FEBBRAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 22
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orse Carlo Mazzacurati ne avrebbe ricavato qualche spunto per un nuovo film o uno dei suoi indimenticabili personaggi di un Veneto irrequieto e inquieto, sempre un po’ border line e alle prese con le proprie contraddizioni. Chissà se il grande regista, scomparso troppo presto dieci anni fa, avrebbe aggiunto alla sua potente galleria di veneti fuori dagli schemi anche “fleximan”, il giustiziere degli autovelox osannato sui social. Chissà come avrebbe raccontato le prodezze di questo vandalo (ammesso che sia uno solo) che a colpi di flessibile ha imposto a livello nazionale la narrazione del povero automobilista vessato dalle multe che risolve il problema da sé e che entra persino nel dibattito politico, facendo il paio con la crisi isterica provocata dalla “scoperta” delle città a 30 all’ora. Ancora una volta emerge la figura dell’eroe solitario, un po’ rude e un po’ romantico, pronto a combattere il “sistema” con le sue mani, pronto ad appianare le ingiustizie e le prevaricazioni con un taglio netto al palo che sorregge gli autovelox insieme ai nostri alibi. Allora non c’erano i social ma i “serenissimi”, giusto per fare un esempio, avrebbero goduto della stessa popolarità sul web. E’ la fin troppo facile scorciatoia che rifugge la complessità, la riflessione, il confronto civile.
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“TELECAMERE E PIÙ CONTROLLI PER AUMENTARE LA SICUREZZA DEGLI ADRIESI” L’assessore D’Angelo fa il punto sulle iniziative del Comune, anche in materia di manutenzioni e viabilità Servizio a pag. 4
L’intervista
AUTONOMIA, PRIMA VITTORIA IN AULA AL SENATO: ESULTA IL CENTRODESTRA MA ORA LO SCONTRO SI FA PIU’ ACCESO, OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO
Servizio a pag. 20
FINE VITA BOCCIATO PER UN VOTO, IL CONSIGLIO REGIONALE SI DIVIDE TRA SORPRESA E NUOVE POLEMICHE Servizio a pag.19
ELEZIONI E GRANDI MANOVRE NEI PARTITI, L’INCOGNITA SUL TERZO MANDATO E LA MOSSA DEL LEGHISTA STEFANI
Il nodo delle riforme
Servizio a pag. 21
segue a pag. 3 5
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Autonomia, stiamo cambiando il Paese Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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l voto favorevole del Senato al disegno di legge sull’autonomia differenziata rappresenta la pietra miliare che segna l’accelerata finale verso un traguardo di rinascita per il Paese; per tutto il Paese. Il Veneto, la nostra Regione, è stata l’apripista di un percorso che, una volta portato termine, sarà occasione di progresso e giovamento per tutte le realtà territoriali, anche quelle verso le quali rimane indispensabile un’attenzione solidale. segue a pag. 5
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Autonomia, stiamo cambiando il Paese Luca Zaia Governatore Regione Veneto
L’Autonomia sarà il volano, anche in termini di entusiasmo e partecipazione alla vita pubblica, che condividiamo con le nuove generazioni, con i ragazzi che vedono nel cambiamento del Paese le basi per costruire con orgoglio e passione il loro futuro. Ringrazio i Senatori che hanno consentito di coronare questo primo voto positivo del Parlamento. Anche a fronte di tante affermazioni udite in questi giorni sento di dover ripetere e confermare che l’autonomia non vuole lasciare indietro nessuno, non è la fuga dei ricchi dalla nave in difficoltà. È un nuovo modo di unire e progredire insieme, superando con un moderno regionalismo le rovine di uno statalismo che, questo sì, nei decenni passati ha prodotto territori a differenti velocità. Di fronte alla portata storica della riforma che si sta profilando va ribadito chiaramente come l’autonomia non è la secessione dei ricchi che qualcuno si ostina a fare credere. Nessuna regione sarà privata di qualcosa e godrà, invece, di maggiori opportunità di crescita. La cabina di regia dei Lep mette a terra importanti e maggiori diritti dei cittadini, che saranno la garanzia di prestazioni e servizi uniformi su tutto il territorio nazionale. Lo stesso termine ‘differenziata’ non indica diversità tra le regioni ma identifica un sistema di autonomia articolato e virtuoso, già sperimentato con successo in altri grandi paesi europei come la Germania.
Una pietra d’inciampo in nome di Giudo Anselmo Ravenna N
el marzo del 2022 è stato costituito ad Adria il Comitato per le pietre d’inciampo. “La posa delle pietre, avvenuta a fine gennaio ad Adria e Papozze, è stato l’atto conclusivo di un percorso significativo – dichiara la presidente Monica Stefani – che il Comitato ha attivato coinvolgendo insegnanti e giovani studenti dei diversi gradi di scuola della città e stabilendo proficue collaborazioni con l’Isers (Istituto di studi e ricerche storiche) di Badia, con l’associazione “Il fiume” di Stienta e con il Circolo Mazzacurati di Adria”. Le pietre d’inciampo, che replicano nella forma e nella dimensione un sampietrino, pur essendo in ottone, sono un “inciampo emotivo e mentale”, non semplicemente fisico, per mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazi-fascista. Significativo è che esse siano poste in prossimità dell’ultimo domicilio dei deportati. Così facendo si invita chi passa a riflettere su quanto accaduto in quel luogo e in quella data, un richiamo a non essere indifferenti, come sempre sollecita a fare la senatrice Liliana Segre. Ad Adria, la pietra d’inciampo è stata collocata sul corso Vittorio Emanuele, prossima all’abitazione di Anselmo Ravenna, muro perimetrale di piazzetta San Nicola. Anselmo, arrestato il 1° agosto del ‘44 a Padova e successivamente trasferito a Trieste, venne deportato ad Auschwitz dove fu ucciso all’età di 66 anni. A Papozze, sono state posizionate tre pietre d’inciampo in memoria della famiglia Moskovic: Felix di anni 66, deportato ad Auschwitz il 26/06/1944 e ucciso all’arrivo il 30/06/44;Vera, figlia di anni 35, deportata ad Auschwitz il 26/06/44 e uccisa in data ignota; Julius di anni 20, deportato ad Auschwitz il 26/06/44 e ucciso in data ignota. Questi piccoli monumenti testimoniano le tragiche storie di coloro che hanno sofferto e perso la vita durante quel periodo buio della storia, richiamando a un impegno collettivo per preservare la memoria delle vittime. (gu.fe.)
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Collocata in corso Vittorio Emanuele
Continua a fare molta più presa l’idea della “lotta” contro i cosiddetti “poteri forti”, via via identificati nell’autorità, nelle leggi, nelle regole che stanno alla base della società democratica nella quale abbiamo la fortuna di vivere. Ed è proprio perché siamo liberi di esprimere il nostro pensiero che molti possono osannare anche un gesto criminale come quello di abbattere un bene pubblico, che dovrebbe servire a migliorare la sicurezza sulle strade. Certo è il segnale dell’esasperazione di automobilisti, gente che va al lavoro e che ogni giorno è in automobile per necessità, di chi si sente braccato e punito ingiustamente. Sicuramente c’è qualcosa che non va nella gestione di questi apparecchi così come della mole di multe che staccano in continuazione, alle quali si aggiungono altre gabelle che fanno lievitare cifre già importanti. Ma non serve imbracciare un flessibile nel cuore della notte per cambiare le cose. Ora in tanti auspicano una “riflessione”: ben venga, purché non si limiti a facili e vuoti slogan. continua da pag. 1
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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Adria
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L’intervista. Il punto con l’assessore Giorgio D’Angelo sui primi mesi di amministrazione “Bobo ter”
“Videosorveglianza e più vigili per aumentare la sicurezza in città” L
’assessore della città Etrusca Giorgio D’angelo annuncia le novità su Adria per quanto riguarda i referati che gli competono a distanza di otto mesi circa dell’elezione amministrativa che ha riportato Massimo Babujani sullo scranno di sindaco, a Palazzo Tassoni. Nella squadra di giunta del sindaco “Bobo”, dallo scorso giugno 2023, D’angelo, 75 anni, ha infatti ricevuto dal primo cittadino l’incarico di seguire i settori riguardanti Polizia locale, Sicurezza, Viabilità, Protezione civile, Ambiente e Parco del Delta. Giorgio D’Angelo già in passato è stato al fianco di Barbujani dal 2009 sino al 2010, poi dal 2011 al 2015, con l’incarico sia di vicesindaco sia di assessore.
In materia di protezione civile, previsti incontri per informare i cittadini in caso di emergenza Tra le deleghe del suo assessorato spiccano in primis quello alla Polizia locale e poi quello alla sicurezza. Due temi correlati, quali novità vi sono? “Per il tema della sicurezza dopo le promesse in campagna elettorale, voglio proseguire lungo quella direzione e riportare a 18-19 elementi il corpo dei vigili della Polizia locale di Adria. Il bando per l’incremento degli uomini, per avere tre agenti in più verrà presto pubblicato. È perciò intenzione dell’amministrazione procedere con le assunzioni per coprire i ruoli vacanti nell’organico del comando di corso Mazzini
guidato dal comandante Pierantonio Moretto”. E sul tema “sicurezza” ad Adria? “Quando ci siamo insediati ho trovato 24 telecamere inefficienti, non funzionanti che a stretto giro sono ritornate in funzione. Uno dei miei obiettivi è quello di puntare al potenziamento del sistema di videosorveglianza, installando telecamere anche nelle frazioni. In totale attualmente in tutta Adria ce ne sono una sessantina: vorrei incrementarle anche in centro, è una mia mira per rendere più sicura la città. Per la fine di febbraio e i primi di marzo prossimi verranno installati invece nelle frazioni di Ca’ Emo e Fasana, a Bottrighe e Baricetta già ci sono, varchi elettroni per il rilevamento delle targhe collegati con la Polizia locale e i carabinieri di Adria”. Sul fronte ambientale invece quali sono i piani? “A inizio gennaio sono partite le potature per circa 180 alberi per una spesa pari a 60mila euro. Interventi al verde pubblico che rientrano nella manutenzione ordinaria, seguiranno poi quelli con il Pnrr. Poi proseguirà il progetto Auro un bosco di pianura per 650mila euro di fondi ottenuti dal Comune: 5 ettari di terra per creare un bosco che parte da Corte Guazzo per estendersi sino al canal bianco con un rinfoltimento del verde anche nelle piste ciclabili del nostro comune”. E in ambito Protezione civile cosa riserva il 2024? “Sono già stati messi in calendario incontri nelle varie frazioni per informare i cittadini sui comportamenti da adottare in caso di emergenza e calamità. Inoltre in
città è prevista la messa in opera di cartellonistica da utilizzare in caso di emergenza. Dalla Regione del Veneto abbiamo poi ottenuto 130mila euro stanziati a seguito
Al via la raccolta fondi per il progetto “Una comunità mamma-bambino nel Polesine” che sorgerà in città L’obiettivo è di dare vita in città a una comunità nuclei mamma-bambino o donne in gravidanza in situazioni di fragilità, vittime di violenza o in disagio sociale nel territorio del Polesine. La sede individuata è negli spazi della congregazione religiosa delle Suore Serve di Maria Riparatrice di via Brollo ad Adria, dove fino a qualche anno fa aveva sede la Scuola dell’Infanzia “Madre Elisa Andreoli”. Il progetto, dunque, consentirà anche di recuperare e ridare vita ad uno spazio oggi inutilizzato nel cuore della città per accogliere sei nuclei mamma-bambino. I fondi verranno utilizzati per ristrutturare la cucina, le sei camere da letto e le dotazioni per i bagni e gli spazi comuni della comunità e per realizzare dei percorsi di formazione professionalizzante per
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dei danni causati dagli allagamenti del 2022 che hanno colpito diversi edifici. Di questi soldi circa 40mila euro sono destinati alla sistemazione delle scuole “Anna
Frank” e “Alessandro Manzoni”, stessa cifra andrà al Teatro Comunale e 48mila sono destinati a Palazzo Tassoni dopo le infiltrazioni e i danni subiti al piano terra”. Sul fronte traffico e viabilità nella seconda città più popolosa dopo il capoluogo polesano, quali cambiamenti si profilano? “Abbiamo stilato un mini Put - un Piano urbano del traffico - e stiamo sviluppando le misure del traffico per portare il Piano Generale del traffico urbano in Consiglio Comunale entro giugno. Poi dopo il periodo delle osservazioni, a dicembre si dovrebbe passare alla conferma. Oltre a risolvere il problema dei parcheggi il piano prevede una rotatoria alla fine di corso Garibaldi per snellire il traffico e poi al bivio Loreo-RosolinaCavarzere un altro rondò, ma per quest’ultimo siamo in attesa di conferme dalla Regione Veneto”.
l’équipe di lavoro che seguirà gli utenti. Il progetto è della Cooperativa Sociale Peter Pan Group, sostenuto da Intesa Sanpaolo, coadiuvata da Fondazione Cesvi. Nell’arco di 12 mesi dall’attivazione della struttura, si stima che saranno accolte 12 mamme e sino a 24 bambini al seguito. Gli spazi adeguati permetteranno inoltre, nei mesi successivi, di ospitare percorsi di prevenzione per le stesse madri e ulteriori, per raggiungere fino a 20 mamme con eventuali bambini al seguito. L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro fine aprile. Per sostenere con una donazione il progetto è attiva sul sito web di For Funding–Formula una pagina dedicata.
