di Adria
1994 - 2014
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 80 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Inchiesta Adria è viva? Rispondono i cittadini
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Sport L’Adriese si rinnova e rilancia
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Speciale salute Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi
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Expo2015: ci riguarda eccome!
“Adria d’Estate”, la tradizionale manifestazione estiva di Adria Shopping, l’associazione dei commercianti adriesi non finisce di stupire e per l’estate porta ad Adria Dj Albertino con Radio Dj e il suo staff che si esibirà durante la Notte bianca in programma l’8 di agosto. pag. 6
Il Museo della Cattedrale di Adria, il primo della Diocesi Adria-Rovigo è ormai realtà. Dopo anni di restauri al patrimonio culturale della chiesa madre della Diocesi, partiranno a breve i lavori per la realizzazione del primo stralcio del percorso museale. Un progetto che si realizza grazie a molti, tra questi anche un contributo di 200 mila euro stanziati dalla Fondazione Cariparo. pag. 8
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Adria d’estate è partita col piede giusto Migliaia di persone all’inaugurazione, hanno reso onore agli sforzi degli organizzatori
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a manifestazione più effervescente dell’anno in città è partita bene grazie a come è stato ideato e migliorato negli anni il calendario firmato Adria Shopping e organizzato in sinergia con altre associazioni ed enti pubblici. L’inaugurazione è stata salutata da migliaia di persone che si sono davvero godute spettacolo e novità. Al taglio del nastro affidato a due bimbi
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29-34 L’EDITORIALE
Arriva Dj Albertino con Radio Dj
Parte il percorso museale in Cattedrale
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era presente anche l’Assessore regionale Isi Coppola che con la sua tipica energia ha plaudito i commercianti e gli imprenditori adriesi e polesani capaci di affrontare le sfide a testa alta. Anche il primo cittadino Massimo Barbujani ha plaudito la capacità di visione e di organizzazione dei venerdì in centro delle categorie economiche adriesi che sono stret-
te dalla crisi ma che lanciano, giustamente il cuore oltre l’ostacolo e investono in vista di tempi migliori. La gente ha risposto in massa e si spera che approfitti anche dei negozi e dei bar aperti, entrando per comprare e consumare. Perché è giusto godersi lo spettacolo e applaudire ma va anche riconosciuto lo sforzo di chi l’ha organizzato.
’acqua, il mare e le spiagge venete saranno uno dei temi forti della nostra Regione ad Expo 2015. Oltre ad esserci noi, sotto i padiglioni, occorre che il mondo che passerà da Milano decida di venirle a vedere le nostre spiagge e, magari, di farci un po’ di vacanza. Vien da chiedersi se ci stiamo pensando, se stiamo lavorando in questo senso o se la nostra classe politica travolta e – anche – un po’ sconvolta dagli ultimi scandali sulle tangenti abbia la testa altrove. Certo ci sono sempre gli imprenditori del settore turistico-culturale che dovrebbero crederci e investire ma, strozzati dalla crisi, anche molti di loro riescono solo a sopravvivere. Eppure Expo e le sue ricadute in termini di promozione e impulso innovativo sono un’occasione da non perdere per fare sistema e seminare idee, progetti e fili rossi che tengano insieme economia e natura, città e spiaggia, ottimismo e positività da opporre fermamente alla crisi nera che anche quest’anno mette i piombi alla nostra economia e tiene molte, troppe famiglie a casa invece che sul bagnasciuga. Occorre credere che Expo è davvero un’occasione di lavoro e sviluppo per il Veneto e mettersi in rete, lavorare. Noi veneti lo sappiamo fare bene. Lavoriamo dunque! *direttore@lapiazzaweb.it
Intervento
Bimbi in spiaggia: soddisfiamo bene il loro appetito di Associazione Campagna amica
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sempre una grande fatica andare in spiaggia coi bambini, anche perchè bisogna preoccuparsi di portare da mangiare e da bere. È bene attrezzarsi con una borsa frigo con ghiaccioli, vari bicchieri e tovaglioli, e poi 2 o 3 merende, un pasto completo, tanta acqua e frutta. continua a pag.
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Intervento
DAL 19 AL 24 AGOSTO
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ROCK LEGEND
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MOTHERSHIP
agosto
agosto
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TRIBUTO ALLE LEGGENDE DEL ROCK
TRIBUTO led zeppelin
Sismica
disco hits new generation
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bollicine
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ANIME IN PLEXIGLASS
agosto
agosto
24 agosto
TRIBUTO vasco rossi
TRIBUTO LIGABUE
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TRIBUTO A STING CON ENRICO NORDIO DA X-FACTOR
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L’INTERVENTO
segue da pag.
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Bimbi in spiaggia: soddisfiamo bene il loro appetito
Terremoto
Comitati in procura: “fu colpa delle trivellazioni”
La tesi non sarà facile da sostenere in tribunale, ma è certamente non priva di suggestione. Il terremoto che nella primavera di due anni fa colpì anche il Polesine potrebbe essere stato dovuto alle attività di trivellazione che si vanno svolgendo da tempo in un giacimento sperimentale nel Modenese. Questo è il contenuto dell’esposto presentato in Procura da un nutrito drappello di associazioni ambientaliste, prendendo spunto dai risultati delle attività svolte dalla commissione internazionale “Ichese” voluta dalla regione Emilia Romagna alla fine del 2012, che adombrano possibili connessioni tra le due vicende. Palazzo Roverella
Numeri da record per “Ossessione Nordica” Quasi 55 mila visitatori paganti in quattro mesi, a cui aggiungere l’attenzione che la critica nazionale ha riservato alla mostra e, di riflesso, anche alla città di Rovigo e al territorio polesano. Sono numeri da primato, quelli con cui si è chiusa “Ossessione Nordica”, la mostra ospitata a palazzo Roverella e dedicata alla pittura europea tra Ottocento e Novecento. “Una scommessa vinta – ha sottolineato il presidente della Fondazione Cariparo Finotti – grazie anche ai rodigini e alle categorie economiche che hanno compreso l’importanza di eventi di questo tipo”.
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Il consigliere provinciale Stefano Falconi, Lega Nord, ha fatto il suo ingresso nel consiglio regionale del Veneto dove ha preso il posto di Cristiano Corazzari, diventato sindaco di Stienta con le elezioni amministrative del 25 maggio. Arrivato a Palazzo Celio nel giugno del 2009, Stefano Falconi, classe 1960, è residente a Rosolina dove occupa pure la carica di consigliere comunale dal 1995.
dal 1991
Politica veneta
Falconi subentra a Corazzari in regione
Importante prima di tutto, avere delle informazioni base sulla digeribilità dei cibi, visto che ci chiederanno in continuazione, dopo aver mangiato, “posso fare il bagno?”. Bisogna ricordarsi che i cibi di tipo vegetale sono facilmente digeribili, ad esempio la frutta in un’ora è già digerita, mentre quei cibi che contengono grassi e proteine necessitano di almeno 3 ore. Infatti dopo che un bambino ha mangiato carne, pesce e cibi come primi piatti molto conditi debbono passare almeno 3 ore prima che si possa tuffare in mare. Veniamo al pasto. Per nutrire in maniera sana i bambini in spiaggia, occorre scegliere alimenti ricchi di sali minerali, potassio, e acqua, perché quando siamo esposti al sole è importante idratarsi e bere molto. Tutto questo per garantire l’idratazione necessaria, per tutelare la vista e per contrastare il calore. I panini, in genere, sono un pasto facile da mangiare in spiaggia, e ottimi se farciti con ingredienti capaci di assicurare tutte le esigenze dei bambini. Quindi: pane integrale o di cereali, formaggi freschi, tacchino o pollo arrosto e aggiungiamo insalata, pomodori o altre verdure, frutta secca. Marmellata, se si vogliono cibi dolci. Per la frutta: Uva, albicocche, pesche, banane, pere, anguria, melone, mele. Per la merenda prepariamo carote pulite e sbucciate, frutta disidratata, yogurt e biscotti. Altri suggerimenti: mettete il giorno prima nel congelatore una bottiglia d’acqua e portatela ghiacciata, in modo che l’indomani, al momento di consumarla, sarà fresca e potete mescolarla ai succhi di frutta per rinfrescarli. A merenda potete prendere un gelato ai bambini, oppure, ancora meglio, portate uno yogurt alla frutta. Per i bambini più pigri e per quelli che ci fanno faticare per mangiare, preparate un frullato con gli stessi ingredienti del panino e portatelo in una bottiglietta, in modo che lo beva al momento del pasto. Lo stesso potete fare con la frutta, aggiungendo del succo. In spiaggia i raggi del sole scottano anche sotto l’ombrellone e per evitare che la borsa frigo perda temperatura, meglio se scavate una buca per custodirla. Associazione Campagna amica
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sport Adria nuoto splendente
A fine luglio il festival vegano
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Padova verde Lega pag.
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scuola
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Autonomia scolastica al meglio
Dalla ristrutturazione dell’ex scuola primaria di Buso, nasce una nuova sezione di scuola dell’infanzia statale che farà parte dell’istituto comprensivo Rovigo 1. Un bel risultato per la frazione del capoluogo, che potrà contare da settembre su 25 posti per bambini dai 3 ai 5 anni, in attesa che apra anche il progettato asilo nido integrato comunale per bambini dai 12 ai 36 mesi. Per informazioni e iscrizioni, le famiglie interessate possono contattare gli uffici dell’Istituto comprensivo in via della Costituzione. Cucina alternativa
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Avevano promesso al governatore Zaia che ci sarebbe voluta una settimana, e invece l’installazione delle telecamere di sorveglianza all’interno degli Istituti polesani di Ficarolo slitta a settembre. Colpa della burocrazia e delle ferie, ha spiegato l’amministratore Mauro Mantovani, ma il progetto va avanti con l’obiettivo di offrire maggiori garanzie ai pazienti e ai loro familiari dopo che dieci dipendenti sono stati arrestati con l’accusa di maltrattamenti.
Scuola dell’infanzia statale per 25 bambini a settembre
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L’appuntamento è per il 25 e 26 luglio, ma non è per tutti. “VEGando per Rovigo” è infatti un grande festival della cucina e della cultura vegana, che si dipanerà tra conferenze, corsi di cucina, laboratori per bambini, musica in tema. Al centro di questo stile di alimentazione, ci sono il rispetto della vita animale in ogni sua manifestazione e la non violenza. Anche Expo 2015, che trasformerà per un anno Milano nella capitale mondiale del cibo, ha dato il suo patrocinio all’evento e alla dieta vegana. Un motivo in più per provare, ma consapevoli che ci vuole tanta, tanta buona volontà.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
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Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 giugno 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese LA STAGIONE Marco Michielli presidente degli albergatori del Veneto conferma l’aumento delle presenze di turisti stranieri: “L’importante è stabilizzare i numeri dello scorso anno: 5,5 milioni di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre a Caorle e 14 al lago di Garda che è un vero traino turistico per tutta la regione”. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore, da sola ne rappresenta il 20%
Turismo, tengono le
di Alessandro Abbadir
Primi 4 mesi dell’anno: aumentano di quasi il 7% le presenze degli italiani
Si registra un boom nei campeggi (+ 47 per cento di presenze) e negli agriturismi (+19,4 per cento)
E
state, tempo di mare e sole, e per le spiagge venete arrivano davvero buone notizie, sia dal punto di vista degli arrivi e delle prenotazioni, che dal punto di vista ambientale. Non manca comunque qualche polemica. Il nostro litorale presenta una sostanziale tenuta in termini di arrivi da Rosolina a Caorle per la stagione appena partita, cioè fino a settembre. Nei dati relativi ai primi 4 mesi dell’anno si registra un ritorno degli italiani, che negli anni scorsi avevano fatto registrare un calo di presenze a due cifre. Segno anche che la crisi forse ormai, sta davvero allentando la presa. Ma andiamo alla stagione attuale. Ad esprimere cauto ottimismo è Marco Michielli presidente degli albergatori veneti e di Confturismo del Veneto, che rappresenta rispettivamente 2700 alberghi e 17 mila attività turistiche della nostra regione. “La stagione estiva appena partita – dice – ci permette di tirare un sospiro di sollievo. Si conferma in crescita il turismo straniero che prevediamo ancora in aumento in termini di presenze del 3%. A rischio è la tenuta delle presenze del turismo italiano che per ora non sembra dare in termini di prenotazioni, un chiaro segnale in controtendenza rispetto agli anni scorsi, cioè agli anni della recessione partita nel 2008. L’importante è confermare i numeri dello scorso anno che vedono 5,5 milioni
A jesolo
Beach tennis, lo sport più trend in spiaggia
P
arte la stagione estiva e già scoppia la moda. Lo sport che spopola nelle spiagge del litorale jesolano è il beach tennis. Il beach tennis è uno sport nato in Italia nella riviera romagnola ed è regolamentato dalla Fit Federazione italiana tennis. Nel litorale del Veneto Orientale vista la diffusione negli anni scorsi e le richieste dell’utenza spesso giovane, fin dalle prime settimane, gli operatori si sono attrezzati. A Jesolo viene praticato con regolarità ad esempio ,e con l’indizione di veri e propri tornei in spieggia nello stabilimento “Riviera Levante”. ”Quest’anno - dice il titolare dello stabilimento Stefano Miozzo - ho ampliato i campi, e questo va incontro alle richieste di chi crede in questo sport da spiaggia. Siamo associati al Venice Beach Tennis”. L’associazione sportiva ha come vice presidente Damiano Bison fra i principali promotori e organizzatori di tornei per tutta l’ estate. “E’ uno sport - conclude Miozzo - in continua crescita anno dopo anno, e che alle prossime olimpiadi diventerà sport dimostrativo. Sono molti i personaggi noti fra i promotori dello sport. Ad esempio Gianni Pivetta fra i principali organizzatori del concorso Miss Italia a Jesolo, e Simone Bergamo noto personal trainer di vip”. A.A.
di presenze a Jesolo, 2 milioni e mezzo a Sottomarina, tre a Caorle e 14 milioni di presenze al lago di Garda, che è un vero traino turistico per tutta la regione. Una regione, il Veneto, che è la prima in Italia nel settore turistico e che da sola rappresenta il 20 % delle presenze”. Michielli sottolinea però alcune criticità. “Ci stiamo legando un po’ troppo nel settore del turismo straniero - dice - ai paesi di lingua tedesca, cioè Austria e Germania. Dovremo riuscire ad intercettare invece anche turisti provenienti dalla Russia, dalla Francia, dalla Cina per esempio, che preferiscono altre località balneari rispetto alle venete. Vanno bene le presenze in camping alberghi ma male le case vacanza, modulo ormai in caduta libera”. Poi una polemica con Goletta Verde che ha messo ai primi posti il Veneto, ma dietro a località toscane o romagnole“. “C’è da capire - si interroga Michielli - quali siano i parametri di assegnazione delle certificazioni da parte di Legambiente. Francamente sono sconosciuti e paiono solo discrezionali”. Ma buone notizie intanto sono arrivate anche dai dati forniti dalla Regione sulle presenze turistiche nei primi 4 mesi dell’anno. L’assessore Marino Finozzi è ottimista. “ In Veneto - spiega - nei primi quattro mesi dell’anno, gli arrivi sono aumentati del 6,4 per cento rispetto al già discreto risultato dello scorso anno,
e le presenze segnano una crescita addirittura del 7,6 per cento. Se il buon giorno si vede dal mattino, i dati fanno ben sperare per una stagione estiva che si annuncia buona. Se il trend fosse mantenuto, a fine 2014 avremmo un record assoluto di arrivi e presenze turistiche”. Nel dettaglio. Da gennaio ad aprile 2014 si sono registrati 3.342.482 arrivi di turisti, dei quali 1.909.844 dall’estero (+6 per cento) e 1.432.638 dall’Italia (+6,9 per cento). Le presenze sono state 8.905.635: 5.157832 registrate da turisti stranieri (il 58 per cento, con un aumento del 6 per cento); gli italiani 3.747.803 (il 42 per cento, con una crescita del +8,9 per cento). Tutti i comprensori turistici evidenziano risultati positivi, sia per arrivi sia per presenze (queste ultime con l’esclusione della montagna, che si presenta con un numero negativo). Si registra un ulteriore exploit del Lago di Garda (+15,1 per cento di arrivi, +22,4 per cento di presenze) e con un buon risultato del balneare (+14,2 per cento gli arrivi, +23,3 per cento le presenze). Bene le città d’arte: +5,3 per cento gli arrivi e +7,4 per cento le presenze. E poi: boom dei campeggi (+47 per cento di presenze) e di agriturismi (+19,4 per cento). Persino gli alberghi a 1 e 2 stelle, da anni in calo di attrattività, hanno fatto segnare un +0,7 per cento”.
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Argomento del mese 5 L’intervista
presenze sul litorale Terme Euganee Positivo il saldo del primo quadrimestre, crescita del 1,5 per cento
Abano trascina il Bacino Termale, calo a Montegrotto
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bano Terme sorride e porta in territorio positivo il saldo delle presenze. Altrettanto non si può dire della vicina Montegrotto che registra un calo. In ogni caso è sostanzialmente positiva la lettura da parte dell’Assoalbergatori dei dati statistici sulla situazione del Bacino Termale Euganeo nei primi 4 mesi dell’anno, da gennaio ad aprile 2014. L’intero Bacino Termale Euganeo chiude questo primo quadrimestre in positivo, con un +1,5% di presenze ed un +1,8% di arrivi, trainati dal trend positivo tracciato dalla Città di Abano Terme che vede nel confronto tra il 2014 ed il 2013, anno già chiuso positivamente, una crescita del 3% con 458.324 presenze di ospiti. Diversa, invece, è la situazione se, ad essere analizzati, sono i casi di Montegrotto Terme e Teolo. Il turismo legato alla città sampietrina, infatti, vede nei primi quattro mesi del 2014 un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre le strutture di Teolo scendono addirittura all’8,2%. Sono in fase di conteggio, inoltre, i dati relativi alle ricette mediche e del fatturato del Sistema Sanitario Nazionale che permetteranno di avere un quadro più completo della situazione delle aziende del Bacino Termale Euganeo. “La situazione ci impegna ulteriormente rispetto alla condizione di Montegrotto Terme – afferma Emanuele Boaretto, Presidente dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto – a fornire delle proposte di concerto con la pubblica amministrazione per lo sviluppo del territorio, anche in considerazione del fatto che cominciano a giungerci i primi segnali di ripresa da parte di talune aziende. Nonostante Abano sia stata da sempre località più rinomata e popolare, le strutture di Montegrotto non hanno mai avuto nulla da invidiare, né per cure né per servizi, a quelle del comune limitrofo. Ora, nonostante l’offerta di vacanza rimanga omogenea e similare, la spaccatura si fa più netta a causa delle evidenti differenze esterne alle nostre aziende ed alle nostre possibilità imprenditoriali, per le quali abbiamo già preso contatti con il Sindaco Bordin. Entro l’anno faremo delle proposte di rilancio del Bacino Termale Euganeo”, conclude Boaretto.
