Adria apr2015 n49

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di Adria AGENZIA DI ADRIA Tel. 0426 901385 Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 49 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Aprile 2015

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AGENZIA DI ADRIA Tel. 0426 901385 e-mail: adria@gabetti.it Sito web: www.gabettiadria.it



di Adria agenzia di Adria Tel. 0426 901385 Aprile 2015

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 49 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Sos trivellazioni Politici in strada contro le estrazioni Roma ci ripensa

Servizi e frazioni Poste, la lotta contro le serrate prosegue convinta pag.

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Bottrighe Comune “Giudici lenti”, risarcita la donna che firmò l’istanza

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+90% di accessi al sito www.lapiazzaweb.it

L’informazione locale è sempre con te: conferenza dei sindaci, le priorità per la sanita’

Veneto in primo piano piAno non solo proposte ecco i fAtti concreti

Dopo lo stop provocato dalla designazione del vicepresidente, la Conferenza dei sindaci dell’Ulss 19 è completa. Il neopresidente Barbujani, sindaco di Adria, delinea le priorità in un contesto di ristrettezze generalizzate pag. 12

Allarme bracconieri d’acqua si pensa anche al fermo pesca Il fenomeno ormai è noto, ma non per questo meno allarmante: razzie incontrollate di pesce nei corsi d’acqua, dal Po al Canalbianco. Un fenomeno contro il quale la Provincia sta pensando anche al fermo della pesca. pag. 14

All’interno del giornale

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Provarci, contro la crisi Il primo negozio a un euro

L’idea del canone agevolato comincia a fare proseliti. Può essere l’inizio della ripresa? Intanto il sindaco sprona Adriashopping e parla della Notte Bianca: “Si farà”

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’ stata aperta ad Adria la prima attività con affitto agevolato ad 1 euro, è stata chiamata Fragranze & Sapori e la titolare è Melania Braggion. All’interno del negozio vengono venduti prodotti da forno e generi alimentari. “Ne sono convinta - racconta Melania a chi le chiede cosa l’abbia spinta a buttarsi - Nella vita bisogna tentare la fortuna, senza avere poi il rimorso un giorno di non averci almeno provato. Solo

così siamo in grado di capire se ne è valsa la pena”. L’idea dei negozi col canone agevolato, lanciata nei mesi scorsi, pare insomma cominciare a entrare a regime. La speranza di tutti è che possa essere l’inizio di una ripresa vera, che torni a restituire il ruolo che le è proprio a una città che ha sempre fatto del commercio una delle proprie eccellenze. Un tema che sta molto a cuore al sindaco di Adria Massimo Bobo Barbujani, di professio-

ne commerciante, che parla del futuro degli esercenti e di Adriashopping, l’associazione di negozianti che ha rischiato di scomparire. “Stiamo organizzando la Notte Bianca che dovrebbe tenersi il 7 agosto - dice - Queste manifestazioni, la conclusione dei lavori del Corso e l’apertura di nuove attività commerciali in centro città dovrebbero riportare la gente a passeggiare nelle vie del centro” pag. 8

Editoriale

Lavoro: nuove strade, nuova gente

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di Germana Urbani*

i lavora ancora in Veneto? Certo. Meno di quanto si lavorava anni fa, in modo magari diverso, meno stabile, ma si lavora. Le imprese ci credono, fanno fatica ma finché possono tengono duro, combattono. La gente usa intelligenza e creatività e, se serve, si reinventa.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.

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elezioni, nuoVe e Vecchie AlleAnze

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eXpo, l’eVento culturAle dell’Anno

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News da laPiazzaweb 3

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO Le grandi opere destano sempre curiosità. E difatti a marzo la notizia più vista parla proprio di questo: “Chioggia si prepara all’apertura del primo centro commerciale”. Si è trattato di un vero e proprio boom di visite segno che si tratta o di un’opera attesa da tempo o di un’opera osteggiata. Lo scopriremo insieme. Molto cliccata la fotogallery dei carri allegorici a Cavarzere e nell’edizione del Conselvano “Cartura – salve le due classi della primaria” seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL “Apre il nuovo centro commerciale a Chioggia” fa registrare un gran numero di condivisioni, commenti e visualizzazioni. A seguire è piaciuta la storia “Giuseppina di Cavarzere festeggia i suoi 105 anni con noi” e quella di “Diego Baldina di Codevigo è in semifinale del reality lookMaker Academy”. seguici su www.facebook.com/ lapiazzaweb

EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:

Si sta come pesci nella Rete

Altro che privacy! e chissà come cambierà il mondo virtuale con Periscope, la nuova app di Twitter per realizzare video in diretta?!

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on avete uno smartwatc? Ebbene, quest’anno potreste acquistarne uno. Secondo gli esperti di mercato il 2015 dovrebbe registrare una crescita esponenziale di questi gioielli tecnologici con cui connettersi al mondo in rete e agganciare immagini, video e informazione che sembrano tagliati apposta per ognuno di noi. Ma sappiate che non è un caso se vi imbattete sempre più spesso in ciò che vi piace o vi intrattiene di più. Ognuno di noi è “guardato” e “pesato” come potenziale acquirente da moltissimi soggetti, veri e propri 007 digitali al soldo delle aziende per cui lavorano. Una volta individuati i nostri gusti in fatto di video, notizie, foto e molto altro, sono abili a proporci i banner giusti su cui non possiamo fare a meno di cliccare. Vi sarete certamente accorti che se un determinato giorno, decisi a cambiare casa, auto, telefono o altro, avete cercato informazioni in Rete, nei gironi succevi la Rete stessa vi proponeva notizie sull’argomento a cui eravate interessati giorni prima. Facilitandovi, apparentemente, la ricerca. Ma la reclame precisa proprio su quanto state cercando servita sul vostro schermo è il segnale evidente che qualcuno conosce i vostri desideri forse più di voi. Tutto questo è il frutto dell’ultima frontiera della pubblictà online: la pubblicità comportamentale che si nutre e guadagna conoscendo il nostro stile di vita, i nostri gusti e preferenze, chi frequentiamo e persino il nostro stato di salute. Noi siamo moneta sonante! Così qualcuno riesce a creare apposta per noi singoli dei veri e propri messaggi pubblicitari personalizzati, vestiti fatti su misura in tutto e per tutto. Tanto che chi li riceve non può non cliccarci sopra. Un meccanismo tale per cui su uno stesso sito, su cui navigo io con il mio computer al piano terra della mia casa e, nello stesso momento al piano di sopra, mia sorella sul suo smartphon, possono benissimo essere presenti banner diversi.

Le edizioni storiche sono anche quelle più lette dai lettori della piazzaweb: Cavarzere, Chioggia, Adria e Piovese.

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

IL SONDAGGIO Basta ai vitaliazi dei politici regionali! E’ uno dei punti all’ordine del giorno della campagna per le regionali. Ma chi gestisce il bene pubblico deve avere una sorta di pensione oppure no? seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/

ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.

TURISMO E SAPORI

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE

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Con l’uscita del primo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social.

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Il direttore nel suo blog si chiede se sia giusto che un ex coniuge che convive con un’altra persona perda definitivamente il diritto a ricevere l’assegno divorzile come sancisce una recente sentenza della Cassazione.

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Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento Piovese Sport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi Rovigo e Adria.

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E se vi state “scaldando” pensando che qualcuno abbia violato pesantemente la vostra privacy deponete pure le armi. Abbiamo fatto tutto da soli senza rendercene conto. E’ bastato registrare una e-mail gratuita, visitare dei siti, esprime giudizi o mmenti su quello o quell’altro argomento e poco altro. La privacy, comunque, per ora rimane abbastanza salva. Abbastanza perchè gli 007 in rete ci catalogano per tipologia e non con nome e cognome. Maschio cinquantenne professionista appassionato a pesca e auto. Madre quarantenne di due figli adolescenti. Ventenne studente appassionato di musica classica e gruppi. Solo con Facebook si rischia un pò di più perchè lì sì ci sono tutti i nostri dati sensibili e anche qui non si può far nulla, gli abbiamo regalati noi al colosso digitale dell’amicizia facile! E chissà cosa succederà d’ora in avanti con l’avvento di Periscope, l’app di Twitter per realizzare video in diretta! Si tratta di una vera rivoluzione su cui i maggiori gruppi editoriali del mondo si stanno interrogando chiedendosi quale sia il modo migliore per sfruttarla al massimo. E anche noi cultori, o meno, delle nuove tecnologie non possiamo sottrarci al fascino delle novità e, c’è da scommeterci, che nasceranno presto provetti registi con Periscope che manderanno in Rete il lecito e l’illecito, alla faccia della privacy di grandi e piccini. Arrivati a questo punto vien da chiedersi: meglio starci o non starci in Rete? Meglio esistere con un profilo oppure vivere solo sotto il cielo vero, fatto d’aria e di luce? La risposta è facile. Molto meglio esserci. Mi spieranno pure, e se ne sono consapevole magari sto un pò attento, ma la Rete è il mondo delle possibilità infinite, privarsene sarebbe un delitto. Meglio imparare a squazzarci bene, muniti di strumenti d’avanguardia e poi andare, correre verso il futuro che verrà. Veloce e vasto sempre di più.

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 13 aprile 2015 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)


4 Argomento del mese SALUTE E ALIMENTAZIONE Nella nostra regione un bambino su quattro presenta dei problemi legati al peso, in maggioranza si tratta di casi non gravi, risolvibili con il ricorso a corrette abitudini alimentari e ad una regolare attività fisica. Uno studio della Fondazione zancan fornisce ulteriori elementi utili per mettere a punto le strategie più efficaci per i ragazzi

Bambini sovrappeso, “sono

di Martina Celegato

Il Veneto è fra le regioni con le percentuali più basse ma non va distolta l’attenzione

La Fondazione ha preso in esame le risultanze dei “bilanci di salute” di 248 bambini

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l Veneto è tra le Regioni italiane con la percentuale di bambini in eccesso di peso più bassa, ma non bisogna distogliere l’attenzione perché il problema coinvolge pur sempre quasi un quarto della popolazione infantile. Nella nostra regione infatti il 25 per cento dei bambini presenta problemi di peso: in maggioranza si tratta di casi di sovrappeso, quindi non gravi e legati per lo più ad una corretta alimentazione e alla pratica regolare di qualche attività fisica. Poiché le abitudini alimentari scorrette possono favorire l’aumento di peso, da sempre sono oggetto di un’attenzione particolare e di iniziative di studio e sensibilizzazione. La partenza a breve dell’Expo 2015 ospitato proprio dall’Italia ha dato senza dubbio una forte spinta alla sensibilizzazione verso l’alimentazione nel suo complesso in particolare con attività mirate di educazione alimentare che puntano alla consapevolezza verso una corretta alimentazione che includa al suo interno le giusti dosi di frutta e verdura, proteine e carboidrati e che permetta di conoscere, senza paura o infondati timori anche particolari patologie legate all’alimentazione come celiachia (intolleranza al glutine sempre più diffusa anche fra i bambini ma che può manifestarsi anche in età adulta) e diabete (patolo-

giornAtA dellA sAlute i dAti regionAli

Un adulto veneto su tre pesa troppo

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a giornata mondiale dedicata alla Salute, il 7 aprile scorso, quest’anno ha posto l’attenzione sulla sicurezza alimentare. Oltre che un momento per proporre le nuove iniziative in calendario anche l’occasione ideale per fare il punto delle situazione nella regione che si presenta sostanzialmente in linea con i dati nazionali ossia “Per il 57% la popolazione veneta tra 18 e 69 anni risulta normopeso; il 30% è sovrappeso; il 10% è obeso; il 3% sottopeso. Molto meglio, e la cosa è rilevante, va per i bambini: il 75% di loro è normopeso; il 17% è sovrappeso; il 5% è obeso (l’1% in forma severa) l’1% è sottopeso.” Intenso è l’impegno della regione attraverso tutte le ULSS a favore della sensibilizzazione e diffusione delle iniziative volte all’educazione alimentare che comincia dai banchi di scuola. Ma non solo. La finalità prima della giornata è stata la sicurezza alimentare che coinvolge direttamente i Governi in termini di salubrità e controlli degli alimenti con l’invito a mettere in atto delle politiche condivise volte a migliorare la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare. La sicurezza alimentare, tema molto a cuore ai vertici delle regione Veneto, fa parte di un articolato programma che si articola e si dirama a partire dalla prevenzione primaria per poi passare a quella secondaria e terziaria, attraverso tutte le tematiche che riguardano la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, nelle seguenti tre azioni: promozione della salute in ambito nutrizionale, consulenza dietetico-nutrizionale, ristorazione collettiva. M.C.

gia molto nota ma che in molti casi non si conosce nei dettagli). Bandiera dell’impegno dell’Italia, e in particolare dell’istruzione italiana, verso una corretta alimentazione è il progetto “Frutta nelle scuole” che prevede la somministrazione di una porzione di frutta fresca a tutti i bambini delle scuole primarie di primo e secondo grado. Un’ottima iniziativa che mette in luce una delle problematiche più diffuse nella società moderna ossia l’obesità che coinvolge un’ampia percentuale di bambini e adolescenti, 1 su 4 nella provincia di Padova come emerge dallo studio Crescere condotto dalla Fondazione Zancan, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. “I dati si riferiscono a un campione di 248 ragazzi che si sono sottoposti ad approfonditi esami da parte dell’Azienda Ulss 16 nell’ambito dei “bilanci di salute”. Si tratta di monitoraggi periodici in cui vengono misurati peso, altezza, circonferenza addominale, composizione corporea, sviluppo puberale, volumi polmonari ecc.” affermano i ricercatori. “I dati dello studio evidenziano una frequenza dei ragazzi in sovrappeso/obesi (in base al calcolo dell’indice di Cole

e utilizzando le tavole della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) maggiore nei maschi rispetto alle femmine: rispettivamente 32,5% e 17,2%. Le percentuali riscontrate nel nostro studio sono pressoché in linea, e dunque vanno a confermare, i dati raccolti nel 2010 dal sistema di monitoraggio nazionale sui bambini Italiani in età scolare.” La ricerca oltre ad avere uno scopo statistico inevitabilmente mette in luce delle problematiche che portano all’attuazione di iniziative e progetti che coinvolgono sia la Uls 16 che altri enti impegnati nell’educazione dei ragazzi come scuole e associazioni operative nel territorio. “Controllare annualmente i ragazzi del progetto “Crescere” ha permesso anche di individuare precocemente alterazioni migliorabili con un’attenta e precoce diagnosi: pensiamo ai paramorfismi del rachide, alle scoliosi o anche alle cattive abitudini alimentari (una non corretta distribuzione dei pasti, l’uso eccessivo di merendine o snacks, la non assunzione di frutta e verdura…).” Un impegno, quello dell’alimentazione alimentare, che fortunatamente sta entrando a far parte di tutte le politiche giovanili e non solo che sicuramente vedrà una progettualità mirata anche nei prossimi anni.


Argomento del mese 5 Il progetto “storico” dell’Ulss 19

i maschi a rischiare di più” L’idea L’azienda sanitaria ha organizzato un doppio corso aperto a tutti

Mangiare consapevolmente a Rovigo e dintorni di Martina Celegato

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e è vero che il progetto maggiormente longevo sulla strada dell’educazione alimentare in Polesine è senza dubbio lo storico Nutrilandia dell’Ulss 19 (Vedi in particolare articolo a fianco, ndr), è altrettanto innegabile che anche l’Ulss 18 di Rovigo e dell’Alto Polesine non è certo mai stata con le mani in mano su questo importante fronte di attività. Tra i tanti percorsi formativi, diretti tanto alle famiglie quanto ai bambini - i primi destinatari ma non gli unici - ne è stato organizzato uno lo scorso ottobre sul tema “Mangiare con...sapevolmente”. Un vero e proprio percorso educativo alimentare, curato, pensato e gestito in prima battuta dal Servizio igiene, alimenti e nutrizione dell’Ulss 18. Lo scopo primario dell’iniziativa era quello di individuare uno strumento che consentisse di migliorare la qualità della vita attraverso la promozione di corrette abitudini alimentari, non solo per i bambini. A partire dal mese di ottobre scorso sono stati organizzati quattro incontri durante i quali sono stati suggeriti consigli pratici e regole alimentari corrette: come fare la spesa, come cucinare, come mangiare in maniera consapevole e con gusto. Non solo: in considerazione della vastità del territorio ricompreso sotto la “giurisdizione” della Ulss 18, il corso è stato suddiviso in due sedi, in modo da non rendere troppo brigoso lo spostamento a quei residenti in Alto Polesine che, per quanto interessati, sarebbero stati frenati dalla strada necessaria per raggiungere il capoluogo. Così, per Badia e dintorni (in gergo sanitario il Distretto 2), la sede scelta è stata l’ex ospedale appunto di Badia Polesine. Mentre per coloro che gravitano tra Rovigo e dintorni le importanti lezioni di alimentazione sana e consapevole sono state organizzate alla Cittadella sociosanitaria, vale a dire la sede stessa dell’Ulss 18 di viale Tre Martiri. Il corso era ovviamente gratuito e vi hanno potuto partecipare tutti coloro che erano interessati a migliorare il proprio stile alimentare.

Educazione alimentare

Nutrilandia arriva a undici edizioni L

’educazione alimentare rappresenta uno degli ambiti di operatività delle Ulss, sia di azione che di prevenzione, molto delicato e che coinvolge tutti fin da piccoli attraverso una sensibilizzazione verso l’alimentazione che passa necessariamente dalla conoscenza degli alimenti, delle modalità di assunzione degli stessi e da tutta una serie di dinamiche che possono manifestarsi nei diversi ambiti quotidiani che tutti devono affrontare. Le aziende sanitarie, collaborando con le scuole e tutte le istituzioni che entrano a far parte della vita dei ragazzi, sono chiamate ad un compito molto arduo che va ben oltre la lotta all’obesità, in alcuni contesti vera e propria piaga sociale, e che si estende sino alla sensibilizzazione degli adulti che contribuiscono in maniera fondamentale al’educazione alimentare dei ragazzi. L’Ulss 19 di Adria e del Basso Polesine in questo settore è senza dubbio all’avanguardia, grazie al progetto Nutrilandia che lo scorso anno ha concluso la sua 11esima edizione: un traguardo a dir poco onorevole per un progetto che è nato con l’obiettivo di educare i ragazzi nell’alimentazione affrontando anche alcune tematiche particolari e delicate come il diabete o altre patologie legate all’alimentazione o che richiedono un’alimentazione particolare. Nutrilandia si è strutturato nel corso degli anni come un percorso di educazione alimentare rivolto in particolar modo a bambini e genitori ma in realtà aperto a tutta la cittadinanza che, attraverso incontri, convegni e laboratori mira a costituire una rete di supporto capillare nel territorio che permetta di affrontare le problematiche legate all’alimentazione con serenità e consapevolezza. I percorsi, che vengono rinnovati di anno in Nel tempo si sono anno per permettere di trattare argomenti aggiunte anche sempre nuovi e utili alla cittadinanza, si numerose attività compongono di diverse iniziative, come di supporto, come gruppi di educazione alimentare dislocati i gruppi di aiuto nei territori di Adria, Ariano nel Polesine e Rosolina dove trovano spazio anche i gruppi di auto aiuto per la gestione del sovrappeso e dell’obesità. In collaborazione con il dipartimento di Pediatria dell’Ulss 19 sono stati attivati più volte gruppi di educazione sana per bambini e genitori e ambulatori di celiachia che sono andati a coinvolgere anche operatori coinvolti a vario titolo nella preparazione, somministrazione e vendita di alimenti per soggetti affetti da celiachia. Fino ad oggi molti sono stati i percorsi che sono stati attivati dall’Ulss 19 che, grazie alla sensibilità verso la questione e la costante collaborazione con le scuole e le altre istituzioni territoriali come Comuni e associazioni, ha potuto affrontare in maniera approfondita e articolata molte tematiche anche spinose. Nell’ultima edizione di Nutrilandia i laboratori attivati nelle scuole che hanno aderito al progetto sono stati: “C’éra una volta la pappa sana….”, “Merenda sana e laboratori”, “Diventare un consumatore consapevole”, “Peer education”, “Abc Economia domestica”, “Impariamo e prevenire il diabete mangiando sano”, “Il bambino a dieta speciale a scuola”. Ad Adria, durante la scorsa edizione, si è tenuto l’innovativo percorso di “peer education” che ha visto impegnate dietista e psicologa in un importante iniziativa di educazione alimentare fra pari e “media education”. Senza dubbio un progetto, ormai testato, innovativo sia per le tempistiche che per l’argomento trattato che senza dubbio verrà ripreso sia nel 2015 che nei prossimi anni anche grazie alla sensibilità Martina Celegato sull’argomento che sta suscitando l’Expo 2015.


6 Adria Il caso A rischio il servizio a Bellombra e Cavanella, ma la gente non ci sta

Poste, la lotta prosegue Avanti con la raccolta firme contro la serrata degli uffici in due frazioni: ce ne sono già 500 di Elisa Dall’Aglio

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a protesta si è spostata al mercato del sabato, con un gazebo ad hoc. Anche gli adriesi potranno contribuire con la loro firma alla lotta alla serrata delle filiali postali frazionali, che per il Polesine sono quattro: Bellombra, Cavanella Po, Ca’ Venier e Grillara. “Solo dal comprensorio delle frazioni - commenta i primo cittadino del capoluogo etrusco - ne abbiamo messe insieme ben 500. Non solo grazie al lavoro instancabile dei delegati frazionali, ma anche perché i cittadini sentono molto il problema e sono ben consapevoli dei disagi che comporterebbe la scomparsa dei punti di riferimento postali, specie per gli anziani che ogni mese vanno proprio in posta a ritirare la pensione”. Continua senza sosta, dunque, da parte dell’amministrazione Barbujani, la lotta contro la chiusura degli uffici periferici di Bellombra e Cavanella Po, definiti da Poste spa “improduttivi”, quindi da chiudere. La serrata, nelle intenzioni comunicate a fine gennaio per bocca dell’amministratore delegato dell’Azienda romana, Francesco Caio, sarebbe dovuta

Servizio a rischio e allarme

scattare lo scorso 13 aprile. Si tratta di una storia lunga che si sta trascinando da mesi, in cui gli attori coinvolti sono stati numerosi e, come in un palcoscenico, non sono mancati anche clamorosi colpi di scena condotti a colpi di sentenze. Tutto è iniziato a fine gennaio, quando Poste Spa ha reso noto il nuovo piano di ristrutturazione aziendale. Che, ovviamente, ha messo in allarme i lavoratori, gli amministratori dei comuni coinvolti e la sigla sindacale che rappresenta e tutela, per numero di iscritti, la quasi totalità dei dipendenti del settore, la Cisl Funzione Pubblica. Dipendenti che già non se la passano proprio bene dal punto di vista dell’organico. Ne sono stati sforbiciati negli ultimi anni, secondo il segretario regionale della Slp-Cisl, Fa-

bio Colombo, più di duecento in pochi anni, o perché andati in pensione, o perché è scaduto loro il contratto sottoscritto. Ma il risultato è comunque lo stesso: il mancato turnover ha fatto sì che impiegati e postini non siano più stati rinnovati e il surplus di lavoro, nolenti o volenti, è stato spalmato su quelli rimasti. Ma il piano di riorganizzazione emanato dall’azienda di Viale Europa, a Roma, non ha in cantiere solo chiusure: per molti altri sportelli che di fatto non chiudono, scatterebbe una drastica riduzione dell’orario di apertura, cui si aggiungerebbe l’estensione progressiva della digitalizzazione e la vendita di prodotti finanziari, “proprio come fanno le banche aggiunge Colombo. Dimenticando, però, che la clientela è costituita da piccoli risparmiatori”.

