Nell’affollata galleria di immagini su alluvioni e disastri naturali di vario genere, alla quale contribuisce in buona parte anche il nostro Veneto, hanno trovato posto le terribili istantanee e sequenze rimbalzate quasi in tempo reale da Valencia. L’onda di acqua e fango che travolge una città intera e che non lascia scampo a centinaia di persone ci annichilisce e ci spaventa, non solo per le drammatiche conseguenze ma anche perché solleva in noi una domanda: “Ma questo, potrebbe accadere anche da noi?”. A rispondere ci penseranno gli esperti e gli addetti ai lavori, pur consapevoli che gli effetti dei cambiamenti climatici, al di là delle contrapposte posizioni, tendono sempre ad alzare l’asticella della nostra percezione di ciò che viene definito “straordinario”. Negli ultimi anni, questo è un dato di fatto, gli eventi estremi si sono moltiplicati, la quantità d’acqua che cade dal cielo è via via cresciuta e i tempi si sono accorciati, i chicchi di grandine si sono fatti sempre più grossi e distruttivi, i periodi di siccità più lunghi e ravvicinati. Prima della Spagna c’è stata l’Emilia Romagna, con i vasti e ripetuti allagamenti, e anche nel nostro Veneto facciamo spesso i conti con la fragilità dei nostri centri urbani, dei nostri territori sempre più cementificati, della rete di scolo che non regge.
segue a pag. 5
PARLA IL SINDACO
La città in trasformazione: il primo cittadino chiede scusa per i disagi dei cantieri di Corso Garibaldi
Servizio a pag. 6
Il dibattito
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L’intervista
LE SFIDE DEL VENETO, GLI ASSESSORI RISPONDONO
Federico Caner e Cristiano Corazzari ospiti a Radio Veneto24 fanno il punto su turismo, agricoltura, edilizia residenziale
Servizio a pag.
AUTONOMIA, ANCORA SCONTRO TRA LE FORZE IN CAMPO
Sette anni dopo il referendum in Veneto prosegue il cammino per definire le competenze in capo alle Regioni
Difendere l’identità veneta per guardare al futuro
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
L ’identità del Veneto non è solo la celebrazione di un passato straordinario: è la spinta propulsiva per il nostro futuro culturale ed economico. Pensate ai Colli Euganei appena riconosciuti dall’UNESCO: un patrimonio che non rappresenta solo una bellezza naturale, ma una promessa di crescita sostenibile e innovativa, capace di attrarre turismo e investimenti. segue a pag. 5
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Roberto Marangoni è Cavaliere della Repubblica
Roberto Marangoni, da sempre nostro collaboratore e corrispondente da Bottrighe, presente in vari ambiti dell’associazionismo e del volontariato locale e regionale, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Lo si legge nella Gazzetta Ufficiale n. 245 del 18 ottobre, nell’elenco delle nomine dei nuovi cavalieri a firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Marangoni, impiegato nel settore commerciale, appassionato di storia e tradizioni del Polesine, collabora attivamente con articoli e foto per diversi periodici e quotidiani. Sue foto, allestite in mostre personali e collettive, sono state utilizzate per varie copertine di libri e riviste. Già corista del polifonico parrocchiale, per dodici anni è stato segretario del coro “Eco del Fiume” di Bottrighe, per il quale ha ideato la “Rassegna nazionale corale dell’Epifania” a scopo benefico. Per due mandati è stato consigliere regionale Asac, l’associazione per lo sviluppo delle attività corali del Veneto. Medaglia d’oro, quale donatore di sangue, attualmente iscritto alla Fidas Polesana, nel settembre 2023 ha ricevuto il diploma con croce d’argento dorato per aver superato le 90 donazioni.
È stato membro della consulta comunale della cultura, consigliere del Gruppo Sportivo Bottrighe, collaborando attivamente con l’annuale “Festa della Solidarietà” pro Ail (Associazione Italiana lotta alla Leucemia), nonchè vice presidente del gruppo Avis Bottrighe. È componente da 39 anni, attualmente presidente, del gruppo “Bontemponi“ di Bottrighe, per il quale ha concepito l’annuale manifestazione di spettacolo e solidarietà “Serata d’Onore”. È stato socio fondatore e consigliere dell’associazione memoriale “Comandante Umberto Maddalena”, socio fondatore della Pro Loco Bottrighe, ed è componente del comitato per il raduno biennale dei Bottrighesi emigrati nel mondo. Al collega Marangoni vanno le congratulazioni dell’editore e della redazione.
Difendere l’identità veneta per guardare al futuro
E non dimentichiamo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Venezia, le Dolomiti, o le opere palladiane di Vicenza. Questi luoghi fanno del Veneto una regione da record per siti UNESCO, una terra unica che combina natura, cultura e architettura. La nostra forza è un’identità vibrante, che unisce tradizione e modernità, dalle produzioni artigianali che sono emblema del “saper fare” italiano, fino alla nostra capacità di fare impresa, da sempre motore economico del Paese. Il turismo nel Veneto, con un trend di crescita costante, si intreccia con la nostra tradizione enogastronomica e artigianale, offrendo un’esperienza unica che valorizza il territorio. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere e valorizzare questa identità, anche attraverso strumenti come l’autonomia differenziata. Questa non è una riforma solo per il Veneto, ma un nuovo modo di gestire le risorse in modo più efficace, rispondendo meglio ai bisogni locali e promuovendo il potenziale di ogni regione. In un contesto globale incerto, l’autonomia è una chiave per moltiplicare le opportunità, garantendo che le eccellenze venete siano sostenute e che le nostre tradizioni siano un trampolino di lancio per l’innovazione. Siamo pronti a guardare avanti, con i piedi ben radicati nella nostra storia e lo sguardo deciso verso un futuro in continua evoluzione.
Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Collabora con La Piazza da oltre trent’anni raccontando il
suo territorio
L’evento “eccezionale” ormai è un fenomeno sempre più ricorrente, con il quale fare i conti. Certo, i drammi del passato ci hanno spinto a reagire e a mettere in campo opere e iniziative per rendere più sicuro il nostro territorio. Dalle alluvioni del 2010 qualcosa è cambiato, in meglio, ma che questo possa bastare è una pia illusione. Il rischio c’è, anche se non vorremmo pensarci. Ma ce ne rendiamo conto ormai quasi ad ogni perturbazione. Accanto alle grandi opere come i bacini di laminazione, necessarie per raccogliere subito l’acqua in eccesso, gli esperti ricordano che va garantita anche una manutenzione costante e capillare, per tenere viva la nostra rete di scolo e tenere all’asciutto zone residenziali e industriali. A questo servono i Consorzi di Bonifica, realtà poco conosciute al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori e del mondo agricolo. A metà dicembre tutti i proprietari di terreni e abitazioni della nostra regione saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consorzi. Cinque anni fa ci andarono in pochi, invece sono in ballo temi e decisioni che riguardano molti.
redazione@givemotions.it<
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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Direzione,
Periodico
Giuseppe Bergantin
Viabilità. ll sindaco: “Chiedo scusa per i disagi, ma sarà l’opera più importante degli ultimi anni”
Le problematiche di Corso Garibaldi
Barbujani: “Entro febbraio lavori finiti”
Adria negli ultimi mesi sta vivendo tante trasformazioni. Con il finanziamento del Pnrr è in atto il progetto di rigenerazione urbana di corso Garibaldi e nelle aree nel centro storico tra i due canali. Gli interventi sono stati al centro di accese polemiche da parte dei commercianti e dei cittadini. Il sindaco Massimo Barbujani durante un’intervista a radio Veneto24 ha chiesto scusa dei disagi rimarcando che la messa a terra del progetto darà
Il comune di Adria si sta focalizzando sulla rigenerazione urbana di corso Garibaldi. I lavori, iniziati il 25 novembre 2023, dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2025. Per ridurre i disagi è stato riaperto corso Vittorio Emanuele Sud con l’aggiunta di posti auto
un nuovo volto alla città rilanciando anche l’economia.
La questione dei cantieri in città è un grosso nodo…
“Dal 25 novembre del 2023 sono iniziati i lavori di rigenerazione urbana del tratto di corso Garibaldi. E questo ha comportato notevoli problemi. Chiedo scusa naturalmente ai miei concittadini per i disagi che si sono creati. Dall’altra parte abbiamo dei tempi ben stretti e dobbiamo ultimare questo importantissimo intervento che probabilmente sarà quello più importante degli ultimi cinquant’anni nel nostro
centro storico. Nel frattempo si spera entro novembre di riaprire alcuni tratti di corso Garibaldi per favorire la viabilità”. C’è una data di termine dei cantieri?
“Ci sono stati dei ritardi a causa del maltempo ad ottobre, ma se tutto va bene per fine febbraio dovremmo avere il cantiere ultimato”.
Nel frattempo l’amministrazione ha trovato delle soluzioni per ridurre i disagi?
“Sì, proprio per venire incontro alle esigenze dei commercianti e
cittadini abbiamo riaperto dopo 16 anni il tratto di corso Vittorio Emanuele Sud creando 9 posti auto con regolamentati disco orario per favorire tutte le attività commerciali”.
Quali saranno i benefici a lavori conclusi?
“La riqualificazione, innanzitutto, perché voglio ricordare che non è stata una decisione facile. Il progetto lo abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione e avevamo solo dieci giorni di tempo per decidere se andare avanti con quel progetto oppure
rinunciare ai 3 milioni di euro. Da primo cittadino mi sono preso la responsabilità di andare avanti su questa linea nonostante le diverse criticità. Come amministrazione stiamo cercando di lavorare col bisturi con i residenti per limitare al massimo i disagi. Ovviamente non è facile, però penso che la riqualificazione, una volta terminati i lavori, possa aumentare anche il valore degli edifici che ci sono e dare una spinta economica”. Come definirebbe lo stato di salute dell’economia di Adria?
“Purtroppo è un po’ rallentato a causa anche della viabilità molto caotica e Corso Garibaldi è proprio l’entrata della città dalla parte est. Una volta risolti questi problemi penso che ritroveremo un po’ di smalto e la voglia di investire anche con l’apertura del corso Vittorio Emanuele. A volte basta poco: il coraggio di fare alcune scelte magari a titolo sperimentale e poi eventualmente si può ritornare sulle proprie decisioni. Però l’importante è provarci e non girarsi dall’altra parte”. Avete già qualche progetto per le prossime festività?
“Ci stiamo muovendo. Adria è interessata dal Giubileo a fine dicembre e ci sarà l’apertura della Porta Santa e quindi dobbiamo rivedere gli spazi per allestire il villaggio di Babbo Natale che l’anno scorso ha avuto un grande successo. La nostra piazza è stata infatti riconosciuta come una delle più belle del Veneto. Sicuramente ci metteremo al lavoro per predisporre gli addobbi di Natale e abbellire la nostra città”.
Madeleine Palpella
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Massimo Barbujani, sindaco di Adria
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Giovani talenti.
Gianluca Bergamasco vince il prestigioso Premio Venezia
Il pianista 23enne, di Chioggia, allievo del maestro Giorgio Farina, si è imposto al concorso pianistico nazionale organizzato dalla Fondazione Amici della Fenice in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia
G
ianluca Bergamasco, studente del Conservatorio Buzzolla di Adria, ha vinto il prestigioso Premio Venezia. Il giovane pianista 23enne di Chioggia, allievo del Maestro Giorgio Farina, ha conquistato il prestigioso Premio Venezia, il concorso pianistico nazionale di altissimo livello, organizzato dalla Fondazione Amici della Fenice in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia.A darne notizia il Direttore del Conservatorio “Buzzolla”, Paolo Zoccarato che ha evidenziato l’importanza di questo riconoscimento per Gianluca Bergamasco, definendo il suo successo una chiara dimostra-
zione del talento e della passione che il giovane pianista ha messo nello studio. Ha inoltre sottolineato come la vittoria al Premio Venezia rappresenti non solo un traguardo personale per Bergamasco, ma anche un motivo di grande orgoglio per l’intera istituzione scolastica, che vede in lui un esempio di eccellenza artistica e dedizione.Il Premio Venezia, giunto alla 40esima edizione, si svolge annualmente presso il rinomato Teatro La Fenice ed è riservato ai migliori giovani pianisti italiani, selezionati tra coloro che hanno ottenuto il massimo dei voti nei conservatori del Paese. La competizione, tra le più importanti nel panorama
esibirsi con orchestre di prestigio e di collaborare con rinomate istituzioni musicali. Gianluca
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La Fenice, un evento che segnerà un significativo passo avanti nella sua carriera sia a livello nazionale che internazionale. Il masco si esibirà con l’orchestra del Conservatorio Buzzolla al Teatro Comunale di Adria, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico. Guendalina Ferro
Con 5.000 aziende aderenti Confindustria Veneto Est è la seconda associazione di imprese italiana.
Aderisce a Confindustria, la Confederazione nazionale delle Associazioni dell’industria e dei servizi che con 222 Associazioni confederate rappresenta oltre 150.000 aziende con
più di 5.300.000 lavoratori.
A Confindustria Veneto Est partecipano non solo le imprese manifatturiere, ma anche quelle dei servizi e delle costruzioni. La sua missione è offrire rappresentanza e tutela alle associate nei confronti dei decisori pubblici, delle Istituzioni e degli stakeholder locali.
