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di Adria
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Elezioni Politiche Crivellari, Endrizzi e Munerato vanno in Parlamento pag.
Calcio Esonerato Pregnolato, Santi è il nuovo allenatore
Ambiente Discarica, via libera dal Consiglio. Il Pd contrario
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EDITORIALE
Il farmersmarket dI pIazza BocchI non “tIra”
La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*
“Abbiamo fissato un incontro col sindaco di Adria per valutare insieme delle azioni di rilancio con nuove regole del farmers market di piazza Bocchi, che sta attraversando un evidente periodo di stanca”. Il direttore di Coldiretti Rovigo, Adriano Toffoli, annuncia così che è pronto ad intervenire pag. 12
scuole medIe BottrIghe. IscrIzIonI ok, la prIma cI sarà
La scuola media di Bottrighe verso la riapertura? Pare proprio di sì. I requisiti sembrano esserci tutti. Le famiglie hanno già fatto l’iscrizione on-line dei quindici ragazzi che formerebbero la classe prima media del prossimo anno scolastico. pag. 16
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Adria Shopping, momento difficile. Avanti con le iniziative L’associazione aveva annunciato la sospensione delle attività. Poi la smentita
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e vendite natalizie sono state davvero poco lusinghevoli per i commercianti del centro di Adria e all’orizzonte la bufera della crisi economica si palesa ancora in tutta la sua minaccia. Non si possono cercare altrove, se non nel momento di grande incertezza e nel generale scoramento, i motivi che hanno portato l’associazione Adria Shopping e l’Amministrazione comunale a riflettere insieme sul futuro del settore commerciale cittadino. Risale al 13 febbraio scorso l’incon-
tro promosso dal primo cittadino Massimo Barbujani tra gli appartenenti alla categoria, facenti parte ad Adria Shopping, per fare il punto della situazione in città. Il clima di preoccupazione, infatti, era salito alle stelle dopo che il consiglio direttivo dell’Associazione aveva diramato una comunicazione a dir poco inquietante. “Verranno sospese tutte le iniziative storiche dell’Associazione”. A molti è parsa la fine di un’era e anche l’incontro promosso dal primo cittadino sulle prime era sembrato poco determinante per
portare commercianti e associazioni sui binari della collaborazione. Poco entusiasti, infatti, si erano detti gli aderenti ad AdriaShopping, lamentando la poca concretezza dell’incontro, soprattutto sulle tematiche peculiari che avevano portato il direttivo a prendere una decisione così drastica. Atteggiamento poi smentito dalla Segretaria di AdriaShopping che nei giorni successivi ha annunciato la ripresa delle continua a pag. 3 attività. pagg. 4-5 *alessandro.abbadir@gmail.com
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alle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero inestricabile, o perlomeno difficilmente risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Proprio quello che non ci voleva in una situazione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsunami (come lo definisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata. Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di partiti che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa parte: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. Due partiti che fino a due anni fa avevano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elettorale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.
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EDITORIALE
segue da pag.
La crisi dietro la protesta
“Potendo scegliere volontariamente”
sono statI premIatI studentI e scuole
“Potendo scegliere volontariamente” ha premiato a Palazzo Celio gli studenti, i giovani, gli istituti scolastici, le associazioni ed i gruppi chiamati dal bando ad esprimersi, attraverso i diversi linguaggi della comunicazione, sul volontariato. Nella categoria degli istituti scolastici il primo premio, un buono di 300 euro, è stato assegnato al De Amicis di Rovigo con il video “Un sorriso per i bambini dell’Africa” lavoro coordinato dall’insegnantre Vincenza Candiloro. Per le associazioni e gruppi parrocchiali, prima la Gea Mater di Rovigo con il fumetto “Un cuore in centro”, anche in questo caso buono acquisto di 300 euro, referente Lorenza Baccaro. Nella categoria singoli 18 – 25 anni, con in premio un viaggio studio al parlamento europeo di Bruxelles: primo posto per Linda Zanforlin di Sara con il racconto “Nella tendopoli fai da te con due furgoni viveri” seguita da Giacomo Stoppa di Ceregnano con le foto “La mia esperienza in Burundi”. Infine premio originalità alla Gea Mater di Rovigo per il lavoro “Un cuore in centro” e invecchiamento attivo e solidarietà tra le generazioni all’associazione Centro aiuto alla vita di Rovigo per il lavoro “Al centro aiuto alla vita con mia nonna”. Fondazione Cariparo
fInottI presIdente
Il Consiglio Generale della Fondazione Cariparo ha confermato Antonio Finotti alla presidenza dell’Ente per il prossimo quinquennio. Finotti già Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, della Cassa di Risparmio di Verona e di Unicredito, ha fatto parte di diversi consigli di amministrazione di società bancarie (Mediovenezie, Banco di Napoli, Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone). È stato inoltre Sindaco effettivo della Cassa Depositi e Prestiti Spa, Sindaco della T.A.V. – (Treno Alta Velocità di Roma), Consigliere di Amministrazione dell’Ente Fiera di Padova, dell’Interporto di Padova, dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero, della Fondazione Lanza e della Fondazione Girolamo Bortignon di Padova.
Dietro lo smottamento del centrodestra il problema di fondo: la crisi economica devastante, le fabbriche del Nord Est che chiudono ad una ad una, operai ed imprenditori disperati, e sullo sfondo la marea montante della rabbia per un sistema politico sprecone che viene percepito come solo produttore di tasse e inefficienze. Non è un caso che Grillo con la sua offerta politica antisistema abbia pescato a piene mani fra le categorie che sono state più bastonate dalla crisi: da un lato gli operai e dall’altro imprenditori e lavoratori autonomi. Un tempo votavano proprio Pdl e Lega. Il richiamo dei “Vaffa day” si è fatto via via più forte, nel momento in cui tutti i partiti invece di dare l’impressione di capire il momento che stavano passando famiglie, giovani e pensionati, hanno continuato in un logoro teatrino, percepito ormai come dannoso e fuori tema. Sul territorio la grande delusione, l’ennesima grande occasione mancata (peraltro annunciata), è stato il risultato del Pd e dei suoi alleati. Ancora una volta il partito di Bersani ha dimostrato in Veneto di essere poco radicato, a parte Padova, Rovigo e soprattutto Venezia (dove tra l’altro i grillini hanno fatto il pieno dei voti). Ancora una volta il centrosinistra interpreta con difficoltà le dinamiche di una regione che fino a pochi anni fa era la locomotiva d’Italia e ora è ferma. Bloccata anche dal suo stesso modello di sviluppo fatto di piccole e piccolissime imprese, che si sono rivelate e più vulnerabili con la crisi. Ora per uscire da questa impasse, ci vuole lo sforzo di tutti partiti e soprattutto dei cittadini. Un voto ravvicinato rischia di complicare ancora di più la situazione. Votare chi fa promesse facili insomma può dare una momentanea sensazione liberatoria, ma alla fine i problemi rimangono e adesso vanno affrontati realisticamente, se non si vuole andare a fondo tutti insieme. di Alessandro Abbadir
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Cake designer per hobby, aspettando la professione pag. 30
progetto “fratellI d’ItalIa
Da marzo a maggio, con una coda in autunno, in scuole e comuni, attraverso 26 conferenze e 19 incontri pubblici si snoda il progetto “Fratelli d’Italia”, percorsi di conoscenza e momenti di riflessione sull’unità nazionale, sulla Costituzione, sull’inno e il tricolore per la giornata del 17 marzo. Nello specifico l’organizzazione prevede per le scuole elementari e medie 16 conferenze del filone storico e 10 a carattere costituzionale, di cui 5 sui primi dodici articoli della Carta, mentre per i comuni 11 conferenze pubbliche a carattere storico e 6 costituzionali, di cui 4 strettamente dedicate al filone “Unità nazionale - decentramento”, mentre 2 saranno dedicate alla storia repubblicana e i contenuti della Costituzione. Fratta Polesine
Regione occupazIone
A Palazzo Celio si riflette sull’età della popolazione pag.
Storia e Cultura
Ecco il Veneto giovane delle “Start Up” pagg.
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vocI da palazzo
Comuni in fuga verso le provincie autonome pag. 37
cultura Due euro per il cinema d’autore
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“trame...forme, aprItI sesamo”
Sarà il 25 marzo l’ultima data di quest’anno di “Quattro passi in un percorso di pace - il carcere entra a scuola”, l’iniziativa che promuove tra gli studenti degli istituti superiori della provincia momenti di confronto sull’esperienza carceraria. “Il carcere – riporta il pieghevole prodotto dall’assessorato Cooperazione decentrata, diritti umani e pace - è troppo spesso un mondo isolato nella nostra quotidianità, abitato da persone del tutto sconosciute, che godono dell’indifferenza collettiva…. con la speranza che si schiudano i cancelli del pregiudizio”. Gli altri incontri, svolti in collaborazione con l’associazione di volontariato penitenziario il Granello di Senape di Padova, l’associazione Gea Mater onlus di Lendinara e gli istituti scolastici De Amicis, Marchesini e Munerati di Rovigo e Einaudi di Badia Polesine si sono tenuti il 28 febbraio e l’11 marzo.
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REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 febbraio 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese Economia E associazioni Nelle scorse settimane il consiglio direttivo dell’Associazione aveva diramato una comunicazione a dir poco inquietante che annunciava la sospensione di tutte le iniziative. L’allarme poi è rientrato ma il momento rimane problematico
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e vendite natalizie sono state davvero poco lusinghevoli per i commercianti del centro di Adria e all’orizzonte la bufera della crisi economica si palesa ancora in tutta la sua minaccia. Non si possono cercare altrove, se non nel momento di grande incertezza e nel generale scoramento, i motivi che hanno portato l’associazione Adria Shopping e l’Amministrazione comunale a riflettere insieme sul futuro del settore commerciale cittadino. Risale al 13 febbraio scorso l’incontro promosso, dal primo cittadino Massimo Barbujani, tra gli appartenenti alla categoria, facenti parte ad AdriaShopping, per fare il punto della situazione in città. Il clima di preoccupazione, infatti, era salito alle stelle dopo che il consiglio direttivo dell’Associazione aveva diramato una comunicazione a dir poco inquietante. “Verranno sospese tutte le iniziative storiche dell’Associazione: Sbaracco di Primavera, Adria d’Estate, Saracco di Fine estate e Adria di Natale – veniva riportato nello scritto – e verranno sospese anche tutte le attività e i rapporti di: comunicazione, relazione, di sinergia, di sostegno a con-
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vegni, eventi, riunioni, manifestazioni organizzate ad Adria e nel territorio dal Comune di Adria e dalle varie associazioni locali. Finora il coinvolgimento attivo ed il contributo dell’associazione di Adria Shopping è sempre stato gratuito ma non lo sarà più, fino a quando non avremo un’adesione ampia, coesa, e incondizionata alle nostre iniziative da parte dei commercianti del centro storico di Adria”. A molti è parsa la fine di un’era e anche l’incontro promosso dal primo cittadino, sulle prime era, sembrato poco determinante per portare commercianti e associazioni sui binari della collaborazione. Poco entusiasti, infatti, si erano detti gli aderenti ad Adriashopping, lamentando la poca concretezza dell’incontro, soprattutto sulle tematiche peculiari che avevano portato il direttivo a prendere una decisione così drastica. Nei giorni successivi, però, la Segretaria di Adriashopping è tornata sui suoi passi annunciando la ripresa delle attività. “Anche per quest’anno – ha infatti affermato Federica Albertin - c’è la volontà di proseguire con i convegni e gli incontri sui temi del commercio in modo da dare a tutti gli
addetti ai lavori (negozianti, commesse, baristi, imprenditori) una opportunità di formazione e aggiornamento sulle normative, sulle leggi e le agevolazioni che riguardano l’intero settore”. Per molti degli esercenti che abbiamo intervistato, l’apertura del direttivo è da intendere come un buon proposito che lascia sperare nel superamento delle tensioni che hanno creato l’allarme in città, anche se tra gli stessi è pure diffusa la consapevolezza che le ragioni di tanto disagio nascono più che altro nel difficile momento economico. “Il frangente storico economico di questi anni – ha chiosato la stessa Albertin – non lo stiamo attraversando in assenza di problemi, molti nostri associati chiudono o i più fortunati cedono le loro attività e tutti gli altri cercano di far quadrare i conti con entrate che diminuiscono e costi che aumentano. Nonostante le difficoltà del momento non possiamo rassegnarci alla crisi, dobbiamo creare opportunità di business per noi tutti ma questo è possibile solo se saremo uniti nel sostenere le nostre manifestazioni e la nostra città”.
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Corsi di Nuoto /Aquagym Mattino... l momento è serio. Molte botteghe sono sull’orlo della le iniziative da sempre al commercio puoi avere 8 chiusura ingre es si Nuo tolegate Libe ro stanno appese ad un filo. I momenti di confronto e di fino alle 14.00 dialogo in città non sono mancati, in occasione delle recen-
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ti elezioni il Presidente di Confesercenti Rovigo Vitaliano Bressanin ha convocato una tavola rotonda con i candidati polesani proprio per parlare di commercio. In tale occasione si parlò soprattutto della necessità di un regolamento condiviso, a livello nazionale, per la regolamentazione delle aperture domenicali, tallone d’Achille di tutti gli esercizi commerciali cittadini. Ma in generale è il calo di fiducia degli italiani la vera piaga del commercio. Secondo il Nielsen Consumer Confidence Index relativo al quarto quadrimestre del 2012, l’Italia mostra l’indice di fiducia più basso in Europa e uno dei più bassi rispetto ai 55 Paesi analizzati nel mondo. Nel raffronto 2012 sull’intero 2011 emergono dati preoccupanti: il 28% degli italiani ha paura di perdere il proprio posto di lavoro (+4% vs 2011), l’85% ritiene non buono o pessimo lo stato delle proprie finanze (+4% vs 2011), il 92% ritiene il momento non adatto per compiere acquisti (+7% vs 2011). “Le ultime rilevazioni Nielsen per Confimprese – spiega Mario Resca, presidente Confimprese – confermano il clima di incertezza dovuto, oltre che alla crisi e alla mancanza di denaro circolante, anche allo stallo€ della135,00 fase politica”.
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Argomento del mese 5 L’appello
L’associazione rilancia:
ng, il commercio in difficoltà “Ora occorre
l’impegno di tutti”
La parola agli esercenti
Adesione convinta ma non mancano le proposte di Roberto Marangoni
R
isulta positivo l’incontro tra commercianti, associazioni di categoria, promosso dall’amministrazione comunale. Da un lato l’impegno dimostrato dal Comune, che interverrà sul rifacimento del corso, dall’altra la necessità, in momenti di recessione come questi, di sentirsi più uniti. “Utile l’incontro- dice Ionica Garbin, Ionica Garbin e Laura contitolare, insieme a Laura Manfrinato di Sogni - abbigliamento donna in zona sud del corso- ritengo necessaria Manfrinato di Sogni, la presenza di Adria Shopping alla quale aderiamo, anche se, per motivi di famiglia, non rimaniamo aperti Giancarlo Dall’Ara, Vitnelle serate estive dei “Venerdì” confidiamo nell’organizzazione di iniziative di richiamo più idonene ed incisive torio Casellato e Nerina alle tipologie di vendita”. “Abbiamo i nostri affezionati clienti, ma il rifacimento di corso sud, che ha portato la Stoppa, Costantina pedonalizzazione della zona, ci ha creato grosse difficoltà di vendita, ancora prima della crisi e spesso, insieme Bello ed Enrico Franzoso ad altri, pensiamo ad una raccolta firme per farlo riaprire alla circolazione della auto, come un tempo”. Per Giancarlo Dall’Ara, nello storico bar “Centrale” dal 1973 “Le manifestazioni estive dovrebbero essere più mirate e di sostanza, spesso c’è musica altissima che disturba i locali vicini tra loro”. Qualche appunto alle manifestazioni estive anche da Vittorio Casellato, che con la moglie Nerina Stoppa gestisce lo storico Baby Toys giocattoli. “Collaboro sempre economicamente, ma chi usufriisce del maggiore ritorno, sono i negozi ed i bar del corso principale che dovrebbero invece organizzare iniziative in forma autogestita, mentre le aliquote dovrebbero differenziarsi in base alla zona in cui si opera”. Positivo l’incontro del comune anche per Costantina Bello, coaudiotrice con il marito Enrico Franzoso, dell’omonima tabaccheria ed articoli da regalo “Deve essere questo un momento di grande unione, concordiamo che Adria diventi punto nevralgico dal punto di vista turistico, le carte in regola ci sono, magari serivrebbero dei corsi di formazione, necessari ad ogni commerciante per specifica conoscenza della città e del suo territorio”.
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e dichiarazioni e le incertezze di Adriashopping non hanno lasciato indifferenti i cittadini della città etrusca che hanno rischiato di trovarsi senza quelle notti bianche seconde per anzianità solo a quelle della capitale. Per questo siamo andati a porre alcune domande a Federica Albertin, membro della segretaria e in questa occasione portavoce dell’associazione. Quali sono gli umori dell’associazione? “Si è constatata una continua disaffezione, sia da parte di alcuni commercianti ma anche dei cittadini, nei confronti dell’Associazione stessa, della Città di Adria e del Centro Storico a causa di questa crisi economica che ci coinvolge tutti e che è un incognita per tutti. Comunque Adria Shopping ha deciso di continuare nella sua attività anche a seguito dell’ottimo riscontro ottenuto con le riunioni di zona e la buona partecipazione dei commercianti; infatti si sta stilando un programma di operazioni commerciali per promuovere e premiare i propri soci. Continueremo mensilmente ad organizzare incontri di zona, per spiegare i vari progetti che ogni volta si porteranno avanti, ascoltare i problemi, le difficoltà, le proposte di nuove idee dei Commercianti, per migliorare l’offerta non solo commerciale ma anche culturale e sociale della città. Adria Shopping è pronta ad attuare con entusiasmo e forza ogni qualsiasi iniziativa che sia buona e costruttiva per tutti e sostenere le uniche manifestazioni che riempiono il Corso ed il Centro di Adria di possibili clienti durante l’anno”. Nelle scorse settimane è stato messo un grosso punto interrogativo sulle iniziative per l’estate e dei prossimi mesi, quali sono i programmi? “Le attività e i programmi futuri dell’Associazione Adria Shopping sono strettamente legati alle disponibilità economiche, per cui risulta sempre difficile potersi sbilanciare. Sicuramente le priorità dell’Associazione si concentreranno sulle principali e storiche manifestazioni quale: Adria d’Estate, lo Sbaracco, Adria di Natale e La Befana. Tutto questo per consentire agli stessi Commercianti di operare in tranquillità e avere un punto di riferimento se non un’opportunità di crescita per porre le basi di un miglioramento delle condizioni del commercio cittadino. Tutto questo, comunque, sarà possibile a una condizione: che commercianti, cittadini, continuino a sostenerci”. Quali sono le esigenze emerse dagli incontri di zona, quali le iniziative proposte e le necessità prioritarie? “Le esigenze emerse maggiormente sono principalmente legate al decoro della Città, alla pulizia delle strade e alla loro manutenzione, alla scarsa illuminazione pubblica in alcune zone della città, ma soprattutto il grosso problema sono gli affitti dei locali che a volte sono troppo elevati e i numerosi negozi sfitti che non sono un buon biglietto da visita per chi passeggia lungo il Centro di Adria. Altro punto è aumentare la presenza dei visitatori e dei durante i fine settimana. Non ultima: la crisi che ha portato alla contrazione degli acquisti, una piaga per chi fa il nostro mestiere. Per uscirne abbiamo formulato una serie di proposte che in parte andranno affrontate insieme all’Amministrazione comunale, sto pensando all’arredo urbano o al marketing turistico della città, ma anche su questo fronte è difficile guardare con ottimismo, la stretta alla quale sono sottoposti gli enti locali si traducono in minori risorse da spendere. Non è un mistero che i comuni si trovano a loro volta in serie difficoltà. Quindi il compito di risollevare il centro storico da questo periodo di “empasse” è uno sforzo titanico che non può essere affrontato da un singolo ente o da una singola Ma.Ce. associazione. Servirà, ne sono convinta, l’impegno di tutti”.
6 Adria Lavori pubblici Al via e in parte completata l’estensione dei sottoservizi
Il gas a Mazzorno e non solo Entro l’anno verrà completata la linea, soddisfacendo le necessità di circa 100 utenze. In città manutenzione del verde
I lavori di realizzazione della rete gas
di Martina Celegato
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ella prima metà di febbraio si sono condotta e di acquisizione formale dei paconclusi i lavori di realizzazione della reri di competenza della Soprintendenza ai rete gas nella zona a nord di Adria. Beni Archeologici, del Consorzio di Bonifica La serie di interventi ha portato alla costru- Adige Po e di Veneto Strade. Verrà in tale seduta di giunta approvato zione di 2 chilometri di rete situati lungo la strada regionale 516 Piovese soddisfacendo anche il relativo percorso della rete del gas le necessità delle località Pontinovi, Canna- che partirà da via Spolverin a Bottrighe, proseguirà lungo il rilevato reggio e Campello per stradale della Strada un totale di circa 100 Al via anche utenze. “Entro l’anno i lavori per risolvere Regionale n. 495 in direzione Ariano Poleverranno realizzati i problemi creati sine, attraversando la anche i lavori di asser- dai pini in Riviera stessa nei pressi del vimento di Mazzorno Amolaretta raccordo con la S.P. n. Sinistro – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Federico Si- 45 per poi posizionarsi in parallelo al camoni - in pieno rispetto dei tempi che ave- nale consorziale Badoero e innestarsi nella vamo dichiarato sulla stampa già lo scorso strada comunale via Scirocco. L’opera poi ottobre. A marzo, inoltre, approveremo in proseguirà lungo la località Ciceruacchio, Giunta comunale il progetto definitivo della via Fonsatti, Piazza San Giorgio, via Comnuova rete, con il quale si darà avvio alle missaria”. Sempre nei primi giorni di febbraio un procedure di pubblica utilità e indifferibilità dell’opera, alla costituzione delle servitù di altro importante intervento di manutenzio-
ne è stato realizzato ad Adria in relazione al verde pubblico e in particolare ai pini che costeggiano via Badini, corso Garibaldi e che andranno ad interessare anche riviera Amolaretta. In via Badini “Dove la strada stretta e la vicinanza delle mura di cinta delle case l’intervento è stato di estirpazione – ha precisato Simoni - con successiva piantumazione di alberi più piccoli e sistemazione dei marciapiedi, in Corso Garibaldi stiamo recuperando gli alberi esistenti innalzandone la chioma e potando i rami spezzati o pericolosi e quelli che coprono i lampioni”. Un intervento molto simile a quest’ultimo andrà ad interessare Riviera Amolaretta. L’intervento dovrebbe rivelarsi risolutivo per molte problematiche causate dai pini dall’intasamento della calditoie fino a veri e propri squarci nell’asfalto causati dalle radici.