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Politica. Duro botta e risposta tra Impegno per il Bene comune e il sindaco, che respinge le accuse
“Barbujani? Solo annunci elettorali” “Hanno toccato il punto più basso” “Q
uesti ultimi otto mesi hanno dimostrato quanto infondata fosse la leggenda da campagna elettorale di un Barbujani dal tocco magico, che in un batter d’occhio avrebbe risolto i problemi del commercio, dell’autodromo, della sanità e di tutto ciò che una strategia di “disinformazia” ben architettata attribuiva negativamente alla precedente amministrazione. In questi mesi non è successo assolutamente nulla, anzi le cose sono peggiorate e l’amministrazione ha tentato di nascondere le proprie incapacità appuntandosi medaglie non proprie e utilizzando feste e sagre come fumo negli occhi dei cittadini”. A dirlo è il direttivo di Impegno per il Bene comune. E il gruppo incalza: “Come se ciò non bastasse il sindaco recentemente invece di occuparsi delle questioni che riguardano tutti, ha dimostrato di avere
come principale preoccupazione quella di “traghettare” Adriashopping. Già per un amministratore pubblico entrare a piedi uniti nelle questioni interne di un’associazione rappresenta un’azione sbagliata nei confronti degli stessi associati, ma poi perché un sindaco dovrebbe sottrarre tempo ed energie alla ricerca del bene comune collettivo per dedicarsi a un gruppo ristretto di commercianti che hanno il diritto/dovere di scegliere liberamente le attività o il percorso della propria associazione di categoria? Il rischio, ma forse è il suo obiettivo, è quello di mettere un timbro politico su un’associazione, riservandole un’attenzione particolare anche se non richiesta, con la conseguenza di creare divisioni e fratture al suo interno e nel mondo dell’associazionismo, individuando così figli e figliastri”. Quindi il gruppo prosegue:
“Noi pensiamo che, con questa azione, il sindaco non stia rendendo un buon servizio alla città, al mondo dell’associazionismo e alla stessa Adriashopping. Si rispettino le associazioni e si lascino loro ampie libertà di scelta! Barbujani si preoccupi invece di amministrare bene, senza rincorrere il consenso nascondendo la polvere sotto il tappeto o adottando scelte che poi si rivelano sbagliate, come quelle sui parcheggi nel periodo delle festività. Se perdurassero questi atteggiamenti una domanda sorgerebbe spontanea: Barbujani vuole esercitare in pieno la funzione di sindaco o gli basta ricoprire una carica di facciata per lasciare ad altri il vero ruolo amministrativo e decisionale?”. Ibc incalza, per bocca di Simone Donà: “A più di sette mesi dalle elezioni il suo sguardo sembra essere costantemente rivolto al passato nel tentativo di scre-
ditare la precedente amministrazione e in una imbarazzante esaltazione di se stesso, con implicita svalutazione del ruolo dei consiglieri che lo sostengono. Incurante delle contraddizioni indica le future realizzazioni Pnrr, omettendo di ricordare che sono il risultato del lavoro di Barbierato, mentre continua a dire bugie su corso Garibaldi, il cui progetto è stato approvato proprio da lui. Descrive sé stesso quando era all’opposizione come esempio di moderazione. In realtà era moderata, diciamo così, solo la sua partecipazione effettiva ai consigli comunali, mentre non rinunciava, pur essendo spesso assente, alla sterile polemica” Non tarda ad arrivare la risposta del sindaco Massimo Barbujani che respinge al mittente tutte le critiche rispetto all’assenza in consiglio comunale “perchè ero andato a lavoro”. E contrattacca: “Questo è un
In foto, Enrico Bonato e Omar Barbierato di Impegno per il bene comune
modo di far politica che non mi appartiene. In questi sette mesi ho sempre evitato di rispondere però questa volta veramente hanno toccato il loro punto più basso. Provano a far vedere che sono ancora credibili e presenti ma di fatto la gente ha capito chi sono veramente. D’altra parte è la prima volta che succede nella storia del comune di Adria che un sindaco non venga rieletto ed è stato bocciato sicuramente dagli elettori”. Giorgia Gay
Avete un amico a quattro zampe e siete in difficoltà nel ritagliare per lui il giusto tempo e la corretta attività durante il giorno? O qualche mezza giornata a settimana? Avete mai pensato al guinzaglio come ad un legame tra due esseri senzienti? Alla condotta come ad un’opportunità di approfondimento della relazione e grande occasione per fare esperienze insieme... come una cosa sola? Da noi troverete competenza e un servizio di qualità rivolto al benessere animale seguendo i vostri amici per soddisfare i loro bisogni con escursioni in natura o in alternativa con incontri di socializzazione sotto la guida di figure esperte in comportamento.
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Ambiente. Sostegno alla manifestazione dal Partito democratico veneto e dal “Veneto che vogliamo”
In tanti in città per tornare a dire un chiaro “no” alle trivellazioni
Il sindaco: “Organizzare la manifestazione era un atto doveroso. Adria ha il dovere morale di fare qualsiasi cosa per proteggere il Delta del Po ed evitare che si ripeta ciò che accadde quarant’anni fa”
L
o scorso 3 febbraio in tanti si sono ritrovati ad Adria per dire un chiaro e secco “no” alle trivelle. “Penso fosse un’iniziativa doverosa - spiega il sindaco Massimo Barbujani -. Questa è un’idea nata ancora a novembre nel corso di una riunione del parco del Delta del Po. a seguito anche delle mhm normative che si stanno legiferando Roma in tema di estrazione di idrocamburi nel mare Adriatico. Adria ha il dovere morale di fare qualsiasi cosa per proteggere il Delta del Po ed evitare che si ripeta ciò che accadde quarant’anni fa”. Una battaglia, questa, che non ha colore politco e che vede in prima linea anche Impegno per il Bene comune, che fa sapere: “Le conseguenze delle estrazioni del passato sono state un abbassamento del suolo in alcune zone anche di oltre tre metri. Oggi continuiamo a pagare quella scelta degli anni 50 e 60, che si è rilevata economicamente vantaggiosa solo per chi estraeva, mentre l’onere economico di mantenere il Delta come “terra emersa” attraverso l’azione delle idrovore, continua a ricadere sull’intera comunità: milioni di euro spesi ogni anno per alimentare le pompe e per realizzare e mantenere difese contro alluvioni e inondazioni. Se oggi si riprendesse l’attività estrattiva il suolo già in buona parte sotto il livello del mare, tornerebbe ad abbassarsi e le idrovore attuali, già potenti ed energivore, non basterebbero più, anzi non funzionerebbero più, e non funzionerebbe più l’intero sistema di sicurezza idraulica. Per evitare che l’acqua invada ineso-
rabilmente un vasto territorio occorrerebbero ingenti investimenti per alzare gli argini, per modificare il livello delle condotte, per potenziare le pompe”. Il sostegno politico alla manifestazione non è mancato, a livello non solo polesano ma regionale. “Con tutta evidenza il governo e la maggioranza che lo sostiene non reputano necessario arginare il fenomeno della subsidenza, particolarmente grave nel Polesine” ha commentato il senatore e segretario regionale del Partito democratico, Andrea Martella, dopo che il voto di fiducia al Decreto Energia ha fatto decadere l’emendamento presentato dal Partito democratico al Senato. L’emendamento chiedeva di sopprimere la norma introdotta dal governo che consente lo sfruttamento delle concessioni esistenti, o il rilascio di nuove, per la coltivazione di gas naturale nel tratto di mare compreso tra il 45° parallelo Nord e il parallelo distante da quest’ultimo 40 chilometri e che dista almeno 9 km dalla costa. “Si tratta di un’area dove finora le trivellazioni erano vietate per motivi ambientali e di sicurezza legati a pericolosi fenomeni di subsidenza in grado di recare danno oltre che alle aree del Veneto prossime
al Delta del Po, anche alla Laguna di Venezia - ha sottolineato ancora Martella -. L’emendamento soppressivo da noi proposto era volto a tutelare quest’area da trivellazioni del tutto insignificanti per il fabbisogno energetico del Paese e ad evitare che si producano gravi danni per i territori del Veneto”. “Quello delle trivellazioni lungo le nostre coste – evidenzia la consigliera regionale Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) - è un tema sul quale ho sempre voluto tenere alta l’attenzione presentando diverse interrogazioni e soprattutto con una mozione presentata ad aprile del 2021, votata all’unanimità, con la quale si impegnava la Giunta regionale a intervenire presso il Governo per fermare le trivellazioni. Ora sta alla Giunta regionale decidere se vuole mantenere questo impegno o cedere al volere del governo e quindi alle spaccature interne alla maggioranza. Il nostro territorio, ed in particolare la zona del delta del Po, è sempre più fragile e a rischio, ed andrebbe tutelato e preservato, soprattutto di fronte alla crisi climatica che avanza. È inconcepibile pensare ad ulteriori trivellazioni”.
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Centrale biometano al confine con Baricetta: progetto al centro dell’attenzione. “Non ce n’è bisogno” Nell’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione di Adria nella frazione di Baricetta è stata trattata la questione della centrale a biometano, progettata per essere collocata a Pezzoli di Ceregnano, proprio al confine con Baricetta. Gli amministratori locali presenti alla riunione, rispondendo alle domande del pubblico e del comitato di Baricetta, si sono riservati di vagliare la questione. Al momento dell’incontro pubblico, in Comune non era ancora pervenuto il verbale del comitato di Baricetta sul convegno organizzato precedentemente, al quale relazionarono Vanni Destro della Rete dei comitati a difesa della salute e dell’ambiente Polesine e l’avvocato Debora Stoppa. Esaustivo il consiglio comunale tematico di Ceregnano, che si è svolto alla presenza
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di molti cittadini. Nell’occasione il consigliere Ivan Dall’Ara ha dichiarato che “il futuro impianto a biometano si aggiungerebbe ad altri due stabilimenti già presenti nella nostra provincia, che trattano la Forsu e i fanghi biologici. Un terzo sarà quello che realizzerà Ecoambiente, che tratterà la frazione organica dei 50 comuni soci dell’azienda”. L’ex sindaco di Ceregnano ha sottolineato che nel contesto regionale, “è bene sapere che il vigente Piano Regionale dei Rifiuti Urbani, licenziato dal consiglio regionale nell’agosto 2022, riporta che già nel 2022, gli impianti già esistenti nel territorio che trattano la Forsu, è di gran lunga maggiore e ridondante rispetto a quello che è il reale fabbisogno della regione Veneto”.
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Ambiente. Il circolo cittadino di Legambiente torna sul controverso progetto di riqualificazione e non solo
“Bene l’apertura dopo la questione dei pini lungo corso Garibaldi” L
a presidente del circolo di Legambiente di Adria, Roberta Ferrarese, ritorna sul progetto di rigenerazione urbana di corso Garibaldi. ”Accogliamo positivamente la mano che il sindaco Barbujani afferma di aver teso nei confronti del nostro circolo, dell’associazione tutta e di tutti coloro che si sono battuti per la difesa dei pini e dell’ambiente –spiega-. L’ambiente è un bene comune, non è di destra, nè di sinistra, ma di tutti i cittadini che devono cercare di rispettarlo e tutelarlo nell’interesse proprio e delle generazioni future”. “Abbiamo appreso dai media - prosegue Ferrarese parlando di come diventerà il quartiere di Canareggio - della proposta dell’amministrazione di realizzare un parcheggio nell’area ex-canossiane, un’area destinata a verde pubblico in attesa da diversi anni di un’importante riqualificazione che dovrebbe consentirle di diventare un polmone verde per il centro cittadino. Un’area di aggregazione e svago nella natura, non uno sterile parcheggio, per di più riservato a pochi residenti. È ovvio che, se tale progetto dovesse essere formalizzato, non potremmo che manifestare la nostra contrarietà”. Poi Ferrarese lancia una proposta per migliorare il progetto in questione: “Sarebbe opportuno che, nell’ambito dei lavori in corso, potessero essere installate delle colonnine per la ricarica di mezzi elettrici lungo Corso Garibaldi, visto che questa tipologia di infrastruttura è del tutto assente nel centro cittadino. Inoltre sarebbe da rivedere la scelta delle essenze da piantumare”. Sempre in tema di verde, Ferrarese auspica che la realizzazione del bosco di pianura, per il quale è destinato un finanziamento di 650.000 euro, tramite l’aggregazione Auro (Autorità Urbana di Rovigo) possa essere concretizzato a breve, “nel rispetto di quanto già previsto dal Piano del Verde”. La presidente tende poi una mano all’amministrazione sulle comunità energetiche: “Mi auguro che la proposta sulle comunità energetiche, vagamente accennata nelle linee programmatiche dell’amministrazione, possa trovare presto una percorso di concretezza e in tal caso
siamo disponibili a mettere in campo le nostre competenze”. Nel concludere, la presidente del circolo rilancia: “In attesa di sederci a tavolino per confrontarci con chiunque ce lo chieda, confidiamo che dalla recente esperienza dei pini possa nascere una coscienza diffusa di rispetto dell’ambiente e una collaborazione fattiva sempre, lo ribadiamo, a partire da una conoscenza vera e reale delle situazioni”.
Premiati i vincitori del “Concorso Presepi in Chiesa”
La presidente di Legambiente Adria Roberta Ferrarese
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La cerimonia di premiazione della 23ª edizione del “Concorso Presepi in Chiesa”, organizzata dalla Pro loco di Adria con il patrocinio del Comune di Adria, ha avuto luogo nella suggestiva chiesa parrocchiale Cristo Divin Lavoratore a Carbonara. Il primo premio, dedicato alla memoria di Luigi “Gigin” Passadore, icona del volontariato adriese, è stato conferito ai presepi allestiti nelle chiese di Carbonara e Valliera. La giuria, nell’esaminare le diverse rappresentazioni della natività, ha elogiato l’allestimento scenograficamente armonioso e proporzionato del presepe di Carbonara, caratterizzato da un forte senso mistico.
Per quanto riguarda il presepe nella chiesa Santuario Madonna dell’autista di Valliera, è stata apprezzata la qualità artistica che richiama diversi elementi del territorio. L’ambientazione della natività a bordo di una barca ha suscitato particolare interesse, evocando una profonda connessione tra Gesù e i primi discepoli, pescatori di professione. La barca diventa così una metafora significativa della vita, con le sue sfide, particolarmente rilevanti in questo periodo di crisi nel settore ittico. Gli artisti hanno trasmesso un messaggio potente: la presenza di Gesù nella barca agisce come guida, offrendo speranza e orientamento nei momenti difficili della vita. Il secondo premio è stato assegnato al Presepe della Chiesa di Bottrighe, mentre il terzo posto è stato conquistato dal Presepe della Tomba. Una menzione speciale è stata attribuita al suggestivo Presepe realizzato nell’acqua a Bellombra, che, insieme all’albero e a un mosaico di quadrati realizzati all’uncinetto, ha creato un’originale atmosfera natalizia. La Pro loco, guidata da Letizia Guerra, ha inoltre conferito altri significativi riconoscimenti, intitolati a persone adriesi che nel corso degli anni hanno svolto con passione e dedizione l’attività di volontariato nella Pro loco.(gu.fe.)
PROTAGONISTI A NORD EST 9
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Sintonizzati sul futuro. Un 2023 in crescita per Trasporti frigoriferi Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
Distribuzione prodotti ittici. L’incognita vongole preoccupa, ma Valerio Zavarin traccia un bilancio positivo
portoviresi. “E per il 2024 siamo pronti”
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche “Nel 2023 abbiamo fatturato illa 5% in più rispetto all’anno precedente. Entroperfetta. la fine del primo trimestre dell’anno si radio con una qualità audio dovrà capire come sarà la situazione legata alla crisi delle vongole nella nostra zona”
S
i è aperto un nuovo anno per Trasporti frigoriferi portoviresi, l’azienda che si occupa della vendita e distribuzione dei frutti della pesca deltina e non solo, freschi e surgelati, nella GDO (Grande distribuzione organizzata), nei punti vendita specializzati e nella settore della ristorazione. Nonostante il 2024 abbia già preso il via, è comunque tempo di fare un bilancio guardando al 2023, per valutare la salute dell’attività. A occuparsene è Valerio Zavarin, titolare e responsabile logistico. “Il 2023 è stato un anno buono – afferma Zavarin –. L’azienda è riuscita a consolidare il proprio mercato di riferimento e a incrementare il numero
di occupati. Abbiamo inoltre fatturato buon margine di anticipo il listino, per5 milioni e 700mila euro, ilwww.veneto24.it 5% in più mettendo anche ai clienti di revisionarispetto all’anno precedente e anche re per tempo i contratti e di appalto e gli utili sono stati in aumento”. di trasporto. Siamo quindi riusciti non Una situazione nient’affatto sfavosolo a mantenere stabili i nostri costi e revole dunque per l’azienda di Porto i prezzi dei servizi, ma anche a otteneViro, che opera nel nord e centro Italia re un buon margine”. (Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia RoMa il 2023 è stato buono anche per magna, Toscana) e in Sardegna. “Nel altri motivi. “Il fatturato è cresciuto an2022 c’era stata un’inflessione dovuta che grazie a una riduzione dei consumi all’aumento dei costi energetici – spie– conferma Zavarin – e a un aumento ga il titolare – e, in verità, permane tutdei servizi proposti dall’azienda: siamo tora: il prezzo del carburante resta alto, riusciti a implementare il pacchetto ma siamo riusciti ad assestarci con più clienti e anche a offrire nuove tipolofacilità. Le difficoltà dell’anno pregie di servizio. Il nostro lavoro ha dato cedente erano dovute al cambio imi risultati sperati e siamo soddisfatti”. provviso della situazione economica, Si guarda ora al 2024 con un po’ di apche ci aveva colti impreparati e aveva prensione. “Entro la fine del primo trimesso in crisi la situazione della lomestre dell’anno si dovrà capire come gistica, impossibilitata nel presentare sarà la situazione legata alla crisi delle con buone tempistiche un cambio del vongole nella nostra zona – ammette listino prezzi dei servizi di trasporto. Zavarin –. Purtroppo soltanto in primaAll’inizio del 2023 i costi si erano stavera si riuscirà ad avere agli esperti dei bilizzati, pur rimanendo alti, e questo dati più precisi in merito, anche perché ci ha permesso di rielaborare con un è nel periodo caldo che aumenta la ri-
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Valerio Zavarin, direttore generale
chiesta di molluschi. Se ci ritroveremo a dover far fronte alla riduzione del prodotto – e in alcune zone le premesse già non sono buone –, si assisterà a una contrazione del fatturato, con la necessità dunque di ridistribuire e ridisegnare le sorti della logistica. Purtroppo non abbiamo la sfera di cristallo – sorride il responsabile di Trasporti frigoriferi portoviresi –, ma staremo a vedere. Attualmente è difficile fare una stima precisa: il mese di gennaio è partito un po’ blando, vuoi proprio per la mancanza di produzione o per il maltempo, ma lo capiremo strada facendo. Restiamo comunque positivi e speriamo tutte le aziende che lavorano nel settore riescano in ogni caso a superare le possibili difficoltà”.