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Appuntamenti. Ogni venerdì e sabato, sarà possibile partecipare alle visite guidate
Porte Aperte al Museo archeologico
Il Museo Archeologico Nazionale di Adria continua a proporre una serie di appuntamenti imperdibili, pensati per coinvolgere diverse fasce di pubblico, dagli adulti ai più piccoli, in un viaggio culturale e musicale attraverso il passato e il presente.
Nella giornata di Sabato 23 novembre è previsto Discover Your Museum (dalle 10.00 alle 12.00): un’esperienza interattiva per bambini dai 6 ai 10 anni, che unisce l’esplorazione del museo con l’apprendimento della lingua inglese. Un’opportunità unica per i più piccoli di imparare divertendosi, in collaborazione con l’Associazione Let’s Talk. Alla sera, dalle 19.30 alle 23, il museo aprirà le sue porte in via eccezionale per offrire un’esperienza ancora più suggestiva. Alle 21.00, il pubblico potrà assistere al concerto “Aeraqua”, eseguito dalla violista Anna Serova e dal violinista Piercarlo Sacco, due artisti di rilievo nel panorama musicale classico. L’evento è curato dai Maestri Tiziano Bedetti e Melissa Mastrolorenzi, con la collaborazione di Ass. Viola & Viola e D Major TV. Durante la serata saranno esposte alcune stampe antiche, a cura del dott. Edoardo Zambon. Martedì 26 novembre, in occasione della Festa di San Bellino, il museo sarà aperto straordinariamente dalle 10.30 alle 19.30. Alle 11.00 e alle 12.00 si terrà una speciale visita guidata con esperien-
za sonora: “Il sonaglio di bambino dalla necropoli di Ca’ Cima di Adria”, un affascinante percorso che unisce la storia all’ascolto del suono antico, a cura del personale del museo. Fino alla fine dell’anno, ogni venerdì e sabato, sarà possibile partecipare alle visite guidate gratuite al Museo Archeologico Nazionale di Adria. Un’occasione per adulti, famiglie e scuole di scoprire il ricco patrimonio storico custodito nel museo, con percorsi adatti a tutte le età. Il venerdì mattina, l’iniziativa “Il Museo come aula” è riservata alle scuole primarie e secondarie di primo grado. L’ingresso per gli studenti è gratuito. Alle 14 è prevista la visita guidata gratuita per adulti e famiglie. Il sabato, le vi-
site guidate gratuite inizieranno alle ore 14.30 per gruppi e alle 16 per singoli visitatori. L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio, volto a promuovere la rete dei Centri Visita del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, con le visite curate da Aqua scrl. Gli ingressi gratuiti,prevedono la prenotazione al numero 0426 21612, o via email drm-ven. museoadria@cultura.gov.it. La prima domenica del mese, 1 Dicembre, l’ingresso al museo sarà gratuito per tutti,si inizierà alle 8.30 e l’ultimo ingresso è previsto alle 19.00.Nella giornata dell’8 dicembre il museo sarà aperto nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 19.30
Guendalina Ferro
Un successo il progetto didattico sul volontariato
Si è concluso il 28 ottobre il progetto didattico “Cultura del volontariato e cucine in emergenza”, dedicato agli studenti del quarto e quinto anno dell’indirizzo Alberghiero dell’Istituto d’Istruzione Superiore CiprianiColombo di Adria. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sull’importanza del volontariato, introducendo loro il sistema della Protezione Civile a livello comunale e provinciale, oltre al Dipartimento Solidarietà Emergenze (DSEfic). Durante il progetto, gli studenti hanno appreso le competenze professionali necessarie per operare in contesti di emergenza, con particolare attenzione al ruolo cruciale del cuoco in una cucina da campo. Oltre alle conoscenze igienico-sanitarie, i partecipanti hanno imparato
a gestire le esigenze alimentari della popolazione, considerando allergie, intolleranze e diete
stramento, i volontari della Protezione Civile hanno illustrato agli studenti l’allestimento di un
speciali. La giornata è iniziata con l’alza bandiera della Protezione Civile di Rovigo, seguito da una simulazione di evacuazione della scuola, durante la quale gli studenti, divisi in reparti, hanno collaborato con i volontari per assistere gli “sfollati” e preparare un “pasto in emergenza” per 300 persone. Durante l’adde-
campo base, evidenziando l’importanza della preparazione e distribuzione pasti in situazioni emergenziali. “Le due giornate sono un’occasione formativa molto importante e di confronto per studenti, istituzioni e altri enti del territorio”, ha commentato la dirigente scolastica Lorenza Fogagnolo.
Il 23 novembre si terrà “Discover Your Museum”, un’attività interattiva per bambini che abbina la scoperta del museo all’apprendimento dell’inglese, mentre in serata i visitatori potranno assistere al concerto “Aeraqua”
Sosteniamo progetti innovativi per l’inclusione scolastica, sociale, educativa e lavorativa dei minori migranti.
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Un esordio memorabile per “Palcoscenico di Emozioni”
Lo scorso ottobre ha preso il via al Teatro Pertini di Adria la stagione teatrale “Palcoscenico di Emozioni”. Ad aprire la rassegna è stata la celebre opera “Pierino e il Lupo” di Sergej Prokof’ev, una delle più conosciute e amate sinfonie poetiche del grande compositore russo. L’introduzione alla figura di Prokof’ev è stata affidata al prof. Antonio Lodo, socio emerito della Società Dante Alighieri, che ha offerto un approfondito saggio culturale apprezzato dalla platea. A seguire, il pubblico ha avuto il piacere di ascoltare lo storico e scrittore Gianni Sparapan, che ha narrato magistralmente in lingua polesana la fiaba russa. Figura iconica del panorama culturale Polesano, Sparapan ha saputo trasmettere con la sua voce, l’anima di una terra ricca di storia e tradizioni. L’esecuzione musicale è stata magistralmente interpretata dall’Ensemble di fiati e percussioni, appositamente costituita per l’occasione, composta da Marianna Tognin, Marta Zese, Enrico Moretti, Francesco Pizzo, Giovanni Giacon e Thomas Campagna. La loro performance ha saputo trasmettere al pubblico tutta la magia della sinfonia di Prokof’ev, arricchita dalle performance delle ballerine della scuola Ma.x Sport di Adria, campione europea 2023. Il calendario eventi teatrali proseguirà con una serie di spettacoli di grande valore culturale:il 9 novembre la compagnia “El Tambarelo” porterà in scena la commedia di Goldoni “ Sior Todero Brontolon “, il 16 novembre, Simone Piva e Raffaella Mori saranno i protagonisti dello spettacolo che celebra l’epoca della Beat Generation attraverso la musica jazz. Il 30 novembre, Cristina Nanni e Paolo Biolcati , lei voce, lui al pianoforte, porteranno in scena un Tributo alle iconiche voci di Mina e Milva. L’8 dicembre sarà la volta del Delta Gospel Voices, il coro gospel diretto dal Maestro Giuseppe Colelli che esprime con la sua musica valori di solidarietà e condivisione. Il 14 dicembre, Marzia Lucchetta, interprete di fama internazionale, accompagnata dalla band BRM, presenterà un repertorio pop e rock. A chiudere la rassegna sarà 10 ritratti di donne sabato 11 gennaio 2025, alle ore 21.Lo spettacolo teatrale e musicale, a cura di Sergio Trapanotto, tratto dal libro “Ritratti di Donne” di Sara Rattaro, trasmetterà sug-
gestioni ed emozioni espresse dalle esistenze di donne che hanno profondamente inciso nella storia umana nei secoli. Le musiche originali saranno magistralmente eseguite dall’ensemble Punto Nemo e dalla voce di Lietta Traversi e le voci recitanti saranno degli attori di Teatro Musica e Dintorni. A curare la rassegna Teatrale del Pertini, Gianni Ravarro, Maurizio Turatti e Nicola Braggion.
Guendalina Ferro
Despar Nord rinnova i suoi punti vendita
È stato inaugurato il restyling completo dei punti vendita Interspar di Rovigo, situato nel centro commerciale La Fattoria, e di Adria, nel centro commerciale Il Porto. Entrambi i negozi, gestiti da Despar Nord, si presentano con un layout innovativo e strutture moderne, frutto di un investimento significativo sul territorio rodigino, dove l’azienda è presente con 30 punti vendita a marchio Despar, Eurospar e Interspar. Con superfici rispettivamente di 4.000 mq e 3.259 mq, i negozi puntano a migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti, introducendo grafiche accattivanti e comunicazioni interattive che rendono le promozioni più visibili. Novità
CONTO
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importanti includono il reparto sushi, il comer pizzeria e la macelleria servita, insieme a una vasta scelta di prodotti locali. Despar Nord ha dedicato un’attenzione particolare alla promozione dei prodotti del territorio. Le ristrutturazioni hanno avuto un occhio di riguardo per la sostenibilità e il risparmio energetico. I nuovi spazi utilizzano tecnologie a basso impatto ambientale, come banchi frigo con chiusura a porta, illuminazione a Led e un impianto di climatizzazione in pompa di calore. Inoltre, è stato implementato un sistema di recupero del calore dai frigo per la produzione di acqua sanitaria. Alessandro Balestriero, Capo Area Vendite Interspar di Despar Nord, ha dichiarato che questi interventi testimoniano la volontà dell’azienda di investire nella propria rete vendita, puntando a sviluppare nuovi negozi e riqualificare quelli esistenti. “Vogliamo offrire un’esperienza di acquisto sempre più semplice e intuitiva, con una forte valorizzazione dei prodotti locali”, ha affermato Balestriero, evidenziando l’impegno di Despar Nord per la qualità e la convenienza al servizio dei propri clienti.
CAVARZERE TEATRO TULLIO SERAFIN
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Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
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NUOVI dal 12 al 19 novembre. Apertura biglietteria Teatro Tullio Serafin ore 10-12 e 16-19, il 24 novembre dalle ore 16 €
PREVENDITA E VENDITA BIGLIETTI dal 18 novembre su VIVATICKET.COM e relativi punti dalle ore 16 presso la biglietteria del Teatro.
Biglietteria Teatro Tullio Serafin tel. 331 4021045 (orari e giorni apertura biglietteria) biblioteca@comune.cavarzere.ve.it – arteven www.arteven.it – www.cultura.cittametropolitana.ve.it
Città di Cavarzere
Assessorato alla Cultura
Il concorso. Consegnato il riconoscimento “Dialetti a confronto nelle terre della Riva del Po”
El Tanbarelo di Bellombra si aggiudica il prestigioso premio Riccardo Bacchelli
L a compagnia teatrale El Tanbarelo di Bellombra ha confermato il proprio talento aggiudicandosi il prestigioso Premio Riccardo Bacchelli al concorso
“Dialetti a confronto nelle ter-
re della Riva del Po”, svoltosi a Guarda Ferrarese. L’evento, patrocinato dal Comune di Riva del Po e organizzato dalle pro loco locali, ha visto la partecipazione di ben 14 compagnie
teatrali provenienti da Veneto ed Emilia-Romagna, di cui 5 venete e 9 emiliane. La compagnia bellombrana ha trionfato con la rappresentazione della divertente commedia Don Checo di
“Il Veneto legge”: un viaggio nella lettura per i giovani
L’iniziativa “Il Veneto legge”, organizzata dall’Associazione genitoriale Attive Terre, ha preso vita in uno degli ambienti più affascinanti del Palazzo della Fondazione Scolastica Carlo Bocchi. L’evento si è svolto in due giornate: la prima, venerdì 11 ottobre, ha visto la partecipazione di due classi seconde della scuola primaria Vittorino Da Feltre, accompagnate dai docenti. La seconda data, martedì 15 ottobre, ha visto coinvolta la classe
quinta della scuola primaria Anna Frank del Comprensivo Adria 2.Durante gli incontri, il Sindaco Massimo Barbuiani ha interagito con i ragazzi, condividendo ricordi del suo tempo alla Vittorino Da Feltre e illustrando le qualità essenziali di un buon sindaco: amore per la città, onestà e trasparenza. Nella sessione con la classe Anna Frank, ha raccontato un aneddoto legato a due preziose stampe esposte nella sala. Si è svolta poi una lettura animata,
Attilio Rovinelli, distinguendosi per l’alta professionalità e la straordinaria capacità interpretativa dei suoi attori. La giuria tecnica, composta da esperti del settore, ha premiato El Tanbarelo proprio per queste qualità, assegnando il premio intitolato a Riccardo Bacchelli, noto scrittore e drammaturgo bolognese, autore de Il mulino sul Po. La serata è stata arricchita dalla partecipazione dell’archeologo e direttore del Museo Delta Antico di Comacchio, dott. Marco Bruni, e del Sindaco di Riva del Po, Daniela Simoni, che hanno consegnato il premio alla compagnia vincitrice per la brillante esibizione. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di mantenere vive le tradizioni dialettali e culturali attraverso il teatro. Il presidente di El Tanbarelo, Giuliano Visentin, ha espresso grande soddisfazione per il “doppio premio” ottenuto: “Non possiamo che essere orgogliosi di questo ennesimo traguardo, che si aggiunge al successo ottenuto lo scorso anno con Sior Todero Brontolon di Carlo Goldoni. È un riconoscimento che premia il nostro impegno e ci sprona a prose-
guire su questa strada.” Anche il capocomico di El Tanbarelo, Claudio Zanforlin, ha espresso
gratitudine verso gli organizzatori e la giuria, auspicando che l’ occasione dell’evento possa favorire una futura collaborazione tra le compagnie teatrali polesane e ferraresi. “Credo che questo evento sia solo l’inizio di un progetto più ampio di scambio culturale e di valorizzazione dei dialetti del nostro territorio”, ha dichiarato.
