laPiazza di Adria - Ottobre 2023

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OTTOBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 190

di Adria

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La lunga strada della sicurezza Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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ulle cause della strage del cavalcavia a Mestre saranno le indagini e le perizie a fare piena luce, si spera, e a cercare di fornire delle risposte di fronte ad un dramma che toglie il fiato e spalanca un abisso. Il tragico volo dell’autobus pieno di turisti, i soccorsi disperati, le vittime adagiate sull’asfalto e coperte da un telo sono immagini che ci accompagneranno a lungo e che continueranno ad interrogarci con severità. Al di là delle polemiche dei primi giorni e delle reazioni dettate anche dall’emotività, il disastro di Mestre pone in tutta la sua complessità la questione della sicurezza nella mobilità, sulle nostre strade come sui mezzi di trasporto. Da una parte è evidente, pressoché ovunque, che la nostra rete stradale presenta innumerevoli criticità che non si possono certo risolvere in tempi brevi. Ma per questo non si possono nemmeno ignorare o trascurare. Dall’altra anche a bordo di molti mezzi di trasporto collettivi, dai bus ai treni, i problemi, piccoli e grandi, sono all’ordine del giorno e lo sanno bene sopratutto i pendolari. La sicurezza costa e non sempre le soluzioni messe in campo sono efficaci, questo è un dato di fatto, però non possiamo farne a meno, perché altrimenti il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto. Addirittura insostenibile, come nel drammatico volo dal cavalcavia di Mestre.

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“IN ARRIVO DALLA REGIONE RISORSE PER LA SANITÀ E CANTIERI CON IL PNRR” Il sindaco di Adria Barbujani fa il punto sui temi caldi in città. Tra questi anche la viabilità, la sicurezza e l’organizzazione degli eventi invernali Servizio a pag. 6

L’INTERVISTA

FUSIONI DI COMUNI: IN VENETO REFERENDUM A FINE OTTOBRE, QUORUM ABBASSATTO AL 30 PER CENTO

Servizio a pag. 29

ARTIGIANATO E IMPRESE, BOSCHETTO: “I BONUS EDILIZI SONO NECESSARI, MA CI SERVONO LAVORATORI” Servizio a pag. 28

PNRR E IMMIGRAZIONE: I SINDACI DELL’ANCI FANNO QUADRATO E FIRMANO UN APPELLO AL GOVERNO

Migranti

Servizio a pag. 27

Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto

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l Parco Regionale dei Colli Euganei è ufficialmente candidato nella Rete mondiale delle riserve della biosfera MAB UNESCO. Il dossier di candidatura dopo un’attenta analisi è stato approvato dal comitato tecnico nazionale ed è iniziato il negoziato internazionale che ci auguriamo, incrociando le dita, abbia esito positivo. Se così sarà il Veneto conterà tre riserve della biosfera Unesco, venendo i Colli dopo il Delta del Po e il Monte Grappa.

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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Riconoscimento per il vigile eroe

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a rischiato la propria vita per salvare dalle acque del Canalbianco un 45enne già noto ai Servizi sociali e alle forze dell’ordine, che al culmine di un’accesa discussione con la compagna e alcuni passanti intervenuti per salvare la donna - si era gettato in acqua all’altezza dei giardini Bocchi - Ponte San Pietro.Per questo Olivo Saul, vicecomandante alla polizia locale di Adria, sarà premiato con un attestato di merito. L’agente è in forze al Comune dall’agosto del 2022. I fatti. È un mercoledì come gli altri ad Adria, quando un uomo inizia a inveire e picchiare la propria compagna in strada. Alle spalle, una situazione di disagio ben nota ai servizi sociali comunali. L’uomo non si ferma nonostante l’intervento dei passanti, che cercano di placarlo. Una donna finisce all’ospedale per questo, senza fortunatamente conseguenze gravi. Interviene poi un altro passante. Fino a quando il 45enne si vede senza via di fuga e scavalca la ringhiera gettandosi in acqua. Dopo il tuffo, però il corpo resta immobile, come privo di vita. Temendo il peggio il vigile Saul, che nel frattempo era arrivato in loco, non ci pensa un attimo e si tuffa a sua volta, salvando così una vita. E non è nemmeno la prima volta che Saul si rende protagonista di gesti simili. Nove anni fa insieme a un collega salvò dalle fiamme quattro persone. La tragedia scampata avvenne a Preganziol, nel trevigiano, quando all’interno di una casa abitata da cingalesi scoppiò un incendio mentre due donne cucinavano con un fornello da campeggio. Insieme a loro si trovavano in quel momento anche due bimbe. Provvidenziale il passaggio di un’auto della polizia locale, con a bordo Olivo Saul e un collega. Viste le fiamme i due vigili impugnarono l’estintore presente in auto riuscendo a domare il fuoco prima che la bombola esplodesse.

Un vero tesoro per la nostra regione, una di quelle col maggior numero di siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, bene nove. Padova coi suoi cicli di affreschi, le Colline del Prosecco e le Dolomiti sono solo le ultime tappe di un cammino che ha già toccato Venezia e la sua Laguna, Verona, Vicenza e le architetture palladiane, le Ville Venete, i siti Palafitticoli, le Fortezze veneziane. Ma siamo presenti, con le Perle di vetro e il Tocatì, anche nell’elenco del patrimonio immateriale, all’interno del quale speriamo sia inserita presto anche la messa a riposo delle uve del Valpolicella. La Regione ha sostenuto tutti questi progetti ed è pronta a sostenerne di nuovi perché il riconoscimento Unesco è strategico per la crescita del Veneto. Io ribadisco sempre che il nostro compito è far crescere il Veneto e non farlo morire. Far parte di questo circuito è il destino naturale di tutte quelle enormi ricchezze naturali, storiche, artistiche di cui disponiamo. Il riconoscimento Unesco può rappresentare per interi territori un vero rinascimento. Sono quattro anni che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene lo hanno guadagnato come un premio alla bellezza di quelle terre ma anche il lavoro di coloro che hanno saputo cogliere la grande sfida di investire sul turismo emozionale e sui circuiti, solo apparentemente minori. Le proiezioni dicono che per il decimo anno dal riconoscimento si raggiungerà il milione di presenze turistiche.

Un uomo si era tuffato nel Canalbianco dopo una violenta lite Listrop Italia Incoming

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Giorgia Gay

di Adria

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 ottobre 2023


Adria

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L’intervista. Il sindaco di Adria Barbjani fa il punto, anche alla luce del recente incontro con il presidente del Veneto Zaia

“Sanità, infrastrutture, personale e cantieri Pnrr le nostre priorità” S

anità, infrastrutture, sicurezza, carenza di personale. Molti i temi caldi sul tavolo del sindaco di Adria Massimo Barbujani, che recentemente con quasi tutta la giunta ha incontrato il presidente del Veneto Zaia. Sindaco, perché l’incontro? Quali temi avete affrontato? “Si tratta di una visita che era stata più volte rimandata per impegni inderogabili del presidente e poi per la morte del dell’ex presidente della Repubblica Napolitano. Perciò non ci siamo incontrati a Venezia a Palazzo Balbi ma siamo andati a San Vendemiano e ci siamo visti a margine di un incontro istituzionale. È stata una visita con tutta la giunta al completo tranne l’assessore all’urbanistica Crepaldi che non è potuto essere presente. In primis abbiamo parlato di sanità, perché siamo molto preoccupati per il nostro ospedale e Zaia mi ha assicurato che arriveranno felici novità”. Cioè risorse? “Risorse sì, che andranno a sistemare delle criticità importanti. Il pronto soccorso deve essere ‘reinventato’, perché è una vita che dicono che ci sono dei soldi, delle risorse, ma poi queste troppe volte vengono aspirate da Rovigo e questo non sta bene. Ma ci saranno anche novità sul fronte del personale e in particolare dei primariati”. Di cos’altro avete parlato con Zaia? “Di viabilità e soprattutto del problema che abbiamo sul discorso della Romea, con quel-

la famosa bretella che doveva collegare Santa Margherita con Codigoro e che è stata un po’ parcheggiata dalla giunta Barbierato. Mi sono sentito con il sindaco di Cavarzere e stiamo cercando di rimettere insieme tutti i comuni che potrebbero essere interessati da questo intervento. Io ho attenzionato sia l’assessore alle Infrastrutture regionale De Berti sia il presidente Zaia. E poi abbiamo parlato della rotatoria che c’è in fondo al cavalcavia in direzione Cavarzere: anche quella necessita di un intervento da parte della Regione. Infine, si è discusso di un’opera che per noi è importante per evitare che il nuovo insediamento che sta nascendo nell’ex azienda Sochoterm porti un traffico pesante molto importante su via Risorgimento. Dobbiamo pensare a un’alternativa, che potrebbe essere quel famoso sottopasso che è stato accantonato da tanto tempo”.

“Con l’arrivo del nuovo segretario comunale dormo sonni più tranquilli. È come un direttore d’orchestra: senza non si può suonare” Intanto è arrivato il nuovo segretario comunale: questo ha sbloccato la macchina amministrativa? “Da quando è arrivato finalmente dormo sonni più tranquilli, perché il Comune è come un’orchestra e senza

La giunta di Adria con il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia

direttore non funziona. Perciò finalmente abbiamo delle buone notizie, anche perché la situazione del personale è molto preoccupante. Do solo un numero: nel 2017 quando ero sindaco io c’erano 115 dipendenti mentre adesso sono 90, perciò si tratta di 25 persone in meno e non sono poche. Quindi la priorità che ho dato al segretario è quella delle assunzioni in due comparti: settori demografici e vigili urbani”. Sul fronte dei lavori pubblici che autunno sarà? “Di lavori ce ne sono un sacco grazie al Pnrr. Tra questi, l’asilo nido, un lavoro che è stato programmato e sta procedendo bene. Speriamo che terminino i lavori nei tempi previsti. Poi abbiamo il capitolo rigenera-

zione urbana di corso Garibaldi e tante altre cose che stanno venendo avanti volta per volta. Perché, ripeto, non abbiamo una struttura secondo me adeguata all’impegno che questi fondi comportano. Non è semplice seguire tutta la burocrazia necessaria per accedere a questi bandi”. Gli eventi estivi sono andati bene. Per l’autunno-inverno avete già programmato qualcosa? “Le dimissioni del vecchio cda di Adriashopping hanno rallentato l’organizzazione perché il coordinamento sulle iniziative ùrivolte ai commercianti sono in capo a questa associazione. Comunque ci saranno degli eventi e sono ottimista che le cose si possa-

no risolvere nel miglior modo possibile perché abbiamo il Natale dietro le porte”. Un’ultima domanda: ci sono stati tensioni con i migranti ospitati a Borgo Fiorito recentemente. Com’è la situazione ora? “Non dico che il problema è risolto però da quando abbiamo avuto una riunione con il prefetto la presenza di forze dell’ordine è diventata molto consistente e puntuale. Prima c’era un via vai di persone non controllate e si parlava di prostituzione, giro di droga e quant’altro. Adesso con la presenza delle forze dell’ordine si sentono meno liberi di fare quello che vogliono”. Giorgia Gay


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Adria

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Servizi. Uno spazio per accogliere le richieste dei cittadini su tutte le pratiche necessarie alla gestione della tariffa

In città un nuovo sportello utenti di Ecoambiente- Asm set È

stato inaugurato lunedì 9 ottobre ad Adria, nei locali situati in Corso Vittorio Emanuele II n.124 – Galleria Massimo il nuovo Sportello Utenti – Clienti EcoambienteASM Set, in linea con le previsioni dei rispettivi piani industriali aziendali. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco di Adria Massimo Barbujani, dell’assessore all’ambiente Giorgio D’Angelo, dei rappresentanti del consiglio di amministrazione di Ecoambiente e di ASM Set nonché del Presidente del Consiglio di Bacino di Rovigo, Vinicio Piasentini. Il Presidente del Consiglio di amministrazione di Ecoambiente, Giampaolo Frigato, l’amministratore delegato Adriano Tolomei e il Consigliere Chiara Turolla, con il soste-

gno del Direttore Tecnico Walter Giacetti, confermano che lo sportello di Adria, ottavo nell’elenco di quelli finora aperti al pubblico nel territorio della provincia di Rovigo, è uno spazio pensato per accogliere e ascoltare le richieste dei cittadini-utenti riguardo a tutte le pratiche necessarie alla gestione della tariffa rifiuti e all’accompagnamento al tanto atteso passaggio alla tariffa puntuale, che introdurrà il criterio della progressività dei costi in base all’utilizzo del servizio e in particolare al numero di conferimenti del nuovo contenitore di rifiuto secco residuo, dotati di un apposito microchip che consente l’associazione degli svuotamenti effettuati ad ogni singola utenza permettendo così di regolare la tariffa in base al servizio reso.

Il nuovo sportello Ecoambiente di Adria rispetterà il seguente orario di apertura al pubblico, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30 ed il martedì dalle ore 14.30 alle 17.30. Nel rispetto del protocollo di intesa siglato tra le due società a capitale pubblico, i locali saranno condivisi con ASM Set S.r.l., che utilizzerà la struttura per dare assistenza ai propri clienti e per proporre ai clientistessi la fornitura di prodotti energetici e di tutti i servizi a questi collegati, proponendosi come interlocutore di elevata qualità, dinamico e innovativo, capace di soddisfare in modo efficace le specifiche necessità dei diversi segmenti di clientela nel rispetto del territorio, della sicurezza e delle esigenze di risparmio energetico.

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La minoranza. Il movimento civico punta il dito contro l’amministrazione Barbujani

“Necessaria un’importante riqualificazione di Canareggio” I

l movimento civico Impegno per il bene Comune ne è certo: è necessario intervenire con un’estesa riqualificazione per garantire un futuro a Canareggio. “L’indicazione politica dell’ex amministrazione Barbierato, in merito alla riqualificazione del quartiere Canareggio, che prevedeva l’impiego di 3 milioni di euro di fondi Pnrr, era chiara riguardo la presenza dei pini marittimi – spiegano dal Movimento civico –: in caso di comprovate situazioni di mancanza di sicurezza era opportuno sostituire i pini con altre alberature più sicure, ma di età e costituzione tali da mantenere le qualità che oggi portano i pini. La volontà politica era inoltre quella di mettere alberi anche lungo Corso Mazzini, spostando le attuali essenze all’interno di parchi pubblici”. La situazione però ora appare completamente diversa. “A distanza di oltre 100 giorni dall’inizio del lavoro della nuova amministrazione non sappiamo oggi quale sia la volontà dell’attuale giunta e del sindaco Massimo Barbujani, che non si possono nascondere dietro i progetti presentati – prosegue il gruppo civico –. In modo chiaro e netto l’attuale giunta può e deve scegliere il destino di questi alberi motivando alla cittadinanza. Esiste inoltre una

“A distanza di oltre 100 giorni dall’inizio del lavoro della nuova amministrazione non sappiamo oggi quale sia la volontà dell’attuale giunta e del sindaco Massimo Barbujani, che non si possono nascondere dietro i progetti presentati”

PIZZERIA delibera del 20 luglio 2023 che approva il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera fatto da questa giunta”. “Un’opera così importante

“L’indicazione politica dell’ex amministrazione prevedeva l’impiego di 3 milioni da fondi Pnrr per la riqualificazione della zona” avrebbe dovuto perlomeno essere presentata e condivisa con la comunità, ma non è stata presentata neppure ai consi-

glieri di minoranza – aggiunge la lista civica di Barbierato –. Per questo motivo, in questi giorni, abbiamo presentato un’opportuna interrogazione per capire quello che il sindaco avrebbe dovuto spontaneamente e doverosamente comunicare”. “È importante ricordare che il sindaco ha già rifiutato un confronto da noi – concludono dal Movimento – offerto per un passaggio di consegne storico ed unico, sicuramente nella quantità (25 milioni di euro) e nella varietà (frazioni, sociale, parchi...) di interventi assicurati alla nostra comunità dalla precedente giunta”.

del giorno la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica del Comune di Adria ed in

particolare della frazione di Cavanella Po, da troppo tempo soggetta a illeciti di varia entità.

per averci scelto e per continuare a sceglierci

Gaia Ferrarese

Troppi illeciti a Cavanella Po: potenziate le forze dell’ordine Si è tenuta nella mattina del 20 settembre scorso la riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduta dal Prefetto della provincia di Rovigo, Clemente Di Nuzzo. A presenziare all’incontro, molti amministratori del territorio, tra cui l’assessore alla sicurezza del Comune di Rovigo Giorgia Businaro, il sindaco di Adria Massimo Barbujani, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, anche in rappresentanza del presidente della Provincia e i vertici delle forze di polizia. Tra gli argomenti all’ordine

GRAZIE

Nel corso della riunione è stato concordato di potenziare la presenza sul territorio delle Forze dell’Ordine, prevedendo specifici servizi anche in concorso con la Polizia Locale. L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio mira a prevenire il verificarsi di fatti illeciti e rappresenta il segno della massima attenzione verso il territorio di Adria. Il Prefetto ha inoltre condiviso e apprezzato le iniziative dell’Amministrazione comunale volte ad evitare ogni forma di degrado e ad accrescere la percezione di sicurezza dei cittadini.