Elezioni politiche
per Il polesIne crIvellarI alla camera, endrIzzI e munerato al senato
Diego Crivellari, Manuela Munerato e Giovanni Endrizzi
L
e recenti elezioni politiche hanno regalato molte sorprese. Berlusconi, come si prevedeva, ha perso milioni di elettori ma è riuscito a mantenere uno “zoccolo duro” di adepti e la vittoria gli è sfuggita appena di un soffio a vantaggio del Partito Democratico che gli è rimasto davanti di un’incollatura. Partiva davanti e con un distacco importante il partito di Bersani ma alla fine non ha trovato i voti per la maggioranza al senato. La sensazione è quella di aver fallito. Pensava di vincere, non ha vinto ma neanche perso. Il pareggio però in politica non conta, anzi è il peggiore risultato possibile perché porta all’ingovernabilità. Ma nel novero dei delusi va inserita anche Sinistra e Libertà, con un risultato assolutamente sotto le aspettative, e la Lega che ha perso moltissimi consensi (Lombardia a parte). Grillo è risultato essere l’unico, indiscusso vincitore. Il paese traballa, vacilla come detto a causa di un’ingovernabilità che ne mina la stabilità. In questo scenario, che ci è costata la messa alla berlina da parte di molti tra i più prestigiosi giornali internazionali, i polesani hanno eletto tre rappresentanti territoriali. Per i rodigini (di cui uno di “adozione”) si sono aperte le porte del Parlamento: il giovane, ma politicamente esperto, Diego Crivellari, è stato eletto alla Camera in quota Pd, mentre Giovanni Endrizzi e Manuela Munerato, sono stati eletti al Senato, rispettivamente per il Movimento Cinque stelle e la Lega Nord. Pd perde consensi, nonostante un Berlusconi molto debole. Come mai? “Siamo forse apparsi troppo conservatori e troppo poco innovatori - sostiene Crivellari - basti pensare al voto dei giovani. Ho l’impressione - dice a proposito - che il Pd abbia fatto una campagna elettorale alla rincorsa, di volta in volta, dei proclami di Grillo o di Berlusconi, faticando a rivelare una propria chiara identità di forza riformista e di cambiamento”. E per Diego Crivellari, quali sono le prime istanze che Crivellari porterà in Parlamento? “La prima emergenza per il Paese e per il Polesine si chiama lavoro: mi adopererò da subito per misure e proposte concrete che mettano al centro il sostegno al lavoro e l’economia reale delle persone e delle imprese. Ma non solo: un altro fronte su cui mi spenderò sarà quello dei diritti civili. Serve però un governo stabile. Spero che in questo periodo di grave incertezza si possa varare un governo di cambiamento”. IAnche Giovanni Endrizzi, neo senatore per il Movimento cinque stelle, interpellato commenta la sua candidatura. Il Movimento che fa capo a Beppe Grillo, ha aumentato vertiginosamente i propri consensi in tutta Italia; il territorio polesano, in linea con l’andamento nazionale, rispetto alle ultime elezioni amministrative (svoltesi due anni fa) ha quadruplicato i consensi (passando dal 7% al 27%). Secondo Endrizzi, il polesine ha accordato fiducia ad una rete di persone che lo rappresenteranno in Parlamento. Il risultato inoltre ? da imputare anche “alle proposte innovative, alla credibilit? conquistata dalle nostre consigliere comunali e dagli attivisti”. Per il territorio, diverse idee: “banda larga, sviluppo all’agroalimentare di qualit?, turismo verde, e l’abbandono delle scelte che mutilano le nostre eccellenze. Bloccare la spesa inutile e le opere in finanza di progetto pu? liberare risorse; da l? potremmo partire”. Per quanto riguarda la possibile apertura al PD, il senatore è categorico: “ho incontrato diversi EX elettori del centrosinistra che hanno votato per noi. Non hanno alcuna nostalgia, non vogliono appiattimenti, altrimenti -dicono- restavano dove stavano”. L’unico risultato utile che la Lega è riuscita a perseguire in Polesione è l’elezione di Emanuela Munerato. L’ex deputata e ora senatrice è anche l’unica rappresentante della coalizione Pdl-Carroccio a sedere a Roma, i polesani candidati nella lista del partito di Berlusconi sono stati lontanissimi dalla soglia dell’eleggibilità. Troppo bassi nelle liste redatti dalle segreterie per poter ambire ad un posto in Parlamento seppur l’orientamento politico del Veneto rimanga a tinte azzurro-verdi. “La batosta è arrivata anche qui da noi – ha spiegato la Munerato – dobbiamo ricostruire il partito da subito”. Tra gli obbiettivi della neo senatrice la difficile situazione delle colleghe della Contifil, in cassa integrazione, e la riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini per la quale - ha dichiarato – continuerà a lottare. F.D.L.
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8 Adria L’Intervento
Territorio Smaltimento rifiuti Battibecco a palazzo Tassoni tra maggioranza e Partito Democratico
Taglietto 1, via libera dal Consiglio di Fortunato Marinata
D
La delibera è passata all’unanimità ma al momento del voto i Democratici sono usciti dall’aula
ella Discarica Taglietto 1 di Villadose si è parlato anche in consiglio comunale ad Adria, e con il Pd è stata polemica. I consiglieri del Partito democratico, infatti, facendo propri i punti che il loro consigliere in Regione, Graziano Azzalin, ha inserito nell’interrogazione rivolta al Consiglio Regionale, hanno chiesto di rinviare la votazione a dopo l’approvazione del piano regionale dei rifiuti. La linea che il partito di Bersani sta tenendo sulla questione è quella di usare cautela nel procedere con l’autorizzazione di nuovi impianti in quanto la recente introduzione di novità legislative impone la considerazione dell’intero territorio regionale come ambito territoriale ottimale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In poche parole le nuove leggi stabiliscono che per procedere con la realizzazione di nuovi impianti sia necessario preventivamente stabilire se nell’ambito nel quale ricadrebbe il servizio, nella fattispecie l’intera provincia, vi sia una produzione di rifiuti tale da giustificare la necessità di una discarica. Il Piano dei tanto che parlando del Piano regionale dei rifiuti, rifiuti regionale non è ancora stato approvato e per prossimo ad essere preso in esame dalla Giunta di dimostrare l’inutilità di Taglietto 1 Azzalin, in sede Palazzo Balbi, ha asserito che “per il Veneto non di interrogazione alla maggioranza, aveva fatto sono necessarie altre discariche”. Un parere, evileva sul rapporto “Produzione e gestione dei rifiuti dentemente, non condiviso dall’amministrazione urbani nel Veneto” dell’Osservatorio regionale rifiuti di Adria che invece in sede di consiglio comunale dell’Arpav, che dimostrerebbe come, negli anni, le ha portato altre giustificazioni per dimostrare la nequantità di rifiuto urbano smalcessità di procedere, e anche tite in discarica siano andate Rovigo con rapidamente, alla realizzazione progressivamente riducendosi, il 60,32% di rifiuti del futuro bacino di stoccaggio. grazie alla raccolta differenzia- differenziati è il “ La discarica Taglietto 1 di Vilta. “Un trend positivo al quale primo tra i comuni ladose – sono state le parole – assicurava lo stesso Azzalin con 50mila abitanti usate dal vicesindaco Gior- si accoda anche il comune di gio D’Angelo nella relazione Rovigo che con il suo 60,32% di rifiuti differenziati introduttiva al voto – dovrà essere attivata al più risulta essere il primo tra i municipi al sopra i 50mila presto in quanto è necessario garantire alla provincia abitanti”. Anche l’assessore regionale all’Ambiente, di Rovigo l’autonomia per lo smaltimento dei rifiuti. Maurizio Conte, é sembrato esserne consapevole, L’ampliamento volumetrico della Taglietto 1- ha inol-
focus
I
L’ampliamento della Taglietto 1 servirà per ottenere le risorse necessarie alla bonifica della Taglietto 0
tre asserito - è stata inserito nel piano regionale delle bonifiche anche per ottenere le risorse necessarie per la bonifica dell’attuale discarica di bacino, Taglietto 0, indicata come area inquinata”. Contestualmente D’Angelo, infatti, ha specificato che i contributi regionali ottenuti dal consorzio Rsu di Rovigo, quasi quattro milioni di euro, non potrebbero mai garantire, senza il gettito tariffario derivante dall’ampliamento volumetrico di Taglietto 1, la copertura dei costi necessari per la bonifica integrale del sito. Alla dichiarazione è seguita la votazione nella quale l’approvazione a procedere con la discarica Taglietto 1 ha ottenuto l’unanimità dei voti ma solo perché nel momento dell’alzata di mano i consiglieri del Pd (in aperto atteggiamento polemico nei confronti del diniego della maggioranza di rinviare la votazione) ha abbandonato l’aula.
Benedetto Papa…
di Don Angelo Busetto* segue da pag.
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Poi si è andato affermando in modo sempre più evidente il senso di una perdita, come chi è stato abituato fin da fanciullo ad avere sotto gli occhi la figura paterna del Papa. La solennità ieratica di Pio XII, l’amabilità audace di Giovanni XXIII, l’intelligenza e la decisione di Paolo VI, la semplicità di Giovanni Paolo I, l’irruenza multiforme di Giovanni Paolo II, e infine la squisitezza umana di questo Papa, Benedetto XVI. Con ciascun Papa, in tempi diversi della vita, è avvenuta una sorta di immedesimazione, non solo nei riguardi dei contenuti e delle modalità della funzione papale, ma anche per un apprezzamento dello stile personale di ciascuno. Un Papa, un nome: ciascun Papa con il suo nome, il suo volto, la sua anima. Con Benedetto è fiorito un rapporto certamente speciale. Ben prima che fosse Papa l’avevo frequentato come limpido teologo, capace di entrare nelle questioni della modernità con uno sguardo alla storia svolto in un’esposizione piana e scorrevole; un teologo che si poteva leggere con immediata scioltezza, senza dover ansimare dietro concetti involuti o frasari complicati. Ne ricavavo soddisfazione per l’intelletto e feconda apertura per l’esperienza, nella scoperta di questioni attuali o nella nuova ripresa di tematiche tradizionali. Egli affrontava tutto nell’orizzonte di una fede incarnata nel tempo, nel contesto di una ragione aperta e viva. Quando questo teologo è diventato Papa, il suo insegnamento è stato proclamato nella barca di Pietro e dalla riva della Chiesa incrociando folle attente in tutto in mondo, soprattutto attraverso gli Angelus festivi, le omelie, le udienze del mercoledì, i dialoghi diretti con bambini o sacerdoti. Papa Benedetto si è proposto con la sua figura tenue e lieta, decisa ma non arrogante, e persino con il suo accento così caratteristico. Un uomo timido, meravigliato di trovarsi nella piazza del mondo, e nello stesso tempo così desideroso di ‘cercare Dio’, a imitazione dei monaci nel silenzio. Un uomo di Chiesa, che ama Gesù e riconosce in Lui, per sé e per tutti, l’attrattiva e lo specchio della felicità. Quante volte notavo che diceva con profondità e chiarezza le cose che mi sarebbe piaciuto dire e quelle che mai avrei immaginato di pensare e di dire. Ero tentato di trascrivere interi brani delle sue omelie, fissando perle di concetti e di linguaggi. Ora ho quasi l’impressione che un grande tesoro venga sepolto, senza più questa possibilità di proseguirne l’annuncio e il prezioso dialogo con il mondo. O forse si tratta di una paternità divenuta una semente che, a suo tempo e come vorrà il Signore, può ancora germogliare per tutti. *Parroco Chioggia
Caterina Zanetti
una scelta che rIschIa dI costare cara aI polesanI
L consigliere del Pd Caterina Zanetti è tornata sul voto del recente consiglio comunale che ha dato il via libera alla realizzazione della discarica Taglietto 1 di Villadose. Secondo il consigliere Caterina Zanetti, portavoce PD in consiglio comunale, la via intrapresa dall’amministrazione rischia di essere politicamente rischiosa con possibili ricadute sotto forma di problemi di gestione e costi ulteriori per la cittadinanza. “Il presidente Tugnolo, ancora alla guida di un Consorzio Rifiuti che sulla base della recente legislazione dovrebbe essere nella fase conclusiva della sua attività e dunque limitarsi
all’ordinaria amministrazione, spinge per la costruzione di una nuova discarica, ma evita di ricordare e di descrivere il quadro regionale veneto, che vede attualmente una presenza più che adeguata di impianti di smaltimento e di discariche in virtù dell’aumento costante della differenziata. L’emergenza rifiuti che riguarderebbe il Polesine e l’aumento dei costi per i cittadini adriesi e polesani, problemi entrambi paventati dal vertice del Consorzio Rsu nei suoi interventi, non sono che affermazioni puramente teoriche, reiterate ormai da anni, che la maggioranza che governa Adria con Massimo Barbujani ha
scientemente deciso di sostenere. Se consideriamo gli impianti che insistono attualmente sul territorio della Regione Veneto dovremmo accorgerci che non esiste un vero motivo per andare ad appaltare una nuova discarica. L’unico risultato immediato sarebbe il consumo, lo spreco, l’inquinamento di altro territorio per decenni, con costi ambientali altissimi in una provincia dove la raccolta differenziata dei rifiuti continua a crescere secondo tutti gli indicatori: tutto questo senza chiederci magari se le condizioni di questo investimento siano effettivamente economiche, oltre che sostenibili”. Ma.Ce. Caterina Zanetti
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Adria 9 La replica Il consigliere dell’Idv Barzan ha più volte criticato ponte Canareggio
Il caso
“Bello è bello ma è costato troppo”
Ponte Canareggio
al progetto uno deI rIconoscImentI del premIo pIccInato
A
l progetto del ponte ciclopedonale Cannareggio è andato uno dei riconoscimenti del Premio Piccinato, ossia una delle assegnazioni più prestigiose nel campo della progettazione, dell’architettura e dell’urbanistica in Veneto dedicata alla memoria dell’architetto e celebre urbanista legnaghese Luigi Piccinato (1899-1983). All’intervento urbanistico adriese progettato dall’architetto Marco Bressanin e dall’Ingegner Michele Rizzato, entrambi di Rovigo, è stata riconosciuto l’impegno rivolto alla valorizzazione dell’intera zona in cui è ubicato e la città nella sua complessità. “L’opera dal punto di vista estetico è sicuramente molto bella – ha spiegato l’assessore Federico Simoni in occasione della conferenza stampa - e comunque è andata a soddisfare le necessità della cittadinanza visto il continuo utilizzo nelle varie ore del giorno. Sono contento sia stato realizzato in tempi brevi e da progettisti giovani”. Anche il Sindaco Barbujani ha espresso la sua soddisfazione per l’opera e il riconoscimento. “Il ponte – ha spiegato – sarà parte integrante di un percorso ciclabile che arriverà fino all’Ostello Amolaretta”. Soddisfatto anche l’architetto Bressanin soprattutto del fatto che siano stati colti i punti più caratteristici dell’opera: come l’asse spostato, che permette di vedere la città, la forma dell’arcata e dei parapetti e la completa accessibilità della struttura (grazie alla pendenza massima di 8 gradi). Ma.Ce.
Chiarimenti
All’esponente dell’Idv resta la convinzione che vi siano difformità tra il preventivo e quanto è stato speso di Martina Celegato
I
l premio Piccinato, attribuito al Ponte Ciclopedonale esaustive sulle questioni legate alla costruzione, abbiamo Cannareggio, è stato senza dubbio il momento per redatto un esposto, realizzato da un gruppo di persone iscritriprendere in considerazione tutte le discussioni che te e simpatizzanti di Idv che è stato depositato ai primi di l’opera stessa ha generato fin dalla sua progettazione maggio alla Corte dei Conti. Abbiamo atteso alcuni mesi, in particolare con la minoranza consiliare guidata da prima di presentare l’esposto nella speranza che il Sindaco Rosa Barzan. “Nessun riferimento al valore dell’opera avviasse le procedure necessarie per il recupero delle some al premio Piccinato – ha spiegato la stessa - Abbiame aggiuntive per il completamento della struttura e impumo contestato l’utilità dell’opera e la spesa sostenuta. Rosa Barzan tate ad eventuali errori progettuali o di cantieristica. Dalle Dall’esame della documentazione riferita al ponte sono risposte dell’Amministrazione e dall’analisi della documenemersi dei passaggi poco chiari come la lievitazione dei costi. Riteniamo tazione emergono evidenti e palesi difformità tra quanto aggiudicato in che tale aumento, messo a bilancio dall’amministrazione Barbujani, pos- sede di gara, per la realizzazione del ponte, e quanto poi effettivamente sa essere ipotesi di danno erariale e non avendo ricevuto dal Sindaco, speso. In un momento in cui i soldi pubblici debbono essere spesi con durante il consiglio comunale del 24 gennaio 2012, risposte chiare ed accuratezza e le priorità ci sembravano altre”.
l’Imposta sarà tolta se verranno reInserItI I trasferImentI statalI
N
on poche perplessità aveva suscitato il comunicato stampa diramato dall’Assessore Simoni durante la campagna elettorale nella quale concorreva come candidato alla Camera dei Deputati. La proposta che si lanciava, o meglio la promessa che veniva fatta ai cittadini, era quella di eliminare l’Imu ad Adria. Interpellato a tal proposito, l’Assessore ha chiarito la sua dichiarazione. “Spero di chiudere
un’inutile polemica che non ho voluto, e che vorrei definitivamente chiarire nel rispetto del principio di trasparenza nei confronti dei cittadini. Come ho già dichiarato sulla stampa, l’Imu sulla prima casa si potrà togliere se verrà compensata da un pari importo di trasferimenti da parte dello Stato (come è stato fatto nel 2008 quando venne tolta l’Ici sulla prima casa). Il Governo Berlusconi (d. lgs. 23/2011) aveva proposto l’introduzione dell’Imu ma solo a partire dal 2014 e solo per gli immobili diversi dalla prima casa. Quando il Governo Monti, invece, con il d. l. 284/2011 ha modificato la natura dell’imposta rendendo-
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la di fatto una Ici obbligatoria sulla prima casa, ha tagliato ai Comuni quelli che Berlusconi aveva introdotto, ossia i “Trasferimenti compensativi Ici”, ed i Comuni si sono trovati di colpo senza soldi (il famoso “milione di euro”), e sono stati quindi obbligati a metterla. Questo è quello che è avvenuto.” Continuando Simoni afferma: “Ricordo, inoltre, che Monti ha voluto rivedere anche le rendite catastali al rialzo (fino al 160%), facendo diventare l’Imu, che abbiamo pagato tutti, un vero salasso per famiglie e aziende, stravolgendo quello che era l’idea originaria di Imu”. Ma.Ce.
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10 Adria Lavoro Rovigo è tra le 10 province che hanno chiesto più ore di cassa integrazione in deroga
Dalla crisi non si esce, la preoccupazione dei sindacati di Roberta Giacomella
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alla crisi si fatica ad uscire, lo dicono i dati raccolti dalla Cgil. In Polesine tra il 2011 e il 2012 la cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, è salita del 26%, mentre gli ammortizzatori sociali registrano un incremento del 272%. Il rapporto della Uil non è certo più confortante, Rovigo è nella lista nera delle dieci province italiane che hanno registrato nel corso del 2012 l’aumento più alto delle ore di cassa integrazione in deroga. “Se si vuole comprendere - ha dichiarato il segretario provinciale della Uil Giampietro Gregnanin - come gli effetti della crisi impattino sul sistema produttivo, basta osservare quante ore di cassa integrazione le imprese richiedono. I dati riportati certificano che la crisi picchia duro continuando a colpire sia le piccole imprese sia le grandi, se poi aggiungiamo i disoccupati e le mobilità la situazione diventa drammatica”. “Qui ci sono potenzialità - osserva Fulvio Dal Zio, segretario generale Cgil provinciale - la crisi è soprattutto sulla domanda interna quindi occorre uscire dalle logiche assistenziali, riportare al centro il settore manifatturiero e investire sulle competenze”. “Il problema è che molte di queste fabbriche rischiano di non uscirne più - denuncia Mirco Bolognesi, segretario provinciale Uilm Uil - chi lavora per conto terzi ha visto ridursi le commesse ma non i costi fissi, troppi soffrono il ritardo dei pagamenti dai committenti, le banche non erogano credito e lasciano al proprio destino chi è in difficoltà”. A testimoniarlo la sorte di due storiche imprese rodigine.
Il ritardo dei pagamenti e le difficoltà di accedere al credito lasciano al proprio destino chi è in difficoltà
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Tra il 2011 e il 2012 la cassa integrazione è salita del 26 per cento Ad un anno dalla ristrutturazione della Grimeca, rilevata dall’azienda di Monselice Tecnomeccanica Betto, la situazione appare ancora complessa. La Regione Veneto e il Ministero del Lavoro hanno firmato l’accordo per la proroga della cassa integrazione in deroga fino al 30 giugno 2013 alla scadenza del quale sarà possibile richiedere un’ulteriore prosecuzione degli ammortizzatori sociali. La crisi ha messo in ginocchio anche la Ids , impresa metalmeccanica di via Porta mare a Rovigo sul mercato da oltre trent’anni, che è stata costretta a chiedere la cassa integrazione per 29 dipendenti a zero ore per un anno. Tra i suoi clienti alcuni enti pubblici, come l’Ater e l’ospedale di Rovigo e l’Ater di Padova, vanta crediti per un totale di 2,4 milioni di euro. Campanelli d’allarme che fanno riflettere sulle condizioni economico lavorative nelle quali versa il territorio. Il saldo negativo apre uno scena-
Nelle foto il segretario provinciale della Uil Giampietro Gregnanin, il segretario generale Cgil Fulvio Dal Zio e il segretario provinciale Uilm Uil Mirco Bolognesi
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rio preoccupante sulla voglia (o il coraggio) di fare ancora impresa. Burocrazia, fiscalità, accesso al credito, crollo del fatturato sono alcune tra le voci che più pesano sui bilanci aziendali. Non possiamo però dimenticare il ruolo della politica nazionale in tutto questo. La sfiducia degli ultimi mesi è in gran parte dovuta al provvedimento Salva Italia. Ed è quindi dal Governo che deve venire la scossa decisiva per la ripresa, ma il post elezioni non promette nulla di buono perché regna ancora l’inconcludenza.
neWs I dati
69 azIende nel 2012 hanno chIesto lo stato dI crIsI
I
l rilancio produttivo e la reindustrializzazione della provincia di Rovigo appaiono ancora più lontani se si analizzano i dati forniti da Veneto Lavoro. Le aziende in provincia di Rovigo ad aver richiesto lo stato di crisi aziendale sono state 69 nel 2012 (62 nel 2011), i lavoratori in cassa integrazione sono 2266 (nel 2011 erano 2233) i settori particolarmente in crisi sono: tessile, commercio, edilizia e metalmeccanico. Da una ricerca dell’Osservatorio Cribis D&B (società del Gruppo Crif specializzata nelle business information), emerge che in veneto oltre 29.000 imprese sono a forte rischio di insolvenza nel 2013. Le imprese venete continuano comunque a mostrare un livello di affidabilità potenziale superiore sia alla media nazionale, sia alla media del Nord Est, pur facendo registrare un peggioramento dal 2008 ad oggi. Ma Rovigo, che raccoglie il 5,7% delle imprese attive in regione, si caratterizzava a fine dicembre come la provincia con meno imprese totalmente affidabili risultando la provincia con il più alto rischio di insolvenza. I dati registrati dal centro per l’impiego della Provincia sono lo specchio della situazione occupazionale in Polesine. Nel 2012 sono aumentate le iscrizioni al centro per l’impiego provinciale rispetto all’anno precedente. Attualmente sono 25mila i polesani iscritti, nel 2012 si contavano 8.100 persone, in aumento rispetto ai 7.996 iscritti del 2011. Ro.Gi.
