di Adria
Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Lavori pubblici Affidati ben 11 cantieri e tutto senza mutui
pag.
Centro anziani Il sindaco fa le nomine, rabbia del Pd
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pag.
www.lapiazzaweb.it
Salute Pronto soccorso, solo quando serve
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È on line il nuovo portale www.lapiazzaweb.it
Da oggi l’informazione locale è sempre con te:
L’EDITORIALE
VIGILI, LA FUSIONE NON PIACE GRANCHÉ
La piazza 3.0 è realtà, è per voi! di Germana Urbani*
I
Non solo è contraria l’opposizione, guidata da Gino Sandro Spinello. Ma sulla fusione e consociazione del servizio di polizia locale con i Comuni vicini anche dalla maggioranza si è levata qualche voce contraria. Tanti i dubbi. pag.
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“NONNI VIGILE”: SERVIZIO CONFERMATO
“Bottrighe Comune” Il caso va in Europa
Dopo la bocciatura del Consiglio di Stato Il comitato si rivolgerà a Strasburgo
I Servizio garantito. I nonni vigile non si toccano. Il Comune ha appena deliberato un impegno di spesa di 10mila euro circa per fare sì che i pensionati continuino a vegliare sulla sicurezza degli alunni in entrata e uscita. pag. 14
l professor Nicola Dirodi, presidente del Comitato per la ricostituzione del Comune di Bottrighe, non ci sta. Dopo che il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso per ottenere di nuovo lo status di Municipio, non si rassegna. “E’ l’ennesima presa per i fondelli - tuona - oltre a risponderci dopo così tanti anni, hanno sorvolato completamente la legge speciale Scelba che noi invochiamo e che mai nessuno ha saputo dimostrare essere superata da altre leggi”. A sostenere ora la battaglia anche
l’avvocato di Noale Alessio Morosin. Si trata di un legale davvero esperto in tematiche e in lotte di questo tipo. Lo stesso, già consigliere regionale, tra gli artefici per l’autonomia del Veneto, è colui che seguì infatti tutte le fasi che riportarono l’autonomia del Comune di Cavallino da Venezia. Grazie a lui, che curerà la pratica gratuitamente, la vertenza sarà portata dinnanzi alla corte europea di Strasburgo. La questione di Bottrighe, secondo Morosin, farà parlare molto a livello mediatico nazionale
visto il numero delle firme raccolte per l’allora inoltro della pratica. “Non perdete mai la speranza - ha detto Morosin - perché Bottrighe ha tutti i titoli per lanciare una nuova sfida dal momento che l’autonomia fu soppressa illegalmente. Siete l’unica comunità italiana con un così elevato numero di abitanti che è stata prima soppressa e poi non più ricostituita”. Insomma: i motivi per sperare ci sono. E adesso la sfida si sposta sino a Strasburgo. pag. 20
nauguriamo questo nuovo anno con grande entusiasmo e, di cuore, speriamo di contagiare anche tutti i nostri lettori e affezionati. Ora, leggete con gusto il nostro giornale ma subito dopo digitate sulla tastiera del vostro computer: www.lapiazzaweb. it. Entrerete non solo nel nostro nuovo sito, rinnovato in ogni suo spazio e in ogni sua funzione, ma letteralmente in un nuovo mondo, un mondo in cui tutti i social che amate di più saranno connessi e pronti ad accogliere commenti, notizie, foto, critiche anche, e tutto quanto vorrete mandarci per valorizzare al meglio questi spazi ma soprattutto il giornale che da oltre vent’anni arriva a casa vostra ogni mese per raccontarvi la vita amministrativa del vostro comune, le storie più belle delle persone che ci vivono, ci lavorano, fanno volontariato o combattono per qualcosa in cui credono. La Piazza è questo, infondo, una finestra aperta sul mondo che vi sta vicino, e noi, anche grazie ai nuovi strumenti che l’web ci offre, crediamo fortemente di poterla spalancare ancora di più, di modo che anche voi lettori possiate usarla per farci sentire la vostra voce, diffondere ciò che ritenete importante si sappia. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it continua a pag.
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Intervento
L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico
A
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di Paolo Spagna*
distanza ormai di 34 anni dal famoso discorso dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (26 novembre 1980), in occasione del terribile terremoto dell’Irpinia che rase al suolo numerosi paesi e fece registrare oltre 2.900 vittime, cos’è cambiato nel panorama legislativo italiano?
*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto
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REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
GERMANA URBANI direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 23 gennaio 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
L’Adriese insegue il sogno
ECONOMIA L’export va forte, manca E-commerce
POLITICA
ADESSO CI SIAMO PRONTO IL TRASLOCO
pag.
22
pagg.
25-27
pagg.
28-30
Bilanci e prospettive dei protagonisti pag.
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Grandissima attesa per il verdetto che uscirà dalle urne il prossimo 8 febbraio, quando si conosceranno i risultati delle primarie del centrosinistra per le elezioni amministrative. Una consultazione molto attesa, anche perché Rovigo arriva al termine del periodo di commissariamento del Comune dopo la caduta della giunta Piva del 15 luglio dell’anno scorso. Caso profughi
Si attende di capire quale svolta prenderà, in Polesine come altrove, il caso delle centinaia di profughi ospitati nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum e che hanno formalizzato richiesta dello status di rifugiato politico. I primi dinieghi hanno sollevato malumori. Ora si attende l’arrivo dell’ondata vera e propria di decisioni della commissione. Palazzo di giustizia
Regione
Adria Asfaltature e potature: ecco dove partiranno
SARA’ L’8 FEBBRAIO IL GIORNO DELLA VERITÀ
ASILO POLITICO, ATTESO IL VERDETTO
NOVITÀ: LUCE PULSATA
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Trasferimento temporaneo per le Poste e l’ambulatorio medico di Boccasette, Porto Tolle, dopo che una ispezione degli ambienti ha evidenziato il rischio di crollo. Disposti con somma urgenza i lavori di sistemazione. Intanto, è stata individuata una collocazione temporanea a Ca’ Zuliani.
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Un giovane marocchino che vive e lavora a Lendinara è finito addirittura sui Tg nazionali per un post che ha caricato su Facebook dopo la strage di Parigi alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. Secondo i detrattori inneggiava all’azione criminale. Ma lui, sconvolto dal clamore, assicura: “Sono stato frainteso, voglio mettermi questa storia subito alle spalle. Boccasette
OZ
Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha annunciato il ricorso alla Corte Costituzionale per evitare la ripresa dell’attività estrattiva di gas metano in Alto Adriatico. Operazioni che secondo molti sono da mettere in stretta correlazione con il fenomeno della subsidenza, ossia l’abbassamento della costa con conseguente “cuneo salino”. La Regione fa muro. Un post scatena il caso
Elezioni comunali
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Estrazioni di metano
“NIENTE TRIVELLE” ZAIA FA RICORSO
E tutto quello che raccoglieremo attraverso i vostri commenti, le storie che scriverete, le foto che manderete, diventerà materiale prezioso da pubblicare anche sul giornale cartaceo. Investire sulla rete per noi non significa affatto abbandonare la carta! I giornali locali, in primis La Piazza, continuano a riscuotere grande successo e ad essere letti pressoché da tutti coloro che li ricevono. E il segreto del loro successo sta proprio nella vicinanza col lettore, negli argomenti scelti. La Piazza cartacea, anche nell’era del web 3.0, rimane uno strumento potentissimo di comunicazione. Per questo siamo certi che il nuovo sito internet già on-line e gli altri social connessi ad esso ( la pagina facebook, l’account Twitter, il canale yotube e l’App) sapranno moltiplicare le vostre occasioni di lettura e interazioni con la nostra redazione e le nostre occasioni di raccogliere notizie interessanti da sviluppare sul nostro giornale cartaceo. Ma cosa troverete sul nostro sito? Tutti i giorni notizie fresche che spazieranno dalla cronaca politica e sociale, agli appuntamenti più importanti del Veneto, allo sport. Non mancheranno i gossip piccanti e le storie dei nostri amici animali. Ma, visto che di queste storie voi ne conoscete parecchie vi invitiamo caldamente a mandarcele così che anche noi le possiamo diffondere a tutti i nostri contatti. Per farlo potete postare le foto, o le notizie sulla nostra pagina Fb o, meglio, usare la mail redazione@givemotions.it. Un giornalista vi risponderà o vi contatterà sicuramente in breve tempo. Siete un atleta e avete appena vinto un nuovo titolo: mandateci due righe con foto, saremo felicissimi di pubblicarvi sui nostri media. Avete una nonna che ha compiuto tantissimi anni e l’avete ripresa mentre soffiava tutte le candeline in una sola volta? Mandateci il video e ne faremo una star! Avete assistito a qualcosa di bellissimo o di bruttissimo e vorreste che tutti lo sapessero? Ditecelo con le vostre immagini, non aspettiamo che voi. Naturalmente nel sito troverete anche gli articoli già usciti sul nostro giornale cartaceo. Se vedete il sito, in alto troverete le tre province che seguiamo: Venezia, Padova e Rovigo. Per ognuna poi, ci sono diverse edizioni locali del giornale... Una geografia dell’informazione davvero molto interessante che vi può illustrare la cifra concreta del nostro lavoro e anche il suo valore. Ma adesso andate: www.lapiazzaweb.it di Germana Urbani - redazione@givemotions.it
Dopo tanti annunci questa sembra proprio che possa essere la volta buona. E’ atteso a giorni il definitivo via libera per il trasferimento di parte degli uffici del Tribunale nella nuova sede, individuata nell’ex ufficio del Registro di via Mazzini, vicino al Palazzo di giustizia vero e proprio.
4 Argomento del mese RIFORMA O DISTRUZIONE? I dipendenti non hanno nessuna certezza sul loro futuro. Previsti tagli devastanti al personale, ma anche chi conserverà il posto non ha le idee chiare su dove finirà. Scatta l’occupazione di Palazzo Celio. Solidale anche il presidente: “Se lo scopo del Governo era fare una legge male, beh, allora ci sono riusciti in pieno”
Caos Provincia, 140 l
di Francesco Campi
Mobilitazione generale e tanta amarezza. Varie famiglie col fiato sospeso Dai la tua opinione su questa notizia su:
Ma la percezione comune del dipendente pubblico non aiuta granché
“P
iù che una riforma è una distruzione”. “L’abolizione sarebbe sicuramente stata più indolore”, “Con le Province si sta procedendo con una lenta e dolorosa morte per consunzione”. Queste alcune delle frasi raccolte fra i dipendenti della Provincia di Rovigo, che una settimana prima di Natale, capito quale sarebbe stato il regalo per loro, hanno dato luogo ad una vera e propria occupazione che è andata avanti quattro giorni e tre notti. E, anche se qualcuno ha trovato il modo di sorridere ricordando i tempi eroici delle superiori, il clima non era certo quello delle feste. Ora l’occupazione è finita, ma resta il presidio. E con esso le paure. Il colpo ferale è stato l’annuncio di un taglio di metà dei dipendenti. Che tradotto in cifre significa che in Veneto 1300 uomini e donne rischiano di trovarsi senza un’occupazione e senza nemmeno aver ben capito perché tocchi proprio a loro. A Rovigo sono 140 i posti a rischio, ma anche chi non verrà tagliato non ha alcuna certezza su dove ed a cosa lavorerà. “E’ una vergogna” hanno gridato i dipendenti di Palazzo Celio in coro con i colleghi degli altri sette capoluoghi veneti. Ma il loro grido
sembra essere rimbalzato contro un muro d’indifferenza, proprio come previsto da chi questa riforma l’ha pensata, consapevole della generale ostilità dell’opinione pubblica verso i dipendenti pubblici. Ma il tutto è talmente pasticciato che lo stesso Achille Variati, il sindaco di Vicenza, ora anche presidente della “nuova” Provincia, renziano della prima ora, ha rivisto il proprio giudizio sul presidente del Consiglio. “No ai tagli lineari” e “Sì al riordino con garanzia dei servizi ai cittadini”, sono le scritte che campeggiano sui cartelli appesi sulla facciata di Palazzo Celio. All’interno, il clima è rovente. Pessimismo, senso di abbandono e scoramento regnano sovrani. “Non si capisce che fine faremo, cosa succederà e nemmeno se perderemo il posto di lavoro – commenta un dipendente - Nessuno sa chi deve fare cosa, né chi deciderà: il fine di questa riforma non è riorganizzare e risparmiare, ma torturare centinaia di lavoratori che hanno la colpa di lavorare in Provincia”. “Se l’obiettivo era di far male una legge, l’obiettivo è stato raggiunto”, commenta il neopresidente della Provincia Marco Trombini, che ammette che se avesse saputo a cosa
IL CASO PREMI E INDENNITÀ CONFERMATI
Ma nessuno tocca i super dirigenti
M
entre la Provincia di Rovigo naviga a vista, travolta dalla riforma Delrio, e resta in attesa di sapere quale ruolo avrà in futuro, a palazzo Celio c’è chi se la passa bene: il gruppo dei dirigenti. Nelle scorse settimane, i dipendenti hanno occupato la sede di via Celio per manifestare la propria contrarietà ai tagli al personale previsti dalla riforma. Per 21 di loro l’ente ha già avviato le pratiche di prepensionamento, dato che che possiedono i requisiti per la quiescenza. A quanto pare, però, gli esuberi sono superiori ai 21 futuri prepensionati e questa incognita sta preoccupando tutti i dipendenti e le loro famiglie. Sui dirigenti e sulle posizioni organizzative, invece, piovono premi e proroghe contrattuali. A ridosso di Natale, l’amministrazione non solo ha stanziato 135mila euro per il fondo di posizione e risultato della dirigenza dell’ente, per il quale erano già stati stanziati oltre 225mila euro, ma ha anche prorogato al 31 gennaio l’assegnazione delle posizioni organizzative e delle alte professionalità scadute il 31 dicembre. Con la proroga, sono in arrivo anche le relative indennità, pari a circa 18mila euro. Nulla di illegittimo, sia chiaro, ma il contrasto tra chi teme di ritrovarsi senza lavoro e chi, invece, viene lautamente premiato è evidente. Fr. Ca.
GIA ILO G E T S FE LEANN COMPiscina la in p enica dom riggio pome
sarebbe andato incontro, forse avrebbe fatto altre scelte. “Noi presidenti siamo tutti sindaci e questa questione sulla quale dobbiamo lavorare toglie tempo al nostro lavoro, non solo nelle rispettive amministrazioni comunali, ma anche di quelle provinciali che, al momento risultano paralizzate anche per le funzioni che hanno mantenute. E fa rabbia pensare che i due primi sostenitori di questa riforma così mal realizzata siano stati l’ex presidente dell’Anci Graziano Delrio e l’ex presidente della Provincia di Firenze e sindaco Matteo Renzi: sapevano bene cosa sarebbe successo, ma sapevano anche che la gente avrebbe accolto il tutto con indifferenza se non addirittura con soddisfazione, prendendo il tutto per un problema ‘della politica’, mentre così non è. E’ come il gioco delle tre carte. Invece, oltre funzioni importanti come i servizi nel sociale messi a rischio, c’è tutta la questione degli esuberi che è a dir poco delicata, anche se ovviamente faremo di tutto per sfruttare ogni possibilità per scongiurare che qualcuno possa ritrovarsi senza lavoro: ognuno degli enti deve fare la propria parte”.
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Argomento del mese 5 L’intervista
lavoratori nel panico Il caso Non è prevista nelle nuove competenze dell’ente “ridisegnato”
La svista clamorosa: così sparirà anche la cultura di Francesco Campi
E
’ una vera e propria levata di scudi quella che l’annuncio della chiusura del Sistema bibliotecario provinciale ha generato in provincia di Rovigo. Un rischio contro il quale si sono schierati un gran numero di amministratori e di esponenti del mondo della cultura polesano, come ad esempio Cesare Stella, consulente di Fondazione Aida, Pierluigi Bagatin della biblioteca di Lendinara, Arnaldo Pavarin dell’associazione Barbujani, don Bruno Cappato e Adriano Mazzetti del Seminario Vescovile, Luigi Contegiacomo dell’Archivio di Stato. La questione è esplosa in modo deflagrante pochi giorni prima di Natale e, ad oggi, non sembra avere alcuna soluzione in vista. Già, perché a rischiare di chiudere non è solo il Sistema bibliotecario provinciale ma tutti i servizi culturali erogati dalla Provincia, alcuni dei quali, come il Sistema museale e la rassegna Tra ville e giardini, esistono da oltre dieci anni. La questione nasce dal fatto che tra i servizi annoverati tra quelli fondamentali assegnati ai nuovi enti di area vasta, ovvero alle Provincie recentemente riformate secondo la legge Delrio, non ci sono i servizi culturali. Il Sistema bibliotecario provinciale, che fa parte di questi servizi, è una rete di cooperazione che collega 52 biblioteche polesane (biblioteche comunali, scolastiche e di vari altri enti). Il rischio concreto è che da un giorno all’altro si interrompa il servizio di collegamento settimanale tra le biblioteche per l’interprestito (con i 28mila volumi trasportati annualmente), che ai bibliotecari vengano tolti gli strumenti per registrare e gestire i 36mila utenti ed i relativi prestiti, che vengano interrotti i servizi web, l’accesso al catalogo collettivo e locale (con 400mila documenti registrati), il software gestionale, quello di catalogazione, dell’assistenza tecnica e biblioteconomica, dei contributi per gli acquisti coordinati, dei programmi di promozione alla lettura di rete.
