Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale.
La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.
segue a pag. 5
ADRIA SI TRASFORMA
Passeggiata creativa il 13 dicembre e mercatini natalizi il 21 dicembre. Dal 22 dicembre al 6 gennaio, la Sala Cordella ospiterà una mostra di presepi artistici.
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Gli appuntamenti
SICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE
La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro
SCINTILLE SULL’AUTONOMIA SI APRE UNA FASE DECISIVA
Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”
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Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
L a sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini. segue a pag. 5
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confermato: Banca dell’anno in Italia.
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Questo traguardo, raggiunto per la seconda volta di seguito, è stato reso possibile solo dalla dedizione dei nostri dipendenti, grazie ai quali continuiamo a guidare l’eccellenza bancaria a livello nazionale e internazionale.
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Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.
L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.
La Regione Veneto premia il Saper Fare Artigiano
Quattro maestri artigiani (3 di Adria e 1 di Porto Viro) sono stati premiati a Padova, nella prestigiosa cornice del Centro Congressi della Fiera, durante una recente cerimonia presieduta dall’assessore regionale Roberto Marcato. Un riconoscimento pubblico che celebra professionalità, dedizione e capacità di tramandare il sapere artigianale, valori che incarnano l’eccellenza del Veneto. I premi, assegnati sulla base dei criteri fissati da una delibera regionale del 2020, tra cui l’anzianità lavorativa e l’attitudine all’insegnamento, hanno visto protagonisti: Massimo Raboni, storico pasticcere di Adria, ha avviato la sua carriera nel 1974 presso la pasticceria “Dalla Dea Olivo”, per poi diventare titolare della pasticceria “Vecchia Adria” e successivamente trasferire l’attività lungo la Riviera G. Matteotti. Emanuela Carlini, co-titolare dell’omonima officina meccanica di Adria, ha raggiunto il mezzo secolo di attività insieme alla sua famiglia. La sua azienda è nota per la precisione e la qualità delle lavorazioni, apprezzate anche a livello internazionale. Mauro Crepaldi, tecnico dentale adriese, ha iniziato giovanissimo a lavorare e ha aperto il proprio laboratorio a 19 anni. Oggi è maestro riconosciuto per aver formato numerosi giovani, offrendo ogni anno opportunità di apprendimento pratico nel suo laboratorio. Emanuela Marangon, figura chiave della Tecnoclimap di Porto Viro, azienda leader negli impianti di riscaldamento, condizionamento e trattamento delle acque, fondata nel 1986.“Siete la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano i giovani, accompagnandoli in un percorso di crescita professionale e umana. La vostra passione e dedizione rappresentano un antidoto alla fuga di talenti, offrendo opportunità di sviluppo in un territorio che si conferma locomotiva d’Italia” ha detto l’assessore allo sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato.
Guendalina Ferro
Quattro maestri
di Adria e Porto Viro
riconosciuti per il loro patrimonio culturale
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La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private.
Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare.
Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.
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Riviera
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Torna il Villaggio di Babbo Natale Si accende in città la magia natalizia
Lmunità grazie al programma organizzato dalla Pro Loco. Un calendario ricco di eventi, che spazia tra cultura, arte,
Nel calendario sono inclusi la presentazione di un libro, una passeggiata creativa, mercatini natalizi, una mostra di presepi artistici e concorsi legati alla tradizione del presepe.
tradizione e creatività, offrirà momenti di condivisione e riflessione per grandi e piccini.
Non mancherà, in Piazza della Cattedrale, il tanto atteso Villaggio di Babbo Natale e in piazza Cavour, le tanto attese sonore frecciatine ironiche al Sindaco di Adria, da parte della Befana impersonata da Monica Stefani. Le celebrazioni nata-
I cittadini, vestiti da figure del presepe vivente, daranno vita a un evento unico, anch’esso organizzato dalla Fondazione Franceschetti e Di Cola.
La cultura trova ampio spazio il 12 dicembre con la presentazione del libro L’Ultima Pietra di Alice Franceschini. L’evento, che si terrà presso la Sala Cordella, vedrà la partecipazione di Giancarlo Braggion e Letizia Guerra, che dialogheranno con l’autrice davanti a un pubblico attento. Prima dell’incontro, i presenti hanno avuto l’opportunità di visitare la mostra Cinema in Polesine, realizzata in collaborazione con l’associazione
Polesine Terra Emersa Aps e la Biblioteca Comunale. Degna di nota anche la Passeggiata Creativa, in programma per il 13 dicembre. Partendo da Piazza Cavour, i partecipanti saranno guidati per
le vie del centro storico in un percorso do un’ esperienza indimenticabile. Gli
amanti dell’artigianato e delle curiosità potranno visitare i Mercatini Natalizi dell’Hobbistica e dell’Antiquariato anche sabato 21 dicembre, dalle 8.30 alle 13.00.
Dal 22 dicembre al 6 gennaio, la Sala Cordella ospiterà la Mostra di Presepi Artistici, realizzata in collaborazione con il gruppo Praesepium Carbonara e il Museo del Presepio di Frassinelle Polesine. L’inaugurazione è prevista per domenica 22 dicembre alle ore 17.30. Il 24 dicembre, alle 17.30, seguiranno la Benedizione del Presepe e la deposizione del Bambino Gesù presso la Grotta di Lourdes.Per gli appassionati di cinema, la Pro Loco sta organizzando la proiezione del film Pago tuto mi… ma doman di A. Gallimberti, con il luogo ancora in via di definizione. Inoltre, prenderanno vita i tradizionali Concorsi Presepi nelle Chiese e Il Mio Presepe, che valorizzeranno la creatività e il senso di comunità.
Guendalina Ferro
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Finanziamento. Il Centro Servizi Anziani punta al riordino funzionale e per migliorare la sicurezza
Oltre 400mila euro dal Fondo di Rotazione
2024 per il Centro Servizi Anziani
Il Centro Servizi Anziani (Csa) di Adria ha ricevuto un finanziamento di 462.000 euro dal Fondo di Rotazione 2024, grazie al massimo punteggio ottenuto nelle graduatorie pubblicate dalla Regione Veneto nel Bollettino Ufficiale n. 148 del 15 novembre 2024. Questa somma, fondamentale per la struttura, sarà impiegata per migliorare la qualità degli ambienti e completare interventi necessari, tra cui il progetto di Riordino funzionale dei Nuclei, con
lavori mirati nel Nucleo Giallo. L’obiettivo è ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi entro l’estate-autunno 2025. Il Presidente del Csa, Simone Mori, ha ringraziato la Regione, evidenziando l’impegno del Consiglio di Amministrazione (CdA) nel garantire un ambiente più sicuro e confortevole per ospiti e operatori.“Grazie a queste risorse – ha dichiarato il vicepresidente del Csa, Mauro Colombo – sarà possibile realizzare il progetto di ‘Riordino funzionale dei Nuclei’, rendendoli autonomi e migliorando la qualità degli spazi interni, esigenza divenuta ancora più pressante dopo l’emergenza Co-
Relativamente all’ottenimento del Certificato Prevenzione Incendi a seguito di un incremento rilevante dei costi energetici, si era reso necessario ridefinire il piano degli investimenti limitando le strategie di intervento sugli immobili a quanto strettamente necessario e di dare priorità alle attività esclusivamente inerenti l’adegua-
mento della struttura alla normativa di prevenzione incendi, sospendendo quindi la progettazione ed esecuzione dei lavori circa il riordino funzionale per mancanza di fondi. Questo finanziamento permetterà di attuare l’intera progettazione.