Guendalina Ferro
tratto dal libro “Marco Polo: Un veneziano alla corte dell’Imperatore della Cina”. I bambini hanno partecipato attivamente, riflettendo sulle differenze tra l’epoca di Marco Polo e il presente, trovando un elemento comune: la curiosità.L’incontro si è concluso con un cruciverba a tema viaggio, che i ragazzi hanno risolto insieme. Inoltre, Attive Terre ha donato segnalibri a tema Marco Polo a tutti i presenti, come ricordo dell’evento.
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Anniversario della posa della prima pietra della chiesa di San Francesco
G rande festa a Bottrighe per il 175° anniversario della posa della prima pietra per la costruzione della nuova chiesa. Per l’occasione è stata anche realizzata copia in pergamena, con elegante custodia, del documento manoscritto per l’avvio dei lavori. La celebrazione, a cura del parroco don Massimo Barison, si è svolta con la messa solenne animata dal polifonico diretto da Carla Bizzaro, accompagnato all’organo da Riccardo Camisotti. Presente il sindaco Massimo Barbujani, il suo delegato Fabrizio Romani e Monsignore Antonio Cappato, precedente parroco per 41 anni. Al termine, l’interessante cronistoria è stata illustrata dallo storico Nerino Albieri. “Recuperando la memoria storica - ha spiegato Albieri - l’evento riporta la data del 16 dicembre, ma in analogia con le precedenti rievocazioni del centenario (1949) e del 150° (1999) celebrate nel periodo fine settembre - prima decade di ottobre, il comitato parrocchiale ha ritenuto da dare un’uniformità anche in questa occasione”. “La prime tracce della nostra storia di comunità - ha esposto Albieri - emergono verso
la conclusione della seconda metà del XIII secolo, in una dimensione di contemporaneità con altre realtà limitrofe. Il primo nucleo abitativo trovò spazio in località “Canarèo”, a ridosso del nuovo principale ramo del Po, delineatosi dopo la rotta di Ficarolo del 1152. Un luogo difficile sotto il profilo ambientale, tra paludi, reticoli di canali, dune, isole di sabbia. A due passi da questo piccolissimo agglomera-
to, sorse la prima chiesetta di dimensioni alquanto ridotte. Duecentocinquant’anni dopo, per esigenze di natura strutturale, si pervenne alla realizzazione della seconda chiesa, soprattutto con mezzi economici forniti dal conte Giulio Tassoni che provvide anche al sostentamento dei padri carmelitani. Fu consacrata il 20 giugno 1593, posta sotto la protezione dei santi Francesco d’Assisi e di Paola ed elevata a dignità parrocchiale, affrancandone il territorio dalla parrocchia della Tomba. Nel 1840 si ritrovarono nuovamente cedimenti non superabili con provvedimenti di recupero, fu deciso, pertanto, di provvedere ad una nuova costruzione su progetto dell’ingegnere Antonio Lupati di Adria dopo l’autorizzazione della Delegazione Provinciale (decreto 24 febbraio 1849) e successiva vidimazione da parte di Venezia. Posa della prima pietra il 16 dicembre 1849 e conclusione dei lavori nel 1853. Il 24 settembre 1854 l’inaugurazione da parte del vescovo Giacomo Bignotti con relativa apertura al culto”.
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Tra castagne e “mistoca”, le iniziativa del gruppo sportivo Grande successo per l’ennesima edizione della “Castagnata Butrigana”. Iniziata il 18 ottobre e terminata in questi giorni di novembre, ha ottenuto come sempre enorme interesse. Tradizione di San Martino ancora una volta rispettata grazie al Gruppo
Sportivo Bottrighe diretto da Antonio Boni. In piazza Cassetta l’apposito stand ha distribuito svariati quintali di prelibati “marun caldi” e la “Mistoca”, il tipico dolce povero con farina di castagne, uvetta ed altri ingredienti segreti tramandati dal veterano “Mario d’Lego” che in gioventù stazionava con la sua bancarella di leccornie lungo “el stradon d’la ciesa” oggi piazza Libertà. La Mistoca oggi è preparata dalle mani di Nerino Albieri e Natalino Crepaldi. Numerosi i volontari dell’associazione che per lunghe ore sono stati impegnati nel tagliare e cuocere il prelibato frutto stagionale. Il ricavato di ciò andrà utilizzato non solo per autofinanziare le iniziative dell’associazione, ma anche per iniziative benefiche a favore del paese. (r.m)
14 novembre 2024
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L’apparizione. Un filmato del 1976 protagonista dello speciale
Storia e tradizioni del paese in tv
Le tre S-cioptà
> Pani e pagni, iè bòni compagni
> Dime chi cà so, no dirme chi cà iera
> Contra la forza, no val là razon a cura di Roberto Marangoni
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temponi sono apparsi in alcuni spezzoni di cante e ballate polesane svolti in recenti spetta-
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storie ispiratrici di uomini e donne che hanno contribuito al progresso economico e all’innovazione
ottrighe ed i Bontemponi sono stati ospiti in televisione a TvA Vicenza nel programma “Parliamone”. E’ un rotocalco settimanale di venti minuti ed è prodotto da Sergio La Bella per Lp Network con il Coct, Centro Operativo di Cinema e Televisione diretto dal noto regista polesano Ferdinando De Laurentis. La prima parte è stata interamente dedicata a Bottrighe con un simpatico filmato del 1976 girato tra la gente in piazza della Libertà, in sottofondo l’esecuzione dell’inno “Oh Bottrighe” eseguito dai Bontemponi. Si è parlato inoltre di cinema, con particolare riferimento ai film di grandi registi con scene girate in paese e sul Po e del regista polesano Nello Rossati. Un cenno è stato riservato anche al comandante Umberto Maddalena che nel paese rivierasco ebbe i natali. Due scene, con la partecipazione di alcuni componenti dei Bontemponi nel set di Tenuta Rossetta a Bottrighe del film “Avanti sempre, sempre avanti” del regista Ferdinando De Laurentis, dedicato Chiara Nanetti, prima santa polesana, ha concluso la prima parte. La seconda parte è stata tutta dedicata alla storia del gruppo folkloristico, alle porte ormai del sessantesimo anniversario di nascita. E qui i Bon-
Iniziative invernali per la scuola e la ricerca medica
Tanti impegni natalizi in programma per il gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe. Tenendo fede all’ormai consolidata tradizione, il sodalizio omaggerà ogni famiglia del suo nuovo calendario 2025. Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre, nei successivi giorni in recupero in caso di maltempo, i componenti dell’associazione, indossando i panni di babbo natale, sfileranno con cante e nenie natalizie percorrendo tutte le vie di Bottrighe, famiglie e locali pubblici, accompagnati dalla slitta e dall’abete mobile, realizzati dai componenti stessi. A tutti i bambini saranno distribuiti gratuitamente dolciumi e tanti giocattoli che sono stati raccolti da amici sostenitori dell’associa-
coli. Il regista Ferdinando De Laurentis è originario di Rovigo e vive attualmente a Masi nel padovano, ma ha vissuto tanti anni a Bottrighe verso il quale è particolarmente affezionato. Dal 1965 al 1981, nei giorni non scolastici, raggiungeva i genitori al magazzino idraulico di via Vittorio Veneto, dove il padre operava quale ufficiale per il Magistrato del
Po. Iniziò proprio a Bottrighe la sua lunga carriera, partendo dalla locale radio Delta Libera, poi fondando il complesso musicale “L’Araba Fenice”. Ed ancora all’Antoniano di Bologna registrò un disco con canzoni nate a Bottrighe, tanto che le foto di copertina vennero scattate sul Po. Da quel disco la Rai scelse una canzone come sigla di un programma.
zione. L’iniziativa è finalizzata alla raccolta di fondi che saranno poi interamente devoluti alla scuola materna “Umberto Maddalena” di Bottrighe, alla Lega Italiana Lotta al Tumore e ad altre associazioni che si occupano di studio e prevenzione delle malattie genetiche nel corso della 33.ma edizione di “Serata d’Onore” che si terrà in estate a Bottrighe. I babbi toc-
cheranno poi Villanova Marchesana e Canalnovo sabato 14 dicembre per un’iniziativa dedicata ai bambini. Domenica 5 gennaio, in caso di maltempo il 6, arriva la festa della befana con animazioni varie in piazza e con la “Vècia” che giungerà a sorpresa per portare dolciumi ai bambini, iniziativa dell’associazione Aribo insieme ai Bontemponi. (r.m)
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Roberto Magangoni
Bottrighe, riprese del film “Tutti a casa”di Comencini, anni ‘60
Successo per la prima edizione di “Aspettando l’Autunno”
S trepitoso successo per la prima edizione di “Aspettando l’Autunno” svoltosi nella chiesa di San Francesco d’Assisi e di Paola in Bottrighe. La nuova rassegna corale è stata ideata ed organizzata dal locale coro femminile “Plinius” diretto da Antonella Pavan che ha dato inizio, con il brano “Cortesani” dalla parte opposta dell’altare maggiore, ovvero dall’ingresso della chiesa, la manifestazione presentata, con elevata competenza, da Laura Rossi. Quindi i due cori ospiti arrivati dal trentino, il “Monte Vignol” di Avio diretto dal maestro Filippo Bandera ed “Valsella” di Borgo Valsugana diretto dal maestro Denis Zanei. Tutti i complessi hanno ottimamente manifestato un’espressione corale di livello, alternando brani popolari italiani e di montagna, in particolare modo tratti dalle composizioni della Sat, ma anche di altri autori italiani e stranieri. Assai gradita l’indimenticabile “Yesterday” di John Lennon e Paul McCartney eseguita dal gruppo di Avio. A chiudere con altri quattro brani, due di Bepi De Marzi, il Plinius con una esecuzione da brividi, emozionante e commovente, di “Sono Voce”, scritto dal giovane compositore Samuele Masera, dedicata alla violenze sulle donne, tema, purtroppo, di triste attualità. Folto il pubblico, tra questi anche il coro di Bottrighe ed interland. Un pubblico attento e soddisfatto, che ha largamente espresso notevoli consensi per tutte le formazioni con prolungati applausi. Il sindaco Massimo Barbujani ha manifestato l’apprezzamento dell’amministrazione comunale, per gli esecutori, in particolare per il Plinius, organizzatore del nuovo evento. A cori sparsi per la chiesa l’immancabile finale tutti insieme di “Signore delle cime”. Il divertimento è poi proseguito presso la sala polivalente “Loris Cominato” dove si è tenuta la conviviale e gli scambi dei presenti, ma soprattutto si sono consolidati rapporti di sentita amicizia tra i gruppi che hanno piacevolmente continuato nei canti unendosi gli uni agli altri.
Conferenza per le vittime dell’eccidio di villamarzana
Soddisfazione in casa Impegno per il Bene Comune (IBC), per la sentita partecipazione dei cittadini che si sono uniti nel doveroso e profondo ricordo delle vittime dell’eccidio di Villamarzana. La conferenza commemorativa, che ha anche rievocato numerosi altri episodi di repressione antipartigiana in Polesine, si è tenuta significativamente a Bottrighe, luogo che ha visto cadere molti
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martiri della Resistenza. Lo stesso relatore, il prof. Gino Bedeschi, ha condiviso un toccante ricordo personale: sua madre, pur bambina, fu costretta ad assistere all’esecuzione di Crivellari nella piazza di Bottrighe, un evento avvenuto nel 1944. Era il 1944, lo stesso anno dell’eccidio che spezzò la vita a 42 giovani, anche giovanissimi, nonostante l’eroico gesto del maestro Tasso, definito da Bedeschi il “Salvo D’Acquisto del Polesine”, che si autodenunciò. La furia e la crudeltà fascista, perpetrata esclusivamente dai repubblichini, non si fermò. Anche ragazzi di sedici anni furono costretti ad aspettare il loro tragico destino nella casetta del barbiere, mentre, a gruppi di sei, venivano fucilati contro il muro della stessa casa, oggi divenuto monumento alla memoria. Simone Donà, coordinatore di Impegno per il Bene Comune, e Leonardo Bonato, referente del Gruppo Cultura di Ibc, hanno sottolineato come questa iniziativa, ospitata nel Centro Civico di Bottrighe anche grazie alla collaborazione di Luigi Bellan della Biblioteca di Babele, si inserisca tra le attività culturali e sociali del movimento civico. (g.f)
Roberto Marangoni
Progetti. Nuove inaugurazioni e preoccupazioni per le scuole
Nasce il parco per la comunità “Gli Amici della Natura”
T
ra dicembre e gennaio, l’Amministrazione di Pettorazza Grimani inaugurerà una nuova area dedicata alla comunità: una piastra polivalente, situata nei pressi del campo sportivo, e un parco verde recentemente riqualificato.
Il sindaco Andrea Grassetto annuncia che lo spazio dedicato allo sport verrà presto intitolato in occasione dell’inaugurazione. Per il parco, situato nel Quartiere Adige e accessibile da Via Santuario e Via Papa Giovanni XXIII, il Comune ha voluto coinvolgere attivamente gli alunni della Scuola Primaria G. Rodari nella scelta del nome.
La tematica proposta, “Natura e Ambiente”, ha permesso agli studenti, guidati dai loro insegnanti, di riflettere sul rispetto per l’ambiente e di sentirsi parte di un progetto che va oltre il semplice gioco. La scelta finale del nome, “Gli Amici della Natura”, riflette perfettamente questa visione.