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Parla Laura Negri
“Questa è una vendetta” “Q
uello che mi dà più fastidio è che Matteo Renzi sia anche stato presidente di una Provincia, oltre che, come Delrio, anche sindaco: eppure la riforma che hanno varato è un pasticcio che non solo non produce risparmi, ma crea un caos amministrativo che danneggia le Province, i Comuni, i dipendenti e, in ultima istanza, i cittadini”. E con un misto di tristezza e rabbia che Laura Negri, per dieci anni assessore alla Cultura della Provincia di Rovigo e, di fatto, l’ultima a ricoprire un simile incarico, commenta quello che sta accadendo alle Province e, in particolare, al “suo” settore. Ha avuto modo di parlare con i dipendenti in questi giorni? “Sì. E li ho sentiti amareggiati, preoccupati e demotivati. Anche chi è sicuro di non perdere il proprio posto di lavoro, infatti, in questo momento non sa più non solo cosa dovrà fare domani, ma cosa fare oggi, quale sia il suo ruolo ed il suo compito. Un senso di disorientamento, di incertezza totale, che ovviamente paralizza l’azione della Provincia o di quello che ne rimane”. E per il settore della Cultura in Polesine quale sarà il futuro? “Nero, si rischia una totale disaggregazione di servizi e manifestazioni che, soprattutto in una realtà come la nostra, rischiano di essere accantonati e mar- “Decisioni simili ginalizzati. La palla passa in mano ai appaiono dettate Comuni e, in questo momento, sappia- da astio puro mo quali siano le priorità e le necessità. e fanno solo Alcuni servizi, come le biblioteche ed i gravi danni” musei, possono crescere solo se gestiti in rete. Questo, fra l’altro produceva anche risparmi. Invece, in questo modo diventerà sempre più difficile attrarre fondi ed intercettare i finanziamenti, così come organizzare manifestazioni di qualità. E’ una situazione tragica. Tanto per capire le conseguenze, anche le aperture di Villa Badoer sono in discussione”. Ne parla come se stesse perdendo qualcosa di suo... “In parte lo è, perché tutto l’impegno ed il lavoro di questi anni rischiano di essere gettati al vento non si sa bene nemmeno perché. Visti i livelli di improvvisazione sembra addirittura un dispetto, una ritorsione, quasi a voler placare l’astio che molti hanno verso la pubblica amministrazione gettandone nel tritacarne una parte che ha la sfortuna di trovarsi nell’ente politicamente meno forte”. Le responsabilità del Governo sono macroscopiche, ma la Regione? “La Regione è stata una delusione. Non sembra rendersi conto di quello che sta accadendo e si sta perdendo tempo. Eppure a parole è da anni che a Venezia si parla di una legge di riordino. Ora che non se ne può più fare a meno, invece, temporeggiano e rinviano. ”. Qualche soluzione? “Di certo non è facile, perché la volontà sembra proprio quella di disintegrare tutto e creare il caos. L’ultima ancora di salvezza per il Polesine può venire da Rovigo, se davvero si crede nell’importanza di un ruolo di coordinamento svolto dal Comune Fr. Ca. capoluogo. Per ora, però, non è certo stato così”.
6 Adria Opere pubbliche Affidati 11 appalti per opere in cantiere quest’anno
Lavori senza debiti? Si può La ricetta: “Abbiamo usato bene i contributi e i risparmi fatti con i mutui da noi estinti” di Elisa Barion
“I
n tutti i lavori che abbiamo fatto e che andremo a fare nel 2015 abbiamo sfruttato i finanziamenti disponibili ed utilizzato i soldi risparmiati con gli interessi dei mutui estinti senza indebitare il Comune e senza sforare il patto di stabilità”. Federico Simoni, assessore ai Lavori pubblici di Adria parla con orgoglio del lavoro svolto dalla propria amministrazione in questi anni. Lavoro che ancora non è finito dal momento che di carne al fuoco la giunta del sindaco Massimo Barbujani ne ha messa tanta. Oltre all’ordinaria manutenzione di strade, parchi ed edifici pubblici, l’amministrazione ha programmato una serie di opere che renderanno Adria più bella e “fruibile”. “Per dare un’idea – spiega l’assessore – solo a dicembre sono state fatte 11 gare d’appalto per opere che eseguiremo entro il 2015”. Una programmazione, tra l’altro, che si potrebbe definire “a costo zero” per i cittadini dato che l’amministrazione ha lavorato senza accendere nuovi mutui. Per l’anno appena iniziato la strada dei
Federico Simoni lavori quindi è segnata e le priorità sono state individuate. A fornire i dettagli è proprio l’assessore: “Ci concentreremo sullo sblocco dei lavori per la circonvallazione nord con il cavalcaferrovia fermi ormai da anni. Un lavoro che vale 11,5 milioni di euro. La competenza dell’intervento è di Veneto Strade e della Provincia di Rovigo. Con il cambio al vertice di palazzo Celio vorremmo capire dove siano finiti quei soldi e se il progetto fa ancora parte del piano triennale delle opere pubbliche perché la nostra amministrazione
di certo non l’ha tolto”. Altra priorità indicata da Simoni è la conclusione della ristrutturazione di palazzo Tassoni, sede del Comune: “I lavori partiti nel 2014 si concluderanno nel 2015. L’intervento comprende sia la messa in sicurezza della copertura del palazzo sia il restauro della soffitta, 400 metri quadrati che erano abbandonati ed inagibili in cui riporteremo i servizi comunali che finora sono stati in alcuni locali in affitto al costo di 95mila euro l’anno. L’intervento vale 1,5 milioni di euro, di cui 1,1 dalla Regione”. Sono previsti inoltre: un intervento di sistemazione e bonifica del ramo interno del Canalbianco ad opera del Genio civile per un costo di 2 milioni di euro, la realizzazione della pista ciclabile Valliera-Adria, la ristrutturazione della casa delle associazioni “Marino Marin” per 217mila euro, la ristrutturazione di piazza Oberdan per 232mila euro senza dimenticare la conclusione del restauro del teatro comunale “che – annuncia Simoni – riaprirà il 24 settembre 2015”.
TEATRO In occasione dell’80esimo
ORA E’ UFFICIALE: SI RIPARTE IL 24 SETTEMBRE
E
’ chiuso ormai da quattro anni ma il Teatro comunale di Adria sta per tornare a brillare in tutto il suo splendore. L’amministrazione Barbujani ha infatti stabilito la data di riapertura del gioiello cittadino, ovvero il 24 settembre 2015. Non un giorno qualunque ma una data simbolica e carica di significato: il 24 settembre 2015 ricorrerà l’80esimo anniversario della prima apertura del teatro. In questi anni, il Comunale, Il Teatro Comunale di Adria situato nella suggestiva cornice di piazza Cavour affacciata sul Canalbianco, ha subito un profondo intervento di restauro sia esternamente che all’interno. Nei prossimi mesi si concluderà il sesto stralcio dei lavori che lo riporteranno al pieno funzionamento. E con i suoi 800 posti a sedere, è il secondo teatro più grande del Veneto dopo la Fenice di Venezia. Federico Simoni, assessore comunale ai Lavori pubblici, spiega: “Questo sesto stralcio è un intervento da 1 milione e 154mila euro che prevede la messa a nuovo dell’ingresso, dell’androne e dei suoi spazi che saranno assegnati alle botteghe e alle associazioni della città, la sistemazione dei servizi igienici e del palcoscenico”. Il Comunale di Adria è stato progettato dall’architetto Gianbattista Scarpari nei primi anni Venti. Varie vicissitudini fecero slittare l’inaugurazione al 1935 con il nome di Teatro comunale del Littorio, in ossequio al clima politico dell’epoca. Alla fine della guerra, però, gli fu cambiato nome e divenne “Teatro comunale del popolo”. L’opera che andò in scena il 24 settembre 1935 fu “Mefistofele” di Arrigo Boito mentre, in vista delle seconda nuova inaugurazione, l’assessore Simoni fa sapere che “ci sarà sul palco un grande personaggio ma solo nelle prossime settimane avremo la conferma della sua presenza”. El. Ba.
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12 MESI DI LAVORI
ederico Simoni è assessore ai lavori pubblici, manutenzione, viabilità, bilancio, finanze, tributi, attività produttive, sport, associazionismo, politiche giovanili e caccia nel Comune di Adria ma le deleghe che lo assorbono di più sono i lavori pubblici ed il bilancio. Parlando con lui, si capisce come buona parte del suo impegno consista nel cercare i finanziamenti per mettere in cantiere i lavori in città. Con un programma di opere e progetti già programmati per il 2015, l’assessore racconta quali siano stati i lavori del 2014 che più hanno inciso sulla vita dei cittadini adriesi. A partire dal centro storico, l’assessore spiega che entro Pasqua termineranno i lavori di rifacimento della parte centrale di corso Vittorio Emanuele II: “L’intervento – aggiunge - riporterà il corso al suo antico splendore: i marciapiedi sono spariti ed è stato posizionato il porfido e la trachite bianca nella pavimentazione. Sono sparite anche le barriere architettoniche lungo l’intera arteria, da piazza Garibaldi fino alla sede di Bancadria, per un costo di 350mila euro di cui 150mila dalla Regione”. Altro intervento, sempre in centro storico, che è stato finanziato dalla Regione riguarda via Mandracchio: “Ad ogni acquazzone le 50 famiglie residenti si ritrovavano la casa allagata”. “Nel 2012 - prosegue il racconto dell’assessore - ho fatto delle foto e le ho portate all’assessore regionale Maurizio Conte portando a casa 150mila euro per il progetto di sistemazione. I lavori sono stati
fatti nel 2014 perché, nel rifacimento del sistema fognario, abbiamo coinvolto Polacque”. Quello che Simoni ritiene una vera e propria vittoria è un accordo concluso con la società Italgas “che aspettavamo da 20 anni – puntualizza – L’azienda ha metanizzato la frazione di Mazzorno sinistro installando per otto km la rete del gas, rifacendo gli asfalti e abbattendo i prezzi di fornitura del 20%. Abbiamo mantenuto una promessa fatta in campagna elettorale”. Tra la sistemazione del cimitero di Fasana, il rifacimento del manto erboso nel campo di calcio di Baricetta, il completamento
A Mazzorno è stata realizzata finalmente la rete del gas metano della strada Traversagno a Bellombra, il progetto più eclatante nelle frazioni riguarda il completamento della bonifica all’ex Polychimica di Bottrighe. Un progetto da 1,3 milioni di euro dai fondi di rotazione regionali per l’ambiente ottenuti dall’assessore Giorgio D’Angelo. “L’azienda – conclude Simoni – smaltiva materiali plastici in modo ambiguo e per 15 anni la politica adriese ha fatto finta di niente. Gli omessi controlli costeranno ai cittadini 90mila euro all’anno per 15 anni per la bonifica della zona”. El. Ba.
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8 Adria Lavori L’assessore Simoni spiega gli interventi che sono stati messi in cantiere in città
Intervento
Asfaltature e potature al via
L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico di Paolo Spagna*
di Martina Celegato
segue da pag.
U
Ma ci sono state anche varie altre operazioni: sono state sistemate tutte le caditoie della città
n nuovo restyle alla città frutto di una programmazione intensa che dovrebbe concludersi proprio in questi giorni, come ha descritto nel dettaglio l’assessore ai Lavori pubblici Federico Simoni nell’ultima comunicazione in merito ai lavori pubblici che hanno interessato le vie della città etrusca. Il personale del magazzino comunale durante il mese di gennaio ha visto l’alternarsi di un intenso calendario di attività che, necessarie quanto auspicabili, hanno portato ad una sistemazione in particolar modo del verde pubblico ma che hanno coinvolto anche la viabilità con nuove asfaltature e rifacimenti delle strade esistenti. “Si è trattato soprattutto di potature di alberi e piante che ormai, raggiunte dimensioni notevoli, necessitavano di interventi attesi da molti anni - spiega nel dettaglio Federico Simoni - anche su sollecitazione di molti residenti, vista la pericolosità dei rami e delle piante stesse che, con piogge forti, gelo o addirittura neve, rischiavano di cadere a terra, con evidenti pericolosità per persone o cose. sonale del magazzino comunale per la cura e l’atSi sono potati 70 pini domestici in Corso Garibaldi tenzione nelle attività continua con i dettagli relativi e in Riviera Amolaretta, e 30 carpini in Riviera Car- alle varie manutenzioni. “Si sono completate poi le bonara, aumentando in tal modo anche la visibilità colorazioni delle aiuole spartitraffico con i colori a data dalla luce dei lampioni, che in queste vie erano strisce gialle e nere, nonché la colorazione con verormai completamente oscurati dalle chiome delle nice speciale di colore verde della parte superiore. piante. Un altro importante intervento è avvenuto Inoltre, sono state pulite e numerate una ad una, in Via Monsignor Pozzato, sulla per una corretta mappatura, scarpata del cavalcaferrovia, in Importante tutte le caditoie (tombini) del cui sono state abbattute decine il contributo territorio comunale, frazioni di piante ormai pericolose che del personale comprese, ripristinando quelle già nei mesi scorsi erano cadu- del magazzino ostruite, come ad esempio il rite a terra e rischiavano di ca- comunale pristino di via Marchiori a Bottridere sulla strada regionale, così ghe della condotta di deflusso come sono in corso di completamento la potatura di delle acque piovane, e creandone di nuove nei punti platani lungo la strada regionaòe 443 nell’abitato in cui si formavano grandi pozzanghere e ristagni di di Valliera”. acqua piovana”. Simoni, non dimenticando di ringraziare il perHanno completato gli interventi sul territorio
IL CASO
Le asfaltature hanno rappresentato un altro settore di intervento da parte del personale comunale. Numerose le vie interessate
anche le varie asfaltature, indispensabili in alcune aree della città. “Molte le asfaltature eseguite, per un importo di circa 80mila euro, in via Monsignor Pozzato, via Marino Marin, via Peschiera, via Malfatti, via Aldo Moro e via Cordella, ed altre saranno eseguite appena le condizioni meteo lo consentiranno, andando così a sistemare molte strade che presentavano buche e avallamenti pericolosi per la circolazione stradale.” Simoni ha sottolineato come sia sempre fondamentale la collaborazione del personale del magazzino comunale per le attività di normale routine come ad esempio lo spargimento di sale per evitare la formazione di ghiaccio lungo le strade e quindi aumentare il livello di sicurezza lungo le arterie cittadine.
Nulla! Anzi, con l’approvazione da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici delle modifiche alle Norme Tecniche per le Costruzioni, norma fondamentale per la sicurezza delle persone, di fatto si è registrato un grosso passo indietro rispetto alla consapevolezza che il rischio sismico passa inevitabilmente dalla conoscenza geologica del territorio, introdotta con le norme post Irpinia. In questi giorni si torna quindi a parlare nuovamente di normativa sismica e di adeguamento alle reali condizioni di rischio della penisola, dopo che ogni evento calamitoso (San Giuliano di Puglia, L’Aquila, Emilia-Romagna, etc.) ha dimostrato la carenza e l’inefficacia dei provvedimenti fin qui adottati. Nel nuovo testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni, peraltro cogenti dal 1° luglio 2009, si è infatti preferito trovare un illogico compromesso per gli edifici esistenti, che richiederanno così un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo, tralasciando completamente la conoscenza puntuale delle condizioni geologiche del sito, che rappresentano, invece, le condizioni principali per la propagazione delle onde sismiche. Un testo che alcuni, imprudentemente o strumentalmente, hanno definito “un grande passo verso le normative europee (…)”, “(…) una soluzione che rende più semplici gli interventi sugli edifici esistenti”, senza considerare, però, che in Europa non esistono Paesi con una sismicità pari a quella italiana e soprattutto con un patrimonio edilizio, storicomonumentale, così ricco e numeroso. Tra l’altro, si registra spesso in giro per l’Italia che gli edifici maggiormente datati sono proprio quelli che ospitano istituti scolastici e quindi con un rischio elevatissimo, un esempio che da solo è sufficiente a far capire come le scelte operate dal Consiglio superiore lavori pubblici siano del tutto antitetiche rispetto a quanto auspicato da Pertini 34 anni fa. Purtroppo, il grido di allarme dei geologi è tanto forte quanto inascoltato.
*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto
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TIMORI PER LA BIBLIOTECA, IL SINDACO SCRIVE A PROVINCIA E REGIONE
L
a revisione dell’assetto delle provincie e quindi la riorganizzazione di tutti i servizi facenti capo alle stesse senza dubbio pone problemi. Come quelli legati alla rete bibliotecaria che può essere considerato un servizio essenziale vista l’importanza per la cultura. E’ indubbio infatti che la presenza di una rete bibliotecaria che coinvolge tutta la provincia è fondamentale per il sostentamento di tali strutture che, altrimenti non potrebbero continuare
la loro attività. Proprio per sottolineare la strategicità del servizio e la sua importanza per la cultura locale e scolastica il primo cittadino di Adria, Massimo Barbujani, ha scritto direttamente ai numeri uno di Regione e Provincia, Luca Zaia e Marco Trombini, per avere delle precise risposte in merito e per concentrare l’attenzione sul futuro dell’intera rete bibliotecaria del Polesine. Nella nota preparata per la presiden-
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za della Regione e per la Provincia il sindaco della città etrusca ha sottolineato come il servizio debba essere mantenuto in tutte le sue funzioni e come dei dubbi siano sorti senza le precise deleghe alla Provincia in tale materia. Un’esortazione alla cultura e la giusta valorizzazione di un servizio fondamentale per la diffusione della stessa in maniera capillare in tutto il territorio polesano. Ma. Ce.
