSIONE CON CHIOGGIA”

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a notizia di una fusione fra le Ulss della provincia di Rovigo non ha colto di sorpresa i partecipanti dell’incontro organizzato dalla Cgil ormai qualche mese fa sul tema “Quale sanità per il Polesine?”. La Cgil come il sindaco Massimo Barbujani, presente all’appuntamento, si erano detti non disponibili ad abbassare la testa sulla riorganizzazione delle Ulss polesane. La parola d’ordine per entrambi, infatti, era stata “Non vogliamo ce la impongano”, se una scelta dovrà essere fatta questa non potrà che avvenire sulla scorta di un lungo ragionamento sui punti di debolezza e di forza del Polesine”. Fin qua, dunque, tutti compatti, come aveva auspicato il segretario provinciale della Cgil Fulvio Dal Zio. Ma nell’eventualità, invece, che si dovesse procedere con un’affiliazione sono uscite almeno due strade: quella Dell’Udc di Michele Raisi e Fiorella Cappato, che guarda verso Rovigo, e quella del sindaco Barbujani che invece guarda verso Chioggia. Sul caso è nato anche un piccolo diverbio, spento sul nascere dal primo cittadino prendendo atto che la proposta dell’Unificazione delle due Ulss rodigine potrebbe essere la soluzione più naturale ma forse non la migliore. Il primo cittadino, infatti, si è riservato di dare avvio ad una lunga discussione dando all’utenza, ai cittadini e agli amministratori locali la possibilità di conoscere effetti e ricadute su un caso tanto delicato e sentito dalla popolazione.

Leonardo Bonato

“OCCORRE SALVAGUARDARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO”

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mpegno Comune guarda al futuro dell’ospedale di Adria ipotizzando un allargamento oltre i confini provinciali. Nonostante i dati confortanti dell’azienda socio-sanitaria, con una situazione economico-finanziaria in salute, servizi di qualità, investimenti (anche nelle infrastrutture), i risultati sarebbero contraddetti nei fatti da chi pare stia lavorando sotto traccia per concretizzare l’ipotesi di aggregazione con un’altra azienda sociosanitaria vicina, forse quella di Rovigo. “Mi auguro - commenta Leonardo Bonato - che tutti i rappresentanti adriesi e del Delta esprimano chiaramente il proprio dissenso, opponendosi a questa operazione strisciante e trasversale che sottrarrebbe ancora una volta ruolo al nostro territorio: un’area vasta e morfologicamente particolare che ha il torto di essere poco densamente popolata, anche a causa proprio del continuo accentramento di strutture e risorse”. Secondo Bonato è necessario ridare speranza ad un territorio che rischia di perdere altresì la sede distaccata del tribunale, nonostante gli ottimi indicatori di efficienza. La proposta di Impegno Comune guarda dunque al futuro dell’ospedale: se il problema è la massa critica, ossia del numero minimo di cittadini utenti della stessa Ulss 19, allora si pensi ad un’azienda sanitaria che comprenda non solo l’intero territorio polesano, ma anche quello di Chioggia, recuperando una configurazione territoriale omogenea e coerente con la vicinanza storica dell’area del basso veneziano, offrendo un servizio completo e la specializzazione delle strutture sanitarie. In questo caso la sede non potrebbe essere che Adria, baricentro di un territorio esteso oltre i confini provinciali, mediando tra le realtà vicine e mettendo in campo le esperienze e i risultati raggiunti dall’Ulss 19. Me.Ru.

S A N I TA R I A

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Graziano Azzalin

“BENE L’ALLARGAMENTO OLTRE PROVINCIA”

di BERGO Nicoletta

ull’argomento è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin, in occasione di un incontro sul nuovo Piano socio sanitario regionale organizzato dall’amministrazione di Stienta. “Le notizie trapelate sulla stampa – ha rimarcato Azzalin – destano grande preoccupazione, perché sono l’ennesima conferma di come la Giunta veneta, rinviando le scelte, anche per motivi elettorali, lasci spazio all’allarmismo e ad interventi spot che non entrano nel cuore del problema. Il dato da cui si deve partire è che nel 2012 ci saranno 100 milioni di euro in meno per la sanità, che diventeranno 160 nel 2013 e addirittura 480 nel 2014. Bisogna rendersi conto di cosa accadrà e capire come non mettere in discussione il cosiddetto modello veneto. Perché mai come in sanità bisogna guardare alla qualità del servizio più che ai suoi aspetti ragionieristici. Il Piano deve risolvere tre problemi: ridurre lo squilibrio fra aree territoriali in termini di servizi e investimenti cancellando gli effetti di anni di politica clientelare in assenza di programmazione; riconoscere le specificità dei diversi territori; garantire i livelli sociosanitari raggiunti”.

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Adria - Servizi 9 Ulss 19 La Coppola smentisce la notizia di chiusura dell’Azienda sanitaria

Inaugurato il centro diurno per disabili I politici presenti hanno ribadito l’importanza del nosocomio adriese di Melania Ruggini

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l Polesine ha un nuovo centro diurno per disabili: la struttura di via Badini è stata inaugurata giovedì 29 marzo, alla presenza delle tante autorità e del vescovo, Monsignor Lucio Soravito, che ha portato la sua benedizione. Il centro completa così l’offerta di strutture per i disabili del Bassopolesine, rientrando nel piano di interventi per la riorganizzazione e il completamento delle strutture (decreto n. 191 del 30.4.2008), approvato dalla Regione con DGR n. 3504 del 18.11.2008, definendo una serie coordinata di interventi miranti ad una migliore accessibilità dei servizi e alla valorizzazione storico-architettonica del patrimonio, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il centro nasce sulla riedificazione della struttura, un tempo sede del servizio disabilità adulta e dell’assistenza domiciliare: del vecchio edificio, nel rispetto della valorizzare dell’identità storica dei manufatti, è stata mantenuta la facciata originaria disegnata dall’architetto Giovan Battista Scarpari. Cambia, invece, il posizionamento dell’ingresso principale spostato

Dal Ben ha spiegato: “Questo è il ventiquattresimo cantiere che inauguriamo negli ultimi anni” nella laterale via Retratto, dove una piccola area scoperta consente un accesso più agevole e sicuro agli ospiti disabili. La struttura si sviluppa su due piani, per un’area complessiva di circa 900 mq, ristrutturati dagli architetti Ferro e Ballarin: al piano terra ci sono i laboratori, la mensa, due palestre, il laboratorio di informatica e musica con la stanza relax, i servizi, al piano superiore sono allestite alcune sale polivalenti, predisposte per la futura trasformazione in stanze atte alla comunità alloggio per disabili. Il responsabile del distretto è il dottore Mariotto. Il direttore generale dell’Ulss 19 Giuseppe Dal Ben ha spiegato: “Questo è il ventiquattresimo cantiere che inauguriamo, tra i 25 che abbiamo realizzato negli ultimi

anni. L’esistenza di due centri diurni ad Adria e a Taglio di Po, e l’attività di ortoterapia di Ariano Polesine rappresentano realtà appositamente strutturate per sostenere il processo riabilitativo delle persone disabili: la loro diversa dislocazione sul territorio del Bassopolesine fornisce occasioni per sviluppare un legame con la comunità di appartenenza tramite l’inclusione sociale. Riconsegniamo alla città la sede del vecchio dispensario antitubercolare degli anni ‘30, del quale abbiamo mantenuto la facciata”. Il sindaco Massimo Barbujani ha sottolineato come sia stato stilato un ordine del giorno nei consigli comunali di tutti i comuni del Polesine per facilitare la discussione sul futuro dell’azienda sanitaria, così da protegger-

la. La presidente della Conferenza dei Sindaci Marina Bovolenta ha sottolineato la costante crescita dell’Ulss 19, arrivata al top grazie a questa nuova struttura. La presidente della Provincia, Tiziana Virgili ha caldamente salutato i ragazzi del centro, giacché “siete voi ad averlo reso vivo, vitale lasciando un’impronta indelebile in un progetto condiviso, attraverso il vostro scambio di emozioni e sentimenti”. “L’impegno del nostro ente a favore della realizzazione del centro diurno di Adria” – ha dichiarato il presidente della Fondazione Cariparo, Antonio Finotti – “si è concretizzato nell’ambito di un progetto più ampio rivolto a diverse categorie di soggetti deboli e al contesto sociale. Un’iniziativa con cui abbiamo vo-

Due momenti dell’inaugurazione avvenuta lo scorso 29 marzo

luto migliorare i servizi di assistenza, favorire l’autonomia e l’inserimento sociale di persone disabili, così da fornire una risposta efficace ai bisogni di cui sono portatori e contribuire a migliorarne la qualità della vita”. L’assessore della Regione Veneto Maria Luisa Coppola ha quindi smentito le recenti voci e polemiche sulla probabile chiusura dell’ospedale dal momento che: ”Non c’è scritto da nessuna parte. Abbiamo davanti tante occasioni per far conoscere la nostra città alla Regione”. Infine, la mamma di un ragazzo disabile ha ringraziato pubblicamente la dottoressa Maria Chiara Paparella per il suo grande intervento nel sociale e per l’entusiasmo dimostrato anche nei momenti più bui della sua famiglia.

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10 Adria - Vita in città Iniziative Legambiente critica il piano di alienazioni dell’amministrazione

Firme per salvare corte Guazzo di Melania Ruggini

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ontinua imperturbabile l’azione di Legambiente Adria e Delta a difesa del bosco di pianura di corte Guazzo. Da anni, infatti, il circolo ne chiede la trasformazione in un florido Parco per la città e i suoi abitanti, come promesso da tutti i candidati sindaco nella campagna elettorale dell’anno scorso. Ora il probabile rischio è la vendita dell’area, da parte dell’amministrazione adriese, all’Ulss 19. Legambiente non accetta il fatto che un comune possa ritenere poco utile un parco della città a tal punto da venderlo; ciò rappresenterebbe “un atto di gravità, sia dal punto di vista del verde urbano, che culturale che della salute”. “I parchi nelle città sono sempre stati un patrimonio imprescindibile ed un diritto per gli abitanti - spiegano i volontari di Legambiente - rinunciare a questo significa diminuirne la qualità di vita in maniera drastica e non considerare la natura in maniera umana, ma solo un attrezzo del profitto. Non considerare in una città moderna l’urbanistica del verde e un relativo piano del verde pubblico, nonchè idraulico, significa non valorizzare la città e farla scadere a livelli abissali”. E così Legambiente è scesa recentemente in piazza con una raccolta firme, per evitare l’alienazione di un bene oltremodo prezioso; a tal scopo risulta necessaria una capillare campagna di sensibilizzazione per garantire una diversa destinazione al bosco di pianura. “ E’ strano che gli anziani e i bambini non amino il parco, o giocare fra gli alberi del verde pubblico – il commento - ci sembra strano che

L’associazione ambientalista non accetta il fatto che un Comune possa ritenere poco utile un parco a tal punto da venderlo La protezione civile di Legambiente istruisce nella bonifica da idrocarburi Oltre al verde pubblico, l’associazione dedica la sua attenzione anche alle spiagge del Delta, specie con l’arrivo della bella stagione. Domenica 18 marzo a Rosolina mare, nella spiaggia libera nei pressi della piscina Europa, si è svolta l’iniziativa “Neptune, la cultura del mare nel volontariato: tutela delle coste e prevenzione dei rischi”: l’esercitazione conclusiva del ciclo formativo per la tutela delle coste dalla marine pollution, in cui la protezione civile di Legambiente istruisce volontari nella bonifica delle coste interessate da inquinamento di idrocarburi.

NEWS Diocesi

PREPARAZIONE AL CONVEGNO DI AQUILEIA

Un anno fa tutti i candidati sindaci concordi nel mantenere il bosco nessun adriese voglia arrivare in bicicletta nel parco e godersi una passeggiata con gli uccelli che cantano e magari leggersi un libro”. E ricordano che in passato il circolo aveva intervistato tutti i candidati sindaci che sembravano concordi nel trasformare il bosco di pianura nel parco cittadino. Legambiente specifica di non nutrire pregiudizi sulla vendita di beni comunali, se il fine sia la realizzazione di progetti di beni pubblici. “Molte sarebbero le strutture di proprietà comunale da vendere, poiché non rendono abbastanza. Tuttavia la strada maestra per mettere in ordine i conti è la lotta agli sprechi, che sono ancora alti; basti pensare al risparmio che il comune potrebbe applicare alle bollette tramite il risparmio energetico di tutte le sue strutture. La nostra visione per il futuro delle aree verdi è nella manutenzione data in parte ai cittadini, in quanto responsabilità di tutti”.

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l Vescovo della diocesi di Adria e Rovigo, Monsignor Lucio Soravito de Franceschi, ha riunito presso il Teatro del Centro S. Giovanni Bosco di Rovigo domenica 25 marzo - gli operatori delle parrocchie e degli organismi diocesani i fedeli, i sacerdoti e i religiosi per un momento di riflessione e di preparazione al grande Convegno ecclesiale triveneto di Aquileia che si svolgerà a breve e interesserà tutte le 15 diocesi del Nordest per mettere a punto l’itinerario da seguire per la nuova evangelizzazione. Il Vescovo ha guidato l’incontro che si è svolto in tre parti dedicate ognuna agli argomenti che il comitato preparatorio del Convegno ha individuato: la nuova evangelizzazione, in dialogo con la cultura del nostro tempo e l’impegno per il bene comune.