LA SENTENZA Una importante decisione

Anche i giudici di roma se ne occupano

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embra incredibile, ma a togliere le castagne dal fuoco ai colleghi di tutta Italia è stato un sindaco del Salento, primo cittadino del comune di Torre Orsaia, in provincia di Salerno: Due anni fa, l’azienda ha “illegittimamente” chiuso una sede postale frazionale, nello specifico quella di Castelruggero, che era già aperto solo nei giorni pari Il Consiglio di Stato ha parlato della settimana. Senza pensarci due volte il sindaco ha impugnato la sentenza del Tribunale amministrativo della Campania davanti al Consiglio di Stato, che lo scorso 11 marzo gli ha dato ragione. “L’ufficio postale di Torre Orsaia, l’unico rimasto in funzione, non riesce a servire le percentuali di popolazione previste, con conseguente illegittimità del provvedimento di chiusura dell’ufficio postale - spiegano i giudici - La motivazione della chiusura dell’ufficio postale della frazione di Castelruggero ha avuto riguardo al solo profilo economico e gestionale, senza tenere in alcun conto o perlomeno non esplicitando la valutazione effettuata in merito alla dislocazione dell’ufficio postale in area rurale e montana e di conseguenza relativamente all’utilità sociale della presenza del medesimo ufficio. Le reti postali rurali, in particolare nelle regioni montuose e insulari, svolgono un ruolo importante al fine di integrare gli operatori economici nell’economia nazionale/globale e al fine di mantenere la coesione sociale e salvaguardare l’occupazione e, inoltre, che i punti di accesso ai servizi postali nelle regioni rurali e remote possano costituire un’importante rete infrastrutturale ai fini dell’accesso universale ai nuovi servizi di comunicazione elettronica“. E. D. A.

l’incontro Per fare il punto

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l primo cittadino del capoluogo etrusco, Massimo Barbujani, l’aveva promesso subito dopo aver incontrato la direttrice provinciale di Poste spa, Beatrice Bacchiocchi. Incontro che si era concluso con un nulla di fatto: “Porterò le istanze del Polesine a Roma, coinvolgendo i parlamentari polesani”. Detto, fatto. Così, la questione della chiusura degli uffici postali di Bellombra, Cavanella Po, Grillara e Ca’ Venier si è allargata a macchia d’olio, vedendo il coinvolgimento della tosiana Emanuela Munerato, dell’azzurro Bartolomeo Amidei, del pentastellato Giovanni Endrizzi e di Diego Crivellari del Pd. Quest’ultimo ha presentato un’interrogazione parlamentare in merito. Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, si è interessato alla questione, scrivendo direttamente ai vertici del colosso che gestisce il servizio postale, chiedendo lumi sulla ratio dei tagli che avrebbero coinvolto parecchi sportelli in svariate aree disagiate di tutta la Regione. Ma a spostare davvero l’ago della bilancia in favore dei cittadini, è stata una sentenza del Consiglio di Stato, che, riconoscendo il ruolo sociale svolto dagli uffici delle frazioni, ha stabilito che “non possano essere cancellate sedi distaccate in zone disagiate, come le frazioni rurali o montane, senza considerare la distanza minima rispetto all’ufficio postale più vicino e senza che l’Azienda fornisca motivazioni dettagliate sul disagio arrecato potenzialmente ai cittadini”. Questo pronunciamento è bastato a far fare dietrofront a Poste spa.

Si profila all’orizzonte una proroga di sei mesi prima di prendere decisioni Se ne è parlato proprio ad Adria, nel corso di un convegno in sala Caponnetto, organizzato dalla Cisl. Il sindaco Massimo Barbujani ha quindi spiegato che “è stata concessa una proroga di sei mesi alla chiusura di Bellombra. Che però non è del tutto scongiurata. Però ci dà, almeno, la possibilità di riaprire il tavolo delle trattative, che coinvolgerà ora anche il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Anci (l’unione dei comuni), il sindacato e le Regioni”. E’ stato comunque abbastanza per far esultare le parti interessate. E. D. A.



8 Adria La storia Melania Braggion: “L’ho fatto per me e mio figlio, per dargli un futuro”

Apro un negozio, pago 1 euro di affitto di Martina Celegato

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Apre in città il primo negozio col canone agevolato: un euro a giorno. Il racconto di chi ci ha provato

’ stata aperta ad Adria la prima attività con affitto agevolato ad 1 euro al giorno, è stata chiamata Fragranze & Sapori e la titolare è Melania Braggion. All’interno del negozio vengono venduti prodotti da forno e generi alimentari. Per capire meglio cosa significa questa apertura e il valore simbolico che riveste siamo andati a sentire l’entusiasta titolare che fin dall’approccio all’attività appare molto legata al territorio e pronta alla nuova sfida. Com’è venuta a conoscenza della possibilità di aprire un’attività commerciale nel centro storico di Adria? Era un’idea che aveva da tempo? “Non sono venuta a conoscenza di nessuna possibilità di aprire un’attività fino al momento in cui ho deciso di intraprendere questa opportunità, idea che avevo da moltissimo tempo ma che non ho mai realizzato. Un giorno sono passata davanti al negozio, dove mi trovo ora, mi sono innamorata subito di com’era, anche se al mio posto c’era un’altra persona con un’idea simile a quella che io volevo realizzare”. Qual’è stata la spinta che le ha fatto decidere di aprire un’attività commerciale ad Adria? “Passati alcuni mesi feci un altro giro accorgendomi che l’attività aveva chiuso e affisso alla vetrina Sopra l’interno del negozio, nella c’era questa scritta che diceva: ‘Affittasi a 1 euro al giorno per 6 mesi’, così ci pensai su, visto l’agevolazio- una spinta positiva alla situazione attuale? ne dell’affitto e per l’imprenditoria femminile scelsi di “So che i tempi sono duri, la gente purtroppo fatiavventurarmi in questa impresa, valutando tutte le pos- ca ad arrivare a fine mese e si cerca di risparmiare su sibili soluzioni. Non è stato tanto tutto, ma penso che in fondo non facile accedervi, a causa della “Ne sono convinta, sia giusto sacrificarsi sulle cose burocrazia italiana che in realtà nella vita a volte essenziali, come gli alimentari, non fa niente per aiutare le pic- bisogna tentare piuttosto che quelle materiali, cole e nuove imprese, però dopo la fortuna, senza sono fiduciosa e spero che que6 mesi finalmente ho realizzato rimorsi” sta mia avventura porti buoni questo mio sogno che avevo nel frutti, soprattutto per mio figlio, cassetto da tempo”. per garantirgli un futuro. Ne sono convinta: nella vita Il commercio ad Adria è uno dei settori che più bisogna tentare la fortuna, senza avere poi il rimorso risente della crisi e della particolare situazione eco- un giorno di non averci almeno provato. Solo così sianomica, lei crede che questo progetto possa dare mo in grado di capire se ne è valsa la pena”.

NEWS

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foto piccola Melania Braggion A breve aprirà un’altra attività commerciale sempre con la medesima formula di affitto. Come pioniera dell’iniziativa ritiene possa essere anche un modo per rivitalizzare il centro di Adria ormai noto per i numerosi negozi sfitti? “Spero che molte persone, come ha fatto il mio proprietario, riescano ad riattivare il commercio in centro ad Adria abbassando l’affitto, che è una delle principali spese che un commerciante ha difficoltà a sostenere. Purtroppo, come abbiamo visto negli ultimi tempi, ci sono all’incirca 30 negozi chiusi e altri che chiuderanno, non sono pochi quindi sicuramente bisogna lasciare spazio alle nuove idee facendo in modo di accrescere il turismo”.

Editoriale

Lavoro: nuove strade, nuova gente segue da pag. 1 Lo raccontiamo spesso nel nostro giornale, lo facciamo anche questa volta affrontando proprio il tema del lavoro. Un tasto che dire dolente è dir poco in una regione come la nostra che solo cinque anni fa contava un tasso di disoccupazione del 3,5% e che oggi segna il 7,7%. 96 mila posti di lavoro persi. Ma i dati non sempre parlano chiaro. Raccontano meglio qual è la realtà dei fatti le storie tragiche degli imprenditori che hanno perso tutto, a volte, anche la vita. E’ famoso il drammatico record degli imprenditori suicidi che vanta la nostra Regione in Italia. Cancelli chiusi, serrande abbassate che lasciano fuori gli operai, i dipendenti e chi lavora nell’indotto. Un domino tremendo da raccontare e da vivere. Cosa ha fatto chi governava in Regione in questi cinque anni per cambiare le cose? Se chiedi alla gente, quella ti risponde “niente”, “poco”. Chi invece, ha amministrato esibisce i dati, nero su bianco e, soprattutto, il conto dei soldi spesi. Perché “carta canta”! Il Veneto ha speso quasi un miliardo di euro per sostenere il reddito di chi ha perso il lavoro. Non poco! Precisamente 872 milioni in ammortizzatori in deroga dal 2010 ad oggi, per 36mila aziende e oltre 290 mila lavoratori. Altri 16 milioni di euro sono stati investiti per aiutare altre 4.500 imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, e i lavoratori che, invece di stare a casa in attesa di tempi migliori hanno preferito darsi da fare nei loro comuni e impiegarsi in lavoretti di pubblica utilità. A loro la comunità deve molti grazie. Darsi da fare. Mai poltrire. Un modo di pensare che è tutt’uno con il Dna dei veneti che non sono in grado “de stare senza far gnente!”. Ma la politica non può ridursi a limitare i danni, a salvare il salvabile. La politica con la P maiuscola deve rilanciare e guardare più in alto della soglia del possibile. Se no a che serve? Se non è così hanno ragione tutti quelli che il 31 maggio prossimo non si recheranno alle urne. La lotta contro la crisi si vince con le idee, la buona volontà e la concretezza di ciò che è possibile fare per la collettività e per i singoli, per le imprese e per gli operai. Ai politici chiediamo questo: parlateci di cose possibili. Tenetevi il resto. Tenetevi il racconto di quanto siete stati bravi a fare meglio di Lombardia e Emilia Romagna nel frenare la disoccupazione. Che forse non siete stati voi, ma i nostri capitani d’impresa! Tenetevi la demagogia su quanto è colpevole il Governo. Tenetevi le scuse su come non siete riusciti a risparmiare tagliandovi vitalizi e stipendi. Tenetevi anche le ricette facili: “cancello quello e con ciò che risparmio faccio quell’altro”. Perché le grandi imprese si realizzano insieme a molti attori non con fughe in solitaria. Rendeteci facile aprire un’impresa, aiutateci ad entrare nel mondo del lavoro, garantiteci una fiscalità adeguata per stare in piedi e noi risponderemo al meglio. Vogliamo lavorare e tanto, come da buoni veneti abbiamo sempre fatto”.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it

E Adriashopping vivrà

commercio: il sindaco punta su notte bianca e nuovo corso

l commercio da sempre rappresenta il cuore pulsante di Adria e non a caso proprio il commercio e le attività correlate rappresentano la fonte di tutte le manifestazioni che mantengono viva la città in inverno ma soprattutto in estate. L’associazione simbolo dell’animo commerciale della città etrusca è senza ombra di dubbio Adriashopping che nei scorsi mesi ha superato una crisi importante, uscendone rinnovata e rivista come associazione ma senza

perdere il suo ruolo di traino. Senza dubbio la situazione appare non facile, anche se arrivano decise da parte del sindaco Barbujani le conferme: da commerciante ed ex presidente dell’associazione, porta con orgoglio e volontà di tenere viva una realtà così importante. “Ho recentemente sentito sia i rappresentanti di Adria Shopping che quelli dell’Ente Rovigo Festival per calendarizzare gli eventi del DeltaBlues - dice - che si terranno ad Adria e che

andranno ad inserirsi nel calendario della manifestazione. Adriashopping deve continuare a vivere per rendere la città di Adria il punto di riferimento del basso Polesine. Stiamo organizzando anche la Notte Bianca di Adria che dovrebbe tenersi il 7 agosto. Queste manifestazioni, la conclusione dei lavori del Corso e l’apertura di nuove attività in centro città dovrebbero riportare la gente a passeggiare nelle vie del centro”. Ma. Ce.

Il sindaco Massimo “Bobo” Barbujani


Adria 9 Il summit Hanno partecipato prefetto, tanti primi cittadini e varie associazioni

La città chiede sicurezza

Vertice col prefetto, l’opinione del sindaco: “Il problema è che manca la certezza della pena” di Martina Celegato

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artedì 24 marzo scorso a Rosolina si è tenuto un vertice sulla sicurezza che ha visto coinvolti tutti i sindaci del Polesine che si sono confrontati fra loro sul tema, con particolare attenzione alle due emergenze delle ultime settimane ossia la pesca di frodo e i furti nelle abitazioni. Due dinamiche che toccano tutti e che devono essere affrontate di petto dalle istituzioni per poter far sentire al sicuro la popolazione. Al summit hanno preso parte oltre ai primi cittadini polesani anche il prefetto Francesco Provolo, il questore Rosario Eugenio

Focus

“Abbiamo dispiegato i vigili urbani sul territorio e collaboriamo con le forze dell’ordine” Russo, il presidente della Provincia Marco Trombini e varie associazioni di categoria, come le cooperative dei pescatori, la Coldiretti, una delegazione dei balneari, degli albergatori e Rosolina Shopping. Ma qual è concretamente la situazione ad Adria? Quali sono le iniziative promosse

dall’amministrazione o le attività volte alla sicurezza? Per capire meglio la situazione siamo andati a parlarne con il primo cittadino Massimo Barbujani. “Il convegno è stato un importante momento di incontro e confronto con i concittadini per il quale ringrazio sia il sindaco di Rosolina che il Prefetto - Afferma Barbujani Purtroppo la problematica è di difficile risoluzione perché, come più volte emerso anche durante la tavola rotonda, manca una vera e propria pena per chi viene colto e arrestato. Il più delle volte si finisce con pene di po-

Dovrebbe raccoglierne cinque polizia locale, avanti con la convenzione tra i comuni

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a convenzione per la Polizia locale va avanti, stiamo lavorando per dare un servizio più efficiente alla cittadinanza e per avere a disposizione una vigilanza efficiente e funzionale” così si esprime, facendo il punto della

Furti in casa, un fenomeno che allarma i cittadini chi giorni al termine dei quali i delinquenti tornano in libertà e possono commettere altri reati. La normale reazione dei cittadini è quella di chiudersi in casa anche se non è così che dovrebbe essere vissuta la città visto che tutti dovrebbero sentirsi al sicuro” Ma come si sta muovendo l’amministrazione in merito?. “Con la polizia locale abbiamo attuato un monitoraggio costante delle vie cittadi-

situazione relativa alla convenzione della Polizia locale, il sindaco Massimo Barbujani. “Stiamo andando avanti seguendo tutte le procedure del caso, è ormai necessario convenzionarci fra Comuni per portare questo servizio in ogni paese in maniera capillare e per razionalizzare le spese che rappresentano sempre più spesso l’ostacolo più grande per raggiungere obiettivi ambiziosi nel campo dell’amministrazione pubblica. Dobbiamo dare risposte ai cittadini e trovo opportuno convenzionare un

ne, non solo quelle centrali ma anche quelle periferiche. Non si risolve la problematica ma si tiene il territorio monitorata e sotto controllo, aumentando anche la percezione di sicurezza dei cittadini. Collaboriamo sinergicamente e in maniera costante con tutte le forze dell’ordine e ci muoviamo ad ogni segnalazione dei cittadini, avvenga essa per via telefonica o attraverso i social network che controllo personalmente”.

servizio così importante. Adria inoltre, essendo uno dei centri abitativi più importanti del Polesine, in questo ambito può assumere un ruolo di capofila, non avendo obblighi sulle convenzioni, permettendo di avere un servizio efficiente e obiettivo”. La convenzione, attorno alla quale non stanno mancando le polemiche, dovrebbe vedere collaborare fra loro le forze di Polizia locale dei Comuni di Adria, Loreo, Rosolina, Papozze e Pettorazza Grimani. Ma. Ce.


10 Adria Il caso Ha colpito l’assenza sia del Governatore che della “rivale” Moretti

Trivelle, politica in piazza e da Roma buone notizie di Francesco Campi

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anti politici ma pochi cittadini: la manifestazione contro le ricerche e le trivellazioni in Polesine, organizzata dall’amministrazione comunale di Adria ha fatto registrare un inconsueto ribaltamento delle parti. Per una volta, però, la politica ha risposto in modo unitario e trasversale di fronte all’incombere delle ricerche di idrocarburi nel sottosuolo da parte dell’azienda Northsun Italia, dopo che il Tar del Veneto ha annullato la delibera con la quale la Regione si opponeva raccogliendo le istanze della commissione Via. Per le strade di Adria, fino a piazza Cieco Grotto hanno sfilato tutti i sindaci del Delta con la fascia tricolore capeggiati da Massimo Barbujani con tanto di megafono insieme ad assessori e consiglieri comunali di Adria di ogni schieramento: Thomas Giacon di Porto Viro, Franco Vitale di Rosolina, Claudio Bellan di Porto Tolle, Francesco Siviero di Taglio di Po, Carmen Mauri di Ariano, Diego Girotto di Gavello, Riccardo Rigotto di Villanova Marchesana, Gianluca Bernardinello di Pettorazza Grimani, Moreno Gasperini di Loreo. Presenti anche i sindaci dei Comuni del Delta ferrarese di Berra e Mesola, i senatori polesani Bartolomeo Amidei, Giovanni Endrizzi e Manuela Munerato, l’onorevole Diego Crivellari, i rappresentanti regionali con l’assessore Isi Coppola, i consiglieri Graziano Azzalin, Mauro Mainardi, Stefano Falconi e Renzo Marangon. Assenti i due grandi attesi, il presidente Luca Zaia e la candidata Pd Alessandra Moretti, mentre era presente

Numerosi i sindaci, accompagnati da parlamentari e politici veneti il candidato presidente del Movimento 5 stelle Jacopo Berti. In tutto circa 300 rappresentanti politici di ogni colore e cittadini, oltre ad una delegazione della Coldiretti e ad una di Legambiente. Negli interventi dal palco che si sono susseguiti, tutti hanno ribadito la volontà forte e chiara del Polesine di opporsi ai tentativi di sfruttamento del metano presente nel sottosuolo, visto e considerato che già le estrazioni del passato hanno lasciato ferite ancora aperte nel territorio bassopolesano, con la subsidenza che ancora colpisce pesantemente tutta l’area. Non è mancato uno strascico polemico con Rosa Barzan e Simonetta Girardi che hanno criticato la scelta della data, proprio in contemporanea con l’iniziativa organizzata a Carbonara col magistrato Emanuela Fasolato, il tenente della Guardia di Finanza Stefano Altieri e l’avvocato Matteo Ceruti.

Manifestazione bipartisan contro le ricerche di idrocarburi, il Governo pensa a limitarle

Fronte unito della politica contro le ricerche in Polesine

A pochi giorni di distanza è arrivata anche un’incoraggiante risposta dell’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo economico all’ordine del giorno presentato in sede di conversione del decreto “Sblocca Italia” dall’onorevole Diego Crivellari. “in essa, possiamo leggere – spiega - che il governo nazionale ‘mantiene l’impegno previsto’ di limitare anche le attività di ricerca ‘tenendo conto della specificità del territorio dell’Alto Adriatico con particolare riferimento alla costa polesana e quella veneziana, al Delta del Po e all’entroterra padovano e veneziano’”. Una risposta anche alle critiche emerse durante la manifestazione adriese, durante la quale era stato puntato il dito proprio contro le aperture sul fronte delle estrazioni contenute nello Sblocca Italia.

NEWS La presa di posizione

La provincia ribadisce il suo fermo “no”

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a Provincia è tornata a dire no alle trivellazioni. E lo ha fatto approvando un ordine del giorno che impegna il presidente Marco Trombini “a sostenere ogni iniziativa utile, anche di concerto con la Regione Veneto e di tutte le istituzioni interessate, in tutte le sedi possibili, contro un provvedimento che certifica la concreta possibilità che vengano autorizzate trivellazioni nel nostro territorio”. Nell’ordine del giorno si sottolinea come gli articoli 36 “Misure a favore degli interventi di sviluppo delle Regioni per la ricerca degli idrocarburi”, 37 “Misure urgenti per l’approvvigionamento ed il trasporto del gas naturale” e 38 “Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali” dello Sblocca Italia indichino che “le attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi rivestono carattere di interesse strategico e sono di pubblica utilità, urgenti ed indifferibili”. Alla luce di questo, si legge nell’ordine del giorno “la normativa rischia di andare a semplificare gli iter autorizzatori e scavalca le valutazioni di impatto ambientale”. Fr.Ca.



12 Adria Sanità Barbujani è il nuovo presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 19

Obbiettivo minimo, mantenere i servizi “In ospedale la situazione è stabile. E’ indispensabile che la casa di cura di Porto Viro come presidio rimanga”

“Fronte unito col sindaco Giacon, la battaglia è comune a tutto il territorio”

di Martina Celegato

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i completa l’organigramma della conferenza dei Sindaci dell’Ulss 19 con la nomina, avvenuta lo scorso 24 marzo, dell’avvocato Veronica Pasetto, assessore ai Servizi sociali del comune di Taglio di Po. Una nomina arrivata immersa nelle polemiche in quanto in prima battuta mancata in seguito alla nomina di Barbujani a Presidente dell’assemblea. Una nomina che mette d’accordo tutte le forze politiche e che dovrebbe rendere completamente operativo il tavolo tecnico che, dopo la prima impasse, dovrebbe iniziare a lavorare a pieno ritmo. Per capire meglio dove e come andrà ad operare la conferenza dei Sindaci siamo andati a sentire il presidente della stessa, ossia Massimo Barbujani, per capire qual è lo status quo e le possibili evoluzioni. “Innanzitutto sono soddisfatto che finalmente sia stato scelto il nome della vicepresidente per la cui elezione mi sono esposto in prima persona parlando con i colleghi sindaci, Con la vicepresidente andrò ad intraprendere un compito molto difficile”. Ma qual è la situazione dell’ospedale di Adria dopo i tagli dell’autunno 2013 disposti dalle schede

ospedaliere? “Essenzialmente la situazione è stabile. Mancano alcune figure apicali in determinati reparti. Durante la mia presidenza ho intenzione di coinvolgere nella conferenza dei Sindaci anche le figure Rsu interne all’azienda ospedaliera che certamente conoscono al meglio la situazione e le priorità da gestire. Ho intenzione di svolgere il mio ruolo in maniera collegiale, sentendo le opinioni di tutti”. Saranno attivate strutture intermedie sul territorio per sopperire a questi tagli? “Al momento non sono state attivate. La Regione in questo momento è come se non ci fosse, non riusciamo ad avere risposte”. Il “demansionamento” della Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro che ripercussioni avrà sul territorio? “Io mi auguro che il demansionamento non avvenga. Uno dei miei obiettivi come presidente è proprio quello di perlomeno mantenere i servizi che qui esistono e devono rimanere. La peculiarità del Delta, paragonabile a mio avviso all’area di Belluno, deve essere rico-

L’ospedale di Adria. Secondo il giudizio del primo cittadino, mancano alcune figure apicali in determinati reparti, ma la situazione è sostanzialmente stabile. Il progetto è quello di inserire nella vita della Conferenza dei sindaci anche le Rsu, in maniera da potere operare con maggiore collegialità e ascoltare un numero maggiore di pareri prima di decidere nosciuta e i servizi devono soddisfare le esigenze dei cittadini”. Cosa e come deve migliorare della sanità in Basso Polesine? “Sicuramente ci sono molti aspetti migliorabili ma per il momento è fondamentale mantenere vivi i servizi esistenti. Dopo le recenti manifestazioni in cui Adria ha portato la sua voce ho intenzione di far arrivare in Regione le necessità del territorio anche con manifestazioni a

LA NOVITA’

più Comuni se necessario. Con Giacon, sindaco di Porto Viro, abbiamo redatto un documento per chiedere il mantenimento del Presidio di Porto Viro, essenziale per la presenza in quest’area della Provincia”. “Non dimentichiamo - conclude - che la priorità comunque sono sempre i malati e le loro famiglie e a loro devono essere rivolte tutte le attività e le attenzioni attraverso il mantenimento e miglioramento dei servizi e delle prestazioni mediche”.

VIA LA RICETTA ROSSA

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al mese di aprile è sparita dalle scrivanie dei medici e dalle tasche dei pazienti la famosissima “ricetta rossa”, ossia il modulo prestampato caratterizzato dai campi rossi da decenni utilizzato per la prescrizione di servizi sanitari specialistici. Dal 1° aprile 2015 le prescrizioni di esami e visite specialistiche diventeranno completamente digitali, così come avvenuto nel 2014 per i farmaci. “Per gli assistiti dell’Azienda Ulss 19 non cambia nulla - Si legge dalla nota ufficiale dell’azienda sanitaria - Dal medico prescrittore l’utente riceve un promemoria stampato su carta bianca, al posto della consueta ricetta rossa. Con questo promemoria il cittadino potrà chiamare telefonicamente o recarsi allo sportello di prenotazione, oppure al punto di erogazione per ricevere la prestazione richiesta. Grazie al percorso di digitalizzazione della sanità regionale scompare la ricetta rossa. Un collegamento telematico tra medici prescrittori, azienda Ulss 19, Regione e Ministero dell’Economia, offre un nuovo sistema, in linea con le norme regionali e nazionali in materia, e l’occasione di migliorare il servizio direttamente al cittadino.” Ma come si struttura il nuovo formato cartaceo che rimane al paziente come promemoria? Il promemoria bianco contiene i dati identificativi della ricetta digitale (numero di ricetta elettronica e codice fiscale) necessari per l’erogazione della prestazione sia essa una visita specialistica, un esame diagnostico o di laboratorio, oppure del far-

L’Ulss 19: “Per gli utenti comunque non ci saranno cambiamenti di rilievo” maco. Attenzione: una volta prenotata una prestazione in una delle aziende sanitarie od ospedaliere della Regione non è più possibile utilizzare il promemoria per una seconda prenotazione in un’altra struttura. Qualora il cittadino desiderasse cambiare la data o la sede della prestazione deve cancellare la prima prenotazione. In caso di impossibilità di eseguire l’esame o di sottoporsi alla visita prenotata, è indispensabile disdire al più presto la prenotazione. In caso di mancata disdetta, l’utente è tenuto comunque al pagamento del ticket, anche se Ma. Ce. esente.