“Grazie all’impegno dell’attuale CdA – prosegue Colombo – il Centro Servizi Anziani si è dotato inoltre recentemente dell’impianto Evac (impianto di allarme di diffusione sonora) e in ambito delle norme di sicurezza in materia antisismica, è stato conseguito il certificato LV2 (verifica di vulnerabilità sismica di secondo livello). Il finanziamento ottenuto con il Fondo di Rotazione 2024, restituibile in 15 anni, permetterà al Centro Servizi di Adria di continuare, quanto questo CdA ha iniziato nel 2020. Questi interventi –ha concluso Colombo – renderanno la struttura più moderna, efficiente e adeguata alle esigenze di ospiti, lavoratori e cittadinanza”
Guendalina Ferro
Sensibilizzazione per dire stop alla violenza sulle donne
Ad Adria, la comunità si è riunita per una corsa podistica in memoria di Maila e Giulia, due giovani donne vittime di violenza. A margine dell’evento, è stata organizzata la piantumazione di alberi, un gesto simbolico che sottolinea l’impegno collettivo nella lotta contro la violenza di genere.
L’Assessore Bernello, presente insieme al Sindaco di Adria, ha sottolineato: “La piantumazione è un gesto semplice ma potente, un invito a riflettere sulla necessità di un impegno comune e costante per costruire una società più giusta e sicura”. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di lavorare sulle scuole. “Questa camminata che ha unito la città di Adria e Cavarzere è stato un momento molto toccante e importante - ha detto Massimo Barbujani, sindaco di Adria -. Il nostro intento è quello di lavorare con le scuole per sensibilizzare su questo terribile tema che attanaglia la nostra società”.
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Solidarietà.
I Centri Sollievo sono un punto di riferimento per le famiglie in tutto il Delta dal 2016
Un anno di Officine Sociali, ecco i numeri
Anche la città di Adria si distingue per il suo impegno verso le persone affette da demenza e decadimento cognitivo, grazie al Centro Sollievo. Questo servizio, parte del “Progetto Sollievo” promosso dal Distretto 2 dell’Ulss 5 Polesana, è reso possibile dall’associazione Officine Sociali Aps, punto di riferimento per le famiglie colpite da Alzheimer in tutto il Delta dal 2016. Il primo Centro Sollievo è stato inaugurato ad Ariano nel Polesine, seguito da Rosolina, Taglio di Po e Porto Tolle. Adria è l’ultima tappa di questa rete solidale, attiva da un anno presso la Casa delle Associazioni grazie alla collaborazione con Croce Verde, che ha messo a disposizione gli spazi dell’edificio comunale. “Qui i malati, seguiti dai nostri volontari, dalla psicologa Eleonora Contiero e da educatori professionisti, partecipano ad attività mirate a mantenere attive le capacità cognitive residue, offrendo alle famiglie un momento di sollievo indispensabile per affrontare la quotidianità” - commenta Marinella Mantovani, presidente di Officine Sociali.
I Centri Sollievo presenti ad Ariano nel Polesine, Rosolina, Taglio di Po, Porto Tolle e Adria, hanno accolto in un anno 72 persone, con un totale di 1731 presenze in 223 giornate di apertura. L’attività è stata garantita da 21 volontari, che hanno dedicato 2.379 ore di servizio
Nel biennio 2023-2024, i Centri Sollievo del Delta hanno accolto 72 persone, con un totale di 1.731 presenze in 223 giornate di apertura. L’attività è stata garantita da 21 volontari, che hanno dedicato 2.379 ore di ser-
vizio. Un impegno reso possibile grazie a un mix di passione e professionalità, che ha permesso di affrontare con successo le crescenti esigenze del territorio. Nonostante i progressi, resta ancora molto da fare. “Molte persone vivono la demenza come uno stigma - continua Mantovani -. Ma non c’è nulla di cui vergognarsi: purtroppo, è una condizione che può capitare. Le stime da qui al 2030
assistere i familiari”. L’obiettivo dell’associazione è ambizioso: creare una comunità accogliente e solidale, capace di supportare chi vive la malattia. La sensibilizzazione e l’informazione rimangono strumenti chiave per raggiungere quante più persone possibile. Il Centro Sollievo di Adria è aperto ogni mercoledì dalle 9 alle 12 nella Casa delle Associazioni. Per informazioni o richieste di supporto, è possibile contattare Officine Sociali all’indirizzo officinesociali@libero.it o al numero 3355208410, dispo-
Guendalina Ferro
Indimenticabile serata musicale alla rassegna corale internazionale
Una serata di straordinaria armonia musicale ha animato l’Auditorium Pertini del Centro Servizi Anziani di Adria, che ha ospitato uno degli appuntamenti più attesi della seconda rassegna corale internazionale promossa dall’Associazione italo-gallese Carwyn James Legacy Association. L’evento, organizzato con il prezioso supporto della Pro Loco di Adria, ha avuto un doppio significato: celebrare la musica come ponte tra culture e ricordare il 59° anniversario della fondazione della Pro Loco, avvenuta il 30 ottobre 1965. Ad accogliere gli ospiti internazionali, il coro Plinius di Bottrighe, diretto da Antonella Pavan, che ha dato il via alla serata in un clima di calorosa amicizia e condivisione musicale. Significativa la performance del coro gallese Côr Caerdydd, una formazione corale mista di quasi 50 ele-
menti, celebre per la sua vittoria all’edizione 2024 dell’Eisteddfod, il più prestigioso concorso culturale europeo che si svolge ogni anno in una diversa località del Galles. Diretto dalla talentuosa Gwawr Owen, il coro ha offerto un viaggio musicale unico attraverso i canti popolari della tradizione gallese, impreziositi dalle interpretazioni dei solisti Aled Wyn Thomas ed Elen Morlais. Il concerto, presentato con eleganza e professionalità da Elisabeth De Boehmler in italiano e inglese, ha raggiunto il suo apice con un
momento indimenticabile: i due cori uniti hanno intonato il celebre brano “Signore delle Cime” di Bepi De Marzi, regalando ai numerosi presenti un’emozione che ha toccato il cuore. La serata si è conclusa con i ringraziamenti del presidente onorario della Carwyn James Legacy Association Italia-Galles, Ermogene Taddia, che ha voluto esprimere profonda gratitudine alla Pro Loco di Adria, al coro Plinius e a Elisabeth De Boehmler per l’ospitalità e la calorosa accoglienza riservata al Côr Caerdydd/Cardiff Choir. (g.f)
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L’impegno di Don’t Forget Me: Incontri, borse di studio e solidarietà
L
’Associazione Don’t Forget Me ha segnato il primo anniversario dalla sua fondazione con un incontro che ha riunito soci, volontari, amici e simpatizzanti, in un noto agriturismo di Adria. L’evento è stato un’occasione per condividere i traguardi raggiunti e ribadire l’impegno
L’Associazione Don’t Forget Me ha segnato il primo anniversario dalla sua fondazione con un incontro che ha riunito soci, volontari, amici e simpatizzanti. Una conviviale, nel corso della quale il Presidente ha fatto il punto dell’anno di attività
verso iniziative future a sostegno delle persone che stanno attraversando un momento difficile della loro vita.
“La nostra Associazione porta avanti un progetto unico nel Polesine che sopperisce a diverse carenze del Welfare locale”, ha esordito il presidente Marco Santarato, aprendo l’incontro e introducendo i punti chiave dell’attività svolta dall’associazione. Tra le iniziative più significative messe in campo figurano gli incontri di auto mutuo aiuto, organizzati periodicamente con il sostegno di medici specializzati. Appuntamenti che offrono sostegno alle famiglie che affrontano la perdita di una persona cara, fornendo uno spazio sicuro e di condivisione e conforto. Durante la serata, il presidente Santarato ha annunciato.” Grazie alle offerte raccolte durante la rassegna teatrale della compagnia El Tambarelo di Bellombra e a una donazione dell’associazione Valliera 2000, assegneremo borse di studio a due studenti laureandi del corso di Infermieristica per l’anno accademico in corso”, ha dichiarato. I destinatari saranno scelti non solo per i risultati accademici raggiunti, ma soprattutto per l’attitudine dimostrata nel lavoro in corsia, dove emergono qualità essenziali come l’assistenza e la cura dei pazienti. Le borse di studio saranno attribuite rispettivamente a uno studente del corso di Infermie-
ristica di Rovigo, sede staccata dell’Università di Padova, e a
uno del corso di Adria, collegato all’Università di Ferrara.”Con questa iniziativa vogliamo valorizzare l’impegno e la dedizione dei giovani professionisti, mettendo in luce l’importanza di un’umanità profonda e autentica nella sanità, una qualità che fa davvero la differenza nella cura del prossimo”, ha sottolineato Santarato. Il presidente ha inoltre informato i presenti dell’adesione a un bando pubblico per ottenere un pulmino
nuovo destinato al trasporto delle famiglie con bambini sottoposti a cure oncologiche pediatriche. “Per dicembre sapremo se saremo entrati in graduatoria per l’assegnazione del pulmino. Nel frattempo, stiamo cercando supporto per la messa in strada del veicolo, che sarà guidato da un volontario dell’associazione e sarà messo a disposizione delle famiglie del territorio”, ha aggiunto.