La motivazione espressa dagli alunni: “L’ area verde come ambiente naturale, non solo di gioco, da rispettare e di cui prendersi cura con atteggiamenti e comportamenti corretti” evidenzia la volontà
di rendere il parco un simbolo di consapevolezza ecologica e di rispetto reciproco. Nel frattempo, il gruppo di minoranza “Pettorazza Vale” ha espresso preoccupazione per il recente crollo di una porzione del controsoffitto all’interno delle scuole Gianni Rodari, causato da infiltrazioni
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d’acqua, e ha presentato un’interrogazione alla giunta Grassetto. Il sindaco ha rassicurato che l’area interessata non era compresa negli ultimi interventi di riqualificazione e ha precisato che l’episodio non ha causato disagi agli alunni e agli insegnanti della scuola primaria.
Nella stessa interrogazione, la minoranza ha chiesto informazioni sui tempi per rendere disponibile alla scuola, l’edificio comunale riqualificato con fondi pubblici.
Guendalina Ferro
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Sociale. Il progetto messo a punto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Accoglienza sociale, educativa e formativa, per dare un futuro ai giovani “nuovi italiani”
Dare un futuro ai minori migranti che entrano in Italia, costruire, accanto all’accoglienza, anche un percorso sociale, educativo e lavorativo, all’insegna dell’inclusione. Questo l’obiettivo di “InclusiON”, l’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per stimolare proposte concrete e innovative in risposta ai bisogni del territorio sul tema dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, educativa e lavorativa di minori con background migratorio.
Attraverso il bando da 2,1 milioni di euro sarà attivato un percorso formativo a favore di chi, sia nel pubblico che nel privato, svolge attività di accoglienza, inclusione e supporto.
Da Paese di emigrazione, l’Italia è diventato ormai stabilmente un punto di arrivo dei flussi migratori globali. Nei prossimi decenni si prevede un aumento dei flussi migratori verso i paesi europei, dovuto in particolare ai cambiamenti climatici. Un fenomeno che comporta anche l’arrivo, in Europa e in Italia, di un numero sempre crescente di minori stranieri non accompagnati.
“I minori di seconda e terza generazione incontrano difficoltà
ad accedere alle stesse opportunità dei loro coetanei di nazionalità italiana. - spiega Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione CariparoNonostante spesso nel discorso pubblico si tenda ad enfatizzare i lati problematici dei fenomeni migratori, questi possono essere un motore di crescita prezioso per il Paese. Dal punto di vista economico, l’inverno demografico ha cominciato a causare difficoltà alle aziende nel reclutare manodopera qualificata e non.
L’ingresso di lavoratori di nazionalità straniera presenterebbe dunque un indubbio vantaggio, anche nel Veneto, dove si stima la mancanza di 200.000 persone in età lavorativa nei prossimi dieci anni. Per proseguire con i vantaggi sociali e culturali derivanti da una maggior inclusione dei giovani migranti, in termini di arricchimento culturale delle società di arrivo e di una maggiore sostenibilità del sistema di welfare. Tutti motivi, questi, che ci hanno spinto a stimolare, con un bando e con un percorso formativo ad hoc, progettualità specifiche e innovative per dare risposte efficaci ai bisogni del ter-
ritorio sul fronte dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, educativa e lavorativa dei ‘nuovi italiani’.”
Il progetto “InlcusiON” della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo prevede un bando da 2,1 milioni di euro e un percorso di accompagnamento rivolto alle realtà interessate a potenziare le loro competenze in materia di progettazione. La partecipazione al bando è riservata a partenariati costituiti da soggetti con sede legale o operativa nelle province di Padova o di Rovigo che rientrino in queste tipologie: enti e istituzioni di natura pubblica; enti e istituzioni di natura privata, senza scopo di lucro; organizzazioni rappresentative delle comunità di migranti, che supportano i processi di accoglienza e integrazione dei minori stranieri. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il prossimo 19 dicembre.
Il percorso formativo, iniziato alla fine di ottobre, proseguirà fino a dicembre ed è rivolto agli stessi soggetti destinatari del bando, interessati a potenziare le competenze in materia di coprogettazione.
Un bando da 2,1 milioni di euro e un percorso formativo per potenziare i soggetti, pubblici e privati, che svolgono attività di accoglienza, inclusione e supporto dei minori migranti
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Gilberto Muraro, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Gli interventi. Tre le aree d’azione: ponti, barriere e guardrail, asfaltature
Provincia, 6 milioni per la viabilità
Ammontano a quasi 6 milioni di euro gli interventi che la Provincia realizzerà entro il 2024 sul fronte della viabilità. Finanziati da appositi decreti del Ministero delle Infrastrutture, i lavori si possono dividere in tre aree diverse: ponti, barriere e guardrail, asfaltature.
PONTI - Relativamente al primo punto - il totale si attesta su 1.150.000 euro - troviamo la manutenzione straordinaria di 7 strutture consorziali oltre alla realizzazione di 2 nuove opere: rispettivamente si tratta di 2 ponti sulla SP 5 a Borsea e di altrettanti in zona “Tre oci” a San Martino di Venezze oltre a manufatti su via Romana a Frassinelle SP 23 Bis, SP 31 a Lama (Ceregnano) e sulla SP 21 a Raccano (Polesella); i nuovi si trovano invece davanti allo stabilimento Eurovo di Occhiobello SP 60 Bis e tra Guarda Veneta e Pontecchio SP 5 BIs. Sempre alla stessa voce, da registrare anche lavori su altre 12 strutture per un totale di 1.991.457,47 euro, mentre ad ottobre inizia la manutenzione straordinaria del collegamento che attraversa il Po tra Polesella e Ro Ferrarese: due i mesi di lavoro previsti per interventi su giunti di dilatazione, ripristino scarichi pluviali e calcestruzzi per un importo di 134.000 euro e senso alternato per 30 giorni.
BARRIERE - Sono stati sostituiti i guardrail su quattro cavalcavia dell’A13 per i tratti di competenza ovvero sulle rampe di accesso dalle SP 70 e 24 a Villamarzana, sulla SP 71 a Frassinelle e sulla SP 60 bis a Occhiobello: la tipologia di struttura posata è la cosiddetta “barriera a tripla onda”, importo 740.445 euro. Si attende
quindi la formalizzazione di un finanziamento ad hoc per la posa di barriera di salvaguardia per i motociclisti (138.297 euro).
ASFALTI - Si è dato corso ai lavori previsti nell’area interna e che rientrano nell’ambito del cosiddetto “Contratto di foce” (anche su strade comunali): per l’annualità 2023 si è intervenuto sull’ex SP 82 tra Taglio di Po e San Basilio e in un tratto della SP 44 per un totale di 497.896 euro mentre per l’annualità 2024 si è operato lungo la SP 46 tra Corbola e Taglio di Po per un tratto di 8 chilometri e per un tratto della SP 66 in località Oca Marina (totale 826.493 euro).
Con un altro decreto ministeriale per manutenzione straordinaria e resilienza ai cambiamenti climatici (“decreto Salvini”) sono stati asfal-
tati nel 2024, ma rientravano nell’annualità 2022, tratti della SP 15 a Canda, della SP 1 a Badia Polesine e della SP 24 Bis a Giacciano con Baruchella (totale 5,5 chilometri per 379.970 euro); sempre con il “decreto Salvini” 2023 manto nuovo in alcuni tratti della SP 33 (Eridania Orientale) per 417.697 euro, mentre è stato appena aggiudicato, con cantieri entro l’anno, un appalto che prevede lavori sulla SP 60 a Fiesso Umbertiano, sulla SP 60 bis tra Fiesso e Occhiobello, sulla SP 23bis a Frassinelle (con contestuale ripristino del corpo stradale a rischio cedimento) e sulla SP 21 sempre a Fiesso. Importo totale di quest’ultima tranche: 607.951 euro.
E non è tutto: un ulteriore decreto ha permesso di intervenire sulle sovrastrutture stradali con lavori sulla SP 22 tra Arquà Polesine e Frassinelle, sulla SP
33 a Guarda Veneta, sulla SP 12 bis a Stienta, sulla SP 41 a Cavanella Po e ancora sulla SP 30 a Botti Barbarighe, sulla SP 40 a Polesella, sulla SP 3 a San Martino di Venezze, sulla SP 4 tra Ceregnano e Adria e sulla SP 61 di nuovo a San Martino (zona “Tre oci”) per complessivi 1.229.313,48 euro. Già previsti infine per il prossimo anno, sempre nel “Contratto di foce”, lavori per 1.652.987 euro nell’area interna, 1.229.313,48 euro per interventi sulle sovrastrutture e ulteriori 493.961 euro previsti dal nuovo “Salvini 2025”.
Giovanni Rossi, consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici, infrastrutture e viabilità: “Viviamo una contraddizione di fondo, ovvero esiste una positiva parte ‘investimenti’ con una buona progettualità, spesso effettuata da personale interno che si occupa anche
della direzione lavori, ma anche una cronica mancanza di spesa corrente per le manutenzioni ordinarie, si tratti di strade, ponti o segnaletica. Questo problema è certificato dalla mancanza di personale dipendente (operatori esterni) e mezzi d’opera (camion, trattori e macchine operatrici), spesso vetusti e con una media di quarant’anni. In pratica la dotazione organica attuale si compone di tre squadre operative (Alto, Medio e Bassopolesine) composte ciascuna da tre operatori più un caposquadra con età media elevata: a risentirne sono quindi le manutenzioni ordinarie come sfalcio verde, erba cigli e scarpate; sostituzione segnaletica verticale; ripresa buche sui circa 430 chilometri di viabilità di competenza; riparazione barriere a seguito di sinistri”.
Enrico Ferrarese, Presidente della Provincia di Rovigo: “Certamente la cronica difficoltà delle Province in tema di spesa corrente, che si ripercuote soprattutto sulle ordinarie manutenzioni, ci preoccupa e ha tutta la nostra attenzione. Tuttavia, l’importanza di questa fase in cui in tema di investimenti ci troviamo a gestire risorse mai viste prima, ci fa sentire la grande responsabilità di operare al meglio ed entro i termini previsti per finalizzare il tutto con il miglior risultato possibile per il nostro territorio. Proprio per questo va sottolineato il grande lavoro dell’Ente e della sua struttura, in particolare quella tecnica dei lavori pubblici per lo sforzo (a volte pure superiore alle potenzialità dei nostri uffici e servizi) che si sta profondendo per il conseguimento di questi rilevanti risultati”.
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Il provvedimento. La Regione ha assegnato contributi, ecco le realtà premiate in Polesine
Oltre 500 mila euro a 129 progetti per valorizzare le radici venete
Èstato approvato con delibera dalla Giunta Regionale, su proposta dell’assessore alla cultura, ai flussi migratori e ai veneti nel mondo Cristiano Corazzari il provvedimento che assegna contributi a sostegno dei progetti presentati da enti e da associazioni per la realizzazione di iniziative di ricerca, di divulgazione e di valorizzazione del patrimonio culturale su cui trova fondamento l’identità veneta.
L’attribuzione rientra tra le iniziative di promozione e valorizzazione dell’identità veneta previste dalla Legge regionale 3/2003 che affida alla Giunta regionale il compito di promuovere e favorire iniziative di ricerca, di divulgazione e di valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico su cui trova fondamento l’identità veneta mediante l’organizzazione di convegni, seminari, mostre, ricerche, pubblicazioni ed eventi finalizzati a far conoscere la complessità culturale e linguistica nella quale si possono riconoscere l’espressione e i segni dell’identità veneta.
La Giunta ha già adottato un primo provvedimento con il quale ha assegnato contributi a 64 iniziative per un ammontare complessivo di 289.460 euro. Ora sono state ammesse a contributo altre 65 iniziative a favore dei soggetti - enti locali, istituzioni pubbliche o private, associazioni - che hanno presentato istanza, per un impegno massimo di spesa di
268.120 euro a carico del bilancio regionale. Nel dettaglio, per il territorio rodigino, sono stati assegnati 2.450 euro alla Pro Loco di Taglio di Po per “Buon compleanno Delta”. Buon Compleanno Delta è una celebrazione per i 420 anni dal cosiddetto
Taglio di Porto Viro, evento storico che segna la nascita del paese di Taglio di Po, modificando la geografia dell’area e dando vita al nuovo Delta e alla sua espansione.
Il programma è composto da una rappresentazione teatrale di Carlo Goldoni, una ricostruzione storica con figuranti e sbandieratori in costumi del 1600 e un’escursione in motonave sulle acque del Po per
ripercorrere i luoghi dove si svolsero i lavori del “Taglio” durante la quale viene servita la “Paella Veneta”, il piatto tipico di pesce della tradizione di allora.
Infine 7.200 euro vanno alla Fondazione per lo sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale per la manifestazione “Rovigo Festival –Le vie dell’ambra”.
“È di fondamentale importanza e tra gli obiettivi di questa amministrazione regionale rendere la cultura e le tradizioni venete veicolo per mantenere forte il legame con la nostra identità – evidenzia l’assessore Corazzari -.
Nello specifico questi provvedimenti, grazie alle iniziative sostenute dai contributi regionali, sono essenziali per preservare e valorizzare il patrimonio storico, culturale e sociale della regione contribuendo anche a creare un forte senso di appartenenza e coesione tra i cittadini. Rafforzare l’identità veneta significa favorire il legame con le radici e le peculiarità del territorio, garantendo la trasmissione di valori e tradizioni che rappresentano il cuore dell’identità veneta.
Si tratta di un patrimonio identitario insostituibile e delle nostre stesse radici.