Adria 13 Il progetto Il percorso più lungo si estenderà per ben 140 chilometri!

Il Polesine in bicicletta Parte il piano del Consvipo: allacciare le ciclabili già esistenti per un tracciato “infinito” di Martina Celegato

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’ stato presentato lo scorso 28 marzo da Consvipo il progetto per la valorizzazione degli itinerari turistici “Un Po in bici”. Un’iniziativa senza dubbio lodevole che sfrutta le risorse paesaggistiche che non mancano nel territorio unendo percorsi ciclabili già esistenti a percorsi paesaggistici ritrovati il più lungo dei quali sarà di 140 km. Una rete di percorsi unici nel loro genere come unico è il paesaggio che il Po, con tutta la fauna e flora correlata, regala e che merita di essere esplorato al meglio e conosciuto in tutte le sue sfaccettature. Il progetto, realizzato da Consvipo, del costo complessivo di 360mila euro di cui 279mila provenienti da un finanziamento del ministero dell’ambiente, mira alla consapevolezza del territorio proprio attraverso gli spostamenti in bicicletta che, attraverso questi percorsi coinvolgeranno 11 comuni. Un tragitto che segue le due più importanti arterie fluviali della regione ossia il Po e l’Adige che in queste aree rappresentano il carattere principale che ha forgiato il territorio

A disposizione ben 77 bici elettriche e continua a renderlo particolarissimo traducendo il territorio in una meta ideale per il bike tourism e all’avanguardia tanto che il sottosegretario Degani ha segnalato la sua volontà di portare il progetto come esempio all’Expo 2015. “Un Po di bici” porterà alla creazione di una rete che permetta di noleggiare e utilizzare 77 biciclette elettriche con pedalata assistita che potranno essere prelevate all’interno di 11 stazioni di noleggio (antivandali)

posizionate all’interno del territorio di altrettanti paesi. Ogni stazione sarà dotata di 8 postazioni per biciclette a noleggio e 7 per bicilette in dotazione al ciclista. Per prelevare le biciclette ogni utente dovrà esser dotato di una smart card che, avvicinata alla colonnina dove si trova la bici, potrà permettere di prendere in custodia il mezzo a pedali. Un evoluto sistema di bike sharing che permetterà al Polesine di collocarsi fra i più suggestivi ed attrezzati percorsi ciclabili.

LA FESTA Ha compiuto 100 anni al Csa

Tina, la donna che ha visto due secoli

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l Csa di Adria oltre ad essere negli ultimi mesi sempre al centro delle cronache è innanzitutto un luogo all’interno del quale vivono molte persone che svolgono le attività quotidiane con operatori e dipendenti che nel corso degli anni diventano una vera e propria famiglia, pur non avendo un legame di sangue: persone con le quali si ha piacere nel celebrare ricorrenze, anche le più significative. Un’importante anniversario è stato celebrato lo scorso 5 marzo al Centro servizi anziani di Adria all’interno del quale parenti, amici, operatori e familiari si sono riuniti per celebrare il traguardo dell’ospite Tina Cagnato, giunta alll’importante traguardo dei 100 anni. Un grande obiettivo raggiunto che ha emozionato tutti i presenti che hanno potuto festeggiare con la signora Cagnato durante un momento accompagnato da un regalo del Csa. Anche il Comune di Adria ha voluto partecipare a questo momento di gioia consegnando alla novella centenaria una pergamena in ricordo di questo traguardo. Per celebrare al meglio i familiari della signora Cagnato hanno organizzato un pranzo presso un ristorante adriese al quale hanno preso parte anche alcuni operatori del Csa che ormai per la signora rappresentano una vera e propria famiglia. Ma. Ce.


14 Adria L’allarme La Provincia dichiara loro guerra, ma non è facile riuscire a beccarli

Pesca di frodo, ora è emergenza vera Non solo il Po, ma anche il Canalbianco e tutti i corsi d’acqua sono teatro di caccia per i bracconieri del pesce

I sequestri non mancano, ma spesso il tutto si risolve con una sanzione

di Elisa Dall’Aglio

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l sogno del presidente di Palazzo Celio e sindaco di Ceneselli, Marco Trombini, è quello di fare del Polesine “il paradiso della pesca sportiva”. Quello che non manca, infatti, al territorio tra Adige e Po, sono proprio le acque dolci dei canali interni, luogo ideale per le competizioni disputate a colpi di lenze e ami. Il Canalbianco, a questo proposito, all’altezza di Cavanella Po, è da circa quattro anni il campo di gara ufficiale dell’Apsas, l’Associazione pesca sportiva di Rovigo, che conta sempre più tesserati anche da fuori provincia. Un campo gara che dalla sua ha il pregio di essere rettilineo e di essere praticabile da entrambe le sponde, che, tra l’altro, sono asfaltate permettendo agli agonisti di parcheggiare agevolmente lungo il ciglio stradale. “Sabato 28 marzo sono andato a vedere una gara a Loreo – racconta Trombini – che è andata davvero bene, è stata molto partecipata. Il 26 aprile, a Cavanella, se ne disputerà un’altra in ambito Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea), la seconda prova campo italiano società”. Non solo passione. “Perché, se tanto mi dà tanto, chi viene da lontano può trascorrere l’intero fine settimana in Polesine, consumando, con un ritorno economico anche per gli esercenti locali”. Ma c’è un ostacolo, non da poco, purtroppo, da superare per spalancare le porte di questo

Eden: il fenomeno del bracconaggio ittico. Risale solo a un mese fa l’ultimo di una lunga serie di sequestri, da parte delle forze dell’ordine, di un succulento bottino: lungo l’argine della Fossa Maestra a Canda, i predoni sono stati fermati con quattro quintali di siluri, 800 metri di reti e un’imbarcazione a motore. Il principale obiettivo dei pescatori di frodo, com’è noto, è quello di catturare per l’appunto i siluri: le loro carni, infatti, sono considerate una prelibatezza su gran parte dei mercati dell’Est Europa, dove sono vendute anche a 15 euro al chilogrammo. Una vera manna per gli abusivi, che razziano le acque dolci usando metodi illeciti, come l’elettrostorditore: si tratta di reti appositamente e illegalmente formulate, collegate a elettrodi che rilasciano corrente elettrica, facilitando non di poco la cattura della preda. In tal modo i bracconieri non si garantiscono solo una quantità enorme di siluri, ma fanno anche strage di altre specie ittiche, come le carpe, i lucci o le scardole. Di fatto, svuotano letteralmente le principali arterie fluviali. La questione dei pescatori di frodo affligge il Grande Fiume e il Canalbianco da almeno una decina d’anni. Un problema che non riguarda solo gli appassionati, ma anche una quindicina di famiglie polesane che vivono vendendo il pescato, risultando quindi dei professionisti veri e propri.

La polizia provinciale è da anni in prima linea nella lotta a questo tipo di bracconaggio, dannosissimo. Ultimamente anche le altre forze dell’ordine (carabinieri, polizia, Guardia di finanza) hanno messo a segno importanti sequestri. Il fenomeno tuttavia è molto diffuso e le risorse per controlli e servizi dedicati in questo periodo sono quel che sono Tra l’altro non è facile intraprendere la lotta contro chi si dedica a una attività di questo tipo. Solitamente infatti le razzie nel Po, nel Canalbianco o in altri corsi d’acqua avvengono di notte, quando minori sono le possibilità di essere notati, a meno che non siano messi in cantiere servizi straordinari delle forze dell’ordine. Attività che, nelle attuali ristrettezze economiche che affliggono non solo i privati, ma anche la pubblica amministrazione, certo non possono essere calendarizzate con eccessiva frequenza. Se non si riesce a cogliere i pescatori con le mani nel sacco mentre esercitano la pesca senza le dovute autorizzazioni o con modalità vietate, non resta che intercettare i carichi di pesce in questa

maniera ottenuto. Anche in questo caso però le difficoltà non mancano. Risultati di questo tipo, in Polesine, sono stati realizzati dalle varie forze dell’ordine abbastanza spesso. E’ possibile tuttavia contestare solo trasporti senza autorizzazione o non a norma, dal punto di vista igienico sanitario. Meglio che niente, per carità, ma il tutto spesso si risolve in qualche migliaio di euro di sanzioni. Purtroppo i pescatori di frodo sono riusciti a individuare una di quelle “maglie larghe” della legislazione italiana e a creare dal nulla un fenomeno che, sino a qualche anno or sono, sarebbe stato davvero difficile anche solo da immaginare.

NEWS Lavori pubblici

Il sindaco ne e’ certo: “entro meta’ settembre teatro di nuovo aperto”

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l 99,99% il Teatro Comunale sarà di nuovo agibile a metà settembre. Finalmente riaprirà la stagione lirica”. Ne è certo il primo cittadino di Adria Massimo Barbujani, che recentemente ha eseguito un sopralluogo con l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Simoni. “I lavori sono andati avanti davvero spediti, oltre ogni rosea aspettativa. Sotto il pavimento abbiamo trovato una palladiana originale, davvero di pregio, uguale a quella della galleria. La palladiana è un pavimento costituito con l’utilizzo di marmi pregiati e scaglie di piccole dimensioni”. Sono 15 i cantieri aperti in tutta Adria e frazioni limitrofe, che entro fine mandato saranno chiusi. Senza dubbio, quello del Teatro rimane il più importante in termini di risultato ed economici: è stato investito oltre un milione di euro per il sesto stralcio, di cui 800mila provenienti dalla Fondazione Cariparo. Intanto, alla vigilia di Pasqua, il tratto nord di Corso Vittorio Emanuele II, da ponte Castello a Piazza Garibaldi, è stato restituito agli adriesi, con solo qualche giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa del maltempo. Ora non rimane che sistemare le panchine hitech con presa usb incorporata, che permetteranno agli adriesi di ricaricare il tablet e lo smartphone all’aperto, stando comodamente seduti. Sono già state acquistate e al momento sono nel magazzino comunale. “Aspettavamo solo la conclusione di Vittorio Emanuele II e la bella stagione”, conclude il sindaco. E. D. A.

Al Museo archeologico

Il presidente Trombini lancia l’idea

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Una colomba pasquale dal passato per avvicinare i bambini alla storia ar imparare ai bambini la storia, per i genitori, è un po’ come convincerli a mangiare la verdura: di fronte a tablet e Playstation, far digerire ai più piccoli argomenti come le grandi civiltà del passato diventa difficile. A meno che non diventi un gioco. In tal senso si è mossa l’associazione culturale Studio D, che ha messo a punto un’iniziativa rivolta ai bambini dai 5 agli 11 anni, in collaborazione con il Museo Archeologico di Adria, dal titolo Colombe al museo. Il giovedì pre pasquale una trentina di loro, provenienti da tutto il Polesine, hanno partecipato all’evento didattico. “Si è trattato di un percorso tematico ad hoc – ha spiegato la referente del museo – . Abbiamo mostrato ai piccoli un antico reperto risalente all’epoca romana, una colomba. L’abbiamo scelta, assieme a Studio D, proprio perché siamo nel periodo pasquale. L’abbiamo portata nell’aula didattica e abbiamo chiesto loro di riprodurla con il materiale a disposizione, tipo pongo”. L’assessore Federico Simoni (nella foto) ha postato sulla propria pagina Facebook due foto dell’evento, ricevendo commenti entusiasti da parte degli adriesi: “Grandi grandi grandi!!! Stamattina i bambini si sono divertiti tantissimo!!!” Sono iniziative splendide. Scuola di Vita, di crescita e di curiosità . Esperienza che non si dimenticherà . Complimenti”. L’associazione culturale Studio d è specializzata nella comunicazione e nella didattica museale dell’archeologia presso i musei archeologici nazionale di Este, Altino, Adria e Fratta Polesine. E. D. A.

LA PROPOSTA: IL FERMO PESCA CONTRO LE RAZZIE DEI VANDALI DEL GRANDE FIUME

er il presidente della Provincia, l’unica via percorribile è il fermo pesca per un periodo di tempo ancora da quantificare. “Sto ricevendo da tutti i Comuni del Canalbianco richieste per arginare il bracconaggio ittico racconta - I primi cittadini dell’Alto mi spronano a fare di più per contrastare il fenomeno, per quel che sono i miei mezzi, da presidente di un ente depotenziato. Ma, comunque, l’unico ente che può legiferare sul tema, stabilendo il divieto di pesca nelle acque interne. Ho già incontrato i rappresentanti dei pescatori sportivi e professionali per raggiungere un accordo, che per ora si è concluso con un nulla di fatto per le resistenze economiche di coloro che vivono del pescato“. Il divieto di pesca nei canali rappresenterebbe una soluzione radicale ma efficace, “perché toglierebbe il terreno da sotto i piedi ai malviventi che, tra l’altro, nel Delta si spingono fino a rubare i motori delle imbarcazioni, specie quelli piccoli e silenziosi, con perdite economiche non da poco”. L’obiettivo del fermo è consentire il naturale ripopolamento delle acque dolci. “Intanto – aggiunge Trombini – tutti i pescatori sportivi hanno partecipato ad appositi corsi per divenire volontari per la pesca e per la caccia: in tal modo, possono collaborare attivamente con la polizia provinciale e dare una mano a presidiare le sponde più a rischio. Intanto, a fine aprile sarò a Roma e incontrerò il presidente nazionale della Fipsas: prima o poi – conclude – ce la farò a fare del Polesine il paradiso della pesca sportiva”. E. D. A.


Bottrighe 15 Il concorso Per i 57 alunni, un momento intenso e che ricorderanno con gioia

Primaria, festa di colori E’ la magia del Carnevale di Roberto Marangoni

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l salone della scuola primaria “San Giovanni Bosco” di Bottrighe ha ospitato il dottor Antonio Boni, presidente del Gruppo sportivo Bottrighe ed alcuni componenti del Gruppo anonimo Bottrighe che hanno consegnato, nelle mani delle insegnanti e della rappresentante dei genitori Marika Binato, la somma di 150 euro quale premio del concorso “Un mondo di colori per un mondo a colori: Colora il tuo paese” indetto in occasione del Carnevale 2015. Ad attenderli i cinquantasette alunni del plesso che hanno ricevuto i complimenti per l’eccellente lavoro di gruppo assieme a degli attestati per alcune produzioni personali segnalate dalla giuria e ad un gadget per ciascuno con una confezione di colori. Boni ha avuto modo di illustrare ai bambini l’operato che il Gruppo Sportivo svolge da oltre cinquant’anni in paese, invitandoli a partecipare alle diverse iniziative che vengono proposte e a tenere a cuore la loro scuola e le loro insegnanti quali “fonte di irrinunciabile insegnamento e segno della vitalità di Bottrighe”. Per Rossano Cantelli direttore artistico del carro allegorico “Tripudio di colori” del Gruppo Anonimo “I vostri disegni hanno contribuito a dare nuova spinta ad un impegno che portiamo avanti ormai da anni, prima da genitori e adesso anche come nonni e che racchiude il senso del nostro stare insieme alimentando il sentimento di amicizia che ci lega, divertendoci”.

E per il futuro si pensa addirittura a insegnare a lavorare ai carri allegorici Lo stesso ha poi rinnovato alla scolaresca l’invito ad una collaborazione più specifica per il prossimo anno con la disponibilità di lavorare con gli alunni per l’impiego della cartapesta. Nonostante i momenti di difficoltà, questo connubio ha rappresentato per tutti uno spiraglio di speranza per il futuro. Il Gruppo Anonimo Bottrighe è nato come movimento di aggregazione maschile giovanile nel 1972, grazie all’intraprendenza ed al fervore di alcuni giovani del paese, con l’apertura anche a componenti femminili. In breve raggiunge trenta aderenti. Di ispirazione cristiana, trova la sua guida spirituale nell’allora cappellano don Giordano Caberletti. Lo scopo dell’associazione, oltre al “piacere dello stare insieme”, è quello ricreativo. Vengono promosse infatti alcune iniziative all’avanguardia per quel periodo, come le commedie nel teatrino della scuola materna sotto la direzione del grande filodrammatico locale Tripoli Sambin, poi feste

Gruppo sportivo e gruppo anonimo hanno premiato i ragazzi della scuola del paese

Che emozione! In foto, un momento dell’incontro

sull’aia a corte “Cantelli” con la musica rock, i tornei di pallovolo maschili e femminili, i “giochi senza frontiere”, mostre fotografiche ed altro. Con il sopraggiungere della maturità, all’interno del Gruppo, si sono formate alcune coppie che poi si sono sposate, altri hanno dovuto lasciare Bottrighe per motivi affettivi o di lavoro. Nel 1991 il gruppo si ricompatta includendo i nuclei familiari di chi era rimasto in paese e ricomincia ad essere operativo, al fianco dei propri figli, con l’allestimento dei primi carri allegorici in occasione del carnevale, collaborando con il Gruppo Sportivo. Oggi l’associazione è presieduta da Monica Piombo. Una realtà importante per il paese, con tante iniziative e idee estremamente positive.

NEWS Proteste e richieste

Il sindaco ascolta la NOSTRA frazione

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l Green day, la giornata di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente, si terrà in Maggio al parco di via Maddalena e vedrà coinvolti gli alunni delle primarie. Previsto inoltre un passaggio in golena per raccogliere i rifiuti. Lo ha annunciato il sindaco Massimo Barbujani durante l’incontro tra la giunta e la cittadinanza di Bottrighe. Positivo il commento del sindaco su l’insediamento di Novamont che sta portando lavoro. Poi un elogio alle attività ricreative e sociali, come il successo del carnevale, che danno lustro al paese. Il delegato Nicola Gennari si è soffermato, in particolare, sull’intervento conclusivo di bonifica della Polychimica. Tra le segnalazioni dei cittadini, quella di Marino Guarnieri, su un tratto di fognatura bloccato in via Marchiori, poi Gianni Fincato sul degrado dei monumenti e sulla pericolosità di via Spolverin, arteria stretta, dove sfrecciano veicoli a velocità elevate. Doriano Bolzoni ha invece sottolineato la manutenzione spesso carente del cimitero. Si è discusso anche di scuola, il prossimo anno potrebbe partire il tempo pieno alla primaria. Ro. Ma.


16 Bottrighe La lotta E ora la battaglia prosegue per tornare ad essere municipalità

Bottrighe Comune, primo sorriso! Il giudice ha deciso: tardiva la risposta dello Stato sulla ricostituzione, scatta il risarcimento per una dei firmatari di Roberto Marangoni

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rriva una prima soddisfazione, di valore politico e civile, per il comitato per la ricostituzione del comune di Bottrighe, soppresso con regio decreto fascista nel 1929. La Corte d’appello di Trento ha infatti riconosciuto il danno alla signora Luciana Marangoni, tra i firmatari del documento d’istanza per la ricostituzione del Comune, per aver ricevuto tarda risposta, secondo le normative di legge, dopo ben trentadue anni. E’ stato infatti riconosciuto che gli organi dello Stato hanno dieci anni di tempo per dare una risposta, così ha imposto il Ministero dell’economia a corrispondere un indennizzo di 22.500 euro ed il pagamento delle spese processuali di Foro di Venezia che ha seguito con attenzione l’intera vi540 euro oltre a 970,38 per spese documentate soste- cenda, lo stesso che ha altresì inviato la pratica alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per ottenere quella giustizia nute per il ricorso. che lo Stato italiano ancora non ha “E’ un riconoscimento - afferma il professor Nicola Dirodi presi- E’ tuttora pendente riconosciuto”. Una prima vittoria che ripaga i dente del comitato per il ripristino il ricorso avanzato tanti sforzi e sacrifici sostenuti sulla dell’autonomia - che lo Stato, al di alla Corte europea via della ricostituzione della munilà delle ragioni giuridiche avanzate dei diritti cipalità. “Ci chiediamo - continua dal Consiglio di Stato, che noi non dell’uomo Dirodi - che cosa sarebbe successo condividiamo, non può permettersi di impiegare oltre trent’anni prima di fornire una risposta se tutti i firmatari avessero potuto rientrare tra gli aventi ai propri cittadini”. “Di ciò - ha proseguito il presidente - diritto al rimborso. Purtroppo non ci sono rientrati – afringraziamo sentitamente l’avvocato Alessio Morosin del ferma con rammarico il presidente - solo per una leg-

La sede municipale: qui aveva sede il Comune, soppresso nel 1929

gerezza di colui che allora raccolse allora firme. Infatti il professionista aveva omesso di scrivere che i quattro firmatari della richiesta operavano in nome e per conto degli altri, oltre 1500 cittadini. Si sarebbero così ottenuti circa trenta milioni di euro che avrebbero consentito di costruire un’altra Bottrighe, rilanciando il lavoro, l’impresa, la scuola, la viabilità, l’assistenza agli anziani e gli impianti sportivi”. “In questo modo - prosegue Dirodi - sarebbe stato possibile promuovere un’accelerazione per tutto il tessuto sociale, economico e culturale”. Ed ora la parola passa all’Europa. Una prima battaglia è vinta, e sperare è assolutamente legittimo.

In chiesa a San Francesco

Musichemozioni, l’idea ha fatto ancora centro

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a chiesa di san Francesco in Bottrighe ha ospitato la seconda edizione della rassegna musicale “Musich-Emozioni” che ha ottenuto un successo straordinario. Alto il livello degli artisti partecipanti molto applauditi dal folto pubblico. Non solo le perfette esecuzioni, ma anche i temi trattati, in particolare dei compositori De Marzi, Franck, Vivaldi, Lanaro, Malatesta, Uselli. Ad iniziare una ventina di bambini della scuola materna preparati e diretti da Antonella Pavan con la collaborazione di Carla Bizzaro. Di seguito il coro femminile “Plinius” di Bottrighe diretto da Antonella Pavan, per poi passare all’esecuzione solista del noto soprano Silvia Frigato accompagnata alle tastiere da Francesco Bergo e dell’oboe di Roberto Stivali. Molto bene poi anche il coro “Aqua ciara” di Recoaro Terme diretto da Franco Zini ed il coro polifonico “Luz Fulgèbit” di Teolo diretto da Annalisa Attanasi. Indi il soprano Frigato con due brani ed ancora l’oboista Stivali con la toccante “Gabriel’s Oboe” di Morricone. In chiusura il “Signore delle Cime” con tutti i cori ed i solisti insieme e l’introduzione con oboe che proprio De Marzi ha composto in esclusiva per questa rassegna. Musich-Emozioni ha avuto un importante scopo benefico. Durante la stessa sono state raccolte libere offerte per un totale di 630 euro devolute al sostegno della scuola materna. Agli artisti è stata donata una pregevole targa ricordo con il volto della Madonna eseguito in ottone dall’artigiano del luogo Giuliano Girotto. Ro. Ma.

PIAZZA LIBERTA’ IL TAGLIO ANTICIPATO DEI PINI FA DISCUTERE TANTI

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rima di togliere i pini marittimi dalle aiuole nel centro di piazza della Libertà a Bottrighe, si poteva aspettare, cercare soluzioni alternative, quantomeno attendere davvero l’inizio dei lavori. E’ questo il pensiero di molti in paese anche se l’asfalto rialzato causa da anni la pericolosità dell’arteria, costituendo davvero un serio problema per chi transita lungo i viali della piazza. Secondo il pensiero di tante persone, togliere i pini senza dare l’avvio ai lavori di sistemazione della piazza non sarebbe servito a nulla, se non a dare una brutta visione di abbandono e desertificazione della piazza stessa. Se ne sono fatti interpreti subito Roberto Micheletti e Alberto Bergo della lista civica “Ora Cambia”, la stessa che aveva contribuito alla vittoria delle elezioni che portarono Massimo Barbujani alla guida del Comune. “Solo fumo negli occhi - hanno attaccato i due - Guardacaso proprio in concomitanza della manifestazione del carnevale che ha portato in piazza oltre settemila persone, hanno tagliato le piante per far vedere ai cittadini che fanno qualcosa per Bottrighe, mentre i lavori di restyling del manto stradale saranno effettuati nel 2016”. E continuano “E’ stata solo propaganda in LE TRE S-CIOPTA’

Soluzione drastica: il momento del taglio vista delle elezioni regionali - hanno proseguito Bergo e Micheletti - la stessa cosa che hanno fatto le precedenti amministrazioni in questo paese nei precedenti sessant’anni”. Sulla questione era stata organizzata una assemblea pubblica organizzata dalla stessa civica diversi mesi fa nella quale erano stati invitati due professionisti del luogo per esprimere un parere sui lavori e sul problema delle piante nelle aiuole. Secondo l’annuncio della giunta in un recente incontro in paese, ultimati i lavori, si farà una sorta di referendum per fare scegliere ai cittadini quali alberature interrare.

di Roberto Marangoni

• L’è un bel balare su la sala d’chialtri • Omo vècio: baston, goba e balon • Ghè chi cà pol pissàre i neto e dir c’là sudà



Bottrighe provinciale 18 1 Cultura Cavarzere A vent’anni dal debutto dell’orchestra “Tullio Serafin” il prossimo 16 maggio sarà la volta di una nuova formazione di giovani talenti della musica

Il maestro Banzato presenta la “Serafin youth symphony orchestra” V

ent’anni fa, era il 14 maggio 1995, in un Duomo di S. Mauro di Cavarzere si presentava per la prima volta al pubblico la neonata Orchestra “Tullio Serafin” di Cavarzere: formazione che festeggia quest’anno il 20° anniversario e destinata a diventare, nel corso degli anni, protagonista principale dei più prestigiosi eventi musicali del territorio. Sotto la guida del suo fondatore e direttore M° Renzo Banzato, l’orchestra ha tenuto più di trecento concerti, oltre a numerose trasmissioni e registrazioni televisive, incisioni di Cd e Dvd, facendosi apprezzare sia a livello nazionale che oltre confine. Nasce ora, nel segno della continuità, una nuova formazione orchestrale che si propone come finalità principale la promozione e la valorizzazione delle giovani risorse musicali presenti nel territorio: il tutto con un forte richiamo al M° Tullio Serafin, magistrale interprete di innumerevoli pagine tratte dal repertorio lirico e non solo. Ed il concerto inaugurale della nuova formazione sinfonica, composta da ben 40 giovani musicisti seriamente impegnati nello studio della musica nei conservatori limitrofi, non poteva che tenersi nel teatro intitolato al grande direttore d’orchestra cavarzerano.