Guendalina Ferro
Silvano, un anno dopo: un lascito di speranza e solidarietà È trascorso un anno dalla scomparsa di Silvano, fondatore e presidente di Ail Rovigo. Il suo ricordo rimane vivo, alimentato dall’affetto e dalla stima di chi ha avuto il privilegio di collaborare con lui. Persone che si sono riunite nella chiesa del quartiere Carbonara, per una celebrazione eucaristica che lo ha ricordato. Silvano ha trasformato il dolore personale in un impegno collettivo, fondando un’associazione intitolata ai figli Sara e Fabio, diventata emblema di operosità e dedizione. Ail Rovigo, fin dalla sua nascita, ha giocato un ruolo importante nel sostenere la ricerca e l’assistenza per i malati oncoematologici.
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Con la moglie Marilena, Silvano ha costruito una rete interprovinciale di supporto, in particolare finanziando il reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico di Padova. In quel reparto, diretto dal professor Luigi Zanesco, Sara ha affrontato con coraggio una battaglia che, seppur dolorosa, ha contribuito a spingere la ricerca verso traguardi impensabili: oggi, infatti, alcune leucemie infantili registrano tassi di guarigione superiori al 90%. La caparbietà di Silvano ha permesso la realizzazione di progetti ambiziosi. Oltre a fornire strumentazione specialistica agli ospedali di Padova, Rovigo e Adria, ha promosso borse di studio per medici, biologi, infermieri e psicologi, creando opportunità per giovani professionisti. La sua capacità di coinvolgere figure di spicco del mondo politico ed economico ha trasformato Ail Rovigo in un modello di efficienza e impatto. Grazie al suo operato, l’associazione ha ricevuto numerosi riconoscimenti, guadagnandosi la fiducia della comunità. Oggi, la missione della presidente Laura Cassetta e del resto della squadra Ail è chiaro: continuare a lavorare con lo stesso spirito, portando avanti la missione di supportare chi è colpito da tumori del sangue. (g.f)
Adria
217ª Stagione Concertistica Buzzolla: la musica è stata protagonista
I l quarto dei cinque appuntamenti della 217ª Stagione Concertistica della Società “A. Buzzolla” ha regalato al pubblico di Adria una serata di significativa intensità artistica. Sul palco dell’auditorium Mecenati, il soprano di fama internaziona-
le Dominika Zamara, accompagnata dal pianista Stefano Bigoni, ha intrecciato la magia della voce con la poesia del pianoforte, trasportando gli ascoltatori in un viaggio tra le armonie di Vincenzo Bellini, Fryderyk Chopin, Giuseppe Verdi e Francesco
Paolo Tosti. La serata, introdotta con eleganza dal maestro Tiziano Bedetti, ha saputo commuovere e incantare, lasciando il pubblico con la sensazione di aver partecipato a qualcosa di irripetibile. L’evento, introdotto dal M° Tiziano Bedetti, docente del Conservatorio “A. Buzzolla”, ha offerto un approfondimento sull’intensa connessione tra i due compositori, Bellini e Chopin, mettendo in dialogo le loro opere vocali e pianistiche. Il soprano Zamara ha dato vita alle Arie e ai Lieder di Chopin con una straordinaria capacità interpretativa, arricchendo l’esecuzione con traduzioni e spiegazioni dei testi polacchi, che evocavano malinconia e nostalgia per la terra natale del compositore. Tra i brani eseguiti, “Vaga luna, che inargenti” di Bellini;
“Voi che sapete” dalle Nozze di Figaro di Mozart;Romanze di
Verdi, tra cui “Non t’accostare all’urna”;Pagine di Paolo Tosti come “Il Sogno” e “Serenata”. Il M° Bigoni ha impreziosito la serata con intermezzi pianistici, tra cui il “Quaderno Pianistico di Renzo op. 7” di Sergio Callegaris, eseguito con grande maestria. In chiusura, è stata proposta, in prima esecuzione italiana, l’Aria “Amor empio tiranno”, composta dal M° Bedetti su un testo seicentesco di Isabel-
La Fondazione Mecenati Celebra i Vincitori delle Borse di Studio
Dieci straordinari musicisti sono stati protagonisti di una serata di emozioni e riconoscimenti, durante la cerimonia di premiazione delle borse di studio conferite dalla Fondazione Mecenati all’inizio di dicembre.L’evento,svoltosi nell’auditorium in viale Maddalena ad Adria, ha unito dieci giovani promesse accomunate dalla dedizione e dalla capacità di emozionare attraverso le loro interpretazioni.
Dietro ogni nota c’è una storia, e dietro ogni storia c’è un percorso unico, ma con un fil rouge che lega questi dieci artisti: l’amore per la musica, la voglia di superare i propri limiti e il conservatorio A.Buzzolla di Adria. L’istituzione scolastica strettamente legata alla storia e alla missione della Fondazione Mecenati, che rappresenta l’eredità viva della signora Rosita Lu-
sardi, vedova Mecenati. Attraverso il suo lascito testamentario, comprendente Villa Mecenati e altre proprietà, la signora Mecenati ha voluto destinare le rendite patrimoniali a tre ambiti, tra cui l’assegnazione di borse di studio per sostenere i giovani talenti del Conservatorio. Ecco i vincitori delle borse di studio. Lisa Malusa Boscolo Nale, organista e cantante lirica, rappresenta il connubio perfetto tra tecnica e spiritualità. Titolare dell’organo presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Chioggia, ha trovato nella musica un rifugio e un mezzo per comunicare l’inesprimibile. Dal canto alla profondità del pianoforte, Chiara Cerioni incanta il pubblico con la sua capacità di dare anima ai tasti bianchi e neri. “ Dove le parole non arrivano... la musica parla,” ha detto Chiara, facendo
In cosa consiste il ravvedimento operoso? Mi fa risparmiare?
sua una frase di Ludwig Van Beethoven. Sul palco, Emma Malachin fa parlare il suo violino, uno strumento che per lei è una vera estensione dell’anima. Il ritmo è arte con Marco Moriello e Thomas Campagna, percussionisti che trasformano ogni colpo e ogni vibrazione in pura magia. Marco, con il suo rigore tecnico, e Thomas, con la sua energia espressiva, dimostra che le percussioni non sono solo ritmo, ma anche melodia e cuore.
Il contrabbasso di Andrea Masiero è il protagonista assoluto di storie musicali che risuonano nei teatri internazionali. “La musica è eleganza e versatilità,” afferma Andrea, sintetizzando la sua filosofia artistica. Dalla profondità del contrabbasso all’estro jazzistico della chitarra di Luca Ranzato, che con la sua creatività spazia
la Canali Andreini. Il concerto ha raccolto un caloroso applauso dal pubblico che includeva una delegazione polacca, appassionati di lirica e fan giunti da varie parti del Veneto e dall’Emilia Romagna. A chiudere la 217° stagione concertistica, a dicembre, sarà il recital pianistico, con due giovani promesse del conservatorio:Arianna Salvalaggio e Antonio Mastrosimone. Guendalina Ferro
tra i generi, regalando emozioni inedite. La passione per il pianoforte trova nuova voce con la portovirese Francesca Ferro, docente e interprete, che condivide con i suoi studenti l’importanza della musica come compagna di vita e di crescita. Il violoncello di Vasil Angelov unisce tecnica impeccabile e capacità narrativa. Attraverso il suo strumento, Vasil racconta storie di bellezza e complessità, regalando momenti di pura introspezione. Infine, la voce di Elene Sanadze, soprano georgiano che porta in ogni interpretazione un pezzo della sua anima, sui grandi e importanti palcoscenici.