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12 Adria Commercio e agricoltura Le preoccupazioni di Coldiretti
Il farmer market di piazza Bocchi non “tira” Nelle ultime settimane è stato registrato un calo delle presenze al mercato cittadino del settore primario. Toffoli cerca un rilancio con la partecipazione del Sindaco
“A
bbiamo fissato un incontro col sindaco di Adria per valutare insieme delle azioni di rilancio con nuove regole del farmer market di piazza Bocchi, che sta attraversando un evidente periodo di stanca”. Il direttore di Coldiretti Rovigo, Adriano Toffoli, annuncia così che l’organizzazione sta monitorando l’andamento dei suoi mercati agricoli ed è pronta ad intervenire. Nelle ultime settimane, al farmers di Adria sono stati presenti pochi gazebo aziendali: la crisi accompagnata al calo delle vendite non ha di certo invogliato la corsa dei produttori agricoli. “Sicuramente, durante la stagione invernale – spiega Lorenza Bellettato, responsabile per i mercati di Campagna amica Coldiretti – c’è un calo fisiologico delle presenze, in quanto le nostre aziende producono secondo la stagionalità e, per ovvie ragioni, non possono avere l’intera gamma di prodotto durante tutto l’anno: quando non ne dispongono non sono presenti. Aggiun-
giamo i malanni influenzali che colpiscono anche gli operatori ed i loro collaboratori e si fa presto a veder sparire quasi tutte le aziende. Con questo, non intendiamo, però, sottovalutare lo scarso appeal che sta registrando il mercato di Adria presso i consumatori, tant’è che ci siamo già attivati per elaborare una buona strategia di rilancio”. “Il fatto è abbastanza inspiegabile – conclude il direttore Toffoli – perché tutti i nostri dati ci dicono che i consumatori sono sempre più invogliati agli acquisti diretti presso i produttori ed, in effetti, le vendite solitamente vanno bene. Per questo motivo, vogliamo vederci chiaro sul perché il merca-
to di Adria non sembra seguire il trend positivo e vorremmo studiare, insieme all’amministrazione delle nuove azioni di rilancio, sia sotto il profilo logistico che pubblicitario, pensando anche ad una trasformazione del farmers attuale in mercato certificato con le regole di Campagna amica, ad ulteriore garanzia del consumatore”. Il mercato agricolo di Adria è stato aperto il 22 novembre 2008 nella vecchia location di piazza XX settembre. Nato come una sperimentazione, ben presto è divenuto stabile, grazie al successo riscontrato. All’inizio si teneva ogni primo e terzo martedì del mese e vi partecipavano una decina di aziende produttrici, con una buona varietà di gamma. Dal 2010 si è passati alla frequenza settimanale del martedì mattina e allo spostamento in piazza Bocchi, che sembrava più adeguata. Nell’ultimo anno, effettivamente, c’è stato un avvicendarsi si aziende produttrici e, alla fine, i produttori attualmente presenti per Coldiretti sono cinque.
coro soldanella mara Bellettato nuovo presIdente
L
a professoressa Mara Bellettato, già dirigente scolastico, attuale consigliere comunale con delega alla cultura del comune di Adria, è il nuovo presidente del coro “Soldanella”. “E’ bello essere a casa” ha commentato commossa la neo presidente che ha assunto l’incarico che fu anche Mara Bellettato neo presidente del dell’indimenticabile marito, il profes- coro “Soldanella” di Adria sor Umberto Dalle Mulle. Bellettato succesede al dottor Carlo Braga, che ha concluso il suo mandato dopo cinque anni intensi di gratificazioni per il noto complesso corale adriese. Un quinquennio importante per il Soldanella, il primo sotto la direzione artistica del maestro Cristiano Roccato che ha sostituito lo storico direttore Piero Barzan nel 2007. Braga, nel ringraziare tutti i coristi, ha voluto ricordare i tanti scomparsi e quelli che si sono ritirati dall’attività per ragioni di età, ma ha sottolineato pure il ricambio generazionale che sta avvenendo all’interno del coro con tanti giovani allievi coristi. Il direttore Roccato, nella sua relazione artistica ha sottolineato gli impegni importanti che hanno visto protagonista il coro nel 2012, come i concerti alle Cinque Terre, a Roma, San Felice sul Panaro e naturalmente le molte tappe venete. Il neo presidente sarà affiancato dal vice presidente Luciano Andriotti e dai consiglieri Mario Franzoso, Graziano Ferro, Luciano Boaretto e Angelico Zanardi. Revisori dei conti Francesco Spinello e Federico Simoni. Il coro, oltre ai tanti impegni programmati per il corrente anno, sarà pure impegnato per la sua importante ricorrenza del sessantesimo di attività che cadrà Ro.Ma. nel 2014 essendo appunto sorto nel 1954.
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arissimi, siamo rimasti tutti sorpresi, commossi e dispiaciuti di fronte all’annuncio delle dimissioni del Papa Benedetto XVI, annuncio che abbiamo ricevuto lunedì 11 febbraio scorso. Ma dopo lo stupore iniziale, si sono fatti strada in me due pensieri: l’ammirazione per il coraggio dimostrato da Benedetto XVI nel prendere questa decisione e la gratitudine per il servizio straordinario che egli ha dato, per quasi otto anni, alla Chiesa universale. La sua decisione non è stato un atto di debolezza, ma un atto di coraggio e un gesto di amore grande verso la Chiesa. Si è reso conto che la Chiesa oggi si trova di fronte a problemi sempre più complessi e impegnativi e che le sue forze non erano più sufficienti per rispondere adeguatamente alle esigenze pastorali di questo tempo. In questi anni il Papa Benedetto è stato una guida straordinaria per la Chiesa Cattolica e un uomo di dialogo con tutti: cattolici e non cattolici, credenti in Cristo, credenti di altre religioni e persone non credenti. Ha scritto dei documenti di alto livello teologico e pastorale: basta pensare alla sua prima enciclica, “Deus Caritas Est”, sull’amore di Dio per noi e sulla virtù della carità, e all’ultima enciclica, “Caritas in Veritate”, sullo sviluppo integrale dell’uomo nella carità e nella verità (con tutti i problemi economici, politici e sociali connessi); basta pensare all’Esortazione apostolica “Sacramentum Caritatis” sull’Eucaristia e all’Esortazione Apostolica “Verbum Domini” sulla parola di Dio. Ma quello che mi ha colpito di più sono
state le sue “catechesi” del mercoledì, con cui ha approfondito i contenuti del messaggio cristiano in stretto rapporto con i problemi umani, facendo dialogare in modo esemplare: fede e ragione, Vangelo e cultura, parola di Dio e intelligenza dell’uomo. Le parole di Benedetto XVI, pronunciate con grande senso di responsabilità e di amore, hanno illuminato, guidato, sostenuto noi cristiani nella vita di fede e nella testimonianza che siamo chiamati a dare oggi alla nostra società. Ma hanno interpellato, provocato, stimolato anche i non credenti, anche gli indifferenti, anche i governanti, i responsabili della vita pubblica, dell’economia, della vita sociale. E quando si è reso conto che la sua condizione fisica, la debolezza dovuta all’età, la sua fragilità gli impediva di rispondere adeguatamente al suo mandato, ha avuto il coraggio di rinunciare al compito che gli era stato affidato, per amore della Chiesa e della società. Carissimi fratelli e sorelle, al termine del pontificato di Benedetto XVI, vi invito tutti a unirvi in preghiera con lui e a ringraziare il Signore per averci dato questo Papa. Vi invito a conservare nella memoria e a meditare a lungo i preziosi messaggi di fede che ci ha dato. E vi invito a pregare lo Spirito Santo perché aiuti la Chiesa e, in particolare, i Cardinali elettori a scegliere il nuovo Successore di Pietro. Per questo motivo presiederò domenica prossima una solenne Messa di ringraziamento a Dio per il Papa che ci ha dato e per invocare il dono di una nuova guida della Chiesa universale”.
14 Adria Pro Loco Programmazione e appuntamenti per i prossimi mesi
Niente manifestazioni per Pasqua mancano i soldi A causa della penuria di risorse era saltato anche il carnevale, ora la speranza è per “Adria in fiore”. Imminente, invece, l’uscita della nuova edizione 2013 dell’opuscolo “Come jerimo ‘na volta”
neWs Pro Loco
un BIlancIo dI attIvItà
di Melania Ruggini
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rutte notizie per Pasqua: la Pro loco in città come Otello, mentre si trovava nella infatti non ha potuto organizzare terra che era stata degli Zar, o un giovanismanifestazione alcuna quest’anno, simo Luigi Stefani insegnante di una terza per mancanza di fondi. Già era saltato il classe elementare nel 1947. Insomma come Carnevale dei Bambini per le ristrettezze eravamo una volta noi, i nostri amici, i nostri economiche, resta da sperare che la sempre parenti, le nostre case, la nostra città… quaamata “Adria in fiore” in programma per il si un museo della memoria. L’opuscolo, i cui testi sono stati curati da prossimo 28 aprile, possa essere organizzaPaolo Ettore Forzato Arta senza ostacoli. cioni, Letizia Guerra, E’ imminente inve- In autunno una ce l’uscita della nuova rassegna di Cabaret Roberto Marangoni, contiene anche il caedizione 2013 dell’o- o di spettacoli lendario degli appuntapuscolo “Come jerimo all’insegna del buon umore menti del 2013 della ‘na volta”. Pro Loco e un elenco L’opuscolo vuole essere, come negli anni passati, una curiosa di altre iniziative organizzate da altre assoquanto simpatica carrellata lungo il Ventesi- ciazioni. “Questa raccolta di immagini non si mo secolo attraverso fotografie di adriesi. Ad interrompe -commenta Letizia Guerra, presiogni immagine corrisponde uno spaccato di dente della Pro Loco - preghiamo fin d’ora di vita cittadina attraverso il racconto che vede, fare pervenire in Pro Loco notizie e fotografie, di volta in volta, protagonisti i soggetti e i testimonianze al fine di continuare questo luoghi ritratti nelle fotografie. Ecco, allora, viaggio a ritroso nel tempo”. Brutte notizie invece per quanto concerne la storia di Giovanni Zagato, più conosciuto
Letizia Guerra la rassegna teatrale primaverile, che l’anno scorso aveva riscosso un buon successo con “Sinestesie – i sensi si incontrano a teatro”. La presidente Letizia Guerra racconta: “Non abbiamo programmato alcuna rassegna teatrale per la primavera al Cinema Teatro Politeama perché la Compagnia Teatrale El Tanbarelo ne ha realizzata una, conclusasi da poco”. Tuttavia le idee non mancano tanto che la presidente pensa alla stagione autunnale dedicata a una rassegna di Cabaret o di spettacoli all’insegna del buon umore: e di questi tempi, ce n’è davvero bisogno.
neWs Mercatino dell’antiquariato
l’appuntamento sI rInnova ognI 2° saBato del mese
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el centro storico di Adria ogni secondo sabato del mese (tranne agosto) si svolge nelle piazze Bocchi e Grotto un mercatino di antiquariato e hobbistica. Un luogo caratterizzato da tanta storia e bellezze artistiche non poteva che ospitare un mercatino di antiquariato, la manifestazione popolare che per eccellenza rende omaggio e valorizza la storia di un territorio e la sua civiltà. In questi ultimi anni in altre località venete si è assistito a un proliferare di mercatini mensili, ma quello adriese ha trovato nella semplicità la sua formula vincente e consolidata. Lo scopo di questo appuntamento mensile, nato nel 1996 per iniziativa della Pro Loco, rimane la valorizzazione del territorio oltre che un’occasione per riscoprire, attraverso gli oggetti, la storia della civiltà contadina veneta. La manifestazione conta attualmente circa 25 bancarelle in cui la caccia all’affare spazia tra oggetti particolarissimi e curiosità per nostalgici del passato e collezionisti. Non vanta una specializzazione, ma è un piacevole insieme di oggetti più disparati. E’ possibile, aggirandosi tra i banchi, trovarsi in un salotto di ricordi attraverso oggetti della vita quotidiana trovati in soffitta, mobili, libri, ceramiche, orologi, oggettistica, quadri. Senza dimenticare oggetti realizzati per hobby come collane, braccialetti, borse, ecc.. Per partecipare è necessario essere in regola con la normativa regionale e telefonare alla Pro Loco di Adria (0426 21675) che vaglierà le varie richieste. Ro.Gi.
ulss 19
una campagna contro Il gIoco d’azzardo
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agli anni ‘90 in Italia si è assistito a un incremento esponenziale del gioco-scommessa a causa di una sua accresciuta diffusione in bar, tabaccherie e sale giochi, del basso costo delle giocate, della pubblicità e della crisi economica che hanno dato un forte contributo allo sviluppo del gioco d’azzardo eccessivo e patologico, riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità come un rilevante problema di salute pubblica. “Ciascuno- precisa il direttore del Dipartimento per le dipendenze Andrea Finessi - ha un proprio motivo per giocare ma il punto di partenza è uguale per tutti: giocare d’azzardo è un’attività che da piacere e sollievo da stati d’animo negativi”. Attualmente si stima che siano circa 700 mila i giocatori patologici in Italia, più uomini che donne e, contrariamente a quanto si pensa, i giovani sono in percentuale maggiore rispetto agli adulti. Il Dipartimento per le dipendenze Ulss 19 ha attivato da tempo sia programmi di trattamento sia iniziative di sensibilizzazione e prevenzione rivolte agli studenti del primo anno delle scuole medie superiori. Nell’ultimo mese, in linea con quanto previsto dal “decreto Balduzzi” sul gioco d’azzardo, è stata attivata una massiccia campagna di informazione, realizzando e distribuendo materiale conoscitivo sui rischi e sulle possibilità di trattamento del gioco patologico d’azzardo in oltre duecento punti del Bassopolesine dove si può giocare. Per informazioni telefonare al Dipartimento per le dipendenze al numero 0426-660555
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l 2012 è stato un anno difficile per la Pro loco adriese, ciò nonostante sono state realizzate una serie di attività qualificate e apprezzate, volte alla valorizzazione del territorio e delle risorse locali. L’attività svolta nel 2012 dalla Pro Loco è stata caratterizzata da un’oculata razionalizzazione dei costi, a fronte della delicata fase economica che si riflette pesantemente sul mondo dell’associazionismo, fattore che non ha intaccato la qualità degli eventi proposti. “Le attività commerciali, probabilmente subissate da continue richieste di sponsorizzazione, non concedono spesso il sostegno alle nostre iniziative. Per fortuna sono ancora numerosi i privati che offrono contributi” ha commentato la presidente della pro Loco Letizia Guerra. Nel bilancio emerge innanzitutto il costo per l’apertura dell’ufficio, pari a 2.185,94 euro per la spese di utenze, pulizie e materiali di consumo. Il disavanzo di gestione ammonta invece a 507,67 euro tuttavia tale passivo è già stato coperto dall’introito della quasi totalità dei crediti per i primi mesi del 2013. Nel 2012 è continuata la gestione del punto di accesso internet presso il locale dell’Informagiovani gestito dalla Pro Loco tramite il protocollo d’intesa con il comune dell’agosto 2011, a totale titolo gratuito. Attualmente gli iscritti sono un’ottantina. Sempre nel 2012 è stata realizzata una significativa lotteria per finanziare la manifestazione “Adria in fiore”” il cui ricavato è stato di 2.745 euro, a fronte di 1.116 euro destinati alle spese per premi e biglietti. Importante sotto il profilo economico l’apporto delle quote associative, pari a 3.280 euro totali, grazie a un significativo incremento dei soci (su un totale di 326). Infine, il contributo comunale ha influito nelle casse della Pro Loco per un totale di 2.740 euro, tra rimborsi di assicurazione, convenzione e contributo al Concorso di pittura di Via Ruzzina. Molto positivo, invece,
il bilancio dal punto di vista delle iniziative svolte nel 2012: la premiazione del 12° concorso “Presepi in Chiesa” (14 gennaio 2012); Adria di Carnevale: Carnevale dei bambini (18 febbraio 2012); Sinestesie: rassegna di teatro amatoriale del territorio presso il Cinema Politeama (marzo – aprile 2012); Adria in fiore (29 aprile 2012); Mercoledì d’Estate: teatro in Piazza (luglio – agosto 2012); Settembre Adriese Numero Unico 2012; Concorso Nazionale di Pittura “Via Ruzzina” e Cene “a regola d’arte” (ottobre - novembre 2012); mercatino dell’hobbistica in versione natalizia (secondo e terzo sabato di dicembre 2012); presepe sull’acqua; concerti di Natale nelle chiese delle frazioni e 13° concorso “Presepi in Chiesa”; mercatino dell’hobbistica e dell’antiquariato (ogni secondo sabato del mese, escluso agosto). Molto buoni anche l’attività di assistenza dell’ufficio informazioni, svolta dai volontari su 22 ore settimanali, e i risultati del sito internet - www.prolocoadria.it- regolarmente consultato da numerosi visitatori e costantemente aggiornato, diventato un mezzo efficace di promozione delle manifestazioni e iniziative del territorio comunale, unitamente alla newsletter con 700 iscritti. Ancora in fase di sperimentazione il sito www.adriaincontra.it sul quale si intende promuovere gli eventi delle associazioni del territorio. Tra i successi della Pro loco, la targa del Comitato Provinciale F.I.T.A. “con stima e riconoscenza per l’organizzazione delle rassegne di prosa attraverso le quali promuove la diffusione della cultura teatrale e, in particolare, l’attività delle Associazioni Artistiche Amatoriali”, essendo una delle poche associazioni impegnate a promuovere il teatro amatoriale provinciale con varie rassegne. Inoltre l’affascinante “Presepe sull’acqua”, realizzato grazie a voucher lavoro, è stato inserito anche quest’anno nell’itinerario regionale “La strada dei Presepi” promosso dal Consorzio delle Pro Loco del Cittadellese. Me.Ru.
Adria 15 Salute E’ partito il progetto “C’era una volta… e poi vissero sani e contenti”
La lotta al fumo inizia in classe
focus Indagine Doxa
nemmeno la crIsI spaventa I fumatorI
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L’iniziativa promossa dall’Ulss 19 ha coinvolto circa duecento bambini di quarta e quinta elementare di Melania Ruggini
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el Bassopolesine sono già 13 le scuole libere informazione finalizzati a diffondere la cultura degli dal fumo, dalle primarie alle medie superiori. ambienti, quali case e scuole, liberi dal fumo. Il coinLa prevenzione al fumo inizia proprio da piccoli: volgimento dei genitori ha lo scopo di mantenere la questa importante verità è stata fatta propria dall’Ulss continuità educativa offrendo inoltre, a chi fuma, la 19, tramite il Dipartimento per le dipendenze. E’ par- possibilità di accedere all’ambulatorio per smettere tito infatti il progetto “C’era una volta… e poi vissero di fumare, un servizio dell’Ulss 19 che realizza tratsani e contenti” finalizzato a sviluppare le abilità di vita tamenti di disassuefazione per tutti quei fumatori che non riescono a smettere da soli. necessarie per proteggersi da stili di Purtroppo la dipendenza dalla vita a rischio per la salute, quali la All’evidente dipendenza dal fumo. In quest’an- aumento potrebbe sigaretta è una piaga che affligge la provincia di Rovigo. Una no scolastico l’iniziativa coinvolge contribuire recente indagine europea sugli circa duecento bambini di quarta e la sigaretta stili di vita dei ragazzi ha evidenquinta elementare degli istituti com- elettronica ziato che nel Bassopolesine circa prensivi di Porto Viro, Loreo, Adria Uno e Adria Due, per affrontare, con attività mirate, la metà dei ragazzi quindicenni fuma occasionalmente, diversi temi, dal rapporto con i genitori e con i propri mentre il 20% invece fuma abitualmente. All’evidente aumento potrebbe contribuire la sigaamici, alle pressioni sociali verso il consumo di alcol e retta elettronica che, commercializzata come strumensigarette. Assieme agli insegnanti, che partecipano attiva- to per smettere di fumare, potrebbe attrarre proprio i mente al progetto, vengono coinvolti anche i genitori più giovani affascinati dall’uso di questo prodotto di dei bambini mediante incontri di sensibilizzazione e tendenza.
Si inizia, infatti, a fumare per sentirsi più grandi ma per finire poi col diventarne dipendenti. Tra le azioni di prevenzione più efficaci per evitare o ritardare l’inizio al fumo, suggerite dall’Organizzazione mondiale della sanità, c’è quella di sensibilizzare i giovani sin da piccoli in modo che acquisiscano quelle abilità di vita necessarie a resistere alle pressioni negative dei pari e alle situazioni di rischio. A questo obiettivo mira proprio il progetto “C’era una volta… e poi vissero sani e contenti”.
’indagine Doxa, commissionata dall’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri, ha scattato un a fotografia del rapporto tra gli italiani e il fumo di tabacco. Questi alcuni dei dati più significativi presentati nel corso del XIV Convegno nazionale sul tabagismo e SSN, alla presenza del Ministro della salute Renato Balduzzi. Diminuiscono in Italia i fumatori: nel 2011 erano il 22,7% della popolazione che ha più di 15 anni, nel 2012 ne rappresentano il 20,8% per un totale di 10,8 milioni di persone. Un calo quindi di quasi 2 punti percentuali, con un picco in discesa per le fumatrici, diminuite di 2,4 punti percentuali. Fumano in media 13 sigarette al giorno - un trend anche questo in discesa - per un totale di 140 milioni di sigarette ‘bruciate’ quotidianamente in tutto il Paese. Una flessione analoga si registra anche nelle vendite complessive del tabacco (-1,8% nel 2011 rispetto al 2010) a scapito soprattutto delle marche più costose. Tuttavia, nonostante la crisi economica, il 76,2% di coloro che continuano a fumare non ha cambiato le sue abitudini, si sente in buona salute – e per questo non pensa di smettere - e le sigarette sono al penultimo posto della lista di cose a cui si rinuncia per effetto appunto della crisi. E se diminuisce comunque la vendita delle sigarette, aumenta però di due volte quelle del tabacco sfuso. Così l’8,5% degli italiani, soprattutto tra i giovani, costruisce a mano la sigaretta riuscendo a risparmiare circa la metà del costo (nel 2011 il consumo dei cosiddetti “trinciati” era del 3,4%).