Adria
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Istituzioni. La Fondazione è nata nel 1874 con l’obiettivo di gestire il lascito del nobile adriese, tra cui la preziosa collezione
“Preservare il passato, coltivare il futuro” in memoria di Bocchi” L
a Fondazione scolastica Carlo Bocchi, istituita nel 1874 con l’obiettivo di gestire il lascito di Carlo Bellino Bocchi, continua a svolgere un ruolo chiave nel preservare e valorizzare il patrimonio lasciato dal nobile adriese. Un importante lascito, comprendente terreni, immobili, mobili, libri, la preziosa “Collezione Bocchi” di stampe antiche e la creazione di una istituzione scolastica oggi conosciuta come Liceo Bocchi-Galilei, sono stati il punto di partenza per le attività della fondazione a sostegno della formazione delle giovani generazioni. Un lavoro portato avanti dal consiglio di amministrazione presieduto da Elena Passadore, affiancata dai consiglieri Giovanni Orlandi, Damiana Rigoni, Cinzia Sacchetto ed Edoardo Zambon. Con il convegno “Carlo Bocchi e il suo tempo”, organiz-
zato per i giovani in occasione dei 270 anni dalla nascita del Bocchi, noti studiosi del territorio hanno valorizzato la figura del nobile adriese in tutte le sue sfaccettature. Successivamente, la Fondazione ha indetto un concorso per le scuole superiori, dando agli studenti l’opportunità di parte-
Nel 2024 è prevista la pubblicazione dedicata al convegno “Carlo Bocchi e il suo tempo” cipare con entusiasmo e creatività, producendo pagine dedicate al nobile adriese su Facebook e Instagram. Un risultato di particolare rilievo per il quale la fondazione ha erogato due borse di studio agli istituti scolastici. Il
Un momento del convegno dedicato a Carlo Bellino Bocchi
convegno e il concorso hanno costituito un importante momento di coinvolgimento degli studenti, promuovendo la conoscenza della storia locale e stimolando la partecipazione attiva dei giovani. Lo scorso dicembre, il patrimonio artistico della “Collezione Bocchi” è stato al centro dell’at-
tenzione con un’apertura speciale. Un’occasione in cui sono state presentate quattro nuove preziose stampe antiche, sostenute da BancAdria Colli Euganei. Guardando al futuro, nel 2024 è prevista la pubblicazione dedicata al convegno “Carlo Bocchi e il suo tempo”. Un volume che
raccoglierà gli atti dei relatori del convegno, contribuendo così alla conservazione e diffusione delle conoscenze sulla figura di Carlo Bocchi e il contesto storico in cui visse. La pubblicazione sarà parte della collana “I Quaderni della Fondazione”, giunta al sesto numero. Nel mese di marzo, la Fondazione Bocchi consegnerà 40 borse di studio di 300 euro ciascuna agli studenti più meritevoli che frequentano il Liceo “BocchiGalilei”, il Polo Tecnico di Adria, l’Istituto “C. Colombo”, e l’Istituto Alberghiero “G. Cipriani”. Con il suo impegno nella promozione e realizzazione di attività culturali, la Fondazione Scolastica Carlo Bocchi si conferma come elemento importante per il benessere culturale e formativo degli studenti che frequentano gli istituti scolastici di Adria. Guendalina Ferro
Preziosi reperti recuperati e consegnati al Museo archeologico Quattordici pregiate ceramiche archeologiche sono state consegnate al Museo Archeologico Nazionale di Adria dal Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, Magg. Emanuele Meleleo. I reperti sono rappresentativi di diverse classi ceramiche riferibili a corredi funerari e coprono un arco temporale che va dal VII al IV sec. a.C. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Trieste, sono state avviate dal Nucleo Carabinieri Tpc di Venezia nel settembre 2021, su segnalazione di uno studioso veneziano, quando i beni venivano posti in vendita nel triestino da un esercizio commerciale di settore. Sono state svolte perquisizioni locali e sequestri nelle province di Trieste e Bolzano. Durante il corso delle indagini, i militari del Nucleo Ca-
rabinieri Tpc di Venezia si sono avvalsi di esami tecnici e storico-artistici effettuati dai funzionari archeologi della Soprintendenza Abap per il Comune di Venezia e Laguna, che collabora strutturalmente con il Nucleo Carabinieri Tpc di Venezia. Tali analisi hanno accertato che i beni provenissero da contesti archeologici italiani. Oltre al recupero dei beni descritti, le indagini hanno portato alla denuncia di 4 persone per ricettazione di beni culturali. L’evento di consegna si è svolto alla presenza del Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo, del Sindaco di Adria Massimo Burbujani, del Direttore Regionale Musei del Veneto Daniele Ferrara, del Comandante Provinciale Carabinieri di Rovigo Colonnello Edoardo Campora, di funzionari del MiC e scolaresche del circondario.
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Adria
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Viva Vittoria 2024. Anziani e mondo della scuola adriese hanno lavorato insieme per l’occasione
Un mosaico di solidarietà contro la violenza sulle donne I
l 10 marzo, piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, diventerà un palcoscenico di significativo impegno sociale con l’installazione di un mosaico colorato di quadrati in lana, uniti da un filo rosso. L’evento sarà il risultato dell’opera relazionale condivisa di “Viva Vittoria Rovigo”, per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Un’iniziativa nata nel 2015 dalla sinergia tra Ailo (The American-International League of Florence Odv) e l’associazione di volontariato Viva Vittoria Odv di Brescia, che nel corso degli anni si è diffusa in una trentina di città italiane. L’edizione 2024 Polesana ha preso il via nell’aprile del 2023, coinvolgendo attivamente diverse realtà del territorio grazie al coordinamento delle Acli territoriali, con Anna Maria Sgualdo quale referente provinciale ed Emanuela Carlini come referente per Viva Vittoria per Adria.
Gli ospiti del Centro Servizi Anziani di Adria, i soci della Cna pensionati e diverse realtà associative del delta, hanno partecipato attivamente coinvolgendo a loro volta famigliari, singoli individui e imprenditori, per la
Appuntamento con l’istallazione il 10 marzo in piazza Vittorio Emanuele a Rovigo realizzazione, a ferri e all’uncinetto dei quadrati di lana 50x50 cm ciascuno, recante la firma dell’autore come segno di netto rifiuto della violenza sulle donne. Le insegnanti delle scuole primarie di Adria, Vittorino da Feltre, Giovanni Pascoli, S. Giovanni Bosco di Bottrighe, Dante Alighieri di Papozze e della scuola secondaria di 1 grado di Pa-
pozze, hanno guidato gli alunni in un percorso educativo che ha trovato espressione attraverso disegni e frasi sulle sportine, esposte al centro commerciale il Porto nel periodo natalizio. Le buste personalizzate, saranno utilizzate per il trasporto dei quadrati che formeranno l’installazione in piazza Vittorio Emanuele. Successivamente, le coperte saranno destinate all’acquisto, i cui proventi saranno devoluti ai centri antiviolenza di Rovigo, Adria e Lendinara per la gestione delle case rifugio che accolgono donne vittime di violenza, comprese le mamme con figli. L’evento del 10 marzo diventerà così un momento simbolico di unione contro la violenza di genere, dimostrando che la lotta è responsabilità di tutti, indipendentemente dall’età o dal contesto sociale. Guendalina Ferro
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Bottrighe
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Cantieri in partenza. Lavori e restyling in piazza Libertà, parte di via Maddalena e parco 1 Maggio
Al via il progetto di riqualificazione del centro storico con fondi Pnrr Migliorerà la viabilità, soprattutto nell’area della rotatoria di fronte alla chiesa di San Francesco. Qui sono infatti previsti i passaggi pedonali sopraelevati. Nuova pavimentazione per i marciapiedi, rifatti probabilmente con piastre a incastro
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l progetto di riqualificazione di piazza Libertà a Bottrighe, avviato dalla precedente giunta del sindaco Barbierato attraverso l’accesso ai fondi europei e dello Stato relativi al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilenza), prosegue anche con l’attuale giunta guidata dal sindaco Barbujani e dovrebbe, fra non molto, avviarsi allo start. Tale progetto potrà ridare migliorie generali e soprattutto nuova immagine al centro storico del paese che rientra, tra l’altro, nel perimetro del parco regionale veneto del Delta del Po e grazie a ciò ne fa parte di conseguenza l’intero comune. Secondo il progetto, presentato in un recente incontro pubblico alla presenza al completo di assessori e presidente del consiglio, si partirà con il miglioramento della circolazione viaria soprattutto nell’area della rotatoria di fronte alla chiesa di San Francesco. Qui sono infatti previsti i passaggi pedonali sopraelevati. Il palazzo civico, sede di uffici della delegazione comunale, ambulatorio medico, biblioteca e associazioni, subirà la sistemazione del tetto e la completa tinteggiatura dello storico edificio, sede anche della filiale di Poste Italiane. Le lapidi del palazzo subiranno un intervento di restauro e pulizia. Intervento migliorativo per le aiuole verdi all’interno delle quali
torneranno delle piante, undici per la precisione, il cui apparato radicale è robusto e fittonante. Ciò non comporterà danni al manto stradale, le radici infatti penetreranno in profondità nel terreno e non a raggiera come un tempo. Permetterà anche una notevole resistenza alla siccità, proprio perché le radici di queste piante vanno a trovare l’acqua in profondità. Nuova pavimentazione per i marciapiedi, rifatti probabilmente con piastre ad incastro, mentre le attuali sei panchine della piazza verranno rimosse ed installate sette di nuove. L’area verde retro palazzo civico subirà un intervento migliorativo, così pure la piazzetta delle poste
dove è prevista l’installazione di una pensilina per riparare anche chi è in attesa di entrare negli uffici. Nuovi marciapiedi per via Umberto Maddalena congiungeranno piazza Libertà con il parco 1° Maggio. All’interno del parco sono previsti lavori di sistemazione panchine, bacheche e manutenzione giochi. Probabile anche un’area per lo sgambamento dei cani. Al termine dell’incontro, le domande del pubblico riguardo il recupero della palazzina dell’ex zuccherificio, la sicurezza di via Spolverin, buche e avvallamenti in varie vie, ripristino recinzione al monumento dei caduti.
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Fermo dalla pandemia, torna lo storico Carnevale Doveva tenersi a marzo 2020 e altri centri del Veneto. Sul liston festeggiare i 160 anni dalla nasci- di palazzo civico animazioni per ta, ma a causa della pandemia, tutta la durata della festa. La sfilata partirà da via Madlo storico carnevale di Bottrighe, dalena prosele cui origini risalgono al 1860, L’apertura sarà affidata guendo per via Vittorio Veneto, era stato rinviaa Re Carnevale, piazza Libertà, to e torna dopo il tradizionale carro via Alighieri e tre anni. Si tercostruito dal Gruppo ritorno in piazrà domenica 25 za Libertà dove febbraio. Dalle Sportivo il presidente del ore 15 si darà il Gruppo Sportivia alla festosa kermesse organizzata dal Grup- vo, Antonio Boni, premierà i parpo Sportivo, associazione che l’a- tecipanti. In piazza Cassetta ci saranno veva ripreso nel 1990. L’apertura sarà affidata a Re luna park e gonfiabili, in piazza Carnevale, il tradizionale carro Libertà, le bancarelle ed il trenino Dotto del Gruppo Sportivo costruito dal Gruppo Sportivo. Oltre ai carri e gruppi masche- in percorso tra le vie Bizzarro e rati locali, altri giungeranno da Maddalena. (r.m.)
Roberto Marangoni
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Bottrighe
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Il personaggio. Ha ricevuto il saluto e ringraziamento dal presidente Mattarella
Il colonnello Luigi Spenga in missione a Beirut
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l colonnello dei carabinieri Luigi Spenga, cinquantacinquenne di Bottrighe, in stanza a Genova, dopo aver operato per lungo tempo in Puglia, Veneto, Emilia e Lombardia, si trova ora a Beirut, capitale del Libano, per un’altra importante missione diplomatica. La missione segue quella degli ultimi due anni a Gerusalemme in Palestina, svolta a Gerico, a pochi kilometri dal confine con la Giordania, città da cui sono stati fatti recentemente ripiegare in patria i carabinieri del contingente diplomatico Miadit, l’attività di addestramento a favore delle forze di sicurezza Palestinesi, a seguito dello stato bellico del 7 ottobre tra Israele e Hamas in Gaza. Spegna è funzionario consolare all’estero quale comandante di tutti i carabinieri presenti nel territorio libanese. Trattasi della Mibil, ovvero la missione militare bilaterale italiana formata da interforze, nata dall’esigenza di incrementare le capacità complessive delle forze armate libanesi (Laf) e della Isf (International Security Force). Ruolo ufficiale sono Militar Police – Stability Policing Expert, nonché tutor dei corsi formativi somministrati dall’Arma dei Carabinieri. Tutto ciò in ambito Onu. Ciò nasce da accordi internazionali del Ministero della Difesa italiano, in base ai quali i carabinieri appartenenti a reparti a prevalente impiego in teatri e ad altri reparti della linea territtoriale, svolgono cicli di addestramento speciali in favore delle forze di sicurezza locali. Viste le costanti tensioni insistenti in un quadro geopolitico sempre complesso e fortemente cruento, oltre che operativa, è indispensabile una notevole capacità diplomatica. Alla viglia di Natale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato e ringraziato, in videoconferenza dal Quirinale, i contingenti italiani impegnati all’estero, tra questi i capi della missione a Beirut con il colonnello bottrighese Luigi Spenga. Orgogliosi i bottrighesi del proprio concittadino per questa importante missione diplomatica. Roberto Marangoni
Nella foto, i capi della missione a Beirut. A destra, Luigi Spenga
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Nasce la nuova associazione “Insieme per una carezza” È nata a Bottrighe una nuova associazione di volontariato: “Insieme per una carezza”. Alla presidenza è stata nominata Tamara Bertaglia, con vice Stefano D’Andrea, mentre il ruolo di segretario-tesoriere è stato affidato a Mattia Cavallaro. “Le finalità del sodalizio - spiega il segretario - sono quelle di raccogliere fondi da destinare poi in beneficenza verso strutture, asili, scuole, fondazioni, ospedali e a persone bisognose come i bambini dell’Africa”. “Le prime iniziative si sono svolte nel periodo natalizio a Bottrighe, il 24 dicembre con la sfilata
Il direttivo della nuova associazione
canora dei babbi natale in slitta, facendo visita alle famiglie percorrendo le strade del paese, terminata poi la messa della vigilia, una suggestiva fiaccolata lungo piazza Libertà, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Bottrighe. Fiaccolata alla quale si sono uniti diversi compaesani”. Nei primi giorni del nuovo anno l’associazione ha organizzato le sfilate “d’le Vecie”, tornando a fare visita alle famiglie con il tradizionale canto. “Gli abitanti – afferma Cavallaro - hanno contribuito, insieme ad alcuni sponsor, all’ottima riuscita delle manifestazioni. Una parte del ricavato servirà per beni di prima necessità ai bambini dell’Africa, consegnati direttamente in Kenya dal vicepresidente e sua moglie socia Milvia Bertaglia. Successivamente altri fondi andranno a un asilo o scuola primaria del territorio”. (r.m.)