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Tipi da spiaggia... Morgan Milan
Professione bagnino I
n una città di mare come Sottomarina la stagione estiva rappresenta ancora una grande opportunità per chi cerca lavoro. Un mestiere ancora attuale è il bagnino che controlla i bagnanti lungo tutto il litorale e segnala prontamente quanti si trovano in situazioni di pericolo intervenendo qualora fosse necessario. Abbiamo intervistato Morgan Milan, nato ad Adria il 17/05/1978, ponendo alcune domande riguardo il suo mestiere. Da quanti anni fai il bagnino? Come mai hai scelto questa professione? “Faccio questo lavoro da tre anni. Non ho scelto questa professione, l’ho intrapresa per necessità dal momento che avevo perso il lavoro. In questi anni sono capitate diverse esperienze ma senza dubbio ricordo il primo salvataggio avvenuto in condizioni meteomarine molto difficili, durante il quale io e due dei miei colleghi portammo in salvo un turista che ostinatamente aveva nuotato fino alle boe che delimitano la zona riservata alla balneazione, ma che non riusciva più a fare ritorno. Ricordo inoltre un weekend della scorsa stagione, che finì tra l’altro sulle cronache locali, durante il quale vennero operati svariati salvataggi da parte sia di noi assistenti al salvataggio sia del corpo della capitaneria”. Sicuramente è un lavoro fuori dal consueto, lo trovi divertente? “E’ un lavoro che Come è organizzata la tua giorna- consiglierei ai giovani ta? Quali i problemi maggiori da perché aiuta a crescere e insegna ad affrontare affrontare? “E’ un lavoro particolare anche le situazioni di pericolo” se la maggior parte delle persone lo reputa un lavoretto per ragazzi che studiano e che vogliono guadagnarsi qualcosa d’estate, non è così! Si tratta infatti di un lavoro serio e per il quale servono persone preparate e qualificate che durante la giornata devono essere in grado di affrontare sia le emergenze in mare, ma anche gli interventi di pronto soccorso e la parte amministrativa. E’ indispensabile quindi essere autonomi nella gestione della spiaggia e della zona di mare assegnata dal punto di vista delle ordinanze comunali e della capitaneria di porto. Inoltre, aspetto assai rilevante, devono essere socievoli, saper gestire al meglio i rapporti col pubblico, cosa che non sempre risulta essere così semplice. Detto ciò è anche un lavoro che presenta sfaccettature divertenti e colorite. Molte volte ci vengono poste delle domande piuttosto stravaganti dai bagnanti, come ad esempio: “Scusi non si può fare niente per queste onde?” oppure “Mi può dire dove posso trovare meno sabbia?” o addirittura “Può indicarmi dove posso comprare il biglietto per far fare un giro alle mie figlie sul pattino con lei?” Pensi che possa essere un’opportunità per i giovani? Che consigli daresti a chi sceglie questa professione? “Personalmente la consiglierei ad un giovane, magari non per la vita ovvio, ma come tappa mirata alla crescita dal momento che abbiamo una grande responsabilità nel fronteggiare numerose situazioni di pericolo. Risulta quindi necessario intervenire con prontezza senza lasciarsi prendere dal panico ponendosi come solo e unico obiettivo quello di salvare Miriam vianello vite umane”.
6 Adria Inchiesta I cittadini e i titolari delle attività economiche fotografano un anno difficile
Il cuore della città pulsa ma la crisi stringe Le voci di chi abita la città sono a volte pessimiste anche se non si demorde e si aspetta la fine della crisi, che, certamente, ci sarà!
Protagonisti i Consorzi ittici
Con gusto dal mare alla piazza
di Edoardo Zambon
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dria è viva? La stagione estiva è arrivata e le manifestazioni che accompagneranno le serate del centro storico per attrarre visitatori in città stanno iniziando. Per tastare la situazione siamo stati a sentire le opinioni di commercianti e cittadini, le loro osservazioni e proposte. “Ad Adria ultimamente non si muove nulla – spiega il parrucchiere Mauro Segantin, i negozi continuano a chiudere. L’unica nota positiva sono le serate di “Adria d’Estate” e le manifestazioni che qualche domenica coinvolgono il centro storico. Servirebbe domandare ai nostri politici a Roma cosa sta succedendo. Ormai avere un’attività è solo un problema”! Lungo corso Vittorio Emanuele il signor Mario spiega: “Le manifestazioni si vedono ma siamo lontani dai tempi in cui piazza Castello e viale Umberto Maddalena erano il fulcro della vita sociale cittadina. E’ certo che il problema è soprattutto economico, ad Adria mancano le attività”. Positivo è Ermanno Cesari, titolare dell’agenzia immobiliare Lybra: “Lavoro ad Adria da tanti anni, qui rispetto ad altre realtà si fa di più, voglia di fare c’è anche se poi la crisi non aiuta. Per le manifestazioni estive proporrei un motoraduno serale, di sicuro interessante per tutte le età”. E Gabriele Albiero del caffè Liberty, barista da
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oltre trent’anni: “Ad Adria negli ultimi anni gira poco l’economia, si dovrebbe attivare un circuito che colleghi le attività del centro storico con alcune realtà come il Museo Archeologico o il Parco del Delta per richiamare turisti. Un tempo tanta gente frequentava il centro poi ho visto cambiare le cose e le attività commerciali ed industriali chiudere. Forse ha anche contribuito la mancanza di collegamenti stradali tra Adria e il territorio”. E Luciano Maestri, titolare della famosa galleria d’arte “Etruria”: “Adria non è viva, il corso Vittorio Emanuele una volta era abitato da tante famiglie, ora la gente viene per il Corso solo per gli uffici e le banche. Alcune istituzioni come l’Enel e l’ex Sip non hanno più un rife-
La Perla Nera di Lara Guarnieri
rimento, anche il Tribunale è stato soppresso. Un tempo ad Adria c’erano cinque cinema, ora ne funziona uno. La vita notturna dei giovani è cambiata, oggi solo serate alcoliche e musica alta”. E Simonetta titolare di Anteprima, negozio di biancheria intima: “Le vendite non vanno male ma non condivido le ultime manifestazioni proposte come lo ‘sbaracco’. La gente non capisce più quando ci sono i saldi. Un limite anche i parcheggi a pagamento e la paura delle multe della Polizia locale. Gli affitti delle attività sono troppo alti, un grosso limite per chi vuole intraprendere un’attività. Ad Adria non c’è ne’ turismo ne’ vita notturna, solo persone anziane”. O almeno così sembra.
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’estate decolla e il centro storico si prepara ad intrattenere gli adriesi che, complice la crisi non partiranno per le ferie ed i turisti che dalle località balneari raggiungeranno la città per una visita. Luglio si è aperto con “Dal Mare alla Piazza”, una fiera enogastronomica in programma dal 4 al 6 luglio in piazza Cavour organizzata da Regione, Comune ed Adria Shopping. Al centro dell’evento la valorizzazione i prodotti agroalimentari del territorio veneto con una particolare attenzione a quelli del settore ittico con l’obiettivo di incentivare il consumo di prodotti tipici a chilometro zero. Per l’occasione è stato allestito una tensostruttura dove i consorzi ittici locali di Scardovari, Pila, Chioggia e Cavallino hanno messo a disposizione dei visitatori, oltre al pescato fresco anche piatti cucinati al momento con ricette tradizionali ed opuscoli informativi su le ricette preparate. Presenti anche numerosi banchi alimentari con vendita di olio, riso e pasta e vari prodotti e i panificatori adriesi che in collaborazione con il dottor Arnaldo Cavallari hanno messo a disposizione il pane preparato con le speciali farine dell’Accademia del Pane. Di successo anche il concorso fotografico #VIVIADRIA, promosso da Adria Shopping, lo studio fotografico ISO100 e Giulia Lugarini. Il gioco ha dato agli appassionati di fotografia la possibilità di dimostrare la propria creatività utilizzando svariate tecniche fotografiche. Le premiazioni del concorso fotografico che riguardava immagini di Adria e suoi paesaggi sono avvenute il 4 luglio durante lo spettacolo di Giulia Lugarini Show #VIVODIMUSICA.
Adria d’Estate Arriva Dj Albertino con Radio Dj
“A
dria d’Estate”, la tradizionale manifestazione estiva di Adria Shopping, l’associazione dei commercianti adriesi non finisce di stupire e per l’estate porta ad Adria Dj Albertino con Radio Dj e il suo staff che si esibirà durante la Notte bianca in programma l’8 di agosto. Anche quest’anno il calendario sarà denso di iniziative e proporrà durante i venerdì notte di luglio ed agosto un palinsesto ricco di eventi, spettacoli, musica e divertimento. A dare alcune anticipazioni è il presidente di Adria Shopping Enrico Franzoso: “Giunta alla sua 21° edizione, Adria d’Estate partirà anche quest’anno nonostante i tagli degli sponsor ed il periodo di crisi. Il budget è ristretto ma abbiamo cercato con un grande sforzo, di creare una manifestazione che vada incontro ai gusti di tutti con serate a tema. Venerdì 11 luglio sarà dedicato alla musica blues, il 25 luglio serata ‘Cosplay’ termine che si identifica con l’arte di mascherarsi come personaggi di cartoni animati o di fantasia. Tutto sarà riconducibile al mondo dei fumetti e ai manga giapponesi, vi sarà una gara di travestimento oltre a bancarelle del settore”. La Notte Bianca in programma l’ 8 agosto riserverà molte sorprese come quella di Dj Albertino mentre il 22 agosto avremo ospite il famoso gruppo comico Tanto par Ridare Show con il loro esilarante cabaret. Il presidente Franzoso poi entra nel dibattito sullo stato di salute cittadino e del centro storico: “Adria ha perso vitalità e non
Dj Albertino
Franzoso: “Servirebbe fare di più squadra in tutti in sensi e non bloccare le attività per un po’ di musica” so se questo sia da ricondurre al problema economico generale che oggi investe tutta l’Italia o altre motivazioni di carattere locale. Personalmente sono un frequentatore della città e contribuisco all’economia degli esercizi, attorno però abbiamo tante realtà che offrono molto al pubblico come sagre, fiere ed eventi con spettacoli. Poi – continua il presidente di Adria Shopping - il bacino demografico è quello e la gente ormai fa presto a spostarsi. Ad Adria servirebbe fare di più squadra in tutti in sensi e certi dovrebbero evitare di bloccare le attività e il movimento solo per qualche serata in cui la musica è un po’ alta”. E.Z.
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8 Adria Arte Sacra Molte le opere preziose da esporre
Parte il percorso museale della cattedrale Se ne parla da anni ma adesso è quasi fatta. Inaugurati dal Vescovo i lavori in partenza di Edoardo Zambon
I
l Museo della Cattedrale di Adria, il primo della Diocesi Adria-Rovigo è ormai realtà. Dopo anni di restauri al patrimonio culturale della chiesa madre della Diocesi, partiranno a breve i lavori per la realizzazione del primo stralcio del percorso museale. Grazie all’operazione, che per la realizzazione vede anche un contributo di 200 mila euro stanziati dalla Fondazione Cariparo, sarà possibile rendere fruibile ai fedeli ed ai visitatori della città il prezioso patrimonio culturale formatosi lungo i secoli della sua millenaria storia cristiana. I lavori inaugurati simbolicamente dal Vescovo di Adria-Rovigo Monsignor Lucio Soravito de Franceschi lo scorso venerdì 27 giugno si concluderanno entro la fine del 2014. A parlare del progetto è l’Arciprete della Cattedrale, Monsignor Mario Furini che ha fortemente voluto la creazione del primo museo della diocesi: “Da molti anni c’era il proposito
di mettere in risalto il patrimonio storico della Cattedrale, intenzione cresciuta in seguito ad una mostra realizzata nel 2000 assieme ad una pubblicazione sui tesori della chiesa. Il progetto del museo ha un aspetto documentario di grande valore e sarà realizzato in tre stralci. Un altro tassello che dopo l’Archivio capitolare del Vescovado valorizzerà ancora le radici cristiane millenarie di Adria. I lavori – conclude Monsignor Furini – sono partiti con la benedizione del nostro Vescovo Monsignor Soravito presente in Cattedrale per la fiera dei santi Pietro e Paolo e per la ricorrenza del suo decimo anno qui in Polesine”. A contribuire al progetto assieme al Cavalier Francesco Doatti, è lo storico adriese Aldo Rondina che spiega il percorso espositivo e svela alcune delle opere che saranno esposte: “L’ingresso del museo sarà da piazzetta campanile,
precisamente dalla porta di entrata nella cattedrale di San Giovanni. Da qui subito a destra si trovano le prime due sale dalle quali tramite un ascensore e una scala di ferro, che si ricaverà su una colonna della Cattedrale maggiore, si accederà al primo piano trovando una fuga di 3 ambienti con travi a vista e la cantoria. In futuro il progetto prevede che da un ambiente vicino alla cantoria, con funzioni di magazzino e laboratorio restauro, si possa accedere ad una passerella che conduca da un lato dentro la canonica e da un lato in una sala sopra la sacrestia dei cappellani, dove si esporranno le stoffe e paramenti sacri appartenuti a vescovi come Giovanni Soffietti, Arnaldo Speroni degli Alvarotti e Federico Maria Molin”. Aggiunge Rondina: “Le centinaia di opere custodite dalla Cattedrale e databili in un arco cronologico compreso tra i secoli XI° e XX° sono tutte significative e pre-
La cattedrale di Adria ziose. Di sicuro sarà dato spazio ai frammenti in cotto degli altari realizzati nel 1440 da Michele di Firenze, all’argenteria, agli oggetti di culto come un tronetto per l’esposizione del SS.mo Sacramento. Oltre a pissidi ed opere in materiale lapideo – conclude Rondina -, sono
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irca un anno fa, il giorno 7 luglio 2013, si spegneva la professoressa Annalena Scutari Mottaran. Insegnante e preside, più volte assessore, ha dedicato una vita all’insegnamento, alla politica e all’associazionismo. Prima di tre figli, Annalena Scutari nasce ad Adria il 6 gennaio 1928, il padre Attilio gestiva una libreria mentre la madre Antonietta Rosada era maestra. La Scutari conseguì il diploma di maturità classica al Liceo Bocchi e la laurea in lettere moderne presso l’Università di Padova ottenendo poi l’abilitazione per l’insegnamento. Da subito insegnante presso la scuola media e magistrale di Adria divenne negli anni ‘60 preside e lo rimase sino al pensionamento. Negli anni universitari entrò in contatto con i giovani cattolici per poi aderire alla Democrazia Cristiana. Nel partito ricoprì il ruolo di delegata provinciale del movimento femminile. Per due legislature fu consigliere provinciale dell’ospedale di Rovigo contribuendo alla riforma sanitaria del 1968. Per la sua preparazione culturale Annalena Scutari fu componente anche della giuria del premio letterario Campiello di Venezia. Ad Adria ricoprì più volte il ruolo di consigliere comunale e assessore all’urbanistica, fu presidente della casa di riposo cittadina. Attiva nel campo del volontariato fondò il Soroptimist Club di Rovigo, fu inoltre presidente del Cada Centro diurno per anziani e del Cif provinciale. Venne insignita del titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana e fondò la sezione adriese dell’associazione nazionale insigniti cavallereschi Anioc. Fu la prima donna polesana ad ottenere il diploma superiore di sommelier. E.Z.
Adria 9 Interventi pubblici Migliorare la città è prioritario
Lavori in corso ma alcuni dovranno aspettare di Martina Celegato
P
eriodo intenso per i lavori pubblici ad Adria dove i cantieri si moltiplicano e sembrano dover dare nuovo lustro alla città e servizi in grado di migliorare la vita ai cittadini. I lavori all’interno del cuore pulsante e commerciale della città, corso Vittorio Emanuele, stanno volgendo a termine e un soddisfatto Federico Simoni afferma, a riguardo, come siano stati risparmiati 100 mila euro sui preventivi iniziali che saranno ora investiti nella realizzazione e riqualificazione della parte finale del corso stesso. Il progetto infatti coinvolgeva tutta l’arteria cittadina che però è stata suddivisa in diversi stralci a seconda dei lavori permettendo così di non chiudere il Corso durante tutto il periodo dei lavori. Cantiere aperto anche a Palazzo Tassoni dove qualche settimana fa sono iniziati i lavori per la riqualificazione del tetto e della della parte interna sottostante che ha obbligato lo spostamento momentaneo di alcuni uffici comunali ma che permetterà, una vota ultimato, di unificare tutti gli uffici municipali all’interno della stessa sede. Tale spostamento definitivo andrà ad interessare gli uffici tecnici che ad oggi alloggiano all’interno del Centro Commerciale Il Porto i cui spazi verranno poi alienati ad uso commerciale. Insomma una vera e propria rivoluzione che andrà ad ottimizzare, perlomeno secondo l’amministrazione e i tecnici che hanno seguito la fase di progettazione e stanno seguendo la realizzazione, le attività del comune e il tempo dei cittadini che potranno trovare tutti i servizi in un unico punto della città. Ma non solo Palazzo Tassoni verrà ritoccato visto che, dopo l’anno previsto per l’ultimazione dei lavori, è già pronto il progetto per Palazzo Cordella a cui saranno sistemate le aree sottostanti il tetto. L’archivio comunale sarà invece spostato in via Retratto,
In tre anni aiuti per quasi 6 milioni di euro grazie ai microprestiti alle famiglie andando ad occupare gli spazi adibiti a tale ruolo. A Mazzorno Sinistro sono cominciati i lavori che porteranno alla costruzione di una condotta di 8 km che permetterà di portare il gas nelle abitazioni della frazione, un obiettivo raggiunto promesso durante la campagna elettorale, secondo l’amministrazione, ma senza dubbio un servizio essenziale per garantire determinati standard qualitativi di vita ai residenti in loco. Ma è un altro il capitolo spinoso per Adria ossia quello delle infrastrutture che necessitano obbligatoriamente di un intervento colto a migliorare la viabilità sia interna che esterna alla città. Sembra divenire sempre più concreto il progetto della tangenziale ovest della città che si lega indissolubilmente a quello del passaggio della ferrovia ce tante polemiche ha destato fra attuale e scorsa amministrazione. Si palesa sempre più il progetto del sottopasso della ferrovia il cui progetto preliminare
Il sindaco è soddisfatto: Corso Vittorio è quasi finito e si è risparmiato un bel po’ sui preventivi iniziali
è già stato presentato e passato in conferenza dei servizi e che Simoni descrive come scelta obbligata per non perdere i fondi già stanziati a riguardo e per poter garantire un servizio di questo genere alla città. Nonostante sembri essere tutto pronto per la partenza dei lavori in realtà mancano ancora tutte le varie fasi previste dall’iter progettuale per la tangenziale ovest che non permetteranno ai lavori di partire prima di una anno e mezzo o due.
NEWS A tutta musica
Deltablues e la crociera sul Po
E’
diventata ormai consuetudine per i Polesani e gli appassionati di buona musica Deltablues, la manifestazione itinerante dedicata alla musica blues e jazz che celebra e ricchezze del territorio toccandone i punti più suggestivi e mettendo in luce location e prodotti tipici in un mix che ogni anno si rinnova e sorprende. Per la 27° edizione quattro sono gli appunti in calendario che toccheranno la città etrusca e che valorizzeranno location e scorsi che quotidianamente passano inosservati. La manifestazione, partita lo scorso 12 giugno con il concerto del Jimmy Villotti Trio feat. Pippo Guarnera a Carezzabella, toccherà Adria il 10 luglio quando si esibiranno in Corso Vittorio Emanuele i Tao Love Bus Experience che porteranno il loro furgoncino Volkswagen in piazza. Il giorno seguente, 11 luglio presso il pozzo dei desideri in Piazza Oberdan, sarà la volta di Naffi’s e Massarutto, il duo che lo scorso anno ha rappresentato l’Italia alle finalissime mondiali a Memphis dell’International Blues Challenge. Stessa serata ma diversa location per il Marco Pandolfi Duo che si esibirà al Ripasso Cafè in Corso Vittorio Emanuele II mentre al Ribose Wine & Food si potrà ascoltare al Bear Blues Band.
10 Adria Salute Fornire ai pazienti le cure migliori senza trasferirli lontano
Combattere i tumori meglio si può e si deve Ad Adria una giornata d’approfondimento su come funziona la rete oncologica veneta di Martina Celegato
S
ono sempre di più i malati di tumore in veneto e anche nel rodigino. Come intervenire e stare in rete tra ospedali è stato il tema della giornata dedicata alla prevenzione e ai nuovi progetti sanitari destinati alle cure oncologiche a livello regionale che si è tenuta la sala Caponnetto di Adria. Qui il professor Pierfranco Conte, direttore dell’Unità operativa di oncologia medica 2 dell’Istituto Oncologico Veneto, ha tracciato nel dettaglio gli obiettivi e le linee guida che andranno a guidare il lavoro nei prossimi mesi. Un programma preciso illustrato durante la lectio magistralis che è entrata nel dettaglio delle caratteristiche della Rov, ossia la rete oncologica veneta, istituita dalla Regione Veneto nel novembre 2013 con obiettivi ben precisi ossia: tempestività nella presa in carico dei pazienti, adeguati livelli di cura e continuità dell’assistenza, equità nelle condizioni di accesso e fruizione fornendo a ogni cittadino le migliori cure limitando per quanto possibile i trasferimenti. “La Rete oncologica, coordinata dall’Istituto oncologico veneto - ha spiegato Conte - si articola in cinque poli oncologici ed è strutturata in dipartimenti di oncologia clinica, uno per ogni azienda almeno di natura funzionale, che hanno il compito di integrare tutte le attività ospedaliere e territoriali per garantire la presa in carico del paziente. All’interno di ogni dipartimento sarà istituito il Gruppo oncologico multidisciplinare, cioè il braccio operativo del sistema che si occuperà dei percorsi diagnostico- terapeutici- assistenziali, dei farmaci innovativi, della rete di biobanche e della diagnostica molecolare. In ogni gruppo saranno presenti anche i rappresentanti
delle associazioni di volontariato, preziose risorse che contribuiscono a favorire l’umanizzazione dell’assistenza, la corretta informazione e il sostegno ai malati di cancro.” Alla lezione del professor Conte hanno preso parte un folto numero di operatori del settore, medici, professionisti nonché il direttore generale della ULSS 19 Pietro Girardi e l’Assessore David Busson. Non sono mancati i ringraziamenti a chi ha reso possibile l’incontro e sempre collabora con l’azienda ULSS 19 ossia il sindaco di Adria, la direzione del centro commerciale Il Porto, nonchè il Consorzio pescatori di Scardovari nella persona del presidente Maurizio Crepaldi.