Adria - Vita in città 11 Iniziative politiche Conte chiede al Governo di mantenere le 15 sezioni venete

NEWS

Tribunale cittadino ancora alla sbarra

Adria shopping nuovo direttivo

Nella nostra regione esiste un’unica Corte d’Appello, 8 sedi centrali e 14 sezioni distaccate che esercitano competenza su 296 comuni, e un milione e mezzo di cittadini di Melania Ruggini

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taffetta per salvare il tribunale di Adria. Dopo i su 296 comuni, e un milione e mezzo di cittadini. La vari commenti dei politici adriesi a difesa della soppressione di queste ultime è risibile se consideriamo importante sezione distaccata, è toccato all’as- ad esempio i 4 distretti di Corte d’Appello della Sicilia sessore all’Ambiente della Regione Veneto Maurizio o le sezioni distaccate che coprono pochi o un solo coConte, esponente di Lega Nord, smuovere lo stallo, mune come a Barletta, Andria, San Severo. In Veneto, chiedendo direttamente al governo di non eliminare dove si è sempre operato razionalizzando, sopprimere i alcuni tribunali veneti, tra cui proprio quello della città distaccamenti territoriali determinerebbe la necessità di ristrutturare le sedi nei capoluoghi, in quanto insufficienti etrusca. Con una mozione al governo, infatti, l’assessore a recepire i nuovi flussi di utenza, oltre che di spostare il leghista chiede il mantenimento non solo della sede personale e i presidi delle forze dell’ordine. Tutto questo annullerebbe ogni possibile rispardi Bassano ma anche di altre 14 mio dalla chiusura dei tribunali sul sezioni distaccate dei Palazzi di I cittadini territorio”. Giustizia attualmente presenti sul rimarrebbero Lo scopo della mozione della territorio veneto, tra cui per l’appun- privi di un presidio Lega Nord è perciò il mantenito Adria, ma anche Pieve di Cadore, per la tutela mento del tribunale di Bassano Este, Cittadella, Castelfranco, Co- dei loro diritti e delle altre 14 sezioni distaccate negliano, Montebelluna, Chioggia, sul territorio tra cui quella polesana di Adria. “Chiedo Dolo, Portogruaro, San Donà, Legnago, Soave, Schio. Con questa mozione, insomma, Conte ha esortato inoltre al Governo di rivedere - precisa Conte - i criteri l’esecutivo nazionale a rivedere i criteri guida che regola- guida che animano le attuali norme di revisione della no le attuali norme di revisione della geografia giudizia- geografica giudiziaria, coniugando i legittimi obiettivi di contenimento della spesa ad una oculata riorganizzazioria nelle varie regioni. “In Veneto – ha spiegato l’assessore Conte – ab- ne degli attuali uffici, valutando le specificità territoriali biamo un’unica Corte d’Appello, 8 sedi centrali di Tribu- e le istanze locali”. Dalle sezioni distaccate dei tribunali dipende non nali e 14 sezioni distaccate che esercitano competenza

Il Tribunale di Adria con lo striscione affisso da chi è contrario alla chiusura solo la trattazione delle cause civili e dei processi penali, ma anche quei procedimenti di volontaria giurisdizione, come ad esempio quelli per la nomina degli amministratori di sostegno. “I cittadini dei mandamenti periferici non soltanto rimarrebbero privi di un irrinunciabile e diretto presidio territoriale per la tutela dei loro diritti - conclude l’assessore ma sarebbero anche costretti a supportare ulteriori spese ed esborsi per richiedere giustizia presso uffici lontani dalla loro residenza, dovendo subire oltre al danno la beffa”.

ROMANI CONFERMATO PRESIDENTE

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irko Romani fa il bis:l’uscente presidente è stato riconfermato infatti alla guida di Adria Shopping, dopo il rinnovo del consiglio di amministrazione dell’associazione, avvenuto sabato 24 marzo. Suo vice è Loris Masarà, nuovo volto nella rosa del vertice, anche lui con un’esperienza pluriennale nell’associazione. Seguono il tesoriere Andrea Nonnato e il segretario Paolo Spinello. “Sono felice per questa riconferma- risponde Romani, all’indomani dell’elezione, che ammette come questa candidatura fosse nell’aria. “Procederò nella continuità del lavoro finora svolto, ponendo sempre nuovi obiettivi. Il giorno 11 aprile faremo un’assemblea con il programma per i prossimi 3 anni, una vera e propria calendarizzazione delle nostre manifestazioni e attività. Sono inoltre contento per il nuovo cda, che ha visto l’entrata di nuovi volti”. Le elezioni del 24 aprile hanno infatti rinnovato il consiglio di amministrazione della storica associazione per il prossimo triennio 2012-2015. Il seggio, allestito presso la sede di Adria Shopping (passaggio Giacomelli), è stato presieduto da una commissione composta da Matteo Sacchetto (in qualità di presidente) e due scrutatori, Gian Battista Giacomelli e Carlo Alberto Bombarda. Le votazioni hanno premiato la seguente rosa di componenti, eletti quali rappresentanti del consiglio di amministrazione: Roberto Bobo Barbujani, Attilio Concon, Laura Farinelli, Luigi Giribuola, Sabrina Guarnieri, Loris Masarà, Andrea Nonnato, Mirko Romani, Paolo Spinello, Veronica Voltan. Il nuovo consiglio rivolge un particolare ringraziamento alla commissione elettorale per la fattiva collaborazione prestata, per la preziosa disponibilità e per l’organizzazione delle votazioni; inoltre ringrazia tutti i commercianti che hanno partecipato Me.Ru. alla votazione.

IN BREVE Isitituto Galilei

GLI STUDENTI PRIMEGGIANO IN ITALIANO E MATEMATICA

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li studenti del Galilei sono tra i più bravi del Nord Est: lo attesa l’Invalsi (Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione), le cui prove hanno dimostrato la bravura degli studenti adriesi, nei test superiori di italiano e matematica, attestandosi così ad un livello superiore rispetto ai coetanei veneti. Le prove Invalsi 2010-2011, elaborate per conto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (Imu), hanno rivelato infatti che gli studenti del Galilei sono di gran lunga al di sopra della media nazionale, oltre a quella del Nord Est. Nello specifico, si tratta di verifiche annuali, obbligatorie dallo scorso anno al termine del secondo anno delle Superiori, atte a indagare il livello di preparazione degli studenti. Queste prove si sono rivelate molto propositive per le classi 2 A, 2 B e 2 C, sia nella prova di italiano che di matematica. I risultati attestano dunque l’eccellenza degli studenti adriesi nelle competenze linguistiche e matematiche, fornendo risposte esatte con una differenza media di + 16 % rispetto alla prova di italiano e + 20% in matematica, comunque al di sopra della media rintracciata nelle scuole con le stesse tipologie e in realtà vicine. Ottime anche le prove delle studentesse, che hanno conseguito livelli superiori rispetto ai maschi coetanei e alla media delle alunne italiane, con il + 7%. Il dirigente scolastico Lodo si è dimostrato molto soddisfatto dei loro risultati, evidenziando i segnali positivi in tema di qualità dell’apprendimento necessaria per incrementare le competenze del singolo alunno, indispensabile per i successi formativi e fondamentale per l’inserimento nel mercato del lavoro di oggi, molto dinamico e in rapido cambiamento. Insomma, maggiore elasticità mentale e di apprendimento sembrano essere le chiavi giuste per una completa formazione scolastica e professionale, a partire dai banchi di scuola. Ma.Ce.

Manifestazioni

29 APRILE, FESTA DEI FIORI

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l 29 aprile Adria si vestirà di fiori. Non poteva mancare anche quest’anno, nella stagione del risveglio della natura, un evento celebrativo legato ai colori, agli aromi e ai profumi della primavera. Piazza Garibaldi farà dunque da cornice alla sesta edizione di “Adria in Fiore” organizzata dalla Pro Loco di Adria con il patrocinio dell’amministrazione. La manifestazione propone anche quest’anno fiori e piante di ogni specie, vasi artigianali, articoli per il giardinaggio, fiori di perline, fiori di carta, primizie di stagione come asparagi e fragole. Nutrito il programma dell’evento che si discosta dalla classica fiera dei fiori. Ritorna ad esempio la mostra “La natura in cornice: l’incanto dei fiori pressati”, in collaborazione con Fidas Adria, con le realizzazioni di Gloria Nives Frigato che hanno riscosso, negli anni scorsi, numerosi consensi e apprezzamenti. L’esposizione, presso Sala Cordella, rimarrà aperta dal 28 aprile al 3 maggio. Approderanno quindi in piazza Garibaldi le variopinte bancarelle degli espositori, che ogni anno provengono un po’ da tutto il Veneto. Altra novità: per finanziare l’iniziativa è stata promossa una gustosa lotteria la cui estrazione avverrà a conclusione della manifestazione. I premi della lotteria, nell’ordine, saranno: netbook Samsung, telefonino Blackberry Curve, Tv LCD 19” Telefunken, Lettore DVD Philips. Il programma della manifestazione è consultabile sul sito www.adriainfiore.com e sul sito della Pro Loco www.prolocoadria.it. Me.Ru.

Cori cittadini

SACCHETTO E POZZAN CONSIGLIERI REGIONALI ASAC

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ella sede del gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe, nel corso della programmata riunione della Luca Sacchetto e Patrizia Pozzan, neo consiglieri regionali Asac Veneto consulta provinciale dell’Asac Veneto, l’associazione per lo sviluppo delle attività corali, che raccoglie oltre 350 cori della regione, si sono svolte le elezioni dei rappresentanti per la provincia di Rovigo per il rinnovo del consiglio direttivo regionale per il triennio 2012/2015. Dopo la relazione sull’attività svolta dai consiglieri regionali uscenti, Giorgio Ferrari e Luca Sacchetto, gli stessi sono stati ringraziati per il loro contribiuto da tutti i rappresentanti dei cori iscritti della provincia, presenti dodici delegati di coro su quattordi iscritti, tra gli altri presenti pure i consulenti artistici Asac Giorgio Mazzuccato e Cristiano Roccato. Roberto Marangoni, presidente dei “Bontemponi” è stato nominato a presiedere l’assemblea, segretario Leno Marangoni del “Soldanella”, scrutatori Giuliano Pasquale del “Melos” e Lucio Menon di “Cante e Ciacoe” di Rovigo. Ampio il dibattito e gli interventi, da tutti sottolineata le necessità di dare maggiore slancio all’attivitù corale del Polesine. Quindi l’elezione e la proclamazione dei nuovi consiglieri che hanno visto in Luca Sacchetto, corista del “Soldanella” di Adria la riconferma. Nuovo consigliere regionale, alla sua prima esperienza, è stata invece eletta Patrizia Pozzan, corista del femminile “Plinius” di Bottrighe. Primi dei non eletti, a pari voti, Giorgio Ferrari e Giorgio Mazzucato. Ro.Ma.


12 Adria - vita in città Impegno comune Il bilancio ad un anno dalla costituzione del gruppo

Gli istituti scolastici richiedono investimenti Tra le iniziative: la raccolta firme per il taglio dei costi della politica e la proposta di un consigliere dei migranti

I relatori dell’incontro, con il microfono Leonardo Bonato

di Melania Ruggini

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opo un anno di attività, l’incontro di Impegno Comune di sabato 24 marzo è stato una buona occasione per trarre un primo bilancio. Leonardo Bonato, Wilma Moda, Ugo Meneghini, Oriana Trombini, Nicola Montani, Omar Barbierato hanno riassunto gli interventi più significativi messi a segno da questo movimento politico, nato alla vigilia delle elezioni del 2011, aggiungendo critiche costruttive avanzato le proposte più significative. Tra le nuove sfide, la prima è la raccolta firme per due petizioni, al fine di portare in discussione nel consiglio comunale adriese i tagli dei costi della politica e il consigliere aggiunto dei migranti, uno dei temi caldi del movimento. Nello specifico, Impegno

L’Intervento Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto* segue da pag. 1

Comune ha lanciato di recente la proposta di eleggere un consigliere aggiunto, senza diritto di voto, che rappresenti gli stranieri del Comune di Adria, che costituiscono già oltre il 10% della popolazione. La seconda iniziativa è quella di costruire, tra chi non si riconosce nella maggioranza politica, un “progetto per l’alternativa” che, raccogliendo le energie migliori non solo tra le forze politiche ma tra tutti i cittadini adriesi, possa dimostrare un modo diverso per governare la città. Ancora, tra i cavalli di battaglia di Impegno Comune spicca la richiesta di maggiori investimenti nella manutenzione degli istituti scolastici adriesi, non solo relativamente al loro decoro, ma anche verso quelle scuole che da anni sono il pun-

to di riferimento della formazione dei giovani polesani, per cui dovrebbero essere l’esempio della considerazione che le istituzioni riservano ai cittadini, garantendo ambienti confortevoli, salubri e sicuri. Protagonisti non solo gli istituti delle superiori adriesi, ma anche le scuole medie di secondo grado, di competenza provinciale. A favore di queste ultime Bonato ha chiesto più volte di coinvolgere la Provincia tramite un’amministrazione accorta e a fianco dei dirigenti scolastici nel difendere il prestigio di Adria quale polo scolastico. Tra gli esempi di incuria, Bonato cita le facciate della sede centrale della Ragioneria, in particolare quelle esposte a nord e a est, che versano a suo avviso in uno stato pietoso: tinteggia-

C’è la forte tentazione di attribuire le colpe della crisi e del disagio che si sta vivendo a delle specifiche categorie che vengono individuate fra le minoranze indifese e chiaramente identificabili. “Bisogna” perciò trovare il colpevole e perseguitarlo per quello che sta succedendo. Storicamente gli “untori” a cui veniva attribuita la diffusione della peste o di altre calamità, sono stati identificati nei gruppi umani degli ebrei degli zingari degli omossessuali, categorie di persone chiaramente identificabili per cultura atteggiamenti, orientamento sessuale religione. Ma negli ultimi anni anche altre categorie sono state oggetto di attacchi razzisti, diffamatori e si sono aggiunte a quelle storicamente perseguitate: si tratta di categorie più generiche e sfumate: gli extracomunitari, di chi arriva da fuori e ruba il lavoro “nostro”, della “gente dell’est europeo” i “musulmani”. I fatti di Tolosa in Francia in cui sono stati uccisi dei bambini ebrei in una scuola, e tanti altri segnali di rinascita dell’antisemitismo in Europa sono un monito

ture dilavate e intonaco scrostato e distaccato a causa dell’umidità e del gelo, per cui risultano scoperti sia gli elementi di laterizio, sia le armature dei cordoli dei solai. “Potrei citare anche – continua Bonato - lo stato della palestra della stessa sede del Maddalena per la quale si può dire dell’inadeguatezza, per usare un eufemismo, dei servizi igienici e dei serramenti”. L’elenco tocca anche l’aula magna del liceo classico presso la sede Badini e gli ambienti dello stesso Bocchi: “Dove tinteggiature, manutenzioni di serramenti e infissi sono solo i primi interventi necessari per un rinnovamento dei locali che invece denunciano per intero l’età dell’edificio, con i suoi acciacchi e le sue carenze”.

importante. Sono episodi di una intolleranza antica, di un odio, di un mostro che può rinascere e attecchire nelle società occidentali, soprattutto in questo momento di crisi. In Italia segnali che episodi come quelli accaduti in Francia si verifichino per il Governo non ce ne sono al momento, questo però non basta ad abbassare la guardia. Anzi. Fatti del genere accadono quando chi vuole colpire ha la sensazione che l’altra parte sia debole. Il metodo migliore per combattere il terrorismo però è non farsi prendere dal panico e non cambiare il proprio modo di vivere, che è proprio lo scopo invece di chi organizza attentati ed uccisioni. Bisogna però nello stesso tempo tenere alta la guardia e lavorare in ogni direzione, con tutti gli strumenti utili, per prevenire e disinnescare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, fenomeni che purtroppo anche se ora con nuove modalità, abbiamo già visto svilupparsi nel corso della storia. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

Benvenuti nel nuovo sito!