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Rigenerazione urbana. Il progetto finanziato dal Pnrr prevede una riduzione dei posti auto

Abbattimento dei pini lungo Corso Garibaldi, è polemica I

l dibattito sull’abbattimento dei pini marittimi lungo Corso Garibaldi divide la comunità di Adria. La decisione dell’amministrazione comunale di abbattere 62 pini marittimi lungo Corso Garibaldi per poi sostituirli con altri alberi ha sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i cittadini. La questione ruota attorno a due posizioni contrastanti. Da un lato, c’è chi sostiene che l’abbattimento dei pini sia una mossa necessaria per affrontare i problemi di sicurezza, come aghi, rami caduti durante i temporali e radici dannose per l’asfalto. Dall’altro lato, chi vede questi alberi come un valore paesaggistico, storico ed ecologico per la città. In ogni caso, il progetto di rigenerazione urbana finanziato con fondi Pnrr, oltre all’abbattimento di tutti i 62 alberi, prevede anche la riduzione del numero di posti auto dagli attuali 261 a 160.

maestosi, in pieno vigore ed ornamento senza mostrare difetti strutturali evidenti. “Ricordiamo – prosegue Bolzon – che pochi anni fa è stato eseguito proprio dal Comune un intervento di ripulitura delle chiome per circa 20.000 euro di intervento, a rimarcare la volontà di conservazione di questo prezioso patrimonio arboreo e per garantire la sicurezza di pedoni ed autovetture. Anche la tipica problematica

Guendalina Ferro

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Chi è favorevole pensa ai problemi di sicurezza, chi è contrario al valore paesaggistico, storico ed ecologico degli alberi “Non mi è chiaro come sia perseguibile questo obiettivo facendo tabula rasa di quanto c’è e sostituendo alberi quasi secolari con un notevole volume di chioma e dei fuscelli che impiegheranno decenni a crescere prima di raggiungere il volume delle chiome attuali e poter offrire la stessa ombreggiatura, senza considerare tutte le problematiche di attecchimento di un albero di nuovo impianto” commenta Ermes Bolzon di Legambiente, che aggiunge: “Perché non pensare a mantenere le alberature esistenti, prevedendo già da ora, una volta che termineranno il loro ciclo di vita, di sostituirle progressivamente con altre essenze?”. L’abbattimento, secondo Legambiente, potrebbe avere un senso nel caso di alberi che compromettano la sicurezza pubblica a causa di malattie, parassiti, attacchi fungini, carie, deperimento o instabilità, ma gli alberi in oggetto non presentano situazioni di questo tipo; al contrario si offrono

del sollevamento superficiale delle radici non è così critica e può essere risolta con interventi puntuali di manutenzione al piano viabile ed ai marciapiedi, senza per questo dover abbattere tutto il viale. In piazza Repubblica a Porto Viro, alberi analoghi non presentano tale problematica perché hanno un adeguato spazio per lo sviluppo delle radici”.

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Pro loco: presentato il Numero unico 2023 A fine settembre, nel cortile della Fondazione Franceschetti e Di Cola, è stato presentato il Numero Unico 2023 della Pro Loco. L’edizione di quest’anno è stata dedicata a due grandi amici della comunità, Roberto Naldini e Luigi Passadore. Antonio Giolo ha aperto la serata sottolineando che questa edizione del Numero Unico ci porta alla scoperta delle nostre radici, unendo persone provenienti da luoghi diversi, vicini e lontani. La prima parte della presentazione è stata dedicata alle famiglie che sono scese dai monti ad Adria e che hanno lasciato un segno importante nella storia della città. Lo scorso anno, queste famiglie sono state celebrate con una passeggiata letteraria nell’ambito dell’iniziativa regionale “Il Veneto Legge” promossa dalla Pro Loco e dalla Biblioteca Comunale. È stato anche ricordato il fenomeno contrario, ossia la migrazione dalla pianura alla montagna, e sono stati commemorati gli adriesi morti nel disastro del Vajont, in occasione del sessantesimo anniversario di quest’evento. In particolare, è stata menzionata la storia di Marinella Callegari, una bambina di Baricetta scomparsa nel disastro, il cui quaderno sporco di fango è conservato nel cimitero monumentale di Fortogna.La presentazione ha anche toccato il tema della migrazione degli adriesi verso l’America Latina alla fine del XIX secolo e verso il Piemonte e la Lombardia negli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso. Numerosi adriesi emigrarono in Brasile nel 1891, molti dei quali non fecero mai ritorno. Il Numero Unico ha l’obiettivo di far riflettere sulla dinamica delle migrazioni che ha sempre influenzato e ridefinito le comunità, incluso quella di Adria. La copertina del Numero Unico è stata arricchita da un’immagine significativa: un dettaglio di un murale che affronta il tema dell’emigrazione, realizzato negli anni ‘80 dall’artista cileno Eduardo Sanfurgo Lira. L’opera, restaurata due anni fa dagli artisti Alessandro Cannatà e Tommaso Lucadamo, è situata sulla parete della palestra che si affaccia su Piazzale dalla Chiesa. Ad allietare la serata il Gruppo di ocarine “Note d’argilla,” composto da Gildo Turolla, Mario Marafante, Laura Cecchetti, Raffaele Spinello, Paola Bellettato, e accompagnati da Gessica Reddi al pianoforte. La presentazione si è svolta in una location suggestiva, curata nei minimi dettagli da Lucia Tiozzo, segretario della Fondazione Franceschetti e Di Cola.


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PROTAGONISTI A NORD EST Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di

Veneta Pesca. Il mercato resta stabile nonostante il nuovo arrivato nelle acque del Delta

La pesca del futuro? Deve adattarsi all’evoluzione biologica dei nostri mari I

l granchio blu continua a proliferare nelle acque deltizie del Veneto, riducendo drasticamente e complicando il mercato delle vongole. La situazione si prospetta tragica, ma non spaventa comuqnue Veneta Pesca. “Il comparto della pesca è comunque stabile nelle vendite – afferma Michele Cattin, responsabile logistico e alla comunicazione dell’azienda di Porto Viro –. Sicuramente risente meno dell’anno scorso dell’aumento dei costi energetici. Anzi, siamo in leggera crescita, anche se solo grazie all’aumento del prezzo del prodotto ittico”. La situazione nei mari infatti non è delle migliori: si fa sempre più fatica a trovare pesce. “Sicuramente il granchio blu non aiuta, specialmente il mercato delle vongole – continua Cattin –: l’ incertezza della produzione ha portato a una

Veneta Pesca: “Da 51 anni al servizio di supermercati e pescherie”

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riduzione della semina e così ora il comparto sta producendo molto meno e i prezzi si stanno alzando”. “C’è una crisi molto forte che si paleserà nei prossimi mesi nelle nostre zone – spiega il responsabile logistico di Veneta Pesca –. Il mercato andrà a sopperire la mancanza di vongole con l’importazione, ma il pericolo che la vongola sparisca dalle nostre tavole è

dietro l’angolo. È certamente prematuro da dire, dato che si stanno adottando delle contromisure, come gabbie e recinti per proteggere la vongola del Delta, però finchè non si troveranno soluzioni più adeguate il rischio resta. Sicuramente la vongola diventerà sempre più un prodotto con minor produzione e a prezzo più alto”. “La nostra realtà aziendale, com-

merciando un po’ di tutto e grazie anche alla sua posizione geografica, non avrà comunque di che temere: in assenza di vongole la nostra offerta rimarrà comunque ricca e variegata – conclude Michele Cattin –. La risposta più tempestiva al cambio dei tempi e all’evoluzione biologica delle nostre acque infatti è soltanto una: cercare di adattarsi”.

Produzione di vongole in calo: il granchio blu non è il solo colpevole Pesca. “Già prima dell’arrivo del granchio blu, erano anni che i cambiamenti climatici in atto stavano portando a una riduzione delle vongole, soprattutto per quanto riguarda Delta del Po – spiega Michele Cattin –. Il motivo è chiaro: anche la nostra vongola è una specie aliena al nostro territorio”. “La vongola che noi commercializziamo è una vongola filippina – continua il titolare di Veneta Pesca – che è stata portata nel nostro territorio ancora negli anni Ottanta e da lì poi ha trovato qui il suo nuovo habitat: la sua proliferazione è cresciuta fino a creare il settore delle vongole veraci che è importantissimo per il nostro territorio. Il problema è che adesso sembra che il territorio faccia più fatica a autorigenerare questa specie, indipendentemente dal granchio blu”. “Come azienda dobbiamo stare attenti ai cambiamenti climatici in atto e a questa evoluzione di specie aliene che possono arrivare: oggi è il granchio blu, domani non si esclude possa qualcos’altro. E c’è comunque poi anche un’evoluzione generale data dalla temperatura dell’acqua e dai cambiamenti climatici che portano il nostro territorio a delle mutazioni – conclude Cattin –. Noi dobbiamo essere in grado comunque di sopperire a tutto ciò”.

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eneta Pesca nasce a Porto Viro cinquantun anni fa, nel 1972.

“All’inizio si commerciava solamente nel territorio del Delta – spiega Michele Cattin–: era una realtà di piccolo commercio. Poi nel tempo siamo cresciuti, acquisendo diversi mercati di vendita e adesso è un’azienda che fa oltre 60 milioni di euro di fatturato all’anno e commercializza praticamente in tutto il nord e centro Italia, attraverso una logistica mista”. “In questo modo riusciamo a servire le migliori e più grandi catene di supermercati in Italia, tra cui Esselunga, Coop e Conad – continua Cattin –, fornendo sia pesce fresco che congelato. Siamo poi specializzati anche nel servire le pescherie”. “Il nostro settore è molto stabile: cresce in percentuale ogni anno. La sfida di oggi sta per di più nel cogliere i cambiamenti in gioco: nel tempo il consumo di pesce è mutato con il cambio dell’organizzazione famigliare. Oggi le famiglie hanno meno tempo, dunque il pesce che si vende di più nei supermercati è pesce che ha una certa velocità di preparazione, quindi già pulito o addirittura precotto. È cambiato dunque anche il lavoro che vi sta dietro: il pesce oggi richiede una lavorazione maggiore – conclude il titolare di Veneta Pesca –. Ma nel tempo comunque Veneta Pesca si è adattata a questa evoluzione, riuscendo comunque ad offrire il miglior servizio a supermercati e pescherie”.


Adria

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Alzheimer/1. L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di alcuni ospiti, familiari ed educatori

Al Csa inaugurata la panchina del colore dei “nontiscordardime” A

lla fine di settembre, nel giardino centrale del Centro Servizi Anziani, è stata inaugurata una panchina speciale dedicata all’Alzheimer, dipinta del colore dei “nontiscordardime”, i fiori simbolo di questa malattia. L’evento si è svolto nella struttura di Riviera Sant’Andrea ed è stato organizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa forma di demenza sempre più diffusa, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione. La panchina è stata realizzata con il contributo di alcuni ospiti, familiari degli ospiti e educatori della struttura. Sulla panchina sono presenti due scritte significative: “Sostare con te”, un invito a dedicare del tempo in compagnia di chi vive una situazione di fragilità, un momento che può essere condiviso anche ammirando i fiori del

giardino. La seconda frase, “So... stare con te”, richiama l’impegno costante che è la missione dei luoghi di cura come il Centro Servizi Anziani di Adria. Questo impegno consiste nell’essere capaci di stare accanto agli anziani nelle loro diverse condi-

“La panchina vuole ricordare tutto quello che gira attorno a questa malattia, per la quale servono impegno in termini di ore e di dedizione” zioni, mettendo al centro la loro persona e creando un ambiente accogliente. “Siamo una realtà del territorio che ha al suo interno un nucleo dedicato alle persone che soffrono di Alzheimer – ha

detto Il presidente Simone Mori –. Una malattia subdola, perché coinvolge la famiglia di chi ne è affetto. Una malattia per cui si registrano casi in aumento e che nel momento in cui si manifesta cambia la vita di tutta la famiglia, che deve essere aiutata

e supportata a tutti i livelli. La panchina vuole ricordare quotidianamente tutto quello che gira attorno alla sfera dell’Alzheimer, sia le persone coinvolte che i loro famigliari. Una malattia per la quale serve molto impegno in termini di ore e di

dedizione”. A presenziare all’evento le autorità civili locali che hanno ribadito che verrà aperto ad Adria un centro sollievo per le persone affette da demenze lievi e Alzheimer. Al momento della stampa del giornale, non era stata definita la sede.

La Fondazione Mecenati cresce: dieci borse di studio per i meritevoli del Conservatorio Gli studenti del conservatorio musicale Antonio Buzzolla di Adria, avranno tempo fino al prossimo 31 ottobre per concorrere per le dieci borse di studio messe in palio dalla Fondazione Mecenati. Fondata nel 1994 come organismo di diritto privato senza scopo di lucro, la Fondazione Mecenati è stata creata per destinare le rendite del lascito testamentario della signora Rosita Lusardi vedova Mecenati a tre scopi principali. Il primo è l’assegnazione di borse di studio agli studenti del

Conservatorio A. Buzzolla. Il secondo obiettivo riguarda le sovvenzioni al Comune e/o alla Società Concerti Buzzolla di Adria Per esecuzioni di opere liriche o concerti presso il teatro comunale. L’ultimo ambito di intervento riguarda la manutenzione di Villa Mecenati. A ripristinare, dopo sei anni, gli aiuti economici agli studenti che frequentano i corsi accademici organizzati a Villa Mecenati, sede del conservatorio musicale, il Consiglio di amministrazione (Cda) della fondazione

SOLUZIONI EDILI DEL FUTURO

Mecenati nominato dall’ex Sindaco Omar Barbierato. Un Cda presieduto da Luciano Fantinati, affiancato da Marino Bergamini come vice presidente, dai consiglieri Delfina Pellegrini, Luca Bellan, Elena Bonizzi e dal segretario Giulietta Tiengo. Una commissione composta da Luciano Fantinati, il direttore del conservatorio Paolo Zoccarato e la presidente della società concerti, Anna Maria Ronzon, valuterà le richieste degli studenti e seleziona i vincitori. La cerimonia di consegna

•Progettazione adeguamenti sismici con diagnostica strutturale degli edifici. •Rinforzi antisismici in fibra di carbonio •Rinforzi strutturali in cemento armato •Assistenza al calcolo strutturale •Rimozione e smaltimento eternit e rifiuti pericolosi.