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SERVIZI IN SALONE
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nche quest’anno il Consultorio familiare dell’azienda Ulss 19 apre le proprie porte nelle scuole attraverso i punti di ascolto per gli studenti degli istituti superiori. Un’iniziativa per offrire ai ragazzi uno spazio individuale di colloquio, riflessione, aiuto e prevenzione, mediante il confronto con una figura adulta competente, in un contesto riservato e protetto all’interno della scuola. I punti di ascolto hanno come obiettivo stimolare il libero dialogo sulle problematiche degli adolescenti, legate ai diversi ambiti di relazione: familiare, scolastico, amicale e affettivo, per aumentare il benessere emotivo e affettivo ed instaurare relazioni positive con gli altri. Il punto di ascolto è aperto due ore la settimana presso: Istituto Istruzione Superiore “Polo tecnico di Adria”( due sedi), Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistica di Adria, Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Porto Tolle, Istituto Tecnico Commerciali e Turistico di Porto Viro, ENAIP Veneto di Porto Viro In tale modo, i ragazzi possono oltretutto conoscere le attività del Consultorio adolescenti che si rivolge ai giovani dai 13 ai 20 anni ed è nato dall’emergere di problematiche giovanili e dalla volontà di garantire un servizio “a misura di giovani”. Il Consultorio adolescenti, grazie al supporto di figure quali il ginecologo, lo psicologo, l’assistente sociale, l’educatore professionale e l’infermiere professionale, rappresenta un’occasione dedicata a questa fascia d’età che, raramente, approccia in maniera abituale al consultorio familiare, fornendo una risposta qualificata di informazione, riflessione, educazione, prevenzione e assistenza contraccettiva. Me.Ru.
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16 Bottrighe Istruzione Registrati i 15 ragazzi che permettono la riapertura delle medie
Iscrizioni ok, la prima ci sarà Il sindaco Massimo Barbujani si è impegnato a tenere aperto il plesso anche nei prossimi anni di Roberto Marangoni
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a scuola media di Bottrighe verso la riapertura? Pare proprio di si. I requisiti sembrano esserci tutti. Le famiglie hanno già fatto l’iscrizione on-line dei quindici ragazzi che formerebbero la classe prima media del prossimo anno scolastico 2013-2014. Sono confortanti i dati della popolazione scolastica anche per i prossimi anni, in controtendenza, rispetto alla situazione dello scorso anno che aveva indotto alla sopressione della classe prima, nonostante le lotte dell’apposito comitato, che ricordiamo si era subito mobilitato con una raccolta firme tra la popolazione residente,
Sono confortanti i dati della popolazione scolastica anche per i prossimi anni per mantenerla comunque aperta. A seguito di un documento, prodotto dall’apposito comitato, sottoscritto insieme al sindaco Massimo Barbujani, lo stesso primo cittadino, a recente conclusione avvenuta dei lavori di restyling all’interno edificio scolastico di via Don Minzoni, ha scritto una lettera ad Elena Donazzan, assessore regionale competente
La scuola media “Umberto Maddalena” di Bottrighe, sede staccata della media “Marino Marin” di Adria
in materia scolastica, al suo collega provinciale Leonardo Raito, alle dirigenze scolastiche regionali e provinciali e naturalmente a Laura Cassetta, dirigente dell’Istituto comprensivo Adria Uno, alla quale la scuola media “Umberto Maddalena” di Bottrighe, sede staccata della media “Marino Marin” di Adria, appartiene. Nella missiva, Barbujani ribadisce la volontà e l’impegno, viste le proiezioni future, di mantenere aperto il plesso scolastico di Bottrighe e ripristinare la classe prima media momentaneamente sospesa nell’anno scolastico in corso. Per un completo esame della stessa richiesta,
Barbujani si è impegnato a mantenere aperto il plesso scolastico di Bottrighe il sindaco spiega che l’amministrazione comunale ha recentemente investito circa quarantamila euro per la sistemazione dei servizi igenici e per manutenzioni varie. Sottolinea, altresì, l’avvio nel 2014 dell’attività produttiva nel sito industriale di Mater-
Biotech, che la multinazionale Novamont ha acquisito da qualche anno, investendo notevolmente sullo stabilimento di Bottrighe in corso di riconversione e che, certamente, porterà risveglio economico nella zona interessata, coinvolgendo un congruo numero di nuove famiglie. Proprio per questi motivi, il sindaco confida nelle autorità interessate affinchè adottino gli atti e provvedimenti necessari per la riattivazione della prima media, compresa la disponibilità del personale.
ONORIFICENZE A RENATO FINCATO L’AquILA D’ARGENTO DI MAESTRO DEL COMMERCIO
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restigiosa onorificenza di maestro del commercio a Renato Fincato di Bottrighe, primo cittadino, residente nel comune, a ricevere l’aquila d’argento per aver “magistralmente operato nel settore commerciale, turistico e dei servizi per piu di venticinque anni”. Il riconoscimento, firmato da Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio, da Renato Borghi presidente di 50&Più e dal
segretario della stessa Gabriele Sampaolo, è avvenuto a Rovigo e gli è stato consegnato da Bruno Piva, sindaco del capoluogo polesano. Sessantaseienne, originario di Baricetta, padre del noto soprano Mariaelena, Fincato vive a Bottrighe da anni ed è impegnato nella venditadistribuzione di alimenti e bevande nelle scuole. Il sindaco Massimo Barbujani, che ha voluto riceverlo nel suo ufficio, si è vivamente com-
plimentato con lui per “l’impegno, dedizione e cuore che ha sempre messo nel suo lavoro, tra l’altro in momenti di grave congiuntura economica e soffocante burocrazia”. Fincato ha ringraziato il sindaco per la disponibilità e cortesia, oltrettutto per il rispetto verso una categoria “spesso messa sul banco degli imputati, quando invece rappresenta uno dei pilastri nel nostro sistema economico”. Ro.Ma.
Renato Gianni Fincato
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Bottrighe 17 Iniziativa Il volontariato si mobilita per sostenere l’istruzione
Tutti uniti per la scuola materna La diminuzione dei contributi nazionali e regionali mette in crisi gli asili privati, per recuprare qualche soldo intervengono le associazioni di Roberto Marangoni
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nni difficili, di grave congiuntura economica, diretto da Antonella Pavan, per poi passare all’eseimpongono di riflesso scelte e tagli che spesso cuzione solista dell’oboista Roberto Stivali, direttore incidono sul sociale. Di questi sacrifici anche le del coro Ana di Latina, accompagnato all’organo da scuole materne paritarie ne sono un esempio. Da Carla Bizzaro per l’ottima esecuzione di “Gabriel’s anni gli asili parrocchiali risentono di ciò ed è gio- Oboe”, colonna sonora del film “Mission”, ancora il coforza ricorrere al volontariato per porvi riparo. A coro dei Giovani di Baricetta diretto da Lucio Duoccio Bottrighe, da tempo, si moltiplicano le iniziative pro e per finire le voci virili dell’adriese “Soldanella” discuola materna e varie sono le associazioni che si retto da Cristiano Roccato. Dopo i saluti del parroco prodigano in tal senso. Ecco allora che è stata ri- don Antonio Cappato, Mara Bellettato, consigliere comunale delegato proposta con successo la rassegna La scuola materna “Umberto Maddalena” alla cultura, ha elo- di Bottrighe ed una rappresentanza di corale “Notte di Note” ospitata nella Raccolti 750 euro chiesa di San Francesco d’Assisi e di devoluti interamente giato organizzatori bambini che si sono esibiti per la stessa ed esecutori. Presenti Paola di Bottrighe ed organizzata al sostegno della altresì l’assessore dall’associazione Aribò, dal comitato scuola materna Federico Simoni, il di gestione e dai genitori della me- di Bottrighe delegato del sindaco desima scuola. Alto il livello artistico dei cori partecipanti che hanno ricevuto interminabili Nicola Gennari ed il consigliere regionale Asac Veapplausi. Ad iniziare una quindicina di bambini della neto Patrizia Pozzan. Durante la stessa sono state scuola materna preparati dalle loro insegnanti Ros- raccolte offerte per un totale di 750 euro devolute sella Giovannini, Sonia Nale e Cristina Zago, poi il interamente al sostegno della scuola materna precoro “Voci di colori” di Pettorazza diretto da Ilaria sieduta da Angelo Stefani che ha consegnato a cori Conforto, il coro femminile “Plinius” di Bottrighe e parroco una targa ricordo a nome dell’Aribo.
LA GRù D’ORO ALL’EMIGRATO POLESANO FERRI
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ntonio Ferri, polesano, originario di Corbola, ha ottenuto l’annuale premio “La Grù d’oro” promosso dalla “Cojta Gruliascheisa” l’associazione per la cultura, i costumi e le tradizioni di Grugliasco e dall’amministrazione comunale della città piemontese. A Grugliasco, grosso centro di quarantamila abitanti, risiedono seicento famiglie emigrate dal Polesine a seguito della tragica alluvione del 1951. “La Grù d’oro” si svolge da tredici edizioni ed un’apposita commissione assegna ogni anno il premio a cittadini, associazioni, aziende grugliaschesi che, con il loro operato, abbiano onorato e fatto conoscere la città della cintura torinese. Andrea Colognese, presidente della “Cojta Gruliascheisa” e Roberto Montà, sindaco di Grugliasco, nel corso della cerimonia hanno consegnato il prestigioso riconoscimento a Ferri per la sua collaborazione nel 2001 nell’allestimento della mostra fotografica in ricordo del 50° dell’alluvione del Polesine e nel 2011 in occasione del 60° anniversario ottenendo dal comune di Grugliasco l’intitolazione di un piazzale ora denominato largo Polesine. In entrambe le ricorrenze invitò ad esibirsi il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe. In quest’ultimo intervennero, tra gli altri, monsignor Valentino Tonin per i “Polesani nel Mondo”, il vice presidente della provincia di Rovigo Guglielmo Brusco, il sindaco LE TRE S-CIOPTA’
Da destra Antonio Ferri nel corso del conferimento della “Grù d’oro” di Corbola Marina Bovolenta ed il consigliere con delega alla cultura del comune di Adria Mara Bellettato. Inoltre, nel 2012 ha promosso il gemellaggio a Porto Viro tra le due bande delle rispettive città, gemellaggio che avrà un suo ritorno a Grugliasco nel corso del corrente anno. Antonio Ferri, nato a Corbola nel 1941, vive a Grugliasco dal 1960 e per trent’anni è stato apprezzato dipendente dell’ufficio tecnico di quel comune. Sposato con Paola Maddalena di Bottrighe, stretta parente dell’illustre concittadino aviatore Umberto, spesso torna con la famiglia nel paese riviersco in una casa di loro proprietà. Ro.Ma.
di Roberto Marangoni
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neWs Associazioni
mIrella rossI dIrettore deI BontemponI
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ovità per il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe che ha nominato alla direzione artistica Mirella Rossi, da molti anni corista e valente solista dello stesso. La nomina è avvenuta a seguito della proposta del consiglio direttivo guidato da Gianni Spadon, che le ha affidato l’incarico di affiancamento alla direzione Mirella Rossi musicale dei fisarmonicisti del gruppo Roberto Carlin, Cristian Mottaran e del chitarrista Sergio Salmi. L’associazione, attiva dal 1965 in paese, oltre alla divulgazione culturale delle tradizioni popolari polesane, attraverso spettacoli, annualmente aggiornati, di cante e ballate raccolte sul territorio deltizio, così definito un “autentico varietà d’altri tempi”, promouove da sempre svariate iniziative di solidarietà nei confronti di associazioni per lo studio dei tumori e delle malattie genetiche, oltre ad altre di iniziativa sociale. E proprio in questo ambito, ha programmato per il corrente mese due spettacoli che si terranno al teatro comunale di Bosaro e all’auditorium “S. Antonio” di Rosolina, mentre per aprile il gruppo sta organizzando la sua tradizionale “Serata d’Onore” che si svolgerà nel teatro della sala polivalente “Loris Cominato” di Bottrighe. La manifestazione musicale e di solidarietà è giunta alla ventiduesima edizione e vi parteciperanno illustri ospiti del mondo istituzionale, medico e del volontariato sociale. A maggio i “Bontemponi” si esibiranno in provincia di Treviso al nono “Festival regionale del folklore” promosso da Venetnìa, l’associazione che raccoglie i gruppi di tradizione popolare del Veneto. Ro.Ma.
Cultura 19 Musica Un concerto nel celebre Conservatorio Reale di Danimarca “Carl Nielsen”
Adria Percussion a Copenhagen
Il gruppo è stato invitato alla rassegna mondiale di percussioni Globobeats, il festival organizzato dal famoso percussionista Gert Mortensen di Melania Ruggini
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rionfo per l’Adria Percussion del Conservatorio Buzzolla che è sbarcato niente meno che a Copenhagen, dove si è esibito nella concert hall del celebre Conservatorio Reale di Danimarca “Carl Nielsen”, l’ex auditorium della Radio danese. L’occasione è stata la rassegna mondiale di percussioni Globobeats, il festival organizzato dal famoso percussionista prof. Gert Mortensen, al quele il gruppo adriese
neWs Conservatorio Buzzola
festIval del clarInetto
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d Adria sbarca il Festival del Clarinetto, firmato dal Conservatorio Buzzola: giovani provenienti da tutta Italia si danno appuntamento nella città etrusca per lezioni individuali e d’insieme nei giorni di sabato 16, domenica 17 e lunedì 18 marzo. Un’occasione di scambio, condivisione e collaborazione. In programma, diverse esibizioni a partire da sala Cordella, sabato 16 alle ore 17, mentre lunedì 18 alle ore 18 i partecipanti al master si esibiscono nell’Aula Magna del Conservatorio con gli studenti delle scuole ad orientamento musicale di Villadose, Cavarzere, Taglio di Po, Bojon. Ultimo appuntamento è previsto a Cavarzere nel teatro Serafin dove gli studenti si esibiscono insieme ai docenti domenica 17 marzo alle ore 17. Per la serata del 18 alle ore 21 la chiesa della Tomba ospita uno spettacolare concerto, quale chiusura del festival: un’ orchestra di clarinetti esegue un tango di Carlos Gardel e l’Inno nazionale americano come “benvenuto” al Bowed piano Ensemble che eseguirà il resto del concerto. Il Bowed è un gruppo di 11 esecutori provenienti dal Colorado (Usa), i quali interpretano musiche suonando dentro il pianoforte con corde di nylon, martelletti e naturalmente la tastiera. Uno spettacolo più unico che raro con unica tappa in Italia Me.Ru. durante il loro tour europeo.
è stato ufficialmente invitato a partecipare. Il gruppo, composto dal professor Alberto Macchini, Nino Barizza, Raffaele Bianchi, Francesco Biolcati, Federica Biondi, Luisa Casini, Nicola Rizzi e Antonio Zanellato, si è esibito sabato 3 febbraio nella prestigiosa sala, davanti ad una platea gremita da oltre 1500 spettatori e ha ben rappresentato l’Italia riscuotendo un notevole successo. Adria ha dunque portato il suo contributo nel panorama della musica percussionistica accanto ad interventi musicali di gruppi provenienti da tutto il mondo, dalla Birmania alla Cina dal Giappone all’India, alla Turchia.
neWs “Adria: incliti in urbe”
per candIdarsI c’è tempo fIno a settemBre
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na delle novità del 2013 è il riconoscimento istituito dalla Pro Loco “Adria: incliti in urbe” per premiare i cittadini, le associazioni sportive, i gruppi di volontariato, culturali e quanti, nell’esercizio della loro attività, si siano impegnati e resi particolarmente benemeriti in favore della città di Adria e frazioni. Il riconoscimento è riservato alle seguenti categorie: attività economiche, associazionismo e volontariato, libere professioni, arte - scuola - cultura, sport. Le candidature dovranno pervenire alla Pro Loco di Adria entro il 30 settembre 2013 su apposita scheda scaricabile sul sito della Pro Loco e disponibile presso l’ufficio di Piazza Bocchi. Saranno, poi, vagliate da apposita commissione paritetica formata da due uomini e due donne indicati ogni anno dal consiglio della Pro Loco. I riconoscimenti saranno consegnati in una cerimonia pubblica in data ancora da definirsi. I premiati troveranno particolare menzione nel “Numero Unico” nell’anno successivo a quello di assegnazione e saranno invitati a firmare apposito “Albo d’oro” e riceveranno una originale espressione del premio. Me.Ru.
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Lo
SPoRT in PRIMo PIANo
Calcio Esonerato mister Pregnolato
L’Adriese si affida a Santi di Cristiano Aggio
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del patentino di terza categoria, ndr) con Angelo Lutefano Santi è il nuovo allenatore dell’Uniogarini allenatore dei portieri. Il calendario ha messo ne Sportiva Adriese. Il presidente Luciano di fronte all’Adriese la capolista Somma, alla sesta Scantamburlo in accordo con il d.s. Luciano giornata, e la seconda della classe Vigasio: se contro Vianello ha consegnato le chiavi in mano al tecnico il Somma è arrivata una sconfitta per 3-0, il sorriso padovano nel tentativo di centrare la salvezza nel in casa granata è arrivato dopo la prestazione contro campionato di Eccellenza. Stefano Santi è nato il Vigasio dove, nonostante i 26 punti di differenza, a Padova il 16 giugno 1971, con un passato da l’Adriese ha fatto il colpaccio, vincendo per 1-0. Un’igiocatore professionista e, di recente, ha guidato niezione di fiducia al gruppo che vuole tirarsi fuori i colori del SaonaraVillatora (Promozione) e del Stefano Santi, il nuovo allenatore dalle zone calde dell’Eccellenza e che ha dimostrato Sottomarina (Eccellenza) con ai suoi ordini alcuni dell’Unione Sportiva Adriese che con impegno, grinta e volontà possono arrivare giocatori che ora militano in maglia granata. Una soluzione esterna, quindi, dopo che la società, dopo l’esonero di Beppe risultati, sulla carta, impossibili. “Santi - dice il diesse Luciano ScantamPregnolato, l’allenatore che lo scorso anno vinse il campionato di Pro- burlo- è un tecnico che conosce l’ambiente e conosce bene più di qualche mozione, tre mesi fa, aveva affidato ad uno staff interno (guidato dai giocatore e questo è già un bene per un allenatore che subentra.” La giocatori Nico Moretti, Daniele Dal Cole e dal preparatore atletico Angelo classifica, in fondo, è molto corta e, purtroppo, vede invischiate le due Lugarini), la squadra nel tentativo di cambiare rotta. Questa soluzione, è squadre polesane, Adriese e Rovigo, con quest’ultima che, alla settima durata sette partite dove è arrivata la miseria di una vittoria, un pareggio di ritorno, ha un punto in più. L’organico dell’Adriese non è certo da play e ben cinque sconfitte, con i granata in piena zona play out. Mister Santi, out, però, ora la squadra deve mettere da parte il fioretto e lottare con la si avvarrà della collaborazione come vice di Nico Moretti (in possesso spada, proprio come ha fatto con la seconda della classe.
automoBIlIsmo
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luIse vInce la settIma edIzIone del ronde valtIBerIna
l pilota adriese Matteo Luise, alla guida della Renault Clio super 1600 ha vinto la settima edizione del Ronde Valtiberina, quarto appuntamento del Challenge Csai Raceday Ronde Terra, a Sansepolcro in provincia di Arezzo. Il portacolori del team Pascoli – PR Group ha vinto tutti e quattro i passaggi della prova speciale “Cerbaiolo” portando quindi la Renault Clio Super 1600 alla vittoria di classe. “E’ stata una gara molto dura e selettiva – racconta Matteo Luise – ma questa vittoria ci dà molta fiducia perchè le ultime apparizioni, seppur non avessero fiaccato il nostro morale, di certo non potevano renderci felici”. Un primato netto per l’adriese, affiancato dal copilota Daniel Taufer, con l’unico vero rivale Landini costretto ad alzare bandiera bianca per un’uscita di strada nel tentativo di mantenere il
passo del leader. L’unica nota dolente nella trasferta aretina proviene dalla classifica di campionato riservata alle vetture due ruote motrici che, anche in questa occasione, ha visto primeggiare il giovane Marchioro alla guida di una Renault Clio R3. In questa ottica Luise giunge secondo chiudendo quasi definitivamente la partita per la rincorsa al titolo tra le vetture a trazione anteriore. “E’ davvero un peccato – aggiunge Luise – che i primi round della serie siano stati così difficili per noi. Oramai Marchioro detiene saldamente la testa del campionato. Possiamo solamente ambire alla seconda posizione cercando di ottenere un’altra buona prestazione al Ronde Liburna che chiuderà di fatto il challenge.” Cr.Ag.