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Adria - Vita in città 13 Istruzione Speak Summer, dal 27 agosto al 7 settembre all’Oratorio San Giuseppe

L’inglese si impara da piccolissimi Gli insegnati sono madrelingua e non conoscono una parola di italiano, i bambini dovranno fare affidamento sulle loro conoscenze per comunicare di Melania Ruggini

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al 27 agosto al 7 settembre all’Oratorio San Giuseppe arriva Speak Summer, la nuova animazione estiva completamente in inglese per bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. Promotrice è l’associszione culturale Speak Europe, con sede in via Alberto Mario 13, capeggiata dalla giovane presidente Elizabeth de Boehmler, che vanta un’attivtà didattica pluriennale, intervistata in esclusiva per La Piazza. Presidente, quanto è importante la lingua inglese nel territorio locale? “Direi fondamentale! Come è noto, viviamo in una società sempre più competitiva dove si richiede un impegno sempre maggiore da parte delle famiglie nella preparazione dei propri figli per il loro futuro. Oggi come oggi i genitori sono impegnati nella gestione di molte attività extrascolastiche, utili per una corretta crescita fisica e psicologica dei piccoli, come lo sport e la musica. A nostro avviso e per la continua crescita di domanda che registriamo ogni anno, anche l’inglese fa parte di queste attività”. Qual è l’età migliore per iniziare un corso

d’inglese? “Dalla nostra pluriennale esperienza nell’insegnamento dell’inglese, posso dire che i migliori anni partono dall’infanzia, poichè i bambini riescono a memorizzare perfettamente i diversi suoni che una seconda lingua può avere. Durante l’infanzia, il cervello presenta una certa plasticità che consente di apprendere con estrema facilità una o più lingue straniere”. Quale metodo d’apprendimento adottate? “Speak Europe ha adottato la modalità di trasmettere l’inglese come parte della quotidianità dei bambini, dall’età di 3 anni e mezzo, per farli crescere col contatto diretto dei madrelingua inglesi che incentivano la comunicazione orale col dialogo, integrando le conoscenze grammaticali scolastiche e risultando un’attività complementare al lavoro svolto in classe”. Come si articolerà Speak Summer? “I nostri tutor sono tutti ragazzi anglosassoni che non conoscono una parola di italiano, così che i bambini dovranno comunicare con le loro esclusive conoscenze, aiutati dalle attività educative e ricreati-

Da destra la presidente associzione Speak summer Elizabeth de Boehmler insieme ad una volontaria dell’associazione ve progettate per il campo. Ogni tutor seguirà piccoli gruppi con al massimo 7 bambini, per un diretto coinvolgimento attraverso attività ludico-ricreative, divisi a seconda del loro livello. Nel campo saranno presenti dei volontari italiani, tuttavia le attività didattiche saranno svolte esclusivamente dai ragazzi madrelingua. I corsi si svolgeranno dalle 9 alle 17 e comprenderanno servizio di trasporto per gli esterni, possibilità di pranzo a sacco o catering”.

NEWS Concorsi

A GIUGNO TORNA LA RAGANELLA PER FAR CANTARE ADRIA!

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educe dal successo delle scorse due edizioni torna il concorso canoro La Raganella che apre le iscrizioni alle due serate del 16 e 17 giugno prossimo. Inizialmente dedicato esclusivamente ai più piccoli, fino ai 16 anni, vista la grande partecipazione il concorso giocoso apre le porte anche agli adulti che amano cantare per dare la possibilità di esibirsi davanti ad un pubblico amico e divertirsi con musica e compagnia. Le due serate saranno quindi così composte: la prima, il 16 giungo, sarà dedicata ai bambini e giovani tra i 12 e 16 anni mentre nella seconda serata potranno esibirsi partecipanti dai 16 ai 99 anni. Entrambe l serate di terranno presso la scuola dell’infanzia “Santa Teresa del Bambin Gesù” di Borgo Dolomiti. La Raganella è il concorso canoro più longevo della città di Adria, nato nel 1987 dalla Parrocchia di San Vigilio e destinato solo ai bambini. Dal 2010 il concorso si è evoluto in “Big” e oltre alle serate dedicate ai bambini si è data la possibilità di esibirsi anche ai genitori e ad adulti in genere. Una scelta che ha subito raccolto consensi e che ha dato luogo a delle serate uniche per allegria e bravura dei dilettanti. Le iscrizioni, iniziate lo scorso 5 marzo rimarranno aperte fino al raggiungimento di 15 partecipanti. Ma.Ce.

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14 Approfondimento Centrale di Polesine Camerini Polemiche dopo la dichiarazione di Fulvio Conti

Riconversione. Nel piano Enel nemmeno un euro

Il coordinatore provinciale del Pdl, Mauro Mainardi, e la segretaria della Cisl, Valeria Cittadin

Il colosso dell’energia ha spiegato che i soldi potrebbero essere stanziati dopo la sentenza del consiglio di stato

di Fortunato Marinata

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a dichiarazione dell’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, sulle intenzioni “non urgenti” del colosso dell’energia italiano in merito alla riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, ha fatto crollare un castello di carte in piedi ormai da sette anni. Spulciando tra le pieghe del piano investimenti dell’Enel infatti non c’è traccia di alcuno stanziamento a favore del progetto polesano fino al 2016 e anche se l’azienda è corsa ai ripari spiegando la flessibilità del bilancio e la possibilità che la somma venga inserita dopo un favorevole responso del Consiglio di Stato, sono sempre di più quelli che credono che un’imminente metamorfosi a carbone dell’impianto sia poco più che una chimera. Nel momento in cui questo giornale è andato in stampa, infatti, non era ancora stata resa nota la sentenza sulla validità della modifica della legge regionale 30 istitutiva dell’ente Parco del Po ma il mondo della politica locale e quello sindacale era tornato a dividersi tra i sostenitori della vocazione turistica e ambientalista del Delta e gli irriducibili del carbone. Nulla di strano ma tra i contrari al carbone, e con sorpresa di tutti, si è schierato anche il coordinatore polesano del Pdl Mauro Mainardi. A dire il vero qualcuno lo aveva sospettato che fosse contrario alla riconversione della centrale, vista la sua assenza alla votazione della modifica dell’articolo 30 in Regione, ma l’outing del consigliere ha

dato luogo ad un vero e proprio fuoco di sbarramento dentro al quale non è mancato neanche qualche colpo di fuoco amico. La prima ad incendiare la polveri è stata la segretaria della Cisl, Valeria Cittadin, che al numero uno del Pdl polesano ha rimproverato una visione miope delle risorse del territorio in quanto a suo avviso non sarebbe possibile uno sviluppo del Delta puntando solo sul potenziale del Parco. “Non è stata una bella scelta quella del Parco – sono state le testuali parole – dovremmo pensare a come liberarci da questo legaccio che nel tempo è stato solo una palla al piede allo sviluppo del territorio”. Anche Mainardi aveva criticato il Parco ma per il motivo opposto, ossia per aver permesso di ospitare una centrale a carbone nel cuore dell’area protetta. “Perché un parco funzioni basterebbe volerlo e sostenerlo attraverso una seria strategia economica – è stato invece l’intervento del Wwf diramato con un comunicato stampa dopo essersi sentito chiamato in causa dalle parole della Cittadin – come la politica non dovrebbe pensare alle prossime elezioni, bensì alle prossime generazioni, allo stesso modo un sindacato non può pensare solo a coltivare i propri iscritti con slogan che colpevolizzano le leggi democratiche senza pensare alla conseguenze sui cittadini. E’ proprio il modello economico che la Cittadin ha in mente ad averci portato in questa crisi”.

Ipse dixit

I commenti di Gibin, Bellotti e Munerato

Le parole del coordinatore provinciale del Pdl Mauro Mainardi, in merito alla sua contrarietà della riconversione, sono state replicate da molti politici polesani. Oltre alla Cittadin infatti anche Valerio Gibin, del gruppo Indipendenti di Porto Tolle è intervenuto nel battibecco a distanza. “Queste dichiarazione tradiscono un certo opportunismo – ha spiegato Gibin – se il segretario era contrario avrebbe fatto bene a dirlo in consiglio regionale lo scorso luglio quando è stata approvata la modifica alla legge 30 istitutiva del Parco”. Più velenoso l’attacco del deputato Luca Bellotti. “Mi stupisco del fatto che Mainardi si rallegri di aver perso un investimento di 2,5 milioni di euro. Si tratta di una somma ragguardevole, si pensi che rappresenta la metà esatta di quanto l’Italia ha versato per salvataggio della Grecia. Come si pensa di recuperarli ora? Con il birdwatching e l’anguilla fritta? Chi invece è già convinta che i finanziamenti di Enel siano già stati destinati ad altri siti, fuori dal territorio nazionale, è la parlamentare del Carroccio Emanuela Munerato. “Due miliardi di euro Enel li ha destinati alla Slovacchia, così risulta dal piano industriale. Le scelte di un’impresa cambiano anche in funzione delle autorizzazioni necessarie ad aprire un cantiere, e le parole di Fulvio Conti sull’investimento a Porto Tolle , “Non c’è fretta”, suonano come una sveglia: Enel si può permettere di rinviare un investimento, la provincia di Rovigo di restare in queste condizioni no”.

“LA POLITICA HA L’OROLOGIO FERMO”

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o provato a leggere i giornali dell’agosto 2000, quando fu presentato il progetto orimulsion, poi i giornali del maggio 2005 quando è arrivato il progetto del carbone pulito, e adesso gli articoli dei giorni scorsi, c’è proprio da dire che non è cambiato niente. Un orologio praticamente fermo, cominciando dalle facce dei politici che sono rimaste più o meno le stesse, il Polesine nel frattempo è ancora più in crisi, e la questione che ritorna con le elezioni vicine è ancora: “Il Parco o la Centrale Enel?”. Siamo tornati indietro di 12 anni, oppure non ci siamo mai mossi? Il Parco del Delta può crescere indipendentemente dalla Centrale: all’ombra dello stesso camino, c’è riuscito bene in EmiliaRomagna, meno in Polesine, dove l’orologio è sulla stessa ora di sempre. E dove succede anche questo: l’ostello rifugio “Parco del Delta” di Gorino Sullam, costato 500 milioni di vecchie lire, non apre i battenti dal primo gennaio 2012 e non aprirà nemmeno a Pasqua. Questa baruffa politica che si protrae da un decennio sarà anche utile volta in volta a portare a casa più voti, stavolta dalle Amministrative del 6 e 7 maggio. Ma mentre si allungano la crisi, le incertezze, la lista dei disoccupati e gli anni per trovare un lavoro stabile o andare in pensione, i politici con l’orologio fermo allungano le loro carriere e non capiscono che Parco e Centrale possono crescere insieme.

Le uniche possibilità che abbiamo di sviluppo, non possono diventare materia di accuse senza scuse, per nascondere il fallimento della politica. Dove sono i progetti di sviluppo che vanno oltre la campagna elettorale? Ai lavoratori e alle imprese del territorio chi ci pensa? La politica con l’orologio che funziona deve mostrare le lancette a Enel e chiedere perché “non c’è fretta”, e deve trattare subito sui lavori da svolgere nell’impianto di Porto Tolle, perchè non possiamo subire i tempi dell’iter autorizzativo. E’ ora che la politica sia convincente con gli imprenditori e raccolga risorse dalla Regione e dallo Stato, perché imprese e finanziamenti sono entrambi necessari al Delta, che non è solo Parco e Centrale, ma persone, prima che elettori. Dalmazio Passarella, Rsu Centrale Enel di Porto Tolle



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’arrivo della multinazionale Novamont a rebbe in crescita. La chiusura della scuola media Bottrighe, che ha acquisito Bioitalia, ora rappresenta ovviamente unViaaltro duro colpo sulGe Mercatone Uno rm Mater-Biotech, è il buon esito di una inizia- la vita culturale e sociale del luogo. an In effetti, ia tiva imprenditoriale, in controtendenza rispetto Bottrighe non ha mai ottenuto quel sostegno alla preoccupante situazione recessiva che inte- necessario per poter mantenere un ruolo che ressa anche il Polesine. Proprio per questo, in si è sempre meritato e per ciò che ha sempre vista di un cambiamento di rotta, la presenza dato nella sua antica storia, ad iniziare dalle sue importante, sotto l’aspetto economico, di que- fabbriche e dalle tante attività che hanno consesto stabilimento, dovrebbe far riflettere su gnato, per lungo tempo, pane sicuro ad intere generazioni. Bottrighe, un possibile sviluppo del con la sua laboriosità, ha paese, sotto tanti aspetti, Soppressione sempre manifestato, non L’edificio che dal prossimo anno demografico e sociale in ci sono già state solo l’attacamento alle non ospiterà più le classi medie primis. Chairamente uno a Cavanella Po, proprie radici, ma anche di Bottrighe sviluppo va di pari passo se Mazzorno Sinistro sacrificio, disponibilità e si trovano le giustificazioni per chiudere, non c’è l’attenzione necessaria e Bellombra tutto ciò che una società lontano da Bottrighe, invece, un piccolo comudi tutto il territorio e di chi lo governa. L’amarezza, invece, condivisa dai civile sa dimostare. Ora, con la chiusura della ne avrebbe, non solo salvato la scuola media, media, a catena, ed in un tempo non troppo ma anche la caserma dei carabinieri ormai decittadini, riguarda la decisione chiudere la LOCALI ALTREdi UNITÀ DENTALCOOP: scuola media per l’esiguo numero di nove iscritti lontano, si andrà verso la soppressione delle stinata a scomparire. Il comitato cittadino pro per l’anno scolastico 2012/13, mentre invece, elementari, così come avvenuto nel tempo per salvezza delle scuole di Bottrighe ha raccolto (TV) Cavanella Po, MazzornoFONTANAFREDDA (PN) BERGAMO tante firme, ma il triste destino sembrerebSinistro e recentemen- pure già dai successivi anni,SPRESIANO la prospettiva sarebbe be già segnato. diversa, in quanto la popolazione scolastica sate per Bellombra. Dati e leggi alla mano, qui tel. 0422 881130 tel. 0434 997994 tel. 035 348111

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ttorniati dai sette figli, tredici nipoti e tre pronipoti, Remo Domeneghetti e Lina Andreotti di Bottrighe, hanno ricordato il loro sessantesimo di matrimonio. Toccante la cerimonia svoltasi nella chiesa di San Francesco d’Assisi e di Paola, celebrata dal parroco don Antonio Cappato e sottolineata dai canti del locale coro femminile “Plinius” diretto da Anto- Nella foto: Remo e Lina nella Pavan. Remo e Lina, entrambi Domeneghetti con i loro ventiduenni, si unirono in matrimonio sette figli, tredici nipoti e tre pronipoti durante il 6 marzo 1952, a Marina di Massa, la cerimonia in Toscana, allora sfollati dalla tragica alluvione del novembre 1951. Da li tornarono successivamente in Polesine per ricominciare la vita nella loro terra natia. Remo, per molti anni è stato dipendente Biacor di Bottrighe, sino al pensionamento. Nei giorni festivi, per sostenere la sua numerosa famiglia, si alternò in altri lavori, da operatore di cinema a cameriere, da gestore di albergo a buttafuori e direttore di sala in vari locali. E’ sempre stato presente nel volontariato, quale donatore di sangue, socio collaboratore dell’Avis. Tanto volontariato che ancora oggi lo vede impegnato nel tenere aperto l’ufficio di Bottrighe della medesima associazione. Amante del bel canto, è stato per molti anni corista del polifonico parrocchiale e componente del gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia”. La moglie Lina, da sempre casalinga, gli ha dato alla luce ben sette figli: suor Antonella, Giuliana, Dario, Daniele, Matteo, Anna Sara ed Elia. Ai coniugi Domeneghetti, nel corso della cerimonia, è stata loro consegnata una pergamanena giunta dal Vaticano con SALERNO la benedizione apostolica di Papa Benedetto XVI. Ro.Ma.