Queste iniziative, come quelle avviate nel corso degli anni, sono certo contribuiranno a rafforzare e valorizzare ulteriormente le origini culturali, sociali e identitarie del Veneto”.
Archeologia del Sacro: un ciclo di incontri al Museo dei grandi Fiumi
Come ogni anno anche in questo 2024 sono tornate le conferenze del Museo dei Grandi Fiumi, un’occasione importante per avvicinare la cittadinanza all’archeologia e alle sue tematiche, oltre che alla storia locale.
Il filo conduttore dei 4 incontri è stato e sarà quello dell’archeologia del sacro; una particolare branca dell’archeologia che cerca, attraverso lo studio dei resti materiali del passato e dei contesti archeologici, di ricostruire le pratiche rituali e religiose, oltre che le credenze ad esse correlate, delle comunità umane dalla Preistoria fino al Medioevo e oltre, verso epoche più vicine alla nostra.
Il ciclo di conferenze, cominciato lo scorso 26 ottobre, con le prime due conferenze dedicate alle pratiche rituali delle età del bronzo e del ferro nell’arco alpino e dei popoli etrusco e veneto
nell’area polesana, terminerà sabato 14 dicembre.
Rimangono ancora due incontri dunque; quello del 30 novembre, che tratterà delle attestazioni del sacro in età romana e che vedrà la partecipazione di Simonetta Bonomi, della soprintendenza del Friuli-Venezia Giulia, e l’incontro di sabato 14 dicembre, che tratterà invece dei pellegrinaggi medievali lungo la Via Romea, grazie all’intervento di Raffaele Peretto del CPSSAE (Centro polesano di studi storici, archeologici ed etnografici).
Il ciclo di conferenze è stato reso possibile grazie alla sinergia del Museo dei Grandi Fiumi, del Comune di Rovigo, del CPSSAE e dell’Accademia dei Concordi.
Gli incontri sono previsti a partire dalle ore 16 presso la Sala Flumina del civico Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo. (d. f.)
La Giunta Regionale del Veneto ha approvato contributi per progetti di valorizzazione dell’identità veneta, destinando 268.120 euro a 65 iniziative, tra cui eventi storici e culturali.
Associato "Città di Cavarzere
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L’assessore alla cultura Cristiano Corazzari
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Il titolo. Trionfo al Sanremo Rally Storico nel Campionato
Italiano
Il pilota Matteo Luise campione italiano del rally auto storiche
M atteo Luise ha vinto il Campionato Italiano Rally Auto Storiche per il secondo anno consecutivo, confermandosi uomo da battere nel quarto raggruppamento, in gruppo A e tra le vetture di classe duemila al termine del recente Sanremo Rally Storico.
Presentatosi ai nastri di partenza con i favori del pronostico, in vetta a tutte le classifiche per le quali era in lizza, il pilota di Adria non ha potuto mai abbassare la guardia, dovendo controllare il ritmo di un Mariotti che ha cercato di contendergli il titolo fino all’ultimo metro di gara. Le condizioni meteo complicate, a causa della pioggia, non hanno frenato il portacolori del Team Bassano, in campo con la sua consueta Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A curata da Silvano Amati e da Valentino Vettore, affiancato dall’inseparabile Melissa Ferro
sul sedile di destra. Consapevole di dover fare la propria gara sull’unico rivale in grado ancora di soffiargli quello scettro gelosamente custodito dalla passata stagione il Sanremo di Luise non si apriva nel migliore dei modi, tredicesimo sulla speciale
Luise ha conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo dominando nel quarto raggruppamento, gruppo A, e nella classe duemila
di apertura ma non distante nel testa a testa. Sul secondo impegno il polesano rimetteva subito le cose al proprio posto, piazzando un settimo assoluto che già si traduceva in un importante margine su Mariotti.
Senza mai forzare più del dovuto l’adriese si congedava, al termine della tappa inaugurale, con la settima posizione assoluta, la seconda di raggruppamento, la prima di classe e con un gap su Mariotti che sfiorava già il minuto netto, garantendogli una certa
Vittoria nel derby all’esordio e ambizioni di promozione
Il dopo Beltramelli, in casa Pettorazza San Martino porta il nome di Roberto Mantoan. Beltramelli era stato esonerato dopo poche giornate nonostante l’ottima classifica, nel girone D di Prima categoria. Alcune gare giocate con Simone Braggion e Daniele Lazzari a fare i “mister”, poi la decisione della società. “Contenti di aver a disposizione un professionista come mister Roberto Mantoan, le parole del direttore generale Paolo Grani: sappiamo che potrà dare il giusto apporto per questa stagione, visto che il suo curriculum parla da sé. Ringraziamo Simone Braggion e Daniele Lazzari per l’impegno e il coraggio che hanno messo in veste di traghettatori, dove hanno raccolto vittorie e belle soddisfazioni con la nostra prima squadra”. Mantoan è un allenatore esperto dove ha fatto da secondo in serie D all’Adriese, per
poi passare al Cavarzere, con il quale ha raggiunto la Promozione e ha sfiorato i playoff l’anno scorso. “Ringrazio prima di tutto la società e in primis il direttore generale Paolo Grani per la fiducia, le parole di Mantoan. Ho preso in mano una squadra già rodata e su cui è stato fatto un gran lavoro dai miei predecessori. Ora concentriamoci sulle partite che ci aspettano perché la strada è molto lunga e noi vogliamo viverla cercando di fare sempre il meglio possibile, sapendo che vogliamo rimanere nei piani alti della classifica”. L’esordio sulla panchina è stato più che positivo con una vittoria nel derby in casa con la Tagliolese. Il Pettorazza San Martino punta alla vittoria del campionato per tornare in Promozione, categoria lasciata lo scorso anno dopo il play out perso contro il Rovigo.(c.a)
sicurezza. Puntando unicamente a tagliare il traguardo prima del suo diretto antagonista Luise faceva dell’intelligenza tattica la sua migliore arma giungendo al traguardo con una comunque onorevole decima posizione nella generale. La seconda posizione
in quarto raggruppamento, con Mariotti ottavo a quasi quattro minuti, davano il via ufficiale ai festeggiamenti per il secondo titolo tricolore consecutivo. “Ce l’abbiamo fatta, racconta Luise, confermandoci campioni italiani di quarto raggruppamento. Lo scorso anno abbiamo vinto con una gara di anticipo, quest’anno è stata più sofferta ma più gustosa. Grazie a tutto il nostro team, in particolare a Silvano ed a Valentino che ci hanno dato un mezzo strepitoso. Grazie a Melissa, sempre più brava al mio fianco. Grazie a tutti i nostri partners ed al Team Bassano. C’è tanto lavoro, di tutti, dietro a questo secondo titolo consecutivo. Non possiamo che essere felici di riportare ad Adria un altro titolo italiano”.
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Il dibattito. L’anniversario tra celebrazioni e vivaci polemiche
Autonomia, a sette anni dal referendum
lo scontro politico è più acceso che mai
Per Zaia e i partiti di centrodestra era doveroso celebrare il settimo anniversario del referendum sull’autonomia regionale e fare il punto sulla realizzazione di un progetto a lungo inseguito. Per l’opposizione invece è stato l’ennesimo evento propagandistico a spese dei cittadini, che nulla ha portato di concreto. Insomma il tema continua ad infiammare lo scontro politico e ad accendere gli animi, dentro e fuori il Consiglio Regionale.
Sette anni fa oltre due milioni di cittadini si sono espressi a favore di una maggiore autonomia regionale, un vero plebiscito che ha dato il via a un percorso politico e legislativo culminato nella legge approvata il 26 giugno scorso. Venezia ha ospitato la celebrazione dell’anniversario , alla Suola Grande di San Giovanni Evangelista. Anche in questa occasione il presidente Zaia, ha sottolineato come il referendum del 201 7 sia stato un momento storico per il Veneto, un punto di partenza per un percorso che ha trovato compimento nella recente legge sull’autonomia differenziata. “Oggi discutiamo di autonomia grazie all’ardore dei veneti- ha detto Zaia - che hanno sostenuto
il referendum. È tempo di guardare avanti. Non possiamo tornare indietro. E per quanto riguarda il federalismo fiscale, finalmente sta prendendo slancio. Altre regioni, come Emilia-Romagna e Toscana, sono pronte a unirsi a questa richiesta. L’autonomia non è solo un aspetto giuridico o amministrativo. È un’opportunità per coinvolgere tutti i cittadini, non solo i veneti. Dobbiamo superare le leggende metropolitane, come quella della secessione dei ‘ricchi’, che nascono dalla non conoscenza. La spesa pubblica veneta è tra le più basse in Italia. Questo ci rende virtuosi nella gestione delle risorse. Dobbiamo fare in modo che altre regioni si uniscano a noi in questo percorso”.
Quanto al tavolo nazionale già attivo, Zaia ha precisato: “Abbiamo già avviato discussioni sulle prime nove materie di questa legge quadro. Il recente incontro di Bari ha messo in evidenza non solo le questioni legate all’autonomia, ma anche i problemi generali delle regioni.
A fare da sponda il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “I pochi che, miopemente, si ergono contro l’autonomia, si scordano che è la nostra
Costituzione a prevedere questo diritto. Una battaglia contro l’autonomia, pertanto, non è solo una battaglia contro il progresso, ma contro la Costituzione stessa. sarò sempre in prima linea per combattere le falsità e la propaganda contro l’autonomia, e per far rispettare il volere democratico di milioni di veneti”. Alberto Villanova, capo dell’intergruppo Lega, ha accusato il Partito Democratico di voler fare da guastafeste, criticando la loro opposizione a un evento che, invece, celebra la fine di uno stato centralista e dirigista. Sonora la stroncatura di Andrea Martella,
segretario veneto del Pd: “Questa pseudo festa è l’ennesima cortina fumogena per distrarre l’opinione pubblica dall’affanno della sua azione di governo e dal fatto che lo stesso Zaia sa che questa autonomia non la vogliono nemmeno i suoi alleati. Noi non siamo contro l’autonomia e abbiamo avanzato in tutte le sedi le nostre proposte ma ribadiamo la nostra contrarietà a quella differenziata proposta dal governo”.
Anche Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha ha accusato la maggioranza di aver trasformato un’occasione di approfondimento
in una kermesse celebrativa della legge Calderoli, con l’aggravante dell’uso di fondi pubblici. Elena Ostanel, di VCV, ha lamentato l’assenza di un contraddittorio, suggerendo che l’evento avrebbe potuto essere finanziato con fondi di partito. Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha definito l’iniziativa come pura propaganda. Intanto la Lega tira dritto non sembra intenzionata a fermarsi, come dimostra il sondaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, sulla percezione del Veneto dal punto di vista linguistico. (n.s.)
Faccia a faccia Camani - Venturini in diretta sull’autonomia a Radio Veneto24
Confronto infuocato in diretta su Radio Veneto24 tra Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e Vanessa Camani, Capogruppo PD: materia del contendere, manco a dirlo, l’autonomia. Camani è partita subito all’attacco: “Eravamo molto curiosi di sentire quale sarebbe stato l’indirizzo che il presidente della Regione voleva dare a questo percorso verso l’autonomia differenziata. In realtà non ha detto assolutamente nulla, non ha detto quali saranno le funzioni su cui si vorranno concentrare perché ha da una prima lettura sembra che vogliano tutto e soprattutto non ha detto come questi scampoli di funzioni dentro sole nove materie potranno essere utili al Veneto.”
“A livello regionale come Forza Italia – ha replicato Elisa Venturini - abbiamo presentato la proposta di legge che poi ha
portato all’indizione del referendum per l’autonomia e siamo talmente convinti che nel nostro simbolo, in Veneto, compare la scritta autonomia. Ci rendiamo conto della difficoltà nel far condividere questo percorso a livello nazionale, perché Forza Italia è un partito nazionale e all’interno sono presenti varie anime territoriali. È chiaro che noi dobbiamo cercare di fare capire anche alle altre componenti del partito che provengono da altre parti d’Italia qual è la necessità e quali sono le ricadute positive che ci possono essere per l’autonomia con l’autonomia non solo per il territorio veneto, ma anche a livello nazionale”. “Lo abbiamo ripetutamente sottolineato – ha rintuzzato Camani - che la sinistra non è contraria all’autonomia differenziata è contraria all’autonomia differenziata versione Zaia – Calderoli. Peraltro la legge
approvata smonta un grande cavallo di battaglia della destra: non resteranno in Veneto gli otto o i nove decimi delle tasse pagate in Veneto; continueranno ad andare a Roma. Quindi se fossi in Elisa Venturini, della quale apprezzo la coerenza, non rivendicherei troppo quel referendum.”
“Per quello che riguarda la possibilità di trattenere in Veneto - ha rilanciato la capogruppo di FI - la maggior parte delle tasse pagate qui, io credo l’importante sia parti-
re, poi ci arriveremo. Il nostro Presidente sta facendo di tutto per permettere al percorso dell’autonomia di andare avanti. È chiaro che è un lavoro complesso e impegnativo: non si può pensare che si schiacci un pulsante e si realizzi l’autonomia.”
Duello radiofonico Marcato - Montanariello:
le posizioni restano più lontane che mai
L’autonomia e in particolare l’applicazione della legge messa a punto nei mesi scorsi si conferma una materia a dir poco esplosiva, che suscita reazioni a catena, contrastati e inconciliabili. A quanto pare è difficile trovare una sintesi e le posizioni fra gli schieramenti politici restano più lontane che mai. A confermarlo il confronto in diretta radiofonica fra l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il vice capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello. Ai microfoni di Radio Veneto24 è andato in onda un vero e proprio duello, tra stoccate e affondi, con vivaci e serrati botta e risposta e reciproci scambi di vedute sulle rispettive convinzioni politiche. Al conduttore Roberto Guidetti l’impegnativo compito di moderare il confronto.