PALLANuOTO CAMPIONATO A LuCE E OMBRE PER LE FORMAZIONI ADRIESI
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a stagione agonistica dell’under 13 adriese l’Under 17, inserita nel girone B, ha da poco iniziato prosegue nel migliore dei modi fino a questo il campionato rimediando due sconfitte di misura momento. I portacolori adriesi hanno vinto agenelle prime giornate, rispettivamente a Legnago e a volmente entrambe le gare che li hanno visti impeEste. Finalmente è arrivata la prima vittoria, questa gnati contro l’Aquaria Piove di Sacco e il Plebiscito volta nell’ impianto di Porto Viro ad avere la peggio Padova “B”. L’obiettivo stagionale per i ragazzini la formazione di Sant’ Urbano dell’ Acquambiente, seguiti da Giacomo Stoppa è quello di qualificarsi primi tre punti in classifica nella speranza che i raalla “final four” regionale di Giugno, per raggiungazzi adriesi comincino ad allenarsi con più frequengere questo traguardo Adria Nuoto dovrà ancora La formazione under 13 za in vista dei prossimi impegni (derby casalingo affrontare quattro importantissime partite. L’Under 15 invece, inserita con l’ Aquaria di Piove di Sacco e successiva trasferta a Chioggia). Tutto in nel girone A triveneto, ha sofferto parecchio nelle partite giocate contro rimonta, invece, il campionato in serie C per la squadra senior dell’Adria le formazioni più forti del girone (Trieste e Vicenza in primis), due le Nuoto. Mai fin’ora la società adriese aveva militato in questa categoria; vittorie esterne fino a questo momento (con Sport Management Verona i ragazzi di Daniele Bulgarelli, tutti provenienti dai vivai delle piscine di e Tergeste) mentre in casa si aspetta ancora la prima vittoria. La miglior Adria e Codigoro, dopo un avvio difficoltoso stanno proseguendo il loro prestazione comunque si è vista contro il Plebiscito Padova che ha si cammino in salita. Nelle sei partite fin’ora disputate sono arrivate cinque espugnato l’impianto di Porto Viro, ma dopo una partita combattutissima sconfitte ed una vittoria, contro squadre blasonate nell’ambiente Veneto, e rimasta in equilibrio fino alla fine. I ragazzi di Marzolla stanno comun- Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, e sicuramente più “abituate” que dimostrando una costante crescita, rispetto l’ inizio di campionato alla categoria rispetto alla giovane compagine biancorossa. L’obiettivo la partecipazione al gioco di squadra è più corale e quasi ad ogni partita stagionale è sicuramente la permanenza in serie C, con l’intento di far figurano nel tabellino marcatori almeno 5/6 giocatori diversi, che l’ anno maturare i giovani e di arricchire il bagaglio di esperienza grazie a questa precedente faticavano nelle conclusioni verso la porta avversaria. Mentre nuova occasione.
neWs Karate femminile fekda
IlarIa marangonI è campIonessa del mondo
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laria Marangoni di Adria è campionessa del mondo della categoria cintura marrone di karate femminile fekda. l’atleta del club Kanku Dai Karatè di Bottrighe si è laureata al primo podio nel corso del campionato del mondo svoltosi Ilaria Marangoni a sx con il maea Verona dove hanno partecipato milleduecento stro Franchin e Davide Boscolo atleti proveniente da ventidue nazioni. Anche il maestro Gerry Franchin, cintura nera 4° dan che dirige la società bottrighese si è confrontato in una batteria di venti atleti di combattimento cinture nere dai 35/40 anni passando ai quarti di finale per poi essere eliminato da un atleta russo. Nella due giorni, conclutasi con il saluto di Flavio Tosi, sindaco del capoluogo scaligero, hanno gareggiato anche gli Jana Cendali e Davide Boscolo, atleti della società bottrighese, purtroppo eliminati nelle rispettive batterie “Anche se- ha detto il maestro Franchin- rimangono dei dubbi arbitrali”. Il club di Bottrighe, che ha festeggiato da poco il decennale di attività vanta una trentina di iscritti. Una novantina sono le coppe in bacheca conquistate in gare regionali e nazionali dagli iscritti che il maestro Franchin allena ogni lunedi, mercoledì e venerdì nella palastra di via don Minzoni, ed ora, con Ilaria Marangoni, si aggiunge la nuova conquista mondiale. Ro.Ma. Calcio femminile
l’atletIco BellomBra è realtà
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’ una realta giovane ma già consolidata nel mondo dello sport locale. Trattasi di calcetto femminile, ed è appunto l’Atletico Bellombra, nato nell’ottobre scorso, inizialmente con otto ragazze, ma che ha coinvolto in breve anche altre ragazze polesane. Oggi è un gruppo ben affiatato ed è iscritto al campionato provinciale di calcio femminile a cinque con la Uisp di Ferrara. La società è presieduta da Sandro Rossato ed è gestita dagli allenatori Federico Clemente e Carlo Cattozzi e dalle dirigenti ed atlete Arianna Pozzato e Samanta Clemente. Ne fanno parte Denise Bologna, Alice Bonamico, Giada Casellato, Alice Cobianchi, Sara Crepaldi, Valentina Crepaldi, Sara Fabbris, Alessandra Fantinati, Nadia Lamsaadi, Alessia Gajon, Maika Gozebiowska, Enrica Maltarello, Arianna Mazzucato, Elisa Picardi, Elena Sacchetto, Chiara Silvestri, Ilaria Soncin, Gessica Spagnolo, Giulia Zago e Martina Zilli. Importante è il contributo di generosi sponsor e tifosi che sostengono le ragazze anche nel corrente anno. Ro.Ma. Nuoto, campionati interregionali di Lignano
al team adrIese: 3 tItolI e 13 medaglIe
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re titoli regionali e ben tredici medaglie è il bottino dei master dell’Adria Nuoto che hanno partecipato, a Lignano Sabbiadoro, ai campionati interregionali master di nuoto. La manifestazione ha registrato un grande successo di partecipanti, con un record di iscrizioni (1175 atleti) e con 246 staffette. Alta la percentuale di nuotatori under 25 e M 25 che ha determinato un notevole innalzamento del livello medio agonistico. A conferma di ciò si segnalano 5 nuovi record italiani e uno europeo stabiliti nelle gare individuali e nelle staffette. In particolare, il record europeo è stato ottenuto nella staffetta 4 x 50 mista, categoria M100119, dagli atleti della società Gymnasium Spilimbergo: Marian Alessandro (27”53 a dorso), Cecchin Mirko (29”06 a rana), Bonistalli Simone (26”47 a delfino), Sacilotto Marco (24”62 a stile libero). Anche gli atleti della società Adria Nuoto Master, allenati dal coach Marco Piva, si sono contraddistinti in questa manifestazione sportiva di elevato livello tecnico-agonistico, conquistando tredici medaglie, tra cui tre titoli di campione regionale, nelle seguenti specialità: 100 stile libero, categoria M30: 1° Ilaria Crepaldi, categoria M55: 3° Paola Guerrini, categoria M60: 2° Dino Barboni; 800 stile libero, cat. M45: 3° Bruno Mantovan; cat. M50 3° a pari merito Michele Capanna e Riccardo Sciuto; 1500 stile libero, cat. M50: 3° Riccardo Sciuto; 200 Rana: cat. U25: 1° Giulia Benazzi, cat. M45: 2° Beatrice Guerzoni; 200 dorso, cat. U25: 3° Giulia Benazzi; cat. M45: 2° Beatrice Guerzoni; cat. M55 2° Bruno Roccato; 50 delfino, cat. M60: 1° Dino Barboni. Una bella soddisfazione, quindi per i master adriese che, anche se ottengono spesso ottimi risultati, gli obiettivi cronometrici non sono i soli ricercati dai nuotatori master; il loro scopo principale è quello di praticare un’attività sportiva benefica per la propria salute, in compagnia di amici che condividono la stessa passione. Cr.Ag.
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Società I servizi di domani in una provincia sempre più vecchia
Riflessione sull’età della popolazione
Mantovani: “Le case di riposo devono ripensare il loro ruolo e aprirsi ai servizi domiciliari”
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i è riflettuto sull’età della popolazione in Provincia. I dati diffusi qualche settimana fa dall’ufficio Statistica di Palazzo Celio, del resto, non lasciano scampo, tra le sette province venete è il rodigino a detenere la media più elevata. Nella sezione dedicata all’indice di vecchiaia, il rapporto percentuale tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 14, Rovigo occupa il primo posto con l’indice più elevato 203,2%; ciò significa che per ogni persona con meno di 14 anni ce ne sono 2 con più di 65 anni. Un primato non certo incoraggiante ma che il Rapporto della Fondazione Emanuela Zancan aveva già messo in evidenza lo scorso ottobre in occasione degli appuntamenti dedicati al mese dell’anziano. Anche dai grafici riportati nello specifico dello studio condotto, risulta che la piramide dell’età, che in genere dovrebbe avere una forma appunto piramidale con una larga base costituita dai nuovi nati e un vertice che con l’avanzare dell’età si assottiglia per effetto della mortalità, nel rodigino ha invece la forma di una botte. Come si desume nella foto in alto è la fascia di età tra i 40 e i 49 anni ad essere la preponderante. Se la tendenza di bassa natalità dovesse mantenersi invariata anche per i prossimi anni la piramide risulterà rovesciata. “Di per se – viene commentato nel rapporto – l’invecchiamento non è un fenomeno negativo, visto che è il risultato di un continuo miglioramento delle condizioni di vita delle persone. Non si può negare tuttavia che l’invecchiamento della società non comporti un aumento della domanda di assistenza sanitaria e sociale e della spesa per i servizi di lungo degenza”. Questo è il punto che interessa anche all’assessore alle Politiche Sociali di Palazzo Celio, Marinella Mantovani che nelle scorse settimane ha dato avvio ad una riflessione che riguarderà l’intero territorio. Lo scorso 21 febbraio infatti sono stati invitati a Palazzo Celio tutte le istituzioni, associazioni, enti e strutture che si occupano di non autosufficienza e sono stati attivati tre i gruppi di lavoro coordinati da tecnici della Fondazione Emanuela Zancan. “L’analisi demografica del nostro Polesine – spiega l’assessore Mantovani- evidenzia una situazione estremamente critica.
L’indice di vecchiaia in provincia di Rovigo ha un valore particolarmente elevato (199 anziani ogni 100 giovani) rispetto alla media regionale (140) e nazionale (144). Le riflessioni che dobbiamo fare vertono su alcuni aspetti: il nuovo contesto di crisi economica ha rivalutato il ruolo della famiglia, negli anni del boom economico la cura degli anziani non autosufficienti era affidata alle case di riposo. Da due anni circa gli anziani rimangono in casa per ragioni economiche, infatti l’assegno di cura, che arriva con notevole ritardo, soccombe alle minori o mancanti entrate di stipendi da lavoro e le rette delle case di riposo stanno diventando troppo onerose. Le case di riposo devono ripensare il loro ruolo, devono aprirsi al territorio con nuovi servizi domiciliari che vanno proprio incontro alle persone curate in case. La programmazione sociale della cura delle persone non autosufficienti deve essere coordinata e concertata con la programmazione sanitaria, una persona assistita in casa costa 1/3 rispetto al ricovero in casa di riposo e 1/10 rispetto all’ospedale. Questo deve spingere la politica a rivedere le risorse spese per le persone anziane e a sostenere le famiglie che più di tutti sono occupate nell’assistenza domiciliare. Un ulteriore fattore negativo è il forte calo delle nascite che inizierà a farsi sentire, con una conseguente forte diminuzione delle risorse familiari a disposizione dei nuovi anziani. Di fronte a questi scenari rispetto alla non autosufficienza il sistema di offerta dei servizi pubblici del Polesine, così com’è oggi, è in grado di reggere e di rispondere a un aumento di almeno il 30% delle persone non autosufficienti stimato per il 2020? Come portavoce di queste esigenze e problematiche il 18 marzo, nella sede della Provincia, tutti gli attori sociali che gravitano attorno agli anziani non autosufficienti, si incontreranno con la Va commissione consigliare Regionale, col Presidente Leonardo Padrin. In quell’occasione auspico che la consapevolezza di un cambiamento si trasformi in atti concreti di risoluzione delle sofferenze che le famiglie si trovano quotidianamente ad affrontare, perchè la sofferenza non può più aspettare una politica fuori tempo massimo”.
Il grafico mostra come sia la fascia di età tra i 40 e i 49 anni ad essere preponderante Elezioni amministrative
porto tolle e trecenta al voto
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inito lo spoglio delle schede votate per l’elezione del nuovo Parlamento italiano, all’orizzonte ora si profilano le elezioni amministrative. Sono solamente due i comuni polesani che il prossimo 26 e 27 maggio andranno al voto per il rinnovo del Consiglio comunale. Il quinquennio sta infatti per scadere per il primo cittadino di Porto Tolle, Silvano Finotti, al secondo mandato e quindi non più ricandidabile e per Antonio Laruccia che invece ha perso la sua maggioranza. A Trecenta infatti il consiglio è stato eletto solo lo scorso anno ma è finito commissariato qualche settimana fa a causa delle dimissioni in blocco della maggioranza, in quanto in precedenza una sentenza di primo grado del tribunale aveva dichiarato ineleggibile il primo cittadino. La denuncia era partita già al momento Nelle foto i due dell’elezione del sindaco da parte del suo contendente alla municipi dove in carica, Guglielmo Brusco, e da Genny Azzolini in quanto al primavera verrà momento della sua candidatura Laruccia risultava occupare rinnovato il ancora la poltrona del vicepresidente del Consorzio Rsu, ente consiglio comunale preposto allo smaltimento in Polesine dei rifiuti solidi urbani. Ad ottobre la sentenza del tribunale dava ragione ai due firmatari dell’esposto alla Procura e qualche settimana fa risale l’epilogo dell’intera maggioranza convinta che il ritorno alle urne sia l’unica iniziativa possibile per restituire al comune di Trecenta una guida stabile in municipio. “Il ricorso alla Corte d’appello e l’eventuale terzo grado di giudizio in Cassazione – hanno spiegato i consiglieri dimissionari in una lettera rivolta ai cittadini - avrebbe prorogato oltre misura il tempo dell’incertezza ingessando l’attività amministrativa dell’ente.
MONICA MORO LA PIù RICCA DI PALAZZO CELIO
ROSSI PRENDE IL POSTO DELLA PELLEGRINI
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’ stato recentemente pubblicato il bollettino predisposto dalla Direzione generale sullo stato patrimoniale degli amministratori di palazzo Celio, relativo all’anno 2011. Come previsto dalla legge 411 del 1982 e dal regolamento di funzionamento del consiglio sono stati resi noti i redditi di assessori e consiglieri provinciali. Dalla rilevazione degli scorsi anni gli importi si discostano leggermente verso l’alto e il consigliere più ricco è risultato essere ancora il medico Monica Moro con 100.845 euro di reddito complessivo, non se la passa male nemmeno Filippo Carlin in virtù dei suoi 83.920 euro di guadagni seguito ad una certa distanza da Angelo Sivier, 71,111 euro. Nella fascia tra i 60 e i 70 mila euro annui si collocano nell’ordine: Franco Grotto, 69.866 euro; Claudio Marzolla, 69.777 euro, l’assessore Giuliana Gulmanelli, 67.804 euro, Giuseppe Boscolo, 66.364 euro e l’assessore Claudio Ballan con 66.125 euro annui. Mentre al di sotto si colloca la presidente Tiziana Virgili con 58.948 euro. 43.442 euro annui per il vicepresidente Guglielmo Brusco e 38.584 per l’assessore Laura Negri. Chiudono la classifica i consiglieri della Lega con Stefano Falconi che ha dichiarato 4.764 euro e il segretario del Carroccio Antonello Contiero con 2.123 euro.
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vvicendamento tra i banchi di Palazzo Celio. Il consigliere dell’Idv Laura Pellegrini in totale disaccordo con le scelte messe in campo dalla segreteria nazionale ha abbandonato il partito e anche il posto conquistato in consiglio provinciale. Un gesto che è stato apprezzato dal coordinatore regionale, Gennaro Marotta, tanto da sottolinearne la correttezza. “In questo frangente, in cui molti scappano con le sedie attaccate al sedere – ha commentato il coordinatore – voglio sottolineare invece l’onestà etica e politica di Laura Pellegrini che, pur non volendo più far parte del partito, ha dato le dimissioni non solo da IdV, ma anche dal posto di consigliere provinciale permettendo, con la sua correttezza e sensibilità, l’ingresso in consiglio provinciale di Rovigo proprio al neo coordinatore IdV”. Infatti il suo posto è stato preso da Tommaso Rossi che dal 9 gennaio di quest’anno ha assunto anche la carica di coordinatore provinciale dell’Idv. Il neo consigliere è nato a Rovigo il 26.10.1977 ma risiede ad Adria, laureato in legge all’università di Bologna nel 2002 esercita la professione di avvocato, sia in ambito civile che penale, con recapito professionale a Rosolina.
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Spazi aperti 27 23 Infrastrutture Realizzate due nuove conche a Cavanella d’Adige
Idrovia finalmente europea Anche le navi di V classe potranno solcare i 130 km di asta fluviale che vanno dai laghi mantovani fino a Venezia. Zanellato: “Grande risultato ma ci sono ancora molti problemi” di Denise Formigaro
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opo quasi 70 anni dai primi progetti, l’idrovia Fissero- centro dell’Europa”. Ma questo non è l’unico vantaggio che il Polesine offre: Tartato-Canalbianco diventa europea. Questo significa che anche le navi di V° classe, quelle cioè, che posso- “Nel nostro territorio – continua Zanellato – le navi percorrono portare un carico equivalente a 50 Tir potranno solcare no la tratta con una minor resistenza dell’acqua in quanto la i 130 km di asta fluviale che vanno dai laghi mantovani corrente è meno forte permettendo così un minor consumo fino a Venezia. Con la realizzazione delle due conche a di carburante”. Però ci sono anche moltissimi problemi da risolvere per rendere efficiente il sisteCavanella d’Adige, progetto alla ma di navigazione fluviale: “Manca in quale la Regione ha partecipato con A Rosolina Polesine un sistema integrato che peruno stanziamento di 29,6 milioni di e ad Arquà due metta di offrire una struttura logistica euro, è stata reso possibile alle navi ponti troppo bassi veloce alle navi che attraccano. di attraversare un incrocio tra due per permettere Si sta pensando, infatti, alla reacorsi d’acqua (l’Adige e il canale Po- il passaggio delle navi lizzazione di un porto offshore che sia Brontolo) che hanno livelli differenti. “Questa è un’opportunità non solo per il Polesine, ma in grado di scaricare e far ripartire le navi in breve tempo. anche per tutta l’Europa – ha affermato il presidente del Ma tutto questo non basterà se tutte le provincie e le regioni Consvipo Angelo Zanellato– visto che abbiamo la pos- interessate dalla tratta non si uniranno per offrire i servizi sibilità di gestire l’area Adriatica. Ora le navi commerciali necessari a queste chiatte”. I problemi non si fermano alle mancanze infrastruttuche devono trasportare le merci in Europa sono costrette ad attraccare al porto di Rotterdam. Con questa nuova opera rali: “Ci sono due ponti a Rosolina e ad Arquà Polesine che potremmo creare un’autostrada fluviale che parte dal Pole- sono troppo bassi per permettere il passaggio delle navi più sine, passa da Mantova, Cremona e Milano per arrivare al grandi. Sistemi territoriali ha già pianificato e stanziato i fon-
AGLIO BIANCO POLESANO DOP A CONFRONTO
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arlare di agricoltura polesana, non vuol dire solo assaporare prodotti di tradizione e passione, ma anche d’innovazione e crescita. Tutti questi ingredienti mescolati assieme portano a derrate alimentari un territorio ricco e fertile in grado di dar vita ad articoli marchiati Dop e Igp come l’insalata di Lusia e l’aglio bianco Polesano. Ma qual è il reale valore aggiunto che questi marchi donano ai prodotti? Cosa si può fare per migliorare la visibilità del prodotto e di conseguenza del territorio? Queste domande trovano risposta interpellando tutta la filiera produttiva, ovvero produttori, distributori e consumatori, in un convegno dal titolo “Essere Dop: attese e prospettive… la filiera dell’Aglio Bianco Polesano Dop a confronto”. “Essere dop cosa significa?” Domanda il professor Corrado Giacomini docente alla facoltà di economia agraria dell’università di Parma. “Innanzitutto per avere questa certificazione il prodotto deve avere una certa specificità, ovvero essere facilmente distinguibile dagli altri. Per quando riguarda l’aglio polesano le differenze con l’aglio proveniente da altre zone sono il sapore, l’aroma e la maggior conservabilità. Una volta appurate queste caratteristiche bisogna avere un mercato di riferimento, in questo caso quello culinario. E infine, perché il prodotto possa beneficiare appieno del valore aggiunto attribuitogli dalla certificazione, è necessario realizzare un’azione collettiva. Questo vuol dire unire tutta la filiera sotto un’unica direzione. Non ci devono essere singole aziende che producono l’aglio polesano, ognuna con il proprio nome. Ma una sola grande impresa con una denominazione comune. Così si gestisce meglio il mercato e si migliora la performance d’impresa. Un esem-
pio famoso è quello di Melinda: il successo sta nell’avere una strategia di branding unitaria e di aver unito l’intera la filiera. Ricordiamoci sempre che la certificazione di qualità non crea l’affermazione del prodotto, ma è la marca come fattore psicologico e un’efficace comunicazione a favorirne il successo”. Perciò, i problemi principali del Polesine sono principalmente due: l’individualismo e la comunicazione del prodotto come sottolinea anche Claudio Gamberini, responsabile dell’ufficio acquisti ortofrutta Conad Italia: “Conad ha creato il marchio Sapori e Dintorni che raccoglie i prodotti di nicchia dei territori italiani. Abbiamo in programma di inserire anche l’aglio bianco in questo tipologia di articoli. Anche se ci troveremo ad affrontare alcuni problemi: l’aglio di Voghiera ha delle caratteristiche molto simili a quello polesano. Noi auspichiamo che ci sia un’unione di marchio tra tutti quei prodotti che hanno caratteristiche simili per evitare spiacevoli esclusioni dal mercato. Un altro problema è la scarsa conoscenza da parte dei consumatori del prodotto: serve più comunicazione”. Un organismo che potrebbe fare da trait d’union tra le varie aziende è il Consorzio di tutela dell’Aglio Bianco polesano DOP: “Il nostro progetto -racconta il presidente Massimiliano Tovo- è quello di posizionare il prodotto sul mercato, in modo tale che il consumatore possa trovarlo e poi di creare una comunicazione per farlo conoscere. Abbiamo però pochi fondi per fare ciò e prima dobbiamo pensare a creare collaborazione e sinergia tra tutta la filiera. Solo così potremmo creare un brand vincente e una comunicazione efficace per vendere il nostro prodotto”. De.Fo.
A sinistra la planimetria con l’intervento realizzato a Cavanella d’Adige e in alto un dettaglio dell’impianto (fonte: www.veronaeconomia.it)
di per creare un ponte levatoio a cui, però, le Ferrovie dello stato si oppongono”. Insomma, nonostante il traguardo raggiunto con la realizzazione di queste due conche, c’è molto ancora da fare per rendere veramente funzionale il sistema fluviale polesano. Soprattutto se si vuol far conoscere il nostro territorio
al mondo: “Sarebbe proficuo –conclude Zanellato– poter presentare all’Expo 2015 di Milano, un’offerta turistica lungo queste aste fluviali a tutto il mondo. Così come sarebbe interessante offrire ai nuovi paesi emergenti, quali Russia, Cina e India, un trasporto via nave molto più veloce di com’è ora per far arrivare anche i nostri prodotti agricoli”.
28 24 Mondo scuola Leggere Dalla scuola d’infanzia alla scuola secondaria di primo grado
Fino ad aprile “Libri infiniti”
77 gli appuntamenti. Per i più grandi incontri con gli scrittori della letteratura per ragazzi mentre per i più piccoli letture animate di Mattia De Poli
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allo scorso febbraio fino al prossimo 18 aprile circa 3100 bambini e ragazzi di 60 istituti polesani, dalla scuola d’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, sono coinvolti nell’iniziativa “Libri infiniti”: da Porto Tolle a Bergantino, sono previsti 77 appuntamenti. Per i più grandi sono stati organizzati degli incontri con alcuni scrittori tra i più attivi e apprezzati nel panorama della letteratura per ragazzi: Enzo Carabba, David Conati ed Emanuela Da Ros, oltre a Stefano Bordiglioni e Maria Loretta Giraldo, che sono ormai presenze costanti dell’iniziativa. Per i bambini della scuola d’infanzia, invece, sono previsti dei laboratori di lettura, legati al progetto nazionale “Nati per leggere” e diretti da esperte operatrici come Silvia Fiocco, Giovanna Gazzi e Sandra Trambaioli. Grazie alle attività in calendario, “Libri infiniti” si propone come un progetto di promozione della lettura, che da anni la Provincia di Rovigo promuove con successo. Attualmente il Sistema bibliotecario provinciale è collegato anche a quattro diverse realtà scolastiche: le biblioteche del Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria, degli istituti “De Amicis” e “Marco Polo” e del liceo “Paleocapa” di Rovigo. Ma l’ultimo report relativo all’attività delle biblioteche polesane, risalente al 2010, segnala la presenza
Nel calendario anche la mostra di illustrazione per l’infanzia “Castelli per aria” di ulteriori biblioteche presso i licei “Galilei” di Adria, “Balzan” di Badia e “Celio” di Rovigo. Tutti questi istituti da soli, senza considerare le biblioteche presenti in quasi tutte le altre realtà a cominciare dalla scuola primaria, nel 2010 disponevano di un patrimonio librario di oltre 15 mila volumi. L’assessore provinciale alla cultura, Laura Negri, ha sottolineato che la nona edizione di “Libri infiniti” è stata resa possibile grazie alla sinergia di operatori culturali, bibliotecari, insegnanti, nella convinzione che la lettura sia uno strumento di crescita personale indispensabile. L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cariparo e alla collaborazione della Fondazione Aida, di Alberto Brigo editore e dell’associazione Movimentis. Nel calendario di “Libri infiniti” è stata inserita anche la mostra itinerante di illustrazione per l’infanzia “Castelli per aria”, che dal 6 al 14 aprile sarà ospitata dal comune di Castelguglielmo.