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3-4 giorni a seguito dell’impianto stesso. In ogni caso, la ripresa di tutte le normali attività ha effetto immediato. Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.


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Cultura 21

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Via Germania, 1 45030 Occhiobello (RO) tel. 0425 750481 a deliziosi omaggi profumati della Bottega Verde di Adria. fax 0425 1662019 Venerdì 30 marzo La tartaruga di Lendinara ha proposto

TEATRO AMATORIALE LA RASSEGNA SINESTESIE CHIUDE CON SUCCESSO

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ala il sipario sulla prima edizione di “Sinestesie - i teatrali si sono basati proprio sulla contaminazione tra i sensi si incontrano a teatro”, la divertente rassegna di diversi generi artistici tramite il coinvolgimento sensoriale teatro amatoriale. Un bilancio di tutto rispetto, quasi del pubblico. Dopo l’esordio del nota ed amato Tambarelo al diPeriodico sopra delle di aspettative, come riferiscono gli organizdi Bellombra con “Sior Todero brontolon” abbinato agli informazione pubblicitaria - n° 01 - anno 2012 zatori, capeggiati dalla Pro Loco. Il segreto della rassegna assaggi di Ciabatta Polesana (messa a disposizione dal risiede nel felice connubio tra teatro e approccio sensoriale generoso patron Arnaldo Cavallari) per esaltarne il senso per mezzo del quale il pubblico è stato coinvolto, apprez- del gusto, venerdì 23 marzo è entrato in gioco l’olfatto con zandone le sorprese di ogni serata. I cinque appuntamenti la compagnia I Lusiani e “Il marito va a caccia” abbinato

il nuovo spettacolo “Stella e firmamento” con un gradito omaggio pasquale. Gli ultimi due venerdì hanno avuto quali protagonisti La Corba di Ariano con il musical “Mamma mia” e gli Amici di Garibaldi di Lendinara con “Alberto Mario, il Cavaliere dell’ideale”, rispettivamente il 13 ed il 20 aprile. Per la serata finale, fiziosi e appetitosi assaggi

Biblioteca Promozione della lettura e delle lingue straniere

Mia’s, 600 libri in più di Melania Ruggini

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l progetto Mia’s Library è arrivato quest’anno a quota 600, tanti quanti i libri in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco donati alle diverse biblioteche del comune di Adria. Mercoledì 21 marzo si è tenuta la festa per la donazione 2012 all’interno della biblioteca dei ragazzi. L’evento, organizzato dalle associazioni Tartaruga e Formica, ha focalizzato l’attenzione su Mia’s library, un progetto nato nel 2007 per diffondere libri in lingua alle biblioteche pubbliche adriesi (biblioteca comunale, dei ragazzi, del liceo Bocchi, del reparto pediatria dell’ospedale di Adria) per la promozione della lettura e delle lingue straniere. La donazione 2012 comprende

la produzione completa della giallista americana Donna Leon, non ancora tradotta in italiano, oltre ad autori come Bret Easton Ellis, Neil Gaiman, David Foster Wallace, lo spagnolo Manuel Vazquez Montalban, i francesi Amelie Nothomb e Daniel Pennac. Per gli amanti del graphic novel i capolavori di Frank Miller e Alan Moore, la versione inglese di Persepolis di Marjane Satrapi e quella italiana di Arzach del francese Moebius da poco scomparso. Tra le sorprese, la donazione da parte della casa editrice Carthusia di una trentina di volumi dal suo ricco e variegato catalogo. Il progetto non finisce qui: potranno usufruire di questa utilissima donazione tutti gli utenti delle

biblioteche in rete che vorranno prendere a prestito dei libri, rivolgendosi alla biblioteca della propria città, per merito del sistema bibliotecario provinciale. Infine, per gli amanti della lettura è stata creata una email per ricevere maggiori informazioni sul progetto: miaslibrary@gmail.com.

gastronomici sono stati offerti dall’Ostello dell’Amolara. La rassegna è stata organizzata dalla Pro loco adriese, in sinergia col Comune ed il Cinema teatro Politeama. Me.Ru.

Incontri di giovedì La nuova rassegna del Presidio del Libro

“SUGGESTIONI” ATTORNO ALLE ARTI

L

’arrivo della primavera porta con sé attraenti “Suggestioni”, la nuova rassegna del Presidio del Libro, che cadrà ogni giovedì (a partire dal 22 marzo fino al 10 maggio), sempre alle ore 20,45. Caratteristica principale delle serate è reperire, insieme al pubblico, nuove chiavi di lettura rispetto ad alcune determinate espressioni culturali, alla base della produzione e del consumo di alcuni ambiti culturali: il ruolo della critica, la danza e il movimento, la pittura, la musica, la narrativa. Compito del Presidio è unire produttori e consumatori di cultura, per cercare di rispondere ad alcune domande cruciali che percorrono qualsiasi ambito artistico. Il programma completo prevede il 22 marzo “Il mestiere del critico” con Sergio Garbato (Sala Cordella), il 29 marzo “Conoscersi attraverso il movimento” con Giulia Troni (sede Artalide, Via Chieppara), il 12 aprile “Dipingere un quadro” con Silvio Zago (Pozzo dei desideri, Piazza Oberdan), il 26 aprile “Ascoltare la musica” con Omar Barbierato (Pozzo dei desideri), il 10 maggio “Scrivere un libro” con Maurizio Spano (Pozzo dei desideri). Tutti gli incontri saranno coordinati da Sandro Marchioro. Melania Ruggini

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22

LO

SPORT in PRIMO PIANO

ADRIA RACEWAYV

Triathlon Adria ha trovato la sua campionessa

AUTO ABILITY E CLASSIC SHOW TRA GLI APPUNTAMENTI DI PRIMAVERA

di Martina Celegato

E

’ tornata la primavera e con essa anche le numerose iniziative che animano Adria International Raceway. Da poco si è conclusa la Sedicesima edizione del Rally di Adria Città del Pane - II° Memorial Valerio Cavallari, tenutosi il 10 e 11 marzo, fase conclusiva del Rally Circuit Series 2011-2012 dove dopo due giornate di corse adrenaliniche è stato incoronato vincitore Piero Longhi, ex campione italiano, accompagnato da Vietti al volante di una Mini WRC. Il pilota si è piazzato davanti a Donetto e Pettenuzzo che hanno combattuto fino all’ultimo per salire sul podio. Ma tra i prossimi appuntamenti, oltre alle prove libere sia per automobili che per moto, va segnalato il Primo appuntamento di Auto Ability 2012, organizzato da Historic Cars Club, che avrà luogo il prossimo 25 aprile con ben 4 prove di abilità da superare al volante. Il 5 e 6 maggio, invece, il circuito ospiterà la 4° edizione del Classic Show, la mostra mercato di auto e moto d’epoca che quest’anno si svolgerà in contemporanea con il Meeting Internazionale d’epoca organizzato dalla Federazione Italiana Motori. Un appuntamento internazionale quindi che conterà la partecipazione di oltre 250 piloti provenienti da ogni angolo d’Europa. W.L.

Emma Girardello regina dei campionati triveneti

S

embra uno sport da superuomini ma invece il Triathlon è una disciplina semplice e divertente. Certo richiede un grande impegno e una grande costanza e in molti casi ottimi allenatori come quelli del Rhodigium team che negli ultimi anni sono riusciti a far raggiungere ottimi risultati ai loro atleti in questa disciplina. Una delle migliori atlete della scuderia è senza dubbio la giovane adriese Emma Girardello che ha dato un assaggio delle sue doti durante i campionati studenteschi interregionali tenutisi lo scorso 2 marzo presso il “Centro Sportivo la Ghirarda” di Treviso dove la giovane promessa si è classificata prima nella corsa campestre con 3’19’’ nei 1000 metri. Alla competizione erano presenti tutte le più forti atlete emergenti del panorama del triveneto, ossia Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Emma Girardello, accompagnata dall’allenatore Paolo Negrini, ha affrontato la gara in maniera egregia e tatticamente perfetta portandosi al primo posto negli ultimi 200 metri, dopo essersi sempre mantenuta tra le prime atlete. Dopo il testa a testa con la campionessa di casa, Emma ha avuto la meglio con un tempo e un risultato

La giovane campionessa sul gradino più alto del podio foto tratta dal sito Area Sport

che le hanno aperto le porte delle competizioni nazionali. Meno brillante la prestazione alla finale regionale cross dove la giovane atleta si è qualificata diciottesima dopo aver abbandonato la gara a causa di dolori addominali. Ora la prossima battaglia sarà quella delle finali nazionali studentesche di Reggio Emilia dove Emma potrà competere con atleti provenienti da tutta Italia. Un’altra importante partecipazione del Team è stata quella del 30 marzo scorso giorno in cui si sono tenute le prime competizioni di atletica provinciali a partire dalle ore 16 presso l’impianto sportiva “T.

Biscuola” di Rovigo e al quale il Rhodigium ha partecipato con un’ottima rappresentanza di atleti Junior, molti dei quali al debutto. Per la seconda volta è inoltre tornato l’appuntamento Triathlon dei Ovi, una manifestazione non agonistica, tenutasi lo scorso 7 aprile dove amatori dello sport, atleti e appassionati hanno potuto prendere parte senza esclusione. Suddiviso in tre frazioni, come vuole la disciplina, ossia corsa, bici e nuoto la manifestazione ha visto gli atleti attendersi dopo ogni disciplina per arrivare tutti insieme al traguardo.

ADRIA NUOTO FUCINA DI CAMPIONI

Le formazioni di palla nuoto Under 13 e 15

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in da piccoli insegnano come il nuoto sia uno degli sport più completi e stando ai successi macinati fino ad oggi dagli atleti di Adria Nuoto è indubbio come questo sport possa diventare anche una grande palestra agonistica, che la realtà adriese va ad onorare competizione dopo competizione. Un bel momento quello attuale per la società sportiva che vanta tra le sue fila atleti di vari discipline, da pallanuoto a nuoto sincronizzato fino ai campionati di categoria. Ben due atlete hanno preso parte ai campionati di nuoto di categoria primaverili che si sono tenuti a Riccione dal 31 marzo al 1 aprile: la “veterana” Silvia De Biaggi, classe 1995 tra le più note atlete adriesi e Claudia Braggion, tra le più giovani, classe 1999. Partecipazioni importanti che hanno segnato il ritorno in grande stile del Polesine all’interno della panorama nazionale. Di rilievo sono anche le prestazioni che fino ad ora hanno caratterizzato il campionato di Pallanuoto con le squadre adriesi, Under 13, Under 15 e Under 17, in acqua con grinta e instancabile volontà per affrontare squadre molto forti, senza mai scoraggiarsi ma portandosi sempre al limite delle proprie capacità. Sod-

disfacenti anche le prestazioni della squadra degli atleti esordienti Adrianuoto (categorie C,B e A1) che ha partecipato al XI meeting Nazionale Giovanissimi tenutosi a Riccione il 17 e 18 marzo scorsi in cui molti giovani atleti si sono contraddistinti per tempistiche e prestazioni da veri e propri professionisti. Gli Esordienti sono stati anche impegnati nella fase di qualificazione del Trofeo Staffette lo scorso 25 marzo ad Imola. Ottima la performance ottenuta all’interno del Trofeo Interleghe, tenutosi lo scorso 11 marzo a Cervia dove Adrianuto ha partecipato grazie alla qualificazione di Luca Cappelli, allenato da Monica Sandri, piazzatosi al III posto con i 50 dorso. La squadra Master Codigoro ha invece partecipato al XI Trofeo repubblica di San Marino lo scorso 10 marzo sono stati conquistate ben 2 medaglie d’oro (Benazzi, 200 misti e Barboni, 100 stile), 3 argenti (Benazzi, 5 farfalla, Guerzoni 100 rana e 200 misti) e 2 bronzi (Barboni 50 farfalla e Klimova, 100 stile quest’ultima qualificatasi anche per i mondiali). Buone anche le prestazioni per i Mondiali master per i quali Adrianuoto ha ottenuto ben 3 qualifiche (Sandi, Barillari e Garbellini). Ma.Ce.


a Chioggia e Sottomarina

gi 60

COMPRO ORO PA G A M E N T O I N C O N TA N T I di Destro Anna

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16 24

VIAGGIO IN

PROVINCIA ROVIGO

Operazione trasparenza Pubblicati i redditi di consiglieri e assessori

A palazzo Celio non c’è “Paperon de’ Paperoni” La più ricca risulta essere una donna, Monica Moro, con quasi 99mila euro il più povero Michele Franchi con 1,6 mila euro

IX edizione di “Vado sicuro”

I RAGAZZI DENUNCIANO LE CRITICITÀ STARDALI

di Melania Ruggini

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Palazzo Celio sede della Provincia

opo la pubblicazione dei redditi dei Monica Moro, che di professione è medico, parlamentari nazionali, è toccato an- con quasi 99mila euro, seguita dal consiche ai consiglieri provinciali di Rovigo gliere Franco Grotto (che ha dichiarato circa metterci la faccia, dal momento che sono 90mila euro), mentre sul podio, al terzo postate pubblicati on line le loro dichiarazioni sto, si piazza Claudio Marzola (87,386). Tra gli asdei redditi. Tuttavia, dati sessori più ricchi alla mano, le sorprese non Tra Montecitorio ci sono poi Giumancano ed alcuni dati e Rovigo seppe Boscolo sono addirittura sorpren- la differenza dei portafogli (73.299 euro), denti. Bellan Soprattutto un fattore è notevole e netta Claudio (72.404euro ), salta decisamente agli occhi: tra Montecitorio e Rovigo la differenza Angelo Sivier (con 72, 489 euro), Filippo dei portafogli è notevole e netta (e non solo Carlin (68,656 euro), Giuliana Gulmanelli (67,568 euro), Francesco Ennio (65,226 quella, verrebbe da pensare). Infatti, tutti i consiglieri hanno un red- euro). Invece si piazza come fanalino di dito totale inferiore ai centomila euro, per coda, con 36mila euro, Leonardo Raito. Tra i volti più noti, il presidente Tiziaquanto concerne il 2010. La più ricca risulta essere una donna, na Virgili dichiara 63,8mila euro all’anno,

mentre il vicepresidente Guglielmo Brusco ne dichiara 42,9; Laura Negri dichiara un reddito di 38, 778mila. Altro dato significativo, invece, è la relativa “povertà” di alcuni consiglieri, che ammettono una dichiarazione al di sotto dei 10mila euro annui, ossia Alessandro Rigoni con 9,2 mila euro, Fiorella Cappato con 8,7 mila, Oriana Girardi con 6,9 mila, Antonello Contiero con 1,9 mila e Michele Franchi 1,6 mila euro. Insomma, la morale della favola sembra chiara: Rovigo non è esattamente un paese per ricchi, stando alle dichiarazioni dei politici provinciali, smentendo la diffusa sentenza secondo la quale con la politica ci si arricchisce.