Le tre S-cioptà a cura di Roberto Marangoni
> Dov cà ghè avarissia, ghè
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tristess Ascolta
> Chi roba el poco, roba anca el tanto > La fortuna l’è nà roda cà gira
Territorio
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Il futuro del Polesine. Partito democratico e Lega a confronto su un tema cruciale per lo sviluppo della provincia
“Contro lo spopolamento dei giovani servono servono politiche mirate” L
’allarme demografico è una delle sfide cruciali per il Polesine, secondo l’analisi dell’ufficio studi della Cgia di Mestre che rivela un crollo significativo di giovani. In un decennio, la provincia ha perso 8mila giovani, registrando il maggiore declino demografico in Veneto. Un meno 23 per cento nella fascia tra i 15 e i 34 anni che preoccupa Francesco Biolcati, consigliere comunale a Rosolina e responsabile Europa del Partito Democratico: “L’analisi dell’ufficio studi della Cgia di Mestre - dichiara Biolcati - ha rivelato una situazione allarmante nella provincia di Rovigo. Negli ultimi dieci anni, la provincia ha sperimentato il maggiore decremento demografico in Veneto. Nel decennio che va dal 2013 al 2023, la popolazione tra i 15 e i 34 anni è diminuita del 23 per cento”. “Per contrastare la diminuzio-
ne della popolazione giovanile, è fondamentale adottare misure concrete: mentre si invoca un maggiore impegno nazionale sulle politiche per la natalità, la comunità locale deve impegnarsi a trattenere i giovani nella provincia. Esempi positivi, come il ‘Progetto Giovani’ a Padova e gli incentivi per l’acquisto della prima casa nella provincia autonoma di Trento, indicano possibili vie da percorrere. In Polesine manca una gestione organica e strutturale del problema giovanile. Fino a quando non si riconoscerà la mancanza di nuove generazioni come il problema principale, i fondi saranno insufficienti e mancherà una risposta strategica tra gli enti locali. È cruciale agire tempestivamente per invertire questa tendenza, salvaguardando il tessuto sociale ed economico per le generazioni future”.
nel settore scolastico, con rischio di chiusura di istituti in piccoli comuni. Il problema richiede l’attenzione delle istituzioni, con proposte come bonus per neonati, un fondo di sostegno per giovani coppie con mutuo e trasporto scolastico gratuito. La soluzione fondamentale allo spopolamento è il lavoro. Nuove aziende non solo apportano entrate comunali, ma generano
Nella riflessione si inserisce Lorenzo Rizzato, consigliere comunale nel capoluogo e a Palazzo Celio per la Lega: “Il Polesine sta vivendo un progressivo spopolamento - afferma -, con numerosi giovani che lasciano il territorio in cerca di opportunità altrove e una diminuzione dei nuovi nati. Questa tendenza minaccia i servizi comunali e lo sviluppo territoriale, evidenziato in particolare
occupazione, rendendo la zona più attrattiva per le famiglie”. “Il Polesine, in particolare Rovigo, offre caratteristiche ideali per lo sviluppo - continua il consigliere Rizzato -, ma è necessario che si semplifichino i procedimenti burocratici. Problemi nell’urbanistica e mancanza di lungimiranza hanno già causato la perdita di opportunità di investimento. Settori come turismo, università e la zona interportuale hanno potenzialità notevoli, ma richiedono una maggiore valorizzazione. La leadership locale deve prendere decisioni efficaci per garantire il benessere e lo sviluppo futuro. Spero che le scelte della classe dirigente evitino il declino e permettano ai miei coetanei di rimanere nella nostra terra natia, trasformando l’emigrazione in una scelta personale, libera e non obbligata”. Giacomo Capovilla
Dal Parlamento sì al terzo mandato per i sindaci, novità anche per i candidati polesani possibile ricandidatura di tre sindaci, che già si erano preparati a concludere il loro mandato. Luigi Viaro, sindaco di Lendinara, aveva annunciato di non voler correre per il terzo mandato, nonostante la deroga alla legge. Massimo Biancardi di Castelnovo Bariano e Alessandro Berta di Canda, quest’ultimo alla guida del secondo Comune più piccolo della provincia, ora possono considerare la possibilità di portare avanti la loro leadership. Sabato 8 e domenica 9 giugno
andranno al voto altri 28 Comuni: in 16 di questi i sindaci al secondo mandato avrebbero comunque potuto ripresentarsi per il terzo, nei dodici rimanenti i primi cittadini stanno per concludere il primo mandato. Il 32esimo Comune al voto, su 50 totali, è il capoluogo, che sarà commissariato a seguito delle dimissioni rassegnate dal sindaco Edoardo Gaffeo. Una decisione, quella del professore, che mescolerà le carte anche a Palazzo Celio, portando alla decadenza dei
consiglieri comunali di Rovigo che siedono anche in Provincia: Graziano Azzalin (vice del presidente Enrico Ferrarese), Lorenzo Rizzato e Mattia Moretto. Guardando avanti, sindaci come Giovanni Rossi di Badia Polesine e Roberto Pizzoli di Porto Tolle, entrambi al secondo mandato, potrebbero beneficiare della deroga al limite di mandati nei prossimi anni. Lo stesso vale per Fabiano Pigaiani di Ficarolo e Luca Prando di Lusia, che potranno correre per il quarto mandato rispettivamen-
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Il Governo ha recentemente annunciato un cambio significativo nella politica dei limiti di mandato per i sindaci, concentrando l’attenzione sui Comuni con meno di 5mila abitanti, dove sarà possibile candidarsi a vita. La decisione introduce la possibilità di un terzo mandato per i Comuni con una popolazione compresa tra i 5mila e i 15mila residenti. La disposizione riguarda quindi tutto il Polesine, fatta eccezione per Rovigo e Adria. La deroga aprirà la strada alla
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Serie tv. “Il Quinto Giorno” ha finalmente fatto il suo debutto in prima visione
Su Rai 2 sbarca il thriller ecologico girato anche nel Delta del Po
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a tanto attesa serie televisiva “Il Quinto Giorno”, originariamente intitolata “The Swarm”, ha finalmente fatto il suo debutto in prima visione assoluta su Rai 2 lo scorso 10 gennaio. Presentata in anteprima al Festival di Berlino 2023, questa collaborazione internazionale coinvolge Germania, Austria, Belgio, Italia, Svizzera, Francia, Giappone e, naturalmente, l’Italia, con le riprese realizzate nel suggestivo paesaggio del Delta del Po. Basato sul romanzo di Franz Schätzing, il thriller ecologico vede un cast internazionale, con volti noti come Alexander Karim, Cécile de France, Leonie Benesch, Joshua Odjick, Kista Kosonen, Barbara Sukowa, Rosabell Laurenti Sellers e Oliver Masucci. La trama ruota attorno a una misteriosa forza marina che, in risposta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, decide di dichiarare guerra all’umanità sfruttando creature marine. La serie è stata supportata dalla Polesine Film Commission, guidata dal presidente Angelo Zanellato, durante le fasi di produzione, con le riprese svolte tra maggio e giugno 2021. “Il Leone di vetro conferito al Festival di Venezia è motivo di profondo orgoglio per me – afferma Zanellato –. Sottolineo l’importanza di preparare il nostro territorio per future produzioni cinematografiche, garantendo servizi di alta qualità, un’accoglienza calorosa e un supporto completo. Questo contribuirà a consolidare la reputazione della nostra regione come una location ideale per le produzioni cinematografiche, aprendo la strada a nuove opportunità e dimostrando il nostro impegno nel settore dell’industria cinematografica”. Oltre al territorio di Rosolina, Porto Tolle (Ro) e lido di Volano (Fe), le riprese sono state realizzate anche a Trani e Otranto (Puglia), Roma, Ostia, Civitavecchia e Ladispoli (Lazio) e Bruxelles, dove all’interno di una piscina si sono svolte le sequenze subacquee. “Il Quinto Giorno” è uno dei più importanti progetti televisivi europei, basato sul bestseller internazionale di Frank Schätzing, tradotto in
27 lingue. Una serie prodotta da Schwarm TV Productions, una joint venture tra Intaglio Films e NDF IP per ZDF, France Télévisions, Rai Fiction, Viaplay Group, Hulu Japan, ORF, SRF, in coproduzione con Bravado Fiction e Beside Production, in cooperazione con Athos e la produzione esecutiva di Viola Filmdi Viola Film di Alessandro Passadore. Guendalina Ferro
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Fleximan a segno in Polesine. “Chissà che gli amministratori riflettano” Fleximan ha colpito anche Rovigo. Il moderno “supereroe” che si aggira per il Veneto per abbattere gli autovelox, con la decapitazione dell’autovelox fisso del comune di Rosolina, ha messo l’ennesima tacca sul proprio flessibile, dopo aver decapitato i rilevatori di velocità di Bosaro, Giacciano con Baruchella, Taglio di Po e Corbola, il tutto con l’approvazione popolare, come testimoniano gli attestati di stima rinvenibili sui social e provenienti dalle persone più disparate, la maggioranza delle quali insospettabili. Ma come può un criminale perché di questo si tratta -, che va in giro di notte a danneggiare il patrimonio pubblico trovare così tanta approvazione popolare? Il motivo, secondo il Sulpl (Sindacato unitario lavoratori
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polizia locale) è molto semplice: “Troppo spesso, anche se non sempre, fortunatamente, con la scusa della sicurezza stradale, le amministrazioni comunali e provinciali hanno fatto spuntare autovelox come funghi, piazzandoli nei posti più disparati, tranne dove effettivamente servirebbero, più per rimpinguare le casse dei loro enti che per una reale volontà di ridurre gli incidenti stradali”. “Fermo restando che auspichiamo che Fleximan venga quanto prima assicurato alla giustizia, vogliamo sperare che tanta approvazione popolare serva a far riflettere certi amministratori sull’uso (e abuso) di determinati strumenti, nonché sul giusto impiego della Polizia Locale, che merita di meglio che di essere relegata al ruolo di esattore, come vorrebbe qualcuno”.