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Il sindaco Massimo “Bobo” Barbujani
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Adria 9 Casa di riposo La minoranza: “Siamo stati ignorati dal sindaco Barbujani”
E’ scontro sulle nomine Anche la scelta del consigliere di minoranza del Cda scatena la rabbia dei Demcratici di Martina Celegato
S
ono stati nominati il 10 gennaio scorso i componenti del nuovo consiglio di amministrazione del Centro servizi anziani di Adria da parte della Giunta Barbujani. Una serie di nomine necessarie che però non hanno tenuto conto delle richieste della minoranza consiliare che a gran voce aveva chiesto, attraverso i capigruppo, un consiglio comunale straordinario. In particolare le forze di minoranza chiedevano di avere a disposizione dei criteri e delle caratteristiche con le quali scegliere le persone che sarebbero andate a far parte del
Il vertice
Cda. La giunta Barbujani ha nominato come componenti Sandra Passadore, Anna Paola Lisi, Sandro Bisco, Daniele Ceccarello e Lorenzo Bertaglia. “Per l’ennesima volta abbiamo avuto prova dell’atteggiamento di chiusura nei confronti delle opposizioni del Sindaco Barbujani - afferma il capogruppo consiliare Pd Matteo Stoppa - Il Pd insieme alle altre forze di opposizione ha chiesto al sindaco di procedere alla nomina del Cda dopo un consiglio comunale dedicato proprio al Csa. Di fronte alla nostra proposta il sindaco ha
mantenuto la sua linea mancando di rispetto alle forze che rappresentano in consiglio e tra i cittadini l’opposizione al suo modo di agire. Inoltre ha indicato autonomamente il nome del consigliere di minoranza senza tener conto ovviamente nel nostro parere e delle nostre considerazioni. Ne consegue che il nuovo consiglio di amministrazione non avrà nessun consigliere legittimato a rappresentare le istanze delle forze di opposizione e capace di svolgere pienamente un ruolo critico sull’operato della maggioranza”. Gli risponde l’avvocato Stefania Tesca-
Incontro in sala consiliare BORGHI AUTENTICI, AVANTI CON LA PIANIFICAZIONE
S
i è tenuto lo scorso 9 gennaio alle ore 16 nella Sala del consiglio di Palazzo Tassoni il primo incontro della serie facente riferimento al progetto Borghi Autentici d’Italia a cui Adria ha aderito e mediante il quale si intende valorizzare
Matteo Stoppa, capogruppo del Pd in consiglio comunale roli. “Innanzitutto - precisa - l’indicazione del nominativo da parte del Nuovo Polo è avvenuta correttamente. Il Nuovo Polo è stata l’unica forza di opposizione a segnalare il proprio nominativo. Quindi il sindaco correttamente ha ritenuto di nominare il rappresentante in seno al Cda del Csa nella persona di Daniele Ceccarello in quota Nuovo Polo, in quanto unico nominativo pervenuto. Quanto alla persona designata è ben noto il
tutto il comparto turistico. Promosso dall’assessorato al Turismo dell’assessore Osti (nella foto) l’incontro era volto alla presentazione della filosofia Comunità Ospitale da parte del segretario generale Bai, Maurizio Capelli, che nei prossimi mesi andrà a definire in concertazione con gli operatori, un piano di lavoro condiviso. Quello di Comunità Ospitale è uno dei progetti strategici di Borghi Autentici che ad oggi coinvolge 37 comuni Italiani e che mira ad un turismo consapevole e in grado di valorizzare
suo dinamismo e la sua esperienza amministrativa che saranno di certo di aiuto per risolvere gli annosi problemi che attanagliano il Csa, attualmente in alto mare”. Colgo l’occasione - ha quindi concluso Tescaroli - per ribadire che il Nuovo Polo ha sempre tenuto una posizione di opposizione critica ma al contempo collaborativa e costruttiva”. La polemica, comunque, non appare chiusa.
le peculiarità di ogni singolo territorio senza per questo intaccandone l’essenza e le tipicità. L’incontro, fortemente voluto dai promotori del progetto e altrettanto necessario per coinvolgere gli operatori locali, è stato fondamentale per condividere la strategia d’azione e per approvare il piano di lavoro che sarà attuato congiuntamente dall’Amministrazione Comunale, dall’assistenza tecnica Bai e dagli operatori locali stessi. Ma. Ce.
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12 Adria Il meeting ”Regione ancora in ritardo sulle opportunità del chilometro zero”
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na delle caratteristiche che da sempre ha reso il Polesine una terra unica e sorprendente sono senza dubbio i sapori che lo contraddistinguono. La sua collocazione geografica e la particolare composizione dei terreni fanno sì che alcuni prodotti possano qui maturare un gusto unico ed inimitabile nel corso dei secoli, contribuendo a tracciare la storia di un popolo ed identificare un territorio con i suoi prodotti e le sue tradizioni. Non sempre però queste peculiarità del territorio sono state valorizzate anche se, negli ultimi anni, molte sono state le iniziative mirate a riscoprire i sapori di un tempo e le ricette della tradizione enogastronomica polesana. Basti pensare alle varie rassegne e all’importanza che potrebbero avere queste iniziative per il turismo di settore, sempre più in crescita in tutta Italia. Proprio per capire la valenza e il ruolo del cibo nella storia e nell’evoluzione del Polesine e per tracciarne soprattutto le vie di sviluppo futuro che vadano a coinvolgere anche il turismo si è tenuto il seminario di approfondimento “Polesine da Godere” organizzato dalla Cia e tenutosi presso la Camera di Commercio di Rovigo. Al convegno hanno preso parte Paolo Franceschetti e Giordano Aglio, direttore e presidente della Cia di Rovigo, il giornalista enogastronomico Donato Sinigaglia, l’enogastronomo Renato Maggiolo e Stefano Fracasso, direttore del Gal Delta Po che ha messo in evidenza le opportunità offerte dal Piano di sviluppo locale. A conclusione de seminario l’inter-
Tante personalità di Adria e del Delta presenti: si pensa anche al turismo vento del vicepresidente della commissione regionale Agricoltura Graziano Azzalin. Proprio quest’ultimo, al termine del dibattito al quale hanno partecipato sia operatori del settore che studenti, ha tirato le somme affermando “Il cibo è un bisogno primario che abbraccia dimensioni simboliche e culturali di enorme portata. E’ un argomento dal quale discendono una molteplicità di temi, che vanno dal mangiar sano e dalla salute alla socialità ed alla cultura popolare, passando per il consumo critico. A questo proposito, va ribadita l’importanza dell’attenzione alle filiere, considerando anche che i consumatori cercano sempre maggiori garanzie di qualità. E se il Polesine, da questo punto di vista non ha niente da invidiare a nessuno, è vero anche che la Regione, appare in ritardo sul tema del Km0, considerando che la legge approvata dal consiglio è ancora inattuabile per la mancanza
Il consigliere regionale Graziano Azzalin
Il consigliere regionale Azzalin indica la strada nell’incontro in Camera di commercio
dei decreti attuativi”. Un focus interessante e ricco di spunti sulle tre “t” che dovrebbero guidare le attività sul territorio ossia turismo, tipicità e territorio che, ha precisato Azzalin, “si sposano con le tre ‘a’ che permettono davvero di godere di un luogo: ambiente, alimentazione ed agricoltura”. “E’ proprio quest’ultima il presidio fondamentale di conservazione - ha concluso il consigliere Azzalin - tant’è vero che i fondi europei sono particolarmente generosi nel confronti del settore primario, non solo perché bisogna garantire il reddito e favorire l’ingresso dei giovani, ma principalmente perché l’agricoltura produce e difende beni comuni come il paesaggio, la natura, il cibo, l’assetto idrogeologico”.
ULSS Salute mentale
“OLTRE IL MURO” INCONTRI AL VIA
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ono ripresi lo scorso 15 gennaio gli appuntamenti del percorso di informazione “Oltre il muro” promosso dal Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ulss 19 in tema di promozione della salute. Il percorso, rivolto agli utenti del dipartimento di salute mentale della Ulss19 e ai loro familiari, viene realizzato in collaborazione con Aitsam e con il gruppo “Amici disposti ad ascoltarti” è oramai giunto alla sua quarta edizione e ha lo scopo di integrare il livello di conoscenza su alcuni temi connessi alla salute mentale, individuati grazie alla collaborazione diretta dei pazienti stessi e dei rappresentanti dei familiari. Il percorso, che ha avuto riscontro positivo nelle scorse edizioni, si articolerà in sette incontri a cadenza quindicinale ognuno dei quali verterà sull’approfondimento di alcune tematiche di rilevante interesse, all’interno di un confronto diretto tra utenti, familiari, operatori e volontari coinvolti quotidianamente nella cura del disagio mentale. Gli incontri si svolgeranno tutti presso la sala riunioni della direzione generale. Ma. Ce.
Adria 13 Sicurezza Ma anche all’interno della maggioranza emergono alcune perplessità
Vigili urbani: 17 uomini per 34mila abitanti Il Pd, guidato da Spinello, si schiera contro: “Territorio troppo vasto e pochi uomini” di Martina Celegato
Legambiente
IMPARARE A CUCINARE CON IL BIOLOGICO
L
a questione legata alla polizia municipale e alla paventata soluzione di accorpare le forze dell’ordine adriesi con quelle dei comuni limitrofi ha senza dubbio portato nuove discussioni sui banchi del consiglio comunale che hanno fatto notare una chiara opposizione alla decisione da parte della minoranza che si è dimostrata totalmente contraria alle soluzioni proposte dalla maggioranza. Non ultimo è arrivato l’intervento di Michele De Bellis, consigliere di maggioranza parte del gruppo Fratelli d’Italia, che durante la seduta dello scorso 22 dicembre ha manifestato le sue perplessità a riguardo della proposta della maggioranza. L’atteggiamento di De Bellis seppur critico si è contraddistinto per un approccio costruttivo verso la presa di una decisione che sia però meno impattante per la situazione attuale pur rivolta ad una ottimizzazione delle spese. La via proposta da De Bellis è quella della convenzione, che punti quindi ad una gestione associata degli uffici di polizia municipale senza però compromettere l’efficienza e la sicurezza della cittadinanza. A riguardo dell’accorpamento delle forze di Polizia locale con Loreo, Papozze e Rosolina era già intervenuto nelle scorse settimane anche Spinello, segretario del Pd adriese, con una forte critica dell’efficienza che potrebbe avere un corpo di polizia formato da 17 persone che dovrebbero vigilare un territorio di 290 km quadrati con una popolazione pari a 34 mila persone. Un territorio troppo esteso, ha commentato il Pd adriese, che poco ha a che fare con la densità delle forze di polizia locale del capoluogo Rovigo che da sola conta
S
Gino Sandro Spinello, esponente del Pd adriese una quarantina di agenti. Senza dubbio la tematica legata alla sicurezza rappresenta una priorità non solo per Adria e cittadini delle località che ne fanno parte ma per l’intera complessità territoriale in quanto sempre più emergono le richieste relative ad una maggiore sorveglianza anche dei territori meno densamente abitati. La riorganizzazione delle forze locali deve necessariamente tenere conto delle necessità economiche e quindi mirare ad una riduzione dei costi tenendo conto però della necessità del territorio.
SALUTE IN CITTÀ E’ SOS MEDICI
“I
nodi stanno arrivando al pettine” È così che comincia la comunicazione del Comitato per l’Articolo 32 a riguardo dell’assistenza medica di base. “Il comitato aveva cominciato già due anni fa a denunciare i gravi disservizi che sarebbero ricaduti sulla popolazione come conseguenza dei tagli alle spese sanitarie e di un riordino fatto di tante parole ma di pochi fatti. L’assistenza di base 24 ore su 24, tanto decantata, non solo non c’è ma stiamo perdendo pure quel poco che avevamo. Ad Adria, con il recente pensionamento di un medico di base, 1500 assistiti si stanno trovando senza dottore di condotta e non sanno dove sbattere la testa. Naturalmente il suo posto non sarà reintegrato per mancanza di fondi e i pazienti dovranno arrangiarsi facendosi smistare un po’ qua e un po’ là”. Si parla di 1500 persone divise su 16 medici di base sono mediamente 94 pazienti in più per ogni medico. “Quanto questo graverà nella qualità delle prestazioni e nei tempi di attesa ambulatoriali lo vedremo presto”. La nota continua guardando al futuro. “Ma non basta ancora: dei 16 medici di medicina generale che rimangono attivi nel territorio comunale adriese almeno altri 3 andranno in pensione nel 2015 e qualcun altro negli anni immediatamente successivi. Il problema dell’innalzamento dell’età media della classe medica rimane tutt’oggi sottovalutato ma le conseguenze in termini di erogazione delle prestazioni saranno drammatici. Come pensi l’Ulss 19 di intervenire evitando i disagi che potrebbero essere
IL CORSO
ono iniziate il 20 gennaio le serate teorico pratiche di cucina con prodotti biologici, equosolidali e senza glutine proposte dal circolo di Legambiente del Delta del Po, presso la loro sede in Vicolo Marino Marin 28 ad Adria. Le quattro serate, a cura del maestro Ferdinando Donolato, naturopata e Presidente del Corvelva, insegnante di cucina e cuoco vegetariano, andranno ad approfondire ognuna un piatto o un ingrediente particolare per farne riscoprire l’uso e per imparare ricette adatte a tutti i giorni a favore di un’alimentazione sana e variata. “Verranno spiegati - dicono gli organizzatori del corso - concetti a volte poco chiari o confusi, legati ai rischi dei prodotti transgenici, all’importanza della masticazione, alle insidie dei dolcificanti, alla genuinità del latte e dei formaggi biologici, all’importanza nella dieta della frutta. L’obiettivo è quello di fornire una visione generale dei rischi alimentari cui tutti noi andiamo incontro quotidianamente non facendo attenzione alle insidie legate all’industria del mercato globale”. Le quattro serate, che si concluderanno martedì 10 febbraio, sono destinate ad approfondire rispettivamente riso integrale, lenticchie e verdure, il miglio, la quinoa, i ceci, le verdure, l’orzo, l’avena, i fagioli, il riseto bisaro, le verdure ed infine il grano saraceno, la pasta, il seitan. Oltre a parlare di cibi e imparare ricette durante le serate si affronteranno tematiche legate all’alimentazione in generale come la masticazione, i rischi legati al consumo di determinati alimenti, chimica e cibo Frankestein. Insomma: una serie di apuntamenti che uniscono la pratica alla teoria, informando e sfatando vari miti su questa tipologia di cucina. Ma. Ce.
La città sarà insieme a Ferrara uno dei nodi culturali
AZZALIN: “IL PARCO INTERREGIONALE SARÀ UNA RISORSA PER ADRIA”
“A
L’Ulss assicura che i posti ora vacanti saranno interamente ripristinati notevoli e che graveranno su una popolazione prevalentemente anziana, ancora non si sa. Per il momento è tutto lasciato al ‘fai da te’ con telefonate ad amici e parenti per chiedere consigli su cosa fare e come farlo, in una stagione che tra influenze alle vie aeree e intestinali non dà tregua a nessuno.” Sono bastati pochi giorni dall’invio della nota da parte del Comitato per far prendere alla Ulss 19 la decisione di ripristinare i posti vacanti lasciati liberi dai medici andati in pensionamento. Non si placa però la grinta del comitato che chiede alla Ulss i dettagli sulle tempistiche. Ma. Ce.
volte bisogna saper prendere spunto dagli esempi degli altri. Ferrara sicuramente ha molte carte in più da giocarsi rispetto ad Adria come l’università e festival importanti. Eppure, in questi anni ha puntato moltissimo sul Parco del Delta del Po, ben sapendo che da lì sarebbero potute nascere importanti opportunità. Forse anche Adria potrebbe far valere di più il suo ruolo di ‘porta del Delta’ e iniziare a pensare a come inserirsi in un percorso di valorizzazione del Parco e delle connesse occasioni di sviluppo, del turismo e dei servizi, della logistica e della sua stessa produzione nel settore primario”. Il consigliere regionale Graziano Azzalin lancia ad Adria l’invito a sfruttare l’occasione che la legge di riordino delle Aree protette può offrire. “In questo momento in commissione sono in discussione tre diverse proposte di legge di riordino dei Parchi naturali, una della Giunta, una che ho presentato personalmente ed una dei Comuni del Parco dei Colli. Ancora non si sa quale piega prenderà il testo finale sul quale stiamo dibattendo da tempo, ma quello che è certo è che la Regione deve trovare un modo per mettere a valore le aree naturali che ricoprono circa il 23% del territorio veneto. E, un ruolo particolare, indubbiamente, lo avrà il Parco del Delta del Po per il quale credo che la strada migliore possa essere quella dell’interregionalità”. Proprio un Parco interregionale del Delta del Po potrebbe essere, secondo il consigliere polesano, una freccia in più per il rilancio di Adria: “Proprio come Ferrara può rappresentare uno dei fulcri di questo possibile grande parco, così anche Adria
deve immaginare un proprio ruolo. Non si tratta di accettare vincoli stringenti, ma di immaginare una sorta di marchio di qualità che possa caratterizzare il territorio ed i suoi prodotti, rendendolo spendibile ed appetibile tanto sul mercato italiano quanto europeo. Il turismo naturalistico e l’enogastronomia di qualità, anche se rappresentano delle nicchie, hanno registrato una crescita interessante anche in questi anni di crisi: perché non pensare di approfittarne?”