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delle borse di studio sarà aperta al pubblico, che avrà l’opportunità di assistere alle esibizioni dei vincitori nelle loro discipline di studio presso l’auditorium Mecenati. Al momento della stampa di questo giornale la data della cerimonia non è stata ancora stabilita. A sostenere in parte l’iniziativa, Bancadria Colli Euganei. Per maggiori informazioni si può consultare il sito internet del conservatorio rivolgersi direttamente a Villa Mecenati, sede dell’attuale conservatorio musicale.

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Adria

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Alzheimer/2. Il servizio gratuito è gestito da personale specializzato e volontari opportunamente addestrati

Il quinto centro sollievo sorgerà in città: “Stare insieme cura” D

opo l’instaurazione di analoghi servizi a Rosolina, Ariano nel Polesine, Taglio di Po e Porto Tolle, è in programma l’apertura del quinto centro sollievo per la demenza e l’Alzheimer nel territorio del Delta, che sorgerà proprio nel Comune di Adria. La richiesta di tale servizio proviene da residenti che già partecipano alle iniziative in essere a Rosolina. Il servizio gratuito è rivolto alle persone con diagnosi di demenza e Alzheimer, è gestito da personale specializzato e volontari opportunamente addestrati. Il centro sarà operativo settimanalmente, tutti i mercoledì mattina dalle 9 alle 12. La sede non è stata ancora definita, ma al momento dell’edizione di questa pubblicazione, il Comune di Adria stava considerando la Casa delle Associazioni e il Centro Assistenza Diurna Anziani (Cada) come possibili ubicazioni.

Marinella Mantovani, presidente di Officine Sociali, l’associazione che segue il progetto sollievo della Regione del Veneto in collaborazione con l’Ulss, afferma: “Stare assieme è sempre una terapia salutare e le famiglie possono avere qualche ora di sol-

Il centro sarà operativo settimanalmente, tutti i mercoledì mattina dalle 9 alle 12, e il suo servizio sarà rivolto sia a persone con Alzheimer sia con demenza lievo per se stesse”. L’associazione Officine Sociali ha sede ad Ariano nel Polesine ed è stata fondata nel 2016 con l’intento di supportare le famiglie colpite dall’Alzheimer. Per richiedere l’accesso al servizio, è possibile contattare la dotto-

ressa Eleonora Contiero al seguente numero di telefono: 3483599163. Ricordiamo gli altri appuntamenti settimanali nel

territorio: il Lunedì a Rosolina nell’ex chiesa, ora auditorium S. Antonio, il martedì ad Ariano nel Polesine. nella sede Auser Del-

tAriano, e il giovedì a Porto Tolle nella sede del Centro diurno disabili “Un Ponte per”, dalle 9.00 alle 10.30 .

Il Ristorante Locanda da Renata è un’importante realtà nel cuore del Delta del Po, impegnata sin dal 1950 a esaltare le eccellenti materie prime del territorio polesano. Nel mese di settembre ha deciso di installare una colonnina di ricarica da 22 kW dedicata a veicoli elettrici e plug in, unendosi così nel rinomato circuito Soladria… e Ricarica. Questa iniziativa è stata intrapresa con l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile ed il risparmio. “Il mondo dell’elettrico sta avanzando sempre di più” dice il Sig. Passarella, Titolare del ristorante, “e noi non vogliamo rimanere indietro! Abbiamo deciso di installare una colonnina di ricarica

per due importanti motivi: l’assicurazione (creata ad hoc da Soladria ed Itas Assicurazioni) che risponde a qualsiasi danno provocato al sistema di ricarica e a terzi e sicuramente i prezzi vantaggiosi uguali per tutti i partner del circuito, e sempre la più bassa sul mercato (ogni mese potrà essere adeguata in base ad aumenti o diminuzioni del PUN) + 0,35 €/kWh. Oggi un mio cliente spende per una ricarica 0,49€/kWh. Posso dire con estrema tranquillità che Soladria e tutto il suo team, dal commerciale al tecnico, è stato sempre pronto a qualsiasi dubbio o informazione! Consiglio vivamente questa azienda”. Il Ristorante Locanda da Renata è situato nel cuore del Delta del Po ed offre l’opportunità di immergersi completamente nella bellezza di una natura ancora intatta, con la possibilità di partecipare a emozionanti escursioni in barca, in bicicletta e a cavallo! In un contesto dove la profonda radice

delle tradizioni si intreccia con la vivace spinta dell’innovazione, Soladria emerge come la soluzione ideale per gli amanti del mondo green. Soladria è una storica azienda del territorio che a fine del 2023 arriverà ad un totale di 3750 impianti fotovoltaici (sia residenziali che business) e 1550 sistemi di accumulo. Per quanto riguarda le colonnine di ricarica l’obiettivo che si è posto per i prossimi 5 anni è l’installazione di 700 colonnine all’anno in Veneto, EmiliaRomagna, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. Il Ristorante Locanda d Renata si trova a Porto Tolle, in Strada del mare, 21. Per maggiori informazioni scrivete a ristorantedarenata@gmail.com o chiamate al 0426 389322. Per informazioni in merito alle colonnine di ricarica scrivete a: info@soladria.it o chiamate al 0426 22784.

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PROTAGONISTI A NORD EST Storie di imprese ed imprenditori di successo -

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a cura di

Distributori automatici. L’azienda padovana che offre un servizio green e autosanificante

Massima attenzione alla qualità: il modello del vending Dabo

Marco Bottesin: “Siamo riusciti nel tempo a soddisfare le esigenze di molti clienti, garantendo un servizio di qualità che permette al cliente di avere una delle nostre macchine con sistema Dabo HTS con il frame autosanificante to della plastica nell’ambiente – afferma l’amministratore –. Ma proponiamo anche dei totem di ricarica: per ridurre il quantitativo di utilizzo di banconote e monete, offriamo la possibilità di utilizzare una tessera ricaricabile o una chiavetta, cosicché non vi siano fastidiosi problemi di inceppamento delle macchinette che fanno perdere tempo al cliente”.

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i trovano ormai ovunque, nelle scuole e nelle aziende. Sostituiscono i bar e rendono le pause dal lavoro più piacevoli: sono i distributori automatici di bevande e snack. Alcuni però offrono un servizio molto più di qualità rispetto ad altri: sono le macchinette della Dabo, azienda veneta che si occupa proprio di vending. “Siamo riusciti nel tempo a soddisfare le esigenze di molti clienti – spiega Marco Bottesin, amministratore della Dabo –, garantendo un servizio di qualità che permette al cliente di avere una delle nostre macchine e numerosi vantaggi, anche a favore dell’ambiente e non solo: proponiamo infatti un servizio green, con bicchieri di carta compostabili, e offriamo anche prodotti senza glutine, per permettere a tutti di sfruttare le nostre macchinette”. Tutti i nostri distributori vengono controllati da remoto per l’assistenza e il controllo qualità. Tutti i nostri mezzi, furgoni e auto, sono elettrici al 100%. La Dabo è operativa a Padova e in provincia, dove collabora tanto con le scuole quanto con le imprese del territorio. “L’azienda Dabo Commerciale

è nata nel 2010 grazie a mio padre – racconta Bottesin –, ma siamo nel settore da molto prima, sin dal 1986, e abbiamo collaborato con grandi gruppi. Ora la realtà Dabo Point, da me gestita, è una realtà a sé stante, che punta prima di tutto sulla qualità”.

Oltre ai distributori, infatti, Dabo propone alle scuole anche altri servizi, tra cui quello delle fontanelle d’acqua. “Disporre in una scuola di una fontanella significa poter permettere a studenti e personale di riempire la propria borraccia riducendo l’impat-

Dabo è una piccola realtà che sta crescendo. “Nell’ultimo anno abbiamo vinto più gare d’appalto, installando al mese di agosto una cinquantina di macchine – spiega Bottesin –. Possono sembrare numeri piccoli per una grande azienda, ma per noi sono un grande traguardo che ci dà la prova che stiamo lavorando nella giusta direzione”.

“Merende sane ed equilibrate”

tutto sanificato e certificato con brevetto dabo HTS l’istituto Bernardi ha scelto Da.bo

“Con le macchinette Dabo le cose stanno andando molto bene – racconta la vicepreside dell’istituto Enrico Bernardi di Padova, Gaia Marinzuli –. Siamo molto contenti perché si inseriscono perfettamente nella vision della nostra scuola, che è molto legata alle innovazioni del territorio, anche nell’ottica di un’educazione alimentare dei ragazzi”. “Per una scuola la questione sanificazione è molto importante – spiega Marinzuli –. Cerchiamo di attuare processi a tutela dei ragazzi che in questo modo possono mangiare in ricreazione nel rispetto

DABO POINT

di tutte le norme igienicosanitarie previste”. “I distributori Dabo che abbiamo adottato forniscono snack e merende bilanciate dal punto di vista nutritivo e quindi permettono ai ragazzi di fare una pausa sana ed equilibrata –

prosegue la professoressa –. Inoltre abbiamo adottato la possibilità di utilizzare una chiavetta così da velocizzare il servizio: i ragazzi ormai sono tecnologici ed evoluti, per loro questa modalità è sicuramente la più adeguata”.

Marco Bottesin amministratore della Dabo

Il brevetto: “Macchinette sanificate autonomamente in 40 secondi” a forza di Dabo Point sta L nella qualità del servizio. Di questo l’amministratore Marco

Bottesin ne è più che certo. A ciò si aggiunge però anche una grande novità, davvero all’avanguardia, targata Dabo HTS: è il frame auto sanificante per tastiere e touch panel. “Questa tecnologia è stata brevettata da mio padre Stefano, ed è applicabile a tantissime situazioni – spiega Bottesin –: possiamo anche sanificare l’aria e addirittura le maniglie delle navi. È un progetto in continua evoluzione, su cui stiamo lavorando e che stiamo perfezionando sempre più. Stiamo anche approfondendo gli studi per la progettazione di un prodotto che filtri l’aria, utile soprattutto per le aziende”. Guardando al settore del vending nello specifico, si tratta di una cornice che va applicata attorno alla tastiera o al touch panel della macchinetta e permette l’eliminazione di virus e batteri in pochissimi secondi, grazie a un sensore che funziona a raggi UV e campi magnetici a bassissima frequenza, completamente innocui per l’uomo, che vengono attivati soltanto nel momento in cui il distributore non è utilizzato. “Il sensore percepisce quando qualcuno si avvicina alla macchinetta e sospende la sanificazione, anche se la tastiera non viene toccata – afferma Bottesin –. In una media di 40 secondi riusciamo a eliminare il 99,9% dei virus e dei batteri, alcuni addirittura in due secondi. Dopo l’esperienza della pandemia e del Covid, riteniamo sia un sistema che può fare la differenza dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene, ma lo è anche per prevenire la diffusione di un semplice raffreddore”.

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Bottrighe

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Il ricordo. Benedetti anche i nuovi giochi e i lavori di restauro dell’edificio

Una messa per gli storici volontari della scuola materna paritaria C

ommozione e riconoscenza nei confronti dei volontari scomparsi, persone sempre attive per la scuola materna paritaria “Umberto Maddalena” di Bottrighe. Nutrita la partecipazione di famigliari e concittadini nel giardino della scuola durante la celebrazione della messa in ricordo di Eros Fantinati, Walter Rizzati, Giorgio Bertella, Dino Doni, Claudio Bellini, Lino Vincenzo Naldi, Pietro Sponton e Roberto Barison, indimenticabili volontari dello storico istituto di Bottrighe, che compie quest’anno il 95esimo anno di fondazione. Parole di affetto sono state espresse da Giuliana Fantinati e Luigi Bellan, membri del direttivo scolastico, che hanno sottolineato quanto sia stato importante il contributo di disponibilità nei confronti dell’asilo, chi autista del pulmino, chi

grazie al generoso contributo della famiglia del commendatore Gino Navicella e dei nuovi giochi donati dalla famiglia di Claudio Bellini. Un plauso è stato infine rivolto al Gruppo Sportivo Bottrighe, all’Aribo, associazione Ricreativa Bottrighese e al gruppo folk “Bontemponi” per il continuo e generoso sostegno nei confronti della scuola. Roberto Marangoni

Nutrita la partecipazione nel giardino della scuola di famigliari e concittadini. La celebrazione è stata esaltata dalla musica del maestro Giuliano Trevisan per i vari piccoli lavori edili o elettrici, chi per l’amministrazione. Una particolare menzione a Walter Rizzati che, nonostante la grave malattia, sino all’ultimo fu presente nella scuola. Durante l’omelia, il parroco don Massimo Barison, che ha concelebrato con monsignore Antonio Cappato, parroco di Bottrighe per 41 anni, ha rivolto parole di gratitudine nei confronti di tutti i volontari che sostengono ogni giorno l’asilo, “un luogo prezioso e molto caro a tutti gli abitanti che ne vanno fieri”. La celebrazione è stata esaltata alle tastiere dalla musica del maestro Giuliano Trevisan. Presente il sindaco Massimo Barbujani con il suo delegato Fabrizio Romani. La cerimonia è stata l’occasione per benedire l’avvio del nuovo anno scolastico, i lavori di restauro della retro dell’edificio che guarda sul giardino interno, realizzati

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Podio femminile per il concorso fotografico del gruppo Facebook “I Butrigan iè in ogni canton” Incoronate le vincitrici del concorso fotografico indetto dal gruppo facebook “I Butrigan iè in ogni canton” nel 2021 e poi prorogato a causa della pandemia. Isabella Gregnanin è stata premiata per la foto più bella, mentre Silvana Brazzo per quella più significativa. La foto di Isabella Gregnanin è uno scatto di piazza della Libertà scelto per “la cromaticità dei colori di un imminente temporale, che rende l’immagine particolarmente suggestiva”. La foto pubblicata dalla signora Brazzo è stata scelta invece per

“la sua struttura, l’insieme e la variazione degli elementi di colore che inducono a soffermare l’attenzione sull’immagine. Siamo nella primissima fase del ‘900 (anno 1917), in un tempo cruciale della Grande Guerra e le fotografie in bianco e nero riescono a suscitare, anche in questo caso, un fascino particolare anche nel raccontare una storia”. Il tema del concorso era “La vecchia Bottrighe in fotografia, ieri e oggi, aspetti storici e non, persone, momenti di socialità”. Non è stato facile per la giuria composta da Nerino Albieri, Doriano Bolzoni e Roberto Marangoni, giudicare e scegliere tra le centinaia di foto arrivate. Un plauso è stato rivolto a tutti coloro che hanno collaborato, inviando foto proprie o vecchie immagini conservate nei cassetti. “Sarebbero state molte le foto da premiare – dicono dalla giuria – ma come si comprende, la scelta doveva cadere solo su due. Un grazie di cuore a tutti”. (r.m.)


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Bottrighe

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L’evento. Una due giorni di un indimenticabile “Amarcord” per rispolverare ricordi

Butrigan nel mondo, al quinto raduno si ritrovano in 130 B

Bontemponi, la consegna agli ospiti di una penna che ricorda l’avvenimento da parte del dottor Antonio Boni presidente del Gruppo Sportivo. Molte le parole di gratitudine, dal delegato del sindaco per Bottrighe Fabrizio Romani a quelle degli ospiti, molto emozionati ed entusiasti nel riconfermare in questo modo il forte attaccamento al proprio paese che mai ha dimenticato. Roberto Marangoni

In foto i Butrigan del raduno con i parroci, sindaco e Bontemponi.