Il mestro Renzo Banzato in alto il teatro Tullio Serafin a Cavarzere La realizzazione del progetto “Serafin Youth Symphony Orchestra”, appoggiato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Cavarzere, si deve all’iniziativa, creatività e instancabile intraprendenza del M° Renzo Banzato (nella foto), docente presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria, che della diffusione della cultura musicale presso ampi strati della popolazione e soprattutto della promozione dei giovani talenti musicali ha fatto una delle sue principali ragioni di vita. Dopo aver fondato, nel 1989, il Coro “Tullio Serafin” (che ha recentemente celebrato i 25 anni di attività), il M° Banzato ha successivamente costituito, nel 1995, l’Orchestra “T. Serafin”. Sempre attento alle dinamiche del mondo giovanile e costantemente attivo nel campo della didattica

musicale (settore nel quale ha curato anche alcune sue apprezzate pubblicazioni), nel 1998 ha attivato l’Orchestra Giovanile “S. Pellico” di Chioggia mentre, nel 1999, ha istituito, insieme al Preside Ugo Pavanato, il Corso ad Indirizzo Musicale presso la Scuola Media “A. Cappon” di Cavarzere, all’interno del quale ha fondato l’omonima orchestra, con la quale ha conseguito (nel 2003) il primo premio al 5° Concorso Nazionale “Zangarelli” a Città di Castello. E molti di quegli studenti, che hanno successivamente proseguito gli studi musicali e che sono ormai prossimi al conseguimento del diploma presso i conservatori della regione, sono divenuti la struttura essenziale che ha portato alla costituzione di un organico sinfonico completo in ogni sezione strumentale: archi, le-

fotografia. la mostra a Villa Pisani di Stra

“itAliAni A tAVolA 1860-1960. storiA fotogrAficA dell’AlimentAzione, dellA cucinA e dellA tAVolA in itAliA”

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ento anni di storia degli italiani a tavola documentati in cento fotografie. E’ stata inaugurata lo scorso 28 marzo e rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 31 ottobre l’originale mostra “Italiani a tavola 1860-1960. Storia fotografica dell’alimentazione, della cucina e della tavola in Italia”. La mostra è allestita presso i locali di Villa Pisani a Stra (nella Riviera del Brenta). ed è organizzata e promossa dal Museo Nazionale di Villa Pisani e la società Munus. Curata dal professor Alberto Manodori Sagredo è organizzata in collaborazione con la LInk Campus University ed è patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Stra. La mostra, nell’anno dell’imminente Expo Milano 2015 sul tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” dedicato al tema dell’alimentazione, racconta, attraverso preziosi originali fotografici, cento anni di tradizioni, abitudini, gesti pubblici e privati, luoghi e occasioni degli italiani a tavola. Un documento sull’enogastronomia italiana e sulla cucina d’Italia, sulla produzione alimentare e il suo commercio relativi ad ogni regione, provincia, città grande o piccola che sia. Le fotografie sono una testimonianza indiscutibile dell’identità alimentare italiana, che è identità culturale di un intero Paese. Nelle fotografie degli italiani a tavola ritroviamo i segni riconoscibili della sua storia alimentare, le differenze e le condivisioni di modi e comportamenti, di ricette e di gusti, di gesti conviviali, che hanno segnato il cammino dell’alimentazione italiana, sia regionale che nazionale: scene d’osteria

dell’Ottocento, banchetti nei ristoranti dei grandi alberghi della nuova Italia, tavole imbandite per riunioni politiche o per festeggiare matrimoni e anniversari, scampagnate o colazioni all’aperto in montagna o al mare, il cibo scarso nelle città italiane segnate dalla Seconda Guerra Mondiale, i brindisi degli artisti in trattorie storiche e quelli degli innamorati, le balie e le mamme che danno da mangiare ai bimbi e le tavole modeste dei collegi, quanto quelle disciplinate delle caserme militari, i tavoli all’aperto delle gelaterie e delle pizzerie. E ancora: i forni e i fornai, i pescatori con il pesce nelle barche e le pescherie, i contadini che trasportano frutta e verdura in città, prima su carri e poi su furgoni, i negozi che espongono i prodotti a buon mercato e quelli più esclusivi, dalle antiche “pizzicherie” e “norcinerie” alle pregiate pasticcerie, ai ristoranti alla moda come alle “fraschette” dei Castelli Romani o i “bacari” a Venezia. La storia d’Italia, come insegnò il grande Pellegrino Artusi con il suo capolavoro “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, passa per la cucina e la tavola. Nel contesto della mostra anche un concorso fotografico internazionale di fotografia contemporanea che metterà a confronto l’Italia a tavola di ieri, presentata alla mostra, con quella di oggi. Possono partecipare tutti coloro che hanno compiuto 18 anni. Le foto pervenute saranno pubblicate sulla pagina fcebook del Concorso e sottoposte al Comitato di selezione. Le finaliste saranno esposte a Villa Pisani. Info www.villapisani.beniculturali.it

gni, ottoni, arpa, pianoforte, percussioni. Si può quindi ben comprendere la crescente attesa per la serata inaugurale del prossimo 16 maggio, tanto più che il repertorio scelto dal M° Banzato sarà interamente dedicato al suggestivo mondo delle colonne sonore: saranno infatti proposte, nella versione sinfonica originale, le più celebri musiche da film composte da H. Mancini, E. Morricone, E. Bernstein, J. Barry, A. Silvestri e altri ancora. Il tutto sarà reso ancora più coinvolgente attraverso la proiezione delle immagini più significative, tratte dai lungometraggi via via proposti, che accompagnerà l’esecuzione dei brani in programma. Fra le finalità della nascente “Serafin Youth Symphony Orchestra” vi è anche il sostegno nei riguardi di iniziative legate al mondo del volontariato e della beneficenza;

è pertanto prevista, all’ingresso, un’offerta da destinare all’Unitalsi per le principali necessità dell’associazione. Nel corso della serata, che sarà presentata dal professor Paolo Fontolan, si svolgerà inoltre la cerimonia “Onore al Merito”: premiazione degli studenti (e non solo) che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico 20132014. Il concerto, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, è realizzato dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Cavarzere, in collaborazione con il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria e con il prezioso sostegno della Ditta A. Turatti di Cavarzere. L’orario di inizio è fissato per le ore 21.00. Info e prenotazione dei posti presso: Città di Cavarzere – Ufficio Cultura (Tel. 0426-317190; e-mail: ufficio.cultura@ comune.cavarzere.ve.it).

Letteratura L’ultima fatica di Francesco Permunian

“La Polvere dell’infanzia” U

n viaggio nel tempo, un lento fluire di ricordi e di suggestioni, riemersi dall’infanzia, fissati per sempre nella carta dalla sua inconfondibile penna. È questa la nota dominante dell’ultima sinfonia letteraria di Francesco Permunian, riconosciuto dalla critica come una delle voci principali della narrativa italiana degli ultimi vent’anni. La sua lente letteraria questa volta torna nel Polesine, nella Cavarzere della sua infanzia. Un terra appena uscita stremata dalla guerra, dove sono ancora fresche le cicatrici della lotta partigiana e in cui piomberà a complicare le cose l’alluvione del Po. Perfetta fusione fra romanzo e diario, “La polvere dell’infanzia” si distende fra memoria e artificio narrativo, sempre attraverso lo strumento straordinariamente efficace e impietoso della parodia. Ecco dunque sfilare sotto gli occhi del lettore una diabolica coppia di fornai in cerca di vendetta, un vecchio filosofo ubriacone che regala perle di saggezza, la voce commossa di Giovanni Battista Meneghini, mentre ricorda e rimpiange la sua adorata Maria Callas, grazie a due lettere da lei indirizzate al suo mentore Tullio Serafin. Il vero protagonista del libro è però soprattutto il Polesine, nel fantastico immaginario di Permunian esso assume i contorni universali del mondo intero, così simile e, allo stesso tempo così diverso, dalla campagna cavarzerana di qualche decennio fa. Insieme alle inevitabili tresche paesane e alle grottesche vicende di una provincia più viva che mai, lo scrittore svela anche una parte sepolta di storia del Dopoguerra italiano. Nel capitolo che fa da incipit al libro, l’autore parla della sua terra d’origine, di “immobilità e monotonia del paesaggio” e di “estati interminabili e roventi, seguite da inverni umidi e nebbiosi”. Un racconto che si snoda tra ricordi di momenti vissuti e pericoli scampati, alternati a inserti descrittivi in cui emerge appieno l’abilità dell’autore, capace di delineare con pochi tratti il suo Polesine. Ad arricchire il testo, è presente nel libro, in uscita a maggio con Nutrimenti, una galleria di fotografie d’epoca, che contribuiscono a tracciare il prezioso ritratto di un Polesine che forse oggi non c’è più. Nicla Sguotti

Francesco Permunian e sotto l’ultimo libro dell’autore cavarzerano




Cultura prov Cultura rovi 21 1 Fotografia Doppio allestimento per gli scatti, prima Villa Badoer a Fratta poi Spazi Aperti ad Adria

Baran e le sue Urbanità fuggenti L’artista polesano si cimenta con la fotografia e denuncia l’incapacità dell’uomo contemporaneo di Melania Ruggini

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opo Progetti bruciati l’artista polesano Baran si rimette in gioco, stavolta usando come mezzo espressivo la fotografia. Urbanità fuggenti è il titolo del nuovo ciclo di opere, realizzato in quei luoghi urbani ove è più presente l’opera dell’uomo. Gli scatti si sono potuti apprezzare all’interno della manifestazione Polesine Fotografia, dove sono stati esposti nella splendida cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine, dal 1 al 12 aprile. Mentre dal 15 aprile faranno tappa nello studio Spazi Aperti di Adria, dove rimarranno fino al 30 giugno. Nella sua esperienza da architetto, Baran ha sviluppato un rapporto molto profondo, quasi simbiotico, con la dimensione urbana e con il territorio in cui l’uomo agisce e si confronta quotidianamente. Dalla sua analisi dei luoghi, egli è giunto alla conclusione secondo cui l’uomo contemporaneo non è più in grado di percepire realmente il mondo in cui vive, abbagliato com’è dalla tecnologia e dal mondo virtuale della rete. Nel suo sguardo disincantato e razionale, Baran è

convinto che l’uomo abbia difficoltà a percepire la dimensione spaziale della città, nelle sue più piccole sfumature, come la luce che filtra da un vicolo o le ombre che crea un portico. In queste fotografie, l’artista predilige la ripresa da terra e in movimento, trascinando con sé, nel suo tragitto urbano, la macchina fotografica. Con la ripresa fotografica, Baran esplora e fa proprio il soggetto per poi distaccarsene progressivamente. E’ nell’assenza di definizione del soggetto che l’artista scopre la vera essenza delle cose, che dovrà stimolare a sua volta lo spettatore ad un lavoro psicologico ed introspettivo, di analisi e riflessione sul proprio essere e sul proprio divenire. Queste immagini, prive di contrasti e di nitidezze, caratterizzate da colori privi di saturazione, avvolgono lo spettatore in una sorta di limbo dell’immaginario. Urbanità fuggenti non raccontano un luogo, stimolano piuttosto l’uomo a ritrovare l’essenza della propria dimensione urbana, rivelando micro tracce di un’architettura o di un luogo usuale, che tuttavia l’osserva-

l’AnniVersArio festa grande in casa Bontemponi

un cd per festeggiAre mezzo secolo di gioiA

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l Gruppo “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe compie 50 anni e li festeggia con un nuovo cd, presentato sabato 21 marzo al teatro Ferrini di Adria e il 18 aprile a Bottrighe in occasione della Festa di compleanno dedicata al fondatore e fisarmonicista Loris Cominato. La raccolta dei proventi - che per ora ha toccato i 5mila euro - andrà in beneficenza. Il nuovo cd contiene le canzoni più briose del gruppo insieme ad alcune canzoni inedite. Varietà d’altri tempi: è questo il segreto del loro successo. Il pubblico infatti partecipa con coinvolgimento agli spettacoli dei Bontemponi, che prevedono un mix tra musica e ricerca storico-culturale. Ogni spettacolo non prevede solo canzoni ma anche balli, chiacchiere, bisticci, barzellette. “Il gruppo – spiega Roberto Marangoni, che da 30 anni vi aderisce - è nato nel 1965 quando alcuni amici appassionati di musica iniziarono l’attività andando a cantare per beneficenza”. Il gruppo piano piano prende il largo e organizza diversi spettacoli in tutto il Polesine. In contemporanea inizia anche un lavoro di ricerca delle tradizioni polesani con l’aiuto di validi esperti tra cui i professori Paolo Rigoni e Chiara Crepaldi. Marangoni aggiunge: “La gente recepisce la cultura delle tradizioni popolari divertendosi, dimenticando per qualche ora i problemi personali”. Da 24 anni l’associazione organizza una manifestazione importante, la “Serata d’onore” a Bottrighe che segna la conclusione dell’annuale attività. Nell’occasione è donato in beneficenza il ricavato da iniziative specifiche e dagli spettacoli: “Generalmente – spiega sempre Maragoni - consegniamo i fondi alle associazioni che si occupano di malattie genetiche o attività sociali; da qualche anno, inoltre, aiutiamo anche la nostra scuola materna”. Tra gli eventi in programma, sabato 7 e sabato 14 marzo i Bontemponi sono stati nelle case di riposo di Adria e Papozze per allietare i nonni; domenica 8 marzo hanno partecipato al carnevale di Bottrighe con “la festa del matrimonio” con vestiti d’epoca; il 22 marzo sono stati a Cavarzere per il carnevale. Il 16 maggio si esibiscono ad Albarella con lo spettacolo per i ragazzi diversamente abili, mentre domenica 7 Giugno alle ore 15 ci si sposta nell’Oasi di Panarella per la giornata delle oasi. Il 4 agosto si esibiranno alle ore 21 ad Adria, presso l’Ostello Amolara, per Teatro in Corte; domenica 23 agosto, ore 21.00, saranno in centro a Frassinelle e infine domenica 20 settembre ad Adria dalle ore 15 per la 2° Festa dell’Uva. Me. Ru.

L’artista: nella foto, un ritratto di Baran tore recepisce con estraneità, non avendolo fatto proprio attraverso l’intima conoscenza. In questo processo indotto di riappropriazione dei luoghi, l’artista fa intravvedere alcuni dettagli, concentrandosi maggiormente sulle sfumature degli oggetti, e conducendo

l’osservatore verso un percorso introspettivo. In questo cammino verso la consapevolezza del rapporto uomo- architettura, Baran si annulla per favorire la comunicazione tra l’opera e il fruitore, arrivando ad affermare: “l’artista non sono io”.

rassegna icaro Le creazioni di Isabella s’impossessano di Porta Augustina

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na moltitudine di oggetti di stoffa, simili a pupazzi, dalle forme morbide e colorate, si è impossessata dell’austera porta Agustina. Merito della giovane artista trentina Isabella Paris, invitata dallo staff di Icaro per vivacizzare l’entrata in città. Le installazioni infatti infondono un tono ludico e vivace alla struttura architettonica, dal carattere più severo e razionale. In questo modo, l’imponenza e la sobrietà di una porta del XVII secolo sono ravvivate in una lettura contemporanea, trasformando la via d’accesso urbana in una soglia in cui l’arte e la vita si fondono e si confondono. Isabella Paris spiega in riferimento alle sue installazioni: “l’ombra di un fiore, i resti di una buccia e di nocciolina, o anche una semplice briciola di pane, scaturiscono in me la voglia di trasformare queste piccole e comuni cose, a cui pochi danno importanza, in bizzarri e colorati pupazzi. Mi piace pensare a un mondo ricco di presenze, di organismi fantastici che fuoriescono dal muro o che penzolano da un alto soffitto. Sono pupazzi che assomigliano ad animali, a frutti e che ognuno può ‘rendere vivi’ interagendo con loro e grazie alla loro interpretazione e fantasia. Sono ‘mostri di pezza’, ma sono fatti anche di giornali,fil di ferro, nastro adesivo, gomma”. Me. Ru.

La kermesse Torna la rassegna, promossa per il terzo anno dalla Fondazione

Deltarte scopre tradizioni e mestieri del Polesine che fu A

nche quest’anno il Delta del Po verrà invaso dalla creatività under 35: ritorna infatti DeltArte, il festival itinerante d’arte contemporanea, grazie alla vincita del bando Culturalmente promosso per il terzo anno consecutivo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Tante le novità in serbo per i propri visitatori, a partire dalla tematica, che per la terza edizione è dedicata alle “Identità riemerse”. I 10 giovani artisti selezionati, tra cui un artista americano e un’artista croata, sono invitati a confrontarsi ancora una volta con il territorio del Delta del Po, da una prospettiva specifica: lo studio della componente sociale ed antropologica di riferimento. Il primo appuntamento con la creatività under 35 è fissato per venerdì 24 aprile alle ore 19 con “Aspettando DeltArte”: la sala lettura del Comune di Porto Viro ospiterà la presentazione ufficiale del ricco calendario del festival e ben due eventi: la mostra di Alessandra Biondi e l’accompagnamento musicale di Mud, il tutto condito dal buffet vegano dell’azienda La Galassa di Gavello. La mostra personale di Alessandra Biondi “Identità riemerse”, visitabile fino al 12 giugno, è un racconto espositivo che si compone perlopiù da installazioni realizzate con

Una delle installazioni al centro della rassegna canapa, ricamo, stoffe, tessuti e materiali poveri come la farina. In questo progetto l’artista si è ispirata infatti alle tessitrici del Delta del Po e all’antica filiera della canapa, un mestiere ormai scomparso in questo territorio, ma che un tempo era fiorente e molto praticato. La canapa, materiale povero e umile, richiedeva un lavoro faticoso e malsano, eppure è grazie a questo mestiere che molte famiglie polesane sono riuscite a sopravvivere nei secoli. Per mettere in risalto la tessitura a telaio artigianale, Alessandra Biondi ha usato antiche lenzuola ottocentesche e materiali “vivi”, per far riemergere le

identità di una popolazione e testimoniare che esse non sono andate perdute. “Solo chi ricorda il passato può costruire l’avvenire – spiega la giovane artista - poiché l’uomo senza storia è un barbaro che distrugge la terra e gli esseri viventi. La coscienza della fatica e del lavoro ci fa compartecipare all’avventura del Delta del Po, dei suoi uomini chini per trarre reti e delle sue donne dalle mani sciupate che ho voluto cantare poiché siamo noi. E’ per onorare queste donne che ho usato la pazienza dell’ago e del filo”. Me. Ru.


22 2 Sport Adria

2 Sport Adria

Calcio A quattro giornate dalla fine Campodarsego ormai irraggiungibile Calcio A quattro giornate dalla fine Campodarsego orm

Sfumato il primato, ma nonSfumato i sogni il primato, m di Riccardo Pavanello

di Riccardo Pavanello

in VAscA

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embra davvero dura a quattro giornate dalla fine vincere il campionato. Ormai il primo posto è andato e l’Adriese dovrà, per forza di cose, accontentarsi del secondo posto in Eccellenza. Poi, si sa, nel calcio, non si sa mai. La palla è rotonda e bisogna crederci fino alla fine. Sta di fatto che il pareggio contro l’Oppeano per 0-0 ha spianato la strada al Campodarsego, formazione che comanda il girone A veneto di Eccellenza. La società padovana ha accumulato un vantaggio di ben sette punti sulla formazione granata a sole quattro giornate dalla fine. Visto il ruolino di marcia tenuto fin qui, sembra quasi improbabile che l’avversaria principale dei granata sciupi tutto dopo le festività pasquali. All’Adriese sono costati caro i due pareggi interni contro il Loreo nel derby e contro l’Oppeano. Contro la formazione di Dorino Anali l’Adriese non è riuscita ad andare oltre l’1-1 al Bettinazzi. Dopo la vittoria nel big match contro il Cerea per 1-0 che ha consolidato ancor di più il secondo posto, è arrivato l’Oppeano ad Adria che aveva tutta l’intenzione di accorciare in classifica. Eppure alla fine è l’Adriese a recriminare per la direzione di gara visto e considerato che, nel corso dei novanta minuti, ci potevano

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stare ben due calci di rigore. Prima un fallo su Ivo Bez poi l’atterramento in area su Alessandro Castellan non sono stati visti dall’arbitro come falli sanzionabili con la massima punizione. Alla fine il minuto 90 è arrivato presto, lo 0-0 pure e anche la contemporanea vittoria del Campodarsego in casa contro il Loreo. Ma per arrivare in serie D c’è anche la via secondaria, forse più tortuosa ma per questo non impossibile. L’Adriese intanto dovrà tenere un distacco pari o superiore ai sette punti rispetto alla terza in classifica. Prima di Pasqua il distacco dall’Oppeano, terzo, è di otto punti. Questo eviterebbe i primi due turni dei play

Rally, una edizione davvero in grande spolvero

luise stoppA, fAnno loro il cittA’ di AdriA

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atteo Luise e Simone Stoppa si sono imposti sul circuito di casa vincendo la seconda edizione del Rally storico Città di Adriamomorial Valerio Cavallari. La corsa si è chiusa alle prime ore della sera di sabato 14 marzo quando in piazza Garibaldi, nella città etrusca, c’era un gran numero di tifosi ad applaudire e a rendere omaggio ai vincitori dopo una gara intensa ed emozionante. Su Audi Quattro Gruppo B i due si sono imposti dopo avere preso il comando dalla terza speciale e vincendo ben otto prove delle nove in programma. Già a metà della corsa comunque le cose erano ben chiare, con la coppia polesana che aveva già palesemente preso possesso del comando della graduatoria. Dietro Luise-Stoppa sono finiti Roberto Montini ed Erika Zoanni che avevano vinto nella precedente edizione. Dopo aver capito come si erano messe le cose, nella loro Porsche 911 Sc hanno badato a controllare la situazione e, dunque il secondo posto. Sul gradino più basso del podio invece sono finiti Riccardo Andreis e Stefano Farina su Porsche 911 RSR. I tre piloti finiti sul podio si sono aggiudicati anche tre vittorie di quattro raggruppamenti. A Luise il quarto, a Montini il terzo e ad Andreis il secondo. Il primo invece è andato a Massimo Giuliano coadiuvato da Claudia Sora su Lancia Fulvia GF 1.3. Nel

Per gli under 15 vittorie travolgenti embra davvero dura a quattro AdriA giornate nuoto stile schiAcciAsAssi dalla fine vincere il campionato. Ormai il primo ’Adriaposto ènuoto andato e l’Adriese dovrà, per forza under di cose, 15 siaccontentarsi sta del secondo posto intogliendo Eccellenza. delle Poi, si sa, nel calcio, non si grosse sa mai. Lasoddisfazioni palla è rotonda e bisogna crederci nel fino alla campionato fine. triveneto Sta didifatto categoria. che il pareggio contro l’Oppeano La squadra per 0-0 ha di spianato coach la strada al Campodarsego, Gianluca formazione Marzolla hache comanda il girone A già veneto disputato di Eccellenza. quattroLa società padovana hapartite accumulato nella rassegna, un vantaggio di ben sette punti vincendole sulla formazione tutte quattro. granata In classifi a sole ca quattro l’Adria sta tenendo il passo delle altre due contengiornate denti per dalla la vittoria fine. Visto del girone, il ruolinoovvero di marcia Padovanuoto e Clodia che però hanno una partita stare due calcipolesana di rigore. vanta Prima una un fallo tenuto in più.finIl qui, terzetto sembra di testa quasihaimprobabile gli stessi punti, che 12, maben la squadra par-su Ivo Bez su subiti. Alessanl’avversaria tita in meno principale e ancora deizero granata sconfi sciupi tte nel tutto tabellino. Benpoi 78l’atterramento gol fatti e soloin6area quelli nonimposti sono stati vistiil Progetto dall’arbitro dopo Il campionato le festivitàè pasquali. iniziato a All’Adriese febbraio e sono gli adriesidrosi Castellan sono prima contro come falli sanzionabili con un la massima punicostati nuotocaro Thiene i dueper pareggi 22-3 interni in trasferta. contro Nella il Lo- seconda giornata è arrivato convincente zione. Alla fine minutosi90sono è arrivato presto, reo17-1 nel derby contro eMondo contro sport l’Oppeano. di Belluno. ControNel la terzo incontro gliiladriesi sbarazzati 0-0 pure e anche la disputato, contemporanea formazione della squadra di Dorino B di Mestrina Anali l’Adriese con unnon perentorio è riu- lo 21-0. L’ultimo match validovittoria per del Campodarsego casacontro controilil Bolzano Loreo. scita la quarta ad andare giornata oltre l’1-1 ha visto al Bettinazzi. la squadraDopo di Marzolla vincitrice per in18-2 la nuoto. vittoriaNel nelmese big match contro per affrontare Ma per in serie per D c’èconsolidare anche la via di aprile l’Adriail Cerea nuoto dovrà altriarrivare due impegni secondaria, più tortuosa per ilquesto 1-0il primo che haposto consolidato ancor più il cisecondo in classifi ca.diPrima sarà lo scontro direttoforse al vertice contro ma Clodia 12 impossibile.B L’Adriese intanto teneposto, aprile, è arrivato poi ci sarà l’Oppeano la trasferta ad Adria a Padova che avecontro non la formazione del Plebiscito in dovrà programun distacco paritre o superiore sette punti rivama tuttail 26 l’intenzione aprile. Infidine, accorciare fra maggio in classifi e giugno ca. ciresaranno le altre partite inaiprogramma spetto in classifiveronese. ca. Prima Chi di Pasqua contro Eppure il Città alla sport fine èdil’Adriese Vicenza, a recriminare il Padova nuoto e la alla Css,terza formazione ben di otto punti. percomincia la direzione è già dia metà gara dell’opera. visto e considerato il distacco dall’Oppeano, terzo, èRic. Pav. che, nel corso dei novanta minuti, ci potevano Questo eviterebbe i primi due turni dei play

off a livello regionale. Così facendo la squadra del presidente Luciano Scantamburlo verrebbe ammessa direttamente ai turni nazionali. In questa seconda fase i granata dovrebbero superare il primo turno con andata e ritorno per accedere al secondo e decisivo turno, sempre con andata e ritorno. Quattro partite insomma da non sbagliare per centrare la serie D. Prima però bisognerà chiudere al meglio la stagione regolare tenendo almeno sette punti di vantaggio dalla terza. Dopo Pasqua l’Adriese affronterà Sarcedo, Ambrosiana, Sambonifacese e Marosticense.