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“un campione a scuola”
quando lo sport è anche materIa dIdattIca
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n c h e quest’anno l’Amministrazione provinciale, in collaborazione con il Panathlon, ha promosso l’iniziativa “Un campione a Andrea scuola”, che Scanavacca ha visto il coinin classe volgimento di due scuole primarie e quattordici scuole secondarie di primo grado del Polesine. Gli studenti hanno incontrato alcuni giocatori della squadra di rugby FemiCz Rovigo Delta e tredici atleti di discipline diverse: nuoto, automobilismo, motociclismo ma anche baseball, golf, motonautica e pattinaggio artistico. Leonardo Raito, assessore provinciale allo sport e all’istruzione, ha sottolineato la volontà di far conoscere ai ragazzi anche discipline sportive generalmente considerate “minori” perché non trovano spazio sui media nazionali. I campioni polesani hanno richiamato l’attenzione sui valori che lo sport contribuisce a promuovere: la pratica sportiva è un’occasione importante per la formazione delle persone e soprattutto dei giovani, che guardano gli atleti come modelli da seguire ed imitare. In uno degli incontri conclusivi Andrea Scanavacca, icona del rugby locale e nazionale, ha ricordato che fare sport fa bene alla salute, aiuta a costruire rapporti di amicizia solidi e insegna a rispettare le regole, in campo ma anche fuori. M.D.P.
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30 26 Personaggio Arianna Faggion Si diverte a creare torte. Un giorno vorrebbe diventare pasticcera
Cake designer per hobby aspettando la professione Dalla scoperta delle colla di pesce alla consapevolezza di avere del talento per la decorazione e realizzazione di dolci di Denise Formigaro
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l lavoro nell’Italia della crisi è diventato un’assoluta rarità. Sono in molti quelli che lo cercano, molti meno quelli che lo trovano, decisamente pochi quelli che lo creano. Eppure la passione di Arianna Faggion potrebbe tradursi in una concreta opportunità professionale. Lei ci spera ma per ora il cake designer, ovvero l’artista delle torte, è solo un hobby. Badiese di 21 anni ci ha raccontato i segreti della sua creatività. “Mi è sempre piaciuto fin da piccola cucinare torte di tutti i tipi –racconta Arianna - e un giorno, dopo aver visto delle foto su Facebook, ho deciso di preparare in casa la pasta di zucchero, cioè un tipo di decorazione per torte. Però all’interno degli ingredienti c’era la colla di pesce: non sapevo cosa fosse e ho sempre pensato fosse introvabile. Invece, un anno fa, passando per un supermercato mi sono ritrovata davanti a questo ingrediente. Così l’ho comprato, sono andata a casa e ho fatto la mia prima torta con pan di spagna e marmellata. Niente di speciale, ma so che da quel giorno non ho più smesso di fare dolci”. Le prime persone ad aver avuto l’opportunità di assaggiare le torte di Arianna sono state i suoi familiari: “Ringrazio moltissimo i miei genitori non
solo perché hanno fatto da “cavie” ai miei esperimenti, ma anche perché mi hanno sempre sostenuta in questa mia passione e hanno contribuito al mio successo avvenuto grazie al passaparola tra parenti e amici. Ho realizzato molte torte per compleanni, lauree, battesimi e matrimoni di cugini, zii e amici. Una grande occasione che mi ha portato a sperimentare torte nuove dalle forme improbabili. Come quella a forma di “sedere” commissionatami da un amico. La richiesta era di ricreare il sedere più brutto che potessi immaginare. Mi sono divertita moltissimo”. Una passione nata per caso che richiede, però, delle doti particolari come fantasia e manualità soprattutto per creare i vari personaggi che le vengono commissionati: come Spongebob, fate, coccinelle, orsetti, borse di particolari marche, Hulk e tantissimi altri. “Il tempo di realizzazione delle torte varia a seconda della complessità dei soggetti richiesti per decorarla. Di solito preparo prima la torta e poi i personaggi, se sono semplici, e questo mi richiede circa 8 ore. Se invece i personaggi sono complessi ci metto anche 2 giorni”. Arianna, però, non è appassionata solo di torte, realizza anche altri dol-
Sopra Arianna Faggian
ci particolari: “I cupcakes sono i pasticcini del cake designer e si possono realizzare con infiniti gusti e possono essere abbinati anche alle torte. Di mia invenzione sono quelli ai cantucci: sono veramente buoni. Ho iniziato a prepararli lo scorso ottobre dopo un viaggio in Scozia. Ero andata a trovare una mia amica e la sua coinquilina mi ha fatto assaggiare questo tipo di dolce. Mi è piaciuto talmente tanto che mi sono copiata la ricetta. Una volta tornata ho sfornato cupcakes per mesi”. Ma per creare buone torte non basta solo passione, serve anche molta tecnica: “Ora sto frequentando
l’università del gusto a Vicenza, ovvero un corso di pasticceria base. Purtroppo in Italia, quella del cake designer non è ancora una disciplina ufficiale quindi non esiste una scuola. Bisogna basarsi sull’esperienza ed essere molto pignoli per riuscire a realizzare delle torte perfette”. Insomma una passione che speriamo possa diventare una professione: “Vorrei aprire una pasticceria o lavorare per un pasticciere. Penso, infatti, che accanto alla tradizione una buona dose di creatività possa essere un vero successo”. Messaggio pubbliredazionale
ADRIA: NUOVA SEDE DI ELETTRO SIDI’S Elettro - Sidi’s si amplia e cambia sede. Il nuovo negozio di ben 500 metri quadrati, nel suo venticinquesimo di attività, passa dal palazzo di vetro di via Lupati al nuovissimo edificio di Monsignor Pozzato, quasi difronte al comando della compagnia Carabinieri di Adria, sulla provinciale che porta al mare. Il motivo di questa scelta lo spiega Silvano Nonnato, che in società con il cognato Renzo Finotto, gestisce l’importante azien- Nelle foto: I proprietari dell’azienda adriese Elettro- Sidi’s e l’interno della ditta da in cui lavorano Lorenzo, figlio di Renzo e l’impiegata di una vastissima gamma di dei bolidi di Formula Uno. anche degli impianti di conRomina Crivellari. “Abbia- accessori e ricambi per tivù, “Siamo rivenditori specializ- dizionamento e qui Elettromo deciso di ampliarci per elettrodomestici, antennistica zati anche in sistemi di video Sidi’s è distributore di Mitsudue motivo- racconta Silva- quale rivenditore Televes, ot- sorveglianza e antifurto e pro- bischi Electric. In momenti di no- il primo per rendere visi- timo in qualità e prezzo e mi- prio in questo periodo, sino a risparmi, quello energetico è bile tutta la vastissima scelta nuteria elettronica. Oltre ad giugno - sottolinea Lorenzo senza dubbio tra i più richiedei nostri articoli, il secondo essere rivenditore di Midland, Finotto- con l’acqusito si può sti e qui ad Elettro-Sidi’si perché in un clima di crisi azienda specializzata in rice- detrarre addirittura il 50%”. possiamo trovare ogni tipo di c’è bisogno di investire guar- trasmettitori, Elettro-Sidi’s è Ma Elettro-Sidi’s, attraverso lampadine a led dove è magdando con fiducia al futuro”. altresì Sky service per la pro- la Tooway, è pure rivendito- giore la resa in luce, maggiore Elettro-Sidi’s fa parte di Pro- vincia di Rovigo, motivo di re di impianti satellitari della è il risparmio di energia ed è fessional Group, un gruppo allora abbonarsi con le nuo- nota azienda Fracarro per l’u- lunghissima la durata di vita di acquisto specializzato in ve proposte che partono ora tilizzo di internet e ricezione della lampada. Il taglio del naelettronica, proponendo quin- in concomitanza delle gare via satellite. Vasta la gamma stro per l’inaugurazione della
nuova sede è avvenuto alla presenza del primo cittadino Massimo Barbujani che non ha voluto mancare, nonostante i vari impegni istituzionali. Il sindaco, nel suo intervento, si è vivamente congratulato con i proprietari, presenti ad Adria sin dal 1987 e che, in momenti come questi, hanno scelto coraggiosamente di ampliarsi ed investire sul territorio, auguarando loro ogni meritato successo.
di Marin Isabella
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Via Monsignor Filippo Pozzato, 20/F - Adria (RO) Tel. 0426 21792 - www.ninfea1992.it
32 28 Guida alla mostra SPECIALE MOSTRA
Il 23 febbraio è stata inaugurata la muova esposizione
Pittori italiani e Maison Goupil, binomio di successo Adolphe Goupil riuscì ad interpretare i cambiamenti sociali del suo tempo, contribuì alla “popolarizzazione” dell’arte, attraverso la continua ricerca del gusto del pubblico in rapporto alle possibilità economiche della classe borghese emergente di Mattia De Poli
C
’è tempo fino al 23 giugno per visitare la nuova mostra “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo. La Maison Goupil”, inaugurata a Rovigo nelle sale di palazzo Roverella lo scorso 23 febbraio. Aperta dalle 9 alle 19 nei giorni feriali e fino alle 20 il sabato e nei giorni festivi, in occasione dei “Notturni d’arte” è visitabile anche a partire dalle 21.30 a prezzo ridotto, previa prenotazione: venerdì 26 aprile, 24 maggio e 14 giugno il ritrovo presso la biglietteria è previsto alle 21.15. Una mostra come non si è mai vista: così è stata annunciata. E la realtà non delude le aspettative, non solo perché molte opere sono qui accessibili al pubblico per la prima volta ma anche per l’impostazione che è stata data all’esposizione. Non sono state scelte le tele di un artista e neppure di una scuola o di un movimento, almeno non di quelli che si studiano di solito nei manuali. Ci sono opere di grandi firme, da Boldini a De
Il percorso
Nittis, ma il vero filo conduttore è rappresentato dall’attività della Maison Goupil nei decenni compresi tra il 1872 e il 1921. Fondata da Adolphe Goupil nel 1829, la Maison si dedicò inizialmente alla realizzazione di incisioni e litografie, che riproducevano opere d’arte antiche e contemporanee, presenti nel Salon parigino. A partire dagli anni ’40 dell’Ottocento, Goupil aprì alcune sedi anche fuori dai confini francesi: prima a Londra (1841) e a New York (1846), poi a L’Aja (1861), Berlino e Vienna (1865), e infine a Bruxelles (1866). Nel frattempo, dal 1850 la Maison incominciò ad occuparsi della vendita di opere d’arte originali: attorno alla galleria francese gravitarono pittori di diversa provenienza e di diversa formazione ma essi condividevano un progetto e un sentimento comune, tanto da poter essere considerati come gli esponenti di un’autentica “scuola”. Realizzarono soprattutto quadri di piccolo formato ma di grande effetto,
Boldini, la donna, la bellezza
De Nittis, apripista degli italiani
La mostra prende le mosse da Giuseppe De Nittis, che arrivò a Parigi nel 1867 e qui assunse il ruolo di caposcuola fungendo da apripista per altri artisti italiani. Nel 1872 egli stipulò un contratto con la Maison Goupil: la galleria si assicurava l’esclusiva sulla produzione dell’artista e sui diritti di riproduzione in cambio di un compenso annuo corrisposto in mensilità. Tra i quadri, che l’artista pugliese realizzò nei due anni in cui rimase legato alla galleria parigina, figurano anche le prime due tele esposte a palazzo Roverella, provenienti dal Museo di Indianapolis: “La strada da Napoli a Brindisi” e “La discesa dal Vesuvio”. L’aria rarefatta, il cielo terso, l’atmosfera tranquilla sono gli aspetti che caratterizzano scene di vita quotidiana. Le due opere, di piccole dimensioni, sono state riprodotte dalla Maison anche in eleganti libri illustrati, di cui la mostra fornisce un esempio.
La seconda sala è dedicata a Giovanni Boldini e al decennio compreso tra il 1872 e il 1882, in cui lavorò per Goupil: queste opere rispecchiano il gusto borghese e la vita parigina dell’epoca. Il soggetto preferito è la donna, da sola o in coppia, dedita ad attività oziose. I salotti eleganti di Parigi offrono l’opportunità di rilassarsi su raffinati divani, di chiacchierare o di ascoltare un’amica che suona, come si vede in “Indolence”, “Confidences” e in “Suonatrice di lira e ascoltatrice”. L’atmosfera spensierata di una visita (“Visita”) o di un’uscita (“Berthe esce per la passeggiata”) fotografa la donna sull’uscio della casa. Infine, la donna immersa nella natura, durante una passeggiata solitaria lungo un sentiero in collina (“Passeggiata solitaria”) o in compagnia di un cagnolino lungo stradine di campagna (“Primavera”). In qualsiasi contesto la figura femminile è presentata in abiti raffinati: sono gli anni della moda e la pittura riflette puntualmente quest’attenzione per il modo di vestire. La ricchezza dei dettagli e lo sfarzo degli ambienti domestici e l’architettura delle dimore urbane cozza con la semplicità della natura e della vita quotidiana fuori dalla città (“In campagna” e “Strada maestra a Combes le ville, dintorni di Parigi”): qui l’uomo riscopre la dimensione familiare e l’importanza del lavoro, quasi la sacralità della fatica, richiamando l’esperienza artistica di Courbet. Ma i colori sono limpidi, l’atmosfera è serena: su tutto vince la serenità del quotidiano, senza idealizzazioni o simbologie particolari. La semplicità delle immagini non nasconde, o almeno non costringe a cercare, un messaggio altro rispetto all’evidenza del soggetto ritratto.
piacevoli e di facile comprensione, che riproducevano scene della vita quotidiana e scene in costume, vedute urbane e paesaggi naturali. Ben presto queste opere divennero molto apprezzate e richieste da critici, mercanti e collezionisti, sia in Europa che in ambito internazionale. Il successo della Maison Goupil, soprattutto oltreoceano, è testimoniato dalla vendita di oltre 31 mila opere, tutte censite nei registri della galleria, e al raggiungimento di questo risultato contribuirono in modo significativo i pittori italiani, circa un centinaio. Parallelamente la Maison proseguì nell’attività di incisione e riproduzione delle opere d’arte: Goupil cercò di sfruttare molteplici tecniche per rendere le opere d’arte accessibili a un pubblico molto vasto attraverso la realizzazione di numerose copie, ottenendo prodotti di alta qualità a basso costo. Talvolta la Maison stipulò dei contratti con gli artisti per avere l’esclusiva sulla loro produzione. Spesso la galleria, insieme
al quadro, ne acquistava anche i diritti di riproduzione. Altre volte Goupil si preoccupò di garantirsi solo questi ultimi, che costituivano comunque un interesse primario per la Maison. Alla morte di Adolphe Goupil, avvenuta nel 1884, i suoi successori e collaboratori portarono avanti l’attività della galleria fino al 1919, mentre la vendita di riproduzioni proseguì fino al 1921: in quest’ultimo periodo l’azienda di avvalse del lavoro accurato di Michel Manzi, che adottò metodi innovativi come la foto-acquatinta e un tipo particolare di typogravure, che gli meritò la medaglia d’oro della Società per l’incoraggiamento dell’industria nazionale. La mostra rodigina di palazzo Roverella dà conto di entrambe le attività della Maison Goupil, la compravendita di opere originali e la riproduzione di tele, focalizzandosi sull’importante contributo degli artisti italiani. Alcune tele sono accompagnate dalle riproduzioni artistiche realizzate dalla stessa galleria: l’abbinamento
La moda della villeggiatura e dei soggiorni balneari All’inizio del Novecento Giovanni Boldini non ha più rapporti diretti con la Maison Goupil, ma la galleria parigina continua ad acquistare alcune sue opere, confermando il favore che esse incontravano all’epoca. Ne dà conto la terza sala della mostra, in cui spicca il grande “Ritratto di Marthe Requier”: la donna vestita alla moda è la sola protagonista del quadro. La società borghese esalta la bellezza ma traccia anche dei confini netti tra il mondo femminile e quello maschile. Un’altra coppia di donne intente a ricamare è rappresentata in “A Aix le Bains”. Entrambe le opere furono riprodotte, in bianco e nero o a colori, dalla Maison Goupil che in quegli anni sempre più spesso rinunciava ad acquistare le tele esposte nei Salons parigini e preferiva realizzare fotografie assicurandosi solo i diritti di riproduzione: ne danno testimonianza le fotoincisioni a colori di “Femme au chapeau” e di “Femme à la turquoise (Clio de Merode)”. Co-protagonista della terza sala è Vittorio Corcos, a sua volta raffinato interprete della bellezza, dell’eleganza e della sensualità femminile, particolarmente apprezzato dai collezionisti americani. La mostra ha preso come immagine di copertina una parte del quadro “Le istitutrici ai Campi Elisi”: nonostante il colore nero, i loro vestiti sono elegantemente rifiniti e le due donne si distinguono per la cura nell’acconciatura e nella scelta degli accessori (spille e guanti). Mentre chiacchierano in pose vezzose, ai loro piedi una bambina gioca spensierata con la sabbia. Alcune fotoincisioni a colori testimoniano anche la predilezione di Corcos per scene ambientate su balconi e terrazze affacciati sul mare: le donne conversano tra loro oppure guardano sognanti il mare. Sono gli anni in cui si afferma la moda della villeggiatura e dei soggiorni balneari.
Gli italiani del Centro-Sud Tra gli artisti italiani che ebbero contatti con Goupil, molti provenivano delle regioni del centro-sud. Nella quarta stanza della mostra di palazzo Roverella sono testimoniati soprattutto i numerosi rapporti con pittori romani e napoletani, che riflettono le tradizioni figurative locali: per questo questa è probabilmente la stanza più singolare dell’intera esposizione. Oreste Cortazzo rappresenta “L’arrivo del nuovo signore (Il nuovo signore del villaggio)”, evocando atmosfere feudali basso-medievali, mentre Attilio Simonetti ritrae alcuni soldati nei costumi sei o settecenteschi (“Araldo”, “Tamburo”). Quest’ultimo, antiquario e pittore romano, intrattenne stretti rapporti, anche epistolari, con la Maison Goupil ed aprì la via non solo a Cortazzo ma anche a Giuseppe Castiglione e a Cesare Augusto Detti. A sua volta artista e antiquario, Vincenzo Capobianchi propone dei soggetti più vicini al gusto borghese di fine Ottocento: in “Chez le marchand de guitares” due donne provano alcuni strumenti nella bottega di un liutaio. Sulla parete una locandina segnala una rappresentazione in programma presso il teatro Alibert di Roma.
Guida alla mostra 33 29 permette di apprezzare l’alta qualità delle copie, realizzate sia a colori che in bianco e nero. Nelle otto sale della sede espositiva si passa da firme eccellenti, come quelle di Giuseppe De Nittis e di Giovanni Boldini, ad altre di artisti meno noti, come Attilio Simonetti e Vincenzo Capobianchi. Le diverse tecniche pittoriche e i diversi soggetti danno a volte l’impressione che la mostra manchi sotto il profilo della coerenza: cosa possono avere in comune i salotti parigini con i paesaggi pastorali dell’Italia meridionale? La cronologia delle opere non basta: il filo conduttore è dato solo dal legame dei vari artisti con la Maison Goupil e con la sua duplice attività nella compravendita delle tele e nella loro riproduzione. I quadri sono riuniti per autore o per ambito culturale e i pannelli illustrativi, talvolta troppo sintetici e poco chiari, si focalizzano quasi esclusivamente sul rapporto tra il pittore e la galleria. Il curatore della mostra, Paolo Serafini, accenna appena al contesto storico e artistico, evitando il rischio di un sovraccarico di informazioni che potrebbe distrarre il visitatore o appesantire eccessivamente un’esposizione abbastanza equilibrata. Parlare solamente degli eventi accaduti tra il 1850 e il 1920 in Francia non avrebbe avuto senso: sarebbe stato necessario dire anche dell’Italia e magari dell’America, perché tale è l’orizzonte in cui furono prodotte. Analizzare le caratteristiche della “New Venetian School” piuttosto che dei soggeti di ambientazione pompeiana o in costume fiorentino sarebbe stato inutile. La mostra dà conto piuttosto della spinta data dalla Maison Goupil alla “popolarizzazione” dell’arte, attraverso la continua ricerca del gusto del pubblico e in rapporto alle possibilità economiche della classe borghese emergente.
“Enfin … seuls!” La quinta sala è dedicata in particolare a Edoardo Tofano e a Raffaello Sorbi. Il pannello illustrativo racconta un curioso aneddoto relativo al titolo di un quadro di Tofano: l’artista ritrasse una coppia di giovani sposi teneramente abbracciati al termine dei festeggiamenti nuziali e intitolò la tela “Soli”. Il titolo non piacque ad Adolphe Goupil, perché evocava un senso di malinconia, e lo modificò nel motto liberatorio “Enfin … seuls!”, quel “finalmente soli” che esprime la gioia e il sollievo di poter trovare finalmente un momento di intimità al termine di una giornata movimentata e affollata. Il grande successo di quest’opera è testimoniato dal numero elevato di riproduzioni realizzate dalla Maison mediante l’utilizzo di tecniche diverse, dall’incisione alla fotografia e alla fotoincisione: in mostra accanto alla tela è proposta una riproduzione fatta come incisione acquerellata. Di Sorbi e di Alfredo Savini, invece, sono esposte alcune tele con soggetti di ambientazione pompeiana, che evoca il mondo classico e in particolare romano, o in costume fiorentino, che richiama l’atmosfera quattrocentesca del Decamerone di Boccaccio.