Cultura
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Associazioni. L’obiettivo era quello di aprire lo sguardo dei gruppi a un ambito nazionale e associativo,
Anche il Polesine, con i Bontemponi, al convegno nazionale sul folklore U
noi motivo di orgoglio essere riusciti a organizzare questo incontro” ha detto in apertura di saluto Martina Torresan presidente di Venetnia, dando così il benvenuto agli ospiti illustri arrivati da varie parti d’Italia e leggendo i messaggi di compiacimento arrivati dal presidente
na delegazione di otto componenti del gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe ha partecipato recentemente al convegno nazionale sul folklore promosso da Venetnia, l’associazione veneta gruppi di tradizione popolare, alla quale aderiscono insieme ad altri diciotto sodalizi folk della regione. All’incontro, svoltosi nella casa delle associazioni di Possagno, nel trevigiano, hanno partecipato 52 delegati dei gruppi folk. L’obiettivo era quello di aprire lo sguardo dei gruppi a un ambito nazionale e associativo, quale quello delle Federazioni, per far conoscere le attività e i servizi dedicati agli associati, ma anche per sensibilizzare su temi molto attuali quali la riforma del terzo settore, ancora oggi non ben definita. “È per
È stato sottolineato che occorre dialogare di più a livello governativo per far conoscere l’importanza del folklore della Regione Veneto Luca Zaia e dell’assessore regionale Cristiano Corazzari. Hanno portato quindi i loro saluti Fabrizio Cattaneo, presidente di Iov Italia (Organizzazione internazio-
nale Arte e cultura popolare) e segretario generale mondiale di Iov World con Francesco Gatto consigliere responsabile di Iov Italia. Quindi gli interventi di Gerardo Bonifati presidente di Fitp (Federazione italiana tradizioni popolari), di Beniamino Meloni presidente di Ufi Unione Folclorica Italiana e di Luca Barbini presidente di Fafit Federazione Associazioni folkloriche Italiane. Illustrate le principali iniziative di ogni singola federazione, particolarmente interessante è stato l’intervento di Daniele Parbuono, appartenente sin da bambino ad un gruppo folk umbro, antropologo di fama, docente universitario a Perugia e presidente e componente in vari comitati scientifici nazionali ed internazionali, che si è soffermato molto sugli aspetti
sociali e di benessere psicologico di quanti appartengono ai gruppi folkloristici. Interessante il dibattito dove è stato sottolineato che occorre dialogare di più a livello governativo per far conoscere l’importanza del folklore e delle tradizioni, patrimonio della nostra identità, ma anche idee per un
nuovo modo di proporsi. Giornata quindi molto interessante ed un’opprtunità preziosa per tutti, occasione per riflettere sull’importanza di fare rete e di condividere, per poter meglio affrontare le varie attività dei singoli gruppi. Roberto Marangoni
30 novembre 2023 10 marzo 2024
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Archeologia. Il progetto che ha conquistato l’attenzione delle scuole
Raccontare l’antico nel territorio giovane grazie a un viaggio archeologico I
l progetto “Una storia antica nella terra più giovane d’Italia” ha conquistato l’attenzione delle scuole per i siti archeologici del nostro Delta. L’iniziativa, finanziata in parte con fondi regionali, (attraverso il bando relativo alla LR 17/2019) e in quota parte dai Comuni di Adria, Loreo e Ariano nel Polesine, ha coinvolto in attività mirate i bambini di due scuole dell’infanzia, in lezioni di danza antica, archeologia sperimentale, visite guidate con laboratori e conferenze, le 18 classi di varie scuole primarie e le 19 classi degli istituti superiori di secondo grado di Adria e Rovigo. Le attività, organizzate da metà novembre al 21 dicembre 2023, presso il Museo archeologico nazionale (MAN) di Adria, l’antiquarium di Loreo, il centro di San Basilio ad Ariano nel Polesine e nella sede rodigina del Centro polesano di studi storici ed etnografici (CPSSAE), sono state curate da un sodalizio di esperti in archeologia, che ha collaborato in sinergia con il Centro ricerca e Documentazione (Cerido) del Delta, il Gruppo archeologico adriese Francesco Antonio Bocchi, la cooperativa Scatola cultura, l’ente parco regionale veneto del Delta del Po e la
Gli studenti continueranno il loro percorso di apprendimento fino a maggio 2024, approfondendo la conoscenza della storia locale e l’opportunità, insieme alle loro famiglie, di visitare i tre siti di interesse archeologico
Soprintendenza Abap per le province di Verona, Vicenza e Rovigo. Gli oltre 600 studenti coinvolti, si aggiungono agli altrettanti partecipanti della prima edizione del progetto didattico voluto e avviato per il secondo anno consecutivo dalle amministrazioni comunali di Adria, con l’allora sindaco Omar Barbierato, Loreo con il sindaco Moreno Gasparini e Luisa Beltrame per Ariano nel Polesine. Gli studenti continueranno il loro percorso di apprendimento fino a maggio 2024, approfondendo la conoscenza della storia locale e l’opportunità, insieme alle loro famiglie, di visitare i tre siti di interesse archeologico, per apprezzare le ultime novità archeologiche. In primis, la possibilità
di ammirare i preziosi 14 reperti consegnati recentemente al Museo archeologico nazionale (MAN) di Adria dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale (TPC) di Venezia. Ad Ariano nel Polesine, lungo il percorso espositivo anulare del centro turistico e culturale di San Basilio, inaugurato di recente, sarà possibile ammirare il tesoretto di monete romane, partecipare alle attività turistico esperienziali tra gli scavi archeologici, che riprenderanno da aprile fino a luglio 2024 con la partecipazione degli esperti delle università di Padova e Venezia. In programma all’antiquarium di Loreo significative esposizioni storiche. Guendalina Ferro
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direzione artistica Cristina Bozzolini coreografia Philippe Kratz
Un anno di iniziative nel nome di Gianfranco Scarpari In commemorazione del centenario dalla nascita di Gianfranco Scarpari, l’Associazione Culturale Rem (Ricerca Esperienza Memoria) attiva come casa editrice a livello nazionale, si prepara a celebrare un anno di iniziative straordinarie dedicate al prolifico scrittore. Il programma prevede la ripubblicazione di tre delle opere più significative dell’autore, presentazioni in diverse città, il coinvolgimento di varie realtà associative e la creazione di un prestigioso premio letterario testimoniano il desiderio di rendere omaggio a questo autore eclettico. Gianfranco Scarpari, figura di spicco nel panorama culturale Polesano, ha lasciato un’eredità indelebile nelle sfere politiche, culturali e sociali sin dalla fine della seconda guerra mondiale. Membro del Partito Liberale, ha ricoperto importanti incarichi dirigenziali e si è distinto anche nel campo dell’associazionismo. Scomparso
nel 2008 ad Adria, la sua carriera di progettista ha segnato il territorio con edifici d’eccellenza, mentre la sua vena umanista ha influenzato anche la sua attività giornalistica. Il rapporto di parentela con Gian Antonio Cibotto, suo cugino, ha rappresentato un grimaldello che lo ha introdotto alle prime pub-
blicazioni sul quotidiano “Il Gazzettino”. Sin dai tempi del liceo e dell’università, emergevano le sue doti spiccate di narratore. Tra le opere rieditate, spiccano “Le Ville venete” e “La casa rustica in Pole-
sine”, che testimoniano la straordinaria capacità narrativa e la profonda conoscenza del territorio. La produzione letteraria di Scarpari, iniziata in età matura, ha regalato al pubblico racconti e romanzi di grande spessore. Opere come “La casa là” (1993), “I piccoli peccati” (1995), “Valzer imperiale” (1998), “Gli alberi della memoria” (2000), “Gli anni della cornacchia” (2002) e “Una corsa nel tempo” (2004) hanno ottenuto recensioni positive e importanti premi, incluso il prestigioso premio letterario veneto “Settembrini” per “Una corsa nel tempo”. La serata di ottobre 2024 sarà il culmine della celebrazione, con riedizioni e riflessioni sull’importante contributo di Scarpari alla cultura, al Polesine e non solo. Un progetto ambizioso per preservare la memoria e far conoscere la sua opera, sottolineando il suo impegno nel valorizzare il territorio e il paesaggio Veneto.
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Sport
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Calcio. La visita del fondatore del portale “Youcoach” alla squadra del San Virgilio di Adria
Occhi puntati sul Bocar Juniors Nabiuzzi: “Un’oasi nel deserto” I
l primo numero del 2024 della rivista mensile “Il Nuovo Calcio”, magazine con sede a Milano un mensile dedicato a tutti quelli che amano il calcio, ha puntato i riflettori sul Bocar Juniors, la società di calcio giovanile presieduta da Tito Livio Franzolin, un fiore all’occhiello in Polesine, ma non solo. Ed è proprio per questo che Alberto Nabiuzzi, rodigino doc, socio del magazine, uno dei fondatori del portale “Youcoach” punto di riferimento per la formazione degli allenatori, ha fatto visita proprio nel quartiere San Vigilio di Adria, sede del centro sportivo del Bocar. “Il colpo d’occhio è notevolmente spiazzante – scrive Nabiuzzi –. Si vede un’immagine dell’abbraccio di Vialli e Mancini in primo piano dipinto sulla facciata di quella che è una vecchia chiesa sconsacrata e sullo sfondo la scritta Bocar Arena. Si ha la sensazione di entrare e toccare con mano quell’oasi nel deserto che molti di noi, addetti ai
lavori, hanno immaginato almeno una volta nel lungo peregrinaggio attraverso il calcio giovanile italiano. Appena varcata la soglia, il “deserto” finisce e comincio a guardarmi intorno cercando di cogliere un qualsiasi dettaglio che mi faccia capire che non sono entrato in una sceneggiatura e che tutto può essere reale.Ad accogliermi ci sono il presidente, Tito Livio Franzolin, il direttore generale Simone Chieregato e il direttore tecnico Luca Ercolin. Attorno a loro un continuo via vai di ragazzi e allenatori, tra i quali spuntano anche vecchi amici con cui si scambiano i primi saluti. Iniziamo così il tour del centro sportivo: colpisce per ordine, pulizia e un’architettura alquanto particolare che, a primo impatto, non saprei descrivere… ma che alla fine viene facile definire sostenibile”. Tra cui spuntano vecchi amici, scrive Nabiuzzi, sì, perché il classe 1979, ha mosso i primi passi da
calciatore nel settore giovanile del Rovigo, per poi trasferirsi al Bologna, dove rimane per tre stagioni, vestendo le maglie delle squadre Allievi Nazionali e Primavera. Successivamente fa ritorno al Rovigo e, parallelamente all’attività da giocatore, nel 1999 inizia il proprio percorso d’allenatore nella Scuola Calcio del sodalizio rodigino.Nel 2007 si trasferisce in Trentino dove sviluppa un proficuo biennio al Mezzocorona, e poi settore giovanile del Trento e allenatore della formazione Juniores Nazionale,
ruolo che mantiene per la stagione 2010 – 2011, prima di trasferirsi al Calcio Padova, dove resta per tre stagioni come tecnico della Scuola Calcio.Successivamente è viceallenatore della prima squadra dell’Fc Südtirol (2014- 2015) in serie C e poi diventa allenatore della “Berretti” del Pordenone (2015- 2016). Nel 2016 Nabiuzzi entra a far parte dello staff tecnico di Roberto Donadoni allenatore del Bologna in serie A, (con il polesano Luca Gotti vice di Donadoni) con cui collabora per due anni nel ruolo
di match analyst. Segue il tecnico bergamasco anche in Cina, allo Shenzhen, dove resta per una stagione. Poi il ritorno a Trento, dove risiede, e dove fino al 2022 è stato allenatore della Primavera delle aquile gialloblù. Insomma, un profilo alto che ha deciso di dedicare 8 pagine del magazine, ad una società che nella sua programmazione ha puntato sulla qualità in tutti i reparti, perché come dice il titolo dell’articolo “Bisogna avere una visione!”. Cristiano Aggio
Promozione, ottimo inizio d’anno per il Pettorazza San Martino È cominciato come meglio non poteva il girone di ritorno per il Pettorazza San Martino, nel girone C di Promozione. All’andata, la squadra allenata da Sandro Tessarin aveva chiuso al settimo posto a pari merito con Loreo, ma con differenza reti inferiore, con 22 punti in classifica, (con 18 reti siglate e altrettante subite), frutto di 6 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. La squadra polesana che gioca al Celestino Celio di San Martino di Venezze, ha cominciato
il girone di ritorno con due vittorie di fila, entrambe in trasferta, a Dolo il 14 gennaio e a Loreo il 21. Per il direttore sportivo Mirco Genovese “abbiamo conquistato due vittorie importantissime in questo inizio di 2024 contro formazioni ben messe in campo. Sappiamo che questo girone di ritorno non sarà affatto semplice, ma ce la metteremo tutta ad ogni partita che affronteremo. Essere a quota 28 punti ci da fiducia e sappia-
mo che possiamo raggiungere la quota salvezza al più presto”. Fiducia che arriva anche dalle parole di mister Sandro Tessarin, dopo il secondo successo del 2024 in casa del Loreo. “Il campo di Loreo non è assolutamente facile, visto che vi hanno perso squadre importanti di questo girone e non era assolutamente scontato un risultato così, ma siamo stati bravi a crederci e siamo riusciti a portare a casa questa vittoria. Sicuramente quando siamo
rimasti in dieci non era facile riuscire a risollevarsi, soprattutto dopo il gol avversario, ma siamo stati bravi a sfruttare l’occasione che ci hanno dato, con Pattaro e Bellin che hanno confezionato un’azione ben fatta. Bravi ai miei ragazzi e ora continuiamo a guardare avanti con fiducia e consapevoli che per noi non cambia nulla, anzi, sappiamo che ogni partita che affrontiamo la vogliamo vincere”. (c.a.)
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Capitan Alessandro Bellin del Pettorazza nell’amichevole di fine anno con l’Adriese
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appassionante viaggio attraverso il mondo del pallone nella nostra regione. In onda tutte le mattine dalle 9:30 e il sabato dalle 9:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di Stefano Edel
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Il caso. Determinante per la bocciatura della legge l’astensione della dem Bigon
Sul fine vita il Consiglio regionale si spacca Il presidente Zaia si dissocia dalla sua maggioranza e divide la Lega, mentre il Pd fa autogol, festeggiano Fratelli d’Italia e Forza Italia
E
ssere la prima regione chiamata a votare le disposizioni che normano la pratica del suicidio medicalmente assistito, non è certamente impresa semplice. E così il Veneto, tra mille fraintendimenti e distinguo, alla fine bocciando la legge ha deciso di non scegliere. Ma andiamo con ordine. Il suicidio medicalmente assistito in Italia è consentito a seguito di un Pronunciamento della Corte Costituzionale che, con propria sentenza, ha di fatto colmato il vuoto da un’assenza legislativa. In buona sostanza i Giudici della Corte hanno detto “Caro Parlamento visto che i casi sono frequenti e tu non ti decidi a fare una legge, ci pronunciamo noi”. Quindi cosa si doveva votare in Veneto? Grazie all’impegno dell’Associazione Luca Coscioni e delle oltre 9000 firme depositate nella nostra regione i consiglieri sono stati chiamati a votare una legge di iniziativa popolare che, nelle sostanza, definiva le tempistiche e i protocolli ai quali le differenti ULSS del Veneto si do-
vevano attenere. Quindi il voto non prevedeva di esprimersi su suicidio medicalmente assistito si o no, ma tecnicamente su quali categorie di persone lo potessero richiedere e in quanto tempo gli ospedali fossero chiamati a somministrare i farmaci per compiere questa scelta. Il Centrodestra si è dichiarato compatto per il “no”. Senza però tenere conto della variabile Zaia: il presidente della Regione crede fermamente in questa possibilità di autodeterminazione tanto da averla ampiamente trattata in molte occasioni pubbliche e anche in alcuni dei suoi libri. Il suo posizionamento ha fatto si che il 50% della maggioranza consigliare votasse, seguendolo, a favore del provvedimento. Un’autostrada, si dirà, questa per il centrosinistra che di un tema tanto sensibile al proprio elettorato ha fatto una bandiera. E invece no. La consigliera del Partito Democratico, Annamaria Bigon, sin dall’inizio, non ha voluto sentire ragioni, è rimasta in
aula e si è astenuta. Questo suo voto è stato, di fatto, determinante, per la bocciatura della legge. Il vicecapogruppo Dem, Jonathan Montanariello ha immediatamente presentato le sue dimissioni da quel ruolo in polemica evidente con i vertici di gruppo e partito. Il ragionamento dell’ormai ex vicecapogruppo poggia su un presupposto: se il suicidio medicalmente assistito è stabilito dalla sentenza della Corte e la legge al voto era di natura puramente tecnica perché doveva solo dare a tutte le ULSS Venete l’indicazione di comportarsi allo stesso modo in termini di procedure e tempi, non si può invocare la libertà di coscienza proprio perché procedure e tempi non sono un tema etico. Una considerazione, questa, che è andata in rotta di collisione con un approccio, a suo dire, troppo morbido di segretario regionale e capogruppo. Da qui un profluvio di dichiarazioni di leader locali e nazionali, circoli in fermento, petizioni, rabbia e incredulità nella base dei Democratici. Nelle ore in cui stiamo andando in stampa si è consumata una Direzione Regionale del Partito particolarmente tesa nel corso della quale
Zaia e Lanzarin durante la discussione in Consiglio regionale
oltre una ventina di componenti (parlamentari, consiglieri regionali, segretari provinciali) hanno presentato un documento con il quale hanno chiesto alla Consigliera Bigon, non per il suo voto in consiglio ma per le dichiarazioni politiche che ha rilasciato nei giorni successivi, di considerare se possa considerarsi ancora rappresentativa di tutte le minoranze come vice presidente della Commissione Sanità. I proponenti hanno scelto di non chiedere il voto sul documento poiché, con
ogni probabilità, avrebbero ottenuto la maggioranza lacerando, così, profondamente il partito al quale, in ogni caso, chiedono maggiore coinvolgimento e un cambio di passo. Festeggiano, invece, Forza Italia e Fratelli d’Italia che compattamente hanno votato no. E festeggia anche il Leader Nazionale della Lega e Ministro, Matteo Salvini schierato, a sua volta, contro questa legge e sempre più distante, anche nelle dichiarazioni pubbliche, da Luca Zaia. (r.r.)
L’intervista. Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito Democratico
“In Regione ormai la maggioranza non c’è più” “S
i sta sfaldando abbastanza velocemente il consenso politico del presidente del Veneto”: a sostenerlo è la Alessandra Moretti, parlamentare europea del Partito Democratico. Secondo lei dove sta andando la maggioranza che governa la Regione? “Il voto sul fine vita manifesta una profonda difficoltà all’interno del centrodestra all’interno della Lega. Dimostra che gli unici motivi per cui l’attuale maggioranza resta unita riguardano la gestione del potere, in quanto si vede plasticamente come quella maggioranza che aveva sostenuto lo stesso Zaia tre anni fa, oggi non ci sia più”. Da Bruxelles come vede la questione dell’autonomia regio-
nale? “C’è un problema gigante: finché non vengono approvati dei livelli essenziali e degli standard che possano garantire a tutti i cittadini adeguata assistenza, soprattutto per quanto riguarda la sanità, è impossibile fare un discorso e un ragionamento serio su questo tema. Perché rischia, così come è scritta, di creare delle profonde fratture, delle grandi discriminazioni tra cittadini italiani. E siccome la sanità in particolare versa, anche nella nostra regione, in una condizione di grave difficoltà, è chiaro che questa autonomia – così come è scritta dalla maggioranza, andrebbe a rafforzare queste forme di discriminazione e disuguaglianza”. Mancano meno di cinque
mesi alle elezioni europee, lei si ricandiderà? “Io mi ricandido, poi a fare la scelta definitiva sarà il mio partito. Ho fatto un mandato in Europa, ho lavorato su temi importanti e rilevanti e mi piacerebbe continuare il mio lavoro. Stare in Europa significa lavorare su delle questioni molto complicate, poiché l’Europa ormai incide su più dell’80% delle scelte che si prendono a livello nazionale. Quindi noi abbiamo bisogno di mandare in Europa persone che sono in grado di impegnarsi nel difendere gli interessi nazionali. E questa è una grandissima sfida e serve una classe dirigente all’altezza”. A proposito di candidature per le europee, come valuta quelle dei segretari di partito?