NEWS In vacanza
Medico assicurato ai turisti sul Delta
E
’ stato rinnovato anche per il 2014 il servizio di assistenza e medicina di base, fornito dalla ULSS 19 di Adria, per turisti che si recheranno presso gli stabilimenti di Rosolina Mare e Bonelli di Porto Tolle. Gli interventi avranno un costo differenziato per la visita ambulatoriale e per quella domiciliare. La prestazione e la consulenza fornite dal medico prevedono il pagamento a prestazione che viene stabilita dalla Regione Veneto e che può poi essere rimborsata o meno, in base alle Regioni di Residenza. Come recita la comunicazione della ULSS a riguardo “Questo servizio ha le stesse caratteristiche assistenziali del medico di famiglia. La quota prevista può essere rimborsata o meno. Per i residenti nel Veneto è previsto il rimborso, tramite richiesta al Distretto della propria Ulss, per particolari categorie di persone, quali i bambini d’età inferiore ai 12 anni, gli ultra 60enni, i lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori del proprio domicilio e, infine, i cittadini portatori di handicap il cui grado di menomazione è superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.” Le tariffe per il 2014 sono di 21 euro per la visita ambulatoriale e di 31 euro per la visita domiciliare. Il ripetersi della prestazione, che non comporti ulteriore visita, ha una tariffa di 5 euro. Anche per il 2014 fino al 15 settembre è assicurata 24 ore al giorno l’apertura dell’ambulatorio di Rosolina mare che si trova in Via dei Lauri n. 76 ed ha numero telefonico 0426-68245. A Bonelli di Porto Tolle, al villaggio turistico “Barricata Beach” l’ambulatorio avrà il numero telefonico 0426/389930 e sarà garantita la presenza di un medico nei giorni prefestivi e festivi, con orario dalle 8 alle 20, fino al 31 agosto. Ma.Ce. Cambiano le sostanze e il modo di usarle
Giornata mondiale della droga, l’attenzione non deve diminuire
U
n Giornata Mondiale contro la Droga è stata l’occasione, anche per il Polesine e l’area di Adria, per fare il punto su questa drammatica piaga sociale. Istituita nel 1987 questa giornata ha lo scopo di “ricordare l’importanza di costruire una comunità libera dal commercio e dall’uso della droga. L’uso delle droghe comporta, oltre alle indubbie conseguenze personali a livello sanitario, psicologico e sociale, effetti dannosi che si ripercuotono sulla famiglia e sulla comunità”. Grazie all’attenta analisi e monitoraggio, nonché all’azione sul territorio della Ulss 19 si è potuto valutare la situazione attuale e le attività volte alla prevenzione e alla cura di dipendenze di vario genere. Entrando nel dettaglio della situazione polesana pur essendo stazionario l’afflusso degli utenti ai servizi per le dipendenze (Serd), il fenomeno è in continua evoluzione: cambiano le droghe usate e il modo di usarle, non ci sono più forti dipendenze da eroina ma arrivano persone che fanno uso contemporaneamente di più sostanze. Ed è proprio il policonsumo, ossia l’uso alternato e integrato di più sostanze, cannabinoidi, cocaina e alcol, che interessa circa l’80% delle persone seguite dai Serd: tale modalità di assunzione diventa un’abitudine necessaria per affrontare i diversi contesti di vita mettendo le persone in condizioni di rischio e pericolo. Si sta abbassando anche l’età del primo consumo per i vari tipi di sostanze psicoattive. Anche l’alcool viene molte volte abbinato al consumo di droga fattore che, visto il ruolo di rituale sociale che esso riveste nella comunità, mette ancora più in discussione la diagnosi di un’effettiva dipendenza. Un’ottima collaborazione è quella sviluppata con le scuole e gli enti locali il cui costante interesse per l’argomento porta alla realizzazione di interessanti progetti con la ULSS 19 e il dipartimento dipendenze. Ma.Ce.
Tra tradizione e folclore Festa della pensa
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i è tenuta da giovedì 26 a domenica 29 giugno la Festa della Pensa ad Adria, rievocazione storica fra falso e profano che ha preso il via presso lo stadio Bettinazzi dove, nell’ambito di “Aspettando la Pensa” Daniele Lucchiari ha presentato la manifestazione e i suoi significato per lasciare spazio poi alla Partita del Cuore a cura dell’associazione Hatria Giallorossa. La manifestazione ha continuato il 27 presso il centro storico della città etrusca dove i ristoranti hanno proposto dei menù e degustazioni a tema celebrando una delle eccellenze adriesi in tutto il mondo ossia il pane Ciabatta, per l’occasione i negozi del centro storico sono stati aperti fino a tardi dando vita ad un suggestivo alternarsi di tradizione e innovazione. Nella medesima serata il sindaco Barbujani e Chiara Crestani, sindaco dei Ragazzi accompagnati da Patrizia Osti, assessore al Turismo hanno salutato la cittadinanza presentando il Palio dei Canali son la regata di canoe lungo il ramo cittadino del Canalbianco terminato con l’arrivo delle donzelle seguito dalla rievocazione storica con spadaccini e figuranti presentati dalla professoressa Corazza. Alle 23 è stata la volta dello spettacolo “Morte e vita” seguita dallo spettacolo pirotecnico presso il ponte sant’Andrea. Nella serata del 28 giungo presso la Sala Cordella è stata presentata la brochure Adria Medievale che narra la storia della città in questo periodo storico mentre per le vie del centro storico si sono alternate esposizioni floreali e pittoriche. Poi Paolo Ettore Forzato Arcioni ha accompagnato i curiosi alla scoperta della sala garibaldina, sempre presso Palazzo Cordella. Seguita poi dalla visita alla Fondazione scolastica Bocchi narrata da Antonio Giolo. A seguire le cene a tema nei vari ristoranti. La manifestazione si è conclusa domenica 29 giugno con la Santa Messa presso la Chiesa Cattedrale dei SS. Apostoli Pietro e Paolo tenuta dal vescovo Lucio Soravito de Franceschi a cui è seguita la solenne processione in Piazza Garibaldi. Ma.Ce.
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Bottrighe 13 Sicurezza Bottrighe non ce la fa più e chiede soluzioni
Si sta pensando all’istituzione della “sentinella civica” Dopo i furti, affollato l’ incontro sulla sicurezza con Carabinieri e Polizia. Occorre maggiore collaborazione con le forze dell’ordine di Roberto Marangoni
Decimo raduno del Folk regionale
SUCCESSO DEI BONTEMPONI
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A
ffollata la sala polivalente “Loris Cominato” tanto che in molti non sono riusciti ad entrare per assistere al pubblico incontro sulla sicurezza, dopo le recenti ondate di furti e saccheggi nelle abitazioni di Bottrighe. Promosso dalla lista civica “Ora Cambia”, con i suoi tre esponenti Alberto Bergo, Roberto Michieletti e Paolo Zerbinati, sono intervenuti il sindaco Massimo Barbujani con il delegato locale Nicola Gennari, il commissario della Polizia locale Lucio Moretti, il vice questore Paolo Marino, il comandante della Compagnia Carabinieri, capitano Davide Onofrio Papasodaro e Stefania Tescaroli, capogruppo del Nuovo Polo. I tre rappresentanti delle forze dell’ordine, sulla medesima lunghezza d’onda, erano concordi nel chiedere maggiore collaborazione tra cittadini e forze di polizia, in un ottica di prevenzione. La consapevolezza dei problemi che investono la zona è ben chiara a tutti e di conseguenza è stato garantito un maggiore controllo del territorio. Svariati anche gli inter-
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I relatori durante l’incontro sulla sicurezza venti del pubblico. E’ stato chiesto un presidio fisso di polizia, si ricorda, tra l’altro, che Bottrighe, sino al 1976, ebbe la sua stazione dei carabinieri, poi soppressa. Cosi pure è stato chiesto un vigile fisso durante la giornata. Richieste purtroppo impensabili, non ci sono numeri di crimini sufficienti per un presidio, ne fisso ne temporaneo, se non l’aumento dei giri di pattugliamento in paese. Il sindaco ha assicurato che si stanno chiedendo preventivi per installare telecamere nelle vie d’ingresso al paese. Da “Ora cambia” anche l’idea di
istituire in paese una sorta di “sentinella civica” ovvero una sola persona del paese di riferimento che tenga il diretto contatto con le forze dell’ordine onde segnalare le situazioni anomale. Il ruolo delle forze dell’ordine è stato sottolineato più volte e le stesse hanno ribadito di non cadere nella facile illusione di farsi giustizia da se. La probabilità di trovarsi di fronte a persone disperate e disposte a tutto è molto alta e le conseguenze potrebbero rivelarsi drammatiche, rischiando altresì di andare contro la legge stessa.
ntusiasmo alle stelle e grande soddisfazione per il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe nel centro storico di Roana, turistica località dell’altopiano dei Asiago, dove ha rappresentato il Polesine al 10° Raduno Regionale del Folklore I Bontemponi durante il festival promosso da Venetnia, l’associazione regionale del folklore a Roana veneta dei gruppi di tradizione popolare. Quattordici gruppi folkloristici provenienti da tutte le province, per un totale di oltre quattrocento componenti, nel tipico costume della loro zona, per l’intera giornata hanno vivacizzato il paese vicentino. Prima la sfilata per le vie del centro storico, indi la messa animata da canti in Cimbro e con la consegna, all’offertorio, dei cesti con i prodotti tipici della propria terra, con riso e miele del Delta, Esse adriese, vini e pubblicazioni sul Polesine, poi l’esibizione per mezz’ora dei gruppi ad interscambio per tutte le vie del paese tra uno scrosciare di applausi del folto pubblico, tra questi diversi turisti. A seguire il pranzo comunitario nel nuovo palaghiaccio sul lago di Roana, occasione per suonare, cantare insieme e stringere nuove amicizie. Assai gradita ed applaudita è stata poi l’esibizione dei Bontemponi con il sindaco del luogo e le autorità locali che si sono vivamente complimentato con il sodalizio polesano. Tutti hanno sottolineato l’importanza culturale di questo avvenimento che ogni anno si svolge in una diversa città della regione e come si ricorderà, nel 2011, ebbe grande successo anche ad Adria, per la prima volta in Polesine. Nuovi importanti Ro.Ma. appuntamenti attendono ora i Bontemponi in svariate località.
BOTTRIGHE: SCUOLA, ELEMENTARI IN PERICOLO?
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onostante i numeri siano in crescita, appare sempre piu difficile il ripristino della scuola media di Bottrighe, prima indipendente, poi sezione della “Marino Marin” di Adria. Se non bastasse suona l’allarme anche per la scuola primaria che, se non in immediato futuro, potrebbe chiudere battenti. La catena continua quindi inesorabile verso l’impoverimento del tessuto sociale e culturale del luogo, dove una scuola rappresenta ovunque il fulcro di una comunità. La lotta dell’apposito comitato, nato per la salvaguardia dei plessi scolastici, prosegue da anni, ma i risultati, almeno per ora, non hanno portato a ciò che si auspicava. Intanto nel gruppo facebook “I Butrigan iè in ogni canton” è stato postato uno scritto da parte di un genitore che, allarmato dalla situazione, richiede la collaborazione della cittadinanza e segnala che “pseudo butrigan” starebbero per iscrivere i propri figli ad Adria. Ciò diventa incomprensibile, quando un servizio “in casa” dovrebbe essere utilizzato dai residenti, non solo per comodità di vicinanza, ma, anche perchè è dimostrato, l’apprendimento risulta migliore in classi meno popolose. Altresì, la scuola di Bottrighe è ospitata in un edificio inaugurato nel 1963 e lo scorso anno l’amministrazione comunale ha impegnato quarantamila euro per LE TRE S-CIOPTA’
L’edificio che ospita le scuole di Bottrighe il rinnovo dei bagni per i ragazzi, migliorie sono state apportate anche alla palaestra e recentemente, a cura dei genitori volontari, Francesco Bonaldo, Andrea Marangon, Enrico Milan, Eduard Anila Janka e Damiano Mancin, con il sostegno della locale ditta Edil Forniture di Nicola Canato, è stato rifatto pure il marciapiede di ingresso all’istituto. Dal comitato pro scuole ci sarà presto un incontro con i genitori, sia per le medie, per le quali ci sarebbero sedici iscrizioni, sia per le elementari. Secondo il comitato: “C’è un disegno per accentrare tutto tra Adria e Papozze, penalizzando Bottrighe. Faremo tutto il possibile per scongiurarlo, nulla lascieremo intentato, come abbiamo sempre fatto!”. Ro.Ma.
di Roberto Marangoni
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14 Sguardo in provincia Rosolina, a tutto turismo Un’organizzazione d’alto livello
Rosolina mare: ogni serata un evento per turisti e polesani Ricco il calendario degli appuntamenti di tutta la stagione, distribuito e appeso nelle diverse piazze e lungo il litorale. Uno sforzo di comunicazione ben fatta di Elisa Cacciatori
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Rosolina mare quest’anno il calendario di eventi pensati per l’intrattenimento nelle serate d’estate mira a non scontentare nessuno. Il progetto, realizzato dalla pro loco di Rosolina di concerto con l’amministrazione comunale, il consorzio degli operatori balneari del Cob e gli agenti immobiliari di Rosatur, si presenta in veste inedita coprendo l’intera programmazione estiva già da giugno. A differenza delle passate edizioni è stata infatti pensata una nuova formula che permetterà al turista di conoscere quali saranno gli eventi programmati anche a distanza di mesi e, nell’eventualità, di poter tornare per partecipare ad una serata in particolare. Il risultato nasce da una progettazione che ha coinvolto gli attori che il turista di Rosolina mare lo conoscono da vicino e sanno quindi quali sono gusti e tendenze delle famiglie in vacanza. Nella scelta degli eventi è stato quindi tenuto conto della stagionalità dei flussi turistici con particolare attenzione alle famiglie e in particolar modo ai bambini. A rivestire un ruolo principe nella scelta degli eventi è la musica, linguaggio universale tra le diverse realtà culturali. Il lavoro di squadra nella programmazione degli eventi estivi a Rosolina mare ha già portato nella spiaggia del litoraneo rosolinese artisti conosciuti nella
scena italiana ma anche internazionale come Ivana Spagna ed eventi che hanno avuto particolare seguito come il carnevale d’estate, pensato per celebrare il primo giorno della bella stagione, e la serata delle griglie roventi. Tra i prossimi appuntamenti sono da evidenzia-
re il concerto di Red Canzian, il musical di Violetta, ma anche la terza edizione del festival Rock around the blues per gli appassionati del rock Anni Cinquanta, il festival artistico Deltarte e il festival di Voci per la libertà che quest’anno vedrà in qualità di headliner sul palco di
Rosolina mare Max Gazzè. “Il calendario è progettato in maniera tale che ogni settimana ci sia un evento clou – ha spiegato il presidente della Pro loco Michele Grossato - permettendo quindi al turista di portarsi a casa un ricordo con un valore aggiunto della località”. “La sinergia nella progettazione con il Cob e Rosatur ha permesso un salto di qualità – ha aggiunto l’assessore al turismo Daniele Grossato - Si tratta infatti di professionisti che hanno un contatto diretto con il turista e ne conoscono le esigenze. Il calendario propone ogni mese anche gli eventi della tradizione locale che si svolgono a Rosolina e nelle frazioni, per dare l’occasione anche ai turisti di poter partecipare”. “E’ un modo per dare al turista un elemento in più da portare a casa al rientro dalle vacanze - ha considerato il presidente del Cob Ferdinando Ferro – e quasi non si salta giorno della settimana, coinvolgendo tutti gli ospiti dal più piccolo al più grande”. “Il calendario – ha concluso la vicepresidente di Rosatur Maica Pozzato – nasce da un impegno che prosegue di anno in anno. I nostri sforzi ricominciano ad ottobre per la stagione successiva con le fiere del settore e poi li affidiamo agli operatori balneari e alle attività”.
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18 Sguardo in provincia Porto Viro, manifestazioni Calendario alla mano e tanta voglia di divertirsi
Sere d’estate: mille idee per adulti e bambini Il cuore di ogni serata in programma sarà un evento: spiccano le esibizioni degli allievi delle palestre del territorio, ma anche sport in piazza e amici a quattro zampe di Elisa Cacciatori
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elle sere d’estate torna a battere il cuore di Porto Viro con le iniziative pensate all’aria aperta tra novità e tradizione. Sono due gli appuntamenti settimanali serali che accompagneranno le famiglie durante la bella stagione. Se dal 17 di giugno il centro donadese ha cominciato a offrire un buon motivo per uscire il martedì sera, da luglio l’offerta dell’intrattenimento paesano raddoppierà con le proposte di piazza della Repubblica in località Contarina pensate il giovedì sera. Il martedì la quarta edizione della rassegna “sa ghe in piasa al marti” realizzata dalla pro loco di Donada, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha riacceso le serate di via Roma e piazza Marconi chiuse al traffico dalle 21 alle 24 in collaborazione con la polizia locale, per proporre numerose iniziative pensate per le famiglie. Ogni serata in programma, oltre all’apertura serale straordinaria delle attività commerciali, prenderà forma un evento clou tra cui spiccano le esibizioni degli allievi delle palestre del territorio, i tornei di
street volley curati dagli animatori dell’estate ragazzi dell’oratorio San Giusto, i raduni di auto d’epoca, di vespe e di auto tuning, ma anche una serata pensata per gli amici a quattro zampe con dimostrazioni di agility dog. Com’è tradizione, gli appuntamenti proseguiranno fino al 5 di agosto per tutti i martedì prima di lasciare la scena alle sere dell’agosto donadese in calendario dal 10 al 15. Nei giovedì di luglio, invece, sempre dalle 21 alle 24, sarà invece possibile godere di un’inedita piazza Repubblica grazie alla serie di iniziative “sere d’estate in piazza” pensate dall’assessorato alle attività produttive per ridare valore al centro di Contarina. L’iniziativa, realizzata in linea con le attività di marketing e promozione del progetto integrato di valorizzazione del commercio nelle aree urbane che vede capofila Porto Viro e che coinvolge Loreo, Taglio di Po e Rosolina mette d’accordo i commercianti e gli esercenti della piazza che di concerto hanno dato la loro adesione alla
NEWS Il torneo della beneficenza
Cinque calci in oratorio
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serie di eventi confermando l’apertura nelle serate previste. Contribuiranno alla buona riuscita degli eventi la Pro loco di Donada e la polizia locale. Così come nel centro donadese durante i martedì, anche in piazza della Repubblica nei giovedì saranno installati dei gonfiabili per i più piccoli. Durante le serate in calendario saranno inoltre realizzate delle iniziative in collaborazione con le associazioni del territorio che si impegneranno in laboratori creativi per bambini, in percorsi di guida sicura e nelle dimostrazioni con i pony.
uando il calcio sano dà i suoi frutti, i risultati sorprendono. E’ questo il caso del torneo curato dal Gruppo missionario di San Giusto ‘cinque calci in oratorio’ che ha preso forma nel centro giovanile salesiano di San Giusto coinvolgendo i bambini delle classi dal 2008 al 2002. Sono stati ottanta gli atleti impegnati nella quarta edizione dell’iniziativa benefica che per la prima volta ha coinvolto i piccoli calciatori suddivisi in dodici squadre. A conclusione della serie di partite in cui, come riferisce Corina Perazzolo del Gruppo missionario “nessuno ha vinto più di tutti”, sono stati il sindaco Thomas Giacon presente con alcuni membri della giunta, il presidente del Rotary Michele Valeriani e il coordinatore di protezione civile Paolo Galli a conferire le medaglie a tutti i giocatori. Alla conviviale organizzata sotto il tendone dell’oratorio sono stati ben 300 i commensali che hanno voluto partecipare. Oltre ai ragazzi sono stati numerosi anche i genitori e gli amici che hanno preso parte alla cena realizzata dal cuoco Celestino. “E’ quello che si può dire essere stato molto di più che un successo - spiega Corina Perazzolo allenatrice dei piccoli amici della Tagliolese e volontaria del gruppo missionario - I bambini hanno coinvolto i genitori nell’iniziativa ed è stato capito il senso benefico della serata. Le persone si sono dimostrate sensibili alla causa. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che da sempre aiutano il gruppo missionario nelle partite benefiche per aiutare le famiglie bisognose di Porto Viro e la missione di Don Bepi Miele in Madagascar”. La solidarietà tornerà in campo con i giocatori dai 16 anni in su il 25 luglio al centro Murazze di Porto Viro per “la partita del sor-riso” realizzata dal gruppo missionario in collaborazione con Acras murazze. Per iscrizioni Corina Perazzolo 3490536776.