Le borse di studio della Fondazione Mecenati sono in linea con il desiderio di Rosita Mecenati di incentivare i giovani a perseguire l’eccellenza. (g.f.)
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Festività. Nella chiesa di San Francesco si può visitare la rappresentazione realizzata da Graziano Bolzoni
I presepi tornano a risplendere in città
Interessanti anche quest’anno i presepi di Bottrighe visitabili durante le festività natalizie. Oltre alle luminarie installate dall’amministrazione comunale, il Gruppo Sportivo ha reso più bello il centro storico con il particolare presepe chiuso nel vetro di una capanna allestita
Dal presepe di Bolzoni nella parrocchiale che ricorda i 175 della chiesa, a quello dell’artigiano Giuliano Girotto, passando per il presepe in vetro dentro la capanna preparato dal Gruppo Sportivo Bottrighe
sotto il grande abete illuminato. Nella chiesa di San Francesco si può visitare l’artistico presepe realizzato come sempre da Graziano Bolzoni, il denominato il “Michelangelo polesano dei presepi”. In questa edizione viene riprodotta, fedelmente in scala, la facciata della chiesa di Bottrighe, per un’altezza di circa quattro metri, nel cui interno è rappresentata la natività. Con Bolzoni altri volontari si sono uniti nella composizione delle strutture. Per Bolzoni è una passione che si trascina sin da bambino. A Bottrighe, da trentadue anni, inizia il suo lavoro ben presto, verso la fine di ottobre, per confezionare l’oggettistica, gli arredamenti, le abitazioni e quanto altro di quello che poi viene installato nel presepe nella chiesa. Ci tiene molto alle proporzioni e alla riproduzione fedelissima delle creazioni in legno, ferro, calce e polistirolo. Dal
2013 Bolzoni realizza anche un presepe pasquale, in cui vengono rappresentate tutte le stazioni quaresimali. Un altro presepe artistico, con tanti soggetti in movimento, è quello realizzato da Giuliano Girotto, nel suo giardino privato, in via Curicchi. Il presepe è disponibile alle visite pubbliche di chi lo desidera. Sia Girotto, sia Bolzoni, en-
trambi valenti artigiani, sempre disponibili nei confronti della comunità bottrighese, hanno ricevuto il prestigioso premio La Colonna. Il riconoscimento, ideato nel 2018 dal gruppo folkloristico Bontemponi, è stato consegnato a Girotto nel 2020 e nel 2024 a Bolzoni, nel corso di “Serata d’Onore”.
Roberto Marangoni
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Il caso. Concessa per l’utilizzo di compleanni e feste private è stata trovata danneggiata e sporca
Le associazioni: “Bisogna rispettare la sala polivalente”
Le tre S-cioptà
> L’amor fa tanto, ma i schèi i fa tuto
> La mnestra lunga la stufa
> Dio li fa e po ià compàgna a cura di Roberto Marangoni
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Dal 1° gennaio 2025 IL CAF UIL VENETO offre un nuovo servizio, dedicato ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e alle
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a sala polivalente “Loris Cominato” di Bottrighe torna ad essere nuovamente oggetto di polemiche, come gli anni passati, in quanto trovata sporca e danneggiata. Associazioni del luogo, che l’avevano richiesta al comune, per l’utilizzo di loro iniziative pubbliche, si sono lamentate per averla trovata indecente e con diversi danni, causati da “non si sa chi”. I referenti di alcune delle stesse, si erano incontrati già nel 2017 con il sindaco Massimo Barbujani, allora delegato di Bottrighe, per esporre diversi i problemi legati al paese, in particolare sulle vicende che si creano ogni qualvolta la sala viene noleggiata, da parte di soggetti privati, per una modica cifra, spesso residenti fuori paese, per feste varie, di compleanno e non solo, sovente trasformata in sorta di discoteca.
Ma da allora, dopo anche il quinquennio dell’amministrazione guidata dal sindaco Omar Barbierato, che si era succeduta, nulla è cambiato. Occorrerebbe un controllo ogni qualvolta viene utilizzata, chiedendo i danni, qualora ne fossero trovati, oltre alle regolari pulizie, da parte di chi ne usufruisce, da effettuarsi attraverso una ditta o azienda qualificata. Per la realizzazione della sala polivalente sono stati attesi vent’anni prima di essere attuata. Fu inaugurata il 5 mag-
gio 2001, nell’edificio di piazza della libertà, ex scuole elementari “Rosse”, per soddisfare le esigenze del paese e delle sue associazioni, che da troppo tempo non avevano un luogo idoneo per incontri culturali, spettacoli e manifestazioni varie. In passato, a riparare i danni di altri, hanno più volte provveduto, di propria tasca, le associazioni di Bottrighe, per ripristinare alcuni bagni, lampade e tendaggi dell’ingresso. Ma ci sono anche dei danni che purtroppo non si possono riparare, come i fori fatti in alcuni quadri, a suo tempo donati per abbellire la sala. Fabrizio Romani, delegato locale del sin-
È tornata Santa Cecilia, per la settima volta
La ricorrenza di Santa Cecilia, patrona della musica e del canto, è torna per la settima volta a Bottrighe, dalla edizione del 201 9, dopo lo stop della pandemia, grazie all’idea del locale coro polifonico parrocchiale “San Francesco”. Un tempo era una tradizione assai sentita in paese ed era il rinomato complesso filarmonico che sino a metà degli anni cinquanta organizzava questa festa. Vedeva i suonatori della banda, dopo aver assistito alla messa, riunirsi in un locale per la cena e poi per suonare sino all’alba. Chiusa la banda, chiusa la tradizione. Il coro polifonico diretto da Carla Bizzaro e Riccardo Camisotti ha inteso riprendere questa antica festa ed è stato un suc-
daco, anch’esso arrabbiato per una situazione ormai insopportabile, informa di aver già sollecitato l’amministrazione comunale, affinché venga concessa per iniziative varie quali conferenze, dibattiti e attività delle associazioni locali regolarmente iscritte al registro comunale e non per altre necessità private di locali o forestieri. Da ciò si aspetta una presa di posizione, affinché ci sia un uso corretto e regolamentato dell’edificio. La sala polivalente è un bene prezioso per la comunità e proprio per questo dovrebbe essere gelosamente custodita e rispettata.