Rally, una edizione davvero in grande spolvero

luise stoppA, fAnno loro il cittA’ di AdriA

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rally storico si sono classificate 25 di 34 vetture partite. Spettacolo puro anche nella seconda edizione Revival del Pane vinto da Maurizio Senna e Lorenzo Zaffani su Volkswagen Golf Gti. Solo uno scarto davvero minimo ha consenti alla coppia di salire sul gradino più alto del podio davanti a Giordano Mozzi e Stefania Biacca, giunti secondi su Lancia Fulvia HF 1.6. Terza piazza invece per Mauro Argenti e Roberta Amorosa su Bmw 200 Tii. Dopo il rombo dei motori e il tanto pubblico che ha seguito appassionatamente le gare, le premiazioni hanno avuto come splendida cornice il Teatro Ferrini di Adria. Nello storico edificio della città etrusca sono stati premiati i vincitori con numerosi premi messi in palio. Chiara la soddisfazione di Delta Sport che ha organizzato la manifestazione tra il 13 e il 14 marzo. Finalmente Adria ha ritrovato la passione per le due ruote. E non solo. Perché anche la frazione lendinarese di Saguedo ha ospitato parte della manifestazione, così come RosapineRic. Pav. ta a Rosolina Mare.

atteo Luise e Simone Stoppa si sono imposti sul circuito di casa vincendo la seconda edizione del Rally storico Città di Adriamomorial Valerio Cavallari. La corsa si è chiusa alle prime ore della sera di sabato 14 marzo quando in piazza Garibaldi, nella città etrusca, c’era un gran numero di tifosi ad applaudire e a rendere omaggio ai vincitori dopo una gara intensa ed emozionante. Su Audi Quattro Gruppo B i due si sono imposti dopo avere preso il comando dalla terza speciale e vincendo ben otto prove delle nove in programma. Già a metà della corsa comunque le cose erano ben chiare, con la coppia polesana che aveva già palesemente preso possesso del comando della graduatoria. Dietro Luise-Stoppa sono finiti Roberto Montini ed Erika Zoanni che avevano vinto nella precedente edizione. Dopo aver capito come si erano messe le cose, nella loro Porsche 911 Sc hanno badato a controllare la situazione e, dunque il secondo posto. Sul gradino più basso del podio invece sono finiti Riccardo Andreis e Stefano Farina su Porsche 911 RSR. I tre piloti finiti sul podio si sono aggiudicati anche tre vittorie di quattro raggruppamenti. A Luise il quarto, a Montini il terzo e ad Andreis il secondo. Il primo invece è andato a Massimo Giuliano coadiuvato da Claudia Sora su Lancia Fulvia GF 1.3. Nel

rally storico si sono classificate 25 di 34 vetture partite. Spettacolo puro anche nella seconda edizione Revival del Pane vinto da Maurizio Senna e Lorenzo Zaffani su Volkswagen Golf Gti. Solo uno scarto davvero minimo ha consenti alla coppia di salire sul gradino più alto del podio davanti a Giordano Mozzi e Stefania Biacca, giunti secondi su Lancia Fulvia HF 1.6. Terza piazza invece per Mauro Argenti e Roberta Amorosa su Bmw 200 Tii. Dopo il rombo dei motori e il tanto pubblico che ha seguito appassionatamente le gare, le premiazioni hanno avuto come splendida cornice il Teatro Ferrini di Adria. Nello storico edificio della città etrusca sono stati premiati i vincitori con numerosi premi messi in palio. Chiara la soddisfazione di Delta Sport che ha organizzato la manifestazione tra il 13 e il 14 marzo. Finalmente Adria ha ritrovato la passione per le due ruote. E non solo. Perché anche la frazione lendinarese di Saguedo ha ospitato parte della manifestazione, così come RosapineRic. Pav. ta a Rosolina Mare.

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IL VeNeTO

in PrIMO PIANO

Le storie e le testimonianze Il racconto di chi ha intrapreso una nuova strada

Guardare oltre la crisi e non aver paura di cambiare Anche il New York Times si è interessato all’altra faccia del Veneto che non si arrende di Nicola Stievano

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on solo crisi e suicidi, non solo licenziamenti e cassa integrazione. Il Veneto che lavora e che produce finalmente “fa notizia” anche in positivo. Accanto ai fallimenti e alle proteste sindacali per i tagli di personale e di stipendi emergono anche le storie di chi è riuscito ad uscire dal tunnel, a trovare una nuova strada e anche una nuova formula. Nel piccolo, nelle storie personali che raccontiamo anche in queste pagine, come in quelle che coinvolgono aziende più grandi. Nei giorni scorsi, giusto per fare un esempio, il New York Times ha dedicato un approfondimento di un’inchiesta sugli effetti della crisi alla storia della Zanardi Editoriale: dopo la morte per suicidio di

uno dei titolari i dipendenti hanno investito cassa integrazione liquidazione per rilevare l’azienda attraverso una cooperativa in modo da continuare l’attività. Storie simili in Veneto ce ne sono molte altre, a conferma della volontà di superare le difficoltà del momento e non lasciarsi schiacciare. Poi ci sono le storie di persone pronte a mettersi in gioco, a rischiare ancora e ad esplorare nuove strade. I giovani, ad esempio, scommettono sulle start-up, come raccontiamo in questa pagina, mentre chi ha perso il lavoro non esita ad inventarsene uno nuovo e a rimettersi in gioco. Intanto ci si interroga anche sull’effettivo impatto del “job act” sul mondo del lavoro visto che il nodo da proprio nelle assunzioni a tempo indeterminato.

La start-up Presentata allo Smau l’iniziativa di un gruppo di giovani veneti

Lampione spento? Te lo dico con lo smartphone di Nicola Cesaro

U

n’applicazione per mappare e gestire tutti gli impianti luce cittadini. Parte dalla Bassa Padovana la brillante idea di “Edylight”, app pensata da Tre Informatica, startup che sviluppa soluzioni web innovative e che ha avuto l’onore e il merito di essere invitata anche a Smau Padova 2015, la grande fiera dedicata all’informatica e alle nuove tecnoloige. Edylight” è un’applicazione per la mappatura dei punti luce. Permette di gestire la manutenzione coinvolgendo i cittadini nella segnalazione dei malfunzionamenti” spiegano da Tre Informatica “Ogni punto luce viene dotato di un adesivo con uno specifico QrCode. L’utente si collega ad una web app per l’invio delle informazioni necessarie. Con questo sistema invece è sufficiente un browser per essere operativi. Il Comune avrà link e adesivi personalizzati. Sarà sufficiente la prima scansione del QrCode porterà al censimento del lampione e dalla seconda in poi... spazio ai cittadini”. Con l’aspetto sociale – assicura la startup - si noterà subito un risparmio nella gestione: “Pensiamo a quando i cittadini dicono che “il lampione davanti casa è spento”. E poi trovarlo quel punto luce! Con “Edylight” invece i cittadini segnaleranno in modo specifico e gli operatori potranno recarsi sul posto con la precisione delle coordinate gps”. C’è poi la questione del risparmio: “La telegestione tradizionale costa ai Comuni intorno ai 150 euro a lampione. Edylight ha un costo irrisorio: per il controllo di 2.000 punti luce si spendono 420 euro di canone annuale, oltre ai 2.024 euro di avvio della start up”. L’azienda si distingue non a caso sia per la giovane età dei suoi protagonisti che per il rispetto delle “quote rosa”: la startup vede infatti l’impegno costante di Silvia Ferrari, Erika Muraro, Ste-

fano Giraldo, Federica Caradonna e Giulia Ferrara, che hanno tutti dai 22 ai 32 anni e arrivano da Bassa Padovana e Polesine. Ma non è così facile… “Oltre a Smau, abbiamo ottenuto la collaborazione del Comune di Fiesso d’Artico per la sperimentazione di questo sistema. Stiamo poi raccogliendo interessi dalle realtà più attente alle tecnologie sociale, alcuni Comuni del Trentino Alto Adige e altri Paesi europei. E’ tuttavia spiacevole vedere che la provincia di Padova si copre gli occhi di fronte ad una startup di giovani. Lanciamo un appello per essere almeno ascoltati: le microimprese della bassa padovana rischiano seriamente l’estinzione e sono costrette ad emigrare all’estero. Chiediamo ai sindaci di dimostrare maggiore sensibilità per questo tipo di soluzioni: troppo spesso sono stati fatti proclami di sostegno all’imprenditoria giovanile senza nessun seguito. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti”.

goVerno poletti: “in Veneto 23 milA Assunzioni”

I

l ministro del lavoro Giuliano Poletti è arrivato a Santa Maria di Sala (Venezia) nello stabilimento della Speed Line nelle scorse settimane, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il lavoro in Italia. Il dibattito organizzato dai circoli del Pd del Miranese e ha visto la partecipazione oltre a Poletti anche dei rappresentanti del mondo sindacale e del mondo imprenditoriale . Il ministro Poletti, di fronte a quasi 200 persone, ha subito sfoderato i dati positivi e frutto a suo avviso delle azioni del governo fin qui portate avanti. “Nei primi due mesi del 2015, abbiamo assistito in Italia - ha detto- a circa 80 mila nuove assunzioni a tempo indeterminato grazie alle normative sulle decontribuzioni rispetto allo stesso periodo del 2014. Di queste, 23 mila sono assunzioni sono state fatte in Veneto. La maggioranza delle assunzioni fatte sono per lo più conversioni di vecchi contratti a collaborazione coordinata e continuativa, ora di fatto abolita, e contratti a tempo determinato. Le assunzioni di nuove persone sono state poche ad ora. Aspettiamo di vedere a fine aprile i risultati del Jobs act cioè il contratto a tempo determinato a tute- Il ministro del lavoro le crescenti. Voglia- a Santa Maria di Sala mo che il lavoro ha ribadito la volontà precario costi di di spingere sui contratti più di un contratto a tempo indeterminato a tempo indeterminato e nel contempo vi sia più flessibilità” Il ministro del Lavoro ha ribadito la volontà dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, di rendere nuovamente le assunzioni a tempo indeterminato la norma, e non l’eccezione. Negli ultimi anni i contratti atipici ha spiegato il ministro sono diventati in Italial’85 delle forme di assunzione, mentre quelli classici, cioè a tempo indeterminato, sono stati solo il 15 %. Sono stati precarizzati così non solo giovani, che lo erano già di fatto dalla fine degli anni Novanta, ma anche quarantenni e cinquantenni che ha sottolineato il ministro perdendo il posto” ora fanno fatica a ricollocarsi nel mercato del lavoro”. “Formare qualcuno, investire su di lui e poi mandarlo via, magari per ricominciare tutto da capo a distanza di qualche tempo, è insensato e irrazionale – ha detto Poletti – il problema del nostro Paese, d’altronde, non è mai stata la mancanza di incentivi, quanto la presenza di troppi ostacoli. Noi vogliamo rimuovere questi impediA.A. menti e liberare la strada per tutti”.


Veneto in primo piano 1 28 Il Veneto in primoIlpiano Il racconto Dario Carturan dopo i cinquant’anni ha deciso di cambiare vita sperimentando una formula

Dopo tanti impieghi il successo sul palcoscenico e’ stato rappresentante e ristoratore, poi ha deciso di mettere a frutto la sua verve comica di Nicola Cesaro

C

i sono mille modi per reinventarsi un lavoro. C’è anche chi, a cinquant’anni suonati e dopo una vita passata a fare il rappresentante e il ristoratore, decide di salire su un palcoscenico e di fare l’attore. E’ una scelta vincente quella di Dario Carturan, 63 anni di Palugana di Ospedaletto Euganeo, oggi diventato una figura di spessore nel mondo dell’intrattenimento. I suoi spettacoli “personalizzati” sono eventi che assicurano il “tutto esaurito” in ogni teatro e in ogni piazza. “E pensare che non nasco certamente attore - racconta Carturan - Dopo il diploma ho cominciato a fare il rappresentante di enciclopedie, attività che ho portato avanti per anni. Poi la crisi del settore si è fatta sentire e mi

neWs

E

sono buttato nel mondo della ristorazione, aprendo un locale di successo nel mio paese”. Cinque anni di ottimi risultati, quindi ancora un cambio di professione e il ritorno alle vendite porta a porta, prima nel mondo del fotovoltaico e poi nel settore alimentare, fino al 2002, anno in cui è maturata l’idea rivoluzionaria nella vita professionale di Carturan: “Io ero quello che ai raduni tra colleghi o nei momenti di festa con amici sapeva intrattenere le persone. Su spinta di alcune persone, in quell’anno, ho organizzato uno spettacolo in arena a Montagnana è lì ho fatto il pienone. Mi è bastato qualche mese per capire che quel mondo poteva regalarmi ben più di qualche serata

all’anno”». Carturan ha avuto “il coraggio di crederci e di investire tutto nel mondo della recitazione. Mi sono detto: e se lo facessi come lavoro?”. E così è nata una formula innovativa: l’attore viene di fatto chiamato da Comuni, enti e associazioni per animare particolari eventi e raccontare precise storie. Si va dal recupero degli antichi mestieri di un territorio ai fatti storici di un determinato periodo o di un Comune, passando per la serate dedicate alla sclerosi multipla e per il delicato tema del bullismo: Carturan sa raccontare questi temi con delicatezza e comicità, in un mix che gli garantisce sempre un fragoroso applauso a fine serata. Oltre a uno “stipendio” a fine mese.

Il racconto di Silvia Brognara, rimasta senza lavoro a 38 anni

dopo il licenziAmento riportA “in VitA” l’edicolA dellA stAzione di roVigo chiusA dA Anni

’ passata prima attraverso la cassintegrazione, poi attraverso mobilità e licenziamento. Un percorso doloroso e devastante, ma purtroppo non inconsueto in questo periodo. Silvia Brognara, 38 anni, rodigina, ha però reagito, costruendosi una opportunità che le ha consentito di riprendere fiducia in se stessa e di potere guardare con meno preoccupazione al futuro. E’ lei stessa a raccontare la propria storia. “Ci sono stati momenti molto difficili e di profonda disperazione, dopo la perdita del lavoro –

racconta – Ma ad un certo punto mi sono detta: ‘Sa cosa c’è? Mi metto in proprio’”. Facile da dire, meno da fare, viene spontaneo pensare. La 38enne però ha pensato bene a come muoversi. “Mi è sempre piaciuto molto il mondo dell’editoria – prosegue – Allora ho pensato a una edicola. E’ stato a questo punto che mi sono informata e ho scoperto che quella della stazione era chiusa. Possibile? L’edicola della stazione del capoluogo chiusa?”. In effetti era proprio così. E non da poco tempo, ma addirittura da qualche

anno. In pratica, mancava un servizio alla città, e non un servizio banale. Così, dopo le formalità, dopo avere elaborato un progetto con la società delle Ferrovie che gestisce gli spazi commerciali e averne ottenuto il finanziamento grazie al microcredito, Silvia è potuta partire. Ora sta lavorando, e lavorando duro. “Si lavora ogni giorno dalle 6 alle 19 – conclude – Praticamente sono sempre qui. Ma ora sono contenta. Comincio ad avere un gruppo di clienti affezionati e stiamo imparando a conoscerci”. Lo.Zo.

Silvia Brognara


Veneto in primo piano 29 4 Il Veneto in primoIlpiano Scuola La testimonianza di Alessio Colcera, insegnante supplente da 14 anni

Una vita da... precario

Ha cominciato ad insegnare nel 2001, con tante aspettative ed entusiasmo. Con il disegno di legge “La Buona Scuola” si aspettava la stabilizzazione e, invece, rischia di rimettere in discussione tutta la sua carriera

Il maestro Alessio Colcera con i suoi alunni

di Ornella Jovane

S

e lo ricorda ancora, come fosse ieri, il suo primo giorno di scuola: era il 7 febbraio 2001, aveva 25 anni, ricevette la chiamata il giorno prima. Una segreteria lo chiamò chiedendogli se era disponibile per una supplenza per un posto di sostegno. Sostegno voleva dire handicap e lui, il futuro maestro, non aveva alcuna esperienza e tantomeno competenza per quanto riguardava l’handicap. Si insinuò qualche incertezza come sovente avviene dinnanzi a quel che non si conosce ma la risposta fu “Sì!” Il cuore batteva forte per la fantastica avventura professionale che stava per cominciare, con tanto entusiasmo, motivazione e molte aspettative per il futuro. Finalmente si poteva concretizzare un sogno: quello di dare un contributo nel cercare di creare del valore, valore umano. Da allora sono passati 14 anni, si sono succeduti sette Governi, altrettanti ministri della Pubblica istruzione, ci sono già state tre riforme della scuola italiana, e il maestro Alessio, alla soglia della quarantina, si trova ancora nella condizione di precario - con ben poche aspettative e più di qualche amara e dolorosa delusione da digerire - a fare i conti con il disegno di legge “La Buona scuola” del Governo Renzi che, se dovesse essere approvato così com’è, metterebbe seriamente in

discussione il suo futuro professionale. Alessio Colcera, docente della scuola primaria nella provincia di Venezia, è inserito infatti in quelle graduatorie d’istituto che alla fine - assieme ad altre categorie di insegnanti precari - sono rimaste fuori dal piano delle assunzioni previsto dal disegno di legge sulla scuola e che sono destinate ad essere abolite. Unica chanche di stabilizzazione per chi vi fa parte, stando così le cose, il concorso in previsione per fine 2015. “Molto più di una doccia fredda per chi, come me, ha dedicato gli ultimi 14 anni della propria vita alla scuola, motivato solo ed esclusivamente dalla passione per l’insegnamento”. E’ il commento del maestro Alessio che quest’anno insegna alla scuola primaria N. Sauro di Maerne, nel Miranese, in una classe terza. “Nel corso della mia storia professionale, perché di carriera non si può parlare visto che un insegnante precario ha, “in via continuativa” lo stipendio base, le malattie pagate al cinquanta per cento e dal governo Monti in poi è anche senza ferie per poi essere licenziato a fine anno scolastico, sono cambiati più volte i criteri per abilitarsi e diventare di ruolo” racconta Colcera che nel frattempo ha dovuto ricorrere a spese proprie e ha infine dovuto ag-

grapparsi ad una sentenza della Corte europea anche per vedersi riconosciuto come abilitante il proprio titolo di studio, il diploma magistrale. Quando ha cominciato ad insegnare lo era. Poi, con le varie riforme, il percorso abilitante è stato in varie tappe e via via con diverse modalità ridefinito, alla fine, in un corso di studi universitari, con la laurea in Scienze della Formazione primaria. “Quella dell’insegnamento è stata una scelta di vita che presupponeva di accettare per anni una condizione di incertezza ed instabilità - spiega il maestro Alessio - che alla lunga è devastante. Con il disegno di legge la Buona scuola era lecito, considerate anche le premesse, le slide e gli annunci della vigilia, coltivare la legittima speranza di avere un po’ di giustizia con il riconoscimento del ruolo a persone che sono dentro la scuola da 10-15 anni. Era lecito aspettarsi che fosse eliminato il precariato ma non ignorando completamente i diritti e le aspettative di decine di migliaia di persone, solo rimanendo nell’ambito della scuola primaria”. “Anche perché - prosegue il docente - c’è una sentenza della Corte europea che stabilisce che la pubblica amministrazione non può assumere a tempo determinato per più di 36 mesi. Per anni i vari governi - a prescindere dal colore politico - hanno violato

la riforma della scuola in cantiere. le critiche dei sindacati: Salvatore Mazza flc-Cgil del Veneto

TROPPO POTERE AI DIRIGENTI, lA NON ASSUNZIONE DEI PRECARI DEllE GRADUATORIE D’ISTITUTO È MANCATA CONSIDERAZIONE DEl PERSONAlE NON DOCENTE: I PUNTI DEBOlI DEllA RIfORMA

“I

l problema centrale della riforma della scuola in cantiere? L’enorme potere discrezionale assegnato al dirigente scolastico. Buona l’idea di attingere dalle graduatorie ad esaurimento, ma restano fuori però gli insegnanti precari che facevano parte delle graduatorie d’istituto”. A dirlo è Salvatore Mazza (in foto) il segretario regionale di Flc – Cgil il sindacato della scuola. “La nuova riforma - dice Mazza- voluta dal Governo Renzi da un lato da una risposta agli storici precari della scuola, quelli cioè inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, dall’altro lascia fuori quelli più giovani che secondo una sentenza della corte europea avrebbero diritto ad essere assunti“. E’ sul potere del dirigente scolastico che i contrasti sembrano più acuti. “Il dirigente scolastico- spiega Mazza- avrà poteri enormemente potenziati rispetto a quelli attuali: potrà assumere discrezionalmente, attingere dalle graduatorie, premiare i docenti che a suo avviso saranno meritevoli, il tutto senza un bilanciamento dei poteri che finora era rappresentato dal consiglio dei docenti e dal consiglio di istituto, che di fatto potranno dare solo dei pareri non vincolanti. Un altro capitolo che crea problemi è quello legato al non ampliamento dell’obbligo scolastico, e la scarsa considerazione per il personale non docente della scuola che è stato bellamente ignorato”. Ignorare il personale non docente nella riforma, secondo Mazza significa creare i presupposti affinché grossi pro-

Il segretario regionale Flc-Cgil Salvatore Mazza blemi “come quelli della sorveglianza e la pulizia delle scuole ad esempio, diventino sempre più esplosivi inficiando anche l’attività didattica”. Infine il tema del 5 per mille. “La possibilità offerta – dice Mazza – ai contribuenti di destinarlo ad una scuola specifica, favorisce le più conosciute o frequentate penalizzando quelle dei piccoli centri. L’idea migliore è che il 5 per mille sia destinato genericamente alla scuola, e da lì ripartito secondo le necessità”. Il 18 aprile i sindacati hanno indetto uno sciopero in tutti i 604 istituti scolastici contro la riforma delle scuola. Alessandro Abbadir

la normativa e leso il diritto dei lavoratori. Era tempo di sanare questa anomalia”. Un’anomalia che non solo rende arduo il percorso di chi ambisce ad insegnare nella scuola ma che ha ricadute anche sugli alunni. “Con questo sistema delle supplenze annuali, fino al 30 giugno, - denuncia il maestro - non si riesce ad assicurare alcun tipo di continuità didattica, educativa e relazionale alla classe che ogni anno si trova a ricominciare con un nuovo insegnante, con le conseguenze negative che ne derivano”. Pur di lavorare nella scuola, il maestro Colcera, come fanno tutti, ha accettato anche di fare supplenze di sostegno. “Ho accettato incarichi impegnativi pur non avendone le competenze, a volte mi sono trovato a gestire situazioni difficili e non sempre consone con quelle che propriamente erano le mie aspettative professionali: avere a che fare con gravi casi di disabilità è un mestiere diverso da quello dell’insegnante e richiede altre abilità. Io, comunque, ho fatto la mia esperienza sul campo, non mi sono mai tirato indietro” racconta con amarezza. “Noi supplenti viviamo in una sorta di limbo - prosegue e denuncia -. A noi, fino alla sentenza della Corte di Giustizia Europea (26 novembre 2014) è stata negata anche la pos-

sibilità di formarci o di specializzarci. Eppure ci sono stati assegnati incarichi di responsabilità che vanno al di là delle indicazioni ministeriali e consistono in progetti che coinvolgono interi istituti, insegnanti, genitori e alunni”. “E’ deludente - dice sconsolato - che la nostra esperienza professionale, maturata in anni di attività, non sia valorizzata come patrimonio culturale, formativo e didattico. Al contrario, con La Buona Scuola, non ha alcun valore. Perché non sottoporci ad un anno di prova e al giudizio di una commissione che possa valutare le nostre competenze e promuoverci finalmente ad insegnanti di ruolo?” Nonostante tante amarezze il maestro Alessio continua con passione, competenza e un innato talento ad insegnare. “Insegnare non è un lavoro come tanti. E’ molto di più. - sostiene - Ogni mattina quando esco di casa per andare dai miei alunni non penso “vado a lavoro”, ma “vado a scuola”. E i suoi alunni lo sanno bene che è un bravo maestro e lo hanno già promosso a pieni voti. Prima di andar via mi fa vedere una maglietta che gli hanno regalato i suoi bambini. Sulla maglietta è stampata una frase: “Il maestro Alessio è la nostra grande quercia!”