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SPORT in PRIMO PIANO
lucA PAstorello segretArio ProvinciAle figc
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l nuovo, si fa per dire, corso nella delegazione della Figc di Rovigo porta il nome di Luca Pastorello (rodigino di Borsea, dipendente comunale), attuale segretario, “spalla” per quasi 20 anni di Clelio Mazzo che il 30 giugno ha lasciato, dopo oltre 40 anni, la federazione rodigina del gioco calcio. Clelio Mazzo, classe 1928, è stato presidente-delegato della Figc di Rovigo dal 1989, una vita a fianco di personaggi importanti, a livello Figc Veneta, che hanno fatto la storia del Comitato Regionale come l’avvocato rodigino Antonio Ricchieri (divenuto poi presidente della Lega Dilettanti e poi vice di Antonio Matarrese, presidente federale), Enrico Galuppo, Giuseppe Nicolli, Giovanni Guardini e l’attuale Beppe Ruzza. Colui che, appunto, ha nominato Luca Pastorello nuovo delegato della Figc rodigina, carica che durerà un anno. Il consigliere regionale, Argentino Pavanati, aveva proposto, a suo tempo, una specie di primarie per far sì che, giustamente, le società di calcio polesane potessero esprimere una preferenza sul successore di Clelio Mazzo. Due i nomi individuati: Piero Carnacina, guru del calcio giovanile e Antonio Puggina, ex presidente della sezione Aia di Rovigo. Invece…“Dalla Figc di Roma ci hanno detto – dice Pavanati – che dovevamo comunicare un nome entro il 10 giugno, così per un discorso di continuità, l’indicazione è caduta sull’attuale segretario Pastorello, sempre puntuale nel mandare i documenti necessari a Mestre, sempre disponibile in questi anni in cui è stato a fianco di Clelio Mazzo”. La delegazione rodigina dovrà sostituire anche Alberto Nabiuzzi, responsabile dell’attività di base e referente del settore giovanile e scolastico, che la prossima stagione sportiva farà parte dello staff tecnico del Sudtirol Alto Adige. “Sì, ed abbiamo individuato in Gianpaolo Mossuto (27 anni) la figura che prenderà il posto di Nabiuzzi: Mossuto è stato a fianco di Alberto in questa sua esperienza e a lui spetta il compito di continuare sulla strada intrapresa fin qui”. C.R.
Il Delta riparte e spera nel ripescaggio
Il Delta riparte e spera nel ripescaggio
Tra i nodi da sciogliere anche quello del campo: il Comunale di Porto Tolle si deve adeguare con una spesa non indifferente di Cristiano Aggio
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on è andata come in tanti volevano e speravano. A Forlì, il Delta Porto Tolle ha perso 2-1 ed è retrocesso in serie D, abbandonando, quindi, i professionisti. Il direttore sportivo Lorenza Visentini ha ringraziato tutti i tifosi, ed erano tanti, che a Forlì hanno sostenuto la squadra. In società, si lavora, ovviamente, per il futuro. “Faremo domanda di ripescaggio, ci stiamo già preparando per farci trovare pronti, ma stiamo aspettando le direttive della Lega per ottemperare agli obblighi del caso. C’è un settore giovanile da allestire per disputare i campionati nazionali, ma nel caso, se il ripescaggio non si verificasse, saremo pronti a ripartire con l’entusiasmo di sempre, anche dalla serie D”, ha detto il diesse. I nodi da sciogliere, sono quello del campo: il Comunale di Porto Tolle si deve adeguare con una spesa non indifferente e amministrazione comunale e proprietà della società si stanno parlando: la direttiva della Lega dice che per il campionato sono necessari 3000 posti, mentre per quello appena concluso in Seconda divisione ne erano previsti almeno 1500. Entro il 30 giugno
Lorenza Visentini le squadre che hanno il titolo per iscriversi alla Lega Pro unica devono presentarsi con i conti in regola, contributi versati in primis. Se nei giorni successivi, ovvero nella prima settimana di luglio, le società iscritte non hanno presentato la fideiussione necessaria, verranno escluse dal campionato. Solo verso metà luglio, chi ha fatto richiesta, potrà essere certo di essere ripescato. Sul discorso campo, visto che la società deve indicarlo alla richiesta di ripescaggio, alcuni contatti ci sono stati con l’amministrazione comunale di Rovigo e anche con la società.
Bilancio più che positivo
Adria nuoto splendente all’HabaWaba International Festival
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i è chiusa la settima edizione dell’HabaWaba International Festival, per la seconda volta quest’anno Adria Nuoto ha partecipato a questa fantastica iniziativa promossa dall’associazione Waterpolo Development. La delegazione bassopolesana era rappresentata da 16 atleti e due allenatori, che hanno alloggiato una settimana a Lignano Sabbiadoro, condividendo il loro tempo, i pranzi, i bagni in mare, le gioie, i dolori di alcune sconfitte e la stanchezza a fine giornata. Bilancio più che positivo quello della squadra etrusca che è riuscita a piazzarsi nella parte alta della classifica generale, uscendo sconfitta ai quarti di finale del girone “Silver”, quello che conteneva le squadra dal 32° al 64° posto, in un torneo che ne vedeva coinvolte ben 96 nella categoria under 11 e 20 in quella under 9! Come portacolori dell’Adria Nuoto a Lignano Sabbiadoro era presente anche Matteo Tolomei, atleta adriese, aggregato alla squadra under 9 del Plebiscito Padova occasionalmente per questo evento, capace di conquistare il terzo posto assoluto nella categoria. “Siamo orgogliosi dei nostri piccoli atleti – affermano Giacomo Stoppa e Matteo Armari, i due tecnici accompagnatori della squadra – che abbiamo visto crescere in queste stagioni; In tornei come questo la cosa che più conta è appassionare i bambini a questo sport che sa regalare tante gioie, ma che purtroppo spesso non ripaga tutta la fatica che richiede. In questa settimana i bambini hanno vissuto insieme a loro coetanei con culture, lingue e nazionalità diverse, arrivati dall’Egitto, Singapore, Brasile, Francia, Croazia, Russia, Ungheria… Siamo consapevoli del fatto che questa esperienza non la dimenticheranno mai, e ciò ci rende veramente felici”. Di seguito i risultati e la rosa dei giocatori che sono stati impegnati all’HabaWaba International Festival Girone 1 :Dauphine de Sete 01 (Francia) – Adria Nuoto 4-4; Adria Nuoto – Akrosport Roma 9-3; VK Primorac 2 (Montenegro) – Adria Nuoto
3-16; Adria Nuoto – Lavagna 90 2-5; Heliopolis Tigers (Egitto) – Adria Nuoto 3-3. Girone B1: Sportiva Sturla Bianca – Adria Nuoto 4-2; Adria Nuoto – CN Barcelona (Spagna) 1-11; Pan Sharks (Francia) – Adria Nuoto 2-7; Sedicesimi di Finale “Silver”; Adria Nuoto – VK Primorac 1 (Montenegro) 5-4: Ottavi di Finale “Silver”: France Nageurs Cheminots (Francia) – Adria Nuoto 2-8: Quarti di Finale “Silver”: Adria Nuoto – RN Camogli 5-6 dtr
L’occasione della presentazione ufficiale di Maurizio Buraschi, come nuovo responsabile del settore giovanile del Rovigo calcio, è servita anche per fare qualche domanda a Gianfranco Fiorenzato, dirigente del Rovigo (che continuerà a curare i rapporti con le società calcistiche, ndr), sulle voci del Delta Porto Tolle che, in caso di ripescaggio in Lega Pro, si “trasferirebbe” a Rovigo. “Nessuna risposta, ad oggi, è certa, dice Fiorenzato. Dico solo che la volontà da parte di Visentini di fare la serie C, c’è ed è tanta. Qualora il Delta fosse ripescato, il Gabrielli, con qualche ammodernamento che riguarda soprattutto l’illuminazione, sarebbe pronto ad ospitare la squadra deltina. Se invece rimanesse in serie D, rimarrebbe a giocare al comunale di Porto Tolle. In questa fase bisogna solo aspettare.” Anche se, i dirigenti del Rovigo sarebbero già pronti ad organizzare il settore giovanile. “In caso di Delta in Lega Pro Unica, dice Buraschi, avremmo un “piano B”, considerato che il campionato di Lega Pro unica dovrebbe prevedere campionati regionali e non più nazionali.”
Arriva Zecca, preparatore atletico
l’ADriese: volti e gAmbe nuove
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n casa Adriese il direttore in Promozione con il Loreo. Nuosportivo Sante Longato sta vo anche il preparatore atletico, costruendo la squadra per la Lorenzo Zecca. Per Zecca è un prossima stagione che vedrà i ritorno ad Adria, visto che, a fine granata ancora in Eccellenza. anni ’90 era stato l’allenatore delDopo due sofferte annate il presila juniores nazionale. “E’ un’avdente Scantamburlo ha cambiato Lorenzo Zecca ventura stimolante, dice Zecca. decisamente rotta, con un nuovo Le motivazioni non mancano di allenatore, Valeriano Fiorin, e Encio Gregna- certo e lavorare in una piazza come Adria è nin suo vice. Le indicazioni di mister Fiorin sempre entusiasmante. Con Valeriano ci conosono state chiare. “Si cambierà parecchio, ci sciamo dai tempi della Piovese e il rapporto tra aveva detto. Non dobbiamo sperperare dena- di noi è sempre stato ottimo; abbiamo sempre ro ma faremo acquisti oculati. Creeremo un interloquito su tutto, sia su aspetti tecnici che giusto ed equilibrato mix, perché ritengo che i di preparazione specifica e l’intesa è perfetta. giocatori d’esperienza servano sempre”. Con È un leader positivo che non fa pesare il suo l’arrivo di Bellemo, già certo, in casa Adriese prestigioso passato calcistico, sempre pronto arriva anche un centrocampista d’esperienza a dispensare consigli e a soffermarsi sopratcome Michele Pittaro classe 1980, lo scorso tutto con i più giovani”. Lorenzo Zecca, 56 anno al Dolo Riviera in Eccellenza che Fiorin anni, insegnante di educazione fisica presso ha già avuto a Pozzonovo l’anno in cui vinse un istituto superiore di Este, laureato in pedail campionato di Promozione. Tra i pali, do- gogia, allenatore di base e preparatore fisico vrebbe essere quasi certo l’arrivo dal Rovigo di (corso scuola nazionale dello sport del Coni Luca Milan, mentre vestiranno di sicuro la ma- di Roma), ha conseguito il titolo di preparaglia granata Stefano Bellemo centrocampista, tore atletico professionista di calcio. Assieme classe 1989, ex-granata durante la stagione a Luca Gotti, vice di Donadoni al Parma, è 2008/2009 con vittoria del campionato di l’unico polesano ad avvalersi di tale qualifica Eccellenza e che quest’anno ha giocato con professionale. La carriera di Zecca nel calcio è la Clodiense. Nuovi anche Josè Luis Colman iniziata nei primi anni 80 lavorando a fianco di Castro difensore centrale, classe 1985, para- Ugo Tomeazzi per poi collaborare in varie soguyano, con 27 presenze in serie D la scorsa cietà, tra le quali La Rocca, Porto Viro, Rovigo, stagione in quel di Este ed Enri Tiozzo difenso- Piovese, Este, Casalserugo, Adriese, Monselice re, classe 1983, che lo scoro anno ha giocato e Pozzonovo. Cr.Ag.
20 Cultura provinciale
Cultura provinciale 17
Ritrovamenti Perlustrati ad oggi 210 chilometri quadrati di territorio individuando 850 siti archeologici
Al museo le vetrine parlanti
Villadose: uno scrigno che nasconde A ancora importanti segreti
Una pista ciclabile tra storia e natura
Nonostante la manifestazione abbia risentito della crisi, lo spessore culturale dell’evento si è mantenuto intatto di Mattia De Poli
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ato nel 1988, in ventisei anni di attività il Gruppo archeologico di Villadose, presieduto dal dottor Enrico Maragno, ha conseguito diversi primati e numerosi risultati di tutto rispetto. Era il 1996 quando l’associazione organizzava per la prima volta in Italia una rievocazione legata all’epoca romana. Quest’anno il Mercato della centuriazione di Villadose è giunto alla diciannovesima edizione e, a duemila anni dalla morte di Cesare Ottaviano Augusto, l’evento è stato dedicato in particolare a questa importante personalità storica. La manifestazione pubblica è sempre affiancata da un convegno di studi, che è ospitato nelle sale del comune di Villadose, coinvolge studiosi di varie università italiane e approfondisce diversi aspetti della civiltà romana: quest’anno, anche grazie alla collaborazione del Gruppo astrofili polesano, è stato richiesto ai relatori di intervenire sul tema “Miti e costellazioni nell’antica Roma”. La manifestazione nel corso del tempo ha risentito della crisi: sono diminuiti i finanziamenti, sono calati i contributi degli sponsor ed è stato necessario procedere a un ridimensionamento nell’organizzazione. Ma l’entusiasmo dei soci è rimasto sempre inalterato. I volontari riversano principalmente il loro impegno nella ricerca archeologica di superficie: la domenica mattina nei mesi autunnali e invernali, quando la terra dei campi viene lasciata riposare, un gruppo composto
da una decina di persone passa in esplorazione in maniera sistematica il territorio del Medio Polesine. Alla ricerca di cosa? A metà tra l’investigatore e l’archeologo, il volontario del Gav individua siti archeologici e raccoglie il materiale reperibile in superficie. I reperti, poi, vengono censiti e raccolti presso il Museo dei grandi fiumi di Rovigo, dove sono a disposizione degli studiosi. I siti, invece, vengono cartografati: dall’inizio dell’attività ad oggi sono stati perlustrati 210 chilometri quadrati di territorio e sono stati individuati 850 siti archeologici. Non tutti si possono improvvisare “cercatori”: prima di iniziare le ricerche, il Gav segnala alla Sovrintendenza per i beni archeologici del Veneto i nomi delle persone che svolgeranno l’attività. Ovviamente, ogni
anno chiunque può unirsi al gruppo, iscrivendosi al Gav: la formazione dei nuovi “cercatori” avviene direttamente sul campo, attraverso l’affiancamento di persone esperte. Le ricerche dei volontari a volte aprono la via a vere e proprie campagne di scavo, coordinate da docenti universitari e professionisti del settore. Le informazioni raccolte finora sono legate prevalentemente al periodo romano: in particolare la villa romana di Ca’ Matte è stata studiata per sette anni dalla professoressa Giuliana Facchini dell’Ateneo veronese. Nella zona tra Gavello e San Cassiano sono stati individuati, invece, degli insediamenti etruschi, probabilmente di supporto alla città di Adria: questi sono stati oggetto di studio da parte dell’Università di Pavia.
Villadose storia e archeologia si coniugano con natura e benessere personale. Nell’area circostante il comune polesano sono presenti quattro discariche e, per la riqualificazione dell’area, è stata prevista la realizzazione di una rete di piste ciclabili. Ma questa è anche la zona interessata dalla centuriazione romana. Ecco, dunque, che il Gav ha individuato un percorso adatto alle biciclette, lungo 13 chilometri, che parte dal centro del paese e vi ritorna, seguendo i cardini e i decumani e costeggiando gli argini di alcuni corsi d’acqua, come il canale Ceresolo, il canale Bresega e l’Adigetto. Il presidente del Gruppo archeologico di Villadose, Enrico Maragno, spiega che l’itinerario è stato inaugurato lo scorso maggio con la collaborazione dell’associazione “Amici della bicicletta” di Rovigo e che il Gav ha intenzione di valorizzarlo mediante l’allestimento di un’apposita segnaletica, che permetta ai ciclisti di individuare i siti archeologici rilevati dalle ricerche di superficie e non ancora scavati o, comunque, ricoperti dal terreno e non visibili. Punto di partenza e di arrivo del percorso è il Museo didattico della centuriazione romana, ospitato all’interno del palazzo comunale di Villadose: vi si illustrano le attività dei coloni di età romana, dall’edilizia all’agricoltura, dalle tradizioni religiose ai riti funebri, illustrando anche i metodi della ricerca di superficie e i risultati conseguiti. Il fiore all’occhiello di questo museo sono le vetrine “parlanti”, realizzate recentemente: al loro interno è stato individuato un oggetto particolare che prende voce, e si immagina che possa parlare raccontando la sua storia, o almeno una storia verosimile. Le sue parole sono riportate anche su un’apposita didascalia. Maggiori informazioni sulle attività del Gav sono disponibili sul sito M.D.P. internet della centuriazione.
neWs Presentato il nuovo romanzo
cesAre lorefice si cimentA con storiA e PAssione AmorosA
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esare Lorefice, medico originario della Sicilia, cresciuto a Modica, ma da anni trapiantato ad Adria, dopo aver ottenuto plausi da ogni parte per le raccolte di poesie, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di romanzi storici. Dopo “L’oro e l’alloro”, anche “L’ultimo dei Chiaramonte. Potere e passione nella Sicilia medievale” ha come luogo di ambientazione della vicenda la terra d’origine di Lorefice, ma il periodo storico è nuovo: non più la stagione risorgimentale con la spedizione dei Mille, ma la fine del Trecento. Presentando la recente fatica letteraria, Angioletta Masiero ed Elios Andreini hanno sottolineato che il romanzo ricostruisce una vicenda storica ma allo stesso tempo umana e amorosa. Il duca di Modica, Andrea Chiaramonte, appartiene a una famiglia che vanta come capostipite lo stesso Carlo Magno: forte degli insegnamenti e dell’educazione ricevuta, egli cerca di opporsi alla dominazione spagnola degli Aragonesi ma cade vittima del tradimento delle persone in cui più confida e nella sua rovina trascina involontariamente con sé anche l’amata Isabella e il figlio piccolo. Lorefice è capace di scrivere pagine di forte tensione emotiva e di slancio passionale, quella passione che aveva ispirato già le sue prime raccolte poetiche. Nelle pagine del romanzo i personaggi pronunciano alcune battute in siciliano ma è significativo soprattutto che Andrea in punto di morte pronunci le sue ultime parole in spagnolo per farsi intendere dai suoi carnefici, dimostrando una dignità esemplare. M.D.P.
la nuova antologia poetica
ArnAlDo PAvArin: uno sguArDo PArteciPe Al monDo
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esare Lorefice, medico originario della Sicilia, cresciuto a Modica, ma da anni trapiantato ad Adria, dopo aver ottenuto plausi da ogni parte per le raccolte di poesie, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di romanzi storici. Dopo “L’oro e l’alloro”, anche “L’ultimo dei Chiaramonte. Potere e passione nella Sicilia medievale” ha come luogo di ambientazione della vicenda la terra d’origine di Lorefice, ma il periodo storico è nuovo: non più la stagione risorgimentale con la spedizione dei Mille, ma la fine del Trecento. Presentando la recente fatica letteraria, Angioletta Masiero ed Elios Andreini hanno sottolineato che il romanzo ricostruisce una vicenda storica ma allo stesso tempo umana e amorosa. Il duca di Modica, Andrea Chiaramonte, appartiene a una famiglia che vanta come capostipite lo stesso Carlo Magno: forte degli insegnamenti e dell’educazione ricevuta, egli cerca di opporsi alla dominazione spagnola degli Aragonesi ma cade vittima del tradimento delle persone in cui più confida e nella sua rovina trascina involontariamente con sé anche l’amata Isabella e il figlio piccolo. Lorefice è capace di scrivere pagine di forte tensione emotiva e di slancio passionale, quella passione che aveva ispirato già le sue prime raccolte poetiche. Nelle pagine del romanzo i personaggi pronunciano alcune battute in siciliano ma è significativo soprattutto che Andrea in punto di morte pronunci le sue ultime parole in spagnolo per farsi intendere dai suoi carnefici, dimostrando una dignità esemplare. M.D.P.