Ad aprire il dibattito l’analisi di Montanariello sulle ricadute dell’autonomia voluta a fu-
ror di popolo dal centrodestra:
“In questi giorni stiamo discutendo un provvedimento dove la legge Calderoli non prevede nessuna risorsa aggiuntiva per la nostra regione, quindi non c’è spazio per tutta la narrazione dei mesi scorsi. Lo stesso ministro Giorgetti ha ribadito che nella manovra di bilancio non ci sono soldi per i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Stiamo discutendo di un pannicello caldo che probabilmente serve ad alimentare la propaganda. Se ci
sono soldi una cosa funziona, se non ci sono soldi non funziona. Risulta implicito che per mano dello stesso governo che promuove l’autonomia vengono a mancare proprio le risorse per metterla in pratica. Assistiamo invece a scelte sempre più centralizzate, legate alla vocazione del controllo romano, e intanto in Veneto aumenta la tassazione”.
Non ci sta Roberto Marcato che replica: “Questo pannicello caldo lo ha fortemente voluto il
suo partito, con Bonaccini impegnato a chiedere l’autonomia differenziata. Capisco che è difficile, pur ricorrendo ad iperboli fantasiose, giustificare cambi così repentini. Ricordo poi che proprio il Pd ha proposto, udite udite, di ripristinare le province così come erano state cancellate dal governo Renzi con Delrio ministro. Ha proposto anche di dare meno poteri ai presidenti delle regioni, dettaglio che ovviamente sarebbe una fucilata mortale all’autonomia. Infine chiede di rivedere il Titolo Quinto della Costituzione, che era stato modificato dal Pd quando era al governo. Dove sta la coerenza in tutto questo? Dove sta l’attenzione verso il territorio?
Con questa linea contraddittoria il Pd in Veneto resterà sempre in seconda linea”.
“Stai sul pezzo, Marcato”, replica Montanariello, e l’assessore ribatte: “E tu studia, invece che parlare di alieni e unicorni! Io porto delle questioni concrete”. E così via per alcuni lunghi
e frizzanti minuti di reciproche stoccate, neanche tanto in punta di fioretto.
In chiusura l’assessore Marcato: “Se parliamo di fallimento di autonomia io guarderei ad altre regioni. In Veneto abbiamo il Pil più alto d’Italia, il tasso di occupazione più altro d’Italia e abbiamo la spesa pro capite di spesa pubblica più bassa d’Italia. Io ho posto delle questioni reali, le risposte che ho avuto sono un “bignami” dei comizi del Pd”.
Montanariello invece chiude sottolineando che «in Veneto abbiamo la spesa pubblica più bassa come regione perché i cittadini pagano la sanità due volte. La prima è con la fiscalità generale delle tasse che tutti versiamo, la seconda con la gestione della sanità veneta che, già in piena autonomia, ci porta a non trovare le prestazioni quando andiamo in ospedale e a dover pagare una seconda volta rivolgendoci al privato”.
(a cura di Nicola Stievano)
Smart city: Treviso, Vicenza e Padova si distinguono
Il Veneto si conferma una regione aperta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, ottenendo ottimi risultati nella classifica dei comuni più smart. Questi sono alcuni dei dati emersi dal City Vision Score 2024, la classifica delle città intelligenti d’Italia, presentata a Padova durante gli Stati Generali delle Città Intelligenti. Tra oltre 7mila comuni, Arquà Petrarca (PD) e Soverzene (BL) si posizionano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Anche due grandi città venete si distinguono tra i capoluoghi: Treviso è seconda soltanto a Milano, mentre Padova occupa la sesta posizione tra i territori più avanzati d’Italia. “Padova torna ad essere capitale delle Smart city – commenta l’assessora alla smart city Margherita Cera - ha accolto Sindaci e Amministratori da tutta Italia per un confronto sulle buone pratiche, le soluzioni e le esperienze di trasformazione intelligente dei territori. Due giorni fitti di appuntamenti e tavoli di lavoro: come attrarre talenti nella PA, come rendere le città inclusive, come l’intelligenza artificiale sta accelerando il processo di transizione digitale dei Comuni
grandi e piccoli”.
La classifica del City Vision Score 2024 attraverso la misurazione del livello di smartness dei Comuni Italiani aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari in riferimento a sei dimensioni del concetto di smart city, misurando l’economia, la mobilità, l’ambiente, l’abitabilità, le persone ed infine la governance dei territori sotto la lente smart. Dai risultati della classifica, sono molti i comuni veneti in vetta, a dimostrazione dell’impegno della Regione nella valorizzazione del tessuto urbano e del loro sviluppo, con uno sguardo rivolto al futuro delle città intelligenti: considerando i primi 50 posti infatti, oltre ai comuni virtuosi nei primi 10 si aggiungono
Zenson di Piave (TV, 18° posizione), Treviso (21°), Codognè (TV, 28°), Vicenza (30°), Silea (TV, 36°) e infine Padova (38°).
“Un risultato che premia il lavoro svolto in questi anni su più fronti, compreso l’elevato grado di digitalizzazione dei nostri under-14, reso possibile dall’essere stato uno dei pochi comuni in Italia ad aver portato la fibra in tutte le scuole durante la
pandemia”, afferma il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, che sottolinea come le buone pratiche messe a terra in questi anni nel capoluogo “possono essere aumentate e migliorate se, invece che ragionare solo in termini di singola città, si inizia a lavorare di concerto con un’area più vasta e diffusa che, nel caso di Treviso, comprende i ventuno comuni della Grande Treviso”. (s.b. e s.s.)
“Semplicemente desiderare”, quinta edizione del premio di narrativa de “Il Circolo Veneto”
C’è tempo fino al 9 febbraio prossimo per partecipare alla quinta edizione del Premio di Narrativa Racconto Breve 2025, organizzato da “Il Circolo Veneto”, il cui tema sarà “Semplicemente Desiderare” nella sua più libera interpretazione.
“L’etimologia di desiderare è “de-sidera”, lontano dalle stelle - spiega il presidente Cesare Campa. - Desiderio, la materia più oscura dell’umano, sfuggente, non catalogabile, colorato di mille mutevoli tonalità. Pensare al “desiderio” come parola, e dunque esperienza, per aprire un varco ai nostri pensieri sul futuro. Ma anche, forse, una delle pietre su cui poggiare per costruire il proprio futuro ”
Anche questa edizione del concorso sarà suddiviso in due sezioni: una aperta agli over 25, l’altra, invece, sarà dedicata ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni. L’iscrizione, per quest’ultimi è gratuita. Come per l’edizione precedente, sarà edita un’antologia che conterrà i 15 racconti più meritevoli di ambedue le categorie, selezionati dal gruppo di lettura. Figureranno nel volume anche i nomi dei docenti, degli istituti scolastici e tutti coloro che hanno partecipato. I vincitori verranno premiati a Mestre, nel maggio 2025. Bando e regolamento sul sito www.ilcircoloveneto.eu.
Margherita Cera
Turismo e agricoltura. Intervista a Federico Caner
“Avanti con il piano strategico del turismo”
Federico Caner, assessore regionale al turismo e all’agricoltura in Veneto, fa il punto anzitutto sul piano strategico regionale per il turismo 2025-2027 e sul workshop internazionale Buy Veneto.
Cosa ci dobbiamo attendere?
Ricordiamo che la nostra è la prima regione d’Italia per quanto riguarda i flussi turistici ma anche per i prodotti turistici che ha oltre alle destinazioni perché in Veneto abbiamo tutto: mare, montagna, colline, lago di Garda, città d’arte. Abbiamo toccato i 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Abbiamo appena chiuso il Buy Veneto, destinato ai buyer internazionali, che è andato molto bene. Per gestire tutte queste presenze ci siamo dotati di un piano strategico sul turismo. In realtà è il terzo piano strategico ed è veramente innovativo. Nasce dal basso, perché concordato con le categorie e gli operatori economici. Mette al centro, l’uomo, il turista e anche il cittadino. Perché ricordiamo che quando parliamo di turismo non parliamo solo di ricettività partiamo di enogastronomia, arte, mobilità e perfino di sanità. Pensiamo ai turisti che cercano servizi di cura nella nostra regione. Negli anni i fondi per la promozione turistica della regione Veneto sono sostanzialmente scomparsi, eppure le cose vanno bene. Come mai?
Stiamo utilizzando molto i fondi europei, non abbiamo più fondi diretti regionali per fare la promozione e la comunicazione, che comunque dobbiamo tornare ad avere perché è fondamentale. Abbiamo però imparato a utilizzare molto i fondi europei grazie ai quali finanziamo i cosiddetti club di prodotto, cioè aziende che si mettono insieme, creano un prodotto nuovo e partecipano a questi bandi europei gestiti dalla regione Veneto. Possono ricevere a fondo perduto anche il 70%. Quindi io lancio anche una provoca-
zione ai giovani, se avete idee innovative nell’ambito turistico mettetevi assieme e chiedete questi finanziamenti perché c’è la possibilità di avere di avere un aiuto importante.
Passando all’agricoltura e al tema del cambiamento climatico: cosa state facendo per questo settore?
L’agricoltura è fondamentale, è un altro dei pilastri della Regione Veneto con 8 miliardi di Pil, legato alle produzioni tipiche venete che diventano un volano anche per il turismo. Ricordiamoci che questa è una regione che ha 403 prodotti agricoli tradizionali riconosciuti dal Ministero oltre 90 prodotti certificati tra Dop, Igp e Doc. Il tema è che oggi non è facile fare agricoltura: il cambiamento climatico ci sta mettendo in difficoltà ma grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica stiamo spingendo molto per dare la possibilità di poter fare agricoltura ad esempio attraverso la gestione della risorsa acqua, dai momenti in cui ne abbiamo toppa a quelli in cui scarseggia. Altro aspetto è quello delle fitopatie sul territorio, sul quale stiamo lavorando intensamente.
(a cura di Nicola Stievano)
Cristiano
Corazzari.
Numerose le deleghe
“Fondi straordinari per gli alloggi Ater”
Sono numerose le deleghe assegnate all’assessore regionale Cristiano Corazzari: territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca ma anche veneti nel mondo, parchi, edilizia residenziale pubblica.
Assessore, in Veneto ci sono 41 mila alloggi pubblici ma quasi 6 mila sono sfitti per mancanza di manutenzione e ci sono novemila famiglie in attesa di assegnazione. Costa state facendo per questa emergenza?
E’ un’esigenza sempre più sentita. C’è una tensione abitativa sempre più forte e anche categorie che prima non avevano bisogno dell’edilizia residenziale pubblica oggi ne fanno richiesta. Per prima cosa abbiamo dato sostegno con dei fondi straordinari per oltre 130 milioni di euro per ristrutturare gli appartamenti da mettere a disposizione delle famiglie. Anche con il prossimo bilancio sosterremo gli Ater con delle misure specifiche. Certo è che poi come regione abbiamo voluto dare la precedenza ai residenti di lungo corso in Veneto per riuscire a individuare famiglie che poi nella nostra regione volessero instaurare il proprio progetto di vita. Purtroppo la Corte Costituzionale come sapete ha bocciato il requisito dei dieci anni di residenza nella nostra regione per l’assegnazione delle case popolari. Dal nostro punto di vista è un grave problema un grave danno per chi invece vive e storicamente in Veneto.
Cosa vi aspettate dall’autonomia anche in termini di fondi di capacità di spesa a proposito delle diverse deleghe che state trattando con il governo centrale?
La Costituzione prevede l’autonomia differenziata che è una reale assunzione di responsabilità: ogni regione potrà migliorare i servizi, impegnare meglio le tasse. Il percorso avviato con il referendum oggi è osteggiato da chi non vuole questo cambiamento. Noi abbiamo già avviato le trattative e puntiamo
a portare a casa delle funzioni e delle materie che siano di reale utilità per migliorare i servizi ai cittadini e utilizzare le risorse sul territorio per la società. Assessore lei ha anche la delega dei veneti del mondo, che non sono pochi, cosa ne pensano della loro regione d’origine?
I veneti hanno un forte attaccamento con la loro comunità di origine. Abbiamo un Veneto fuori dal Veneto nel mondo più di sei milioni di cittadini di origine veneta che sono in tutti i continenti, a partire dal Brasile e dall’America del Sud, che conservano le loro tradizioni e le loro radici, anche il dialetto, la vera lingua veneta che alle volte è andata perduta nella nostra regione, viene ancora parlato in questa comunità. Io penso che per noi siano degli ambasciatori straordinari e che rappresentino i valori sani della nostra comunità, quelli del lavoro quelli della solidarietà. Non è caso che abbiano tutti o quasi tutti fatto fortuna.
Che dire dello sport di casa nostra?
Quest’anno il Veneto è regione europea dello sport e abbiamo fatto un grande investimento nell’impiantistica sportiva.
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L’approfondimento. Non va confusa con l’affidamento in prova ai servizi sociali
Messa alla prova: come funziona l’alternativa alla condanna penale
L’istituto della messa alla prova non va confuso con l’affidamento in prova ai servizi sociali che riguarda il condannato con sentenza definitiva a pena eventualmente anche residua (avendone scontata parte in carcere o agli arresti domiciliari) non superiore a quattro anni, che può essere concesso dal Tribunale di Sorveglianza.