14 Adria Solidarieta’Anche questo 2015 è cominciato con numerose iniziative per aiutare chi ne ha bisogno
Fiamma centaura ora parla solo adriese Motociclisti per beneficenza: tanti impegni e idee per i ragazzi del presidente Spaterna
AIUTO A CHI HA MENO Contro la crisi arrivano i buoni per i generi di prima necessità
di Melania Ruggini
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l moto club Fiamma centaura apre il nuovo anno con una grande novità: da quest’anno infatti l’associazione passa ufficialmente in mano al gruppo di Adria, essendoci stato il passaggio ufficiale di consegne dai colleghi di Mestre, che lo hanno gestito dal 2004 al 2014, alla città etrusca. L’associazione onlus, presieduta dal giovane e intraprendente presidente Francesco Spaterna, vanta al suo attivo una trentina di soci, a cui si aggiungono le recentissime adesioni dei vigili del fuoco di Adria. Moltissime le iniziative organizzate Foto di gruppo per tutti i partecipanti all’iniziativa nel 2014 per un totale di 22 uscite. Tra queste spiccano le iniziative di carattere benefico, a favo- direttore generale dell’Ulss 19 Pietro Girardi. Ad hanno ripreso le loro fiammeggianti due ruote sfiaccoglierli inoltre il primo cittadino Massimo Bar- lando lungo le vie del centro storico per gli auguri re della pediatria e dei bambini locali. Sempre attivi sul fronte sociale e presenti nel bujani e il comandante dei carabinieri Davide Ono- di Natale, offrendo le caramelle per i più piccoli. territorio, gli appassionati motociclisti dell’asso- frio Pasasodaro, insieme alle rappresentanze delle Dal 2004, il gruppo adriese ha portato molte penne nere adriesi, dei vigili migliorie per le pediatrie e le associazioni locali che ciazione Fiamma Centaura di del fuoco, polizia di stato e aiutano i minori. Adria sono tornati alla carica A Natale donati polizia locale. in concomitanza del Natale. all’ospedale Tutto il ricavato delle manifestazioni e degli Nella locale pediatria dell’o- quattro fasciatoi I fasciatoi sono stati eventi promossi dal moto club è sempre stato despedale di Santa Maria degli acquistati acquistati con i proventi voluto in beneficenza, a favore dei bambini e delle Angeli i biker hanno portato un dal gruppo raccolti durante la mani- famiglie del territorio che si trovano in situazioni dono molto utile e gradito: 4 festazione tenutasi in città particolari di disagio. E non mancano i buoni profasciatoi nuovi di zecca, per un totale di 1.760 lo scorso ottobre, il memorial Bruno Mar, allestita positi per il 2015, tra cui il desiderio di adottare un euro, raccolti durante una loro manifestazione. A in collaborazione con l’associazione Adria Shop- bambino a distanza. Insomma: anche quest’anno fare gli onori di casa nella pediatria locale c’era- ping. Al termine della breve cerimonia, dopo la la vocazione all’altruismo di Fiamma Centaura non no la responsabile del reparto, Franca Scolaro, il benedizione del cappellano dell’ospedale, i biker mancherà di certo.
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n nuovo modo di aiutare le fasce più deboli della popolazione, senza per forza di cose dovere erogare un contributo economico vero e proprio, merce rara di questi tempi anche per le pubbliche amministrazioni. Questa la strada scelta dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Adria Patrizia Osti, che ha pensato bene di battere la strada dei buoni spesa o voucher che dir si voglia. Si tratta di titoli di credito per un importo predeterminato che possono essere spesi in esercizi commerciali della città, legati al Comune da un rapporto di convenzione. Lo scopo è appunto quello di garantire alle fasce più deboli della popolazione comunque almeno l’essenziale. I buoni spesa infatti riguardano ovviamente i generi alimentari di prima necessità, ma anche prodotti per la prima infanzia e per la cura del bambino, prodotti per l’igiene e prodotti per la casa. Alla erogazione dei buoni spesa sono ammessi tutti quei soggetti che siano già in carico ai servizi sociali comunali o che ne abbiano fatto richiesta. In tutto l’amministrazione comunale che guida Palazzo Tassoni è riuscita a mettere in campo una somma di 20mila euro. Davvero non male di questi tempi. I buoni spesa avranno ognuno un valore nominale di 10 euro e, nel fissare i criteri di assegnazione e di erogazione, si è deciso di non superare un totale di 300 euro massimo a testa per i beneficiari. Una somma che per tante famiglie in questo momento può rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno in grado di fare la differenza.
NEWS Contributo della Regione
L’appello di Giorgio Zanellato
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CONFERMATI I FONDI PER IL SERVIZIO ASSEGNATO AI NONNI VIGILE
onfermato il servizio denominato “Scuole sicure” ma meglio conosciuto facendo riferimento ai “Nonni vigile”. Ossia a quei pensionati da poco usciti dal mondo del lavoro, ma comunque ancora perfettamente in grado di svolgere un lavoro socialmente utile. Quello, appunto, di governare l’entrata e l’uscita dalle scuole primarie del territorio in modo da garantire la piena sicurezza dei giovani frequentanti, in particolare in orari nei quali il traffico è piuttosto intenso. In tutto l’impegno di spesa deliberato dall’amministrazione comunale è poco meno inferiore ai 10mila euro. Per l’esattezza 9.975 euro. Il peso per le casse pubbliche sarà comunque estremamente contenuto, dal momento che il progetto viene finanziato all’80% dalla Regione del Veneto. Il costo è dato, oltre che dal compenso al “Nonno vigile”, dal servizio di assicurazione necessario per coprire ogni rischio e dall’Irap. Al lordo ognuno dei volontari percepirà un compenso mensile di 150 euro, con cedolino predisposto dall’ufficio personale del Comune. Una somma di per sé non importante, magari. Anche se di questi tempi assolutamente non guasta. In ogni caso il movente principale che ha portato all’istituzione del servizio non è certo il guadagno, quanto piuttosto la possibilità di coniugare due finalità differenti ma non incompatibili. Da una parte sfruttare al meglio la disponibilità e la voglia di fare che tanti pensionati ancora hanno. Dall’altra garantire la sicurezza. E.D.A.
I FURTI DI ATTREZZI FANNO ARRABBIARE I COLTIVATORI DELLA ZONA DI BARICETTA
otozappe, decespugliatori, tosaerba, trapani, caricabetterie: a Baricetta i ladri scelgono materiale davvero singolare come refurtiva. Ma non si tratta, in realtà, di un’onda anomala o di un’eccezione tutta polesana, perché un po’ in tutta la Regione i malviventi puntano a portare via oggetti apparentemente marginali, o di uso quotidiano, specie in campo agricolo: tanto che in provincia di Verona sono scese in campo direttamente le associazioni di categoria, come Coldiretti e Confagricoltura, per protestare con le forze dell’ordine a difesa dei loro iscritti. Forze dell’ordine che, in questo caso, non hanno dubbi: non si tratta, secondo loro, di mariuoli contadini o aspiranti tali, bensì di furti su commissione per trafugare la merce e poi portarla in altre zone dell’Europa, opportunamente imballata e lucidata, per rivenderla. La meta è, molto probabilmente, l’Est del continente. Era stato il consigliere del Partito Democratico Giorgio Zanellato a puntare il focus su questo tipo di reati, denunciando che “i colpi messi a segno ai danni di chi coltiva le nostre campagne sono diventati una moda ormai, tanto da non fare più notizia”. E ora fa sapere di voler invitare di nuovo l’amministrazione di palazzo Tassoni, in sede di consiglio comunale, a “inventarsi qualcosa, insieme all’opposizione, per porre finalmente un freno all’excalation di simili fenomeni”. Ha ricordato infine come, lo scorso autunno, ai proclami non fossero seguiti i fatti”. Dai la tua opinione su questa notizia su:
E.D.A.
Liceo Bocchi - Galilei
DAGLI EX COLLEGHI UN AIUTO PER SCEGLIERE IL PROPRIO FUTURO
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ra pochi mesi anche gli alunni dell’ultimo anno delle scuole superiori di Adria dovranno decidere a quale facoltà iscriversi dopo la fatidica maturità: una scelta non facile, perché passione personale per certe materie ed eventuali preferenze dettate da mere certezze lavorative, visti i livelli di disoccupazione giovanile in Italia, potrebbero cozzare: col risultato che prendere una decisione diventa davvero difficile. Cosa ci può essere di meglio, allora, che essere guidati da ex colleghi, ora iscritti all’università? Così i rappresentanti d’istituto del liceo Bocchi – Galilei, che raccoglie il classico, il linguistico e due indirizzi di scienze umane, hanno messo in piedi un’assemblea per fare il punto con i ragazzi più grandi, coinvolgendo le classi quinte e quarte nel dibattito. I giovani relatori hanno descritto, tanto per iniziare, le caratteristiche salienti dei corsi di studio da loro frequentati. In cattedra c’erano futuri medici, futuri psicologi, futuri linguisti e avvocati. La seconda parte dell’incontro informativo, poi, si è trasformata in un botta e risposta tra studenti e relatori, con questi ultimi impegnati a chiarire i molti dubbi sul test di ammissione, che spaventa ancora tanto, e sulle caratteristiche dell’alternanza lezione – tirocinio nel caso di alcune facoltà dell’area sanitaria, soprattutto. Non potevano mancare poi gli interessati all’Erasmus, il progetto internazionale che permette di sostenere una parte degli esami all’estero. Ora concentriamoci, però, sullo scoglio maturità. E.D.A.
Adria 19 Il caso “Pagare un assessore esterno è semplicemente uno spreco di risorse”
Marangon - Coppola: non è ancora finita Dopo il ritorno in consiglio lui non si ferma: “Perché Isi è ancora in giunta regionale?” Francesco Campi
In consiglio regionale
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opo essere rientrato in consiglio regionale, lo scorso 16 dicembre, Renzo Marangon, ex assessore all’Urbanistica nella giunta Galan, prosegue la propria battaglia contro la collega di partito ed attuale assessore regionale Maria Luisa Coppola. Nei giorni scorsi Marangon ha infatti presentato un’interrogazione al governatore Luca Zaia a risposta scritta dal titolo emblematico: “Processata, condannata, decaduta”. “Presidente, ha letto bene le motivazioni della sentenza che ha condannato l’ex Consigliere Regionale Maria Luisa Coppola prima di confermarla nel ruolo di assessore?”. Così esordisce Marangon nel testo dell’interrogazione depositata a palazzo Ferro Fini, interrogazione che ha lo scopo di conoscere i motivi che hanno portato il governatore Zaia a mantenere Coppola in giunta dopo che una sentenza del 19 novembre scorso l’ha dichiarata decaduta dal ruolo di consigliere. In aula, al suo posto, è entrato appunto Marangon.
POLITICA
Renzo Marangon Il consigliere ha impiegato quasi cinque anni per rientrare a palazzo Ferro Fini: cinque anni di battaglie legali nelle aule dei tribunali, tra sentenze, ricorsi ed un faldone sparito giusto il tempo di far rinviare un’udienza. Ma alla fine ce l’ha fatta. Ora siede in consiglio tra i banchi di Forza Italia, accanto al proprio capogruppo Leonardo Padrin. “E’ una questione di principio ma non solo – puntualizza Marangon – ridurre i costi nella politica e della politica è un ob-
bligo per le amministrazioni; in questo caso la scelta di nominare il decaduto consigliere Coppola assessore è uno spreco di risorse. Si deve pagare una persona esterna al consiglio per ricoprire un ruolo che potrebbe benissimo, forse anche meglio, essere ricoperto dagli altri”. Il motivo della decadenza di Coppola da consigliere è legato allo sforamento del tetto massimo di spesa, pari a 40mila euro, sostenuto durante la campagna elettorale delle regionali 2010. Al termine di quelle elezioni, l’assessore è risultata eletta con circa 16mila voti, mentre Marangon, primo dei non eletti, si è fermato a circa 8mila. Contro la sentenza in questione, Coppola ha presentato ricorso. La sua vicenda rappresenta un precedente, come ha puntualizzato Marangon nel proprio discorso di insediamento in aula: “La legge sul tetto alle spese elettorali esiste dal 1993. Una sentenza di questo genere è la prima in Italia”.
MAINARDI: POCO PRESENTE A VENEZIA
E
’ di Mauro Mainardi, il consigliere regionale adriese, il record di assenze a Palazzo Ferro Fini. Una presenza che, a Venezia, soprattutto negli ultimi tempi, si è fatta sempre più impalpabile. In questo ultimo periodo alcuni acciacchi ed un grave lutto lo scusano, ma le sue presenze in aula ammontano al 62,5%, il 52% nelle votazioni. In commissione Cultura non si è nemmeno mai presentato. Eletto grazie al listino bloccato, quindi senza aver dovuto correre a caccia di preferenze, Mainardi, che fino a poco tempo fa era il coordinatore provinciale di Forza Italia, dopo essere stato prima quello del Pdl, è entrato, dunque, non grazie ai voti ma grazie all’amicizia dell’ex presidente del Veneto Giancarlo Galan. Un’amicizia solidissima in passato. Oggi pare che il rapporto non sia più così idilliaco, ma è difficile sapere come stiano davvero le cose, perché di Mainardi ultimamente sembrano essersi davvero perse le tracce. El. Ba.
20 Bottrighe La rivendicazione Il comitato non si arrende e incarica un “veterano” di casi simili
Bottrighe Comune: la lotta arriverà sino all’Europa
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L’avvocato: “Situazione unica, non dovete disperare, ci sono tutti i requisiti necessari” di Roberto Marangoni
“P
rima l’istanza viene definita legittima e percorribile, poi, nella sen- cedura, ci sono buone speranze che l’istanza venga accolta perché la risposta tanza finale, dopo trentadue anni, ci dicono che il Comune non si dello Stato è giunta dopo oltre trent’anni, con almeno 15-18 anni di ritardo. può ricostituire, anzi, ci rispondono con la solita novella, dicendoci La questione di Bottrighe, secondo Morosin, farà parlare molto a livello meche quando la richiesta fu inoltrata non vennero rispettati i requisiti minimi di diatico nazionale visto il numero delle firme raccolte per l’allora inoltro della popolazione per l’istituzione di nuovo Comune”. Il professor Nicola Dirodi, pratica. “Non perdete mai la speranza - ha detto Morosin - perché Bottrighe ha presidente del Comitato per la ricostituzione del Comune di Bottrighe, non ci tutti i titoli per lanciare una nuova sfida dal momento che l’autonomia fu soppressa illegalmente, l’unica comunità italiana con un sta. “E’ l’ennesima presa per i fondelli - tuona Dirodi così elevato numero di abitanti che è stata prima sopoltre a risponderci dopo così tanti anni, hanno sorvolato Il Comitato pressa e poi non più ricostituita. Bottrighe non è fuori completamente la legge speciale Scelba che noi invo- guidato dal tempo – ha proseguito l’avvocato – teniamo presente chiamo e che mai nessuno ha saputo dimostrare essere professor superata da altre leggi”. A sostenere ora la battaglia Dirodi non intende che la maggior parte dei Comuni italiani non superano i mille abitanti”. “Certamente - ha concluso Morosin - se anche l’avvocato di Noale Alessio Morosin. Si trata di demordere dovesse ricostituirsi dovrà consorziarsi con altre realtà. un legale davvero esperto in tematiche e in lotte di questo tipo. Lo stesso, già consigliere regionale, tra i sostenitori dell’autonomia Ma il paese ha tutto il diritto di tornare ad essere un Comune autonomo”. Il del Veneto, è colui che seguì infatti tutte le fasi che riportarono l’autonomia comitato quindi non si arrende, pronto ad intraprendere la nuova strada per del Comune di Cavallino da Venezia. Grazie a lui, che curerà la pratica gratu- l’Europa affinchè venga fatta giustizia. Del resto dalle parole del legale che si itamente, la vertenza sarà portata dinnanzi alla corte europea di Strasburgo. è assunto il compito di portare avanti la battaglia traspare non solo ottimismo, Non solo: il suo studio presenterà, a nome dei firmatari dell’istanza, una ma anche la convinzione che la situazione di Bottrighe costitusca davvero una richiesta danni contro l’eccessiva durata del processo presso la Corte d’appello eccezione a livello nazionale. Le speranze di ottenere una accoglienza favodi Trento. Secondo Morosin, che ha spiegato pubblicamente a Bottrighe la pro- revole alla richiesta di autonomia, almeno in Europa, insomma ci sono tutte.
L’avvocato Alessio Morosin durante l’incontro
SCUOLA
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Con raccolta di fondi
MUSIC-EMOZIONI: NOTE PER L’INFANZIA
orna Music-emozioni, l’annuale rassegna musicale giunta alla sua seconda edizione. Ad ospitare l’evento, che si svolgerà sabato 7 marzo con inizio ore 21, sarà la bella chiesa di San Francesco di Bottrighe. Ad organizzare il comitato di gestione della scuola dell’infanzia paritaria “Umberto Maddalena” con la collaborazione del locale coro femminile “Plinius” che curerà la direzione artistica. Lo stesso coro parteciperà al concerto che sarà aperto dai piccoli coristi della scuola materna con un brano. Oltre al Plinius si esibiranno alcuni cori provenienti dal Veneto ed altri musicisti solisti. Durante la serata saranno raccolte offerte che andranno devolute alla scuola per sostenere le tante necessità per lo svolgimento dell’attività didattica in considerazione dei tanti tagli dello Stato che giocoforza hanno messo in serie difficoltà tutte le scuole private italiane, come quella parrocchiale di Bottrighe. Da anni però il paese è vicino a questa antica istituzione scolastica con R.M. varie associazioni, istituzioni ed enti.
Bottrighe 21 La festa Il gruppo compie mezzo secolo e si regala un disco pieno di successi
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Bontemponi, che bel compleanno!
