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di Adria
LUGLIO 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.114
Regione p. 25 Regione
Scende la bolletta in sostegno alle attività Il Comune decide un abbassamento della Tari, la tariffa dei rifiuti, per le imprese penalizzate dalla pandemia. Ma l’opposizione attacca
servizio a pag 6
IL PROGETTO
La città di Adria costruisce gentilezza OPERE PUBBLICHE
Al via tre progetti di rigenerazione urbana IL PERSONAGGIO
Angela e la passione per l’apicoltura LA BONIFICA
Ex Coimpo, il Comune attende il via ai lavori BOTTRIGHE
Antiche tradizioni: quando si faceva ganxega CULTURA
Il museo archeologico e l’accessibilità
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L’informazione locale nel segno della rinascita Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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’estate della ripresa, la stagione della rinascita e dei grandi progetti: mentre continua la battaglia per sconfiggere il virus e l’attenzione resta alta, cresce intanto la voglia di costruire qualcosa di nuovo, di guardare al domani, di mettere in campo le migliori energie per voltare pagina e scommettere sul futuro. E’ quanto raccontiamo in queste pagine, dando voce ai protagonisti dei nostri territori.
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Facciamo il punto
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In questo anno e mezzo incredibile e fuori dal comune “La Piazza” vi ha fatto compagnia, puntualmente ogni mese con l’edizione cartacea e quotidianamente sul web e sui social, portando l’informazione locale direttamente a casa vostra e, on line, in palmo di mano. Abbiamo scelto di essere vicini a chi stava affrontando le difficoltà delle chiusure e delle limitazioni, a chi era in prima linea, alle associazioni e ai volontari che non si sono certo risparmiati. Abbiamo raccontato storie, raccolto testimonianze, opinioni e voci diverse, direttamente dai nostri paesi e dalle nostre città, grandi e piccole. Del resto è quel che facciamo ormai da 27 anni perché crediamo nell’informazione locale vicina al cittadino, nell’informazione di qualità che favorisce il dialogo con le istituzioni sul territorio, esalta il ruolo civico di ciascun lettore che è anche cittadino, apre una finestra sulle realtà locali, fa circolare idee e proposte. Con la sua rete di edizioni locali e la presenza costante sul web “La Piazza” dà voce al territorio e ai suoi protagonisti e continua a farlo con entusiasmo, grazie ovviamente al sostegno concreto di chi sceglie di investire sull’informazione libera, alla portata di tutti e aperta a tutti. Una presenza che si rafforza di anno in anno e che continua a crescere nel nostro Veneto. Da questo mese “facciamo 21”, con il debutto, per l’appunto, dell’edizione numero 21 di Treviso. Nella Marca siamo già presenti da anni con Treviso Ovest, che da questo mese si arricchisce anche con le notizie da Preganziol, e ora diamo spazio anche alle notizie che arriva dal capoluogo, da una delle città più vivaci e dinamiche del Nordest, dai mille volti e dalle grandi potenzialità. Diamo dunque il benvenuto alle migliaia di nuovi lettori trevigiani, invitandoli sin d’ora a seguirci, anche on line, e ad inviarci suggerimenti e indicazioni utili per continuare ad informare con efficacia e precisione. Rivolgiamo quindi un sentito ringraziamento ai clienti e a tutti coloro che credono e investono nel nostro progetto, a favore della pluralità e della capillarità dell’informazione. Buona lettura e buona estate!
Adria costruisce gentilezza “N
ell’ambito del progetto nazionale ‘Costruiamo gentilezza‘, abbiamo aderito alla settimana nazionale delle panchine viola, con lo scopo di innescare una pratica di benessere tra la comunità, per far sì che la gentilezza diventi un’abitudine sociale diffusa”. Queste le parole del sindaco di Adria, Omar Barbierato. “La gentilezza – prosegue – è una virtù che va coltivata fin da giovani ed è un elemento di grande forza d’animo per chi ne fa uso. Per questo motivo, abbiamo inaugurato simbolicamente la prima panchina viola dipinta dai ragazzi del Grest. A seguire è stata poi inaugurata una seconda panchina nel parco Pietro Nenni”. Due momenti significativi, ai quali hanno presenziato i rappresentanti e i ragazzi di alcune realtà associative, tra cui il forum dei giovani e gli scout di Adria 1, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa nazionale che ad oggi coinvolge circa 130 comunità italiane. “La gentilezza è un importante esercizio di amore gratuito verso l’altro – aggiunge l’assessore Matteo Stoppa –. Un gesto che si impara in famiglia ma anche nelle tante esperienze di volontariato nell’ambito sociale e sportivo. Quindi grazie a chi educa ogni giorno alla gentilezza”. “L’obiettivo è quello di costruire la gentilezza tra i giovani, attraverso il coinvolgimento di altre realtà associative che fanno parte delle varie consulte cittadine, fino ad arrivare a coprire tutto il territorio comunale per raccontare episodi di cronaca viola, che verranno inseriti tra i contenuti dell’iniziativa nazionale” dichiarano gli amministratori.
di Adria
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Due panchine e il racconto di “cronache viola” Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi. Carta, Web, Mobile. Dentro il territorio nel cuore della gente! 21 Edizioni Locali. Oltre 400.000 famiglie raggiunte.
È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 16 luglio 2021
Adria
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Contributi. Il sostegno del Comune alle imprese e alle partite Iva del territorio spiegato dal vicesindaco Moda
“Al via le agevolazioni Tari per sostenere le attività adriesi” D
opo l’avvio del bando per i 150mila euro di contributi a fondo perduto per le attività produttive e le agevolazioni Tari per le utenze domestiche in base alla presentazione dell’Isee, l’amministrazione comunale di Adria sta ora avviando l’iter per le agevolazioni destinate alle utenze non domestiche. Le attività richiedenti, per poter accedere alle agevolazioni, dovranno dimostrare una riduzione del 30% del fatturato 2020 rispetto all’anno precedente ed essere in regola con il versamento della Tari degli ultimi tre anni (2018-2020). “Così come disposto dall’articolo 27 del regolamento che disciplina la tassa sui rifiuti, è possibile infatti per il Comune implementare le agevolazioni relative alla Tari destinate alle
La tassa sull’occupazione del suolo pubblico resterà gratuita fino al 31 dicembre 2021 partite Iva con apposita delibera del consiglio comunale” spiega Wilma Moda. Per questo motivo, il Comune ha presentato due tipi di misure finanziarie a beneficio delle utenze non domestiche. La prima misura riguarda le utenze sottoposte a chiusura o restrizione delle attività. “Si tratta di un’opportunità resa possibile dall’importo stanziato dallo Stato alla città per la Tari, pari a circa 160mila euro. Questa cifra è destinata a coprire il 30% dell’importo totale della Tari 2021 per le utenze non domestiche di attività che sono state chiuse dal 1°
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gennaio al 30 giugno, come bar, estetiste e parrucchieri” precisa la vicesindaco. “A questa si aggiunge la riduzione del 20% sul totale Tari se le utenze non domestiche hanno subito delle restrizioni nell’esercizio delle proprie attività per effetto dei Dpcm in vigore. Pensiamo, per esempio, ai bar costretti a chiudere alle 18” continua. “Poi, un’altra riduzione del 20% verrà applicata sul dovuto della Tari, nel momento in cui le utenze non domestiche dimostrino di aver avuto un decremento di fatturato del 30% nel 2020 rispetto al 2019” chiarisce. La seconda agevolazione destinata alle utenze non domestiche che abbiano avuto minor fatturato nel 2020 rispetto al 2019, invece, riguarda le partite Iva non sottoposte a chiusura o restrizioni. Il Comune investirà risorse economiche per 84mila euro, provenienti da un avanzo di amministrazione vincolato per la Tari. “Questa cifra, insieme con i 128mila euro, andrà a coprire la differenza della Tari tra il 2019 e il 2020. Le attività produttive richiedenti potranno così usufruire di una riduzione del 50% dell’importo totale sulla Tari” afferma Moda. Infine, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi resterà gratuita fino al 31 dicembre 2021. Le richieste delle agevolazioni dovranno pervenire entro il 30 settembre al Comune, attraverso una Pec, all’indirizzo servizi.finanziari.comune.adria.ro@ pecveneto.it. Gaia Ferrarese
Il vicesindaco Wilma Moda
L’accusa di Spinello: “Svolta autoritaria dei Civici” “Nel consiglio comunale di mercoledi 30 giugno i Civici hanno dato un’ulteriore conferma della loro svolta autoritaria e isolazionista”. L’accusa è di Sandrio Gino Spinello, che accusa i civici di aver “liquidato” troppo in fretta un ordine del giorno delicato. “L’odg prevedeva le modifiche del regolamento sulla tassa rifiuti e di quello per la gestione del ciclo dei rifiuti, il piano economico finanziario di Ecoambiente, la gestione delle risorse statali per abbassare la tassa alle utenze non domestiche, le nuove tariffe Tari per il 2021, l’assestamento del bilancio comunale, l’approvazione della variante al Piano Assetto Territoriale e del Paesaggio del Comune di Adria. Questi argomenti nelle situazioni analoghe precedenti sono sempre sta-
te trattate in almeno tre sedute”. Inoltre, l’”esame dei regolamenti su tariffe e ciclo dei rifiuti è avvenuta senza che la documentazione istruttoria sia stata resa consultabile dai consiglieri nei tempi prescritti dalla normativa”. Nel merito, Spinello evidenzia che “la giunta non ha preso in considerazione la mia proposta di poter pagare la tassa in quattro rate, hanno voluto mantenerne
tre. Le agevolazioni per le utenze non domestiche derivano da una decisione del Governo Nazionale e non della giunta di Adria”. E ancora: “La giunta ha scelto di aiutare aziende che hanno meno difficoltà di altre. Ha deliberato, infatti, di escludere dalla possibiltà di accedere a questi benefici le attività che non sono in regola con il versamento della Tari per gli anni 2018, 2019 e 2020. Lo Stato non si è comportato in questo modo per gli aiuti concessi alle imprese, anzi ha cercato di aiutare chi era già in difficoltà. Nel 2020 l’Amministrazione Comunale aveva ampie possibilità di abbattere la tassa dei rifiuti per i cittadini avendo ricevuto consistenti erogazioni statali ma colpevolmente ha deciso di rimanere inattiva”. (g.g.)
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Opere pubbliche. Una città più inclusiva con alcuni interventi per 5 milioni di euro
Al via tre progetti di rigenerazione urbana P
rosegue il lavoro di pianificazione e programmazione intrapreso dall’amministrazione civica guidata dal sindaco del Comune di Adria, Omar Barbierato, per rendere Adria una città più attrattiva, inclusiva e sempre più a misura di famiglia, attraverso progetti di rigenerazione urbana. “Le nuove progettualità – entra nel merito l’assessore comunale ai Lavori pubblici Marco Terrentin – interesseranno la riqualificazione e il recupero di aree verdi del territorio comunale, che saranno implementate da attrezzature e nuovi parchi gioco per favorire i momenti di aggregazione all’aperto. La realizzazione di percorsi ciclabili di unione tra i percorsi già esistenti, la sistemazione dei monumenti ai caduti, i sagrati di alcune chiese nelle frazioni, anche in funzione dell’abbattimento delle barriere architettoniche e la sistemazione delle delegazioni frazionali”. “Altra opera importante riguarda la rigenerazione di corso Garibaldi e le
aree del centro storico di Adria, per le quali è in fase di approvazione tecnica ed economica un altro progetto da 3 milioni di euro” spiega l’assessore comunale di Adria ai Lavori pubblici, Marco Terrentin. “I tre progetti di rigenerazione urbana in cantiere, – rende noto il primo cittadino Omar Barbierato – verranno
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inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche come idee di progetto per essere approvate nel prossimo consiglio comunale. Requisito richiesto dalla legge di bilancio 2020, per poter partecipare al bando varato dal Ministero per l’assegnazione fino a 5milioni di euro di contributi statali a fondo perduto destinati ai comuni”.
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“Adria d’estate” è tornata L’arrivo della stagione più calda dell’anno segna anche il ritorno di “Adria d’estate”, giunta alla sua ventiseiesima edizione. Tutti i venerdì sera dei mesi di luglio e agosto in corso Mazzini, dalle ore 20 alle 24 circa, si terranno gli ormai tradizionali mercatini che prevedono la presenza di espositori dell’artigianato artistico e delle opere d’ingegno creativo, bancarelle di prodotti enogastronomici tipici regionali o rimedi naturali per il benessere e la cura del corpo, nonché operatori dello Street food con diversi punti di ristoro. Anche le altre vie del centro storico diventeranno protagoniste della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Adriashopping, grazie non solo all’apertura straordinaria dei negozi, ma anche per le numerose esibizioni e spettacoli di musica e danza, le mostre, lo spazio dedicato ai più piccoli e le visite guidate della città, pensate dalla Pro Loco di Adria dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno. “Questa manifestazione è un chiaro segnale di voler tornare a lavorare al più presto nella normalità e in serenità” ha sottolineato Michele Raisi, manager del distretto del commercio, durante la presentazione del programma. “Adria d’estate” è stata preceduta da una serata speciale, tenutasi giovedì 1 luglio nel giardino dell’hotel Stella d’Italia, che ha visto la partecipazione della showgirl Eleonora Rossi che ha presentato il suo ultimo disco La Reds, e di Stefano Callegaro, vincitore della quarta edizione del celebre cooking show Masterchef. (c.t.)