I

ragazzi di 57 istituti polesani stanno già preparando i lavori del concorso associato alla nona edizione di Vado sicuro, l’iniziativa targata “Provincia di Rovigo” per la sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Quest’anno però c’è una novità in più, infatti rispetto alle precedenti edizioni, questa introduce però una importante novità, che si propone di rendere Vado Sicuro ancora più efficace: il progetto integra la sua tradizionale “mission” di sensibilizzazione di bambini e ragazzi sul valore del rispetto delle regole con il concetto di partecipazione attiva alla gestione del territorio. Gli studenti, appunto, sono stati invitati a rilevare se nei tragitti che compiono più frequentemente vi siano dei punti di forte criticità che possano creare pericolo per la loro incolumità o per quella degli altri, e ne l caso vi fossero di segnalarli o di suggerire percorsi alternativi. Tutto il materiale raccolto andrà pubblicato sulla mappa interattiva che la Provincia di Rovigo sta predisponendo su base Google Maps, proprio per raccogliere segnalazioni positive e negative relative alla percezione del rischio legato alla sicurezza stradale.

13 MILA POVERI IN POLESINE GLI AIUTI ARRIVANO SOLO DALLE ASSOCIAZIONI

I

n Polesine circa 13.000 persone vivono situazioni di povertà e quasi 9.000 sono a rischio. E’ la stima, sulla base di dati Istat, presentata nel secondo incontro del corso di formazione per volontari dell’accoglienza, promosso dal Csv di Rovigo e dalla Caritas diocesana alla Casa Sant’Andrea di Rovigo. Una delle principali difficoltà per chi opera in questo settore è avere dati attendibili sul fenomeno, come ha spiegato Donata Tamburin, presidente di Arcisolidarietà: “I dati ufficiali non rispecchiano la realtà che incontrano le associazioni. Così chi deve pianificare le politiche sociali non ha un quadro di riferimento adeguato”. Vanno inoltre riviste le strategie degli enti loca-

li: “I contributi economici alle persone non aiutano ad uscire dalla difficoltà - continua - mentre servizi come mense, docce o asili notturni sono gestiti prevalentemente dal volontariato. In Polesine, su 35 servizi, oltre 30 sono gestiti dalle associazioni”. Ad abbozzare un quadro del fenomeno a livello locale sono stati Carlo Zagato della cooperativa sociale Porto Alegre e Alessandro Sovera della Caritas. In provincia di Rovigo si stimano circa 6.700 persone in condizioni di povertà assoluta, 6.400 in povertà relativa e oltre 9.000 a rischio di povertà (10% della popolazione). Altri dati vengono da associazioni e servizi per i poveri. Nel 2011 sono stati oltre 250 gli utenti

accolti che hanno dormito o soggiornato in strutture di accoglienza, 255 persone hanno ricevuto un pasto caldo alla mensa dell’associazione San Vincenzo de Paoli, 1.163 hanno chiesto aiuto materiale allo sportello “Porta Amica”, 148 hanno preso contatto con il camper dell’Emmaus, 425 si sono rivolte alla Caritas, 320 al Centro di ascolto comunale, 160 ai servizi di Portaverta. Nello stesso anno, 160 famiglie erano in attesa di alloggio per emergenza abitativa e 460 hanno chiesto l’assegnazione di un alloggio Ater. Negli ultimi anni, infine, i redditi dei polesani hanno mostrato crescita zero.

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Spazi aperti 25 17 Agricoltura Le dichiarazioni del ministro Clini hanno messo in apprensione Coldiretti

No agli Ogm, noi puntiamo sulle tipicità Regione e dalle associazioni di categoria contrarie anche alla ricerca genetica. “Ci si concentri sulle energie rinnovabili” di Denise Formigaro

L

e affermazioni del ministro dell’Ambiente, Corra- “Il problema principale è quello della salvaguardia del do Clini sugli Ogm, hanno destato molto scalpore, “Made in Italy” – spiegano alla Coldiretti - gli Ogm soprattutto tra le associazioni del settore agricolo. non centrano niente con i prodotti tipici d’Italia. C’è Il ministro, intervistato dal Corriere della Sera, ha af- una grossa differenza tra gli incroci e gli ibridi rispetto fermato che: “Gli Ogm possono portare molti benefici, all’ingegneria genetica. Infatti, il riso del Delta del Po nasce dalla tradizione degli incrocreando dei prodotti che possono ci varietali, ma non dagli Ogm. crescere anche in condizioni cli- Senza l’ingegneria Nel Polesine non abbiamo bisomatiche estreme. Perciò, mettere genetica non si gno degli Ogm, perché il nostro un freno all’ingegneria genetica è avrebbero il Riso un grave danno”. Clini continua Carnaroli o il pomodoro obiettivo è quello di rispettare la natura e di valorizzare le nostre poi dicendo che le preoccupazio- San Marzano produzioni. Abbiamo, infatti, il ni delle associazioni di categoria sono condivisibili, ma si deve comunque continuare marchio Dop sull’aglio bianco e il marchio Igp sul riso, con la ricerca. Inoltre, afferma che: “Senza l’ingegne- sull’insalata di Lusia e sul radicchio di Chioggia”. Colria genetica non si avrebbero oggi alcuni prodotti tipici diretti, continua affermando che questi prodotti modifid’Italia come il Riso Carnaroli, il pomodoro San Mar- cati geneticamente, pongono seri problemi di sicurezza zano, il basilico ligure, la cipolla rossa di Tropea…”. ambientale e alimentare, oltre che essere grandi nemici Perciò, dall’Italia e da altri paesi dell’Unione Europea, della tipicità e della distintività del Made in Italy. “Noi arriva un’inedita apertura agli organismi geneticamente di Coldiretti, sappiamo bene che la ricerca è importante, modificati. L’Europa, in primis l’Italia, è sempre stata, ma deve avere obiettivi sostenibili, condivisibili e utili infatti, contraria all’utilizzo degli Ogm. Contrarietà del- per il benessere della società e non deve creare solo la quale sono fiere soparttutto le associazioni agricole. dei profitti per poche multinazionali”. L’associazione,

WWF IMPEGNATO NELLA CAMPAGNA DEGLI ALBERI L’associazione raccoglie le piante seminate e poi donate dai volontari

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n albero è qualcosa di più di una semplice decorazione in giardino o di un ombrellone che ci protegge dal sole. Un albero rappresenta la vita, non solo per tutti gli esseri umani, ma anche per tutte le specie di animali. Per questo l’associazione Wwf Rovigo continua la sua opera di piantumazione, ovvero l’azione di piantare alberi nei giardini delle scuole, nei parchi pubblici e L’oasi naturalistica di Castelnovo nelle zone umide semidistrutte dall’azione umana. Un esempio di questo mità naturali che ne conseguono. Gli alberi, sopruso è la Valle della Buora a Salvaterra. infatti, sono in grado di contenere le frane “La Buora era una palude con una ricca ve- e gli smottamenti delle rive e degli argini getazione. Ma è stata poi completamente dei fiumi, sventando così in modo naturale distrutta – racconta Eddy Boschetti presi- le alluvioni. Per questo la riforestazione è dente del Wwf provinciale. Dopo una de- fondamentale e tutti possono aiutare il Wwf nuncia partita dalla nostra associazione, il in questo “gesto di pace verso il pianeta”. Consorzio di Bonifica ha pensato di costruire Basta mettere nel proprio orto, in terrazza o degli invasi o cave. Dopo qualche tempo in giardino, qualche vaso dove piantare alabbiamo notato che iniziavano a crescere cuni semi di piante da frutto. Quando sarandei canneti e che i primi uccelli stavano già no cresciute si possono donare al Wwf che ripopolando la zona. Così abbiamo deciso le metterà a dimora in luoghi pubblici. Per di piantare alcuni specie di alberi autoctoni dare un’ulteriore testimonianza di quanto per far si che sempre più specie di uccelli un albero sia importante, è doveroso ricorritornasse in questa importante zona umi- dare che il Wwf stanzia un finanziamento di da”. I problemi che un’assenza di vegeta- quasi 6000 euro per l’acquisto di piante da zione possono provocare, perciò, rischiano sistemare nelle zone più a rischio. Questo di essere molto gravi, non solo per quanto nonostante le moltissime donazioni private. riguarda gli animali, ma anche per le calaDe.Fo.

Un campo coltivato con semi selezionati attraverso la manipolazione genetica inoltre, avanza qualche proposta d’azione per il Ministro: “Gradiremmo che il ministro Clini si occupasse a tempo pieno di energie rinnovabili, adottando i decreti sugli incentivi che aspettiamo da mesi, così come gradiremmo la sua attenzione sul tema del recupero energetico degli affluenti di allevamento per la produzione di biogas, invece di creare illusione sugli Ogm”. Anche la Regione Veneto la pensa come Coldiretti: “Dobbiamo cercare di valorizzare i nostri prodotti di qualità, e non certo svendere la nostra agricoltura, il nostro territorio e la nostra società ad aziende multinazionali che si

arricchiscono con gli Ogm – afferma l’assessore all’agricoltura Franco Manzato - noi vogliamo che qualità, tipicità, pulizia e sicurezza siano le parole d’ordine dei prodotti Made in Italy e Made in Veneto e vogliamo valorizzare tutti quegli agricoltori che, per fare questo, si spaccano la schiena. Inoltre, vorrei ricordare che il 75% degli italiani e degli europei è contraria all’utilizzo degli Ogm nei propri paesi. Perciò non possiamo permetterci di andare contro l’opinione pubblica. Noi delle Regione Veneto abbiamo sempre detto no a questi Organismi geneticamente modificati e continueremo a farlo anche


26 20 Personaggio “A volte un bacio” Il primo libro di Walter Lazzarin

L’isola di Guado che assomiglia un po’ a Rovigo Alla prima fatica editoriale il giovane scrittore polesano racconta un po’ di se, un po’ della sua città e prende un po’ in giro l’amore di Denise Formigaro

U

n’isola che ha per abitanti giovani magri e vecchi grassi; un posto dove poter rifugiarsi dagli affanni della vita ordinaria. Ecco che cosa può diventare Rovigo agli occhi della fantasia di un giovane scrittore rodigino. Il suo nome è Walter Lazzarin, 29 anni, laureato in economia e in filosofia, segretario di una società sportiva di Rovigo, insegnante del dopo scuola presso un istituto privato e ora scrittore con il suo primo romanzo appena pubblicato, dal titolo “A volte un bacio”. Un ragazzo con molte passioni che ha iniziato a scrivere quasi per gioco: “Era il 20 gennaio 2005 e avevo appena dato un esame di diritto commerciale che mi ha impegnato moltissimo – racconta Walter - così la sera stessa decisi di annotare su un quaderno tutti i miei pensieri. E da

questi sono nate delle brevi storie”. Ma il suo primo vero libro prende vita a maggio del 2005 sempre per caso: “Un giorno un mio amico mi propone di scrivere un libro diverso dal solito, sfruttando la mia abilità nel prendere in giro le persone. E così ho fatto: ho raccolto tutti gli stereotipi che mi davano fastidio e ne ho fatto una parodia”. Ed è in questo modo che nasce “A volte un bacio” ultimato nel dicembre dello stesso anno, ma pubblicato solo dopo varie correzione da parte dell’autore. “All’apparenza può sembrare il solito romanzo d’amore, con le solite storie e un finale scontato. Ma, come ho già detto, non è proprio così, in quanto parto da un format classico, che in questo caso è il romanzo d’amore, ricalco alcuni stereotipi tipici del genere e poi li prendo un po’ in

giro”. Un romanzo innovativo, ambientato in un’isola che non esiste di nome Guado, che però ha delle caratteristiche in comune con Rovigo, e il protagonista, anch’esso inventato, che però è molto simile all’autore: “Essendo il mio primo romanzo era quasi inevitabile che raccontassi di vicende realmente accadute, che mi appartengono. E che raccontassi delle mie idee, che magari ora non condivido più. Il tutto mischiato, però con la fantasia”. Ma questo romanzo racconta anche un “modus operandi” tipico di Walter, che viene ripreso anche in altri libri che lui ha già scritto: “Io amo molto intrecciare due vicende assieme, in questo caso la storia d’amore la descrizione dell’isola. Quando il lettore si incuriosisce su un versante io

“Mi è stato proposto di scrivere un libro sfruttando la mia abilità nel prendere in giro le persone smetto di parlarne e passo subito all’altro. Così il lettore è sempre all’apice della curiosità. Inoltre mi piace molto lavorare sui sensi, non solo sull’udito e sulla vista, come accade al cinema, ma anche sul tatto, sull’olfatto e sul gusto”. Uno scrittore che, già dal suo esordio, ha le idee ben chiare e uno stile ben definito: “A breve pubblicherò con la mia casa editrice – il foglio letterario - una piccola raccolta di storielle d’amore. E successivamente ho già in programma di

Nella foto Walter Lazzarin, 29 anni laureato in economia e in filosofia divulgare anche un giallo”. Insomma uno scrittore poliedrico che non ama specializzarsi in un solo genere. “So benissimo che il mio primo libro non venderà molte copie perché la casa editrice è conosciuta solo in Toscana. Ma spero che grazie al web e grazie al tour che sto facendo per presentare il mio romanzo, molte persone si incuriosiscano e vogliano leggere questo romanzo e anche quelli che scriverò”.