Simbolo di un mondo antico
L’AFFASCINANTE STORIA DEL VECCHIO MULINO
Avanti tutta per il sodalizio del presidente Gianni Spadon Tanti programmi e un nuovo Cd che parla del tempo che fu di Roberto Marangoni
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l 2014 si è chiuso positivamente per il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe. “E’ stato un anno molto impegnativo – afferma il presidente Gianni Spadon – sotto ogni aspetto, sia per quello culturale, con l’associazione protagonista in numerosi spettacoli in giro per teatri e piazze italiane, sia per le tante iniziative di solidarietà rivolte allo studio e prevenzione delle malattie genetiche, tumorali ed altre iniziative sociali in favore dell’infanzia e degli anziani che hanno avuto il loro clou con la tradizionale sfilata di Babbo Natale per le vie del paese”. La copertina del nuovo Cd Il 2015 si apre ancora più impegnativo, ricorre infatti il 50esimo dell’associazione, sorta a Bottrighe nel 1965. ziane nel territorio polesano, in particolare nell’area del Proprio per questo – conclude il presidente - oltre a due Parco Regionale Veneto del Delta del Po. “Cantando su l’ara” il titolo del disco che vuole giornate celebrative nella prossima primavera a Bottrighe ed altre in E’ il quarto lavoro essere un omaggio ai canti che spesso esplodevano nei momenti altri luoghi della provincia, abbiamo del gruppo, di ganxega (tipica festa di fine registrato un nuovo disco che è usci- che recupera tradizioni e lavori ndr), in quei pochi momenti to in questi giorni”. all’anno che permettevano alla poProdotto e registrato dall’e- testimonianze vera gente che lavorava nei campi tichetta Klasse Uno edizioni di Castelfranco Veneto, questo è il quarto compact disc, di trascorrere qualche ora in spensieratezza dopo il duro frutto di continue ricerche effettuate dai componenti lavoro. Sono sedici, in totale, le canzoni di questa nuova dell’associazione tra le testimonianze delle persone an- raccolta, una di queste creata assemblando cinque pezzi
LA STORIA LE NOBILI FAMIGLIE CHE VISSERO NEL NOSTRO PAESE
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l territorio dove attualmente è situato Bottrighe apparteneva alla famiglia dei conti Macchiavelli. In seguito al matrimonio del conte Giulio Estense Tassoni con la nobildonna Violante Macchiavelli, figlia del conte Baldassarre Macchiavelli, la casata degli Estensi entra in possesso di questo territorio. Infatti il Conte Baldassarre Macchiavelli assegnava in dote alla propria figlia 14milascudi di Brescia. Questa somma si intendeva computata sia in denaro liquido che in beni immobili. E proprio dei beni immobili facevano parte i terreni delimitati tra i confini del territorio di Adria posti nella villa di Corbola (villa si intende paese - in un primo tempo il territorio di Bottrighe era denominato “Corbula de Medio” ndr). La famiglia Tassoni di illustre nobiltà, giunta in possesso del territorio di Bottrighe aumenta il suo patrimonio con permute ed acquisti successivi, sino a raggiungere un’estensione notevole. La “Villa delle Bottrighe” diventerà in tempi successivi la residenza ufficiale della famiglia Tassoni. Ricordiamo tra gli altri Ippolito Estense Tassoni definito “Uomo nobilissimo, Marchese e Saltino, Marchese di Saluzzo in Piemonte LE TRE S-CIOPTA’
e Paggio Antico del Ducato di Modena, Signore dei Feudi di Milano, Pavia e di molti altri luoghi, Nobile delle città di Ferrara e Modena e, in virtù dei privilegi nobili, cittadino delle città di Adria e Rovigo”. Alla morte del Marchese Ippolito avvenuta ad Adria il 3 Luglio 1754 all’età di 85 anni, la salma fu consegnata dall’arcipresbitero e parroco di Santa Maria Assunta della Tomba di Adria al parroco di San Francesco di Bottrighe il quale accompagnò il defunto, trasportato da un carro funebre, nella chiesa locale e in questo tempio furono celebrate ben 53 messe. Data la grande nobiltà di cui era ornato, alle esequie parteciparono cavalieri e nobili di numerose casate italiane . Un afflusso di personaggi illustri ci fu anche in occasione della morte del Marchese Ercole Estense Tassoni avvenuta il 30 Settembre 1759 all’età di 62 anni che, come il padre, venne tumulato nella tomba di famiglia di Bottrighe. Visite ragguardevoli certamente più prolungate ed in circostanze più serene si sono inoltre registrate a Palazzo Tassoni di Bottrighe in occasione di lieti eventi, battesimi e matrimoni, che rallegrarono la nobile Casata.
e che si conclude con la nota “L’uva fogarina”. Il disco è una sorta di compilation, oltre a brani non presenti nei precedenti cd, il gruppo ha incluso i suoi pezzi piu famosi, immancabile “La Filomena” prima classificata nel 2014 a radio Sorrriso tra le più richieste dagli ascoltatori di tutto il triveneto. Tra i vari brani anche “L’Abc”, “Merica Merica” dedicata agli emigranti e la conosciutissima “Me compare giacometo”, armonizzata dal compositore Gianni Malatesta, nativo di Badia Polesine. In finale l’immancabile inno “Oh Bottrighe” scritto nel 1930 dal professor Vito Rossati e Danilo Venturi in omaggio al paese che ha dato i natali ai Bontemponi. I canti sono accompagnati da Giovanni Pezzolato alla fisarmonica, Sergio Salmi alle chitarre, Remigio Zambotti al “liron”, Giovanni Bonato allo “sbrega burassi”, Ferdinando Giacomello al “pegnatofono”, Maurizio Braga ai “martelli”. Ai cembali e altri piccoli strumenti artigianali Loretta Guzzon, Luciana Laurenti, Giancarlo Donà, Luciana Bolognese, Renata Greguoldo, Gilda Grotto e Mirella Rossi, quest’ultima ne cura anche la direzione artistica. La consulenza tecnica è di Gianni Spadon e Nicola Donà. Le foto del gruppo, interno ed esterno del disco, sono state infine realizzate dai fotoamatori bottrighesi Doriano Bolzoni, Rossana Siviero e da Nicola Don.
i g g o a d l i E N -LI N O è OVO NU SITO
L
’attività molinatoria di Bottrighe, come si vede in questa foto degli anni quaranta, ebbe un notevole impatto sulla vita economica e sociale del luogo e della zona. Di proprietà della famiglia Vicentini, il mulino venne chiuso nel 1960, dopo tantissimi anni di lavorazione. Dieci anni più tardi, l’intero complesso venne acquisito dalla Società Italiana Costruzioni Edilizie e Stradali di Bottrighe e nel 1972, dopo due anni di imponente lavoro, lo stabile venne trasformato in condominio, con al suo interno nove appartamenti. La palazzina a lato, come si vede a sinistra nella fotografia, in questi anni è stata demolita per lasciare posto, nell’area ed in quella retrostante, a nuove unità abitative realizzate dall’immobiliare “Il Mulino” del concittadino architetto Luciano Fantinati. La stessa palazzina, oltre che abitazione, fu per tanti anni la sede della Sices, da alcuni anni trasferitasi nella nuova sede della zona artigianale di via Antonio Gramsci con la denominazione “Costruzioni Fantinati”. A Bottrighe il condominio ex Mulino di via Dante Alighieri, è il palazzo abitativo più alto del paese, cinque piani, ed è conosciuto da tutti per il “grattacielo”. Il fabbricato, con tutta la sua essenzialità poetica, racchiude un mondo che ora non c’è più. R.M.
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di Roberto Marangoni
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22 2 Sport Calcio Qualche passo falso ma le potenzialità sono intatte
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L’Adriese insegue il sogno
Obbiettivo dichiarato è tornare in Eccellenza Ma la vetta appartiene al Campodarsego di Riccardo Pavanello
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n girone di ritorno per conquistare la serie D. L’Adriese di Valeriano Fiorin è stata costruita per vincere l’Eccellenza e tornare nel campionato che conta. Non è un’impresa semplice, viste le avversarie del girone e considerati anche i passi falsi fatti in 15 giornate, soprattutto in trasferta. Con la prima giornata di ritorno i granata hanno ripreso la marcia verso il traguardo finale. Dopo le feste natalizie è bastato un gol su calcio di rigore di Oscar Cavallari per piegare le resistenze del Team Santa Lucia Golosine. La classifica sorride, visti i 34 punti fatti in 16 partite e i 30 gol realizzati: una media di quasi due marcature a partita. Ma i numeri non bastano se c’è una squadra che fa meglio. Il Campodarsego guida il girone con 38 lunghezze, quattro in più dei granata. Sarà una lotta fino alla fine, anche se bisogna comunque tener sott’occhio Cerea, Pozzonovo e Sarcedo. Anche il girone d’andata l’Adriese lo aveva chiuso con la stessa distanza dal primo posto. Contro la capolista era arrivata
I ragazzi dell’Adriese ci credono, i tifosi pure una vittoria secca, per 2-0, alla terza giornata. Il primo posto sembrava solido come il cemento nonostante a sconfitta al quinto turno con il Pozzonovo per 2-1. Ma alla settima giornata ecco il patatrac: altra sconfitta in casa del Vigasio e addio primato. Gli altri passi falsi i granata li compiono alla decima con il Cerea (1-1) e la partita dopo con l’Oppeano (ko per 2-1). L’ultima sconfitta dell’anno arriva in casa dell’Ambrosiana per 2-0. Ma per il resto sono solo sorrisi e vittorie: ben undici in campionato. Il successo più roboante arriva alla penultima di andata con l’8-2 sulla Cenerentola Sambonifacese.
E ora guarda avanti
L’UNDER 15 HA CHIUSO IL 2014 IN CRESCENDO
E
’ stato un dicembre chiuso in crescendo per l’Adria Nuoto under 15. La formazione biancorossa ha messo in archivio infatti il pre campionato di categoria e nell’ultima giornata del mini torneo si è imposta per 22-3 contro la Coop sportiva di Verona. Una prestazione esaltante che ha visto i Si torna in campo giovani adriesi passare in vantaggio e portare a casa il primo parziale per 3-1 per poi dilagare nella seconda parte del match. L’under 15 aveva cominciato il torneo con una sconfitta per 5-3 contro Sport Management, formazione mantovana. Nella seconda partita altra capitombolo per 9-4 contro Vicenza Libertas. Poi il successo netto contro i veronesi prima di Natale. Intanto sono usciti i calendari per il campionato che prevede in totale 11 giornate. La prima uscita per i giovani adriesi dell’under 15 è andata al primo febbraio nella piscina di Montecchio Maggiore contro il Progetto Nuoto Thiene. L’altra partita di febbraio è prevista per il 15 a Belluno contro il Mondo sport. Il campionato poi proseguirà fino a metà giugno. Adria Nuoto è stata inserita nel girone B assieme a Clodia, Padova Nuoto, Coop Sportiva Verona, Bolzano Nuoto, Città Sport Vicenza oltre alle già citate Progetto Nuoto Thiene e Mondo sport. Anche per l’under 13 dell’Adria Nuoto è tempo di campionato. La formazione è stata inserita con Coop Sportiva Verona, Sport Management, Rari Nantes Verona, Cs Plebiscito, Ssd 2001 Padova, Vicenza Libertas e Cs Plebiscito femminile. Il campionato è iniziato a metà gennaio e terminerà a metà maggio. Ric. Pav.
Pallanuoto Under 13 Triveneto
Volley maschile e femminile
ADRIA VOLLEY: L’ANNO COMINCIA CERCANDO RISCATTO IMMEDIATO
L
’Adria volley si è rimboccata le maniche per questo 2015. Nel campionato di Prima divisione maschile, la squadra di Stefano Stocco è incappata in una sconfitta pesante prima di Natale. Il Loreggia ha vinto con un secco 3-0 portando a casa una vittoria importante per la classifica. Nel primo parziale i padovani hanno sfruttato le amnesie nel finale degli adriesi fino al 25-21. Più combattuto il secondo set finito 27-25 per gli avversari. Stesso punteggio del primo set invece l’ultimo parziale che ha chiuso l’incontro sul 3-0. Anche alla ripresa del campionato dopo le feste natalizie, la squadra adriese è incappata in un’altra sconfitta, stavolta per 3-1 contro l’Universal Aldebaran. In classifica la situazione non è delle migliori considerati i dieci punti totalizzati in nove partite: tre vinte e sei perse. Un paio di vittorie consecutive potrebbero far fare il balzo in graduatoria all’Adria volley che aveva iniziato nel migliore dei modi la stagione con il 3-0 sul Legnaro. A novembre, delle quattro partite disputate, da segnalare il 3-1 sul Valsugana e la sconfitta al tie break contro Max Music. Risale a inizio dicembre l’ultima vittoria in campionato con il 3-0 su Tumbo Rovigo (parziali 25-10, 25-14, 25-19) prima delle tre sconfitte in successione. Ma il cammino è ancora lungo e il campionato termina il 24 aprile: c’è tempo per
Il 2-0 ottenuto invece in casa della Marosticense consolida la forza della squadra che ha trovato in Luca Milan un portiere affidabile e che dà sicurezza fra i pali. L’ex portiere del Rovigo ha sposato il progetto del presidente Luciano Scantamburlo per riportare in alto l’Adriese. In difesa si è particolarmente distinto Josè Colman Castro per la sua esperienza e possenza. A centrocampo Oscar Cavallari ha dato ritmo alla squadra e alle giocate offensive di Nicolò Bellemo, Francesco Zanellato, Giacomo Marangon e l’ultimo arrivato Ivo Bez. L’Adriese può sognare.
PALLANUOTO
Convincente vittoria per l’Adria Nuoto
Gli atleti dell’Adria
La situazione in classifica potrebbe migliorare con due vittorie risollevarsi in classifica. La Terza divisione femminile invece viaggia al centro della classifica con 12 punti in otto partite: quattro vinte e altrettante perse. Anche la squadra femminile è tornata in campo nel 2015 chiudendo il match con una sconfitta contro la Virtus: 3-1 per le avversarie. Come per i colleghi della Prima divisione maschile, la Terza femminile aveva cominciato il cammino in campionato con un secco successo per 3-0 nella tana del Lendinara. Le altre tre vittorie in campionato contro Bvs (3-0), Futurvolley e nel derby contro il Villadose (3-0). Anche qui il campionato è lungo e terminerà a metà maggio. Per quanto riguarda i campionati del settore giovanile, l’Adria volley ha quattro squadre iscritte Ric. Pav. per questo 2015.
La squadra Under13
P
arte con una convincente vittoria sul CSS Verona il campionato under 13 girone Triveneto per la squadra dell’Adria Nuoto, domenica 11 Gennaio infatti, nella piscina di Porto Viro, i giovani atleti biancorossi, si sono agevolmente imposti per 18 ad 1 sui pari età scaligeri. Partita a senso unico sin dalle prime battute, con i padroni di casa che chiudono il primo quarto in vantaggio per sei reti a zero; lo stesso copione persiste anche nei tre parziali successivi con i veronesi che trovano l’unica marcatura della giornata nel terzo parziale, ribadendo in rete la respinta
del palo ad un tiro di rigore. L’andamento del match ha permesso al tecnico Stoppa di ruotare ampiamente i giocatori in acqua, concedendo molto spazio ai ragazzi che solo a Settembre hanno iniziato l’attività, ed ai più giovani sotto leva. Da segnalare l’esordio nella categoria di Luca Zanirato, Lionello Thomas, del giovanissimo Naluzzi Lorenzo (classe 2005) ed il primo goal nella categoria di Tolomei Matteo. Prossimo appuntamento per la squadra under 13 sarà domenica 8 Febbraio, nella piscina Dugoni di Mantova, per una sfida ostica con lo Sport Management.