Ha suscitato profondo cordoglio la scomparsa di Renato Casellato, musicista del gruppo folkloristico “Bontemponi” e della banda cittadina di Porto Viro, gemellata con il sodalizio di Bottrighe. Casellato faceva parte da molti anni delle due associazioni musicali, ma la malattia ha interrotto la sua grande passione di saxofonista. Era nativo di Adria e dopo il matrimonio con Emanuela Bovolenta, anch’essa componente dei Bontemponi, si era trasferito a Donada. Dalla loro unione sono nati Anna e Luigi e oggi sono nonni di quattro nipoti. Una coppia

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ottrighe riabbraccia i suoi figli e in centotrenta si ritrovano al paese natio. Sono giunti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna e dalla Spagna per “A vegno a cà” ovvero il 5° Raduno dei “Butrigan nel mondo” organizzato dal Gruppo Sportivo Bottrighe attraverso un apposito comitato di cittadini. Due giorni molto intensi per gli emigrati bottrighesi accolti affettuosamente dai loro compaesani e parenti. L’iniziativa ha collezionato l’ennesimo grande successo, permettendo alle persone di ritrovarsi nuovamente, dopo il fermo pandemico, a ricordare, tra abbracci e commozioni, i tanti momenti insieme trascorsi a Bottrighe. Molti di loro infatti si sono incontrati con vecchi compagni di classe che non vedevano da tantissimi anni e immancabile è stata la passeggiata lungo gli argini del Po. Nella giornata di pre-festa ufficiale si sono incontrati gli emigrati provenienti da più lontano, con appuntamento alla scuola materna per l’inaugurazione della mostra fotografica sui 95 anni di presenza in paese dell’istituto parrocchiale. Dopo l’aperitivo e le “ciàcole” è seguita la cena conviviale all’hotel “Stella d’Italia” di Adria. Il giorno seguente, nella chiesa di San Francesco d’Assisi e di Paola, si è svolta la messa dell’emigrante, concelebrata da parroco don Massimo Barison e da monsignor Antonio Cappato, già parroco del paese per 41 anni e commentata dai canti del locale gruppo folkloristico “Bontemponi”, che sul sagrato ha poi intonato “Oh Bottrighe!”, l’inno del paese. Durante la liturgia le parole di monsignore Cappato, che ha molto gradito l’invito, hanno posto l’accento sull’amore per la terra delle origini. Dopo la lettura della preghiera dell’emigrante, parola al sindaco Massimo Barbujani che ha portato il saluto del Comune legandosi alla lettera inviata dal collega Emanuela Gaito di Grugliasco, città della cintura torinese, sottolineando l’importanza e i legami con gli emigrati e complimentandosi con gli organizzatori, che in questo modo non dimenticano i loro figli. La comitiva ha festeggiato con una conviviale all’agriturismo Fondo San Benedetto di Correzzola. Qui, tra brindisi e canti dei

Il cordoglio dei Bontemponi per la scomparsa di Renato Casellato

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conosciutissima nell’interland polesano. Una vita impegnata nel lavoro, nella famiglia, nella musica e nel volontariato. Nel novembre 2022 Casellato era stato anche premiato durante la festa per il ventennale della banda di Porto Viro. “Renato era una persona molto umile, sensibile, intelligente – hanno affermato i Bontemponi – amava condividere l’amicizia. L’impegno e la grande dedizione per il gruppo non era mai venuta meno, ci mancherà tantissimo”. (r.m.)

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Turismo e disabilità. Il progetto punta a una maggiore accessibilità nelle strutture turistiche

Un’estate di turismo inclusivo sulle spiagge del Delta “Nel 2022 abbiamo ottenuto l’inserimento lavorativo di 9 ragazzi con disabilità e quest’anno siamo saliti a 14 inserimenti. Sette di questi hanno inoltre vissuto un’esperienza di residenzialità e questo dà un valore aggiunto al progetto, che si sta evolvendo”.

Falegnameria Artigiana rtigiana Papozze SERRAMENTI e MOBILI

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a sala consiliare del municipio ha recentemente ospitato l’evento conclusivo del progetto “Turismo Sociale ed Inclusivo nelle Spiagge Venete”, attivato per promuovere una cultura turistica inclusiva, con l’obiettivo di rendere gli spazi e i servizi delle strutture turistiche della regione Veneto accessibili a tutti. Il percorso di integrazione rivolto a persone disabili si è incrociato anche con la valorizzazione delle splendide spiagge di Rosolina e Porto Tolle. Ad aprire l’incontro, il sindaco Roberto Pizzoli che ha fatto gli onori di casa sottolineando il valore del progetto in termini di qualificazione dell’offerta turistica per Porto Tolle. Michele Grossato, sindaco di Rosolina, ha commentato: “Far turismo significa fare accoglienza ed è importante che venga fatta a 360 gradi. Anche quest’anno raccogliamo i frutti importanti di un lavoro svolto con grande impegno”. Maria Chiara Paparella, responsabile del progetto per Ulss, ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto da tutti gli attori coinvolti, mettendo in evidenza i successi ottenuti, inclusi gli inserimenti lavorativi di giovani con disabilità. La Direttrice generale dell’Ulss 5 Polesana, Patrizia Simionato, ha quindi evidenziato l’importanza dei risultati del progetto nato nel 2017:

Un momento della fiera

“Nel 2022 abbiamo ottenuto l’inserimento lavorativo di 9 ragazzi con disabilità e quest’anno siamo saliti a 14 inserimenti. Sette di questi hanno inoltre vissuto un’esperienza di residenzialità e questo dà un valore aggiunto al progetto, che si sta evolvendo”. Marcello Mazzo, direttore dei Servizi sociosanitari dell’Ulss 5 Polesana, ha sottolineato che “il lavoro svolto porta con sé la cultura dell’accettazione e delle pari opportunità”. Danilo Rispo, responsabile dell’agenzia Verde e Blu, ha poi condiviso un video che ha illustrato i successi del progetto, trasformato da un esperimento del 2015 in una risorsa turistica per tutto il Veneto. Sara e Alessia Michielon di “Ruote Libere” hanno raccontato come la

loro esperienza in una vacanza in Toscana, resa difficile dalla sedia a rotelle di Alessia, abbia ispirato la creazione del loro progetto mirato a mappare i luoghi culturali accessibili nel Veneto. L’assessore Regionale Manuela Lanzarin ha concluso l’evento evidenziando il successo del progetto e la prospettiva di estenderlo a tutto il Veneto, includendo non solo le spiagge ma anche laghi, montagne, colline, parchi termali e centri culturali. Ha sottolineato l’importanza dell’inclusione, in particolare l’inserimento lavorativo e l’accompagnamento dei ragazzi con disabilità verso l’autonomia abitativa, che rappresenta un risultato significativo su cui continuare a investire. Guendalina Ferro

“Nuove forme di promozione per il tartufo”

La nostra Falegnameria, nata nel 1961, fornisce prodotti di alta qualità garantita dalla pregiata materia prima, il legno, da noi selezionato a magazzino, arieggiato per non alterare la qualità originale del legno. Il nostro prodotto dura nel tempo e col passare degli anni, il lavoro tramandatosi di generazione in generazione è in continua evoluzione. Idee nuove e vecchie si incontrano per creare un prodotto a vostra misura. Oltre a creare nuovi prodotti ci occupiamo anche di restauri o ricostruzioni di ogni genere. Non vi abbandoniamo dopo il montaggio, la nostra assistenza post-vendita è assicurata!

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Ho presentato una proposta di modifica alla Legge Regionale del 1988, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il settore del tartufo in Veneto”. Lo rende noto Enoch Soranzo, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia/Giorgia Meloni. Soranzo ricorda che “la regione offre numerose aree vocate alla produzione e coltivazione di tartufi, con varie specie di pregio. Tra quelle più rinomate, ci sono lo ‘scorzone’, l’’uncinato’, il ‘bianchetto’, il ‘nero pregiato’ e il ‘bianco pregiato’, tutte varietà che prosperano in diverse aree, tra cui i Colli Euganei, i Colli Berici, le colline Moreniche del Garda, il Monte Baldo, i Monti Lessini, il Delta Polesano e le zone di Belluno e Treviso”. “Il tartufo veneto spesso non riesce a emergere come dovrebbe - spiega Soranzo - a causa della

scarsa attenzione dedicata alla sua promozione. Questo settore potrebbe rappresentare una notevole risorsa economica per la regione, creando opportunità occupazionali e promuovendo un’identità culturale veneta praticamente sconosciuta. La proposta di modifica alla Legge Regionale del 1988 è destinata quindi a correggere questa situazione, introducendo aggiornamenti e specifiche linee guida per la tutela e la valorizzazione delle tartufaie controllate, coltivate in modo sostenibile. Particolare attenzione verrà riservata agli equilibri naturali preesistenti, alla difesa del territorio e al miglioramento dell’efficienza produttiva delle aree vocate alla produzione del tartufo. La proposta prevede inoltre attività didattiche e informative per promuovere la conoscenza della tartuficoltura tra la popolazione locale e gli operatori

del settore, ma anche nelle fiere e nel sistema commerciale. Questo sforzo educativo mira a sensibilizzare le persone su una preziosa risorsa naturale, e sulla garanzia che la sua coltivazione e raccolta siano condotte in modo sostenibile. Sono infine previste azioni di promozione dei territori vocati alla tartuficoltura e sui loro relativi prodotti”. “Questo contribuirà a presentare il Veneto anche come una destinazione turistica privilegiata per gli amanti del tartufo, creando ulteriori opportunità per l’industria turistica regionale - dichiara il consigliere regionale Daniele Polato -. In un periodo ancora segnato dalla crisi economica post-pandemia. L’iniziativa mira a individuare nuove leve di sviluppo economico, tra cui il turismo enogastronomico, lo smart tourism, il bike-tourism e il turismo esperienziale”.


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Territorio

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Artigiani. Le due province sommano più di 108mila imprese attive che occupano oltre 500mila lavoratori

Dalla fusione tra Padova e Rovigo nasce la Cna più grande del Veneto È

nata ufficialmente Cna Padova e Rovigo, un’associazione che potrà contare su 19 sedi territoriali, con 180 dipendenti, e che rappresenterà 5.880 imprese del territorio. Si concretizza dunque il percorso di fusione tra le due sedi provinciali, avviato da tempo e ufficializzato nel corso dell’assemblea che nelle scorse settimane ha riunito al Castello del Catajo di Battaglia Terme più di 150 imprenditori e funzionari in rappresentanza delle due associazioni. L’assemblea ha avuto il compito di votare il nuovo statuto e il progetto di fusione, che sarà operativo a partire dall’1 gennaio 2024. “È un giorno storico per la nostra associazione. Nasce una realtà con numeri importanti, che riunisce una comunità di quasi 10mila persone e che giocherà un ruolo da protagonista nel panorama economico e imprenditoriale del Veneto” ha dichiarato Luca Montagnin, presidente di Cna Padova e Rovigo, che ha sottolineato come l’unione sarà fondamentamentale per affrontare le sfide dell’innovazione, della digitalizzazione, della transizione ecologica, della formazione professionale Matteo Rettore, già commissario di Cna Rovigo e ora direttore di Cna Padova e Rovigo ha ag-

Il presidente Luca Montagnin: “È un giorno storico per la nostra associazione. Nasce una realtà con numeri importanti che riunisce una comunità di quasi 10mila persone”

giunto: “Si rafforza la capacità di erogare servizi, di essere presenti in modo capillare e di dare risposte ancora più efficaci a un tessuto imprenditoriale così ramificato e complesso. E questo grazie ad una struttura importante che può contare su 180 collaboratori, distribuiti su 19 sedi territoriali e una sede dedicata alla formazione. La passione e l’impegno quotidiano di tutti loro sono il vero cuore pulsante della nostra associazione”. Passando ai numeri, le due province sommano 108.180 imprese attive che occupano 505.830 lavoratori con un PIL (valore aggiunto prodotto) di 33,9 miliardi di euro.

La fusione della Cna di Padova e della Cna di Rovigo darà vita ad un’associazione di 5.880 imprenditori associati (4500 provenienti da Padova e 1380 da Rovigo), con 3.920 associati pensionati (1620 di Padova e 2300 di Rovigo). I mestieri più numerosi sono l’autotrasporto, con 980 associati (905 Padova e 75 Rovigo), gli impiantisti con 850 associati (680 Padova, 270 Rovigo), l’edilizia con 720 (540 Padova, 180 Rovigo), la meccanica con 390 (290 Padova, 100 Rovigo), l’alimentare con 300 (195 Padova e 105 Rovigo) il benessere (acconciatura estetica) con 290 (185 Padova e 105 Rovigo).

Unioncamere: “Veneto prima regione per pratiche Suap online al via 9 webinar per la formazione di operatori ed enti” Oltre 33mila pratiche Suap provenienti dal Veneto nei primi sei mesi dell’anno. È questo il dato registrato nel 2023 nella regione, che ha il record per consistenza mensile. Nello specifico, a Rovigo, le pratiche Suap avanzate a giugno 2023 sono 1.596; da gennaio a settembre 2023 le pratiche online raggiungono il numero di 12.170 (le pratiche online avanzate nell’intero anno 2022 ammontavano a 18.499, ndr). In totale nelle province di competenza della Camera di Commercio di Venezia Rovigo le pratiche presentate a giugno 2023 sono 8.159; da gennaio a settembre raggiungono quota 61.259,

mentre nel corso del 2022 sono state avanzate ben 90.880 pratiche Suap online. “È un risultato importante – commenta il Presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza – che conferma una marcata sensibilità delle nostre imprese e il forte impulso impresso da tutto il sistema camerale alla digitalizzazione, anche grazie all’intensa attività di formazione sul tema Suap Impresa in un giorno”. È infatti partito lo scorso 21 settembre il nuovo percorso formativo online e gratuito per operatori Suap ed enti competenti, cofinanziato dalla regione del Veneto nell’ambito della conve-

zione PMI. Il percorso prevede 9 webinar per operatori Suap e 6 per Enti terzi e durerà fino a novembre. Interverranno esperti di Infocamere, la società che gestisce il portale Impresaiungiorno, docenti di diritto amministrativo, operatori e funzionari delle Camere di commercio. Un ampio spazio sarà riservato alle domande e risposte. Le registrazioni dei webinar e il materiale didattico saranno messi a disposizione degli iscritti sul sito di Unioncamere del Veneto. Sarà possibile iscriversi a uno o più webinar, fino al giorno stesso di inizio del webinar sul sito di Unioncamere del Veneto.


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Confindustria. L’appello del vicepresidente di Confindustria Veneto Est Paolo Armenio

“Rinvio della Zls incomprensibile, si faccia quanto prima” “L

a Zona logistica speciale si deve fare quanto prima!”. Paolo Armenio, vice presidente di Confindustria Veneto Est, con delega al Territorio di Rovigo, non lascia spazio ad alcun tipo di rinvio sul tema Zls. Dopo la conferenza unificata Stato-Regioni, sulla disciplina delle Zone logistiche semplificate, relativamente all’area del porto di Venezia e di gran parte del Polesine, Armenio ha così dichiarato: “Il rinvio è incomprensibile, con i nuovi ritardi è a rischio la fiducia degli investitori, va data immediata operativita’ alla zona logistica. Non comprendiamo affatto la logica della proposta emersa nel corso della conferenza Stato-Regioni, di inserire un esponente Anci nel comitato di indirizzo delle Zone Logistiche Semplificate e quindi della Zls Porto di Venezia - Rodigino, per il semplice motivo che la bozza del Dpcm, in discussione prevede

già, e giustamente, che nel Comitato di Indirizzo, siano presenti i sindaci dei Comuni, ricompresi nelle Zls. Abbiamo invece, e purtroppo, la certezza di quale sarà la conseguenza. Ulteriori lungaggini e ritardi nell’iter di adozione del Dpcm e quindi nell’operatività effettiva della Zls, per la quale la comunità polesana e veneziana ha lavorato “come un sol uomo”, cinque anni e che attende ora con ansia, come leva per dare grande impulso allo sviluppo economico, industriale e sociale di un territorio che ne ha le potenzialità e che merita rispetto”. Armenio, rincara la dose, sostenendo che “trovo pretestuoso e fuorviante, tergiversare ancora su procedure burocratiche, la priorità è invece completare l’iter e rendere operativa la Zls. Abbiamo già perso un altro anno: sarebbe un peccato perdere il lavoro fatto e la fiducia degli investitori.