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28 Noi e gli altri Realtà cittadine Rinnovati i vertici dell’associazione

Dario Nicoli presidente di Comete onlus

Nata dall’idea di un gruppo di operatori dell’Ulss 18, alle spalle ha tre anni di attività importanti nel campo della psichiatria di Melania Ruggini

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innovato il consiglio direttivo dell’associa- programmi nuove iniziative che consentiranno di zione Comete onlus. Tre anni di attività alle intercettare il disagio tra gli adolescenti coinvolgenspalle, ubicata all’interno della Croce verde do direttamente il mondo della scuola e i genitori”. di Rovigo (via Tre Martiri 67/E), Comete è nata Le aree di interesse di Comete riguardano vari setdall’idea di un gruppo di operatori dell’Ulss 18 di tori, ossia il coordinamento dell’area adolescenti, Rovigo e ora ha un nuovo presidente, il giornalista gestito da don Mario Ferrari, che sarà coadiuvato Dario Nicoli, subentrato allo psicologo Antonello da Paola Guerrini, Elena Berto, Miriam Rossi, FeGrossi, che diventa suo nuovo vice. Le cariche di derica Ottomanelli, Giusy Meloni, Domenica Luciasegretario e tesoriere sono state invece affidate nò, Maria Grazia Avezzù. Altra aerea di lavoro è a Sandra Toso. Il consiglio direttivo si compone l’identità di genere, seguita da Giorgio Faccioli. da Elena Berto, Francesca Corradi, Patrizia Davì, Il fundraising sarà gestito da Francesca Corradi, i Cristina Pavanello, Monica Venturini e Roberto social network da Miriam Rossi, l’area comunicazione e marketing da CriZanni, mentre Emanuele Toniostina Pavanello, mentre lo, dirigente del Dipartimento di Il sodalizio ha la telecompagnia è stata psichiatria dell’Ulss 18, assume guadagnato affidata a Maria Rita Catla presidenza del comitato scien- il contributo 5 tozzo e Francesca Sivietifico e coordinerà l’area psichia- per mille. Si tratta trica con Roberto Zanni. “Tra i di una piccola somma ro. Quest’anno Comete ha guadagnato inoltre il progetti già realizzati nei primi tre anni di vita– ha dichiarato il vicepresidente contributo 5 per mille previsto dalla legge finanGrossi – figurano un corso di ippoterapia rivolto ziaria per le associazioni onlus, in merito al quale a persone affette da disturbo mentale, un servizio il presidente ha così commentato: “Si tratta di una di telecompagnia a sostegno delle famiglie e tra i piccola somma, che può crescere notevolmente

Nella foto il neo presidente Nicoli (foto tratta da Rovigo Oggi)

se, in occasione della prossima dichiarazione dei redditi, i contribuenti indicheranno il nostro numero di codice fiscale 01369250293 da devolvere alle donazioni”.

NEWS Diocesi

PREPARAZIONE AL CONVEGNO DI AQUILEIA

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l Vescovo della diocesi, mons. Lucio Soravito de Franceschi, ha riunito presso il Teatro del Centro S. Giovanni Bosco di Rovigo, domenica 25 marzo gli operatori delle parrocchie e degli organismi diocesani i fedeli, i sacerdoti e i religiosi per un momento di riflessione e di preparazione al grande Convegno ecclesiale triveneto di Aquileia che si svolgerà dal 13 al 15 aprile 2012 ed interesserà tutte le 15 diocesi del Nordest per mettere a punto l’itinerario da seguire per la nuova evangelizzazione. Il Vescovo ha guidato l’incontro che si è svolto in tre parti dedicate ognuna agli argomenti che il comitato preparatorio del Convegno ha individuato: la nuova evangelizzazione, in dialogo con la cultura del nostro tempo l’impegno per il bene comune. Nel saluto iniziale il Vescovo ha ricordato che il riferimento più importante è al cammino compiuto dalle comunità cristiane dal primo convegno ecclesiale di Aquileia che venne fatto vent’anni fa. Si è riflettuto e ci si è confrontati sulla realtà del Nordest che in questi anni è cambiata in modo radicale e veloce. Ora anche la diocesi di Adria-Rovigo intende essere presente e collaborare con generosità a questa riflessione che riguarda il futuro del cristianesimo nel nostro territorio e per questo motivo da tempo gruppi parrocchiali, associazioni e movimenti ecclesiali si sono impegnati in una ricerca ed in una riflessione attenta della situazione a partire dal vissuto delle persone e del territorio.


Cultura provinciale 29 21 Teatro Al Politeama di Adria il prossimo 20 aprile alle ore 21

“Alberto Mario, il cavaliere dell’ideale” L’appuntamento con il grande protagonista risorgimentale concluderà la rassegna “Sinestesie” di Mattia De Poli

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opo il successo ottenuto lo scorso 25 febbraio al teatro Ballarin di Lendinara, “Alberto Mario, il cavaliere dell’ideale” replica al Politeama di Adria il prossimo 20 aprile alle ore 21, chiudendo la rassegna “Sinestesie. I sensi si incontrano a teatro”, promossa dalla Pro loco adriese. Il dramma in un atto, scritto e diretto da Adriano Farinelli, è dedicato all’insigne personaggio risorgimentale, nato a Lendinara dove è sepolto insieme alla moglie Jessie White. Alberto Mario, vissuto fra il 1825 e il 1883, fu scrittore, saggista e filosofo: la più nota tra le sue opere è “La camicia rossa”, testimonianza dell’epopea garibaldina a cui partecipò in prima persona. Ed è principalmente a questo racconto che si ispira l’opera teatrale, promossa nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia dall’associazione “Amici di Garibaldi”, di cui Farinelli è socio. Sulla scena Alberto Mario dialoga con la moglie, lendinarese di settembre, vengono proiettate anche vecinglese di nascita ma legata al marito per venticinque chie fotografie. Lo spettacolo è accompagnato da musiche anni e partecipe a sua volta del movimento guidato da tratte principalmente da celebri canti risorgimentali. Tutto Giuseppe Garibaldi: attraverso la loro conversazione emer- concorre a mettere in evidenza la grandezza degli ideali gono gli aspetti principali del pensiero politico, religioso e dell’illustre garibaldino, la fermezza dei valori sostenuti artistico dell’eroe lendinarese. Gli interventi di una voce durante tutto l’arco della sua vita, l’intelligenza di un lettefuori campo permettono alcuni stacchi scenici: attraverso rato curioso e assetato di sapere. “Alberto Mario, il cavaalcuni flashback Alberto Mario può così discutere con i più liere dell’ideale” vuole dunque essere una sorta di biogranoti protagonisti del Risorgimento italiano, da Giuseppe fia in forma drammatica. Adriano Farinelli ha spiegato che Mazzini a Cavour, da Giuseppe Gacon quest’opera ha inteso rendere ribaldi a Carlo Cattaneo. Mario ap- La più nota tra un “doveroso riconoscimento ad un prezzava particolarmente la visione le sue opere personaggio che non è molto conofederalista di quest’ultimo, ma nella è “La camicia rossa”, sciuto nel panorama risorgimentale rappresentazione teatrale emerge sull’epopea nazionale ma a cui dobbiamo molchiaramente anche il forte legame garibaldina to per la cronaca degli eventi”. La di amicizia con Giosuè Carducci che produzione è locale come il cast che nelle sue visite in Polesine incontrò spesso Alberto Mario rappresenta lo spettacolo: Ruggero Sichirollo (Alberto Mae Jessie White. “La camicia rossa”, studiato dagli storici rio), Marina Ferlini (Jessie White), Davide Sartori (Carlo ma ingiustamente poco conosciuto dal grande pubblico, Cattaneo), Gino Bazzan (Cavour), Tiziano Fontan (Giosuè racconta anche il celebre incontro di Teano, a cui lo scrit- Carducci), Morris Furegato (Giuseppe Garibaldi), Ruben tore fu presente: per questo episodio, così come per la Farinelli (Giuseppe Mazzini), Andrea Bagno (Voce fuori colorata descrizione che Alberto Mario propone della fiera campo).

NEWS Associazione musicale “Orazio Tarditi”

POMERIGGI IN MUSICA

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’associazione musicale “Orazio Tarditi” di Badia Polesine, in collaborazione con il Comune locale e con la Provincia di Rovigo, propone la prima edizione dei “Pomeriggi in musica 2012”. Nei quattro incontri, tutti in programma a partire dalle ore 17 presso la sala convegni dell’abazia della Vangadizza, si esibiranno Silvia Rambaldi e Rezzo Rossi al clavicembalo (20 maggio), Filippo Bergo alla viola e Renzo Rossi al clavicembalo (3 giugno), Pietro Tosarello alla tastiera elettrica (17 giugno) e, per finire, Mario Marcassa proporrà una lezione-concerto di chitarra basso e di chitarra elettrica (1 luglio) con l’esecuzione di brani di musica jazz di propria composizione. Al termine di ogni appuntamento verrà offerto ai presenti un aperitivo. L’associazione badiese, intitolata a un monaco camaldolese del Seicento, che fu compositore di musica e trascorse per parte della sua vita presso l’abazia altopolesana, con questa iniziativa intende promuovere l’interesse e la passione per la musica facendola conoscere nelle sue varie forme secondo principi morali ed educativi. Il presidente Vinicio Ferrigato ha precisato che la rassegna si ispira ad altre iniziative simili realizzate con successo in province limitrofe: “Alcuni aggiustamenti nell’organizzazione dell’evento sono stati resi necessari dal contesto e in particolare dal periodo dell’anno in cui gli incontri verranno proposti. Ma coltiviamo la speranza di ripetere il successo ottenuto da altre esperienze simili e di dare un seguito anche a questa manifestazione”. M.D.P.

Nella foto i ritratti di Alberto Mario e della moglie Jessie White e un momento tratto dalla pièce teatrale

Gruppo astrofili polesani Dal 18 maggio “La terra è blu”

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el 2012 il Gruppo astrofili polesani compie trent’anni di attività e, dopo aver raggiunto prestigiosi risultati, rilancia con nuove iniziative. In un recente appuntamento presso il planetario “Claudio Tolomeo” di Rovigo, a conclusione del ciclo di incontri “Fra terra e cielo”, il presidente Giorgio Cosco ha manifestato la propria soddisfazione per il successo dell’iniziativa e ha annunciato il nuovo ciclo di conferenze dal titolo “La terra è blu”, che avrà inizio il 18 maggio e il cui programma è disponibile sul sito www.astrofilipolesani.net. Dal 18 aprile l’associazione promuove inoltre un corso di elettronica e di introduzione alla fotografia digitale, tenuto dall’ingegnere Stefano Costa, mentre dal 14 maggio il dottor Mattia Negrello e il professor Roberto Ragazzoni proporranno un corso di astronomia. Le lezioni si terranno presso l’osservatorio “Vanni Bazzan” di Sant’Apollinare ma potranno essere seguiti anche via web in streaming e le registrazioni rimarranno comunque a disposizione degli interessati anche in seguito presso l’osservatorio. In autunno il dottor Andrea Fasson organizzerà un corso di chimica, ma prima è atteso un fenomeno particolare e raro: il transito di Venere davanti al sole previsto per la mattina del 6 giugno prossimo. Per le osservazioni astronomiche il Gruppo astrofili polesani, grazie al contributo della Fondazione della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e al sostegno della Provincia e del Comune di Rovigo, ha provveduto a sostituire il telescopio principale con uno strumento più potente e più stabile, adatto in particolare alla fotografia di interesse scientifico. M.D.P.

“Incontri con l’autore”

15 appuntamenti letterari P rosegue la rassegna “Incontri con l’autore”, un ciclo di 15 appuntamenti con famosi autori e giornalisti del panorama culturale nazionale. Arrivata alla sua sesta edizione, “Incontri con l’autore” promuove e diffonde la lettura nel territorio provinciale, creando vari momenti di aggregazione tra le comunità più piccole, arricchite di un’importante funzione culturale a favore dell’intero territorio del Polesine. In programma dal 24 febbraio al 19 maggio, questa manifestazione sta raccogliendo molte adesioni e consensi, grazie ai momenti di alta cultura e intrattenimento proposti. Il calendario di questo mese prosegue, sabato 14 aprile ore 21.00 con Michela Marzano sarà a Fiesso Umbertiano (sala Polivalente) con Volevo essere una farfalla, Mondadori. Venerdì 27 aprile ore 21 Filippo Ongaro sarà ad Arqua Polesine, in sala consiliare del Castello Estense con Mangia che dimagrisci, Piemme 2011. Sabato 28 aprile alle 21 Lucia Rizzi (la tata Lucia di SoS Tata) sarà ospite di San Martino di Venezze (atrio della scuola media Alighieri) con Fate famiglia, Rizzoli, 2011. Giovedì 3 maggio ore 21.00 Nando dalla Chiesa intratterrà il pubblico di Porto Tolle (sala consiliare del Municipio) con La convergenza, Melampo, 2011. Sabato 12 maggio

Mauro Corona ore 21.00 Anna Kanakis appoderà a Salara con L’amante di Goebbels. Marsilio, 2011. Venerdì 18 maggio ore 21.00 Mauro Corona sarà a Villadose, (Sala Europa di Piazza Moro) con il libro Come sasso nella corrente. Mondadori, 2011. Sabato 19 maggio ore 21.00 Toni Capuozzo spiegherà a Castelmassa (teatro Cotogni) La guerra spiegata ai ragazzi Mondadori 2012. Me.Ru.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO Fa più paura della grande sete del 2003 Siccità record in pianura e montagna

Niente pioggia e neve in inverno e primavera, fiumi e laghi a secco di Nicola Stievano

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otrebbe andare peggio del 2003”: gli addetti Nel frattempo gli agricoltori sono i primi a risentire della ai lavori sperano tanto di sbagliare ma questo penuria d’acqua: il mais appena seminato fatica a germoinizio di primavera, dopo un inverno completa- gliare e le altre colture, dalla vite al granoturco, dalla frutta mente all’asciutto, non promette niente di buono. Manca- agli ortaggi, senza acqua non maturano. L’irrigazione è già no ancora due mesi al periodo più caldo dell’anno eppure iniziata, con oltre un mese di anticipo, ma rischia di non poter proseguire perché la poca acqua fino ai primi di aprile di pioggia se disponibile non basta per tutti, anzi ne è vista veramente poca. Da metà Allarme dovrà essere razionalizzata. dello scorso novembre sono caduti in per l’agricoltura A fine marzo nella nostra regiomedia fra i 50 e gli 80 millimetri di ma scarseggia ne, stando ai dati dell’Anbi, l’associapioggia in pianura e in montagna la anche l’acqua zione nazionale delle bonifiche, manneve non si e quasi vista al di sotto ad uso potabile cano all’appello oltre 140 millimetri dei 1800-1500 metri. I laghi alpini e i bacini nel Bellunese, Trevigiano e Vicentino sono in di pioggia, che significa 140 litri d’acqua per metro quadrasecca e la portata dei fiumi è ridotta al minimo. Insomma to. Come se non bastasse la falda nell’area centrale delle niente pioggia e pochissima neve in montagna, una conco- risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, mezzo mitanza di fenomeni che hanno lasciato a secco le riserve metro al mese, e le portate di tutti i principali corsi d’acd’acqua e stanno mettendo a rischio anche l’approvvigio- qua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi. namento degli acquedotto, tanto che si parla addirittura di Rispetto alla media che viene calcolata a partire dal 1994, razionalizzare l’acqua per uso potabile. Alla fine di marzo i bacini idrografici del nostro territorio hanno registrato un la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi dopo l’en- deficit pluviometrico medio del -34%, in particolare: Lemenesimo incontro con i tecnici e gli amministratori di tutti ne -49%; Piave -35%; Brenta Bacchiglione -30%. i consorzi di bonifica, delle autorità di bacino regionali e Le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e interregionali, degli enti gestori degli impianti idroelettrici. Confagricoltura lanciano l’allarme: “Dopo i rincari di inizio