Scadenza del concorso 30 luglio
lo sPort isPiri i versi migliori!
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enza alcun timore superstizioso, la “Rassegna di poesia in Tassina” giunge quest’anno alla diciassettesima edizione e ancora una volta la manifestazione è stata inserita nella programmazione della più che ventennale “Festa in Tassina”. La rassegna è nata dalla sinergia tra il Gruppo autori polesani e il Comitato polisportiva Tassina San Leopoldo e continua ad attirare l’attenzione di un numero sempre crescente di scrittori da tutta la provincia e anche dall’esterno. Lo sport è fonte di una pluralità di emozioni e le emozioni sono l’essenza autentica della poesia. Il concorso di poesia e prosa “Poesia e sport: momenti di emozione” è articolato in quattro sezioni: oltre al tema libero, è possibile proporre un testo dedicato allo sport oppure un’opera che parla del quartiere Tassina o della città di Rovigo oppure una breve frase che descriva o esalti la poesia (la più bella verrà stampata sulla “Maglietta della poesia”). Tutti gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 luglio prossimo alla segretaria del concorso, Aurora Gardin, a Rovigo, via Vittorio Veneto 7: la giuria, presieduta dal professor Claudio Garbato, proclamerà i vincitori durante la cerimonia di premiazione, che si terrà domenica 31 agosto alle ore 21 presso l’auditorium della Piccola casa di Padre Leopoldo a Rovigo. Maggiori informazioni e chiarimenti possono essere richiesti tramite il profilo facebook del Gruppo autori polesani oppure all’indirizzo email auroragardin@gmail.com. M.D.P.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Scandalo affari e corruzione
Dopo il Mose, i dubbi sono sul Passante
Quello che è mancato è un sistema efficace di controllo. Alla base della stortura il sistema del concessionario unico che autorizzava le aziende a fare lavori senza gare d’appalto. I comitati Opzione Zero e Re Common denunciano: “Sul Passante, i 750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati in pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Stop ai project bond” di Alessandro Abbadir
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ose, strade e altre grandi opere pubbliche, il grande vaso di Pandora della corruzione veneta è stato scoperchiato e a rimettere le cose a posto dal punto di vista della legalità ci dovrà pensare la magistratura. In galera ci sono finite decine di persone fra politici, funzionari, imprenditori, e un centinaio sono gli indagati. I nomi più noti ? Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il padre padrone per anni della politica regionale Veneta Giancarlo Galan, l’assessore Renato Chisso, l’ex Ad di Veneto Strade Giuseppe Fasiol. Senza contare ovviamente i super manager come Giovanni Mazzacurati deus ex machina del Consorzio Venezia Nuova, Piergiorgio Baita della Mantovani spa e Giovanna Maria Piva ex presidente del Magistrato alle Acque. Che sulla realizzazione del sistema di dighe mobili che dovrebbe salvare Venezia dalle maree, ci fosse qualcosa che non andasse era intuibile. Ma quello che fin da sempre non ha funzionato è stato il sistema dei controlli. Un meccanismo lasciato gestire sempre dagli stessi da decenni. Ma facciamo un passo indietro. Già alla fine degli anni Ottanta, quando il progetto Mose vide la luce c’era chi parlava di monopolio. La concessione unica al Consorzio Venezia Nuova, approvata dal Parlamento, autorizzava le più grandi imprese edili italiane (Impregilo – e poi Mantovani – Fiat Impresit, Condotte, Mazzi e anche cooperative rosse) a fare lavori senza gare d’appalto. Costi più alti e niente mercato. Il governo stanziava i fondi, e il Consorzio li poteva spendere senza concorrenza. Chi doveva controllare (Magistrato alle Acque e Corte dei Conti) non sempre lo ha
sono stati i comitati Opzione Zero, Re: Common e Rete Eurofatto e ora si capisce il perché. Sul Mose ad esempio la Valutazione di Impatto am- pea Counter Balance. “Manifestiamo – spiega per Opzione bientale negativa, è stata superata con grande semplicità dai Zero il presidente Mattia Donadel - tutti i nostri dubbi e governi D’Alema e poi Amato. Le Valutazioni si spostarono preoccupazioni in merito all’operazione di rifinanziamento in sede regionale, dove c’era il governatore Giancarlo Galan del debito del Passante di Mestre attraverso l’emissione sui con la sua squadra e qui nessuno o quasi si è posto dei dub- mercati finanziari dei Project Bond per 700 milioni di euro. bi sulle grandi opere. Anzi, le grandi opere promuovevano Val la pena ricordare che solo un anno fa la spa pubblica sviluppo era il leit motiv. Le grandi sono state affidate sem- Cav, gestore del Passante, aveva già ricevuto due finanziapre alle stesse imprese, Mantovani in testa a cui sono stati menti: uno dalla Bei (Banca europea investimenti) per 350 affidati il Passante, gli ospedali, i depuratori. Con la Legge milioni di euro, e uno di 73,5 milioni di euro direttamente Obiettivo dal 2002, i soldi li ha dati il Cipe direttamente al da Cassa Depositi e Prestiti. Per l’acquisto dei titoli finanziari legati all’opera, in quella che viene Consorzio, che ha gestito tutto come annunciata come la prima operazione ora si sa. Cioè oliando pare, a suon “Con la Legge di tangenti tecnici funzionari politici Obiettivo dal 2002, italiana di project bond europei, sono in pole position cinque banche privaesponenti della magistratura e delle i soldi li ha dati te, tra cui Banca Intesa e Unicredit. Il forze dell’ordine tutta gente che do- direttamente veva controllare, ma che invece con il Cipe al Consorzio” beneficiario del nuovo finanziamento le tasche appesantite di denaro del è appunto Concessioni Autostradali sistema della corruzione e dei favori, gli occhi li ha chiusi Venete (Cav) Spa, partecipata al 50% da Regione Veneto tutti e due. Insomma un mostro è stato cresciuto evitando e Anas SpA, costituita nel 2008 con lo scopo di rimborsare a accuratamente che i controllori controllassero e alimentando Anas circa 1 miliardo di euro anticipato per la costruzione del un sistema ad esempio quello del concessionario unico (Il Passante di Mestre e delle opere complementari. Il rimborso Consorzio Venezia Nuova) che non ha paragoni in nessuna avrebbe dovuto avvenire attraverso il gettito dei pedaggi, ma altra realtà italiana. Dopo il Mose l’altra grande opera nel fin da subito si è visto che gli introiti annuali erano insufmirino è il Passante di Mestre. A denunciare nei giorni scorsi ficienti a ripagare i costi sostenuti”. Ed è anche qui, sulla nel dettaglio tutti i dubbi sul sistema Passante al presidente lievitazione dei costi del Passante che Opzione Zero mette dell’Autorità Nazionale Anti-Corruzione Raffaele Cantone, l’accento “E’ bene ricordare - spiega Mattia Donadel - che i
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750 milioni di euro preventivati inizialmente, sono schizzati nel giro di pochi anni a oltre 1,4 miliardi di euro. Proprio la Corte dei Conti nel 2011 in una relazione ufficiale metteva in evidenza l’aumento spropositato dei costi, nonché l’assenza di controllo pubblico e il rischio di infiltrazione mafiosa. Nel 2013 è scoppiato in Veneto il caso Mantovani e poi lo scandalo Mose; e guarda caso il principale esecutore dei lavori di costruzione del Passante di Mestre è la società Mantovani Spa, così come tra i principali soci della società Passante di Mestre. Poi ci sono le stesse società consorziate con il Consorzio Venezia Nuova ora al centro della vicenda Mose. Non sfugge l’arresto dell’assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso, principale artefice del Passante”. Chiare le richieste finali a Cantone dei Comitati. “L’emissione dei Project Bond - conclude Elena Gerebizza di Re: Common - aprirà un altro buco dopo quello provocato solo qualche mese fa dalla stessa Cav con Cassa Depositi e Prestiti e con Banca Europea degli Investimenti per altri 423,5 milioni di euro. Per queste ragioni al presidente Cantone si chiede conto delle attività di monitoraggio svolte sulle azioni della Regione Veneto e sull’intenzione o meno di inglobare nelle indagini dell’Autorità Anti-Corruzione le operazioni relative all’emissione di project bond, nonché, visto il coinvolgimento della Bei, sulla possibilità di promuovere un’azione di cooperazione nell’ambito del network European Partner Agaist Corruption (Epac), al fine di chiedere maggiore trasparenza alla Banca europea per gli investimenti”.
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Il Veneto in primo piano 11 23 La reazione I partiti prendono posizione dopo quanto emerso
“Serve un rinnovo radicale della classe politica” Felice Casson (Pd): “Venezia non può restare a lungo senza una guida”. Per il Movimento 5 Stelle si deve porre attenzione sui costi in programma per la realizzazione della “via del Mare” di Alessandro Abbadir
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erremoto tangenti, ad uscirne sconvolti dall’indagine della magistratura sono stati i partiti politici che hanno governato per anni Venezia e il Veneto. E’ stato il Pd il partito che è parso subire gli effetti delle inchieste anche se non il più coinvolto (Galan e Chisso pesantemente chiamati in causa con richieste di arresti ed arresti con altri esponenti ad esempio sono di Forza Italia). Sulla questione, dopo le dimissioni della giunta Orsoni a Venezia e il commissariamento del Comune, interviene il senatore del Pd Felice Casson ex magistrato .“Venezia – dice Casson – non può restare a lungo senza una guida politica della città . Compito del commissario è ora fissare la data delle elezioni e portare avanti le urgenze da sbrigare già calendarizzate. Il Comune deve avere una guida legittimata dal voto al più
presto possibile. Ci sono temi come le bonifiche dell’area di Porto Marghera, lo sviluppo del Porto e le Grandi Navi, che non possono attendere. La città non può restare a lungo gestita da una guida tecnica”. Per Casson la via maestra è quella di un rinnovo radicale della classe dirigente veneziana. “Per selezionare le candidature – dice – è indispensabile utilizzare lo strumento delle primarie”. Sul necessario rinnovo del partito interviene anche il segretario provinciale del Pd veneziano Marco Stradiotto. “La magistratura deve fare il suo corso - dice - è chiaro però che nel nostro partito non solo i reati sono inaccettabili, ma pure i comportamenti inopportuni non trovano casa. Per questo abbiamo istituito una commissione d’indagine ad hoc nel partito che seve a segnalarli. Va detto però che se nel nostro partito in cui gli
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elettori sono sensibili a questi temi, si sta facendo la massima chiarezza, in altri partiti ben più coinvolti come Forza Italia questo sforzo non si vede”. E infatti in Forza Italia non c’è ad ora una reazione simile, e il partito di Berlusconi a Venezia e in Veneto si affida al garantismo come linea guida della sua azione. Dura la Lega Nord con l’onorevole Emanuele Prataviera: “Da sempre - dice - denunciamo il rischio di far diventare la laguna una palude di interessi costruiti sulle spalle di veneziani onesti che amano la città. Non siamo felici di aver avuto ragione, significa che Venezia e il Veneto sono finiti nel fango più profondo. Ora tutti dobbiamo sentirci protagonisti di una opera di bonifica per una città che non si merita questo”. Infine la deputata del Movimento 5 Stelle Arianna Spessotto pone l’accento sui dubbi ai costi del piano
Felice Casson economico e finanziario della via del Mare nel trevigiano. L’opera dovrebbe essere realizzata in project financing per circa 210 milioni, attraverso la trasformazione dell’attuale Treviso Mare.
oriAnA bolDrin “si inDAgHi sulle Assunzioni fAcilitAte DAi corrotti”
ra si indaghi sulle assunzioni facili”. Dopo lo scoppio della tangentopoli sul Mose una proposta shock arriva da Oriana Boldrin, da anni a Campolongo Maggiore (Venezia) impegnata sul fronte della cultura della legalità con l’associazione “Mondo di Carta” ed ideatrice del premio letterario “Crstiina Pavesi“ vittima innocente della Mala del Brenta. “Sarebbe ora – spiega la Boldrin - di andare ad indagare sulle assunzioni fatte dai politici attualmente inquisiti di parenti ed amici, di persone che sarebbero state assunte senza alcun tipo di concorso, solo per il fatto di essere state raccomandate. E’ arrivato il tempo che questi lavoratori stiano a casa perché di
fatto stanno togliendo il posto di lavoro ad ltri magari molto più preparati e con idonei titoli di studio”. “Quello che è successo – spiega la Boldrin – fa molta rabbia. Basta ricordare che 2 anni fa il ministro Elsa Fornero ridusse le pensioni ai pensionati che percepivano più di 1200 euro al mese, perché l’Italia era in default, e ora si scopre che questi corrotti banchettavano coi portafogli gonfi di soldi frutto di false fatturazioni allo Stato”. Poi un affondo all’ex governatore Giancarlo Galan: “Se verranno provate tutte le accuse nei suoi confronti - conclude - la sua villa dovrebbe essere confiscata e trasformata in A.A. ricovero per senza tetto”.
12 Il Veneto in primo piano 24 Le elezioni amministrative premiano il senatore leghista, ex sindaco di Cittadella famoso per le sue ordinanze
Bitonci conquista Padova: “Adesso si cambia” La città sceglie di voltare pagina, sconfitto Ivo Rossi insieme al Partito Democratico. Il neo sindaco vara le prime misure sulla sicurezza e il controllo dei quartieri, tagliate anche le auto blu
di Nicola Stievano
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aluardo della campagna elettorale, senza dubbio il tema della sicurezza a Padova è una delle ragioni che ha contribuito alla vittoria di Massimo Bitonci contro Ivo Rossi. Una vittoria per nulla scontata su cui la sicurezza ha avuto un ruolo fondamentale e ha fatto parte delle prime dichiarazioni da primo cittadino dello stesso Bitonci. Il segnale di distacco dalla precedente amministrazione, sia quella del vice Rossi che quella di Zanonato, non si è fatto attendere visto che il 10 giugno scorso, ancor prima della nomina della giunta e quindi della delega a Saia di tale tematica, è stata annunciata la decisione di rimuovere dall’incarico l’attuale capitano delle forze di Polizia Municipale che, come ha ben specificato Saia fra i cittadini di Piazza delle Erbe dopo l’incontro con Zaia, non è inadatto per quanto ha fatto o meno ma semplicemente per il fatto che proviene dagli stessi am-
bienti della polizia municipale. Secondo Saia la necessità della città di Padova è quella di un vero e proprio coordinatore delle forze di polizia locale che conosca tecniche avanzate e che possa guidare la città verso una sicurezza complessiva per tutti i cittadini in particolar modo nelle zone critiche della città. Idee chiare e precise che si dovrebbero tradurre nella riorganizzazione totale della polizia che non dovrebbe essere più centralizzata ma suddivisa in aree di competenza che si concentreranno a nord, a sud e a centro della città. Secondo le previsioni della nuova amministrazione, già annunciate prima dell’elezione e poi confermate dopo aver dialogato con gli agenti e aver effettuato delle analisi concrete sulle unità a disposizione e sulle scelte fino ad oggi prese e messe in pratica, gli agenti ruoteranno più spesso fra i vari ruoli andando quindi a garantire una sorveglianza
più attenta che si estenderà anche ai mezzi pubblici nei quali verranno installate telecamere e garantito l’acquisto del biglietto a costo di aumentare le unità anche attraverso assunzioni mirate e ben precise. Lotta aperta sarà anche all’accattonaggio e ai campi nomadi che verranno ben delimitati fino ad ordinanze più dure che permetteranno il “parcheggio” di camper e roulotte solo ed esclusivamente in determinate aree della città. Per quanto riguarda l’accattonaggio, come già successo in altre città governate dalla Lega Nord e anche a Cittadella in cui Bitonci è stato sindaco, le ordinanze saranno consequenziali partendo da una maggiore sorveglianza e controllo da parte delle forze di polizia per poi emanare un’ordinanza che vada a vietarlo totalmente. Scelte mirate e decise che andranno a “ripulire” la città, come più volte sottolineato anche prima del ballottaggio.
STIAMO SELEZIONANDO
Ma l’amministrazione Bitonci non sarà solo sicurezza, anche se sarà uno dei temi più importanti per tutto il mandato, visto che si farà molta attenzione anche al contenimento degli sprechi e all’atteggiamento che lo stesso Sindaco ha definito “francescano” degli amministratori. Per quanto concerne i tagli sono già state eliminate le auto blu, sindaco e assessori guideranno le proprie, e gli autisti assunti dalla scorsa giunta verranno ricollocati in altre mansioni a palazzo, e di pubblico dominio è stata la rinuncia da parte di Bitonci a cellulare e tablet di servizio. Gli assessori saranno invece muniti di cellulare per le attività legate all’amministrazione. Tagliati del 10%
i compensi di tutti e nessun altro compenso aggiuntivo andrà a sommarsi a quello amministrativo considerato che lo stesso primo cittadino ha già rinunciato alla carica di senatore reputandola incompatibile con la carica amministrativa. Molta attenzione, ha sottolineato Bitonci, sarà data all’ascolto e allo stare fra i cittadini per essere non solo il Sindaco di chi li ha votati ma anche di chi non li ha votati. I primi giorni di amministrazione hanno senza dubbio lasciato spazio a promesse, progetti e molti cambiamenti che, secondo le previsioni della giunta, nelle prossime settimane troveranno uno spazio concreto fra le vie di Padova.
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na giunta che mira a valorizzare quelle che sono le competenze di tutti e che andrà a governare la città di Padova secondo un programma condiviso con i cittadini che miri a risolvere nel migliore dei modi tutte le problematiche legate alla città. Queste le intenzioni di Bitonci ribadite anche nel consiglio comunale di insediamento, che si è tenuto all’Arcella, quartiere simbolo di Padova quando si parla di sicurezza. “Qui vivono – ha detto il sindaco di Padova - decine di migliaia di padovani e di stranieri di buona volontà. Eppure qui, scelte discutibili del passato, hanno permesso l’insediarsi di piccoli ghetti e sacche di illegalità. Sempre qui, una crescita urbana disorganizzata, una cementificazione cieca, pianificazioni della viabilità che non hanno tenuto conto delle esigenze del quartiere hanno messo in difficoltà il commercio, il sociale e lo sport, si pongono quotidianamente a disposizione della cittadinanza. Eppure tanto l’Arcella, quanto gli altri quartieri della nostra città, possiedono energie e speranze sufficienti per risolvere queste contraddizioni e questi problemi”. Tornando alla giunta, ha destato meraviglia la nomina di Eleonora Mosco a Vicesindaco con delega alle Politiche
giovanili, che a soli 27 anni si troverà ad essere il braccio destro del sindaco e rappresentare la città in sua assenza. Altre tre saranno le donne ad affiancare il sindaco: Alessandra Brunetti, con deleghe a Politiche Abitative, Edilizia scolastica, Politiche Scolastiche, Sociale, Integrazione e convivenza, Rapporti con il mondo religioso, Marina Buffoni, con deleghe a Trasparenza, Cooperazione Internazionale, Decentramento ai quartieri, Partecipazione, e Cinzia Rampazzo con deleghe a Sport e Manifestazioni sportive. Stefano Grigoletto gestirà le deleghe a Bilancio, Tributi, Patrimonio, Società Partecipate, Servizi Cimiteriali e Demografici, Mobilità, a Fabrizio Boron sono andate le deleghe a Edilizia e Manutenzioni, a Matteo Cavatton sono andate Ambiente, Agenda21, Urp, Rete civica, a Flavio Rodeghiero Cultura, Turismo, Musei e Spettacoli mentre a Maurizio Saia, come del resto già preannunciato, sono andate le deleghe a Politiche della sicurezza, Polizia municipale e Protezione civile. Rimarranno invece di competenza del Sindaco il progetto in sostituzione di PaTreVe ovvero “Grande Padova”, Lavori Pubblici, Attività Produttive, Urbanistica, Infrastrutture, Avvocatura, Personale, Università. N.S.