“Io credo che stia ai leader, insieme agli organismi di partito, prendere queste decisioni. Non mi piace la personalizzazione, perché a differenza del Movimento Cinque Stelle, a differenza di Fratelli d’Italia, per esempio, il Partito Democratico ha una classe dirigente molto preparata e quindi noi vorremmo che le elezioni europee non fossero una battaglia tra leader, ma una battaglia di idee, di contenuti. E anche che vedano protagonisti i diretti interessati, quelli cioè che poi a Bruxelles ci vanno e ci restano. Ecco, quindi sarebbe sbagliata, a mio avviso, una personalizzazione troppo evidente, anche perché non ha mai portato troppo lontano. Mi piacerebbe che sulle europee si iniziasse a
Alessandra Moretti
discutere veramente di contenuti e di politica, perché i cittadini hanno il diritto di conoscere bene la nostra idea di Europa”. (g.g.)
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Regione
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Lo scenario. Dopo il via libera del Senato la proposta passa alla Camera, scontro con l’opposizione
Se autonomia sarà, che autonomia sarà? Tra favorevoli e contrari quella che sta per uscire dal Parlamento sembrerebbe una riforma dai contenuti molto diversi da quelli attesi, il lungo percorso per la definizione dei Lep. Intanto il centrodestra canta vittoria e festeggia il primo traguardo
P
artiamo da un dato di fatto: uno dei due punti chiave della proposta autonomista veneta, ovvero la possibilità di trattenere i 9/10 delle tasse certamente non ci sarà come appare complicato poter ottenere una completa competenza regionale su tutte e 23 le materie in gioco. Il difficile dibattito verso la riforma in senso autonomista del nostro Paese appare più come una corsa a ostacoli nella quale le forze in campo faticano a prevalere e vanno oltre gli schieramenti tradizionali. All’assalto c’è certamente la Lega che, nonostante sappia di non poter “portare a casa” proprio tutto quello che sperava, non demorde ed è determinata a segnare un punto importante nella consapevolezza che, intanto, si comincia e poi si fa sempre in tempo ad aggiungere elementi strada facendo. Nettamente contraria sembrerebbe essere Fratelli d’Italia molto
più interessata ad una riforma del Paese attraverso un Premierato Forte. Le posizioni, però, nelle ultime ore appaiono sempre meno inconciliabili, tanto che il senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, Andrea Martella ha parlato di “Barattellum”: un baratto, di fatto, tra un po’ di autonomia per far contenta la Lega in cambio di un via libera del Carroccio al Premierato. Dentro queste divisioni, poi, ce ne sono altre e, per molti versi ancora più profonde, di natura, diciamo così, geografica: il Centro e il Sud del nostro Paese, in modo trasversale a tutte le forze politiche, vedono nella riforma autonomista una seria minaccia per quelle regioni già meno forti di quelle del Nord e maggiormente bisognose di sostegno e investimenti di scala nazionale. I meccanismi di solidarietà proposti, in questo senso, non sembrano una sufficiente
Il momento della votazione della proposta di legge al Senato
rassicurazione. Il via libera al Senato rappresenta, in ogni caso, il primo passo; la proposta dovrà poi passare alla Camera e per essere attuata dovranno prima essere approvati i LEP. La concessione di una o più “forme di autonomia”, infatti, è subordinata alla determinazione dei LEP, Livelli Essenziali di Prestazione. Si tratta dei criteri che
determinano il livello di servizio minimo che deve essere garantito in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. La determinazione dei costi e dei fabbisogni standard, e quindi dei LEP, avverrà a partire da una ricognizione della spesa storica dello Stato in ogni Regione nell’ultimo triennio. L’articolo 4 del Disegno di Legge precisa, inoltre,
che il trasferimento delle funzioni alle singole Regioni sarà concesso solo successivamente alla determinazione e al finanziamento dei LEP. Un percorso lungo, dunque, sul quale potrebbe pesare, nel caso che appare scontato di voto favorevole nei due rami del Parlamento, anche un referendum abrogativo già minacciato dalle opposizioni. (r.r.)
De Poli: “E’ una pagina storica, una vittoria dei cittadini” “Stiamo vivendo una giornata storica. Lo dico da veneto, anche con un po’ di emozione. L’autonomia rappresenta un tornante storico per il Veneto e per noi veneti”. Quando raggiungiamo al telefono il senatore Antonio De Poli a Palazzo Madama sono trascorsi pochi minuti dall’approvazione, in prima lettura, del disegno di legge sull’autonomia differenziata. “Manteniamo l’impegno preso dal centrodestra. Stiamo realizzando la volontà di 2,3 milioni di veneti. E’ una vittoria dei cittadini e per i cittadini”. Adesso cosa succede? Si tratta del primo passaggio parlamentare, ora il provvedimento passa all’esame della Camera. Seguirà l’intesa tra Governo e Regione per la gestione delle materie di competenza. Siamo soddisfatti: abbiamo deciso
di non mandare alle calende greche la volontà espressa dai nostri Cittadini. L’autonomia impone un cambio di mentalità. Diciamo sì ad una riforma che premia chi amministra bene. Il cittadino deve sapere chi gestisce la cosa pubblica come lo fa, in modo che sia egli stesso a giudicare chi lo fa bene e chi invece lo fa male, senza inutili scaricabarili. La sinistra parla di spacca-Italia. Come risponde? L’autonomia non è un capriccio del centrodestra. Stiamo parlando di un caposaldo della nostra Costituzione. Non è un caso, che 14 regioni ordinarie su 15 chiedano, a diverso titolo, l’autonomia e, fra questi , ci sono anche governatori di centrosinistra. Da oggi comincia un percorso nuovo, di rinascita delle nostre istituzioni e le istanze conserva-
Antonio De Poli
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trici della sinistra (che minaccia il ricorso al referendum ndr) non ci spaventano. In Veneto è stata bocciata la proposta di legge Cappato sul fine-vita. La sinistra vuole ripresentarla alla Camera. Cosa ne pensa? Una vita non ha prezzo, per noi è sacra. E’ un valore che non può essere calpestato e quindi diremo “no” a suicidio assistito ed eutanasia. Siamo custodi di quei Principi che fanno parte della nostra cultura e della nostra storia. In Veneto ha vinto la cultura della cura e dell’attenzione nei confronti del malato. Noi siamo convinti che si debba perseguire un’altra strada: implementare le cure palliative e rafforzare quei servizi per tutelare la dignità della persona, anche e soprattutto quando è più fragile.
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Elezioni. La Lega ci prova, parte del PD potrebbe starci, FDI si oppone e FI punta a prenotare il Veneto
Un’incognita chiamata terzo mandato Il segretario della Liga Veneta Alberto Stefani presenta una proposta di legge che elimina i vincoli per “lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”
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erzo mandato si, no, forse. La Lega ha presentato una proposta di legge per introdurre il terzo mandato per i Presidenti di Regione. La proposta, a firma di Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta e presidente della Commissione Bicamerale per il Federalismo Fiscale, modifica la legge del 2004 che fissava a due il numero massimo di mandati consecutivi per i presidenti di Regione “al fine di valorizzare il lavoro svolto dai governatori - si legge - e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”. Una notizia, questa, che il Presidente del Veneto Luca Zaia ha accolto con una certa soddisfazione poiché se la legge fosse in-
lamentari, con questi tre nomi di peso in campo, seguiranno fino in fondo la sua indicazione di voto. Assolutamente contraria Fratelli d’Italia che, forte di un consenso assolutamente vasto, vede nelle prossime scadenze elettorali, in primis proprio quelle regionali, l’occasione di moltiplicare in modo esponenziale il proprio numero di amministratori sui territori. Il segretario Regionale di Forza Italia, Flavio Tosi, da sempre acerrimo rivale di Luca Zaia fa sapere, proprio in queste ore, di essere contrario al terzo/quarto mandato e di sperare che il Veneto possa toccare, nella spartizione nazionale, proprio agli azzurri non disdegnando, neppure, di poter essere lui il candidato Presidente. Menzione a parte merita il caso Liguria: Giovanni Toti giunge al termine del suo secondo mandato e, nonostante abbia fondato nel 2022 il suo movimento “Italia al centro” fu indicato la prima volta come candidato proprio in quota Forza Italia. (r.r.)
trodotta potrebbe candidarsi e concorrere per quello che, di fatto, sarebbe il suo primo mandato poiché il primo, antecedente al 2004 quando fu fissato il limite di due, non rientrerebbe nel conteggio. Ma non è l’unico Zaia ad osservare con grande attenzione quale sarà l’iter parlamentare di questa proposta di legge. Spettatori più che interessati i Presidenti PD dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, della Puglia, Michele Emiliano e della Campania, Vincenzo De Luca giunti tutti alla fine del proprio secondo quinquennio alla guida delle rispettive regioni. La segretaria nazionale Dem, Elly Shlein da sempre si dice contraria in nome del rinnovamento, ma non è detto che i gruppi par-
Aumentati i fondi regionali per la lotta alla violenza sulle donne Elisa Venturini: “Sportelli anche nelle università, è un problema che va affrontato con risorse adeguate” “La tragedia di Giulia Cecchettin ha scosso tutti noi ma ha avuto anche la forza di spingere tante ragazze e tante donne a rivolgersi alle istituzioni per denunciare e segnalare le situazioni di disagio e di potenziale pericolo. La Regione da sempre è attenta a questo fenomeno e per il 2024 ha aumentato i fondi messi a disposizione che sono passati da 1.000.000 di euro a 1.550.000 per sostenere i 26 centri antiviolenza e le 28 case rifugio presenti in Veneto: ai fon-
di regionali si aggiungono quelli stanziati dallo stato che nel 2023 erano di 2,9 milioni di euro. Le modalità di assegnazione verranno definite nell’apposito tavolo di coordinamento regionale che si terrà entro febbraio”: a parlare è Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale. “L’aumento delle segnalazioni da parte delle donne è al tempo stesso un segnale positivo, perché indica una crescente fiducia nelle istituzioni, ma anche un segnale negativo perché sta a significare che le situazioni potenzialmente a rischio sono molte: in questo senso va svolta una forte e determinata campagna culturale e di sensibilizzazione indirizzata specialmente ai giovani.
Prendendo atto anche della richiesta di maggiori risorse che arriva dal territorio, la Regione ha aumentato in modo significativo i fondi destinati a queste iniziative: in particolare credo che vada segnalata una importante novità che è quella dell’apertura di sportelli all’interno delle università, per offrire un servizio semplice da raggiungere alle ragazze più giovani ed anche alle tante studentesse fuori sede che hanno scelto il Veneto per la loro formazione. Le violenze (sia fisiche che psicologiche) di genere sono un grave problema che va affrontato con la collaborazione di tutti: singoli cittadini, istituzioni ed associazioni di volontariato. Per questo è giusto che la Regione faccia, come sta facendo, la sua parte in modo concreto”.
Elisa Venturini, consigliere regionale di Forza Italia
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Eventi
Venezia. Ancora una volta la firma è del direttore artistico Massimo Checchetto
La magia del Carnevale si rinnova e celebra la figura di Marco Polo L’assessore Venturini: “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole”
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l Carnevale quest’anno incarna a pieno l’animo avventuriero e curioso di Marco Polo, il viaggiatore per antonomasia. Quando ci siamo seduti attorno a un tavolo per sviluppare idee e iniziative in vista di questa edizione del Carnevale, che fino al 13 febbraio coinvolgerà laguna e terraferma, siamo partiti da lui, narratore di mondi fantastici e lontani, commerciante che con sprezzo del pericolo ha conosciuto culture e tradizioni inimmaginabili. Per questo lo slogan della kermesse è ‘Ad Oriente... il mirabolante viaggio di Marco Polo’. Celebreremo i 700 anni dalla sua morte facendoci promotori del suo messaggio e del suo esempio. Che è poi l’esempio dei Grandi della Storia, sospinti dalla curiosità di spingersi sempre un po’
più in là”. Parola dell’assessore al Turismo Simone Venturini che sottolinea la volontà di dar vita a un palinsesto di eventi diffusi che possano coinvolgere tutti, ma proprio tutti. “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli - aggiunge - ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole. Una tradizione che sta prendendo sempre più piede”. Tutto il territorio comunale diventa la mappa di un viaggio fantastico caratterizzato da spettacoli, musica e arte per un Carnevale “capillare” e fantasioso. Un’edizione che avrà come filo rosso l’impresa più grande di tutte: l’arrivo di Marco Polo alla corte del Gran Khan in Cina e il
suo racconto minuzioso e intrigante giunto a noi attraverso le pagine de Il Milione, capolavoro della letteratura mondiale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 vede ancora una volta la firma del direttore artistico e scenografo del Teatro La Fenice Massimo Checchetto e
ha riservato molte sorprese fin dal primo fine settimana con l’atteso corteo acqueo capitanato dalla mitica “Pantegana” lungo il Canal Grande e con gli spettacoli nei teatrini orientaleggianti allestiti in piazza San Marco, in piazza Ferretto e in altri campi e luoghi della città. “E poi ancora il corteo delle Marie sabato 3 febbraio, le mostre, la cultura, l’attesissimo spettacolo notturno in Arsenale - aggiunge l’assessore Venturini - ‘Terra incognita. Il mirabolante viaggio di Marco’ (il 2 febbraio, ndr) sarà uno show che riempirà di magia lo specchio d’acqua della Darsena Grande. Un racconto immaginifico, liberamente ispirato a Il Milione, narrato in chiave fantastica attraverso i diversi linguaggi creativi dell’arte”. Venezia incontrerà l’Estremo Oriente anche grazie a un’iniziativa organizzata dall’Associazione per la Promozione della Cultura e del Turismo Italia-Cina
(ICCtpa). In occasione del Capodanno cinese il 9 febbraio, nel pomeriggio, partirà un’imponente parata per le vie pedonali di Mestre: draghi e serpenti procederanno festosi affiancati da bambini e ragazzi in abiti tradizionali (lanterne alla mano) per
Il 3 febbraio appuntamento con il Corteo delle Marie. Festeggiamenti anche per il Capodanno Cinese del 9 febbraio celebrare, insieme al pubblico, il countdown verso la mezzanotte cinese (ore 17 locali). A Venezia, invece, Campo San Polo sarà allestito a tema per l’evento, mentre l’Arsenale ospiterà spettacoli di arte cinese e l’M9 di Mestre, infine, darà vita a laboratori ad hoc.