Adria
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Apicoltura. Una passione nata all’improvviso tre anni fa, poi l’inizio di un corso per conoscere meglio questi insetti
Angela, la “regina” delle api “S
e le api scomparissero dalla Terra, all’uomo non rimarrebbero che quattro anni di vita”: queste parole, attribuite ad Albert Einstein, contengono una grande verità. Le api infatti sono insetti indispensabili per la vita del nostro ecosistema: senza di loro la vita sulla Terra così come noi la conosciamo non esisterebbe più. Le api rappresentano un importante indicatore biologico della qualità dell’ambiente e sono i principali responsabili del processo di impollinazione, che consente ai fiori di sbocciare e produrre il frutto. Tutto questo lo sa bene Angela Manfrinato, apicoltrice di Adria, che da tre anni studia, osserva e cura le api con grande dedizione. “L’interesse per le api è arrivato all’improvviso e subito si è trasformato in una passione vera e propria” racconta, “così ho intrapreso un corso di apicoltura, mi sono iscritta all’associazione Api per Passione, che adotta un’apicoltura naturale, i cui punti cardine sono il rispetto per le api e la non invasività, e in seguito ho comprato le mie prime arnie”. “Tengo a ricordare che le api non sono pericolose e che, a differenza delle vespe, raramente pungono se non disturbate. Le api anzi sono una specie a rischio estinzione, da proteggere e difendere” prosegue. Fondamentali, in quest’ottica, sono i piccoli gesti che ogni persona può compiere per venire in aiuto alle api: piantare fiori ed erbe che siano gradite a questi insetti,
Le api rappresentano un importante indicatore biologico della qualità dell’ambiente e sono i principali responsabili del processo di impollinazione, che consente ai fiori di sbocciare e produrre il frutto
Angela Manfrinato impegnata nel recupero di uno sciame nel territorio comunale.
come salvia, lavanda, ma anche l’albero di mimosa e le erbe aromatiche in generale. “Anche nelle vie della città” suggerisce Angela, “sarebbe importante posizionare delle piccole aiuole o dei vasi con queste piante, per offrire un supporto concreto alle api”. È essenziale poi evitare ad ogni costo pesticidi o veleni nei giardini e sulle piante che si trovano nelle nostre case. Le api sono infatti fortemente danneggiate dall’uso indiscriminato di pesticidi e fitofarmaci nell’agricoltura e la loro situazione di precarietà rappresenta una delle più critiche emergenze ecologiche della nostra epoca. Un altro aspetto importante, che Angela Manfrinato sottolinea, riguarda il comportamento da tenere qualora si venisse a contatto con uno sciame indesiderato: “E’
importante non agitarsi né cadere nel panico; i fenomeni di migrazione sono naturali, avvengono quando una famiglia di api decide di separarsi dal proprio sciame originario, seguendo una nuova ape regina e creando un nuovo alveare. Prima di scegliere il luogo dove stanziarsi capita spesso che sostino nei posti più disparati: su un albero del nostro giardino, su di una ringhiera, sul cornicione del tetto. In questa situazione la cosa giusta da fare è rivolgersi ai vigili del fuoco, i quali a loro volta contatteranno un apicoltore della zona, che interverrà per portare via lo sciame. Importante è non tentare di cacciarle via e, ovviamente, è vietato ucciderle: questo, oltre che rappresentare un reato, comporterebbe una perdita enorme per il nostro ecosistema” Emma Girardello
Simoni: “Solo oggi con la viabilità al collasso Barbierato si accorge dell’importanza della bretella Adria – Cavarzere” “Due anni e mezzo fa, era il 30 novembre 2018, il sindaco Barbierato e la sua maggioranza civica bocciarono in consiglio comunale la mozione della minoranza che chiedeva di riprendere in mano il progetto di Romea commerciale (tratto Codigoro–Adria–Cavarzere–Codevigo) proposta nel 2017 dal sottoscritto e dall’amministrazione di centrodestra con l’ex sindaco Barbujani. Bocciata solo perché venne proposta dal centrodestra. Oggi, Barbierato annuncia di voler riprendere in mano quel progetto, perché si accorge del grande errore fatto a non sviluppare quell’idea sin da subito. Ma oggi, per Adria e gli adriesi, forse è ormai troppo tar-
di. Perché l’aumento del traffico, soprattutto camion, che interessa via Monsignor Pozzato nel tratto ostello Amolara–località Passetto a causa dei lavori sul ponte sul fiume Brenta lungo la s.s.309 Romea nel comune di Chioggia, è un problema che esiste da mesi e che
non vede né vedrà nessuna rapida soluzione”. L’accusa è di Federico Simoni, esponente di Forza Italia ed ex vicesindaco. “Oggi gli adriesi pagano quella scelta preconcetta fatta allora dal sindaco Barbierato, che da anni ha di fatto isolato Adria dai tavoli provinciali e regionali che contano” incalza. “Alle prossime elezioni mancano ancora due anni, ma il problema del traffico è purtroppo attuale. Lo invito a riprendere in mano l’idea progettuale del centrodestra, e a riportarla nei tavoli regionali, ridando così dignità e la giusta importanza ad Adria, e senza quelle continue polemiche sterili che a nulla servono”. (g.g.)
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Progetto di intervento. Serviranno dalle 12 alle 16 settimane per la messa in sicurezza
Ex Coimpo, verso il via ai lavori S
econdo il cronoprogramma del progetto esecutivo approvato dalla giunta Barbierato, serviranno dalle 12 alle 16 settimane per effettuare la messa in sicurezza e la caratterizzazione dei rifiuti dell’ex Coimpo a Ca’ Emo. I lavori inizieranno nel momento in cui sarà espletato l’apposito bando per l’affidamento degli interventi che si prevede di dover concludere per il prossimo settembre. La spesa complessiva dell’intervento sarà di circa 584mila euro di fondi pubblici, il 20% (146mila euro) a carico del bilancio Comunale e il rimanente 80% (420mila euro) da fondi pubblici veicolati attraverso la Regione Veneto. Il Comune di Adria è riuscito a ottenere l’importo a fondo perduto dopo aver partecipato a un bando regionale. “Un risultato non scontato, ma necessario per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente” ha precisato il sindaco di Adria, nel suo ruolo di autorità sanitaria locale. L’obiettivo della giunta Barbierato è stato infatti autorizzato dal giudice del tribunale di Rovigo, Laura Contini, lo scorso dicembre. A dimostrare tecnicamente la necessità dell’intervento di messa in sicurezza, la spiegazione del tecnico Devis Casetta. “C’è il dubbio della tenuta della vasca D, il cui contenuto, dalla chiusura ad oggi, è diminuito di circa il 25%. E’ dal 2018 che si verificano fenomeni di non tenuta delle vasche, dove sono contenuti i rifiuti, con periodici trafilamenti di fango che finiscono sui piazzali, andando poi a contaminare i fossati circostanti” dice. L’azione di messa in sicurezza del sito di Ca’ Emo, intrapresa dal Comune, fa seguito all’inesigibilità delle polizze fideiussorie stipulate a copertura dei rischi ambientali da parte delle ditte, dopo che Gianni Pagnin e Matteo Luise, in termini di legge, non avevano presentato un piano per la messa in sicurezza dell’impianto Coimpo, come ordinato dal sindaco nel maggio 2020. Un atto preceduto dalla sentenza del giudice del tribunale di Rovigo che ordinava agli imputati “Il ripristino dello stato dell’ambiente al sito Coimpo, nonché ai terreni dove erano avvenuti gli sversamenti dei fanghi dal 2013 al 2016. “Faremo di tutto per aggredire i patrimoni delle persone responsabili di quanto accaduto nel sito di Ca’ Emo – ha detto il sindaco Barbierato -. Non sarà facile, ma,
se ci sarà una possibilità, si farà. Nel frattempo, ci siamo costituiti come parte civile in tutti i processi per ricercare la verità sui responsabili della tragedia che ha segnato per sempre il nostro territorio”. “Una volta terminata la messa in sicurezza strutturale delle vasche e dei silos ed eseguite le analisi sui campioni di fango, sapremo esattamente quali sostanze sono contenute nelle vasche e si potrà quindi procedere con la bonifica del sito di Ca’ Emo”, conclude il sindaco. Gaia Ferrarese
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Ritrovato uno spartito sconosciuto del compositore Buzzolla Il 20 marzo 2021 ricorreva il 150° della morte del compositore Antonio Buzzolla. Il Conservatorio di Adria, a lui intitolato, ha comunicato che è stato trovato nell’Archivio-Biblioteca Capitolare di Adria uno spartito musicale fino a oggi sconosciuto, completo e autografo del compositore. Si tratta di un “Gloria a tre voci con strumenti”. La partitura manoscritta è stata scoperta casualmente dalle dott. sse Silvia Nonnato e Lucia Boscolo Folegana, durante una ricerca per l’individuazione di alcuni documenti da esporsi presso il Museo della Cattedrale di Adria. Dopo un attento esame, anche attraverso il confronto con le partiture originali autografe del Buzzolla conservate nella Biblioteca del Conservatorio, si è rivelata essere un documento stilato dalla mano del musicista adriese.
Lo studio di questo manoscritto, grazie all’interesse del Conservatorio, è divenuto una pubblicazione e ciò dimostra l’importanza della valorizzazione e del rapporto dell’Istituzione Musicale di Alta Formazione “A. Buzzolla” con le biblioteche della città, in particolare con l’Archivio-Biblioteca Capitolare della Cattedrale. Questa scoperta è un frammento del passato che ci racconta di Antonio Buzzolla, alimentando l’inesauribile dialogo con la nostra memoria culturale, perché i documenti, e con essi le biblioteche e gli archivi, sono scrigni e custodi del sapere. A settembre, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Biblioteca del Conservatorio, si presenterà al pubblico il libro dal titolo Un autografo inedito di Antonio Buzzolla stampato in occasione della Festa Internazionale della Musica del 21 giugno 2021.
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Bottrighe
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Un tuffo nel passato. È ancora una delle poche parole che si sentono pronunciare dalla terza età
Quando si faceva gaxega: antiche tradizioni ricordate dai Bontemponi “I
à fat gaxega!” Quante volte si sente ancora pronunciare questa frase? Ormai con l’evoluzione super tecnologica, la televisione, il pc, gli smart e quant’altro dell’era moderna, molti, moltissimi termini dialettali sono scomparsi o stanno scomparendo. Gaxega è ancora una delle poche parole che si sentono pronunciare dalla terza età. “Ià fat gaxega” significa infatti l’aver festeggiato un avvenimento, l’essersi riuniti in combriccola con i piedi sotto la tavola in allegria e baldoria, aver ottenuto una soddisfazione eccetera. Ma la “gaxega” deriva principalmente dal “far festa” alla fine della mietitura dopo tanto lavoro e sacrificio. Il processo di cambiamento anche nelle campagne ha permesso di utilizzare le macchine in tutti i mestieri agricoli, sollevando la fatica e contribuendo al “fuggi fuggi”
della popolazione contadina, facendo così scomparire usanze da secoli legate ai mestieri dei campi. Una di queste era appunto la “gaxega”, o meglio quella popolare festa in campagna che si svolgeva al termine della mietitura ovvero quando il grano bello liscio era pronto per fare il pane della nostra gente.
“Ià fat gaxega” significa l’aver festeggiato un avvenimento, l’essersi riuniti in combriccola con i piedi sotto la tavola in allegria e baldoria E la “gaxega” è morta quando è nata la trebbiatrice, anche se già stava scomparendo, dopo la guerra, con la “mietilega”, che già aveva fatto mettere da parte il “sghèto” (seghetto ndr). Ed il colpo di grazia alla festa della
“gaxega” è stato dato quando la “machinina” ha smesso di sbuffare sull’aia con quel suo simpatico rumore, dove uomini e donne, dall’alba al tramonto, sotto il gran sole, in mezzo a quella continua polvere della
“pula”, avevano sudato per lunghe settimane per guadagnarsi il pane. Ma fino a quando tutta quella gente usava “el sghèto e nelle corti le vecchie trebbie rumoreggiavano ancora, il finire della
mietitura veniva festeggiato con la “gaxega”. Si tagliavano quei profumati salami distesi sulle lunghe tavole sotto le pergole con il buon pane e vino, il suonatore con la fisarmonica iniziava con giri di valzer e balli di mazurche fino a quando non se ne poteva più. Era un premio dopo il duro lavoro per racimolare quel grano bagnato da tanto sudare. Qualche ora di felicità e spensieratezza significava la “gaxega” per la stragrande maggioranza della nostra gente, cresciuta faticando dalla mattina alla sera in un mondo di valori oggi purtroppo scomparsi. Chi ricorda ciò è ancor oggi il gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe. Attraverso ciò, con cante e le ballate la “ganxega” rivive la tradizione popolare, semplice e genuina di allora. Roberto Marangoni
E…state in piazza rinviata al 2022 Anche quest’anno sono saltate quelle che erano diventate le famose serate di “E…state in piazza”, il grande evento estivo promosso da anni, verso la fine di luglio, dall’associazione ricreativa Bottrighese. Giocoforza, a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, i responsabili di Aribo hanno deciso di rinviare ancora il tutto al 2022, i tempi di preparazione non lo hanno consentito. Una manifestazione, che durante l’anno, insieme ad altre, legava il divertimento con la solidarietà per le varie necessità del paese. L’as-
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sociazione ha deciso di sospendere l’iniziativa, nella speranza che questa situazione torni velocemente alla normalità, augurando una pronta ripresa a tutti i loro sostenitori, per ritrovarsi in serenità e carichi di entusiasmo il prossimo anno. Nel frattempo, con la riapertura, Aribo ha organizzato con Avis e proloco Adria la tradizionale “Spedalata” che ha portato i partecipanti in bicicletta alla visita alla Madonnina di San Juan de Los Lagos ed ora posta nel santuario di Panarella, qui la santa messa offi-
Le tre S-cioptà a cura di Roberto Marangoni
Can cà baia, non mòsga ciata dal parroco don Massimo Barison e la benedizione. L’iniziativa si svolgeva il 1 maggio ed è stata posticipata in occasione dei festeggiamenti di Panarella. (r.m.)