LAPIAZZA(ROV)-12-07-2014.pdf 20/06/2014 10:52:15
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Veneto in primo piano 13 26 Il Veneto in primoIlpiano Approfondimento Scuola La storia di un progetto innovativo promosso da tutte le scuole del comune di Martellago nel Veneziano
Dai 3 ai 14 anni, il territorio si fa... “scuola” per tutti Il “Curriculo di territorio” ha coinvolto 2200 ragazzi e 101 classi delle scuole di ogni ordine e grado
di Ornella jovane
L
a scuola dell’autonomia che si apre al territorio e che nel territorio fa rete progettando percorsi formativi condivisi e “verticali”, tali da condurre, nella continuità, i ragazzi verso le medesime mete finali. Dai 3 ai 14 anni, attraverso il raggiungimento di traguardi intermedi, il percorso, o meglio l’ambiente di apprendimento, è “costruito” non più nella singola scuola ma nel territorio, con l’obiettivo di incoraggiare in egual misura e con le stesse opportunità di partenza in tutti i bambini in età scolare - da quelli della scuola dell’infanzia agli studenti della secondaria di primo grado - nuove abilità e conoscenze, che in un contesto fecondo e stimolante facilitino la maturazione in competenze. E’ questo lo spirito che ha ispirato il corposo progetto di “Curriculo di territorio” al quale hanno lavorato per un intero anno gli istituti scolastici del comune di Martellago (nel Miranese) e che avrà un seguito nel corso del prossimo anno Il collegio dei docenti plenario dello scorso 28 maggio nel corso del quale è stato fatto il bilancio del primo anno del progetto “Curriculo di territorio” di studio. Un progetto che ha interessato 2200 studenti e 101 Il primo percorso, “A scuola in villa”, pone come finalità conti, nella mitologia, nelle fiabe e nella storia), ma anche classi complessivamente, degli Istituto comprensivi “G. Mat- la conoscenza consapevole del patrimonio artistico-culturale tecnico che ha portato alla progettazione di un vero percorso teotti” di Maerne-Olmo e “C. Goldoni” di Martellago, della del territorio circostante. Il secondo percorso, invece, è di da realizzare, nelle intenzioni, al vicino Parco Laghetti. scuola materna paritaria “A. Volpato” di Maerne e di quella di educazione affettiva e mira a promuovere nei ragazzi la Il testimone è stato raccolto dagli studenti della seconMartellago “Virtus et labor”. consapevolezza della propria identità nella relazione con altre daria di primo grado che, oltre ad aver condotto i ragazzi più I docenti - di tutte le scuole - sono stati impegnati in identità. piccoli alla visita di un labirinto (apprendimento cooperativo), un grande lavoro progettuale - attraverso strategie condivise In entrambi i casi la premessa è la didattica orientativa, hanno progettato in 3D quello di villa Pisani. e un sistema multidisciplinare - che li ha spinti a muoversi che centralizza e soggettivizza l’apprendimento e si pone “I colori delle emozioni” sono invece il tema dominannel territorio con l’obiettivo di progettare in un contesto così come scopo lo sviluppo di quelle che nelle “Indicazioni na- te nelle unità didattiche elaborate dalle scuole di Maerne e ampio un ambiente di apprendimenzionali” vengono definite “competenze Olmo. to significativo e favorire in questo I docenti hanno chiave di cittadinanza”: la comunicazioI bambini della scuola dell’infanzia sono stati coinvolti in modo nei ragazzi la crescita degli progettato ne nella madre lingua; in lingua stranie- più esperienze artistiche, di utilizzo dell’arte e di realizzazione un ambiente apprendimenti personali. ra; la conoscenza matematica e scientifi- di prodotti artistici, con attività laboratoriali, letture di storie, Una prassi innovativa che rove- di apprendimento ca; le competenze digitali; quelle sociali ascolto di musica e osservazione di quadri. Gli insegnanti coinscia la tradizionale logica curriculare, partendo dal territorio e critiche (cooperare, le regole, lo spirito volti nel progetto si sono avvalsi della collaborazione esterna cambia l’approccio degli insegnanti e di iniziativa); la capacità di pianificare e della Fondazione Guggenheim di Venezia per promuovere, in le relative metodologie, verso la didattica dell’autoefficacia di espressione culturale e , infine, imparare ad imparare. forme e con modalità diverse, l’espressione delle emozioni che pone al centro della progettazione l’allievo. E’ quest’ultiIn entrambi i progetti sono state individuate alcune di attraverso il linguaggio dell’arte. mo che, con l’acquisizione di nuove abilità e conoscenze, vie- queste competenze e declinate per ogni scuola, di diverso orIl secondo passo è stato compiuto dai bambini della scuone messo in prima persona in grado di realizzare il prodotto dine e grado, con l’obiettivo di raggiungere traguardi ad hoc. la primaria, in particolare delle classi quarte, che sono stati finale con il risultato di far maturare in lui il bagaglio acquisito E così il progetto del “Viaggio in villa” è diventata unità stimolati dagli insegnanti a compiere un suggestivo percorso in quelle competenze - un saper fare personalizzato - utili da didattica di apprendimento dal titolo “Un viaggio avventuro- nel mondo delle proprie emozioni. spendere nel corso della propria vita. so”. Le scuole dell’infanzia di Martellago hanno preso il via Chi sono io, in relazione agli altri, come sono e come Due i percorsi formativi intrapresi e illustrati lo scorso 28 dal tema del labirinto, da quello conosciuto a scuola, attra- gli altri vorrebbero che fossi: sono le domande su cui i maggio dai dirigenti scolastici dei due istituti comprensivi del verso la realizzazione di giochi a tema con il coinvolgimento ragazzi di prima e seconda media di Maerne e Olmo comune, la professoressa Marisa Zanon per l’I.C. “G. Matte- dei genitori, fino a quello visitato nel giardino di Villa Pisani a sono stati chiamati a riflettere nell’ambito del progetto. otti” di Marrne-Olmo e il dottor Gian Paolo Bustreo per I.C. Stra, in Riviera del Brenta. Più specifici dell’adolescenza i temi sottoposti agli stu“C. Goldoni” di Martellago, nel corso del collegio plenario dei Ereditato dalle classi quinte della scuola primaria di Mar- denti di terza (i cambiamenti fisici e comportamentali, le docenti, di riepilogo, dopo quello di presentazione di novem- tellago il tema del labirinto è stato sviluppato con attività di differenze di genere, i sentimenti). bre. approfondimento, di carattere culturale (il labirinto nei rac-
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Il bilancio del progetto
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l collegio plenario dei docenti di fine maggio ha offerto l’occasione agli insegnanti coinvolti di fare un primo bilancio. “Un bilancio che, naturalmente, - afferma la professoressa Zanon - è positivo sul piano della didattica in quanto questo tipo di approccio consente di valorizzare i ragazzi nella loro globalità di individui, attraverso lo sviluppo di competenze trasversali e in continuità nei diversi ordini di scuola”. “Ed è importante sottolinea il dottor Bustreo - anche per gli stessi docenti che, grazie a questa esperienza, hanno avuto modo di crescere insieme sul piano professionale”. Hanno lodato il progetto del “Curriculo di territorio” il parroco di Maerne, don Paolo Magoga, il sindaco di Martellago Monica Barbiero, che peraltro è insegnante, il dottor Domenico Martino, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, che ha apprezzato l’apertura al territorio e lo spirito di continuità della proposta formativa 3-14 anni, la dottoressa Renata Zanchin dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, entusiasta sostenitrice del progetto, e la presidente della Fondazione Banca di Credito Cooperativo Santo Stefano, Norma Castellarin, che ha sottolineato il lavoro di sinergia compiuto sapientemente dalle scuole del territorio e, nel compiacersi per i risultati, ha avuto modo di elogiare le qualità dell’intero progetto. Un giudizio incoraggiante per il prosieguo il prossimo anno dello stesso progetto, dal momento che proprio la Fondazione della Bcc ha avuto fin qui un ruolo essenziale nel sostenerlo. Il progetto “Curriculo di territorio” è stato presentato, il 29-30 maggio, ad Abano Terme nel corso del primo Seminario nazionale “Indicazioni per promuovere competenze”, organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto in collaborazione con il Miur, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia. Vi hanno preso parte oltre 200 dirigenti scolastici, docenti e referenti provenienti da tutte le regioni italiane. Fra le esperienze analizzate è stata presa in considerazione anche quella di Martellago, che ha raccolto ampie manifestazioni di consenso da parte degli ispettori del Ministero che hanno apprezzato il ricco e vivace patrimonio professionale rivolto agli alunni dai 3 ai 14 anni.
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14 Cultura veneta 28 Musica Si concluderà il 27 luglio una manifestazione con artisti di caratura mondiale
Venezia Jazz Festival, spettacoli e poesia in laguna Fra gli artisti sul palco: Paolo Conte, Burt Bacharach e Cassandra Wilson, Anna Soklic. Le location più suggestive: Palazzo Ducale, Rialto, Punta della Dogana di Alessandro Abbadir
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azz e Venezia un connubio magico che si unisce nella manifestazione di luglio “Venezia Jazz Festival, in programma nella città lagunare fino al 27 luglio. I nomi che parteciperanno all’evento sono di caratura mondiale: da Paolo Conte ospite speciale di Palazzo Ducale, a Keith Jarrett, Burt Bacharach e Cassandra Wilson al “Gran Teatro la Fenice”, per poi passare alle sonorità folk-pop di Jack Savoretti alla Collezione Guggenheim, facendo poi tappa con Juan Lorenzo al Teatrino Grassi. L’itinerario proseguirà con Chiara Civello e Toninho Horta al Teatro Goldoni. “Il festival spiegano gli organizzatori – è giunto ormai alla settima edizione e ospita ogni anno con grande successo di pubblico, artisti di fama mondiale, un palcoscenico dove incontrare il meglio del jazz nazionale e internazionale, ma anche un’occasione per band emergenti e nuovi talenti. L’anteprima è stata ospitata in uno dei luoghi più belli di Venezia, il cortile di Palazzo Ducale. E poi: il “Gran Teatro la Fenice” e il Teatro Goldoni, ma anche in luoghi alternativi come
i maggiori musei cittadini (Punta della Dogana, Teatrino Grassi, Collezioni Peggy Guggenheim), altre location suggestive e popolari, come Campo Bella Vienna”. Con la musica ci saranno anche letteratura e fotografia assicurano gli organizzatori. “Con i “Pomeriggi Letterari”, dedicati alla musica e alla letteratura contemporanea, gli aperitivi live a Campo Bella Vienna, i jazz lunch & dinner negli spazi museali della città e agli appuntamenti prestigiosi nei teatri storici della città, Venezia Jazz Festival non è solo musica e spettacolo, ma un ricco programma di arte, letteratura, fotografia”. Ma ecco il calendario degli eventi più attesi. Si è partiti mercoledì 2 luglio con l’esibizione di Paolo Conte nel cortile di Palazzo Ducale. Martedì 8 luglio alle 20 al Gran Teatro La Fenice, si esibirà al piano Keith Jarrett. Il 20 luglio alle 20 sempre al Gran Teatro Fenice, ci sarà l’ensemble di Burt Bacharach. Nella stessa giornata alle 19,30 al Campo Bella Vienna Rialto saliranno sul palco gli Jatzt!trio. Stesso luogo e il 21 luglio alle 19,30 sarà la
volta della Big band del conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Dello stesso conservatorio si esibirà il giorno dopo, l’Ensemble jazz. Il “Jack Savoretti trio” invece sarà alla Collezione Guggenheim alle 21. Chiuderà gli spettacoli al campo Bella Vienna a Rialto il 23 luglio alle 19,30, la “Big band Steffani”. Stesso giorno alle 21,30 gli “Amy London Trio” si esibiranno dalla Porta di Ferro di Palazzo Contarini. Giovedì 24 luglio alle 21,30 al Teatrino Grassi lo spettacolo di Juan Lorenzo “Paco de Lucia tribute”. Il 25 luglio Chiara Civello e Toninho Horta saranno al Teatro Goldoni alle 21,30. Domenica 27 luglio chiuderà la rassegna alle 20
al Gran Teatro La Fenice Cassandra Wilson. C’è poi un appuntamento jazz fuori programma di rilievo. Venerdì 18 luglio alle 20 nella straordinaria cornice di Punta della Dogana, e del Canale della Giudecca, su un palcoscenico allestito nella piattaforma sull’acqua di pertinenza del museo, si esibirà la cantante Anna Soklic, al suo debutto a Venezia. Ad accompagnare l’ascolto della sua voce, conosciuta al grande pubblico per essere spesso affiancata a quella di Anastacia, ci sarà un aperitivo. Per informazioni sugli eventi : jazz@venetojazz.com Tel: 348 3297915 o 0423 452069.
neWs Al lido
“libri in sPiAggiA” fino AD Agosto
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orna al Lido di Venezia la sesta edizione di “Libri in spiaggia”, una rassegna che si terrà fino al 7 agosto 2014 con pomeriggi dedicati a presentazioni, incontri, riflessioni, eventi collaterali e sorprese. “Libri in spiaggia” nasce al Lido di Venezia nell’estate 2009 su iniziativa di Granviale Editori e di Sab (Stabilimenti Attività Balneari) con il patrocinio e la collaborazione della Municipalità di Lido e Pellestrina. Gli incontri si svolgeranno al centro culturale Hugo Pratt che si affaccia sulla laguna prospiciente il Lido di Venezia, il luogo di cui Thomas Mann nel 1934 scriveva: “Non c’è mare più bello per farvi il bagno, e la vicinanza di una simile città è qualcosa di unico”. La manifestazione, alla sesta edizione, è cresciuta negli anni ed è diventata un appuntamento consueto ed atteso e un’occasione importante di rilancio dell’isola in un momento in cui anche la piccola editoria di nicchia ha bisogno di nuove e prestigiose vetrine. In passato la manifestazione ha ospitato anche i finalisti del Premio Campiello; quest’anno avrà ospiti gli autori del Premio Settembrini. Ingresso libero e gratuito , info per il programma info@granviale.it
La rassegna Coinvolti fino al 14 agosto quindici comuni del Padovano
Euganea Film Festival, cinema e spettacolo d’autore Da Padova ai luoghi più belli dei Colli Euganei fino alle città murate, è fitto il calendario di appuntamenti. Da non perdere la magica atmosfera dell’anfiteatro del Venda A Padova la Biennale d’Arte della Saccisica
unA riccA esPosizione in gAlleriA cAvour fino Al 17 Agosto
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a XV Biennale d’Arte della Saccisica approda a Padova, in Galleria Cavour, dall’11 luglio al 17 agosto. In 30 anni il Gruppo Artisti della Saccisica si è fatto promotore di mostre, incontri letterari, dibattiti, conferenze ed ha curato, oltre a cataloghi personali, 15 cataloghi della Biennale, 46 Quaderni d’Arte e 24 Quaderni di Poesia, gestendo il Centro Piovese d’Arte e Cultura e promuovendo scambi culturali con altre realtà in Italia e all’estero. Attualmente conta oltre 50 soci. Alla XV edizione partecipano: 25 artisti (pittori, scultori, grafici, fotografi) e 17 poeti, che confermano la natura del Gruppo, un sodalizio che permette a ciascuno di esprimersi secondo la propria identità che si differenzia per formazione, esperienze, linguaggi diversi. Questa mostra conclude a Padova il suo ciclo itinerante che l’ha vista ospite di vari Comuni della provincia. La.Or.
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uindici comuni del Padovano coinvolti, otto importanti enti e alcuni dei principali operatori culturali attivi in provincia: questa la task force di un evento diffuso, che porterà la magia del cinema e dello spettacolo nei luoghi più suggestivi del territorio. Si tratta dell’Euganea Festival, nato dall’incontro tra l’ormai consolidato Euganea Film Festival, manifestazione di riferimento per il cinema indipendente a livello nazionale e internazionale, aperto alle più diverse forme di arte cinematografica: dal corto all’animazione, dal cinema documentario a quello sperimentale, e il festival Paesaggi con vista, curato da Vasco Mirandola e da Roberto Tombesi, con lo scopo di promuovere il territorio dei Colli Euganei. Diciotto gli eventi in cartellone, dalla fine di giugno fino al 14 agosto, che saranno altrettante tappe alla scoperta dei quindici comuni coinvolti: Padova, Rovolon, Este, Torreglia, Abano Terme, Teolo, Montegrotto, Cervarese Santa Croce, Battaglia
Terme, Baone, Monselice, Selvazzano, Cinto Euganeo e Due Carrare. Fittissimo il programma delle proiezioni delle opere in concorso, con alcune serate dedicate a film già consacrati dalla critica nei principali festival internazionali come “La sedia della felicità” di Mazzacurati (8 luglio), “In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare (10 luglio), “Resistenza naturale” di Jonathan Nossiter (17 luglio), “Piccola patria” di Alessandro Rossetto (18 luglio), “Zoran, il mio nipote scemo” di Matteo Oletto (22 luglio). Ai vincitori del concorso saranno invece dedicate le serate del 20 luglio, con premiazione presso i giardini del Castello a Monselice e il 7 agosto, con la proiezione delle opere premiate. Alla proiezione dei film, in concorso e non, sono state abbinate iniziative di tutti i tipi, da workshop a incontri con gli autori, da concerti a passeggiate e visite guidate, e soprattutto
degustazioni di vini e prodotti del territorio. Tutto ciò grazie alla collaborazione di aziende agricole e cooperative locali. A concludere la kermesse sarà la tripletta di eventi di Paesaggi con vista, in programma nei giorni di Ferragosto. Il 12 agosto, nella magica atmosfera dell’anfiteatro Venda, a Galzignano Vasco Mirandola e la Piccola Bottega Baltazar proporranno una serata dedicata alla poesia dal titolo “Ballate dal Nord Est”. Il 13 agosto sarà la volta della coppia Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo, con una serata alla scoperta del lato noir del Veneto: una serie di brevi racconti e canzoni, illustrati al momento dallo splendido disegnatore Vittorio Bustaffa, una galoppata tra i fatti più sanguinosi della storia di questa regione dai tagliagole delle paludi dei Celti ai serial killer d’oggi. Infine, a chiudere in bellezza, il 14 agosto poeti, narratori, attori, musicisti, daranno vita a una lunga notte di spettacolo fino al sorgere del sole. Laura Organte
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L’Editoriale
Meglio scegliere uno specialista vicino a casa di Germana Urbani
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Consigli e rimedi per guarire e stare meglio con se stessi Dott. Salvadori: “Riabilitazione a 360 gradi nella Casa di cura di Rovigo” Continua a pag. 31
Dott. Bertolini: “Il dentista, professionista vicino ai suoi pazienti” Continua a pag. 32
a salute è la cosa più importante che abbiamo, il nostro bene più prezioso. A volte lo diamo per scontato e tralasciamo piccoli e grandi segnali che il nostro corpo o la nostra mente ci invia. Accade spesso, inoltre, che invece di rivolgerci al medico o allo specialista per una visita o delle analisi, ci affidiamo al fai da te. Una pasticca e via! Una modalità sbagliatissima di prenderci cura di noi stessi: è come se mettessimo un cerotto momentaneo ad un problema, un dolore, un bruciore che, così facendo, invece di diminuire, aumenterà. E curare un disturbo in fase acuta è molto più difficile che farlo quando compaiono i primi sintomi. Vale per un dente troppo sensibile piuttosto che per lievi disturbi gastrici; per delle strane macchie rosse sulla pelle che per le gambe ripetutamente gonfie la sera; per una tristezza che ci tiene a letto un po’ troppo che per dimenticanze ripetute; per un disturbo dell’udito che per un bruciore agli occhi. Riflettendo su tutto questo, La Piazza ha pensato bene di aggiungere alle sue pagine una sezione del giornale che possa essere utile ai lettori per capire meglio i primi segnali e lo sviluppo di alcune malattie, disturbi o fastidi e, attraverso la voce di medici e specialisti competenti del territorio, avere un’idea su come risolvere, lenire o prevenire tali problematiche.