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Sintonizzati Tecno Crane sostiene il frutteto della Cooperativa Il sulgreenfuturo. per sostenere l’inclusività. Glicine. Una scelta Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Tecno Crane, azienda di sociali, dello sport e della sostenibivendita, noleggio e assistenza gru edili di Campodarsego (PD), un’eccellenza padovana che nel 2023 ha celebrato con orgoglio il suo 15° anniversario, segnato da successi imprenditoriali e un forte legame con il territorio e la comunità.
lità. La tutela del territorio e il lavoro di squadra per raggiungere obiettivi sempre più alti sono veri e propri vawww.veneto24.it lori per Tecno Crane, che promuove attraverso partnership con associazioni ed eventi sportivi di beneficenza. Tra le collaborazioni, spicca quella con la squadra patavina della Superlega Maschile Pallavolo Padova, che tifa sempre con grande energia. L’anno scorso, invece, ha organizzato un evento formativo dal titolo “Futuro in costruzione” per promuovere il tema della sostenibilità nel mondo dell’edilizia tra i suoi clienti e collaboratori.
Negli anni, ha sempre accolto e partecipato con entusiasmo alle iniziative volte al miglioramento del paesaggio e delle persone che lo abitano. In numerose occasioni è stata anche tra i protagonisti di progetti importanti per la riqualificazione di zone urbane dimenticate o del recupero di gioielli del centro storico di Padova e altre città. Da sempre è molto attenta ai temi
Così, in occasione del regalo di Natale di fine anno, la decisione è ricaduta in maniera naturale sul nuovo progetto della Società Cooperativa Sociale Il Glicine. Il progetto prende vita attraverso una raccolta fondi per piantare 300 ciliegi a Saonara (PD) con due obiettivi: combattere l’inquinamento del territorio e creare un’opportunità di formazione e lavoro per giovani con disabilità. Tecno Crane ha scelto di sostenere
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il progetto acquistando 20 alberi da frutto, venti come le persone che compongono il team e che con la loro passione e il loro impegno di ogni giorno permettono all’azienda di arrivare sempre più in alto, portando a termine ogni impresa. Gli alberi piantati contribuiranno ad assorbire CO2 presente nell’aria e a produrre ossigeno. Un piccolo gesto per pensare anche al domani, cercando di contrastare i cambiamenti climatici che sempre più spesso generano disastri e disagi per le comunità come temperature eccessive, siccità ed eventi meteorologici estremi. Il ciliegio è stato scelto per alcune caratteristiche che lo rendono ideale per il progetto: si adatta facilmente
al clima del posto, tollera il freddo, è molto longevo e robusto. Essendo un albero rustico, inoltre, senza bisogno di cure particolari, diventa un ottimo strumento per i ragazzi affetti da disabilità per fare pratica e imparare. Tecno Crane afferma ancora una volta, dunque, il suo impegno per il territorio e la comunità, dimostrando che la crescita imprenditoriale può essere un motore per il bene comune. Con lo sguardo rivolto verso il futuro, l’azienda continua a sollevare idee e realizzare progetti che fanno la differenza, ispirando altri a seguire il suo esempio di successo e impegno.
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FEBBRAIO 2024
on-line:
L’importanza dei test di screening per prevenire i tumori al collo dell’utero Nel 2022 in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi
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Tumore al collo dell’utero, con la prevenzione e la diagnosi precoce si può vincere
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l carcinoma del collo dell’utero (o cervice uterina) è, dopo il tumore della mammella, la seconda neoplasia per frequenza tra le donne. Il fattore capace di provocare l’insorgenza della malattia è rappresentato quasi esclusivamente dall’infezione persistente da papilloma virus (HPV), a trasmissione sessuale. L’HPV è un virus che provoca un’infezione molto comune nella popolazione, ma nella maggior parte delle donne scompare spontaneamente dopo uno o due anni. In alcuni casi l’infezione persiste e può provocare delle lesioni che, se non curate, potrebbero lentamente diventare un tumore. Nel 2022, in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi, si tratta dell’1,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne. La diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace contro questo tumore: la diffusione dei programmi di screening, con il Pap test e il test HPV più recentemente, ha rappresentato il principale fattore di riduzione dell’incidenza e mortalità per la neoplasia. Il Pap test consiste nel prelievo di alcune cellule del collo dell’utero che vengono analizzate al microscopio per verificare eventuali lesioni provocate dal virus HPV. Il prelievo è semplice, non doloroso e richiede pochi minuti. Per il test HPV si prelevano alcune cellule del collo dell’utero, come per il Pap-test. Il Prosegue alla pag. seguente
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www.lapiazzaweb.it Prevenzione. La campagna di sensibilizzazione dell’Ulss 6 Euganea
Screening mammografico, più di 300 donne salvate grazie alla diagnosi precoce
L’importanza dei test di screening per prevenire i tumori al collo dell’utero Prosegue dalla pag. precedente
Consiste in una mammografia che consente di diagnosticare un eventuale tumore alla mammella nella fase iniziale di sviluppo, quando è più facilmente trattabile e con una maggiore probabilità di guarigione
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el 2023 l’attività di screening mammografico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) dell’Ulss 6 Euganea, ha coinvolto più di 64.000 donne (tra inviti inviati e contatti spontanei), registrando un’aderenza di più di 44.000 utenti, con oltre 3.000 indagini di secondo livello e più di 300 donne salvate grazie a un intervento a seguito di tutte le indagini effettuate. E’ questo il bilancio di un anno di attività dell’azienda sanitaria padovana che vuole sensibilizzare ancora una volta le donne all’importanza della prevenzione. Lo screening mammografico è un esame gratuito che non richiede l’impegnativa del medico e viene effettuato ogni due anni, su invito del Sisp, con l’obiettivo di diagnosticare precocemente un tumore alla mammella. La mammografia è un esame che consente la diagnosi precoce di un tumore nella fase iniziale di sviluppo, quando è molto piccolo e non è ancora possibile sentirlo con la semplice palpazione. Risulta quindi più facilmente trattabile e con una maggiore probabilità di guarigione. Lo screening è rivolto alle donne tra i 50 e i 74 anni residenti nei territori delle rispettive aziende sanitarie del Veneto. Se-
condo l’esperienza scientifica, infatti, la mammografia è più efficace se viene eseguita regolarmente ogni due anni tra i 50 e i 74 anni. In età diverse e in caso di dubbi, è possibile rivolgersi al medico di famiglia. In cosa consiste lo screening mammografico? Si tratta di una mammografia (due radiografie per ogni seno). Per ottenere una buona mammografia il seno deve essere compresso per pochi minuti e per questo è possibile provare un certo fastidio o un dolore passeggero. La mammografia è eseguita da un tecnico specializzato e successivamente è esaminata da due radiologi che decidono, se necessario, di completare l’esame con altre indagini, anche queste gratuite. Se risulta normale, l’esito della mammografia viene inviato a casa per posta dopo circa tre settimane. Se i medici radiologi ritengono necessario eseguire ulteriori accertamenti, le donne sono invece richiamate ed assistite dai Servizi Ospedalieri di competenza. Le donne, che rientrano per età e residenza nel progetto di screening e non sono ancora state invitate, possono fissare un appuntamento telefonando al centro di Coordinamento Screening.
materiale prelevato è esaminato in laboratorio per la ricerca del Papilloma virus umano (HPV). Perché fare questi test anche se ci si sente bene? Perché questo tumore e le lesioni che lo precedono non sempre danno disturbi. I test di screening consentono di prevenire il tumore del collo dell’utero o di individuarlo in fase iniziale. La lunga fase preclinica della malattia e la possibilità di diagnosticare ed esportare sotto guida colposcopica le lesioni precancerose costituiscono infatti i punti di forza di questo programma di “prevenzione secondaria”. Il livello di copertura dello screening cervicale (proporzione di utenti che hanno fatto il test sul totale della popolazione bersaglio) in Italia è del 41%. Per questo tumore esiste anche una “prevenzione primaria” rappresentata dai vaccini antiHPV, offerti gratuitamente agli uomini e alle donne dai 12 ai 26 anni, ma con dati di efficacia anche in donne fino a 45 di anni di età e in chi ha già ricevuto trattamenti per lesioni pre neoplastiche. Il Programma di Screening in Veneto ha lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione. È un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione. Si rivolge a tutte le donne che hanno residenza in Veneto a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni. Propone tramite lettera d’invito il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV, il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, perciò, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della ULSS di appartenenza. Se il test è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla ULSS e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se il Pap test è positivo, la persona riceve una comunicazione dalla ULSS e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia). Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso. La stessa procedura si segue se il test HPV risulta positivo, nel caso in cui, effettuato sullo stesso campione, anche il Pap test dovesse essere positivo. Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno. Un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.
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Sanità e formazione. In 13 anni 250 ecografisti, tra medici di tutte le specialità
Medici da tutta Italia a scuola di ecografia all’ospedale di Dolo P
rimo giorno di Scuola d’ecografia per internisti, gastroenterologi, chirurghi, nefrologi, geriatri e medici di pronto soccorso arrivati da tutta Italia all’ospedale di Dolo, nel Veneziano. I 18 allievi si aggiungeranno ai 250 ecografisti formati in tredici anni di corso di alta specializzazione offerto dall’Ulss 3 Serenissima. Un percorso che ha educato alla tecnica dell’ecografia anche pneumologi, fisiatri, anestesisti, medici di famiglia e medici del lavoro. Per la prima volta le lezioni saranno rivolte agli specializzandi dell’Università di Padova. Il corso infatti è stato inserito nel programma formativo della Scuola di specializzazione in Medicina interna diretta dal professore Roberto Vettor, e così quest’anno la Scuola di ecografia di Dolo ha riservato agli universitari otto banchi. La Scuola di ecografia, riconosciuta Siumb (Società italiana di ultrasonologia in medicina e biologia), è l’unica nel Veneziano e ne conta due altre sole nel Veneto. Avviata dall’allora primario di Medicina di Dolo Giuseppe Marin, il corso è passato in eredità all’attuale direttore del reparto, Moreno Scevola, “con l’obiettivo di mantenere i medici aggiornati con le realtà scientifiche nazionali e internazionali, e di permettere ai nuovi corsisti di acquisire confidenza con una metodica oramai sempre più indispensabile nell’affrontare il paziente internistico e non - spiega il primario Scevola -. I colleghi verranno preparati nella teoria e, poi, sul campo ad usare al meglio l’ecografo, seguendoci anche in ambulatorio e in corsia. L’ecografo sta diventando sempre di più uno strumento presente nei vari reparti ospedalieri, perché permette di perfezionare la diagnosi con una metodica non invasiva. Quando il paziente è in reparto, diventa più facile per il medico gestire l’iter diagnostico terapeutico senza farlo spostare”. Oltre al direttore Moreno Scevola, gli insegnanti del corso sono radiologi, internisti, angiologi ed endocrinologi degli ospedali di Dolo e Mestre.
A metà gennaio ha preso il via la scuola per altri 18 giovani nel reparto di Medicina del nosocomio dell’Ulss 3 Serenissima: per la prima volta le lezioni diventano anche un corso per specializzandi dell’Università di Padova.
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Veneto24 passae al sistema ultima Dott. Matteo Stoppa Dr.ssa Stoppadi Mariasole generazione DAB che Adria • Corso Vittorio Emanuele, 36 permette • Tel. 0426 21230 di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Per la parte pratica sono presenti la coordinatrice del corso Alessandra Galioto, medico internista di Dolo, insieme all’epatologa Chiara Pilutti, l’angiologo Michelangelo Marobin e l’endocrinologa Francesca Sanguin. Il professor Roberto Stramare, del dipartimento di Medicina servizio di radiologia dell’Università di Padova, sarà il garante del corso per la Siumb. “L’ospedale di Dolo, con questo corso di alto livello, rende disponibili la tecnologia e le conoscenze della sua struttura anche per cercare di catturare l’attenzione dei nuovi medici, di attrarre giovani che possono rilanciare il futuro della sanità” è il commento del direttore generale Edgardo Con-
tato. “Spero – aggiunge - che il loro investimento di vita sia all’interno della sanità pubblica, grande patrimonio che va tutelato e difeso, e che tanto sta dando loro anche a livello di formazione”. “Un corso di questo tipo è prezioso perché, al di là della capacità tecnica, insegnerà agli studenti che non esiste un medico bravo a fare le ecografie: il medico bravo è colui che oltre ad avere queste abilità sa mettersi in relazione con i colleghi - aggiunge il direttore sanitario Giovanni Carretta -. Noi medici dobbiamo sapere che quando ci relazioniamo con colleghi che hanno altre competenze oltre alla nostra, il nostro punto di vista si arricchisce, a beneficio nostro e del paziente”.
I benefeci effetti della Lanaterapia per la mente e per il corpo “Liberare la mente”: è con questo spirito che le pazienti ricoverate in Oncologia e quelle in trattamento chemioterapico nel Day Hospital oncologico dell’ospedale di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana, testimoniano l’efficacia del progetto di Lanaterapia. L’iniziativa, che coinvolge le pazienti oncologiche con attività di lavoro a maglia, ha l’obiettivo di stimolare la creatività e la manualità, spesso compromessa dagli effetti collaterali del percorso terapeutico, dando loro sollievo all’interno dell’ambiente ospedaliero. “Sono molto emozionanti i momenti che ho vissuto nell’assistere alla socializzazione tra pazienti, alla rottura dall’isolamento e dai pensieri negativi, e alla tanta voglia di creatività nelle mani e nella mente”: è il commento di Sabina, una delle pazienti di Oncologia, che ha voluto testimoniare quanto sia apprezzato il progetto. Si tratta di una iniziativa attivata da qualche mese al Ca’ Foncello, promossa da Acto Triveneto, associazione pazienti della rete Alleanza contro il tumore ovarico, in
collaborazione con l’associazione Gomitolorosa. ll lavoro a maglia o all’uncinetto è un’attività dalla quale trarre grandi benefici per la salute fisica e mentale ed è per questo che l’associazione Gomitolorosa la promuove come terapia per adulti, bambini, giovani, anziani, uomini, donne, pazienti, persone stressate.
“Si può definire una terapia alternativa o complementare – sono le motivazioni dell’associazione - per tutti coloro che soffrono di problemi di motricità manuale. Aiuta a recuperare la calma in una situazione di stress o ansia. Migliora l’umore, aiuta a socializzare, a stringere nuove amicizie. Stimola creatività, estro e pazienza. Quando si lavora a maglia o all’uncinetto la mente è in silenzio. Diminuisce la tensione muscolare, il cuore rallenta, si abbassa la pressione sanguigna. Entriamo in uno stato di profondo rilassamento psicofisico”. Per i suoi tanti benefici, Gomitolorosa si è posta l’obiettivo principale di portare la lanaterapia nelle sale d’attesa di Ospedali, Strutture ed Enti che si occupano di salute e ovunque ci siano pazienti e familiari in tensione per le terapie, le attese, le prospettive future. Tra le strutture che hanno aderito c’è anche l’ospedale di Treviso, con un buon indice di gradimento da parte delle pazienti che, come Sabina, hanno avuto modo di apprezzare tutti i benefici del progetto.