Fradei, cortei Pati ciari, amicissia lunga
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Territorio
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Appuntamenti. Diversa l’offerta, a partire dall’Agosto Arianese e dal mercato dell’hobbistica ad Adria
Tornano le iniziative per ritrovarsi e stare insieme quest’estate L
’estate polesana prosegue ricca di appuntamenti. Dai mercati dell’antiquariato alle sagre paesane, passando per la musica impegnata e le tribute band. Dal 28 luglio al 19 agosto Ariano nel Polesine ospiterà l’Agosto Arianese, con spettacolo di fuochi artificiali previsto per sabato 7 agosto. Dal 2 al 6 agosto e dal 10 al 16 delle stesso mese a Valliera di Adria ci sarà la fiera di San Rocco. Per giovedì 10 agosto è stata organizzata una serata danzante con Denny della Valle, mentre venerdì 11 concerto si esibirà la Nuova Fronte band con un tributo a Vasco Rossi. Sono previste altre cinque serate danzanti: sabato 12 agosto con l’orchestra Renza Glamour, domenica 13 con Ilaria Veronese e il Senso Unico, lunedì 14 con l’orchestra Manuel Martini e martedì 15 in compagnia della band Checco B. Chiusura prevista per mercoledì 16 agosto con Rossella Ferrari e i Casanova.
Dal 9 al 16 agosto a San Martino di Venezze ci sarà la fiera di San Rocco La rassegna Tra Ville e Giardini vedrà come protagonista il giovane cantautore Fulminacci, già vincitore della Targa Tenco come miglior Opera Prima, che mercoledì 4 agosto si esibirà a Villa Badoer di Fratta Polesine. Dopo le grandi emozioni provate sul palco dell’Ariston, il cantautore è pronto a tornare live con il suo “Tante Cose Tour”, durante il quale presenterà il nuovo album “Tante Cose care” (Maciste Dischi/Artist First), che contiene il singolo sanremese “Santa Marinella” (nell’articolo in questa pagina ulteriori informazioni sulla rassegna, ndr). Dal 4 al 10 agosto Cavazzana di Lusia ospiterà la sagra di San Lorenzo, che terminerà allo scoccare della mezzanotte dell’ultimo giorno con i fuochi artificiali. Dal 9 al 16 agosto a San Martino di Venezze ci sarà la fiera di San Rocco. Una settimana all’insegna della musica, che partirà mercoledì con la serata multigenere dei Pizza Connection tra Ska, Rock, Reggae, Punk e Pop. Giovedì 10 tributo allo disco dan-
ce con la Shary band, mentre il venerdì sera sarà all’insegna del rock. Il weekend inizierà sabato 12 agosto, con i principali successi musicali degli anni ‘80, per poi terminare domenica 13 con il tributo a Vasco della Diapason band. Ad Adria, ogni secondo sabato del mese, tranne ad agosto, piazza Boschi ospita il mercatino dell’hobbistica e dell’antiquariato. Giacomo Capovilla
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Nuova edizione per “Tra ville e giardini” La XXII edizione della rassegna itinerante “Tra ville e giardini” si snoderà fino al 21 agosto con un grande palcoscenico dal vivo con teatro, musica e danza all’aperto, in piazze, dimore e giardini storici, corti rurali e arene estive. La rassegna è promossa e sostenuta dalla Provincia di Rovigo con l’organizzazione di Ente Rovigo Festival, la direzione artistica di Claudio Ronda e il sostegno di Regione del Veneto e Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo. L’edizione 2021 si compone di 17 date ed un’anteprima, ed altrettanti sono i Comuni impegnati: Adria, Ariano nel Polesine,
Badia Polesine, Castelmassa, Ceneselli, Ceregnano, Costa di Rovigo, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Lusia, Occhiobello, Porto Tolle, Rosolina, Rovigo, Trecenta, Villanova del Ghebbo. Dal punto di vista del contenuto artistico, il programma è equamente diviso tra musica, teatro ed il ritorno della danza, spiccano tra i tanti i nomi di Enrico Ruggeri, che chiuderà questa edizione al Censer, il trio di John Patitucci con Chris Potter e Brian Blade, Frida Bollani Magoni, il Canzoniere Grecanico Salentino e i Quintorigo. L’immagine che fa da sfondo al logo di ”Tra ville e giardini” è del fotografo rodigino Sebastiano Secondi, nell’angolo in basso a destra si vedono dei fiori di trifoglio che spuntano da sotto un vecchio disco di vinile, è un senso di vivace serenità dopo la crisi.
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Territorio
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Ambiente. “Quello della subsidenza è un pericolo enorme che comporta rischi anche per il settore della pesca”
Cestari: “No a nuove trivelle davanti alle coste polesane” T
rivelle? No, grazie: qui abbiamo già dato. Laura Cestari ribadisce con fermezza la sua contrarietà a nuovi insediamenti a ridosso della costa polesana. La consigliera regionale (Liga Veneta per Salvini Premier) è intervenuta sulla questione nella seduta di martedì 6 luglio, dopo aver già depositato una mozione nello scorso mese di maggio con la quale ribadisce la sua ferma opposizione a nuovi siti per la ricerca ed estrazione di idrocarburi, “una battaglia che porto avanti quando ero consigliera provinciale a Rovigo”. Nel documento che a approda in aula per l’approvazione si ripercorre brevemente la storia delle trivellazioni, avviata in Italia con tecniche industriali a partire dalla seconda metà dell’Ottocento: le prime perforazioni in Polesine sono datate 1935 ma già prima del secondo conflitto mondiale, dai 13 pozzi iniziali si arriva a 64 mentre le centrali di compressione passano da una a 3. Nel 1946 il gas estratto supera i 26 milioni di metri cubi e nel 1950 si toccano i 170 milioni, ma è solo l’inizio: nel 1951, l’anno dell’alluvione, i pozzi sono 993 e nel 1959 diventano 1424 per 281 milioni di metri cubi estratti. A rischiare maggiormente è il Delta dove l’abbassamento del terreno, la cosiddetta “subsidenza”, arriva a punte di 3,5 metri tanto che nel 1961 diverse centrali tra Adria e il mare devono chiudere i battenti. Una vicenda che rischia ora di ripetersi: nel sito del neo Ministero della Transizione Ecologica (già dell’Ambiente, ndr) compaiono infatti alcune messe in produzione di giacimenti, tra cui quello ribattezzato “Teodorico”, giusto davanti alle coste polesane, e i relativi decreti a firma dei ministri Cingolani e Franceschini hanno già avuto l’ok per la Valutazione di impatto ambientale, come riportato peraltro anche dalla stampa nazionale che ha fatto pure i nomi delle società autorizzate, ovvero Po Valley, Siam ed Eni. “Il Veneto e in particolare il Bassopolesine - chiosa la Cestari - non intendono sposare azioni che potrebbero causare altri danni irreparabili ad un
territorio che invece sta cercando di valorizzarsi e promuoversi in chiave ambientale e turistica. Quello della subsidenza è un pericolo enorme che comporta anche rischi per il settore della pesca, altra risorsa di un’area dove vivono specie come delfini e tartarughe e dove esistono diversi Siti di interesse comunitario”. La consigliera parla di “incongruenze tra gli obiettivi dell’agenda green dettata
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a livello europeo e il ritorno a pratiche del passato come le trivellazioni: se guardiamo agli obiettivi 2050 della Commissione Europea - incalza -, che punta ad una riduzione dei gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro questo decennio, una scelta come quella come quella di nuove trivellazioni appare anacronistica e in contrasto con i dettami dell’Europa stessa”.
Anche a Porto Viro un parco fotovoltaico?
“Un’area che equivale a 20 campi di calcio, a Porto Viro, potrebbe essere coltivata a pannelli solari. Siamo sempre in Polesine stavolta il progetto riguarda 11 ettari individuati su suolo agricolo che andrebbero persi per 30 anni” spiega Coldiretti Veneto che afferma che la minaccia dell’assalto all’aree fertili continua e va fermata “con l’approvazione della legge presentata in consiglio regionale. Dopo Loreo, Rovigo e Occhiobello salgono a quattro le amministrazioni che sono state chiamate a pronunciarsi in questa provincia. “È stato come sempre il primo passaggio – commenta Carlo Salvan, presidente Coldiretti Rovigo e vice regionale –. Ora attendiamo che il Comune si esprima a riguardo. Ma non resteremo a guardare passivi. Facciamo appello al sindaco: si auspica che Porto Viro segua la scia di Rovigo e dei comuni di Bagnoli di Sopra in provincia di Padova e di Malo nel vicentino dove le amministrazioni comunali hanno detto ‘no’ all’installazione di pannelli solari a terra esprimendo parere contrario. Non si tratta di negare l’utilizzo di fonti rinnovabili, ma di non sottrarre suolo all’agricoltura”.
Cultura
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Arte e memoria. Nel 70esimo della tragedia che colpì il Polesine, arriva l’esposizione che racconta la rinascita del territorio
La Grande Alluvione: “Ricordare quell’evento è un dovere sociale” D
a una catastrofe può derivare qualcosa di positivo? Ce lo racconta la mostra “70 anni dopo. La Grande Alluvione” promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e curata da Francesco Jori, in programma a Rovigo a Palazzo Roncale dal 23 ottobre al 31 gennaio. “Ricordare oggi quell’evento è un dovere sociale - afferma il Presidente della Fondazione, Gilberto Muraro - per capirne la genesi, ciò che nel tempo ha condotto a quei terribili giorni. Per riflettere sull’eterna e disattesa urgenza di rispettare i fiumi e l’ambiente. Un’occasione per capire, mentre i testimoni diretti dell’evento diventano sempre più rari, cosa sia rimasto nel dna personale e sociale dei Polesani, di quelli che hanno continuato a vivere in Polesine e dei Polesani costretti a nascere e crescere altrove. Per i quali la Grande Alluvione è un brano importante della storia familiare, ancora presente ma fatalmente destinato ad evaporare generazione dopo generazione”. “Questa mostra intende soprattutto focalizzare come quella tragedia si ripercuota oggi nel tessuto fisico, sociale ed economico del Polesine. Cercando di indagare cosa, oltre al ricordo, al dolore, alle tragedie personali e sociali, derivi oggi da quell’al-
“La mostra intende soprattutto focalizzare come quella tragedia si ripercuota oggi nel tessuto fisico, sociale ed economico del Polesine, cercando di indagare cosa, oltre al ricordo, al dolore, alle tragedie personali e sociali, derivi oggi da quell’alluvione”
luvione. Che certamente bloccò un territorio ma che orgogliosamente, grazie anche alle previdenze statali per le aree disagiate e agli aiuti di molti italiani e non solo, ebbe la forza di riprendersi, pur restando estraneo all’esplosione industriale che a partire dagli anni Sessanta mutò il volto di altre province del Veneto”. “In carenza di un vero sviluppo del comparto industriale, - annota il curatore della mostra Francesco Jori – il Polesine ha puntato su quello agricolo, riqualificandolo e riqualificandosi, dal riso alla orticoltura. Un territorio che ha fatto di un Delta abbandonato e nemico, di una
terra di malaria prima e di pellagra poi, una delle più ambite e importanti aree umide d’Europa, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio della Biosfera. Che ha saputo qualificare anche il patrimonio del suo mare, con la mitilicoltura e la pescicoltura di eccellenza. Che da quella tragedia è stato spinto a rispettare, tutelare e valorizzare il suo ambiente. E che ha ricominciato a guardare alla globalizzazione, ricordando di essere stato, per un millennio, quando Adria dava il suo nome ad un mare, uno dei gangli di incontro delle reti commerciali del mondo”. Melania Ruggini
Il museo archeologico aderisce al progetto “Keep in touch” per promuovere l’accessibilità Il museo archeologico nazionale di Adria aderisce al progetto “Keep in touch” del Polo Museale del Veneto per favorire l’accessibilità e l’inclusione. L’obiettivo del progetto è coinvolgere le categorie tradizionalmente escluse e marginalizzate, anche per motivi culturali, nella progettazione di attività come visite guidate, laboratori, rivolte a persone con disabilità sensoriale ma anche al pubblico generico, in un’ottica di incisività degli spazi museali. “Con accessibilità e inclusione – si legge in una nota del museo - si crea un canale per instaurare un mutuo dialogo tra visitatore e museo e tra museo e società”. L’iniziativa è promossa dalla
direzione regionale del Veneto, attraverso il lavoro svolto dall’ufficio servizi educativi e didattica. Intanto, sui social, prosegue la rassegna “Un sacco di storia”. L’ultima puntata presenta i bicchieri al tempo di Augusto conservati in via Badini. “Ci vorrebbe proprio una bella
bibita ghiacciata – si legge nella scheda - Chissà che cosa bevevano gli antichi romani per rinfrescarsi durante giornate estive come queste! Pare fossero soliti utilizzare la neve per raffreddare le loro bevande prima di gustarle in eleganti bicchieri. Nel nostro museo sono conservati alcuni esemplari di questi piccoli vasi per bere. Sono realizzati perlopiù in ceramica fine, quello in bronzo è del tutto eccezionale, e sono caratterizzati da pareti sottili, un colore grigio o rosato e una forma cilindrica talvolta leggermente panciuta. La superficie è ricoperta da decorazioni applicate, con motivi geometrici o figurati, come nel caso del bicchiere con volto umano stilizzato”. (m.r.)