La messa alla prova invece si ferma “sulle soglie” del processo, viene chiesta al Giudice dell’udienza preliminare o nei reati a citazione diretta alla prima udienza e, non richiede l’ammissione di responsabilità: in caso positivo comporta l’estinzione del processo penale.
Consiglio spesso di ricorrere a tale alternativa, quanto meno per evitare l’alea del processo; essa è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 67/2014 inserendo nel codice penale gli articoli 168 bis, ter e quater e nel codice di procedura penale gli art.464 bis e 657 bis. Successivamente con decreto legislativo n.150/2022 si sono ampliati i casi di possibile messa
alla prova, che, peraltro, può essere concessa una sola volta.
Possono usufruirne anche i recidivi (cioè coloro che hanno avuto altre condanne penali) sono esclusi solo coloro che sono stati dichiarati delinquenti o contravventori abituali o professionali o delinquenti per tendenza; è prevista per tutti i reati con pena detentiva massima di quattro anni e per altri specifici reati (chi volesse leggere il lungo elenco completo, veda tramite Google l’articolo 550 secondo comma codice procedura penale) con pena detentiva massima non superiore a sei anni. Non è condizione indispensabile per la messa alla prova l’intervenuto risarcimento del danno perché l’art.168 bis prevede tale risarcimento “ove possibile”.
L’imputato formula la richiesta prima all’U.E.P.E.(Ufficio esecuzione esterna penale ) poi al Giudice. L’U.E.P.E. elabora un programma di lavoro di pubblica utilità che deve avere durata minima di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. Le mansioni cui gli impu-
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tati possono essere adibiti sono definite dall’art. 2 del D.M. 88/2015:
2. protezione civile (soccorso alle popolazioni anche in caso di calamità);
3. patrimonio ambientale (prevenzioni incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, protezione flora e fauna);
4. patrimonio culturale e archivistico (custodia biblioteche e musei);
5. immobili e servizi pubblici(manutenzione);
6. specifiche competenze e professionalità dell’imputato.
Il Giudice esamina il programma, può apportarvi modifiche e, se lo approva, sospende la prescrizione, ne ordina l’esecuzione e fissa una successiva udienza per esaminare la relazione dell’U.EP.E. sull’effettuazione del programma: se l’esito è positivo, pronuncia sentenza d’estinzione del reato e l’imputato resta incensurato.
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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L’Istituto Nobile di Fagagna (UD) è dotata di CONVITTI convenzionati per accogliere studenti che provengono da altre regioni e paesi permettendo, tra le altre cose, di partecipare anche al percorso di DOPPIO DIPLOMA che garantirà alla fine del quinquennio il rilascio di un diploma di High School Americano in concomitanza con il diploma Italiano.
Il supporto alle famiglie degli studenti è costante per tutti il percorso e si avvale tra le altre cose di numerose partnership anche con istituti bancari per supportare economicamente il percorso di studi e di addestramento con varie forme di finanziamento. Per conoscere meglio l’Istituto Nobile Aviation College potete partecipare ad uno dei prossimi OPENDAY o contattare la sede più vicina per richiedere una visita personalizzata.
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Le auto più vendute in Veneto nel 2024: diesel e modelli pratici dominano il mercato
Golf e Panda in cima alla classifica, mentre il mercato dell’usato cresce dell’11,8%. Bassa ancora la domanda di auto elettriche.
Nel 2024 le auto più vendute in Veneto seguono tendenze simili a quelle nazionali, con una forte preferenza per modelli pratici e accessibili.
In Veneto, il 50,5% delle richieste riguarda auto diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%). Le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali. Ecco un riepilogo delle auto più richieste nella nostra regione:
Nuove auto più vendute in Veneto nel 2024
1. Volkswagen Golf - Questa vettura si è confermata la più richiesta in Veneto, evidenziando la sua popolarità tra i consumatori.
2. Fiat Panda - Anche se non è al primo posto, mantiene una po-
sizione forte nelle vendite.
3. Dacia Sandero - Un altro modello molto apprezzato, noto per il suo buon rapporto qualità-prezzo.
4. Jeep Avenger - Ha guadagnato terreno come SUV compatto molto richiesto.
5. Toyota Yaris Cross - Questo modello ibrido ha visto un aumento di richieste, riflettendo l’interesse per veicoli ecologici.
6. Fiat 500 - Iconica e richiesta tra i giovani acquirenti.
7. Renault Clio - Continuamente presente nelle preferenze degli automobilisti.
8. Peugeot 208 - Un altro modello che si distingue nel segmento delle city car.
9. Ford Puma - SUV che ha trovato una buona accoglienza nel mercato.
10. Toyota Yaris - Riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità. Crescita del mercato usato
Il mercato delle auto usate ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con un aumento dell’11,8% nei passaggi di proprietà.
Nel 2024 infatti il mercato delle auto usate in Veneto ha mostrato una crescita significativa, con un aumento del +11,8% nei passaggi di proprietà rispetto all’anno precedente. Il 50,5% delle richieste riguarda vetture usate diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle
ibride (10,4%), mentre le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali del mercato dell’usato. I prezzi medi delle auto usate vendute in Veneto nel primo semestre 2024 sono stati di circa 24.470 euro, con un leggero calo rispetto al 2023 (-1,7%). Auto usate più comprate in Veneto nel 2024
1. Volkswagen Golf - Rimane la più richiesta nel mercato dell’usato.
2. Fiat 500 - Molto popolare tra gli acquirenti, rappresenta il 3,7% dei veicoli controllati.
3. Mercedes-Benz Classe A - Un’altra scelta di alta gamma tra le auto usate.
4. Alfa Romeo Giulietta - Continua a essere una preferenza tra i veneti.
5. Alfa Romeo Stelvio - Apprezzata per il suo design e prestazioni.
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Novità nel mercato 1. Il ritorno di SWM grazie all’accordo esclusivo con Campello SpA
SWM debutta sul mercato italiano con i nuovi SUV, tra tradizione ed innovazione
SWM, rinomata casa motociclistica, è stata fondata nei primi anni ’70 a Palazzolo Milanese da due valorosi piloti uniti dalla passione per il fuoristrada. Inizialmente il nome SWM derivava dai cognomi Sironi e Vergani, con sede a Vimercate di Milano (SVVM). Successivamente, il marchio si affermò come Speedy Working Motors (SWM), conferendogli un respiro più internazionale.
Fin dal suo esordio, SWM ha conquistato rapidamente il favore di appassionati e professionisti, raggiungendo l’apice del successo nel 1979, quando vinse il titolo di miglior moto dell’anno. A coronare ulteriormente i suoi traguardi, nel 1981 SWM si aggiudicò la vittoria nel Campionato del Mondo, divenendo la prima casa motociclistica italiana a realizzare un’impresa del genere.
Nel 2014, SWM è entrata a far parte di Shineray Group, un gigante industriale con una rete completa di ricerca, sviluppo, produzione, vendita
e assistenza per diverse tipologie di veicoli, comprese moto, SUV, MPV, minibus, mini-camion ed EV, con stabilimenti situati in Cina, Vietnam e Italia.
Alla fine del 2023, Shineray Group ha stipulato un accordo esclusivo con Campello Motors per l’importazione e la distribuzione in Italia dei veicoli commerciali elettrici X30L. Questo sodalizio si è recentemente ampliato includendo anche i SUV SWM, che Campello SpA, rappresentante del marchio per il mercato italiano, ha lanciato a partire da settembre 2024. Il debutto della gamma in Italia prevede l’introduzione dei modelli a propulsione termica G01, G03F e G05, capaci di soddisfare le variegate esigenze di mobilità dei clienti.
Il modello di punta, il SUV G01, posizionato nel segmento D, si distingue per le sue dimensioni generose (4610 x 1855 x 1725 mm) e un design che coniuga robustezza ed eleganza. Questo veicolo, dotato di un mo-
tore a benzina, è disponibile sia con cambio manuale che automatico. La G01 è proposto al pubblico al prezzo di € 23.990,00, chiavi in mano e nelle colorazioni bianco, nero, antracite, blu e rosso. Offre un allestimento di serie di alta gamma, che include sedili in pelle, tettuccio panoramico e cerchi in lega da 18 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di uno schermo tattile da 10 pollici, garantisce una connettività interattiva grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.
La G01 è disponibile anche in una versione sportiva, G01F, un D-SUV con dimensioni di 4670 x 1855 x 1740 mm (LxWxH), offerto esclusivamente con cambio automatico e motore a benzina. Contraddistinto da linee esterne più decise, questo modello esprime uno stile sportivo e dinamico, particolarmente evidente nel design posteriore arricchito dalla doppia uscita degli scarichi. G01F è ora accessibile a partire da € 26.990,00 chiavi in mano.
Grazie al mandato esclusivo di Campello SpA, la gamma dei SUV SWM ha esordito ufficialmente sul mercato italiano il 2 ottobre scorso. Tutti i veicoli sono coperti da una garanzia di cinque anni o 100.000 km, e sono ora disponibili presso le concessionarie autorizzate.
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Nuova Lancia Ypsilon: tradizione italiana e innovazione sostenibile per una city car iconica
Lancia celebra 117 anni con la Nuova Ypsilon: design classico, tecnologia avanzata e versioni elettrica e mild hybrid per un futuro sostenibile e innovativo.
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Lancia, sinonimo di eleganza e innovazione italiana, è un marchio iconico con oltre 117 anni di storia, amato dagli appassionati per modelli leggendari come la Flaminia, la Delta e la Stratos. Oggi, il brand guarda con ambizione al futuro, fondendo tradizione e modernità e abbracciando valori di sostenibilità e responsabilità sociale. La Nuova Ypsilon incarna perfettamente questa visione, combinando elementi stilistici classici, come la calandra “a calice”, con tec-
nologie avanzate. Dettagli di design come i fari posteriori a LED, ispirati alla Stratos, e la scritta Lancia incisa con caratteri storici omaggiano il passato ma rivisitati con un tocco contemporaneo. Gli interni, dal design sofisticato, offrono una sensazione di comfort che richiama l’ambiente di casa, grazie a materiali sostenibili e a una cura nei dettagli tipica di Lancia. La Nuova Ypsilon si distingue anche per il piacere di guida: la piattaforma CMP multi-energia su cui è costruita garantisce
stabilità e dinamismo, con una carreggiata allargata per migliorare la manovrabilità e rendere l’auto perfetta sia in città sia su strade più complesse. Il team di progettazione ha messo a punto un sistema tecnologico best-in-class, pensato per facilitare l’esperienza dell’utente. L’interfaccia S.A.L.A. (Sound Air Light Augmentation) consente di controllare facilmente le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, adattando l’ambiente interno alle esigenze del conducente e dei passeggeri con un semplice tocco.
La gamma della Ypsilon include una versione full electric, la prima 100% elettrica del marchio, con un motore da 156 CV, una batteria da 51 kWh e un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, che supera i 500 km in città. È possibile ricaricarla rapidamente in soli 24 minuti (dal 20% all’80%), rendendola ideale per l’uso quotidiano. La versione mild hybrid, pensata per chi cerca efficienza e riduzione delle emissioni, dispone di un motore 1.2L 100 CV con tecnologia 48V, capace di una velocità massima di 190 km/h e consumi ridotti (103104 g/km CO₂), offrendo inoltre una modalità di guida elettrica per il 25% del tempo. Con cambio automatico e sistemi come e-Parking ed e-Start, questa versione unisce praticità e prestazioni.
La Nuova Ypsilon è disponibile a partire da 24.900€ per la versione ibrida, che scendono a 20.900€ con incentivi per la rottamazione, mentre la versione elettrica parte da 22.900€ con rottamazione inclusa. Lancia segna così l’inizio di una nuova era, restando fedele alla sua tradizione ma proiettandosi verso un futuro sostenibile e innovativo.
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“Movember” lo IOV si tinge di blu per la prevenzione dei tumori maschili
Novembre è il mese di “Movember”, la campagna internazionale che invita gli uomini a sensibilizzarsi sulla prevenzione del tumore alla prostata e delle altre neoplasie urogenitali maschili. Per questo, l’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) sostituisce il rosa con il blu, promuovendo una maggiore consapevolezza su queste patologie.
Il termine “Movember” nasce dall’unione di “Moustache”, cioè “baffi” in inglese, e “November”, ovvero il mese dedicato a questa iniziativa mondiale.
Ogni anno, “la campagna dei baffi” richiama l’attenzione dei maschi su un tema cruciale: la diagnosi precoce del tumore alla prostata, che rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili in Italia, con 41.100 nuovi casi stimati nel 2023, di cui oltre 3.000 solo in Veneto. Sebbene meno frequenti, il cancro ai testicoli e al pene completano il quadro delle neoplasie maschili. La prevenzione e la ricerca hanno permesso di migliorare notevolmente le prospettive di vita: oltre il 92% dei pazienti con tumore prostatico vive ancora a 5 e 10 anni dalla diagnosi.
Lo IOV-IRCCS, che sostiene questa campagna dal 2014, invita gli uo-
mini a far crescere i baffi per tutto il mese, come gesto simbolico a supporto della ricerca e delle cure per le neoplasie maschili. “Come per l’ottobre rosa – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – anche novembre dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata è un’iniziativa efficace se si rinnova ogni anno e coinvolge numerosi enti, associazioni e istituzioni. Più preveniamo, migliori sono i risultati terapeutici e più efficiente diventa il Sistema sanitario. Grazie alla ricerca scientifica, ora possiamo intervenire con tecniche robotiche mini-invasive, permettendo ai pazienti un rapido ritorno alla vita normale. Prevenire, però, deve essere un impegno condiviso da tutti. Medici e pazienti devono collaborare in questa missione, perché non c’è via più sicura della prevenzione”.