ADRIA NUOTO – CSS VERONA 18-1 (60; 4-0; 5-1; 3-0) ADRIA NUOTO: Bellato (Portiere), Penzo (3 goal), Mozzato, Crestani (3), Lionello, Zanirato (2), Bettinelli, Tiribello (2), Tolomei (1), Bonazza (3), Giolo (3), Gamberini (1), Naluzzi. All. Stoppa CSS VERONA: Ascani (Portiere), Perlini, Visentini, Zecchetti, Castellani, Lupa (1), Tobellini, Rubino, Bellamoli, Polato. All. Polo
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Economia Il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi fa il punto della situazione
Nord Est, sarà finalmente l’anno della ripresa A trainare la crescita ci sarà ancora una volta l’export. L’aumento sarà del +3,7 per cento per l’area, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto di Alessandro Abbadir
E
conomia, arrivano buone notizie a Nord Est. Le previsioni insomma finalmente volgono verso il bello. Ad annunciarlo è il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. Bortolussi che fino ad ora, non si era mai entusiasmato dai tanti segnali di ripresa che qua e là si annunciavano. Stavolta analizzando la situazione dati alla mano, crede in una ripresa effettiva in tempi rapidi. “Dopo sette anni di crisi e di difficoltà economiche, il 2015 - spiega Bortolussi - dovrebbe essere l’anno della ripresa, soprattutto a Nordest. Grazie ai dati messi a disposizione da Prometeia, è possibile stimare la crescita per l’anno appena iniziato, dei principali indicatori economici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano”. Al netto delle situazioni internazionali che potrebbero comunque condizionarne il corso, gran parte degli indicatori sono destinati ad essere anticipati dal segno più, secondo il segretario della Cgia di Mestre. ”Per quanto concerne il Pil - spiega Bortolussi - la crescita dovrebbe attestarsi attorno al +0,8 per cento: dopo gli 8,4 punti percentuali persi dall’inizio della crisi fino ad oggi, ci avviamo a invertire in maniera decisa la tendenza. Se in Veneto e in Friuli l’incremento dovrebbe essere del +0,7 per cento, in Trentino Alto Adige l’aumento dovrebbe toccare il +0,9 per cento. Anche i con-
Giuseppe Bortolussi sumi delle famiglie sono destinati a crescere: + 0,9 per cento. Se a Bolzano l’incremento pare destinato a toccare il +1,1 per cento, nel Veneto l’aumento dovrebbe fermarsi al + 0,9 per cento, in Friuli Venezia Giulia al +0,8 per cento e a Trento al + 0,7 per cento”. Solo gli investimenti continuano a segnare il passo. Dopo aver perso oltre 20 punti percentuali dall’inizio della crisi sino ad oggi, anche nel 2015 la variazione di crescita sarà nulla. Solo il Friuli Venezia Giulia segnerà un timidissimo + 0,1 per cento. Chi invece ha superato da tempo la fase più critica è l’export. L’export quest’anno sarà davvero forte e trainante. “Dopo il + 3,4 per cento del 2014 nel Nord Est – spiega Bortolussi - nel 2015 l’aumento dovrebbe essere del +3,7 per cento, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto, dal 3,5 per cento di Trento e dal +2,6 per cento del Friuli Venezia Giulia”. E l’occupazione? Si perché in questi anni in tanti hanno parlato di crescita. Ma spesso a fatturati che non diminuivano o aumentavano, non corrispondeva una diminuzione dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione, infine, dovrebbe eguagliare il dato raggiunto nel 2014 a Nord Est: 7,1 per cento. “Se a Bolzano il tasso rimarrà al 4,4 per cento - spiega Bortolussi - a Trento si fermerà al 6,4 per cento, mentre nel Veneto scenderà
al 7 per cento. Solo nel Friuli Venezia Giulia la disoccupazione è destinata a salire al 7,9 per cento”. Bortolussi fa delle considerazioni che valgono per tutta l’Italia e che in parte corrispondono a delle analisi storiche di situazioni se non uguali (perché una crisi del genere che dura da 7 anni non si era mai vista) almeno con qualche somiglianza. “E’ evidente - afferma il segretario della Cgia di Mestre - che se la Lombardia e il Nordest torneranno a crescere, anche il resto del paese è destinato a risollevarsi. In passato è sempre stato così”. Nonostante i timidi segnali di ripresa avvertiti nell’ultima parte dello scorso anno, anche nel 2015 la crescita, sarà a macchia di leopardo. “Se il manifatturiero sembra essersi lasciato il peggio alle spalle - conclude Bortolussi - la situazione delle costruzioni, dei servizi e del commercio rimarrà ancora molto difficile. Questi tre settori continueranno a risentire del forte calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti che in questi ultimi anni sono scesi a dismisura. Anche nel 2015, purtroppo, questi ultimi non dovrebbero dare alcun segnale di risveglio, attestandosi sulla variazione registrata l’anno scorso”. Il clima generale, insomma, per la prima volta dopo 7 anni, dà qualcosa di più di piccoli segnali di speranza, dà dati che sembrano segnare l’agognata inversione di tendenza attesa da troppo, troppo tempo.
API INDUSTRIA Pier Orlando Roccato denuncia una situazione irrisolta
“ACCESSO AL CREDITO ANCORA TROPPO OSTICO”
“S
e è vero che ci sono tanti segnali di ripresa, è anche vero che molti piccoli imprenditori sono purtroppo lasciati soli ad affrontare problemi legati a problemi burocratici e soprattutto problemi di accesso al credito. Banche ed istituzioni locali facciano rete per evitare che i titolari di imprese sane, si vedano ridotti alla disperazione per un credito non concesso o un debito non saldato”. A dirlo denunciando la solitudine di tanti imprenditori è Pier Orlando Roccato direttore di Api Industria Venezia che con l’inizio dell’anno con la sua associazione ha avuto decine di segnalazioni di casi titolari di impresa in difficoltà. E’ l’ora però, secondo Roccato, che anche chi fa impresa evolva. “Nelle nostre realtà del Nord Est - spiega - purtroppo ci troviamo di fronte spesso, a persone che sono imprenditori per caso, che fanno fatica ad affrontare per mentalità, le sfide che una crisi globale come questa ha posto. Se la crisi ha detto qualcosa il messaggio è stato chiaro: per stare sul mercato servono competenze, studio, conoscenza delle lingue, e capacità di analizzare realtà complesse ed interconnesse a livello globale”. “Abbiamo aperto con altre associazioni di categoria – conclude Roccato – anche sportelli di ascolto e numeri verdi di aiuto, ma i nostri imprenditori purtroppo vivono queste situazioni come sconfitte aziendali e soprattutto personali”. A.A.
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Il Veneto in primo piano 27 1 Fondazione Nord-est Un’azienda su quattro non ha un sito web
Il futuro delle imprese è l’e-commerce Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione di Maria Pavan
“L
e aziende che hanno innovato non solo nella produzione ma anche nei format distributivi sono quelle che meglio competono, crescono e traguardano nuovi mercati”. A dirlo è Romano Artoni, Deputy Regional Manager di UniCredit, che commenta così gli ultimi dati presentati da Fondazione Nord Est, sottolineando l’impegno del gruppo nell’essere al fianco delle imprese per sostenere i loro investimenti in ICT, nel digitale, nel mobile e per accedere a piattaforme di e-commerce. Un settore per nulla trascurabile, anzi! Secondo quanto emerso dall’indagine che Fondazione Nord Est ha sviluppato in collaborazione con UniCredit nell’ambito del progetto “Nuovo Continente”, il cui obiettivo è la costruzione di un modello di sviluppo possibile per l’accelerazione nell’utilizzo degli strumenti ICT da parte delle Pmi, le dimensioni aziendali contano sui mercati internazionali, ma anche nella internet eco-
NEWS
nomy. Le aziende italiane medio-grandi, infatti, fanno la parte del leone nell’export e sono anche le più avanzate nell’utilizzo degli strumenti di vendita e promozione online. Ma un elemento di sorpresa arriva, in questo contesto, dalle piccole aziende - quelle tra i 10 e i 50 dipendenti - che, nonostante la crisi, hanno dimostrato buoni risultati e soprattutto grandi potenzialità. Oggetto della ricerca era l’uso delle tecnologie nel Made in Italy, con un’indagine su un campione di 1.215 società di capitale dei comparti food, moda, arredamento e meccanica. Se i risultati complessivi mostrano un quadro caratterizzato da potenzialità ancora inespresse, non mancano gli spunti di interesse per il sistema produttivo italiano e del Nord Est. Nel 2014 un’azienda su quattro (25,4%, 21,6% a Nord Est) non ha un sito web aziendale e tre aziende su quattro (73,5%, 77,3% a Nord Est) non utilizzano i Social network nella promozione
del proprio prodotto/servizio. Ma qual è il ritratto delle imprese orientate all’e-commerce? L’indagine di FNE dice che sono soprattutto grandi imprese (28,6% delle grandi imprese nel campione) e che nell’84,2% dei casi utilizzano il proprio sito web. Per quanto riguarda i diversi settori produttivi presi in esame non si rilevano dinamiche distintive, anche se i settori moda e arredamento tendono a utilizzare in maniera più sistematica le piattaforme di vendita online e messe a disposizione da terzi. “L’indagine mette in evidenza la debolezza del sistema imprenditoriale italiano rispetto all’utilizzo degli strumenti online – rimarca il presidente di Fondazione Nord Est Francesco Peghin -, ma anche il grande sforzo compiuto dalle piccole imprese per rimanere competitive attraverso l’apertura di nuovi mercati. Nonostante la crisi iniziata nel 2009, dal 2004 le loro esportazioni sono infatti cresciute di oltre il 30%. Un dato che
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Michelle Obama ordina altre scarpe in Riviera
L’EUROPA FRENA SULL’ETICHETTA DI ORIGINE OBBLIGATORIA
I
l Tavolo Veneto della moda è davvero deluso per come sono andate le cose a Strasburgo. Il Consiglio d’Europa frena sulla tracciabilità dei prodotti proprio mentre negli Stati Uniti La Federal Trade Commission annuncia un giro di vite nei confronti dell’utilizzo della certificazione sulla produzione all’interno degli Stati Uniti. Una stretta che si tradurrà in una valorizzazione del marchio “Made In”. Una strategia coerente con il periodo di rilocalizzazione negli Usa di molte attività
produttive che precedentemente avevano delocalizzato in Cina. “Quando smetteremo di farci del male”? Così Giuliano Secco, portavoce del Tavolo Veneto della Moda che imputa al mancato pugno di ferro del Ministro Federica Guidi il naufragio del progetto.“Sapevamo che era difficile - spiega - sapevamo che la Germania, ed il blocco di Paesi che porta con sé, era troppo forte. Non ci siamo mai illusi che si arrivasse alla chiusura del dossier con una vittoria schiacciante del fronte del “sì”.
mostra le notevoli capacità imprenditoriali e di innovazione presenti anche nelle piccole imprese del Nordest. Capacità spesso tarpate da un contesto paese che ne affossa l’intraprendenza. È quindi davvero prioritario avviare azioni di politica economicoindustriale che corroborino le potenzialità di crescita di queste realtà che potrebbero essere un importante motore di sviluppo futuro”. “Esiste un potenziale ampiamente inespresso legato alla digitalizzazione delle nostre piccole e medie imprese soprattutto sul versante dell’e-commerce - conferma il direttore scientifico Stefano Micelli -. I numeri della ricerca mettono in evidenza ampi spazi di miglioramento: dall’utilizzo dei social network fino alla conoscenza delle piattaforme internazionali di commercio elettronico. Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione”.
Ma combattere e farsi onore sul campo questo sì che ce lo aspettavamo”. Ma ad onorare l’eccellenza della moda italiana ci pensa la first lady Michelle Obama che fa il bis e ordina un altro paio di scarpe in Riviera del Brenta. Stavolta si tratta di un paio di calzature da sera, da ricevimento, con tacco a spillo e punta a spillo,fatta in pelle pregiata e di colore laminato oro. Il paio di scarpe che ora è in fase di Lo.Zo. realizzazione verrà consegnato entro qualche settimana. Messaggio pubblicitario
Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il decennale di attività nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territoriale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commerciale di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostante l’attuale quadro economico generale dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presidente della società –. La chiave vincente di
Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clienti. Gli elementi decisivi sono infatti la capillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti». Sia per le utenze private sia per le aziende, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni tipologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti. Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al
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stipulato il contratto, ma può anche contattarla personalmente per ogni esigenza di informazione o chiarimento. La nostra filosofia è semplice: l’utente, che sia una famiglie o un cliente business, si deve sentire sempre accolto e ascoltato. Il risultato di tutto questo è che ogni sua esigenza trova sempre accoglienza diretta e qualificata. Il suo interlocutore non sarà mai impreparato, né tanto meno gli risponderà un call center ubicato chissà dove, senza alcun legame con il territorio e con il servizio erogato». Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, personalizzazione del rapporto, trasparenza della fatturazione, competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.
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28 Voci da palazzo
Voci da palazzo 1
Un viaggio tra la gente L’obiettivo è raccogliere le istanze del popolo veneto partendo dal basso
La Moretti è partita: 579 comuni in 100 giorni La prima scelta di campo: si è dimessa dal Parlamento europeo con effetto immediato per restare in Veneto comunque vada
L’opinione
di Maria Pavan
Giovanni Furlanetto, GM
“ADDIO AL RICAMBIO GENERAZIONALE”
I
l tour elettorale di Alessandra Moretti, candidata Governatore del centrosinistra, sta vedendo l’ex parlamentare impegnata ogni giorno tra la gente. E’ al mercato, al bar, a pranzo, in qualche sala. E’ a disposizione delle persone là dove vivono e “tirano a campare”. Certo, spesso non ci sono bagni di folla ad attenderla, perché non frequenta molte feste folcloristiche, c’è altro. C’è un Veneto vero che non ha sempre voglia di arrostire torelli allo spiedo o di fare polente da guinnes dei primati, e quel Veneto vuole raggiungere per fargli poi la proposta giusta che le permetta di cambiare il corso politico di una regione governata dal centro destra ormai dal 20 anni. “Sono pronta ad assumermi l’impegno di costruire insieme un ponte tra politica e cittadini veneti - ha detto durante il lancio della sua campagna elettorale - con la più grande campagna di ascolto mai realizzata da un candidato alla guida di una Regione. Un viaggio da percorrere insieme, una meta da raggiungere insieme: 579 Comuni, 100 giorni e l’obiettivo di dare a tutti i veneti, nessuno escluso, la possibilità di raccontarmi come immaginano il futuro della Regione. Nessun politico ha mai visitato prima ogni comune della Regione che si candidava a guidare. Vorrei che fossero i veneti, nelle loro città, nei loro paesi, a dirmi cosa non va, a dirmi cosa li ha delusi, a dirmi cosa si aspettano per un cambiamento che non sia solo una parola, ma sia una realtà da vivere. La vostra passione e il vostro entusiasmo mi accompagneranno in
“I
Alessandra Moretti al mercato questo viaggio attraverso i 579 comuni che formano il Veneto. Sono pronta a conoscere uno ad uno i cittadini che sarò chiamata a rappresentare e, soprattutto, voglio che loro possano conoscere la governatrice Alessandra Moretti faccia a faccia”. Ma la sua è anche la voce di quella che potrebbe essere la prima donna governatrice di una regione che in questa momento su 60 consiglieri conta solamente 2 donne, meno che in Afghanistan, Bangladesh e persino Iraq. Lo stesso Consiglio regionale che ha bocciato a metà gennaio la doppia preferenza di genere. “La Lega e Forza Italia hanno umiliato ancora una volta - ha commentato la Moretti - le donne venete, lasciandoci in una condizione di rappresentanza femminile in Consiglio inferiore a quella di molti Altri paesi. E sono gli stessi
Sociale
ANZIANI: VIA LIBERA ALLA LEGGE PER L’AFFIDO
I
n Veneto l’istituto dell’affido potrà essere applicato anche agli anziani. La commissione Sanità del Consiglio veneto, presieduta da Leonardo Padrin (Forza Italia), ha approvato la proposta di legge presentata da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e sottoscritta da consiglieri Pd, Udc, Lega e gruppo misto. Il provvedimento, votato all’unanimità in una forma semplificata rispetto alla proposta iniziale, tutela il diritto degli anziani a rimanere nel proprio ambiente di vita e ad essere sostenuti nella vita quotidiana da persone, famiglie o associazioni disponibili a prendersene cura, sotto il controllo della rete sociale dei servizi dell’ente pubblico. Le forme di affido potranno essere diversificate (dal piccolo aiuto domestico alla convivenza) e dovranno essere regolate da successivi provvedimenti della Giunta regionale che dovranno specificare, a tutela di entrambe le parti, i requisiti degli affidatari, gli schemi contrattuali, gli standard del servizio, le procedure di attivazione, i percorsi formativi e le modalità di controllo. La Giunta dovrà emanare i provvedimenti applicativi entro 90 giorni. “L’attuale sistema del welfare sta rapidamente volgendo al collasso – spiega Valdegamberi - soprattutto perché è sempre più insostenibile finanziariamente. C’è bisogno di ricostruire la comunità, le relazioni, il mutuo aiuto. E’ partendo da queste considerazioni che è stata proposta l’istituzione dell’affido dell’anziano e delle persone in difficoltà, sulla scorta delle esperienze di affido familiare, individuale o comunitario già sperimentate con successo con i minori. Questo provvedimento è destinato a cambiare l’impostazione dei servizi di assistenza per gli anziani e le persone in difficoltà privilegiando un approccio innovativo e più umano, volto a ridare il calore di una famiglia, in via temporanea o definitiva, a tante persone sole, isolate o in difficoltà”.
partiti che hanno ridotto il fondo di contrasto alla violenza di genere a miseri 50 mila euro. Allo stesso tempo la bocciatura del limite a due mandati in Consiglio Regionale, anche questa opera di Lega e Forza Italia, è un regalo a chi fa della politica un mestiere, esattamente come 8 degli 11 assessori regionali che sono consiglieri da oltre 10 anni. Le venete e i veneti, invece, hanno bisogno di una politica fatta da donne e uomini che vogliono portare aria nuova in un palazzo occupato da troppo tempo da persone che difendono strenuamente solo i loro privilegi e non il futuro del nostro popolo” Dai la tua opinione su questa notizia su:
Costantino Toniolo (NCD)
VENETO A STATUTO SPECIALE: FRONTE COMUNE CON ZAIA
“C
’è l’occasione in sede di riforma del Titolo V della Costituzione di inserire il Veneto tra le regioni a Statuto speciale: noi del NCD abbiamo subito appoggiato la proposta di Zaia che condividiamo!” Lo afferma in una nota il presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (NCD Veneto Autonomo), ricordando che il Gruppo NCD Veneto Autonomo si era immediatamente espresso a favore della lettera mandata ai parlamentari dal governatore Luca Zaia. “Tutti gli esponenti politici del Nuovo centrodestra – ribadisce Toniolo - sostengono questa iniziativa, mentre dobbiamo rilevare che gli esponenti veneti del PD in parlamento hanno risposto in modo freddo o si sono messi di traverso.” Neklla nota si ricorda che nel 2014 il Gruppo del NCD Veneto Autonomo ha proposto (primo firmatario proprio Toniolo) e fatto votare a maggioranza dal Consiglio regionale del Veneto la legge per il referendum sull’autonomia del Veneto. “Se vogliamo uscire dalla crisi, sostenere l’economia delle nostre aziende sul territorio – prosegue l’esponente del NCD - abbiamo bisogno di trattenere maggiori risorse da spendere qui in Veneto: non possiamo più permetterci di mantenere gli sprechi di altri, perché siamo in un’epoca di vacche magre ed è ora che ogni regione italiana sia responsabilizzata e autosufficiente. Per questo ho anche più volte proposto che l’autonomia venga concessa a tutte le regioni della Penisola in modo che nessuno possa recriminare. Purtroppo - sottolinea Toniolo - i parlamentari di altre regioni (soprattutto quelle già autonome), ad esempio i friulani, quando serve sono capaci di superare le divisioni partitiche e fare fronte comune: mentre in Veneto a quanto pare prevale sempre la divisione: insomma non siamo capaci di fare fronte comune quando il gioco si fa duro. Vorrei rinnovare comunque l’appello di Zaia - conclude Toniolo - rivolgendomi ad entrambi gli schieramenti: per rilanciare economia e occupazione in Veneto l’unica via è una forma spinta di decentramento o l’autonomia amministrativa della nostra Regione: facciamo fronte comune alla Camera e al Senato per una modifica dell’art 116 a favore del Veneto”.