Come Confindustria Veneto Est, ripetiamo perciò con forza il nostro appello affinché si perfezioni il più rapidamente possibile l’iter di adozione del Dpcm, del regolamento e l’insediamento del Comitato di Indirizzo, per dare piena operatività alla Zls e ai suoi strumenti agevolativi, onde metterci in condizione di attrarre investimenti e creare nuovi posti di lavoro”. La Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino rappresenta un progetto che è stato portato avanti con l’obiettivo di dare al Veneto uno strumento in grado di fungere da volano di sviluppo per tutta l’economia regionale. Si tratta di un’iniziativa potenzialmente in grado di determinare, nell’arco del prossimo decennio: un’occupazione addizionale pari ad oltre 177mila unità; un aumento dell’export (quindi del business per le imprese)

Paolo Armenio

fino al 40% in più rispetto a quello generato sul territorio; un aumento degli investimenti di 2,4 miliardi; un aumento del traffico container dell’8,4% medio annuo (in Italia tale traffico negli ultimi anni è aumentato in media dell’1,1%). La ZLS Porto di Venezia-Rodigino interesserà aree localizzate all’interno dei seguenti Comuni: Venezia (Porto Marghera, Campalto,

Murano, Arsenale, Zona Portuale e Tronchetto); Chioggia (Zona Portuale); Polesine: (Bagnolo di Po, Bergantino, Bosaro, Calto, Canaro, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Melara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, Salara, Stienta, Trecenta). Marco Scarazzatti

Coldiretti: “L’agricoltura può fare da volano allo sviluppo del Polesine”

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’agricoltura come volano per l’economia, coinvolgendo cittadini, imprese e istituzioni. È l’idea del polesano Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo recentemente eletto per guidare l’associazione in Veneto. Prioritaria la mitigazione del cambiamento climatico, partendo da un’accorta gestione della risorsa idrica e investendo nella ricerca. Per il Polesine l’approccio è chiaro: dare slancio alle potenzialità inespresse, cooperando con enogastronomia e turismo. “L’agricoltura veneta è molto variegata - dichiara Salvan -. Non c’è un elemento che emerge in maniera preponderante, an-

che se il settore vitivinicolo ha un valore consistente. Il nostro è un mondo agricolo che ha seminativi, orticole, frutta e colture specializzate. Registriamo un’importante presenza di imprese vivaistiche e ittiche. La vicenda del granchio blu ha portato molta attenzione al settore della pesca. È compito di Coldiretti riuscire ad accompagnare tutti questi settori, con la dovuta sensibilità, affinché possano sentirsi tutti coinvolti nella realtà economica agricola, che in Veneto fattura oltre otto miliardi di euro, dando lavoro a 70mila persone prevalentemente straniere. Ci assumiamo la responsabilità di far capire, a cittadini e istituzioni, quanto

sia preziosa l’agricoltura come volano per altri settori come siderurgia, metallurgia, chimica e tecnologia. Ogni euro speso in agricoltura viene girato alle altre realtà economiche”. “Il cambiamento climatico è la prima sfida che dobbiamo affrontare - afferma Salvan -. Come aziende è necessario attrezzarci per essere resilienti: occorre mitigare il cambiamento e invertire la rotta. Gli eccessi di piovosità da un lato e la siccità dall’altro, ci ricordano che la gestione oculata della risorsa idrica è essenziale per continuare a produrre buon cibo. “Il Polesine ha delle potenzialità ine-

spresse come il turismo - dice il presidente di Coldiretti Veneto -. Con la pandemia abbiamo riscoperto il Delta, un territorio che in chiave agricola ed enogastronomica può dare molto di più, il percorso è già iniziato. Il nostro territorio, dal punto di vista idraulico è fragile, ma l’esperienza dell’alluvione ci ha reso un modello di riferimento per la gestione della risorsa irrigua. Abbiamo una produzione agricola ricca e varia, si pensi ad esempio alle coltivazioni a Lusia e Rosolina e alla pesca nel Delta, un unicum a livello nazionale. Ci sono tanti punti di forza e spetta a noi valorizzarli”. Giacomo Capovilla

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Musica. Diversi giovani musicisti hanno già ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi nazionali

Armonie di note e talentuosi pianisti all’Adria Piano Festival I quattro eventi musicali, coordinati dalla professoressa Francesca Vidal, hanno visto coinvolti gli studenti che hanno vinto le audizioni interne di pianoforte, provenienti dai corsi di base al Biennio

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’Adria Piano Festival 2023 ha inaugurato i mercoledì del Conservatorio presso l’Auditorium Mecenati. I quattro eventi musicali, coordinati dalla professoressa Francesca Vidal, hanno visto coinvolti gli studenti che hanno vinto le audizioni interne di pianoforte, provenienti dai corsi di base al Biennio. Tra questi, diversi giovani musicisti hanno già ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi nazionali. Nel primo concerto del mercoledì, si sono esibiti i giovani studenti Gabriele Cattin, Arianna Salvalaggio, Tommaso Bego, Chiara Cerioni e Gianluca Bergamasco. Le loro performance, oltre ad esprimeregrande professionalità hanno coinvolto il pubblico che ha risposto con un lungo applauso finale per i protagonisti. Nel pomeriggio del secondo appuntamento musicale,si è tenuto un concerto che ha visto la partecipazione di alcuni allievi del Conservatorio insieme agli studenti di pianoforte delle Scuole Convenzionate al Buzzolla. Nella serata, è stato il turno degli studenti Elisa Tedeschi, Chiara Sponton, Anna Garfagnini, He Jiangfeng, Maria Temporin, Barbara Marras e Francesca Ferro. Accattivante e coinvolgente è stato il repertorio del terzo concerto dei mercoledì musicali, dedicato ai

pianoforti da 4 a 8 mani. Protagoniste di questo concerto tutto al femminile sono state le quat-

Il Festival è stato anche un’occasione formativa per gli studenti del Buzzolla: una Masterclass pianistica con il Maestro Pasquale Iannone tro docenti di pianoforte del Conservatorio di Adria: Leonora Armellini, Renata Benvegnù, Valentina Fornari e Francesca Vidal.

Nel concerto di chiusura, due pianoforti si sono uniti alle percussioni, regalando al pubblico sonorità e ritmi affascinanti. Hanno preso parte a questa performance docenti di pianoforte come Fabiano Casanova, Alessandro Marino e Achille Gallo, insieme a docenti di percussioni come Alberto Macchini. Alcuni studenti di percussioni, Simone Bozzato e Thomas Campagna, hanno contribuito all’esibizione. Il Festival è stato anche un’occasione formativa per gli studenti del Buzzolla: una Masterclass pianistica con il Maestro Pasquale Iannone.

Palazzo Roverella rende omaggio a Tina Modotti

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onna nomade, intellettuale, “pasionaria”, anticonformista, di una bellezza sconvolgente, che intrigava sia uomini che donne, in una parola: Tinissima. È a lei, la grande artista di origini friulane Tina Modotti che la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la collaborazione di Cinemazero e della segreteria organizzativa di Dario Cimorelli Editore, rende omaggio nella nuova mostra a Palazzo Roverella, in corso fino al 28 gennaio 2024. Con oltre 300 scatti, molti dei quali mai visti in Italia, frutto dei contatti e degli scambi con una trentina di archivi e musei di tutto il mondo, viene immortalata la storia di una vita libera, coerente e dal talento innato; dalle immagini che raccon-

tano la società e il lavoro nel Messico degli anni Venti, alla ricostruzione dell’unica mostra del 1929 a lei dedicata e da lei organizzata in Messico, fino alle rare immagini che raccontano i suoi viaggi. Tina Modotti è infatti una viaggiatrice instancabile, parla cinque lingue e di strada ne fa tanta: dalla povera casa di via Pracchiuso 89 della natia Udine arriva agli Usa, a Hollywood, dove intraprende le prime esperienze nel cinema muto, approdando quindi nella vivacità culturale di Città del Messico, dove frequenta lo scrittore John Dos Passos, l’attrice Dolores Del Rio e diventa amica di Frida Kalho e Diego Rivera e di quest’ultimo fotografa i murales. Oltre alla fotografa i visitatori

avranno l’opportunità di scoprire filmati rari, una vasta collezione di fotografie che ritraggono la Modotti, scattate da alcuni dei più grandi fotografi dell’epoca, oggetti preziosi, riviste che hanno esposto la sua opera, scritti, ritagli di quotidiani provenienti da tutto il mondo e contributi esclusivi da parte di esperti. Melania Ruggini


Sport

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Rally. Il pilota di Adria ha vinto la massima serie nazionale per le regine del passato

Luise corona il sogno: è campione italiano di Rally Auto Storiche

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n sogno inseguito a lungo, sin dal quel 2014 nel quale aveva iniziato a muovere i suoi primi passi nel mondo del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, trasformato in realtà, per Matteo Luise nella gara vinta all’Elba e che con una gara d’anticipo sul termine del “campionato” l’ha consacrato campione italiano tra le auto storiche Il pilota di Adria ha vinto la massima serie nazionale per le regine del passato, tricolore in quarto raggruppamento, al termine di un incredibile annata che lo ha visto sempre protagonista dei quartieri nobili della generale ed autore di prestazioni che hanno fatto sgranare gli occhi. Il Rally Elba Storico, ha consentito al polesano, in coppia con l’inseparabile moglie Melissa Ferro, di sfruttare al meglio il passo falso dell’unico rivale an-

cora in grado di impensierirlo, uno sfortunato Pierangioli, presentandosi sulla pedana di arrivo al settimo posto assoluto, quarto in raggruppamento e primo in classe duemila. L’ennesimo risultato positivo che arricchisce ulteriormente un 2023 fatto di cinque vittorie ed un secondo posto in classe A-J2/2000, su sette apparizioni, alle quali aggiungere un successo e due podi in raggruppamento che, sommati a cinque presenze nella top ten assoluta hanno delineato un passo incredibile per il polesano e la sua Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A. “È stato un percorso davvero lungo – racconta Luise – ma non abbiamo mai mollato e ci abbiamo sempre creduto, anche quando le cose non giravano per il verso giusto e la voglia di abbandonare il progetto poteva farsi pesante. Siamo campioni

italiani di quarto raggruppamento e lo abbiamo fatto tenendo testa, con la nostra Ritmo, a vetture nettamente più performanti come le Subaru Legacy, le Ford Sierra, le BMW M3 e la miriade di Porsche che si trova nel Campionato Italiano Rally Auto Stori-

che. Grazie all’incredibile lavoro di Silvano Amati e di Valentino Vettore abbiamo trovato competitività ed affidabilità e questo ha pagato. Anche all’Elba abbiamo spinto, senza mai accusare un problema tecnico. Grazie a Silvano ed a Valentino ma anche

Nuova stagione di futsal tra riconferme e cambiamenti È iniziata la nuova stagione di futsal che vede la formazione di Adria, targata Adriauto Fury Monkeys impegnata nel campionato regionale di serie C2, girone B, dopo la bella ed entusiasmante promozione dello scorso anno. Il direttivo composto dal presidente Marco Zanellato, col vice Nicola Veronese, il ds Francesco Guarnieri, con i dirigenti Fortunato Rossi e Alberto Duò, ha accolto l’ingresso di capitan Busetto che, appese la scarpe al chiodo, si è messo a disposizione della società in altre vesti. Confermato mister Simone Pinzan con un nuovo vice che porta il nome di Alessandro Segato (pas-

sato da giocatore alla Badiese in serie D e C2 , per poi provare il doppio ruolo di allenatore - giocatore in serie D con le Meringhes). Con Pinzan e Segato il preparatore dei portieri Adamo Birolo (un ritorno per lui, già presente quando c’era il Futsal Adria) e il preparatore atletico Enrico Moscardi. Una squadra che ha riconfermato molti giocatori, come il portiere Patette Pedro e Stefano Tiozzo, per i giocati di movimenti Davide Girardello, Arncagelo Padricelli, Andrea Ruzza, Jacopo Roccato, Stefano Boscolo, Andrea Martino, Pietro Garbin, Pietro Munari, Daniele

Trovò, Fabio Tosin e Fabio Callegari. I volti nuovi portano il nome di Elia Gulminelli, Pietro Saia, Giovanni Iapicone, Riccardo Veronese, tutti ex Murazze, Leonardo Forza (portiere ), Dionigi Coviello, Stefano Tiozzo dall’Union Chioggia Sottomarina e Mattia Calzavarini dal X Martiri squadra di C1 ferrarese. Queste le avversarie degli adriesi che disputano le partite casalinghe al palasport di Adria: United Borgoricco, Quos, Appellari Non Licet, Scorzè, Diavoli C5, Valli, Arcade, Mirano, Flamina, Academy Mestre, Moniego, Martellago, Monticano, San Benedetto, Sanve Mille. (c.a.)

alle loro mogli, Alessandra ed Ornella, perchè sono parte integrante del team e perchè si sono sempre rimboccate le maniche per dare il loro contributo. Grazie a tutti i ragazzi che hanno condiviso con noi questo percorso, sin dal 2014, e penso quindi a Luca, a Ferruccio, a Beppe, a Vigna, a Nico ed a tutti i partners che ci sono sempre stati vicini. Grazie al Team Bassano, sempre al nostro fianco. Dulcis in fundo grazie a Melissa, impeccabile quest’anno e parte fondamentale di questo prestigioso traguardo raggiunto. È proprio bello correre così, abbiamo raggiunto una dimensione familiare che è impagabile. Abbiamo coronato un sogno, frutto di tanto lavoro e ce lo meritavamo tutto. È un titolo che mi ripaga dei tanti bocconi amari che ho dovuto digerire nel corso della mia carriera.” Cristiano Aggio


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il dibattito. Agli Stati Generali dei Comuni elaborato un documento unico da inviare al Governo