Roberto Marangoni
tradizione del luogo. Nel giorno della ricorrenza, nella chiesa dedicata ai santi Francesco d’Assisi e Francesco di Paola, si è svolta la celebrazione della messa che ha visto la partecipazione e l’animazione musicale, oltre del polifonico, anche del coro femmini-
le “Plinius” diretto da Antonella Pavan. Al termine un’esecuzione finale dei due cori insieme. Parole di compiacimento e grande soddisfazione, sono state espresse dal parroco don Massimo Barison che ha spiegato il significato della festa legata alla santa. Indi la festa, in un vicino ristorante, con tutti i cantori e parroco alla tradizionale conviviale. (r.m)
La sala Polivalente “Loris Cominato”
La ricorrenza. Tanta partecipazione per la commemorazione del caporale scomparso nel 1971
Sempre vivo il ricordo di Silvano Bolzoni
Bottrighe non smette di ricordare i suoi figli, così per il caporale dei paracadutisti Silvano Bolzoni. Nel corso delle celebrazioni dell’Unità nazionale e delle forze armate, organizzate dall’amministrazione comunale e dalla locale sezione dell’ Associazione Nazionale Combattenti e Reduci presieduta da Renato Fincato, è stata ricordata la tragedia della Meloria nel 53° anniversario, in cui persero la vita 46 paracadutisti il 9 novembre
1971. Tra questi il concittadino Bolzoni, che perse la vita nel corso di un’esercitazione congiunta tra la brigata “Folgore” e l’Aeronautica Militare Britannica che prevedeva l’impiego di dieci velivoli, nove Hercules C.130 e un Andover da utilizzare per un aviolancio di 406 paracadutisti in Sardegna. Bolzoni, con altri 45 parà era a bordo dell’Hercules C.130 “Gesso 4”, potente apparecchio che dopo pochi minuti di volo venne inghiottito dalle acque della Meloria. Il ritrovamento del relitto avvenne tra il 15 e 16 novembre. Il difficile recupero delle salme durò oltre due mesi e costò alla brigata un altro lutto, il sub sergente maggiore Giannino Caria deceduto nelle fasi di recupero dei corpi. Alla fine mancarono all’appello finale undici paracadutisti. Miseri resti, rinvenuti durante le ricerche, vennero tumulati all’interno del monumento alla memoria nel cimitero della Cigna a Livorno. Il corpo di Bolzoni venne recuperato il 26 novembre e due giorni dopo si svolsero i funerali di Stato. La salma giunse a Bottrighe il 30 novembre. Durante la celebrazione liturgica, il parroco don Massimo
Barison ha ricordato la sua figura e quanti si sono sacrificati per la Patria. In piazza della Libertà, alla presenza delle rappresentanze combattentistiche, polizia locale e carabinieri, si è svolta la deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti, fiori alle lapidi, l’alza bandiera e la benedizione. Sono intervenuti il vice sindaco Federico Simoni, il delegato del sindaco Fabrizio Romani e Doriano Bolzoni, fratello del caporale Silvano. Roberto Marangoni
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La festa della befana salvata dai pompieri
Buon Natale
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Domenica 5 gennaio, (in caso di maltempo lunedi 6) dalle ore 16 alle 18, arriva a Bottrighe la seconda edizione della festa della befana, ovvero “Ghe chi la Vècia salvà dai pompieri”. La manifestazione è organizzata da Aribo, associazione Ricreativa Bottrighese e dal gruppo folkloristico “Bontemponi” con la
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collaborazione dei Vigili del fuoco, Croce Verde, Avis e Fidas. In piazza Libertà si potranno ammirare gli antichi mestieri della pro loco “Vita d’altri tempi” di Correzzola. Inoltre animazioni con befane, giochi e bancarelle. Verso alle 17:30 arriverà la “vera” befana, ma attenzione, occorrerà salvarla dai pericoli causati nella discesa dal cielo. Saranno quindi chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che dovranno faticare non poco per portare in salvo la “vecchietta” qui giunta per distribuire la calzetta a tutti i bambini. I Bontemponi, con tabarri, lantene, campanacci e visi anneriti nei canti beneaguranti del “Bunin Bonano” e “Ghe chi la vecia”, chiuderanno la manifestazione. (r.m)
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Silvano Bolzoni
I Bontemponi in vesta befane e befanoni
PROTAGONISTI A NORD
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Dmo energetico e ridurre l’impatto
avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio. Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.
Con l’integrazione di Pollo dell’Avvenire e il potenziamento continuo della filiera, Delta Group Agroalimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di
Il Gruppo, grazie ad una mirata pianificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più
Zootecniche di Confindustria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con
benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver. Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione per ottimizzare il consu-
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Il cambio. Don Lino e Don Mario assumono la guida delle parrocchie locali
Cerimonia Solenne: Monsignor Dianin benedice i nuovi parroci
La comunità di Pettorazza Papafava accoglie don Lino Mazzocco e don Mario Bruson, nuovi parroci della Comunità Sinodale, con una solenne Messa del vescovo.
La comunità di Pettorazza Papafava ha vissuto un momento significativo con l’ingresso ufficiale dei nuovi parroci, don Lino Mazzocco e don Mario Bruson, presso il Santuario della Madonna delle Grazie. La Santa Messa d’ingresso è stata celebrata con solennità da S.E. Monsignor Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia, che ha impartito la sua benedizione per l’inizio del ministero pastorale dei due sacerdoti. Don Mazzocco e don Bruson guideranno la nuova Comunità Cristiana Sinodale, che comprenderà le parrocchie di Pettorazza Grimani e Papafava, Fasana, Botti Barbarighe e Ca’ Emo. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni religiose e civili del territorio, tra cui autorità locali e membri della comunità ecclesiastica, oltre alla presenza calorosa di fedeli provenienti dalle diverse parrocchie. Il sindaco di Pettorazza Grimani, Andrea Grassetto, ha sottolineato l’importanza del ruolo che i due nuovi sacerdoti avranno nel tessuto sociale e spirituale della comunità, augurando loro un cammino ricco di soddisfazioni e benedizioni.
A sua volta, il dottor Nerio Pellegrini, rappresentante del comitato di gestione dell’asilo, ha rivolto parole di stima e incoraggiamento, ricordando quanto sia fondamentale la collaborazione tra la Chiesa e le istituzioni locali per il bene comune. Durante la celebrazione, don Lino e don Mario hanno manifestato la loro gratitudine, esprimendo il desiderio di vivere il loro nuovo incarico come un’occasione per servire e rafforzare il legame con i fedeli, che li hanno accolti con entusiasmo e affetto.
I fedeli, uniti nell’occasione, hanno augurato ai due parroci di proseguire il loro ministero con passione e dedizione, portando avanti un servizio prezioso per la comunità.
Cultura e natura, ecco il progetto di rimboschimento
La forza di una comunità si misura dall’amore che dimostra per il proprio territorio, e l’associazione polesana Il Tarassaco ne è un esempio virtuoso. Costantemente impegnati nella valorizzazione del paesaggio, della biodiversità e della memoria storica, i volontari del sodalizio hanno portato a compimento un’altra straordinaria iniziativa. Armati di vanghe e badili, una quarantina di persone tra adulti e bambini hanno messo a dimora quasi 200 alberi e arbusti autoctoni in formazione boscata, circondata da una siepe plurispecifica. L’ intervento rappresenta il quinto tassello del
progetto di rimboschimento diffuso denominato “Il Bosco del Meandro”, che sta trasformando il territorio lungo il perimetro del paleoalveo dell’Adige, risalente a prima della rettifica storica del 1782-84. Non si tratta solo di un progetto di riqualificazione ambientale, ma di un’opera di grande valore culturale e storico, capace di far riaffiorare un passato dimenticato. Attraverso la piantumazione di specie autoctone a valenza mellifera, è stata creata una nuova zona verde a ridosso della prestigiosa Corte Grimani, nel cuore di Pettorazza Grimani, restituendo alla comunità un patrimonio naturale prezioso e fruibile. L’iniziativa ha visto la partecipazione dei volontari del WWF Rovigo, che hanno contribuito all’entusiasmo e alla riuscita dell’evento. Tra i presenti, anche il nuovo parroco del paese, Don Lino Mazzocco, a testimonianza del legame tra la comunità e i valori della tutela ambientale e della condivisione. (g.f)
Guendalina Ferro
La sentenza. Il TAR del Lazio blocca i progetti di estrazione
Stop alle Trivelle nel Delta del Po
Il TAR del Lazio blocca le trivellazioni nel Delta del Po per rischi ambientali e geologici, ma deroghe normative potrebbero riaprire la questione.
Il TAR del Lazio annulla i decreti ministeriali: preoccupazioni ambientali e geologiche al centro della decisione
Il Delta del Po è stato al centro di un acceso dibattito ambientale. Il TAR del Lazio ha recentemente accolto i ricorsi contro i decreti ministeriali che autorizzavano le trivellazioni al largo
PRIMI CITTADINI
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Legambiente, Lipu, WWF Italia e Greenpeace hanno sostenuto l’iniziativa legale, assistiti dall’avvocato Matteo Ceruti.
Il TAR del Lazio ha motivato la sua decisione evidenziando le conseguenze gravi per gli equilibri geologici che le trivellazioni avrebbero potuto causare. Il provvedimento impugnato
bito del programma ‘Man and the Biosphere’. Questo riconoscimento ha portato il Ministero dell’Ambiente a proporre la designazione del Delta come sito di importanza comunitaria, un’iniziativa accolta dalle regioni Veneto ed Emilia-Romagna nel 2020. La superficie protetta si estende per 536 chilometri quadrati,
Vincenzo Gottardo
alle 10:10 - 13:10 - 16:10 - 19:10
delle coste rodigine, annullando di fatto i provvedimenti che avevano espresso giudizi di compatibilità ambientale sul progetto di estrazione del giacimento denominato Teodorico.