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Sport
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Rugby Rovigo. Ha firmato un contratto che lo legherà per i prossimi tre anni al club rodigino
Allister Coetzee sarà la nuova guida tecnica del Femi-Cz RRD I
l dopo Umberto Casellato, (ex) coach della Rubgy Rovigo con la quale ha conquistato una Coppa Italia e il recente scudetto numero 13 della storia della società di viale Alfieri, è il sudafricano Allister Coetzee. Non un segreto, certo, visto che il tecnico trevigiano, come alcuni giocatori (Francesco Modena, Nicolas Coronel), sapeva che non sarebbe stato riconfermato, ma ora c’è l’ufficialità e il nuovo head coach dei rossoblù ha cominciato la sua nuova avventura rodigina a metà luglio. In un video messaggio, Allister Coetzee è già entrato nel clima giusto. “È davvero un privilegio e un onore essere il nuovo coach della Rugby Rovigo Delta. È un club con una grande storia, non vedo l’ora di incontrare e unirmi ai giocatori, allo staff e agli ap-
“È davvero un privilegio e un onore essere il nuovo coach della Rugby Rovigo Delta. È un club con una grande storia” passionati. Negli anni ho sentito parlare della passione che i tifosi di Rovigo hanno, non vedo l’ora di poterli incontrare. Voglio essere chiaro con le persone, qualche settimana fa ho firmato il contratto con la società rossoblù a tempo pieno, inoltre il club mi ha dato la possibilità di poter diventare consulente della nazionale della Namibia. Sono davvero contento.” Classe 63’, ex mediano di mischia, Coetzee ha firmato un contratto che lo legherà per i
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prossimi tre anni al club presieduto da Francesco Zambelli. Approda a Rovigo dopo un’esperienza biennale ai Canon Eagles in Giappone. Andiamo a conoscere meglio la prossima guida tecnica dei rossoblù. Coetzee, comincia nel 1996 con la carriera di allenatore, come assistant coach, dei Eastern Province Elephants. L’esperienza nazionale inizia nel 1998, quando Allister diventa capo allenatore degli Emerging Springboks. Nel 2000 firma come assistente con il club degli Sharks; sempre nello stesso anno continua la carriera nazionale come coach della Nazionale U23 e come aiuto allenatore degli Springboks. Successivamente dopo qualche anno ai Mighty Elephants, dal 2004 al 2007, è al fianco di Jake White per guidare la Nazionale. Coetzee ha fatto parte dello staff tecnico del team che nel 2007 ha vinto la Rugby World Cup. Dal 2008 comincia il proprio percorso con la provincia di Città del Capo, vincendo 2 Currie Cup nel 2012 e 2014 con Western Province e raggiungendo con gli Stormers, di cui è l’allenatore più longevo, la finale di Super 14 nel 2010. Nella stagione 2015/16 vola in Giappone alla guida dei Kobelco Steelers per poi, dal 2016 al 2018, tornare in Sud Africa e assumere il ruolo di head coach della Nazionale Sudafricana. Insomma, un profilo di primo piano per la Femi Cz, che dopo vuole dare continuità di risultati e, soprattutto, tenere cucito sul petto il tricolore. Cristiano Aggio
Il nuovo tecnico Allister Coetze
Nuovo mister per l’Adriese, a Porto Tolle una riconferma Una riconferma e un volto nuovo. Le due formazioni polesane di serie D, Delta Porto Tolle e Adriese, si apprestano ad affrontare la stagione 2021/22 con la riconferma di Enrico Gherardi alla guida dei biancazzurri portotollesi, mentre i granata adriesi saranno allenati da Roberto Vecchiato, un volto nuovo per il calcio polesano. Troppo brutto il finale di campionato per l’ex Gianluca Mattiazzi, non riconfermato sulla panchina adriese, mentre a Porto Tolle, esaltante è stato il percorso di Enrico Gherardi, che ha sfiorato i play off e comincerà, per la prima volta, dall’inizio. Gherardi, infatti, era subentrato, ad aprile, ad Andrea Pagan. Ora in casa Delta, con il tassello già a posto, quello appunto relativo alla guida tecnica, si pensa a confermare più di qualche giocatore, tre su tutti, uno per reparto, difesa, centrocampo e attacco. In difesa Assane Mboup, a centrocampo il capitano Mattia Episcopo e in attacco Andrea Raimondi, protagonista, quest’ultimo di una grande stagione finita in doppia cifra. E’ ovvio che il forte giocatore scuola Padova abbia mercato, ma ci sono buone probabilità che rimanga a Porto Tolle. Ad Adria, invece, il neotecnico classe ‘72 che quest’anno ha allenato la Manzanese, con ottimi
risultati, avrà come vice Alberto Gionco (altro volto nuovo in casa adriese), classe ‘67 mister, nell’ultima stagione, dell’Union Pro, squadra del girone B d’Eccellenza. Riconfermati i preparatori atletici e dei portieri, Dianati e Chiarelli. “Accogliamo con stima ed entusiasmo mister Roberto Vecchiato , dice il direttore tecnico Alberto Cavagnis, sicuri delle sue qualità non solo tecniche ma anche umane, e gli auguriamo di poter esprimersi, con il nostro supporto, al meglio ,per dare quelle soddisfazioni alla nostra società ed ai nostri tifosi che nell’ultima stagione, molto complicata, sono mancate”. (c.a.)
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#Regione
Sviluppo economico. Operativo a breve il team di “saggi” voluto dalla Regione
Comitato per la ripresa e il dopo Covid Marcato: “Lavoriamo al Veneto che verrà” U
n gruppo di lavoro chiamato a progettare il Veneto che verrà. Sarà operativo nelle prossime settimane il think tank, vale a dire il team di professionisti voluto dalla Regione per gestire e organizzare la rinascita e la ripresa economica dopo il Covid. “Il Veneto è una grande regione, piena di risorse, talenti, eccellenze – afferma l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto, Roberto Marcato –. Un territorio dall’identità ben precisa e dalle peculiarità, anche in termini di tessuto produttivo ed economico, che la rendono unica. Per questa ragione il Veneto va interpretato e capito. Il modello di sviluppo che risulta valido ed efficace per regioni che ci possono in qualche modo assomigliare, non è detto che funzioni per la nostra regione dove, solo per citare un dato, oltre il 95 per cento del tessuto produttivo è fatto da imprese con meno di dieci dipendenti. Abbiamo, proprio per questo, più che mai bisogno di strumenti che ci aiutino a capire dove andare, a pensare in grande, ma soprattutto più in là. Occorrono una prospettiva, uno sguardo che ci aiuti a immaginare e a costruire il Veneto che verrà almeno per i prossimi 10-15 anni”. Il senso di questo Comitato, composto da docenti universitari e scienziati, tutti cervelli veneti, presieduti e coordinati dal professor Paolo Villoresi, è proprio quello di individuare le nuove linee di sviluppo della regione dopo la pandemia che ha messo in ginocchio se non azzerato interi settori produttivi. In parole povere, i vecchi modelli di sviluppo non vanno più bene, ancora non si sa quali saranno quelli
Costituito all’interno della finanziaria Veneto Sviluppo. L’assessore: “occorrono una prospettiva, uno sguardo che ci aiuti a immaginare e a progettare almeno per i prossimi 10-15 anni”
nuovi su cui puntare. Di sicuro c’è il fatto che la Regione Veneto non vuole stare a guardare. “Il Comitato non dovrà fornire soluzioni per l’immediato, ma visioni e prospettive su ciò che il Veneto vorrà fare da grande – prosegue l’assessore Marcato –. Il tavolo di pensiero strategico servirà a guidarci in un percorso su misura verso un nuovo modello di sviluppo. Negli ultimi vent’anni abbiamo avuto almeno tre diverse “fratture” storiche: l’11 settembre, la crisi dei mutui subprime e il Covid, tutte diverse tra loro sia nelle cause che nelle conseguenze. Abbiamo, allora, fortemente voluto un board di altissimo profilo tecnico-scientifico proprio perché si tratta di un luogo di pensiero che dovrà restare lontano dalla politica. L’auspicio è che si riesca a dare delle direttrici per capire dove andare e come muoverci nei prossimi anni. L’anno scorso sono venuti a mancarci export e turismo a causa del Covid, ma il Pil della Regione è rimasto
in linea con la media nazionale e i primi dati di quest’anno ci stanno già indicando i primi segnali di ripartenza. Ecco perché questo nuovo Comitato tecnico strategico rappresenta un ulteriore sostegno alle imprese del territorio. Alla politica, dunque, il compito di ascoltare questi “saggi” per prendere provvedimenti concreti in grado di aiutare la nostra economia”. Il think tank prende vita all’interno della finanziaria regionale Veneto Sviluppo. La Regione è pronta a investire, confrontandosi con le imprese del territorio: fondamentali per la buona riuscita del progetto saranno anche i 222 miliardi del Recovery Plan. Il tavolo di pensiero, presentato dal presidente della Regione Luca Zaia, dal presidente di Veneto Sviluppo Fabrizio Spagna, dallo stesso Marcato e da alcuni componenti del nuovo Comitato, è già al lavoro per fornire a breve un primo report. Nicoletta Masetto
Lavoro La proposta del consigliere Dem Vanessa Camani
“Sblocco licenziamenti, necessario un Tavolo per sostenere imprese e occupazione” “Istituire un Tavolo permanente tra Regione, sindacati e associazioni datoriali per monitorare in modo costante l’andamento del mercato del lavoro, capire in tempo reale come e dove intervenire per sostenere imprese e occupazione”. Lo propone Vanessa Camani, vice capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, che propone di “lavorare per agevolare la ripartenza e tornare a crescere dopo un anno e mezzo terribile. L’accordo raggiunto a palazzo Chigi, – ricorda l’esponente Dem - con cui sono stati messi dei paletti allo sblocco dei licenziamenti ed estesi gli ammortizzatori sociali senza oneri a carico delle imprese, rappresenta un passo in avanti, che conferma l’importanza del dialogo nel trovare gli strumenti più efficaci per affrontare
le situazioni di difficoltà. Crediamo che il messaggio nazionale debba essere poi calato anche su scala territoriale, non possiamo farci trovare impreparati di fronte agli scenari dei prossimi mesi”. Camani snocciola i numeri Inps, secondo i quali nel 2020 in Veneto la Cassa integrazione a zero ore rappresentava meno del 10 per cento del totale, dato che si è ulteriormente ridotto nei mesi successivi. In base all’ultimo report mensile, a maggio 2021 sono state autorizzate 1,1 milioni di ore di Cig, -95 percento rispetto agli oltre 26 milioni del 2020, mentre la cassa in deroga è scesa da 17 a 7 milioni, -60 percento e l’accesso ai fondi di solidarietà da 47,7 milioni di ore nel 2020 a 13,7 milioni (-71 percento), comunque al secondo posto in Italia dietro la Lombardia. “Per questo, sarebbe importante
attivare il Tavolo quanto prima – osserva la consigliera del Pd - Tra i suoi compiti, anzitutto, quello di monitorare in maniera costante e puntuale l’andamento delle necessità occupazionali, così come delle situazioni di crisi aziendali, per poterle gestire al meglio, non solo dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, augurandoci di arrivare a breve a una riforma nazionale che allarghi le tutele e sia in grado di rispondere in maniera migliore ai cambiamenti del mondo del lavoro”. “Al tempo stesso, occorre ripensare e rilanciare le politiche di sostegno alle imprese e le politiche attive per la formazione continua e permanente del personale – conclude Vanessa Camani - È una sfida ineludibile che richiede un impegno propositivo di tutte parti in causa, Regione Veneto inclusa”.
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Regione
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L’intervista. Luigi Pasqualinotto, presidente del Consorzio JesoloVenice
“Tanta voglia di vacanza, all’insegna della sicurezza. Sarà una buona stagione”
“C
’è tanta voglia di vacanza e le spiagge di Jesolo si sono preparate per garantire tranquillità e sicurezza”. Parola di Luigi Pasqualinotto, presidente del Consorzio di Imprese Turistiche “JesoloVenice”, con cui abbiamo fatto il punto su una stagione che sta registrando punte di tutto esaurito sulle spiagge jesolane. Presidente, un primo bilancio, ovviamente parziale, della stagione è possibile? “La stagione è iniziata bene e sta dando buoni risultati con prenotazioni anche per i primi 15 giorni di settembre. Siamo in anticipo sia rispetto all’anno scorso sia ad alcune previsioni. In sostanza sta andando meglio di come ci aspettassimo. Ci sono periodi in cui siamo quasi full e in media siamo ben oltre il 65% di già prenotato. Sarà dunque una buona stagione, anche se non chiaramente sui livelli del 2019. Ma la voglia di vacanza è tanta e noi abbiamo lavorato bene riuscendo quindi a partire prima di
altre spiagge”. Come vi siete approcciati a questa stagione? “Abbiamo ovviamente in questo momento fatto riferimento ai target che possono viaggiare su gomma, dato che il viaggio in aereo è in difficoltà. Abbiamo poi adeguato gli standard sulle spiagge, negli alberghi, ampliando ad esempio i plateatici. Il nostro impegno è quello di dare il più possibile sicurezza e stabilità a un ospite che è ancora molto scosso, forse più dello scorso anno. C’è più attenzione sul fronte della sicurezza, a partire dall’aspetto della sanificazione. Abbiamo quindi lavorato molto per dare una sensazione di tranquillità senza invadere troppo. Una sicurezza discreta ma efficace, diciamo così”. Avete quindi percepito più voglia di tranquillità che di divertimento? E i giovani cosa chiedono? “I giovani li abbiamo anche quest’anno. Certo, le discoteche chiuse ci obbligano a ripensare il
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“Abbiamo picchi di tutto esaurito”. Ai clienti affezionati, italiani, tedeschi e austriaci, si aggiungono nuovi target che promettono bene per il futuro divertimento ed è un momento in cui ci stiamo ritarando, ma i parchi all’aperto ci sono e i locali di Jesolo hanno preso tutte le dovute cautele. Siamo ancora visti come una meta del divertimento”. E gli stranieri?