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Dott.ssa Rogato: “Chirurgia plastica per sentirsi bene con se stessi” Continua a pag. 32
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L’Editoriale
Hanno collaborato: ACUSTIC CLINIC Dott. Mauro Asolati CAVARZERE (VE) Via Leonardo da Vinci, 27 (Complesso Supermecato Famila) Tel. 339 6100238
CHIRURGIA ESTETICA Dott.ssa Cristina Rogato Studio Medico: Viale dei Mille 107A Rovigo tel. 3282523160
Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 - Rovigo tel. 0425-1680170 cell. 349-6299110
CARDIOLOGIA Dott. Tiziano Salvadori
DERMATOLOGO Dr. Stefano Spoladori Via Umberto I n. 31 45100 Rovigo tel. 368-3208123
Studio Dentistico Dott. Mauro Rubinato Via Don Eugenio Bellemo Chioggia (Ve) tel. 041-405006 Fax. 041-55091055
MEDICINA FISICA RIABILITIVATIVA Dott.ssa Sara Giatti Casa di Cura “Città di Rovigo” accreditata al SSR Via Sichirollo N. 30, Rovigo tel 0425/426111
Studio Dentistico Dr.ssa Alessia Berti Ambulatorio di Adria: Via A.Mario, 10 Adria (RO) tel. 0426 908221 Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 Rosolina (RO) tel. 0426 340110
Lo sport come medicina naturale Muoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene
È
accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per proteggere e migliorare l’efficienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’ipertensione e favorendo la funzionalità cardiaca. Inoltre ci aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo, favorisce l’efficienza muscolo-scheletrica, stimola e regola l’attività ormonale consentendo una regolazione della glicemia, stimolando l’ormone della crescita e molto altro ancora. E infine ha un’azione positiva anche a livello psichico: muovendosi si scarica un po’ di stress e si ricaricano le pile di positività. Ma se nella vita siete sempre stati sedentari e non avete mai praticato alcuno sport prima di iniziare prendete le dovute misure. Il primo punto di riferimento per chi sceglie di effettuare attività fisica deve essere sempre il medico a suggerire i giusti
accorgimenti per chi non ha mai praticato sport e desidera comunque cominciare (non è mai troppo tardi!) oppure per chi ha praticato sport in gioventù e, comprendendone i benefici, ha intenzione di ricominciare. Anche perchè non tutti gli sport sono adatti a tutti. Il nuoto, ad esempio, vero e proprio toccasana per alcuni problemi, non va assolutamente bene per altri! Certo praticare attività fisica fin da giovani è la cosa migliore e non solo per vivere più a lungo. Sorprendente, infatti, è quanto hanno scoperto un gruppo di ricercatori finlandesi e americani dimostrando grazie ad un ricerca scientifica che i giovanissimi che praticano sport hanno una probabilità 5 volte minore di diventare fumatori rispetto ai loro coetanei che invece conducono una vita sedentaria. I meccanismi che conducono a questi risultati sono molteplici: frequentare amici con la stessa passione indurrebbe i bambini a dedicare il proprio tempo ad attività sane senza cercare “soddisfazioni” decisamente più nocive. E non solo. L’esercizio fisico ha effetti positivi su altri fattori che proteggono dal fumo quali la capacità di affrontare i problemi e l’autostima. Un motivo in più per introdurre al più presto i propri figli nel mondo dello sport. Ma il binomio giusto per coltivare una buona salute è moto e dieta se per dieta si intende un’alimentazione corretta, ricca di tutti i nutrienti e non necessariamente un regime frustrante a calorie ridotte. I pareri sui benefici anche a livello dietetico dell’attività fisica sono unanimi: fare movimento aumenta il dispendio di calorie, attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.
Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare
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É
importante conoscere chi, vicino a casa nostra, può darci il consiglio giusto, intervenire con competenza su una determinata problematica o malattia. Perché quando si sta male non si dovrebbero fare chilometri e chilometri per andare a curarsi. Ottimi professionisti ci sono anche sotto casa, specie in Veneto. E in queste pagine, a partire da questa uscita de La Piazza, ne conosceremo alcuni. Consideriamo, per esempio, l’eventualità di dover fare un’operazione chirurgica complicata che ci terrà in ospedale un bel po’. In questo caso sceglieremo certamente, se possibile, una struttura vicina perché i nostri famigliari possano assisterci nel modo migliore. E così dovremmo fare anche per l’eventuale riabilitazione necessaria a rimetterci in forma. A volte non ci pensiamo ma la vicinanza di uno studio, una clinica o altro, ci permette di eliminare anche lo stress dovuto agli spostamenti. Avendo un appuntamento da rispettare, spesso prendendo la macchina corriamo un po’, specie se la strada da fare è lunga. Meglio pensarci prima! La prevenzione è poi, l’altro fronte su cui dovremmo agire per stare meglio. Il primo, forse. Anche di questo parleremo con i vari medici e specialisti. La cura della pelle e dei denti, per esempio, parte proprio da quanto noi stessi riusciamo a trattare bene la nostra cute, proteggendola da sole e vento, e da quanto bene e spesso pratichiamo l’igiene della bocca. Impegniamoci, dunque, a volerci più bene e a curarci meglio. Se non siamo in salute, non siamo noi stessi, non riusciamo a godere in pieno della vita. E mantenerci in salute dipende soprattutto da noi. Fare attività fisica, dallo sport preferito a una semplice passeggiata, non è solo piacevole, ma fa funzionare al meglio il nostro cervello e il nostro apparato immunitario. Lo dicono tutti gli esperti: una passeggiata al giorno aumenta la nostra resistenza alle malattie e contribuisce a mantenere il nostro buon umore. L’altro consiglio prezioso è quello di alimentarsi in modo variegato, in quantità moderate e rispettando ritmi e tempi per consumare i pasti. Una regola preziosa che ci fa sentire meglio, più vitali, che ci aiuta a pensare e a reagire alla vita in modo migliore e più velocemente. E ancora occorre ricordarsi di limitare il consumo di zuccheri e grassi animali, che portano il nostro corpo a richiederne sempre di più. Evitare o moderare l’uso di alcolici e di tabacco. Anche il sonno è importante per la salute, quindi riposare a sufficienza concedendosi, ogni tanto, una piccola pausa per prevenire lo stress è di primaria importanza. E da questo mese La Piazza, grazie ai consigli e alle soluzioni di medici e specialisti, pensa anche alla salute dei propri lettori.
Sommario Cardiologia
Chirurgia estetica
Casa di Cura “Città di Rovigo”
Dott.ssa Cristina Rogato pag. 32 pag. 31
Dott. Stefano Spoladori
Odontoiatria Studio Dentistico Dott.ssa Alessia Berti
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Dentista
Dermatologia pag. 32
Acustica Acustic clinic pag. 33
Dentista
Dott. Giuseppe Bertolini Dott. Mauro Rubinato pag. 32
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Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it
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Casa di cura città di Rovigo, riabilitazione a 360 gradi Ci prendiamo cura anche di pazienti che hanno subito operazioni al cuore e possono riprendersi vicino a casa propria Come è nata la vostra riabilitazione cardiologica? “Fino a poco tempo fa – spiega il Dott. Salvadori – da Rovigo ci si spostava in altre città o regioni, sia per gli interventi cardiaci, sia per la riabilitazione post operatoria. Inevitabilmente, oltre al disagio legato alla lontananza da casa, il paziente aveva un recupero più lento e dunque più pericoloso per le eventuali complicanze. Oggi, oltre alla riabilitazione ortopedica e neurologica, possiamo curare anche i pazienti che necessitano di riprendersi dopo un intervento al cuore, che si tratti di valvole cardiache, di bypass o di altro tipo. E di certo, nel caso di interventi di questo spessore, la riabilitazione cardiaca e respiratoria è fondamentale, così come è fondamentale averla vicino a
casa. E’ essenziale infatti mettere il paziente nelle condizioni di tornare ad essere autonomo nel più breve tempo possibile, con accanto la propria famiglia.”
durante i quali il movimento è fondamentale perché la mobilitazione e la respirazione evitano le complicanze e riducono i tempi di ospedalizzazione.”
Come si svolge questo tipo di riabilitazione? “Innanzi tutto – continua il Dott. Salvadori – è importante che il paziente venga visitato da noi appena dopo l’intervento. In equipe viene poi studiato un programma ad hoc per ciascun paziente, a seconda dell’intervento subito e del tipo di carenze evidenziate. Il programma è progressivo e volto al recupero totale delle proprie funzionalità, partendo dal fatto che il paziente deve essere in piedi al più presto. Mediamente il periodo della riabilitazione è di 15 giorni,
Quali sono le priorità nella riabilitazione cardio-respiratoria? “Il paziente quando arriva da noi – spiega la Dott.ssa Giatti – è in una condizione di disabilità temporanea, causata dall’intervento al cuore, dall’anestesia prolungata e da una malattia precedente che ha portato all’intervento. In primis il paziente deve essere messo nelle condizioni di respirare autonomamente, di potersi muovere e potersi nutrire nel modo più adatto. Il supporto psicologico è fondamentale inoltre, perché c’è sempre la paura delle complicazioni o
Il Dott. Tiziano Salvadori, da 13 anni responsabile dell’unità di medicina fisica e riabilitativa della Casa di Cura Città di Rovigo, e la Dott.ssa Sara Giatti, specializzata in Cardiologia e terapia intensiva cardiologica, sono a capo dell’equipe più innovativa nell’ambito riabilitativo di Rovigo e provincia. Grazie a loro per la prima volta a Rovigo è stato creato il servizio di riabilitazione cardio-respiratoria, essenziale per il recupero dopo un intervento cardiaco. L’equipe è formata, oltre che dal Dott. Salvadori e dalla Dott.ssa Giatti, da 3 fisioterapisti, da uno psicologo e da un nutrizionista.
del mancato recupero. Il mio ruolo è quello di tenere sempre monitoriate tutte le funzionalità cardiache e respiratorie, così da consentire al paziente di potersi riabilitare.” Al termine del percorso in regime di ricovero, l’equipe della Casa di Cura Città di Rovigo seguirà il paziente attraverso visite di controllo allo scopo di indirizzarlo verso l’attività riabilitativa maggiormente adatta alla personale situazione clinica. Tutto ciò è possibile in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
Dott. Tiziano Salvadori
A breve inoltre la Casa di Cura si sposterà all’interno della cittadella sanitaria di Rovigo, in una struttura all’avanguardia, un centro per la riabilitazione a 360 gradi. Dott.ssa Sara Giatti
Casa di Cura “Città di Rovigo” accreditata al SSR Via Sichirollo N. 30, Rovigo tel 0425/426111 prenotazioni: 0425/426207 - fax 0425/426215
Dona nuovo fascino al tuo sorriso Progressi in odontoiatria con le faccette estetiche. allo spessore molto sottile della ceramica, che permette una semi-trasparenza naturale, tipo “lente a contatto” rendendolo praticamente invisibile.
Dott.ssa Alessia Berti
Si sente spesso parlare di “Faccette estetiche”, di cosa si tratta? Queste faccette vengono considerate una tecnica innovativa, ma in effetti esistevano già dei prototipi negli anni ’30 per migliorare l’aspetto degli attori nei primi piani cinematografici. Ad oggi, le faccette dentali rappresentano uno dei risultati migliori dell’odontoiatria estetica moderna. Consistono in sottili (il loro spessore medio si aggira intorno ai 0,5-0,7 mm) lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti anteriori, un po’ come le unghie finte vengono applicate sulle unghie naturali. In questo modo si mascherano imperfezioni legate al colore, alla forma o alla posizione dei denti stessi. Il successo di questo tipo di restauro è dovuto
Che differenza c’è tra una faccetta e una corona? Le faccette sono un sottile strato di ceramica che viene applicato sulla superficie del dente visibile da chi ci guarda. Una corona completa comporta una limatura del dente molto più aggressiva, viene asportato molto più smalto e dentina. Le faccette sono un trattamento cosmetico, possono essere applicate sui denti per ottenere un sorriso più naturale e più bello. Si tratta di un intervento invasivo o pericoloso per il paziente? No, assolutamente. La preparazione del dente consiste nell’asportare solo una minima parte del dente naturale , di gran lunga inferiore a quanto asportato con altri restauri quali ad esempio le piu’ note corone dentali. Si tratta quindi di una procedura molto conservativa, che non comporta danno alla polpa e rimane entro i limiti dello smalto. In quali casi consiglierebbe ai pazienti di valutare questo tipo di intervento estetico? Le faccette in ceramica rappresentano la soluzione più estetica per il miglioramento dei denti anteriori, possono
essere applicate praticamente a tutti i pazienti e in tutti i casi clinici, in cui si configurino spazi tra i denti (diastemi); Denti rotti o scheggiati; Otturazioni sgradevoli; Denti permanentemente macchiati che non possono essere sbiancati; Denti storti. Questi “sottili gusci di ceramica” necessitano da parte del paziente attenzioni particolari? Oggigiorno le faccette presentano una forte resistenza all’abrasione e un’elevata stabilità del colore e con le nuove tecniche di cementazione il rischio di frattura puo’ essere in molti casi inferiore a quello delle corone in metallo ceramica o in ceramica integrale. La durata del restauro e la perfetta adesione al dente si devono ai moderni adesivi smalto-dentinali, le “colle” che rendono possibile legare i materiali da restauro estetico con i tessuti dentari. Possiamo definirlo un trattamento duraturo nel tempo? Le faccette dentali in ceramica possono durare all’infinito, a seconda di quanto siano ben curate dal paziente a casa. Sebbene sono molto resistenti, i controlli periodici sono comunque obbligatori per garantire il successo nel tempo. Possiamo concludere che avere un bel sorriso puo’ cambiare la propria autostima? Certamente, negli ultimi anni stiamo implementando sempre piu’ i servizi riguardanti questa branca dell’O-
dontoiatria, all’interno dei nostri studi. Spesso le persone non hanno consapevolezza di come un bel sorriso sia importante nel determinare la bellezza di un viso. Forma colore e scopertura dei denti diventano fondamentali per definire un sorriso gradevole. “Estetica del Sorriso”, questa è la branca dell’odontoiatria che si occupa di valutare gli inestetismi in particolare della bocca e dei denti al fine di ristabilire un giusto equilibrio di proporzioni e rendere cosi’ attraente questa importante parte del volto. Si dice che il sorriso è lo specchio dell’anima, e se ci pensiamo bene, il sorriso è la prima cosa che osserviamo quando conosciamo una persona.
Studio Dentistico Dr.ssa Alessia Berti Ambulatorio di Adria: Via A.Mario, 10 Adria (RO) tel. 0426 908221 Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19 Rosolina (RO) tel. 0426 340110
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Il dentista come un medico di famiglia Considero importantissimo capire a fondo le paure e le necessità del paziente che devo curare
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o Studio, all’avanguardia per le apparecchiature di ultima generazione, è organizzato per eseguire in team ogni tipo di prestazione odontoiatrica, da quella generale, conservativa, estetica, protesica fissa e rimovibile, all’endodonzia, impiantologia, parodontologia, radiologia, fino ad arrivare all’estetica del volto, alla chirurgia ed alla chirurgia maxillo-facciale.
Dott. Giuseppe Bertolini Medico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria
Lo Studio dentistico riflette lo stile del Dott. Bertolini, che da sempre si approccia ai suoi pazienti quale “dentista di famiglia”, partendo dal giusto presupposto secondo il quale spesso, per non dire sempre, le cause delle patologie dentali vanno ricercate altrove, nello stato di salute generale della persona. “Il mio approccio – spiega il Dott. Bertolini - è sempre quello di ascoltare in primis tutto ciò che affligge o preoccupa
i miei pazienti, nuovi oppure già in trattamento, per poter fare una valutazione globale della persona, cercando sempre di creare un rapporto di fiducia e di sincerità e dunque la soluzione più possibile mirata.” Il Dott. Bertolini è infatti una persona empatica, sorridente, amante del dialogo e soprattutto dell’ascolto e ha fatto di queste sue caratteristiche personali il grande plus della sua carriera professionale, mettendo sempre a proprio agio i pazienti, cercando di alleviare l’atavica paura della poltrona del dentista con un approccio familiare e amichevole e offrendo facilitazioni economiche personalizzate (come il finanziamento a tasso zero o la dilazione del pagamento fino a 60 mesi) e preventivi con più soluzioni, per agevolare il più possibile le esigenze e le aspettative. “Seguo per-
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a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.
sonalmente tutti i pazienti, dall’anamnesi allo studio delle cure da attuare e, anche quando chiedo delle consulenze ai miei colleghi – continua il Dott. Bertolini –, mi piace rimanere centrale e soprattutto a fianco del paziente, proprio come un medico di famiglia. L’approccio familiare inoltre è essenziale quando ho a che fare con bambini o persone anziane, maggiormente spaventate dal tipo di intervento che andremo ad eseguire oppure dai risvolti economici.” La visione professionale volta al rapporto
umano del Dott. Bertolini è affiancata alla passione per il proprio mestiere, che lo porta ad aggiornamenti continui, unico e fondamentale strumento per ottenere la perfezione in ogni lavoro svolto. Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 349-6299110 drbertolini@libero.it
Estate: consigli per una abbronzatura in sicurezza
La bellezza come individualità per star bene con se stessi
Evitare rughe, macchie scure, ma soprattutto tumori cutanei e il pericolosissimo melanoma si può. Basta seguire i consigli del medico
Parliamo di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, un modo per modificare in meglio qualcosa che ci ferisce
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raggi del sole contengono differenti tipi di radiazioni, che solo in parte raggiungono la superficie terrestre perché la fascia di ozono arresta le radiazioni più pericolose, lasciando passare solo Dr. Stefano Spoladori Medico Chirurgo, specialista in i raggi infrarossi ed i raggi ultravioletti Dermatologia e Venereologia che vengono distinti in UVA(320-400nm), UVB(290-320nm), UVC(200290nm) in base alla lunghezza d’onda. L’effetto negativo più immediato dell’esposizione al sole è l’eritema, determinato prevalentemente dagli UVB. La soglia dell’eritema varia notevolmente a seconda del fototipo di pelle (da 1 a 6), delle ore del giorno (massima intensità dalle ore 11 alle 15), dalla stagione, dalla natura del luogo. L’organismo risponde alle sollecitazioni da parte dei raggi UVB producendo la melanina e ispessendo l’epidermide. I raggi UVA possono penetrare profondamente nel derma danneggiando le fibre elastiche, collagene. L’esposizione ripetuta e prolungata alla radiazione UV causa alterazioni degenerative alle cellule epidermiche (cheratinociti e
melanociti) con sviluppo di inestetismi quali rughe, macchie scure, ma anche di tumori cutanei quali il carcinoma basocellulare, spinocellulare e il melanoma maligno. Il melanoma maligno è in costante aumento, in Italia si registrano ogni anno circa 7000 casi, con 1200 morti. La fotoprotezione può essere ottenuta con tre metodi: evitare o perlomeno ridurre l’esposizione alla luce del sole soprattutto nei primi anni di vita. Coprirsi con indumenti protettivi (cappello, occhiali, maglietta...). Le creme solari sono di due tipologie: quelle che contengono filtri chimici che assorbono i raggi UV e quelli che contengono schermi fisici, ossidi di minerali che riflettono i raggi UV. Per definire la potenza di una crema è stato identificato il fattore di protezione solare (SPF) espresso da un numero: tanto più è alto, tanto il prodotto dovrebbe proteggerci dal rischio eritemi indotto dai raggi UVB, ma in ogni caso poco dai raggi UVA che danneggiano il DNA delle cellule. Pertanto l’uso delle creme solari deve far parte di una strategia complessiva che tenga conto dell’uso di indumenti adeguati e della importanza di evitare esposizioni nelle ore centrali della giornata, soprattutto per le categorie a rischio e per i bambini. Via Umberto I n. 31 45100 Rovigo tel. 368-3208123 stefanospoladori@alice.it
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a chirurgia plastica estetipersona ha la sua immagine, è l’indica è una branca chirurgica che si viduo che diventa suo stesso modello. occupa di intervenire sul corpo con Con l’intervento chirurgico non si deve lo scopo di correggere, ridurre o tendere ad un bello ideale, ma al bello eliminare difetti estetici (congeniti o inteso come riequilibrio, lasciando inalacquisiti), patologie, malformazioni, terato il carattere e l’originalità. esiti di traumi e malattie. I medici che Il ruolo del chirurgo estetico è quello a pieno titolo operano ogni giorno in di guidare il paziente nella consapequesto ambito sono Specialisti in Dott.ssa Cristina Rogato volezza dei trattamenti che si possoChirurgia Plastica. Medico Chirurgo Specialista in no realizzare e delle motivazioni che Ci si può rivolgere a medici specialisti Chirurgia Plastica ed Estetica spingono a metterli in atto. Questo è in chirurgia plastica-estetica per motivi importante per non creare nel paziente dettati da problemi funzionali, oppure per motivazioni delle aspettative esageratamente ottimistiche. estetiche e in ogni caso in cui il difetto crea difficoltà Sottoporsi ad un intervento chirurgico invasivo, però, nella vita di tutti i giorni. spesso spaventa, per cui molti preferiscono ricorrere a Con il passare del tempo il corpo cambia, il viso cam- trattamenti con risultati meno duraturi ma “più sicubia, viene colpito dai segni dell’invecchiamento e della ri”. Ad affiancare la parte chirurgica esiste la medicimaturità ed è quindi normale che si cerchi un modo na estetica, branca che comprende quelle cure e quei per fermare od invertire questo processo. Tutti vogliono trattamenti medici, che vengono eseguiti in modo non sentirsi meglio ed essere belli agli occhi di sé stessi e chirurgico e quindi meno invasivo. degli altri, perché la bellezza è sinonimo di sicurezza che si manifesta, sia sul lavoro che nei rapporti interperStudio Medico: sonali con un maggior successo. Viale dei Mille 107A – Rovigo In ogni caso l’importante è mantenere l’individualità rogatocristina@libero.it della persona e le proprie caratteristiche fisiche. Ogni tel. 3282523160
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Sentirci meglio: la protesizzazione acustica Strumenti per gestire le lamentele dei pazienti ed il suo iter applicativo, il Dott.Mauro Asolati ci parla di:
Dott. Mauro Asolati
Il paziente......i familiari, quante volte il tecnico Audioprotesista viene messo in discussione ora da uno ora dall’altro sul suo operato. In tante occasioni dobbiamo difenderci dalle accuse di aver sbagliato applicazione, di aver “rubato” soldi, di non essere abbastanza pazienti, ma tutto ciò non deve scoraggiarci e dobbiamo assolutamente percorrere quell’iter che ci siamo fissati per arrivare al fatidico fine: FAR SENTIRE! L’anziano o l’ipoacusico in genere ha bisogno di noi e non per questo dobbiamo sentirci colpevoli di non essere all’altezza se talvolta non raggiungiamo i risultati sperati. Troppe variabili possono influenzare un risultato e di seguito analizzeremo quelle più importanti che nel rapporto paziente-familiari-tecnico risultano peculiari.