l teatrino che si è visto in Consiglio regionale ha mostrato il peggio della politica. I politicanti di professione hanno prevalso sul buon senso e sulle intenzione dichiarate di procedere ad un radicale rinnovamento generazionale nella politica regionale. Dopo la bocciatura degli emendamenti che rendevano retroattivo il limite dei due mandati è stato dato di fatto il via libera ad alcuni consiglieri, in carica da 10 o più anni, di rimanere seduti nei comodi scranni di Palazzo Ferro-Fini per altri dieci anni. Il ricambio generazionale è fondamentale per garantire linfa nuova al nostro amato Veneto e per evitare il radicamento di interessi sul territorio finalizzati solamente alla rielezione”. Sanità: Sinigaglia (Pd)
“LISTE DI ATTESA SEGNANO FALLIMENTO ZAIA”
“Z
aia ammette che in questa legislatura le liste d’attesa non sono state ridotte, ma punta l’indice sui direttori generali delle Ulss, definendoli inefficaci ed incapaci. Il fallimento è tutto suo e della sua incapacità di mettere i direttori nelle condizioni di lavorare bene. Adesso Zaia chiamerà a rapporto i dirigenti per cercare in extremis di far funzionare meglio il sistema, ma i motivi del flop sono ben chiari: non ha funzionato l’apertura serale; ha ridotto lo stanziamento per la specialistica ambulatoriale riducendo così le visite convenzionate e costringendo le famiglie a ricorrere alle visite a pagamento; non ha spinto per l’acquisto di nuovi macchinari, non ha aumentato il personale addetto alla diagnostica e ha applicato il super ticket rendendo le visite del privato meno costose di quelle del pubblico”. Pipitone (IdV)
“SANITÀ: I VENETI SE LA PAGANO DA ANNI”
“C
aro assessore, i veneti si sono accorti da un pezzo che la sanità devono pagarsela. Non deve arrivare un nuovo taglio per farlo capire. In molti casi, per un’analisi del sangue, i laboratori privati costano meno dell’ospedale. Così la sanità pubblica perde un sacco di soldi e cede servizi. Perché Coletto si lamenta solo adesso, quando noi lo denunciamo da anni? Parlare di cifre forse è prematuro. L’ultimo dato certo, presentato in Commissione, era di 150 milioni di stanziamento in più. Se le ipotesi più negative, un taglio di 240 milioni di euro di trasferimenti statali che dovrebbe subire la sanità veneta, verranno invece confermate lo riterremo un atto inaccettabile compiuto dal governo e chiediamo all’assessore Coletto, come referente nazionale per la Sanità delle Regioni, di fare il possibile per scongiurarlo”.
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30 1 Voci da palazzo Tempo di bilanci “Zaia non è stato in grado di progettare ma ha solo inseguito e tamponato le emergenze
“Adesso le questioni del Polesine sono questioni venete” “Credo che il frutto più importante del mio lavoro sia stato quello di aprire un proficuo canale di dialogo con il mondo agricolo e della pesca e un mondo che, negli ultimi anni aveva guardato da tutt’altra parte” di Roberto Luise
D
opo quasi cinque anni in consiglio regionale, anche per il consigliere polesano d’opposizione Graziano Azzalin è il momento di tracciare un bilancio di quanto fatto a Palazzo Ferro Fini. Il resoconto puntuale è stato al centro di un apposito incontro a Rovigo, al quale ha partecipato anche il capogruppo Pd Lucio Tiozzo. Che giudizio dà dell’azione del Pd in questi anni di opposizione? “Se consideriamo che siamo appena 12 consiglieri su 60, il Gruppo regionale è riuscito a fare molto più di quanto i numeri permettessero e questo grazie alle divisioni nel centrodestra ed all’impegno, alla determinazione ed alla compattezza messi in campo dai democratici”. E per il Polesine? “Grazie al sostegno del gruppo, tanti sono stati i temi riguardanti la nostra provincia: dalla Centrale di Polesine Camerini allo smantellamento della sanità polesana, dal problema della subsidenza e della necessità di bloccare le trivellazioni all’importanza della sicurezza idrogeologica e del ruolo dei consorzi di bonifica, dalle tematiche inerenti il nostro settore primario, con i problemi relativi all’agricolInvestimento per l’attività di pesca
tura, alla pesca, alla salvaguardia delle lagune, al tema imprescindibile dello stop al consumo di suolo, fino alla valorizzazione delle aree protette e del Parco del Delta, con la scelta forte a favore dell’interregionalità”. Sono stati ottenuti risultati in questi campi? “Il primo risultato è che si sia iniziato a considerare questi problemi non come questioni ‘del Polesine’ ma come questioni del Veneto. Proprio su questi temi così importanti non ci siamo limitati a contrastare ed indirizzare l’azione della maggioranza, ma abbiamo presentato una serie di leggi quadro, come sulle Aree protette e sul consumo di suolo zero”. Il Polesine durante questa legislazione ha avuto lei come consigliere di centrosinistra ma anche un assessore con incarichi importanti come Artigianato, Commercio, Industria, Ricerca e innovazione? Che valore hanno avuto questi incarichi? “Intanto quello ‘istituzionale’ di vigilare e controllare. Poi, per alcune iniziative in difesa del nostro territorio è stato certamente importante che vi fosse una voce che arrivava sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Ma, devo essere sincero: vista anche l’esperienza maturata dall’as-
AZZALIN: “LA VIVIFICAZIONE DELLE LAGUNE SI FARÀ GRAZIE A NOI DELL’OPPOSIZIONE”
“S
sessore Coppola nei cinque anni precedenti come assessore al Bilancio della Giunta Galan, mi aspettavo che la sua azione per il Polesine potesse essere più incisiva. E anche sul fronte direttamente legato ai temi del suo assessorato non credo che sia riuscita ad ottenere risultati significativi: ha affrontato la crisi smantellando i fondi di rotazione per regalare mance a fondo perduto senza alcuna logica come è successo col ‘click day’ del fantomatico Protocollo d’intesa per il rilancio produttivo e la reindustrializzazione del Polesine che si è rivelato un pacco così come il Patto per il Veneto sbandierato da Zaia” Critiche pesanti: che giudizio dà della Giunta Zaia? “Assolutamente negativo: il primo compito di chi è chiamato ad amministrare il Veneto è quello di progettare e programmare e non solo inseguire e tamponare le emergenze. Eppure la Giunta si è dimostrata completamente incapace di avviare un’azione organica di riforma e di pianificazione. Si pensi che in questi anni la maggioranza non è riuscita ad approvare il Piano energetico, il Piano dei Trasporti, il Piano territoriale regionale di coordinamento, il Piano cave e forse solo in questi ultimi mesi approverà il Piano dei rifiuti, mentre nel frattempo si è avuta la totale
Graziano Azzalin, consigliere regionale Pd deregulation che ha aperto il campo a progetti di discariche come quella di Bergantino”. Un risultato personale di cui va particolarmente orgoglioso? “La mia azione si è incentrata soprattutto sull’agricoltura e la pesca anche perché il Gruppo mi ha affidato l’onere e l’onore di ricoprire il ruolo di vicepresidente della IV commissione consiliare. Credo che il frutto più importante del mio lavoro sia stato quello di aprire un proficuo canale di interlocuzione e dialogo con un mondo che, negli ultimi anni aveva guardato da tutt’altra parte”. Ma dovendone scegliere uno in particolare? “Le trivellazioni: la mia proposta di legge statale “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle Province di Padova, Rovigo e Venezia. Modifica dell’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni.”, che è stata approvata praticamente all’unanimità dal consiglio”
La città sarà insieme a Ferrara uno dei nodi culturali
AZZALIN: “IL PARCO INTERREGIONALE SARÀ UNA RISORSA PER ADRIA”
ElectricSheeps.com “A
e finalmente si è dato il via ai tanto attesi lavori di vivificazione delle lagune, questo è stato possibile solo grazie al lavoro dell’opposizione a Palazzo Balbi e non certo per le scelte della Giunta”. A sottolinearlo è il delta consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin che spiega come i due milioni per gli interventi siano stati stanziati proprio grazie ad un emendamento alla finanziaria “presentato e sostenuto dall’opposizione che ha spiazzato e spezzato la maggioranza” Il secondo passaggio che ha visto il Pd protagonista, sottolinea Azzalin “è stato quello su come utilizzare questi fondi: invece di un generico sostegno a pioggia, siamo riusciti a far far in modo che questi il Consorzio Delta del Po, che lavorerà di fondi venissero utilizzati come un investi- concerto con il Genio civile di Rovigo, dopo mento per l’attività di pesca, grazie anche aver individuato due interventi specifici: il al sostegno ottenuto dagli stessi consorzi, primo, per un importo pari a 400mila attraverso interventi strutturali di ripristino euro, prevede i lavori di vivificazione idro-dinamico delle lagune in sofferenza della Sacca degli Scardovari nel comune dal punto di vista ambientale e produttivo. di Porto Tolle mediante il dragaggio dei Interventi attesi da tempo e che daranno sedimenti per il ripristino della morfologia nuova linfa alla molluschicoltura veneta, della bocca sud e la creazione di velme; il che rappresenta un’assoluta eccellenza secondo prevede lavori di manutenzione dell’industria agroalimentare italiana, e ripristino della parte nord dello Scanno oltre che una significativa fonte di occupa- Cavallari per la riduzione del moto onzione e reddito”. doso all’interno della Laguna Marinetta, “I due milioni – conclude il consiglie- fra i comuni di Porto Viro e Rosolina, ed re democratico – sono equamente divisi il consolidamento delle bocche lagunari Via Dei Martiri 49,polesana. Cavarzere (VE) del - Tel. (+39) - Cell. fra laguna veneziana e laguna della Sacca Canarin per un0426.310.691 importo di A gestire il milione spettante al Polesine è 600mila euro”
volte bisogna saper prendere spunto dagli esempi degli altri. Ferrara sicuramente ha molte carte in più da giocarsi rispetto ad Adria come l’università e festival importanti. Epadria pure, in questi anni ha puntato moltissimo sul Parco del Delta del Po, ben sapendo che da lì sarebbero potute nascere importanti opportunità. Forse anche Adria potrebbe far valere di più il suo ruolo di ‘porta del Delta’ e iniziare a pensare a come inserirsi in un percorso di valorizzazione del Parco e delle connesse occasioni Siti internet, E-commerce di sviluppo, del turismo e dei servizi, della & Web Application logistica e della sua stessa produzione nel Sviluppo soft ware, Mobile soft ware settore primario”. Il consigliere regionale Graziano Azzalin lancia ad Adria l’invito Proprio un Parco interregionale del Consulenza e diAssistenza informatica a sfruttare l’occasione che la legge rior- Delta del Po potrebbe essere, secondo il dino delle Aree protette può offrire. consigliere polesano, una freccia in più per Progettazione reti aziendali “In questo momento in commissione il rilancio di Adria: “Proprio come Ferrara sono in discussione tre diverse proposte di può rappresentare uno dei fulcri di questo Pianificazione grafica aziendale legge di riordino dei Parchi naturali, una possibile grande parco, così anche Adria della Giunta, una che ho presentato per- deve immaginare un proprio ruolo. Non si sonalmente ed una dei Comuni del Parco tratta di accettare vincoli stringenti, ma di dei Colli. Ancora non si sa quale piega immaginare una sorta di marchio di quaprenderà il testo finale sul quale stiamo lità che possa caratterizzare il territorio dibattendo da tempo, ma quello che è cer- ed i suoi prodotti, rendendolo spendibile to è che la Regione deve trovare un modo ed appetibile tanto sul mercato italiano per mettere a valore le aree naturali che quanto europeo. Il turismo naturalistico ricoprono circa il 23% del territorio veneto. e l’enogastronomia di qualità, anche se E, un ruolo particolare, indubbiamente, lo rappresentano delle nicchie, hanno regiavrà il Parco del Delta del Po per il quale strato una crescita interessante anche in 320.68.21.774 - www.electricsheeps.com credo che la strada migliore possa essere- info@electricsheeps.com questi anni di crisi: perché non pensare di quella dell’interregionalità”. approfittarne?”
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L’Editoriale IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCHI di Francesco Noce*
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on è difficile, soprattutto in periodi come questi di grande morbilità legata agli effetti dell’influenza e delle sue complicanze, sentire pazienti che si lamentano per le lunghe ore di attesa trascorse nei Pronto Soccorsi Ospedalieri.
Pronto soccorso, solo quando serve x Strumenti odontoiatrici: la “diga”
x Dolore lombale? Apri gli occhi sul sonno Continua Aa pag. 35 29
Ritrova il piacere di sentire bene.
La colpa si è sempre fatta ricadere e sul numero degli accessi inappropriati e in modo particolare sui cosìdetti “codici bianchi”. Dai dati illustrati all’ ultimo Congresso Nazionale della Società di Medicina Emergenza-Urgenza è emerso che gli accessi inappropriati, cioè quelli che potrebbero trovare risposta ai loro problemi di salute in sedi diverse, costituiscono il 30% degli accessi ai Pronto Soccorso, praticamente 1 accesso su 3 risulterebbe non appropriato; di questo 30% il 95% è formato da codici bianchi che individuano i casi meno gravi e urgenti e il 20% da codici verdi. Pur costituendo il 30% del totale questi accessi risultano gestiti in tempi brevi e richiedono un limitato impegno da parte del personale dedicato che quantificato in limiti temporali non raggiunge il 15% delle ore totali.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.
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x Acufeni e sordità: quali soluzioni a fischi e ronzii dell’orecchio?