PRECARIATO, SVANITE PURE lE SPERANZE SBOCCIATE DOPO lA PRONUNCIA DEllA CORTE EUROPEA

I

l mondo della scuola, in Polesine, come za, mano a mano che gli anni si susseguono in Veneto, come nel resto d’Italia, è e non si vedono cambiamenti”. Ci sono, del resto, storie di docenti pretutt’altro che in stato di calma, in questo periodo. Alle dichiarazioni del Governo Renzi cari da oltre 20 anni. Prima della pronuncia in tema di stabilizzazioni, nuovi concorsi, della Corte di giustizia europea, era stato il nuove assunzioni definitive, al momento sindacato Uil a raccogliere, in vari Tribunali del Lavoro veneti e italiani, sentenze di non sono seguiti i fatti. E anche le speranze sbocciate dopo la conversione del rapporto a tempo indeterpronuncia della Corte di giustizia europea, minato. Non solo: era stato anche previsto secondo la cui sentenza non è possibile con- un risarcimento teso a compensare sia il disagio di un precariato tinuare ad assumere e esteso a quasi tutta la licenziare di anno in Si dovrebbe far durata della vita lavoanno i docenti, ma si entrare a ruolo rativa, sia il fatto che dovrebbe fare entrare quanti hanno a ruolo quanti hanno maturato almeno inanellando un conmaturato almeno 36 36 mesi di servizio tratto a termine dietro l’altro di fatto si perdemesi di servizio, paiono appassire. O quantomeno restare congelate. va la progressione economica, in termini di E’ quindi con sguardo rassegnato e at- anzianità e di scatti, che invece maturano titudine ormai disincantata al precariato che i colleghi che, pur facendo esattamente lo stesso lavoro, sono tuttavia assunti a tempo tanti giovani docenti si rivolgono al futuro. “Anche quest’anno – racconta Fulvia – indeterminato. Come purtroppo spesso avviene però ho preso servizio il 1° settembre e proseguirò sino al 30 giugno. Per me la situazione nella pendenza dei successivi gradi di giuva avanti così ormai da 16 anni. Penso che dizio era arrivato un mutamento di orienquindi possa essere ben facile immaginare tamento che aveva sovvertito il felice esito come sia quasi naturale perdere la speran- iniziale. Lorenzo Zoli


30 Voci da palazzo

Voci da palazzo 1

Verso il voto A destra si profila una bella partita

Un nuovo centrodestra contro la lega di Zaia e Salvini Siglato l’accordo: i moderati di Area Popolare sosterranno Tosi nella corsa per la presidenza della regione Veneto di Maria Pavan

L’intervista Carlo Alberto Tesserin, Ncd

“noi stiAmo con tosi”

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Da sinistra: Flavio Tosi, Marino Zorzato, Clodovaldo Ruffato, Maurizio Sacconi, Andrea Causin e Antonio De Poli

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rano tutti lì a Marghera. Il senatore Maurizio Sacconi, il vice presidente del Veneto, Marino Zorzato, il presidente del Consiglio Veneto, Clodovaldo Ruffato, esponenti illustri del Ncd, il parlamentare eletto con Scelta Civica Andrea Cusin, e il vice segretario vicario dell’Udc Antonio De Poli. Pezzi da novanta presenti a metà aprile a Marghera, apputo, dove è stato presentato l’accordo a sostegno di Tosi che ha sottolineato come “La maggioranza dei consiglieri che hanno sostenuto in questi anni in Regione Luca Zaia, sosterrà ora Flavio Tosi” . I protagonisti di Area Popolare sostengono che il laboratorio politico inaugurato con quest’accordo va ben oltre il panorama veneto ma che proprio nella nostra terra si basa sull’idea di costruire un percorso sul Veneto del fare, sulle cose concrete. Un bel distinguo rispetto alla linea di Salvini che negli stessi giorni indossava magliette xenofobe inneggiando alle ruspe per “radere al suolo i campi nomadi”. E infatti, il leader del nuovo centrodestra veneto, Flavio Tosi sottolinea come la differenza con chi ha go-

vernato fino ad oggi la Regione sta nella “la logica del fare. E c’è chi lo fa, mentre c’è chi ama il populismo e la demagogia”. Anche Ruffato ha spiegato la sua adesione ad Area Polare, sottolineando che la politica a cui si sente di prender parte “non è fatta di insulti, estremismi e anatemi”. “In questo periodo abbiamo tante cose dette e non fatte, proclami senza seguito - ha continuato Ruffato - lo scoppio della maggioranza dimostra il fallimento della presidenza di questi 5 anni: se qualcuno non riesce a difendere la propria maggioranza, o è per incapacità o per aver lasciato campo libero a chi ha imposto altre scelte a noi veneti”. E la freccia lanciata è sicuramente rivolta idealmente a Zaia. Antoni De Poli, si dice pienamente d’accordo dicendosi certo che “questa squadra di Area Popolare, con Tosi candidato presidente, darà concretezza alle cose di cui i cittadini hanno bisogno”. Tra le priorità rimangono il lavoro e l’impresa senza dimenticare le politiche sanitarie e dell’assistenza che secondo il giudizio di De Poli sono “sparite completamente dalla programmazione”.

E Marino Zorzato ha sottolineato come anche la sicurezza sia per Ncd un argomento forte in agenda tanto che proprio l’Ncd ha presentato un emendamento al bilancio che ha portato le risorse da spendere da 60mila euro a 5 milioni. “Questo dice chiaro - ha rimarcato - come la pensiamo sulla sicurezza, mentre c’è chi si riempie la bocca”. Da questo laboratorio veneto l’ex ministro Maurizio Sacconi si aspetta un “rassemblement di movimenti locali e reti nazionali con l’ambizione di competere con la sinistra nel ballottaggio delle elezioni politiche. I contenuti identitari dell’Unione per Tosi saranno il compimento di uno Stato unitario e federale a geometria variabile, con il Triveneto tutto ad autonomia rafforzata, la sicurezza nella proprietà di ciascuno, l’unicità della famiglia naturale, l’ accesso efficace al lavoro, un modello sociale e sanitario fondato sulla presa in carico di ogni persona. Area Popolare e Tosi sanno che la premessa di ogni ambizione è peraltro lo sviluppo, che si realizza solo con un Veneto aperto e non chiuso, isolato, da una politica antieuro”.

la denuncia Galan riceve più di 3.500 euro netti al mese

BERTI, 5STEllE: “ECCO l’ARMA DI DISTRUZIONE DI CASTA”!

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arole bellicose via metafora arrivano anche dal candidato del Movimento 5stelle, Jacopo Berti che ha presentato la sua “arme di distruzione di casta”, cioè una proposta di legge di iniziativa popolare relativa al taglio dei vitalizi e degli altri privilegi della casta. “Questa è la definitiva arma di distruzione di casta – conferma Berti – abbiamo finalmente un’arma per sradicare i privilegi di questa politica e di questi politici”. “Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato che torneranno nelle tasche delle imprese venete”. Durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, avvenuta nella Sala gruppi del palazzo comunale di Padova, il candidato ha invitato i cittadini a firmare i moduli per la presentazione del documento, che saranno a disposizione già nei prossimi giorni nelle piazze venete. “Firmando questa legge di iniziativa popolare – spiega Berti – si potranno eliminare i vitalizi, gli assegni di fine mandato e

tutti i privilegi. Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, che fanno 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato e che torneranno nelle tasche delle imprese venete perché finiranno nei fondi per il microcredito”. La legge prevede anche la cancellazione dell’assegno di fine mandato e dell’assegno di reversibilità. “Giancarlo Galan riceve più di 3.500 euro al mese (netti) e Giampietro Marchese, anche lui coinvolto nell’inchiesta Mose, 2.800 al mese – gli fa eco il parlamentare del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati – a loro si aggiunge una schiera di 181 ex consiglieri regionali che dopo aver trascorso mesi, o in alcuni casi anni, a Palazzo Ferro Fini, possono ora contare su un vitalizio”. Non mancano i colpi alti e bassi in casa 5stelle e Tosi ancora si difende dai colpi bassi di Berti che ha sostenuto che la discesa in campo del sindaco di Verona nasconderebbe un patto segreto col Pd per far vincere Alessandra Moretti.

Jacopo Berti, candidato Governatore del Movimento 5stelle

ai così distanti dalla Lega di Matteo Salvini e, quindi, da Luca Zaia. Il Nuovo centrodestra in Veneto tiene fede all’impegno con gli elettori e non farà mancare il proprio sostegno all’attuale maggioranza in Regione fino all’ultimo giorno di mandato. Ma con questa Lega prenderà le distanze il giorno dopo. A spiegare la posizione e gli sviluppi per Ncd in questa fase di transizione molto delicata è Carlo Alberto Tesserin, Presidente della Commissione per lo Statuto e per il Regolamento in consiglio regionale: “Manteniamo la nostra posizione storica: noi siamo stati con Zaia e ne siamo contenti perché abbiamo condiviso il percorso di un centrodestra moderato orientato all’autonomia. Ora non comprendiamo la linea estremista di Salvini, modello Le Pen in Francia, e quindi restiamo in linea con la nostra storia e la nostra tradizione. . Non siamo noi ad aver cambiato posizione”. È proprio sul tema dell’autonomia che si consuma lo strappo: “Non possiamo dimenticare che la legge per l’unico referendum che potrebbe avere il consenso è quella a firma Tesserin-Toniolo, entrambi Ncd. Quella è la nostra posizione, quella è la nostra identità. Ad oggi le posizioni di Salvini non sono in sintonia con noi e ci dispiace che Zaia le abbia condivise”. La campagna elettorale di Ncd deve ancora entrare nel vivo, ma prima c’è da sciogliere il nodo delle alleanze. “Allo stato attuale abbiamo aperto un ragionamento importante con Flavio Tosi – annuncia Tesserin -, stiamo definendo gli accordi operativi e quindi penso che la campagna elettorale andrà in quella direzione. Quando si ha di fronte appuntamenti elettorali di questa importanza va definito il programma, le linee operative: siamo in fase conclusiva ma positiva”. Impossibile non chiedersi come si sarebbe mossa Ncd se, archiviata l’alleanza con la Lega di Salvini, Tosi non avesse deciso di candidarsi. “Sulla posizione di Salvini non ci saremmo mai stati. Ma saremmo andati con Zaia, a patto che avesse tenuto la linea che lo ha contraddistinto anche in passato e che non è, per noi, quella dell’attuale segretario leghista”. Le liste del Nuovo centrodestra, nel momento in cui scriviamo, sono ancora in via di definizione, ma ci sono già alcuni punti fermi: “Certamente avremo Marino Zorzato e Clodovaldo Ruffato a Padova, Costantino Toniolo con altri amici a Vicenza, Massimo Mancini a Chioggia con tanti altri candidati in provincia di Venezia…. Tutte persone di spessore. Perché siamo convinti che questa campagna come non mai sarà basata sui candidati più che sulle enunciazioni di teorie politiche. Ormai tutti gli schieramenti sono in decomposizione: vediamo quello che succede tutti i giorni a Roma tra Renzi e l’apparato storico del Pd. Vediamo la posizione di Fitto in Forza Italia e tutto quello che ne consegue. Vediamo la Lega e tutto ciò che sta accadendo… Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”.

Carlo Alberto Tesserin: “Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”


1 Voci da palazzo

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Economia e lavoro Candidati a confronto

Si riparte facendo di più e meglio Solo nell’ultimo anno hanno chiuso 27 mila aziende e, nel corso degli ultimi 5 anni la disoccupazione è schizzata dal 3,5% al 7,7% di Maria Pavan

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Da sinistra: Luca Zaia, Alessandra Moretti, Flavio Tosi e Jacopo Berti

Per Jacopo Berti, candidato del Movi. Questa la posizione poco soddisfacente del mento 5stelle, è questione di Banda Larga Veneto nella classifica “la principale infrastruttura che serve al della competitività tra le regioni europee. Veneto”. E dichiara apertamente di recuE se non c’è competitività non c’è spinta e perare i finanziamenti necessari dai cinque non si aprono nuovi spazi di mercato. Ma miliardi recuperati dalla cancellazione del quel che è peggio, se non si esce dalla sta- progetto Tav. “Poi – aggiunge - creeremo gnazione anche il mercato del lavoro resta un fondo da 13 milioni di euro con i tagli ai minimi storici. degli stipendi dei consiglieri e con la canChe fare per risalire? Agli industriali cellazione dei vitalizi, con cui garantiremo basterebbero una trentina di posizioni, o microcredito da 25mila euro ai giovani imprenditori”. almeno così recita il Sulle infrastruttumanifesto presenta- zaia: “da noi re, invece, il sindaco to da Confindustria disoccupazione Flavio Tosi che gioca Verona ai candidati su valori più bassi in casa, ritiene che Governatore nel primo di Lombardia non si possa tornare confronto pubblico che ed emilia” indietro sulle grandi dili ha visti sul palco inrettrici. “Bisogna prendersi la responsabilità sieme. “Le imprese sono disorientate su chi di decidere – sostiene risoluto - non si può votare, ci sono tanti candidati in cam- sospendere l’autostrada del Mare come ha po – ha sottolineato in quell’occasione il fatto Zaia perché c’è un’inchiesta”. E per aiutare davvero le imprese l’unica presidente degli industriali veronesi Giulio Pedrollo - ma più che i candidati ci interes- via per il candidato che spacca in due la Lega è lo smantellamento della burocrazia: sano i programmi”. Le ricette per cambiare il Veneto e farlo “sull’ideologia deve prevalere la concretezripartire, almeno sulla carta, i vari candidati za. Un esempio? Trento ci ha chiesto di le hanno messe in campo. Alcune simili al- poter bruciare i suoi rifiuti nel nostro futuro inceneritore, ma la Regione si ostina a non tre singolari, comunque opportunità.

voler accettare rifiuti da altre parti d’Italia”. Poi, il sindaco di Verona, si concede un bell’affondo dichiarandosi favorevole non solo l’accorpamento dei Comuni e ma anche alla fusione tra Regioni “Veneto, Trentino, Friuli insieme: tecnicamente è una strada percorribile” e sul tema della competitività afferma che la cosa migliore sarebbe creare delle zone a tassazione speciale, cosa difficile da realizzare perché l’ambito di interesse è L’Europa. Alessandra Moretti fa valere la sua vicinanza al Premier Renzi e promette un patto col governo per rendere più moderna la rete ferroviaria veneta, ferma dal 1973 e anche per completare la Tav. Ma dichiara anche che le sta molto a cuore il rilancio del manufatturiero e spiega il suo piano veneto per l’impresa che affronta di petto il problema dell’accesso al credito, e le possibilità di migliorare internazionalizzazione, competizione, sburocratizzazione. Le sue proposte sul lavoro sono chiare: “Finanzierò con un buono di 500 euro al mese per il primo anno le aziende che assumeranno un giovane under 29, per un totale di 6.000 euro annui che vanno a sommarsi agli incentivi già previsti dalla legge di stabilità e dal Jobs Act”.

E se i giovani devono avere l’opportu- solo ci fosse tutto quello che, a detta di Zaia nità di iniziare un percorso lavorativo e la manca. possibilità di conquistare un’indipendenza “La palla al piede del Veneto – affereconomica anche chi rimane senza lavo- ma il Governatore uscente è L’Italia”. Che ro dopo i 50 anni. “Darò loro – afferma fare? Possiamo facilmente immaginarlo. Moretti - la possibilità di imparare un nuovo Non è facile invece immaginare come nel mestiere attraverso un progetto di formazio- giro di altri cinque anni la competitività del veto potrebbe scalare la suddetta classifica ne affiancato al lavoro in azienda”. Poi ricorda la sua proposta agli studi di 50 posizioni come promesso da Zaia. E professionali che assumeranno giovani sul lavoro va detto che il “Patto per il Vepraticanti con un contratto di apprendistato: neto” presentato il 2 maggio 2012 a Palazzo Balbi proprio dal “un finanziamento del Governatore uscente 50% dello stipendio Moretti: “Patto e che voleva essere per i primi 24 mesi. con il governo Così che i laureati per ammodernare una sorta di Piano Marshall per l’econosvolgano il praticantato la rete ferroviaria mia locale non si sa obbligatorio con una e fare la Tav” che fine abbia fatto. retribuzione”. Luca Zaia si presenta come “mastino” Certo Zaia afferma che il vero jobs act l’ha sempre in guardia nei confronti del governo fatto lui con i progetti di formazione-lavoro per tutelare il Veneto dai tagli di Roma e, che ha permesso di mantenere la disoccupacom’è naturale che sia riventica i i risultati zione su valori più bassi rispetto alle regioni di cinque anni di governo regionale. “Sulla limitrofe. banda larga, siamo partiti da zero – afferUna disoccupazione che in cinque anni ma - eppure abbiamo assegnato il primo è schizzata dal 3,5% al 7,7% con 27 mila lotto con 75 comuni coinvolti”. Ricorda poi aziende che hanno chiuso rovinosamente che secondo uno studio di Morgan Stanley solo nell’ultimo anno. Certo d’ora in avanti nel nostro Paese ci sarebbero imprenditori occorre fare di più. disposti a investire 45 miliardi di euro, se



1 Cultura veneta

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Expo 2015 Il grande evento culturale dell’anno

“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” Ai blocchi di partenza, l’evento a cui non si può mancare. Milioni e milioni di persone hanno già deciso di esserci di Valeria Marcato

“È

possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile? ” È con questa domanda che si apre la sfida dell’Expo di Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre e che sarà senza dubbio il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Expo sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. Ma non solo. Offrirà a tutti i visitatori la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e di scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, la città di Milano e il sito espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre.

il temA “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il Tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno dello sito espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse. La riflessione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

lA locAtion Con un’area di 1,1 milioni di metri quadrati, facilmente raggiungibile, progettata da architetti di fama internazionale, Expo è anche un’esposizione-giardino con più di 12 mila alberi, giochi d’acqua e un lungo canale che circonderà l’area. Sui due grandi viali principali, il Cardo e il Decumano, si affacciano i Padiglioni dei Paesi Partecipanti, piazze e aree comuni dedicati agli eventi e alla ristorazione. Il sistema a due assi serve a orientare il visitatore in modo molto semplice e intuitivo, ma organizza anche la partecipazione dei Paesi: la World Avenue (corrispondente al Decumano) è infatti l’affaccio di tutti i Padiglioni Self Built. Lungo il Cardo si distribuisce invece la partecipazione italiana. Il Decumano, sede dei Padiglioni nazionali dei Paesi, sarà una lunga teoria di esperienze e racconti architettonici, visivi ed esperienziali provenienti da ogni parte del pianeta, da cui si potrà partire per toccare con mano e assaporare i gusti delle diverse tradizioni enogastronomiche, facendo diretta esperienza del cibo e delle colture planetarie. Alle sue estremità sono collocati l’Expo Centre, composto di spazi per eventi al coperto, e la Collina Mediterranea.

Lungo il Cardo, delimitato a nord dall’anfiteatro sull’acqua della Lake Arena e a sud dall’Open Air Theatre, grande spazio per eventi all’aperto, si estende lo spazio espositivo dedicato all’Italia, intervallato da luoghi per la degustazione dei prodotti delle tradizioni enogastronomiche delle regioni italiane. Questi, oltre a distinguersi per l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti finali, svolgono la funzione di mettere in luce le migliori pratiche alimentari tradizionali del Paese ospitante. Nel luogo in cui il Cardo e il Decumano si intersecano si trova Piazza Italia, la grande piazza centrale dell’Expo, vicino alla quale sorge anche Palazzo Italia, il luogo deputato a ospitare durante l’Expo il raccordo istituzionale tra Paese ospitante e Partecipanti. Circondato dal Canale, elemento che ne caratterizza il paesaggio, il Sito dell’Expo segue dunque uno schema ortogonale molto intuitivo, nel quale architettura si unisce alla natura. Le costruzioni seguono criteri di efficienza energetica e sostenibilità nella realizzazione, smontabili e riutilizzabili alla fine dell’evento.

Al CENTRO Il VISITATORE

U

n’Esposizione Universale ha il compito di lasciare in eredità un’esperienza culturale, sociale, scientifica e tecnologica ed Expo Milano 2015 costruirà questa eredità prima di tutto grazie all’apporto dei suoi Partecipanti, cuore e anima dell’evento. Uno degli elementi innovativi e distintivi di Expo Milano 2015 è quello legato al concetto di “Visitor Experience”. L’Expo di Milano vuole essere “tradizionalE” e “innovativa” allo stesso tempo. Tradizionale perché si focalizzerà sul Tema della nutrizione in modo molto stringente e garantendo un vero approfondimento globale a fini educativi e di formazione alla sostenibilità del cibo buono, sano, sufficiente e sostenibile per il pianeta. Innovativa perché in tutte le forme chiarirà ai visitatori e alla comunità internazionale l’essenza di un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore.


sport intera x piazza 1 34 1 Sport Corri per Padova Aprile mese di grandi manifestazioni

Si corre la Maratona di S. Antonio, una sfida a pieni polmoni A

prile è il mese per eccellenza dei podisti padovani: è il mese della Maratona S.Antonio. Un evento consolidato e entrato a pieno titolo tra gli appuntamenti più importanti della città di Padova che ogni anno vede protagonisti della gara atleti di altissimo livello. Quest’anno la promettente keniana Githaiga, che debutta nella maratona dopo aver corso in un’ora 17’00 nella mezza, lo scorso anno a Praga, incrocerà la strada della campionessa italiana Claudia Gelsomino campionessa italiana di maratona 2014 dopo essersi imposta a Milano e in questa stagione già seconda alla Treviso Marathon. In campo maschile i keniani Kipkemboi e Kiprop saranno opposti a Giovanni Gualdi, deciso a salire di nuovo sul podio di Prato della Valle. Portacolori delle Fiamme Gialle, torna a Padova dopo aver colto

proprio qui, col secondo posto del 2010, il miglior risultato cronometrico in una maratona (2 ore 13’39”), per poi fermarsi ai piedi del podio nel 2013. Vedremo come appronterà i Kenyoti, come spesso accade, in prima fila. Il 26enne Robert Kipkemboi Kiplimo, terzo lo scorso dicembre alla maratona di Castéllon, in Spagna, col primato personale di 2 ore 12’03”, punta decisamente alla prima vittoria in una importante corsa su strada. Proverà a dire la sua anche il suo giovane connazionale Reuben Kiprop Kerio, un personale di 2 ore 26’05” realizzato nel 2014 a Kigali, in Ruanda, che questo atleta ventenne ha tutta l’intenzione di migliorare. “Un cast che mette assieme atleti esperti a giovani che hanno voglia di imporsi sulla scena internazionale” spiega Giampaolo Urlando, responsabile tecnico dell’evento.