Una mostra internazionale e inedita
Opere inedite, dieci quadri mai esposti al pubblico
I
n attesa di verificare i dati della biglietteria, ancora prima di aprire i battenti, la mostra attualmente allestita a palazzo Roverella ha già riscontrato un certo interesse a livello internazionale: una selezione delle opere, qui riunite dall’ideatore e curatore Paolo Serafini, sarà esposta nuovamente dal 23 ottobre al 2 febbraio del prossimo anno alla “Galérie des beaux arts” di Bordeaux, che per l’occasione ha addirittura modificato la programmazione preesistente degli eventi. Proprio a Bordeaux, quarta area metropolitana della Francia, ha sede il “Musée Goupil”, che conserva molti materiali importanti della galleria parigina. I registri della Maison, invece, con le note di tutte le operazioni di compravendita sono oggi patrimonio del “Getty Museum” di Los Angeles. Spostandosi pertanto tra la Francia e l’America, Paolo Serafini ha cercato di ricostruire l’esatta consistenza delle opere degli artisti italiani che lavorarono per la galleria di Adolphe Goupil. E il risultato è interessante. Una decina dei quadri raccolti a palazzo Roverella non sono mai stati esposti al pubblico, e tra questi “Indolence” e “Confidences” di Giovanni Boldini e “Rhea” di Raffaello Sorbi. “Adieu Paris” di Antonio Mancini non è mai stata visibile in Italia prima d’ora. La “Suonatrice di lira e ascoltatrice” di Boldini, esposta a Los Angeles nel 1959, e due tele di Mancini, “Acque basse” e “Saltimbanchi. Suonatore di violino, suonatore di chitarra”, esposte a Roma nel 1953, sono rimaste lontane dagli sguardi del pubblico per oltre cinquant’anni. Gli anni sono addirittura centotren-
Antonio Mancini, la malinconia dei saltimbanchi Antonio Mancini lavorò per la Maison Goupil negli anni ’70 dell’Ottocento: i due soggiorni a Parigi risalgono al 1875 e al 1977 ma l’artista inviò alla galleria molte sue opere da Napoli. Nei suoi quadri presenti nella sesta sala della mostra l’atmosfera è decadente. In “Adieu Paris”, proveniente dalla National Gallery di Londra e mai esposto in Italia prima d’ora, una donna sola e malinconica è seduta sulle valigie in attesa di partire. A palazzo Roverella, inoltre, sono riuniti per la prima volta insieme i dipinti della serie dei “saltimbanchi”: i protagonisti sono dei bambini, figli di saltimbanchi e a loro volta saltimbanchi, che si misurano con gli strumenti di un mestiere da adulti (“Saltimbanchi. Suonatore di violino, suonatore di chitarra”) o si scontrano con le difficoltà dello studio scolastico (“I figli del saltimbanco (Acque basse)”). In “Saltimbanco con cesto di frutta” il bambino è ritratto di profilo e da una corda pende un cesto con la sua colazione. Musica e intrattenimento sono visti dal punto di vista meno spettacolare, da dietro le quinte, al confine con la vita vera.
tasei nel caso dello “Sposalizio in Basilicata” di Giacomo Di Chirico: inseguito dal curatore attraverso diversi passaggi di mano, il quadro è stato finalmente ritrovato in Messico. La parte sinistra di questa tela è stata tagliata: lo testimonia una delle riproduzioni realizzate dalla stessa Maison Goupil, che è puntualmente proposta dalla mostra rodigina. La stessa sorte è toccata ad altri quadri, che passarono attraverso la galleria parigina e che furono da essa riprodotti prima che qualcuno li tagliasse e li rivendesse separatamente. La “Marche à Constantinopole” di Alberto Pasini, infine, è nota solamente grazie all’incisione che ne è stata ricavata. “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo. La Maison Goupil” si conferma così una mostra internazionale e inedita sotto molti aspetti. Orgoglioso di questi risultati, Antonio Finotti, presidente della fondazione Cariparo, ha sottolineato l’alto livello di qualità e di interesse raggiunto in pochi anni dalle iniziative di palazzo Roverella, che contribuiscono a promuovere sul piano turistico non solo la città di Rovigo ma tutto il territorio polesano fino al Delta del Po.
Artisti senza esclusiva Nei registri della Maison Goupil sono censite opere di numerosi artisti, che non furono mai legati da un contratto con la galleria parigina. Tra questi figurano anche degli italiani, come Mosè Bianchi, Teofilo Patini, Eugenio de Blaas, e Guglielmo Innocenti: la mostra di Rovigo dedica loro la settima sala. Essi furono esponenti di correnti pittoriche differenti, fra cui la “New Venetian School”, ma tutti entrarono in contatto con la galleria parigina: poche delle loro opere furono acquistate da Goupil e quest’ultimo, quando si limitò ad acquistare i diritti di riproduzione, non cercò neppure di ottenere l’esclusiva. La maison si preoccupò, piuttosto, di realizzare un numero elevato di riproduzioni utilizzando tecniche differenti, per offrire un prodotto di massa di alta qualità e a basso costo.
Alberto Pasini lÕ orientalista L’artista italiano più presente nei registri della Maison Goupil è Alberto Pasini con oltre trecento opere e a lui la mostra dedica l’ultima sala. Se già nelle opere di altri artisti si può cogliere un certo gusto per l’esotico, Pasini fu il vero maestro dell’orientalismo: per la galleria parigina egli dipinse numerose scene di vita quotidiana di ambientazione orientale, con scene di interni animati, di giardini lussureggianti o di piazze antistanti palazzi sfarzosi. Una delle sue tele più grandi con un soggetto di ambientazione costantinopolitana, fu esposto da Goupil al Salon del 1873, prima di essere diviso in tre quadri venduti separatamente ad altrettanti acquirenti.
LÕ oro di Napoli L’ottava sala della mostra è riservata ad un gruppo di artisti dell’Italia meridionale, con cui Adolphe Goupil entrò in contatto soprattutto grazie a Giuseppe De Nittis. D’altra parte, su invito di Domenico Morelli, il titolare della galleria parigina si recò personalmente a Napoli nel 1877 per l’annuale Salon: qui Goupil incontrò tra gli altri Giacomo Di Chirico, ne acquistò “Lo sposalizio in Basilicata” e lo riprodusse. Molti quadri di questa sezione hanno per soggetto scene di vita paesana oppure ritraggono soggetti pastorali, di cui sono protagonisti giovani pastorelli e greggi di pecore al pascolo: gli artisti manifestano così la loro provenienza geografica. In questa sala di palazzo Roverella sono esposte, inoltre, per la prima volta cinque opere di Alceste Campriani, che negli anni ’70 dell’Ottocento entrò ufficialmente nel gruppo della Maison Goupil e che fu autore di scene raffinate e luminosissime, quali “Il foro di Pompei” e “La visita elettorale”, oggi provenienti da collezioni private e identificate in occasione della mostra grazie ai timbri della Maison presenti sul retro.
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IL VENETo
in PRIMo PIANo
Partire con una buona idea
Ecco il Veneto giovane delle “start up”
La tecnologia e il web protagonisti delle iniziative imprenditoriali under 35 di Nicola Stievano
L
a passione per lo sport e la musica abbinata all’informatica, l’amore per il proprio territorio veicolato sul web, l’ingegno dell’inventore abbinato alle nuove tecnologie. Non si può certo dire che ai giovani veneti le idee manchino, soprattutto quando si tratta di svilupparle sfruttando le potenzialità di internet e i progressi quotidiani dell’informatica. Ora otto di queste buone idee hanno trovato anche l’occasione di spiccare il volo grazie a “Rebound” iniziativa rivolta agli aspiranti imprenditori veneti under 35 messa a punto da Confindustria Padova e Camera di Commercio per favorire l’incontro con la finanza privata. Sono state ben 76 idee d’impresa nei servizi digitali, mobile e tlc, marketing, web e social network, presentate da oltre 170 giovani, che hanno scelto anche di giocare in squadra. Gli 8 finalisti hanno seguito un percorso di formazione e consulenza affiancati da esperti di sviluppo d’impresa per trasformare le idee in business plan completi di analisi dei costi, mercati e concorrenza. C’è il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni, la web-utility per costruire il viaggio ideale, la piattaforma social sui sentieri escursionistici, l’ambiente web per condividere appunti e lezioni tra studenti, le riprese foto-video aeree dal pallone a elio. E poi un portale wiki-based per le squadre minori di basket, prodotti a km 0 a por-
tata di touch, un web music store per vendere offline la musica di band underground. Le idee migliori hanno potuto svilupparsi sulla piattaforma web di Ban Veneto, il network coordinato dal Parco Scientifico Galileo. “Rebound conferma che il Veneto pulsa di energie creative nei settori innovativi - sottolinea Gianni Potti, vice presidente di Confindustria Padova -. Si tratta di coltivarle e indirizzarle perché possano diventare nuove imprese, linfa per la crescita. Il vero tema è però farle decollare e resistere nel tempo. Affiancare le start up con esperienza e metodo per emergere in un mercato iper selettivo, è
Dalle riprese con il pallone ad elio ai prodotti a “km 0” scelti con il tocco delle dita quello che noi imprenditori dobbiamo fare per coglierne le opportunità. Il vero premio è stato l’affiancamento a questi giovani di professionisti di sviluppo d’impresa. L’altro tema cruciale è l’accesso al credito per le buone idee d’impresa”. Fra le più interessanti spicca Crevel,ora in faste di test con il sostegno di H Farm, ideata da Claudio Floreani, 34 anni, appassionato di informatica, dopo aver organizzato un viaggio tra amici da Monaco a Berlino. Ne è nata una utility web-based che permette di esprimere preferenze di viaggio
e tradurle in progetti da condividere con gli amici. Tutte le informazioni vengono interpretate, localizzate e organizzate su una mappa, collaborando con i compagni di viaggio, operatori e agenzie turistiche. Dalla passione per le escursioni di Thomas Bertani e Giovanni Masarà, 22 anni, studenti di ingegneria e filosofia del collegio Don Mazza di Padova, è nata una piattaforma web per consultare dati geografici sui sentieri e condividere itinerari. Pensata per appassionati, enti locali e chiunque si occupi di promozione turistica, ne esiste già un prototipo con dati forniti da Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia. Moku promette invece di rivoluzionare il “mondo” degli appunti. Gli studenti potranno organizzare in un ambiente web gli appunti di lezioni e le registrazioni, condividendoli con amici e colleghi e rendendone possibile l’aggiornamento in ogni luogo e momento. L’idea è di Simone Pozzobon, 27 anni, trevigiano e di tre amici ingegneri e designer ed è già entrata nella scuderia di H-Farm. Da un’intuizione maturata al liceo, il team dei vicentini Matteo Scapin, Tommaso Grotto, Maria Cristina Malavolta, Luca Guglielmi - età media 28 anni - ha sviluppato un’applicazione web di supporto alle band indipendenti per distribuirne la musica in formato digitale durante i concerti. Alberto e Riccardo Tentori, 33 e 28 anni, di Camposampiero, un ingegnere e un
otto i giovani vincitori del progetto Rebound pronti a mettersi in gioco laureato in economia, hanno creato Playbasket.it, portale web dedicato alle categorie agonistiche minori del basket in Italia con 35.000 visitatori unici al mese. I veronesi Nicola Galetto, Marco Grumo-
lato, Alessandro Vaccaro, 27 anni, hanno messo a punto un’applicazione mobile dedicata a tutte le piccole e medie imprese che vogliano vendere cibi a km 0 direttamente ai clienti finali scavalcando la distribuzione. Infine Stefano Pagur, 24 anni, ha ideato un sistema per riprese foto-video sopraelevate con pallone ad elio. Il prototipo è già realizzato con costi competitivi e la possibilità di fare riprese particolari in movimento.
Il Veneto in primo piano 35 9 Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”
Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa” di Nicola Stievano
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La Regione mette a punto una piattaforma on line che permette lo scambio di idee
avide e Daniela, giovani pastori dell’Alpago, usano il pc e internet per avere informazioni tecniche, Stefano viticoltore della Valpolicella, vende in internet le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, ma anche Sara allevatrice di Cortina si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda, mentre il neo pescatore Gabriele del Cavallino lo utilizza per programmare le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che dal Bangladesh a Chioggia coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.
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Alcuni esempi che si moltiplicano ogni giorno e che grazie alla nuova piattaforma informatica potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola. È per loro e per altri duemila giovani agricoltori veneti che la Regione ha messo a punto la “community della zappa”, sul portale www.piave.veneto.it., una piattaforma on line per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per incidere sul sistema economico. Il “tesoretto”
dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografia agroalimentare nazionale, per numeri e qualità, si integra sempre di più nel web all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita. “Grazie alla piattaforma informatica – spiega Sandra Chiarato di Coldiretti Veneto, che segue da vicino proprio i giovani agricoltori – le esperienze imprenditoriali potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare
l’attività agricola. Che cosa accomuna questi ragazzi ? La scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investimenti, con misure comunitarie ambientali, l’accesso al credito, le nozioni di finanza, ma anche solo per scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione attiva alle decisioni politiche o addirittura solo per fissare un appuntamento al mercatino a kmzero o semplicemente un aperitivo “tra colleghi” che sanno divertirsi con impegno responsabile”.
La sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova mette a punto un vademecum che presenta a 50 dirigenti scolastici con l’alternanza scuola-lavoro le azIende dIventano “Imprese formatIve”
I
n Italia più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Uno su 4 non studia e non lavora per un totale di oltre 2 milioni di giovani Neet (not in education, employment, training). Negli altri Paesi europei gli studenti che alternano studio e lavoro sono una media del 20-30%, in Italia solo 3 su 100. Invertire questa tendenza e permettere ai giovani di acquisire competenze subito spendibili nel mondo del lavoro è l’obiettivo del progetto ASL Alternanza Scuola lavoro realizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Veneto, punta a diffon-
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dere una metodologia didattica in cui l’azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti. Da qui anche la realizzazione di un vademecum per le imprese su come stringere questo “patto” didattico con gli istituti. Il progetto è stato presentato a 50 dirigenti scolastici e imprenditori nel corso dell’incontro “Alternanza scuola-lavoro: il ruolo attivo delle imprese” organizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova fine gennaio.
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36 10 Il Veneto in primo piano Turismo religioso
Il Veneto propone quattro itinerari nell’Anno della Fede
I quattro percorsi veneti presentati alla Bit di Milano
le radIcI crIstIane sI respIrano In ognI angolo del veneto
L’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi con Monsignor Andreatta. In basso gli itinerari
La via del Santo, quella dei Papi, le “Grandi Rogazioni” e gli itinerari di Valpolicella sono i 4 percorsi regionali di Giovanni Giovetti
U
n turismo religioso e devozionale, fatto di itinerari di fede che coniugano spiritualità, tradizione ma anche cultura e arte. Nell’ Anno della Fede il Veneto si colloca tra i protagonisti degli itinerari regionali, con ben quattro differenti proposte. Il primo comprende la Via del Santo e i Santuari Antoniani, da Camposampiero a Padova, lungo il percorso terreno di sant’Antonio. Si tratta di un pellegrinaggio votivo che tocca i principali santuari antoniani in provincia di Padova, ma che si inserisce in un più lungo percorso sui passi della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona: dall’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, alle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia, sino ai giorni di Padova e Camposampiero dal 1221 al 1231. La seconda proposta è stata battezzata
la “Via dei papi”: ripercorre gli antichi itinerari di pellegrinaggio lungo la Via Francigena Orientale, da Feltre a Lorenzago di Cadore e Canale d’Agordo, passando per Belluno. I luoghi interessati hanno dato i natali a tre Papi (Papa Luciani, Giovanni Paolo I; Papa Cappellari, Gregorio XVI; Papa Sarto, Pio X) ed hanno ospitato papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei diversi soggiorni estivi . Sono costellati di numerosi santuari, con-
venti, abbazie e chiese. Le “Grandi Rogazioni” dell’Altopiano di Asiago rappresentato il terzo itinerario. Si tratta di un antico cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell’Ascensione e che si snoda lungo un circuito di 33 chilometri, percorso a partire dall’alba dai residenti ma anche da fedeli provenienti da paesi lontani. Nell’Anno della Fede sono stati inseriti gli itinerari religiosi di Valpolicella, strade che collegano gli insediamenti di più antica origine, fino a porre tra loro i luoghi di fede testimoni della prima evangelizzazione del territorio. In luoghi suggestivi sorgono bellissimi santuari come la la Chiesa di Santa Maria di Valleverde, la Chiesa Vecchia di Cavalo, la Chiesa di Santa Maria del Degnano, la Chiesetta di San Pietro a Torbe, la Pieve di San Giorgio VIII, l’Oratorio di San Zeno in Poja, la Pieve di San Floriano.
I
quattro percorsi veneti, protagonisti degli “Itinerari regionali nell’Anno della Fede” sono stati presentati alla Borsa internazionale del Turismo a Milano lo scorso febbraio. Gli itinerari sono stati oggetto di un’intesa sottoscritta tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Regione Veneto finalizzata a valorizzare l’Anno della fede e a diffondere la conoscenza dei tantissimi luoghi della fede disseminati nel territorio ragionale. “Attraverso questi progetti – ha dichiarato infatti monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Orp – l’Opera Romana Pellegrinaggi favorisce uno strumento di conoscenza e di approfondimento partendo dalla premessa fondamentale che il cristianesimo ha innervato profondamente la storia la cultura e l’arte di questo paese. In particolare, gli itinerari proposti per la Regione Veneto sono foca-
lizzati sulla storia di spiritualità mariana di cui questa regione è intrisa e ovviamente sulle tracce di grandi santi quali Sant’Antonio da Padova”. “Gli itinerari della fede non sono solo un’occasione per conoscere i luoghi percorsi dai viandanti che si recavano a Roma – gli ha fatto eco l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – ma anche motivo di consolidamento dei rapporti e di amicizia tra le genti. Le radici cristiane del territorio si respirano in ogni angolo del Veneto, dalle grandi chiese di Venezia alle croci in cima alle vette più alte delle Dolomiti. La tradizione dell’accoglienza ai pellegrini si rinnova ancora di più grazie a questi quattro percorsi, quattro “Itinerari nell’Anno della Fede”, indetti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II”.
I “LuOGHI DEL CuORE” VENETI DA SALVARE
I
l Castello Carrarese a Padova, il Giardino Jacquard a Schio, Villa Serego a Veronella, la Chiesa di San Giovanni a Bassano del Grappa, l’Oratorio Santa Maria delle Grazie a Fontaniva nel Padovano sono i cinque siti veneti segnalati alla sesta edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento del Fondo Ambiente Italiano promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Giunta alla sesta edizione l’iniziativa, che quest’anno ha registrato la partecipazione di un milione di italani, ha lo scopo di segnale luoghi in pericolo, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, sollecitando una testimonianza diretta per aiutare le località indicate e raccomandate a sopravvivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere. Avviato l’ultimo censimento lo scorso maggio, nel Veneto ha raccolto 15.611 segnalazioni, posizionandosi al 15° posto della graduatoria nazionale il Castello Carrarese (in foto) a Padova. Nato come semplice muro in pietra e terrapieno, diventò un vero e proprio castello all’epoca di Carlo Magno. Conobbe il suo periodo di maggior splendore nel XIV secolo con la dinastia dei Carraresi, decaduta la quale iniziò la fase di degrado: divenne dapprima caserma, quindi deposito dei Veneziani e, infine, carcere su iniziativa dei Francesi nel 1807. Oggi il Castello è chiuso ad eccezione della Torre della Specola, un osservatorio affidato all’Università di Padova. L’edificio è comunque al centro di numerosi progetti di valorizzazione e restauro che hanno come obiettivo di renderlo fruibile.
Al 18° posto con 11.144 voti il Giardino Jacquard a Schio nel Vicentino. Nacque per volontà dell’industriale Alessandro Rossi che, nel 1860, fece trasformare l’area di fronte al lanificio Francesco Rossi in uno splendido giardino tardo-romanico aperto agli operai dell’opificio. Oggi il Giardino è chiuso al pubblico e apre soltanto in occasione di eventi. Il desiderio della cittadinanza è che venga reso fruibile in modo costante. Villa Serego, detta “Corte Grande” a Veronella ha ottenuto, posizionandos al 19° posto, 10.920 segnalazioni. Progettata da Andrea Palladio nel 1565 è un importante esempio di villa veneta. Dal 1996 è iscritta nelle Liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. La Corte Grande versa oggi in condizioni di abbandono: è chiusa da circa 10 anni, pericolante, e in stato di degrado. La Chiesa di San Giovanni Battista a Bassano del Grappa si colloca al 43° posto della classifica nazionale con 5.784 segnalazioni e al 131° posto con 928 preferenze si colloca l’ultimo luogo del cuore segnalato in Veneto, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Fontaniva. G.G.