“Austria e Germania sono nostri target naturali e non vedevano l’ora di tornare. In più abbiamo cominciato campagne di promozione mirata, a seguito di una ricerca di mercato complessa su 7 destinazione diverse per avere dati chiari su cosa cerca la gente. In base a questo siamo ora in grado di fare una promozione specifica e abbiamo aperto al mercato dell’Est, in particolare Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Polonia. Quest’ultima in particolare sta diventando un target importante su cui fare riferimento in futuro. Quindi da un lato puntiamo alla fidelizzazione del nostro cliente tipo italiano (il Nord Italia soprattutto), austriaco e tedesco, che viene da noi perché ci conosce e sa come lavoriamo. Dall’altro lato, apriamo alla fascia dei clienti dell’Est che ci darà molte soddisfazioni”. Quindi avete puntato sulla comunicazione? “Abbiamo deciso di farlo in maniera intelligente. Ci sono aspetti
come quello della sostenibilità o dell’outdoor che sono diventati criteri di scelta e che vanno avvalorati. Penso ad esempio alla ciclabilità: la bici elettrica ha aperto una nuova frontiera di turismo per tutti, anche per i non sportivi che ora possono fare chilometri senza troppa fatica e apprezzare le bellezze del nostro territorio. Siamo in sostanza in grado di offrire pacchetti personalizzati, sartoriali”. Sul fronte degli eventi Jesolo si distingue da sempre, quest’anno cosa prevedete? “Ora partiamo con il Suonika festival, che rappresenta per noi la rinascita della musica dal vivo con 9 date ed è anche un modo per rispondere alla chiusura delle discoteche. Sul fronte sportivo, a fine stagione abbiamo l’Iron man. Ospitiamo anche i mondiali taekwondo e karate. È chiaro che puntiamo molto sull’eventistica: il turismo sportivo è per noi un settore importante”. Giorgia Gay
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LUGLIO 2021
Salute La campagna estiva di sensibilizzazione
Per la salute… Ogni passo conta!
E
Estate, è tempo di tornare a muoversi per stare bene Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi. Carta, Web, Mobile. Dentro il territorio nel cuore della gente! 21 Edizioni Locali. Oltre 400.000 famiglie raggiunte.
’ arrivato il momento di ricominciare a muoversi, perché da oggi “Per la salute… Ogni passo conta”! Il movimento cui si fa riferimento è quello buono, che crea benessere, che è presupposto di una vita sana, occasione di nuove amicizie, momento di socializzazione e di divertimento. L’esercizio fisico proposto come un farmaco per la salute, da prendere ad ogni età e indicato soprattutto per la prevenzione di molte malattie croniche, dal diabete all’ipertensione, ma anche di tipo psicologico, oltre ad essere utile a rinforzare il sistema immunitario. E’ questo il messaggio del video divulgato nelle scorse settimane per veicolare l’invito, rivolto a tutte le fasce d’età, a tornare ad essere attivi e a praticare sano esercizio fisico. Un video che, in concomitanza con l’arrivo della bella stagione, è parte di una più corposa campagna estiva di sensibilizzazione che la Regione del Veneto insieme a Uisp Comitato regionale Veneto hanno realizzato con l’obiettivo di rimettere in movimento la popolazione, incoraggiando la ripresa dell’esercizio fisico, dopo mesi di restrizioni, con attività gratuite all’aperto nei parchi di tutte le province della regione. Prosegue alla pag. seguente
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Salute
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Consulenza scientifica
Le regole per una sana e graduale ripresa dell’attività motoria
La campagna estiva di sensibilizzazione
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Per la salute… Ogni passo conta! Dopo un lungo periodo di “assopimento”fisico e di isolamento psicologico, dovuto anche alla chiusura per ben 8 mesi delle palestre e la sospensione delle normali attività sportive a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia, la ripresa graduale dell’attività fisica dunque rappresenta un tema importante sul piano del benessere e della salute. “Ogni passo conta - spiega Massimo Gasparetto, presidente Uisp Veneto e responsabile delle politiche per la promozione della salute Uisp - è il nome di una campagna dell’Oms, che evidenzia come anche piccole dosi di movimento quotidiano sono utili e portano benefici. L’Uisp si riconosce molto in questa filosofia, che va nella direzione di facilitare la pratica motoria e sportiva di tutti i cittadini”. La campagna è realizzata insieme alla Regione Veneto e alle Unità sanitarie locali: i dipartimenti di prevenzione in questo periodo sono impegnati in via prioritaria nella campagna vaccinale, quindi l’Uisp scende in campo in un ruolo sussidiario per coinvolgere e sviluppare insieme ai Comuni veneti una strategia di ripresa del movimento finalizzata al benessere dei cittadini. Alla campagna hanno aderito tutti i comitati Uisp e le Ulss del Veneto: in programma ci sono tre mesi di sport per tutti, con circa 2500 opportunità di incontro. Le attività sono organizzate all’aperto, in piena sicurezza e nel Regione Veneto rispetto delle regole di prevenzione e Uisp insieme per e contrasto del Covid. “L’obiettivo della campagna sviluppare strategie prosegue Gasparetto - è quello di di ripresa essere d’aiuto alle aziende sanitarie per la ripresa dell’attività fisidel movimento ca, per questo stiamo costruendo fisico finalizzata proposte per i cittadini di varie fasce d’età, con attività gratuite per al benessere tornare a muoversi in sicurezza e dei cittadini in situazioni di socialità e fiducia. Infatti, ci sono gruppi della popolazione che si sono fermati durante la pandemia, bambini e anziani in particolare: un aspetto che va intercettato è la ripresa della fiducia verso l’altro, che per lungo tempo è stato visto invece come soggetto potenzialmente pericoloso. Molti nostri gruppi si sono sfaldati perché le persone avevano paura di stare insieme agli altri, ora dobbiamo invertire questa tendenza. Vogliamo ricreare condizioni di fiducia, benessere, socialità: la Regione ha colto questa esigenza e insieme stiamo costruendo opportunità diverse, varie, semplici, da realizzare nei parchi e all’aria aperta, sempre nell’ottica della ricerca del benessere”. L’iniziativa verrà promossa anche attraverso i social con la finalità di raggiungere più persone possibili.
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Le regole per una sana e graduale ripresa dell’attività motoria 12/7/2021
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icominciare a praticare sport dopo il lungo e forzato stop, dovuto alle restrizioni imposte dalla pandemia e anche Riccardo Lando alla relativa chiusura per ben 8 mesi delicominciare a praticare sport le palestre, fa decisamente benedopo e nonil lungo e forzato stop, lungamento muscolare, lo stretching, sempre guidati da un alledirestrizioni imposte dalla solodovuto dal punto vista strettamente fisi- pandemia e anche professionista”. allamarelativa chiusura per ben 8 mesi Altro passaggio da compiere è quello di sottoporsi ad un co anche da quello psicologico, emo-delle palestre, fa decisamente non solo dal punto di vista strettamente controllo medico per valutare, dopo mesi di pausa, il proprio zionale e sulbene pianoe della socializzazione. fisico ma anche dachinesiologo quello psicologico, Riccardo Lando, e perso-emozionale e sul pia- stato di salute generale e verificare l’idoneità alla ripresa no della socializzazione. nal trainer della palestraRiccardo Invictus, Lando, riba- chinesiologo e per- dell’attività sportiva. sonal l’importanza trainer dellaepalestra Invictus, La sicurezza degli ambienti e l’osservanza di tutte le nordisce le ricadute positiveribadisce l’importanza e le ricadute dellafisica ripresa fisica nel più mative per contenere la diffusione della pandemia rappredella ripresa positive dell’attività nel dell’attività più complesso percorso percorso di ritorno complesso ritorno alla alla vita vita“normale”, con i suoi sentano un altro fattore da tenere in considerazione. Riccardo Lando ritmi, le abitudini, i tempi riti che scandivano le giornate “Accessi protetti e sicuri – osserva – ambienti arieggiati “normale”, con i suoi ritmi, ele iabitudini, i prima edell’arrivo del Covid. Tuttavia, se freschi, degli attrezzi e tempi i riti che scandivano le giornate “Occorre – prosegue il personal trai- efasce d’etàigienizzazione sono più indicate? è sanodell’arrivo dopo mesi maggior sedentadegli spazi di lavoro sono elementi da “E’ importante porsi degli obiettivi prima deldiCovid. Tuttavia, se è Riprendere ner – lavorare sulla a mobilità di tutto il praticare rietà dopo pensare muoversi, è corpo in modo armonico e graduare l’in- non trascurare la palestra in graadeguati – è lacherisposta del èpersonal sano mesididitornare maggiora sedentarietà lodeisport assolutamente indispensabile con cremento di garantire”. trainer - che sono la premessa per una pensare di tornare a muoversi, èfarlo assolucarichi dinon lavoro.èE’ bene do criterio. indispensabile farlo con criterio. lavorare Ma quali attività da prediliripresasono deglileallenamenti: innantamente anche sull’allungamento importante solo amu- buona “Non si può pensare pensare –– spiega spiega Lando Lando scolare, lo stretching, sempre guidati da gere una pausa prolungata e per zituttodopo l’allungamento muscolare affinlivello fisico ma dove ci ci si si era era interrotinterrot- un professionista”. quali d’etàmuscolari sono più riprendano indicate? a ché lefasce catene – di ripartire da dove chiusura delle delle palestre. palestre. “E’ importante degliesercizi obiettivi bene, con porsi opportuni di ti, prima della chiusura Altro passaggio da compiere è quello lavorare produce benessere anche per per ii più più allenati, allenati, di sottoporsi ad un controllo medico per adeguati la risposta delprocedere personal stretching;– èè poi necessario E’ necessario, necessario, anche sul piano psicologico, alla tonificazione riprendere con con gradualità gradualità ee metodo metodo per per valutare, - che sonodei la premessa per una nostri muscoli con riprendere dopo mesi di pausa, il proprio trainer checiòciòcheche dovrebbe portare seduteripresa di totaldegli body.allenamenti: Flessibilità einnantonievitare che dovrebbe portare be- stato di salute generaleee anche verificare l’i- buona emozionale beneficio e benessere diventi invece oc- doneità alla ripresa dell’attività sportiva. zitutto l’allungamento affinsono i primi risultatimuscolare da raggiungere neficio e benessere diventi invece occadella socializzazione cità casione rischio infortuni muscolari le catene muscolari per poi concentrarsi nelleriprendano attività piùa sione di di rischio di di infortuni muscolari o La sicurezza degli ambienti e l’osser- ché o lesioni di strutture articolari. Bastano bene, opportuni esercizi di specifiche con con obiettivi circoscritti. lesioni di strutture articolari. Bastano po- vanza di tutte le normative per contenere lavorare poche regole riprendere efficacia. In primo luogo stretching; è poi necessario procedere alla tonificazione dei Questo tipo di approccio è indicato che regole per per riprendere con con efficacia. la diffusione della pandemia rappresenconsiglierei di consiglierei affidarsi ad di unaffidarsi professionista, evitando in fattore tutti da nostri muscoli con sedute di total body.leFlessibilità e tonicità un po’ per tutte fasce di età e conIn primo luogo ad tano un altro tenere in consii casi soluzioni faievitando da te, per programmare gradualmente il sono i primi risultati da raggiungere per poi concentrarsi nelsente di prevenire i traumi e di stare un professionista, in tutti i casi derazione. lavoro di fai ripresa”. attività più specifiche con ma obiettivi circoscritti. ciò che è ancora più imporsoluzioni da te, per programmare gra“Accessi protetti e le sicuri – osserva – meglio Il fisico infatti, una lunga sedentarietà, non èarieggiati pronto e freschi, Questoigienizzatipo di approccio è indicato un per tutte le anfatante, soprattutto perpo’ i giovani e gli dualmente il lavorodopo di ripresa”. ambienti a sostenere i carichi un lunga allenamento dalattrezzi punto e degli sce di etàdie lavoro consenteziani, di prevenire e di stare meglio è tornarei traumi a muoversi e riprendere Il fisico infatti, dopodiuna seden- pre-Covid, zione degli spazi di vista non scheletrico anche cardio-vascolare. ciò che èche ancora importante, i giovani a praticare unasoprattutto vita sociale.per Dopo mesi tarietà, è prontoeamuscolare sostenere ima carichi sono elementi da nonma trascurare la più – prosegue il personal trainerpalestra – lavorare sulla di garantire”. e gli anziani, è tornare muoversi e solitudine, riprendere torniamo a praticarea di aisolamento di “Occorre un allenamento pre-Covid, dal punto è in grado mobilità di tutto il corpo in modo eMa graduare l’in-le attività una vita sociale. Dopo mesi di isolamento e solitudine, torfare le cose “normali” che ci fanno stare di vista scheletrico e muscolare maarmonico anquali sono da prediligecremento dei carichi di lavoro. E’ bene lavorare anche niamo aefare le cose “normali” bene”. che ci fanno stare bene”. che cardio-vascolare. re dopo unasull’alpausa prolungata per quali
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Salute
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Condizione psico-fisica. La dottoressa Bommassar dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza
Pandemia, la fascia d’età più colpita è quella degli adolescenti Limitazioni, paura, ansia, incertezza, rabbia e frustrazione hanno comportato delle fatiche emotive con conseguenti disturbi del sonno, dell’alimentazione e relativi comportamenti autolesivi o abusi di vario tipo
L’Officina del Benessere e i tanti progetti di Save the Children
Bambini e adolescenti, un’estate per tornare a vivere