TERZA MARCIA DI PASQUETTA A GAlZIGNANO TERME Nancy Githaiga

Claudia Gelsomino

Kerio Reuben Kiprop

Giovanni Gualdi

I

l popolo del Running ad Aprile oltre a ritrovarsi agli appuntamenti della CXP ha vissuto bellissime emozioni anche con la Terza marcia di Pasquetta a Galzignano Terme organizzata dall’A.D.S. Podisti Tribano. Un grandissimo successo decretato dalle oltre 2500 presenze.



36 2 Concerti e non solo in Veneto eVenti pagina a cura di graziano edi corazza

21 giugno - Treviso Elvis Days

bobbY solo

Treviso, dal 19 al 21 giugno 2015 al Bastione di San Marco attesi migliaia di fans. Spettacoli di auto americane, pin up e contest. Sul palco anche The Good Fellas e Di Maggio Bros. Ingresso gratuito Lo staff dell’Home Festival, promotore dell’Elvis Days, la tre giorni ad ingresso gratuito all’insegna del rock’n’roll del Re indiscusso Elvis, ha svelato l’ospite d’onore del festival. Lo chiamano l’Elvis Presley italiano e con “Una lacrima sul viso” raggiunse il successo internazionale, è Bobby Solo che domenica 21 giugno si esibirà sul palco trevigiano. 17 luglio 2015 - Castello Scaligero di Villafranca

continuA il successo del tour di fedez

Arena di Verona - 14 settembre 2015

dAVid gilmour - liVe 2015: tour in uK ed europA per lA primA VoltA in noVe Anni in itAliA solAmente per due dAte

sguArdo A nordest “liVe in trieste 2015” “lIVE IN TRIESTE 2015”, PRESENTATO Il PROGRAMMA DEI GRANDI EVENTI ESTIVI QUATTRO GlI APPUNTAMENTI NEllA CENTRAlISSIMA PIAZZA UNITÀ, PROTAGONISTI I MIGlIORI NOMI DEllA SCENA NAZIONAlE E INTERNAZIONAlE 23 GIUGNO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza Unità d’Italia

pAolo nutini

VENERDÌ 3 lUGlIO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza Unità d’Italia

DAVID GILMOUR, meglio conosciuto come chitarrista dei Pink Floyd, ha annunciato che sarà in tour in UK ed Europa a Settembre 2015. Il tour coinciderà con l’uscita del suo nuovo (e quarto) album solista. E’ dal 2006 che DAVID GILMOUR non intraprende un tour o pubblica un disco, l’ultimo “On An Island” si è posizionato ai primi posti della classifica dei dischi più venduti in Inghilterra. Dall’anfiteatro romano di Pula in Croazia avrà inizio, il 12 settembre, il tour europeo. Il 14 e il 15 settembre DAVID GILMOUR si esibirà rispettivamente all’Arena di Verona e al Teatro Le Mulina a Firenze. Poi sarà la volta della Francia, Germania e per concludere tre show consecutivi alla Royal Albert Hall di Londra il 23, 24 e 25 settembre.

festiVAl di mAJAno (ud) 2015

Angelo pintus

VENERDÌ 10 lUGlIO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza Unità d’Italia

fedez

Venerdì 24 luglio 2015

subsonicA Il rapper del momento sara’ in concerto al Castello Scaligero di Villafranca il 17 luglio! Verona

il Volo sAltA dAl 21 mAggio Al 21 settembre 2015 A VeronA

SABATO 11 lUGlIO 2015, inizio ore 21:30 TRIESTE, Piazza Unità d’Italia

il Volo

Venerdì 31 luglio 2015

litificA, tetrAlogiA degli elementi

Il concerto di Verona, inizialmente previsto per il 21 maggio, è stato rimandato ed è stata comunicata la nuova data. Il Volo sarà in concerto all’Arena il prossimo 21 settembre 2015 per consentire agli artisti di recarsi a Vienna – città che ospiterà la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest il 19, il 21 e il 23 maggio 2015.

A grande richiesta il “tetralogia degli elementi live” proseguirà in estate con 6 nuovi imperdibili appuntamenti: venerdì 31 luglio si accenderà l’area concerti del festival di Majano per l’unico live di Pelù, Ghigo e compagni in Friuli Venezia Giulia.

tutte le info: www.ecoveneto.it



dei nostri amici

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore

L’ESPERTO

A nimali

Tanti altri approfondimenti e notizie in più su

IL VETERINARIO

A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

L’uomo e il cane: un rapporto in equilibrio

Un UOMO e un CANE si incontrarono migliaia di anni fa per aiutarsi l’un l’altro, nel tempo poi hanno consolidato il rapporto di “scambio” reciproco che riscontriamo ancora oggi. L’uomo si prende cura del cane e riceve in cambio la sua compagnia ed una vasta gamma di aiuti nel lavoro. Tutti i cani trovano il loro equilibrio, la loro identità, il loro benessere nel profondo legame affettivo che instaurano con il loro padrone e con la famiglia in cui vivono. Per natura il cane è un animale socievole e come tale detesta la solitudine e ricerca la presenza fisica del suo capo branco, del suo punto di riferimento, del suo padrone.Un cane che nella sua primissima infanzia ( cioè nei primi tre mesi di vita) abbia pochi o nulli contatti con l’uomo, difficilmente diventerà un buon cane da compagnia. Sarà timido e pauroso con le persone e non svilupperà una totale dipendenza nei confronti del suo padrone. Ma anche un cucciolo sepa-

www.lapiazzaweb.it/category/animali A cura del Dottore Andrea Feliciati

Filariosi cardiopolmonare

Il ruolo del sottoscritto quale Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A. prevede che, con cadenza settimanale, si visitino i nuovi ospiti della struttura che provengono dal Canile Sanitario Tazzari precedentemente sottoposti a sterilizzazione ed a tutti i protocolli sanitari di routine. La preoccupazione maggiore nell’esaminare i libretti sanitari dei nuovi cani è il controllo dell’esito del test ematico per la ricerca di antigeni filaria. La filariosi è una patologia veicolata dalle zanzare che presenta una forma cardiopolmonare (causata da Dirofilaria immitis) ed una forma cutanea (causata da Dirofilaria repens). La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. Quasi tutti i proprietari di cani delle nostre zone conoscono la patologia che, nei decenni scorsi, quando i sistemi di prevenzione erano per lo più assenti, ha rappresentato sicuramente una delle principali cause di decesso dei nostri amici cani. Il parassita che provoca la malattia , Dirofilaria immitis, è un nematode le cui larve, entrate nel sistema circolatorio del cane punto da una zanzara, dopo vari stadi divengono vermi adulti (lunghi fino a 30 cm.) e si localizzano a livello di cuore ed arteria

rato dalla madre troppo presto (cioè a 4 / 5 settimane) ed allevato in casa può avere diversi problemi, per esempio un esagerato attaccamento al padrone con chiari episodi di gelosia o, nella maturità, uno scarso interesse sessuale nei confronti di altri cani. Esperimenti compiuti su cuccioli allevati con conigli o gatti hanno dimostrato talvolta una preferenza a convivere e preferire razze con cui sono cresciuti insieme. A livello strettamente personale ed in funzione della mia esperienza ritengo che i cani in generale non sono in grado di capire cosa è giusto o sbagliato. Il loro comportamento è legato all’istinto di razza a cui appartengono e alla conservazione della specie. Molti atteggiamenti sono già innati, un cucciolo sa sedersi, stare zitto, fermo, non mordere e ascoltare. Il compito quindi di un buon educato re è di metterlo in condizione di imparare quando e come attuare tali comportanti.

polmonare dove nel tempo causano danni sempre maggiori fino a portare al decesso dell’animale. I primi sintomi clinici della malattia sono tosse ed affaticamento dopo uno sforzo ma visto che insorgono quando la patologia è già in uno stadio avanzato, è importante eseguire periodici controlli sul sangue per una diagnosi precoce. La malattia, pur grave, è oggi curabile attraverso un trattamento che consente l’eliminazione delle filarie adulte. Compete al Medico Veterinario l’impostazione della terapia in base alla fase della malattia al momento della diagnosi. Ad ogni buon conto, dal momento che si tratta di una terapia non esente da rischi e che non cura, nel caso sia insorta, la miocardiopatia conseguente all’infestazione, è raccomandabile il ricorso a sistemi di prevenzione. Ad oggi, in commercio esistono diversi farmaci efficaci nei confronti delle forme larvali di filaria. Non trattasi di un trattamento vaccinale ma di una terapia nei confronti delle larve che infestano l’animale volta ad impedire il loro sviluppo in forme adulte. Personalmente, considerato che la nostra è una delle zone a più alto rischio filaria, si consiglia di effettuare il trattamento da Aprile a Dicembre.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

www.dogtrainerpadova.it - dogtrainerpadova@gmail.com - tel: 329 1605558

ADOTTAMI

centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery 3 NERONI 2 maschi e una femmina, taglia media di circa 1 anno e mezzo. Portati in rifugio da cuccioli, dopo essere stati recuperati da tragica storia. Hanno un carattere difficile e non si fidano delle persone. Vogliamo provare a trovare delle persone pazienti che sappiano aiutare queste creature. BIANCA NEVE Sono 2 sorelle, mix labrador, nate a marzo 2014. Taglia media, circa kg.25-30, in cerca della loro seconda possibilità. Due meraviglie di pelose dentro una gabbia. Chiediamo aiuto per loro.

BUFALO Maschio, taglia medio-contenuta, di circa 12 kg. Carattere buono e socializzato. Bufalo ha circa 3-4 anni, vissuti sempre in famiglia tra coccole, giardino e divano. Poi è stato abbandonato. Bisogna trovare casa a questa creatura.

CIN CIN Sono due cuccioli di solo 2 mesi, futura taglia piccola, max kg 6-8. Ora aspettano una casa e dei padroni affettuosi. Cin-cin sono 2 fratellini maschi.

JOLLY Maschio giovane, circa 1 anno, taglia contenuta di circa 10-12 kg. Un pelosetto tutto amore e coccole. Dinamico, da cucciolo che si rispetti, coccolo e caratterialmente buono. Jolly ha un abbandono alle spalle ed attualmente vive dentro una gabbia. Restituiamo dignità a questa creatura. MERINGA Femmina di circa 6-8 anni, taglia medio-piccola, circa kg.10-12. Meringa è dolcissima. E’ stata recuperata da una situazione altamente disagiata assieme ai suoi piccoli. Ora sono tutti al sicuro, ma un canile non è una casa… Meringa ha dovuto lottare per sopravvivere ed ha un orecchio tagliato, ma non importa: è bellissima ugualmente. Per Meringa pretendiamo il meglio. Cerca casa per dare e ricevere amore.

per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - tel. 3289620233

CIRO Maschio, taglia piccola, circa kg 10, di circa 6-8 anni. Carattere equilibrato, adatto per tutti i contesti famigliari. Ciro arriva dal canile sanitario dove ha trascorso molti mesi in attesa che i proprietari si facessero vivi. Il tempo è passato e per lui si sono aperte le porte del canile. Ciro dev’essere operato ad una zampetta perché ha legamenti e crociati rotti. Per lui cerchiamo famiglia amorevole che possa accoglierlo con amore. ROSA Femmina di circa 2 anni, taglia medio-contenuta, circa kg.10. Questa creatura è stata recuperata in mezzo al fango, in allattamento, con pochissimo latte e dei cuccioli. Rosa ha un carattere mite, buono, coccola e tanto dolce. Dopo lo svezzamento dei suoi cuccioli Rosa cerca casa. Verrà sterilizzata, chippata e vaccinata.

per partecipare a questa rubrica scrivete a: redazione@givemotions.it - tel. 049 8704884




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L’Editoriale Idee nuove per un Mondo che caMBIa

dott. Alessandro de Carlo*

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La salute vale oro così come il medico a cui ci si affida Sentire bene è importante per poter vivere ogni momento della nostra vita Continua a pag. 43

Il riposo: i benefici e le posizioni del sonno Continua a pag. 43

uante volte ciascuno di noi si sente “a corto di idee”, in ritardo in un mondo che va veloce, in difficoltà nel trovare soluzioni per i propri problemi quotidiani, lavorativi, familiari, relazionali? La risposta migliore in queste situazioni, molto spesso, è già dentro di noi. Il problema è farla emergere, liberarsi dalle abitudini che possono frenarci, liberarci da situazioni in cui non si vedono vie di uscita. Questo tipo di condizione è tutt’altro che patologica, anzi, è “normale” ed estremamente frequente: il problema spesso risiede nelle routine, in modalità di pensiero radicate che non sono facili da cambiare in breve tempo e da soli, nelle pressioni sociali. La psicologia, in questi casi, può venire in aiuto con interventi non invasivi ma di supporto alle risorse già esistenti, ad esperienze già maturate, a soluzioni già applicate a contesti diversi. Troppo spesso infatti le persone sono dei “giacimenti” di risorse che rimangono sconosciute, inesplorate, quando invece potrebbero essere portate alla luce, con l’aiuto di un professionista psicologo esperto, anche senza un grande sforzo. Liberare ciò che già è dentro di noi, dunque, con una metodologia di dialogo riguardo alla propria quotidianità, ai propri valori, ai propri desideri, con una finalità trasformativa orientata a portarci a realizzare il tipo di attività, di relazioni, di vita che desideriamo, non necessariamente quello che viviamo nel presente. La psicologia a servizio delle idee nuove, dunque, in un mondo che va veloce. Per questo oggi è fondamentale che ciascuno diventi un innovatore, nel proprio ambito lavorativo, relazionale, familiare, anche per uscire dalla stagnazione che caratterizza tanti aspetti della vita sociale italiana.

*Presidente dell’ordine degli Psicologi del Veneto

Trattamenti laser refrattivi: Lasek Continua a pag. 44


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Consulenza scientifica SONNO - Riposo Dormiflex - via del Commercio ,12 località Borsea - Rovigo tel.0425474954 - Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera ve tel 041922692 - www.dormiflex.it

Udito Dr.ssa Anna Roversi Filiale di Adria 648 Corso Mazzini, 56 45011 Adria (RO) Tel e fax 0426 908042

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PSICOLOGIA PSICOTERAPIA Dott.ssa Antonella Tinti Psicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia - Cell. 339 3859333 Riceve su appuntamento nei Poliambulatori: - “RovigoMedica” a Rovigo - “San Giusto” a Portoviro (RO)

Psicoterapia-LogopediaNeuropsicomotricità-Pediatria Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) info.centroABC@gmail.com

Oftalmologia Dott. Massimo Camellin: Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357 mail: segreteria@sekal.it web: www.lasek.it

Medici con lo stetoscopio in valigia Più di 2000 Medici all’anno scelgono di lavorare all’estero

L’intervento La scheda odontoiatrica e le regole da seguire

di Dott. Bruno Noce*

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L’Editoriale

a scheda odontoiatrica, generalmente in formato cartaceo, riporta un disegno stilizzato delle arcate dentarie, in cui vengono segnalate patologie e trattamenti, seguiti da uno spazio per le annotazioni in forma di diario clinico. Dal punto di vista giuridico la scheda odontoiatrica e’ un semplice promemoria dell’attività diagnostica e terapeutica svolta, ad uso esclusivo dell’odontoiatria; e’ paragonabile ad una scrittura privata e come tale: non è soggetta a nessun requisito formale di compilazione; non vi è obbligo di conservazione; la presenza di errori, omissioni ed alterazioni non configura ipotesi ne’ di falso ideologico, ne’ di reato di falso in atto pubblico. Per quanto riguarda la circolazione, la scheda può essere consegnata: al paziente stesso; alle persone fornite di delega ed all’autorità giudiziaria; la non restituzione a fronte di una richiesta non determina responsabilità, in quanto non vi è l’obbligo dell’archiviazione, ne’ quello della conservazione. La compilazione della scheda odontoiatrica, tuttavia, va fatta con particolare diligenza annotando: giorno della prestazione (nel caso in cui il paziente non si presenti all’appuntamento terapeutico e’ bene annotarlo comunque indicando la motivazione dell’assenza); trattamenti terapeutici effettuati; qualsiasi annotazione utile al sanitario. Cio’ in considerazione del fatto che, soprattutto in materia di responsabilità civile, rappresenta un importante mezzo di difesa legale mentre la sua mancanza o non corretta tenuta determina nel giudice l’impressione di negligenza ed imperizia dell’odontoiatra ai fini dell’addebito di un’eventuale responsabilità. Difatti la scheda odontoiatrica può essere richiesta nel contenzioso giudiziario per diverse finalità che sono: per ricostruire la cronologia dei fatti in caso di discordanti versioni dei fatti tra le parti; per determinare lo stato anteriore e quindi la validità della diagnosi e del progetto terapeutico, nonché escludere o quantificare lesioni correlate da nesso di casualità con le prestazioni; per valutare la corretta esecuzione del l’iter terapeutico e distinguere le complicanze dagli errori; in caso di contestazione in materia di consenso alle cure e di corrispettivo. Per ultimo va precisato che la scheda odontoiatrica, rappresenta comunque un obbligo deontologico: “ La cartella clinica deve essere redatta chiaramente, con puntualità e diligenza, nel rispetto delle regole della buona pratica clinica e contenere, oltre ad ogni dato obiettivo relativo alla condizione patologica ed al suo decorso, le attività diagnostico-terapeutiche praticate”.

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di Francesco Noce*

ono stati 2363 i Medici che hanno chiesto l’attestato per il riconoscimento dei titoli per lavorare all’estero nel 2014, contro i 1000 dell’anno precedente ed i 396 di soli 5 anni prima e il trend è in continua crescita. Scappano da un paese che, dopo 11 anni di preparazione fra corso di laurea e specializzazione per diventare bravi professionisti non sa offrire di meglio che posti di precariato e bassi stipendi in un contesto di lavoro difficile e sempre più impegnativo, con l’obbligo di provvedere ad una assicurazione professionale costosa, ed in cui le cause facili e quasi sempre ingiustificate possono metterli alla gogna proprio all’inizio della loro carriera. Fuggono dall’Italia, spesso malvolentieri, abbandonando famiglia, affetti, amicizie, contesto sociale, verso paesi che offrono loro stipendi adeguati, prospettive di carriera, più tranquillità e serenità per un lavoro difficile e impegnativo e con una considerazione sociale che da noi si è molto affievolita. Le difficoltà iniziano fin dalla formazione post laurea, mentre ogni anno si laureano in Italia circa 10.000 medici, solo 5000 sono i posti per le borse di studio per i corsi di specializzazione (altri 5-6 anni di preparazione) e 1000 le borse di studio per il corso per diventare medici di famiglia. Cosicché 4000 medici ogni anno vengono esclusi, per cui o ritentano l’anno successivo, o si dedicano a medicine alternative (con quali prospettive?), o vanno all’estero. Ma anche dopo la specializzazione le cose non sono facili: negli Ospedali il blocco del turn over non permette nuove assunzioni, nonostante le carenze di personale medico di famiglia dovendo, nell’attesa di pazienti che ti scelgano come medico di fiducia, sostenere solo spese di ambulatorio, di personale e di gestione dello studio professionale. All’estero invece i nostri laureati e specializzati sono ricercati. Assommano a più di 150.000 euro i costi, supportati dalle famiglie e dalla società, per preparare un bravo medico e sempre più spesso giungono all’Ordine dei Medici di Rovigo, così come agli altri Ordini del nostro Paese, richieste di medici da parte di altre Nazioni, le quali offrono contratti vantaggiosi, quasi nemmeno paragonabili ai nostri, e condizioni e prospettive di lavoro veramente attraenti. La tendenza è in crescita perché all’estero “comprano” volentieri i nostri medici e, senza costi per prepararli. Ormai non vi può essere più alcun indugio per provvedimenti atti a sistemare questa situazione.

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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Sentire bene è importante per poter vivere pienamente ogni momento della nostra vita L’unica proposta valida ed efficace rimane pertanto la prevenzione, la migliore arma è il controllo dell’udito

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na volta che le nostre cellule sensoriali acustiche sono distrutte, perché, ad esempio, siamo stati esposti a rumori intensi o per l’aumentare dell’età o per il sommarsi di patologie quali diabete ed ipertensione arteriosa, la sola possibilità terapeutica è l’applicazione degli apparecchi acustici. La protesi acustica viene definita secondo il Nomenclatore Tariffario delle Protesi come “dispositivo esterno indossabile, che ha la funzione di amplificare e/o modificare il messaggio sonoro, ai fini di una correzione del deficit uditivo conseguente a fatti morbosi congeniti o acquisiti, avente carattere di stabilizzazione clinica”. Protesi, deriva dal greco e significa porre avanti, portare ad un livello superiore , migliorare la situazione di partenza dell’individuo. Oggi utilizzando la tecnologia digitale, la protesi acustica non è più un oggetto antiestetico che sottolinea la presenza di un deficit ora è un supporto indispensabile al miglioramento della qualità di vita e la sua prescrizione deve essere effettuata dallo specialista Otorinolaringoiatra e/o Audiologo. E’ poi responsabilità dell’Audioprotesista, il tecnico, che seguendo le indicazioni dello specialista e dopo aver a sua volta eseguito colloquio e indagini che proporrà la soluzione più adatta alla persona tenendo in considerazione anche aspetti extrauditivi quali le preferenze estetiche e le abilità manuali. Il prodotto selezionato e personalizzato in base alle esigenze uditive del paziente consentirà allo stesso di “rieducarsi “ gra-

dualmente alle nuove sensazioni uditive prodotte dall’apparecchio Dott.ssa Anna acustico e gli farà riscoprire suoni Roversi e rumori dimenticati. In questo percorso l’Audioprotesista, attraverso un percorso di counselling (parola anglosassone che si può liberamente tradurre con il verbo “consigliare”; intendendo in senso lato l’attività di informazione, supporto, sostegno, aiuto, guida che ogni professionista deve fornire al paziente come parte integrante degli atti professionali tipici della figura) si mette al fianco non al posto del paziente E’ con il paziente. Lo aiuta nel processo, non breve e semplice, di adattamento biologico ( miglioramento dell’attività cellulare) , la protesi svolge una vera e propria azione terapeutica in quanto l’orecchio “deficitario” riceve stimoli utili per preservare gli elementi neuro sensoriali ancora funzionanti. E’ al fianco del paziente anche nell’adattamento relazionale, che è influenzato da molte variabili come lo stato di salute, l’ambiente di vita, il carattere del paziente, nonché spesso la non accettazione degli apparecchi acustici da qui un atteggiamento critico e spesso causato da scarsa informazione. dott. Ssa Anna Roversi- Amplifon Filiale di Adria 648 Corso Mazzini, 56 - 45011 Adria (Ro) tel e fax 0426 908042

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il riposo: i benefici e le posizioni del sonno

Consulenza scientifica

i BENEFiCi DEL sONNO Mentre dormiamo, l’ipofisi rilascia grandi quantità di ormoni della crescita, i muscoli si rilassano, la temperatura delUdito corpo si abbassa e varie parti del cervello si fermano dr.ssa Anna Roversi o rallentano. Queste funzioni fisiologiche fanno del sonno Filiale di Adria 648 un elemento in grado di ringiovanire il corpo e la mente. Mazzini, Di conseguenza, chi soffre Corso di disordini del sonno56 o riposa 45011 Adria (Ro) almale, potrebbe incorrere in numerosi effetti collaterali: teleedelle fax capacità 0426 908042 terazione della concentrazione di lavoro, percezione limitata, irritabilità, nervosismo. E, a lungo termine, depressione o stati di allucinazione. Il materasso: il protagonista del buon riposo. La qualità del sonno è senza dubbio proporzionale alla qualità del materasso, sopra al quale una persona trascorre circa un terzo della propria vita. Garantire al proprio corpo un sonno sano, significa soddisfare quattro requisiti fondamentali. Mantenere l’allineamento della spina dorsale. Un materasso troppo duro provoca una forte pressione solo su alcune zone del corpo. Quando è troppo morbido, invece, si creano avvallamenti a cui la spina dorsale è costretta ad adattarsi. Un buon materasso si uniforma alle curve del fisico, fornendo un sostegno adeguato. Diminuire la pressione sulla superficie del corpo. Un materasso che si adatta alla forma del corpo distribuisce, al tempo stesso, il peso in modo uniforme. Questo favorisce la circolazione del sangue e permette al corpo di rilassarsi raggiungendo un sonno profondo. Si garantisce così il riposo e il recupero psicofisico. Regolare la temperatura del corpo. Mentre dormiamo il corpo rilascia umidità. Questo potrebbe interferire con la normale regolazione della temperatura. Un’imbottitura di lana è in grado di assorbire e al tempo stesso disperdere l’umidità fino a un terzo del suo peso, favorendo la creazione di un ambiente asciutto, condizione ideale per un sonno