La sordità come handicap
persona e nel presidio che si va ad applicare. La realizzazione, come Questo progressivo allungamento della vita media ha portato e la parola descrive, è la struttura applicativa, cioè la presa d’impronporterà sempre di più ad un aumento della fascia di età e questo ta e l’attuazione su misura compreso l’adattamento in uno spazio profondo mutamento incrementerà sia le malattie sia le disfunzioni temporale. Il paziente risulta sempre essere titubante in queste fasi legati ad esso. Le problematiche legate alla perdita uditiva quindi, iniziali e fornirgli la sicurez-za rappresenta l’equilibrio raggiunto saranno indubbiamente fra le più presenti e rappresenteranno un fu- dall’utente e che ci permetterà che il nostro apporto professionale turo certo che permetterà all’ Audioprotesista di cimentarsi nella pro- renda fattibile il benessere finale. Come sopra citato il rifiuto rappria attività di operatore sanitario e di vero e proprio “consigliere”. presenta il primo ostacolo, dato comunque da diverse cause tutte La parola sordità è usata di concatenate fra loro e che rappresenta a solito per indagare il deficit livello psicologico la vera e propria barriera sensoriale uditivo ma anche predominante. Gli stili di relazione di ogni La sordità è un handicap che l’handicap che ne deriva. la professionista sono molto vari e tutti noi sfugge, che risulta nascosto e di gravità degli handicap dipensiamo convinti di applicare il migliore, ma difficile collocazione e che lo si de dal valore che la cultura qual’e’ il migliore in assolu-to?. C’è chi può riconoscere solo nel momento dominante attribuisce all’abiassume un atteggiamento conciso e poco della comunicazione. L’essere sordi lità in difetto e nel caso della elastico, per dare brevi e sintetiche inforcomporta una frustante collocazione sordità l’handicap che consemazioni, c’è chi invece si dilunga molto e che a volte comporta un isolamento gue direttamente al deficit è fornisce spiegazioni che portano a maggiori della persona con conseguente l’impossibilità di percepire e riflessioni e ad un dialogo più aperto e tolleincertezza nell’affrontare decodificare i suoni dell’amrante. Per il trattamento delle difficoltà uditila vita quotidiana. biente ed in particolare quelli ve è fondamentale che l’utente riconosca ed emessi dalla voce. accetti i propri limiti e che nella maniera più semplice e veritiera sia informato sulle possibili soluzioni. Il nostro compito, quindi, è identificare principalmente tali diffi-coltà e far Relazionarsi col paziente è imprescindibile nel contesto dell’attività comprendere all’utente che le protesi acustiche sono degli strumenti dell’Audioprote-sista ed è superfluo sottolineare che nella nostra riabilitativi che necessitano di tarature più o meno lunghe nel tempo attività rappresenta il fattore pre-dominante. La comunicazione, il e con risultati che variano in conseguenza alla tipologia di perdita poter mettere a proprio agio, il rassicurare, il con-tatto col paziente, e/o del paziente al cospetto. sono dei processi di valore assoluto che portano al risultato finale dell’applicazione protesica.Per quanto riguarda il relazionarsi è ovvio e superfluo sottolineare che non è possi-bile prescindere da esso Creare false illusioni che una protesi acustica possa in ogni caso nel contesto lavorativo e basa la sua esistenza proprio nel processo essere un “nuovo orecchio” che ristabilisca la perfezione data da comunicativo col paziente. Il contatto e l’essere guida per altre per- un udito naturale e perfetto, sarebbe il primo passo che porterebsone ci impone di considerare siano gli elementi basilari del nostro be ad un utente insoddisfatto e ad una serie di lamentele dovute lavoro e dovranno esse-re efficaci per poter comunicare con la perso- alle aspettative che noi stessi potremmo fornire nel mascherare le na. Risulta molto più facile il tutto, se abbiamo chiaro il concetto di insite pro-blematiche della disfunzione uditiva. Per il trattamento empatia cioè il mettersi nei panni degli altri per poter comprendere e delle sordità è fondamentale che il paziente riconosca ed accetti i farsi comprendere. Nella speranza che questa nostra analisi serva ad propri limiti e che nella maniera più semplice e veritiera sia informainnalzare il nostro livello sia pro-fessionale che culturale in materia, to sulle possibili soluzioni. Il nostro compito, quindi, è identifica-re proviamo a capire come applicare tutta la nostra professionalità nel- principalmente tali difficoltà e fare comprendere all’utente che le la fase di “approccio” al paziente. Purtroppo l’essere considerato un protesi acusti-che sono ausili riabilitativi e non “orecchie nuove”. venditore è la prima impressione che ne consegue dopo la fatidica Facendo ciò eviteremo di avere pazienti insoddisfatti che alla prima decisione di provare la protesi acustica; questo rappresenta il primo difficoltà ci considerano i soliti imbonitori e ven-ditori di fumo. E’ grande ostacolo il cui rimedio è solo la nostra capacità di convincere proprio nella fase di valutazione iniziale che dobbiamo raccogliere che non si vuole solo guadagnare, ma naturalmente in cambio del più informazio-ni possibili attraverso un dialogo approfondito con il fantomatico guadagno, si vogliono dare dei servizi ed in special paziente coinvolgendo se possi-bile i famigliari cercando di essere modo dei risultati. chiari nel programma riabilitativo che porterà a quella soddisfazione finale che la persona desidera o si aspetta. Il pessimismo inizia-le del paziente non deve essere totalmente oscurato attraverso nostre Ma quali sono le principali incertezze dei nostri pazienti?. Sen- false o facili rassicurazioni rimuovendo quell’iniziale barriera sul za dubbio principalmente il rifiuto iniziale, l’estetica ed il fattore dubbio del risultato finale, ma il tutto deve essere accompagnato prezzo. Dobbiamo capire il bisogno interpersonale che è dato ini- dalla nostra capacità di essere chiari e sinceri sulle possibili soluziozialmente dal riconoscimento, successivamente dall’accettazione ni applicabili. Evitare spiacevoli lamentele applicando ad esempio ed infine dalla sicurezza. Come riconoscimento si intende l’analisi una protesi retroauricolare al posto di un’intrameatale deve avere del paziente a riconoscere il proprio stato invalidante e cercare con una spiegazione tecnica e non estetica e facendo ciò avremo un l’aiuto dell’Audioprotesista di avere delle risposte rassicuranti circa paziente cosciente di una scelta intelligente e non di comodo e bala possibilità della risoluzione dell’handicap. L’accettazione è la sta. E’ chiaro e risaputo che essere accomodanti nell’applicazione conseguenza di tutti gli aspetti sia positivi che negativi che una facilita l’azione, ma è altrettanto vero che avere un paziente che ci volta analizzati portano alla scoperta di aver conseguito fiducia nella rinfaccia continuamente i nostri consigli, rappresenta una persona
La relazione col paziente
Illusioni ed aspettative
I dubbi e le incertezze
estremamente scontenta che oltre a non avere risolto il suo problema subisce quel “danno” econo-mico che incide non poco visti i costi che a tutt’oggi gravano sui presidi protesici. La bilancia del valore è data dalla giusta ponderazione del rapporto fra vantaggi e costi e considerando che la diminuzione della capacità uditiva rappresenta un even-to traumatizzante nella vita di una persona, non dobbiamo rendere l’applicazione della protesi come un evento economicamente svantaggioso con risultati scarsi. Quando si riesce a comprendere le esigenze e le aspettative del paziente ci risulta assai più agevole il nostro compito e ci porterà sicuramente a dei risultati di soddisfazione maggiori e completi.
Fase Applicativa
Quando durante un’applicazione riusciamo a cogliere nel soggetto un grado elevato di fiducia dobbiamo anche gestire le nostre emozioni in modo da facilitare e non in-terferire con il lavoro. La padronanza di se deve permetterci di agire in modo etico, non deve portarci a stati di euforia, dobbiamo attraverso una buona organizzazione essere attenti al proprio lavoro, agire con riflessione, controllare i propri impulsi, ammettere gli errori ed anche in situazioni critiche a mantenere fermezza nelle deci-sioni dando prova di positività. L’accrescimento professionale non si raggiunge solo attraverso i risultati positivi ottenuti, credo invece sia più importante e costruttivo analizzare gli insuccessi o i casi in cui abbiamo incontrato maggiori difficoltà. Lo spi-rito innovativo indirizza alla propensione ed alla perseveranza nel raggiungere gli obiettivi e ritengo siano proprio le lamentele e le difficoltà dei pazienti che risultano fondamentali nella nostra professione. Impegno, tensione verso il risultato, iniziativa ed ottimismo sono ingredienti fondamentali nell’approccio al paziente e consideran-do ciò otterremo sicuramente risultati positivi evitando malumori ed incertezze sul nostro operato. Ma come possiamo limitare le possibili lamentele dei pazienti già nella fase iniziale?. Credo che nello svolgimento di un programma applicativo con attente valutazioni atte ad alleviare o risolvere le conseguenze dell’handicap, dobbiamo tener conto dei bisogni, delle attese e dei desideri dell’utente. E’ nostro dovere dare una giusta informazione circa gli adattamenti che possono aver successo e quelli che non possono averlo ed attraverso questa onesta e ponderata prima “dichiarazione” possiamo passare alla selezione del dispositivo.
Rifiuto ed estetica nell’applicazione Dopo il “rifiuto” iniziale l’estetica è la seconda “barriera” del nostro percorso ed è qui che l’Audioprotesista deve sfoderare tutto il suo talento. L’applicazione richiede intelligenza da parte nostra e ricevere un rifiuto rappresenta, oltre ad un mancato guadagno, una inesauribile fonte di autocritica che ci aiuta a migliorare e crescere professionalmente. La nostra conoscenza delle protesi acustiche deve essere la più vasta possibile e deve tener conto delle limitazioni di taluni dispositivi, della forma del condotto uditivo e delle risorse finanziarie del paziente e solo dopo queste valutazioni passeremo alla scelta della protesi. Esaminiamo il sopra citato talento e cerchiamo di capire che non si tratta del semplice fascino del venditore, ma la capacità di “deviare” alcune fondamentali decisioni che il paziente a volte è indotto a prendere per motivi tipo estetici o di prezzo. Quando il tecnico Audioprotesista valuta un esame audiometrico si trova in possesso di una piccola parte dei dati necessari per l’applicazione protesica, quindi non bisogna soffermarsi al semplice esame tonale,
ma eseguire una serie di altre valutazioni per inquadrare al meglio le esigenze di ciascun individuo. Il rapporto che inizialmente si basa solo su l’interesse verso i prodotti che proponiamo, deve assolutamente essere completato da una serie di test e gradi di valutazione delle esigenze di ogni singolo individuo che completeranno il quadro degli esami effettuati e ci aiuteranno a comprendere il rapporto che la persona ha con il proprio handicap uditivo. E’ chiaro e risaputo che l’essere accomodanti nell’applicazione facilita molto il nostro iniziale rapporto col paziente ma è altrettanto vero che avere un cliente che ci rinfaccia continuamente i nostri consigli iniziali, rappresenta un individuo scontento che oltre a non avere risolto il suo problema ha subito un danno economico; motivo per cui insorgono le maggiori lamentele. Non dobbiamo tralasciare che al giorno d’oggi la selezione della protesi più idonea è dettata anche dalla tecnologia presente che natu-
ralmente ha portato ad una enorme semplificazione d’uso da parte del paziente, ma al tempo stesso richiede una buona conoscenza da parte nostra all’uso di hardware e software di adattamento. Le tarature effettuate nei primi giorni rappresentano il punto più delicato della fase applicativa in quanto devono portare ad una lenta ma consistente maturazione della intelleggibilita’ della nuova percezione sonora. Lo svolgimento di questa fase è dato da una stretta collaborazione intrapresa fra il paziente ed il tecnico Audioprotesista che valuterà il grado di soddisfazione raggiunto attraverso un continuo contatto nel quale misureremo l’intelleggibilita’ della parola ed il fastidio provato in diverse circostanze sonore durante un arco di tempo variabile. Attraverso queste varie fasi sicuramente sarà importante stabilire una relazione di stima e fiducia nei nostri confronti perchè solo attraverso questo si potrà ottenere la convinzione del paziente e dei famigliari di non aver “comprato” una protesi acustica ma di avere a disposizione un professionista competente che attraverso la propria opera dedica la professionalità acquisita al raggiungimento di uno scopo comune.
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Odontoiatria in digitale: una nuova era per la cura dei nostri denti Il cucchiaio da impronte in bocca dà fastidio a tutti. Ebbene c’è la possibilità di fare in un altro modo: con gli scanner Intraorali di ultima generazione. delle persone, rimanere per qualche minuto con un cucchiaio da impronte inserito in bocca e pieno di quella pasta molliccia che scende dappertutto risulta a volte davvero impossibile. Noi proponiamo una alternativa: grazie agli scanner Intraorali di ultima generazione è possibile ottenere una impronta digitalizzata dei vostri denti senza dover sopportare il disagio dell’impronta classica.
A
nche in Odontoiatria ed Odontotecnica possiamo sicuramente affermare di essere finalmente entrati nell’era Digitale. Vediamo ora di descrivere questo nuovo aspetto nelle discipline odontoiatriche, quanto il Digitale può essere utile per il paziente, coadiuva il medico Odontoiatra ed aiuta l‘Odontotecnico nelle varie fasi della lavorazione degli elementi protesici destinati ad essere installati nella vostra bocca dal Medico. Voi dello studio Salus sapete stupire in termini di nuove tecnologie e comfort per i pazienti. Adesso chi vorrà potrà provare un nuovo metodo per prendere le impronte. Di cosa si tratta? Molti pazienti sanno, hanno provato o si troveranno in futuro a dover prendere una impronta per sostituire, aggiungere o integrare qualche elemento protesico per ripristinare le normali funzione masticatorie del cavo orale, cosa che risulta essere mal tollerata dalla maggior parte
Con questo sistema non solo si solleva il paziente dai fastidi legati alla impronta tradizionale, ma si riescono ad accorciare i tempi per la preparazione delle protesi garantendo un qualità elevatissima sia in precisione sia nei materiali. Ma quali sono i materiali moderni che accompagnano il Dentista Digitale ?
Ma come avviene il procedimento?
I principali sono l’ossido di Zirconio, chiamato ZIRCONIA, il Disilicato di Litio ed altri tipi di maIl medico Odontoiatra dotato di una attrez- teriali ceramici o compositi presenti nel mondo zatura certificata per la presa d’impronta a Odontoiatrico. La Zirconia si ricava dall’ossido scansione, inserirà nel cavo orale del paziente dello Zirconio l'elemento chimico di numero la piccola testina di lettura dello scanner intrao- atomico 40. Il suo simbolo è Zr. È un metallo rale catturando di transizione bianco-grigio, duro. in modo assoluLa zirconia permette di creare tamente preciso elementi protesici privi di struttura ed affidabile metallica assicurando alta biocom“L’impronta della nostra l’immagine depatibilità ed una estetica finora bocca diventa digitale gli elementi impareggiabile, è molto resistente dentari, il comed è adatta per creare strutture pronta per essere inviata al puter al quale protesiche che comprendano anlaboratorio Odontotecnico o risulta essere che le zone dei molari, dove si addirittura essere lavorata collegato lo concentrano di più le forze mascanner elabosticatorie. Il disilicato di Litio è un direttamente dal Medico in rerà le immamateriale che fa parte dei Silicati, studio Dentistico!” gini riprese trache sono delle ceramiche rinforzasformandole in te altamente estetiche, simulano digitali, ed ecco la naturale traslucenza dei denti che ora l’impronta della nostra bocca diventa umani, e sono adatte sopratutto a riabilitare le digitale pronta per essere inviata al laborato- zone anteriori delle bocca dove viene richiesto rio Odontotecnico o addirittura essere lavorata il massimo dell’estetica al fronte di un minor direttamente dal Medico in studio Dentistico. carico masticatorio.
L'era digitale sembra proprio alleggerire molto anche le preoccupazioni dei pazienti! Infatti. Come descritto si vede che le tecnologie ed i materiali dell’era digitale nell’ambiante odontoiatrico portano innumerevoli vantaggi ai pazienti. Permettono di avere protesi prive di metallo, quindi altamente biocompatibili, permettono di ridurre i tempi di lavorazione, avere una maggior precisione ed integrarsi in modo altamente estetico nel cavo orale.
MEDICI ODONTOIATRI Dott. Luca Boscolo Bariga Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in conservativa,endodonzia, PROTESICA,chirurgia e implantologia Dott. Andrea Avventi Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in conservativa,endodonzia, PROTESICA ,chirurgia e implantologia Dott. Alvise Berengo Laurea in medicina e Chirurgia Chirurgo Maxillofacciale Dott. Francesco Fabro Laurea in Medicina e Chirurgia Medico Odontoiatra Dott. Alessandro Rizzi Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in Conservativa, Endodonzia e chirurgia Dott. Nicolò Rizzi Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria Specializzato in Ortodonzia
Lo studio dentistico Salus 2.0 di Chioggia specializzato in cure odontoiatriche, grazie ad un personale qualificato offre una vasta gamma di servizi garantendo massima qualità ad un costo contenuto. Tipologia di interventi dentistici presso i nostri ambulatori: •Igiene orale professionale •Odontoiatria pediatrica •Chirurgia odontoiatrica •Conservativa •Endodonzia •Implantologia odontoiatrica •Protesi dentaria. Gli ambulatori polispecialistici Salus 2.0 forniscono prestazioni odontoiatriche, ortodontiche e cure specialistiche in ambulatorio per 6 giorni la settimana. Occupa attualmente 4 addetti, oltre a diversi collaboratori medici ed odontoiatri liberi professionisti. Tutti i collaboratori e i dipendenti dello studio operano con integrità , qualità e professionalità per fornire ai pazienti soluzioni preventive e terapeutiche in linea con le conoscenze scientifiche attuali. Obiettivo per tutti i professionisti, ciascuno nella propria area di competenza, è identificare gli strumenti più opportuni per anticipare e minimizzare i rischi e massimizzare l'efficacia delle cure erogate. Con la consapevolezza di far parte di una organizzazione complessa capace di fondere qualità e responsabilità nella propria pratica clinica. Lo Studio opera nel campo dell'Assistenza Sanitaria Odontoiatrica Privata in regime libero professionale, non è convenzionato con il SSN ma con altri Enti Privati.
studio dentistico SALUS 2.0 di Rubinato Mauro & C. Via Don Eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia - Venezia Tel: 041.405006 Fax: 041.55091055 info@salusduepuntozero.it Direttore Sanitario: Dott. Ferrari Ruffino Salvatore Aut. San Nr. 85 del 21.05.2013
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