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ue anni di pandemia, un’esperienza e di concentrazione, i comportamenti che ha segnato tutta la popolazione degli abusi di vario tipo, di sostanze o in modo significativo ma che ha lasciadi strumenti tecnologici”. to evidenti segni di disagio nei giovani Una situazione che ha riguardato un e giovanissimi. Come stanno oggi bampo’ tutti i giovani e giovanissimi ma, ovbini e adolescenti? La dottoressa Roviamente, le diverse fasce d’età hanno berta Bommassar, Psicoterapeuta, Prepresentato caratteristiche diverse. sidente dell’Ordine Psicologi di Trento “Per quanto riguarda il bambino più e Rappresentante Cnop nell’Osservapiccolo, - prosegue - si fa riferimento ad torio Nazionale per l’Infanzia e Adoleun principio in base al quale il suo bescenza, si è soffermata ad analizzare nessere dipende strettamente da quella condizione psico-fisica nelle diverse lo dell’adulto. Un bambino della scuola fasce di età, nell’ambito del progetto l’ materna o elementare ha sofferto meno “Officina del benessere” che Save the le restrizioni della pandemia perché le Children ha promosso per l’estate, per ha compensate con una vicinanza magcondividere con genitori, insegnanti e giore delle figure di attaccamento, i adolescenti, informazioni, consigli e propri genitori. Però ha assorbito molto contenuti formativi a sostegno del bedi più le tensioni dei genitori, preoccunessere psicologico e fisico dei ragazzi pati per il lavoro e sottoposti a grandi e delle ragazze dopo che la pandemia stress. I bambini piccoli hanno dovuto ha fatto emergere gravi e diffuse forme sopportare maggiormente il contraccoldi disagio. po dell’adulto”. “Questa è stata un’esperienza che ha “Il bambini di una fascia intermedia toccato tutta la popolazione – afferma (fino a 10-11 anni) – osserva ancola dottoressa Bommassar -. Noi abbiara - hanno sofferto le restrizioni delle mo colto un aumenattività motorie. I to della sintomatocompagni di scuola Il fatto di dover logia di tipo ansioso e gli amici sono cere sentimenti di pau- sacrificare le amicizie cati e anche amati ra, incertezza, rabe la socializzazione è per giocare insieme bia e frustrazione, piuttosto che per stato forse il prezzo avere con loro un perché i ragazzi, ma anche gli adulrapporto privilegiapiù alto che gli ti, hanno dovuto to. Il tema dell’amiadolescenti hanno sopportare delle cizia, in questa fase, limitazioni, quindi è meno importante. dovuto pagare in hanno dovuto fare E’ importante, invequesti due anni delle rinunce che ce, fare dei giochi hanno comportaall’aperto con gli to delle fatiche emotive. Questi sono altri bambini. E rinunciare a questo ha sentimenti che poi esitano in determicomportato senz’altro una fatica, che si nati sintomi che riguardano il sonno e è andata ad aggiungere alla fatica della i comportamenti autolesivi, i disturbi didattica a distanza”. dell’alimentazione, quelli di attenzione “Credo che gli adolescenti siano stati
La dottoressa Roberta Bommassar quelli che hanno sofferto di più – conclude la dottoressa Bommassar - per via delle amicizie. Il gruppo dei pari rappresenta per loro ciò che in qualche modo va a sostituire i genitori nel loro percorso di crescita. Il pediatra e psicanalista David Winnicot diceva che il compito degli adolescenti è quello di “uccidere” simbolicamente i genitori, cioè di sostituirli con gli amici, con i quali ci si confronta sulle tematiche legate alle relazioni anche sentimentali, agli innamoramenti, alla sessualità che sono molto importanti in questa fase evolutiva. L’assenza o la distanza di queste amicizie ha influito pesantemente sugli adolescenti che sono quelli che hanno pagato il prezzo più caro sul piano psicologico di questi due anni di pandemia”.
a profondità delle conseguenze sulla vita dei minori che si sono prodotte sin dall’inizio della pandemia deve essere considerata con molta attenzione, perché i dati relativi alla loro salute psicofisica segnalano un grave disagio diffuso, in molti casi a rischio di acutizzazione. In un’indagine condotta in Italia tra i genitori di figli minori per verificare l’impatto della prima ondata di Covid e da poco pubblicata dall’Italian Journal of Pediatrics, il 73% dei genitori segnala figli più nervosi, preoccupati o tristi, o che si sentono soli (78%). Il 69% constata le loro difficoltà nel prender sonno, con un aumento degli incubi (19%) e per il 30% i propri figli faticano a stare svegli durante il giorno. In virtù del quadro emerso molti studi sottolineano la necessità di rafforzare la conoscenza e la preparazione degli adulti di riferimento per prevenire, riconoscere tempestivamente e affrontare adeguatamente queste e altre forme di disagio. Per contribuire ad una azione concreta in questo senso, Save the Children ha lanciato l’Officina del Benessere, una piattaforma multimediale online disponibile per tutti e di facile consultazione, che raccoglie ricerche, analisi e approfondimenti sul fenomeno, ma anche e soprattutto consigli utili, pillole video di esperti su aspetti specifici, schede per attività educative e psicosociali, webinar, contenuti formativi e altri strumenti multi-disciplinari. Il progetto nasce dall’esperienza sul campo dell’Organizzazione e dalla collaborazione con gli esperti e membri del Comitato Scientifico che sovrintende l’iniziativa - Loredana Barra (Uisp Nazionale politiche educative), Adriana Bizzarri (Cittadinanzattiva), Roberta Bommassar (Ordine Psicologi di Trento e Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e Adolescenza), Mariella De Santis (Ministero della Salute), Angela Giusti (Istituto Superiore di Sanità), Marcello Lanari (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Michele Marchetti (CSI), Riccardo Morri (Università degli studi di Roma “La Sapienza”), Enrica Pedrelli (Sipem Emilia Romagna), Alessandra Simonelli (Università degli studi di Padova), Alessandro Vaccarelli (Università degli studi dell’Aquila) - e con il contributo di altri professionisti che operano in quest’ambito. L’Officina del Benessere è uno spazio di sostegno e conoscenza condiviso e in continuo aggiornamento, rivolto a genitori, insegnanti, educatori, operatori del terzo settore e adolescenti, concepito per rispondere in maniera diretta alle necessità e ai bisogni dei più giovani in questo periodo di pandemia. “Con la piattaforma abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti esperienze e competenze utili per attivarsi come adulti, in modo semplice e diretto ma informato e competente, per prevenire i disagi più gravi e sostenere la resilienza dei ragazzi. Siamo consapevoli tuttavia, che la portata e la gravità della situazione di disagio che i bambini e gli adolescenti stanno vivendo richieda una risposta di sistema, con l’investimento di risorse e professionalità specifiche per offrire servizi di prevenzione di prossimità - attraverso un rafforzamento della medicina territoriale, a partire dalla rete dei pediatri di base e da servizi dedicati agli adolescenti nei consultori – fino ad una rete adeguata e distribuita sul territorio nazionale di servizi specialistici che siano in grado di rispondere in particolare ai bisogni nei contesti maggiormente vulnerabili” ha sottolineato Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children. Info https://benessere.savethechildren.it
Salute
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Chioggia. Assistenza nelle località balneari
Un’estate sicura sulle spiagge di Sottomarina e Isola Verde Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima illustra i servizi sanitari messi in campo per la tutela della salute dei cittadini e dei turisti
Le regole per i giorni più caldi dell’anno
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on l’arrivo del grande caldo estivo le Ulss venete si sono attrezzate con un protocollo di intervento che coinvolge una diffusa rete di servizi ospedalieri e territoriali per la prevenzione delle problematiche di salute connesse alle elevate temperature. Va ricordato che tra i soggetti maggiormente a rischio vi sono le persone in età avanzata, i bambini, le persone in situazioni di disidratazione o che devono produrre un eccessivo sforzo fisico, i soggetti obesi, con problemi di alcolismo, che usano stupefacenti, in terapie prolungate con svariati tipi di farmaci (diuretici, beta-bloccanti e simili), con malattie respiratorie croniche, malattie cardio-vascolari croniche, diabete, infezioni. Per facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportu-
C nità territoriali, la Regione Veneto ha attivato il Numero Verde 800462340 in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo. Per sapere cosa fare in caso di colpo di calore e per avere maggiori informazioni sui servizi disponibili nell’ambito del piano d’intervento emergenza caldo, consulta il nostro sito internet al link >>>https://bit. ly/3gIyGFd
DIECI SEMPLICI REGOLE 1. Evita l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde 2. Migliora il clima dell’ambiente domestico e di lavoro 3. Bevi molto e mangia molta frutta 4. Adotta un’alimentazione leggera e conserva correttamente gli alimenti 5. Indossa un abbigliamento leggero e proteggiti dai raggi solari 6. Adotta alcune precauzioni se esci in macchina 7. Ipertesi e cardiopatici: evitare di alzarsi in modo brusco 8. Attenzione ai farmaci che si assumono in caso di malattie cardiovascolari 9. Attenzione ai cambiamenti di abitudine e di attività della persona anziana 10. Conserva correttamente i farmaci
Primo soccorso in caso di colpo di calore, in attesa dell’intervento medico: • Porre il paziente in ambiente fresco disteso con gambe sollevate rispetto al corpo • Togliere abiti stretti e/o pesanti, scarpe, ecc.; coprirlo con qualcosa di leggero • Raffreddare il paziente non in modo brusco, ma progressivamente con panni bagnati, borse di ghiaccio, ecc. in vari punti (fronte, ascelle, inguine) • Non somministrare alcolici né altre bevande soprattutto se ghiacciate, ma idratare progressivamente con acqua non gasata a temperatura ambiente • Chiedere assistenza medica. In caso di perdita di coscienza non somministrare nulla, seguire le indicazioni del 118 che va chiamato in caso di emergenza (perdita di coscienza, problemi respiratori, peggioramento progressivo delle condizioni).
hioggia: per un’estate che sia piena di sole e allo stesso tempo sicura, l’Ulss 3 Serenissima mette in campo anche quest’anno ogni possibile azione di tutela della salute dei cittadini e degli ospiti. “Tra le località balneari - spiega il Direttore Generale Edgardo Contato - Chioggia è forse tra le meglio presidiate quanto al tema della tutela del soccorso, della cura, dell’assistenza. I servizi sanitari dell’area hanno come perno l’Ospedale, raggiungibile dalle spiagge in soli cinque minuti, dotato di un Pronto Soccorso di livello, attrezzato in questi anni con le ultime tecnologie e con tutte le specialità, in ambito ginecologico-pediatrico, in ambito oncologico, ortopedico, nefrologico, radiologico. Ma d’estate altri servizi sanitari più prettamente balneari sono collocati in area balneare: il nostro progetto ‘Vacanze Sicure’, attivato ogni anno con la collaborazione piena ed efficace delle associazioni del territorio e con l’Amministrazione civica, potenzia i servizi di emergenza urgenza, dotandoli di personale e mezzi, ma anche di servizi ambulatoriali con infermieri e medici”. “Vacanze Sicure” è un progetto che l’Ulss 3 Serenissima mette in campo con il sostegno della Regione Veneto, e anche quest’anno, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria da Covid-19, prevede anche la presenza di un team per la verifica, la valutazione e la gestione di possibili situazioni di sospetta infezione da Covid-19 secondo uno specifico protocollo aziendale. IL POTENZIAMENTO DELL’OSPEDALE. Nell’Ospedale clodiense vengono potenziati diversi servizi con l’assegnazione di personale in più e con l’apertura di appositi ambulatori. Si potenzia il Pronto Soccorso, il servizio di Emergenza-Urgenza e anche la Dialisi, la Diabetologia, la Ortopedia, la Radiologia, la Medicina di Laboratorio. Potenziata anche l’attività delle Sale operatorie. POTENZIAMENTO DELL’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE. E’ previsto anche il potenziamento dei servizi territoriali rappresentati
dal Ser.D e dal Dipartimento di Prevenzione: quest’ultimo è operativo sia per supportare gli operatori turistici nelle modifiche organizzative e strutturali per prevenire la diffusione del Covid 19, sia per altre iniziative come il controllo delle attività di somministrazione degli alimenti, la verifica della sicurezza nell’ambito del lavoro, ma anche l’organizzazione di incontri con la popolazione sui corretti stili di vita. Una attenzione particolare viene data alla prevenzione delle patologie da elevata temperatura nella popolazione anziana. GLI AMBULATORI INFERMIERISTICI. Anche per l’estate 2021 sono stati attivati quattro ambulatori infermieristici. 1. Ambulatorio infermieristico Granso Stanco, con orario di apertura dalle 14.30 alle 19.30. L’ambulatorio dal 1 luglio è attivo tutti i giorni fino ad agosto. A settembre sarà aperto tutti i sabati e domeniche fino al 12. 2. Ambulatorio infermieristico Ascot, posizionato in una nuova palazzina, situata in zona diga facilmente raggiungibile sia dalla spiaggia, sia dal Lungomare. L’orario di apertura va dalle 14.30 alle 19.30 fino ad agosto tutti i sabati e domeniche. A settembre tutti i sabati e le domeniche fino al 12. Nelle immediate vicinanze di questo servizio, è stata posizionata una motomedica con la quale è possibile portare soccorso nella zona Forte S. Felice-Diga e raggiungere il Quad posizionato nello Stabilimento “InDiga”. 3. Ambulatorio infermieristico Astoria, presso lo Stabilimento “Astoria” con orario di apertura dalle 14.30 alle 19.30. Tutti i sabati e domeniche fino al giorno 12 settembre. 4. Ambulatorio infermieristico Smeraldo, presso la diga nord dell’Isola Verde. La sede del servizio si trova presso lo Stabilimento “Smeraldo” con orario di apertura dalle 14.00 alle 19.00. Aperto nei week end, sia a luglio che ad agosto. A settembre i sabati e le domeniche fino al 13. Questo ambulatorio è dotato di Quad per intervenire rapidamen-
te su un tratto di spiaggia libera lungo circa 700 metri, non raggiungibile con l’ambulanza per la presenza delle “dune”. E’ stato anche organizzato un servizio di telemedicina per permettere all’infermiere di richiedere, qualora lo reputasse necessario, un consulto a un medico del Pronto Soccorso. GLI AMBULATORI MEDICI. Il Progetto prevede l’attivazione di due ambulatori medici: uno presso il Pronto Soccorso, un altro a Isola Verde. 1. Presso l’Ambulatorio medico per il turista, situato nella sede del Servizio Continuità Assistenziale, attiguo al Pronto Soccorso si eseguono visite, tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 (fino al 13 settembre). 2. Un medico sarà presenta anche nella sede di Isola Verde (via della Nazioni Unite 22 c/o I.S.A. Residence), fino al 31 agosto, tutti i giorni, dalle 14.00 alle 18.00. Questo ambulatorio viene dotato di un punto di raccolta per i seguenti esami: troponina, emocromo, tempo di Quick (INR). VISITE DOMICILIARI. Per le visite domiciliari, invece, i turisti possono rivolgersi, oltre che ai Medici di Medicina Generale, alla Guardia Medica Turistica, previa prenotazione telefonica all’800186010 (dal lunedì al venerdì dalle 20.00 alle 8.00; sabato e prefestivi 10.00-20.00; festivi 8.00-20.00). INTERPRETARIATO E APP. All’interno del progetto “Vacanze Sicure” va inoltre segnalato il servizio di interpretariato e traduzione telefonica multilingue, ufficiale e continuativo 24 ore su 24: l’obiettivo è quello di assicurare un intervento sanitario corretto, immediato, eliminando le barriere linguistiche e culturali, dedicato non solo all’Emergenza-Urgenza (Pronto Soccorso, Rianimazione, Cardiologia, Sale Operatorie, Sala Parto, Dialisi), ma anche all’Area Amministrativa (CUP, Cassa) e al Distretto (sportelli, Consultorio, etc.). E’ sempre possibile, infine, scaricare gratuitamente la App “Vacanze Sicure” che, annualmente, viene aggiornata per rispondere al meglio alle richieste dei turisti.