anno di gasolio e tasse come l’Imu – spiegano i rappresentanti degli imprenditori del primario – che già hanno eroso il reddito delle imprese, ora ci troveremo a fare i conti con i danni della siccità e del maltempo che in qualsiasi momento potrebbe abbattersi nella nostra regione. Ormai le condizioni climatiche sono cambiate e non possiamo passare da un’emergenza all’altra”. In campagna le difficoltà sono evidenti. “La stagione delle semine si è concentrata in pochi giorni – spiega Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia – perché finché hanno potuto gli agricoltori hanno aspettato che la situazione cambiasse. Così la richiesta di sementi e prodotti correlati si è concentrata in un periodo di tempo ristrettissimo, provocando anche problemi di approvvigionamento. Con la siccità del 2003 l’agricoltura ha perso oltre la metà del mais veneto e gran parte delle altre colture. Quest’anno partiamo con il grosso handicap di un inverno praticamente all’asciutto, che ha costretto ad anticipare le irrigazioni, dove questo è possibile. Le prossime settimane saranno ancora più critiche”. “Stiamo lavorando al piano contro il rischio di allagamenti causati da eventi alluvionali – ha aggiunto – ma dovremo pensare ad un piano per affrontare i ricorrenti periodi

di siccità, in cui anche le casse di espansione potrebbero tornare utili”. Tra gli interventi strutturali si è convenuto di dare priorità al potenziamento della barriera contro la risalita del cuneo salino sull’Adige. A Venezia la Regione ha deciso di procedere con la razionalizzazione dell’acqua. “In base alla specificità di ogni singolo bacino, - spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Conte - sarà prevista la riduzione dei valori del deflusso minimo vitale, accompagnata dalla contestuale riduzione dei prelievi irrigui o dalla turnazione nell’ambito dell’operatività dei singoli consorzi di bonifica. I soggetti gestori degli invasi idroelettrici dei bacini montani dovranno trattenere integralmente le risorse idriche così risparmiate nei serbatoi, allo scopo di renderla disponibile nel periodo estivo. L’Arpav verificherà le effettive portate prelevate e effettuerà i necessari periodici controlli sulla situazione generale”. Conte ha fatto presente che l’applicazione di queste misure avrà effetto sull’intero sistema di gestione dell’acqua, compreso il recupero dei livelli delle falde idriche sotterranee anche mediante il risparmio idrico dei prelievi e il controllo sull’uso della risorsa, a beneficio principalmente degli impianti acquedottistici e dei prelievi attraverso pozzi da falde di qualità.

EFFETTO SICCITÀ SUI PREZZI MANZATO METTE IN GUARDIA: “OCCHIO ALLE SPECULAZIONI”

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n “effetto collaterale” della siccità è il rischio speculazione, con l’immancabile impennata dei prezzi che si registra ad ogni nuova emergenza. A denunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. In queste settimane le colture venete sono in sofferenza e la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però Franco Manzato attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di

questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – spiega l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come

‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita, senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti

da Paesi dove il problema non esiste”. Manzato invita tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori, “Perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.


Il Veneto in primo piano 31 7 L’emergenza Dal Polesine alla Bassa Padovana si aggrava la minaccia di inquinamento delle falde

L’acqua del mare risale i fiumi in secca e “brucia” le colture N

on è solo la mancanza d’acqua a preoccupare perché un’altra minaccia arriva dal mare, soprattutto per il Polesine e la Bassa Padovana. Si tratta del fenomeno del cuneo salino, vale a dire della risalita dell’acqua del mare lungo i fiumi durante i periodi di magra. L’assenza di piogge e la scarsità delle risorse idriche ha prosciugato i corsi d’acqua principali, dal Brenta all’Adige, ora esposti alla minaccia del cuneo salino. L’acqua salata può risalire anche per diversi chilometri per poi inoltrarsi nelle falde sotterranee, inquinandole, e “bruciando” le coltivazioni in vaste zone fra Chioggia, Adria, Cavazere, Piove di Sacco e Conselve. Preoccupa il livel-

IL CASO

lo dell’Adige. La siccità degli ultimi tempi ha abbassato la portata del fiume a meno 3,66 metri rispetto allo zero idrometrico al livello di Boara Pisani. A questa quota corrisponde una portata variabile tra gli 80 ed i 100 metri cubi d’acqua al secondo: insufficiente perché possa funzionare lo sbarramento antisale posto alla foce dell’Adige, costruito negli anni ’90 e non più adeguato alla portata minima che il fiume ha fatto registrare nell’ultimo decennio. Il Consorzio di bonifica Delta del Po, competente per comprensorio, non ha le disponibilità economiche sufficienti per gli interventi strutturali necessari per rimodernare la barriera antisale. “La soluzione al proble-

ma non può essere la costante danza della pioggia dei polesani – commenta amaro il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo – Il Veneto sta dando un brutto esempio di gestione del territorio e, per il secondo anno consecutivo, stanzia zero euro per le opere di contrasto all’abbassamento del suolo (e al conseguente fenomeno del cuneo salino). Sono tagli devastanti e autolesionisti. I polesani sanno bene che la subsidenza sta pericolosamente continuando nel nostro territorio ed è conseguenza anche dalle estrazioni metanifere degli anni ’50. Per riparare questi danni, lo Stato aveva riconosciuto dei fondi speciali ai territori colpiti: Polesine, ferrarese

e ravennate. Infatti, al contrario del Veneto, la regione Emilia Romagna nei propri bilanci sta continuando ad indirizzare i fondi statali verso le opere di bonifica dei propri territori colpiti dalla subsidenza”. “Per fermare l’acqua dolce che si disperde in mare e impedire la risalita del cuneo salino nell’asse BrentaBacchiglione-Gorzone - spiega l’ingegner Giuseppe Gasparetto, direttore del consorzio di bonifica Adige Euganeo - abbiamo già pronto e finanziato il progetto dello sbarramento a Chioggia. Un’opera da quasi 25 milioni di euro che ci permetterebbe di risolvere una volta per tutte il problema. I soldi ci sono già, ma non c’è tempo da perdere”.

TORNA IL CONTRIBUTO AI CONSORZI DI BONIFICA PER TUTTI I PROPRIETARI

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assa sulla bonifica, la Regione ci ripensa e cancella l’esenzione per i contribuenti “urbani” e per tutti coloro che pagavano meno di 16,54 euro. Dopo due anni viene reintrodotto il contributo ai consorzi di bonifica per tutti i proprietari di terreni e fabbricati. La legge non funzionava, hanno ammesso gli amministratori regionali, perché ai consorzi di bonifica vengono a mancare ben 10 milioni di euro, che comunque sono dovuti. A quanto pare non è praticabile la strada che siano le aziende di gestione dell’acquedotto a pagare i consorzi di bonifica per la loro attività relativa agli scoli nei centri abitati serviti di fognatura. Quindi verrà riammesso il tributo

anche in zona urbana, anche se c’è da stabilire cosa accadrà per le zone urbane che scaricano direttamente in fiumi come il Bacchiglione, che non è di competenza dei consorzi stessi. Non solo: sparisce l’esenzione per chi doveva pagare meno di 16,54 euro, ma il meccanismo stabilito è che la Regione vedrà quanti soldi ha a disposizione per far fronte al mancato incasso dei consorzi e poi deciderà a che livello far scattare la possibile esenzione. Dagli ambienti di Palazzo Ferro Fini pare che la quota di esenzione sarà a 7 euro, ma sarà una delibera di Giunta a stabilirlo. E sarà da vedere anche se ci sarà un effetto retroattivo del tributo, relativo al 2011.

messaggio pubbliredazionale

Le Terme di Loipersdorf i luoghi del benessere

In piena Stiria, le Terme di Loipersdorf attrezzate per bambini. Gli scivoli hanno dispensano benessere, relax e caratteristiche diverse, ma un comun divertimento in una cornice di pace denominatore: lasciarsi andare. e natura, profumi e colori annessi. Le Le recenti new entry hanno arricchito il Terme di Loipersdorf sono un resort con preesistente parco acquatico esterno numeri da primato europeo: 35 piscine e e le piscine interne dell’area definita 23 saune, due ristoranti, cinque hotel, un Terme da vivere (Lebenstherme), la più centro conferenze, un campo da golf e un grande del complesso con tanti e diversi centro fitness per un totale di 35 mila mq ambienti adatti a ogni età ed esigenza. di superficie e 600 mila ospiti all’anno. Nessuno escluso. Decisamente più intimo Ma al di là di ogni cifra la prerogativa più e raccolto lo Schaffelbad, spazio che il evidente è l’offerta trasversale con cui il resort riserva alla distensione e alla cura resort termale può coprire ogni tipo di di sé in una cornice di raffinato design. vacanza. Meta di turismo congressuale, è una destinazione perfetta per Le Terme di Loipersdorf il divertimento formato sono un resort con numeri famiglia e allo stesso da primato europeo tempo oasi esclusiva di remise en forme. Ci sono spazi e angoli In 8.500 mq distribuiti su quattro piani per tutti, a partire dal nuovo acquafun si trovano biblioteca, terrazze relax con aperto lo scorso novembre con nove affaccio sul lago, 14 piscine (tra cui la scivoli (tra cui in anteprima europea vasca-catino Schaffel, che dà il nome uno doppio da competizione) e aree all’area) e altrettante saune. Qui ci si può

Il benessere e la salute fisica e mentale sono elementi strettamente legati ed imprenscindibili per una vita di qualità. In questo giocano un ruolo fondamentale l’alimentazione, l’esercizio fisico e la capacità di rilassarsi. concedere anche coccole extra come farsi guidare da un terapeuta leggeri nell’acqua in una piscina circolare a 36 gradi (Watsu) o provare il rasul, antico rituale di purificazione orientale, proposto nella variante stiriana con prodotti provenienti dalla natura.

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32 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Consiglio regionale Approvata la legge finanziaria per il 2012

Polemiche su consorzi, ticket e acque minerali Con 31 voti favorevoli e 22 contrari approvati i primi 27 articoli di Mauro Gambin

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rima i veneti” era uno degli slogan usati dal sa maggioranza se non dello stesso partito. Qualche presidente Luca Zaia durante la campagna collaborazione, certo, ma il grosso della discussione è elettorale. Durante le fasi che hanno portato girato attorno a tre articoli. Infatti le parole più grosse all’approvazione della legge finanziaria e del bilancio sono volate per l’emendamento presentato dal Pdl, con previsionale per il 2012, è stato usato come un fa- il quale sono state prorogate al triennio 2013-15 le stidioso pungolo dagli esponenti dell’opposizione per riduzioni di pagamento dei diritti di prelievo di acque sottolineare il ritardo con il quale il Consiglio è andato minerali, seguito dalle nuove modalità per l’esenzione al voto. Il primato, infatti questa volta è negativo. Il dal pagamento dei ticket sui farmaci mentre per il ritorVeneto è arrivato dopo le altre 19 Regioni ricorrendo no del tributo ai consorzi di Bonifica c’è stato addirittura inoltre all’istituto dell’esercizio provvisorio. L’iter è stato uno smarcamento del Consigliere Nicola Finco dal suo lungo anche a causa del quadro economico finanziario compagno di partito Maurizio Conte che ne ha proponazionale alquanto incerto, il dibattitto è stato comun- sto il rinserimento, salvo poi votare complessivamente que acceso e i temi importanti. Tanto per fare un esem- la legge insieme al resto della Lega. Temi importanti, pio, nelle settimane che hanno preceduto il voto si è dunque, non solo perché su questi si sono accapigliati parlato di un sostanziale riordino di Veneto Agricoltura, gli esponenti di palazzo Ferro Fini ma piuttosto perché in chiave più “economica” ovviamente; degli stanzia- riguarderanno da vicino le tasche dei cittadini. Con menti per salvare Veneto Strade dal default; di equi- l’emendamento presentato dal Pdl per prorogate fino parare i costi del difensore civico al triennio 2013-2015 le ridue del difensore dei minori a quelli Maglia nera zioni del pagamento dei diritti delle figure apicali di enti regionali per il Veneto, di prelievo di acque minerali in o di società controllate. Insomma il Consiglio scadenza a fine 2012, la magspendere meno o risparmiare di al voto gioranza che guida la Regione ha più? Con le idiosincrasie politiche per ultimo scelto di non incassare una bella non è sempre possibile spigare cifra per i prossimi anni. Infatti, le ragioni di un bilancio che tra le tante cose avrebbe alle aziende che imbottigliano l’acqua è stato fatto un dovuto risolvere almeno in minima parte anche le ur- sconto: pagheranno 1,50 euro per ogni metro cubo di genze delle imprese in balia dei rovesci provocati dalla acqua e suoi derivati anziché i 3 euro di canone. Per la crisi. Ma su questo fronte non è stato deciso molto, Regione ciò si traduce in un mancato incasso di 3,5 mianzi niente, niente nemmeno sulla riorganizzazione di lioni di euro l’anno che moltiplicato per i tre previsti dal Veneto Agricoltura il cui articolo è stato stralciato, niente provvedimento porta alla cifra di i 10 milioni di euro. sulla costituzione del gruppo regionale di Protezione Ci- Somma che a molti sarebbe parso più giusto incassare vile e anche l’articolo 3, riguardante l’Attribuzione alla per destinarla alle aziende in difficoltà. “Esisteva l’idea Regione del gettito derivante dalla lotta all’evasione in di un fondo di rotazione per il sostegno delle piccole immateria di compartecipazione regionale all’Iva, è rima- prese - ha commentato Stefano Peraro dell’Udc – ma sto un cassetto vuoto dentro al quale non è stato messo in questo modo si è deciso di aiutare solo quelle che imgran che. Non per questo sono mancati scontri, accesi bottigliano l’acqua”. “La Regione non ha soldi – gli ha diverbi e rimarcati distinguo anche all’interno della stes- fatto eco Pietrangelo Pettenò, della Federazione della

Marino Zorzato, Pdl

“ARTICOLO 18 ANCHE AI DIPENDENTI PUBBLICI?”

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a bocciatura dell’ordine del giorno sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da parte di un inedito asse Lega-PD è di fatto una vittoria del PDL”. Lo affermano il vicepresidente della Giunta regionale Marino Zorzato e il capogruppo del PdL Dario Bond dopo il voto del documento presentato dal gruppo del Popolo della Libertà e respinto in aula da una maggioranza rosso-verde. Il documento ha come obiettivo l’estensione dei contenuti della riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori anche ai dipendenti pubblici. “Crea stupore - afferma Zorzato - che nel 2012 la classe politica esprima ancora valori discriminatori come questi. Nella nostra visione del mondo liberale - prosegue il vicepresidente della Giunta - non vediamo differenze tra tipologie di lavoratori e vogliamo che vengano superate le eventuali disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e tra lavoratori di piccole aziende e di grandi aziende. Quando si riforma il mercato del lavoro non ci possono essere lavoratori di serie A e di serie B - sottolinea Marino Zorzato - ma solamente lavoratori con uguali livelli di protezione sociale. Ringrazio, infine, i colleghi del mio gruppo politico del Pdl in Consiglio regionale del Veneto - conclude Zorzato - per aver sollecitato un argomento così importante per il futuro del nostro Paese”.