“Nessuno potrà fermare 500 progetti da 833 milioni” Sul Pnrr i sindaci veneti dell’Anci fanno quadrato D

al Pnrr all’immigrazione, dalla voglia di autonomia alla necessità di far quadrare i conti dei bilanci comunali, i sindaci si sentono in prima linea e mandano un messaggio chiaro a Regione e Governo: non toglieteci risorse e non vanificate il lavoro di questi anni sul fronte delle nuove opere, degli investimenti e di una accoglienza più sostenibile. Non è un ultimatum ma un messaggio chiaro, confluito nel documento unico elaborato al termine Stati Generali dei Comuni del Veneto organizzati da Anci Veneto. Solo a scorrere l’elenco di chi si è alternato sul palco di Verona si comprende la portata di questa occasione di confronto: Mario Conte, presidente di Anci Veneto, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Sergio Giordani sindaco di Padova, Roberto Bazzarello, referente Anci Giovani Veneto, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto, Cristiano Corazzari, assessore alla Sicurezza e Territorio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assessore alla Transizione Digitale della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. “Si è chiusa un’estate particolarmente complessa: i temi sul tavolo delle istituzioni, - ha esordito Conte - e in particolare di noi sindaci, erano e sono ancora molteplici. I flussi migratori, le emergenze economiche e sociali, i cantieri Pnrr, il mantenimento dei servizi a fronte delle ristrettezze di bilancio: sono tanti i frangenti in cui i sindaci sono stati chiamati in causa. In Veneto abbiamo dimostrato come, nonostante le tante difficoltà, i cantieri Pnrr procedono secondo i tempi stabiliti con l’80% delle opere già aggiudicato, avviato e concluso e il restante 20% in fase

di progettazione avanzata.I progetti portati avanti dai Comuni sono oltre 500. Il valore complessivo delle opere PNRR, in tutti gli ambiti (infrastrutture sociali, scuole, strade, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, digitalizzazione) ammonta a ben 833.997.156 di euro. L’impegno dei nostri comuni deve essere rispettato. A cantieri aperti, o ad opere già appaltate, nessuno potrà dire “stop” perché i finanziamenti che prima c’erano improvvisamente non ci sono più e non sono stati sostituiti”. CONTE: “UNICA REGIA EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE” Sulla spinosa questione immigrazione, “tema sul quale stiamo facendo sforzi immani, a prescindere dalle opinioni di ognuno di noi, che su alcuni punti possono anche divergere”, Conte chiede per i sindaci “ regole certe e su un’unica cabina di regia che deve essere, lo sottolineo tre volte, europea. Le grandi strutture collettive non fanno altro che portare disagi che poi ricadono sulle nostre comunità. Vogliamo assolutamente scongiurare un’altra situazione come quelle di Cona e Bagnoli”. Sul piatto anche l’organizzazione interna ai municipi, alle prese con la cronica carenza di personale: mancano in media il 25% di dipendenti e anche i segretari comunali sono in difficoltà. Da qui l’accorato appello al governo. TOMMASI: “FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA” “Credo che queste siano le occasioni in cui le tante parole che si usano per parlare di territori e comunità, - ha sottolineato il sindaco di Verona Damiano Tommasi - di capillarità della presenza delle istituzioni per un confronto serio sui temi che ci coinvolgono tutti i giorni. Sono convinto che se il gioco si fa di squadra, si riescono a trovare soluzioni che non vengono condizionate da posizionamenti politici o da ideologie. Anci Veneto ha il compito di raccogliere

Sopra: Mario Conte, Luca Zaia, Damiano Tommasi e Sergio Giordani (foto ufficio stampa Comune di Verona). A sinistra Elisa Venturini e Roberto Bazzarello

le voci di tutti, trasversali, cariche di esperienza sul campo. Il senso di queste giornate non è solo segnalare problemi, ma soprattutto proporre e confrontare soluzioni”. VENTURINI: “I COMUNI NON SONO SEMPLICI ESECUTORI” Elisa Venturini, vice presidente di Anci Veneto, ha aggiunto: “I Comuni svolgono una funzione determinante nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni e per questo il loro ruolo deve essere valorizzato anche nella fase in cui lo stato centrale prende le decisioni. I Comuni non possono essere semplici esecutori di decisioni prese altrove, lo stato deve essere loro vicino e forni-

re gli strumenti per affrontare e gestire le situazioni che si presentano: in questo senso il ruolo dell’Anci come coordinamento e sintesi è assolutamente strategico”. BAZZARELLO: “GIOVANI SINDACI TANTI QUANTI GLI OTTANTENNI” A sottolineare la mancanza di giovani tra gli amministratori locali è stato Roberto Bazzarello, coordinatore regionale di Anci Giovani Veneto. “In Italia ci sono circa 20 mila giovani under-36 che ricoprono cariche nei comuni (sindaci, assessori o consiglieri comunali) di cui 1500 in Veneto. Ma siamo sempre meno, solo il 18% del totale degli am-

ministratori comunali. L’età media dei sindaci Italiani è di 55 anni ma la cosa preoccupante è che noi giovani, siamo tanti quanti i sindaci ottantenni e se continuiamo così ci ritroveremo sempre più sindaci pensionati. Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alla politica. Abbiamo proposto di avviare una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di raccontare nelle scuole il lavoro de giovani amministratori. A livello locale organizziamo corsi di formazione gratuita in webinar e vogliamo realizzare i Consigli Comunali dei Ragazzi nelle città capoluogo insieme alla Regione”.


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Regione

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L’intervista. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, fa il punto sul settore

“I bonus edilizi servono, c’è bisogno di forza lavoro” Le aziende stanno vivendo una fase di crescita, ma resta il problema dell’occupazione e dell’accesso al credito, occhi puntati su fonderie e metalmeccanica

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alle prospettive sui bonus edilizi alla ricerca di personale, dalla situazione finanziaria alle prospettive per l’immediato futuro: Roberto Boschetto, presidente veneto di Confartigianato Imprese, fa il punto sul settore e lascia alcune proposte. Presidente, qual è lo stato di salute del settore al momento? “Dopo il covid per tutti gli artigiani c’è stata una crescita notevole. Di contro, purtroppo abbiamo dovuto affrontare la mancanza di personale, per cui non siamo riusciti a portare a termine molte commesse. D’altra parte questa difficoltà nasce per vari motivi, non solamente la denatalità ma anche perché molti preferiscono fare lavori. Soprattutto i nostri ragazzi italiani preferiscono, dopo l’università intraprendere percorsi di un livello diverso a cercare lavori d’ufficio. Per questo molte nostre aziende hanno dovuto ricorrere a personale dall’est Europa o dal Marocco. Ma attualmente mancano anche questi lavoratori e ciò ci ha messo in forte difficoltà, nonostante la parte economica sia buona. Non è vero quello che dicono spesso che nelle nostre aziende non si guadagna, invece si guadagna molto bene”. Perché? “Perché noi ci teniamo ai nostri dipendenti. Il rapporto che c’è nelle nostre aziende tra datore di lavoro e dipendente è molto più forte rispetto a un’azienda e quindi a un’industria. In quel contesto una persona rappresenta un numero, da noi o si va d’accordo oppure ognuno va per la sua strada. Quindi questo permette di la-

vorare in sintonia, lavorare bene e permette anche a a molti dei nostri dipendenti di avere quella disponibilità di tempo che adesso viene molto richiesta, soprattutto dai giovani. I giovani non vogliono solamente lavorare e basta, ma voglio coltivare i propri hobby e seguire la famiglia”. Un altro problema del settore è quello dell’accesso al credito con tassi molto alti. “Sì, purtroppo proprio quando si sta lavorando bene la BCE sta aumentando quasi quotidianamente i tassi. Questo ovviamente mette in difficoltà le aziende da un lato perché non hanno la liquidità per mantenere il giro di cassa e dall’altro lato la clientela. Se prendiamo ad esempio il settore dell’edilizia che da dopo il covid ha ripreso alla grande, l’aumento dei tassi mette in difficoltà le giovani coppie e più in generale la classe media. Dopo la crisi del 2008 le costruzioni che finalmente avevano ripreso ora affrontano un nuovo calo, già lo notiamo e lo abbiamo fatto presente a livello nazionale”. Sul fronte dei bonus, cosa vi aspettate dal governo? “A fine anno cercheremo di capire e avere una riposta. Quello che noi chiediamo è di continuare con più intelligenza e più capacità, a differenza di quanto fatto con il 110 per cento. I bonus servono all’economia ma anche al nostro patrimonio edilizio. La maggior parte dei nostri edifici hanno bisogno di una ristrutturazione, anche per rispettare i nuovi standard energetici europei. Speriamo che il governo sappia mettere in campo con intelligen-

Boschetto è stato ospite di Giorgia Gay, nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore” in onda ogni sabato su Radio Veneto24

Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto

za delle proposte adeguate, ben diverse dal precedente superbonus”. Tra i settori che stanno soffrendo vi sono le fonderie. “Già ad inizio anno ce ne siamo accorti da alcuni dati che arrivavano proprio dal comparto delle fonderie. Le nostre rilevazioni ma anche quelle di Confindustria ci dicono che già dall’inizio della scorsa primavera questa attività ha subito un forte rallentamento. Siamo molto preoccupati perché tutto il settore della meccanica è molto forte nel mondo dell’artigianato che rappresenta una delle filiere più importanti del nostro mondo. La prospettiva brevissimo ter-

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mine indica che da ottobre a novembre ci saranno minori commesse, una tendenza dovuta a vai fattori, sopratutto a livello europeo. La Germania, dove il Veneto lavora molto in particolare nel comparto delle automobili e delle macchine operatrici, sta affrontando una crisi pesante, con una inflazione maggiore della nostra. Questa congiuntura sfavorevole di riflesso di ripercuote sulle nostre imprese visto che siamo dei forti subfornitori della Germania oltre che di altri stati europei. Non nascondiamo la nostra preoccupazione in questo frangente, sia sul fronte interno che su quello europeo”. Vi aspetta dunque una stagio-

ne impegnativa? Come sempre i nostri imprenditori non temono le sfide e quando c’è da rimboccarsi le maniche non si tirano certo indietro, quindi affronteremo anche questa congiuntura impegnativa. Con la stessa determinazione affronteremo anche i temi che come Confartigianato Imprese stiamo ponendo da livello regionale a quello nazionale, dialogando sui tavoli a Roma, ben consapevoli che certe misure richiedono un intervento ancora più ampio, a livello europeo. L’Europa orma è una realtà che con la quale dobbiamo quotidianamente dialogare e dobbiamo confrontarci”.

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Regione

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La consultazione. Calzavara: “Una nuova stagione per il riordino degli enti locali”

Fusioni di Comuni, a fine ottobre i referendum La Regione abbassa il quorum al 30 per cento Ecco i comuni al voto: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este

A

fine ottobre si vota per nuove fusioni dei Comuni in Veneto. Il 29 e 30 ottobre sono in calendario quattro referendum consultivi in cui otto amministrazioni sottoporranno ai cittadini il progetto di fusione. E per la prima volta si vota con il nuovo quorum di partecipazione. I comuni che andranno al voto l’ultimo weekend di ottobre sono: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este. Intanto il Consiglio regionale approva il disegno di legge sull’associazionismo intercomunale, le fusioni di comuni e le intese programmatiche di area, primo tassello, spiega l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara, all’interno del piano di riordino territoriale. “Le disposizioni approvate aiuteranno a dare rapida attua-

zione al Piano di Riordino territoriale adottato dalla Giunta regionale - ricorda l’assessore - e all’esame della Prima Commissione Consiliare per l’espressione del parere di competenza. In particolare, segnalo come abbassando anche il quorum di partecipazione ai referendum di fusione, che viene portato dal 50 per cento al 30 degli aventi diritto al voto, con ulteriore ribasso al 25 per cento laddove vi sia una alta percentuale di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani con residenza all’estero, potremo avviare una nuova stagione legate ai processi di fusione che si lega strettamente a quella razionalizzazione della governance capace di sostenere una visione nuova, aggiornata e ancora più efficiente del territorio regionale. “Il referendum è il più importante istituto di democrazia di-

Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione

retta e abbassare il quorum non va ad intaccare questo diritto, ma intende combattere un fisiologico astensionismo – puntualizza Calzavara -. A fine ottobre celebreremo in Veneto ben 4 referendum consultivi su processi di fusione, una sorta di ‘fusion day’, in cui otto amministrazioni locali si confronteranno con i propri cittadini applicando il

nuovo quorum di partecipazione. Il Veneto con i suoi 563 comuni è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio – conclude Calzavara

-. Intendiamo sollecitare una profonda riflessione sul tema al fine di individuare la dimensione media ottimale per continuare a garantire tutte le funzioni comunali. Questo potrà avvenire attraverso varie forme: le unioni di comuni, le conferenze dei sindaci e i futuri ATS (Ambiti territoriali sociali) che vedranno la nascita entro l’anno”.

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Regione

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La discussione. Di fronte alle critiche dei consiglieri di opposizione la Regione smentisce

Nervi tesi sui conti della Strada Pedemontana Veneta “L’importo sale ancora”, la replica: “Lettura sbagliata” Zanoni: “I mancati introiti dei pedaggi peseranno sui nostri bilanci”, Lorenzoni: “L’operazione si è rivelata un bancomat da cui attingere per 39 anni”

“A

l privato non si deve dare un euro in più per la realizzazione della Pedemontana. Se infatti la concessionaria avesse rispettato il cronoprogramma della terza convenzione del 2017, i lavori sarebbero terminati ben prima del Covid-19 e della guerra in Ucraina”. Il commento alla notizia dell’aumento dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta di altri 361 milioni di euro, portando così l’ammontare per la sua realizzazione a 2 miliardi e 880 milioni, è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. Ma dagli uffici regionali arriva la smentita: “Si tratta di ricostruzioni non corrette tratte dai dati di bilancio, con il messaggio erroneo che alla Regione sarebbero già stati preventivati dall’azienda realizzatrice maggiori costi

per 300 milioni di euro. Fatto che al momento non trova alcun riscontro”. I dirigenti regionali si chiedono: “Pertanto cosa c’è di vero? I dati riportati sono dati di bilancio, pubblicati, interpretati traendo conclusioni che gli uffici non reputano corrette e applicabili alla SPV.I rapporti dell’azienda che sta realizzando l’opera con la Regione dipendono da un contratto e da un Piano economico finanziario, che sono altra cosa. Che poi la ditta abbia già segnalato alla Regione che l’infrastruttura è costata di più di quanto previsto, a causa della pandemia e dell’aumento prezzi per la guerra in Ucraina è certamente plausibile. Come già più volte comunicato, la Regione su tali istanze, peraltro nemmeno completamente computate, ad oggi non ha concesso né proroghe sui tempi di realizzazione né maggiori costi riconosciuti a carico

L’inaugurazione del collegamento tra la Pedemontana e la A27

della concessione”. Ma l’opposizione incalza anche sull’impatto del canone: “Non dimentichiamo – sottolinea Zanoni - i mancati introiti da pedaggi a causa di uno scarsissimo flusso di traffico. Con la terza convenzione del 7 marzo 2017, il presidente Zaia ha commesso il tragico errore di garantire alla SIS un

canone annuo per 39 annualità, per un ammontare complessivo di 12 miliardi di euro, ottenendo in cambio di incassare i pedaggi da flussi di traffico. Così facendo ha portato il rischio di impresa a carico dei cittadini veneti, e il risultato disastroso è sotto agli occhi di tutti, visto che le entrate da pedaggi sono insufficienti a coprire i costi

del canone. Non finisce qui, perché, stando ai dati dei primi sei mesi di quest’anno, anche con la realizzazione del tratto finale di Montecchio Maggiore, si prevedono entrate non superiori ai 100 milioni l’anno, contro un canone che in media ci costerà 300 milioni l’anno”. Su questo aspetto interviene anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale: “L’opera doveva aver definito tutti i termini contrattuali nel 2017, senza ulteriori sorprese. Invece secondo i privati la Pedemontana Veneta è un bancomat da cui attingere per 39 anni. Ed è sorprendente che gli amministratori della Lega critichino il superbonus per l’effetto che ha sul debito dello Stato, mentre l’operazione della SPV da loro congegnata è dello stesso stampo e ben peggiore. Infatti, non solo ha caricato un debito ‘mostruoso’ sulla comunità regionale, ma non si è nemmeno in grado di quantificarlo, come testimonia l’incertezza sull’entità dei pedaggi futuri”.