on-line:
LUGLIO 2021
Garden
Sotto il sole di luglio è tempo di raccolto, semine e lavori nell’orto La varietà di frutta e ortaggi estivi sarà garantita anche ad agosto: ecco come valorizzare al meglio le coltivazioni domestiche
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uglio è un mese di raccolta e di abbondanza, in cui si possono gustare i frutti delle piante seminate in maggio se ce ne siamo presi cura con amore ed attenzione adeguate. Possiamo gustare numerosi ortaggi estivi: pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, cetrioli, insalate varie, pomodori, fagiolini, fagioli, piselli. E la raccolta continuerà fino al mese di agosto. Periodo molto florido anche per la frutta. Il caldo e la luce fanno maturare diverse varietà precoci di pere e mele e tutta la frutta estiva per eccellenza: albicocche, pesche, ciliegie, susine, limoni, tutti i tipi di frutti di bosco (lamponi, mirtilli neri e rossi, ribes, more). Questo è il momento giusto per raccogliere le erbe aromatiche e officinali come basilico, erba cipollina, prezzemolo, origano e menta e fare una bella scorta per l’inverno. La tarda mattinata è il momento ideale per tagliare le erbe. Un semplice metodo per conservare il nostro raccolto. Posare le erbe raccolte su dei tovaglioli di carta e metterle ad essiccare in un luogo cal-
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do oppure, semplicemente appendere al soffitto erbe in mazzi come la lavanda. In dieci giorni le nostre erbe sono completamente secche, solo allora è possibile conservarle! Ma attenzione alcune erbe come il prezzemolo, erba cipollina, aglio selvatico, aneto, basilico, sono più adatte per il congelamento poiché con l’essicazione perderebbero il loro sapore. Basta tagliare il raccolto fresco e conservarlo in un sacchetto sigillato nel congelatore. Anche se l’attività principale è apparentemente la raccolta, non dobbiamo dimenticare le altre operazioni indispensabili per garantire continuità di produzione alle piante del nostro orto. La parola del mese è “organizzazione”. Se sarete in grado di pianificare le vostre semine, anche in autunno il raccolto sarà abbondante. E’ possibile la semina di ortaggi autunnali come il radicchio, i porri, i finocchi, i cavoli ed il cavolo cappuccio; ortaggi a ciclo colturale veloce come i rapanelli, le biete, le lattughe e la rucola. Un’accortezza importante è quella di assicurarsi sempre che il terreno dove si è
seminato resti umido, quindi occorre irrigare con buona frequenza e che il terreno sia ben drenato. Per chi ha l’orto è consigliabile recarsi nelle prime ore della mattina o poco prima del tramonto, per far sì che rimanga un’esperienza piacevole, nonostante le temperature. Se si sceglie di lavorare nell’orto nel tardo pomeriggio è utile indossare pantaloni leggeri, ma lunghi e ugualmente magliette leggere, ma a maniche lunghe. In questo mese è possibile seminare anche diverse varietà di cavolo - cavolfiore, broccoli, cavolo cappuccio, cavolo verza - e preparare le piantine
di cipolle invernali mettendole ora in vivaio. Le piantine che cominciamo a far nascere in luglio saranno poi protagoniste dell’orto durante l’autunno.
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Benessere in casa/2. Come scegliere le varietà per realizzare un angolo “salutare”
Le cinque piante che purificano l’aria in casa U
na semplice pianta da vaso oltre a rendere l’ambiente di casa o dell’ufficio più bello, può portare benefici positivi anche alla nostra salute. Infatti oltre ad aumentare la concentrazione, ridurre lo stress, molte piante sono in grado di assorbire le sostanze inquinanti presenti negli ambienti interni. Si tratta di un metodo tutto naturale per purificare l’aria, regolare il livello di umidità e assorbire anidride carbonica tramite la fotosintesi clorofilliana, che ci restituisce ossigeno. Ecco alcuni consigli su come scegliere la vegetazione per realizzare un angolo che faccia bene anche alla salute. E’ tra le migliori piante da interno che purificano l’aria, parliamo della Sanseveria, perfetta per chi non ha il pollice verde o tende a dimenticare di curare le proprie piante. Bellissima con le sue foglie striate e carnose che assorbono agenti inqui-
nanti. E’ una pianta che richiede irrigazioni saltuarie e vive bene in ambienti luminosi o ombrosi, variando solamente la velocità di crescita. Perfetta per gli androni interni, ingressi e salotti, ma soprattutto per le camere da letto. Appartenente alla famiglia delle succulente, l’Aloe Vera, è una delle principali piante da appartamento che purificano l’aria: elimina infatti la formaldeide e il benzene. Cresce in appartamento senza bisogno di troppe cure ed ha bisogno solo di un ambiente luminoso e pochissima acqua. Oltre alle sue proprietà purificanti dell’aria dal suo estratto si ottengono delle ottime creme lenitive per la pelle. Le orchidee danno sempre molta soddisfazione! Presenti diverse varietà come le phalaenopsis e il dendrobium, riescono a fiorire bene, anno dopo
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anno, specialmente se ricevono sufficiente luce e calore. Sono perfette in salone, ma sono adatte anche ai bagni aperti e alle camere da letto. Sono tra le poche piante capaci di emettere, oltre all’anidride carbonica, anche buone quantità di ossigeno. Sono il miglior alleato per migliorare la qualità del nostro sonno. Per chi possiede un modesto pollice verde consigliamo il Ficus Benjamin filtra l’aria da agenti inquinanti che si depositano sui tappeti di casa o che è contenuta nelle vernici utilizzate per le finiture dei mobili. E’ una pianta che ha bisogno di abbondanti innaffiature, un clima umido e non troppo freddo. La sua forma allargata e leggera la rende una delle piante migliori per dare un tocco di vivacità alla casa. Tra le piante rampicanti sem-
preverde, che cresce facilmente ed è ideale per rivestire pareti e recinzioni è l’Edera Helix. Perfetta anche come tappezzante, anche in zone ombreggiate. Riduce infatti la diffusione di particelle inquinanti trasmesse delle feci degli animali domestici, quindi i suoi benefici coinvolgono anche gli amanti degli amici a quattro zampe.
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Il reportage/1. Quindici chilometri di spiaggia dorata e oltre duecento appuntamenti durante tutto l’anno
QUESTA E’ JESOLO, VACANZA A 360 GRADI
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esolo, una città evoluta per servizi, comfort, organizzazione della viabilità, sicurezza, qualità, offerta di strutture ricettive e occasioni per il tempo libero. In grado di guardare alle esigenze di oggi, pensando già al domani. Questa è Jesolo. Il mare cristallino, premiato con la Bandiera Blu, la spiaggia dorata, ben gestita dagli stabilimenti balneari sempre attenti a investire in servizi, l’arenile ideale per praticare sport come beach volley, windsurf, vela e fitness all’aperto, per giocare con i bambini nei parchi giochi, oppure semplicemente per rilassarsi sotto il sole o per fare una passeggiata. Una spiaggia all’avanguardia per la sicurezza dei bagnanti, che offre opportunità di vacanza a tutto relax. E gli oltre duecento appuntamenti durante l’anno fanno di Jesolo una meta turistica attiva d’inverno e d’estate. Una spiaggia che ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Verde, assegnata dai Pediatri italiani come località particolarmente adatta ai bambini.
Jesolo da vivere Alberghi, appartamenti, case vacanza, residence, camping, villaggi turistici. Un ventaglio di proposte tra le più varie, adatte per ogni esigenza, tutte proiettate a regalare all’ospite la sensazione di sentirsi a casa. Strutture che si affiancano a strutture: nell’idea di città moderna, disposta e ridisegnata grazie allo studio giapponese Kenzo Tange, nuove realizzazioni sono distribuite lungo la città e sono tutte firmate da grandi professionisti di fama internazionale, tanto da fare di Jesolo la città delle “archi star”. In un territorio dotato di parcheggi con servizi moderni ed adeguati alle esigenze. E con uno sguardo sempre attento alla sostenibilità: Jesolo International Club Camping, campeggio a 5 stelle gestito da Jesolo Turismo, è stato il primo campeggio d’Europa a zero emissioni di Co2 e da anni viene premiato come il migliore d’Europa. Se quindici sono i chilometri di spiaggia dorata, dodici sono quelli che fanno dell’isola pedonale di Jesolo, la più lunga d’Europa. Si accende come d’incanto alle sette di sera. La tentazione è di non fermarsi mai, girovagando e curiosando tra gli oltre duemila negozi ed esercizi pubblici del centro, aperti fino a tarda sera. Una vera e propria oasi per gli amanti dello shopping, tra piccole e caratteristiche botte-
ghe artigianali e boutique di grandi firme. Una lunga passeggiata che sta riflettendo l’evoluzione di una città sempre vicina ai suoi ospiti, in tutte le sue esigenze e necessità. Una Jesolo a 360 gradi, da vivere intensamente di giorno, ma anche di notte quando la città si trasforma ancora una volta lasciando spazio al divertimento nelle sue variegate sfaccettature, tra gli immancabili momenti dell’aperitivo, la musica, il ballo, i giochi al luna park o lo shopping lungo l’isola pedonale. Un divertimento che si amplifica grazie ad attrazioni che solo a Jesolo hanno trovato il loro habitat naturale: come Caribe Bay, il parco acquatico a tema numero uno in Italia e tra i migliori al mondo, Tropicarium Park, Lido di Jesolo Sea Life Aquarium, l’imponente ruota panoramica, il circuito internazionale di go-kart Pista Azzurra, il PalaInvent, sede di concerti e produzioni di musical anche internazionali, il galeone Jolly Roger... solo per citarne alcune! In vacanza più che mai c’è il bisogno di rilassarsi e farsi coccolare. Cosa c’è di meglio di un centro benessere poco distante dal mare dove farsi coccolare fra massaggi, saune e piscine? Per chi è di passaggio o per chi si trattiene più di qualche giorno i centri Beauty & Wellness di Jesolo permetteranno di tornare a casa rilassati ed in ottima forma.
Una città a due passi dalle città d’arte e dalla storia, a cominciare da Venezia Ed è, infatti, proprio la laguna, patrimonio dell’Unesco, con la propria appendice settentrionale, ad insinuarsi nel territorio jesolano tra il fiume e le campagne coltivate. Le grandi valli da pesca della laguna nord vegliano sui silenzi di un territorio che oggi si può anche percorrere in mountain bike, grazie ad un itinerario strutturato appositamente per scoprire i rapporti tra le diverse acque che solcano la zona: quelle del fiume (il Sile, già Piave Vecchia) e quelle della laguna. Un entroterra ed una natura da scoprire e riscoprire anche grazie agli oltre 500 chilometri di percorsi attrezzati. Due progetti permettono di vivere tutto questo.