La decisione del TAR rappresenta una significativa vittoria per le associazioni ambientaliste e le istituzioni locali che si sono opposte al progetto. Tra i promotori dei ricorsi, l’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, la Provincia di Rovigo e diversi comuni della zona, tra cui Adria, Taglio di Po e Porto Tolle. Anche
avrebbe permesso l’installazione di una piattaforma offshore e la perforazione di pozzi a meno di un chilometro dai confini di un’area del Delta del Po, riconosciuta come sito marino di interesse comunitario. La sentenza sottolinea come non sia stata effettuata una valutazione adeguata della proposta trasmessa dallo Stato alla Commissione Europea, riguardante la protezione del Delta del Po.
Il Delta del Po è stato riconosciuto nel 2015 dall’UNESCO come Riserva di Biosfera nell’am-
un’area che ora rischiava di essere compromessa dalle attività di estrazione.
Nonostante la sentenza del TAR rappresenti un importante passo avanti per la tutela ambientale, non si può ancora parlare di una vittoria definitiva. Le recenti disposizioni normative hanno infatti introdotto deroghe che potrebbero riaprire la questione delle trivellazioni, anche al di sotto del 43esimo parallelo. La battaglia legale potrebbe quindi non essere finita, e il futuro del Delta del Po rimane incerto.
Corazzari, “Sentenza del Tar dettata dalla prudenza”
“Non posso che accogliere con favore il pronunciamento del Tar del Lazio con cui i giudici amministrativi hanno espresso più di qualche preoccupazione sul progetto Teodorico relativo alle trivelle al largo del Delta del Po. Il timore, che si evince dalle sentenze appena depositate, di veder aumentare in seguito alle attività estrattive di gas il pericoloso fenomeno della subsidenza in un territorio fragile e che già si trova per diverse aree ben al di sotto del livello del mare è lo stesso che come Regione del Veneto manifestiamo fin dall’inizio di questa vicenda. Certamente il tema dell’incremento della capacità di produzione energetica è una questione di primo piano
per il Veneto e per l’Italia, ma lo è ancora di più la difesa del nostro territorio, delle comunità locali che qui hanno costruito le loro case, e delle attività socioeconomiche che tengono vivo il Polesine, tra cui la pesca”. L’assessore regionale al Territorio e alla Pesca, Cristiano Corazzari, interviene così a com-
mento della notizia del deposito delle sentenze firmate dal Tar del Lazio sul progetto Teodorico della società australiana Po Valley Operations.
“E’ una pronuncia che è dettata dalla prudenza – aggiunge Corazzari-. Una eventuale attività estrattiva non può prescindere da una verifica puntuale degli effetti da parte dei più autorevoli esperti. Devono esserci adeguate garanzie tecnico-scientifiche a tutela sia dell’ambiente che delle attività, tra cui la pesca che è un settore che in questi anni sta soffrendo in modo pesante. È per questo che fin da subito abbiamo accolto e sostenuto le istanze delle comunità locali e dei territori”.
Confindustria. Innovazione, partecipazione e rappresentanza le priorità del mandato
Paola Carron eletta presidente di Confindustria Veneto Est
Paola Carron eletta presidente di Confindustria
Veneto Est: focus su innovazione, territori e rappresentanza per un futuro di crescita e collaborazione.
N ella cornice del Centro Congressi della Fiera di Padova, il 23 novembre 2024, si è svolta l’assemblea generale di Confindustria Veneto Est, un evento che ha segnato una svolta significativa per l’associazione. Con una partecipazione record di oltre 2.500 persone, l’assemblea ha eletto Paola Carron come nuovo presidente per il mandato quadriennale2024-2028. La Carron, nata ad Asolo nel 1968 e consigliere delegato di Carron Spa, una delle principali società italiane nel settore delle grandi opere civili e infrastrutturali, è stata scelta all’unanimità dal consiglio generale dell’associazione già il 10 settembre scorso.
UN NUOVO CAPITOLO PER CONFINDUSTRIA VENETO
EST
L’elezione di Paola Carron segna l’inizio di un nuovo capitolo per Confindustria Veneto Est, un’associazione che rappresenta 5.062 imprese distribuite tra le province di Venezia, Padova, Rovigo e Treviso, con un totale di 276.000 collaboratori. La Carron ha espresso con forza la sua determinazione a guidare l’associazione verso un futuro di innovazione e crescita, sottolineando l’importanza di “fare rete” come la più grande ricchezza dell’associazione.
“Confindustria Veneto Est è, e sarà, un cantiere in continua evoluzione”, ha dichiarato, evi-
denziando l’impegno a lavorare fianco a fianco con tutti i membri per affrontare le sfide future.
SFIDE E OPPORTUNITÀ: LE PAROLE DI LEOPOLDO DESTRO
Leopoldo Destro, presidente uscente, ha colto l’occasione per lanciare un appello alla politica italiana ed europea, sottolineando la necessità di rilanciare gli investimenti per l’innovazione e la competitività. “Senza un deciso cambio di rotta, rischiamo di compromettere la crescita e il futuro del nostro sistema industriale e sociale”, ha avvertito Destro, invitando a una collaborazione tra soggetti politici e sociali per affrontare le sfide globali.
LE PRIORITÀ DEL MANDA-
TO DI PAOLA CARRON
Il mandato della presidente
Carron si concentrerà su tre direttrici principali. In primo luogo, l’innovazione nei servizi alle imprese associate, con l’obiettivo di dare continuità ai progetti esistenti e di sviluppare nuovi strumenti operativi nel piano 2025/2028. In secondo luogo, la partecipazione attiva dei territori, un aspetto che verrà potenziato per rispettare l’identità di ciascun territorio e per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla programmazione europea 2028-2034. Infine, la rappresentanza, per rafforzare il dialogo con le isti-
Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema?
tuzioni e promuovere accordi di sistema con il mondo della formazione, gli istituti di credito e ilterzo settore.
UN FUTURO DI PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE
Paola Carron ha sottolineato
l’importanza di un approccio basato sull’ascolto, il dialogo e l’innovazione, ma anche sul rigore e il rispetto. “I prossimi quattro anni saranno particolarmente sfidanti”, ha affermato, “ma questa associazione ha la forza, la struttura e la deter-
minazione per far ascoltare la propria voce in tutte le sedi e ai tavoli di decisione”. La Carron ha ribadito che partecipazione e condivisione saranno fondamentali per continuare a fare la differenza come rete di imprese.
Zaia, Bernini e Carraro: dalle congratulazioni alle sfide per il futuro
Importante cambio al vertice per Confindustria Veneto Est. Il Governatore Zaia si congratula per la nomina e spende parole di grande stima per la neo-eletta, evidenziando le criticità che dovranno essere gestite nei prossimi quattro anni.
Il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha colto l’occasione per fare il punto sulle mosse future, concentrandosi sui progetti per il rientro in Italia degli intellettuali trasferitisi all’estero per fare ricerca. L’obiettivo è trasformare la fuga di cervelli in un via-vai costruttivo che stimoli gli scambi internazionali. In fine, Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto, ha tracciato il quadro attuale della situazione economica regionale illustrando quelli che sono i problemi principali su cui lavorare nell’immediato futuro.
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Ulss Polesana. Un’alta professionalità al servizioi del territorio
Nominato il nuovo Direttore della Unità Operativa di nefrologia
Fabrizio Valente è il nuovo primario di Nefrologia all’Ulss 5 Polesana, portando esperienza in malattie renali, dialisi e tecniche diagnostiche avanzate.