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Regione

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La collaborazione. Nuova partnership per la promozione del progetto “Le Buone Abitudini”

Aspiag Service Despar e Provincia di Padova insieme per la sana alimentazione nelle scuole C

resce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, il programma firmato Despar e rivolto alle scuole primarie per promuovere la sana alimentazione e stili di vita salutari, con la nuova partnership stretta fra Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, e la Provincia di Padova che affiancherà l’azienda nello sviluppo e nella diffusione del progetto. “Le Buone Abitudini” è infatti il programma di educazione alimentare che da diciassette anni Aspiag Service Despar promuove all’interno delle scuole primarie aderenti al progetto presenti nelle regioni in cui l’azienda opera. Dal 2006 quando è nato, “Le Buone Abitudini” è riuscito a formare 150 mila alunni, coinvolgendo oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in quasi 700 Comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva. Da Padova, provincia che ad oggi conta 84 Comuni aderenti all’iniziativa, comincia ora una nuova fase di sviluppo che mira a coinvolgere sempre più scuole e alunni su tutte le altre sei province del Veneto, in coordinamento con l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan.

L’importante partecipazione della Provincia di Padova, inoltre, aiuterà il programma ad ampliarsi ulteriormente su tutto il territorio provinciale, grazie al coinvolgimento diretto dei 102 comuni a cui la stessa Provincia si rivolgerà in maniera diretta, anche attraverso l’intervento del Provveditorato agli Studi di Padova, al fine di coinvolgere le diverse amministrazioni comunali all’interno dell’iniziativa e dei suoi sviluppi futuri.

Una collaborazione istituzionale significativa che arricchisce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, dove sono già operative altre due realtà pubbliche, l’AULSS 6 Euganea e l’Università di Padova: la prima in qualità di sviluppatore del progetto attraverso un percorso dedicato ai neogenitori e ai primi 1000 giorni di vita del bambino, e la seconda per la misurazione e la valutazione scientifica quinquennale degli impatti che il programma risulta

avere sugli stili di vita adottati, nonché per l’elaborazione di una proposta di possibili interventi da attuare per la continua promozione della salute. “Le Buone Abitudini” è un programma strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare, curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti (medico, psicologa, nutrizionista, cuoco, biologo e pedagogista) e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria in un percorso formativo, in linea con le indicazioni nazionali del MIUR. Oggi il programma è fruibile interamente online attraverso una piattaforma digitale (https:// www.lebuoneabitudini.despar. it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria, che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive. Un investimento in innovazione che da un lato ha permesso a Despar di continuare a stare al fianco delle scuole e degli alunni anche durante il periodo pandemico e, dall’altro, di aprire il progetto all’interno territorio nazionale grazie alla collaborazione del Consorzio Despar Italia.

3 domande a Stefania Tessari, Direttore Medico dell’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Ulss 6 Euganea 1. Quale è il ruolo dell’educazione e della prevenzione nello sviluppo di pratiche per l’adozione di una sana alimentazione e corretti stili di vita nei bambini? Il ruolo della prevenzione per la promozione di stili di vita salutari nei bambini è fondamentale per una crescita sana e in salute fin dai primi mille giorni di vita e ancor di più già prima del concepimento. Imparare fin da piccoli a seguire buone abitudini alimentari e praticare attività motoria aiuta a diventare studenti e sportivi brillanti con aumento delle capacità di apprendimento e adulti consapevoli e responsabili del proprio benessere fisico, psichico e relazionale. Il risultato nel lungo termine contribuirà alla riduzione di malattie croniche come malattie cardiovascolari, tumori,

diabete, obesità e altre. 2. In che modo l’Azienda Ulss 6 Euganea promuove l’educazione alimentare e in quali iniziative si concretizza questo impegno? L’AULSS 6 Euganea ha un piano di prevenzione aziendale con programmi di promozione della salute che coinvolgono gli ambienti di vita (es. scuole, luoghi di lavoro), lungo tutto l’arco del-

la vita delle persone. Tra i programmi, ha attivato un tavolo intersettoriale per le scuole a cui partecipano vari enti pubblici e privati, al fine di costruire una rete tenendo la persona, il bambino e la famiglia al centro dell’attenzione al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità per adottare stili di vita salutari. L’Ulss 6 Euganea è impegnata in diverse attività di prevenzione per le scuole e i Comuni, nelle mense scolastiche con la valutazione dei menù e la diffusione del Ricettario 2.0 regionale, portale che presenta tantissime ricette varie ed equilibrate, a cui le scuole possono fare riferimento; ha ambulatori e consultori nutrizionali; svolge laboratori sulla sana alimentazione con le scuole elementari; svolge corsi alle future e neo mamme perché la salute parte

proprio da una sana alimentazione durante questi periodi preziosissimi. 3. Che cosa prevede il protocollo che avete siglato con Aspiag Service Despar e in che modo il programma Le Buone Abitudini si inserisce nel piano di prevenzione promosso dall’azienda sanitaria locale? Il protocollo siglato con Aspiag Service Despar e deliberato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss6, prevede una collaborazione sinergica tra le due parti. Tramite questo accordo l’Ulss 6 integra e promuove il programma “Le buone Abitudini” nelle scuole della provincia di Padova a partire dagli asili nido, fino alle scuole secondarie di primo grado. È stato inserito per l’AULSS6 tra i programmi promossi dalla regione nel piano di prevenzione.

IL PUNTO

di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto

Pubblico e privato: una sinergia vincente per progetti di utilità sociale Il programma “Le Buone Abitudini” che la nostra azienda ha avviato ormai diciassette anni fa è riuscito ad aggregare un gruppo di lavoro che coinvolge partner istituzionali di primo piano ed è una dimostrazione tangibile di come la sinergia tra istituzioni e mondo dell’impresa sia vincente nel sostegno e la promozione di progetti di utilità sociale, ambito nel quale Aspiag Service Despar svolge da sempre un ruolo di primo piano. Come azienda, infatti, sentiamo forte la responsabilità verso i territori in cui siamo presenti ed è per questo che il nostro impegno sociale si concretizza in una logica di restituzione ai territori e alle comunità di parte del valore che da essi riceviamo. Ne è un esempio concreto il programma “Le Buone Abitudini” nel quale continuiamo ad investire con convinzione perché lo riteniamo uno strumento dal grande potenziale e un concreto supporto alla scuola e alle famiglie per informare e rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su una tematica centrale come la promozione della sana alimentazione e di corretti stili di vita. I numeri di coinvolgimento di questo importante progetto sono in continua crescita e, anche grazie al coinvolgimento di partner istituzionali di primo piano, vogliamo rafforzare sempre più un ponte tra scuola, famiglia, società e istituzioni per accrescere la consapevolezza su una tematica centrale per lo sviluppo delle società come la qualità della vita. Essere un attore sociale al fianco delle necessità dei territori e delle comunità in cui ci inseriamo è da sempre una missione che ci caratterizza, vogliamo esserlo sempre di più portando il nostro modo di fare impresa e contribuendo, in un dialogo costante con tutti i soggetti che animano la vita del territorio, a costruire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.


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OTTOBRE 2023

on-line:

Ottobre in rosa

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta

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Tumore al seno, la prevenzione è sempre la risposta giusta

a prevenzione è sempre la risposta giusta”, è il claim di quest’edizione della campagna Nastro rosa 2023, l’appuntamento della Lilt (la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ad ottobre, ogni anno, promuove la campagna Lilt for Women per informare e sensibilizzare le donne sulla vitale importanza della prevenzione del cancro al seno. Il carcinoma mammario, considerato il big killer numero uno delle patologie tumorali, che annualmente colpisce circa 60 mila donne in Italia, si inizia a combattere proprio attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. La Lilt, grazie alla capillarità delle sue 106 Associazioni provinciali ed i 20 Coordinamenti regionali, risponde a questa “emergenza” offrendo una serie di strumenti e iniziative volti a responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Durante l’intero mese di ottobre negli ambulatori aderenti della Lilt, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, contattando il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15). Verrà inoltre distribuito materiale informativo e illustrativo con l’intento, da un lato di ridurre i fattori di rischio e, dall’altro, di fornire la conoscenza adeguata ad ogni donna per effettuare in autonomia, una corretta autopalpazione con l’autoesame mensile, per conoscere meglio il proprio seno, seguito da controlli clinicodiagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecografia-mammografia-RMM), indispensabili per riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Prosegue alla pag. seguente

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Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta Segue dalla pag. precedente

Lo screening mammario è dunque la strada giusta. Lo confermano anche i dati del Veneto, come ricorda lo stesso governatore Luca Zaia, citando i dati dello scorso anno. “Nel 2022, 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli” sottolinea Zaia , introducendo “Ottobre in rosa”, un mese dedicato anche in Veneto alla promozione della prevenzione contro il cancro alla mammella. “Il mese di ottobre e il colore rosa -afferma - sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora crescere, così come lungo tutto il resto dell’anno”. Il Veneto partecipa al mese dedicato alla consapevolezza e alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, tramite decine di iniziative che, per tutto il periodo, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ulss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “Vivo bene, scelgo gli screening”. “In questo il Veneto è precursore – aggiunge Zaia – perché i primi screening furono avviati a fine anni ’90, prima che entrassero nei Livelli Essenziali di Assistenza e perché, di fronte alla norma nazionale che prevede l’offerta alle donne tra 50 e 69 anni, noi abbiamo allargato il range fino ai 74 anni e ci apprestiamo, con il Piano di Prevenzione Regionale 2020-2025, a inserire nei programmi anche donne tra 45 e 49 anni. Così scoviamo il mostro prima che faccia danni gravi, al resto poi ci pensano i nostri bravi medici e l’organizzazione delle Breast Unit che, con un team multidisciplinare, prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso le cure necessarie e fino all’auspicata guarigione”.

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ntibiotico-resistenza, le dieci cose da sapere per combattere il fenomeno. Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici sono state illustrate in occasione del World patient safety day, la giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità. Gli antibiotici sono un bene prezioso ma, affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro, è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Dunque è bene sottolineare che sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni batteriche, non hanno alcuna efficacia contro altri tipi di infezioni, come il raffreddore e l’influenza punto. La resistenza degli antibiotici (AMR) è un meccanismo naturale di difesa dei batteri. Tale fenomeno è stato amplificato da un uso eccessivo - e in molti casi inappropriato - degli antibiotici sia in medicina umana, sia in quella veterinaria e per il trattamento di alcuni prodotti vegetali. Di conseguenza le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti sono più difficili da curare rispetto a quelle causate da batteri sensi-

bili: il decorso della malattia è più lungo; la probabilità di insuccesso terapeutico è maggiore; la possibilità di multiresistenza è alta, ciò significa che alcuni microrganismi diventano capaci di resistere a più antibiotici contemporaneamente riducendo così la scelta terapeutica del paziente. La prevenzione rimane sempre la via maestra anche per evitare le infezioni: è sempre importante adottare delle buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. Da evitare assolutamente l’auto prescrizione o l’automedicazione. Gli antibiotici vanno usati solo se prescritti dal medico e mai quelli rimasti da una terapia precedente. E devono essere seguite sempre responsabilmente le indicazioni del medico, del veterinario per il tuo animale da compagnia, sulle modalità di impiego degli antibiotici e la durata la terapia. La vaccinazione può prevenire alcune malattie batteriche e quindi è una validazione per contrastare l’antibioticoresistenza. Infine è consigliato smaltire le dosi avanzate o scadute negli appositi contenitori.

“Lo screening – fa notare l’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin – è totalmente gratuito ed estremamente raffinato, tanto che le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente e i singoli percorsi sono monitorati centralmente. In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni. Se invece emerge la necessità di approfondire la situazione, le Ulss contattano la donna e si fa carico della programmazione di tutto il necessario”. Nel primo trimestre del 2023, l’adesione delle donne all’invito delle Ulss allo screening del tumore al seno è stata pari al 69%. Un ulteriore 10%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria Ulss comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale. La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’Ulss è ancora superiore (più dell’80%).


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Tumori cerebrali. La ricerca condotta da un team internazionale coordinato dal professor Corbetta

Nascita e sviluppo del temuto glioblastoma sono in relazione con le connessioni cerebrali T

umori cerebrali, un importante traguardo è stato raggiunto da un team internazionale di ricerca, frutto di una collaborazione tra le Università di Padova, Berlino e Bordeaux e l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova, coordinati dal prof Maurizio Corbetta, professore di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedale Università di Padova e Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm). I risultati della ricerca sul glioblastoma, il più comune tumore cerebrale maligno per cui non esistono ancora terapie efficaci, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica americana Jama Neurology. Finora la maggior parte degli sforzi su questa malattia si sono concertati sulle caratteristiche del tumore stesso (le sue mutazioni, le sue interazioni col sistema immunitario, la risposta alla terapia). In questa ricerca invece l’attenzione è stata posta sulle caratteristiche dell’organo in cui si sviluppa questo tumore: il cervello. Il cervello è costituito dai neuroni e dall’insieme delle fibre che connettono tra di loro le aree cerebrali, che costituiscono il “connettoma”. Le connessioni sono quindi paragonabili a delle strade, che mettono in comunicazione le varie regioni del cervello. Nel lavoro “White Matter Tract Density Index Prediction Model of Overall Survival in Glioblastoma” il gruppo di ricercatori ha dimostrato che la prognosi di questa malattia dipende anche e soprattutto dalla densità di connessioni strutturali (i fasci di fibre che connettono le aree cerebrali tra di loro) nella regione in cui si sviluppa il tumore. In particolare, si è visto che, quando il tumore cresce in aree ad alta densità di fibre, la sopravvivenza dal momento della diagnosi è più breve, viceversa quando il glioblastoma si localizza in regioni cerebrali a bassa densità di fibre la prognosi è migliore. Il motivo può consistere nel fatto che, quando

Una scoperta che oltre ad aver portato alla creazione di un nuovo indice diagnostico non invasivo nella definizione della prognosi, fornisce possibili spunti per nuovi approcci terapeutici

il tumore cresce in regioni in cui ci sono più fibre (ovvero più “strade”), ha maggior probabilità di diffondersi alle restanti regioni del cervello. La particolare strategia messa a punto dai ricercatori Alessandro Salvalaggio, Ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze, Lorenzo Pini, Assegnista del Padova Neuroscience Center e del Vimm, e Maurizio Corbetta, permette di calcolare un indice di densità delle fibre di sostanza bianca dove cresce il tumore senza necessità di esami specifici, ma soltanto partendo dalla risonanza magnetica cerebrale che tutti i pazienti eseguono prima dell’intervento chirurgico. La scoperta dei tre ricercatori è anche oggetto di un brevetto italiano ed internazionale. “I risultati di questo studio dimostrano come l’approccio al glioblastoma non possa non considerare lo speciale organo nel quale cresce, il cervello umano” ha sottolineato Maurizio Corbetta, coordinatore dello studio. “Le evidenze emerse da questa ricerca, oltre ad aver portato alla creazione di un indice diagnostico non invasivo, forniscono possibili

spunti e indicazioni per nuovi approcci terapeutici”. Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha voluto congratularsi pubblicamente con il team di ricerca internazionale, orgoglioso in particolare del contributo Veneto alla importante scoperta. “La scoperta che la sopravvivenza nel tumore cerebrale dipende dalla densità delle connessioni è l’ennesimo traguardo di una sanità che non solo assicura le cure più adeguate ai suoi cittadini, ma anche partecipa al lavoro che ogni giorno vede impegnati i maggiori scienziati mondiali. Da sottolineare anche, in questo caso, la grande sinergia messa in campo dai poli di ricerca del Veneto, che hanno collaborato all’unisono: l’Azienda Ospedale Università di Padova, l’Ateneo Padovano, lo IOV ed il Vimm”. “Molti dei ricercatori – ha concluso - hanno effettuato importanti esperienze all’estero e hanno scelto di ritornare in Italia, in Veneto per proseguire la loro attività scientifica e assistenziale: un ulteriore motivo di orgoglio per l’intera sanità della nostra regione”.

