Messaggio elettorale
di Adria
al centro ci sei tu
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 10 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Elezioni politiche Tutti i candidati del Polesine a Camera e Senato pag.
Impresa Mater-Biotech, nel 2014 l’avvio della produzione
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Comm. resp.: Antonio Magnan
VALORE ALLE PERSONE
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12 EDITORIALE
L’aspirazione di diventare un paese normale
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
Bottrighe. concrete speranze per le medie
La scuola media di Bottrighe potrebbe riaprire i battenti. I presupposti ci sono tutti. A partire infatti dall’anno scolastico 2013-2014 gli iscritti del paese per la classe prima sarebbero quindici. Il trend in crescita è positivo anche per i prossimi anni pag. 13
torna l’antico carnevale del delta
Dal 1860 a Bottrighe si festeggia l’antico carnevale del Delta. E la tradizione continua. Domenica 10 marzo (in caso di maltempo il 17), nel centro storico, a partire dalle ore 15, si darà il via all festosa kermesse organizzata dal Gruppo Sportivo con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati pag. 13
di Mauro Gambin*
L
Sanità. Nell’aria c’è profumo di tagli Oltre ai posti letto paiono a rischio i reparti “nursery” di Adria e Trecenta
S
ul futuro della Sanità polesana si allungano minacciose le ombre dell’incertezza. Con una certa attendibilità si sa che a breve ci saranno dei tagli, annunciati dal Piano sociosanitario elaborato dalla Regione e confermati in via teorica dalle schede tecniche che riguardano ogni nosocomio. Per saperne di più abbiamo chiesto all’assessore provinciale alla Sanità, Guglielmo Brusco. se il taglio dei 270 posti letto annunciati è un perdita che il sistema sanitario polesano può permettersi e soprattutto, se a suo avviso,
Messaggio elettorale
sarà l’unico che il Polesine subirà. Nelle “nursery” di Adria e Trecenta, infatti, nascono meno di 500 bambini l’anno e a tutti gli effetti questi reparti sono a rischio chiusura. “Io - ha spiegato Brusco - proprio all’inizio del 2013 ho trasmesso anche alla Regione, una comparazione tra il piano Balduzzi e il Piano Regionale Socio-Sanitario. Se in Regione volessero coniugare il rispetto della legge e le necessità della cittadinanza, potrebbero farlo senza tagliare 270 posti letto, bensì da un minimo di 30 ad un massimo di 74. Sareb-
bero tagli comunque dolorosi, ma gestibili. Per quanto riguarda i punti nascite, credo sia un’offesa al buon senso tagliare ad Adria o a Trecenta. So per certo che nel cui territorio di riferimento amministrativo del San Luca nascono circa 700 bambini, di cui però solo circa 400 all’ospedale di Trecenta. Vogliamo farne emigrare altri 400 o far ritornare nel loro ospedale i 300 che adesso forzatamente nascono in atri nosocomi?”.
L’Intervento
In condizioni disastrose e senza mezzi
CAMERA VALORE ALLE PERSONE
SENATO Comm. resp.: Antonio Magnan
di Franco Maccari*
U
n cittadino inglese, a Londra, nelle scorse settimane ha brandito due coltelli contro dei turisti che assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli contro se stesso minacciando il suicidio. *Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)
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’Italia della crisi, cioè quella repentinamente scopertasi tra i paesi con più difficoltà in Europa per occupazione ed economia, pareva aver maturato la consapevolezza che per uscirne sarebbe servita un’inversione ad U rispetto agli ultimi 20 anni. Pareva che finalmente l’Italia avesse seriamente preso in considerazione l’ipotesi di diventare un paese normale, un paese in cui la classe dirigente è seria ed onesta, competente e capace, un paese in cui si pagano le tasse e non il pizzo. Anche per il mondo dell’impresa il cambio di rotta sembrava l’unica via percorribile. “L’Italia in ritardo con le infrastrutture e un po’ ingessata dalla burocrazia può – si diceva – comunque farcela. L’Italia può contare sulla sua innata creatività, figlia dell’antichità classica e del Rinascimento. La cultura - si insisteva - la cultura è il bene primario inestinguibile che nessuno può copiarci”. Basta con i complessi d’inferiorità, con la nostalgia della lira, il desiderio della new-autarchia e del protezionismo con le cortine di ferro ai confini nazionali. Nessun paese, si diceva, è come l’Italia. L’Italia è “Made in Italy” e nel mondo conta. Insomma la svolta era li, con il dito già umettato sul bordo della pagina della storia patria. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it
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