Laura Puppato, Pd

OTTENUTI FONDI PER LE PARI OPPORTUNITÀ

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iamo riusciti a garantire la sopravvivenza di alcune realtà fondamentali che faticano quotidianamente ad andare avanti, malgrado la funzione di prevenzione e di tutela sociale che sanno svolgere sul territorio”. Questo il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato, dopo l’annuncio dell’inserimento a bilancio di 470 mila euro nell’ambito delle pari opportunità, come richiesto dai democratici. “Avevamo chiesto 1,2 milioni ed è dunque chiaro che in sede di assestamento bisognerà ritoccare in alto queste cifre. Ritengo comunque importante, dopo gli azzeramenti che inizialmente la Giunta voleva imporre, lo stanziamento per i centri anti-violenza (130 mila) così come quello per le politiche comunali e scolastiche sulla parità di genere (300 mila) fondamentali per la sensibilizzazione dei giovani”.

Soddisfatti e non Andrea Bassi, Lega Nord

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VAS

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Il Consiglio regionale presso palazzo Ferro Fini Sinistra – ma decide di aiutare chi ogni anno spende quattro miliardi di euro in pubblicità”. Toccherà le tasche dei veneti anche il reinserimento del tributo ai consorzi di Bonifica anche per coloro che sono allacciati alla rete fognaria, voluto dell’assessore del Carroccio, Maurizio Conte, e le nuove modalità con le quali verrà accordata l’esenzione dal pagamento dei ticket sui farmaci. In precedenza la dispensa avveniva sulla base dell’Isee, ora invece come parametro verrà usato il reddito complessivo familiare legato all’Irpef, diminuendo in questo modo il numero di coloro che in futuro potranno beneficiare dell’esenzione. Dal lungo dibattito costitutivo della legge finanziaria e quello legato all’approvazione sono rimasti fuori alcuni problemi che verranno affrontati con provvedimenti legislativi ad hoc nei prossimi mesi. Tra questi esiste l’intenzione di un riordino dei servizi di trasporto pubblico locale in un’ottica di razionalizzazione e di una più equa ripartizione delle risorse finanziarie tra le aziende di tutto il territorio veneto da applicare con criteri diversi da quelli della spesa storica. Un impegno in questo senso è stato formalizzato con un ordine del giorno che, tra l’altro, affida ad una commissione tecnica lo studio della definizione dei servizi minimi per il trasporto pubblico locale nei settori automobilistico, lagunare e tramviario. Il dibattito, dunque, è destinato a continuare. Graziano Azzalin, Pd

“IL NOSTRO CONTRIBUTO È STATO DETERMINATE”

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l contributo che il Pd ha dato a questa finanziaria è importatnte – spiega Graziano Azzalin – del resto Lega e Pdl sono sempre più divisi fra loro e al loro interno. Isi Coppola ha rivendicato a se il merito dei due milioni per il ripascimento degli arenili ma nel bilancio presentato con la sua firma tale cifra non compariva nemmeno e che il finanziamento è arrivato grazie a un emendamento firmato da me e dal collega Lucio Tiozzo e a tal proposito vorrei ricordare che all’appello ancora mancano tre milioni per la subsidenza e per i maggiori costi sostenuti per la difesa idraulica in Polesine. Importanti ritocchi sono stati ottenuti dal Pd anche per quanto riguarda la piccola pesca costiera, l’allevamento, i Caa, gli impianti di sollevamento delle acque, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, le borse di studio, la cooperazione, la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, il contrasto della criminalità organizzata, i centri antiviolenza. Azzerati, invece i Confidi, i fondi di rotazione e i fondi di sostegno agli affitti”.

sprime soddisfazione il consigliere della lega Nord per l’approvazione da parte del Consiglio veneto di un proprio emendamento alla finanziaria che introduce nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica per gli strumenti urbanistici attuativi. “Questo emendamento - spiega Bassi - determina in quali casi deve essere disposta la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), seguendo da un lato la direttiva comunitaria e dall’altro il codice ambientale. I benifici derivanti da queste nuove disposizioni sono molteplici, a partire dalla semplificazione amministrativa, che consente finalmente di chiarire le modalità di intervento in una selva di leggi nazionali confuse e in continuo cambiamento. Cristiano Corazzari, Lega Nord

DIVERSI INTERVENTI RIGUARDANO IL POLESINE

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onostante le ristrettezze economiche spiega Corazzari - abbiamo cercato di dare una risposta anche al Polesine. A tal proposito voglio sottolineare l’importanza di alcuni provvedimenti, a cominciare dall’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Giunta al reperimento delle risorse a favore dell’ex Ospedale Psichiatrico di Ficarolo che oggi versa in grave situazione debitoria. Non meno significativa è l’approvazione della rateizzazione in 10 anni dei canoni pregressi dal 2003 al 2009 per i passi carrai lungo la rete di Veneto Strade, che consentirà di dare un sostegno a quei privati e alle piccole imprese. Altri vantaggi sono rappresentati dallo stanziamento di 2 milioni di euro per la bonifica dei territori del Delta e il milione di euro per interventi di ripascimento e difesa delle coste marittime. Carlo Alberto Tesserin, Pdl

“BENE PER GLI AIUTI ALLA PESCA”

“E

’ una prima importante risposta al comparto della pesca che versa in condizioni drammatiche. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada dialogando sia con il Governo nazionale che con l’Unione europea”. Così il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin ha commentato lo stanziamento di 400 mila euro a favore del settore della pesca in accoglimento di un emendamento “dedicato” presentato dallo stesso Tesserin con il collega del Pdl Mauro Mainardi. “L’utilità di questo emendamento è dimostrata anche dalla convergenza trovata in aula con i consiglieri Lucio Tiozzo e Pietrangelo Pettenò”, rimarca il presidente della Commissione Statuto che rileva anche il sostegno degli assessori Manzato e Ciambetti. “Manzato deve proseguire negli sforzi in corso e saper dialogare con tutte le Istituzioni nazionali ed europee. Dobbiamo dare risposte urgenti”.



34 12 Cultura veneta Museo Correr di Venezia Fino all’otto luglio la mostra sulla Secessione viennese

Tanti auguri Klimt

In esposizione il “Fregio di Beethoven”, il “Girasole” e per la terza volta nella storia le due Giuditte di Alain Chivailò

I

l Museo Correr di Venezia fino all’otto luglio si può vantare di avere la seconda esposizione al mondo, per qualità e importanza, di opere di Gustav Klimt dopo il Museo Belvedere di Vienna. Inoltre poter esibire, una di fronte all’altra, per la terza volta nella storia Giuditta I (1901) dal Belvedere e Giuditta II (Salomè 1909) da Cà Pesaro è senza dubbio sinonimo di grande evento. Da Vienna arriva anche l’olio su tela “Girasole” del 1907 recentemente acquisito dal Belvedere e esposto per l’occasione come prima mondiale. “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione” è la mostra che festeggia in Italia il 150° dalla nascita di Klimt (Vienna 1862 – Neubau 1918) e nel contempo richiama i 102 anni dalla IX Biennale di Venezia del 1910, in cui il Maestro esibisce 22 opere tra cui Giuditta II (Salomè) acquisita poi linguaggio di allegorie, metafore, con una stilizzazione di dalla Biennale stessa. Venezia per Klimt rappresenta il suo figure e una forte impronta decorativa. In Italia è il Liberty, primo viaggio all’estero, avvenuto nel maggio 1899, dove Art Nouveau in Francia e Belgio, Modern Style in Gran dalla visita della Basilica di San Marco è colpito talmente Bretagna. L’architettura per la prima volta è in simbiosi dai mosaici d’oro che nasce in lui l’ispirazione, consolidata con le arti figurative e decorative e il focus su Hoffmann, poi dal soggiorno a Ravenna, per il architetto e interior design, vuole suo “periodo d’oro”. Storicamente Per Klimt Venezia dimostrare proprio quest’aspetto. la “Secessione” nasce tra 1800 fu il suo primo L’esposizione che ne deriva, si e ‘900 con grandi trasformazioni viaggio all’estero. articola nell’evoluzione storica del politico, sociali ed economiche. Un Rimase folgorato movimento con documenti e opere periodo di sentite e forti contraddi- da San Marco di Gustav Klimt e fratello Ernst, Moll, zioni dove la mentalità ottocentesca Match, Hoffmann e altri. Grande ims’imbatte in una voglia di cambiamento data dal nuovo patto è sicuramente l’allestimento della sala con il “Fregio secolo. Vienna è un laboratorio intellettuale e artistico che di Beethoven” di Klimt disposto su tre pareti, che decorava anticipa queste problematiche con la nascita nel 1897 la sala di Beethoven nella sede della Secessione a Vienna. della “Secessione” con i primi aderenti quali G. Klimt, Wa- Una mostra evento, che ha saputo esporre un percorso vagner, Olbrich, Hoffmann, Moll, Moser e Roller. Il rifiuto di lido e interessante nell’anno in cui tutto il mondo reclama quanto è stato, unito al clima del Simbolismo, porta a un opere di Gustav Klimt e della “Secessione”.

A PALAZZO FORTUNY Il fashion dalla Vreeland

N

ella sede di moda e sperimentazione d’arte di Venezia, ossia Palazzo Fortuny, fino al 26 giugno è in essere un’esaustiva mostra dedicata a Diana Vreeland (Parigi 1903 – New York 1989) donna poliedrica, complessa e originale del mondo del fashion. Un percorso per interpretare il suo pensiero e relativo stile fornendo varie letture: “Diana Vreeland after Diana Vreeland”. Tre sono i cardini della sua carriera nella moda: nel 1936 è scoperta da Carmel Snow, che la vede ballare una sera al St. Regis in Chanel, iniziando così la collaborazione con la rivista “Harper’s Bazaar” di cui diventa fashion editor nel 1939. Dal 1962 lavora per Vogue America, passando quasi subito alla direzione, fino al 1971. L’anno successivo entra nel Metropolitan Museum of Art di New York presso il Costume Institute in qualità di consulente speciale. Il percorso espositivo tocca queste diverse fasi con documenti personali, pubblicazioni e vestiti di Yves Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga, Chanel, Schiapparelli, Missoni, Pucci e costumi dei Balletts. Le sue sentenze e diktat sono conosciuti come “non amo il narcisismo, ma approvo la vanità”, “la maggiore volgarità è qualsiasi imitazione della giovinezza e della bellezza”, “perché non trasformare la vostra pelliccia d’ermellino in un accappatoio?”, “il bikini è l’invenzione più importante dopo la bomba atomica” e infine “l’eleganza è rifiutare”. Vivace, brillante, carismatica ha introdotto argomenti inesplorati per l’epoca come il benessere, la cura del corpo e della pelle, la chirurgia plastica, traducendo ai più un mondo della moda in continuo cambiamento. Il noto fotografo Richard Avedon, che collaborò con la Vreeland a Harper’s Bazaar, di lei disse: “Diana è vissuta per un’immaginazione Al.Ch. governata dalla disciplina. Nessuno l’ha eguagliata”.

Intervista a Vittoria Chierici

Vittoria Chierici

N

ell’ambito della fase organizzativa della mostra “Variazioni, riproposizioni, modifiche” di Budrio (Bologna) presso le Torri dell’Acqua, fino al 5 maggio, l’intervista con l’artista poliedrica Vittoria Chierici è diventato d’attualità grazie ad una notizia: da Firenze, Palazzo Vecchio, sono stati rilevati dei pigmenti sottostanti l’affresco di Vasari compatibili con colori usati da Leonardo Da Vinci in diverse opere e di conseguenza nella “Battaglia di Anghiari” del 1503, che per l’incompiutezza complessiva fu coperta nel 1557 dagli affreschi Vasariani. Il richiamo dunque è d’obbligo e all’artista chiediamo: qual è stato il fascino che ha trovato in tale scena di battaglia? Nel 1996 ho iniziato a studiare la vicenda della Battaglia di Anghiari, un murale di Leonardo da Vinci perduto nel tempo, mai completamente realizzato dallo stesso Leonardo. Ho portato avanti questa ricerca per quasi dieci anni, cercando di capire quale

L’Anghiari leonardesco ritrovato e reinterpretato fosse stato il progetto compositivo di Leonardo. Avevo appena terminato due anni prima gli studi di cinema e questo mi ha aiutata a costruire un contesto quasi cinematografico. Ho posizionato gli episodi della Battaglia tratte dai disegni originali di Leonardo come se fossero state scene di un film, utilizzando la fotografia e non la prospettiva per dare al mio dipinto profondità di campo. Non ho mai avuto un vero rapporto con la storia del Rinascimento, per quanto cerchi nel mio lavoro un tipo di semplicità che si può definire classica, ma è un’idea molto generica e non propriamente del rinascimento. Nel ciclo sulla Battaglia di Anghiari, volevo dare un significato emblematico alla guerra, passando attraverso un’icona famosa e sfortunata come quella rappresentata da quest’opera incompiuta. Mi sono divertita a usare tecniche digitali assieme alla pittura gestuale. Non ho interpretato le figure Leonardo,

ho ingrandito i disegni originali per poterli spostare da un piano all’altro della superficie pittorica, seguendo non certo l’istinto, ma gli studi compiuti dagli studiosi vinciani sulla ricostruzione della Battaglia. In fondo, è stato tra i miei lavori, quello più teorico. Va detto, che nella storia dell’arte le battaglie rappresentano anche delle scuole stilistiche e questo mio sviluppo lungo il percorso della Battaglia di Anghiari, mi ha dato l’opportunità di mettere in relazione tra loro tecniche diverse, vecchie e nuove. Quando sono in Italia, mi è quasi impossibile non “vedere” la tradizione. Il passato è ovunque, nel cibo, per le strade. Persino negli astrattisti milanesi. Si nota dalla composizione, dalla divisione dello spazio, dall’eleganza delle forme. Le battaglie nascono da questo atteggiamento, ma anche dal mio passato personale. E’ impensabile per me esprimermi solo in un modo autobiografico su una solida piattaforma storica.

Alcuni suoi cicli pittorici: le stelle, le cocacola, i fiori. Una breve disamina. Molti cicli sono pensati come processi, come giochi mentali che si evolvono nel tempo anche tecnicamente. Sono nati negli anni ‘80 e c’è l’influenza della Pop Art e del minimalismo

con uno spirito ludico tipico di Alighiero Boetti. Tutti questi argomenti hanno un nesso con la storia e si ripetono per anni oltre ad appartenere a un’unica installazione come i 10 pezzi Coca Cola Classic e le Stelle di Galla Placidia.


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