Voci da palazzo 37 13 Enti locali Niente quorum a Rocca Pietore, Canale, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè
L’opinione
Comuni in fuga verso le province autonome “H
Dario Bond, Popolo delle Libertà
“segnale polItIco forte e InequIvocaBIle a roma”
Il referendum dei comuni bellunesi è fallito ma la Regione incalza il Governo per l’autonomia fiscale, amministrativa e legislativa
o votato a favore delle mozioni referendarie, perché, in un momento Dario Bond storico come questo, era importante dare un messaggio forte e inequivocabile a Roma. Non c’è storia: il nuovo Parlamento dovrà tenere in considerazione questo nostro grido d’allarme. E’ il momento giusto per parlare di autonomia e attuazione concreta del federalismo. In questi ultimi mesi le autonomie locali sono state attaccate su più fronti, adesso dobbiamo riscattarci. Sono convinto che una presa di posizione chiara e netta metta il Parlamento con le spalle al muro. Adesso sarà più difficile per Roma non mettere mano alle disparità di trattamento tra Regioni a statuto speciale e Regioni ordinarie. La Regione del Veneto si è assunta la propria responsabilità con questo atto coraggioso, il Parlamento dovrà fare altrettanto”.
di Fortunato Marinata
Federico Caner, Lega Nord
“le rIsorse dI Bolzano attraggono le nostre azIende oltre confIne”
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iancarlo Galan, nel 2005 non l’aveva presa bene la decisione di Lamon di staccarsi dal Veneto. L’allora governatore del Veneto era arrivato a scontrarsi con la sua stessa Giunta. A minacciare le dimissioni, per giunta. Con veemenza si era scagliato contro il parere favorevole espresso della Commissione bicamerale per le questioni regionali al disegno di legge costituzionale sul distacco del piccolo comune bellunese dalla Regione del Veneto. “Se il Parlamento dovesse approvare il provvedimento legislativo con il quale si consentirà l’effettivo distacco di Lamon dal Veneto, la Regione – spiegava Galan - impugnerà la legge di fronte alla Corte Costituzionale e questo perché, in buona sostanza, noi riterremmo il provvedimento basato sulla più plateale violazione delle regole costituzionali che disciplinano la distribuzione delle risorse nell’ambito della Repubblica”. Come andò lo sappiamo tutti, lo scorso settembre (dopo sette anni dal referendum) la Camera ha rinviato in commissione la proposta di legge costituzionale per il passaggio del comune dalla provincia di Belluno a quella di Trento. Il Governo della crisi sollevò dubbi sulla copertura economica dell’operazione e al piccolo comune diventato famoso, oltre che per i fagioli, per essere stato il primo fra i comuni bellunesi a percorrere la strada del referendum, non è rimasto altro che vedere andare in fumo ogni aspirazione separatista. La strada però era aperta e con il governo regionale sensibile al secessionismo deve essere parsa addirittura quasi in discesa. Del resto il tema delle risorse per i comuni di montagna della provincia bellunese è un tema di sopravvivenza che da sui nervi appena guardano oltre il confine regionale. Le stesse pietre e le stesse difficoltà, infatti, ottengono ben altra considerazione nelle vezzeggiate province autonome di Trento e di Bolzano dove la maggiore disponibilità di risorse e contributi, garantiti costituzionalmente, consente alla popolazione di montagna l’erogazione di quei servizi pubblici oggi indispensabili per mantenere vive le loro comunità. Su questo punto ogni volta si apre il dibattitto se sia ancora necessario mantenere immutate le prerogative speciali di cui godono Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli ma in mancanza di risposte convincenti (non c’è stato altro oltre al parziale recupero delle Regioni a statuto ordinario consentito dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ormai risale al 2001) rimangono comunque in molti a volerne beneficiare. Lamon non è stato l’unico. Lo scorso mese Rocca Pietore, Canale D’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè hanno aperto i seggi per consentire una consultazione referendaria tra i propri cittadini, sull’opportunità di cambiare provincia e passare al trentino. Ma non c’è stato un plebiscito. Tutt’altro: in nessuno dei comuni al voto è stato raggiunto il quorum. Un peccato per il governatore Luca Zaia che invece aveva sperato in una partecipazione molto forte e sufficientemente agguerrita da richiamare sull’argomento l’attenzione del Governo, ammesso che ce ne sarà uno. L’occasione, tuttavia, è stato presa come una palla al balzo dal Consiglio Regionale che ha portato al voto, poi approvata, una risoluzione con la quale è stato chiesto l’impegno della Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo
e il Parlamento affinché la Regione Veneto ottenga quelle prerogative necessarie ad attuare adeguate e più efficaci politiche perequative a favore dei territori di confine, al fine di ridurre le attuali differenze con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Nella stessa occasione, inoltre, la Giunta è stata invitata ad attivarsi presso il Parlamento nazionale affinché sia possibile procedere, come stabilito dall’articolo 132 della Costituzione, all’esame e all’approvazione di una legge che definisca il passaggio dei Comuni di Lamon, Sovramonte, Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Pedemonte dal Veneto al Trentino Alto Adige, accogliendo così la richiesta inequivocabile delle popolazioni locali. Avvincente è stato il dibattito tra gli scranni di Palazzo Ferro Fini. Il capogruppo leghista Federico Caner ha osservato che le motivazioni che hanno spinto al referendum i Comuni, in prevalenza bellunesi, sono di ordine culturale - identitario ma anche economico. Secondo Sergio Reolon del Partito Democratico al centro dell’attenzione sarebbe dovuta essere posta l’intera questione alpina perché i referendum sono stati una scelta di sopravvivenza di una montagna veneta altrimenti destinata ad una morte annunciata. A suo giudizio il vero obiettivo è realizzare il rafforzamento dell’autonomia delle province montane così come stabilito dall’art. 15 del nuovo Statuto veneto. Per Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra e firmatario di uno dei documenti in discussione la politica delLA Regione Veneto, dal 2005 non ha saputo dare risposte convincenti. “Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi essenziali in sanità e nell’istruzione”. Secondo il vicepresidente leghista del Consiglio Matteo Toscani non si può dire di no alla volontà liberamente espressa dai cittadini dei Comuni che hanno organizzato i referendum, recuperare il tempo perduto e dare attuazione allo Statuto. Antonino Pipitone di Italia dei Valori ha invitato ad analizzare il fenomeno dei referendum osservando inoltre che non è normale per una Regione accettare l’amputazione del proprio territorio. Le disparità con le Regioni limitrofe sono indubbie - ha concluso - l’assemblea veneta deve, quindi, legiferare per dare le giuste risposte alla montagna a partire dal bilancio di previsione 2013. Stefano Fracasso del Pd ha ribadito che l’obiettivo deve essere l’autonomia differenziata per la montagna previsti dalla Costituzione e dallo Statuto veneto per garantire i servizi ai cittadini di queste aree. Mariangelo Foggiato di Unione Nordest invece si è detto convinto che qualsiasi documento non servirà a nulla. “Passando la palla al Parlamento nazionale - ha concluso - il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
focus quasI 40 mIlIonI dI euro per I comunI confInantI
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a Giunta veneta ha recentemente approvato lo schema di protocollo d’intesa che disciplina i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto in riferimento agli adempimenti previsti per l’attuazione del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale”. “Si tratta di un fondo istituito nel 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ammonta a 39 milioni e 408 mila euro. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di finanziamento sono 63 e già da alcuni mesi hanno la disponibilità le risorse loro assegnate per la realizzazione dei relativi progetti: 16 milioni e 221 mila euro sono andati alla macroarea confinante con il Trentino Alto Adige (34 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 12 della provincia di Vicenza, 8 della provincia di Verona) e 23 milioni 187 mila euro alla macroarea confinante con il Friuli Venezia Giulia (29 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 8 della provincia di Treviso, 7 della provincia di Venezia).
“L
Federico ’aver votato in Consiglio la nostra risoluzione, dopo che proprio la Lega Caner è riuscita a far convocare una seduta straordinaria sul tema dei Comuni secessionisti, è un passo fondamentale per l’autodeterminazione di quei cittadini di montagna che hanno scelto con referendum il passaggio al vicino Statuto Speciale. La risoluzione impegna chiaramente il Governo e il Parlamento ad approvare definitivamente l’iter di secessione: in questo modo diamo una risposta forte a quelle popolazioni che da troppi anni la attendono. Mentre le giuste rivendicazioni dei nostri Comuni secessionisti sono impaludate nelle Commissioni parlamentari, Luis Dürnwalder usa le risorse della propria Autonomia per attrarre le nostre aziende venete oltre confine. Questo dimostra anche che lo Statuto speciale non serve più, come 60 anni fa, per colmare un gap di una minoranza rispetto al resto del Paese, ma per attivare politiche economiche fortemente competitive verso aree limitrofe a specificità ridotta. E’ necessario perciò rivedere queste discrasie. Se il modo scelto dalle popolazioni di confine è il passaggio alla Provincia o Regione vicina, non bastando più neanche l’elemosina del Fondo Brancher, la Lega Nord appoggia la loro scelta ed oggi conferiamo alla Giunta un mandato forte per portare a Roma le istanze di queste genti di montagna. La subalternità rispetto alle Autonomie speciali e le ingiustizie quotidiane che gli abitanti della nostra montagna vivono sulla propria pelle, devono trovare una risposta e una soluzione anche da parte del Veneto. Ben si comprende quindi la loro voglia di passare dall’altra parte, una scelta che per le 16 comunità referendarie significherebbe più risorse, più agevolazioni, meno imposte locali. C’è sicuramente una ragione culturale ma anche una economica che non è meno importante. Come Lega, pur non contenti che i confini territoriali si sfaldino, siamo convinti che questa causa referendaria porterà a Roma il dibattito sulla necessità di autonomia di tutto il Veneto, regione che versa 17 miliardi di residuo fiscale l’anno ma che è ultima in Italia per trasferimenti statali pro-capite”.
Matteo Toscani, Lega Nord
“Il veneto ha fatto la sua parte, Il parlamento non ha pIÙ alIBI”
“L
a Lega Nord ha fatto bene a chiedere la convocazione straordiMatteo naria del Consiglio Regionale. Se non lo avesse fatto, i ComuToscani ni referendari sarebbero ancora in attesa, e chissà per quanto tempo ancora, di una risposta. Il Consiglio non può che scusarsi per gli anni trascorsi senza affrontare lo scottante argomento. Tuttavia, la risoluzione della Lega Nord approvata, seppur tardivamente, è un capitolo importante nel rapporto tra Regione e territorio. Il Veneto ha fatto la sua parte, ha adempiuto al suo dovere: ora Governo e Parlamento non avranno ulteriori alibi per tenere bloccate le aspettative di migliaia di cittadini espresse con regolari e partecipati referendum consultivi. I temi della parità di condizioni delle Regioni, con il ‘livellamento’ verso l’alto della carenza di risorse della nostra Regione e l’applicazione dell’art. 15 dello Statuto per la provincia di Belluno e la montagna veneta, sono oltremodo attuali e sentiti. Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra
“occorre decentrare alle zone montane competenze e rIsorse”
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on serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi es- Pietrangelo Pettenò senziali in Sanità e nell’Istruzione”.
Mariangelo Foggiato, unione Nordest
la regIone ha aBdIcato al parlamento
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ualsiasi documento non servirà a nulla. Passando la palla al Parlamento nazionale il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
Mariangelo Foggiato
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orti del successo delle precedenti edizioni ritornano, dal 5 al 26 marzo, gli appuntamenti con “La Regione del Veneto per il Cinema di Qualità – La Regione ti porta al cinema con due euro - I martedì al Cinema”. L’iniziativa coinvolge tutti i martedì (5, 12, 19, 26) di marzo delle provincie venete che ospiteranno nelle 14 sale d’essai aderenti dislocate sul territorio Veneto, proiezioni di pellicole molto spesso alternative ai circuiti commerciali, con produzioni indipendenti, distribuite con difficoltà ma di grande qualità artistica. Per promuovere il cinema d’autore, il costo del biglietto, volutamente contenuto, è di due euro. Le sale cinematografiche che aderiscono al progetto sono: Cinema Italia a Belluno; Multisala PortoAstra e Lux a Padova; Multisala Cinergia a Rovigo e Multisala Politeama a Badia Polesine; Multisala Corso a Treviso, Multisala Italia a Montebelluna e Cinema Cristallo a Oderzo; Cinema Dante a Mestre, Cinema Teatro Mirano a Mirano e Multisala Verdi a Cavarzere; Cinema Alcione a Verona; Cinema Araceli a Vicenza e Multisala Metropolis a Bassano del Grappa. Non è possibile conoscere con anticipo i film che saranno in programmazione; a tal riguardo, però, si può accedere al link www.spettacoloveneto.it/cinema, cliccare sul banner de “I martedì al Cinema” e accedere, in questo modo, alle pagine che riportano la programmazione delle sale. L’aggiornamento viene fatto entro il giovedì che precede il martedì di proiezione. La promozione è aperta a tutti. Rimanendo
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x Dal 17 al 20 aprile si terrà il Vittorio Veneto Film Festival. 1.000 ragazzi in giuria ancora in tema di cinema, ricordiamo che ormai è alle porte la quarta edizione del Vittorio Veneto Film Festival (Teens and Kids International Film Festival), che si terrà dal 17 al 20 aprile. Organizzato dall’associazione no profit “400colpi”, si rivolge ad una fascia d’età compresa fra gli 8 e i 21 anni e agli studenti universitari. Il festival si presenta organizzato in sezioni diverse e autonome. 1.000 ragazzi della giuria, provenienti dall’Italia e dall’estero, condivideranno quattro giornate immersi nel mondo del cinema, visionando 15 lungometraggi nazionali ed internazionali. Novità di quest’anno è la giuria degli “+Alti”, composta cioè da giurati tra i 28 e i 100 anni e che avrà il compito di premiare il miglior film tra quelli loro proposti. Info: www. vittoriofilmfestival.com
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a città di Treviso, dal 21 aprile al 30 giugno, dedica al Maestro Carmelo Zotti (Trieste 1933- Treviso 2007) una mostra antologica, nell’anno in cui avrebbe compiuto ottant’anni. Si tratta della ricomposizione di un universo intimo di figure, gesti, colloqui. Una cinquantina di opere su tela e carta, di ingente mole e di complessa, variegata narratività che troveranno momentanea casa al Museo civico di Santa Caterina. Si tratta di un percorso che unisce gli echi espressionistici nei ritratti dei primi anni Cinquanta alla narrazione fitta di geometrie dense di figurativismo e colore, per giungere negli anni Settanta alla maturazione dei simboli-marchio della sua poetica, forti di campiture di acceso cromatismo. Del successivo ventennio, fino agli esordi del Duemila, verrà esposta una selezione di tele tra le più intime e enigmatiche della sua opera, incentrate sul dialogo/gesto tra figure, ossessione e meraviglia di tutta la vita. Nella Galleria del Liceo Artistico di Treviso, affacciato sulla piazzetta del Museo, dal 3 al 25 maggio 2013, inoltre, verrà esposta una sezione di opere su carta: una trentina di lavori di piccolo formato insieme alla grande carta “Figure e putto” del 1986 (151x273 cm.).
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42 oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO L’EROS VIENE U N PO’ AFFOSSATO DALLA POSIZIONE DEI PIANETI MA L’INTESA AFFETTIVA NON NE RISENTE. GODEVI GLI ABBRACCI · S ALUTE SFOLTITE GLI IMPEGNI E NON SOTTOVALUTATE PICCOLI MALESSERI. RISPARMIATE ENERGIE: IL CAMBIO DI STAGIONE VI AFFATICA
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO VI ATTENDONO LITI TESTUOSE E POLEMICHE A NON FINIRE. ANCHE SE LA PASSIONE NON VI ABBANDONA NON VI BASTA · SALUTE CORSE ALL’ARIA APERTA E PIEGAMENTI RINFORZANO IL FISICO E IL VOSTRO GIROVITA NE RISENTE IN POSITIVO. METTETECELA TUTTA
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
Oroscopo L’ILLUSIONE È UN ERRORE DEI SENSI, UN INGANNO DELLA MENTE, UNA SPERANZA VANA
Villa Momi’s
ristorante·pizzeria
FASCINO LA VITA DI COPPIA È IMMERSA IN UNA NUVOLA DI ZUCCHERO E ANCHE SE MANCA UN PO’ DI PICCANTE TUTTO VA BENE · S ALUTE DECISAMENTE MANCATE DI TONICITÀ E DOVETE CORRERE AI RIPARI. ATTENTI PERÒ A NON ESAGERARE SUL TAPIS ROULANT
OGGETTO DI CALDE ATTENZIONI E NE DISPENSERETE ANCHE MOLTE. IL PARTNER VE NE SARÀ GRATO E ANCHE VOI GODRETE · SALUTE LA PRIMAVERA VI PORTA AD ESSERE IPERATTIVE MA ANCHE GOLOSE. LE CALORIE PERÒ SEMBRANO EVAPORARE GRAZIE ALL’ESERCIZIO
BEAUTIFUL DAY
Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.
FASCINO LA
ROMANTICISMO VIENE SOFFOCATO DALLA ROUTINE. CORRETE SUBITO AI RIPARI CON FANTASIA E IL BUON GUSTO CHE VI APPARTIENE · SALUTE L’ATLETA CHE C’È IN VOI VIENE ASSOPITO DAGLI EVENTI DELLA VITA E ANCHE LA SOCIALITÀ SCENDE AI MINIMI STORICI
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01 FASCINO LA
GELOSIA È SPESSO CATTIVA CONSIGLIERA. MODERATE I SOSPETTI E GODETEVI INVECE UN’INTIMITÀ PEPATISSIMA · S ALUTE FORMA FISICA AL TOP, ADATTA AL LAVORO IN PALESTRA O PISCINA PER MODELLARE IL CORPO COME PIÙ VI PIACE
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
PIANETI VI INVITANO ALLA RIFLESSIONE ANCHE SE PER VOI È TEMPO DI PASSI EPOCALI CONDITI DA ENTUSIASMO · S ALUTE RALLENTATE IL RITMO CON BACCO E TABACCO, FRENATE GLI ECCESSI E SCEGLIETE UNA DIETA DISINTOSSICANTE, UN TOCCASANA
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
Villa Momi’s è il luogo ideale IL
FASCINO TERREMOTI AFFETTIVI IN VISTA NEL RAPPORTO DI COPPIA PIÙ CONSOLIDATO. PER CHI È SINGLE INTIMITÀ VULCANICA · S ALUTE E’ UN TEMPO ENERGICO QUELLO CHE STATE VIVENDO E SE SAPRETE APPROFITTARNE VI TROVERÀ TONICHE, CARICHE, IPERATTIVE
FASCINO I
COPPIA È SOTTOPOSTA A FORTI TENSIONI. DIFFICILE RICUCIRE GLI STRAPPI. A VOLTE È PREFERIBILE PAGINA · S ALUTE LO STRESS IN AUMENTO VI PORTERÀ A SOFFRIRE D’INSONNIA. SDRAMMATIZZATE IL PIÙ POSSIBILE, È TEMPO DI CAMBIAMENTI
ASCINO
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
E TENEREZZA SOSTITUISCONO I BRIVIDI CHE VI MANCANO TANTO. STUZZICATE UN CON LA PRIMAVERA POTRESTE ANDARE INCONTRO AD ALLERGIE E PROBLEMI RESPIRATORI. DEBOLEZZA GENERALIZZATA
FASCINO SARETE
VERGINE 24/08 22/09
FASCINO IL SENTIMENTO DOMINA IL RAPPORTO DI COPPIA E VI FA RAGGIUNGERE . UN PO’ MENO ENTUSIASMANTE L’EROS · S ALUTE ATTENZIONE PERCHÈ I JEANS SI FANNO PIÙ STRETTI! SIETE ATTIRATI TROPPO DALLA TAVOLA E POCO DALLA PALESTRA. FORZA!
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ASCINO MALINTESI E PETTEGOLEZZI POTREBBERO ROVINARE UN’INTESA DESTINATA A CRESCERE E A DIVENTARE AMORE. SIATE SAGGI · SALUTE EVITATE LE DIETE TROPPO DRASTICHE, IN QUESTO PERIODO VI BASTERÀ FARE ATTIVITÀ FISICA, SPORT, E SARETE SPLENDIDI
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VENDESI VENDESI VENDESI Casa singola su due livelli con ingresso, cucina, In zona centrale, a due passi dalla Chiesa Cattedrale e A due passi dal Duomo, Porzione di bifamiliare di recente costruziodal centro storico, Appartamento di recente costruzione, ne, di ampia metratura, disposta su tre livelli, con ingresso, cucina/ salotto, disbrighi, 4 camere da letto, 2 bagni, su tre livelli, di ampia metratura, composto da soggiorpranzo, studio, 3 letti, 4 bagni di cui uno con sauna. Dotata di tutti ripostigli e terreno agricolo di circa mq.18.000. no, cucina, 3 letti, 2 bagni, 2 cantine e due garages. i conforts, compreso ascensore interno, con annesso giardino ben Classe energetica “G”. Ottime finiture e dotato di tutti i conforts. Classe energeti- curato ed in parte piantumato, con tettoia per auto di circa mq.250. Euro 235.000 Rif.A0968 ca “B”. Info in agenzia Rif.A0620 Classe energetica “B” . Info in agenzia Rif.A0831
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In zone centrali ed in zona Amolaretta, lotti di terreno edificabile di varie metrature. Info in agenzia.
VENDESI VENDESI zona Carbonara splendida villa singola, di mq.330, In zona residenziale Schiera centrale su due livelli In in ottime condizioni strutturali, disposta su tre livelli con con cucina, salotto, 3 camere da letto, bagno, annesso scoperto adibito in parte a giardino piantumato garage e giardino di proprietà. ed in parte ad accesso all’autorimessa e parcheggio Classe energetica non definita “G”. esterno. Classe energetica non definita “G”. Info in agenzia. Rif. A0188 Euro 110.000 tratt. Rif.A0864
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VENDESI In zona Chieppara, di forte passaggio e con ampia possibilità di parcheggio, Magazzino di mq.306 ad uso officina. Classe energetica non definita “G”. Info in agenzia Rif.40125563
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VENDESI In zona Carbonara, Bifamiliare di recente costruzione, su tre livelli, composta da studio, taverna, soggiorno, cucina, terrazzi, 3 camere da letto, 2 bagni e giardino su tre lati in parte piantumato. Classe energetica “F”. Info in agenzia Rf.A0969
VENDESI Villetta a schiera, disposta su due livelli, con ingresso, soggiorno-cucina, vano scala, 2 camere da letto, 2 bagni, due terrazzi, garage al piano interrato con taverna e giardino di proprietà da due lati. Classe energetica “E”. Euro 160.000 tratt. Rif.A0725
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AFFITTASI Appartamento bilocale al piano terra, completamente arredato, composto da soggiorno-cucina, 1 camera da letto matrimoniale, ripostiglio e bagno. Classe energetica non definita “G”. Euro 400 mensili Rif. A0801
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AFFITTASI In zona centralissima, a pochi passi dal centro storico, Appartamento bilocale al piano secondo composto da soggiorno con angolo cottura, 1 camera a letto e bagno. Completamente arredato a nuovo. Classe energetica non definita “G”. Euro 450 mensili Rif.A0938
AFFITTASI AFFITTASI AFFITTASI In zona centralissima, a due passi dal Duomo, Casa singola di ampia metratura, su due livelli, con In zona centro storico Monolocale al piano 1°, Bilocale al piano primo, completamente arredato cucina, salone di mq.50, sala pranzo, 2 camere da completamente arredato, con posto auto esclusivo. composto da soggiorno con angolo cottura, una letto matrimoniali, bagno, terrazzo, balcone, garage e Classe energetica non definita “G”. stanza da letto e bagno. Classe energetica “E”. giardino. Sia arredata che non. Classe energetica non Euro 380 mensili. Rif.40164480 definita “G”. Euro 600 tratt. Rif.A0976 Euro 380 mensili. Rif. A0541
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fabbricato di nuova costruzione servito da ascensore, appartamenti e negozi di prossima costruzione, di varie tipologie e metrature, costruiti con ottimi materiali, finiture di pregio e dotati di tutti i conforts. Possibilità di posto auto e garage. Prenotazione ed info in agenzia.
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VENDESI In località Amolaretta Bifamiliare di prossima costruzione, disposta su due livelli, di ampia metratura, con ottime finiture, con garage e giardino di proprietà, dotata di tutti i conforts e con possibilità di personalizzarla. Consegna 2013 Classe energetica “B”. Info in agenzia Rif.A0562
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VENDESI In Zona residenziale, a due passi dal centro, Bifamiliare di prossima realizzazione, su due livelli, con finiture medio/alte, dotata di tutti i conforts, con ampia zona living, 3 letti, 3 bagni, garage, portico e giardino di proprietà.
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VENDESI A due km. da Adria Schiere di nuova costruzione
VENDESI A due passi dal Duomo, su palazzina in corso di ristrutturazione, ULTIMO bilocale al piano 2 con possibilità di garage con entrata diretta al Condominio. Finiture medio/alte, riscaldamento a pavimento, predisposizione aria condizionata, pavimento a parquettes. Consegna primavera 2013 Classe energetica “C”. Ottimo anche come investimento. Info in agenzia Rif.A0398
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su tre livelli, con garage di mq.40 e giardino esclusivo, nonché due bilocali di nuova costruzione con posto auto e giardino di proprietà. Ottime finiture, con travi a vista e dotate di tutti i conforts. In pronta consegna. A partire da Euro 80.000 POSSIBILITA’ DI AFFITTO CON RISCATTO. Classe energetica “C”. Rif.A0052 e A0334