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La sperimentazione. Il primo studio in Europa autorizzato dall’Agenzia europea per i Medicinali
Lotta alla displasia broncopolmonare, La salute orale durante la gravidanza: un sorriso sano per una maternità felice una nuova terapia per i neonati prematuri
nire o trattare tempestivamente eventuali pro- Dott. Stefano Lorini blemi. La connessione tra salute orale e gravi- Odontoiatra n Italia nascono ogni anno oltre 30.000 neomodello animale con risultati estremamente danza è emersa da numerosi studi che hanno nati prematuri (il 7% dei nati), cioè bambini incoraggianti con il contributo del Prof. Andrea identificato possibili complicazioni, tutt’altro che vengono al mondo prima della trentasetteche trascurabili, correlate alle infezioni gengi- Laureato in Porzionato del Dipartimento di Neuroscienze, sima settimana di età gestazionale. Fra questi della Dr.ssa Michela Pozzobon e del Dr. Luca vali, quali parto prematuro, ritardo di crescita Odontoiatria Bonadies e neonati prematuri, quelli che pesano meno di del Dipartimento di Salute della fetale, aborto spontaneo e preeclampsia (auProtesi Dentaria, 1500 grammi sviluppano, nel 45% dei casi, Donna e del Bambino e Istituto di Ricerca Pemento della pressione sanguigna). In particoin lare, la “semplice” gengivite, generalmente Specializzando una malattia polmonare cronica chiamata diatrica. Ortognatodonzia. trattabile, può diventare un potenziale fattore displasia broncopolmonare che richiede proÈ questo il primo studio in Europa a ricevere il di rischio per esiti avversi della gravidanza. lungata ossigenoterapia per settimane o mesi via libera dell’EMA, l’ente deputato a vigilare nella Clinica Odontoiatrica Nel percorso gravidanza, Un altro dato significativo è la possibilità di Svolge la propria con conseguenze che della possono persistere finomolte donne sullaattività sicurezza e l’efficacia dei medicinali, ma di VenetaMed, dove si occupa prevalentemente concentrano la loro attenzione sulla salute Il ruolo del dentista durante la trasmissione verticale dei batteri responsabili all’età adulta. Al momento non sono disponiè anche il primo al mondo che utilizzadiquesto generale, trascurano della carie dentale dalla madre al neonato. gravidanza bili cure efficaci ema sicurespesso per questa malattia. un aspetto prodotto naturale soddisfacendo tutti i requiODONTOIATRIA INFANTILE la sperimentazione salute orale. Un sorriso Durante la gravidanza il corpo attraversa una Il periodo più indicato per ricevere cure odontoAl viacruciale: una prima clinica ba- sano non è siti degli enti regolatori. Questo è stato possiuna questione estetica, gioca un ruo- serie di innumerevoli cambiamenti (di natura iatriche è compreso tra la 14a e la 20a settima- Per appuntamenti sata solo sull’uso terapeutico delle vescicolema extrabile grazie allatelefonare: collaborazione con un gruppo lo fondamentale nel benessere generale della ormonale, vascolare, immunologica), ai quali na di gravidanza, poiché il rischio di interruziocellulari, un prodotto naturale isolato da cellufarmaceutico belga, che ha sviluppato un 0426 32 41 94 mamma e del bambino in arrivo. possono conseguire disturbi come iperemesi ne della gravidanza è inferiore, e la formazione le del cordone ombelicale, per la prevenzione prodotto compatibile con gli standard farmagravidica mattutina e malattia da reflusso ga- degli organi fetali (la cosiddetta organogenesi) 0426 63 36 della displasia broncopolmonare, la malattia ceutici sulla41 base dei brevetti depositati presso Alimentazione e salute orale stroesofageo, oltre che variazioni negli stili di è ormai completata. Questo periodo è inoltre il polmonare cronica dei lattanti nati prematuri. l’Università di Padova e l’Istituto di Ricerca L’alimentazione svolge un ruolo cruciale nella vita e nella dieta. Tali cambiamenti determina- più adatto per evitare complicazioni legate alla Nel luglio 2023 l’Agenzia Europea per i Medi- Un momento della presentazione Pediatria. salute orale durante la gravidanza. L’aumento no conseguenze sulle condizioni di salute orale posizione dell’utero, facilitando le procedure cinalidel (EMA) ha approvato questa sperimentaL’applicazione clinica di questa nuova terapia Daniela Mapelli. neonatologie italiane (Firenze, Genova, Milano to di numerosi mediatori presentano attività consumo di calcio, vitamina D, vitamina C, della donna: malattie gengivali, carie dentali, odontoiatriche. zioneacido che hafolico poi ottenuto via libero anche dal favorisce La ricerca traslazionale ha come obiettivo la evomito Modena)ee lesioni 2 in Belgio. La salute orale durante anti-infiammatoria rigenerativa dei pol- ha richiesto la certificazione da parte dell’AIe altriilnutrienti essenziali xerostomia (“bocca secca”), la gravidanzaeèpro dunque Comitato Etico dei Nazionale e dabambino AIFA (Agenzia trasformazioneorali dei risultati dalla ricer“Si tratta studio diun Fase 1 che prevede moni immaturi, ma rappresentando la salute denti del in via di sviluppo. sono ottenuti le principali minacce che di leuno donne aspetto spesso sottovalutato di vitale un approccio FA del reparto di Terapia Intensiva Neonatale Italiana del Farmaco). ca di base effettuata la Torre della Ri- l’utilizzo nei neonati prematuri di una per nuova estremamente per la prevenzione e del Dipartimento Salute Donna e Bambino di Inoltre, in pochi sanno che lo sviluppo del senso incintepresso possono affrontare. importanza la futura mamma innovativo e il suo bamSi tratta di un progetto che nasce dalla sinerPadova per lo svolgimento degli studi di Fase cerca PediatricaPertanto, in applicazioni cliniche al letto èterapia, le vescicole che nelle cura dellaorali displasia del gusto inizia già nella vita fetale, all’incirca prima di concepire consigliabile alle extracellulari, bino. Adottare buonelaabitudini puòbroncopolmonare”. garangia fra di Padova, Azienda Ospedale Infatti, del paziente. clinico internazionale pren- per fasicontrolli precliniche (in vitro etire in vivo), hanno preIl loro utilizzo contribuendo in ambito neonatale è stato 1, un riconoscimento che è stato possibile nelUniversità secondo trimestre di gravidanza. in Il trial donne di recarsi dal dentista perioun sorriso sano per entrambi, e l’Istituto di Ricerca Pediatrica gravidanza mangiare conCittà unadella certa de frequene durante la Neonatale gravidanza èsentato altrettanto a un’esperienza più anni serena e gioil via pressodici la Terapia Intensiva risultatifonestremamente promettenti edi maternità ipotizzato otto fa dall’incontro tra il Prof. grazie alla rigorosa attività di formazione di Speranza, che hasaporiti prodotto(quali questaaglio, “ricerca za alimenti cipolla, porro, Ospedale-Università damentale mantenere una buona igienesicurezza orale e– spiega iosa.il Investire nella salute è une passo dell’Azienda di Padova, un’ottima prof. Eugenio Eugenioorale Baraldi il Prof. imMaurizio Muraca, tutto il personale medico e infermieristico del traslazionale” in Padova”, scalogno,presentata cavolo, “made carciofo, peperone,centro aspararegolarmente preveportante verso una maternità e inrigenerativa salute. e vescicole reparto di neonatologia che ha raggiunto tutti hub delconsultare triveneto perilladentista prematurità, e Baraldi, per direttore del Dipartimento di Salute esperto di felice medicina
I
di recente presentata tra gli altri dal Direttore generale Azienda Ospedale, Giuseppe Dal Ben, e dalla rettrice dell’Università di Padova,
verranno inclusi nello studio neonati di peso inferiore a 1500 grammi. La sperimentazione è coordinata dal centro patavino e coinvolge 4
della Donna e del Bambino di Padova e Direttore scientifico dell’IRP Città della Speranza -. Queste microvescicole, grazie al loro contenu-
extracellulari. Da allora è partita una lunga sperimentazione preclinica con vescicole extracellulari esplorata con modelli in vitro e
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gi, sedano e spezie) permette al bambino di sperimentare questi gusti attraverso il liquido amniotico e quindi di non avere problemi di accettazione durante l’allattamento e l’alimentazione negli anni successivi. Anche durante l’allattamento, i sapori degli alimenti assunti dalla nutrice passeranno nel latte, caratterizzandone il gusto. È infine dimostrato che il bambino allattato al seno, quando cresce ha una dieta più sana, ricca di frutta, verdura e fibre e accetta più facilmente nuovi alimenti.
gli standard internazionali richiesti. È la prima sperimentazione di fase 1 che viene attivato nell’Azienda Ospedale-Università di Padova.
Sintonizzati La tua salute, in buone mani sul futuro. Avvisiamo i gentili pazienti che il poliambulatorio, Veneto24 passa al di ultima il punto prelievi e lasistema clinica dentale generazione DAB che permette di ascoltare anche SONO APERTI IL SABATO MATTINA la radio con una qualità audio perfetta. SU APPUNTAMENTO
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A tavola
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Rubrica a cura di
Idee in cucina, facili e sfiziose
Sara Busato
Febbraio si colora con sfumature intense, sia nei prodotti ortofrutticoli di stagione che nella varietà di colori che offrono. Facili ricette con i prodotti di stagione per affrontare con gusto il mese più corto dell’anno
RISOTTO PERE E TALEGGIO
INVOLTINI DI VERZA RIPIENI
TORTA PERE, MANDORLE E SCAGLIE DI CIOCCOLATO
Un primo piatto sfizioso e originale che unisce la dolcezza della pera al gusto intenso del taleggio. Un connubio perfetto tra sapori contrastanti che si fondono in un piatto cremoso e irresistibile. Ingredienti: 320 g di riso; 2 pere mature; 150 g di taleggio, tagliato a cubetti; 1 cipolla; mezzo litro di brodo vegetale; 80 ml di vino bianco secco; 50 g di burro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.; Noci tritate o foglie di timo fresco per guarnire Preparazione: Pulire le pere, sbucciale e tagliale a dadini piccoli. Mettile da parte. Scaldare il brodo in un pentolino e tenerlo caldo a fuoco basso. In una padella ampia, sciogliere metà del burro insieme a un po’ di olio extravergine d’oliva a fuoco medio. Aggiungere la cipolla tritata e soffriggere finché diventa trasparente. Aggiungere il riso nella padella e tostarlo per un paio di minuti, mescolando costantemente fino a quando i chicchi diventano leggermente trasparenti sui bordi. Sfumare con il vino bianco e lasciare evaporare l’alcol. Aggiungere il brodo caldo, mescolando di tanto in tanto. Continuare fino a quando il riso diventa cremoso e al dente. Nel frattempo, in una padella a parte, saltare i dadini di pera in una noce di burro fino a quando diventano leggermente dorati. Quando il risotto è quasi pronto, aggiungere i dadini di pera il taleggio a cubetti. Mescolare fino a quando il formaggio si è fuso e il risotto ha raggiunto una consistenza cremosa. Guarnire con noci tritate o foglie di timo fresco
Un piatto principale creativo e delizioso. Gli involtini di verza farciti con pollo e fontina sono un piatto principale sfizioso e versatile, adatto sia per il pranzo che per la cena.. Ingredienti: : foglie di verza; 250 g di petto di pollo; 1 cipolla grande;100 g di fontina;20 g di parmigiano; olio extravergine d’oliva; noce moscata; sale e pepe Preparazione: Lavare le foglie esterne della verza. Sbollentatele per circa tre minuti in una pentola piena di acqua salata. Mettere la verza sbollentata a raffreddare su un tagliere stando attenti a non romperla e non sovrapponendo le foglie. Nel frattempo, in una pentola soffriggete la cipolla e mescolatela con la carne e le patate precedentemente cotte. Aggiungere il formaggio, l’uovo, un po’ di noce moscata, sale, pepe, olio. Passare in forno ventilato a 180 gradi per circa 20 minuti stando attenti che non si dorino troppo. È possibile cuocere gli involtini di verza in padella a antiaderente oliata per circa 15 minuti, girandoli a metà cottura così da far dorare entrambi i lati
Un dolce soffice e goloso, che piace sia ai grandi che ai bambini. Può essere servito anche a colazione o a merenda, sorseggiando una tazza di tè fumante oppure un cappuccino caldo. Ingredienti: 100 g di farina 00; 70 g di burro; 100 g di zucchero; 600 g di pere Williams; 50 g di mandorle sgusciate; 100 g di cioccolato fondente
Preparazione: Tritare in un mixer le mandorle con la metà dello zucchero. Unire la farina con un pizzico di sale e il burro tagliato a dadini. Lavorare l’impasto fino a ottenere un impasto omogeneo. Avvolgere il panetto di pasta in pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigorifero per 30 minuti. Nel frattempo, tagliare le pere a dadini. Riprendete la pasta e stendetela in uno stampo per crostate, imburrato e infarinato. Distribuite le pere e le scaglie di cioccolato. Passate in forno preriscaldato a 180° e cuocete la torta per 40 minuti.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Questa volta potreste riuscire a realizzare tutti i vostri progetti: la fortuna v greeni assiste nell’ambito lavorativo e in quello affettivo. Si prospetta un periodo di affermazione e stabilità.
Avete tutta l’intenzione di essere ottimisti, di assecondare il vostro spirito d’avventura e di esprimere il meglio di voi stessi in ogni situazione. Febbraio vi regala grandi emozioni.
TORO Vi concedete più attenzione al vostro benessere e vi prendete cura di voi stessi. Riuscite ad ascoltarvi di più e ad accogliere con più chiarezza le vostre emozioni e i vostri sentimenti.
Febbraio verso una nuova stagione, tra leggerezza e nuove sfide
GEMELLI Fiducia in voi stessi è la strategia giusta per aprirvi la strada verso il successo, consentirvi di vivere un periodo di prosperità, di soddisfazioni con riconoscimenti e anche opportunità finanziarie.
CANCRO Siete coinvolti in una serie di impegni ed iniziative che non avevate previsto. La vostra energia e lo spirito di iniziativa vi condurranno con successo verso nuove esperienze.
VERGINE Cercate nuove strade e nuovi stimoli per crescere. Le sfide vi appassionano e le affrontate con motivazione. Riuscire ad affermarsi è una salutare boccata di fiducia.
E’ tempo di rinnovarsi e di mettersi in vista con le vostre idee innovative e la vostra propensione al cambiamento. Dovete convincere chi vi è accanto che state percorrendo la strada giusta.
SAGITTARIO
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LEONE Dopo tanti sforzi e tanti sacrifici otterrete i riconoscimenti professionali che meritate. La vostra caparbietà e la forza di volontà saranno premiate. Metterete in luce tutto il vostro carisma.
SCORPIONE
Potete anche spingervi a prendere decisioni audaci e concedervi qualche nuovo incontro per movimentare la vostra routine e trovare nuove motivazioni.
CAPRICORNO Creatività ed emozioni contribuiranno a rendere più armoniosa la vostra giornata. Dedicatevi alle cose che vi appassionano senza rinunciare alla vostra rigorosa autodisciplina.
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Vi aspettiamo per trascorrere una serata all’insegna del divertimento ! Carri allegorici SABATO 16 MARZO 2024 dalle 20.30 ! SCARICA L’APP RADIO VENETO24
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Via dei Martiri, 5 • CAVARZERE
Vi siete imposti una serie di buoni propositi che via via, con calma ma determinazione, volete portare a compimento per consentire alla vostra vita una svolta significativa.
PESCI Avete deciso di non rincorrere tutte le cose ma di fare una selezione di ciò che per voi è importante. Coltivate il vostro orto e raccoglierete frutti grandiosi.
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commercio siderurgico
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