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L’intervento ESSENZIALE LA FIDUCIA DEL PAZIENTE
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di Dott. Bruno Noce*
l fiorire di pubblicità relative a centri odontoiatrici low cost, facenti riferimento a catene di franchising più o meno note in questi ultimi anni si è fortemente consolidato. La liberalizzazione della pubblicità, grazie al decreto Bersani, ha reso questo fenomeno di grande impatto mediatico ma nonostante ciò ancora oggi la realtà vede nella rete degli studi professionali capillarmente distribuiti sul territorio il sistema che garantisce una assistenza di qualità. Queste società di capitali hanno come principale e forse unico obiettivo il profitto e per questo il modello ideale di odontoiatria, non potrà mai essere quello delle cliniche low cost. Per l’odontoiatra il guadagno è il mezzo per poter svolgere al meglio la propria attività medica e non il fine da raggiungere a tutti i costi. Oggi assistiamo sempre più frequentemente alla crescita ed alla diffusione dei “supermercati del dente” dove il rapporto con l’utenza si sostanzia nell’offerte di “prestazioni” a tariffe scontate, quasi si trattasse di prodotti da banco. Deve essere ben chiaro a tutti che gli odontoiatri non vendono merci, ma forniscono cure sanitarie!La cura odontoiatrica non è realizzabile in serie e come per tutte le specialità mediche e chirurgiche necessita di abilità tecniche e di preparazione scientifica per offrire la cura più adatta e costruita su misura del paziente. Le cure odontoiatriche, hanno un costo elevato se si desidera mantenere un livello di qualità, ed i costi non possono essere compressi oltre un certo limite. Nonostante questo la pubblicità dilagante di una certa odontoiatria finalizzata al lucro, lancia un messaggio diverso che spesso fa breccia tra gli ignari pazienti. Si vuol far credere che rivolgendosi alle strutture in franchising si può risparmiare fino al 50% su terapie comunque costose, non sempre necessarie e guarda caso proprio a più alta redditività per le Società; si parla di di interventi protesici con impianti e corone in ceramica proposte come se si trattasse delle uniche opzioni terapeutiche possibili.Le campagne pubblicitarie stanno creando una situazione paradossale in cui si propone la terapia prima della diagnosi. Ci si reca presso questa strutture ,si viene sottoposti ad una visita, poi ci viene prospettata una finanziaria, il piano prevede estrazione dei denti ed impianti con capsule in ceramica nello stesso giorno,quasi che tutti i pazienti avessero la stessa patologia, cercare di salvare qualche dente? E’ perdita di tempo si guadagna di meno! Ed allora avanti con estrazioni, impianti ceramiche. Noi siamo ben consci che il problema dell’accesso alle cure odontoiatriche da parte delle persone con difficoltà economiche esiste, ma non ci siamo mai tirati indietro perché privilegiamo un rapporto diretto e di fiducia con i nostri pazienti certamente rateizziamo gli importi ma senza finanziarie o interessi.Quindi:Il paziente deve essere informato dal proprio odontoiatra circa il suo stato di salute e sulle soluzioni terapeutiche più addette al suo problema e non ingannato da cartelloni pubblicitari e pagine di giornali con forme di pubblicità ingannevoli; non vogliamo che si diffonda una cultura della comunicazione finalizzata esclusivamente alle vendita di un prodotto(impianto, corona in ceramica); vogliamo che il paziente sappia chi è il professionista che lo cura,che indaga con attenzione sui problemi odontoiatrici, che conosce la storia clinica e familiare di quel paziente e non che sia curato di volta in volta da operatori differenti che non essendo i titolari non sono in grado di agire secondo scienza e coscienza ma devono sottostare alle strategie di mercato dettate da qualche manager seduto dietro a qualche scrivania spingendo verso una terapia piuttosto che un ‘altra che potrebbe essere molto più conservativa Nei nostri studi si fa prima una diagnosi, poi si concorda una eventuale terapia che il più delle volte è tesa al risparmio dell’elemento dentario e soprattutto noi siamo sempre presenti. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo
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IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCH
di Francesco Noce*
L’impegno più gravoso del personale del Pronto Soccorso è invece rivolto verso i casi più gravi (codici verdi,gialli,rossi) che dovrebbero essere ricoverati entro 6 ore secondo gli standard di riferimento e invece restano relegati in Pronto Soccorso per molto più tempo richiedendo molto più impegno da parte del personale e conseguentemente comportano un rallentamento ed una attesa proporzionalmente maggiore dei nuovi accessi. “La vera inappropriatezza, secondo gli specialisti dell’ emergenza-urgenza, per il Pronto Soccorso non è tanto il paziente con un codice basso, ma il paziente in barella in attesa di essere ricoverato in un altro reparto dell’ Ospedale. L’analisi corretta dei dati orienta a progettare interventi e destinare risorse non tanto sul problema degli accessi impropri,quanto piuttosto su altri fattori che sono i reali determinanti dell’affollamento dei Pronto Soccorso:i percorsi intra-ospedalieri dai Pronto Soccorso ai Reparti e i percorsi di uscita dall’ Ospedale al Territorio,dove è indispensabile rafforzare il sistema delle cure territoriali, il supporto domiciliare e la rete delle strutture residenziali e intermedie”. Di circa un terzo della popolazione che ogni anno si reca in Pronto Soccorso dai casi più gravi ai casi meno gravi fino a quelli banali per circa 24 milioni di accessi nel 2013, l’1% sono codici rossi,18% gialli, 66% verdi, 15% bianchi, e si tratta per lo più di pazienti anziani malati e soli (4 milioni l’anno), incidenti stradali (175mila/ anno);ictus (200mila casi/anno) infarto e malattie cardiache (75mila casi/anno). Il 98% dei codici bianchi, l’ 88% dei codici verdi e il 64% di quelli gialli viene dimesso direttamente dai Pronto Soccorso, ma i problemi veri sono per quelli che necessitano di ricovero la cui attesa può variare da 1 a 6 giorni e che costituisce l’ endemico e ormai cronico problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso italiani. E’ anche vero che una riorganizzazione operativa che semplifichi atti burocratici, che preveda percorsi diagnostici facilitati,c he consenta di implementare il personale dedicato, sia in conformità alla struttura(pianta organica) sia in relazione a bisogni particolari e momentanei, anche ricorrendo a personale proveniente dai reparti in momenti critici,(perché non si possono elefantizzare strutture che in altri momenti risulterebbero inutilmente sovradimensionate), accompagnata da una riorganizzazione territoriale in grado di far fronte a tutti quei problemi di salute che non necessitano,almeno in prima battuta, dell’ intervento del Pronto Soccorso, potrebbero dare una grossa mano ad alleggerire situazioni oggi oggettivamente difficili sia per i pazienti che per gli stessi operatori medici e non medici. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
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Dolore lombale? Apri gli occhi sul sonno La personalità e i suoi disturbi Strumenti odontoiatrici: la “diga”
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Chi soffre di un disturbo di personalità tende ad avere diversi problemi nelle relazioni affettive e interpersonali
l dolore vertebrale è un problefrequente ed importante. Questomamese vogliamo approfon- tali patologie: ciò significa che si garantisce di efficacia) sebbene in certi casi quest’aL’80% della ’Organizzazione Mondiale della dire qualcosa a popolazione proposito mondi uno maggior pulizia degli ambienti e si evitano rea possa essere preservata o essere diale nell’arcoche della propria vita,vediamo almepossibili contaminazioni tra un paziente e Sanità definisce la personalità strumento non sempre meno deficitaria. no una durante volta, soffre di un’ episodioodondi l’altro (oltre alle severe regole di sterilità e come una “modalità strutturata di usare i trattamenti Nel manuale diagnostico e statistico lombalgia (dolore alladetta colonna“diga”…di lombare) disinfezione degli ambienti clinici). c) qualità pensiero, sentimento e comportamento toiatrici, la così dei disturbi mentali, i disturbi di personalie/o lombosciatalgia (dolore irradiato della cura, in quanto operando in un ambienche caratterizza il tipo di adattamento cosa si tratta? tà vengono raccolti in tre gruppi: il gruppo anche , il “mal diestre- te più asciutto e senza l’interferenza della e lo stile di vita di un soggetto che riLa agli diga arti di è inferiori) un ausilioeterapeutico A (paranoide, schizoide e schizotipico) schiena” èimportante un problema sulta da fattori temperamentali, dello mamente nelleche cureinteressa odontoiatri- lingua e delle labbra riusciamo ad ottenere Il dr. Alessandro Giraldo include i disturbi di personalità caratterizla maggior persone sia teso per da otturazioni, ricostruzioni e devitalizzazioni sviluppo e dell’esperienza sociale”. che. Consisteparte in undelle foglio di lattice osteopato zati da pensieri e comportamenti inusuali motivi strutturali colonna maosoOgni individuo è caratterizzato da un archetto, da cuidella fuoriesce il dente i denti migliori, d) sicurezza, avendo una “diga” e fisioterapista Dott.ssa e dall’incapacità di stabilire relazioni interprattutto posturali lavorativi”. modi costanti di percepire, rapportarsi che devono essere ecurati, stabilizzato da un che impedisce l’ingestione o l’inalazione Cristina Zago personali soddisfacenti; il gruppo B (anti“Il uncino. riposo notturno piccoli strumenti di- siadelle per tute adultidegli che per bambini. e pensare A voltenei pero’ confronti di se stesso e piccolo Si tratta diè indispensabile un mezzo utile ad accidentaledilididei vettori spaziali ee liquidi le imbottiture sociale, borderline, istrionico e narcisistiper consentire al fioperatorio”. sico il recupero delle energie e rista- astronauti; Ad esempio: Ognialle volta si ri- nei pazienti piùdipiccoli il suo dell’ambiente. utilizzo può esisolare il “campo In campo re- sinfettanti. grazie sueche particolari caratteristiche bilire i giustigrazie equilibri e fisici. muove Dormi- unaadattamento vecchia otturazione in amalgama sere limitato dall’ dente rispetquesti modi (definiti tratti di personalità) co) contraddistinti da comportamenti manipolatori, staurativo, alla biochimici, diga si ha lanervosi possibilità alle forme del corpo, questo materiale è ”altezza” delQuando re mantenere bene è favorito oltre da come dorme e quanto (mercurio si particolarmente odontoiatrico) è indicato imperativo e questo può sono rendere troppo qualche rigidi e poco adattivi rispetto all’ambien- eccessivamente emotivi e incapaci di considerare il di il dente asciutto senzasi contaminei attuamaterassitoealla nei gengiva guanciali. dorme, anche da “su condizione cosa si dorme”. per salvaguardare salute è quella volta impossibile te e alla dell’uncino culturaedell’individuo, al punto da compro- punto di vista dell’altro; il gruppo C (evitante, dinazione: solo questa permette di re le procedure La proprietà principale dellaMemory di adattar- l’applicazione il memory è uno dei materiali del paziente: mi- si perfettamente utilizzare la diga gomma mettere la vita affettiva, sociale e lavorativa, vi è la pendente e ossessivo-compulsivo) contrassegnati da avere“Sicuramente una buona adesione e delle otturazioni alladiforma delper corpo,conseguentemente per poi ritornare della diga. gliori: è tecnologico si adatta all’anatomia evitare l’ingestione di mercurio è infattiforma fon- originale Per quali procedureprobabilità odontoiatriche si configuri un disturbo di personalità. comportamenti ansiosi, timorosi e incapaci di prenestetiche che durino enelriciclabile, tempo senza infiltragradualmente alla propria una volta del corpo, garantisce un ottimo comfort, contribuendamentale,che visto l’elevato A prescindere della dalle caratteristiche tipiche di cia- dere decisioni autonome. Il trattamento psicologico zioni. il corpo vienegrado tolto.di tossicità che è consigliabile l’utilizzo do alla creazioneporta del miglior microclima dellaalla sostanza Il Memory è capace di reagire alla“diga”? scun disturbo, chi soffre di un disturbo di personalità mira a costruire delle strategie utili e adeguate per Che vantaggi l’utilizzo di que-attorno temperatura del persona durante il sonno. Per la peculiarità della sua dispositivo E’ un recente innovatende ad otturazioni, avere diversi problemi nelle relazioni affet- affrontare e gestire gli stati interni e le difficoltà, persto dispositivo? corpo e di di seguirne i contorni affinché il Per pesotutte vengale cure, quindi funzionamento composizione memory rispetta curve fidisiologiche zione? e distribuito in maniera uniforme su tutta ricostruzioni, tive eè interpersonali, importante che vanno dall’evitamento dei mettendo alla persona di migliorare Direi che ili vantaggi possonoleessere la superficiedevitalizzazioni; di Dott.ssailAlessia Berti reagiscetipi: alle sollecitazioni garantendo massimo degli Assolutamente La digain dimodo gomma rapportidieuso isolamento sociale alla conflittualità più o sociale e le relazioni interpersonali. materiali quoquattro a) Igienico, essendo un ilcamappoggio,no. facendo che ènon ricordare si creino che puntimoltissimi di standard qualitativi e sanitari un riposo stata einventata da più di un secolo ed è di tidiano in odontoiatria sono meno esasperata, dipendenza nelleimpressionare relazioni dalla vimolto sensibili dalla Direi di non farsi po operatorio più pulito, con emeno salivapiacevole pressione localizzati. Studio Dentistico Dr.ssa affettive all’instabilitàstaodi mutevolezza dei rapporti negativamente una “mascherina”, che di primo impaterilassante”. sangue. b) pulizia, ad esempio lo spray uso routinario in una odontoiatria di qualità, all’umidità, che ne influenza Dott.ssaAlessia CristinaBerti Zago Dott. Alessandro Giraldo osteopato e Memory rotanti è un materiale antidecubito nuova purtroppo la sua diffusione non è ancora le loro capacità adesive, equindi delle èfrequentazioni sociali. In ambito lavorativo intuitivo to può sembrare ingombrante e fastidiosa. In degliIlstrumenti (“trapani”) provoca, di ma Ambulatorio - Psicologa Clinica di Adria: Via fisioterapista Dormiflex Via Brunacci, concezione lenta come dovrebbe essere. Forse molti come una procedura che “separi” possonoil esserci (fallimenti di la seduta dente suripercussioni realtà unanegative volta posizionata la diga nell’aria, unatermosensibile nebulizzazioneeddiautomodellante, acqua mista acapillare A.Mario, 10 Riceve per appuntamento 10/C Marghera (ve)una telper041 922692 la considerano cui si sta lavorando dal resto esperienze della bocca o progetti, sia è molto rinuncepiùa confortevole incarichi, instabilità indicato per offriretroviamo un comfort colleghi, termo- sbagliando, per il paziente che adecompressione, batteri e virus: tra i più pericolosi Adria (RO) 0426348 908221 ad Adria e Rovigo -tel. Cell.: 3468022 39 un 041.57.30.800 mantenimento delnon lavoro cambiamenti variabile.SARS, Il Memory è unaHIV. schiuma visco-elastica dita di “atempoTel. oppure costo inutile. molto importante in questonelsenso. deveepensare a nulla asecausa non ad aprire la epatite, tubercolosi, É dimostrato Ambulatorio di Rosolina: Mail: zago_cristina@virgilio.it Via www.dormiflex.it lentol’uso ritorno”, NASAriduce per equipaggiare sel’uso solo per i bam- In conclusione, comedeispiegherebbe problemi relazionali bocca, o dell’impulsività, non ha cannulemancanza di aspirazione, non che della creata diga didalla gomma note- E’ iconsigliato S.D’Acquisto, 19 l’importanza dell’uso della diga a ha rulli di cotone e non ha specchietti per volmente la contaminazione dell’ambiente bini? Rosolina (RO) tel. 0426 340110 No, il suo uso è assolutamente indicato chi la vede per la prima volta? trattenere la lingua. nel caso si debba trattare pazienti affetti da
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Acufeni e sordità: quali soluzioni a fischi e ronzii dell’orecchio?
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n chi soffre di acufene, l’orecchio (o entrambe le orecchie) percepisce una varietà di suoni sottoforma di fischi, ronzii, tintinnio, stridore, fruscio, soffi, sibili e talvolta suoni pulsanti. La percezione di questi rumori «fantasmi» può essere costante o intermittente, debole o molto forte. Quando l’acufene è pulsante, di solito si tratta di un suono che va in sincrono con il battito cardiaco. Il rumore percepito dall’orecchio affetto da acufene non è percepibile all’esterno (eccetto che per alcuni acufeni somatici). Infatti, soltanto chi ha l’acufene sente questi rumori fastidiosi. Nonostante questo la percezione è reale tanto da poter provocare altri sintomi come mal di testa, stati ansiosi e in generale problemi psicologici dovuti allo stress, disturbi del sonno e della concentrazione. Gli acufeni possono essere associati a deficit uditivi, all’età, all’esposizione al rumore e all’intossicazione da farmaci. A seconda della causa possono essere individuati i trattamenti più efficaci. Se gli acufeni sono associati alla sordità è possibile, in molti casi, trovare rimedio con l’applicazione, tramite un Audioprotesista di Dimensione Udire, di protesi acustiche. Per una diagnosi completa dell’acufene è bene fare un’accurata indagine uditiva. Il medico specialista audiologo o otorinolaringoiatra presterà particolare attenzione all’esame otoscopico dell’orecchio. Evitare “cure fai da te”, assumendo farmaci non
prescritti da medici. È invece consigliabile un’indagine preliminare effettuata con un accurato test dell’udito che i Centri Dimensione Udire offrono gratuitamente a tutti e senza impegno. Una valida soluzione a fischi e ronzii dell’orecchio, è oggi possibile grazie agli apparecchi acustici digitali che aiutano la maggioranza dei pazienti affetti sia da perdita dell’udito, sia da acufeni. Dimensione Udire mette a disposizione, anche per un periodo di prova di 30 giorni, un “mascheratore di acufeni” che fornisce sollievo durante la terapia. Il principio si basa sull’arricchimento sonoro digitale che consiste nel fornire una stimolazione acustica aggiuntiva che aiuti a sviare l’attenzione dagli acufeni e a prevenire reazioni negative. Affidatevi ai Centri di Dimensione Udire, un esperto Audioprotesista sarà a vostra disposizione per aiutarvi ad ottenere un beneficio nel trattamento dell’acufene con i nuovi mascheratori di suono integrati nei nuovi apparecchi acustici digitali tecnicamente avanzati. Dimensione Udire Adria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255 Rovigo: Via Pighin, 8 Tel. 0425 424563
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l dolore vertebrale è un problema frequente Dimensione Udire ed importante. L’80% della Sottomarina (Ve): popolazione mondiale nell’arco della propria Viale Mediterraneo, 452 vita, almeno una volta, soffre di Tel. 041 5544458 un’ episodio di lombalgia (dolore alla colonna lombare) e/o lombosciatalgia (dolore irradiato anche agli arti inferiori) e , il “mal di Dimensione Udire che interessa schiena” è un problema Sottomarina (Ve): la maggior parte delle persone sia per Viale 452 ma somotivi Mediterraneo, strutturali della colonna Tel. 041posturali 5544458 prattutto e lavorativi”. “Il riposo notturno è indispensabile per consentire al fisico il recupero delle energie e ristabilire i giusti equilibri biochimici, nervosi e fisici. Dormire bene è faDimensione Udire vorito oltre da come dorme quanto si dorme,35 anche Bovolenta (Pd): siVia G. eD’Annunzio, da “su cosa si dorme”. Tel. 049 8804078 “Sicuramente è uno dei 17 materiali miMonselice (Pd):il memory Via Zanellato, gliori: è tecnologico e riciclabile, si adatta all’anatomia Tel. 0429 700091 del corpo, garantisce un ottimo comfort, contribuendo alla creazione del miglior microclima attorno alla Dimensione persona duranteUdire il sonno. Per la peculiarità della sua Bovolenta Viarispetta G. D’Annunzio, 35 e composizione(Pd): il memory le curve fisiologiche Tel. 049 reagisce alle8804078 sollecitazioni garantendo il massimo degli Padova: Via F. D’Acquapendente, 78 standard qualitativi e sanitari e un riposo piacevole e Tel. 049 8804077 rilassante”. Il Memory è un materiale antidecubito di nuova concezione termosensibile ed automodellante, a lenta Dimensione decompressione,Udire indicato per offrire un comfort termoRovigo: Pighin, variabile. IlVia Memory è una8 schiuma visco-elastica “a Tel. 0425 424563 lento ritorno”, creata dalla NASA per equipaggiare i seAdria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255
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dili dei vettori spaziali e le imbottiture delle tute degli astronauti; grazie alle sue particolari caratteristiche di adattamento alle forme del corpo, questo materiale è particolarmente indicato nei materassi e nei guanciali. La proprietà principale del Memory è quella di adattarsi perfettamente alla forma del corpo, per poi ritornare gradualmente alla propria forma originale una volta che il corpo viene tolto. Il Memory è capace di reagire alla temperatura del corpo e di seguirne i contorni affinché il peso venga distribuito in maniera uniforme su tutta la superficie di appoggio, facendo in modo che non si creino punti di pressione localizzati. Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista - Dormiflex Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it
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