Moderni ausili diagnostici in parodontale Ilprevenzione dentista di famiglia: La prevenzione è fondamentale per evitare malattie La cura ortodontica nella persona adulta ha lo scopo primario societa’ occidentale nel ella ripristino di un equilibrio e un’armonia funzionale attuale, la spesa per te-

profondo. Ridurre gli allergeni nocivi. La presenza all’interno del materasso di acari della polvere o muffe può essere la causa di problemi respiratori. L’utilizzo di materiali antimicrobici, garantisce una buona resistenza agli acari e una soluzione a problemi allergici. LE POsiZiONi DEL sONNO Assumere una posizione di riposo corretta significa garantire il giusto sostegno alla spina dorsale e assicurare una buona circolazione sanguigna. Posizione sul fianco. La posizione sul fianco diminuisce la pressione esercitata sulla schiena, ma al tempo stesso limita la circolazione nelle aree del corpo su cui si concentra il peso. Un materasso più morbido è in grado di sostenere le curve e ridurre al minimo i punti di pressione, mantenendo collo e spina dorsale correttamente allineati. Questa posizione è indicata per chi soffre di osteoartrite, problemi alla spina dorsale o alle anche. Posizione supina Indicata per le persone che soffrono di dolori alla parte inferiore della schiena, la posizione a pancia in su favorisce il rilassamento degli organi interni. È consigliabile posizionare un cuscino sotto le ginocchia, in questo modo la pressione sul nervo sciatico diminuisce e la spina dorsale è in grado di seguire la sua curva naturale. Posizione prona. Secondo alcuni esperti, questa posizione provoca pressione al collo e alla parte inferiore della schiena. Riposare su un materasso più duro, posizionando un cuscino sotto l’addome, contribuisce a mantenere allineata la spina dorsale. StUdio dEntiStiCo dormiflex dr.Commercio Massimiliano,12 Veronese - via del località Borsea Studio dentistico Rovigo tel.0425474954 Via Giacomo Matteotti - Este(Pd) - Via Brunacci 10 zona Panorma tel. 0429 601485 Marghera (Ve) tel 041922692 studioveronese.m@libero.it - www.dormiflex.it

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Consulenza scientifica

Ortodonzia

N C

rapie odontoiatriche resta onsiderare unanonostante dentatura malposizionata come fatto risultata appropriata. in costante ascesa, puramente estetico, il problema sopratUna semplice “macchinetta” per raddrizzare i denti, o la l’incidenza di carie con sottovalutando tutte tutto in periodi di difficoltà economiche, è uno degli meglio per indirizzarli nella loro giusta posizione e inclinale possibili sequele (devitalizzaerrori che continuano ad essere compiuti dalla maggior parte zione, qualora applicata in età scolare, può essere accettata zione, protesizzazione per perdelle persone. come un gioco o quasi una moda dal bambino. dita dell’elemento dentale) sia Ma anche da molti dentisti. Sarà in tal modo possibile evitare più ingombranti e coin diminuzione. A far lievitare i E’ risaputo infatti che un professionista che non si ocstosi interventi in quell’età dell’adolescenza che da sempre costi sono le spese per malatcupa di problemi ortodontici nella sua pratica professionale, viene considerata critica per le implicazioni conseguenti il tia parodontale(comunemente tenderà a sottostimare un problema realmente presente. mutamento fisiologico del proprio corpo e lo sviluppo di magconosciuta come piorrea) con i relativi Altri test, analizzando sempre la saliva giori rapporti interpersonali. La cura ortodontica nella persona adulta ha lo scopo esborsi per terapie conservative o chirur- del paziente ci permettono di valutare la infattipotenzialmenun bambino in età scolare è spesso interessato primario ripristino di un equilibriofino e un’armonia funziogiche nel nel trattamento conseguente, a presenza nel suo DNASe di geni in una sorta di gioco collaborativo tra se stesso, il dentista nale che favorisce la preservazione del parodonto (osso e perdita dell’elemento malato e susseguente te implicati nell’insorgenza di parodontopae i genitori, un gioco nel quale ciascuno riveste un proprio gengive) con il conseguente mantenimento della stabilità di protesizzazione con tecniche tradizionali o tia e quindi la sua suscettibilita’ di perdere ruolo, il ragazzo o la ragazza adolescente alle sue prime ogni singolo dente. implantari. i denti. esperienze sociali troverà Esistono al giorno d’oggi, metodiche di intervento che Risulta evidente che la prevenzione Tutti questi ausili e altri che stanno arri-nell’apparecchio ortodontico quasi qualcosa consentono il mantenimento dell’estetica anche durante il una dicostrizione, diviene fondamentale per evitare la malat- vando ci permettono indirizzareun meglio le di imposto e limitante. Prima si interviene, minori sono i costi e le ripercussioni trattamento attivo. tia del parodonto (tessuto di sostegno del nostre terapie. psicologiche. E i risultati sicuramente più certi e rapidi. E fino a essere completamente invisibili. (metodiche dente). Resta inteso che nulla di quanto detto ci Il consiglio Invisalight e Nuvola soprattutto). La tecnologia ci mette a disposizione permette di abbassare la guardia e di evitatuo dentista ti consiglia di sottoporti a infatti la tecniche motivazione che costi induce re a rifiutare negliSpesso ultimissimi mesi che con i normaliunpresidi perIl l’igiene orale,dile famiglia reuna visita dentistica con particolare attenzione da porre alla tale trattamento, è il timore di apparire agli altri con la bocca modesti e tecniche nn invasive ci permet- golari visite e sedute di igiene professionale invasa da placchette e fili metallici, certamente antiestetici. possibile esistenza di problemi di natura ortodontica e, sotono di diagnosticare la predisposizione dal nostro dentista di fiducia. prattutto, consiglia a chi è genitore, di accompagnare i proMa la questione ortodontica si pone soprattutto nei sogdei nostri pazienti di contrarre la malattia pri figli ad un tale tipo di visita per evitare l’insorgenza del getti in età evolutiva-adolescenziale e, in modo particolare dr. Massimiliano Veronese parodontale. futuro di problemi più complessi e sicuramente più onerosi. nell’età pediatrica della scuola primaria, laddove un tale tipo Studio dentistico Alcuni test analizzando la saliva, test di trattamento assume valenzadiintercettiva Il dott. Giuseppe Bertolini riceve presso lo studio in Largo Via Giacomo Matteotti - Este(Pd) microbiologici, ci permettono valutare lae di prevenzione. Mai, come in questa occasione, la frase molto usata Cappellini 1 a Rovigo (tangenziale Est di fronte alla Cittadeltel. 0429 601485 presenza di ceppi di batteri potenzialmente edannosi. spesso abusata che “ prevenire è meglio chestudioveronese.m@libero.it curare” è la socio sanitaria) tel 0425 168.01.70

Dott. Giuseppe Bertolini Medico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria

Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 349-6299110 drbertolini@libero.it www.ildentistaperte.it

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a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.


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Centro ABC, apprendimento e benessere consapevole Chi siamo Il Centro ABC – Apprendimento e Benessere Consapevole - nasce dall’esperienza pluriennale di alcune professioniste in ambito riabilitativo e terapeutico per l’età evolutiva, adolescenziale, adulta e geriatrica. Si è creato da una sinergia di un gruppo di professionisti che desiderano collaborare per offrire servizi in grado di rispondere alle più diverse richieste di intervento psicologico e riabilitativo, di crescita personale e di sviluppo della persona, ponendosi come un punto di riferimento sicuro e affidabile, in grado di rispondere alle sue domande e ai suoi bisogni immediati, in modo globale senza dover passare da un ambulatorio all’altro, attraversando spesso tutta la provincia o addirittura dovendosi rivolgere ad altre regioni. Il nostro obiettivo è quello di aiutare le persone a migliorare la propria qualità della vita attraverso un cambiamento attivo, concreto e realizzabile. Il Centro offre diversi tipologie di servizi rivolte alla prima infanzia, adolescenza e alle loro famiglie e alla persona adulta in modo olistico.

i nostri servizi

SERVIZI DI DIAGNOSI, TERAPIA ED INTERVENTO In ambito psicologico, logopedico, neuropsicomotorio, pediatrico

Giornata dedicata RIFLESSOLOGIA PLANTARE E REIKI SABATO 9 MAGGIO 2015 Per info: ell. 3358386277 Apprendere Attraverso la Mediazione GLI STRUMENTI DEL METODO FEUERSTEIN E IL POTENZIAMENTO COGNITIVO MARTEDì 12 MAGGIO 2015 Per info: ell. 3358386277

Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) info.centroABC@gmail.com

Dott.ssa Alessia Tomii, logopedista, educatore professionale,facilitatore PSYCH-K, coach per lo studio e mediatrice PAS. Cell.3358386277 - Formazione: laurea in Logopedia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Padova Anna Lucia Riberto, logopedista, tutor per lo studio e mediatrice PAS. Cell. 3402542013 - Formazione: diploma universitario in Logopedia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Padova.

Dott.ssa Sara Maria Campo, neuropsicomotricista Formazione: laurea in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze. Cell. 328 6822152 Dott.ssa Zambon Chiara:Pediatra Formazione: laurea in Medicina e Chirurgia, specialista in Pediatria presso l’unità ospedaliera Borgo Roma di Verona. Cell.328 4574411

Il Centro collabora con una pluralità di professionisti che si occupano del benessere olistico della persona:omeopata, operatori shiatsu, di riflessologia plantare e di reiki, erborista, longevity coach.

Trattamenti laser refrattivi: Lasek

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primi trattamenti laser refrattivi risalgono nello strato di collagene che da la forma alla ai primi anni 90. Da allora molta strada è cornea stessa. Nella PRK (primissima tecnica stata fatta soprattutto per quanto riguarda applicativa) l’epitelio viene eliminato con una la tecnologia laser. Sostanzialmente i difetti spatolina e successivamente al trattamento di refrazione sono miopia ed ipermetropia laser si attende la ricrescita di quest’ultimo e a questi può sovrapporsi l’astigmatismo. (3-4 giorni); in questo periodo l’occhio è Nella miopia l’occhio è un po’ più lungo del infastidito dalla presenza di una abrasione. normale (ad ogni mm corrispondono circa Il Dr. Massimo Camellin Nella Lasik la cornea viene tagliata con una 3 diottrie di difetto) e la messa a fuoco è lama vibrante o con un laser ed il trattamento limitata ad una determinata distanza, tanto minore quanto effettuato all’interno della cornea. Il flap creato viene poi è maggiore la miopia. Per esempio ad una diottria di miopia riposizionato. Lo svantaggio di questa tecnica è l’indebolicorrisponde una messa a fuoco di un metro (oltre questa mento strutturale permanente, mentre il vantaggio è il poco distanza l’immagine si sfuoca progressivamente) mentre dolore ed il veloce recupero visivo. Nella LASEK (Camellin a 10 diottrie corrisponde una distanza di soli 10 cm. Pur 1998) l’epitelio viene scollato con una soluzione alcolica e essendo considerata lieve una miopia di 3 diottrie, questa successivamente al trattamento si riposiziona sullo stroma comporta una forte limitazione funzionale in quanto la trattato. Il nuovo epitelio crescerà sotto quello vecchio e lo messa a fuoco è limitata a 33cm. Nell’ipermetropia invece sostituirà progressivamente. I vantaggi sono un minor fastil’occhio è più corto e generalmente abbiamo a che fare dio postoperatorio ed una minor reazione infiammatoria. Si con difetti più modesti (l’ipermetropia generalmente è al di tratta quindi di una tecnica intermedia tra PRK e Lasik con sotto delle 3 diottrie anche se esistono casi con 10 diottrie un basso rischio di complicanze. Entrambe queste tecniche di ipermetropia). L’astigmatismo è un’anomalia di curvatura citate sono comunque utilizzate ed ogni chirurgo decide in della cornea che costituisce la prima lente dell’occhio che relazione al caso ed al paziente. Per concludere dunque invece di essere sferica, risulta fatta come un pallone da rug- possiamo affermare che il laser ad eccimeri ha raggiunto by. Possiamo quindi avere astigmatismo associato a mio- una maturità tecnica ed un’esperienza a livello mondiale pia o ad ipermetropia, mentre ovviamente non possiamo di assoluto rilievo. Ovviamente si possono operare pazienti avere miopia associata ad ipermetropia in quanto si tratta che abbiano superato l’età adolescenziale in cui i difetti di difetti opposti! Con un trattamento laser noi possiamo miopici possono ancora modificarsi. operare miopia, ipermetropia ed astigmatismo, mentre per Dott. Massimo Camellin: la presbiopia la problematica è più complessa. Il Laser ad ecVia Dunant, 10 - Rovigo cimeri vaporizza il tessuto e quindi permette di modificare la tel. 0425 411357 forma della cornea per consentire la messa a fuoco. Questa mail: segreteria@sekal.it vaporizzazione non avviene sulla superficie che è ricoperta web: www.lasek.it da una pellicina (epitelio) che si riforma ogni settimana, ma

I LABORATORI: CREATIVITA’ SOSTENIBILE

La ricerca scientifica prova che il fare, l’agire e il creare sono un valido supporto alla crescita, alla maturazione psicologica, cognitiva e affettiva del bambino e del ragazzo. Con questo obiettivo sono stati ideati: Laboratori Emotivi - Laboratori Espressivo Creativi - Laboratori per l’Apprendimento Creativo. Le esperienze dei laboratori vissute all’interno di uno spazio predefinito e protetto, coinvolgono il bambino, sostenendolo ed incentivandolo, a sperimentare, creare e rappresentare i propri contenuti fantastici e vissuti emotivi.

CORSI DI AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI

Corsi rivolti agli insegnanti sulle tematiche relative all’apprendimento e al benessere consapevole della persona.

SPORTELLO ASCOLTO

Si tratta di uno sportello di consulenza rivolto ai genitori e ai docenti nell’ottica di promuovere una cultura dell’ascolto e la sinergia educativa scuola-famiglia.

SERATE A TEMA

Le figure professionali del Centro ABC Dott.ssa Roberta Ferrari, psicoterapeuta e psicodrammatista. Formazione: laurea in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova. Cell. 3478035426

SERVIZIO DI FORMAZIONE

Per insegnanti, genitori, chiunque abbia un ruolo educativo o desideri migliorare se stesso.

Genitori non si nasce, ma si diventa... e ogni tappa di sviluppo del bambino inevitabilmente porta il genitore a confrontarsi con nuove sfide educative. Gli incontri vogliono essere un momento di riflessione su tematiche che riguardano tutte le famiglie, un momento dove ricevere chiarimenti su cosa è tipico dell’età e cosa può essere segnale di disagio, incoraggiare ad avvalersi di strategie pratiche che possono essere utilizzate nella vita di tutti i giorni.

PROGETTI PER LE SCUOLE, GLI ENTI E LE AZIENDE

• Progetto SCREENING PSICOLINGUISTICO per la valutazione delle competenze psicolinguistiche del bambino dai 4 ai 6 anni. • Progetto “STRATEGIE DI MEMORIA - Come migliorare la propria memoria attraverso l’apprendimento di un metodo distudio efficace, veloce, sicuro e divertente” • Progetto STRUMENTI del METODO FEUERSTEIN per il potenziamento cognitivo - Apprendere attraverso la mediazione. • Progetto MAPPE CONCETTUALI E MENTALI - Come utilizzare il più potente strumento di accesso alle tue straordinarie capacità di pensare, creare, studiare, organizzare • Progetto CONOSCO IL MIO CORPO DEFINISCO ME STESSO: percorso di psicomotricità • Progetto EMOZIONI IN GIOCO: percorso di alfabetizzazione emotiva per sviluppare l’intelligenza emotiva

Attacchi di Panico? Si Guarisce! E’ un disturbo che colpisce sempre più persone. Ma si può curare con la Psicoterapia

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li Attacchi di Panico, si manifestano con l’improvvisa insorgenza di un’intensa ansia, paura o terrore, spesso associati con sentimenti di paura di morire, di avere un infarto, di perdere il controllo, di svenire. I sintomi più comuni esperiti durante l’attacco sono: dispnea (difficoltà a respirare), tachicardia, dolore o malessere toracico, sensazione di sentirsi soffocare, stordimento, vertigine, confusione mentale, vampate di calore o sensazioni di freddo… Gli attacchi di solito durano una decina di minuti, molto raramente ore. Ma il paziente ha un senso dilatato del tempo in quella situazione, e anche pochi minuti…sembrano ore!!! Spesso non viene subito diagnosticato come tale, e il paziente, che spesso finisce al Pronto Soccorso, viene sottoposto ad accertamenti, soprattutto della funzionalità cardiaca. Il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) non và trascurato. L’ideale sarebbe incominciare al più presto una psicoterapia, per capire che cosa, dei vissuti inconsci o delle situazioni della vita reale del paziente, l’abbia generato. Talvolta, ma non sempre, specie all’inizio della psicoterapia, può essere utile anche un supporto farmacologico. Il ripetersi di questi Attacchi infatti, porta a condizionare sempre più la vita del paziente, che vive in continua attesa che ciò possa accadere di nuovo (Ansia Anticipatoria). Questo comincia a limitare sempre più gli spostamenti della persona e il frequentare i luoghi o

le situazioni in cui è avvenuto l’Attacco, fino al rischio, di impedirgli una vita normale nell’ambito relazionale e anche lavorativo. Tutto ciò può portare, come conseguenza, anche alla depressione. Nel percorso di Psicoterapia, si prendono in considerazione tutti gli aspetti della vita del paziente, e non solo per risolvere ciò che ha generato l’Attacco di Panico, ma anche per dare al paziente un benessere ed un equilibrio maggiori, per affrontare poi gli inevitabili problemi che la vita riserva a ciascuno. Dott.ssa Antonella Tinti dott.ssa Antonella tinti Psicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia - Cell.339 3859333 - “Rovigo Medica” Via Einaudi, 82 Rovigo (0425/474769) - “Poliambulatorio San Giusto” Via Mazzini, 48/A - Porto Viro (0426/324194) antonella.tinti@ordinepsicologiveneto.it

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A tavola 47 2 La rubrica di cucina CRESPELLE D’AVENA AGLI SPINACI E PROSCIUTTO COTTO SU BESCIAMELLA AL PARMIGIANO Con tutte le uova collezionate durante le feste pasquali, non si poteva non pensare di preparare delle ricche crespelle. Una ricetta tutta primaverile e che ancora ci sentiamo di classificare come confort food. Tutti sapori dolci nella preparazione: in primis gli spinaci, che abbiamo insaporito con la cannella ed ai quali abbiamo aggiunto la quasi scontata uvetta sultanina; anche la farina d’avena, utilizzata nell’impasto delle crespelle ed aromatizzata con la noce moscata, tuttavia ha fatto la sua parte rendendo la ricetta più delicata e digeribile. La besciamella a base di farina d’avena e latte di soia è stata ulteriormente insaporita con il parmigiano, per noi il formaggio che meglio si sposa con la verdura scelta per il ripieno. Un piatto unico ricco e cremoso, senza aggiunta di grassi ma tutto vegetale, e che ben si presta per iniziare ufficialmente le cene di primavera.

Ingredienti per 6 crespelle Per le crespelle 80-100g circa farina d’avena 1 uovo latte di soia noce moscata sale Blu di Persia Per la farcia 1100g spinaci freschi in foglie 70g prosciutto cotto 1 spicchio aglio 1 cucch crusca di grano 2 cucch uvetta sultanina

1 cucch gomasio cannella olio evo Per la besciamella 300ml latte di soia 15g farina d’avena 15g farina di riso formaggio parmigiano grattugiato 1 cucch olio evo noce moscata sale Blu di Persia

Procedimento Preparare l’impasto per le crespelle: sbattere l’uovo con il sale, unire la farina d’avena ed amalgamare bene con una frusta, aiutandosi con un pò di latte di soia; insaporire il composto con noce moscata e lasciar riposare almeno 30 minuti. Preparare la besciamella: scaldare un cucchiaio d’olio in un pentolino, unire le farine, la noce moscata ed il sale; piano piano bagnare con il latte di soia e tenere sul fuoco, continuando a mescolare fino a che non si addensa. A fuoco spento unire il formaggio grattugiato. Lessare gli spinaci in pentola a pressione per almeno 5 minuti dal fischio della pentola Mondare l’aglio e farlo soffriggere in padella con l’olio, unire gli spinaci (ben strizzati per eliminare l’acqua in eccesso) ed insaporire con il gomasio e la noce moscata. Aggiungere l’uvetta sultanina e la crusca. A fuoco spento mescolare con due cucchiaio di besciamella. Preparare le crespelle utilizzando una piastra antiaderente bagnata con un pò di olio evo. Farcire ogni crespella con una fetta di prosciutto cotto e gli spinaci, chiudere a mezzaluna e disporre in una teglia, precedentemente bagnata sul fondo con alcuni cucchiai di besciamella; coprire le crespelle con la besciamella rimasta e cuocere in forno a microonde per circa 15 minuti.

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.IT

MANUELA E SILVIA BIZZO


48 1 Oroscopo ARIETE

DAL 21/03 AL 20/04

ATTENTI

ALLA POSSESSIVITÀ, IL PARTNER STRATTONERÀ IL GUINZAGLIO E SARANNO GUAI. SE LO CAPITE TORNERÀ LA COMPLICITÀ E LA FIDUCIA DI SEMPRE

TORO DAL 21/04 AL 20/05

TENEREZZA

E PASSIONE VIAGGERANNO SU UN BINARIO UNICO MA LA GELOSIA ARDE COMUNQUE SOTTO LA CENERE. IMMANCABILI I BATTIBECCHI CHE RAVVIVANO LE SERATE

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

SE UNA ROTTURA C’È STATA ORA, IN CONTROTENDENZA COI BOLLORI PRIMAVERILI, VE NE STATE RINTANATI A LECCARVI LE FERITE. ANNUSATE L’ARIA, TORNATE IN PISTA! CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

SENTIMENTI

COMPRESSI DA ALTRE PRIORITÀ, ANCHE IL SESSO ANDRÀ AL RIBASSO, CON UNO STILE DI RAPPORTO FORSE PIÙ AMICHEVOLE CHE PASSIONALE

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

QUALCUNO

VI COINVOLGERÀ DI TESTA, QUALCUN ALTRO DI PELLE, ALTERNANDO MOMENTI DI FORTE ATTRAZIONE AD ALTRI DI FRIZZANTE COMPLICITÀ. TENETE A BADA L’ORGOGLIO

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

AVETE PERSO LA FIDUCIA NEL PARTNER. VI SERVE UN VIAGGETTO: ARIA NUOVA, FACCE NUOVE CATALIZZERANNO LA VOSTRA ATTENZIONE, TENENDOVI BUONI ALMENO PER UN PO’

Oroscopo L’ARIA FRIZZANTE DELLA BELLA

STAGIONE IN ARRIVO PORTA CON SÉ AMORI PICCANTI

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

EVVIVA

I RITORNI DI FIAMMA E GLI AMORI PLATONICI O VIRTUALI, UN MISTERIOSO SCONOSCIUTO VI FARÀ PERDERE LA TESTA. MOMENTI BURRASCOSI PER LE COPPIE CONSOLIDATE NELLA QUOTIDIANITÀ

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

MESE INTERAMENTE DEDICATO AL CUORE, IN UN’ESCALATION DI EMOZIONE, GELOSIA, PASSIONE E VOGLIE MALANDRINE…DAL PARTNER VORRESTE TUTTO, IN PRIMO LUOGO L’ANIMA

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

IL LAVORO È UN BUON SERBATOIO DI INCONTRI, UNA STORIA POTRÀ INIZIARE CON UNA LITIGATA CHE SVELERÀ CAMMIN FACENDO UN SENTIMENTO TUTTO FUOCO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

SPLENDIDA E BOLLENTE UNA STORIA D’AMORE, VI FARÀ PERDERE LA BUSSOLA, MA SMARRIRSI SARÀ COSÌ DOLCE... FELICI I CUORI SOLITARI, INQUIETI QUELLI GIÀ OCCUPATI ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

L’AMORE

ARRIVA INTENSO COME UN PULEDRO DA CAVALCARE VERSO SPAZI LIBERI. POSSIBILI TUTTE LE GAMME DEL SENTIMENTO: REALE, VIRTUALE O CLANDESTINO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

TREGUA

PER I SENTIMENTI, FERMI IN ATTESA: ORGOGLIOSI CONTRO OGNI SOSPETTO, ASPETTERETE A DICHIARARVI, SPERANDO CHE NEL FRATTEMPO CI PENSI L’ALTRO






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