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Fabrizio Valente Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Perugia nel 1997 e ha conseguito la Specializzazione in Nefrologia presso la medesima Università nel 2002. Il suo percorso di studi comprende numerosi diplomi e visiting doctor all’Italia e all’estero, e un master universitario
derevole esperienza chirurgica in nefrologia, specializzandosi nella gestione delle metodiche extracorporee della gestione renale e formandosi nell’utilizzo di moderne tecniche diagnostiche.
“La reale diffusione della malattia renale registra dati in crescita: significa, in pratica, che
professionalità viene accolto nella nostra Azienda Ulss 5commenta il Direttore Generale dell’Aulss 5 Polesana, Pietro Girardi - Ringrazio di cuore il dottor Alessandro Gemelli che ha ricoperto il ruolo di Direttore facente funzione nelle more dell’espletamento del concorso, per la squisita collaborazione e
di secondo livello per dirigenti medici all’Università di Trento. Fabrizio Valente è autore di molteplici pubblicazioni scientifiche a livello sia nazionale che internazionale. A tutt’ oggi, è incardinato nella struttura complessa di Nefrologia e dialisi, come dirigente medico a tempo indeterminato, presso l’ospedale Santa Chiara di Trento con incarico di alta professionalità. Ha maturato una profonda e consi-
solo in Regione Veneto quasi 500.000 persone sono portatrici di malattia renale cronica e, magari, non ne sono a conoscenza - spiega il Direttore Sanitario dell’Azienda Ulss 5 Carla Destro - Infatti il decorso di queste patologie è spesso silente, quando spazio di intervento è circoscritto solo alla dialitica o al trapianto di rene. Benvenuto al dr. Fabrizio Valente e buon lavoro!”
“Un altro tassello fatto di alta
il grande impegno. Mi sento di offrire il benvenuto da parte di tutti al nuovo primario, ringraziando sempre i professionisti della Unità Operativa di Nefrologia”.
“Sono lieto e onorato di servire la popolazione del Polesine, e di entrare nella squadra dell’Azienda Ulss5, con la speranza di promuovere salute e benessere in un ambito clinico diagnostico dedicato alle malattie renali”.
Lanzarin, “93 milioni in 3 anni per recupero persone con disabilità
È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto il 15 novembre, la delibera con cui la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla sanità ed alle Politiche Sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la definizione dei tetti di spesa per l’assistenza extraospedaliera, volta al recupero funzionale e sociale delle persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, nei confronti degli Istituti o Centri di Riabilitazione per il triennio 2024-2026. “Il budget – fa notare l’Assessore – segue a quello, ancora vigente, per il triennio 2021-2023, in for-
za della previsione di proroga, espressamente contenuta nella delibera di allora, proroga che prevediamo anche per la fine del 2026 con lo scopo di garantire agli erogatori, qualora necessario, la possibilità di programmare la propria attività senza soluzione di continuità”.
“Al triennio 2024-2026 – aggiunge Lanzarin – abbiamo dedicato una cifra ingente per rispondere adeguatamente a necessità assistenziali di primaria importanza per le persone affette da questo tipo di disturbi. Si tratta di ben 93 milioni di euro, dei quali 30 milioni 871 mila per il 2024; 31
milioni 201 mila per il 2025 e 31 milioni 201 mila per il 2026. Da considerare che sono aumentati da 20 a 26, tra centri e presidi di riabilitazione accreditati e centri ambulatoriali, i punti di accesso che erogheranno le attività riabilitative.” Gli Istituti o Centri di Riabilitazione delle persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali - ex art. 26 della legge n. 833 del 23 dicembre 1978 della Regione del Veneto offrono assistenza extraospedaliera volta al recupero funzionale e sociale delle persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
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Il cambio. L’adriese Giovanni Cattozzi passa la mano al Csi veneto dopo un mandato da presidente
Bilancio del quadriennio e prospettive per il futuro dello sport inclusivo
C on la fine del 2024 si conclude il mandato di Giovanni Cattozzi da numero 1 del Csi (centro sportivo italiano) Veneto. Eletto nel 2020, in quello prima aveva ricoperto il ruolo di vice. Cattozzi, 60 anni di Adria, è nel Csi Rovigo dal 1978 e ha svolto nell’ente di promozione sportiva diversi ruoli: arbitro di calcio e pallavolo, coordinatore provinciale dell’attività sportiva e della formazione, consigliere, presidente provinciale, revisore dei conti fino alla massima carica regionale. “Il mio mandato - dice Cattozzi - ha avuto come stella polare , quello che in 75 anni di storia il Csi ha sempre, coerentemente, portato avanti, cioè proporre e diffondere lo sport come strumento di educazione e promozione umana e sociale”.
I numeri del Csi veneto, parlano di oltre mille società sportive affiliate (50 quelle a Rovigo). Che bilancio traccia di questi 4 anni?
“L’attività sportiva tradizionale è stata portata avanti, grazie ai coordinatori del territorio e delle commissioni con i soliti importanti risultati. L’ascolto è stata l’arma vincente: saper cogliere le esigenze delle varie società sportive, magari disattese dai rigidi parametri federali, ha permesso di creare modelli ibridi che però consentono al maggior numero di ragazzi possibile di praticare attività sportiva, che poi è il nostro scopo e la nostra mission. Accanto alla classica attività sportiva però ci siamo dati l’obiettivo di emergere come ente, e ho la presunzione di dire che siamo riusciti a mettere dei paletti ben profondi. In primis non si può non menzionare lo sviluppo dell’attività per persone con disabilità intellettivo relazionale, su cui abbiamo ancora tanto da fare e sviluppare come Csi veneto. Il riuscire a mettere assieme le varie realtà presenti sul territorio, superando campanilismi
ideologici e politici, e diventare l’ente di riferimento in alcuni comitati del territorio è sicuramen-
te un vanto che questo quadriennio lascia in eredità. Sono stati tantissimi i corsi erogati e vorrei
La squadra corsa adriese Bolza Corse vince l’endurance a Rijeka
È da tante stagioni un appuntamento irrinunciabile nel calendario sportivo di Bolza Corse, occasione per far calare il sipario sugli impegni ufficiali nei vari campionati, ed anche quest’anno la 4H Endurance di Rijeka è stata terreno di caccia fertile. La squadra corse di Adria si presentava al via, all’Autodrom Grobnik, con tre equipaggi ed il migliore è stato indubbiamente quello composto da Matteo Barozzi, da Andrea Marchesini e dal team principal Silvano Bolzoni, vincitori assoluti dell’evento di croato. Scattati dalla pole con Barozzi i due successivi stint sulla Seat Leon ST Cupra, con l’alternarsi di Marchesini e di Bolzoni, confermavano il tridente in piena lizza per l’alloro, centrato da Barozzi in un ultimo passaggio da cardiopalma. A metà della tornata conclusiva il pilota della compagine polesana riusciva a riconquistare la le-
adership, presentandosi alla bandiera a scacchi con il successo tra le proprie mani. Una vittoria, assoluta ed in classe oltre millesei, contesa fin dal via dai giovani arrembanti del team polesano, Tommaso Toldo e Francesco Bolzoni, che hanno fatto tremare la vecchia guardia su una seconda Seat Leon ST Cupra, grazie ad uno scatto fulmineo in partenza che consentiva al giovane figlio d’arte di prendere il comando delle operazioni. “Rijeka è sempre stato un appuntamento molto sentito per il nostro team - dice Paola Cazzadore, presidente Bolza Corse -, ma la lotta di quest’anno è stata davvero bellissima, soprattutto nelle prime fasi quando abbiamo assistito allo scontro generazionale tra le vecchie volpi ed i nostri giovani pimpanti. Vincere è sempre bello, qui è ancora più speciale farlo perchè suggella un 2024 ricco di soddisfazioni”. (c.a)
ricordare la rinascita dei campi scuola del Csi svolto nell’anno sportivo 2022/2023, dopo oltre venti anni che non si svolgeva. Quello che non siamo riusciti a fare e ci auguriamo che lo possa fare il nuovo consiglio riguarda la manifestazione Due Giorni Mare Finali Coppa Veneto. Un fiore all’occhiello delle nostre attività, in questi anni, sono state sicuramente le finali regionali dei vari sport sia a squadre che a livello personale sportivo, che ci ha distinto per diverso tempo grazie al lavoro dei responsabili delle commissioni”.