Incidenti domestici. Alcuni accorgimenti per rendere la nostra casa più sicura La casa in cui viviamo è davvero sicura? E’ la domanda che l’Ulss 2 Marca Trevigiana pone come spunto di riflessione per sottolineare come di fatto non sia così. Ogni anno, infatti, avvengono circa 3,2 milioni di incidenti domestici in tutto il territorio nazionale – rende noto l’azienda sanitaria – e le persone più colpite solitamente sono le donne, i bambini e, soprattutto, gli anziani. E’ possibile invertire questo trend e mettere la propria casa in sicurezza? Decisamente sì. Innanzitutto – si spiega dai social media dell’Ulss 2, è necessario mappare l’abitazione, verificando che sia in ordine e, se emergono pericoli oggettivi, bisogna avviare un programma di “bonifica” rimuovendo ciò che risulta pericoloso o adottando mezzi di protezione. Mettere in sicurezza la propria casa dev’essere una priorità, tenendo presente che anche le più piccole accortezze possono talvolta davvero salvare la vita. L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha dunque predisposto una infografica con alcuni consigli per evitare gli incidenti domestici. In primo luogo, è importante mettere e utilizzare i corrimani su tutte le scale di casa.

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E’ buona abitudine non lasciare mai fuori posto sedie e sgabelli. Quando la sera cisi sposta bisogna illuminare adeguatamente i locali. Non dimenticarsi di bloccare i tappeti presenti in casa e togliere quelli scendiletto per evitare il rischio d’inciampo, soprattutto di note. Tenere a portata di mano gli attrezzi da cucina è un’altra delle buone abitudini da seguire per agevolare la presa durante l’uso quotidiano. Le prolunghe degli elettrodomestici vanno

poste lungo i bordi dei muri, accostandoli al battiscopa. Attenzione ai farmaci: vanno posizionati in un’apposita cassetta. Infine, i detersivi vanno tenuto in luoghi separati dalle bevande. Piccoli accorgimenti che possono sembrare anche scontati ma che possono davvero essere utili per prevenire un bel po’ degli incidenti domestici che si registrano in numero ancora eccessivamente elevato.

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La sindrome delle apnee ostruttive del sonno, nota con l’acronimo OSAS è dovuta al collasso della faringe, responsabile dell’ostruzione delle vie aeree superiori, intermittente e parziale (ipopnea) oppure completa (Apnea).

Nell’ambito di questa patologia uno dei ruoli chiave dell’odontoiatra è quello di sentinella nell’intercettare e intervenire prima che le complicanze interessino l’apparato cardiovascolare. Inoltre, compromettendo il riposo notturno, le apnee finiscono per determinare un calo del livello di attenzione durante il giorno. Per questo motivo, ogni anno in Italia circa il 20% degli incidenti stradali è attribuibile alle apnee del sonno.

Dott.ssa Sonia Donà Laurea in odontoiatria e scienze biologiche

TRATTAMENTO I sintomi dell’OSAS sono: •Russamento •Sensazione di soffocamento •Eccessiva sonnolenza diurna •Apnee notturne (riferite dal partner) •Calo della memoria e ridotta capacità di concentrazione •Cefalea al risveglio •Ipertensione In presenza anche solo di alcuni dei suddetti sintomi, è consigliabile effettuare indagini diagnostiche specifiche. Effettuando un semplice esame, la polisonnografia, è possibile verificare lo stato di salute del proprio sonno. L’esame consiste nella registrazione di alcuni parametri durante il sonno notturno, è indolore ed assolutamente non invasivo.

I fattori che possono contribuire all’insorgenza di OSAS sono: •Anomalie scheletriche e dei tessuti molli maxillo-facciali •Disturbi endocrini •Il fumo •L’obesità •Fattori genetici •Il consumo di alcol •Fattori posizionali

L’ OSAS si associa molto spesso a gravi malattie come ictus, infarti cardiaci, insufficienza cardiaca, aritmie, ipertensione e diabete di tipo II.

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Ormai da diversi anni, il dentista costituisce un’importante figura di collaborazione con gli specialisti nella medicina del sonno nell’approccio alle apnee ostruttive, essendo gli apparecchi orali, soprattutto i dispositivi di avanzamento mandibolare MAD, trattamenti di prima linea nella OSAS lieve o moderata in pazienti adulti. Questi apparecchi intraorali sono progettati per migliorare la pervietà della faringe posteriore elevando la saturazione di ossigeno. In base al loro meccanismo d’azione vi sono diversi tipi di dispositivi intraorali, (OA). Generalmente la loro funzione è quella di avanzare la mandibola sostenendo la lingua in posizione anteriore (dispositivo di ritegno linguale- TRD) specialmente nei pazienti edentuli. La CPAP rimane la scelta d’elezione nei casi di OSAS moderata. Questo dispositivo produce una pressione positiva continua delle vie aeree. Dovrebbe essere utilizzato durante il sonno e collegato al paziente tramite una maschera facciale. E’ in grado di risolvere la quasi totalità dei quadri patologici di apnee ostruttive, ma purtroppo rimane difficile l’aderenza alla terapia da parte del paziente. Per i casi gravi di OSAS, il trattamento varia ampiamente a seconda del paziente, ma nella maggior parte di questi casi deve essere sottoposto ad un intervento chirurgico.

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Riguardo al trattamento delle apnee in età evolutiva, l’odontoiatra ha un ruolo chiave nel riconoscere segni e sintomi di propria competenza, ponendo l’attenzione nell’esame clinico, alle caratteristiche cranio facciali connesse, alla respirazione orale, al volto allungato, al mento piccolo e retruso, all’affollamento dentale e al palato alto e stretto.

Le conseguenze dell’OSAS pediatrica non trattata sono: scarso rendimento scolastico, sonnolenza

diurna, problemi comportamentali, deficit della crescita, cefalea mattutina e aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Attualmente, l’espansione rapida del palato (ERM) favorisce l’aumento del diametro trasversale dell’arco mascellare e della cavità nasale, migliorando la permeabilità nasale. Dispositivi orali e apparecchi funzionali, inoltre, possono essere utili nel trattamento dei bambini con anomalie craniofacciali considerate fattori di rischio dell’OSAS; al riguardo, è stato ipotizzato, nei casi di russamen-

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to semplice e apnea ostruttiva lieve, come il trattamento ortodontico sia la prima scelta.

Invitiamo tutti i pazienti che presentino questi sintomi a recarsi dal proprio dentista di fiducia.

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Autorizzazione Sanitaria n°85 del 13/06/2016 - Direttore Sanitario: Dott. Gianluca Targa Iscr. Ord. Medici Odontoiatri di Rovigo n° 170 Iscr. Ord. Medici di Rovigo n° 1350

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Abbiamo a cuore il tuo udito IPOACUSIA MONOLATERALE, OVVERO QUANDO SI SENTE POCO O NIENTE DA UN ORECCHIO Capita più spesso di quanto si possa immaginare, ed è un problema da affrontare subito Il test dell’udito, o controllo audiometrico, dovrebbe essere inserito da tutti tra i check da eseguire periodicamente, soprattutto dopo aver superato i cinquant’anni, ma è una soglia che vale senz’altro la pena di anticipare per chi ha vissuto o lavorato in ambienti particolarmente rumorosi. Comunque le statistiche confermano che dopo i sessant’anni una persona su tre soffre di ipoacusia ma che il degrado dell’udito è iniziato almeno dieci anni prima. Questo succede perché la perdita della capacità uditiva è lenta e progressiva, e chi la subisce fa fatica a rendersi conto del problema in tempo utile. I segnali da non sottovalutare Una diagnosi precoce è determinante per avviare tempestivamente iniziative di cura e prevenzione, è caldamen-

te raccomandato di non trascurare gli avvisi di malfunzionamento che arrivano dalle nostre orecchie. Per citarne alcuni: avere bisogno di alzare spesso il volume della tv, della radio, del cellulare; percepire un fischio o un ronzio nelle orecchie; trovare difficoltà a sostenere una conversazione con più persone in un ambiente affollato o rumoroso. In questi casi è bene non fare finta di niente, perché il difetto con tutta probabilità tenderà a peggiorare, a provocare conseguenze negative sulle relazioni con gli altri e a favorire la tendenza ad isolarsi. Ciò, oltre ad abbassare la qualità della vita, può portare a fenomeni di disagio psicologico e depressione. L’ipoacusia può manifestarsi anche solo in un orecchio Definita anche perdita dell’udito unilaterale, la sordità parziale o totale di un solo orecchio può verificarsi all’improvviso nel corso dell’esistenza, come invece può essere già presente nei bambini al momento della nascita. Le cause all’origine della sua insorgenza sono molto diverse: può essere ereditaria, oppure la conseguenza di un trauma alla testa, ma anche provocata da un neurinoma dell’acustico,

da un’infezione virale o batterica, da mastoidite, dalla malattia di Ménière o dalla microtia, cioè dal mancato sviluppo dell’orecchio esterno. L’ipoacusia monolaterale può essere lieve, grave o profonda e, comunque si manifesti, è un fenomeno che richiede molta attenzione anche se l’altro orecchio mantiene un udito normale o quasi. Ma come ci si accorge di sentire meno o non sentire affatto da un orecchio? Soprattutto nei casi in cui il problema insorge lentamente e progressivamente, non è facile rendersi conto del fatto che un orecchio non funziona a dovere. Un segnale evidente è la difficoltà ad individuare la direzione dalla quale proviene un suono. Il cervello, infatti, si affida ad entrambi gli orecchi per capire da dove giunge e, se un orecchio è difettoso, non ci riesce più. Quindi, se sentite qualcuno che vi chiama oppure il suono di un clacson e vi girate dalla parte sbagliata, c’è un’alta probabilità che uno dei vostri orecchi non funzioni a dovere. Altro segnale da tenere presente è la necessità di porgere l’orecchio migliore quando si partecipa a una conversazione in un ambiente rumoroso. Come si può intervenire per alleviare i problemi derivanti dalla perdita dell’udito unilaterale? Anzitutto va ribadito il concetto dell’urgenza. Quando ci si accorge che un orecchio sente meno dell’altro la prima cosa da fare è verificare lo stato dell’udito sottoponendosi ad un controllo dell’udito eseguito da un audio-

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protesista. Infatti, solo quando sarete in possesso dei dati relativi al vostro difetto potrete decidere di intervenire per rendere meno grave il problema. Se dal controllo risulta che l’orecchio difettoso conserva anche solo in minima parte una capacità di sentire, la soluzione ideale è il trattamento con un apparecchio acustici per la sordità unilaterale. Un solo apparecchio nell’orecchio problematico da risultati davvero importanti, a patto però che l’altro orecchio senta bene. In caso contrario, ovvero se entrambi gli orecchi soffrono di un abbassamento di udito anche se di diversa importanza, sarà necessario utilizzare gli apparecchi acustici in entrambi gli orecchi. I centri Dimensione Udire garantiscono attenzione e aiuti concreti a pazienti di ogni età. I tecnici Audioprotesisti dei centri Dimensione Udire sono pronti ad accogliere pazienti di ogni età per un controllo dell’udito e ad impegnare tutte le loro competenze per mettere a punto caso per caso le soluzioni più efficaci, sempre tecnologicamente all’avanguardia e sempre accuratamente personalizzate.

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Concedetevi ancora un ritmo “lento”, all’insegna del benessere psicofisico. La fretta e lo stress possono aspettare qualche settimana. Sarete rigenerati e pronti per nuove sfide.

Cercate profondità e sicurezza nelle relazioni e nel lavoro. E’ finito il tempo di giocare, sentite il bisogno di costruire su solide basi. La determinazione vi aiuta nelle vostre scelte.

TORO Questo mese si rivela vivace e ricco di belle sorprese in campo sentimentale ma anche lavorativo. Avete lavorato bene su voi stessi, ora si tratta di raccogliere il frutto di tanti sacrifici.

GEMELLI Vi muovete tra alti e bassi e questa instabilità, che diventa anche emotiva, potrebbe portare a qualche frustrazione, ma non scoraggiatevi e date spazio alla creatività.

CANCRO Avete un grande ascendente su chi vi sta vicino e riuscite ad essere irresistibili in questo periodo. L’approvazione degli altri vi spinge anche ad osare un po’ di più.

LEONE

Ottobre Ottobre, la forza e il tempo interiore

SCORPIONE Cercate di non nascondervi dietro alibi che sapete essere inconsistenti. Siate autentici anche quando dovete mostrare il vostro lato più fragile. Sarà una scelta vincente.

SAGITTARIO Prendetevi cura del vostro benessere interiore e concedetevi anche qualche piccolo lusso. Avete bisogno di motivare la vostra autostima e sostenere il vostro umore.

CAPRICORNO Siete distratti da preoccupazioni e pensieri che talvolta vi impediscono di vedere il lato positivo delle cose. Siate più fiduciosi e imparate a non controllare proprio tutto.

ACQUARIO

Avete bisogno di una ventata di aria nuova e di ripensare la vostra routine. Concedetevi il tempo della riflessione e poi agite in base alle vostre decisioni. Si comincia un altro capitolo.

E’ un mese all’insegna della passione che vi spinge nelle vostre battaglie concedendovi una forza che nemmeno pensavate di avere. Profonde motivazioni vi daranno grande credibilità.

VERGINE

PESCI

Cercate nuove esperienze perché vi sentite carichi di energia che vi porta entusiasmo e motivazione. Fatevi ispirare da questo stato d’animo. Vi sentirete realizzati.

Sapete aspettare il momento giusto e, nel frattempo, fate il bilancio di quanto raccolto. Apprezzate ciò che avete e poi guardate avanti per ripartire con nuovi obiettivi.


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Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

SCHIENA TACITURNA

Com. Montana

di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

di Piero Bonicelli

segue a pagina 47

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

LIGURIA

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

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A PAGINA 5

A PAGINA 3

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

sidenziale Influenza redella a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

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RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

Rivarolo. Finisce la «guerra»

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5

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L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida

IVREA Dopo la sentenza del

A PAGINA

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46

ALLE PAGINE 28 e 29

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Alcuni dei Nostri InProdotti fluenza

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Beni-

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

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IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

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Una petizione per salvare l’ufficio postale

d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

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MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

I volontari al lavoro

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

Numero di testate per regione:

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

BRENO

Alluvione, volontari

Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

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DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

di Giovanni Cominelli

Eporediese

Sarà una patronale

A PAGINA 20

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

segue a pagina 47

IL RACCONTO

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

I rifiuti abbandonati

di Piero Bonicelli

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9

PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA

A PAGINA 3

Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

CUCINE A PAGINA

VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME

la causa persa al Crist

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7

il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale

A PAGINA 8

BRENO

Quasi pronta la caserma per le

segue a pagina 47

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

ALTO CANAVESE E’ stato un

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore

Telefono 0364 330203

www.spadacinimobili.it

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27

APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO di Aristea Canini

viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

SAN BENIGNO San Beni-

segue a pagina 46

SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA

CUORGNÈ Martedì

San Benigno

ALLE PAGINE 28 e 29

RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

a pagina 46

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa

LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

segue a pagina 47

IL RACCONTO

di Giovanni Cominelli

L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt» RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

Settimanali locali

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

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Settimanali locali

VALPERGA Prima grana

Rivarolo. Finisce la «guerra»

San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone

Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;

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A Leini calcio in quarantena

Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

L’INCHIESTA Viabilità

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

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039 99 891 info@netweek.it

La forza della comunicazione glocal La forza della comunicazione glocal

Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27

VI ASPETTIAMO PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA CENTRO C U C I NE


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