Anche il mondo dello sport è in prima linea. Durante Movember, le squadre Patavium Rugby e Petrarca Rugby di Padova si uniscono alla campagna attraverso un video promozionale, dimostrando sostegno alla cura e alla ricerca sui tumori maschili. Così, novembre si colora di blu e mette i baffi per ricordare a tutti gli uomini l’importanza della prevenzione.
In aumento i casi di intossicazione alimentare: interventi provvidenziali dei micologi ULSS 3 Serenissima
Alla luce del recente aumento di intossicazioni alimentari in Italia, si rendono sempre più importanti la tempestività e la competenza negli interventi sanitari di emergenza. Di recente una donna è morta per intossicazione da botulino dopo avere mangiato una zuppa “pronta”, ma sono moltissimi ed in continuo aumento i casi di intossicazioni in ristoranti oppure in casa. Continuano inoltre le intossicazioni micologiche, spesso legate all’inesperienza di chi ama raccogliere funghi. L’ULSS 3 Serenissima ha riportato tre interventi provvidenziali svolti nell’ultimo anno dai propri micologi, grazie ai quali una donna, un bambino e un’intera famiglia sono stati salvati da gravi avvelenamenti causati da funghi tossici. I tre episodi hanno coinvolto una signora, avvelenata dall’Omphalotus olearius; un bambino di appena un anno e mezzo che aveva ingerito un Inosperma adaequatum; e una famiglia intossicata dal Tricholoma pardinum. Tutti sono stati curati tempestivamente grazie all’intervento degli specialisti degli ospedali di Venezia e Mirano, che hanno evitato conseguenze gravi.
L’Ispettorato micologico non si è occupato solo di emergenze: ha esaminato oltre una tonnellata di funghi destinati ai mercati ortofrutticoli veneziani, verificandone la sicurezza per il consumo. Durante i controlli, un commerciante è stato multato per l’uso scorretto di un nome scientifico. Inoltre, il servizio ha rilasciato nove certificati di idoneità per la vendita di funghi e autorizzato trenta cittadini che avevano raccolto correttamente esemplari selvatici.
Questo lavoro di prevenzione è essenziale per evitare rischi legati al consumo di funghi raccolti in natura, promuovendo la sicurezza e la consapevolezza tra i cittadini.
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La valutazione. L’assessore regionale Lanzarin: “E’ la conferma della qualità diffusa raggiunta”
Sanità veneta promossa da Agenas: qualità diffusa su tutto il territorio regionale
La sanità veneta riceve riconoscimenti significativi dal rapporto Agenas, che analizza la qualità di 1.363 strutture sanitarie italiane. Secondo l’Assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, questi risultati dimostrano l’impegno della regione nel garantire servizi sanitari di eccellenza, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di personale medico e infermieristico: “Questa valutazione positiva è come carburante per tutto il sistema, una conferma della qualità diffusa raggiunta, con numerosi esempi di eccellenza. Ringrazio tutti i lavoratori del nostro sistema sanitario”. Il Veneto si è distinto in quattro parametri chiave definiti da Agenas, con due prime posizioni, un secondo posto e altre valutazioni elevate, a conferma delle capacità delle sue strutture principali come le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona. “La qualità del nostro sistema non si ferma ai grandi ospedali – sottolinea Lanzarin – ma si estende anche ad altre strutture. Ad esempio, l’ospedale di Conegliano è tra i pochi in Italia ad aver velocizzato l’accesso all’angioplastica coronarica, mentre Portogruaro, San Donà e Feltre sono tra le strutture che superano il 75% di interventi per frattura del collo del femore operati entro 48 ore”.
Il report Agenas rivela che nel 2023 si sono registrati quasi 8 milioni di ricoveri in Italia, tornando ai livelli pre-pandemia. In Veneto, ospedali come Mirano, Padova e Vicenza hanno migliorato l’accesso all’angioplastica per pazienti infartuati, con interventi garantiti entro 90 minuti. Inoltre, Treviso e Mestre si distinguono per i tempi di intervento nei bypass aorto-coronarici, mentre per la complessa chirurgia sui tumori del pancreas, Verona Borgo Roma, la Clinica Pederzoli e l’Azienda Ospedaliera di Padova si confermano tra i centri di riferimento nazionali.
Il Veneto si classifica anche tra le prime dieci regioni italiane per gli interventi tempestivi su fratture del femore negli over 65, settore dove si osserva un miglioramento in tutto il Paese, con 14 ospedali italiani che superano la soglia del 75% di pazienti operati entro 48
ore, tra cui Portogruaro, San Donà di Piave e Feltre. Infine, l’Azienda Ospedaliera di Padova emerge per l’aderenza agli standard di qualità, posizionandosi tra le sette strutture che hanno raggiunto una valutazione alta o molto alta.
Al via la campagna di prevenzione contro le bronchioliti nei bambini:
un anticorpo monoclonale riduce dell’80% il rischio di ricovero nei neonati
Le Ulss del Veneto hanno avviato, in linea con le direttive regionali, la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), principale responsabile delle bronchioliti nei neonati. La profilassi prevede una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab, che riduce dell’80% il rischio di ricovero nei più piccoli. La campagna coprirà tutti i bambini nati tra gennaio 2024 e marzo 2025.
Il periodo di maggiore diffusione del virus va da ottobre a marzo, e la somministrazione del farmaco inizierà a novembre nei punti nascita aziendali, avvenendo prima delle dimissioni ospedaliere. Inoltre, l’immunizzazione coinvolgerà anche i Pediatri di Libera Scelta.
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, responsabile del coordinamento della campagna, ha iniziato a distribuire il farmaco, che neutralizza specificamente il VRS, proteggendo così i neonati da complicazioni respiratorie.
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L’iniziativa è frutto di una stretta collaborazione tra i pediatri di famiglia e la Pediatria ospedaliera, impegnati nella somministrazione del farmaco. Il VRS è infatti la causa principale di gravi infezioni respiratorie nei primi anni di vita, con complicazioni più frequenti nei neonati. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di infezioni severe da VRS che hanno reso necessario il ricovero ospedaliero, rendendo urgente una campagna di prevenzione su vasta scala.
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Gli strumenti. Investimento da 2,6 milioni di euro finanziato con il Pnrr, contributi regionali e aziendali
Inaugurate nuove apparecchiature diagnostiche di ultima generazione all’Ospedale di Camposampiero
Immagini ad altissima qualità, diagnosi più accurate, minori tempi di preparazione, dose ridotta di radiazioni e maggior comfort per i pazienti: sono i vantaggi delle nuove apparecchiature per la diagnostica per immagini, inaugurate all’Ospedale “Pietro Cosma” di Camposampiero. Alla cerimonia erano presenti il Governatore del Veneto Luca Zaia, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna e il direttore della Radiologia, Alberto Stellato, oltre a varie autorità locali. Le nuove macchine, dal valore complessivo di 2,6 milioni di euro finanziati con fondi PNRR e contributi regionali e aziendali, includono una Risonanza Magnetica (RM) 1,5 tesla, una TC a 128 strati e un sistema Digitale Diretto. Grazie all’Intelligenza Artificiale (IA), queste apparecchiature lavorano sette giorni su sette per la RM e sei per la TC, con lo scopo di migliorare la qualità del servizio e abbattere le liste d’attesa.
La RM, come spiega il dott. Stellato, permette indagini neurologiche, cardiache, addominali, muscolo-scheletriche e vascolari su adulti e bambini, con tecnologia per lo studio specifico di cuore, encefalo, prostata e intestino. Anche la TC offre esami dettagliati per coronarie, encefalo e altre strutture, con un’ampia apertura del gantry per ridurre la sensazione di claustrofobia. La presenza di un sistema audio consente ai pazienti di ascoltare musica o podcast durante l’esame, rendendolo meno stressante.
Entrambe le apparecchiature sono state progettate con materiali a basso impatto ambientale e consumano meno energia rispetto alle precedenti. Inoltre, l’IA contribuisce a ridurre la dose di radiazioni: in alcuni esami fino al 50%, un beneficio importante per pazienti oncologici e pediatrici, spesso sottoposti a controlli frequenti.
“Questi strumenti completano il rinnovamento tecnologico del reparto di radiologia, che ora lavora a pieno regime con tecnologia di ultima generazione.”
L’intelligenza artificiale, in particolare il sistema AIR Recon DL per la RM, aumenta la qualità delle immagini con tempi di acquisizione ridotti fino a quattro volte. Il sistema True Fidelity della TC, invece, dimi-
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nuisce la dose radiante senza compromettere la qualità delle immagiIl dott. Stellato ha sottolineato come queste tecnologie migliorino l’accuratezza diagnostica, in particolare nello studio delle cardiopatie, delle patologie neurologiche e dei tumori. I nuovi sistemi di posizionamento automatico, gestiti dal tecnico di radiologia, agevolano l’allineamento del paziente, rendendo il flusso di lavoro più rapido e preciso. Si prevede un aumento della produttività tra il 15 e il 20%, con un impatto positivo sulla gestione delle liste d’attesa.
cui Valeria Mantovan, Assessore regionale al lavoro e all’istruzione, Mauro Ar-
anni a Chioggia sono un vero e proprio traguardo. Il nostro approccio per la gior-
dimostrazione dei progetti in corso, dal giardino con teatro all’aperto ai laboratori di meccanica, saldatura, elettrotecnica e, naturalmente, il laboratorio di robotica. Il programma ha proseguito con una visita guidata ai vari laboratori della scuola, che hanno mostrato i frutti tangibili dell’impegno degli studenti e del corpo
simbolico al legame della scuola con il territorio e le tradizioni.
Un impegno, quello della Scuola Cavanis, che si rinnova ogni anno, preparandosi a formare nuove generazioni di professionisti, con l’ambizione di essere sempre al passo con i tempi, mantenendo un forte legame con i valori fondanti della tradizione.
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A tavola
In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi
FRITTELLE DI BROCCOLI
Deliziosi bocconcini salati, ideali da servire come antipasto in occasione delle festività natalizie o per un aperitivo con gli amici più cari.
Ingredienti: 300 gr di broccoli; 220gr di farina 00; 160gr di latte; 1 uovo; 2 cucchiai di parmigiano grattugiato; sale
PASTA DI BARBABIETOLA E STRACCHINO
Un primo cremoso e colorato da preparare espresso per qualsiasi pranzo o cena di famiglia. Per portarlo in tavola basteranno pochi e semplici ingredienti, e una manciata di minuti.
TORTA PERE E NOCI
Un dolce goloso, soffice e piacevolmente croccante al morso, grazie alla frutta secca sbriciolata. Perfetto per una colazione genuina o da gustare a merenda con un infuso bollente o una tazza di cioccolata calda.
Preparazione: Lavare le cimette di broccolo e lessarle in abbondante acqua leggermente salata per circa 15 minuti; scolarle e trasferirle in una ciotola, quindi schiacciarle con una forchetta e lasciarle raffreddare. Rompere l’uovo in una ciotola, aggiungere la farina setacciata e mescolare con una frusta a mano. Aggiungere prima la farina per regolare la quantità di latte da versare, ottenendo così la consistenza ottimale. Versare il latte a temperatura ambiente e lavorare fino a ottenere una pastella liscia e priva di grumi, dalla consistenza vellutata. Aggiungere il bicarbonato e un cucchiaino di sale, mescolare il tutto e far riposare la pastella in frigorifero, coperta con pellicola trasparente, per dieci minuti. Unire i broccoli schiacciati e ormai freddi alla pastella, aggiungere il parmigiano e mescolare delicatamente con una spatola. Scaldare l’olio di semi in una padella capiente e, una volta arrivato a temperatura, versare la pastella a cucchiaiate. Cuocere poche frittelle alla volta finché non risultino ben dorate. Scolare le frittelle su carta assorbente prima di servire.
Ingredienti: : 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con lo stracchino sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.
Ingredienti: 4 pere; 80 g di noce; 300 g di farina 00; 230 g di zucchero semolato; 150 ml latte; 100 g burro; 16 g lievito in polvere per dolci; 3 uova, estratto di vaniglia; limone
Preparazione: Sbucciare 2 pere, eliminare il torsolo e tagliarle a pezzetti. Sistemare i pezzi di pera in un piatto fondo e spruzzarli con il succo di limone per evitare l’ossidazione. Tenere da parte. Rompere le uova in una ciotola, aggiungere lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Versare il burro fuso e il latte a temperatura ambiente. Unire la farina setacciata e il lievito. Profumare con l’estratto di vaniglia e mescolare accuratamente gli ingredienti. Incorporare i pezzetti di pera e 65 g di gherigli di noce sminuzzati. Versare il composto ottenuto in una tortiera da 24 cm di diametro rivestita con carta da forno. Sbucciare le pere rimanenti, tagliarle a fettine e disporle a raggiera sulla superficie del dolce. Quindi cospargere con i restanti gherigli di noce tritati e spolverizzare con un cucchiaio di zucchero semolato. Cuocere in forno statico a 180°C per circa 40 minuti. Una volta terminata la cottura, sfornare la torta e farla raffreddare per 10 minuti. Sformare il dolce su un piatto da portata e spolverizzarlo con dello zucchero a velo.
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Rubrica a cura di Sara Busato
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