E per il futuro?
“Nessuno può avere la sfera di cristallo per sapere cosa ci riserverà il futuro. Ma ripeto ciò che dissi quando divenni presidente: “il miglior modo di prevedere il futuro è crearlo, e la strada migliore da seguire è quella di crearlo insieme”.
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Cristiano Aggio
Giovanni Cattozzi presidente uscente del Csi veneto
La vettura vittoriosa di Bolza Corse
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Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”
Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”
Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.
Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001, - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.
Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore veneto.
La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della
squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.
Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.
Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”
Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costituzionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative
e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici.
Le stesse materie non Lep, quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro
che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.
Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni visto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - con-
Il segretario veneto del Pd Andrea Martella
clude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 15 anni”. (n.s.)
Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli
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L’intervista.
L’assessore Gianpaolo Bottacin
“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”
Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.
Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?
Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia.
E per il prossimo futuro c’è altro?
Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della
regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.
Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?
Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione.
Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?
C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più.
Staremo a vedere”.
(a cura di Nicola Stievano)
Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti
Strade
e interporti
tra
opere e progetti
L a vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione
Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza. Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?
Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.
E in vista delle Olimpiadi?
Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente
è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026.
Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?
Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)
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Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti
Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”
Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani.
Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Mae-
stri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”.
Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche for-
mandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e relazionali. Alla Regione chiediamo di
continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad
acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro Veneto”.
Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni. Economia.
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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto
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Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero
Si parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani. L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuon.d.r.) o di embrioni (uovo fecondaton.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito secondo la legge italiana”. Si configura quindi
un c.d. “reato universale”.
Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.
Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”. Seppure in
materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.
Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.
Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.
Luigi Migliorini
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa
Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione.
Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.
Come dipingere una stanza
Dipingere una stanza è uno dei progetti faida-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:
• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.
• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tossica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.
• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore pre-
cisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.
• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.
Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio
Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:
• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.
• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.
• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.
• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.
L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:
• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.
• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.
• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.
• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te.
Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.
Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole
Inconvenienti
Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostituire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede
solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.
Anche se si tratta di progetti fai-da-te, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri.
Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.
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Vuoi usufruire del tuo spazio esterno e renderlo protetto dalle intemperie?
Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità
Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:
1. Bonus Ristrutturazioni
Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
2. Superbonus
Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.
3. Sismabonus
Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.
4. Bonus Barriere Architettoniche
Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.
5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.
6. Bonus Verde
Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.
Come Prepararsi per il 2025
I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.
Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.
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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento
Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento
Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.
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l settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione. Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura,
spiacevoli sorprese.
Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.
Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di in-
pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda. Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.
vestire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.
Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.
Le Tendenze del Mercato per il 2025
Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.
Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.
Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile.
Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri come inquilino o proprietario aiuta a prevenire
Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.
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VEMBRE
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Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari
SALUTE
Ldelibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali.
L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”. Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile, con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assisten-
L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali
ziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.
Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:
• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.
• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.
• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.
• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.
Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici
Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.
È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.
“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.
Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni.
L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.
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La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite
In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.
Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso. “Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei
bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”.
La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola inie-
zione che garantisce protezione per tutta la stagione”. “La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.
Innovazione tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare
L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.
Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.
In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.
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Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni
Medici e Pediatri, sette avvicendamenti a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima
L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali. A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.
A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico, sostituito dal dottor Stefan Tiron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto.
A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi
dall’Ulss 3.
A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporanea-
mente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.
Apparecchi acustici tramite ASL-INAIL per aventi diritto
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Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione
San Bortolo: eseguito il primo prelievo di cuore a “cuore fermo”
Martedì 12 novembre, l’ospedale San Bortolo di Vicenza ha effettuato per la prima volta un prelievo di cuore da un donatore in morte cardiaca. Questa tecnica innovativa, introdotta in Italia meno di un anno fa all’ospedale di Padova, rappresenta una nuova speranza per i pazienti in attesa di trapianto.
Oltre al cuore, sono stati prelevati polmoni e pancreas, trapiantati a Padova, il fegato destinato a Verona, le cornee a Treviso e i reni, trapiantati direttamente al San Bortolo.
«Questo risultato è frutto dell’eccellenza delle nostre équipe e della collaborazione con il Centro Regionale Trapianti e la Cardiochirurgia di Padova diretta dal prof. Gino Gerosa – spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica –. Le donazioni a “cuore fermo” ampliano le possibilità per i pazienti in lista d’attesa,
con Vicenza in prima linea grazie a un territorio sensibile al tema della donazione».
La procedura prevede un esame ECG in assenza di attività cardiaca per 20 minuti, seguito dal rapido intervento per il prelievo degli organi. «Il prelievo del cuore è particolarmente complesso – sottolinea il dott. Vinicio Danzi, Direttore di Anestesia e Rianimazione –. Il cuore, fermo da oltre 20 minuti, viene perfuso per ripristinare ossigenazione e circolazione, consentendo che riparta una volta trapiantato. Questo risultato richiede tecnologie avanzate e la stretta collaborazione tra anestesisti, perfusionisti e cardiochirurghi».
Vicenza ha già esperienza nella tecnica: sono 9 i prelievi a “cuore fermo” eseguiti negli ultimi 18 mesi. «La donazione è un dono che offre vita a chi è in gravi condizioni – conclude Danzi –. Il paziente, una persona generosa, aveva espresso la volontà di aiutare il prossimo. Abbiamo realizzato questo desiderio, con il consenso della famiglia».
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Sabato 28.12.2024 ore 17:30
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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
Con dicembre arriva il Natale, il profumo di spezie e i dolci da condividere con chi si ama. Il freddo ci porta a sperimentare nuove ricette semplici e gustose.
MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA
Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto.
Ingredienti: 500 gr di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale fne; q.b. di pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo
Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
RISOTTO AI CARCIOFI CON FONTINA E NOCI
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino
Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.
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TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI
Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero
Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia
Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.
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Rubrica a cura di Sara Busato
PROTAGONISTI A NORD EST
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Consorzio Isola di Ariano Servizi Sociali. Un modello di eccellenza socio-assistenziale da seguire nel cuore del Delta del Po.
Il CIASS (Consorzio Isola Ariano Servizi Sociali) chiude il 2024 con una nuova governance ma anche con tanti risultati ottenuti e guarda al 2025 con interesse e curiosità: al nuovo CdA, nominato l’estate scorsa in
LCIASS SEMPRE PIÙ ECCELLENZA: un anno al servizio degli ospiti
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della Terza Età disputatesi lo scorso settembre a Villadose non ha portato nessuna delle tre squadre schierate (una per ciascuna delle strutture: Corbola, Taglio di Po e Ariano nel Polesine) a medaglia, solo sfiorata con un quarto posto, ma ha rappresentato un’occasione ulteriore per fare gruppo dimostrando grande forza di volontà tra gli ospiti-“atleti” e altrettanto entusiasmo negli educatori-preparatori”; di pari passo, il laboratorio “Lettura amica” - sei appuntamenti tra ottobre e dicembre - che ha promosso la lettura ad
liari sono un esempio chiaro di questa precisa volontà e della direzione che si
vi traguardi da raggiungere, a partire magari dall’evoluzione del progetto ze riconosciute del CIASS e inaugurato la scorsa primavera: l’obiettivo, grazie alla presenza di dotazioni innovative e ta e operante, è allargare il servizio di consegna, oltre che alle tre strutture
stretto 2. Ma di sicuro, c’è da giurarlo,
Servizi
Servizi “Madonna del vaiolo” Via Romea Vecchia n. 80 45019 Taglio di Po (Ro) Tel. 0426 662073
Via Roma, 673 45015 Corbola (Ro) Tel. 0426 45425 www.ciass.it
Via A. Moro n. 7/A
45012 Ariano nel Polesine (Ro) Tel. 0426 71960
Centro
“Villa Agopian”
Centro
Centro Servizi “Ing. Arturo Pedrelli”
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