Una città, tante città. Jesolo è una città dai tanti volti, tutti da scoprire. Tutti disegnati pensando ai suoi ospiti. Anche a quattro zampe. Spiaggia di Nemo, la spiaggia di tutti, è una spiaggia perfettamente accessibile a chiunque. Sorge davanti all’ospedale di via Levantina ed è dotato di ol-
tre 400 piazzole suddivise in tre zone: l’area con la proposta classica (piazzola con ombrellone e due lettini), è affiancata da un’area con gazebo e da una terza, una sorta di zona Vip, con servizi al top (lettini di design, ombrelloni con telecomando) per garantire massimo relax. Ogni settore è munito di posti riservati agli ospiti diversamente abili con ben 90 piazzole usufruibili in modo del tutto gratuito grazie alla convenzione con l’azienda sanitaria Ulss4. Nuovi i bagni e le docce, anche in questo caso accessibili da tutti. Info: Nemobeach.it. Bau Bau Beach, per gli amici a 4 zampe, è la spiaggia appositamente attrezzata per chi non vuole rinunciare alla vacanza al mare con il proprio Fido ed è situata nel tratto antistante a Via Vittorio Veneto. Numerosi i servizi predisposti: utilizzo delle ciotole, lettini personalizzati, doccette di risciacquo dedicato, percorso agility con giochi, area d’ombra, spazio di movimento sulla battigia, uno specchio acqueo dedicato, per una vacanza di relax e divertimento per tutti i “componenti” della famiglia. Info: baubaubeachjesolo.it.
Il Lungomare delle Stelle Ogni anno viene invitato in città un grande personaggio del mondo della musica, dello spettacolo, dello sport, della scienza, del cinema. E gli viene dedicato un tratto di passeggiata. Un po’ come la Hollywood Walk of Fame, con la differenza che a Jesolo la passeggiata dedicata al personaggio prende ufficialmente il suo nome. Il calco delle mani fatto durante la cerimonia di intitolazione fa invece parte di una esposizione. Dal 2001, data di inizio di questo evento, sono stati dedicati tratti di Lungomare delle Stelle a personaggi del calibro di Alberto Sordi, Mike Bongiorno, Sophia Loren, Carla Fracci, Katia Ricciarelli, Andrea Bocelli, Gina Lollobrigida, Alessandro Del Piero, Federica Pellegrini, Bebe Vio, i Pooh, fino all’ultima edizione, dedicata al personale della sanità italiana, che tanto ha fatto per affrontare la pandemia.
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laPiazza
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Il reportage/2. Alla scoperta delle tipicità e delle proposte per una vacanza attiva e dinamica
QUESTA E’ JESOLO, VACANZA A 360 GRADI Le grandi attrazioni A Jesolo c’è un mare di divertimento con le sue grandi e uniche attrazioni! Dal parco numero uno in Italia, il Caribe Bay, ai colori, le forme, l’armoniosità del mondo animale da scoprire e riscoprire grazie a Sea Life, Tropicarium Park e La Fabbrica della Scienza. Ci si può scatenare nei gonfiabili, veleggiare come pirati nel Jolly Roger, passare da una giostra all’altra al luna park o diventare dei piloti nella Pista Azzurra. E se è una giornata in mezzo alla natura ad attirarvi, non c’è niente di meglio che un’escursione con Moby Dick o una partita a golf sul green del Golf Club Jesolo.
per i due campi da calcio a 5 in sintetico di recente costruzione, nei quali è possibile registrare la partita e rivedere gli highlights e dove ormai i tornei sono diventati appuntamenti immancabili.
Caribe Bay E’ una vera e propria isola Caraibica nel cuore di Jesolo. Con i suoi 80mila mq di sabbia bianca dei caraibi, le oltre 2.000 palme e la sua offerta esclusiva di intrattenimento, adrenalina e relax, è stato 12 volte, su 18 edizioni, vincitore dei ParksMania Awards come miglior Parco d’Italia ed è stato eletto fra i migliori parchi acquatici tematizzati del mondo. Vere protagoniste le sue 27 attrazioni, tra cui Shark Bay, l’unica piscina ad onde al mondo con sabbia sia fuori che dentro l’acqua, e due guinness europei: lo scivolo, Captain Spacemaker, e la torre fissa del Bungee Jumping, entrambi i più alti in Europa. L’offerta per i piú adrenalinici è ampia, ma non trascura assolutamente chi preferisce il relax. Numerose sono, infatti, le aree dove potersi rilassare all’ombra di una palma, sorseggiando latte di cocco. Per i più piccoli, da quest’anno, è presente una nuovissima e vasta area: Pirate’s Bay. I bambini potranno solcare le onde a bordo di Octopus, destreggiarsi alla guida di minicar in un avventuroso percorso nella giungla, setacciare pepite d’oro nella miniera e andare alla scoperta di reperti tra la sabbia di Isla Dorada. Novità 2021 anche la Nursery: un’area dedicata agli ospiti più piccoli e ai loro genitori. Un confortevole spazio per cambiare il pannolino, allattare e scaldare pappe e biberon.
La cucina e i sapori della sua terra La cucina come arte. E motivo per condividere emozioni. Jesolo è un ottimo punto di riferimento sia per l’aperitivo con gli amici che per una cena dai sapori familiari
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Pista Azzurra o all’insegna della novità e dell’alternativa al tradizionale. Cucina che si sviluppa in quattro aree che si possono ben delineare, ognuna delle quali esprime delle caratteristiche, con delle specifiche peculiarità che esaltano la tradizione culinaria della cittadina balneare. A cominciare dal porto di Cortellazzo, che rappresenta un importante punto di riferimento per la cucina marinara di Jesolo e il suo entroterra. C’è, quindi, la zona che si individua tra il Sile e il Piave, i due fiumi che avvolgono la città e che ospitano molte varietà di pesci, come anguille, tinche, carpe, lucci e pescitrota. C’è un’area che è uno spettacolo naturale, ma anche una fonte straordinaria per la cucina, quella delle valli: le Valli degli Orcoli, delle Fosse, Paluda e Dragojesolo, la Valle del Cavallino. Oggi, come allora, la laguna Nord è un piccolo paradiso: i molti uccelli d’acqua, i germani reali, le alzavole, le marzaiole, i fischioni e tanti altri uccelli che qui trovano ospitalità. Dalle valli arrivano anche gli ‘spunti’ culinari. Tra i pesci le orate, i branzini, le anguille, i cefali e così via. Senza dimenticare la terraferma, ovvero la vita di campagna, che si esprime anche attraverso i vari agriturismo che si sono sviluppati negli ultimi anni Ed ad ogni piatto il giusto abbinamento con i vini che appartengono alla cultura, la tradizione e l’economia di questo territorio, uniti alle proposte che giungono da ogni parte d’Italia e non solo.
Sport per tutti L’offerta sportiva a Jesolo è molteplice per chi decide di trascorrere le proprie vacanze all’insegna oltre che del relax anche dello sport, un sano divertimento insieme a persone che condividono il piacere di cimentarsi in ogni tipo di disciplina. Jesolo conta su strutture e impianti ben attrezzati che consentono di praticare diverse attività: dallo Stadio Comunale “Armando Picchi”, dotato di una pista di atletica che può ospitare gare internazionali, al Palazzetto dello Sport “Cornaro”, il Centro Ippico, lo Stadio Comunale “Antiche Mura”, la piscina.
Republic Sport Village Per gli amanti dello sport è un imprescindibile punto di riferimento. E’ il Republic Sport Village (via Silvio Piola, 2), struttura che vanta ampi campi e per varie discipline. A partire dal tennis: sette i campi a disposizione, tutti di nuova costruzione con un ottavo in fase di realizzazione. Quelli già utilizzabili sono: 5 in terra rossa e 2 in Play-Flex, tutti noleggiabili a qualsiasi ora del giorno. Inoltre, due dei campi in terra rossa sono coperti tutto l’anno con struttura fissa, con doppia membrana aperta sui lati per permettere il continuo passaggio dell’aria, mentre i campi in Play-Flex sono coperti solo durante l’inverno. Sempre per il tennis vengono organizzate delle lezioni personalizzate. Utilizzabili tutto l’anno anche i quattro campi da padel. Uguale il concetto
Golf Club Il Golf Club Jesolo è immerso nella natura verdeggiante: green e fairway fanno da cornice ad un ambiente elegante e curato, un vero paradiso naturale, ideale anche per chi non è golfista. Un luogo consigliato per prendersi una pausa nella tranquillità del verde, a due passi dal mare, lontano dal rumore cittadino. Un progetto di alta classe che valorizza un’intera area di 900 mila mq, ponendosi come obiettivo la perfetta sincronia tra Golf e Benessere.
Sport acquatici!
Nel corso di questi cinquanta anni la Pista Azzurra ha visto correre nel suo tracciato i migliori piloti del karting internazionale, molti dei quali arrivati all’apice dell’automobilismo nella F1. È questo il motivo per cui ancora oggi, grazie al suo tracciato molto tecnico, Pista Azzurra viene considerata un banco di prova per misurare le qualità di velocità e messa punto del mezzo da parte dei nuovi piloti. Pista Azzurra ha inoltre ospitato manifestazioni di vario genere: dal Festivalbar, al Ferrarissimo, a vari raduni motociclistici, ultimo dei quali il Bike Week, dimostrando di avere una polifunzionalità capace di rispondere alle esigenze di eventi tra i più diversi tra loro. Due piste danno la possibilità di soddisfare la voglia di provare l’ebbrezza della velocità che si prova con un kart. Anche le Minimoto trovano spazio alla Pista Azzurra, attraverso un tracciato di 715 metri che viene considerato estremamente tecnico dai piloti.
Il mare di Jesolo è adatto ed organizzato anche per praticare molti sport acquatici. Il Bridgeman Water Sport Center e il centro velico Sun&Sea sono il miglior ritrovo per chi ama il mare e i tanti sport che vi si possono praticare: Wake Board, Kite Surf, Canoa, Sup, Surf, Skimboard, Catamarano, Windsurf, Tube o Banana Boat. E anche corsi di vela, di Windsurf e di Sup.
Tiro a Volo Questa moderna struttura è dotata di 5 campi di tiro polivalenti (fossa olimpica, fossa universale, elica, percorso di caccia, double-trap e trap americano), ampio parcheggio asfaltato, e marciapiedi piastrellati. E’ inoltre presente un’ampia Club-House con armeria, segreteria, bar attrezzato con enoteca e cicchetteria oltre ad un grande salone ed un ampio porticato ottimo per l’organizzazione di cene e feste. La struttura dispone di una qualificata e professionale Scuola di tiro, rivolta non solo a coloro che sono alle prime armi, ma anche a tiratori già esperti che intendono migliorare e perfezionare le proprie qualità e prestazioni.
Il concorso
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La premiazione. L’edizione 2021 è stata un successo con oltre 18.500 votanti e 450 immagini caricate
“Amici a 4 zampe”: consegnati i premi alle tre foto più votate del contest targato La Piazza L
o scorso 25 giugno, nel negozio AquaZoomania di Scorzè, in provincia di Venezia, sono stati premiati i tre vincitori del concorso. La seconda edizione del contest, che si è conclusa il 31 maggio, si è rivelata un grande successo, sia a livello di pubblico che di partecipanti. Sono stati ben 451 gli iscritti, oltre 450 le foto caricate e 18.570 i votanti. Quest’anno, per la prima volta, le categorie premiate sono state tre: cane, gatto e altro. Ad aggiudicarsi i premi sono stati rispettivamente Daniela Lagalante con “Wedding dog”, che ha raggiunto quota 871 voti, Bertilla Righetti con la foto “Morgana”, che ha ottenuto 437 voti, e Massimo Usai con “Albino”, che si è aggiudicato 25 voti. Daniela Lagalante, vincitrice della categoria cane, ha svelato ai microfoni della Piazza i suoi segreti per arrivare sulla vetta del podio del concorso. “Ho condiviso il link a tutti i miei amici e conoscenti, ma ho anche avuto un vero e proprio fan club. Il mio condominio, la mia famiglia e i miei colleghi di lavoro ogni giorno hanno votato per me. Un grande aiuto me lo hanno fornito anche i social networks, Facebook in primis: la condivisione del link sulla piattaforma è stata un elemento decisivo per la vittoria” ha spiegato. Il traguardo è stato quindi raggiunto grazie a una fitta rete di supporto, che si è creata attorno a Daniela e la sua amica pelosa. “Grazie a tutti coloro che hanno supportato Athena. Tanti la conoscono di persa, ma qualcuno l’ha conosciuta proprio tramite i social” ha aggiunto la vincitrice. A ritirare il premio della categoria gatto, invece, è stato Gianluca Bertibaglia, figlio di Bertilla Righetti. Il ragazzo ha raccontato che Morgana, la gattina che ha conquistato il cuore dei votanti, era ospite della colonia Roncajette e che il premio andrà proprio a sostenere la colonia felina situata in provincia di Padova. La categoria altro ha visto il trionfo di gerbillo e del suo giovanissimo padroncino, Massimo Usai. “L’abbiamo chiamato Albino proprio perché è tutto bianco. I suoi occhi, sotto la luce, sembrano rossi. Sono molto contento di aver
vinto il premio” ha detto Massimo con l’entusiasmo e l’emozione che caratterizzano i bambini. Il giorno della premiazione, oltre ai festeggiamenti, non sono mancate le foto di rito con i premiati e lo sponsor AquaZooMania di Scorzè, che, per il secondo anno consecutivo, ha messo in palio una fornitura annuale di prodotti per animali.
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Gli autori delle foto durante la premiazione
Le foto premiate
“Weeding dog” di Daniela Lagalante
“Morgana” di Bertilla Righetti
“Albino” di Massimo Usai
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